Norma Italiana
CEI 20-19/10
Data Pubblicazione Edizione
1996-12 Quarta
Classificazione Fascicolo
20-19/10 2955
Titolo
Cavi isolati con gomma con tensione nominale
non superiore a 450/750 V
Parte 10: Cavi flessibili isolati in EPR e sotto guaina di poliuretano
Title
Rubber insulated cables of rated voltages up to and including 450/750 V
Part 10: EPR insulated and polyurethane sheathed flexible cables
NORMA TECNICA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma rappresenta la Parte 10 di un insieme di norme riguardanti i Cavi isolati con gomma
aventi tensione nominale non superiore a 450/750 V. Questa parte tratta dei Cavi flessibili in EPR con
guaina in poliuretano.
DESCRITTORI
Installazione elettrica; Conduttore isolato; Cavo isolato; Cavo flessibile; Gomma etilenpropilenica; Guaina
protettiva; Poliuretano; Specifica particolare; Costruzione; Dimensione; Prova; Marcatura;
Legislativi
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-19/10 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.
CDU 621.315.3.027.2:621.315.6-036.664
LEGENDA
(IDT) La Norma in oggetto è identica alle Norme indicate dopo il riferimento (IDT)
1 OGGETTO 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
A L L E G AT O
A PRESCRIZIONI E METODI DI PROVA SUPPLEMENTARI PER LA GUAINA DI POLIURETANO 9
A L L E G AT O
B BIBLIOGRAFIA 15
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PREFAZIONE
Il Documento di Armonizzazione HD 22 è stato originariamente adottato dal
CENELEC il 9 luglio 1975.
L’edizione 2 dell’HD 22 è stata messa in vigore il 1° gennaio 1984 ed all’epoca
comprendeva 4 Parti.
Dal 1984, sono state pubblicate nuove Parti, sono state modificate Parti originali
ed in aggiunta l’HD 505 ha sostituito l’HD 385 come riferimento per i metodi di
prova.
Questa nuova Parte 10 dell’HD 22 introduce i cavi flessibili isolati in EPR e sotto
guaina termoplastica di poliuretano.
Attualmente, l’HD 22 è composto dalle seguenti Parti: (* = nuova edizione o nuo-
va pubblicazione disponibile tra breve)
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1 OGGETTO
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
3.3.1 Conduttore
Numero di conduttori: 2, 3, 4 o 5.
I conduttori devono soddisfare le prescrizioni dell’HD 383 per conduttori di Clas-
se 5. I fili possono essere nudi o stagnati.
3.3.2 Separatore
Attorno ad ogni conduttore può essere applicato un separatore di materiale ap-
propriato.
3.3.3 Isolante
L’isolante deve essere costituito da una mescola di gomma di tipo EI 6 applicata
attorno ad ogni conduttore mediante estrusione.
Lo spessore isolante deve soddisfare il valore prescritto nella Tab. 1, colonna 2.
3.3.6 Guaina
La guaina deve essere costituita da poliuretano termoplastico di tipo TMPU (vedi
Allegato A) applicato attorno al rivestimento interno.
Lo spessore della guaina deve soddisfare il valore prescritto nella Tab. 1, colonna 3.
La guaina deve essere estrusa in un singolo strato e deve risultare stretta ma non ade-
rente solidalmente al rivestimento interno o, in assenza di quest’ultimo, alle anime.
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3.3.8 Marcatura esterna
Per poter distinguere i cordoni od i cavi dai tipi aventi la guaina costituita da me-
scola di gomma reticolata, sulla guaina deve essere applicata, mediante stampiglia-
tura oppure per impressione od in rilievo, almeno la marcatura obbligatoria BQ.
La marcatura deve essere continua, in accordo con 3.1.1 della Parte 1.
3.4 Prove
La rispondenza ai requisiti di cui in 3.3 deve essere verificata mediante esame a
vista e mediante le prove indicate nella Tab. 2.
1 2 3 4 5
Numero e sezione Spessore dell’isolante Spessore della guaina Diametro esterno medio
nominale dei conduttori Valore specificato Valore specificato
Limite inferiore Limite superiore
(mm2) (mm) (mm) (mm) (mm)
2 x 0,75 0,6 0,8 5,7 7,4
2x1 0,6 0,9 6,1 8,0
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Tab. 2 Prove per il tipo H05BQ-F
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N. di Prove Classificazione Metodo di prova descritto in:
rif. della prova
HD art. o par.
