B. impegnato a non pagare il maxi risarcimento alla Cir, tace.
Al suo posto parla la Merkel: Roma dia un segnale ai mercati y(7HC0D7*KSTKKQ(
Martedì 12 luglio 2011 – Anno 3 – n° 164
Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
SPECULAZIONE & CORRUZIONE
DIVORANO L’ITALIA L’
Borse a picco, assalto ai titoli pubblici. Europa in allarme
Il governo chiede coesione nazionale ma si tiene i ladri di Stato
Immunità odiose
di Paolo Flores d’Arcais
dc
I
segreti dei reati dell’onorevole Milanese so-
no in cinque cassette di sicurezza di una
banca a due passi dal ministero dell’Econo-
mia. In quelle cassette con ogni probabilità
non vi sono solo le prove dei crimini di Mila-
nese, evidentemente già raccolte per altre vie,
visto che il magistrato ha chiesto l’arresto del
deputato del Pdl, vi sono materiali che potreb-
bero portare all’incriminazione di una intera re-
te di affaristi che spolpano i beni pubblici e gli
enti “parastatali” come fossero “cosa loro”, l’en-
nesima P (4, 5... n) che manipola le nomine di
Eni, Enel, Anas, Fs, Poligrafico dello Stato, Sogei,
Finmeccanica, Fincantieri, Enav e altro ancora.
Quelle cinque cassette potrebbero insomma es-
sere una miniera per fare pulizia almeno in un
angolo di quelle gigantesche stalle di Augia cui si
è ridotta la politica del regime berlusconiano.
Ma i magistrati quelle cassette non le possono
aprire. Così come non hanno potuto perquisire
l’altro giorno gli uffici di una fondazione legata a
Berlusconi e sospettata di essere veicolo di il-
leciti, e non si sono potuti avvicinare ai libri con-
tabili e a quanto di “sensibile” si sarebbe potuto
trovare nella sede dell’ufficiale pagatore delle
“olgettine”, che una provvidenziale targa d’ot-
tone ha trasformato in ufficio del premier. Ep-
pure tutti vi racconteranno che la democrazia
esige trasparenza, la vita politica deve essere
una casa di vetro, e l’onorevole Alfano procla-
merà l’indefettibile volontà che il Pdl sia il par-
tito degli onesti, riducendosi così a segretario
del partito-Bagaglino.
Il fatto è che i signori della Casta non godono
solo del privilegio di non poter essere arrestati
senza il consenso dei loro compari (consenso
che non arriva mai, ovviamente), ma anche di
avere ogni ufficio, abitazione, auto, cassetta di
sicurezza, linea e tabulato telefonico, trasforma-
ti in altrettanti tabù, quali che siano i sospetti di
reati, anche gravissimi. L’immunità dei parla-
mentari non riguarda la sola libertà personale
(che pure andrebbe tutelata esclusivamente ri-
spetto al fumus persecutionis), ma
qualsiasi prova, indizio, traccia
delle loro malversazioni. Altro
che “legge eguale per tutti”: a
differenza del cittadino norma-
le, che se delinque sa di correre
qualche rischio di indagine, i si-
gnori della Casta sanno di vivere
in un perpetuo “diritto d’asilo”,
come il criminale di rango nelle
cattedrali medievali: inavvici-
nabile dalla giustizia.
Questi mostruosi privilegi van-
no abrogati, altrimenti parlare
di questione morale diventa in-
decente cachinno. Con un refe-
rendum si può.
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Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
E io pago
di Marco Travaglio
altra sera, all’ingresso del mio spettacolo a
Carpi, alcuni giovani del Pdl (si fanno
chiamare Giovane Italia, per la gioia –
immagino – di Giuseppe Mazzini)
distribuivano un volantino intitolato “Una carriera
travagliata”, con la mia foto segnaletica e il riassunto,
un po’ fantasioso un po’ vero, delle cause civili che
ho perso in tribunale. Ebbene sì, lo confesso: dopo
28 anni di carriera, 15-20 mila articoli, 150
trasmissioni tv, 2 mila conferenze e 30 libri, ho
perso alcune cause civili. La prima fu con Previti:
avevo scritto che era indagato, e lo era due volte, ma
l’avvocato dell’Indipendente (giornale nel frattempo
Mentre prosperano
cricche e P4, il Paese
fallito), smise di difendermi e non portò le carte al
giudice, così fui condannato in primo grado a
è sotto scacco: pagare 70 milioni di lire al noto gentiluomo, nel
frattempo condannato per corruzione giudiziaria.
bruciati 16 miliardi. Nessun “garantista” di destra insorse contro la
Napolitano: uniti barbarie di far pagare un soccombente dopo il
sulla manovra primo grado, prima dell’appello e della Cassazione.
Chiesi la sospensione dell’immediata esecutorietà
pag. 2 - 5 z della sentenza, ma il Tribunale di Roma rispose
picche. E Previti, siccome non avevo i 70 milioni
Udi Luca Telese sull’unghia, mi pignorò un quinto dello stipendio.
Un’altra volta, in un libro, Gomez e io incappammo
CASA in un caso di omonimia, attribuendo al deputato
forzista Giuseppe Fallica una condanna che invece
TREMONTI riguardava un altro Giuseppe Fallica, funzionario di
Publitalia: Fallica ci fece causa e giustamente la
Vnellaaqualcosa
detto chiaramente. C’è
che suona falso
mitologia assolutoria
vinse. Un’altra la persi col giudice Verde: l’avevo
definito “più volte condannato” per via di una
condanna in primo grado e una in appello, ma il
che sta crescendo intorno al- giudice interpretò la frase nel senso di due
lo scandalo della casa roma-
condanne definitive. Due volte persi contro
na in cui viveva il ministro Confalonieri: la prima per aver scritto che doveva
Giulio Tremonti. pag. 6 z vergognarsi di accusare la sinistra di voler
(FOTO ANSA)
espropriare la Fininvest (figuriamoci), ma la mia
espressione fu giudicata troppo violenta; la seconda
per aver scritto che era coimputato con B. al
DIETRO LE SBARRE x I detenuti sono oltre 67 mila processo Mediaset, ma la mia frase fu ritenuta
insufficiente a far capire che era accusato di reati
Come svuotare le carceri
diversi da quelli di B. L’anno scorso ho dovuto
risarcire Schifani con 16 mila euro per aver detto in
tv, scherzando, che il suo successore potrebbe
essere una muffa o un lombrico. Purtroppo il
senza la solita amnistia
giudice non capì la battuta. Pazienza. Giuste o
sbagliate che siano, ho rispettato le sentenze senza
strillare alle toghe azzurre e, come si fa in questi
casi, ho pagato i risarcimenti dopo il primo grado e
poi li ho appellati. Mai, dico mai, ho sentito
Le norme su di Marco Travaglio qualcuno del Pdl sostenere la necessità di una legge
che blocchi i risarcimenti civili fino a condanna
immigrati e droga,
la ex-Cirielli, Fmoacciamo schifo. Schifo
tutti noi che ce ne freghia-
definitiva. Almeno fino a sabato, quando B. & C.
sono stati condannati a risarcire De Benedetti con
560 milioni, non per un articolo o una battuta, ma
i “pacchetti allegramente dei 67 mila
detenuti stipati l’uno sull’al- per avergli fregato la Mondadori corrompendo un
sicurezza” hanno tro in carceri da terzo mon- giudice e comprandosi una sentenza. Questi
riempito le celle do, con celle fatiscenti, pro- sporcaccioni, quando devono incassare, lo fanno
Basterebbe subito; quando invece devono pagare, non lo fanno
miscue, malsane, insicure,
mai. E pretendono di avere il diritto dalla loro parte.
modificare disumane, illegali e crimino- E, visto che la legge non collima coi loro sporchi
queste leggi gene. pag. 10 - 11 z interessi, vogliono cambiarla. Ora, non contenti di
(FOTO EMBLEMA)
aver ottenuto ciò che noi privati cittadini (e molti di
noi giornalisti) ci vediamo regolarmente negare – la
sospensione della provvisoria esecutorietà delle
Udi Oliviero Beha nscandalo inglese sentenze di primo grado – non vogliono pagare
nemmeno dopo aver perso in appello. La causa
IL MILAN Ecco chi è Murdoch: Fallica è istruttiva: in primo grado Gomez e io
TRA INFAMIA il tiranno che mi fece veniamo condannati a versare al deputato circa 55
mila euro e li versiamo tutti, uno sull’altro. Nel 2009
E LODI scappare dal “Times” l’appello riduce l’importo a 15 mila. Ergo l’on.
Robert Fisk pag. 13z Fallica deve restituirci 40 mila euro. Da due anni
insieme paradossale e fanta-
È stico che il caso-Milan rias-
attendiamo che lo faccia, ma l’“onorevole” s’è
volatilizzato: né lui né i suoi legali rispondono ai
suma un anno del sistema-Pae-
se, mentre l’Italia “s’arruina”: CATTIVERIE solleciti. Ecco: in attesa di varare il nuovo Frodo
Mondadori, incentrato sul principio che non si paga
un anno fa il Milan del presi- Alfano: “A 23 anni vidi in tv un più nemmeno dopo l’appello, non è che B., Ghedini
dente del Consiglio comprava imprenditore che aveva il sole in e tutta la corte han voglia di acciuffare questo
e bene, per vincere dopo anni tasca”. Doveva essere Beghelli gentiluomo e rammentargli di saldare quel
almeno in Italia. pag. 14 z (www.spinoza.it) debituccio? Sentiti ringraziamenti.
pagina 2

I
DIVORANO L’ITALIA

principali quotidiani internazionali si
La stampa estera: soffermano sulla delicata situazione
economica nello Stivale. “I problemi di debito
dell’Italia spaventano l’Europa”, è il titolo con cui il
ora anche lo Stivale Financial Times Deutschland apre la prima pagina
della sua versione online. “Attacchi contro la crisi in
Italia? Politici europei e banchieri centrali credono sia
spaventa l’Europa possibile”, scrive ancora il Ft tedesco osservando che
“la preoccupazione per l’Italia ha messo in tilt i prezzi
delle azioni in tutta Europa”. In Gran Bretagna il
Financial Times titola “Il governo italiano indebolito
teme attacchi ai mercati” e scrive che “il governo di
centrodestra è bersaglio di una nuova offensiva nei
mercati poiché gli investitori temono che la coalizione
di Berlusconi – indebolita da scandali e lotte interne –
possa venire meno all’impegno di applicare un rigoroso
programma di austerity”. E a Londra la situazione
italiana è anche sulle prime pagine del Daily
Telegraph, che titola “Le paure del contagio del
debito italiano colpiscono i mercati nel giorno
dell’incontro dei leader Ue”. In Spagna, la pressione sui
debiti spagnolo e italiano è in evidenza su El Pais:
“Italia ultima vittima dei mercati”. Per il New York
Times “il debito italiano aggiunge paura all’Eurozona”.

3% -3,96% - 7,74%
È LA DIFFERENZA LA PERDITA FINALE QUANTO HA PERSO INTESA
DEL RENDIMENTO REGISTRATA IERI DALLA A PICCO ANCHE UNICREDIT
TRA I NOSTRI BTP BORSA DI MILANO CON UN MENO 6,33%: SONO
(I TITOLI DI STATO) VENERDÌ ERA STATA I DUE PIÙ IMPORTANTI
E I BUND TEDESCHI DEL 3,47% ISTITUTI NAZIONALI

SIAMO SOTTO SCACCO

La debolezza italiana ha scatenato
gli investitori. Bruciati 16 miliardi. Btp a picco
di Vittorio Malagutti vestimento. Questi movimenti un anno l’aggravio per i conti del giorno”. 2,7 per cento) a conferma che
vengono poi amplificati dagli pubblici potrebbe superare i Segnali importanti sulla tenuta gli investitori vendevano Italia
e ci fa sentire meglio, 7-8 miliardi di euro. Come dire del sistema potrebbero arriva-

S
possiamo prendercela
con i biechi speculatori.
Oppure con i soliti hedge
fund, arbitri supremi, secon-
do certa letteratura complot-
tista, dei destini delle Borse
mondiali. La caccia all’untore
però serve a poco e di sicuro
non aiuta a capire che cosa è
successo. Molto semplice-
speculatori che, per esempio,
vendono titoli di stato per poi
comprare i cosiddetti cds (cre-
dit default swap) che sarebbe-
ro una sorta di polizze contro i
rischi di fallimento, in questo
caso, di una Paese sovrano.
Per le casse dello Stato queste
sono pessime notizie, perchè
significa che in prospettiva so-
no destinati ad aumentare gli
che la manovra appena varata
dovrebbe essere aggiornata in
tutta fretta con nuovi tagli (o
maggiori entrate) per far fron-
te alla spesa maggiorata per in-
teressi.
C’È DI PEGGIO. Perchè il
peggioramento della posizio-
ne finanziaria, in mancanza di
re già oggi quando lo Stato
metterà all’asta Bot per 6,75
miliardi di euro. Un altro ap-
puntamento importante è in
calendario giovedì quando in-
vece verranno messi in vendi-
ta Btp fino a 5 miliardi. Nel frat-
tempo le difficoltà dell’Italia
sommate ai guai ben più gravi
della Grecia e del Portogallo ie-
nel suo complesso, più che ti-
toli particolari.
Ha perso terreno anche la mo-
neta europea, che è tornata
sotto 1,40 sul dollaro ed è ar-
retrata anche su una tradizio-
nale valuta rifugio come il fran-
co svizzero, ormai stabilmente
sopra 1,70. Anche sulla stabi-
lità dell’area euro ha influito La crisi ieri in
pesantemente il rischio Italia. Borsa (F O ) OTO LYCOM

mente, ieri i grandi investitori interessi da pagare agli investi- interventi decisi per diminuire ri hanno creato grande turbo- Infatti la malattia grave della In alto a sinistra,
internazionali hanno venduto tori sulle prossime emissioni il debito, finirebbe per aumen- lenza su tutta l’area dell’euro. Grecia riguarda comunque un il ministro Giulio
alla grande qualunque stru- di Btp, Cct e Bot. Nell’arco di tare la sfiducia dei mercati sul- Ne hanno fatto le spese le Bor- Paese che vale meno del 2 per Tremonti (F A OTO NSA

mento finanziario targato Ita-
lia passasse sugli schermi dei
loro computer. E lo hanno fat-
to perchè il rischio associato
al nostro Paese ha superato il
livello di guardia.
Rischio politico innanzitutto.
Un governo più debole che
mai, con un ministro dell’Eco-
nomia tenuto sotto scacco da
un maxi scandalo, viene per-
cepito come inadatto per ge-
stire il debito pubblico e rilan-
ciare la crescita. E allora sell
Italy, vendete Italia. Questa la
parola d’ordine in Europa e
negli Stati Uniti. Così, nel gior-
no peggiore dall’inizio del-
l’anno, la Borsa di Milano ha
perso il 3,96 per cento. Tra-
dotto in euro significa che il
valore complessivo dei titoli
quotati a Piazza Affari ieri è di-
minuito di oltre 16 miliardi.
Ma il dato più grave riguarda
lo spread, cioè la differenza di
rendimento tra i Btp decenna-
li italiani e i Bund tedeschi di
pari durata, percepiti come i
meno rischiosi in circolazio-
ne. Ebbene, ieri lo spread ha
raggiunto e superato quota
300, per la precisione in se-
rata si è attestato intorno a
301 punti.
SIGNIFICA che lo Stato ita-
liano per collocare i propri ti-
toli con scadenza 10 anni è ob-
bligato a garantire agli investi-
tori il 3 per cento circa in più
rispetto a quanto paga la Ger-
mania. E’ il massimo storico da
quando esiste l’euro. Per dare
un’idea di quanto la situazione
sia peggiorata negli ultimi gior-
ni basta pensare che solo all’i-
nizio di luglio lo spread si ag-
girava intorno a 190 punti.
L’aumento dei rendimenti è
causato dalle vendite massicce
di Btp da parte dei grandi in-
vestitori internazionali: come i
fondi pensione e i fondi d’in-
l’Italia, che a sua volta porte- se, con Francoforte (meno cento del Pil europeo. Ben di- )
rebbe a nuovi allargamenti del- 2,33 per cento), Parigi (meno verso è il peso del nostro Pae-
Per i mercati lo spread e una ulteriore cre-
scita dei rendimenti. Tutto
2,71) Madrid (meno 2,69) in
forte ribasso. In Italia le ven-
se. A cui poi va aggiunta la Spa-
gna. gno era di 80 punti: 200 circa
un governo questo in una spirale perversa
da cui potrebbe diventare dav-
dite hanno colpito in partico-
lare le banche (come già ve-
per il Btp 280 per il titolo de-
ANCHE MADRID, da tem- cennale iberico. Adesso inve-
così fragile vero difficile uscire. Non è un
caso che di fronte a questi ri-
nerdì scorso). A picco Intesa
(meno 7,74 per cento) e Uni-
po nel mirino degli investitori, ce è inferiore a 40 punti. Que-
ieri ha visto aumentare lo sto significa che il rischio per-
schi per la stabilità finanziaria credit (meno 6,33), cioè i due spread dei suoi titoli di stato cepito dagli investitori sul no-
è inadatto del Paese anche il presidente più importanti istituti naziona- sul Bund tedesco. Il differen- stro Paese si è accresciuto a ve-
della Repubblica Giorgio Na- li. In particolare Unicredit nel- ziale spagnolo è arrivato a 336. locità molto maggiore rispetto
a gestire politano abbia sentito l’esigen- l’arco di dieci giorni ha perso Gli analisti, però, sottolineano a quello relativo alla Spagna. E
za di intervenire per chiedere un quarto del suo valore. Ma le un altro dato. La differenza tra questo nonostante il fatto che
l’enorme “un impegno di coesione na- vendite hanno penalizzato an- lo spread italiano e quello della Madrid abbia un sistema ban-
zionale” per affrontare le “pro- che titoli come Enel, in calo Spagna nell’arco di un mese è cario molto più sofferente del
debito ve difficili che sono all’ordine del 4 per cento ed Eni (giù del molto diminuito. A metà giu- nostro e soffra di bassa crescita
La Merkel chiama B: “Non perdete tempo”
L’APPELLO DI NAPOLITANO: “SERVE PIÙ COESIONE”. E CHIEDE IL VARO DEL PROVVEDIMENTO IN DIECI GIORNI
di Marco Palombi cioè l’adozione di un bilancio rispon- nazionale di cui c’è bisogno per af- rivare oggi: stamattina il ministro del-
dente alle esigenze di risparmio e di frontare le difficili prove che sono al- l’Economia sarà a Bruxelles per poi,
desso manca solo che il Cancel- consolidamento”, ha spiegato duran- l’ordine del giorno”. nel pomeriggio, presiedere un vertice
“A liere mandi il feldmaresciallo
Kesserling”, ovvero il comandante
te una conferenza stampa a Berlino.
Uscita decisamente irrituale, non mi-
L’appello alla “coesione” del Quirina-
le è una chiamata alle armi per tutti di
di maggioranza a palazzo Madama (do-
v’è iniziato l’iter della manovra) sulle
delle truppe d’occupazione tedesche tigata dall’aggiunta “ho fiducia nell’I- fronte allo scenario che si va prospet- possibili modifiche. Oltre i contenuti
in Italia. La battuta è risuonata ieri nel talia”, né dai complimenti del suo mi- tando. Per dare quel famoso “segnale però, saranno i tempi di approvazione
Transatlantico semideserto subito nistro dell’Economia alla manovra importante” di cui ha parlato Merkel, ad essere fondamentali: il Quirinale ha
dopo che Angela Merkel aveva mo- presentata da Giulio Tremonti. infatti, bisognerebbe anticipare gli ef- chiesto a tutti di chiudere la faccenda
strato al mondo di quale credibilità fetti della manovra sul deficit fin da “il più in fretta possibile”. Quanto?
goda il nostro governo: “Ho telefona- NEL SOTTOBOSCO del potere ro- quest’anno, mentre com’è noto la cor- “Dieci giorni”.
to ieri (domenica, ndr) al presidente mano, infatti, è subito nato il caso: per- rezione inizierà solo nel 2013. O al-
del Consiglio italiano” chiedendo che ché Merkel ha voluto “commissariare” meno si spera, visto che – per fare un TRADOTTO: iter superveloce in
l’Italia invii “un segnale importante, Berlusconi coram populo? La risposta è esempio – il servizio studi del Senato Senato e passaggio solamente formale
semplice: mandare un segnale di sta- dubita assai degli effetti di gettito della alla Camera la prossima settimana. I
Il Cancelliere Angela Merkel (F OTO ANSA)
bilità ai mercati mentre il nostro mi- stangata sui dossier titoli: “Una quota leader dell’opposizione sono stati
nistro dell’Economia, unico interfac- del risparmio si potrebbe dirigere ver- contattati e potrebbero dare il loro as-
cia del governo a Bruxelles, traballa so impieghi non colpiti dall’inaspri- senso fin da oggi, specialmente se fos-
sotto l’inchiesta Milanese. Sostengo- mento fiscale (ad es. fondi gestiti o ri- se l’ennesima giornata nera per la Bor-
no fonti bipartisan che Merkel non s’è sparmio postale)”. L’Europa, si diceva, sa. Per questo gli emendamenti saran-
certo limitata a telefonare al Cavaliere: ma pure Bankitalia, Confindustria e no ridotti all’osso: il Pd stamattina pre-
la cancelliera avrebbe avuto un collo- via elencando, gradirebbero un’acce- senterà le sue “dieci proposte”, fra cui
quio anche con Giorgio Napolitano, lerazione del percorso di rientro: pre- l’anticipo a quest’anno della tassa al
con cui ha un rapporto consolidato e feribilmente tagliando la spesa impro- 20% sulle rendite finanziarie. Il Cava-
che considera l’unico garante dell’Ita- duttiva come promesso, ma se pro- liere, invece, continua la cura del si-
lia all’estero. Non a caso, si fa notare, prio il governo non ce la fa, anche la- lenzio: c’è chi vaticina le sue dimis-
ieri mattina anche il capo dello Stato è vorando sulla delega fiscale a cui Tre- sioni sotto i colpi della speculazione e
tornato a parlare di manovra: “Oggi monti ha affidato il recupero di 16,9 del discredito internazionale, ma il no-
più che mai dovrebbe sprigionarsi nel miliardi ma che nessuno ha ancora vi- stro non è tipo da nobili passi indie-
nostro Paese un impegno di coesione sto. Notizie più chiare dovrebbero ar- tro.
 Martedì 12 luglio 2011

“S
DIVORANO L’ITALIA

erve un compromesso” dei
Obama ai Repubblicani: Repubblicani e dei Democratici
per l’aumento del tetto del
debito: “Non ci sarà alcun accordo se i Repubblicani
“Troviamo un accordo non faranno concessioni”. Lo ha detto il presidente
Barack Obama illustrando l’andamento delle
negoziazioni sull'aumento del tetto del debito. “La
per evitare il collasso” democrazia funziona quando ci si ascolta gli uni con gli
altri” afferma Obama, sottolineando che i leader del
Congresso devono fare “la cosa giusta” e “perseguire
i membri” del loro partito ad appoggiare l’accordo.
Obama spiega che un aumento delle tasse non è
previsto a breve e che il nuovo gettito fiscale arriverà
dai più abbienti: senza un aumento delle entrate ci
dovranno essere tagli più forti, che colpiranno i più
deboli. “La recessione è stata dura per tutti”.

“IL MERCATO
HA SFIDUCIATO
BERLUSCONI”
L’economista Vaciago: “Occorre una svolta
anche politica per tornare credibili”
di Giorgio Meletti miliardi di euro, che vanno na- cia?
turalmente aggiunti alla ma- Purtroppo sì. E la colpa è di
a speculazione è una novra di Tremonti. tutta l’Europa. La crisi di de-

“L cosa brutta, che esi-

ste dai tempi di Ada-
mo ed Eva. Però ha
sempre ragione. Stavolta ha
sfiduciato il governo Berlu-
sconi. Nessun italiano potreb-
be darle torto”. Ironico e ar-
rabbiato l’economista Giaco-
mo Vaciago spiega la tempe-
sta finanziaria come farebbe
con i suoi studenti.
Come esplode la crisi?
I mercati finanziari temono
che il debito pubblico italiano
sia insostenibile. Moody’s e
Standard & Poor hanno dato
l’allarme già da mesi. Tremon-
ti ha risposto con una mano-
vra finanziaria fatta con l’ur-
genza del decreto legge per ri-
mandare gli interventi fra tre
anni. Il governo mostra di ave-
Lacrime e sangue?
Certo, con proteste di piazza.
Tutto questo per non aver
ascoltato il governatore della
Banca d’Italia, Mario Draghi,
che da sei anni chiede di far
ripartire la crescita.
Che nesso c’è tra crescita
dell’economia e debito
pubblico?
Aumentando il prodotto in-
terno lordo crescono le entra-
te fiscali e lo Stato ha le risorse
per ridurre il debito. Se l’eco-
nomia cresce, come sta acca-
dendo in Italia, meno dell’in-
flazione, i conti pubblici non
posso che peggiorare, e il de-
bito aumenta.
Diventiamo come la Gre-
bito e bassa crescita parte a
novembre 2009 per tutta l’U-
nione, e tutti i 17 governi han-
no fatto finta di niente. L’Italia
ha fatto la sua parte, approfit-
tando dei bassi tassi d’interes-
se per fare nuovi debiti, ma
non per investire, per finan-
ziare le spese correnti. E ades-
so con le ricette lacrime e san-
gue le cose non potranno che
peggiorare. L’economia fre-
nerà ulteriormente, e rischia-
mo di passare da una manovra
all’altra, con la gente sempre
più inferocita.
Questo attacco dei merca-
ti al debito italiano può
chiudersi in pochi giorni co-
me una fiammata?
Negli altri Paesi quando è par-
tito non si è più fermato.
Che cosa si può fare per fer-
mare la frana
Cambiare l’immagine del Pae-
se, rapidamente. Mi aspetto
che il presidente Napolitano
convochi Berlusconi e i capi
dell’opposizione per decide-
re, insieme, che cosa fare. Ma
chi avrà il coraggio dell’impo-
polarità?
Quale ricetta dovrebbe
uscire dal caminetto bipar-
tizan?
Una convincente terapia di se-
veri tagli di spesa pubblica e
misure per la crescita. La Ger-
ché i mercati hanno colpito la
politica di Tremonti, hanno
sfiduciato il governo Berlu-
sconi per le sue politiche del-
l’ultimo anno, non degli ulti-
mi giorni. Questo è un gover-
no debole, diviso sulle ricette
economiche. Non so se sarà in
grado di dare il colpo di reni.
All’origine di questa crisi ci
sono speculatori che vo-
gliono male all’Italia e al
suo governo, magari comu-
nisti?
Ma figuriamoci. La crisi è di
tutta la zona euro, e a un certo
punto gli operatori fanno di
tutte l’erbe un fascio, e non è

ed elevatissima disoccupazio-
ne. Come si spiega allora che
l’Italia stia cadendo verso gli
stessi livelli della Spagna? Per
gli analisti la spiegazione è
semplice. A fare la differenza
(in peggio) è la scarsa credibi-
lità della nostra classe politica
che non sembra in grado di va-
rare un manovra economica
credibile e incisiva. E poi, dalla
settimana scorsa, ci si è messo
anche l’effetto Tremonti.
re altre priorità, la giustizia, il
lodo Mondadori, Milanese e
Bisignani. Gli investitori rea-
giscono vendendo i titoli di
Stato italiani.
Quanto ci costerà questo
scherzo?
In dieci giorni il rendimento
richiesto dai mercati per il de-
bito italiano è salito talmente
da incrementare il costo per
interessi almeno del dieci per
cento. Sul 2012 si può preve-
dere un maggior costo di 8-10
“Tutto questo mania sta crescendo e noi non
la seguiamo più come una vol-
per non aver ta, quando si diceva la loco-
motiva tedesca. Il vagone Ita-
ascoltato Mario lia si è sganciato e va verso la
Grecia.
Per placare la furia dei mer-
Draghi, che da cati è necessario un cambio
di governo?
sei anni chiede In tutti i Paesi europei colpiti
dalla crisi del debito gli ese-
di far ripartire cutivi sono caduti. Ripeto,
quello che serve è una svolta
la crescita” nella politica economica, per-
che ci trattano peggio degli al-
tri. I mercati sono globali, e
seguono il debito sovrano di
192 Paesi, ma mica tutti i gior-
ni. E così concentrano la loro
attenzione in modo casuale su
questo o quel Paese. Oggi toc-
ca a noi, e lo sapevamo che
prima o poi sarebbe capitato.
L’unica cosa da non dire è che
altri Paesi stanno peggio del-
l’Italia: è vero ma non serve a
niente. Chi lo dice non sa co-
me funzionano i mercati.

