Sei sulla pagina 1di 3

Istologia 33 - Globuli bianchi - Granulociti

Globuli bianchi (leucociti)


Sono meno numerosi dei globuli rossi (in un microlitro di sangue sono circa 4-10.000).
I leucociti possono essere distinti in diverse categorie.
Granulociti (PoliMorfoNucleati - PMN). Sono cellule polinucleate, con un diametro di 10-12 m. Il
nucleo eterocromatico, con assenza di nucleolo.
Sono presenti anche a livello del midollo osseo, dove formano una riserva, e a livello tissutale, in cui
svolgono la loro funzione e dal quale non possono tornare nel torrente sanguigno.
I granulociti presentano evidenti granuli citoplasmatici. Si suddividono, a loro volta, in:
Neutrofili (40-75 %). Hanno dei granuli che si colorano solo con i coloranti neutri;
Acidofili o eosinofili (1-6 %). Si colorano di rosso-rosa-arancio con leosina (colorante acido).
Basofili (0, 1-2 %). Si colorano di viola scuro col blu di metilene (colorante basico).
Agranulociti, che presentano, invece, granuli poco evidenti. Gli agranulociti, a loro volta, si
suddividono in
Linfociti (2-8 %)
Monociti (20 50 %)
Linsieme delle percentuali dei vari tipi di leucociti costituisce la formula leucocitaria, uno dei parametri
fondamentali degli esami del sangue.

Granulociti
Neutrofili
Sono i globuli bianchi pi numerosi. Hanno una vita breve: 12-14 h.
Hanno forma sferica. Il nucleo polilobato ed il numero dei lobi in rapporto
allet della cellula1.
Spesso si osserva un piccolo lobo a bacchetta di tamburo (drumstick), il corpo di
Barr, che corrisponde al secondo cromosoma X negli individui di sesso femminile.
Il citoplasma povero di organuli (piccolo apparato di Golgi e qualche cisterna di
reticolo endoplasmatico). Al suo interno, sono presenti notevoli accumuli di
glicogeno e, sotto alla membrana, una cortex cellulare molto sviluppata (in modo
da consentire il movimento ameboide della cellula).
Sono presenti, inoltre, tanti granuli (0.2 m). Essi possono essere di tre tipi:
Primari (o azzurrofili, perch si colorano coi coloranti azzurri). Sono il 20%
e compaiono per primi nel corso del differenziamento.
Si tratta di lisosomi che contengono idrolasi, catalasi, fosfatasi acida (un
enzima che promuove la rimozione di gruppi fosfato), e altre molecole
antibatteriche (tra cui il lisozima).
Secondari (o specifici). Sono l80 % e sono pi piccoli dei primari. Contengono enzimi come la
collagenasi, capace di distruggere il collagene degradato dai batteri nei tessuti connettivi in modo
da spezzarlo perch i macrofagi possano digerirlo. Contengono anche lisozima e lattoferrina, una
sostanza antibatterica.
Terziari. Sono simili ai secondari, ma contengono gelatinasi, che idrolizza collagene e alcune
proteine batteriche.
I granulociti neutrofili, come i macrofagi, possiedono recettori per il frammento Fc (costante) delle
1

Esiste una formula, detta formula di Arneth, che consente di valutare let dei neutrofili in circolo. Secondo questa
formula, un individuo possiede il 25% di neutrofili con nucleo a due lobi, il 40% con nucleo a tre lobi, il 25% con quattro lobi,
il 5% con cinque lobi. Uno spostamento a sinistra di questa formula (cio un aumento di neutrofili giovani bilobati) segno
di uninfezione batterica in atto.

Istologia 33 - Globuli bianchi - Granulociti

immunoglobuline e per il frammento C3b del complemento.


