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Perossisomi

1.

I perossisomi sono degli organelli cellulari importantissimi perché contribuiscono alla detossificazione
cellulare. Come si può vedere dall’immagine i perossisomi sono degli elementi sferici a singola membrana.
Nell’immagine possiamo osservare anche il reticolo endoplasmatico rugoso che si può riconoscere da quei
“pallini” che sono i ribosomi. Possiamo vedere anche i polisomi e il reticolo endoplasmatico liscio.

2.

Possiamo vedere qui altre immagini dei perossisomi. Nella prima immagine inoltre possiamo osservare i
mitocondri che si riconoscono dalle creste, il reticolo endoplasmatico liscio formato da formazioni circolari.
Nella seconda immagine si possono osservare i polisomi mentre nella quarta sempre i mitocondri. I
perossisomi però sono facilmente confondibili con i lisosomi in quanto anche quest’ultimi sono delle
strutture circolari.

3.

I perossisomi quindi sono degli organelli che hanno una struttura simile a quella dei lisosomi e sono a
membrana singola. Gli unici due organelli che hanno la doppia membrana sono il nucleo e i mitocondri, tutti
gli altri hanno membrana singola e i ribosomi sono invece organelli non circondai da membrana. Anche il
citoscheletro può essere considerato un organello a tutti gli effetti non circondato da membrana. I
perossisomi sono deputati alla detossificazione e per questo si trovano nelle cellule di organi in cui sono
importanti i processi di detossificazione come il fegato dove vengono detossificati i farmaci e poi anche il
rene. I perossisomi originano come vescicole del reticolo endoplasmatico. Un altro organello che abbiamo
visto essere deputato alla detossificazione è il reticolo endoplasmatico liscio. Il nome dei perossisomi deriva
dal fatto che consumano ossigeno per reazioni di ossidazione che portano alla formazione del perossido di
idrogeno. I perossisomi poi degradano il perossido di idrogeno grazie alla presenza dell’enzima catalasi per
andare a detossificare le sostanze nocive presenti all’interno della cellula.

4.

I perossisomi ossidano macromolecole generando il perossido di idrogeno. Il perossido viene attaccato


dall’enzima di cui sono ricchi i perossisomi che è la catalasi e viene scisso in acqua e ossigeno. L’ossigeno
viene poi utilizzato per andare ad ossidare un altro substrato organico. I perossisomi come substrato organico
ossidano gli acidi grassi, quindi intervengono nei processi di β-ossidazione degli acidi grassi che è uno dei
processi che avviene all’interno della cellula e serve per generare energia. La maggior parte dell’energia della
cellula deriva dalla degradazione del glucosio, dalla glicolisi, e da tutte le vie metaboliche che avvengono nei
mitocondri, ma anche la β-ossidazione degli acidi grassi genera energia e quindi molecole di ATP. La β-
ossidazione di acidi grassi avviene nei perossisomi grazie all’ossigeno che si viene a creare dopo la reazione
ma anche nei mitocondri.

5.

La funzione dei perossisomi è quindi quella di detossificare diverse molecole nocive ingerite come l’alcol
etilico, l’alcol metilico, i fenoli e i nitriti oppure le specie reattive dell’ossigeno che vengono prodotte
all’interno della cellula. Per quanto riguarda l’alcol etilico sono le cellule del fegato ad essere maggiormente
ricche di perossisomi in quanto l’etanolo viene metabolizzato nel fegato, in particolare nei perossisomi
attraverso la formazione appunto del perossido di idrogeno che viene successivamente degradato fino a
formare acqua e ossigeno. L’ossigeno serve poi per ossidare gli acidi grassi pe ricavare energia.

6.
Innanzitutto i perossisomi sono importantissimi per la sintesi del plasmalogeno, ovvero un fosfolipide della
mielina. La mielina è quel manicotto che si viene a formare intorno agli assoni nel tessuto nervoso e serve
per il trasporto dell’impulso nervoso. La mielina è ricca di plasmalogeno che viene formato nei perossisomi
proprio perché questi contengono gli enzimi necessari per sintetizzare il plasmalogeno. I perossisomi
contengono anche enzimi importanti per sintetizzare acidi biliari.

7.

Come si vengono ad originare i perossisomi è una parte che non è ancora ben conosciuta, tuttavia si pensa
che essi derivino dal reticolo endoplasmatico, in particolare da vescicole del reticolo endoplasmatico che
sono ricche della proteina Pex3p. Questa proteine appartiene alla famiglia delle perossine. Dal reticolo
endoplasmatico succede quindi che si stacca una vescicola ricca della proteina Pex3p e poi il perossisoma si
arricchisce di altre proteine che arrivano dal citoplasma. Ciò significa che si tratta di proteine sintetizzate sui
ribosomi liberi nel citoplasma e che poi arrivano a questa vescicola che si è staccata dal reticolo
endoplasmatico attraverso la via post-traduzionale attraverso una sequenza segnale specifica per i
perossisomi. Alla fine attraverso questa vescicola ricca di Pex3p dal reticolo endoplasmatico arrivano delle
proteine con una determinata sequenza segnale sintetizzate sui ribosomi che fondono tra di loro e arriva poi
l’enzima catalasi per cui la grossa vescicola diventa il perossisoma.

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