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Norma Italiana
SPERIMENTALE
CEI 23-49
Data Pubblicazione Edizione
1996-03 Prima
Classificazione Fascicolo
23-49 2730
Titolo
Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e
similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere
dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una
potenza non trascurabile
Title
Enclosures for accessories for household and similar fixed electrical installations
Part 2: Particular requirements for enclosures for protection devices and accessories
dissipating a considerable power in normal use
NORMA TECNICA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma Sperimentale è costituita da un testo nazionale che fornisce le prescrizioni aggiuntive
per gli involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed altri apparecchi che dissipano una po-
tenza non trascurabile e che sono utilizzati in installazioni elettriche fisse per uso domestico e similare.
Essa deve essere usata congiuntamente alla Norma CEI 23-48 chiamata nel seguito Parte 1.
DESCRITTORI
Involucri per apparecchi; Installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari; Apparecchiature
elettriche a bassa tensione; Prescrizioni particolari per involucri; Prove
Internazionali
Legislativi
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 23-49 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc. Sperimentale
Stato Edizione In vigore Data validità 1996-4-1 Ambito validità Nazionale
LEGENDA
(VIP) La Norma in oggetto è valida in parallelo con le Norme indicate dopo il riferimento (VIP)
1 CAMPO DI APPLICAZIONE 1
2 DEFINIZIONI 1
3 PRESCRIZIONI GENERALI 1
5 CLASSIFICAZIONE 2
6 SOVRASCRITTE E CONTRASSEGNI 2
10 PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE 3
12 RESISTENZA MECCANICA 3
13 RESISTENZA AL CALORE 4
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Pagina iv
1 CAMPO DI APPLICAZIONE
2 DEFINIZIONI
2.1 Involucri
Sostituire il testo con il seguente:
Gli involucri sono una combinazione di parti adatte per il sostegno e l’installazio-
ne di dispositivi ed apparecchi elettrici che forniscono, dopo l’assemblaggio, un
grado di protezione adeguato dei dispositivi, dei cavi e/o dei conduttori contro le
influenze esterne ed un grado definito di protezione in ogni direzione, contro il
contatto con le parti attive.
Aggiungere:
3 PRESCRIZIONI GENERALI
5 CLASSIFICAZIONE
6 SOVRASCRITTE E CONTRASSEGNI
6.101 Documentazione
Il costruttore dell’involucro deve includere nella documentazione, che accompa-
gna il prodotto, le istruzioni necessarie per il corretto montaggio.
Per involucri con grado di protezione maggiore o uguale a IPX4 devono anche
essere fornite adeguate indicazioni riguardo al tipo di dispositivo (per es. passa-
cavi) da utilizzare per ottenere il grado di protezione previsto.
Devono inoltre essere fornite le informazioni della potenza dissipabile in accordo
con l’art. 17.
Nota Questo dato, fornito dai costruttori unitamente a quello della potenza dissipata dagli ap-
parecchi, ha lo scopo di aiutare l’installatore ad una scelta corretta degli apparecchi elet-
trici da installare nell’involucro.
Non si applica.
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10 PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE
12 RESISTENZA MECCANICA
12.2 Per involucri non destinati ad essere annegati nel calcestruzzo e per parti accessi-
bili di involucri destinati ad essere annegati nel calcestruzzo.
Gli esemplari devono essere sottoposti alla prova del martello a molla, apposita-
mente calibrato, utilizzando un apparato di prova come descritto nella Pubblica-
zione IEC 68-2-63.
La prova deve essere effettuata dopo che gli esemplari sono stati posti in frigori-
fero, la cui temperatura è mantenuta per 2 h a:
-5 ± 1 °C, per i tipi secondo 5.4.1;
-15 ± 1 °C, per i tipi secondo 5.4.2;
-25 ± 1 °C, per i tipi secondo 5.4.3.
Al termine di questo periodo gli esemplari, appoggiati su una superficie piana
sufficientemente rigida, sono sottoposti a colpi secondo le seguenti modalità:
n Su quelle parti esposte dell’involucro non destinate nell’uso ordinario ad es-
sere annegate nel calcestruzzo e quelle parti accessibili di involucri destinate
ad essere annegate nel calcestruzzo che possono essere sottoposte ad urti de-
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vono essere applicati tre colpi in tre punti separati su ciascuna delle facce ac-
cessibili dell’involucro ed all’eventuale porta.
Ogni colpo deve avere un’ energia di 0,7 J.
n Su ciascuna delle facce che non sporgono, dopo il montaggio come nell’uso
ordinario, si applica un colpo con un’energia di 0,2 J.
n Sulla parte esterna della superficie di fondo dell’involucro destinata ad essere
incassata in una parete si applica un colpo con un’energia di 0,2 J.
I colpi non devono essere applicati alle aperture sfondabili per le entrate dei ca-
vi, alle portelle che non servono per garantire il grado di protezione IP dichiarato
per l’involucro e ai componenti conformi ad altre Norme o a mezzi di fissaggio
che si trovano al di sotto della superficie in modo da non essere sottoposti a im-
patto.
Dopo la prova, gli esemplari non devono presentare danni ai fini della presente
Norma.
Nota Non si tiene conto di danni alle finiture, di piccoli intagli che non riducono le distanze in
aria e quelle superficiali al di sotto di quelle specificate nelle Pubblicazioni IEC relative ai
dispositivi da montare, e delle piccole scheggiature che non influenzano negativamente la
protezione contro le scosse elettriche o la penetrazione dannosa dell’acqua.
Non si tengono in considerazione fessure visibili ad occhio normale o con visio-
ne corretta senza ingrandimenti, fessure superficiali in pezzi fusi rinforzati con fi-
bre e piccole intaccature.
