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Lisosomi

Perossisomi
ed altre inclusioni cellulari
Lisosomi
Compartimenti cellulari con
funzioni digestive
Sistema Digerente
della Cellula
• Digerisce
– Materiali ingeriti
– Componenti cellulari “invecchiati”
degradando tutti i tipi di macromolecole
– Proteine
– Acidi nucleici
– Carboidrati
– Lipidi
I lisosomi si originano dalla rete del trans-
Golgi come vescicole rivestite di clatrina
che, dopo aver perso il rivestimento, si
fondono con gli endosomi
Le vescicole che trasportano gli enzimi
lisosomali possiedono il recettore per il
mannosio-6-fosfato, che si stacca poi
nell’endosoma tardivo per via del pH acido
Il M6P è il segnale presente sulle
idrolasi lisosomali
Enzimi Lisosomiali
• Circa 50 diversi enzimi
• Idrolasi acide
– Attive a pH 5.0 (all’interno
del lisosoma)
– Inattive se rilasciate nel
citosol (pH 7.2)
• Il pH acido dei lisosomi è
mantenuto da una pompa
protonica presente nella
membrana lisosomiale
– Richiede ATP
Anatomia di un Lisosoma
Le proteine di membrana
della superficie luminale
sono glicosilate e formano
un rivestimento protettivo
continuo
Le sostanze raggiungono i lisosomi
attraverso 4 vie
• Pinocitosi generalizzata
– Cellula “beve” < 150 nm
• Fagocitosi
– Cellula “mangia” > 250 nm
• Endocitosi Mediata da Recettore
• Autofagia
– Cellula “mangia se stessa”, organelli invecchiati o
non più funzionali
– Meccanismo importante nello sviluppo,
nell’omeostasi e nelle situazioni di “stress”
Le sostanze raggiungono i lisosomi
attraverso 4 vie
La via fagocitica La via endocitica
Pathways
RER
Lisosomali
Vescicola di
trasporto

Apparato
di Golgi

Lisosoma Autofagosoma
Fagocitosi
primario
Pinocitosi
Endocitosi
mediata da
Lisosoma
Recettore Secondario
Endocitosi mediata da
recettore
• Recettori
legano vescicole rivestite di clatrina
– Permette ingresso selettivo di
macromolecole
– Meccanismo “concentrante”
• Circa 1000 volte di più rispetto alla pinocitosi
Endosomi
• Le vescicole rivestite perdono il
rivestimento e si fondono a formare
l’Endosoma
– Struttura con ambiente leggermente acido
all’interno
• Il recettore si dissocia dal ligando ed i recettori vengono
riciclati sulle membrane

– Sono la principale fonte di macromolecole


derivate da endocitosi
• Analoghi del trans-Golgi nell’esocitosi
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• Lisosomi Primari
– Gemmano dal
trans-Golgi
• Lisosomi Secondari
– Lisosomi primari si
fondono con un
endosoma o
fagosoma
– Più elettrondensi
al ME
L’autofagia
• Termine che descrive i processi degradativi in cui il
materiale citosolico da degradare (organuli o proteine) è
portato ai lisosomi nelle cellule animali oppure al vacuolo
nelle piante e nel lievito;

• E’ comune a piante ed animali;

• favorisce l’eliminazione di batteri, virus e parassiti;

• E’ un processo altamente regolato (geni Atg);

• E’ sempre presente in condizioni basali e può essere


ulteriormente indotta o inibita con determinati stimoli
oppure in condizioni di stress.
La via autofagica
L’azione idrolitica degli enzimi lisosomali
porta alla formazione di molecole semplici
che possono:

• Diffondere o essere trasportate nel citoplasma


per essere utilizzate dalla cellula

• Essere riversate all’esterno della cellula

• Rimanere all’interno del lisosoma costituendo il


corpo residuo, a causa di un’idrolisi incompleta

• Nei protozoi o nelle cellule sottoposte a stress


questi corpi residui possono essere esocitati
La digestione extra-cellulare

Avviene soltanto in casi eccezionali come ad es.

• Durante la fecondazione
– L’acrosoma dello spermatozoo libera enzimi lisosomiali
capaci di degradare i rivestimenti dell’uovo

• In casi patologici
– Nell’artrite reumatoide la liberazione di enzimi lisosomali
“involontaria” da parte dei leucociti è causa
dell’infiammazione tipica della malattia
MALATTIE LISOSOMIALI

Derivano da difetti nella funzione lisosomiale: tra queste


emergono le malattie da accumulo di prodotti non digeriti

Il deficit enzimatico può essere totale o parziale

Si classificano in base ai substrati che non vengono


demoliti, come glicogeno, mucopolisaccaridi,
sfingolipidi, lipidi etc.
MALATTIE LISOSOMIALI

Sono state descritte almeno 40 malattie da accumulo


lisosomale tra cui:

Malattia a cellule “I”


Mancanza di un enzima che fosforila il mannosio: gli enzimi sono
sintetizzati ma invece di essere portati ai lisosomi sono secreti
all’esterno

Malattia di Pompe
Mancanza di a-glucosidasi con accumulo di glicogeno non digerito,
rigonfiamento dei lisosomi e danno cellulare e tissutale

Malattia di Tay-Sachs
Mancanza di un enzima responsabile della degradazione del ganglioside
GM2, un componente delle membrane dei neuroni cerebrali
Cellule con Lisosomi