I neutrofili possiedono attivit fagocitaria. Quando i batteri riescono ad attraversare le difese
dellorganismo rappresentate dallepitelio, penetrano nel connettivo e rilasciano delle sostanze che
fungono da fattori di richiamo per i neutrofili.
Una volta giunti nel luogo di infezione, i neutrofili:
1. Acquistano movimento ameboide, passano attraverso lendotelio dei capillari e raggiungono il
focolaio infiammatorio.
2. Vengono a contatto con la superficie del batterio opsonizzata da immunoglobuline e C3b, vi
aderiscono e lo inglobano per fagocitarlo, racchiudendolo in un fagosoma.
3. Al loro interno, i neutrofili inviano i granuli azzurrofili contro il fagosoma
4. Il contenuto viene ucciso e digerito (per quanto possibile) dagli enzimi dei granuli. In pi, una parte
degli enzimi lisosomiali dei granuli azzurrofili viene esocitata allesterno della cellula dove va ad
aggredire i batteri del focolaio digerendoli.
I neutrofili utilizzano due sistemi per uccidere i batteri:
Vie ossigeno-dipendenti, che utilizzano gli enzimi dei granuli primari, che sono capaci di produrre
H2O2 (dannosissima per i batteri), e la mieloperossidasi (che in presenza di H2O2 rompe le
proteine batteriche).
La via ossigeno-dipendente determina anche la morte del neutrofilo stesso.
Tuttavia, la cromatina del neutrofilo si organizza a formare la Neutrophil Extracellular Trap (NET),
una vera e propria rete che imbriglia i patogeni e mantiene alta la concentrazione di antibatterici
in quella zona
Vie ossigeno-indipendenti, che ioni negativi (che impediscono la replicazione batterica),
lattoferrina (che rende il ferro inutilizzabile dai batteri) ed il lisozima (che danneggia la membrana
dei batteri).
Eosinofili
Hanno una vita media di 8-12 giorni. Possiedono un nucleo polilobato, ma con meno
lobi rispetto ai neutrofili (nei pi vecchi fino a tre, ma il pi delle volte solo due).
La membrana possiede recettori per il Fc di diverse immunoglobuline, per listamina
e per alcune proteine del complemento.
Il citoplasma contiene numerosi granuli. In particolare, sono presenti granuli:
Primari (o azzurrofili).
Secondari. Sono pi grandi rispetto a quelli dei neutrofili (0.4-0.7 m), tant
che si possono apprezzare meglio al microscopio ottico.
Questi granuli si colorano in rosso-arancio per opera delleosina. Al centro
dei granuli acidofili, presente una zona pi chiara; questa formata dai
cristalli proteici di Charcat-Leyden, contenenti la proteina basica maggiore
(MBP), tossica nei confronti dei funghi e dei parassiti.
Gli eosinofili hanno principalmente due funzioni:
Partecipano alla difesa contro le infestazioni da parte di parassiti.
Hanno un importante ruolo fisiologico nelleliminare gli immunocomplessi tossici.
Gli immunocomplessi sono aggregati solubili di anticorpi legati al loro antigene che si formano a
seguito di una risposta immunitaria. Nonostante la loro utilit, gli immunocomplessi devono essere
eliminati dal torrente circolatorio. Di questo se ne occupano gli eosinofili che sono in grado di
legarsi agli immunocomplessi e di fagocitarli.
Per svolgere tutte queste funzioni, gli eosinofili possono contare su un armamentario proteico ampio e
variegato. In particolare, essi possiedono:
EPO (perossidasi degli eosinofili), che ha funzioni citotossiche;
EDN (endotossina derivata dagli eosinofili), che ha unazione tossica sul sistema nervoso dei
parassiti.
ECP (proteina cationica degli eosinofili), che ha unazione antivirale
Istologia 33 - Globuli bianchi - Granulociti

Arilsolfatasi-B, che degrada la matrice extracellulare (consentendo lo spostamento delleosinofilo)


e che contrasta il fattore anafilattico dei mastociti (che ha azione promuovente la reazione
allergica).
Istaminasi, che degrada listamina, rallentando le reazioni allergiche.

Basofili
Il loro nucleo generalmente bilobato e scarsamente visibile (perch mascherato dai granuli che hanno la
stessa colorabilit della cromatina). Il citoplasma contiene pochi granuli primari azzurrofili (5%) e si mettono
in evidenza nel citoplasma numerosissime granulazioni secondarie (specifiche) che si colorano in blu
violetto (basofile).
Tali vescicole contengono istamina (potente vasodilatatore) ed eparina (anticoagulante). Inoltre, la
superficie dei basofili presenta un recettore per il frammento costante delle IgE.
I basofili svolgono funzioni di controllo della permeabilit vasale e degli scambi fra
sangue e tessuti e, come i mastociti, possono produrre fenomeni allergici.

Istologia 33 - Globuli bianchi - Granulociti

Potrebbero piacerti anche