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LEZIONE 5

Cellule eucariotiche: reticolo endoplasmatico può essere liscio o rugoso


Rugoso se sulla superficie ci sono i ribosomi. Il REL non ha ribosomi sulla superficie.
I mitocondri hanno una doppia membrana (all’ interno si ripiega a formare le creste).
I ribosomi possono anche essere liberi nel citoplasma.
I più piccoli sono i globuli rossi, i globuli bianchi sono più grandi.
Le proteine vengono sintetizzate a livello dei ribosomi.
Golgi: L'apparato di Golgi ha una funzione molto importante ovvero quella di
rielaborare, selezionare ed esportare i prodotti del reticolo endoplasmatico. Questo
organulo può interagire con altri organuli (come il reticolo endoplasmatico rugoso)
per indirizzare ed etichettare certe vescicole contenenti prodotti cellulari, come
proteine e lipidi verso la loro destinazione, che può essere quello di confluire in altri
organi o ingranare nella membrana plasmatica e farne uscire il contenuto.
Gli istoni sono proteine prodotte a livello dei ribosomi e poi smistate nel nucleo
Quando le vescicole del REL si fondono con l’ apparato di Golgi, riversano il loro
contenuto e trasferiscono membrana e contenuto e poi il REL rilascia vescicole, si
rinnova continuamente. La vescicola poi si fonde con il citosol (membrana cellulare),
che aumenta di dimensione.
Le proteine entrano nel nucleo attraverso i pori nucleari.
Come arrivano le proteine alla membrana? Tramite trasporto vescicolare. Dal
reticolo si staccano delle vescicole che vanno a formare l’ apparato del Golgi. Il
reticolo si riduce e l’ apparato di Golgi aumenta. Il reticolo tornerà alle dimensioni
normali grazie all’ aggiunta di fosfolipidi. Da qui poi le vescicole vengono
trasportate nello spazio extracellulare da cui poi andranno nel circolo sanguigno.
Lisosomi: ricci di enzimi idrolitici. Lisosoma: digestione cellulare.
Passaggio delle vescicole dall’interno all’ esterno: ESOCITOSI. La membrana cellulare
diventa più grande. Con l’ endocitosi si bilancia questo .
Endocitosi: c’è la fagocitosi, oppure la
pinocitosi in cui vengono introdotte piccole molecole di liquidi.
Fagocitosi porta dentro particelle di grosse dimensioni.

Modifiche post traduzionali, cioè dopo la traduzione dell’ RNA: le proteine verranno
poi addizionati con zuccheri e diverranno lipoproteine o glicoproteine. Queste
modifiche avvengono nel reticolo endoplasmatico e nell’ apparato del golgi.
Le idrolasi acide hanno ph 5. Il lisosoma contiene enzimi idrolitici e una pompa per
H+
Pinocitosi: introdotte nelle cellula liquidi.

COMUNICAZIONE CELLULARE:
dialogo tra le cellule, che portano ad una risposta cellulare. Le cellule per rispondere
a un segnale devono ricevere e riconoscere il segnale. Deve avere una porzione
complementare (recettore, proteina di membrana) per riconoscere la molecola
segnale. Il recettore quando interagisce con la molecola segnale
AMP è secondo messaggero che porta il messaggio all’ interno della cellula. La
molecola segnale invece è il primo messaggero.
Trasduzione del segnale: le cellule si inviano messaggi in vari modi:
Ghiandole: endocrine, paracrine, neuroniche(brevissima distanza), contatto-
dipendenti (la più breve distanza).
Una cellula che non ha il recettore è come se fosse sorda. La comunicazione può
essere a lunga (endocrina) o a corta distanza (paracrina).

