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Simulazione tema d’esame CENED

Simulazione tema d’esame S_001

1. Quale tra queste normative riporta le disposizioni di riferimento in Regione


Lombardia per il risparmio energetico?

a. L.R. 24/2006 e s.m.i.;


b. il D.lgs. 192/2005 e s.m.i.;
c. il D.lgs. 311/2006;
d. la Direttiva 2010/31/UE;

2. Si deve certificare un appartamento facente parte di un condominio provvisto di


caldaia a condensazione autonoma e di boiler elettrico ad accumulo:

a. è necessario redigere un APE;


b. è necessario redigere due APE, uno per ogni generatore termico;
c. la certificazione energetica dell’unità in oggetto può basarsi sull’APE riferito
all’intero condominio;
d. nessuna delle opzioni presenti;

3. A seguito del deposito dell’APE dell’edificio in oggetto presso il Comune di


competenza:

a. il progettista provvede a consegnare al proprietario dell’edificio una copia APE


stesso appositamente timbrato in qualità di pubblico ufficiale e a rilasciare il
certificato di agibilità;
b. nessuna delle opzioni presenti;
c. contestualmente al rilascio del certificato di agibilità, il Comune provvede a
consegnare al proprietario dell’edificio una copia dell’APE stesso;
d. l’O.d.A. provvede a consegnare al proprietario dell’edificio una copia dell’APE
stesso appositamente timbrato per accettazione dal Comune;

4. Il proprietario dell’edificio è tenuto a dare comunicazione al Comune:

a. dell’eventuale revoca dell’incarico e della nuova nomina del soggetto certificatore;


b. della congruità della parcella richiesta dal soggetto certificatore;
c. nessuna delle opzioni presenti;
d. della competenza dimostrata dal soggetto certificatore;

5. I requisiti minimi di prestazione energetica del sistema edificio-impianto termico


richiesti al punto 7 della D.G.R. VIII/8745 e s.m.i., ai fini della compilazione della
relazione tecnica di cui alla Legge n. 10/91, art. 28, da quale soggetto devono essere
verificati?

a. dal proprietario;
b. nessuna delle opzioni presenti;
c. dal soggetto certificatore;
d. dall’impresa costruttrice;

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6. La prestazione energetica del sistema edificio relativa alla climatizzazione estiva o il


raffrescamento è definita dal valore dell’indice di prestazione termica:

a. ETC;
b. ETH;
c. ET;
d. εgC;

7. La targa ha validità:

a. sempre di 10 anni;
b. per il periodo di idoneità dell’attestato di prestazione energetica a cui si riferisce e
comunque non inferiore a 10 anni;
c. per il periodo di idoneità dell’attestato di prestazione energetica a cui si riferisce;
d. di 10 anni, eventualmente di ulteriori 5 anni;

8. La targa energetica può essere richiesta dal Soggetto certificatore:

a. anche per una classe energetica D, riferita alla climatizzazione invernale o


riscaldamento e riportata sull’attestato di prestazione energetica;
b. per qualsiasi classe di consumo, riferita alla climatizzazione estiva e riportata
sull’attestato di prestazione energetica;
c. solo per le classi energetiche A ed A+, riferite alla climatizzazione estiva e riportata
sull’attestato di prestazione energetica;
d. solo per le classi energetiche B, A ed A+, riferite alla climatizzazione invernale o
riscaldamento e riportata sull’attestato di prestazione energetica;

9. Per edifici oggetto di lavori di demolizione e ricostruzione in ristrutturazione con


ampliamenti volumetrici è necessario redigere l’APE a fine lavori?

a. sì, sempre;
b. sì, se la denuncia di inizio attività o la richiesta del permesso di costruire sono stati
presentati dopo il 1° settembre 2007;
c. sì, se la denuncia di inizio attività o la richiesta del permesso di costruire sono stati
presentati dopo il 1° settembre 2007 e se si interviene su più del 25% della
superficie disperdente dell’edificio cui l’impianto di riscaldamento è asservito;
d. sì, sempre se il volume lordo a temperatura controllata della nuova porzione di
edificio risulti superiore al 20% di quello esistente;

10. Nel caso di contratti Servizio Energia e Servizio Energia “Plus”, nuovi o rinnovati,
l’attestato di prestazione energetica:

a. deve essere aggiornato, senza oneri a carico del committente e senza alcuna
scadenza temporale, in caso di realizzazione di qualunque intervento che ne
comporti la decadenza;
b. deve essere aggiornato, senza oneri a carico del committente, entro i 180 giorni
successivi alla realizzazione di qualunque intervento che ne comporti la
decadenza;
c. non deve essere aggiornato anche a seguito della realizzazione di interventi che
ne comportino la decadenza;
d. deve essere aggiornato, a carico del committente;

