Sei sulla pagina 1di 21

LE PROPRIETÀ DELLE BIOMOLECOLE

LE BIOMOLECOLE: LE MOLECOLE DELLA VITA


La materia è formata da molecole organiche composte principalmente da carbonio,
idrogeno, ossigeno, azoto, fosforo e zolfo.
Negli esseri viventi abbiamo quattro tipi di molecole: le proteine, i carboidrati, i lipidi e gli
acidi nucleici. Queste ultime sono anche dette biomolecole; la loro caratteristica principale
è di essere composti organici, ovvero composti del carbonio. Oltre alle biomolecole, i
composti organici sono anche le materie plastiche, le fibre naturali e sintetiche, i coloranti, i
farmaci e tutti i derivati del petrolio.
Un’altra caratteristica del carbonio è quella di formare delle catene carboniose che possono
arrivare fino a migliaia di atomi.
I composti organici più semplici sono gli idrocarburi, formati da carbonio e idrogeno.

GLI ISOMERI DI STRUTTURA


Un’altra ragione che spiega la diversità dei composti organici è l'isomeria.
Gli isomeri sono delle molecole formate dagli stessi atomi legati in maniera diversa.
Esistono vari tipi di isomeri: abbiamo quelli di struttura, che sono composti con la stessa
formula bruta ma hanno legami diversi (strutture molecolari).
L’isomeria di struttura riguarda la posizione degli atomi di carbonio nella catena
carboniosa, o la posizione e il numero di legami tra gli atomi di carbonio ed infine la
posizione dei gruppi funzionali.

LE MACROMOLECOLE BIOLOGICHE
Le biomolecole sono molto grandi, e contengono un numero elevato di atomi: per tale
ragione sono dette macromolecole. La maggior parte di esse sono polimeri nonché il
risultato dell’assemblaggio di molecole più piccole chiamate monomeri.
Tra le biomolecole sono polimeri:
● i polisaccaridi, carboidrati formati da un numero elevato di molecole di zuccheri;
● le proteine, macromolecole formate da centinaia o anche migliaia di amminoacidi
(unità strutturale delle proteine);
● gli acidi nucleici, formati da catene di nucleotidi (composto chimico organico
formato da una base di azoto, pentosio e da residui di acido fosforico).
I polimeri si formano tramite reazioni di condensazione ovvero la formazione di un legame
tra due monomeri e la perdita di una molecola d’acqua per ogni legame che si forma.
L’inverso della condensazione è l’idrolisi che divide polimeri e produce monomeri. In queste
reazioni, l’acqua reagisce con i legami che uniscono i polimeri (si rompe una molecola
d’acqua).
I CARBOIDRATI
I carboidrati, sono molecole organiche formate da carbonio, idrogeno e ossigeno. Essi sono
la principale fonte di energia per gli esseri viventi e le piante.
I carboidrati si dividono in:
● monosaccaridi, formati da uno zucchero, un esempio è il glucosio e fruttosio;
● disaccaridi, formati da due zuccheri, un esempio è il saccarosio (zucchero da
cucina, glucosio+fruttosio) e lattosio (glucosio+galattosio)
● oligosaccaridi, formati da tre a venti zuccheri, un esempio è il melezitosio
● polisaccaridi, formati da centinaia e migliaia di zuccheri, esempio è glicogeno e
cellulosa.
I carboidrati hanno tre compiti principali:
1. Sono la fonte principale di energia delle cellule;
2. Vengono utilizzati come riserve di energia. Un esempio è il glicogeno, esso è la
riserva di energia per gli esseri viventi. Quando il nostro organismo ha bisogno di
energia, viene prelevato il glicogeno dal fegato e nei muscoli e metabolizzato per
produrre energia.
3. Costituiscono il materiale di struttura per il sostegno e rivestimento delle cellule.

I MONOSACCARIDI
I monosaccaridi sono prodotti dalle piante tramite la fotosintesi:
● Hanno una catena carboniosa che contiene da 3 a 7 atomi di carbonio;
● Un atomo di carbonio porta il gruppo carbonilico (-C=O) (C DOPPIO LEGAME
OSSIGENO);
● tutti gli altri atomi di carbonio portano un gruppo ossidrilico (-OH).

👆🏻
Tutti gli zuccheri sono formati da questa catena carboniosa.

I monosaccaridi si distinguono tra di loro per il numero degli atomi di carbonio, sono esosi
(che contengono 6 atomi di carbonio, per esempio glucosio, galattosio, fruttosio) e pentosi
(che invece ne hanno 5, esempi sono il ribosio e il desossiribosio, DIFFERENZA:
desossi-manca un atomo di ossigeno).
Essi sono fondamentali per l’RNA e il DNA.
Inoltre possono essere aldosi (se il gruppo carbonilico si trova in posizione terminale) e
chetosi (quando si trova all’interno, al centro della catena carboniosa).
I POLISACCARIDI
I polisaccaridi più diffusi sono l’amido, la cellulosa, il glicogeno e la chitina.
L’amido e la cellulosa sono prodotti dai vegetali, invece il glicogeno è un polisaccaride
prodotto da alcune cellule animali e la chitina è prodotta dai funghi e dai ragni e insetti.
L’AMIDO
Comprende molecole molto grandi e ramificate e sono utilizzati come fonte di riserve delle
piante.
IL GLICOGENO
È un polisaccaride utilizzato come fonte di riserva negli esseri viventi. Si trova nel fegato e
nei muscoli.
LA CELLULOSA
È un polisaccaride meno ramificato e si trova solo nelle piante e forma le pareti cellulari delle
cellule vegetali.
LA CHITINA
Fa parte dell’esoscheletro degli insetti e dei crostacei (granchi e aragoste), ed è una
componente della parete cellulare dei funghi. Essa è il polisaccaride più abbondante della
Terra.
I LIPIDI: CARATTERISTICHE E FUNZIONI
I lipidi sono biomolecole apolari (non solubili in acqua).
Fanno parte dei lipidi:
● i trigliceridi (grassi e oli) accumulano energia, e servono da isolanti, infatti il grasso
corporeo degli animali serve sia come riserva sia come isolante termico per
proteggersi dal freddo.
● i fosfolipidi, formano le membrane cellulari a doppio strato fosfolipidico
● i carotenoidi come la clorofille, sono fondamentali per le piante e per catturare la
luce, indispensabile per la fotosintesi clorofilliana.
● gli steroidi e gli acidi grassi svolgono diverse funzioni come nel caso di alcuni
ormoni e di vitamine.
● gli oli e le cere hanno la funzione di impermeabilità e riveste la pelle, la pelliccia dei
mammiferi, le penne degli uccelli e le foglie.

