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La cellula vegetale

Parete cellulare

Massa plasmatica

Nucleo

Vacuoli

Plastidi

Mitocondri

Corpiccioli (sferosomi, ecc.)


Parete cellulare
(1/4 della massa della cellula)

Costituenti primari plastici


C, O2, H2, N2 formano il 97% della materia vivente

Costituenti secondari plastici


Ca, K, Mg, Fe

Composta da:

Glucidi (73%, per lo più cellulosa strutturale)


Protidi
Lipidi
Ceneri
Massa Plasmatica
Composta da:

Protidi (91%, per lo più strutturali)


Lipidi
Glucidi
Ceneri

Plastidi
Composti da:

Protidi e Lipidi soprattutto

Ceneri
Cloroplasti
Composti da:

Protidi e Lipidi soprattutto

Ceneri
Membrana endocellulare (Plasmalemma)
Doppio strato di fosfolipidi
Struttura a mosaico fluido
Aderisce con la parte esterna alla parete cellulare

Proteine esterne: galleggiano nello strato lipidico


Proteine interne: attraversano lo strato lipidico
Attraversamento delle Membrane
Le sostanze possono attraversare le membrane per:

TRASPORTO PASSIVO TRASPORTO ATTIVO


Diffusione libera
Le sostanze o ioni passano attraverso Uno ione passa da
le membrane per diff. di concentrazione parte a parte contro
gradiente di
Diffusione facilitata concentrazione tramite
Tramite proteine carrier con incavi uso di ATP
che agganciano lo ione e lo trasportano
Attraversamento delle Membrane
PINOCITOSI: formazione di vescicole (PINOCITI) che che inglobano i metaboliti
che devono attraversare la membrana

Esocitosi: dall’interno all’esterno

Endocitosi: dall’esterno all’interno

Gemmazione: dall’esterno all’interno


Caratteristiche plasmalemma

Elastica,
Semipermeabilità selettiva
Attraversata da pori
Pieghettata
Aumenta con l’età della cellula
Reticolo endoplasmatico
Composto da tubuli, lamine e vescicole molto ramificate
forma una rete attraverso il citoplasma
Doppia membrana
Si forma a partire dalla membrana nucleare
Per sintesi di lipidi e proteine
Liscio: senza ribosomi, per sintesi lipidi e assemblaggio membrane
Rugoso: per un’elevato numero di ribosomi legati (sintesi proteine)
Citosol o Citoplasma
Massa citoplasmatica,

graticciato di tipo proteico con legami omeopolari ed eteropolari


Ribosomi
Svedberg
2 subunità
Nei procarioti sono più piccoli (70S) che negli eucarioti (80S)
Hanno 50/80 proteine diverse e 3/5 molecole di DNA
Responsabili sintesi proteica
Possono essere liberi o legati alle membrane del reticolo endoplasmatico
I ribosomi legati dall’RNA messaggero formano il POLISOMA
Dittiosomi
Piccole membrane liscie appiattite poste l’una
sull’altra

Hanno membrana semplice

Stazione di transito dove le proteine che


devono venire espulse vengono modificate
ed avvolte da una membrana.

Si trovano tra il reticolo endoplasmatico e


plasmalemma

Nella cellula vegetale raramente si associano


(apparato del Golgi, comune nelle cellule
animali)
Lisosomi
Membrana semplice
Forma sferoidale
Per digestione cellulare
Sostanze enzimatiche per idrolisi acida sintetizzate nei lisosomi stessi
Si formano da vescicolette ai margini dei DITTIOSOMI
Sferosomi
Vescicolette tondeggianti con membrana monostratificata
Con grassi, servono per il metabolismo delle sost. grasse
Microbodies o Corpiccioli
Piccoli, sferoidali
Comparti metabolici specializzati, contengono enzimi

PEROSSISOMI (legano H ad O2 per formare H2O2)

GLIOSSISOMI (per fotorespirazione)

