Titoli bancari a picco, Piazza Affari la peggiore

in Europa: i miracoli della manovra Tremonti-Berlusconi y(7HC0D7*KSTKKQ( +=!z!/!#!;

www.ilfattoquotidiano.it

Martedì 19 luglio 2011 – Anno 3 – n° 170 € 1,20 – Arretrati: € 2,00

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

IL SUICIDIO DELL’IMPERO Autocomplotto

di Marco Travaglio

onostante l’impegno, i badanti che tentano

Si toglie la vita Mario Cal, vice di don Verzé al San Raffaele
È un altro tragico segno del disfacimento del sistema di potere berlusconiano
L’inchiesta sul colosso ospedaliero: bancarotta a un passo
N di rianimare il Cainano lo stanno avviando
verso il coma irreversibile. Sallusti, il caso
umano che dirige il fu Giornale, denuncia
impavido “gli sprechi di Stato”: “Centinaia di
milioni si perdono nel buco nero che alimenta gli
inutili assistenzialismi e privilegi... I più odiosi
Avrebbe detto al suo sono quelli della politica, un’infernale macchina

L’ira civica avvocato: “Ho paura

di Paolo Flores d’Arcais
dc
ei Palazzi del potere c’è ancora qualcuno
per i conti”. I legami
tritasoldi che resiste a ogni cura dimagrante”. E
bravo zio Tibia. Uno si aspetta da una riga all’altra
che denunci i farabutti autori dell’orrendo
con il Vaticano, complotto contro i tagli alla Casta: per esempio
gli scandali, il feeling quelli che negli ultimi dieci anni hanno governato
l’Italia per otto senza tagliare un euro. Invece lui li
con il Caimano

N cui sia rimasta un’oncia di senso della re-

sponsabilità? Tra Montecitorio, Palazzo
Madama e il Quirinale, i signori della po-
litica riescono a rendersi conto dell’ira civica
che cresce di ora in ora contro un’intera classe
politica che oscilla tra inettitudine e ruberia,
abissale incompetenza e spudorata criminalità?
Di Palazzo Chigi, ridotto a dependance di Palaz-
zo Grazioli, non è neppure il caso di parlare: do-
vrebbe essere il tempio del governo, “ne hanno
fatto una spelonca di ladri” (Luca, 19, 45), una
suburra di menzogna, una cattedrale di malaf-
fare. In 48 ore trecentomila cittadini furibondi si
sono iscritti alla pagina facebook che riporta le
vergogne dei privilegi minuti della “Casta”, la
stessa che ha votato a tambur battente – in nome
della responsabilità! – una manovra tanto inutile
quanto iniqua. Inutile (e vile), perché rimanda
alla prossima legislatura i tagli che sarebbero ne-
cessari oggi. Iniqua (e vile) perché il poco che
taglia oggi è tutto
sulla pelle e la carne
viva dei cittadini già
“umiliati e offesi”,
e adesso i debiti:
il tramonto del
gruppo dei miracoli
Barbacetto
chiama “lorsignori”, senza nomi né cognomi,
come se fossero una categoria dello spirito, poi
vira rapidamente contro Fini e contro il Fatto che
lo ha sollecitato a proporre dei tagli. Fini, com’è
noto, è all’opposizione e l’altro giorno il suo Fli,
con l’Idv e l’Udc ha votato per abolire le Province.
e De Carolis pag. 2 - 3 z Ma Pdl, Lega e Pd hanno votato contro. Il caso
umano però non lo può scrivere, sennò lo
di Vittorio Malagutti licenziano. E allora con chi se la prende? Con uno a
caso: “Travaglio per la giustizia si affida a Spatuzza
Enagerrapiù.l’ombra di don Verzé. Di
Era il numero uno. Il ma-
che teneva i cordoni della
e Ciancimino. Per la moralità privata prende per
oro colato escort e ricattatrici”. Verrebbe voglia di
chiamare l’ambulanza e farlo visitare. Ma
borsa. Il custode dei segreti di occorrerebbe un ospedale da campo, perché i
trent’anni di affari. Per questo il visitandi sono legione. Negli ultimi giorni i badanti
suicidio di Mario Cal, che ieri di B. delirano su una presunta ritrattazione di
mattina si è sparato un colpo alla Patrizia D’Addario che, intervistata da Libero, ha
testa, apre un nuovo inquietante rivelato: “Mi hanno usata per incastrare B.”,
capitolo nella storia infinita della ovviamente “a mia insaputa”. Come una Scajola
crisi del San Raffaele. pag. 2 z Mario Cal alle spalle di don Luigi Verzé (FOTO ANSA) qualsiasi. Il che fa dire a Belpietro che la sua notte
nel lettone di B. (anzi di Putin) “è oscura e tutta da
riscrivere”; e al Giornale che “si smaschera il bluff
della D’Addario, usata per colpire B”. Ora, l’unica
PARLAMENTO x I tagli ai costi della politica restano solo sulla carta
ritrattazione possibile sarebbe una dichiarazione
della D’Addario che smentisce di aver fatto sesso

LA CASTA CI PRENDE IN GIRO

del pensionato o del
precario che non co-
nosce neppure da
lontano cosa siano
mille euro al mese,
ma per accedere al
Pronto soccorso in
Alfonso Papa (F D )
OTO LM
caso di malore dovrà
pagare il reddito di un’intera giornata. Se è ir-
responsabile che i politici facciano spallucce al
ricatto dei mercati, l’irresponsabilità diventa cri-
minale quando si trattano i propri cittadini come
materia da spolpare, senza neppure qualche “sa-
crificio” di facciata e simbolico per l’establi-
shment dei ricchi e potenti, a cominciare dai
parlamentari stessi.
Per questo l’ira civica sta montando, l’indigna-
zione diventa furia e diventerà rivolta, la marea
tsunami: c’è un’Italia stremata la cui sacrosanta
collera potrebbe virare a jacquerie. Quest’ira ci-
vica non fa distinzioni tra politico e politico, li
accomuna tutti nel bouquet dell’ignominia. Giu-
stamente. Non basta lo squittio di qualche distin-
guo per essere esonerati dal marchio della con-
nivenza e dell’omertà. Chi all’opposizione non
vuole essere – e neppure sembrare – “Casta”,
proponga l’abrogazione immediata dei privilegi
più sconci (dalle pensioni parlamentari al bar-
biere gratis all’immunità contro le indagini), la
sostituzione del ticket con la tassazione progres-
siva sui redditi più alti, l’obbligo dei parlamen-
tari (già profumatamente pagati) di versare alla
Le buone intenzioni chiuse nei cassetti del
Parlamento: in 5 anni, 25 progetti di legge
Nemmeno uno che sia andato in porto.
E Calderoli promette un’altra porcata.
Che ne sarà delle proposte di Fini?
Paolin, Zanca pag. 4 z
Piazza Affari a Milano (FOTO ANSA)
MILANO x Speculatori all’attacco
La Borsa bombarda Anche un morto
la Finanziaria. Torna nello scandalo
CATTIVERIE
Formigoni parla al Tg3
di casta e ticket. Sullo sfondo
gli yacht. Quando si dice:
un uomo in barca
Murdoch puparo e Cameron burattino (FOTO ANSA)
LONDRA x Murdoch nei guai
con il premier, portata e pagata da un pappone poi
arrestato per droga e sfruttamento della
prostituzione, e di essere stata candidata in un lista
Pdl a Bari. Naturalmente questo non viene
smentito perché è tutto vero e registrato sul
cellulare della signora. La quale ora si limita ad
accusare il suo avvocato di averla “costretta” a dare
interviste. Una barzelletta. Come racconta al
nostro sito un fotoreporter, erano mesi che la
D’Addario tentava di piazzare la sua storia a un
settimanale. Poi ci scrisse pure un libro con i
dettagli, anche anatomici, della sua notte a Palazzo
Grazioli. Costretta anche a scrivere il libro? E a
presentarlo una ventina di volte in tournée per
l’Italia e per le tv? E a incassare i diritti d’autore,
magari a sua insaputa? Il brillante risultato dello
scoop di Libero è che si torna a parlare del premier
puttaniere e di una escort candidata nel
centrodestra, quando molti si erano ormai scordati
dello scandalo. Un trionfo mediatico. Non
scherzano neppure i badanti di Bossi. Il geniale
Castelli, pensando di far cosa gradita, tuona contro
la striscia di Disegni sul Misfatto con il suo capo
che farfuglia frasi incomprensibili. “Disgustosa”
satira su un uomo malato, come se la salute di un
ministro fosse un segreto di Stato. Il guaio è che
negli stessi giorni Bossi biascicava “Papa deve
andare in galera”. Poi, meno di 24 ore dopo, si
rimangiava tutto: “Mandare in galera una persona
non ancora condannata, come Craxi, non serve a
nessuno”. Ma Craxi non andò in galera né prima né

la paura sui mercati intercettazioni

collettività eventuali proventi professionali (ac- dopo le condanne. A questo punto ricordare che
cade in molti paesi occidentali!)... E domani non Bossi è un uomo malato non solo non è disgustoso,
sputi in faccia ai cittadini, regalando all’onore- bensì doveroso. Ma è anche un’opera di carità: un
vole Papa un fumus persecutionis inesistente. Lantini pag. 10 z Valdambrini pag. 13 z pietoso alibi per le scempiaggini che dice.
pagina 2

C
NELLA POLVERE

onsiderato un centro di eccellenza, il
Dalla Newco all’ultimo San Raffaele di Milano, ha un debito di
oltre 900 milioni di euro e una liquidità
ormai agli sgoccioli. L’ospedale nasce il 31 ottobre
Cda: quattro mesi 1971, ma un anno prima venne costituita la
fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor,
di cui Mario Cal fu vicepresidente dal 1990 fino a
di passione venerdì scorso. Durante questi 40 anni don Luigi
Verzé, 90enne, grande amico di Silvio Berlusconi,
ha costruito un vero impero in attività ospedaliere
e di ricerca riconosciuto con ospedali sparsi in
Italia e all’estero. L’ultimo consiglio di
amministrazione della Fondazione (venerdì
scorso) ha sancito però la fine dell’era di don Verzé
che ha ceduto poteri e deleghe a Giuseppe Profiti.
Ecco cosa è accaduto negli ultimi quattro mesi.
Il 23 marzo, il Cda: decide all’unanimità di
elaborare un programma di ristrutturazione
societaria, organizzativa e finanziaria anche al fine
di consentire l’ingresso di nuovo capitale, con la
“progressiva dismissione” di tutte le attività
diversificate.
Il 29 aprile, la fondazione: approva il piano di
ristrutturazione. La previsione è di portare il

LO SPARO, LE LETTERE E IL ‘93 Da 30 anni

nell’azienda. L’arresto per tangenti con Mani Pulite
ue lettere d’addio, una per la mo- oggi rischia di fallire a causa del ma- amministrativo della Fondazione San
Dcolpo
glie, l’altra per la segretaria. Poi un xi-debito da quasi un miliardo di euro Raffaele, dopo l’autorizzazione pro-
alla testa, ieri mattina, nel suo del gruppo ospedaliero. “Non sono prio di Cal, già all’epoca numero uno
studio al sesto piano sotto la grande mai stato così addolorato nella mia vi- della holding di don Verzé. I magistra-
cupola del San Raffaele. Sono gli ul- ta come in questi giorni, è finito un ti avevano ricostruito la vicenda par-
timi due gesti di Mario Cal, ex braccio sogno” avrebbe confidato al suo le- tendo dalle dichiarazioni del commer-
destro di don Verzé. “Suicidio, nessun gale venerdì scorso. cialista Alfio Torrisi, che aveva con-
mistero” dicono gli investigatori. An- Il nome di Cal era comparso tra l’altro segnato le banconote. L’inchiesta di
che se la pistola è stata spostata. Con ai tempi di Mani Pulite. Una storia che Di Pietro aveva messo nel mirino il
un calcio da uno dei soccorritori non fece tantissimo clamore rispetto a sistema finanziario dell’impero San
quando Cal era ancora vivo e c’era quella dei big. Fu arrestato per una Raffaele: convenzioni ed espansione
qualche flebile speranza di salvarlo. È mazzetta da 30 milioni pagata agli all’estero con relativi sospetti di fondi
stata poi messa in un sacchetto, come ispettori dell’Ufficio imposte – era il neri.
è prassi fare in questi casi. novembre del 1994 – a guidare l’in- Cal e Mariscotti furono scarcerati do-
Cal era da oltre trent’anni al fianco dagine c’era direttamente Tonino Di po aver ammesso la tangente. Di lì a
dell’inventore del San Raffaele. Era il Pietro. Secondo l’accusa, la bustarella poco Di Pietro si sarebbe dimesso dal-
vero e proprio regista delle finanze venne versata nell’estate 1993 su de- la magistratura. E le accuse per le maz-
della Fondazione Monte Tabor, che cisione di Marescotti, allora direttore zette fiscali finirono in prescrizione.

ROSSO E SANGUE
Si uccide Mario Cal, il top manager del San Raffaele
“Era in ansia per i conti”. Il colosso sull’orlo del crac
di Vittorio Malagutti manager morto suicida. Re- di Milano, una squadra di ma- mai il San Raffaele ha grandi
dentina Besana, moglie di Cal, gistrati e investigatori delle problemi di liquidità. Profes-
ra l’ombra di Don Verzé. possiede infatti la Generali sionisti che in queste settima-

E
Fiamme Gialle era ancora al la-
Di più. Era il numero Pompe Funebri, marchio ben voro per scegliere su quale ne hanno avuto accesso ai con-
uno. Il manager che te- noto nei corridoi del San Raf- percorso indirizzare i prossimi ti dell’ospedale segnalano che
neva i cordoni della bor- faele. passi d’indagine. Intanto il pm alla fine di questo mese po-
sa. Il custode dei segreti di Maurizio Ascione ha aperto un trebbero esserci difficoltà a pa-
trent’anni di affari. Per questo QUESTO PERÒ è solo l’ini- fascicolo per istigazione al sui- gare gli stipendi del personale
il suicidio di Mario Cal, che ie- zio, purtroppo. A poche ore cidio. e le medicine.
ri mattina si è sparato un col- dal colpo di pistola che intor- Le novità attese, però, riguar- Insomma, servono soldi subi-
po di P38 alla testa, apre un no alle dieci del mattino ha tra- dano gli accertamenti in corso to per evitare il collasso finan-
nuovo inquietante capitolo sformato una vicenda finanzia- sui bilanci del San Raffaele. ziario. Almeno 200-300 milio-
nella storia infinita della crisi ria in una storia di cronaca ne- “Era in ansia per la situazione ni, viene spiegato in ambienti
del San Raffaele. Una storia di ra, l’impressione generale è finanziaria dell’ospedale”, ha finanziari. Su questo punto,
bilanci in rosso, affari sballati, che nuove carte, nuovi docu- spiegato ieri Rosario Minniti, però, il Vaticano non ha preso
perdite e debiti colossali. Nel- menti potrebbero presto fare legale del manager suicida. E ancora nessun impegno uffi-
l’impero sanitario fondato da nuova luce sulle circostanze in effetti, già nei giorni scorsi, ciale. Le deleghe di gestione
don Verzé, tutto, veramente che hanno portato sull’orlo il sostituto procuratore Luigi sono passate nelle mani di Giu-
tutto passava dalle mani di del crac, oppressa da un debi- Orsi, pm di grande esperienza seppe Profiti, presidente del-
Cal. Perfino l’impresa di pom- to di oltre un miliardo di euro, in campo finanziario, aveva l’Ospedale romano Bambin
pe funebri più attiva all’inter- una delle più note e rispettate ascoltato Cal in veste di testi- Gesù e legatissimo a Bertone. In alto Mario Cal e gli inquirenti al San Raffaele. In alto a destra
no dell’ospedale era in qual- strutture del Paese. Ieri a tarda mone. Era stata aperta un’in- Del gruppo di nuovi ammini- un’immagine del polo ospedaliero e in basso Lionello Cosentino (FOTO ANSA,
che modo riconducibile al sera, negli uffici della Procura chiesta per il momento senza stratori fa parte anche Ettore LAPRESSE, EMBLEMA) . Illustrazione di Emanuele Fucecchi (
indagati. Ma ieri in procura si è
visto Giovanni La Croce, il
commercialista milanese che Il buco sulla carta. Di questo passo Il dirigente aveva
di Lidia Ravera da settimane su incarico del quindi sembra sempre più dif-
consiglio di amministrazione da un miliardo, ficile approdare a un salvatag- le mani su quasi
Tutti salvi della Fondazione Monte Ta-
bor, che controlla il San Raffae-
gli sviluppi gio dribblando un disastroso
fallimento dell’intero gruppo.
tutto: anche sulle
a furor di Papa le, era stato incaricato di esplo- dell’inchiesta Oltre ai fornitori, il sistema pompe funebri
rare la possibilità di un concor- bancario è esposto per circa
dato preventivo. In teoria il
Il concordato 400 milioni con Intesa e Uni-
attraverso la
SURREALE la discussione sui favorevoli e contrari piano per un salvataggio trami- con i creditori credit in cima alla lista dei cre- moglie. Aperto
all’arresto di Alfonso Papa. “In galera”, gracida Bossi, te l’accordo con i creditori ditori.
l’alleato con le palle. “Se mandate in galera lui dopo ci avrebbe dovuto essere presen- per il salvataggio un fascicolo
finite anche voi”, argomenta Berlusconi, capo in disgrazia tato già domani. È probabile potrebbe non NEL FRATTEMPO anche la per istigazione
ma pur sempre Capo. “Giusto, ma se votiamo per salvare che non se ne faccia niente. E procura potrebbe approfondi-
il c… a lui, poi si capisce che anche noi abbiamo il c… a non solo perché il suicidio di bastare più re le indagini già avviate. Negli al suicidio
rischio”, ribatte il sagace deputato massa (colluso, ieri ha rimesso in discussione anni scorsi il San Raffaele sotto
concusso e carognone). “Ma il voto sarà segreto…”, tutto. la guida di Don Verzé e Cal ave-
tranquillizza l’onorevole Pepe, dal gruppo Misticanza per il Gotti Tedeschi, presidente del- va avviato iniziative nei campi sulenza del fido Bruno Ermolli,
Pdl. E tutti tirano un sospiro di sollievo. Per non sciupare AI PRIMI di luglio il Vaticano lo Ior, la banca del Vaticano, as- più svariati. Quasi sempre con aveva studiato a lungo la pos-
la festa, anche il Rude Razzista Padano sfuma la condanna ha preso in mano la situazione. sieme all’ex ministro della Giu- risultati deludenti. In Brasile, sibilità di intervenire a soste-
del Papa (sarà il cognome che mette in imbarazzo?): Fuori gli uomini di don Verzé stizia, Giovanni Maria Flick. In soprattutto, l’ospedale milane- gno di una cordata per salvare
“Bisogna pensarci”. E, a quel punto, tutti i parlamentari dal consiglio di amministrazio- veste di consulente era invece se aveva comprato fazendas e l’ospedale. Don Verzé del re-
che non esercitano il pensiero da anni, già si rabbuiano. ne della fondazione, tra cui stato contattato, ma non anco- grandi proprietà immobiliari. sto è un amico storico del pre-
Ma possibile che nessuno, proprio nessuno, metta in Cal. Al loro posto una squadra ra ingaggiato, il manager Enri- In Italia, tra l’altro, i manager di mier a cui aveva promesso l’in-
discussione il principio stesso dell’autorizzazione a di amministratori forti dell’in- co Bondi, protagonista del sal- Don Verzé si erano addirittura venzione di un farmaco che
procedere? Che cos’hanno, i professionisti della politica, vestitura del cardinale segreta- vataggio Parmalat. lanciati nella gestione di una potesse permettergli di rag-
di diverso da tutti gli altri professionisti? Se infrango la rio di Stato Tarcisio Bertone. Buoni propositi, nomi di pre- piccola compagnia aerea. Un giungere i 120 anni di età. Uno
legge, per potermi processare e giudicare, tocca forse L’ingresso in scena della Santa stigio, ma niente soldi e nep- disastro, chiuso in fretta e furia scherzo, ma neppure tanto.
chiedere il permesso a Sandro Veronesi o a Michela Sede avrebbe dovuto servire a pure impegni precisi, almeno nel 2009 dopo aver scavato un Sta di fatto che Berlusconi, alle
Murgia? Esiste un clan degli scrittori che decide se posso far guadagnare tempo di fron- per il momento. Nei giorni buco di oltre 10 milioni di euro prese con altri problemi finan-
essere arrestata o no? Esiste una consulta di te all’incalzare di decine di for- scorsi era anche circolata l’i- nei conti del gruppo. E a dare ziari, non ultimo la sentenza
commercialisti, di medici, di giornalisti, di idraulici o di nitori che da mesi non vengo- potesi dell’intervento di una una mano per risolvere il pro- sul lodo Mondadori alla fine ha
architetti che protegge i suoi dalla legge? No, cari. La no pagati. A quanto sembra, fondazione internazionale, blema era sceso in campo Sil- preferito rinunciare. E per il
legge è uguale per tutti, ad eccezione del clan degli eletti. però, nelle stanze vaticane si pronta a investire fino a un mi- vio Berlusconi, che aveva riti- San Raffaele si è aperto il pa-
Perché? preferirebbe per il momento liardo di euro nelle strutture di rato l’aereo a suo tempo preso racadute del Vaticano. Che pe-
cercare di evitare la strada del ricerca dell’ospedale. Anche in leasing dal San Raffaele. Lo rò, adesso, rischia davvero di
concordato. Il fatto è che or- qui però finora tutto è rimasto stesso Berlusconi, con la con- non bastare più.

fatturato oltre gli 800 milioni di euro.
Il 13 giugno, le Newco: viene avanzata la
creazione di due “newco” per dividere le attività
diversificate (non più solo ricerca e cura) del
gruppo.
Il 20 giugno, Giuseppe Rotelli: l’imprenditore
del gruppo San Donato avanza la proposta di
intervenire nella ristrutturazione: sul piatto 250
di Gianni Barbacetto
li piacciono il potere e
G
gli uomini potenti, da
Gheddafi a Fidel Castro,
fino a Silvio Berlusconi.
Li ha definiti, via via, doni di
Dio, uomini della Provviden-
za, così prepotenti e così sim-
patici. Sarà un caso che adesso
abbiano tutti e tre, chi più chi
meno, qualche problema sul
groppone? Don Luigi Verzé, a
novant’anni, sta subendo la
stessa sorte, un triste declino,
prima il buco finanziario del
suo San Raffaele, ora anche il
suicidio del top manager del-
l’ospedale, Mario Cal. Per don
Verzé l’impegno di una vita è
sintetizzato nell’invito evan-
gelico “andate, insegnate,
guarite”. La Chiesa ambrosia-
LIONELLO COSENTINO L’ex assessore alla Sanità della Regione Lazio
Quella marcia su Roma in nome di Dio
di Luca De Carolis
on Verzé? Per citare John
“D Belushi, sembrava un uo-
mo in missione per conto di
Dio”. Il deputato del Pd Lionel-
lo Cosentino sorride. Fu lui tra
il 1998 e il 1999, ai tempi in cui
era assessore alla Sanità della
Regione Lazio, a sbarrare la
strada al progetto di un San
Raffaele romano. Don Verzé
voleva l’accreditamento regio-
nale per un grande ospedale,
ancora da costruire. Ma Cosen-
tino disse no: “La Regione ave-
va già un forte indebitamento
per la spesa sanitaria, e non ci
potevamo permettere di sbor-
sare centinaia di miliardi di lire
per una struttura privata”.
Quando ebbe il primo in-
contro con Don Verzé?
Ci incontrammo a Roma un
paio di volte, tra la fine del
1998 e l’inizio del 1999. Don
Verzé era accompagnato da
Mario Cal, una persona molto
cortese e tranquilla. Mi è rima-
sto impresso il suo sguardo nei
milioni di euro, poi però ritirati.
Il 30 giugno, la Procura di Milano: avvia un
“protocollo civile” in base agli articoli 6 e 7 della
legge fallimentare. Nel frattempo la Santa Sede
avanza la possibilità di supportare il risanamento
dell’ospedale.
Il 15 luglio, il nuovo Cda: esce Mario Cal e con
lui i fedelissimi di don Verzé. Il prete-manager
na non l’ha capito, dapprima,
tanto da infliggergli negli anni
Sessanta la pena di non eser-
citare il sacro ministero e, ne-
gli anni Settanta, addirittura la
sospensione a divinis. Il vesco-
vo di Milano (allora era il pur
cautissimo cardinale Giovan-
ni Colombo) lo considerava
un affarista a cui togliere il mi-
nistero sacerdotale e impedi-
re la celebrazione della messa.
Un uomo senza troppi scrupo-
li, dedito alla cura degli affari
più che a quella delle anime.
Troppo impegnato a servire,
insieme, Dio e Mammona.
STORIE VECCHIE: con gli
anni la riabilitazione è stata pie-
na. Le “opere”, alla fine, hanno
prevalso. E quell’ospedalone
ai confini di Milano, il San Raf-
confronti di Don Verzé: quasi
di adorazione.
Il fondatore del San Raffae-
le invece come si poneva?
Era gentilissimo e insistente.
Chiedeva l’accreditamento
della Regione per un ospedale
ancora da costruire. Aveva
comprato lo “scheletro” di un
ex albergo a Mostacciano, ap-
pena fuori del raccordo anula-
re: la stessa struttura che oggi
ospita il Regina Elena (istituto
per i tumori, ndr). Voleva farne
Vaticano, Servizi
e scandali: l’impero
terrestre di don Verzé
DALLA SOSPENSIONE “A DIVINIS”
AL FEELING CON B. E DITTATORI
faele, è stata “l’opera” che gli
ha portato successo mondano
e, insieme, considerazione
dentro la Chiesa. Poco importa
che siano stati più d’uno, negli
anni, gli inciampi, gli scandali,
le inchieste. Una condanna ne-
gli anni Settanta per corruzio-
ne, in una storia di convenzio-
ni con la Facoltà di Medicina
della Statale di Milano e di ge-
nerosi finanziamenti da parte
della Regione Lombardia. Abu-
si edilizi. Truffa (prescritta) su
una donazione ricevuta. Ricet-
tazione (prescritta) per un
paio di quadri del Cinquecento
napoletano. E poi ripetute in-
dagini sui rimborsi gonfiati per
le prestazioni del San Raffaele
(ma in questo è in compagnia
di tutti i santi del paradiso di
tutte le cliniche private milane-
si, a cui arrivano i generosi con-
tributi della sanità pubblica, ri-
formata dal presidentissimo
Roberto Formigoni).
Per fare del bene ai poveri, don
Verzé punta a conquistare i ric-
chi. E se dei potenti lontani,
Gheddafi o Fidel, si limita a tes-
sere le lodi a parole, per i po-
tenti vicini fa parlare i fatti. Bet-
tino Craxi al San Raffaele ha ri-
cevuto cure sollecite per il suo
maligno diabete. Silvio Berlu-
sconi è accolto ogni volta che
vuole, per un controllo o per
sistemargli la mascella massa-
un ospedale polispecialistico:
un gioiello, almeno stando ai
suoi piani.
L’accreditamento, in termi-
ni pratici, significa…
Significa che le prestazioni di
un ospedale privato vengono
pagati con soldi pubblici.
Lei glielo rifiutò.
Il mio no fu dovuto a motivi
esclusivamente economici. Ai
tempi la Regione era già forte-
mente indebitata sul fronte
della spesa sanitaria, e la prio-
“Dissi no
ad accreditare
una loro
struttura. Loro
sembravano
in missione
divina”
NELLA POLVERE
resta presidente ma cede le deleghe a un nuovo
vice, Giuseppe Profiti del Bambin Gesù di Roma.
Con Profiti altri tre nomi designati dal Vaticano (il
presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi, l’ex
guardasigilli Giovanni Maria Flick e l’imprenditore
genovese Vittorio Malacalza, il docente
universitario Maurizio Pini e il preside dell’ateneo
Vita-Salute Massimo Clementi.
crata dalla statuetta del Duo-
mo. Del resto, è nelle sale ope-
ratorie dell’ospedale di don
Verzé che si dice Silvio abbia ri-
solto in maniera definitiva (e
idraulica) i suoi problemi ero-
tici, grazie all’équipe del pro-
fessor Francesco Montorsi,
specialista in disfunzioni eret-
tili postchirurgiche.
QUANDO POI c’è stato bi-
sogno di dare una ripulita (e un
titolo di studio) a una ragazza
rità era riorganizzare le strut-
ture pubbliche. Dare l’accredi-
tamento a un ospedale come
quello che voleva Don Verzé
sarebbe costato tra i 300 e i 500
miliardi di vecchie lire. Non ce
lo potevamo permettere.
Don Verzé come la prese?
Prese atto, ma cercò di aggira-
re l’ostacolo, chiedendo all’U-
niversità La Sapienza di costi-
tuire una società mista per l’o-
spedale. Questo perché la Re-
gione non può rifiutare l’ac-
creditamento a policlinici uni-
versitari. Ma il progetto fallì.
Lei subì pressioni?
No, ma le cose cambiarono
quando Don Verzé vendette la
struttura di Mostacciano agli
Angelucci (proprietari di di-
verse cliniche ed editori, ndr).
Vennero da me dicendo che
era possibile costruire un
grande ospedale “affidato” ai
romani. Io risposi che il pro-
blema non erano i milanesi o i
romani, ma le esigenze della
Regione. Gli Angelucci reagi-
rono aprendo una forte pole-
molto cara a Silvio, di nome Ni-
cole Minetti, è stato don Verzé
a trasformare la subrettina di
Colorado Cafè in “igienista den-
tale” del San Raffaele, pronta
per essere imposta come con-
sigliera regionale nel “listino”
bloccato di Formigoni e infine
per diventare “incaricata della
Presidenza del Consiglio” in-
viata a strappare la minorenne
Ruby alla questura di Milano.
Il legame tra don Verzé e Ber-
lusconi è fortissimo e di antica
data. Parte dai tempi di Milano
2, quando la presenza del San
Raffaele serve per far deviare
dalla nuova portentosa cit-
tà-giardino le rotte degli aerei
in decollo e atterraggio a Lina-
te. E arriva fino al progetto dei
due, il settantaquattrenne Sil-
vio e il novantenne Luigi, di tro-
Il potere, le voci
sugli interventi
al Caimano
e il tirocinio
alla Minetti
Ora l’ombra
del declino
mica nei miei confronti, ma
tenni duro, anche grazie al-
l’aiuto dell’allora ministro del-
la Sanità, Rosy Bindi.
Quanto contò il parere del-
la Bindi nel rifiuto opposto
a Don Verzé?
Lui rimase convinto che fosse
stata proprio la Bindi a spin-
germi a dire no. Ma la verità è
che fu una mia decisione, pre-
sa in totale autonomia. Io e Bin-
di ci confrontammo solo in se-
guito, quando il ministero del-
la Sanità entrò in trattativa per
l’ospedale di Mostacciano.
Chiese il mio parere, e io rispo-
si che poteva essere una buona
operazione. Il ministero effet-
tivamente lo comprò, per met-
tervi il Regina Elena.
Si parlò anche di pressioni
del Vaticano contro un San
Raffaele romano.
Mi arrivarono voci sul fastidio
di ospedali del Vaticano nei
confronti di quest’ipotesi, for-
se per un fatto di competizio-
ne. Ma a me non vennero mai a
dire nulla.
Martedì 19 luglio 2011
vare l’elisir di lunga vita, capa-
ce di prolungare l’esistenza
terrena fino ai 120 anni. Nel-
l’attesa, don Verzé ha costruito
una sua rete di amici e sosteni-
tori. I “raffaeliani” sono quasi
una setta, una élite, una loggia,
una lobby. Capace di costruire
affari e carriere, inserendo gli
amici anche in posizioni deli-
cate degli apparati istituziona-
li. Lo dimostra la storia di Pio
Pompa, il funzionario poi con-
dannato per favoreggiamento
nel rapimento di Abu Omar e
imputato per il dossieraggio ai
danni di magistrati, giornalisti
e politici considerati “nemici”
non delle istituzioni, ma del
presidente del Consiglio pro
tempore. È proprio grazie a don
Verzé che Pompa riesce a piaz-
zarsi dentro il servizio segreto
militare, accanto a un altro “raf-
faeliano”, l’allora direttore del
Sismi Nicolò Pollari. Decisivo
l’intervento di Berlusconi, che
viene ringraziato da Pompa
con un fax inviato a Palazzo
Grazioli il 21 novembre 2001:
“Signor Presidente, stento ad
affidarmi a frasi di rito per
esprimerLe la mia gratitudine
nell’aver approvato oggi il mio
inserimento nello staff del Di-
rettore del Sismi. (...) In due oc-
casioni (...) ho colto il Suo
sguardo indagatore mentre Le
stringevo la mano. Uno sguar-
do poi divenuto dolce cono-
scendomi come uomo fedele e
leale di don Luigi Verzé. (...)
Mio padre contadino, don Lui-
gi e Lei possedete la forza e la
volontà di seminare per il futu-
ro, oltre la Vostra esistenza”.
Il “raffaeliano” Pollari ha avuto
anche un bel regalo da don Ver-
zé: una villa vicino all’Eur ven-
duta dalla Fondazione San Raf-
faele a prezzo di saldo. Negli uf-
fici di Pompa, in via Nazionale
a Roma, i magistrati di Milano
trovano un’altra lettera vergata
da Pio Pompa. Diretta a don
Verzè in persona: “Caro presi-
dente, la direzione dell’impor-
tante Organismo (il Sismi, ndr)
per noi Raffaeliani consiste
nella possibilità di sostenere
adeguatamente i progetti di
consolidamento economico e
sviluppo futuro”. Seguono set-
te punti che intrecciano pub-
blico e privato, Sismi e San Raf-
faele, ricerca medica e opera-
zioni immobiliari, opere buo-
ne e buoni affari.
C’È ANCHE un’inchiesta
sommersa che riguarda il San
Raffaele. Nata dalle rivelazioni
di Perla Genovesi, assistente
parlamentare del senatore Pdl
Enrico Pianetta e indagata a Pa-
lermo per traffico di cocaina.
Perla ha raccontato che Pianet-
ta, allora presidente della com-
missione del Senato sui Diritti
umani, avrebbe fatto ottenere
a don Verzé massicci finanzia-
menti pubblici, fatti piovere
sull’ospedale del prete-mana-
ger con la finalità ufficiale di
realizzare opere nel Terzo
mondo. Non senza qualcosa in
cambio: la ricandidatura di Pia-
netta in Parlamento, pretesa e
ottenuta nel 2006; e un paio di
tangenti, una consistente per il
parlamentare e una più mode-
sta per la sua assistente, che di-
ce di aver incassato dal San Raf-
faele diecimila euro per una
“consulenza” inesistente.
Per salvarlo dal crac è sceso in
campo direttamente il Vatica-
no. Ma don Verzé è rimasto
senza poteri di gestione e ora,
dopo l’ultima scelta di Mario
Cal, la sua posizione si fa sem-
pre più difficile.
pagina 4 Martedì 19 luglio 2011

