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I legami chimici si formano e si rompono nelle reazioni chimiche

Nelle nostre cellule avvengono continuamente reazioni chimiche dove si rompono i legami chimici esistenti e
se ne formano di nuovi. Un esempio di reazione chimica è quella che
avviene tra l'idrogeno e l'ossigeno che porta alla formazione
dell'acqua : 2H2 + O2 — 2H2 O
In questo caso due molecole di idrogeno reagiscono con una molecola
di ossigeno formando due molecole d'acqua.
La freccia indica che la reazione avviene nella direzione in cui le
sostanze di partenza, i reagenti, si trasformano in prodotti, cioè le
sostanze che si formano con la reazione stessa.
Nel corso delle reazioni chimiche la materia non viene né distrutta né
creata ma semplicemente trasformata in questo esempio, i legami covalenti, che uniscono gli atomi alle
proprie molecole, si rompono mentre si instaurano nuovi legami che portano alla molecola finale.Gli organismi
non sono in grado di formare acqua a partire da H 2 e 0 2 ma avvengono numerose altre reazioni chimiche che
hanno impatto significativo sulla trasformazione della materia. Un esempio di reazione chimica essenziale è la
fotosintesi, nelle cellule delle piante verdi la luce del sole innesca la conversione dei reagenti in glucosio e
ossigeno, un prodotto secondario che viene rilasciato nell'aria. La fotosintesi è una sequenza di molte reazioni
chimiche concatenate. Dopo una lunga catena di reazioni chimiche, alterne si ritrovano dei composti diversi
dai reagenti, ma che hanno lo stesso numero di atomi di ciascun elemento. La materia è stata semplicemente
composta in maniera diversa grazie all'energia fornita dal sole. Il nostro organismo porta avanti migliaia di
reazioni chimiche che avvengono tutte in ambiente acquoso.
I composti del carbonio formano la materia vivente
L'atomo di carbonio si distingue per la sua capacità di formare grandi molecole dalle caratteristiche differenti,
questa diversità chimica rappresenta la base della varietà degli organismi terreni.
Le molecole che contengono carbonio sono chiamate composti organici, un atomo di carbonio ha 4 elettroni
esterni in un guscio, il quale ne può contenere fino a otto, per completare il guscio esterno il carbonio tende a
condividere i propri elettroni con altri atomi, formando quattro legami covalenti. Il metano e i composti costituiti
solo da carbonio e idrogeno sono gli idrocarburi, gli atomi di carbonio si uniscono tra loro formando catene di
varia lunghezza dette scheletri carboniosi. Le proprietà di ogni composto organico dipendono dalle dimensioni
e dalla forma dello scheletro carbonioso e dai gruppi di atomi a esso legati.Questi gruppi funzionali
determinano le caratteristiche chimiche e le funzioni delle molecole biologiche, un solo atomo in più può
cambiare completamente la funzione di
molecole composte da decine di atomi.
Le Biomolecole
Le biomolecole sono composti organici costituiti
da catene di atomi di carbonio di lunghezza e
forma variabili. Gli isomeri di struttura sono
molecole che hanno la stessa formula chimica,
ma differiscono nel modo in cui gli atomi sono
uniti insieme.
I gruppi funzionali sono gruppi di atomi che
conferiscono proprietà chimiche specifiche alle
molecole.
Le macromolecole biologiche sono grandi
polimeri costituiti da unità più piccole, i
monomeri.
I polimeri si formano attraverso reazioni di
condensazione. La reazione di idrolisi scinde i
polimeri e produce monomeri
Le cellule sintetizzano le grandi molecole biologiche
Le grandi molecole biologiche, o macromolecole, si dividono in quattro classi principali: carboidrati, lipidi,
proteine e acidi nucleici. Le cellule sintetizzano la maggior parte delle macromolecole unendo molecole più
piccole, monomeri, in catene dette polimeri. La cellulosa è formata da tanti monomeri legati in sequenza, le
cellule uniscono i monomeri per formare i polimeri attraverso reazioni di condensazione. Le cellule compiono
anche reazioni di idrolisi cioè demoliscono i polimeri per riciclare i monomeri. Nell’idrolisi aggiungendo una
molecola di acqua si spezza il legame tra un monomero e la catena polimerica. La reazione di condensazione
e di idrolisi avvengono grazie a particolari proteine, gli enzimi, che formano e spezzano i legami chimici.

I CARBOIDRATI
I carboidrati sono composti organici composti da atomi di carbonio(C), idrogeno(H) e ossigeno(O) con funzioni
strutturali in alcuni animali e di riserva energetica per i vegetali
I Carboidrati comprendono i monosaccaridi, zuccheri semplici composti da 3 a 6 atomi di carbonio.
Comprendono a sua volta i pentosi come il ribosio con 5 atomi di C, gli esosi con 6 atomi di C e gli isomeri
come il glucosio e il fruttosio che hanno la stessa formula bruta ma con differenze nella disposizione degli
atomi.
Due monosaccaridi legati attraverso un legame glicosidico producono disaccaridi come il saccarosio.
I polisaccaridi sono polimeri di grandi dimensioni formati da monosaccaridi uniti da legami glicosidici. I
polisaccaridi sono gli amidi, il glicogeno e la cellulosa. Gli amidi sono le principali riserve di energia costituite
da monomeri di glucosio che formano catene ramificate. Il glicogeno nel nostro organismo viene
immagazzinato nel fegato e nei muscoli dove viene metabolizzato per produrre il glucosio. La cellulosa forma
sottili fibrille presenti nelle pareti rigide delle cellule vegetali, è un polimero del glucosio ma i monomeri sono
uniti tra loro diversamente rispetto l’amido e il glicogeno.

