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Cuc

Alla fine per stanchezza verr Casini


il Giornale
di Marcello Veneziani
di Marcello Zacch
Laura Cesaretti Luca Fazzo
Marino Smiderle
DirettoreALESSANDROSALLUSTI
Industriali e banche, artigiani
e negozianti, coop e assicurazio-
ni: il mondodelleimprese ha tro-
vato la quadra e oggi si prepara a
consegnareal governoil manife-
sto per lo sviluppo, annunciato
giorni fadaEmmaMarcegaglia. E
la presidente di Confindustria
riuscitanel suoobiettivo: far pas-
sareunapropostadiriformafisca-
le che a parole vuole abbassare le
tasse su lavoratori e imprese, ma
che, per il momento, prevede
unimposta in pi. Una patrimo-
nialedal valoredi circasei miliar-
di di euro.
Il miracolo Veneto:
col piano casa
rilancia leconomia
AnnoXXXVIII - Numero232- 1.20euro
GabrieleVilla
La verit sulla Bce:
ha commissariato
opposizione e Lega
Tradimento dei radicali:
il Pd decide di non decidere
I magistrati: Per noi
il SanRaffaele fallito
VENERD 30SETTEMBRE2011
TESTIMONE Elisa Toti, presente alle serate di Arcore, racconta di cene senza nulla di osceno o equivoco
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Cuomoapagina7
LauraVerlicchi
www.ilgiornale.it
9 771124 883008
10930
La Finanza perquisisce lufficio di Minzolini. Il direttore: Vogliono intimidirmi. Ormai i berlusconiani rischiano grosso
CHI DIFENDEIL CAV DEVE PAGARE
L
e perquisizioni in redazione sono di mo-
da,enoidelGiornalenesappiamoqualco-
sa.StavoltatoccatoalTg1diAugustoMin-
zolini,invisoallasinistraperevidentimoti-
vi ideologici, ricevere la visita poco gradita della
Guardia di finanza. Lirruzione inattesa avvenuta
ieri e le polemiche sono subito divampate. Lufficio
deldirettorestatomessosottosoprasecondolemo-
dalitinusoinquestogeneredi operazioni. Perch?
I militari hanno cercato, e forse trovato, dei docu-
menti relativi alla nota causa intentata - e vinta - da
Tiziana Ferrariocontrola Rai per essere stata estro-
messadalla conduzionedel telegiornale.
Una vicenda aziendale riassumibile in poche ri-
ghe.LagiornalistainquestionefurimossadaMinzo-
liniperchdatroppotempoinvideo, 28anni, equin-
diunpo logoraperesserepresainconsiderazione
nel programmadi rinnovamento. Megliopuntaresu
qualchegiovanesperanza. Giustoosbagliato? Ogni
direttore(chelultimomonarcacontrattualmente
riconosciuto)inquesti casi hail dirittodi deciderein
base alle proprie valutazioni. Almeno in teoria. In
pratica, invece, allaRai il numerounodi unatestata
giornalisticacontamenodei suoi colleghidellacarta
stampata. Percui TizianaFerrario, forseconsapevo-
le di ci, si rivolta alla magistratura per far valere
quellachelei ritenevaeritienelasuaragione. Ei giu-
dici, sorprendentemente, hanno stabilito che la si-
gnoradovesseesserereintegratanellorganicodelle
star aventi dirittoa sedere davanti allatelecamera.
TuttaviaMinzolinihafattoorecchiedamercantee
lasentenzanonstataapplicata. Apriti cielo. Parteil
ricorsodellamezzobusto. Vieneesaminato. Risulta-
to: ribaditoil concetto, lasignorasiarestituitaal suo
ruolo. E qui siamo di fronte a un fenomeno strano:
nonil direttoreasceglierechi debbaleggereil noti-
ziariochelui firmaedi cui legalmenteresponsabi-
le, bens letoghe. Maquestoparticolare, pur impor-
tante, secondario rispetto agli sviluppi giudiziari
sfociati ieri nellaperquisizionenei locali dellareda-
zione. Ignoriamosei militari abbianoraccolto(...)
Qualcunoricordail pianocasa, il
provvedimento del governo per
incentivare le ristrutturazioni e
laumento di cubatura degli im-
mobili?Ecco,tantesonoleRegio-
nicheaquelprovvedimentohan-
nooppostoresistenza. Chi inve-
ce lo ha applicato, sfruttandone
le potenzialit, stato il Veneto,
dovegliinterventisonostatioltre
25mila e dove gli investimenti
hannosuperatoi due miliardi di
euro. la dimostrazione che
muovereleconomiapossibile.
Venticinquesima assoluzione per il premier. Che ora accelera sulle intercettazioni
Vi racconto il vero bunga bunga
LA LETTERA ALLITALIA
BERSANI SENZA POLSO MA IL CDA RESTA OTTIMISTA

UN MODELLO
D
opo Berlusconi Prevedo Casi-
ni. Mi azzardoafareunaprevi-
sione,anziunaprofezia. Nellasferadi
vetro ho visto il faccino di Pierferdy.
Dopoil diluvioverrlapioggerellina.
Quandosi tira troppo la corda alla fi-
ne si spezza, nonscappa il morto ma
scappanospaventati i presenti. Si ac-
cendonoleluci insalaearrival'inter-
valloconipopcorn.CasinilaTregua
traduefilm. Casini deludetutti main
modo tenue ed equilibrato. Casini
nonentusiasma nessuno ma nondi-
spiace a nessuno. Casini rassicura,
nonsuscitagliamoriegliodiidiBerlu-
sca e degli anti, ed pure munito dei
conforti religiosi. AllafineverrCasi-
ni perch le guerre civili cercano poi
la pace domestica. Perch disfatte le
casedellalibert,sitornaaipalazzina-
ri e ai loro congiunti. Perch prima o
poitornanolemezzestagioni. Perch
danoi, anchenellascienza, trionfano
ineutrini.Perchdopoleerezionivie-
nela mosceria. Perch quandoci vo-
gliamodivagaredopounagiornatain-
tensa, andiamo in centro. Perch
quando vogliamo addormentarci
prendiamo il bromuro democristia-
no. Casinil'ultimoprodottodell'an-
ticafarmaciadel Corso, lacamomil-
laparrocchiale.Magarinondicegran-
ch,noneccelle,nonhamaigoverna-
to, maci fariposare. L'Italia il paese
dell'acquanlisciangasatamalieve-
mentefrizzante; l'Italiacercasempre
unaviadi mezzoetraRomaeMilano,
allafineci si incontraamezzastrada,
cioaBologna. InfineperchCasini
il peluche che ci lasci mamma dc
quandomor, per farci compagnia la
notteal buio.
La ricetta della Bce per salvare
lItalia stata avvolta nel miste-
ro per due mesi. Stava scritta in
una lettera riservata, inviata il 5
agosto al presidente del Consi-
glioefirmatadaJean-ClaudeTri-
chet e Mario Draghi. Lettera
che, senza conoscerne i conte-
nuti,statautilizzatadalleoppo-
sizioniaquestogovernoperevo-
care il commissariamento del
Paese attraverso una manovra
economica dettata, appunto,
dallaBanca (...)
INDAGANO PURE IL TG1
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a pagina 2
di VittorioFeltri
LA TESTIMONIANZA DI ELISA TOTI
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LULTIMA TROVATA DI LADY TASSA
La Marcegaglia fa la patrimoniale da 6 miliardi
Oggi presentato il manifesto di industriali e artigiani. Conla solita ricetta: piimposte
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Parietti apagina8
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LauraRioapagina3
G
2 ILFATTO

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale

Gogna mediatica
GabrieleVilla
Mi lasci dire subitouna cosa:
cheseSilvioBerlusconifosseunsi-
gnore qualunque, e non il presi-
dente del Consiglio, non lavreb-
bero messo in mezzo. Non si sa-
rebbero accaniti contro di lui.
unincuboper lui. unincuboper
chi, come me, ha avutola fortuna
di conoscerlo e di capire che tipo
straordinariodiuomoveramen-
te. Dovrebbero lasciarlo in pace
unavolta per tutte.
Elisa Toti, trentanni e un paio
divirgole,oggivorrebbecontinua-
re a fare ci che ha sognato fin da
quando ha lasciato per la prima
volta la sua Siena: stare davanti a
una telecamera. Occasioni gi
presealvolo:letelevenditeperPu-
blitaliaolepresenzeaLasailulti-
ma? o a Vivere meglio. Crescere.
Masoprattuttocontinuareasorri-
dere. Conlaprorompentevitalit
di unaragazzacheha, unichecol-
pe al momento non perseguibili
comereati, di esserebella, sveglia
edeterminata. I primi passi aMe-
diaset nel 1999, come aiuto grafi-
ca nella staff del web designer e,
poi pianopiano, lecomparsatein
tv. Finoadunincontro, anzi, lin-
contro che nonavrebbe mai po-
tutoimmaginare.
Quando ha visto per la prima
voltaBerlusconi?
stato nel 2008. Ungruppo di
amici avevacombinatodi vederci
primadiandareallapartitainpro-
gramma quella sera, Milan-Udi-
nese. Maiohocapitodachi stava-
moandandoapassareilpomerig-
giosoloquandosiamoarrivati ad
Arcore. Gli hostrettolamano, so-
nosbiancata,misentivoquasisve-
nire. Per la prima volta erofianco
a fianco al mio mito di sempre.
Nonci potevocredere.
Checosasuccessopoi?
Abbiamotrascorsotutti insie-
me un piacevole pomeriggio con
t, caff, pasticceria, e poi siamo
andatiallostadio. Afineserataero
raggiante. Anche perch il Milan
avevapure vinto.
Quindi siete tornati insieme
adArcore?
Macch, iohoripresolastrada
per Siena rivivendo nella mia te-
staquellincredibile incontro.
Cui poi nesonoseguiti altri...
Non stati poi cos tanti come
hanno scritto alcuni giornali. Ci
siamo visti qualche volta e qual-
chevoltasentiti al telefono. Poi al-
liniziodi questanno lui ha orga-
nizzato una serie di cene per fe-
steggiare il 2011. In una di quelle
occasionimihadatolafamosabu-
staconi 6milaeurodi regaloche
finitanelleintercettazioniehafat-
to sobbalzare mia madre. Che ha
subitopensatomaleehaimmagi-
natocheconBerlusconicifossian-
data a letto e fossi diventata una
escort.
Einvece? Ci racconti che cosa
accaduto, anzichecosaacca-
devainquelle famosecene?
Sonosempre stati ricevimenti
di granclasseconparecchi invita-
ti einvitate. Arrivavanoi camerie-
ri congli aperitivi. Si parlavaama-
bilmenteesiaspettavacheluiarri-
vasse. Tra un impegno e laltro
nonriusciva mai a essere connoi
primadelledieci.Sicenavatrasto-
rielle,canzoni,raccontieaneddo-
ti.Poisiscendevapervederequal-
che film o documentario. Silvio
haundocumentario per ogni Re-
gione e gli piace commentarlo e
vederloconi suoi ospiti.
Eil tanto chiacchieratobunga
bunga?
Amenonmai saltatoaddos-
sonessuno inquelle feste mi cre-
da.Nhoricevutoavancesocom-
plimenti pesanti. Se avessi visto
qualcosadistrano, percomesono
fattaio, nonci avrei messounmi-
nutoavoltarei tacchi eandarme-
ne.
Berlusconi anche la persona
chelehatrovatocasa, uncom-
pitononpropriodapremier...
Intendiamoci, io ho sempre
abitatoaColognoMonzesefindai
primi mesi in cui lavoravo a Me-
diaset e, nel mio andirivieni con
Siena, ho cambiato pi dun ap-
partamento. Aun certo punto ho
chiestosepotevaaiutarmiatrova-
re una sistemazione perch ero
davveroindifficolt. Mi hasugge-
rito di parlare con Nicole Minetti
perchleiavevadegliaggancieco-
s mi sonoritrovata invia Olgetti-
na.
E cos diventata anche una
delle famose ragazze di via
Olgettina...
Gi, proprio cos. E pensare
che quando Nicole mi ha detto
chemi avevatrovatocasami sono
presentata con i soldi per darle la
caparra. Non potevo nemmeno
immaginarechenonci fosseaffit-
todapagare.Adessosepensoatut-
toci che si scatenatosunoi ra-
gazze di via Olgettina mi scappa
quasidariderema,micreda,sta-
toterribile. Terribilesentirsitirate
in ballo per essere solo soltanto
una buona amica del presidente
del Consiglio. Terribile essere in-
tercettataesaperediesserloanco-
raadesso. Tantochesedicoamia
madre che ho bevuto un bicchie-
re o fumato una sigaretta, chiss
che cosa si immagina chi ascolta
lamia telefonata.
E la perquisizione che ha su-
bto?
Sisonopresentatiacasamiaal-
le7emezzadi mattinadel 14gen-
naio. Hannorovistatodappertut-
tocercandogiochi erotici,gioielli,
vestiti e scarpe firmati, persino
droga. Hanno trovato solo quat-
tromila euro. Ho avuto limpres-
sionechesperasserosoloditrova-
re qualcosa che potesse incastra-
reinqualche modoSilvio.
Scusi,maleiinsistenelchiama-
re il presidente del Consiglio,
Sivio.Coscomeincertesuelet-
tere trovate nel suo pc lei scri-
ve: Amore mi manchi ,vorrei
venireadormiredate...
Noncnientedistrano.Berlu-
sconi, anzi, Silvio, mi ha conqui-
stata. E se prima ero innamorata
della sua persona, del suo cari-
sma. Oggi sonoinnamorata di lui
anche come uomo. Perch come
uomo rappresenta tutto ci che
io,checongliuomininonsonosta-
ta particolarmente fortunata ho
sempredesiderato.Haclasse,in-
telligente, galante. Ed buono.
Troppobuono, forse.
Lossessione per le feste parte da Milano con la
PmIldaBoccassini. Il processoincorso. Laprossi-
maudienzaprevistaluned.Igiudicihannorespin-
to tutte e 16 le eccezioni presentate dalla difesa di
Berlusconi.Secondolaccusailpremiersarebbecol-
pevole di prostituzione minorile e di concussione,
per lepresuntepressioni sui dirigenti dellaquestu-
radiMilano, conloscopodiindurliarilasciareRuby
nellanottetrail27e28maggio2010eaffidarlaalcon-
sigliereregionaleNicoleMinetti. Unadelleragazze
nel mirino dei Pmper la partecipazione alla feste a
casadel Cavaliere. LaMinetti asuavoltaindagata,
conMoraeFede, per induzioneallaprostituzione.
lintervista
Macch bunga bunga:
cene di classe e canzoni
Nessuno mi ha sfiorata
Lamiciziacol premier e la casa allOlgettina:
Silvio troppo buono, si sono accaniti su di lui
un incubo per chi sa quant straordinario
TuttoiniziaaNapoli. Coni PmWoodcockeCur-
ciochearrestanoTarantini, lamoglieeLavitola(an-
cora latitante). Il reato contestato lestorsione ai
danni del premier. Ma il Riesame sconvolge tutto.
Gianpielamoglievengonoscarcerati,lindagatore-
staLavitolaperistigazioneamentiredavantiallau-
toritgiudiziaria(sulleescort presenti allafestedel
premier). Elostesso Berlusconi rischia di finire in-
dagatoperlostessoreato. SecondoiPmavrebbepa-
gatoefattopressioni suTarantini, ancheattraverso
leditore dellAvanti!, perch limprenditore men-
tisse nei suoi interrogatori sulle cene e le ragazze
portatea PalazzoGrazioli e aVillaCertosa.
QUELLE FESTE CHE OSSESSIONANO I PM
ElisaToti
ASSALTOGIUDIZIARIO
LA PERQUISIZIONE
Cercavano gioielli,
vestiti, giochi erotici
Persino droga: tutto
per incastrare il Cav
A MILANO
Caso Ruby, processo iniziato
IN TV Elisa Toti nel salotto di Porta a Porta da Bruno Vespa [Lapresse]
DA NAPOLI A BARI
Le pressioni su Tarantini
LE INTERCETTAZIONI
Mia madre ha letto
e ha sobbalzato per
la busta in regalo:
non sono una escort
ILFATTO 3
Venerd 30settembre2011 il Giornale
La difesa
LE SCELTE DEL CDA
Decidano quello
che vogliono
Io, finch posso,
resto al mio posto