L’OPINIONE dell’economista

di Sandro Trento
Il governo deve ridurre la spesa
Come dovrebbe essere costruita, allora, lizzerebbero le amministrazioni virtuo- amministrazione. Ma il fatto è che Tre-
una manovra correttiva che intenda ras- se. Una manovra cosiddetta incidereb- monti non ha nulla nel cassetto. In que-

Dperopo l’assaggio di venerdì, ieri sui

mercati si è abbattuta la “tempesta
fetta”: il differenziale tra i titoli di
Stato italiani e quelli tedeschi ha rag-
giunto il record di 300 punti base e le
vendite massicce hanno interessato
tutti i listini. In questo contesto le voci
sulle dimissioni di Tremonti e i conflitti
dentro la maggioranza rendono ancora
più fragile la manovra correttiva per il
2013-2014 e l’obiettivo di pareggio del
bilancio nel 2014.
L’AUMENTO nei tassi aggrava i conti
pubblici italiani visto l’aumento della
spesa per interessi, ma colpisce anche
le banche e le imprese italiane. Quando
una banca o un’impresa italiana devono
chiedere finanziamenti sui mercati oggi
devono pagare tassi molto più alti ri-
spetto ai colleghi danesi o francesi, per-
ché, nel suo insieme, l’Italia è conside-
rata un paese rischioso. È vero allora che
il nostro deficit pubblico è inferiore a
quello medio europeo, ma oggi è essen-
ziale rassicurare i mercati, far capire che
l’Italia guarda avanti e intende abbattere
il proprio debito pubblico.
sicurare i mercati?
Molti osservatori hanno criticato la
scansione dei tempi previsti nel proget-
be sulla già debole ripresa dell’econo-
mia, fino a sottrarle circa due punti di Pil
in tre anni”.
sti oltre tre anni di legislatura, la Ragio-
neria generale dello Stato, il suo Servizio
Studi, i suoi dirigenti non hanno prepa-
to di manovra illustrato da Tremonti. Po- Tremonti annuncia una Spending Review, rato alcuna Spending Review. Eppure non
co subito e quasi tutto nel biennio fu- ma in sostanza non indica nulla di con- si partiva da zero. Nel 2006 e 2007 Tom-
turo. Ma la vera questione forse è un’al- creto. E invece proprio questo è l’aspet- maso Padoa-Schioppa aveva avviato una Silvio Berlusconi (FOTO ANSA)
tra. La manovra è più chiara sulle mag- to cruciale in queste settimane. Se si vo- Spending review e nel 2008 venne presen-
giori tasse, si pensi al super-prelievo sui gliono tranquillizzare i mercati e lancia- tato un Rapporto per la revisione della prefetture devono essere chiuse? Ci so-
conti di deposito titoli dei risparmiatori re segnali chiari circa la nostra volontà spesa pubblica cosiddetto Rapporto no carceri che è efficiente chiudere e
e molto meno sui tagli alla spesa corren- di invertire la rotta, servirebbe subito Muraro (dal nome di chi aveva coordi- concentrare le risorse in strutture più
te. Non ci sono scorciatoie, va imposta- una lista di capitoli sui quali si intende nato i lavori). grandi? Quali sedi universitarie si vo-
to un programma di ristrutturazione intervenire. Insomma il senso di una gliono chiudere? E così via.
della spesa pubblica manovra anticipata LE DOMANDE urgenti sono specifi- È il momento della responsabilità. Non
(Spending review). non è tanto quello di che: come si intende, ad esempio, ridur- possiamo sprecare altri due mesi, di in-
Cito le ultime Consi-
derazioni finali di Dra-
Le tasse dare della grandi cifre
sulla misura dell’ag-
re gli sprechi nel settore dell’ordine
pubblico? È sensato che l’Italia abbia
stabilità politica, di lotte intestine, di
rinvii, di veleni, per poi ritrovarci nel
ghi: “Per ridurre la
spesa in modo perma-
non bastano, giustamento.
La manovra deve esse-
cinque polizie (pubblica sicurezza,Ca-
rabinieri, Guardia di finanza, Polizia pe-
pieno di una bufera finanziaria che po-
trebbe assumere proporzioni spavento-
nente e credibile non
è consigliabile proce-
è necessario re un’operazione di
comunicazione ai
nitenziaria e Polizia municipale) con
moltiplicazione delle spese (tre, quat-
se. Ricordiamo l’estate del 1992 che sfo-
ciò nella terribile svalutazione del 13
dere a tagli uniformi mercati che per esse- tro scuole di formazione, tre-quattro settembre e in una crisi finanziaria sfio-
in tutte le voci: essi tagliare re credibile dovrebbe centrali operative, sistemi distinti per la rata, ai primi di ottobre. Avanti di questo
impedirebbero di al- indicare esempi, me- manutenzione dei mezzi, etc.)? Come si passo, anche solo tra un mese o due, il
locare le risorse dove gli sprechi todi precisi e obiettivi intende ridurre il numero di giorni ne- conto da pagare potrebbe essere molto
sono più necessarie; annuali di riduzione cessari per arrivare a una sentenza civile più salato. Se questa maggioranza non è
sarebbero difficil- e aumentare degli sprechi e di au- nei tribunali italiani? Come si pensa di in grado di scongiurare “scenari atenie-
mente sostenibili nel mento della produtti- ridistribuire i magistrati sul territorio? si”, si cerchi subito una soluzione di sal-
medio periodo; pena- la produttività vità nella Pubblica Quali tribunali vanno chiusi? Quante vezza nazionale.
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DIVORANO L’ITALIA

Diego Anemone Guido Bertolaso

Personaggi e interpreti È uno dei protagonisti del “sistema gelatinoso” che
si dipana attorno agli appalti della Protezione civile.
Diego Anemone, imprenditore poco meno che
delle indagini quarantenne, in pochi anni riesce ad aggiudicarsi
appalti milionari nell’ambito dei Grandi Eventi e dei
Mondiali di nuoto. In cambio, scrivono i pm, il
su appalti e spioni proprietario del Salaria Sport Village, pagò ai suoi
committenti, regali, ristrutturazioni ed escort.
Sull’ex sottosegretario con delega alla Protezione
civile pende a Perugia una richiesta di rinvio a
giudizio per gli appalti dei Grandi Eventi. Per i pm
esiste una “prova incontrovertibile dell’asservimento
della pubblica funzione”. La scelta della “procedura
d’urgenza e di una determinata impresa per effetto
della ricezione o della promessa di denaro o di altre
utilità, integra la violazione di doveri d’ufficio”.

di Paola Zanca

alle Jaguar fino al frullato- ENAC Barano

D re. A oliare il sistema delle
cricche e delle logge, ci
sono donne, regali e con-
sulenze. Ripercorrendo le ulti-
me tre grandi inchieste che han-
no visti coinvolti pezzi impor-
tanti dello Stato - quella sui
Grandi eventi, quella sulla P3 e
sulla P4 - si compone un cata-
logo di piccole grandi miserie.
Se dal punto di vista processua-
le, siamo ancora nella fase em-
brionale, una cosa è certa: il
campionario degli italiani al ser-
vizio delle istituzioni, in questi
due anni, è cresciuto almeno
quanto i portafogli, gli incarichi
e i letti di chi ci ha lavorato.
GRANDI EVENTI
A Perugia le indagini si sono
chiuse due mesi fa: sono in cor-
so le udienze preliminari dell’in-
chiesta sui Grandi eventi che ve-
de imputati l’ex capo della Pro-
tezione Civile Guido Bertolaso,
l’imprenditore romano Diego
Anemone e l’ex presidente del
Consiglio superiore dei lavori
pubblici Angelo Balducci. L’ar-
chitetto Angelo Zampolini (co-
lui che consegnò gli assegni cir-
pure sulle tangenti
gli arresti domiciliari anche Franco Pronzato, ex
Atrasporto
consigliere di Enac e responsabile nazionale per il
aereo del Pd, arrestato per frode e cor-
ruzione nell’ambito dell’inchiesta su mazzette e voli
gratuiti su aerei della Rotkopf, la società che in tal
modo era riuscita ad accaparrarsi l’esclusiva sulla
rotta Firenze-Pisa-Elba. Amico di Vincenzo Morichi-
ni, il fundraiser dell’Associazione ItalianiEuropei,
Pronzato era l’unico ancora in carcere, l’unico a te-
nere duro con il pm Paolo Ielo negando di aver in-
tascato soldi in cambio di favori. Ma dopo le am-
missioni di Riccardo e Viscardo Paganelli, i titolari
della società di volo scarcerati nei giorni scorsi grazie
a un “pizzino” contenente una lista di nomi e cifre -
presumibilmente tangenti per 200 mila euro - anche
lui ha capitolato ammettendo di aver agevolato la
Rotkopf in cambio di 20 mila euro, più o meno ri-
calcando quanto già detto dallo stesso Morichini. Ha
smentito l’amico soltanto su un punto: era stato Mo-
richini a consegnarli i 20 mila euro, e non viceversa,
trattenendo per sé la metà. Una puntualizzazione
irrilevante se vogliamo, ma non sotto il profilo pe-
nale perché Pronzato in tal modo addossa a Mori-
chini la riscossione della tangente. Insomma, non si
trattava di un regalo. r.d.g.

colari per l’acquisto della casa
dell’ex ministro Scajola) ha inve-
ce patteggiato, così come ha
chiesto il patteggiamento Achil-
le Toro, ex procuratore aggiunto
a Roma. L’inchiesta ha poi due
altri filoni (uno a Firenze, l’altro
a Roma, dove le indagini non so-
no ancora chiuse). Ma è proprio
nell’inchiesta sull “cricca”, sul
“sistema gelatinoso” come
l’hanno chiamato gli inquirenti,
che favori e regali sono stati an-
notati in vere e proprie liste. Co-
me per gli inviti a nozze.
Le liste Anemone. Sono due,
la prima è stata resa pubblica a
maggio dello scorso anno, l’altra
risale a poche settimane fa. Cen-
tinaia di nomi di politici, funzio-
nari e dirigenti pubblici che al
giovane imprenditore di Sette-
bagni si affidavano in tutto e per
tutto. C’è la celebre casa di via
del Fagutale, dove viveva l’ex mi-
nistro Claudio Scajola (che non
è indagato): qualcuno, dice,
gliel’ha comprata “a sua insapu-
ta” ma dalle carte ritrovate sul pc
della segretaria di Anemone
sembrerebbe che non si sia trat-
tato solo di un aiutino a fine trat-
tativa: “Compromesso (200) ±
agenzia (30) Scaj” nonché 83,20
euro versati per “terra per seg
Balneoterapia e elettroscultura:
la casta scoppia di salute
COME LE CAVALLETTE
Donne, auto di lusso e appartamenti
Così cricche e “logge” mangiano il Paese
Scaj” e altri 96 spesi per un “tra-
sformatore”. E ancora, tra gli ap-
punti si trovano soldi e benefici
per l’ex ministro Pietro Lunardi
(gli inquirenti sostengono che la
“Martina” scritta negli appunti
sia sua figlia), “sedie Balducci: 1
milione e 224 mila lire”, 30 mila
euro destinati a Olivia Bertolaso,
figlia di Guido, “stucchi Palazzo
Grazioli: 1 milione e 500 mila li-
re”, “Remo muratore Palazzo
Grazioli: 1 milione di lire”, “Lam-
pade palazzo Grazioli: 4 milioni
di lire”. Ma Anemone era davve-
ro un tuttofare: saldava, o alme-
no così appuntava nella sua lista,
multe e bollette (“Acea via Giu-
lia”, “Eni-gas via Giulia”, dove vi-
di Lidia Ravera
veva lo stesso Bertolaso), forni-
va accappatoi, argenteria, vesta-
glie, pagava la “lavanderia per
Guido B.”. E si è premurato per-
fino di acquistare un “frullatore
per ministro”.
Il Salaria Sport Village. Regno
di Anemone, è un centro spor-
tivo e benessere all’estrema pe-
riferia di Roma nord. Bertolaso
era un assiduo frequentatore,
in particolare per i massaggi.
Curativi anti-stress per lui (“So-
no atterrato in questo istante
dagli Stati Uniti, se oggi pome-
riggio Francesca potesse... io
verrei volentieri... una ripassa-
ta...”), di altra natura stando alle
telefonate intercettate tra Ane-
mone e i suoi collaboratori, im-
pegnatissimi a organizzare una
“cosa megagalattica” per il ca-
po della Protezione civile che
poteva aiutarli ad ottenere ap-
palti. “Io direi per le 8 così ci
organizziamo.. un po’ di frutta
prima... champagne... frutta ...
un po’ di colori fuori”, immagi-
na Simone Rossetti, gestore del
centro di Anemone. “Senti
quante situazioni devo creare?
...una ...due”, chiede consiglio.
E Anemone lo indirizza: “...io
penso due... lui si diverte...
due”. “Tre? - insiste Rossetti -
...che ne so!”. “Eh la Madonna!”
chiude il conto Anemone, con-
sapevole che “sicuramente ci
costerà qualche soldino”. Bru-
scolini, si immagina, rispetto ai
25 mila euro già spesi per “studi
preliminari” commissionati al-
la moglie dello stesso Bertola-
so, “professionista in giardini”.
interrogato il governatore della
Sardegna Ugo Cappellacci, inda-
gato pure lui per abuso d'ufficio
e corruzione. Gli episodi conte-
stati nell’inchiesta sono molti,
dalle riunioni alla vigilia del pro-
nunciamento sul Lodo Alfano al-
la nomina di Alfonso Marra a pre-
sidente della Corte di Appello di
Milano, dai ripetuti riferimenti a
“Cesare” (Berlusconi?) nelle in-
tercettazioni fino ai finti dossier
su presunte frequentazioni tran-
sessuali che screditassero il can-
didato in pectore alla guida della
Campania Stefano Caldoro. Ma
anche qui le regalie servono a ce-
mentare le amicizie.
Vino a fiumi. Cravatte, soggior-
L’ex avvocato generale
dello Stato a Lombardi
ma cioè io. . ehh.. mhh. . quando
ne abbiamo parlato ho ehh. .
mhh. . apprezzato che mi man-
dava ehh... eh vabbè non si man-
da una bottiglia, ma sei bottiglie
bastano. Un mazzo di fiori e sei
bottiglie di vino non fanno mai
male a nessuno, ma eh tutte que-
ste bottiglie sono troppe. Trop-
pe... Va bè senta eh!. ... caro ami-
co ehh grazie però che non si ri-
peta mai più”.
L’olio in Cassazione. Il solito
Lombardi, amante della buona
tavola, omaggia così Vincenzo
Carbone in Cassazione: “Stam-
mi a sentì ... mi sò fatto portare
l’olio e te lo porto domani mat-
tina (...). Ci vediamo in Cassa-
zione e facciamo il trasbordo”.
Spiegherà poi ai giudici: “Prov-
vedo io, spesso, a fornire olio di
oliva, previo regolare paga-
mento, affidandolo a un carabi-

LO SAPEVATE che i nostri 630 deputati con i
loro 1109 familiari, pur percependo uno
stipendio mensile di 25.000 euro, non
pagano il dentista, né il fisioterapista né lo
psicoterapeuta? Lo sapevate che dalle carie
del nipotino alla protesi mobile
dell’onorevole nonno abbiamo finanziato
denti per 3 milioni e 92 mila euro? Lo
sapevate che esiste un “fondo di solidarietà
sanitaria” che prevede, sempre
gratuitamente, per questi poveri lavoratori
del dito (la maggior parte si guadagna lo
stipendio cliccando su un pulsante, e
neanche tutti i giorni) perfino la
“balneoterapia” (leggi: vacanze al mare) e la
elettroscultura (leggi: ginnastica passiva)? Io
non lo sapevo. Non sapevo che questo
ulteriore sconto per ricchi ci è costato, nel
2010, 10 milioni e 117 mila euro. Avrei
voluto continuare a non saperlo. Come
preferirei non sapere che è pratica comune,
LA P3
È la procura di Roma a sostenere
l'esistenza di una loggia segreta
“ Dovrei tirarle
le orecchie...
niere che presta servizio in Cas-
sazione”.
Le mozzarelle. Al telefono
con Arcangelo Martino, il go-
vernatore della Lombardia Ro-
quando si fa parte della crema della classe volta ad interferire sulle funzioni Vabbè non berto Formigoni lo esorta: “Fai
dirigente di questo Paese, abitare in lussuosi degli organi costituzionali. Per viaggiare la mozzarella poi ti
appartamenti senza pagare l’affitto. Penso questo, l'estate scorsa, finisco- si manda una muovi quando è necessario
che a Roma un posto letto in periferia uno no in carcere (ora sono tornati a che tu ti muova. Hai capito?”.
studente fuori sede lo paga anche 800 euro casa) il faccendiere Flavio Car- bottiglia, ma sei In questo caso, però, più che
al mese… penso che se hai un problema ai boni, il geometra Pasquale Lom- alla cucina agli inquirenti sem-
denti e non hai soldi sorridi con la mano bardi e l'imprenditore Arcange- bastano. Queste brano allusioni ad altro. Nel pe-
davanti alla bocca e ti vergogni. Penso che se lo Martino. Sono iscritti nel re- riodo di quelle telefonate, per
hai un problema psichico e non hai soldi te gistro degli indagati, tra gli altri, sono troppe esempio, Formigoni era alle
lo tieni e muori un po’ tutti i giorni, mentre
in Germania, hai un tot di sedute gratuite e,
se il terapeuta dimostra il tuo effettivo
bisogno di cure, lo Stato paga per te. Per te
cittadino, che non puoi permetterti la spesa,
anche il coordinatore del Pdl De-
nis Verdini e il senatore Marcello
Dell’Utri, i sottosegretari Giaco-
mo Caliendo e Nicola Cosenti-
no, Vincenzo Carbone, ex pre-
”
ni in Sardegna e vino a volontà.
Pur di ingraziarsi i maggiori
esponenti della magistratura,
non per te deputato, che potresti benissimo sidente della Cassazione. Le in- Lombardi, Martino e Carboni
provvedere di persona. Penso che quello è dagini sono ancora in corso, gio- erano molto generosi. Pure trop-
un Paese civile e il nostro meno. Penso che, vedì scorso è stato nuovamente po. L’avvocato generale dello
se fossi una onorevole rappresentante di Stato Fiumara arriva a lamentarsi
qualsiasi partito, lo rifiuterei, questo con Lombardi: “Senta eh! eh io El Paìs: “Italia troppo grande
privilegio per privilegiati, non potendolo dovrei tirarle le orecchie... No, o troppo corrotta?”
estendere a tutti i cittadini. assaggiato ancora no. Mi è arri- Per il quotidiano spagnolo siamo nella tempesta
vato questa mattina! Ehh. ... eh. .
 Martedì 12 luglio 2011

DIVORANO L’ITALIA

Flavio Carboni Luigi Bisignani Alfonso Papa

A volte ritornano. Dalla cronaca Dalla P2, alla maxi-tangente Enimont, Un volto nuovo. Sul deputato del
giudiziaria degli anni ‘80 (Banda della Luigi Bisignani era già noto ai tribunali Pdl, già magistrato, pende una
Magliana, P2, Guido Calvi), il del Paese. Adesso è accusato dalla richiesta di arresto per rivelazione di
faccendiere sassarese, già socio di Silvio Procura di Napoli di favoreggiamento segreto. Attraverso una rete che
Berlusconi nel progetto immobiliare e rivelazione di segreto. Il giornalista attingeva a notizie riservate, il
Olbia 2 è il protagonista dell’inchiesta ha ammesso di aver informato Gianni parlamentare avrebbe “ricattato”
P3, assieme a Pasquale Lombardi, Letta di un’inchiesta in cui il imprenditori e fatto favori ad alcuni
Denis Verdini e Giacomo Caliendo. sottosegretario era coinvolto. potenti, tra cui Bisignani.

Mille sterline d’oro

nel tesoro di Milanese
Il versamento da 236 mila euro del consulente di Tremonti
I pm chiedono alla Camera l’ok per aprire i caveau
di Marco Lillo nesima stranezza dell’andamento del tato. Operazione impossibile senza l’au-
inviato a Napoli suo conto corrente (che dopo le indagini torizzazione a procedere della Camera.
si è svuotato quasi del tutto): era un’e- Insieme alla richiesta di aprire le cassette,
ille sterline d’oro. Ecco la prima redità. In realtà la versione non ha con-

prese con l’esclusione del suo
listino dalle elezioni regionali.
LA P4
Altra loggia, questa volta a intra-
vederla sono i magistrati napo-
letani. Protagonista Luigi Bisi-
gnani, ora agli arresti domicilia-
ri, burattinaio di un governo-om-
bra che stando alle intercettazio-
ni, sarebbe più potente di quello
ufficiale. Tra i suoi “uomini” ci
sarebbe Alfonso Papa, deputato
Pdl, magistrato in aspettativa,
Anemone e la serata
per Bertolaso
con Selex per 1.500 euro al mese
ciascuno. Attualmente sono nel-
lo staff del presidente Caldo-
ro...”. Niente lavoro, ma orologi
e gioielli per Maria Roberta Dar-
sena: “Papa mi ha regalato la sua
Jaguar, abbiamo fatto il passag-
gio di proprietà e la macchina
era intestata a me”.
I sogni di Milanese. Non è uno
facile da accontentare, almeno
secondo le testimonianze rac-
colte dal gip di Napoli Amelia Pri-
mavera, nemmeno Marco Mila-
nese, l’ex consigliere politico di
Tremonti per cui ora è stato chie-
sto l’arresto: Paolo Viscione,
l’imprenditore indagato per as-
sociazione a delinquere, si sareb-
M
parte del tesoro di Marco Milane-
se. Da mesi il pm Vincenzo Pisci-
telli si arrovellava su una doman-
da: cosa nasconde il megaversamento da
236 mila e 700 euro effettuato il 14 mag-
gio 2010 sul proprio conto corrente del
Credito Artigiano da parte del braccio
destro del ministro Giulio Tremonti? Il
consulente Luigi Evelino Mancini aveva
sottolineato con l’evidenziatore nella
sua relazione al pm quel versamento cor-
rispondente a un assegno circolare della
Cashgold di Roma, una società specializ-
zata in acquisto di oro massiccio con
molte sedi a Roma, Milano, Parigi, Lon-
dra e in mezzo mondo. È stata l’ammi-
nistratrice Carmela Carone a svelare l’ar-
cano. La banca Credito Artigiano nel
maggio dello scorso anno ha chiesto alla
Cashgold di trasformare in denaro con-
tante una montagna di sterline d’oro ap-
partenenti a un suo cliente, Marco Mila-
nese, ovviamente. Agli investigatori il
deputato Pdl ha spiegato così questa en-
vinto a pieno gli investigatori che ora
stanno cercando di capire cosa è acca-
duto in quel periodo della primavera del-
lo scorso anno nella complicata attività
privata e pubblica di Milanese.
Le mille sterline d’oro convertite in euro
(al prezzo di 236 euro circa l’una) però
potrebbero essere solo l’antipasto. Pro-
prio ieri è stata ufficializzata dalla Giunta
Autorizzazioni a Procedere della Camera
l’arrivo già l’8 luglio scorso di una richie-
sta dei pm napoletani che mira a scoprire
il vero tesoro di Milanese.
L’ANDAMENTO del conto corrente
dell’ex finanziere, nel grafico disegnato
dal solito consulente Luigi Evelino Man-
cini, somiglia al percorso delle montagne
russe. Dopo avere superato il milione di
euro precipita infatti sotto lo zero. Che
fine hanno fatto i soldi mancanti all’appel-
lo? Mancini nella relazione sottolinea che
per rispondere alla domanda è necessario
aprire le cassette di sicurezza del depu-
I magistrati
il pm Piscitelli ne ha presentata una se-
conda che riguarda il traffico telefonico.
Il pm vuole acquisire i tabulati delle uten-
ze telefoniche di Marco Milanese. Nella
richiesta, che si aggiunge a quella già al-
l’attenzione della giunta per le autorizza-
zioni di Montecitorio che riguarda la cu-
stodia cautelare in carcere, si indicano
due utenze a lui intestate (un numero Tim
e un altro Wind) dal primo gennaio del
2010 al primo maggio del 2011. La mo-
tivazione addotta è quella di “ricostruire i
rapporti dallo stesso intrattenuti con
esponenti della Guardia di Finanza”. Lo
scopo di Piscitelli è chiaro: Milanese è ac-
cusato di avere venduto all’assicuratore
Paolo Viscione le informazioni sulle in-
chieste che lo vedevano indagato a Napo-
li dal pm Antonello Ardituro e dalla Guar-
dia di Finanza. Le notizie che – secondo
l’accusa – Milanese assumeva da non me-
glio precisati ex colleghi delle Fiamme
Gialle erano spesso giuste e quindi, attra-
verso i tabulati, l’accusa punta a ricostrui-
re chi erano i suoi interlocutori per poi
stringere il cerchio. Le cassette di sicurez-
za intestate a Marco Milanese e nel mirino
del pm Piscitelli sono quelle aperte in al-
cune sedi del Credito Artigiano. “Atteso
che sono già accertati più episodi corrut-

“ Un po’
di frutta prima,
be speso parecchio per realizza-
re i sogni di Milanese, in cambio
di aiuti e informazioni. “Abbia-
mo cominciato a parlare del lea-
champagne, sing di un’automobile, perché
voleva l’Aston Martin… gliel’ab-
biamo presa, ma lui si è arrabbia-
un po’di colori... to perché era usata”, racconta.
Poi gli ha comprato tre orologi
quante situazioni per oltre cinquantamila euro di
valore, un Frank Muller da donna
devo creare? con bril lantini e due Patek Phi-
lippe. C’è poi il capitolo viaggi:
Una, due... “È volgarissimo - racconta Vi-
vogliono anche
ottenere
tivi posti in essere dal Milanese ed accer-
tate disponibilità da parte del Milanese di
oggetti preziosi ricevuti in corrispettivo
di accordi corruttivi ed altri dei quali non
l’autorizzazione è confermata l’origine lecita asseritamen-
te attribuitegli (...). Atteso quindi che vi è
un fondato motivo per ritenere che pres-
per acquisire so le cassette di sicurezza (...) possano
trovarsi beni o valori di provenienza de-
i tabulati delle littuosa che come tali vanno necessaria-
mente sequestrati in quanto corpo del
telefonate del reato”. Domani intanto il magistrato na-
poletano interrogherà i due professioni-
I protagonisti deputato Pdl sti di Voghera che sono stati arrestati me-

”
appassionato di bella vita. Maga-
ri, dicono gli inquirenti, da farsi
pagare da altri, in cambio di fa-
vori e informazioni riservate.
Una vita da Papa. “È capitato in
due occasioni che Papa mi chia-
masse, circa un anno fa, chie-
dendomi di pagare il conto al-
l'Hotel De Russie di Roma per
una sua amica che aveva il nome
sovietico, ricordo di aver pagato
2.000 euro per volta. Ho messo a
disposizione del Papa e della sua
scione - perché si è fatto disdire
(Milanese, ndr) dieci volte il viag-
gio, perché doveva partire con la
Ferilli, con, con De Sica ... che
dovevano stare tutti allo stesso
In alto Marco Milanese. Qui di fianco
i pm napoletani Woodcock e Piscitelli con i finanzieri diante la stessa ordinanza trasmessa, al fi-
ne di ottenere l’autorizzazione alla Came-
ra, per Milanese. Pisciteli sentirà il sinda-
co di Voghera Carlo Barbieri, accusato di
avere pagato Milanese per essere nomi-
piano e si doveva trovare lo stes- DIFESE DI UFFICIO nato consigliere di amministrazione delle
so albergo, insomma, ha fatto im- società controllata dal Gruppo FS, Ferser-
pazzire Si doti (il titolare dell’a-
genzia di viaggi, ndr)”. E ancora
Dove c’è Scajola vizi Spa. Mentre il professionista di Vo-
ghera Guido Marchese è accusato di ave-
soldi e regali fino a che Viscione
sbotta al telefono e si autodenun-
cia. Le sue parole sono la miglio-
c’è casa a sua insaputa re pagato per essere nominato nei collegi
sindacali delle società, sempre a parteci-
pazione pubblica Ansaldo Breda, Ansaldo
re didascalia per questa fotogra-
fia (non esaustiva) della politica
affamata: “Io voglio uscire da
L a semplicità con cui l’ex mi-
nistro delle Attività produt-
tive è intervenuto ieri al pro-
coperto per intero dal suo
consigliere Marco Milane-
se, ha esposto candido al pro-
energia, Oto Melara, Sogin e Sace.

