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Il seguente elenco d una panoramica dei princi- CEI 81-3: 1999-05
pi generali validi in Italia, che hanno come conte- Questa norma riporta il valore medio del numero
nuto la necessit, l'esecuzione e la verifica degli di fulmini a terra per anno e per chilometro qua-
impianti di protezione contro i fulmini. drato dei comuni d'Italia in ordine alfabetico. I
valori indicati sono necessari ai fini della valutazio-
ne del rischio e della esecuzione della protezione
Norme per gli impianti di protezione contro i ful- contro i fulmini di una struttura.
mini:
CEI EN 50164-1
CEI EN 62305-1 CEI 81-5: 2000-01
CEI 81-10/1: 2006-04 Componenti per la protezione contro i fulmini
Protezione contro i fulmini Parte 1: Prescrizioni per i componenti di
Parte 1: Principi generali connessione
Contiene i principi generali per la protezione con- Sono definite le prescrizioni per i componenti di
tro i fulmini delle persone e delle strutture con il connessione metallici, come connettori, compo-
loro contenuto e gli impianti in essi presenti, non- nenti di connessione, ponticellamento e dilatazio-
ch per i loro servizi entranti. ne, nonch punti di misura per i sistemi di prote-
zione contro i fulmini.
CEI EN 62305-2
CEI 81-10/2: 2006-04
EN 50164-2: 2007-03
Protezione contro i fulmini
Componenti per la protezione contro i fulmini
Parte 2: Valutazione del rischio
Parte 2: Prescrizioni per i conduttori e i dispersori
Valutazione del rischio per le strutture.
In questa norma sono descritti p. es. le dimensioni
Questa norma applicabile alla valutazione del
e le tolleranze per conduttori metallici e dispersori
rischio dovuto a fulmine a terra in una struttura o
nonch prescrizioni per le prove dei valori elettrici
in un servizio.
e meccanici dei materiali.
CEI EN 62305-3
CEI CLC/TR 50469
CEI 81-10/3: 2006-04
CEI 81-11: 2006-03
Protezione contro i fulmini
Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo Impianti di protezione contro i fulmini
per le persone Segni grafici
Contiene informazioni sulla progettazione, realiz- Riporta i segni grafici da utilizzare negli schemi
zione, verifica e manutenzione delle misure di pro- relativi alla progettazione degli impianti di prote-
tezione contro i fulmini per le strutture. zione contro i fulmini.
CEI EN 62305-4
CEI 81-10/4: 2006-04 Norme specifiche per gli impianti di terra:
Protezione contro i fulmini
Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle CEI 64-12: 1998-02
strutture Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli
edifici per uso residenziale e terziario
Contiene informazioni sulla progettazione, realiz-
zazione, manutenzione, verifica periodica, manu- La guida d indicazioni per la disposizione e esecu-
tenzione e sulle prove dei sistemi di protezione zione dei dispersori di fondazione con alcuni esem-
contro gli effetti LEMP per strutture contenenti pi pratici. Spiega i metodi per evitare o diminuire
impianti elettrici e particolarmente sistemi elettro- la corrosione dei dispersori e con i dispersori di altri
nici sensibili (concetto di protezione a zone) impianti installati.
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CEI EN 50162 CEI 64-8/4: 2007-01
CEI 9-89: 2005-11 Impianti elettrici utilizzatori a tensione non supe-
Protezione contro la corrosione da correnti vagan- riore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
ti causate dai sistemi elettrici a corrente continua- corrente continua
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
Vengono stabiliti i principi generali da adottare
per minimizzare gli effetti della corrosione da cor- Nel capitolo 410 della norma sono descritte le
renti vaganti su strutture interrate o immerse in misure per la protezione contro i contatti indiretti
acqua e la scelta di misure adeguate per la prote- (collegamento equipotenziale)
zione.
CEI 64-8/4: 2007-01
Impianti elettrici utilizzatori a tensione non supe-
CEI 11-1: 2000-01 riore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente continua
corrente alternata Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
Sezione 443: Protezione contro le sovratensioni di
Nel capitolo 7.5 e nell'allegato H sono descritte le origine atmosferica o dovute a
misure di protezione contro i fulmini e le sovraten- manovra
sioni.
In questa sezione definita la tensione di tenuta
all'impulso per le categorie di tenuta all'impulso
CEI 11-37: 2003-07 I a IV. Questi valori sono la base per l'impiego dei
Guida per l'esecuzione degli impianti di terra nei dispositivi di protezione secondo CEI EN 61643-11:
sistemi utilizzatori di energia alimentati a tensione 2004-02 Limitatori di sovratensione di bassa tensio-
maggiore di 1 kV ne.
Nel capitolo 5 di questa norma sono indicati i van- CEI 64-8/5: 2007-01
taggi di un collegamento totale di tutti gli impian- Impianti elettrici utilizzatori a tensione non supe-
ti di terra della rete che si pu assimilare ad una riore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
prestazione di mutuo soccorso non solo per le ful- corrente continua
minazioni dirette dei sostegni, ma anche per le ful- Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti
elettrici
minazioni molto pi frequenti delle linee.
Contiene le disposizioni per la realizzazione del
Norme speciali per la protezione interna contro i sistema di messa a terra nonch i provvedimenti
fulmini e le sovratensioni, sistema equipotenziale per il sistema equipotenziale (collegamento equi-
potenziale, collegamento equipotenziale supple-
mentare).