“L
LOTTA AGLI SPRECHI

a casta di Fini”, così ieri Il La chiama la “corsa dei Pinocchi” e dice che in
Il Giornale torna all’attacco Giornale titolava in prima testa, ora, c'è il “simbolo vivente della Casta”
pagina, dopo la lettera che il (ovviamente causa casa di Montecarlo). Per il
presidente della Camera ha scritto al Fatto. Per finiano Nino Lo Presti si tratta di un vizio di
del presidente il direttore Alessandro Sallusti, “la vergogna stagione: “Puntuale come le zanzare, è arrivato,
non ha limite” e “a cose fatte e giochi chiusi, è nella canicola estiva, il feroce attacco del
ricominciata la gara a promettere che presto le quotidiano della famiglia Berlusconi a
della Camera cose cambieranno”. Gianfranco Fini”.

TUTTI I TAGLI MANCATI Nulla è cambiato

UN CATALOGO dai tempi

de “La Casta”,

SENZA FINE
reportage di culto
scritto nel 2007
da Sergio Rizzo
L’inutile sequenza di proposte e Gian Antonio
Stella
mai realizzate dal Parlamento
di Paola Zanca gli credano sulla parola. Sono te regionali, nonché la soppres- La Malfa, Salvi, Valdo Spini, per-
stati già scottati troppe volte”. sione delle province”. Un dise- fino dal tanto vituperato Turi-
il 15 maggio 2008, la legi- Solo nel 2008, almeno altre quat- gliatto: 24 proposte di legge in

È
slatura è cominciata da se-
dici giorni e in Parlamento
approdano le “norme per il
contenimento dei costi della po-
litica, delle istituzioni e delle
pubbliche amministrazioni”. Al-
la Camera le ha presentate la Ra-
dicale Rita Bernardini, al Senato
il suo collega Marco Perduca.
Con quelle proposte, spiegava la
Bernardini agli onorevoli colle-
ghi, si raccolgono “i dati-denun-
cia divulgati in più occasioni dai
quotidiani nazionali e contenuti
nei saggi Il costo della democrazia
di Cesare Salvi e Massimo Villo-
ne (Mondadori, 2005) e La casta
di Sergio Rizzo e Gian Antonio
Stella (Rizzoli, 2007)”. Che fine
hanno fatto? Sono in commissio-
ne Affari costituzionali da luglio
di quell'anno. È così che ancora
ieri, sulla prima pagina del Cor-
riere della Sera, quattro anni dopo
l’uscita di quel libro, Rizzo e Stel-
la hanno potuto lanciare il loro
avvertimento: quando Fini an-
nuncia al Fatto l’intenzione di ta-
gliare i costi della politica “non
può pretendere che gli italiani
tro: due proposte dell'Idv, tutte e
due a firma del deputato Anto-
nio Borghesi, sono ferme nei
cassetti della Camera una da giu-
gno, l'altra da ottobre di tre anni
fa. La prima chiedeva la “diminu-
zione del numero dei parlamen-
tari, dei membri del governo e
dei componenti dei consigli e
delle giunte regionali, nonché
soppressione del Cnel”, l'altra
pure sognava una più generica
“riduzione dei costi della politi-
ca”.
CHIUSE NEL cassetto anche le
buone intenzioni della Pd Olga
D'Antona: sia quelle “per la sem-
plificazione istituzionale” (asse-
gnate a giugno 2008), sia quelle
contro gli “sprechi e i costi im-
propri della politica” (settembre
2008). Il 2009 non è andato me-
glio: al Senato è ferma dal 26 mag-
gio di quell'anno la proposta pre-
sentata dal capogruppo dell'Ita-
lia dei Valori, Felice Belisario:
chiede la “diminuzione del nu-
mero dei parlamentari, dei com-
ponenti dei consigli e delle giun-
gno di legge costituzionale iden-
tico è depositato anche alla Ca-
mera, primo firmatario Antonio
Di Pietro. Identico anche il desti-
no: assegnato alla commissione
Affari costituzionali il 30 giugno
di due anni fa, non è nemmeno
cominciata la discussione. Lo
stesso giorno di primavera del
2009, Belisario e Di Pietro hanno
presentato altri due progetti di
legge, a Montecitorio e a Palazzo
Madama. Si tratta di “disposizioni
per la riduzione dei costi della po-
litica e per il contenimento della
spesa pubblica” che servivano ad
“onorare – diceva Belisario due
anni e due mesi fa – i programmi
di tutti i partiti politici e di tutte le
coalizioni, che (...) sono rimasti
lettera morta”. Quelle depositate
al Senato non hanno mai comin-
ciato la loro corsa, il progetto pre-
sentato alla Camera, invece, è fi-
nito “assorbito” dalla Carta delle
Autonomie di iniziativa governati-
va che dal 6 aprile scorso è all'e-
same delle commissioni del Sena-
to. Tutto fermo come le altre de-
cine di proposte presentate in
passato da Diliberto, Giordano,
cinque anni e nessuna che sia mai
arrivata almeno a un voto in au-
la.
SE NON ALTRO, le proposte
che il presidente della Camera
Gianfranco Fini ha annunciato al
Fatto, in aula ci arriveranno per
forza. Sono contenute nel Bilan-
cio interno di Montecitorio, e l'o-
biettivo è approvarlo prima della
pausa estiva. Oggi, Fini si incon-
trerà con i parlamentari questori
di Camera e Senato e insieme a
loro elaborerà la bozza da portare
giovedì mattina all'ufficio di pre-
sidenza. Gabriele Albonetti, que-
store in quota Pd, è fiducioso:
“Da due anni non chiediamo un
euro in più al ministero, ora cre-
do si possa anche cominciare a ri-
durre”. Cosa? “Soprattutto le spe-
se strutturali come quelle per la
ristorazione: va rivisto il numero
degli aventi diritto e anche i punti
di ristoro: ne abbiamo tre, ne ba-
stano meno”. E da gennaio, an-
nuncia, risparmieremo almeno
un po' dei 14 milioni di euro che
servivano a pagare l'affitto del pa-
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini (FOTO DLM)
lazzo di piazza San Claudio, visto
che il contratto è stato disdettato:
“Valorizzate questi passi – invita
Albonetti –. Altrimenti date ra-
gione a quei parlamentari che mi
dicono: 'non tagliamo, tanto non
si accontenteranno mai'”.
DI PIETRO annuncia l'inten-
zione di mettere in piedi una ma-
nifestazione a fine settembre che
dica “basta con la Casta” e nel
frattempo presenta “una mano-
vra correttiva da oltre 15 miliardi
per abbattere i costi della politica
e liberare risorse che consentano
di tagliare le tasse”. Anche il Pd
vuole dare il suo “contributo con-
creto di sobrietà e di responsabi-
lità”: cinque proposte di rispar-
mio che verranno presentate du-
rante la discussione sul Bilancio
da lunedì. E ieri, l'altra faccia del
palazzo, quella che poltrone non
ne ha, ha scritto a Fini per ricor-
dargli che ci sono anche loro. Si
tratta del Coordinamento Colla-
boratori Parlamentari
(Co.Co.Parl), 230 assistenti dei
deputati che spesso sono costret-
ti a lavorare in nero. Per loro im-
porre delle regole, significa an-
che risparmiare: “Ad ogni depu-
tato vengono attribuiti mensil-
mente 3.690 euro per le spese di
staff, indipendentemente dall’u-
tilizzo che ne venga poi fatto.
Nella sola Camera (...) ci sono
400 deputati che utilizzano il fon-
do per motivi diversi a quelli cui è
destinato”, spiega il Co.co.parl.:
se smettono di dare soldi a chi
non li usa, si risparmiano quasi 18
milioni di euro all’anno.

Calderoli e il falò della Costituzione

IL MINISTRO “SEMPLIFICA” LA CARTA: CON LA SCUSA DI DIMEZZARE I PARLAMENTARI RIAGGIORNA (IN PEGGIO) IL PORCELLUM
di Chiara Paolin rere i responsabili di turno, un restringi- "STIPENDIO" MENSILE DEI PRESIDENTI DI REGIONE
mento brusco della fase parlamentare per
n un momento delicato come questo lasciar spazio al decisionismo del premier,
“I serviva una risposta vera, concreta e
immediata, alla questione del costo della
cui viene concesso anche di scegliere e
sostituire i ministri con maggiore libertà.
Valle d’Aosta
A. Rollandin
Lombardia
R. Formigoni
11.739 Trentino A.A.
L. Dellai
macchina pubblica in generale e a quello “Non conosco i dettagli tecnici, ma sono i 9.717 9.034 Friuli V.G.
della politica in particolare: questa rifor- frutti di Pontida” spiega il sottosegretario R. Tondo
ma costituzionale rappresenta la miglior alla semplificazione Francesco Belsito, già 8.062
Veneto
risposta possibile, perché finalmente noto per l’abitudine di parcheggiare il suo L. Zaia
avremo un Paese che costa meno e che Cayenne nei posti riservati alla questura di 12.615
Emilia Romagna
lavora meglio e più in fretta. E questi sono Genova ‘per motivi di sicurezza’. Belsito, V. Errani
fatti, non parole!”. Il ministro per la sem- considerato il tecnico della Lega per le ri- 8.642
Toscana
plificazione Roberto Calderoli è felice L’incendiario Roberto Calderoli (FOTO ANSA) forme, sulla proposta costituzionale è E.Rossi
come un bambino. Da anni sogna di met- d’accordo a prescindere: “Ognuno di noi 7.106 Marche
tere a ferro e fuoco il Parlamento, e ieri ha loni: fulminato il concetto del bicamera- sta facendo quello che ha chiesto il capo a G.M. Spacca
Umbria 8.477
avuto la sua grande occasione. Altro che lismo perfetto, solo la Camera avrà il com- Pontida - insiste -. Se Calderoli ha presen- Piemonte
C. Marini
riforma federale e falò di leggine inutili, pito ultimo di legiferare (e in tempi più tato il testo, vuol dire che va bene”. R. Cota Abruzzo
8.788 7.104
addio ridicoli tagli del 5% alle indennità rapidi), mentre il Senato diventerebbe Liguria G. Chiodi
C. Burlando 8.450
dei parlamentari e sparate varie sui costi una sorta di Camera delle Regioni con fun- PAZIENZA SE, in base al diritto vigen- 11.611
della casta: stavolta si mette mano diret- zioni di consultazione, decisiva solo per te, la legge costituzionale necessita di Puglia
N. Vendola
tamente alla Costituzione. materie specifiche. maggioranze qualificate e lunghi passaggi Lazio 14.595
Per il potere vero la battaglia si giocherà camerali (più periodo di sedimentazio- R. Polverini
L’IDEA È fumantina. Punto primo, si di- solo sugli scranni di Montecitorio, magari ne). Non si sappia oltre il Po che nemme- Sardegna 12.548
mezzano gli onorevoli pagandoli in base adeguatamente segati: il premier, divenu- no Odino riuscirebbe a far approvare en- U. Cappellacci Campania
alle presenze effettive. Punto secondo, si to Primo ministro, potrà chiedere al Pre- tro la legislatura i 32 articoli preparati dal 14.664 S. Caldoro
danno molte più certezze al presidente sidente della Repubblica lo scioglimento ministro. “Uno spot” commenta Massimo 12.388 Molise
del Consiglio. Il piano, scodellato come della Camera, ma saranno i deputati a dare D’Alema. “Speriamo non sia la solita bou- M. Iorio
12.038
aperitivo alla cena di Arcore e pronto a e togliergli la fiducia anche attraverso la tade” apre il morbido Di Pietro. “Un altro
Calabria
passare in Consiglio dei ministri già in set- cosiddetta ‘sfiducia costruttiva’, ovvero Porcellum” va giù piatto Di Biagio (Fli), G. Scopelliti
timana, porta da 630 a 250 le poltrone dei indicando il nome di un nuovo premier preoccupato per l’abolizione del voto per tra 13.000 13.353
e 14.000 € Basilicata
deputati, da 315 a 250 quelle dei senatori purchè la mozione venga approvata dalla gli italiani all’estero e il rafforzarsi del si- V. De Filippo
(con abolizione di quelli a vita, mentre gli maggioranza assoluta e rispettando il ri- stema bipolare. Di certo la norma servirà a tra 9.000
8.746
e 13.000 €
ex presidenti della Repubblica andranno sultato elettorale (facoltà riservata anche riscaldare l’inaugurazione dei tre ministe- Sicilia
alla Camera). Insomma 450 stipendi bru- al capo di Stato). ri padani sabato prossimo: sai che figuro- tra 7.000 R. Lombardo
e 9.000 €
ciati in una sola fiammata, anche se i 250 Insomma una legge anti-ribaltone che pre- ne dire a Monza che ormai la Lega ha fatto 14.329
senatori rischiano di rivelarsi dei fannul- mi la coalizione vincente senza più rincor- fuori anche la Costituzione? Valori espressi in euro
Martedì 19 luglio 2011
Gaffe di Formigoni
Chiede sacrifici
mentre è a Porto Cervo
BRESCIA È CON MARIASTELLA
Sono tanti i dirigenti del ministero dell’Istruzione
arrivati dalla città di provenienza della Gelmini
di Sara Nicoli
n “cerchio magico” non si
U nega nessuno. E anche
Mariastella Gelmini ha il
suo. Costruito sapiente-
mente nel corso della legislatu-
ra, oggi il gabinetto del ministro
dell’Istruzione rappresenta un
esempio davvero unico nel go-
verno di cosa voglia dire “fare
casta”. O tenere famiglia. Ecco,
la Gelmini, nel tempo, si è cir-
condata di persone di sua stretta
fiducia non badando a profes-
sionalità o curricula, ma alla
provenienza geografica (la sua
Brescia), alla fedeltà personale e
alle parentele “lontane”. Attor-
no alla ministra più politica del
governo Berlusconi c’è dunque
un vero e proprio “clan di bre-
sciani” a chiamata nominale,
che dirige la stanza dei bottoni
del ministero. E che paghiamo
noi.
Dopo essersi stretta a sé Alber-
to Albertini come consigliere
personale, reperto democristia-
no della Prima Repubblica, un
nome che a Brescia fa storcere
ancora il naso perché passato at-
traverso molteplici grane giudi-
ziarie, come l’inchiesta sull’O-
spedale Civile (pm Paola De
Martiis, nel ’94) in piena Tan-
L
a portavoce di Roberto
Formigoni, ancora ieri, provava a
smorzare le polemiche del
presidente della Regione Lombardia che
parlava di “sacrifici” davanti a uno sfondo di
barche di lusso ormeggiate a Porto Cervo.
“I fatti parlano e sono quelli a contare, non
uno sfondo che la produzione della Rai ha
gentopoli (ma è acqua passata),
la Gelmini ha puntato dritto su
Vincenzo Nunziata, avvoca-
tone dello Stato di antico lignag-
gio con un debole per gli arbi-
trati e gli incarichi extragiudizia-
li. Come quello sulla costruzio-
ne della Scuola Marescialli di Ca-
stello, a Firenze, che poi si è evo-
luta nell’inchiesta sul G8. Nun-
ziata è un recordman degli inca-
richi extragiudiziali, per i quali
(tra il 2004 e il 2007) ha incas-
sato 1 milione e 521 mila euro
oltre a uno stipendio di 222 mila
sommando una serie di altri in-
carichi tra cui quello – all’epoca
– di capo di gabinetto del mini-
stro Gentiloni alle Comunica-
zioni.
Nunziata e Albertini, però, non
sono il problema. Infatti le inter-
rogazioni parlamentari sul “cer-
chio magico di Mariastella” so-
no fioccate per altri nomi. L’ul-
tima il 10 marzo 2011, dove un
esterrefatto Alessandro Maran,
vicepresidente dei deputati del
Pd, chiedeva conto della nomi-
na di Massimo Ghilardi, 45 an-
ni, avvenuta con chiamata diret-
ta per “comprovate e qualificate
esperienze professionali”, a di-
rigente non solo della direzione
generale della Ricerca, ma an-
che come responsabile dell’uf-
ficio competente in riforma,
riordino, vigilanza e finanzia-
mento degli enti di ricerca; in-
carichi che controllano circa
915 milioni di euro. Ebbene, il
signor Ghilardi, carabiniere di
leva (fa sempre comodo) laurea-
to in Scienze Motorie alla Catto-
lica di Brescia e anche in Socio-
logia Politica ad Urbino, iscritto
all’Albo dei promotori finanzia-
ri, con la ricerca non c’azzecca
proprio nulla, però avrebbe sba-
ragliato qualsiasi avver-
sario in un ipotetico
concorso pubbli-
co: è il tesoriere di
“Liberamente”, la
corrente-Fonda-
zione in ascesa
nel Pdl e capita-
nata da Franco
Frattini, dalla stessa
Gelmini e Mario Val-
ducci. All’inter-
rogazione su
Ghilardi il mi-
nistero non ha
FACEBOOK Chi c’è dietro Spider Truman?
Il precario che fa
indignare la rete
di Federico Mello
abbia anti-casta che schiuma
RTenzoni
online. Blogger sguinzagliati.
a colpi di status sui social
network e grandi domande che si
impongono al pubblico connesso. È
un caso da scuola di new-journalism
la vicenda di Spider Truman, l’ano-
nimo comparso all’improvviso su
Facebook che ha sbaragliato ogni
record con la sua vendetta. Dal nul-
la, sabato ha aperto una pagina sul
social network: “I segreti della casta
di Montecitorio”. Il primo giorno
contava trentamila iscritti; il secon-
do centomila, alle 19 di ieri veleg-
giava quasi verso le trecentomila. Si
presenta così: “Licenziato dopo 15
anni di precariato in quel palazzo,
ho deciso di svelare pian piano tutti
i segreti della casta”. Le notizie che
pubblica sono in gran parte note: si
va da “Le condizioni tariffarie esclu-
sive della Tim per i parlamentari ita-
liani” ai “noti ladri che si aggirano a
Da Debenedetti a Eco
fino alla lesbica siriana,
il web è finzione. Ma lo
“spione”di Montecitorio
ha già 300mila supporter
LOTTA AGLI SPRECHI
scelto semplicemente perchè era bello”,
affermano i responsabili della
comunicazione del Pirellone. L’inter vista,
realizzata dal Tg3, ha avuto una terribile eco
nella rete: in pochi hanno trattenuto
commenti di riprovazione contro il
presidente lombardo che discuteva della
manovra in uno scenario di gran lusso.
mai dato risposta. Perché? Dice
l’assistente di Massimo Zen-
naro, 38 anni, portavoce del mi-
nistro: “Il ministro risponderà
quando riterrà opportuno far-
lo”. Zennaro, laurea in Scienze
Politiche, dentro Forza Italia era
“esperto di comunicazione”
prima accanto a Marcello Del-
l’Utri e poi a Tiziana Maiolo al
Comune di Milano. Manco a dir-
lo, è di Brescia. E l’amicizia per-
sonale con Mariastella ha fatto sì
Il governo non risponde
alle interrogazioni
sulle chiamate dirette
di alcuni membri dello
staff di viale Trastevere
Mariastella
Gelmini (FOTO ANSA)
Palazzo Marini”, ovvero l’assicura-
zione – già raccontata ne ‘La Casta’
- che garantisce ad ogni parlamen-
tare che subisce un furto dentro l’e-
miciclo, il totale rimborso del mal-
tolto. Questi i colpi sparati dal blog-
ger: non certo un’operazione all’As-
sange. Ma il caso ha travalicato il
suo stesso autore, ed è diventato un
simbolo. “Ha avuto un tempismo
perfetto” ci dice Dino Amenduni re-
sponsabile nuovi media dell’agen-
zia Proforma di Bari.
Con una classe politica bombarda-
ta da indagini e richieste d’arresto
che ha votato compatta per una
manovra lacrime e sangue e senza
neanche simbolicamente mettere
mano al proprio portafoglio, il “pre-
cario” è diventato il collettore della
rabbia popolare. Inevitabilmente,
però, il suo anonimato ha dato spa-
zio a domande e illazioni – ancor di
più quando ha aperto un blog con
tanto di banner pubblicitari.
Chi è davvero? Non si sa. Un nome
l’ha tirato fuori ieri Dagospia: dietro
Spider si nasconde-
rebbe Leonida Maria
Tucci, un quaranten-
ne romano che dopo
15 anni di precariato
al Senato, è stato
sbattuto fuori e com-
pletamente rovinato
– fino al punto da do-
versi rivolgere alla
Caritas per avere un
pasto caldo. Lui sem-
che la medesima gli abbia messo
la spada sulla spalla, nominan-
dolo dirigente di prima fascia
del ministero con incarico di Di-
rettore generale “per lo studen-
te, l’integrazione, la partecipa-
zione e la Comunicazione”; il
suo stipendio è passato da poco
più di 40 mila euro lordi da por-
tavoce a 134 mila netti da diri-
gente. Più o meno quello che
guadagna il “direttore generale
della politica finanziaria e di bi-
lancio” sempre dell’Istruzione,
un altro del clan dei bresciani,
del “cerchio magico di Maria-
stella”. Si chiama Marco Ugo
Filisetti, 55 anni, e anche nel
suo curriculum c’è una laurea in
Legge che nuota nel vuoto, fatti
salvi una serie di incarichi come
funzionario della Provincia di
pre a Dago, smenti-
sce: “Noi nelle nostre
denunce ci mettiamo
la faccia”. Qualcun’altro fa
sottovoce il nome di un giornalista
del portale Linkiesta che ha scritto
del blogger quando questi contava
ancora pochi iscritti. Amenduni è
convinto invece che si tratti “di un’o-
perazione promozionale: o di un li-
bro o di un evento. Comunque, ge-
niale”. Altri sospetti sono confluiti
sui partiti che si sono battuti mag-
giormente in questi anni contro... i
propri privilegi: “Il mio sospetto – ci
dice Arianna Ciccone di Valigia Blu –
è che dietro ci sia un partito politico
interessato a lanciare una manife-
stazione. Se è così è meglio che lo
dica, per una questione di traspa-
renza”. Insomma, i blogger con no-
me e cognome questa volta sentono
puzza di bruciato. Anche perchè ul-
timamente c’è stata – non solo Ita-
lia – un’esplosione di anonimi. Caso
da manuale Tommaso Debenedetti
che, dopo aver spacciato per dieci
anni false interviste ai giornali, ha
raccolto online amicizie e genufles-
sioni aprendo i falsi profili Facebook
di Umberto Eco e Abraham Yeho-
shua. Di qualche giorno fa inoltre la
notizia – poi sfociata in una denun-
cia – che alla Conad di Pomigliano
D'Arco si guadagnava uno sconto
del 10 per cento urlando “Viva Ber-
lusconi” alla cassa (in realtà era l'i-
niziativa di un anonimo burlone su
Facebook). Ma anche all’estero gli
pagina 5
Bergamo di cui è diventato di-
rigente nel ’93. La Gelmini lo ha
chiamato a sé direttamente, ma
stavolta il Parlamento, per voce
di Antonio Misiani, tesoriere del
Pd con radici bergamasche, ha
chiesto conto al ministro della
nomina (in un’interrogazione
del luglio 2009) per ragioni “po-
litiche”. Infatti nel 2009, Filisetti
è diventato sindaco del comune
di Gorle (sempre Bergamo), ma
essendo dirigente del ministe-
ro, quindi dipendente civile del-
lo Stato, la sua nomina (ex testo
unico sull’ordinamento degli
Enti Locali) doveva considerarsi
nulla. Insomma, Filisetti avreb-
be dovuto optare per uno dei
due incarichi. L’ha fatto? Nean-
che per idea. Però il sottosegre-
tario all’Interno, Michelino Da-
vico, ha spiegato che Filisetti
può fare tutto ciò che vuole per-
ché l’incompatibilità riguarda
solo i direttori generali dei mi-
nisteri, mentre lui “ne svolge so-
lo le mansioni”. Al matrimonio
di Mariastella con Giorgio Patel-
li, il 23 gennaio 2010, Filisetti è
stato indicato come apparte-
nente al ramo della famiglia del-
lo sposo, in una declinazione
neppure troppo lontana. E que-
ste, a ben guardare, son quelle
cose che contano sempre.
esempi non mancano: si
va dall’egiziano manager di Google,
Wael Ghonim, diventato l’eroe della
primavera araba dopo aver aperto
la pagina Facebook che diede vita
alle proteste; al caso più recente – e
meno edificante – della blogger
Amina che raccontava la difficile vi-
ta di una “ragazza gay a Damasco”
– fino a quando non si scoprì che
dietro lo schermo c’era Tom, 40en-
ne americano con aspirazioni da
scrittore.
Alla fine il nostro blogger anti-casta
ieri ha “svelato” la sua identità con
un post. “Spider Truman è ogni di-
soccupato che non trova lavoro;
ogni precario che viene sfruttato,
ecc”. Riecheggia un notissimo di-
scorso del Sub Comandante Mar-
cos: “Marcos è un gay a San Fran-
cisco, un nero in Sudafrica, un asia-
tico in Europa, ecc...”. E non solo:
proprio alla vigilia del No B. Day l’al-
tro anonimo, San Precario, che ave-
va mobilitato la piazza viola scrisse
su Facebook: “Domani sarò uno
qualunque tra la folla viola; l’ope-
raio incazzato; lo studente che di-
fende la scuola pubblica; ecc...”. Un
marchio di fabbrica insomma. Ma
anonimo o no, in Rete molti dicono
“Chi se ne frega chi è? Ha fatto be-
ne”. La Casta, in effetti, non è certo
un’invenzione dei cittadini.
pagina 6

C
GIÙ A DESTRA

opertina dedicata all'Italia, per il
Lo Spiegel dedica settimanale tedesco Spiegel, con il titolo
“Ciao bella”. “I mercati finanziari
internazionali hanno perso la fiducia nell’Italia”, scrive
la copertina all’Italia: il settimanale di Amburgo nel sommario dell’articolo
della corrispondente Fiona Ehlers e di due ex
corrispondenti dello stesso giornale. “Dopo 17 anni di
paralizzata dal premier Silvio Berlusconi il Paese è soffocato dal debito e
maturo per un cambio di governo. L'Italia appare come Sotto al titolo, “Ciao Bella!
paralizzata dall’inerzia del suo premier, che più di tutto Il declino del più bel Paese del
è occupato con se stesso”. I guai giudiziari del premier, mondo”, Berlusconi gondoliere
gli scandali sessuali, un grave declino economico a in piedi sullo Stivale tra due
lungo sottovalutato che mette a rischio l’Europa, le belle sirene. Quindi il piatto di
promesse elettorali non mantenute, le discussioni spaghetti con revolver, citazione
interne alla maggioranza, la fuga dei cervelli: il ritratto della copertina del 1977 dello
dell’Italia – in undici pagine – è impietoso. stesso giornale (FOTO ANSA)