IDROGENOSOMI (Sede di una via ossidativa anaerobia che


converte il piruvato in acetato)
Nucleo
Membrana nucleare bistratificata (membrana esterna e membrana interna),
pori nucleari (per trasporto tra nucleo e resto del protoplasma)
DNA
Nucleoli: 2 o + corpiccioli in cui vengono sintetizzate e parzialmente assemblate le
componenti dei ribosomi
Rigonfiamenti conteneti geni (cromomeri)
Serve da archivio permanente per l’informazione genetica della cellula

A riposo
Metabolico
Mitotico
MITOSI
La mitosi è preceduta dalla interfase durante la quale si ha la
duplicazione del DNA e dei cromosomi che da 2n divengono
quindi 4n.
PROFASE: I filamenti di DNA si organizzano in strutture
dall’aspetto di bastoncelli, i cromosomi. Ogni cromosoma
possiede una strozzatura, che viene detta centromero. Nella
tarda profase il nucleolo scompare.
METAFASE: La membrana nucleare gradualmente scompare e i
cromosomi restano liberi nel citoplasma, mentre i centrioli si
sdoppiano e migrano in direzione opposta, formando un fascio di
fibre che assume la forma di un "fuso", il cosiddetto fuso mitotico.
Le coppie di cromatidi si muovono su un piano immaginario che
taglia a metà la cellula detto piano equatoriale. In questa fase i
cromosomi raggiungono il massimo grado di visibilità al
microscopio, a causa della loro forte spiralizzazione.
ANAFASE: Nell’anafase i due cromatidi di ciascun cromosoma si
separano e si spostano uno verso un polo della cellula e l’altro verso il
polo opposto. In questo modo ciascuna metà cellula riceve un uguale
numero di cromatidi.
TELOFASE: Ciascun gruppo di cromatidi viene circondato da una
nuova membrana nucleare, quindi i cromatidi cominciano a
decondensarsi e a formare i due nuclei figli. In ciascuna cellula figlia
compare anche il nucleolo. Alla fine di questa fase ciascuna cellula
figlia avrà una copia di ciascun cromosoma e, quindi, un patrimonio
cromosomico completo.
MEIOSI

Per cellule sessuali o gameti


da una singola cellula diploide, dopo aver
replicato una sola volta il suo DNA,
origine a quattro cellule figlie, i gameti
appunto, dotate di un patrimonio genetico
dimezzato (aploidi) .

La meiosi avviene secondo due fasi


principali, dette rispettivamente prima e
seconda divisione meiotica, o meiosi I e
meiosi II
MEIOSI
PROFASE I: La cromatina si condensa, in modo che si
formano i cromosomi.
Ciascun cromosoma è formato da due cromatidi fratelli, uniti
in un punto detto centromero.
I cromatidi derivano da un processo di duplicazione del DNA;
pertanto, ciascuno è geneticamente identico all’altro.

In questa fase, una volta che i due cromosomi omologhi sono


uniti tra di loro, possono avvenire scambi incrociati di parti più
o meno lunghe di cromatidi omologhi (fenomeno di crossing-
over).
SECONDA DIVISIONE MEIOTICA
La seconda divisione meiotica non è preceduta da alcuna
duplicazione del DNA.
I cromosomi, costituiti da due cromatidi, si portano all'equatore e si
attaccano alle fibre del fuso; i due cromatidi di ciascun cromosoma
si separano migrando ai poli.

Si formano così quattro cellule, ciascuna con un corredo aploide di


cromosomi e con un diverso assortimento dei cromosomi di origine
materna e paterna.