Nella serie normativa CEI 64-8 sono da osservare le
seguenti parti: CEI 64-8/7: 2007-01
Impianti elettrici utilizzatori a tensione non supe-
CEI 64-8/1: 2004-06 riore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
Impianti elettrici utilizzatori a tensione non supe- corrente continua
riore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari
corrente continua Sezione 712: Sistemi fotovoltaici solari di alimen-
Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali tazione
Protezione contro le sovratensioni di origine atmo-
Capitolo 131.7: dalla norma viene richiesta la pro-
sferica o dovute a manovra.
tezione delle persone e delle cose contro le conse- Indica le misure necessarie per ridurre l'effetto del-
guenze dannose di sovratensioni derivanti p. es. da le sovratensioni indotte dai fulmini e mostra degli
fenomeni atmosferici (fulmini) e sovratensioni di schemi di inserzione per i dispositivi di protezione
manovra. contro le sovratensioni.
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IEC 60364-5-53: 2002-06 (TC 64) zionalit e di compatibilit elettromagnetica e d
Impianti elettrici utilizzatori in edifici un aiuto all'individuazione del miglior sistema di
Parte 5-53: Scelta ed installazione dei compo- messa a terra e di connessione equipotenziale per
nenti elettrici - Dispositivi di prote- le esigenze della tecnologia dell'informazione
zione, di sezionamento e di com-
mando. CEI EN 61643-21
Sezione 534: Dispositivi di protezione contro le CEI 37-6: 2003-01
sovratensioni. Dispositivi di protezione dagli impulsi a bassa ten-
sione
In questa norma sono descritte le modalit per l'in-
Parte 21: Dispositivi di protezione dagli impulsi
stallazione dei dispositivi di protezione dalle sovra-
collegati alle reti di telecomunicazione e
tensioni della classe di prova I, II e III in concordan-
di trasmissione dei segnali - Prescrizioni e
za con la protezione contro i contatti indiretti
metodi di prova
negli impianti elettrici utilizzatori a bassa tensio-
ne.
CEI CLC/TS 61643-12
CEI 37-11: 2006-11
CEI EN 6100-4-5 Limitatori di sovratensione di bassa tensione
CEI 110-30: 1997-06 Parte 12: Limitatori di sovratensioni connessi a
Compatibilit elettromagnetica (EMC) sistemi di bassa tensione - Scelta e princi-
Parte 4: Tecniche di prova e di impulso pi applicativi
Sezione 5: Prova di immunit ad impulso
La specifica tecnica ha lo scopo di guidare gli utiliz-
La norma si riferisce ai requisiti minimi di immuni- zatori dei limitatori di sovratensione nella loro
t alle sovratensioni derivanti da transitori di com- scelta e i principi applicativi su cui basarla utiliz-
mutazioni oppure da fulmini, per apparecchiature zando anche l'analisi del rischio.
elettriche ed elettroniche.
CEI CLC/TS 61643-22
CEI EN 60664-1 CEI 37-10: 2006-06
CEI 109-1: 2004-01 Limitatori di sovratensione di bassa tensione
Coordinamento dell'isolamento per le apparec- Parte 22: limitatori di sovratensioni connessi alle
chiature nei sistemi a bassa tensione reti di telecomunicazione e di trasmissio-
Parte 1: Principi, prescrizioni e prove ne dei segnali - Scelta e principi applica-
tivi
Definisce le distanze di isolamento e comprende i La specifica tecnica tratta i limitatori di sovraten-
metodi di prova dielettrici relativi al coordinamen- sione (SPD) connessi alle reti di telecomunicazione
to dell'isolamento. Questi valori sono la base per e trasmissione dei segnali, con lo scopo di fornire i
l'utilizzo di dispositivi di protezione dalle sovraten- principi su cui basarne la scelta, l'applicazione in
sioni. esercizio, la collocazione negli impianti e il coordi-
namento.
Particolarmente per sistemi elettronici come tele-
visione, radiofonia, tecnologia dell'informazione CEI EN 60728-11
(impianti di telecomunicazione) CEI 100-126: 2005-09
Impianti di distribuzione via cavo per segnali tele-
CEI EN 50310 visivi, sonori e servizi interattivi
CEI 306-4: 2006-06 Parte 11: Sicurezza
Applicazione della connessione equipotenziale e
della messa a terra in edifici contenenti apparec- Questa parte descrive i requisiti di sicurezza appli-
chiature per la tecnologia dell'informazione cabili agli impianti di ricezione TV e radio e atte-
La norma tratta la connessione equipotenziale e la nenti alla protezione dalle sovratensioni e dalle
messa a terra negli edifici nei quali sono installate scariche atmosferiche del sistema d'antenna trami-
apparecchiature per la tecnica dellinformazione. te dispositivo di captazione LPS e della succesiva
Fa riferimento alle prestazioni di sicurezza, di fun- distribuzione via cavo con SPD.
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CEI EN 61663-1 Nel capitolo 12.3 sono definiti dei dettagli di
CEI 81-6: 2000-05 impianti per le zone con rischio di esplosione 0.
Protezione contro i fulmini delle strutture - Linee Per tutte le zone con rischio di esplosione viene
di telecomunicazione richiesto un ampio sistema di connessione equipo-
Parte 1: Installazioni in fibra ottica tenziale.
CEI EN 60079-14
CEI 31-33: 2004-05
Costruzionie elettriche per atmosfere esplosive
per la presenza di gas
Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo
di esplosione per la presenza di gas
(diversi dalle miniere).
Nel capitolo 6.5 viene precisato, che
devono essere osservati gli effetti dalle
scariche di fulmini.
