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QUADERNO DI BIOLOGIA

RIPASSO DI BIOLOGIA GENERALE DELLE SCUOLE SUPERIORI

Indice:
• INTRODUZIONE ALLA BIOLOGIA
• LEZIONE 1: gli organismi viventi
• LEZIONE 2: le biomolecole
• LEZIONE 3: la cellula eucariote
• LEZIONE 4: la cellula procariote
• LEZIONE 5: la membrana cellulare
• LEZIONE 6: il nucleo, il DNA e i cromosomi
• LEZIONE 7: il ciclo cellulare
• LEZIONE 8: la duplicazione del DNA
• LEZIONE 9: la sintesi proteica e l’RNA
• LEZIONE 10: la mitosi
• LEZIONE 11: la meiosi
INTRODUZIONE ALLA BIOLOGIA
La biologia (dal greco “studio della vita”) è la scienza che studia la vita. Studia i sistemi
viventi, gli organismi e i processi fisici e chimici che li caratterizzano.
BIOLOGIA (VITA STUDIO)

LEZIONE 1: gli organismi viventi

Gli ESSERI VIVENTI per essere definiti tali, devono effettuare un metabolismo (nutrirsi,
respirare, crescere e muoversi) e devono riprodursi attraverso mitosi e/o meiosi.

Il metabolismo è quell’insieme di processi cellulari (nutrirsi, respirare, crescere, muoversi)


che permettono all’organismo vivente di svilupparsi e muoversi nell’ambiente circostante.

La cellula è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente.

➢ I protozoi e i batteri sono costituiti da una singola cellula e sono definiti organismi
UNICELLULARI. Essi infatti sono stati i primi ad apparire sul nostro pianeta.
➢ Esseri viventi come l’uomo invece (costituiti da 100 miliardi di cellule) sono definiti
PLURICELLULARI.
I principali organismi pluricellulari appartengono al regno animale, vegetale o dei funghi.
LEZIONE 2: le biomolecole
Una biomolecola è un composto chimico che riveste un ruolo importante negli esseri
viventi. Le biomolecole sono composte essenzialmente da carbonio e idrogeno, a questi
due elementi sono spesso associati da azoto e ossigeno. A volte posso essere presenti
anche altri elementi.
Le BIOMOLECOLE sono molto grandi, e chiamate appunto macromolecole. Sono polimeri,
cioè molecole formate da più monomeri (subunità) legate tra loro.

Le
principali
biomolecole sono:
➔ I CARBOIDRATI (zuccheri o glucidi): funzione= energetica e riserva di energia.
➔ I LIPIDI (grassi=solidi, oli=liquidi): funzione= riserva energetica.
➔ Le PROTEINE: funzioni= numerose.
➔ Gli ACIDI NUCLEICI (DNA e RNA): funzione= informazione genetica

MONOMERI e POLIMERI
I polimeri biologici sono macromolecole formate da
monomeri. Vengono costruiti mediante reazioni di
condensazione che portano all’eliminazione di una
molecola d’acqua.

Possono essere separati mediante reazioni di


idrolisi, inserendo una molecola di acqua per
rompere il legame covalente tra monomeri.

I CARBOIDRATI (zuccheri o glucidi)


I carboidrati vengono utilizzati come fonte di energia e per costruire altre biomolecole o
strutture cellulari. Essi si dividono in: monosaccaridi, polisaccaridi e oligosaccaridi.

• I monosaccaridi sono molecole polari di formula


CnH2nOn; i più importanti hanno 5 o 6 atomi di
carbonio e hanno una caratteristica struttura ad
anello. I più conosciuti sono il glucosio e il fruttosio.

• Gli oligosaccaridi contengono un piccolo numero di monosaccaridi uniti mediante


legami covalenti che si formano per condensazione. Molti disaccaridi, come il
saccarosio, vengono
idrolizzati e i loro
componenti utilizzati come
fonte di energia. Il più noto è
il saccarosio formato da
glucosio + fruttosio.
• I polisaccaridi sono polimeri dei monosaccaridi.
L’amido (nei vegetali) e il glicogeno (negli animali)
sono polimeri del glucosio, facilmente idrolizzabili e
utilizzati come riserva energetica a “rilascio lento”. Il
glicogeno nel corpo umano si trova nelle fibre
muscolari e nel fegato.