I trigliceridi:grassi e oli
I lipidi più semplici sono i trigliceridi, essi a temperatura ambiente sono solidi e chiamati
grassi, mentre se sono liquidi sono detti oli.
Un trigliceride è formato da una molecola di glicerolo unita a tre molecole di acidi grassi.
Il glicerolo è un alcol che contiene tre gruppi ossidrilici, ognuno di essi va a legare un acido
grasso.
Esso è formato da una lunga catena apolare di carbonio e idrogeno che finisce con un
gruppo carbossilico (-COOH) che invece è polare.
Una molecola trigliceride è una molecola anfipatica perchè la testa è idrofila (solubile con
l’acqua) e le code sono idrofobiche (non è solubile con l’acqua, quindi impermeabile).
I grassi acidi possono essere:
● saturi, quando gli atomi di carbonio sono uniti da legami semplici
● insaturi, quando sono presenti anche doppi legami.
Tutti gli acidi grassi che presentano un solo doppio legame sono gli i monoinsaturi
mentre se presentano più legami sono polinsaturi.
I trigliceridi dei grassi animali, hanno molti acidi grassi saturi.
I trigliceridi delle piante, come l’olio di girasole, hanno acidi grassi insaturi.
I trigliceridi svolgono un ruolo importante nel nostro metabolismo come fonti di energia.
I FOSFOLIPIDI
Oltre agli acidi grassi, abbiamo un’altra classe di molecole lipidiche: i fosfolipidi. Essi sono
come i trigliceridi, contengono acidi grassi legati al glicerolo.
Nei fosfolipidi, però, uno degli acidi grassi è sostituito da un gruppo fosfato che lega una
molecola di colina (un’ammina) o di serina (amminoacido).
Il gruppo fosfato presenta una carica negativa, questa testa polare è la porzione idrofila
della molecola (solubile all’acqua).
Si allineano in modo tale che le code apolari
siano una vicino all’altra, mentre le teste si
spingono verso l’interno in modo tale che non

👈🏻
tocchino l’acqua.
MEMBRANA CELLULARE: I fosfogliceridi
sono i componenti principali di essa

ALTRI LIPIDI DIVERSI DAI


TRIGLICERIDI
● I carotenoidi, pigmenti capaci di
assorbire la luce, presenti negli animali e nelle
piante.
● Gli steroidi, sono lipidi idrofili come il colesterolo; esso costituisce le membrane delle
cellule, è prodotto nel fegato e rappresenta il materiale di partenza per il testosterone
e altri ormoni steroidi.
● le vitamine, sono piccole molecole che il corpo umano deve assumere con gli
alimenti. Sono lipidi anche le vitamine D, E è K.
● Le cere, sono molecole molto lunghe, che contengono da 40 a 60 atomi di carbonio.
LE PROTEINE: CARATTERISTICHE E FUNZIONI
Le proteine sono formate da monomeri, chiamati amminoacidi che si legano e formano
lunghe catene dette catene polipeptidiche o proteine.
Esse svolgono molteplici funzioni, possono avere:
● funzione strutturale, infatti le nostre unghie, capelli e pelle sono formati da
cheratina.
● funzione di difesa, perché gli anticorpi nel nostro apparato immunitario, sono
proteine, svolgono dunque una funzione proteica.
● funzione contrattile, perché il nostro muscolo è formato da proteine, appunto la
miosina e l'actina permettono la contrazione muscolare.
● funzione di trasporto, l’emoglobina, si trova al’interno del circolo sanguigno e
trasporta l’ossigeno.
● funzione di deposito, come l’albumina che viene prodotta dal fegato ed è una
riserva di aminoacidi.
● funzione messaggera, trasporta un messaggio, come l’insulina e glucagone che
regolano il glucosio all’interno del sangue.
● funzione energetica, producono energia, come i carboidrati e i lipidi.

GLI AMMINOACIDI
Essi sono formati da un carbonio centrale, un idrogeno, un gruppo amminico, da un
gruppo carbossilico e da una catena radicalica , detta R, (ciò che differenzia i vari
amminoacidi). Essi sono i componenti fondamentali delle proteine.
Alcuni amminoacidi devono essere assunti tramite la dieta, come il pesce, la carne, come la
carnitina.