Durante questa separazione vi è una distribuzione indipendente dei


cromosomi paterni e materni per cui, alla fine, vi sarà un diverso
assortimento dei cromosomi nelle quattro cellule figlie.
Vacuoli
Si formano per dilatazione delle vescicole del reticolo endoplasmatico
Membrana vacuolare bistratificata (tonoplasto)
Molti e piccoli nelle cellule giovani, 1 grosso in quelle mature
Occupano gran parte della superficie cellulare
Servono per addossare il citoplasma ed il nucleo alla parete cellulare
Vacuoli
Gli scambi attraverso il tonoplasto avvengono tramite 1 proteina trasportatrice

All’interno:
H2O
Sali inorganici (Solfati, Nitrati e Fosfati di K, Na e Mg )
Acidi organici (sost. di riserva)
Amminoacidi
Proteine
Idrati di carbonio (glucosio, fruttosio, saccarosio, maltosio e inulina)
Lipidi
Pigmenti (Flavonoli, flavoni e tannini)
Glucosidi (fonti di immagazzinamento degli zuccheri)
Resine, Balsami, Caucciù
Terpeni (componenti principali delle resine e degli oli essenziali delle piante)
Sali
Calcio ed acido ossalico in eccesso si trasformano in ossalato di calcio
Per ridurre quantità ioni Ca++ nel citoplasma che regola l’attività di molti enzimi

Cristalli a forma di prisma drusè e rafidi


Sabbia cristallina
Stomatoliti

Si accumulano nelle foglie per venire eliminati con la caduta di queste


OSMOSI
Il fenomeno consistente nel movimento di diffusione di due liquidi miscibili
di diversa concentrazione, attraverso un setto poroso o una membrana semipermeabile

L’H20 pura ha potenziale chimico = 0

Il potenziale decresce sciogliendo dei Sali nella soluzione

H2O H2O
Pura ↔ Pura
Calda → Fredda
Pura → Con Sali
Pressione → senza pressione
Soluzione isotonica (stessa concetrazione)

Soluzione ipotonica (- concentrata all’esterno)

Soluzione ipertonica (+ concentrata all’esterno)

Plasmolisi, osmosi inversa (quando la diff. di conc. è eccessiva e porta


all’appassimento)

Tensione d’assorbimento: pressione osmotica / pressione di parete


Plastidi
Corpiccioli caratteristici della cellula vegetale, servono per fotosintesi

Due membrane ed un fluido interno (STROMA)


Hanno ribosomi e DNA circolare

Organuli indipendenti (teoria della simbiosi)

Proplastidi plastidi piccoli indifferenziati


Cloroplasti per la fotosintesi
Ezioplasti in tessuti in assenza di luce
Leucoplasti incolori, sintetizzano lipidi ed altre sostanze
Amiloplasti leucoplasti particolari che accumulano amido
Cromoplasti ricchi di pigmenti, si trovano nei fiori e nei frutti
Cloroplasti

La dimensione dipende dalla luce (poca luce + grossi)


Ruotano attorno al vacuolo (rotazione)
o circolano tra due vacuoli (circolazione)

Lamelle granali, le lamelle sono in contatto sia con quelle di grana diversi
che con quelle dello stesso granum

DNA 120 geni


Proteine (in parte da DNA plastidico in parte da DNA nucleare)

Nelle membrane sono presenti singole particelle fotosintetiche

alghe → enorme varietà di forme


piante superiori → lenticolari
Composizione Cloroplasti
Proteine (40-60%) strutturali ed enzimatiche

Lipidi (20-30%) fosfolipidi

Clorofilla (5-10%) tipo A (per lo più), B, C, D, ecc.

Acidi nucleici (2-7%)


clorofilla
Particelle fotosintetiche
PS1
PS2
FATTORE ACCOPPIANTE
PS1
PS2
All’oscurità i proplastidi si differenziano in
EZIOPLASTI, di colore giallo,

