Stasera “Report” torna sul delitto Moro.

Per l’ex ministro Scotti, Usa e Israele

non gradivano la politica estera multipolare della Dc. Era il 1978, sembra oggi y(7HC0D7*KSTKKQ( +&!"!#!z!_

Domenica 7 gennaio 2024 – Anno 15 – n° 6 a 2,00 - Arretrati: a 3,00 - e 2,00con

a 16,00 il libro "La sciagura"
– Arretrati: e 3,00
Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

Mannelli LEGGE CARTABIA Nordio dimentica la lista per le Procure Borghetti sotto spirito
EUROPEE E REGIONALI
Elezioni 2024: I reati prioritari per FI e Lega: » Marco Travaglio
coalizioni divise
e caso Schlein
mafia, stupri, ma tangenti no L’
italovivo Enrico Borghi ha
rilasciato un’intervista a
Repubblica – l’ultimo luo-
go al mondo popolato da renziani
q DE CAROLIS A PAG. 9 p Secondo la maggioranza di governo i pm –per accusare la Meloni di “teme-
dovranno concentrarsi sulla violenza (anche re un’iniziativa giudiziaria”, di
domestica) e sulla criminalità comune. La “mandare avvertimenti alle Pro-
FIGURACCIA DI GOVERNO corruzione può essere messa in disparte cure” come Crosetto, di “non ave-
re in mano le redini del vapore” (il
I ministri a Davos: q FROSINA A PAG. 5 famoso vapore con le redini) e di
“vedere fantasmi dove non ci so-
evento coi 2 russi, no”. Resta da capire perché que-
sto fenomeno non dica le stesse
fa tutto S. Marino cose del suo leader Renzi che,

ESCLUSIVO IL RAPPORTO DELLA GDF ACQUISITO DAL COPASIR

quando Crosetto accusò i magi-
q RONCHETTI A PAG. 8 strati di congiurare contro il go-
verno, fu il primo a dargli manfor-
te, avendo fatto ben di peggio: da

Renzi e Carrai piazzisti

LA CORTE UNICO ARGINE anni accusa i pm di Firenze di per-
seguitare lui, compari, genitori,
Bibi è snobbato altri parenti inquisiti e li ha più
volte denunciati, collezionando
dagli Usa: meglio una raffica di archiviazioni. Ma
Borghi è sfortunato: ha passato
Gallant e Gantz

di Unipol&Aspi in Qatar
due anni, prima da responsabile
Sicurezza del Pd e poi da membro
del Copasir del Pd trasmigrato in
Iv, a inventare complotti di Putin
e delle sue quinte colonne. De-
nunciò sudatissimo la diabolica
missione putinian- contiana di
medici e infermieri russi venuti in
pandemia per spiarci con micro-

POLITICA&BUSINESS
spie nascoste negli stetoscopi, nei
tamponi e nelle mascherine. Dis-
se che Putin l’aveva giurata a Gue-

q SCUTO A PAG. 16 - 17 MATTEO SI OFFRE COME rini perché aveva impedito ai rus-
si di spiarci: poi si scoprì che la

AMBASCIATORE IN UE spedizione era partita proprio dal

ministero della Difesa guidato da
IL PAESE IN GINOCCHIO
PER L’EXPO DI DUBAI.
Guerini, che alla fine ringraziò
pubblicamente Mosca. Torchiò
Il Pakistan al buio accaldatissimo al Copasir l’ad Rai

fa causa all’Eni: 2018, POLEMICHE SUL Fuortes sugli agenti putiniani o-

spiti della Berlinguer, fra cui il pu-

non ha dato il gas MORANDI: “PROPONGO tribondo Orsini: “Sono stati rile-
vati rischi per la sicurezza nazio-

UN AFFARE ALL’EMIRO”
nale”. Poi si scoprì che l’unico tor-
q PALOMBI A PAG. 15 to di Orsini era di aver capito per
primo come sarebbe andata a fi-
q GRASSO A PAG. 2 - 3 nire la guerra in Ucraina: non
» PARLA MARINO NIOLA perché gliel’avesse detto Putin,
ma perché sa dove sono Ucraina e
“Meloni teme I DUE INTELLETTUALI A CONFRONTO Russia sul mappamondo. Attac-
cò anche Rete4 per aver intervi-
il complotto Questione morale, Tarchi: “Rischi stato Lavrov, cioè per uno scoop:

del malocchio” di vertigini d’onnipotenza”. Revelli: “Un chiaro tentativo di destabi-

“Meloni non è meglio dei suoi fidi”
» Antonello Caporale q GIARELLI E RODANO A PAG. 6 - 7
lizzare le democrazie occidentali.
Questo fenomeno da noi dilaga
mentre negli altri Paesi non esi-
ste”, tuonò mentre la Cnn intervi-
stava Peskov, portavoce di Putin.

L’
evocazione del E le sfighe non sono finite: ieri,
complotto da parte mentre Borghi sparava contro la
della Meloni è per LE NOSTRE FIRME. Meloni su Rep, il Fatto svelava il
allontanare la jella”. Il so- LA DOMENICA SUL FATTO CARLO BUCCIROSSO rapporto della Guardia di Finan-

• Padellaro Papa, appelli impossibili a pag. 10

ciologo Marino za acquisito dal Copasir sulle mis-
Niola spiega la Apre la Palestra “Meglio il teatro, sioni di intelligence&affari di
sindrome da Marco Carrai – al seguito o per
superstizione di Satira: inviateci • Fini Il terrorismo Usa peggio di tutti a pag. 11
nel cinema devi conto di Renzi –presso 007 italia-
da parte della ni, oligarchi-spioni russi sotto
premier che le vostre battute andare a salotti” sanzioni, vertici del Mossad e au-
rientra nel lun-
go solco dei perso- • Mercalli “Charlotte”, Befana fresca a pag. 11 q FERRUCCI A PAG. 20 - 21
torità di Arabia, Emirati e Qatar.
Cioè: l’amico e console d’Israele è

• Truzzi Besostri, alfiere degli elettori a pag. 9

naggi politici nostrani, dal pappa e ciccia con l’emirato che fi-
presidente Leone a Berlu- nanzia Hamas per le stragi contro
sconi per arrivare ai con- La cattiveria Israele. Come se la famiglia Allen-

• Spadaro È l’Amato, non il Poderoso a pag. 11

temporanei, come i due de invitasse al veglione di Capo-
Matteo, fino a Delmastro Intelligenza Artificiale: un frate teologo danno gli eredi di Pinochet. E ora
Delle Vedove. Tutto vale sostituisce Amato. È stato il software chi lo sente Borghi? Pare abbia già
• Vitali La maledizione dei 2 cellulari a pag. 24
contro il malocchio. a pretendere qualcuno meno bigotto prenotato un’intervista di fuoco
A PAG. 18 WWW.FORUM.SPINOZA.IT su Rep contro Renzi e Carrai: il
tempo di trovarsi un altro partito,
q DANIELE LUTTAZZI A PAG. 19 poi si scatena.
 https://overpost.biz
2 l CRONACA
IL DOSSIER • POLITICA E BUSINESS
I documenti segreti
L’ex premier volò nella
penisola prima del Covid,
offrendo “collaborazioni”
e suggerendo occasioni
L’INFORMATIVA
DEL COPASIR
DI 457 PAGINE
IL “FATTO” può rivelare
il contenuto
dell’informativa redatta
dalla Guardia di Finanza
su richiesta del Copasir,
nel 2021, quando il
Copasir chiede ai pm
di Firenze atti che
costituiscano potenziali
rischi per la sicurezza
nazionale, gli interessi
militari, economici o
scientifici dell’Italia.
Nasce un’informativa su
Marco Carrai. Si basa su
chat e mail sequestrate.
Nel 2022 la Cassazione
annulla il sequestro, così
il documento non viene
mai depositato agli atti e
la relazione è inviata
al solo Copasir. Un atto
illegittimo per Carrai, che
per questo ha denunciato
i pm di Firenze. La
denuncia ha portato al
deposito di atti, fino a
quel momento secretati,
che spiegano perché era
materiale rilevante per
la sicurezza nazionale.
I CONTATTI
DALL’AZERBAIJAN
AGLI SCEICCHI
• Nella rete di chat
compaiono le compagnie
petrolifere di tre paesi.
C’è l’emiro del Qatar Al-
Thani, il presidente azero
Ilham Aliyev e Turqui Al-
Nowaiser responsabile
del fondo statale saudita
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IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024
» Marco Grasso
È
un’inside story straor-
dinaria sugli affari di
Matteo Renzi all’estero
quella che emerge dalle
457 pagine del rapporto della
Guardia di Finanza su Marco
Carrai inviato al Copasir, che il
Fatto è in grado di pubblicare.
Mail, messaggi, relazioni che
raccontano come Renzi, subito
dopo aver lasciato la carica di
premier, si sia messo a fianco di
Carrai per procacciare clienti
per sé e per l’amico. Un’attività
Piazzisti d’Arabia: Renzi
vietata in molti parlamenti e-
steri, non in Italia, dove però il
dossier apre enormi questioni
di opportunità, e spiega perché
per il Copasir abbia ritenuto
e Carrai proposero Pirelli
che in quelle chat c’era materia-
le rilevante per la sicurezza na-
zionale. “Negli anni 2018 e
2019 i suoi rapporti con il sena-
tore Renzi afferivano, al presu-
mibile sviluppo di una loro at-
e Autostrade agli sceicchi
tività d’affari, alla promozione
di opportunità di investimento
in primarie società italiane, che
si desume essere stata svolta
anche in occasione di viaggi
all’estero, soprattutto in Medio
Oriente” scrive la Gdf.
Nell ’ informativa Carrai
sembra muoversi insieme all’a-
mico Renzi come un interme- l’incontro di martedì (…) Insie- cellenze, è stato un piacere in-
diario di grandi aziende italia- me a Carlo Cimbri (Ad di Uni- contrarvi. Spero possa essere u-
ne presso magnati e governi pol) verrà Marco Carrai, mio tile ricapitolare le opportunità
stranieri: Atlantia e Autostrade braccio destro. Marco ha già in- che vi ho mostrato e i possibili
per l’Italia (Aspi); Pirelli; il
gruppo indiano Jsw Steel, che
contrato HH (His Highness,
presumibilmente l’emiro del
passi successivi (...) Atlantia: af-
fare possibile ( joint venture,
possiede le acciaierie di Piom- Qatar Al-Thani, ndr) ad aprile e acquisizione, spin-off, ecc.) con
bino (di cui Carrai è vicepresi- aveva preso l’impegno di porta- Atlantia o Aspi. Prossimo pas-
dente); Novatek, gigante russo re proposte concrete. Marco a- so: incontro a Doha con Ales-
del gas guidato dall’o li ga rc a vrà modo di accennare a HH e sandro Benetton (proprietario)
Leonid Michelson; Nexi, la rete illustrare a te e al tuo staff il dop- e Marco Patuano (Ceo di Edi-
di pagamenti online più impor- pio deal di cui parlare a Doha: il zione, la holding di famiglia), o
tante in Italia; il gruppo agroa- gruppo Jindal (molto forte in I- in alternativa a Milano, forse
limentare Veronesi (Aia e Ne- talia) e Nexi, oggi proprietà di metà gennaio 2019. Capiamo
groni); Tages (big data). Carrai Advent international”. che HH vorrebbe incontrare il
in alcuni casi sembra agire di La stessa lettera parla poi dei sig.Benetton, membro di una
concerto con la società di con- “Benetton”: “In Italia ci sono delle più importanti famiglie in
sulenza milanese Seven Capital Italia”. Gli risponde
Partners (“Marco (...) come sai è Mansoor Ebrahim
con noi a tutti gli effetti” dicono Novembre 2018 “Ci Al-Mahmoud, Ceo
loro). Nelle comunicazioni di Qia: “Grazie Mar-
spende il nome di Renzi, si pre- sono state polemiche co. Sono d’a c co rd o
senta come suo “consi gliere su tutti i temi e gli ar-
speciale” e propone incontri dopo il crollo del Ponte gomenti. Sono d’ac-
con l’ex premier.
Morandi. Propongo cordo per il prossimo
passo. Chiederò alla
PER I BENETTON IN QATAR all’emiro un affare” squadra di studiare
I contatti tra Carrai e Alessan- le opportunità”.
dro Benetton (194 messaggi) ri-
salgono almeno al 2016: “Vuole L’INCONTRO A DOHA
investire in Israele”, scrive Car- Il 2 gennaio del 2019
rai, “sarebbe pronto a spendere molte polemiche dopo il crollo Carrai scrive a Hassan Sultan
20 milioni in Cmc”, il gruppo di del ponte di Genova. Atlantia Al-Ghanim, segretario del vice-
cybersecurity italo-israeliano ha perso il presidente, Gilberto premier del Qatar. Si sono già
di Carrai. Il 17 novembre 2018, Benetton, un mese fa e Alessan- incontrati il 29 dicembre a Ka-
due mesi dopo il crollo del Pon- dro è il più smart della seconda tara (Doha): “Lasciami ringra-
te Morandi, Carrai e Renzi si generazione. Per il momento ziare per il tempo speso da te e
scambiano una mail che per la niente è ufficiale, ma può essere HE (Her Eminence) (…) Que-
Finanza dimostra “il crescendo una prospettiva strategica”. Tra sto tempo è ottimo per cogliere
delle iniziative, consistenti il 2018 e il 2020 Renzi è tra i le opportunità italiane (...). Vor-
principalmente nella promo- massimi contestatori del gover- remmo formalizzare presto u-
zione di opportunità di investi- no Conte, che vorrebbe revoca- na collaborazione con voi, fa-
mento”. È una bozza firmata re le concessioni ai Benetton. E cendo certamente una valuta-
“Matte o”, che sembrerebbe il 20 novembre del 2018 Carrai zione economica della parte va-
iz
dunque dover inviare Renzi: scrive ai vertici del Qia (fondo riabile di eventuali affari (...)
.b
“Mio caro amico, come da ac- sovrano qatariota), oggetto Abbiamo tre opportunità im-
cordi ti indico alcune ipotesi per “Meetings with HH”: “Care ec- mediate e deliziose, che concor-
st
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IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024 CRONACA l 3

CON GLI EMIRATI • Testimonial

Matteo già nel 2018

s’offrì a Dubai: “Volto
per il vostro Expo”
C
i sono anche gli Emirati Arabi negli testualmente Al-Shaibani entra nel consiglio
affari dell’ex premier Matteo Renzi e d’amministrazione di Cai. A finire sotto le lenti
del consulente e amico Marco Car- dell’antiriciclaggio ci sono alcune consulenze da DOPO L’EVENTO
rai, rivelati nel rapporto Copasir che oltre 600mila euro che Carrai nel 2019 aggiunge DEL PRE-COVID,
il Fatto può raccontare. al suo già cospicuo emolumento di presidente IL BIS DI RYAD
“Ciao amico mio. L’ex presidente del Con- degli aeroporti. I bonifici arrivano da Dicasa
siglio d’Italia Matteo Renzi è a Dubai e Abu Spain, socio di Corporacion America, ossia una L’EXPO di Dubai doveva
Dhabi fino a domenica. Deve fare degli inter- società che fa capo a Eurnekian. Da allora i con- tenersi nel 2020, ma a causa
venti a delle conferenze. Come ti ho detto tem- tatti fra Al-Shaibani e il braccio destro di Renzi si della pandemia è stato
po fa, lui è interessato a esplorare la possibilità infittiscono. Nell’aprile del 2019, ad esempio, rinviato al 2021-2022. I paesi
di essere un ambasciatore per Dubai in Europa Carrai chiede all’emiratino se può incontrare “il arabi hanno continuato a
per il prossimo Expo, considerando che l’ulti- presidente del Togo - un altro dei suoi contatti - conquistare eventi, come
ma edizione si è tenuta in Italia a Milano. Pensi che sarà a Dubai la prossima settimana”. l’Expo del 2030, tornato nella
che sia possibile? Hai tempo di incontrarlo?”.È penisola solo 10 anni dopo,
il 23 marzo 2019, meno di un anno dalla fine UN’ALTRA FIGURA CHIAVE negli Emirati per Car- con la vittoria di Ryad. "Le
del governo Renzi. Marco Carrai scrive questo rai è Al Mubarak Khaldoon, membro di spicco cose che dicevo isolato
messaggio a Mohammed Al-Shaibani, uno dei del governo di Abu Dhabi, Ceo della Mubadala quattro anni fa sull’Arabia
suoi contatti più stretti in Medio Oriente (i due investment company (fondo sovrano) e presi- Saudita adesso le dicono tutti.
si scambiano 413 messaggi via chat). Al-Shai- dente del Manchester City. “In un’email del 14 Un politico per me ha il dovere
bani è un uomo d’affari potente e un funzio- febbraio 2016 Carrai enfatizzava le possibili ri- di vedere le cose prima degli
nario governativo di Du- altri. Quel Paese sta vivendo
bai: è direttore generale una trasformazione
della Corte del Sovrano, impressionante. Non mi
Ceo del fondo sovrano stupisce il trionfo di Riad", ha
Investment Corporation detto allora il senatore Renzi,
di Dubai e presidente commentando la sconfitta
della Dubai lslamic di Roma.
Bank. È considerato “u-
dano con le richieste Joint venture Pif e con Carrai si no dei cinque uomini a-
espresse da HH l’E- L’imprenditore accorda per una rabi più potenti nel mon-
miro e HE il Mini- e il politico c a l l c o n Tr o n- do della finanza”. Ed è
stro e il Presidente provavano a chetti Provera e anche presidente dell’E-
(...) Nexi; Jindal e costruire affari gira tutto a Renzi. xpo di Dubai del 2020:
Corporacion Ameri- insieme all’estero Nel settembre “Ciao Marco, torno mar-
ca (…) Altre potreb- FOTO LAPRESSE del 2023 Pirelli e tedì - è la sua risposta - Se
bero essere studiate: il Pif hanno an- Mr. Renzi sarà sempre a
Autostrade, Pirelli, nunciato una Dubai lo incontrerò si-
Unipol, Veronesi, aziende sani- joint venture per costruire p- curamente”.
tarie e farmaceutiche, moda e a- neumatici in Arabia. Le strade di Carrai e
limentari (…)”. La mail si con- Al-Shaibani si sono già
clude con un rimando a un in- ROTTA SU BAKU incontrate nel corso di
contro a Davos e all’“eventuale Poi Carrai prova anche a piaz- un’altra vicenda: “Nel
volontà di firmare un accordo zare il pacchetto di “business mese di febbraio 2018 -
per cominciare la nostra colla- opportunities” italiane anche scrive la Guardia di Fi-
borazione”. Aspi, come noto, in Azerbaijan, altro Paese in cui nanza - Carrai e
prenderà un’altra strada: sarà Renzi è solito tenere conferen- Al-Shaibani si sono
acquisita da Cdp con i fondi ze. Il 1 aprile 2019 scrive a
Blackrock (Usa) e Macquarie Shahsmar Movsumov, assi-
scambiati messaggi
quantomeno prope-
Aeroporti toscani cadute positive
in Italia, dovute
(Australia). Ma un’altra azien- stente del presidente di Ilham deutici all’acquisizione Con Marco presidente sia della prospet-
da in cui si parla in queste carte Aliyev, ex militare e presidente della partecipazione al tiva di far entrare
che in Medio Oriente sbarca della repubblica dell’Azerba- capitale sociale di Cai arrivano gli argentini “Muba dal a” n el
davvero. jian ininterrottamente dal (Corporacion Ameri- capitale del set-
2003. Oggetto della mail: can Italia) da parte del- che finanziavano tore aeroportua-
IL RINASCIMENTO SAUDITA “Renzi”. Dopo la consueta pre- la società Mataar, con- le di “C orpora-
Nel giugno del 2019 Carrai ha sentazione di società italiane in trollata dal fondo sovra- la fondazione Open, cion America”,
no dell’Emirato di Du-
poi i soci emiratini.
una fitta corrispondenza con cui investire, Carrai scrive: che alla possibili-
l’Arabia Saudita, Paese caro a “Penso che il signor Renzi sarà b ai ”. Parte dell’op era- tà di portare da
Matteo Renzi per la sua attività di nuovo a Baku in occasione zione viene segnalata 200 milioni ad 1
di conferenziere alla corte di del Gran Premio di F1. Vorrem- come sospetta dall’Uni- miliardo di euro,
Mohamed Bin Salman. Carrai mo incontrarvi quando vi co- tà antiriciclaggio della gli investimenti
si presenta come “il consigliere moda”. Movsmudov ringrazia e Banca d’Italia. Corporacion America è un in Italia della famiglia Eurnekian”. Il 23 agosto
speciale di Renzi” a Turqui mette in copia Israfil Mamma- gruppo che controlla 54 aeroporti, tra cui Fi- del 2017 Carrai invia un messaggio a Khaldoon
Al-Nowaiser, ex governatore e dov, Ceo del fondo petrolifero renze e Pisa, e che fa capo al magnate argen- per fissare un incontro in Medio Oriente: “Ho
capo della divisione internazio- statale: “Sarà il suo contatto. La tino di origine armena Eduardo Eurnekian. parlato con Luca e Matteo e so che a dicembre
nale del fondo di investimento prego di concederci un po’ di La scalata di Corporacion America agli ae- forse Matteo sarà ad Abu Dhabi. Io sarò ad Abu
statale saudita (Pif ). “A tale tempo. Spero che riusciremo a roporti toscani avviene dopo una donazione Dhabi il 13 e 14 settembre e se sei disponibile vor-
contesto di affari – scrive la Fi- trovare un’opportunità reci- alla Fondazione Open, e per questo finisce rei mostrarti un importante progetto finanzia-
nanza - può essere ricondotto lo procamente vantaggiosa in nelle carte della Procura di Firenze. Carrai è rio”. Scrive la GdF: “Va evidenziato il messaggio
scambio del 24 novembre 2019, breve tempo”. Il monitoraggio presidente del Cda di Toscana aeroporti. Do- di Carrai del 14 giugno 2019, in cui proponeva un
da cui si desume che Carrai in- della Finanza arriva fino all’or- po la scalata del gruppo argentino, negli ae- possibile affare congiunto tra Mubadala Corpo-
viava a Renzi una mail priva di ganizzazione di una call fra gli roporti toscani entra anche il governo degli racion America, in relazione a una gara per l’ae-
testo, avente oggetto: “Pirelli azeri e Advent International – Emirati Arabi, acquistando il 25% delle azio- roporto Viracopos in Brasile”. Il messaggio di
o p p o r t u n i t y - D r a f t 0 . 1 – uno dei fondi azionisti di Nexi – ni attraverso la Mataar holding, società vei- Carrai si chiude così: “Ho detto al nostro amico
11.15.19.pdf ”, inoltrata da Farah società che ha pagato a Carrai colo olandese avente come controllante ulti- Matteo che te ne avrei parlato”.
Alam. Alam è un operativo del laute consulenze. mo la Investment corporation di Dubai. Con- M. GRA.
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4 l CRONACA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024

INCHIESTA ANAS • Cosa emerge dalle carte dei magistrati

LE PAROLE E IL “BAVAGLIO”
Le intercettazioni agli atti: Consulenze finte, gare pilotate
e nomine: il “sistema Verdini”
le frasi che potremmo
non conoscere più
con la nuova legge

“
Matteo... c’ha dato
carta bianca (...)
e noi siamo state persone
perbene. L'abbiamo
incontrato, gli abbiamo
detto ‘Matteo, per non
mettere il casino, mo,
per adesso, i nostri clienti
che si occupano di
infrastrutture li lasciamo’.
E lui c'ha solo ringraziato
Fabio Pileri, socio
di Tommaso Verdini

“
14 novembre 2022

Hanno Freni,
hanno
il consigliere di
amministrazione Bracco,
hanno comunque
il governo perché c'è
Salvini, insomma ragazzi
è la Lega. C'è Salvini...
sono trasversali perché
hanno rapporti con Lotti...
Fabio Pileri, socio
di Tommaso Verdini
30 ottobre 2021

“
Abbiamo venduto
a Massimo Bruno
U
na “triangolazione con reciproci
scambi e vantaggi”. Così i magi-
(...) il rapporto con strati capitolini definiscono il si-
Matteo, che lui avrebbe stema Verdini-Pileri. La presunzione
di innocenza va garantita a tutti: ve-
avuto lo stesso, dremo dunque quanto di questa inda-
ma anche perché fratello di Francesca,
attuale compagna di Matteo Salvini.
Sia Francesca Verdini che il leader le-
ghista sono estranei alle indagini, ma
vengono citati più volte da alcuni sog-
getti intercettati. È Pileri, ad esempio,
informazioni dai dirigenti Anas sulle
gare. Dall’altra parte i pubblici ufficia-
li, ossia i dirigenti Anas, mettevano a
disposizione le loro funzioni per favo-
rire gli imprenditori vicini al gruppo
fornendo informazioni riservate. Ma
scrivono i pm – si fa cenno a Massimo
Bruno (Gruppo FS), e Diego Giachetti,
Direttore Risorse Umane di Anas, a
cui i Verdini si rivolgono per la promo-
zione dei dirigenti Anas”. Giacchetti e
Bruno non sono indagati. In questi

ma io tramite Freni gli ho

gine resterà in piedi dopo il vaglio dei che dice: “Matteo ci ha dato carta bian- perché lo facevano? Secondo i magi- giorni, grazie al fatto che le nuove pro-
giudici. Intanto in cinque sono finiti ai ca”. Grazie alle intercettazioni i pm strati per avere promozioni e nomine. poste che imbavagliano la stampa non
portato un bel rapporto! domiciliari per corruzione e turbativa hanno ricostruito come agiva il gruppo Che il gruppo Verdini-Pileri otteneva- sono ancora legge, sono stati pubblica-

(...) Massimo aveva un

problema con la Lega,
io c’ho creato un rapporto
con Federico e Federico
gli ha creato un rapporto
d’asta. Si tratta di Tommaso Verdini e
del suo socio di minoranza nella Inver
Srl Fabio Pileri, e degli imprenditori
Antonio Veneziano, Stefano Chicchia-
ni e Angelo Ciccotto. Tommaso Verdi-
ni è un nome noto, non solo perché fi-
glio di Denis (anche questi indagato),
Pileri-Verdini. Da un parte c’erano gli
imprenditori che pagavano il gruppo
Verdini-Pileri con consulenze (per i
pm fittizie) alla Inver o anche con de-
naro in nero (come nel caso di Chic-
chiani che ha consegnato 30mila euro
in contanti) per uno “scopo”: ottenere
no grazie alle loro relazioni. Per i pm
“referente politico del gruppo” era il
sottosegretario al Mef Federico Freni,
non indagato, il quale “si è reso dispo-
nibile a incontrare i dirigenti di Anas
su richiesta di Tommaso e Denis Ver-
dini”. Non solo. “In altre conversazioni,
ti episodi e intercettazioni emerse da-
gli atti dell’indagine. Questo schema
vuole fare chiarezza, sistemando i tas-
selli della vicenda anche con soggetti
(come Salvini e la compagna) estranei
all’inchiesta ma dei quali alcuni inda-
gati si vantano.