amica una macchina che ho
sempre a Roma”. A parlare è Lui-
gi Matacena, imprenditore che
fornisce mezzi nel settore della
Protezione Civile. Ho pagato
“una casa in via Giulia, perché fu
Papa a pretenderla e preciso che
la pretese al centro di Roma” ag-
giunge Vittorio Casale, di profes-
sione immobiliarista. La sua ex
assistente parlamentare Maria
Elena Valanzano aggiunge altri
dettagli su come Papa utilizzava
il suo potere: “Mi presentò Fran-
cesco Borgomeo dell’Irses e Ri-
no Metrangolo di Finmeccanica
e precisamente di Selex. Ho fat-
to colloqui e ho stipulato con-
tratti di consulenza con Irses e
questa storia perché quando
vengo ricattato dalla politica, da
questo Milanese per questa que-
stione qua, che si fotte soldi. Io
non voglio più averci a che fare.
Se stanno i telefoni sotto control-
lo, è buono che il magistrato che
ascolta mi chiama e io gli raccon-
to per filo e per segno. Che pezzi
di merda sono questi qua, per-
ché siccome non sono un infa-
me, però non sono neanche un
delinquente io. Sono una perso-
na per bene, io non voglio più”.
gramma radiofonico “La Zanza-
ra” su Radio24, ricorda quella
che lo ha condannato al pub-
blico ludibrio in un’imbaraz-
zante conferenza stampa mesi
orsono. Quella in cui annunciò
di avere avuto dei soldi per l’ac-
quisto di una casa in via del Fa-
gutale, con vista sul Colos-
seo, “a sua insaputa”.
Ieri, nel voler difendere il
collega di partito e ministro
dell’Economia Giulio Tre-
monti, che per mesi ha dor-
mito in un appartamento
nel centro di Roma, con un
affitto di 8500 euro al mese
gramma radiofonico: “Sono
sbagli, ma può succedere”.
“Può succedere”. Non si sa a
quanti sia mai capitato di sve-
gliarsi in una casa che qualcu-
no ha pagato per loro, o di es-
sere stati destinatari di una do-
nazione liberale per cui hanno
potuto occupare un apparta-
mento nel cuore della Capitale
per mesi senza chiedersi chi
pagasse l’affitto, nè quanto. Ai
ministri del governo di Silvio
Berlusconi è capitato, che si
sappia, due volte. Evidente-
mente si occupavano tutti e due
di questioni economiche.
La richiesta dei pm
napoletani alla Camera
pagina 6 Martedì 12 luglio 2011

CRICCHE CONTINUE

IL SERVO
DI SCENA
DI TREMONTI
Nell’era del berlusconismo,
c’è sempre chi paga per il potente
Giulio Tremonti e Marco Milanese (FOTO LA PRESSE)
di Luca Telese sul Corriere della Sera Aldo fidanzata di Marco Milanese,
Cazzullo, quello delle “vite la stessa portavoce del mini- Lella prende i calzoni, e se ve-
a detto chiaramente. opposte”, del ministro e del stro, Manuela Bravi. Dito medio do che non ne ho mi mette

V C'è qualcosa che suona

falso nella mitologia as-
solutoria che sta cre-
scendo intorno allo scandalo
della casa romana in cui vi-
veva Giulio Tremonti. C’è
una favola ufficiosa e invero-
simile, veicolata nei pour par-
ler e persino nei conciliaboli
semi-ufficiali sul rapporto fra
il ministro e il suo più stretto
collaboratore Marco Milane-
se.
Per spiegare come sia possi-
bile che “uno dei principali
contributori d'Italia” (ipse di-
xit), per giustificare come
possa vivere in una casa pa-
gata da altri un signore che
nel 2008 dichiarava 4,5 mi-
lioni di euro, infatti, nasce la
leggenda dell' “amicizia affet-
tuosa”, della “cameriera di
Tremonti”. Nasce il ritratto
ossimorico congiunto, come
quello che ci ha regalato ieri
Il rapporto
tra Milanese
e il ministro
è pubblico,
non si spiega
con “un’amicizia
affettuosa”
consulente: il primo virtuoso
e virginale, il secondo con-
sumista e kitsch. Uno quasi
francescano fra pastasciutte
cucinate con “sughi portati
da casa”, veglie in baita o nel-
la caserma dei finanzieri, l'al-
tro quasi osceno, nella sua vi-
ta di yacht e nel suo tourbil-
lon di carte di credito e di
vacanze supercafone con sui-
te al Plaza. Ma anche questa
leggenda del Tremonti puri-
tano, alla fine, ha bisogno di
essere in qualche modo con-
ciliata con i conti che non
tornano. E allora ecco che
nell'Italia del governo più
omofobo di tutti i tempi (per-
sino la Dc, come ci hanno
raccontato Vendola e Formi-
ca, aveva le sue diversità ac-
cettate), ecco che in questa
Italia saltano fuori i mezzi to-
ni e le perifrasi felpate, per
girare intorno al presunto in-
dicibile. Leggete qui: “Anche
un uomo schivo ha bisogno
di qualcuno che gli stia ac-
canto, a sciare, nelle scarpi-
nate in montagna, nel peni-
tenziale e infinito viaggio in
treno sino a Reggio Calabria,
affrontato – come racconta
Cazzullo – con la compagnia
non proprio amena dei lea-
der confederali di Cisl e Uil”.
Insomma: la coppia di fatto
invocata per spiegare ed
esorcizzare la strana coppia,
negli stessi articoli in cui, per
di più si cita sempre come
E INVECE nessun retrosce-
na in relazione spiega la pre-
sumibile debolezza di Tre-
monti, che non è per nulla
privata ma è tutta pubblica, e
tutta spiegabile con le malat-
tie ricorrenti del potere nella
Seconda Repubblica. Sembra
anzi che nel suo rapporto con
Milanese, Tremonti si avvicini
al rivale ed ostile Silvio Ber-
lusconi, seguito anche per
strada dagli “ufficiali pagato-
ri” che lo seguono quando lui
entra in una boutique e sal-
dano il conto delle sue spe-
se.
Nell'era neo-medievale inau-
gurata dal berlusconismo, in-
fatti, il sovrano è tale se è se-
parato dalla materialità dei
suoi sudditi. Già Bettino Craxi
raccontò più volte che girava
senza denaro in tasca, e ma-
gari si contornava di faccen-
Dell’Olgettina
resterà la figura
del ragionier
Spinelli
alle prese
con buste
e bonifici
BOSSI E IL TRICOLORE
Domenica sera durante la festa della Lega
a Besozzo nel Varesotto il cantante ha invocato
“l’Italia, il Tricolore, la nostra bandiera”.
Mentre arrivavano brusii di disapprovazione
dalla folla, il senatur ha mostrato il dito medio
dieri che gestissero con tutto
altro appiglio le vicende dei
denari. E Berlusconi ha eleva-
to persino i suoi vizi a sistema
parallelo, se è vero che del gi-
neceo dell' Olgettina resterà
la figura splendidamente tra-
gica del ragionier Spinelli,
l'ufficiale pagatore sempre al-
le prese con buste, bonifici e
richieste di mantenimento.
Anche senza addentrarsi nel-
le ipotesi correttive, c'era la
celebrazione del potere nel si-
(FOTO ANSA)
stema Anemone e nelle “ri-
passatine” organizzate per
Bertolaso, nelle “tapparelle”
riparate, nei tanti favori e nel
mistero della casa a sua insa-
puta di Scajola.
Persino la sinistra – con tut-
t'altro grado di gravità e senza
addebiti penali – ha provato
l’ebbrezza dell'emancipazio-
ne dal problema del denaro.
Fausto Bertinotti raccontò di
non sapere con quanti soldi
girava in tasca: “La mattina
cinquantamila lire nel porta-
soldi”. Il re taumaturgo diven-
ta potente quando può per-
dere contatto con il denaro, o
ancora meglio, quando può
esserci qualcuno che paga
per lui. Il ministro Alfonso Pe-
coraro Scanio lasciava sem-
pre che a pagare fosse il suo
segretario Francesco Aleman-
ni, e anche Livia Turco spesso
e volentieri – anche se inno-
centemente – lasciava che a
saldare i conti fossero i suoi
collaboratori. A volte è per un
problema di praticità, molto
più spesso è un bisogno psi-
cologico di tipo simbolico. Il
paradosso del collaboratore
libertino e del ministro asce-
ta, dunque, non è una disgra-
zia o un dettaglio intimo da
velare, ma una responsabilità
pubblica da spiegare: soprat-
tutto quando nel Parlamento
dei nominati, quel collabora-
tore lo si fa diventare “ono-
revole” per investitura. Il col-
laboratore che paga per te e ti
ospita non è spiegabile con la
categoria dell' “amicizia affet-
tuosa”, che anche se fosse ta-
le, potrebbe benissimo essere
paritetica. Dietro l'ospitata
nella casa affrescata, invece,
c'è l'idea del dresser, il servo di
scena che l'occhio visionario
di Joseph Losey ha trasforma-
to in una maschera. Poi se
uno vuole essere affettuoso
faccia pure: purché paghi per
sé.

Anche per oggi non si vola. La mazzetta che isola l’Elba

40 MILA EURO VERSATI DA UN IMPRENDITORE AL CONSIGLIERE ENAC PRONZATO (PD) BLOCCANO I COLLEGAMENTI CON LA TOSCANA E ROMA
di Ferruccio Sansa
n’isola rimasta a spasso. Per col-
Umanuale,
pa di una mazzetta. “È un caso da
ecco le conseguenze del-
re la “continuità territoriale”, due
paroline sulla carta che, però, ga-
rantiscono finanziamenti per paga-
re i voli per la terraferma.
“Ci avevano promesso che nel
Chiaro che costava meno, ma la si- m’ha detto che lui è in contatto... Territoriali. Da qui il salto alla guida
curezza?”. Il punto, però, è un altro: per cui a questo punto faranno su- della società aeroportuale con la be-
nedizione dell’allora assessore re-
“Dopo lo scandalo, non si capisce
perché, la gara è stata sospesa, così
1,5 milioni di finanziamenti restano
bito la gara”.

ORA IL PM romano Paolo Ielo è

la corruzione. Per quei maledetti
40 mila euro, noi si resta senza ae-
reo per Pisa, Firenze e Roma, cioè
meno turisti, ma anche meno occa-
sioni di lavoro e di studio”, mastica
amaro il signor Attilio al bar Tropi-
cal di Marina di Campo. Già, tutti a
parlare dello scandalo Enac che
tocca gli amici di Massimo D’Ale-
ma. E intanto all’Elba per colpa di
questa storia si è rimasti senza voli.
“Ho consegnato 40 mila euro a Mo-
richini perché li desse a Franco
Pronzato (allora consigliere Enac e
responsabile Trasporti Pd, ndr)”, ha
raccontato l’imprenditore Viscar-
do Paganelli. Secondo Paganelli, il
versamento era una gratificazione
per il consigliere dell’Enac che ave-
va aiutato la sua compagnia aerea
Rotkopf a ottenere il certificato
COLA necessario per il collega-
mento con l’Elba.
Ma vista dall’isola la vicenda è mol-
to più complessa. Sì, perché a sen-
tire il nome Rotkopf all’Elba fanno
un salto sulla sedia. Da queste parti
la storia dei collegamenti aerei con
Pisa, Firenze e Roma è un’odissea
che va avanti da anni. Il nodo della
questione: l’Elba dovrebbe ottene-
2010 ce l’avremmo fatta. E invece
niente”, racconta Furio Maurizio,
della cooperativa Elbafly che da an-
ni si danna l’anima per trovare i sol-
di per i voli. Aggiunge: “All’improv-
viso spuntò Rotkopf e ci propose di
coprire la tratta a metà prezzo”.
Peccato che, come racconta Mau-
rizio, “i voli andarono avanti per
una settimana. Poi quelli della Rot-
kopf sono scomparsi. Dissero che
avevano problemi con l’aereo”.
NEL 2011 si riparte con la “con-
tinuità territoriale” e la gara. Ed ecco
che, come se niente fosse, ricompa-
re la Rotkopf: “Quando ho visto il lo-
ro nome non credevo ai miei occhi.
La Rotkopf ha annunciato di aver
vinto la gara ancora prima che la de-
cisione dell’Enac fosse ufficiale.
Qualcosa non tornava. Sembrava
chiaro che quelli lì (la Rotkopf) aves-
sero amici che contavano”, raccon-
ta Maurizio.
Gabriele Zanchetta, l’imprenditore
rivale di Rotkopf nella gara, raccon-
ta: “Noi avevamo un bimotore che
garantiva più sicurezza vista la po-
sizione dell’aeroporto. Rotkopf in-
vece proponeva un monomotore.
nel cassetto”.
Ma la mazzetta da 40 mila euro po-
trebbe portare in Toscana. C’è
un’intercettazione tra Pronzato e
Vincenzo Morichini che agli inqui-
renti non è sfuggita. Si parla del de-
siderio della famiglia Paganelli di
conquistare il volo per l’Elba. E
Pronzato dice: “Gli avevo chiesto se
lui era in contatto con la Regione To-
scana... parlo di Paganelli... cosa che
a me non risultava... invece è vero...
alla ricerca dei contatti della Rot-
kopf nella Regione Toscana. Al di
fuori dell’indagine, la passione del
Pd per gli aeroporti toscani è storia
nota. A cominciare dall’Elba. Lo sca-
lo di Marina di Campo è controllato
dalla società Alatoscana, che a sua
volta fa capo alla Regione Toscana
(centrosinistra). Amministratore
della società Alatoscana è Vincenzo
Puliti che era dipendente del Dipar-
timento alle Politiche Ambientali e
La Rotkopf
aveva ottenuto
il via libera
per la tratta,
ma la presunta
corruzione
ha bloccato tutto
Franco Pronzato (FOTO ANSA)
gionale all’Urbanistica e al Territo-
rio, Riccardo Conti (con cui appun-
to lavorava).
Il dalemiano Conti è un appassiona-
to di aeroporti: nel 2010, due setti-
mane dopo aver lasciato l’incarico
di assessore che si occupava, tra l’al-
tro, di aeroporti, si ritrovò nel cda di
un fondo pronto a investire nelle
stesse infrastrutture (come lo scalo
di Firenze). Un uomo che mentre
siede nel consiglio di amministra-
zione è anche coordinatore del set-
tore Infrastrutture del Pd (un colle-
ga di Franco Pronzato). Nessun col-
legamento, va sottolineato, con l’in-
dagine romana, ma Conti ci tiene a
spiegare: “Io non ho mai conosciuto
Paganelli. La gara per l’aeroporto
dell’Elba era gestita da Enac. Noi ab-
biamo insistito per i collegamenti,
ma per una questione di civiltà: vi
siete mai chiesti perché all’Elba tutti
i ragazzi fanno ragioneria? Sempli-
ce, perché non hanno i collegamen-
ti per andare all’università”.
Ma anche quest’anno l’Elba resterà
senza voli con la Toscana e Roma. In
compenso ci sono collegamenti
con 5 città tedesche. Ci vuole meno
tempo per arrivare qui da Berlino
che da Pisa. “Per colpa di una maz-
zetta”.
Martedì 12 luglio 2011 pagina 7

MEDIA E REGIME

TELEVISIONE IN VACANZA
L’INFORMAZIONE SPIAGGIATA
Di cricche e scandali non parla nessuno. Le giornaliste
del Tg1 al dg Lei: Minzolini ha censurato le donne a Siena (FOTO EMBLEMA)

di Carlo Tecce
opo la scomparsa dei

D fatti, anche le notizie

passano a miglior vita.
Quelle che restano in-
trappolate in tv, in versione
sveltina estiva, subiscono il
trattamento dei vari Augu-
sto Minzolini e Clemente
Mimun: sono monopolio
dei telegiornali e, nei canali
generalisti, cinque su sette
sono devoti al Cavaliere. A
giugno la televisione chiude
per ferie, arrivederci a set-
tembre come per l'ultima
campanella a scuola. Serran-
de che s'abbassano copiose
in Rai su Annozero, Ballarò,
Report e via elencando; po-
chi bagagli a Mediaset dove
ignorano l'informazione per
evitare censure inutili; un
po' di riposo a La7 per l'In-
fedele ed Exit (addio) con rul-
lo Enrico Mentana sempre a novembre (mese campio- fonda: mattina, pomeriggio, Bruno Vespa, dove il con- sa buona e giusta garantire “Nella due giorni di Siena,
attivo. Nei giorni di un terno ne), spariscono 152 puntate sera. Dei 152 appuntamenti duttore ritrova la sua ispira- l’informazione anche in esta- non abbiamo visto andare in
di inchieste tra mazzette e e 100 ore di trasmissioni. La spediti al mare, un terzo ap- zione per i gialli irrisolti. La7 te. Per adesso, non pervenu- onda neanche un servizio
corruzione, di manovra eco- serrata più vistosa è di viale partengono a viale Mazzini. da sola regge il confronto ta. Ieri, però, Lorenza Lei ha che informasse sull'evento,
nomica e panico in Borsa, di Mazzini, proprio del servi- Due le conferme più facili con tre reti Rai. ricevuto una lettera delle in compenso però nell’edi-
sentenze Mondadori e mag- zio pubblico che, per defi- da rintracciare tra una repli- giornaliste del Tg1 che de- zione di domenica 10 luglio
gioranza decotta, ecco che nizione e canone, dovrebbe ca di Canzonissima e un fre- IL DIRETTORE generale nunciano le omissioni (o am- delle 13.30 abbiamo assistito
la televisione abdica al suo offrire di più. La Rai ha can- schissimo Carosello: Tg3 Li- Lei, un paio di settimane fa, nesie) del direttore Minzoli- alla corsa delle donne sui tac-
ruolo: nel periodo che va da cellato le notizie dal palin- nea Notte più breve del solito aveva promesso ai parlamen- ni sul movimento delle don- chi a spillo”. Il metodo Min-
metà giugno a oggi, rispetto sesto con una pulizia pro- e il Porta a Porta balneare di tari in Vigilanza che fosse co- ne di “Se non ora quando”: zolini.
pagina 8 Martedì 12 luglio 2011

AD PERSONAM

SE C’È IL “FRODO” NIENTE DA FARE

di Fabrizio d’Esposito
oesione nazionale non
OPPOSIZIONE UNITA SU MONDADORI
Dialogo e sospetti: la fretta per la manovra aiuta il premier
per bloccare la sentenza d’Ap- non ci sono segnali di blitz da
pello di sabato scorso sul risar- parte della maggioranza, ma
cimento all’Ingegnere. Rias-

C
vuol dire fiducia e nuovo
“Frodo Mondadori” da
ripresentare nella mano-
vra all’esame del Senato. Il
fronte trinitario dell’opposi-
zione (Pd, Udc e Idv) traccia il
perimetro parlamentare in cui
accogliere l’appello che il Ca-
po dello stato ha fatto ieri, al-
tro lunedì nero per la nostra
economia sotto attacco: “Og-
gi più che mai dovrebbe spri-
gionarsi nel nostro Paese un
impegno di coesione naziona-
le di cui c’è bisogno per af-
frontare le difficili prove che
sono all’ordine del giorno. Se
siamo seri, non ci dobbiamo
preoccupare”.
La “serietà” invocata dal Qui-
rinale riguarda proprio la ten-
tazione berlusconiana di infi-
lare nella manovra la norma ad
aziendam riveduta e corretta
sumono dai vertici del Pd a Pa-
lazzo Madama: “Dobbiamo es-
sere responsabili senza farci
fottere”. Concetto che poi vie-
ne espresso in chiaro da Pier
Luigi Bersani, durante la sua
visita in Israele: “Il governo in-
voca il dialogo, poi però sento
dire che si vuole reinfilare una
norma sul Lodo Mondadori:
cerchiamo di essere seri”.
ANCHE MASSIMO D’Ale-
ma si allinea: “Berlusconi è ca-
pace di tutto e la maggioranza
finora è stata prona. Bisogna
essere vigili. Noi siamo abituati
ad avere interlocutori capaci
di fare cose che una persona
normale riterrebbe impossibi-
li. Ma sarebbe una tale indecen-
za da ritenerla impensabile”.
In ogni caso, sempre dal Pd,
ammettono che “al momento
tutto è possibile fino all’ulti-
mo”. Avanti con sospetto,
quindi, sul sentiero della coe-
sione. Una storia che sembra
avere un finale già scritto: l’op-
posizione che presenta i suoi
emendamenti (cinque), la
maggioranza che li respinge e
si approva la manovra da sola
nel giro di una settimana a Pa-
lazzo Madama. Senza ostruzio-
nismo. Un patto non scritto,
per la serie: “La situazione è
terrificante, fate presto”. In
questo senso va letta la richie-
sta dei capigruppo di Pd, Udc e
Idv al Senato che ieri si sono ri-
volti al presidente Renato Schi-
fani per sollecitare al più pre-
sto l’arrivo e l’approvazione
del provvedimento in aula.
Dopo l’uscita unitaria di Bersa-
ni e Casini di domenica scorso,
è toccato all’Idv aggiungersi
ufficialmente al fronte dell’op-
Il segretario del Pd Bersani e il leader dell’Udc Casini. Sopra, la sede della Mondadori. Sotto, Berlusconi (FOTO EMBLEMA)

Il Pd presenterà stesso Letta. Al primo punto, la le messo in pericolo dalla crisi. Veltroni e D’Alema
IN BORSA Mediaset giù cinque
crescita e lo sviluppo. Poi: co-
sti della politica e vitalizi di de-
A quel punto, secondo i ragio-
namenti che circolano in que- a favore
putati e senatori, rendite finan- ste ore tra i parlamentari del
A picco anche Cir emendamenti ziaria, sanità. La sostanza degli
emendamenti è tale da “scon-
Pdl, chi potrebbe respingere
una manovra urgente per ras-
di un governo
iornata di Borsa negativa per tutti i titoli coinvolti fessare l’impianto della mano-
GMondadori,
più o meno direttamente nella sentenza sul Lodo
secondo la quale Fininvest dovrà risarcire
Ostruzionismo vra” e quindi “sarà difficile un
successo totale della coesione
sicurare le istituzioni interna-
zionali? Anche perché il pre-
mier è davvero furioso e dispe-
di “salvezza
560 milioni di euro alla Cir. Nonostante la vittoria nel solo in caso nazionale”. Il risultato finale rato dopo la sentenza del nove nazionale”
verdetto d’appello, al posto di festeggiare la holding di sarà appunto un accordo di luglio. Di qui l’affondo di D’A-
Carlo De Benedetti perde ben il 7,21% e va persino di una nuova non belligeranza per seguire la lema, che ieri ha guastato il cli- appoggiato
peggio delle controllate della controparte Fininvest: linea di Napolitano e accoglie- ma di “coesione nazionale” a
Mediaset (-3,82%) e Mondadori (-4,51%). salva-Fininvest re anche l’appello della cancel- detta dei falchi del Pdl. Il pre- anche dal Pdl
Il titolo Cir sconta infatti un mix di diverse componenti liera tedesca Merkel, che ieri sidente del Copasir ha rivelato
sfavorevoli. Da un lato c’è infatti la speculazione in- ha telefonato a Berlusconi per un retropensiero che sta agi-
ternazionale che oggi ha comunque picchiato duro su posizione responsabile. Con dirgli di fare presto sulla mano- tando alcuni ambienti dell’op- trebbe rendere necessario un
tutto il listino penalizzando soprattutto i titoli con una Bersani in Israele, è stato il vi- vra. posizione, dove si torna a par- governo di salvezza nazionale,
forte presenza dei fondi esteri: nel caso di Cir fa capo cesegretario democrat Enrico lare di esecutivi tecnici di tran- più che tecnico”. Un esecutivo
agli internazionali ben il 30% del capitale. Inoltre la Letta a tenere i contatti. Prima TORNANDO al nuovo “Fro- sizione: “Il fatto è che c’è un go- appoggiato anche da una parte
società di De Benedetti è un titolo tradizionalmente ha incontrato il leader dell’Udc do Mondadori”, il paradosso è verno non credibile e privo di del Pdl: “Un governo di durata
poco liquido, cioè con scambi limitati, che quindi vede per concordare gli emenda- che proprio questa accelera- una vera maggioranza che crea breve con la più larga base par-
amplificati i movimenti al rialzo o al ribasso. Pesa anche menti, poi si è sentito per te- zione bipartisan della manovra un danno per il paese. Per que- lamentare possibile compati-
il fronte politico e i timori che una nuova norma “Salva lefono con Di Pietro. Le propo- potrebbe favorire un blitz di- sto bisogna fare la manovra, bile con questo programma: af-
Fininvest” riesca a fermare il pagamento della somma ste dell’opposizione dovreb- rettamente in aula, agevolato correggerla, e poi mandare via frontare la crisi e cambiare la
dovuta da Berlusconi. Del resto il titolo Cir era salito bero essere cinque e riassume- da Schifani. Se la maggioranza il governo”. legge elettorale. Poi a quel pun-
sull’attesa del “tesoro” del Lodo e resta tutt’ora in rialzo re grosso modo i dieci punti andrà in fondo da sola, senza D’Alema rilancia il “governo di to si andrebbe alle elezioni”. La
di oltre il 20% da inizio anno, contro un calo dell’indice che saranno illustrati stamatti- disturbi dell’opposizione, po- salvezza nazionale”, in accor- reazione del centrodestra è sta-
di Borsa del 10,65% da gennaio. na da Finocchiaro e France- trebbe infilare una norma ad do con Walter Veltroni: “Le ele- ta immediata: “D’Alema è un ir-
schini, che guidano i gruppi aziendam dietro lo scudo della zioni sarebbero la via maestra responsabile, speriamo che
parlamentari del Pd, e dallo fretta e dell’interesse naziona- ma una drammatica crisi po- l’opposizione lo isoli”.

IL PIANO Abbassare il tetto che permette di congelare il risarcimento. Gelmini: “Bossi dirà sì”

Ma il Caimano pensa al blitz in Senato

di Antonella Mascali “Non possiamo lasciare alla sarebbe retroattiva, anche so- to potrà causare, in tempi di lano la “copia autentica” del- in caso di condanna anche in
e Sara Nicoli discrezionalità dei giudici ri- lo di qualche mese, in modo crisi, licenziamenti nelle la sentenza. appello, come è poi avvenu-
sarcimenti così consistenti – da far rientrare la sentenza ci- aziende del Biscione. Per evi- to. Quindi si può ipotizzare
ilvio Berlusconi non si ha spiegato ancora Gelmini – GIÀ VENERDÌ il docu- che la società di De Benedetti

S
arrende. Non vuole
concedere neppure un
euro dei 560 milioni
che deve a Carlo De Benedet-
ti per lo scippo della Monda-
dori. In suo aiuto accorre
Mariastella Gelmini. "Riscri-
viamo meglio la salva-Finin-
vest, anche Bossi ci appog-
gerà", dice la più “politica”
delle ministre. Svela così
quello che gli avvocati-parla-
mentari del presidente del
Consiglio stanno meditando
da giorni: riscrivere il “fro-
do” (eliminato nella prima
stesura della manovra su
pressioni del Quirinale) per
inserirlo nuovamente in Fi-
nanziaria, una volta in Sena-
to. Ma in modo, secondo il
Pdl, che la norma non possa
più essere considerata stret-
tamente “ad aziendam”, per-
ché favorirebbe un numero
molto ampio di società.
in questo modo si mettono a
repentaglio aziende e posti
di lavoro”. La salva Fininvest,
rispetto alle sentenze civili
d'appello, prevedeva la so-
spensione automatica (fino-
ra può deciderla solo un giu-
dice), per risarcimenti supe-
riori a 20 milioni. Ma, dopo
la condanna del Biscione,
uno degli avvocati più vicini
al Cavaliere,
MAURIZIO PANIZ, ha
suggerito un abito più deco-
roso a una norma che resta
comunque “ad premier”. Co-
me? “Abbassando di molto il
tetto dei 20 milioni di euro, in
modo da comprendere un
numero ben più ampio di
aziende. Sono convinto che,
riscritta nel modo corretto,
questa norma, che è giustis-
sima, l’approverebbe anche
Bossi”. Naturalmente la legge
vile d'appello sul Lodo Mon-
dadori. La questione è stata
lungamente dibattuta ieri du-
rante l’incontro tra Berlusco-
ni e gli avvocati di Fininvest,
presente anche la figlia Mari-
na. Per convincere i più riot-
tosi tra i suoi, il Cavaliere po-
trebbe sfoderare il ricatto
morale, facendo serpeggiare
la possibilità che il pagamen-
Il gruppo
Cir potrebbe
riscuotere
i 560 milioni
già
tra due
o tre settimane
tarli è necessario, dunque, la
norma ad hoc, di cui benefi-
ceranno, ha ribadito, tante al-
tre società. Difficile che, a
quel punto, la maggioranza
non si trovi nuovamente
compatta. La Cir, comunque,
va avanti per la sua strada. Ieri
mattina i legali di De Benedet-
ti hanno chiesto alla compe-
tente cancelleria civile di Mi-
mento, condizione essenzia-
le per la riscossione del risar-
cimento, dovrebbe essere
nelle mani degli avvocati Vin-
cenzo Roppo ed Elisabetta
Rubini. A quel punto la Cir
può fare il passo successivo
per avere i soldi. Trasmette la
sentenza autenticata a banca
Intesa-Sanpaolo che nel 2009
ha concesso una fidejussione
di 806 milioni alla Fininvest,
dopo la condanna di primo
grado. Dal momento della ri-
chiesta, provvedimenti “ad
aziendam” a parte, la Cir, per
avere il bonifico, dovrà aspet-
tare “dieci giorni lavorativi”.
La fideiussione è il frutto di
un accordo Fininvest-Cir, che
ha permesso all'azienda del
premier di non pagare prov-
visoriamente 750 milioni, co-
me stabilito dalla sentenza di
primo grado, e a Cir di avere
la garanzia del risarcimento,
incasserà il denaro fra due-tre
settimane. A meno che gli av-
vocati della Fininvest non rie-
scano in pochi giorni a pre-
sentare in Cassazione un ri-
corso, inevitabilmente com-
plesso, contro la condanna.
Solo nel momento in cui lo
avranno depositato, potran-
no chiedere alla Corte d'ap-
pello di Milano una sospen-
sione del pagamento. Ma an-
che in quel caso per l'azienda
di Berlusconi, le possibilità di
non pagare, dal punto di vista
strettamente giuridico, sono
poche. Secondo il codice, il
giudice, su istanza di parte,
può bloccare il risarcimento
se ravvisa che la sua “escus-
sione” porta a un danno “gra-
ve e irreparabile”. Nel caso
specifico, se ritiene che ci
sia, per esempio, il rischio
reale di un fallimento della Fi-
ninvest.
Martedì 12 luglio 2011 pagina 9

PROTAGONISTI

DOPO BERLUSCONI,
BERTONE CHIAMA
I CATTOLICI
Una riunione segreta con Fioroni
e Bonanni, Cesa e Pisanu
di Marco Politi polare europeo. accanto alla stazione Termini.
Una settimana fa, con il placet Salesiano l’ospite vaticano:
l cardinale Bertone vuole di Bertone, si è svolta a Roma Toso. Salesiano il Segretario di

I una nuova Dc. Un Partito

popolare di stampo tede-
sco, che possa raccoglie-
re l’eredità del centro-destra
berlusconiano. Non c’è biso-
una riunione riservata tra po-
litici cattolici di ogni schiera-
mento – da Fioroni Pd a But-
tiglione, Cesa, Binetti e Pez-
zotta Udc a Pisanu Pdl – ed
Stato: Bertone. Ma la vera stra-
nezza è triplice. La Cei non
era della partita (ha saputo
dell’evento a cose fatte). Non
fa parte dei compiti del con-
Verso un partito dei cattolici Bertone (nella foto grande) sta lavorando a una nuova
Dc. Ha incontrato vari politici, tra cui Pisanu (in alto) e Fioroni (in basso)FOTO LAPRESSE

gno di croce nel simbolo.