LauraRio
Sapetechec?Pimiattacca-
no,pimiintestardisco.Pimiin-
timidiscono, pivadoavanti. An-
zi, diciamolatutta: Mi divertopu-
re.AugustoMinzolinitieneamo-
strarsituttodunpezzoquandove-
dearrivarelaGuardiadi finanzaa
rovistarenel suoufficiodi diretto-
re del Tg1 a Saxa Rubra. Figuria-
moci, unoabituatoaesseresotto-
postoainchiestegiudiziarieeari-
corsi di tutti i tipi, uno definito il
megafono di Berlusconi e l
Emilio Fede della Rai, alla vista
delleFiammegiallesi esalta(tan-
tocheieri seraafineTgci hadedi-
catounodei suoi contestati edito-
riali).Leforzedellordinesonoen-
tratenellasuastanzaper preleva-
re incartamenti relativi alla que-
stione Tiziana Ferrario. In breve:
la giornalista non ha accettato di
essere rimossa dalla conduzione
del Tg e ha fattocausa, vincendo-
la. Minzolini in risposta lha pro-
mossacaporedattore. LaProcura
ora sta indagando per mancato
adempimentodellordinanzadel
giudicedel lavorocheavevachie-
sto il reintegro alla conduzione.
Vedetecheassurdit?Tuttoque-
sto una boiata pazzesca - com-
mentalui . Semelavesserochie-
stoleavreiportateiolecarteaima-
gistrati. Alla Ferrario ho offerto
una posizione pi importante di
quella che aveva prima, le avevo
purepropostodinominarlainvia-
ta,mainvecediconochelhovolu-
tapunire.
Stadifatto,direttore, cheleiha
sostanzialmente fatto fuori
duevolti riconducibili allarea
di sinistra.
La Busi se ne andata da sola.
Entrambestavanol daventanni.
Hovolutosolofareunricambioge-
nerazionale.
Questo lha ribadito pi volte,
ma se la magistratura non la
pensacos unmotivoci sar, o
sono tutti giudici rossi?
Nonmiinteressadichecoloreso-
no. Penso per che il protagoni-
smo dei magistrati che cercano
pubblicitsiailveroproblemadel-
lagiustizia italiana.
Vuol direchecunacongiura
controdi lei? Sembradi sentir
parlareBerlusconi...
Nonfacciamoparagoni azzar-
dati, certo mi sembra evidente
unatmosferadi intimidazione.
Quindi lei sarebbe addirittura
unavittima?
Dicosolo che noto una esage-
rataattenzioneperquellochesuc-
cedealTg1.Equestoavvienesem-
predallastessaparte: unareacul-
turale e politica ben determina-
ta.
Non sar che semplicemente
fa ungiornale troppo schiera-
toconilcentrodestra,comedi-
conotraglialtriZavolieGarim-
berti?
Nonsar,invece,cheiodinoti-
zienedotroppeedoquellechegli
altri nascondono?Comelinchie-
sta sui presunti condizionamenti
della camorra nelle primarie del
Pd a Napoli, o quella su Penati a
Milanooquellasulcoinvolgimen-
todi esponenti di sinistraa Bari.
Beh, tutteasensounico...
Ma noi diamo anche le altre,
pure quelle sulle intercettazioni
sulle nottate di Berlusconi. Non
facciosentireregistrazioniscabro-
se, per rispetto del pubblico. E
penso che interessi pi sapere le
notizie sulla camorra che quelle
sulle mutandedellaDAddario.
Hail saporedi unascusa...
Assolutamenteno.Einognica-
so io rivendico il diritto di vedere
in maniera diversa la gerarchia
dellenotizie. Anzi di esseresuper
partesinunmondochependetut-
toperunapars.Datochelinfor-
mazione in Italia quasi tutta
orientataasinistra, iooffrounal-
tra visione, insomma completo il
panoramadei media.
Quindi conferma di fare unTg
schierato.
No, faccio un Tg nazional po-
polare riadattato.
Intanto,per,nonpicospo-
polare, gli ascolti calanovisto-
samente: dal 2009, anno del
suo insediamento, si passati
dal 28%di shareallattuale24.
Ma dovrebbero dirmi grazie,
anzi darmi una medaglia. Einve-
ce mi fanno un sacco di menate.
Nel calodi ascolti di tuttala tv ge-
neralista, io sto frenando il dera-
gliamento. Nonostante tutto,
manteniamo la leadership: il Tg1
resta stabilmente in testa a tutti i
telegiornali e nel 2011 ha perso
conildirettocompetitor,ilTg5,so-
lotrevolte. Inpassato, nei gloriosi
anni di Riotta edi altri direttori, si
perdevamoltodi pi.
Ealloraperchlavoglionocon-
vocareinCda?
Perchmoltagentechesiriem-
pielaboccaditvneparlasenzaca-
pirne molto. Se si usassero i loro
parametri bisognerebbe richia-
mareFede, cheallepocafacevail
45%. Iosonoil primodirettoredel
Tg1 che deve vedersela con altri
250 canali: in tre anni la concor-
renza aumentata dell800%.
Onestamente, seoraci fosseal
suopostoMentana, nonpensa
cheil Tg1andrebbemeglio?
Per nulla. Lui usa la formula
del talk showche pu funzionare
sul pubblicodi La7, madanoi con
quel tipodi Tg perderebbeil con-
frontocol Tg5.
IldgLorenzaLeichiedeunade-
cisionecollegialedel Cdasulla
suarimozione.
Decidano quello che voglio-
no. Finchepossorestoqua.
Anchesevienerinviatoagiudi-
zio sulla questione delle carte
dicredito(laccusadipecula-
to per aver speso 68mila euro
indebitamente)?
Certamente. Horestituito tut-
toechehoagitosullabasedi per-
messi chemi eranostati concessi.
solouna montatura politica.
Ma delle due luna: o lei un
grande masochista che ama
farsi linciare da tutti o ha un
profondoamoreperBerlusco-
ni...
Iosonounapersonatrasparen-
te,quandocredoinunacosalafac-
ciofinoinfondocosti quel checo-
sti.Conlamiastoriaelamiacarrie-
ra, nondovevocertopietireaBer-
lusconi un posto da direttore. Se
iofossi espressionedelregime, mi
dovrebberoriempiredi medaglie
come facevano nel Ventennio,
mentretutti mi sputanoaddosso,
ci sar qualcosa di sbagliato in
questono?.
Maper lei chi Berlusconi?
Nelle condizioni date uncapo
digovernochestafacendoilpossi-
bile. Il motivoper cui lui noncade
determinatonondallasuaforza
ma dalla debolezza della propo-
sta di chi vuol prendere il suo po-
sto.
Casini attacca i Pm:
Non devono scegliere
il direttore di un Tg
lintervista
(...)negliscaffalidelladirezioneele-
menti fondamentali per suffragare
il verdetto del tribunale, per un
fattochesi sonotrattenuti nellase-
de del Tg1per parecchie ore.
Machi accusatodi checosa?La
Rai, anzitutto, rea di non aver reso
esecutiva la sentenza di reintegro,
e lo stesso vituperato Minzolini di
cui ci sfuggonole malefatte. Inten-
diamoci, non entriamo nel merito
dellintricata vertenza: figuriamo-
ci, abbiamo gi abbastanza grane.
Ci limitiamoaosservarequantosia
stravaganteunblitz dellaGdf nella
sededel telegiornale, chenon un
covodibriganti,maunluogodigen-
tepacificaaddettaallapreparazio-
ne di servizi televisivi pi o meno
pregevoli, piomenointeressanti,
piomenosbilanciatipoliticamen-
te.
Infine, un appunto. Come mai il
Tg1daquandolodirigeungiornali-
stamicatantoprogressistadiven-
tato teatro di supposti scandali,
mentre in altre (recenti) epoche,
conaltri direttori mica tanto di de-
stra, eraunsitosacro, unaspeciedi
cattedrale inviolabile? Chi fosse in
grado di rispondere a questa do-
mandina facile facile non sia timi-
do:citelefoni, perfavore,eciillumi-
ni.
VittorioFeltri
IL LEADER UDC
AugustoMinzolini
ASSALTOGIUDIZIARIO
Che boiata, vogliono solo intimidirmi
Lufficio del direttore perquisito per il caso Ferrario: Nessuna punizione, le ho offerto un posto pi importante
LEDITORIALE
I pm indagano pure il Tg1
dallaprimapagina
SOTTO ATTACCO Augusto Minzolini, direttore del Tg1: le Fiamme gialle hanno perquisito i suoi uffici [Ansa]
Inunostatoliberalelautono-
mia dei direttori sacrosanta
quanto il nostrodiritto di criti-
carli poichlasceltadi chi con-
duce un Tg nonpu spettare a
un giudice. Casini usa il suo
blog contro lattacco dei Pm.
C da preoccuparsi - dice -
per la spettacolarizzazione di
alcune inchieste e per linva-
sione impropria di sfere che
appartengono alla discrezio-
nalit e allarbitrio professio-
nale.ilcasodellirruzionedel-
la Gdf in Rai. Una democrazia
muoreancheperlecontinuein-
vasionidicampoeperlaconfu-
sionedi competenze.
GDF IN REDAZIONE
uniniziativa
giudiziaria
palesemente
sproporzionata
4 ILFATTO

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
SimoneDi Meo
Lavvocato di Henry John Woo-
dcock(edel deputatoMarcoMilane-
se)siscagliacontrolagiustiziaspetta-
colo. Chiedendocheleintercettazio-
ni nonrilevanti restinosegreteeriba-
dendo la necessit che i pmpaghino
per gli errori fatti.
AvvocatoBrunoLarosa,partiamo
dallapubblicazioneindiscrimina-
tadelleintercettazioni.
Le intercettazioni sono proces-
sualmente indispensabili: nessuno
vuoleunasocietcondizionatadalcri-
mine. Dettoci, per, sottogli occhi
di tutti la facilit concui il contenuto
delle intercettazioni, soprattutto di
quellechenonsonoinalcunmodosi-
gnificative, finiscesui media. Pubbli-
care unintercettazione che non ha
niente a che vedere con lindagine
creagravissimi problemi. Seunaper-
sonaparladi cosesenzarilevanzape-
nale, non capisco perch se le debba
ritrovaresuungiornale.Sepoiriguar-
dalindagine,ladivulgazionepotreb-
beaddiritturapregiudicarla. Unami-
suradicontrastoaquestaderivabiso-
gnapur trovarla.
Asuoavvisoesiste unusopolitico
dellagiustizia?
Io non so se i pmperseguano fini
politici,adifferenzadialtrinonhocer-
tezze, per questa limpressione
chealcuni danno. Ci, di pers, inde-
boliscelistituzione. Il veroproblema
chelenotiziechedovrebberorima-
nere segrete vengono invece pubbli-
cate. Linterventonondevefarsi con-
dizionando il diritto di cronaca, che
restaunodeipilastridellalibertedel-
la democrazia, o pretendendo che il
giornalista non pubblichi la notizia.
Laquestionechelenotizieriservate
nondevonoproprioarrivareal croni-
sta. Quelle che riguardano le indagi-
ni, fino al dibattimento, dovrebbero
restaresegreteenonpubblicabili.
Sullaresponsabilitciviledei ma-
gistrati cosane pensa?
Ogniattivitprofessionalerispon-
de degli errori e dei danni causati.
Quindi ancheunmagistratochesba-
gliagrossolanamentedevesserechia-
mato a risponderne in prima perso-
na.Sesbaglioio, nessunomifasconti.
Sesbagliail magistrato, invecepagail
contribuente. E al danno si aggiunge
labeffa.Restafermochelazionerisar-
citoria contro lamministrazione e
noncontroilsingolosigiustifichereb-
besoloperi casi di colpamenogravi.
Cchi sostienechecos si finireb-
beperdepotenziarel'azionedella
magistratura...
Questountemamoltocaroaima-
gistrati e onestamente anche sugge-
stionante,maguardiamoinveceilbic-
chiere mezzo pieno: la maggiore at-
tenzioneedil maggiorescrupoloperi
dirittifondamentalichenederivereb-
be. Epoi i giornalistiegli avvocati non
hanno da tempo attivato le assicura-
zioni professionali?.
Il difensore di Woodcock: Basta pmpoliticizzati
Roma passa gli atti, Laudati sastiene
Giurista Bruno Larosa assiste la toga napoletana
Lira degli avvocati di sinistra:
ANapoli sparite le garanzie
I principi del foro partenopei contro il giustizialismo del Pd e i giudici dassalto
C una casta di giovani magistrati insensibili alla presunzione dinnocenza
di GianMarcoChiocci
nostroinviatoaNapoli
Il penalista: Le intercettazioni? Utili ma serve un freno, c una brutta deriva
Le procure
ossessionate
dal premier 3