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11. Ai fini della riduzione del 70% dell’irradiazione solare massima sulle superfici
trasparenti durante il periodo estivo:

a. è sempre consentita l’adozione combinata di sistemi schermanti e sistemi filtranti;


b. i vetri con trasmittanza di energia solare diretta inferiore o uguale a 0,30
soddisfano tutti i requisiti di schermatura richiesti;
c. è sempre consentito impiegare al posto dei sistemi schermanti sistemi filtranti che
assicurino le stesse prestazioni;
d. i vetri con trasmittanza di energia solare diretta maggiore o pari 0,30 soddisfano
tutti i requisiti di schermatura richiesti;

12. Possono essere accreditati come soggetti certificatori:

a. tutte le persone fisiche in possesso di un diploma di laurea;


b. tutte le persone fisiche in possesso di un diploma di laurea magistrale conseguito
dopo il 20 luglio 2007;
c. solo le persone fisiche in possesso di un diploma di geometra o di perito industriale
e/o un diploma di laurea in Ingegneria e/o Architettura;
d. nessuna delle opzioni presenti;

13. Per l’accreditamento come soggetti certificatori, l’iscrizione al rispettivo Ordine,


Collegio od Associazione di riferimento:

a. è sufficiente;
b. è obbligatoria;
c. è necessaria e sufficiente;
d. non è obbligatoria;

14. In quali casi è possibile non realizzare gli interventi necessari per permettere la
contabilizzazione e la termoregolazione del calore per singola unità immobiliare?

a. mai, per edifici di categoria E.1 ed E.2;


b. mai, anche in presenza di dettagliati impedimenti di natura tecnica;
c. sempre, per edifici di categoria E.4;
d. per ogni tipologia di impedimento, purché si indichi la motivazione nella relazione
tecnica di cui all’Allegato B;

15. Il calcolo delle perdite per ventilazione tiene conto di:

a. velocità del vento dell’aria esterna;


b. trasmittanza termica delle parti apribili dell’edificio;
c. numero delle aperture;
d. differenza tra temperatura interna della zona termica e temperatura esterna media
giornaliera;

16. L’argon è:

a. un gas nobile che viene immesso all'interno del vetro camera in sostituzione
dell'aria per ridurre la trasmittanza termica del serramento;
b. un gas radioattivo naturale proveniente dal terreno;
c. un materiale a cambiamento di fase (PCM);
d. nessuna delle opzioni presenti;

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17. Ai fini del calcolo del coefficiente di scambio termico per trasmissione H T, si
considerano disperdenti:

a. solo le superfici che separano l’ambiente riscaldato dall’esterno;


b. le superfici che delimitano la zona riscaldata dall’ambiente esterno, dal terreno e
da ambienti a temperatura non controllata;
c. le superfici che separano l’ambiente riscaldato dal un ambiente riscaldato da altro
impianto;
d. tutte le superfici delimitanti la zona termica considerata;

18. Ai fini del calcolo della trasmittanza di un serramento, a quale norma devo fare
riferimento?

a. Dpr 412/93 e s.m.i.;


b. UNI 10351;
c. UNI EN ISO 10077;
d. UNI 10349;

19. Qualora sia presente uno spazio soleggiato con apertura permanente fra lo spazio
climatizzato o a temperatura controllata e quello soleggiato, nel calcolo dell’energia
primaria:

a. si considera il volume dello spazio soleggiato come estensione della zona


climatizzata o a temperatura controllata;
b. si considerano le superfici che dividono lo spazio a temperatura controllata dallo
spazio soleggiato come superfici disperdenti;
c. si trascura nel calcolo della superficie utile complessiva la superficie utile dello
spazio soleggiato, ma si considera il volume netto e lordo;
d. nessuna delle opzioni presenti;

20. Qual è l’unità di misura della resistenza termica?

a. W/K;
2
b. W/m K;
2
c. m K/W;
d. kWh;

21. La convezione termica è:

a. il trasferimento di energia che si verifica per effetto dell’interazione delle particelle


di una sostanza dotate di maggiore energia con quelle adiacenti dotate di minore
energia;
b. nessuna delle opzioni presenti;
c. l’energia emessa da una sostanza sotto forma di onde elettromagnetiche;
d. il trasferimento di energia tra una superficie solida e il liquido o gas adiacente in
movimento;