LA GIUSTIZIA È SECONDARIA
Berlusconi al Quirinale con una lista di possibili sostituti
di Alfano al ministero. Niente da fare, rimandato a settembre
di Eduardo Di Blasi Ronchi, l’ex ministro delle resta nelle cure del parlamen-
Politiche comunitarie dimes- to la delicata vicenda del mi-
on si trova il successo- sosi nel lontano novembre

N
re di Angelino Alfano
alla Giustizia, e così, il
neosegretario del Pdl,
dovrà trattenersi in via Are-
nula con il doppio incarico
per qualche tempo, forse si-
no a settembre. Ieri, intorno
all’ora di pranzo, il presiden-
te del Consiglio Silvio Berlu-
sconi si è recato al Quirinale
con una lista di possibili suc-
cessori di cui nemmeno lui
doveva essere particolar-
mente convinto (Maurizio
Lupi, Nitto Palma, Donato
Bruno, Enrico La Loggia, An-
na Maria Bernini, Renato
Brunetta), e con un paio di
nomi per sostituire Andrea
LENZUOLATE VELTRONIANE
Lo sapevate?
Il futuro è Angelino
2010 (il primo nome è quel-
lo del leghista Marco Reguz-
zoni, oggi presidente del
gruppo del Carroccio a Mon-
tecitorio, l’altro sarebbe di
un esponente del Pdl).
SUL PRIMO versante pare
tramontata l’idea di portare
Brunetta, oggi alla Funzione
pubblica, a fare il Guardasi-
gilli. La sua nomina innesche-
rebbe un nuovo valzer di pol-
trone di difficile ricomposi-
zione. Sugli altri nomi il pre-
mier ha preso tempo per ri-
f lettere.
Sempre sulla vicenda della
composizione del governo
nistro dell’Agricoltura Fran-
cesco Saverio Romano. Al
momento della sua nomina, a
marzo, il presidente Giorgio
Napolitano aveva espresso
“riserve dal punto di vista del-
l’opportunità politico-istitu-
zionale” per via di un’inchie-
sta di mafia che non si sapeva
se avrebbe portato ad iscri-
verlo nel registro degli inda-
gati. Ora che quell’indagine è
in corso e lo riguarda diret-
tamente, tocca però al parla-
mento (in cui ancora non è
stata calendarizzata la mozio-
ne di sfiducia individuale pre-
sentata dalle opposizioni) a
deciderne il destino, con il ri-
schio concreto che, prima
della pausa estiva, le casella
da riempire non siano più
due solo due.
NELLA FRAGILITÀ della
maggioranza e dell’econo-
mia del Paese preso nella te-
naglia della speculazione, co-
sì, ieri Berlusconi è salito al
Quirinale anche per ringra-

“N on credo che la manovra abbia risol-

to tutti i problemi con i mercati”. E
poi: “Qualcuno deve fare scelte dolorose”. Ecco
ziare il Presidente della Re-
pubblica per quella “coesio-
ne nazionale” che, invocata
Il premier al Colle Silvio
Berlusconi e Giorgio Napolitano:
qualche frase “significativa” dell’intervista di dal Colle, ha poi permesso al- i due ieri hanno avuto un incontro guardano il dibattito politico. l’ordine del giorno potrebbe
Walter Veltroni al Corriere della sera (intervista- la manovra economica di pas- di un’ora. Sotto Ruby e in alto Per il Colle la priorità resta la essere anche la riforma pre-
tore Aldo Cazzullo) di domenica. Un’intera pa- sare rapidamente all’appro- Umberto Bossi (FOTO ANSA, DLM) questione economica, che sentata da Roberto Calderoli.
gina per scoprire qualcosa che in realtà sape- non si è certo chiusa con la Sarà nel prossimo Consiglio
vamo già: Veltroni (come d’altra parte molti nel manovra di bilancio votata in dei ministri. Permetterebbe
suo partito) è favorevole a “un governo istitu-
zionale”. Un governo sostenuto da tutti, dal Pdl
Il presidente vazione di Senato e Camera,
contando sulla responsabilità
tempi record dal Parlamen-
to.
di mettere mano a una ma-
teria complessa che è rima-
al Pd. Singolare risposta però alla domanda su
chi dovrebbe guidarlo, nella quale vengono
del Consiglio delle opposizioni. Ora, però,
il credito che queste stesse È SU QUELLO “spirito di
sta congelata fino ad oggi.
Una materia fatta di federa-
citati tra i possibili Monti e Pisanu: “Per for-
tuna in questo Paese c’è Giorgio Napolitano.
ringrazia forze politiche danno all’ese-
cutivo sembra arrivato a ter-
condivisione” che Napolita-
no ha continuato a battere
lismo fiscale, creazione di un
Senato federale e riduzione
Il Quirinale è un presidio di saggezza”. E mine. anche con il Presidente del del numero dei parlamentari
quindi? Ma forse la vera notizia è un’altra: il capo Per il Pd di Bersani è giunto il Consiglio, auspicando “un e di una parte delle conse-
“Quando Alfano è divenuto segretario del momento delle elezioni, confronto” fra maggioranza guenti spese della politica. È
Pdl, gli ho telefonato”. Perché “può essere dello Stato mentre dall’Udc Pier Ferdi- e opposizione “nel merito una bozza sulla quale si può
l’uomo di una nuova destra, civile, rispetto- nando Casini propende per delle scelte necessarie per lavorare, sempre che mag-
sa delle regole”. Ma ci crede davvero? per la “coesione un governo di transizione giungere ad un risanamento gioranza e opposizione ab-
che comunque faccia a meno che proceda di pari passo biano l’intenzione, o la forza,
nazionale” di Berlusconi. Temi che ri- con la crescita”. Un tema al- di farlo.

Gli è andata male: il processo-Ruby resta a Milano

I GIUDICI RESPINGONO LE ECCEZIONI DELLA DIFESA DEL PREMIER: NON È COMPETENZA DEL TRIBUNALE DEI MINISTRI
di Antonella Mascali né del giudice per le indagini esclusivamente all'autorità giudi- minorile è stato commesso ad Ar- fesa è chiaramente pretestuoso”.
preliminari, Stefania Donadeo, ziaria” stabilire se deve essere in- core, i giudici scrivono che in ca- Ghedini e Longo, inoltre, aveva-

LIeriastata
difesa di Silvio Berlusconi è
sconfitta su tutta la linea.
al processo per il caso Ruby i
giudici di Milano hanno respin-
to le 16 eccezioni presentate da-
gli avvocati Niccolò Ghedini e
Piero Longo che puntavano ad
azzerare le accuse o nel merito o
nella forma. Dunque resterà a
Milano il processo a carico del
premier, per concussione e pro-
stituzione minorile. Nell'ordi-
nanza, definita da Ghedini “fuo-
ri da ogni logica”, non sono state
riconosciute né la competenza
del Tribunale dei ministri né
quella del Tribunale ordinario di
Monza. Neppure omissioni e
azioni illegittime dei pm Ilda
Boccassini, Antonio Sangerma-
no e Pietro Forno che hanno
chiesto il giudizio immediato,
che ha disposto il processo.
Quanto al proscioglimento nel
merito, chiesto dai legali in via
principale, “nella fase prelimi-
nare di giudizio non è consenti-
to”.
IL COLLEGIO presieduto da
Giulia Turri ha demolito le ecce-
zioni a colpi di sentenze della
Cassazione e della Corte costitu-
zionale. Come, per esempio,
quella sull'asserita nullità della ri-
chiesta di giudizio immediato
della procura e del decreto dispo-
sto dal gip, perché Montecitorio
si è pronunciato a favore della na-
tura ministeriale del reato. Il col-
legio “non può che prendere atto
del conflitto sollevato dalla Ca-
mera di fronte alla Corte costitu-
zionale”, ma ricorda che “spetta
vestito il Tribunale dei ministri. A
questo, si legge nell'ordinanza,
spetta giudicare solamente quan-
do esiste un “rapporto di connes-
sione” tra la “qualifica soggetti-
va” di ministro e il reato conte-
stato. In altre parole, quando un
ministro è imputato per un reato
commesso nell'esercizio delle
proprie funzioni. Ma Berlusconi
avrebbe commesso la concussio-
ne nei confronti dei funzionari
della Questura di Milano (“Rila-
sciate Ruby, nipote di Mubarak”)
abusando solo della sua qualità di
presidente del Consiglio e non
delle sue funzioni. Dunque è il
tribunale ordinario quello com-
petente. Quanto all'altra ipotesi
difensiva sulla competenza del
Tribunale di Monza, perché l'e-
ventuale reato di prostituzione
so di reati connessi (Berlusconi
avrebbe pressato la polizia per
occultare i rapporti illeciti con la
minorenne Ruby), la competen-
za “si radica nel luogo di consu-
mazione del reato più grave”.
OVVERO la concussione, avve-
nuta a Milano. Gli avvocati ave-
vano eccepito anche la nullità
dell'invito a comparire, inviato
dalla procura il 14 gennaio scor-
so, per “incompletezza delle fon-
ti di prova indicate”. Ma, secon-
do i giudici, “è indubitabile che
contenesse i debiti riferimenti al-
le fonti di prova”. Anzi, il pm è
stato ultragarantista: “Ha allegato
numerosi atti investigativi, senza
esserne peraltro tenuto”. Poi la
critica aperta agli avvocati: par-
lare di “lesione del diritto di di-
no prospettato un difetto di no-
tifica per la consegna dell'avviso
a Roma, a Palazzo Grazioli e non
presso il loro studio di Padova. Il
collegio, tra l'altro, rileva che “la
difesa ha omesso qualsiasi riferi-
La protesta mento” a un accordo tra la pro-
cura e la Presidenza del Consi-
di Ghedini: glio. Proprio in base a quell'ac-
cordo il vicequestore di Milano,
“Ordinanza fuori Marco Ciacci va a Palazzo Grazio-
li e notifica l'avviso a Ghedini che
“contestualmente” gli consegna,
da ogni logica” “forse non a caso”, “l'elezione
del domicilio dell'imputato pres-
Il 3 ottobre so il suo studio”. Respinte quindi
tutte le eccezioni, i giudici hanno
la prossima dichiarato aperto il dibattimen-
to. Prossima udienza il 3 otto-
l’udienza bre.
 Martedì 19 luglio 2011

I
GIÙ A DESTRA

l decreto sui rifiuti per affrontare la fase di
Oggi il voto sul decreto criticità in Campania è approdato in aula a
Montecitorio. Nel corso della discussione
generale sul provvedimento sono emersi i malumori
rifiuti: il Carroccio in casa Lega: nessun esponente del Carroccio si è
infatti iscritto a parlare e già nel Consiglio dei ministri i
ministri leghisti si erano espressi in modo contrario.
è contrario. E minaccia Per oggi, intanto, è atteso il voto. Ma il ministro
dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, replicando in
Assemblea, delimita gli argini e fa intendere quali
erano, e quali sono tutt'ora, gli spazi su cui interviene
il decreto: “Il governo sostiene e agevola la Regione
Campania in una fase di transizione, ma non si può più
sostituire alla Regione a meno che non ci sia una
dichiarazione di stato di emergenza”. Il voto lascia
aperte diverse ipotesi: se i mal di pancia della Lega si
trasformeranno in un voto contrario, la questione
diventerà politica all’interno della maggioranza. Ed è
anche per evitare che il decreto venga approvato,
grazie all’aiuto di Udc, Fli e con l’astensione del Pd,
che il premier Silvio Berlusconi ha parlato della
questione, nell’incontro di ieri sera ad Arcore, con il
leader del Carroccio Umberto Bossi che aveva
definito questo decreto come “un imbroglio”.

IL BOSSI PERDUTO
dopo Pontida, per quello striscio-
ne enorme esposto nella piana:
“Maroni premier”. E i bossiani a
dire che era stato “autorizzato”
dal leader (autorizzato un corno,
se è vero che il giorno dopo aveva

CHE NON SA
dovuto dire “Qui comando io”). E
che dire di quelle grida che lo ave-
vano quasi stupito “Secessio-
ne-secessione!”. E lui quasi a cor-
rere dietro al coro.
Dice Mauro Borghezio (uno che si

PIÙ DOVE VA
definisce “Io sono in un solo cer-
chio: il cerchio operaio”), eurode-
putato, ultimo cuore della Lega
pura e dura, convinto che invece
Bossi stia tornando faticosamente
alle origini: “Bossi è lucido: qual-
che volta è stanco, certo. A Pon-
Dalle mosse del cavallo tida era stanco, ma anche io a volte
lo sono”. E aggiunge, quello che
fino ad oggi ha tenuto insieme il
ai bizantinismi democristiani gruppo dirigente: “Io in una Lega
senza Bossi non potrei starci vo-
lentieri”. Già, il rischio di una
di Luca Telese riva a designare quello stesso tola”), ma era un Bossi che dava sarotto da Venezia (correva l’an- viene sospettata di indicare la li- guerra suicida per la successione
“Trota”, come “possibile succes- alla sua irruenza il tono goliardi- no 1997, adesso la signora è stata nea della battaglia. E il Trota, che è quello che fino ad ora ha fatto da
tavolta Umberto Bossi è sfrattata). E Bossi diceva anche

S
davvero bollito. Nessuno lo
vuole dire, esplicitamente,
dentro e fuori la Lega, ma
moltissimi lo sussurrano a mezza
bocca: Umberto Bossi perde col-
pi. Nessuno lo dice così, nemme-
no fuori, perché teme di finire
sotto il fuoco ustorio del politi-
camente corretto e perché è dif-
ficile dire che Bossi perde colpi
perché automaticamente scatte-
rebbe l’accusa di infierire contro
una persona malata.
INVECE Bossi perde colpi – e
tanti – per motivi che prescindo-
no del tutto l’ictus e dai suoi po-
stumi, motivi che hanno poco a
che vedere con la spigliatezza ora-
toria o con l’agilità intellettuale
che segnarono la sua ascesa e che
ora sono evaporati nel rutto, nel
dito medio alzato e nella battutac-
cia sfiatata. Bossi perde colpi per-
ché nessuno, nemmeno quelli
che gli sono vicini, riescono più a
capire dove stia andando e presu-
mibilmente, nemmeno lui lo sa.
Perde colpi e sembra un pugile
suonato, prima di ogni altra cosa,
perché non ha una linea. C’era
per esempio un Bossi, una volta,
che sfotteva il suo stesso figlio so-
prannominandolo “Trota” e che
non si sognava di rispondere ai sa-
tirici – come il geniale Maurizio
Crozza – che mettevano in scena
una pantomima grottesca del suo
addestramento alla successione
(“Ehi papi…”, “Dimmi trota”). E
c’è invece un Bossi che sentendo
aumentare la sua insicurezza ar-
sore” in casa leghista, mettendo
in subbuglio tutti i colonnelli. E
che sembra essere caduto prigio-
niero del “cerchio magico” che si
è stretto intorno a lui negli ultimi
mesi: la moglie, il figlio, l’ex sin-
dacalista Rosi Mauro, e poi un pu-
ro e duro come Federico Bricolo
e il minoritario capogruppo a
Montecitorio, Reguzzoni.
C’era sicuramente il Bossi delle
grandi sparate (come “La vita dei
giudici vale meno di una pallot-
co, antisistema e mai contamina-
to dal dubbio che lo rendevano
così diverso dagli altri. Lui diceva
cose del tipo “Questo è l’anno del
Samurai” (1995, il grido di batta-
glia del ribaltone) “Berluskaz Ber-
luskaiser, stavolta ti seghiamo il
balconcino”, e tu capivi sempre
dove voleva andare. E perché
non avesse bisogno di ritrattare
anche quando la sparava grossa:
“Signora quel tricolore lo metta
nel cesso”, alla mitica Lucia Mas-
cose ferocemente sublimi del ti-
po. “Miglio? È una scoreggia nello
spazio!”, al punto che era difficile
distinguere l’imitazione di Corra-
do Guzzanti che gli attribuiva
un’invettiva anti-papale come
questa: “Wojtila è un papa polac-
co che ruba lavoro ai papi stranie-
ri”. Si arrabbiò come una belva,
invece, il senatùr, quando lo stes-
so Guzzanti lo mise in scena con
una maschera di ferro in viso alla
Hannibal Lecter: “Quelli in Rai
non ci tornano” (e infatti i Guz-
zanti, per un motivo o per un al-
tro non tornarono). Ma era sem-
pre la vendetta di un capo guer-
riero, dell’uomo che dopo una
prima vita passata a fingere di es-
sere medico (usciva da casa, co-
me ha raccontato la prima mo-
glie, con la valigetta e non era lau-
reato), era diventato un leader,
uno che ripeteva: “Mia moglie
scende in battaglia con me”.
Adesso è Manuela Marrone che
Un ex leader che
cambia idea ogni
giorno tra i voti
fuggiti, il cerchio
magico che lo
imprigiona, B.
che lo riprende
lui prendeva simpaticamente per
il culo adesso, fa lo statista, come
se pensasse di essere diventato
un delfino.
IL PUNTO di non ritorno è tut-
to racchiuso in un testa coda di
venerdì 15 luglio, proprio a po-
che ore dal sì della Giunta della
Camera all’arresto di Papa (coi
due leghisti in commissione che
si erano astenuti). Bossi intercet-
tato dai cronisti è lapidario: il de-
putato Pdl deve andare “in gale-
ra”. Tutto a posto? Macché, nulla.
Sabato 16 luglio, il Senatur torna
indietro precipitosamente per
dire l’opposto: “Le manette non
vanno messe mai, se prima non
facciamo il processo”. Che cosa è
successo, in quelle 24 ore? Di tut-
to. Il leader del Carroccio, per la
prima volta, deve rincorrere se
stesso, anziché guardare da lon-
tano l’effetto che fa. C’è la Lega, la
sua Lega che alla Camera ha un
altro stratega, quel Bobo Maroni
che era il più antico compagno
d’arme quando andavano a fare le
scritte sui cavalcavia. Ci sono de-
cisioni che gli passano sulla testa,
e su cui lui vuole mettere il cap-
pello. E c’è Silvio Berlusconi che
lo chiama per dirgli: “Umberto
sei impazzito? Qui viene via tut-
to”. Ma i ribelli della Camera ave-
vano già dato un segnale della
propria forza quando un mese fa
stavano per decapitare Reguzzo-
ni e il “Cerchio magico” si era do-
vuto stringere intorno al leader
per convincerlo a cambiare idea.
E il malessere era emerso anche
freno. Ma è vero anche che la ma-
lattia ha creato un precedente. La
Lega senza Bossi andava benissi-
mo anche elettoralmente. E allora
il problema è che Bossi perde col-
pi perché non si può essere uomi-
ni per tutte le stagioni, soprattutto
se si è assunta la politica come di-
mensione epica, spettacolare,
fantasmagorica. Ora Bossi è inca-
tenato al berlusconismo come
mai era stato legato a nulla. Nel
1995 liquidò Berlusconi con una
cena di sardine dopo aver passeg-
giato in sigaro e canotta nel suo
giardino, e nel 2000 ricostruì l’al-
leanza con una spregiudicata pas-
seggiata a Teano, prendendo il
leggendario caffè con lo stesso Fi-
ni che aveva fatto voto di non in-
crociare mai più una tazzina con
lui. Ora Bossi è bollito perché lui,
che era stato il re della mossa del
cavallo, si ritrova costretto a pro-
vare la via degli ossimori democri-
stianissimi, il rinnovamento nella
continuità che logora chi lo fa. Al-
le amministrative Bossi poteva di-
re ai suoi che avrebbe divorato il
Pdl, e spiegare a chi mordeva il fre-
no a Milano per il sostegno alla
Moratti (come Matteo Salvini) che
a Gallarate si sperimentava lo
sganciamento, con la Lega contro
tutti. Bossi è bollito perché i voti
del Pdl sono fuggiti via, perché a
Milano ha perso con la Moratti e
perché a Gallarate ha perso con la
Bianchi Clerici. Era il leader che le
azzeccava tutte anche quando
sembrava impossibile, adesso è
quello che le sbaglia tutte, anche
quando nessuno se lo aspetta.

Fuori anche la portavoce di Tremonti di Pino Corrias

LA BRAVI LASCIA IL MINISTERO: È LA COMPAGNA DI MILANESE. E SU PAPA LA LEGA NON DECIDE

di Sara Nicoli
ezzi d’impero che cadono. Al-
Prizzazione
la vigilia di un voto sull’auto-
all’arresto per Alfon-
so Papa che sta spaccando la Le-
ga e mettendo in fibrillazione il
Pdl, il ministero dell’Economia
ha visto ieri l’uscita di scena di
Manuela Bravi, 42 anni, bionda
portavoce di Tremonti e compa-
gna di vita di Marco Milanese,
l’ex consigliere del ministro in li-
sta d’attesa (a settembre) per
un’altra richiesta d’arresto da
parte dei pm di Napoli. ‘I Bravi di
via XX settembre’, così ribattez-
zati dai detrattori, escono dun-
que di scena. Malgrado non sia
indagata nell’inchiesta P4, ma
solo ascoltata come persona in-
formata dei fatti, la portavoce
non poteva restare al suo posto:
ormai il suo nome era troppo
“chiacchierato”. La Bravi è stata
quindi fatta fuori di colpo, il suo
ruolo depennato dal sito del mi-
nistero e un comunicato di sole
due righe per ufficializzare il li-
cenziamento. Per il momento
non verrà sostituita, ma d’altra
parte anche prima Tremonti ha
sempre preferito curare diretta-
mente i suoi rapporti con la
stampa. Sembra che, negli ultimi
nervosi giorni delle rivelazioni
dell’inchiesta P4, alcune dichia-
razioni della Bravi al Corriere della
Sera avessero infastidito profon-
damente il ministro, ma quello
che poi ha convinto Tremonti a
tagliare i ponti sarebbero state le
voci ricorrenti di una nuova re-
crudescenza dell’indagine na-
poletana.
Intanto una guerra intestina si
sta combattendo nella Lega e, di
riflesso, nel Pdl, sul via libera al-
l’arresto di Papa. I sodali di Ma-
roni, un drappello di 40 deputa-
ti, hanno fatto sapere che non
voteranno per la salvezza di Papa
e se dal Pdl arriverà un ordine
contrario di scuderia, loro la fa-
ranno pagare non votando il de-
creto rifiuti. Ufficialmente, la
posizione della Lega sarà quella
di lasciare libertà di coscienza,
ma ufficiosamente il Cavaliere
ha detto ai suoi di blindare il più
possibile la sorte di Papa per evi-
tare che “venga giù tutto”. Se-
condo fonti pidielline, gli even-
tuali voti in meno della Lega po-
trebbero arrivare (via voto segre-
to richiesto dagli ex Reponsabi-
li) da Pd e Udc; la voglia d’impu-
nità della casta è trasversale, ma
anche la necessità di dare un se-
gnale diverso a un elettorato or-
mai esasperato. Così, riemerge
dalle nebbie del Senato il caso
del senatore ex Pd Alberto Tede-
sco. Dal 17 maggio si attende il
voto dell’aula di Palazzo Madama
sulla sua richiesta di arresto da
parte del gip di Bari in merito al-
l’inchiesta sulla sanità pugliese:
dovrebbe ora essere calendariz-
zato per la prossima settimana.
Giulio Tremonti (FOTO ANSA)
Tra Rolex e migranti
I CUORI PREGIUDICATI di Bossi e Maroni sono in pena
per il loro socio in politica e propaganda Alfonso Papa.
“Non si mettono le manette a nessuno prima dei
processi”, dicono e disdicono da 48 ore i due temerari
della Lega. Sono gli stessi che da un paio di anni si
vantano di mettere ogni giorno le manette senza
processo a centinaia di immigrati rinchiusi nei 12 Centri
di identificazione e espulsione (1806 posti, dietro al filo
spinato) che hanno preteso a nostro carico, ma per il
loro tornaconto elettorale. Lager in piena Europa.
Inventati a loro immagine: duri fino alla crudeltà dei 18
mesi di detenzione preventiva. Inefficaci fino alla
stupidità perché non preparano alcuna espulsione e
costano 50 euro al giorno per ogni detenuto. Ingiusti
fino alla bestemmia di ogni diritto individuale. E per di
più senza alcun controllo. Meno che mai quello della
stampa che non può varcarne i cancelli: divieto
promulgato dal medesimo Maroni per non avere
seccature umanitarie, lagne sui mezzi uomini incarcerati,
schiuma di migranti da disperdere al buio e in silenzio. Il
prossimo 25 luglio – giornata di informazione contro i
Cie – andiamoci con la foto di Papa libero, o almeno dei
suoi Rolex.
pagina 8 Martedì 19 luglio 2011

MALITALIA

IL DEPUTATO IN POSA
CON GLI UOMINI
D’ONORE
I rapporti Minasso (Pdl) - ‘ndrangheta
Lui: “Mi vogliono arrestare”
di Ferruccio Sansa Marco Martinelli, Erasmo niente”. E le foto? “Quella
Cinque (uomo che lanciò Fi- con Pellegrino è casuale. Era
lic, clic. Fotografie del ni alle elezioni di Roma nel una festa con centinaia di

C 2005 riemerse quando

in Liguria è stato sciolto
il Comune di Bordighe-
ra per infiltrazioni della
‘ndrangheta. Ecco gli scatti:
1993 e che non ha mai ne-
gato le sue simpatie per la de-
stra), Giovanni Battista Papel-
lo (legato a Gasparri), Rober-
to Serrentino e il senatore An-
persone. Mica potevo chie-
dere a tutti il certificato pe-
nale, dal 2005 non l’ho mai
rivisto. I suoi guai sono arri-
vati cinque anni dopo. Io fac-
Nella foto grande Bordighera
(Foto Olycom). Nella foto piccola
il deputato del Pdl Eugenio
Eugenio Minasso, deputato e drea Fluttero. Nomi noti, al- cio il parlamentare, mica il Minasso nelle immagini con Nel 2009 i poliziotti chiamati 2010) sponsorizzata da enti
vice-coordinatore regionale cuni non soltanto alle crona- mago”. E Ingrasciotta? “È sta- uomini d’onore. ad arrestare Roberto Pellegri- locali genovesi. Tra gli ospiti
Pdl, festeggia l’elezione con che politiche ed economi- to scagionato dalle accuse. no furono accolti con botte e Domenico Gangemi, poi arre-
un membro della famiglia Pel-
legrino (coinvolta nell'in-
che.
Minasso era convinto che
L’ho visto al massimo un paio
di volte, e sempre in mezzo a
Fotografie del minacce: “Ti scanno, so dove
abiti, ti vengo a prendere
stato, che parla con Aldo Pra-
ticò (consigliere comunale
chiesta di Bordighera). Insie-
me con loro Giovanni Ingra-
quelle fotografie fossero de-
finitivamente archiviate. In-
centinaia di persone”. 2005 riemerse quando voglio”. Il fratello Gio-
vanni, tanto per chiarire chi
Pdl a Genova). Le foto della
Casa della Legalità non rispar-
sciotta che, secondo gli inve-
stigatori, non rinnega passate
vece, a quanto risulta al Fatto
da fonti qualificate, gli inve-
L’INTERESSE degli investi-
gatori però era già emerso dal-
quando è stato comandava, chiamò lo zio del-
l’agente e gli disse che “se
miano il centrosinistra: Cinzia
Damonte, candidata in Regio-
frequentazioni con Matteo stigatori stanno approfon- la relazione dei carabinieri di qualcuno avesse toccato suo ne dell'Idv ed ex assessore di
Messina Denaro. dendo la natura dei legami tra Imperia che ha portato allo sciolto il Comune fratello Roberto avrebbe spa- Arenzano, è ritratta a una ce-
Minasso è una delle figure il parlamentare, Pellegrino e scioglimento del Comune di rato al nipote e gli avrebbe na elettorale della comunità
emergenti del Pdl, area ex Ingrasciotta. Lui, Minasso, Bordighera: “Ingrasciotta Gio- di Bordighera staccato la testa”. calabrese con Onofrio Gar-
An. Minasso è vicepresidente racconta: “Gira voce da gior- vanni è persona già a suo tem- Ecco il clima a Bordighera. cea, pregiudicato, per la Fi-
della Fondazione delle Liber- ni che i magistrati vogliano po sfuggita miracolosamente per infiltrazioni nanza “ben inserito negli am-
tà. Con lui Altero Matteoli, chiedere il mio arresto. Ma al- a un agguato di mafia e dichia- I CARABINIERI sottoli- bienti della criminalità orga-
presidente e poi l’onorevole la Camera non è arrivato ratamente vicino al noto lati- mafiose neano l’affiliazione dei locali nizzata”. Damonte giura:
dove si esercitava la prostitu- “Non sapevo”. Altro scatto:
zione ad associazioni sportive settembre 2005, si inaugura
tante Matteo Messina Dena- che tra i dirigenti contavano una scavatrice da milioni. Pro-
EDITORIA DI STATO ro”. uomini del Pdl e del Comune prietaria una società ricondu-
E poi c’è la famiglia Pellegri- di Bordighera: “Le indagini cibile alla famiglia calabrese
CIARRAPICO E LA MEGA-TRUFFA DA 45 MILIONI no. Per capire la situazione bi-
sogna leggere gli atti dell’in-
chiesta di Bordighera. I pm di
della Procura di Sanremo han-
no documentato un’attività di
meretricio all’interno del Ni-
dei Mamone, fortissima in Li-
guria nelle bonifiche. Il nume-
ro uno era Gino Mamone (og-
a creato due cooperative editoriali sono stati deferiti alla Corte dei Conti del
H per ricevere indebitamente
contributi della presidenza del Consiglio
Lazio. Dopo un’accurata indagine di
natura contabile, secondo quanto si è
Sanremo partono dallo sfogo
di Marco Sferrazza, l’assessore
al Turismo: “Dopo aver
ght Arcobaleno… il locale ri-
sulta affiliato all’Asi (Alleanza
Sportiva Italiana)”.
gi è la moglie), poi indagato
per corruzione e turbativa d'a-
sta (mai per mafia: i legali so-
dei ministri, realizzando una truffa da appreso, la Finanza ha ricostruito la espresso in giunta la sua con- Ma adesso, dopo le inchieste stengono che la famiglia Ma-
oltre 45 milioni di euro ai danni truffa ascoltando persone informate sui trarietà all’apertura della sala delle Procure di Sanremo, Im- mone non è la stessa citata
dell’erario. É l'accusa della Guardia di fatti. Tra queste tutti i capi pro tempore giochi, Sferrazza aveva ricevu- peria, Savona, Torino e per- dalla Dda). In prima fila, ac-
Finanza di Frosinone a carico di Giuseppe del Dipartimento per l’Editoria di Palazzo to a casa la visita di Giovanni fino Milano, che hanno fatto canto a Mamone, Romolo
Pellegrino e Francesco Barila- scoprire la Liguria terra di ma- Benvenuto (poi responsabile
Ciarrapico, editore di diversi quotidiani Chigi. Secondo l'indagine, Ciarrapico ro (anch’egli pregiudicato e fia, gli investigatori vogliono Ambiente della Margherita e
locali in Ciociaria e senatore del Pdl. Il avrebbe costituito due cooperative noto a questo ufficio) che, scoprire se i mafiosi hanno le- membro della commissione
Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme editoriali, di cui erano amministratori due pur senza esplicite minacce, gami con imprenditori e po- d'inchiesta sui rifiuti) e uno
gialle ha scoperto il presunto mega ultra ottantenni, semplici prestanome, gli avevano chiesto conto di litici. stuolo di assessori, sindacali-
raggiro nei confronti del Dipartimento anche loro segnalati alla Corte dei Conti. quel suo atteggiamento con- E Minasso non è l’unico in- sti Cgil e uomini di fiducia di
per l'informazione e l’editoria, autorità Il soggetto a cui erano di fatto trario”. Sferrazza da quel gior- ciampato in episodi un po’ Claudio Burlando. La stessa
deputata al rilascio delle provvidenze per riconducibili le due società, lo stesso no dichiara “di dormire con la imbarazzanti. La Casa della Le- ditta, titolare di appalti pub-
pistola sotto il cuscino”. galità ha messo online foto blici, ha sponsorizzato incon-
il settore. I responsabili del danno erariale Ciarrapico, “attraverso artifizi e raggiri”.
Ma la famiglia Pellegrino era scomode. Ecco le immagini tri dell'associazione di Burlan-
nota da anni per i suoi modi. della festa calabrese (febbraio do, il Maestrale.