Il paracrino è il messaggero chimico prodotto da una cellula che è lasciato diffondere


al fine di modificare la fisiologia delle cellule che la circondano.
L’ interazione contatto-dipendente è importante anche per il differenziamento.
La stessa molecola segnale può indurre risposte diverse in cellule bersaglio diverse:
Acetilcolina è una molecola segnale importante . il recettore deve essere capace di
riconoscere la molecola segnale. Più cellule muscolari diverse rispondono all’
acetilcolina.
Differenziamento cellulare: una cellula da indifferenziata si specializza e si
differenzia, in base ai segnali extracellulari di sopravvivenza. Se non riceve segnali la
cellula muore.
La molecola attiva la proteina recettore, il secondo messaggero AMP attiva altre
proteine, e questi messaggi permettono alla cellula di cambiare forma. Cascata di
segnalazioni. Nella cellula avvengono modificazioni del metabolismo, dell’
espressione genica, della forma.
i recettori possono essere di 2 tipi:
1) Recettori di superficie
2) Recettori intracellulari : ormoni steroidei
Ossido nitrico innesca il rilassamento della muscolatura liscia nella parete e i vasi
sanguigni legandosi alla proteina bersaglio. Nelle cellule del vaso sanguigno c’è il
recettore per l’ ossido nitrico, quindi rilassamento vaso sanguigno, vasodilatazione.
Gli ormoni steroidei: cortisolo, estradiolo, testosterone, tiroxina sono idrofobici ed
entrano nella cellula, la membrana non li blocca. Il recettore il riconosce, cambia
forma e ora il recettore può andare nel nucleo e attiva il gene. Il complesso attivato si
lega alla regione regolatrice del gene bersaglio attivandone la trascrizione.
Cortisolo: idrofobico, entra nella barriera, il recettore lo riconosce. Viene attivato il
complesso e il recettore- cortisolo va nel nucleo. Il complesso attivato attiva un gene
che attiva la trascrizione. Minuto 1.28
I recettori cellulari di superficie nella cellula si possono raggruppare in 3 classi
fondamentali: comunicazione del messaggio che va dall’ esterno all’ interno.
1) Recettore legato a canali ionici, cioè il recettore costituisce un canale ionico.
Un canale ionico è una proteina trans-membrana (cioè attraversa la membrana
cellulare) che permette il passaggio di determinati ioni dall'esterno all'interno
della cellula o viceversa. I canali ionici sono selettivi per una o poche specie
ioniche.
2) Recettore accoppiato a una proteina G. quando è attivo si lega ad una proteina G
e la attiva. questa proteina lega il GDP, che nella forma attiva è GTP
(guanosintrifosfato). al posto dell’ adenina c’è la guanina. La GTP apre il canale K
3) Recettori legati a enzimi : la molecola segnale attiva un enzima. Il recettore è di
per sè un enzima.

AMP CICLICO NON CI INTERESSA. ARGOMENTI DI APPROFONDIMENTO.


Lezione 6, 9/11
Citoscheletro: ha una funzione meccanica. È formato da proteine che si organizzano
in filamenti.
tipi di filamenti che costituiscono il citoscheletro:
1) Filamenti intermedi. 10 nm. (lamina nucleare)
2) Microtubuli: la proteina principale è la tubulina. 25 nm. Importanti per la
mitosi, per la divisione cellulare. Importanti anche per la divisione
citoplasmatica degli organelli.
3) Filamenti actinici: proteina è l’ actina. 7 nm (più sottili)
I filamenti intermedi formano una robusta e stabile rete nel citoplasma cellulare.
Irrobustiscono le cellule animali. Possono essere citoplasmatici o nucleari
Citoplasmatici: cheratine (negli epiteli), vimentine(nel tessuto connettivo),
neurofilamenti (nelle cellule nervose).
Nucleari : lamine nucleari, in tutte le cellule animali.
Pori nucleari: comunicazione tra nucleo e citoplasma.
La lamina nucleare fa parte dei filamenti intermedi. I microtubuli sono importanti
nella divisione cellulare ma anche nella distribuzione intra-citoplasmatica degli
organelli. Servono anche da supporto per le protrusioni come le ciglia e i flagelli. I
microtubuli sono cilindri cavi di tubulina, sono dimeri di tubulina. I microtubuli si
formano per aggiunta di eterodimeri.
Dal centrosoma si formano i microtubuli, e poi i microtubuli si allungano.
Il citoscheletro si rinnova continuamente, struttura dinamica.
I microtubuli sono binari dentro cui passano le vescicole, che possono andare verso il
centro o verso la periferia. Chinesina e dineina si muovono lungo i microtubuli. Due
tipi di proteine motrici: chinesina(centrifugo) che trasporta le vescicole verso la
periferia e dineina verso il centro(centripeto).
Le proteine motrici si spostano sui microtubuli con le loro teste globulari.
Le proteine motrici hanno bisogno di energia per muoversi.
I microtubuli contribuiscono a disporre gli organelli nella cellula eucariotica. Anche il
reticolo endoplasmatico svolge le proprie funzioni grazie al citoscheletro. I
microtubuli permettono il movimento degli spermatozoi, permettono la flessione dei
flagelli.