CARATTERISTICHE AMMINOACIDI
Alcuni amminoacidi, nella catena radicale hanno una carica positiva o negativa sul gruppo
carbossilico, dovuto alla presenza di gruppi ionizzabili. Dunque sappiamo che sono idrofili
(polari). Ma ci sono alcuni amminoacidi che nonostante ciò, non hanno la carica però hanno
dei gruppi reattivi come COO-.
Poi abbiamo il gruppo della cisteina, molto importante perché nella catena radicale perché
hanno lo zolfo; due cisteine vicine, liberando una molecola di idrogeno, si legano tra loro
mediante un ponte disolfuro che permette di piegare la proteina su se stessa.

LE STRUTTURE DELLE PROTEINE


Nella proteina, abbiamo 4 strutture:
● La struttura primaria, è la più semplice, è la sequenza degli amminoacidi nella
proteina.
● La struttura secondaria, ha una forma ad alfa-elica e una forma a foglietto-beta
pieghettato.

LA FORMA ALFA-ELICA
Essa ha la forma di una spirale come quella del DNA e questo avvolgimento a spirale di
questa proteina è dovuta dai legami a idrogeno tra l’atomo di ossigeno C-O di un
amminoacido e quello di idrogeno del gruppo N-H di un altro amminoacido non contiguo
(vicino). Un esempio è la cheratina.
IL FOGLIETTO BETA PIEGHETTATO
Sono dei filamenti di proteine che si affiancano parallelamente uno all’altro, sempre legati da
legami a idrogeno.
RICORDA: la proteina può avere la propria sequenza sia ad alfa-elica che a
beta-pieghettato, quindi prima può iniziare con uno e poi può terminare con un altro.

LA STRUTTURA TERZIARIA
In molte proteine, la catena polipeptidica si piega in vari punti e si ripiega più volte su se
stessa; la forma che ne risulta è detta struttura terziaria ovvero la vista tridimensionale di
una proteina.
I responsabili della struttura terziaria di una proteina sono le interazioni tra i gruppi della
catena radicale ® degli aminoacidi che la compongono.

LA STRUTTURA QUATERNARIA
È l’insieme di due o più catene peptidiche, dette subunità. Ciò significa che se più di una
proteina è piegata più volte su se stessa, avremo una struttura quaternaria. Un esempio può
essere l’emoglobina, una molecola formata da 4 subunità tenute insieme da legami
intermolecolari e ionici. Le subunità sono uguali a due a due che legano un gruppo eme, che
contiene un atomo di ferro. L’emoglobina trasporta l’ossigeno.

La denaturazione di una proteina


Poiché la struttura secondaria e terziaria, sono formati da legami deboli, essi si rompono
facilmente, infatti se noi prendiamo un alimento molto proteico come l’uovo, se non lo
cuociamo si denatura.
Riscaldando una proteina, il calore romperá i legami deboli responsabili della struttura
secondaria e terziaria, modificando la forma e la funzione della molecola: a questo punto, si
dice che una proteina si è denaturata. Di solito, la denaturazione è un processo
irreversibile.
GLI ACIDI NUCLEICI E NUCLEOTIDI
Gli acidi nucleici sono polimeri formati da nucleotidi, nonché monomeri. Ogni nucleotide è
formato da tre elementi: una base azotata, zucchero pentoso e gruppo fosfato.
Le basi azotate possono essere: pirimidina quando abbiamo una struttura ad anello
semplice, (citosina, timina e uracile) mentre purina una a doppio anello (adenina e guanina)

DUE TIPI DI ACIDI NUCLEICI: DNA E RNA


Sono due tipi di acidi nucleici: il DNA (l’acido desossiribonucleico) e RNA (acido
ribonucleico) . Sono importanti perché trasportano un’informazione generica.
Ognuno ha il proprio DNA ed esso fornisce diverse informazioni sul nostro organismo.
Nel DNA lo zucchero è il desossiribosio, mentre nell’RNA è presente il ribosio, che ha un
atomo di ossigeno in più.
Nel DNA compaiono le quattro basi azotate: adenina, citosina, guanina e timina. Nell’RNA
al posto della base timina abbiamo la base uracile, le altre tre sono le stesse del DNA.
Tutte queste cinque basi azotate si accoppiano in maniera precisa: l’adenina si accoppia
sempre con l’uracile e la timina, mentre la citosina con la guanina.
Inoltre l’RNA ha un filamento mentre il DNA ha un doppio filamento.

LA SPECIFICITÀ DEGLI ACIDI NUCLEICI


Il legame che si instaura tra due nucleotidi è detto legame nucleotidico che si forma con il
gruppo fosfato e lo zucchero. La funzione principale del DNA è quella dell’informazione
genetica, essa dipende dalla sequenza nucleotidica, di conseguenza la sequenza delle basi
azotate, cambia da DNA a DNA.
Quindi dal DNA, il messaggio si trasforma in RNA messaggero e si arriva alla proteina.

