NAMI T1 PR

IL CASO LA STORIA LA CULTURA

w La deputata italo-egiziana di FdI w Aiuto, stanno scomparendo w Ambra Angiolini: “Porto in scena
commissaria al posto di Pozzolo le cassette delle lettere rosse la donna ribelle di Viola Ardone”
NICCOLÒ ZANCAN — PAGINA 16 PIERANGELO SAPEGNO — PAGINA 22 ELENA MASUELLI — IN TUTTOLIBRI

LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024

QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867

La nostra carta proviene
da materiali riciclati 2 , 0 0 € ( C ON TU TTOL I B R I ) II ANNO 158 II N. 12 II IN ITALIA IISPEDIZIONE ABB. POSTALEII D.L.353/03 (CONV.INL.27/02/04) II ART. 1 COMMA 1, DCB- TO II www.lastampa.it
o da foreste
gestite in maniera
sostenibile

londra e washington attaccano gli houthi, che minacciano vendetta. TEHERAN: PRONTI A COLPIRE L’AMERICA IL REPORTAGE

L’esodo degli infermieri

Raid in Mar Rosso, dubbi dell’Italia assunti dalla Svizzera
che manda in crisi
la sanità piemontese
Il governo non firma il comunicato di sostegno: “Ma siamo con gli alleati”. Contatti Meloni-Mattarella
ANDREA ROSSI
DEL GATTO, GRASSIA, LOMBARDO,
IL COMMENTO STABILE IL PROCESSO PER GENOCIDIO

LA LUNGA MANO Keret: “Ma Israele non è Eichmann”

DEGLI AYATOLLAH FRANCESCA PACI
l processo dell’Aja è la rap- dovrebbe giustificare, compre-
STEFANO STEFANINI

l rischio di allargamento del con-

I flitto in Medio Oriente non c’è
più. È diventato realtà. Coinvolge
Usa, Uk e alleati euroccidentali,
passando dalla dimensione regio-
nale alla scala internazionale. Il lo-
ro intervento contro basi Houthi
in Yemen risponde alla minaccia
Draghi: economia Ue
che quelle basi stanno ponendo al-
più debole e fragile
le navi commerciali. – PAGINA 29
«I presentazione dell’inco-
municabilità di cui è oggi affetto
il mondo, due parti contrappo-
ste che raccontano due storie di-
verse per un pubblico che guarda due
film paralleli. Da un lato i fatti del 7 ot-
tobre, quasi neutri, seguiti dai crimi-
ni di un unico aggressore, ossia Israe-
le, che di proposito, a freddo, uccide
donne e bambini palestinesi. Dall’al-
Marco Bresolin tro la reazione a un attacco che tutto
sa la morte dell’1% dei gazawi,
la vita a perdere dei civili, il bloc-
co del cibo. Una narrativa per
ciascuno dei contendenti, senza
dialogo, senza possibilità di giustizia.
È deprimente. Ci sono cose intollera-
bili nel modo in cui Israele combatte l cantiere viaggia spedito a Briga,
la guerra e altrettante nel comporta-
mento di Hamas prima e dopo il 7 ot-
I cantone Vallese. L’ospedale sarà
pronto fra 4 anni: 400 posti letto, sa-
tobre, ma l’evocazione del genocidio le operatorie all’avanguardia, centi-
è estrema, folle». – PAGINA 7 naia di posti di lavoro. – PAGINE 18 E 19

L’INTERVISTA DAVIDE LIVERMORE A TEATRO CON L’IMPIEGATO CREATO DA PAOLO VILLAGGIO IL DOCUMENTO L’INCHIESTA

Bremmer: “Adesso
c’è rischio escalation”
L’eterno Fantozzi in noi Le prove schiaccianti
contro Rosa e Olindo
Perquisito Sgarbi
sequestrato il quadro
ALBERTO INFELISE, ADRIANA MARMIROLI
FRANCESCO SEMPRINI GIANLUIGI NUZZI ANTONIO BRAVETTI

operazione in Yemen ha
«L’ efficacia limitata e accele-
ra il rischio di un contagio del con-
flitto nella regione e non solo». È
lapidario Ian Bremmer, fondatore
di Eurasia Group. «È impossibile
contenere la guerra al territorio di
Gaza, ci sono segnali che dimostra-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

no come le spinte centrifughe sia- n documento inedito motiva la side- l Rutilio Manetti che Vittorio
no multidirezionali. Houthi in Ye-
men, Hezbollah in Libano e forma-
U rale distanza tra Tarfusser, a favore
della revisione del processo sulla strage
I Sgarbi giura essere un inedito
di sua proprietà è ora è nelle ma-
zioni sciite in Iraq e Siria». – PAGINA 4 di Erba, e il suo capo. – PAGINA 21 ni dei carabinieri. – PAGINA 15

IL VATICANO I FEMMINICIDI LE IDEE

Se Francesco dialoga Perché è così difficile Le bugie di Salvini

con l’Islam spirituale uccidere il patriarcato su chi muore in mare
MARCO IMPAGLIAZZO GIULIA CAMINITO LUCA BOTTURA

li sciiti sono la maggioranza rima o poi doveva succedere: a

G della popolazione in Iran,
Iraq, Bahrein e Azerbaigian. In Ye-
men e Libano superano un terzo
della popolazione: Hezbollah nel
primo paese e Ansar Allah nel se-
condo, gli Houthi, ne sono l’espres-
sione politica militante. – PAGINA 29
UN’ IMMORTALE TRAGEDIA ITALIANA Quando ero in quinta elementare
nella nostra classe c’era un bam- P furia di non separare i fatti dal-
ALBERTO MATTIOLI bino di nome P. Era seguito da una le opinioni, abbiamo separato i fat-
insegnante di sostegno e sedevano ti dai fatti. Non da ieri. Ma la surrea-
n Fato impiegatizio distribuisce imperscrutabili sventure sotto
U forma di corazzate Potëmkin, caffè della Pina a tremila gradi
fahrenheit e partite a tennis nella nebbia («Batti lei!»). – PAGINE 24 E 25
insieme al fondo della classe. Io non
ho mai saputo la vera storia di P., sa-
le arringa di Salvini al processo
Open Arms pare marcare un pun-
pevo solo che aveva problemi di lin- to di non ritorno. ANELLO – PAGINA 17
guaggio e apprendimento. – PAGINA 30

MATTIA
BUONGIORNO Vocabolario e pensiero FELTRI

I nazisti, diceva Winston Churchill, commettono crimini
tali per cui non c’è nemmeno la definizione. A darla ci pen-
sò l’ebreo polacco Raphael Lemkin, giurista, studioso del-
lo sterminio armeno: genocidio. È una storia di cui ultima-
mente s’è parlato e scritto, ma vale la pena ricordarla men-
tre alla Corte internazionale dell’Aja si discute se quello de-
y(7HB1C2*LRQLNN( +[!"!#!#!@
la totale distruzione di non so quante città tedesche duran-
te la Seconda guerra mondiale: solo a Dresda, e in una so-
la notte, i morti stimati furono fra i 25 e i 35 mila. Crimini
di guerra, con tutta evidenza. Ma nessuno si sognerebbe
di chiamarlo genocidio del popolo tedesco o giapponese.
Gli Alleati non intendevano cancellare la Germania o il

gli israeliani sui palestinesi sia genocidio o no. Genocidio:
omicidio di una stirpe. Ovvero il tentativo di cancellare, in
tutto o in parte, «un gruppo nazionale, etnico, razziale o re-
ligioso». Gli oltre ventimila morti in conseguenza alla rea-
zione israeliana all’orrendo massacro del 7 ottobre sono
un’enormità. E chiunque si domanda se una simile carnefi-
cina fosse necessaria, come ci siamo domandati se fossero
necessarie le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, o
.
Giappone dalla faccia della terra, volevano chiudere a
ogni costo – a costi anche altissimi – la partita con Hitler e
soci. Trasformare la parola genocidio nel superlativo asso-
luto della nostra indignazione, significa abolirne il signifi-
cato. E siccome il genocidio per eccellenza fu la Shoah,
non sono sicuro che sia un errore in buona fede. Sono inve-
ce ancora più sicuro che avesse ragione Simone Weil: die-
tro un errore di vocabolario c’è un errore di pensiero.
2 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
PRIMO PIANO

LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE

Coordinate

Il messaggio
Il fronte caldo
ai boss
della regione
GIORDANO STABILE

el film La 25esi-
del Mar Rosso
N ma ora, il prota-
gonista interpre-
tato da Edward
Norton sta per essere porta-
to in prigione per la prima
Raid Usa nello Yemen, colpiti 60 obiettivi. Gli Houthi: reagiremo
L’Iran: “Un errore, vi pentirete”. L’America: non vogliamo la guerra
volta. Un ex galeotto gli dà NELLO DEL GATTO
un consiglio per sopravvive-
re: «Individua un tipo debo-
le, isolato, e assestagli un IL RACCONTO
bel colpo, gli altri lo note-
ranno e ti lasceranno in pa- GERUSALEMME
li Houthi non si sono

ce». Il blitz nei confronti dei
miliziani sciiti Houthi nello
Yemen, oltre a ripristinare
la libera circolazione nel
Mar Rosso, ha anche l’obiet-
tivo di essere notato dai ve-
ri boss della regione, i Pa-
sdaran, e, più in lontanan-
za, da Russia e Cina. Con i
fondi del Pentagono pro-
sciugati, l’Ucraina vive da
settimane alla mercé degli
attacchi missilistici russi,
dopo che i suoi dirigenti si
erano vantati di disporre
del «più efficace dispositivo
anti-aereo» al mondo. Una
pubblicità negativa terrifi-
cante per l’industria milita-
re occidentale, che rischia
di incrinare anche la fiducia
della popolazione di Tai-
wan nell’ombrello america-
no. Colpire Sanaa, per Wa-
shington, significa ribadire
che l’America resta la «na-
zione indispensabile» nel
G
lasciati intimidire
dall’attacco congiun-
to su loro postazioni
in Yemen da parte di Stati Uniti e La rabbia yemenita
Migliaia di persone sono scese in piazza
Inghilterra, che hanno causato
cinque morti e sei feriti, e conti- a Sanaa dopo gli attacchi aerei degli Usa
e del Regno Unito sui siti militari Houthi
nuano nella loro azione di terro-
re nel mar Rosso. Ieri sera un’al-
tra nave è stata attaccata dal
gruppo yemenita. Dopotutto, su-
bito dopo l’attacco, il gruppo filo
iraniano aveva diffuso un comu-
nicato nel quale affermava che
non vi è alcuna giustificazione
per gli attacchi aerei effettuati
nello Yemen, ribadendo che con-
tinuerà a prendere di mira le na-
vi dirette verso Israele.
«I vostri attacchi allo Yemen
sono terrorismo», ha detto Mo-
hammed Ali Al-Houthi, mem-
bro del Consiglio politico supre-
mo degli Houthi, riferendosi agli
Stati Uniti. A Sanaa i manifestan-
ti hanno calpestato le bandiere
israeliane e americane. Gli attac- MOHAMMED HUWAIS / AFP ANSA

mantenere l’ordine interna-
zionale basato sul diritto.
Per Londra conta più l’ef-
fetto Falkland. Il premier Ri-
shi Sunak marcia verso la di-
sfatta alle prossime elezioni.
Ma ricorda bene come an-
che Margaret Thatcher fosse
ai minimi del consenso verso
chi guidati dagli Stati Uniti nello
Yemen hanno colpito almeno
una dozzina di strutture militari,
scelte per generare il massimo
impatto sulla capacità bellica de-
gli yemeniti. Gli obiettivi sono
stati sistemi radar, depositi di
droni e piattaforme di lancio, e
F/A-18 impiegati nei bombarda-
menti e decollati dalla portaerei
Eisenhower, coadiuvati da alme-
no quattro X4 Typhoon britanni-
ci decollati da Cipro e supportati
dall’aereo cisterna A330 per il ri-
fornimento in quota.
Il portavoce del Dipartimento
di Stato americano, Matthew
designando oggi altre due socie-
tà che sono state coinvolte nella
spedizione di merci iraniane a so-
stegno del facilitatore finanzia-
rio Houthi con sede in Iran Sa’id
al-Jamal e della sua rete. Stiamo
anche identificando quattro na-
vi come proprietà bloccate in cui
queste aziende hanno un interes-
loro Paese, le condanne al raid
anglo-americano sono arrivate
anche dal presidente turco Erdo-
gan, che ha parlato di spropor-
zionato uso della forza, mentre
Hamas ha fatto sapere che gli
Usa e la Gran Bretagna sarebbe-
ro responsabili dell’impatto del
loro attacco sulla sicurezza re-
te il fuoco. Anche l’Arabia Saudi-
ta ha chiesto moderazione. Co-
me quello nel Mar Rosso, resta
caldo anche il fronte libanese. Ie-
ri diversi lanci di razzi sono stati
effettuati dal Paese dei cedri ver-
so il nord di Israele, così come
missili anticarro. L’esercito ha ri-
sposto con raid dell’aeronautica
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

la fine del suo primo manda-
to. La guerra contro il dittato-
re argentino Jorge Videla la
risollevò ai massimi, conse-
gnandole un decennio al po-
tere. L’insistenza britannica
ha alla fine convinto gli ame-
ricani, nonostante la forte
opposizione degli alleati re-
gionali, in primis l’Arabia
Saudita. Il ragionamento
dei Paesi arabi del Golfo, che
pure sono stati in guerra per
otto anni contro gli stessi
Houthi, è che questi raid por-
tino acqua al mulino della
propaganda di Teheran e di
Hamas. È un rischio che an-
che Israele ha soppesato. Ma
la dirigenza dello Stato ebrai-
co ha come priorità evitare la
A Sanaa i manifestanti
hanno calpestato
le bandiere israeliane
e americane
magazzini di missili e vettori bali-
stici. Funzionari dell’ammini-
strazione Biden hanno afferma-
to che gli attacchi avevano lo sco-
po di ostacolare la capacità degli
Houthi di colpire obiettivi nel
Mar Rosso, piuttosto che uccide-
re leader e addestratori iraniani,
il che potrebbe essere visto come
un’ulteriore escalation. Gli Usa
«non cercano un conflitto con l’I-
ran – dichiara John Kirby, porta-
voce del Consiglio di sicurezza
nazionale della Casa Bianca –.
Miller, ha affermato che gli Stati se», ha detto Miller.
Uniti imporranno ulteriori san- Mentre in Yemen decine di mi-
zioni ai «facilitatori finanziari» gliaia di persone si sono riunite
degli Houthi, individuati in due in diverse città per ascoltare i lo-
società a Hong Kong e negli Emi- ro leader condannare gli attac-
rati Arabi Uniti. «Gli Usa stanno chi statunitensi e britannici sul
La Casa Bianca ha denunciato il ruolo di Teheran ma tiene bassi i toni. Imposte nuove sanzioni
Biden ha deciso dopo l’attacco alla Us Navy
roristico” e ha detto che l’Ameri-
IL RETROSCENA ca è pronta a rispondere nuova-
mente se gli Houthi continue-
ALBERTO SIMONI ranno «nel loro oltraggioso
CORRISPONDENTE DA WASHINGTON
comportamento». Il portavoce
ashington non del Consiglio per la Sicurezza
gionale. Condanne anche da
Iran, Hezbollah e Jihad Islamico
Palestinese. L’Egitto si è detto
preoccupato per l’aumento del-
la tensione nell’area chiedendo
di fare tutti gli sforzi per un cessa-
in 30 diverse località yemenite
con missili Tomahawk, bombe
ad alta precisione da jet e dalla
USS Florida, sono avvenuti in
combinazione con le forze bri-
tanniche e sostenute da altri
verso postazioni di Hezbollah. Il
premier Najib Mikati ha detto
che per il Libano non si può discu-
tere di cessate il fuoco con Israe-
le senza la fine delle ostilità an-
che a Gaza. Nella Striscia, dove
sero proseguito nelle loro azio-
ni terroristiche e di sabotaggio.
Un linguaggio che mercoledì è
stato tramutato in una risolu-
zione votata a Palazzo di Vetro
grazie anche all’astensione in

trappola vietnamita che si
delinea dopo 100 giorni di
guerra. Il portavoce di Ha-
mas Abu Obeida ha citato
Henry Kissinger, senza farne
il nome: «La massima cardi-
nale della guerriglia è que-
sta: la guerriglia vince se non
perde, l’esercito regolare per-
de se non vince». E cioè, ad
Hamas basta resistere, tene-
re nascosti gli ostaggi, a scu-
do dei suoi capi, sopravvive-
re il più a lungo possibile e
continuare a colpire con pic-
coli agguati. Più passa il tem-
po, meno Israele se lo può
permettere. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Non stiamo cercando un’escala-
tion e non c’è motivo per cui deb-
ba intensificarsi oltre quello che
è successo negli ultimi giorni. So-
no stati gli Houthi ad aver provo-
cato una escalation».
I ground zero dei raid sono sta-
ti la capitale dello Yemen Sanaa,
il porto di Hudaydah, Zahid,
Taiz e Sadah. Gli attacchi sono
stati portati utilizzando missili
Tomahawk lanciati dal caccia-
torpediniere americano Arleigh
Burke. Altri vettori sono stati lan-
ciati dalla Uss Florida, il terzo sot-
tomarino nucleare lanciamissili
da crociera della classe Ohio pro-
dotto per la marina militare de-
gli Usa. Sono almeno 15 i caccia
W
vuole un’escala-
tion in Medio
Oriente e i raid
contro le postazioni degli Hou-
thi aveva l’obiettivo non solo
di mandare un segnale alle mi-
lizie ma anche quello di degra-
dare la loro capacità operati-
va e di colpire i mercantili in
transito nel Mar Rosso. È il se-
gnale che alti funzionari di Ca-
sa Bianca e Pentagono fanno
filtrare subito dopo i raid e che
ieri poi pubblicamente sono
stati ribaditi. Il presidente Bi-
den, parlando dalla Pennsyl-
vania ieri pomeriggio, ha defi-
nito gli Houthi un “gruppo ter-
nazionale John Kirby ha specifi-
cato che «non siamo interessati
a una guerra con lo Yemen e in
nessun conflitto».
L’America ha cercato sino
all’ultimo di non farsi trascina-
re in una missione militare. Nes-
suno vuole restare invischiato
in un conflitto in Medio Oriente
ma la situazione nel Mar Rosso
è degenerata negli ultimi dieci
giorni e ha richiesto a Washing-
ton di mandare un segnale chia-
ro. E al di fuori di quella missio-
ne Prosperity Guardian, lancia-
ta il 18 dicembre, di tutela della
navigazione a Suez cui fa parte
anche l’Italia. I bombardamenti
Paesi come Canada, Australia,
Bahrein e Paesi Bassi.
La decisione di ricorrere alla
forza contro gli Houthi ha avu-
to una brusca accelerazione il
1° gennaio quando Biden ha ra-
dunato il Consiglio per la Sicu-
rezza nazionale e ha chiesto
quali opzioni militari ci fossero
per contrastare i ribelli yemeni-
ti filoiraniani che dal 19 novem-
bre hanno condotto 27 attacchi
contro navi commerciali nel
Mar Rosso. Due giorni dopo,
Washington insieme ad altre
30 capitali ha diramato una no-
ta in cui evidenziava “conse-
guenze” per gli Houthi se aves-
Consiglio di Sicurezza della
Russia. A far pendere definiti-
vamente la bilancia verso una
risposta militare – ha spiegato
in un briefing ai giornalisti ac-
creditati alla Casa Bianca un
funzionario dell’Amministra-
zione – è quanto accaduto mar-
tedì 9 gennaio. Nel Mar Rosso
sono state oggetto di attacco na-
vi americane. La sera dopo Bi-
den ha dato luce verde ai raid,
poi attivati dal capo del Penta-
gono Lloyd Austin in convale-
scenza dopo un’operazione.
L’azione di ieri sera è la pri-
ma diretta contro gli Houthi
dal 2016. Ma dal 2002 secon-
.

EPA/YAHYA ARHAB
per la sesta volta sono state inter-
rotte le comunicazioni cellulari,
i combattimenti maggiori si so-
no registrati al centro, a Deir
al-Balah, in particolare al Ma-
ghazi e a sud, a Khan Yunis. In
queste ultime due zone, l’eserci-
to ha ucciso, oltre a diversi mili-
ziani, anche due comandanti
della brigata Nukhba, tra i grup-
pi più efferati che hanno parteci-
pato al massacro del 7 ottobre.
Polemiche dall’Onu perché
Israele rallenterebbe o impedi-
rebbe l’arrivo di aiuti. Accuse re-
spinte al mittente, che viene ac-
cusato di non essere organizzato
a ricevere la mole di aiuti intro-
dotti. Accuse anche ad Hamas
che ruberebbe i camion di aiuti.
L’ospedale al-Shifa, appena aper-
to, è di nuovo a rischio chiusura.
Sul fronte ostaggi, i familiari,
avvicinandosi i cento giorni di
prigionia, continuano a fare
pressioni sul governo. Chiedono
che all’Unrwa siano cancellate
le agevolazioni fiscali. Intanto,
l’ufficio del premier Netanyahu
ha annunciato che è stato rag-
giunto un accordo con Hamas
tramite il Qatar, e che nei prossi-
mi giorni saranno recapitate me-
dicine ai 111 ostaggi ancora vivi
nelle mani del gruppo che con-
trolla Gaza. Altri 25 israeliani sa-
rebbero morti e il loro corpi dete-
nuti nella Striscia. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
do un report del Council on
Foreign Relations, gli Usa
hanno condotto quasi 400
raid nello Yemen.
Washington ha denunciato
il ruolo dell’Iran. Se finora gli
Usa erano stati prudenti
nell’imputare a Teheran un di-
retto coinvolgimento nelle vi-
cende del Mar Rosso, ieri il fun-
zionario della Casa Bianca è
stato diretto: «Crediamo che
l’Iran sia coinvolto in ogni fase
degli attacchi degli Houthi».
Ha citato non solo l’appoggio
politico e logistico, ma anche
quello di intelligence. Secon-
do gli Usa, infatti, i bersagli e le
mosse dei ribelli sono legate al-
le informazioni che gli 007 ira-
niani passano al gruppo. Per
questo le pressioni su Teheran
e i suoi “proxy” continueranno
a ogni livello. Ieri il Diparti-
mento del Tesoro ha imposto
sanzioni contro alcune società
che spediscono materie prime
i cui proventi vanno a finanzia-
re i miliziani iraniani di Al
Quds e gli Houthi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
Dubbi e tormenti del governo italiano
“Con gli alleati, ma senza partecipare”
Palazzo Chigi: “Gli Usa non ci hanno chiesto di unirci a raid”. Ma non firma la nota di sostegno
Poi la precisazione: siamo impegnati nella coalizione Ue per garantire la libera circolazione
BRUXELLES-ROMA
assano ore, una giorna-
P ta intera, prima che Pa-
lazzo Chigi faccia usci-
re una nota di com-
mento ai raid sferrati dagli Sta-
ti Uniti e dal Regno Unito con-
tro gli Houthi. Solo in serata,
quando è ora di cena, dopo un
lungo pomeriggio passato
dall’ufficio diplomatico a sce-
gliere le parole esatte, arriva
una presa di posizione ufficia-
le: «A fronte del comportamen-
to inaccettabile degli Houthi,
l’Italia sostiene le operazioni
dei Paesi alleati, che hanno il di-
ritto di difendere le proprie im-
barcazioni, nell’interesse dei
flussi commerciali globali e
dell’assistenza umanitaria».
Dietro questa frase, timidissi-
ma e prudente, ci sono dubbi,
tormenti, lunghe trattative,
una decisione - presa già a di-
cembre - di non firmare il comu-
nicato di sostegno agli attacchi,
un confronto continuo con il
Quirinale, un quasi pasticcio co-
municativo e di nuovo contatti
tra la premier Giorgia Meloni e
il presidente della Repubblica
Sergio Mattarella. La Stampa ie-
ri aveva anticipato il documen-
to contenente la proposta
dell’Alto Rappresentante Ue Jo-
sep Borrell di una missione mili-
tare navale europea a protezio-
ne delle rotte commerciali nel
Mar Rosso. Si prevedono alme-
no tre cacciatorpediniere oppu-
re tre fregate antiaeree, una del-
le quali potrebbe essere la tede-
sca “Hassen”, dotata di missili
con una gittata di oltre 160 chi-
lometri e appena rientrata da
una missione Nato. Un’opera-
zione condivisa con i governi
dell’Unione che andrebbe ad af-
fiancare Prosperity Guardian,
l’iniziativa militare lanciata da-
gli Usa lo scorso dicembre, da
cui l’Italia si è sfilata.
Inglesi e americani avevano
preallertato gli alleati dell’im-
minenza dell’attacco. Già nel
pomeriggio di giovedì, ore pri-
ma che Londra e Washington
colpissero le basi dei ribelli filoi-
raniani a Sanaa, capitale dello
Yemen. Il primo contatto è av-
venuto a livello dei ministeri
della Difesa. Guido Crosetto è
stato informato dal suo omolo-
go inglese mentre poco prima
a Palazzo Chigi Meloni aveva
riunito i ministri competenti e i
vertici dei servizi segreti. Dopo
due comunicati congiunti
(uno del 19 dicembre e no del
3 gennaio), l’Italia non firma il
terzo. Quello dell’11 gennaio.
Quello che esprime il massimo
sostegno alla decisione angloa-
mericana di rispondere ai dro-
ni e ai missili degli Houthi col-
pendoli direttamente in casa,
sul territorio dello Yemen. Lo si-
glano dieci Paesi in tutto. Solo
tre europei: Germania, Dani-
marca e Paesi Bassi. Non c’è la
Francia, non c’è la Spagna, non
c’è la Polonia.
Fonti di Palazzo Chigi confer-
mano di non aver mai ricevuto
una richiesta di partecipare di-
PRIMO PIANO
LE FORZE IN CAMPO
Chi ha partecipato
Usa
Gran Bretagna
Olanda
Canada
Australia
Bahrein
La motivazione degli attacchi
Proteggere il passaggio
delle navi commerciali
nel Mar Rosso, che per
settimane sono state
soggette agli assalti
dei terroristi
rettamente ai bombardamenti,
ipotesi che si sarebbe potuta in-
vece realizzare se l’Italia avesse
aderito al comunicato. La scelta
del governo Meloni viene a lun-
go meditata in una serie di collo-
qui, già a dicembre, quando si
decide di non partecipare a Pro-
sperity Guardian. Ogni passag-
gio viene condiviso con Matta-
rella, che presiede il Consiglio
supremo di Difesa e è rimasto in
contatto con Crosetto e Meloni
anche in queste ultime ore.
L’ostacolo è prima di tutto
costituzionale. Per essere
coinvolti in azioni militari
«serve l’ok del Parlamento»,
spiega il ministro degli Esteri
Antonio Tajani. E qualunque
tipo di impegno in questo sen-
so, assicura Crosetto, sarà con-
diviso con le Camere. In real-
tà alla Farnesina e alla Difesa
è forte la convinzione di non
voler, per il momento, farsi
trascinare in una coalizione
di cui non si potrebbero poi
controllare le decisioni strate-
giche. «Come avvenne in So-
malia negli anni Novanta»,
quando l’Italia e altri alleati si
misero sotto gli americani e fu-
rono coinvolti in un disastro
politico e militare. Il governo
punta piuttosto a mediare co-
me può per raffreddare la pol-
veriera mediorientale. Melo-
ni proverà a farlo anche volan-
do in Turchia, tra una settima-
na. Il rischio di ritorsioni dopo
l’escalation è molto elevato.
Per questo l’Italia si sta facen-
do promotrice dell’operazio-
ne navale europea, con un
obiettivo su cui insiste la nota
di Palazzo Chigi: «Lavoriamo
per mantenere bassa la tensio-
ne nel Mar Rosso e siamo im-
pegnati nella coalizione Ue
IL RETROSCENA
MARCO BRESOLIN - ILARIO LOMBARDO
Zona controllata dagli Houthi
Sa’dah
‘Amran
Hajjah
Al Mahwit
Al Hudaydah
Al Jabin
Zahid
L’anticipazione su “La Stampa”
Nell’articolo di ieri a firma Marco
Bresolin e Ilario Lombardo, “La
Stampa” ha anticipato la deci-
sione europea di affiancare la
Coalizione anti-Houthi a guida
americana con una missione na-
vale dell’Ue, a difesa delle rotte
commerciali. Parteciperà anche
l’Italia e dovrebbe essere la ri-
sposta europea all’iniziativa an-
glo-americana per la sicurezza
nel Mar Rosso e Golfo di Aden.
gli houthi governano sana a dal 2015
Chi sono i “Partigiani di Dio” yemeniti
sostenuti dall’Iran e nemici di Israele
Gli Houthi prendono il no-
me dalla famiglia che ha fon-
dato il movimento negli an-
ni Novanta. Negli anni 2000
l’organizzazione armata si è
definita Partigiani di Dio o
Gioventù credente. Il movi-
mento ha incarnato il mal-
contento di una folta schiera
della popolazione, soprat-
tutto sciita, tanto da ergersi
a “salvatore dello Yemen”,
oltre a definirsi «il vero e uni-
co bastione anti-qaedista»
sul territorio. La milizia rivo-
luzionaria è stata creata dal-
lo sceicco Hussein Baddred-
din Al-Houthi. Nel gennaio
2015 gli Houthi hanno cir-
condato il palazzo presiden-
ziale prendendo il controllo
della capitale. Gli Houthi
hanno uno stretto legame
con gli Ayatollah iraniani,
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 3
per garantire la libera circola-
zione delle navi».
Governo del
presidente Hadi
Separatisti
di Aden
L’attacco anglo-americano
non sembra frenare il piano. L’i-
dea è di non perdere tempo: re-
sta l’intenzione di partire tra un
mese e mezzo al massimo, con
la probabile apertura anche a
Paesi extra-Ue, su tutti la Norve-
gia, e con la possibile partner-
ship dell’Egitto. I ministri degli
Esteri europei ne discuteranno
Al Hazm il 22 gennaio. Prima, martedì
prossimo, lo faranno gli amba-
sciatori dei 27 Stati membri. Il
vero nodo sembra essere il rag-
Sana’a gio d’azione dell’operazione: se
Ma’rib limitarlo al Mar Rosso e al Golfo
di Aden oppure se spingersi fi-
no allo Stretto di Hormuz e al
Golfo Persico, scenario preferi-
to Borrell, ma considerato peri-
Dhamar coloso per la possibile reazione
dell’Iran. Il governo spagnolo
ha ribadito la sua intenzione di
Ibb Al Bayda non partecipare alla missione,
ma al tempo stesso ha fatto sa-
Dhale
Ta’izz
Mattarella vigila,
Zinjibar contatti con Meloni
Lahij
Tajani: azioni militari?
Aden Serve ok Camere
pere ai partner Ue che non in-
tende mettersi di traverso e che
dunque potrebbe consentire
l’avvio del piano attraverso
un’astensione costruttiva. Fon-
ti diplomatiche europee fanno
notare che una missione euro-
pea è comunque preferibile per-
ché consentirebbe di agire per
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proteggere le rotte commercia-
li mantenendo un’autonomia
decisionale da Stati Uniti e Re-
gno Unito. Nel caso in cui si deci-
desse di optare per un’area ope-
rativa più estesa, il documento
del Servizio europeo per l’azio-
ne esterna (Seae) spiega che le
navi avrebbero il compito di
controllare il Mar Rosso, lo stret-
to di Bab Al Mandeb, il Mar Ara-
bico, lo stretto di Hormuz e il
Golfo Persico. Ci sarebbe una
parziale sovrapposizione con la
missione anti-pirateria “Atalan-
ta”, attiva nel Corno d’Africa,
per questo sarà necessario stabi-
lire un coordinamento che po-
trebbe anche consentire agli
Stati di spostare i propri asset
da una missione all’altra. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
JENA
Hussein Baddreddin Al-Houthi
appartengono allo Zaydi-
smo, ramificazione sciita PROTEZIONE
presente in Yemen. Una fon-
te significativa di armi deri- Se sei un torturatore
va dalle scorte dell’ex gover- argentino puoi vivere
no yemenita, acquisite tranquillo in Italia, ti
dall’Unione Sovietica. Ma l’I- protegge Nordio.
ran è fonte cruciale di tecno-
logia missilistica avanzata
per gli Houthi. FRA. SEM. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA jena@lastampa.it
4 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
PRIMO PIANO

LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE

La crisi Nel Canale traffico -60% e rischio di blocco totale

Da lì passa il 40% dell’import/export italiano
“Aggirare l’Africa fa volare il costo dei trasporti”

LO SCENARIO
di
IL PREZZO DEI CONTAINER
Suez the World Economy segnala
che il numero dei transiti è
crollato del 60 per cento, da
LUIGI GRASSIA 500.000 container al giorno
In migliaia di dollari per ogni elemento da 40 piedi a 200.000.
l Mar Rosso è diventato Che conseguenze ha que-

I zona di guerra, molte na-

vi evitano il transito dal
Canale di Suez, e le con-
seguenze già si fanno sentire
sul costo dei noli, perché gira-
10

re attorno all’Africa richiede
più tempo e più carburante;
inoltre (fatto raramente cita-
to) fa rincarare i cosiddetti
Eu Ets, che sono una specie
di tassa sulle emissioni di
CO2. E dato che tutto, alla fi-
ne, si scarica sui prezzi dei
prodotti pagati dai consuma-
tori, il rischio è che l’inflazio-
ne rialzi la testa, e che i tagli
dei tassi da parte delle ban-
che centrali vengano rinvia-
ti. L’esito sarebbero più infla-
zione e meno crescita econo-
mica, cioè il contrario di quel-
lo che si prevedeva nel 2024.
Lo scenario peggiore, tut-
tavia, non è scontato, e Cesa-
re d’Amico, titolare dell’o-
monimo gruppo navale e vi-
cepresidente degli armatori
di Confindustria, dice a La
Stampa che è meglio non af-
frettare le conclusioni: «I co-
sti dei noli sono sempre sali-
ti o scesi, a seguito di norma-
li oscillazioni di mercato,
senza che questo avesse un
“Così si rischia la guerra con l’Iran
8
sto sul commercio globale?
Notevoli, benché non enor-
mi. Da Suez passa il 12% del-
le merci. Da quando sono co-
minciati gli attacchi degli
7
Houti, dice ancora l’istituto
di Kiel, il traffico marittimo
6 mondiale è diminuito
dell’1,3%. Tuttavia ci sono
5 In azione due postille: quel -1,3% può
Qui sopra dipendere dagli attacchi dei
4 un’immagine terroristi, ma anche da altre
della nave cause (ad esempio, potreb-
3 sequestrata be essere sintomo di un’inci-
di recente piente recessione interna-
2
dai guerri- zionale). Inoltre, per l’Italia
1 glieri Houti l’impatto rischia di essere
e a destra molto maggiore, visto che la
una foto nostra quota di import e di
Aprile Ottobre Aprile Ottobre Aprile Ottobre Aprile Ottobre Gennaio satellitare export che transita da Suez
2020 2020 2021 2021 2022 2022 2023 2023 2024 del Canale è vicina al 40%.
di Suez Inoltre il nostro Paese subi-
rebbe un ulteriore colpo dal-
la chiusura del Canale: i no-
stri porti vedrebbero crolla-
L’INTERVISTA re il traffico e il giro d’affari.
Una curiosità di giornata: la
società Db Group di Monte-
Ian Bremmer belluna ha riattivato una li-
nea di collegamenti ferrovia-
ri con la Cina predisponendo
due treni speciali da 50 vago-
ni che partiranno il 31 genna-
io; l’operazione verrà replica-

Se riparte l’inflazione Il petrolio può andare a 150 dollari” Gli armatori: “Crisi
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le banche centrali controllabile, eventuali

rinvieranno il taglio Il politologo: “Con una recessione globale Trump stravincerebbe aumenti dei prezzi
dei tassi d’interesse I blitz Usa sono inutili, non colpiscono i centri vitali degli Houthi” sarebbero speculativi”

impatto immediato sull’in-
flazione. Per adesso, even-
tuali aumenti dei prezzi al
consumo sarebbero soltan-
to speculativi».
Anche Augusto Cosulich,
proprietario del gruppo ge-
novese di shipping, contat-
tato al telefono invita a cir-
coscrivere il problema:
«L’impatto sull’aumento di
costi di trasporto c’è, ma è
calcolabile e prevedibile, e
continuerebbe a esserlo an-
che se la crisi si protraesse. I
noli costavano 1500 euro
per ogni container da 40 pie-
di, ora sono balzati, sulle rot-
te attorno all’Africa, a 6 mi-
la euro, e questo è male, ma
è controllabile. Non si tratta
di una crisi dalle conseguen-
za imprevedibili come quel-
la dell’Ucraina», quando il
gas balzò da 15 a 340 euro
per MWh e avrebbe potuto
fare anche peggio.
Comunque, basta poco
per allontanare l’obiettivo di
inflazione al 2% che convin-
cerebbe i banchieri centrali a
tagliare i tassi.
I dati certi sul traffico nava-
le sembrano preludere a una
chiusura di fatto del Canale
di Suez. Il Kiel Institute for
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
operazio-
«L’ ne in Ye-
men ha effi-
cacia assai
limitata e accelera il rischio di
un contagio del conflitto nel-
la regione e non solo». È lapi-
dario Ian Bremmer, fondato-
re di Eurasia Group, società di
consulenza sui rischi geopoli-
tici.
Qual è la sua riflessione
all’indomani del bombarda-
mento?
«È impossibile contenere la
guerra al territorio di Gaza, ci
sonodiversi segnaliche dimo-
stranocomele spintecentrifu-
ghe siano forti e multidirezio-
nali. Gli Houthi in Yemen,
Hezbollah in Libano e le for-
mazioni sciite in Iraq e Siria.
Più in generale annoveriamo
come rischio tutto il processo
di radicalizzazione islamica
nella regione enel mondo».
Riguardo gli Houthi in parti-
colare?
«Nei due mesi scorsi gli Stati
Uniti hanno adottato misure
sempre più stringenti volte a
garantire la deterrenza con-
tronuoviattacchidapartedel-
la formazione yemenita. Ad
iniziare con raid militari mol-
to circoscritti associati a san-
zioni economiche a parti ter-
zeche agevolano le transazio-
nifinanziariedegliHouthi. Si-
no a creare il dispositivo mul-
tilaterale per la sicurezza ma-
rittima che comprende, oltre
al Bahrein, Paesi occidentali
come l’Italia. Infine, ieri c’è
statoilbombardamento.Que-
sta è una dimostrazione del
fallimento della deterrenza
da parte degli Usa».
Però è un colpo inferto agli
Houthi e ai loro alleati…
«Ritengo altamente improba-
bile che il bombardamento
della scorsa notte avrà un suc-
cesso duraturo, per due moti-
vi.Ilprimoècheaesserecolpi-
tenonsonostrutturevitali,ov-
vero che condizionano la so-
pravvivenza del movimento
né apportano una sostanziale
riduzione della sua capacità
militare. Il secondo è che l’I-
ran continua a supportare lo
Yemen dal punto di vista fi-
nanziario, militare e logistico.
Ci troviamo ancora una volta
davanti a una guerra per pro-
cura che vede coalizzati una
serie di attori accomunati dal-
Ian Bremmer (Eurasia Group)
lanegazionealdirittodiesiste-
redello Statodi Israele».
Ritiene inutile lo sforzo della
Coalizione a guida Usa?
«È un’iniziativa limitata, lo si
è visto anche dal grado di
coinvolgimenti di alcuni Pae-
si, la stessa Downing Street
ha chiarito dopo il raid di non
volersi spingere oltre. In più
si tratta di un’iniziativa orfa-
na di attori regionali come
Arabia Saudita, Emirati e Qa-
tar ovvero quei Paesi che han-
no combattuto per quasi un
decennio contro gli Houthi
ma che ora non vogliono esse-
re coinvolti».
Quindi ci saranno nuovi ar-
rembaggi nelle acque del
Mar Rosso?
«Più vanno avanti azioni del
genere, più accelera l’escala-
tion e le probabilità che si fini-
sca per avere un confronto di-
retto tra Israele e Stati Uniti
da una parte e Iran dall’altra.
Se Teheran entra direttamen-
tenelconflittoilprezzodelpe-
trolio rischia di balzare a 150
dollari al barile, ne consegui-
rà una recessione globale e
Trump vincerà le elezioni a
manibasse».
Prima parlava di radicalizza-
zione del mondo islamico,
quindi il rischio contagio
non è circoscritto all’asse del-
la resistenza sciita?
«Certo. Hamas non è un movi-
mentosciita.InIndonesiasiso-
notenutelepiùmassiccemani-
festazioni a favore della Pale-
stina con 1,5 milioni di perso-
ne in piazza. Siamo di fronte a
unfenomenomoltopiùampio
delladimensionesciita».
Qual è il maggiore rischio
globale?
«È quellodegli StatiUniti con-
tro se stessi. Gli Usa sono già
la democrazia industriale
avanzata più divisa e disfun-
zionale del mondo. Le elezio-
ni del 2024 aggraveranno il
problema,indipendentemen-
teda chi vincerà». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ta nelle settimane successi-
ve. Il viaggio avrà una durata
di 25 giorni e oltre al Mar
Rosso taglierà fuori anche il
continente africano.
Conti in tasca agli operato-
ri: Augusto Cosulich dice a
La Stampa che «ogni nave
portacontainer che circum-
naviga l’Africa anziché tran-
sitare da Suez ci costa 4 o 5
milioni di euro in più». Gli
chiediamo di commentare
la notizia che il produttore
americano di auto elettri-
che Tesla sospende la produ-
zione per sopravvenute diffi-
coltà di approvvigionamen-
to, e in particolare gli chie-
diamo se corrisponde all’e-
sperienza del gruppo Cosuli-
ch che sia in atto un fenome-
no di de-globalizzazione, a
causa delle reti di fornitura
che al tempo del Covid si so-
no mostrate vulnerabili. Ri-
sponde: «Sì, notiamo diver-
se aziende che accorciano le
reti, e spostano la produzio-
ne dalla Cina alla Polonia o
alla Turchia».
Questo prescinde dall’at-
tuale crisi nel Mar Rosso,
la cui storia è ancora da
scrivere. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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 5

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6 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
Cento giorni
In migliaia marciano al confine con Gaza per chiedere il rilascio degli ostaggi
“Le ragazze nelle loro mani potrebbero essere incinte, senza possibilità di abortire”
IL REPORTAGE
FABIANA MAGRÌ
URIM
iamo venute fin
«S qui per urlare».
Per gridare a
squarciagola al-
la comunità internazionale
«che continua a tenere la bocca
chiusa» che «non c’è più tem-
po», «svegliatevi!», «vergo-
gna!», «dove siete?». Per strilla-
re nei megafoni «Siamo qui per
te» dopo i nomi, uno per uno, di
Romi, Arbel, Shiri, Carmel,
Emily, Liri, Agam e tutti i 136
ostaggi israeliani sequestrati
da Hamas. Più tempo passano
in cattività, più il dolore, le ma-
lattie, la salute mentale e quel-
la fisica possono peggiorare e
causare danni permanenti.
«Questa è un’emergenza», di-
cono. Sono le donne dello sho-
wbiz israeliano che hanno ade-
rito alla campagna #Me-
Too_Unless_Ur_A_Jew, guida-
ta da Danielle Ofek, imprendi-
trice expat negli Stati Uniti da
dove coordina e amplifica le at-
tività di sensibilizzazione sulle
violenze e sugli abusi subiti so-
prattutto dalle donne in cattivi-
tà. Per scaricare la rabbia accu-
mulata in cento giorni di dolo-
re, ansia, paura e frustrazione
sono andate a urlare nei campi
dell’Otef Aza, la cintura di terre-
ni e kibbutzim e moshavim più
vicini alla Striscia. E perché vo-
levano farsi sentire, pochi chilo-
Tra le attiviste che
hanno protestato nei
campi dell’Otef Aza
attrici e celebrità
metri laggiù, oltre la barriera di
separazione ricucita dalle viola-
zioni del 7 ottobre, dai prigio-
nieri dentro l’enclave palestine-
se. «Non so se ci hanno udito
ma sono sicura, voglio credere,
che la nostra energia sia arriva-
ta fino a loro», dice la cantante
e attrice israeliana di origini ira-
niane Liraz Charhi, che nella se-
rie Teheran interpreta l’agente
del Mossad Yael Kadosh. Vesti-
te di nero e con una fascia rossa
a tappare la bocca decine di arti-
ste, attrici e sceneggiatrici han-
no marciato al fianco dei paren-
ti e degli amici dei connaziona-
li sequestrati. «Da quasi cento
giorni le nostre donne e ragaz-
ze sono tenute prigioniere a Ga-
za, una realtà sulla quale la co-
munità internazionale conti-
nua a tenere la bocca chiusa»,
spiega Ofek al telefono da Wa-
shington. L’idea è partita da ol-
tre Oceano ed è planata ieri
mattina in una stazione di servi-
zio nel Sud di Israele, a Urim,
LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
di guerra
FABIANA MAGRÌ
luogo di appuntamento per la
manifestazione.
Non che Tel Aviv non sia più
rilevante. È vero, sulla via Ka-
plan restano gazebo vuoti e i
poster con le foto dei rapiti a
tappezzare i lati dello strado-
ne. Davanti al cancello princi-
pale della Kirya non va più nes-
suno a bloccare il traffico per
protestare contro le decisioni
del gabinetto di guerra. Ma la
piazza degli Ostaggi che affac-
cia sul retro del ministero del-
la Difesa rimane un punto di ri-
ferimento e il polo catalizzato-
re delle molte iniziative orga-
nizzate dal Forum delle fami-
glie. Oggi, ad esempio, si inau-
RONA-LEE SHIMON La star della serie tv: “Nessun film poteva immaginare questo orrore”
“La censura di Fauda non mi preoccupa
l’unico pensiero è riportarli tutti a casa”
L’INTERVISTA
URIM
er interpretare Nu-
P rit, la protagonista
femminile nell’unità
mistaarav (sotto co-
pertura) dell’esercito israe-
liano nella serie “Fauda”, la
ballerina e attrice Rona-Lee
Shimon si è addestrata a col-
pi di Krav Maga e kickbo-
xing e ha imparato a sparare
con la pistola da suo fratello
Almog. Ieri si è unita alla
marcia di solidarietà alla
campagna #MeToo_Un-
less_Ur_A_Jew.
Qual è il messaggio che vuo-
le diffondere, con la sua par-
tecipazione?
«Sono qui per urlare al mon-
do che ci sono nostri conna-
PRIMO PIANO
gura un tunnel lungo 30 metri
che vuole simulare le dure con-
dizioni in cui sono tenuti i rapi-
ti. E la lunga tavola apparec-
chiata per lo Shabbat, allego-
ria di speranza nell’attesa del
loro ritorno a casa, si è trasfor-
mata ieri in una cupa rappre-
sentazione della prigionia sot-
to Hamas, con pezzi di pane pi-
ta raffermo, bottiglie di acqua
torbida e filo spinato su dure
panche di legno.
Ma alla vigilia dei primi cento
giorni dal massacro e dai po-
grom del 7 ottobre, è nel Sud di
Israele che il movimento spon-
taneo e virale per la liberazione
degli israeliani prigionieri di Ha-
zionali in ostaggio a Gaza
che rischiano la vita. Doma-
ni saranno in prigionia da
100 giorni. Il tempo stringe
ed è semplicementeinimma-
ginabile. Li rivogliamo a ca-
sa adesso».
Il suo collega, il cantante e
attore di “Fauda” Idan Ame-
di, che è stato gravemente
La barriera
Attiviste, attrici, donne dello spettacolo israeliane manife-
stano ad Urim, alla barriera con Gaza; a destra, la perfor-
mance “Over My Dead Body” dell’“artivista” Dana Sapir
ASSOCIATED PRESS/LAPRESSE
mas a Gaza sente più forte il bi-
sogno di andare a manifestare.
Arrivando da Tel Aviv all’al-
tezza del valico di Erez per im-
boccare la strada 232, cala un
velo di tristezza. A destra co-
lonne di fumo nero salgono
dai campi di combattimento a
Jabalia, nel centro di Gaza Ci-
ty, a Bureij e Nuseirat. Sulla si-
nistra scorrono uno dopo l’al-
tro i cancelli gialli dei kibbutz
Mefalsim, Kfar Aza, Alumim,
Beeri, Reim e la sua foresta do-
ve danzavano i giovani al No-
va Festival. Oltre alle attiviste
in coda per il caffè alla stazio-
ne di servizio, prima della par-
tenza della marcia, ci sono so-
A caccia
di terroristi
Rona-Lee
Shimon
interpreta
Nurit, un
agente
segreto che
si infiltra tra
i palestinesi
per sventare
attacchi
ferito in un incidente sul
campo di battaglia a Gaza,
ha ripreso conoscenza e sta
meglio. Oltre a lui, ha lega-
mi personali con chi è in pri-
ma linea o con qualcuno de-
gli ostaggi?
«Abbiamo pregato tutti per
Idan. È forte e starà bene.
Non conosco personalmen-
136
Gli ostaggi israeliani
ancora nelle mani
di Hamas dopo il
massacro del 7 ottobre
1400
Le vittime israeliane
in conseguenza
dell’invasione dei
miliziani palestinesi
te nessuno degli ostaggi
ma sento un legame con cia-
scuno di loro. Come tutti,
perché siamo tutti nella
stessa situazione. Sono le
mie sorelle, i miei fratelli, è
la mia gente, il mio popolo.
E sento che dovrebbe esse-
re così per tutte le persone
nel mondo».
Dopo quattro stagioni di
“Fauda”, ha mai letto in un
copione o in una sceneggia-
tura qualcosa di simile a
quello che è successo in
Israele il 7 ottobre? E cosa
pensa del rallentamento
delle sceneggiature israe-
liane da parte dei produtto-
ri internazionali?
«È l’ultima delle mie preoc-
cupazioni in questo momen-
to. Penso che quello che ab-
biamo vissuto sia molto più
lo soldati. Sono quelli d’istan-
za alla base di Urim, dove la
8200, unità speciale dell’eser-
cito, riceve ed elabora gli ele-
menti raccolti dall’intelligen-
ce militare.
Tra i manifestanti passa una
donna che saluta Liraz. Abita-
va a Beeri. Il nipote e la figlia
sono stati rapiti. Il marito, il 7
ottobre, ha sparato a sei terro-
risti e ha salvato molte vite.
«Guardi queste persone - osser-
va l’attrice che a Beeri ha perso
cinque membri della sua fami-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
glia - e sembrano normali, ma
non lo sono. O sono eroi, o so-
pravvissuti, o hanno perso
qualcuno, o hanno vissuto le
RONA-LEE SHIMON
ATTRICE DI FAUDA
Preghiamo tutti per
Idan, rimasto ferito
Le persone stanno
morendo in cattività,
vengono torturate
orribile di qualsiasi cosa
che potesse mai essere scrit-
ta. E sai, alla fine, “Fauda” è
solo una serie. Ma questa,
in cui le persone stanno mo-
rendo in cattività, in cui ven-
gono torturate, è la vita rea-
le. Semplicemente la vita
reale». FAB. MAG. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.

esperienze più traumatiche in
tutta la loro vita».
Parte il corteo, inesorabile e
rumoroso. Dana Sapir, «artivi-
sta» (artista e attivista socia-
le), si è chiusa in una gabbia. Il
suo messaggio, oltre che lette-
rale, è «un appello internazio-
nale a uscire dalle proprie gab-
bie mentali e porsi le domande
giuste su questa situazione».
Lihi Lapid, sceneggiatrice e
moglie del leader dell’opposi-
zione ed ex premier Yair La-
pid, si sarebbe aspettata più so-
lidarietà dalle celebs di Holly-
wood. «Non si può parlare con-
tinuamente dei diritti delle
donne e poi nascondersi die-
tro le motivazioni politiche
per non intervenire quando
giovani ragazze sono tenute
prigioniere da orribili terrori-
sti». Dal marito ha ottenuto la
garanzia che «approverà tutto
ciò che il governo deciderà,
ogni accordo che faranno per
riportarli a casa».
Dalle conversazioni durante
la marcia emerge la paura di
uno spettro che si fa fatica a por-
tare alla luce del sole. «Ero con
la sorella di una giovane in
ostaggio - racconta Lapid - che
mi ha detto “sono passati tre me-
si e se è incinta non potrà aborti-
re”». Lo spiega Halit Uliamperl,
produttrice e attivista. «Ci sono
state testimonianze di abusi ses-
suali in cattività, che è una for-
ma di violenza e umiliazione a
cui sospettiamo siano sottopo-
sti sia gli uomini sia le donne.
Ma per le donne, il fattore biolo-
gico costituisce un’ulteriore
complicazione. Anche se non
abbiamo prove che lo confermi-
no, qualunque giovane donna
in età fertile potrebbe restare in-
cinta. Per questo motivo il termi-
ne dei 100 giorni assume un’ur-
genza impellente. Dopo tre me-
si dal concepimento, un aborto
diventa un affare molto più
complicato». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
“A Gaza non è in corso un genocidio
ma neanche i crimini di Hamas lo sono”
Lo scrittore israeliano: “All’Aia si scontrano due mondi incomunicabili, due propagande
L’antisemitismo è presente in Europa, ma non possiamo definirci vittime come Dreyfus”
tgar Keret non scrive,
E guarda e pensa. La Stri-
scia di Gaza dista meno
di un’ora di auto da Tel
Aviv, è lì. Da oltre tre mesi la real-
tà di una guerra senza preceden-
ti ammutolisce lui come tanti al-
tri autori israeliani, abituati a rac-
contare la complessità di una ter-
ra ridotta oggi al bianco e nero.
Israele risponde davanti alla
Corte di giustizia internazio-
nale dell’accusa di genocidio,
la peggiore per il popolo della
Shoah. Come si sente?
«Il processo dell’Aia è la rappre-
sentazione dell’incomunicabili-
tà di cui è oggi affetto il mondo,
due parti contrapposte che rac-
contano due storie diverse per
unpubblicocheguardaduefilm
paralleli.Daunlatocisonoifatti
del7ottobre,quasineutri,segui-
ti dai crimini di un unico aggres-
sore,ossiaIsraele,chediproposi-
to,afreddo,uccidedonneebam-
bini palestinesi. Dall’altro c’è la
reazione a un attacco che tutto
dovrebbegiustificare,compresa
la morte dell’1% dei gazawi,
compresalavitaaperderedeici-
vili, compreso il razionamento
del cibo. Una narrativa per cia-
scunodeicontendenti,senzadia-
logo né possibilità di giustizia. È
deprimente.Cisonocoseintolle-
rabilinelmodoincuiIsraelecom-
battelaguerraecenesonoaltret-
tantenelcomportamentodiHa-
mas prima e dopo il 7 ottobre,
ma parlare di genocidio è estre-
mo. La realtà non è fiction. Inve-
ceècomeseperilSudafricaipa-
lestinesi fossero Harry Potter di
fronte a Israele-Goldamor e per
gli altri l’esatto contrario, senza
che nessuno possa spiegare o
cambiareidea.Èfolle».
Al Sudafrica si è associata la
Turchia, a cui il ministro de-
gli esteri israeliano Israel Ka-
tz ha risposto di pensare al ge-
nocidio degli armeni.
«È questo il punto. I turchi de-
nunciano Israele come il male
assoluto e Israele lo fa con loro.
Uncircolovizioso.Israele,accu-
sato di bombardare gli asili, ac-
cusa Hamas di nascondere in
questi stessi asili le armi e Ha-
masreplicaconlanecessitàdidi-
fendersi in una guerra asimme-
trica.LaCortedell’Aiadevepro-
nunciarsi sui crimini di guerra
in una situazione complessa in
cuinonsipossonodividereibuo-
ni dai cattivi. Le ultime notizie
raccontanodinegoziatiincorso
sulle medicine da far arrivare ai
palestinesi, i quali solo allora le
fornirebbero agli ostaggi: ma
com’è possibile questionare sui
medicinali? Sarebbe legittimo
portare all’Aia la privazione di
aiuti umanitari alla popolazio-
ne civile, ma parlare di genoci-
dio da parte di Israele in un pro-
cessoincuisulbancodegliimpu-
tati non c’è Hamas né le milizie
filoiranianeèridicolo:nonciso-
PRIMO PIANO
L’INTERVISTA
Etgar Keret
FRANCESCA PACI
“
noatrocitàasensounico».
Il processo dell’Aia è, come di-
ce Naftali Bennet, l’affaire
Dreyfus del XXI secolo?
«Assistiamo all’arringa di due
propagandeemozionalicheinsi-
multanea evocano il genocidio.
La Corte dell’Aia Ma il genocidio è il tentativo di
sterminare un’intera popolazio-
deve pronunciarsi in neeiocredocheilmassacrodel7
una situazione in cui ottobre non lo sia, sebbene quel
giornogliuominidiHamasvoles-
è difficile dividere sero uccidere tutti gli israeliani
buoni e cattivi sulla loro strada. Così come non
è genocidio rispondere a un’ag-
gressione feroce bombardando
Gaza fino a evacuare tutta la po-
Più ripenso al 7 polazione. Dreyfus? L’accusa
contro Israele è costruita artifi-
ottobre, più non ne cialmente, dimenticando per
trovo il senso: era esempio che ci sono anche 200
ovvio che avrebbero milasfollatidaikibbutzassaltati,
manonsonod’accordo neppure
pagato il prezzo conlateoriadellanostrapurain-
nocenza perché non puoi tirati
fuori dalle responsabilità di una
guerraincuisonogiàmorteoltre
10 mila donne e bambini. Esiste
unaquotadiantisemitismoinEu-
ropa e nel mondo islamico, ma
Israele non è Dreyfus e non è
neancheEichmann».
Si contesta a Israele anche la
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA
ASSOCIATED PRESS/LAPRESSE
JAAFAR ASHTIYEH / AFP
boria dei militari che, a Gaza,
si beffano delle case palesti-
nesi distrutte. Come vive, da
democratico, quei video?
«La prima vittima della guerra
èl’empatia.Ilnemicovienedefi-
nitodaepitetichelodisumaniz-
zano, non si ammazza Roberto
ma “un fottuto bastardo”. Quei
video sono il frutto avvelenato
diquanto il ministroestremista
Itamar Ben Gvir ha seminato
per anni. Combattiamo una
guerra emotiva al massimo li-
vello perché molti soldati han-
no perso persone care il 7 otto-
bre e questo pone all’esercito e
allasocietàlasfidadurissimadi
difendersi senza abbandonarsi
alla vendetta e senza concede-
rel’impunitàaiproprimilitari.I
responsabili di quei video do-
vrebbero andare in carcere su-
bito, ma è complicato procede-
re se un ministro li incita a umi-
liare il nemico e un altro va-
gheggial’atomicasuGaza».
Si può denunciare il massa-
cro di Gaza, con le sue oltre
22 mila vittime, senza essere
tacciati di antisemitismo?
«Il 7 ottobre è stato un massa-
croperchégli omicidi erano in-
7
Macerie
Soldati israelia-
ni a Khan You-
nis, Gaza;
sotto, combat-
tenti palestine-
si armati duran-
te un funerale
di un soldato in
Cisgiordania
tenzionali,l’attacco a Gaza no:
è una tragedia inaccettabile
nella caccia ai terroristi ma
non è un massacro. Purtroppo
tutte le discussioni sono ormai
binarie. Anche il fatto di essere
tacciati di antisemitismo per
aver criticato Israele, sia pur
con argomenti infondati, pro-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
va questa rigidità. Il mondo è
pienodi odio, antisemita, anti-
slamico, omofobico: emozioni
forti che contrappongono sen-
za risolvere i problemi».
C’è qualcosa che sfugge d’I-
sraele all’occidente, in piazza
per Gaza e non per questo ne-
cessariamente antisemita?
«Nelle guerre è facile schierar-
si ma non capire. L’occidente
capisce davvero quella in cor-
so in Ucraina? Su Israele c’è
chi denuncia i bambini rapiti
nei kibbutz il 7 ottobre e chi ri-
conosce solo quelli morti a Ga-
za. Non è però possibile capire
senza sforzarsi di vedere le re-
sponsabilità delle due parti.
Responsabilità bifronti: è un
serpenteche divora se stesso».
Da settimane si guarda al con-
fine libanese, invece la guer-
ra si è allargata al mar Rosso.
È l’escalation tanto temuta?
«Più ripenso al 7 ottobre e più
nonnetrovoilsensoperipalesti-
nesi,eraovviocheavrebberopa-
gato il prezzo più alto, è stata
unatragedia.Loscenariosièsve-
lato con gli attacchi degli houthi
che, indirizzati contro Israele,
colpiscono in realtà i commerci
egiziani e sauditi, rispondendo
all’interesseiranianodidanneg-
giareiprincipalialleatiamerica-
ni nella regione. Stavolta è una
vera guerra per procura, dove le
decisioni non sono e non saran-
nopreselocalmente». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
8 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
Favorito l’indipendentista Lai ma il filocinese Hou è dato in recupero. In piazza i ragazzi delusi dall’economia. l risultati in tarda mattinata
Taiwan vota: l’ultima incognita è la rabbia dei giovani
IL CASO
LORENZO LAMPERTI
TAIPEI
ggi è il giorno decisi-
O vo per il futuro di Tai-
wan. Circa 19,5 mi-
lioni di elettori sono
chiamati a scegliere il nuovo
presidente. Il Partito progressi-
sta democratico (Dpp), al pote-
re dal 2016, presenta il filo indi-
pendentista Lai Ching-te. Il
Kuomintang, il più dialogante
con la Cina, punta sull’ex poli-
Vincent Chao
“Xi Jinping ci teme
Sulla democrazia
niente passi indietro”
Il capo Esteri dei filo-indipendentisti
“Lai Ching-te manterrà lo status quo”
TAIPEI
andierine arcobale-
B no e giubbotti verdi
con la scritta “Team
Taiwan”. C'è fermen-
to nel quartier generale del tra-
dizionalmente filo indipen-
dentista Partito progressista
democratico (DPP), ironica-
mente situato su Beiping East
Road, dal nome di Pechino du-
rante la dinastia dei Ming. «Lai
Ching-te ha assicurato più vol-
te che manterrà lo status quo»,
dice a La Stampa Vincent
Chao, a capo delle relazioni in-
ternazionali e della campagna
elettorale del candidato presi-
dente più odiato da Pechino.
In passato le posizioni di Lai e
della presidente uscente Tsai
Ing-wen non erano sembrate
perfettamente allineate sulle
relazioni intrastretto. Sensa-
zione sbagliata?
«Lai ha garantito più volte che
manterrà la stessa postura
pragmatica, salda e coerente
di Tsai sia sulle relazioni intra-
stretto sia sul rafforzamento
delle partnership internazio-
nali. Non provocheremo la Ci-
na ma non faremo nemmeno
passi indietro sui nostri princi-
pi come democrazia e rispetto
deidiritti umani».
Come pensate di mantenere
lo status quo?
«L'approcciodelDPPhaquattro
pilastri. Primo: rinsaldare la de-
terrenza attraverso il rafforza-
mento delle nostre difese. Se-
condo: aumentare la resilienza
della nostra economia parteci-
pando alle catene di approvvi-
gionamentodemocratiche.Ter-
zo:mantenerelenostrepartner-
ship internazionali. Quarto: ga-
rantire una linea stabile e prag-
matica,apertaaldialogo».
Negli 8 anni di presidenza
Tsai il dialogo però non c'è sta-
to. Come pensa di poterlo ria-
prire Lai?
«Siamo e saremo sempre aper-
ziotto Hou Yu-ih. Il terzo inco-
modo è Ko Wen-je del Partito
popolare, ex chirurgo ed ex sin-
daco di Taipei. Punta sul mal-
contento verso i partiti tradizio-
nali, si presenta come un’alter-
nativa pragmatica e “anti ideo-
logica”, chiede onestà e promet-
te lotta alla corruzione. Una
piattaforma che ricorda iniziati-
ve populiste occidentali.
Ieri sera, ad ascoltare il suo
ultimo comizio c’erano soprat-
tutto i giovani, delusi dai pro-
blemi lasciati irrisolti dagli ulti-
mi governi. Prezzi delle case,
“ “
Con Pechino
vogliamo stabilire
un rapporto basato
su parità
e dignità
ti a rilanciare un dialogo con
Pechino, basato su parità e di-
gnità. Riprendere il dialogo è
nell'interesse di entrambe le
sponde dello Stretto ma è an-
chenell'interesseglobale. Ilde-
siderio è quello di poter favori-
re un ambiente stabile per aiu-
tare la crescita economica e ri-
solvere le sfide sociali di tutta
la regione».
Lai ha descritto il voto come
una «scelta tra democrazia e
autoritarismo». Crede che
una vittoria dell'opposizione
porrebbe fine al sistema tai-
wanese per come lo conoscia-
mo ora?
«L'82% della popolazione tai-
wanese vuole mantenere lo
status quo. I due partiti di op-
posizione sembrano ignorare
che l'intenzione più volte asse-
rita da Pechino è quella di riu-
nificare Taiwan. In modo paci-
fico, se possibile, ma senza
escludere l'utilizzo della forza.
L'opposizione vuole rilanciare
una serie di accordi già al cen-
PRIMO PIANO
IL FRONTE ASIATICO
L’ultimo comizio di Lai Ching-te, candidato del partito indipendentista
LE INTERVISTE
tro delle proteste del 2014. In
tal modo darebbero a Xi Jin-
ping una maggiore influenza
economicaesociale,cheloaiu-
terebbe a raggiungere i suoi
obiettivi. Il rischio è che Tai-
wan si ritrovi a procedere co-
me un sonnambulo verso uno
scenario disapprovato dalla
maggioranza dei taiwanesi».
Crede che Pechino speri in
una vittoria del KMT?
«È stato fatto capire esplicita-
mentedaPechinochesarebbeil
partito più adatto a mantenere
buoni rapporti commerciali. Ci
sonostatiepisodididisinforma-
zione con l'utilizzo di intelligen-
za artificiale e deep fake. Sono
state poi emesse delle sanzioni
miratecontrodeiprodottitaiwa-
nesi, con la minaccia di ulteriori
barriere qualora il risultato del-
leurnenonsiaquellochePechi-
nodesidera. Esono stati mobili-
tati settori sociali per provare a
incideresulvoto».
Tra gli elettori c'è qualche in-
soddisfazione su alcuni pro-
blemi lasciati irrisolti. Tanto
che appare possibile che per-
diate la maggioranza assolu-
ta in parlamento. Quale sa-
rebbe l'impatto?
«Come tutte le democrazie,
anche la nostra ha dei proble-
mi irrisolti, dai prezzi delle ca-
se al calo demografico. Lai ha
proposto una piattaforma di
"speranza" per sostenere gio-
vani e anziani. Tra il 2000 e il
2008 il DPP ha già avuto un go-
verno di minoranza e non è
stata una bella esperienza.
L'opposizione ha bloccato a
piùriprese diverse riforme. Po-
trebbero esserci difficoltà in
particolare sul budget di dife-
sa. Taiwan non merita di tor-
nare a quell'epoca, potrebbe-
roesserci seri problemi sulla si-
curezza e sulla percezione in-
ternazionale della nostra vo-
lontà di difenderci». LO. LAM. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alexander Huang
“Vogliamo la pace
Con Pechino
bisogna dialogare”
Il diplomatico del partito del Kuomintang
“Mettere la Cina all’angolo non conviene”
TAIPEI
er la pace e per
«P la stabilità». Re-
citano così i
grandi manife-
sti appesi che adornano uno
degli uffici del Kuomintang.
Un po’ ovunque ecco le bandie-
re con cielo blu, sole bianco e
terra rossa della Repubblica di
Cina, fondata da Sun Yat-sen e
«trasportata» da Chiang
Kai-shek a Taiwan dopo la
sconfitta nella guerra civile
contro Mao Zedong. In vista
delle elezioni di domani, il
KMT sostiene che i taiwanesi
si trovino di fronte a una scelta
tra guerra e pace. «Ma è uno
slogan elettorale più semplice
da comunicare, io dico che la
scelta è tra altri 4 anni di feb-
bre alta e 4 anni di parziale
guarigione», dice a La Stampa
Alexander Huang, capo delle
relazioni internazionali del
partito e suo rappresentante
negli Stati Uniti.
In che modo pensa di abbassa-
re questa febbre il KMT?
«Riaffermando lo status quo,
maquellovero.Questoèdavve-
ro un voto critico. Xi Jinping ha
una missione da compiere pri-
ma del prossimo Congresso del
Partito comunista, nel 2027.
Nonhadettochevuolecomple-
tare la “riunificazione” prima
di allora, ma ha detto che ne
avanzerà il processo. Noi do-
vremmopensareinsiemeaino-
stri partner che tipo di risultati
dovremmo concedergli. Met-
terlo in un angolo potrebbe
nonessere una strategiaintelli-
gente, non possiamo sconfig-
gerlo o cambiarlo nei prossimi
4 anni. Un cambio di governo
qui a Taiwan abbasserebbe le
tensionieci farebbeguadagna-
re tempo per migliorare i nostri
sistemi di difesa e mobilitazio-
ne, che come dimostra il falso
allarmemissilediqualche gior-
no fa hanno ancora diversi pro-
salari, occupazione: per molti
taiwanesi le priorità sono que-
ste, nonostante le crescenti
tensioni con Pechino.
Il Partito comunista ha indi-
cato in Lai una minaccia per la
stabilità, ribadendo più volte
che una sua vittoria potrebbe
avvicinare una guerra. Ma il
candidato del Dpp è però il fa-
vorito dopo che l’opposizione
si è divisa. La sua vittoria non è
però scontata: gli ultimi son-
daggi lo davano avanti con un
margine ridotto su Hou.
Insieme alle presidenziali
Un cambio di
governo qui
a Taiwan farebbe
diminuire finalmente
le tensioni
blemi. Tra l’altro, ci darebbe il
tempo di ricevere alcuni dei si-
stemi militari che abbiamo ac-
quistato ma che qui non sono
ancoraarrivati.Bisognasceglie-
re tra la riduzione dei rischi o il
loro aumento, visto che senza
dialogoancheincidentinonvo-
lutipossonotramutarsiinqual-
cosadipeggio».
Il DPP sostiene però che una
vittoria del KMT possa favori-
re una sorta di inglobamento
non voluto.
«Bisognacapirechenoi nonac-
cettiamo l'agenda unilaterale
di Xi. Rispettiamo il “consenso
del 1992”, che afferma l'esi-
stenza di un’unica Cina ma
con diverse interpretazioni. Il
DPP fa credere che sia la stessa
cosa di accettare “un Paese,
due sistemi” di Hong Kong,
ma non è così. Quest'ultimo è
un modello unilaterale imma-
ginato da Pechino per il post
riunificazione. Il consenso del
1992 è invece una base da cui
entrambe le parti possono par-
si vota per le legislative. Ci si
aspetta un parlamento senza
maggioranza assoluta. L’even-
tuale presidenza di Lai sareb-
be azzoppata sin dall’inizio.
Ko diventerebbe in quel caso
l’ago della bilancia, decisivo
per l’approvazione delle rifor-
me e del budget di difesa. I
seggi chiudono alle 16, le no-
ve del mattino in Italia. Poche
ore dopo Taiwan saprà il no-
me del suo prossimo presiden-
te. Mai come stavolta, anche
il mondo osserva. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
tire per negoziati da condurre
primadieventualiaccordipoli-
tici. Far credere che siano la
stessacosa rende più facile a Xi
imporre la sua linea, anche re-
torica, suTaiwan».
Riaffermare il consenso del
1992 può bastare, in caso di
vittoria del KMT, per garanti-
re lo status quo? Oppure Pe-
chino proverà a ottenere di
più?
«FinchéUsaeCinasono incom-
petizione strategica, i rischi re-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
steranno. Difendiamo la nostra
sovranità de facto come Repub-
blica di Cina ma ci opponiamo
pernaturaall'indipendenzafor-
male come Taiwan. Per questo
la nostra vittoria ridurrebbe le
tensioni.Ildialogopotrebbepar-
tire da temi concreti, come l’au-
mento dei voli diretti e degli
scambitrastudentiegruppireli-
giosi, il rinnovo della coopera-
zione economica. Pechino po-
trebbe aspettare più a lungo e
pensarci due volte prima di vo-
lerriscriverelerelazioni».
Con Lai presidente e una coa-
lizione dell'opposizione con
maggioranza parlamentare
blocchereste l'aumento del
budget di difesa?
«Guardate, il KMT non è più
quello dei vostri padri. Il DPP
sostiene questo basandosi su
cose successe 20 anni fa. Ma
sappiamo bene che a Pechino
non ci sono più Jiang Zemin o
Hu Jintao. Il rischio è semmai
legato al fatto che anche Lai
Ching-te non è come Tsai
Ing-wen. È meno prevedibile e
fa spesso dichiarazioni incau-
te che credo preoccupino an-
che i nostri amici stranieri. Se
il DPP manterrà il controllo sia
esecutivo sia legislativo non ci
sarà alcun bilanciamento e si
avrà la certezza che tra Taipei
e Pechino ci saranno altri 4 an-
nisenzacomunicazioni. Sareb-
be pericoloso». LO. LAM. —
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.
 9

Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

.
10 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
IL
TACCUINO
Terzo mandato
Una strana
alleanza
MARCELLO SORGI
C
hissà come sareb-
be andata se la leg-
ge sul terzo manda-
to fosse stata ap-
provata nella scorsa legisla-
tura: la prima conseguenza
sarebbe stata che l’intero sta-
to maggiore dei 5 stelle - liqui-
dato da Grillo, che si era senti-
to abbandonato da un grup-
po di giovani che sosteneva
di aver miracolato, e da Con-
te, che non vedeva l’ora di im-
padronirsi del Movimento, e
costruirselo a sua immagine
e somiglianza - avrebbe avu-
to qualche argomento in più
a propria difesa. Adesso che
a riproporre l’argomento è
Salvini, per salvare i governa-
tori di Veneto e Lombardia, e
con il sostegno di una mag-
gioranza silenziosa e trasver-
sale in cui spiccano i presi-
denti Pd della Campania De
Luca e della Puglia Emiliano,
la fila dei candidati ad appro-
fittarne ovviamente si allun-
ga. A partire dai sindaci, che
una volta stabilito il princi-
pio difficilmente potrebbero
essere esclusi, e sarebbero
molto più numerosi dei ca-
pi-regione.
Se il divieto era stato intro-
dotto, e tardivamente recepi-
to in alcuni casi (tal che, se
adesso fosse introdotto il ter-
zo mandato, Zaia, il più vota-
to dei governatori, andrebbe
verso il quarto), una ragione
esisteva. Era un modo di limi-
tare lo strapotere locale che
l’elezione diretta aveva favo-
rito, trasformando gli eletti
in “cacicchi”, come diceva
D’Alema: personaggi che
sommavano potere istituzio-
nale e politico all’interno dei
partiti. Altri tempi. Oggi per
Salvini privarsi dei voti di Za-
ia vorrebbe dire rassegnarsi
ad assottigliare il già magro
patrimonio elettorale del
Carroccio. Lo stesso per
Schlein, che tuttavia conti-
nua a condurre una battaglia
personale contro De Luca, ri-
nunciare all’appoggio del go-
vernatore della Campania.
E tuttavia, l’idea che la leg-
ge sul terzo mandato possa
passare con una maggioran-
za trasversale composta da
Salvini e da pezzi di Pd e 5
stelle è abbastanza fuori dal-
la realtà. Meloni non l’accet-
terebbe. Schlein nemmeno.
Conte neanche a parlarne.
Ed è soprattutto la premier
che ha urgenza di concretiz-
zare i risultati di Fratelli d’Ita-
lia al Nord, a cominciare dal
Veneto dove alle politiche di
settembre 2022 è riuscita
per la prima volta ad intacca-
re il monte consensi del go-
vernatore che sembrava in-
scalfibile. Non a caso ha già
un candidato pronto per il
2025: il “suo” Luca De Carlo,
da Belluno, che sta scaldan-
do il motore. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il governatore sardo non cede a Fratelli d’Italia e lascia nel caos la trattativa nella coalizione
Oggi Truzzu, candidato di Meloni, lancia la sua campagna. Il Carroccio: paghi anche Forza Italia
Regionali, l’intesa non c’è
Ora Solinas alza la posta
Salvini mira alla Basilicata
LA GIORNATA
FRANCESCO OLIVO
ROMA
P
er lunghe ore a Roma
si è rimasti appesi a
un’assemblea del Par-
tito sardo d’azione.
Sembrerebbe un trionfo
dell’autonomismo, ma sono
invece i paradossi dei gover-
ni di coalizione. Una riunio-
ne lunga e tormentata, dico-
no i testimoni da Cagliari,
nella quale, secondo le aspet-
tative di molti nel centrode-
stra, il governatore sardo
Christian Solinas avrebbe do-
vuto annunciare il proprio ri-
tiro dalla corsa alla riconfer-
ma, alla quale non crede or-
mai più nessuno. Dopo ore di
discussioni accese, però, l’at-
tuale presidente non ha anco-
ra deciso di lasciare il pro-
prio posto a Paolo Truzzu, il
sindaco di Cagliari che Gior-
gia Meloni ha scelto come
suo successore. «Non è politi-
camente sostenibile il disco-
noscimento di un’esperienza
di governo alla quale tutti i
partiti hanno partecipato fi-
nora», scrivono i sardisti in
un comunicato. Tradotto:
non si cede. Così, si resta an-
cora senza una soluzione, la
destra che governa a Roma
con ampia maggioranza non
riesce a esprimere un candi-
dato alla guida della Sarde-
gna, a poco più di un mese
dalle elezioni e una crisi loca-
le con evidenti ricadute na-
zionali.
Matteo Salvini si è convin-
to, in realtà, che «non si può
morire per la Sardegna», co-
me ha scritto ieri il direttore
de Il Giornale Alessandro Sal-
lusti in un editoriale molto
letto nella coalizione. Così, il
vicepremier sta cercando di
trasmettere il messaggio
sull’isola e nel frattempo cer-
ca di ottenere delle compen-
sazioni che ancora non si ve-
dono. «Le trattative sono fer-
me» dicono dal suo staff.
La corsa di Solinas resta
appesa a un filo debolissi-
mo, con la possibilità di una
corsa solitaria, con conse-
guenze potenzialmente peri-
colose, e non solo per l’esito
del voto sardo. Il presidente
della Regione è ormai all’an-
golo e anche l’unico vero
sponsor, la Lega, ha dato am-
pi cenni di voler cedere. Ma
per mollare il governatore
vuole, a sua volta, delle cer-
tezze sul futuro che nessuno
pare in grado di garantire:
quasi impossibile ottenere
un seggio al Parlamento eu-
ropeo e altrettanto arduo im-
maginare degli incarichi di
sottogoverno a Roma, an-
che per il processo a suo cari-
PRIMO PIANO
LA POLITICA
LA MAPPA DEI GOVERNATORI
Il partito dei presidenti di Regione
Lega Fratelli d’Italia Forza Italia
Partito Democratico Autonomisti
5 5
3 REGIONI AL VOTO
Piemonte
Umbria
Sardegna
FEDERICO CAPURSO
ROMA
È
passata dalle sue ma-
ni l’Autonomia diffe-
renziata. Ora è il mo-
mento della riforma
costituzionale, poi toccherà
alla legge elettorale. Eppure,
il presidente della commissio-
ne Affari costituzionali del Se-
nato, Alberto Balboni, di Fra-
telli d’Italia, non sembra subi-
re la pressione. Anzi, dice di
essere «contento», perché
«verrò aiutato dall’ex presi-
dente Marcello Pera nell’ela-
borazione delle modifiche al
testo per il premierato. Que-
sta riforma darà un forte im-
pulso al ritorno del bicamera-
lismo e alla democrazia
dell’alternanza».
Ma se da una parte gli emen-
damenti della maggioranza
saranno «condivisi, pochi e
qualificanti», dall’altra vuole
augurarsi «non ne arrivino
troppi dall’opposizione». E
forse, mentre lo dice, ha nella
mente Roberto Calderoli,
quando nel 2014 minacciò di
produrre 82 milioni di emen-
damenti alla riforma Renzi.
Se le opposizioni ripercorres-
sero le orme di Calderoli?
Usereste la tagliola?
«Spero proprio di non dovermi
trovareinunasituazionedelge-
nere.Lodicoancheperlaquali-
Altri centrodestra
4 2
2 Christian Solinas
Abruzzo
Basilicata
Alberto Balboni
“Poche modifiche alla riforma
Al premier la revoca dei ministri”
Il senatore di FdI: “Spero di evitare ostruzionismi
Cambiare la legge elettorale spetta al Parlamento”
tàdeimembridell’opposizione
incommissione,chefinorahan-
no sempre discusso nel merito
e mai fatto ostruzionismo. Se
arrivassero proposte utili, sarei
pronto ad accoglierle. Ma ab-
biamo un obiettivo, l’elezione
diretta del premier, e su questo
noncediamo».
Però su altri punti interverre-
te. Che ne pensa del premio
di maggioranza del 55 per
cento inserito in una riforma
costituzionale?
«Quando l’ho letto ho fatto un
salto sulla sedia. Mi sono det-
to: cos’è questa roba? È un te-
ma che andrebbe affrontato
in una legge elettorale. Intro-
durremo solo il principio del-
la governabilità e della rap-
presentanza, togliendo quel
riferimentoal premio».
La Regione chiave
Presidente della Sardegna
dal 2019, era il candidato in
quota Lega per la coalizione
di centrodestra. È presidente
del Partito sardo d’azione.
co che si aprirà a breve. I
tempi sono ormai strettissi-
mi, si vota il 25 febbraio, do-
podomani bisogna presenta-
re i simboli dei partiti che
normalmente contengono il
nome del candidato presi-
dente, ma la questione grafi-
ca nasconde un’impasse po-
litica seria. Meloni ha dato
ampie dimostrazioni in que-
ste settimane di non voler
tornare indietro dalla deci-
sione di sostituire Solinas
con Truzzu, uno dei suoi fe-
L’INTERVISTA
Facciamo un passo avanti:
quando inizierete a discute-
re la legge elettorale?
«Immagino dopo le prime
due letture di questa riforma.
Il dossier è in mano al mini-
stro Elisabetta Casellati, ma è
auspicabile sia una legge di
iniziativa parlamentare e non
governativa».
Torniamo alla riforma. Modi-
ficherete anche il meccani-
smo del “premier di scorta”,
che subentra in caso di sfidu-
cia al primo premier?
«Sì, ma servirà un confronto
nellamaggioranza. Quell’ipo-
tesi ha un problema enorme:
il secondo premier avrebbe
più poteri del primo, perché il
primo non determina lo scio-
glimentoautomatico delleCa-
mere, mentre il secondo sì. Il
delissimi della generazione
Atreju, che infatti si sente si-
curo della candidatura, tan-
to da organizzare per oggi il
primo appuntamento di cam-
pagna elettorale a Quartu
Sant’Elena.
In attesa della resa definiti-
va di Solinas, nella maggio-
ranza si ragiona ancora sulla
schema generale: per FdI i
candidati in due regioni,
Truzzu in Sardegna e Marco
Marsilio in Abruzzo, uno alla
Lega che punta alla conferma
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
primo premier, poi, godendo
dei primi mesi di luna di miele,
potrebbe pilotare una crisi per
avere subito un secondo incari-
co, vincolando così il prosegui-
mentodellalegislatura.Verreb-
be svilita la dignità della Carta
costituzionale».
E come volete modificarlo?
«Ci sono due ipotesi. La prima
prevede di limitare la possibili-
tà di ricorrere al “sostituto” so-
lo ai casi estremi: per morte o
impedimento fisico permanen-
tedel primo premier. Altrimen-
ti,si puòeliminaredeltuttola fi-
gura del “sostituto”: se cade il
premier,si torna al voto».
Eliminandola, il premier non
avrebbe troppo potere?
«Non avrebbe nessun potere in
più rispetto agli attuali. Anzi,
non vedrei nessuno scandalo
.

Trattativa in salita
Il vice premier leghista Matteo
Salvini e la premier Giorgia
Meloni, FdI: trattativa
in salita per le regionali
ALESSANDRO SERRANO' / AGF
di Donatella Tesei in Um-
bria, e uno a Forza Italia, Al-
berto Cirio in Piemonte. Da
questo quadro resta fuori la
Basilicata, entrata nelle mire
della Lega, ma dove Antonio
Tajani pretende la riconfer-
ma dell’uscente Vito Bardi.
«Non possiamo essere gli uni-
ci a pagare», dicono dal Car-
roccio. Da Fratelli d’Italia os-
servano gli alleati litigare,
ma iniziano a temerne le con-
seguenze. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
se gli venisse dato almeno il
potere di proporre la revoca
dei ministri al Capo dello Sta-
to. Non ne abbiamo ancora
parlato nella maggioranza,
ma alcuni costituzionalisti in
audizione ci hanno detto che
sarebbecoerente».
Introdurrete almeno un limi-
te ai mandati?
«Sì, ho in mente un limite di
duemandati consecutivi».
Perché invece volete elimi-
nare nomine di merito come
quelle dei senatori a vita?
«Ci sono senatori a vita che
non ho quasi mai visto in Au-
la. E nelle rarissime volte in
cui li ho visti, potevano con il
loro voto alterare la fiducia a
un governo. Possiamo pre-
miarliin un altro modo». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Schlein ignora il consiglio di Prodi
l’obiettivo resta candidarsi in Ue
Si moltiplicano le voci contro Elly capolista alle Europee. L’ex premier: un vulnus alla democrazia
Conte invita a “non ingannare gli elettori”. Ma il rischio è sfuggire dal confronto con Meloni
NICCOLÒ CARRATELLI
ROMA
R
accontano che Elly
Schlein non abbia gra-
dito il moltiplicarsi di
consigli non richiesti
sulla sua candidatura alle ele-
zioni europee. O, meglio, sui
motivi per cui dovrebbe evitare
di correre come capolista in tut-
te le circoscrizioni. Come la se-
gretaria Pd, in cuor suo, vorreb-
be fare, per raccogliere la sfida
delle preferenze lanciata da
Giorgia Meloni e, soprattutto,
per dare la spinta decisiva al
partito e portarlo in sicurezza
sopra la soglia di galleggiamen-
to del 20%. Ma questa strategia
viene picconata quasi quotidia-
namente da dichiarazioni che
suggeriscono prudenza e un’at-
tenta valutazione delle implica-
zioni politiche.
L’ultima è stata quella, auto-
revole, di Romano Prodi: «Can-
didarsi dove tu sai che non an-
drai, svilisce la democrazia. La
destra lo può fare, ma non un
partito riformista e democrati-
co», ha detto l’ex premier l’altro
ieri sera in tv su La7. Poi ieri mat-
tina ha incrociato Schlein in
Campidoglio, entrambi presen-
ti al convegno organizzato dai
Socialisti europei per ricordare
David Sassoli e il suo impegno
ai vertici dell’Unione. E ha pro-
vato ad addolcire la pillola, spie-
gando che il suo «è un discorso
generale e vale per tutti» e che
non intende «stoppare nessu-
no», ma sostanzialmente ha
confermato il suo giudizio ne-
gativo sulle pluricandidature,
che sono «un vulnus per la de-
mocrazia», perché se «metti cin-
que candidature e ne scegli
una, vuol dire che alle altre
quattro non ci vai. In alcuni casi
non ci vai proprio».
Esattamente il caso di
Schlein (e di Meloni), visto che
la segretaria resterebbe in ogni
caso a Roma, divisa tra la Came-
ra e il Nazareno. Impegnata a
costruire l’alternativa di gover-
no su cui Prodi le offre un a ltro
consiglio, evocando il “suo” Uli-
vo: «Non esiste la possibilità di
un governo riformista che non
sia pluralista». Coalizione il più
ampia possibile, quindi. Il Pro-
fessore fin qui sembrava pron-
to ad aiutare Schlein nel diffici-
le compito di risollevare il Pd,
anche nell’ottica della campa-
gna europea. Basti ricordare la
sua partecipazione al forum
dem di metà dicembre sull’Eu-
ropa, con la cortese risposta su
Schlein possibile «federatrice»
del centrosinistra, rilanciata in
tutte le chat esistenti dallo staff
della segretaria. Ora questo,
che non vuole essere uno stop
alla candidatura, ma ci si avvici-
na molto. E suona assai simile a
quello scandito da Giuseppe
Conte: il presidente M5s ha in-
vitato la leader dem a fare co-
me lui, cioè a non correre in Eu-
ropa per «non ingannare gli
elettori», visto che poi non an-
drà a Bruxelles. In caso contra-
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA
PRIMO PIANO
LA POLITICA
IL RETROSCENA
Insieme
Elly Shlein,
segretaria del Partito
Democratico,
incontra Romano
Prodi, ex presidente
del Consiglio.
Il Professore ha
sconsigliato
alla segretaria dem
di candidarsi
come capolista
alle elezioni Europee
ANSA/ETTORE FERRARI
Le voci a confronto
Romano Prodi. Ha criticato Giuseppe Conte. Il leader 5 Stefano Bonaccini. Ha
le “pluricandidature” stelle non correrà alle Europee sconsigliato “finte candidature”
Da Berlusconi a Meloni, Bruxelles critica “le finte candidature”
L’Ue censura “la pratica italiana”
che un capo di governo in cari-
LE REAZIONI Così su La Stampa ca ricorrerebbe a questo me-
todo acchiappa-elettori.
EMANUELE BONINI «Non credo esista in altri Pae-
BRUXELLES
si e non ricordo altri casi»,
P
rimi ministri in carica chiosa il funzionario Ue, e
che si candidano per non a torto, perché in questi
diventare deputati ultimi 20 anni a parte Berlu-
europei, sapendo già sconi e, forse, Meloni, nessu-
in partenza che faranno un no si ricorda di premier al po-
passo indietro, ma agiscono tere nel proprio Paese com-
per attirare consensi: la prati- L’editoriale nell’edizione di gio- portarsi in questo modo.
ca a Bruxelles, in Parlamento vedì: “Se i leader non corrono è Si tratta, beninteso, di un ri-
europeo, non piace perché un bene per il voto” ferimento ai primi ministri.
espressione di poca serietà e Casi di segretari di partito di
mancanza di rispetto nell’isti- temporaneamente», conti- altri Stati membri dell’Ue can-
tuzione, e vale una reprimen- nua lo stesso funzionario. didati capilista al Parlamento
da all’Italia. Le dichiarazioni Il riferimento è a Silvio Ber- europeo per poi rifiutare il po-
della presidente del Consi- lusconi, che da primo mini- sto non mancano. Paul Ma-
glio, Giorgia Meloni su una stro in carica si candidò come gnette, alla testa del partito
sua possibile candidatura al capolista in tutte le circoscri- socialista francofono belga,
voto di giugno, non passano zioni per le europee del 2004 fece così alle ultime elezioni
inosservate. «È una pratica ti- e del 2009, per sfruttare le del 2019. A proposito di Bel-
picamente italiana, che fa par- sua popolarità a fini elettorali gio, l’attuale presidente del
te della tradizione politica ita- e poi rinunciare al seggio con- Consiglio europeo, Charles
liana» quella di avere capi di quistato a Bruxelles e restare Michel, belga, ha annunciato
governo che usano le elezioni a Roma. Se dunque il nome di di voler lasciare l’incarico pri-
europee per far crescere i con- Giorgia Meloni dovesse finire ma del previsto proprio per
sensi di partito, ragiona un al- per davvero nella lista dei can- un posto da parlamentare eu-
to funzionario dell’Europarla- didati all’Europarlamento ropeo. Ma lui appare davvero
mento. Un modo di fare tutto per il voto di giugno 2024, sa- intenzionato a sedere nell’e-
tricolore «così come candidar- rebbe la terza volta nelle ulti- miciclo Ue. —
si in più collegi elettorali con- me cinque elezioni europee © RIPRODUZIONE RISERVATA
11
rio, è facile immaginare che il
Movimento imposterà la cam-
pagna elettorale anche giocan-
do su questa contraddizione.
Di fronte a questa tenaglia,
colpisce il silenzio dei tanti nel
Pd che, invece, sono favorevoli
a una candidatura della segre-
taria: la sostengono in privato,
ma non lo dicono in pubblico,
forse per non strattonarla o
metterle pressione sui tempi
dell’annuncio. Tacciono i suoi
fedelissimi, da Marco Furfaro a
Marta Bonafoni, fino al respon-
sabile Organizzazione Igor Ta-
ruffi, a cui Schlein ha delegato
il delicato dossier della screma-
tura dei possibili candidati per
Bruxelles.
Non si espongono alcuni big,
suoi sostenitori del primo minu-
to, come l’ex ministro Dario
Franceschini o il capogruppo al
Senato Francesco Boccia, che
pure le suggeriscono di candi-
darsi. A parlare, prima di Prodi,
sono stati solo quelli che conte-
stano l’approccio «leaderisti-
co» e «plebiscitario». Sconsiglia-
no «finte candidature» e riten-
gono sbagliato ridurre le Euro-
pee a una «conta personale» tra
Schlein e Meloni. A cominciare
dal presidente Stefano Bonacci-
ni, il cui appello è condiviso da
tutta la minoranza dem, che
(non a caso) vanta nomi di pe-
so tra gli aspiranti capolista, co-
me gli ex sindaci Antonio Deca-
ro e Dario Nardella, oltre allo
stesso Bonaccini. E anche euro-
deputate uscenti pronte a rican-
didarsi, come la vicepresidente
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
del Parlamento europeo, Pina
Picierno, o Irene Tinagli, che
con Schlein candidata si ritrove-
rebbero penalizzate, al terzo
posto in lista, se non ancora più
in basso. Ma a sperare che
Schlein, alla fine, si chiami fuo-
ri, sono anche due ex ministri
suoi supporter come Andrea
Orlando e Peppe Provenzano,
quest’ultimo anche componen-
te della segreteria come respon-
sabile Esteri.
A questo punto, se la segreta-
ria decidesse di non candidar-
si, potrebbe essere accusata di
voler scappare dal confronto
con Meloni e di non mettersi in
gioco in prima persona per trai-
nare il partito. Se scegliesse di
polarizzare la sfida con la pre-
mier e corresse da capolista in
tutte le circoscrizioni (solo in
una o in due sembra l’ipotesi
meno probabile), lo farebbe
ignorando le perplessità di un
pezzo del Pd e i consigli del “pa-
drino” Romano Prodi. In en-
trambi i casi, c’è chi la aspetta
al varco. Al Sud, ad esempio,
andrebbe incontro a un con-
fronto interno con Decaro, pro-
nosticato come recordman di
preferenze. Vincenzo De Luca
e Michele Emiliano sono pron-
ti a far confluire sul sindaco di
Bari e presidente dell’Anci i lo-
ro pacchetti di voti, in nome
della comune battaglia contro
il reato di abuso d’ufficio. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
12

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 SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 13
PRIMO PIANO

LE SFIDE DELL’ECONOMIA

L’ex premier incontra l’esecutivo guidato da Von der Leyen. E sul report competitività: “Sono aperto al contributo di tutti, serve una road map ”

L’allarme di Draghi ai commissari Ue

“Economia europea indebolita e fragile”
IL CASO
MARCO BRESOLIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
«L’
economia
europea si
è progressi-
vamente in-
debolita. Ha perso slancio e
ha ceduto centralità nelle ca-
tene dell’offerta a beneficio
di altri Paesi come Stati Uniti
e Cina. Dobbiamo definire
una roadmap con priorità, li-
nee d’azione e politiche da
mettere in atto nei diversi set-
tori». Seduto a capotavola ac-
canto a Ursula von der
Leyen, Mario Draghi si è rivol-
to all’intero collegio dei com-
missari europei dipingendo
un quadro piuttosto preoccu-
pante per l’economia dell’Ue
che presenta molte «fragili-
tà». Lo ha fatto nel quadro
del rapporto sulla competiti-
vità che sta preparando, su in-
carico della presidente della
Commissione, nel corso del
seminario a porte chiuse che
si è tenuto ieri a Jodoigne,
piccolo comune a pochi chilo-
metri da Bruxelles.
Chi lo ha ascoltato assicu-
possibile aperto all’ascolto di
Le tre tappe MARIO DRAGHI tutti gli stakeholder rilevan-
EX PRESIDENTE DELLA BCE ti, ai contributi di tutti coloro
E PRESIDENTE DEL CONSIGLIO che saranno interessati a dar-
1 ne, alla ricerca di soluzioni in-
Persa centralità
cisive e ambiziose». E pro-
European Round Table prio l’incontro di ieri è servi-
Mercoledì 10 a vantaggio di Cina to per ricevere input dai com-
Mario Draghi ha incontrato
a Milano una delegazione
e Stati Uniti missari sulle questioni relati-
del gruppo European Servono linee vi ai loro portafogli. Draghi,
insomma, era ancora in “mo-
Round Table for Industry d’azione dalità ascolto”, dopo aver già
da mettere in atto raccolto le problematiche
espresse dagli imprenditori
2 nei diversi settori mercoledì a Milano e giovedì
a Bruxelles.
Business Europe La linea critica tracciata ie-
Giovedì 11 ri ha un punto di partenza
L’ex presidente della Bce ben definito: il 2016, un an-
ha avuto un meeting URSULA VON DER LEYEN no che l’Unione europea ri-
a Bruxelles con una delega- PRESIDENTE corda ancora con qualche in-
zione di Business Europe. DELLA COMMISSIONE UE cubo. Non soltanto perché
ha segnato la rottura definiti-
È stato uno scambio va con il Regno Unito, ma so-
3 eccellente in cui prattutto perché ha visto l’ar-
rivo di Trump alla Casa Bian-
Commissione europea
Venerdì 12
abbiamo discusso ca. Da quel momento, ha os-
Il possibile futuro presiden- di molte sfide servato Draghi secondo il rac-
conto che è stato fatto filtra-
te del Consiglio europeo ha e dimensioni politiche re dal suo entourage, «abbia-
concluso la missione incon-
trando i commissari dell’Ue.
Ora attendiamo mo assistito a una serie di fat-
tori nuovi e rilevanti per l’Eu-
Incontro al vertice: la presidente della Commissione la relazione finale ropa negli ambiti più diver-
Ursula von der Leyen e l’ex presidente della Bce Mario si»: l’elezione di Trump, ap-
Draghi, possibile futura guida del Consiglio europeo punto, ma anche «l’affacciar-

sioni politiche» ha poi detto

L’ex numero uno Bce
non ha proposto
soluzioni. È ancora
una fase di ascolto
ra che l’ex premier è parso
molto immerso nel suo lavo-
ro e che non sembra lasciarsi
la presidente, ringraziando
Draghi «per l’eccellente
scambio»: «Attendo con im-
pazienza la sua relazione per
contribuire a portare avanti
il dibattito su come rafforza-
re l’economia dell’Ue». Il rap-
porto che sarà prodotto servi-
rà essenzialmente alla prossi-
ma Commissione come li-
l ’i n c o n t ro t ra p re m i e r e gove r n at o re ma che cade in un momen-
to improvvisamente delica-
to. Per Meloni il 2024 inizia
Meloni riceve Panetta a Palazzo Chigi carico di incertezze. La crisi
Un’ora di confronto sul quadro economico nel Mar Rosso rischia di ave-
re conseguenze sul prezzo
Un’ora, faccia a faccia, del petrolio, e dunque sulle
nell’ufficio ad angolo di Pa- prospettive di inflazione
lazzo Chigi. «L'appunta- nell’area dell’euro, a dicem-
Seminario
a porte chiuse
senza parlare di futuri
possibili incarichi
si prepotente della transizio-
ne green nell’agenda di go-
verni e organizzazioni, fino
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

distrarre dalle voci che lo
danno tra i possibili candida-
ti a prendere il posto di Char-
les Michel alla guida del Con-
siglio europeo. A margine
del suo intervento al tavolo
dei commissari, Draghi si è in-
trattenuto per un faccia a fac-
cia con Ursula von der Leyen,
la quale non ha ancora sciol-
to la riserva sull’eventuale ri-
candidatura alla guida della
Commissione. «Abbiamo di-
scusso di molte sfide e dimen-
La Bella Grafica
nea-guida per definire le poli-
tiche da adottare in modo da
rilanciare la competitività
delle imprese europee.
Nel suo intervento, l’ex nu-
mero uno della Bce non si è
spinto a suggerire una via d’u-
scita. I suoi collaboratori fan-
no notare che lo farà soltanto
una volta completata un’ac-
curata analisi dei dati, «ripro-
ponendo un approccio a lui
caro». Per questo il suo lavo-
ro «sarà un esercizio il più
mento rientra negli incon-
tri ciclici fra la premier e il
governatore nei quali si fa il
punto sulla situazione eco-
nomica», riferiscono dallo
staff. Roma, ieri. Fabio Pa-
netta, da poche settimane
numero uno della Banca d’I-
talia, varca il portone di Pa-
lazzo Chigi attorno alle
17.30. È la seconda volta do-
po l'8 novembre, pochi gior-
ni dopo la nomina a succes-
Fabio Panetta (Banca d’Italia)
sore di Ignazio Visco. Non
trapela nulla sull’agenda
dell’appuntamento, pro-
grammato nei giorni scorsi
bre cresciuta più di quanto
gli analisti non avessero im-
maginato, dal 2,4 al 2,9 per
cento. Le probabilità che la
Banca centrale europea al-
lenti la pressione dei tassi
prima dell’estate calano
sempre di più, con conse-
guenze per le previsioni di
crescita nella prima parte
dell’anno, quella che prece-
de le elezioni europee. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
all’avvento, ben più veloce
del previsto, dell’intelligen-
za artificiale». Fattori che
hanno indebolito progressi-
vamente l’economia euro-
pea. Poi è arrivata la guerra
in Ucraina che – secondo l’ex
premier – «non ha fatto altro
che confermare le fragilità
del Vecchio Continente, non
solo dal punto di vista econo-
mico, ma anche in termini di
modello geopolitico». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

I GRANDI Perché di notte il cielo è nero? Come si

forma l’aurora boreale? Che cosa sono
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14 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
Stretta
sui cellulari
Pronto un nuovo disegno di legge che ridurrà i dati replicabili
Nel mirino l’uso dei cosiddetti “trojan” e i messaggi inoltrati
IL RETROSCENA
FRANCESCO GRIGNETTI
ROMA
rossimo passo, la stret-
P
ta sugli smartphone.
Nel senso che i magi-
strati, quando avran-
no in mano il cellulare di un in-
dagato, non potranno più ro-
vesciarlo come un calzino e ti-
rarne fuori a loro discrezione
tutti gli elementi che ritengo-
no utili alle indagini. Sta per
arrivare un nuovo ddl del mini-
stro Carlo Nordio che pone
una serie di paletti nel segno
del garantismo. Non tutto
quel che c’è nei telefonini po-
trà essere duplicato, non tutte
le comunicazioni o le informa-
zioni immagazzinate saranno
utilizzabili come prova.
Questo nuovo capitolo, il
ministro l’ha annunciato in
La maggioranza del
centrodestra è
compatta a favore
delle nuove misure
Parlamento due giorni fa. Ci
saranno regole più stringenti
sull’uso dei trojan: «Un vulnus
enorme alla nostra privacy,
all'articolo 15 della Costituzio-
ne». E ci sarà anche un’atten-
zione particolare agli smart-
phone sequestrati:
«Il cellulare - ha detto infatti
Nordio, in risposta a una inter-
rogazione del senatore Pieran-
tonio Zanettin, Forza Italia -
non è più un documento, è
una vita. Non contiene solo le
sue conversazioni con i suoi in-
terlocutori, ma le conversazio-
ni degli altri interlocutori con
altri interlocutori, che vengo-
no poi trasferite attraverso
quel sistema di inoltro (si chia-
ma così) per il quale seque-
strando un cellulare del si-
gnor Muzio Scevola, non si se-
questra soltanto la vita di Mu-
zio Scevola, ma anche quella
di Furio Camillo, di Tizio, Ca-
io, Sempronio e Martino». E
par di capire, insomma, che ci
sarà un trattamento specifico
per le chat che coinvolgono
più persone.
Il provvedimento ha la stra-
da spianata, politicamente
parlando. Qualcosa il mini-
stro l’aveva accennata già a di-
cembre, dal palco di Atreju,
che è il palcoscenico più caro a
Giorgia Meloni. «Sequestrare
un telefonino - disse il mini-
stro - è sequestrare una vita, in
quanto ormai è pieno di atti ri-
servati, anche se per fortuna
la Consulta ha fatto piazza pu-
lita sulla corrispondenza».
Si riferiva alla recente sen-
tenza della Corte costituziona-
le sul caso Renzi che ha chiari-
to definitivamente come un
Le novità del governo
1 lato dal magistrato solo con at-
Ddl Nordio
Vietato pubblicare le inter-
cettazioni se non sono ripor-
tate nell’atto di un giudice
2 compatta. Il ddl del ministro ri-
Emendamento Costa
No alla pubblicazione "inte-
grale o per estratto", ma so-
lo per sintesi, di un atto
3 sponente leghista: «Un’imma-
Emendamento Zanettin
I non indagati potranno esse-
re intercettati, ma dal fasci-
colo vanno cancellati i nomi
Debora Serracchiani
“Abuso d’ufficio, no allo scontro nel Pd
Con i sindaci per riforme più incisive”
La responsabile Giustizia del Pd: “So i rischi che corrono gli amministratori
La destra sta però allargando le maglie della lotta alla corruzione”
ALESSANDRO DI MATTEO
ROMA
l centrodestra «confonde
I il garantismo con l’impu-
nità», il loro modello di
giustizia «tutela solo chi
può permettersi una difesa e
colpisce i deboli e i fragili».
Debora Serracchiani, deputa-
ta e responsabile giustizia del
Pd, attacca duramente le mi-
sure del governo e tende la
mano ai sindaci dem annun-
ciando un «incontro» a breve
per mettere a punto un ulte-
riore «pacchetto di proposte»
sul tema.
Ma non vedete proprio nien-
te di buono nelle norme più
“garantiste” del governo?
«Noi non siamo mai stati
contrari a riforme della giu-
stizia per rendere il sistema
più giusto e più efficiente e
abbiamo fatto le riforme an-
che nei momenti più compli-
cati del nostro Paese, non ul-
time le riforme Cartabia.
Ma questo governo non vuo-
le risolvere i problemi della
giustizia, solo nasconderli
sotto il tappeto. Quando un
treno arriva sempre in ritar-
do la soluzione non è elimi-
nare gli orologi… Tradotto:
PRIMO PIANO
POLITICA E GIUSTIZIA
messaggio Whatsapp vada
equiparato a corrispondenza
(il cui segreto è tutelato dalla
Costituzione, e può essere vio-
to motivato) e non è un sempli-
ce pezzo di carta dimenticato
in un cassetto, acquisibile per
le vie brevi.
Stavolta la maggioranza di
destra-centro pare davvero
calcherà infatti la Relazione
conclusiva di Giulia Bongior-
no, votata al termine di una in-
dagine conoscitiva sulle inter-
cettazioni, svolta al Senato
nei mesi scorsi. Scriveva l’e-
gine o una localizzazione
geo-satellitare oppure l’acqui-
sizione occulta di chat pregres-
se contenute in uno smartpho-
ne, si ritiene possano essere
considerati documenti infor-
matici acquisibili ex articolo
non serve eliminare i reati o
gli strumenti che consento-
no di indagare. Si deve rior-
ganizzare il sistema».
Il reato eliminato è quello
dell’abuso d’ufficio, che an-
che i sindaci Pd chiedono di
superare.
«Sono stata presidente di re-
gione, so benissimo i rischi
che si corrono quando si am-
ministra. Alla loro richiesta di
rivedere l’abuso d’ufficio ab-
biamo risposto positivamen-
te: nel 2020 l’abbiamo pro-
fondamente riformato…».
Nardella ha detto che quella
riforma non è sufficiente e
che serve un confronto tra
vertice Pd e sindaci.
«Le distorsioni sono state ri-
solte e le tante archiviazioni
sono il frutto anche di quella
riformulazione più restritti-
va. Ma i problemi dei sindaci
sono soprattutto prodotti dal
sistema generale delle re-
sponsabilitàchesudiessirica-
de. Va modificato il Tuel (il
Testo unico degli enti locali,
ndr)per impedirecheilsinda-
co risponda di tutto quello
che accade in città, va rivista
la Severino e esclusa la re-
sponsabilità erariale dei sin-
Il ministro della Giustizia
nei banchi del governo
durante un dibattito
nell’aula di Montecitorio
234 del codice di procedura
penale». E qui, dietro la cita-
zione al codice, c’è il vulnus al-
le garanzie perché con il 234 si
acquisisce e basta. Ma questa
prassi, secondo la commissio-
ne Giustizia del Senato, consi-
derando le nuove tecnologie,
«rasenta la piena libertà di in-
vestigazione info-telemati-
ca». Il garantista Nordio an-
nuncia quindi una «rivoluzio-
ne copernicana». Si passerà
dall’acquisibile tutto e libera-
mente, al pochissimo e solo
con decreto motivato di un
giudice. L’indagato, inoltre,
potrà realizzare anche una co-
pia dei dati che si trovano sul
cellulare, al fine di verificare
L’INTERVISTA
DEBORA SERRACCHIANI
RESPONSABILE
GIUSTIZIA DEL PD
Il governo non vuole
risolvere i problemi
del sistema
ma solo nasconderli
sotto al tappeto
daci se non per dolo. Alcuni
emendamenti in questo sen-
so sono stati respinti. Queste
proposte sono già frutto di un
dialogo con i nostri ammini-
stratori che continueremo in
“
Carlo Nordio
Il telefonino non è
più un documento
tocca la vita
delle persone e
le loro conversazioni
un prossimo incontro. Non
c’èuno scontrotra gruppipar-
lamentari e sindaci».
Oltre all’abuso d’ufficio c’è
quello che chiamate «bava-
glio» alla stampa.
«I problemi del passato sulla
pubblicazione delle intercet-
tazioni sono stati superati
con la riforma Orlando del
2017.Quellochenoncondivi-
diamo è che si impedisca ai
cittadini di avere contezza
deicomportamentidichirico-
pre ruoli pubblici importanti.
Ovviamente evitando ogni
forma di abuso. E siamo d’ac-
cordo sulla regolamentazio-
ne molto rigorosa dei collo-
qui tra avvocato e imputato,
ildirittoalladifesa èsacrosan-
to.La destraperòsta allargan-
do le maglie della lotta alla
corruzione eal malaffare».
Dai toni sembra di essere tor-
nati ai tempi di Berlusconi.
«La presidente del Consiglio
pareva voler superare quella
esperienza. Invece permane
nel Dna della destra un con-
flitto con la giustizia. Confon-
dono il garantismo con l’im-
punità e tutelano solo chi può
permettersi una difesa e non i
più deboli e i più fragili: il Dl
R
ROBERTO MONALDO / LAPRESSE
se ci sono state manomissioni.
Perché questo è il sospetto
brandito contro gli investiga-
tori: il trojan - come ha verifica-
to l’indagine conoscitiva del
Senato - può acquisire a distan-
za innumerevoli dati presenti
nel telefono bersaglio, tra cui
anche le vecchie fotografie,
pure quelle conservate nel
cloud. «Una vera e propria per-
quisizione del dispositivo cel-
lulare senza la necessità di se-
questro del dispositivo, con le
successive verifiche». E anco-
ra non si è parlato della intelli-
genza artificiale e della sua ca-
pacità di creare foto o audio
più veri del vero. —
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Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
Caivano porterà almeno un
20% in più di presenze nelle
carceri. È una giustizia “per
censo” e emozionale, fatta
sull’onda di fatti quotidiani: i
rave, gli scafisti perseguiti “in
tutto l’orbe terracqueo”…».
Sull’Ucraina cosa è succes-
so. Il Pd aggiusta la linea?
«Abbiamo convintamente
confermato il sostegno all’U-
craina, compreso l’invio delle
armi.Abbiamomessonellano-
stra risoluzione la richiesta di
una maggiore spinta per una
azionediplomatica,sulla qua-
le il governo secondo noi ha
fattopoco.IlPdhavotatocom-
patto la propria risoluzione, i
distinguo sono stati solo su un
punto della risoluzione di
maggioranza. E nella mozio-
ne M5s lo stop alle armi non
potevaesserevotato».
Prodi sconsiglia la candida-
tura di Schlein alle europee.
Lei che ne pensa?
«Ne parleremo negli organi-
smi di partito, è una decisio-
ne che deve essere assoluta-
mente condivisa. Anche per-
ché è una scelta che non ri-
guarda solo la segretaria ma
tutto il Pd». —
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.
 SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 15
PRIMO PIANO

POLITICA E GIUSTIZIA

L’inchiesta dei giudici di Macerata sul furto nel 2013 nel Torinese. Il sottosegretario: “L’ho consegnato spontaneamente, mi difenderò”

Blitz dei carabinieri nelle case di Sgarbi

“Il dipinto di Manetti è sotto sequestro”
nell’angolo in alto a sinistra
IL CASO che lo distinguerebbe dal di-
pinto trafugato dal castello
ANTONIO BRAVETTI di Buriasco.
ROMA
Un’opera che poi venne
l Rutilio Manetti che Vit- presentata come un inedito

I torio Sgarbi giura essere

un inedito di sua pro-
prietà è ora è nelle mani
dei carabinieri. Toccherà a
loro procedere ai necessari
«riscontri scientifici» per va-
lutare se il sottosegretario
dice il vero o se invece il di-
pinto è quello trafugato nel
2013 dal castello di Buria-
sco e riapparso, modificato,
nella mani del critico d’arte.
I carabinieri del Nucleo tu-
tela patrimonio hanno se-
questrato ieri il quadro attri-
buito al pittore del Seicento
senese Manetti, al centro
dell’inchiesta che vede il sot-
tosegretario alla Cultura
Sgarbi indagato per riciclag-
gio di beni culturali. «Ho
consegnato spontaneamen-
te l’opera perché siano fatte
tutte le verifiche del caso –
dice lui – a partire dalle mi-
sure del dipinto rispetto alla
cornice di quello rubato. So-
no assolutamente sereno. Il
sequestro è un atto dovuto.
Non ho nulla da temere».
Della vicenda si occupa la
procura di Macerata che
qualche giorno fa ha aperto
un fascicolo a carico del criti-
co d’arte. Ieri l’accelerazio-
ne e il sequestro. Si tratta,
scrivono i carabinieri, di «un
quadro del 1600 di grosse di-
mensioni raffigurante “un
giudice che condanna un uo-
mo dal viso venerando dal
profilo di San Pietro” di auto-
ANSA
d e c i so i l c a l e n d a r i o d e l g i u r ì d’o n o re
Giovedì e venerdì il match Meloni-Conte
sul “fax” per l’ok alla riforma del Mes
Si terranno la settimana
prossima le audizioni
dell’ex premier Giuseppe
Conte e di Giorgia Meloni
A sinistra il sottosegretario
Vittorio Sgarbi, ora indagato per
riciclaggio. A destra le due versioni
del quadro del 1600 oggetto delle
indagini della procura di Macerata
larne la provenienza delit-
tuosa, facendovi inserire in
alto a sinistra della tela una
torcia, attribuendo l’opera
al pittore senese Rutilio Ma-
netti dal titolo “La cattura di
San Pietro” ed affermando
altresì la titolarità del qua-
presso la Biblioteca del dro asseritamente rinvenu-
presidente. Durante le co- to all’interno di un immobi-
municazioni che hanno le acquistato dalla fondazio-
preceduto l’ultimo Consi- ne Cavallini-Sgarbi».
Le tappe della vicenda
1 una copia in 3D, fatta esegui-
Il dipinto di Rutilio Manetti,
esponente del Seicento se-
nese, sarebbe stato miste-
riosamente sottratto nel
2013 dal Castello di Buria-
sco vicino Pinerolo
2 Marche nel Maceratese, cit-
Il dipinto sarebbe poi riap-
parso a Lucca nel 2021, co-
me inedito di proprietà del-
lo stesso Sgarbi. La proprie-
di Rutilio Manetti ed espo-
sta a Lucca nel 2021, nella
mostra curata da Sgarbi dal
titolo “I pittori della luce”. Il
critico ha più volte ribadito
che il quadro di Rutilio Ma-
netti è suo e che «la fiaccola
c’è sempre stata», mentre
quello rubato a Buriasco «è
una brutta copia».
La Procura maceratese,
guidata da Giovanni Fabri-
zio Narbone, ha delegato al
Comando carabinieri Tute-
la patrimonio culturale di
Roma «l’esecuzione di per-
quisizioni domiciliari con
contestuale notifica della
posizione di indagato a cari-
co» di Sgarbi per il sequestro
del dipinto. Il quadro è stato
rinvenuto nei magazzini di
Ro Ferrarese, in provincia di
Ferrara, nella disponibilità
della Fondazione Cavalli-
ni-Sgarbi, unitamente ad
re da un laboratorio di Cor-
reggio, in provincia di Reg-
gio Emilia.
Le operazioni dei carabi-
nieri del Nucleo tutela patri-
monio artistico sono state
estese anche alle case roma-
ne e marchigiane. Quest’ulti-
ma si trova a San Severino
tadina di cui Sgarbi fu sinda-
co nel 1992 e dove dichiara
il proprio domicilio, circo-
stanza che ha fatto scattare
la competenza sul caso dei
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

re ignoto ricordante i pittori
Solimena e il Cavallino, pro-
vento di furto avvenuto pres-
so il castello di Buriasco ai
danni della proprietaria
Margherita Buzio e denun-
ciato il 14 febbraio ai carabi-
nieri di Vigone, in provincia
di Torino, “in concorso con
persone allo stato ignote”» .
Secondo i pm Sgarbi
avrebbe successivamente al-
terato il quadro, con «opera-
zioni finalizzate ad ostaco-
davanti al Giurì d'onore
della Camera, chiesto dal
leader Cinque Stelle con-
tro la presidente del Consi-
glio per le sue dichiarazio-
ni in Aula sulla riforma del
Meccanismo unico di sta-
bilità (Mes). Conte sarà
ascoltato giovedì 18, al ter-
mine delle votazioni del
mattino nell’emiciclo. L'in-
domani - venerdì 19 alle
12 - toccherà a Meloni
glio Europeo la premier
aveva accusato il prede-
cessore di aver dato il via
libera alla riforma del Mes
senza passare dal parla-
mento, quando Conte era
già dimissionario. A soste-
gno della sua tesi Meloni
portò in Senato un docu-
mento che definì un «fax»,
ma che in realtà era una
mail interna del ministero
degli Esteri. —
Una ricostruzione che il
sottosegretario contesta.
«Mi difenderò con ogni mez-
zo con chi specula sulla vi-
cenda e chi se ne rende com-
plice», promette. Sgarbi af-
ferma di aver trovato per ca-
so il quadro, piegato in due
e occultato in un sottoscala
di una villa da lui acquistata
nel viterbese. Sostiene inol-
tre di averlo fatto restaurare
e dalla pulizia sarebbe me-
glio emersa una fiaccola-
taria del castello e del qua-
dro sporse denuncia
3 vio dell’indagine a seguito
Il sottosegretario ha sem-
pre sostenuto che il quadro
in suo possesso, raffiguran-
te la ”Cattura di San Pie-
tro", fosse stato rinvenuto
in una villa di sua proprietà
magistrati maceratesi a cui
la Procura di Imperia aveva
subito inviato gli atti ricevu-
ti dai carabinieri dopo l’av-
anche di un’inchiesta con-
giunta del Fatto Quotidiano
e di Report. Oltre al dipinto i
militari hanno sequestrato
anche documenti che po-
trebbero rivelarsi utili all’in-
chiesta come computer, car-
te e telefonini. —
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16 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
L’esperta: “Una questione matematica individuare l’esatta posizione dell’arma al momento dello sparo. Valuteremo l’attendibilità dei testimoni”
Una legale italo-egiziana al posto di Pozzolo
La perita: “Nella stanza le tracce decisive”
IL RETROSCENA
NICCOLÒ ZANCAN
«È
una questione
matematica».
La perita Raf-
faella Sorropa-
go è già al lavoro. Esperta di ba-
listica, chiamata come consu-
lente su alcuni dei più impor-
tanti casi di cronaca nera degli
ultimi anni, giovedì ha ricevuto
l’incarico dalla procura di Biel-
la per chiarire la dinamica dello
sparo di Capodanno. La pistola
è quella del deputato di Fratelli
d’Italia, un mini revolver North
American Arms LR22. Ma è sta-
to veramente lui a premere il
grilletto?
In quel momento, era passa-
ta mezzanotte, intorno a quella
pistola regolarmente denuncia-
ta erano in tre: Pozzolo stesso,
Luca Campana che verrà ferito
a una gamba e poi il caposcorta
del sottosegretario Andrea Del-
mastro. È un agente della poli-
zia penitenziaria, si chiama Pa-
blito Morello. Non ha mai rila-
sciato dichiarazioni, ma con i
carabinieri ha parlato in quali-
tà di testimone: «È stato Pozzo-
lo a premere inavvertitamente
il grilletto». Solo che l’onorevo-
le Pozzolo – ora sospeso dal par-
tito – ha sempre negato questa
circostanza: «Non sono stato io
a sparare». Ecco cosa ci fa la pe-
rita Raffaella Sorropago nell’ex
asilo di Rosazza, a prendere mi-
sure, a cercare tracce di polvere
da sparo. «Gli arredi sono stati
spostati, ma per fortuna qual-
che elemento utile l’abbiamo
trovato. Come dicevo: è una
questione matematica. Distan-
ze. Angoli. Inclinazioni. Nume-
Elementi importanti
dal proiettile calibro
22 che si è conficcato
nella coscia del ferito
ri. Si tratta di individuare l’esat-
ta posizione dell’arma al mo-
mento dello sparo. Noi dobbia-
mo verificare l’attendibilità del-
le dichiarazioni dei testimoni».
Nonostante il locale non sia
mai stato posto a sequestro, gli
investigatori hanno avuto mo-
do di isolare qualche elemento
preciso ancora in grado di rac-
contare quello sparo di capo-
danno. «Alcune evidenze bali-
stiche non vengono intaccate.
Abbiamo trovato nuove infor-
mazioni. Dovremo ricostruire
la scala dinamica dell’evento.
Siamo soddisfatti dei riscontri
fatti». Insomma, quel proiettile
calibro 22, che ha finito per con-
ficcarsi nella coscia dell’elettrici-
sta Luca Campana, ha lasciato
traccia del suo passaggio nella
stanza. Adesso non resta che in-
crociare la perizia balistica con
il risultato dello «stub», l’accer-
tamento sulle tracce di polvere
da sparo fatto sulle mani e sugli
abiti dell’onorevole Pozzolo. È
la sua parola contro la parola di
altri tre invitati: il ferito, la mo-
Insieme
Emanuele
Pozzolo (a
sinistra) col
sottosegreta-
rio di FdI
Delmastro.
Erano alla
festa di Capo-
danno
Il parroco di Sorbolo (Parma) dovrebbe rispondere di crimini di lesa umanità sotto la dittatura
Il sacerdote è sospettato per le torture
Nordio nega l’estradizione in Argentina
IL CASO
FILIPPO FIORINI
A
ppresa la notizia
che il ministro
della Giustizia
Carlo Nordio ha
deciso di negarne l’estra-
dizione all’Argentina,
Don Aldino Arcari, della
parrocchia di Sorbolo,
Parma, dice che il suo col-
lega lì domiciliato, don
Franco Reverberi Boschi,
«non è mica Adolf Hitler»
e che «finalmente il suo ca-
so è chiuso». D’altra par-
te, i delitti per cui voleva-
no giudicarlo nel Paese su-
damericano, dove un pro-
cesso in contumacia non è
possibile, nemmeno sono
un divieto di sosta. Preci-
samente, si tratta di crimi-
ni di lesa umanità, ovvero
un omicidio e dieci casi di
tortura a cui il prete ita-
lo-argentino avrebbe, se-
condo querelanti e inqui-
renti, almeno assistito, se
non partecipato.
PRIMO PIANO
LA POLITICA
SARA KELANY
SENATRICE
DI FDI
Ho avuto l’incarico
dal presidente del
partito. Farò ciò che
è normale che faccia
un commissario
Dopo una lunga resi-
stenza giudiziaria in Italia
contro i pm di Mendoza,
che volevano don Franco
alla sbarra insieme alle al-
tre gerarchie militari e di
polizia, che in questa pro-
vincia delle Ande agirono
per conto dell’ultima ditta-
Per il ministro della
Giustizia ci sarebbero
“gravi rischi
per la sua salute”
tura (1976-1983, 30 mila
morti), gli avvocati del
prete hanno visto ricono-
sciute dal Guardasigilli le
istanze che la corte d’ap-
pello di Bologna gli aveva
negato. Secondo Nordio,
infatti, «dall’estradizione
potrebbero scaturire gra-
vi rischi per la salute» del
prete, che ha 87 anni e sof-
fre di cuore, quindi non
può volare. Perizie medi-
che alla mano, i giudici
emiliani avevano invece
LUCA.DEVECCHI
Don Franco Reverberi Boschi
stabilito che le sue condi-
zioni fisiche erano «com-
patibili con il trasferimen-
to in Argentina». Lì, Don
Franco avrebbe conosciu-
to di persona, per esem-
pio, il padre di José Guil-
lermo Berón, operaio di
20 anni, che la sera del 28
agosto 1976 fu prelevato
da agenti anonimi mentre
era a una festa di com-
pleanno, in quanto sinda-
calista della sinistra pero-
nista. A un processo che
Le tappe
1 stigatore è questo: «L’arma è
Posizione e traiettoria
La perita balistica è chiama-
ta a valutare distanze, an-
goli e inclinazione del tiro
2 il giallo. E lo stub? Quanto può
Esame incrociato
La perizia balistica sarà in-
crociata con lo «stub» sulle
tracce di polvere da sparo
3 di sottoporsi all’esame solo alle
Versioni incompatibili
Al centro dell’inchiesta re-
stano le dichiarazioni con-
trastanti di indagato e teste
RAFFAELLA SORROPAGO
ESPERTA
DI BALISTICA
Abbiamo trovato
nuove informazioni.
Dovremo ricostruire
la scala dinamica
dell’evento
ha portato alla condanna
di cinque dei sei imputati,
quest’uomo ha testimonia-
to che, dopo l’arresto ille-
gale, vide il figlio solo una
volta alla stazione dei
pompieri, poi mai più. I
pompieri in Argentina fan-
no parte della polizia e
all’epoca entrambi i corpi
rispondevano per le opera-
zioni clandestine all’VIII
Brigata di Montagna
dell’Esercito, di cui Rever-
beri Boschi era cappella-
no. In questa caserma, se-
condo i testimoni, furono
portati Beron e gli altri tre
giovani antagonisti per la
cui morte sono stati emes-
si altrettanti ergastoli.
Qui, uno dei tre preti di
Sorbolo avrebbe visto, se-
condo l’ipotesi investigati-
va, morire il primo e tortu-
rare una decina di altre
persone, affinché confes-
sassero di essere terrori-
sti. Dopo averli uccisi,
spesso costoro dicevano
ai parenti: «Li abbiamo li-
berati». —
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glie del ferito, il suocero del feri-
to, cioè il caposcorta Morello.
Presto il mistero verrà risolto.
Quello che fa capire un inve-
passata di mano. Pozzolo l’ha
mostrata agli altri due. Quindi
forse l’hanno toccata, ma sol-
tanto uno inavvertitamente ha
premuto il grilletto». La mate-
matica della balistica risolverà
essere attendibile l’esame se fat-
to a distanza di qualche ora dal
momento dello sparo? Perché
così è andata: il colpo parte
all’una e trenta di notte, ma il
deputato Pozzolo ha accettato
7 di mattina del primo genna-
io. «Sui vestiti la persistenza
delle tracce è di 24 ore», dice an-
cora la perita Sorropago.
I tre erano tutti molto vicini,
intorno alla pistola. Quindi bi-
sognerà confrontare i diversi
accertamenti tecnici per arriva-
re a una verità balistica. «Non
credo che ci saranno grandi sor-
prese», si lascia sfuggire un in-
vestigatore.
Il ferito ha ottenuto altri die-
ci giorni di prognosi, che salgo-
no quindi a venti in totale. Luca
Campana è ancora dolorante,
non nelle condizioni adatte per
tornare al lavoro. Del pistolero
Pozzolo – sua in ogni caso l’o-
messa custodia dell’arma – si è
detto molto. Mussoliniano, No
Vax, Pro Gun, già espulso dalla
Lega e da Alleanza Nazionale,
ha fatto carriera dentro Fratelli
d’Italia per il suo legame stretto
con il sottosegretario Andrea
Delmastro. Entrambi avvocati
in famiglie di avvocati, entram-
bi originari di quella terra pie-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
montese fra le province di Ver-
celli e Biella, erano spesso insie-
La persona colpita
ha ottenuto
altri dieci giorni
di prognosi
me nelle occasioni pubbliche.
Così come erano insieme alla fe-
sta di Capodanno a Rosazza.
Una storia di amici, di persone
che hanno fatto carriera politi-
ca insieme. L’esito delle perizia
romperà, comunque, l’equili-
brio di quel mondo.
Una prima decisione è già
stata presa. La premier Gior-
gia Meloni, nel ruolo di leader
di Fratelli d’Italia, ha sospeso
Emanuele Pozzolo dal partito.
Al suo posto, come commissa-
ria, ha scelto la deputata di ori-
gini egiziane Sara Kelany, av-
vocatessa, responsabile del
“Dipartimento Immigrazio-
ne” del partito: «Non ho inten-
zioni di rilasciare interviste, lo
dico subito. Come sapete il de-
putato Pozzolo è stato sospe-
so. Era il presidente provincia-
le della federazione di Vercel-
li. L’incarico mi è stato conferi-
to dal presidente del partito.
Vado a fare quello che è norma-
le che faccia un commissario».
Così, tutto al maschile. —
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Migranti
lo show di Salvini
IL CASO
LAURA ANELLO
PALERMO
L
o scandisce all’apice di
una dichiarazione
spontanea che dura 59
minuti, con toni da co-
mizio. «Durante la mia gestione
del ministero dell’Interno sono
diminuiti in maniera considere-
vole gli sbarchi e soprattutto i
morti, di questa cosa ne vado or-
goglioso innanzitutto come ge-
nitore. Meno sbarchi e meno
morti, cosa che non è accaduta
dopo». Parla nell’aula bunker di
Palermo Matteo Salvini, sotto
processo per sequestro di perso-
na per il caso della nave Open
Arms, quando dal 2 al 20 agosto
147 migranti salvati dall’imbar-
cazione dell’Ong – 32 minoren-
ni - rimasero in mare senza pote-
re sbarcare. Lui, allora ministro
degli Interni, oggi al dicastero
dei Trasporti, agitava lo spettro
del rischio di infiltrazioni terro-
ristiche, oltre che la consueta
bandiera della difesa del sacro
suolo. Estate caldissima, con il
governo Conte 1 che si avviava
al capolinea. Adesso Salvini pas-
sa al contrattacco, provando a ri-
vendicare i risultati di quegli an-
ni, con una punta di veleno «su
quel che è accaduto dopo». Un
dopo che fa riferimento al mini-
stro Lamorgese, suo successo-
re, ma che pare alludere con
una punta di veleno anche all’at-
tuale governo Meloni, quando i
numeri dei migranti sono torna-
ti a crescere.
In realtà, a guardare i grafici,
le cose non stanno come dice
Salvini, ministro degli Interni
dal giugno 2018 al settembre
del 2019. Il punto di crollo degli
sbarchi e dei morti coincide con
quel memorandum Italia-Libia
voluto nel 2017 dall’allora presi-
dente del consiglio Gentiloni e
dal suo ministro Marco Minniti,
firmatari di quel patto più che
controverso con il governo libi-
P
rima o poi doveva succe-
dere: a furia di non sepa-
rare i fatti dalle opinio-
ni, abbiamo separato i
fatti dai fatti. Non da ieri, ovvia-
mente. Ma la surreale arringa di-
fensiva di Matteo Salvini al pro-
cesso Open Arms parrebbe mar-
care un punto di non ritorno. Se
solo quel punto non fosse alle no-
stre spalle da tempo.
Dire, come ha detto, che nel
“suo” governo (suo?) i morti in
mare diminuirono, può signifi-
care tre cose. La prima è proces-
sualmente nefasta: se era suo,
Conte, Toninelli e Di Maio allo-
ra non c’entrano. La seconda è
che questo governo è evidente-
mente altrui, di qui Cutro e altre
stragi, accadute mentre Piante-
.
“
Matteo Salvini
Durante il mio
incarico di ministro
dell’Interno sono
diminuiti
sbarchi e morti
LE BUGIE DEL MINISTRO SU CHI MUORE IN MARE
dosi spediva le navi di soccorso
il più lontano possibile da gente
che affoga. La terza, la più vera,
che pure le raccoglie tutte, è che
davvero vale tutto. E vale tutto
perché Salvini utilizza la stessa
tecnica ovunque si trovi: tv, au-
la di tribunale, parlamento (do-
ve va meno). E la tecnica è spara-
re una salva di enormità che chi
di potere, nel far west passi-
vo-aggressivo della nostra infor-
mazione, trasformerà in mate-
riale opinabile, rivedibile, inter-
pretabile. Urlando. In prima se-
rata. Col conduttore che fa pap-
pa e ciccia e ti dà del tu.
Siamo oltre Donald Trump,
che diceva di poter sparare a Ma-
nhattan senza conseguenze elet-
torali. Siamo alla pistola carica
PRIMO PIANO
LA POLITICA
Il ministro imputato al processo Open Arms
rivendica la linea dura e il calo degli sbarchi
Ma fu l’effetto del patto Italia-Libia siglato da Minniti
E le vittime nel Mediterraneo aumentarono
All’udienza
In alto, lo sbarco di alcuni dei
migranti salvati dalla Open
Arms nell’agosto 2019. A
sinistra, il ministro delle
Infrastrutture Matteo Salvini
arriva all’udienza di Palermo
con il suo legale
la testimonianza dell’attore su rai 3
Il ricordo di Gere: “Cercano solo salvezza
Palermo ha respinto la mia memoria scritta”
«Sono esseri umani, disperati,
senza un tetto. Potrebbero es-
sere nostri genitori, figli, fratel-
li, sorelle». Richard Gere, anzi-
ché all’aula bunker di Paler-
mo, sceglie di comparire ieri se-
ra sugli schermi de “Il cavallo e
la torre”, su Raitre. «Non è faci-
le arrivare a Palermo – dice –
ho prodotto una testimonian-
za scritta che però non è stata
accettata. E sono qui a interve-
nire qui». Gere nell’agosto
2019, mentre era in vacanza in
IL COMMENTO
LUCA BOTTURA
dei decreti Salvini che
esplode i suoi “colpi”,
con esiti concreti, tan-
to qualcuno (oltre a
lui) racconterà che le
centinaia di morti non
sono mai esistite, il bot-
to non c’è stato. Tra l’al-
tro è più o meno la li-
nea difensiva del Fratello d’Italia
col pistolino piccino picciò.
Ora: chiunque sia incappato
nella Giustizia sa bene che l’im-
putato ha il diritto di mentire. A
volte gli conviene pure, perché
dire la verità è noioso e quasi le fa-
vorisce, certe condanne. Il pro-
blema è quando non se ne sa più
uscire: l’altra sera (naturalmen-
te) su Rete 4, era ospite il mini-
stro delle Infrastrutture e dei talk-
co che fece insorgere un pezzo
di sinistra (e rinnovato alla sua
scadenza nel 2022): finanzia-
menti alla guardia costiera del
Paese africano, cooperazione
per evitare le partenze e tutto
quello che aprì la strada alla
“caccia al migrante”, alle prigio-
ni, alle detenzioni.
Ma sui numeri il patto funzio-
nò eccome, mentre l’Europa si
girava dall’altra parte: gli arrivi
via mare nel 2016 erano stati ol-
tre 181 mila, spinti dalle crisi in-
ternazionali, nel 2017 scesero a
119.369. Nel 2018 - quando Sal-
vini si insediò e gli effetti del me-
morandum andarono a regime
- gli sbarchi diventarono
23.370, scesero ancora nel
2019 a 11.471, e risalirono nel
2020 a 34.154, per poi puntare
di nuovo verso l’alto, quando si
aprì la crisi tunisina e nacque la
nuova rotta.
Il biennio Salvini è figlio indi-
scutibilmente delle scelte prece-
denti. Quanto ai morti invece,
secondo il rapporto “Viaggi di-
sperati” dell’Unhcr, nei mesi del
2019 che videro Salvini mini-
stro degli Interni, morirono cer-
Italia, si fece portare a Lampe-
dusa e salì sull’Open Arms, a
portare aiuti, a parlare con i mi-
granti. Non attacca diretta-
mente Salvini ma racconta ciò
che vide: «Era solo gente che
cercava salvezza. Erano per lo
più cristiani, ricordo una don-
na da sola con le sue figlie che
in Libia aveva dovuto sopporta-
re di tutto pur di portarle in Eu-
ropa». E al mondo dice: «Dob-
biamo prenderci le nostre re-
sponsabilità, soprattutto i Pae-
show. Tra le altre co-
se, dopo aver risposto
sui saluti romani ri-
vendicando la legge
sui maltrattamenti
agli animali, e aver
tuonato contro i pro-
cessi tv, aggiungendo
però – in tv - che il suo
processo è un attacco politico pri-
vo di fondamento, ha parlato del
suocero Denis Verdini. Ha invita-
to il pubblico a non credere ai
giornali – come Grillo: i populisti
si somigliano – perché ne fu av-
versario politico ma, da quando
lo conosce, sa che si tratta di una
brava persona. Due dettagli. Il
primo: Verdini e Salvini erano al-
leati. Il secondo: l’uomo che sus-
surrava ai banchieri e ai politici,
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA
Cosa è successo
Il salvataggio
Agosto 2019: la nave Open
Arms salva in mare 147 perso-
ne. Arrivata a Lampedusa, scat-
ta il divieto di sbarco disposto
dal ministro Matteo Salvini
Lo sbarco negato
La nave resta 19 giorni da-
vanti a Lampedusa. La procu-
ra di Agrigento autorizza lo
sbarco dopo un sopralluogo
dei medici a bordo
Il processo
La procura sequestra la nave.
Matteo Salvini viene rinviato
a giudizio sequestro di perso-
na e rifiuto di atti d’ufficio: il
processo è in corso a Palermo
si più agiati. Gli italiani han-
no fatto un lavoro egregio
per accogliere queste perso-
ne, vi ammiro molto. Ma que-
sta responsabilità spetta a
tutto il mondo, all’Unione
europea, all’Onu». L. AN. —
molto trasversalmente, è una
brava persona condannata in
via definitiva a 11 anni per ma-
gheggi nell’ambito bancario e
(attenzione) editoriale.
Solo che il nostro inarrestabi-
le analfabetismo di cittadinan-
za, ha tolto ossigeno anche all’e-
spressione “sentenza passata in
giudicato”. Meglio: vale solo per
gli amici, e se è favorevole. Altri-
menti si accede alla versione do-
pata del (sacrosanto) garanti-
smo. Al quarto grado di giudi-
zio: il casinismo. Roba seria e
funzionale: ci si vincono le ele-
zioni. Giorgia Meloni, secondo il
sito di fact checking “Pagella poli-
tica”, nel solo 2023 ha mentito
quasi quattro volte su dieci ed è
stata imprecisa anche grave-
17
cando di raggiungere l’Italia dal-
la Libia 637 migranti. Nell’anno
precedente, il 2018 (gestito per
metà da Salvini) i morti e i di-
spersi in mare furono 1.312. Ri-
spetto al predecessore Minniti,
un incremento del 19 per cento.
Ma non c’è solo la rivendica-
zione dei successi nelle dichiara-
zioni spontanee di Salvini. C’è il
ribadire che quelle scelte furo-
no di tutto il governo di allora:
«La politica in tema di immigra-
zione, che puntava a contrasta-
re il traffico di essere umani, era
condivisa da tutto il governo.
Dal presidente del consiglio
Conte e dai ministri Di Maio e
Toninelli». Una “chiamata di
correo” che l’ex premier, quan-
do depose come testimone un
anno fa, respinse in modo deci-
so: «Sollecitai al ministro Salvi-
ni il rilascio del porto sicuro –
disse - perché fare sbarcare i mi-
nori era indiscutibile. Cercai di
esercitare una sorta di moral
suasion, perché la posizione del
Viminale mi appariva non aves-
se il minimo fondamento giuri-
dico, prima che politico».
Così come smentì un altro
punto su cui Salvini ieri è torna-
to, sostenendo che fosse prassi
non consentire lo sbarco senza
un accordo di redistribuzione
dei migranti con gli altri Paesi.
«Non ho mai detto che la condi-
zione dovesse essere la redistri-
buzione preventiva» ha soste-
nuto Conte, così come l’ex mini-
stro Lamorgese. Posizioni con-
trastanti anche sulla presenza
di eventuali terroristi: «Ho tute-
lato la sicurezza nazionale, le
stragi avvenute in Francia, Ger-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
mania e Belgio sono state com-
messe da persone arrivate ille-
galmente in Italia» ha detto ieri
Salvini. «Mai sentito di terrori-
sti o criminali a bordo» gli ribat-
te Conte. Erano tempi, quelli, in
cui ci si preparava a raccogliere
i cocci del governo. Adesso, in vi-
sta delle Europee, si torna a par-
lare per proclami. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
mente altre tre volte su dieci.
Una modalità che confina con l’a-
buso della credulità popolare ed
è forse più insidiosa di mille rifor-
me istituzionali. O, forse, la sua
premessa. Il sottosegretario Mol-
licone, già artefice di battaglie
decisive come quella contro Pep-
pa Pig, l’uomo secondo cui le cop-
pie omosessuali sono illegali e la
pedofilia va preferita alla mater-
nità surrogata, sta lavorando in
questi giorni a un organismo go-
vernativo che dovrebbe vigilare
sulle fake news. Faccio mie le pa-
role di un commentatore su X:
«Per una volta, nessuno potrà ac-
cusare il governo di legiferare su
qualcosa che non conosce». Co-
sa potrà mai andar storto? —
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18 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
Infermieri
Fuga per soldi
I frontalieri della salute: vivono in Piemonte e lavorano in Svizzera, dove guadagnano il doppio
Due nuovi ospedali rischiano di svuotare Verbania e Domodossola: “Qui turni impossibili”
INVIATO A BRIGA (SVIZZERA)
ir bauen
«W
für ihre
Gesund-
heit». Co-
struiamo per la vostra salute.
Il cantiere viaggia spedito. Co-
sti permettendo – sono già lie-
vitati di un terzo rispetto alle
previsioni – l’ospedale sarà
pronto fra quattro anni: quasi
400 posti letto, sale operatorie
all’avanguardia, centinaia di
posti di lavoro.
Briga è un delizioso paese
nel cantone Vallese: il confine
italiano dista venti chilometri,
è un crocevia logistico – la città
d’approdo per chi esce dal tra-
foro del Sempione – e turisti-
Molti non reggevano
più stress e orari
“Non si può trattare
così chi si sbatte”
co, ma ha appena 12 mila abi-
tanti e appare difficile capire
perché proprio lì, anziché nel
cuore del cantone, la Svizzera
abbia deciso di investire per ri-
fare completamente e amplia-
re un polo sanitario. Ma se la
scelta è caduta proprio a ridos-
so del confine una ragione c’è
e dovrebbe allarmarci: servo-
no infermieri. E li si prenderà
dall’Italia.
Nell’ultimo anno il Piemon-
te ne ha persi oltre 400. «Can-
cellati dall’albo, tanti sono an-
dati a lavorare all’estero», rac-
conta Francesco Coppolella,
coordinatore regionale del
Ha raggiunto il suo amato Walter
Maria Teresa Cucco
ved. Pianca
anni 81
Lo annunciano figli, nipoti, nuore e
parenti tutti. La cerimonia funebre
avverrà lunedì 15 gennaio partenza
salma dall’Hospice Faro San Vito
alle ore 13,25 e arrivo 13,55 presso
Tempio Crematorio Cimitero Mo-
numentale. Non fiori ma offerte alla
Fondazione Faro.
Colleghi e amici della A.Manzoni di
Torino partecipano al lutto di Marco
Pianca e famiglia per la perdita della
cara mamma, signora
Maria Teresa Cucco
ved. Pianca
Anita Alessandrini
Barbara Arena
Andrea Arnaldi
Giammaria Bellato
Cristina Berutti
NurSind, uno dei sindacati di
categoria, «stremati da condi-
zioni inaccettabili e attirati da
stipendi che l’Italia si sogna».
Una buona parte ha attraversa-
to proprio il Sempione, svuo-
tando gli ospedali di Verbania
e Domodossola. Tanti fanno i
frontalieri: si lavora di là con
stipendio doppio (o triplo) ma
poi si torna a casa dove vivere
costa meno della metà.
Annalisa Deregibus abita a
Premosello, fra Verbania e Do-
modossola, ha trent’anni e per
farsi assumere dal sistema sa-
nitario italiano ha fatto la pre-
caria per tre anni. Ha superato
tre concorsi: «Prima a Domo-
dossola, vicino a casa. Per ave-
re il tempo indeterminato mi
sono trasferita a Varese, in
pronto soccorso pediatrico.
Quindi Novara. Nel 2020 so-
no riuscita a tornare a Domo-
dossola. Dopo tutta questa fa-
tica non pensavo di dovermi
trasferire un’altra volta». E in-
vece da qualche mese lavora a
Locarno. «Ho mandato il curri-
culum, mi hanno chiamata do-
po una settimana: in un colpo
solo mi hanno riconosciuto
tre scatti d’anzianità; in Italia
avevo colleghi con vent’anni
alle spalle e nemmeno uno
scatto». Lavorando 20 ore a
settimana guadagna 2.400 eu-
ro rispetto ai 1.700 del suo
tempo pieno in Italia, con le
notti, i riposi saltati, le ferie im-
possibili. «Era diventato peri-
coloso: qui ho venti minuti
per fare un prelievo, in pronto
soccorso inserivo dieci canu-
le. Non ci fermavamo mai.
Ora ho due weekend liberi al
Enzo Cagnassone
Federico Camerlo
Donata Ceresole
Daniele Cometto
Onofrio Defina
Marco Diana
Valeria Gervasi
Piero Gravina
Erica Monacelli
Cristina Nosenzo
Stefano Pariani
Alessandro Passi
Corina Roman
Alfredo Sinchetto
Vincenzo Solano
Monica Tarable
Antonio Verona
Antonella Zamolo
Raimondo Zanaboni e Andrea Arnal-
di e tutti i colleghi della A.Manzoni &
C. Spa partecipano al dolore di Marco
Pianca per la scomparsa della mam-
ma, signora
Maria Teresa Cucco
ved. Pianca
PRIMO PIANO
SANITÀ
IL REPORTAGE
ANDREA ROSSI
I NUMERI CHIAVE
STIPENDIO MEDIO INFERMIERE
Italia
1.700 1.800
in Svizzera
4.500 5.000
580 MILIONI
CHF i franchi svizzeri stanziati
per rifare gli ospedali di Sion e Briga
circa 620 milioni di euro
POSTI LETTO
400
nuovo ospedale di Briga
INFERMIERI PIEMONTESI
CANCELLATI DALL’ALBO
400
nel 2023
mese, le ferie garantite. A me
dispiace, l’Italia mi ha forma-
ta in maniera straordinaria.
Ma non si può trattare così chi
si sbatte. La gente pensa che
ce ne andiamo per i soldi ma
non sa che per noi è una scon-
fitta terribile».
I frontalieri della sanità han-
no quasi tutti meno di trent’an-
ni, spesso hanno abbandonato
la prima linea, i pronto soccor-
so, e si portano dietro un pro-
fondo senso di sconfitta. Auro-
ra Buratti ha 25 anni, abita a In-
tra e da giugno lavora in una
casa per anziani in valle Tici-
no. Anche lei è fuggita dal
Serenamente è mancata
Rita Gorla
ved. Polani
Marco e Graziella ne danno il triste
annuncio. S. Rosario domenica 14
ore 18,30 e funerali lunedì 15 ore 11
parrocchia Santa Maria della Neve -
Pecetto Torinese.
Pecetto Torinese, 12 gennaio 2024
Genta dal 1848 – Torino
È mancata circondata dall’affetto
dei suoi cari
Annita Pierina Mainardi
in Minervino
La ricordano i familiari per la sua for-
za ed il coraggio ad affrontare la vita
ed il suo costante amore donato ai
suoi cari.
Roletto, 13 gennaio 2024
ORGANICO ASL VCO
1.200
professionisti
sanitari
70 | 10%
gli infermieri che mancano nell'Asl Vco
65 mila
gli infermieri
che mancano
in organico in Italia
pronto soccorso di Domodos-
sola: «Era diventato insosteni-
bile dal punto di vista fisico e
psicologico. Lavoravo a dieci
minuti da casa; adesso devo
guidare 110 chilometri al gior-
no per un impiego meno soddi-
sfacente. Mi rendo conto di sa-
crificare la mia professionali-
tà, ma non me la sentivo più».
Difficile resistere quando da
una parte ti costringono a tur-
ni massacranti e a saltare ferie
e riposi per 1.800 euro al mese
e dall’altra ti lasciano decidere
quanto lavorare (part-time,
tempo pieno, al 70%,
all’80%). Anche Lorenzo Ric-
L’Ordine Avvocati di Torino partecipa
con dolore la scomparsa del Collega
Avvocato
Franco Biagetti
Torino, 12 gennaio 2024
Le famiglie Giardullo, Menicucci e
Pennacchini si uniscono al dolore di
Marezia, Michele e Clementina per la
scomparsa del caro
Peppino Graziadei
Domenica Ellena partecipa al dolore
di Piercarlo Robbiano e famiglia per
la perdita di
Maria Mirabile
450
tecnici e
amministrativi
2.000
350
medici
170 mila
i vuoti nell’organico
se parametrati all’anzianità
della popolazione
ci, 28 anni, dal reparto di ur- no. E ogni minuto in più viene
genza di Domodossola è finito pagato; per chi come me ha re-
alla Clinica Hildebrand di Bris- galato ore alle Asl ha dell’in-
sago, uno dei principali centri credibile».
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
di riabilitazione svizzeri. «Un Anche Lorenzo, come Anna-
giorno mi chiama un responsa- lisa e Aurora, ha lasciato l’Ita-
bile. Gli ho detto di no». E lui? lia nell’ultimo anno, con effet-
«Mi ha chiesto se davvero sta- ti che nelle aree di confine co-
vo rinunciando a 5 mila euro minciano a pesare in maniera
al mese, il triplo del mio stipen- devastante. Per avere un’idea
dio». Anche a lui è rimasto l’a- dell’impatto su chi è rimasto
maro: «Amavo il mio vecchio basta ascoltare Filippo Garbo-
lavoro. E poi gli infermieri sviz- li, infermiere in pronto soccor-
zeri sono diplomati; noi abbia- so a Verbania. «Nell’ultimo
mo la laurea e competenze mese, quando abbiamo fatto i
maggiori. L’attaccamento alla turni, mancavano 8 colleghi ri-
professione che vedevo in Ita- spetto al fabbisogno, senza
lia è raro. Però qui ti valorizza- considerare eventuali malat-
ATTRAVERSO LO SPORTELLO LA STAMPA
Via Lugaro 21 – Torino
dal Lunedì al Venerdì dalle 9,30 alle 13,00
Pomeriggio, Sabato, Domenica e Festivi: chiuso
.
 SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 19
PRIMO PIANO