L’ezioplasto giovane alla luce diviene


CLOROPLASTO
LEUCOPLASTI

Plastidi incolori negli organi di riserva

Amido → Amiloplasti
Proteine → Proteoplasti
Lipidi → Lipidoplasti
CROMOPLASTI

Plastidi colorati nelle parti vessillari dei fiori


Carotenoidi
Lipidi
Proteine
RNA
proplastidio

ezioplasto

leucoplasto

giovane cloroplasto

cloroplasto

cromoplasto

plastidio vecchio
Mitocondri
Per respirazione cellulare

Doppia membrana
Membrana interna ricca
d’invaginazioni

Enzimi per respirazione e


fosforillazione ossidativa

Forma da sferica ad
allungata

Moltiplicazione per divisione


e gemmazione

Frequenza di divisione
massima durante
accrescimento della cellula
Parete cellulare
Funzione protettiva
Controbilancia pressione osmotica
solidità
Determina forma della cellula
Non ha origine autonoma, si forma durante la telofase dalla lamella mediana

La lamella mediana serve come cemento tra le cellule,


è composta da pectine (pectinati di calcio)

Galattosio → acido glutammico → acido pectico→ pectinato di calcio

per molte cellule la parete definitiva ha solo struttura primaria,


nel tessuto meccanico, nei vasi, cellule guardia degli stomi anche struttura
secondaria
Zona rugosa

Parete cellulare secondaria

Parete cellulare primaria

Lamella mediana
Parete cellulare primaria

Materiale fibrillare:
Cellulosa

Matrice:
Sost. Pectiche
Emicellulose
Sost. Proteiche
H2O
Lipidi
Parete cellulare secondaria

Scarsa matrice ed abbondanti fibrille

Nella matrice sostanze pectiche e proteine quasi


assenti abbondanti invece le emicellulose.

Bassa percentuale d’H2O

Le microfibrille di cellulosa hanno disposizione


parallela

Tre strati S1, S2 e S3


Cellulosa + cellobiosio → microfibrille
+ microfibrille → macrofibrille
+ macrofibrille → cellulosa
Modificazioni
della parete cellulare

1. INCROSTAZIONE di materiali tra le fibrille di cellulosa


• Lignificazione
• Pigmentazione
• Mineralizzazione

2. APPOSIZIONE di materiali sulla parete


• Suberificazione
• Cutinizzazione

3. GELIFICAZIONE aumento delle sostanze pectiche


Lignificazione
Incrostazioni di lignina (un derivato dell’acido coniferilico)
Porta alla morte della cellula per otturazione dei porocanali
Riduce cavità cellulari
Dà rigidità e consistenza, evita compressione della parete cellulare
Nelle cellule vascolari e meccaniche
Si colora di rosso con la floroglucina e HCl

Fattori influenzanti:
Stadio di sviluppo pianta
luce
Lignina
La lignina è un complesso polimero
organico di elevato peso
molecolare, costituito
principalmente da anelli aromatici.
Si ottiene dall'unione di differenti
acidi e alcoli fenilpropilici
(cumarilico, coniferilico e
sinapilico). L'accoppiamento
casuale di questi radicali da origine
ad un polimero amorfo che varia a
seconda della specie vegetale
Pigmentazione
Deposito di pigmenti sulla parete
Le cellule restano vive
Non si ha ispessimento della parete e riduzione della cavità cellulare
In tessuti di organi con funzione vessillare
Mineralizzazione
Deposito di minerali sulla parete
(silice, carbonati di calcio, ossalato di calcio, silicati)
Alcune cellule muoiono altre no
Riduce cavità cellulari l’ispessimento è verso l’esterno o l’interno
Nel polline e nei peli urticanti
Suberificazione
Deposito di suberina (miscela di acidi grassi)
Porta a morte la cellula
Riduce cavità cellulari
Nelle cellule esterne
Le cellule suberificate sono disposte in pile
Si colora di marrone con il Sudan 3°
Cutinizzazione
Deposito di cutina (miscela di acidi grassi)
La cellula rimane viva
Riduce cavità cellulari
Si deposita lungo la parete tangenziale e quella esterna
delle cellule formando uno strato continuo
Si colora di giallo con il cloroioduro di Zn e con soluzione iodo-iodurata
Gelificazione
La parete cellulare si riveste di sostanze mucillaginose che rendono la
parete scivolosa
La cellula rimane viva
Nelle cellule della cuffia della radice

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