Infine vi sono anche polisaccaridi strutturali:


1. la cellulosa è un polisaccaride del glucosio, costituito da molecole rigide e fibrose,
viene prodotta dalle cellule vegetali e utilizzato per costruire una parete esterna di
sostegno.
2. la chitina è un polisaccaride resistente utilizzato da insetti e crostacei per
l’esoscheletro.
I LIPIDI (grassi o oli)
I lipidi sono molecole molto diverse tra loro, ma con una caratteristica in comune, tutte
sono insolubili in acqua, perché molecole apolari.
Si suddividono in tre classi diverse:
a) i trigliceridi: la testa è formata da una molecola di glicerolo mentre le
code sono acidi grassi. La loro funzione è quella di accumulare energia
a lungo termine e di fungere da isolante termico. Contengono una
molecola di glicerolo unita per condensazione a tre acidi grassi saturi
(solo legami singoli C-C) o insaturi (uno o più legami doppi C=C);
b) i fosfolipidi: simili per forma ai trigliceridi, ma con due code al posto di tre. La testa è
polare, solubile in acqua (idrofila). Le due code sono acidi
grassi non solubili in acqua quindi apolari. La loro funzione è
quella di formare le membrane cellulari, cioè membrane che
rivestono ogni cellula.
La testa è idrofila e contiene un grande gruppo di fosfato, le
due code idrofobiche molto lunghe. In acqua per questa
caratteristica, testa polare e code apolari, formano un doppio strato con le teste
rivolte verso l’acqua e le code a contatto tra di loro;
c) gli steroidi: sono molecole che fungono principalmente da segnale e costituiscono
gli ormoni, non tutti gli ormoni sono steroidi ovvero su base
lipidica. Alcuni hanno base amminoacidica o proteica. Gli steroidi
regolano la crescita e lo sviluppo. L’ormone è un segnalatore che
viene rilasciato da alcune parti del corpo per andare a comunicare
ad altre parti corporee cosa fare.
Gli steroidi hanno una struttura costituita da quattro anelli uniti tra
di loro. Un esempio di steroide è il colesterolo, usato dal corpo per costruire gli
ormoni stereoidei, un esempio di ormoni a base lipidica sono: il testosterone e gli
estrogeni, ormoni sessuali importati per la vita quotidiana e lo sviluppo sessuale.
LE PROTEINE
Le proteine sono polimeri formati da monomeri chiamati amminoacidi. Gli amminoacidi che
costituiscono le proteine per l’essere umano sono 20.

In natura esistono molti più amminoacidi di questi 20.

Ciascun amminoacido contiene un atomo di carbonio legato con un idrogeno, un gruppo


carbossilico -COOH, un gruppo amminico -NH 2 e una parte variabile R che definisce la
proprietà della molecola.
Il gruppo acido e il gruppo amminico si
legano assieme per unire più amminoacidi
formando il legame PEPTIDICO.

STRUTTURA AMMINOACIDO
Le proteine vengono costruite su ordine delle informazioni contenute nel DNA. Svolgono
molteplici funzioni e ognuna di esse ha una forma specifica indispensabile per il lavoro da
svolgere.

GLI ACIDI NUCLEICI


DNA e RNA sono polimeri formati da nucleotidi. Un nucleotide contiene uno zucchero
(desossiribosio o ribosio), unito a un gruppo fosfato e una base azotata che può essere
adenina, citosina, guanina, timina (per il DNA) o uracile (per RNA).

Il DNA: contiene le informazioni necessarie per


sintetizzare le proteine dell’organismo. Costituisce il
genoma della cellula, cioè è la molecola che contiene
tutte le informazioni necessarie a costruire un intero
organismo.

L’RNA: trasporta le istruzioni per la sintesi proteica del


DNA ai ribosomi, dove gli amminoacidi vengono
assemblati a formare le proteine.