SANITÀ

Le storie di chi ha passato il confine

“ “ “
Annalisa Deregibus Lorenzo Ricci Aurora Buratti

Lavorare Amavo il mio Guido 110 km

in pronto soccorso vecchio lavoro però al giorno e ho
era diventato qui ti valorizzano sacrificato la mia
pericoloso, non ci e ogni minuto professionalità ma
fermavamo mai in più viene pagato non ce la facevo più

ne nemmeno riconosciuta. ra a Locarno, in pronto soccor-

tie o assenze. A inizio dicem-
bre in dieci giorni ho fatto quat-
tro turni di notte. Quando sei a
casa chiamano per chiedere se
gi. Ma in queste condizioni le
conseguenze sulla sicurezza
sono inevitabili».
Secondo il Nursing Up, uno
«Andare all’estero è una sconfitta»
Facciamo miracoli, ma ci sono
Una manifestazione di protesta da parte
troppi vincoli: offriamo forme
degli operatori sanitari. In basso a sinistra
di lavoro rigide, senza agibili-
il cantiere del nuovo ospedale di Briga
tà personali, ed economica-
mente inadeguate. Se conside-
ANDREA ALFANO/LAPRESSE
riamo responsabilità, rilevan-
za sociale e trattamento econo-
SVIZZERA mico il bilancio per chi fa l’in-
Briga fermiere non è soddisfacen-
Domodossola te». Serpieri è stata tra i primi
Ginevra Sion direttori generali a bussare in
Regione per chiedere di rico-
Verbania noscere indennità aggiuntive
ai lavoratori di confine, un po’
Aosta come sta facendo la Valle d’Ao-
sta, che in via sperimentale dà
Milano 400 euro netti al mese in più
Torino agli infermieri. In Piemonte la
risposta è stata negativa. «Ho
trovato grande sensibilità sul
tema ma le regole e i vincoli di
PIEMONTE bilancio non lo consentono.
Eppure se vogliamo che le per-
sone acquisiscano una profes-
Genova sionalità, la mantengano e la
spendano nel pubblico, dob-
biamo ripensare i livelli econo-
mici e le rigidità del sistema.
ri. «I medici almeno hanno un mente inesperti». La direttrice Perché uno dovrebbe restare
riconoscimento economico e generale dell’Asl Vco si chia- se può fare lo stesso mestiere
sociale. Noi siamo ancora con- ma Chiara Serpieri. È una ma- altrove con carichi di lavoro in-
siderati quelli che lavano le pa- nager che parla chiaro, senza feriori, meno vincoli e stipendi
so. «Già vivo lontano da casa,
lavorare tanto e soprattutto
male non aveva senso. Mi face-
vo carico di cose non di mia
competenza, correvo rischi
per me e per i pazienti di cui do-
vevo occuparmi». A Locarno
fa i suoi turni e non solo: «Mi
pagano la formazione. Anzi,
mi spingono a farla. A Verba-
nia invece dava fastidio che an-
dassimo in università perché
non potevano richiamarci in
servizio».
I costi per il nuovo ospedale
di Briga e per quello di Sion, il
capoluogo del Vallese, sono
già cresciuti da 462 a 580 mi-
lioni di franchi svizzeri, oltre
La dg dell’Asl Vco:
“Non siamo
competitivi, perché
dovrebbero restare?”
600 milioni di euro. Eppure
nessuno ha intenzione di fer-
marsi. Anzi, la ricerca del per-
sonale è già in corso. «Niente
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

puoi andare prima, quando il
turno è finito ti fermi ancora».
«Se a livello di contratti non
cambia qualcosa diventa diffi-
cile pensare di continuare a fa-
re questo lavoro», spiega Fran-
ca Carrabba, infermiera e dele-
gata della Cgil. «Facciamo tur-
ni massacranti, non riesci più
ad avere una vita. I servizi so-
no tutti a contingente mini-
mo: basta che un collega si am-
mali e il turno è scoperto. Si
fanno più notti, più pomerig-
La Bella Grafica
dei sindacati degli infermieri,
all’Asl del Vco manca il 10%
dei 750 infermieri in pianta or-
ganica. «E con l’ospedale di Bri-
ga la situazione peggiorerà»,
sostiene Milena Germano, re-
ferente per quest’angolo di Pie-
monte. «Già se ne vanno senza
dare il preavviso, figuriamoci
quando ci sarà un posto a venti
minuti di navetta che offre con-
dizioni di lavoro e salario impa-
ragonabili». E chi resta? Rien-
tri, turni allungati, straordina-
delle. Come fai a trattenere le
persone? Siamo sempre meno
e lavoriamo di più: anziché
5-6 pazienti alla volta te ne tro-
vi più del doppio. Ci sono colle-
ghi in malattia da due mesi
con diagnosi di burnout». Man-
cano anche i dottori. In questo
caso la Svizzera c’entra poco
ma le aree periferiche sono po-
co attrattive. Si ricorre ai getto-
nisti «ma così spesso oltre a fa-
re il nostro dobbiamo sopperi-
re alle lacune di dottori total-
infingimenti. «Quest’anno ab-
biamo coperto appena la metà
degli oltre 40 posti del corso di
laurea in Infermieristica, sen-
za contare che tra chi si diplo-
merà un buon 50% cercherà la-
voro altrove». La sua Asl ha 2
mila dipendenti: 350 sono me-
dici, 1.200 professionisti sani-
tari, il resto tecnici e ammini-
strativi. «È evidente che gli in-
fermieri sono le gambe della
sanità pubblica anche se tanta
professionalità a volte non vie-
più alti? Non siamo competiti-
vi con il privato, tantomeno
con l’estero».
Roberto Faracchio ne è la
prova vivente. Trentenne, da
Salerno - dove è nato - si è tra-
sferito dopo aver vinto un con-
corso all’ospedale di Verba-
nia. «In pronto soccorso erava-
mo un bel gruppo. Si lavorava
tanto ma fino all’esplosione
del Covid tutto sommato be-
ne. Dopo è cambiato tutto».
Anche lui fa il frontaliero: lavo-
concorsi, basta un colloquio.
Ci sono agenzie specializzate
ma soprattutto c’è il passaparo-
la», spiega Milena Germano.
«Vuol dire che chi è già di là
chiamerà i suoi ex colleghi e i
nostri ospedali si svuoteranno
ancora di più». Annalisa Dere-
gibus non ha dubbi: «Sarà un
altro esodo».
Costruiamo per la tua salute,
è il motto degli svizzeri. E alla
nostra, ci pensa qualcuno? —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Attraverso splendide illustrazioni e un tono sempre ironico e legge-

ro, Carlotydes ci racconta tutto ciò che riguarda il vasto universo
della magia: gli incantesimi, le pietre e i cristalli, le candele, le erbe
e l’orto magico, gli oli essenziali, i tarocchi e l’astrologia.
Guida illustrata alla magia Carlota Santos ha iniziato nel 2020 a condividere sul
suo profilo Instagram, @carlotydes, i suoi lavori legati alla
magia e all’astrologia. Grazie al suo punto di vista sempre
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.
20 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
Torino, la vittima aveva 65 anni. Il marito era stato in cura psichiatrica
“Faccio brutti pensieri”
Poi ammazza la moglie
dopo una vita insieme
IL CASO
GIANNI GIACOMINO
TORINO
opo qualche ora di
D agonia nel reparto
di rianimazione, a
combattere per cer-
care di restare aggrappata alla
vita, la signora Elisa si è arresa.
È morta dopo essere stata col-
pita con una ventina di coltella-
te inferte dal marito. Aveva 65
anni Elisa Scavone, più della
metà passati proprio insieme a
Lorenzo Sofia, il suo assassi-
no, un gommista in pensione.
Nel primo pomeriggio di mer-
coledì, nel loro alloggio popo-
lare di Torino a borgo Filadel-
fia, lui l’ha aggredita e massa-
crata mentre lei stava riordi-
nando la camera da letto. Ap-
parentemente senza un moti-
vo. Ieri, nell’udienza di conva-
lida l’uomo, in stato di fermo
nel “repartino” delle Molinet-
te, si è avvalso della facoltà di
non rispondere. Da tempo sof-
fre di problemi psicologici e,
prima della pandemia, sareb-
be anche stato in cura in un
centro di salute mentale. Ora
si è chiuso in se stesso, spaesa-
to e in lacrime davanti alla sua
avvocata Francesca D’Urzo.
Ma non avrebbe detto nulla.
Solo nelle prossime ore, sem-
trento, i primi rilievi dell ’autopsia
Ester uccisa con un’arma da caccia
“L’agguato premeditato dal compagno”
Igor Moser ha utilizzato un
coltello da caccia per uccide-
re l'ex compagna Ester Pal-
mieri in una frazione di Mol-
talbiano (TN). L'uomo, di 45
anni, ha colpito la 37enne
con un fendente al collo, re-
cidendo in un solo colpo sia
l'arteria carotide, sia la vena
PRIMO PIANO
CRONACHE
pre in base alle sue condizioni
fisiche, Sofia potrebbe decide-
re di raccontare perché si è av-
ventato contro quella donna
che era stata la sua compagna
di vita. Ma in questa tragedia è
tutto labile e incerto, come la
mente del 70enne. Le indagini
per capire qualcosa in più so-
no affidate alla polizia, coordi-
giugulare. La conferma è ar-
rivata dai primi riscontri
dell'autopsia effettuata sul
corpo della donna. Il fatto
che l'uomo si sia portato il
coltello da casa conferme-
rebbe la tesi degli inquiren-
ti, secondo cui il femminici-
dio è stato premeditato.
nata dal pm Roberto Furlan.
Al momento a Sofia non è sta-
ta contestata la premeditazio-
ne anche se, in base alle prime
testimonianze, sembra che,
La coppia
Lorenzo Sofia,
70 anni,
in compagnia
della moglie Elisa
Scavone, 65. Dopo
il Covid l’uomo era
stato ricoverato
in un centro
di salute mentale
già da alcuni giorni, avesse
esternato qualcosa. Alla mo-
glie diceva: «Guarda che ho
dei brutti pensieri su di te». Ma
nessuno, nemmeno i figli Lau-
ra e Michele, avrebbero mai
immaginato un epilogo così
drammatico. Lorenzo Sofia
era molto conosciuto in borgo
Filadelfia dove, per molti an-
ni, aveva gestito la sua officina
di riparazioni e cambio gom-
me. Infatti per tutti era «Loren-
zo il gommista». Una persona
serena e piacevole che, im-
provvisamente, da quello che
racconta la gente, era piomba-
ta in depressione. «Veniva pre-
stissimo alle sei, sei e mezza –
racconta un barista vicino
all’officina – prendeva due caf-
fè e poi leggeva il giornale at-
tentamente, tutti i giorni. Si di-
scuteva di sport, di politica, un
po’ di tutto insomma. Poi, un
po’ prima del Covid, dopo che
aveva raggiunto la pensione la-
sciando al figlio Michele l’offi-
cina, era diventato più tacitur-
no. Salutava e basta. Era chia-
ro che non stava bene». Un ma-
lessere che lo aveva portato an-
che a finire ricoverato in un
centro di salute mentale, più o
meno quattro anni fa. «Quan-
do è uscito era tranquillo – rac-
conta un’altra commerciante
di borgo Filadelfia – ma non è
mai più venuto a comprare.
Passava la moglie. Lui lo vede-
vamo passeggiare sotto i pa-
lazzi, più dimagrito, quasi cur-
vo su se stesso, silenzioso». Li-
tigi con la moglie? «No, era
Lui l’ha colpita con
20 coltellate. I vicini:
“Erano affiatati,
mai un sospetto”
una coppia affiatata, ma dav-
vero, non di facciata, è andato
di testa il povero Lorenzo».
Mercoledì a chiamare i soccor-
si, gli agenti delle volanti e
l’ambulanza, sono stati i vicini
di casa. Allarmati dalle urla
che provenivano dall’apparta-
mento al primo piano di un pa-
lazzone popolare. Dove ieri
qualcuno ha lasciato sulla fine-
stra vicino all’ingresso un maz-
zolino di orchidee bianche e
un foglietto con su scritto «vi
siamo vicini». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
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Confessioni e tracce di sangue
le prove inchiodano Rosa e Olindo
Le risultanze del processo di cui si contestano gli esiti sono solide e non offrono appigli
ma i magistrati si dividono sulla revisione: favorevole il sostituto, contraria la procuratrice di Milano
I
n due settimane ha approfondito tre nuove
consulenze della difesa di Rosa e Olindo, ri-
letto tutte le sentenze pronunciate sul ca-
so, recuperato in archivio fascicoli impolve-
rati e appunti, per poi stilare una relazione da
mettere a protocollo riservato e mandare al
procuratore generale di Milano, Francesca
Nanni. Un documento inedito di 14 pagine, ver-
gate il 21 aprile 2023 dal capo dell’Avvocatura
del capoluogo lombardo, il magistrato Lucilla
Tontodonati, che motivano la distanza sidera-
le tra la posizione del sostituto meneghino Cu-
no Tarfusser, a favore della revisione del pro-
cesso sulla strage di Erba, e quella del suo capo,
appunto la Nanni, che invece ha mandato tutto
alla corte d’Appello di Brescia, sostenendo che
Tarfusser sbaglia sia nella forma che nella so-
stanza. «Tutte e tre le nuove con-
sulenze della difesa – scrive Ton-
todonati – consistono, a mio pare-
re, in diverse valutazioni di prove
già conosciute ed esaminate nel
giudizio, valutazioni, peraltro,
inidonee a determinare un effet-
to demolitorio del giudicato, an-
che alla luce di una eventuale completa rivisita-
zione del costituito probatorio né possono as-
surgere ad elementi atti a fondare una richie-
sta di revisione per l’assenza di un accertamen-
to irrevocabile sulla falsità o sull’esistenza di
fatti criminosi posti a fondamento della con-
danna». Insomma, nessuna «prova nuova»,
nessuna frode processuale, solo «ricostruzioni
alternative ed ipotetiche».
Il documento, anticipato da Quartogrado, è
quindi prezioso. Per la prima volta argomenta
il giudizio di altro magistrato su parte delle ar-
gomentazioni avanzate dalla difesa di Rosa e
Olindo. In altre parole, Tontodonati ritiene
che non ci siano «prove nuove» tali da chiedere
la riapertura del processo e anche quelle indica-
te come intercettazioni mai trascritte: «non ap-
paiono in alcun modo determinanti a demolire
il giudicato».
Le confessioni di Rosa e Olindo
Le confessioni sono state estorte o eterodirette
come denunciano le difese? L’avvocato genera-
Il capo dell’Avvocatura di Milano:
tutte le nuove consulenze
della difesa non sono in grado
di demolire la sentenza
le ricorda che sulla genesi delle stesse, prima ne-
gatorie e poi ribaltate, la corte d’Assise di Como
dedicava già ben 116 pagine «esaminando scru-
polosamente il loro contenuto». Ma sono diri-
menti «gli elementi che gli imputati non poteva-
no sapere se non per essere stati sulla scena del
crimine, la loro compatibilità con gli accerta-
menti tecnici effettuati, in particolare con la pe-
rizia chimica sulle cause dell’incendio e la peri-
zia medico-legale». Rosa e Olindo non possono
essersi calunniati per infiniti motivi: le giustifi-
cazioni dell’autocalunnia erano incredibili e ir-
ragionevoli, il loro legame avrebbe indotto a
professare l’innocenza ove fosse stata vera men-
tre le pressioni indicate sono state smentite nei
processi. Dopo aver confessato erano sollevati.
Ancora, i due hanno ritratto con «sospetta tardi-
vità», senza contraddittorio e spiegazioni della
scelta quando al contrario nelle confessioni mo-
stravano di conoscere particolari inediti agli
stessi inquirenti, conoscibili «solo dagli autori
del delitto», mai divulgati dai media, sottovalu-
tati dai carabinieri in contrasto con i dati emersi
per poi risultare veri. Le confessioni si specchia-
no con gli appunti di Romano su una Bibbia e
nei dialoghi in carcere tra i due. Olindo aveva
.
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 21
PRIMO PIANO
CRONACHE
IL GIALLO
GIANLUIGI NUZZI suo appartamento, in assenza di qualsiasi ulte-
riore traccia che possa far ritenere che fosse sta-
ta seguita dai suoi aggressori».
Rosa e Olindo, gli stolti non ricordano quanto indotto
«I due imputati sono stati esaminati da un con-
sulente della difesa in primo grado, e sono sta-
ti sottoposti a numerose visite psichiatriche
nel corso della loro detenzione, come risulta
dai relativi diari clinici: 46 volte al Bazzi e 42 il
Romano. Non sono mai state ritenute dai giu-
dici deficienze del tipo sostenuto nell’attuale
consulenza», dopo che erano state respinte pe-
rizie in giudizio in ordine alla valutazione
«non solo della capacità di intendere e di vole-
re dei due imputati, ma anche delle loro condi-
zioni cognitive e comportamentali. Certamen-
te, essendo stati espletati in epoca molto più
ravvicinata ai fatti e con l’esame diretto dei
soggetti, tali accertamenti non possono che
avere maggiore pregnanza dei successivi». E
«soprattutto non si comprende come, se dotati
di tali scarse capacità cognitive, avrebbero po-
tuto memorizzare dati frutto di suggestioni
per poi riferirli ripetutamente con particolari
anche minimi e dettagliati».
L’intossicazione da monossido del teste Mario Frigerio
Anche qui i presunti «elementi nuovi» in realtà,
«si dimostrano, a mio parere, valutazioni dei
consulenti sulla pretesa inidoneità del Frigerio
a testimoniare sulla base della rivisitazione di
elementi già valutati dai giudici o sulla base di
personali trascrizioni di parziali conversazioni
intercettate. Frigerio, già sottoposto ad esame
neuropsicologico dal dott. Cetti, le cui conclu-
sioni vengono messe in discussione dagli attua-
li consulenti (anche in questo caso, non prova
nuova ma diversa valutazione) Frigerio che fu
Rosa Bazzi e Olinda Romano, condannati all’ergastolo, durante una fase del processo sentito nel primo grado di giudizio, nel pieno
contraddittorio delle parti, e presente anche al
processo di appello, e che le Corti hanno avuto
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
Così su La Stampa Il testimone modo di esaminare e valutare di persona, al con-
trario dei consulenti che hanno redatto le rela-
Sul giornale Mario Frigerio zioni in oggetto».
di giovedì (morto Perché Frigerio non ha fatto subito il nome di
il servizio nel 2014), Olindo? La difesa già in appello aveva sollevato
che si soffer- sopravvissuto «osservazioni e valutazioni analoghe a quelle
ma su prove alla strage.
e obiezioni del- Subito non ha
la difesa, in- fatto il nome Le coltellate alle vittime
centrate sulla di Olindo, ma sono state inferte
presunta irre- è stato
golarità dei ritenuto teste da due soggetti con forza diversa
rilievi attendibile e sono riconducibili ai due coniugi
Dove portano le prove oggetto della nuova consulenza» sull’attendibi-
lità, ma le stesse sono stati superate anche in
cassazione. E quindi non arriva prova nuova da
1 2 3 una «consulenza di parte, sia pure collegiale e
resa da indiscussi professionisti, che hanno “de-
Magistrati divisi Dettagli chiave Coltellate mancine codificato”, analizzato intercettazioni ed effet-
Mentre il sostituto di La Corte d’Assise Nella ricostruzione tuato nuove, personali, trascrizioni, e nuove va-
Milano Tarfusser è a di Como, circa della dinamica del delitto lutazioni di intercettazioni o di audio-registra-
favore della revisione le confessioni di Rosa risulta che le ferite sono zioni già esistenti e ripetutamente valutate dai
del processo, il suo capo e Olindo, sottolinea state provocate giudici». Anche perché i nuovi consulenti non
Nanni sostiene elementi che solo da soggetti con forza hanno esaminato Frigerio, ormai deceduto, ma
che sbaglia sia nella i presenti sulla scena del diversa: i più deboli da un solo «documentazione clinica pregressa da cui
forma che nella sostanza delitto potevano sapere mancino,come Rosa già risultava che avesse inalato monossido di
carbonio. La conclusione è solo una, si tratta di
anche scritto «di voler seminare dubbi e incer- cina mentre il marito destrimano». prove già ampiamente valutate nel processo».
tezze sul caso approfittando della stampa».
La Cherubini poteva salire le scale La macchia di sangue
Rosa, i fendenti della mancina Bocciata anche la tesi difensiva che, vista la col- Nemmeno la consulenza del genetista Capra,
«E vanno tenute presenti anche le risultanze og- tellata, Valeria Cherubini non poteva risalire le tesa a confutare la bontà della traccia di sangue
gettive relative alla ricostruzione della dinami- scale del palazzo: si tratta di «elementi che non della vittima Cherubini sul battitacco dell’auto
ca dei fatti, tra cui la circostanza che le ferite pro- sono in ogni caso nuovi, ma rappresentano di- di Olindo «può costituire prova nuova» perché
vocate alle vittime sono risultate essere state verse valutazioni delle risultanze autoptiche non è «fondata su nuove acquisizioni scientifi-
provocate da colpi inferti da due soggetti con all’epoca esperite e che, peraltro, confliggono che e tecniche diverse ed innovative, tali da for-
forza diversa: più deboli i colpi inferti da un sog- con dati oggettivi accertati, come le tracce di nire risultati non raggiungibili con le metodi-
getto mancino, più forti quelli provocati da un sangue continuative lasciate dalla povera Che- che in precedenza disponibili». —
soggetto destrimano. E la Bazzi è risultata man- rubini dal luogo della sua aggressione fino al © RIPRODUZIONE RISERVATA
22 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
“Caro amico non ti scrivo più”
E l’Italia dice addio alla buca delle lettere
Le Poste pronte a dimezzare le cassette, togliendone 20 mila. Al loro posto smart box con sensori
Quelle rosse con due feritoie arrivate fino a oggi erano comparse per la prima volta a Napoli nel 1961
na buca delle lettere
U
ci dev’essere ancora
da qualche parte.
Non ricordo dove,
uno non ci fa più caso. Ma da
qualche parte hanno pure mes-
so un «avviso di rimozione», su
carta gialla e scritta blu, i colori
delle Poste, per dire che il suo
utilizzo «sarà interdetto». Non
è una parola buona, «interdet-
to». Ma il tempo che avanza co-
me un carro armato non ha
mai parole buone.
La vecchia cassetta verrà so-
stituita dalla Smart Letter Box,
perché adesso bisogna chia-
mar le cose solo in inglese, che
poi è una cassetta intelligente
di nuova generazione con un
sensore per consentire al porta-
lettere di sapere se lì dentro c’è
o no corrispondenza e altri sen-
sori per rilevare temperatura,
polveri sottili e biossido di azo-
to. Tutta roba che non interes-
sava quando si scrivevano le
lettere. Adesso carta penna e
francobollo sono inutili. Persi-
no la mail sta per diventare de-
sueta. Serve per le comunica-
zioni ufficiali, ma il resto è tut-
to via chat. Le cartoline fanno
Il mondo corre, si fa
tutto con le app. Ha
ragione McCarthy: non
è un Paese per vecchi
sorridere. Chi mai oggi si so-
gnerebbe di mandarli così i
suoi saluti a qualcuno. Adesso
si fanno i selfie. E allora uno co-
sa se la guarda a fare una buca
delle lettere.
Oggi tutto funziona con le
app. Si chiama Platform com-
pany alle Poste, e integra i servi-
zi digitali con la rete fisica: pre-
noti un appuntamento, gesti-
sci il tuo conto al cellulare. Me-
glio sempre in inglese, come il
centro di smistamento automa-
tico che si chiama hub, e sposta
250mila pacchi in un giorno. È
la velocità che stordisce.
Quando nascono le Regie Po-
ste, nel 1862, per essere assun-
to dovevi avere un titolo di stu-
dio e conoscere il francese.
Niente inglese allora. E invece
già nel 1818 il re aveva emana-
to un regolamento che invita-
va espressamente i cittadini «a
gettare le lettere nella buca». A
scuola le maestre insegnavano
cos’era il risparmio e come met-
tere i soldi nel libretto. Tocca-
va ai bambini spiegarlo agli
adulti e ai vecchi. Oggi è più dif-
ficile spiegare le cose. Forse
aveva ragione Cormac McCar-
thy, Non è un Paese per vecchi.
Come diceva lo sceriffo Bell,
c’è una nuova visione del mon-
do che «mi ha portato a un pun-
to della mia vita dove non avrei
mai pensato di arrivare».
È così che sparisce anche la
buca delle lettere, ormai un re-
perto archeologico del nostro
passato. Entro la fine dell’an-
no ne toglieranno più di venti-
mila, e si passerà quindi da
38.295 a 17.775. Quelle che ci
sono adesso, rosse, con due fe-
ritoie e lo sportello che fa clac,
sono entrate in funzione solo
nel 1961, la prima volta a Na-
poli, l’8 aprile, sostituite al po-
sto delle vecchie nell’arco di
una notte. Forse siamo sempre
andati così veloci. Però le pri-
me buche postali sono compar-
se nel 1632, lungo le vie conso-
lari dello Stato Pontificio, ed
erano in pietra, con bordature
in metallo e iscrizioni scolpite.
A Torino creata l’intelligenza artificiale per i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione
Camilla, l’avatar che ci aiuterà a pagare l’Imu
IL PERSONAGGIO
RAPHAËL ZANOTTI
TORINO
apelli a caschetto ne-
C ri, occhi azzurri, vol-
to rassicurante, lab-
bra carnose: è Ca-
milla e potrebbe presto diven-
tare uno dei volti che incon-
treremo di più nella nostra
esistenza. Il volto nuovo del-
la pubblica amministrazio-
ne. Da Palermo a Torino, pas-
sando per Roma, Bergamo e
Milano, Camilla è l’avatar die-
tro cui si nasconde l’intelli-
genza artificiale studiata dal
Csi Piemonte per essere l’in-
terfaccia degli utenti che do-
vranno rapportarsi con la Pa
per chiedere il rinnovo della
carta d’identità, per sapere co-
me accedere al fascicolo sani-
PRIMO PIANO
CRONACHE
LA STORIA
PIERANGELO SAPEGNO
Corrado e il Cap
Il presentatore tv era stato
scelto nel 1967 dalle Poste
come testimonial degli spot
per spiegare in Rai cos’era
e come funzionava il Cap
tario, per capire quanto e do-
ve pagare di Imu. Potrebbe di-
ventare la nostra più grande
amica, o la signorina Malaus-
sene verso cui indirizzare le
nostre frustrazioni quando la
burocrazia ci farà impazzire.
«Ma non sarà così» rassicura-
no dal Csi Piemonte.
Camilla è stata pensata con
queste caratteristiche fisiche
dopo numerosi studi. Il Csi
(Consorzio per il sistema in-
formativo) conta di lanciare il
primo prototipo funzionante
sul suo sito entro marzo e di
estendere poi l’adozione di
Camilla da giugno per tutte
quelle amministrazioni pub-
bliche che ne faranno richie-
sta. E saranno tante se consi-
deriamo che quest’anno il con-
sorzio, che ha chiuso il 2023
con oltre 150 milioni di ricavi,
è arrivato a 134 soci, appro-
FLAVIA SCALAMBRETTI / AGF
C’erano figure mitologiche, in-
filavi la corrispondenza nella
bocca di un leone. Sono rima-
ste lì quanti anni. Cento. Due-
cento. Qualcuno s’era messo
all’opera con una mazza e uno
scalpello e aveva fatto questo
lavoro che poteva restare due-
mila anni se l’uomo non fosse
andato così veloce. Devi avere
una promessa nel cuore per fa-
re una cosa così.
Quelle prime buche da lette-
re allora cambiavano il mon-
do. Con il Regno d’Italia sono
arrivate le cassette, come le ab-
Il viso di Camilla, attiva da marzo
dando per la prima volta al
Sud con Palermo. «Camilla è
il terzo asset della nostra stra-
tegia del 2024 per trasformar-
ci in una Ai Company - spiega
Guido Pacini, direttore del
Csi Piemonte -. La prima area
è quella dell’automazione at-
traverso la robotic process au-
tomation, la stiamo applican-
do per esempio per il paga-
La carta d’identità
1 ri dei tram che erano verdi. C’e-
Nel XVII secolo
Le prime buche postali
compaiono nel 1632
all’interno del portico
del palazzo priorale di
Montesanto di Spoleto,
nell’allora Stato
Pontificio: sono in pietra
2 come uno smartphone, capace
Materiali e colori
Neisecoli se ne vedono di
tutti i materiali e i colori:
blu,gialle, rosse. Nel 1886
arrivanoquelle inlamiera
diferro con lascritta
RegiePoste. Continuano
anchenel XX secolo
3
Tutto in una notte
L’8 aprile 1961 a Napoli
compaiono nuove
cassette per rimpiazzare
le precedenti. Sono rosse
con due feritoie: una per
la corrispondenza per la
città e l’altra per il resto
mento del bollo auto regiona-
le e per lo smistamento delle
email. La seconda area è quel-
la dell’analisi avanzata dei da-
ti, per esempio quest’anno
l’abbiamo adottata per fare
analisi predittive del percorso
di studi di 190.000 studenti di
90 corsi di laurea dell’Univer-
sità di Torino. Infine c’è Camil-
la, la nostra intelligenza artifi-
ciale, il prototipo di un con-
cierge digitale che promette
una rivoluzione nei rapporti
tra cittadino e Pa».
Camilla diventerà un volto
noto a tutti gli italiani, un po’
come la voce sintetizzata dei
caselli autostradali, visto che
la base soci del Csi Piemonte
ormai insiste sul 30% della
popolazione italiana tra co-
muni, province, regioni, uni-
versità, enti di ricerca, Asl. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
biamo intese fino ad ora. Pri-
ma erano verdi, poi sono diven-
tate rosse. A Milano, negli Anni
50, erano bicolori, verde e pan-
na, per armonizzarle con i colo-
rano anche tram con le casset-
te sul fianco destro per la posta
da portare alla stazione. Era so-
lo ieri. Eppure sono immagini
di un altro mondo. Il portalette-
re che arrivava in bici con la bol-
getta sulla spalla e il fregio del-
le Poste sul cappello, ora ha
una divisa fluorescente, un
giaccone giallo che luccica. Og-
gi ha il palmare che funziona
di integrare in uno strumento
le funzioni per la consegna e
per il pagamento, con un dispo-
sitivo di Sos in situazioni di
emergenza. Col palmare il po-
stino aiutava gli anziani pure a
prenotarsi i vaccini. Si chiama-
no ancora portalettere anche
se le lettere non ci sono più. E
non è lo stesso mondo di pri-
ma, quando la postina Brusa
Maria detta Eugenia entrava
sulla sua bici o sulla slitta nei
paesini della Val Formazza
sommersi dalla neve con il suo
A Milano negli Anni 50
erano bicolori, verde
e panna, per farle
in tinta con i tram
grido di richiamo, «Po-
staaaaa!», portando con la cor-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
rispondenza anche le notizie
dei villaggi vicini.
Oggi con internet anche le
notizie volano e una scena così
sembra assurda. Però se le don-
ne portano i pantaloni, forse
non lo sanno, ma devono dir
grazie alle sciatrici e anche a
Brusa Maria detta Eugenia.
Aveva cominciato a farela po-
stina negli Anni 30. D’inverno
bisognava raggiungere paesi-
ni isolati anche con le tormen-
te di neve. Eugenia indossava
dei mutandoni sotto la gonna,
che finivano solo per trattene-
re il ghiaccio. L’unica soluzio-
ne sarebbe stata quella di porta-
re i pantaloni. Ma non si pote-
va. A quell’epoca il fascismo ve-
deva male le donne che lavora-
vano al posto di stare a casa a fi-
gliare, e la morale comune rite-
neva sconveniente che una si-
gnora mettesse i pantaloni. Fu
grazie allo sport che venne su-
perato questo pregiudizio,
quando si permise alle sciatrici
di partecipare ai campionati di
discesa libera indossando i cal-
zoni. Era il 1938. Maria Brusa
prese coraggio e, confortata
dal parere del parroco, don Va-
sina, cominciò a portarli senza
dir niente a nessuno. Fu la pri-
ma donna delle Poste a farlo.
Per dire che ci sono cose che
raccontano anche la vita che
verrà. Un paio di pantaloni.
Una buca delle lettere. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
 SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 23
PRIMO PIANO

CRONACHE

Non c’è più

In classe
Quasi un milio-
ne e centomila
studenti non
hanno frequen-
tato l’ora di reli-
gione dell’ann-

religione
no 2022-23

Salgono fino al 30% gli studenti che non frequentano la lezione

Valle d’Aosta la regione più laica, al Sud l’insegnamento resiste FRANCESCO FOTIA / AGF

IL CASO
ROMA
25,52%
Negli istituti
GLI STUDENTI CHE NON FREQUENTANO L’ORA DI RELIGIONE CATTOLICA
90,53%
Il record di studenti che
dati in percentuale sull’anno 2022-2023 2,06 37,92

L
a Valle d’Aosta è la re-
gione più laica a scuo-
la, ha il più alto tasso
di studenti che non se-
guono l’insegnamento della
religione cattolica. A uscire
dalle aule quando entra il do-
cente di religione nell’anno
scolastico 2022-2023 è stato
quasi uno studente su tre, il
30,74% del totale. In cifre as-
solute si tratta di 4.783 alunni
su 15.558.
Sono i dati diffusi dall’Unio-
ne degli atei e degli agnostici
razionalisti (Uaar) che han-
no deciso di effettuare una ri-
chiesta di accesso civico ai da-
ti presentata al ministero
dell’Istruzione scoprendo
che nella scuola pubblica ita-
liana è in ulteriore calo il nu-
mero di studenti che prendo-
no parte alle lezioni di religio-
ne mentre cresce di oltre
82mila unità (l’1,5% in più)
rispetto allo scorso anno quel-
lo di coloro che dicono no a
questo insegnamento.
Nell’anno scolastico
2022/23 non si sono avvalsi
delle lezioni 1.096.846 stu-
dentesse e studenti mentre
professionali il numero Lombardia Trentino Alto-Adige non segue religione
maggiore di chi non fa 24,22 17,38 si registra in un istituto
religione: uno su 4 di Ivrea (Torino)
Friuli V. G.
Valle d’Aosta
30,74 23,93
studentesse e studenti contra- unici a non avvalersi dell’in-
ri alle lezioni di religione cat- Piemonte Veneto segnamento della religione
tolica. Seguono gli istituti tec- 24,13 20 cattolica rischiando dunque
nici (23,87%) e infine i licei di ritrovarsi soli».
(17,51%). La religione cattoli- Liguria Emilia-Romagna L’istituto più laico è il Pro-
ca viene scelta ancora soprat- 27,48 fessionale Statale per l’indu-
tutto fra i più piccoli. Nella 26,55 stria e l’artigianato Massimo
scuola secondaria di primo Marche Olivetti di Ivrea (Torino), con
grado sono il 14,67% degli Toscana 86 non avvalentisi su 95
studenti a non frequentare, 27,12 14,19 (90,53%). Per i licei in vetta al-
nella scuola primaria Abruzzo
la classifica c’è l’Enriques
l’11,74%, nella scuola dell’in- Umbria Agnoletti di Sesto Fiorentino,
fanzia l'11,3%. 13,63 8,36 con l’80,41% di studenti che
«I numeri sarebbero ancora sceglie di non avere l’insegna-
più alti se avessimo utilizzato Lazio mento di religione cattolica, e
i dati ministeriali così come Molise per la categoria degli istituti
forniti, ma abbiamo pruden- 13,58 3,87 tecnici il Sassetti-Peruzzi (tec-
zialmente escluso circa il 6% nico per il turismo) di Firen-
delle scuole perché mostrava- Sardegna Puglia ze: 209 su 244 studenti
no fluttuazioni anomale nelle 9,67 3,67 (l'85,66%). Tra le scuole pri-
percentuali di non avvalentisi marie il record di non frequen-
da un anno all’altro - spiega il Campania Basilicata tanti spetta alla Leonardo da
segretario dell’Uaar, Roberto 3,11 Vinci di Ancona (83,50%). A
Grendene -. Una importante 2,98 Torre Pellice (Torino) c’è in-
novità - aggiunge - è rappre- Sicilia vece la secondaria di primo
sentata dal fatto che, per cia- Calabria grado I.C. Torre Pellice - Ro-
scuna provincia, sono ora di- 4,57 3,41 dari, con record di no all’Irc:
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

sponibili i dati relativi alle 148 su 175, l’84,57%. Tra le

Grendene, segretario
dell’Uaar: studio utile
ai genitori alle prese
con le iscrizioni
singole scuole. Pensiamo
che possa essere utile ai geni-
tori alle prese con le iscrizio-
ni che spesso nutrono il timo-
re che i propri figli siano gli
Firenze Barletta-Andria-Trani scuole d’infanzia al primo po-
37,92% 2,06% sto, con l’87,50% di non avva-
lentisi, è la scuola Idria di Co-
miso (Ragusa). FLA.AMA. —
Fonte: elaborazione Uaar su dati del ministero dell'Istruzione e del Merito e delle amm. provinciali di Trento e Bolzano
© RIPRODUZIONE RISERVATA

nel 2020/21 erano pari a

1.014.841. I dati sono stati
diffusi nelle stesse ore in cui
il ministero dell’Istruzione
ha firmato con la Cei l’intesa
per un concorso ordinario
destinato a coprire il 30%
dei posti vacanti mente il
70% sarà assicurato attraver-
so una procedura straordina-
ria destinata a chi è già in ser-
vizio da 36 mesi.
Dopo la Valle d’Aosta figura-
no l’Emilia Romagna
(27,48%) e la Toscana
MAURO FERRARESI Il sociologo: si va poco a messa e si rispettano meno i dettami cattolici una differenza culturale
nell’affrontare le cose della
“Non c’è una perdita di fede né di credenti vita tra nord e sud. Quello
che è evidente è che l’Italia
si presenta ancora divisa an-
ma adesso i vecchi riti non piacciono più” che in materia di comporta-
menti religiosi».
Dipende anche dalle fami-
glie?
finirei una tendenza di lun- suo tentativo di rifondare la «La prima agenzia educativa
L’INTERVISTA go periodo. Ma sarei cauto chiesa su alcuni valori più che cheabbiamoèproprio lafami-
nell’attribuirla a una perdi- suritualità ormai vecchie.An- glia ed era la famiglia che in-
FLAVIA AMABILE ta del credo religioso. Sono che alcune narrazioni religio- culcava la religione con le sue
ROMA
cambiate le ritualità a cui la se oggi vengono accolte con ritualità. Se oggi in casa i figli

(27,12%). In Piemonte circa
uno studente su quattro non
frequenta le lezioni di religio-
ne cattolica (il 24,13%). Mol-
to diverso l’atteggiamento al
Sud, dove chi non frequenta
rappresenta un’eccezione. Le
regioni con la più bassa per-
centuale di studenti che non
partecipano alle lezioni di reli-
gione sono Basilicata
(2,98%),Campania (3,11%)
e Calabria (3,41%). Tra le pro-
vince guidano la graduatoria
Firenze (37,92%), Bologna
(36,31%) e Trieste (33,37%).
Sono gli istituti professiona-
N
on si sta perdendo
il credo religioso,
stanno cambiando
le ritualità, afferma
Mauro Ferraresi, professore
associato di Sociologia della
Comunicazione presso il Di-
partimento di Comunicazio-
ne, arti e media «Giampaolo
Fabris» dell’Università IULM
di Milano.
È in calo il numero di alunne
e alunni che frequentano l’o-
ra di religione cattolica. È un
fenomeno che indica un calo
anche dei credenti ?
«Più che un fenomeno la de-
chiesa cattolica obbligava i
credenti».
In che modo?
«Si sono andate perdendo fi-
no ad avere una vigenza mol-
to minore. Oggi si preferisco-
no riti meno stringenti, si va
poco a messa, si rispettano
meno i dettami che segnava
la quotidianità dei cattolici».
È l’effetto della dittatura del
relativismo contro cui com-
batteva papa Benedetto
XVI?
«Cisonomolti aspettidella so-
cietàcontemporaneachehan-
no contribuito a questa ten-
Il sociologo Mauro Ferraresi
denza. C’è il relativismo ma
anche il materialismo, il con-
sumismo e, per certi versi, an-
che la freneticità delle nostre
vite quotidiane che ci fa pen-
sare ai riti come a una perdita
di tempo. La stessa religione
cattolica si è evoluta e l’attua-
le papa ne è un simbolo nel
unsorriso».
Ad esempio?
«Non so quante persone cre-
dano seriamente all’inferno».
La tendenza a non frequenta-
re le lezioni di religione è più
diffusa nelle scuole del nord
dove si arriva anche al 30%,
molto meno al sud. Da che
cosa dipende?
«Mancano ricerche specifi-
che. Si possono fare solo del-
le ipotesi e spiegare potreb-
be dipendere dal ritmo della
vita che al sud permette
maggiore attenzione ai riti,
oppure forse esiste ancora
non vedono genitori che van-
noamessa orecitanopreghie-
re è inevitabile che restino
più freddi nei confronti della
religione».
Diminuisce la presa della reli-
gione cattolica sugli italiani
ma resta molto forte il tentati-
vo della politica di usare la reli-
gione per influenzare le vite
degli italiani. Non le sembra
una contraddizione?
«Ilpoterepoliticodovrebbete-
nere conto di come la chiesa
oggisistarifondandosuvalori
invecechesuantichiriti». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

li i più laici, con il 25,52% di

.
24 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
SOCIETÀ
Tragico, geniale
Fantozzi
Il regista Davide Livermore porta a teatro il mondo creato da Paolo Villaggio
“È uno dei due autori che ha inventato la poetica dell’italiano. L’altro è D’Annunzio”
U
n Fato impiegatizio,
quindi spietato, di-
stribuisce le sue im-
perscrutabili sventu-
re sotto forma di corazzate Po-
tëmkin, caffè della Pina a tre-
mila gradi fahrenheit e partite
a tennis nella nebbia («Batti
lei!»): destini ineluttabili, cata-
strofiche profezie che puntual-
mente si avverano, vicende
inevitabilmente dolentissime
e funeste. Insomma, «la vera
grande tragedia italiana con-
temporanea», dice al telefono
Davide Livermore, regista di
questo Fantozzi. Una tragedia
che debutta il 30 a Genova, «e
poi andrà in tournée per alme-
no tre anni, perché lo vogliono
tutti». Esagerazione? Macché.
«Intanto, che quella di Fantoz-
zi fosse una tragedia l’ha sem-
pre detto anche Paolo Villag-
gio. E poi il ragioniere è l’eroe
tragico per eccellenza perché
è incapace di morire. Il mondo
si accanisce contro di lui, lo
condanna a subire sempre e a
non vincere mai, a un’infelici-
tà perenne, e tuttavia lui è lì,
nella trincea della vita, dove
soffre ma non soccombe. Da
vero eroe tragico, è invincibile
nella sconfitta».
“C’è un senso vero
della narrazione
tragica, è una grande
operazione culturale”
Tenore, regista di prosa, d’o-
pera (quattro Sant’Ambroeus
della Scala di fila, un record) e
prossimamente anche di cine-
ma, direttore del Nazionale di
Genova, Livermore racconta
da Montecarlo dove sta pro-
vando il Giulio Cesare di Händ-
el con la Santa (Cecilia Bartoli
per gli agnostici), prima lì il
24, il 30 a Genova, è diventato
anche ubiquo? «No, il Fantoz-
zi l’abbiamo già tutto monta-
to, serve solo una settimana
per rinfrescarlo». La parte del-
la saga scelta da Livermore
con i suoi drammaturghi, An-
drea Porcheddu, Carlo Sciac-
caluga e Gianni Fantoni che in-
terpreta anche il ragioniere
più famoso del mondo, è quel-
la dei primi tre libri (Fantozzi,
Il secondo tragico Fantozzi e
Fantozzi contro tutti) e anche
dei primi due film, quelli griffa-
ti Luciano Salce, «una delle mi-
gliori trasposizioni da roman-
zo a film nella storia del cine-
ma italiano, anzi mondiale, au-
ALBERTO MATTIOLI
tentici capolavori». Appunto.
Il problema, visto da fuori, è co-
me raffrontarsi in teatro con
un immaginario visivo che tut-
ti conoscono, perché sui film
di Fantozzi gli italiani si divido-
no in due categorie: quelli che
ammettono di saperli a memo-
ria e quelli che mentono. «E in-
fatti la scenografia non si ve-
de: si sente. L’ufficio, la casa,
la Bianchina, il bus da prende-
re al volo sono soltanto dei ru-
mori. Posso farlo perché i miei
meravigliosi attori non si limi-
tano a interpretare la signora
Pina e la signorina Silvani, il ra-
gionier Filini e il geometra Cal-
boni, ma fanno anche questa
colonna sonora di suoni che
“sono” la scenografia dello
spettacolo. Con l’aggiunta del-
le musiche di Fabio Frizzi,
quelle dei film, e delle mie per-
sonalissime scelte che vanno
da Monteverdi a Renato Zero
passando per Bach: adoro far
impazzire l’algoritmo di You-
F
antozzi vive su un
equivoco. Pensiamo
di ridere di lui, ma in
realtà ridiamo di noi
stessi. Per non piangere. Il ra-
gionier Fantozzi Ugo (matri-
cola 7829/bis) è l’incarnazio-
ne dickensiana dei fantasmi
delle nostre sfighe passate,
presenti e future, delle nostre
miserie, delle nostre speranze
puntualmente disattese, delle
nostre pigrizie, delle nostre
meschinità. Fantozzi siamo
noi quando siamo vittime, ma
anche quando siamo carnefi-
ci, spaventosamente fuori for-
ma eppure impegnati in tragi-
che maratone di padel, segre-
tamente desiderosi di essere
visconti Cobram che martoria-
no sottoposti, e se di sottopo-
il c aso
Sordi rifiutato dalla Svizzera: “È una spia”
La storia è venuta a galla da-
gli archivi dimenticati il re-
gista Felice Zanoni (che
l’ha resa nota sull’Urner Wo-
chenblatt, il giornale del
Canton Uri): nel 1962 Alber-
to Sordi si vide negare dalle
autorità elvetiche la possibi-
lità di acquistare una gran-
de proprietà ad Andermatt.
Sordi si era innamorato del-
la località nella Valle di Or-
sera e aveva messo gli occhi
su un immobile con vasto
terreno per trascorrervi dei
periodi di vacanza. Il comu-
ne e il Canton Uri furono su-
bito d’accordo, inorgogliti
dalla possibilità di avere tra
i residenti Sordi, la cui fama
Ridiamo di lui per non piangere di noi
Ma il ragioniere ci aveva avvisato: così non va
sti in ufficio non ne abbiamo,
andiamo a martoriare scono-
sciuti a caso sui social.
Paolo Villaggio (che era l’e-
satta antitesi di Fantozzi es-
sendo uomo brillante, mai su-
balterno, di una cultura mo-
struosa) lo sapeva benissimo
e ha costruito Fantozzi dosan-
do sapientemente sadismo e
masochismo, permettendo a
noi lettori e spettatori di imme-
A destra il cast di “Fantozzi. Una
tragedia”. Qui a sinistra i protagonisti
del primo film su Fantozzi: il ragionier
Ugo (Paolo Villaggio), la signora Pina
(Liù Bosisio) e la figlia Mariangela
(Plin io Fernando)
dermatt in quegli anni, in
piena Guerra Fredda, era
circondata da infrastruttu-
re militari, e nel pensiero
consolidato nel Paese qual-
siasi straniero poteva esse-
re potenzialmente una spia
e una minaccia per la sicu-
rezza della Svizzera. Con
l’assistenza di Franz Mu-
Alberto Sordi heim, un famoso avvocato
nonché figura politica di
era già consolidata a livello spicco nel Paese alpino, Al-
internazionale. Ma da Ber- berto Sordi fece ricorso con-
na dissero «no»: per il Consi- tro la decisione, ma il ricor-
glio federale, d’accordo so venne rigettato. E Alber-
con i vertici del Dipartimen- to Sordi dovette rinunciare
to della Difesa elvetico, l’at- al suo sogno svizzero tra le
tore sarebbe stato una mi- montagne. J. P.—
naccia per la sicurezza. An- © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL COMMENTO
ALBERTO IN FELISE
desimarci perfetta- vani, è spaventosa-
mente in ogni aspetto mente servile con il di-
della vita della mega- rettore sbruffone (è
ditta a cui anche noi un grande direttore!
dedichiamo la vita, è un santo! è un apo-
nonostante lei franca- stolo!) ma poi lo di-
mente se ne freghi di strugge a biliardo e
noi. Fantozzi non lascerà mai ne rapisce la madre, è sempre
il calduccio familiare con la si- pronto ad aderire alle iniziati-
gnora Pina e la figlia Mariange- ve di Filini nel disperato tenta-
la, ma non può fare a meno di tivo di riempire una vita altri-
struggersi per la signorina Sil- menti vuota e di spostare un
Tube», e qui Livermore ride.
Ma ridiventa subito serio: «An-
che perché la grandezza di Pao-
lo Villaggio sta nella parola.
Nel XX secolo, è stato uno dei
due autori che ha maggioren-
te cambiato e inventato il lessi-
co e la poetica dell’italiano.
L’altro, naturalmente, è D’An-
nunzio. Le parole dello spetta-
colo sono quelle di Villaggio e
solo le sue. Noi abbiamo ag-
giunto solo alcuni frammenti
tragici, da Sofocle a Shake-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
speare, perché la scena del Fi-
lottete o il monologo del Re
Lear, alla fine, ci stanno benis-
simo. È una tragedia, appun-
to, e classica. Dunque, prolo-
go, quattro atti, epilogo e cori,
con le storie raggruppate per
temi: Fantozzi e le donne, Fan-
tozzi e la coscienza di classe,
Fantozzi e lo sport e così via».
Però l’ur-Fantozzi nasce, so-
prattutto, come satira sociale,
benché diventi, come sempre
succede con i personaggi satiri-
po’ più in là la vecchiaia e strin-
gere dentro un abito troppo
stretto una pinguedine impos-
sibile da arrestare.
Ridiamo con Fantozzi per-
ché siamo sani di mente e ca-
piamo benissimo che si può ri-
dere delle nostre pene, basta
non fermarci troppo a pensare
alla montagna di nulla che ci
siamo costruiti attorno. Fan-
tozzi ha tutto, una casa ad
.
 SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 25

L’INTERVISTA

Gianni Fantoni
“Villaggio amava nascondersi
dietro una maschera rude
Ma si trasformava per amore”
L’attore interpreta sul palco il ruolo del perdente più noto della storia
“Paolo vide le imitazioni e rise: mi diede consigli per modulare la voce”

“
ADRIANA MARMIROLI
Gianni Fantoni

ci quando sono così grandiosi,
un archetipo universale. «E
qui sarebbe forse il caso di ri-
flettere. Il Ragioniere sarà pu-
re un coglionazzo e una mer-
daccia. Però aveva una fami-
glia, un contratto a tempo in-
determinato, le ferie pagate e
la pensione. Noi oggi viviamo
relazioni che finiscono dopo
tre settimane, lavoriamo a ter-
mine, le vacanze ce le paghia-
mo e la pensione ce la possia-
mo sognare. Viene da chieder-
Villaggio è uno dei grandi in-
tellettuali e poeti italiani del
Novecento. Fantozzi è diven-
tato anche una macchina da
soldi. Ma alla base c’è un sen-
so profondo della narrazione
tragica e per questo lo spetta-
colo, piaccia o non piaccia, è
una grande operazione cultu-
rale, oh, se lo è…». Ma lei Vil-
laggio l’ha mai conosciuto?
«No. Ma mi sarebbe piaciuto,
come mi sarebbe piaciuto co-
noscere Visconti o Sandra e
U
La mia ossessione per lui
na vita all’ombra di
Fantozzi quella di cominciò a scuola
Gianni Fantoni che, Era una questione di fisico
il 30 gennaio debut- e voce, facile iniziare
ta in Fantozzi. Una tragedia:
dagli esordi televisivi come con quell’imitazione
suo imitatore al lungo incaponi-
mento nel voler portare in sce-
na almeno i primi libri della sa- L’idea di uno spettacolo
ga scritta da Paolo Villaggio, al
prolungato ed estenuante rap- su Fantozzi gli piaceva anche
porto ma anche ricco di soddi- perché dopo esser stato
sfazioni con l’attore, alla deci- ricordato per il suo passato
sione di scrivere il libro Opera-
zione Fantozzi (collana Dietro voleva tornare nel presente
le quinte, Sagoma Editore) al
fatto di essere coinvolto anche
nel tv movie Come è umano lui,
che vedremo su Rai1 tra marzo
e aprile. Certo, lo spettacolo di Il libro
Livermore è il vero coronamen-
to di un sogno durato quasi un
decennio, che «è anche osses-
sione e predestinazione in una
vita tragicamente segnata da
quel personaggio».
Predestinazione perché?
«Per il mio fisico non proprio
damodello,maanche dallavo-
ceche di suo ha quel timbro».
E allora: primo segno del de-
stino?
«Un professore che alle medie
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

si chi siano davvero i coglio- Raimondo o Fellini o Tognaz- ce ne faceva l’imitazione. Io

nazzi». Resta, ma è facile, da
immaginarsi tutto il coro del-
le prefiche impegnate ad alza-
re ditini e distribuire anatemi,
ma come?, un teatro “serio”
che fa Fantozzi, la cultura è
morta, dove andremo a finire,
signora mia (Livermore, glie-
lo dice uno che ha scritto un’o-
pera sulla Carrà, «si lasci servi-
re», come diceva un altro gi-
gante del Novecento come To-
tò…). «Vabbé. Per me, Paolo
equo canone, una famiglia,
un’automobile pagata a rate,
un telecomando con fondina
per poter scanalare tra un mi-
lione di canali televisivi dove
non c’è nulla da vedere. Eppu-
re sogna di mandare tutto al
diavolo perché capisce, tragi-
camente, che tutte queste co-
se che giustificano il suo farsi
brutalizzare dal capitalismo,
in realtà non gli servono a nul-
la. Anzi, gli fanno un po’ schi-
fo. Paolo Villaggio, che era un
genio, ce lo ha sbattuto in fac-
cia per decenni: guardate che
siete questa cosa qua, merdac-
ce. Noi abbiamo riso. La mega-
ditta se ne è fregata e ha vinto.
Ma Fantozzi ce lo aveva detto:
questa è la vostra tragedia. —
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zi: per ringraziarli».
Dunque, appuntamento a
“Abbiamo aggiunto
solo alcuni frammenti
tragici, da Sofocle
a Shakespeare”
Genova. Ma Livermore,
com’è noto, è un bulimico del-
lo spettacolo che uno ne fa e
infiniti altri ne progetta. E in-
fatti è in arrivo The Opera!, il
suo film, anzi filmone, che
mette insieme cantanti lirici e
star del cinema come Vincent
Cassel, Rossy de Palma e Fan-
ny Ardant, «coproduzione di
Raicinema e Showlab con Dol-
ce & Gabbana produttori asso-
ciati, il primo film della storia
del cinema italiano girato in-
teramente su un virtual set, e
per la precisione a Torino do-
ve ce n’è uno fra i più grandi
d’Europa. Uscirà fra maggio e
giugno e probabilmente sarà
presentato nei maggiori festi-
val di quest’anno. Di più non
dico». No, ancora una doman-
da: perché il torinese Livermo-
re, quattro volte alla prima
della Scala, eccetera, non fa
uno spettacolo al Regio dal
2011? «Scriva che a questo
punto è caduta la linea». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
neppure lo conoscevo, Fantoz-
zi, ma il prof mi incuriosì, così
comprai il mio primo libro, il
terzo in realtà, Fantozzi contro
tutti. Lì c’erano i vari modi in
cui veniva storpiato il suo no-
me. Una era il mio nome, Fan-
toni. Ricordo un calore tutto
particolare: nelle pieghe di un
libro, era nascosto il mio desti-
no. Ed era nata una passione.
Arrivai a telefonargli a casa
(era sull’elenco del telefono di
Roma) ma non trovai il corag-
giodirispondere quandomi ri-
sposero. Solo molti anni dopo
avreipensatodidiventareatto-
re e comico. Anche se poi pure
io sono ragioniere».
Però è storia che il suo debut-
to in tv, a “Stasera mi butto”
su Rai2, nel 1990, avvenne
con quella imitazione.
«Era una questione di fisico e
voce, facile propormi con
quell’imitazione. Se la rivedo,
ne colgo le manchevolezze,
vinto dall’emozione»,
Il primo incontro con Paolo
Villaggio?
«Pocopiùdiunannodopo,aPa-
perissima, di cui era ospite. An-
tonio Ricci gli aveva affidato
uno sketch dove riesumava il
professor Kranz, con Lorella
Cuccarini, che io avrei doppia-
to. Lui si divertì molto. Ricordo
che chi fosse passato nei corri-
doi Mediaset avrebbe visto due
Villaggi. In quell’occasione ne
Il cast durante le prove di “Fantozzi. Una tragedia”
approfittò per suggerirmi qual-
chemiglioramentonellavoce».
Però fin però nessuna l’osses-
sione, che invece si nota assai
oggi, tra teatro, libro e tv.
«Nella vita ho fatto tante cose e
diverse, vari spettacoli, Full
Monty, Il vizietto, Risate sotto le
bombe con le sorelle Marinetti.
Ilcuiproduttoremichiesequal-
che idea nuova per un musical.
Non pensavo certo a Fantozzi,
ma una mattina mi svegliai con
questa idea, scaturita nel dor-
miveglia.Ilproduttorenatural-
mente nicchiò: Fantozzi non
gli appariva idea così vincente
in quel momento. E poi Villag-
gio aveva fama di scostante e
inaffidabile, solo un deficiente
si sarebbe messo in una situa-
zione quasi impossibile come
quella per trattare i diritti. Ec-
co,iodivenniqueldeficiente».
Eppure alla fine ci riuscì. Fu
molto difficile? Come accolse
la sua proposta?
«Prima ci fu un lungo silenzio,
poisbottò:“MioDio!”.Letratta-
tive duraronomesi, qualche in-
contro e migliaia di telefonate.
Il giorno in cui dovevamo ve-
derci a Roma per la conferma,
malgrado ogni sua promessa,
sparì da casa. Dovetti mettermi
appostato sotto casa sua come
uno stalker. Arrivò con due ore
di ritardo. E subito provò a rigi-
rare la frittata. “Ah, sei tu. Ma
nonmi dovevi telefonare?”. Al-
la fine però si arrese. Mi pareva
diaverevintoaltotocalcio:sifi-
davadime,miavrebbe lasciato
gestire un personaggio che era
lasuavita.Nonsolo:avevames-
so tra le clausole che solo io lo
interpretassi».
Livermore e lo Stabile di Ge-
nova quando si sono appale-
sati e come?
«Per anni ho sofferto in silen-
zio.Avevorinunciato.Livermo-
re si è mosso per conto suo ed è
arrivato a me quando volendo
fare Fantozzi ha scoperto dalla
figliadiVillaggiocheionedete-
nevo i diritti. E ora, a un anno
esatto da quando ci siamo ca-
Sopra a sinistra, Fantoni
con Villaggio nella sua
casa romana e qui in alto
la copertina di “ Opera-
zione Fantozzi”
vallerescamente stretti la ma-
noeaccordati,sivainscena.Ed
è stato a questo punto che ho
pensato di trasformare in un li-
bro la mia storia con Villaggio
per i diritti. Raccontarlo è stata
permeunacatarsi».
Che tipo era Villaggio?
«Gli piaceva nascondersi die-
tro quell’aria rude e scorbuti-
ca, misogina e chiusa. Per sé
coltivava l’antipatia, “perché
dura di più della simpatia”.
Ma era solo una scorza dietro
cui si nascondeva. Se gli piace-
vi, diventava un’altra persona.
Pur non dimenticando mai il
sarcasmo. L’ideadi uno spetta-
colo teatrale su Fantozzi, mai
venuta prima, gli piaceva non
soloper unaquestionedidena-
ro.Ma perché, dopo esseresta-
to un po’ accantonato, era per
lui come tornare a vivere arti-
sticamente nel presente, men-
tre tutto ciò che aveva fatto e
per cui era ricordato apparte-
neva al passato».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA

.
26 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
EF
Rivolta di centrosinistra e sindacati contro il Fisco agevolato per le partite Iva. Cgil e Uil attaccano: “Il governo sta dalla parte di chi fa nero”
Tasse, bufera sul concordato preventivo
Le opposizioni: “Un condono di massa”
IL CASO
LUCA MONTICELLI
n condono
«U
preventivo
di massa». Le
opposizioni
vanno all’attacco del centrode-
stra dopo l’approvazione del
parere della commissione Fi-
nanze del Senato sul concor-
dato biennale. La maggioran-
za, con il voto di giovedì, ha
chiesto al governo di ampliare
le maglie dello strumento che
consente alle Partite Iva di ac-
cordarsi con l’Agenzia delle
entrate per avere le tasse con-
gelate due anni senza rischia-
re controlli.
I senatori del Partito demo-
cratico ribadiscono di essere
contrari all’estensione del con-
cordato «a tutti i contribuenti
a prescindere dal livello di affi-
dabilità fiscale». Prima delle
osservazioni introdotte al Se-
Interessati
fino a 2,5 milioni
di autonomi
con fatturato nei limiti
nato - che il vice ministro Mau-
rizio Leo è pronto a recepire -
il decreto del governo aveva ri-
servato il diritto di accedere al
beneficio solo ai contribuenti
con una pagella Isa pari a 8 (in
una scala da 1 a 10), ovvero la
valutazione legata agli Indici
sintetici di affidabilità fiscale
che hanno sostituito gli studi
di settore. Con le modifiche di
Palazzo Madama tutti i sogget-
ti interessati - circa due milio-
ni e mezzo di autonomi - po-
tranno ricevere lo sconto.
Per il Pd questo intervento,
«oltre a rappresentare un pre-
mio per i comportamenti elusi-
vi, è un sostanziale disincenti-
vo ad ottenere alti indici di affi-
dabilità». I senatori dem Fran-
cesco Boccia, Cristina Tajani e
Alberto Losacco definiscono
le norme «un blocco» alle atti-
vità di accertamento da parte
dell’Agenzia delle entrate e
della Guardia di finanza.
I parlamentari del Movimen-
to 5 Stelle, Maurizio Turco ed
Emiliano Fenu, considerano il
concordato fiscale rivolto ad
autonomi e imprese fino a 5 mi-
lioni di euro di ricavi «un obbro-
brio economico». Si tratta del-
la «riedizione di uno strumen-
to già sperimentato vent’anni
fa dall’allora ministro Tremon-
ti, che si rivelò un fallimento». I
5 Stelle giudicano il concorda-
to come «la solita ferraglia ar-
rugginita di soluzioni che si ri-
velerà un condono preventivo
per chi è abituato a fare il furbo
e avrà tutta la convenienza ad
ECONOMIA
& FINANZA
Così su “La Stampa”
Ieri su La Stampa l’anticipazio-
ne della possibilità del concorda-
to fiscale biennale per i titolari di
Partita Iva. In questo frangente,
ci sarebbe un periodo di due an-
ni in cui non ci sarebbero control-
li fiscali per gli autonomi, a fron-
te di una somma a forfait
Vincenzo Visco L’ex ministro: “Meloni parla di Fisco amico: ma di chi?”
“Gli evasori non saranno più solo difesi
Con queste misure saranno incentivati”
L’INTERVISTA
incenzo Visco è sta-
V to più volte ministro
delle Finanze dei go-
verni di centrosini-
stra. A lui si devono le prime
misure di tracciabilità finan-
ziaria che hanno consentito
all’Italia di contrastare l’eva-
sione. Le misure varate per re-
cuperare le somme sottratte
al fisco gli costarono accuse e
insulti: Silvio Berlusconi e la
sua galassia mediatica lo so-
prannominarono “Dracula”
perché «succhiava il sangue
dei contribuenti». Perciò Vi-
sco dice di non essere affatto
sorpreso dalla riforma fiscale
del governo Meloni: «La de-
stra non muore dalla voglia di
contrastare l’evasione, la li-
nea è sempre stata questa, è la
loro visione».
Cosa ne pensa del concorda-
to preventivo biennale ap-
provato nell’ambito della ri-
forma del Fisco?
«Chiaderiscemantiene lapos-
sibilitàdievadereedègaranti-
to per due anni, rinnovabili».
Il parere del Senato fa salta-
re i paletti che il Mef aveva in-
serito per restringere l’acces-
so a questo strumento. E il go-
verno si prepara a recepire le
modifiche, perché?
«Il decreto legislativo di Leo
limitava il concordato bien-
nale ai contribuenti che ave-
LA FOTOGRAFIA
I numeri chiave dell'evasione fiscale in Italia
ITALIA
11,6%
Economia non osservata Imposte e contributi evasi
sul valore aggiunto in miliardi di euro
regionale
STIMA PER MACROAREE
Nord-ovest
9,2%
23,459
10,3
Centro
12,0%
19,881
13,6
Fonte: Cgia-Mestre
VINCENZO VISCO
EX MINISTRO
DELL’ECONOMIA
Chi aderisce
all’iniziativa può
continuare a evadere
con una garanzia di
due anni, rinnovabili
vano un indice 8 per quel che
riguarda gli Isa. Quel voto è
attribuito ai contribuenti che
non evadono o evadono po-
co, quindi da subito ci si è
chiesti che vantaggio avreb-
bero avuto ad aderire. O so-
no sbagliati i dati su cui si ba-
sa il punteggio, il che è possi-
bile visto che la buona parte
delle statistiche che vengono
usate derivano dalle autodi-
chiarazioni. Oppure, se i dati
sono giusti, l’adesione sareb-
be stata bassa».
Gedi-Inps, ok dei giudici all’archiviazione della posizione dell’ad Corradi
Arrivano le prime decisioni da parte del tribuna-
le di Roma, che sta approfondendo la vicenda
che riguarda l’Inps e Gedi sui prepensionamen-
ti avviati negli anni scorsi dal gruppo editoria-
le. I giudici romani hanno deciso di procedere
con l’archiviazione della posizione di Corrado
90,119 13,2
Evasione fiscale
(in euro ogni 100
di gettito fiscale)
Nord-est
9,8%
17,651
11,1
Mezzogiorno
16,8%
29,128
19,0
Quindi la maggioranza, d’in-
tesa con l’esecutivo, ha deci-
so di ampliare la platea delle
Partite Iva che possono ac-
cordarsi con l’Agenzia delle
entrate congelando le tasse
per due anni e scongiurando
l’accertamento. È così?
«Il Senato ha esteso il concor-
dato a tutti, anche a quelli
chehanno unpunteggio diaf-
fidabilità fiscale molto basso,
e hanno messo pure un tetto
del 10% come aumento mas-
simo che si può proporre al
contribuente. Questo assicu-
ra a chi aderisce di non essere
considerato un evasore. Tut-
to ciò accade mentre i dati uf-
ficiali dell’evasione dicono
che gli autonomi evadono in
media il 70% del loro fattura-
to. Siamo in una situazione
abbastanzakafkiana. Non so-
lo viene trascurata la dimen-
sione dell’evasione di questi
soggetti, si continua anche a
proteggerli».
È una questione elettorale?
«È una visione del mondo,
questo non è un governo
che muore dalla voglia di
contrastare duramente l’e-
vasione, così come gli altri
di centrodestra. Il concorda-
to fu realizzato già in passa-
to da Tremonti».
La premier Meloni e il vice
ministro Leo lo chiamano
“Fisco amico”.
«Sì, ma amicodi chi?». —
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Corradi, amministratore delegato e direttore
generale di Gedi News Newtork, la società del
gruppo che edita, tra gli altri, anche La Stam-
pa. Il manager esce dunque dal procedimento
del tribunale di Roma. —
FRANCESCO BOCCIA
CAPOGRUPPO
DEL PD AL SENATO
È un grande
disincentivo
a ottenere alti indici
di affidabilità fiscale
Non conviene più
MAURIZIO TURCO
VICEPRESIDENTE
DEL MOVIMENTO 5 STELLE
È un obbrobrio
economico, si tratta
della riedizione di
quello che Tremonti
fece venti anni fa
aderire alla proposta dell’Agen-
zia delle entrate, con la sicurez-
za di pagare molte meno tasse
del dovuto».
Anche l’Alleanza Verdi e Si-
nistra vede il rischio di «un
condono di massa». Il senato-
re Peppe De Cristofaro accusa
l’esecutivo Meloni di essere «il
governo dei condoni. Per la de-
stra il Fisco amico è quello ami-
co dei furbi e degli evasori».
Durissimi i sindacati. La
Cgil sostiene che «le osserva-
zioni votate in Senato sma-
scherano le vere intenzioni
della maggioranza: fare un gi-
gantesco condono preventi-
vo di massa nei confronti di
chi ha una propensione all’e-
vasione che sfiora il 70%».
Inoltre, il sindacato critica l’al-
tra misura proposta dal Sena-
to: l’obbligo per l’Agenzia del-
le entrate di calcolare per il
COMUNE DI MODENA
Estratto bando di procedura aperta
Il Comune di Modena indice per il giorno
24/01/2024 alle ore 10:00 la procedura
aperta per l’affidamento in appalto del
servizio di gestione del Nido d’Infanzia
“Pantera Azzurra” per il periodo 1/09/2024
– 31/08/2027 - C.I.G. A02AC5E2C9 Importo
a base di gara: € 444.000,00 I soggetti
interessati dovranno presentare l’offerta sulla
piattaforma SATER (Sistema per gli Acquisti
Telematici dell’Emilia-Romagna) sul sito
https://intercenter.regione.emilia-romagna.it/,
secondo le modalità esplicitate nelle guide per
l’utilizzo di tale piattaforma accessibili al sito
https://intercenter.regione.emilia-romagna.
it/agenzia/utilizzo-del-sistema/guide/
le ore 12.00 del giorno 22/01/2024. Copia
entro
integrale degli atti di gara, contenenti i requisiti
e le prescrizioni per essere ammessi e per
partecipare alla procedura, sono disponibili sul
sito Internet: www.comune.modena.it/servizi/
appalti-pubblici Data di trasmissione alla
GUUE: 13/12/2023 Data di pubblicazione del
bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana: 18/12/2023
Il Responsabile Unico del Progetto
dott.ssa Patrizia Guerra
www.manzoniadvertising.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
contribuente che vuole aderi-
re al concordato una base im-
ponibile superiore non oltre
il 10% del reddito di riferi-
mento. «Si permette a quanti
non risultano contribuenti af-
fidabili di cristallizzare il red-
dito denunciato fin qui, con
una maggiorazione del 10%,
un’inezia», spiega la Cgil. La
Uil vede «la chiara volontà»
del governo di tendere una
mano a chi occulta i redditi,
con il tetto del 10% «più si è
evaso nell'anno di riferimen-
to, tanto più si guadagna».
Intanto, sempre in tema di
redditi, la Scuola Superiore
Sant’Anna di Pisa e l’Universi-
tà Milano-Bicocca hanno pub-
blicato uno studio secondo cui
la metà più povera degli italia-
ni maggiorenni vive con meno
di 13 mila euro all’anno e de-
tiene meno del 17% del reddi-
to nazionale. L’1% più ricco
del Paese controlla il 12% del
valore nazionale, con un red-
dito medio di 310 mila euro
Lo studio Sant’Anna:
l’1% più ricco
in proporzione
paga meno di tutti
all’anno. Ma l’1% più ricco, in
proporzione, paga meno tasse
rispetto al restante 99% dei
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
contribuenti. Nel dettaglio, i
50 mila italiani che compongo-
no lo 0,1% ricco del Paese de-
tengono il 4,5% del reddito na-
zionale con entrate medie su-
periori al milione di euro an-
nuo. Una cifra che, si calcola,
potrebbe essere raggiunta dal
50% più povero soltanto ri-
sparmiando l’intero reddito
per 76 anni. I guadagni arriva-
no soprattutto da redditi finan-
ziari e profitti societari. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COMUNE DI MODENA
Estratto bando di procedura aperta
Il Comune di Modena indice per il giorno
14/02/2024 alle ore 10:00 la procedura
aperta per l’affidamento dei lavori pubblici
di “Ex ospedale Estense di Modena:
completamento della riqualificazione” CUP:
D99D23000060006 CIG: A038B497F5 Importo
dell’appalto (Iva esclusa): € 5.972.511,04
I soggetti interessati dovranno presentare
l’offerta sulla piattaforma SATER (Sistema per
gli Acquisti Telematici dell’Emilia Romagna) sul
sito https://intercenter.regione.emiliaromagna.
it/it/, secondo le modalità esplicitate nelle guide
per l’utilizzo di tale piattaforma accessibili al
sito https://intercenter.regione.emilia romagna.
it/agenzia/utilizzo del sistema/guide/ entro
le ore 13:00 del giorno 09/02/2024. Copia
integrale degli atti di gara, contenenti i requisiti
e le prescrizioni per essere ammessi e per
partecipare alla procedura, sono disponibili sul
sito Internet: www.comune.modena.it/servizi/
appalti-pubblici Data di trasmissione alla
GUUE: 22/12/2023 Data di pubblicazione del
bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana: 29/12/202
Il Responsabile Unico del Progetto
arch. Alessio Ascari
.
 SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 27

Clienti da Intesa a Isybank
A marzo la seconda fase
con il consenso esplicito
Procede il passaggio dei clienti di Intesa San-
paolo a Isybank. A partire da marzo ci sarà la
seconda fase della migrazione con i titolari
dei conti dell’istituto che hanno ricevuto una
informativa alla quale dovranno dare il «con-
senso esplicito» per il passaggio alla banca
digitale del gruppo. La prima parte della mi-
grazione è iniziata a ottobre dell'anno scorso
e si è conclusa con successo «e con il 90%
dei clienti che ora utilizza quotidianamente il
conto», spiega Claudia Vassena, responsabi-
le sales&marketing digital retail di Intesa
Sanpaolo. Sull'operazione era intervenuta
l'Antistrust che aveva rilevato «modalità non
conformi alle disposizioni del codice del con-
sumo». Rilievi sui quali Intesa Sanpaolo è in-
tervenuta per consentire di soddisfare le ri-
chieste dei clienti ai quali viene data una sin-
tesi, all’interno dell'App, di quelli che sono i
vantaggi a loro dedicati. Per i clienti della se-
conda fase in questi giorni arriverà l'informa-
tiva che va a sintetizzare tutti i vantaggi del
passaggio e sarà previsto per la migrazione il
consenso esplicito. —

Amber, Artemis e Kairos scrivono ai vertici della società infrastrutturale: “No alla vendita sul mercato, sì alla fusione tra le torri Rai e Mediaset”
L’esecutivo punta invece alla cessione del 15%, l’obiettivo è incassare 200 milioni. Per la quota il Tesoro potrebbe sondare casse e fondazioni

Scoppia la grana Rai Way per il governo

i fondi vogliono l’operazione con Ei Towers
l’esecutivo guidato da Mario
IL RETROSCENA Draghi aveva eliminato pro-
prio con l’intenzione di proce-
MANUEL FOLLIS dere poi alla fusione, slancio
bloccato dalla caduta del go-
a lettera firmata dai verno.
Ei Towers, in quanto ridurreb-
Le tappe della vicenda be notevolmente la flessibilità
negoziale di Rai con i soci di Ei
Towers nella definizione della
1 nuova struttura di governan-
ce». Sul fronte opposto, in am-

L fondi Amber, Arte-

mis e Kairos formal-
mente è indirizzata
al cda di Rai Way, ma in real-
tà l’obiettivo è mandare un
messaggio diretto alla presi-
dente del consiglio Giorgia
Meloni. Il senso? Il governo
non dia il via libera alla cessio-
ne di quote della società infra-
strutturale controllata dalla
Rai, ma proceda invece con la
fusione con Ei Towers che ge-
nererebbe molto più valore.
E così in poche ora il caso Rai
Way si è andato ad aggiunere
alla lista dei dossier caldi sul-
le scrivanie del Tesoro e so-
prattutto di Palazzo Chigi.
Tutto parte dalla decisio-
ne della Rai, che controlla il
66% di Rai Way, di valutare
«Dopo anni di paziente at-
tesa per un’operazione che
ha una chiarissima valenza in-
dustriale», scrivono Amber,
Artemis e Kairos ora la cessio-
ne di quote «rappresentereb-
be un chiaro segnale di disalli-
neamento degli interessi
dell’azionista Rai rispetto al
resto degli azionisti». Agli at-
tuali valori di mercato, la ces-
sione del 15% dovrebbe por-
tare la Rai a un incasso di cir-
ca 200 milioni di euro. In que-
sto senso, il Tesoro potrebbe
valutare di sondare l’interes-
se all’acquisto da parte dei
soggetti che ultimamente so-
no stati sollecitati anche per
altre operazioni (vedi Tim),
ossia le casse di previdenza e
le fondazioni.
Rai Way viene costituita
nel febbraio 2000.
Si occupa della gestione
delle reti di trasmissione
e diffusione della Rai
2 dei canali della Rai
Nel novembre 2014 Rai
Way viene quotata in borsa
al prezzo di 2,95 euro.
Oggi il titolo vale 5,2 euro
e capitalizza 1,42 miliardi
3 ANSA
Nel marzo 2022 il premier
Mario Draghi firma il Dpcm
che autorizza la Rai
a scendere sotto il 51%
nell’azionariato di Rai Way
Il punto è capire se un’even-
tuale cessione di quote di Rai
Way pregiudicherebbe la suc-
cessiva fusione con Ei Towers
oppure no e qui i pareri differi-
scono. Secondo i tre fondi, che
insieme rappresentano circa il
Le torri di Rai Way
si occupano
della trasmissione
del segnale radio
e televisivo
3% di Rai Way, ma le cui istan-
ze sarebbero condivise anche
da altri investitori istituzionali,
«la riduzione della partecipa-
zione in Rai Way avrebbe rifles-
si negativi sul potenziale pro-
cesso di consolidamento con
bienti vicini alla società delle
torri Rai, c’è chi fa notare che la
valorizzazione di una quota
del 15% non avrebbe alcun im-
patto negativo sull’operazione
di fusione con Ei Towers.
Resta il fatto che l’aggrega-
zione tra torri Rai e Mediaset
è diventata ormai una teleno-
vela, un progetto sulla carta
voluto da tutti, ma che non è
mai decollato. Di fatto, Rai
Way aspetta indicazioni
dall’azionista Rai, i cui verti-
ci sono in scadenza e che
quindi si aspetta segnali dal
governo. Per questo, il mes-
saggio dei fondi formalmen-
te era rivolto alla società, ma
in sostanza era un appello a
Palazzo Chigi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’azienda
cerca risorse Esecutivo e soci indiani cercano di evitare la battaglia legale. Servono subito 320 milioni Nel frattempo, a Taranto,
prosegue l’assemblea degli
dopo la riduzione autotrasportatori. Il presidio
del canone Ex Ilva, si tratta per la buonuscita di Mittal all’ingresso della portineria
C del siderurgico, partito lo

la possibile valorizzazione
del 15% della società infra-
almeno due anni di controllo pubblico scorso 2 gennaio, proseguirà
sino a giovedì. Poi, in assenza
di risposte, si dicono pronti al-
strutturale. Un’operazione lo sciopero. Il timore riguar-
che si lega anche alla recente da il mancato pagamento del-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

decisione di abbassare il ca- LA CRISI le fatture arretrate e scadute.

none per la tv pubblica, che
ha di fatto diminuito le entra-
te della Rai.
«Ci sembra di comprende-
re che l’ulteriore riduzione
della partecipazione in Rai
Way sarebbe motivata dalla
necessità di copertura finan-
ziaria del piano industriale di
Rai» scrivono i fondi nella lo-
ro lettera, ma questo «flusso
finanziario potrebbe essere
ugualmente garantito, e con
una maggiore valorizzazione
della partecipata, attraverso
il consolidamento industria-
le con Ei Towers».
Rai Way è la società che pos-
siede le torri che diffondono il
segnale radiotelevisivo della
Rai mentre Ei Towers si occu-
pa del medesimo business ma
per il segnale tv di Mediase.
La prima è controllata dalla
Rai al 66% con circa un 25%
del capitale in mano a fondi,
mentre la seconda è controlla-
ta al 60% da F2i e per il restan-
te 40% da Mfe (Mediaset).
Dell’operazione di fusione
delle due società, che avreb-
be forte valore industriale, si
parla da anni eppure il proget-
to non ha mai concretamente
visto la luce. Per molto tempo
a ostacolare l’operazione è
stato il vincolo che non con-
sentiva alla Rai di scendere
sotto la soglia del 51% della
VALERIA D’AUTILIA
TARANTO
biettivo ga-
«O rantire la
continuità
aziendale e
del lavoro». La ministra del La-
voro, Marina Calderone, si di-
ce fiduciosa su un «percorso
che non ci vede coinvolti nella
prosecuzione dell’esperienza
con Mittal» e annuncia un ta-
volo per affrontare i temi più
urgenti, a cominciare dall’oc-
cupazione.
Il domani di Acciaierie d’Ita-
lia, dopo la rottura con il colos-
so franco-indiano che si è det-
to indisponibile ad assumere
impegni di investimento (an-
che come eventuale socio di
minoranza), è ancora da scri-
vere, ma è certo è che lo Stato
ne prenderà il controllo. Se il
futuro prossimo sembra or-
mai quello dell’amministra-
zione straordinaria, resta da
capire in che termini. Tempo-
raneamente, potrebbe resta-
re in piedi l’ipotesi nazionaliz-
zazione, nell’attesa di trovare
un nuovo socio. E mentre tra
pubblico (Invitalia) e privato
(ArcelorMittal) la strada è or-
mai quella della separazione,
il governo potrebbe tentare la
vua di una mediazione. Evi-
tando la battaglia giudiziaria
MARINA CALDERONE
MINISTRA
DEL LAVORO
Apriremo un tavolo per
i temi più urgenti
Il nostro obiettivo
è quello di garantire
la continuità aziendale
nell’ambito di quello che è sta-
to definito dai sindacati «di-
vorzio consensuale». I rispetti-
vi team legali sono al lavoro
nella più totale segretezza. In
assenza di una negoziazione
e nel caso della linea dura di
Mittal, il contenzioso sarà ine-
vitabile. Entro mercoledì si
proverà a raggiungere un ac-
cordo tra le parti. Per la mini-
stra quello degli ultimi giorni
è un nuovo scenario «che ri-
chiede ulteriori riflessioni».
Nel frattempo, occorre ga-
rantire la continuità produtti-
Un’immagine dell’acciaieria di Taranto, il cui destino resta in bilico
va e difendere i posti di lavo-
ro. Per le tute blu il rischio è il
«disastro sociale». L’urgenza
sono le risorse: i 320 milioni
per il pagamento delle bollet-
te, poi il miliardo per acquista-
re gli impianti Ilva in ammini-
strazione straordinaria. Di fat-
to, lo Stato che paga allo Sta-
to. Una sorta di partita di giro
a se stesso, dal momento che
la gestione commissariale è in
capo al governo.
Stando ad alcune fonti, lo
scenario più accreditato sa-
rebbe quello dell’ex Ilva in ma-
ANSA / CIRO FUSCO
no pubblica, per circa un paio
d’anni, nell’attesa di trovare
poi un acquirente. I sindacati
non hanno dubbi: «C’è biso-
gno che lo Stato entri e assu-
ma quella attività come strate-
gica per il nostro Paese», riba-
disce il segretario generale
della Cgil, Maurizio Landini.
«Un Paese industriale mani-
fatturiero, senza una seria e
avanzata industria siderurgi-
ca, non ha futuro».
Prossima tappa il 18 genna-
io con la nuova convocazione
dei sindacati a Palazzo Chigi.
Da qui la diffida inviata da Ca-
sartigiani Taranto ai vertici
della multinazionale. Per le
imprese dell’indotto, l’ammi-
nistrazione straordinaria è
un ricordo ancora vivo. In
particolare per i crediti non
saldati. «Un contesto con cui
ci siamo già confrontati, nel
2015, quando le imprese han-
no perso molta liquidità».
Chiedono un tavolo di con-
fronto e una clausola di salva-
guardia dei crediti maturati
Un miliardo per
rilevare gli impianti
dall’amministrazione
straordinaria
dagli autotrasportatori.
Ma si fanno sentire anche
associazioni e comitati che,
«in rappresentanza dei cittadi-
ni» hanno convocato per mar-
tedì un’assemblea pubblica
«per chiedere verità e giusti-
zia», rilanciando la necessità
di un’economia alternativa
per il territorio. Puntano il di-
to contro un dibattito che si è
spostato solo «sulla volontà di
salvare la produzione, dimen-
ticando la tutela della salute
di chi ci vive e lavora». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

sua controllata, vincolo che

.
28 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
BORSA

MERCATI
Il punto della ITALIA EURO-DOLLARO PETROLIO
giornata FTSE/MIB FTSE/ITALIA SPREAD BTP 10 ANNI CAMBIO WTI/NEW YORK
economica
30.470 32.579 157,6 3,727% 1,0971 72,65
+0,73% +0,76% -1,46% -2,49% -0,01% +0,87%

g iù anche bank of america e wells fargo, f rena jp morg an spinto dall’aumento dei tassi di
interesse. Numeri che hanno IL PUNTO
consentito di attenuare le perdi-
Male le trimestrali delle banche americane te dell’ultimo trimestre caratte-
rizzate da una riduzione dei Sale Terna
Citi perde 1,8 miliardi e taglia 20 mila posti guadagni del 15% dopo il paga-
mento di 2,9 miliardi di dollari
Giù Pirelli
per il salvataggio delle banche La Borsa di Milano
regionali fallite in primavera. ha chiuso a +0,73%
ALBERTO SIMONI to, illustrando la sua strategia, perdite per 1,83 miliardi di dol- Gli investitori hanno comun- con 30.470,55 pun-
CORRISPONDENTE DA WASHINGTON
il «2024 come un punto di svol- lari, contro l’utile per 2,5 dello que apprezzato visto che il tito- ti. Bene gli energetici, con
Citigroup perde 1,8 miliardi di ta» per l’istituto. scorso anno. È il peggior risul- LAPRESSE lo a metà seduta era oltre il 2%. in chiusura Terna che ha
dollari nel quarto trimestre e Il piano di dismissioni sarà tato di una trimestrale da 15 Jane Fraser, ceo di Citigroup Frenata invece per altri due co- segnato un solido rialzo
annuncia il taglio del 10% del spalmato su tre anni, entro il anni e a pesare sulle casse di Ci- lossi come Bank Of America e del 3,5%, sull’onda Pry-
personale. Si tratta di 20mila 2026 la banca statunitense tigroup sono essenzialmente to per coprire i rischi valutari Wells Fargo che pagano, la pri- smian +3,44%, Saipem
persone sparse nelle diverse di- avrà 180 mila dipendenti, ri- tre fattori: il primo è la riduzio- in Argentina e Russia. Le azio- ma – come JPMorgan Chase - la +2,77%, Hera +2,50%,
visioni mondiali. Lo ha annun- spetto ai 240mila di fine 2022. ne dei ricavi causata dall’au- ni di Citigroup sono salite sino necessità di accantonare 3,7 mi- Snam +2,06%, Italgas
ciato la stessa banca statuni- Sarà incluso anche lo scorpo- mento delle spese di gestione al 3,7% dopo l’annuncio della liardi di dollari per i fondi gover- +2,02%, Eni +1,55%. Be-
tense che ha avviato una pro- ro, già previsto, della filiale e dal costo del credito; il secon- riorganizzazione. nativi di garanzia sui depositi; ne anche Iveco con
fonda ristrutturazione. L’am- messicana di Citi, la Banamex do motivo è proprio legato alla Sulla piazza newyorchese ie- la seconda invece ha annuncia- +2,56% e Bper Banca con
ministratrice delegata Jane che verrà messa sul mercato. ristrutturazione interna e al ne- ri è stato il giorno delle trime- to che il reddito nel 2024 po- +2,51%. Negative anche
Fraser in settembre aveva anti- L’annuncio dei tagli è arriva- cessario contenimento dei co- strali delle grandi banche: JP- trebbe contrarsi sino del 9% ri- Pirelli con -0,41% e Tele-
cipato le linee guida della rifor- to dopo la pubblicazione della sti. Infine, la perdita è stata ali- Morgan Chase ha registrato un spetto allo scorso anno. — com Italia con -0,14%. —
ma della banca e ieri ha defini- trimestrale che hanno segnato mentata dal denaro accumula- utile record per l’intero anno © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MERCATO AZIONARIO DEL 12-1-2024 BORSE ESTERE

Azioni Prezzo Var% Min. Max. Var% CapitAL. Azioni Prezzo Var% Min. Max. Var% CapitAL. Azioni Prezzo Var% Min. Max. Var% CapitAL. Azioni Prezzo Var% Min. Max. Var% CapitAL. MERCATI Quotaz. Var%
Chiusura Prez c. Anno Anno Anno (Min€) Chiusura Prez c. Anno Anno Anno (Min€) Chiusura Prez c. Anno Anno Anno (Min€) Chiusura Prez c. Anno Anno Anno (Min€) Amst. Exch. 781.86 0.95
3 Comer Industries 28,1 -0,35 28 28,3 -2,83 806,22 Intercos 14,2 -0,98 14,02 14,4 0,64 1.385,92 Q Cac 40 7465.14 1.05
3D Systems Corp 4,968 - 0 4,834 -11,26 - Conafi 0,27 - 0 0,27 2,70 9,97 International Consolidated Air 1,6815 - 0 1,6915 0,00 - Qualcomm 127,46 2,16 127,36 127,46 -3,12 -
Continental 72,76 - 73,34 0 -2,71 - Interpump 47,09 1,97 46,29 47,09 -0,33 5.087,02 Dax (Xetra) 16704.56 0.95
A Corning 28,07 - 0 27,96 0,00 - Intesa Sanpaolo 2,727 - 2,719 2,747 3,57 50.113,52
R
FTSE 100 7624.93 0.64
A2A 1,8905 1,50 1,874 1,899 0,91 5.887,45 Rai Way 5,25 0,19 5,19 5,27 2,22 1.430,30
Covestro 49,15 - 49,75 49,75 -2,65 - Inwit 11,39 0,13 11,31 11,46 -0,82 10.917,60
Abitare in 5,06 - 5 5,18 1,31 134,02 Ratti 2,6 -0,76 2,56 2,61 -2,24 71,66 Ibex 35 10094.80 0.90
Credem 8,28 0,49 8,24 8,33 3,05 2.824,48 Irce 1,93 - 1,92 1,95 -1,66 54,55
Acea 13,92 0,94 0 14,01 0,20 2.948,65 RCS Mediagroup 0,755 0,94 0,742 0,763 1,39 392,84
Credit Agricole 13,126 0,58 13,202 13,25 3,01 - Iren 2 2,99 0 2,002 -0,59 2.549,58 Indice Gen 53415.89 0.72
Acinque 2,06 - 1,98 2,06 -1,96 400,76 Recordati 50,96 3,54 49,38 51,08 1,19 10.339,45
Csp Int. 0,3 -1,64 0,3 0,305 -5,03 12,04 It Way 1,614 -2,77 1,602 1,662 -4,19 17,46 Nikkei 500 3205.53 1.10
Adidas 177,56 0,03 177,22 180,2 -2,40 - Renault 34,56 -2,70 34,675 35,4 -2,24 -
Cy4Gate 7,72 -0,64 7,72 7,86 -3,90 185,91 Italgas 5,295 2,02 0 5,295 0,56 4.223,26
Adobe 544 1,34 542,6 547,4 0,42 - Reply 121,7 1,50 119,8 122,2 0,18 4.482,39 Swiss Market In. 11226.40 0.65
D Italian Design Brands 9,92 -1,00 0 10,1 -0,26 272,52
Advanced Micro Devic 133,26 0,66 132,5 135,4 0,29 - Repsol 13,115 1,08 13,16 13,16 -3,07 -
Daimlerchrysler 61,54 -1,38 61,2 62,38 0,40 - Italian Exhibition Gr. 3,36 6,67 3,22 3,36 2,90 98,55
Aeffe 0,926 1,20 0,913 0,926 -1,48 97,47 Restart 0,218 0,93 0,21 0,219 -1,67 6,82
D'Amico 5,745 2,41 5,605 5,815 0,43 707,56 Italmobiliare 28,1 -0,35 28,1 28,45 1,92 1.204,02
Aena Sme 168,75 1,08 168,65 168,65 2,88 -
Aeroporto di Bologna 8,28 0,73 8,18 8,3 -0,24 297,85 Danieli 30,4 2,36 29,55 30,5 1,59 1.224,18 Iveco Group 9,446 2,56 9,236 9,488 12,68 2.501,53 Revo Insurance 8,24 -0,24 8,14 8,44 -1,29 202,20 CAMBI VALUTE UFF.BCE - ORE 16:00
IVS Gr. A 5,64 - 5,58 5,64 3,00 508,98 Rheinmetall 316,1 2,50 313 316 8,20 -
Ahold Kon . 26,43 -1,78 26,605 26,75 3,33 - Danieli r nc 21,75 1,40 21,5 21,85 -0,84 874,09
Datalogic 6,325 0,80 6,28 6,4 -7,03 368,59 Risanamento 0,0328 0,31 0,0324 0,0331 -10,98 59,28 MERCATI Quot. Var. Var. an.
Air France-Klm 12,022 -2,75 11,92 0 -8,59 - J
De' Longhi 30,6 -0,46 30,6 30,98 0,71 4.672,51 Rwe 39,12 -0,76 38,9 39,55 -1,51 -
Airbus Group 148,82 3,42 0 149,14 3,18 - J.P. Morgan Chase & Co. 155,8 0,91 154 158,1 2,29 -
Stati Uniti 1,0942 -0,41 -0,98
Aixtron 33,09 - 32,86 32,86 -12,92 - Delivery Hero 23,815 - 23,675 23,675 -18,58 - Johnson & Johnson 147,7 0,34 146,6 147,8 3,47 - S Giappone 159,17 -0,34 1,82
Alerion Cleanpwr 26,75 2,49 26,55 27 -0,59 1.445,97 Deutsche Bank 12,04 -0,87 12,03 12,274 3,35 - Juventus FC 0,2508 0,40 0,249 0,2522 -3,07 634,27 S. Ferragamo 11,34 0,18 11 11,41 -6,52 1.931,67 G. Bretagna 0,8595 -0,23 -1,10
Algowatt 0,293 1,74 0,285 0,315 -1,11 13,62 Deutsche Lufthansa 7,545 -1,85 7,492 0 -3,19 - Sabaf 17,64 -0,34 17,48 17,8 2,46 223,71 Svizzera 0,935 0,13 0,97
K
Alkemy 9,54 0,85 9,45 9,54 2,92 53,77 Deutsche Post 45,17 1,05 45,025 45,45 0,93 - Saes G. 34 -0,44 34 34,3 0,35 574,25 Australia 1,6375 0,04 0,69
K+S 13,165 -3,94 13,37 13,48 -5,48 -
Allianz 241,3 0,75 240,8 242,2 -0,12 - Deutsche Telekom 22,475 0,63 22,34 22,39 4,05 - Safilo Group 1,012 12,44 0,93 1,013 -0,93 375,10 Brasile 5,3309 -0,55 -0,58
Kellanova 50,36 -0,20 50,32 50,32 3,55 -
Alphabet Classe A 130,28 0,79 128,94 130,28 3,11 - Deutz 4,724 - 0 4,718 5,32 - Saipem 1,447 2,77 1,4225 1,4605 -3,65 2.844,01 Bulgaria 1,9558 0,00 0,00
Kering 365,6 -1,19 355 367,9 -6,21 -
Alphabet Classe C 131,56 0,67 130,42 131,56 3,03 - Diasorin 89,24 -0,45 89,02 91,18 -2,39 5.100,33 Saipem r - - - - - - Canada 1,4634 -0,29 -0,05
KME Group 0,905 1,69 0,892 0,912 -2,13 277,20
Amazon 141,34 0,33 140,58 142,2 2,32 - Digital Bros 10,05 0,70 9,925 10,28 -7,64 142,91 Salcef Group 23,7 0,21 23,55 24 -2,36 1.490,60 Danimarca 7,4565 -0,00 0,05
KME Group r nc 1,14 -0,87 1,13 1,14 -0,03 16,34
American Tower Reit 191,2 - 0 189,9 0,00 - Digital Value 58,7 0,86 57,7 59 -4,62 582,90 Filippine 61,092 -0,69 -0,31
Sanlorenzo 42,65 2,65 0 42,95 -2,02 1.459,21
Amgen 277,4 - 275,6 278,6 8,75 - doValue 3,12 1,30 3,075 3,215 -8,48 251,67 L Hong Kong 8,5599 -0,35 -0,83
Sanofi 95,61 0,54 0 96,46 6,30 -
Amplifon 32 1,20 31,73 32,43 0,96 7.164,92 Lam Research 690,4 1,43 694,7 694,7 -4,67 - India 90,735 -0,52 -1,27
E Sap 144,68 1,94 143,48 144,5 2,07 - Indonesia 17037,35 -0,28 -0,25
Anheuser-Busch 59,49 0,73 59,04 59,26 1,54 - Landi Renzo 0,415 -3,26 0,413 0,428 -3,38 96,69
E.On . 12,665 - 12,6 12,6 5,60 - Saras 1,6095 2,88 1,5665 1,6195 -3,51 1.487,17 Islanda 150,1 0,00 -0,27
Anima Holding 4,042 1,00 4,016 4,052 0,31 1.328,51 Lazio 0,804 0,50 0,798 0,808 2,41 54,49
E.P.H. 0,0004 - 0,0004 0,0004 -45,56 0,05 Seco 3,08 -1,09 3,054 3,16 -8,58 420,66 Israele 4,0917 -0,31 2,31
Antares Vision 1,622 1,37 1,58 1,69 -12,42 110,81 Leonardo 17,275 1,86 17,08 17,34 13,03 9.792,32
Edison r nc 1,542 0,65 1,534 1,548 -0,52 168,57 Seri Industrial 2,96 -2,47 2,935 3,07 -11,22 165,88 Malaysia 5,0853 -0,38 0,15
Apple 169,42 0,73 168,5 170,1 -3,07 - Lockheed Martin 418,4 1,23 416,5 416,5 -1,33 -
Eems 0,001 -16,67 0,001 0,0012 -31,95 0,96 Servizi Italia 1,91 16,82 1,905 1,91 -1,91 52,38 Messico 18,4931 -0,94 -1,23
Aquafil 3,45 2,99 3,3 3,48 -2,21 145,34 Lottomatica Group 9,607 -0,24 9,563 9,724 -1,73 2.423,09
El.En 9,555 0,31 9,495 9,66 -1,89 771,18 Sesa 116,9 2,27 0 117 -6,42 1.803,93 N. Zelanda 1,7552 -0,14 0,27
Archer-Daniels-Midland 64 - 63,6 63,6 -0,91 - LU-VE 22,3 -0,45 22,2 22,75 -0,93 504,31
Eli Lilly & Company 582 0,95 579,5 582 10,56 - Siemens 162,68 1,50 161,84 162,96 -2,90 - Norvegia 11,2765 -0,46 0,32
Ariston Holding 6,35 0,55 6,26 6,45 3,33 813,91 LVenture Group - - - - - - Polonia 4,3628 0,32 0,54
Elica 2,3 0,44 2,26 2,3 0,54 145,41 Siemens Energy 12,415 2,94 0 12,565 4,14 -
Ascopiave 2,255 1,12 0 2,265 -0,79 524,62 Lvmh 667,7 -0,74 649,5 673,2 -7,79 - Rep. Ceca 24,689 0,12 -0,14
Emak 1,092 1,87 1,064 1,118 -1,44 175,38 SIT 3,35 3,08 3,2 3,35 -4,58 80,98
Asml 648,7 -0,11 647,8 0 -3,89 - Lyft 11,874 - 12,03 12,144 -9,46 - Rep.Pop.Cina 7,8451 -0,25 -0,07
Enav 3,374 0,66 3,352 3,394 -2,18 1.823,22 Sma Solar Technology 52,75 - 51,9 53,6 2,89 -
Autostrade M. 20,2 -0,49 19,95 21 22,41 89,53 Endesa 19,715 - 19,435 19,435 2,60 - M Romania 4,9731 0,02 -0,05
Avio 8,71 0,11 8,71 8,94 3,86 232,70 Snam 4,849 2,06 4,759 4,85 2,31 16.016,27 Russia 1E-05 0,00 0,00
Enel 6,79 1,77 6,7 6,79 -0,54 68.128,04 Maire Tecnimont 4,968 3,67 4,784 4,97 -2,49 1.587,68
Axa 29,435 0,80 29,455 0 0,76 - Snowflake 176,4 -1,89 176,2 176,2 -1,54 - Singapore 1,4583 -0,12 -0,05
Enervit 3,2 - 3,18 3,2 1,31 56,89 Marr 11,54 -0,17 11,48 11,62 0,37 763,89
Azimut H. 24,54 1,95 24,1 24,61 3,87 3.524,82 Societe Generale 23,51 0,09 23,925 23,925 -1,78 - Sud Corea 1438,73 -0,39 0,35
Eni 15,042 1,55 14,94 15,134 -3,40 50.214,85 Marvell Technology 60,31 - 59,83 60,44 -2,27 -
Softlab - - - - - - Sudafrica 20,4408 0,04 0,46
B Equita Group 3,68 - 3,67 3,7 0,41 189,21 Mattel 16,69 - 16,95 16,95 0,00 -
Sogefi 2 0,40 1,988 2 -2,03 240,09 Svezia 11,26 0,56 1,48
B&C Speakers 18,65 -0,53 18,3 18,8 -0,92 203,18 Erg 27,44 1,48 27,04 27,44 -5,54 4.112,26 Mediobanca 11,28 0,71 11,22 11,36 0,19 9.543,94
Sol 26,8 0,37 26,7 27 -4,03 2.440,64
B. Cucinelli 85,9 -0,41 85,25 87,05 -2,92 5.859,67 Esprinet 5,33 2,90 0 5,35 -4,57 264,67 Medtronic 79,86 0,40 78,94 79,42 6,19 - Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

Essilorluxottica 184,28 0,81 183,76 185,3 1,58 - Sole 24 Ore 0,67 -0,89 0,662 0,694 0,25 38,36
B. Desio 3,65 0,27 3,64 3,65 0,62 490,27 Merck 144,65 1,90 143,95 143,95 0,69 -
Etsy 64,73 - 66,05 66,05 -3,91 - Somec 26,7 2,69 26 27 -8,34 180,17
B. Generali 34,15 1,82 33,74 34,32 0,48 3.955,66 Merck & Co. 107,8 -0,37 108,6 108,6 9,83 - QUOTAZIONI BOT
Eukedos - - - - - - Met.Extra Group 2,82 18,49 2,54 2,82 15,74 1,28 Stellantis 20,455 -0,75 20,39 20,79 -1,46 66.094,22
B. Ifis 15,92 0,19 15,86 16,1 1,59 861,39
Eurocommecial Prop. 22,02 -1,52 22,02 22,96 -0,09 1.192,89 Mfe A 2,4045 0,10 2,392 2,431 2,71 806,53 STMicroelectr. 39,72 -0,51 39,555 40,435 -11,28 36.685,24
B. Profilo 0,205 0,49 0,205 0,206 0,87 138,74
SCADENZA Giorni. Prezzo Rend. Lordo.
B.F. 3,9 0,26 3,84 3,9 -1,85 1.018,55 EuroGroup Laminations 3,492 -0,57 3,488 3,6 -7,39 339,20 Mfe B 3,3195 -0,91 3,311 3,385 3,16 799,46 T
B.P. Sondrio 5,855 0,09 5,84 5,91 0,32 2.667,10 Eurotech 2,27 0,89 2,255 2,3 -8,05 81,05 Micron Technology 74,92 0,08 74,76 76,16 -2,87 - T Rowe Price Group 99,94 -0,74 99,97 99,97 8,60 - 31.01.24 2062 99,84 0,00
Banca Mediolanum 8,894 1,74 8,73 8,894 3,42 6.571,85 Exprivia 1,664 -0,12 1,63 1,666 -0,68 86,37 Microsoft Corp 353,55 1,55 349,2 353,65 3,34 - Tamburi Inv. 9 0,90 8,99 9,12 -2,99 1.663,04 14.02.24 10646 99,70 0,00
Banca Sistema 1,2 0,17 1,182 1,202 -1,44 96,03 Exxon Mobil 90,51 0,08 90,5 91,49 -0,92 - Mittel 1,77 1,14 1,72 1,84 15,54 141,94 Technogym 9 1,98 0 9,01 -1,90 1.793,36 14.03.24 1750 99,43 3,18
Banco BPM 4,797 0,04 4,759 4,834 1,09 7.320,66 F Moderna 98,56 1,01 96,32 100 8,58 - Technoprobe 8,425 0,78 8,355 8,49 -3,30 5.051,07
28.03.24 6014 99,25 3,34
Banco De Sabadell 1,1435 - 1,1455 1,1455 12,60 - Facebook 342,4 2,98 335,5 343,7 4,59 - Moncler 53,74 0,64 51,7 54,14 -4,03 14.713,96 Telecom It. r nc 0,2955 -0,44 0,2948 0,2982 -3,08 1.782,90
Bank Of America 29,64 -1,40 29,46 30,04 0,06 - Mondadori 2,16 2,61 2,1 2,16 -1,11 553,21 12.04.24 19464 99,09 3,42
Faurecia 19,71 -1,65 19,415 19,97 -3,57 - Telecom Italia 0,2836 -0,14 0,2825 0,2866 -3,54 4.362,92
Basf 44,76 -0,33 44,755 0 -7,38 - Fedex 227 - 0 226,5 -0,62 - Mondelez International 66,36 - 66,54 66,54 0,00 - Telefonica 3,721 0,19 3,721 3,725 5,32 - 14.05.24 8607 98,79 3,32
BasicNet 4,715 -0,74 4,715 4,84 4,60 260,16 Ferrari 319,3 0,44 317,1 321,7 4,74 65.772,58 Mondo TV 0,28 -3,61 0,2755 0,291 -2,47 17,72 Tenaris 14,725 0,14 14,675 14,875 -6,34 17.471,06 31.05.24 5331 98,61 3,29
Bastogi 0,502 -2,33 0,502 0,51 -0,45 62,90 Ferretti 2,858 2,44 2,8 2,866 -3,19 950,42 Monrif 0,049 - 0,049 0,0492 -5,06 10,15 Terna 7,74 3,59 7,5 7,74 -0,62 15.087,16 14.06.24 8858 98,51 3,23
Bayer 34,4 1,19 33,795 34,375 1,79 - Fidia 0,518 -5,82 0,51 0,588 -40,09 3,81 Monte Paschi Si 3,165 1,44 3,116 3,216 4,38 4.015,53 Tesla 201,5 -2,56 200 205,3 -7,52 - 12.07.24 14811 98,26 3,14
Bbva 8,28 -0,12 8,364 8,364 1,24 26.583,10 Fiera Milano 2,865 -1,88 2,865 2,935 4,54 209,32 Munich Re 381,1 1,68 0 380,7 0,54 -
Tesmec 0,1186 - 0,118 0,1202 1,86 72,72 14.08.24 4338 97,98 3,08
Beewize 0,484 -0,41 0,48 0,489 -6,88 5,44 Fila 9,11 1,90 0 9,14 0,48 380,36 MutuiOnline 32,1 1,74 31,55 32,2 -0,57 1.264,74
Tessellis 0,574 0,88 0,56 0,591 -13,07 137,12 13.09.24 3460 97,69 3,08
Beghelli 0,259 0,58 0,2575 0,26 -5,38 52,06 Fincantieri 0,57 8,78 0,526 0,573 -5,06 905,42 N The Coca-Cola Company 54,82 0,35 54,48 54,8 2,66 -
Berkshire Hathaway 331,6 0,12 330,8 332,6 3,98 - Fine Foods & Ph.Ntm 8,94 - 8,73 8,94 1,95 195,48 14.10.24 7318 97,44 3,03
NB Aurora - - - - - - The Italian Sea Group 8,56 2,39 8,34 8,56 1,92 443,14
Bestbe Holding 0,0152 -1,30 0,015 0,0154 -13,12 19,41 FinecoBank 13,975 1,42 13,82 14,03 1,99 8.470,07 Neodecortech 3,2 1,91 3,2 3,2 -3,56 45,24 14.11.24 5438 97,20 2,98
Thyssenkrupp 6,128 -3,47 6,026 6,346 2,67 -
Beyond Meat 7,163 3,65 7,053 7,224 -2,81 - FNM 0,448 0,45 0,446 0,452 -1,53 194,98 13.12.24 44086 97,00 2,94
Netflix 452,5 2,02 448,2 458,25 1,91 - Tinexta 18,93 2,16 18,65 19,05 -8,01 884,21
BFF Bank 10,26 1,18 0 10,27 -2,05 1.895,82 Ford Motor 10,512 - 10,63 10,63 -4,63 - Netweek 0,1145 -1,29 0,11 0,118 -11,42 1,77 Tod's 30,72 -0,71 30,4 31,18 -8,75 1.032,76 14.01.25 62718 96,97 2,69
Bialetti 0,26 -1,14 0,259 0,263 0,10 40,26 Fortum 13,305 - 13,24 13,26 2,95 - Newlat Food 8,05 0,75 7,92 8,06 0,83 348,30 Toscana Aeroporti 12 - 12 12,5 -0,44 222,07
Biesse 12,3 1,74 0 12,46 -4,42 333,82 Fresenius 27,86 -0,29 27,77 28 -3,04 - Newmont 34,72 - 34,66 34,66 -4,40 - Trevi 0,3165 1,77 0,308 0,3185 -3,54 96,62
Bioera 0,0385 -1,28 0,036 0,039 -28,40 0,74 Fuelcell Energy 1,1805 2,97 1,1445 1,1515 -22,11 - Nexi 7,192 0,11 7,192 7,292 -1,58 9.587,23 Triboo 0,752 -1,83 0,75 0,766 -0,65 21,89
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EURIBOR 11-1-2024
Blackrock 719 -0,36 718 728,8 -1,20 -
Gabetti Prop. S. 0,78 - 0,771 0,78 -0,20 46,74 Nike 95,82 1,00 95,82 96,94 -3,62 - Txt e-solutions 20,4 0,99 20 20,4 1,79 260,27
Block 61,24 0,97 0 62,51 -11,86 - QUOTE EUR 360 EUR 365
Garofalo Health Care 4,4 -1,12 4,4 4,48 -2,72 403,44 Nikola Corp 0,6595 -2,37 0,656 0,6705 -13,12 -
Bmw 96,75 -2,02 96,46 98,42 -0,92 - U 1 Settimana 3,884 3,938
Gasplus 2,48 -0,40 2,47 2,535 -0,39 111,42 Nokia Corporation 3,2235 0,97 3,195 3,2255 4,18 -
Bnp Paribas 60,96 0,49 60,95 61,29 -1,91 - Uber Technologies 58,2 2,37 57,8 57,8 1,48 -
Gaz De France 16,124 -1,15 16 16,428 3,65 - Northern Data 28,55 - 0 27,75 19,15 - 1 Mese 3,893 3,947
Boeing 199,66 -2,75 199,3 204,05 -11,76 - Unicredit 25,655 0,16 25,495 25,95 5,43 46.204,28
Gefran 8,69 1,16 8,6 8,69 -0,34 124,40 Nvidia Corp 498,1 1,24 495,3 500 11,28 -
Booking Holdings 3225 - 3250 3250 -3,77 - Unidata 4 - 4 4 1,35 123,55 3 Mesi 3,932 3,987
General Electric 119 1,28 0 122,5 1,29 - O
Borgosesia 0,688 0,88 0,688 0,696 -1,16 32,73 Unieuro 10,09 2,59 9,91 10,09 -4,67 205,18
General Motors 32,185 -1,67 32,495 32,755 3,13 - 6 Mesi 3,896 3,95
Bper Banca 3,184 2,51 3,121 3,27 3,64 4.447,14 Occidental Petroleum 52,5 - 52,75 52,9 -4,31 -
Generalfinance 9,55 - 9,45 9,6 3,12 121,24 Union Pacific 214,4 -0,33 215,4 215,4 1,97 -
Brembo 11,07 0,64 11,02 11,17 -0,50 3.695,62 Olidata 0,52 - 0,515 0,525 -4,09 59,73 1 Anno 3,636 3,687
Generali 19,7 -0,10 19,68 19,895 3,21 30.779,45 Unipol 5,338 0,23 5,302 5,38 3,57 3.840,86
Brioschi 0,0626 -0,32 0,0604 0,0634 2,28 49,47 Openjobmetis 15,95 - 15,95 16 0,17 213,49
Geox 0,715 0,85 0,705 0,718 -2,23 184,95 UnipolSai 2,318 0,70 2,306 2,33 2,30 6.555,13
Buzzi 29,62 -0,27 29,3 30,08 7,85 5.736,63 Oracle 96,27 1,58 0 96,26 -1,39 -
Giglio Group 0,473 0,64 0,463 0,48 -1,83 12,55 United States Steel 43,23 -1,55 43,26 43,445 -1,25 -
Orange 10,738 2,09 10,732 10,744 2,27 - METALLI PREZIOSI
C Gilead Sciences 78,56 1,87 0 78,52 5,31 - Orsero 17 0,59 16,96 17,16 0,07 300,92 Unitedhealth Group 471,5 -3,97 465,5 474 3,35 -
Cairo Comm. 1,878 - 1,874 1,904 3,82 254,91 Goldman Sachs Group 344,9 0,20 350,8 350,8 -0,16 - OVS 2,164 2,08 2,13 2,164 -6,20 514,52 V QUOTE AL 12/1/2024 $ x Oz €x Gr
Caleffi 1,065 -3,62 1,03 1,1 11,12 17,61 GPI 9,57 -0,31 9,46 9,62 -3,36 276,10
P Valsoia 9,48 0,21 9,46 9,54 1,50 101,90
Caltagirone 4,17 0,48 4,11 4,19 -2,12 503,04 Grandi Viaggi 0,81 1,25 0,806 0,826 0,61 38,34
Paypal 55,71 1,03 55,49 56,3 -0,63 - Verizon Communications 35,3 -0,11 0 35,195 5,01 - Oro fino (per gr.) 56.8 59.75
Caltagirone Ed. 0,998 0,81 0,99 1,02 1,11 123,75 Greenthesis 0,978 0,82 0,966 0,982 1,26 150,20
Campari 9,32 -0,06 9,304 9,436 -8,58 10.858,25 Pepsico 151,78 0,58 151,78 152,1 -4,20 - Vianini 0,84 3,70 0,84 0,865 -4,16 24,86 Argento (per kg.) 615.04 672.57
GVS 5,645 3,39 0 5,74 -4,04 955,61
Carel Industries 23,1 2,21 22,65 23,15 -6,81 2.596,22 Pfizer 26,3 1,15 25,75 26,25 -0,15 - Virgin Galactic Holdings 1,8652 -3,86 1,86 1,98 -10,19 -
Platino p.m. 924.00 0.0000
Caterpillar 264 -0,38 266 266 1,26 -
H Pharmanutra 60,8 7,80 57 61,1 0,22 547,47 Vivendi 9,94 1,93 9,792 9,792 1,82 -
Hapag-Lloyd 156,9 -1,44 159,6 167,1 10,95 - Philips 21,86 -2,39 21,855 22,115 4,72 - Volkswagen 113 - 111,42 113,44 2,59 - Palladio p.m. 1000.00 0.0000
Cellularline 2,38 1,28 2,34 2,4 0,30 51,28
Hecla Mining 4,09 - 0 3,91 -11,23 - Philogen 17,8 0,28 17,75 18 -1,04 526,28 Vonovia 27,72 1,99 27,55 27,56 0,27 -
Cembre 38 2,15 37,2 38 1,29 638,46
Heidelberg Cement 85,02 0,97 85,18 85,58 5,10 - Piaggio 2,968 1,85 2,934 2,99 -1,36 1.045,21
Cementir Hldg. 9,55 0,95 9,47 9,61 -0,55 1.509,76 W
Henkel Vz 74,36 0,81 74,38 74,38 1,35 - Pierrel 1,735 - 1,735 1,735 0,00 95,31 MONETE AUREE
Centrale Latte Italia 3,12 - 3,1 3,12 0,66 43,54 Wacker Chemie 99,7 - 99,3 100,2 -1,47 -
Hera 3,04 2,49 0 3,058 1,02 4.477,32 Pininfarina 0,798 -1,24 0,796 0,8 2,97 63,62
Chevron 133,38 0,29 133,08 134,64 -2,08 - Walmart 146,38 - 147,14 147,14 2,96 -
Chl - - - - - - I Piovan 9,9 0,41 9,9 10,1 -5,26 537,58 Webuild 1,824 0,83 1,81 1,853 -0,62 1.852,61 QUOTE AL 12/1/2024 Domanda Offerta
Cia 0,041 -2,38 0,041 0,042 0,60 3,85 Igd - Siiq 2,285 0,22 2,28 2,315 -1,53 251,77 Piquadro 2,08 - 2 2,08 -4,89 104,50
Webuild r nc 5,3 -0,93 5,3 5,3 -2,73 8,64 Marengo 342,74 363,72
Cir 0,4245 -0,24 0,421 0,43 -1,62 471,48 Illimity bank 5,275 -0,19 5,275 5,38 -3,02 445,27 Pirelli & C. 5,304 -0,41 5,276 5,34 7,20 5.293,51
WIIT 18,88 3,17 18,22 18,88 -5,08 520,21
Cisco Systems 46,17 - 0 45,79 0,17 - Immsi 0,564 0,71 0,557 0,568 -1,24 192,34 PLC 1,74 0,29 1,715 1,77 4,83 46,17 Sterlina 432,19 458,65
Workday 255,25 - 254,85 254,85 -2,35 -
Citigroup 47,04 -0,30 47,06 48,94 3,98 - Incyte 57,58 - 58,06 58,06 3,80 - Plug Power 3,255 -4,24 3,215 3,429 -18,01 -
Civitanavi Systems 4,03 2,28 3,94 4,09 0,44 120,94 Indel B 23,4 -0,43 23 23,2 -1,25 136,61 Porsche Automobil Holding Pref 44,92 -2,71 44,91 45,27 0,45 - Z 4 Ducati 812,89 862,66
Class 0,0698 0,58 0,0686 0,0744 17,34 19,53 Inditex 39,01 1,93 39,01 39,01 -1,46 - Poste Italiane 10,145 0,50 10,11 10,2 -1,23 13.263,86 Zalando 18,69 1,52 18,35 18,525 -9,95 - 20 $ Liberty 1.794,88 1.903,66
Cnh Industrial 10,585 -0,09 10,43 10,73 -3,98 14.378,38 Industrie De Nora 14,66 -2,40 14,57 15,14 -3,49 777,50 Procter & Gamble 136,96 0,26 137,26 137,34 4,48 - Zignago Vetro 13,74 -1,15 13,74 14,06 -2,59 1.247,74
Coinbase Global 121,66 -5,54 121,66 128,26 -13,98 - Infineon Technologie 34,26 0,12 34,365 0 -7,48 - Prosiebensat1 Media 5,756 - 5,742 5,778 5,65 - Zoom Video Communications 64,33 - 0 62,13 -5,96 - Krugerrand 1.836,39 1.948,82
Colgate-Palmolive 73,75 - 73,4 73,4 0,00 - Intel 42,72 -0,13 42,72 43,53 -4,51 - Prysmian 41,18 3,44 40,1 41,28 -2,85 11.081,72 Zucchi 2,34 4,00 2,28 2,34 -0,66 8,94 50 Pesos 2.214,08 2.349,63
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LA LUNGA MANO
DEGLI AYATOLLAH
STEFANO STEFANINI
I
l rischio di allargamento del conflitto in Medio
Oriente non c’è più. È diventato realtà. Coinvolge
ormai Usa, Uk e alleati euroccidentali, passando
dalla dimensione regionale alla scala internazio-
nale. Il loro intervento contro basi Houthi in Yemen
risponde alla minaccia internazionale, non regiona-
le, che quelle basi stanno ponendo alle navi commer-
ciali in transito dallo Stretto di Bab el-Mandeb. Con
serie conseguenze economiche. L’Ue sta prendendo
in considerazione l’invio di navi per proteggere la na-
vigazione. Se gli Houthi appoggiati dall’Iran non de-
mordono, si apre un nuovo fronte – volenti o nolenti,
tocca anche l’Italia, già presente nel Mar Rosso con
la fregata Fasan non partecipante all’intervento con-
tro le basi in Yemen. Non si può rimanere sempre alla
finestra quando sono in gioco nostri interessi.
Col ripetersi e intensificarsi degli attacchi Houthi
la crisi mediorientale ha travalicato i confini della
guerra fra Israele e Hamas, proprio nel momento in
cui da Gerusalemme, su massaggio americano, arri-
va qualche timido segnale di allentamento della
pressione bellica sui civili di Gaza; cui si è appena ag-
giunta la notizia di una trattativa sugli ostaggi via
Qatar. Dallo Yemen, invece, neppure il minimo se-
gno distensivo. Prima di colpire le basi, Washington
aveva fortemente avvertito. Gli Houthi, invece di
smettere, hanno alzato il tiro. Dato che sono sostenu-
ti dall’Iran, dietro lo scontro nel Mar
Rosso si profila quello ben più ampio
con Teheran, che nel frattempo ha se-
questrato una petroliera nel Golfo.
L’Iran ha finora operato per procura,
con gli Houthi dallo Yemen, con Hez-
bollah dal Libano, e con milizie ami-
che in Iraq e in Siria. Se pur non vuole
lo scontro diretto, non sta facendo nulla per abbassa-
re le tensioni e circoscrivere il conflitto alla Striscia
di Gaza. Con politica estera e impegno militare sem-
pre più sottratti ad ogni vaglio, un regime messo alle
strette dalla società civile, oltre che di impiccagioni
di attivisti, ha bisogno di un costante clima di con-
fronto esterno e mobilitazione ideologica interna
per tener saldo il potere. Mai le circostanze regiona-
li state così favorevoli a Teheran: i “nemici” regiona-
li degli Houthi, come Arabia Saudita e Emirati, pur
direttamente danneggiati da un crollo della naviga-
zione via Mar Rosso, hanno le mani legate dalla soli-
darietà palestinese con la quale gli Houthi giustifica-
no i loro attacchi. Il sostegno ai palestinesi di Gaza
sotto assedio israeliano appare molto pretestuoso.
Quand’anche solo navi con una qualche connessio-
ne con Israele fossero prese a bersaglio – e non è così
– prendendo di mira un’arteria del commercio mon-
diale, la più importante per la circolazione di merci
fra Asia ed Europa e di petrolio e gas fra Golfo e Euro-
pa, fondamentale per i porti del Mediterraneo, criti-
ca per l’economia egiziana e per gli approvvigiona-
menti dei Paesi rivieraschi del Nord Africa, gli Hou-
thi e chi li incoraggia hanno centrato un tallone d’A-
chille economico. Hanno creato un rischio naviga-
zione nel punto più vulnerabile della rotta Mar Ros-
so-Canale di Suez. Le ricadute economico-commer-
ciali-industriali non tardano, soprattutto in Europa.
È di ieri la notizia che stabilimenti Volvo in Belgio e
Tesla in Germania hanno «temporaneamente sospe-
so» la produzione per «carenza di componenti causa-
ta da variazioni delle vie di trasporto». Quanto ci vor-
rà prima che gli effetti si allarghino a macchia d’olio,
ad esempio ai subfornitori italiani? Altre ripercussio-
ni negative sono facilmente prevedibili su inflazio-
ne e forniture energetiche che transitano via Suez.
Tutto dipende dal cristallizzarsi o meno del rischio
Mar Rosso. Nelle intenzioni alleate l’intervento con-
tro le basi in Yemen è un “una tantum”. Il Premier Ri-
shi Sunak britannico l’ha detto esplicitamente. Ma
da Sana’a il portavoce degli Houthi ha risposto che
gli attacchi continueranno quanto e più di prima.
Questo significa nuovi interventi contro le loro basi
fino a che non siano più in grado di, o rinuncino a, mi-
nacciare il commercio internazionale. La libertà di
navigazione è una cosa seria. E sarà difficile per l’Eu-
ropa e l’Italia rimanere con le mani in mano. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
LA STAMPA
CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA
FRANCESCA SCHIANCHI
CAPO DELLA REDAZIONE MILANESE
Quotidiano fondato nel 1867 PAOLO COLONNELLO
ITALIA: GABRIELE MARTINI ESTERI: GIORDANO STABILE
DIRETTORE RESPONSABILE ECONOMIA: GABRIELE DE STEFANI
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VICEDIRETTORE VICARIO SPETTACOLI: RAFFAELLA SILIPO SPORT: PAOLO BRUSORIO
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ENRICO GRAZIOLI (VICE)
GEDI NEWS NETWORK S.P.A.
VIA ERNESTO LUGARO 15 - 10126 TORINO
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE: MAURIZIO SCANAVINO
ANTIMO FABOZZO, NICOLAS LOZITO (COORDINAMENTO
GRAFICO), GIACOMO GALEAZZI, MARCO SODANO AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE:
UFFICIO CENTRALE WEB CORRADO CORRADI
ANGELO DI MARINO, PAOLO FESTUCCIA CONSIGLIERI: GABRIELE ACQUISTAPACE, FABIANO BEGAL,
IL DIALOGO DEL PAPA CON L’ISLAM SPIRITUALE
MARCO IMPAGLIAZZO *
causa del nuovo conflitto in Medio
A Oriente e del suo possibile allarga-
mento, gli occhi del mondo sono pun-
tati nuovamente sull’Iran e sui suoi al-
leati nella regione. Di conseguenza anche su
tutto il mondo sciita. Ma è importante ricorda-
re che all’interno dell’Islam e degli stessi sciiti
sono tante le differenze religiose, di visione politica,
culturale e antropologica. Gli sciiti, rappresentano il
gruppo minoritario più rilevante nel mondo musul-
mano, stimati tra il 10% e il 15% rispetto ai sunniti,
ma costituiscono la maggioranza della popolazione
in Iran, Iraq, Bahrein e Azerbaigian, mentre in Ye-
men e Libano superano un terzo della popolazione e
sono molto influenti: Hezbollah nel primo paese e
Ansar Allah nel secondo, ovvero i cosiddetti Houthi,
ne sono l’espressione politica militante. Anche in Pa-
kistan, Afghanistan, India, Kuwait, Arabia Saudita,
Siria, Egitto, Turchia, Nigeria, gli sciiti costituiscono
una minoranza significativa, talora superiore al 5%.
Da vari secoli, il cuore del mondo sciita batte tra l’I-
raq arabo e l’Iran persiano. Mentre l’Iran è ormai da ol-
tre cinque secoli uno Stato confessionale sciita, l’Iraq
invece ne custodisce i più importanti luoghi santi: tra
questi quello di Najaf, dove è sepolto l’imam ‘Ali, che
ospita da dieci secoli un’autorevole scuola teologica
sorta intorno alla sua tomba. Per lungo tempo la città
di Najaf è stata parte dell’impero ottomano, che era
ostile agli sciiti, e per reazione la sua scuola religiosa
ha sviluppato un’interpretazione quietista, più spiri-
tuale e contemplativa, del rapporto tra Stato e religio-
ne, che in tempi recenti si è evoluta nel senso di una
marcata divisione delle competenze e del sostegno a
uno Stato non confessionale proprio da parte del
Grande Ayatollah Ali Sistani e del suo predecessore,
Abu al-Qasim al-Khoei. Esiste tuttavia una rivalità sot-
totraccia con l’Iran, dove Ruhollah Khomeini ha im-
presso, con la rivoluzione islamica del 1979, una svol-
ta politica allo Sciismo introducendo la dottrina del
velayet-i faqih o “governo del religioso giureconsul-
to”, che pone al vertice dello Stato un religioso con la
LE BANCHE, L’INGLESE E I FALLIMENTI
GIULIO TREMONTI
ignor Direttore, ho letto con grande in-
S teresse l’articolo di Alessandro Barbe-
ra pubblicato ieri sul Suo giornale sot-
to il titolo: «Salta l’argine alle crisi ban-
carie… Roma impedisce la riforma». Nell’arti-
colo è scritto tra l’altro quanto segue: «…Gi-
ulio Tremonti ha rivendicato per anni lo stato
di salute del sistema bancario (“Non si parla ingle-
se”, amava dire con vezzo sovranista) salvo poi esse-
re smentito da una slavina». Pur grato per la partico-
lare forma di attenzione – tra sovranismo e slavina –
mi permetto di notare quanto segue:
a) a partire dalla metà del 2008 una quota enor-
me del sistema bancario del centro e del nord Euro-
pa fu travolta dalla crisi dei “subprime” (prego di
notare il fatto che si trattava di una parola ingle-
se). Ricordo in specie che nel maggio 2008, nel cor-
so della riunione Ecofin alla quale partecipavo rap-
presentando il nuovo Governo italiano, tanto la
Commissione Europea quanto la Bce proposero di
imporre al Regno Unito sanzioni per gli aiuti di Sta-
to ritenuti indebiti che il Regno Unito stava orga-
nizzando per il salvataggio della banca Northern
Rock. Ricordo in specie di aver fatto notare (è co-
munque agli atti) come quella che allora in Europa
si considerava una eccezione da punire sarebbe
presto diventata una regola applicata in forma si-
stematica. In generale, sulla previsione di una crisi
bancaria in arrivo mi permetto di ricordare: La Pau-
ra e la Speranza. La crisi globale che si avvicina e la
via per superarla (Tremonti, Mondadori, 2007);
b) pur in assenza in Italia di casi di subprime, nel
maggio del 2008 il Governo italiano anticipò con il
DL 25 giugno 2008 n. 112, convertito dalla L. 6 ago-
sto 2008, n. 133, il contenuto delle tre successive
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 29
ALESSANDRO BIANCO, GABRIELE COMUZZO, È POSSIBILE, QUINDI, ESERCITARE I DIRITTI DI CUI AGLI ARTT. 15 E
FRANCESCO DINI SEGUENTI DEL GDPR (REGOLAMENTO UE 2016697 SULLA PROTEZIO-
NE DEI DATI PERSONALI) INDIRIZZANDO LE PROPRIE RICHIESTE A:
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PRECISA CHE IL TITOLARE DEL TRATTAMENTO È L’EDITORE MEDESIMO.
possibilità di dare pareri vincolanti su ogni deci-
sione in nome della liceità dottrinale. Sebbene,
dopo la caduta di Saddam Hussein in Iraq, il
Grande Ayatollah Sistani goda di grande autore-
volezza, l’Iran possiede un peso politico, econo-
mico, demografico e militare impossibile da igno-
rare in tutta la regione. Ma è da sottolineare, al
tempo stesso, come Najaf sia uno dei due grandi cen-
tri religiosi sciiti nel mondo e rivaleggi con l’iraniana
Qom. Mentre quest’ultima ha sposato la dottrina poli-
tico khomeinista, Najaf è considerata custode dell’or-
todossia e della dottrina classica di non ingerenza di-
retta negli affari pubblici.
Un fatto storico, che ha avuto nel complesso poco
rilievo sugli organi di informazione, è stato l’incon-
tro tra Sistani e papa Francesco, a Najaf, durante la
visita del pontefice in Iraq nel marzo 2021. La scelta
del capo della Chiesa cattolica di recarsi nella casa
di Sistani, che sorge accanto al grande santuario scii-
ta dell’imam ‘Ali, ha in qualche modo valorizzato
questa figura, dandogli visibilità. Il Papa incontran-
do Sistani ne ha fatto un interlocutore noto a livello
internazionale, (in un mondo come quello musul-
mano dove gli interlocutori ufficiali sono scarsi),
contando sulle sue decisioni equilibrate per aiutare
la costruzione di una cittadinanza irachena non con-
fessionale, favorevole a una convivenza in Medio
Oriente sul modello dell’enciclica “Fratelli tutti”. Po-
chi sanno che questo incontro, unico nella storia dei
rapporti tra cattolici e sciiti, viene commemorato an-
nualmente in Iraq e ha portato a un significativo mi-
glioramento delle relazioni interconfessionali –
estremamente deterioratesi invece con lo “Stato
Islamico” – mentre ha suscitato una prevedibile irri-
tazione tra le fila del regime iraniano. Da quella visi-
ta molti autorevoli sciiti – non solo iracheni – che ri-
fiutano di identificare la loro fede con il khomeini-
smo belligerante, si presentano oggi al mondo con
maggiore credibilità. —
*Presidente della Comunità di Sant’Egidio
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Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
leggi finanziarie. In questo modo fu messa in
sicurezza l’economia del nostro paese, un pae-
se che aveva allora il terzo debito pubblico del
mondo, senza avere la terza economia del
mondo;
c) oggi è comunque interessante leggere le
Considerazioni conclusive della Banca d’Italia
relative al 2008,2009, 2010, 2011. Interessante
per trarre informazioni a proposito della sostanzia-
le stabilità del sistema finanziario italiano. In spe-
cie nelle Considerazioni conclusive del 2011 (i)
non solo mancava ogni riferimento al rischio di cri-
si bancarie in Italia (salva forse qualche obliqua
considerazione sul rischio derivante dall’operazio-
ne Antonveneta-Monte Paschi….), (ii) ma all’oppo-
sto si sosteneva che: «In Italia il disavanzo pubbli-
co, prossimo quest’anno al 4 per cento del pil, è in-
feriore a quello medio dell’area euro... Appropriati
sono l’obiettivo di pareggio di bilancio nel 2014…
Grazie a una prudente gestione della spesa duran-
te la crisi, lo sforzo che ci è richiesto è minore che
in altri paesi avanzati»;
d) altra è la storia che si è poi sviluppata con la
lettera Draghi-Trichet del 5 agosto 2011… questa
scritta davvero in inglese!
Ringrazio il professor Tremonti per la lunga e argo-
mentata lettera di risposta, nella quale però non c’è
alcun cenno alle banche fallite nell’ultimo decennio
in cui non si parlava inglese. Le ricordo a vantaggio
del lettore: Antonveneta, Popolare di Vicenza, Banca
Etruria, Banca Marche, Casse di Risparmio di Ferra-
ra e Chieti. Last but not least, il Monte dei Paschi di
Siena, che il fallimento l’ha evitato solo grazie ai sol-
di dei contribuenti. (ALE.BAR.) —
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30 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
C CULTURA
LIBRI • ARTE • MOSTRE • SOCIETÀ
Per un pugno
I corpi delle donne sono ancora considerati utili allo sfogo di vergogne, frustrazioni, inettitudini
Camminano nel mondo sapendo che potrebbero non avere la forza per reagire e difendersi
Questo articolo è parte di una
campagna a cui hanno aderi-
to scrittrici e giornaliste italia-
ne per denunciare la violenza
di genere e nominarla.
#unite
#rompiamoilsilenzio
Q
uando ero in quinta
elementare nella no-
stra classe c’era un
bambino di nome P.
P. era seguito da
una insegnante di
sostegno e sedevano insieme
al fondo della classe. Io non
ho mai saputo la vera storia
di P., sapevo solo che aveva
problemi di linguaggio e ap-
prendimento.
P. a un certo punto si inna-
morò di me, non so come
mai. Non avevamo mai inte-
ragito molto e non eravamo
amici, ma lo vedevo spesso
nel suo mondo, nel suo spa-
zio personale invalicabile.
Insomma, io non ricambia-
vo P. e lui si fece presto insi-
stente sia nel modo in cui mi
fissava, che nelle frasi che mi
diceva. A volte mi seguiva o
voleva a ogni costo sedere
con me sul pulmino che ci ri-
portava a casa. Io non vole-
vo, continuavo a dire di no,
gli ripetevo che preferivo se-
dere da sola. Ma lui non vole-
va saperne, durante la ricrea-
zione era la mia ombra. Fin-
ché una volta glielo dissi ad
alta voce che non volevo esse-
re seguita da lui.
Fu allora che P. mi prese a
pugni.
Tornai a casa con un oc-
chio nero e dei graffi e ai miei
genitori venne detto che P.
aveva problemi di comporta-
mento, tutti rimasero coster-
nati dall’episodio, P. stesso
non ne fu felice, mi chiese
scusa e da quel momento
non solo io mi tenni alla lar-
ga, ma anche lui non si avvici-
nò più. La violenza aveva san-
cito un confine, quella volta.
Per molto tempo mi sono
dimenticata di questo episo-
dio e di come ho smesso di fi-
darmi dei maschi e delle loro
attenzioni se non volute.
Alle scuole medie divenni
molto più insicura, chiusa e
impaurita. Ero convinta di es-
sere in costante pericolo di
venir rapita e venduta all’e-
stero. Immaginavo qualcuno
che facesse la posta a noi ra-
Giulia Caminito
di uomini
gazzine per attirarci con una
scusa e poi farci sparire come
quelle donne o bambine che
a un certo punto non si sa più
dove trovarle. La televisione
era piena di questi smarri-
menti, di appelli e tentativi di
farle tornare vive a casa. In
molti casi queste giovani don-
ne, se sono tornate, lo hanno
fatto da morte.
Ogni volta che vedevo un
furgone bianco sotto la scuo-
la correvo disperata verso le
mie compagne di classe,
quando mi fermavano per
strada avevo l’istinto di scap-
pare e nascondermi, mi tor-
mentavo all’idea di rimanere
da sola nei camerini dei nego-
zi, nei sottoscala, nei giardini
pubblici, ovunque potesse es-
serci un rapitore seriale pron-
to a occuparsi di me.
Divenni molto consapevo-
le del fatto, da me ignorato
nell’infanzia, di poter essere
oggetto di stupro, di violen-
za. Ero così inquieta di finire
in situazioni di pericolo che
avevo ansia di avvicinarmi a
qualcuno e poi capire che pre-
sto avrebbe preteso da me
qualcosa. Sviluppai un senso
L’INTERVENTO
GIULIA CAMINITO
Il terzo romanzo
Giulia Caminito
L’acqua del lago non è mai
dolce
Bompiani (2021)
304 pp., 14 euro
Vincitore del Campiello
2021
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
del pudore claustrofobico, mi con chi non conosco, chie- do di terribile angoscia, spe- dividuo, provando a capire
un disagio pervasivo nei con- dere di essere riaccompa- rare che finisca presto, quel- come spezzare la linea del pa-
fronti di ragazzi o uomini sco- gnata alla macchina, par- la sensazione di tormento. triarcato. Il desiderio di con-
nosciuti. Non volevo trovar- cheggiarla preventivamen- Ma oggi mi accorgo che si nessione viene individuato
mi a dover dire di no ancora, te vicino al posto dove mi tratta perlopiù di un riflesso quale movente primario di
e che quel no non sarebbe ser- sto recando, non superare automatico, un sistema di comportamenti aggressivi e
vito e non mi avrebbe difesa. certi orari serali, visualizza- considerazioni che scatta dispotici, come può capitare
Da quel momento è diven- re, sempre, quanti uomini senza che io debba preventi- ai bambini o agli adolescenti
tato normale per me preoccu- ci sono nella via, cosa stan- vamente ragionarci sopra, è per far parte di un gruppo, es-
parmi dei luoghi in cui vado, no facendo, cosa stanno diventato inconscio per me sere riconosciuti da altri. La
evitare situazioni di troppa guardando e se stanno guar- fare caso a tutta una serie di connessione, infatti, fatica
esposizione, non intrattener- dando me provare un brivi- comportamenti che potreb- a muoversi per i giovani uo-
bero evitarmi una occasione mini sul piano delle emozio-
di violenza. ni condivise, verso le quali
In questi giorni mi è capita- c’è grande soggezione. I ra-
to di vedere un documenta- gazzi che risultano più emo-
L’iniziativa rio del 2020, e ora disponibi- tivi, docili, gentili vengono
le su Netflix, dal titolo presi di mira, invitati a usci-
Un’azione letteraria contro la violenza di genere Beyond Men and Masculinity re dal gruppo per avvicinar-
del regista Alex Gabbay. Nel si alle femmine. La loro ses-
La scrittrice Giulia Caminito e la giornalista Annalisa Camil- lungometraggio si parla sualità è messa in dubbio
li hanno ideato la campagna di scrittura “#unite”, invitando dell’educazione anti-emoti- immediatamente e la loro
autrici italiane a scrivere un articolo o un racconto sulla vio- va che viene data agli uomini attrattiva per giochi e lea-
lenza di genere. Hanno aderito oltre 80 scrittrici e giornali- fin da piccoli e di quali prati- dership ridotta a zero.
ste (alcune: Daria Bignardi, Chiara Gamberale, Loredana che oggi si stanno attuando Spesso questa soppressio-
Lipperini, Rossana Campo) che, fino alla fine di febbraio, per cercare una riconnessio- ne è stata attuata dai padri e
pubblicheranno su quotidiani e riviste il proprio contribu- ne tra quelle emozioni infan- prima dai nonni, in una cate-
to. «Un’azione di gruppo - scrivono Camilli e Caminito - tili soppresse e i soggetti fru- na di responsabilità, da cui
che nasce dalla volontà di trovare insieme parole più giu- strati, depressi, violenti, che emerge una visione degli uo-
ste per parlare di violenza sulle donne». A cominciare da sentono di averle perdute. mini parziale, dove non c’è
oggi, La Stampa farà la sua parte. Il secondo step del pro- Psicologhe, mediatori, peda- molto spazio per il fallimen-
getto (che si può seguire su Instagram @unite_azionelette- gogisti si confrontano sulle to e la debolezza. I padri, nel
raria) verrà comunicato a marzo. — diverse età del maschio e le corso della Storia, hanno
fasi della formazione dell’in- sempre teso a sgridare i figli
.
 SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 31