“ “ “ “
con Matteo! È chiaro che
è merito mio, ma Matteo Se questa roba “Se lunedì ti faccio Vabbè, via mo C'ha un gran
non lo sa, non lo io l’avessi fatta portare da Fabio sto De Santis lo culo si campa, si
riconosce e non voglio quando avevo il potere? il mio smoking (...) me lo chiappo così (…) Gli dico campa, poi come si
neanche. Non lo sa (...) Oggi è finalizzata porti su?” “Certo ... che pure c’è Francesca suol dire, l'importante
perché sarebbe a noi! Allora (...) era problema c'è (...) fammelo e Matteo a disposizione che si tengano
un’ingerenza eccessiva finalizzata a realizzare portare al Ministero" glielo metto proprio... lì i marescialli
che non apprezzerebbe cose per altri (....) per FI Conversazione tra Tommaso Omar Mandosi (non indagato), ex a presiedere il fortino
Tommaso Verdini (…). E poi per Ala... Verdini e Federico Freni
5 dicembre 2021
Anas, oggi direttore risorse umane
Stretto di Messina Spa 30 ottobre 2021 Fabio Pileri, socio di Tommaso
3 maggio 2022 Verdini 26 ottobre 2021
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Denis Verdini 12 aprile 2022

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IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024
GIUSTIZIA
t i criteri ai procuratori: Fi e Lega propongono di ignorare la corruzione
LA POLITICA
ORA DETTA LE
URGENZE AI PM
LA RIFORMA del
processo penale dell’ex
ministra Marta Cartabia
(approvata a settembre
2021) prevede che “gli
uffici del pubblico
ministero (...) nell'ambito
dei criteri generali
indicati dal Parlamento
con legge, individuino
criteri di priorità
trasparenti e
predeterminati, da
indicare nei progetti
organizzativi delle
procure della
Repubblica, al fine di
selezionare le notizie di
reato da trattare con
precedenza rispetto alle
altre”. Una norma che
per la prima volta
attribuisce un ruolo alla
politica nella selezione
dei reati da perseguire e
per questo molto
contestata dalle toghe
BIELLA
t I TESTIMONI GLI INVITATI DI DELMASTRO RACCONTANO LA PISTOLA ALLA FESTA E IL COLPO ALL’IMPROVVISO
VEGLIONE
CON LA
PISTOLA
EMANUELE
POZZOLO, 38 anni,
deputato vercellese
di FdI, è indagato a
Biella per lesioni,
esplosioni pericolose
e omessa custodia.
Alla festa di
Capodanno del
sottosegretario
Andrea Delmastro è
partito un colpo dal
suo minirevolver: un
31 enne è stato
colpito alla coscia,
prognosi di 10 giorni
LEGGE CARTABIA La norma prevede che la politica debba indicare
» Paolo Frosina
I
delitti da punire con urgen-
za? Per il centrodestra sono
soprattutto quelli violenti:
politici e colletti bianchi
possono aspettare. O almeno è
quanto traspare da una propo-
sta di legge, da poco all’esame
della Commissione Giustizia
del Senato, che punta a realiz-
zare una delle previsioni più
controverse della riforma pe-
nale di Marta Cartabia. Il testo
firmato nel 2021 dall’ex Guar-
dasigilli stabilisce infatti, tra le
altre cose, che i “criteri genera-
li ” di priorità per l’eser ciz io
dell’azione penale debbano es-
sere “indicati dal Parlamento
con legge”: la maggioranza di
turno, quindi, ora può contri-
buire a “selezionare le notizie di
reato da trattare con preceden-
za rispetto alle altre”, disegnan-
do una “cornice” di principio a
cui poi i procuratori capo devo-
no adeguarsi nei loro progetti
organizzativi. La novità era sta-
ta assai contestata dalla magi-
stratura: nel parere reso dal C-
Cari pm: botte sì, tangenti no
Il governo sceglie le indagini
sm, la norma era addirittura
descritta come in “po ssibile
contrasto con l’attuale assetto
dei rapporti tra i poteri dello
Stato”, perché – si avvertiva –
l’individuazione dei criteri non
potrà che rispecchiare “le mag-
gioranze politiche del momen-
to”. E l’ex consigliere Nino Di
Matteo – ora alla Direzione na-
zionale antimafia – parlava di
un “vulnus evidente” e di uno
“squarcio che apre la via a una
chiara violazione della separa-
zione dei poteri”.
QUELLA PREVISIONE, però, è ri-
masta lettera morta per oltre
“Dopo lo sparo Pozzolo era impietrito”
» Alessando Mantovani
INVIATO A BIELLA
“D
opo quello che è successo
Emanuele Pozzolo era
impietrito, che io sappia
lì per lì non ha dato una sua versio-
ne, l’abbiamo fatto sedere, gli ab-
biamo dato un bicchiere d’acqua,
ma naturalmente ci occupavamo
del ferito”, racconta l’avvocato Lu-
ca Zani, civilista, consigliere co-
munale di Fratelli d’Italia a Biella e
forse aspirante sindaco. “Pozzolo
diceva ‘ma posso aver fatto una co-
sa del genere?’”, ricorda un altro in-
vitato al cenone di Capodanno or-
ganizzato dal sottosegretario An-
drea Delmastro alla Pro Loco di
Rosazza (Biella), dove sua sorella
Francesca è sindaca, splendido
borgo di meno di cento anime a
900 metri d’altezza. Scale di pietra,
torri e simboli dell’occ ultismo
massonico. Chissà poi cosa voleva
dire, il pistolero: ha sparato o no?
due anni: né Cartabia né il suo
successore Carlo Nordio han-
no proposto un disegno di leg-
ge con l’indicazione delle prio-
rità. Così, lo scorso novembre, a
depositarlo ci hanno pensato
due senatori della maggioran-
za: Pierantonio Zanettin, stori-
co esponente di Forza Italia, e
l’ex ministra leghista Erika Ste-
fani. Il ddl, si legge nella rela-
zione introduttiva, punta a
“rendere trasparenti e control-
labili le scelte discrezionali” dei
pubblici ministeri. Per farlo, si
inserisce tra le disposizioni at-
tuative del codice di procedura
penale un nuovo articolo, il
FDI Emanuele Pozzolo ANSA
3-ter, che indica tre genze di protezione della popo-
criteri di priorità di lazione”. Tradotto? Un input a
L’OBIETTIVO cui i magistrati do- concentrarsi su criminalità or-
METTERE vranno “tenere con-
to nella trattazione
ganizzata, furti, stupri e rapine.
Ma che dire di corruzioni, traf-
SOTTO delle notizie di rea-
to”. A leggerli si in-
fici d’influenze, peculati, finan-
ziamenti illeciti, turbative d’a-
CONTROLLO tuisce che i reati eco- sta, favoreggiamenti, rivelazio-
LE INCHIESTE nomici o contro la
pubblica ammini-
ni di segreti? Difficile conside-
rarle fattispecie di particolare
strazione (cioè quelli allarme sociale, o legate alla
tipici della classe po- criminalità territoriale. I reati
litica) non sono in ci- dei colletti bianchi non rientra-
ma alla lista delle urgenze. no di sicuro nemmeno nella se-
Il primo criterio è quello del- conda priorità, che fa riferi-
la “gravità dei fatti, anche in re- mento a una categoria specifica
lazione alla specifica realtà cri- di crimini: la “tutela della per-
minale del territorio e alle esi- sona offesa in situazioni di vio-
Zani non ha visto Pozzolo spara- sia, del resto ai tempi del Fronte
re: “Passavo per portare i bicchieri della gioventù lo chiamavano “il
in cucina, aveva la pistola in mano Conte”. E come Zani assicura che il
ma non mi è sembrato che la mo- ferito, Luca Campana, 31 anni, ge-
strasse, era da solo. Non gli ho detto nero del caposcorta di Delmastro,
niente perché non ho capito che era era “a un metro, un metro e mezzo”
un’arma, non ho dimestichezza, da Pozzolo, quindi non può aver
pensavo fosse un accendino. Pochi toccato la pistola. Ma la storia che
istanti dopo, dalla cucina ho sentito Campana si sarebbe ferito da solo
un botto, ho pensato a un raudo, ma raccogliendo l’arma caduta a terra,
chi è il cretino? Poi invece...”. ammesso che Pozzolo l’abbia dav-
vero raccontata, è già stata smen-
A RACCONTARE che il deputato ver- tita dal suo avvocato, Andrea Cor-
cellese “era molto allegro, mostra- saro, sindaco FdI di Vercelli.
va la pistola tenendola nel palmo Così ancora nessuno si spiega
della mano” e lo sparo è arrivato perché Pozzolo, che alla festa era
“all ’improvviso”, è stato il capo- arrivato solo all’una dopo aver
scorta di Delmastro. Lo conferma brindato in famiglia, il 1° gennaio
Davide Zappalà, assessore FdI ai abbia dichiarato: “Non sono stato
Lavori pubblici a Biella: “C’era un io a sparare”. Si capirà dopo gli ac-
crocchio attorno a Pozzolo, posso certamenti tecnici, non brevissi-
pensare che fosse attorno a questo mi. Pozzolo ha detto di esser offeso
oggetto”, il minirevolver di 10 cen- perché l’amico Delmastro non lo
timetri, appunto. Di più Zappalà chiama, ma il sottosegretario è
non dice: “Attendo di essere sentito scosso dall’accaduto, ne paga un
dagli inquirenti”, spiega con corte- prezzo politico e attende di essere
CRONACA l 5
Via Arenula
Il ministro
della Giustizia
del governo
Meloni
Carlo Nordio
FOTO LAPRESSE
lenza domestica o di genere e di
minorata difesa”. Un lodevole
segnale di attenzione nei con-
fronti delle cosiddette “fasce
deboli“, che però costituiscono
solo una parte delle vittime di
reato.
ARRIVIAMO così al terzo crite-
rio, il più aperto: l’“offensività
in concreto del reato, da valu-
tare anche in relazione alla
condotta della persona offesa e
al danno patrimoniale e/o non
patrimoniale ad essa arrecato”.
Questa definizione, forse, po-
trebbe consentire di considera-
re una “priorità” almeno le in-
dagini sulle grandi bancarotte
o sui grandi disa-
stri. In generale,
però, dall’insie-
me dei criteri
non emergono
appigli per un
procuratore che
volesse dare par-
ticolare spazio
alle indagini per i
reati di corruzio-
ne. Quindi, in a-
stratto, il Csm
potrebbe boccia-
re un progetto
organizzativo di questo tipo
per incompatibilità con la “leg-
ge-quadro”.
L’iter del ddl a palazzo Ma-
dama, comunque, è ancora
all’inizio. Giovedì inizieranno
le audizioni degli esperti: tra i
convocati il presidente dell’As-
sociazione nazionale magistra-
ti Giuseppe Santalucia e i pro-
curatori delle maggiori città.
Sul tema, ha avvertito in Com-
missione il senatore Pd Alfredo
Bazoli, occorre “una cautela
straordinaria”: si tratta di una
questione “che incide sui prin-
cipi del processo penale stabi-
liti dalla Costituzione”, dice.
sentito in Procura, per quanto ab-
bia già messo a verbale che era fuo-
ri dalla sala al momento dello spa-
ro. Sospeso da FdI, mollato da qua-
si tutti, bastonato pure da Gian-
franco Fini che ha ricordato sul Fo-
gliodi averlo allontanato anni fa da
An per “estremismo verbale”, Poz-
zolo è indagato per lesioni, esplo-
sioni pericolose e omessa custodia
della pistola. È in corso l’iter per to-
gliergli il porto d’armi, ottenuto
meno di un mese fa.
Per sparare con quella pistola
bisogna armare il cane, se no non
spara. Forse Pozzolo non è così e-
sperto, forse accuserà altri. Ma
chi? Erano una trentina a Rosazza:
i nuclei familiari di Delmastro, Za-
ni, Zappalà e dei due poliziotti pe-
nitenziari della scorta, qualche a-
mico della figlia di Delmastro, la
sorella sindaca che però è andata
via prima dello sparo. Tutti giura-
no che c’erano solo due agenti. E di
non aver visto altre pistole.
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6 l POLITICA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024

AUTOASSOLUZIONE • Salvi gli “impresentabili”

IL LIBERI TUTTI DI GIORGI

L’intervista/1 Marco Tarchi Visto da destra

“Si rischiano vertigini

di onnipotenza: sbaglia
chi si vanta del potere”
» Lorenzo Giarelli

P
rofessor Tar-
chi, Meloni li-
quida come
“casi isolati” i
guai politici e giudiziari
della sua classe dirigente,
negando che ci sia una que-
stione morale. Lei è un po-
litologo: non ritiene che i
fatti impongano lo sforzo
di una lettura collettiva?
Magari valutando l’a d e-
guatezza di questa classe
dirigente.
I due problemi sono distinti.
L’espressione “ques tione
morale”, dopo l’uso e l’abuso
che ne è stato fatto da Tan-
gentopoli in avanti, va ma-
n e g g i at a c o n p r u d e n z a .
Semmai c’è il problema di
un partito che è giunto così
in fretta al governo da non
dal potere? Come dire: a-
desso tocca a noi e nessu-
no può pensare di condi-
zionarci.
Il rischio che qualcuno si fac-
cia prendere dalla vertigine
dell’onnipotenza c’è, ma pesa
ancora di più la polarizzazio-
ne del confronto politico che
si è imposta durante la cosid-
detta Seconda Repubblica,
in cui il bipolarismo è stato
spesso interpretato da en-
trambe le parti come un in-
citamento a “non fare prigio-
nieri” e colpire gli altri con
qualsiasi mezzo disponibile.
Sembra però trascinarsi
un circolo vizioso: così
facendo si potrà sempre
dire che chi c’era prima
ha fatto uguale o peggio,
in tema di gestione del
potere? Abbiamo visto
poche settimane fa un di-
rigente Rai, Paolo Corsi-

‘‘
poter disporre di una classe
dirigente interamente for-
mata e selezionata, e da non
poter resistere alla tentazio-
ne di affidare responsabilità
anche a soggetti che era pro-
babile avrebbero creato
problemi.
ni, parlare da militante
di Fratelli d’Italia alla fe-
sta di Atreju.
Le parole di Paolo Corsini,
prima ancora che inopportu-
ne, sono state autolesionisti-
che. L’egemonia della sini-
stra nei luoghi di cultura si è

Ma è giusto
La “questione morale”
non suggerirebbe però di
sgomberare il campo da
dubbi e opacità in grado
creata negandola quotidia-
namente, mai rivendicando-
la. Chi dice di volerla scalzare
dovrebbe adottare lo stesso

che la premier di mettere in imbarazzo

il governo, a prescindere
o ancor prima di even-
criterio, non lasciarsi andare
ad esibizioni e vanterie, che
fanno soltanto il gioco degli
LA DIFESA
vocato danni di immagine a
Meloni.
Meloni continua a dire di
Il ministro Crosetto, in Par-
lamento, ha negato di aver
accennato a complotti e ha

salvi i ‘suoi’, tuali sentenze di condan- avversari. DEI FEDELISSIMI non essere “ricattabile”. fatto invece riferimento alla
na della magistratura? Siamo partiti parlando DELLA PREMIER Al tempo stesso, lei e im- presenza, nella magistratu-
O la presunzione di inno- di “questione morale”. La portanti esponenti di ra, di una componente signi-

anche se alcuni
cenza vale per tutti, o è me-
glio cancellarla dall’articolo
48 della Costituzione. Poi,
portano guai
certo, ci sono le considera-
premier ha mostrato ri-
gidità soltanto su Ema-
nuele Pozzolo, il deputa-
to di FdI che a Capodan-
IN CONFERENZA
stampa Meloni ha negato
l’esistenza di una
“questione morale”,
maggioranza e governo ficativa e numericamente
alludono a strane mano- consistente che ha l’obietti-
vre della magistratura. vo non nascosto di interve-
Fa parte di un vittimismo nire a gamba tesa nel gioco

’’
zioni di opportunità politi-
ca; ma prendere provvedi-
menti perché lo recla-
ma – e magari ci im-
Marco Tarchi bastisce sopra cam-
pagne politiche –
l’opposizione non mi
pare sia un segnale di
autorevolezza.
Si può ipotizzare
che la difesa a oltranza
dei “suoi” da parte di Me-
loni sia anche una reazio-
no ha sparato un colpo al
cenone, ferendo un ra-
gazzo. Pozzolo è stato so-
speso e probabilmente
sarà espulso dal partito:
non le sembra che questo
pugno duro strida con la
morbidezza con cui Gior-
gia Meloni ha trattato i
casi di altri suoi fedelissi-
mi?
È l’episodio riguardante Poz-
zolo che, nella sua assurdità e
parlando di casi singoli ricorrente nella storia politico – come peraltro è av-
riferendosi ai diversi destra sociale e che ha fi- venuto in passato a più ri-
esponenti di FdI e del ni elettorali? prese – contro la parte poli-
governo che hanno avuto Il vittimismo fa parte delle tica oggi al governo.
guai politici o giudiziari strategie politiche, non da Le sembra plausibile?
(Delmastro, Santanchè, oggi, ed è praticato da tutti i Il caso di Marcello Degni (il
Sgarbi, eccetera). Diverso partiti, salvo denunciarlo consigliere della Corte dei
il caso del deputato quando lo si vede praticare Conti che sui social attaccava
Pozzolo, che ha sparato sul versante opposto. il governo, augurandosi l’e-
ferendo un uomo Queste allusioni riman- sercizio provvisorio, ndr) mi
a Capodanno: Meloni gono però sempre a mez- pare dimostri che tutti i torti
ha annunciato za bocca: se ministri e Crosetto non li ha ed è stato
la sospensione dal partito presidente del Consiglio un autogol che certamente
iz

ne agli anni in cui la clas- gravità, stride con tutti gli al- hanno sospetti, non sa- molti, a sinistra, non avreb-
.b

se dirigente di Fratelli tri casi interni. Non interve- rebbe lecito aspettarsi bero mai voluto vedere.
d’Italia è rimasta lontana nire subito avrebbe solo pro- denunce esplicite?
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IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024 POLITICA l 7

Non penso ci sia una questione morale, i casi vanno valutati singolarmente
Giorgia Meloni • Conferenza stampa di inizio anno

