Negli anni ‘50 del secolo scorso Ancel Keys, un nutrizionista americano, si accorse che le popolazioni del bacino mediterraneo erano meno suscettibili ad alcune patologie rispetto agli statunitensi. Da questa osservazione nacque l’ipotesi che la dieta mediterranea fosse in grado di aumentare la longevità di chi la seguiva.
L’ipotesi iniziale di Keys fu confermata e la dieta mediterranea
fu posta al mondo intero come il regime alimentare ideale per ridurre l’incidenza delle cosiddette “malattie del benessere” quali ipertensione, arteriosclerosi, diabete e in genere tutte le malattie cardiovascolari generate da cattiva alimentazione. Le abitudini alimentari delle popolazioni del bacino del Mediterraneo erano caratterizzate dal consumo di frutta, legumi, ortaggi ,erbe aromatiche, pesce e olio d’oliva la cui pianta produttrice vegeta in modo esclusivo nell'area. Questo tipo di alimentazione, nella quale i cereali giocano un ruolo marginale è particolarmente idonea a prevenire tumori e malattie cardiovascolari grazie all’elevato contenuto in fosfolipidi nel pesce, degli acidi monoinsaturi dell’olio d’oliva, delle fibre e delle vitamine di frutta e verdura. Carne e pesce Generalmente la dieta mediterranea tende a consigliare un consumo di pesce più largo rispetto a quello della carne. Il pesce, d’altra parte, non è potuto restare escluso dalle tavole proprio per la presenza dell’ambiente marino che ha plasmato e determinato la storia dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Gode essenzialmente di ottime qualità proteiche, di acidi grassi e sali minerali. Quanto alla carne, si tende a preferire quella bianca ( pollo , tacchino, coniglio) a quella rossa. Ricca in proteine, vitamine e sali minerali, la componente lipidica dipende strettamente dall'animale di provenienza e certamente dalla sezione presa in considerazione. Frutta e verdura E’ ormai consolidata l’opinione circa la quale è opportuno consumare quotidianamente la cifra ideale di 5 porzioni di frutta e verdura. Indubbi sono i vantaggi: questi alimenti generano un senso di sazietà a fronte di un ridotto potere calorico. Da sottolineare anche l’ingente quantità di acqua che questi alimenti contengono, molto spesso superiore al 90% nella frutta. Molti frutti forniscono un insostituibile apporto di vitamina C, vitamina idrosolubile fondamentale per molteplici funzioni. Uova e latticini
Questi alimenti sono famosi per l’apporto di proteine in quantità.
Stando alle scale del valore biologico delle proteine dei singoli alimenti, l’uovo ha una posizione privilegiata, seconda soltanto al siero del latte. Risulta doveroso differenziare le due componenti dell’uovo: il tuorlo, contenente grassi e colesterolo, ma anche vitamine e sali minerali, e l'albume, contenente proteine. I latticini, ricchi di calcio e vitamine,aiutano soprattutto nella crescita dei bambini che spesso conducono un’alimentazione squilibrata a base di merendine e alimenti ricchi di grassi. Olio extravergine d’oliva Un bene prezioso per la nostra salute ed un must della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva. L’olio EVO ha tutte le caratteristiche ottimali per essere considerato la base della dieta mediterranea. Nella dieta mediterranea è contemplato solamente l’extravergine in quanto, essendo preparato da olive scelte, sane e con macinatura meccanica a freddo riesce a mantenere tutte le caratteristiche terapeutiche e i nutrienti principali che sono: acidi grassi insaturi, soprattutto acido oleico, polifenoli e vitamina A. Legumi La loro funzione è duplice, giacché la loro composizione vede una discreta presenza di carboidrati a lento assorbimento (basso indice glicemico), ma soprattutto , se comparata con altri cibi vegetali, una corposa presenza di proteine. Una dieta equilibrata di cereali (presenti per l’apporto di energia a basso costo) e legumi è completa dal punto di vista proteico , in quanto fornisce all’organismo tutto lo spettro aminoacidico necessario. I