Disparit
Se sbaglio
pago io, per
loro paga
il cittadino
Controlostrapoteredei pmna-
poletanilarringadegliavvocati,ri-
gorosamentedisinistra.Perfinolo-
rononnepossonopidelleinchie-
ste-spettacolo che mandano a ra-
mengolegaranzieprocessualimet-
tendoneltritacarnemediatico-giu-
diziario la vita, la reputazione, la
privacydichidovrebbeesserecon-
sideratoinnocentefinoa sentenza
definitiva di condanna. E di chi,
non essendo indagato, sputtata-
natoavitadalladivulgazioneinedi-
coladelleintercettazionialtrui.Ile-
gali partenopei noncelafannopi
neanchedi unPdatrazionegiusti-
zialista, cheaNapoli sfattospon-
sordiunpmdiventatosindaco,che
hanominatoassessoreilpmdelca-
so Cosentino, un partito che vive
nel terrore di ritorsioni giudiziarie
sul modellodellunicopolitico ec-
cellente di riferimento finito alla
sbarra (Bassolino) nonostante de-
cenni di governo di centrosinistra
nellacitte nellaregione.
Gli sfoghi dei principi del foro
soncominciatiarimbalzaredaipri-
mi di gennaio(dedicati allapertu-
ra dellanno giudiziario) ai giorni
nostri con una raffica di dichiara-
zioniaeffettopubblicatesulCorrie-
redelMezzogiorno.Ilneopresiden-
te della Camera penale di Napoli,
Domenico Ciruzzi, lapidario:
C una parte della sinistra che
nonconsiderail processocomesi-
stemadiregolefinalizzatoadaccer-
tare linnocenza o la colpevolezza
del cittadinoinquisito, bens come
merostrumentodirepressione.Esi-
ste una deriva dellinsinuazione,
lindagine diventata attacco
aprioristico che non tiene conto
della presunzione dinnocenza,
nondistingueil giudiziopoliticoda
quellodiresponsabilit.Lasinistra
mi aveva sempre insegnato che il
processo era un percorso protetto
dovesidifendevanolegaranzie,tal-
volta invece usa la denigrazione
delnemicoperattaccarlostrumen-
talmente. E, apropositodel corto-
circuitotramediaegiustizia,Ciruz-
ziaggiunge:Nessunovuoleilbava-
gliodellastampa,maservonorego-
le. Il processopenaleunpercorso
protetto, che prevede momenti di
segretezzachetali devonorimane-
re.Serveunapresadicoscienzaan-
che del mondo dellinformazione,
perchc il rischioche il giornali-
sta possa trasformarsi da cane da
guardia della democrazia in ca-
gnolino da salotto delle Procure.
Nondimenticatevichelacartaco-
stituzionalea sancireche laperso-
nadevessereinformatadelleaccu-
seasuocaricori-ser-va-ta-men-te.
L'opinionedominantenelleProcu-
reenelleredazioni ignorataleine-
ludibileprescrizionecostituziona-
le, perch appena notificato latto
allindagato, si ritiene, a torto, che
sialecitodarneampiorisaltosutut-
tiimedia.Equestononpitollera-
bile. MaunaspettoCiruzzi tienea
ribadirlo:Leunicheriformegaran-
tiste,grazieanchealcontributodel-
leCamerepenaliitaliane,sonosta-
teemanatedal governodi sinistrae
nongidaquestogovernoche, allo
stato,hainvecepromulgatosoltan-
to una legislazioneferoce nei con-
fronti dei soggetti pideboli.
Per lexpresidentedelleCamere
penaliitaliane,ClaudioBotti,lana-
lisi ancora pi semplice: Pur di
schierarsi contro Berlusconi, il Pd
hapersodi vistalaculturadellaga-
ranzia.verocheil premieragitala
riforma della giustizia come una
clavae che ci sonointeressi perso-
nali dietro alcuni interventi previ-
sti, ma pur vero, per, che quella
riforma prevede anche tantissimi
aspetticondivisibili,solochelasini-
stranonriescepia scinderei pia-
ni, avalutareil contenuto. Soprat-
tutto se i pm diventano il riferi-
mentoculturaledel Pd, partitoche
ormai ritiene tempopersointerlo-
quirecongliavvocati.Lenostrebat-
taglievengonovistecomedifesadi
interessi di bottega. E, in questo, il
Pdha scavatounsolco col passato
del Pci.
AncheUgoRaja,avvocatocon10
anni di consiglio comunale alle
spalle sotto la bandiera dei Ds,
daccordo: Oggi difficile tenere
posizioni di garantismo, perch si
rischiadipassareperprotettoridel-
la casta. Per innegabile una so-
vraesposizionedelleProcure,com-
pliciancheimassmedia,eunastru-
mentalizzazionedistortadellavvi-
sodi garanzia, cheoggi diventato
quasi una sentenza di condanna.
Sonopatologiechevannoelimina-
te, ma consentendo nello stesso
tempoai magistratidi continuarea
esercitare il controllo di legalit.
Undiscorsoapartemeritanolein-
chieste napoletane che hanno ri-
guardatoparlamentaridel Pdl (Pa-
paeMilanese). Purtroppoaccade
-spiegalavvocatoRiccardoPolido-
ro, presidente dellassociazione Il
Carcerepossibile- cheunadecisio-
ne sullautorizzazione allarresto
nonseguaprincipi fissi, malacon-
tingenza del momento. Senza en-
trare nel merito delle vicende, ma
secondo voi qualcuno in Italia ha
capitoperchAlfonsoPapaincar-
cerementreil suocollegadi partito
MarcoMilaneseeil senatoredel Pd
Alberto Tedesco sono liberi? Il ga-
rantismo smarrito, si cavalca
lideadellopinionepubblica.Bru-
no Spezia, decano degli avvocati
partenopei, tagliacorto: Oggi esi-
steunagenerazionedi giovani ma-
gistrati chesi senteunacasta. Gen-
telontanaanni lucedal modellodi
magistrato-galantuomo rappre-
sentatoadesempiodaLepore. Ba-
sterebbeguardarequantevolteun
pm,dopoaverinterrogatouninda-
gatoainchiestaconclusa,sisiacon-
vinto della sua non colpevolezza.
Esiste una insensibilit alla prote-
sta dinnocenza degli indagati.
Che fare, dunque? Mantenere
unaposizionedicoraggioericorda-
re sempre laltezza della funzione
di undifensore. Inunaparola: resi-
stere, resistere, resistere.
(3. fine)
Il caso Lavitola va a Bari
Perquisita casa Bisignani
Trasloca in parte a Bari il fascicolo che vede lex
direttoredeLAvanti! ValterLavitola(nellafoto), in-
dagatoper induzionearenderedichiarazioni men-
daci allautorit giudiziaria. Non se ne occuper il
procuratore capo del capoluogo pugliese, Antonio
Laudati, cheproprioieri haformalizzatolastensio-
ne, vistocheapropriavoltaindagato, aLecce, sulla
gestione del caso Tarantini. Ma la Procura di Roma
hagiinviatoaBarigliattisuLavitola,limita-
tamente al nuovo reato. La presunta
estorsione, per il momento, resta a
Roma. Nel frattempolaProcuradi
Napoli chenondovrebbepioc-
cuparsidelcasovistocheperigiu-
dici incompetente, non molla.
IerilaGuardiadiFinanza,haeffet-
tuato, sumandatodei pmnapole-
tani, alcune perquisizioni nella se-
dedellAvanti!, il quotidianodi cui La-
vitolaeradirettore. Oggettodel blitz, luti-
lizzo da parte dellAvanti! dei finanziamenti dello
Stato.Sitrattadiunodeitemidellindaginesullapre-
suntaestorsione, quellachedovevaesseretrasferita
aRomaecheper il tribunaledel Riesamenonsussi-
ste inquantotalee che va trasferitaaBari. Einvece,
ancora una volta, interviene la Procura di Napoli,
chesempreierihaspeditoleFiammegialleaperqui-
sirelacasadi Luigi Bisignani, il consulenteagli arre-
sti domiciliari nellambito dellinchiesta sulla P4. I
militari della Finanza avrebberosequestratodocu-
menti etutti i computer agganciati allareteadsl.
ASSALTOGIUDIZIARIO
linchiesta
INQUISITORI I pm Francesco Curcio ed Henry John Woodcock, titolari dellinchiesta sulla presunta estorsione [Fotogramma]
__
ILFATTO 5
Venerd 30settembre2011 il Giornale
StefanoZurlo
la venticinquesima volta che
leaccusefinisconoinniente.Asso-
luzione, prescrizione, pi spesso
archiviazione, senza nemmeno
passare per il filtro delludienza
preliminare. Lultima indagine a
chiudersi conunnulladi fatto, sul-
letrentatrapertedal 1994, quel-
la nata dopoil discorso del 13 giu-
gno2009aSantaMargheritaLigu-
re. Allora il premier aveva invitato
la platea degli imprenditori a non
fare pubblicit sui giornali del
gruppoEspresso. Il network edito-
riale che fa riferimento a Carlo De
Benedetti nonavevagraditoeave-
va querelatoil Cavaliere che si era
trovato,tantopercambiare,nelre-
gistro degli indagati per aggiotag-
gio.LaprocuradiMilanoavevasca-
vato e aveva chiesto larchiviazio-
ne,oggiaccoltadal gip. Perilgiudi-
ce le parole del capo del governo
vannoinseritenellacornicedeldi-
ritto di criticopolitico-economica
di natura qualificata, in quanto
espressedal presidentedel Consi-
glio. Capitolochiuso.
dal novembre 94, dal famige-
rato a invito comparire recapitato
al premier aNapoli nel corsodi un
convegno internazionale, che i
procedimenti sinseguono, si so-
vrappongonoesiaccumulano.Or-
mai per orientarsi inquel labirinto
di contestazioni ci vuoleunaguida
ragionata, come quella offerta da
Maurizio Tortorella nel suo libro
La gogna, appena pubblicato da
Boroli editore. I numeri dei proce-
dimenti hanno superato quota
trenta, ma neppure Tortorellarie-
sceatenere il passo: labulimia in-
vestigativaprovocaquasiognigior-
noaltrescosse. Lultimopasticcio,
ancoraincorso,sullasseBari-Na-
poli-Roma. Lindaginebaresesul-
leescort, partitafrasquilli di trom-
baepremonizionisinistreperilCa-
valiere, si era conclusa senza am-
maccatureperil capodel governo.
Finedelgioco?No,perchlinchie-
sta ripartita a Napoli e ora, dopo
unagirandoladi colpi di scena, di
nuovosullastradaper Bari, gonfia
per di potenziali contestazioni:
dalfavoreggiamentoallaverindot-
toGianpi Tarantini adireil falso.
E cos i conteggi devono essere
aggiornati intemporeale. Lassal-
toa Berlusconi statocondottoin
tutti i modi e conunventaglio im-
pressionantedireati:sivadallabu-
sodufficiodel cosiddettocasoSa-
intJust, apertodallaprocuradi Ro-
ma, transitatodavanti al tribunale
deiministriechiusoconlasolitaar-
chiviazione nel gennaio 2009, al-
lagghiacciante concorso in stra-
ge, ipotizzatononunamaduevol-
te a Firenze e Caltanissetta e due
voltearchiviatofrail 1998eil 2002.
Palermohaprovatoaaprirsiunvar-
co utilizzando il concorso esterno
inassociazionemafiosaeilriciclag-
gio e anche quel doppio procedi-
mento si arenato su un binario
mortofrail 97eil 98.
AMilanoilCavaliereospitefis-
sodel tribunaledal 94, maanche
quisullasuatestanoncadutauna
condanna. Anchesesonoinpieno
svolgimentoiduedibattimentipi
insidiosi: quello per la corruzione
di DavidMills e laltroper il Ruby-
gate. Prescrizioni, come quella fa-
mosaperilLodoMondadori,archi-
viazionieassoluzioni:lapiclamo-
rosa resta la prima, quella per le
tangenti pagate dalle imprese del
Biscione alla Guardia di Finanza.
Quel procedimento fu un colpo
mortaleperilprimogovernoBerlu-
sconi chedopopochi mesi gettla
spugna. Nel 2001, sette anni dopo
quel terremoto e mentre i sismo-
grafi del Palazzoregistravanoaltri
sommovimenti, ecco lassoluzio-
nedapartedellaCassazioneinor-
dine a tutti i capi dimputazione
per nonaver commessoil fatto.
statoarchiviatonel 1998il pro-
cedimento per falso in bilancio e
frode fiscale relativo al progetto
Botticelli. Sei anni pi tardi, nel
2004,quelloperilibrettialportato-
re. Masuegiper lostivale, lepro-
cure hanno provato a pizzicare il
leader del centrodestra su infiniti
temi. Si vadal peculatoperil voli di
Stato,atterratosullasolitaarchivia-
zione,adunsingolareabusoduffi-
cio per lintervista a reti unificate
della scorsa primavera, con tanto
di occupazione dei palinsesti e
conseguente strascico giudiziario
ancoraincorso.
A Milano, nelle scorse settima-
ne, il Cavalierehabattutosuomal-
gradounaltrorecord,duevoltesur-
reale: ormai aunpassodallesse-
re processatoper la fugadi notizie
che port il Giornale a pubblicare
stralci dei nastri riguardanti Fassi-
noeConsorte.Disolitogliscoopso-
noorfani di padre, maquestavolta
laprocurahamiracolosamenteri-
costruitoquelcheaccadde,passag-
gio per passaggio. I pm avevano
chiestolarchiviazione, ma il gipli
haobbligati adandareavanti.
Insomma, si va avanti anche se
venticinqueprocedimenti suven-
ticinque si sono conclusi senza
condanne. Il Cavaliere continua
adessereil bersagliodi intercetta-
zioni ritagliate qua e l. Risultato:
perlennesimavoltailgovernopro-
vaametteremanoaltemaincande-
scenteconundisegnodi leggeche
riprendeunprecedenteprovvedi-
mentovaratonel 2007daClemen-
teMastellaepoiarenatosiinParla-
mento.
CENTRISTA
Il ministro
dellAgricoltura
Saverio
Romano
mercoled
in aula
durante il voto
di sfiducia contro
di lui [Ansa]
PRIVACY CALPESTATA
La maggioranza potrebbe
riproporre alle Camere
il ddl Mastella del 2007
FrancescoCramer
Roma Pentiti. questa la maledizione di
SaverioRomano, ministrodellAgricoltu-
ra, che appena 48 ore fa ha sfangato una
mozione di sfiducia nei suoi confronti.
Pentiti, si diceva. Maapartequelli siculi e
con la coppola, considerati inattendibili
dalpmcheperRomanohachiestolarchi-
viazionee valutati invece credibili dal gip
che ha ordinato limputazione coatta, ce
nesonoaltriingessatooinprincipediGal-
les. Sono i pentiti politici, quelli di Palaz-
zo, che a seconda del momento difendo-
nooaccusanolastessapersonaperlestes-
sevicende. Quelli chesestai conloroti tu-
telano,senntiscaricano. Quellichedim-
mi cosavoti epoi decidosesei colpevoleo
innocente; sesei buonoocattivo. Sei con-
troBerlusconi?Limpido. SeiconBerlusco-
ni? Sporco. ARomano andatacos.
Pentiti.Ilprimusinterparesdiquestaca-
tegoria Pier Ferdinando Casini. Il suo
partitolhalanciato,candidato,vezzeggia-
to,difeso.Findal2003quandosiavvilin-
chiestasuRomano, allepocadeputatodi
primalegislaturamaconunruolodi spic-
cotraicentristi, siaffrettaesprimereso-
lidariet affettuosa e convinta di tutto il
partito.Innocenteera. Einnocentereste-
rfinoaquandoRomanodecidelostrap-
po, inpolemicaconlapoliticadellalingua
inboccaalPddiCasini.Lesamaest.Inno-
cente, onesto, vittima di una persecuzio-
ne giudiziaria, da salvare prima; pieno di
ombre, compromesso, dasfiduciare poi.
Prima mister 110mila preferenze,
quello che alle Europee del 2009 risulta il
pivotatodellUdcintuttItalia, serbatoio
inesauribile di consensi; una risorsa in-
somma. Poi unostacolo, una stampella
delCavaliere, unnemico. Chevasfiducia-
to. Casini che giurava dellinnocenza di
Romanolostessochelaltroieriimpone-
vaai suoi di affossarlo. Diversi parlamen-
tari dellUdc, alla vigilia del voto di sfidu-
cia, assicurarono ai cugini del Pid, (os-
siaai transfughi di Romano) chenonsela
sarebberosentitadimostrareilpollicever-
soinAula. Traquesti ancheunbigcomeil
segretario del partito, Cesa. Ma Casini
Casini. Ele coscienze dei centristi si sono
piegateal voleredel caposupremo.
Altro pentito Raffaele Lombardo, po-
tente governatore siculo e attuale leader
dellMpa. Anchelui conRomanoci anda-
vaabraccetto. Nel 2004Lombardovenne
addirittura candidato ed eletto nelle file
dellUdc al Parlamento europeo. Nel
2005, commentando linchiesta che ha
coinvoltosiaTotCuffarosiaRomano, al
momento dellarchiviazione, Lombardo
esultava: Per entrambi sonostati mesi di
linciaggiopoliticoemorale, spietatoein-
giustoquantoinfondato.Malapoliticari-
mescolalecarteeleconvinzioni persona-
licomesefosseunamanodiscalaquaran-
ta. Succedechenel 2009Lombardo, eletto
governatorenel centrodestra, cominciaa
rimpastare la sua giunta e da un governo
rettodaPdl eUdcdiventaungovernotar-
gatoMpa, Miccich, Api; poi Api, Fli, Pde
Udcdi Casini. Insomma, Romanodiventa
nemico. Einfatti lMpaper lasfiducia. O
meglio, perunanonfiducia. Lordinedi
Lombardoai suoi quattrouomini allaCa-
merabizantino: duedi loro, CarmeloLo
Monte e Roberto Commercio, non vota-
no; mentre Angelo Lombardo e Sandro
Oliveri losfiduciano.
PentitopureCalogeroManninocheas-
siemeaRomanohafattonascereil Pid, in
dissensoallalineadiCasini.ProprioMan-
ninodissechelatradizionedellaDcnon
puesseredispersanel Pdedperquesto
cheabbiamodecisodiandarevia.Poipe-
r anche lui s distanziato dal ministro
Romanoehacosdecisoperlalineapilate-
sca del nonvoto. Spiegata cos: Politica-
mente sarei stato per la sfiducia; umana-
mente contro la sfiducia. Quindi non ho
votato. Politicamente, quindi, avrebbe
votato assieme al Pd per affossare mini-
stroegoverno. Disperdendolatradizione
dellaDc. Si vede ches pentito.
VIA CRUCIS DAL 94
La prima inchiesta sulla
Gdf fu fatale al governo:
per il Cav era innocente
Quando lattuale ministro fu indagato nel 2003 lUdc lo difese: innocente
ASSALTOGIUDIZIARIO
Berlusconi assolto: la venticinquesima volta
Il gip di Milano archivia laccusa di aggiotaggio ai danni di Repubblica. E ora si accelera sul ddl intercettazioni
Casini si pente di Romano. Ma laveva candidato lui
LE VITTORIE GIUDIZIARIE
Milano, 1993
ACCUSA: finanziamentoillecito
ai partiti (All Iberian 1)
nonluogoaprocedere
il 26 ottobre 1999
Palermo, 1994
ACCUSA: riciclaggioeconcorso
esternoin associazionemafiosa
archiviatoil 19 febbraio97
(associazione mafiosa) e 27
novembre 1998 (riciclaggio)
Milano, 1994
ACCUSA: corruzioneallaGuardia
di finanza
assoltoil 19 ottobre 2001
Milano, 1994
ACCUSA: falsoin bilancio(Lentini)
nonluogoaprocedere il 13
dicembre 2005
Milano, 1995
ACCUSA: falsoin bilancio,
appropriazioneindebitaefrode
fiscale(Macherio)
assoltoil 28 ottobre 1999
Milano, 1995
ACCUSA: falsoin bilancio
eappropriazioneindebita
(Medusafilm)
assoltoil 13 giugno2000
Milano, 1995
ACCUSA: corruzione
archiviatol'8 agosto2000
Milano, 1995
ACCUSA: falsoin bilancioFininvest
archiviatoil 21 settembre 2004
Milano, 1995
ACCUSA: falsoin bilancioEdilnord
archiviatoil 21 settembre 2004
Milano, 1996
ACCUSA: falsoin bilancioefrode
fiscale
archiviatoil 16 febbraio1998
Firenze, 1996
ACCUSA: concorsoin strage
archiviatoil 14 novembre 1998
Milano, 1996
ACCUSA: falsoin bilancio
(Fininvest)
nonluogoaprocedere il 13
febbraio2003
Milano, 1997
ACCUSA: corruzione(Ariosto-Sme)
assoltoil 27 aprile 2007
Madrid, 1997
ACCUSA: reati societari
econtrolaPubblica
amministrazione(Telecinco)
archiviato
il 13 ottobre 2008
Caltanissetta, 1998
ACCUSA: concorsoin strage
archiviatoil 3 maggio2002
Milano, 1999
ACCUSA: falsoin bilancio
(All Iberian 2).
assoltoil 26 settembre 2005
Milano, 1999
ACCUSA: corruzionegiudiziaria
LodoMondadori
nonluogoaprocedere il 12
maggio2001
Milano, 2001
ACCUSA: falsoin bilancio,
appropriazioneindebitaefrode
fiscale(Diritti tv)*
nonluogoaprocedere 7 luglio
2006 e il 28 maggio2007
Milano, 2002
ACCUSA: falsoin bilancio
(Ariosto-Sme)
assoltoil 30 gennaio2008
Roma, 2007
ACCUSA: concussione
(casoSacc)
archiviazione il 17 aprile 2009
Roma, 2008
ACCUSA: corruzione
(compravenditadei senatori).
archiviazione il 18 novembre 2008
Roma, 2008
ACCUSA: aggiotaggio
(Alitalia)
archiviatoil 7 febbraio2011
Roma, 2009
ACCUSA: abusod'ufficio
(Saint Just)
archiviatoil 26 gennaio2009
Roma, 2009
ACCUSA: peculato(voli di Stato)
archiviatol'8 ottobre 2009
Milano, 2009
ACCUSA: aggiotaggio
(pubblicitsui giornali)
archiviatoil 29 settembre 2011
Amnesie centriste Dopo il voto alla Camera
6 INTERNI