Venduto l’ex carcere di Reading (dove fu detenuto Wilde)
La prigione di Reading Gaol (nel Berkshire, in Inghilterra), dove fu incarce-
rato lo scrittore e drammaturgo Oscar Wilde, è stata venduta per 7 milioni
di sterline alla Ziran Education Foundation, fondata e diretta da Channing
Bi, un uomo d'affari di origine cinese residente in Irlanda. Il ministero della
Giustizia inglese ha fatto sapere che, per ora, i progetti per il futuro del sito
sono tre: un centro di formazione, un museo sulla storia della prigione, uno
spazio espositivo polifunzionale e aperto al pubblico. Negli anni scorsi, do-
po la chiusura del carcere (un decennio fa), il consiglio comunale di Rea-
ding aveva presentato una offerta, con anche il sostegno di parlamentari e
attivisti, sperando di trasformare il sito in un centro culturale e artistico ac-
cessibile. Nel 2021, l'artista Banksy aveva manifestato il suo sostegno al
progetto, dipingendo un prigioniero in fuga sul muro esterno e offrendosi
di vendere il suo stencil - valutato dieci milioni di sterline - per raccogliere
fondi per un'offerta artistica. —

IL SAGGIO

Giulia Caminito
Contro Hitler nel nome di Dio
i martiri cristiani nel Terzo Reich
(1988),
scrittrice, è
l’ideatrice della
azione
letteraria
“#unite”,
contro la
Nell’Europa nazista molti religiosi pagarono con la vita l’opposizione al regime
violenza di Il libro di Francesco Comina ricostruisce e racconta le storie dei meno conosciuti
genere. Ha
vinto il Premio
Campiello nel
DOMENICO AGASSO
2021.
Collabora con
La Stampa

maschi quando non rag-
giungevano degli obiettivi,
quando per colpa dei loro
problemi psicologici o delle
loro fragilità non risponde-
vano in modo adeguato al
ruolo sociale che avrebbero
dovuto ricoprire.
Questi studi e testimonian-
ze sottolineano che se il grup-
po maschile tende a non sa-
per riconoscere la fragilità e
a sopportarla, i ragazzi e poi
gli uomini sono portati a cer-
carla altrove presso le don-
ne, che diventano allora ful-
cro dell’attività sentimenta-
le. Emozioni soppresse con
gli altri uomini vengono con-
vogliate verso il soggetto
femminile, a volte investen-
do la donna di frustrazioni
enormi, problematiche psico-
logiche gravi, ossessioni di
valsa, della aggressione e del-
lo specchio: la madre che cer-
ca sul piano emotivo l’avvici-
namento e la cura è la più faci-
le da colpire, la più esposta,
quando il padre e gli altri ma-
schi in campo non lo sono e
anzi negano la possibilità del
pianto, del dispiacere e dello
sfogo, considerati comporta-
menti vili, infantili.
Noi donne in qualche mo-
do sappiamo che essere pre-
se a pugni è una cosa che ci ri-
guarda. Non nel senso che ve-
ramente ognuna di noi ne ri-
ceve o ne riceverà o che gli uo-
mini ricorrono tutti alle pro-
prie nocche in caso di difficol-
tà. Ma nel senso che noi lo
sappiamo, noi profondamen-
te da un certo momento in
poi della vita lo sappiamo
che saremo sempre poten-
zialmente corpi considerati
utili allo sfogo di vergogne,
W
alter Klingen-
beck è un ra- I protagonisti
gazzo di Mo-
naco di Ba-
viera. Un gio-
vane come
tanti, con sogni e paure. E so-
prattutto, il desiderio di un fu-
turo in pace. Ma la sua vita fini-
sce in un giorno di mezza esta-
te del 1943, a 19 anni. La sua
testa rotola dalla ghigliottina.
Motivo: ha agito contro il nazi- Maria Angela Autsch (1900-44)
smo. Erano i tempi della “Rosa suora delle trinitarie scalze, detta
bianca”, movi- “angelo di Auschwitz” , internata
mento studen- come prigioniera politica
tesco di resi-
stenza contro il
Führer: gli atti-
visti fecero la fi-
ne di Klingen-
beck. Walter
agiva in autonomia: «Aveva
appena 18 anni quando ebbe
l’ardire di dire che “Hitler non
dovrebbe avere una bocca così
grande”». Lo racconta France-
sco Comina nel libro La lama e Max J. Metzger (1887-1944)
Una scena del film “La vita nascosta” di Prete tedesco e attivista
la croce. Storie di cattolici che si Malick, che racconta la storia di Franz
opposero a Hitler (Libreria Edi- pacifista, fu decapitato per aver
Jägerstätter chiesto a Hitler di deporre le armi
trice Vaticana, in uscita lune-
dì). Il volume, frutto di ricer-
che in archivio e dialoghi con al fine di risvegliare la coscien- Baratter. Punizione per i ribel- ghigliottinate. Facevano parte
gli eredi di questi martiri tra za della popolazione. Il circolo li rimasti in silenzio: inviati in della Rote Kapelle (Orchestra
Italia, Austria e Germania, rac- Klingenbeck mette in piedi Slesia come «carne da macel- Rossa): a Maria i nazisti uccido-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

La morte
del patriarcato
sta avvenendo
molto lentamente
possesso, pulsioni aggressi-
ve, violente. La donna-spec-
chio dove si riflettono le emo-
zioni, la donna-testimone
della parte più fragile e mai
espressa in alcuni casi deve
essere colpita, eliminata, di-
venta insostenibile. Soprat-
tutto quando dice di no,
quando si allontana. E recla-
ma per sé stessa non il ruolo
di “funzione” ma la libertà di
una persona.
Un episodio del documen-
tario mi ha particolarmente
colpita: un bambino sta gio-
cando a una partita di hoc-
key ma non fa del suo me-
glio, la squadra alla fine per-
de, il padre, che era nel pub-
blico, lo umilia davanti a tut-
ti facendogli notare che non
si è impegnato abbastanza e
il bambino piange, ha un mo-
mento di vergogna e sconfor-
to, va allora a sedersi sugli
spalti accanto alla madre
che, come farebbero molte,
si avvicina per confortarlo: è
in quel momento che il bam-
bino scatta e dà un pugno in
faccia alla madre.
Ecco in una scena manife-
stato il meccanismo della ri-
frustrazioni, inettitudini, de-
pressioni. E che quegli sfoghi
potrebbero essere fisici, po-
trebbero essere violenti. Noi
camminiamo nel mondo sa-
pendo che non avremo presu-
mibilmente la prontezza, la
forza fisica, la determinazio-
ne per reagire con un altro pu-
gno, ma faremo come ho fat-
to io a dieci anni quando P. si
è sentito rifiutato e mi ha pic-
chiata: sono rimasta immobi-
le, intontita e poi ho comin-
ciato a piangere e a sentirmi
svuotata e incapace.
Quando si parla di patriar-
cato, di un sistema che vede
dei ruoli ben distinti per uomi-
ni e donne nella società, un si-
stema che è stato messo in di-
scussione nel secolo scorso e
che ha subito scossoni, rese e
modifiche, si tende a dimenti-
care il lato umano ed emoti-
vo, il lato profondo e meno vi-
sibile del patriarcato che ri-
guarda le individualità, le lo-
ro dinamiche piccole e quoti-
diane. Il lavoro comune per il
superamento è grande, è fati-
coso, è doloroso, la morte del
patriarcato sta avvenendo
molto lentamente e intanto ri-
mangono a terra i corpi di
quelle donne specchio-testi-
mone, che senza saperlo lo
hanno messo in crisi, lo han-
no sfidato coi loro no, coi loro
gesti di autonomia. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
conta le vicende di credenti in
Cristo che, sulla pelle propria
e di tanti altri, sfidarono la fol-
lia omicida del Reich, rifiutan-
do l’adesione dei più o la sotto-
missione della maggioranza.
Il loro messaggio è stato resi-
stenza civile e testimonianza
cristiana. Il taglio dell’opera
di Comina non è apologetico.
Hanno seguito la voce
della coscienza
illuminata sempre
dall’esempio di Cristo
In 176 pagine vibranti, si leg-
gono storie drammatiche, al-
cune già note, diverse misco-
nosciute, di eroi dell’anti-nazi-
smo che hanno agito in nome
del Vangelo oltre che della co-
scienza.
Klingenbeck, rampante ra-
gazzo bavarese, è uno di que-
sti. «Era uno dei referenti
dell’organizzazione cattolica
Jungschar della comunità par-
rocchiale di San Ludovico. Era
forse il più attivo, il più corag-
gioso, il più colto». Raduna at-
torno a sé un manipolo di qua-
si coetanei, inizia azioni di resi-
stenza nonviolenta e di sensibi-
lizzazione anti-nazista. Questi
tenaci ragazzi progettano un
«drone», un aereo telecoman-
dato, per diffondere volantini
una radio clandestina. Pittura
sui muri degli edifici simboli le-
gati agli Alleati. Tenta con
creatività di scuotere l’opinio-
ne pubblica. Ma lo fermano.
Walter viene arrestato. E sarà
l’unico del gruppo cui taglie-
ranno la testa.
Stessa sorte tocca a due pa-
dri di famiglia, per la Chiesa
beati. Franz Jägerstätter (il
contadino austriaco diventato
celebre per il film che Terren-
ce Malick gli ha dedicato, La vi-
ta nascosta) viene eliminato il
9 agosto 1943 dopo essere sta-
to rinchiuso nello stesso carce-
re di Dietrich Bonhoeffer. E
poi Josef Mayr-Nusser, respon-
sabile dei giovani dell’Azione
cattolica (Ac) altoatesina: «Se
nessuno avrà il coraggio di op-
porsi, il nazionalsocialismo
non finirà mai». Arruolato
nell’esercito tedesco, si rifiuta
di giurare a Hitler e per questo
viene spedito a Dachau. Muo-
re di stenti nel viaggio verso il
lager, il 24 febbraio 1945.
Comina ha rintracciato un
fil rouge tra Mayr-Nusser e il
battaglione Brixen, formato
da giovani dell’Alto Adige.
Una storia incredibile: circa
2mila nuove reclute nel febbra-
io 1945 a Bressanone non pre-
stano il giuramento di sangue
previsto al Führer. «In tutta la
storia del Terzo Reich non si
trova un precedente del gene-
re» annota lo storico Lorenzo
lo». Dettaglio, molti di quei ra-
gazzi erano stati educati da
Mayr-Nusser nell’Ac.
L’autore racconta tre donne.
Suor Maria Angela Autsch, “col-
pevole” di aver detto no al nazi-
smo in Austria e per questo spe-
dita ad Auschwitz. Nel lager si
dà da fare per aiutare altri pri-
gionieri del “male assoluto e as-
surdo” nelle baracche della
morte. La chiamano “l’angelo
di Auschwitz”. Cade sotto un
bombardamento il 23 dicem-
bre 1944. Eva-Maria Buch e Ma-
ria Terwiel, attive a Berlino nel-
le reti di resistenza al Reich,
vengono prese dalla Gestapo. E
Il libro
Francesco Comina
La lama e la croce. Storie di
cattolici che si opposero a
Hitler
Libreria editrice vaticana
128 pp., 15 euro
no anche il marito Helmut.
Eva-Maria va al patibolo legge-
mdo la pagina evangelica delle
Beatitudini.
Poi, tre preti. Max Josef Me-
tzger viene decapitato il 17
aprile 1944: ha scritto a Hitler
chiedendogli di deporre le ar-
mi. Franz Reinisch, religioso
studente anche a Brunico e Bol-
Molti religiosi
giurarono fedeltà
al popolo tedesco
ma non alFührer
zano: «Posso prestare giura-
mento di fedeltà al popolo te-
desco, mai a un uomo come Hi-
tler». La sua testa rotola il 21
agosto 1942. Don Heinrich
Dalla Rosa, bolzanino, viene
tradito da alcuni vicini: non
smentisce la sua opposizione
alla dittatura nazionalsociali-
sta e il 24 gennaio 1945 la sua
esistenza termina brutalmen-
te. «Questi testimoni – scrive
Comina – decidono di seguire
la strada della giustizia fino a
mettere in gioco la propria vi-
ta. Hanno agito in nome di un
Vangelo che continua a esse-
re vissuto anche nelle pieghe
più ributtanti della Storia. So-
no morti per amore. Per trop-
po amore». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

.
32 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024

S
La campagna Mediaset “Viva la memoria”
SPETTACOLI Al via da lunedì la campagna «Viva la Memoria». L'iniziativa Mediaset
ha lo scopo di ricordare le migliaia di deportati italiani nei lager nazisti in
vista della celebrazione del Giorno della Memoria, sabato 27 gennaio.
Tre gli spot: le memorie di chi è finito nei campi di sterminio saranno ri-
costruite attraverso i ricordi dei familiari, preservandole così nel tempo.
CINEMA • TV • TEATRO • MUSICA La campagna si articolerà anche online. Molte video-testimonianze so-

LA TENDENZA

Il cinema
fa
Da “Chi segna vince” di Taika Waititi a “Us Palmese” dei fratelli Manetti
gol
il mondo del calcio perfetto per raccontare “storie di fallimenti e riscosse”
FULVIA CAPRARA

L’
ultimo in ordine
di tempo si chia-
ma Chi segna vin-
ce, lo dirige Taika
Waititi, il regista
premio Oscar per
la sceneggiatura di Jo Jo Rabbit
che ricostruisce la storia del ri-
scatto della squadra delle isole
Samoa, battuta dall’Australia
31 a zero, nell’aprile del 2001. Foto grande Chi segna vince,
L’epopea del calcio che, secon- da sinistra Il mondiale di Messi
do alcuni, sarebbe particolar- su Apple tv e Marco Manetti nel
mente inadatta al racconto sul campo delll’Us Palmese
grande schermo, è, al contra-
rio, una delle più gettonate
nell’ambito dei film dedicati al der Chadha, teatro di raggiri squadra, incontri con allenato-
tema sport. L’alto tasso dram- come nel cult L’allenatore nel ri e calciatori avversari, tesso-
matico della competizione, lo pallone, ambientato nel mon- no la trama di un film che deli-
schieramento contrapposto di do del calcio italiano Anni 80. nea, dalla prima partita gioca-
due formazioni che possono Una miniera di emozioni che ta nella Nazionale fino all’ad-
rappresentare, a seconda casi, ponente, con l’aria di chi fareb- troppo diverso dal protagoni- arricchire quella galleria di non si esaurisce. Su Apple Tv è dio nel 2016, l’impatto del per-
molto di più di una città, di una be qualunque cosa pur di non sta del Borgorosso Football film centrati su peripezie di pic- in arrivo (il 21 febbraio) la do- sonaggio non solo sul suo Pae-
regione o di un intero Paese, so- essere dove lo hanno mandato, Club, un Alberto Sordi indimen- cole squadre senza speranza cuserie in quattro episodi Il se, ma sul palcoscenico sporti-
no ingredienti perfetti da ripro- il commissario tecnico di Fas- ticabile nei panni di Benito For- che, proprio come accade spes- mondiale di Messi: l’apice di vo mondiale. Tra i titoli di pun-
porre nel rettangolo verde di sbender è volutamente diverso naciari, allenatore svogliato e so nella realtà, improvvisa- una leggenda dedicata al cam- ta, in uscita nel 2024, spicca la
un campo di calcio, lì dove le da quello reale: «Il mio Thomas disinteressato che, a poco a po- mente trovano la forza per ri- pione otto volte vincitore del nuova prova dei Manetti Bros ,
esistenze possono impennarsi Rongen è convinto di essere su- co, scopre la passione, prende baltare i loro destini. Il cinema Pallone d’Oro, chiamato a ri- titolo U.S. Palmese, universo
in un attimo, volando dall’alta- periore ai giocatori con cui en- le redini della squadra e prova è pieno di racconti esemplari percorrere le tappe della sua del calcio dilettantistico in pri-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

re alla polvere nel tempo di un
rigore: «Il mio film - diceva Pao-
lo Sorrentino a proposito
dell’Uomo in più - descrive il
passaggio dal caos giovanile al-
la maturità. Sebbene non più
giovanissimi, è questo quello
che tentano i due protagonisti
del film, fallendo compiuta-
mente ambedue».
D’altra parte il fallimento è
sempre un magnifico punto di
partenza, toccare il fondo e ri-
salire la china è la base ideale
di qualunque copione: «Si è
sempre in cerca di un’ispirazio-
ne – dice Waititi parlando di
Chi segna vince, costruito a par-
tire da Next Goal Wins, il docu-
mentario di Mike Bratt che rico-
struiva la vicenda reale dell’epi-
ca sconfitta -, ma, in questo ca-
so, la storia conteneva già tut-
to. Per questo mi sono concesso
la libertà di cambiare alcune co-
se, di approfondire i caratteri
dei personaggi, provando a co-
noscerli meglio, proprio sul pia-
no umano». Il film (nelle sale),
protagonista Michael Fassben-
der nei panni dell’allenatore
Thomas Rongen, ingaggiato
per risollevare le sorti dell’Ame-
rican Samoa, è stato per Waiti-
ti, nato in Nuova Zelanda, un’oc-
casione per tornare alle radici:
«Gran parte del cast è formato
da miei amici, averli accanto,
pronti a tutelare la specificità
della nostra cultura, mi ha aiuta-
to moltissimo». Antipatico, sup-
tra in contatto, pensa che non
ci sia nessuna possibilità di mi-
gliorare la loro qualità sportiva
e anche che la sua grande espe-
rienza andrà sprecata». In fon-
do, almeno sulle prime, non è
Raul Bova
“I fantastici 5”, storia di campioni paralimpici
“La vittoria autentica sta nell'essere felici”
MICHELA TAMBURRINO
La domanda è di quel-
le epocali, dunque, ine-
ludibili: «È più impor-
tante essere felici oppure vin-
cere?» La risposta darà il sen-
so a tutta la storia. Che poi so-
no tante storie che si intreccia-
no in un villaggio sportivo do-
ve ci si prepara per gli attesi eu-
ropei. Si parla di atletica e i
campioni paraolimpici: si par-
la di I fantastici cinque, serie
prodotta dalla Lux Vide di Lu-
ca Bernabei, regia di Alexis
Sweet e Laszlo Barbo da mer-
coledì in prima serata su Cana-
le 5. Per la prima volta si mette
a riportarla alla vittoria ingag-
giando un fuoriclasse come
Omar Sivori.
Intrecci e avventure sono dif-
ferenti, ma Chi segna vince, in-
sieme a tanti altri titoli, va ad
L’ANTEPRIMA
al centro di una serie tv il disa-
bile scorretto, persino cattivo;
per la prima volta a farti tene-
rezza è l'allenatore normodo-
tato, che se poi si chiama
Raoul Bova stenteresti pure a
crederlo. Eppure ne subisce di
ogni da questa squadra di star
che lo tratta da poveraccio e ne
fa zimbello. Se la deve vedere
con campioni dal cuore disi-
dratato, che giocano con i sen-
timenti e si concentrano solo
sui loro traguardi sportivi.
L'idea è venuta in mente al
produttore Luca Bernabei che
chiacchierando con Massimo
Gramellini, si è sentito porre
proprio da lui l'annoso interro-
in cui il calcio diventa luogo
del riscatto come in Fuga per la
vittoria di John Huston, oppor-
tunità per realizzare il sogno
dell’emancipazione come in
Sognando Beckham di Gurin-
gativo: come si vive la disabili-
tà da vincenti? Un cambio ra-
dicale di prospettiva, per sco-
prire che le differenze si azze-
rano, per scoprire l’ecceziona-
le. Per entrare in un mondo di
persone speciali ci si è affidati
al traghettatore, Luca Pancal-
di del Comitato Paraolimpico:
«Per la prima volta le nostre di-
versità e le nostre fragilità non
sono al centro del racconto. E
parlarne oggi, nel 2024 alla vi-
gilia delle Olimpiadi di Parigi
è particolarmente sentito».
Nel cast, da protagonista, c'è
anche Chiara Bordi, attrice
con protesi a una gamba dopo
un incidente stradale: «Sono
carriera dorata, nella naziona-
le di calcio argentina, ma an-
che lontano dagli stadi, negli
assoli con se stesso. Interviste
con il protagonista, conversa-
zioni con i suoi compagni di
stupita che i casting non co-
mincino da noi con disabilità
che sappiamo perfettamente
come viviamo e non dobbia-
mo fingere. Il vastissimo pub-
blico di disabili non si sente
rappresentato da un attore
normodotato, non empatizza
con chi, finita la scena, si alza
e se ne va con i suoi piedi.
Quando mi hanno contattata
per questo ruolo, all'inizio ero
restia, temevo la solita lacri-
mevole melassa. Invece nessu-
na traccia di pietismo, la disa-
bilità c'è ma non è protagoni-
sta. Quando in una scena rac-
contavo all'allenatore Bova il
mio incidente, il regista non
mo piano, con Rocco Papaleo
nei panni di Don Vincenzo che
sogna di portare a giocare a
Palmi un notissimo goleador:
«Questo film – hanno rivelato i
fratelli registi durante le ripre-
mi ha chiesto la lacrima. Inve-
ce mi ha chiesto commozione
visibile solo mentre parlavo
della passione per lo sport.
Non abbiamo bisogno di atti-
mi fuggenti d'attenzione. Non
siamo eroi, non siamo vitti-
me, siamo persone».
Anche Raoul Bova ne è rima-
sto conquistato: «Abbiamo rot-
to il muro della normalità, pri-
ma un film sullo sport ripercor-
reva lo stereotipo alla Rocky.
Qui ci sono campioni e il mio
.
 SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 33

no già state registrate e saranno disponibili su www.me-
diasethaacuoreilfuturo.it. Altre verranno raccolte nei
prossimi giorni: chi ha vissuto in famiglia una storia di de-
portazione potrà raccontarla inviando al sito un breve fil-
mato. Tutti questi materiali andranno a comporre un ve-
ro e proprio «video-muro della memoria», oltre il singo-
lo giorno di commemorazione. La campagna rientra nel-
le attività «Mediaset ha a cuore il futuro». —
Piero Chiambretti in arrivo su Rai3
Piero Chiambretti tornerà in Rai: ad annunciarlo è l'ad,
Roberto Sergio, nel corso di un collegamento con la diret-
ta Instagram di Fiorello in vista del ritorno di VivaRai2.
«Chiambretti ci verrà presto a trovare in Rai - ha detto il
numero uno di Viale Mazzini - lo voglio riportare a tutti i
costi. Cosa farà? Televisione. Non lo piazzeremo nella
'zona' di Fazio, ma sarà sempre su Rai3. Poi ti verrà a tro-
vare e te lo dirà lui», ha assicurato allo showman. Il 67en-
ne comico e autore, ex volto di Mediaset, aveva condotto
su Rai2 Chiambretti c'è fino al 2003, poi era passato a
La7 e in seguito a Mediaset. Sergio ha parlato anche del
suo rapporto di amicizia con Fabio Fazio: «Io purtroppo
non avevo più Fazio in Rai quando sono arrivato, non ho
potuto nemmeno provare a tenerlo». —

L’INTERVISTA

Lino Guanciale
“L’educazione sentimentale è anche politica
Non bisogna mai cedere il passo sui diritti”
L’attore a teatro con “Ho paura torero”, storia di un amore travagliato nel Cile del 1986

“
EGLE SANTOLINI mento di ripiegamento, di ina-
deguatezzaculturale,operazio-

se - nasce da un racconto ascol-
tato in un’osteria di Palmi, mol-
to prima di poter immaginare
che saremmo diventati registi.
Era la vicenda, raccontata da
due anziani, delle gesta, eroi-
che e non, di un calciatore». Gi-
rato, in 8 settimane, nella città
calabrese dove è nata la madre
dei Manetti, U.S. Palmese pro-
pone una rilettura non solo edi-
ficante della vicenda di un
campione alla svolta, diviso
D
opo la prova, ha
ancora gli occhi bi-
strati della «Fata
dell’angolo». Lino
Guanciale porta al
Paolo Grassi,
dall’11 gennaio all’11 febbra-
io, una nuova produzione del
Piccolo: Ho paura torero, trat-
ta dal romanzo omonimo del-
lo scrittore PopCamp Pedro Le-
mebel, storia dell’improbabile
rapporto, nel Cile del 1986, fra
un travestito «tutta bambagia,
tutta delicatezza» e il militan-
te rivoluzionario Carlos, «boc-
ca di giglio bagnato, occhi da
lince», che prepara un attenta-
to contro il dittatore Pinochet.
La regìa è di Claudio Longhi, la
sua prima da quando, nel
2020, è diventato direttore del
Piccolo. Per Guanciale, la sfida
di entrare nella pelle (e sui tac-
chi) della Fata.
Tutto merito di un libraio che
ci si è messo di mezzo, vero?
«Con la complicità di mia mo-
glie. La letteratura latinoame-
ricana è una mia passione, lei
cercava per me un Bolaño, è
tornata a casa con un Bolaño e
un Lemebel. Benedetti i librai,
meglio averne più di uno a di-
sposizione perché ti salvano la
Lino
Guanciale
porta al Paolo
Grassi, fino
all’11 febbraio,
Ho paura
torero, tratta
dal romanzo di
Pedro
Lemebel
consumato dai militari sulla
bella tovaglia da lei ricamata.
Insomma,Lemebel,unopposi-
tore che non ha mai lasciato il
Paese, rispettatissimo per il
suo orgoglio elegante, già nel
2001 prevedeva l’elemento
vampiresco:nonmi pareunca-
so. A dire la verità prima di ve-
dere il film di Larraín avevo
pensato: bah! Ma, in effetti: se
la scelta è di un regista cileno,
che sa benissimo come questi
mento, sognando nel teatro
della mia testa. Questo libro
contiene qualunque germe di
riflessione possibile sui generi
esulla loro molteplicitàfisiolo-
gica. E dimostra come un’edu-
cazione sentimentale passi
per forza da un percorso di co-
scienza politica. Carlos si apre
a un amore, per lo meno a un
affetto, che non avrebbe mai
pensato di poter provare, e la
Fata decide di prendere una
In quale famiglia non
si presenta, prima o
poi, un faccia a faccia
con l’identità di
genere? Non siamo
stati in grado di
mettere al passo un
sistema culturale
«Forte, viviamo in un tempo in
cui, non solo in Italia, regredi-
sceunacertacoscienzainmate-
ria di diritti che credevamo ac-
quisiti,esenzaneancheches’in-
neschi una discussione al ri-
guardo.AfineAnni90, quando
eroadolescente,sembravaarri-
vatal’epocaperdeterminatitra-
guardi di diventare patrimonio
condiviso.Ealloradadoveven-
gono certe regressioni? Che
nonsono decisea tavolino, cre-
ni come questa sono necessa-
rie, perché ci dicono che la no-
stracasaèilfuturo».
Qui interpreta un personag-
gio queer, e c’è chi ritiene che
solo un attore queer potreb-
be farlo. Che ne pensa?
«Che è una rivendicazione che
capisco,perché arriva da ferite
aperte su cui molti buttano sa-
le.Maallora puòrivelarsianco-
ra più forte un attore cisgen-
der di orientamento eteroses-
suale che metta in campo la
propria parte femminile. Pen-
so al Bacio della donna ragno e
al magnifico lavoro che fece
William Hurt: il nostro mestie-
re consiste nel mettersi nei
pannidi qualunque alterità ».
Lei è uno dei pochi attori ita-
liani a 360°, dalla tv al teatro
sofisticato. Questo le ha mai
dato problemi di identità?
«Per fortuna gli attori della
mia generazione certi proble-
mi hanno smesso di porseli: al-
trove chi dà prova di versatili-
tà, di essere capace di giocare
su tavoli diversi, viene apprez-
zatoper l’eclettismo e non bac-
chettato per invasione di cam-
po. Appena finito questo spet-
tacolo ricomincio con il Com-
missario Ricciardi e sono con-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

tra scelta giusta e sbagliata:
«Non pensiamo a una storia ba-
nale di caduta e redenzione».
Il calcio può essere tutto, basta
decidere da che parte stare. —
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vita. La scrittura di Lemebel
miharapitofindalprimoistan-
te,perchélasualingua èsedut-
tiva e affabulatoria, insieme
barocca nella germinazione
continua degli aggettivi e car-
cinquant’anni abbiano inciso
sulla pelle dei suoi concittadi-
ni:be’, ha ragione lui».
Dunque la Fata, e il modo di
affrontarla.
«Ci sono entrato per incanta-
posizione sul mondo che le sta
intorno: i due aspetti vanno in-
sieme, e credo che ci sia biso-
gno,oggi, di ribadirlo».
Che riverbero ha questa sto-
ria sull’Italia di oggi?
do. Non siamo stati in grado di
metterealpassounsistemacul-
turale. In quale famiglia non si
presenta,primao poi, unfaccia
afacciaconl’identitàdigenere,
o il diritto all’aborto? In un mo-
tento che Un’estate fa su Sky,
sia stato molto apprezzato.
Ma l’intenzione, per il 2025, è
di amministrare il calendario
conpiù rarefazione». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riccardo deve tentare di man-
tenere il loro stato. Ma succe-
de qualcosa, lui è boicottato
anche da chi lo ha assunto, le
prestazioni dei ragazzi vanno
sempre peggio. E io continuo
a chiedere quanto è importan-
te essere felici. Loro non lo so-
no, i campioni lo sono rara-
mente. La vittoria diventa an-
sia da prestazione, hanno re-
sponsabilità da mantenere,
una sconfitta è la rovina, spor-
tiva, sentimentale, economi-
ca. Per Riccardo la risposta è
semplice, bisogna essere felici
per essere vincenti. Si vince so-
lo se si è felici. So di che parlo
perché il mio migliore amico è
sordomuto ma ci capiamo be-
nissimo. Nuotiamo insieme,
viaggiamo insieme, le barrie-
re si abbattono in un istante. A
proposito di barriere, mi sono
reso conto di quanto le città
siano piene di barriere archi-
tettoniche. L'ho scoperto di-
ventando padre, con la carroz-
zina dei miei figli. La mia per-
cezione è cambiata». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
tesiananella sintassi ».
Un amore letterario e anche
politico. Ci spiega?
«Mi attrae il punto di vista di
chi, come dice Eduardo Galea-
no,è natoin uncontinente dal-
le vene aperte, dove l’Occiden-
te ha dato il peggio di sé, sfrut-
tandoespogliando,edacui pe-
ròèsorta perreazioneuna vita-
lità drammatica, sfaccettata,
comeinunospecchiodeforma-
to dal dolore. E poi, il Cile: do-
ve nel 1970 l’utopia di affran-
camentodalla dipendenzamo-
lesta dell’Occidente è fiorita
democraticamente, per poi es-
sere stroncata dal sangue tre
anni dopo. Allende è stato fra i
pochi in America Latina, forse
l’unico, a propugnare seria-
mente una riforma agraria, a
battersi perché diventassero
pubbliche cose che poi, fino ai
giorni nostri, sono tornate pri-
vate: in Cile l’acqua ancora
non è ditutti».
Che effetto le ha fatto El Con-
de di Pablo Larraín che imma-
gina un Pinochet vampiro?
«L’immagine riecheggia an-
che nel Torero, con quel man-
tello svolazzante del generale.
Epoi c’èun banchetto canniba-
lesco immaginato dalla Fata,
Radio DeeJay in testa alla classifica TER
Ottimi risultati d’a-
scolto per le emittenti
del Gruppo GEDI, tut-
te in crescita, come attestano
i dati di RadioTER, relativi
agli ascolti radio che nel 2023
registra ben 36,3 milioni di
ascoltatori medi giornalieri
(+7,5% rispetto al 2022) e
7,2 milioni nel quarto d’ora
medio (+14,1%). Radio Dee-
jay ottiene il primo posto nel-
la graduatoria del quarto d’o-
ra medio con 675 mila ascol-
tatori (+48,0% rispetto
all’anno precedente) e supe-
ra i 5,5 milioni (5.509 mila,
+17,8%) di ascoltatori nel
giorno medio dove conquista
la seconda posizione nel II se-
mestre 2023 con 5.624 mila
ascoltatori (la prima posizio-
ne resta quella di RTL 102.5
con 6.025.000 ascoltatori).
Bene Radio Capital con 140
IL CASO
Linus, direttore Radio GEDI
mila ascoltatori nel quarto d’o-
ra medio (+17,6%) e 1.338
mila ascoltatori nel giorno me-
dio (+2,9%), valore che rag-
giunge i 1.405 mila nel II seme-
stre 2023. In ulteriore crescita
Radio m2o che ottiene il suo
massimo storico sia nel quarto
d’ora medio con 176 mila
ascoltatori (+34,4%) sia nel
giorno medio con 1.766 ascol-
tatori (+11,0%, con il valore
del II semestre 2023 che sale a
1.848 mila). «Dopo tre anni
complicati, potremmo ormai
ufficialmente considerare il
2023 anno della rinascita per
tutto il comparto radio, che si
vede ricompensato per il gran-
de impegno, e per le nostre
emittenti - dice Linus, Diretto-
re Editoriale Radio GEDI e Di-
rettore Artistico di Radio Dee-
jay e Radio Capital -. Deejay
sta per compiere 42 anni ed è
ancora in grado di stupire po-
sizionandosi in vetta alle clas-
sifiche e consolidando anno
dopo anno una relazione di
qualità con il suo pubblico
unica nel panorama radiofo-
nico. Ma… the best is yet to
come!». I nuovi dati d’ascolto
confermano con decisione «il
trend, più che positivo, che ac-
compagna la crescita costan-
te di Radio m2o -commenta
Albertino, direttore artistico
di Radio m2o-. L’ultima rile-
vazione sottolinea inoltre
un dato storico: il record as-
soluto di ascoltatori nel gior-
no medio e nel quarto d'ora
medio. m2o è in grado oggi
di raggiungere una fascia di
pubblico sempre più ampia
e trasversale».
Un 2023 di vero successo
per le emittenti del Gruppo
GEDI, dai dati di ascolto ai ri-
sultati ottenuti dalla raccolta
pubblicitaria all’adesione del
pubblico ai vari eventi sul terri-
torio fino ai primati social, di-
gital e di OnePodcast, proget-
to leader in Italia con oltre 17
milioni di streaming/mese e
con la serie Elisa True Crime
che ha raggiunto la vetta nella
classifica Spotify dei podcast
più ascoltati del 2023. —
34 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024

Skeleton, storica vittoria di Bagnis 76 anni dopo l’oro olimpico

SPORT Storico successo per l'Italia nella Coppa

del mondo di skeleton. Dopo il secondo po-
sto di Valentina Margaglio a St. Moritz nel-
la gara femminile, Amedeo Bagnis vince
la gara maschile disputata sull'unica pista
al mondo naturale, consentendo alla squa-
dra azzurra di aggiudicarsi la prima vittoria
in assoluta nella sfera di cristallo. Un suc-
cesso che arriva 76 anni dal primo oro olim-
pico conquistato negli sport invernali da Ni-
no Bibbia e che Bagnis-Margaglio bissano
nella prova di coppia. —

Primo
dell’anno
Australian Open, tocca a Sinner aprire la stagione degli Slam
Comincia da n.4 del mondo e punta alla vetta della classifica

mo. Un fisico che sia perfor-

IL PERSONAGGIO I PRECEDENTI mante nella buona e nella
cattiva sorte, per due settima-
STEFANO SEMERARO ne filate e sette partite. L'ulti-
mo tassello che manca ad un
ominciano gli Austra- puzzle tecnicamente certo

C lian Open e Jannik

Sinner, che i successi
di fine 2023 hanno
trasformato in un simbolo, in
una pop star, in una febbre e
in un sentimento, secondo al-
cuni persino in un modello di
futuro alternativo nell'Italia
mesta degli influencer e dei
violenti, deve tornare a essere
che è sempre stato. Ciò che a
lui, soprattutto, interessa esse-
re: un tennista.
Non un tennista qualsiasi,
ormai, ma il numero quattro
del mondo. La star che stanot-
te alle due inaugurerà, contro
un avversario non banale a
partire dall'ortografia - l'olan-
dese Botic Van de Zand-
schulp, numero 22 Atp - il pro-
gramma sulla Rod Laver Are-
na, quindi uno dei legittimi
candidati a vincere qualsiasi
torneo a cui decida di iscriver-
si: a partire dagli Slam. Gli
AUSTRALIAN OPEN
2020
2° turno (Fucsovics)
2022
2021
1° turno (Shapovalov)
perfettibile, ma già sufficien-
te per frantumare il tabù e
portare a casa quello Slam
maschile che in Italia manca
dal 1976, l'anno mirabile di
quarti (Tsitsipas) 2023 Adriano Panatta.
ottavi (Tsitsipas) L'anno scorso gli Slam, co-
me Jan ha ammesso per pri-
mo, sono stati il lato debole
dell'annata, anche se sembra
ROLAND GARROS paradossale dirlo dopo una
2020 semifinale a Wimbledon. Eli-
quarti di finale (Nadal) 2021 minato in Australia da Tsitsi-
2022 ottavi (Nadal) pas in ottavi, sorpreso al se-
ottavi (Rublev) 2023 condo turno da Altmaier a Pa-
2° turno (Altmaier) rigi, stoppato per la seconda
volta in tre anni negli ottavi
da Zverev a New York, nel
2024 sui palcoscenici che con-
WIMBLEDON tano non può e non vuole limi-
tarsi a mezzi risultati. Ma
2019
1° t. qualificazioni (Bolt) nemmeno farsi bruciare dalle
2020
non giocato aspettative. «La cosa più im-
2021
1° turno (Fucsovics) portante», ha spiegato dopo
2022
quarti (Djokovic) le due sgambate di riscalda-
2023 mento nell'esibizione di g i o c a n o a n c h e A r n a l d i E B R o n z e tt i ( E u ro s p o r t )
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

unici quattro tornei che or-
mai mantengono il format
più tradizionale e credibile
del tennis, quello al meglio
dei cinque set. Un canone esi-
gente, un protocollo sfinen-
te che Jannik, vincitore di
Masters 1000, demiurgo in
“Ho finito tardi il 2023
così abbiamo
sperimentato un nuovo
tipo di preparazione”
semifinale (Djokovic)
Kooyong «è vivere nel presen-
te. Alla fine dello scorso anno In campo alle due contro Van de Zandschulp
ho giocato bene, ma ogni sta-
gione è diversa, difficile pre- Sono 12 gli azzurri in gara degli Au- opposto a partire dall'una sulla
US OPEN vedere che cosa succederà. Il stralian Open (7 nel maschile con i Kia Arena alla wild card australia-
2019 2023 è finito molto tardi per qualificati Cobolli e Zeppieri, 5 nel na Adam Walton, n.158 Atp, e Lu-
1° turno (Wawrinka) 2020 me, così abbiamo sperimenta- femminile), tre dei quali saranno cia Bronzetti che sempre all'una af-
2021 1° turno (Khachanov) to un nuovo tipo di prepara- già impegnati nella prima giornata. fronterà la testa di serie n.28 Lesia
ottavi (Zverev) 2022 zione, molto importante per Oltre a a Jannik Sinner, che alle 2 ita- Tsurenko. Domattina, alle 9, toc-
2023 quarti (Alcaraz) me, per il mio corpo. Restare liane di stanotte aprirà contro Botic cherà invece a Novak Djokovic, op-
ottavi (Zverev) lontano dalle gare per un me- Van de Zandschulp il programma poosto al croato Primic. Il torneo è
se, un mese e mezzo è stato della Rod Laver Arena, scenderan- trasmesso in esclusiva e in diretta
il miglior risultato in ciascun Slam abbastanza strano, così mi ha no in campo anche Matteo Arnaldi, da Eurosport. —
Tra parentesi il tennista che lo ha eliminato fatto piacere finalmente gio-

Coppa Davis, ancora non ma- PAROLA DI COACH

neggia da padrone.
Per riuscirci a dicembre si è al 2024 del tennis mi to; o per Nadal, che punta

concesso vacanze minimali e
fra Monte Carlo e Alicante si è
poi autorecluso, con grande di-
sciplina, in lunghe sessioni di
allenamento. Esercizi corpora-
li che avevano il compito di
temprare definitivamente la
sua ampia ma non massiccia
complessione alle maratone
che lo attendono a Melbourne
Park, mutevolissima Cayenna
dove è facile passare in poche
ore dai 40 gradi a giornate se-
miautunnali, dal sole africano
alle bombe d'acqua.
Per l'ultimo salto di qualità
gli serve un fisico bestiale, Jan-
nik e il suo team - il coach Va-
gnozzi e il consigliere Cahill, il
preparatore Ferrara e il fisiote-
D
aspetto un nuovo
equilibrio. Avete pre-
sente le bilance manuali su
cui salite quando vi recate
dal medico per
una visita? Ec-
co, il peso ini-
zierà a spostar-
si lungo l'asta
alleggerendo
il lato di Djoko-
vic e facendola inclinare da
quello dei suoi più giovani
rivali. Primo fra tutti Jan-
nik Sinner, che con un gran-
de finale di stagione ha di-
mostrato di avere accorcia-
to le distanze dal Djoker.
Non voglio certo dare per fi-
nito Rafa Nadal, lo farò so-
Nel 2024 cambieranno gli equilibri
Djokovic verrà accerchiato
lo quando sarà lui a dire ba-
sta, ma è vero che mi aspet-
to soprattutto inserimenti
da parte dei… centrocam-
pisti. Nell'ultimo anno e
mezzo Djokovic è stato il
bomber indiscusso, e se Al-
caraz e Sinner li possiamo
considerare dei trequarti-
sti, ci sono centrocampisti
di razza che nel 2024 po-
trebbero cambiare ruolo:
VINCENZO SANTOPADRE
da Rune ai russi Rublev e
Medvedev, e perché no al
nostro Musetti. Lorenzo a
livello individuale non ha
finito benissimo la scorsa
annata, e non ha iniziato in
maniera eccezionale la
nuova, ma ha tutte le carte
in regola per piazzare - mi
scappa un altro termine cal-
cistico - una grande ripar-
tenza. È quello che in real-
tà mi aspetto da tutti gli az-
zurri, galvanizzati dall'e-
sempio di Sinner e dalla
conquista della Coppa Da-
vis, ma che personalmente
non posso che augurarmi
in primo luogo per Matteo
Berrettini.
Le Olimpiadi, a cavallo
di luglio e agosto, saranno
importanti per Djokovic,
che l'oro non lo ha mai vin-
ad un successo nella «sua»
Parigi; ma non penso che
nessuno degli emergenti
scambierebbe una meda-
glia per un primo successo
nello Slam. Il tennis è or-
mai molto livellato, quindi
in futuro non vedo rivolu-
zioni, piuttosto una situa-
zione simile a quella che c'è
in campo femminile, dove
la Swiatek, la Sabalenka, la
Rybakina o la Gauff si alter-
nano alla vittoria, senza
una dominatrice assoluta o
un personaggio dominan-
te. Del resto, lo sappiamo
bene, le donne sono sem-
pre avanti. In tutto. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

rapista Naldi - lo sanno benissi-

.

Sci, superG: azzurri ai piedi del podio
Azzurri ai piedi del podio in superG. Ad Alten-
markt (Austria), vince l’austriaca Huetter davan-
ti a Lie (Nor), Gut Behrami (Svi), Brignone e Bas-
sino. A Wengen (uomini), 1º Sarrazin (Fra) da-
vanti a Odermatt (Svi), Kilde (Nor), Paris e Bosca.
Oggi Goggia in discesa (ore 10,45 Rai2). —
Jannik Sinner,
numero 4 del
mondo, in una fase
degli allenamenti
sui campi che
da stanotte ospita
l’Australian Open
care due partite e ritrovarmi
a contatto con il pubblico e
con l'atmosfera della gara».
Jannik ci ha abituato ai suoi
tempi, ad un percorso che si è
disegnato davanti giovanissi-
mo, e dal quale nessuno fino
ad ora è riuscito a distoglierlo.
Il suo team è una comunità feli-
ce («possiamo vivere per 24
“Paris in discesa mi
ha emozionato. Brave
Goggia e Brignone, non
temono di sbagliare”
ore nella stessa casa perché in-
sieme ci divertiamo un sacco: i
traguardi contano, ma anche
con chi li raggiungi») l'occhio
con cui guarda ai suoi colleghi
mancati dello sci è una spia su
quello che gli brucia dentro:
«Mi piace la discesa libera, mi
sono emozionato quando ha
vinto Paris, mi piace come cor-
rono la Goggia e la Brignone,
perché puntano solo a vince-
re, anche a costo di uscire». Il
suo traguardo sono il numero
uno del mondo e gli Slam, inu-
tile negarlo. Come è inutile for-
zarlo, imporgli tempi e tappe
diversi da quelli che sente nei
muscoli e nei pensieri. La sua
manche da campione se l'è di-
segnata dentro da tempo. Ora
non gli resta che correrla, in
Australia o altrove. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Basket, Eurolega: affonda Bologna
Affonda sul Bosforo la Virtus Bologna che a
Istanbul perde rovinosamente (99-75) con-
tro l’Anadolu Efeskey. Stasera (ore 20,30, in
tv su Eurosport 2 e Dazn) si gioca l’anticipo del-
la prima giornata di ritorno di A: la Vanoli Cre-
mona ospita la Energia Dolomiti Trentino. —
Già usato anche da Leclerc è un programma utile per allenare la concentrazione davanti ai monitor nelle sale di Lissone
Il designatore Rocchi: “Non siamo noi il problema del calcio: insulti, minacce, aggressioni vanno punite come in Europa”
Il metodo Jannik per gli arbitri al Var
“Una palestra mentale anti stress”
IL RETROSCENA
GUGLIELMO BUCCHERI
INVIATO A FIRENZE
li arbitri italiani si met-
G
te allo specchio e, lo
specchio, restituisce
loro l’immagine di un
mondo fatto di insulti, minacce,
aggressioni (quasi) fisiche. Il mo-
tivo? Gli errori non solo non ven-
gono accettati, ma diventano
motivo di una deriva verbale da
cartellino rosso. «Non siamo noi
il male del calcio…»; e ancora:
«Non siamo più disposti ad accet-
tare tutto: in Europa chi assume
certi comportamenti paga e pa-
ga molto caro, chiediamo che sia
così anche da noi…». La voce è
quella di Gianluca Rocchi, alle-
natore degli arbitri e allenatore
all’ultima chiamata per i rivolto-
si: il clima non è più tollerabile, il
campionato deve tornare a respi-
rare un’aria serena.
Rocchi ammette gli errori
suoi e dei suoi ragazzi: otto sono
Un aiuto per i giovani
ma ora che la stagione
entra nel vivo ci sarà
meno spazio per loro
quelli certificati, 78 quelli corret-
ti dall’intervento Var di cui ven-
totto legati a casi di fuorigioco,
50 amnesie da evitare in presa
diretta. Settantotto non sono po-
chi perché è facile immaginarsi
che cosa sarebbe stato del giro-
ne di andata senza la tecnolo-
gia, ma non è nemmeno cosa da
poco l’operazione trasparenza
che sta segnando il cammino ne-
gli ultimissimi anni. Gli audio so-
no resi pubblici, le ammissioni
di ciò che andava fatto anche,
eppure la tensione, soprattutto
nelle ultime due giornate, ha
toccato picchi insopportabili: il
derby di Roma ha fatto vacillare
il senatore Orsato, le frasi di
Mourinho hanno scomodato
un patteggiamento da 20 mila
euro digerito come una pacca
sulle spalle al tecnico che definì
un arbitro privo di stabilità emo-
tiva, la Coppa Italia ha portato
Gasperini (due turni di squalifi-
ca) ancora una volta sulle barri-
cate e la lista non finisce qui.
E, allora? C’è un rischio calco-
lato nell’agenda dei prossimi
mesi o anni: mandare in sala
Var una squadra dove ci dovrà
essere spazio, gioco forza, per ra-
gazzi che il campo lo hanno vi-
sto appena o per niente. «Il futu-
ro deve essere dei giovani, in Eu-
ropa è già così: siamo all’anno
uno, qualche errore lo abbiamo
messo in preventivo», dice Roc-
chi. Entrare in sala Var è il rac-
conto di qualcosa di diverso per-
ché non c’è il feeling con lo sta-
dio, l’ambiente è asettico, la ge-
Gli otto errori certificati nel girone di andata
Juventus-Bologna 1-1
2ª giornata
Contatto in area bianconera
tra Ndoye e Iling Junior. Di
Bello non fischia. Secondo
l'Aia era un fallo da rigore
Genoa-Juventus 1-1
16ª giornata
Fallo su Yildiz, giallo di
Massa per Malinovskyi
(Genoa). Il Var conferma.
L’Aia: fallo da espulsione
stione dello stress particolare: il
metodo Sinner è l’assist per an-
dare a punti e far sì che anche i
meno esperti entrino in partita.
Tradotto: il progetto “Mental
Economy Training” accompa-
gna il lavoro di preparazione dei
“varisti” che si sottopongono a
sedute per allenare la mente, af-
finare la concentrazione, con-
trollare l’ansia. Come? Con la
stessa metodologia usata da
Charles Leclerc in Formula 1 e,
ultimamente, da Jannik Sinner,
il tennista azzurro numero quat-
tro al mondo. Le lezioni sotto la
L’OMAGGIO
“Danke Franz”
Il Bayern gioca
nel ricordo
di Beckenbauer
Torna la Bundesliga e per il
Bayern Monaco è una serata
di emozioni: contro l’Hoffen-
heim si gioca nel ricordo di
Franz Beckenbauer, il leggen-
dario capitano scomparso do-
menica scorsa. Il silenzio
dell’Allianz Arena, il nome e il
numero 5 sulle maglie e l’o-
maggio sul megaschermo. Ve-
nerdì 19 la cerimonia pubbli-
ca di commemorazione. —
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 35
Coppa d’Africa: al via in Costa d’Avorio Serie B: oggi Como-Spezia
Inizia la 34ª edizione della Coppa d’Africa, con Serie B, 20ª giornata. Oggi (ore 14): Bari-Ter-
24 squadre divise in 6 gironi e finale in program- nana; Cittadella-Palermo; Como-Spezia; Mo-
ma l’11 febbraio. I padroni di casa della Costa d’A- dena-Brescia; Pisa-Reggiana (16,15); Sudti-
vorio stasera (ore 21, diretta SportItalia) sfidano rol-FeralpiSalò. Domani (16,15): Cremone-
la Guinea Bissau. Sono 22 i calciatori che gioca- se-Cosenza; Parma-Ascoli; Venezia-Sampdo-
no in Italia a partecipare, tra questi Osimhen. — ria. Classif.: Parma 41, Venezia e Como 35. —
Monza-Lecce 1-1 Sassuolo-Juventus 4-2 Monza-Bologna 0-0
4ª giornata 5ª giornata 6ª giornata
Rosso a Baschirotto (Lecce), Giallo a Berardi per fallo su Pezzuto annulla una rete a
l’arbitro Marinelli va al Var e Bremer. L’arbitro Colombo Ferguson (Bologna) per fallo
conferma la decisione non va al Var e conferma il di Zirkzee su Caldirola. Il Var
L’Aia: l’espulsione non c’era giallo. Per l’Aia c’era il rosso. conferma, ma il gol è valido
Genoa-Inter 1-1 Inter-Verona 2-1 Sassuolo-Fiorentina 1-0
18ª giornata 19ª giornata 19ª giornata
Gol di Arnautovic (Inter), Rete di Frattesi (Inter) dopo Gol annullato a Thorsvedt
Doveri non vede il contatto un contatto Bastoni-Duda (Sassuolo) per fuorigioco di
di Bisseck su Strootman e il Fabbri non vede, Var Henrique. Il Var consiglia di
Var non lo chiama al monitor nemmeno. Gol da annnullare rivedere, Abisso annulla
“
guida di uno staff specializzato
Gianluca Rocchi sono state già tre: davanti al
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
computer c’è da mettere ordi-
ne ai numeri da 1 a 100 e biso-
gna farlo con, indosso, stru-
menti che rilevano i parametri
dello stress. Poi, l’ordine ai nu-
meri diventa una sfida a due
Quando sbagliamo perché la competizione aumen-
ta i giri della possibile ansia.
ci prendiamo Leclerc, Sinner e, ora, gli arbi-
le colpe, ma questo tri al Var: curare i dettagli fa la
clima è diventato differenza, il tempo dovrà fare il
resto. Nel girone di ritorno la li-
irrespirabile... nea verde avrà meno possibilità
di finire sotto i riflettori perché,
sottolinea Rocchi, «la stagione
entrerà nel vivo e anche le mie
scelte ne risentiranno». Il desi-
gnatore disegna il futuro così co-
me lo vorrebbe: stop al tema ar-
bitrale nelle dichiarazioni del
post gara, almeno per le prime
dodici ore («In Inghilterra fun-
ziona così») e stop alle panchine
extralarge con il partito dei colla-
boratori, dei consiglieri, degli
addetti a chissà cosa ad ingrossa-
re le presenze a bordo campo fi-
no a cento persone. Da far perde-
re la testa. La giustizia sportiva,
però, rimane il primo indicatore
di una controrivoluzione: pene
certe e pene dure. Otto sono gli
errori certificati, otto e mezzo
quando Rocchi rivive Inter-Ve-
rona dicendo che «il rigore lo
ha sbagliato Henry, non Fabbri
o Nasca». Il metodo Sinner de-
ve fare effetto in fretta: i meno
esperti, davanti al monitor, de-
vono diventare grandi. —
REUTERS © RIPRODUZIONE RISERVATA
36 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
Alle 15 granata in campo a Marassi: un successo cambierebbe la stagione
Ma neanche le prime due in classifica hanno vinto in casa dei rossoblù
C’è il pericolo Genoa Allegri, l’effetto coppa
Il Toro può fare meglio per cancellare l’onta
di Inter e Juventus “Ricordiamoci il 4-2”
IL RETROSCENA
FRANCESCO MANASSERO
TORINO
a verità a Marassi.
L Per il Torino la posta
in palio scotta oggi
pomeriggio, anche se
siamo solo alla prima giorna-
ta di ritorno. La prova di Ge-
nova vale come un esame di
maturità per un gruppo rilan-
ciato da due mesi alla grande
e che adesso sembra pronto
al passo più importante. In
realtà l’ha sfiorato diverse vol-
te negli ultimi anni, ma non ci
è mai arrivato sull’onda di un
3-0 ai campioni d’Italia. E con
così tanti segnali prometten-
ti. La sfida alla prima casa di
Juric, che tra l’altro ha anche
giocato 4 stagioni con la ma-
glia rossoblù, è diventata la
possibilità per i granata di tro-
vare la consapevolezza decisi-
va per percorrere quell’ulti-
mo chilometro: il punto di
svolta. Il trampolino per pro-
iettare il Torino in un mondo
nuovo, ma anche per convin-
cere il patron Cairo a fare sul
mercato quello sforzo in più
per avvicinare l’Europa, visto
che siamo nella fase delle trat-
tative (il terzino scozzese
Doig, però, è sempre più vici-
no al Marsiglia). Il buon esem-
pio, però, dovranno darlo
Buongiorno e compagni. Ju-
ric chiede certezze, arrivato a
Viene confermata
la squadra che
ha battuto il Napoli tra
ambizione e continuità
questo punto. «Avevo parla-
to di snodo perché giochia-
mo contro una squadra che
in casa non perde da ottobre
e ha frenato anche Inter e Ju-
ve - spiega l’allenatore -, ma
anche perché noi ci siamo
avvicinati al gruppo e voglia-
mo restare là. Dobbiamo vi-
verla bene, poniamoci nuo-
vi obiettivi per diventare an-
cora più competitivi».
Genova è una trappola che
arriva al momento giusto,
contro una realtà in forma e
trascinata dalla sorpresa Gud-
mundsson, 8 gol finora Ma il
Torino è attrezzato per supe-
rarla. Si presenta con la quar-
ta difesa del campionato, il
centrocampo con i classe
2001 Ricci e Ilic che comincia
a rendere, e il doppio attac-
cante, la mossa che ha trasfor-
mato la stagione. Anche se
adesso, oltre all’ultimo step,
Zapata e Sanabria devono
pensare anche a sbloccarsi
fuori casa, visto che finora so-
no all’asciutto. «Sarà una bat-
taglia agonistica - avvisa Ju-
ric che conosce meglio di tut-
ti la spinta del 30mila di Ma-
rassi, con 2mila tifosi da Tori-
no -: dobbiamo fare una gran-
de partita sotto tutti i punti di
Vlasic con Sanabria e Buongiorno, tutti e tre in gol contro il Napoli
vista. Gioco, attenzione, la
cattiveria necessaria. Il Ge-
noa ha tanti giocatori in gra-
do di fare gol, ma noi è da tem-
po che lavoriamo bene, non
solo sulla fase difensiva».
Juric ha in mente la stessa
squadra che ha strapazzato il
Napoli, anche perché Linetty
ha un piccolo fastidio musco-
lare e alla fine ha dovuto ri-
nunciare. Anche Karamoh
(botta al piede) e Soppy sono
assenti, mentre torna tra i
GENOA
TORINO
Dazn Ore 15
Genoa (3-5-2): 1 Martinez; 4 De Winter,
13 Bani, 22 Vasquez; 20 Sabelli, 32 Fren-
drup, 47 Badelj, 17 Malinovskyi, 10 Mes-
sias; 19 Retegui, 11 Gudmundsson
All. Gilardino
Torino (3-4-1-2): 32 Milinkovic-Savic;
26 Djidji, 4 Buongiorno, 13 Rodriguez; 19
Bellanova, 28 Ricci, 8 Ilic, 20 Lazaro; 16
Vlasic; 9 Sanabria, 91 Zapata.
All. Juric
Arbitro: Giua
SPORT
LAPRESSE
“
Ivan Juric
Vogliamo restare là
in alto con il gruppo
per l’Europa
Adesso poniamoci
nuovi obiettivi
convocati Radonjic, che pure
ha la valigia in mano. «Non
mi risulta che la sua avventu-
ra sia finita, si è allenato mol-
to bene ed è a disposizione -
taglia corto Juric -. E basta
parlare di Buongiorno in otti-
ca mercato. È un nostro gioca-
tore e siamo a metà stagio-
ne». È ancora tutto in gioco
per il Torino. Anche il futuro
dei singoli, compreso quello
Difesa alla prova
Gudmundsson, Zapata
e Sanabria cercano
i primi gol fuori casa
dell’allenatore. L’unico pen-
siero è andare sempre più for-
te. «La crescita di Milinko-
vic-Savic ci sta dando una
grossa mano - lo esalta Juric -
si vedeva che aveva talento,
ma era grezzo, con poca tecni-
ca e poco passato. È stato co-
me prendere uno che in prati-
ca non aveva mai giocato. Pe-
rò ha fatto molti progressi in
questi anni con i preparatori,
ma ha ancora margini impor-
tanti di miglioramento». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I bianconeri volano e martedì allo Stadium ritrovano il Sassuolo
Il tecnico vuole chiudere il cerchio dopo l’unica sconfitta stagionale
LA STORIA
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
a memoria è lunga,
L come le quattrocento
panchine bianconere
appena celebrate, e
così Massimiliano Allegri ha
già avvisato la sua Juve subito
dopo lo show contro il Frosi-
none. «Godiamoci la vittoria
in Coppa Italia – ha detto il tec-
nico livornese nello spogliato-
io -, ma facciamoci trovare
pronti per il Sassuolo: con lo-
ro abbiamo preso quattro gol
e passato una brutta serata».
Da un poker all'altro, ma quel
4-2 di Reggio Emilia brucia
ancora alla Continassa. An-
che perché è stato l'unico pas-
so falso juventino in questa
stagione che profuma di rina-
scita, speranze e sogni. Can-
cellare l'incubo del 23 settem-
bre diventa così il nuovo obiet-
tivo di Allegri, che proprio da
quella sconfitta ha saputo co-
struire una squadra ai limiti
della perfezione. Da quel cla-
moroso ko ha infilato 11 vitto-
rie e 3 pareggi in 14 giornate,
registrando il miglior anda-
mento in Serie A con 36 punti
conquistati (3 più dell’Inter).
Ora, però, vuole chiudere il
cerchio contro una squadra
che ha fama di “ammaz-
za-grandi” (tre delle cinque
vittorie in questo campionato
Dopo quel ko ha infilato
11 vittorie e 3 pareggi
in campionato
Nessuno ha fatto meglio
le ha ottenute contro tre delle
prime quattro squadre della
classifica: Inter, Juventus e
Fiorentina) e che ha vinto tre
delle ultime cinque gare con-
tro i bianconeri.
I pericoli, dunque, non
mancano. Per questo Allegri
ha subito ricordato ai suoi gio-
catori quella sconfitta, figlia
anche degli errori di Szcze-
sny e Gatti, con l'obiettivo di
allungare la striscia di risulta-
ti positivi e tenere testa all'In-
ter. L'intenso duello scudetto
vivrà l'ultima tappa prima de-
gli impegni di Supercoppa
dei nerazzurri che regaleran-
no un jolly (una partita in
più) alla Juve. Stasera la squa-
dra di Simone Inzaghi, capoli-
sta e campione d'inverno,
apre il girone di ritorno a Mon-
za, mentre martedì la Juve sa-
rà nuovamente di scena allo
Stadium per sfruttare l'onda
lunga della Coppa Italia.
L'euforia generata dalla con-
quista della semifinale aiute-
rà i bianconeri nella partita
contro il Sassuolo, così co-
me il pieno di autostima (e
di gol) potrà agevolare una
squadra che si sta diverten-
do. «Abbiamo tempo in setti-
mana e lo sfruttiamo per tro-
LAPRESSE
La gioia di Yildiz (al centro) e Milik dopo la vittoria sul Frosinone
vare empatia fra i giocatori -
Lazio, sanzioni per razzismo sorride Allegri -: più si cono-
scono e meglio giocano. Ora
è il momento più importan-
Il derby di Coppa Italia co- te della stagione».
sta caro a Lazio e Roma. La tripletta di Milik in cop-
Per i cori razzisti dei tifosi pa completa il ritorno al gol
biancocelesti contro Luka- degli attaccanti, il polacco
ku, il giudice sportivo chiu- era a digiuno dal derby del 7
de curva Nord e distinti per ottobre, mentre l’unico a sec-
Lazio-Napoli di Serie A del co resta Kean che è sempre
28 gennaio. «Faremo ricor- più vicino a salutare la Juve
so - dice il presidente Lotito (Fiorentina in pole per il pre-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
-: io non ho udito ululati e stito). Gli attaccanti saranno
la Lazio non è razzista». Il l’arma in più per Allegri, che
lancio di fumogeni e botti- per martedì recupera Chiesa
glie in campo, invece, costa (oltre a Rabiot) e si sta diver-
50mila euro di multa alla tendo a trovare sempre nuo-
Lazio e 15mila alla Roma. ve soluzioni offensive, ma so-
Squalifiche da scontare in prattutto non smette di goder-
coppa per i giallorossi Man- si il giovane Yildiz. Lo Sta-
cini (3 turni) e Azmoun (2) dium ha tributato una stan-
oltre ai laziali Pedro e Pelle- ding ovation al 18enne turco
grini: saltano la prima semi- quando è stato sostituito gio-
finale contro la Juve. — vedì sera e ormai si sprecano i
numeri e i paragoni per que-
sto talento, che in neanche un
mese ha segnato 3 gol nelle 4
Stasera Monza-Inter partite in cui è stato schierato
titolare. Il futuro è adesso e
Genoa-Torino (Dazn) Oggi ore 15
Napoli-Salernitana (Dazn) ore 15
Verona-Empoli (Dazn) ore 18 Allegri ha ritrovato
Monza-Inter (Dazn-Sky) ore 20.45 il gol degli attaccanti
Lazio-Lecce (Dazn-Sky) Domani ore 12.30
Cagliari-Bologna (Dazn) ore 15
Nuovo sondaggio
Fiorentina-Udinese (Dazn) ore 18 per Samardzic
Milan-Roma (Dazn) ore 20.45
Atalanta-Frosinone (Dazn-Sky) Lunedì ore 20.45
Juventus-Sassuolo (Dazn) Martedì ore 20.45 forse anche per questo la Ju-
ve ha deciso di investire sul
mercato. Ha subito preso il
Classifica 23enne difensore portoghese
Djalò (nei prossimi giorni visi-
Inter 48 Monza 25 te mediche e firma a Torino),
Juventus 46 Genoa 21 ma soprattutto sta cercando
Milan 39 Lecce 21 un centrocampista di qualità.
Fiorentina 33 Sassuolo 19 I dirigenti hanno incontrato
Bologna 32 Frosinone 19 l’agente del serbo Popovic
Atalanta 30 Udinese 17 (classe 2006), ma l’obiettivo
Lazio 30 Cagliari 15 numero uno è il connazionale
Roma 29 Verona 14 Samardzic dell’Udinese. La
Napoli 28 Empoli 13 trattativa è aperta. —
Torino 27 Salernitana 12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
.
 SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 37