DNA E RNA: FUNZIONI


Il DNA è una molecola Informazionale: contiene le informazioni per costruire le catene
polipeptidiche da cui derivano le proteine di un organismo. L’informazione del DNA è
codificata nella sequenza delle basi azotate che formano i suoi filamenti e dipende
dall’ordine in cui sono disposte.
L’RNA ha un ruolo diverso: interviene nella traduzione delle informazioni contenute nella
molecola di DNA, cioè permette la costruzione delle proteine.
LE CARATTERISTICHE COMUNI A TUTTE LE CELLULE
Il rapporto tra superficie e volume delle cellule
Il primo a studiare le cellule fu Robert Hooke nel 1665 che grazie ad un tappo di sughero,
vide che in 5 centimetri quadrati di quest’ultimo ci fossero più di un miliardo di cellule. Il
paradosso è che le cellule possono essere tanto piccole, ma anche molto grandi. Infatti se
prendiamo in considerazione le uova di uccello, sono delle singole cellule enormi (costituito
sempre e solo da una cellula) e l'uovo di struzzo può avere un diametro di circa 25 cm.
I neuroni, ovvero le cellule del sistema nervoso, hanno il volume di una cellula normale ma
presentano dei sottili prolungamenti che possono estendersi per metri. Nel calamaro gigante
quest’ultimi possono raggiungere persino 1 mm di diametro e 1 m di lunghezza.

Il modello a mosaico fluido


Le cellule sono delimitate da una membrana citoplasmatica, formata da carboidrati,
proteine, lipidi e fosfolipidi. I fosfolipidi formano un doppio strato fosfolipidico (teste idrofile
e code idrofobiche) che viene detto modello a mosaico fluido. È detto fluido perché la
membrana citoplasmatica è fluida, affinché le sostanze siano in grado di scivolare ed essere
trasportate sulla parte esterna della cellula. All’interno del doppio strato fosfolipidico abbiamo
solo carboidrati e proteine.
Le membrane citoplasmatiche non sono tutte uguali tra loro, ogni cellula è specializzata,
quindi ha una propria membrana citoplasmatica.
Ci sono alcuni organuli citoplasmatici che hanno membrane diverse da quella
citoplasmatica. Ad esempio la membrana dei mitocondri è diversa da quella cellulare.

Le membrane sono costituite soprattutto da lipidi


Anche se tutte le membrane citoplasmatiche hanno una struttura simile, i fosfolipidi che
costituiscono la membrana non sono uguali tra di loro e differiscono per la lunghezza della
catena di acidi grassi (può essere lunga o corta), per il grado di insaturazione (in base
alla presenza di doppi legami) e per la presenza di gruppi polari che si legano al gruppo
fosfato. Tra i fosfolipidi possiamo trovare il COLESTEROLO, importante perché
contribuisce a dare maggiore resistenza alla membrana.
Gli acidi grassi dei fosfolipidi rendono la membrana citoplasmatica fluida.
Più un acido grasso è breve, più la membrana citoplasmatica sarà fluida. La fluidità
dipende anche dalla temperatura (deve essere corporea), infatti se è bassa, la fluidità
diminuirà.

LE PROTEINE INTEGRALI E PERIFERICHE


All’interno della membrana citoplasmatica ci sono due tipi di proteine: integrali e periferiche.
Le proteine integrali
Le proteine integrali vanno ad “integrarsi” nella membrana citoplasmatica. Si trovano nella
membrana citoplasmatica e fuoriescono da essa. Quindi hanno una porzione idrofobica (a
forma di alfa elica e si trova nella membrana citoplasmatica) e una idrofila (che si sporge
all’esterno). Sono proteine segnali, quando una molecola vuole entrare in una cellula,
passa all’interno di questa proteina, che riconosce questa sostanza e fa sì che passi
all’interno della cellula o viceversa.
Le proteine periferiche
Le proteine periferiche si possono trovare all’esterno o all’interno della cellula, quindi su
uno dei due lati della membrana citoplasmatica, non si trova all’interno del doppio strato
fosfolipidico.

I carboidrati sulla membrana plasmatica


I carboidrati possono essere legati alle proteine o ai lipidi formando rispettivamente
glicoproteine e glicolipidi. Anche loro hanno funzione di riconoscimento molecolare,
ovvero riconoscono la molecola e fanno che si che entri o esca dalla cellula. Un esempio di
glicolipide può essere che quando un soggetto abbia un tumore, i glicolipidi si modifichino,
quindi le nostre difese immunitarie riconoscono queste cellule modificate e le vanno a
distruggere.
LE CARATTERISTICHE DELLE CELLULE PROCARIOTE
La cellula procariote è più semplice della cellula eucariote
La cellula procariote è molto semplice ed è la cellula degli organismi unicellulari, nonché i
batteri e sono le cellule più abbondanti sulla Terra.
Questa cellula è formata da una membrana citoplasmatica che agisce da barriera
semipermeabile, impedendo l’entrata e l’uscita di alcune sostanze nella cellula.
All’interno della membrana citoplasmatica abbiamo il citoplasma, formato da citosol, la
parte più fluida, e gli organuli citoplasmatici.
In una zona in particolare del citoplasma, chiamata nucleoide, troviamo il DNA sotto forma di
molecola circolare.
Nel citoplasma troviamo sempre i ribosomi, aggregati di RNA e proteine; nei ribosomi ha
luogo la sintesi proteica: l’informazione generica si trova nel DNA, esso si replica e si
traduce in RNA MESSAGGERO, che si attacca ai ribosomi e funge da stampo per la sintesi
delle proteine.
La cellula procariote è molto semplice quanto complessa perché avvengono milioni di
reazioni chimiche ogni istante.

LE STRUTTURE SPECIALIZZATE DELLE CELLULE PROCARIOTE


Nel corso dell’evoluzione, i batteri si sono evoluti e sono diventati più resistenti.
La parete cellulare e la capsula
I batteri hanno sviluppato all’esterno della membrana citoplasmatica, una parete cellulare
formata da peptidoglicani, che conferisce alla cellula più rigidità e resistenza. In aggiunta
alcuni batteri hanno un ulteriore rivestimento detto capsula (formato da polisaccaridi). In
alcune specie, la capsula serve a proteggere i batteri dagli attacchi del sistema immunitario
degli organismi attaccati e all'essiccamento (perdita di acqua).