Palermo, il ricordo di Borsellino e la verità che manca

A 19 ANNI DALLA STRAGE DI VIA D’AMELIO NON SI CONOSCONO I RESPONSABILI. IL PM INGROIA: “UNA PARTE DEL PAESE NON VUOLE SAPERE”
di Giuseppe Lo Bianco
e Sandra Rizza
Palermo
opo la scoperta del clamoroso de-
Dpinione
pistaggio che ha consegnato all’o-
pubblica un falso pentito e
una ricostruzione fasulla della strage
di via D’Amelio, c’è un pezzo del Pae-
se che ancora oggi non vuole la verità
sui misteri italiani, compreso quello
che da 19 anni avvolge l’uccisione di
Paolo Borsellino e dei suoi cinque
agenti di scorta. Lo ha denunciato, ie-
ri mattina, il procuratore aggiunto di
Palermo Antonio Ingroia davanti a
centinaia di giovani del movimento
delle Agende Rosse, accorsi nel capo-
luogo siciliano a commemorare il giu-
dice assassinato. Chi rema contro la
verità sullo stragismo mafioso? In-
groia si mantiene sul generico e ri-
sponde ai cronisti: “I corrotti e i col-
lusi”. Ma Fabrizio Cicchitto, capo-
gruppo del Pdl alla Camera, deve sen-
tirsi indirettamente chiamato in cau-
sa, perché pochi minuti dopo, trami-
te agenzia, replica pronto: “Non sap-
piamo a chi si riferisce Ingroia quan-
do dice che c'è una parte del paese
che non vuole sapere chi sono i re- tato le manifestazioni, si sono limitati ra un clima simile a quello del '92, nissena di Sergio Lari che sollecita la
sponsabili di via D'Amelio. Per quello a diffondere impeccabili comunicati quando i magistrati venivano attacca- revisione per 8 imputati condannati
che ci riguarda, come Pdl, riteniamo stampa con dichiarazioni di facciata ti e denunciati al Csm''. E sull’aspetto all’ergastolo, in base alle accuse del
Falcone e Borsellino – non in modo sulla domanda di verità che accom- ‘politico’ della ricerca di verità sulle falso pentito Vincenzo Scarantino. E
retorico – non solo due personalità pagna i misteri legati allo stragismo. stragi, è tornato Ingroia nel pomerig- almeno cinque (“due deceduti, io,
fondamentali della lotta alla crimina-
lità organizzata, ma anche portatori
Salvatore Borsellino, fondatore del
Movimento delle Agende Rosse, e
gio: “C’è il rischio – ha detto – che i
patti illeciti tra organizzazione crimi-
Riina e Andreotti”) sarebbero i deten-
tori della verità sulle stragi secondo le
di qualcosa di più, come espressione promotore delle iniziative a Palermo, nale e pezzi della classe dirigente, ultime rivelazioni del pentito Stefano
alta di impegno di moralità e vivere però non ci sta. Inaugurando in mat- passata e recente, vengano allo sco- Lo Verso, assistente personale di Ber-
civile''. tinata il presidio davanti al Palazzo di perto. Ecco perché la battaglia per la nardo Provenzano, che ai pm ha rac-
Così, la seconda delle tre giornate pa- Giustizia, il fratello del giudice ucciso verità sui patti tragici fondanti la no- contato le confidenze ricevute dal
lermitane dedicate alla memoria di denuncia il tentativo di imbavagliare stra storia, ai quali si ispira la strage di boss catturato a Montagna dei cavalli,
Borsellino, tra dibattiti e sit-in, si tra- e delegittimare i magistrati: “Oggi nel via D’Amelio, è una conquista diffi- sulle quali sono in corso gli accerta-
sforma presto nell’ennesima puntata Paese – ha detto Borsellino – si respi- cile e faticosa, ed ecco perché chi è menti della Dia. Chi si oppone, oggi,
dell’eterno scon- impegnato a trovare alla verità sulle stragi? “Si tratta di
tro tra pm anti- questa verità si muove ostacoli non disinteressati – risponde
mafia e pezzi del-
la maggioranza,
Il fratello tra ostacoli e resisten-
ze”. Eppure ci sono al-
Ingroia – ma legati a una parte dell’I-
talia che questa verità non la vuole,
quegli stessi
esponenti delle
Salvatore: “Oggi meno cento persone,
secondo il Pg di Calta-
perché è una parte che cerca di di-
fendere la propria impunità”. Sull’e-
istituzioni che
nei mesi scorsi si
c’è il clima nissetta Roberto Scar-
pinato, che oggi in Ita-
sito di questo scontro tuttora aperto,
Ingroia non ha certezze. “Dipende da
sono opposti al- lia conoscono la verità ciascuno di noi, lo scontro in corso
l’ingresso del del ‘92” – o frammenti di verità tra l’Italia che vuole la verità e quella
pentito Gaspare – sulle stragi degli anni che la vuole cancellare, dipende dai
Spatuzza nel Pro- Le agende rosse Novanta. Scarpinato è cittadini, dall’impegno che ciascuno
gramma di Prote- il magistrato che in set- saprà spendere in questa battaglia di
zione e che an- commemorano tembre dovrà decide- giustizia”. Le manifestazioni di Palermo
che quest’anno, re sulla richiesta pre- saranno trasmesse in diretta sul nostro sito
dopo aver diser- il magistrato sentata dalla procura Ilfattoquotidiano.it
Martedì 19 luglio 2011 pagina 9

AFFARI LORO

N
RAI, IL CDA IN TRASFERTA AMALFI
Ladri svaligiano
l’auto di Santoro

C’È LA FIERA DEL PEPERONCINO H anno portato via

uno zainetto
contenente una
fotocamera, una
telecamera e un iPod,
Giovedì riposo: tutti in gita a Rieti dal consigliere Rositani per un bottino del
valore di circa 3 mila
euro. Nel mirino dei
ladri l’auto della
di Carlo Tecce nale Cda di giovedì - ammas- do, certo. Per amicizia e an- moglie del
sando nella seduta di domani che per curiosità. Da uomo conduttore televisivo
mmaginate la scena, un temi delicati come Repor t e le Michele Santoro, in

I
affresco fantozziano. Gi-
ta aziendale, calura esti-
va, il rag. Renzo Silvio Fi-
lini raduna le truppe dinanzi
ai monumentali cancelli di
viale Mazzini, legge a fatica
l'elenco dei vacanzieri scru-
tando i nomi sul foglio minu-
scolo con occhiali vistosi.
Declama: venghi, venghi, Anto-
nio Verro, Alessio Gorla (for-
se) Paolo Garimberti e Loren-
za Lei. E inforcano le auto blu
verso Rieti per omaggiare il
collega Guglielmo Rositani,
ex missino convertito al ber-
lusconismo, fondatore e pre-
sidente dell'Accademia reati-
na del peperoncino.
Il ragionier Filini è l'unico
protagonista di fantasia in
una notizia ufficiale che sem-
bra una barzelletta.
La Rai ha annullato il tradizio-
PANORAMA CARFAGNA
Gianrocco
e sua sorella
nomine - su richiesta del con-
sigliere Rositani, impegnato a
Rieti per la prima Fiera mon-
diale del peperoncino: “Cuo-
re piccante, 600 metri quadra-
ti di superficie nel porticato
del Palazzo Papale, verranno
esposte 400 varietà di pepe-
roncino rappresentanti i 5
continenti”.
L'EX SENATORE e depu-
tato di Alleanza Nazionale,
sindaco di Varapodio (Reggio
Calabria) con la lista “Asso di
coppe”, ricevuto il benestare
del direttore generale Lei e
del presidente Garimberti, s'è
sbattuto per mostrare il suo
spirito di accoglienza: inviti di
qua, inviti di là. L'opposizio-
ne? Freddina. La maggioran-
za? Entusiasta, anzi piccante.
Alessio Gorla (Pdl): “Oh, ci va-
del Nord posso solo apprez-
zare un evento così partico-
lare”.
Antonio Verro (Pdl): “Viene
anche lei a Rieti? Sarà una bel-
la giornata”. Rositani ha pre-
cettato anche due giornalisti
del servizio pubblico per mo-
derare due convegni: Fabrizio
Domani
le nomine:
addio a Liofredi,
per la direzione
di Rai2 ora c’è
D’Alessandro
(Lega Nord)
Gatta (Linea Verde) e Alessan-
dro Di Pietro (Occhio alla spe-
sa). Un po' di chiacchiere al-
l'interno di un programma
che prende per la gola, a parte
le mostre di “Colori piccanti”
e “Colori piccantini” e persi-
no una gara di pittura estem-
Guglielmo Rositani, consigliere di amministrazione Rai (FOTO EMBLEMA)
stali; assessorati al Turismo,
Cultura, Commercio, Attività
produttive e addirittura, diret-
tamente da Palazzo Chigi, la
Presidenza del Consiglio dei
ministri.
questi giorni in
vacanza in Costiera
Amalfitana con la
famiglia.
ASCOLI PICENO
Sparisce
un bambino
È accaduto a
Folignano. I
genitori del piccolo in
precedenza erano stati
denunciati per
piccante. Sarà un'allegra maltrattamento e il
scampagnata, magari impre- bimbo era tenuto sotto
ziosita con la presenza di Ga- controllo dal Tribunale
rimberti e Lei. Un momento
di fantozziana spensieratezza
dei minori, che aveva
inviato i servizi sociali

É LA CALABRIA l'anello
contro le quotidiane tensioni
in Rai: il Cda è anticipato a
domani, all'ordine del giorno
a casa della coppia
per controllare le
condizioni del

P anorama di questa settimana è una mi-

niera. Oltre all’intervista sulla refurti-
va, quella di Marina B. a tema frodo Monda-
poranea per ragazzi. Prima di
amministrare la televisione
pubblica, il consigliere-sinda-
dori, c’è anche uno splendido servizietto sul co Rositani è un politico di
fratello di Mara Carfagna: Gianrocco, 38enne raffinata abilità, capace – di-
chirurgo estetico. “Bello, abbronzantissimo, cono i maligni a Rieti – di
cordiale e diplomatico”, nonché fresca star da spacciare per promessa
matrimonio: “Appartiene a quella nuova cate- elettorale una bugia se-
goria di fratelli della sposa che rubano la scena colare, vecchia cent'an-
di cui è maestra Philippa Middleton”. Il dotto- ni: una linea ferroviaria
re è un rubacuori, naturalmente. Croce e de- diretta, senza scali a Ter-
lizia sono le donne, il cellulare è un’esplosione
di sms e numeri di fanciulle. Lui sta aspet-
tando quella giusta, però. Che gli “sia d’aiu-
ni, tra il capoluogo lazia-
le e il centro di Roma.
Mai vista. Eppure la Fie-
to e gli stia vicina, senza aggiungere pro- ra del peperoncino,
blemi a quelli che già ci sono”. Ma non è chissà se per interces-
finita: Carfagna senior, cui sono dedicate sione di Rositani, s'è
tre pagine di articolo, interviene nottetem- guadagnata il sostegno
po a serate in discoteca per dare consigli di tre ministeri e mezza
sulla bellezza. Del resto “i suoi capelli sono Regione Lazio: Svilup-
il risultato di un miracolo della natura”. po economico, Affari
esteri, Politiche agri-
cole alimentari e fore-
che lega Rieti al peperoncino,
senza dimenticare che, tra le
innumerevoli cariche, Rosita-
ni è anche cittadino onorario
di Diamante, una capitale del
un assaggio del pacchetto di
nomine con la direzione di
Rai2 e i canali digitali. Il di-
rettore generale spera di po-
ter sostituire Massimo Liofre-
di (Rai2) con Pasquale D'Ales-
sandro (Rai 5) per ac-
contentare la Lega
Nord. Ennesimo rin-
vio per la copertura le-
gale a Repor t di Milena
Gabanelli, il Cda dovrà
girare a mille per ri-
spettare i tempi merco-
ledì. Perché giovedì c'è
il piatto forte. Il rinoma-
to peperoncino di Rie-
ti.
Cuore Piccante
Il Festival del peperoncino
a Rieti dal 21 al 24 luglio
bambino. Quando i
carabinieri sono
arrivati non hanno
trovato il piccolo. Sono
in corso le indagini.
INCIDENTI
18 morti nel fine
settimana
Q uattro dei quali
avevano meno di
30 anni. Il 41% circa
dei sinistri mortali è
causato dalla perdita di
controllo del veicolo da
parte del conducente.
La fascia oraria tra le 22
e le 6 è quella a più alto
rischio.

Processo Fastweb: “Scaglia poteva non sapere”

SFILANO I TESTIMONI DELL’ACCUSA. MICHELI: DELLE PHUN CARD SI OCCUPAVA IL SETTORE COMMERCIALE
di Rita Di Giovacchino
e Silvia D’Onghia
filano i testimoni d'accusa al processo
Sxi-riciclaggio
sulla Grande Truffa Carosello, il ma-
da due miliardi di euro che
lo scorso anno ha terremotato i vertici
dei colossi telefonici Fastweb e Telecom
Sparkle, finiti in carcere assieme alla va-
riopinta banda di Gennaro Mokbel. I pri-
mi a comparire sono stati Francesco e
Carlo Micheli che, tra il 2000 e il 2005,
hanno ricoperto un ruolo di primo pia-
no nell'azienda. Micheli padre, 73 anni è
un nome che ha attraversato 30 anni di
storia della Montedison. Da quando
esordì come assistente di Eugenio Cefis
per poi pilotare l’avventura finanziaria
che, nel luglio 1985, consentì a Mario
Schimberni di impossessarsi di Foro
Buonaparte. L’arrivo di Raul Gardini nel
1986 seguì grosso modo lo stesso copio-
ne. A Micheli è sempre stato riconosciu-
to gran fiuto e una propensione irresi-
stibile al colpo di mano. Il suo nome è
riemerso nell'inchiesta napoletana sulla
P4 che, dal “sistema informativo paral-
lelo” si è presto estesa alla rete di affari e
relazioni intrecciata da Luigi Bisignani.
Risulta che una società di Micheli faccia
parte della galassia Italgo di Anselmo
Galbusera, predestinata a gestire l'ap-
palto per la ristrutturazione del sistema
informatico di Palazzo Chigi. Né Micheli
né Galbusera sono indagati, ma entram-
be le società sono state perquisite dalla
Finanza. Nella vicenda Fastweb Micheli
è soltanto testimone, pur essendo stato
socio di Silvio Scaglia, imputato nel pro-
cesso. Ha avuto la fortuna di dimettersi
nel 2003 proprio quando stava per de-
collare l'operazione al centro della truf-
fa. Su Scaglia, non ha infierito, tutt'altro:
“I nostri rapporti all'inizio erano eccel-
Silvio Scaglia (FOTO LAPRESSE)
lenti, poi è subentrata una sana e forte
dialettica, lui è sempre stato più ottimi-
sta, io più cauto”. Qualche divergenza
c'era stata per l'espansione tedesca “ri-
schiosa perché troppo veloce”. Il suo
ruolo nell'azienda? "Avevo funzione di
senior, curavo l'immagine della società,
Scaglia era il detentore del know how e
delle tecnologie. Non ho mai sentito
parlare di operazioni premium e di Phun
card (le carte prepagate, ndr), se non
quando sono uscito dal Cda alla fine del
2003. Ho avuto la sensazione che non
fossero nel core business dell'azienda e ho
Dopo l’estate
sarà ascoltato
Bernabè, teste
d’accusa
per gli imputati
di Telecom
Sparkle
suggerito, in via informale, di sentire il
parere di Guido Rossi. Questo alla fine
comportò la modifica dello statuto". Ma
ha ha gettato una ciambella di salvatag-
gio a Scaglia asserendo che anche lui po-
teva “non sapere” visto che a gestire l'o-
perazione era il settore commerciale.
Anche Carlo Micheli, subentrato al pa-
dre in cda come responsabile della pia-
nificazione aziendale, si è limitato a dire:
“Ho sentito parlare di carte prepagate
nella primavera-estate 2003, quando ho
visto i report aziendali e di crescita del
fatturato. Era Scaglia a definire la strate-
gia, ma sotto di lui c'erano i ma-
nager operativi”. In effetti fu
chiesto un parere a Guido Rossi
che si limitò “a sollecitare una
modifica dell'oggetto sociale di
Fastweb”. Invece attraverso le
carte prepagate si eludeva l'Iva
e si alimentavano fatturati da ca-
pogiro presupposto delle ope-
razioni di riciclaggio delegate a
Mokbel. Il faccendiere, dima-
grito di 20 chili, ieri ha avuto un
malore in aula. Dopo la pausa
estiva sarà ascoltato Franco Ber-
nabè, teste d'accusa per gli im-
putati di Telecom Sparkle.
pagina 10 Martedì 19 luglio 2011

ECONOMIA

FUOCO SULLA MANOVRA

I mercati non si fidano della legge di Tremonti
La Borsa affonda. Giù le banche. Bruciati 12 mld
di Giovanna Lantini SPREAD vertice dei capi di Stato e di rum ha promosso una maggio-
Milano governo dell’Unione, nel di- re vigilanza “sul sistema ban-
sperato tentativo di trovare cario non regolato”. Ma so-
on c'è manovra o stress una rapida risposta concreta prattutto ha confermato che

N test per le banche che

tenga. All'indomani del-
l'approvazione in tem-
pi record della stangata da
47,9 miliardi di euro e del su-
peramento dell'esame sulla
solidità finanziaria da parte
della banche italiane, la paro-
la d'ordine sui mercati in pre-
da all'ennesima giornata di
passione, è stata nessuna fidu-
cia all'Italia. Con i titoli di Sta-
to e azioni prevalentemente
bancarie svendute a piene
mani, infatti, la Penisola è sta-
ta la peggiore del Vecchio
Continente. E nell’ennesimo
lunedì nero Piazza Affari ha
perso il 3% bruciando più di
12 miliardi su un totale di 91
andati in fumo in Europa.
DA INIZIO ANNO, Atene
esclusa (-23%), Milano è quin-
di risultata il peggiore dei li-
stini europei (-11%). Colpa
delle pesanti vendite sui ban-
cari con le due prime banche
del Paese, Intesa e Unicredit,
che hanno bruciato rispettiva-
mente il 6,5 e il 6,3% anche se
a soffrire di più sono state la
rossa Mps (-7,2%) e il Banco
Popolare (-6,67%). Ancora più
allarmante, però, la situazione
dei titoli di Stato, dopo che la
nuova ondata di vendite ha
spinto ulteriormente verso
l'alto i rendimenti dei Btp de-
cennali che in un nuovo re-
cord hanno oscillato intorno
al punto di non ritorno del 6%,
quello che farebbe entrare uf-
ficialmente l'Italia nel girone
infernale accanto alla Grecia.
Tornati da brivido, poi, gli
spread rispetto ai titoli tede-
schi che sono tornati a toccare
quota 337 punti base, livello
non distante dal picco di 350
Ieri la borsa di Milano è stata la peggiore in Europa. (FOTO MILESTONEMEDIA)
-3%
PIAZZA AFFARI
PEGGIOR RISULTATO
IN EUROPA
punti della la scorsa settimana,
prima di chiudere in lieve re-
cupero a 329. Detto in altri ter-
mini per convincere gli inve-
stitori internazionali a scom-
mettere sull’Italia, il Paese do-
vrà offrire il 3,4% in più rispet-
to alla Germania. Una situazio-
ne decisamente critica, che
anche senza il girone infernale
potrebbe costare al Paese una
6%
IL RENDIMENTO
DEI TITOLI DI STATO
DECENNALI
decina di miliardi l’anno in più
in termini di interessi, al Paese
che è già gravato da un debito
di 1.897 miliardi e rappresenta
uno dei primi mercati per
emissione di titoli di Stato.
SUL VECCHIO Continente
la speculazione regna sovrana
e il governo italiano trema per-
ché non può permettersi che i
3,37%
ITALIA
15,5%
GRECIA
3,7%
SPAGNA
0,7%
FRANCIA
Differenza di rendimento
con i titoli di stato tedeschi
rendimenti dei Btp superino il
livello di guardia del 7 per cen-
to. “E’ un punto di non ritor-
no”, ha commentato senza re-
more a Bloomberg Nicola Ma-
rinelli, gestore della Glende-
von King Asset Management
di Londra. E se il mal comune è
ancora un mezzo gaudio, Ro-
ma non è sola. Ieri hanno rag-
giunto livelli record anche i
rendimenti di Spagna, Grecia,
Portogallo e Irlanda. Nel det-
taglio Atene ha chiuso la gior-
nata con i titoli a due anni con
un rendimento del 35,98%,
Dublino del 23,31 e Lisbona
del 20,34 per cento. Male an-
che Madrid che ha segnato un
record negativo dei rendimen-
ti decennali al 6,37 per cento.
Numeri inquietanti di cui si di-
scuterà giovedì in un nuovo
per contenere l’ondata specu-
lativa. Soprattutto perché si te-
me per la stessa sopravvivenza
dell’euro. E intanto a Londra i
bookmaker si sono scatenati
nell'agenda c'è una richiesta di
capitalizzazione addizionale
per gli istituti di credito più im-
portanti. Un aumento “tra 1 e
2,5%”, a seconda della rilevan-
peggiorando le quotazioni di za sistemica dell'istituto che
Roma: nel mondo delle scom-
messe britanniche sul prossi-
sarà articolata su un periodo di
tre anni, a partire dal 2016.
mo Paese Ue a ricevere la ri- Intanto proseguono le indagi-
chiesta di un piano di salvatag- ni delle Procure di Trani e Ro-
gio da parte dell’Unione, l’Ita- ma sull’andamento dei merca-
lia è passata da 3,75 a 3. La Spa-
gna, pur migliorando, è rima-
sto il Paese con maggiori rischi
ti dopo la diffusione delle ul-
time valutazioni delle agenzie
di rating sull'Italia, per valuta-
dell’Unione con una quota di re l'impatto delle quali la ma-
2,25, mentre Germania (250), gistratura starebbe per chiede-
Francia (150) e Finlandia (100) re un'analisi dei conti dello Sta-
sembrano i più sicuri. Euro
permettendo naturalmente. E
to da parte di uno staff di con-
sulenti autonomi e terzi rispet-
il domani non si prefigura mi- to anche al settore pubblico.
gliore, con il governatore della Un giudizio super partes che
Banca d'Italia e numero uno potrebbe far luce sulla reale di-
della Banca Centrale europea mensione della speculazione
in pectore, con Mario Draghi, finanziaria rispetto alla situa-
che al Financial Stability Fo- zione del Paese.
SPECULAZIONE
indagano due procure
a speculazione sui mercati borsistici e sul mercato
Lsull'Italia
secondario dei titoli di Stato, la diffusione di rating
e, in particolare, i giudizi espressi sulla ma-
novra correttiva sono sotto i riflettori della magistra-
tura. Il pm di Trani, Michele Ruggiero, che aveva già
aperto un’inchiesta sulle agenzie di rating, l’ha am-
pliata anche sulla possibile speculazione delle ultime
settimane, dopo l’arrivo di un esposto denuncia da
parte dell’Adusbef e Federconsumatori.
Il magistrato, con alcuni ufficiali della Guardia di Fi-
nanza, ieri si è recato alla Consob, dove ha raccolto dati
e informazioni sul confronto che la stessa Autorità di
Borsa aveva avviato con le agenzie di rating dopo la
diffusione dei report. Secondo quanto si è appreso,
anche magistrati di Roma hanno aperto un fascicolo.

Chi paga e chi no, la giungla dei ticket

OTTO REGIONI DISOBBEDISCONO AL GOVERNO. CAOS NEL LAZIO PER IL SISTEMA INFORMATICO IN TILT
di Mario Reggio
uper-ticket di 10 euro sulle
Sgnostica.
visite specialistiche e la dia-
Per la sanità pubbli-
ca un lunedì nero. Otto Regio-
ni hanno respinto al mittente
la norma prevista dalla mano-
vra. Sei hanno deciso, anche
se a malincuore, di accettare
subito il dicktat del governo.
Situazione paradossale nel La-
PERCHÉ INSULTARE GLI IMPIEGATI?
Se Renzi leggesse i classici
zio dove il sistema informati-
co prima si è bloccato, poi,
nel primo pomeriggio, ha ini-
ziato a funzionare anche se a
singhiozzo. Due governatori,
Cota del Piemonte e Formigo-
ni della Lombardia, hanno
preso tempo: la giunta deci-
derà nei prossimi giorni, in
base alle compatibilità di bi-
lancio. Surreale la norma che
prevede il pagamento di 25
euro per i pazienti identificati
con il codice bianco nei Pron-
to soccorso degli ospedali.
Perché? Da anni tutte le Re-
gioni, meno la Basilicata, lo
hanno già introdotto.
Il fronte del “no” è costituito
da Veneto, Emilia Romagna,
Toscana, Val d'Aosta, Trenti-
no Alto Adige, Umbria, Sarde-
gna e Marche. Le sei Regioni
che hanno accettato obtor to
collo sono: Liguria, Campania,
Abruzzo, Calabria e Basilica-
ta. La Regione Lazio è partita
zoppicando, ma la presidente
Renata Polverini ha promesso
che nei prossimi giorni lo staff
tecnico della giunta cercherà
delle soluzioni alternative per
evitare il balzello. Nel frattem-
po i pazienti pagano, poi si ve-
drà.
In cosa consiste il super-tic-
ket? Ecco un esempio: il pa-
ziente viene visitato dal medi-
co di base che gli prescrive
una radiografia al torace. Il
malato prima paga 10 euro
per la richiesta, poi si prenota
per la lastra e paga altri 52 eu-
ro di ticket. Tanto vale andare
mo pasticcio? Regioni e go-
verno hanno firmato un ac-
cordo, per evitare l'imposi-
zione di nuovi ticket, che do-
veva trasferire agli enti locali
836 milioni di euro nel 2011.
Le cose sono andate avanti fi-
no a maggio, quando il Tesoro
ha deciso che i soldi per co-
prire le spese sanitarie da giu-
gno a dicembre del 2011, vale File per il pagamento del ticket
a dire 486 milioni di euro, non (FOTO ANSA)
erano più disponibili, quindi
ha inserito nella manovra il su- è una sportellata in faccia da
per-ticket di 10 euro e quello parte del governo alle Regioni
di 25 per i codici bianchi. E le e agli enti locali – commenta –
Regioni che hanno detto no? questo ticket è profondamen-
Che tirino fuori la differenza
tagliando le spese e i servizi.
te iniquo perché colpisce tut-
ti indifferentemente. Un con-
“In Emilia Romagna – spiega il to è se faccio pagare 10 euro a