DEL 13 GENNAIO
2024
Salvo variazioni dell’ultimo minuto non pervenute al momento di andare in stampa

6.00 RaiNews24. ATTUALITÀ 9.45 Cerchiamo te: missione 9.00 Mi manda Raitre. ATTUALITÀ 6.00 Prima pagina Tg5. ATTUALITÀ 6.50 Heidi in città. FILM (An., 6.25 Tg4 - Ultima Ora Mattina. 6.00 Meteo - Oroscopo - Traffico.
7.00 TG1. ATTUALITÀ lavoro. REAL TV 10.35 Gli imperdibili. ATTUALITÀ 7.55 Traffico. ATTUALITÀ 1975) regia di Isao Takahata. 6.45 Prima di Domani. ATTUALITÀ 6.40 Anticamera con vista.
7.05 Gli imperdibili. ATTUALITÀ 10.35 Discesa Femminile. 10.40 TGR Amici Animali. 7.58 Meteo.it. ATTUALITÀ +++ 7.40 I Cesaroni. FICTION 6.50 Meteo - Oroscopo - Traffico.
7.10 Il Caffè. DOCUMENTARI SCI ALPINO 10.55 TGR - Bell’Italia. ATTUALITÀ 8.00 Tg5 - Mattina. ATTUALITÀ 8.45 Due uomini e mezzo. SERIE 9.45 Gli invincibili fratelli Ma- 7.00 Omnibus news. ATTUALITÀ
7.55 Che tempo fa. ATTUALITÀ 12.05 Cook40. LIFESTYLE 11.30 TGR - Officina Italia. 8.43 Meteo.it. ATTUALITÀ 10.05 Will & Grace. SERIE ciste. FILM (Avv., 1964) con 7.40 Tg La7. ATTUALITÀ
8.00 TG1. ATTUALITÀ 13.00 Tg 2 Giorno. ATTUALITÀ 12.00 TG3. ATTUALITÀ 8.45 Canada - Vita E Morte 11.00 Young Sheldon. SERIE Iloosh Khoshabe, Mario No- 7.55 Omnibus Meteo. ATTUALITÀ
8.20 TG1 - Dialogo. ATTUALITÀ 13.30 Tg2. ATTUALITÀ 12.25 TGR - Il Settimanale. Nel Selvaggio Nord. 12.15 Grande Fratello. SPETTACOLO velli. Regia di Roberto Mauri 8.00 Omnibus - Dibattito.
8.30 Uno Mattina in Famiglia. 14.00 Mi presento ai tuoi. 12.55 TGR Petrarca. ATTUALITÀ 9.55 Il Bisonte: Anima Selvaggia 12.25 Studio Aperto. ATTUALITÀ 11.50 Grande Fratello. SPETTACOLO 9.40 Coffee Break. ATTUALITÀ
10.30 Buongiorno benessere. 15.20 Top. Tutto quanto fa ten- 13.25 TGR Mezzogiorno Italia. Dell’America. DOCUMENTARIO 13.05 Sport Mediaset. ATTUALITÀ 11.55 Tg4 Telegiornale. ATTUALITÀ 11.00 L’Aria che Tira - Diario.
11.25 Origini. DOCUMENTARI denza. LIFESTYLE 14.00 TG Regione. ATTUALITÀ 11.00 Forum. ATTUALITÀ 13.45 Frequency-Il Futuro è In 12.25 Il Segreto. TELENOVELA ATTUALITÀ
12.00 Linea Verde Start. 16.10 DonnAvventura - Un’espe- 14.20 TG3. ATTUALITÀ 13.00 Tg5. ATTUALITÀ Ascolto. FILM (Dr., 2000) con 13.00 La signora in giallo. SERIE 12.15 Inseparabili - Storie a 4
12.30 Linea Verde Life. rienza straordinaria. 14.45 Tg 3 Pixel. ATTUALITÀ 13.40 Grande Fratello. SPETTACOLO Dennis Quaid, James Cavie- 14.00 Lo sportello di Forum. zampe. DOCUMENTARI
13.30 Telegiornale. ATTUALITÀ 17.00 Full Contact - Notizie che 14.55 TG3 - L.I.S.. ATTUALITÀ 13.45 Beautiful. SOAP OPERA zel. Regia di Gregory Hoblit 15.30 Frozen Planet. DOCUMENTARI 12.50 Like - Tutto ciò che Piace.
14.00 Linea bianca. DOCUMENTARI colpiscono. ATTUALITÀ 15.00 Tv Talk. ATTUALITÀ 14.10 Terra Amara. SERIE 16.15 Quantum Leap. SERIE 16.05 Il campione. FILM (Dr., 1979) ATTUALITÀ
15.00 Passaggio a Nord-Ovest. 18.00 Gli imperdibili. ATTUALITÀ 16.30 Gocce di Petrolio. ATTUALITÀ 16.30 Verissimo. ATTUALITÀ 18.00 Freedom Pills. DOCUMENTARI con Jon Voight, Faye Du- 13.30 Tg La7. ATTUALITÀ
16.00 A Sua Immagine. ATTUALITÀ 18.05 Tg2 - L.I.S.. ATTUALITÀ 17.25 Report. ATTUALITÀ 18.45 Avanti un altro!. SPETTACOLO 18.15 Grande Fratello. SPETTACOLO naway. +++ 14.15 La Torre di Babele. ATTUALITÀ
16.45 TG1. ATTUALITÀ 18.10 TG Sport Sera. ATTUALITÀ 19.00 TG3. ATTUALITÀ 19.55 Tg5 Prima Pagina. ATTUALITÀ 18.30 Studio Aperto. ATTUALITÀ 18.55 Grande Fratello. SPETTACOLO 15.45 La7 Doc. DOCUMENTARI
17.00 ItaliaSì!. SPETTACOLO 18.50 Squadra Speciale Cobra 11. 19.30 TG Regione. ATTUALITÀ 20.00 Tg5. ATTUALITÀ 19.00 Studio Aperto Mag. 19.00 Tg4 Telegiornale. ATTUALITÀ 16.45 Eden - Un Pianeta da Sal-
18.45 L’Eredità Weekend. 20.30 Tg 2 20.30. ATTUALITÀ 20.00 Blob. ATTUALITÀ 20.40 Striscia La Notizia - La Voce 19.30 C.S.I. Miami. SERIE 19.45 Tempesta d’amore. SOAP vare. DOCUMENTARI
20.00 Telegiornale. ATTUALITÀ 21.00 Tg2 Post. ATTUALITÀ 20.15 Chesarà.... ATTUALITÀ Della Veggenza. SPETTACOLO 20.30 N.C.I.S.. SERIE 20.30 Stasera Italia Weekend. 20.00 Tg La7. ATTUALITÀ

21.25 Tali e Quali
SPETTACOLO. Prima puntata
con la versione “nip” di tale e quale
show. Protagonisti, 10 persone co-
muni che saranno tali e quali a can-
tanti famosi che interpretano.
21.20 F.B.I.
SERIE. Il Colonnello Sitten-
feld, viene rapito e costretto a fornire
i codici di accesso all`armeria della
base. I responsabili sono Adem Polat
e la sua squadra.
21.45 Quinta Dimensione...
ATTUALITÀ. Barbara Gallavotti,
racconta ciò che avviene alle frontiere
della scienza. Un viaggio per compren-
dere le sfide e le opportunità di una
società in rapidissimo cambiamento.
21.20 C’è posta per te
SPETTACOLO. Torna l`appunta-
mento con Maria De Filippi per raccontare
le storie di persone comuni che hanno
chiesto aiuto, per ritrovare una persona
cara o per riconquistare l`amore perduto.
21.20 Sing ++++
FILM. (An., 2016) In un
mondo abitato esclusivamente da
animali, il Koala Buster Moon, deci-
de di indire un concorso canoro per
racimolare soldi.
21.25 I bambini della speranza
FILM. (Dr., 2020) con Thomas
Kretschmann, Romola Garai. Tratto
da una storia vera, il film racconta di
un gruppo di bambini sopravvissuti ai
campi di concentramento nazisti.
20.35 In altre parole
ATTUALITÀ. Massimo Gramel-
lini conduce il programma dove le parole
saranno il fil rouge della serata. Con lui
Roberto Vecchioni, Jacopo Veneziani,
Alessandra Sardoni e Saverio Raimondo.

24.00 La vita è meravigliosa.
ATTUALITÀ
0.05 Tg 1 Sera. ATTUALITÀ
0.10 La vita è meravigliosa.
ATTUALITÀ
1.20 Che tempo fa. ATTUALITÀ
22.10 F.B.I. International. SERIE
23.00 Tg 2 Dossier. ATTUALITÀ
23.50 Tg 2 Storie. I racconti della
settimana. ATTUALITÀ
0.30 Tg 2 Mizar. ATTUALITÀ
1.00 Tg2 Cinematinée. ATTUALITÀ
23.55 TG3 Mondo. ATTUALITÀ
0.20 Tg 3 Agenda del mondo.
ATTUALITÀ
0.25 Meteo 3. ATTUALITÀ
0.30 Chiamata d’emergenza.
DOCUMENTARI
1.05 Tg5 Notte. ATTUALITÀ
1.38 Meteo.it. ATTUALITÀ
1.40 Striscia La Notizia - La Voce
Della Veggenza. SPETTACOLO
2.25 Ciak Speciale. SPETTACOLO
2.30 Il bello delle donne. SERIE
23.35 Baby Boss. FILM (An., 2017)
regia di Tom McGrath
1.10 The Goldbergs. SERIE
1.30 Campionato Formula E.
2.35 Studio Aperto - La giornata.
ATTUALITÀ
23.35 Out of Time. FILM (Thr.,
2004) con Denzel Washin-
gton, Eva Mendes. Regia di
Carl Franklin. ++
1.30 Tg4 - Ultima Ora Notte.
ATTUALITÀ
23.15 C’era una volta... Il Nove-
cento. DOCUMENTARI
0.10 Tg La7. ATTUALITÀ
0.20 Anticamera con vista. AT-
TUALITÀ

RAI 4 21 RAI 5 23 RAI STORIA 54 RAI MOVIE 24 NOVE 9 CIELO 26 TV8 8 REAL TIME 31 DMAX 52

17.35 Hudson & Rex.
SERIE
21.20 La Unidad. SERIE
22.15 La Unidad. SERIE
23.55 70 Binlandens -
Le iene di Bilbao.
FILM
18.20 Il Caffè.
19.10 Rai News - Gior-
no. ATTUALITÀ
19.15 Incontro Con
Katia Ricciarelli.
20.05 Rai 5 Classic.
20.45 Personaggi in
20.00 Il giorno e la sto-
ria. DOCUMENTARI
20.20 Scritto, letto, det-
to. DOCUMENTARI
20.30 Passato e Presen-
te. DOCUMENTARI
21.10 Ero in guerra ma
13.55 Gli imperdibili. 20.15 I migliori Fratelli 17.15 Love it or List 17.15 Natale a Holly 6.00 Vite al limite. 17.10 Affare fatto!. DO-
14.00 AAA genero cer- di Crozza. it - Prendere o la- Lane. FILM 8.55 Il Dottor Alì. SERIE CUMENTARI
casi. FILM 21.40 Whitney Houston sciare Vancouver. 19.00 Bruno Barbieri - 4 11.45 Casa a prima 17.40 Predatori di gem-
15.40 Sotto il sole della - Una voce dal 19.15 Affari al buio. Hotel. SPETTACOLO vista. SPETTACOLO me. DOCUMENTARI
Toscana. FILM cielo. DOCUMENTARI DOCUMENTARI 20.15 Alessandro 15.00 Primo appunta- 19.35 River Monsters:
17.35 Jumanji - The 23.40 Freddie Mercury 20.15 Affari di famiglia. Borghese - 4 ri- mento Hotel. l’incubo dell’A-
Next Level. FILM - L’uomo dietro il SPETTACOLO storanti. LIFESTYLE 16.45 Il boss delle ceri- mazzonia. DOCU-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

1.45 Anica Appunta-
mento Al Cinema.
ATTUALITÀ
1.50 Faster Than Fear.
SERIE
2.35 In Fabric. FILM
4.20 The dark side.
DOCUMENTARI
cerca d’attore. non lo sapevo. 19.35 Il mondo dei repli- mito. DOCUMENTARI 21.15 Le mani di una 21.30 Alessandro monie. SPETTACOLO MENTARI
21.15 In Scena. DOCU- FILM canti. FILM 1.15 Michael Jackson - donna sola. FILM Borghese - 4 ri- 17.20 Il castello delle 21.25 River Monsters:
MENTARI 22.40 Grazia Deledda, la 21.10 Ex - Amici come L’uomo allo spec- 23.15 Hardcore: la vera storanti. LIFESTYLE cerimonie. killer dagli abissi.
22.15 Omero non piange rivoluzionaria. prima!. FILM chio. DOCUMENTARI storia di Traci 22.45 Alessandro 18.30 Il forno delle me- ATTUALITÀ
mai. SPETTACOLO 23.35 Athanasius 22.50 Gli sdraiati. FILM 2.55 Michael Jackson Lords. Borghese - 4 ri- raviglie. LIFESTYLE 23.15 Colpo di fulmini.
23.45 Tango suite Kircher, l’uomo 0.40 C’est la vie - - L’uomo dietro la 0.30 Naked SNCTM: vi- storanti. LIFESTYLE 21.25 Il Dottor Alì. SERIE DOCUMENTARI
- Omaggio a Piaz- che sapeva tutto. Prendila come maschera. DOCU- vi le tue fantasie. 1.15 Una bugia per 0.10 La clinica del pus. 0.10 Moonshiners: la
zolla. SPETTACOLO DOCUMENTARI viene. FILM MENTARI LIFESTYLE amore. FILM LIFESTYLE sfida. LIFESTYLE

17.10 Un uomo tranquillo Alla
guida di uno spazzaneve che
passa attraverso i tunnel
ghiacciati del Colorado,
c’è Nels Coxman, un uomo
tranquillo. La sua vita viene
sconvolta dalla morte del
figlio. SKY CINEMA UNO
17.15 Way Down - Rapina
alla Banca di Spagna
SKY CINEMA ACTION
17.30 Cado dalle nubi Checco,
giovane cantante pugliese in
cerca della grande occasione,
lavora part-time come
muratore e come cantante
di piano bar. Mollato dalla
ragazza, emigra a Milano
SKY CINEMA COMEDY
Scarpette rosse e i 7 nani
SKY CINEMA FAMILY
Beast SKY CINEMA SUSPENSE
17.55 Balla coi lupi (ext. vers.)
John Dunbar, eroe di guerra,
chiede il trasferimento e
viene assegnato ad un posto
di frontiera, dove si ritroverà
in una tribù di pellerossa.
SKY CINEMA DRAMA
18.20 Il socio Mitch viene ingaggia-
to da un prestigioso studio
legale che lo impegna a tal
punto da fargli trascurare la
moglie... SKY CINEMA DUE
19.05 Arma letale 4 I poliziotti
Riggs e Murtaugh sono
.
alle prese con un traffico
di immigrati clandestini,
controllato da un’organizza-
zione criminale cinese. Ma i
loro guai non finiscono qui...
SKY CINEMA COLLECTION
4 ragazzi e la magica crea-
tura SKY CINEMA FAMILY
La Scelta - The Choice
SKY CINEMA ROMANCE
19.10 Focus - Niente è come sem-
bra SKY CINEMA SUSPENSE
Ricomincio da me Maya
vorrebbe dare una svolta alla
sua vita lavorativa. Un giorno
viene chiamata da una pre-
stigiosa azienda di Manhat-
tan, ma... SKY CINEMA UNO
19.15 Faster SKY CINEMA ACTION
I delitti del BarLume
- Il pozzo dei desideri
SKY CINEMA COMEDY
21.00 Hancock Hancock è un
vero supereroe: vola, è
imbattibile e fortissimo e
si dà da fare per fermare il
crimine e salvare l’umanità.
Solo che lo fa a modo suo...
SKY CINEMA ACTION
Funeral Party
SKY CINEMA COMEDY
Il ladro di giorni
SKY CINEMA DRAMA
Rango SKY CINEMA FAMILY
Destino fatale
SKY CINEMA ROMANCE
Hole - L’abisso Sarah sta
tentando di ricostruirsi una
vita in campagna quando la
scomparsa del piccolo figlio
Chris sconvolge il suo equili-
brio. SKY CINEMA SUSPENSE
21.15 Arma letale Una coppia
di poliziotti che hanno in
comune trascorsi bellici in
Vietnam, sono impegnati in
un caso di suicidio sospetto.
SKY CINEMA COLLECTION
Tremila anni di attesa
SKY CINEMA DUE
The Accountant Il genio
della matematica affetto da
autismo, Christian Wolff, per
tutti è un comune impiegato.
Ma nel tempo libero cura le fi-
nanze di alcune organizzazio-
ni criminali. SKY CINEMA UNO
22.35 Non succede, ma se succe-
de... SKY CINEMA COMEDY
Impero criminale
SKY CINEMA SUSPENSE
22.40 Fury SKY CINEMA ACTION
22.50 Tutti in piedi
SKY CINEMA ROMANCE
22.55 Il Padrino - Parte II È il
1901 quando Vito Corleone
raggiunge gli Stati Uniti;
crescendo crea un impero
fondato sulle case da
gioco e sulla prostituzione.
SKY CINEMA DRAMA
6.00 Call the Midwife. SERIE 9.50 Bruno Barbieri - 4 Hotel 17.20 Borromini e Bernini. Sfida 6.50 CSI TOP CRIME
6.50 Call the Midwife. SERIE SKY UNO alla perfezione SKY ARTE 7.40 CSI TOP CRIME
7.45 Dr. House - Medical divi- 10.05 Pompei & Tutankhamon - A 17.30 MasterChef Italia SKY UNO 8.35 All Rise TOP CRIME
sion. SERIE caccia di misteri SKY ARTE 18.15 Lo zoo del Bronx
8.30 Dr. House - Medical divi- 10.20 Acquari di famiglia DISCOVERY CHANNEL 9.30 All Rise TOP CRIME
sion. SERIE DISCOVERY CHANNEL 18.45 Alessandro Borghese - 4 10.25 Law & Order: Unità Speciale
9.10 Un amore senza tempo - 11.00 Dancing Studies - Bruce ristoranti SKY UNO TOP CRIME
The Time Traveler’s Wife. Nauman a Venezia SKY ARTE 19.10 Lo zoo del Bronx 11.20 Law & Order: Unità Speciale
SERIE MasterChef Italia SKY UNO DISCOVERY CHANNEL
TOP CRIME
9.15 Un amore senza tempo - 11.15 Acquari di famiglia 33 giri - Italian Masters
SKY ARTE 12.10 Law & Order: Unità Speciale
The Time Traveler’s Wife. DISCOVERY CHANNEL
SERIE 11.35 Billie - La vera storia di 20.00 Alessandro Borghese - 4 TOP CRIME
11.10 The Good Doctor. SERIE Billie Holiday SKY ARTE ristoranti SKY UNO 13.05 Law & Order: Unità Speciale
12.00 The Good Doctor. SERIE 12.10 Acquari di famiglia 20.05 Lo zoo del Bronx TOP CRIME
12.50 I delitti del BarLume - Il DISCOVERY CHANNEL DISCOVERY CHANNEL
14.00 Cold Case - Delitti irrisolti
pozzo dei desideri. FILM 12.20 MasterChef Italia SKY UNO 20.15 33 giri - Italian Masters
SKY ARTE TOP CRIME
(Comm., 2024) con Filippo 13.05 Chi cerca trova 14.55 Cold Case - Delitti irrisolti
Timi, Stefano Fresi. Regia di DISCOVERY CHANNEL
21.00 112: Fire Squad
DISCOVERY CHANNEL TOP CRIME
Roan Johnson, Milena Cocoz- 13.20 Leonardo e Verrocchio 21.15 Miyazaki - 10 anni di magia 19.25 Cold Case - Delitti irrisolti
za SKY ARTE
SKY ARTE
14.35 Nurses - Nel cuore dell’e- 13.35 Alessandro Borghese - 4 MasterChef Italia SKY UNO TOP CRIME
mergenza. SERIE ristoranti SKY UNO 21.55 112: Fire Squad 20.15 Cold Case - Delitti irrisolti
15.25 Nurses - Nel cuore dell’e- 13.55 Chi cerca trova: super re- DISCOVERY CHANNEL TOP CRIME
mergenza. SERIE stauri DISCOVERY CHANNEL 22.10 Miyazaki - 10 anni di magia 0.45 CSI TOP CRIME
16.20 Nurses - Nel cuore dell’e- 14.25 Luce Social Club SKY ARTE SKY ARTE
mergenza. SERIE 14.45 Chi cerca trova 1.35 CSI TOP CRIME
22.40 MasterChef Italia SKY UNO
17.10 Nurses - Nel cuore dell’e- DISCOVERY CHANNEL 22.45 California Fire 2.30 Law & Order: Unità Speciale
mergenza. SERIE 14.50 Alessandro Borghese - 4 DISCOVERY CHANNEL TOP CRIME
18.00 Nurses - Nel cuore dell’e- ristoranti SKY UNO 23.10 Miyazaki - 10 anni di magia 3.25 Law & Order: Unità Speciale
mergenza. SERIE 15.40 River Monsters SKY ARTE TOP CRIME
18.55 Maria Antonietta. SERIE DISCOVERY CHANNEL 23.40 Ufo: i testimoni 4.25 Law & Order: Unità Speciale
20.05 Maria Antonietta. SERIE La divina cometa SKY ARTE DISCOVERY CHANNEL
22.20 Call the Midwife. SERIE 16.05 MasterChef Italia SKY UNO 24.00 MasterChef Italia SKY UNO TOP CRIME
23.25 Call the Midwife. SERIE 16.30 River Monsters: killer dagli 0.10 Miyazaki - 10 anni di magia 5.15 Law & Order: Unità Speciale
0.25 Call the Midwife. SERIE abissi DISCOVERY CHANNEL SKY ARTE TOP CRIME
38 T1 PR

Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

.

Redazione via Lugaro 15
TORINO 10126
Tel. 0116568111-Fax 0116639003
il presidente cirio si prepara alla campagna elettorale: “Meloni, salvini e tajani mi apprezzano”
Liste d’attesa, subito 25 milioni
per gli interventi non urgenti
Dalla Regione fondi straordinari per aumentare il numero delle prestazioni programmate
ANDREA JOLY, ALESSANDRO MONDO
Un piano da 25 milioni per ridurre
le liste di attesa nelle prestazioni
programmate. È l’annuncio a sor-
presa di Alberto Cirio nella confe-
renza di inizio anno. – PAGINE 40-41
IL CALCIO
Il Toro a Genova
punta su Vlasic
stella ritrovata
FRANCESCO MANASSERO
sterno, mezzala. Ora trequarti-
E sta. C’è un nuovo Vlasic nel mo-
tore del Torino. Quel giocatore che
morde, ispira e conclude che Juric
ha tanto cercato in questa metà sta-
gione. E che adesso, anziché dal
mercato, sta (ri)trovando nelle pre-
stazioni di chi tali qualità c’è l’ha nel
dna, ma per quasi tutto il girone di
andata non le ha espresse. Era una
squadra involuta e l’ex del West
Ham non aveva la forma giusta per
provare a prenderla per mano. Poi il
Torino ha cambiato pelle e il croato
pian piano si è svegliato. È migliora-
to, nella collocazione tattica che gli
ha disegnato l’allenatore nel centro-
campo a cinque uomini. – PAGINA 58
Sotto i portici cerco la mia dose di bellezza (e fortuna)
el mezzo del cammin che è
N salvavita ritroverai una bel-
tà sicura… “camminare è im-
portante per la salute”, dicono i
medici e “la bellezza salverà il
mondo” scriveva Dostoevskij;
io do retta agli uni e all’altro: ap-
pena posso cammino. Andare a
spasso per Torino è garanzia di
bellezza, il fatto poi che sia un
toccasana è uno stimolo mag-
giore (pare faccia anche dima-
grire, buon motivo per andare
in pasticceria, ovviamente a pie-
di). Non c'è una volta che io non
rientri a Porta Nuova e che non
decida di farmi una passeggiata
.
TORINO
E-mail cronaca@lastampa.it Pubblicità: A. Manzoni & C S.p.A.
Facebook La Stampa Torino Via G. Giacosa, 38
Twitter: @StampaTorino Torino 10126
“Basta prendersi i meriti
delle giunte precedenti”
PAOLO VARETTO
RIAPERTO DOPO 10 ANNI IL MUSEO DI SCIENZE: INGRESSO GRATUITO FINO AL 2 FEBBRAIO
La natura dà spettacolo
Una sala del museo storico di zoologia. CLAUDIA LUISE — PAGINA 45
Gam 4.0, è l’anno del progetto
Luce dal tetto e spazi aperti
MIRIAM MASSONE
TORINO DI BASE
per via Roma fino a casa. La stu-
GIULIO BASE
pore è sempre garantito, lindo il
marmo in terra fra le colonne,
eterna la sorpresa per l’elegan-
za che ti circonda, amma-
lianti riflessi di vetrine ti-
rate a lucido. Diciamoce-
lo: quale città può per-
mettersi tale tratto di
cammino al riparo? Dal-
la stazione al Po si può
stare all’asciutto, anche quan-
do piove. L’unico dilemma è sce-
gliere su che lato stare e l’istinto
di chi ha la patente è di attenersi
E PROVINCIA
Telefono: 011 19.89.00.50
Cell.: 328.983.78.60
Mail: areapiemonte@manzoni.it
L’INTERVISTA
IL PROGETTO
al senso di marcia delle auto.
Quindi solitamente supero cor-
so Vittorio e proseguo in quella
direzione ma quando arrivo nei
pressi di piazza San Car-
lo sento che devo passa-
re sopra il toro, sapete
quale, no? È più forte di
me, devo farlo sempre,
insomma avete capito,
devo passare dal caval ‘d
brons (so come si scrive ma non
contate sulla mia pronuncia)
per calpestare gli attributi all’a-
nimale simbolo della città, pare
T1 PR
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 39
L’INCHIESTA
La perizia su Rear
“Privilegi a Laus
e ai suoi familiari”
IRENE FAMÀ
na gestione spavalda e fami-
e il Piemonte è tornato al centro dell’Europa,
U listica dei fondi della coope-
rativa Rear. È quanto emerge dal-
«S e questo è indubbiamente un bene, il merito
è di opere frutto delle idee e della programmazione
la perizia disposta dal commissa-
rio nominato dal ministero sulle
delle giunte precedenti». Lo dice Raffaele Gallo, ca- attività di gestione della multiser-
pogruppo Pd in consiglio regionale. – PAGINA 41 vizi da parte del cda. – PAGINA 43
IL PERSONAGGIO
L’avvocato Barosio
“Il mio vero sogno
era fare il chirurgo”
LODOVICO POLETTO
olevo fare il chirurgo.
«V Poi, le cose sono andate
in un altro modo. Mi sono iscritto
a Giurisprudenza. Da avvocato
mi sono indirizzato al settore del
diritto amministrativo». Molti an-
ni sono passati e Vittorio Baro-
sio, docente universitario, guar-
da a quel che è stato senza malin-
conie e senza rimpianti. – PAGINA 47
LA MEMORIA
Pietre d’inciampo
contro l’orrore
del nazifascismo
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
FILIPPO FEMIA
n colpo di spugna leggero,
REPORTERS
U quasi come una carezza. I
residui di malta scompaiono e
luccica la scritta: «Qui lavorava
Giovanni Battisti, deportato a
I l piano strategico di Fondazione Torino Musei mira a
riaccendere sulla Gam l’antica luce degli Anni 60. In
Mauthausen e assassinato». È
la pietra d’inciampo incastona-
tutti i sensi. Tornerà il sole in corso Galileo Ferraris, at-
traverso i lucernari, secondo l’originaria e originale (per
ta ieri all’esterno della Galleria
San Federico. – PAGINA 51
l’epoca) idea degli architetti Bassi e Boschetti. – PAGINA 44
che farlo porti bene, non è vero,
ma ci credo. Quindi in piazza
C.L.N. (sono persuaso che cono-
sciate il significato di quelle tre
lettere) attraverso la strada, but-
to un occhio alla fontana con si-
gnora svestita raffigurante la
Dora che quand’ero ragazzo ri-
svegliava l’attenzione (allora
non era così facile vedere corpi
nudi) e proseguo a passo velo-
cissimo, mi sembra quasi di vo-
lare quando…“Signore! Sve-
glia, siamo arrivati. Contanti o
carta?”. “Scusi” dico al tassista
“sognavo di camminare”.
torinodibase@gmail.com
T1 PR
40 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
Sul fonte delle liste di attesa la situazione più problematica riguarda le prestazioni non urgenti programmate, con slot insufficienti e tempi mediamente lunghi
Sanità piano da 25 milioni
Dalla Regione fondi straordinari per le liste di attesa: più prestazioni e tempi ridotti anche per quelle non urgenti
Cirio affronta l’ultimo miglio della legislatura e prepara le elezioni: “Apprezzamento da Meloni, Salvini e Tajani”
ALESSANDRO MONDO
ANDREA JOLY
n piano straordina-
U rio per ridurre le li-
ste di attesa nelle
prestazioni pro-
grammate (P), dove si registra-
no le maggiori difficoltà, finan-
ziato con 25 milioni di risorse
regionali inserite nel bilancio
previsionale: Azienda Sanita-
ria Zero dovrà elaborarlo en-
tro fine febbraio. Più il poten-
ziamento delle agende per le
prenotazioni, che tra gennaio
e aprile sono state integrate
con 14 mila slot per esami e
prestazioni il sabato e la dome-
nica. Un annuncio a sorpresa,
quello di Alberto Cirio, nella
conferenza stampa di inizio an-
no convocata al Museo regio-
nale di Scienze Naturali di To-
rino, riaperto in parte dopo die-
CRONACA DI TORINO
VERSO LE REGIONALI
ci anni di chiusura.
Un annuncio che rende la
sua attenzione verso la Sanità
pubblica: «È il nostro faro,
quella privata integra ma non
sostituisce», ha precisato a
scanso di equivoci. Parla di
personale, il presidente («è
cresciuto di 2 mila unità ri-
spetto al 2019»), di posti letto
(«1400 in più ») e, per l’appun-
to, delle liste di attesa, riven-
dicando il recupero di quelle
urgenti e attrezzandosi per
migliorare la performance
sulle altre: senza risparmiare
affondi al centrosinistra, ma
al tempo stesso consapevole
di dove oggi come oggi il den-
te duole. E della centralità del-
la Sanità nella imminente
campagna elettorale.
Un «one man show» di
fronte ai suoi assessori,
schierati in attesa di prende-
re la parola dopo di lui, nel
quale ha alternato la rivendi-
cazione dei traguardi rag-
giunti e uno sguardo punta-
to non solo sull’ultimo mi-
glio della sua amministrazio-
ne ma sugli anni a venire.
Un uomo, tre ruoli. Il primo
scontato: il governatore è in
scadenza, si vota a giugno. Il
secondo pure, nei fatti: non è
La conferenza di Alberto Cirio
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
un mistero che, nella difficile
ricerca di equilibri sulle candi-
dature in Italia da parte della
coalizione di centrodestra, ad
oggi la casella del Piemonte
sia la sola su cui tutti i partiti so-
no d’accordo. E questo nono-
stante la prudenza di Cirio,
che però unisce al “low profi-
le” la consapevolezza di esse-
re apprezzato: «Serenamen-
te ho dato la mia disponibili-
Marianne Greenwood. Getty Images. 1961. Succession Picasso @2023
.

LEONARDO BUFFO/REPORTERS
tà (alla ricandidatura, ndr)
durante le visite della presi-
dente Meloni ad Asti e quel-
le dei vicepremier Salvini e
Tajani. Tutti hanno ricono-
sciuto il grande lavoro che
questo governo regionale ha
fatto e hanno espresso ap-
prezzamenti importanti».
Quanto al terzo ruolo, la si-
curezza con cui il presidente
ha delineato i punti salienti
del programma, non solo
nell’ultimo miglio della legisla-
tura ma dei prossimi anni, è in-
dicativa della fiducia con cui
affronta la sfida delle urne. In
quest’ottica - meglio: in tutte
quelle che abbiamo accennato
- nemmeno la scelta della loca-
tion è stata casuale da parte di
Cirio, abile nel trasformare
ogni particolare in metafora e
strumento di comunicazione.
È ripartito il Museo (l’anno
scorso si trattava del grattacie-
lo, finalmente completato), co-
me sta ripartendo il Piemonte.
Cambia la linea per le partecipate: “Restiamo solo in quelle strategiche”
Il Piemonte vuole decidere con Genova
“Entriamo nell’azionariato del porto”
IL RETROSCENA
CLAUDIA LUISE
l Piemonte prova a farsi lar-
I go nella gestione del porto
di Genova. E lo fa metten-
do sul piatto la disponibili-
tà a entrare nell’azionariato
con una piccola ma significati-
va partecipazione. Lo ha an-
nunciato ieri il presidente del-
la Regione, Alberto Cirio, che
ne ha parlato con il presidente
.
il boy scout
Se l’uomo solo
al comando
cita Baden-Powell
Se è vero che ha parlato di
«meriti di squadra», portan-
do il microfono a ognuno
dei suoi assessori, ieri si è vi-
sto il Cirio «uomo solo al co-
mando», lui che a Coppi as-
somiglia anche un po’. E,
tra il bilancio del quinquen-
nio passato e l’occhiolino a
quello futuro, non ha fatto
mancare una delle sue cita-
zioni preferite: «Come dico-
no i boy scout, va lasciato il
mondo un po’ meglio di co-
me lo si trova. Lo stiamo fa-
cendo». Un classico, il Cirio
Baden-Powell, ma non l’uni-
co. Un’altra frase che ama ri-
petere, a fronte di chi elargi-
sce consigli ma a mani vuo-
te, è: «Le cose si fanno metà
coi consigli, metà coi soldi. I
primi non bastano». E anco-
ra: «La casa in piazza non si
vende», nel mirino delle op-
posizioni per il passaggio di
mano del Palazzo della Re-
gione. Lui replicò serafico:
«L’ho venduto alla Corte dei
Conti, non a privati». Rispo-
sta pronta e un motto per
ogni stagione: l’ideale, in
campagna elettorale. A.J. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un Museo caro ai torinesi ma
che ha una dimensione inter-
nazionale («In altri Paesi ri-
corrono all’intelligenza artifi-
ciale per allestire i musei, noi
abbiamo capolavori veri»),
come il Piemonte. Regione
che guadagna punti anche a
livello nazionale: «Nel 2023
il nostro Pil è cresciuto più di
quello italiano. Siamo sem-
pre stati il fanalino di coda
nel Nord in un Paese romano-
centrico, non è più così».
Poi l’annuncio sulle liste di
attesa e l’annuncio del piano
socio-sanitario, in arrivo. Co-
municazione prioritaria, da
parte di Cirio, che rilancia. Sen-
za nulla togliere alla prossima
legge sulla casa, certo, al testo
unico sul terzo settore, al pia-
no per la qualità dell’aria. Ma
se qualcuno aveva dubbi sulla
centralità della Sanità nel per-
corso verso il voto ieri sono sta-
ti smentiti: si riparte da qui. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
della Liguria Giovanni Toti e
con il viceministro Edoardo Ri-
xi. «Abbiamo dato la nostra di-
sponibilità, se l’autorità portua-
le, il governo, la Regione Ligu-
ria e il ministero saranno favo-
revoli, ad entrare nell’aziona-
riato del porto di Genova per
condividere gli investimenti e
le strategie. Attendiamo di sa-
pere ma sono certo che ci sarà
perché i rapporti tra noi e la Li-
guria sono forti», ha spiegato
Cirio. Alla base c’è una riorga-
nizzazione delle partecipazio-
CRONACA DI TORINO
VERSO LE REGIONALI
“Un’altra replica di TeleCirio
Lui sa solo tagliare nastri”
Il capogruppo del Pd: “Si prende i meriti delle giunte precedenti”
PAOLO VARETTO
Raffaele Gallo, il governatore
Alberto Cirio ha inaugurato il
2024 della sua giunta parlan-
do di un Piemonte che si sbloc-
ca e che torna al centro
dell’Europa. Una narrazione
molto diversa da quella del
Pd e del centrosinistra.
«Ma se il Piemonte è tornato al
centro dell’Europa, e questo è
indubbiamenteunbene, il me-
rito è di opere frutto delle idee
e della programmazione delle
giunte precedenti, a iniziare
da quella di Sergio Chiampari-
no. Cirio sta tagliando sempli-
cementedei nastri».
E questo vale per il collega-
mento con Caselle, per la Tav,
per il Terzo Valico?
«IlcollegamentoTorino-Casel-
le lo immaginò Chiamparino,
che lo finanziò quando diven-
ne governatore. La Tav è un
dossier portato avanti da tutti i
governi, di ogni colore politi-
co. Lui sta inaugurando infra-
strutture sulle quali non ha
avuto alcun ruolo specifico.
Anche questa è una puntata di
TeleCirio».
Ma, guardando al passato, il
governatore ha contrattacca-
to sulla Sanità accusandovi di
aver lasciato un saldo negati-
vo di 424 addetti nel compar-
to, rivendicando invece per
sé 2.066 assunzioni. Dove sta
la verità?
«Noi abbiamo fornito dei dati
ottenuti attraverso un puntua-
le accesso agli atti in tutte le
Asl: nel 2022 il saldo negativo
èstato di1.003 unità».
Neanche i 25 milioni di euro
in più per tagliare le liste d’at-
tesa sono sufficienti?
«Quello è un problema che si
affronta con una diversa pro-
grammazione e una nuova or-
ganizzazione sul lungo perio-
do, non con azioni una tan-
ni del Piemonte: esserci nelle
società strategiche ma vende-
re le quote che non hanno più
significato. «La mia strategia -
ha evidenziato il presidente
della Regione - è quella di usci-
re da tante società nelle quali
la Regione era entrata in una fa-
se diversa della sua storia, per
entrare invece in quelle che ri-
teniamo strategiche per il Pie-
monte». Un cambio di prospet-
tiva notevole: «Una volta si rite-
neva che se nasceva una fonda-
zione vi si partecipava come se-
L’INTERVISTA
Raffaele Gallo
Alberto Cirio con la premier Giorgia Meloni ad Asti
“
Noi lavoriamo per
offrire un’alternativa
credibile: mercoledì
prossimo l’incontro
decisivo coi 5 Stelle
Il porto di Genova
gno di rispetto per il territorio,
poi ci si è resi conto che la mis-
sion della Regione è un’altra».
Un esempio è la retromarcia
sulla Fondazione Slala, la so-
cietà che si occupa di organiz-
zare e pianificare la logistica
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA
FILIPPO ATTILI/ANSA
tum. La verità è che con il cen-
trodestra è l’intero sistema sa-
nitarioaessere peggiorato:ba-
sta guardare le foto dei pronto
soccorso o ascoltare le denun-
cedelle partisociali».
Voi come sareste intervenu-
ti?
«Allungandogli oraridegliam-
bulatori e dando delle risposte
efficaci alle richieste dei mala-
ti. Ma questo è il centrodestra
che con Giorgia Meloni ha ta-
gliato il fondo sanitario al di
sotto del 7,5% del Pil e intanto
ha alzato il tetto di spesa per la
sanità privata. È evidente che
a Roma e a Torino ci sia una
strategia comune».
Cirio ha anche indicato tre
priorità per questa ultima par-
te di legislatura: la stesura
del nuovo piano sociosanita-
rio, la legge sulla casa, quella
del retroporto ligure. Il Pie-
monte ne era uscito ai tempi
della gestione di Sergio Chiam-
parino (Pd). Ora, invece, la
scelta è stata di rientrare.
«Il retroporto di Genova è il
Piemonte, quindi, considerato
T1 PR
41
sul benessere animale. Obiet-
tivi condivisibili?
«Mi chiedo cosa serva un nuo-
vo piano sociosanitario adesso
quando si sarebbe dovuto ela-
borarlogià nel2019 o al massi-
mo dopo la pandemia, oppure
congiuntamente all’istituzio-
ne di Azienda Zero. Della leg-
ge sulla casa “prima i piemon-
tesi” sentiamo parlare da cin-
que anni, ma è ancora ferma in
commissione. Quella sul be-
nessere animale la stanno scri-
vendo grazie al contributo di
noiopposizioni».
Ma alla fine, che voto dà alla
giunta Cirio?
«Di voti non ne do, ma mi pare
che il loro disastro sia sotto gli
occhi dei piemontesi. Noi piut-
tosto lavoriamo per costruire
un’alternativacredibile».
Ma il governatore ha di fatto
aperto la campagna elettora-
le per la sua riconferma, men-
tre voi non solo non avete un
candidato, ma neppure cono-
scete il perimetro della vo-
stra coalizione.
«Il17 avremo l’incontro decisi-
vo con i 5 Stelle, poi prendere-
mole nostre decisioni. Dicoso-
lo che bisogna fare in fretta,
partire con la campagna non
appena avremo sciolto i nodi
sull’alleanzaesullasuacompo-
sizione».
Quale sarà la scadenza ulti-
ma prima di essere troppo in
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
ritardo?
«Quello di mercoledì sarà dav-
vero il giorno cruciale. Non si
può aspettare oltre quella da-
ta. In un modo o nell’altro do-
vremo proseguire con il nostro
percorso e avviare subito la
campagnaelettorale».
Partendo dalle primarie?
«Quello lo decideremo un mi-
nuto dopo aver capito se l’ac-
cordo con i 5 Stelle ci sarà op-
pureno». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
che porto e retroporto vivono
di investimenti comuni - ha
detto Cirio, ricordando quan-
to la logistica sia un tema cal-
do per la sua campagna eletto-
rale - credo sia naturale che la
Regione possa ambire a parte-
cipare alla compagine sociale
mettendo la propria parte di ri-
sorse ma anche condividendo
le politiche strategiche». E non
è escluso che, vista la volontà
di entrare nelle partecipate
che contino, la Regione non va-
luti anche la possibilità di affac-
ciarsi in Iren (anche alla luce
dell’invito del sindaco Lo Rus-
so rivolto a Compagnia di San
Paolo e Fondazione Crt di au-
mentare il loro peso per soste-
nere il territorio). Discorso
che era stato aperto già tempo
fa ma poi accantonato. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
42 T1 PR

Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

.

Il commissario mandato dal ministero lascia la cooperativa dopo 120 giorni. Ora la nomina dei nuovi vertici
Caso Rear, la perizia in procura
“Privilegi a Laus e ai suoi parenti”
IL CASO
IRENE FAMÀ
na gestione spa-
U valda e familistica
dei fondi della
cooperativa Rear.
È quando sarebbe emerso
dalla perizia disposta dal
commissario nominato dal
Ministero delle imprese e
made in Italy sulle attività
di gestione della multiser-
vizi da parte del cda. La
due diligence, questo il ter-
mine tecnico, è stata acqui-
sita dalla procura, che ha
aperto un fascicolo per truf-
fa e malversazione.
A quanto si apprende, da-
gli accertamenti sarebbero
spuntate operazioni di inve-
stimento e finanziamento
in altre società che nulla
avrebbero a che fare con le
finalità statutarie della
Sei indagati, tra cui
il deputato Pd. Tra le
accuse a vario titolo
truffa e malversazione
Rear. Non solo. Al centro
della perizia anche l’attri-
buzione di superminimi al
deputato Pd Mauro Laus,
ex presidente e tra i soci
più in vista della Rear, e ad
alcuni suoi familiari, che
nella cooperativa hanno ri-
coperto ruoli di spicco. E
stipendi aumentati solo
ad alcuni lavoratori senza
seguire le disposizioni del
regolamento interno.
Le indagini prendono il
via nella primavera scor-
sa, quando la Guardia di fi-
nanza si presenta negli uf-
fici della Rear, della Regio-
ne, di cui Laus è stato presi-
dente del Consiglio dal
2014 al 2018, e del Forte
di Bard in Valle d’Aosta,
dove la coop gestisce l’ap-
palto per l’attività di presi-
dopo le proteste per il reinteg ro del bidello acc usato di molestie
La rettrice del Convitto scrive alle famiglie
“Segnalate pericoli e disagi dei ragazzi”
PAOLO VARETTO
In un istituto scolastico, il
Convitto Umberto I con le sue
sedi in via Bertola e in via Bli-
gny, scosso e preoccupato per
il reintegro di un operatore
scolastico accusato di mole-
stie, è la rettrice Maria Teresa
Furci a rivolgersi direttamen-
te alle famiglie. Con un am-
monimento di fondo, per tut-
ti, dalle elementari alle supe-
riori: segnalate qualsiasi si-
tuazione di disagio e poten-
.
Il deputato Pd Mauro Laus è stato presidente della cooperativa
torna il semaforo arancione per via dell ’inquinamento
Smog, stop ai diesel Euro 5 nel fine settimana
Un altro weekend di saldi re-
golato dalle limitazioni al
traffico imposte dal semafo-
ro antismog. Da oggi e fino
a lunedì 15 gennaio scatte-
rà infatti il livello arancio:
alle limitazioni strutturali
già in vigore, per il traspor-
to persone si aggiungerà il
blocco dei veicoli diesel con
omologazione Euro 5 vali-
do tutti i giorni (festivi com-
presi) dalle ore 8 alle 19,
mentre il blocco dei veicoli
diesel Euro 3 e Euro 4 si pro-
lungherà alle giornate di sa-
ziale pericolo. La scuola farà
sempre la propria parte in di-
fesa degli allievi. «Una vicen-
da - si legge nella lettera - che
non coinvolge soltanto l’a-
spetto disciplinare, ma anche
forme di responsabilità rispet-
to alle quali mi sono immedia-
tamente attivata. Ci tengo co-
munque a rassicurare che la
scuola ha messo in atto tutte
le azioni necessarie per garan-
tire, come è sempre stato,
quella tranquillità e sicurezza
da cui la comunità educante
CRONACA DI TORINO
LA CRONACA
I controlli dei vigili urbani
bato e domenica, sempre
dalle ore 8 alle 19. Stessa re-
gola anche per i veicoli adi-
biti al trasporto merci, che
non può prescindere».
La vicenda è spinosa e ha
alimentato non poco scalpo-
re in città. Genitori e studenti
della classe terza B si sono ri-
fiutati di entrare in classe solo
pochi giorni fa. Il motivo?
«Un bidello è stato sospeso.
Per molestie. E ora è stato
reintegrato». I fatti risalgono
a settembre scorso. L’Ufficio
scolastico regionale sospen-
de in via cautelare un colla-
boratore da poco in servizio
al Convitto Umberto I. «Era
vedranno il divieto di circo-
lazione estendersi ai diesel
con omologazione Euro 3
ed Euro 4 su tutti i giorni (fe-
stivi compresi), sempre con
orario 8-19. Con l’attivazio-
ne del livello arancio si fer-
meranno anche tutti i veico-
li dotati di dispositivo “Mo-
ve In”, in quanto comunque
soggetti alle limitazioni
temporanee della circola-
zione veicolare conseguen-
ti alle previsioni di perdu-
rante accumulo degli inqui-
nanti nell’aria. P. VAR. —
Genitori all’ingresso del Convitto
stato nominato pochi giorni
prima di essere sospeso. Da
queste parti nessuno lo cono-
sceva», ricorda la dirigente
Furci. Per tre mesi il bidello
non frequenta l’istituto, fa-
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA
dio e accoglienza dei visi-
tatori. Gli investigatori ac-
quisiscono registri conta-
bili, contratti, bilanci. Sei
gli indagati, tra cui il depu-
tato Laus e i suoi fedelissi-
mi, già collaboratori nella
cooperativa: la presidente
del Consiglio comunale
Maria Grazia Grippo e l’as-
sessore ai Grandi Eventi
Mimmo Carretta.
A inizio settembre 2023,
la Rear viene commissaria-
ta. E gli ispettori del mini-
stero delle Imprese del ma-
de in Italy chiedono di «ve-
rificare la correttezza e l’e-
sistenza dei presupposti og-
gettivi per il riconoscimen-
to, solo in capo ad alcuni la-
voratori, delle integrazio-
ni salariali», di «provvede-
re a ripristinare la democra-
ticità interna».
Ora il commissario se ne
va. E dalla cooperativa tira-
no le somme di questi 120
giorni di gestione commis-
sariale: 128 nuovi soci am-
messi (che passano da
1.542 a 1.670), commesse
firmate per un valore di 10
milioni di euro. Non solo.
Tra le gare d’appalto aggiu-
dicate, oltre alla Reggia di
Venaria, c’è anche il servi-
zio di biglietteria ed acco-
glienza al Colosseo a Roma.
Il 10 gennaio, il commis-
sario governativo, a con-
clusione del suo incarico,
ha convocato un’assem-
blea per il rinnovo delle
cariche e per fornire indi-
cazioni sulle possibili
aree di intervento. Insom-
ma, linee guida per svol-
gere un buon lavoro.
Al quinto piano del Pala-
giustizia, sul tavolo del pub-
blico ministero Alessandro
Aghemo, è invece arrivata
la due diligence. I rilievi sol-
levato andranno a integra-
re il materiale di indagine e
gli accertamenti ancora in
corso da parte degli investi-
gatori della finanza su altri
possibili filoni. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALBERTO GIACHINO/REPORTERS
cendoci ritorno solo merco-
ledì. Ma alla notizia del rein-
tegro, un’intera classe ha in-
crociato le braccia.
«I provvedimenti discipli-
nari più gravi - ricorda la ret-
T1 PR
43
il processo
Adolescente
preso a botte
Condannato
un poliziotto
È stato condannato a un anno
e tre mesi il poliziotto che, in
piena pandemia, ha minaccia-
to e picchiato un diciassetten-
ne in giro nonostante il lockdo-
wn. L’agente era accusato di le-
sioni aggravate, falso ideologi-
co e abuso d’ufficio.
La vicenda risale all’11 no-
vembre 2020. L’adolescente,
insieme ad un amico, era usci-
to di casa ed era andato ai giar-
dinetti dei palazzoni popolari
di Mirafiori. Un gruppo di dodi-
cenni li aveva avvicinati, pro-
ponendo di fare uno scherzo al-
la polizia. Di chiamare il 112 e
di dire che c’era una rissa in cor-
so. Il diciassettenne e l’amico
si rifiutano, gli altri telefonano
ugualmente. La polizia arriva,
il gruppo scappa. «Siamo fug-
giti anche noi. C’era il coprifuo-
co e temevamo una sanzione»,
L’episodio a novembre 2020
aveva raccontato il ragazzo,
che si è costituito parte civile
nel processo con l’avvocato
Monica Arossa. L’agente lo rin-
corre: «Fermati, ho la pistola».
Poi lo blocca e lo prende a pu-
gni sul meno, sul naso e a calci
sul costato causandogli un
pneumotorace. «Continuava a
dirmi che dagli sbirri non si
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
scappa. Che dovevo stare zitto
o avrei preso il resto».
La vicenda finisce sul tavo-
lo del pubblico ministero
Gianfranco Colace. L’imputa-
to, con alle spalle sia qualche
encomio sia qualche guai con
la giustizia e trasferito a Sie-
na, respinge ogni accusa: «Ci
hanno chiamato per una ris-
sa. Quel ragazzo scappava,
non potevo sapere se era ar-
mato o meno».I.FAM.. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
trice nella missiva alle fami-
glie - non sono di nostra com-
petenza. Ma ho svolto tempe-
stivamente, con diligenza e at-
tenzione alla riservatezza, tut-
ti gli aspetti istruttori, tra-
smettendo gli atti agli uffici
competenti. Io e il mio staff -
conclude - siamo impegnati
costantemente nella vigilan-
za e continueremo con la
stessa fermezza. Come sem-
pre ribadisco l’importanza
di segnalare qualsiasi episo-
dio che possa in qualche mo-
do turbare la necessaria se-
renità e senso di sicurezza.
La scuola continuerà a met-
tere in atto tutti gli strumen-
ti a disposizione, intervenen-
do con attenzione e massi-
ma sollecitudine a tutela di
ogni studente». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
T1 PR

44 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024

CRONACA DI TORINO

LE SFIDE DELLA CULTURA

MIRIAM MASSONE

C’
era anche il presi-
dente della Re-
pubblica, Giovan-
ni Gronchi, il 31
ottobre del 1959 per l’inaugu-
razione della Gam, «il più mo-
derno museo d’Europa», come
scriveva su La Stampa il critico
Marziano Bernardi. E anche il
primo esempio di spazio pro- L’inaugurazione con Gronchi nel 1959
gettato apposta per una colle-
zione museale. Oggi il piano
strategico di Fondazione Tori-
no Musei mira proprio a riac-
cendere sulla Gam quell’anti-
ca luce. In tutti i sensi. Tornerà
il sole in corso Galileo Ferraris,
attraverso i lucernari, secondo
l’originaria e originale (per l’e-
poca) idea degli architetti Bas-
si e Boschetti. Raggi zenitali,
così da eliminare ombre e ri-
flessi sulle opere posizionate
su pareti inclinate. Una Gam
più ariosa e accessibile. Si guar-
da all’avveniristico disegno
del passato, dunque, quando
l’edificio era un simbolo della
città al pari del Guggenheim
per New York, del quale per al-
tro è coetaneo, per riprogettare
«il museo del futuro, 4.0», co-
me lo definisce il presidente del- Chromosaturation Torino 1965/2017, 2017, Carlos Cruz-Diez, in comodato alla Gam ARCHIVIO FOTOGRAFICO FONDAZIONE TORINO MUSEI L’ultimo grande restauro del 1987

La Gam del futuro

Nel piano per la nuova Galleria d’arte moderna, luce dal tetto trasparente e spazi aperti vicino alle scalinate
In attesa dei 15 milioni da Roma, nei prossimi mesi sarà lanciato il concorso internazionale per il maxi restauro
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

“
la Fondazione, Massimo Broc- cessita di circa 27,5 milioni, prossimi mesi sarà lanciato, in- novazione architettonica» di-
cio. Il suo piano, presentato a fi- MASSIMO BROCCIO provenienti da pubblico e pri- fatti, il concorso internaziona- ce Broccio spiegando gli obiet-
ne anno a tutti i dipendenti e ap- PRESIDENTE vati. Dopo gli annunci del sin- le per la progettazione, in colla- tivi a cui dovrà ispirarsi il maxi
provato dai soci, prevede 10 mi- TORINO MUSEI daco Lo Russo, che ha inserito borazione con Compagnia di restauro. «Sostenibilità am-
lioni di euro per rilanciare an- la sua rinascita tra le priorità San Paolo, sulla falsariga di bientale e risparmio energeti-
che Palazzo Madama, Mao, Ar- Rigeneriamo del mandato, e in attesa dei fi- quelli già elaborati per la rina- co, innovazione architettonica
tissima e Luci d’Artista. nanziamenti statali promessi scita della Cavallerizza e per il e tecnologica, un nuovo model-
La Gam, con la sua collezio- l’originario spirito (15 milioni di euro), il 2024 sa- bicentenario del Museo Egi- lo di fruizione improntato al
ne di 50 mila opere (tra le più avanguardistico rà comunque l’anno della ri- zio. Questo è un punto certo, coinvolgimento e all’accessibili-
importanti del patrimonio arti- con l’innovazione partenza, sotto l’egida della «l’occasione per rigenerare l’o- tà, sono gli obiettivi di questo
stico italiano dell’800 e del neodirettrice Chiara Bertola. riginario spirito avanguardisti- progetto che riprende, facendo-
900), è un discorso a parte. Ne- architettonica Almeno del suo avvio. Nei co ripensando il concetto di in- lo evolvere, lo spirito innovati-

Una lettrice scrive:

«Fino a quando dobbiamo sop-
portare questa pessima gestio-
Specchio dei tempi la noia, sono coloro che contri-
buiranno a trasformare, incre-
mentandola, l’economia torine-
se».
ne del trasporto pubblico tori- *
nese? Autobus lunghi spariti e
«Nuovi vertici per Gtt e nuovi assessori» – «Il salasso delle difformità edilizie» MARIO GIANOLA

dobbiamo viaggiare pigiati con
il rischio vero di contagiarci.
Tram sostituiti da bus corti, ti-
po sul 9 e sul 16, con fermate
non coincidenti e utenti che cor-
rono sulla strada, corse saltate
e attese di 30-40 minuti, scale
mobili ferme da mesi… Quan-
do verranno cambiati i vertici
di Gtt e assessori con persone
competenti?».
ELISA
Un lettore scrive:
«Non vi è persona con proprietà
«Giardini Reali: pulizie solo per i vip?» – «Call center, intervenga il garante della privacy»
immobiliari che io conosca che
non sia alle prese con la sistema-
zione delle difformità tra le ri-
sultanze del Catasto con quelle
del settore Urbanistica dei Co-
muni. Questo avviene anche
per immobili acquistati di re-
cente. Le pratiche sono lunghe,
costose, richiedono l’interven-
to di personale tecnico, talora
di legali. Possibile che all’im-
provviso più nulla risulta con-
forme? Eppure le compravendi-
* «Quotidianamente ricevo tele-
te sono avvenute con atti pub-
blici».
R. C.
Un lettore scrive:
«Mi associo alla lettera del letto-
re Stefano Drago nella speran-
za di sollecitare i servizi del Co-
mune nella risoluzione del de-
plorevole spettacolo presente
sotto il porticato dei Giardini
Reali. Scrissi già il 17 settembre
a questa rubrica in risposta alle
precisazioni del Sindaco pun-
tualizzando che gli interventi
avvenivano “casualmente” nei
giorni con visite “celebri” a Tori-
no. Ad oggi sono stati effettuati
altri due interventi di pulizia do-
po la mia precedente segnala-
zione: 2 giugno, Festa della Re-
pubblica e Festival dell’Econo-
mia; 23 luglio, visita di Matta-
rella in piazza Castello per il giu-
ramento allievi carabinieri; 2
agosto, visita di Mattarella al
Polo del 900 e Sermig; 31 ago-
sto, visita di Mattarella a Torre
Pellice e Brandizzo; 3 ottobre,
visita di Mattarella e Meloni per
il Festival delle Regioni; 9 no-
vembre, Cirio e sindaco in piaz-
za Castello per le Atp. Bene, con-
tinuiamo a far vedere che “tutto
va bene madama la marchesa”
e riserviamo questa visione
inaccettabile ai turisti che, a
quanto si sente ripetere sino al-
Un lettore scrive:
fonate dai numeri più disparati
per chiedermi di aderire a nuo-
vi operatori di gas e luce. A tutti
replico di non essere interessa-
to invitandoli (invano) a non ri-
contattarmi. Inizio ad essere
stufo di questo continuo distur-
bo, possibile che non si possa
mettere un freno a queste insi-
stenze? Ma il signor garante del-
la privacy non può interveni-
re?».
BRUNO

SPECCHIO DEI TEMPI LOTTA CONTRO IL CANCRO: IBAN IT67 L0306909 6061 0000 0117 200 - www.specchiodeitempi.org – specchiotempi@lastampa.it
.

vo che ha caratterizzato, raro
esempio dell’epoca, la nascita
del museo e l’ideazione dell’edi-
ficio». Saranno ricostruiti gli
spazi di sosta ai piani, grazie al-
la riapertura delle originarie
aree di prossimità alle scale, re-
staurata la sala conferenze,
creato uno spazio per ricercato-
ri e pubblico. Ogni luogo sarà
connesso e attrezzato dal pun-
to di vista tecnologico e digita-
le. La volta tornerà trasparen-
te, amarcord degli antichi lucer-
nari. Il risultato? Una Gam feli-
ce, ecologica, luminosa, e non
più “ingabbiata” e buia come
ora. Moderna e competitiva
per la scena internazionale.
La Galleria ha quasi 70 anni,
l’ultimo rilevante intervento è
della fine degli Anni 80. Ora è
in uno stato di degrado con cir-
ca un terzo del museo chiuso
per inagibilità (secondo piano,
sala conferenze, caffetteria): il
restyling non è solo necessario,
ma urgente. L’assessora Pur-
.
la mostra
Opere di Rubino
nelle foto appese
illuminano via Po
Una scultura di Rubino
Da oggi, e fino al 9 feb-
braio, passeggiando sot-
to i portici nel tratto di
via Po tra piazza Castel-
lo e via Accademia Alber-
tina, sarà possibile visita-
re la mostra delle foto-
grafie di Laura Cantarel-
la incentrata sui partico-
lari delle opere di Edoar-
do Rubino, scultore che
ha impreziosito la Tori-
no tra fine Ottocento e la
prima metà del Novecen-
to. Tra gli altri, il Faro
della Vittoria alla Mad-
dalena, il monumento a
De Amicis di piazza Car-
lo Felice, le decorazioni
di Baratti & Milano, la
Fontana dei Mesi al Va-
lentino. A. P. —
chia ha promesso che non reste-
rà chiusa neanche un giorno. I
cantieri procederanno per lotti
così da garantire sempre l’en-
trata al pubblico. Dirimente,
per la tabella di marcia, è l’aiu-
to del ministero della Cultura.
Le sollecitazioni affinché San-
giuliano svincoli i 15 milioni
che ancora mancano all’appel-
lo arrivano ormai da più parti.
Due mesi fa il sottosegretario
Vittorio Sgarbi, durante una vi-
sita alla mostra di Hayez - tutt’o-
ra in corso proprio alla Gam - si
è impegnato a far sbloccare i fi-
nanziamenti. E Purchia l’altro
giorno, su La Stampa, ha rinno-
vato l’appello - «Sono certa che
Sangiuliano non ci dimentiche-
rà» - ipotizzando «motivi tecni-
ci» alla base del ritardo. Da Ro-
ma si attende un cenno. Sulla
scrivania del ministro giace, co-
munque ormai da tempo, il do-
cumento preliminare alla pro-
gettazione. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CRONACA DI TORINO
LE SFIDE DELLA CULTURA
Torna il pubblico nel polo di via Accademia Albertina. L’ingresso sarà gratuito fino al 2 febbraio
Visitabili duemila metri quadrati sui novemila che compongono il vecchio percorso espositivo
Il museo delle Scienze riapre
“Sarà ultimato solo nel 2030”
IL CASO
CLAUDIA LUISE
L’
incipit di una festa.
La riapertura del
museo regionale di
Scienze Naturali è
sicuramente una buona noti-
zia. Ma la sensazione, passeg-
giando per le tre sale che com-
pongono il nuovo allestimen-
to, è comunque quella di un
percorso appena iniziato per ri-
portare il polo allo splendore
che merita. D’altronde sono vi-
sitabili duemila metri quadra-
ti sui 9mila destinati alle espo-
sizioni (in totale sono 20mila
metri quadrati, molti occupati
da depositi e uffici). I lavori
proseguiranno nei prossimi an-
ni e bisognerà aspettare alme-
no il 2030 prima di vedere ulti-
mato il restauro. Sono passati
oltre dieci anni da quando il
museo è stato chiuso per un in-
cendio nell’agosto del 2013
che ha danneggiato parte
dell’edificio. Oltre a riparare i
danni, sono stati necessari nu-
merosi interventi infrastruttu-
rali, di messa in sicurezza e di
adeguamento degli impianti.
Per ora la Regione ha investi-
to oltre 8,3 milioni. Serviran-
no ancora altre decine di milio-
ni (la cifra esatta non è stata an-
cora quantificata), anche per
sistemare spazi finora mai
aperti al pubblico. Ed è allo stu-
dio la realizzazione di un depo-
sito visitabile dato il grande nu-
mero di reperti (circa 7 milio-
ni, di cui 5 milioni sono specie
di insetti). Al museo si accede
dal portone di via Accademia
Albertina 15. L’entrata, che re-
ca ancora la scritta “Museo di
Zoologia”, è quella storica, che
si aprì nel 1936 quando l’allo-
ra museo di Storia Naturale,
da Palazzo Carignano venne
trasferito nel palazzo che ospi-
tava l’ospedale San Giovanni
Battista per lasciare posto al
museo del Risorgimento.
L’ingresso, da oggi al 2 feb-
braio, sarà gratuito (consiglia-
L’allestimento dell’Arca
il c alendario degli appuntamenti
Tutti gli incontri al Circolo dei Lettori
per celebrare la rinascita dello spazio
Si intitola Porte aperte alla
scienza: è il programma cul-
turale per l’inaugurazione
del rinnovato museo regio-
nale di Scienze Naturali,
ideato e curato dalla Fonda-
zione Circolo dei lettori. Og-
gi il museo festeggia con un
laboratorio di Giovanni Mu-
ciaccia che guiderà grandi
e piccoli in un attacco di
creatività. Porte aperte alla
scienza prosegue i tre ve-
nerdì successivi, 19 e 26
gennaio e 2 febbraio, con
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA
“Tra arte e scienza”: una se-
rie di talk su scienza e arte,
curati da Luca Beatrice. Il
primo è dedicato all’Archi-
tettura e scienza del pae-
saggio. Il 26 gennaio, inve-
ce, si parlerà di Arte e intelli-
genza artificiale con Valen-
tino Catricalà e Irini Papadi-
mitriou. L’ultimo incontro
sarà una lectio di Emanue-
le Coccia sulla vita delle
piante che sono «la forza co-
smogonica più importante
sul nostro pianeta». —
T1 PR
45
ta la prenotazione). Il percor-
so espositivo si sviluppa su tre
aree: museo storico di Zoolo-
gia, Arca delle esplorazioni e
sala delle Meraviglie. «La pri-
ma - spiega il direttore Marco
Fino - permette di esplorare la
fauna dei cinque continenti e
al centro si trova l’elefante Fri-
tz. La seconda area è dedicata
ai viaggi naturalistici con l’Ar-
ca e lo scheletro di una balenot-
tera. Nella terza sala i visitato-
ri possono ammirare i reperti
più rappresentativi, come i
due modelli di mastodonte e
di rinoceronte».
Intanto si lavora all’apertu-
ra - l’obiettivo è di finire entro
un anno e mezzo - di tutto il
primo piano e dei cortili (già
sono disponibili 5 milioni). Il
polo è tra i musei più amati
dai torinesi e, nonostante fos-
se chiuso, è risultato tra i “mu-
sei del cuore” citati in una in-
dagine dell’associazione Ab-
bonamento Musei. Ieri, però,
durante la cerimonia per il ta-
glio del nastro, grande assen-
te era proprio il sindaco Stefa-
no Lo Russo. In rappresentan-
za del Comune, l’assessora Ro-
sanna Purchia. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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“
MARCO FINO
DIRETTORE MUSEO
SCIENZE NATURALI
Apriamo tre sale
per un viaggio
tra i reperti
più importanti
delle collezioni
46 T1 PR

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.

