I lipidi sono una classe eterogenea di composti, la cui proprietà comune più importante è
l’insolubilità in acqua. I lipidi sono infatti sostanze idrofobe. Le sostanze idrofobe sono insolubili
nei solventi polari (es. acqua), ma solubili in solventi organici apolari (cloroformio, tetracloruro di
carbonio, etere etilico, ecc.)
-LIPIDI COMPLESSI: I lipidi complessi, detti anche lipoidi, sono costituiti da carbonio,
idrogeno, ossigeno e fosforo o azoto e sono frutto di esterificazione degli acidi grassi con alcoli di
vario tipo. In questo macrogruppo rientrano i trigliceridi, le cere, gli sfingolipidi e i fosfolipidi.
I terpeni sono una classe di composti organici largamente diffusa in natura. I terpeni possono essere
derivati formalmente dalla condensazione di 2 o più molecole di un idrocarburo insaturo,
l’isoprene* e per questo motivo sono talvolta chiamati (insieme ai loro derivati) isoprenoidi.
A seconda del numero di unità isopreniche si possono avere i monoterpeni, C10H16 (talvolta essi
stessi chiamati t.), formati dalla condensazione di due unità; i sesquiterpeni, C15H24, formati da 3
unità; i diterpeni, C20H32, formati da 4 unità; i triterpeni, C30H48, da 6 unità; i tetraterpeni,
C40H64, da 8 unità ecc.
I terpeni sono molto diffusi e molto numerosi. I monoterpeni, ad esempio, si trovano negli oli
essenziali e sono contenuti nell’essenza di trementina. I diterpeni invece sono diffusi in gomme e
resine vegetali.
Inoltre terpeni si trovano nelle vitamine liposolubili (si sciolgono nei grassi) che sono: vitamina A,
vitamina E, vitamina K, vitamina "F" o acidi grassi essenziali (AGE).
GLI STEROIDI
Gli steroidi appartengono alla classe dei lipidi. Gli steroidi presentano uno scheletro idrofobico.
Sono dunque insolubili in acqua mentre sono solubili in solventi organici come etanolo, etere e
cloroformio.
Vi sono 3 giunzioni tra i quattro anelli: A/B, B/C e C/D quindi essi possono presentare tra loro una
fusione di tipo cis o trans.
La giunzione tra gli anelli A/B può essere sia di tipo trans come nell’idrocortisone e nel testosterone
che di tipo cis come negli acidi biliari mentre la giunzione tra gli anelli C/D è di solito trans ad
eccezione dell’aglicone dei glucosidi cardiaci.
L’attività biologica degli steroidi dipende dal tipo di sostituenti, dal grado e dal tipo di insaturazione
e dalla stereochimica del nucleo steroideo.
Gli steroidi si diversificano tra loro sulla base del tipo di gruppi legati al nucleo sterolico, sulla loro
posizione e sulla configurazione del gonano. Piccolissime variazioni nella struttura molecolare
determinano notevoli differenza nelle loro attività biologiche.
Gli steroidi comprendono una varietà di sostanze a spiccata attività biologica tra cui:
-COLESTEROLO: Esso è un importante alcool steroideo. Il 70% del colesterolo viene prodotto
autonomamente dal nostro organismo (dal fegato, dal surrene e dagli ormoni sessuali). Il colesterolo
prodotto autonomamente dal nostro organismo viene definito colesterolo endogeno. Quello
introdotto dall’esterno, esogeno. Inoltre è un costituente insostituibile delle membrane cellulari
animali, oltre a essere un precursore degli ormoni steroidei, della vitamina D e degli acidi biliari. In
patologia concorre alla formazione dei calcoli biliari e degli ateromi(L'ateroma è una placca
formata da grassi, proteine e tessuto fibroso che si forma nella parete delle arterie e configura il
quadro dell'aterosclerosi). La concentrazione di tale sostanza nel sangue è detta colesterolemia;
poiché nel sangue il colesterolo è contenuto nelle lipoproteine plasmatiche, si usa, in termini più
precisi, far riferimento al colesterolo plasmatico totale, al colesterolo LDL, al colesterolo HDL o al
colesterolo non-HDL (che include il colesterolo trasportato da tutte le lipoproteine plasmatiche ad
eccezione delle HDL). I valori della colesterolemia possono essere normali, bassi
(ipocolesterolemia) o elevati (ipercolesterolemia), condizioni queste ultime potenzialmente
pericolose per la salute umana. Livelli elevati di lipoproteine plasmatiche ricche di colesterolo (in
particolare LDL) sono considerati tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare e possono
provocare malattie molto gravi come l'aterosclerosi, in quanto esse si accumulano nelle arterie e
avviano una reazione infiammatoria che conduce alla formazione di ateromi, il cui nucleo è ricco di
colesterolo. Le placche aterosclerotiche possono provocare l'occlusione dei vasi ed eventualmente
la morte nel caso in cui siano interessati distretti vitali (arterie coronarie e cerebrali).
-ACIDI BILIARI: vengono prodotti nel fegato a partire dal colesterolo e sono caratterizzati da una
struttura completamente satura.
-ORMONI STEROIDEI: Sono ormoni di natura lipidica e derivano da un precursore comune che
è il colesterolo. La trasformazione del colesterolo in ormoni steroidei interessa una quantità di
materiale irrilevante, ma di estrema importanza fisiologica.
-androgeni:
tra i più noti il testosterone, a 19 atomi di carbonio, prodotto in maggior parte dal testicolo e
dalle ghiandole surrenali nell'uomo. Nella donna è prodotto in piccole quantità dalle cellule
della teca e dalle ghiandole surrenali. L'androsterone prodotto dall'ovario.