Le membrane interne
Alcuni gruppi di batteri, detti cianobatteri, che sono in grado di svolgere la fotosintesi
clorofilliana e la loro membrana citoplasmatica si ripiega all’interno del citoplasma formando
delle vescicolette, che sono indispensabili per appunto la fotosintesi.

I FLAGELLI E I PILI
I batteri riescono a muoversi tramite i flagelli o pili.
I flagelli
I flagelli sono lunghi e sottili e hanno una forma di elica. I batteri nuotano nei flagelli
e questo movimento rotatorio svolto da quest’ultimi, permette lo spostamento del
batterio.
I pili
I pili sono corti e sottili, sono moltissimi e permettono al batterio di aderire ad un
altro durante gli scambi di materiale genetico o favoriscono l’adesione dei batteri alle
cellule animali da cui ricavano il cibo.

Il citoscheletro
Esso è presente anche tra i procarioti ed è un sistema di strutture che si trova
all’interno della cellula.
LE CARATTERISTICHE DELLE CELLULE EUCARIOTE
La suddivisione della cellula eucariote
Le cellule eucariote si trovano nelle piante e negli esseri umani, ovvero tutti gli organismi
pluricellulari. Questa cellula è formata da membrana citoplasmatica e dal citoplasma, come
la cellula procariote solo che all’interno del citoplasma sono presenti gli organuli (o organelli)
citoplasmatici, che sono il reticolo endoplasmatico liscio, il reticolo endoplasmatico
rugoso, l’apparato di Golgi, il nucleo, i mitocondri.
Poi ci sono alcuni organuli che sono presenti nelle cellule vegetali o in quelle animali.
I cloroplasti sono presenti solo in quelle vegetali e i lisosomi in quelli animali.
Una differenza importante tra la cellula eucariote e quella procariote: i ribosomi.
Nella cellula procariote essi si trovano liberi nel citoplasma, mentre nell’eucariote si trovano
sul retino endoplasmatico rugoso, mitocondri e cloroplasti.

Il nucleo e l’informazione genetica


Nelle cellule animali è presente il nucleo e il suo diametro è più grande di quello di una
cellula procariote. Il nucleo svolge varie funzioni:
● nel nucleo avviene la replicazione del DNA;
● avviene il controllo genetico, infatti quando il DNA viene duplicato, ci possono
essere degli errori durante questa fase e ce l’ha una molecola, che va a correggere
la duplicazione;
● all’interno del nucleolo, abbiamo l’assemblaggio dei ribosomi, formati da RNA
ribosomiale e da 50 proteine.
Il nucleo è formato da doppio involucro nucleare, abbiamo l’involucro interno ed esterno.
L’involucro interno è condottiere di 3500 pori nucleari, che permettono il passaggio delle
sostanze: gli ioni, che sono piccole molecole, passano liberamente, invece ci sono alcune
proteine, che passano tramite alcune sequenze specifiche amminoacidiche. Le
molecole del DNA sono lineari e sono associate a proteine con cui formano un complesso
fibroso, detto cromatina.
Il DNA all’interno di ogni cellula si trova sotto forma di cromatina, poi quando la cellula va
incontro alla divisione cellulare si trasforma in cromosomi. (LA CROMATINA SI ADDENSA).
IL SISTEMA DELLE MEMBRANE INTERNE
Il reticolo endoplasmatico ruvido o RER
Il reticolo endoplasmatico rugoso o ruvido, è chiamato così perché sulla sua
superficie esterna sono presenti i ribosomi, indispensabili per la sintesi proteica.
Mentre nel reticolo endoplasmatico liscio, i ribosomi non ci sono. (Essi sono gli
organuli dove vengono assemblate le proteine, ovvero dove vengono messi insieme
tutti gli amminoacidi).
Il reticolo endoplasmatico rugoso è formato da membrane connesse tra di loro, e la
regione interna del reticolo è detta lume. La funzione principale del reticolo
endoplasmatico rugoso è la sintesi proteica.
Man mano che le proteine vengono sintetizzate, queste ultime entrano nel lume del
RER dove vanno a scontrarsi con varie modifiche strutturali, nonché che la struttura
terziaria.
Le proteine che produce o vanno nella cellula per svolgere delle funzioni o passano
per l’apparato di Golgi che le glicosidica e le invia nelle zone specifiche.

L’APPARATO DI GOLGI
Esso svolge tre funzioni:
● La glicosilazione della proteina (aggiunta di uno zucchero alla proteina);
● Dopo le modifiche, la proteina acquista specificità;
● La sintesi dei polisaccaridi della parete cellulare dei vegetali.
Quest’apparato è formato da una regione CIS e una regione TRANS. Quella CIS si
trova vicino al reticolo endoplasmatico rugoso, che prende la proteina, la glicosilica,
poi la regione TRANS, la racchiude in altre vescicolette e la espelle per inviarla nella
zona specifica.

IL RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO O REL


Ha una membrana liscia, per cui non presenta ribosomi. Esso svolge 4 funzioni:
● la sintesi dei lipidi;
● la detossificazione dei farmaci e pesticidi, infatti se il nostro organismo si
trova a contatto con quest’ultimi, il REL li distrugge;
● l’idrolisi del glicogeno per produrre il glucosio, (senza glucosio non
produciamo energia);
● ha il compito di immagazzinare ioni calcio, indispensabili per la contrazione
muscolare.

