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NIccolò Ferrera

Esercitazione alla verifica di Filosofia

1) L’autrice nei versi 3-4 allude alla teoria della conoscenza, secondo la quale troviamo
due mondi: visibile e intelligibile. Il primo rappresenta l’opinione ( doxa) , composta
dalle immagini sensibili( eikasia, immaginazione) e dagli oggetti sensibili (pistis,
credenza) , il secondo, invece, la scienza ( episteme) costituito dagli enti matematici (
dianoia, conoscenza mediana o dianoetica) e dalle idee e idea del bene ( noesis ,
conoscenza noetica o intellettiva).Ricordiamo che i naturalisti avevano cercato di
spiegare i fenomeni ricorrendo a cause di carattere fisico, Platone invece intraprese
la "seconda navigazione", che nel linguaggio marinaresco era quella che si
intraprendeva a remi, cessato il vento, nella filosofia invece la prima navigazione
simboleggiava il percorso della filosofia fatto seguendo il vento della filosofia
naturalistica, la seconda rappresenta, invece, il percorso fatto da Platone con le
proprie forze e quindi più faticoso, ovvero un processo filosofico di
conoscenza,comprensione e superamento del fisico, verso la metafisica​.

2) L’autrice parlando di ottimismo razionalista allude al dialogo della Repubblica, dove


ritroviamo per il comunismo platonico una domanda da parte di Socrate che si
domanda sulla felicità dei governanti filosofi nonostante le numerose restrizioni (
vivevano in case piccole, si nutrivano con cibo semplice, non ricevevano compensi,
non potevano conoscere i propri figli ecc..). Platone risponde che la felicità per i
governanti, come anche per le altre classi risiede nella giustizia, ossia nell’armonia e
felicità complessiva dello Stato. Inoltre non bisogna dimenticare che i filosofi,
godendo della beatitudine più alta ovvero la conoscenza, sono felici di per sè e non
hanno bisogno di ricercare la propria realizzazione nei beni materiali come il potere o
la ricchezza.

3) Il parallelismo cittadino/stato lo ritroviamo anche nell’opera platonica, precisamente


nel dialogo della Repubblica dove viene definita l’idea di Stato ideale. In questo
contesto , l’individuo che svolge i suoi compiti nel modo migliore possibile
rappresenta lo Stato in piccolo mentre lo Stato ( come insieme di funzioni e compiti)
può rappresentare una sorta di individuo in grande.

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