L’ATP è un nucleotide che trasporta energia e contiene adenina, ribosio e tre gruppi
fosfato. Si può staccare facilmente un gruppo fosfato liberando energia utile per la cellula.
LEZIONE 3: la cellula eucariote
La cellula è la più piccola unità vivente. Essa può essere PROCARIOTE (batteri) o EUCARIOTE
(animali, vegetali o funghi).
• Le prime cellule apparse sul nostro pianeta erano procariote ovvero batteri. Il nome
procariote significa prima del nucleo (pro=prima; carion=nucleo). Sono sprovviste
della membrana cellulare e il materiale genetico è sparso nel citoplasma. Sono
quindi prive del nucleo, vanno a formare organismi unicellulari e si riproducono
grazie alla mitosi.
• La cellula eucariote si può suddividere in cellule animali o vegetali. Le
caratteristiche fondamentali tra le cellule eucariote vegetali e animali sono
identiche, ma le cellule vegetali hanno elementi addizionali a quelle animali.
A) CELLULA EUCARIOTE ANIMALE
1. Rivestita da una membrana cellulare, formata da un doppio strato di fosfolipidi,
riveste la cellula e la separa dall’ambiente circostante (membrana
plasmatica=membrana citoplasmatica=membrana fosfolipidica=membrana
cellulare).
2. Il nucleo: differenza fondamentale dalla cellula procariote. Contiene il materiale
genetico, ovvero il DNA.
3. Il citoplasma è una sostanza gelatinosa a base acquosa che riempie l’interno della
cellula. In esso sono situati tutti gli organelli che compongono la cellula e il
citoscheletro, un insieme di filamenti proteici che danno struttura e movimento alla
cellula.
4. I ribosomi: organelli con funzione di sintesi proteica.
5. Il reticolo endoplasmatico: è in collegamento con la membrana nucleare e si
suddivide in liscio e rugoso. All’interno di esso avviene la maturazione delle proteine
che i ribosomi sintetizzano.
6. I mitocondri sono definiti come la centrale energetica della cellula. All’interno di essi
svolgono delle tappe fondamentali del metabolismo.
7. L’apparato di Golgi è un’insieme di vescicole dove si maturano ancora le proteine e
altri elementi per la membrana cellulare.
B) CELLULA EUCARIOTE VEGETALE
Gli elementi base descritti precedentemente della cellula eucariote animale vengono
mantenuti: membrana cellulare, nucleo, citoplasma, citoscheletro, mitocondri, ribosomi,
reticolo endoplasmatico e apparato di Golgi.
Oltre a questi organelli ed elementi fondamentali la cellula eucariote vegetale possiede
altri tre organelli:
1. Il vacuolo contiene acqua e sostanze di riserva;
2. il cloroplasto sito nel quale avviene la fotosintesi;
3. la parete cellulare situata sopra la membrana cellulare, formata da cellulosa e
dona struttura e protezione alla cellula.

➔ RIASSUMENDO:
Una tipica cellula eucariote presenta solitamente una dimensione di circa 10 volte
maggiore rispetto ad una tipica cellula procariotica.
La principale caratteristica delle cellule eucariote, che le distingue da quelle procariote, è
la presenza di una notevole compartizione interna ed il componimento più importante è il
nucleo cellulare, un organello in cui viene conservato il DNA cellulare.
Esse possono formare in genere organismi pluricellulari complessi.
LEZIONE 4: la cellula procariote

Le cellule procariote sono le prime forme di vita comparse sul


nostro pianeta. I batteri sono gli organismi più rappresentativi
per questa cellula. Il termine procariote deriva dal latino pro=
prima e dal greco carion=nucleo, il materiale genetico è
sparso nel citoplasma in una zona chiamata nucleoide.

La dimensione dei batteri è solitamente nell’ordine di pochi micrometri da 0,2 fino a 30


micrometri. Sono organismi unicellulari e non si uniscono a formare organismi complessi,
ma alcune specie di batteri possono formare colonie.

Alcuni batteri vivono a spese di altri organismi e sono responsabili di danni più o meno
gravi causati all’uomo, alle piante e agli animali. Nell’uomo provocano ad esempio peste,
colera, tetano e difterite, oggi combattute con l’uso di farmaci.
I batteri posseggono una membrana cellulare formata da un doppio strato di fosfolipidi.
Esternamente alla membrana presentano una parete cellulare che fornisce protezione e
struttura alla cellula. La parete è formata da una molecola chiamata peptidoglicano e varia
notevolmente a seconda che si tratti di batteri gramm+ o gramm-.
La parete cellulare è proprio la struttura che gli antibiotici vanno a rompere, permettendo al
nostro sistema immunitario di sconfiggere i batteri nocivi.
All’interno della cellula è presente una sostanza gelatinosa a base d’acqua chiamata
citoplasma. Vi si trovano immerse tutte le sostanze chimiche vitali per la cellula, tra cui
sali, zuccheri, enzimi, proteine, RNA e tutti gli organuli cellulari.
I batteri inoltre hanno organi di locomozione chiamati flagelli e ciglia che li permettono di
muoversi nell’ambiente circostante e di difendersi.
All’interno del citoplasma si trova il DNA una biomolecola che detiene l’informazione
genetica per il corretto sviluppo e funzionamento di ogni organismo esso può essere
presente sotto forma di cromosoma circolare o lineare ed è situato in una zona chiamata
nuleoide. A differenza delle cellule eucariote il DNA non è separato dal citoplasma dalla
membrana nucleare.
Nel citoplasma si trovano anche alcune molecole circolari di DNA chiamate plasmidi. A
sostenere ed a organizzare tutti gli organuli e di conseguenza a dare forma e muovere la
cellula stessa vi è il citoscheletro, una grande rete di filamenti e tubuli connessi fra di loro
che si estendono per tutto il citoplasma.
Nel citoplasma sono presenti anche i ribosomi gli organuli cellulari deputati alla sintesi
proteica. Ogni ribosoma è costituito da due subunità costituite da RNA ribosomiale e
proteine. La loro funzione è quella di leggere le informazioni contenute nell’RNA
messaggero (m-RNA) e sintetizzare le nuove proteine attraverso i processi di trascrizione
e traduzione.