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
AdalbertoSignore
Roma Sono giornate intense e
turbolenti.Oalmenocosledefi-
nisceGianniLettaquandoannun-
ciacheSilvioBerlusconinonparte-
ciperalseminariosulledismissio-
ni organizzato al Tesoro perch
assediatodaimpegni vari. Paro-
le-conogniprobabilit-nienteaf-
fatto casuali, soprattutto perch
pronunciate da uno solitamente
prudente e discretocome il sotto-
segretarioallapresidenzadelCon-
siglio.
Edeffettivamentepropriosot-
toassediochesi senteil Cavalie-
re. Che nelle decine di telefonate
di auguri per i suoi 75 anni e negli
incontri della giornata a Palazzo
Grazioliripetecomefosseunman-
tra che i magistrati hanno il solo
obiettivodi farmi fuori. UnBerlu-
sconi, insomma, sempre picon-
vintochelatenagliadelleprocu-
re si vada sempre pi stringendo
invistadiquellocheluistessodefi-
nisce lassalto finale. Ci prova-
nodadiciottoanni - confidaauno
deisuoitantiinterlocutori-maora
hannodecisoche arrivatoil mo-
mentodellaffondofinale.Igiudi-
ci,avevadettomercoledatardase-
raospiteacasadiAlessandraMus-
solinicheappenascoccatalamez-
zanotte lha festeggiato insieme
adunatrentinadipersone,voglio-
nofarmi farelafinedi BettinoCra-
ximanonciriusciranno.Unari-
flessione,quelladelCavaliere,che
rivelamoltodi quel cheil suosta-
todanimoseil paragone chesce-
gliequelloconil leadersocialista
morto latitante ad Hammamet.
Gi,perchilmoltiplicarsidellein-
chiestedi questimesieil prolifera-
re di intercettazioni gettate in pa-
stoaimediacomenullafossehada
qualchetempofattovenireil dub-
bioaBerlusconicheleprocuresia-
no ormai disposte a qualunque
cosa pur di metterlo allangolo.
Vorrebbero mandarmi in esilio
come hanno fatto con Craxi - ag-
giunge - ma non ce la faranno
mai. Non ci sono riusciti con i
tanti processi da cui sono uscito
senzaunacondanna-sisfogaconi
suoi -eoraci provanoipotizzando
reati chenonesistonoechenega-
no gli stessi interessati e gettando
lamia vita privata inpastoai gior-
nali. Questi magistrati sonopronti
ad uccidersi lun laltro pur di far
fuori me. Ma vi rendete conto -
diceacasadellaMussolini -chesu
dimesonostatefattecentomilain-
tercettazioni?Nonmai successo
a nessuno, nemmeno nella Cina
di Mao o nella Cuba di Fidel Ca-
stro.Edinuovoilpensierotornaa
Craxi.Hofattofarelacoperturadi
marmoallasuatomba-ricorda-e
sonoorgogliosocheventimilaita-
liani allannovannoavisitareil ci-
miteroincui sepolto.
Berlusconi, insomma, non ha
dubbi. E tanto ne convinto che
continuaapensaredi doveranda-
reintvedirequelchepensaparola
perparola. Chissfinoaquandole
cosiddette colombe riusciran-
noatrattenerlo. Perch,ripete, in
Italia c una dittatura dei magi-
strati, unsistemadi democrazia
limitataconigiudicidiMagistra-
tura democratica che vorrebbero
prendereil potere. Laparolagol-
penonlapronuncia, mail concet-
to esattamente questo: Md sta
cercandodisovvertirelordineco-
stituito.
MalassedioacuisiriferisceLet-
taprobabilmentenonsoloquel-
lodelleprocure. Ci sonogli svario-
ni alla Camera, dove il governova
sotto per 23 voti sull8 per mille a
scuola pubblica. Ma il problema
vero che Giulio Tremonti di
nuovosugliscudiestacombatten-
dounaveraepropriaguerradi po-
sizionesuBankitalia. Senzaconsi-
derare che tornato nuovamente
allavecchiaabitudinedellanavi-
gazione insolitaria (mai persa in
verit). Mercoled conil Dpcmsui
tagli ai ministeri di cui nessunosa-
pevanullaeinquesteoreconilde-
cretosviluppo. Unodei presenti al
vertice di maggioranza a Palazzo
Grazioli, infatti, consegna al pre-
mier una cartellina con su scritto
riservatochedistribuisceinlimi-
tatissimecopie. Sonoindiscrezio-
ni - contantodi numeri e tabelle -
suquelchevorrebbefareTremon-
ti. Unabozzachenonpiaceaffatto
ai vertici del Pdl cheapronounve-
roeproprioprocessoaltitolaredel-
lEconomia.
AnnaMariaGreco
Roma Ha consegnato la sua lettera di dimissioni
dal Pdl aFabrizioCicchittoeGianfrancoFini, poi
andatoaRadio2perspiegarelesueragioniallatra-
smissione Un Giorno da pecora.
Santo Versace dice di aver fatto,
cos, unregaloaSilvioBerlusconi
peril suocompleanno. Mail rega-
lo doppiamente avvelenato. Sia
perchlaccompagnaconuninvi-
to (A 75 anni ora di andare in
pensione.Civorrebbeunbelcam-
biamento:ungovernodiunitna-
zionale, che prenda i provvedi-
mentinecessariarilanciareilPae-
se.EacapoMarioMonti),siaper-
ch unvoto in meno alla Camera
pesamolto.Eilpresidentedellafa-
mosagriffedimodadicedinones-
seresolo: Sealleparoleseguisse-
roi fatti, almeno15personelasce-
rebbero il Pdl. Nessuno sopporta
piBerlusconi.
Per ora, Versace va nel Gruppo
misto, ma sa di essere molto cor-
teggiato. Ementredal Fli NinoLo
Presti si spertica in elogi e inviti,
lui sembra guardare piuttosto al-
lUdc: Chi si sempre comportato in maniera
splendidainparlamento-dice-PierFerdinando
Casini,nonpossochefargliicomplimenti.Hasem-
prepresodelledecisioni nellinteressedel Paese.
Comedicedi voler fareVersace, spiegandochese
Bersani gli chiedessedi entrarenel Pd, gli chiede-
rebbedi farmi vedereil programma.
La crisi del deputato era nellaria, mercoled
nonerafattovedereinaulaperpartecipareal deli-
cato voto sulla sfiducia al ministro delle Politiche
agricole. Anchequesto, per Versace, statounre-
galoal Pdl. Nonvolevovotare la fiducia - dice - a
Saverio Romano. Non voglio accusare nessuno e
spero venga assolto. Per i miei amici siciliani mi
hannodetto:faiquellochefaremmonoi, votalasfi-
ducia. Il deputato spiega che maturava da tem-
po la decisione di lasciare il partito. Ame piace
lavorare, e nel Pdl nonhanno bisogno di uno che
lavora.Daltraparteiohocominciatoalavorareso-
lonel 1950, si vedechehopocaesperienzarispetto
aloro. IncasaPdl il suoaddiovienecommentato
con parole al vetriolo dal sottosegretario ai Beni
culturali Francesco Giro. Ricordache nel 2008 lui
(coordinatore del Lazio) cercava un posto in lista
perungiovaneecapaceimprenditoreenonessen-
doci possibilit nella regione pensava alla Cala-
bria, quando gli telefon il premier per dire che l
ceragiVersaceacui tenevamolto. Berlusconi
cos: generoso e lealissimo. Ora sar amareggia-
to.
Sorpresa La svolta del deputato stilista
lo spillo