L’importante è che difenda i
esponenti dell’associazioni-
smo bianco: Cisl (Bonanni),
siglio “Giustizia e Pace”, la cui
missione riguarda il mondo,
Si lavora a una tario del Terzo settore, un cat-
tolico imbevuto di tensione
conclusa una fase della storia
italiana” e bisogna lavorare
“principi non negoziabili” del
magistero ratzingeriano e
Compagnia delle Opere, Con-
fcooperative, Acli, Focolarini,
promuovere l’aggregazione
politica dei cattolici italiani. Il
nuova Dc, un pentecostale che fa parte di
Rinnovamento dello Spirito,
per il dopo.
Monsignor Toso, il rappresen-
sbarri la strada al centro-sini-
stra.
Rinnovamento dello Spirito,
Scout, Agesci, Forum del Ter-
cardinale Bertone ha deciso
di impegnarsi direttamente
partito che porti un credente appassionato di
dialogo interreligioso che
tante vaticano, ha chiarito il
suo pensiero in un convegno
E così l’attivissimo Segreta- zo settore, Comunità di San- nel rimodellare la scena po- aderisce alla Comunità di San- svoltosi l’anno scorso all’uni-
rio di Stato vaticano, oltre a t’Egidio. A tenere le fila un litica italiana in vista dell’usci- avanti i principi t’Egidio o un militante della versità Lateranense: “La poli-
occuparsi del crac del San partecipante d’eccezione: ta di scena di Berlusconi. Cisl non hanno mai delegato tica odierna è sempre più ri-
Raffaele e dell'Istituto Tonio- monsignor Mario Toso, segre- Il che dà la misura del caos e non negoziabili alle proprie strutture l’obiet- dotta a lotta per il potere… Le
lo di Milano, intende telegui- tario del Consiglio vaticano dello stravolgimento degli tivo di valutare la creazione di democrazie sono caratteriz-
dare anche il processo di “Giustizia e Pace”. ambiti di intervento, che si so- del “magistero un nuovo Partito popolare. zate da forme populiste e oli-
fondazione della futura se- Salesiano il luogo d’incontro: no ormai affermati in Curia Per di più in conventicole se- garchiche, massmediatizzate
zione italiana del Partito po- la parrocchia del Sacro Cuore nell’era ratzingeriana. Alme- ratzingeriano” grete. e leaderizzate, sempre meno
Appare, tuttavia, evidente il partecipative e prive di uni-
tentativo di Bertone di ripe- versi assiologici (valori, ndr)
no sotto Giovanni Paolo II la tere l’arruolamento dell’asso- condivisi”.
PROCESSO Ruby: “Ambra e Chiara politica ecclesiastica la gesti-
va Ruini, nella sua qualità di
ciazionismo cattolico in un di-
segno politico calato dall’alto
Al di là delle dichiarazioni
pubbliche conta il fatto che la
presidente della Conferenza come accadde ai tempi del re- direzione di marcia del pro-
indotte a prostituirsi ad Arcore” episcopale italiana. Adesso
sono la Segreteria di Stato e
ferendum sulla procreazione
assistita e dello sciagurato Fa-
getto di Ppe in veste italiana è
tracciata. Ed è una cosa molto
ono state indotte a prostituir- chiesto il proscioglimento per- un dicastero vaticano a coin- mily Day, che nulla ha portato seria. Berlusconi si attarda an-
“S si”. Questa la tesi sostenuta dai
legali di Ambra Battilana e Chiara
ché Fede “è totalmente estraneo
alle accuse”. Contestata la com-
volgersi direttamente in un
progetto socio-politico, che
alla famiglia ma ha distrutto la
possibilità di una legge civile
cora a sospettare Tremonti di
tradimento o a temere mano-
Danese, parti civili all’udienza pre- petenza di Milano: gli atti dovreb- dovrebbe vedere unici prota- sulle unioni di fatto. vre del Quirinale e non si sta
liminare, in corso a Milano, per i bero essere trasferiti a Messina da- gonisti i fedeli italiani, peral- Benchè la riunione sia stata accorgendo che il vero “ab-
bunga bunga del premier. Imputa- to che la Procura ha individuato tro legittimamente divisi tra derubricata da un partecipan- bandono”, mortale, verrà dal-
ti, Nicole Minetti, Emilio Fede e Le- in un concorso di bellezza vicino orientamenti politici variega- te a “incontro conviviale al la Chiesa appena avrà messo il
le Mora, accusati di favoreggiamen- a Taormina, il momento dell’ade- ti. termine dei corsi di formazio- piede irrimediabilmente in
to e induzione alla prostituzione di scamento di Ruby. Anche Luca Riferisce la gola profonda ec- ne” promossi dai salesiani ro- fallo.
32 ragazze maggiorenni e di Kari- Giuliante, avvocato di Mora, ha clesiastica, che sul blog “Mon- mani, la spinta vaticana è tale Oltretevere lo considerano fi-
ma El Mahroug, in arte Ruby, quan- chiesto il proscioglimento. Inol- signore” di Repubblica ha rive- che i protagonisti del piccolo nito. Un morto che cammina.
do era minorenne. Gli avvocati Patrizia Bu- tre, ha presentato un'eccezione preliminare lato la riunione, che si è di- vertice si rivedranno domani In Vaticano sanno che è già
gnano e Stefano Castrale hanno affermato di nullità della richiesta di rinvio a giudizio dei scusso delle prospettive del nuovamente a porte chiuse. pronta nel Pdl una “rete”
che “dagli atti dell’inchiesta emerge come gli pm perché alcuni brogliacci delle intercetta- dopo-Berlusconi, delle poten- Paola Binetti racconta che sul pronta a discutere seriamente
imputati avessero cura nello scegliere le ra- zioni non sarebbero stati depositati. Domani zialità di un “rinnovato e nuo- fronte di una convergenza tra con l’Udc della rifondazione
gazze da portare ad Arcore, tant’è che se non parleranno i legali di Minetti. A settembre le vo centro-destra”, dell’affida- cattolici di varie esperienze di un Partito popolare. Ne fan-
andavano bene, le mandavano via”. Ieri han- repliche e la decisione del giudice sulla richie- bilità o meno del neo-segre- “si sta lavorando in tanti mo- no parte Pisanu, Formigoni,
no parlato anche i difensori di Fede e Mora, sta di rinvio a giudizio. tario Pdl Alfano. E già qui salta di, in tanti incontri, con l’o- Sacconi, Tremonti e Scajola. E
Nadia Alecci e Gaetano Pecorella. Hanno Antonella Mascali agli occhi la strana mescolan- biettivo di riaffermare un’eti- Alfano, “a patto che si mostri
za delle presenze politiche e ca pubblica”. Rocco Buttiglio- indipendente al momento op-
associative. Perché un volon- ne ricorda che ormai “si è portuno”.

È morto a 85 anni

Aldo Togliatti, figlio dimenticato del “Migliore”

di Nicola Tranfaglia nuova coppia, di una bambina, Ma- gni di partito di provvedere a farlo ri- conosciuto parla di intervalli di luci- per alcuni anni a un uomo politico di
risa Malagoli, che sarebbe diventata coverare stabilmente nella clinica dità e di una relativa, ma non inesi- grande notorietà e di notevole im-
abato scorso, con il segreto che ancora giovane un’affermata psi- stente serenità di fondo, raggiunta da portanza nella storia dell’Italia con-

S
ha accompagnato tutta la sua
esistenza, da quel lontano 29 lu-
glio 1925 in cui era venuto alla
luce dall’unione tra Rita Montagna-
na e Palmiro Togliatti, è calato defi-
nitivamente il sipario a Modena su
Aldo, l’unico figlio dei due comuni-
sti che divisero, con il matrimonio,
la prima parte della loro vita. La più
dura e difficile, quella della dittatura
fascista e dell’esilio nell’Unione So-
vietica prima del ritorno in Italia e
della liberazione nazionale dal fasci-
smo, grazie alla lotta partigiana e al-
l’azione militare determinante degli
alleati inglesi e americani.
Aldo nasce a Roma ma trascorre
gran parte della sua infanzia e ado-
lescenza, alloggiando con i genitori
in quello che poi è diventato il mi-
tico Hotel Lux di Mosca. Ritorna in
Italia nel 1945 e, qualche anno do-
po, il matrimonio tra il padre e la ma-
dre entra in una crisi irreversibile.
L’arrivo della brillante emiliana Nil-
de Jotti come nuova compagna del
padre e l’adozione, da parte della
Villa Igea di Modena. È difficile dire
chiatra e docente universitaria, fan- fino a che punto la separazione tra i Aldo nei suoi ultimi anni da recluso in temporanea.
no trasferire il bambino a Torino con suoi genitori e il distacco dal padre una clinica. È difficile poter valutare
la madre Rita Montagnana. Qui Aldo abbiano avuto una parte di rilievo e dall’esterno in un caso che, come è CHE POI se ne è staccato non per
fa tutti gli studi fino ad iscriversi al quale nell’evoluzione della malattia ovvio, ha caratteristiche molto parti- propria volontà ma perché il padre
Politecnico per una laurea in inge- che, a quanto sappiamo, si è manife- colari. Un bambino, e poi un ragazzo ha fatto un nuovo matrimonio che di
gneria, che non riuscirà mai a con- stata fin dai primi anni di età. Chi lo ha e un giovane, che ha vissuto accanto fatto lo ha escluso ed è andato a vi-
seguire. vere con la propria madre, a sua volta
lasciata da Palmiro Togliatti. C’è, si-
IL BRUSCO distacco dal padre (al Aldo Togliatti curamente, nella vicenda un aspetto
quale fisicamente assomiglia come a in una foto drammatico che non si può sottova-
una goccia d’acqua) non migliora il del 1948 (FOTO ANSA) lutare anche al di là del giudizio du-
suo preesistente rissimo che l’ex segretario di Togliat-
disagio psichico ti, Massimo Caprara, avrebbe dato in
che al contrario
quando raggiunge
Nato da Rita anni recenti del suo antico leader, ma
non sembra neppure di poter soste-
la maggiore età
evolve in una vera
Montagnana, nere, alla luce degli elementi che ab-
biamo a disposizione, che dalla vi-
e propria malattia
schizofrenica che,
ha vissuto cenda in quanto tale e non da ele-
menti organici congeniti, come sem-
con il tempo peg- brerebbe emergere invece dalle dia-
giorerà ancora fi- gli ultimi 30 anni gnosi psichiatriche a disposizione, la
no a persuadere la malattia di Aldo abbia progredito fino
madre, giunta alla in una clinica a raggiungere la gravità degli ultimi
fine degli Anni Set- decenni di vita. Certo è stata una vita
tanta vicina alla psichiatrica sfortunata, con poca gioia e molta tri-
morte, a chiedere stezza e solitudine. Questo mi sem-
agli amici e compa- di Modena bra difficile negarlo.
pagina 10
COME SVUOTARE
LE CARCERI A COSTO ZERO
Basta modificare alcune leggi per
assicurare una vita
più dignitosa in cella:
dai “pacchetti sicurezza”
alle norme su immigrati e droghe
alla micidiale ex-Cirielli
di Marco Travaglio
F
ACCIAMO SCHIFO. Schifo tutti
noi che ce ne freghiamo allegra-
mente dei 67 mila detenuti stipati
l’uno sull’altro in carceri da terzo
mondo, con celle fatiscenti, promi-
scue, malsane, insicure, disumane,
illegali e criminogene, che ne possono ospitare
al massimo 44 mila (meno di 3 metri quadrati per
ogni detenuto contro i 7,5 imposti dall’Europa).
Schifo i turiferari del purtroppo ancora ministro
della Giustizia Angelino Alfano, primo responsa-
bile di questo sconcio, essendo fino a prova con-
traria il Guardasigilli, avendo annunciato non si
sa quante volte un fantomatico “Piano carceri”,
ovviamente mai visto come ogni altra cosa pro-
messa da questo governo (ricordate le fesserie
sul “braccialetto elettronico”? e le “carceri gal-
leggianti in alto mare come in America”? e la pro-
messa alfaniana di “17 nuovi penitenziari con 21
mila nuovi posti entro il 2012”?). Schifo anche
l’opposizione che parla d’altro, con la lodevole
eccezione di Pannella che però, al momento di
proporre soluzioni, non sa far altro che rifugiarsi
nella solita amnistia, la trentunesima in 60 anni.
Una trovata velleitaria (a due anni o meno dalle
elezioni non si troverà mai una maggioranza sem-
plice disposta a votarla, figurarsi quella qualifi-
cata dei due terzi prevista dalla Costituzione). E
inutile (si svuota il mare col cucchiaino, e dopo
qualche mese si ritorna punto e daccapo con le
carceri straboccanti). E dannosa (incrementa la
convinzione che il crimine paga e il criminale
non paga). Anche annunciare, come fanno rego-
larmente tutti i ministri della Giustizia che si sus-
seguono, da Castelli a Mastella ad Alfano, la co-
struzione di nuove carceri, di fronte a numeri co-
me quelli di oggi, lascia il tempo che trova: am-
messo e non concesso che si bandiscano le gare
domani mattina (magari riadattando qualche ca-
serma dismessa o reimpiegando in qualcosa di
più utile i 20-30 miliardi che ci costerebbe quel
monumento all’inutilità che è il Tav per le merci
Torino-Lione in Val di Susa), e che non ci mettano
le mani le solite cricche, visti i tempi medi delle
opere pubbliche in Italia significherebbe avere
qualche cella in più fra 15-20 anni.
Si dirà: allora non c’è nulla da fare. Non è così.
Basta cambiare qualche legge a costo zero. E, so-
prattutto, cambiare filosofia. Per anni, decenni,
la cultura della vecchia sinistra ha ripetuto che i
detenuti fossero troppi e che si dovessero depe-
nalizzare alcuni reati e ampliare le misure alter-
native alla detenzione. Poi la pseudocultura ber-
lusconiana s’è saldata con queste campagne,
strumentalizzandole per depenalizzare i delitti
dei colletti bianchi (quelli in cui l’effetto deter-
rente del carcere è più efficace perché colpisce i
ceti più abbienti) e per varare amnistie e indulti
nei quali far rientrare quei delitti. Le famose au-
to-amnistie e auto-indulti. Nessuno ha voluto fa-
re i conti con la realtà: i detenuti non sono troppi,
ma perfettamente in linea con le medie degli altri
Paesi europei. Troppi, semmai, in Italia sono i de-
linquenti e i delitti in rapporto ai posti-cella: non
esistono altre democrazie controllate per un
quarto dalla criminalità organizzata o inquinate
x
SBARRE
da tassi di corruzione ed evasione fiscale para-
gonabili ai nostri. Infatti, a cinque anni dal fami-
gerato indulto del 2006, il più ampio e indiscri-
minato della storia repubblicana (26 mila scar-
cerati, in parte tornati a delinquere e dunque riar-
restati), abbiamo di nuovo le carceri sovraffol-
late. Perché si continua a non intervenire a valle
(sul numero dei posti cella) e nemmeno a monte
(sulle cause che producono tanti detenuti).
La domanda è semplice: c’è un’alternativa al con-
donismo e al perdonismo all’italiana per defla-
zionare la produzione di detenuti? Qualche anno
fa la risposta era negativa, perché non c’era nul-
l’altro da depenalizzare né da condonare né da
relegare nelle pene alternative, salvo mettere
vieppiù a rischio l’incolumità dei cittadini. Ma,
da qualche anno a questa parte, la risposta è sì:
perché una serie di leggi targate Berlusconi ha
aumentato artificiosamente e inutilmente il nu-
mero medio dei detenuti. Basterebbe cancellarle
con un decreto, e gli ospiti delle patrie galere
scenderebbe all’istante di diverse migliaia di uni-
tà, quante ne bastano per restituire un po’ di re-
spiro e di dignità umana ai detenuti che devono
restare tali. I livelli del sovraffollamento sono tali
da configurare quei requisiti di “necessità e ur-
Ogni anno entrano oltre 90 mila persone e ne escono quasi
altrettante. Di quelle 90 mila, solo 10 mila sono lì
per scontare la pena in seguito a condanna definitiva. Gli altri
80 mila sono arrestati o fermati o in custodia cautelare
genza” che giustificano il ricorso al decreto.
LA VITA IN CELLA
Il sovraffollamento non è solo un problema
numerico: è aggravato dalle modalità della
detenzione. Tranne rare e lodevoli eccezioni di
carceri modello, i detenuti trascorrono 20-22 ore
al giorno in una cella dove si fa di tutto: si mangia,
si dorme, si fuma, si cucina, si guarda la tv, si va al
cesso. La promiscuità e la conflittualità è aggravata
dalle difficoltà di coabitazione di persone molto
diverse tra loro per età, estrazione, caratura
criminale, stato di salute (anche mentale). I servizi
peggiorano con l’aumentare dei detenuti, anche
quelli essenziali come il cibo o l’acqua per lavarsi.
Il continuo taglio governativo delle risorse ha fatto
drammaticamente diminuire il lavoro dei
detenuti, peggiorare la pulizia delle celle, persino
scarseggiare le dotazioni per l’igiene personale. A
ciò si aggiungono le carenze strutturali di molti
penitenziari (a cominciare dall’assenza di un
minimo di manutenzione delle strutture) e i vuoti
di organico nel personale, soprattutto nella Polizia
penitenziaria, che presto renderanno addirittura
inutilizzabili alcune carceri esistenti: per cui i posti
cella, anziché aumentare come promesso,
diminuiranno ancora.
CARCERE BREVE
È statisticamente dimostrato che l’altissimo
numero medio di detenuti dipende non tanto dalle
x
lunghe permanenze in carcere, ma dal continuo
turn overdi persone che in carcere si fermano pochi
giorni per reati minori (furtarelli, liti coi vigili
urbani, ingiurie, risse, omissioni di soccorso), o
addirittura non-reati (vedi, per esempio, la
clandestinità, depenalizzata solo da pochi giorni
grazie alla nota sentenza della Corte europea di
Strasburgo). Un automobilista che non ha pagato il
Telepass, a Roma, è finito dentro per truffa e s’è
beccato 7 mesi di reclusione. In un anno, entrano
oltre 90 mila persone e ne escono quasi altrettante.
Di quelle 90 mila, solo 10 mila sono lì per scontare
la pena in seguito a condanna definitiva. Gli altri 80
mila sono arrestati o fermati o in custodia cautelare
(cioè “in attesa di giudizio”, che però in Italia
comprende anche i condannati in primo e
secondo grado che aspettano la Cassazione): cioè
in attesa di scarcerazione o di processo. In media,
di questi 80 mila, 35 mila escono nei primi 10
giorni. Molti entrano a mezzogiorno ed escono
alle 14. Insomma, i 67 mila detenuti di oggi sono
diversi quasi per la metà dai 67.000 di un anno fa.
È l’effetto “porte girevoli”. Il “carcere breve” del
quale, diversamente dal “processo breve” e dalla
“prescrizione breve”, il “governo del fare” non si
occupa minimamente. Poi ci sono i poveracci che,
pur avendo diritto ai servizi sociali, sono mal difesi
(di solito da avvocati d’ufficio, mal pagati oppure
mai pagati da uno Stato inadempiente) e non
conoscono i propri diritti, oppure “dimenticano”
di avanzare l’istanza per la pena alternativa:
dunque restano dentro. A che serve, dal punto di
vista della sicurezza dei cittadini, tener dentro
qualcuno per un paio di giorni? Assolutamente a
nulla. In compenso ogni detenuto costa alla
collettività 115 euro al giorno. Vediamo, dunque,
quali leggi andrebbero smantellate o modificate
per decreto, e come, con immediate ricadute
deflattive sul numero totale dei detenuti.
IMMIGRAZIONE
Il 38% dei detenuti nelle nostre carceri sono
stranieri, quasi tutti extracomunitari, perlopiù
clandestini. La legge Bossi-Fini n. 189 del 2002 non
è tutta sbagliata. Ma andrebbe seriamente
emendata. Fino a qualche mese fa, quando una
direttiva europea ha di fatto depenalizzato la
clandestinità e i reati collegati al semplice status di
L’APPELLO-DENUNCIA
È ORA DI PENE ALTERNATIVE
un appello che vuole essere anche una
È denuncia. Intendiamo denunciare come
la dimensione della “quotidianità” del
carcere sia ormai drammaticamente distante
dalla prospettiva indicata nella Carta
costituzionale. Basta coi proclami sterili e
propagandistici. La dignità dei carcerati non
può attendere l’ennesimo “piano carceri”, le
promesse sempre reiterate e mai mantenute,
la costruzione di nuovi edifici per la
detenzione. Un legislatore responsabile
dovrebbe affrontare alcuni nodi cruciali: la
depenalizzazione di molti reati e il drastico
intervento su alcune leggi che producono
carcere in misura maggiore, il rafforzamento
degli strumenti sanzionatori alternativi alla
pena detentiva, il superamento di un
approccio complessivo nella legislazione che
appare ispirato a una logica meramente
securitaria. Ci rivolgiamo a chi ha assunto
responsabilità parlamentari,
sottoponendogli la necessità di prevedere,
Illustrazione
di Emanuele
Fucecchi
irregolare, l’articolo 15 della legge
produceva 10-15 mila nuovi detenuti
all’anno: un quinto del totale. Perché
prevedeva (e prevede ancora) un
meccanismo tra l’ipocrita e il
demenziale per l’immigrato che
rimane sul territorio dello Stato dopo
la notifica dell’ordine di espulsione: il
clandestino viene fermato, riceve il
foglio di via e di solito non va via; se lo
ripescano, lo arrestano per 2-3 giorni e
le volte successive lo ributtano in
carcere per periodi più lunghi a causa
del cumulo pena. Basterebbe
espellerlo e il circolo vizioso finirebbe
in partenza. Ma i rimpatri non si fanno
perché mancano i fondi presso le
questure e le prefetture; o meglio, i
fondi ci sarebbero, ma vengono
sperperati per le espulsioni in via
amministrativa, che rendono di più sul
piano della propaganda e danno il
vantaggio di liberare i Cie (Centri di
identificazione ed espulsione) gestiti
dal ministero dell’Interno. Risultato:
l’immigrato sbarca, viene fermato
perché è senza documenti, viene
tradotto nel Cie, la Questura avvia le
procedure di identificazione e poi lo espelle. Se
invece viene arrestato, chi se ne frega: così fa
qualche giorno di carcere, contribuendo
all’esplosione del sovraffollamento, poi esce, poi
lo ribeccano senza documenti, poi rientra e così
via all’infinito. Così si scarica sui tribunali e sulle
carceri un problema, quello della clandestinità,
per i reati che non siano espressione di
particolare allarme sociale e in concreto
sanzionabili con pene non elevate, che gli
autori vengano messi in carcere (in caso di
rigetto delle richieste di misure alternative
alla detenzione) soltanto se negli istituti vi
siano posti disponibili rispetto alla capienza
regolamentare o quantomeno tollerabile;
rendere permanente la previsione legislativa
di esecuzione presso il domicilio delle pene
detentive non superiori a un anno; adeguare
gli organici della magistratura di
sorveglianza. Il rispetto della dignità delle
persone detenute misura la civiltà di un
Paese. Un carcere che funziona attraverso la
praticabilità di percorsi di reinserimento
realmente assistiti e progettati può restituire
alla società persone che più difficilmente
commetteranno altri reati.
Magistratura Democratica - Antigone -
Ristretti Orizzonti - Coordinamento
nazionale dei Garanti dei detenuti