A: QUESTIONE MORALE ADDIO

L’intervista/2 Marco Revelli Visto da sinistra
Cartoline

“Meloni non è affatto

Crosetto, Meloni
e i ministri al centro
delle polemiche
in questo avvio
di legislatura

migliore del circo che

ANSA/LAPRESSE

ha portato al governo”
» Tommaso Rodano

M
arco Re-
velli,
p e r
Giorgia
Meloni la questione morale
non esiste. Sostiene che nes-
suno si scandalizzi quando
inchieste e imbarazzi colpi-
scono la sinistra. È vero?
È una delle tante bugie che ha
seminato nella conferenza
stampa dell’altro giorno. Non è
affatto vero che la questione
morale non sia stata affrontata
e denunciata quando ha ri-
guardato figure di sinistra. Ma
ci sono due domande, due con-
siderazioni preliminari che
vorrei anteporre alle altre. La
prima: sono accettabili una
classe di governo e una presi-
dente del Consiglio con queste
caratteristiche, con questo li-
vello, con questo stile? L’altra
riguarda i presunti custodi del-
le virtù pubbliche: è ammissi-
bile una categoria di giornalisti
sonale umano e politico di basso
livello. È tipico dell’atteggia-
mento servile scaricare la
responsabilità dei capi sui
gregari: si diceva che Mus-
solini fosse un grande sta-
tista e che non fosse re-
sponsabile delle malefatte
dei suoi gerarchi.
In effetti, l’unico get-
tato in pasto alla
stampa da Meloni è
s t a t o i l g r e ga r i o
Pozzolo.
Uno che va armato a u-
na festa di Capodanno
– che finisce con un
commensale ferito da
un proiettile della sua
pistola – è indifendibile per
definizione. Ma questo Pozzo-
lo non è una pecora nera, anzi
rappresenta un sentire piutto-
sto diffuso in quella combricco-
la: c’è anche chi ha proposto di
insegnare a sparare nelle scuo-
le. Il fascino delle armi è un al-
tro elemento tipico della destra
radicale, di una cultura intrisa
di prevaricazione e violenza.
granti, le minoranze etniche –
ma vittime dei poteri occulti.
Ma in passato i poteri occulti
hanno sostenuto il radicali-
smo di destra: se complotti
ci sono stati, erano legati al-
la strategia della tensione.
L’altra grande rimo-
zione è sul familismo.
Meloni ha risposto ci-
tando le coppie di par-
lamentari di sinistra.
In entrambi i casi – que-
stione morale e famili-
smo – ha dato una rispo-
sta da asilo infantile. In-
vece avrebbe dovuto ri-
spondere nel merito, per-
ché le è stato contestato un
fatto indiscutibile, il ricorso a
un cerchio magico ristretto ai
rapporti parentali. Il famili-
smo è legato a un’assoluta man-
canza di fiducia in chiunque
non abbia lo stesso sangue, lo
stesso vincolo di fedeltà, tipico
di chi non ha costruito una clas-
se politica ma ha una micro co-
munità militante.
Malgrado questo FdI è lar-

così reticenti e pavidi di fronte a
un potere che usa una comuni-
cazione tanto aggressiva e ma-
nipolatoria?
Obiezioni accolte.
Meloni ha portato al governo
un circo Barnum di cui lei stes-
sa teme i comportamenti, per-
ché è caratterizzato dai vizi ata-
vici di questa destra a lungo
confinata in una nicchia, che di
colpo si è trovata sbalzata al go-
verno. Non c’è una differenza
qualitativa tra lei e il cerchio
che la attornia: sono fatti della
stessa materia, vengono dalla
stessa storia. Quando parla,
Meloni ha la dialettica di un se-
‘‘
Ma tutto è passato in sordina. I gamente in testa ai sondag-
giornalisti le hanno fatto do- gi. Come lo spiega?
mande cortesi, qualcuna con- Per Gobetti il fascismo era l’au-
siderata persino sco- tobiografia della nazione.
moda, per quanto i- L’Italia è un paese con scarsa
nevitabile e necessa- cultura politica, fragile, espo-
ria. Nessuno ha in- sto al rischio del culto del capo.
calzato Meloni Come dice il Censis: gli italiani
quando si è rifugiata
nel complottismo: è La rimozione sono un popolo di sonnambuli;
nella notte che stiamo attraver-
inaccettabile che un
capo del governo af-
fermi di temere
di familismo sando non vediamo le respon-
sabilità di chi produce il nostro
malessere. Poi c’è l’altro dram-
complotti senza dire
da parte di chi.
e complottismo ma: la catastrofica fragilità del-
le alternative. Dall’inizio del se-
Ha ripetuto più
volte “non sono
è infantile: colo l’attuale opposizione ha la-
vorato sempre alla propria ro-
ricattabile”e non
sono nel dna vina, allo svuotamento delle

gretario di sezione di Colle Op-
pio, non di un presidente del
Consiglio.
Pare invece si sia preparata
a lungo per la conferenza
stampa di fine anno.
Non ne dubito, leggo che ha fat-
to un dressage per impedire che
la natura aggressiva e l’insoffe-
renza alle critiche emergessero
anche questa volta. Nonostante
questo, era eloquente il suo lin-
guaggio del corpo, la sua fisio-
gnomica e le espressioni. Su Me-
loni si sente spesso dire che lei è
brava, ma penalizzata da un per-
’’
ha aggiunto al- proprie ragioni. Il Pd ha avuto
tro. A chi era in-
dirizzato il mes- dei postfascisti la dimensione onirica veltro-
niana – l’idea senza alcun
saggio, alla magi- fondamento di costruire un
stratura? Marco Revelli bipolarismo tra Pdl e Pd – e
Il complottismo è u- poi si è dato anima e corpo a
na costruzione reto- una figura come Matteo
rica che fa parte di Renzi. Questi vizi restano
quella cultura radi- impressi nell’immaginario
cale, antistorica, che collettivo. Non bastano le
è stato il neofascismo italiano. parole per rimediare, occorre-
Un misto di cattivismo e vitti- rebbero fatti che incidono nel
mismo: spietati nei confronti sociale: il salario minimo è uno
del nemico di turno – le figure di quelli. Oppure il reddito di
più fragili, come i percettori di cittadinanza, che andava difeso
reddito di cittadinanza, i mi- con maggiore convinzione.
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8 l ECONOMIA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024

IL VERTICE ECONOMICO L’EVENTO Al Forum, due finanzieri della Rocca, con legami e affari
t a Mosca raccolgono ministri e big della finanza, da Salvini a Scaroni

Davos, il gran gala italiano

targato San Marino-Russia
» Natascia Ronchetti

L
a cornice è il lussuoso
Hotel Belvedere di Da-
vos, in Svizzera, 5 stelle
della catena alberghie-
ra tedesca Steigenberger. Il
contesto è l’annuale World E-
conomic Forum. Aperitivo e
cena con un sottofondo di mu-
sica classica. Poi, come spea-
ker,Samir Suleymanov, capo
della Climate Finance di Cop
28 di Abu Dhabi. Ma i grandi
cerimonieri sono altri: l’ita-
lo-marocchino Samir Masta-
ki e la sua compagna russa, I-
rina Biss. Anzi, sono gli orga-
nizzatori e i finanziatori. “Per
realizzare l’evento abbiamo
speso una fortuna, quanto sa-
rebbe stato necessario per
comprare una bella casa”, dice
Mastaki.
L’EVENTO in questione è l’Ita-
lian Night Davos, la sera del 17
gennaio (il forum mondiale si
tiene dal 15 al 19). Una serata
di gala per “combattere gli ste-
reotipi – spiega Mastaki –, che
persistono tra gli investitori
internazionali, per i quali l’I-
talia è un Paese a rischio. Que-
sto per noi è l’anno zero, l’o-
biettivo è quello di creare una
casa Italia a Davos, promuo-
vere altri eventi, realizzare un
osservatorio permanente,
mettere in relazione impren-
ditori italiani e grandi gruppi
stranieri”. Di italiano, però,
nella regia, nell’organizzazio-
ne (e nei fondi), c’è ben poco.
Tutto è nato infatti nella re-
pubblica di San Marino. Irina
e Samir vivono sulla rocca, con
certificato di residenza rila-
sciato dal governo sammari-
nese: hanno messo mano al
IL LEGAME
TRA TITANO
E IL CREMLINO
LA REPUBBLICA
di San Marino ha da
sempre stretti rapporti
con Mosca. Nell’ultimo
decennio l’ex paradiso
fiscale ha rafforzato
i suoi legami
con il regime di Vladimir
Putin, grazie alla
decisione di non seguire
l’Unione europea
nelle sanzioni dopo
l’annessione della
Crimea nel 2014.
Durante la pandemia
ha vaccinato tutti i suoi
cittadini con lo Sputnik
sviluppato nei laboratori
russi
Albergo
extralusso
L’evento è stato
organizzato
all’hotel Belvedere
di Davos (Svizzera)
FOTO ANSA
fondo di investimento. Poi nel
2014 l’incontro con l’a l l o ra La coppia Gestivano un fondo cilissimo da ottenere a San
Marino, a meno che non si in-
ministro sammarinese
dell’Industria, il progetto (poi con finanzieri dell’est, poi vesta sul territorio – ar ri va
quasi subito, nel 2016. Così

il trasloco nel mini Stato e le

portafoglio e stilato la lista de-
gli invitati e questi sì, invece,
sono in larga parte italiani.
Ci sono rappresentanti del
governo e grandi nomi dell’e-
conomia nazionale. Dal mini-
stro delle Infrastrutture e dei
trasporti Matteo Salvini alla
collega del ministero all’Uni-
versità e alla ricerca Anna
Maria Bernini. Per arrivare
al titolare del dicastero
dell’Interno Matteo Piante-
dosi. Poi, ecco l’imprenditore
naufragato) di dare vita a un come arriva subito per Irina,
fondo sovrano del Titano, l’i- che si presenta come event
dea di costituire nella piccola manager globetrotter pure lei,
repubblica Olympus Advisor
(società di consulenza specia-
critiche per la residenza lampo: tra Cina, Grecia, Russia, Ci-
pro. I forti legami con la Rus-
lizzata in fusioni e acquisizio-
ni), insieme ai partner russi. Il
“Speso una fortuna per la cena” sia e altri Paesi dell’Est Euro-
pa restano. Non che a San Ma-
certificato di residenza – diffi- rino la cosa risulti indigesta,
anzi. Il Titano ha da sempre
stretti rapporti con Mosca,
NON FESTEGGIATE non ha aderito alle sanzioni
contro la Russia fino a prima
t DATI ISTAT RESTA IN CALO ED È ASSAI INFERIORE A QUELLO DEL 2021 della guerra in Ucraina, du-
rante la pandemia ha vaccina-

Le bugie sul potere d’acquisto

e fisico Stefano Buono,Paolo
Scaroni (presidente del Mi-
lan e dell’Enel), Carlo Cimbri
(Unipol), l’amminis tratore
delegato di Acea Fabrizio Pa-
lermo, l’ex ministro dell’Eco-
nomia Pier Carlo Padoan, il
top manager Stefano Aversa,
» Roberto Rotunno d’acquisto delle famiglie è ben al di
sotto di quello del 2021, anno in cui
to tutti i suoi cittadini con lo
Sputnik sviluppato nei labo-
ratori russi. Ma non è certo ba-
stato a salvare Mastaki dalle
attenzioni di Rete, partito di
opposizione al governo a tra-
zione democristiana, che l’an-
no scorso con una interpellan-

vice presidente di AlixPar-
tners. E poi, ancora, per citar-
ne altri, Carlo Ratti, ingegne-
re e architetto (Mit di Boston),
il presidente di Cassa Depositi
e Prestiti Giovanni Gorno
Tempini. Bernini pare si sia
già tirata indietro, rinviando
con tante scuse l’incontro ad
altre occasioni. Salvini invece
sembra essere più che interes-
sato. “E poi avremo presidenti
di grandi gruppi bancari na-
z io na l i”, dice Mastaki, che
professa insieme a Irina Biss
un grande amore per l’Italia.
Per ora però entrambi se ne
stanno sul Titano. Mastaki,
nato a Ravenna, è un globe-
trotter della finanza. Prima è
volato negli Stati uniti poi si è
I
l potere d’acquisto delle famiglie i-
taliane è ancora molto lontano dal
recuperare la perdita degli ultimi
due anni. E la propensione al rispar-
mio si attesta su valori molto bassi.
Non solo: crescono soprattutto le im-
poste dirette – che colpiscono princi-
palmente dipendenti e pensionati – e
molto meno quelle indirette, sgra-
vando di fatto autonomie e imprese.
Malgrado i proclami, gli ultimi da-
ti Istat sul reddito delle famiglie, dif-
fusi venerdì, raccontano un Paese che
fa fatica a rialzarsi e un’inflazione che
continua a mangiare quote dei reddi-
ti di chi lavora. Partiamo per esempio
dal potere di acquisto: nel terzo tri-
mestre 2023 questo è salito dell’1,3%
rispetto al trimestre precedente. Tan-
to è bastato per una batteria di comu-
nicati di maggioranza, specie FdI, e
del 2022, quindi con lo stesso periodo
di un anno prima, il potere d’acquisto
segna un calo dello 0,6%: è appena il
caso di ricordare che in quel trimestre
l'economia italiana ha segnato il rim-
balzo dopo il tonfo del Covid. Il mo-
tivo è semplice: la crescita degli sti-
pendi è più lenta di quella dei prezzi.
La propensione al risparmio nel
terzo trimestre 2023 è appena del
2,7%. Questo indicatore rivela molto
di come se la passano le nostre fami-
glie: indica, infatti, la quota di reddito
che non si trasforma in consumi.
Quando è molto bassa, significa che il
reddito è servito quasi interamente
per le spese necessarie.
Infine, le imposte. Quelle dirette
sono cresciute del 14,1% rispetto al
terzo trimestre 2022, quelle indirette
solo dell’1,2% (la classica imposta in-
diretta è l’Iva, proporzionale al fattu-
rato regolare delle imprese). Tradot-
to: la pressione fiscale è salita assai
per dipendenti e pensionati, mentre è
za parlamentare ha contesta-
to proprio la concessione della
residenza, chiedendo spiega-
zioni anche sul ruolo dell’im-
prenditore russo Oleg Ev-
seev, ex socio di Mastaki: Ev-
seev ha ottenuto la residenza
elettiva (ne possono essere ri-
lasciate fino a un massimo di
50 in un anno) per aver inve-
stito a San Marino. “Sc ioc-
chezze – dice Samir Mastaki –
Rete è semplicemente un par-
tito che dopo essere stato al
governo cerca i riflettori”.
Adesso il sogno della cop-
pia, che dal Titano vuole por-
tare l’Italia alla ribalta al fo-
rum di Davos, è Roma, dove
vuole trasferirsi al più presto.
Quanti tra i selezionati invita-
iz

stabilito in Russia dove ha vis- qualche articolo di giornale. Tuttavia, si registrava un calo dell’1,6% sempre di fatto diminuita per autonomi e im- ti all’Italian Night hanno de-
.b