A 75 anni
ora
di andare
in pensione
Versace volta le spalle al Cav:
Passo al Misto, sono deluso
MAGGIORANZA SOTTO
Governo bocciato sull8
per mille alla scuola
Letta: giorni turbolenti
A Silvio
Il premier: giudici golpisti
Ma non far la fine di Craxi
Berlusconi: contro di me 100mila intercettazioni, neanche nella Cina di Mao
E nel Pdl si apre lennesimo processo al ministro dellEconomia Tremonti
La decisione presa dopo il voto
su Romano. La corte di Fli e Udc
ASSALTOGIUDIZIARIO
AUGURI
Il presidente
del Consiglio
Silvio
Berlusconi
ieri ha compiuto
75 anni
Mercoled
in aula
dopo il voto
di fiducia
accordato
al governo
e la bocciatura
della mozione
del Pd
contro
il ministro
dellAgricoltura
Saverio
Romano
stato
festeggiato
dai
parlamentari
di maggioranza
Cpita. Cpita che certi giornali
vivanocontinuamentedipolemi-
cheanti casta, vomitandolitri di
benzinapopulistanellegiinfuo-
cate teste dei propri lettori. Suc-
cedecheperimedesimigiorna-
li - da Liberazione al Manifesto,
dallUnitaEuropa-nonesitino
a chiedere la questua conla ma-
no sinistra allo stesso Palazzo
che vorrebberoabbattere conla
mano destra. In ballo c ovvia-
mente la libert dinformazione
e 80 milioni che servono a non
spegnere le voci critiche. Men-
trei focolai dodiodivampano...
La questua alla casta
dei giornali anti casta
INTERNI 7
Venerd 30settembre2011 il Giornale
Le cinque proposte allesecutivo
AndreaCuomo
Roma NeicorridoidiBankitaliasi
d per certo: sar FabrizioSacco-
manni il nuovogovernatore di via
Nazionale. Impossibile ignorare
lindicazionediMarioDraghi,pre-
sidenteinpectoredellaBancacen-
trale europea, per il suosuccesso-
re a PalazzoKoch. Impossibile far
fintadi nulladavanti al gradimen-
todel presidentedellaRepubblica
GiorgioNapolitanoper lasoluzio-
neinterna(Saccomanni diretto-
re generale della banca centrale).
E questo malgrado larrocco del
ministrodellEconomiaGiulioTre-
monti sul suo candidato Vittorio
Grilli,ilpigiovanedirettoregene-
raledel Tesoro.
Unascelta, quelladi Saccoman-
ni, chesesarconfermatadal con-
siglio superiore di Bankitalia, po-
tr essere letta indiversi modi: sul
piano personale, una vittoria di
Draghi su Tremonti, rivali ormai
storici; sul piano istituzionale un
successo dellasse Francoforte-
Quirinale rispetto a quella parte
delgovernochesiriconoscenelmi-
nistrodellEconomiaenellaLega;
sul pianostrategicolacreazionedi
unlinkpidirettotralabancacen-
trale nazionale e quella europea
che potr tornare utile. Ed per
questoche,malgradoilpremierSil-
vio Berlusconi avesse negli ultimi
giorniostentatounsalomonicodi-
stacconei confronti delleduecan-
didature e malgrado ancora ieri si
vociferasse di una terna di nomi
(comprendente anche loutsider
LorenzoBiniSmaghi)perunacan-
didaturafortediespressionegover-
nativa, hadi fattoprevalsolalinea
Saccomanni.
Ilprobabilescioglimentodelno-
doBankitaliaharappresentatolul-
timoattodi unagiornatapiuttosto
convulsa sul fronte della politica
economica.Chehavistoalmenoal-
tre due novit di rilievo: la nascita
di una cabina di regia interna alla
maggioranza per lo sviluppo. E i
primi passi verso la privatizzazio-
nediunapartedelpatrimoniopub-
blico, affare questo che potrebbe
valere parecchie centinaia di mi-
liardi di europerlecassedelloSta-
to.
Ma partiamodalla cabina di re-
gia: cos stata gi ribattezzata la
commissione interna alla Pdl,
compostadamembri del partitoe
dei gruppi parlamentari, incarica-
ta di mettere a punto le misure di
programmazione economica che
sarannopoi portateallattenzione
del triumviratocompostodal pre-
mierSilvioBerlusconi,dalsottose-
gretarioalla presidenza del consi-
glioGianniLettaedallostessoTre-
monti. La road map tracciata nel
corso di un vertice a Palazzo Gra-
zioli strettaebreve. Si parladi un
paio di settimane, in modo che il
decreto sviluppo sia pronto per il
consiglio dei ministri del 13 otto-
bre assieme al decreto gemello,
quellosullastabilit,probabilmen-
teinununicostrumento. Maalcu-
niprovvedimentipotrebberoesse-
revaratiancheprima,comeantici-
pail ministrodel LavoroMaurizio
Sacconi,peracceleraregliinvesti-
menti infrastrutturali, sollecitare
gli investimenti privati e favorire
loccupazione giovanile con lap-
prendistato.
Ma ieri, come detto, stato an-
che il giorno dellinventario del
patrimonio pubblico, come Tre-
montihadefinitoilseminarioalTe-
sorosulladismissionedelpatrimo-
nio stesso. Uno scrigno con oltre
1800miliardi di cui 700immedia-
tamentefruttiferi, comehariferi-
toEdoardoReviglio, docenteLuiss
ecapoeconomistadellaCdp, rela-
toreal seminario, chehaanchein-
dicatoquattroassetsuiqualisipu
agiredasubito: crediti, concessio-
ni,partecipazionieimmobili.Que-
sti ultimi in particolare valgono
500miliardi. Senepuvendereil
5-10percento,quindi40-50miliar-
di da qui ai prossimi anni, spiega
Reviglio. Con oggi prende avvio
unagranderiformastrutturaleper
lariduzionedel debitoeperlamo-
dernizzazioneelacrescitadelPae-
se, diceTremonti. Secondolasti-
madelTesoro,ilpianodivalorizza-
zionedel patrimoniopubblicoga-
rantiraregime,dal2020,unaridu-
zioneannuadeldeficitdi9,8miliar-
di.
Dai consorzi a Union Square: la ripresa secondo Confedilizia
la fetta di patrimonio, in mi-
liardi di euro, indicata da Tre-
monti come immediatamen-
tefruttifera.
Sono i miliardi di euro annui
chesi ricaverebberodallava-
lorizzazionedei beni di fami-
glia del Belpaese
il nostro debito pubblico, 28
miliardi superiore al patrimo-
niodelloStato. Ma conlultima
manovradovrebbecalmierarsi
il valore (in miliardi di euro)
delpatrimoniodelloStato, cifra-
toai valori dimercatoedivisoin
classi nellinventariodi ieri
MarinoSmiderle
InVenetohannotaratoil pianocasa
partendo da un principio rivoluziona-
rio: il cittadino non uno spietato spe-
culatoreenemmenounbiecocementi-
ficatore. Esullabase di questoassunto,
dopo le prime incertezze filosofiche,
la normativa ha favorito qualcosa co-
me 25mila interventi per un investi-
mento complessivo di 2 miliardi di eu-
ro. Che per un settore allo stremo delle
forze come quello delledilizia non so-
no proprio bruscolini.
Certo, ancheaquestelatitudini il Pia-
no casa viene declinato in maniera di-
versa a seconda dei livelli: la Regione
spinge, i comuni, tendenzialmente, fre-
nano. EdperquestocheMarinoZorza-
to, vicepresidente della Regione, an-
dato recentemente a un incontro pro-
mossodallAnci, lassociazione dei co-
muni, a Rubano (Padova), intonando
quella che sembrava una preghiera:
Cari Comuni del Veneto - ha detto -
nellapplicazione del Piano casa siate
coraggiosi, non mettete limitazioni,
perch i veneti non sono speculatori.
Questa una vera iniziativa anticrisi
perlosviluppodelleconomiaeasoste-
gno delle piccole e medie imprese.
Se il ministro Matteoli fosse venuto a
un convegno dei costruttori veneti,
moltoprobabilmentenonavrebbebec-
catonessunfischio. Eadirlonon il pi-
diellino Zorzato, ma il presidente dei
costruttori di AnceVeneto, Luigi Schia-
vo. Il risultato del Piano casa senza
dubbiopositivo- sostiene- anchesec
voluto unanno di riflessione, chiamia-
mola cos, perch si mettesse in moto
tutto il meccanismo. Ma siamo solo al-
linizio, perchconlemodificheei nuo-
vi incentivi apportati nella normativa,
sonocertoche lestime di investimento
effettuate troveranno concreta realiz-
zazione.
Lanuovaversionedel Piano, chepre-
vede un aumento massimo del 45 per
centodellacubaturadelledificio, com-
postoda un20per centodi base, piun
10per centoper lutilizzodi fonti rinno-
vabili di energia, piunulteriore15per
cento se si attua la riqualificazione
energeticadellinteroedificio, dovreb-
beprodurre investimenti per altri 5mi-
liardi di euro. Veneti cementificatori?
Sui 25mila interventi approvati finora
- assicura Zorzato- non arrivata alcu-
nasegnalazionedi deturpazionedel pa-
esaggio o del patrimonio edilizio.
MacomcheinVenetofunzionaeal-
troveno? Perchqui siamopibravi,
scherzaSchiavo, e aggiunge: Diciamo
che statofattounbuonlavoro e che la
politica, per una volta, stata in sinto-
nia con le imprese. Perch questo Pia-
no casa, vale la pena ricordarlo, stato
fattoa costozero. Poi, vero, pifaci-
le eseguire i lavori su case a schiera e
conqualchesoldodaparte, caratteristi-
che peculiari del nostro Veneto.
Zorzatospoi toltolosfiziodi proiet-
tare le cifre venete sul territorio nazio-
nale. Setutteleregioni applicasserola
nostraleggeenonpiani casafinti - con-
clude il vicepresidente regionale - in
Italiapartirebberodai 60agli 80miliar-
di di euro di investimenti, vale a dire
una volta e mezza la manovra messa in
campo di recente dal governo. Con la
particolaritchesi tratterebbedi inter-
venti pro-crescita e pro-lavoro, senza
imporre nuove tasse ai cittadini.
Il modello Veneto per ledilizia pubblica
Col piano casa affari per due miliardi
Le risorse
il caso
LE MISURE ANTI CRISI
Bankitalia, per Saccomanni quasi fatta
Tremonti, sconfitto, lavora a una commissione speciale per lo sviluppo e fa linventario del patrimonio pubblico
Roma Cinqueproposte per linnovazio-
ne. Le ha presentate ieri Confedilizia al
governo.Sperochesianopreseinconsi-
derazioneechepalazzoChigi ci dia pre-
stounarisposta,diceCorradoSforzaFo-
gliani, chedi Confediliziail presidente.
Inquellachelaconfederazionehavoluto
chiamareagendaper losviluppoil pri-
mopuntocostituitodallamodificadel-
laleggecheregolai contratti di locazione
per usononlocativo, cheSforzaFogliani
definisceunfossilegiuridico.Lapropo-
stadi Confediliziaintrodurreinviaspe-
rimentale una durata flessibile per que-
sticontratti,ilcuitermineattualedi12an-
ni finisceperdisincentivareiproprietari,
chepreferisconoteneregli immobili sfit-
ti oppure alzanoi canoni.
Lasecondapropostariguardaiconsor-
zi di bonifica, chesecondoSforzaFoglia-
ni hanno dimostrato di non essere effi-
cienti. Per questo la Confederazione
prevede la loro soppressione, con il tra-
sferimentoalleRegioni dellecompeten-
ze, del personale e dei contributi annui,
che nel 2009 (ultimo anno disponibile)
ammontavanoaoltre518milioni. Confe-
diliziaauspicainoltrechevengafavorito
il recupero del patrimonio edilizio esi-
stente rispetto alledificazione di nuovi
immobili, bloccandolosprecodi territo-
rio libero, attraverso lintroduzione nel-
lordinamento giuridico, quale princi-
piofondamentale,dellobbligoperglien-
ti locali interessati di differenziare i con-
tributi commisurati allincidenza degli
oneri di urbanizzazione, nonchal costo
di costruzione. Ultimeduepropostelin-
troduzionedi unasortadi unatantumri-
spettoallIci annuale, misurachefavori-
rebbesoprattuttoi giovani, eil cosiddet-
to progetto Union Square, dal nome
dellapiazzadiManhattangestitadiretta-
mentedai cittadini: si trattadi incentiva-
reconsgravi fiscali (detassazionedellIci
odialtritributilocali)lanascitadiconsor-
zi spontanei di cittadini chesi organizzi-
noper lamanutenzionedi stradeopiaz-
ze, innomedel principiodellasburocra-
tizzazionee dellasussidiariet.
AnCu
La prova: senza le amministrazioni locali un piano di dismissioni sarebbe inutile
700
IPERATTIVO Il ministro Giulio Tremonti: dopo la manovra, sta appuntando lattenzione sulla crescita [Ansa]
10
1.843
INCENTIVI
La nuova versione
del Piano casa
studiata dalla
Regione Veneto ha
gi favorito 25mila
interventi. In pi,
sono previsti
incentivi per
lutilizzo di fonti
rinnovabili di
energia [Ansa]
1.815
La Regione lunica ad aver recepito le indicazioni del governo
8 INTERNI

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
La verit sulla lettera Bce
che hacommissariato
opposizione eCarroccio
Nel testo spedito in agosto la lista delle misure per salvare il Paese:
sonoquelle di Berlusconi, osteggiate daPd, Confindustria e Lega

La lettera
(...) centraleeuropea. Maora che
lamissivastataresapubblica(il
Corriere dellaSeralha pubblica-
taieri), nelleggerlasivedequalco-
sa di diverso: le misure suggerite
eritenute essenziali rispondono,
almeno in grandissima parte, ai
principi del programma econo-
mico di Silvio Berlusconi, non a
quelli del PdodellItaliadei Valo-
ri. E nemmeno della Confindu-
stria, in prima linea a cavalcare
lindignazione verso il premier.
Un programma fatto di liberaliz-
zazioni nel mondo del lavoro e
deiservizi; dimenotassepercitta-
dini eimprese; dimenoprivilegi e
pi efficienza nel settore pubbli-
co.
Attenzione: cinoncorrispon-
de esattamente al programma
del governo; naunidealemani-
festoeconomicodel Pdl. Bens al-
le convinzioni che Berlusconi ha
portato in politica quando, nel
1993, ha fondato Forza Italia. E
chelostessopremierhaprovatoa
rilanciare allinizio di questa cri-
si, 4-5mesi fa. Ora, questi principi
possono piacere o meno; e sulla
loroefficaciasi pudiscutere, co-
me sempre si pu fare in econo-
mia che - pur prevedendo il pre-
mio Nobel - non una scienza
esatta. Allo stesso modo sarebbe
unomissione non accennare al-
lincapacit politica dello stesso
Berlusconi di riuscire a realizza-
re, nel tempo, tale programma.
Ma adesso non questo il punto
centrale. Lo , invece, il fatto che
non stiamo di certo parlando dei
temi cari a quelle opposizioni (di
sinistra, estrema sinistra, di cen-
tro, poteri forti) cheil monitodel-
laBcehannoinvececavalcatoco-
mefosseloro. Enemmenoaquel-
lapartedel governo-laLega- che
di fronte a certe esigenze di tagli
di spesa non ha voluto saperne
per merocalcoloelettorale.
Tornare allo spirito del 1994
un tormentone quasi nostalgi-
co che evoca lentusiasmo rifor-
matoreeliberalechehafattostra-
vincere a Berlusconi, con Forza
Italia, leprimeelezioni nellequa-
li simisurato. diventatountor-
mentoneperch, nelpantanodel-
la politica, se ne persa la forza
propulsiva. Salvocercaredi riani-
marla ogni qualvolta se ne senti-
va la necessit. Per esempio di
fronte alla stagnazione della cre-
scita, inchiodatasottol1%, eche,
combinataconil debitopubblico
al 120%del Pil, hacreatolecondi-
zionipermettereindifficoltilno-
stro Paese sui mercati finanziari,
come accaduto questa estate.
Ebbene,daierisappiamocheper-
sinolaBcehaprovatoariportarci
allospiritodel 94.
Siadettochiaramente, per una
banca centrale quella lettera (al
netto delle tensioni continentali
tra Germania e Mediterraneo)
quasi un compitino obbligato,
che si inserisce in una normale
dialetticatraunistituzionetecni-
ca di stampo federale che indivi-
dua interventi limite e un gover-
no politico che cerca il consenso
perattuarli. lademocrazia, bel-
lezza, direbbe qualcuno. E non
cnotizia. Tuttaviafaspecieleg-
gereche, tralemisureperaumen-
tare la crescita, Trichet e Draghi
indichinolaliberalizzazionedei
servizipubblicilocalie,piavan-
ti, lesigenza di riformare ulte-
riormenteil sistemadi contratta-
zionesalarialecollettiva, permet-
tendo accordi a livello dimpre-
sa. Mentreper quantoriguardai
tagli di bilancio, si leggonoracco-
mandazioni a intervenire ulte-
riormente nel sistema pensioni-
stico(conparticolareriferimen-
toadanzianitealledonne)eava-
lutare una riduzione significati-
va dei costi del pubblico impie-
go. Infine, lettaeriletta, lalettera
nonfamaicennoallaumentodel-
leimposte, sianoessediretteoin-
dirette.
Quindi, come la mettiamo?
Prendiamo i servizi pubblici:
qualcunoricordachihafesteggia-
tolavittoriadei s nei referendum
abrogativi sulla privatizzazione
dellacqua del 12-13 giugno? Nel
clima generale di spallata a que-
stogoverno,lafestaeratuttaasini-
stra. Mentre a destra non sono
mancateleposizioni(comeRena-
ta Polverini) conservatrici. E che
diredellacontrattazioneazienda-
le e della flessibilit nel mondo
del lavoro? Il governo ha trattato
il temanellarticolo8dellamano-
vra(chemiraamaggioreprodutti-
vitpermettendoderoghe di leg-
ge nei contratti aziendali) rice-
vendoinrispostaunoscioperoge-
nerale da parte del sindacato e,
addirittura, lirritazione della
Confindustria. E le pensioni? Su
quellestatalastessaLega, come
noto, aporreil veto, costringendo
Berlusconi allamanovra sullIva.
Chequesteoaltremisuresiano
quellegiusteper rilanciareil Pae-
senonsi pudireconcertezza. Si
vedr. Ma almeno sia chiaro chi
le vuole fare e chi no.
MarcelloZacch
RodolfoParietti
Gidallebarricate: persalutareilvialibe-
radapartedel Parlamentotedescoal raffor-
zamentodel fondosalva-Stati (Efsf), maan-
chelinaspettata crescitadel Pil Usanel ter-
zotrimestre, un+1,3%chestemperai timori
di recessione. Nel giornoincui latroikafor-
matadagli esperti di Ue, BceeFondomone-
tario internazionale ha iniziato lennesima
missionedi verificadei conti dellaGreciain
unclimatesissimo, consetteministeri occu-
pati da centinaia di dipendenti pubblici, i
mercati finanziari hanno trovato ieri nuovi
spunti per risalirelachinaemettereasegno
rialzi compresi tral1%di Parigi eil 2%di Mi-
lano, la migliore.
Del resto, lesitodel vototedescononera
del tuttoscontato. Lecinquebatosteeletto-
rali rimediate dallinizio dellanno in vari
Lnder dallacancelliera, AngelaMerkel, ri-
schiavanodirenderedelicatoilpassaggioal-
laCamerabassadel dossier Efsf. Nonostan-
teitimori dellavigilia, laMerkelhainvecein-
cassato una doppia vittoria: dalla sua mag-
gioranza, chehaapprovatolaleggecon315
voti afavore(nebastavano311), eanchedai
108 deputati dellopposizione che hanno
fattoaltrettanto. il segno che, al di l delle
coloriture politiche, in Germania il partito
dellintransigenza si trova in mino-
ranza. Nella faticosa ricerca di
una soluzione alla crisi del
debito, quanto accaduto
ieri al Bundestag nonva
sottovalutato. Cos co-
me lapertura verso un ulteriore potenzia-
mento del paracadute anti-crisi espressa
dal solitamente rigidissimo ministro delle
Finanze, Wolfgang Schaeuble. Non ora pe-
r, ha precisato Schaeuble, perch tutte le
lineeguidadaapplicareallEfsf allar-
gatononsonoancora state defi-
nitivamente negoziate.
I governi di Eurolandia so-
no comunque al lavoro per
implementare un meccani-
smoingradodi metteresotto
protezione sia i Paesi in diffi-
colt, sialebanchepiesposte
neiconfronti dellaGrecia. Lipo-
tesi finorapiaccreditataprevede
linnalzamento fino a sei-sette volte
dellattualedotazionedel fondosalva-Stati,
pari a440miliardi (di cui 211di competenza
di Berlino dopo il voto di ieri), attraverso
unatipicaoperazione di levafinanziaria. In
salsaeuropea, il pianoTarpconcui lAme-
ricaha salvato il proprio sistema creditizio.
Primadi irrobustirelEfsf, lEurozonado-
vrpergestireil casoGrecia. Il giudiziode-
gli 007 di Ue, Bce e Fmi sullo stato dellarte
del risanamento ellenico sar determinan-
teai fini dellosbloccodellultimatranchedi
aiuti da 8 miliardi. Schaeuble ha spiegato
chelEurogruppodel13ottobresardedica-
to agli aiuti. Il tempo non dalla parte del
premiergreco, GeorgePapandreou(cheog-
gi incontreril presidentefrancese, Nicolas
Sarkozy), ma gli hedge fund stanno scom-
mettendo su un possibile lieto fine com-
prandosirtaki-bond, scambiati permenodi
36 centesimi su ogni euro di valore. Nelle
mani dei fondi speculativi cisarebberotitoli
per40miliardi: unacifradestinataaraddop-
piare se Atene eviter il default.
AncheleBorsesembranocredereallhap-
py end. APiazza Affari, grazie al 2%di ieri, il
Ftse-Mib ha riagguantato i 15mila punti,
spintoancoraunavoltadai titoli bancari (su
tutti, Unicredit e Intesa Sanpaolo, in rialzo
di circasei punti percentuali). Apartelesof-
ferenzedellaBorsadiAtene(-1,53%)eil con-
sueto andamento eccentrico di Londra
(-0,4%), beneanchegli altri mercati europei
(+1,1%Francoforte, +1%Parigi, +1,32%Ma-
drid), mentreWall Street hapersoslancioin
chiusura (+0,15% a unora dalla chiusura).
Rialziconvinti, determinati anchedallacre-
scitaoltreleattesedegli StatiUniti nelsecon-
dotrimestregrazieaunaumentodecisodel-
le esportazioni. Laumento dell1,3% tra
aprileegiugnofainparterientrarelallarme
sullatenutadelleconomiafattoscattaredal-
laFederal Reserve nellultima riunione. Se-
condo il presidente della Fed di Philadel-
phia, Charles Plosser, leconomia potrebbe
crescere questanno del 2% e del 3% nel
2012.Unespansionedialmenoil3%consi-
derata necessaria per ridurre significativa-
menteladisoccupazione(al 9,1%). Unapia-
gasocialeconcuigliUsadovrannofareicon-
ti ancora a lungo.
Il s tedesco al fondo salva-Stati fa correre le Borse
FESTEGGIATA
Angela Merkel
visibilmente
soddisfatta dopo
il voto di ieri: un
successo politico,
accolto con favore
dallUe, per la
cancelliera [Epa]
LA CRISI DEI MERCATI
LAVORO
Si riformi
ulteriormente
il sistema della
contrattazione
PENSIONI
Nel privato let
del ritiro delle
donne sia in linea
con quella stabilita
dallaprimapagina
Vittoria della Merkel: Efsf pi forte. Usa, bene la crescita (+1,3)
COPPIA
Il governatore
della Banca
dItalia, Mario
Draghi, con (a
destra) il
presidentedella
Bce, Jean-Claude
Trichet, del quale
prenderil
posto. di
entrambi la
firma in calce
sottola lettera
inviatail 5
agostoal
governoitaliano
[Ansa]
Fonte: Dipartimento del Commercio Usa
Andamento del Pil per trimestre
QUATTRO ANNI DI ECONOMIA USA
2007
III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II
2008 2009 2010 2011
P
e
r
c
e
n
t
u
a
l
e
-10
-8
-6
-4
-2
0
2
4
+1,3
Mercati Milano (+2%) sopra quota 15mila
LIBERALIZZAZIONE
Per i servizi
pubblici locali
e professionali
devessere piena
10 INTERNI