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3.2 Valutazione del rischio e scelta 3.2.2 Basi per la valutazione del rischio
dei componenti di protezione Il rischio R per un danno da fulminazione risulta in
generale, secondo la norma CEI EN 62305-2 (CEI
3.2.1 Valutazione del rischio 81-10/2), dalla relazione:
Una valutazione del rischio previdente implica il
calcolo dei rischi per l'azienda. Fornisce degli ele-
menti che permettono di prendere le decisioni
R=N P L
opportune al fine di limitare tali rischi e rende tra- dove:
sparente quali rischi devono essere coperti da assi- N numero di eventi pericolosi, significa numero
curazioni. Nell'ambito della gestione delle assicu- dei fulmini a terra sull'area in questione
razioni, tuttavia, deve essere considerato che per quanti fulmini si abbattono all'anno sulla
raggiungere determinati obiettivi, le assicurazioni superficie da valutare?;
non sono sempre appropriate (ad esempio per il
P probabilit di danno: con quale probabilit un
mantenimento della capacit operativa). Le proba-
fulmine causa un determinato danno?;
bilit che si avverino determinati rischi non posso-
no essere modificate attraverso le assicurazioni. L la perdita, che significa la valutazione quanti-
Per le aziende che lavorano con grandi impianti tativa dei danni: quali effetti, ammontare,
elettronici oppure forniscono servizi (e queste entit, conseguenze ha un determinato dan-
oggigiorno costituiscono la maggioranza), deve no?.
essere considerato in particolare anche il rischio
derivante da fulminazione. Occorre osservare che Il compito della valutazione del rischio comprende
il danno causato dalla non-disponibilit di impian- quindi la determinazione dei tre parametri N, P e L
ti elettronici, della produzione e dei servizi oltre per tutte le componenti di rischio rilevanti. Nel con-
alla perdita di dati, spesso supera di molto il danno tempo devono essere individuati e stabiliti numero-
materiale di determinati impianti. si parametri singoli. Tramite un confronto tra il
Nella protezione contro i fulmini il pensiero inno- rischio R individuato in questo modo e il rischio
vativo relativo ai rischi di danno sta lentamente accettabile RT, possono in seguito essere espresse
guadagnando importanza. Le analisi dei rischi delle affermazioni sui requisiti e il dimensionamen-
hanno come obiettivo l'oggettivazione e la quanti- to delle misure di protezione contro i fulmini.
ficazione del pericolo al quale sono esposti gli edi- Un'eccezione costituisce la valutazione delle perdi-
fici e i loro contenuti in caso di una fulminazione te economiche. Per questo tipo di danno l'entit
diretta e indiretta. Le ripercussioni di questa nuova delle misure di protezione deve essere giustificata
mentalt di pensiero risultavano dapprima nella unicamente sotto l'aspetto tecnico economico. In
norma sperimentale CEI 81-4. questo caso non esiste un rischio accettabile RT ma
La norma sperimentale stata sostituita dalla nuo- una procedura per la valutazione della convenien-
va norma CEI EN 62305-2 classificazione za economica della protezione.
CEI 81-10/2. La nuova norma la conversione
nazionale dello standard internazionale IEC 62305-
2:2006 ovvero la Norma Europea EN 62305-2: 2006. 3.2.3 Frequenza delle fulminazione
Vengono distinte le seguenti frequenze di fulmi-
L'analisi del rischio definita nella CEI EN 62305-2 nazione che possono interessare una struttura:
(CEI 81-10/2) garantisce che possa essere elaborato ND numero di eventi pericolosi per fulminazione
un progetto di protezione contro i fulmini com- diretta della struttura;
prensibile per tutte le parti coinvolte che sia otti-
NM numero di eventi pericolosi per fulminazione
male dal punto di vista tecnico ed economico.
in prossimit della struttura con effetto
Cio, che con una spesa il pi possibile contenuta,
magnetico;
possa essere garantita la protezione necessaria. Le
misure di protezione che scaturiscono dall'analisi NL numero di eventi pericolosi per fulminazione
del rischio vengono quindi descritte in dettaglio sul servizio entrante dall'esterno;
nelle altre parti della norma appartenente alla NI numero di eventi pericolosi per fulminazione
nuova serie normativa CEI EN 62305. in prossimit del servizio.
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Fulmini nube-terra per anno e per km2
1,5
2,5
4,0
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Ubicazione relativa della struttura Cd
Il calcolo del numero annuo di eventi pericolosi Am l'area di raccolta che si ottiene tracciando
descritto dettagliatamente nell'allegato A della intorno alla struttura una linea ad una distanza di
CEI EN 62305-2. Per prima cosa si parte dalla densi- 250 m (Figura 3.2.3.3). Dalla superficie cos defini-
t di fulmini al suolo Ng (numero dei fulmini per ta, viene di seguito dedotta l'area di raccolta equi-
km2 per anno) della zona in cui ubicato l'oggetto valente valutata con il coefficiente ambientale Ad
da proteggere. I valori locali della densit dei ful- Cd. All'interno della struttura, le fulminazioni nel-
mini sono riportati nella Guida CEI 81-3: 1999-05 l'area Am causano quindi esclusivamente sovraten-
Valori medi del numero dei fulmini a terra per sioni da induzione magnetica sulle spire di installa-
anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'Ita- zione.
lia, in ordine alfabetico. A causa del periodo di
registrazione relativamente breve e dell'efficienza La frequenza di fulminazioni dirette su un servizio
inizialmente limitata viene consigliato di applicare di alimentazione entrante NL risulta da:
un fattore di sicurezza del 25 % sui valori indicati.