Le ciglia e i flagelli all’ interno hanno i microtubuli. Le ciglia sono supportate dal
citoscheletro, le ciglia si muovono in modo ordinato perché le flessioni sono
consentite dal citoscheletro. Ciglia e flagelli: 9 coppie di microtubuli in periferia e
una al centro.
La dineina produce slittamento dei microtubuli nelle doppiette dei microtubuli,
mentre nel flagello intatto fa flettere i microtubuli.
I filamenti di actina sono alla base della forma delle cellule, spingono la membrana in
determinate direzioni, danno forma alla cellula. I microfilamenti ( più piccoli) danno
forma alla cellula, giocano un ruolo nella mitosi. Microfilanenti = filamenti di actina
I filamenti di actina sono fili proteici. Danno la forma alla cellula e svolgono varie
funzioni. Formano l’ anello contrattile per la divisione in due cellule durante la
mitosi. I filamenti di actina sono fili proteici sottili e flessibili.
Miofilamenti Actina + miosina(proteina motrice): interazione di queste due proteine
causa la contrazione muscolare. Scorrono gli uni sugli altri.
L’ idrolisi di ATP riduce la stabilità del polimero actinico.
La polimerizzazione dell’ actina al margine guida della cellula spinge la membrana
plasmatica in avanti, viene estesa.
Le fibre muscolari sono cellule cilindriche con diversi nuclei. Ogni fibrilla muscolare
ha le miofibrille che a loro volta hanno i sarcomeri, che sono costituiti da
microfilamenti spessi e sottili. Il muscolo si contrae quando questi filamenti scorrono
l’ uno sull’ altro. Entrambi si ancorano alla banda z. i filamenti di actina scivolano su
quelli della miosina e i sarcomeri si accorciano(sliding) . la miosina trascina l’ actina.
Quiindi i sarcomeri si accorciano senza che i filamenti di actina e miosina si
accorciano.
La contrazione inizia quando l’ ATP viene idrolizzato ad ADP +P, quindi una delle
teste di miosina si attacca all’ actina. In questo modo la miosina tira l’ actina
accorciando il sarcomero. Quando arriva una nuova molecola di ATP a legarsi ,
liberando così una testa di miosina per creare una nuova contrazione o per staccarsi
e rilassarsi. La contrazione è controllata dal calcio ; i filamenti di actina sono legati da
due proteine modulatori, troponina e tropomiosina. Quando il muscolo è rilassato, la
tropomiosina blocca i siti di giunzione dell’ actina. Quando il Ca+ è alto e c’è atp, il Ca
si lega alla troponina che disloca la tropomiosina liberando i siti di di giunzione sui
filamenti di actina. (Gli ioni Ca+ sono nel reticolo sarcoplasmatico)
L’ interazione tra miosina e actina è alla base della contrazione muscolare. Se i dischi
z si avvicinano la fibra muscolare si contrae.

L’ adesione cellulare:

le nostre cellule interagiscono tra di loro. adesione intercellulare: tra una cellula e l’
altra e si devono legare anche alla matrice extracellulare.
I tessuti connettivi sottostanti sono ancorati alla matrice extracellulare.
Organizzazione delle cellule in tessuti: le cellule del tessuto epiteliali sono legate tra
di loro e si legano alla lamina basale sottostante (matrice extracellulare).
Epitelio: le cellule epiteliali sono legate tra di loro, hanno adesioni intercellulari, le
cellule sono ancorate alla matrice extracellulare( la lamina basale)
lamina basale è la matrice extracellulare alla base dell’ epitelio. Le cellule del tessuto
connettivo non sono attaccate tra di loro ma sono circondate da matrice
extracellulare, a cui si ancorano anche le cellule epiteliali, che invece sono ancorate
tra di loro. Il collagene è una proteina che forma la matrice extracellulare, le cellule si
attaccano alla matrice extracellulare.

