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LISOSOMI

I LISOSOMI SONO VACUOLI CONTENENTI ELEVATE


CONCENTRAZIONI DI ENZIMI DIGESTIVI, PRODOTTI DAL
COMPLESSO DI GOLGI

Il loro numero varia in funzione della più o meno intensa


attività di endocitosi. Hanno in genere forma
tondeggiante, (ma possono essere anche irregolari) e
dimensioni tra 0,2 e 1µ ma possono raggiungere i 5µ.
I lisosomi: organuli vescicolari contenenti enzimi idrolitici
che sono attivi a pH acido
I lisosomi: in essi convergono le sostanze che devono
essere digerite.

Enzimi lisosomali: idrolasi lisosomali


Vie per arrivare al lisosoma:

Autofagia
Fagocitosi
Endosomi precoci e tardivi
Alcune componenti possono non essere digerite e restano come
corpi residui all’interno delle cellule e poi sono esocitati.
Nei neuroni persistono e si accumulano nel citoplasma come
ammassi pigmentati: le lipofuscine
GRANULI DI LIPOFUSCINA
Alcuni enzimi lisosomiali sono esocitati: gli enzimi dell’
acrosoma che servono per digerire il rivestimento della
cellula uovo, quelli degli osteoclasti che digeriscono il
tessuto osseo, quelli dei condroclasti che digeriscono la
cartilagine, quelli che scavano nella mucosa uterina una
nicchia per l’avvio alla placentazione
Le idrolasi lisosomiali sono caratterizzate dalla
presenza di un gruppo specifico, il mannosio-6-
fosfato (M6P), che serve a farle riconoscere da un
recettore specifico presente sul trans-Golgi.
Il M6P è aggiunto agli oligosaccaridi legati
all’asparagina, nel reticolo cis del Golgi.
Il recettore è una proteina transmembrana
localizzata sul trans Golgi. L’unione con l’idrolasi inizia
la formazione di vescicole e si verifica a pH 7. Le
idrolasi si dissociano dai recettori a pH 6.

I recettori sono riciclati verso il trans Golgi.


Indirizzamento
di enzimi
lisosomiali ai
lisosomi grazie
al segnale di
mannosio-6-
fosfato
Deficit della
biosintesi del
mannosio 6 fosfato
provoca assenza del
marker di
riconoscimento degli
enzimi litici che
vengono secreti
I Lisosomi e la digestione cellulare

• Organulo contenente enzimi digestivi capaci di


degradare tutte le principali classi di macromolecole.
• La funzione è quella di digerire materiali nutritivi
extracellulari introdotti per endocitosi e/o
macromolecole che sono danneggiate o non più
necessarie
• Pompe protoniche ATP-dipendenti mantengono
all’interno del lisosoma un ambiente acido
• Un’ampia glicosilazione dei componenti della membrana
esposti all’interno del lisosoma maturo protegge la
membrana lisosomale dalla degradazione
Immunocitochimica per fosfatasi
acida evidenzia tale enzima nei
lisosomi, nelle cisterne del golgi di
cellule del pancreas esocrino
AUTO
FAGOCITOSI

L’organello viene avvolto da


membrana del reticolo
AUTOFAGOSOMA

Fusione con il LISOSOMA

Formazione di un
AUTOFAGOLISOSOMA
Vescicole aufogiche
AUTOFAGIA: RICICLAGGIO DEI COMPONENTI CELLULARI
I Lisosomi
• I lisosomi primari si
formano per
gemmazione dal
Complesso del Golgi
• Questi si fondono con
le vescicole delimitate
dalla membrana
plasmatica e contenenti
il materiale estraneo,
dando origine ai
lisosomi secondari
I Lisosomi
• vescicole presenti nelle cellule animali contenenti
enzimi digestivi (≥40)
• Gli enzimi lisosomiali, sintetizzati nel R.E., sono attivi
a pH5 e sono confinati all’interno della membrana
lisosomiale
• Gli enzimi lisosomiali intervengono in processi
degradativi normali delle cellule
• La carenza di alcuni enzimi lisosomiali porta a malattie
da accumulo lisosomiale (es. Sindrome di Tay- Sachs ,
autosomica recessiva è una malattia genetica ereditaria, fatale del

sistema nervoso centrale, caratterizzata dall'accumulo di gangliosidi . I bambini


con il disturbo sembrano svilupparsi normalmente durante i primi mesi di vita,
quindi all’età di circa sei mesi inizia un deterioramento delle capacità mentali e
fisiche)
PEROSSISOMI

Il perossisoma è un organello cellulare vescicolare, di circa 0,5-1 μm


di diametro, ubiquitario negli eucarioti, separato dal citoplasma da
una membrana, contiene almeno 50 enzimi ossidativi che agiscono a
pH basico. Nelle cellule epatiche vi possono essere fino a 600
perossisomi al cui interno è a volte rintracciabile un nucleo denso
(che contiene vari enzimi urato ossidasi, catalasi, D-amminoacido
ossidasi).
I perossisomi esercitano molte azioni:

• ossidazione degli acidi grassi a lunga catena


(catabolismo)

• sintesi del colesterolo

• sintesi degli acidi biliari nelle cellule epatiche,

• metabolismo degli amminoacidi

• metabolismo delle purine

• smaltimento dei composti metabolici tossici.


Dal catabolismo degli acidi grassi a lunga catena si forma
perossido di idrogeno e acetil coenzima A. L'acetil CoA
viene utilizzato dalla cellula per il proprio metabolismo. Il
perossido di idrogeno ha potere lesivo nei confronti di
microrganismi ed interviene in alcuni processi di
detossificazione.