I LISOSOMI
Essi sono organismi citoplasmatici che si trovano solo nella cellula animale e
contengono enzimi digestivi (sono proteine).
I lisosomi si formano tra il reticolo endoplasmatico rugoso e l’apparato di Golgi, dove
vengono assemblati gli enzimi e si forma il lisosoma.
Nei lisosomi, le macromolecole (polisaccaridi, proteine, acidi nucleici e lipidi)
vengono idrolizzate e si formano i rispettivi monomeri.
Queste reazioni sono facilitate dall'acidità del PH all’interno del lisosoma.
Le sostanze nutritive che provengono dall’esterno, entrano nel lisosoma, vengono
metabolizzate e si formano i monomeri.
Le sostanze nutritive entrano nel lisosoma tramite la fagocitosi, cellule chiamate
fagociti, che inglobano queste sostanze e le portano all’interno del lisosoma.
I lisosomi svolgono diverse funzioni:
● Funzione digestiva: le due membrane si fondono (fagocita e lisosoma), si
forma il lisosoma secondario e all’interno del quale avviene la digestione. Una
volta digerito, dunque si formano i monomeri che vengono utilizzati per
produrre altre macromolecole, mentre quelli che non vengono digeriti,
vengono espulsi all’esterno della cellula;
● La distruzione dei batteri nocivi, che vengono inglobati all’interno dei globuli
bianchi e distrutti dai lisosomi;
● l’autofagia, dove le cellule vecchie o danneggiate vengono inglobate
all’interno del lisosoma e distrutte da quest’ultimo.
I PEROSSISOMI (si trovano nelle cellule eucariote)
Sono organelli citoplasmatici che hanno come funzione la distruzione del perossido
d'idrogeno (H2O2). I perossisomi contengono degli enzimi speciali capaci di metabolizzare e
distruggere il perossido d'idrogeno (che si forma durante delle reazioni cellulari quando c'è
l'ossigeno) che è tossico per il nostro organismo.

I VACUOLI (si trovano nelle cellule eucariote vegetali, nelle piante e nei protisti esempio
l'alga)
I vacuoli sono formati d'acqua e occupa quasi tutta la cellula.
I vacuoli svolgono varie funzioni, le più importanti sono l'accumulo e il sostegno:
1. L'accumulo: poiché i vacuoli sono formati maggiormente d'acqua vengono
accumulate sostanze tossiche e di scarto per essere eliminate.
2. Sostegno: la cellula vegetale è costituita dal vacuolo e ogni volta che il vacuolo si
riempie d'acqua si ingrandisce e va ad esercitare la pressione sulla parete cellulare
che si oppone a questo gonfiamento e questo da rigidità alla pianta.
3. Riproduzione: alcuni pigmenti che si trovano nei petali e nei frutti che sono chiamati
antocianine sono segnali visivi per gli insetti, una volta che hanno riconosciuto
questo segnale visivo nel petalo o nel frutto vanno ad impollinare il fiore.
4. Digestione: nei semi di alcune piante (mais e fagioli) alcuni vacuoli contengono degli
enzimi che vanno ad idrolizzare le proteine.

I CLOROPLASTI
I cloroplasti sono dei plastidi che sono organuli citoplasmatici e si trovano solo nelle cellule
delle piante e dei protisti. I plastidi più importanti sono i cloroplasti che contengono un
pigmento verde chiamato clorofilla che è la sede della fotosintesi clorofiliana. Essi sono
circondati da due membrane una interna ed una esterna e possiedono al loro interno una
molecola di DNA circolare. I cloroplasti hanno una serie di membrane interne che sono dette
grani che sono formati da una serie di sacchetti appiattiti uno sopra l'altro chiamati tilacoidi
( all'interno di questi tilacoidi c'è la clorofilla). Il liquido in cui si trovano sospesi i grani è
chiamato stroma e all'interno di esso ci sono i ribosomi e il DNA, utilizzati per sintetizzare
alcune delle proteine che costituiscono il cloroplasto.
Altri tipi di plastidi:
I cromoplasti: che contengono dei pigmenti rossi/arancioni che conferiscono il colore al
fiore e ai frutti.
I leucoplasti: sono usati per l'accumulo di amido (detti amidoplasti) e di lipidi (detti
lipidoplasti) che sono presenti nella parte non fotosintetica della pianta, ovvero le radici.
I MITOCONDRI: LA RESPIRAZIONE CELLULARE
è l'organello citoplasmatico più importante. La demolizione delle molecole, come il glucosio
inizia nel citoplasma della cellula, i composti ottenuti entrano nei mitocondri dove viene
prodotta l'energia sottoforma di ATP(formata da un' adenina da uno zucchero che è il ribosio
e tre gruppi fosfati). L'ATP viene idrolizzato ad ADP e si libera in energia. Questo processo
viene chiamato respirazione cellulare

LA STRUTTURA DEI MITOCONDRI


I mitocondri sono organuli citoplasmatici che provengono dalla cellula uovo, quindi derivano
dalla madre e sono rivestiti da due membrane: una esterna ed una interna.
● La membrana esterna è liscia e svolge una funzione protettiva sotto questa si trova
la membrana interna
● La membrana interna, che è ripiegata più volte su sé stessa(cioè è formata da tante
estroflessioni), quindi ha una superficie maggiore di quella esterna. Questi
ripiegamenti sono chiamati creste. All'interno della membrana interna è presente una
membrana mitocondriale dove all'interno abbiamo il DNA e ribosomi (sintesi
proteica).