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
LauraVerlicchi
Industriali e banche, artigia-
ni e negozianti, coop e assicura-
zioni: il mondo delle imprese ha
trovatola quadra e oggi si prepa-
raaconsegnareal governoil ma-
nifesto per lo sviluppo, annun-
ciatogiorni fadaEmmaMarcega-
glia. Priorit, la riforma fiscale
perabbassareletassesulavorato-
ri e imprese, con la disponibilit
ad accettare una patrimoniale.
Che, secondo indiscrezioni non
confermate, dovrebbe essere in-
torno ai sei miliardi di euro e ac-
compagnatadaunaseriedi misu-
re per contrastare levasione fi-
scale.
Tra queste dovrebbe esserci, a
quanto risulta al Giornale, lab-
bassamento a 500 euro della so-
glia di tracciabilit per le opera-
zioniincontanti(attualmentefis-
sataa2.500euro). Nonchlacco-
glimentodiunprincipiomoltodi-
battutoe controverso, quellodel
conflittodi interessi: riconoscen-
doal compratorelapossibilitdi
portare indeduzione odetrazio-
nedalleproprieimposteunapar-
teconsistentedel valoredel bene
o servizio acquistato, gli si d un
incentivo a farsi rilasciare fattu-
re, ricevuteescontrini dal vendi-
tore, incoraggiando cos lemer-
sionedi attivit(eimponibili) al-
trimenti destinate a rimanere
inafferrabili. In pratica, quello
chegiavvieneconladetrazione
Irpef sui lavori di ristrutturazio-
ne edilizia, un settore in cui il
sommersoparticolarmentedif-
fuso. Non a caso, il tema forte-
mente sentito da Rete Imprese
Italia, cheraccoglieleorganizza-
zioni dellartigianato e del com-
mercio (Confartigianato, Con-
fcommercio, Confesercenti eCa-
sartigiani), che ne aveva fatto
unadellepropostechiaveal tavo-
lodellariformafiscaleriguardan-
te leconomia sommersa, uno
dei quattro istituiti dal ministro
dell'Economia Giulio Tremonti.
Il documento inoltre punta a
rafforzareil pressingsul governo
permisurechesostenganolacre-
scita, quindi nellagenda delle
impreseci sonopraticamentetut-
ti i temi caldi del momento: ridu-
zione del debito pubblico (ac-
compagnatadaunaminoreinge-
renza del pubblico nel privato),
privatizzazioni, liberalizzazioni,
infrastruttureeriformadellepen-
sioni, un tema particolarmente
difficile questultimo, soprattut-
toper ladistanzadallaposizione
deisindacati. Misuredefinitesul-
la base del manifesto delle im-
prese per salvare lItalia che la
presidentedi Confindustria, Em-
maMarcegaglia, avevaanticipa-
to nei giorni scorsi avvertendo il
governo: ora concretezza o stop
al dialogo, non saremo pi di-
sponibili, scindiamolenostrere-
sponsabilit.
In realt, quel documento in
cinque punti stato solo la base
di partenzaperunconfrontocer-
tamente non facile tra le diverse
anime dellimprenditoria italia-
na. Confindustria lha presenta-
to al tavolo delle associazioni
dimpresa, dove stato limato e
arricchito per giorni fino a tra-
sformarloinunagenda comune
di tutti i temi che stanno a cuore
al mondoproduttivo, conpropo-
ste definite dalle organizzazioni
datoriali molto concrete e ope-
rative, da presentare al gover-
no.
questo lesito dellultimo in-
controtecnico, che si svoltoie-
ri, dopoil vialiberapoliticoal do-
cumentoarrivato dal vertice im-
prenditoriale dellaltra sera, che
havistoforseper laprimavoltail
mondodelle imprese compatta-
to su una agenda comune per la
crescita.
Oggiilmanifestosarpresenta-
toufficialmentepressolasededi
ReteImpreseItaliaallapresenza
di tutti i numeri uno delle orga-
nizzazioni: accantoaEmmaMar-
cegaglia, leader di viale del-
lAstronomia, ci sarannoil presi-
dentedellAbi, GiuseppeMussa-
ri, Ivan Malavasi, presidente di
turno di Rete Imprese Italia, Fa-
bio Cerchiai, presidente del-
lAniaeLuigi Marino, presidente
dellAlleanza delle Cooperative
Italiane.
limporto massimo previsto,
in euro, al di sopra delle quali
nonsaranno possibile letran-
sazioni incontanti
Sonoi punti di partenzadel pri-
mo documento elaborato da
Confindustriaecorrispondono
adaltrettanti tipi di intervento
di 6miliardi ilvaloredel getti-
toipotizzatodaunatassapatri-
moniale che potrebbe avere
unaliquotadell1,5per mille
Tra i firmatari
assicurazioni, coop,
artigiani e banche
SINTESI
Nel testo, limpegno
contro evasione fiscale
ed economia sommersa
MANIFESTO Oggi la presentazione al governo
Ora la Marcegaglia vuole una tassa in pi
C una patrimoniale da 6 miliardi tra le richieste di Confindustria e delle altre associazioni di imprese
Numeri
PROTAGONISTI
Mediolanum International LiIe LTD
Sede Legale Iona Building, Block B, 4th Floor
Shelbourne Road, Dublin 4, IrelaND.
Double Premium Twentyfve 50,41 NR
Double Premium TwentyFive Plat 50,41 NR
Double Premium 6 Years 44,74 AA-
Double Premium 6 Years Bis 47,39 AA-
Double Premium 6 Years Ter 45,30 A+
Double Premium 6 Years Quater 44,92 A+
Double Premium 6 Years Quinquies 44,08 A+
Double Premium Special Opportunity 79,50 AA-
Double Premium 2008 53,42 AA-
Double Premium Special Opportunity 2 82,91 AA-
Double Premium 2008/1 49,54 A+
Double Premium 2008/2 45,70 AA-
Double Premium Key 19 70,42 A+
Double Premium Renewable Energy 35,77 A+
Double Premium 2008/3 56,70 BBB+
Double Premium Sprint Key 25D 107,02 A+
Double Premium 2008/4 70,40 BBB+
Double Premium 2008/5 79,50 BBB+
Double Premium Sprint Key 36D 123,62 na
Double Premium 2008/6 83,00 BBB+
Double Premium Key 42 114,40 BBB+
Double Premium 2009 102,30 A+
Double Premium Coupon Sprint Key 44D 106,32 A+
Double Premium Coupon Sprint 103,59 A+
Double Premium Coupon 104,23 A+
Double Premium Coupon Sprint 1 100,90 A+
Double Premium Coupon 1 101,51 A+
Double Premium Coupon 2 99,85 A+
Double Premium Coupon Sprint 2 100,55 A+
Double Premium Coupon Sprint Key 48D 101,17 A+
Double Premium Coupon Sprint 3 100,82 A+
Double Premium Coupon 3 100,49 A+
Double Premium Coupon Sprint 4 99,83 AA-
Nome prodotto Va|ore Rat|ng
t|to|o (F|tch)
'28%/(35(0,80
Valore titolo al 31/08/11
Double Premium Coupon 4 95,87 AA-
Double Coupon Power Key 49 S 103,62 AA-
Double Premium Coupon 5 90,10 BBB+
Double Premium Coupon Sprint 5 97,86 A+
Double Premium Coupon 6 88,50 BBB+
Double Premium Coupon Sprint Key 51D 96,41 A+
Double Premium Coupon 7 89,75 BBB+
Double Premium Coupon 8 88,40 BBB+
Double Premium Coupon Sprint 6 96,94 A+
Double Premium Coupon 9 88,40 BBB+
Double Coupon Power Key 55 S 101,96 AA-
Double Premium Coupon Sprint Key 56D 94,00 A+
Double Premium Coupon Sprint Key 57 92,40 A+
Double Premium Coupon Sprint 7 94,81 AA-
Double Premium Coupon 10 85,90 AA-
Double Premium Coupon Sprint Key 59 93,57 AA-
Double Premium Coupon 11 82,50 AA-
Double Premium Coupon Sprint 8 92,30 AA-
Double Premium Coupon 12 83,35 AA-
Double Premium Coupon Sprint 9 93,63 AA-
Double Premium Coupon Sprint 10 86,90 A+
Double Premium Coupon 13 79,31 AA-
Double Premium Coupon Sprint 11 89,83 AA-
Double Premium Coupon Sprint Key 61D 89,75 AA-
Double Premium Coupon Sprint Key 60 91,74 AA-
Double Premium Coupon Sprint 12 91,50 AA-
Double Premium Coupon Sprint Key 63 89,00 A+
Double Premium Coupon Sprint 14 91,49 AA-
Double Premium Coupon Sprint Key 64 91,37 AA-
Double Premium Coupon Sprint 15 88,40 A+
DoublePremiumCoupon Sprint Key 65 91,00 AA-
Double Premium Coupon Sprint Key 62 91,74 AA-
Double Premium Coupon Sprint 13 91,50 AA-

"In caso di pi Societ di rating, stato prudenzial-
mente indicato il rating minore
Ulteriori indicazioni, quali ad esempio la Denomina-
zione dellEmittente, sono disponibili sul sito internet
www.mediolanuminternationallife.it
DiPi Money 2006/8 96,50 A2
DiPi Platinum Money 2006/15 96,94 A2
DiPi Platinum Money 2006/16 87,21 A2
DiPi Key Platinum 9 94,03 A2
DiPi Key 9 92,12 A2
DiPi Platinum Money 2006/3 95,21 A2
DiPi Money 2006/3 93,13 A2
DiPi Platinum Money 2006/1 94,52 A2
DiPi Money 2006/1 92,42 A2
DiPi Platinum 2006/7 84,19 A2
DiPi 2006/6 84,19 A2
DiPi Platinum 2006/5 97,10 A2
DiPi Platinum 2006/4 83,70 A2
DiPi 2006/4 83,70 A2
DiPi 2006/3 97,10 A2
DiPi Platinum 2006/3 97,10 A2
DiPi Platinum 2006/2 84,18 A2
DiPi 2006/2 83,70 A2
DiPi Platinum 2006 97,23 A2
DiPi 2006 97,23 A2
DiPi 2005/20 97,10 A2
DiPi Platinum 2005/8 97,10 A2
DiPi 2005/19 97,23 A2
DiPi Platinum 2005/6 97,23 A2
DiPi 2005/13 97,11 A2
DiPi 123 92,07 A2
DiPi Step 4 excl 122,25 A2
DiPi Step 4 plat 119,63 A2
DiPi Step 4 std 117,01 A2
DiPi Step 2 plat 119,08 A2
DiPi Step 2 excl 116,72 A2
DiPi Step 2 std 114,36 A2
DiPi World Plus 2 156,23 A2
DiPi Platinum Money 2007/4 87,44 A3
DiPi Step 2007/3 75,98 A3
DiPi Platinum Money 2007/3 94,70 A3
DiPi Platinum 2007/1 91,33 A3
DiPi 2006/14 91,75 A3
DiPi Money 2005/4 97,21 A3
DiPi 2005/9 92,30 A3
DiPi 2005/8 90,35 A3
DiPi Platinum New World 4 149,25 A3
DiPi New World 5 145,15 A3
DiPi New World 4 167,07 A3
DiPi Platinum New World 3 176,53 A3
DiPi New World 3 168,24 A3
DiPi 117 110,82 Baa1
DiPi Platinum New World 2 197,97 Baa1
DiPi New World 2 187,51 Baa1
DiPi Sprint nfazione WM 103,99 Aa2
DiPi Sprint nfazione Key 26 103,11 Aa2
DiPi Sprint nfazione C 6 103,19 Aa2
DiPi Platinum Money 2009/9 86,71 Aa3
DiPi Money 2005/5 103,14 Baa3
DiPi 2005/10 98,83 Baa3