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22. La diffusività termica è:

a. il rapporto fra conducibilità termica e il prodotto di densità e calore specifico del


corpo oggetto di studio;
b. la capacità di un corpo di accumulare calore;
c. la quantità di calore necessaria per innalzare (o diminuire) la temperatura di una
unità di massa di 1 ºC;
d. nessuna dele opzioni presenti;

23. Quale delle seguenti affermazioni relativa agli apporti di calore gratuiti QI dovuti ad
apparecchiature elettriche e persone negli edifici non residenziali è falsa?

a. considerano gli apporti dovuti al metabolismo degli occupanti;


b. dipendono dal valore della superficie utile di pavimento;
c. dipendono dal valore medio globale degli apporti interni per unità di superficie utile;
d. nessuna delle opzioni presenti;

24. Il fabbisogno di energia elettrica del sottosistema di distribuzione di riscaldamento è


dovuto:

a. solo alla presenza di pompe di circolazione;


b. solo alla presenza di elettroventilatori;
c. alla presenza di valvole e pompe di circolazione;
d. solo alla presenza di valvole;

25. La frazione recuperata dell’energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema
di distribuzione del riscaldamento è:

a. sempre pari ad 1;
b. sempre maggiore di 1;
c. sempre maggiore di 0;
d. nessuna delle opzioni presenti;

26. Il calcolo del fabbisogno di energia primaria parte:

a. dai fabbisogni termici della zona termica, nelle sue varie componenti, e procede a
ritroso con la determinazione delle perdite termiche di ogni sottosistema e degli
assorbimenti elettrici degli ausiliari;
b. dalle perdite termiche di ogni sottosistema e dagli assorbimenti elettrici degli
ausiliari e procede con la determinazione dei fabbisogni termici della zona termica,
nelle sue varie componenti;
c. dalle sole perdite termiche di ogni sottosistema e procede con la determinazione
dei fabbisogni termici della zona termica, nelle sue varie componenti;
d. dai fabbisogni termici della zona termica, nelle sue varie componenti, e procede a
ritroso con la determinazione delle sole perdite termiche di ogni sottosistema;

27. Il fabbisogno di energia elettrica del sottosistema di emissione è dovuto:

a. alla presenza di ventilatori, valvole e sistemi di regolazione;


b. solo alla presenza di ventilatori;
c. solo alla presenza di valvole e sistemi di regolazione;
d. solo alla presenza di valvole;

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28. Il fabbisogno di energia elettrica del sistema di erogazione dell’ACS è dato:

a. dal rapporto tra la potenza complessiva degli ausiliari e il tempo di funzionamento


dell’impianto di produzione;
b. dalla somma tra la potenza complessiva degli ausiliari e il tempo di funzionamento
dell’impianto di produzione;
c. nessuna delle opzioni presenti;
d. dal prodotto tra la potenza complessiva degli ausiliari e il tempo di funzionamento
dell’impianto di produzione;

29. In presenza di generazione di ACS prima di procedere al calcolo del fabbisogno di


energia primaria per il servizio di riscaldamento occorre calcolare la richiesta di:

a. energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria e le relative perdite;


b. energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria e le relative perdite;
c. energia termica per l’illuminazione e le relative perdite;
d. energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria e le relative perdite, solo
in caso di generazione combinata;

30. L’energia elettrica necessaria al funzionamento dei circolatori in un impianto di


riscaldamento ad energia solare, WGS,in, dipende:

a. solo dalla potenza dei circolatori dell’impianto solare termico;


b. dalla potenza dei circolatori ed eventuali centraline di regolazione dell’impianto
solare termico;
c. dalle ore di funzionamento mensili del circolatore, sempre assunte pari a 24;
d. nessuna delle opzioni presenti;

Soluzioni S_001

NORMATIVA
1 2 3 4 5 6 7
NOR-G-19 NOR-P-372 NOR-P-520 NOR-P-512 NOR-P-491 NOR-P-559 NOR-P-483
A A C A B A C

8 9 10 11 12 13 14
NOR-P-457 NOR-P-233 NOR-P-438 NOR-S-155 NOR-S-612 NOR-S-627 NOR-S-194
A B B B D D C

PROCEDURA DI CALCOLO
15 16 17 18 19 20 21 22
PR-INV-73 PR-INV-1 PR-INV-54 PR-INV-48 PR-INV-91 PR-INV-58 PR-INV-12 PR-INV-9
D A B C A C D A

23 24 25 26 27 28 29 30
PR-INV-80 PR-IMP-405 PR-IMP-416 PR-IMP-185 PR-IMP-380 PR-IMP-264 PR-IMP-189 PR-FER-542
D C C A A D B B

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