67.174
IL NUMERO DEI RECLUSI
AL 31 MAGGIO 2011
101
MORTI DALL’INIZIO DELL’ANNO
32 SONO SUICIDI
38%
LA PERCENTUALE DEGLI STRANIERI
(QUASI TUTTI EXTRACOMUNITARI)
20.000
PERSONE IN CELLA PER VIOLAZIONE
DELLA LEGGE SULLE DROGHE
115 euro
IL COSTO GIORNALIERO
PER OGNI DETENUTO
finanziari nessuno. Per l’abuso d’ufficio la pena
massima è stata ridotta nel 1997 (maggioranza di
centrosinistra, centrodestra d’accordo) alla
miseria di 3 anni, con prescrizione assicurata e
impossibilità assoluta di finire in carcere, sia in
custodia cautelare sia in espiazione pena; invece
per un piccolo furto si può arrivare a 10 anni; per
la vendita di cd taroccati fino a 5 anni (altro
capolavoro del centrosinistra). Pene molto più
pesanti anche della corruzione semplice e del falso
in bilancio. Così, se uno ruba un po’ di pane al
supermercato rischia 10 anni, se un marocchino
vende cd contraffatti per strada ne rischia 5 (oltre
a eventuali cumuli e divieti di misure alternative se,
come spesso accade, è recidivo). Invece, se un
politico o un pubblico ufficiale usa la cosa
pubblica per fini personali, rubando milioni per sé
o per altri, o se un ricco froda il fisco o falsifica
bilanci facendo sparire la cassa non rischia nulla:
gli basta scegliere il rito abbreviato per ottenere 2
anni o anche molto meno, ed essendo
sicuramente incensurato non andrà mai in
carcere.
Cancellare la ex-Cirielli (e alcune norme
contenute nei vari “pacchetti sicurezza” degli
ultimi tre anni, di cui parliamo tra un istante)
significherebbe alleggerire di molto il
sovraffollamento carcerario. Infatti, su 36 mila
Per reati contro la Pubblica amministrazione sono attualmente detenuti definitivi, circa 18 mila devono scontare
pene inferiori ai 3 anni e altri 14 mila pene residue
detenute 150 persone e per reati finanziari nessuno. Se uno ruba di 1 anno o meno. Ma la legge penitenziaria
consente a chi ha meno di 3 anni di pena o di
un po’ di pane rischia 10 anni, se un politico usa la cosa pubblica residuo pena di uscire in “affidamento in prova al
per fini personali o se un ricco falsifica bilanci non rischia nulla servizio sociale” o (sotto i 2 anni) agli arresti
domiciliari. Perché allora 32 mila persone che
dovrebbero perlopiù stare già fuori sono ancora
dentro? Perché la ex Cirielli e i pacchetti sicurezza
che andrebbe risolto per via amministrativa. esecuzione della condanna per l’accesso alle pene limitano l’accesso alla sospensione della pena e
Un altro articolo della Bossi-Fini, invece, andrebbe alternative se il condannato ha già sul groppone alle misure alternative per i recidivi.
conservato, ma applicato: quello che consente di altre due condanne. Indipendentemente dai reati La ex-Cirielli, poi, nella parte misconosciuta dal
“perdonare” al detenuto extracomunitario che ha commesso. Il che, in combinato disposto suo autore, dimezzava la prescrizione per tutti i
detenuto gli ultimi due anni di pena, sostituendoli con la Fini-Giovanardi sulle droghe, ha sortito delitti degli white collars, rendendo praticamente
con l’espulsione. Attualmente, al Dipartimento l’effetto di riempire le carceri di tossici, beccati impossibile condannarli in via definitiva anche
amministrazione penitenziaria, si calcola che – su due o più volte a caccia di una dose. In pratica: un una sola volta prima che scatti la prescrizione: così
20 mila detenuti extracomunitari (il 40% del condannato per due stupri o per due rapine a si è creata la categoria dei prescritti seriali, che
totale) – siano 6-7 mila quelli in condizione di mano armata può godere della sospensione possono delinquere all’infinito perché risultano
essere espulsi subito col meccanismo appena dell’arresto e restarsene sostanzialmente libero. Se sempre incensurati, dunque ottengono sempre le
descritto. Invece restano in cella: un po’ per invece un tizio subisce tre condanne – magari una attenuanti generiche, dunque strappano sempre
mancanza di fondi, un po’ per alimentare per furto di provolone al supermercato, una per la prescrizione. Un esempio dall’alto: il presidente
campagne xenofobe facendo incancrenire un guida senza patente e una per vendita di un cd del Consiglio.
problema risolvibile, un po’ per non turbare il taroccato – deve finire obbligatoriamente in DROGHE
mega-business dei centri di raccolta. Detto per galera. Il terzo reato, qualunque esso sia, anche
inciso: alcuni detenuti extracomunitari, restando un’inezia, porta necessariamente in carcere anche Non tutti e 20 mila i tossicodipendenti detenuti
in cella, imparano un lavoro e dunque quando per i due precedenti. Mentre chi ne commette (o sono in carcere per uso personale di droga: molti
escono sarebbero pronti per inserirsi nella società, viene condannato per) soltanto due, magari sono spacciatori. Ma ogni anno entrano in carcere,
ma non possono farlo, perché rimangono gravissimi, ha buone probabilità di evitare magari per brevi periodi (aumentando la media
irregolari, dunque rientrano nel circuito della l’arresto. Una norma cieca, ottusa, demenziale, dei detenuti giornalieri), migliaia di persone
clandestinità e spesso della criminalità anche se che non fa differenze fra delitto e delitto e non arrestate solo perché consumatrici di dosi
vorrebbero rigare diritto. tiene minimamente conto della pericolosità eccedenti quelle stabilite dalla legge
EX-CIRIELLI sociale del soggetto. Ma anche una norma che ci Fini-Giovanardi: la n. 49 del 2006, che equipara le
vede benissimo, visto che ha per effetto di tener droghe leggere a quelle pesanti. E soprattutto
La legge n. 251 del 2005 firmata dal senatore di dentro poveracci sostanzialmente innocui e prevede pene spropositate per qualunque reato,
An Edmondo Cirielli (che poi ritirò la firma quando lasciare fuori i grandi delinquenti. Compresi i anche irrisorio (tipo la coltivazione di marijuana
si vide aggiungere nel suo testo la norma che colletti bianchi, che nelle statistiche della sul balcone), legato alle sostanze psicotrope. Di
dimezzava la prescrizione per mandare in fumo i popolazione carceraria non risultano proprio: per recente un nordafricano s’è buscato 6 anni di
processi a Berlusconi e ad altri colletti bianchi), reati contro la Pubblica amministrazione, sono carcere per avere spacciato 4 grammi di eroina, un
introduce in Italia la regola “americana” della linea attualmente detenute 150 persone (quasi tutti altro 4 anni per cessione di un grammo di hashish.
dura al terzo reato: si vieta di sospendere l’ordine di vigili urbani col vizio della mazzetta), e per reati Una norma decente la conteneva persino la
Martedì 12 luglio 2011
Fini-Giovanardi: quella secondo cui una condanna
inferiore ai 6 anni può essere scontata in una
comunità di recupero: peccato che di comunità
adatte alla bisogna praticamente non ne esistano,
così quasi tutti i condannati che potrebbero
scontarvi la pena restano in carcere. Domanda:
non sarebbe il caso di tornare alla legislazione
precedente in materia di droghe? E soprattutto di
smetterla di inventarsi sempre nuovi reati, se i
tribunali, le procure e le carceri non sono in grado
di reggere neppure il peso di quelli davvero gravi?
Negli ultimi anni hanno tentato, finora invano, di
inventare un reato apposito contro i graffitari
(esisteva già il danneggiamento), mentre ce l’han
fatta per chi maltratta gli animali (da 3 mesi a 1 anno
di carcere, mentre chi picchia un uomo rischia
solo da 15 giorni a 6 mesi; oltretutto la prescrizione
è assicurata, e allora non sarebbero meglio
salatissime multe in via amministrativa?). Quel
gran genio di Frattini ha proposto addirittura un
apposito delitto di “traffico di cuccioli di animali da
compagnia”.
PACCHETTI SICUREZZA
A peggiorare ancora la situazione, il governo
ha pensato bene di inserire nell’ultimo pacchetto
sicurezza firmato dal ministro dell’Interno,
Roberto Maroni, un’ulteriore modifica all’articolo
656 del Codice di procedura penale che regola
l’esecuzione delle pene detentive: l’ordine di
esecuzione della pena, e dunque l’arresto, non
può mai essere sospeso per il reato di furto. Per una
rapina a mano armata o per uno stupro, ma anche
per due furti o due rapine, il carcere può ancora
essere sospeso, e per un solo furtarello non più.
Che senso ha una simile follia che finisce col
punire più severamente il ladruncolo
dell’assassino? Già, perché in Italia è più probabile
finire in carcere per un furto che per un omicidio.
Prendiamo il caso del marito che ammazza la
moglie (ma vale anche per la moglie che ammazza
il marito), poi si costituisce e confessa, dicendo
che la signora l’aveva provocato. Se tutto gli va
liscio, c’è pure il caso che non faccia nemmeno un
giorno di carcere. Né preventivo né definitivo.
Niente custodia cautelare, visto che non c’è
pericolo di fuga (si è consegnato), né di
inquinamento delle prove (ha confessato), né di
ripetizione del reato (aveva una sola moglie e l’ha
già fatta fuori, non può ammazzarne un’altra). La
pena base di 30 anni e rotti, con le attenuanti
generiche prevalenti sulle aggravanti, è 21 anni.
Poi c’è l’attenuante della provocazione: si scende a
14. Poi l’attenuante della confessione: si scende a 9
anni e 4 mesi. Se il reo confesso risarcisce il danno
ai parenti della signora, altro sconto di un terzo: si
scende a 6 anni 2 mesi 20 giorni. A questo punto
l’imputato chiede il rito abbreviato, che gli dà
diritto a un altro sconto di un terzo: si scende a 4
anni e 2 mesi. Se ha avuto l’accortezza di eliminare
la signora prima del 2 maggio 2006, ultimo giorno
utile per usufruire dell’indulto, può scalare i 3 anni
di sconto e scendere a 1 anno e 2 mesi. Che,
essendo ben al di sotto della soglia di tre anni
prevista dalla legge penitenziaria per la
concessione dell’affidamento in prova al servizio
sociale, gli danno diritto a restare libero, salvo
qualche visita a un ente benefico e qualche seduta
dinanzi all’assistente sociale che deve verificare il
suo “reinserimento nella società”. Dalla quale
nessuno, peraltro, l’ha mai disinserito. Ovvero:
come ammazzare la moglie senza passare dalla
prigione. Col vantaggio aggiuntivo di potersi
risposare subito dopo l’uxoricidio, senz’attendere
i tempi biblici di una causa di separazione o
divorzio. È vero che l’uxoricida ha dovuto risarcire
il danno ai congiunti della vittima. Ma in caso di
separazione e divorzio, avrebbe speso molto di più
per assegni di mantenimento, e chissà per quanti
anni. Non c’è dubbio: in Italia conviene sparare.
Ma guai a rubare: a fronte delle pene irrisorie
scontate in concreto dall’omicida, quella per tre
furti può arrivare anche ai 20 anni di reclusione.
Conseguenze altrettanto paradossali sortisce
l’ultimo pacchetto sicurezza a proposito degli
stupri: per questo reato, e solo per questo, il gip
durante le indagini non può più disporre gli arresti
domiciliari, ma soltanto la custodia cautelare in
carcere. In caso di omicidio, invece, i domiciliari
sono ancora consentiti. Ma l’omicidio è più grave
dello stupro. Così il messaggio agli stupratori è
chiaro e vagamente criminogeno: se vogliono
sperare nei domiciliari, non devono limitarsi a
violentare la ragazza, ma la devono pure
assassinare.
Bastano questi pochi esempi per dare un’idea
dell’impazzimento di un sistema ormai senza
bussola. A furia di leggi e decreti e pacchetti varati
sull’onda emotiva di questo o quel caso di cronaca,
di questa o quella campagna demagogica,
abbiamo un sistema repressivo che premia i
“delinquenti primari”, cioè i cattivi veri, e
penalizza i “secondari”, cioè i poveracci,
spalancando le galere ai secondi e chiudendole ai
primi. Col risultato di sovraffollare vieppiù le
carceri, visto che i delinquenti primari sono molto
meno numerosi (ma molto più pericolosi) di quelli
secondari. Cose che accadono nel Paese
governato da delinquenti primari che legiferano
per sbattere dentro i secondari.
pagina 12 Martedì 12 luglio 2011

ALTRI MONDI

Russia Affonda nel Volga nave da crociera: 110 morti
Una nave da crociera trasformata in una gigantesca bara
subacquea per 110 passeggeri morti. Almeno una trentina erano
bimbi, tutti rimasti intrappolati in una sala giochi mentre l’acqua
del Volga penetrava dagli oblò facendo inabissare il battello in soli
tre minuti ad una ventina di metri di profondità: quello accaduto
nella repubblica autonoma del Tatarstan, a 80 km dalla capitale,
Kazan, è il più grave incidente nautico della Russia post-sovietica,
a parte quella del sottomarino Kursk (2000, 118 morti).
Germania OO7 distratti, rubati documenti riservati
Pessima figura, per i servizi segreti tedeschi. Il progetto per la
costruzione della nuova sede centrale dell’intelligence – che tra tre
anni verrà trasferita a Berlino (da Pullach, in Baviera) – sarebbe
stato rubato oltre un anno fa, ha rivelato ieri il settimanale Focus.
Si tratta di un furto molto grave: oltre alla pianta dell’edificio,
nelle carte erano contenuti dettagli riservati sul costosissimo
sistema d’allarme e sulle misure di sicurezza anti-terrorismo. “È
una situazione da prendere estremamente sul serio”, ha il governo.

“IO, TRAFFICANTE
mia famiglia, qui la vita costa.
Non sono un assistente sociale,
offro un mezzo per arrivare dove
vogliono, poi dipende da loro.
Sono persone che non avranno
mai un visto perché sono pove-
racci, ma anche i poveri sogna-

DI BAMBINI”
no. Puoi biasimarli? Qui c’è la
guerra, ci sono gli attentati, si vi-
ve nella paura e non c’è speran-
za. Io realizzo la prima parte del
sogno. Ho scontato due anni di
prigione in Turchia per que-
sto”.
In Italia da Kabul con 8 mila dollari IL TARIFFARIO è per lo più
fisso: 800 dollari da Kabul a
Poi finiscono sulle nostre strade Teheran, 1.200 da Teheran a
Istanbul, 2.000 dalla Turchia ad
Atene, 3.600 da Atene all’Italia.
di Barbara Schiavulli La prima tappa è il confine ira- po’ a piedi e un po’ in macchi- Lui in sei mesi (perché d’inverno
Kabul niano, Nimroz, Muhammad non na”. Piccole code di uomini, “le non si lavora) ha guadagnato 20
porta più di sei o sette persone donne, meglio di no”, che si ar- mila dollari tolte le spese.
iente nomi. Niente rampicano tra le foreste. Chi sta Squilla il telefono. Per un attimo

“N
posti. E niente foto,
se vuoi parlare”.
Muhammad (non è il
suo vero nome) è lapidario. È
pomeriggio inoltrato e lui è ap-
pena rientrato dalla sua ultima
consegna. Tratta in esseri uma-
ni.
Uno, nell’ambiente, dei più noti
trafficanti dell’Afghanistan. In-
torno a lui, un’organizzazione
di decine di persone da Kabul
all’Europa: autisti, falsari, loca-
tori, guide e trafficanti. In ogni
luogo, lungo quel percorso di
migliaia di chilometri che sepa-
ra una vita difficile dalla speran-
za di una migliore. La sua casa
sorge alla periferia di Kabul, ci
sono le sbarre alla sua porta
d’ingresso. Fuori due guardie
armate. Dentro è accogliente
con tappeti e cuscini dorati. La
moglie incinta sta preparando
la cena e un dolce profumo di
verdura cotta e pane impregna
l’aria. Muhammad siede gambe
incrociate, circondato dai suoi
telefonini. Ha 32 anni ma come
tutti gli afghani, ne dimostra di
più, almeno 40. Indossa un lin-
do Salwar kamise, la tipica veste
afghana.
per volta, ci si muove verso ovest
e si supera la provincia di Farah.
“Se i talebani mi vedessero così
senza barba, mi taglierebbero la
gola in un minuto”. Alla frontiera
incontra gli altri trafficanti, met-
tono insieme i “passeggeri”, per
un blocco di cento persone “re-
galano” 4 mila dollari ai poliziot-
ti iraniani. E i cancelli si aprono.
Tutti hanno documenti contraf-
fatti. Al di là del confine ci sono
diversi minivan in attesa, chi par-
te ha una serie di numeri di te-
lefono con contatti nei vari Pae-
si.
Oltre il filo, voci sconosciute di-
cono cosa fare e dove andare: “A
Teheran, abbiamo delle case, re-
stano qualche giorno e poi si
spostano verso il confine con la
Turchia, qui è dura, perché ci so-
no le montagne e si deve fare un
Siria, assalto alle ambasciate di Usa e Francia
AZIONE DI UOMINI FEDELI AL REGIME DI ASSAD. SCONTRI CON LA SORVEGLIANZA: TRE FERITI
dall’altra parte monitora gli spo-
stamenti delle autorità, e poi dà
il via libera. La meta è Istanbul.
Sembra facile, ma non lo è, i clan-
destini spesso sono bambini,
sanno solo che devono andare
avanti e non fermarsi mai. “Qui
devono bruciare i documenti,
ne forniamo altri, di solito pas-
saporti o carte di identità vere,
ma rubate e con la foto cambiata,
o di qualcuno che somiglia mol-
to, la polizia non è mai troppo
precisa”.
In Turchia molti si fermano per-
ché devono pagare la seconda
tratta (la prima a Teheran con un
versamento in banca di contanti
su un conto che gli viene forni-
to) e non hanno più soldi. Qual-
cuno lavora in nero per mettere
da parte quello che manca. Poi ci
si muove verso la Grecia: “Per af-
fidarsi a trafficanti locali che
hanno i barconi, oppure se è un
buon carico se ne compra uno,
ma è rischioso, è facile perder-
lo”.
Si affronta l’acqua, il fiume Evros
e poi il mare che gli afghani ve-
dono per la prima volta. “Se ti
prendono sul suolo greco, la po-
lizia è molto attiva in Grecia, ti
mettono in un centro per qual-
che settimana, poi ti danno un
foglio di via, e si va ad Atene, do-
ve i miei uomini ti accolgono, e ti
danno un visto Schengen e do-
cumenti, non è difficile neanche
di Francesca Cicardi
il Cairo
questo, basta oliare le persone
giuste, e poi si sale su un aereo.
Gli ultimi arrivati a Milano, tre
volevano andare in Francia e si
sono diretti verso Venezia in tre-
no, anche se è nella direzione
opposta, ma serve a depistare e
poi da lì, verso la Francia. Anche
qui i documenti vengono di-
strutti. Una volta in Italia sei sfor-
tunato se qualcuno te li chiede”.
Ma a questo punto sei arrivato
senza soldi, senza conoscere la
lingua, non sai dove andare, e
non hai i documenti per lavora-
re.
Perché lo fa? “Devo sfamare la
dalle guardie (tre di loro rima-
sti feriti), che hanno sparato in
aria per evitare l’attacco.
cala il silenzio. Poi la voce di
Muhammad è concitata: “Quat-
tro persone sono state prese a
Istanbul, ah non c’è pace”, dice
sorridendo, ma poi si fa serio.
“Ho un problema in Italia, c’è un
bambino in un centro vicino a
Potenza. Puoi tirarlo fuori? Il pa-
dre è disposto a pagare mille dol-
lari”.
E come? “Ti metti in contatto
con un afghano che ti dico io, sta
in Italia, garantisci che è un pa-
rente del ragazzino, e in un atti-
mo è libero. C’è anche un ragaz-
zino di 8 anni in Grecia, rinchiu-
so, potrei farti avere dei docu-
menti, tanto non controllano, in
agosto da voi c’è una tale confu-
sione per le vacanze, lo prendi e
in nave lo porti in Italia. Poi se lo
prende qualcuno dei miei”.
sto tempo, e dopo più di 1700
morti, Washington e Parigi
non avevano ancora ritirato il

“IN QUESTI sei anni ho por-

tato circa 500 persone in Euro-
pa. Non è facile, ma non è nean-
che impossibile, la settimana
scorsa ne ho fatti arrivare cinque
a Milano. L’Italia è bella, ma i miei
clienti preferiscono proseguire
verso la Francia o il nord Europa.
Molti si fermano in Grecia, per-
ché non hanno abbastanza soldi
per andare oltre”. Costa lasciare
tutto e tentare la fortuna. I rischi
sono tanti. “I poliziotti iraniani al
confine sparano per uccidere.
Quelli turchi sono gentili, quelli
greci anche, e quelli italiani se
sanno che andrai in un altro Pae-
se ti lasciano andare”.
GAZA L’albergo a 5 stelle in riva al mare
della Striscia: extra-lusso tra embargo e Hamas
il Cairo
hi cerca una vacanza alternativa ed
Ctimana,
esclusiva, fino alla fine di questa set-
può prenotare una suite da 240
dollari in riva al mare nella Striscia di Ga-
za. Dopo anni di ritardo per la violenza e
l’embargo, sta per essere inaugurato il
più lussuoso hotel del piccolo territorio
palestinese: Al Mashtal. Per l’occasione,
l’hotel offre il 50% di sconto fino a metà
luglio, visto che i suoi servizi, ristoranti e
bar con diversi ambienti, piscina tipo la-
ghetto, terrazzo sul mare a nord di Gaza
City, non sono ancora completamente
funzionanti. Il grande edificio, moderno
di 8 piani e 220 stanze, in stile kitsch fat-
to di marmi ed elementi dorati e arabiz-
zanti, che fa tendenza in Medio Oriente,
è stato finito un anno dopo che il cemen-
to cominciò ad essere importato a Ga-
za.
Nel giugno del 2010, grazie alla pressio-
ne internazionale, che seguì la prima
Flottiglia della Libertà, Israele decise di
permettere l’entrata nella Striscia di al-
cuni materiali edili, assolutamente proi-
biti fino a quel momento, perché pote-
vano essere usati per fini militari da Ha-
màs. Da allora – e sempre con il fonda-
mentale flusso di prodotti di contrab-
bando che arrivano dall’Egitto attraver-
Ila gangster del regime siriano
si sono scatenati ieri contro
Francia e gli Stati Uniti: di-
Anche la residenza dell’amba-
sciatore americano, a diversi
isolati di distanza della sede di-
loro appoggio a Assad in modo
diretto e definitivo, come è
successo nel caso di altri dit-
versi lealisti del plomatica, è stata presa d’as- tatori arabi.
partito Baath e salto, ma i shabiha non sono riu- Per l’Occidente, Assad aveva
L’assalto alle ambasciate. della famiglia As- sciti a penetrare e, comunque, ancora una porta aperta, alme-
Sopra, l’illustrazione sad hanno fatto ir- l’ambasciatore Robert Ford no uno spiraglio, che probabil-
di Marilena Nardi. ruzione nel com- era in salvo altrove. mente si è chiusa ieri. I Paesi
Sotto, Al Mashtal Hotel pound dell’Amba- Tre guardie francesi sono ri- attaccati si sono detti infastidi-
sciata americana maste ferite, anche se le gang ti dalla lentezza della risposta
a Damasco, riu- sarebbero ridotte e poco orga- siriana e dall’incapacità delle
scendo a salire sul nizzate, ma hanno comunque forze dell’ordine di prevenire
tetto della sede diplomatica, dato inizio a una guerra diplo- l’assalto, considerato che non
dalla quale sono stati espulsi matica internazionale, che per esitano un istante a sparare su
rapidamente. il presidente siriano Bashar al manifestanti disarmati.
Un altro gruppo dei denomi- Assad potrebbe essere più du- Gli ambasciatori americani e
nati “shabiha” ha cercato di fare ra da combattere di quella francesi, tre giorni fa, avevano
irruzione nell’Ambasciata aperta sul campo degli attivisti mostrato solidarietà verso i cit-
francese ma sono stati respinti pro democrazia. In tutto que- tadini di Hama – sottoposti nel-
le ultime settimane all’assedio
dell’esercito –, visitando la cit-
tà siriana lo scorso venerdì,
giorno ormai stabilito per le
manifestazioni contro il regi-
me, che hanno assecondato
con la loro presenza.
Damasco aveva espresso do-
so i tunnel –, Gaza ha potuto cominciare ty non mancano locali “raffinati” che si menica l’irritazione per la visi-
a riparare i danni dell’attacco israeliano affacciano sul Mediterraneo, ristoran- ta dei due diplomatici a Hama,
del gennaio del 2009, e la compagnia Ar- ti dove si può gustare un’insalata con non autorizzata dalle autorità,
cMed ha deciso di proseguire la costru-
zione dell’hotel dopo che la Movenpick
formaggio Hallumi fritto – importato
dal “nemico sionista” –, cocktail di
convocandoli e accusandoli di
avere interferito negli affari in-
aveva abbandonato il progetto, pensato frutta (niente alcool sotto il governo di terni della Siria. Ora gli Stati
per turisti, politici e giornalisti. Hamás) e un narghilè, che nella Stri- Uniti si apprestano a fare lo
Ma ormai le delegazioni arabe ed eu- scia preparano con estrema cura e una stesso con il capo della diplo-
ropee non si fermano a Gaza neanche mela vera invece del tabacco profuma- mazia siriana a Washington.
una notte, di giornalisti ce ne sono po- to. In questi dettagli si scopre l’essen- Assad rischia di perdere la po-
chissimi e di turisti ancora meno. Al za della vita di Gaza, dei suoi abitanti, ca legittimità che la repressio-
Mashtal è destinato a diventare un’al- che non rinunciano ai piccoli lussi, an- ne violenta non gli aveva anco-
tro locale per i ricchi di Gaza, che ser- che sotto l’occupazione e il blocco, e ra tolto di fronte alle grandi po-
va da svago e per mantenere un’appa- guardano al futuro con speranza e tenze internazionali, che po-
renza di normalità nella Striscia, che sguardo imprenditoriale. trebbero costringere il presi-
non è solo miseria e guerra. A Gaza Ci- frc dente a dimettersi molto più
velocemente di quanto possa
fare la ribellione popolare.
Martedì 12 luglio 2011 pagina 13

ALTRI MONDI

Cile Per Roma il procuratore Podlech è “innocente”
Alfonso Podlech, procuratore militare di Augusto Pinochet [in
foto] durante gli anni della dittatura cilena è stato giudicato non
colpevole per la morte di Omar Venturelli, ex sacerdote italo-
cileno “desaparecido” poco dopo il golpe che cacciò il presidente
Salvador Allende. Podlech, arrestato a Madrid nel 2008, è stato
prescritto per il sequestro di persona e prosciolto dall’accusa di
strage perchè in Cile non esiste la fattispecie di reato. Questo ha
deciso la Corte d’assise di Roma presieduta da Anna Argento.
Wikileaks Assange oggi in tribunale. Hacker all’attacco
Julian Assange [in foto] torna in tribunale e gli hacker di
Anonymous tornano sul sentiero di guerra. Oggi, infatti, mentre il
boss di Wikileaks varcherà gli augusti cancelli della Royal Court of
Justice per il processo d’appello contro l’estradizione in Svezia -
dove è accusato di stupro - i cyber-guerriglieri di Anonymous
potrebbero attaccare la rete informatica di Scotland Yard e del
sistema giudiziario britannico. “Sarà il giorno più importante nella
storia di Anonymous”, hanno fatto sapere alcuni attivisti.

