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La membrana cellulare

La membrana un sottile strato lipidico (4-5 nm), con proteine ad esso


associato, che delimita ogni cellula (Membrana plasmatica) e circoscrive
molti organelli endocellulari (Membrane interne). I significati principali
della membrana sono i seguenti:
1. Significato strutturale e morfologico:racchiudono uno spazio
interno, mediandone le relazioni con lambiente esterno e
definendone la forma stessa.
2. Significato funzionale:regola gli scambi di ioni, sostanze nutritive e
di scarto tra ambiente interno ed esterno.
3. Significato di comunicazione e integrazione: sulla membrana si
trovano proteine con funzione di recettori, a cui si legano ormoni e
altri messaggeri che possono modificare il metabolismo cellulare.
Svolgono ruoli molto importanti nel riconoscimento e nelladesione
fra cellule, possono essere riconosciute come antigeni dal sistema
immunitario, inoltre sono responsabili dellinibizione da contatto, il
fenomeno in base al quale, quando entrano in contatto tra loro, le
cellule smettono di proliferare.
La membrana costituita da lipidi, proteine e glucidi. In tutte le cellule
tali elementi sono organizzati secondo il medesimo piano strutturale,
tuttavia, la loro composizione varia sia tra le differenti cellule sia tra gli
organelli cellulari.
Fosfolipidi: la classe pi abbondante dei lipidi di membrana. Sono
molecole anfipatiche con la parte apolare (costituita da due acidi grassi
saturi o insaturi a 16 o 18 atomi di C), legati al glicerolo e la parte polare
( costituita dal gruppo fosfato, esterificato con la colina, letanolamina, la
serina o linositolo) anchessa legata al glicerolo. In un mezzo acquoso i
fosfolipidi tendono a formare:
1. un doppio strato lipidico a foglietto,
2. micelle, ovvero goccioline di fosfolipidi importanti nei processi di
digestione ed assorbimento dei grassi nel TGI
3. liposomi, strutture simili alle micelle ma con un mezzo acquoso
idrosolubile ed oggi sono usati nel trasporto di farmaci attraverso la
cute.

Sfingolipidi: la seconda classe pi abbondante dei lipidi di membrana.


La parte apolare costituita da un amino alcool (la sfingosina) a cui
legata un acido grasso; la parte polare, nella sfingomielina, costituita dal
gruppo fosfato esterificato con la colina.
Glicolipidi: una classe di lipidi di membrana. Alla sfingosina, che il
gruppo apolare , legato, il gruppo polare ), il quale uno zucchero o una
piccola catena di zuccheri (glicolipidi semplici) oppure una lunga catena
ramificata di zuccheri (glicolipidi complessi).
Colesterolo: lo sterolo pi abbondante nelle membrane delle cellule
animali. La parte apolare costituita da quattro anelli idrocarburici,
mentre la parte polare costituita dal solo gruppo idrossilico (OH).
La natura lipidica delle membrane cellulari era nota gi dalla fine del 1800
grazie agli esperimenti di Overton il quale dimostr che le molecole
apolari attraversano la membrana cellulare, la quale impermeabile alle
molecole polari. Overton propose che i lipidi nelle membrane erano
disposti a formare un monostrato.
Gorter e Grendel (1925) dimostrarono che nelle membrane i lipidi sono
organizzati a formare un doppio strato lipidico continuo con le lunghe code
apolari giustapposte fra loro e le teste polari rivolte verso lambiente
acquoso esterno ed interno della cellula. Le membrane cellulari presentano
quindi due monostrati o foglietti, uno esterno o esoplasmatico e laltro
interno citoplasmatico.
Davson e Danielli nel 1937 proposero che al doppio strato fosfolipidico
fossero associati due strati proteici (proteine esterne o estrinseche) che
aderivano elettrostaticamente alle teste polari dei fosfolipidi.
Gli stessi autori per spiegare il passaggio di acqua e sostanze varie
attraverso il doppio strato lipidico proposero lesistenza di pori, originati
per introflessione dello strato proteico.
Le prime immagini delle membrane cellulari al microscopio elettronico di
Robertson (1960) sembravano confermare il modello proposto da Davson
e Danielli. In tali immagini la membrana appare come una struttura
trilaminare con due strati esterni elettrondensi e un strato interno
elettronchiaro. Robertson ne defin le dimensioni dei vari strati della
membrana e propose la teoria della membrana unitaria: le membrane