1. Prove elettriche
1.1 Resistenza elettrica dei conduttori T, S 22.2 2.1
1.2 Prova di tensione sulle anime a 1500 V T 22.2 2.3
1.3 Prova di tensione sul cavo completo a 2000 V T, S 22.2 2.2
1.4 Assenza di falle nell’isolante R 22.2 2.6
1.5 Resistenza di isolamento superficiale della T 22.2 2.7
guaina
2. Verifica delle prescrizioni costruttive e
dimensionali
2.1 Verifica della rispondenza alle prescrizioni T, S 22.1 Esame a vista e
costruttive prove manuali
2.2 Misura dello spessore dell’isolante T, S 22.2 1.9
2.3 Misura dello spessore della guaina T, S 22.2 1.10
2.4 Misura del diametro esterno
2.4.1 Valore medio T, S 22.2 1.11
2.4.2 Ovalizzazione T, S 22.2 1.11
2.5 Prova di saldabilità (conduttori non stagnati) T 22.2 1.12
3 Caratteristiche meccaniche dell’isolante
3.1 Resistenza a trazione allo stato di fornitura T 505.1.1 9.1
3.2 Resistenza a trazione dopo invecchiamento in T 505.1.2 8.1.3.2a
stufa ad aria
3.3 Prova di allungamento a caldo T 505.2.1 9
4. Caratteristiche meccaniche della guaina
4.1 Resistenza a trazione allo stato di fornitura T 505.1.1 9.2
4.2 Resistenza a trazione dopo invecchiamento in T 505.1.2 8.1.3.1
stufa ad aria
4.3 Resistenza a trazione dopo immersione in olio T 505.2.1 10
4.4 Resistenza a trazione dopo immersione in T 22.10 Allegato A.2.1
acqua
4.5 Resistenza alla lacerazione T 22.10 Allegato A.2.2
5. Prova di compatibilità T 505.1.2 8.1.4
6. Prova di resistenza all’ozono per l’isolante
(possono essere utilizzati entrambi i metodi)
Metodo A T 505.2.1 8
Metodo B T 22.2 7.3
7. Prova di termopressione per la guaina T 505.3.1 8.2
8. Prova del colpo di calore per la guaina T 505.3.1 9.2
9. Prove a bassa temperatura
9.1 Prova di piegatura
9.1.1 Isolante T 505.1.4 8.1
9.1.2 Guaina T 505.1.4 8.2
9.2 Prova di impatto per la guaina T 505.1.4 8.5
10. Prova di saponificazione per la guaina T 22.10 Allegato A.2.3
11. Resistenza meccanica del cavo completo
11.1 Prova di flessibilità, seguita, dopo la rimozione T 22.2 3.1 e 2.3
della guaina, da una prova di tensione a 1500 V
sulle anime immerse in acqua.
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4 CAVI FLESSIBILI ISOLATI IN EPR E SOTTO GUAINA DI POLIURETANO
(450/750 V)
4.3 Costruzione
4.3.1 Conduttore
Numero di conduttori: 2, 3, 4 o 5
I conduttori devono soddisfare le prescrizioni dell’HD 383 per conduttori di Clas-
se 5. I fili possono essere nudi o stagnati.
4.3.2 Separatore
Attorno ad ogni conduttore può essere applicato un separatore di materiale ap-
propriato.
4.3.3 Isolante
L’isolante deve essere costituito da una mescola di gomma di tipo EI 6 applicata
attorno ad ogni conduttore mediante estrusione.
Lo spessore isolante deve soddisfare il valore prescritto nella Tab. 3, colonna 2.
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4.3.6 Guaina
La guaina deve essere costituita da poliuretano termoplastico di tipo TMPU (vedi
Allegato A) applicato attorno al rivestimento interno.
Lo spessore della guaina deve soddisfare il valore prescritto nella Tab. 3,
colonna 3.
La guaina deve essere estrusa in un singolo strato e deve risultare stretta ma non
aderente solidalmente al rivestimento interno o, in assenza di quest’ultimo, alle
anime.
4.4 Prove
La rispondenza ai requisiti di cui in 4.3 deve essere verificata mediante esame a
vista e mediante le prove indicate nella Tab. 4.
