L’educazione alimentare è una componente essenziale per il
mantenimento dello stato di salute e di benessere dell’organismo. E’ da sempre noto infatti che cibo e salute si muovono a braccetto. L’educazione alimentare si prefigge spiegare ed insegnare come e cosa mangiare per raggiungere risultati ottimali in termini di salute e benessere tramite l’utilizzo di apposite metodologie di approccio (differenti per soggetto, soprattutto in relazione all’età dell’interessato, e per finalità da raggiungere).Innanzitutto è necessario conoscere i valori nutrizionali del cibo che assumiamo: I valori nutrizionali di un alimento ne indicano la sua composizione chimica e pertanto ciò che ci fa più o meno bene una volta consumato; conoscerli rappresenta un primo step per seguire un alimentazione sana ed equilibrata, avendo contezza dei contenuti nutritivi e calorici di ciò che mangiamo. Rientrano nelle componenti dei valori nutrizionali le quantità di carboidrati, le proteine, gli zuccheri, le calorie, il sale, i grassi. Questi nutrienti svolgono funzione plastica,energetica e bioregolatrice fondamentali per il funzionamento del nostro organismo ma cio’ che è necessario sapere è che non esiste un alimento completo ,occorre quindi avere una alimentazione variegata perché possiamo assicurarci di assumere tutti i nutrienti necessari. Ogni alimento contiene proprietà nutrizionali caratteristiche in grado di fornire al tuo corpo una quantità di nutrienti tali da soddisfare quello che viene definito fabbisogno energetico, fondamentale per lo sviluppo e la crescita sia fisica che mentale dell’organismo nonché il suo sostentamento quotidiano. Il fabbisogno alimentare quotidiano medio di un adulto si aggira intorno alle 2.000 Kilocalorie (Kcal). La Kilocaloria (pari a 1000 calorie) è usata per indicare l’apporto energetico medio di una certa quantità di alimento. I nutrienti basilari per la salute, che costituiscono la nostra fonte di energia rientrano nella categoria dei macronutrienti che sono il nostro carburante: le proteine: contenute specialmente nella carne, nelle uova, nel pesce, nel latte e nei suoi derivati, sono fondamentali per la rigenerazione dei tessuti e per la loro ricostruzione (muscoli e organi sono formati da proteine!). Le proteine ricoprono un ruolo essenziale anche per la tutela del sistema immunitario: gli anticorpi sono di fatto proteine. Il fabbisogno giornaliero medio si aggira tra il 15-25% delle calorie giornaliere totali; i carboidrati: presenti principalmente nella pasta,, nei cereali, nel pane, nelle patate ed in alcuni tipi di frutta e verdura, i carboidrati costituiscono l’essenza della fonte di energia per il nostro corpo una volta trasformati dall’organismo in glucosio (elemento essenziale per il sano funzionamento dei globuli rossi e del cervello). Essi si suddividono in semplici, quelli che non richiedono molto tempo per essere trasformati (presenti appunto nella frutta) e che forniscono energia immediata, e complessi, che necessitano di più tempo e vengono immagazzinati come scorta. L’importanza dei carboidrati è tale che in un corretto regime dietetico essi costituiscono il 55- 60% dei nutrienti quotidiani da assumere; i lipidi (o grassi): possono essere considerati come fonte di energia alternativa che l’organismo utilizza una volta terminate le scorte di carboidrati. I lipidi si suddividono in saturi cioè grassi più semplici (contenuti ad esempio in particolare negli insaccati, nei cibi fritti, nei cibi contenenti burro e alcuni tipi di latticini) che portano nell’organismo un aumento del livello di colesterolo poiché entrano facilmente in circolo nel sangue, e lipidi insaturi (presenti ad esempio in prevalenza nel pesce, nella frutta secca, nell’olio e nella carne magra) sono quei grassi che oltre ad essere fonte di energia sono importanti per la scissione del colesterolo dal sangue. Trovandosi a formare il tessuto presente al di sotto della pelle, i lipidi svolgono un ruolo primario anche nel mantenimento della temperatura corporea interna dell’organismo. Esistono poi i cosiddetti micronutrienti, così denominati non perché meno importanti per l’organismo, ma in quanto richieste dal corpo in quantità inferiore rispetto ai macronutrienti.