«V
olevo fare il
chirurgo. Poi,
le cose sono
andate in un
altro modo. Mi sono iscritto a
Giurisprudenza. Da avvocato
mi sono indirizzato al settore
del diritto amministrativo per-
ché mi interessava il funziona-
mento della macchina dello
Stato. E non ho più smesso».
Molti anni sono passati e Vit-
torio Barosio, docente universi-
tario, principe indiscusso degli
avvocati amministrativisti del-
la città, guarda a quel che è sta-
to senza malinconie e senza
rimpianti. Ma poi ammette:
«Lo confesso: talvolta penso an-
cora alla mia carriera mancata
di chirurgo e mi domando co-
me sarebbe stata la mia vita in
una corsia d’ospedale. Ma è un
sogno perduto. Ora sono con-
tento di essere qui nel mio uffi-
Dissi no a Berlusconi
che mi voleva
candidare: non sono
berlusconiano
cio e ripenso a tutto ciò che ho
avuto dalla mia vita professio-
nale. Più di quanto speravo e
probabilmente anche più di
quanto meritavo».
Professore, chi sono stati i
suoi maestri?
«Il primo fu mio padre Miche-
le, avvocato penalista, che mi
ha insegnato a leggere cento
volte i documenti di una cau-
sa. Poi il professor Conso, che
mi ha insegnato ad individua-
re il nucleo dei problemi ed
esporre le questioni con la mas-
sima chiarezza. Il terzo è l’av-
vocato Dalmazzo, l’allievo pre-
diletto di Dante Livio Bianco».
Chi fu il suo primo cliente, se
lo ricorda?
«Era morto il professor Lorenzi,
ilgrandeluminare di Ortopedia
a Torino. Si scatenò una lotta tra
i suoi assistenti per chi doveva
prendere il suo posto. Io assistet-
ti uno di questi. Da allora è inizia-
to tutto, e in particolare ha preso
avvio la clientela medica».
E la politica?
«Nonsono iscritto a nessun par-
tito.Holemieidee,certamente,
ma non sono mai stato schiera-
to. Ho difeso tutti, la destra e la
sinistra. Ho lavorato in passato
per la Giunta Chiamparino e og-
gi per quella di Cirio».
Non ha mai avuto tentazioni
politiche?
“ “
La causa più
interessante è
probabilmente
quella relativa alle
elezioni regionali
vinte da
Chiamparino nel
2014. Fu laboriosa
e sofferta: si giocava
il futuro della giunta
.
Vittorio Barosio
Vittorio Barosio, avvocato amministrativista, è iscritto all’Ordine da quasi sessant’anni: dal 14 marzo del 1964
Con la mamma Mariagrazia, in un’immagine di qualche anno fa
“Sognavo di fare il chirurgo
e sono diventato avvocato
Rifiuto solo le cause sfacciate”
Principe del Foro tra gli amministrativisti, ex docente universitario
ad aprile festeggerà i 60 anni di iscrizione all’Ordine
«Mai. Ma ebbi una richiesta.
Nel ’94 Berlusconi mi chiese di
candidarmi. Venne da me un
funzionario della Fininvest e
mi domandò se fossi interessa-
to. Dissi subito di no: non vole-
vo lasciare il mio studio. E co-
munque non ero e non sono
berlusconiano».
Atri no importanti ne ha det-
ti?
«Sì. Alle cause che non mi sen-
to di fare».
In che senso?
«Unavvocatononpuòaffronta-
re solamente le cause in cui ha
tuttalaragione. Però c’è un limi-
te oltre il quale io, e i collabora-
tori che sono in studio con me,
non ci sentiamo di andare. Se
c’è una chance reale, sostenibi-
le seriamente, la causa si fa. Al-
le tesi sfacciate diciamo no».
La sua difesa più bella, più in-
teressante?
CRONACA DI TORINO
L’INTERVISTA
LODOVICO POLETTO
«Probabilmente quella relati-
va alle elezioni regionali vinte
da Chiamparino nel 2014. Fu
molto laboriosa e sofferta. Al-
cuni cittadini appartenenti a li-
ste concorrenti avevano impu-
gnato l’ammissione della lista
Chiamparino e di conseguen-
za anche i risultati elettorali,
soprattutto per problemi lega-
ti alle firme necessarie alla pre-
sentazione della lista. Si gioca-
va il destino della giunta».
Come andò?
«Era un mattino ed ero al tele-
fono con Chiamparino che mi
chiedevanotizie dellacausadi-
scussa il pomeriggio prima.
Mentre parlavamo lui mi gri-
dò: “Aspetta, aspetta. Mi stan-
no dicendo che hai vinto!”. Ec-
co, in quel momento non gli ho
nemmeno risposto perché mi
L’avvocato con alcuni colleghi dello studio
sono commosso. Arrivavamo
da tre anni di grandi fatiche,
ed ero stra-felice».
Avete festeggiato?
«Certo. Dopo mezz’ora venne
quiinstudio Gariglio perfelici-
tarsi. Portò una bottiglia di
champagne e conservo ancora
quel tappo: è appeso in una
mia stanza di riunione. Quella
fu una sentenza molto soffer-
ta. Erano stati tre anni di lotte
e di udienze tra Tar, Consiglio
di Stato e Giudice Ordinario.
Gratificante?
«Moralmente sì. Non volli
nemmeno che mi pagassero le
causedavantiaiGiudiciAmmi-
nistrativo. Era stata una que-
stione di principio, in cui, an-
che al di là delle formalità, ave-
vamo veramente ragione».
Ricorda qualcuno a cui disse
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA
di no?
«Parecchi, ma ovviamente
non posso indicarli».
Chi sono i suoi clienti?
«Privati, imprese, Comuni,
aziende sanitarie e tutti gli al-
tri enti pubblici».
Avvocato, siamo diventati
più litigiosi di un tempo?
«Nondirei. L’indubbia diminu-
zione di contenzioso ammini-
strativo è dovuta in gran parte
alla crisi economica, che ha ri-
dotto gli interventi di grossa
importanza».
E c’è più confusione nelle nor-
me?
«C’è un enorme caos normati-
vo.Pensi: molti anni fa, il Codi-
ce degli appalti era fatto di cir-
ca 20 articoli, oggi ce ne sono
più di 250...».
Insomma fare l’avvocato è di-
ventato più complicato?
«Sì. E i problemi sono differen-
T1 PR
47
ti.Quandoho iniziato a lavora-
re le questioni da dirimere era-
no in gran parte legate all’edili-
zia, per cui c’erano norme suffi-
cientemente chiare. Oggi la
materia amministrativa si è
ampliata e le nuove norme
non sono fatte bene come quel-
le vecchie».
Lei ha insegnato a Urbino, a
Modena, a Torino. È più avvo-
cato o più consulente?
«Entrambe le cose. Ma è diffici-
le che i clienti vengano solo per
chiedere un consiglio. Soltanto
le persone esperte lo fanno.
Molti arrivano in studio quan-
dolecartesonogiàgiocate».
Professore, quanto è cambia-
ta la Torino giudiziaria?
«Molto. Tra i colleghi più gio-
vani ve ne sono parecchi mol-
to bravi. Ma io non posso fare a
meno di rimpiangere, per le
doti non solo professionali, al-
cuni grandi colleghi del passa-
to.Traglialtri Weigmann,Zac-
cone,Casavecchia».
Quando chiude la porta dello
studio, chi è il professor Baro-
sio?
«Uno che vorrebbe passare la
sera in montagna, ma che in-
tanto si chiede se quel giorno
non si è dimenticato di fare
qualcosa».
Lei ha due figlie e 4 nipoti.
Che nonno è?
«I nipoti, come i figli, esigono
cura e tempo. E io non me ne
sono occupato abbastanza.
Oggi lo rimpiango. In famiglia
me lo hanno spesso rimprove-
rato, e a ragione. Il fatto è che
gran parte del mio tempo l’ho
dedicato alle persone del mio
studio, che ho cercato di tirare
su in modo che fossero come
me.Oggi lavorano conme per-
sone, di cui possofidarmi».
Com’è organizzato lo studio?
«Siamo in dieci, io sono ovvia-
mente il più vecchio. Poi ci so-
no i 40-50enni, che sono quelli
con cui lavoro più a stretto con-
tatto. Quindi le nuove leve,
che stanno completando la lo-
ro preparazione».
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Ha insegnato anche qui, co-
me all’Università?
«All'Università non mi sono
mai creato degli allievi. Ho cer-
catodifarmi una piccola scuola
nel mio studio. Un giorno un
mio amico mi disse che “Uno
studio è fatto dai suoi collabora-
tori”. Aveva ragione. Se io non
avessi i miei collaboratori, con
cui ho un rapporto eccezionale
sotto ogni profilo, anche uma-
no, non sarei contento». —
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I nipoti, come i figli,
esigono cura
e tempo. E io non me
ne sono occupato
abbastanza. Oggi
lo rimpiango.
In famiglia me lo
hanno spesso
rimproverato,
e a ragione
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SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 49

CRONACA DI TORINO

Le Penne Nere partiranno a febbraio per essere impiegati sulla “linea di demarcazione” al confine con Israele dove continua a salire la tensione

Tensione in Libano e ghiaccio in Norvegia

Gli Alpini della Taurinense in missione
alla risoluzione del Consiglio
IL CASO

GIANNI GIACOMINO
4.500 di Sicurezza delle Nazioni
Unite del 2006. Il contingente
italiano in Libano sarà costi-
Gli Alpini che compongono la tuito dal Comando Brigata,
olti ci chie- Brigata Alpina “Taurinense” dal 3° Reggimento Alpini, rin-

«M dono “ma
cosa anda-
te a fare lag-
giù che c’è la guerra?” riferito
alla missione in Libano. Io dico
che, adesso più che mai, serve
la nostra presenza lungo quel-
la che viene definita linea di de-
marcazione proprio tra il Liba-
no e Israele. Insieme ad altri
10mila caschi blu di 47 Nazio-
ni diverse, cerchiamo di preve-
nire un allargamento del con-
flitto, aiutando anche la popo-
lazione locale con interventi
di assistenza umanitaria».
Ieri mattina, con queste pa-
role, il generale di brigata Enri-
co Fontana, comandante della
Brigata Alpina “Taurinense”,
ha salutato gli alpini che, tra
qualche giorno partiranno per
due importanti missioni all’e-
stero. Dal mese di febbraio, in-
fatti, le penne nere dell’Eserci-
to, saranno impiegate in Nor-
vegia per l’esercitazione artica
“Nordic Response 24” e, per la
terza volta, in Libano nell'am-
Gli Alpini della Taurinense schierati sul piazzale della caserma Monte Grappa
bito di Unifil, la missione inter-
nazionale di sicurezza e assi-
stenza che opera su mandato
delle Nazioni Unite.
Ma, ieri, sul piazzale della
caserma Monte Grappa, è sta-
ta anche l’occasione per fe-
steggiare il 72° anniversario
di costituzione della Brigata
"Taurinense" alla presenza
del comandante delle Truppe
Alpine, il generale di Corpo
d’Armata Ignazio Gamba.
«L'odierna celebrazione uni-
sce quindi alla memoria del no-
stro glorioso passato la concre-
tezza e il nostro fermo impe-
gno nel presente, sia in Italia
che all'estero – ha evidenziato
il generale Gamba - Con fer-
ALBERTO GIACHINO/REPORTERS
mezza, ci facciamo carico del
fardello del nostro ruolo, con
senso di responsabilità e guar-
dando al futuro».
«Ho regalato ai vostri fami-
gliari una piccola coccarda tri-
colore da apporre fuori dalle
porte di casa, così da ricorda-
re la vostra missione tutti i
giorni – ha detto il generale
specializzata nel combatti-
mento in montagna. Discende
dal 1º Raggruppamento Alpi-
no, costituito in Torino in forza
della legge 7 gennaio 1923
1.000
I militari, tra uomini e donne
dell’Esercito, impegnati come
Peacekeeper in Libano dove,
nell’ultimo periodo la tensione
si è alzata in seguito al conflit-
to tra israeliani e palestinesi.
La Taurinense è alla sua terza
missione nella Terra dei Cedri
Fontana – la toglierete insie-
me al vostro ritorno. Sarà un
porta fortuna patriottico e ma-
gari diventerà una tradizione
militare consolidata».
In questo delicato momento
la “Taurinense" assumerà inol-
tre la responsabilità del Setto-
re Ovest del Libano meridiona-
le, operando in ottemperanza
forzato da unità del Nizza Ca-
valleria, del 32° Reggimento
Genio Guastatori e del 1°Art-
iglieria da Montagna, e dal
Reggimento Logistico Tauri-
nense, integrati da altre unità
specialistiche dell'Esercito.
Gli alpini del contingente
“Cuneense”, composto princi-
palmente dal 2° Reggimento
Alpini, con aliquote del Nizza
Cavalleria, del 1° Reggimento
Artiglieria da Montagna e del
32° Reggimento Genio Gua-
statori, saranno impegnati
lungo il Circolo Polare Artico
nell’esercitazione Nato “Nor-
dic Response 24”, nel gelo più
duro. Un’esercitazione prope-
deutica alla creazione di quel-
la che verrà denominata “Bri-
gata Artica”. Da dicembre il 9°
Reggimento Alpini e il 1° Reg-
gimento Artiglieria da Monta-
gna, sono impegnati nell’am-
bito dell’operazione Strade Si-
cure in Piemonte, Liguria e
Valle d’Aosta . —
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www.specchiodeitempi.or g

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Alluvione Emilia Romagna

Ha riaperto l’asilo Capucci di Lugo
Terza struttura scolastica ripristinata da Specchio dei tempi
n'altra promessa man- la riapertura dell’anno scolastico il ciascuno ad altrettante piccole e unico obiettivo che tutti assieme

U tenuta, Specchio dei

tempi ha riaperto lunedì
8 gennaio la scuola del-
l'infanzia comunale “Capucci” di
Lugo, completamente ristrutturata
dopo l'alluvione di maggio. Cento-
trenta bambine e bambini sono
così tornati a riempirla di giochi e
di gioia. Specchio dei tempi lo
aveva promesso alla comunità
romagnola la scorsa estate: "Bimbi
all'asilo subito dopo Natale".
Grazie all'impegno dello staff
della fondazione, dei tecnici del
comune di Lugo e dell'impresa
torinese Munafò che ha eseguito i
lavori, l’obiettivo è stato centrato.
E così, dopo la scuola primaria di
Massa Lombarda (consegnata per
.
15 settembre) e la palestra-palaz-
zetto Lumagni di Lugo (consegna-
ta ad inizio settembre), Specchio
ha messo il terzo tassello all'inter-
vento sulle scuole del Ravennate
colpite dall'alluvione. Che si ag-
giunge ai progetti a sostegno della
didattica già portati a termine negli
istituti Forlì 5, Forlì 4, Modigliana
e Tredozio. Resta l'asilo nido di
Sant'Agata sul Santerno, che è
stato completamente riprogettato
per il forte impatto del fiume sulla
struttura, e del quale prevediamo
la consegna in primavera. Spec-
chio dei tempi, nel corso del suo
intervento in Romagna, ha elargito
(già nel mese di luglio) anche 160
aiuti economici da 3.000 euro
piccolissime attività alluvionate.
Complessivamente Specchio dei
tempi (con l’apporto di Specchio
d’Italia) ha raccolto 2.492.019
euro da 74.791 donatori. Anche
grazie al canale Satispay.
Il sindaco di Lugo, Davide Ranal-
li ha avuto parole di intensa grati-
tudine: “Con la riapertura della
scuola dell'infanzia comunale
Capucci rimarginiamo una delle
grandi ferite che l'alluvione di
maggio aveva provocato alla
nostra comunità. Fin da subito
abbiamo potuto contare sulla vi-
cinanza e sulla competenza della
Fondazione Specchio dei tempi. Li
ringraziamo di cuore, il rapporto
instaurato è stato intenso e con un
abbiamo rispettato restituire ai
bimbi, alle famiglie e alla città una
scuola fiore all'occhiello". Gli ha
risposto il presidente di Fondazio-
ne Specchio dei tempi, Lodovico
Passerin d’Entrèves: “Sappiamo
bene, per l’esperienza maturata in
tanti anni, che il ripristino di
scuole ed asili, dopo una catastro-
fe naturale, deve essere il più
rapido possibile. Siamo dunque
orgogliosi di aver mantenuto le
promesse fatte alla gente di Lugo,
consegnando prima il Palaluma-
gni ed ora l’asilo Capucci. Risul-
tati che condividiamo con gli oltre
74.000 donatori che ci hanno
sostenuto in questa sottoscrizione
per l’Emilia Romagna”.
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Lo scultore tedesco Gunter Demnig, 76 anni, ideatore delle pietre d’inciampo
Semi di memoria
Posate 10 pietre d’inciampo per i deportati dal nazifascismo. Tra loro Giovanni Battisti, tipografo de La Stampa
Il direttore Malaguti: “Il nostro ricordo collettivo è l’antidoto contro chi fa ancora il saluto romano in pubblico”
LA STORIA
FILIPPO FEMIA
n colpo di spugna
U leggero, quasi come
una carezza. I resi-
dui di malta scompa-
iono e luccica la scritta: «Qui la-
vorava Giovanni Battisti, de-
portato a Mauthausen e assas-
sinato». È la pietra d’inciampo
incastonata ieri all’esterno del-
la Galleria San Federico, sul la-
to di via Bertola: ricorda il tipo-
grafo 57enne che lavorava a
La Stampa prima di essere arre-
stato dalle brigate nere duran-
te un blitz notturno il 14 mar-
zo 1944. Poche settimane do-
po morirà nel campo di con-
Alla cerimonia
decine di studenti
“Grazie a chi si ribellò
per senso di giustizia”
centramento. A posare il “sam-
pietrino” di ottone, il numero
153 in città, è stato lo scultore
tedesco Gunter Demnig, idea-
tore delle pietre d’inciampo:
dal ’92 ne sono state installate
100 mila in 26 Paesi europei
per ricordare le vittime delle
deportazioni. Insieme traccia-
no «la mappa dell’odio e della
violenza del nazifascismo», co-
me ha ricordato ieri il presiden-
te del Museo della Resistenza
Roberto Mastroianni.
Per la cerimonia la galleria
era affollata di studenti e citta-
dini comuni, una folla punteg-
giata da alcuni foulard dell’An-
pi. «La memoria va vissuta tut-
ti insieme – ha sottolineato An-
drea Malaguti, direttore de La
Stampa –. Soprattutto perché
ancora oggi ci sono persone
che fanno il saluto fascista du-
.
T1 PR
SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 51
CRONACA DI TORINO
La posa del “sampietrino” di ottone fuori dalla Galleria San Federico ALBERTO GIACHINO/REPORTERS
gli costò la vita nel 1944.
LE ULTIME POSE Guardando all’attualità, l’as-
sessora comunale alla Cultura
Noè Clerino Giuseppe Ghiotti Rosanna Purchia ha lanciato
Via del Carmine 24 Via Beinasco 9 un appello alla memoria:
«Dobbiamo fare in modo che ri-
153
Le pietre d’inciampo
posate a Torino
cors
oR
egin
aM
arg
her
ita
Arturo e Lucia
Beltrando
Via Garibaldi 31
suoni forte per non dimentica-
re, in un periodo in cui miglia-
ia di innocenti continuano a
morire». Il presidente del Polo
del ’900, Alberto Sinigaglia,
ha invece ringraziato «chi ha
(in totale sono oltre corso Francia combattuto il fascismo, per-
100 mila in 26 Paesi) Donato Colombo
mettendo che La Stampa rina-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
e Emma Ottolenghi cor Giovanni Battisti
Via Santa Teresa 28
so
Vitt Galleria San Federico scesse e arrivassero firme co-
orio
Em
me quella di Primo Levi e Nor-
anu
ele
berto Bobbio». A prendere la
Ida Moresco parola per ultimo è stato Gre-
e Umberto Valabrega gorio Ferreri, studente della
Via Baretti 31 4E della Scuola internaziona-
2015 TORINO le Altiero Spinelli, impegnata
in un progetto su memoria e
La prima posa:
è dedicata a Gelindo I sampietrini d’ottone
Antonio Lazzarin
Augusti, deportato Via Bizzozero 24 installati dal loro
per motivi politici ideatore, il tedesco
Gunter Demnig
rante commemorazioni pub- Resistenza: «Siamo felici di po-
bliche». L’antidoto alle braccia ter fare ricerche sulla storia di
tese di Acca Larentia arriva dal queste persone, che per senso
ricordo collettivo: «Dobbiamo di giustizia hanno avuto il co-
stare insieme e condividere la raggio di ribellarsi e schierarsi
memoria seguendo i valori del- dalla parte più complicata».
la nostra Costituzione, che è Prima del “sigillo” in memo-
antifascista. Ecco, tutte le vol- ria di Giovanni Battisti, Gun-
te che abbiamo un dubbio, an- ter Demnig ha posato altre no-
diamo a cercare la risposta nel- ve pietre d’inciampo: la giorna-
la nostra Carta». ta era iniziata con il ricordo di
“
Proprio dal nostro quotidia- Antonio Lazzarin, in via Bizzo-
no era partita, nei mesi scorsi, zero 24, anche lui arrestato
la richiesta ufficiale per omag- ALBERTO SINIGAGLIA nel 1944 e morto a Mauthau-
giare la memoria di Giovanni PRESIDENTE sen. Prima della cerimonia al-
Battisti. Originario di Mode- POLO DEL ’900 la Galleria San Federico, poi,
na, comunista, venne arresta- era stata installata la pietra
to nel 1927 con i colleghi della Bisogna ringraziare per ricordare il torinese Giu-
tipografia Anesi. La colpa? seppe Ghiotti, un capitano del
Aver stampato volantini del chi ha combattuto Regio esercito arrestato per
partito comunista. La condan- il fascismo. Grazie una diserzione di ufficiali che
na a un anno e tre mesi di carce- a loro La Stampa avevano intenzione di unirsi
re per propaganda sovversiva ai partigiani. —
L’intervento del direttore de La Stampa Andrea Malaguti fu una macchia indelebile, che riuscì a rinascere © RIPRODUZIONE RISERVATA
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52 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
Q QUARTIERI
Il bando Simbiosi è stato finanziato con 340 mila euro dalla Fondazione Compagnia di San Paolo
Duecento orti a Mirafiori e Falchera
In lista d’attesa già 850 cittadini
IL RETROSCENA
DIEGO MOLINO
È
uno dei risvolti posi-
tivi del post pande-
mia, la voglia di tor-
nare a vivere gli spa-
zi verdi all’aperto, dove orga-
nizzare iniziative e attività
che rafforzano il senso di co-
munità. Una risposta a que-
sti bisogni arriva dal bando
Simbiosi di Fondazione Com-
pagnia di San Paolo: que-
st’anno nasceranno 200 nuo-
vi orti urbani improntati all’a-
groecologia ai due poli oppo-
sti della città. Un centinaio di
terreni saranno realizzati
nell’area già adibita a Orti Ge-
nerali di Mirafiori Sud, altret-
tanti troveranno posto a Fal-
chera. Sono partiti i lavori
preliminari per preparare le
future aree, che saranno suc-
cessivamente date in conces-
sione agli abitanti con una
chiamata pubblica.
Un progetto che nasce dal-
la richiesta sempre più cre-
scente dei cittadini: agli Orti
Generali di strada Castello di
Mirafiori esistono già 160 pic-
coli appezzamenti, ma la lista
d’attesa conta 850 persone. I
nuovi orti risponderanno al
desiderio di chi vuole speri-
mentarsi ortolano e autopro-
durre il cibo per sé e la pro-
pria famiglia. I futuri terreni
avranno una specificità che li
distingue da quelli già esisten-
ti: ci saranno delle aree di
food forest (foresta commesti-
bile) con alberi da frutto che
avranno la funzione di miglio-
rare la qualità dell’aria e miti-
gare gli effetti della crisi cli-
matica, riducendo le isole di
calore in estate. Un altro centi-
naio di orti di questo tipo sor-
geranno nel quartiere di Fal-
chera dove nello scorso mese
nuovi g uai per l ’impianto del pilonetto
La piscina lido riapre dopo un mese
“Ma dalle docce esce acqua gelata”
Sgorga acqua fredda dalle
docce della piscina Lido, in
via Villa Glori 21, quartiere Pi-
lonetto. Accade da lunedì 8
gennaio, data in cui l’impian-
to ha riaperto al pubblico do-
po un mese e mezzo di stop,
dettato da un intervento di
manutenzione straordinaria.
Ad accorgersi del disservizio
sono stati i bagnanti cui, en-
trati negli spogliatoi dopo
una nuotata, è stato impossi-
bile sciacquarsi. A farne le spe-
se, da allora, sono in particola-
Gli Orti Generali, a Mirafiori Sud, dove si contano già 160 appezzamenti
saranno validi f ino ad aprile 2026
Permessi Ztl, domande da inviare entro 47 giorni
Per effetto dell’emergenza
pandemica la Ztl centrale
era stata sospesa e l’effica-
cia dei permessi Ztl Blu A era
stata prorogata fino al 31
marzo 2024. Per favorire il
regolare svolgimento dell’i-
struttoria ed evitare di tro-
varsi senza documento, con
il rischio di incorrere nelle
sanzioni previste per l’acces-
so abusivo, le domande per
rilascio e rinnovo dei per-
messi e delle autorizzazio-
ni, per i veicoli aventi i requi-
siti necessari, dovranno es-
re gli utenti che si tuffano in
vasca dopo le 18 (alla Lido le
attività si chiudono alle
20,20). Il problema emerge
da quell’ora, quando vengo-
no prese d’assalto non solo le
docce della piscina, ma anche
quelle nell’impianto sportivo
confinante, il Cbs, dove gioca-
no a pallone migliaia di giova-
nissimi, che nel tardo pome-
riggio terminano le sedute di
allenamento. A causarlo è un
guasto alla caldaia che alza la
temperatura dell’acqua sani-
Un varco in piazza Vittorio
sere inoltrate tassativamen-
te entro e non oltre il prossi-
mo 29 febbraio. I permessi
che saranno rilasciati avran-
taria erogata in entrambe le
strutture, che ha limitato l’ef-
ficienza del doppio impianto,
non più in grado di supporta-
re il surplus di richiesta.
Le prime avvisaglie del pro-
blema, alla Lido, erano emer-
se a inizio novembre. Già allo-
ra, dal tardo pomeriggio, dal-
le docce sgorgava acqua me-
no calda di un tempo. I re-
sponsabili della piscina, in
quei giorni, avevano segnala-
to il disservizio a Iren. I tecni-
ci della multiutility di erano
Farmacie
Aperte tutti i giorni: p.zza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24); atrio Stazione Porta
Nuova dalle 7 alle 20; c.so Romania 460 (c/o c.c. Porte di Torino) dalle 9 alle 20; c.so
Vittorio Emanuele II 34 dalle 9 alle 20.
Fino alle 21,30: C.so Vitt. Eman. II 66, P.zza Galimberti 7; Via Borgaro 58; Via Nizza 65.
Di notte: p.zza C. Bozzolo 11; p.zza Massaua 1; via XX Settembre 5.
Informazioni: www.federfarmatorino.it.
no tutti validità a decorrere
dal 1° aprile 2024 fino alla
scadenza del 31 marzo
2026. Tutte le informazioni
sui permessi rilasciati dalla
Città sono reperibili all’indi-
rizzo http://www.comu-
ne.torino.it/traspor-
ti/ztl/permessi-11.shtml,
mentre le istanze con la rela-
tiva documentazione do-
vranno essere inviate sulla
piattaforma ZTL https://ser-
vizi.torinofacile.it/info/ser-
vizi/permessi-ztl. D. MOL. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le vasche al 21 di via Villa Glori
di novembre, grazie ai cantie-
ri partecipati dalla cittadi-
nanza, furono messe a dimo-
ra più di duemila piante fra
alberi e arbusti. Una trama
verde che darà forma a nuovi
presidi votati all’ecologia ur-
bana. A rendere possibile il
progetto è un finanziamento
di 340mila euro da parte del-
la Fondazione, spalmato
sull’arco di tre anni.
«Abbiamo cominciato la fa-
se preliminare dei lavori per
realizzare i nuovi orti – spiega
Stefano Olivari, presidente
dell’impresa sociale Orti Ge-
nerali Mirafiori – Nel bando
del 2014 era già prevista la
possibilità di ampliare le aree
destinate a questa funzione.
Saranno piantati alberi da
frutto, arbusti e anche alberi
forestali emergenti, alcuni
dei vantaggi saranno anche
quelli di migliorare l’assorbi-
mento delle acque reflue e di
arricchire il quartiere con cor-
ridoi ecologici. Per l’assegna-
zione dei futuri orti faremo
una nuova chiamata pubbli-
ca, perché la presenza di una
food forest al loro interno ri-
chiede un tipo di gestione di-
verso». Il modello dell’Ecosi-
stema Agroforestale Urbano
era largamente diffuso nelle
nostre campagne prima che
si affermasse l’agricoltura in-
dustriale, che nelle aree pia-
neggianti rivoluzionò i prece-
denti assetti ambientali.
«Questo progetto incentra-
to sul capitale naturale rap-
presenta un’interessante spe-
rimentazione su scala cittadi-
na – commenta l’assessore al
Verde Francesco Tresso –
12,5 ettari, in due aree a Nord
e Sud di Torino, dove pratica-
re un modello di gestione agri-
cola partecipata volto alla tu-
tela e al miglioramento
dell’ambiente». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
REPORTERS
aurora
Telecamere
per difendere
i giardini
Alimonda
Dopo il recupero sul piano so-
ciale grazie all’impegno di
cittadini e associazioni del
territorio, adesso migliora
anche la sicurezza nei giardi-
ni Alimonda, nel cuore del
quartiere Aurora. Negli ulti-
mi giorni è stata accesa una
nuova telecamera di video-
sorveglianza nell’ambito del
progetto Argo, un occhio
elettronico collegato con la
Questura che contribuirà a
migliorare il presidio dell’a-
rea verde. Uno strumento ri-
chiesto dalla Circoscrizione
7, in un punto frequentato
da tanti residenti del borgo.
La telecamera dovrebbe es-
sere un ulteriore deterrente
per i tanti atti di vandalismo
che, nel corso del tempo, so-
no accaduti nella piazza al
confine con Barriera. Per au-
mentare la sicurezza dei giar-
dini, è stata potenziata an-
che l’illuminazione pubblica
con l’accensione di nuovi
punti luce e lampioni. Al con-
tempo, si sta provvedendo al-
la potatura di tutte le albera-
te per eliminare le zone buie
all’interno del giardino, mi-
gliorando la visibilità nelle
ore serali. “Questo tipo di in-
terventi hanno l’obiettivo di
valorizzare un importante
polo sociale del quartiere, uti-
lizzato da comitati e realtà as-
sociative che migliorano la vi-
vibilità della zona” commen-
tano il presidente della Circo-
scrizione 7 Luca Deri e la
coordinatrice all’Ambiente
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
Marta Sara Inì. Il costo totale
dei lavori è stato di 15 mila
euro. Nei mesi passati fu
inaugurata la piastra poliva-
lente, gestita dall’associazio-
ne Arqa, dove si svolgono at-
tività sportive legate alle di-
scipline della pallavolo e del
badminton. Iniziative che,
con il tempo, hanno avuto il
merito di allontanare pu-
sher e microcriminalità dai
giardini. D. MOL. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
recati in via Villa Glori, senza
però riuscire a risolvere il pro-
blema. Il 24 novembre la Lido
aveva chiuso per la ristruttu-
razione della mini-vasca di
compensazione: «Avevamo
chiesto a Iren di intervenire
nel mese e mezzo di stop del-
la piscina» spiega Massimilia-
no Miano, presidente della
Circoscrizione 8.
I tecnici di Iren ci avevano
provato. Anche il loro secon-
do intervento sulla caldaia, a
dicembre, non era però stato
risolutivo. L’impianto, spiega-
no dall’azienda, ha un doppio
guasto, a un ventilatore inter-
no e una scheda elettronica.
Iren, cha ha già provveduto
all’acquisto della scheda, è in
attesa del ventilatore, già or-
dinato. PF. CAR. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 53

La rete esterna squarciata, nell’area interna
Degrado in piazza d’Armi una sedia, due guanti e dei resti di cibo. Que-
Occupata l’ex bocciofila sti i segni dell’occupazione abusiva dell’ex
bocciofila Biberon, all’interno del parco di
in cerca di destinazione piazza d’Armi, sul lato di corso Galileo Ferra-
ris, quartiere Santa Rita. Si tratta di un im-
pianto sportivo in stato di abbandono da dieci
anni, le cui strutture interne sono cadenti, da
tempo ricoperte dalla vegetazione sponta-
nea. Una bocciofila al cui interno, per altro, ie-
ri all’ora di pranzo non si scorgevano indivi-
dui. Raffaella De Maria, eletta in quota Tori-
no Bellissima, nell’ultimo Consiglio di Circo-
scrizione 2 aveva chiesto di dare all’impianto
una nuova vocazione. Aveva suggerito, attra-
verso una mozione, di farne un chiosco, per la
vendita di snack e bevande ai frequentatori
del parco. Un’iniziativa politica mirata a riani-
mare la struttura, di proprietà del Comune, af-
fidandola a un gestore esterno (l’unico chio-
sco presente oggi si trova sul lato opposto del
parco, verso corso IV Novembre). Il suo atto,
dopo una lunga discussione, è stato però boc-
ciato dal Consiglio della Due. PF. CAR. —

La denuncia di Verangela Marino, consigliera di FdI in Circoscrizione 6: “Scattavo alcune foto vicino a Spazio 211, mi sono volati addosso”

“Io, aggredita dai disperati dell’ex Gondrand”

IL COLLOQUIO
PIER FRANCESCO CARACCIOLO
rima hanno tentato
denti» racconta l’esponente
di FdI. Era lì «per lasciare del
materiale» ai soci del vicino
centro d’incontro. Dopo aver
capito di essere stati inqua-
drati dal cellulare, i due si so-
data alla Circoscrizione, ave-
va raccontato di essere stata
ferita a un braccio e colpita
con un pugno al volto duran-
te un parapiglia scoppiato in
corso Palermo, sempre a Bar-

P di strapparle di ma-
no il telefonino. Poi,
di fronte alla sua re-
sistenza, le hanno messo le
mani addosso, ferendola al
collo e a un braccio. Così,
giovedì, è stata aggredita Ve-
rangela Marino, capogrup-
po di Fratelli d’Italia in Cir-
coscrizione 6. È accaduto al-
le 10 nel parco Sempione,
tra via Cigna e corso Vene-
zia, a Barriera di Milano. A
farlo, denuncia la consiglie-
ra sui social, un uomo e una
donna, che in quel momen-
to lei stava fotografando. I
due si trovavano nel parco,
dove da mesi, con gazebo e
tende, sono accampati diver-
si individui.
«Mi trovavo all’interno del
parco a due passi da “Spazio
211” insieme ad alcuni resi-
no avvicinati a lei «con fare
minaccioso». Prima sono par-
titi le minacce: «Ti ammaz-
zo, qui non devi venire». Poi
«l’uomo si è scagliato contro
di me, cercando di portarmi
via il telefono, senza riuscir-
vi». Quando lei ha «reagito
tempestivamente, con l’aiu-
to dei due cittadini», è scatta-
ta l’aggressione fisica: «Ho ri-
portato una lesione al brac-
cio destro e una al collo, con
prognosi di quindici giorni»
spiega Marino. Sui social, ie-
ri, la capogruppo ha postato
le foto dell’avambraccio fa-
sciato e del collo arrossato.
È la seconda volta, negli ul-
timi due anni e mezzo, che la
consigliera denuncia un’ag-
gressione. La prima risale al
giugno del 2021. In quell’oc-
casione lei, all’epoca candi-
riera, nei pressi di un gazebo
di FdI. La colluttazione ave-
va coinvolto diversi attivisti
del partito della Meloni, a
suo dire presi di mira da un
gruppo di giovani stranieri.
Il parco Sempione sorge a
due passi dall’ex Gondrand,
fabbrica abbandonata sgom-
berata lo scorso settembre
dal Comune, in passato occu-
pata abusivamente da tossico-
dipendenti, sbandati e spac-
ciatori. Nel polmone verde,
da allora, si è intensificata la
presenza di individui che lì
trascorrono le loro giornate.
Negli ultimi mesi, in zona, si
sono registrate diverse effra-
zioni: proprio lo Spazio 211,
a settembre, aveva interrotto
per un mese le proprie attivi-
tà dopo l’ultimo furto. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il bivacco nel parco Sempione. La donna ha riportato lesioni al collo e a un braccio

Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

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54 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024

Pinerolo, razziato il liceo artistico Buniva

METROPOLI
M
La testimonianza di Angelo Ferro, pensionato di Rivalta derubato da un finto tecnico dell’Enel
I carabinieri hanno rintracciato e arrestato il responsabile: è un 54enne di Carmagnola
Ancora una volta i ladri hanno preso di mira il liceo artistico Miche-
le Buniva di Pinerolo. Dopo aver forzato le finestre hanno fatto il
giro delle classi portando via venti computer portatili, poi hanno
forzato le macchiette delle merendine per prendere l’incasso. Le
scuole vengono sovente prese di mira perché non tutte, come
nel caso dell’istituto, hanno un sistema d’allarme. A. GIA. —

“Io, truffato a novant’anni

ho riottenuto i miei gioielli”
L’INTERVISTA BEINASCO
MASSIMILIANO RAMBALDI La stazione di corso Nigra FOTO BARBARA TORRA

uando mi sono

«Q accorto che ave-

va rubato i gio-
ielli, anche
quelli di mia moglie che non
Auto in fiamme
Conducente
in ospedale
il primo bilancio dopo i treni soppressi

c’è più, ho cercato di inseguir-
lo. Sono uscito fuori casa e in
lontananza ho visto il compli-
ce che lo aspettava. Poi mi so-
no fermato: sono stato opera-
to di cuore, non potevo ri-
schiare». Angelo Ferro, 90 an-
ni, racconta così la truffa su-
bita pochi giorni fa nel suo ap-
partamento di Rivalta. Chi lo
ha raggirato è stato arrestato
Il bottino era stato
lanciato dall’auto
in corsa durante
l’inseguimento
dai carabinieri: è un 54enne
sinti di Carmagnola. Si era
finto tecnico dell’Enel, con
tanto di tesserino (farlocco),
e dopo aver suonato al pen-
sionato lo ha ingannato spie-
gando che doveva entrare
per controllare l’impianto
elettrico. Perché lì vicino c’e-
rano dei lavori e bisognava
lo hanno torchiato per sapere
dove avesse messo il bottino.
Lui aveva capito di essere
braccato e si era liberato della
busta con dentro i ricordi di
una vita del 90 enne in un
campo lungo una strada pro-
vinciale. Per lui, a quel punto,
era roba inutile. Scottava: me-
glio gettarla via come un rifiu-
Un uomo di 65 anni è finito
in ospedale per ustioni a ma-
ni e braccia nell’incendio
della sua vettura capitato ie-
ri mattina in piazza Dolci, a
Beinasco. La macchina, a
gpl, era parcheggiata e ha
iniziato a prendere fuoco
per un corto circuito. L’uo-
mo ha cercato di spostarla a
spinta in mezzo alla strada
per evitare danni ad altre au-
to. Nel farlo, si è bruciato in
modo non grave. Rilievi del-
la polizia locale. M. RAM. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
chi poteva immaginare? Poi tento». La pattuglia dell’Ar-
ha cominciato a staccare tut- ma non era lontana e dopo
ta la corrente, finché mi ha aver appreso, grazie alle testi-
chiesto se avevo gioielli, sol- monianze, il modello della
di. Se c’era una cassaforte. macchina, è partita la caccia.
Mi disse di mettere tutto in Fino all’arresto.
un sacchetto perché poteva- Ieri mattina a trovare An-
no rovinarsi con i controlli in gelo Ferro è passata anche
corso. Poi ha visto che ho una l’assessore del Comune, Iva-
lavatrice in uno stanzino e na Garrone: «So cosa vuol di-
Viabilità in tilt
per i bus sostituitivi
tra Ivrea e Aosta
ALESSANDRO PREVIATI
Bene ma non benissimo. Rias-
sunto della prima settimana di
Ivrea rimasta orfana dei treni
sulla linea per Aosta. Uno stop
di tre anni per l’elettrificazio-
ne che ha spostato il baricen-
tro dei pendolari: più di novan-
ta i bus sostitutivi che ogni gior-
no si attestano davanti alla sta-
zione di corso Nigra per per-
mettere ai valdostani (circa
4.000 ogni giorno) di prosegui-
re il viaggio in treno verso Tori-
no e, la sera, di tornare a casa.
Proprio la gestione dei bus sta
mettendo alla prova la viabili-
tà di Ivrea, specie nelle ore di
punta, quando nel piazzale
della stazione si incastrano fi-
stata ideale ma, a quanto pare,
la Regione Valle d’Aosta, su
questo, è stata categorica per
evitare ingorghi e, soprattut-
to, tempi di percorrenza infini-
ti dal momento che, su gom-
ma, da Aosta a Ivrea ci si impie-
ga da 20 a 40 minuti in più ri-
spetto al treno. Nelle scorse set-
timane il consigliere comuna-
le di Azione-Italia Viva, Massi-
miliano De Stefano, aveva sot-
tolineato gli inevitabili proble-
mi che sarebbero scaturiti dal-
la decisione di far fermare i
bus sostitutivi davanti alla sta-
zione e non al Movicentro.
«In attesa che l’amministra-
zione “prenda coscienza” , me-
glio modificare la viabilità e to-
gliere la striscia tratteggiata
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

essere certi che le case attor-
no non avessero problemi.
Una delle classiche scuse dei
malfattori, che abilmente si
vestono di tutto punto e con
facce apparentemente pulite
chiedono di entrare per pre-
sunti guasti della luce, del
gas o acquedotto.
L’uomo è stato bloccato dai
militari di Torino e Carma-
gnola mentre stava scappan-
do su un’auto con targa con-
traffatta. Una volta fermato i
to per cancellare le prove.
Non gli è bastato. Il sacchetto
verrà recuperato dai militari
carmagnolesi e riconsegnato
ad Angelo Ferro.
«Mancano delle collanine –
spiega –, ma almeno qualco-
sa si è recuperato. Ringrazio i
carabinieri». Ma come ha fat-
to, quell’uomo, a convincer-
la ad aprire la porta di casa?
«Aveva il tesserino, diceva
che doveva controllare la lu-
ce. Ho aperto in buona fede,
mi ha invitato a staccare la
presa. Nel frattempo avevo
messo i gioielli sul tavolo.
Quando sono tornato in cuci-
na la busta non c’era più. E
nemmeno lui».
Angelo capisce tutto, cerca
di rincorrerlo ma l’età e i pro-
blemi al cuore non lo aiutano.
Così chiama il vicino e gli rac-
conta tutto: «Ha chiamato su-
bito i carabinieri. Poi ho avver-
tito mio figlio, che ogni gior-
no mi raccomanda di stare at-
re, mia madre 90enne è stata
truffata nello stesso modo».
Dopo la campagna di sensibi-
lizzazione dei carabinieri sul-
la piaga delle truffe, tra cui
anche stand all’interno dei
centri commerciali della pro-
vincia, sono aumentate le de-
nunce e anche l’attenzione
delle persone. Ogni volta
che suona uno sconosciuto,
chiamare sempre il 112 e
non aprire mai. —
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no a quattro mezzi alla volta.
Giovedì si è anche verificato
il primo incidente stradale: un
ragazzo in moto è andato a
sbattere contro un bus in ma-
novra. Il giovane è caduto a ter-
ra, per fortuna ha subito trau-
mi lievi. Il sinistro ha inevitabil-
mente generato ampi disagi al
traffico, vista l’ora e la posizio-
ne dei mezzi coinvolti. La solu-
zione di spedire gli autobus
nel piazzale del Movicentro
(dietro la stazione) sarebbe
che consente ai bus di svoltare
dalla stazione verso la corsia
opposta – dice De Stefano – al-
meno per non consentire agli
autobus di invadere tre corsie
per svoltare verso via Torino».
I pendolari, fin qui, hanno co-
munque apprezzato la gestio-
ne del traffico anche se sono
tornati a chiedere a gran voce
(con tanto di raccolta firme)
una serie di bus diretti Ao-
sta-Torino. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

un malore lo ha ucciso a 76 anni nel g arage di casa
Nichelino piange Angelino Riggio
In trent’anni per due volte sindaco
Lutto nel mondo politico di Ni-
chelino e non solo per la morte
dell’ex sindaco Angelino Rig-
gio. Storico esponente del cen-
tro sinistra, era stato primo cit-
tadino due volte: la prima
dall’ottobre 1992 all’aprile
1995 e la seconda dal giugno
2014 al dicembre 2015 con
una coalizione di liste civiche
contro il «suo» Partito Demo-
cratico. Era stato anche consi-
gliere regionale nella sesta e set-
tima legislatura dal 1995 al
2005 nel partito Democratici
per la Sinistra. Aveva 76 anni.
La tragedia è avvenuta ieri in-
torno alle 17,30 e la notizia si è
sparsa in città nel giro di poco.
Riggio è stato trovato senza vita
nel garage di casa. A trovarlo un
familiare, allarmato dal fatto
che tardava a rientrare a casa.
Le cause della morte, secondo
le prime ricostruzioni, sarebbe
da ricondurre ad un’assunzione
eccessiva di farmaci. Se voluta o
meno, saranno eventualmente
ulteriori approfondimenti a
chiarirlo. Riggio di professione
era stato medico per una vita e
per la città di Nichelino era una
sorta di istituzione. La sanità e
la salute pubblica sono state co-
lonne del suo agire politico. An-
cora nelle sue campagne eletto-
rale tra la fine degli Anni 90 e l’i-
nizio del 2000 spiegava come la
sua priorità fosse «dare al Pie-
monte una sanità più moderna,
efficiente ed umana».
Padre politico per tanti am-
ministratori di oggi, memora-
bile la sua battaglia nel 2014
contro quel partito, il Pd, che
Riggio durante la campagna elettorale del 2014
gli aveva negato il simbolo do-
po aver vinto le primarie con-
tro l’attuale vice sindaco Car-
men Bonino. Fu un caso nazio-
nale: il risultato sconfessato di
una consultazione per sceglie-
re il candidato sindaco nel cen-
tro sinistra, perché la sua figu-
ra era scomoda a chi voleva
controllare partito e città. E co-
sì raccolse tutte le anime scon-
tente attorno ad un polo civico
che fece il miracolo di vincere
quelle elezioni, mandando
per la prima volta il simbolo
del partito principale di centro-
sinistra all’opposizione. Durò
poco, perché Riggio fu fatto ca-
dere dal suo vice Franco Fatto-
ri, che perse le successive con-
sultazioni da sindaco.
Tanti i commenti e i ricordi
che compagni e avversari di
partito gli hanno dedicato nel-
le prime ore in cui la notizia si
è sparsa. «Un grande protago-
nista della storia di Nicheli-
no», il segretario cittadino Pd,
Antonio Landolfi. «Una di
quelle persone che hanno
cambiato la mia vita e l’inizio
del mio impegno politico. Glie-
ne sarò sempre grato», dice il
consigliere regionale Pd, Die-
go Sarno. M. RAM. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 55

Parte la stagione sciistica anche nelle piccole
Si scia in Canavese stazioni del Canavese: le nevicate degli ultimi
Aprono le piste giorni hanno garantito una parziale apertura
degli impianti, la prima dell’inverno. A Piam-
di Piamprato e Ceresole prato, in Valle Soana, oggi e domani aperto il
tapis roulant della pista baby, ottima per i bim-
bi e per chi è alle prese con le prime discese su-
gli sci. Se le condizioni di innevamento conti-
nueranno ad essere favorevoli, le aperture pro-
seguiranno nei successivi fine settimana. Per i
bambini il divertimento è assicurato: si scivola
con il bob o con lo slittino. A disposizione an-
che il solarium e il noleggio per sci, bob e cia-
spole, ideali per le escursioni sulla neve. Sci di
fondo, invece, a Ceresole Reale. Aperti gli anel-
li di uno, due e tre chilometri in località Lilla e
il giro lago (lato montagna a doppio senso).
Chiusi per il momento i collegamenti e il giro
lago lato paese. Le piste di fondo sono ad acces-
so gratuito. Oggi e domani parte la stagione an-
che all’Alpe Cialma di Locana con l’apertura
del tapis roulant. Oggi dalle 14 alle 17 e in aper-
tura straordinaria notturna anche dalle 21 alle
23. Domani dalle 10 alle 15. A. PRE. —

L’azienda di Beinasco è fornitore di Stellantis, Ferrari, Marelli, Cnh, Continental e Iveco: il primo investimento è di 5 milioni dall’ingegnere Sandro Perro-
ne, dall’architetto Mirko
Campagnolo, dai geometri

Stat porta l’automotive a Poirino Diego Canalis ed Enrico Trin-

chero. «Una prima parte del
trasloco da Beinasco si con-
cluderà a marzo e partiranno

“In quattro anni 50 assunzioni” due nuove linee produttive,

completamente automatiz-
zate e dedicate al nuovo Du-
cato di Stellantis, con un in-
vestimento di 4 milioni. Da
settembre saremo completa-
mente produttivi a Poirino:
mo impianto per Fiat Stellan- incontrato in Regione l’asses- l’obiettivo è di creare un polo
IL RETROSCENA tis, per Volkswagen e Bmw sore alle attività produttive di progetti nuovi, tutti con li-
dedicandosi allo sviluppo e Andrea Tronzano, la sindaca nee altamente tecnologiche,
ANTONELLA TORRA all’industrializzazione dei Angelita Mollo e l’assessore al- 4.0 e manodopera qualifica-
progetti del cliente. Da luglio le opere pubbliche Marco Si- ta - sottolinea l’ad Durbiano
a ex Sitca in via Cristo- 2021 fa parte della Benac- sca per parlare del piano d’in- -. Investiremo su nuovi mac-

L foro Colombo a Poiri-

no sta per rinascere
con il marchio Stat.
L’azienda, che ora ha sede a
Beinasco, ha deciso di investi-
re 15 milioni, di portare linee
di produzione all’avanguar-
dia e di assumere una cin-
quantina di persone: grazie a
questi presupposti si sviluppe-
rà, alle porte di Poirino, una
nuova realtà industriale
nell’automotive.
Stat opera dal 1957 nel
mercato dell’indotto auto e
propone prodotti caratteriz-
zati da un elevato livello tec-
nologico. Ha un ruolo impor-
tante come fornitore di pri-
chio Srl di Cartigliano (in pro-
vincia di Vicenza), a sua volta
azienda storica nel settore au-
tomotive. Attualmente è for-
nitore diretto del gruppo Stel-
lantis, di Ferrari, di Marelli,
di Cnh, di Continental e di Ive-
co. Negli ultimi anni ha svi-
luppato progetti di sicurezza
su elementi come assali, cer-
niere cofano, cerniere baule
e aste delle sospensioni.
I lavori di ristrutturazione a
Poirino sono stati avviati e l’a-
zienda ha illustrato piani e
obiettivi coinvolgendo le isti-
tuzioni. I dirigenti Stat Ares
Benacchio, Alberto Durbiano
e Giovanna Corradin hanno
vestimento. «Investiremo cir-
ca 5 milioni per la ristruttura-
zione dell’immobile: ci saran-
no nuovi uffici e nuovi impian-
ti di riscaldamento, verranno
rimessi a norma l’impianto an-
tincendio, elettrico e il tetto.
In seconda battuta, andremo
a mettere i pannelli fotovoltai-
ci», dice Alberto Durbiano,
amministratore delegato di
Stat. L’azienda ha scelto i ca-
pannoni al 124 di via Cristofo-
ro Colombo, che hanno
14.000 metri quadrati coper-
ti. Un tempo qui operava la
Sitca, che si occupava di tra-
sformazione e taglio di lamie-
I vertici Stat con l’assessore Tronzano e la sindaca Mollo re. L’intervento è seguito
chinari e progetti».
Sono previste anche nuove
assunzioni: «Prevediamo di
dare lavoro a una cinquanti-
na di persone nei prossimi
quattro anni. Attualmente sia-
mo 156, il nostro obiettivo è
arrivare a 200-210 persone
entro il 2028” anticipa Dur-
biano. Soddisfatti il sindaco
di Poirino Angelita Mollo e
l’assessore Marco Sisca: “E’
un investimento importante
per il nostro territorio: sarà re-
cuperato un capannone or-
mai in disisuso e ci saranno
nuove opportunità di lavoro
e di sviluppo”. —
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Gratta e vinci fortunato nell ’autog rill di nichelino

Gioca in tangenziale
e vince due milioni di euro
Una donna bionda, sulla qua-
rantina, cliente abituale: è l’i-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

dentikit dell’automobilista
che nel giorno dell’Epifania
ha vinto la bellezza di due mi-
lioni con un gratta e vinci da
20 euro. Si era fermata, come
talvolta faceva, nell’area ser-
vizio Nichelino nord della
tangenziale. Un caffè e un
tentativo con la fortuna, co-
me sempre. E questa volta la
dea bendata l’ha premiata.
Fulvio e Sandra sono i di-
pendenti del punto di ristoro
Autogrill nell’area servizio.
Con orgoglio spiegano: «Non
è la prima volta che qui si com-
prano biglietti fortunati: era
capitato alcuni anni fa con la
lotteria, una vincita molto al-
ta di svariate migliaia di eu-
ro. E poi sì, ogni tanto qualcu-
no che vince qualcosina c’è».
Insomma, a Nichelino c’è l’a-
rea di servizio della fortuna.
Però mai con cifre così mon-
stre. È stato Fulvio a vendere
il gratta e vinci d’oro: «Si trat-
tava del 100 Per, dove si vin-
ce il premio corrispondente
al numero che si trova grat-
tando nella sezione “numeri
vincenti”. Se una delle cifre è
uguale ad un’altra nella parte
del tagliando “i tuoi numeri”,
si vince la somma indicata.
Se si trova il numero bonus,
anche qui si vince fino a dieci
volte il premio indicato». Ed
è quello che è successo alla
donna: «Aveva il numero 48,
me lo ricordo ancora – raccon-
Fulvio e Sandra, dipendenti dell’area di servizio
ta Fulvio –, quando l’ha visto
che combaciava con il pre-
mio da un milione di euro
(raddoppiato per il bonus)
ha avuto un attimo di smarri-
mento. Ha chiesto anche a
“La fortunata
è una donna di 40 anni,
cliente abituale
del nostro bar”
me di guardare se avesse capi-
to bene: era tutto giusto, quel-
lo era un gratta e vinci da due
milioni». E a quel punto cos’è
successo? «Come si può im-
maginare ha urlato di gioia,
volevo anche consigliarla di
fermarsi un attimo: magari
bere un bicchiere d’acqua. Di-
ventare milionari da un minu-
to all’altro fa perdere un atti-
mo la lucidità».
Invece la donna è uscita di
corsa dall’Autogrill. Urlava:
«Ho vinto, ho vinto». È salita
in macchina e si è volatilizza-
ta: «Come una freccia ha
sgommato ed è sparita – ag-
giunge Sandra –, ogni tanto
avevo scambiato due parole
con lei. Diceva che al gratta e
vinci qualche volta vinceva:
premi piccoli, ma in un’occa-
sione anche duemila euro».
Questa volta è arrivata la vin-
cita che cambia la vita: «Vole-
vamo fare almeno una fotoco-
pia del tagliando per ricordo
– scherzano – ma possiamo
capire la gioia incontrollabile
di chi vede la sua vita cambia-
re in meglio». M. RAM. —
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T1 PR
56 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
SC&S
“La resilienza è una grande fregatura
non ci dà il tempo di essere fragili”
Il regista di “Salveremo il mondo prima dell’alba” alle Fonderie Limone: “Nello spettacolo indaghiamo i carnefici”
abriele Di Luca cura
G con Massimiliano
Setti e Alessandro
Tedeschi la regia di
“Salveremo il mondo prima
dell’alba”, lo spettacolo della
compagnia Carrozzeria Or-
feo che per la stagione dello
Stabile andrà in scena alle
Fonderie Limone di Moncalie-
ri da martedì 16 fino a domeni-
ca 21 gennaio, e che racconta
la vita di alcuni ospiti di una
clinica di riabilitazione di su-
perlusso situata su di un satel-
lite nello Spazio, tra dipen-
denze affettive, sessuali, da la-
voro e psicofarmaci. Di Luca è
anche autore della dramma-
turgia di questa pièce che ve-
de in scena Sebastiano Bron-
zato, Alice Giroldini, Sergio
Romano, Roberto Serpi, Mas-
similiano Setti e Ivan Zerbina-
ti, e che nasce con la consulen-
za filosofica di Andrea Cola-
medici.
“La pièce parla degli
ospiti di una lussuosa
clinica di riabilitazione
situata nello spazio”
Perché questa consulenza?
«Perché quando nel mondo
dell’arte si incontrano menti
affini collaborare è un piace-
re: io e Colamedici ci seguia-
mo a vicenda, e mi interessa-
va collaborare con lui. Quan-
do ho iniziato a ragionare in-
torno a ciò che avrei voluto
esplorare in questo lavoro ho
pensato a lui per via delle sue
competenze e assieme abbia-
moapprofondito i temi che in-
tendevo affrontare. Andrea
mi ha consigliato vari libri e
poi mi sono messo a scrivere».
Nei vostri lavori precedenti
avete più volte messo in sce-
na il mondo degli ultimi. Ora
raccontate quello dei ricchis-
simi.
«Dopomolti spettacolisui per-
denti, sulle vittime di un siste-
ma, era interessante indagare
quelli che noi consideriamo i
carnefici. Ma evitando un at-
teggiamento manicheo. Così
abbiamo scoperto che in que-
sto nostro mondo basato sulla
performance, in cui bisogna
sempre apparire vincenti, si
nascondono anime desertifi-
cate, non esenti dal dolore. E
lo spettacolo racconta che co-
sa attraversa le loro menti,
quali sono i loro desideri».
Da dove proviene il malesse-
re dei personaggi che popola-
no la clinica di riabilitazione
Gabriele Di Luca
Un’immagine dello spettacolo “Salveremo il mondo prima dell’alba”
Gabriele Di Luca LAILA POZZO
Le opere degli artisti sono esposte da oggi al Mau e da Spazio Garino
Nella mostra “Sanremo Patafisica”
250 soluzioni immaginarie per il festival
L’EVENTO
ogica dell’assurdo, pa-
L rodia della metafisica
e “scienza delle solu-
zioni immaginarie” co-
me la definì il suo creatore, lo
scrittore e drammaturgo Al-
fred Jarry. Oggi dalle 15.30
inaugurano, alla galleria del
Mau Museo d’Arte Urbana, via
Rocciamelone 7/C, e da Spa-
zio Garino, via Rocciamelone
1/I, le mostre “Sanremo Patafi-
SOCIETÀ
CULTURA &
SPETTACOLI
L’INTERVISTA
GIUSEPPE CULICCHIA
“
Oggi a teatro vanno
persone vestite
bene e istruite
che possono
permetterselo
sica” e la presentazione di
“Fondazione Pata” con “Gesta
e Memorabilia da un Universo
Supplementare”. Ingresso libe-
ro fino al 3 febbraio.
Sanremo Patafisica nasce in
occasione dei 150 anni dalla
nascita di Jarry, i 100 di Calvi-
no e i 60 dalla nomina a Vitto-
rio Osvaldo Tommasini (Far-
fa) primo reggente dell’Institu-
tum Pataphysicum Mediola-
nense. Una ricerca artistica col-
lettiva per indagare il rappor-
to che lega questa strana scien-
“I custodi del futuro” alla Palazzina di Stupinigi
Scoprire quanto le meraviglie storiche siano bellissime ma altret-
tanto fragili e come si possa prendersene cura. Domani alle
15,45 la Palazzina di Caccia di Stupinigi accoglierà “I custodi del
futuro”, attività per famiglie pensata per far conoscere i rischi
che possono correre le collezioni conservate nei musei e come fa-
re per preservarle. F.CAS. —
di lusso in cui è ambientata
la pièce?
«Quando a livello psicanaliti-
co si parla di desideri, si tende
a classificarli: una di queste ti-
pologie è il desiderio compul-
sivo, che non si appaga mai e
che in realtà è la cifra del capi-
talismo. Un sistema che ti por-
ta a desiderare sempre di più:
niente ti basta mai, vuoi sem-
prepiù soldi,follower, visibili-
za a Sanremo con artisti, intel-
lettuali, musicisti, artigiani, li-
beri pensatori e imbucati pata-
fisici. Sono 250 le opere origi-
nali di piccola dimensione, un
archivio che diventa esposizio-
ne itinerante dopo le “ostensio-
ni” a Sanremo e Milano. Nasce
da un’intuizione di Domenico
Graglia con l’aiuto di Freddy
Colt, Duccio Scheggi, Marco
Innocenti e Michele Listello; è
realizzata grazie alla disponi-
bilità di Accademia della Pi-
gna, Fondazione Pata e Asso-
MANUELA GIUSTO
tà. Si è perduto il senso del li-
mite, del proprio posto nel
mondo. E questo provoca sof-
ferenza».
L’umanità protagonista del-
lo spettacolo è impaurita, e
la paura mangia l’anima, co-
me diceva il titolo di un film
di Fassbinder.
«È la paura di non farcela, di
non essere abbastanza perfor-
manti. Ed è una paura molto
Oprea di Chiara Fabbri Colabich
ciazione Culturale Cadaveri
Squisiti. Gode del patrocinio
del Mau di Torino e la partner-
ship di Officine Brand Mau Art
Gallery, spazio curato da Son-
ja Krstic. Allestimento di Alber-
to Garino. F.ROS. —
diffusa. Il 62% della popola-
zione occidentale vive in uno
statocostante diburn-out».
Non a caso, una delle parole
che ci sentiamo più ripetere
in questa nostra epoca è “re-
silienza”.
«La resilienza è la parola por-
tavoce del capitalismo ed è
una grande fregatura, perché
definisce quello che vuole da
noila società della performan-
ce. Essere resilienti significa
mostrare mai le proprie fragi-
lità, non fermarsi mai, non
prendersi mai il tempo neces-
sario ad accettare, curare, at-
traversareil dolore».
In questo spettacolo non
mancano i momenti di comi-
cità, ma c’è chi vi ha detto
che proponete una visione
molto pessimista.
«Sono parzialmente d’accor-
do: ma dipende da quale an-
golazione si guarda il mondo.
Temo piuttosto che la nostra
“Come società non
siamo pronti a fare
davvero qualcosa per
cambiare il pianeta”
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
visionesia realista.Senzadub-
bio c’è una forma di salvezza
nel rapporto uno a uno, tra
persone che si amano, nell’a-
micizia,nellafamigliao volen-
do in una compagnia teatrale.
Ma comesocietà, come comu-
nità, non siamo pronti a fare
davvero qualcosa per salvare
il mondo. Non lo sono nean-
che gli sfruttati, perché la spi-
rale che ti costringe a essere
vincente e performante fa sì
che l’ultimo problema dell’o-
peraiochedevepagare unmu-
tuo sia preoccuparsi della rac-
colta differenziata».
Può il teatro contribuire a sal-
vare il mondo prima dell’al-
ba?
«Questo possono pensarlo so-
lo dei teatranti molto narcisi-
sti.Il teatropuòportare unele-
mento di pericolosità, ma non
può salvare il mondo. Anche
perché a differenza del teatro
classico, che vedeva riunirsi
tutta la comunità, oggi a tea-
tro vanno le persone che pos-
sono permetterselo, vestite
bene, istruite e in grado di pa-
garsi il biglietto. Certo il tea-
tro può essere un elemento di
riflessione, ma al contrario di
quanto poteva avvenire un
tempo non incide su tutta la
popolazione diuna città.Figu-
riamocidel mondo». —
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SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 57

Quella di Raiz è una delle voci pop italiane
Lo show di Raiz che si riconoscono alla prima nota, a parti-
dedicato a Sergio Bruni re da quando un giovanissimo Gennaro Del-
la Volpe emerse come leader degli Almame-
è di casa a Settimo gretta nel circuito indipendente italiano di
respiro cosmopolita. Questa sera l’artista
napoletano porta in scena sul palco della
PAOLO FERRARI Suoneria di Settimo Torinese il progetto
cui si dedica con passione da un anno, l’o-
maggio al concittadino Sergio Bruni intito-
lato “Si ll’amore è’o ccuntrario d’’a morte”
che si è concretizzato nel disco omonimo e
nei concerti che ne sono scaturiti. Nello
show delle 21 lo accompagna la quotata for-
mazione dei Radicanto, un trio di tempera-
mento world music.
Nessun dubbio neppure circa la presenza
scenica, dal momento che Raiz ha lavorato
al cinema con John Turturro e Manetti
Bros. e interpreta Don Salvatore Ricci nella
fortunata serie “Mare fuori”, dopo avere
avuto una parte anche ne “I bastardi di Piz-
zofalcone”. Il biglietto d’ingresso costa 18
euro. —

Giovanni Muciaccia al museo di Scienze Naturali rivando al figurativo, alle

avanguardie, al Novecento e DA NON PERDERE
“La mia carriera è iniziata negli studi di via Verdi” poi scendere. Inoltre, quello
che manca alla scuola è la par-

“Siate creativi te pratica. Io, dopo vent’anni

di Art Attack, non posso che
portare alta la bandiera del
fare: è fondamentale lavora-
CIRCOLO DELLA MUSICA (RIVOLI)
Sul palco la band Darvaza Wave

imparando re con le mani perché fa stare

bene ed è terapeutico».
Quindi spazio alla creativi-
tà, cercando di coltivarla il più
tra musica dark ed elettronica

Arriva dalla provincia di Trento la

a rallentare” possibile. «La si può stimolare

con “Attacchi d’arte contem-
IL COLLOQUIO/1 poranea”, laboratorio di crea-
tività organizzato dal Circolo
FRANCA CASSINE dei lettori, alle 11 e alle 16 al
Museo di Scienze Naturali
iovanni Muciaccia per celebrarne la riapertura.
Muciaccia oggi è a Torino
sione e nella vita. «L’arte è tan-
te cose, può essere evasione,
riflessione, forma di intelli-
genza. Può essere arricchen-
te, ti può far star bene miglio-
randoti la giornata. Occorre
in molti modi, specialmente
imparando a osservare e ral-
lentando. La prima regola è ri-
durre il ritmo. Al giorno d’oggi
andiamo troppo veloci, usu-
fruiamo rapidamente dei con-
tenuti e questo abbassa la capa-
cità di osservazione. La creati-
vità nasce dall’abilità di analiz-
zare con attenzione e calma,
per poi combinare insieme gli
elementi in maniera inedita».
band Darvaza Wave, in concerto
questa sera al Circolo della Musi-
ca di Rivoli. Il quintetto guidato dal-
la voce di Luca Zaniboni utilizza
chitarra, basso, batteria, sintetiz-
zatori ed effetti per dare vita a un
suono di indole alternativa in bili-
co tra dark, new wave, gothic ed
elettronica, maturato a cavallo tra
Italia e Scandinavia. L’avventura è iniziata nel
2015 prendendo come figura simbolo Darva-
za, parola persiana che indica un luogo buio al
confine tra la vita e l’ignoto. Il live è a ingresso

G con Torino ha un
rapporto speciale.
«La porto nel cuore
perché, televisivamente, mi
ha tenuto a battesimo – dice –.
«Ho dei bellissimi ricordi
della città. Mi viene in mente il
profumo dei camerini di via
Verdi, l’odore fatto dei vestiti
delle sartorie e di altre miste-
però imparare a capirla, cer-
cando di avvicinare le perso-
ne, ed è quello che ho voluto
di fare nel mio libro, “Attacchi
d’arte contemporanea”».
Muciaccia con Art Attack ha in-
segnato a mettere in pratica la
creatività in quelli che erano
dei tutorial ante litteram.
«Quando mi chiedono se il
gratuito. P. FER. —