DiPi Power Sprint 2009/1 95,83 A
DiPi Platinum Power 2009/6 88,32 A
DiPi Platinum Money 2009/8 79,18 A
DiPi Power 2009/6 91,40 A
DiPi Power Sprint 2009 97,24 A
DiPi Power Sprint C-$ Key 53 95,49 A
DiPi Power Sprint Key 50 99,21 A
DiPi Power Sprint Key 46 101,38 A
DiPi Power Sprint Key 45 102,48 A
DiPi Sprint 2009/1 97,02 A
DiPi Sprint Key 40 96,97 A
DiPi Sprint 2009 94,87 A
DiPi Sprint Key 39 93,78 A
DiPi Sprint Key 38 93,78 A
DiPi Platinum Money 2008/2 87,24 A
DiPi Money 2008/1 84,74 A
DiPi Sprint 2008/11 96,89 A
DiPi Alternative 2 T 94,89 A
DiPi Alternative 2 T 94,89 A
DiPi Alternative 2 T 94,25 A
DiPi 2008/4 81,29 A
DiPi Platinum 2008/7 82,44 A
DiPi 2008/3 82,66 A
DiPi Platinum 2008/6 81,65 A
DiPi Platinum 2008/5 84,36 A
DiPi 2008/2 84,50 A
DiPi 4 Markets 2008/3 68,90 A
DiPi Sprint 2008/8 98,26 A
DiPi Platinum 2008/4 78,77 A
DiPi 4 Markets 2008/2 59,91 A
DiPi 2008/1 82,20 A
DiPi Money 2007/4 91,29 A
DiPi Platinum Money 2007/8 92,55 A
DiPi Money 2006/11 93,55 A
DiPi Platinum Money 2006/22 95,91 A
DiPi STEP 2006/4 91,70 A
DiPi Platinum Power 2006 $ 2 95,29 A
DiPi 1017 111,81 A
DiPi 2005/12 88,09 A
DiPi 2005/11 96,09 A
DiPi Gran Premio della Montagna 5 excl 113,81 A
DiPi Gran Premio della Montagna 5 plat 111,95 A
DiPi Gran Premio della Montagna 5 std 110,08 A
DiPi World Plus 1 143,85 A
DiPi Gran Premio della Montagna 2 excl 119,60 A
DiPi Gran Premio della Montagna 2 plat 117,28 A
DiPi Gran Premio della Montagna 2 std 114,96 A
DiPi Platinum Money 2009/1 86,39 A+
DiPi Money 2009/1 84,29 A+
DiPi Platinum Power 2009 102,59 A+
DiPi Power 2009 99,42 A+
DiPi Platinum Money 2009 86,95 A+
DiPi Money 2009 84,72 A+
DiPi Sprint 2008/9 96,78 A+
DiPi Platinum Money 2008 88,01 A+
DiPi Money 2008 85,58 A+
DiPi Platinum 2008/10 86,60 A+
DiPi Sprint nfazione C 8 101,82 A+
DiPi Platinum 2008/9 92,12 A+
DiPi Platinum 2008/8 82,25 A+
DiPi 2008/5 81,03 A+
DiPi Platinum 2008/3 84,19 A+
Mediolanum International LiIe LTD
Sede Legale Iona Building, Block B, 4th Floor
Shelbourne Road, Dublin 4, IrelaND.
32/,==(',3,
Valore titolo al 31/08/11
Ulteriori indicazioni, quali ad esempio la Denomina-
zione dellEmittente sono disponibili sul sito internet
www.mediolanuminternationallife.it
In caso di pi Societ di rating, stato prudenzial-
mente indicato il rating minore
ND: valore non disponibile in quanto le societ del
gruppo Lehman Brothers sono attualmente sottoposte
a procedura concorsuale.
NR: alla data della presente documentazione lEnte
Emittente non stato oggetto di valutazione da parte
di agenzie di rating
DiPi Platinum 2008/2 79,93 A+
DiPi Platinum 2008/1 80,33 A+
DiPi 4 Markets 2008/1 73,96 A+
DiPi Platinum 2008 85,33 A+
DiPi 2008 85,33 A+
DiPi 4 Markets 2008 63,77 A+
DiPi Ecology 2008 64,06 A+
DiPi 4 Markets 3 63,46 A+
DiPi New World 9 Bis 63,72 A+
DiPi Key 13 Bis-1 63,73 A+
DiPi Money 2007/11 76,05 A+
DiPi Platinum Money 2007/18 88,46 A+
DiPi Money 2007/10 87,46 A+
DiPi New World 9 63,72 A+
DiPi Key 13 Bis 63,73 A+
DiPi Key 13 63,66 A+
DiPi New World 8 63,66 A+
DiPi 2007/2 63,71 A+
DiPi 2007 84,39 A+
DiPi Platinum Money 2007/17 89,61 A+
DiPi Money 2007/9 88,82 A+
DiPi Platinum Money 2007/16 87,06 A+
DiPi Money 2007/8 87,00 A+
DiPi Step 2007/7 89,81 A+
DiPi Platinum Money 2007/9 92,24 A+
DiPi Step 2007/6 88,24 A+
DiPi Step 2007/2 92,88 A+
DiPi Money 2007 94,72 A+
DiPi Platinum Money 2007/2 91,58 A+
DiPi Platinum Money 2007/1 96,64 A+
DiPi Step 2007 / 1 93,36 A+
DiPi Platinum 2007 92,78 A+
DiPi 2007 92,78 A+
DiPi Step 2007 79,09 A+
DiPi Platinum Money 2007 92,97 A+
DiPi Platinum Money 2006/21 91,11 A+
DiPi Platinum Money 2006 19 96,04 A+
DiPi Money 2006/10 95,46 A+
DiPi Platinum Money 2006/20 89,69 A+
DiPi Step 2006/3 80,68 A+
DiPi Step 2006/2 93,66 A+
DiPi Platinum Money 2006/18 89,97 A+
DiPi Platinum Money 2006/17 96,05 A+
DiPi Money 2006/9 95,54 A+
DiPi Platinum Money 2006/2 95,79 A+
DiPi Money 2006/2 95,55 A+
DiPi Platinum Money 2006 95,58 A+
DiPi Money 2006 95,37 A+
DiPi Platinum 2006/6 95,01 A+
DiPi 2006/5 95,01 A+

DiPi Power Key 52 97,32BBB+
DiPi Power 2009/5 87,65BBB+
DiPi Platinum Money 2009/6 74,85BBB+
DiPi Poker D'Assi 4 93,59BBB+
DiPi Platinum Power 2009/5 90,84BBB+
DiPi Platinum Money 2009/5 75,29BBB+
DiPi Platinum Poker D'Assi 1 94,16BBB+
DiPi Poker D'Assi 1 91,71BBB+
DiPi Power Key 41 108,50BBB+
DiPi Platinum Money 2007/5 ND ND
DiPi Alternative 2 std ND ND
DiPi Platinum power 2009/7 91,02 NR
DiPi Power Key 58 97,06 NR
DiPi Power Key 54 104,90 NR
DiPi Platinum Money 2009/7 79,37 NR
DiPi Platinum Money 2009/4 80,21 NR
DiPi Platinum Power 2009/4 99,57 NR
DiPi Power 2009/4 96,89 NR
DiPi Platinum Money 2009/3 83,30 NR
DiPi Platinum Power 2009/3 100,24 NR
DiPi Power 2009/3 97,16 NR
DiPi Power Key 47 106,80 NR
DiPi Platinum Power 2009/2 101,80 NR
DiPi Power 2009/2 99,38 NR
DiPi Power Bric 101,95 NR
DiPi Platinum Money 2009/2 83,39 NR
DiPi Money 2009/2 81,89 NR
DiPi Power Key 43 98,59 NR
DiPi Platinum Power 2009/1 105,39 NR
DiPi Power 2009/1 101,51 NR
DiPi Sprint 2009/2 95,13 NR
DiPi Key 37 95,48 NR
DiPi Platinum Money 2008/1 88,02 NR
DiPi Sprint Key 35 97,90 NR
DiPi Money 2007/2 T 91,21 NR
DiPi Platinum Money 2007/5 T 91,25 NR
DiPi Step 2007/4 T 91,31 NR
DiPi Money 2007/1 T 91,32 NR
DiPi Platinum 2005/9 T 82,75 NR
DiPi 2005/21 T 82,75 NR
DiPi Platinum 2005/7 T 82,75 NR
DiPi 2005/15 T 82,75 NR
DiPi Sprint 2008/10 98,19 NR
DiPi Sprint nfazione C 9 102,80 NR
DiPi Key 31 99,98 NR
Nome prodotto Va|ore Rat|ng
t|to|o Em|ttente
(S&P)
Societa per Azioni - Sede Legale 20080 Basiglio - Milano 3 (Mi)
Palazzo Meucci - Via F. SIorza
Capitale Sociale euro 87.720.000 i.v. - Societa con unico Socio
32/,==(',3,
Valore titolo al 31/08/2011
INDICE DI RIFERIMENTO al 31/08/2011
HFRX GLOBAL 1.149,02
XINHUA/FTSE CHINA 25 17.045,54
Ulteriori indicazioni, quali ad esempio la Denominazione dellEmittente, sono disponibili sul sito internet www.mediolanumvita.it.
In caso di pi Societ di rating, stato prudenzialmente indicato il rating minore
nd: valore non disponibile in quanto le societ del gruppo Lehman Brothers sono attualmente sottoposte a procedura concorsuale.
DiPi 1004 96,50 A2
DiPi 1010 89,66 A2
DiPi 1014 97,26 Baa3
DiPi 1016 97,46 Baa3
DiPi 1019 97,46 Baa3
DiPi 1021 95,26 A2
DiPi 1022 97,54 A2
DiPi 1023 95,01 A2
DiPi 1026 96,10 A2
DiPi 1027 84,98 A2
DiPi 1029 88,13 A2
DiPi 1031 95,11 A2
DiPi 1034 100,53 A2
DiPi 1038 95,91 A2
DiPi 1050 95,69 A2
DiPi 1057 107,16 Aaa
DiPi 1063 106,55 Aaa
DiPi 1075 100,02 Aaa
DiPi 1108 127,02 A2
DiPi 1138 111,46 A3
DiPi 1148 113,42 A2
DiPi 1156 102,93 A3
DiPi 122 100,88 A3
DiPi 2005-16 95,75 A2
DiPi 2005-4 86,22 A2
DiPi 2005-5 86,13 A2
DiPi 2005 Ter 86,22 A2
DiPi 2006-8 94,75 A2
DiPi Big Chance 2004 100,71 A3
DiPi Key 12 102,22 Aaa
DiPi Key 8 93,46 A2
DiPi Money 2003-15 98,16 A3
DiPi Money 2004-1 98,08 A3
DiPi Money 2004-2 96,99 A3
DiPi Money 2004-3 96,56 A3
DiPi Money 2004-4 96,43 A3
DiPi Money 2004-7 92,75 A2
DiPi Money 2004-9 94,43 A2
DiPi Money 2006-6 96,38 A2
DiPi Money 2006/7 97,59 A2
DiPi Platinum 114 101,95 A3
DiPi Platinum 2005 86,13 A2
DiPi Platinum 2005 - 2 85,89 A2
DiPi Platinum 2005 - 3 91,67 A3
DiPi Platinum 2006 - 4 Bis 77,89 A2
DiPi Platinum 2006 - 9 83,56 A2
DiPi Platinum Big Chance 2004 99,67 A3
DiPi Platinum Money 2003-4 97,70 Baa1
DiPi Platinum Money 2003-5 98,39 A3
DiPi Platinum Money 2003-6 98,32 A3
DiPi Platinum Money 2003-7 98,37 A3
DiPi Platinum Money 2003-8 96,83 Baa1
DiPi Alad' n 05 1103 116,94 A+
DiPi Alad' n 06 1104 113,49 A+
DiPi Centro Nord 99,77 A+
DiPi Centro Nord 2 96,57 A+
DiPi Ecology 88,52 A+
DiPi Evoluzione 2004-2 128,55 A
DiPi Exclusive Power 2006 - Dollaro 95,80 A
DiPi Exclusive Power 2006 - Euro 94,66 A
DiPi Granducato 99,59 A+
DiPi Granducato Bis 97,97 A+
DiPi Granducato Quater 96,38 A+
DiPi Granducato Ter 98,55 A+
DiPi Key 10-1 94,92 A+
DiPi Key 10-2 98,38 A+
DiPi Key 11-1 94,98 A+
DiPi Key 11-2 93,00 A+
DiPi Key 11-3 88,85 A+
DiPi Key 14 Dollaro 90,94 A+
DiPi Key 15 85,68 A+
DiPi Key 15 Bis 79,93 A+
DiPi Key 20 81,67 A
DiPi Key 21 95,93 A
DiPi Key 22 Dollaro 86,04 A
DiPi Key 23 Dollaro 85,72 A
DiPi Key 27 86,67 A+
DiPi Key 28 91,92 A+
DiPi Key 29 Dollaro 94,77 A+
DiPi Key 30 94,59 A+
DiPi Key 32 107,60 A+
DiPi Key 32 Bis 107,77 A+
DiPi Key 32 Ter 107,36 A+
DiPi Key 33 92,72 A+
DiPi Key 33 Bis 94,92 A+
DiPi Key 33 Ter 95,94 A+
DiPi Key 34 Dollaro 96,43 A+
DiPi Key 4 Quater 122,23 A
DiPi Key 4 Quinquies 132,12 A
DiPi Key 5 Quater 117,63 A
DiPi Key 5 Quinquies 128,54 A
DiPi Key Moment 6 Dollaro 95,85 A
DiPi Key Moment 6 Euro 94,68 A
DiPi Key Moment 7 Dollaro 95,80 A
DiPi Key Moment 7 Euro 94,69 A
DiPi Lido 95,35 A+
DiPi Money 2003-10 101,04 A+
DiPi Money 2003-11 100,43 A+
DiPi Money 2003-12 100,13 A+
DiPi Money 2003-13 99,81 A+
DiPi Money 2003-14 97,65 A
DiPi Money 2003-7 101,11 A+
DiPi Money 2003-8 101,21 A
DiPi Money 2003-9 100,44 A+
DiPi Money 2004-10 92,44 A
DiPi Money 2004-11 91,04 A
DiPi Money 2004-5 95,59 A
DiPi Money 2004-6 95,18 A
DiPi Money 2004-8 94,81 A
DiPi Money 2005-1 91,67 A
DiPi Money 2005 Bis 89,08 A
DiPi Money 2006-4 95,12 A+
DiPi Money 2006-5 95,08 A+
DiPi Money 2007/3 91,72 A+
DiPi Money 2007/5 92,21 A+
DiPi Money 2007/6 91,66 A+
DiPi Money 2007/7 91,04 A+
DiPi New World 175,24 A+
DiPi New World 6 75,58 A+
DiPi New World 7 74,96 A+
DiPi Platinum 109 121,01 A+
DiPi Platinum 110 127,67 A+
DiPi Platinum 2005 / 5T 80,93 A
DiPi Platinum 2006 - 10 94,10 A+
DiPi Platinum 2006 - 8 94,41 A+
DiPi Platinum Money 2003-2 100,22 A+
DiPi Platinum Money 2003-3 97,61 A
DiPi Platinum Money 2004-11 93,76 A
DiPi Platinum Money 2004-13 94,01 A
DiPi Platinum Money 2004-14 93,73 A
DiPi Platinum Money 2004-15 93,13 A
DiPi Platinum Money 2004-16 93,48 A
DiPi Platinum Money 2004-17 94,69 A
DiPi Platinum Money 2004-4 96,10 A
DiPi Platinum Money 2004-5 95,66 A
DiPi Platinum Money 2005-1 92,99 A
DiPi Platinum Money 2006-4 95,68 A+
DiPi Platinum Money 2006-6 95,23 A+
DiPi Platinum Money 2006-7 95,39 A+
DiPi Platinum Money 2007-10 83,82 A+
DiPi Platinum Money 2007/11T 88,77 A
DiPi Platinum Money 2007-12 86,86 A+
DiPi Platinum Money 2007-13 94,06 A+
DiPi Platinum Money 2007-14 91,73 A+
DiPi Platinum Money 2007-15 88,38 A+
DiPi Platinum Money 2007-7 92,32 A+
DiPi Platinum Money Dollaro 90,34 A+
DiPi Platinum New World 184,12 A+
DiPi Platinum Power 2006 - Dollaro 95,66 A
DiPi Platinum Power 2006 - Dollaro 395,13 A
DiPi Platinum Power 2006 - E 94,68 A
DiPi Platinum Special 96,49 A
DiPi Power 2006 - Dollaro 95,12 A
DiPi Power 7 116,43 A+
DiPi Power 8 124,02 A+
DiPi Shot 94,41 A+
DiPi Sprint 2008 96,98 A+
DiPi Sprint 2008-1 96,59 A+
DiPi Sprint 2008-2 96,49 A+
DiPi Sprint 2008/3 99,77 A+
DiPi Sprint 2008/3 Bis 96,57 A+
DiPi Sprint 2008-4 97,76 A+
DiPi Sprint 2008-5 95,92 A+
DiPi Sprint 2008-6 97,58 A
DiPi Sprint 2008-7 97,41 A
DiPi Sprint 7% Dic 07 96,93 A+
DiPi Sprint 7% Quater 98,39 A+
DiPi Sprint 7% Quinquies 98,28 A+
DiPi Step 10 Exclusive 116,28 A
DiPi Step 10 Platinum 113,99 A
DiPi Step 10 Standard 111,70 A
DiPi Step 2007-10 88,73 A+
DiPi Step 2007 / 8T 87,28 A
DiPi Step 2007-9 73,16 A+
Double Premium Coupon 1132 103,75 A
Double Premium Coupon 1133 103,75 A
Double Premium Coupon Spr 1134 99,49 A+
Double Premium Coupon Spr 1135 99,00 A-
Tris 1059 103,08 A+
DiPi 2005-18 ND ND
DiPi Platinum 2005 - 5 ND ND
Ulteriori indicazioni, quali ad esempio la
Denominazione dell'Emittente, sono disponibili sul
sito internet www.mediolanumvita.it. n caso di pi
Societ di rating, stato prudenzialmente indicato
il rating minore.
DiPi Platinum Money 2004-1 97,03 A3
DiPi Platinum Money 2004-10 93,62 A2
DiPi Platinum Money 2004-12 95,92 A2
DiPi Platinum Money 2004-2 97,30 A3
DiPi Platinum Money 2004-3 97,01 A3
DiPi Platinum Money 2004-6 96,33 A3
DiPi Platinum Money 2004-7 93,69 A2
DiPi Platinum Money 2004-8 93,49 A2
DiPi Platinum Money 2004-9 93,70 A2
DiPi Platinum Money 2006-10 96,12 A2
DiPi Platinum Money 2006-11 96,72 A2
DiPi Platinum Money 2006-12 97,50 A2
DiPi Platinum Money 2006-13 97,85 A2
DiPi Platinum Money 2006-14 89,36 A2
DiPi Platinum Money 2006-5 92,90 A2
DiPi Platinum Money 2006-8 93,96 A2
DiPi Platinum Money 2006-9 94,19 A2
DiPi Platinum Money 2007-6 91,13 Baa3
DiPi Step 2006 100,28 A2
DiPi Step 2006-1 89,51 A2
DiPi Step 2007-5 81,43 Baa3
DiPi Step 6 Exclusive 122,21 A2
DiPi Step 6 Platinum 119,48 A2
DiPi Step 6 Standard 116,74 A2
DiPi Step 8 Exclusive 120,61 A2
DiPi Step 8 Platinum 117,87 A2
DiPi Step 8 Standard 115,13 A2
DiPi Step Platinum 2006 100,83 A2
DiPi Step Platinum 2006 - 1 90,69 A2
Double Premium 1080 57,07 A2
DiPi 1006 96,00 A
DiPi 1020 98,68 A
DiPi 1024 92,52 A+
DiPi 1025 98,30 A
DiPi 1032 94,41 A+
DiPi 1033 Exclusive 95,53 A+
DiPi 1036 100,80 A
DiPi 1042 100,19 A
DiPi 1044 95,76 A
DiPi 1045 96,52 A
DiPi 1046 98,09 A
DiPi 1048 98,55 A
DiPi 1049 96,71 A
DiPi 1051 96,67 A+
DiPi 1051 Bis 96,05 A+
DiPi 1051 Quater 95,67 A+
DiPi 1051 Tris 100,67 A
DiPi 1052 98,29 A
DiPi 1053 96,62 A+
DiPi 1054 97,81 A+
DiPi 1055 102,14 A+
DiPi 1056 95,62 A+
DiPi 1058 48,22 A-
DiPi 1060 98,36 A+
DiPi 1061 94,35 A+
DiPi 1062 97,22 A+
DiPi 1064 91,16 A+
DiPi 1065 99,20 A+
DiPi 1066 96,16 A+
DiPi 1068 89,81 A+
DiPi 1071 91,53 A+
DiPi 1072 90,19 A+
DiPi 1073 97,39 A+
DiPi 1074 89,38 A+
DiPi 1076 94,38 A+
DiPi 1078 75,81 A+
DiPi 1079 100,20 A+
DiPi 1081 70,30 A+
DiPi 1083 105,30 A+
DiPi 1084 92,74 A+
DiPi 1085 98,53 A+
DiPi 1087 97,64 A+
DiPi 1089 99,54 A
DiPi 1090 88,17 A-
DiPi 1091 99,40 A-
DiPi 1092 142,99 A
DiPi 1111 111,35 A+
DiPi 1112 109,44 A+
DiPi 1113 109,28 A+
DiPi 1114 107,85 A+
DiPi 1115 115,37 A+
DiPi 1118 97,55 A+
DiPi 112 118,61 A+
DiPi 1121 102,91 A+
DiPi 1122 102,85 A+
DiPi 1124 103,35 A+
DiPi 1129 103,31 A
DiPi 113 121,76 A+
DiPi 1131 103,45 A
DiPi 1136 98,12 A
DiPi 114 118,60 A
DiPi 1140 107,90 A+
DiPi 1141 119,54 A+
DiPi 1146 98,06 A
DiPi 1147 94,97 A+
DiPi 1149 104,56 A+
DiPi 1151 97,79 A+
DiPi 1152 103,95 A
DiPi 1153 95,63 A+
DiPi 1154 90,56 A+
DiPi 1157 104,85 A
DiPi 116 117,64 A+
DiPi 2005 / 17T 80,93 A
DiPi 2005 / 18T 80,93 A
DiPi 2005 Bis 87,02 A
DiPi 2006-7 94,41 A+
DiPi 20 Per 50 85,14 A+
DiPi 4 Markets 82,86 A+
DiPi 4 Markets 2 63,66 A+
DiPi 4 Markets Bis 77,12 A+
DiPi 4 Markets Quater 64,70 A+
DiPi 4 Markets Ter 77,55 A+
DiPi Alad' n 02 1100 115,63 A+
DiPi Alad' n 03 1101 118,03 A+
DiPi Alad' n 04 1102 Dollaro 139,28 A
Nome prodotto: Va|ore Rat|ng
t|to|o Em|ttente
(S&P)
Nome prodotto: Va|ore Rat|ng
t|to|o Em|ttente
(ND)
Nome prodotto Va|ore Rat|ng
t|to|o Em|ttente
(Moody's)
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MILANO Via G. Negri, 4
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FAX 06 6920 9100
COMO Via V. Emanuele II, 113
TEL 031 242 525
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PUBBLICIT NAZIONALE: Legale, Aste ed Appalti, Bandi di Concorso,
Finanziaria, Annunci Economici, Necrologie, Ricerche e Offerte
di Personale, Piccola Pubblicit, Servizi Speciali
COMMERCIALE LOCALE: Edizioni Milano/Lombardia, Genova/Liguria
Nome prodotto Va|ore Rat|ng
t|to|o Em|ttente
(FITCH)
IN PRIMA LINEA
A sinistra, Emma Marcegaglia,
leader di Confindustria. Sopra, il
presidente dellAbi, Giuseppe
Mussari. Oggi la presentazione
del Manifesto per la crescita Ansa]
500
5
6
Aformularelepropostecondivi-
sesonoleseguenti associazio-
ni delle imprese.
CONFINDUSTRIA
Confederazione generale del-
lindustriaitaliana
ABI
Associazionebancariaitaliana
ANIA
Associazioneitalianatraleim-
preseassicuratrici
ALLEANZACOOPERATIVE
FederazionetraLegacoopCon-
fcooperativee Agci
RETEIMPRESEITALIA
Il network riunisce le seguenti
categorie:
CASARTIGIANI
Confederazioneautonomasin-
dacati artigiani
CNA
Confederazionenazionaledel-
lartigianato e della piccola e
mediaimpresa
CONFARTIGIANATO
Organizzazioneautonomadel-
limprenditoriaartigianaedel-
le piccole imprese che in essa
trovanoinformazione
CONFCOMMERCIO
Confederazione generale ita-
lianadelleimprese, delleattivi-
tprofessionali edellavoroau-
tonomo
CONFESERCENTI
Rappresenta le imprese del
commercio, turismo, servizi,
dellartigianatoedellepmi del-
lindustria
12 INTERNI

