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I portatori dell’informazione genetica negli eucarioti sono i cromosomi. Negli eucarioti il DNA è
sempre legato a proteine, istoniche e non istoniche, attorno alle quali il filamento si avvolge a formare
complessivamente una struttura chiamata cromatina. L’organizzazione del DNA eucariotico permette al
DNA di essere replicato. La compattazione è facilitata da proteine chiamate isotoni (carica positivamente)
che associandosi al DNA (carico negativamente) forma strutture dette nucleosomi, ciascuno dei quali è
costituito da una ‘’perla’’ di isotoni e dal DNA che lo avvolge. L’avvolgimento del DNA rappresenta la prima
struttura di cromosomi. I nucleosomi sono organizzati in anse a spirale tenute insieme da proteine di
impalcatura, proteine non istoniche che mantengono la struttura del cromosoma.
La meiosi è un processo caratteristico delle cellule eucariote, essa riguarda unicamente la produzione delle
cellule sessuali o gameti degli organismi pluricellulari. Con la meiosi, attraverso un processo piuttosto
complesso, una singola cellula diploide, dopo aver replicato una sola volta il suo DNA, dà origine a quattro
cellule figlie, i gameti appunto, dotate di un patrimonio dimezzato di cromosomi e dette perciò aploidi. La
meiosi si differenzia dall'altro processo di divisione cellulare, la mitosi, nella quale si formano due cellule
figlie aventi lo stesso patrimonio genetico della cellula madre.
La meiosi avviene secondo due fasi principali, dette rispettivamente prima e seconda divisione meiotica, o
meiosi I e meiosi II.
In sintesi, nella prima divisione meiotica si evidenziano i cromosomi, ciascuno costituito da due cromatidi.
Questi cromosomi (metà di origine paterna e metà di origine materna), dopo aver subito alcuni processi
durante la profase (in particolare il crossing-over, di cui parleremo successivamente), si portano al piano
equatoriale della cellula. Qui, senza dividersi nei due cromatidi, si attaccano alle fibre del fuso per migrare
verso i due poli in modo tale che, di ogni coppia di cromosomi omologhi, una si dirige verso un polo e l'altra
al polo opposto. A conclusione della prima divisione meiotica, si hanno così due cellule, ciascuna con la
metà esatta dei cromosomi omologhi.
PROFASE I: La cromatina visibile nel nucleo cellulare, si condensa, in modo che si formano strutture
bastoncellari, i cromosomi. Ciascun cromosoma appare a forma di X, poiché è formato da due
cromatidi fratelli, uniti in un punto detto centromero. I cromatidi derivano da un processo di
duplicazione del DNA; pertanto, ciascuno è geneticamente identico all’altro. In questa fase, una
volta che i due cromosomi omologhi sono uniti tra di loro mediante il processo di sinapsi, possono
avvenire scambi incrociati di parti più o meno lunghe di cromatidi omologhi (fenomeno di crossing-
over). La membrana che avvolge il nucleo si disgrega. Si forma un fascio di microtubuli proteici, che
si estende da un polo all’altro della cellula e le cui due estremità fanno capo a due coppie di
organuli, detti centrioli.
ANAFASE I: Le fibre del fuso prendono contatto con i centromeri; ciascuna tetrade migra verso un
polo della cellula.
TELOFASE I: Ai due poli della cellula madre si formano due agglomerati di cromosomi aploidi, in cui
è presente un solo cromosoma per ciascun tipo. I cromosomi sono ancora allo stadio della tetrade.
Il citoplasma delle due cellule si ripartisce e avviene la citodieresi, ossia la vera e propria divisione
della cellula originaria in due cellule figlie distinte (in alcuni casi, la ripartizione può essere
incompleta). Le fibre del fuso si disgregano; i cromosomi si despiralizzano.
La seconda divisione meiotica non è preceduta da alcuna duplicazione del DNA. I cromosomi, costituiti da
due cromatidi, si portano all'equatore e si attaccano alle fibre del fuso; i due cromatidi di ciascun
cromosoma si separano migrando ai poli. Si formano così quattro cellule, ciascuna con un corredo aploide
di cromosomi e con un diverso assortimento dei cromosomi di origine materna e paterna. Durante questa
separazione vi è una distribuzione indipendente dei cromosomi paterni e materni per cui, alla fine, vi sarà
un diverso assortimento dei cromosomi nelle quattro cellule figlie.
PROFASE II: La cromatina si condensa nuovamente, in modo che si possono osservare i cromosomi,
formati da due cromatidi uniti dal centromero. Si forma nuovamente il fuso di microtubuli.
METAFASE II: I cromosomi si dispongono su una linea equatoriale, trasversale rispetto alle fibre del
fuso, in modo che ciascun cromatidio sia rivolto verso uno dei due poli della cellula. I centromeri
prendono contatto con le fibre.
ANAFASE II: I cromatidi migrano ciascuno verso un polo della cellula, spostandosi verso le fibre del
fuso. In tal modo, ciascun cromatidio diviene un nuovo cromosoma.
TELOFASE II: Ai poli della cellula, si formano due aggregati di cromosomi, le fibre del fuso si
disgregano, i cromosomi cominciano a decondensarsi, e si forma infine una membrana nucleare. Il
citoplasma della cellula si divide in due, cosi da portare alla formazione di due cellule figlie aploidi.