IL CITOSCHELETRO
Ogni cellula è formata da un citoscheletro. Ed è formato da tre tipi di filamenti: i
microfilamenti, i filamenti intermedi e i microtubuli.
● I microfilamenti sono polimeri formati da actina e le loro principali funzioni sono due:
determinano la forma circolare della cellula e permettono il movimento di essa
● I filamenti intermedi sono formati da proteine fibrose che si legano in una struttura a
forma di corda e le loro funzioni sono: mantengono ben precisi gli organelli
citoplasmatici nelle regioni della cellula e contribuiscono all'adesione tra una cellula e
l'altra
● I microtubuli sono formati da tubulina e svolgono tre funzioni: formano uno scheletro
interno rigido (danno resistenza alla cellula), servono da binari per le proteine motrici
(si muovono nella cellula per trasportare sostanze attraverso il consumo di ATP)
sono fondamentali per la divisione cellulare perché formano il fuso mitotico che è
indispensabile per segregare i cromosomi all'interno della cellula. La tubulina non si trova
solo nei microtubuli ma anche nelle ciglia e nei flagelli

ps: le cellule non stanno mai da sole, sono tutte legate tra di loro e tutte le cellule che
svolgono la stessa funzione si legano per formare un tessuto(cardiaco) che a loro volta
vanno a formare l'organo(cuore) che a loro volta formano l'apparato(digerente, locomotore,
nervoso, ecc)

LE CIGLIA E I FLAGELLI
Sia le ciglia che i flagelli eucarioti sono costituiti da microtubuli e hanno il compito di
trascinare la cellula, presentano la stessa struttura interna, la loro differenza più grande è
data dalla lunghezza:
● le ciglia misurano 0,25 um e sono presenti in gran numero
● i flagelli misurano dai 100 ai 200 um e si trovano o da soli o in coppia.
ADESIONE E RICONOSCIMENTO CELLULARE
Il raggruppamento delle cellule in tessuti è reso possibile da due processi, entrambi a carico
della membrana plasmatica:
● Il riconoscimento cellulare, perchè una cellula deve riconoscere l'altra cellula per
potersi legare, quindi si riconoscono e si possono aderire.
● L’adesione tra cellule, con la quale si rafforzano le connessioni tra cellule.

LE GIUNZIONI CELLULARI
Esistono tre tipi di giunzioni cellulari: le giunzioni occludenti, i desmosomi e le giunzioni
comunicanti
● Giunzione occludente: (funzione meccanica) è il legame tra proteine specifiche di
membrane plasmatiche che formano una ‘cintura’ attorno alla cellula e servono per
non far entrare sostanze dall'esterno o dall'interno della cellula e per non far uscire
sostanze dall'interno verso l'esterno della cellula(esempio le cellule che rivestono la
vescica sono legate dalle giunzioni occludenti che fanno in modo che l'urina non
esca fuori dalle cellule della vescica)
● I desmosomi (funzione meccanica)che sono dei veri e propri punti di saldatura, e
sulla faccia interna della membrana citoplasmatica ciascun desmosoma presenta
una struttura densa detta placca(che è connessa anche a filamenti intermedi
importanti per l'adesione cellulare) a cui sono legate specifiche proteine di membrana
che si legano e formano i punti di saldatura.
● Le giunzioni comunicanti (funzione chimica) che facilitano la comunicazione tra le
cellule, si formano questi canari tra le cellule e possono passare sostanze tra una
cellula e l'altra.

LA MATRICE EXTRACELLULARE
Le cellule animali sono circondate da una matrice extracellulare composta da proteine
fibrose come il collagene (proteina più importante del nostro organismo), formato da
glicoproteine (che sono i proteoglicani) e un terzo tipo di proteine che va a legare il
collagene e i proteoglicani.
Le le sue funzioni sono:
● Tiene unite le cellule di un tessuto
● Collabora al filtraggio di materiali che passano da un tessuto all’altro
● Orienta i movimenti della cellula durante lo sviluppo embrionale
● Svolge un ruolo importante nell’invio di segnali
LA DIVISIONE CELLULARE
La divisone cellulare è quel processo durante il quale una cellula madre si divide in due
cellule figlie, identiche alla madre. Per far sì che questo avvenga devono verificarsi quattro
eventi in successione:
● IL PRIMO EVENTO è il segnale riproduttivo che può derivare sia dalla parete
interna che dalla parete esterna. Nell’ambiente esterno ci sono i batteri,nutrienti a
temperature non molto fredde e non troppo calde, l’umidità quindi anche l’acqua ,
quindi tutti questi fattori fanno si che la cellula madre si divide in due cellule figlie per
poter proliferare, invece per quanto riguarda noi animali il segnale riproduttivo deriva
dalla cellula stessa, dall’interno della cellula, quindi quando la cellula non è più in
grado di continuare la propria funzione deve morire.
● IL SECONDO EVENTO è la duplicazione del DNA, il DNA deve essere duplicato
per far sì le che le due cellule figlie abbiano lo stesso patrimonio genetico
● IL TERZO EVENTO è la segregazione. Quindi una volta che viene duplicato il DNA
viene segregato nelle due cellule figlie e avviene la CITODIERESI
● IL QUARTO EVENTO è la citodieresi ovvero la divisone del citoplasma. quindi si
dissossa il citoplasma e si sono divise le cellule figlie.