La riproduzione di una cellula procariota


avviene mediante un processo di
riproduzione cellulare asessuata,
chiamato mitosi. Mediante la mitosi una
cellula iniziale si divide formando due
cellule figlie, geneticamente indentiche
tra loro e alla cellula originaria
LEZIONE 5: la membrana cellulare
La membrana cellulare è la componente esterna della cellula che va a racchiudere il
citoplasma e separa la cellula dall’ambiente circostante e seleziona quello che può
passare attraverso.
Il citoplasma è composto prevalentemente da acqua. Questa precisazione ci serve per
affrontare e capire quando una cellula è polare o non polare di una cellula.
Una molecola polare è una molecola che al suo interno presenta una differenza di carica.
Una molecola non polare o apolare è una molecola che al suo interno non presenta
differenza di carica.
Due sostanze polari interagiscono molto bene tra di loro, ad esempio l’acqua con altre
sostanze acquose, come i sali sostanze altamente polari (formate da legami ionici) oppure
gli zuccheri.

- sostanze apolari interagiscono molto bene con sostanze apolari. Ad esempio olio ed
acqua non si legano.
Si può affermare quindi che il simile scioglie simile.

Un liquido apolare non potrà miscelarsi con uno polare, poiché le forze intermolecolari
sono diverse.

I fosfolipidi formano le membrane cellulari.

COME SONO FATTI?


COME SI DISPONGONO QUANDO SONO A CONTATTO CON L’H 2O?
Si dispongono con le teste polari verso l’H 2O, quindi verso l’esterno
e lasciano all’interno le code apolari.
Questa struttura si chiama micella. All’interno della cellula però c’è
acqua quindi si dispongono con le teste verso l’interno mentre le
code verso di loro. Si forma così un doppio strato fosfolipidico,
caratterizzante tutte le membrane cellulari.

Si ha una distinzione netta tra l’ambiente interno


della cellula e l’ambiente circostante. Questa
struttura che assume la membrana cellulare ha una
struttura chiamata “a mosaico fluido”.

COME PASSANO LE SOSTANZE ATTRAVERSO DI ESSA E COME LE DISTINGUE?


Parliamo ora quindi del trasporto attraverso la membrana:

Per poter svolgere le proprie attività le cellule devono compiere continuamente due azioni:
rifornirsi di alcuni materiali ed eliminarne altri. Gli scambi di materiali tra la cellula e
l’ambiente esterno si verificano a livello della membrana plasmatica.
Le cellule sono in grado di selezionare le molecole che devono entrare all’interno della
cellula affinché possano soddisfare le esigenze nutrizionali e mantenere l’equilibrio
cellulare.
Il passaggio di sostanze è consentito da canali specifici proteici, pertanto è possibile
distinguere due tipi di trasporti delle sostanze differenti: trasporto passivo, senza consumo
di energia e trasporto attivo, che richiede energia.
1. TRASPORTO PASSIVO
Il trasporto passivo avviene sempre secondo gradiente, ovvero da una
zona più concentrata ad una meno. Il trasporto passivo si suddivide a
sua volta in:
• diffusione semplice: avviene secondo GRADIENTE di
concentrazione. Piccole molecole (preferibilmente apolari) come
gas, ormoni lipidici. Non necessita nessuna proteina canale e
avviene senza consumo di ATP.
• diffusione facilita: passaggio di molecole più grandi e/o polari grazie alle proteine di
membrana che creano dei canali nella membrana.

DEFINIZIONE DI GRADIENTE DI CONCENTRAZIONE:


è la concentrazione tra l’interno della cellula ed esterno della cellula. Le
sostanze passano sempre dalla concentrazione maggiore alla concentrazione
minore.