“D ipendenti che timbrano alle 14

e già un quarto d'ora prima so-
no in coda col cappotto, pronti per
uscire. Chiamarli Fantozzi sarebbe far
loro un complimento... E non si pos-
sono licenziare perché ci sono le tute-
le”. Il sindaco di Firenze Matteo
Renzi, momentaneamente sospe-
sa la campagna per la rottamazio-
ne dei leader Pd, si è lanciato all’at-
tacco dei suoi impiegati in un’in-
tervista a SportWeek, inserto setti-
manale (giuslavoristico?) della
“Gazzetta dello Sport”.
Se Renzi non fosse così presuntuo-
samente giovane avrebbe letto i li-
bri di Paolo Villaggio. E saprebbe
che il ragionier Ugo Fantozzi era
dal privato! In Liguria, ad
esempio, c'è già un ticket per
l'esame del sangue che costa
una vittima. L’abbrutimento che lo 36 euro, con il nuovo balzello
spingeva a mettersi tempestivamente si arriva a 46.
in coda per timbrare e fuggire era pro- E se il paziente va al Pronto
dotto dal Mega Direttore Galattico, “co- soccorso perché ha avuto un
lui che nessun impiegato al mondo era malore? Prima si mette in fila
mai riuscito soltanto a vedere”. Se Ren- per essere visitato. Se viene
zi leggesse con più attenzione il pen- classificato come codice
satore genovese citato a sproposito, bianco, ovvero una diagnosi
insulterebbe pubblicamente gli alti di- di non urgenza, e non fa parte
rigenti del Comune e sarebbe più sim- delle categorie esenti, si ri-
patico. E i suoi impiegati gli farebbero i mette in fila, paga e attende il
famosi 92 minuti di applausi. suo turno.
Come è nato questo ennesi-
governatore Vasco Errani – il
mancato trasferimento am-
monta a circa 30 milioni di eu-
ro, ci siamo dati due settima-
ne di tempo per trovare for-
mule più eque e adeguate. Co-
munque, quei 10 euro vanno
ad incidere sul diritto alla sa-
lute e non sono accettabili
perché fanno parte della soli-
ta logica di colpire in modo li-
neare, presente in tutta la ma-
novra”.
Duro il commento di Enrico
Rossi, presidente della Regio-
ne Toscana: “Questa manovra
chi ne guadagna 100 mila, un
altro se lo stesso contributo lo
chiedo a un paziente che ha
un reddito di 10 mila euro.
Quest'anno perderemo 35
milioni di euro, il prossimo
60. Questi soldi vanno recu-
perati, ma chiedendo di più a
chi ha di più”.
Intanto la giunta siciliana
prende tempo. L'assessore al-
la Sanità Massimo Russo an-
nuncia: “Stiamo verificando
se sia possibile trovare delle
misure compensative per evi-
tare questo balzello”.
Martedì 19 luglio 2011
LA FIAT IN ITALIA
CONTINUA
A PERDERE PEZZI
Chiude l’Iribus di Grottaminarda
Polemica sui piani di Marchionne
di Giorgio Meletti
l nuovo focolaio di crisi si
I
chiama Iribus. La Fiat ha an-
nunciato la chiusura della
fabbrica di autobus di Grot-
taminarda, in provincia di Avel-
lino. Sono in gioco 690 posti di
lavoro. Venerdì scorso i lavora-
tori hanno bloccato per protesta
il casello autostradale di Grotta-
minarda, sulla A16 Napoli-Cano-
sa. Il vescovo Giovanni D’Alise
ha celebrato la messa davanti ai
cancelli. “Non si possono rispet-
tare sempre e solo le regole del-
l'economia - ha detto - Esiste l'uo-
mo, che viene prima di tutto:
non si può togliere la speranza di
potersi costruire una famiglia, di
continuare a respirare l'aria buo-
na delle nostre zone”.
LA FABBRICA irpina, co-
struita nel 1974 grazie ai buoni
uffici del politico di riferimento
locale, l’allora ministro dell’Indu-
stria Ciriaco De Mita, è l’ultima
tessera tolta dal mosaico della
presenza della Fiat in Italia. Lo
storico dell’industria Giuseppe
Berta, ex responsabile dell’archi-
vio Fiat e autore di libri sulla casa
torinese, ha dato ieri il suo auto-
revole pronostico all’agenzia Ad-
nKronos. Berta commenta le rea-
zioni alla sentenza di sabato scor-
so che ha convalidato l’accordo
separato per lo stabilimento di
Pomigliano d’Arco, ma ha anche
ripristinato il diritto della
Fiom-Cgil alla rappresentanza
sindacale benché non abbia fir-
mato l’intesa insieme a Cisl e Uil.
Ci sarebbe da parte del numero
uno Sergio Marchionne “una per-
plessità crescente”, perché il ra-
dicale cambiamento delle rela-
zioni industriali che ha cercato di
imporre “non c’è, o c’è solo in
parte”. In questo quadro, “ve-
dendo disattesi i principi a cui ha
voluto subordinare i propri inve-
stimenti”, il manager italo-cana-
dese si trova a “gestire stabili-
menti in Italia che hanno una go-
vernabilità diversa dagli altri nel
mondo, ed è più facile che i suoi
dubbi sugli investimenti in Italia
si rafforzino. Potrebbe quindi ri-
nunciarvi, “almeno in parte”, e
l’ipotesi a giudizio di Berta, è
“concreta se non addirittura pro-
babile”.
Così, mentre la Campania si strin-
ge attorno allo stabilimento di
Grottaminarda, ma nello stesso
tempo considera “in salvo” Pomi-
gliano d’Arco, dove sono ormai
avviate le operazioni per la pro-
duzione della nuova Panda a par-
tire da fine anno, le preoccupa-
zioni maggiori sono concentra-
te, in prospettiva, su Mirafiori.
Dopo il drammatico referendum
dello scorso gennaio, dove l’ac-
cordo “modello Pomigliano” è
Il Lingotto
crolla in Borsa:
in un anno è
sceso del 68%
I sindacati
litigano ancora
su Pomigliano
passato con lieve margine nella
consultazione tra i lavoratori,
non è più successo niente. Gli ad-
detti sono in cassa integrazione
praticamente sempre, salvo qual-
che giorno al mese, e della nuova
società (la cosiddetta newco) do-
ve trasferire i dipendenti delle
Carrozzerie per dare vita alla pro-
duzione di un Suv sulla base del
nuovo contratto di lavoro non c’è
traccia.
È probabilmente a Mirafiori che
pensava il numero uno della Cgil
Susanna Camusso quando ieri, in
un’intervista a Repubblica, ha nuo-
vamente attaccato Marchionne,
giudicando “insopportabili le sue
minacce”: “Ogni occasione è
pagina 11
ECONOMIA
Le proteste dei lavoratori della Iribus
di Grottaminarda
buona per lui per ribadire che previsti”. Più decisamente otti- fare Marchion-
non è detto che rimanga in Italia. mista si è mostrato il leader della ne, ma certo,
È davvero un modo poco rispet- Cisl Raffaele Bonanni, per il quale parlo come im-
toso di stare nel nostro Paese”. i problemi vengono dalla parte prenditore, di
“conf littuale” del sindacato e gli fronte alle dif-
IDENTICA preoccupazione ri- investimenti non sarebbero in di- ficoltà e incer-
suonava ieri nelle parole del sin- scussione: “A Pomigliano sono in tezze del mo-
daco di Torino, Piero Fassino: “Il piedi. E anche a Mirafiori. Non mento e alle
mio auspicio è che Fiat non dia vorrei che si aprisse un nuovo tante possibilità che oggi qualsia- re la Borsa. Ieri il titolo Fiat del-
corso al congelamento di Fabbri- tormentone”, ha detto. si industriale ha di investire in l’auto ha perso il 4,37 per cento,
ca Italia come ventilato e che i Ma il quadro resta di grande con- tanti paesi dove tutti sono pronti con una performance nettamen-
programmi trovino puntuale rea- fuzione, come confermano le pa- ad accogliere nuovi investimen- te peggiore del listino di Milano
lizzazione”. Fassino ha rivelato di role dello stesso vicepresidente ti, non mi stupirei se decidesse di nel suo complesso. Negli ultimi
aver incontrato Marchionne e il della Confindustria, Alberto congelare gli investimenti in Ita- 12 mesi il titolo Fiat, nonostante
presidente della Fiat John Elkann Bombassei, che ieri è sembrato lia”, ha detto Bombassei. la conquista dell’americana
la settimana scorsa: “Mi era stato non solo confermare ma addirit- Il fatto che i 20 miliardi di inve- Chrysler, ha perso in Borsa il 68
ribadita la piena determinazione tura incoraggiare l’eventuale di- stimenti promessi da Marchion- per cento del suo valore. Nello
del gruppo a continuare ad avere simpegno dall’Italia, totale o par- ne per il piano Fabbrica Italia sfu- stesso periodo l’indice generale
a Torino una presenza strategica ziale, della Fiat. mino verso un futuro indefinito Ftse Mib è arretrato dell’11 per
e a dare corso agli investimenti “Non so cosa abbia intenzione di non serve neppure a incoraggia- cento.
DOVE REGNAVA DE MITA In Irpinia
resta aperta solo la fabbrica dei rimpianti
di Franco Arminio Molto ci sarebbe da dire sugli errori di farla lunga, è di un classe dirigente che
un modello, basato sul binomio rico- conosce solo il cinismo e l’egoismo. Il
a Fiat non è la fabbrica più grande struzione-sviluppo, con una ricostru- vicepresidente irpino della regione,
Lè l’azienda
dell’Irpinia. La fabbrica più grande
sanitaria locale, un’azienda
zione che ha dato le case agli abitanti
togliendo loro i paesi e uno sviluppo
nipote di De Mita, nel giorno dello
sciopero degli operai Fiat era a un con-
che brucia un sacco di soldi e fornisce che ha prodotto fabbriche dalla vita vegno di pensionati. Nessuno ha più
pessimi servizi. breve. fiducia in questi personaggi e ormai si
La chiusura della Fiat è l’ultimo di una La chiusura della Fiat cade in un ter- reggono solo perché aiutano gli altri a
serie di eventi negativi in una provin- ritorio in cui i ragazzi sono comple- vincere: una volta erano col Pd, adesso
cia che rischia di avere un alfabeto for- tamente fuori gioco, come nel resto sono col Pdl. C’è da sperare che al
mato da una sola lettera, la “d” della del sud. Ma qui il rammarico è mag- prossimo giro la sinistra provi a vin-
desolazione. Le industrie in Irpinia so- giore, perché i soldi sono arrivati. In- cere da sola. In un caso del genere
no state fortemente volute dalla classe somma, l’Irpinia è diventata la terra avremmo ancora una volta una pro-
dirigente locale. L’idea era quella di della recriminazione. Ovunque si av- vincia guidata da una classe politica
uscire dalla vecchie miserie cambian- verte il rimpianto per quello che po- che per sopravvivere si lega alla parte
do lo statuto antropologico della pro- teva essere e non è stato. La società più spenta della società e fa tutto per
vincia. Il cambiamento c’è stato, ma civile è molto debole, i paesi sono spegnere la parte più viva. È un male di
non è mai andato oltre la superficie. I svuotati e sempre più distanti uno dal- tutto il sud e l’Irpinia è il modello in-
vizi del mondo contadino sono rimasti l’altro. Il capoluogo non ha mai avuto superato. La gente ha ancora paura di
tutti, si sono perdute invece le qualità un particolare ardore civile. Si va avan- schierarsi apertamente. C’è ancora
di quel mondo. Con la modernità a ti con i residui del modello democri- chi crede che l’economia di una pro-
tappe forzate voluta da De Mita e dalla stiano: pensioni d’invalidità, assegni vincia nell’era della globalizzazione
sua congrega è accaduto l’esatto con- di accompagnamento, un poco di agri- possa dipendere dal potere di un vec-
trario: sono arrivati in Irpinia tutti i vizi coltura e nient’altro. Il turismo è solo chio notabile. La fabbrica più grande
della modernità e non si sono mai visti un argomento per convegni. I grandi dell’Irpinia non è la Fiat e non è l’Asl. È
i benefici. In questo singolare baratto giacimenti naturali come l’acqua e il la fabbrica degli accidiosi, dei rasse-
a perdere un ruolo centrale l’ha gio- vento continuano a non avere ricadu- gnati, dei moderati a oltranza che non
cato la ricostruzione post-terremoto. te sulla popolazione. La colpa, inutile vanno mai in cassa integrazione.
pagina 12 Martedì 19 luglio 2011

ALTRI MONDI

Siria Scontri tra pro e anti-Assad, trenta morti Almeno Sudafrica Il padre della patria Mandela fa 93 L’ex
30 persone sono morte nel corso del fine settimana nella città di presidente sudafricano Nelson Mandela e premio Nobel per la
Homs, a causa di scontri tra fazioni a favore e contro il presidente Pace, ha festeggiato nel suo villaggio, Qunu, in famiglia il suo 93°
Bashar al-Assad. È quanto ha riferito l’Osservatorio siriano per i compleanno. Alle 8 e 05 (ora locale), i bambini hanno cantato in
diritti umani, spiegando che gli scontri sono iniziati sabato, tutte le scuole del Paese “Tanti auguri a te”, ‘africanizzata’ da un
quando i corpi di 3 attivisti filo-Assad, scomparsi giorni fa, sono compositore locale. Nel ‘Mandela day’ (come è ormai noto il 18
stati restituiti mutiliati alle famiglie. “Uno sviluppo pericoloso che luglio) l’Onu ha invitato a impiegare 67 minuti a disposizione del
minaccia la rivoluzione e fa il gioco dei suoi nemici, che vogliono prossimo: un numero simbolico, adottato in memoria dei 67 anni
trasformarla in una guerra civile”, ha commentato l’ong. dedicati da Mandela alle battaglie per una società multirazziale.

Una crisi
da dimenticare
LA CARESTIA NEL CORNO D’AFRICA
NON SMUOVE AIUTI E PIANI D’INTERVENTO
di Giampiero Gramaglia
Bruxelles
un ponte aereo verso la zona di
confine tra Kenya e Somalia (tra
Dieci milioni
li allarmi crescono d’inten-
l’altro, 600 tonnellate di tende in di persone a

G
arrivo dal Pakistan e altri 6 voli
sità e drammaticità giorno
dopo giorno. Ma la rispo-
umanitari entro la fine del mese).
In certe regioni della Somalia, do-
rischio tra Kenya Gli effetti della carestia in un villaggio kenyota (FOTO ANSA)
sta dei governi e dell’opi- po la siccità sono arrivate forti
nione pubblica internazionale piogge, che mettono anch’esse a e Somalia ch’. nalità politiche s’è ora aggiunta la ta da Bill Clinton, è proseguito
resta distratta e inadeguata: nel repentaglio milioni di persone, carestia L’assetto costituzionale con l’impegno dell’Onu prima e
Corno d’Africa, colpito da quella specie anziani e bambini, troppo I fallimenti passati SE LA SOMALIA è tra le prio- ipotizzato e basato sugli accordi dell’Unione africana ora, senza
che è considerata “la peggiore deboli per mettersi in salvo. rità della politica estera italiana, di Gibuti del 2008 non è stato ri- però portare al superamento del-
siccità in quasi mezzo secolo”, In tempi di crisi ovunque, mentre scoraggiano come ha recentemente detto il solutivo, perché senza un proces- lo stato di conflitto latente. Anzi,
12 milioni di persone, secondo in Europa avanza l’egoismo del sottosegretario agli esteri Alfre- so di riconciliazione non c’è stata la Somalia è andata frammentan-
le stime Fao, mancano di cibo e ‘ciascun per sé’, l’attenzione dei governi e ong do Mantica, è l’ora di dimostrarlo. la legittimazione del governo di dosi, laddove la presunta unifor-
sono in una situazione critica. media e la mobilitazione dell’opi- Mantica era in visita a Mogadiscio transizione. mità linguistica, religiosa e cultu-
Con il Pam, il programma alimen- nione pubblica non decollano. E i il 10 luglio e ieri rappresentava l’I- Le questioni che rendono l’area rale della nazione somala non fa-
tare mondiale, e l’Oxfam, l’Agen- governi impegnati in missioni mi- lioni di euro per le vittime della talia a Bruxelles (Frattini non c’e- prioritaria per la sicurezza inter- cevano presagire un destino di
zia dell’Onu per l’agricoltura ha litari più o meno di pace e comun- siccità nel Corno d’Africa, le po- ra): ai colleghi, ha riferito della nazionale sono la presenza della balcanizzazione. E che la dram-
lanciato la scorsa settimana un que onerose sul piano economi- polazioni di Somalia, Etiopia, Gi- sua missione. Quello somalo, in pirateria e la minaccia, a essa in maticità della situazione sia per-
appello per aiuti internazionali. co e delle vite perdute esitano al- buti, Kenya e Uganda. Ed il pre- particolare, è un quadro noto e qualche misura collegata, del ter- cepita dalle popolazioni locali lo
l’impegno umanitario. mier David Cameron, in visita in fragilissimo: le istituzioni federali rorismo internazionale, oltre alla dimostra il fatto che gli integrali-
LA CRISI UMANITARIA fa Mentre i ministri degli esteri dei Sudafrica, parla “del dramma più di transizione dovevano scadere posizione strategica del Paese in sti islamici shebab, che due anni
affluire in media quasi 1500 per- 27 dell’Ue, riuniti ieri a Bruxelles, grave da una generazione in qua”, il mese prossimo, ma sono state una Regione difficile, dove l’in- or sono avevano quasi cacciato le
sone al giorno – e c’è chi parla del non hanno preso alcuna decisio- prima di accorciare la visita e rien- prorogate di un anno, all’agosto tervento militare, umanitario e di organizzazioni umanitarie, ora
doppio, di 3000 - dalla Somalia al ne, la Gran Bretagna ha promesso trare a Londra per arginare le con- 2012. La situazione resta preca- stabilizzazione, dell’operazione ne patrocinano il ritorno “anche
campo profughi di Dadaab, in Ke- un aiuto d’urgenza di quasi 60 mi- seguenze dello ‘scandalo Murdo- ria: ai contrasti tra etnie e perso- Restore Hope (1992-1993), volu- se non sono musulmane”.
nya, che accoglie ormai 380mila
persone, mentre era stato allesti-
to per ospitarne 9mila. Da Nairo- Il caudillo tra Cuba e Brasile
bi, Action contre la faim denun-
cia la “catastrofe” della Somalia,
dove 250mila bambini soffrono
già di malnutrizione.
Nelle ultime settimane c’è stata
Il cancro di Chávez avvelena il Sudamerica
un’escalation nella drammatizza- di Maurizio Chierici Brasile, e non è andato a curarsi attraversato lo stesso tunnel: lotta medici dell’ospedale di San Paolo. In Venezuela l’opposizione riceve
zione delle denunce, da crisi a San Paolo? Il Brasile domina l’A- al cancro nei mesi della campa- Voci – solo voci – li danno in volo l’annuncio del cancro come un re-
emergenza a catastrofe. Papa Be-
nedetto XVI ha espresso “profon-
da preoccupazione”, specie di
Inatolfebbre
cancro di Chavez fa venire la
all’America Latina: è tor-
all’Avana col permesso del
merica Latina con l’autorità di un
colosso i cui affari volano e l’im-
pegno alla mediazione che avvi-
gna elettorale. Un linfoma ne mi-
nacciava la scalata, ma gli specia-
listi dell’ospedale Siro-Libanese
per l’Avana. Seconda curiosità: co-
me mai Chavez non affronta le te-
rapie in un ospedale venezuelano
galo. Erano poche le speranze di
dare una spallata nelle elezioni
2012: rifioriscono. Potrebbero far-
fronte alla sofferenza anche dei Parlamento. Chemioterapia, non cina i governi conservatori (Co- l’hanno salvata con tecniche alle assistito da specialisti che arriva- cela a patto di restare uniti nel loro
più piccoli. E la Chiesa fa eco al si sa di più. La sofferenza diventa lombia, Cile, Messico, Panama, quali prestano attenzione le équi- no da fuori? Il rapporto con l’or- blocco colabrodo. Se torcendo il
dolore del Papa stanziando prime segreto di stato. Cominciano le Honduras) alla galassia radicale pe dell’altra America. Guarito an- ganizzazione sanitaria del paese naso i leader dei partitini recitava-
somme poco più che simboliche manovre, si ridiscutono alleanze raccolta nella dottrina bolivariana che Lugo, ex vescovo e presidente è da sempre tempestoso. Gli no un’armonia che non esisteva, la
– ieri 300mila la Caritas. non solo nel continente che fa con- di Chavez: Cuba, Ecuador, Nica- del Paraguay: sempre linfoma. ospedali importanti di Caracas e possibilità si riapre anche se ogni
Pure la comunità internazionale correnza alla Cina, anche l’altra ragua, Bolivia attorno al Venezue- Allora, perché, Chavez rifiuta? Cu- delle altre città sono privati. Su- capataz immagina di farcela da
dà segnali di reazione, ma lo fa an- America che di Chavez diffida, è la, primo esportatore di petrolio ba può essere una scelta politica bito Chavez ne costruisce in regio- solo. Si riannodano amicizie “ame-
cora in modo misurato e compas- coinvolta nel possibile vuoto vene- dei due continenti, 190mila barili ma bisogna dire che la preoccu- ni abbandonate e obbliga medici e ricane” non sempre trasparenti.
sato, nonostante, a Ginevra, l’U- zuelano. Primo interrogativo: per- al giorno solo agli Usa. L’invito del- pazione della Rousseff non si limi- specialisti trincerati nelle corsie Ricominciano le trame più o meno
nhcr stia organizzando “un enor- ché Chavez ha rifiutato l’offerta di la Rousseff trasmetteva la preoc- tava al “vieni da noi”; allargava la hollhywoodiane a trasferirsi nelle segrete per ammucchiare consen-
me carico” di aiuti umanitari, con Dilma Rousseff, presidente del cupazione di una donna che ha possibilità del viaggio a Caracas di nuove strutture. Sciopero generali si. Sconcertato il blocco fedele al
di mesi. Proteste sulle quali soffia presidente malato. È in grado di
l’opposizione. Il presidente ri- applicare la dottrina Chavez sen-
L’opposizione sponde con ispezioni “improvvi- za Chavez? A dire il vero i Chavez
“L’ITALIANO” che ama Gramsci torna a sperare
se”. Un giorno arriva a Maracaibo
dove piazze affollate lo aspettano
in politica sono due. C’è Adam, fra-
tello con due anni meno (58), go-
per il solito trionfo. Le ignora. Si vernatore di Barina dove è cresciu-
e tiene le chiavi dell’economia venezuelana di battere il precipita all’ospedale che sembra
un ghetto abbandonato. Ispezio-
ta la famiglia. È stato ministro del-
l’Educazione, soprattutto amba-
er la prima volta in 12 anni di presidenza, duplice ruolo di difensore del patrimonio pe- na corsia per corsia. Snida primari sciatore a Cuba, nutrito dalla dot-
Pvicepresidente
Chavez ha delegato alcune sue funzioni al trolifero, grazie alla capacità di aumentare, in
Elias Jaua e al ministro delle Fi- modo equilibrato, le royalties sull'estrazione
presidente nel che operano altrove. Non si fida
delle loro chiacchiere soprattutto
trina del non mediare dall’esempio
dei fratelli Castro: Fidel si ammala,
nanze Jorge Giordani. Per quanto riguarda il di greggio alle imprese straniere, e di media- 2012 e riallaccia quando si può chiacchierare sulla Raul ne prende il posto. Nel caso,
vicepresidente, lo ha dovuto considerare per tore delle intemperanze populistiche di Cha- sua malattia. toccherebbe a lui. Radicalismo che
non violare apertamente la Costituzione e da- vez, il ministro si è conquistato la stima anche rapporti impallidisce il radicalismo del suo
re un contentino all'opposizione che invocava della borghesia colta di Caracas. WASHINGTON è preoccu- presidente. “Se la realtà lo richie-
il trasferimento integrale del suo potere a Jaua. con gli Usa pata. Chavez rappresentava un di- de, anche la lotta armata non può
Ma ha consegnato le funzioni strategiche, cioè JORGE GIORDANI è un tecnico prestato al- sordine sotto controllo. Demoniz- essere trascurata per difendere le
quelle economico amministrative, al fedele la politica, spesso imprigionato tra due fuochi, Jorge Giordani (FOTO ANSA) zato col bastone e la carota ma conquiste popolari”.
Jorge Giordani. Chavez nell'incaricare diretta- accusato di far precipitare il Venezuela nel gor- partner economico di rispetto: hol- L’ipotesi alla quale i lealisti si ag-
mente Giordani ha voluto ribadire che la sua go dell'inflazione. Nessuno però lo ha mai ac- ding Usa dominano il mercato ve- grappano è che Chavez ritorni più
politica economica non si tocca. Dire Chavez cusato di cattiva condotta, brama di potere o nezuelano. E poi, quel maledetto o meno guarito con i vantaggi emo-
o dire Giordani, è la stessa cosa: i due lavorano denaro. Nel suo ufficio ministeriale, con il ri- petrolio. Dipartimento di Stato di- tivi che la malattia regala. Gli av-
assieme fin dagli inizi. Nel gennaio del 2002, tratto di Chavez e Simon Bolivar alle spalle, so- viso tra la dottrina ruvida della si- versari, i loro giornali e le loro tv non
pochi mesi prima che il presidente degli in- litamente riceve i giornalisti con atteggiamento gnora Clinton e il possibilismo di possono rischiare l’insulto quoti-
dustriali, Carmona Estanga, provasse a scalza- autorevole ma umile. Da sempre vive in una ca- Obama il quale tiene conto dell’a- diano degli ultimi anni: “Chavez
re Chavez con un golpe - fallito a causa del- sa modesta nella periferia di Caracas. Rispetto micizia tra Caracas e l’ economia mostro delle nevi”, eccetera. Con-
l'immediato tentativo di abolire il Parlamento agli anni della docenza universitaria, il suo stile in affanno dell’Avana: l’ipotesi del valescente, in campagna elettora-
da parte dei poteri forti, legati agli Usa – l'e- di vita non è cambiato così come le figure che lo petrolio venezuelano che potreb- le, potrebbe giocare con umiltà in-
conomista di origini forlinesi era già al fianco hanno ispirato: prima fra tutte, Gramsci. be non arrivare con la formalità del consueta la carta della compren-
di Chavez ma senza risparmirgli critiche. Nel (Rob. Zun.) “prezzo politico” è il disastro che sione per intenerire elettori non
non sopporta mentre parte la sua amici ma neanche così disumani
campagna elettorale da calpestare un uomo che soffre.
Martedì 19 luglio 2011 pagina 13

ALTRI MONDI

Stati Uniti Pedofilia, cardinale pronto a dimettersi
Il cardinale Justin Rigali, che dal 2003 regge l’arcidiocesi di
Filadelfia, in Pennsylvania, starebbe per essere rimosso
dall’incarico in seguito allo scandalo sugli abusi sessuali che
ha coinvolto la diocesi. Lo ha reso noto il tabloid digitale
Daily News. L’annuncio ufficiale, precisa il quotidiano che
cita fonti locali, dovrebbe essere dato dal Vaticano domani,
quando papa Benedetto XVI dovrebbe annunciare di aver
accolto la richiesta di dimissioni del cardinal Rigali.
Pakistan Video taliban con esecuzione di 16 agenti
I condannati a morte schierati in fila, le mani legate dietro la
schiena, e apostrofati duramente prima di essere fucilati. A
cadere sotto i colpi d'arma da fuoco sono 16 poliziotti
pachistani, rapiti a giugno dai Taliban nella provincia di Dir, al
confine nord-occidentale fra Pakistan e Afghanistan. Sono stati
gli stessi guerriglieri afghani a riprendere la scena e a
diffondere il video che, secondo il portavoce dell'esercito
pachistano, risulterebbe autentico.

DAL GIALLO AL NERO

Nello scandalo-intercettazioni britannico arriva
il morto: era la talpa del News of the World di Murdoch
di Andrea Valdambrini
olo pochi minuti a piedi
S
nel cuore di Londra divi-
dono Scotland Yard da
Downing Street, la sede
della polizia e la dimora del
primo ministro. Anche quella
poca distanza sembra di col-
po saltata, da quando una se-
rie di eventi, innescata dalle
dimissioni del capo della po-
lizia, ha trascinato dentro lo
scandalo il premier David Ca-
meron, che si trova ad affron-
tare la grana peggiore in quasi
15 mesi di governo.
Yates, che nel 2009 decise di
soffocare sul nascere l’inchie-
sta sullo spionaggio telefonico
illegale dei giornali di Murdo-
ch. Scena 3. Qualche anno fa,
in un elegante ristorante del
centro di Londra, Sir Paul in-
contra Neil Wallis, vice diret-
tore del tabloid di Murdoch
News of the World, chiuso in se-
guito allo scandalo delle inter-
cettazioni telefoniche illegali.
Scena 4. Nell'ottobre 2009,
Il premier
Scotland Yard assume come
consulente proprio Neil Wal-
lis (pagandolo tra l’altro 1000
L’IMPERO DI RUPERT MURDOCH
News Corporation totale fatturato 2010 32,7
sterline al giorno). Solo tre me- mld di dollari TV Satellitare
si dopo la collaborazione di
Wallis con la polizia, l'inchie-
sta su News of the World viene Cinema
ma
3,8
mld di dollari
m
chiusa.
Le dimissioni di Sir Paul sono
giudicate come una risposta
7,6
mld di dollari
llari
diretta la risposta alle indagini Televisione
sull'assunzione di Wallis da
parte di Scotland Yard, e sul
conseguente insabbiamento
dell’indagine. Eppure, quasi a
4,2
mld di dollari
sorpresa, nel suo discorso di
commiato, Stephenson ha di-
Carta stampata

I FATTI si potrebbero rico-

Cameron torna chiarato candidamente: mi di-
metto per proteggere il primo 6,1 TV
TVvvia
accavo
av
a

7 Casa
Cas
sa editrice
struire come la trama di un
film con molti flashback. Sce-
na 1. David Cameron è in volo
di corsa a Londra
e si presenterà
ministro da chi lo tira in ballo
con certe insinuazioni. A
esempio quelle che con un ve-
mld di dollari
mld
m ld
d di
di dollari
do
ol
1,3
mld di dollari
per raggiungere il Sud Africa. loce sillogismo portano da
Scena 2: nel frattempo - è do- domani in Wallis a Cameron, passando Cinema:: 20th
20
0th
th Century Fox / Fox 20
2000
00 Pict
Pictures
turess / Network / National GGeographic.
graphic.
menica tardo pomeriggio – si per Andy Coulson, ex diretto- c / Blue
Fox Music B Sky Studios. TV Satellitare: Sky / Sky Italia / British Sky
dimette a Londra, il capo della Parlamento re di News of the World. Coul- tammpata:
p
Carta stampata: The Wall Street Jo
ournal / New
Journal Broadcasting 39%.
mitica Scotland Yard, Sir Paul son, lasciata la guida del ta- he Times / News of the world (c
York Post / The chius /
(chiuso) Televisione: Fox Broadcasting Company / Fox
Stephenson. Il giorno dopo Oggi tocca al bloid nel 2007 in seguito ad un The Sun / The Sunday Times. Television station.
(ovvero ieri) sarà costretto a primo scandalo, è diventato TV via cavo: Fox News Channel / Fox Business Casa editrice: Harper Collins
seguirlo anche il suo vice John tycoon e Brooks capo della comunicazione di
Cameron da allora fino a gen-
naio di quest’anno. La menzio-
Voci da Mosca ne di Stephenson suona dun- scomode.