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Tab. 3 Dimensioni relative al tipo H07BQ-F
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Numero e sezione Spessore dell’isolante Spessore della guaina Diametro esterno medio
nominale dei conduttori Valore specificato Valore specificato
Limite inferiore Limite superiore
(mm2) (mm) (mm) (mm) (mm)
2 x 1,5 0,8 1,0 7,6 9,8
2 x 2,5 0,9 1,1 9,0 11,6
2 x 4 1,0 1,2 10,6 13,7
2 x 6 1,0 1,3 11,8 15,1
2 x 10 1,2 2,0 15,6 19,9
2 x 16 1,2 2,1 17,9 22,8
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Tab. 4 Prove per il tipo H07BQ-F
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N. di Prove Classificazione Metodo di prova descritto in:
rif. della prova
HD art. o par.
1. Prove elettriche
1.1 Resistenza elettrica dei conduttori T, S 22.2 2.1
1.2 Prova di tensione sulle anime a 2000 V T 22.2 2.3
1.3 Prova di tensione sul cavo completo a 2500 V T, S 22.2 2.2
1.4 Assenza di falle nell’isolante R 22.2 2.6
1.5 Resistenza di isolamento superficiale della guaina T 22.2 2.7
2. Verifica delle prescrizioni costruttive e
dimensionali
2.1 Verifica della rispondenza alle prescrizioni T, S 22.1 Esame a vista e
costruttive prove manuali
2.2 Misura dello spessore dell’isolante T, S 22.2 1.9
2.3 Misura dello spessore della guaina T, S 22.2 1.10
2.4 Misura del diametro esterno
2.4.1 Valore medio T, S 22.2 1.11
2.4.2 Ovalizzazione T, S 22.2 1.11
2.5 Prova di saldabilità (conduttori non stagnati) T 22.2 1.12
3 Caratteristiche meccaniche dell’isolante
3.1 Resistenza a trazione allo stato di fornitura T 505.1.1 9.1
3.2 Resistenza a trazione dopo invecchiamento in T 505.1.2 8.1.3.2a
stufa ad aria
3.3 Prova di allungamento a caldo T 505.2.1 9
4. Caratteristiche meccaniche della guaina
4.1 Resistenza a trazione allo stato di fornitura T 505.1.1 9.2
4.2 Resistenza a trazione dopo invecchiamento in T 505.1.2 8.1.3.1
stufa ad aria
4.3 Resistenza a trazione dopo immersione in olio T 505.2.1 10
4.4 Resistenza a trazione dopo immersione in acqua T 22.10 Allegato A.2.1
4.5 Resistenza alla lacerazione T 22.10 Allegato A.2.2
5. Prova di compatibilità T 505.1.2 8.1.4
6. Prova di resistenza all’ozono per l’isolante
(possono essere utilizzati entrambi i metodi)
Metodo A T 505.2.1 8
Metodo B T 22.2 7.3
7. Prova di termopressione per la guaina T 505.3.1 8.2
8. Prova del colpo di calore per la guaina T 505.3.1 9.2
9. Prove a bassa temperatura
9.1 Prova di piegatura
9.1.1 Isolante T 505.1.4 8.1
9.1.2 Guaina (*) T 505.1.4 8.2
9.2 Prova di allungamento per la guaina (**) T 505.1.4 8.5
9.3 Prova di impatto per la guaina T 505.1.4 8.5
10. Prova di saponificazione per la guaina T 22.10 Allegato A.2.3
11. Resistenza meccanica del cavo completo (***)
11.1 Prova di flessibilità, seguita, dopo la rimozione T 22.2 3.1 e 2.3
della guaina, da una prova di tensione a 2000 V
sulle anime immerse in acqua.
(*) Applicabile soltanto a cavi con diametro esterno medio fino a 12,5 mm, compreso.
(**) Applicabile soltanto a cavi con diametro esterno medio maggiore di 12,5 mm.
(***)Non applicabile a cavi aventi conduttori di sezione maggiore di 4 mm2.
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ALLEGATO
A normativo PRESCRIZIONI E METODI DI PROVA SUPPLEMENTARI PER LA GUAINA DI
POLIURETANO
Tab. A.1 Prescrizioni per le prove non elettriche relative alla guaina termoplastica di poliuretano
1 2 3 4 5
N. di Prove Unità di Tipo di mescola Metodo di prova
rif. misura descritto in:
TMPU HD art. o par.