MURDOCH È COME UN TIRANNO ARABO

di Robert Fisk

un califfo; del tipo di quelli

È del Medio Oriente. Non

fanno altro che parlarti
male dei dittatori arabi e
poi quando li incontri si rivela-
no persone affascinanti.
Hafiz al-Assad tenne a lungo la
mia mano tra le sue con un sor-
riso paterno. Non può essere
così cattivo, stavo quasi per
pensare. Naturalmente questo
avveniva molto prima del mas-
sacro di Hama del 1982. Re Hus-
sein mi chiamava “Sir”. Questi
dittatori in pubblico scherzava-
no con i loro ministri. Gli errori
si potevano perdonare.
L’ERRORE di Murdoch sono
stati i “Diari di Hitler” dati alle
stampe dal Times e dal Sunday Ti-
mes malgrado i dubbi degli
esperti. Mesi dopo, di ritorno a
Beirut feci un salto nella sede del
giornale e incontrai il caporedat-
tore esteri, Ivan Barnes, che
sventolando una lancio della
Reuters da Bonn mi disse: “I diari
erano un falso!”. Barnes mi spedì
nell’ufficio del direttore, Char-
les Douglas-Home, che era in riu-
nione con Murdoch in persona.
“Sono falsi, Charlie”, dissi evitan-
do di guardare Murdoch. Ma fu il
magnate a rispondere: “Bè, pa-
zienza”, borbottò. Poi aggiunse
con una risatina: “Chi non risica
non rosica”. E scoppiò a ridere.
L’indifferenza di Murdoch era
quasi accattivante. Per strano
che possa sembrare non mi ha
mai dato l’idea di essere quel-
l’uomo malvagio, tetro e veleno-
so tratteggiato in questi ultimi
giorni. Murdoch era il proprieta-
rio del Times quando mi occupai
dell’invasione e dell’occupazio-
ne del Libano da parte delle forze
armate israeliane nel 1982. Le
mie corrispondenze vennero
pubblicate senza cambiare una
riga anche quando non erano te-
nere con Israele.
Dopo l’invasione, Douglas-Ho-
me e Murdoch furono invitati
dalle autorità israeliane a sorvo-
lare il Libano su un elicottero mi-
PER QUESTO HO LASCIATO IL “TIMES”
I “suoi” giornalisti hanno distrutto la libertà d’informazione
direttore del Times i suoi editoria-
li evitavano di condannare l’in-
vasione del Libano. “Non c’è un
solo palestinese con cui valga la
pena parlare”, scrisse tra l’altro.
“E forse finalmente i palestinesi
della Cisgiordania e di Gaza la
smetteranno di sperare che guit-
ti come Yasser Arafat possano
miracolosamente risolvere la si-
tuazione senza trattare con Israe-
le”. E questa, ovviamente, era al-
l’epoca la posizione ufficiale del
governo israeliano.
Poi nella primavera del 1983 un
altro cambiamento. In pieno ac-
cordo con Douglas-Home avevo
indagato per sette mesi sulla
morte di sette palestinesi e liba-
nesi detenuti a Sidone in un car-
cere israeliano. Era ovvio che
erano stati assassinati – conclusi
– e ne avevo avuto la conferma
Robert Fisk
racconta
il suo rapporto
con il tycoon:
“Quando
pubblicò i falsi
diari di Hitler...”
anche dall’uomo che aveva sca-
vato la fossa per seppellire i ca-
Rupert Murdoch, a bordo della sua auto, ieri a Londra (FOTO ANSA)
stesso Charlie ed indicare il suo
successore. Mi misi l’animo in
pace... almeno fin quando mi ca-
pitò di parlare con la vedova di
Charlie, la quale mi disse che a
scegliere Wilson non era stato
suo marito. Charles Wilson – che
molto tempo dopo diresse per
un breve periodo l’Independent –
era un uomo amichevole e affa-
bile, capace di grande gentilezza
e di grande durezza con i redat-
tori. Una volta mentre mi trova-
vo a Londra nell’ufficio di Wil-
son, Murdoch, senza farsi prean-
nunciare, entrò nella stanza.
vavo a Beirut ovest, dove dozzi-
ne di occidentali venivano se-
questrati, aprii il Times e lessi un
pezzo di un giornalista filo-israe-
liano il quale sosteneva che tutti i
giornalisti che si trovavano a Bei-
rut ovest erano ovviamente inti-
SPIATI anche il premier
e i reali (con tangenti)
miditi dai “terroristi” e quindi
dovevano essere considerati
inaffidabili.
Secondo il Times anche io ero
“inaffidabile”? D’altra parte Mur-
doch era schierato a fianco di
Israele e aveva accettato il pre-
mio “Uomo dell’anno” da una or-
ganizzazione di ebrei americani.
Non a caso gli editoriali del Times
erano ormai sfacciatamente fi-
lo-israeliani e l’uso della parola
“terrorista” era divenuto via via
più ambiguo.
La resa dei conti arrivò quando
mi recai in volo a Dubai nel 1988
dopo che la nave da guerra ame-
ricana Vincennes aveva abbattuto
un airbus di linea iraniano sui cie-
li del Golfo Persico. Nel giro di
24 ore avevo parlato con i con-
trollori del traffico aereo di Du-
bai, avevo scoperto che le navi
americane avevano minacciato
spesso gli aerei di linea della Bri-
tish Airways e che l’equipaggio
della Vincennes si era fatto pren-
dere dal panico.
Da Londra mi dissero che il mio
pezzo sarebbe stato pubblicato
in prima pagina e si dissero d’ac-
cordo con me nel ritenere infon-
date le voci – fatte circolare da
“fonti americane” – secondo cui
il pilota della IranAir era un kami-
kaze che voleva colpire la Vincen-
nes.
Il giorno seguente dal mio pezzo
erano scomparse tutte le criti-
che agli americani e in un edito-
riale si dava credito alla teoria del
pilota-kamikaze. Poco dopo la
stessa Marina militare americana
confermò quanto avevo scritto,
ma i lettori del Times non ebbero
la possibilità di venirlo a sapere.
Fu allora che presi contatto con
l’Independent.
NON MI FIDAVO più del Ti-
mes e, in particolare, di Murdo-
ch. Qualche mese dopo ero cor-
rispondente dell’Independent dal
Medio Oriente. Non credo che
Murdoch sia intervenuto di per-
sona. Non ne aveva bisogno.
Aveva trasformato il Times in un
docile strumento filo-conserva-
tore e filo-israeliano. Vivevo in
Medio Oriente e l’avevo capito
subito.
In Medio Oriente qualunque
giornalista arabo conosce il si-
gnificato della parola “autocen-
sura” e sa che re e dittatori non
hanno bisogno di dare ordini. Ba-
stano i loro satrapi e ministri per
“fare il lavoro sporco” che vo-
gliono. Lavorare per Murdoch è
stato come lavorare per un calif-
fo con il quale non puoi mai
prendertela direttamente. Mur-

“CIAO Robert!”, mi disse e poi

litare. Gli israeliani tentarono di
screditare i miei articoli, ma
Douglas-Home prese le mie par-
ti.
Ma le cose cambiarono in fretta.
Prima di dirigere il Times, Dou-
glas-Home aveva collaborato
con una rivista in lingua araba –
Al-Majella – scrivendo articoli
spesso molto critici nei confron-
ti della politica di Israele. Ma da
daveri con le mani legate dietro
la schiena.
Ma Douglas-Home non credeva
fosse “giustificata” la pubblica-
zione di un articolo del genere a
“così tanto tempo di distanza”.
Quando Douglas-Home fu stron-
cato dal cancro, la direzione del
giornale passò al suo vice, Char-
les Wilson.
Murdoch disse che era stato lo
si mise a parlare fitto fitto con
Wilson. Quando se ne andò, Wil-
son quasi bisbigliando mi chie-
se: “Come mai ti ha chiamato per
nome?”. Da riderci sopra. Mi ave-
va chiamato Robert così come
Re Hussein mi aveva chiamato
“Sir” e Assad mi aveva sorriso.
Anche Murdoch scherzava con i
suoi ministri e i suoi cortigiani.
Poi un bel giorno mentre mi tro-
Nschioews of the World avrebbe pagato una guardia reale per
ottenere i contatti privati di 10 di loro, mettendo a ri-
la sicurezza della regina per mazzette di mille sterline.
doch è responsabile degli edito-
riali che pubblicano i suoi gior-
nali più o meno quanto il presi-
Il giornale di Rupert Murdoch avrebbe intercettato anche il dente della Siria è responsabile
principe Carlo e Camilla, oltre ad avere spiato il principini di un massacro.
William e Harry. Anche l’ex primo ministro Gordon Brown In Medio Oriente i giornalisti ara-
e sua moglie Sarah tra le vittime. Ma il magnate non rinuncia bi sapevano cosa volevano i loro
ad acquistare il 100% del gruppo satellitare BSkyB (un af- padroni e hanno contribuito a di-
fare da 14 miliardi di dollari) e ritira l’offerta conciliatoria di struggere la libertà di informa-
procedere allo scorporo di SkyNews. Una dichiarazione di zione. La stessa cosa è successa
guerra al premier David Cameron, mentre anche il Sun e il nell’impero di Murdoch.
Sunday Times finiscono nell’occhio del ciclone. (c) The Independent
Traduzione
di Carlo Antonio Biscotto
pagina 14 Martedì 12 luglio 2011

SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out

LIBERI LIBRI

MILANO, PATTO Franca Valeri

Ha vinto il
Harry Potter
Anteprima
Transformers
Ancora
Sposini
Dimesso dal

AL SORBETTO
premio Siae dell’ultimo primo al box Policlinico
e scrive un capitolo al office, le Gemelli
libro con la Giffoni Film Cars 2 dopo
Littizzetto Festival inseguono 73 giorni

TRA GLI EDITORI Pranzo-summit al Corriere della Sera.

Il tema è una vetrina letteraria per la
città. “Non sarà un’alternativa alla Milanesiana, pensiamo a una notte bianca”
di Silvia Truzzi ha deciso di invitare i colleghi polare, magari che coinvolga Illustrazione di Doriano
per un pranzo (finale con sor- anche le scuole e i quartieri. In basso, lo scrittore sloveno Boris

I
l notaio c’era: il patto ha un
che di ufficiale, anche se gli in-
teressati vogliono far passare
l’appuntamento di ieri come
un incontro informale. Tema:
Milano, capitale dell’editoria,
vuole una vetrina letteraria.
L’idea ha un suo senso e una
buona probabilità di essere
realizzata: la giunta è cambiata
e sarà certamente più facile
parlare con Pisapia e con l’as-
sessore alla cultura Stefano
Boeri, che con Letizia Moratti.
Liberi libri, soprattutto libri
meneghini. La città potrà rin-
novare anche il guardaroba
culturale, dopo il cambio d’a-
bito politico? Il dibattito era
iniziato un mesetto fa su Satur-
no e Corriere. Così Piergaetano
Marchetti, presidente di Rcs,
Inler al Napoli
betto) che si è svolto solo ieri,
alla Fondazione Corriere della
Sera, perché “far combaciare
le agende di tutti è stato com-
plicato” come spiega il presi-
dente di Rcs. Presenti al desco
solferiniano: Carlo Feltrinelli,
Alessandro Dalai, l’ammini-
stratore delegato di Mondado-
ri libri Riccardo Cavallero, Ste-
fano Mauri (presidente del
gruppo Gems), Massimo Tur-
chetta e Alessandro Bompieri
per Rizzoli. Colleghi e concor-
renti: la sfida sarà anche riusci-
re a mettersi d’accordo per
realizzare un progetto comu-
ne e originale rispetto a un’of-
ferta che, da Mantova a Cuneo,
è distribuita capillarmente sul
territorio e spalmata diffusa-
mente sul calendario. L’incon-
tro era stato preannunciato da
Repubblica, in un articolo che
ricordava anche le recenti po-
lemiche nate attorno alla Mila-
nesiana.
NESSUNO degli invitati vuol
dichiarare alcunché (almeno le
posate a tavola, si dice in questi
casi) e la versione ufficiale ar-
riva dal padrone di casa: “La Mi-
lanesiana non c’entra nulla. È
una kermesse ‘alta’ e noi vor-
remmo fare qualcosa di più po-
Comunque non è nostra inten-
zione organizzare nulla di con-
correnziale”. Ed è certamente
così: la Fondazione Corriere
della Sera sostiene (anche) la
Milanesiana e il direttore arti-
stico della manifestazione è Eli-
sabetta Sgarbi, tra le altre cose
direttore editoriale di Bompia-
ni che fa parte del gruppo Riz-
zoli (a margine: vale la pena fa-
re un giro sul sito www.elisa-
bettasgarbi.it: sembra quello di
una star del cinema). “Non c’è
ancora un progetto definito”,
prosegue Marchetti. “Ma ci pa-
reva giusto avviare un dialogo
con la nuova giunta della città e
con l’assessore Boeri, che io
stimo molto. Pensiamo più a
una notte bianca del libro, che
a un vero e proprio Festival”.
Sarà vero? Per organizzare una
notte bianca c’è bisogno di
convocare il gotha dell’edito-
ria italiana? Qualche dubbio è
lecito farselo venire. Senza
contare che gli editori, tra loro,
hanno idee diverse. Stefano
Mauri, per esempio, parla chia-
ramente di un “Festival”. Lo
aveva fatto in passato e lo ha fat-
to anche ieri, con un interven-
to sul sito Affaritaliani.it che si
occupa sia delle polemiche sul-
la Milanesiana sia del futuro
evento milanese: “Non ho mai
criticato la Milanesiana. Ho so-
lo spiegato che è naturale che
ognuno abbia la propria visio-
ne culturale. Per questo c'è
sempre spazio per un nuovo
manifestazione culturale che
riempie i teatri milanesi in lu-
glio?”. E sulla futura manifesta-
zione milanese aggiunge: “Ho
merito al tema del Festival a Mi-
lano. Il Centro per il Libro (pre-
sieduto da Ferrari, ndr) sarà be-
ne che sia coinvolto nel proget-
Pahor ospite al Festival dei Diritti
in corso a Genova
(FOTO ANSA)
Marchetti
(presidente Rcs)
“ Ci sembra
giusto cercare
un dialogo
con la nuova
giunta e con
l’assessore
Boeri
”
stival milanese auspico una fi-
gura competente, ma fuori dai
giochi editoriali e soprattutto
la partecipazione entusiasta
della nuova giunta, della pro-
vincia e della Regione. Di figu-
re competenti Milano ne
produce per gli altri festi-
val, chissà che non ne
produca anche per se
stessa. Non mi candido
certo a gestirlo o presiederlo,
ho solo evidenziato una lacuna
e con i miei colleghi editori, mi-
lanesi e non, sono a disposizio-
ne di chi lo organizzerà”. Il pat-
to del sorbetto sarà perfeziona-
to a settembre. E ci sarà un altro

IL CALCIOPANETTONE Festival. (...) Vi pare che possa

davvero essere contrario a una
letto su Affaritaliani.it l'inter-
vento di Gian Arturo Ferrari in
to, ma non è l'unico attore. Per
l'organizzazione del nuovo fe-
convitato: l’Associazione ita-
liana editori.

DIVENTA UN CIRCO Decennale del G8 gasana, candidata al No-

GENOVA CITTÀ APERTA AI DIRITTI
INAUGURA IL SUO GIARDINO DEI GIUSTI
di Valerio Venturi
dieci annii dal G8 di Genova – de-
Acome
finito da Amnesty International
"la più grande sospensione dei
diritti democratici, in Occidente, dal-
la fine della seconda guerra mondia-
le" – la capitale ligure sta ospitando la
“Settimana Internazionale dei dirit-
ti”. Un modo per ricordare al mondo
che Genova resta città aperta, dispo-
nibile a promuovere la cultura del ri-
Calcio o cinepanettone? Il presidente del Napoli spetto.
De Laurentiis ha presentato il neoacquisto Inler Siamo già nel vivo: fino a giovedì, in
travestito da leone. Ma lo show non è piaciuto a tutti: il vari luoghi della città, si susseguiran-
“Napolista” ha parlato di “triste super-pacchianata”. no seminari, convegni, spettacoli e
concerti ispirati ai grandi valori uma-
ni e civili. La kermesse promossa da
Namdo Dalla Chiesa, che dedica at-
tenzione anche ai luoghi in cui i diritti
sono più in sofferenza nel mondo - co-
me il Messico piegato dai narcos, o la
Cecenia in cui si muore per una do-
manda di troppo – ospita tra gli altri
Giancarlo Caselli, Giovanni Bianconi,
don Gallo, Pietro Grasso, Haim Baha-
rier, Teresa de Sio.
I prossimi appuntamenti significati-
vi? Oggi, per esempio, si inaugura il
“Giardino dei Giusti” di Genova con
Vera Politkovskaya, figlia della giorna-
lista d’inchiesta uccisa in Russia nel
2006 (piazza della Vittoria, ore 11) e si
parla di Rwanda con Yolande Muka-
bel per la pace nel 2011
(palazzo Tursi, ore 12);
nel pomeriggio, happe-
ning sul Messico, film e
contributi contro la pe-
na di morte. Domani, tra
le altre cose, c’è una se-
rata di spettacolo per ri-
cordare la Shoah (palaz-
zo Tursi, ore 21), mentre
giovedì il focus è sul caso
di Stefano Cucchi (palaz-
zo Tursi, ore 17) e la que-
stione armena (stessa location, ore
18.30). Prima della visione del docu-
film “World Napoli” di Prospero Ben-
tivegna (Cinema Sivori, ore 21.15), lo
scrittore sloveno Boris Pahor chiude-
rà la kermesse ligure, raccontandosi
in “Vivere da Giusti”, incontro con-
dotto da Silvio Ferreri (a palazzo Tur-
si, ore 22). il programma completo è
sul sito www.genovadeidiritti.it
Martedì 12 luglio 2011 pagina 15

SECONDO TEMPO

OGNI / MALEDETTA DOMENICA

TRA INFAMIA E LODI

Il Milan post Mondadori? Niente più colpi
di mercato. E se ci fosse chi lo compra...
di Oliviero Beha sceicchi la sua permanenza al
vertice milanista. I russi sono
insieme paradossale e più coriacei, come ognun
set veri come uno stadio di pontificò dal pulpito federale lefonate intercettate uscite in squadre rimaste fuori dall’in-
proprietà). che “bisognava puntare sui vi- ritardo, le prescrizioni da “il- dagine e dai processi del
2006, vanno risistemati nello

È
vai nostrani”, e un anno dopo lecito sportivo”, i numeri de-
fantastico che il ca- sa... Siamo cioè all’ennesima COSÌ assistiamo a questo già siamo di nuovo al secondo gli articoli delle Carte Federali stesso orizzonte temporale.
so-Milan riassuma un ma questa volta epocale, se- progressivo “infracicamento” extracomunitario, come se ecc., forse andrebbe fatta Domandatevi che cosa sareb-
anno del sistema-Paese, squipedale illustrazione del del mondo del calcio, sempre nulla fosse, per la gioia degli un’operazione di verità. Basa- be accaduto se queste cose
mentre l’Italia “s’arruina”: un pallone come elemento poli- più “fracico” – alla romana, acquisti interplanetari. Nel ta su alcune banalissime con- fossero state rese conoscibili
anno fa il Milan del presiden- tico, economico e di imma- onomatopeico come nessun frattempo i giovani ovviamen- siderazioni legate ad interro- allora, e tutte insieme: questo
te del Consiglio finalmente gine con impatto formidabile altro termine… –, al punto te deperiscono, e le pianticel- gativi altrettanto banali e sen- rende Facchetti uguale a Mog-
(per i tifosi) comprava, e be- sulla superficie emotiva del che un anno fa dopo la farsa le vengono regolarmente cal- za secondi fini se non quello gi? Nessuno è uguale a nes-
ne, per vincere dopo anni al- Paese, ovviamente a partire dei Mondiali sudafricani si pestate. Ma di questo non si dichiarato di saperne di più suno, ma il contesto era quel-
meno in Italia, con una chiara dai tifosi del Milan. Ma sfido parla mai, o quasi. E nell’esta- senza difendere a priori nes- lo e anche indagini e giudizio
e dichiarata finalità elettora- qualunque lettore, tifoso an- te torrida del lodo/frodo da suno, ma neppure condan- sarebbero cambiati. C’è la ma-
listica. Poi le amministrative che di altre squadre, a con- 560 milioni che fa passare alla nando qualcuno a posteriori fia, c’è la ’ndrangheta, c’è la
sono andate come sono an- testare il fatto che oggi il pal- cassa il creditore “senza squa- leggendo le sentenze a senso camorra… e c’è la classe po-
date, cioè bungate. Adesso lone sia solo denaro, e dun- dre di calcio” ma “con molte unico. La prima considerazio- litica, le istituzioni (nel caso
un etto di infamia come cor- que che quasi quasi il lo- cliniche private” (in via Turati ne riguarda la contestualizza- del pallone assai riconoscibi-
ruttore conclamato in due do/frodo Mondadori even- venderanno Cassano o la mag- zione: sia le nefandezze della li), i traffici: tutto finito cin-
gradi di giudizio e una ton- tualmente non faccia solo gioranza del “cucuzzaro” mi- Juventus condannata, retro- que anni fa nel “calderone
nellata di milioni (o vicever- contenta la Cir o De Benedet- lanista?), mentre sono co- cessa e radiata nei suoi diri- Moggi” o discarica che sia. È
sa) di lodo/frodo Mondadori ti o qualunque “suiver” della minciati i ritiri come se genti, sia il coinvolgimento giusto così? E perché il re-
sembrano riversarsi sul pre- legalità (spero non soltanto a nulla fosse ecco i rim- della Federcalcio nella perso- sponsabile delle indagini dei
sente e il futuro del Milan. proposito del Caimano, sem- balzi delle sentenze na del vicepresidente Mazzi- carabinieri ha fornito solo
Nell’asset faraonico del Cai- pre leader di questa classifica su Calciopoli e ni, radiato anche lui ma oggi quella parte di intercettazioni
mano, presidente del club ma al contrario), ma chi gli echi per in grado di escutere intercet- e/o brogliacci e non tutto?
scudettato, si va dall’ipotesi non vede l’ora di leggere ora attutiti tazioni molto comprometten-
minima di stringere i cordoni che qualunque squadra di Scom- ti di telefonate con l’attuale E COME si è regolato nello
della borsa e annunciare ha acquistato qualun- mettopoli. presidente federale, Abete, sceglierle? Non me lo doman-
qualche colpo stellare di mer- que campione. Polve- già allora vice di Carraro (che do io, bensì gli stessi Pm di
cato in meno a quella mas- rizzando in tal modo ANCHE QUI, forse biso- però è uscito indenne dapper- Napoli, nel momento in cui
sima di cedere il 51 per cento qualsivoglia idea di gnerebbe usare un po’ di pru- tutto come avesse la tuta an- uno dei due storici accusato-
della società a qualche ma- calcio come sport, denza. Se nel Paese del tifo, ti-amianto), sia il monte di te- ri, Beatrice, attesta che “non
gnate. come gruppo, che fuori dalle competizioni lefonate dell’Inter e delle altre sapeva di altre intercettazio-
come “impre- resta alla lettera una malattia, ni, quelle mi hanno
MEGLIO magnate che ma- sa vincente”, curabile oggi ma una malattia, dato e su quelle ho
gnaccia, commenterà qual-
che bello spirito cabarettisti-
come “lu-
dus” finaliz-
e che esportato in ogni am-
bito sociale, dalla politica al
Potrebbe farsi avanti lavorato”. Potrei in-
sistere con le do-
co di giornata, mentre si di-
varicano i sentieri del possi-
zato a un’i-
dentità e al-
giornalismo, si trasforma in
peste, ci si batte all’arma bian-
qualche amico di Putin, mande, sempre
per ampliare e non
bile compratore: versante l’agonismo per un risultato da ca in un nobile agone che si restringere l’oriz-
russo in amicizia con Putin e conseguire. Qui sembra di traduce in “Moggi è uguale o ma Galliani vorrebbe zonte di conoscen-
qualche suo imprenditore stare in Borsa per di più nel peggio di Facchetti?”, forse si za: possibile che la
gassificato, oppure versante momento peggiore delle Bor- è smarrito il senso delle pro- gli sceicchi: “Con loro radiazione sia avve-
arabo con uno sceicco atten- se, senza più alcuna logica se porzioni. Oltre a citare i prov- nuta dopo 5 anni e
dibile, come già accaduto in non quella di titillare il pa- vedimenti, le radiazioni, le te- si tratta meglio” ancora manchi un
Premier League e ora in Spa- lato e l’emotività del tifo- grado di giudizio
gna, dove il turbante di turno so, meglio se poi spen- da parte dell’Alta
per poter entrare negli affari nato in quella stessa Antonio Cassano: sarebbe il primo Corte del Coni?
edilizi del porto di Malaga ha Borsa da Roma, Lazio e nome illustre messo in vendita da via Cinque anni, una
pensato bene di passare per Juve (in questo il Milan Turati per fare cassa, all’indomani del legislatura intie-
l’acquisto del club? Galliani, di Berlusconi e di Gal- lodo Mondadori. ra... Perché? Per
vicepresidente operativo e liani è stato più “one- In basso, Giampaolo Pazzini, quattro zozzoni,
factotum rotondolatrico pre- sto” e comunque più l’attaccante interista che si è sposato che parlavano al te-
ferirebbe la seconda ipotesi, logico e abile non facen- domenica scorsa sul Lago di Como lefono con un’in-
perché tratta meglio con gli dosi quotare in assenza di as- (FOTOAP - ANSA) tiera federazione e
una compagnia di
designatori e di ar-
bitri, facendolo so-
PALLONATE
di Pippo Russo DAL NOSTRO SPIAGGIATO SPECIALE lo loro almeno
stando alla prima
tornata di intercet-
tazioni? Voglio dire
i chiamano quotidiani sportivi. Dunque particolare, perché lo striminzito articolo paolo Pazzini
S per definizione dovrebbero occuparsi di
tutti gli sport o quasi, e in misura
riguardava il Tour de France. Che dovrebbe
essere l’evento-clou di questo scorcio di
fosse una per-
sona riservata
che il Palazzo Ro-
tondo o non sape-
va delle altre inter-
quantomeno equilibrata. Tutto ciò, in linea stagione sportiva, e invece viene trattato dal lo si sapeva. Ma cettazioni e allora
di principio. Ma nei fatti? Nei fatti bisogna quotidiano sportivo romano come se fosse che arrivasse a blindare il proprio matrimo- non si capisce perché abbia
guardare cosa è stato capace di la Pedalata Semiagonistica della Sagra del aspettato tanto a ratificare le
nio come fosse un G8 è stata comunque una radiazioni, oppure sapeva e in
confezionare il Corriere dello Sport-Stadio, Castagnaccio di Frittole. Domenica il pezzo sorpresa. Il resort a picco sul lago di Como in fretta in fretta in extremis pri-
diretto da Alessandro Vocalelli, nell’edizione sul Tour occupava il quinto di pagina in cui il Pazzo ha portato all’altare Silvia Slitti è ma che scadessero i cinque
di domenica 10 luglio. Ecco il resoconto. Un basso, incastonato accanto agli annunci delle infatti militarizzato con guardie del corpo, anni e venisse prescritta la
fascicolo di 22 pagine, due delle quali zoccole. Che promettevano anche loro una carabinieri e polizia municipale. Impossibile condanna ha cercato di chiu-
interamente occupate da pubblicità. Delle Grande Boucle. anche solo sbirciare dalla strada, visto che le dere una stalla senza più buoi.
restanti 20, 16 erano dedicate al calcio e 4 a La Gazzetta dello Sport non smette mai di zone strategiche sono state coperte con i te- Se si regoleranno nello stesso
‘tutto il resto dello sport’. Di queste 4, una e sfornare nuovi profili giornalistici. La setti- loni. Resterebbe l’ipotesi ‘attacco dal lago’, modo con Scommettopoli,
tre quarti erano spese per il Gran Premio di mana scorsa vi abbiamo parlato del ‘Nostro ma la questura invita a circolare anche sull’ac- siamo rovinati. O meglio, sa-
Formula 1 di Silverstone. Un altro terzo di Inviato al Billionaire’, ovvero Francesco ‘Bibi’ rete contenti se tutto andrà
qua… Viva gli sposi, comunque, e i loro invi- avanti cioè indietro come pri-
pagina ospitava il cartellone dei programmi Velluzzi. Stavolta vi tratteggiamo una nuova tati nascostissimi”. Per chi ancora non avesse
televisivi del giorno, schiaffato sotto la figura: il Nostro Rimbalzato Speciale. A in- ma. Resta da dire di Giacinto
capito, il concetto è ribadito nel finale del pez- Facchetti, “parce sepulto”:
pallavolo e il beach volley. E poi c’era carnarlo alla perfezione è stato Luca Taidelli, zo: “Sposi praticamente invisibili, tanto che certo che va rispettata la me-
un’indigesta macedonia a pagina 20, dove che per l’edizione del 9 luglio ha raccontato il dopo la cerimonia sono stati protetti con uno moria di un uomo perbene, e
riuscivano a essere presenti in matrimonio dell’interista Pazzini. Fonda- stuolo di ombrelli bianchi dai teleobiettivi dei di un signore, . Ma chi lo sta
contemporanea: tennis, basket, tiro con mentale, starete pensando. Ma non è questo fotografi più arditi”. Qui c’è da precisare: non usando da defunto gettandolo
l’arco, atletica, ippica e ciclismo. il punto. Inviato a Blevio, nel comasco, Taidelli è che gli sposi fossero ‘praticamente invisibi- in pasto al tifo come lo ha ado-
Quest’ultimo merita una menzione ha iniziato così la sua ‘cronaca’: “Che Giam- li’, ma piuttosto è che Taidelli è stato ‘prati- perato da vivo facendogli fa-
re, da utile presidente del
camente rimbalzato’. Non ci sono più i ma- club, telefonate contigue a
LA ROSEA VUOLE IMMORTALARE IL MATRIMONIO DI PAZZINI trimoni di una volta. Dove ci si poteva bea- quelle di Moggi e degli altri
tamente imbucare, e magari scrivere il pezzo che Palazzi ha considerato for-
MA IL RISTORANTE È INESPUGNABILE. PAZZO SÌ, SCEMO NO intanto che ci si scofanava a quattro palmen- temente “illecite”? Io? Sicuri?
ti. E Palazzi va bene solo se ac-
cusa gli altri?
pagina 16 Martedì 12 luglio 2011

SECONDO TEMPO

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

TELE COMANDO
TG PAPI
+ conda consolazione: le oppo-
sizioni collaborano. Quindi, di Fulvio Abbate
Qualcosa
di utile
suo faccione, c’è il suo vocio- turbare la qualità del talento

Che fine quando andate a fare riforni-

mento, un bel sorriso: lassù si
collabora.