UN RUSSO
que quasi più come un avver-
timento al premier che come
una cortesia nei suoi confron-
PER VILLA ti.
CERTOSA? CAMERON, in viaggio di
stato in Africa, decide di rien-
trare anticipatamente in Gran
di Giancarlo Castelli Bretagna, dove arriverà oggi
pomeriggio, giusto in tempo
Da parte sua Murdoch è sem-
pre più in difficoltà, come la L’AMICO d’infanzia
minaccia di sottrargli il con-
trollo del gigante tv Fox in
America. Non rasserena certo
e il sacrificio per lo squalo
il clima la notizia della morte
del reporter di News of the
World Sean Hoare che per pri-
e Rupert me lo chiedesse gli porterei i panini anche oggi,
Sministratore
come facevo un tempo”. Parola di Les Hinton, ex am-
delegato di Dow Jones, società editrice che
mo accusò Coulson, anche se controlla il quotidiano americano Wall Street Journal. Dopo
Scotland Yard considera la sua Andy Coulson (in realtà fuori dal gruppo fin dal 2007) e

Sta arà forse il bisogno di li-

quidità a causa della mul-
Cir da 560 milioni, sarà
perché quella villa al presi-
dente russo Putin è sempre
piaciuta, da qualche giorno
si torna a parlare della ven-
dita di villa La Certosa, resi-
denza di Berlusconi in Sar-
degna, a un misterioso oli-
garca russo, amico dello zar
di Mosca. Il mistero sul no-
me del magnate è pressoché
totale. Si parla di un amico
stretto (qualcuno ha azzar-
dato “scaltro”) del primo
ministro russo.
UNO DEI fedelissimi “indi-
ziati” potrebbe essere Arka-
dij Rotemberg, (1057° uomo
più ricco del mondo, secon-
do Forbes), oligarca del gas
(la sua Strojgazmontazh fa af-
fari con Gazprom) ma anche
di banche (la Smp) e partner
della compagnia che sta co-
struendo l’autostrada Mo-
sca-S. Pietroburgo che deva-
sterà il gigantesco bosco di
Khimki. Sul suo nome, per
ora, solo ipotesi. Ma del
gruppo oligarchi pietrobur-
ghesi, amici d’infanzia di Pu-
tin, Rotemberg ha una pas-
sione esclusiva con il pre-
mier russo: il judo che hanno
praticato fin da piccoli. An-
cora oggi i due sono proprie-
tari del club “Javara-Neva”
nella natìa S.Pietroburgo do-
ve Vladi va a riposarsi prati-
cando le arti marziali.
per l’apparizione di Rupert, Ja-
mes Murdoch e Rebekah Broo-
ks (già arrestata e rilasciata su
morte “non sospetta”. E poi,
già interrogati dalla polizia tut-
ti i suoi collaboratori più vicini
Rebekah Brooks (dimessasi venerdì), Hinton è la terza fi-
gura di altissimo profilo che deve lasciare l’azienda in se-
guito alle inchieste che non le danno tregua. La sua è una
cauzione) di fronte alla com- (Andy Coulson, Les Hinton e storia che ha un lato umano e oscuro al contempo: una sto-
missione parlamentare sui me- naturalmente Rebekah Broo- ria di amicizia e di fedeltà. Comincia ad Adelaide, in Au-
dia. Il premier ha stabilito di ks), il prossimo obiettivo del- stralia, nel lontano 1959, quando un Rupert Murdoch nep-
procrastinare la chiusura esti- l’inchiesta è quello che al ma- pure 30enne è alle prese con la gestione del suo primo quo-
va del parlamento per tenere gnate fa paura più di tutto. Di tidiano. È allora che nel suo ufficio fa capolino un 15enne
un dibattito d’urgenza, in cui – nome si chiama James. E di co- con tanta voglia di fare, a cui data la giovane età viene as-
Cressida Dick nominata ieri al posto c’è da giurarci – non gli ver- gnome, stavolta, proprio Mur- segnato il compito di comprare i panini per Rupert. A 52
del numero 2 di Scotland Yard ranno risparmiate domande doch, come suo padre. anni di distanza, il magnate dei media si ricorda ancora di
quei giorni lontani, e li rievoca forse anche con un filo di
nostalgia.
In Cina con furore Quel ragazzo che pare uscito da un romanzo di Dickens,
tutto sacrificio e dedizione, si chiama appunto Les Hinton.
Dopo gli umili esordi, nella vita Les farà di tutto. Reporter
per oltre un ventennio, dall’Australia approda agli Usa, dove
SCONTRI CON LA POLIZIA NELLA REGIONE ISLAMICA DELLO XINJIANG: 4 MORTI si aggiudica la guida di Fox. Quando nel 2007 Murdoch de-
cide di rilevare il Wall Street Journal, sceglie ancora lui.
di Simone Pieranni propria lingua e cultura, in difesa e in se- Alto, chioma bianca fluente, oggi, il ragazzino di Adelaide
Pechino guito alla politica dello sviluppo verso ha 67 anni, ed è diventato il luogotenente di Murdoch. Il suo
ovest deciso da tempo dalla dirigenza ci- motto faceva scuola: “Più basso tieni il tuo profilo, maggiore
uattro morti a seguito di una protesta ad Hotan, nel nese, che ha ormai reso la zona a maggio- sarà la tua longevità alla corte di Rupert”. Eppure anche lui
Q Xinjiang, regione nord occidentale della Cina. Se- ranza han. ha sbagliato. Sebbene sia stato al vertice di New International
condo la tv di Stato le vittime, due poliziotti e due Nel 2009 proteste sviluppatesi a Urumqi, dal ’97 al 2007 – prima che Rebekah Brooks lo sostituisse -,
civili, sarebbero morte a seguito di una protesta, cul- il capoluogo, e in altre zone della regione Les ha negato ripetutamente di fronte agli inquirenti che nel
minata nell'attacco a una stazione di polizia, ripor- avevano provocato 197 morti e successi- sistema giornalistico di Murdoch ci fosse qualcosa di storto.
tata “sotto controllo” dalle forze dell'ordine cinesi. ve condanne a morte per molti degli ui- A dimostrazione di come anche la fedeltà di un amico, se
Hotan è una cittadina di 150 mila abitanti, da cui pro- ghuri ritenuti responsabili degli scontri. esercitata ciecamente, smette di essere una virtù.
veniva sui mercati la giada più pregiata (in Cina è si- Le organizzazioni per l'indipendenza del (And. Val.)
nonimo di lunga vita) nel sud del Xinjiang, al confine Xinjiang denunciarono almeno 10mila
con il Pakistan. Ufficialmente nessuna parola dal go- persone scomparse, a seguito degli eventi
verno cinese, mentre voci uigure - la minoranza et- che costarono anche il posto all'ex segre-
nica che popola il Xinjiang - provenienti dalle orga- tario del Partito della regione.
nizzazione degli esuli tedeschi, hanno denunciato gli niche locali, che ogni anno attraverso manifestazioni
attacchi della polizia a una manifestazione pacifica, LO XINJIANG CONFINA CON 6 STATI, è ric- e proteste dimostrano il proprio malcontento nei con-
indetta per richiedere pari diritti alla minoranza mu- co di risorse e da tempo è entrato nel mirino delle fronti di Pechino. I fatti di Hotan seguono i recenti
sulmana e notizie circa uiguri spariti dalla circolazio- autorità cinese come zona di nuovi insediamenti ur- scontri in Mongolia Interna a sottolineare le difficoltà
ne a seguito degli scontri avvenuti nella regione au- bani e rapida modernizzazione, in nome di una stra- attuative del modello di “crescita inclusiva” decantato
tonoma nel 2009. tegia volta allo sviluppo della regione che ha finito per dal Partito. Tra inflazione, scontri etnici e nervosismo
Si tratta dell'attacco più importante degli ultimi tem- dissolvere le caratteristiche storiche della regione, in sociale, ritorna di moda la riflessione sulla validità del
pi in una regione strategica per la Cina, in cui la mi- nome di una conformità cinese di sviluppo cittadino. processo economico-politico cinese e la sua resisten-
noranza uigura rivendica da tempo autonomia per la A fare le spese di questo processo le minoranze et- za al cambiamento.
pagina 14
MESSE LAICHE
LA WOODSTOCK
BULGARA
DI LIGABUE
Il megaraduno di Campovolo è stato soprattutto un capolavoro di marketing
di Guido Biondi
Reggio Emilia
L
a messa laica è servita: officia il
rocker Luciano davanti a
114.000 discepoli paganti.
Una festa, senza dubbio, quella
di sabato scorso a Campovolo,
con un giro d’affari sorpren-
dente. Nessun albergo libero
in un raggio di diversi chilome-
tri: camping, ristoranti, bar,
tutto sold out. L’artista oggi è
anche attrazione turistica. Sa-
rebbe opportuno a questo
punto, dal momento che nes-
sun giornale ne parla, propor-
re la fine dell’esibizione dei
muscoli: quattro concerti allo
stadio di San Siro per Vasco
Rossi e il megaraduno unico
per il Liga, giusto per capirci.
Sarebbe una vera svolta per tut-
ti che l’evento di Campovolo
diventasse il canto dei cigni di
una stagione di guerra. Chi ha
avuto l’opportunità di gustare
un recital di De André, De Gre-
gori, Fossati, Samuele Bersani
in un teatro con mille persone
conosce bene la differenza
d’impostazione: il dialogo tra
pubblico e artista è palpabile.
VISTO IL costo dei biglietti,
oscillante tra i cinquanta e i no-
vanta euro, sarebbe bene pre-
servare la dignità dello spetta-
tore che ha diritto a una vista
ravvicinata e a un’acustica im-
peccabile. E invece si continua
a preferire luoghi nati per altre
attività: come ha dichiarato The
Edge degli U2, chi va allo stadio
ad assistere a un concerto spes-
so paga per vedere la televisio-
ne; data la distanza, infatti, sono
i megaschermi i veri catalizza-
tori del pubblico pagante. L’e-
vento viene “servito” nello sta-
dio calcistico, in un aeroporto,
in un ippodromo, in una pista
per la formula uno e così via. Bi-
sogna comprendere il marke-
ting attuale, quello che regola la
pianificazione dei tour nostrani
(e non): con la crisi dell’indu-
stria discografica oggi l’artista
SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
Organizzazione perfetta, entusiasmo
compatto dei fan, nessun dissenso.
Luciano Ligabue sul palco del Campovolo di Reggio (FOTO ANSA)
campa soprattutto con l’esibi-
zione dal vivo. Non importa se
l’impresa organizzatrice sia lo-
cale o multinazionale: va sfrut-
tato tutto quello che può gene-
rare introiti, con un’attenzione
tutta nuova verso il merchandi-
sing che in passato era delegato
all’artista. Oggi, invece, ma-
gliette, spillette e poster vengo-
Due anteprime
dal nuovo album
e l’invito finale:
“Fate l’amore
stanotte, voglio
mille figli da
Campovolo!”
no gestiti dai tour manager. Da
questo punto di vista l’evento
di Campovolo è stato organiz-
zato alla perfezione, non ci so-
no state sbavature: Liga ha suo-
nato una trentina di brani, alcu-
ni dei quali selezionati dai fan
sul suo sito web.
Due pezzi inediti (“M’abitue-
rò”, “Sotto bombardamento”)
presentate per la prima volta
dal vivo saranno il piatto forte
di un cd e di un film in 3D in
arrivo per il prossimo Natale.
Martedì 19 luglio 2011
in & out
Bob Dylan
Da ottobre
Harry Potter
Polverizza
Daniel Craig
È un cowboy
Jovanotti
Gran finale
tournée il box office alieno nel del tour: il
europea in con 10,5 nuovo film 16 settembre
coppia con milioni con Harrison all’Arena
Knopfler di euro Ford di Verona
tenata e anche un po’ preoccu- FESTIVAL CONTROCORRENTE
pata per questo tipo di megara-
duni: “Il bagno di folla non mi è
E Trieste si dà
mai piaciuto ma ammetto che
l’evento è stato organizzato nei
minimi particolari, anche in au-
tostrada, tutto sommato, la fila
era accettabile”.
all’operetta
L’ESORTAZIONE finale del di Giorgio Cerasoli
Liga, se dovesse avere succes- Trieste
so, affollerà le sale parto di tutta
Italia: “Fate l’amore stanotte, peretta mon amour, anzi, meine Liebe! Per Trieste ce-
voglio mille figli da Campovo-
lo!”. Intorno al palco si era for-
OParigi
lebrare quel genere del teatro musicale che trionfò a
e a Vienna nella seconda metà dell’Ottocento vuol
mata una cittadella con tutto dire anche ricordare la propria vocazione mitteleuropea,
quanto può far felice un fan del la sua storia legata all’impero asburgico. Non siamo certo
Liga (anche questo è un aspetto in una città dove si parla la lingua tedesca – è il dialetto
da studiare). I numeri da analiz- triestino a colorire i dialoghi che si possono ascoltare per
zare sono imponenti: 90 metri le strade – ma, partendo dall’impronta urbanistica per
di lunghezza e 1100 metri qua- arrivare fino ai piatti tipici, è chiaro che siamo in un luogo
drati di superficie per il palco, piuttosto diverso dal resto d’Italia: il secessionismo di
620 metri quadri di schermi, 19 stampo leghista sembra lontano, qui casomai è duro a
torri d’ascolto, 2000 persone al morire “Il complesso dell’Imperatore”, per citare un fa-
lavoro nel giorno del live, 1000 moso titolo di Carlous Cergoly.
spazi prenotati nell’area tende, Non è un caso dunque che sia arrivato quest’anno alla sua
20 punti alimentari/bevande e quarantaduesima edizione una manifestazione che tra le
altrettanti per il merchandi- tante kermesse che affollano l’estate italiana resta un uni-
sing, 4 campi di calcetto, 3 cam- co, e proprio per questo attrae un pubblico multietnico, il
pi da green volley e 1 campo da Festival Internazionale dell’Operetta. Come ricorda An-
Operazione di marketing, cer- tennis nel villaggio sportivo. tonio Calenda – sovrintendente della Fondazione Teatro
tamente (anche Vasco avrà il Un unico anelito verso l’artista, Lirico Giuseppe Verdi che organizza la manifestazione –
suo inedito da presentare in un un moderno consenso bulgaro nei celebri lavori di Johann Strauss o Franz Lehár il ca-
eventuale live dei concerti di che non ammette dissensi: se lo poluogo giuliano “ritrova il proprio stesso eclettismo cul-
San Siro), ma di sicura presa su- ricorda bene Luciano che nel turale, la propria curiosità ed apertura, ma anche la traccia
gli irriducibili fan arrivati da tut- precedente concerto a Campo- delle proprie radici storiche, nonché il fascino di una
ta Italia. Come Giuseppe, 30 an- volo fece infuriare alcuni fan a leggerezza che cela più misteriose spirali”.
ni, da Firenze che non perde causa dell’acustica mediocre; si E l’appuntamento con l’operetta permette tuttora a Trie-
mai un appuntamento con il trovò a misurarsi con una serie ste di calamitare gli appassionati provenienti da Stiria e
rocker emiliano: “L’ho ascolta- di cori dedicati alle canzoni di Carinzia, come i commenti in tedesco che si percepi-
to in versione acustica in tea- Vasco. Sorge spontanea una do- scono tra il pubblico sembrano confermare. I fasti della
tro, poi una volta al Palasport e manda: d’accordo siamo nella borghesia viennese rivivono quest’anno con “Eine Nacht
per la seconda volta sono venu-
to qui all’aeroporto. Il Liga ci
società di massa ma fino a quan-
do lo spettatore resterà ebbro
in Venedig” (Una notte a Venezia), un titolo dell’epoca
d’oro dell’operetta, dove l’inventiva musicale di Johann
ama e noi amiamo lui”. Cateri-
na, mamma di due figli, fan sca-
dimenticandosi la comodità di
una poltroncina a teatro?
Strauss jr. è al servizio dei mille intrighi amorosi che si
dipanano nella città lagunare: in scena ancora stasera nella
ritrovata cornice del Castello di
San Giusto, uno dei simboli di
Trieste, lo spettacolo combina un
MOISEEV L’icona panoramica della produ-
narratore come Giuseppe Pam-
bieri col talento vocale di una del-
zione del grande artista so- le beniamine del Festival, il so-
russa della danza vietico, spaziando in un re-
pertorio di 73 anni di at-
prano Daniela Mazzuccato.
Passando per l’altra capitale del-
bbandonatevi alla gioia di vivere tività e 300, tra balletti e coreografie. l’operetta, Parigi, dove Jacques
“A che comunica l'Igor Moiseev Bal-
let. Moiseev va visto almeno una volta
Come le celebri “Danze della Città
Vecchia”, un’antologia di performan-
Offenbach trionfò con lavori co-
me “La chatte metamorphosée en
nella vita!» La raccomandazione viene ce piene di ironia, con zuffe e batti- femme” (Le metamorfosi di una
dall’attrice e regista Simona Marchini, becchi, capaci di raccontare l'atmosfe- gatta), il cartellone del Festival di
interventuta alla presentazione di ''In- ra di festa di un ''sabato del villaggio''; quest’anno – che proseguirà fino
vito alla Danza'', festival che il 21 e il 22 oppure il famosissimo “I Partigiani”: a fine mese – apre anche alle ri-
luglio, a Villa Pamphili, in Roma, ospi- tutti pezzi capaci di raccontare il mon- flessioni critiche del XX secolo,
terà lo show della più famosa compa- do, di stupire e di intrattenere con in- con uno dei capolavori di Bertold
gnia di folklore russo. Lo storico grup- telligenza. Brecht e Kurt Weill, “Die Dreigro-
po, fondato da una vera icona della L'occasione è ghiotta: l'Igor Moiseev schenoper” (L’opera da tre soldi):
danza contemporanea, rende omag- Ballet, prima compagnia di folk-dance sulla scena, da domani sera, Mas-
gio alla memoria del fondatore Igor del mondo, è una enciclopedia viven- simo Ranieri, Gaia Aprea e Lina
Moiseev, scomparso nel 2007 a 101 te dei balli dell’ex Unione Sovietica, Sastri, impegnati in una memo-
anni. lo spettacolo previsto, “Omag- slavi, ebraici e greci. Informazioni e rabile vicenda dove il denaro e la
gio a Igor Moiseev”, offre la più vasta programma: www.invitoalladanza.it corruzione finiscono inesorabil-
mente per prevalere sulla mora-
le.
Martedì 19 luglio 2011 pagina 15

SECONDO TEMPO

OGNI / MALEDETTA DOMENICA

IL CALCIO ALLA SBARRA

Dalla portineria Figc al mito del Subamerica:
siamo al Titanic dello scarpino
di Oliviero Beha sì, anche solo per dire come mai
faceva lui le telefonate che risul-
e io scrivo che “il calcio è tano agli atti di Palazzi e magari

S alla sbarra”, voi pensate

subito a un moto di giusti-
zialismo. “Ismo” sbagliato
anche qui, perché far rispettare
l’etica sportiva parrebbe la pri-
anche il nome di chi gli chiede-
va di farle. Giacinto Facchetti
presidente dell’Inter al telefo-
no? Ma su, rispettiamolo davve-
ro e non strumentalizziamone il
ma cosa in termini di lealtà fon- ricordo o la scomparsa. Ma allo-
data sulle regole e l’atteggia- ra chi doveva revocare questo
mento da tenere in un ambien- scudetto che si è trasformato in
te pregiudizialmente “più puli- “scudo”, in alibi per brutte fac-
to” e funzionale come tale. Co- cende altrui? Se non il Consiglio
munque tranquilli, c’è anche della Figc, democraticamente
questo aspetto, esemplificato eletto, forse l’albo dei commer-
alla perfezione dalla storiaccia cialisti o la gilda degli idraulici?
dello scudetto del 2006, ieri ri- Uno scudetto dunque resta do-
confermato come previsto an- v’è per getto della spugna del-
che formalmente all’Inter dal l’Abete minore di un bosco im-
Consiglio Figc dichiaratosi “in- portante, cioè la Lega dei club
competente giuridicamente” a principali, Juve esclusa che mi-
toglierglielo. naccia ovviamente azioni legali
A salvare l’Argentina dal naufragio non è bastato il talento di Leo Messi (FOTO LAPRESSE) Sotto, Barbara Berlusconi e Pato (FOTO OLYCOM) in patria e in Europa? Davvero
MA CI TORNO poi. Perché non c’è bisogno di uno “spider
da subito vorrei chiarire come e no neppure più a metter dentro c’è futuro pallonaro per nessu- rebbero, sono stati, potrebbero memoria, Moratti, ricordando- truman” di facebook per rac-
qualmente sia il calcio nel suo un solo calcio di rigore. Una vol- no, facciano i Sacchi o i Sacchet- ritornare a essere di talento solo lo come merita e rinunciando al- contare la “casta” del pallone
complesso a essere “sbarrato” ta l’avrebbero segnato di testa... ti di turno e insegnino che cosa perché “hanno un ingaggio la prescrizione. Perché non si che si qualifica da sé in attesa di
dal denaro, e non soltanto la Il gusto di giocare per giocare è significa una squadra, e soprat- troppo oneroso”. E chi glielo ha domanda se Facchetti, che pro- vedere se e come verrà insabbia-
brutta vicenda postuma di Cal- morto stramazzato, sono stan- tutto una squadra che diverten- dato, io? La verità è che è tutto prio ieri per uno scherzo ama- ta “scommettopoli”.
ciopoli appena menzionata. chi tutti quanti e in attesa di in- dosi faccia divertire e contagi un mondo di sabbia con castelli rissimo del destino avrebbe
Prendiamo la Coppa America. gaggi che gli cambino la vita, il un mondo rotondo ormai più franati, che va rifondato a par- compiuto 69 anni, avrebbe vo- E LO FA, la Casta Rotonda, an-
Dove nasce la fantasia, la tecni- denaro, le scommesse che han- che sgonfio, afflosciato su se tire da un’igiene economica per luto o vorrebbe oggi la rinuncia che in modo sibillino. Prendete
ca, il ludus rotondo se non in no fatto traslocare il calcio “del- stesso. la quale visti i chiari di luna non della prescrizione? Io credo di la Roma: il suo nuovo direttore
quelle latitudini? Dove vorreb- le farmacie” di Zeman, 1998, in proporrei all’Abete pallonaro il generale, Franco
bero ancora oggi i tifosi che an- quello “delle sale corse” di oggi AGGIUNGE grottesco a grot- Tremonti pallonaro. Casomai il Baldini, ha lavorato
dassero gli osservatori dei club
per i quali tifano a scoprire ta-
per cercare di farlo finire come
l’ippica, stanno travolgendo
tesco il fatto che i campioni o
sedicenti tali, spompati come
contrario. Proporrei Abete a
Tremonti, certo che peggio di
La Federazione si con Capello per uno
scudetto costato pa-
lenti in erba, se non nel subcon-
tinente di Marcos, Chavez e
ogni argine onirico e immagina-
tivo per un Rotondoscopio im-
sono, vengono però ipervaluta-
ti presumibilmente per far fare
così sarebbe praticamente im-
possibile.
dichiara incompetente recchio allo svenato
Franco Sensi. Poi Ca-
Gianni Minà? pallidito che ha perso identità, soldi alle intermediazioni, così Dicevo dello scudetto di carto- pello è andato alla
Ebbene, spettacoli modesti ol- nel singolo e nelle squadre. Il che assistiamo allo spettacolo, ne: chi l’avrebbe dovuto revoca- a revocare lo scudetto Juve. Con Moggi e
treoceano nelle notturne tv, singolo è il Messi di turno, sem- vagamente gotico e certamente re, dopo le parole durissime del Giraudo. Ve li ricor-
l’Argentina ospitante di Messi pre più raro, e triste in Naziona- più intrigante di quello scaduto Torquemada Palazzi? Quello all’Inter. Ma chi altri date? Successiva-
già fuori con ignominia per i pie- le dove paga quel pegno che nel del campo, di un settore popo- che quando indagava nel 2006 e mente Capello è
di dei cugini uruguagi, il Brasile Barcellona gli viene risparmiato lare al cubo che tratta le decine rinviava a giudizio andava beno- dovrebbe esserlo? passato alla guida
fuori senza gol né rigori segnati. dal cosiddetto “colectivo”; le di milioni di euro come noccio- ne, se lo fa ora perché sono riap- della Nazionale in-
Ora, da sempre si è detto che a squadre intese come insieme, line, mentre il contesto che ab- parse le intercettazioni miraco- glese, dove è tutto-
Copacabana se sulla spiaggia un come lavagna animata, come biamo sotto gli occhi è quello di losamente e misteriosamente ra, con da anni Baldi-
bambino non giocava a pallone concerto in grado di suonare un baratro sull’orlo del quale “ti- accantonate dal tenente colon- ni di rinforzo diri-
“naturalmente”, andava portato più spartiti, da anni si contano rano due calci”, per lo più male. nello Auricchio, lo 007 dei ca- genziale. Ancora
dallo psichiatra. Qui siamo dun- sulle dita di una mano, meglio se Un Titanic degli scarpini invece rabinieri dell’epoca, viene addi- per qualche mese.
que a un Brasile ammutinato di Muzio Scevola. Adesso si spe- che della musica e del ballo, in- tato da Moratti alla pubblica in- Quindi non è oggi
contro se stesso, a un calcio ra che un po’ per celia un po’ somma. E impazza la campagna famia perché “Giacinto è mor- della Roma anche se
contro natura, ai cariocas (per- per non morire allenatori giova- acquisti, e non si sa dove piaz- to”. la dirige. E di Capel-
donate il vezzo) che non riesco- ni, e consapevoli che così non zare decine di giocatori che sa- Farebbe bene a rispettarne la lo e Moggi sa tutto, e
tutti sanno tutto di
tutti in questo pic-
colo mondo. Invece
PALLONATE
di Pippo Russo BARABARA, LA RAGAZZA DI IPANEMA sembra che il Baldi-
ni di prima non sia
esattamente quello
di oggi, quasi un
ibadiamo il concetto: quando il che poi nella versione originale fa She. Lei, come questa.
R berlusconismo sarà finito, i suoi residui
‘giapponesi della foresta’ saranno rintanati
che magari non è ‘quella che sembra nel suo
guscio’, eccetera. Chissà se Pato ha pensato
Comunque sia,
il meglio su
omonimo. Curioso.
Come è curioso che
oggi Rosella Sensi
nella redazione della Gazzetta dello Sport. al testo della canzone di Aznavour quando questo fronte entri nella Giunta di
Da quelle parti non si sono ancora accorti ha detto che dedicava i gol a ‘lei’, cioè l’ha espresso Arturo Arturi inteso Franco, vi- Alemanno per pensare ai Gio-
che le cose stanno cambiando, e continuano Barbara Berlusconi. Che sta sempre un chi del 2020 ambiti dalla capi-
cedirettore della rosea nonché maestro del tale. È in quota rosa e gialloros-
a fare del Milan ciò che esso è stato per il suo passo indietro e l’altro giorno, a Milanello, a tè. Nell’edizione del 13 luglio l’Arturo ha osa- sa. Alemanno dice che entra per
principale negli anni ruggenti: la politica chi le nominava le foto scattate a Ipanema, to l’inosabile. Egli, infatti, ha così spiegato il competenze specifiche. Ossia
proseguita con altri mezzi, una macchina dov’era in vacanza col giocatore del Milan, rilancio degli investimenti berlusconiani nel presiedere la Roma – e poi, rac-
dell’immagine e del consenso. Così continua ha risposto con un sorriso diplomatico. Lei, Milan a dispetto del risarcimento dovuto a De colta l’eredità del padre, riscuo-
a essere alimentata una bolla narrativa, l’erede del Milan. Lui, l’attaccante intorno a Benedetti: “E i 560 milioni che i giudici hanno tere da Unicredit un lautissimo
all’interno della quale Berlusconi e la sua cui tutto ruota dopo l’addio di Kakà. Lei, che tolto dal conto corrente del Premier per de- mensile per anni – è come or-
famiglia sono ancora grandi dispensatori di ha lasciato un compagno padre dei suoi due positarli su quello di De Benedetti avevano ganizzare le Olimpiadi. Curio-
felicità calcistica. Oltre che imprenditori di figli. Lui, che si è sposato presto e ha so. Come è curiosa la figura di
fatto nascere più di un’apprensione per il fu-
successo, va da sé. Non mancano gli accenti divorziato anche prima. Loro, che si sono Tom DiBenedetto. Baldini ne
turo del club ‘più titolato del mondo’ ”. Ri- parla benissimo, negli Usa è un
rosa, come ogni volta che viene aggiunta trovati chissà dove e quando, e magari leggete bene. Trovereste una semplificazio-
una puntata alla love story fra Barbara hanno usato un taxi e un telefono e una Carneade. Nel frattempo Uni-
ne altrettanto radicale nell’Opera dei Pupi? Il credit benedice continue “par-
Berlusconi e Pato. Nell’edizione del 15 luglio piazza (ma questo non è più Aznavour, è cosmo ridotto all’osso, a figure stereotipe. tite di giro” al proprio interno
a occuparsi del tema era Alessandra Bocci, Paolo Conte). Anzi, un taxi proprio no. Più Dunque, nella rappresentazione dell’Arturo sul club “amerikano”.
ovvero la Federico Moccia del giornalismo facile una macchina con autista”. E infine abbiamo i giudici (cattivi?) che tolgono i soldi E il tifoso, disorientato, si affida
sportivo italiano. Quel giorno la Moccina ha noi, lettori, che continuiamo a spendere per a Totti, che resta uno dei pochi
dal conto corrente del premier (buono!) e
tirato fuori il meglio del suo talento da la Gazzetta tutte le mattine (ma fino a da chiamare con il suo nome, un
metterli su quello di De Benedetti (cattivis-
sceneggiatrice di “Quando si ama”: “Lei, quando?) 1 euro e 20 e ci ritroviamo cose grande calciatore. Ma in un cal-
simo!) a danno del club ‘più titolato del mon- cio alla sbarra tra poco, molto
do’ (divino!). Di Lodo Mondadori e giudici poco, anche un campione così
LA GAZZETTA PROSEGUE NEI SUOI SCOOP SULLA COPPIA corrotti fregacazzi a nessuno. Neanche rischia di trovarsi di fronte a un
Stracquadanio sul ‘Predellino’ avrebbe osato sentiero sbarrato. La mia im-
PATO-BERLUSCHINA. MOCCIA NON SAPREBBE FARE DI PIÙ tanto. pressione è che uno intelligente
come lui l’abbia capito benissi-
mo, lo sappia, e non gli piaccia.
pagina 16 Martedì 19 luglio 2011

SECONDO TEMPO

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

TELE COMANDO
TG PAPI
+ chetto di plastica era “lonta-
na” dal corpo. Un vero suici- di Fulvio Abbate
Nino Rota
il rapsodico
sciuti capolavori realizzati in speso tra l’ineffabile musicale

L’anti-casta dio? Ecco pronto il giallo dell’

estate che stenderà veli pieto-
si sullo spaventoso crack delle
creature di Craxi e di Berlusco-
ni. Enrico Rotondi è sempre
Dsta ite,trasmessa
Nino Rota, personalmen-
rammento un’intervi-
molti anni fa in
uno speciale dedicato al suo
forma di colonne sonore, ap-
punto, per il cinema, ovvia-
mente il lavoro al fianco di Fel-
lini su tutto (“La strada”, “I vi-
telloni”, “La dolce vita”, “8e
e la percezione dell’assenza
stessa di una certa sensibilità
nell’epoca in cui le suonerie
telefoniche assumono un va-
lore quasi sinfonico in barba

dal web ai tg impeccabile: per Ruby, il si-

gnor B. (che non sta per Bun-
ga) sarà processato a Milano.