suto e gestito per anni, insie- se confrontato con il terzo trimestre su base annua. Insomma, il potere prese. Da festeggiare c’è poco. clinato? “Abbiamo ricevuto
me a imprenditori russi, un ben pochi no”, giura Mastaki.
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IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024
TUTTI CONTRO TUTTI Nervi scoperti Regionali ed Europee: le urne spaccano le coalizioni
La vendetta si serve in lista:
dalla Sardegna al caso Elly
» Luca De Carolis
I
I NOMI IN BALLO n politica il nemico di ieri
DA DESTRA può essere l’amico di oggi.
A SINISTRA Ma nessuno dimentica nul-
IN SARDEGNA FdI vuole la. Così eccola, la voglia di
sostituire l’uscente vendette incrociate che invade
Christian Solinas con le coalizioni –o presunte tali –a
Paolo Truzzu. A sinistra, ridosso di amministrative e
Pd e 5S sostengono Europee. Un regolamento di
la grillina Alessandra conti nelle liste, con la Sarde-
Todde, ma Rifondazione gna che è il primo campo di bat-
e vari civici stanno con taglia, a destra come a sinistra.
Renato Soru. In Basilicata Nell’isola dei Berlinguer e di
centrosinistra diviso Cossiga si vota il 25 febbraio, e
su Angelo Chiorazzo in vista delle urne Fratelli d'Ita-
lia invoca il “riequilibrio”, cioè
vuole sostituire il governatore
uscente Christian Solinas, for-
tissimamente voluto dalla Le-
ga, con il suo sindaco di Caglia-
ri, Paolo Truzzu. Ritiene Soli-
nas un cavallo ormai zoppo.
SOPRATTUTTO , reputa un suo
diritto esprimere il candidato,
essendo il partito della pre-
mier, quello con più voti. E poi
c’è da sanare una ferita di nean-
che due anni fa, la mancata ri-
candidatura in Sicilia di Nello
Musumeci, sostituito dal forzi-
sta Renato Schifani. Preceden-
te che per FdI esige una ripara-
zione (o vendetta) postuma.
Ecco perché la virata su Truzzu.
Tre giorni fa, in una riunione
fiume in Sardegna, le emana-
zioni locali della destra hanno
dato il via libera al sindaco.
Tranne il partito sardo d’Azio-
ne, quello di Solinas, e la Lega.
“Incomprensibile cambiare
candidato, vanno ricandidati
gli uscenti o si riaprono tutti i
giochi” aveva (ri)avvertito due
giorni fa il vicesegretario del
Carroccio, Andrea Crippa. Ma
ieri un big di FdI lo ha ribadito
all’AdnKronos: “Si va su Truz-
zu, l’ipotesi Solinas è inesisten-
te”. E in chiaro lo dice il depu-
tato Salvatore Deidda: “L’unio-
ne non si può basare su un no-
me o sulla minaccia di andare
con la sinistra, il tavolo sardo ha
deciso”. Ma più voci, come l’ex
presidente regionale Ugo Cap-
pellacci (FI), invocano un “ta-
volo nazionale”. Anche perché
come risarcimento la Lega po-
trebbe chiedere di candidare in
Basilicata il suo ex senatore Pa-
squale Pepe. E tanti saluti al
presidente uscente, il forzista
Vito Bardi, messo in discussio-
ne già da FdI. Comunque la si
metta, grattacapi per Antonio
Tajani. Ma tutto parte e può fi-
nire in Sardegna. Dove Solinas
fuori taccuino minaccia di cor-
rere con una sua lista. Strappo
Scontri Nell’isola le destre
litigano sul candidato e Soru
vuol far perdere 5S e Pd
Bonaccini: “Schlein non può
fare la capolista ovunque”
che sarebbe prodromico a una
sua candidatura come capoli-
sta alle Europee (per la Lega,
ovvio). A sinistra sperano che le
destre si spacchino per davve-
ro. Ma il campo piuttosto largo
che sostiene la 5Stelle Alessan-
dra Todde deve fare i conti con
la candidatura dell’irriducibile
Renato Soru, ex presidente che
a naso non può vincere ma che
può togliere voti preziosi al
centrosinistra. “Non hanno vo-
luto le primarie, quelle con cui
Elly Schlein è diventata segre-
taria” ripete il patron di Tiscali.
Come a dire che la rottura con il
Pd ha motivazioni innanzitutto
di metodo. Ma lo strappo è in-
nanzitutto una rivalsa nei con-
fronti di Schlein, rea di non a-
ver puntato su di lui. Da qui la
frattura, per cui l’ha criticato
pubblicamente perfino la figlia
(rimasta con i dem e Todde).
Lui insiste: “Posso vincere con
il mio ulivastro”. Molto dipen-
derà dai Progressisti, gruppo
rosso antico che ha voti soprat-
tutto a Cagliari, e che per ora sta
con il patron di Tiscali. Anche
qui, siamo al fallo di reazione
contro il Pd, che vorrebbe can-
didare un proprio nome a Ca-
gliari invece del “loro”Massimo
Zedda, già sindaco.
Todde però continua a cor-
teggiarli. E a fine dicembre i
Progressisti hanno preso anco-
ra tempo con una nota in cui in-
vocano l’unità del centrosini-
stra. “Decideranno dopo che il
centrodestra avrà scelto il can-
didato” è la lettura diffusa. In
questo castello delle ritorsioni
incrociate, vale la pena ripassa-
re per la Basilicata. Perché, co-
me accennato sopra, la faida a
destra ha ricaschi anche in Lu-
cania. Ma in compenso nel cen-
trosinistra siamo al tutti contro
tutti. Angelo Chiorazzo, il fon-
Fratelli coltelli
Stefano Bonaccini,
Elly Schlein,
Giorgia Meloni
e Matteo Salvini
FOTO
ANSA/LAPRESSE
datore della cooperativa Auxi-
lium con eccellenti entrature
nella Chiesa, si è candidato con
la benedizione del Pd (cioè in-
nanzitutto di Roberto Speran-
za). Ma il M5S non tiene sul suo
nome. E mezzo centrosinistra
ha già detto no al “re delle Coop
bianche”. Pesano, eccome, le
dinamiche locali. Anche sul
muro del veterano Marcello
Pittella, ex dem ora in Azione,.
Vista l’aria, ora Chiorazzo si di-
ce pronto anche alle primarie.
E COMUNQUE le Regionali incro-
ciano la partita delle Europee,
dove si deciderà il destino di
molti. Compreso quello di
Schlein, possibile candidata
capolista del Pd. Sarà
fondamentale capire do-
ve, cioè in quante circo-
scrizioni. Perché se la se-
gretaria fosse prima in li-
sta in tutti i collegi, i se-
condi sarebbero tutti uo-
mini. E per le donne dem
sarebbero dolori. Anche
per questo la minoranza
interna sbuffa, aperta-
mente. Così ieri il suo sfi-
dante nelle primarie Ste-
fano Bonaccini le ha re-
capitato un avviso trami-
te il Resto del Carlino:
“Se Schlein si candidasse come
capolista ovunque sarebbe
sbagliato: noi non siamo come
FdI, abbiamo una classe diri-
gente sui territori”. Compreso
lui, presidente dell’Emilia Ro-
magna, pronto a candidarsi.
“Sono a disposizione del parti-
to” ha confermato ieri Bonacci-
ni. Ma il secondo in lista dietro
Schlein no, non ha propria vo-
glia di farlo. Questione di for-
ma e di sostanza, cioè di pro-
fonde differenze politiche. Per-
ché dalle primarie è passato
meno di un anno.
POLITICA l 9
l OBITUARY
Felice Besostri,
l’avvocato
che smascherava
le leggi elettorali
A
parlare di leggi elettorali
viene l’orticaria a quasi tut-
ti, sopratutto ai giornalisti e
ai politici: troppo tecniche, difficili
da spiegare e da capire. Per fortu-
na Felice Besostri, che ci ha lasciati
ieri, pensava che il sistema di voto
serve ai cittadini perché è lo stru-
mento della rappresentanza e non
ai politici per governare; dunque
non aveva paura di parlare di listi-
ni bloccati, premi di maggioranza
e pluricandidature: anzi, ha speso
molto tempo e soldi per smasche-
rare e disinnescare i trucchetti con
cui negli ultimi anni i parlamenti
hanno cercato di stravolgere la vo-
lontà popolare. Innamorato della
Carta, convinto che tra tutte le leg-
gi ordinarie quella elettorale sia la
più vicina a una legge costituzio-
nale, a lui dobbiamo se il Porcel-
lum arrivò, dopo cinque tentativi e
numerosi rimpalli tra Tribunali e
corti, davanti alla Consulta che lo
dichiarò incostituzionale. Con
quella sentenza si statuì che le leg-
gi elettorali potevano essere sotto-
poste al giudizio della Corte anche
dai ricorsi dei cittadini, così – con
la stessa tecnica dei ricorsi davanti
a diversi Tribunali – quattro anni
dopo Besostri fece naufragare an-
che l’Italicum, rispedito dalla Cor-
te al mittente (Renzi) ancora pri-
ma di essere usato.
MILITANTE
HA FATTO
BOCCIARE
PORCELLUM
E ITALICUM
CLASSE 1944, milanese, avvocato
amministrativista, militante
socialista, protagonista delle
attività del Gruppo di Volpedo e
dell ’Associazione per il rinno-
vamento della sinistra presie-
duta da Aldo Tortorella, Beso-
stri era stato sindaco di un paese
del Lodigiano e poi senatore
nella tredicesima legislatura.
Ma anche dopo aveva continua-
to a fare politica a modo suo, vi-
gilando sui numerosi assalti
all ’impianto della nostra Carta
fondamentale, perché come a-
mava ricordare citando Geor-
ges Clemenceau “in politica le
promesse impegnano soltanto
chi le ascolta”. Aveva presentato
ricorsi anche contro l’att u al e
legge elettorale, il Rosatellum:
“Se gli elettori non possono sce-
gliere i candidati, questi una
volta eletti non possono rappre-
sentare la nazione senza vincolo
di mandato, ma saranno agli or-
dini dei partiti che li hanno no-
minati con le liste bloccate e le
multicandidature in violazione
dell ’articolo 49 della Costitu-
zione”, aveva scritto in uno degli
ultimi articoli sul manifesto. Ci
mancheranno le sue competen-
ze e la sua pervicacia: da oggi la
camera ardente è aperta a Mila-
no, presso le onoranze funebri
Turati.
SIT
10 l PIAZZA GRANDE
NONC’ÈDICHE
DANIELE LUTTAZZI
LE MOLTE NAZIONALITÀ
DI GUIDO SARTI E LA VILLA
IN CAMPAGNA DI LUCILLE
D
a una novella apocrifa di Umberto Notari. Il
concetto di Patria, a Guido Sarti, pareva un’i-
diozia. Suo padre era nato a Trieste, sotto la do-
minazione austriaca. Sua madre a Trento, con-
quistata dagli italiani. Quando si sposarono, andarono a
vivere in Alsazia, governata dai francesi. Lì nacque suo
fratello maggiore. E pochi anni dopo ci nacque lui, ma
sotto la dominazione tedesca. Se Italia e Francia avessero
di nuovo preso le armi contro Austria e Germania, Guido
in quanto tedesco avrebbe dovuto odiare sua madre, i-
taliana; il fratello di nazionalità francese avrebbe dovuto
odiare suo padre, austriaco; e lui e il fratello avrebbero
combattuto in eserciti nemici, per difendere “la loro pa-
tria”, pur essendo nati nella stessa casa.
Dai racconti apocrifi di H.P. Lovecraft. Sola e infe-
lice, Lucille Dawson, scrittrice di romanzi rosa, decise di
lasciare la città per trasferirsi in campagna, nella villa do-
ve, 40 anni prima, sua madre si era uccisa in garage col gas
di scarico dell’auto. Nell’autocorriera verniciata d’azzur-
ro Lucille si abbandonò alla fantasia. In un grazioso vil-
laggio, vedendo una siepe di oleandri che soffocavano un
cancello imponente, immaginò che al di là ci fosse un ca-
stello, con un parco ben curato, fontane zampillanti, fe-
nicotteri rosa, e un puledro dal mantello sauro; e che nel
castello ci fosse una grande stanza, dove da anni la regina,
sua madre, attendeva pietrificata che la figlia tornasse a
rompere l’incantesimo. Lungo il viaggio il vento non fa-
ceva che scoprire il sole e ricoprirlo: a una curva, Lucille
vedeva le dolci colline tutte verdi e oro; a quella dopo, le
rivedeva tutte fosche, minacciose, ripide. Nel mezzo del
nulla, l’autocorriera fece una sosta a una locanda. Sotto il
pergolato Lucille vide una bambina che le somigliava.
Stava facendo i capricci: non lo bevo il latte, strillava, per-
ché non aveva la sua tazza di stelle. Si trattava di una tazza
azzurra con dentro dipinte delle stelle dorate, spiegò la
madre all’anziana locandiera: la bambina beveva il latte
per vedere le stelle nella tazza. Lucille pensò che le sareb-
be piaciuto essere un’anziana locandiera, insospettabile,
che faceva pozioni d’amore per le fanciulle del villaggio
con erbe magiche raccolte nel bosco, e la notte teneva la
dentiera dentro un bicchiere d’acqua sul comodino. Do-
po Dio sa quante ore Lucille arrivò a destinazione. Era
una notte bellissima di stelle gremite, e una luna gelida
vestiva di luce limpidissima la vecchia casa dell’infanzia,
circondata da cipressi sinistri. Lucille si coricò con gesti di
grandissima stanchezza, ma il sonno fu disturbato da
strane presenze: sentì piangere una bambina; un grosso
peso si rovesciò con violenza sull'impiantito al piano di
sopra; nel corridoio una porta rimbombò di schianto; e
per le scale echeggiò una proterva risata femminile che le
fece accapponare la pelle. Durante le notti successive, le
presenze finirono per scardinare il suo temperamento,
già lontano dalla stabilità. Dopo un mese, Lucille mostrò
di lasciare la villa. Indossava un vestito che aveva mutilato
con le forbici, il suo rossetto pareva applicato al trotto su
Man O' War, e aveva più di un sentore di whisky nell’alito.
Rassicurò i vicini in apprensione: “Ho un cottage in cam-
pagna”, disse tossendo, la sigaretta in mano, “dove in cu-
cina c’è ancora la tazza di stelle che usavo da bambina, e
un frigorifero che, di tanto in tanto, trema come dal fred-
do, e in giardino un puledro dal mantello sauro”. Quelli
attesero la fine di un parossismo bronchiale e la saluta-
rono. Pensavano di fare la cosa giusta, lasciandola andar
via; pensavano che Lucille sarebbe tornata davvero in
quel suo cottage di campagna, vedendola entrare nel ga-
rage. Sul portone di casa lasciò un biglietto ingiallito. La
grafia era quella di sua madre: “Solo mezzo litro oggi, Ro-
bert. I soldi sono sotto lo zerbino. Domani niente”.
La nostra Carta vieta
di inviare armi a Kiev
Leggo una nota dell’Associated
Press: le bombe lanciate da Ze-
lensky sulla città russa di Belgo-
rod tra il 30 dicembre e il 5 gen-
naio hanno ucciso 25 privati cit-
tadini russi, con molti feriti, tanto
da indurre il governatore della
regione a chiedere ai 300.000 a-
bitanti di abbandonare la città.
Queste bombe fanno parte, per
Zelensky, di una strategia “per il
nuovo anno” di colpire obiettivi
civili in Russia allo “scopo è di
sconvolgere i russi nel momento
in cui il presidente Putin punta a
ricevere un mandato per altri sei
anni alle elezioni del 17 marzo”.
Questo obiettivo è del resto coe-
rente con la legge promulgata da
Zelensky che proibisce qualun-
que risoluzione della controver-
sia internazionale con la Russia
fino a che Putin sia presidente.
Orbene, caro direttore, perché
non chiedere al presidente Mat-
tarella, sempre pronto a richia-
marci ai valori costituzionali, co-
me può essere compatibile con
l’articolo 11 della Carta inviare ar-
mi e denaro a un governo, quello
di Zelensky, che, lungi dall’usare
queste risorse solo per difendersi
dall’aggressione Russa, li usa per
cercare di offendere la libertà del
popolo russo di rieleggere Putin?
Ricordo che l’articolo 16 della Co-
stituzione, inoltre, vieta all’Italia
l’uso delle bombe “come stru-
mento di offesa alla libertà degli
altri popoli” e come “mezzo per
risolvere le controversie interna-
zionali”: questi sono i dichiarati
obiettivi del signor Zelensky, che
ha tutto il diritto di perseguirli,
ma non può domandare l’aiuto
dell’Italia al riguardo. Qualche
senatore o deputato può fare una
interrogazione parlamentare?
STEFANO DE BOSIO
Il discorso retorico
di Mattarella
Come italiano mi permetto di “ti-
rare” il presidente Mattarella
“per la giacchetta” quale punto di
riferimento per la Costituzione.
A me il discorso di fine anno è
sembrato “una predica” dei mali
italiani senza nessuna indicazio-
ne dei responsabili di questi mali
(corruzione, limitazione della li-
bertà di stampa, evasioni fiscali,
drammi di lavoro, morti bian-
che...) come se essi dovessero es-
sere curati dalla “provvidenza” e
non dai politici eletti. Il richiamo
poi all’orgoglio nazionale, citan-
do “paesi di camorra”dove lo Sta-
to non c’è e i giovani che raccol-
gono la melma, sa di stantio pa-
triottismo che mal si concilia con
la “ferocia” del “liberismo guer-
riero” capace di mantenere acce-
se ben 50 guerre nel mondo. Ri-
guardo gli studenti neppure una
parola sulle “botte” che ricevono
Direttore responsabile Marco Travaglio
Condirettore Peter Gomez
Vicedirettore responsabile libri Paper First Marco Lillo
Vicedirettore Maddalena Oliva
Caporedattore centrale Edoardo Novella
Caporedattore vicario Eduardo Di Blasi
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Società Editoriale il Fatto S.p.A.
sede legale: 00184 Roma, Via di Sant’Erasmo n° 2
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024
Inviate le vostre lettere (max 1.200 battute) a: il Fatto Quotidiano
00184 Roma, via di Sant'Erasmo n° 2 - lettere@ilfattoquotidiano.it
SENZARETE
ANTONIO PADELLARO
Caro Spadaro, e ora chi ci salverà?
“L’AGONIA del diritto internazionale travolto dalla le ragioni sulla base della lugubre contabilità
legge del più forte”. sul numero dei morti da una parte e dall’altra,
DOMENICO QUIRICO, “LA STAMPA”, 3 GENNAIO delle efferatezze compiute sulle vittime inermi:
di là le donne di qua i bambini? E poi c’è la paura
QUANDO LA DOMENICA, urbi et orbi e in ogni indicibile che suscitano le immagini dall’im-
altra possibile occasione, Papa Francesco invo- menso fronte di guerra: come chi osserva da lon-
ca la pace in un mondo accecato dal sonno della tano una tempesta che si sta avvicinando. Toc-
ragione e dell’umanità, che eleva verso il cielo cherà anche a noi? Caro padre Antonio Spadaro
montagne di macerie e macella moltitudini di (mi rivolgo a lei che su queste colonne ogni do-
civili innocenti, può sorgere una domanda forse menica ci spiega il messaggio del Vangelo), sap-
ingiusta e irrispettosa: qualcuno mai gli darà piamo (vogliamo fortemente credere) che quella
ascolto? Nobili e ispirate parole sono quelle pro- del Pontefice non sia una voce che grida nel de-
nunciate nel messaggio di Capodanno dal pre- serto, che la diplomazia vaticana lavori inces-
sidente Sergio Mattarella quando afferma che santemente, nel silenzio, per riannodare i fili
fare spazio alla cultura della pace non è “astrat- spezzati di una tregua in Ucraina e in Medio O-
to buonismo”. Giusto, e allora? Domenico Qui- riente. Ma se, malgrado gli uomini di buona vo-
rico ha scritto, purtroppo, parole che marchiano lontà, è pur sempre la legge del più forte che si
col fuoco “una verità tragicamente verificabile, prende tutto lo spazio attraverso il dominio il-
ogni giorno in mille luoghi dove agonizzano u- limitato delle armi (con il dito sul grilletto di
manità sfinite: il diritto internazionale, bellico, quelle definitive), davvero l’ultima, illusoria,
umanitario non esiste più, è un postulato, un ge- speranza è che una qualche luce provvidenziale
sto normativo indimostrabile nella realtà”. Non illumini quelle menti, quei poteri strutturati
sviliremo questa “verità” con la solita pigra, i- nell’odio e per l’odio? Come se la responsabilità
pocrita invocazione sul dov’è l’Onu e cosa dia- della strage permanente, della “Terza guerra
volo fanno gli inutili organismi internazionali mondiale a pezzi” (Bergoglio) fosse soltanto dei
e a cosa servono i tanti denari con cui vengono cattivi, delle canaglie, di un gruppo di macellai
tenuti in piedi? Un’altra verità è che ci sentiamo psicopatici? Quando sappiamo e vediamo, ci
tremendamente confusi. Ieri, sui giornali, è ap- dice Quirico, che “tutti anche le democrazie sono
parso l’appello (“Non si può restare in silenzio”) costrette a scendere sul terreno della violenza
sulle indicibili atrocità commesse dai mostri di pura perché la reciprocità è il principio della
Hamas contro le donne, il 7 ottobre, durante l’at- guerra e bisogna vincere, perché la sconfitta non
tacco a Israele. Orrore a cui ha fatto seguito la risparmia nessuno”. Chi ci salverà, dunque?
rappresaglia feroce e indiscriminata del gover-
no Netanyahu contro gli abitanti di Gaza, ster- Antonio Padellaro - il Fatto Quotidiano
minati senza pietà. Potremmo mai accettare 00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2
un’equivalenza degli orrori? O giudicare i torti e lettere@ilfattoquotidiano.it
dalla polizia quando manifesta- ne, queste vacanze hanno offerto possibile e, soprattutto, quanto
no e nessun riferimento alle mor- l’occasione perfetta! Grazie a ne valga la pena persino in una
ti sul lavoro e nessun riferimento qualche risparmio, sono riuscita società spesso passiva come
allo “scandalo” Ilva che sta per finalmente ad abbonarmi “all’ir- quella odierna.
mettere alla porta 8000 e più la- riverenza” e “all’indipendenza”. ELENA BOZZA
voratori per non parlare delle Sono lieta, nel mio piccolo, di so-
centinaia di vertenze aperte. Un stenere il Fatto. Mi rende felice e
discorso a dir poco “deludente”. rincuorata sapere che l’obiettivi-
RAFFAELE FABBROCINO tà, grazie a voi, continui a persi-
stere. Proprio come sostiene
“Sono orgogliosamente Gramsci, anch’io “odio gli indif-
ferenti”, perciò leggo il vostro
una vostra lettrice” giornale, perché è un mio dovere
Con grande orgoglio posso affer- sapere e perché è un mio diritto
mare di essere abbonata al Fatto essere informata con onestà.
Quotidiano! Sono una studen- Credo fermamente che il Fatto
tessa universitaria fuori sede che sia l’unico giornale di tutti i “cit-
spesso viaggia in treno. Fino alle tadini e partigiani” che condan-
recenti vacanze natalizie, in atte- nano l’indifferenza e l’opportu-
sa della mia abituale coincidenza nismo. Aspiro a essere una cit- LEGGI, GUARDA, ASCOLTA,
alla stazione di Firenze, ero solita tadina consapevole, dotata di ESPLORA. Inquadra il Codice QR e
comprare il Fatto in edicola, ri- buon senso critico e autonomia accedi a FQEXTRA, la versione digi-
promettendomi sempre di abbo- di pensiero. Il vostro lavoro mi tale del nostro quotidiano
narmi al giornale online. Ebbe- dimostra ogni giorno che ciò è
Cinzia Monteverdi Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n°130;
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IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024 PIAZZA GRANDE l 11

SOSCLIMA
IL TERRORISMO AMERICANO LUCA MERCALLI

È PEGGIO DEGLI AYATOLLAH

Passato il dicembre

I più caldo, “Charlotte”

terroristi americani e i- MASSIMO FINI Sull’Iran c’è poi da fare un di-
sraeliani hanno colpito scorso storico. All’epoca dello
ancora. Naturalmente Scià, un fantoccio degli Stati U-

Washington e Tel Aviv si
sono affrettati a dire che
non c’entrano. Excusatio
non petita, accusatio manifesta.
Curiosamente il giorno dopo
rinfresca la Befana
loro comandi politici e militari, cente, ci hanno provato anche niti, c’era un sottilissima striscia
di “fiaccare la resistenza del po- col Venezuela di Chàvez e Madu- di borghesia ricchissima che po-
polo tedesco”. A Hiroshima e ro. Ma gli è andata buca. Il “gio- tevi incontrare a Londra, a Pari-
Nagasaki, col Giappone in gi- vane e bell’ingegner e” Ju a n gi e in altre capitali europee, tut-
nocchio, non fu preso di mira al- Guaidò, su cui gli Usa avevano to il resto era miseria. La rivolu-

l’attentato è saltata fuori una ri-
vendicazione Isis su Telegram
attribuita genericamente all’Isis
e non firmata dal suo attuale lea-
der Abu Hafs al Husseini al Qu-
reishi. Avrei potuto farla an-
ch’io. Altrettanto curiosamente
i media occidentali che avevano
dato all’attentato in Iran l’espo-
sizione minima, diciamo una
“modica quantità”, si sono spesi
molto per la presunta rivendica-
zione Isis. Il Corriere della sera
gli dedica due pagine.
L’ATTENTATO A TEHERAN è san-
guinoso, barbaro e vile. Non è
immaginabile che le decine di
migliaia di persone che si erano
raccolte davanti al Cimitero dei
Martiri di Kerman per onorare
Qasem Soleimani, ex capo dei
pasdaran, assassinato dagli a-
mericani quattro anni fa a Ba-
ghdad (che è come uccidere un
vice-premier nelle democrazie
occidentali) fossero tutti pasda-
ran. L’attentato è stato quindi
diretto e premeditato contro i ci-
vili iraniani e le vittime non sono
un “effetto collaterale” di qual-
che colpo sbagliato come abbia-
mo visto di recente in Ucraina.
Del resto gli americani non sono
nuovi a queste imprese, cioè mi-
rare direttamente ai civili. Alla
fine della Seconda guerra mon-
diale gli Usa bombardarono
Dresda, Lipsia e Stoccarda col
preciso intento, dichiarato dai
I
cun obiettivo militare ma il po- puntato, aveva un seguito pres- zione khomeinista ha lavorato n Italia – La perturbazione atlantica di San Silve-
polo nipponico. soché inesistente. Il governo ve- bene creando una media bor- stro ha chiuso il 2023 con più di 30-50 mm di piog-
Le sanzioni economiche – e nezuelano di fronte a questo ten- ghesia intellettuale, i persiani, gia in Liguria di Levante e sull’alto Friuli, allonta-
non solo economiche, ma scien- tativo di colpo di Stato non schie- che non vanno confusi con gli a- nandosi a Est a Capodanno. In seguito correnti oc-
tifiche, mediche e militari, im- rò in piazza né carri armati, né rabi, sono colti: quando ero da cidentali molto miti hanno reso di nuovo primaverili le
poste all’Iran dagli Stati Uniti e militari, né polizia. I 137 morti quelle parti per la guerra in I- temperature nei primi giorni del 2024, dapprima tra la
quindi dai loro alleati subalter- non sono addebitabili a Maduro raq-Iran – e non Iran-Iraq co- penisola e le isole – mentre la pianura padano-veneta
ni, fra cui l’Italia che con il Paese (la polizia non sparò un colpo) me si dice comunemente per- era sotto nebbie e nubi basse – poi anche al Nord all’ar-
degli Ayatollah aveva ottimi ma agli scontri fra le opposte fa- ché fu Saddam Hussein il pri- rivo del foehn da Alpi e Appennini giovedì 4 gennaio,
rapporti d’affari – so- zioni fra quelli che sta- mo ad aggredire – i miei amici con massime di 16 °C a Bologna, 19 °C a Roma, 20 °C a
no incomprensibili. vano dalla parte di conoscevano non solo i nostri Cagliari, 22 °C a Pescara e Catania, valori sopra media di
L’Iran ha firmato il GOLPETTI Maduro e quelli che maggiori, da Dante in su, ma 6-10 °C e talora prossimi ai record storici del mese. A
Trattato di non proli- stavano con Guaidò anche Moravia e Savinio, men- preparare finalmente un episodio di tempo invernale –
ferazione nucleare e DALL’IRAN che ebbe la peggio. tre noi della cultura persiana per nulla straordinario –ha provveduto la Befana con la
ha sempre accettato le AL VENEZUELA, Sia stramaledetto conosciamo solo, quando va be- depressione Charlotte che ora richiama venti freddi da
ispezioni dell’Aiea,
C’È LO Hitler anche perché ne, ‘Umar Khayyam. È questa Nord-Est. Venerdì 5 l'arrivo della perturbazione, ac-
l’Agenzia internazio- ha dato a Israele (non borghesia colta che oggi si ri- compagnata da scirocco, ha portato piogge al Nord-O-
nale per l’energia ato- ZAMPINO USA diciamo agli ebrei, per bella, almeno in parte, alla let- vest, fino a 100 mm nell’entroterra genovese e spezzino,
mica, che hanno ac- (MA PERDONO non essere arrestati) tura stretta della Shari’a cioè a e 15-40 cm di neve sopra i 1000 m sulle Alpi occidentali,
certato che l’arricchi- una sorta di lascia- norme etiche che risalgono a precipitazioni che ieri si sono e-
mento dell’uranio ira- POTERE) passare per compiere più di un millennio fa. In ogni stese al Nord-Est, depositan-
niano non va oltre il 5 azioni criminali che caso l’Iran non è l’Arabia Saudi- do anche mezzo metro di
per cento, cioè è per u- se commesse da qual- ta, nostro alleato: se vai all’Uni- manto nevoso sulle Alpi
so civile e medico, per fare la siasi altro Paese sarebbero state versità di Teheran trovi più ra- Giulie. La neve continua a
Bomba l’arricchimento deve condannate e sanzionate. En- gazze che ragazzi. disertare le pianure del
raggiungere il 90 per cento. I- tebbe, 1976, docet. Ma restiamo Le leadership americane, so- Nord (finora una spruz-
sraele non ha firmato il Trattato, all’attualità. I palestinesi uccisi prattutto quelle democratiche, zata si è vista qua e là solo il
ma ha l’atomica, basta fare un dopo l’attacco terroristico di si rendono conto che stanno 4-5 dicembre), ma per lo
giretto nel deserto del Negev per Hamas del 7 ottobre, che causò perdendo l’egemonia che hanno meno le Alpi sono ora in ve-
capirlo, e comunque ci tiene a la morte di 1.300 israeliani, so- avuto per tutto il Novecento e ste invernale dopo un brullo i-
farlo sapere (a buon intendi- no 22 mila, un rapporto di 20 a non vogliono rassegnarsi. Per nizio di stagione. Oggi un impe-
tor…). Ma nessuno si è mai so- uno. Il tribunale internazionale questo sono disposte a tutto, an- tuoso vento di Ponente agita i mari
gnato di sanzionare Israele. dell’Aia per “crimini di guerra” che a scatenare una Terza guerra del Sud, mentre il maestrale in ANOMALIE
Che senso hanno le sanzioni non ha nulla da dire in proposi- mondiale. Non ci resta che spe- Sardegna e la bora sull’Adriatico i-
all’Iran? Il modello è sempre lo to? Se questo tribunale esistesse rare nella prudenza e nella sag- naugurano il raffreddamento che FREDDO
stesso: strangolare economica- realmente Joe Biden, con alcuni gezza degli Ayatollah, che per o- ci accompagnerà tutta la settima- IMPROVVISO IN
mente un Paese, creare il mal- suoi predecessori, e Bibi Neta-
contento fra la popolazione e nyahu (curioso soprannome
ra si sono limitati ad affermare
che la reazione dell’Iran sarà “se-
na. Non è questo che deve stupire,
ma il dicembre appena terminato,
LAPPONIA, MA
quindi il sorgere di un’opposi- “Bibi” per un delinquente) sa- vera”, una dichiarazione morbi- tra i più caldi mai registrati nel PER LE ALTE
zione. Gli Stati Uniti, più di re- rebbero oggi alla sbarra. da. A questo siamo ridotti. Paese e perfino il più caldo di tutti TEMPERATURE
nelle lunghe serie di misura di To-
rino (inizio nel 1753) e Modena PIOVE DI PIÙ

ILVANGELODELLADOMENICA
(1860) con anomalia di +2,7 °C. Le
piogge di questi giorni sono benve-
nute specie in Sicilia, reduce dal semestre luglio-dicem-
bre più secco in una serie regionale di dati dal 1921, an-
ANTONIO SPADARO S. I. cor peggio della siccità storica dello stesso periodo del
1977: la penuria d’acqua penalizza l’agricoltura e il ter-
ritorio ingiallito si nota anche dai satelliti.