Quindi le proteine che attraversano il doppio strato fosfolipidico formano dei pori che
permettono il passaggio di specifici ioni e sono detti canali ionici. Essi si aprono e si
chiudono in risposta a segnali ricevuti dalla membrana plasmatica e in questo modo la
cellula regola il movimento delle sostanze in entrata e in uscita.

L’osmosi, la diffusione dell’acqua attraverso membrana plasmatica, è facilitata da canali


speciali, le acqueporine.

2. TRASPORTO ATTIVO
Il trasporto attivo avviene contro gradiente. Il trasporto attivo avviene mediante consumo di
ATP, spostando una molecola di soluto da una zona meno concentrata ad una zona più
concentrata.

3. TRASPORTO VESCICOLARE (ESOCITOSI, ENDOCITOSI)


Esistono due meccanismi di trasporto delle
macromolecole verso l’interno o l’esterno della
cellula.
➢ Il processo di esocitosi per trasportare
fuori dal proprio citoplasma grandi qualità
di materiali.
➢ Il processo di endocitosi per trasportare
all’interno macromolecole o altre particelle.
I due processi sono analoghi, ma vengono in
senso inverso.

Un particolare tipo di endocitosi è la fagocitosi


che consiste nella cattura di particelle alimentari
da parte di organismi unicellulari, come le amebe.
La membrana cellulare ha anche altre funzioni
come quelle di recezione di adesione e di
comunicazione con altre cellule del corpo.
Riassumendo:
LEZIONE 6: il DNA e il nucleo
Il nucleo è la porzione di citoplasma racchiusa all’interno della membrana nucleare. Il
nucleo rappresenta il “cervello” della cellula, perché in esso è contenuto il DNA che
detiene tutte le informazioni necessarie per lo svolgimento delle attività cellulari più
importanti, in particolare la sintesi proteica e la divisione cellulare.
COME È FORMATO IL DNA?

Il DNA fa parte degli acidi nucleici. È formato da nucleotidi:


monomeri che contengono un gruppo fosfato, uno zucchero a 5
atomi di carbonio e una base azotata.

Esistono quattro basi azotate, contenute nei nucleotidi del DNA: adenina (A), guanina (G),
citosina (C), e timina (T).

Le basi azotate si appaiano sempre con lo stesso


principio:

L’adenina (A) si appaia soltanto con la timina (T).


La citosina (C) si appaia soltanto con la guanina (G).

C≡G; A=T
Esse sono complementari tra loro.

I legami tra le basi azotate sono legami idrogeno


relativamente deboli. Nelle cellule eucariote, durante tutta
la vita in situazione di riposo, il DNA si trova sotto forma di
filamento sciolto e aggrovigliato, questo stato si chiama
CROMATINA.
I filamenti che formano la cromatina sono costituiti, oltre
da molecole di DNA, da speciali proteine, chiamate ISTONI.
Poco prima della divisione cellulare (riproduzione), il DNA
si avvolge intorno agli istoni, la cromatina si compatta e va
a formare i CROMOSOMI. La massa diffusa assume un
aspetto più ordinato e pronto per la divisione cellulare.
Il DNA si raggruppa a formare i cromosomi solo prima della mitosi/meiosi, questo perché è
tutto più ordinato e semplice.

Ogni cromosoma è formato da due parti identiche, due “bastoncini” che sono chiamati
cromatidi. Ogni cromatidio corrisponde ad una singola molecola di DNA. I cromatidi
“fratelli” si sono formati in seguito alla produzione di istoni, durante la fase S del ciclo
cellulare.

Il numero di cromosomi è caratteristico di ogni specie: per esempio il moscerino della


frutta ne possiede 8, il cavallo 64. gli essere umani contengono 46 cromosomi o meglio 23
coppie di cromosomi, derivando una cromosoma da ogni coppia dal padre e l’altro
cromosoma dalla madre.
LEZIONE 7: il ciclo cellulare
Il ciclo cellulare è la serie di eventi che avvengono in una cellula eucariote tra una
divisione cellulare e l’altra.
La durata del ciclo cellulare varia col variare della specie, del tipo di cellula e delle
condizioni di crescita. Negli organismi pluricellulari alcune cellule una volta raggiunta la
maturità perdono la capacità di dividersi. Ad esempio alcuni neuroni del corpo umano.
Il ciclo cellulare prevede due fasi:
➢ INTERFASE composta dalle sotto fasi G1, S e G2.
➢ FASE M divisione cellulare (mitosi o meiosi)

L’INTERFASE, comprende tre sotto fasi:


1. G1 preparazione della duplicazione,
2. S duplicazione del DNA e del centrosoma,
3. G2 preparazione alla mitosi.

FASE G1: durante questo periodo la cellula cresce di dimensioni e sintetizza i componenti
del citoplasma e degli organelli. Alcuni tipi cellulari bloccano il ciclo cellulare, questa fase
prende il nome di fase G0.