di Paolo Ojetti
g1
T “Intanto il governo pre-
senta la riforma istituzionale: T Le cronache “politiche”
meno parlamentari, iter più del Tg2 hanno raccontato di
veloce per le leggi, tagli alle re-
tribuzioni”. Giorgino è felice,
il ciuffo è vaporoso di barber
shop, la riformissima è cosa
fatta, bibbidi bobbidi bù, ci so-
no anche più poteri al “pre-
mier” che, poveretto, ne ha
troppo pochi e poi vuole es-
sere chiamato “primo mini-
stro”. Maria Soave racconta
la riforma epocale minuto per
minuto, un vero libro dei so-
gni di Calderoli che un giorno
si sveglierà. Incalza Sonia
Sarno con la cena di Berlusco-
ni e Bossi per “mettere a pun-
to” le questioni sul tappeto:
tutti e due in ginocchio su un
Kilim. Marina Nalesso smon-
ta il sito di Spider Truman, di-
cendo che “sarebbe una bufa-
la”. La task force minzoliniana
era agguerrita. Un Tg di fanta-
sia. Berlusconi si sarà com-
mosso.
g2
un’ora di colloquio fra Napo-
litano e Berlusconi (non il con-
trario: ubi maior, eccetera).
Un salottino dopo la “pace”
politica: si è parlato del nuovo
ministro della Giustizia dove si
chiede persona di “alto profi-
lo” (quindi non Brunetta),
della manovra e di altre coset-
te. Poi il “premier” aveva ap-
puntamenti con Bossi per de-
cidere cosa fare con Papa e –
tenetevi forte – per le “riforme
istituzionali: si parla del Sena-
to federale e della riduzione
dei parlamentari”, cioè discor-
si di tre anni fa. Esaurita la pa-
gina rosa, c’era la cronaca dura
del suicidio di Mario Gal, brac-
cio destro di Don Verzé. Al San
Raffaele un buco da più di un
miliardo di euro. Attenzione
però: la calibro 38 in un sac-
g3
T Si può anche partire da do-
ve meno te l’aspetti, ma dove
potresti trovarti: la astanteria
di un ospedale dove nessuno
sa bene quale ticket devi pa-
gare o se lo devi pagare a par-
tire dalle otto del mattino o
dalle sei, chi lo sa? E scoprire
che ormai i costi della sanità
pubblica si sovrappongono a
quelli della sanità privata e che
– come sempre – pagano an-
che i poveracci, a meno che
non girino con il 730 sotto-
braccio. È l’inizio del disastro
sociale, che segue il disastro
della Borsa di Milano che ha
schifato la manovra. Il resto,
Napolitano che incontra Ber-
lusconi, il destino di Alfano,
l’ascesa di Brunetta, le “rifor-
me epocali” della casta, ecci-
tano come un moscerino mor-
to. Interessa di più il sito di Spi-
der Truman: chi non l’ha an-
cora aperto, lo faccia subito:
ne uccide più quel sito che
mille editoriali contro la “ca-
sta”.
doppio artistico: il composi-
tore è lì al pianoforte e intanto
il giornalista ospite gli chiede
se, come il compagno di stra-
da Federico Fellini, anche
lui, il mite maestro Rota, fa-
rebbe allontanare i molesti
posteggiatori dai ristoranti
per non essere “disturbato” al
momento del pranzo, della
cena. La risposta che ne segui-
va era priva di retorica, suo-
nava diretta: Rota, con modi
da artigiano che provi a mo-
strare la propria indole paci-
ficata, spiegava che i “posteg-
giatori” erano da ritenere suoi
“colleghi” a tutti gli effetti. Di
Nino Rota (1911- 1979) è ap-
pena scoccato il centenario
della nascita, prontamente
onorato domenica scorsa da
uno Speciale Tg1 per fortuna
nostra e dello stesso artista
trapassato molto distante al-
l’estetica televisiva attual-
mente in atto, una vera mosca
bianca nell’indistinto della
programmazione ordinaria.
Un viaggio in camper lungo i
luoghi, veri o ideali, della mu-
sica del nostro compositore,
in verità dall’apertura alare as-
sai più ampia dei pur ricono-
½” e “Amarcord”), così come
“Il gattopardo” di Visconti e
“Il giornalino di Gian Burra-
sca” di Lina Wertmüller, e
ancora, volendo planare sem-
pre sulle terre cinematografi-
che il caso del “Padrino Parte
Seconda” di Francis Ford Cop-
pola, la cui partitura, se non
rammentiamo male, era stata
già utilizzata con minor fortu-
na da Nino Rota in un film del
1958 di Eduardo De Filippo
che presentava Alberto Sordi
al top della sua perfidia e Giu-
lietta Masina pronta a ripren-
dere i tratti e il birignao di Gel-
somina, “Fortunella” il titolo.
Era il 1974 e Nino Rota otten-
ne l’Oscar proprio grazie a
quel lavoro targato Hol-
lywood.
In verità, i meriti maggiori del
documentario dedicato al
compositore Rota, “Viaggio
in Italia sulle tracce di Nino
Rota” di Mauro Gioia brillava
per intero nella sua dichiara-
ta, come dire?, rapsodicità,
nel suo essere un racconto so-
Il Tg1 ha dedicato
uno speciale
al maestro Nino Rota
alla musica colta e forse per-
fino a quell’altra che marcia
sulle gambe del cinema, così
da far pensare a un altro do-
cumentario d’autore come
quello realizzato dallo scritto-
re Gianni Celati in memoria
del fotografo Luigi Ghirri. Do-
ve si tratta appunto di percor-
rere in lungo e in largo l’ideale
penisola della perdita, o an-
che, volendo persistere con le
riflessioni sui documentari,
all’omaggio dedicato anni ad-
dietro rispettivamente ora al-
l’Australia ora all’Islanda da al-
tri scrittore-entomologi come
Ennio Flaiano e Giorgio Man-
ganelli.
Un viaggio lungo la penisola
alla scoperta di ricordi e se-
greti del musicista, con le te-
stimonianze dei suoi allievi e
di chi con Rota ha lavorato,
una sorta, come recita il tito-
lo, di “visita meravigliosa” che
culmina, terribile a dirsi, con
una sorta di requiem del pae-
saggio culturale stesso cui
eravamo abituati a pensare
quando ancora sembrava che
cultura fosse parola non de-
stinata a far arrossire.
www.teledurruti.it

LA TV DI OGGI
11.25 TELEFILM Don Mat-
teo 7
13.30 NOTIZIARIO TG1
14.00 NOTIZIARIO TG1
Economia
14.10 ATTUALITÀ Verdetto
Finale
15.00 PRIMA TV RAI FILM
Veleni a Guguleto
16.50 ATTUALITÀ TG Par-
lamento
17.00 NOTIZIARIO TG1
17.10 PREVISIONI DEL TEM-
PO Che tempo fa
17.15 ATTUALITÀ Estate in
diretta
18.50 GIOCO Reazione a
catena
20.00 NOTIZIARIO TG1
20.30 DOCUMENTI DA DA
DA
21.10 PRIMA TV - TELEFILM
Il Commissario Rex. Ultimi
episodi
23.00 DOCUMENTARIO
Passaggio a Nord Ovest
24.00 FILM Leonardo chi?
1.05 NOTIZIARIO TG1
12.10 TELEFILM La nostra
amica Robbie
13.00 NOTIZIARIO TG2
Giorno - E... state con
costume - Medicina 33
14.00 TF Ghost Whisperer
14.50 TF Army Wives
15.35 PRIMA TV TELEFILM
Squadra Speciale Colonia
16.20 PRIMA TV RAI TELE-
FILM Las Vegas
17.05 PRIMA TV TELEFILM
90210
17.45 NOTIZIARIO TG2
Flash L.I.S.
17.50 NOTIZIARIO Rai TG
Sport -TG2
18.45 TELEFILM Cold Case
19.30 TF Senza traccia
20.25 Estrazioni del Lotto
20.30 NOTIZIARIO TG2 -
20.30
21.05 PRIMA TV RAI TELE-
FILM La Spada della verità
23.25 NOTIZIARIO TG2
23.40 FILM Decameron Pie
1.20 ATTUALITÀ TG Par-
lamento
13.10 TELEFILM Julia
14.00 NOTIZIARIO TG
Regione - Meteo - TG3 -
Meteo 3
14.45 RUBRICA FIGU
14.55 NOTIZIARIO TG3
L.I.S.
15.00 EVENTO SPORTIVO
Ciclismo, Tour de France
2011 16a tappa (DIRETTA)
18.05 DOCUMENTARIO
GEOMagazine 2011
19.00 NOTIZIARIO TG3-
TG Regione - TG Regione
Meteo
20.00 VARIETÀ Blob
20.15 TELEFILM Sabrina
vita da strega
20.35 SOAP OPERA Un
posto al sole
21.05 VARIETÀ Circo Mas-
simo
23.05 NOTIZIARIO TG
Regione
23.10 ATTUALITÀ TG3
Linea notte estate
23.45 CULTURALE Correva
l'anno
20.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
21.00 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
21.27 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
21.30 RUBRICA Meridiana
- Scienza 1
21.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
22.00 ATTUALITÀ Inchiesta
3 (Interni) (REPLICA)
22.30 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
22.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
23.00 RUBRICA Consumi e
consumi
23.27 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
23.30 RUBRICA Tempi sup-
plementari
23.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
0.00 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
0.27 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
11.00 REAL TV Forum
13.00 NOTIZIARIO TG5 -
Meteo 5
13.40 SOAP OPERA Beauti-
ful
14.10 SOAP OPERA Cento-
Vetrine
14.45 FILM Inga Lindstrom
- Il segreto di Svenaholm.
Con Julia Bremermann,
Patrick Rapold.
16.35 ATTUALITÀ Pome-
riggio Cinque. Condotto
da Barbara D'Urso
18.50 GIOCO Chi vuol
essere milionario
20.00 NOTIZIARIO TG5 -
Meteo 5
20.40 VARIETÀ Paperissi-
ma Sprint
21.20 FILM L'amore e altri
luoghi impossibili. Con
Natalie Portman,Lisa
Kudrow.
23.30 PRIMA TV TELEFILM
Parenthood
1.30 NOTIZIARIO TG5
Notte - Meteo 5 Notte
11.25 TELEFILM Una mam-
ma per amica
12.20 RUBRICA Giffoni - Il
sogno continua
12.25 NOTIZIARIO Studio
Aperto - Meteo - Sport
13.40 PRIMA TV CARTONI
ANIMATI Detective Conan
14.10 CARTONI ANIMATI I
Simpson
15.00 PRIMA TV TELEFILM
How I Met Your Mother
15.30 TELEFILM Gossip Girl
16.20 TELEFILM The O.C.
17.10 TELEFILM Hannah
Montana
18.05 SIT COM Love Bugs
18.30 NOTIZIARIO Studio
Aperto - Meteo - Sport
19.25 TELEFILM C.S.I. Mia-
mi
20.20 TELEFILM The Men-
talist
21.10 ATTUALITÀ Tabloid
0.15 ATTUALITÀ Confes-
sione Reporter
1.15 RUBRICA SPORTIVA
Poker1mania
11.20 TALK SHOW Benes-
sere
11.30 NOTIZIARIO TG4 -
Meteo - Vie d'Italia noti-
zie sul traffico
12.00 TELEFILM Più forte
ragazzi
13.00 TELEFILM Distretto
di Polizia 2
13.50 REAL TV Il tribunale
di Forum - Anteprima
14.05 REAL TV Sessione
pomeridiana: il tribunale
di Forum
15.10 TELEFILM GSG9 -
Squadra d'Assalto
16.15 VARIETÀ Ieri e oggi
in tv
16.25 FILM Si può fare...
amigo
18.55 NOTIZIARIO TG4 -
Meteo
19.35 SOAP OPERA Tempe-
sta d'amore
20.30 TELEFILM Renegade
21.10 FILM Atto di forza
23.30 FILM Il secondo tra-
gico Fantozzi
11.25 TELEFILM Chicago
Hope
12.30 TELEFILM Due South
- Due poliziotti a Chicago
13.30 NOTIZIARIO TG La7
13.55 FILM Sissi, la favori-
ta dello zar
16.05 DOCUMENTARIO
Austin Stevens, Fotografo
per natura
17.00 TELEFILM L'ispettore
Barnaby
19.00 REAL TV Cuochi e
fiamme (REPLICA)
20.00 NOTIZIARIO TG La7
20.30 ATTUALITÀ In Onda.
Condotto da Luisella
Costamagna e Luca Telese
21.10 TELEFILM Crossing
Jordan
23.40 TELEFILM In Plain
Sight - Programma Prote-
zione Testimoni
0.35 NOTIZIARIO TG La7
0.50 TELEFILM NYPD Blue
1.55 ATTUALITÀ In Onda
(REPLICA)
2.35 DOCUMENTI La7

TRAME DEI FILM PROGRAMMIDA NON PERDERE

/ Fargo
Jerry, un venditore di auto del Minneso-
ta pieno debiti, decide di far rapire la
moglie per chiedere il riscatto al ricco
padre di lei. A tale scopo assolda due
delinquenti, Carl e Gaear, che si rivela-
no, però, tragicamente maldestri.... Dal
genio dei fratelli Coen un film pratica-
mente perfetto che si avvale di un cast
da capogiro. Due Oscar, per la sceneg-
giatura e per Frances McDormand,
migliore attrice protagonista.
Sky Cinema Hits 21,10
/ L’amore e altri luoghi impossibili
Emilia, da poco sposata con Jack
Woolf, suo capo nel prestigioso studio
legale newyorkese presso il quale lavo-
ra, perde tragicamente la sua figliolet-
ta Isabel a soli due giorni dalla nascita,
senza cause apparenti. Da quel momen-
to le sue giornate si trascinano nel dolo-
re e nell’apatia. A farne le spese Wil-
liam, 5 anni, nato dal precedente matri-
monio del marito. Ispirato all’omonimo
best seller di Ayelet Waldman.
Canale 5 21,20
/ Decameron Pie
Vagamente ispirato al “Decameron”
di Giovanni Boccaccio. La storia è
ambientata a Firenze. La città è
flagellata dalla peste nera. La terri-
bile malattia si è portata via i geni-
tori della giovane e bella Pampinea
Anastagi (interpretata da Mischa
Barton). Della situazione cerca di
approfittare il perfido Gerbino de
la Ratta che più di ogni cosa vuole
portare Pampinea all’altare...
Rai 2 23,40
 Tabloid
Nella puntata di questa sera, Tabloid
dedicherà ampio spazio al giallo di
Melania Rea, con tutti gli aggiornamen-
ti sulle indagini, e tornerà, poi, sul caso
Murdoch, con un’intervista in esclusiva
alle vittime dello scandalo intercetta-
zioni. Monica Gasparini si occuperà,
inoltre, del mondo degli omosessuali in
divisa: ospite in studio un finanziere
omosessuale. L’inchiesta di Tabloid sarà
dedicata, invece, al mondo delle escort.
Italia 1 21,10
 Correva l’anno
La puntata di questa sera sarà dedicata
a due grandi italo-americani, due uomini
che rappresentano la storia stessa di
quella grande metropoli cosmopolita e
affascinante che è New York: Fiorello La
Guardia, figlio di un musicista di Ceri-
gnola, e Rudolph Giuliani, nipote di
immigrati originari di Montecatini Ter-
Passaggio a Nord Ovest
me. Entrambi uomini di legge e repubbli-
Il programma ideato e condotto da
cani, sono arrivati a ricoprire la carica di
Alberto Angela questa settimana osser-
primo cittadino della Grande Mela.
verà il Regno dei Borboni alla fine del
‘700. I gattopardi siciliani erano ricchi
Rai 3 23,45
principi che vivevano in lussuose residen-
ze cittadine ed erano proprietari di enor-
mi latifondi, dove famiglie di contadini e
centinaia di braccianti lavoravano in
condizioni di estrema povertà. La tra-
smissione andrà, poi, in Siberia, per occu-
parsi dell’antico popolo degli Yacuti.
Rai 3 23,00
Martedì 19 luglio 2011 pagina 17

SECONDO TEMPO

feedbac$
k
MONDO
IL CONVEGNO DELLA “POSTALE”
WEB
a cura di Federico Mello
è IL POPOLO VIOLA A GPLUS: “CENSURA”
E GLI ANONYMOUS LANCIANO IL LORO SOCIAL NETWORK
Sono giorni anche caotici su Google+, il nuovo social
network lanciato da Big G. Se i primi utenti sembrano
gradire il servizio, alcuni problemi persistono per i profili
aziendali. Google ha annunciato la cancellazione di tutti gli
account non riferiti a persone (anche se alcuni, come la
testata Mashable, rimangono) e che lancerà a breve degli
Commenti al post su
ilFattoQuotidiano.it:
“‘I segreti della Casta”,
la pagina Facebook
dell’ex precario
scatena l’indignazione
strumenti appositi per le aziende. A fare le spesa di questa sul web”
regola, finora, anche il popolo viola che su di Eleonora Bianchini

È dura la sfida è LA RETE PER GLI EROI ANTIMAFIA

OGGI LA MARATONA ONLINE SUL FATTO.IT
In occasione dell’anniversario della strage di
“violapost” si arrabbia: “con Plus il regime è
ser vito”. Ma stessa sorte è toccata anche agli
hacker di Anonymous che, in tutta risposta, fanno
sapere di essere al lavoro su un social network
è LEGA e Pdl: sarete i
protagonisti di Mani Pulite 2.
Degni eredi di Dc e Psi. Per

al cyber-crime via D’Amelio dove morirono Paolo

Borsellino e cinque agenti della scorta, un
variegato network rilancerà oggi
“La rete per gli eroi antimafia”, una
maratona online che conclude la
tutto nuovo: “Anonplus” dove, dicono, “non si
dovrà temere alcuna censura o black-out”.
gli italiani sacrifici e
manette... perchè voi
no??????
lucky 63

di Silvia D’Onghia
età media dei relatori non è
L’teresti
proprio quella che ti aspet-
partecipando a un con-
vegno sulla “Sicurezza delle
reti nel network delle grandi
aziende”. Ma questa in Italia
non è una novità. Nella sede
del “polo Tuscolano” della Po-
lizia a Roma, oltre al padrone
di casa Santi Giuffrè, direttore
delle Specialità della polizia, e
al procuratore aggiunto Pietro
Saviotti, ci sono Franco Berna-
bè, presidente di Telecom,
Mauro Moretti, ad di Ferrovie,
Massimo Sarmi, ad di Poste,
Fulvio Conti, ad di Enel e Gio-
vanni Pirovano, vicepresiden-
te dell’Abi. Non certo volti
nuovi. Collegato da Houston
anche il capo della Polizia, An-
tonio Manganelli. Ascoltando,
ti rendi conto che qui non c’è
differenza tra hacker “buoni”
o “cattivi”, tra quelli che oscu-
rano i siti istituzionali e quelli
che ti rubano i soldi dal conto
corrente. Anonymous vale
quanto “Per sole donne”, il
I FILM
SC1= Cinema 1
SCH=Cinema Hits
SCF=Cinema Family
SCC=Cinema Comedy
SCP=Cinema Passion SCM=Cinema Max
19.15 An Education SCP
19.20 Il mio amico
vampiro SCF
19.20 Timecop SCM
19.25 Shaolin Soccer SCC
19.25 I Love You, Man SCH
21.00 Sono un fenomeno
paranormale SCC
21.00 La rivincita delle
bionde SCF
21.00 Resident Evil:
Extinction SCM
21.00 Prima TV
L'uomo sbagliato SCP
21.10 Fargo SCH
21.10 Shrek SC1
22.40 Un principe tutto mio
4 SCF
22.40 Nine SCP
22.45 Star Trek SCM
22.45 Brooklyn's Finest SC1
22.55 Oggi sposi... niente
sesso SCC
22.55 Delta Force SCH
23.50 The Kennedys "L'inevi-
tabile si avvicina" THC
0.35 La banda Olsen Junior SCF
RADIO
trojan creato da un hacker che
fino a gennaio ha fregato le
credenziali d’accesso dell’In-
ps, della Farnesina, dell’Agen-
zia delle Entrate e le ha riven-
dute persino in Belgio. E allora
giù una valanga di dati: 500 mi-
lioni di email intorno all’Enel,
delle quali soltanto 50 mila le-
gittime; 1729 malicious code,
856 intrusioni illegittime, 332
tentativi di oscuramento di siti
nella rete gestita da Telecom,
l’89 per cento dei clienti del-
l’home banking che ha riscon-
trato tentativi fraudolenti.
L’impressione è che, per
quanto la polizia postale di-
sponga di uomini ben formati
(il Centro nazionale anticrimi-
ne informatico per la prote-
zione delle infrastrutture criti-
che è tra i quattro più all’avan-
guardia nel mondo), la sfida
sia troppo ardua. Anche per-
ché, se si continuano a tagliare
i fondi che rendono possibili
le indagini, non basteranno
certo 22 convenzioni con al-
trettante grandi aziende a ren-
dere più sicuri noi cittadini.
LO SPORT
SP1=Sport 1
SP2=Sport 2
SP3=Sport 3
18.00 Trofeo 500 Abarth 2011
Imola: Gara 2 (Replica) SP2
18.30 Calcio, Champions Lea-
gue 2010/2011 Semifinale, gara di
andata Schalke 04 - Manchester
United (Replica) SP3
19.00 Calcio, Copa America
2011 (Replica) SP1
19.00 Wrestling WWE Expe-
rience Episodio 3 SP2
20.00 Wrestling WWE Dome-
stic Raw Episodio 4 SP2
21.00 ATP World Tour Masters
1000 2011 Roma 2a semifinale:
Djokovic - Murray (Replica) SP3
21.45 Vela, Volvo Ocean Race
2011 Episodio 2 SP2
22.00 Rugby, Test match 2011
Australia - Samoa (Replica) SP2
23.00 Tennis, ATP World Tour
Masters 1000 2011 Roma
(Highlights) SP3
0.00 European Poker Tour Epi-
sodio 6 SP2
02.45 Calcio, Copa America
2011, Prima semifinale, Uruguay
- Perù (Diretta) SP1
tre giorni andati in scena a Palermo è RINGRAZIAMO questa
con Rita e Salvatore Borsellino. testata giornalistica anche se
Durante la giornata, che partirà in
mattinata, andrà in onda il
documentario “In un altro Paese”
molti non la condividono! Ci
lascia esprimere la nostra
rabbia, sempre nel modo piu
di Marco Turco sui rapporti corretto! Grazie direttore!!!
Stato-mafia . La maratona è E' per una causa giusta!!!
promossa da altratv.tv e andrà in Forza italiani non chiediamo
onda su oltre 150 piattaforme nulla un po’ di giustizia!!!!!
compreso ilFattoQuotidiano.it. micina
è UNA DOMANDA: ma
gli indignados in Spagna
hanno sottratto voti alla
destra o alla sinistra? p.s.
Dopo le proteste degli
“Indignados” ha vinto il
partito popolare nelle
elezioni locali... quindi i
sostenitori del partito
popolare ci sono andati in
tanti alle urne... e i socialisti?
Volete essere governati da
Pdl e Lega anche in futuro??
Erika
è NE riparliamo alle
prossime nazionali in Spagna
che non vincerà il partito
Il sito della Polizia Postale; popolare.
il sito Altratv; un’immagine che Left
accompagna l’annuncio di Anonymous;
il post sul blog Google è IL NEOLIBERISMO
durerà poco ormai, ha
dimostrato ampiamente i
limiti, bisogna rivedere tutto
BTJUNKIE, GUARDIE E LADRI e ripartire da un’altra ottica,
IL CASO DEL SITO DI CONDIVISIONI tocca solo a noi.
L’ennesimo tassello di una corsa tra poetinozzo
detentori dei diritti e utenti che condividono
contenuti protetti da copyright. la Guardia di Finanza è QUI NON siamo
di Cagliari ha infatti oscurato proxyitalia.com, il indignatos, siamo
server creato in Canada e situato in Germania che inc@zzatos, il tempo
consentiva di bypassare le restrizioni imposte dalla dell’indignazione è finito da
magistratura e accedere al sito di file sharing – un pezzo. c’è solo rabbia e
tramite bitTorrent – BTJunkie. Secondo l’esperto di disprezzo.
diritto digitale Guido Scorza, però, si tratta di “una nico5
sperimentazione da laboratorio di alchimia giuridica
senza precedenti” visto che sarà sempre possibile è SU FACEBOOK le
trovare altre porte d’accesso e, di fatto, ora BTJunkie adesioni sono arrivate a
è ancora raggiungibile. “Siamo di fronte al più classico 106679 e crescono
cliché cinematografico – scrive Scorza. – Gli uomini in velocemente minuto dopo
divisa ed i ladri corrono in cerchio senza che sia minuto aderite tutti.
neppure possibile capire chi sia l’inseguito e Eleonora
chi l’inseguitore e mentre, comunque, tutto
attorno resta immutato”. Intanto il fondatore è VISTO che una
di BTJunkie ha promesso di creare un altro rivoluzione non è poi così
proxy attraverso Google Apps e sfida così la facile da organizzare se ci
Gdf: vediamo “se banneranno l’IP di Google”, ha sono delle petizioni popolari
scritto, o se il gigante di Silicon Valley li si possono firmare, male
affiancherà contro la pirateria. Il giro di vite sul non fanno e poi è tutta una
P2P colpisce però anche altri paesi. questione di numeri, se
Negli States gli Internet provider hanno deciso, in firmassero 1 milione di
accordo con Hollywood e le major, di applicare la persone forse non sarebbe
versione “made in Usa” della Hadopi francese in cui da buttare via, ce n’è una sul
gli utenti, dopo tre richiami da parte dell'autorità, sito petizionionline, si
possono chiama un milione di firme
essere è REALTÀ AUMENTATA IN UN APP per ridurre lo stipendio dei
disconessi. BOOM DI DOWNLOAD PER “AURASMA” politici.
Prima di
BTJunkie,
in Italia era stato
Far partire il video delle vacanze
semplicemente inquadrando l’album nel
quale sono custodite le proprie foto oppure è INIZIATIVA lodevole e
giuliag

è TELEFONARE AD ADWORDS
A “Radio 3 Mondo” Europa: piog- NUOVO SERVIZIO PER INSERZIONISTI
bloccato
nel 2008 il sito di
creare le proprie animazioni – anche in 3D –
inquadrando quadri e foto: sono solo alcune
coraggiosa da parte di
questo precario, ma a mio
gia di miliardi per la ricerca Per chi lavora con siti web, o con
Internet in generale, può risultare
Pirate Bay. delle funzioni di Aurasma, l’applicazione di avviso un poco tardivo. Visto
L’Eurozona è in crisi, i mercati traballano e c’è qualcu- Eleonora Bianchini Autonomy per iPhone 4, iPad 2 e Android che ha lavorato per 15 anni.
difficile entrare direttamente in
no che mette addirittura in forse l’esistenza della mone- 2.2 con cui il mondo reale si fonde con il blaze
contatto con i fornitori di – vari –
ta unica. In un panorama desolante di pesante crisi virtuale. A pochi giorni dal rilascio, è già un
servizi. Seppur molti offrano
economica, il Vecchio Continente punta tutto sul “nuo- successo con oltre 1 milione di download. è SONO contentissima che
assistenza online, capita a volte di perdersi tra mail, ticket,
vo”. Il 19 luglio la Commissaria europea per la Ricerca La piattaforma usa la fotocamera per ci sia una mobilitazione
risposte, e domande che rimangono nel vuoto. Ora,
e l’Innovazione, Maire Geoghegan-Quinn, presenta a riconoscere le immagini del mondo reale e popolare. A questo
AdWords, la piattaforma pubblicitaria di Goolge, venendo
Bruxelles il più grande bando mai pubblicato per finan- permette di sovrapporre un livello riguardo, notare bene le
incontro all’esigenza di molti clienti, lancia un servizio di
ziare la ricerca e l’innovazione in Europa. Una somma interattivo, come ad esempio un’animazione nuove dichiarazioni di Bossi
assistenza telefonica. “Introduciamo l’assistenza telefonica
enorme, circa 7 miliardi di euro, che a pioggia scende- in 3D, un video o un gioco. L’approccio su Papa. Non vogliono
gratuita per tutti i clienti AdWords che risiedono in Italia”
ranno sul settore della Ricerca finora restato nell’om- potrebbe rendere obsoleta la tecnologia Qr, creare un “precedente”
scrivono sul blog di Big G Italia. “Se lo desiderate, ora
bra. Ma, per reagire alla crisi si deve puntare sul futuro impiegato per memorizzare informazioni da perchè hanno paura.
e lasciarsi il passato alle spalle e Bruxelles sta seguendo
potrete chiamare un esperto AdWords in caso di
legge con un cellulare. Aurasma è applicata in Siccome il + pulito ha la
questa rotta. domande sul vostro account o sulle vostre campagne
tante aree: Paramount Pictures ha scelto di rogna, temono le
Questa mattina su Radio3 Mondo, dalle 11.30 alle pubblicitarie”. Per parlare con gli esperti il numero è 840
integrarla nella propria app Super8 per dichiarazioni di chi potrebbe
12.00, Anna Maria Giordano ne parla con Alessandra 320 106: basterà fornire il proprio Id e il gioco è fatto.
promuovere il nuovo film di Stephen essere arrestato e che tutta
Lucchetti, della Direzione generale Istruzione e Cultura Spielberg e J.J. Abrams. Di certo un primo la casta vada dove merita e
della Commissione Europea. passo importante per la cosiddetta “realtà cioè in galera! VERGOGNA!
Radiotre 11,30 aumentata” su scala commerciale. pciardi
pagina 18 Martedì 19 luglio 2011

SECONDO TEMPO

Noi e loro
PIAZZA GRANDE É di Maurizio Chierici

Clamoroso: chi sbaglia paga
di Caterina Soffici
utto in 15 giorni. Era il 4
PARMA KAPUTT
hi abita a Parma e va e viene per lavoro guarda la città con
C
occhi diversi e non ha mai taciuto su ladroni e ladruncoli che
ingrassano alle spalle della gente, affetto e rabbia per un posto che
era felice fino a quando non sono arrivati i saltimbanchi del
Cavaliere. Trafficano, indebitano, gonfiano vanità come maschere
A Londra chiuso la tradizionale audizione del per cui il giorno dopo, altre in- di carnevale. Andare e venire aiuta il dubbio e apre verità soffocate
mercoledì, quando il premier serzioni per annunciare che dall’informazione devota. Mai un’inchiesta, nessuna curiosità se
il “News of the News Corp avrebbe collabora- non autorizzata. Per 15 anni bollettini trionfali. Aspiranti politici