Al LC 3 ( H a + H b ) 6 H C LC 3 ( H a + H b )
Ai 1000 LC 25 LC
Tabella 3.2.3.2 Area di raccolta Al e Ai in m2
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1:3
H Am
250 m
Ai
3Hb 2 . Di
Ad
3Ha
Aa
Al Ha
3H
La
Hb
L
Linea Linea
lato a Wa
W
W lato b
L Lc
Figura 3.2.3.2 Area di raccolta Ad dei fulmini Figura 3.2.3.3 Area di raccolta Ad, Am, Al, Ai dei fulmini in prossimit di una struttura
diretti su una struttura isolata
LC lunghezza (m) della linea, misurata dalla strut- scarica di elevata energia che pu causare un
tura fino al primo nodo di distribuzione / incendio, un'esplosione, una reazione meccanica o
il primo punto nel quale sono installati disposi- chimica. La frequenza NL non comprende quindi le
tivi di protezione da sovratensione, fino ad sovratensioni pure con conseguenti disturbi o gua-
una lunghezza massima di 1000 m; sti sui sistemi elettrici ed elettronici, ma piuttosto
H altezza (m) della struttura; effetti meccanici e termici in caso di fulminazione.
Hb altezza (m) della struttura;
Le sovratensioni sui servizi entranti vengono deter-
Ha altezza (m) della struttura connessa all'estre- minati dal numero di fulminazione in prossimit di
mit della linea. un servizio entrante NI:
Ambiente Ce
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rispetto a AI. In questo modo si tiene conto del fat- PM guasti a sistemi elettrici/elettronici per fulmi-
to che le sovratensioni che causano dei disturbi o nazione al suolo in prossimit della struttura;
guasti ai sistemi elettrici ed elettronici possono
essere provocate anche da fulminazioni distanti PU scossa elettrica su esseri viventi per fulminazio-
dalla linea. ne diretta su un servizio connesso;
PV incendio, esplosione, effetto meccanico e chi-
I fattori di correzione Ct e Ce corrispondono ai fat-
mico attraverso fulminazione diretta su un ser-
tori gi sopra nominati. La frequenza Nl da veri-
vizio connesso;
ficare singolarmente per il servizio entrante nella
struttura. PW guasti a sistemi elettrici/elettronici attraverso
fulminazione diretta su un servizio entrante;
III 0,1
II 0,05
I 0,02
Struttura con sistema di captazione conforme ad un LPS di Classe I e con uno schermo 0,01
metallico continuo o organi di discesa costituiti dai ferri darmatura del calcestruzzo
Struttura con copertura metallica od organi di captazione, eventualmente
comprendenti componenti naturali, atti a garantire una completa protezione contro 0,001
la fulminazione diretta di ogni installazione sulla copertura e con organi di discesa
costituiti dai ferri darmatura del calcestruzzo
Tabella 3.2.4.1 Probabilit di danno PB per la definizione delle misure di protezione contro i danni materiali
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LPL PSPD
III IV 0,03
II 0,02
I 0,01
SPD aventi caratteristiche migliori rispetto ai requisiti richiesti per lLPL I 0,005 - 0,001
(attitudine a sopportare correnti pi elevate, livello di protezione inferiore, ecc.)
Tabella 3.2.4.2 Probabilit di guasto PSPD per la definizione delle misure di protezione - dispositivi di protezione dalle sovratensioni (SPD),
subordinato al livello di protezione LPL
3.2.5 Tipi di danno e perdita l'azienda si basa sulla continua disponibilit del
A seconda della costruzione, dell'utilizzo e del tipo sistema di elaborazione dati (Call-Center, banca,
di struttura, i tipi di danno rilevanti possono essere automazione industriale), al danno hardware com-
molto diversi. La norma CEI EN 62305-2 (CEI 81- plessivo si aggiunger anche un danno conseguen-
10/2) distingue i quattro seguenti tipi di perdite: te molto pi elevato (insoddisfazione dei clienti,
perdita di clienti, operazioni commerciali mancate,
perdita di produzione, ecc.).
L1 perdita di vite umane (lesione oppure morte di Per la valutazione degli effetti dei danni viene uti-
persone); lizzato il fattore di perdita L.
L2 perdita di servizio pubblico; Il fattore di perdita viene principalmente suddiviso
in:
L3 perdita di patrimonio culturale insostituibile;
L4 perdita economica (struttura e suo contenuto, Lt perdita per danni ad esseri viventi di seguito a
servizio e perdita attivit). tensioni di contatto e di passo;
Lf perdita per danni materiali in una struttura;
I citati tipi di perdita possono essere provocati da
diversi tipi di danno. I tipi di danno, in una relazio- Lo perdita per guasto di impianti elettrici ed elet-
ne causale, costituiscono nel senso vero la causa, tronici interni.
i tipi di perdita l'effetto (Tabella 3.2.5.1). I possi-
bili tipi danno per un determinato tipo di perdita A seconda del tipo di perdita rilevante, verranno
possono essere molteplici. Devono quindi essere valutati l'entit del danno, l'importo del danno o
definiti prima i tipi di perdita rilevanti per un le conseguenze. Nell'allegato C della CEI EN 62305-2
determinato oggetto. Di seguito potranno essere (CEI 81-10/2) sono indicate le basi di calcolo delle
stabiliti i tipi di danno. perdite per quattro tipi di perdita. Spesso un utiliz-
zo di tali equazioni risulta molto impegnativo. Per
casi abituali vengono perci proposti nell'allegato
3.2.6 Fattore di perdita C anche dei valori medi per il fattore di perdita L in
funzione al relativo tipo di danno.