FASE G0: le cellule che smettono di dividersi, in modo temporaneo o


irreversibile, entrano in uno stato di quiescenza definitivo fase G 0. Come
se fosse una fase G1 che dura tutta la vita.
Ad esempio le cellule nervose e quelle striate dei muscoli scheletrici.
FASE S (sintesi): In questa fase la cellula duplica il suo DNA. Prima della sotto fase S il
DNA non è spiralizzato e si trova sotto forma di cromatina, alla fine della fase S è duplicato
e all’inizio della fase M si condensa a formare i cromosomi ciascuno composto da due
cormatidi fratelli.
FASE G2: In questa fase la cellula svolge i compiti preliminari e sintetizza le sostanze
necessarie alla mitosi.

La FASE M è composta da due processi:


➢ la mitosi durante la quale i cromosomi della cellula sono divisi tra le due cellule figlie
➢ la citodieresi che comporta la divisione fisica della citoplasma della cellula
LEZIONE 8: la duplicazione del DNA
Breve ripasso sul DNA.
Ciascun filamento è formato da una catena di nucleotidi:
monomeri che contengono un gruppo fosfato, uno
zucchero a 5 atomi di carbonio e una base azotata.
Esistono quattro tipi di basi azotate.

Esistono quattro tipi di basi azotate, contenute nel DNA:


- adenina (A)
- guanina (G)
- citosina (C)
- timina (T)
Si appaiano sempre A con T e C con G. per questo
appaiamento caratteristico si dice che le basi azotate
sono complementari.

Cosa avviene nella FASE S?


La duplicazione del DNA:
il DNA è una molecola costituita da due filamenti intrecciati tra
loro in una doppia elica. Ogni filamento è costituito da una
sequenza di 4 basi azotate (A,C,G,T), i due filamenti sono
complementari e hanno estremità 5’ e 3’ con direzione opposta.
5’-----------------3’
3’-----------------5’
questo determina come ogni filamento di DNA verrà replicato.
Come avviene la duplicazione del DNA?
Il primo passo della replicazione del DNA è la separazione dei
due filamenti, attraverso un enzima chiamato elicasi.
Le due catene separate costituiranno il modello per creare un
nuovo filamento di DNA. A questo punto è necessario un enzima
che vada ad iniziare la nuova catena di
DNA. Questo enzima si chiama primasi, e
compone un piccolo pezzo di RNA
indispensabile per attivare un secondo
enzima chiamato DNA-polimerasi che andrà a costituire la catena
del DNA. Il piccolo frammento di RNA, chiamato primer, segna il
punto di partenza per la costruzione del nuovo filamento di DNA.
La DNA-polimerasi si lega al primer
andando a costruire il nuovo filamento di DNA. La
particolarità della DNA-polimerasi è che può aggiungere le
basi azotate solitamente in una direzione da 5’ a 3’. Il primo
filamento è costituito in maniera continua e viene chiamato
“leader”.
Il secondo filamento è denominato come filamento “lagging” e non viene sintetizzato allo
stesso modo del primo, perché ha una direzione da 3’ a 5’. viene costruito mediante piccoli
pezzi, chiamati filamenti di Okazaki, partendo sempre dal RNA-primasi.
Infine la DNA-ligasi forma la doppia elica continua. Questa duplicazione viene detta semi-
conservativa, perché ogni molecola di DNA è costituita da un filamento vecchio e da un
nuovo filamento.

RIASSUMENDO:
il DNA ha la capacità di duplicarsi, originando due copie identiche, durante la fase S del
ciclo cellulare. Il meccanismo di duplicazione del DNA si basa sul processo di
appaiamento delle basi azotate e coinvolge numerosi enzimi specifici. Al momento della
duplicazione, la molecola di DNA si apre. A partire da un punto di origine, alcuni enzimi si
spezzano, legami che tengono unite le basi azotate creando due filamenti. Essi si
comportano da stampi per la sintesi del nuovo filamento.
I nucleotidi vengono aggiunti ai filamenti in costruzione uno alla volta (in una sola direzione
5’----3’), grazie all’intervento dell’enzima DNA-polimerasi.
LEZIONE 9: la sintesi proteica e l’RNA
La sintesi proteica è la produzione di
nuove proteine da parte dei RIBOSOMI,
gli organelli cellulari deputati a leggere le
informazioni presenti nel DNA e produrre
le proteine. Il processo di sintesi proteica
avviene seguendo due fasi distinte:
➢ la prima fase si chiama
TRASCRIZIONE
➢ la seconda fase si chiama
TRADUZIONE

“Il dogma centrale della biologia= esso afferma che, in tutte le cellule, l’informazione
passa in un solo senso, dai geni alle proteine”

L’m-RNA copia e trasporta le informazioni dal nucleo al citoplasma.


