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Colesterolo

Il colesterolo è una molecola che deriva dal ciclopentanoperidrofrenantene, ovvero la


struttura di base del colesterolo.
Si posiziona tra le code dei fosfolipidi.
È un lipide facente parte degli steroidi.

CARATTERISTICHE
● Regola la fluidità della membrana plasmatica
● È il precursore degli ormoni steroidei, sali biliari
● vitamina D

Il colesterolo si posiziona tra le code di fosfolipidi in modo che la catena di acidi grassi
(gruppo alchilico) sia orientato verso le code (perché entrambe idrofobiche) e il gruppo OH
sia orientato verso la testa (idrofiliche).

● regola la fluidità della membrana plasmatica


la membrana plasmatica è una sostanza fluida, questa fluidità è data dal grado di
insaturazione degli acidi grassi, cioè maggiore sarà l’aumento di numero degli acidi
grassi insaturi più la membrana è fluida e dal colesterolo

La membrana plasmatica risente della temperatura, se la temperatura è alta aumenta


ancora di più la fluidità quindi si deve ridurre il numero di grassi acidi insaturi. se la
temperatura è bassa la membrana è più rigida, quindi si deve aumentare il numero degli
acidi grassi insaturi. il colesterolo, a basse temperature e impedisce che la membrana si
compatti in modo eccessivo e l'eccessiva rigidità.

● precursore degli ormoni steroidei


Precursore = nella loro struttura di base c’è il colesterolo.
l’ormone È una molecola che viene prodotta dalle ghiandole endocrine immessa nel sangue.
Gli ormoni steroidei sono:
1. Ormoni sessuali: testosterone, progesterone, estrogeni
2. ormoni della corticale del surrene: aldosterone, cortisolo, androgeni (la ghiandola del
surrene è formata da due parti: midollari e corticali).

● precursore dei sali biliari


I sali biliari si trovano all’interno della bile e sono prodotti dal fegato. essi sono
essenziali nella digestione dei grassi e sono delle molecole steroidee.

● precursore della vitamina D


abbiamo due tipi di vitamine
idrosolubili: si sciolgono in acqua e possono stare a contatto con essa. sono
le vitamine C (acido ascorbico), vitamine del gruppo B
liposolubili: si sciolgono e stanno a contatto con i lipidi. Sono le vitamine A D
EK

Tutte le vitamine sono dei composti essenziali, cioè che dobbiamo assumere
necessariamente dall’esterno e che non siamo in grado di sintetizzare. la vitamina D è
liposolubile e deriva dal colesterolo. questa siamo in grado di sintetizzarla (anche la k, ma è
prodotta dai batteri della flora intestinale.
A partire dal colesterolo si forma la pre-vitamina D che non è ancora attivata. la pre-vitamina
D per essere attivata ha bisogno di una prima attivazione a livello del fegato, dove si forma il
CALCIDIOLO, ma non è ancora attiva.
una seconda attivazione l’abbiamo a livello dei reni. Si forma il CALCITRIOLO o vitamina D.
L’attivazione è un processo di idrossilazione, cioè vengono aggiunti dei gruppi OH e il
restante 10% deriva per introduzione esogena.

FUNZIONI VITAMINA D
● Ossa: facilita l’assorbimento di calcio e fosforo
● intestino: facilita l’assorbimento di calcio e fosforo
● renali: facilita l’assorbimento di calcio e fosforo

Carenza di vitamina D
Se un bambino ha carenza di vitamina D si parla di rachitismo, mentre in un adulto si parla
di osteomalacia. in un anziano si parla di osteoporosi.
DNA
Il DNA è una molecola di grosse dimensioni, in cui sono contenute tutte le
informazioni. Il DNA è formato da geni, che vengono trascritti in RNA tramite un
processo di transizione. Questo non è un’esatta copia del DNA. Successivamente
abbiamo la conversione dell’RNA in proteina tramite un processo di traduzione.