Se un determinato danno si verificato in una
Ulteriormente ai fattori di perdita l'allegato C trat-
struttura, allora deve essere determinato il suo
ta anche quattro fattori di riduzione rx e un
effetto. Ad esempio, un guasto o un danno ad un
fattore d'incremento hz.
impianto di elaborazione dati (tipo di perdita L4:
perdite economiche) pu avere conseguenze mol-
to diverse. Nel caso in cui non vengano persi dati ra coefficiente di riduzione della perdita di vite
importanti per l'azienda, rivendicabile tutt'al pi umane per gli effetti delle tensioni di contatto
il danno hardware che ammonter ad alcune e di passo associato al tipo di superficie del
migliaia di Euro. Se invece tutta l'attivit del- suolo;
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Struttura
Punto dimpatto Esempio Sorgente Tipo di danno Tipo di perdita
di danno
Fulmine sulla struttura S1 D1 L1, L4b
D2 L1, L2, L3, L4
D3 L1a, L2, L4
a Solo nel caso di strutture con rischio di esplosione, di ospedali o altre strutture in cui guasti di impianti interni provocano immediato pericolo per la vita umana.
b Nel caso di strutture ad uso agricolo (perdita di animali).
Tabella 3.2.5.1 Tipi di danno e tipi di perdita subordinati al punto d'impatto del fulmine
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ru coefficiente di riduzione della perdita di vite denza dal punto di abbattimento del fulmine e le
umane per gli effetti delle tensioni di contatto componenti di rischio risultanti.
e di passo associato al tipo di pavimentazione; Se il fulmine si abbatte direttamente su una strut-
tura, si verificano le seguenti componenti di rischio
rp coefficiente di riduzione per la diminuzione
(Tabella 3.2.7.1):
delle perdite correlato alle misure atte a ridur-
re le conseguenze di un incendio; RA componente relativa ad esseri viventi per ten-
sioni di contatto e di passo in caso di fulmina-
rf coefficiente di riduzione della perdita dovuto
zione diretta;
al danno materiale dipendente dal rischio d'in-
cendio della struttura; RB componente relativa ai danni materiali causati
da scariche pericolose all'interno della struttu-
hz coefficiente di incremento del valore della per-
ra in caso di fulminazione diretta;
dita dovuta a danno materiale in presenza di
condizioni di pericolo particolari (p. es. panico, RC componente relativa al guasto di impianti
pericolo per l'ambiente o le strutture circo- interni su sistemi elettrici ed elettronici a causa
stanti). di sovratensioni dovute a fulminazione diret-
ta.
3.2.7 Componenti di rischio rilevanti dovute Se il fulmine si abbatte nelle vicinanze della strut-
tura al suolo oppure su una costruzione vicina, si
a fulminazioni diverse
verifica la seguente componente di rischio:
Tra il tipo del danno, il tipo di perdita e le compo-
nenti di rischio rilevanti risultanti esiste una stretta RM componente relativa al guasto di impianti
relazione. Per prima cosa verr illustrata la dipen- interni su sistemi elettrici ed elettronici a causa
D1
RU = (NL + NDA)
Shock elettrico di RA = ND PA ra Lt Rs = RA + RU
PU ra Lt
esseri viventi
D2
Incendio, explosione, RB = ND PB r h RV = (NL + NDA) PV
Rf = RB + RV
effetti meccanici e rf Lf r h rf Lf
chimici
D3
Guasti di RC = ND PC Lo RM = NM PM Lo RW = (NL + NDA) RZ = (NI NL) Ro = RC + RM
sistemi elettrici PW Lo PZ Lo
+ RW + RZ
ed elettronici
Rd = RA + RB + RC Ri = RM + RU + RV + RW + RZ
Tabella 3.2.7.1 Alle componenti di rischio RU, RV e RW oltre al numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta sul servizio NL si aggiunge
anche il numero di eventi pericolosi per fulminazioni dirette sulla struttura connessa NDa (vedi Figura 3.2.3.3). Per la compo-
nente di rischio RZ il numero di eventi pericolosi per fulminazioni in prossimit del servizio NI deve essere per ridotto per il
numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta sul servizio NL.
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di sovratensioni dovute a fulminazione in Se invece si desidera analizzare il tipo di danno, i
prossimit della struttura. rischi si possono comporre nel modo seguente:
per danni ad esseri viventi dovuti a tensioni
Se il fulmine si abbatte direttamente su una linea pericolose di contatto e di passo:
connessa alla struttura, si verificano le seguenti
componenti di rischio:
RU componente relativa ad esseri viventi per ten-
RS = RA + RU
sioni di contatto all'interno della struttura
dovute alla corrente da fulmine che fluisce
per danni materiali dovuti a incendio, esplo-
attraverso la linea entrante nella struttura;
sione, azione meccanica e chimica per effetto
RV componente relativa ai danni materiali per meccanico e termico da fulminazione:
scariche pericolose nella struttura dovuti alla
corrente da fulmine trasmessa attraverso il ser-
vizio entrante; R f = RB + RV
RW componente relativa al guasto di sistemi elet-
trici ed elettronici interni causato da sovraten- per guasti di sistemi elettrici ed elettronici
sioni dovute a fulminazione diretta sul servizio dovuti a sovratensioni:
entrante.
Se il fulmine si abbatte infine al suolo in prossimi-
t di una linea entrante nella struttura, si verifica RO = RC + RM + RW + RZ
la seguente componente di rischio:
RZ componente relativa al guasto di sistemi elet-
trici ed elettronici interni a causa di sovraten-
3.2.8 Rischio accettabile per danni da fulmi-
sioni indotte sulla linea e trasmesse alla strut-
nazione
tura.