Il battesimo Uno squarcio nel cielo: Nel mondo – Anche in un pianeta in rapido surri-
scaldamento può capitare che una regione o l’altra, di
quando in quando, vivano un periodo di freddo insolito,

il Messia è l’Amato, non il Poderoso situazione peraltro sempre più rara. È quanto sta acca-
dendo in Nord Europa, alle prese con un episodio di ge-
lo e neve tra i più intensi da decenni: la temperatura mi-
nima di -44,1 °C di venerdì 5 gennaio a Enontekiön, in

A
scoltiamo una voce. Siamo co-
me a teatro, quando sentiamo
una voce fuori campo nel buio
mentre si apre la scena. La vo-
ce è presenza che dice, che an-
nuncia. Ma non si vede niente
ancora. Chi prende la parola, in genere, lo fa
per dire la propria. L’evangelista Marco in-
vade lo spazio della nostra immaginazione
con una presenza vocale che proclama: “Vie-
ne dopo di me colui che è più forte di me”.
L’io sparisce. La scena resta vuota. Perma-
ne un senso di attesa. La voce non sta parlan-
do di sé, non è presenza, ma annuncio. Si
tratta di una introduzione. C’è, ma per far
spazio a chi viene dopo, e che è più forte. La
voce annuncia qualcosa che sta per accadere,
qualcuno che sta per arrivare. Arriva sì, per-
ché vengono inquadrati i suoi sandali. Non
vediamo un volto, una figura umana, ma
sandali legati al piede, che dunque è in mo-
vimento, cammina, solleva polvere. Dice la
voce fuori campo: “Io non sono degno di chi-
narmi per slegare i lacci dei suoi sandali”. La
voce si piega sui piedi con devozione, affer-
mando la propria indegnità persino a scio-
gliere i lacci. È di Giovanni il battezzatore
quella voce: “Io vi ho battezzato con acqua,
ma egli vi battezzerà in Spirito Santo”. Acqua
e spirito non si oppongono qui ma sono due
Lapponia finlandese, è la più bassa registrata in questo
elementi diversi. Il battesimo è una immer- rona né abbigliamento regale. È nudo. Ed e- secolo nella Fenno-Scandinavia, ma nel gennaio 1999 si
sione. Colui che arriva con i sandali allacciati sce da un fiume piuttosto modesto. scese a -49 °C nel vicino paese di Karesuando (Svezia).
immerge nello Spirito. Che cosa significa? È adesso che si apre una scena che apre lo L’interazione tra il freddo artico e l’aria temperata e u-
Non ci viene detto, non ci viene spiegato. La spazio alla nostra immaginazione. Lo sguar- mida più a Sud ha determinato nevicate da 50-100 cm
voce fa spazio a un mistero che è più grande di do si sposta. La scena è descritta in sogget- sulle coste norvegesi e svedesi meridionali, dove gli e-
sé. Intuiamo che si annuncia una nuova era, tiva: vediamo la scena con gli occhi stessi di serciti sono intervenuti in soccorso della popolazione.
una creazione nuova, come quando lo Spirito Gesù. I cieli si squarciano. Lo avevamo visto Nuove piogge alluvionali con la tempesta Henk in In-
aleggiava sulle acque. nudo immerso nell’acqua. Ora la ghilterra, Germania e Francia del Nord (Normandia,
Stacco. I riferimenti temporali scena si capovolge e vediamo con Pas-de-Calais), dove il fiume Lys ha superato la piena
si fanno vaghi. “In quei giorni”, di- MESSAGGI lui il cielo che gli si apre dall’alto. storica del dicembre 1999 e le inondazioni hanno dan-
ce Marco, venne Gesù da Nàzaret Non sappiamo che cosa stiano ve- neggiato almeno 1300 edifici; chiuso l’aeroporto di
di Galilea. Lo sfondo vocale fa spa- DOPO dendo Giovanni e gli altri presenti Brest (Bretagna) per un fulmine caduto sulla torre di
zio all’arrivo dell’uomo dai sandali L’IMMERSIONE dei quali non si fa menzione. Mar- controllo. D’altronde all'aumentare delle temperature
legati. Marco ci dice semplice-
mente che fu battezzato nel Gior-
NEL GIORDANO co ci spinge a mettere noi stessi dal
punto di vista del Messia, il quale
di aria e oceani gli inverni del Centro-Nord Europa
stanno diventando sempre più piovosi (+27% in due se-
dano da Giovanni. Tutta quella in- UNA COLOMBA vede lo Spirito che discende verso coli in Inghilterra, dati Hadley Centre). I venti pilotati
troduzione lascia spazio a un gesto SCENDE CON di lui. Come? In quale forma? Mar- da profonde depressioni nel Pacifico hanno scatenato
senza contesto. Dobbiamo intuire co ha bisogno di raccontarlo in mo- onde fino a 5 metri contro i litorali della California, con
che Gesù si mette in fila con gli altri GRAZIA SU GESÙ do che sia possibile immaginare inondazioni costiere, feriti e danni specie nella contea
che erano venuti a farsi battezzare. qualcosa: ci parla di una colomba di Ventura. Alvaro, primo ciclone tropicale del 2024 al
Il suo arrivo non è accompagnato che scende. Mentre l’acqua si in- mondo, ha colpito il Madagascar l’1-2 gennaio con venti
dal rullo di tamburi, né da segni particolari. Il crespa, l’aria si muove come per un battito a 140 km/h e inondazioni, quasi diecimila evacuati e al-
Messia è uno dei tanti venuti a farsi battez- d’ali. La scena ha una grazia leggera. Non c’è meno dieci vittime. Per le regioni tropicali, dai Caraibi
zare. Non ci viene detto neanche se Giovanni irruzione fragorosa del divino, ma luce e aria. al Sud-Est asiatico all’Oceania, è stato un Capodanno di
lo riconosce: semplicemente lo immerge. Ed è allora che tutto ridiventa voce. Alla voce caldo estremo, con centinaia di record tra cui una tem-
Gesù sparisce nelle acque che lo coprono. Ma fuoricampo di Giovanni subentra quella di- peratura minima di 30 °C a Darwin, Australia.
ecco che lo vediamo uscire dall’acqua. Anche vina, facendogli eco. La si sente arrivare dal
divinità pagane uscivano dall’acqua, ma Ge- cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato”. Questo
sù non è Nettuno, non ha il tridente né un dice la voce: il Messia è l’Amato. Non dice
carro trainato da cavalli marini. Non ha co- “l’Onnipotente, il Poderoso”, ma l’Amato.
12 l ZOOM IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024

\/ \/
MISTERI ITALIANI
“STRADA DELLA MORTE”
Calabria, frontale
sulla 106 Ionica:
4 giovani vittime

U
n frontale tra una Panda
e una Fiat Idea sulla sta-
tale 106 Ionica all’altezza
VICINO A FIUMICINO di Montauro, pochi km da Ca-
tanzaro. Le quattro persone
“Terra dei fuochi” che viaggiavano sul primo
mezzo sono tutte morte: Anto-
a Roma: arrestata nella Romeo di 19 anni, Teresa
Giorgi di 35, Elisa Pelle di 25 e
impiegata Regione Domenico Romeo di 28, tutti di
San Luca (Reggio Calabria).
Gravemente ferito il condu-
cente della seconda vettura, un

U
na mega discarica abusi-
va alle porte di Roma, al
confine con Fiumicino.
A segnalare la presenza di roghi
e fumi nell’area e a far scattare
le indagini nel marzo 2023 so-
no stati alcuni piloti in atter-
raggio su una seconda pista
dello scalo, utilizzata in caso di
maltempo. Nel terreno di circa
52enne di Soverato. La statale
106 - che attraversa tre regioni,
Calabria, Basilicata e Puglia, da
Reggio fino a Taranto - è un’ar-
teria che consente in alcuni
tratti velocità autostradali pur
non avendo le caratteristiche di
un’autostrada: in alcuni punti è
larga e comoda, ma in altri é

I palazzi dello Ior e i documenti spariti: 18 ettari venivano scaricati e

bruciati rifiuti speciali, chimici,
sanitari, elettrodomestici e

“Report” torna sul rapimento di Moro spazzatura. Per bonificare que-

sta piccola “Terra dei Fuochi”,
secondo l’Ama, la municipaliz-
zata dei rifiuti, serviranno al-

L’
agguato di via Fani il 16 marzo del 1978, Mario
Moretti e il centro Hyperion, il memoriale tro-
vato nel covo Br di via Monte Nevoso a Milano e
il documenti sottratti a via Fracchia, covo genovese dei
brigatisti, il lago della Duchessa, il covo di via Gradoli in
una strada chiusa e a senso unico di marcia che in que-
gli stessi anni ospitava anche diversi uffici dei Servizi.
Paolo Mondani, su Report, ritorna su uno dei più gran-
di misteri italiani: il rapimento e l’uccisione di Aldo
Moro, storico segretario della Dc e Presidente del con-
siglio. L’uomo politico che, con il segretario del Pci E-
nrico Berlinguer, cercò convergenze tra i comunisti i-
taliani, in una certa misura sempre più distanti da Mo-
sca, e il governo nazionale che dal dopoguerra era al
riparo sotto l’ombrello Nato.
In un racconto a più voci, si fissano alcune cose note
a verità rimaste nell’ombra della storia. Parla Giovanni
Senzani, una delle più complesse figure del brigatismo
italiano (ricercatore, professore, rapitore e tra i giusti-
zieri di Roberto Peci, fratello del pentito Patrizio, pro-
tagonista anche della complessa storia terrorismo-ca-
morra che ruota attorno al sequestro e alla liberazione
dell’assossore democristiano campano Ciro Cirillo), meno 100 tir. Una 52enne, di-
ma parlano anche Claudio Signorile (vicesegretario del pendente della Regione, è fini-
Psi dal 1978 al 1981, tra coloro che all’epoca chiedevano ta ai domiciliari e 11 persone tra
una trattativa per liberare l’ostaggio), Vincenzo Scotti cui il suo compagno, i figli e al-
(ministro Dc dal 1979 al 1983, portatore dell’idea che cuni imprenditori sono inda-
americani e israeliani mal sopportavano la posizione gate. I reati contestati sono in- stretta e caratterizzata da lun-
mediana assunta in politica estera, sopratutto sul Me- quinamento, incendio doloso, ghi rettilinei che inducono ad
dioriente, dal nostro Paese), parla Guido Salvini (ma- calunnia, furto di energia elet- accentuare la velocità. In più
gistrato da sempre impegnato sul fronte del terrorismo trica e acqua, abbandono di a- non ha lo spartitraffico centra-
interno e consulente della commissione parlamentare nimali: nell’immondizia vive- le, con il rischio di sconfina-
d’inchiesta sul Caso Moro, quella che tra il 2014 e il vano 40 cani, diversi gatti e 3 menti di corsia e invasione di
2018 vide alla presidenza Giuseppe Fioroni), parla an- cavalli. Secondo la Procura, nel quella opposta. Da qui i fre-
che Antonino Di Matteo, il magistrato oggi alla Dna. 2014, millantando parentele quenti scontri frontali, con vit-
Tra le notizie più curiose che emergono dal racconto con il clan Spada, la donna ha time e feriti. Eppure, nono-
giornalistico (la materia è ampia e si presta a molteplici occupato abusivamente l’area e stante le promesse, l’ar teria
interpretazioni) c’è la storia degli immobili di via dei l’ha messa a disposizione di al- non è mai stata oggetto dei
Massimi 91, palazzi di proprietà dello Ior, l’Istituto O- cune ditte di traslochi, ristrut- sempre più indispensabili in-
pere di Religione (in cui si suppose fosse stato tempo- turazioni e facchinaggio per oc- terventi di messa in sicurezza.
raneamente tenuto in un garage lo statista rapito a via cultare tonnellate di rifiuti. E i morti si contano a decine.
Fani, strada che dista meno di 5 minuti da lì) e il mistero
dei documenti spariti dal commissariato di Monte Ma-
rio. Insomma, da vedere.
iz
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st
po
er
ov
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024
ALLARME MONDIALE
\/
SOSPETTATO UN 24ENNE
Naro, le due donne
massacrate dopo 2
tentativi di stupro
M del Comune
aria e Delia, assassinate
giovedì notte nelle loro
abitazioni a Naro, sa-
rebbero state massacrate dopo
avere respinto “un approccio
sessuale” da parte del presunto
assassino, un 24enne sottopo-
sto a fermo. Ne sono convinti i
pm di Agrigento che indagano
sul caso. Giovedì sera, a casa
della 58enne Delia Zarniscu, in
via Vinci, c’è stata una cena ac-
compagnata da super alcolici.
Seduti a tavola anche il 24enne,
romeno come le due vittime, e
un connazionale 50enne. Stan-
do a quanto ricostruito, il gio-
vane – in forte stato d’ebbrezza
– avrebbe molestato la donna
che a quel punto avrebbe re-
spinto le pesanti avance e but-
tato fuori di casa i commensali.
Ma durante la cena i tre avreb-
bero parlato della 54enne Ma-
ria Rus e sarebbe emerso che la
donna (non presente alla cena)
era sola in casa, ormai separata
dal marito. Usciti dalla casa di
via Vinci, il più giovane si sa-
rebbe diretto verso vicolo Ave-
nia dove avrebbe bussato alla
porta di Maria Rus, mentre il
50enne sarebbe andato via. La
donna, senza nulla temere, a-
vrebbe aperto la porta al giova-
ne ubriaco. Non è chiaro, spet-
terà all’autopsia stabilirlo, se la
donna abbia subito abusi.
Stando alle ricostruzioni dei
pm il 24enne l’avrebbe uccisa a
botte e poi bruciata, utilizzan-
do la poltrona che c’era nel sa-
lone di ingresso. Da vicolo Ave-
nia, il giovane sarebbe poi tor-
nato in via Vinci dove avrebbe
sfondato la porta di ingresso e
con “una ferocia inaudita” a-
vrebbe trucidato anche la
58enne, spaccandole in testa
tutto quello che è stato trovato:
piccoli mobili, suppellettili e
arredi.
\/
A CASARANO, NEL LECCESE
Ventiseienne impiccata
il fidanzato in caserma
È STATA TROVATA impiccata sul
q balcone della casa in provincia di
Lecce in cui viveva da poco, con una sciar-
pa della locale squadra di calcio del Casa-
rano legata alla pensilina del balcone. È
morta così Roberta Bertacchi, 26 anni, tra-
sferita da Ugento nel piccolo centro salen-
tino dove lavorava in un’azienda calzatu-
riera. Nonostante la scena porti a esclude-
re altre ipotesi oltre al suicidio, gli inquiren-
ti hanno deciso di approfondire e hanno
portato in caserma il fidanzato della giova-
ne, un ragazzo ritenuto vicino agli ambienti
ultras del Casarano. I militari lo hanno a-
scoltato a lungo come persona informata
sui fatti. A dare peso ai dubbi che Roberta
possa essersi tolta la vita ci sono alcuni og-
getti rotti rinvenuti nell’appartamento.
Dopo l’incidente in Oregon
stop a tutti i Boeing 737 Max 9
TRAGEDIA SFIORATA a bordo di un Bo-
eing 737 Max 9 dell’Alaska Airlines, costret-
to ad un atterraggio in Oregon 20 minuti do-
po il decollo per l’esplosione di un portellone
posteriore. Nessun ferito tra le 177 persone
DOPO PANDORO E UOVA
Ferragni, dubbi anche sulla beneficenza
della bambola Trudi. Lei smentisce le accuse
M
entre la procura di Milano attende per la pros-
sima settimana il deposito di una prima infor-
mativa della guardia di finanza sul caso del pan-
doro Balocco di Chiara Ferragni, secondo quanto ripor-
tato da La Verità, le indagini che riguardano l’impren-
ditrice digitale si potrebbero allargare a tutti i contratti
in cui compare la parola beneficenza. E quindi oltre al
dolce natalizio e alle uova di Pasqua, dovrebbero essere
effettuati la raccolta delle carte e gli approfondimenti
pure sulla bambola Trudi e altri, eventuali, prodotti al
centro di campagne benefiche simili alle due già nel mi-
rino della magistratura. Da quanto è filtrato, l’inchiesta
milanese, al momento senza indagati e titolo di reato,
oltre a poter fare un passo avanti già nei prossimi giorni
con il capitolo pandoro, punta ad approfondire, è questa
l’idea, ogni attività dell’influencer postata sui social con
lo scopo di donare fondi a sostegno di onlus, ospedali,
bambini in difficoltà e così via. Tra queste, appunto, an-
che la vendita della bambola Trudi, una limited edition,
creata nel maggio 2019 dopo il matrimonio con Fedez e
venduta tramite il suo e-commerce The Blonde Salad per
poi devolvere il ricavato all’associazione Stomp Out Bul-
\/
NEL ‘90 L’OMICIDIO CESARONI
Via Poma, Vanacore jr.:
“Non uccisi Simonetta”
IN UN’INFORMATIVA i carabi-
q nieri lo indicano come l’autore delit-
to di via Poma e Mario Vanacore, oggi 64
anni, figlio del portiere del condominio do-
ve venne trovata cadavere Simonetta Ce-
saroni, torna a ribadire la sua estraneità.
“L’unica volta che ho visto Simonetta Ce-
saroni era morta”, ha ribadito a La Stampa,
il quotidiano di Torino, città dove vive già
dal 7 agosto 1990, quando in un ufficio del
quartiere romano di Prati la 20enne venne
trucidata e uccisa con 29 coltellate. A
smontare, però, la tesi sono gli stessi pm di
Roma che il 13 dicembre hanno chiesto di
archiviare il fascicolo parlando di “ipotesi”
e“suggestioni”che “non consentono di su-
perare le forti perplessità sulla reale fon-
datezza del quadro ipotetico tracciato".
ZOOM l 13
a bordo, compresi i 6 membri dell’equipag-
gio, ma le immagini finite sui social sono da
brividi: il buco nella fusoliera, il vento che
entra nel velivolo. La compagnia ha fermato
tutti i suoi 737 Max 9. Poco dopo la Federal
Aviation Administration, l’agenzia Usa per
la sicurezza aerea, ha annunciato la messa a
terra di 171 velivoli in tutto il mondo.
CAPISTRELLO (L’AQUILA)
t
Befana, stemmi
della “X Mas”
nelle calze
P
iccoli stemmi sulla cui stoffa
colore azzurro cielo è stampi-
gliata l’effigie della Decima
Mas. Li hanno trovati tra giocatto-
lini, dolci e caramelle i bambini di
Capistrello, 5 mila abitanti in pro-
vincia dell’Aquila, nelle calze della
Befana distribuite venerdì pome-
riggio su iniziativa del Comune in
piazza Risorgimento. Uno sfregio
alla memoria del paesino che du-
rante la Seconda guerra mondiale
lying impegnata nella lotta al cyberbullismo e il cui prez- fu teatro di una delle più atroci
zo di vendita è recentemente sceso da 34,99 a 24,99 eu- stragi perpetrate in territorio ita-
ro. Ma direttamente da Ferragni arriva la smentita. “In liano: il 4 giugno 1944 un com-
merito a quanto riportato da alcuni organi di informa- mando tedesco portò 33 dei suoi a-
zione relativamente alla bambola Ferragni, Tbs crew Srl bitanti alla stazione del treno e li
(la società controllata dall’imprenditrice), precisa che i trucidò in risposta a un attacco
ricavi derivanti dalle vendite della bambola, al netto del- sferrato il giorno prima dall’Ottava
le commissioni di vendita pagate da Tbs al provider e- Armata britannica a un convoglio
sterno che gestiva la piattaforma e-commerce, sono stati di soldati nazisti. Che negli anni
donati all’associazione Stomp Out Bullying nel luglio della Resistenza contro il nazifa-
2019. Il tutto è avvenuto, quindi, totalmente in linea scismo - tra il 25 luglio 1943 e il 25
con quanto comunicato sul canale Instagram di Chiara aprile 1945 - poterono contare sui
Ferragni e sugli altri riconducibili a Tbs Crew Srl, che servigi proprio della “Squadriglia
specifica altresì che l’impegno a favore di Stomp Out X Mas”, meglio nota come “La De-
Bullying ha riguardato esclusivamente le vendite delle cima”, ritenuta responsabile di tor-
bambole fatte sul canale e-commerce diretto e non an- ture, rastrellamenti e uccisioni di
che su altri canali gestiti da terzi”. Intanto lunedì il pro- partigiani e cittadini comuni.
curatore aggiunto Eugenio Fusco avrà una riunione o- “Non è tollerabile in nessun luo-
perativa con gli investigatori del nucleo di polizia eco- go d’Italia che si regalino ai bam-
nomico finanziaria della Gdf per fare il punto della si- bini stemmi delle truppe di occu-
tuazione e decidere come procedere in merito alla vi- pazione nazifasciste - ha subito at-
cenda del pandoro. taccato il segretario del Pd locale
Alessandro Lusi -. È un oltraggio
che lo si faccia a Capistrello, meda-
\/ glia d’oro al valore civile per la Re-
sistenza. È inconcepibile che du-
NUOVO RECORD, 2ª MILANO rante un’iniziativa organizzata dal
Comune e dedicata ai bambini si
Lotteria, nella Capitale possa consumare un incidente
tanto grave”.
un milione di biglietti Il Comune scarica il barile.
“Questo tipo di contenuto non ha
mai avuto e mai avrà il consenso
delle autorità comunali”, ha fatto
ROMA si conferma leader nelle sapere il sindaco, Francesco Ci-
q vendite della Lotteria Italia: in que-
sta edizione 2023 a Roma e provincia sono
ciotti, e il Comune “si dissocia for-
temente sottolineando che non era
stati staccati 968.090 biglietti, +11% ri- assolutamente a conoscenza del
spetto al 2022. Un dato che, rileva Agipro- contenuto, essendo un prodotto
news, sfiora il 15% sul totale nazionale, sin- preconfezionato e sigillato dalla
tomo di come nella Capitale venga perce- fabbrica. La festa è stata affidata
pita una certa magia legata soprattutto al- dall’amministrazione all’associa-
la lunga tradizione di vincite. Dal 2011 a og- zione ‘MagicaBula’ che ha provve-
gi sono stati infatti vinti oltre 20 milioni, duto all’acquisto in stock delle cal-
mentre solo nelle ultime due Lotterie sono ze preconfezionate per diverse cit-
stati ben 5 i premi di prima categoria vinti, tà oltre che per Capistrello”. In-
due nel 2021 - tra cui il primo da 5 milioni - somma, è sempre colpa degli altri.
tre nel 2022, per totale di 11,5 milioni. In FQ
questo 2023, secondo l’Agenzia delle Do-
gane e Monopoli, dietro si piazzano Mila-
no (443.210 tagliandi), Napoli (330.420),
Torino (247.700) e Bologna (223.890).
14 l ECONOMIA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024

ENERGIA • COSTI FOLLI E TENSIONI SOCIALI

Locomotiva ferma Per
la prima volta da decenni
il Paese perde potere
d’acquisto. Lunedì stop
di camionisti e macchinisti

» Cosimo Caridi
BERLINO

D
a giorni la polizia sta
posizionando chilo-
metri di transenne at-

‘‘
torno al Tiergarten, il
parco su cui si affacciano Bun-
destag e Cancelleria. Per doma-
ni è attesa una grande manife-
stazione degli agricoltori sui lo-
ro trattori. L’atmosfera è tesa, i
giornali tedeschi parlano di
infiltrazioni dell’es trema

Non voglio destra e di un possibile as-

salto al parlamento, come

discutere i avvenuto a Capitol Hill tre

Germania in crisi, rabbia

anni fa. Giovedì sera qual-
che centinaio di agricoltori
dati trimestrali ha bloccato il traghetto su
cui viaggiava il ministro
Siamo dell’Economia Robert Ha-

degli agricoltori tedeschi:

beck. Una trentina ha ten-
in una fase tato l’assalto all’imbarca-

’’
zione, respinti con lo spray
di stagnazione al peperoncino. La lobby
degli agricoltori
minaccia di fer-

marcia contro il governo

Moritz Kraemer mare tutto il Pae-
se se il governo
non farà un deci-
so passo indietro
sul taglio ai sus-
sidi del carbu-
rante agricolo. Ed è solo la
punta dell’iceberg. Lunedì si
fermeranno anche i camioni-
sti e i macchinisti dei treni. nalizzazione della sicurezza bre la Corte Costituzionale ha La protesta Bloccato esecutivo e parti sociali. Il pro-
“Non voglio discutere – ha det- nazionale all’America”. Tutte e bloccato 60 miliardi di debiti blema è però ben più profondo;
il traghetto su cui

‘‘
to Moritz Kraemer, capo eco-
nomista della Landesbank Ba-
den-Württemberg, commen-
tando i dati trimestrali sulla
crescita – se sia più 0,2% o me-
no 0,2%. Il fatto è che siamo in
una fase di stagnazione”.
tre le puntate si stanno rivelan-
do perdenti. Per oltre due anni
il governo ha tentato di porre
rimedio usando e pianificando
il futuro su una montagna di
fondi che lo Stato Federale scri-
veva fuori bilancio. A novem-
che, prima destinati all’emer-
genza Covid, erano poi stati im-
pegnati per sovvenzionare l’e-
nergia e la transizione verde. Il
blocco di questi fondi ha porta-
to ai tagli che a loro volta cau-
seranno mesi di duri scontri tra
viaggiava il ministro
dell’Economia Habeck
i sindacati denunciano decenni
di investimenti infrastrutturali
insufficienti. Non si parla solo
di ferrovie e autostrade. La ter-
za economia del mondo risulta
solo 55ima nella lista di Ookla
per la velocità media delle con-

La Germania ha L’82% DEI CITTADINI non è

contento di come la coali-
EOLICO, SOLARE &C.
Elettricità, pure Berlino
fatto tre grandi zione semaforo sta affron-
tando la crisi. Per la prima
volta da decenni i tedeschi
t
scommesse perdono potere di acquisto
e il governo non sembra ca-
che stanno
arriva al 55% di green
pace di rispondere. L’infla-
zione rimane alta: 3,7% a
causando dicembre e 5,9% su base