RNA
Abbiamo tre tipi di RNA
rRNA= ribosomiale= prodotto dal nucleolo + proteine
mRNA= messaggero= diventa proteina
tRNA= t di transfer

La duplicazione è un processo atto alla creazione di una molecola di DNA e avviene nel
momento in cui la cellula vuole dividersi per mitosi (per creare proteine non è necessaria la
duplicazione cellulare).
Quindi all’interno del nucleo avviene la duplicazione e la trascrizione, invece la traduzione
avviene nel citoplasma. Questo vale per le cellule eucariotiche, diversamente per le cellule
procariotiche tutti e 3 i processi avvengono nel citoplasma.

rRNA e le proteine formano il ribosoma formato da 2 subunità: una maggiore e una minore.
Nel nucleolo queste r subuntità sono separate e si assemblano a livello citoplasmatico.
I ribosomi sono gli unici organelli che hanno i procarioti e le 2 subunità misurano
rispettivamente 505 e 305 ma la loro somma è 705 per via della sovrapposizione perché una
parte viene persa,mentre negli eucarioti misurano 605 e 405 ma la loro somma è 805 per via
della sovrapposizione.

RETICOLO ENDOPLASMATICO RUVIDO


I ribosomi possono trovarsi o liberi nel citoplasma o ancorati al reticolo endoplasmatico
ruvido. Inoltre essi vengono definiti effettori della sintesi proteica, cioè coloro che a partire
dall’ rRNA formano le proteine (o nel citoplasma o nel reticolo endoplasmatico ruvido).
Viene definito ruvido per via dei ribosomi.
Le proteine del reticolo endoplasmatico hanno 3 distinzioni:
● proteine di membrana
● lisosomi
● all’esterno della cellula
Questo reticolo è sede anche di un processo biochimico, N-glicosilazione. Dopo la
traduzione abbiamo delle modifiche post-traduzione.
La proteina è una successione di amminoacidi, questi sono formati da un atomo di carbonio
legato a un gruppo amminico, idrogeno e gruppo carbossilico uguale per tutti. Il 4 legame è
costituito da una catena laterale che è diversa per ogni amminoacido.
Abbiamo due tipi di modifiche:
● N-glicosilazione: l’aggiunta di zuccheri avviene a livello del gruppo amminico NH2 nel
reticolo.
● O-glicosilazione: l’aggiunta di zuccheri all’ossigeno del gruppo carbossilico COOH
nell’apparato di Golgi.

L’APPARATO DI GOLGI
L’apparato di golgi è un sistema di membrane continuo formato da tubicoli, cisterne,
vescicole delimitate da una membrana. Esso è formato da due regioni: CIS guarda verso il
reticolo e TRANS guarda verso la membrana.
Le proteine prodotte dal reticolo attraverso delle vescicole vengono inglobate nella CIS,
attraversano i tubicoli e sfociano nella TRANS per essere poi smistati.

RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO


Non sono presenti ribosomi e non produce proteine. Esso ha le funzioni di:
● detossificazione di molecole tossiche attraverso delle modifiche rendendole
facilemnte eliminabili
● sintesi dei lipidi per tutte le membrane cellulari
● produzione di steroidi
● accumulo di glicogeno.

GLICOGENO
Esso è un polisaccaride di riserva animale ramificato accumulato nel fegato e nei muscoli,
cioè uno zucchero di grosse dimensioni che costituisce un deposito di glicogeno utilizzabile
in caso di carenza energetica. Il glicogeno è presente solo nelle cellule animali ed è
ramificato da un punto di vista strutturale.

