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Impianti di climatizzazione a
tutt’aria:
generalità e dimensionamento
Nelle lezioni precedenti, sono state mostrate le generalità sui vari tipi di impianti di
climatizzazione. Qui si riassumono i parametri microclimatici controllati dai vari tipi di
impianto:
1. Solo velocità e qualità dell’aria, quali gli impianti di ventilazione/estrazione forzata.
2. Solo temperatura dell’aria nella stagione invernale, quali i tipici impianti di
riscaldamento ad acqua calda.
3. Solo temperatura e talvolta velocità dell’aria, quali gli impianti ad espansione diretta e
gli impianti a fan-coil.
4. Temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria (solo in inverno)e qualità dell'aria,
quali gli impianti a radiatori ed aria primaria o a pannelli radianti ed aria primaria.
5. Temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria, qualità dell'aria, sia in inverno che in
estate, quali gli impianti misti a fan-coil ed aria primaria, gli impianti ad aria per
singola zona ed a portata costante e gli impianti ad aria a servizio di più zone
(IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE propriamente detti).
• AE – Aria esterna
• AM – Aria di mandata (agli
ambienti)
• AR – Aria di ripresa (dagli
ambienti)
• AS – Aria espulsa
• BF – Batteria fredda
• Bpost – Batteria di post-
riscaldamento
• Bpre – Batteria di pre-
riscaldamento
• F – Filtri
• S – Serranda
• Um – Umidificatore
• Vm - Ventilatore di mandata
• Vr – Ventilatore di ripresa
Tale diagramma,
molto utile nella
CLIMATIZZAZIONE,
fornisce veloce
visualizzazione delle
trasformazioni
dell’aria e del suo
stato termodinamico.
hr − hi
Prof. Filippo de Rossi 7/27
Laboratorio di Sintesi Finale
Modulo di Tecnica del Controllo Ambientale
Q
RST = Q
[g / kg] 0.4
S T 0.7
RST
e RST
pendenza è definita dal rapporto 0.6
1.0
Approfondimento
Come visto, il carico termico che insiste su un ambiente è del tipo “sensibile”
(associato a differenze di temperature) e “latente” (associato a differenze di
pressioni del vapore).
e RST
0.6
0.7
1.0
funzionamento estivo
Ti 24
Tba [°C]
(Tr −la Ti
che sia maggiore o uguale a quella richiesta per garantire in ambiente
necessaria qualità dell’aria.
Qualora così non fosse, dovremmo imporre una Ti più vicina ad Tr e ripetere il
calcolo.
Il calcolo della portata d’aria TOTALE da immettere si può anche effettuare
considerando solo il carico sensibile o quello latente, secondo le seguenti
relazioni: QS
m
Q a c p (Tr − Ti ) a
m
S (Tr − Ti ) c p
Q
m
Q a h vs ( r − i ) a
m L
L
( r − i ) h vs
Nota: Δhvs è l’entalpia di vaporizzazione dell’acqua a °C, e vale 2500.5 kJ/kg.
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Laboratorio di Sintesi Finale
Modulo di Tecnica del Controllo Ambientale
La verifica che la portata massica totale (ma) sia maggiore della portata
massica d'aria esterna (mae) è molto importante. Se così non fosse, dobbiamo
rifare i calcoli imponendo una Ti più vicina a Tr e ripetere la procedura. La
differenza tra ma ed mae è proprio la portata massica di ricircolo (mricicrolo).
n
0.5
rin
BILANCI DI MASSA
BF
Q
e RST
Q
sulla batteria fredda 0.6
T
Q
B
per valutare la m 0.7
BC
Q
portata d’acqua di A
r
retta ambiente 0.8
0.9
condensa i 1.0
(deumidificazione).
Tba [°C]
Q T
Il bilancio globale è
m
_
+
i r molto importante per
LOCALE
CONDIZIONATO
verificare la
r
r
correttezza dei
calcoli.
Q BF m co Q BC
QT QT
Q BF
Q rinn Q rinn
V.C.3 Q BF
V.C.3
Q BC
Prof.QFilippo de Rossi 14/27
BC
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Modulo di Tecnica del Controllo Ambientale
Aria Aria
espulsa esterna
CENTRALE Volume di controllo
r e TERMICA
QT
i r
m
Aria di
aria di U.T.A. immissione LOCALE
ricircolo CLIMATIZZATO
r
sezione di
miscela
LOCALE
r Aria di ripresa
CLIMATIZZATO
sarà: r
B i
• Riscaldamento retta
ambiente
Oppure, in alternativa:
hi − hr
Q
m
Q a c p (Ti − Tr ) a
m S
S
(Ti − Tr ) c p
m
Q a h vs ( r − i )
L Q
a
m L
Nota: Δhvs è l’entalpia di vaporizzazione ( r − i ) h vs
dell’acqua a °C, e vale 2500.5 kJ/kg.
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Modulo di Tecnica del Controllo Ambientale
Q
ma =
T m
Q a c p (Ti − Tr )
hi − hr
S
Q
Q
S
(Ti − Tr )
S
+ Tr Ti
a cp
m a cp
m
ST
PO
RST
T
Q
Q
r
n
PR
B i
rin
Q
Q A
m
e
Tba [°C]
Q PRE QT
Q PRE QT
V.C. 4
V.C. 4
Q rinn
Q POST Q rinn
QPOST
QT Anche in questo
m i r caso, il bilancio
+ +
LOCALE
globale è molto
CLIMATIZZATO r importante per
r verificare la
correttezza dei
Q PRE ml Q POST calcoli.
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Laboratorio di Sintesi Finale
Modulo di Tecnica del Controllo Ambientale
QT
m i r
+
LOCALE
CLIMATIZZATO r
Q BC mv
[g / kg]
RST
RST
T
Q
v
v h
m
n
rin
Q
r
BC
Q
i
A
m
e
Tba [°C]
Sistemi ROOFTOP
Si tratta di tipologie impiantistiche piuttosto
moderne, adottate prevalentemente per la
climatizzazione di edifici “monozona”.
All’interno di un unico macro-componente, si
provvede sia al trattamento dell’aria che alla
produzione dei fluidi termo-vettori.
In sostanza, un unico dispositivo assolve sia il Rooftop a R410A.
ruolo della centrale termo-frigorifera che quello Fonte wwwaermec.it
dell’unità di trattamento dell’aria.
Lo scambio avviene direttamente tra fluido refrigerante - in un ciclo frigorifero a
compressione di vapore con alimentazione elettrica - ed aria da trattare.
In definitiva, non vi è lo scambio termico attraverso l’acqua usata come fluido termo-
vettore intermedio, ma direttamente tra refrigerante ed aria.
Tali sistemi, pertanto, analogamente agli Split System e ai VRF (evoluzione dei
multi-split), sono definiti “ad espansione diretta” oppure DX (Direct Expansion).
La convenienza è nel minore ingombro complessivo e nell’elevata efficienza.
Sistemi ROOFTOP
Analogamente alle Unità di Trattamento dell’Aria di un impianto a tutt’aria, una
Rooftop può consentire:
a) Il controllo della umidità in estate (deumidificazione) oltre che della temperatura
dell’aria, se provvista:
• di batteria fredda, alimentata direttamente dal refrigerante, opportunamente
dimensionata per far fronte al carico latente.
• di idonea batteria di post-riscaldamento (elettrica, ad acqua calda, oppure
con recupero di calore dal condensatore).