I LIPIDI
I lipidi sono composti idrofobici ( idrorepellenti) costituiti prevalentemente da atomi di carbonio e di idrogeno.
Sono costituenti delle membrane e hanno funzioni isolanti, di regolazione e di riserva. Esistono diversi tipi di
lipidi che svolgono funzioni differenti.
-trigliceridi: formati da una molecola di glicerolo unita a tre di acidi grassi detti saturi che sono lineari e
tendono ad unirsi strettamente tra loro. Per questo i grassi animali come il burro e il lardo sono solidi a
temperatura ambiente e sono detti grassi. Se nella molecola è presente almeno un legame doppio di acidi
grassi sono detti insaturi quindi non sono lineari e non possono unirsi strettamente tra loro; sono presenti nel
pesce e nei vegetali, sono liquidi e a temperatura ambiente sono chiamati oli.La funzioneprincipale dei
trigliceridi è quella di immagazzinare energia.
-fosfolipidi: sono i principali componenti della membrana plasmatica; sono costituiti da due catene di acidi
grassi (code idrofobiche) e da un gruppo fosfato (testa idrofila) legati a una molecola di glicerolo. Disponendosi
coda contro coda formano il doppio strato delle membrane cellulari.
-steroidi: hanno un ruolo di regolazione; come il colesterolo presente nelle membrane delle cellule animali.
-carotenoidi: pigmenti con un colore che va dal giallo, all’arancione, al rosso e catturano l’energia luminosa,
e sono le vitamine importanti che regolano l’organismo.
-le vitamine A,D,Ee K: sono lipidi essenziali per la regolazione dell’organismo, alcune vengono assunte con la
dieta altre sono prodotte dall’organismo a partire da precursori prodotti dall’organismo.
-cere: si trovano sulla superficie degli organismi, hanno funzione idrorepellente e impediscono la
disidratazione. Sono apolari cioè non viscidi nell’acqua.

LE PROTEINE
Una proteina è un polimero costituito da monomeri chiamati amminoacidi. Nel nostro corpo esistono
moltissime proteine diverse, ognuna corrisponde a una specifica funzione.
Otto tipi principali di funzioni che corrispondono ad altri tipi di proteine:
-enzimi: accelerano le reazioni chimiche della cellula.
-proteine strutturali: costituiscono parti del corpo.
-proteine contrattili: consentono la contrazione dei muscoli.
-proteina di difesa: contribuiscono a combattere le infezioni.
-proteine regolatrici: contribuiscono a coordinare le attività dell’organismo attraverso la comunicazione tra le
cellule.
-proteine-recettore: si trovano all’interno delle membrane cellulari e favoriscono il riconoscimento di
molecole.
-proteine di trasporto: spostano le sostanze nel corpo.
-proteine di riserva: sono una fonte di sostanze nutritive.
Tutte le proteine sono costruite a partire dagli stessi amminoacidi. Tutti gli amminoacidi contengono un gruppo
amminico, gruppo carbossilico e un gruppo funzionale, che ne determina le proprietà chimiche. Le
proteine si formano tramite reazioni di condensazione. In questo caso i monomeri sono gli amminoacidi che si
legano tramite un legame peptidico.
Una sequenza formata da due amminoacidi è detta peptide.
Con soli 20 amminoacidi disposti in sequenze diverse, le cellule sono in grado di produrre migliaia di tipi
differenti di proteine.

STRUTTURE DI UNA PROTEINA


La struttura primaria corrisponde alla sequenza degli amminoacidi lungo la catena polipeptidica. In ogni
catena polipeptidica si distingue un asse principale formato dalla ripetizione regolare del gruppo di 3 atomi
N-C-C: l’atomo di azoto N fa parte del gruppo amminico, l’atomo di carbonio C è quello con il gruppo
funzionale R, l’altro atomo di carbonio fa parte del gruppo carbossilico. L’esatta successione degli amminoacidi
è definita dal patrimonio genetico della cellula.

La struttura secondaria
Questa struttura è rappresentata dall’avvolgimento in forma di spirale o dal ripiegamento di alcune parti della
proteina. L’avvolgimento a elica della catena polipeptidica determina una formazione di una struttura
secondaria che prende il nome di alfa-elica.Mentre un particolare tipo di ripiegamento forma il foglietto beta
ripiegato.Le strutture sono legate ai legami di idrogeno a intervalli regolari, tra atomi di idrogeno e quelli di
ossigeno di differenti aminoacidi.Questi legami uniscono gli aminoacidi che si trovano sulla stessa catena
polipeptidica, se l’avvolgimento è un’alfa-elica; su diverse catene polipeptidiche se l’avvolgimento è a foglietto
ripiegato. I gruppi R degli aminoacidi non influenzano la struttura secondaria.Sono più frequenti i foglietti beta
nelle proteine globulari (transtiterina) e nelle proteine fibrose (come quelle secrete dei ragni che utilizzano per
formare le ragnatele).
vedi immagini pag 34.