LISOSOMI
Sono degli organelli citoplasmatici deputati alla digestione enzimatica in ambiente acido di
macromolecole in monomeri e sono formate da una sola membrana. Al loro interno sono
presenti più di 50 enzimi idrolitici che per funzionare hanno bisogno di un ambiente acido.
Un ambiente acido o basico viene determinato in base al PH.
Il lisosoma ha un ambiente acido a ph= 5 ed è mantenuto grazie alla presenza di pompe
protoniche.
Il lisosoma è formato da una vescicola del Golgi che prende il nome di lisosoma primario
(vescicola vuota). Alcune cellule del nostro organismo sono in grado di attivare il processo di
fotogenesi, attraverso questo processo si crea il fagosoma ( una vescicola che contiene
materiale da degradare).
Dalla fusione del lisosoma primario e del fagosoma si forma il lisosoma secondario in grado
di degradare per esempio un batterio.

I perossisomi
Hanno una membrana singola.
La loro attività è un'attività di tipo ossidativa: degradano l’acqua ossigenata, tossica per la
cellula, ( perossido di idrogeno) grazie alla presenza di enzimi : perossidasi e catalasi.
Possiamo avere più perossisomi, ma dipende dalla cellula.
Oltre alla degradazione ci sono anche altre reazioni metaboliche che avvengono nel
perossisoma, tra cui l’ossidazione di lipidi e amminoacidi.

Il mitocondrio
Esso è un organulo con una doppia membrana e all’interno ci sono le creste mitocondriali.
Ritroveremo delle molecole del dna circolare, il quale codifica solo per geni mitocondriali:
tutte le proteine che servono al mitocondrio non hanno le loro informazione nel dna
principale, ma vengono codificati da geni presenti all’interno dello stesso mitocondrio.
possono trascrivere RNA
Possiede dei ribosomi (70 S)e quindi produzione proteine.

TEORIA ENDOSIMBIONTICA (Lynn Margulis)


“I mitocondri si sono evoluti da una cellula procariotica che si è stabilita all’interno di una
cellula eucariotica”
Convivenza tra cellula eucariota che ingloba cellula procariota: stabiliscono una simbiosi
vantaggiosa per entrambe, perché quella procariotica non è un parassita per quella
eucariotica.
La cellula eucariota da molecole organiche ed inorganiche a quella procariotica, mentre
quella procariotica avrebbe dato più energia alla cellula eucariotica.

FUNZIONI MITOCONDRIO
● sintetizzare energia => ATP
● interviene nella cosiddetta apoptosi (morte controllata della cellula)
○ fisiologica = morte naturale
■ vita intrauterina
■ invecchiamento
■ cellule reattive
○ patologica = legata ad una malattia
● sintesi gruppo EME appartenente alla famiglia delle PORFIRINE
○ è un gruppo presente in molte proteine:
■ emoglobina
■ mioglobina
■ citocromi
○ L’eme ha 4 gruppi pirrolici: si dice che ha una struttura tetrapirrolica.
■ Hb = proteina di trasporto= è l’emoglobina, che trasporta ossigeno.
Questa si trova nei globuli rossi. Troviamo delle catene polipeptidiche.
● sintesi di colesterolo
● b-ossidazione acidi grassi
● produzione di calore: esistono due tipi di tessuto adiposo : bianco (quello bianco con
funzione di riserva energetica )e quello bruno interviene sulla termoregolazione,
perché presenta una proteina mitocondriale che si chiama termogenina o anche
ucp1.

TRASMISSIONE MITOCONDRIALE= MATRILINEARE


CITOSCHELETRO
Scheletro della cellula, presente nel citoplasma e non è una struttura fissa, ma è
snodabile, presente negli eucarioti e non nei procarioti.

Funzione
● sostiene la cellula
● movimento cellulare
● interviene nella diviisone cellulare
● permette il trasporto di organelli e evescicole all’interno della cellula
● partecipa al meccanismo di contrazione delle cellule muscolari

struttura
1. microfilamenti o filamenti di actina o F actina = polimeri, monomeri = g actina
2. microtubuli
3. filamenti intermedi
4. più proteine di miosina, dineina, chinesina, distrofina

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