Per la decisione sulla scelta delle misure di prote-
Le otto componenti di rischio complessive (che in zione contro i fulmini occorre verificare se il rischio
linea di massima devono essere individuate separa- R, verificato per i tipi di perdita rilevanti, supera il
tamente per ogni tipo di perdita) possono ora valore di rischio ammissibile RT (quindi ancora tol-
essere combinate secondo due diversi criteri: lerabile) o no. Questo vale per soltanto per i tre
tipi di perdita L1 - L3, che sono di cosiddetto inte-
il luogo di abbattimento e il tipo di danno.
resse pubblico, dove per una struttura sufficiente-
mente protetta contro i fulmini vale:
Se di interesse la combinazione relativa al luogo
di abbattimento del fulmine, e quindi l'analisi del-
la tabella 3.2.7.1 a colonne, risulta il rischio:
R RT
in caso di fulminazione diretta sulla struttura:
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Tipi di perdita RT
3.2.9 Scelta delle misure di protezione con- le componenti di rischio RA, RB, RC, RM, RU, RV, RW e
tro i fulmini RZ, la scelta delle misure di protezione contro i ful-
Le misure di protezione contro i fulmini devono mini pu essere eseguita in modo estremamente
portare alla limitazione del rischio R a valori infe- preciso.
riori al rischio tollerabile RT. Attraverso il calcolo Il diagramma di flusso indica la procedura secondo
dettagliato dei rischi rilevanti per un determinato CEI EN 62305-2 (Figura 3.2.9.1). Se si presume che il
tipo di struttura, cio con la suddivisione in singo- rischio calcolato R supera il rischio tollerabile RT,
No Struttura
R > RT
protetta
installato S installato S
lLPS ? lLPMS ?
Calcolare nuovi
No
valori delle
componenti di rischio
No No
RB > RT
Figura 3.2.9.1 Diagramma a flusso per la scelta delle misure di protezione per i tipi di perdita L1 ... L3
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da verificare se il rischio per danni materiali dovu- ottimale verr realizzata, cio quella con i pi bas-
to alla fulminazione diretta nella struttura RB, si costi delle perdite per il pericolo da fulminazio-
supera il rischio tollerabile RT. In caso affermativo ne rimanenti. Si possono e si dovrebbero quindi,
deve essere installato un sistema di protezione analizzare diverse varianti di protezione.
contro i fulmini completo con un'adeguata prote- La procedura fondamentale indicata nella figura
zione interna ed esterna. Se RB sufficientemente 3.2.10.1, la figura 3.2.10.2 raffigura il diagramma
ridotto, nel secondo passo viene controllato se il di flusso pertinente secondo CEI EN 62305-2. Que-
rischio dovuto all'impulso elettromagnetico da ful- sto nuovo metodo inizialmente apre sicuramente
mine (LEMP) pu essere ridotto sufficientemente nuove discussioni nel settore, premettendo che gi
tramite ulteriori misure di protezione. prima della progettazione vera e propria delle
Seguendo la procedura indicata nella figura misure di protezioni contro i fulmini sono possibili
3.2.9.1 possono quindi essere scelte le misure di delle valutazioni (indicative) dei costi.
protezione per la riduzione delle componenti di Una dettagliata e attualizzata banca dati in questi
rischio che presentano dei valori relativamente casi pu dare degli ottimi servizi.
alti, cio misure di protezione di un'efficacia relati- Nelle strutture, oltre al tipo di perdita L4, di solito
vamente elevata nel caso analizzato. sono rilevanti anche uno o pi degli altri tipi di
perdita L1L3. In questi casi da proseguire inizial-
mente con la procedura dimostrata in figura
3.2.10 Perdite economiche / redditivit delle 3.2.9.1, questo significa che il rischio R per i tipi di
misure di protezione perdita L1L3 deve essere inferiore al rischio tolle-
Per alcune strutture rilevante il tipo di perdita L4: rabile RT. Se questa situazione data, in un secon-
perdite economiche rilevante. In questi casi non do passo viene controllata l'utilit delle misure di
si pu calcolare con il rischio tollerabile RT. inve- protezione pianificate secondo la figura 3.2.10.1 e
ce da valutare se le misure di protezione sono giu- figura 3.2.10.2.
stificabili dal punto di vista economico. Valori asso- Anche qui ci sono nuovamente diverse possibilit
luti come un definito rischio tollerabile RT, non nelle varianti di protezione, dove infine dovrebbe
sono dei criteri di paragone, bens valori relativi: essere realizzata quella pi economica, per sem-
diverse varianti di misure di protezione della strut- pre a condizione che per tutti i rilevanti tipi di per-
tura vengono paragonate fra di loro e la variante dita di interesse pubblico L1 L3 valga: R < RT.
Costi annuali
Figura 3.2.10.1 Procedimento principale per la sola valutazione economica e il calcolo dei costi annuali
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gole componenti di rischio risultano tuttora come
Calcolare tutte le componenti di prodotto di:
rischio RX relative ad R4
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equazioni per il calcolo dei fattori di perdita LX Il software semplificato per la valutazione del
e anche i valori tipici di questi fattori di perdi- rischio per le strutture Simplified Risk
ta, nella maggior parte, restarono per inva- Assessment Calculator SIRAC, che parte
riati. Nell'allegato C si trovano adesso per integrante della nuova CEI EN 62305-2 come
anche alcuni fattori di riduzione rX per misure allegato J. Purtroppo permette solamente dei
calcoli molto limitati, perch non possibile o
di protezione che finora erano utilizzati per il
solo in modo limitato, di scegliere e inserire
calcolo della vecchia probabilit di danno.
molti dei parametri. Per alcune situazioni mol-
Adesso sono integrati nei fattori delle perdite to semplici, questa versione comunque risulta
LX. sufficiente.
Programmi commerciali sulla base di banca
Secondo CEI EN 62305-2 adesso possibile anche dati come DEHNsupport, che rispecchiano la
una considerazione di diverse zone di protezione completa funzionalit della nuova norma e
da fulmine e un'osservazione differenziata dei sin- permettono inoltre la possibilit di elaborare
goli servizi entranti e dei sistemi elettrici ed elet- e archiviare ulteriori dati di progetto e di
tronici da loro alimentati. effettuare ulteriori calcoli.