ha fatto B.?
di Paolo Ojetti
g1
T Strano telegiornale. Forse
è andato al di là delle intenzio-
ni, ma il servizio di Maria Soa-
ve sull’intesa fra Bersani, Casi-
ni, terzo polisti e Di Pietro
sembrava quasi delineare una
nuova maggioranza di gover-
no. Bersani ha spesso detto:
siamo una forza di governo
momentaneamente all’oppo-
sizione. Da ieri sera, i fatti sem-
brano dargli ragione. Anche
perché dall’altra parte (servi-
zio di Ida Peritore) c’è come
un vuoto pneumatico. Appare
Maurizio Gasparri che parla di
“sereno e costruttivo confron-
to parlamentare” e, purtrop-
po, passa subito la voglia di da-
re un aiutino ai berluscones. Il
Tg1 sorvola sulla latitanza del
“premier”, così si riposa an-
che Sonia Sarno. Ma si ripo-
sano in molti: non c’è una no-
tizia su Milanese, sulla Fininve-
st che paga sull’unghia. In
compenso c’è Emilio Fede che
vuole essere processato a Mes-
sina. Processi e buoi dei paesi
tuoi.
g2
T Da un venerdì nero a un lu-
nedì nerissimo. La borsa italia-
na è colpita a morte dalla spe-
culazione ribassista. Ci sono ti-
toli bancari, come Unicredit,
che stanno erodendo il colos-
so bancario a botte del 10 per
cento: in una settimana Uni-
credit potrebbe sparire e i suoi
titoli usati come carta da para-
ti. Ma il Tg2 non sembra tanto
preoccupato, c’è la Merkel
che approva la “manovra” e,
quindi, tutti contenti. Intanto i
carburanti continuano a sali-
re, spingono l’inflazione, si
erodono i poteri di acquisto
delle famiglie. L’unica notizia
straordinaria che c’è, il Tg2
non la coglie: che sta facendo
Berlusconi, dove sono i suoi (a
parte Brunetta in mezzaluna di
miele) ministri? Ma c’è la se-
g3
T
Bastano davvero poche
parole, una frase in più, un’os-
servazione critica ben piazza-
ta e il senso della giornata nera
si allarga e diviene comprensi-
bile. Non che il Tg3 cambi le
tremende notizie che arrivano
dai mercati, ma basta dire – co-
me fa Giuseppina Paterniti
da Bruxelles – che tutti i par-
tner europei (che si sono già
pubblicamente impegnati a
parare i danni) aspettano una
dichiarazione di Berlusconi
che garantisca un colpo di re-
ni. Invano. Gli ha telefonato
anche la Merkel, ma Berlusco-
ni è disinteressato, sta pensan-
do a come non pagare De Be-
nedetti? Intanto stiamo smot-
tando: Terzulli chiarisce che
all’assalto della “manovra” so-
no partiti quelli della maggio-
ranza, un vero “assalto alla di-
ligenza”. La Lega poi pensa ai
casi propri e dà per certo, fra
pochi giorni, che tre ministeri
saranno “trasferiti al Nord”. Il
Tg3 parla con La Russa: “Ma
no, tutt’al più si tratta di rap-
presentanze”. Nessuno ha ca-
pito: si tratta forse di ambascia-
te accreditate nella Repubbli-
ca Padana? O cos’altro?
hilippe Daverio me lo ricor-
Pcorreggetemi
do gallerista a Milano e poi,
se sbaglio, as-
sessore leghista nei primi tem-
pi del Carroccio in piena apo-
teosi, sempre lì, fra Montena-
po e la Rotonda della Besana,
in tempi in cui il semplice so-
spetto di stare appresso a Bos-
si e i suoi tarri faceva arricciare
i nasi al pubblico composto
delle mostre. Daverio che, al-
meno noi dell’ambiente “ro-
mano”, osservavamo con una
certa meraviglia: quel papil-
lon, quell’ostentata eleganza,
roba che fino a qualche anno
prima avevamo notato soltan-
to dalle parti di Franco Maria
Ricci con i suoi libri fighetti,
insomma. Schiuma, sì, il timo-
re, se non il convincimento,
che fosse tutta schiuma, mila-
nese. L’ho già detto che ho fat-
to il critico d’arte, e dunque
parlo con un minimo di cogni-
zione di causa? Bene, l’altro
pomeriggio, nel pieno del tun-
nel della canicola estiva, in
cerca di un canale che mi ac-
compagnasse docilmente ver-
so il desco mi sono imbattuto,
come altre volte, in “Passepar-
tout”, la rubrica d’arte che il
Daverio conduce su Rai3. Di
che si tratta? C’è Daverio che
va in giro per quadri e palazzi,
giardini e regge, in breve c’è il
ne gagliardamente arrotato,
c’è la sua sicurezza nel raccon-
to delle date e dei nessi; Dave-
rio dà sul serio la sensazione di
sapere ciò di cui parla, tratta,
indica. Domenica scorsa, per
esempio, era estasiante il suo
modo di raccontare un ritratto
della famiglia Lamarmora
custodito nella villa omonima
a Biella: una parata di nasoni
corrispondenti al ruolo e al
censo nella galleria del vento
sabaudo.
È stato in quell’esatto istante
che mi è tornato in mente l’in-
cipit di un celebre romanzo di
Vitaliano Brancati: “Dei sicilia-
ni scapoli che si stabilirono a
Roma intorno al 1930, otto per
lo meno, se la memoria non
m’inganna, affittarono ciascu-
no una casa ammobiliata, in
quartieri poco rumorosi e fre-
quentati, e quasi tutti andaro-
no a finire presso insigni mo-
numenti, dei quali però non
seppero mai la storia né osser-
varono la bellezza, e talvolta
addirittura non li videro”.
Ecco, mi è sembrato che, fer-
mo restando la sordità dello
spirito nazionale rispetto all’e-
sposizione del sublime artisti-
co, tutto questo non sembra
Philippe Daverio
conduce “Passepartout”
su Rai3
narrativo del Daverio. Spiego
meglio: l’uomo si inerpica lun-
go la quadreria dei primi Sa-
voia, i capostipiti, oppure pro-
va a spiegarti le assonanze fa-
miliari tra la metafisica di De
Chirico e del fratello Alberto
Savinio, tu stai lì, sordo e im-
penetrabile come vongola nel
suo guscio immerso nei fonda-
li dell’indifferenza, eppure,
nonostante tutto, intuisci che
“quello”, sì, “quello cor farfal-
lino” ti sta dicendo qualcosa di
utile, va da sé che non tratter-
rai nulla delle sue preziose
gemme, e tuttavia, al momen-
to di ripensare a ciò che ha vi-
sto e udito, non è escluso che ti
venga il sospetto che “sarebbe
bello saperne di più di queste
cose, no?” Resta così l’ammi-
razione per colui – l’azzimato
Daverio, in questo caso – che
“sa un botto di cose, anvedi!”.
Rispetto al tempo della rifles-
sione brancatiana c’è comun-
que un progresso: al tempo di
Antonio il disinteresse era as-
soluto, orgogliosamente viri-
le, quasi la curiosità per il bello
coincidesse con un cedimen-
to omosessuale, adesso, anche
grazie a “Passepartout”, l’in-
differenza mostra una lieve ve-
natura di blando senso di col-
pa. Assai blando, non esageria-
mo.
www.teledurruti.it

LA TV DI OGGI
11.25 TELEFILM Don Mat-
teo 6
13.30 NOTIZIARIO TG1
14.00 NOTIZIARIO TG1
Economia
14.10 ATTUALITÀ Verdetto
Finale
15.00 PRIMA TV RAI FILM La
nave dei sogni - Viaggio di
nozze in Cile
16.50 ATTUALITÀ TG Par-
lamento
17.00 NOTIZIARIO TG1
17.10 PREVISIONI DEL TEM-
PO Che tempo fa
17.15 ATTUALITÀ Estate in
diretta
18.50 GIOCO Reazione a
catena
20.00 NOTIZIARIO TG1
20.30 DOCUMENTI DA DA
DA
21.10 PRIMA TV RAI TELE-
FILM Il Commissario Rex
23.00 DOCUMENTARIO
Passaggio a Nord Ovest
0.05 NOTIZIARIO TG1
Notte
13.30 RUBRICA TG2 E...
state con costume
13.50 RUBRICA Medicina 33
14.00 TELEFILM Ghost
Whisperer
14.50 TELEFILM Army
Wives
15.35 PRIMA TV TELEFILM
Squadra Speciale Colonia
16.20 PRIMA TV RAI TELE-
FILM Las Vegas
17.05 PRIMA TV TELEFILM
One Tree Hill
17.50 NOTIZIARIO SPORTI-
VO Rai TG Sport
18.15 NOTIZIARIO TG2
18.45 TELEFILM Cold Case
19.35 TELEFILM Senza
traccia
20.25 Estrazioni del Lotto
20.30 NOTIZIARIO TG2 -
20.30
21.05 PRIMA TV RAI TELE-
FILM La Spada della verità
23.25 NOTIZIARIO TG2
23.40 FILM Cardiofitness
1.10 ATTUALITÀ TG Par-
lamento
13.00 RUBRICA Comincia-
mo Bene-Condominio terra
13.10 TELEFILM Julia
14.00 NOTIZIARIO TG
Regione - Regione Meteo -
TG3 - Meteo 3
14.45 RUBRICA FIGU
15.00 SPORT Ciclismo,
Tour de France 2011 10a
tappa: Aurillac - Carmaux,
158 Km (DIRETTA)
18.05 DOCUMENTARIO
GEOMagazine 2011
19.00 NOTIZIARIO TG3-TG
Regione - Regione Meteo
20.00 VARIETÀ Blob
20.15 TELEFILM Sabrina
vita da strega
20.35 SOAP OPERA Un
posto al sole
21.05 VARIETÀ
Circo Massimo
23.10 NOTIZIARIO TG
Regione
23.15 ATTUALITÀ TG3
Linea notte estate
23.50 CULTURALE Correva
l’anno
20.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
21.00 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
21.27 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
21.30 RUBRICA Meridiana
- Scienza 1
21.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
22.00 ATTUALITÀ Inchiesta
3 (Interni) (REPLICA)
22.30 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
22.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
23.00 RUBRICA Consumi e
consumi
23.27 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
23.30 RUBRICA Tempi sup-
plementari
23.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
0.00 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
0.27 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
11.00 REAL TV Forum
13.00 NOTIZIARIO TG5 -
Meteo 5
13.40 SOAP OPERA Beauti-
ful
14.10 SOAP OPERA Cento-
Vetrine
14.45 PRIMA TV FILM Inga
Lindstrom - Ramus &
Johanna - NOTIZIARIO
TGCom - Meteo 5 (ALL’IN-
TERNO)
16.35 ATTUALITÀ Pome-
riggio Cinque - NOTIZIA-
RIO TG5 Minuti (ALL’IN-
TERNO)
18.50 GIOCO Chi vuol
essere milionario
20.00 NOTIZIARIO TG5 -
Meteo 5
20.40 VARIETÀ Paperissi-
ma Sprint
21.20 PRIMA TV MEDIASET
FILM Ascolta il tuo cuore
23.30 PRIMA TV TELEFILM
Parenthood
1.30 NOTIZIARIO TG5
Notte - Meteo 5 Notte
12.20 RUBRICA Giffoni - Il
sogno continua
12.25 NOTIZIARIO Studio
Aperto - Meteo - Studio
Sport
13.40 CARTONI ANIMATI
Detective Conan-I Simpson
15.00 PRIMA TV TELEFILM
How I Met Your Mother
15.30 TELEFILM Gossip Girl
16.20 TELEFILM The O.C.
17.20 TELEFILM Hannah
Montana
18.30 NOTIZIARIO Studio
Aperto - Meteo-Studio
Sport
19.25 TELEFILM C.S.I. Mia-
mi
20.20 TELEFILM The Men-
talist
21.10 ATTUALITÀ Tabloid
0.15 ATTUALITÀ Confes-
sione Reporter
1.15 RUBRICA SPORTIVA
Poker1mania
2.05 RUBRICA Giffoni - Il
sogno continua
2.15 TELEFILM V.I.P.
11.20 TALK SHOW Benes-
sere
11.30 NOTIZIARIO TG4 -
Meteo
12.00 TELEFILM Più forte
ragazzi
13.00 TELEFILM Distretto
di Polizia 2
13.50 REAL TV Il tribunale
di Forum - Anteprima
14.05 REAL TV Sessione
pomeridiana: il tribunale
di Forum
15.10 TELEFILM Finalmente
arriva Kalle
16.15 SOAP OPERA Sentieri
16.45 FILM Il Virginiano
18.55 NOTIZIARIO TG4 -
Meteo
19.35 SOAP OPERA Tempe-
sta d’amore
20.30 TELEFILM Renegade
21.10 FILM Terminator 2:
il giorno del giudizio
23.55 CINEMA D’ESTATE
FILM Il coraggio delle aquile
1.45 NOTIZIARIO TG4
Night News
11.25 TELEFILM Chicago
Hope
12.30 TELEFILM Due South
- Due poliziotti a Chicago
13.30 NOTIZIARIO TG La7
13.55 FILM Un tocco di
classe
16.05 DOCUMENTARIO
Atlantide - Storie di uomi-
ni e di mondi (REPLICA)
17.30 TELEFILM Chiamata
d’emergenza
18.25 REAL TV Cuochi e
fiamme
19.35 VARIETÀ G’ Day (R)
20.00 NOTIZIARIO TG La7
20.30 ATTUALITÀ In Onda
21.10 TELEFILM Crossing
Jordan
23.40 TELEFILM In Plain
Sight - Programma Prote-
zione Testimoni
0.35 NOTIZIARIO TG La7
0.50 TELEFILM NYPD Blue
1.55 ATTUALITÀ In Onda
(REPLICA)
2.35 DOCUMENTI La7
Colors

TRAME DEI FILM PROGRAMMIDA NON PERDERE

/ Il maestro e la pietra magica
Tanto tempo fa, la strega Baba Yaga e
la sua figlioletta trovarono per caso in
un prato una pietra magica, l'Alatyr,
che stregò la ragazza trasformandola
nella perfida Contessa di Pietra. Molti
anni dopo, la Contessa comanda dall'al-
to di una torre situata nella Foresta
Infinita un esercito di guerrieri rocciosi,
che ogni giorno invia a distruggere e
saccheggiare i vari villaggi. In uno di
questi villaggi vive Ivan...
Sky Cinema Family 21,00
/ Cardiofitness
Stefania ha 27 anni, sogna di diventare
una scrittrice affermata e, nel frattem-
po, lavora come centralinista affogando
delusioni e dispiaceri in palestra, insie-
me alle amiche di sempre Cecilia e Ila-
ria. Stefano ha 15 anni, gioca come bat-
titore in una scalcagnata squadra di
baseball e frequenta la stessa palestra
di Stefania. Per una serie di circostanze,
nonostante la notevole differenza di
età, tra i due scocca la scintilla...
Rai 2 23,40
 Tabloid  Confessione Reporter
In questa nuovo appuntamento, nei Il reportage di Stella Pende racconta la
giorni in cui la Gran Bretagna è sotto storia di Mary, bambina ghanese che, lo
choc per lo scandalo intercettazioni che scorso 11 giugno a Castel Volturno, ha
fa tremare l’impero di Murdoch, le tele- incontrato la morte a causa del folle
camere di “Tabloid”si sono recate Oltre- gesto di un connazionale, Richard
manica per raccogliere le reazioni del Frimpomg. Il dolore e la rabbia della
popolo londinese. Sempre per la sezione madre che non riesce a capire come
cronaca, all’indomani del ritorno al possa essere successo e chiede giustizia.
/ Il coraggio delle aquile  Correva l’anno
lavoro di Salvatore Parolisi, indagato Martina Colombari si è recata ad Haiti,
Settembre 1960. La Francia è in guerra Le biografie di Henry Ford e Giovanni
per omicidio, gli ultimi aggiornamenti luogo in cui era già stata quattro anni
con l'Algeria e il giovane Patrick (Jona- Agnelli, due imprenditori che hanno
sul caso di Melania Rea. fa e che non ha più abbandonato.
than Demurger) è in vacanza con gli rivoluzionato il mercato dell’auto. Nati
scout nella valle di Chamonix.Atratti
Italia 1 21,10 in ambiente rurale, il primo in Michigan
Italia 1 0,15
dal rischio e dai giochi pericolosi, i e il secondo in Piemonte, vivono tra la
ragazzi finiscono per fare infuriare il fine del XIX e l’inizio del XX secolo,
loro capo-scout, che gli assegna tre un’epoca in cui i prodigi tecnologici
giorni di punizione: la loro missione stanno spalancando nuovi orizzonti. La
sarà scalare il monte Brevent, situato grande intuizione è di Henry Ford:
davanti al Monte Bianco. Patrick è alla un’auto per tutti.A Giovanni Agnelli il
guida del gruppo di compagni... merito di averla “importata”in Italia.
Rete 4 23,55 Rai 3 23,50
Martedì 12 luglio 2011 pagina 17

SECONDO TEMPO

feedbac$
k
MONDO
MONTA IL CASO. MA È UNA BUFALA
WEB
di Federico Mello
è SPOT SUBLIMINALE CONTRO OBAMA
IL POST DI UN BLOGGER ITALIANO FA IL GIRO DEL MONDO
Un blogger italiano, titolare del blog Nomfup (acronimo
di “Not my fucking problem”) ha scoperto uno spot
elettorale contro il presidente degli Stati Uniti Barack
Obama che contiene un messaggio subliminale, proibito
negli Stati Uniti. La sua scoperta è rimbalzata
immediatamente oltreoceano, dove è stata ripresa da
Commenti al post su
ilFattoQuotidiano.it:
“Il Partito
dei domestici”
di Marco Travaglio

due famosi siti, The Politico e Salon.com, prima di è SE UN TIZIO riesce

Un videogame attraversare di nuovo l’oceano e finire sui siti italiani. Nel

messaggio attribuito alla società di comunicazione dell’ex
stratega di Bush, Karl Rove, appare per un attimo la
parola “Taxes” (tasse) che però si trasforma subito in un
più innocente “takes”. Qualcosa di simile era accaduto in
artatamente ad
impossessarsi di gioielli di
cospicuo valore, e il
legittimo proprietario dopo
lunghe procedure