CASA TEATRO RAGAZZI E GIOVANI

Ho esordito a dicembre del
1992 con un programma inti-
tolato “Disney Club” registra-
to dagli studi Rai di Via Ver-
di». Lui, amatissimo volto di
Art Attack che ha cresciuto in-
tere generazioni di ragazzi
con colla, forbici, pennarelli e
cartoncino, ci tornerà oggi
Carlo Massarini oggi al Circolo dei lettori presenta “Vivo dal vivo. Foto-racconto di 120 concerti”
“Ludovico Einaudi è un alchimista
riose essenze. Ci ho lavorato
solo un anno, ma è stato fonda-
mentale. Sono felice di inaugu-
rare i rinnovati spazi di via Gio-
litti e coglierò l’occasione per
vedere la mostra di Piero Gilar-
di di cui sono collezionista».
Per lui l’arte è sempre stata
al primo posto, nella profes-
Per fruire della bellezza del-
le opere, sarebbe meglio inizia-
re ad approcciarsi dall’infan-
zia. «Purtroppo nelle scuole
l’insegnamento dell’arte ha
poco spazio, soprattutto quel-
la di area contemporanea.
Dovremmo partire al contra-
rio iniziando proprio da lì ar-
programma funzionerebbe an-
cora oggi, rispondo di sì – con-
clude –. I tutorial che spopola-
no sui social dimostrano che la
voglia di osservare cosa fanno
delle mani che costruiscono è
una formula che continua a in-
teressare grandi e piccini». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel “gioco dei destini scambiati”
va in scena il libero arbitrio
Si parlerà di giustizia, di tirannia,
della libertà, della responsabilità e
di come si resiste alla violenza. Que-
ste le basi de “Il gioco dei destini
scambiati”, spettacolo accolto oggi
e domani alle 16, 30 alla Casa del
Teatro Ragazzi e Giovani. Seconda
tappa del progetto “La Repubblica
di Platone” ideato da Emiliano Bron-
zino, direttore della Fondazione Trg
e, in questo caso, anche regista, vedrà protago-
nisti in scena Pasquale Buonarota e Alessandro
Pisci. Centrali saranno il tema del libero arbitrio
e della predestinazione per una riflessione sulla

Ezio Bosso non sapeva dire banalità” responsabilità personale. F. CAS. —

TEATRO VITTORIA
Il Trio Pantoum suona Suk e Dvorak
mi 3 pezzi e serve una licen- il concerto è dedicato agli under 35
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

IL COLLOQUIO/2 za». Entusiasmo e passione in

ogni nota e in ogni incontro
FRANCESCA ROSSO perché, un po’come dice il tito- La classica suonata dai giovani per i
lo, dal vivo si vive di più. giovani. È dedicata esclusivamente
sservo Nick Toccante il ricordo di Ezio agli under 35 “Green Notes”, rasse-

«O Cave, da vici-
no. Ma da vi-
cino vicino.
E mentre gli tengo prima con
una, poi con due mani un gi-
nocchio evitando che, prote-
so in avanti com’è, si schianti
sul pavimento a pelle d’orso,
penso. In nessun concerto che
abbia mai visto, l’artista cele-
bra un rito di comunione co-
Il giornalista
racconta i live di ieri
e di oggi: “Il pubblico
di Torino è maturo”
me questo. Non coinvolgi-
mento, non condivisione: pro-
prio comunione».
Carlo Massarini porta den-
tro la musica. Proprio lì. Siamo
con lui a tenere quel ginoc-
chio. Il suo modo di racconta-
re è tutto emozione. Oggi alle
18 al Circolo dei lettori presen-
ta “Vivo dal vivo. Foto-raccon-
to di 120 concerti” (Rizzoli)
con Marco Zatterin, vice diret-
tore della Stampa. Sorpren-
denti le foto, emozionanti le
parole e i qr code per sentire i
concerti fra artisti nuovi e leg-
Carlo Massarini presenta il suo libro oggi alle 18
gende, da Leonard Cohen a
Salmo, da Vasco Rossi a Patti
Smith passando per Fatouma-
ta Diawara e gli U2.
Ed ecco 13 anni di concerti
raccontati da chi se ne occupa
da 50: «Rispetto agli Anni 70 –
dice – è cambiato tutto: sono
esteticamente più belli, le pro-
iezioni sui ledwall creano uno
spettacolo nello spettacolo. La
musica è molto più mischiata
nei generi, ci sono più contami-
nazioni e il pubblico si è allar-
gato». Anche le età sono cam-
biate. «Con Morandi, Peter Ga-
briel, Prince si rivive una fetta
della propria vita. Una volta si
era tutti giovani, oggi si trova-
no tre generazioni come per
Vasco e i Rolling Stones. Da
Travis Scott ero una mosca
bianca, tutti 20-25 enni».
Le foto sono istanti che di-
ventano icone spettacolari. «È
stato al concerto degli Stones
ad Hyde Park che mi sono spac-
ciato per fotografo con la mac-
china di mio padre. Poi condu-
cendo “Popoff” ho iniziato a
propormi. Si era più liberi.
Ora si possono fare solo i pri-
Bosso. Racconta: «Era l’ultima
puntata di “Ghiaccio Bollen-
te”, sono rimasto affascinato
dalla matrice esoterica di “The
12th Room”, il racconto tibeta-
no delle stanze, l’ultima prima
della reincarnazione. Ho tro-
vato una persona straordina-
ria, nonostante la malattia ave-
va un’energia incredibile. Non
diceva una cosa banale nean-
che se gliela chiedevi. L’ho por-
tato a Sanremo, ha commosso
l’Italia. Con lui ho capito che il
senso del mio percorso non
era fare musica ma l’interfac-
cia fra pubblico e arte». La scrit-
tura del libro si adatta al con-
certo per restituire meglio l’e-
mozione, sembra nascere subi-
to dopo con la magia del live
ancora nelle orecchie. Che di-
re di Ludovico Einaudi? «Un
mago alchimista che in una
notte di mezza estate ti porta
in un mondo tutto suo con mu-
sica da tutto il mondo: Grecia,
Salento, Australia. Non si può
definire: etnica, classica, jazz
non bastano». Indimenticabili
i ricordi di Torino: «I Genesis
nel 1975 e gli U2 nel 2015. To-
rino è una città che apprezza la
musica. Ha un pubblico entu-
siasta, maturo». —
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gna dell’Unione Musicale che oggi al-
le 20 al Teatro Vittoria ospiterà il
francese Trio Pantoum. Un appunta-
mento strutturato in modo che al
concerto segua un momento convi-
viale nel quale poter incontrare gli ar-
tisti e scambiare quattro chiacchie-
re con loro. Per l’occasione protagonisti saranno
Hugo Meder al violino, Bo-Geun Park al violoncel-
lo e Virgile Roche al pianoforte che si cimenteran-
no in un percorso musicale tra “Elegie op. 23” di
Josef Suk e “Trio op. 90” di Dvorak. F. CAS. —
CALUSO E VISCHE
Storie di crimini e ricordi degli anziani
per non dimenticare il Novecento
Due eventi sulla memoria e sull’im-
portanza del non dimenticare saran-
no in programma questo fine setti-
mana. Si comincia oggi alle 16 nella
Sala Magaton di Caluso, dove verran-
no presentati due volumi, “Crimini
in Canavese” e “Celestino il Presi-
dente. Invece, domani alle 15 nel lo-
cale pluriuso di Vische, la presidente
della biblioteca di Caluso Annama-
ria Gifuni e i ragazzi della scuola primaria e secon-
daria saranno protagonisti di “Raccontando…
storie del Novecento”. Una serie di interviste fat-
te dalla dottoressa Gifuni agli anziani del paese
presentate in forma di lettura teatrale. F. CAS. —

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T1 PR
58 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
SPORT
Oggi alle 15 Toro a Genova per spezzare la maledizione dei gol fuori casa: in trasferta granata in bianco da tre giornate
Il jolly Vlasic per innescare le punte
La carezza di Juric: “Sta crescendo”
IL PERSONAGGIO
FRANCESCO MANASSERO
sterno, mezzala.
E Ora trequartista. C’è
un nuovo Vlasic nel
motore del Torino.
Quel giocatore che morde,
ispira e conclude che Juric
ha tanto cercato in questa
metà stagione. E che adesso,
anziché dal mercato, sta
(ri)trovando nelle prestazio-
ni di chi tali qualità c’è l’ha
nel dna, ma per quasi tutto il
girone di andata non è riusci-
to ad esprimerle.
Era una squadra involuta
e l’ex del West Ham non ave-
va neanche la forma giusta
per provare a prenderla per
mano. Poi il Torino ha cam-
biato pelle, e marcia, e il croa-
to pian piano si è svegliato. È
migliorato, nella nuova col-
locazione tattica che gli ha di-
segnato l’allenatore nel cen-
trocampo a cinque uomini. E
poi si è evoluto trovando fi-
nalmente la sua posizione:
in mezzo al campo, dietro le
punte. Un ruolo che sta esal-
tando le sue caratteristiche
da tuttofare: di lusso, per
una squadra come il Toro.
Decisivo anche con gli avver-
sari più pericolosi, come si è
visto contro il Napoli con il
gol del 2-0 e il riconoscimen-
to di migliore in campo. La
prima firma ad inizio no-
vembre contro il Sassuolo:
un gol da 3 punti però. «Vla-
sic non ha cambiato il modo
di giocare, fa sempre le stes-
se cose, anzi adesso lo abbia-
mo normalizzato un po’ - le
parole di Juric -, ma abbia-
mo lavorato molto su dove
deve stare. Sta andando be-
ne. A volte prima sbagliava
la posizione del corpo, gio-
cava un po’ di spalle, adesso
La 17enne torinese trionfa nella tappa di Coppa del mondo Under 20
Scherma, fioretto d’oro per la baby Gabola
Le rivali da tutto il mondo si arrendono
LA STORIA
PIER FRANCESCO CARACCIOLO
l sorriso è smagliante, il
I successo storico. Letizia
Gabola, 17 anni, torinese,
il 6 gennaio scorso ha vin-
to la medaglia d’oro alla 18esi-
ma edizione del torneo di
scherma «Alpe Andria» di Udi-
ne. Si tratta della prima tappa
dell’anno del circuito di Coppa
del mondo Under 20. Letizia si
Nikola Vlasic, 26 anni, in gol contro il Napoli: è il secondo quest’anno dopo quello al Sassuolo
“
IVAN JURIC
ALLENATORE
DEL TORINO
A volte prima
sbagliava posizione
in campo. Ora riesce
a entrare nel vivo
del gioco offensivo
è imposta nella categoria Gio-
vani nella sua specialità, il fio-
retto, dopo aver superato sette
avversarie (in finale ha piega-
to 15-12 la cinese Xu). Un suc-
cesso di prestigio, in una com-
petizione in cui si sfidano le
più grandi atlete del mondo
(hanno gareggiato, in tutte le
specialità e categorie 931 atle-
ti, provenienti da 62 Paesi).
Il trionfo di Gabola è arriva-
to al termine di una giornata
iniziata tra le lacrime, per gli
strascichi degli affanni degli ul-
ha migliorato la postura e la
palla la controlla in avanti.
Così riesce a trasformare su-
bito le azioni in trame offen-
sive ed entra in più occasio-
ni. Sta crescendo».
Quanto, lo svelerà anche
la sfida di oggi pomeriggio a
Marassi contro il Genoa nel-
la quale l’ex del West Ham
potrebbe ritagliarsi di nuovo
un ruolo da protagonista. Il
Torino ha bisogno dei suoi
guizzi per innescare Zapata
e Sanabria, visto che, a cerca-
re il pelo nell’uovo, in trasfer-
ta va in bianco da 3 giornate.
E i due cercano ancora il pri-
mo gol lontano da Torino.
«Spero sia un caso, l’anno
scorso fuori casa andava tut-
to bene, ma di loro due resto
sempre molto soddisfatto, si
integrano bene», la carezza
timi anni, e conclusa in festa.
Da una trentina d’anni, raccon-
tano gli esperti, non si registra-
va un successo di una piemon-
tese nella categoria: «Ho tirato
con grande concentrazione,
stoccata dopo stoccata, ed è ar-
rivato un successo speciale,
che condivido con le persone
che lavorano con me tutti i
giorni» dice Letizia, ora al 7°
posto del ranking nazionale
(27° di quello internazionale).
La giovane classe 2006 tira
di scherma da quando aveva 9
Pallanuoto, big match per la Reale Mutua Torino
Reduce da tre vittorie consecutive, la Reale Mutua Torino ’81
di pallanuoto riceve Como (ore 18 alla Piscina Monumentale,
ingresso gratuito e diretta streaming su Facebook) per l’otta-
va giornata di serie A2 maschile. A separare le due squadre in
classifica c’è appena un punto: guida Torino terza a quota 13,
insegue Como sesta con 12. M.RAU.—
MARCO BERTORELLO / AFP
di Juric, che però adesso vuo-
le passare all’incasso. Con Li-
netty fuori a causa di un fasti-
dio muscolare (il provino de-
cisivo ha dato esito negati-
vo), è confermata la squadra
dell’ultimo turno. Ma può
Confermato l’undici
che ha battuto il Napoli
ma Tameze è pronto
a dare il cambio a Djidji
contare su un Tameze in più,
pronto a dare il cambio a Dji-
dji, oppure ad uno dei centro-
campisti. «In mezzo si allena-
no tutti forte e mi danno am-
pie garanzie, scelgo in base
alle partite - dice Juric -. An-
che gli esterni sono affidabi-
Letizia Gabola, 17 anni, ha iniziato a tirare di scherma a nove
anni. Aveva iniziato seguendo
le orme della sorella Giulia, di
tre anni più grande, specializ-
zata nella spada. Si era appas-
sionata nel periodo in cui, da
bambina, la seguiva con la fa-
miglia nei tornei in giro per
serie d
Chieri cerca il tris
Sfida salvezza
per il Pinerolo
Nel denso calendario del-
la serie D di gennaio è in
programma oggi (ore
14,30) la seconda di ritor-
no con il Chieri che vuole
dare continuità ai suoi ri-
sultati - dopo la vittoria
nel derby col Pinerolo e il
3-1 al Borgosesia - andan-
do in Liguria per incontra-
re il Vado. Impegni casa-
linghi invece per il Chisola
che attende al “Dino Maro-
la” di Vinovo l’Alba calcio
e per il Pinerolo che al
“Barbieri” ospita il Pont
Donnaz di Ezio Rossi in un
sfida salvezza. P.ACC. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
li, ma vedo Lazaro in grande
crescita dal punto di vista del-
la personalità». A casa sono
rimasti anche Karamoh per
un problema al piede e Sop-
py, mentre l’altro uomo mer-
cato Radonjic ha ritrovato
la convocazione. Nel grup-
po anche Seck che l'altro
giorno si è schiantato con la
sua Mercedes. All’andata è
stato il numero 10 a regala-
re al Torino la prima vittoria
del campionato con una ma-
gia al 94’. «Radonjic ha fatto
una buonissima settimana
di allenamenti e ci sarà - assi-
cura il tecnico -, l’altra volta
ha avuto un problema.
Quando arriverà l’occasio-
ne giusta lo utilizzerò. L’av-
ventura granata è agli sgoc-
cioli? A me non risulta». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l’Europa. Era stata apprezzata
da subito, da maestri e avversa-
rie, soprattutto per il tempera-
mento battagliero. Aveva ini-
ziato a tirare a Villa Glicini, nel
Club Scherma, lasciato un an-
no fa per trasferirsi al Ch4
PAROLA DI GRANATA
SILVANO BENEDETTI
Partita chiave
per l’autostima
Tonny e Zapata
sfatino il tabù
ontro il Genoa è
C la classica sfida
tra due gruppi si-
mili, reduci da
un buon momento. Se il
Toro ha appena battuto il
Napoli, la squadra di Gi-
lardino nell’ultimo mese
ha frenato Juve, Inter e
Bologna. Vi-
vono la stes-
sa situazio-
ne ed en-
trambe vor-
ranno otte-
nere il massi-
mo bottino. È un esame
vero per i granata, fa bene
Juric a sottolineare l’im-
portanza dell’incontro.
Chi ci crede di più se l’ag-
giudica. E attenzione agli
episodi, spesso si vince e
si perde con i dettagli. Ci
vuole un Toro sveglio, ma
questo Toro mi dà fidu-
cia. Se mette l’attenzione
delle ultime volte è più for-
te. Il Genoa ha dalla sua il
fattore casa, ma anche il
nostro settore è sold out:
non mancherà il suppor-
to. Marassi è una vera are-
na, l’ho vissuta diverse vol-
te, non è facile. Per cerca-
re di vincere, dovremo
sfruttare la forza della di-
fesa e la freschezza dei
due attaccanti. Sanabria
e Zapata stanno bene e si
vede: hanno gamba, si cer-
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
cano e adesso fanno le
scelte giuste. Sono in for-
ma. Cerchiamo di rompe-
re il tabù, visto che non
hanno mai segnato in tra-
sferta. Partita chiave? Sì,
ma soprattutto per l’auto-
stima. In ogni caso ci sa-
rebbe ancora tempo per
tutti gli obiettivi. Chiaro,
tre punti avrebbero il sa-
pore d’Europa. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sporting Club, in via Trofarel-
lo, a Millefonti.
Nel 2018 e 2019, categoria
Giovanissimi, per due volte si
era imposta nel circuito del
Gran Prix nazionale. E altre
due era stata vice campiones-
sa italiana della specialità. Nel
2021, il giorno prima della par-
tenza per gli Assoluti nella ca-
tegoria Cadetti, si era ammala-
ta di Covid. Una mazzata da
cui, nei due anni successivi, si
era ripresa a fatica. In uno de-
gli ultimi tornei, a Istanbul, a
frenarla era stata una distorsio-
ne. A Udine, un’ora prima di
iniziare il torneo, ha chiamato
casa. Al papà ha spiegato che,
dopo le ultime difficoltà, stava
pensando di chiudere con la
scherma. Poi ha iniziato a stoc-
care. E non si è più fermata. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
 T1 PR

SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 59

Tra la sera di Coppa e il big match di domeni-
Volley, Chieri sul mercato ca con la capolista Conegliano, si accavalla-
Papa verso la California no le voci di mercato in casa Chieri. Per una
schiacciatrice che se ne va una è in arrivo: pro-
Piace la tedesca Jatzko prio nei giorni in cui Giulio Bregoli ha ritrova-
to Loveth Omoruyi, decisiva nella sfida con-
tro le polacche del Chemik Police, s’appresta
OSCAR SERRA a salutare Valeria Papa che rumors danno su
un aereo diretto in California dove l’attende
il San Diego Mojo. Classe 1989 da Genova,
Papa non ha trovato spazio in questa stagio-
ne (solo 9 le sue apparizioni) e con la ripresa
completa di Omoruyi le sue presenze potreb-
bero ridursi ulteriormente. Al suo posto do-
vrebbe arrivare la tedesca Romy Jatzko, 24
anni il prossimo 26 gennaio che per il com-
pleanno potrebbe regalarsi un’esperienza
nel campionato più bello del mondo, lascian-
do il campionato cinese, dove attualmente è
impegnata con il Sichuan. Attiva sul mercato
anche Pinerolo che, dopo aver perso Sofia
D’Odorico alla prima giornata, per un grave
infortunio al ginocchio, potrebbe accogliere
Emma Cagnin, da Casalmaggiore. —

Il centrocampista decisivo con i suoi traversoni nella sfida di Coppa Italia contro il Frosinone LUCREZIA BECCARI La pattinatrice 20enne
Da esubero a titolare fisso, è al centro del progetto di Allegri. Pronto un contratto di 2 o 3 anni ha vinto l’oro a Kaunas nel pattinaggio di coppia

McKennie, l’americano rinato “Il trionfo europeo

e la notte insonne
la Juve accelera per il rinnovo Mi sono ritrovata”
L’ANALISI agli albori l’avevo fatta. Non
L’INTERVISTA avreimai pensato però,soltan-
NICOLA BALICE todueannifa,diarrivareaque-
ALBERTO DOLFIN sto punto in così poco tempo.
a tripletta di Arek Mi- Ho ritrovato me stessa dopo

L lik, la perla di Kenan

Yildiz. Certo, le diapo-
sitive di Juve-Frosino-
ne 4-0 sono soprattutto que-
ste. Poi però c’è una domanda,
Q
uando i sogni diventa-
no realtà, ecco che gli
occhi non si riescono
più a chiudere. Una
notte quasi insonne per Lucre-
un periodo davvero difficile,
con annessi problemi di salute
chemi hanno condizionato sul
ghiaccio.Sentivo che avevobi-
sogno di questo cambiamento
retorica, che tifosi e addetti ai zia Beccari dopo essersi arram- per ritrovare la Lucrezia bam-
lavori si sono posti sia sul gol picata sul tetto d’Europa con bina e sono contenta di essere
del raddoppio del polacco sia Matteo Guarise agli Europei di tornata a pattinare con la stes-
su quello del talento turco: figura a Kaunas. Le emozioni
«Ma che palla gli ha dato Mc- sono ancora forti anche il gior-
Kennie?». Non sono passati no dopo l’impresa per la ven-
inosservati infatti i traversoni tenne rivolese delle Fiamme
dell’americano, perfetti, due Azzurre.
assist con il contagiri che valgo- È riuscita a dormire?
no almeno quanto i gol segna- «Ero molto stanca, ma è stato
impossibile. Sto iniziando a
realizzare quello che è succes-
Lo statunitense so, ma credo bisognerà aspet-
è partito sulla fascia tare domenicadopo ilgala».
Pensava all’oro dopo il 3° po-

destra, poi si è ripreso
il posto da mezzala
Nel match di Coppa Italia contro il Frosinone McKenni è stato decisivo con i suoi assist
ti. E che hanno messo il punto
esclamativo sulla prestazione
totale di McKennie, quantità e
pure qualità al servizio della
squadra. Non più una novità,
perché quella in corso si è tra-
sformata nella stagione della
redenzione bianconera di We-
ston, mai così continuo in ter-
mini di rendimento, affidabili-
ver nemmeno svuotare i baga-
gli: nel gruppetto dei giocatori
live su dazn fuori progetto doveva esserci
anche lui, poi varie circostanze
hanno portato alla decisione di
Alle 16.15 Women tenerlo in organico agli ordini
contro il Milan di Max Allegri per tutta la pre-
Sembrant addio parazione estiva. Il resto è sto-
ria, con McKennie che è riusci-
to a cambiare tutto quello che
“
sto del programma corto?
«Credevamo nella medaglia e
sapevamo che era alla portata, LUCREZIA BECCARI
ma non ci aspettavamo di vin- ORO EUROPEO
ve per il rinnovo di contratto. cere. Ci siamo concentrati nel NEL PATTINAGGIO
Nella lunga tabella di marcia fare quello che facciamo me-
imposta dal nuovo corso socie- glio, come in allenamento, e ci Dopo un periodo
tario adesso si ritrova tra i pri- siamo riusciti. Già il podio è
mi nomi in lista da definire nel stata una sorpresa, ma così è difficile e problemi
minor tempo possibile. Il con- stato davvero pazzesco. È sta- di salute ho trovato
tratto in scadenza al 30 giugno to bello ricevere tantissimi la serenità che
2025 non lascia troppo spazio messaggisplendidi».
per temporeggiare, in attesa Quali le hanno fatto più piace- avevo da bambina
di capire come e quando evol- re?
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

tà, mentalità. Si farà sentire
quindi la sua assenza per squa-
lifica contro il Sassuolo.
E pensare che era pratica-
mente un ex giocatore della Ju-
ve, volato al Leeds lo scorso gen-
naio: in caso di salvezza sareb-
be rimasto in Premier. Invece
l’esperienza inglese non pote-
va essere peggiore: McKennie
fuori forma e fuori fase, squa-
dra retrocessa in Champion-
ship. Quando è tornato alla
Continassa sembrava non do-
Reduce dalla vittoria del-
la Supercoppa, la Juven-
tus Women alle 16.15
ospita il Milan a Biella. Sa-
rà la prima senza Linda
Sembrant, pilastro dal
2019: la svedese ha risol-
to il contratto con il club.
Oltre 100 presenze condi-
te da 3 scudetti, 2 Coppe
Italia e 4 Supercoppe: «Le
auguriamo il meglio», ha
scritto la Juve. I.CRO.—
doveva cambiare, adattandosi
prima come esterno destro a
tutta fascia e poi riprendendosi
il posto da mezzala: in una posi-
zione o nell’altra, di lui Allegri
non ha più fatto a meno, riba-
dendo quanto abbia apprezza-
to il cambiamento dello statuni-
tense rispetto al passato.
Era praticamente fuori, non
è mai stato dentro al progetto
bianconero come in questo
momento. Così quasi natural-
mente sono riprese le trattati-
veranno le situazioni legate ai
big (Chiesa, Rabiot, Vlahovic)
ecco che i prossimi a stringere
per il rinnovo saranno proprio
McKennie, ma anche Iling-Ju-
nior (2025), Rugani (2024) e
quel Kean (2025) comunque
sempre più vicino alla parten-
za in prestito. Sul piatto per
McKennie un prolungamento
di due o tre stagioni, contatti
avviati, volontà reciproca di
continuare insieme. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Ovviamente quelli dei miei
genitori, anche se non ci siamo
sentiti troppo in questi giorni,
ma so che loro ci sono sempre.
Poi quelli della mia migliore
amica che mi segue a distanza
e del mio miglior amico Niko-
laj Memola, che è qui con me a
gareggiare conla Nazionale».
Si aspettava una seconda vita
così nel pattinaggio dopo
aver abbandonato il singolo?
«La coppia è sempre stato il so-
gno sin da bambina, tant’è che
sa serenità di allora, al di là dei
risultati. Speriamo sia soltan-
to l’inizio e ora studieremo co-
me migliorare ancora in vista
deiMondiali».
Ha pensato che regalo farsi
per festeggiare?
«Una valigia per i pattini, ne
ho proprio bisogno. E poi met-
terò un po’ di soldi da parte,
magari per la mia famiglia e
per fare una bella vacanza a fi-
ne stagione». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

SUDOKU
La soluzione dei giochi
Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle Medio Difficile
in modo tale che ogni riga, ogni colonna
di venerdì
e ogni settore contenga tutti i numeri senza Medio Junior 1
alcuna ripetizione: negli junior sudoku 3 5 6 5 6 8 3 8
9
1
4
2
3
6
5
4
7
3
8
9
6
7
2
5
1
2 3 4 1
sono in gioco i numeri da 1 a 4 e da 1 a 6, nel 6 7 5 9 1 2 8 4 3 1 4 2 3
sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9. 1 5 3 3 1 8 7 2 6 8 1 9 4 3 5 7
7 5 4 3 2 6 1 9 8 3 2 1 4
Junior Sudoku 7 2 9 8 9 1
4
3
8
9
7
7
2
8
3
5
9
2
5
6
1
4
6 4 1 3 2
2 1 3 6 7 8 5
3
9
2
1
6
8
4
6
5
7
1
4
7
3
8
2
9

3 4 3 1 7 2 8 4 9 4 1 Difficile Junior 2
4 6 9 2 3 1 7 8 5 5 2 3 6 4 1
6 2 9 4 6 2 7 2 7 2 5 8 9 6 1 3 4 4 6 1 2 5 3
4 2 6 5 4 3 8 3 1 4 7 5 9 6 2 2 3 4 1 6 5
8 5 7 6 7 5 4 3 6 8 9 2 7 1
6 1 5 4 3 2
3 4 6 2 2 7 6 1 4 3 8 5 9
1 5 6 3 2 4
4 3 9 2 7 4 9 2 1 9
6
1
9
8
2
5
7
2
5
7
8
3
4
4
1
6
3 3 4 2 5 1 6
1 8 4 3 6 2 5 9 7
4 2 6 2 6 8 4 6 8 4 2 3 5 7 9 1 4 6 2 8

.
T1 PR
60 LA STAMPA SABATO 13 GENNAIO 2024
TRAME
ONE LIFE
HHHH Drammatico. Regia di James Ha-
wes, con Anthony Hopkins e Helena Bon-
ham Carter. Durata 110 minuti. La vera
storia di Sir Nicholas Winton, l'uomo che
durante la seconda guerra mondiale salvò
centinaia di bambini ebrei dalla deportazio-
ne. Dalla biografia di Barbara Winton.
IL MAESTRO GIARDINIERE
HHHH Drammatico. Regia di Paul Schra-
der, con Joel Edgerton e Sigourney Wea-
ver. Durata 107 minuti. Il fidato giardiniere
della vedova Haverhill accetta di prendere
alle sue dipendenze la pronipote della si-
gnora, una ventenne nei guai per la droga.
L’uomo ha un oscuro passato da nascon-
dere. Dall’autore di “American gigolò”.
FOGLIE AL VENTO
HHHH Commedia drammatica. Regia di
Aki Kaurismaki, con Alma Pöysti e Jussi
Vatanen. Durata 81 minuti. Le vite di un
uomo e una donna s’incrociano per caso in
una gelida notte di Helsinki. Entrambi sono
alla ricerca dell’amore della vita. Premio
della giuria al Festival di Cannes.
CHI SEGNA VINCE
HHH Commedia drammatica. Regia di Tai-
ka Waititi, con Michael Fassbender e Frankie
Adams. Durata 99 minuti. Persa una partita
per 31 a zero, la squadra di calcio delle Sa-
moa Americana si affida a un nuovo allenato-
re olandese per il riscatto. Da una storia vera.
THE BEEKEEPER
HHH Azione. Regia di David Ayer, con Ja-
son Statham e Jeremy Irons. Durata 105
minuti. Dopo il suicidio di un’amica manda-
ta in rovina da una truffa online, l’ex agente
speciale Adam Clay si mette alla ricerca
dei responsabili con propositi di vendetta.
50 KM ALL’ORA
H Commedia. Regia di Fabio De Luigi, con
De Luigi e Stefano Accorsi. Durata 111 mi-
nuti. Dopo anni di lontananza a causa di
dissidi, due fratelli si ritrovano al funerale
del padre e decidono di rispettare il suo vo-
lere: cominceranno quindi un viaggio in
motorino attraverso l’Emilia Romagna per
portare le ceneri del genitore accanto alla
moglie. Rifacimento di un film tedesco.
ENEA
H Drammatico. Regia di Pietro Castellitto,
con Castellitto e Benedetta Porcaroli. Dura-
ta 115 minuti. La vita tra lo spaccio di dro-
ga e le feste nell’alta società romana di
Enea, rampollo di una benestante famiglia.
Al suo fianco, l’amico di sempre Valentino.
ANATOMIA DI UNA CADUTA
HHHH Giallo. Regia di Justine Triet, con
Sandra Huller e Samuel Theis. Durata 150
Agnelli
Via P. Sarpi, 111, tel. 011/3042808. “Verso la
strada” da “I ragazzi della via Pál” di Ferenc
Molnár con Mattia Mariani, Silvia Nati . Regia di
Giovanni Boni. Domenica 14 gennaio Ore 11.00
Alfieri
Piazza Solferino, 2, tel. 011/5623800.
“Saranno Famosi” di David De Silva musiche di
Steve Margosh. Regia di Luciano Cannito.
Giovedì 18 gennaio Ore 20.45
Astra - La Casa di TPE
via Rosolino Pilo, 6 “Wonder Woman” di
Antonio Latella, Federico Bellini con Maria
Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi,
Chiara Ferrara, Beatrice Verzotti. Regia di
Antonio Latella. Ore 19.00
Auditorium Rai - A. Toscanini
Piazza Rossaro, tel. 011/8104961. “Stagione
Concertistica 2023-2024” diretto da Andrés
Orozco-Estrada con Orchestra Sinfonica Nazionale
della Rai. Giovedì 18 gennaio Ore 20.30
Cardinal Massaia
Via Sospello, 32/c, tel. 011/2216128.
“Viceversa” e regia di: Alex Cavigioli.
Ore 21.00
Carignano - Teatro Stabile Torino
Piazza Carignano, 6, tel. 011/5169555 -
800235333. “L’ispettore generale” di Nicolaj
Gogol con Rocco Papaleo, Elena Aimone, Giulio
Baraldi, Letizia Bravi, Marco BrinziMichele
Cipriani, Salvatore Cutrì, Marta Dalla Via,
Gennaro Di Biase, Marco Gobetti, Daniele Marmi,
Michele Schiano Di Cola, Marco Vergani. Regia
di Leo Muscato. Ore 19.30
Trame a cura
di Daniele Cavalla
H BRUTTO
H H MEDIOCRE
H H H INTERESSANTE/DIVERTENTE
H H H H BELLO
minuti. Sandra è una scrittrice che vive con AMBROSIO Corso Vittorio Emanuele, 52, tel. 011/540068
il marito e il figlio non vedente in uno sper- Enea P 15.15-17.30-19.45
duto chalet sulle Alpi francesi. Un giorno PeriphericLove P 22.00
l’uomo viene rinvenuto cadavere, la polizia C’èancoradomani P 15.30-17.45
indaga. Palma d’Oro al Festival di Cannes. Renaissance:afilmbyBeyoncé P 20.30
TUTTI A PARTE MIO MARITO Chisegnavince 15.30
HHH Commedia. Regia di Caroline Vignal, EnigmaRol 17.30
con Laure Calamy e Vincent Elbaz. Durata IoCapitano 19.15
104 minuti. Nonostante la vita agiata e una Adagio 21.30
bella famiglia, la cinquantenne Iris decide
all’improvviso di dare una svolta alla propria CENTRALE Via Carlo Alberto, 27, tel. 011/540110
Tuttiapartemiomarito P 16.00
esistenza creando un profilo su un sito d’in-
contri per persone sposate. Wonder-WhiteBird P 18.00
WONKA Wonder-WhiteBirdV.O. P 20.30 (sott. it.)
HHH Commedia musicale. Regia di Paul CITYPLEX MASSAUA Piazza Massaua, 9, tel. 011/19901196
King, con Timothèe Chalamet e Hugh Chisegnavince P 14.10-18.35-19.50
Grant. Durata 116 minuti. Il giovanissimo 50kmall’ora P 16.05
Willy Wonka sogna di mettere in pratica gli C’èancoradomani P 15.55-20.15
insegnamenti della madre ed aprire un ne- Santocielo P 18.05
gozio di cioccolato, i produttori locali cerca- Comepuòunoscoglio P 22.30
no di ostacolarlo in tutti i modi. OneLife P 14.25-20.30
PERFECT DAYS Wonka P 16.25-20.00
HHHH Commedia drammatica. Regia di TheBeekeeper P 16.25-22.35
Wim Wenders, con Koji Yakusho. Durata 122 Succedeanchenelle... P 18.25
minuti. L’autore di “Paris Texas” narra la sto-
Ilragazzoel’airone P 14.10-18.05-20.20-22.10
ria di Hirayama, un abitante di Tokyo che la-
vora come addetto alle pulizie dei bagni pub-
MeanGirls P 14.10
WishATMOS P 14.10
blici e trascorre il tempo libero tra musica, li-
bri, fotografia. Wish P 16.05-18.00
Napoleon P 21.45
VIAGGIO IN GIAPPONE
HHH Drammatico. Regia di Elise Girard, con Aquamaneilregnoperduto P 22.30
Isabelle Huppert e August Diehl. Durata 95 CLASSICO Piazza Vittorio Veneto, 5, tel. 011 /5363323
minuti. Ancora in lutto per la morte del mari- Perfectday 15.30-18.00
to, l’affermata scrittrice francese Sidonie Per- DUE GIARDINI Via Monfalcone, 62, tel. 011/3272214
ceval arriva in Giappone ospite dell’editore lo- 50kmall’ora P 16.00-18.10-21.00
cale: potrebbe essere l’occasione per riappro- OneLife P 16.10-18.20-20.30
priarsi della sua vita.
ELISEO Via Monginevro, 42, tel. 011/4475241
WONDER - WHITE BIRD
PerfectDays 16.15-18.45-21.15
HHHH Drammatico. Regia di Marc Forster,
Uncolpodifortuna P 16.00-18.00-19.45
con Bryce Gheisar e Helen Mirren. Durata
120 minuti. Nonna Sara racconta al nipote TheMiracleClub P 21.40
Julian, il bullo di “Wonder” espulso da scuola, Ilragazzoel’airone P 16.00-18.30-21.00
la sua infanzia, quando lei ragazza ebrea nel- FRATELLI MARX Corso Belgio, 53, tel. 011/8121410
la Francia occupata dai nazisti fu aiutata da 50kmall’ora P 16.10-21.00
un compagno di classe e dalla sua famiglia. Enea P 18.15-20.50
Dirige l’autore di “Neverland”. OneLife P 16.00-18.30
THE MIRACLE CLUB Uncolpodifortuna(CoupdeChance) P 16.20-20.50
HHH Commedia drammatica. Regia di Wonder-WhiteBird P 18.15
Thaddeus O’ Sullivan, con Maggie Smith e GREENWICH VILLAGE Via Po, 30, tel. 011/281823
Kathy Bates. Durata 91 minuti. Nel 1967 in Fogliealvento P 15.30-17.15-20.45
un quartiere della periferia di Dublino tre ami-
FogliealventoV.O. P 19.00 (sott. it.)
che partecipano al talent show della parroc-
chia nella speranza di vincere il primo pre-
Ilmaestrogiardiniere P 15.45-18.00-20.30
mio, un pellegrinaggio a Lourdes. Ilfaraone,ilselvaggioela... P 15.30
UN COLPO DI FORTUNA
Uncolpodifortuna P 17.15-19.15-21.15
IDEAL Corso Beccaria, 4, tel. 011/5214316
HHHH Thriller. Regia di Woody Allen, con
Ilragazzoel’airone 15.30-17.50-20.10-22.30
Lou de Laage. Durata 93 minuti. Un giorno a P
Parigi la giovane Fanny incontra Alain, un ex Wonka P 15.45-18.00
compagno di liceo: tra loro nascerà una rela- 50kmall’ora P 18.05-20.15
zione presto scoperta dal marito di lei. Aquamaneilregnoperduto P 22.25
Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8
DEL 13 GENNAIO
2024
Casa Teatro Ragazzi e Giovani Monterosa Teatro Studio Bunker
C.so G. Ferraris, 266/C, tel. 011/19740280. Via Brandizzo, 65, tel. 011/2304153. “Tant via Niccolò Paganini 0/200, tel. 345 6778879.
“Dolcemiele” di Onda Teatro. Fracass Për Niente” di L. Oddoero con “Songs of Freedom” con Carlo Roncaglia, Max
Ore 17.30 Compagnia “Piccolo Varietà” – Pinerolo (TO). Altieri, Enrico De Lotto, Paolo Demontis, Matteo
Ore 21.00 Pagliardi musiche di Accademia dei Folli durata
Colosseo 1 ora e 30’. Regia di Carlo Roncaglia.
Via Madama Cristina, 71, tel. 011/6698034. Regio Ore 19.30
“Meglio stasera. Quasi one man show “ di e con: Piazza Castello, 215, tel. 011.8815/241/242.
Stefano De Martino. Ore 21.00 “Shen Yun - La Cina prima del comunismo” Teatro Vittoria
Ore 15.00 e 20.00 via A. Gramsci, 4, tel. 011/5171815. “Green
Conservatorio Giuseppe Verdi Notes (2): Trio Pantoum” con Hugo Meder
via Mazzini - piazza Bodoni, tel. 011/888470. San Pietro in Vincoli Zona Teatro violino, Bo-Geun Park violoncello, Kojiro Okada
“Duo Shoji-Cascioli” con Sayaka Shoji violino, Via San Pietro in Vincoli, 28, tel. 011 484944 pianoforte.
Gianluca Cascioli pianoforte. - 347.23.77.312. “Cumpanaggiu – il pane e il Ore 20.00
Mercoledì 17 gennaio Ore 20.30 resto” di Paolo Pagliani, Salvatore Tramacere
con Carlo Durante, Emanuela Pisicchio, Maria Accademia di Musica onlus
Erba Rosaria Ponzetta, Andelka Vulic. Regia di viale Giolitti, 7, tel. 0121/321040. “ Il Coro
Corso Moncalieri, 241, tel. 011/6615447. “La in concerto con Zonta per le borse di studio”
Salvatore Tramacere.
locandiera” di Carlo Goldoni con Miriam Mesturino diretto da Marco Robino con Coro Accademia di
Ore 18.30 e 20.30
e Luciano Caratto, Alessandro Marrapodi, Barbara Musica Architorti, Rosi Zavaglia mezzosoprano.
Cinquatti, Stefano Fiorillo, Maria Elvira Rao, Stefano Domenica 14 gennaio Ore 18.30 e 20.30
Bianco, Germana Erba’s Talents. Regia di Enrico
SantiBriganti Teatro
Fasella. Ore 21.00 nulltel. 011/643038. Teatro Civico Busca Teatro il Mulino
- Piazzetta del Teatro 1 - Busca (CN) “Storie via Riva Po, 9, tel. 011/9041995. “Chi ha il
Gioiello incartate per principesse ribelli” e regia di: Pino cervello lo usi” con Corrado Accordino, Daniele
Via C. Colombo, 31/bis, tel. 011/5805768. “In ogni Costalunga con Elisa Lombardi. Ornatelli.
vita la pioggia deve cadere” con Leo Gullotta, Fabio Domenica 14 gennaio Ore 16.30 Venerdì 19 gennaio Ore 21.00
Grossi. Regia di Fabio Grossi. Ore 21.00
Spazio Kairòs Teatro Gobetti di San Mauro Torinese
Gobetti via Mottalciatta 7, tel. 3517343492. AriaTeatro Martiri della Libertà 17, tel. 011.0364114/3.
Via Rossini, 8, tel. 011/5169555 - 800 235 333. “Approdi: Tempo Orfano” di e con Chiara “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello
“Wonderland” da Alice “Alice in Wonderland” di Benedetti. con Giovanni Mongiano. Regia di Giovanni
Lewis Carroll con Lav Gilardoni, Marta Pizzigallo, Ore 21.00 Mongiano. Ore 21.00
Camilla Soave, Alice Spisa, Francesca Turrini. Regia
di Giulia Odetto. Ore 19.30 Teatro della Caduta Teatro della Concordia
via M. Buniva, 24, tel. 011/5781467. Lanzo Corso Puccini, tel. 011/4241124. “Remo Girone
Hiroshima Mon Amour Torinese (TO) “Lorenzo Maragoni in “Stand up in “Il cacciatore di nazisti”” e regia di: Remo
Via Bossoli, 83, tel. 011/3176636. “2000 Mon Poetry”” Girone da Simon Wiesenthal.
Amour” Dalle ore 22.30 Ore 21.00 Mercoledì 17 gennaio Ore 21.00
.
 T1 PR

SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 61

DEL 13 GENNAIO
2024

C’èancoradomani P 15.50-20.15 Wish P 14.05-15.00-16.40-18.30 COLLEGNO PINEROLO

Enea P 20.20-22.30 Succedeanchenelle... P 14.10-16.20-19.50-21.45 CINEMA PARADISO Centro Commerciale Piazza Bruno Trentin, 1 HOLLYWOOD Via Nazionale, 73, tel.0121/201142.
Wish P 15.10-16.35 C’èancoradomani P 14.00-20.45 Wish P 16.00 Wonder-WhiteBird P 19.00
Succedeanchenelle... P 15.00-16.55 TheBeekeeper P 14.30-17.00-20.00-22.30- Ilragazzoel’airone P 18.00 50kmall’ora P 21.30
TheBeekeeper P 18.30-20.30-22.30 23.30 C’èancoradomani P 20.15 RITZ Via Luciano, 11, tel.0121/374957.
Chisegnavince P 18.20-22.30 Wonder-WhiteBird P 17.20-19.30 CUORGNÈ Ilragazzoel’airone P 18.00
LUX Galleria S. Federico, 33, tel. 011/5628907 Comepuòunoscoglio P 17.40-20.10-22.20 MARGHERITA Succedeanchenelle... P 20.30
Chisegnavince 17.10-19.50-21.55 Ilragazzoel’airone P 14.15-17.00-19.00-21.50 Via Ivrea, 101, tel.0124/657523. Prezzi: e8,00 intero;
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Wonka 17.20-19.45-22.10 MeanGirls P 14.00 Wish P 16.30 CINEMA TEATRO BORGONUOVO Via Roma, 149/c, tel.011/9564946.
Wish 17.35 Aquamaneilregnoperduto P 16.30-19.00-22.10 Ilragazzoel’airone P 18.15 TheMiracleClub P 21.00
C’èancoradomani 19.40-22.00 Wonka P 14.50-16.20-19.20-22.00 50kmall’ora P 21.15 DON BOSCO DIGITAL
MASSIMO Via Verdi, 18, tel. 011/8138574 50kmall’ora P 14.40-17.10-19.40-22.15 GIAVENO Via Stupinigi (Cascine Vica), 1, tel.011/9508908.
Ilragazzoel’airone P 15.45-20.45 Santocielo P 22.10 S. LORENZO Via Ospedale, 8, tel.011/9375923. Prezzi: e7,00 intero; Comepuòunoscoglio P 17.45-21.15
Ilragazzoel’aironeV.O. P 18.15 (sott. it.) CINEMA: TORINO ALTRE VISIONI Ilragazzoel’airone P 20.30 SESTRIERE
ViaggioinGiappone P 16.00-20.30 CINEMA TEATRO BARETTI IVREA FRAITEVE Piazza Fraiteve, 5, tel.0122/880685. Prezzi: e7,50 intero;
ViaggioinGiapponeV.O. P 18.00 (sott. it.) Via Baretti, 4, tel. 011/655187. Prezzi: e5,00 intero;4 BOARO Via Palestro, 86, tel.0125/641480. Prezzi: e8,00 intero; Wish 16.30
MooladéV.O. P 16.00 (sott. it.) L’innamorato,l’araboela... P 18.00 Wish P 18.30 Wonka 18.20
Lanoirde…V.O. P 18.30 (sott. it.) TheOldOak P 21.00 Ferrari P 21.00 50kmall’ora 21.00
GuelwaarV.O. P 20.30 (sott. it.) CINETEATRO MONTEROSA Via Brandizzo, 65, tel. 011/2304153 SETTIMO TORINESE
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NAZIONALE Via Pomba, 7, tel. 011/8124173 Unannodifficile P 21.00 Via Piave, 3, tel.0125/641571. Prezzi: e8,00 intero; MULTISALA PETRARCA Via Petrarca, 7, tel.011/8007050. Prezzi: e7,00
intero;Eccetto festivi e prefestivi
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Wish P 15.30
Ilragazzoel’airone 16.00-18.30-21.00 TheOldOak 16.00-21.00 50kmall’ora 21.15
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TheMiracleClub P 17.20-21.20
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Lachimera 15.30-17.30-21.15 AUDITORIUM Piazza Don Matteo Ferrero, 4, tel.011/9989204.
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C’èancoradomani P 19.50 Trolls3-Tuttiinsieme P 16.45 Succedeanchenelle... P 14.25-18.15-20.10-22.10 VALPERGA
Wonka P 15.30-17.40-22.00 Chisegnavince P 18.30 TheBeekeeper P 14.15-16.20-19.10-22.35- AMBRA Via Martiri della Libertà, 42, tel.0124/617122. Prezzi: e10,00 intero;
Chisegnavince P 15.40-17.40-19.40-21.40 Enea P 21.15 00.05 Wonka P 17.00
TheBeekeeper 16.00-19.45-21.45 BEINASCO 50kmall’ora P 14.05-17.00-19.00-22.20 TheBeekeeper P 19.30-21.45
Wonder-WhiteBird 17.35 THE SPACE CINEMA BEINASCO 17.00
Ilragazzoel’airone P 15.30-17.15-20.00-21.40 Wish3D P
50kmall’ora 15.30-19.50-21.55 Viale G. Falcone. Prezzi: e9,40 intero;
19.00
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Succedeanchenelle... 18.15-20.00-21.45 Aquamaneilregnoperduto P 14.30-22.15 21.30
Wish P 15.00-16.30-18.00-19.30 Succedeanchenelle... P
ROMANO Galleria Subalpina, tel. 011/5620145 Succedeanchenelle... P 14.00-17.30-20.00-22.10 Wonka P 15.15-17.30-19.45-21.30 VENARIA REALE
OneLife P 16.00-18.15-21.00 Ilragazzoel’airone P 15.30-18.20-21.00 SUPERCINEMA VENARIA REALE Piazza Vittorio Veneto, 5,
C’èancoradomani P 14.00-21.15
TheMiracleClub P 16.15-18.00-19.45 Wish P 14.20-15.50-17.00-18.45 tel.011/4594406. Prezzi: e8,00 intero;
Wonder-WhiteBird P 14.10-16.40-18.40 15.30
C’èancoradomani P 18.30-21.30 TheBeekeeper P 16.30-19.15-21.15-22.00- Wonka P

15.45-20.45 Chisegnavince P 16.50-20.15-22.15-23.50 17.45-20.30

Anatomiadiunacaduta P 23.50 Succedeanchenelle... P

Wonka 15.00-16.00-18.00-21.30- OneLife P 14.30 Comepuòunoscoglio 17.30-22.30

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Wish P 14.30-15.40-17.10-18.10 P

19.00-23.30 Comepuòunoscoglio P 17.10-20.05-22.40 TheBeekeeper 20.30-22.30

Wonka P 15.40-18.35-19.45-21.30 50kmall’ora P P

TheBeekeeper P 17.30-20.10-22.40-00.20 Enea P 17.40-21.45 Enea P 14.40-19.15-22.00 50kmall’ora P 15.00-20.00

Succedeanchenelle... P 14.00-17.10-22.20-00.35 Chisegnavince P 15.40-20.40 Santocielo P 21.50 Ilragazzoel’airone P 17.30-22.30
Ilragazzoel’airone P 15.20-16.15-18.20-21.20- Comepuòunoscoglio P 18.15-23.20 NONE VILLAR PEROSA
00.10 C’èancoradomani P 14.40-19.30 EDEN Via Roma 2 A, tel.011/9905020. CINEMA DELLE VALLI
Enea P 14.40-21.45 PerfectDays P 20.30 Succedeanchenelle... P 21.00 .Via Galileo Ferraris 2, tel.0121/211964. Prezzi: e7,50 intero;Ridotto (Over
65, under 18, Community Card) – 5 euro
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Fogliealvento P 16.00
Chisegnavince 15.45-20.50-23.40 ELIOS Piazza Verdi, 4, tel.346 212 0658. LUMIERE Via Rosselli, 19, tel.011/9682088.
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Ilragazzoel’airone P 18.00
Aquamaneilregnoperduto P 21.10 Ilragazzoel’airone 15.30-21.00 Enea P 15.30-22.00 OneLife P 21.00
50kmall’ora P 18.25-00.20 Fogliealvento 18.00 50kmall’ora P 18.00-20.00-22.05 VILLASTELLONE
C’èancoradomani P 19.30 CHIERI C’èancoradomani P 17.45 JOLLY
UCI LINGOTTO Via Nizza, 262 SPLENDOR Via XX settembre, 6, tel.011/9421601. Prezzi: e7,00 intero; TheBeekeeper P 17.45-20.10-22.00 Via San Giovanni Bosco, 2, tel.011/9696034.
Chisegnavince P 14.20-16.45-21.55 Wish P 15.30 Wonka P 15.45 Wonka P 21.00
PerfectDays P 19.10 Fogliealvento P 17.10 Ilragazzoel’airone P 19.30 VINOVO
Enea P 14.10-19.30-22.10 PerfectDays P 18.45 Wish P 15.30-17.30 AUDITORIUM Via Roma, 8, tel.011/9651181. Prezzi: e7,00 intero;
TheBeekeeperV.O. P 16.50 50kmall’ora P 21.10 Succedeanchenelle... P 15.30-20.00-22.20 Succedeanchenelle... P 21.00 Copia di fa4256194f36710655e6cf329ff863e8

MUSEI
aACCADEMIA ALBERTINA – PINACOTECA
(Via Accademia Albertina 8; telefono 011
0897370). Lunedì-domenica 10-18;
mercoledì chiuso. Ultimo ingr. alle 17, 30.
A. ..COME AMBIENTE
(Corso Umbria 90, tel. 011 0702535). Ora-
rio. Lunedì-venerdì 9-17; sabato-domeni-
ca 14-19 con prenotazione obbligatoria.
ARCHIVIO DI STATO
(Piazza Castello 209, tel. 011 5624431)
Sale studio: Sezione Corte (Piazza Castello
209), Sezioni Riunite (Via Piave 21).
Per orari e avvisi: https: //archiviodistato-
torino.beniculturali.it/
BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI
CASA SAVOIA
La Basilica è aperta dal lunedì al venerdì
dalle 10 alle 13 e dalle 14, 30 alle 17. Saba-
to, domenica e festivi chiusura ore 18. Tel.
011/898008. Le Tombe Reali Sabaude e la
salita alla Cupola: dal lunedì alla domenica
(mercoledì chiuso) ore 10, 30– 13, 30 (ulti-
mo ingresso ore 13) e dalle 14, 30 alle 18
(ultimo ingresso 17, 15). Telefono:
011/8997456.
BIBLIOTECA REALE
(Piazza Castello 191, tel. 011 543855).
Orario: lun-ven 9-13 e 14-18; sab 9-13.
BORGO MEDIEVALE
(Viale Virgilio – Parco del Valentino, tel.
011 4431701; 011 5211788). Orari Borgo:
lun-dom. 9-19. Ingresso libero.
CAMERA – CENTRO ITALIANO
PER LA FOTOGRAFIA
(Via delle Rosine, 18 – tel. 011 0881150).
Or.: lun-dom: 11-19; giovedì 11-21; Marte-
dì chiuso.
CASTELLO DELLA MANDRIA
(Viale Carlo Emanuele II, 256 – Parco La
Mandria – Venaria Reale. Tel. 011
4992333). Apertura degli Appartamenti
Reali: mar-ven; 10-17; sab-dom e festi-
.
vi: 10-18. Lunedì chiuso. Info. www.lave-
naria.it – www.residenzereali.it
FONDAZIONE ACCORSI-OMETTO
MUSEO DI ARTI DECORATIVE
(Via Po 55, tel 011/837 688 int. 3) Orari: lu chiu-
so; ma, me e ve 10-18; giovedì 10-20, sa, do-
menica e festivi 10-19.
FONDAZIONE MERZ
(Via Limone 24, tel. 011 19719437). Mar-
tedì-domenica 11-19. Lunedì chiuso.
FONDAZIONE SANDRETTO
(Via Modane 16, tel. 011 3797600). Vener-
dì-domenica 12-19.
GAM
(Via Magenta 31, tel. 011 4429518). Martedì –
domenica 10-18. Lunedì chiuso. Le biglietterie
chiudono un’ora prima. www.gamtorino.it
JUVENTUS MUSEUM
(Via Druento 153 int. 42). Lunedì, merco-
ledì, giovedì e venerdì 10, 30-19, sabato,
domenica e festivi 10, 30-19, 30, marte-
dì chiuso. Info. www.juventus.com.
MAO – MUSEO D’ARTE ORIENTALE
(Via San Domenico 11, t. 011 4436927).
Martedì – domenica 10-18. Lunedì chiu-
so. Le biglietterie chiudono un’ora prima.
Visite guidate alle collezioni. Info.
www.maotorino.it.
MUSEI REALI
(Palazzo Reale, Galleria Sabauda, Museo di
Antichità, Armeria Reale, Biblioteca Reale,
Giardini Reali e Sale Chiablese – piazzetta
Reale 1, telefono 011 5211106). Biglietteria
unica a Palazzo Reale aperta fino alle 18.
www.museireali.beniculturali.it.
MUFANT – MUSEOLAB DEL FANTASTICO E
DELLA FANTASCIENZA
(Piazza Riccardo Valla 5 – telefono 349
8171960). Da giovedì a domenica: 15,
30-19.
MUSEO DEL RISPARMIO
(Via San Francesco d’Assisi, 8/A, telefono
800167619) Tutti i giorni 10-19; mar. chiu-
so. Sabato e domenica prenotazione obbliga-
toria.
MUSEO DELLA SINDONE
(Via San Domenico 28, tel. 011
4365832). Lun-dom ore 15-18. Il percor-
so include l’accesso alla chiesa barocca
del SS. Sudario.
MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE
CESARE LaOMBROSO
(Via P. Giuria 15, 011 6708195). Lunedì-sa-
bato 10-18, ultimo ingresso ore 17, 30.
MUSEO DI STORIA NATURALE DON BOSCO
DELL’ISTITUTO VALSALICE
(Viale Thovez 37, telefono 011 6300611).
Sabato. e domenica 14, 30-18, 30. Previa
prenotazione lunedì-venerdì 9-12, 30 e 14,
30-18, 30.
MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA
(Corso Valdocco 4/A, tel. 011 01120780).
Martedì-domenica, 10-18. Prenotazione
obbligatoria.
MUSEO DIOCESANO E SALITA AL CAMPANILE
DEL DUOMO
(Piazza San Giovanni 4, telefono 011
5787018). Orario invernale, ottobre – fine
aprile, venerdì-sabato-domenica-lunedì
10-18; ultimo ingresso ore 17, 15. Orario
estivo, maggio – fine settembre, venerdì-sa-
bato-domenica-lunedì 11-19. Ultimo ingres-
so entro 18, 15.
MUSEO EGIZIO
(Via Accademia delle Scienze 6, telefono 011
4406903). Lunedì: 9-14; martedì-domeni-
ca. 9-18, 30. Ultimo ingresso un’ora prima.
MUSEO ETTORE FICO
(Via F. Cigna 114, 011 853065). Ven.
14-19; sab-dom. 11-19. Visita guidata
sab-dom alle 16, 30.
MUSEO LAVAZZA
(Via Bologna 32A, 011 2179621. Mer-dom:
10-18. Ultimo accesso alle 17, 30.
MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO
(Corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Lun
10-14, da mar a dom 10-19. La biglietteria
chiude un’ora prima. www.museoauto.it.
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
ALLA MOLE ANTONELLIANA
(Via Montebello 20, tel. 011 8138560).
Museo e ascensore panoramico: lune-
dì-domenica 10-18. Martedì chiuso.
MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
(Piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011
6604104). Martedì, mercoledì, giovedì, ve-
nerdì, sabato e domenica 10-18. Lunedì
chiuso.
MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO –
PALAZZO CARIGNANO
(Piazza Carlo Alberto 8, 011 5621147). Ora-
rio: mar-dom 10-18 (ultimo ingresso
17.30).
MUSEO PIETRO MICCA
(Via Guicciardini 7/a tel. 011 546317).
Mar-dom 10-17 (ultimo ingresso). Lun chiuso.
Il primo venerdì del mese, ingresso alle ore 13.
MUSEO STORICO REALE MUTUA
(Via Garibaldi 22, tel. 011 4312320).
Lun-mer 10-18 su prenotazione; gio-ven
15-18 ingresso libero, mattino su prenota-
zione; sab-dom 10-18 ingresso libero.
MUSLI – MUSEO SCUOLA E LIBRO PER
L’INFANZIA
(Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/c,
telefono 011 19784944). Orari. Sab e
dom. 14, 30-19. www.fondazionetancredi-
dibarolo.com
MIIT – MUSEO INTERNAZIONALE ITALIA ARTE
(Corso Cairoli 4. Info: 011.8129776). Colle-
zione permanente e mostre temporanee.
Orario: mar-sab 15, 30-19, 30. Su appunta-
mento per visite guidate, gruppi, scolare-
sche. Info@museomiit.it.
OGR
(Corso Castelfidardo 22, telefono 011
0247108). Giovedì-venerdì 12-20; saba-
to-domenica 10-20. www.ogrtorino.it.
PALAZZO FALLETTI DI BAROLO
(Via delle Orfane, 7, tel. 011 2636111. Preno-
tazione consigliata al 338 1691652). Marte-
dì-venerdì 14, 30-18, sabato-domenica 14,
30-19. http: //www.operabarolo.it
PALAZZO MADAMA
(Piazza Castello, tel. 011 4433501). Lune-
dì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e do-
menica 10-18. Martedì chiuso. Info:
www.palazzomadamatorino.it
PALAZZO SALUZZO PAESANA
(Via della Consolata, 1 bis. tel. 347 0103021).
Giovedì-domenica 15, 30-19, 30.
PAV PARCO ARTE VIVENTE
(Via Giordano Bruno 31, telefono 011 3182235).
Mer-gio-ven. 16-19, sab-dom 12-19.
PINACOTECA AGNELLI
(Via Nizza 230, tel. 011.0925011). Orari: da
martedì a domenica dalle 11 alle 21. Ultimo
ingresso alle 20.30.
PROMOTRICE BELLE ARTI
(Viale Crivelli 11, telefono 011 6692545).
Martedì-sabato 11-13 e 16, 30-20, festivi
10, 30-12, 30.
CASTELLO DI RIVOLI – MUSEO D’ARTE
CONTEMPORANEA
(Piazza Mafalda di Savoia, telefono 011
9565280). Orari: giov.-dom. 11– 19. La
Collezione Cerruti è aperta al pubblico il sa-
bato e domenica 11-19.
OFFICINA DELLA SCRITTURA
(Strada da Bertolla all’Abbadia di Stura 200)
Orari: Lu-ve 9 – 12, 30 e 13, 30 – 18. Ogni
ultimo week end del mese: 10 –12, 30 e 13,
30– 19. Prenotazione obbligatoria a info@of-
ficinadellascrittura.it
CASTELLO DI MONCALIERI
(Piazza Baden Baden 4, Moncalieri) ingresso
su prenotazione al 348 9023203, con visite
guidate ogni venerdì, sabato e domenica
10-18.
FORTE DI FENESTRELLE
Prenotazione obbligatoria. Telefono 0121
83600.
MUSEO DEL GRANDE TORINO
(Via G.B. La Salle 87, Grugliasco). Dom:
10-19, con partenza dell’ultima visita alle
17. Prenotazione obbligatoria. Tel. 333
9859488. Info: www.museodeltoro.it.
MUSEO DELLO SPAZIO
E PLANETARIO DIGITALE
(Via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011
8118740, www.planetarioditorino.it). Sab e
dom con turni di visita contingentati alle ore 14,
15 e 16, 45. Solo il sabato ore 19, 15.
REGGIA DI VENARIA REALE
(P. della Repubblica – Venaria Reale. Tel.
(011 4992333). Aperture di Reggia piano
nobile e mostre: mar-ven: 9, 30-17, 30;
sab-dom e festivi: 9, 30-19, 30. Lun chiu-
so. Giardini. mar-dom e festivi: 9, 30-19,
30. Lun chiuso.
GALLERIE D’ITALIA
(Piazza San Carlo 156, Tel: 800 167 619).
Martedì, giovedì, venerdì, sabato e domeni-
ca dalle 9.30 alle 19.30. Mercoledì dalle
9.30 alle 22.30. Lunedì chiuso. Info:
www.gallerieditalia.com
PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI
(Piazza P. Amedeo 7, Stupinigi). martedì-ve-
nerdì 10-17.30 (ultimo ingresso 17); saba-
to-domenica e festivi 10-18, 30 (ultimo in-
gresso 18). Prenotazione obbligatoria solo
per i gruppi (da 10 persone in su). Tel. 011
6200634, www.ordinemauriziano.it.
MUSEO ALESSANDRI A GIAVENO
Sede espositiva della donazione Foppa /
Via XX settembre, 29 – Giaveno. Telefono
011.9374053).
CAPPELLA DEI BANCHIERI E MERCANTI
(Via Garibaldi 25) sabato 15– 18, domeni-
ca 10– 13. Ingresso libero. Per prenotazio-
ni 3396938396 o 3473068680.
62 T1 PR

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SABATO 13 GENNAIO 2024 LA STAMPA 63

Pressione in ulteriore aumento. Al Nord si potranno formare ban-

SORGE ALLE ORE 08.06 SI LEVA ALLE ORE 09.53
chi di nebbia in pianura, talvolta persistenti creando nubi basse o CULMINA ALLE ORE 12.38 CALA ALLE ORE 19.38

un cielo invisibile e conseguente clima più freddo. TRAMONTA ALLE ORE 17.11 PRIMO QUARTO 18 GEN

La giornata sarà caratterizzata da ge- La giornata sarà contraddistinta da un Venti deboli da nord pertanto la giornata La giornata sarà caratterizzata da un
nerali condizioni di tempo asciutto e cielo più nuvoloso in pianura, anche con trascorrerà con un cielo sereno o al più cielo che si presenterà più nuvoloso sui
spesso soleggiato. Il cielo si presenterà locali nebbie e più soleggiato in mon- poco nuvoloso dappertutto. Temperature rilievi e più sereno sul resto dei settori.
più coperto o molto nuvoloso su Ap- tagna. minime in calo. Venti freddi.
pennini meridionali, Molise, Gargano e
Sicilia tirrenica.
QUALITA’ DELL’ARIA
PM10 PM2.5 NO2 SO2 PM10 PM2.5 NO2 SO2
Ancona 13.4 11.6 7.1 1.2 Milano 107.2 102.8 48.2 5.6
Aosta 7.9 7.3 5.9 0.4 Napoli 17.2 14.5 31.5 3.2
Bari 7.5 4.3 3.9 1.0 Palermo 8.9 5.8 4.3 0.8
0 8 Bologna 50.2 46.4 24.0 1.8 Perugia 18.5 16.5 8.4 0.7 La giornata sarà contraddistinta dalla
0 8
Cagliari 12.8 10.0 8.0 0.8 Potenza 8.9 6.7 3.2 0.5
possibilità di nebbie o nubi basse e quin-
-2 6 0 3 di cielo coperto sulla Pianura Padana,
1 6 Campobasso 10.0 8.4 4.6 0.5 Roma 18.2 15.7 18.5 1.6
nubi irregolari sulle Alpi. Nubi irregolari
-2 4 Catanzaro 10.1 8.6 3.5 0.5 Torino 84.6 80.7 46.3 5.3
sui versanti adriatici.
-3 2 Firenze 28.4 25.8 18.2 1.4 Trento 31.8 30.4 18.6 1.2
5 10 -1 8 Genova 17.4 14.3 13.1 2.7 Trieste 21.6 19.6 14.8 2.8
3 8
L’Aquila 11.5 10.0 5.3 0.5 Venezia 48.6 45.7 25.9 2.8
-2 6
Valori espressi in µg/m3
-5 7

1 10 -1 5
5 10

7 10
3 10

8 13 -1 2

9 14
1 9

9 13
9 13 Perturbazione atlantica. Tempo che peg-
giora sul Centro-Sud peninsulare con
8 14
piogge moderate e nevicate sugli Ap-
pennini a quote alte. Tante nubi altrove,
ma più asciutto. Nebbie al Nord.

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SABATO AL MERCATO CARLO BOGLIOTTI

Città del Mondo Min °C Max °C Oggi Città dell’Europa Min °C Max °C Oggi
Algeri 9 15 Amsterdam 4 5 SBIZZARRITEVI CON I CAVOLFIORI
Ankara
Baghdad
-5
9 23
2 Atene
Barcellona
6
4
8
12 DAL VIOLETTO DI SICILIA
Bangkok
Beirut
23
15
34
16
Belgrado
Berlino
-3
0
-1
3 AL FIORENTINO TARDIVO
Bombay 17 26 Berna -3 2
Brasilia 19 28 Bratislava -3 1
Buenos Aires 20 27 Bruxelles 0 2
Calgary -23 -18 Bucarest -4 2 n un mercato stabile, in linea do lo stato vegetativo e si classifica- lette appuntite avvolte a spirale,
Caracas
Casablanca
Chicago
Città del Capo
Città del Messico
Dakar
Dubai
19
15
-5
19
11
21
20
28
24
-2
27
23
31
23
Budapest
Chisinau
Copenaghen
Dublino
Edimburgo
Helsinki
Istanbul
-3
-12
-3
0
1
-12
-3
0
0
3
4
4
-8
3
I con i discorsi fatti nelle ultime
settimane, oggi possiamo tran-
quillamente consigliare per gli
acquisti al mercato le tante varietà
di cavolfiore italiane. In piena sta-
no generalmente per colore: per
esempio il famoso palla di neve, di
un bianco candido, oppure l’idol,
il primaticcio di Toscana e il preco-
ce di Jesi tutti di color crema (tutti
proprio come il romanesco, ed è
completamente protetta da foglie
verde chiaro. Il colore è avorio ten-
dente al giallino.
Per scegliere bene i cavolfiori
Filadelfia -5 5 Lisbona 10 16 gione e coltivati soprattutto al Cen- e tre precoci). Tra i tardivi, per i guardate che siano sodi e compat-
Gerusalemme 7 15 Londra 0 3 trosud, ma presenti in ogni regio- quali adesso il momento inizia a es- ti, senza macchie, e soprattutto
Hong Kong 17 25 Lubiana -6 6 ne, hanno prezzi che vanno da un sere buono, ci sono i già citati vio- che le foglie (devono essere pre-
Il Cairo 8 21 Madrid 1 9 euro e cinquanta al chilo ai due, letti di Sicilia, il fiorentino tardivo senti) risultino lievemente dure a
Johannesburg 14 18 Mosca -23 -18 due e cinquanta. Qualcosa di più con il cappuccio e il tardivo di Fa- spezzarsi. Questo è un ottimo indi-
Kinshasa 23 31 Oslo -4 2
La Mecca 19 31 Parigi -2 0 pagherete per i violetti siciliani o i no. Gli si aggiunge il cavolfiore di ce di freschezza. Si cuociono più in
L’Avana 20 28 Podgorica -3 7 romaneschi, con la loro affascinan- Moncalieri, un Presidio Slow fretta se si dividono le cimette, e se
Los Angeles 12 16 Praga -2 0 te struttura a frattale, ma in ogni Food che interesserà particolar- non sopportate l’odore che sprigio-
Manila 23 31 Reykjavik -7 -2 caso ve la caverete con poco, per- mente i lettori piemontesi. Si colti- nano, ricordate di mettere nell’ac-
Melbourne 12 17 Roma 1 10
Miami 13 23 Sarajevo -6 1
ché la resa in cucina è altissima, va a ridosso delle colline a sud di qua di cottura un pezzo di pane
Montreal -8 -3 S. Pietroburgo -16 -12 non si butta via quasi nulla e in cot- Torino e fino agli Anni Settanta secco imbevuto d’aceto. Poi, non
Nairobi 17 25 Sofia -11 -6 tura non perdono troppa acqua non c’era famiglia contadina resta che sbizzarrirsi in cucina,
New York -6 5 Stoccolma -4 0 (peso). dell’area che non avesse nei campi con i ricettari della tradizione re-
Nuova Delhi 9 16 Tallinn -14 -10 I cavolfiori sono raccolti ininter- questa cultivar, particolarmente gionale o quelli vegetariani, con
Pechino -5 4 Tirana -2 7
Shanghai 9 17 Varsavia -3 -1
rottamente dal tardo autunno all’i- apprezzata e ricercata per via del- tanti modi antichi o innovativi per
Singapore 24 27 Vienna -3 1 nizio di primavera, tra varietà pre- le ottime caratteristiche organolet- esaltare i sapori di questa verdura.
Tokyo -2 13 Vilnius -12 -3 coci e tardive, possono resistere tiche, ma poi è quasi scomparsa. www.slowfoodeditore.it —
Washington -4 6 Zagabria -4 3 anche ad alcune gelate mantenen- La parte centrale ha tante cupo- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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AL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE € 1,70 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 2,00 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA» E TUTTOLIBRI. FRANCIA (COSTA AZZURRA): € 3,00