RNA
Gli acidi nucleici, DNA e RNA, sono polimeri molto simili tra loro: le differenze nella loro
struttura sono poche, ma sostanziali:
1. La prima differenza che si osserva è lo zucchero che si altera ai gruppi fosfato per
costruire il filamento polinucleotidico, nell’RNA è il ribosio, nel DNA è presente il
desossiribosio.
2. La seconda differenza è costituita da una delle
quattro basi azotate:
nell’RNA oltre alla guanina, citosina e adenina
abbiamo l’uracile al posto della timina.
3. La terza differenza riguarda la struttura della
catena polipeptidica che nell’RNA presenta un
filamento singolo.

TIPI DI DI RNA
Il processo di traduzione avviene grazie all’azione fondamentale di tre tipi di RNA:
• RNA messaggero (o m-RNA) è la molecola che svolge la funzione di intermediario
tra DNA e proteina. Su di lui viene copiato il DNA.
• RNA di trasporto (o t-RNA) è caratterizzato da una precisa e complessa struttura
tridimensionale. Essa assume importanza nella fase di traduzione, trasporta gli
amminoacidi al ribosoma.
• RNA ribosomiale (o r-RNA) svolge principalmente una funzione strutturale. Le
molecole di r-RNA infatti non vengono tradotte in proteine, ma costituiscono i
ribosomi, gli organelli cellulari in cui avviene la sintesi proteica.
Questo avviene grazie a due processi fondamentali:
1. La trascrizione, che avviene nel nucleo della
cellula, e consiste nella produzione di RNA a
partire dal tratto di DNA corrispondente;
2. La traduzione, che avviene nel citoplasma, e
consiste nella produzione di sequenza di
amminoacidi a partire dal trascritto di RNA.
I polimeri di amminoacidi costituiscono le catene
polipeptidiche che formano le proteine. La traduzione
avviene sul ribosoma, esso traduce il linguaggio delle
basi azotate A,T,C,G disposte in maniera casuale, in
amminoacidi.
Come funziona?
Nel organismo umano vengono utilizzati 20 amminoacidi. Ogni tre basi di DNA viene
codificato un amminoacido, queste tre basi vengono chiamate codoni. I codoni sono
ridondanti, cioè alcuni codoni codificano lo stesso amminoacido. Il codone di stop ad
esempio è codificato con 3 o 4 triplette. Il codone di start invece è sempre la metionina.
LEZIONE 10: la mitosi
Riassunto:

La mitosi avviene in tutte le cellule dai procarioti agli eucarioti. La meiosi avviene solo per
le cellule gametiche, cioè le cellule sessuali, ovulo e spermatozoo.

DEFINIZIONI:
I cromosomi sono del DNA condensato che vanno a formare
delle X. Per condensarsi così ordinato, il DNA si raggruppa a
delle proteine chiamate ISTONI.

La mitosi, ovvero la riproduzione cellulare o divisione cellulare,


si divide in 4 sotto fasi:
• PROFASE;
• METAFASE;
• ANAFASE;
• TELOFASE;
Queste fasi seguite dalla CITODIERESI, ovvero la divisione
totale dei citoplasmi, con la formazione della membrana
cellulare attorno alle cellule figlie.

PROFASE:
I cromosomi si condensano e le fibre del fuso iniziano a formarsi.
PROMETAFASE: l’involucro nucleare si degrada e le fibre del fuso iniziano ad attaccarsi ai cromosomi.

METAFASE:
tutte le fibre del fuso sono state attaccate ai cromosomi. I cromosomi sono allineati lungo
il centro della cellula, in un punto noto come piastra metafase.
ANAFASE:
la cellula si allunga quando i cromatidi fratelli vengono separati dalle fibre del fuso.
TELOFASE:
si rompono le fibre del fuso e si formano nuovi nuclei.