• Tutte le cellule possiedono i


lisosomi
• Alcuni tipi cellulari sono
caratterizzati da abbondanza di
lisosomi
Macrofagi
• Macrofagi fissi derivanti
da MONOCITI circolanti;

• Fagocitano matrice
extracellulare e detriti;

• Cellule Presentanti
l’Antigene (APCs)

• secernono fattori di
crescita e citochine
Lisosomi primari e
secondari nei Macrofagi

Lisosomi Primari Lisosomi Secondari


Neutrofili

• Fagociti
professionisti

• I primi ad arrivare
sul sito d’infezione

• Componente
principale del Pus
Promielociti

• Precursori dei
neutrofili, basofili
ed eosinofili

• Tutti hanno lisosomi

• Il numero dei
lisosomi si modifica
durante la
maturazione
Osteoclasti
• Digeriscono osso

• Cellule giganti derivanti


dalla fusione tra monocita
e macrofago

• sono i macrofagi fissi


dell’osso
Perossisomi
Organelli vescicolari, simili ai lisosomi, rivestiti
da membrana singola
di 0.1-1 micron di diametro

Pressocchè ubiquitari,
abbondano soprattutto in fegato e reni

Presenti ed importanti anche nelle cellule


vegetali
Proteine dei perossisomi

Un tipico segnale di smistamento delle proteine


ai perossisomi è rappresentato dalla sequenza
SKL (serina-lisina-leucina)
Perossisomi

• Consumano ossigeno
– ma non producono ATP come i mitocondri

• Degradano il perossido di idrogeno (H2O2)


– Ricchi di Catalasi, converte H2O2 ad H2O
– Possono essere tossici per la cellula
Perossisomi

Reazione perossidasica:
RH2 + O2---> H2O2 + R

Reazione catalasica:
2 H2O2 --->2 H2O + O2

Perossisomi positivi al TEM


I PEROSSISOMI “GENERANO” E
“DECOMPONGONO” IL
PEROSSIDO DI IDROGENO

Contengono:

• D-aminoacido ossidasi
• L-a idrossiacido ossidasi
• Catalasi
• Superossido dismutasi

PEROSSIDI TOSSICI COME L’ACQUA


OSSIGENATA VENGONO DEGRADATI SENZA
ENTRARE IN CONTATTO CON LA CELLULA
Altre funzioni dei perossisomi
Intervengono nel metabolismo di aa, purine
e lipidi, regolando:

• Detossificazione da prodotti nocivi

• Sintesi degli acidi biliari

• Ossidazione degli acidi grassi


– Produce energia
– Fatta anche dai mitocondri
Inclusioni Cellulari
• A differenza degli organelli NON
hanno una funzione specifica

• Esogene (dall’esterno)

• Endogene
Inclusioni Cellulari Esogene
• Normalmente materiale nocivo
– Carotene (liposolubile)
• Troppe carote oppure pastiglie per abbronzatura
• La pelle può diventare arancione!

– Metalli pesanti
• Piombo ed Argento

– Asbesto (amianto), siliconi, carbone, polvere


Inclusioni Endogene
• Gocce Lipidiche
– Tessuto Adiposo,
cellule epatiche, cellule
secernenti steroidi

– Chiare al MO, scure al


TEM

– Riserve nutrizionali
importanti
Glicogeno
• Principale forma di accumulo
dei carboidrati
• Abbonda in fegato, muscolo,
corticale del surrene
• Visibile con speciale
colorazione in MO
• In TEM, rosette di materiale
elettrondenso
• Accumulo eccessivo di
glicogeno provoca la sindrome
di Pompe: ingrossamento del
fegato per deficienza lisosomiale
Precursori degli Enzimi
• Zimogeni
– Nella porzione apicale
delle cellule secernenti
– Contengono i precursori di
differenti enzimi
– Pancreas
• Tripsinogeno
– Cellule principali dello
stomaco
• Pepsinogeno
– Ghiandole Salivari
• Precursori dell’Amilasi
• Mucinogeno
– Cellule Caliciformi
• Epiteli dell’Apparato
gastrointestinale e
respiratorio
– Mucina rilasciata per
esocitosi a contatto con
acqua diventa muco
• Funzione protettiva

Irritazioni locali possono


portare al rilascio dell’intero
contenuto della cellula
Pigmenti
• Melanina
– Conferisce colore alla pelle ed ai
capelli
– Neuromelanina nei neuroni
multipolari della substantia nigra
del cervello
• Deposito di dopamina implicata
nella malattia di Parkinson
– Tremori, rigidità muscolare e
ridotte funzioni motorie per
degenerazione di questi neuroni
• Lipofuscina

– Funzione ignota, ma aumenta


con l’età, specialmente nei
neuroni
– Giallo bruno, fluorescente
– Accumulo di rifiuti
intracellulari derivanti
dall’attività lisosomiale
(corpi residui)
– Nel CNS, muscolo, surrene,
cuore e fegato
Cristalloidi
• Eosinofili
– Granulociti
• Granuli specifici hanno
cristalloidi differenti
• Occhio di gatto
• Effetto tossico e
degradativo
• Eosinofili “aiutano” nelle
infezioni da parassiti

• Cellule di Leydig
• Proteinacei, liberi nel
citoplasma
• Funzione ignota

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