Entrambi sono importanti per la determinazione dei caratteri sessuali e del comportamento
conseguente.
-estrogeni:
a 18 atomi di carbonio. Tra i più importanti c'è l'estradiolo, prodotto dalle ovaie, importante
per l'accumulo di acidi grassi e per il processo di vitellogenesi.
-progestinici:
a 21 atomi di carbonio. Tra i più importanti c'è il progesterone prodotto dalle ovaie e dalla
placenta.
-anabolizzanti:
(capostipite: testosterone), che agiscono con azione di ingresso o mantenimento
("ritenzione") degli ioni nel citoplasma e in particolare l'aumento in proporzione di potassio
e magnesio rispetto a calcio e sodio nella concentrazione citoplasmatica.
-catabolizzanti:
(capostipite: cortisolo) che agiscono con azione di uscita ("deplezione") degli ioni dal
citoplasma e in particolare l'aumento in proporzione di calcio e sodio rispetto a potassio e
magnesio nella concentrazione citoplasmatica.
-GLICOSIDI CARDIACI: usati nello scompenso cardiaco congestizio e caratterizzati da una parte
rappresentata da un ciclopentanoperidrofenantrene a cui è legato ad una estremità un anello
lattonico e dall’altra, in posizione 3 una sequenza di glucidi responsabili delle caratteristiche
farmacocinetiche.
La fonte principale di vitamina D per l'organismo umano è l'esposizione alla radiazione solare
A temperatura ambiente (25 °C) si presenta come un solido, temperatura di fusione 68.8 °C,
temperatura di ebollizione 350 °C. Da solido mostra scaglie bianche più o meno grandi e ha un
odore rancido. Insolubile in acqua, poco solubile in alcol, solubile in acetone ed etere.
Insieme all'acido palmitico forma la stearina utilizzata per la produzione di candele e sapone.
Se condensato con un glicerolo si ottiene la molecola della tristearina (non polare), il principale
componente dei grassi biologici
-palimitico: L'acido palmitico (acido esadecanoico secondo la nomenclatura
IUPAC, talvolta indicato con il termine ambiguo palmitina[2]) è uno degli acidi grassi saturi più
comuni negli animali e nelle piante. È un solido bianco che fonde a 63,1 °C e la sua formula
chimica è CH3(CH2)14COOH. Il nome deriva dal fatto che si trovi nell'olio di palma,
specificatamente in maniera inferiore all'estratto del frutto il quale contiene prevalentemente grassi
monoinsaturi, bensì nel nocciolo della pianta. È contenuto anche nel burro, nel formaggio, nel latte
e nella carne.
È un solido che fonde a 16 °C. A temperatura ambiente si presenta come un liquido di aspetto
variabile da incolore a giallastro e dall'odore caratteristico.
Sotto forma di trigliceride è un componente importante dei grassi animali ed è il costituente più
abbondante della maggioranza degli oli vegetali. L'acido oleico rappresenta il 75% circa degli acidi
dell'olio di oliva. La percentuale di acido oleico libero presente nell'olio di oliva determina la sua
acidità e conseguentemente la sua denominazione. Affinché l'olio di oliva si possa considerare
extravergine, è consentita una percentuale di acido oleico libero non superiore a 0,8% del peso
totale. Come componente di fosfolipidi è presente in importanti strutture biologiche, quali le
membrane cellulari e le lipoproteine.
Derivati dell'acido oleico sono usati in varie industrie: alcuni esteri vengono impiegati nel settore
tessile, della cosmesi e dell'industria del cuoio; sali alcalini (saponi) sono usati nell'industria
saponiera; sali metallici insolubili in acqua vengono utilizzati nella preparazione di lubrificanti ed
idrorepellenti
I LIPIDI COMPLESSI
I TRIGLICERIDI: I trigliceridi (detti anche triacilgliceroli) sono esteri neutri del glicerolo in cui
al posto degli atomi di idrogeno dei gruppi ossidrilici sono presenti le catene di tre acidi grassi.[1] Il
glicerolo è infatti un alcool costituito da una catena di tre atomi di carbonio (C) con un gruppo
ossidrilico (OH) legato a ciascun atomo di carbonio. Gli acidi grassi sono uniti all'alcol tramite
legami estere in seguito a una reazione di condensazione, con l'eliminazione di una molecola di
acqua (H2O) per ogni acido grasso.
I trigliceridi fanno parte della famiglia dei gliceridi assieme ai monogliceridi e digliceridi.
Costituiscono una parte importante dell'olio vegetale e del grasso animale.
Nella membrana cellulare i fosfolipidi si organizzano in un doppio strato in modo da avere le teste
idrofile, costituite dal gruppo fosfato, rivolte verso l’ambiente acquoso (verso l’interno e lesterno
della cellula) e le code idrofobe, costituite dagli acidi grassi, rivolte una verso l’altra all’interno
della membrana.
GLI SFINGOLIPIDI ( SIMILI AI TRIGLICERIDI, MA AL POSTO DEL GLICEROLO C’è
LA SFINGOSINA)
Il gruppo amminico della sfingosina reagisce con un acido grasso a lunga catena (che può essere
saturo o insaturo) e si forma ceramide, che è l’unità fondamentale comune a tutti gli sfingolipidi.
Gli sfingolipidi, quindi, hanno due code non polari che sono rappresentate dalla struttura della
sfingosina e dall’acido grasso legato al gruppo amminico presente sul carbonio 2 della sfingosina.