CITODIERESI:
le membrane si dividono formando due nuove cellule separate.
LEZIONE 11: la meiosi

Premessa:
da quando nasciamo a quando diventiamo adulti, il nostro organismo cresce e si sviluppa
grazie alla riproduzione di ogni cellula che abbiamo in corpo. Per aumentare il numero, le
nostre cellule del corpo (cellule somatiche) si riproducono mediante MITOSI.
Tutte le cellule del nostro organismo contengono
tutte l’intero genoma e cioè la quantità di DNA
capace di dare origine ad un organismo completo.
L’interno genoma, cioè l’intera quantità di DNA,
presente in ogni cellula umana è condensato sotto
forma di 46 cromosomi. Il genoma costituito con le
informazioni provenienti da due genitori differenti
aumenta la variabilità genica e di conseguenza la
capacità di adattarsi all’ambiente.
La riproduzione che sfrutta l’unione di un individuo maschile e uno femminile si chiama
riproduzione sessuata.
Le uniche cellule umane che sono capaci di dimezzare il numero di cromosomi (e cioè di
essere aploidi) sono i gameti, ossia le cellule sessuali gli spermatozoi e gli ovuli.

RICAPITOLANDO:
una cellula con 46 cromosomi (corredo genomico completo) si chiama diploide. Una
cellula con 23 cromosomi si chiama aploide.
• Nell’essere umano le uniche cellule aploidi sono gli spermatozoi e gli ovuli.
• Per formare queste cellule con metà dei cromosomi, quindi aploidi, è necessario un
diverso processo di riproduzione cellulare: la MEIOSI

LA MEIOSI

La meiosi comprende due divisioni nucleari successive,


denominate:
➔ meiosi I, divisione dei cromosomi;
➔ meiosi II, divisione dei cromatidi
che riducono il numero di cromosomi da diploide (2n) ad aploide
(n), il nucleo si divide due volte, ma il DNA si duplica una sola
volta.
Alla fine di questo processo si generano quattro cellule figlie
chiamate gameti.
MEIOSI I
• PROFASE 1: i cromosomi diventano visibili e la membrana nucleare si dissolve. I
cromosomi omologhi aderiscono tra loro, appaiandosi in modo da formare delle
tetradi, figure formate da quattro cromatidi.
Ciò è fondamentale perché i cromatidi omologhi devono potersi scambiare tratti di
DNA in un meccanismo chiamato crossing-over.

CROSSING-OVER:
Il crossing-over è l’importante meccanismo di ricombinazione del materiale genetico
proveniente dai due genitori, che avviene durante la profase 1. Tale meccanismo riguarda
lo scambio di porzioni omologhe di materiale genetico, che si verifica fra due cromatidi
appartenenti a due cromosomi diversi di
una coppia di omologhi.
Durante il crossing-over non si ha né perdita
né acquisizione di materiale genetico,
perché esso determina scambi reciproci.
Quindi il crossing-over è un meccanismo
che determina la ricombinazione genetica e
una conseguente maggiore variabilità
genetica che consente un miglior
adattamento della specie all’ambiente.

• METAFASE 1: le tetradi si dispongono sul piano equatoriale della cellula, ancorate


alle fibre del fuso che si è nel frattempo formato completamente.
• ANAFASE/TELOFASE 1:
i cromosomi omologhi si separano e si distribuiscono in maniera casuale verso i poli
della cellula in numero uguale. Bisogna mettere in evidenza che qui a differenza
della mitosi si dividono i cromosomi e non i cromatidi. Al termine di questa fase
avremo delle cellule aploidi.

MEIOSI II
Nell’interfase breve il DNA non si duplica
• PROFASE 2: la meiosi seconda è simile alla mitosi. Nella profase 2 l’involucro
nucleare scompare, se necessario i cromosomi si spiralizzano. Ricordiamo che essi
sono presenti in numero aploide, formati da due cromatidi ciascuno.
• METAFASE 2: le coppie di cromatidi si allineano sul piano equatoriale della
cellulare
• ANAFASE 2: i cromatididi si separano e migrano verso i poli della cellula, come
nella mitosi, lungo le fibre del fuso
• TELOFASE 2 e CITODIERESI: si formano i nuclei, al termine della citodieresi
saranno presenti quattro cellule aploidi (gameti) contenenti ciascuna un solo
cromatide per ciascun cromosoma omologo di partenza.

MITOSI e MEIOSI A CONFRONTO


Alla fine della MITOSI le due cellule figlie hanno lo stesso numero di coppie di cromosomi
omologhi della cellula madre.
Alla fine della MEIOSI le quattro cellule figlie contengono la metà del corredo
cromosomico della cellula madre.
Aumento della differenza gametica grazie al crossing-over.

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