sull’eutanasia? un messaggio di George W. Bush contro Al Gore nel

quale appariva per un attimo la parola “Rats” (ratti).
giudiziarie riesce a
dimostrare, con relativa
sentenza, che i gioielli gli
erano stati sottratti
illecitamente da Tizio,
rendi un tema poco cono- giunge Davi, “lo sviluppatore ha
Psti,sciuto da politici e giornali-
condiscilo con un po’ di sen-
annunciato che presto farà usci-
re il gioco in Dvd anche in Ita-
ovvero rubati, rientra in
possesso dei gioielli oppure
viene risarcito solo
sazionalismo, aggiungici alcune lia”. Quale può essere il com- economicamente??? Il
imprecisioni (che però risulta- mento dell’onorevole Binetti a maltolto rientra in possesso
no fondamentali) e lo “scanda- questa notizia? “Il gioco propa- del legittimo proprietario? Il
lo” è pronto (anche se solo me- ganda la cultura della morte e Il suo creatore lo ha attualmente caso Lodo-Mondadori mi
diatico). Parliamo del caso di per questo non va venduto ai mi- ritirato per uscire con una ver- riesce molto difficile da
“Euthanasia”, un videogame nori – attacca – non escluderei sione riveduta e corretta, che comprendere. Non riesco a
che ha scatenato ieri una ridda favorisca l’aggressività interiore forse diventerà un gioco vero e capire perché B. rimanga
di polemiche. La “denuncia” dei bambini e alimenti forme di proprio, ma molto difficilmente proprietario della
parte da Klaus Condicio, il bullismo”. Condivide il sottose- vedrà la luce sugli scaffali italia- Mondadori.
web-format di Klaus Davi su gretario alla Salute Eugenia Ro- ni”. Vecchio di un anno, quindi, Elios
YouTube (che produce un nu- cella: “È il frutto di un subdolo ancora da realizzare e del tutto
mero di comunicati stampa su- marketing pro-morte”; non fuori dai circuiti commerciali. è È QUELLO che penso
periore agli effettivi spettatori manca Giovanardi: “Dopo que- Non solo, come indica Federico pure io e quindi, per come
online). Davi, nell’ultima punta- sto, quando un gioco che incita Cella sul suo blog sul Corriere.it, è ora la sentenza, credo che
ta del programma, ospita la de- al razzismo, all’antisemitismo?”; “il suicidio assistito porta il pro- la Fininvest non possa
putata Udc (e pasionaria e anche il deputato Pd Enrico tagonista a vivere in un mondo proprio lamentarsi di nulla
teo-con) Paola Binetti, alla quale Gasbarra unisce la sua voce al di incubi generato proprio dalla visto che, multa a parte
racconta: “Abbiamo intercetta- coro “Il videogioco Euthanasia sua scelta di vita (morte). Dun- (che però penso non
to un videogioco che racconta va fermato immediatamente”. que di fondo c’è una condanna raggiunga gli utili fruttati in
la storia di Shaun Randall, un ex Eppure, ai deputati, mancano al- morale della sua scelta”. Il caso, 20 anni), la Mondadori
militare che, costretto su una se- cune informazioni. In primo insomma, proprio non c’è. Tran- rimarrebbe ad essa.
dia a rotelle, tenta il suicidio. Ca- luogo il gioco, come scrive “lof- ne che non ci sia interesse a vo- lapimpa
duto in coma, viene ricoverato fio.wordpress.com”, blogger lerlo creare, guarda caso, pro-
in un ospedale psichiatrico mi- esperto di videogame, “è total- prio alla vigilia del voto sul bio- è BELL’ARTICOLO,
litare dove un terapista decide di mente amatoriale, semiscono- testamento alla Camera. semplice ed efficacie come
assecondarne le esplicite volon- sciuto, creato da una persona f.mello@ilfattoquotidiano.it sempre. Mi spiace un
tà iniettandogli una soluzione sola, uscito nel 2010 e di cui po- La schermata di “Klauscondicio” pochettino per quell’infinità
che gli sarà fatale”. Non solo, ag- chissimi hanno sentito parlare. su YouTube; una scena da “Euthanasia”; di ignoranti (non è
il post su “Nomfup” che ha fatto il giro del un’offesa, è che ignorano),
mondo; l’annuncio sull’Università di Pisa che pur faticando
ad’arrivare a fine mese si
I FILM LO SPORT preoccupano di quanto
deve pagare lo zio d’italia.
SC1= Cinema 1
SCH=Cinema Hits
SCF=Cinema Family
SCC=Cinema Comedy
SP1=Sport 1
SP2=Sport 2
GOOGLE SI FA IL CENTRO STUDI pollo
SCP=Cinema Passion SCM=Cinema Max SP3=Sport 3
A BERLINO SULLA “SOCIETÀ DI INTERNET”
Un laboratorio dedicato allo studio di è BRAVO Travaglio!
19.30 Down to Earth: 19.00 Wrestling, Wrestling
Internet, alla censura e alle normative Continui cosi, invidio la sua
ritorno dal paradiso SCF WWE Experience Episodio 2 SP2
nazionali per regolare il web. Google freddezza, speriamo di
19.30 Cose da pazzi SCC 20.00 Wrestling WWE Dome-
ha deciso di stanziare 6.3 milioni di farcela il ladrone deve
19.35 World On Fire SCH stic Raw Episodio 3 SP2 dollari, circa 4.5 milioni di euro, per un centro essere punito, altrimenti a
21.00 Passione Ribelle SCP 21.00 Tennis, ATP World Tour di ricerca con uno staff di sole dieci persone che cosa servirebbe
21.00 Resident Evil: Masters 1000 2011 Miami fina- sarà inaugurato a ottobre Berlino. Si tratta del combatterlo???? Una sua
Apocalypse SCM le: Djokovic - Nadal (R) SP3 “Institute for Internet and Society”, finanziato per stimatrice.
21.00 Prima tv Il maestro 21.15 Calcio, Copa America almeno tre anni dal gigante di Silicon Valley, che ha micina
e la pietra magica SCF 2011 Argentina - Costa Rica coinvolto Humboldt University, Berlin University of
21.00 Le spie SCC (Replica) SP1 Arts, il Science Centre Berlin e il Hamburg Hans è GHEDINI è troppo
21.00 The Kennedys "Vittorie 21.45 Vela, Volvo Ocean Race Bredow Institute. Un’iniziativa all’avanguardia e tranquillo ed il caimano
condivise, lotte intestine" THC 2011 Episodio 1 SP2 “pilota” per la stessa azienda che trova asilo proprio troppo svergognato , temo
21.10 A prima vista SCH 22.00 Rugby, Super 15 2011 in Germania, dove negli ultimi anni politici e società che riuscirà , magari con
21.10 La vita è una cosa Finale Reds - Crusaders (Sin.) SP2 civile hanno aspramente criticato la violazione della l’avallo del Pd ad inventarsi
meravigliosa SC1 23.00 Beach volley, Campionato privacy di Street View. Tra i primi obiettivi, i qualche nuova diavoleria,
22.45 Fuori controllo SCM italiano 2011 Lecce: finale fem- ricercatori vogliono implementare il “Regulator y magari investendo per
22.45 The Twilight Saga: minile (Replica) SP2 Watch”, una piattaforma per confrontare la acquisire tra un anno, nuovi
New Moon SCF 23.00 Tennis, ATP World Tour regolamentazione della Rete in ogni paese del avvocati, ex giudici di
22.45 Io & Marilyn SCC Masters 1000 2011 Miami mondo e analizzare le conseguenze della cassazione nel suo staff!
23.00 The Experiment SC1 (Highlights) SP3 censura. Davanti ai sospetti di eventuali cal-ma57
23.05 Io sono l'amore SCP 0.00 Poker, European Poker Tour interferenze di Google, il rettore della Humboldt,
23.25 Boy Girl - Episodio 1 SP2 Jan-Hendrik Olbertz, ha rassicurato è ORMAI gli articoli del
Questioni di sesso SCH 0.15 Calcio, Copa America 2011 sull’indipendenza dello staff che proseguirà il suo Giornale e Libero vanno
0.30 Così parlò Bellavista SCC Cile - Perù (Diretta) SP1 lavoro senza alcuna influenza del motore di ricerca. letti solo per interesse
0.45 A-Team SC1 2.45 Calcio, Copa America Per Olbertz, esperto di privacy online, il progetto è “sociologico”. Io non vivo in
1.05 Jennifer's Body SCM 2011 Uruguay - Messico finalizzato a “come imparare a usare Internet in Italia in questo momento e
1.05 Niente velo per Jasira SCH (Diretta) SP3 modo consapevole” attraverso analisi su cambiamenti ho saputo della sentenza
politici, aprendo le mail sabato
scientifici e è CHIUDE “IL PREDELLINO” mattina. Non nascondo che,
sociali portati STRACQUADANIO: CON ALFANO FASE NUOVA dopo aver letto sui giornali
RADIO dalla rete. E
Google si dice già
disposta a
Con una lettera aperta indirizzata ai lettori,
al segretario Pdl Alfano e ai dirigenti del
partito, Giorgio Stracquadanio, fondatore e
veri com’era la faccenda,
sono andato a vedere come
fossero riusciti a rigirarla i
è PISA GUIDA L’INTERNET 3.0
A “Radio3 Mondo” Usa a rischio COORDINANDO 18 ATENEI EUROPEI
finanziare gli anni
venire se i primi tre
direttore editoriale del quotidiano on-line
del Pdl Il Predellino, annuncia la sospensione
“giornali di famiglia”,
sorprendono sempre,
fallimento Sarà l’Università di Pisa a coordinare
gli studi di 18 atenei europei, su
porteranno a buoni a tempo indeterminato delle pubblicazioni. nemmeno Orwell era
Questa puntata di “Radio3Mondo” sarà dedicata all’im- risultati. Dopo aver rivendicato le battaglie condotte riuscito a immaginare una
mandato della Comunità europea,
pegno del presidente statunitense Barack Obama per (“Siamo stati i primi ad intuire quale fosse la cosa del genere.
nelle ricerche per l’Internet 3.0 che,
trovare un’intesa con l’opposizione repubblicana che strategia di Gianfranco Fini e come si N.Crotti
spiega una nota dell’ateneo pisano,
serva a scongiurare il fallimento economico del Paese dovesse contrastarla per sconfiggerla
“metterà in rete tra loro non solo i computer, ma oggetti
(default). Per la prima volta nella loro storia, gli Stati politicamente” scrive Stracquadanio che è BERLUSCONI e PDL
diversi e di uso quotidiano, dotati di una propria
Uniti presentano un tale dissesto da rischiare di risulta- proprio sul Fatto ha elevato il “trattamento primo problema d’Italia. Il
intelligenza e capaci di comunicare tra loro attraverso
re insolventi sugli stipendi del comparto pubblico Boffo” a un vero e proprio “metodo” da secondo problema e` il PD.
piccoli sensori che trasmettono e ricevono”. È il
(dipendenti pubblici e dei servizi sociali). La data fatidi- usare contro i dissidenti), il direttore spiega mogi
cosiddetto “internet delle cose”: applicazioni per
ca entro la quale si dovrà trovare la quadra fra demo- che “con l’elezione di Alfano a segretario
telefonini, frigoriferi e altri oggetti della vita quotidiana per
cratici e repubblicani è il prossimo 2 agosto. L’opposi- politico si è aperta una fase nuova” e Il è CON i miliardi che ha,
i quali l’Europa ha deciso di stimolare e finanziare uno
zione sembra irremovibilmente decisa a non concedere Predellino punterebbe perciò a “diventare a con tutte le ville che ha, con
l’assenso sull’aumento delle tasse e continua a stare
spazio comune di ricerca e formazione attraverso la
tutti gli effetti quotidiano on-line del Pdl”. Ad la servitù che si ritrova, le
sulle barricate, insistendo con il presidente Obama per- creazione di una rete di eccellenze. L’Ateneo di Pisa
Alfano dice: “Non pretendiamo una risposta belle donne, il potere, paghi
ché applichi invece drastici tagli al Welfare.Anna Maz- coordinerà gli studi di dottorato di 18 università italiane,
oggi, né entro l’estate. Per noi va benissimo almeno le spese e gli
zone farà il punto della situazione con Maria Teresa tedesche, francesi, spagnole, olandesi e greche.
che questa riflessione si prolunghi oltre la interessi maturati, per la
Cometto, giornalista del “Corriere della Sera” da New pausa estiva, fino alla fine dell’anno”. Intanto, causa Mondadori! E paghi
York. si chiude. Per ora non ci sono da registrare subito!
Radiotre 11,30 reazioni di panico nella web-sfera. Anselmo
pagina 18
PIAZZA GRANDE
Snoq: le ragioni per ripeterlo
di Caterina Soffici
u uomo, che stai per
T
non leggere questo ar-
ticolo perché pensi
che qui si parlerà di te-
mi da donne e quindi non ti
senti interessato, fai uno
sforzino e vai avanti. Capirai
che la maternità, il lavoro, la
dignità del corpo delle don-
ne, l’impiego del “tesoret-
to” da 4 miliardi (così è stata
battezzata la cifra derivante
dal risparmio per l’innalza-
mento dell’età pensionabile
femminile), le dimissioni in
bianco, non sono temi che
riguardano solo le donne,
ma ogni cittadino di un pae-
se “civile”. Dove per civiltà
si intende il rispetto delle re-
gole, della Costituzione, del-
la dignità delle persone, del-
la diversità, della maternità,
del lavoro, l’impegno con-
tro la discriminazione. Se l’I-
talia non fosse una società
arcaica, intrappolata in mo-
delli sessisti che ci poneva-
no nel 2009 al 72esimo po-
sto mondiale nella classifica
del Global Gender Gap e
che ci ha visto scivolare al
74esimo nel 2010, il berlu-
sconismo non avrebbe at-
tecchito in maniera così po-
tente, complice una sinistra
assente e distratta, che all’i-
nizio ha addirittura cercato
di imitarne gli schemi.
TU UOMO, se vai avanti,
avrai anche il tempo di ca-
pire che il movimento delle
donne “Se non ora quando?”
di cui si parla è qualcosa di
diverso da quello che hanno
fatto vedere in televisione e
nei giornali. Vabbè che i me-
dia sono abituati a semplifi-
care. Ma qui si esagera. E
guarda caso quando si sem-
plificano fatti e avvenimenti
che riguardano le donne si
ricade sempre nei soliti sche-
mi. Infatti, e non credo sia un
caso, per raccontare quanto
è successo in questo wee-
kend a Siena, dove duemila
donne di tutta Italia si sono
ritrovate per parlare dei pro-
Precari, ma
soprattutto soli
di Marina Boscaino
iù volte, nel corso degli
P
ultimi due anni, mi è ca-
pitato di raccontare
una strana storia. Una
storia che continua, si artico-
la, anche se le riflessioni che
essa genera non cambiano. Si
parla molto di precari: per-
sino quando non si mettono
in mutande, non salgono sui
tetti o Brunetta non li insulta,
rappresentano un tema di ap-
parente attenzione per me-
dia e politica. Dico apparen-
te, perché stranamente nes-
suno si fa carico di sostenere
un modo per incidere signi-
ficativamente sul problema:
il ricorso di centinaia di ge-
nitori e lavoratori della scuo-
la contro i tagli agli organici,
presentato da 2 anni dai Co-
mitati per la Scuola della Re-
blemi più urgenti da affron-
tare in questo scorcio di Fine
Impero, le semplificazioni
giornalistiche sono state di
vario tipo. Riassumibili più o
meno in questo schema:
- “Lo Snoq (Se non ora quan-
do?) è un movimento nato in
risposta alla vicenda di Ru-
by”. Vero come tempistica,
ma non certo nelle finalità e
nelle tematiche affrontate.
Casomai il punto è: come è
stato possibile arrivare a un
caso Ruby e cosa bisogna fa-
re adesso perché un degrado
di questo livello non sia più
ripetibile.
“Le donne fischiano le poli-
tiche”, abbiamo letto. Eppu-
re non c’è cosa più politica
di un movimento come quel-
lo delle donne, spontaneo e
genuino, che viene dalla so-
cietà civile, ma anche dai
partiti, dai sindacati, delle as-
sociazioni femminili e dai
movimenti, comitati eccete-
ra che sono nati o che ope-
rano da anni sul territorio na-
zionale. Il movimento è tal-
mente politico che si propo-
ne di condizionare le scelte
strategiche dei partiti e le lo-
ro politiche. E non è solo un
sogno velleitario, infatti se in
Italia oggi appaiono impro-
ponibili alcune cose che
sembravano “normali” solo
24 mesi fa – come la candi-
datura sottobanco di una
manciata di veline alle ele-
zioni europee –, significa
che le proteste e le indigna-
zioni delle donne hanno avu-
to il loro peso e che anche un
movimento del genere puo’
imporre i suoi temi nel di-
battito pubblico. La manife-
stazione del 13 febbraio, con
pubblica. Che accade? Ogni
primavera il ministro sforna
la circolare sugli organici per
l’anno scolastico seguente.
Ormai da 3 anni, da quando si
attua il piano di annullamen-
to di 137 mila posti di lavoro
nella scuola previsto dalla Fi-
nanziaria 2008, viene propo-
sto ricorso: così è stato per la
circolare relativa alla prima
tranche di tagli (sulla scuola
primaria, “beneficiata” 2 an-
ni fa dal maestro unico e dalla
drastica limitazione del tem-
po pieno); così più recente-
mente per la superiore. Il Tar
del Lazio ha dato ragione a
genitori e personale scolasti-
co, dichiarando l’illegittimità
delle circolari e dunque dei
tagli alla scuola: il 29 luglio il
Consiglio di Stato si pronun-
cerà sugli appelli del ministro
contro le sentenze. Lo scorso
il suo milione di persone nel-
le piazze, è stata un punto di
svolta. Solo i miopi continua-
no a che il voto delle donne è
stato indispensabile a inne-
scare il vento del cambia-
mento nelle ultime elezioni
amministrative. Il fatto che i
partiti tradizionali ne abbia-
no pagato il prezzo maggio-
re, non significa che il mo-
vimento sia antipolitico. Ca-
somai antipartitico (e antica-
sta), e non è una sfumatura
da poco ma una differenza
sostanziale.
Qualcuno tenterà di metter-
ci il proprio cappello politi-
co sopra. Qualcun altro vor-
rà delegittimarlo riducendo-
lo nella dimensione delle
Se non ora quando:
il voto delle donne è
stato decisivo nel
cambio del vento
sancito delle ultime
elezioni e questo
prova che il
movimento non è
affatto antipolitico.
Casomai,
antipartitico
protesta, del girotondo e del-
l’antipolitica. Di certo le
duemila donne che si sono
ritrovate a Siena, in un caldo
torrido, a proprie spese, pa-
gandosi viaggio e albergo,
sfuggono alle logiche della
politica tradizionale. Nessun
partito oggi in Italia sarebbe
in grado di fare questo. An-
che spesando i partecipanti
e con gettoni di presenza
(Moratti docet).
Ora tu uomo che hai avuto la
pazienza di arrivare fin qui,
avrai capito perché questo
movimento femminile inte-
ressa anche te, se hai vera-
Oggi i promotori
dei ricorsi contro i
tagli all’organico
dovranno provare i
danni subiti dalla
scuola davanti al
Tar del Lazio. Al
solito, senza poter
contare sull’aiuto
da parte di Regioni
ed Enti locali
5 luglio sono stati discussi al
TAR del Lazio i ricorsi per la
sospensione dei tagli agli or-
ganici per l’a.s. 2011/12, al
fine di evitare gravi danni ai
ricorrenti. Il TAR ha però rin-
viato la decisione a oggi.
TRATTANDOSI di udien-
za cautelare per la sospensio-
ne dei provvedimenti impu-
gnati, i giudici vogliono sape-
re quali danni ha prodotto o
produrrà la circolare (ultima
mente interesse a cambiare
questo paese, a incamminar-
lo su una strada moderna e
civile. Anche la rivoluzione
del mondo arabo è partita
dalle donne. Non sarebbe di-
lagata così senza il supporto
delle madri, delle sorelle e
delle figlie del popolo ara-
bo.
L’IMPORTANTE è che al-
le analisi e alle parole segua-
no proposte concrete e
obiettivi da raggiungere. Co-
minciamo con l’utilizzo dei 4
miliardi del tesoretto a favo-
re di politiche per la conci-
liazione e per la tutela della
maternità (asili nido, assegni
familiari, defiscalizzazioni,
part time). Portiamo a regi-
me la legge della paternità
obbligatoria, in modo che i
padri si rendano conto di co-
sa significa stare a casa con i
figli invece di chiudersi la
porta alle spalle la mattina e
ritornare la sera. Torniamo a
una legislazione che impedi-
sca le dimissioni per mater-
nità. E che una fabbrica pos-
sa licenziare solo donne, per-
ché sono un secondo stipen-
dio che così stanno a casa
con i bambini. Impediamo
che le nostre vite siano im-
pestate da immagini sessiste
in televisione e nella pubbli-
cità. Sembrano piccole cose,
ma le grandi rivoluzioni ini-
ziano così.
Il ministro Calderoli. A sinistra, la manifestazione di Siena (FOTO ANSA) d’Europa”. Bisogna dire che sta per strappare il
fase della “cura da cavallo”
contro la scuola pubblica, an-
nunciata nel 2008 da Gelmi-
ni-Tremonti). I promotori dei
ricorsi si troveranno per l’en-
nesima volta a dover provare i
danni. Tutto sarebbe più sem-
plice se Regioni ed Enti Locali
dimostrassero gli effetti dele-
teri della politica dei tagli alla
spesa per la scuola con mag-
giore autorevolezza, attraver-
so la documentazione di cui
dispongono, utile ai fini pro-
batori. Invece silenzio. Più
volte è stato sollecitato un lo-
ro intervento ad adiuvandum
– che renderebbe il caso più
clamoroso e visibile –, ma
hanno aderito solo Comune
di Bologna e Province di Bo-
logna e Pistoia. Nonostante le
esplicite prese di posizione
Martedì 12 luglio 2011
Noi e loro
É di Maurizio Chierici
MINISTERI
LUNA PARK
D i professione il ministro Calderoli è un bisturi maxifacciale
e deve essere preciso altrimenti i pazienti ridono con la
bocca storta. Per far sapere che il programma della Lega va
avanti “ come previsto “ annuncia giorno, ora e minuti del
trasferimento a Monza di tre ministeri. Sappiamo quali: il suo
(Semplificazione), la poltrona di Bossi (Riforma) Economia e
finanza del Tremonti sfrattato dalla bella casa romana e
costretto alle mestizie del ritorno lombardo. Cerimonia sabato
23 luglio, ore 11 e 30. Si raccomanda la puntualità. La
provocazione scatena il Salento, sud del sud affacciato
sull’Albania: appello web che subito raccoglie valanghe di firme.
Pretendono 6 ministeri: Ambiente per le bandiere blu del suo
mare; Salute per l’aria senza veleni, niente fabbriche, ragazzi
che scappano in Svizzera e Germania ma quando tornano
respirano a pieni polmoni. Insomma, sradicamento ma ne vale la
pena. E poi Politiche Agricole (concorrenza con Bari che già
protesta), vigne grano duro, 200 chilometri di ulivi e verdure che
sembrano carne, tesoro della dieta mediterranea. La pretesa di
altri quattro ministeri serve solo ad alzare il prezzo per portarne
a casa almeno uno. Beni culturali? Il barocco e la pizzica non ce
la fanno con Firenze e Venezia. Perché Roma è fuori gioco:
Musei Vaticani oltre il confine di un altro paese. Gioventù?
Napoli ha già la sua ministra, Giorgia Meloni in dialogo con i
ragazzi di Scampia. Ma Napoli si prepara ad accogliere il
ministero dalla Marina Militare da sottrarre alla incompetenza
dell’avvocato La Russa il quale nuota così, così. Con le super
portaerei americane alla fonda e super radar che fanno
impazzire le televisioni della città, la prelazione viene garantita
dall’appoggio del Pentagono ormai padrone di una fetta di
mare. Per la Giustizia non c’è concorrenza: il foro di Napoli
conta più avvocati dell’intera Francia e gli onorevoli avvocati del
Cavaliere sarebbero felici di un retroterra in sintonia con le
riforme che stanno arzigogolando nel tentativo estremo di non
andare sotto. Maroni vorrebbe il nord anche per gli Interni. Lo
dice la parola stessa: dentro. Dentro l’Italia continentale.
Verona, ideale col suo governo Lega diffidente verso i “mafiosi
del sud”, per non parlare degli extracomunitari nel Veneto che
proibisce di sedere sulle panchine, mentre Roma col mare a due
passi è ormai una gruviera indifendibile. Ipotesi lealiste
fermentano nel Popolo della libertà. I servizi segreti potrebbero
sistemarsi a Milano 2 per far scudo al capo del governo spiato
come mai succede nei paesi civili. Suggerimento del senatore
Farina, ex agente Betulla: di certe cose se ne intende. Il sogno di
Frattini è trasferire la Farnesina a Bolzano, “cuore
permesso di costruire una villa nello splendore
“non fabbricabile”, della Val Badia dove immagina
di accogliere i ministri del mondo come
cancelliere, soprattutto da presidente onorario
della federazione sci alpino. Diplomazia dello
slalom: può guarire in un weekend le ferite della
Libia, altro che bombardare. A Tremonti, Monza
va bene anche se Como o Varese restano la
tentazione segreta per rivivere gli anni ruggenti del
commercialista – internazionalista a due passi
dalla frontiera dei paradisi fiscali, rifugi strategici
che possono dare una mano ai poveri imprenditori
lombardi impiccati dalle sue tasse. Qualche giorno
di pazienza e sapremo: ore 11 e 30, sabato 23
luglio. Intanto l’Italia sorride e Calderoli fa finta di
essere serio. Bertoldo non è una maschera
letteraria: governa a nostro nome coi nostri voti.
(ci mancherebbe altro!) con-
tro i tagli, il centrosinistra mi-
steriosamente stenta ad ap-
poggiare una situazione già fa-
È ancora proceduralmente
possibile che gli Enti Locali e
soprattutto le Regioni portino
in giudizio la documentazio-
vorevolmente determinata,
soprattutto dopo le sentenze
d’illegittimità. Un intervento
sarebbe invece finalmente un
concreto segnale per coloro
ne sugli effetti disastrosi della
politica governativa e diano
forza con la loro presenza isti-
tuzionale ai ricorsi, per assu-
mersi una responsabilità nei
che sono stati privati del la- confronti dell’elettorato che
voro; e per i ragazzi, costretti rappresentano e rendere coe-
ad esercitare il proprio diritto renti comportamenti concre-
allo studio in scuole sempre ti e dichiarazioni di condanna
più povere. per l’operato del governo. È
“Le Regioni, che pure riven- vero che la via giudiziaria non
dicano un ruolo preminente può e non deve essere riso-
nella politica scolastica, si so- lutiva: i risultati devono deri-
no del tutto disinteressate e vare dalla politica. Ma essa
finora si sono limitate alle ri- può evidenziare contraddizio-
tuali, quanto sterili, proteste ni nel sistema. Dispiace inve-
cartacee contro i tagli. È un ce che le contraddizioni siano
comportamento irresponsa- all’interno dei partiti e nei
bile e le forze politiche di cen- rapporti tra loro. L’elettorato
tro-sinistra che le governano di centrosinistra continuereb-
devono assumersene tutte le be a guardare con fiducia ai
responsabilità. Non è assolu- partiti, se non prevalesse
tamente tollerabile che geni- un’impressione di immobili-
tori e lavoratori della scuola smo, generato da conflitti in-
debbano subire i danni della terni e trasversali, che spesso
politica dissennata del gover- sembra avere la meglio rispet-
no e che i loro rappresentanti to alla ricerca dell’interesse
nelle istituzioni locali si limi- generale. C’è però ancora
tino alle lamentele di como- tempo per rivedere arrocca-
do” così l’avv. Mauceri, che menti e reticenze inopportu-
patrocina il ricorso. ne.
Martedì 12 luglio 2011 pagina 19

SECONDO TEMPO

ne. Lo stabilimento di Martel- L’incoerenza

MAIL BOX
lago venne venduto poco dopo,
mentre nel 2000 l'area indu-
striale venne staccata e resa al-
tra impresa rispetto l'Ame, col
nome Mondadori Printing; suc-
cessivamente nel 2008, l'intera
area industriale venne venduta
all'80% al modesto stampatore
Partiti politici Pozzoni di Bergamo e per la ci-
o uffici di collocamento?
Fa un po’ senso leggere dei beni
Furio Colombo
di Tabacci
Il Sindaco di Torino, prontamen-
te, ha deciso di lasciare l'incarico
al Parlamento. Ha rispettato una
regola, non scritta ma onorevo-
le, di evitare il doppio incarico.
Altra sorte per l'on Tabacci, che
a Milano, richiesto di lasciare

7 A DOMANDA RISPONDO fra ridicola di 145 milioni di eu-

ro, quest'anno il Pozzoni ha ac-
quistato anche la parte restan-
Montecitorio, ha tergiversato,
indicato colleghi che continuano
ad avere due poltrone, ma udite,
e delle spese di Marco Milanese
e delle riunioni al “tavolo di BARONE, CONTE, te. Per cui se l'Ame vale soltanto
200 milioni di euro è perché il
udite la furbata, ha proposto una
legge per cancellare questo abu-
compensazione e coordina-
mento” per le nomine nei con-
sigli di amministrazione di Fin-
MINISTRO resto non ne fa più parte, ma è la
somma delle due che fa da pa-
rametro ai giudici di Milano,
so: piccolo particolare la legge
se va bene sarà in aula fra qual-
che anno!! Dott. Tabacci, in tut-
meccanica e di altre società. Per aro Colombo, leggo su giornali Lega Nord (vuol dire “capogruppo” o perché di questo fu privato De te le trasmissioni televisive ha
il consigliere di Tremonti non
c’è problema: basterà collegare
C bene informati del regime che
ci saranno nuovi ministri e nuovi
presidente dei deputati della Lega). Il
problema da risolvere, adesso, riguarda
Benedetti!
Anna Maria Pavan
sempre fatto il maestrino che
bacchetta i colleghi, ora che do-
i suoi beni e le sue spese con le sottosegretari, proprio come se si l'adeguata sistemazione per Reguzzoni, per il veva dimostrare coerenza e se-
sue dichiarazioni dei redditi: se i trattasse non di compiti gravi e quale cominciò a circolare l'ipotesi Io, elettrice di destra rietà... ci prende in giro?
dati sono coerenti molti giornali delicati ma di onorificenze. Non “ministero”. Segue, nell'informato articolo di Luciano Cantaluppi
gli dovranno delle scuse. In caso vedo nessun rapporto tra questa Ivan Mazzoletti, una serie di ipotesi che non e la mancanza di alternanza
contrario sarà lui a dover dare serie di “nomine” e la Costituzione. hanno nulla a che fare con il pur competente Mi permetto far notare che in Quanto valgono
molte spiegazioni. Per quanto Marco Reguzzoni, vita e opere. Semplicemente, questi 17 anni di Regime il cen-
riguarda le nomine il punto è come un missile aria-aria, la ricerca trosinistra ha governato per i terreni dell’Expo
quello dei “danni” che combi- MI SEMBRA che la parola chiave automatica è verso un obiettivo caldo e ben sette anni (Prodi 1, D'Ale- Ci voleva Elio per mettere il dito
nano i partiti politici. Un esem- sia “onorificenza” e mi meraviglia che adeguato, debitamente compensativo. Nel ma, Amato e Prodi 2) e se i ri- sulla piaga dell'Expo! Ma dove
pio clamoroso: sul Corriere l'intuizione del lettore non sia comparsa momento in cui è stato scritto l'articolo si è sultati sono stati deludenti non stanno gli urbanisti e gli avvocati
della Sera del 27 febbraio 2007 finora in nessun commento di esperti sugli fatta persino l'ipotesi, per l'ing. Reguzzoni, del è certo colpa di B. Non aver amministrativisti di sinistra? La
la Gelmini, che a quei tempi era strani affari di questa strana Repubblica. ministero della Giustizia lasciato libero da nemmeno impostato le riforme questione è semplice: i terreni
il responsabile di Forza Italia per Infatti in tutta quest'ultima (finale) stagione Angelino Alfano. Il criterio è più che mai o non aver cancellato leggi sba- dell'Expo, finché non è in vigore
la Lombardia, dichiarava: “Ab- berlusconiana nessuno, nei partiti, nel quello della onorificenza. Conte o Duca? gliate, ripeto non è certo colpa il Pgt, non sono edificabili, ma
biamo convenuto sul fatto che Parlamento, nel governo, si pone il problema Principe o Marchese? Vero, nel governo del perfido Cavaliere! Vedere ad agricoli. Valgono quindi al mas-
sia giusto arrotondare lo stipen- se il tale o la tale o il tal altro siano o no la Berlusconi non ci sono programmi e non ci esempio la legge elettorale che simo quindici euro al metroqua-
dio di alcuni consiglieri, quelli persona giusta (almeno quanto a titolo di sono impegni che non siano di spettacolo. In attende una risposta da ben sei drato, non centocinquanta. Per-
che hanno già fatto una legisla- studio) per il ministero o il sotto ministero che questo senso Reguzzoni, che è uno molto anni (2005-Calderoli) e ora sia- ché mai il Comune dovrebbe
tura e che sono impegnati a si ha intenzione di offrire. Il problema viene attivo, sia pure nella pessima politica della mo al ridicolo di due referen- pagarli dieci volte il loro prezzo
tempo pieno affidando loro al- posto in termini di peso politico, di debito fra Lega, è persino sprecato. Però rende più dum e comunque nessuna idea ai privati proprietari? Cioè a Ca-
cuni incarichi in enti esterni. alleati e di potenziale vendetta. Un esempio evidente che questa stagione, nella vita della chiara (mi chiedo se il Pd non bassi ed all'Ente Fiera? Baste-
Questo anche per garantire molto utile mi viene suggerito dalla notizia (5 Repubblica, è tutta uno spreco, coperto dalle voglia proprio cambiare!). Se rebbe espropriarli al prezzo ve-
qualche soddisfazione ad alcuni luglio) del prossimo cambio della guardia al cerimonie del Pdl, il partito spettacolo in cui poi seguo la signora Bindi che ro di mercato, quelle delle aree
di loro, che potevano legittima- gruppo parlamentare Lega Nord alla tutto avviene per acclamazione. Un parla e scrive sul conflitto di in- agricole appunto, e col rispar-
mente aspirare a un posto di as- Camera. Leggo testualmente su “Italia Oggi” bell'applauso. teressi (il peggiore di tutti i mali) mio si farebbe buona parte delle
sessore e non l’hanno avuto”. che è quasi sempre buona fonte sul siamo a 17 anni di attesa! Brutto opere previste. Ma l'esproprio è
Dunque il rappresentante di sottomondo del potere: “Tra un mese Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano affare, perché io che sono di de- cosa bolscevica ahimé... e quindi
Forza Italia dichiarava che il suo Giacomo Stucchi succederà a Reguzzoni alla 00193 Roma, via Valadier n. 42 stra desidero una alternanza se- continuiamo a farci tafazziana-
partito voleva assegnare incari- guida della compagine di Montecitorio della lettere@ilfattoquotidiano.it ria e credibile come in tutti i mente del male!
chi per “arrotondare stipendi”. Paesi normali. Invece ad oggi...! Giancarlo Rossi
Tempo fa avevo depositato una Renata Franchi
I nostri errori
IL FATTO di ieri 12 luglio 1962 te dal Comune è culturalmente
molto importante: non solo per LA VIGNETTA
Nell'articolo sulla sentenza ci-
vile in merito al Lodo Monda-
Nasce a Oxford Street, al Marquee Club di Londra, Milano ma per tutto il paese. dori è stato scritto che la con-
storico tempio del rock, la leggenda dei Rolling Stones. Giancarlo Pagliarini danna della Fininvest è la con-
In una calda sera del 12 luglio 1962, quando la band (segretario dell’Unione Federalista) seguenza di un lodo comprato
esordisce, è in formazione sperimentale. Jagger, Jones, vent'anni fa. Si tratta, invece, co-
Richards, Chapman, Stewart e Taylor. Rock stradaiolo, Le regole me chiarisce lo stesso articolo
in un altro passaggio, di una sen-
look sguaiato, il gruppo si scatena in 18 canzoni, da delle fidejussioni tenza comprata, che ha annul-
Kansas City a I’m a Love you, ed è già per tutti
Per fare un contratto di affitto lato quel lodo.
l’alternativa “brutta, sporca e cattiva” agli scarafaggi di
per la mia (piccola) società, la A.Masc .
Liverpool. Non c’è, come non ci sarà mai, una speciale proprietà di un appartamento
eleganza nella musica stoned. Pochi accordi, molti riff mi ha chiesto una fidejussione di Per un errore materiale, la re-
ripetuti all’infinito, eppure ogni strumento è di per sé un 24.000 euro. Sono andato in plica relativa ai servizi del Tg2
piccolo show. La batteria marziale di Watts, la chitarra banca dove ho un conto supe- pubblicata sabato 9 luglio a pa-
ruggente di Richards, il sound black e lascivo di Jagger, riore a 24.000 euro (un conto gina 19, è stata erroneamente
l’organo e il flauto dolce di Jones. Nella Swingin’ mai in rosso da 20 anni) per attribuita ad “Agenzia della en-
London anni ‘60 sono l’anima nera che vibra della chiedere se potevano garantir- trate” invece che alla Segreteria
rabbia dei bassifondi, il quintetto di dannati capaci di mi con una fidejussione. E mi di redazione Tg2. Ce ne scusia-
rivisitazioni animalesche del blues, jazz e dei rimi tribali. hanno spiegato che per farlo mo con i lettori e con gli in-
Sono l’ensemble che si nutre di baccanali assordanti dovevo aprire un nuovo conto teressati.
nei club underground. Sono loro la storia del rock. in quella banca, comprare titoli
Raccolti, fino alle stagionate caricature di oggi, intorno per 24.000 euro, pagare 800 eu-
ai loro miti. Jagger, frontman insolente, Richards, il ro l'anno circa per tutta la du-
genio del ritmo ruvido e sporco, Jones, il rocker rata della fidejussione. In circa IL FATTO QUOTIDIANO
maledetto morto di overdose. due mesi di pratiche e di spese via Valadier n. 42 - 00193 Roma
Giovanna Gabrielli l'ho ottenuta. Perché (se è vero lettere@ilfattoquotidiano.it
quanto si è detto in giro) la fi-
dejussione di 750 milioni di euro
mozione da discutere nell’aula proposta, e buonanotte alla ca- concessa a Berlusconi non è toccarono: tutta l'area indu- Direttore responsabile
di Palazzo Marino. Il titolo era pitale morale. Più in generale, gli soggetta alle stesse regole? striale della Mondadori, vale a
“Partiti politici o uffici di collo- Roberto Tartaglione dire gli stabilimenti di Verona Antonio Padellaro
effetti pratici di questa “invasio-
camento?”. Proponevo ai colle- ne” della politica e dei partiti (rotocalco, roto-offset, offset, Vicedirettore Marco Travaglio
ghi del Consiglio comunale di politici sull’economia del Paese, Mondadori, con tutte le strutture di con-
Caporedattori Nuccio Ciconte e Vitantonio Lopez
Milano di non sentir più parlare fezione e preparazione), quello
di nomine “in quota” a questo o
sulla sua competitività e sulla ef- la spartizione di B. di Cles (Tn) stampa offset, di Progetto grafico Paolo Residori
ficienza delle sue pubbliche am-
a quel partito, e dichiarare che a ministrazioni sono devastanti Sono una ex dipendente Mon- Martellago (Ve) stampa offset, Redazione
noi interessa che il candidato la- dadori con 36 anni di lavoro tra quello di Pomezia (Roma) ro- 00193 Roma , Via Valadier n°42
ed è anche per questo che or- tel. +39 06 32818.1, fax +39 06 32818.230
vori bene. Chi se ne frega per mai da qualche anno nei mercati Verona e Segrate. Devo dire che to-offset, quello di Toledo (Spa-
chi vota. Voti per chi vuole. L’im- stasera ascoltando Antonio Pa- gna) offset, più la Casa Editrice e-mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it
finanziari gli addetti ai lavori di- sito: www.ilfattoquotidiano.it
portante è che lavori bene. Le cono che “Grecia” in realtà è un dellaro al Tg3 ho sofferto per- di Segrate, in parte distaccata a
sue preferenze politiche non ché non ha saputo contrapporsi Verona, comprendente il setto- Editoriale il Fatto S.p.A.
nome in codice che significa Sede legale: 00193 Roma , Via Valadier n°42
dovrebbero avere assolutamen- “Italia”. Ecco perché la “rivolu- a Feltri nell'affermare che la cifra re libri e periodici. Al momento
te nulla a che fare con l’attività dovuta dal Cav è giusta. Mi spie- della definitiva gestione Berlu- Presidente e Amministratore delegato
zione” che Pisapia vuole fare a Giorgio Poidomani
professionale. Il 3 luglio 2009 la Milano per quanto riguarda le go, al momento della divisione sconi, all'area industriale origi-
maggioranza che sosteneva il del patrimonio Ame tra De Be- naria si aggiunse quella Fininvest Consiglio di Amministrazione
nomine nelle società partecipa- Luca D’Aprile, Lorenzo Fazio, Cinzia Monteverdi, Antonio Padellaro
sindaco Moratti ha bocciato la nedetti e Berlusconi al secondo di Melzo (Mi) di nuova creazio-
Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n°130,
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