1. Carico ed allungamento a rottura a trazione
1.1 Proprietà allo stato di fornitura 505.1.1 9.2
1.1.1 Valori da ottenere per il carico di rottura a
trazione:
n Valore mediano, min. N/mm2 25,0
1.1.2 Valori da ottenere per l’allungamento a
rottura:
n Valore mediano, min. % 300
1.2 Proprietà dopo invecchiamento in stufa ad 505.1.2 8.1.3.1
aria
1.2.1 Condizioni di invecchiamento:
n Temperatura °C 110 ± 2
n Durata h 7 x 24
1.2.2 Valori da ottenere per il carico di rottura a
trazione
n Valore mediano, min. N/mm2 —
n Variazione(1), max. % ±30
1.2.3 Valori da ottenere per l’allungamento a
rottura:
n Valore mediano, min. % 300
n Variazione(1), max. % ±30
1.3 Proprietà meccaniche dopo immersione in 505.2.1 10
olio minerale
1.3.1 Condizioni di prova:
n Temperatura dell’olio °C 110 ± 2
n Durata dell’immersione in olio h 7 x 24
1.3.2 Valori da ottenere per il carico di rottura a
trazione:
n Variazione(1), max. % ±40
1.3.3 Valori da ottenere per l’allungamento a
rottura:
n Min. % 300
n Variazione(1), max. % ±30
1.4 Prova di compatibilità 505.1.2 8.1.4
1.4.1 Condizioni di invecchiamento:
n Temperatura °C 110 ± 2
n Durata del trattamento h 7 x 24
1.4.2 Valori da ottenere per il carico di rottura a
trazione:
n Valore mediano, min. N/mm2 —
n Variazione(1), max. % ±30
(Continua)
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(Continua)
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N. di Prove Unità di Tipo di mescola Metodo di prova
rif. misura descritto in:
TMPU HD art. o par.
1.4.3 Valori da ottenere per l’allungamento a
rottura:
n Valore mediano, min. % 300
n Variazione(1), max. % ±30
1.5 Proprietà meccaniche dopo immersione in 22.10 Allegato
acqua (resistenza all’idrolisi) A.2.1
1.5.1 Condizioni di prova:
n Temperatura dell’acqua °C 80 ± 1
n Durata dell’immersione in acqua h 7 x 24
1.5.2 Valori da ottenere per il carico di rottura a
trazione:
n Variazione(1), max. % ±30
1.5.3 Valori da ottenere per l’allungamento a
rottura:
n Min. % 300
n Variazione(1), max. % ±30
2. (A disposizione)
3. Prova di piegatura a bassa temperatura 505.1.4 8.2
3.1 Condizioni di prova:
n Temperatura –50 ± 3
n Periodo di applicazione della bassa tem- vedi 8.2.3
peratura dell’HD 505.1.4
3.2 Risultato da ottenere Assenza di
fessurazioni
4. Prova di allungamento a bassa temperatura 505.1.4 8.4
4.1 Condizioni di prova:
n Temperatura °C –50 ± 3
n Periodo di applicazione della bassa tem- vedi 8.4.4 e
peratura 8.4.5
dell’HD 505.1.4
4.2 Risultato da ottenere:
n Allungamento senza rottura
5. Prova di impatto a bassa temperatura % 30
5.1 Condizioni di prova: 505.1.4 8.5
n Temperatura °C –50 ± 3
n Periodo di applicazione della bassa tem- vedi 8.5.5
peratura dell’HD 505.1.4
Massa del martello vedi 8.5.4
dell’HD 505.1.4
5.2 Risultato da ottenere vedi 8.5.6
dell’HD 505.1.4
6. Prova del colpo di calore 505.3.1 9.2
6.1 Condizioni di prova:
n Temperatura °C 150 ± 2
n Durata h 1
6.2 Risultato da ottenere Assenza di
fessurazioni
(Continua)
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(Continua)
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N. di Prove Unità di Tipo di mescola Metodo di prova
rif. misura descritto in:
TMPU HD art. o par.
7. Prova di termopressione 505.3.1 8.2
7.1 Condizioni di prova:
n Forza esercitata dalla lama vedi 8.2.4
dell’HD 505.3.1
n Durata del riscaldamento sotto carico h vedi 8.2.5
dell’HD 505.3.1
n Temperatura °C 100 ± 2
7.2 Risultato da ottenere:
n Valore mediano della profondità dell’im- % 50
pronta, max.