13 RESISTENZA AL CALORE
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Aggiungere il seguente articolo:
Per involucri destinati ad ospitare circuiti principali ed ausiliari con una corrente
totale in entrata non superiore a 125 A, la potenza dissipabile nell’involucro
(Pinv) può essere simulata per mezzo di resistori che producano la stessa quantità
di calore dei circuiti previsti e siano installati convenientemente all’interno
dell’involucro stesso.
Nel caso di involucri che possono essere predisposti per il montaggio di apparec-
chi su guida tramite opportuni mezzi o accessori come dichiarato dal costruttore,
la verifica si esegue su esemplari di involucri approntati per ottenere le condizio-
ni più gravose.
La sezione dei conduttori di collegamento ai resistori ed il foro per il relativo pas-
saggio dei cavi devono essere tali da non condurre all’esterno dell’involucro una
quantità apprezzabile di calore.
Inoltre non devono esserci altre aperture in ingresso o uscita dell’involucro,
quando è montato come nelle condizioni previste di impiego.
Se l’involucro è previsto per montaggio incassato si dovrà eseguire la prova mon-
tandolo in una parete di cemento avente spessore minimo di 100 mm su ogni
faccia dell’involucro stesso.
È ammesso il montaggio dell’involucro da incasso in pareti di materiale diverso
aventi conducibilità termica equivalente.
Se l’involucro è previsto per il montaggio sporgente, la parete di fissaggio dovrà
essere un pannello di legno nero con spessore di 20 mm. Inoltre si dovranno
prevedere almeno 200 mm fra ogni faccia dell’involucro e il rispettivo lato della
parete di riferimento (Fig. 1).
All’interno dell’involucro in prova si introduce un resistore con avvolgimento uni-
formemente distribuito su un supporto isolante di mica (Fig. 2).
Le dimensioni esterne del resistore sono: altezza da 34 mm a 35 mm, spessore
massimo di 5 mm, larghezza utile pari alla larghezza della finestra dell’involucro,
l’altezza del supporto di mica deve essere di almeno 25 mm. L’avvolgimento ed il
supporto di mica devono garantire un flusso termico uniforme.
Nel caso di involucri destinati o predisposti per il montaggio di apparecchi
modulari, il resistore è posizionato a metà della distanza tra la guida per gli appa-
recchi modulari e la finestra dell’involucro, come illustrato in Fig. 3.
Se è previsto il montaggio di apparecchi modulari su più file, la prova viene ef-
fettuata distribuendo la potenza dissipata uniformemente su tutte le file, con
uguali resistori uno per fila.
La lunghezza del/dei resistore/i deve coincidere con la lunghezza della finestra.
Quest’ultima deve essere chiusa con coprimoduli.
Nel caso di involucri non destinati o predisposti per il montaggio di apparecchi
modulari, il resistore è posizionato a metà della distanza tra la portella ed il fon-
do dell’involucro (o la base per il montaggio degli apparecchi prevista dal co-
struttore), come illustrato in Fig. 4.
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Se le dimensioni dell’involucro consentono il montaggio di più apparecchi in di-
verse configurazioni, la prova viene effettuata distribuendo la potenza dissipata
uniformemente su più file, con uguali resistori, uno per ogni fila, in maniera tale
che la distanza tra gli stessi sia uguale a 90 mm.
In questo caso deve essere tenuto conto anche della distanza dei resistori rispetto
alle pareti superiore ed inferiore dell’involucro, che deve essere maggiore od
uguale a 50 mm (Fig. 5). La distanza delle estremità del/dei resistore/i rispetto
alle pareti laterali dell’involucro deve essere uguale a 50 mm.
I resistori devono essere attraversati da corrente in modo da dissipare una certa
potenza e avendo cura che con tale potenza la temperatura del resistore non su-
peri i 200 °C nel punto più caldo.
Quando si stabilizza il valore di temperatura sulle parti accessibili o che possono
diventare accessibili durante l’uso, ivi compresi gli eventuali coprimoduli (varia-
zione di temperatura minore di 1 °C/h), la sovratemperatura misurata nel punto
più caldo non deve superare 30 K, a portella chiusa, se esistente.
Per la misura delle sovratemperature si devono utilizzare termocoppie o termo-
metri protetti contro le correnti d’aria e le radiazioni di calore.
Al termine della prova l’involucro dovrà mantenere invariate le sue caratteristiche
principali e non vi dovranno essere danneggiamenti o deformazioni tali da com-
prometterne il suo ulteriore utilizzo.
La conformità si verifica con esame a vista.
Il valore di potenza dissipata dei resistori nel rispetto delle sovratemperature pre-
viste, arrotondato alla cifra intera inferiore, rappresenta la potenza massima dissi-
pabile dell’involucro (Pinv).
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Fig. 1 Disposizione per la prova di sovratemperatura su involucri per montaggio sporgente
20 mm
min
200 mm
min
min 200 mm
200 mm
min
200 mm
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Fig. 2 Resistore per la prova di sovratemperatura
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Fig. 3 Posizionamento del resistore nel caso di involucri destinati o predisposti per il mon-
taggio di apparecchi modulari
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a Portella
b Guida per apparecchi modulari
c Resistore
d Fondo involucro
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Fig. 4 Posizionamento del resistore nel caso di involucri non destinati o predisposti per il
montaggio di apparecchi modulari
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a Portella
b Resistore
c Base di montaggio
d Fondo involucro
= =
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Fig. 5 Posizionamento dei resistori nel caso di involucri non destinati o predisposti per il
montaggio di apparecchi modulari e che consentano il montaggio di più apparecchi in
diverse configurazioni
Involucro
a1 ≥ 50 mm
50 mm 50 mm
Resistore
90 mm
50 50
Resistore
90 mm
50 50
Resistore a2 ≥ 50 mm
a1 = a2
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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni
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