legumi hanno anche il merito di apportare discrete quantità di sali minerali, alcune vitamine e fibre alimentari. Cereali Un posto nella dieta mediterranea è occupato dai cereali integrali e dai suoi derivati. Contrariamente a quanto il senso comune potrebbe indurre a pensare , questa classe non deve essere rappresentata solo dagli alimenti pane,pasta, e al massimo riso, ma è ottima cosa variare, coinvolgendo altri cereali spesso poco considerati quali mais, orzo ,farro e avena. Vino e dolci Il vino, preferibilmente rosso, va consumato con moderazione (un bicchiere al giorno per le donne e due per gli uomini) durante i pasti. Grazie al suo elevato contenuto di polifenoli, il vino rosso, all’interno di uno stile di vita di tipo mediterraneo, aumenta il “colesterolo buono” (HDL) e riduce lievemente il “colesterolo cattivo” (LDL), e può essere un fattore protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari. I dolci sono poco presenti nella dieta mediterranea ma, essendo essa una dieta variegata, sono contemplati una volta alla settimana. Attività fisica Svolgere attività fisica regolare di intensità moderata (150 minuti durante la settimana o almeno 30 minuti al giorno per 5 giorni la settimana) e attività di rafforzamento muscolare (almeno due volte alla settimana), è un elemento fondamentale. Queste attività permettono di bilanciare l’assunzione di energia, di mantenere un peso corporeo sano, oltre ad avere numerosi altri effetti positivi sulla salute. Fare attività fisica non comprende solo sport come il calcio, la danza, la corsa e il ciclismo ma anche attività che possiamo svolgere tutti i giorni come camminare a passo veloce, usare le scale al posto dell’ascensore, fare lavori domestici, fare giardinaggio. Benefici Secondo degli studi la dieta mediterranea non ha effetti positivi solo nei confronti di malattie cardiovascolari, tumori, allergie e asma ma sembrerebbe ridurre anche la possibilità di incorrere ad un declino cognitivo come l- Alzheimer. Inoltre è stato messo in evidenza il possibile impatto positivo della dieta mediterranea biologica rispetto a quella convenzionale in termini di riduzione dello stato infiammatorio e della disfunzione endoteliale associata con l'obesità e patologie renali. Sottolineata è anche la riduzione di omocisteina, fosforo, colesterolo totale, microalbuminuria e un aumento della vitamina B12 nel sangue. Infine la dieta mediterranea sembrerebbe apportare miglioramenti anche alla circolazione a livello di arterie renali. Ciò si verifica attraverso la riduzione delle resistenze intrarenali e non comporta una riduzione dell’ insulino-resistenza (riducendo così la possibilità di contrarre ipertensione arteriosa e arteriosclerosi). La dieta mediterranea in Italia Quasi la metà degli italiani non segue i principi della dieta mediterranea: 4 su 10 non consumano frutta e verdura tutti i giorni, il 54% salta l’apporto quotidiano della verdura e il 71% non porta in tavola i legumi da due a quattro volte alla settimana. I problemi e le motivazioni sono diverse ma dipendono fondamentalmente dal fatto che la stragrande maggioranza della popolazione ha abbandonato un’alimentazione tradizionale per abbandonarsi a modelli di società occidentale e industrializzata. Considerazioni finali e video riassuntivo Il ricorso alla dieta mediterranea non solo apporta un miglioramento della condizioni di salute della popolazione ma si propone anche come modello di nutrizione sostenibile, equilibrato, sano e nel contesto del quadro produttivo, con i suoi prodotti tipici diventa espressione della storia e della cultura. Inoltre, il concetto di adeguatezza nutrizionale ben si coniuga con la dieta mediterranea che, attraverso un sano profilo di grassi, bassa percentuale di carboidrati, basso indice glicemico, alto contenuto di fibre alimentari, composti antiossidanti ed effetti anti- infiammatori, riduce il rischio di insorgenza di alcune patologie, come il cancro e malattie cardiovascolari.