Rientrano tra i micronutrienti:
le vitamine: sebbene costituiscano un elemento fondamentale per il
corretto funzionamento delle funzioni vitali, l’organismo non è in alcuni casi in grado di produrle, per cui è essenziale assumerle con il cibo. Per comprenderne l’importanza, è bene segnalare che alcune vitamine svolgono le funzione tipiche degli ormoni e quindi hanno notevole peso sul metabolismo (es vitamina D), altre sono determinanti come regolatori dei tessuti e delle cellule (es vitamina A), altre ancora svolgono funzioni antiossidanti (es vitamine E). Le vitamine consentono di utilizzare in maniera efficiente l’energia fornita dall’assunzione del cibo da parte dell’organismo e allo stesso tempo aiutano ad assimilare i macronutrienti; i minerali: anch’essi come le vitamine svolgono la funzione di catalizzatori per il corretto funzionamento dell’organismo. Tra i compiti principali, i minerali provvedono alla formazione di ossa e denti, regolano il metabolismo cellulare, sono parte integrante nel processo di mantenimento del ritmo cardiaco e nella conduzione nervosa, attivano molte reazioni del metabolismo energetico e sono fondamentali nel processo di sintesi di proteine, trigliceridi ed altri elementi. Rientrano tra i minerali il calcio (esempio: uova, soia, legumi, latte e derivati, e alcuna frutta secca), il ferro (es: fegato, legumi, frutta secca), il fluoro (es: acqua tè, pesce) e lo iodio (es: pesce, frutta e verdura, crostacei). Non ultima l’assunzione di acqua che è di notevole importanza perché evita la disidratazione dell’organismo.L’alimentazione ottimale giornaliera è costituita dal 60%di glucidi,il 30% di grassi e il 10% di acqua .E’ ovvio che in gran lunga l’assunzione in eccesso o in difetto di tali nutrienti comporta la disfunzione dell’organismo con la formazione di malattie o disturbi fisici o una cattiva alimentazione porta a malattie metaboliche come l’anoressia o la bulimia.Tuttavia per seguire una corretta alimentazione basta seguire la piramide alimentare che è diventata patrimonio dell’Unesco nel 2010 e che è a fondamento di molto diete.Essa indica nella parte inferiore gli alimenti che dovrebbero essere “alla base” della nostra alimentazione quotidianamente,man mano che ci dirigiamo sulla punta della piramide troviamo quelli da consumare con più moderazione: sotto ci sono la pasta, pane e in generale cereali da consumare quando possibile nella variante integrale, subito sopra troviamo frutta e verdura, andando ancora più in alto troviamo le proteine di origine animale: carne, pesce, uova, latte e formaggi e poi noci e semi oleosi, olio e solo in cima zuccheri, dolci e junk food. Sostanzialmente la piramide alimentare mediterranea suggerisce di mangiare ogni giorno: Cereali integrali Verdura Frutta (fresca e secca) Olio extravergine d’oliva Acqua latte e latticini o altre fonti di calcio Mentre con più moderazione vanno assunti: Carne Pesce Uova Solo sporadicamente ci si può concedere invece: dolci fritti junk food. All’alimentazione corretta ,bisogna affiancare l’attività fisica. Una corretta alimentazione rappresenta sicuramente un aspetto essenziale per l’ottenimento di una buona efficienza metabolica. D’altro lato l'attività fisica contribuisce all'equilibrio energetico dell'organismo, aumentando il dispendio calorico e mobilizzando le riserve di substrati (soprattutto lipidi e carboidrati), modifica la composizione corporea e incrementa l'efficienza del sistema muscolare e cardiorespiratorio.
Il successo di un equilibrato e completo programma di attività fisica può essere
garantito solo da un’alimentazione sana, bilanciata ed equilibrata.
Gli obiettivi prioritari da perseguire, nell'impostazione di una corretta proposta
nutrizionale di un soggetto che pratica sport sia a livello agonistico che amatoriale, sono fondamentalmente:
garantire il migliore stato di salute possibile;
adeguare l’apporto energetico al reale fabbisogno; rispettare la distribuzione corretta delle razioni alimentari durante la giornata in funzione degli impegni d’allenamento e/o di gara; promuovere una condizione ottimale di idratazione; incrementare le riserve muscolari ed epatiche di glicogeno con apporti generosi di carboidrati; prevenire l’ipoglicemia e l’iperglicemia; evitare ogni condizione di “disagio” gastrointestinale, anche consumando regolarmente alimenti funzionali contenenti sostanze ad attività pro e pre- biotica in grado di garantire il giusto equilibrio della microflora intestinale.
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