interne dei vari organelli, avendo la stessa struttura di quella plasmatica,


derivano per invaginazione della membrana plasmatica (Come visto nelle
precedenti diapositive, la diversit nella composizione dei lipidi della
membrana plasmatica e dei vari organelli invalid la teoria della
membrana unitaria). Gli esperimenti di freeze- etching effettuati negli anni
1970 evidenziarono che nel doppio strato fosfolipidico erano presenti
proteine (intrinseche) alcune delle quali lo attraversavano a tutto spessore
(vedi immagine a fianco). Tali evidenze invalidarono definitivamente il
modello strutturale della membrana plasmatica di Davson e Danielli.
Il modello formulato nel 1972 tuttora a grosse linea ancora valido.
Secondo questo modello membrana un mosaico costituito da un doppio
strato fosfolipidico cui si trovavano associate due tipi di proteine:
Alcune proteine sono disposte esternamente al doppio strato fosfolipidico
e sono legate elettrostaticamente alle teste dei fospolipidi. Tali proteine
non formano uno strato continuo per cui i fosfolipidi in alcuni punti
risultano scoperti . Tali proteine sono denominate ESTRINSECHE.
Altre proteine sono invece inserite allinterno del doppio strato
fosfolipidico e sono legate covalentemente alle code dei fosfolipidi. Queste
proteine possono sporgere da un lato o dallaltro o da entrambi i lati
(proteine trans-membrana) del doppio strato lipidico. Tali proteine sono
denominate INTRISECHE. Alcune possono attraversare il doppio strato
una volta soltanto (mono topiche) altre pi di una volta (multitopiche).
La componente glucidica nelle membrane presente esclusivamente nel
versante esterno. Gli zuccheri possono essere legati alle proteine
(glicoproteine) o ai lipidi (glicolipidi). In alcuni tipi cellulari la
componente glucidica delle proteine e dei lipidi molto abbondante e
forma uno spesso strato esterno, definito Glicocalice dai ricercatori che
per la prima volta lo descrissero.
Nel modello a mosaico fluido di Singer e Nicolson la membrana
plasmatica discontinua, fluida e asimmetrica.
Discontinuit Il doppio strato fosfolipidico, contrariamente ai precedenti
modelli, non continuo essendo presenti nel doppio strato le proteine
integrali. Pertanto la membrana un mosaico di parti, con le proteine
incastonate in un letto di fosfolipidi. La membrana si comporta come un
fluido con i lipidi liberi di ruotare su se stessi e diffondere lateralmente nel
proprio monostrato.
La diffusione trasversale- il passaggio da un monostrato allaltro
(denominato flip-flop) termodinamicamente sfavorito (come si vedr

nella lezione dedicata al Reticolo endoplasmatico liscio tale movimento


mediato da specifiche proteine, le flippasi). La fluidit della membrana
dipende dal tipo di lipidi di cui composta. Membrane i cui fosfolipidi
hanno acidi grassi saturi sono pi rigide rispetto a membrane con acidi
grassi insaturi. Altro elemento che influenza la fluidit delle membrane il
colesterolo. Le molecole di colesterolo si inseriscono tra i fosfolipidi di
ciascun monostrato restringendo la mobilit sia delle teste idrofiliche sia
delle code idrofobiche. Il colesterolo in definitiva ha il ruolo di stabilizzare
le membrane.
Nella membrana esistono determinate regioni ricche in sfingolipidi e
colesterolo che formano dei domini ordinati, denominati zattere
lipidiche per il fatto che nuotano in un mare di fosfolipidi. A tali
particolari regioni della membrana sono , in genere, associate specifiche
proteine coinvolte nella comunicazione cellulare.
Come dimostrato dallelegante esperimento di Frye e Edidin (1970) di
fusione tra una cellula di topo e di uomo, le proteine integrali di membrana
sono in grado di diffondere lateralmente. Tuttavia, spesso il loro
movimento limitato se non del tutto impedito dagli elementi del
citoscheletro a cui sono legate. Lasimmetria della membrana riguarda la
differente distribuzione dei lipidi, dei peptidi e, in particolare, dei glucidi
nei due monostrati fosfolipidici. I glucidi, infatti, che nella membrana sono
coniugati ai lipidi (glicolipidi) o alle proteine (glicoproteine) sono presenti
esclusivamente nel versante extracellulare, dove costituiscono il
Glicocalice. Nella membrana plasmatica la distribuzione dei lipidi
fortemente asimmetrica. Nella membrana dei globuli rossi, ad esempio, gli
sfingolipidi e la fosfatidilcolina maggiormente distribuita nel monostrato
esoplasmatico, mentre la fosfatidil-serina, -inositolo e etananolamina
maggiormente distribuiti nel 1 monostrato citoplasmatico.

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