8. Resistenza alla lacerazione 22.10 Allegato
A.2.2
Valore medio da ottenere, min. N/mm 40,0
9. Resistenza alla saponificazione 22.10 Allegato
A.2.3
Valore medio da ottenere, max. mg 200
KOH/g
(1) Variazione: differenza tra il valore mediano dopo invecchiamento ed il valore mediano senza invecchiamento, espressa in
percento di quest’ultimo.
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Per cavi aventi diametro esterno minore di 10 mm, la larghezza dei provini può
essere approssimativamente uguale alla circonferenza della guaina.
Mediante una lama ben affilata deve essere praticato un taglio longitudinale, per-
pendicolare alla larghezza del provino ed in posizione centrale, per un tratto co-
me, a titolo di esempio, è indicato nella Fig. 1. Nel caso della presenza di scana-
lature causate dalle anime, il taglio deve essere effettuato nel tratto più sottile di
una scanalatura posta al centro del provino.
Per ciascun provino deve essere determinato lo spessore medio effettuando tre
misure, equamente distanziate l’una dall’altra, lungo il tratto nel quale è più pro-
babile il verificarsi della lacerazione.
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Fig. 1
LEGENDA
a Linea di riferimento
b Taglio
Dimensioni in millimetri
a
Fig. 2
A.2.3.1 Definizione
Il valore di saponificazione è la quantità di idrato di potassio in mg necessaria ad
ottenere la saponificazione di 1 g del campione da provare.
A.2.3.2 Principio
Il principio della determinazione consiste nel realizzare l’idrolisi di tutti gli esteri
della mescola di poliuretano mediante idrato di potassio in soluzione alcolica e
poi di effettuare un’analisi volumetrica di rimando dell’eccesso di idrato di potas-
sio con acido cloridrico, utilizzando come indicatore la fenolftaleina.
A.2.3.3 Reagenti
n Idrato di potassio, approssimativamente 1 N di soluzione etanolica
n Acido cloridrico, approssimativamente 1 N
n Fenolftaleina, 1% in etanolo.
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A.2.3.4 Apparecchiatura
n Provetta graduata di capacità 50 ml
n Flacone conico di capacità 200 o 300 ml
n Condensatore di riflusso che possa essere fissato al flacone conico
n Bilancia analitica
n Bagno d’acqua a riscaldamento elettrico
n Mulino centrifugo
n Setaccio di prova, con maglie di 1 mm
n Elettrodo in vetro
A.2.3.5 Campionamento
Prelevare dalla guaina un campione di massa adeguata dopo aver eliminato
eventuali riempitivi o separatori dall’interno della guaina stessa. Il campione deve
essere pulito con un adatto solvente quale, ad esempio, etanolo o benzina.
A.2.3.6 Procedimento
Devono essere ricavati dal campione, mediante macinatura e setacciatura, circa
20 g di materiale. Il deposito rimanente nel setaccio deve essere eliminato.
Pesare circa 2,5 g di materiale setacciato, con precisione 0,001 g, ed introdurre il
quantitativo nel flacone conico.
Mediante la provetta graduata, aggiungere 25 ml di idrossido di potassio.
Porre nel bagno d’acqua il flacone conico, munito del condensatore di riflusso, e
mantenere il contenuto del flacone alla temperatura di ebollizione per cinque ore.
Togliere il flacone conico dal bagno e, senza effettuare alcun raffreddamento,
eseguire la titolazione del contenuto mediante la soluzione di acido cloridrico. Il
punto finale può essere distinto mediante:
a) l’impiego di tre gocce di soluzione di fenolftaleina, come indicatore;
b) elettrometricamente in presenza di un elettrodo in vetro e dopo aver aggiunto
circa 75 ml di acqua distillata.
(V 2 – V 1) × 56 ,1 × f
m
Dove:
V1 è il volume, in millilitri, dell’HCl utilizzato nella determinazione descritta
in A.2.3.6;
V2 è il volume, in millilitri, dell’HCl utilizzato nella prova in bianco;
m è la massa, in grammi, del materiale in prova;
f è il fattore di correzione per riportare l’acido cloridrico alla soluzione normale.
Devono essere effettuate tre determinazioni, rilevando quindi il valore medio.
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ALLEGATO
Binformativo BIBLIOGRAFIA
Il documento che segue è citato nel testo a titolo di informazione.
Fine Documento
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e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
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