Giunzioni connesse al citoscheletro:


le proteine transmembrana (adesive) fanno da ponte tra :
- la matrice extracellulare (di cui fa parte il collagene) e
- i microfilamenti e il citoscheletro, il citosol (dal lato citoplasmatico)
giunzioni comunicanti:

2 tipi di giunzioni:
- CELLULA-CELLULA
- CELLULA- MATRICE (dal lato della lamina basale)
Le cellule epiteliali fanno adesioni sia cellula-cellula che cellula matrice, invece nel
tessuto connettivo fanno solo cellula-matrice.
Dal lato della lamina basale, matrice extracellulare, c’è l’ interazione lamina matrice.
Le giunzioni cellula- cellula sono bottoni adesivi che legano una cellula all’ altra. Se
questi bottoni non fossero legati al citoscheletro, la struttura si smantellerebbe. Dal
lato della lamina basale c’è l’ interazione cellula matrice. Nelle epiteliali ci sono sia
GIUNZIONI CELLULA -CELLULA CHE CELLULA MATRICE.

Sistemi di giunzione:
- Giunzioni occludenti: permettono una strettissima adesione tra le
membrane di cellule vicine. Rientrano in questa categoria le giunzioni
strette (tight junction)
- Giunzioni aderenti: giunzioni ancoranti, garantiscono una forte adesione tra
le cellule. Rientrano i desmosomi e gli emidesmosomi.
- Giunzioni comunicanti: collegano le cellule adiacenti permettendo il
passaggio di piccole molecole da una cellula all’ altra. Esempi sono le
giunzioni serrate.
Giunzioni strette (occludenti): le giunzioni occludenti fanno degli strati epiteliali
barriere efficaci alla diffusione dei soluti.
GIUNZIONI CELLULA-CELLULA: giunzioni strette (claudine), giunzioni di adesione
(caderine), desmosoma (caderine), giunzioni GAP. I desmosomi non sono giunzioni
aderenti.
ADESIONE CELLULA-MATRICE: emodesmosoma (integrine), ADESIONE FOCALE
(INTEGRINE). Le integrine mediano l’ adesione cellula- matrice.
Nelle cellule epiteliali si formano più tipi di giunzioni: giunzioni strette legano una
cellula all’ altra. Desmosomi: hanno legati i filamenti intermedi.
Desmosomi : come le giunzioni aderenti, sono un tipo di giunzioni adesive.
Attraverso i desmosomi, quindi, i filamenti intermedi di una cellula si continuano con
quelli delle cellule adiacenti. A seconda del tipo di cellula, essi possono essere
costituiti da citocheratina o da vimentina

emidesmosomi: Si possono osservare mezzi desmosomi, gli emidesmosomi, quando


le cellule sono ancorate a materiale extracellulare, anziché ad altre cellule, come lo
strato di collagene sottostante ad alcuni epiteli.
Negli emidesmosomi, al posto delle desmogleine, la principale molecole di adesione
è un membro della famiglia delle integrine, un gruppo di glicoproteine di membrana
che lega le cellule alla matrice extracellulare.
Integrine: proteine transmembrana . dal lato extracellulare legano le proteine della
matrice e dal lato citoplasmatico legano i filamenti actinici.
La matrice extracellulare è formata da proteine fibrose che mediano l’ adesione
cellula-cellula.
L’ integrina è una proteina eterodimerica. Le caderine formano omodimeri.
Le caderine si legano in modo indiretto al citoscheletro.