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all'utente un supporto mirato nella progettazione. Un esperto possiede, in base alla sua formazione
Sono disponibili i seguenti supporti per la proget- ed esperienza, anche conoscenze sufficienti nel
tazione: campo delle attrezzature tecniche per le prove.
Valutazione del rischio secondo CEI EN 62305-2 inoltre informato sulle regolamentazioni in mate-
ria di sicurezza sul posto di lavoro, direttive e nor-
Calcolo della distanza di sicurezza
me, in modo tale da poter valutare il buono stato
Calcolo della lunghezza dei dispersori di sicurezza delle attrezzature tecniche.
Calcolo dell'altezza delle aste di captazione Attenzione: un esperto non un perito!
Un perito possiede, in base alla sua formazione ed
esperienza, particolari conoscenze nel campo delle
attrezzature tecniche per le prove. inoltre infor-
3.3 Ispezione e manutenzione mato sulle regolamentazioni in materia di sicurez-
3.3.1 Tipi di ispezioni e qualifiche degli za sul posto di lavoro, direttive e norme, in modo
tale da poter valutare il buono stato di sicurezza di
ispettori
attrezzature tecniche complesse. Il suo compito
Per assicurare una protezione duratura della strut- quello di esaminare le attrezzature tecniche e di
tura, delle persone che si trovano al suo interno e valutarle attraverso una perizia. Possono essere
dei sistemi elettrici ed elettronici, i parametri mec- periti ad esempio ingegneri delle associazioni di
canici ed elettrici di un sistema di protezione con- controllo tecnico, periti industriali, oppure altri
tro i fulmini devono rimanere stabili per tutta la ingegneri specializzati. Su impianti con obbligo di
durata del sistema. A questo scopo serve un pro- ispezione, generalmente necessario fare effet-
gramma di ispezione e di manutenzione del siste- tuare le ispezioni da un perito.
ma di protezione contro i fulmini concordato, che
deve essere stabilito dalle autorit, dal progettista Indipendentemente dalle qualifiche necessarie del
del sistema di protezione contro i fulmini oppure verificatore, attraverso le ispezioni deve essere
dal costruttore del sistema di protezione insieme al garantita la funzionalit del sistema di protezione
proprietario della struttura. Se durante l'ispezione contro i fulmini rispetto agli effetti di fulminazioni
di un sistema di protezione contro i fulmini vengo- dirette e indirette per quanto riguarda le persone,
no rilevati dei difetti, la responsabilit di eliminare il contenuto, l'equipaggiamento tecnico della
immediatamente tali difetti compito del gesto- struttura, le tecniche di servizio, la tecnica di sicu-
re/proprietario della struttura. La prova del siste- rezza e la struttura stessa in combinazione con
ma di protezione contro i fulmini deve essere ese- eventuali interventi di manutenzione necessari.
guita da personale specializzato nella protezione Per questo deve essere messo a disposizione del
contro i fulmini. Poich il termine "specialista nel
verificatore la documentazione di progettazione
campo della protezione contro i fulmini" non
del sistema di protezione contro i fulmini conte-
definito in modo univoco, dovrebbe innanzitutto
nente i criteri della progettazione, la descrizione
essere chiarito - prima della questione delle quali-
della progettazione e i disegni tecnici. Le ispezioni
fiche del verificatore - se nelle disposizioni in mate-
da effettuare vengono distinte nel modo seguen-
ria dell'oggetto di prova venga richiesto un esper-
te:
to oppure un perito.
L'esperto nella protezione contro i fulmini chi, in
base alla sua specializzazzione, alle sue conoscen- Esame della progettazione
ze ed esperienze, come anche conoscenza delle L'esame della progettazione deve garantire che il
relative norme di settore, in grado di progettare, sistema di protezione contro i fulmini con le sue
realizzare e verificare dei sistemi di protezione componenti corrisponda da tutti i punti di vista
contro i fulmini. allo stato della tecnica attuale al momento della
Come criteri di specializzazione ed esperienze si progettazione. Tale esame da effettuare prima
intende un'esperienza lavorativa pluriennale nel dell'adempimento della prestazione.
settore della protezione contro i fulmini. I settori
progettazione, realizzazione e verifica hanno Verifica durante la costruzione
diverse pretese all'esperto in protezione contro i I componenti del sistema di protezione contro i
fulmini. fulmini che non sono pi accessibili dopo il com-
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pletamento della costruzione, devono essere ispe- decreti con dei termini di verifica, tali termini val-
zionati durante il loro posizionamento nella strut- gono come requisiti minimi. Se attraverso specifici
tura. Tali parti comprendono p. es.: obblighi di legge, vengono prescritte, delle ispe-
dispersore di fondazione zioni regolari dell'impianto elettrico della struttu-
impianto di messa a terra ra, nell'ambito di tale verifica dovr essere anche
collegamenti delle armature esaminata la funzionalit delle misure di protezio-
armature in calcestruzzo utilizzate come scher- ne contro i fulmini interne.