’’
annuale. I dati delle vendite
problemi al dettaglio mostrano una
contrazione del
2,5% per il mese
Moritz Schularick di novembre. E » Virginia Della Sala ed è un gran traguardo per il cento (142,2 TWh) del mix to- cento (con 23,5 TWh) rispet-
anche la disoccu- fatto che nell’immaginario ge- tale di produzione netta im- to al 2022. Il fotovoltaico, con

pazione cresce,
5,9% per il mese
scorso. Con i tagli
dei sussidi a di-
cembre il costo dell’energia è
salito di oltre il 4% rispetto a fi-
ne 2022. Negli ultimi decenni
la Germania ha fatto tre grandi
scommesse che attualmente
stanno causando problemi al
Paese. “Una sul gas russo come
fonte energetica a basso costo
per l’industria – ha spiegato
Moritz Schularick, presidente
del Kiel Institute, il più impor-
tante centro di ricerca econo-
mico tedesco – un’altra scom-
messa sul miracolo economico
A
febbraio era stato an-
nunciato il maxi piano
voluto dal ministro
dell’Economia Robert Habeck
per spingere la rivoluzione
green tedesca e di mese in mese
si è gradualmente delineata la
conclusione a cui si è arrivati a
fine anno, tra proiezioni e an-
nunci: il mix energetico della
Germania per la prima volta
conta più del 50 per cento di e-
lettricità prodotta da fonti rin-
novabili. Per la precisione, la
quota raggiunta è stata pari al
55 per cento, in crescita rispet-
to al 2022 quando si attestava
attorno al 48,4 per cento.
nerale (ma anche nella prati-
ca) la Germania è da sempre
considerata la patria delle
centrali a carbone. In effetti,
comunque, il dato si riferisce
all ’elettricità immessa nella
rete che non comprende il
consumo delle centrali elettri-
che o delle reti industriali. Ciò
non toglie che il paradigma,
almeno per ora, pare cambia-
to. Ma vediamo come.
Le rinnovabili complessi-
vamente hanno prodotto 251
TWh, il 7,5 per cento in più in
confronto ai dodici mesi pre-
cedenti. L’eolico, consideran-
do sia gli impianti a terra che
messa in rete lo scorso anno.
In generale, è cresciuto del 18
per cento sul 2022 su terra-
ferma mentre i parchi offsho-
re hanno perso circa il 5 per
L’ITALIA INTANTO...
LE RINNOVABILI
SODDISFANO
IL 37% D’ENERGIA
55 TWh di produzione, è in-
vece rimasto in linea con il
2022 e ha coperto il 12 per
cento circa della generazione
di elettricità.
PARALLELAMENTE, la produ-
zione netta di elettricità si è ri-
dotta del 9,1 per cento e sono
calate del 24 per cento le fonti
tradizionali: carbone e lignite
sono scesi rispettivamente del
36,8 e del 24,8 per cento, quel-
la del gas è aumentata del 31
per cento di fatto colmando
parte del gap lasciato dal car-
bone. E ancora: si è dimezzato
il prezzo dell’energia elettrica
iz

cinese come motore delle e- La notizia è stata data dalla quelli in mare, è stata la fonte all’ingrosso (95,18 euro /M-
.b

sportazioni tedesche. E la terza Bundesnetzagentur, l’Agen- singola più produttiva visto Wh contro i 235,45 /MWh del
sulla Pax Americana, sull’ester- zia federale tedesca delle reti, che ha coperto da sola il 31 per 2022).
st
po
er
ov
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024 ECONOMIA l 15

ARBITRATO • Islamabad vuole i danni

Il ricorso del Pakistan

per le consegne di gas
mancate da Eni & C.
» Marco Palombi Ora veniamo alla materia del contendere. Il

nessioni internet. Anche le
grandi aziende tedesche sono
riluttanti a investire in Germa-
nia, preferiscono aprire nuovi
impianti in Asia o negli Usa,
dove l’energia è sovvenzionata
dall’Inflation reduction act. Le
previsioni per il 2024 non sono
buone: il governo spera in un
incremento del Pil del 1,3%, ma
l’Ocse è molto più cauta 0,6%
(la crescita media prevista dei
paesi membri è del 1,4%). Se
anche nel breve periodo si ri-
solvesse la questione del gas
russo e la Cina riprendesse ad
Ministro bloccato
Il ministro
dell’Economia Habeck
bloccato in traghetto
Una protesta degli
scorsi giorni FOTO
ANSA/LAPRESSE
aumentare le importazioni, l’e-
conomia tedesca potrebbe non
essere capace di risollevarsi. La
Germania sta invecchiando ve-
locemente, secondo il Kiel in-
stitute il numero di ore lavorate
a livello nazionale continua a
diminuire dal 1991. Per garan-
tire il sistema pensionistico e u-
scire dalla stagnazione i tecnici
del governo considerano siano
necessari 400mila nuovi lavo-
ratori all’anno. Ad impiegarli
dovrebbero essere le fabbriche
che stanno scappando per il ca-
ro energia.
A
Pakistan lamenta che quando i prezzi hanno i-
fine gennaio il Pakistan andrà al voto niziato a salire – da novembre 2020 e poi con la
dopo le crisi politiche succedutesi negli ripresa post-Covid e l’invasione dell’Ucraina
ultimi due anni. Negli stessi giorni, scri- (febbraio 2022) – sono iniziate le mancate con- PostCovid e guerra:
vono i giornali pakistani citando fonti di segne per vendere con maggior guadagno le navi il metano alle stelle
governo, una corte arbitrale di Londra inizierà a ai prezzi di mercato e non a quelli fissati dai con- Per Islamabad i cargo
lavorare sul ricorso presentato da Islamabad tratti. Un report del 2022 sul Pakistan dell’Insti- destinati al Pakistan
contro la società di trading svizzera Gunvor e la tute for Energy Economics and Financial Ana- furono venduti in altri
nostra Eni. Il Pakistan chiede i danni per la man- lysis (Ieefa) mostra vari casi di mancata conse- Paesi che pagavano
cata consegna di alcune navi di gas liquefatto gna in corrispondenza di aumento dei prezzi di più FOTO ANSA
(Gnl) tra 2021 e inizio 2023, cioè – è la tesi – spot in forma grafica: “Il caso del Pakistan – ha
quando l’esplosione dei prezzi ha reso più con-
veniente pagare le penali contrattuali e vendere
sul mercato spot che consegnare i carichi. Tanto
Gunvor che Eni replicano di aver rispettato i con-
tratti, che prevedono la mancata consegna (con
una penale di circa il 30% del valore della merce
“mancante”) in caso di rottura della catena di for-
nitura o cause di forza maggiore.
La vicenda, quasi sconosciuta in Italia, è stata
raccontata in un bel reportage di Bloomberg Bu-
sinessweek intitolato Come i traders di energia
hanno lasciato un Paese al freddo. La dipenden-
za del Pakistan dal gas è cosa nota e data agli anni
50, quando nel Paese asiatico furono scoperti di-
versi giacimenti: l’economia – il tessile, settore
guida, ma anche i trasporti e gli usi civili – è ba-
sata sul gas. Problema: un uso sconsiderato delle
riserve ha esaurito la capacità di produzione in-
terna in pochi decenni e Islamabad ha iniziato a
cercare fornitori di Gnl. Il principale è il Qatar,
ma nel 2016 il Pakistan ne ha voluti altri due of-
frendo contratti da 5 e 15 anni per assicurarsi
flussi di gas certi a prezzi non eccessivi: le miglio-
ri offerte arrivarono, rispettivamente, da Gunvor
e dall’Eni. Le consegne iniziarono nel 2017.

2021-2022 detto uno degli autori – è un

QualEnergia ha elaborato COI PREZZI esempio estremo dei modi

in cui l’estrema volatilità dei LA REPLICA:

Di conseguenza, Berlino ha
però aumentato l’import del
63 per cento rispetto al passa-
to mentre le esportazioni sono
diminuite del 24,7. Rinnova-
bili incluse. L’indipendenza
energetica, insomma, appare
ancora lontana ma si tratta
comunque di un risultato po-
sitivo se si tiene conto che l’o-
biettivo tedesco è raggiunge-
re l’80 per cento di energia
verde nel suo mix entro il
2030 e che contestualmente
sta abbandonando il nuclea-
re (pur continuando a com-
prare dalla Francia) e anche il
carbone, lasciando il gas per il
backup della rete. “Abbiamo
gettato le basi strutturali per i
prossimi anni” ha detto Ha-
beck. E l’Italia?
I dati definitivi di Terna non
sono ancora disponibili ma
MIX FONTI:
delle stime attraverso i suoi
costanti monitoraggi annuali.
LE STIME
PER IL 2023
Le rinnovabili avrebbero sod-
disfatto il 37,6 per cento della
domanda elettrica nazionale.
IN ATTESA dei dati “Una quota che diventa del
di Terna, le prime 44,7 per cento, un record sto-
stime (QualEnergia) rico, se la confrontiamo con la
sul mix energetico produzione elettrica domesti-
italiano parlano ca (senza scambi con l’estero)
di una produzione – si legge – . Eravamo al 35,6
di rinnovabili elettrica per cento nel 2022 e al 40,4
aumentata nel 2023 per cento nel 2021. Comun-
del 17,4% sul 2022, que, una percentuale ancora
coprendo il 37,6% troppo lontana dai target del
della richiesta Pniec”. Anche in Italia la do-
e il 44,7% della manda è diminuita (in linea
produzione, un con l’andamento di tutta l’Ue)
record. del 2,8 per cento, per lo più per
Le installazioni il calo della richiesta del siste-
dovrebbero essere ma industriale. A spingere, su
pari a 6 gigaWatt tutto, il solare seguito dall’eo-
(sono 10 l’anno quelle lico e dall’idroelettrico in ri-
previste dal Pniec) presa rispetto al 2022 dove a-
veva risentito della forte sicci-
Rivoluzione tà. Insomma, per quest’anno
green dovrebbe essere confermato il
Un impianto raggiungimento di 6 Gigawatt
fotovoltaico di potenza da fonti rinnovabili
installato rispetto ai 10 annuali previsti
nel Sassarese per riuscire a mantenere i tar-
FOTO ANSA get previsti al 2030.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTI, NAVI prezzi causi controversie
contrattuali”. Il risultato è
“CONTRATTI
RISPETTATI”
VERSO I PORTI che Islamabad non ha avu-
LA POSIZIONE di Eni è
“PIÙ RICCHI” to abbastanza gas, ha ini-
ziato a dissanguarsi sul diventata ufficiale già a
mercato per comprarlo e a maggio, quando l’azienda ha
tagliare la fornitura sia nel- risposto a domande in merito
le case che nelle industrie: dei suoi azionisti: le mancate
l’export tessile, per capirci, è crollato del 15% nel consegne “sono state causate
2022, un anno di ripresa ovunque, e lo Stato è fi- da eventi di forza maggiore
nito quasi in default, evitato a giugno solo grazie che hanno colpito i fornitori di
a un prestito da 3 miliardi del Fmi, che ora vuole GNL a valle o da interruzioni
la sua libbra di carne di tagli e liberalizzazioni. nella catena di fornitura. Eni
Come detto, il Pakistan è ricorso all’arbitrato, non ha tratto alcun vantaggio
ma le due aziende coinvolte hanno replicato di dalla situazione e ha
aver rispettato i contratti, peraltro stipulati lun- comunque valutato e
go linee guida decise dai compratori. Una replica concordato con le parti
che trova riscontri nel pezzo di Bloomberg, che soluzioni commerciali
spiega le diverse “ingenuità” commesse dai ne- alternative, tra cui carichi
goziatori di Islamabad: penali troppo basse, nes- sostitutivi, riprogrammazioni e
sun vincolo nella catena di fornitura, eccetera. E- ritardi nelle consegne”. Solo
ni, che avrebbe consegnato solo il 60% del dovu- quando non è stato possibile
to nel 2022, aveva spiegato la sua posizione già a sono state pagate le penali
maggio, rispondendo ai suoi azionisti: le manca- previste dai contratti
te consegne “sono state causate da eventi di forza
maggiore che hanno colpito i fornitori di Gnl a
valle o da interruzioni nella catena di fornitura.
Eni non ha tratto alcun vantaggio dalla situazio-
ne”, ha provato a trovare soluzioni alternative e,
ove non possibile, ha pagato le penali previste.
Nel merito deciderà l’arbitrato, che solitamente
premia i colossi privati contro gli Stati, ma il Pa-
kistan resterà al freddo in ogni caso.
16 l ESTERI IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024

ISRAELE • GOVERNO SPACCATO

Gli Usa scelgono Gallant

UCRAINA/RUSSIA
NIENTE PIÙ PATRIOT
ALL’ESERCITO DI KIEV
• Presto gli Usa non
saranno più in grado di
fornire armi all’Ucraina,
in particolare i Patriot
che possono costare dai
2 ai 4 milioni di dollari,
scrive il “New York Times”.
LE MOGLI DEI SOLDATI
CONTRO PUTIN
• Le mogli dei russi
richiamati per combattere
in Ucraina hanno deposto
fiori rossi sotto le mura
del Cremlino per chiedere
il ritorno dei loro mariti.
Lo faranno ogni sabato.
GIORNALISTA RUSSA
TROVATA MORTA
e Gantz, Bibi è all’angolo
L
a rissa nel gabinetto di
guerra giovedì notte ha
reso ancora più palese,
semmai fosse stato ne-
cessario, la distanza siderale fra
le due componenti del governo
di emergenza. C’è una sostan-
ziale differenza all’interno del
governo israeliano fra gli ultras
della destra – i ministri Itamar
Ben Gvir e Bezaleh Smotrich –
e gli ex generali come Yoav Gal-
lant e Benny Gantz, iscritti ora
al partito dei moderati, sulla vi-
sione della guerra, quella che I-
sraele vuol far credere di com-
battere e quella che effettiva-
mente sta combattendo a Gaza,
e soprattutto sul “giorno dopo”.
Gantz ha chiesto un chiari-
mento a Netanyahu, ma il pre-
mier resta sfuggente. A quale
parte del governo Netanyahu
bisogna dare credito? A chi de-
ve affidarsi Anthony Blinken
nella sua attesa missione in I-
sraele? A quelli che hanno sca-
tenato una guerra per rimuove-
re Hamas colpevole di un as-
sassinio di massa di cittadini i-
sraeliani inermi o coloro che
vedono nella guerra anche una
ottima occasione per allonta-
nare dalla Striscia di Gaza i suoi
abitanti e reinsediare dei coloni
come prima del “disimpegno”
LO STRAPPO I due ex generali parlano del futuro con Washington
del 2005 voluto da Sharon? Un
“evento maledetto” secondo la Il premier: “Uniti fino alla vittoria”. Migliaia in piazza: “Dimettiti”
destra religiosa.
IL PIANO del “giorno dopo” an- malattie dilagano, la fame è sciatore israeliano presso le destinare denaro alla ricostru- ne di Gaza a ricostruirsi una vi-
ticipato in qualche modo dal quasi universale e le Nazioni U- Nazioni Unite, e Gila Gamliel, zione di Gaza o alla fallita Unr- ta nei nuovi paesi ospitanti”, ha
ministro della Difesa Yoav Gal- nite riferiscono che gran parte ministro dell’intelligence i- wa”, l’agenzia Onu che lavora scritto Gamliel sul Jerusalem
lant, ampiamente condiviso dell’enclave è a rischio di care- sraeliano – stanno spingendo con i rifugiati palestinesi, “la Post: sembra apparire come u-
con gli Usa, che prevede il “con- stia. In mezzo a tutto questo or- l’emigrazione forzata dei pale- comunità internazionale può na fantasia grottesca, ma man
dominio”–Israele, Egitto, Stati rore, gli uomini di Netanyahu – stinesi da Gaza quasi come so- sostenere i costi del reinsedia- mano che la sofferenza di Gaza
Uniti e Onu e amministratori come Danny Danon, ex amba- luzione umanitaria. “Invece di mento, aiutando la popolazio- aumenta, una sorta di evacua-
palestinesi locali – ha fatto in-
furiare non solo gli ultras del
sionismo religioso ma anche
IL CAPO DI HAMAS
Haniyeh invoca Blinken:
diversi ministri del Likud, il
partito del premier Neta-
nyahu. Bibi tace, almeno ora,
t
ma nei giorni scorsi ha fatto pri-
ma trapelare che il suo governo

“Fermate ora la guerra”

• La giornalista russa Zoya
Konovalova, della radio tv
statale “Kuban”, è stata
ritrovata morta in una
casa a Krasnodar insieme
con il suo ex marito:
stava valutando piani per una
diversa dislocazione gli sfollati
palestinesi, quasi due milioni
di persone, l’85% degli abitanti
della Striscia. Come hanno ri-
ferito i notiziari israeliani, Ne-
tanyahu ha detto in settimana

sospetto avvelenamento.
I MISSILI DI MOSCA
UCCIDONO 5 BAMBINI
• Resta incessante il
bombardamento russo in
Ucraina: nel Donetsk i
missili russi hanno ucciso
undici persone, tra cui
cinque bambini. Zelensky:
“Colpiscono i civili”.
che il governo sta prendendo in
considerazione uno “scenario
di resa e deportazione” dei re-
sidenti della Striscia di Gaza.
Alcuni organi di stampa hanno
poi riferito che Netanyahu si ri-
feriva solo ai leader di Hamas.
Ma secondo un articolo del Ti-
mes of Israel , “il reinsediamen-
to ‘volontario’dei palestinesi da
Gaza sta lentamente diventan-
do una politica ufficiale chiave
del governo, con un alto funzio-
nario che afferma che Israele
ha tenuto colloqui con diversi
Paesi per il loro potenziale as-
sorbimento”. Con la diffusa di-
struzione delle infrastrutture
civili di Gaza, compreso circa il
70% delle sue abitazioni, Israe-
C
rescono le possibilità di
un nuovo aggravamento
della crisi in Medio O-
riente con una partecipazione
diretta di Hezbollah. Una raffi-
ca di razzi lanciati dai miliziani
libanesi ieri ha colpito il nord di
Israele. “È una prima risposta”
all’uccisione del leader di Ha-
mas Saleh al-Arouri a Beirut,
ha rivendicato Hezbollah: “Ab-
biamo colpito una delle basi
più importanti di Israele, la ba-
se di comando Meron per la
sorveglianza e il controllo ae-
reo, con 62 razzi e missili”, ha
commentato il capo Hassan
Nasrallah, parlando di una rea-
zione “inevitabile” alla morte di
Al-Arouri che, sostiene, ha
rei da combattimento dell’Idf
hanno attaccato una serie di siti
gestiti da Hezbollah. Tra gli o-
biettivi anche un sito di lancio
ed edifici militari.
LA NECESSITÀ di prevenire
un’escalation regionale è stata
al centro degli incontri in Liba-
no dell’alto rappresentante Ue
per la Politica estera e di sicu-
rezza, Josep Borrell: “Abbiamo
concordato di lavorare insieme
attraverso la diplomazia per
raggiungere la de-escalation e
la stabilità a lungo termine, che
sono nell’interesse di tutti”, ha
affermato Borrell dopo il collo-
quio con il premier libanese,
Najib Mikati. Mentre dal capo
informato “sugli attuali rischi
di escalation lungo la Blue Li-
ne”. A Lazaro è stato quindi “ri-
badito il forte sostegno dell’Ue
alla missione Onu, che svolge
un ruolo cruciale nel prevenire
e mitigare l’escalation”. Della
PROTESTE IN IRAN
74 FRUSTRATE
ALLA CURDA
SENZA HIJAB
crisi in Medio Oriente si è di-
scusso anche a Istanbul, dove il
presidente turco, Recep Tayyip
Erdogan, ha ricevuto il segreta-
rio di Stato americano, Antony
Blinken che ha “ha sottolineato
la necessità di prevenire l’e-
spansione del conflitto e di la-
vorare per una pace più ampia e
duratura che garantisca la sicu-
rezza di Israele e faccia avanza-
re la creazione di uno Stato pa-
lestinese”. Erdogan, da parte
sua, ha criticato i continui at-
tacchi israeliani su Gaza per le
conseguenze sulla popolazione
palestinese. All’incontro ha
partecipato anche il ministro
turco degli Esteri, Hakan Fi-
dan, che ha sottolineato come
iz

le sta rendendo la maggior par- cambiato la natura del conflitto della missione Unifil, Aroldo la “crescente aggressione israe-
.b