CICLO CELLULARE: MITOSI E MEIOSI


Cromosomi: DNA + proteine (istoni). Dna avvolto intorno alle proteine. Nella
cromatina il DNA è despiralizzato. Nei cromosomi invece la cromatina è condensata.
Il ciclo cellulare: una cellula può rimanere quiescente per molto tempo (svolgere il
metabolismo senza dividersi), altre invece si dividono rapidamente
Per dividersi la cellula va incontro a CICLO CELLULARE.
Fasi: G1, S, G2, FASE M (mitosi e citochinesi). Può durare diverse ore. Durante l’
interfase la cellula si prepara alla divisione, duplicando i cromosomi. Interfase
comprende G1,S,G2. Durante la fase S avviene la replicazione del DNA.
Alla fine della mitosi i figli avranno corredo completo, quindi aploidia cromatidica ma
DIPLOIDIA CROMOSOMICA, quindi 46 cromosomi monocromatidici.
Il cinetocore compone il centromero, al cinetocore si ancorano le fibre del fuso
mitotico, i microtubuli. I cromatidi si uniscono nel centromero.
Fasi mitosi:
1) Profase: dissoluzione involucro nucleare. I cromosomi si addensano
formando la x. Nella prometafase i centrioli formano il fuso mitotico, i
centrioli migrano ai poli della cellula.
2) Metafase: i cromosomi si allineano sul piano equatoriale formando la piastra
metafisica.
3) Anafase: si accorciano le fibre del fuso, i cromatidi fratelli si separano in
corrispondenza del centromero. Inizia la migrazione verso i poli opposti.
4) Telofase: si formano le due cellule, despiralizzazione, scompare il fuso, si
forma di nuovo la cromatina.
5) Citodieresi: originano le due cellule figlie. I cromosomi despiralizzano e
ricompare il nucleo.
Come avviene la mitosi: attraverso fasi successive di cui la profase è la prima.
Profase mitotica: il materiale genetico è già duplicato. Si disassembla la membrana
nucleare, i cromosomi si condensano, formazione del fuso mitotico. Nel centromero
si attaccano i microtubuli. I cromosomi sempre duplicati vengono disposti sul piano
equatoriale(metafase), i cromosomi sono ancorati al fuso mitotico. La fase successiva
della mitosi è l’ anafase: i cromatidi fratelli si separano, si ristabilisce il corredo
diploide normale. Dopo l’ anafase, c’è la telofase: i cromosomi ormai separati
diventano cromosomi indipendenti e vengono circondati dalla membrana nucleare.
Le cellule sono ancora unite tra di loro e si separano durante la fase della citochinesi,
che è la separazione definitiva delle cellule, che poi entrano di nuovo in interfase.
Cinetocore: struttura proteica a cui si ancorano i microtubuli per separare i cromatidi
fratelli. I microtubuli tirano un cinetocore a testa, separando i due cromatidi.
Tra un microtubulo e l’ altro ci sono le proteine motrici. I microtubuli tirano i
cromatidi uno da una parte e uno dall’ altra, così avviene la separazione dei
cromatidi fratelli.
Citochinesi: mediata da filamenti di actina e miosina.
La mitosi produce cellule identiche. Corredo compledo con 46 cromosomi
monocromatidici.
Meiosi:
meiosi 1: riduzionale, viene dimezzato il patrimonio genetico, i cromosomi omologhi
si separano. Passaggio da cellula diploide ad aploide. Avremo 23 coppie di
cromosomi fratelli, quindi 46 cromatidi.
Meiosi 2: i cromatidi fratelli si separano, avremo solo più 23 cromatidi.
dà origine a cellule aploidi con combinazioni geniche uniche. Dà origine ai gameti. La
duplicazione del DNA sempre durante l’ interfase. Gli omologhi si separano durante
l’ anafase I. dimezzamento del numero dei cromosomi, due cellule con 23
cromosomi. Nella meiosi 2 vengono separati i cromatidi fratelli. Le cellule della
meiosi 2 avranno solo 23 cromosomi e non 46. Avremo quindi 4 gameti diversi tra di
loro.
La meiosi 2 è come se fosse una mitosi perché avviene la separazione dei cromatidi
fratelli, quindi avremo 4 cellule figlie con patrimonio dimezzato . il dimezzamento
avveniva già nella MEIOSI I. nella mitosi c’è solo una divisione, mentre nella meiosi ce
ne sono 2, una nella meiosi 1 e una nella meiosi 2.
Gemelli eterozigoti: se derivano da due cellule uovo diverse fecondate da due
spermatozoi diversi.
Omozigoti: derivano da una sola cellula uovo fecondata da un unico spermatozoo.

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