matura
sistemi di calate e le loro connessioni che ven- Ispezione a vista
gono poi annegate nel calcestruzzo I sistemi di protezione contro i fulmini delle strut-
ture, come le zone critiche dei sistemi di protezio-
La verifica comprende il controllo della documen-
tazione tecnica cos come l'ispezione a vista con la ne contro i fulmini (ad esempio in caso di influen-
valutazione della qualit di esecuzione svolta. za consistente dovuta a condizioni ambientali criti-
che), devono essere sottoposti a ispezioni visive tra
Collaudo un'ispezione periodica e l'altra. Queste dovranno
Il collaudo si effettua dopo il completamento del essere eseguite con intervalli da 1 a 2 anni (Tabella
sistema di protezione contro i fulmini. In tale occa- 3.3.1.1).
sione devono essere esaminati completamente:
il rispetto del concetto di protezione secondo
Ispezione supplementare
le norme (progettazione),
Oltre alle ispezioni periodiche necessario effet-
l'esecuzione (regola dell arte)
tuare una verifica del sistema di protezione contro
tenendo conto di: i fulmini in caso di:
tipologia d'uso,
modifiche consistenti della tipologia ,d'uso
equipaggiamento tecnico della struttura e
modifiche della struttura,
condizioni sul luogo.
aggiunzioni,
III e IV 2 4 1
Nota: Gli LPS utilizzati in applicazioni su strutture con rischio di esplosione opportuno siano ispezionati ogni 6 mesi.
opportuno che le verifiche elettriche siano effettuate una volta all'anno.
Un'eccezione accettabile alla verifica annuale programmata quella di eseguire prove ad interavalli di 14 - 15
mesi quando questo sia considerato vantaggioso per la verifica della variazione stagionale della resistenza del
terreno.
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3.3.2 Procedura dell'ispezione Avvertenze: per impianti di messa a terra installati
L'ispezione include il controllo della documenta- da oltre 10 anni, lo stato e la consistenza del con-
zione tecnica, l'ispezione a vista e le prove. duttore di terra e i suoi collegamenti possono esse-
re valutati soltanto con un dissotterramento in
Controllo della documentazione tecnica diversi punti.
La documentazione deve essere controllata sotto
l'aspetto di: Prove
Attraverso le prove devono essere esaminati la
completezza e
continuit dei collegamenti e lo stato dell'impian-
conformit alle norme. to di messa a terra.
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disegni tecnici relativi alla protezione contro i Tipo di ispezione
fulmini interna ed esterna; a) ispezione del progetto;
relazioni su manutenzioni e ispezioni prece- b) ispezione durante l'esecuzione;
denti.
c) prima ispezione;
Il rapporto di prova dovrebbe contenere le indica-
d) ispezione periodica
zioni seguenti:
e) ispezione supplementare
a) proprietario, indirizzo;
Risultato dell'ispezione
b) costruttore del sistema di protezione contro i
fulmini, indirizzo; a) modifiche riscontrate nella struttura e/o nel
sistema di protezione contro i fulmini;
c) anno di costruzione.
b) scostamenti da norme, decreti, vincoli e diret-
tive di applicazione corrispondenti al momen-
Indicazioni sulla struttura to della costruzione;
a) locazione; c) difetti riscontrati;
b) tipologia; d) resistenza di terra oppure continuit del
c) tipo di costruzione; dispersore ad anello sui singoli punti di sezio-
d) tipo di copertura del tetto; namento con indicazione del metodo di misu-
razione e del tipo di apparecchio di misurazio-
e) livello di protezione LPL.
ne;
e) resistenza di terra complessiva (misurazione
Indicazioni sul sistema di protezione contro i senza o con conduttore di protezione e massa
fulmini metallica nell'edificio).
a) materiale e sezione dei conduttori;
b) numero delle calate, ad esempio punti di Verificatore
sezionamento (identificazione secondo le indi-
a) nome del verificatore;
cazioni sul disegno); distanza di sicurezza cal-
colata; b) ditta/organizzazione del verificatore;
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La frequenza dei lavori di manutenzione dipende misurazione della resistenza dell'impianto di
dai seguenti fattori: messa a terra;
perdita di qualit causata da agenti atmosferi- ispezione a vista di tutti i dispositivi di prote-
ci o ambientali; zione da sovratensione (tipicamente i disposi-
effetto di fulminazioni dirette e dei possibili tivi di protezione da sovratensione sulle linee
danni causati da queste ultime; di ingresso del sistema di alimentazione e del
livello di protezione della struttura in esame. sistema informatico) per rilevare eventuali
danneggiamenti o interventi;
Le attivit di manutenzione dovrebbero essere rifissaggio di componenti e conduttori;
definite in modo differenziato per ogni sistema di prova della inalterata efficacia del sistema di
protezione contro i fulmini, e dovrebbero diventa- protezione contro i fulmini dopo eventuali
re parte integrante del programma di manuten- aggiunzioni o modifiche alla struttura.
zione complessivo della struttura.
Dovrebbe altres essere stabilita una manutenzio- Di tutti i lavori di manutenzione dovrebbe essere
ne periodica. Questa permette un confronto dei redatto un rapporto completo. Questo dovrebbe
risultati rilevati al momento con quelli delle manu- contenere le modifiche effettuate o da effettuare.
tenzioni precedenti. Inoltre, questi valori potranno
essere utilizzati come confronto per le verifiche Questi rapporti forniscono un aiuto per la valuta-
future. zione degli elementi e delle installazioni del siste-
Le seguenti misure dovrebbero essere previste in ma di protezione contro i fulmini. Sulla loro base
una manutenzione periodica: possibile effettuare e aggiornare le manutenzioni
controllo di tutti i conduttori e componenti del periodiche. I protocolli di manutenzione dovreb-
sistema di protezione contro i fulmini; bero essere custoditi insieme ai disegni di progetto
misurazione della continuit elettrica delle ed ai rapporti di ispezione del sistema di protezio-
installazioni del sistema LPS; ne contro i fulmini.
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