te della Striscia “inabitabile”,
come l’ha definita ieri l’Onu. Le
con Israele. La replica di Tel A- Lazaro, il numero uno della di- liana” a Gaza rappresenti “una
viv non si è fatta attendere: ae- plomazia di Bruxelles è stato minaccia per la regione”. Anka-
st
po
er
ov
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024
zione di massa potrebbe sem-
brare l’ultima risorsa. Almeno
è ciò su cui sembrano contare
diversi israeliani. Dopo tre me-
si di una guerra devastante, con
70 mila tonnellate di bombe
sganciate o lanciate, molti più
morti che in tre anni di guerra
in Ucraina, è difficile anche per
l’America firmare un altro as-
segno in bianco per Netanyahu
mentre due milioni di palesti-
nesi muoiono di stenti in attesa
Fuoco tra Idf e Hezbollah L’armiere ha nel mirino Nasrallah FOTO ANSA
ra, ha proseguito Fidan, conti-
nua a sostenere la necessità di
un cessate il fuoco immediato.
Per Blinken si tratta della quar-
ta missione diplomatica nella
regione in appena tre mesi. In
programma ci sono tappe in Ci-
sgiordania, Qatar, Emirati A-
rabi Uniti, Arabia Saudita, I-
sraele, Cisgiordania ed Egitto.
Alla vigilia del suo arrivo in
Turchia al segretario di Stato a-
mericano si è rivolto, in un vi-
deo-messaggio, il capo dell’uf-
TEL AVIV • Ma la presidente è in uscita
Proteste ieri
A Tel Aviv Bibi
contestato;
a sin., Biden
e Netanyahu,
Gantz e Gallant
ANSA/LAPRESSE
di un destino avvolto nella neb-
bia. Netanyahu, avendo capito
di essere ormai vicino al capo-
linea, ha provato a metterci una
pezza ieri con un videomessag-
gio: “Proviamo a restare uniti
fino alla vittoria”. Mentre mi-
gliaia di persone, però, riempi-
vano le piazze per chiedere la li-
berazione immediata degli o-
staggi e le dimissioni del capo
del governo.
F. S.
ficio politico di Hamas Ismail
Haniyeh, che lo ha esortato a
“concentrare la sua visita sulla
fine degli attacchi al popolo pa-
lestinese e sulla strada per por-
re fine all’occupazione”.
Intanto dall’Iran alleato di
Hezbollah e Hamas, fa il giro
del mondo la notizia dell’attivi-
tà curda Roya Heshmati puni-
ta con 74 frustate per aver pub-
blicato una foto senza l’hijab
obbligatorio sul viale Kesha-
varz a Teheran.
La Corte che resiste
è l’ultimo baluardo
al regime Netanyahu
» Fabio Scuto
H
a il volto sereno, due occhi az-
zurri dietro gli occhiali ed è
quasi sempre sorridente. È
questa la donna che ha salvato
la fragile e debole democrazia israeliana.
Esther Hayut ha fatto lunedì un enorme
favore alla società israeliana presieden-
do la sentenza che ha effettivamente
messo fine alla revisione giudiziaria del
governo, al colpo di stato orchestrato da
Benjamin Netanyahu e dai suoi alleati.
Poi mercoledì scorso, la seconda senten-
za che rinvia a dopo la guerra la decisione
sulla legge che stabilisce che il procura-
tore generale ha il potere di destituire il
premier in caso di
indegnità, potere
che Netanyahu vo-
leva far abolire.
COMPOSIZIONE
LA SENTENZA di lu-
nedì scorso, 738 pa- TRA I 15
gine, sarà studiata
da esperti giuridici
UN COLONO
e insegnata nei cor- E UN ARABO
si di diritto costitu-
zionale per i decen- ISRAELIANO
ni a venire. Ma al di
là delle questioni
giurisprudenziali,
ha implicazioni politiche e sociali im-
mediate. La prima e più importante
conclusione della sentenza è che la re-
visione giudiziaria del governo Neta-
nyahu è stata bocciata. Poco prima del
primo anniversario della presentazio-
ne da parte del ministro della Giustizia
Yariv Levin del suo programma di “ri-
forma legale” lo scorso 4 gennaio, e do-
po i 362 giorni più turbolenti della sto-
ria di Israele, il complotto per sventrare
la Corte Suprema di Israele e indebolir-
ne la democrazia è fallito.
Mai come in questi mesi i 15 giudici
della Corte Suprema d’Israele sono stati
nel mirino della politica, della nuova de-
stra che ha cercato in ogni modo di limi-
tarne i poteri. E come mostra la sentenza
(8 giudici a 7), la società israeliana è an-
cora divisa a metà. La guerra non cam-
bierà la situazione così rapidamente co-
me alcuni sperano. Gli israeliani rimar-
ranno profondamente divisi una volta fi-
nita la guerra. Ma almeno, grazie a E-
sther Hayut e ai suoi sette fedeli colleghi,
avranno una questione in meno su cui li-
tigare.
SONO 15 I GIUDICI della Corte Suprema,
che vengono nominati dal presidente di
Israele, su proposta del Comitato parla-
mentare di giustizia (9 membri: due mi-
nistri, due parlamentari, tre giudici della
Corte Suprema e due rappresentanti
dell’ordine degli avvocati). I giudici della
Corte Suprema eleggono tra di loro un
presidente ed un vicepresidente. Una
volta nominati, i giudici restano in carica
fino al pensionamento all’età di 70 anni –
ecco il perché dell’uscita della presidente
Hayut – a meno che si dimettano o ven-
gano rimossi dall’incarico. Qualsiasi cit-
tadino israeliano che sia iscritto all’albo
degli avvocati, o abbia ricoperto la carica
di giudice distrettuale o abbia insegnato
diritto alle università o scuole superiori
può essere nominato. Quattro degli at-
tuali giudici sono stati nominati mentre
Netanyahu era premier.
LA CORTE SUPREMA è storicamente con-
siderata il principale contrappeso delle
politiche israeliane più controverse, co-
me l’occupazione dei Territori palestine-
si o le discriminazioni contro i palestinesi
o gli arabi-israeliani. Le sue decisioni
danno spesso un indirizzo preciso alla le-
gislazione israeliana, che non ha una Co-
stituzione. A destra, si sono sempre la-
mentati del presunto “attivismo” della
Corte, che avrebbe approfittato dell’as-
senza di una Costituzione per interpre-
tare molto liberamente le leggi esistenti.
La Corte ha emesso sentenze molto di-
scusse, come quando nel 1999 vietò l’uso
della forza negli interrogatori compiuti
dalle forze di sicurezza israeliane, o
quando nel 2005 permise a una coppia di
donne di adottare i figli della propria par-
tner. Già da qualche tempo però, secon-
do i suoi critici, ha perso parte di questa
autorevolezza. Nel 2012 è stato nomina-
to fra i giudici della Corte Noam Sohl-
berg, il primo colono israeliano nella sto-
ria a ricoprire questa carica.
L’ATTUALE CORTE è composta da: presi-
dente Esther Hayut (in uscita), vicepre-
sidente Uzi Vogelmann (in uscita),
Noam Sohlerg, Dafne Barak-Erez, Anat
Baron (in uscita), il colono David Mintz,
Yosef Elron, l’ebrea ortodossa Yael Wil-
lner, Ofer Grosskopf, Alex Stein, Gila
Canfy-Steinitz, l’arabo israeliano Khaled
Kabub, Ruth Ronnen e Yechiel Kasher.
ESTERI l 17
ADDIO A “REPUBBLICA”
t
Il giornalista
Oriani: “Siamo
la scorta mediatica
del massacro”
R
iccardo Oriani è un giornalista
con, nel curriculum, testate co-
me il mensile Reset e il settima-
nale Io donna del Corriere della sera,
la sua firma da dodici anni compariva
sul Venerdì di Repubblica, ma ha an-
nunciato ieri con una lettera alla reda-
zione di largo Fochetti di interrompe-
re la collaborazione, con una motiva-
zione che sta facendo rumore nell’am-
biente giornalistico. Queste le sue pa-
role, divenute virali sui social: “Care
colleghe e cari colleghi, ci tenevo a far-
vi sapere che a malincuore interrom-
po la mia collaborazione con il Vener-
dì. Collaboro con il newsmagazine di
Repubblica da ormai dodici anni, ed è
sempre un grande onore vedere i pro-
pri articoli pubblicati su questo splen-
dido settimanale. Eppure chiudo qua,
perché la strage in corso a Gaza è ac-
compagnata dall’incredibile reticen-
za di gran parte
della stampa eu-
LA LETTERA ropea, compresa
pubblica (og-
“NON POTENDO Re gi due famiglie
CAMBIARE massacrate in ul-
NIENTE MI tima riga a pagi-
na 15). Sono no-
CHIAMO FUORI” vanta giorni che
non capisco.
Muoiono e ven-
gono mutilate migliaia di persone,
travolte da una piena di violenza che ci
vuole pigrizia a chiamare guerra. Pen-
so che raramente si sia vista una cosa
del genere, così, sotto gli occhi di tutti.
E penso che tutto questo non abbia
nulla a che fare né con Israele, né con
la Palestina, né con la geopolitica, ma
solo con i limiti della nostra tenuta e-
tica. Magari fra decenni, ma in tanti si
domanderanno dove eravamo, cosa
facevamo, cosa pensavamo mentre
decine di migliaia di persone finivano
sotto le macerie. Quanto accaduto il 7
ottobre è la vergogna di Hamas, quan-
to avviene dall’8 ottobre è la vergogna
di tutti noi. Questo massacro ha una
scorta mediatica che lo rende possibi-
le. Questa scorta siamo noi. Non a-
vendo nessuna possibilità di cambia-
re le cose, con colpevole ritardo mi
chiamo fuori”.
18 l ITALIA
ANTROPOLOGO
ESPERTO
DI SCARAMANZIA
PROFESSORE
all’Università Suor Orsola
Benincasa di Napoli, dove
insegna anche
Antropologia dei simboli,
Marino Niola ha scritto
nel 2009, insieme con
Elisabetta Moro, “Il libro
delle superstizioni”.
Sottotitolo: “I rimedi
popolari e le difese
tradizionali dal malocchio,
dalle fatture e da
numerosi altri malefici”
“FdI, l’unico complotto
è quello del malocchio:
Giorgia crede alla jella”
SU TWITTER, e in
periodi diversi, i due
dannosi Matteo della
politica italiana,
il centrista Renzi
e il leghista Salvini, sono
stati trend topic sulla
delicata questione
di portare sfiga
CORNI E CORNA Le “disgrazie” di Meloni e Delmastro
» Antonello Caporale
“G
uagliò, la jella è
cosmica”
(Giovanni Leo
ne, presidente
della Repubblica)
Professor Marino Niola,
lei è l’autore di un enci-
clopedico dizionario del-
la superstizione. Ha no-
tato che la premier Gior-
gia Meloni continua ad
affrontare la realtà pro-
cedendo con l’ampia esi-
bizione di gesti apotro-
paici.
L’enorme dibattito intorno al
complotto, se vero o falso, an-
drebbe ricondotto alla sua
primordiale causa: la premier
lo evoca per allontanare la jel-
la. Crea uno scudo preventi-
vo, un modo appunto per
combattere cose che non rie-
sce a prevedere.
L’opposizione chiede di
indicare chi è a complot-
tare.
Errore da matita blu. La po-
litica, insieme allo spettaco-
lo, è un’arte in cui la furbizia,
la dissimulazione, il tranello,
la scaltrezza sono i caratteri
fondanti dell’attività. Perciò
Meloni dice che non è ricat-
tabile nonostante non esista
chi la ricatti. È una preordi-
nata considerazione, una av-
veduta operazione di super-
stizione. Non è che voglia fa-
re paragoni che non sarebbe-
ro congrui ma Benito Musso-
lini fu il primo.
Il primo a fare le corna?
Doppie corna in orizzontale
contro il corpo di uno jettato-
re inglese, Anthony Eden,
che, salutandolo, scivolò nel
mentre il duce scacciava con
le corna il maleficio.
Noi di
sinistra
siamo figli
dell’Illumini-
smo.
Noi di sinistra però poi
ci siamo convinti che la su-
perstizione è un utile arma-
mento contro l’arroganza del-
la ragione. Non può essere
tutto bianco o nero, c’è in mez-
zo questo enorme grigio, que-
sta terra incolta. C’è l’impon-
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024
Tiè Silvio
Berlusconi
e Giovanni Leone,
già capo dello
Stato, mentre
fanno le corna
Sotto Giorgia
Meloni e Andrea
Delmastro Delle
Vedove
FOTO ANSA
talia è più dannoso dare dello
jettatore o menagramo che la-
dro o pedofilo”.
Berlusconi non andava
mai ai funerali.
Ecco! Non si scherza con la
superstizione.
Il presidente Giovanni
Leone toccava sempre
ferro pronunciando que-
sta frase: “Se un indiano
domattina s’alza col lapis
a quadrigliè(a quadretti,
ndr), la sua maledizione
può arrivare fino al Quiri-
sindaco della città anticipan- nale”.
do a un pacifico giovedì 16 la Intuiva e faceva scudo contro
consegna delle chiavi del mu- l’effetto maligno del maloc-
nicipio. chio.
Così però ridu- Perdoni, c’è una conside-
ciamo al razione appena più di det-
taglio, non centrale, però
si dice che, a proposito di
d e ra bi l e . malocchio, il sotto-
Ricordo che An- segretario alla
tonio Bassolino Giustizia Del-
chiese al prefetto di Na- mastro viva
poli di fargli iniziare a fare il attualmen-
te una con-
dizione di
par ticolare
co ntri zion e,
dopo gli spari
del pistolero
Pozzolo a Capo-
danno.
Temo che questa catti-
va fama sia un po’ figlia
corno ros- del suo lunghissimo e me-
so una grande sto doppio cognome: Delma-
questione politica. L’op- stro Delle Vedove. Fossi in lui
posizione avanza richie- correrei a farmi togliere il
ste ultimative alla presi- malocchio.
dente del Consiglio: chi Professore!
complotta contro di lei, Ripeto, è una questione am-
quali organi dello Stato, o piamente dibattuta. Ricordo
peggio di Stati stranieri, o che nei confronti di Matteo
au t or i t à i nd i-
pendenti, ecce-
tera. Una cosa
molto alta e noi
Marino Niola Storia
la riduciamo a della superstizione
brodaglia.
Considererei un in politica: da Leone
errore tecnico e an-
che politico non va- e Berlusconi fino
lorizzare il tema
della jella. E senza
ai casi dei due Matteo
voler mancare di
rispetto alla pre-
mier sono assolu-
tamente certo che porti con Renzi sui social per molti
sé un amuleto. giorni fu trend tropic il #por-
L’amuleto? tasfiga.
Per realizzare il massimo ef- E vogliamo dire dell’altro
fetto difensivo l’amuleto che Matteo, Salvini? Col Mi-
si indossa, e ogni porzione del lan, la sua squadra del
proprio corpo ha titolo per es- cuore, è sempre stato un
serne custode, non dev’essere enorme, infernale com-
rivelato. battimento jettatorio.
Nemmeno ai parenti Toccare ferro non è solo una
stretti? clausola di stile è anche, in un
A nessuno. Ricordo l’ammo- certo senso, regina di verità.
nimento del grande Eduardo: © RIPRODUZIONE RISERVATA
“Credere alla superstizione è
una sciocchezza, ma non cre-
derci porta sfiga”.
La storia politica è fatta di
portattori di jella, di veri e
propri jettatori.
L’accusa di Francesco Cossiga
a Romano Prodi, quando
quest’ultimo era presidente
della Commissione Europea,
iz
di portare jella e la considera-
.b
zione che il capo dello Stato
tributava alla sfortuna: “In I-
st
po
er
ov
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024
RIAPRE LA PALESTRA
DI SATIRA!
U
na delle prime buone notizie del
2 0 2 4 : r i a p r e s u l Fa t t o l a
mia Palestra di satira, che una
dozzina d’anni fa tracciò il solco
poi difeso da tanti con la spada
della loro bravura e la baionetta
del loro acume (un saluto agli amici di Lercio).
E vomere, spada e baionetta sono di acciaio
temprato come la fede dei nostri cuori. (Chissà,
forse se continuo così Chiocci mi intervista in
Rai in uno special di fine anno. Perché Fiorello
sì e io no?)
Guerra mondiale, crisi economica, sanità
pubblica allo sbando, Giorgia Meloni: mai co-
me in questi tempi c’è stato tanto bisogno di
dissenso informato. La Palestra è il luogo dove
allenare ed esibire i vostri muscoli satirici. In-
viatemi le vostre battute sui fatti del giorno. U-
sate come premessa della battuta un titolo di
giornale. Sceglierò quelle che mi piacciono e le
pubblicherò.
Prima di cominciare, studiatevi il mini-ma-
nuale Preparazione H e cinti erniari che trova-
te qui: t.ly/UPrir. Ci troverete alcune dritte
sui fondamentali della battuta ben fatta (bre-
vità, esattezza, semplicità, sorpresa, rit-
mo) e sugli errori da evitare. Per la trattazione
completa della materia non avete che da com-
pulsare le 189 puntate delle Questioni comi-
che pubblicate sul Fatto.
Con la Palestra si impara in tre modi:
1) Confrontando le proprie battute scartate
con le regoline della Preparazione H.
2) Confrontando le proprie battute scar-
tate con quelle scritte da altri sullo stesso ar-
gomento.
3) Confrontando la propria battuta pubbli-
cata con la propria battuta inviata. Prima di
pubblicarle, infatti, le aggiusto: imparerete
tante cosine sull’arte della battuta e in poco
tempo diventerete bravissimi. Lo so perché è
già successo.
Inviate i vostri esercizi a questo indirizzo:
palestraluttazzi@proton.me e non dimenti-
cate di firmarvi con nome e cognome (siete
persone, non un nick). Indicate la rubrica a cui
partecipate: mi faciliterete la cernita.
AVVERTENZA: Non inviate battute prese
dal web e altri siti satirici. Il senso della Palestra
è esercitarsi, non farlo fare agli altri al posto vo-
stro. Corollario: se le inviate qui, non inviatele
altrove. E viceversa. Niente casini inutili. Nel
caso, ve ne assumete ogni responsabilità e ogni
conseguenza (shit storm, querele, &c.).
URKA! Inventa la battuta per la vignetta
senza parole in questa pagina. L’autore della
migliore riceverà in omaggio un abbonamento
digitale annuo al Fatto quotidiano! (Sì, l’anno
comincia decisamente bene.)
Breve storia della Palestra. Il 4 maggio
2009 pubblicai sul mio blog questa battuta:
“Afghanistan. Soldati italiani sparano: muore
una tredicenne. Berlusconi illeso.” L’utente
Graffio mi scrisse entusiasta: “Luttazzi è un
piacere vedere che è sempre sul pezzo. Sarei lu-
singato se volesse darmi dei consigli satirici.
Provo a stare sul pezzo anch’io. “Roma. La ve-
dova dell’anarchico Pinelli sarà al Quirinale.
Napolitano: ‘Si affacci, guardi che panora-
ma.’” Commentai: “Questa battuta è così bella
che mi hai dato un’idea”. E così il 9 maggio a-
priva la Palestra, il cui mini-manuale di istru-
zioni veniva costantemente aggiornato in base
alle domande e ai suggerimenti dei lettori. Nel-
la Palestra c’erano attrezzi ed esercizi per to-
nificare i muscoli satirici di base: rubriche che
potrete utilizzare a piacere anche qui. Eccole.
SECONDO TEMPO l 19
di Daniele Luttazzi
GLI ESERCIZI: LE RUBRICHE
SENZAPAROLE
Sollevamento pesi
Trova un titolo di giornale e aggiungi il tuo
commento divertente.
Esempio:Palermo. Cane antidroga scopre
corriere con 51 ovuli di cocaina in corpo. Le
autorità stanno ancora cercando di sfilar-
gli l’animale dal culo. (Michele Comelli)
Variazione: trova una frase detta pubblica-
mente e aggiungi il tuo commento diver-
tente. Esempio:Veltroni: “Vedo un paese in-
cupito”. Sono le facce che gli fanno quando lo
riconoscono per strada. (Marco Ferrara)
Cyclette
Trova un titolo vero che è già divertente di
per sé, senza bisogno di aggiungere altro. E-
sempio: Milingo si lamenta: “Quanto mi
costa la moglie”. (libero-news.it/Giuliano
Cassataro)
Parallele
Trova un titolo di giornale e (sullo stesso
giornale o su altri) un titolo divertente che
sembri correlato. Esempio:
1. Cabinovia ko, salvati in elicottero. (an-
sa.it)
2. Elicottero caduto: funerali martedì. (an-
sa.it/FrancescoDibenedetto)
Variazione: trova due frasi contraddittorie
dello stesso personaggio. Esempio:
1. Tarcisio Bertone: “Serve un impegno effi-
cace per la difesa dell'infanzia”. (repubbli-
ca.it)
2. Tarcisio Bertone: “A mio parere, non ha
fondamento la pretesa che un vescovo sia
obbligato a rivolgersi alla magistratura ci-
vile per denunciare il sacerdote che gli ha
confidato di aver commesso il delitto di pe-
dofilia”. (30giorni.it/MarcoFerrara)
Pilates
Trova una frase pronunciata pubblicamen-
te e inventa la frase che ne sia il vero signi-
ficato. Esempio: Elastici
1. D’Alema: “Sono un democratico e sono an- Inventa la battuta per questa vignetta senza parole. L'autore della migliore riceverà
che socialista, ma non più comunista”. in omaggio un abbonamento digitale annuo al Fatto quotidiano. (Sì, esatto!)
2. D’Alema: “Se dico che sono comunista, mi
cacciano dal circolo nautico”. (Ferdinando
Di Giovanni)
Sciogliersi. (Richi Selva)
Carnac Migliorare la nostra immagine? Più di co-
Trova una frase pronunciata pubblicamen- sì? (Fabio Morasca)
te e inventa la domanda bizzarra che l’ha La domanda generica della settimana è:
provocata. Esempio: Quali sono i propositi di Giorgia Meloni per
1. Il professor Mancuso, teologo: “È crollata il nuovo anno?
la fiducia nel clero”.
2. Giornalista: “Come mai i bambini non Vogatore
chiudono più gli occhi quando aprono la Scrivi una battuta che sia un’esagerazione
bocca per prendere l'ostia?” (Giovanni Ca- con la formula:“X è così (aggettivo) che (e-
vallo) sagerazione)”. Esempio: Fa così freddo che
Cavallina
nelle mie fantasie erotiche Belen è vestita.
Quadro svedese (Davide Paolino)
Dai la definizione comica di una parola da- Trova una foto d’attualità e inventa i
ta. Esempio: Fiorello (s.m.) – un Pino Inse- dialoghi dei personaggi nella foto. Kettlebell
gno che ce l’ha fatta. Esempio: foto con Xi e Biden Inventa un titolo divertente su un fatto no-
La parola della settimana è:Ospedale. to. Esempio: Tossicodipendenti accusati di
fare ciclismo.
Spalliera
Dai la definizione comica di una parola in- Palla medica
ventata. Esempio:Rossiglione (s.m.) – L’o- Scrivi una non-battuta, cioè una frase che
dore delle palle. ha la forma di una battuta ma non lo è. E-
La parola inventata della settimana è:Mar- sempio: Sono bisessuale. Ho sempre voluto
ghera. andare in Svizzera.
Stepper
Scrivi una definizione con frase bisenso. E-
sempio:Martire Isis: brillante solitario Avete una settimana di tempo
(Cunctator) per inventare almeno una bat-
Tapis roulant tuta. Dateci dentro e proponete
Data una domanda generica, dai una rispo- le vostre cose migliori.
sta. Esempio:Cosa potrebbe fare il PD per Buon divertimento!
migliorare la sua immagine, a questo pun-
to?
Chiamare Prodi e fargli fare una seduta Inviate i vostri esercizi alla email:
spiritica per chiedere l’aiuto di Berlinguer. palestraluttazzi@proton.me
(Michele Mazzarano) Variazione: trova l’immagine tratta
Meno tasse per tutti e un milione di posti di da un film e inventa i dialoghi dei
lavoro. Qualcuno ci ricascherà. (Davide personaggi nella foto. Esempio: foto
Paolino) con James Caan
20 l SECONDO TEMPO IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024

Addio a Mario Zagallo Asvel, Pozzecco esonerato

È morto a 92 anni il calciatore brasiliano, Dopo poco più di due mesi, l’allenatore
soprannominato “Il professore”, unico a italiano è stato cacciato dal club francese
essere stato quattro volte campione del nonostante l’ultima vittoria: prima però
mondo da giocatore e poi da allenatore aveva perso dieci partite in Eurolega

L’INTERVISTA
I Carlo Buccirosso Attore e regista, è a teatro con “Il vedovo allegro”:
“Orsini e Proietti? Veri maestri. La mia gavetta è iniziata dal militare”

S
» Alessandro Ferrucci
u Wikipedia c’è una specifica
anomala: è molto riservato.
È verissimo.
Però...
Sul resto non mi limito.
Mai.
Ho appena chiamato un colle-
ga: è stato garbato, carino, sui
social ha scritto in maniera det-
tagliata dello spettacolo, com-
presa tutta la trama. Tutta!
Dolore.
La mia storia ha almeno cinque
colpi di scena, due fondamen-
tali. E lui li svela? Ho impiegato
quattro mesi e mezzo per scri-
BIOGRAFIA verla. “Il mio era un compli-
CARLO mento”, mi ha spiegato.
BUCCIROSSO Ci crede ai complimenti
Nato a Napoli nel post-teatro?
1954, è attore, regista (Immediato) No! Però me ne
e autore: ha vinto accorgo; comunque quando c’è
il David di Donatello un regista bravo, lo spettacolo
come Miglior attore cresce giorno per giorno: lo ac-
non protagonista per cudisce come un figlio.
“Noi e la Giulia”. Fino È regista e attore...
al 21.01, è in scena Una vocazione; ai giovani con-
alla Sala Umberto di siglio sempre di perfezionarsi
Roma, col suo ultimo in una buona scuola.
spettacolo, da lui Ha frequentato l’accade-
scritto e diretto: mia?
“Il vedovo allegro” No perché la mia era una voca-
zione simile a quella di uno che
vuole diventare prete; (cambia

UN COMICO
to no) non ho frequentato
LAPIÈCE neanche una scuola di dizione,
mi è bastato stare due anni nel-
la compagnia di Orsini.
(Carlo Buccirosso è una ra-
rità. Con lui scherzo, farsa,
dramma, resilienza, capacità
di adattamento, coraggio e in-
traprendenza si intrecciano, si