I perossisomi producono al loro interno H2O2, a seguito dei


processi di ossidazione, che necessitano di O2. Il perossido
di idrogeno che viene formato è altamente reattivo ed ha
azione ossidante per cui viene subito eliminato dall’enzima
catalasi (uno dei più rappresentati) che catalizza la
seguente reazione:

2 H2O2 → O2 + 2 H2O
Si spostano lungo i microtubuli, nelle piante lungo i
filamenti di actina

Formazione paracristallina
Reazione della DAB
evidenzia le perossidasi
Il contenuto dei perossisomi differisce tra le diverse specie e,
nell’ambito della stessa, tra i diversi tessuti, stadi di sviluppo e
condizioni ambientali
I perossisomi esercitano molte azioni che vanno
dall’ossidazione degli acidi grassi a lunga catena alla sintesi del
colesterolo e degli acidi biliari nelle cellule epatiche, al
metabolismo degli amminoacidi e delle purine ed allo
smaltimento dei composti metabolici tossici.
La luciferasi responsabile della bioluminescenza di alcuni
insetti come le lucciole è un enzima perossisomale
Urato-ossidasi o uricasi

L’acido urico è prodotto dalla


degradazione delle purine e degli
acidi nucleici. L’acido urico può
precipitare come cristalli nelle
articolazioni o nei reni
Perossisomi nelle cellule Localizzazione citochimica della catalasi
animali nei perossisomi delle piante

Oltre 50 enzimi attivi a pH8.


Il contatto con composti nocivi determina proliferazione dei
perossisomi indotta dal riconoscimento di recettori intracellulari
PEROSSISOMI
Piccoli organelli limitati da membrana con composizione
diversa dai lisosomi

Contengono enzimi che degradano gli acidi grassi (beta


ossidazione) poiché i prodotti di queste degradazioni
producono H202 (perossido d’idrogeno) sono ricchi dell’enzima
CATALASI

2H202=> 2H20 + 02 (reazione catalizzata dalla catalasi)

Nelle cellule di mammifero la beta-ossidazione avviene sia nei


perossisomi che nei mitocondri
negli altri eucarioti esclusivamente nei perossisomi
Epatociti molti perossisomi azione di detossificazione
Es 25% Etanolo ossidato ad acetaldeide in questi organelli

Nei perossisomi si hanno i primi eventi della sintesi di


fosfolipidi (plasmalogeni) importanti nella formazione della
mielina.
Deficienze nei perossisomi provocano malattie neurologiche
(ritardo mentale)

Lisosomi e perossisomi ben rappresentano l’esempio della


confinazione di una reazione pericolosa in un dominio
ristretto della cellula (evitare di danneggiare altre
strutture)
Prima si pensava che la
biogenesi
avvenisse solo mediante
scissione dei perossisomi
preesistenti.
Ora:
Parte dei lipidi viene
sintetizzata
direttamente dal
perossisoma e parte
proviene dal RE
Le proteine provengono
da ribosomi liberi nel
citoplasma e maturano nel
perossisoma
Biogenesi non solo
mediante scissione dei
perossisomi preesistenti
• Gli enzimi solubili dei perossisomi sono sintetizzati nel
citoplasma. Presentano specifici segnali per l’importo ai
perossisomi (PTS1 o PTS2). Le catalasi, sono riconosciutie
da una particolare perossina–spola, la Pex5p. Il complessso
catalasi-Pex5p è riconosciuto dal recettore/troslacatore
presente sulla membrana dei perossisomi. La catalasi è
traslocata all’interno dei perossisomi mentre la pex5
è riciclata e può iniziare un
nuovo ciclo. Gli enzimi che PTS1

presentano il segnale
PTS2 vengono riconosciuti
e traslocati ai perossisomi
PTS1
da un’altra proteina spola la
Pex7p. Serina ,lisina, leucina
Funzioni
• Le ossidasi dei perossisomi catalizzano diverse reazioni che
determinano la produzione di perossido di idrogeno che viene
degradato dalle catalasi senza lasciare i perossisomi
• La catalasi può usare come donatori di elettroni molte
sostanze nocive come etanolo, metanolo ecc. detossificando
le cellule
• Ossidano gli acidi grassi a catena lunga determinandone il
catabolismo
• Regolano la sintesi e la degradazione dei composti
contenenti azoto come gli amminoacidi
• Le ossidasi degradano sostanze insolite come i D-
amminoacidi o altre sostanze che non hanno altri sistemi di
degradazione
In collaborazione con enzimi citoplasmatici i
perossisomi provvedono a rimuovere i radicali liberi e
le forme reattive dell’ossigeno (ROS) che si formano
durante le normali attività metaboliche della cellula.

Le malattie da carenza di perossisomi sono rare,


1:50mila

sindrome di Zellweger: danni ai reni, al fegato e al


SNC, 6 mesi di vita per perossisomi vuoti.
RIASSUMENDO
I perossisomi
• Sono organuli rivestiti da
membrane che contengono
la catalasi, enzima in grado
di degradare il perossido di
idrogeno
• Si trovano nelle cellule che
sintetizzano, immagazzinano
o degradano i lipidi
• I perossisomi delle cellule
epatiche e renali hanno l’
alcool deidrogenasi che
Nei bambini al di sotto dei 5
degrada l’ alcool in
anni la tossicità dell’ alcol è più acetaldeide che poi viene
elevata a causa della convertita in acetato.
fisiologica carenza di alcol-
deidrogenasi epatica
Autofagia di
perossisomi

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