La struttura terziaria
Questa struttura è la forma tridimensionale complessiva assunta da un polipeptide. Molte proteine hanno una
forma globulare o fibrosa. La maggior parte degli enzimi e di altre proteine ha una struttura globulare, vi sono
altre proteine strutturali, definite fibrose e sono ad esempio; le proteine strutturali dei tendini o che si trovano
nel cuoio capelluto, poiché costituiti da fibre allungate e sottili.
La forma globulare della transtiretina è il risultato tra le diverse combinazioni di un’alfa-elica con diverse
regioni a foglietto ripiegato.
Generalmente la struttura terziaria di un polipeptide è il risultato tra le interazioni dei gruppi R dei suoi
aminoacidi. Ad esempio nelle soluzioni acquose le proteine globulari sono ripiegate in modo tale che i gruppi R
idrofobi siano orientati verso l’interno della molecola, mentre i gruppi R idrofili si dispongono all’esterno, con
l’acqua.
La conservazione di questa struttura è favorita dai legami idrogeno che si trova tra le catene laterali polari e
dai legami ionici che uniscono gruppi di carica opposta. La forma della proteina può essere stabilizzata anche
da legami covalenti (ponti di solfuro) formati da due aminoacidi di cisteina e tra atomi di zolfo.

La struttura quaternaria
Vi sono molte proteine costituite da due o più catene polipeptidiche (subunità). La struttura costituita dalle
varie sub unità è la struttura quaternaria. La transtiterina è costituita da quattro subunità identiche, che
interagiscono tra loro dando forma alla struttura tridimensionale da cui dipende la funzione della proteina.
Alcune proteine sono costituite da diverse subunità le une dalle altre.
La funzionalità di ogni proteina è legata all’integrità della sua struttura
Per lavorare correttamente le proteine devono avere precise conformazioni tridimensionali, da cui dipendono
le loro funzioni specifiche. La struttura tridimensionale dipende dai legami di idrogeno e dai ponti disolfuro che
si formano tra le diverse parti delle catene poilipeptidiche. Quando cambiano determinate situazioni questi
legami si rompono (la variazione di temperatura, o di acidità), le proteine perdono la loro funzione specifica e
le catene polipeptidiche si svolgono. Questo processo è chiamato denaturazione, è solitamente irreversibile,
ma in alcuni casi come lo stiramento dei capelli può essere reversibile.

GLI ACIDI NUCLEICI


Gli acidi nucleici sono polimeri costituiti da monomeri, chiamati nucleotidi.
Una struttura base di un nucleotide è composta da uno zucchero, un gruppo fosfato, una base energia
azotata (molecola che contiene azoto). Negli acidi nucleici i polimeri si formano mediante l'unione dello
zucchero di un nucleotide al gruppo fosfato di quello successivo. La catena polinucleotidica energia quindi
risulta formata da zuccheri e gruppi fosfato alternati. Le basi azotate sono attaccate allo zucchero e sporgono
dalla catena. Alcuni nucleotidi hanno una loro funzione anche non aggregati in polimeri a formare gli acidi
nucleici. Uno di questi è l'adenosina trifosfato (ATP), formata dallo zucchero ribosio, dalla base azotata
adenina e da tre successivi gruppi fosfato.
Il legame dell'ultimo gruppo fosfato è un legame molto energetico: quando si rompe, il gruppo fosfato viene
liberato insieme all'energia contenuta nel legame e l'ATP diventa ADP, cioè adenosina difosfato. Viceversa, la
cellula immagazzina energia riformando il legame tra un gruppo fosfato e una molecola di ADP. Grazie a
questo meccanismo la cellula libera o immagazzina energia secondo le sue necessità.
DNA e RNA differiscono per lo zucchero (ribosio nell'RNA e desossiribosio nel DNA) e il tipo di basi azotate:
nel DNA sono adenina (A), timina (T), citosina (C) e guanina (G), mentre nell'RNA la timina è sostituita
dall'uracile(U).
Esistono due tipi di acidi nucleici: il DNA e l'RNA.
Il DNA, detto anche 'acido desossiribonucleico, contiene le istruzioni (geni) per la sintesi delle proteine, che
avviene grazie all’intermediazione dell'RNA.
L'RNA ha una struttura a singolo filamento di nucleotidi, mentre il DNA ha una struttura a doppia elica.
I due filamenti del DNA sono tenuti assieme da legami di idrogeno che si stabiliscono tra le basi azotate;
Questi legami si possono formare soltanto tra adenina (A) e timina (T), e tra citosina (C) e guanina (G). Si dice
che adenina e timina sono complementari tra loro, così come lo sono guanina e citosina.

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