SERISSIMO
Il vedovo
allegro
Carlo
Buccirosso
Con Gino
Monteleone,
Massimo Andrei

sovrappongono in una ma-
schera prismatica. “Ripeto: la
mia è una vocazione”. E per
questa vocazione sembra John
Belushi in The Blues Brothers
quando viene illuminato in
chiesa e ripete “sono in missio-
ne per conto di Dio”. Ora è a Ro-
ma, in teatro, con Il vedovo al-
legro. Un successo)
Orsini è un maestro.
È stato come andare in Inghil-
terra per studiare l’inglese; con
lui ho imparato l’italiano.
La rimproverava?
Moltissimo ed ero l’unico na-
poletano della compagnia; mi
prese dopo avermi visto al Pic-
colo di Milano per un ruolo da
marchese misantropo; (ci ri-
pensa) mi riprendeva anche
perché dopo lo spettacolo non
andavo a cena con lui ma con i
tecnici.
Si sentiva snobbato...
A me piace cambiare: magari
ferro, poi buttavano dentro
cento lire ed eri costretto a can-
tare quello che chiedevano.
Lei cantava?
No, prestavo le cento lire.
Un collaborazionista.
(Ride) È vero; (torna a prima)
Umberto mi ha dato tanto tra
rimproveri ed elogi.
Però intimorito.
All’inizio sì, poi ho il mio carat-
tere: i piedi in testa non me li
mette nessuno e alla fine lo
fronteggiavo bene, per alcuni
giorni non ci siamo neanche
parlati.
Caratterino.
C’è quando uno sa cosa vuole.
Palco un ragazzino, era il Cazzo, mi hanno ucciso. Cosa vuole?
e red carpet 1992. È salvo. Rispetto sul lavoro.
Carlo Prima dove è stato? All’inizio no, poi ho capito. Sì, ma dalla vita?
Buccirosso coi Ho compiuto tutta la Cosa? Maggiore meritocrazia. E non
Manetti Bros vecchia trafila, a partire Come sopravvivere: mi trova- lo dico solo per me.
FOTO LAPRESSE dal militare, quello se- vano simpatico, quindi sono Con la meritocrazia dove
rio, pesante: mesi e mesi diventato una mascotte. Erano sarebbe?
a Novara in mezzo al terribili. Molto in alto rispetto ad altri
Ho sbagliato nella lettura di un
film, non l’ho capito.
Qual era?
Smetto quando voglio.
È una trilogia...
Ma conta il primo, di solito i se-
quel non funzionano bene.
Ha girato il sequel di Feb-
bre da cavallo.
(R ide) L’ ho reso più bello;
(cambia tono) da quel film è
forse iniziata la vera carriera.
Cioè?
Quelli della Warner Bros ven-
nero alla prima e dopo la proie-
zione mi fermarono: “È tal-
mente bravo che potrebbe di-
ventare la nostra mascotte al
posto di Willy il Coyote”; (pau-
s a) me lo dissero in inglese,
neanche capii.
E poi?
Mi contattarono per un con-
tratto di tre film, ma è interve-
nuto uno che mi ha fatto saltare
l’offerta.
iz

in un pub, mentre lui sempre al nonnismo; poi mi sono iscritto Altra “scuola”. colleghi, lavorerei di più. Però A quell’uno l’ha giurata.
.b

ristorante; quando mi ha chia- a Giurisprudenza. C’era il jukebox: chiudevano le dico tanti “no”. (Cambia tono) Certo.
mato tremavo, eppure non ero Nonnismo? matricole in un armadietto di Si è pentito di un no? Resta che ha lavorato con
st
po
er
ov
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024
Bolton operato d’urgenza
Il cantante si è sottoposto a un intervento
chirurgico per rimuovere un tumore al
cervello. Tour annullato e convalescenza a
casa, “circondato dall’amore dei miei cari”
Tra amici
Buccirosso
con Ferilli,
Abatantuono,
De Sica,
Tognazzi ANSA
Quella più popolare possibile e
immaginabile.
Le piace sempre?
Tantissimo quella di quando e-
ro bambino perché sono cre-
sciuto nel periodo migliore, del
benessere da conquistare, delle
prospettive, dei sogni; (cambia
tono) quando nel 1980 sono
tornato dal militare c’era sta-
to il terremoto, ma non
sapevo nulla, i miei
me l’avevano nasco-
sto; ricordo la me-
tropolitana di Na-
poli invasa da sfol-
lati, ci dormivano,
ma i miei cammi-
navano per casa
senza preocc u-
parsi della conti-
nue scosse.
E lei?
Morto di paura;
Proietti. però quella Na-
Prima delle riprese al- poli lottava, oggi
cuni mi avevano allar- per alcuni aspetti
mato: “Occhio che Gigi è troppo frivola ed
è complicato, difficile, egoista.
se non si trova bene so- Qual è il “r u-
no cavoli”. Invece tra di more” di Na-
noi c’è stato un rispetto poli?
clamoroso. La voce di un tizio
Torniamo agli inizi: che vendeva la ri-
dopo il militare? cotta di fuscella: gi-
Giurisprudenza. rava per le vie con un
Voto di laurea? cesto in testa; e poi la
(Sospiro) L’unica brutta Napoli dei contrabbandieri di
notizia è che ho lasciato quan- tabacco: quando arrivava la Fi-
do mancava un solo esame, ma nanza sentivo sempre qualcu-
non c’era più la voglia, già lavo- no che ripeteva “u cafè, u cafè”.
ravo in teatro; (pausa) avevo la È più vicino a Eduardo De
media del 28. Filippo o a Totò?
Nel caso, avvocato o magi- Eduardiano, anche perché
strato? quando scrivo seguo la tradi-
Il magistrato è pericoloso. zione, uso temi legati alla fami-
Esordio a teatro. glia, al sociale; come attore
Nel 1978 con Tato Russo al San guardo più a Peppino, gioco di
Ferdinando in Ballata e morte rimessa.
di un capitano del popolo; in- Eduardo De Filippo lo ha
terpretavo quattro ruoli. conosciuto?
Serie A. Con lui sono stato comparsa,
La fortuna è che mi avevano ma solo nel primo atto, così re-
notato in uno spettacolo da di- stavo dietro le quinte per vede-
lettanti e portato in alto. re il secondo; quando Eduardo
Bel coraggio. passava mi vedeva e chiedeva al
Il primo anno sono stato male direttore: “Chi è questo?”. E mi
tra studio, lavoro e famiglia che mandava via. Passavano due
si opponeva; credevo di molla- minuti e tornavo.
re; (pausa) purtroppo la mia Ci ha mai parlato?
famiglia non ha potuto assi- Una volta. Era meglio evi-
stere ai successi. tare.
Da quale Napoli arri- Perché?
va? Chiesi al figlio Luca: “Secondo
Nino Frassica indagato
Diffamazione, stalking e istigazione a
delinquere: queste le ipotesi al vaglio della
procura di Spoleto contro l’attore per le
polemiche seguite alla sparizione del gatto
te posso fare la comparsa in te- per calmarmi, quindi busso sul
levisione?”. E lui: “Parla con pa- muro. “Chi è?”.“Direttore, sono
‘‘
pà”. “No, no”. “Tranquillo, si sta una comparsa...”. “Ma chi è?”.
truccando”. Mi avvicino, e allo- “Sono una comparsa...”.“Ma lei,
ra non c’erano le porte, ma le chi è?”. In realtà intendeva: chi
tendine. Aspetto è per presentarsi qui.
qualche minuto Bell’approccio.
Però mi disse di sì.
È stato in tv pure con Sa-
lemme.
Nel cinema
E il successo mi ha sor-
preso.
Le piace la tv?
(Ci pensa) C’è il regista
spesso
che ti dà i tempi, ti taglia,
gli sceneggiatori che ti
dicono quello che devi o
bisogna
non devi dire. La trovo
complicata, più del ci-
nema.
Con Salemme è sta-
stare dietro
to sodalizio.
Nove anni importanti
tra cinema, teatro e tv;
a qualcuno,
con lui ho capito che il
teatro è pure diverti-
mento, mentre prima e-
ra solo sofferenza.
frequentare
Al cinema interpre-
ta spesso il ruolo da
cattivo o da stronzo.
i salotti
Quello dello stronzo me
lo sono disegnato.
Le viene benissimo.
Non posso ammettere
di esserlo, non è vero. Di
natura sono buono,
piuttosto pignolo.
Strappa risate pure
quando è cattivo.
SECONDO TEMPO l 21
Ho capito una cosa: nella vita
non bisogna perdersi in troppi
progetti. Invece oggi gli attori
pretendono pure una carriera
da cantanti, showman, giullari
in tv. Vogliono apparire ovun-
que. Li vedo dappertutto. E alla
fine perdono credibilità.
Invece?
L’attore si deve nascondere il
più possibile e poi stupire. Non
si deve montare la testa.
Se l’è montata dopo aver
vinto il David?
Zero, anzi è stato un danno: per
un anno mi hanno chiamato
meno.
Come mai?
Nel cinema scattano altri mec-
canismi; quello che conta è sta-
re sempre dietro a qualcuno,
frequentare i salotti.
Per un periodo è stato trop-
po schiacciato tra i Vanzina
e Salemme.
Ci ho messo molto a uscire dal
cliché del piccolo-medio-bor-
ghese che fa la vittima, un ruolo
assegnatomi da Salemme; a un
certo punto mi sono sentito
stretto, sono uscito dalla sua
compagnia, e ho iniziato a scri-
vere commedie con ruoli più ci-
nici.
È Pomicino ne Il Divo di
Sorrentino.
Con lui ho lavorato pure ne La
grande bellezza, mentre ho ri-
fiutato È stata la mano di Dio.
Come mai?
Ho ringraziato ma era un ruolo
con due o tre passi indietro ri-
spetto ai due film precedenti.
Pomicino.
Mi chiamò appena uscito dal
film per lamentarsi di come
ballavo durante la scena della
festa a casa sua: “Non sono co-
sì”. “E io cosa ne so?”; poi mi in-
vitò al suo compleanno.
Siete diventati amici?
No, mai più sentito.
È un comico-serio.
Davvero? La ringrazio; (pau-
sa) il bello è che ero di natura
timido, quindi la sofferenza è
stata tanta: diventavo rosso, le
orecchie viola, parlavo freneti-
camente, non pensavo, allora
balbettavo. Il teatro mi ha dato
la tranquillità. Eppure mi dice-
vano che ero bravo.
Non ci credeva.
No, dentro sentivo un’emozio-
ne troppo forte; non scherzo,
ma quando mi ha chiamato
Orsini, non sapevo se accetta-
re, poi nel momento in cui sco-
prii la paga rimasi a bocca aper-
ta e un “o cazzo” sulle labbra.
Quanto?
Paga quadruplicata.
E lì?
Andavo in scena con il cuore in
gola e il pensiero: la devo me-
ritare.
Quali sono i suoi amici nel
mondo dello spettacolo.
Non tanti. In primis Sabrina
Ferilli, donna vera, sincera,
persona rarissima; poi Nancy
Brilli e Giorgio Panariello.
A cosa ha rinunciato per la
sua vocazione?
A una fetta di libertà. E poi vivi
con i bagagli in mano, solo al-
berghi, è difficile mantenere u-
na relazione sentimentale o i
rapporti con i parenti. E poi a-
vere o pensare ai figli.
Lei chi è?
Un comune mortale. Tra pau-
re, ansie, preoccupazioni e in-
sicurezze.
22 l SECONDO TEMPO IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024

MELTING-POT Il corso d’acqua attraversa dieci Paesi e tantissimi popoli: sarmati, alani, slavi...
» Michela A. G. Iaccarino

B
eluga, tozzo, russo,
stellato o sterleto: so-
no i cinque tipi di sto-
rione che nuotano nel
fiume che ha plasmato più de-
gli altri la mappa centro-euro-
pea. E proprio come uno sto-
BIOGRAFIA rione, ha ripercorso a ritroso il
NICK THORPE Danubio partendo dalla foce
Classe 1960, è Nick Thorpe, giornalista bri-
giornalista, regista tannico che abita a Budapest
e documentarista da quando la Capitale unghe-
britannico. rese era ancora sovietica. Do-
“Colto viaggiatore po anni di viaggi e ricerche
e reporter”, profondissime, ha scritto Il
si inserisce nella Danubio. Un viaggio contro-
grande tradizione corrente dal Mar Nero alla Fo-
del reportage resta nera, edito recentemen-
letterario, sulle te in Italia da Keller. Molti lo
orme di Patrick considerano “un pazzo ad af-
Leigh Fermor e Neal frontare il fiume dalla parte
Ascherson. Vive sbagliata” proprio come fanno
a Budapest dal 1986 da millenni i “corazzati del Da-
come giornalista nubio”, i pesci preistorici dagli
e film-maker. Dopo “occhi furiosi” e “pinne di fer-
aver lavorato ro” che vivono un centinaio di
per l’“Indipendent” anni, pesano quintali e “strari-
e il “Guardian”, pano una quantità di caviale
dal 1996 è pari al peso di un uomo”. Che
corrispondente “hanno nuotato nelle acque
dall’Europa centrale del globo più di quanto l’uomo Pesca
per la Bbc non vi abbia fatto in superfi- e potere
cie”, ma oggi rischiano l’estin- Budapest;
zione nonostante i divieti di sotto, pescatori
pesca e gli impianti di depura- romeni
zione costruiti dall’Ue. nel Danubio
FOTO ANSA
LUNGO IL FIUME-UNIVERSO che
attraversa dieci Paesi ma con i

Nuotando controcorrente
suoi tributari ne raggiunge di-
ciannove, a volte, Thorpe si
sente come “Herman Melville
a Nantucket alla ricerca di una
baleniera”, tra contrabbandie-

nel bel Danubio blu (e nero)

ri di sigarette Kent e uccelli ra-
ri. Sale su traghetti che traboc-
ILLIBRO cano di uomini in colbacco e
donne col capo coperto da
stoffe floreali, impara dai loca-
li che “il vento del sud è chia-
mato moriana e i pescatori di-
cono che quando soffia devi
solo calare le reti in acqua e
quelle si riempiono di pesce. Il
vento del nord, crivat, soffia
dalla Russia e non porta un bel
niente”. Non teme “il vento ta-
» Il Danubio gliente del nordest che fa lacri-
Nick Thorpe mare”; nel suo viaggio contro-
Pagine: 392 corrente affronta “la regione
Prezzo: 24 e del delta popolata da russi e u-
Editore: Keller craini, come un tempo lo era
da turchi e greci”, incontra
“genti che arrivano dall’Est,
che si alzano la mattina presto
e seguono le loro ombre”.
Tutto vive grazie al fiume se
nasce in prossimità di esso: i
popoli sono tra i più diversi,
ma il fiume è uno solo, sempre;
ha protetto e assistito a tutto,
dalle invasioni dei popoli delle
steppe contro gli unni alle
bombe della Nato contro la Ju-
goslavia. Thorpe segue le trac-
ce di sciti, sarmati, alani, slavi.
Giunge a Babadag (significa:
“la montagna del padre”), nel-
la terra dei vecchi credenti a
Ghindaresti, a Ruse, dove è
nato Elias Canetti. A Sulina,
dove nel Novecento si conta-
vano, tra pochissimi abitanti,
23 nazionalità diverse e non
appartenevano alla stessa i
Romeo e Giulietta locali ritro-
vati morti abbracciati nel Da-
nubio. Così racconta almeno
una delle leggende del fiume
che a volte, per combinazioni
di vento e maree, sommerge i
villaggi, li deglutisce. Più spes-
so però soffre, quando gli uo-
IL REPORTAGE Thorpe ha percorso a ritroso, come uno storione, il fiume più iconico
d’Europa, dal Mar Nero alla Foresta nera, dalle steppe degli unni alle bombe della Nato
Tra canali e paludi, cambia co-
Geografia letteraria lore a ogni riva, è fatto di acque
marroni e giallastre, grigie su
Tra le tappe, Babadag, altre sponde. Le sfumature
Thorpe le raccoglie tutte, pure
rie: sono le compagne di viag-
gio del giornalista, che percor-
re non solo la spazialità, sem-
pre epifanica, del corso d’ac-
qua, ma pure il tempo, i tempi,
la storia. Discende dentro la
materia liquida, la atomizza e
gli dà voce, lasciando che si in-
treccino in un nodo inestrica-
bile le testimonianze del pas-
sato, dell’archeologia e del
presente, delle persone comu-
ni che incontra. E alla fine di o-
gni capitolo si trova non una
conclusione, ma un nuovo ini-
zio, una nuova tappa, una nuo-
va entrata, in un altro labirinto
temporale.
Come il fiume, l’opera del
corrispondente della Bbc ha
confini liquidi: è un reportage,
un saggio, un romanzo che, fa-
cendo sponda tra moli e baci-
ni, paga pegno ai predecessori,
gli antichi viaggiatori danu-
biani, di cui ripercorre le orme.
Ma Il Danubio non assomiglia
a nessuna mappa letteraria fi-
nora conosciuta, è soprattutto
un omaggio alle terre che l’ac-
qua attraversa, quelle dell’ “an-
tica Europa”, un’espressione
“più appropriata dell’etichetta
‘Nuova Europa’ a ffi b b i at a

Ghindaresti e Ruse, dov’è nato

mini del delta pescano con cavi
elettrici che immergono nelle
sue acque per “uccidere tutto
ciò che transita”.
Canetti. Gli amanti annegati
insieme erano invece di Sulina
quando il fiume si fa scuro co-
me la ruggine, ma rimane ege-
mone in ogni capitolo, in ogni
era; il fiume è eterno, certi im-
peri che ha visto nascere inve-
all’Europa orientale da statisti
americani o da comici britan-
nici”. È un viaggio, liquido e di
carta, al termine del fiume, e
con le parole si rema, come pe-
iz

NERO IL MARE, Nera pure la Fo- ce no: l’austroungarico, il sci di terra, a ritroso, fino alla
.b

resta lungo il viaggio, ma è il prussiano. Pure da quelle epo- sorgente della storia.
Danubio a non essere solo blu. che remote emergono memo-
st

© RIPRODUZIONE RISERVATA
po
er
ov
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024 SECONDO TEMPO l 23

I DISEGNI DI DISEGNI MONSTERS AND COMPANY 24

24 l ULTIMA PAGINA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 7 Gennaio 2024

l IL RACCONTO

maxgalli.it
La maledizione
dei due cellulari
e il segretario
improvvisato

» Andrea Vitali

L
a storia dei due telefoni
comincia con uno solo.
Nel senso che colui che me
la racconta parte dal primo ap-
parecchio cellulare di cui è en-
trato in possesso. Uomo pub-
blico costui, noto nella comuni- ANTONIO
PADELLARO
tà in cui vive per una largamen-
te testimoniata disponibilità, si
accorge a un certo punto che la

ABBONATO
notorietà del suo numero di cel-
lulare è gravata da aspetti non
proprio positivi. Codesti aspetti
si conformano in chiamate tal-
volta oziose, quando non fran-
camente inutili, il cui unico ri-
sultato si realizza in una perdita

ALL’
di tempo a volte prezioso. E, tra
l’altro, in numero decisamente
ben superiore a quelle invece
ben accette, a volte necessarie:
telefonate, mi spiega, a caratte-
re familiare o parentale, grazie
alle quali riceve aggiornamenti

OBIETTIVITÀ.
sulla febbre del figlio, quel certo
ritardo della moglie o la neces-
sità di preparare adeguata-
mente lo spirito all’arrivo in ca-
sa della suocera. Stanco di do-
ver rispondere a ogni squillo,
decide infine di dotarsi di un se-
condo apparecchio cellulare il
cui numero però concede solo a
un ristretto numero di persone,
afferenti alla cerchia familiare e
a quella stretta di certi collabo-
ratori. Succede allora che a que-
sti ultimi tocca ricevere le chia-
mate di importuni di varia e-
strazione, in allarme poiché al
solito cellulare nessuno rispon-
de, dichiarandosi non rintrac-
ciabile o addirittura spento. E
allora, vuoi per ingenuità, vuoi
C’è chi si abbona al Fatto Quotidiano per sfidare il pensiero unico,
per sincera partecipazione a
mal definiti motivi d’urgenza,
l’uno o l’altra rivelano il secon- per andare controcorrente e per tenere aperta la mente.
C’è chi lo fa per conoscere le notizie che altri non danno, per l’indipendenza da influenze politiche
do numero, quello – per modo
di dire – segreto. Rapidamente
la segretezza svanisce, il secon- ed economiche, per essere informato in modo approfondito e consapevole.
do numero diventa pubblico
sostituendosi al primo e di fatto
C’è chi lo fa per sé, ma anche per tutti gli altri.
rendendo inutile uno dei due
cellulari. È una storia circolare
che porta sempre al punto di
ABBONATI A SOLI 139.99€ per un anno al Fatto Quotidiano in digitale.
partenza e che nella sua ordina- Potrai sfogliare il mensile FQ Millennium, guardare i programmi di TvLoft
rietà non manca di far pensare a
certi racconti pertinenti al mi-
e accedere a un prezzo speciale ai corsi della Scuola del Fatto.
to. Tuttavia, poiché siamo sedu- Scopri l’offerta* su ilfattoquotidiano.it
ti al tavolino del solito bar, gli
chiedo quale dei due telefonini *L’offerta è valida fino al 15 gennaio incluso.
ha mantenuto. Risponde,
“Ques to”, mentre parte uno
Community Company
squillo e me lo passa pregando-
mi di dire che non c’è.

PROGRAMMITV

09:00 Tg1 09:05 Il meglio di Radio2 08:00 Agorà Weekend 07:40 Tutti per Bruno 07:59 Tg5 07:41 Cartoni animati 07:00 Edicola Piccaluga 18:55 I delitti del BarLume
09:20 Santa Messa Happy Family 09:00 Mi manda Rai-Tre 10:00 Casa Vianello 08:45 I viaggi del cuore 08:37 Due uomini e 1/2 07:40 Tg La7 19:15 Una notte violenta e
10:45 A Sua immagine 10:30 Aspettando Citofonare 10:15 O anche no 10:25 Dalla parte degli animali 10:00 Santa messa 09:57 Will & Grace 08:00 Omnibus Dibattito silenziosa
12:00 Recita Angelus da Piazza Rai2 10:45 Timeline 11:55 Tg4 10:50 Le storie di Melaverde 10:57 Young Sheldon 09:40 Camera con vista 21:15 Tre di troppo
San Pietro 11:00 Rai Tg Sport 12:00 Tg3. 12:00 Melaverde 12:25 Studio aperto 10:05 Dio esiste e vive a 23:10 Allied Un'ombra nascosta
12:20 Linea Verde 11:15 Citofonare Rai2 12:26 La signora in giallo 13:00 Tg5 13:00 Sport Mediaset - XXL Bruxelles 01:20 Indovina chi viene a
13:00 Exempla 13:28 Pensa in grande Natale?
13:30 Tg1 13:00 Tg2 14:30 La biblioteca dei 13:41 L'Arca di Noè 14:00 E-Planet 11:50 È solo l'inizio
14:00 Domenica In 14:00 Origini 14:42 Il dottor Zivago 14:00 Amici 14:30 Ghosthunters - Gli 13:30 TG LA7 03:05 La casa del padre
sentimenti 18:58 Tg4
17:15 Tg1 15:15 Calcio Femminile 16:15 Rebus 16:30 Verissimo acchiappafantasmi 14:00 Cose Nostre - Malavita
17:20 Da noi... a ruota libera Supercoppa italiana: 19:43 Tempesta d'amore 18:45 Avanti un altro 16:35 Mr. Peabody e Sherman 16:10 Eden - Un pianeta da
18:45 L'eredità Weekend Roma-Juventus 17:00 Kilimangiaro 20:00 Tg5 18:59 Studio aperto salvare 14:15 L'amore bugiardo
19:00 Tg3 20:30 Stasera Italia Weekend
20:00 Tg1 18:25 90° Minuto 21:20 Zona bianca 20:40 Paperissima Sprint 19:30 C.S.I. Miami 20:00 Tg La7 17:30 Exodus - Dei e Re
20:35 Affari tuoi 19:40 Squadra Speciale Cobra 20:00 Chesarà... 21:21 Terra amara 20:30 N.C.I.S. - Unità 20:35 In onda
iz

11 20:55 Report 00:52 City of Angels 20:10 Little Big Italy

21:25 La luce nella masseria 23:29 Belli di papà anticrimine 21:15 Rain Man
02:56 Tg4 21:25 Ammutta muddica
.b

23:35 Speciale Tg1 20:30 Tg2 00:15 Blob 01:25 Tg5 21:20 La fabbrica di cioccolato 00:00 Uomini che odiano le
00:45 Che tempo fa 21:00 9-1-1 00:55 Fuori Orario. Cose (mai) 03:18 Enfantasme 02:44 Il bello delle donne 23:35 Pressing donne 23:45 Ex
st

00:50 Applausi 22:45 La domenica sportiva viste 04:59 Anno Domini 03:45 Soap 01:55 E-Planet 02:45 In onda 02:15 Delitti di famiglia
po
er
ov