LA SCISSIONE BINARIA
La divisione cellulare nella cellula procariote (batteri) è molto semplice, è chiamata
Scissione binaria.
IL DNA è racchiuso nel propio nucleo, quindi si trova nella piccola regione (nucleoide)
perché è associato a delle proteine che ripiegano il DNA su se stesso.
La cellula accresce, cioè diventa più grande, il DNA si srotola, poi si duplica e una volta che
si è duplicato si va a segregare nelle cellule figlie e si divide la cellula madre in due cellule
figlie, identiche.

IL CICLO CELLULARE
Invece per quanto riguarda noi,organismi pluricellulari è un po’ più complesso il ciclo
cellulare che è diviso in due fasi:
INTERFASE E FASE M( MEIOSI O MITOSI)
● INTERFASE è divisa in tre sottofasi G1, S, G2.
Nella fase G1 dove la cellula accresce e c’è un’intensa attività metabolica, la sintesi
proteica e si formano anche ulteriori organismi citoplasmatici.
Nella fase S la cellula continua a crescere e si ha la duplicazione del DNA.
Nella fase G2 si forma il fuso mitotico perché la cellula deve prepararsi alla mitosi o
alla meiosi.
● FASE M dove la cellula madre si divide in 2 cellule figlie, anch’esse seguite dalla
citodieresi. La fase mitotica su divide in 2 fasi:
• Mitosi in cui la membrana nucleare scompare e il DNA va alle estremità
opposte della cellula, dove si formano nuovi nuclei.
• Citodieresi in cui il citoplasma si divide e si formano due cellule distinte,
ciascuna con una propria membrana e un proprio nucleo.
IL CONTROLLO DEL CICLO CELLULARE
Queste fasi del ciclo cellulare sono regolate da un complesso proteico che permette il
passaggio da una fase all’altra. il pasaggio da g1 a s, da s a g2, da g2 a m è controllato dal
complesso ciclina-dipendente o CDK. 2 proteine CDK e una CICLINA, la CDK è una
proteina sempre presente all’interno della cellula che non è mai attiva, è attiva solo
quando si lega alla ciclina.
Esempio: si entra nella fase G1 si sintetizza questa proteina che è la ciclina, la ciclina va a
legarsi alla CDK, si forma il complesso CDK-CICLINA, si va a fosfolilare sullo strato proteico
(quindi va a fosfolilare un’altra proteina attraverso l’ATP) una volta che questa proteina viene
fosfolilata si passa nella fase successiva, quindi nella fase S dove viene duplicato il dna
distrutta la ciclina e la CDK si inattiva, e si passa nella fase G2.
In qualsiasi cellula del nostro organismo quando c’è un difetto della comprensione del DNA
c’è un gene p53 che va a bloccare la duplicazione del DNA, il DNA viene riparato e la cellula
continua a duplicarsi in maniera perfetta, invece nelle cellule tumorali c’è una modifica al
gene p53, quindi quest’ultimo non può più bloccare la duplicazione del DNA, quindi le cellule
proliferano in maniera incontrollata e errata.

IL CONTROLLO DEL CICLO CELLULARE


IL DNA nel nucleo è associato a delle proteine chiamate PISTONI, IL DNA è lungo 2 metri, il
nucleo è piccolissimo , e lo fanno ripiegare milioni di volte su se stesso, il dna nel nucleo si
trova sotto forma di cromatina e grazie a questa forma di cromatina (un groviglio) è più
semplice la sintesi proteica, quindi si può trascrivere molto più facilmente il RNA
MESSAGGERO, una volta finita la sintesi proteica e quindi la cellula si deve dividere, si
entra nella fase M e il DNA si sfinalizza sotto forma di cromosomi. La cromatina si sfinalizza
in cromosomi solo nella fase M, finita la fase m sritorna sotto forma di cromatina.
Noi abbiamo 23 coppie di cromosomi, 46 cromosomi di cui:
● 22 coppie di cromosomi sono AUTOSOMI
● 1 coppia di cromosomi è SESSUALE
Ogni cromosoma è formata da due CROMATIDI fratelli uniti al centro dal centromero.

LE FASI DELLA MITOSI


La mitosi è divisa in cinque fasi:
● Nella PROFASE si organizza questo fusomitotico che è formato da 2 centrosomi,
che nella profase si dirigono all'opposto della cellula. (I microtubuli svolgono la stessa
azione perchè sono indispensabili per l'adesione cellulare)
● Nella PROMETAFASE si dissolve la membrana nucleare e i cromosomi si legano al
fuso mitotico attraverso il cinetocore e pian piano si spostano
● Nella METAFASE i cromosomi sono allineati sulla piastra equatoriale della cellula
(tutti al centro della cellula)
● NELL’ ANAFASE il fusomitotico tira i cromosomi e divide i cromatidi fratelli. 46
vanno da una parte, e altre 46 dall'atra
● Nella TELOFASE si riforma la membrana nucleare e i cromosomi si despiralizzano e
ricompare la cromatina.
LA CITODIERESI
● Nella cellula animale si forma un anello contrattile che è formato da actina e
miosina che si vanno a restringere sempre di più finchè non si crea una strozzatura
che divide a metà la cellula.
● Nella cellula vegetale (c'è la parete cellulare che da maggior resistenza alla cellula)
il fuso mitotico una volta che ha svolto la sua funzione si deve dissolvere e quando si
dissolve ci sono queste vescicolette membramose che si fondono sempre di più e
vanno a formare delle membrane dove si vanno ad originare le pareti cellulari delle
cellule figlie.

Potrebbero piacerti anche