T
luglio quando è iniziato
lo scandalo. E oggi, 19 lu-
glio, Rupert Murdoch in
persona, altrimenti conosciu-
to come lo Squalo, il genio
malvagio dell’editoria, è co-
stretto a presentarsi davanti al
Parlamento britannico per ri-
spondere del comportamen-
to criminale del suo gruppo.
Tocqueville diceva che gli
americani sbagliano come tut-
ti gli altri, ma la veloce ripara-
bilità degli errori è la forza del-
la loro democrazia. Vale anche
per gli inglesi e lo tocchiamo
con mano in questo scandalo,
il più grande del dopoguerra,
qualcosa che potrebbe rivelar-
si per Cameron quello che il
Watergate fu per Nixon. È
questa la forza della più vec-
chia democrazia liberale
d’Occidente. La capacità di fa-
re pulizia, di dare voce all’in-
dignazione popolare, quando
la vergogna raggiunge le pol-
trone del potere. Chi sbaglia
paga. Se c’è del marcio in Gran
Bretagna, va estirpato. E forse
è proprio questa la chiave di
lettura di tutta la vicenda:
quando il Guardian ha rivelato
che i cronisti di Murdoch ave-
vano messo sotto controllo il
cellulare di una ragazzina tre-
dicenne scomparsa e poi ritro-
vata morta dopo 6 mesi è stato
troppo. Non era più solo una
vicenda di gossip e di vip. Era il
4 luglio, la goccia che ha fatto
traboccare il vaso. E la cronaca
di questi 15 giorni è il raccon-
to di come un popolo intero
lotti per riappropriarsi della
propria dignità e pretenda ri-
spetto e spiegazioni. E come il
potere sia costretto a darglie-
le, senza potersi rifugiare in
scappatoie legali, in cavilli e
interpretazioni. La successio-
ne degli avvenimenti è stata
così veloce che sembra davve-
ro il Regno Unito non veda l’o-
ra di fare piazza pulita e di vol-
tare pagina.
World”, arrestati il
direttore e la pupilla
di Rupert Murdoch
Rebekah Brooks,
dimissionati il capo
di Scotland Yard e il
suo vice, indagato
James Murdoch
Tutto in 15 giorni
Gran Bretagna faranno rabbri-
vidire i garantisti nostrani. Dal-
le nostre parti, dove è norma
eleggere in Parlamento plurin-
quisiti e dove si discute da gior-
ni se autorizzare l’arresto di un
magistrato e deputato (doppia-
mente grave la sua posizione,
se fossimo altrove) come Al-
fonso Papa accusato di aver in-
formato i suoi amici su indagini
e inchieste in corso. La filosofia
del niente arresti senza proces-
so, niente dimissioni se non è
provato in Cassazione che sei
colpevole si scontra contro l’e-
tica protestante che è un tan-
tino diversa. Il comportamen-
to etico ha altre regole. Non si
può negare l’evidenza e non ci
si prova neppure. Anzi, al con-
trario il premier Cameron è sta-
to costretto a presiedere al
Question Time più difficile del-
la sua vita. La settimana scorsa
si presenta alla Camera per ri-
spondere alle domande del-
l’opposizione, è stata una sorta
di seduta collettiva di psicoa-
nalisi. In quell’agone, che è la
sostanza stessa e la massima
rappresentazione del sistema
democratico anglosassone,
CAMERON ha provato a di-
re che il suo ex portavoce Coul-
son è da ritenersi innocente fi-
no a prova contraria, ma il boa-
to che ha coperto la dichiara-
zione lo ha costretto veloce-
mente a scusarsi e assumersi
pubblicamente ogni responsa-
bilità per aver scelto la persona
sbagliata. È la stessa etica per
cui Murdoch ha comprato in-
tere pagine sui principali quo-
tidiani anglosassoni per scu-
sarsi pubblicamente. “We are
sorr y” a lettere cubitali e poi a
mano la firma a mano dello
Squalo: “Ci scusiamo per i gra-
vi torti che sono stati fatti”. E
Il Sindaco di Parma, Pietro Vignali. A sinistra, Rupert Murdoch (FOTO ANSA)
to alle indagini della polizia e
“non lascerà spazio per na-
scondersi” a chi abbia com-
messo azioni illecite. È la stessa
etica per cui nell’ultima prima
pagina di News of the World si
legge: “Abbiamo perso la stra-
da. Grazie e addio”. Giornali-
sti, politici e poliziotti, pare
che siano in molti ad aver per-
so la strada. Ma la gente la vuole
ritrovare velocemente. “Tra-
sformiamo questo disastro in
un’opportunità” ha detto il pa-
dre della ragazzina scomparsa.
E la madre ha pronunciato pa-
role che hanno commosso il
paese: “Per la prima volta pen-
so che la morte di Milly sia ser-
vita a qualcosa. Sapevo che la
gente avrebbe detto basta a
questo schifo”. Anche da noi la
gente dice basta allo schifo no-
strano. Ma poi le cose vanno a
finire sempre in un altro mo-
do.
trasformati in protagonisti per far comodo agli affari della città
cantiere, sinistra definizione arrivata ai nostri giorni con le
vergogne che tutti raccontano. E gli indignati vanno in piazza
rabbiosi per l’imbroglio delle belle parole, quel bel vivere in uno
“dei cinque posti più belli del mondo”, come le trombe del vecchio
sindaco Ubaldi annunciavano al nuovo sindaco Vignali, mentre gli
passava lo scettro di primo cittadino. Non nella normalità del
Palazzo comunale, ma in una piazza foderata da tappeti rossi. È
vero che è città dove melodramma e realtà possono confondere le
fantasie, ma nell’enfasi teatrale il grottesco può finire in tragedia:
debiti quattro volte più della Milano “in bancarotta” ereditata da
Pisapia. Chi va e chi viene racconta per anni le cose che negli ultimi
giorni scandalizzano i cronisti normali. In un certo senso dovrebbe
essere contento d’aver anticipato la storia ormai dilatata su ogni
schermo; contento per aver dato l’allarme anche se trattato come
lestofante. Ma la tristezza resta. Tanto per far capire la pasta dei
prestigiatori: l’Ubaldi sindaco (inventore del girotondo dei debiti
invisibili) nella Tv dei signori del mattone, accusava chi mostrava il
re nudo di essere “squallido individuo con tendenze delinquenziali”.
E l’apposito giornalista lacchè rideva estasiato. Nel luglio di un
anno fa il sindaco Vignali fa sapere al giornale locale (titolo quattro
colonne) di trascinare in tribunale chi scriveva le cose che ormai
scrivono anche le penne dei tutori della casta. Un anno è lungo, se
ne è dimenticato. Silingardi, arzillo presidente della Cassa di
Risparmio ed elemosiniere della Fondazione, telefonava al Corriere
della Sera per far licenziare l’autore di cronache “inverosimili”, un
giornalista impazzito: addirittura “rovesciava carriole di sterco
nell’ingresso della banca”. Si era solo confuso con un dipendente
licenziato e ne ha chiesto scusa appena Ferruccio de Bortoli ha
dimostrato la bugia. Ormai naviga tra un processo e l’altro
Parmalat. Qualcuno (sempre di fuori) non si arrendeva. Gigi Riva
spiega sull’Espresso l’idiozia milionaria del metrò inventato da
Ubaldi e incensato come miracolo dal suo missionario Vignali.
Sorride su un posto che la bici attraversa in 20 minuti da accorciare
in 15 minuti di metro, debiti per un secolo di generazioni. E
l’eleganza di un vicesindaco non sopporta l’offesa: “Riva,
giornalista ubriaco”. Nell’ora del disastro più profondo di quanto i
numeri raccontino, gli uomini di paglia se le danno di santa ragione:
colpa sempre dell’ex amico del cuore. C’è un libro che ricorda i
giorni della guerra: strade che non erano strade, mozziconi di case
sgretolate: “Parma Kaput”, autori Baldassarre Molossi e Aldo
Curti. Sembrava impossibile ricostruire l’eleganza perduta, ma la
tragedia scuote la speranza e la città rinasce. Oggi vive l’assedio di
migliaia di stanze invendute e altre crescono ogni giorno per far
cassa con le urbanizzazioni; l’assedio degli ipermercati che
bruciano la campagna e svuotano, nel silenzio dei distratti, il cuore
della vita comune. Complicato ritrovare l’armonia senza abbattere
l’orrore della città cantiere. L’agonia delle comparse politiche
continuerà fino all’ultimo intrigo: piccoli uomini pronti a
nascondere la bandiera non importa se la gente ha capito chi sono.

RICAPITOLIAMO gli ulti-

mi 15 giorni: arrestato Andy
Coulson, ex portavoce di Ca-
meron e direttore del giornale
News of the World. Chiuso nel gi-
ro di una settimana il giornale,
fondato nel 1843: trecento tra
giornalisti, poligrafici e ammi-
nistratori sono stati licenziati e
le foto della redazione deserta,
con i telefoni abbandonati sui
tavoli, gli scaffali vuoti, i ven-
tilatori accatastati, le sedie
vuote, sono la rappresentazio-
ne tangibile della catastrofica
catarsi. Arrestato anche l’ex vi-
cedirettore Neil Wallis. Dimis-
sionata e poi arrestata la poten-
tissima zarina del gruppo, pu-
pilla di Murdoch, la rossa Rebe-
kah Brooks. Indagato James
Murdoch. Raffica di fermi (una
decina) e interrogatori per i
vertici di News International, che
secondo l’accusa non poteva-
no non sapere. Ieri infine le di-
missioni del capo di Scotland
Yard, il baronetto sir Paul Ste-
phenson, accusato di aver ac-
cettato una vacanza da 12 mila
sterline in una Spa a spese del
gruppo Murdoch. In cambio di
cosa? La polizia è finita nel tri-
tacarne perché i cronisti avreb-
bero pagato tangenti ai poli-
ziotti per avere informazioni
sui vip da spiare. A ruota anche
le dimissioni del vice di Sco-
tland Yard, John Yates. I 15
giorni che hanno sconvolto la
Cesare Battisti, il caso non è chiuso
di Nicola Tranfaglia fine del suo mandato ai suoi eredi politici. dere Torregiani e Sabbadin e avevano assunto su di
Ma ora Giuliano Turone, il giudice di Milano che, sé il compito di coordinamento tra le due azioni...”.
8 gennaio 2011 Giorgio Napolitano ha pro- con Gherardo Colombo, aveva inviato a Castiglion Tutto questo dimostra – conclude Turone – che i
L’ nunciato una frase su cui ho molto riflettuto, Fibocchi in provincia di Arezzo, gli agenti di polizia
parlando del caso Battisti ancora aperto dopo che avevano trovato nella villa di Licio Gelli i primi
la sua liberazione condizionale in Brasile: “È elenchi della loggia coperta della P2, ha compiuto
mancato qualcosa alla nostra cultura e alla nostra uno studio accurato e preciso dei 53 faldoni della
politica per trasmettere e far capire davvero il senso vicenda processuale di Battisti e dei PAC depositati
due “ufficiali di collegamento” hanno partecipato
attivamente alla decisione del doppio omicidio e
hanno contribuito consapevolmente a rafforzare il
“proposito criminoso” degli autori materiali dell’o-
micidio Sabbadin e dell’omicidio Torregiani (per
di ciò che accadde in quegli anni tormentosi del da poco tempo presso l’Archivio di Stato di Milano quanto concerne Battisti).
terrorismo. Non siamo riusciti a far comprendere e per fortuna accessibili agli studiosi di storia con- Il giudice – studioso esamina quindi, con precisio-
anche a Paesi amici vicini e lontani che cosa hanno temporanea (Il caso Battisti, Garzanti) ne, l’ultimo omicidio compiuto dai PAC e da Battisti
significato”. Un’eccezione fortunata, di fronte alla permanenza contro l’agente di polizia Andrea Campagna della
Bisogna partire da questa frase, per venire a capo di in Italia di un segreto di Stato onnipresente. L’esa- Digos a Milano il 19 aprile 1979.
una vicenda giudiziaria lunga e discussa che ha vi- me analitico delle carte custodite a Milano toglie E analizza con chiarezza gli argomenti infondati,
sto il terrorista di origine veneta, responsabile di qualsiasi dubbio. Dopo il primo omicidio del ma- che ha usato lo stesso Battisti e che usano ancora i
quattro omicidi, fuggi- resciallo Santoro, suoi difensori francesi, brasiliani e persino italiani,
re dall’Italia dopo la sua il ferimento dei che hanno tentato di presentare il terrorista come
azione armata con i Il libro del giudice due medici Rossa- un perseguitato politico dell’Italia che, nell’ultima
“Proletari armati per il nigo e Fava, la rapi- parte degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, vede
comunismo” e rifugiar- Turone non na al supermerca- l’approvazione di una legislazione speciale contro
si in Francia, fidando to e il ferimento il terrorismo.
sulla dottrina Mitter- lascia dubbi dell’agente Arturo Quella legislazione – scrive Turone – “non ha di-
rand che dava asilo agli Battisti partecipò Nigro nel 1978, strutto in Italia lo stato di diritto anche perché l’ap-
ex terroristi. nell’anno succes- provazione della legge Gozzini negli anni Ottanta,
Quindi lasciare la Fran- attivamente sivo l’azione dei ispirata a una sorta di “liberalismo carcerario” che
cia e rifugiarsi in Brasi- Proletari armati consente ai condannati (anche all’ergastolo) di
le, dove ha trovato un alla decisione per il comunismo uscire dalla prigione dopo un certo numero di anni
altro presidente Luis si intensifica. E si arriva all’omicidio del ma- di detenzione”. E citando il giurista francese Laf-
Inazio Lula da Silva che, del doppio omicidio cellaio Sabbadin e del gioielliere Torregiani. faille autore di un saggio recente sullo “Stato di di-
conoscendo assai poco del macellaio “Dalle dichiarazioni di due collaboratori di ritto in Italia” – afferma a ragione – che “siamo agli
la storia italiana degli ul- giustizia e da quelle dibattimentali dei co-im- antipodi dello Stato autoritario che si caratterizza
timi cinquant’anni, ha Sabbadin putati Cavallina, Masala e Giacomini – scrive piuttosto per una memoria penale crudele”.
deciso di non concede- l’autore dello studio – emerge che Stefano Resta il fatto che le nostre classi dirigenti non hanno
re l’estradizione contro e del gioielliere Masala e Cesare Battisti avevano partecipato compiuto ancora un esame di coscienza adeguato
Cesare Battisti, ha tra- a tutte le riunioni decisionali, avevano man- su quegli anni, come ricorda Napolitano. Dovrem-
smesso il suo parere alla Torregiani tenuto fino in fondo la loro volontà di ucci- mo farlo ora, al di là del caso Battisti. Non vi pare?
Martedì 19 luglio 2011
MAIL
La strana pretesa
del senatore Zanda
Il senatore Zanda, nella sua in-
tervista al “Fatto” di domenica
scorsa, sostiene che i compensi
dei parlamentari italiani vadano
calcolati sulla media dei com-
pensi dei loro colleghi dei “Paesi
europei a livello dell’Italia”. Mi
pare una strana pretesa. Pensa-
te se un operaio Fiat rivendi-
casse un salario analogo al suo
collega Volkswagen o Merce-
des, che risposta pensate otter-
rebbe da Marchionne? Se la vo-
lontà di ridimensionare i com-
pensi dei politici da parte del
maggior partito di opposizione
si basa su questi presupposti, c’è
da pensare che non si andrà lon-
tano. D’altronde segnali si rice-
vono anche sul “mitico” terri-
torio: a San Mauro Torinese una
giunta Pd-Idv ha battuto la coa-
lizione di centrodestra prima al
potere, impostando la campa-
gna elettorale sul cambiamento.
Appena insediati, hanno deciso
di raddoppiare i compensi di
sindaco e assessori.
E. Bruno
Gli angeli dello Stivale
pronti a bonificare
Italia paese della fantasia e della
creatività e a Napoli nascono gli
angeli della monnezza per risol-
vere un problema che le ammi-
nistrazioni pubbliche e la poli-
tica non risolvono. È un impor-
tante segno di risveglio dell’or-
goglio dei cittadini che unito al
senso civico - analogo a quello
che si manifestò a Firenze dopo
l’alluvione - dimostrano che il
nostro paese è in fondo ancora
sano e vitale.
Gli “angeli dello stivale’’ citta-
dini pronti a bonificare il paese
da questa classe politica inetta e
prevaricatrice che taglieggia l’I-
talia imponendole un ”pizzo’’ di
100 miliardi all’anno. Angeli,
niente violenza ma atti pacifici
che indicano il rifiuto ai politici
con l’auto blu che se ne stanno
negli studi televisivi senza nes-
sun contatto con i cittadini.
Francesco Degni
Dissesto
e risveglio
Lo sappiamo: la grande storia,
l’arte, la cultura, e poi il pae-
saggio accogliente e variegato, il
clima, la poesia e la cucina inar-
rivabile e molto altro ancora.
Ma di questi tempi, siamo forse
ancora più in basso in gran parte
delle classifiche di qualsivoglia
merito. In pochi anni, l’italiano è
passato dal “sentito dire” del di-
sastro delle raccomandazioni
per il lavoro (mentre si studia),
all’impatto brutale della “deme-
ritocrazia” sul posto di lavoro,
al disappunto e alla incredulità
del retroscena che fa da sfondo.
Certo, la corruzione, purtrop-
po, c’è un po’ ovunque, in tutti i
Paesi, certamente anche nelle
democrazie e più l’ambiente è
“in alto”, più il giro dei soldi è
grande, più il rischio della cor-
ruzione è grande. Ma, seppure
in una democrazia sana può ca-
pitare che un appalto di un’o-
pera pubblica venga “vinto” dal-
l’amico del politico potente di
Abbonamenti
Queste sono le forme di abbonamento
previste per il Fatto Quotidiano.
Il giornale sarà in edicola 6 numeri
alla settimana (da martedì alla domenica).
• Abbonamento postale annuale (Italia)
Prezzo 200,00 € • 4 giorni
Prezzo 290,00 € • 6 giorni
E' possibile pagare l'abbonamento annuale
postale ordinario anche con soluzione
rateale: 1ª rata alla sottoscrizione,
2ª rata entro il quinto mese.
pagina 19
SECONDO TEMPO
BOX
LA VIGNETTA
Furio Colombo
7 A DOMANDA RISPONDO
SEMPRE LA STESSA
SCENA IN TV
aro Colombo, discutere, con Berlusconi presente e Bossi li
C ti sei accorto che in TV
passano sempre le stesse immagini,
accanto in pieno agosto? Molti penseranno
da soli che non è vero. Ma la
voglio dire sempre lo stesso consapevolezza diminuisce la fiducia e il
Afghanistan se il problema è non saperlo diventa disinformazione. Tutta
Afghanistan, sempre la stessa la guerra in Iraq è stata narrata con poche
barca se si parla di immigrati, immagini sempre uguali, forse per ragioni di
sempre la stessa assemblea sicurezza. Bastava dirlo e non rimontare le
affollata alla Camera o al Senato se stesse sequenze in modo che sembrassero
si parla di politica. Cos’e, nuove. In Afghanistan la storia non è molto
risparmio? diversa, persino se si tratta di annunciare la
Vittorio morte (una morte tragicamente appena
avvenuta) di un nostro soldato. Poi tocca ai
HO GIÀ risposto a una domanda personaggi. Sono due settimane ormai che
come questa, tempo fa, ma la domanda mi il ministro Tremonti va in onda avendo alcuni fatti. Il Tribunale di Sor- stro lavoro sia trattato con
è utile per dire (o ripetere) qualche altra accanto l’ormai celebre immagine del super veglianza di Roma non è mai maggiore attenzione.
cosa. La parola che manca, in tutte le reti indagato on. Milanese, suo ex braccio stato interpellato né dal gover- Giovanni Tamburino
delle televisioni italiane, è “reper torio”. destro su cui ora pesa la richiesta di arresto no né da altri riguardo a pos- presidente Tribunale di Sorveglianza
Significa immagini, scene o sequenze già della Procura di Napoli. Possibile che sia così sibili modifiche al regime peni- di Roma
usate, o comunque non “di giornata” che imprudente il ministro Tremonti da insistere tenziario 41 bis e, soprattutto,
tuttavia servono ad illustrare un evento. Che in pubblico con le cattive compagnie? Non non ha mai fatto alcun “regalo” Ringraziamo il presidente
cosa avviene adesso nelle televisioni lo è. Ma per ragioni che non so spiegarmi, alla mafia. Da quando, esatta- Tamburino per i dati forniti e
italiane? L’annuncio di un nuovo decreto nessuna rete Tv, neppure il nuovissimo mente, 2 anni fa, ci fu attribuita prendiamo atto della sua
legge o prossimo evento nella vita del TgLa7 di Mentana, indica “reper torio” (in la competenza nazionale esclu- precisazione, che va però girata
Parlamento viene illustrato con immagini in inglese: file, archivio, indicazione siva sulla materia, con un au- alla signora Maggiani Chelli,
cui si vede l’una o l’altra Camera affollate di obbligatoria nelle Tv Usa) per le immagini mento da un giorno all’altro del autrice della dichiarazione
parlamentari. Il problema è che immagini di che non sono del giorno in cui vanno in carico di lavoro del 600% (e, contestata. Non è questa
questo tipo, oltre a essere facilmente onda e sono state già trasmesse in passato. inutile dirlo, senza risorse ag- ovviamente la sede per aprire un
riconoscibili (immagini identiche in giorni Sarebbe un bell’aiuto per capire che cosa giuntive…), abbiamo lavorato dibattito sul 41 bis, ma possiamo
diversi) accade che vadano in onda di sto ascoltando e vedendo. Per questo non per riuscire ad annullare l’arre- ritenere, anche dall'uso plurale del
domenica, giorni festivi, momenti di mi spiego l’ostinato e ingannevole uso di trato e dare risposta a tutti i termine ''Tribunali'', che la signora
vacanza, rendendo molto problematica la materiali usati presentati come nuovi. reclami presentati contro i de- si riferisse alla stagione precedente
comunicazione. È giorno di festa ma le creti di sottoposizione al al luglio 2009 (e cioè prima che la
Camere sono affollate. È un evento normale Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 41-bis. Abbiamo agito senza al- competenza unica passasse al
o straordinario? È normale o è accaduto 00193 Roma, via Valadier n. 42 cuno spirito di militanza in mo- Tribunale di Roma), che ha visto la
qualcosa? Come mai sono ancora tutti lì a lettere@ilfattoquotidiano.it do da emettere giudizi impar- revoca del carcere duro per alcuni
ziali e sereni, così come ci si stragisti di via dei Georgofili, da
aspetta da qualunque giudice Cosimo Lo Nigro a Gioacchino
della Repubblica. Assicurare un Calabrò.
controllo giudiziario indipen- glb
IL FATTO di ieri19 luglio 1903 che si avvale della debolezza
dell’italiano medio, dell’italiano
dente del sistema penitenzia-
rio, garantire ad ogni detenuto, Diritto di Replica
Sempre molto raffinati, i francesi la chiamarono “La (forse) di maggioranza. Ma for- anche al mafioso, possibilità di
Grande Boucle”, perché sulla carta di Francia se le cose stanno un po’ cam- controllo circa la sua condizio- Contrariamente a quanto da voi
biando perché molti si stanno ne, non significa “favorire la ma- riportato nell’articolo “Fedeli,
disegnava una sorta di ricciolo femminile. Anche se di
risvegliando, mostrando una fia”. Significa, al contrario, to- avide e sfacciate le cavallette sulla
femminile c’era ben poco nella massacrante cavalcata volontà sempre maggiore di glierle il suo argomento prin- Zecca. Da Lady milanese agli ami-
di 2500 chilometri da Parigi a Parigi, sugli sterrati partecipazione attiva alla vita cipale secondo il quale il 41-bis ci del Campidoglio poltrone e
polverosi seminati di chiodi e buche, diventata politica, a prescindere dalle produce violazione dei diritti consulenze al Poligrafico” pubbli-
ufficialmente Tour de France nell’estate 1903. ideologie ormai per gran parte umani. In uno Stato di Diritto, cato, domenica 17 luglio 2011,
Un’eroica avventura inventata e organizzata dal apparentemente consunte. Al- tutti hanno diritto di appellarsi smentisco di conoscere o di aver
grande pistard Henry Desgranges per ‘L’Auto’, cuni recenti fatti dimostrano ad un giudice e a vedere il pro- alcun legame di parentela con il
quotidiano dalla copertina gialla, come il “maillon” del che qualcosa sta cambiando, e prio caso trattato con giustizia responsabile delle risorse umane
vincitore, andato per la prima volta al piccolo allora, un’altra espressione ap- e imparzialità. Quanto alla “in- dell’Istituto Poligrafico e Zecca
“ramoneur” Maurice Garin, lo spazzacamino pare più opportuna: rimboccar- dulgenza”, i numeri parlano da dello Stato, Paolo Passi.
valdostano giunto trionfante a Ville d’Aubray, nella si le maniche e non fuggire via, soli: nei due anni appena tra- Isabella Rauti
banlieue parigina, il 19 luglio 1903, dopo sei tappe nonostante la voglia di farlo sia scorsi, su 1229 reclami presen-
infernali , alla media di 25 km l’ora. Quando il Tour era ancora tanta. tati attraverso il 41 bis, ne sono
roba per forzati del pedale, con frazioni di 400 Maura Scuderi stati accolti 56, pari al 4,56%.
chilometri, diurne e notturne, destinate a decimare i Oggi il regime 41-bis riguarda
concorrenti ma anche a garantire un mucchio di soldi. Diritto di Replica 685 detenuti. Colgo l’occasio- IL FATTO QUOTIDIANO
ne per inviarLe i migliori saluti via Valadier n. 42 - 00193 Roma
Come i 3.000 franchi, sei volte quelli di un anno di Illustre Direttore, con l’augurio che in futuro il no- lettere@ilfattoquotidiano.it
lavoro in fabbrica, incassati da Garin, emigrante povero a pag. 10 del Fatto Quotidiano
in canna e subito diventato ricco. Campione per caso, di venerdì 16 luglio il breve ar-
venerato in Francia, che Orio Vergani saluterà con ticolo intitolato “41 bis, il go-
questo epitaffio…” saluto a Garin, primo soldato della Direttore responsabile
verno vuole ammorbidirlo” at-
grande Armée della bicicletta”. tribuisce a Giovanna Maggiani Antonio Padellaro
Giovanna Gabrielli Chelli, presidente dell’associa- Vicedirettore Marco Travaglio
zione familiari delle vittime di
Via dei Georgofili, dichiarazioni Caporedattori Nuccio Ciconte e Vitantonio Lopez
turno, poi, però, in linea di mas- minimo, poi, non lavora più. In secondo cui è in atto una trat- Progetto grafico Paolo Residori
sima, se sono stati stabiliti quei Italia, invece, dopo la “vittoria” tativa tra Stato e mafia e “i Tri- Redazione
budget di tempo e denaro per dell’amico, tempi e soldi si di- bunali di Sorveglianza hanno già 00193 Roma , Via Valadier n°42
realizzarla, l’amico “vincitore” latano all’infinito. Chi lamenta fatto abbastanza regali alla ma- tel. +39 06 32818.1, fax +39 06 32818.230
la realizza entro quei termini tutto questo dissesto è forse un fia”. e-mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it
sito: www.ilfattoquotidiano.it
esatti, o poco oltre, altrimenti “Italiano di minoranza”? A certa Quale Presidente del Tribunale
non è uno scherzo, ci sono pre- gente sembra tutto normale. di Sorveglianza di Roma - dal Editoriale il Fatto S.p.A.
cise conseguenze negative, e Ma è una follia, una continua, luglio 2009 unico competente Sede legale: 00193 Roma , Via Valadier n°42
certo non solo a livello d’im- atroce e dolorosa follia. Come in tutta Italia per l’applicazione Presidente e Amministratore delegato
magine. Insomma uno che si as- dice Cetto La Qualunque (per- del regime penitenziario cd “41 Giorgio Poidomani
sume un tale impegno e poi lo sonaggio tragico di Albanese) di bis” - ritengo doveroso, senza Consiglio di Amministrazione
tradisce miseramente, come una classe dirigente distorta alcuna polemica, rendere noti Luca D’Aprile, Lorenzo Fazio, Cinzia Monteverdi, Antonio Padellaro
Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n°130,
20060 Milano, Pessano con Bornago , via Aldo Moro n°4;
Centro Stampa Unione Sarda S. p. A., 09034 Elmas (Ca), via Omodeo;
Società Tipografica Siciliana S. p. A., 95030 Catania, strada 5ª n°35
• Abbonamento postale semestrale (Italia) Modalità di pagamento di pagamento, nome cognome, indirizzo, Concessionaria per la pubblicità per l’Italia e per l'estero:
Prezzo 120,00 € • 4 giorni telefono e tipo di abbonamento scelto.
Poster Pubblicità & Pubbliche Relazioni S.r.l.,
Prezzo 170,00 € • 6 giorni • Pagamento direttamente online Sede legale e Direzione commerciale: Via Angelo Bargoni n°8, 00153 Roma
• Bonifico bancario intestato a:
Editoriale Il Fatto S.p.A., con carta di credito e PayPal. tel. + 39 06 68896911, fax. + 39 06 58179764, email: poster@poster-pr.it
• Modalità Coupon *
Per qualsiasi altra informazione in merito
Prezzo 320,00 € • annuale BCC Banca di Credito Cooperativo Distribuzione Italia:m-dis Distribuzione Media S.p.A.,
può rivolgersi all'ufficio abbonati ai numeri
Prezzo 180,00 € • semestrale Ag. 105 Via Sardegna Roma
+39 02 66506795 - +39 02 66505026 -
Sede: Via Cazzaniga n°1, 20132 Milano
Iban IT 94J0832703239000000001739 tel. + 39 02 25821, fax. + 39 02 25825203, email: info@m-dis.it
• Abbonamento online PDF annuale +39 02 66506541 o all'indirizzo mail
Prezzo130,00 € • Versamento su conto corrente postale: abbonamenti@ilfattoquotidiano.it Resp.le del trattamento dei dati (d. Les. 196/2003): Antonio Padellaro
97092209 intestato a Editoriale Il Fatto Chiusura in redazione ore 22.00
Per sottoscrivere il tuo abbonamento, S.p.A. - Via Valadier n° 42, 00193 Roma * attenzione accertarsi prima che Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 18599
compila il modulo sul sito Dopo aver fatto il versamento inviare un la zona sia raggiunta dalla distribuzione de
www.ilfattoquotidiano.it fax al numero 02.66.505.712, con ricevuta Il Fatto Quotidiano