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
LauraCesaretti
Roma Unregalodi compleannochePier Luigi
Bersani si sarebbevolentieri risparmiato, eper
di pi condito dai sardonici auguri di Marco
Pannella. Il qualeselaridesugli empiti espul-
sividelcaroDarioFranceschini, orarimpalla-
ti al segretariodel partito.
Il pacco-donoil casoradicali, chehareso
ancorpiamaroildayafterdellennesimafidu-
ciaregalataalpurmalmessogovernoBerlusco-
ni. I sei deputati pannelliani nonhannovotato
lamozionecontroil ministroRomano, peratti-
rarelattenzionesullalorobattagliaperlarifor-
ma della giustizia e per lamnistia, e nel Pdsi
scatenato il processo agli intrusi. La sanzio-
nerichiestadamolti, RosyBindi ovviamentein
testa, statalespulsioneimmediata. Mai diri-
gentidelpartitolhannorapidamentescartata:
si sono resi conto che sarebbe stata assai con-
troproducentecomeimmagine(girabbrividi-
vanoallideadi editoriali dellagrandestampa,
per la serie i comunisti non cambiano mai,
conditi di rievocazioni di Magnani e Cucchi, i
celebripidocchi nellacrinieradi unnobileca-
vallo buttati fuori da Togliatti); e soprattutto
che si sarebbe diviso il partito. Nel quale sulla
questione(comesul restodelloscibileumano)
ci sonoposizioni moltodiverse. Terzo-manon
ultimo- argomentochehaconsigliatodi tirare
il freno: nellalorobattaglia per lamnistia(che
ilPdsiguardabenedal condividere)Pannellae
i radicali hanno uno sponsor autorevolissimo
alQuirinale:Napolitanohabenedettoliniziati-
va ed addirittura intervenuto allincontro da
loro promosso sulla questione carceraria,
una realt che ci umilia in Europa, ha detto.
Lespulsionedei sei deputati, cheinvecedi vo-
tare hanno gridato amnistia!, non sarebbe
stataapprezzatasul Colle.
Cos, la salomonica decisione proposta ieri
dal capogruppoFranceschini, esancitadal di-
rettivo del gruppo Pd, stata di rimandare la
palla a Bersani. La questione politica e non
pu che essere affrontata tra partiti, spiega
Franceschini. Bersani, per, vorrebbe evitare
lapatatabollente, efasaperechesitrattadi una
vicendaparlamentareseriacheriguardairap-
porti nel gruppo, ed l che va affrontata. Un
surrealepingpong, per orasenza esito.
Contrari allespulsione, nellariunionedi ie-
ri, eranoi veltroniani, gli exprodiani (Quando
cunacrisi familiarelacolpanonmai di uno
solo, haricordatoRickyLevi), i Ds piliberal,
gli exradicali comeRobertoGiachetti, eanche
qualche ex Ppi. Franco Marini definisce una
boutadelideadellespulsione:Iradicalipon-
gonoproblemi seri, comequellodellecarceri.
ELinoDuilioincalza: Invecedi perder tempo
apunireidissidenti,sarebbemegliointerrogar-
cisulperchilPdnonriesceavolare,nonostan-
tela crisi del berlusconismo.
Proespulsione, invece, lex ministro Cesare
Damiano: I radicali sono un corpo estraneo,
sul lavoroadesempiohannoposizioni troppo
liberiste. Pronta la replica di Giachetti: Vo-
gliamoespellereanchePietroIchino, allora?.
Mai pioltranzisti sonoi cattolici, daFioroni a
Giacomelli ai quattro deputati ultr che ieri
hannoscrittoaFranceschinichiedendoglidili-
berarsi di lorocome di unequivocoimbaraz-
zante. Unaccanimentochenonsi spiegasolo
conlinsofferenzaper i miscredenti radicali,
maconimovimentisotterraneidellareacatto-
lica, ringalluzzita dal movimentismo Cei. Lo
spiega un siparietto avvenuto a Montecitorio,
doveil veltroniano(maexFuci)GiorgioTonini
statoavvicinatodaRoccoButtiglione: Gior-
gio,lohaisentitoanchetuBagnasco,no?Dove-
tedarvi unamossa, seil Pdnonvuoleessereta-
gliato fuori. Il nuovo soggetto cattolico sar
apertoatutti, macertodovetedareunsegnale
fortedi aperturasullequestioni sensibili, altri-
menti resterete esclusi dal dialogo tra noi e il
centrodestra.Elatestadegliereticiradicalisa-
rebbecertoconsideratounottimosegnale.
I DUE FRONTI
I cattolici chiedono lespulsione
dei sei ribelli, contrari
i veltroniani e gli ex prodiani
La grana radicali spacca il partito
e Bersani si mostra indeciso a tutto
Il direttivo dei deputati rimette la questione al segretario che per
si chiama fuori: Sta al gruppo parlamentare trovare una soluzione
I GUAI DEI DEMOCRATICI
INTERNI 13
Venerd 30settembre2011 il Giornale
EmanuelaFontana
Roma MarioAdinolfi,traifonda-
tori del Partito democratico,
candidato alle primarie del
2007 a 36 anni. Ora riconsegna
latessera del Pd, Lettera aBer-
sani viablog. Cosasuccesso?
La parola democratico, per il
partito,eraunmarchiodifabbrica.
InvecequestoPdhatutti i ticnean-
che del Pds, ma forse del Pci. un
partitosenzasperanza, doveil dis-
sensoviene represso.
Eanche le notizie. Lei sullasua
pagina di Facebook oggi ha
scrittoche lUnit sul sito ha
ignoratoil suoaddio.
S, uno stile anni Cinquanta.
Lhanno inserito solo dopo tutti i
grandi quotidiani.
Haricevutotelefonateoggi?
Molte, soprattutto dai cattoli-
ci.
Madai big, del partito?
Nessuna.
Come passato dal malessere
allaribellione?
Nellultimo mese sono state
compiutesceltechemihannomes-
so di fronte a una decisione molto
dolorosama definitiva.
Unelenco?
Nonriescoasostenereunparti-
to che va in piazza con la Cgil, che
faunabattagliacontroil contribu-
todi solidariet facendo s che poi
siaumenti lIva, chericadesututti i
cittadini.
Lamancanzadi libertnel Pd
unproblemacondiviso?
Iosonounodeitanticheinque-
sto momento compiono questa
scelta. Parlamentari, amministra-
tori locali, sono centinaia. Torno
giornalista libero.
Tra chi fugge, considerava sul
suoblog, molti cattolici.
Il Pd natodalla fusionetra Ds
eMargherita eora manca il leader
dellaMargherita.
Enonsolocattolici.
Hoavutomilleliti coniradicali,
ma anche questo dellipotesi di
espulsione un esempio di sop-
pressionedel dissenso.
Lei parla di una generazione,
quelladei trenta-quarantenni,
rapinata.
Era la battaglia della mia vita.
Militare a sinistra per me significa
ridurre le diseguaglianze, che in
Italiariguardanosoprattuttoi nati
dopo il 70. Nel Pd per i giovani il
percorsoavvienepercooptazione,
noncnessunaautonomia:appar-
tenenza-fedelt-cooptazione.
Persembracheci siaunaper-
sona in cui lei crede: il sindaco
di Firenze MatteoRenzi.
ungiovanechenonfapolitica
per cooptazione, ma ostilmente.
Se la nostra generazione dovesse
trovarelaforzaperfarequestabat-
tagliadidissenso, gli dareiunama-
no.
Etornerebbeinpolitica?
Alle battaglie non mi sottrag-
go.
PAESE INGESSATO
Per cinquantanni in Italia
ha dominato un sistema
di lite partitiche e sindacali
SONDAGGI SCONFORTANTI
Nonostante le offensive di
toghe e media Bersani ha
racimolato mezzo punto in pi
di Lodovico Festa
Mentre le erinni alla Barbara Spinelli,
immemori di una Chiesa che condanna il
peccato e perdona i peccatori, chiedono
che i vescovi si mettano a perseguitare in
modointegralmentepaganoilcaproespia-
torio del momento cio Silvio Berlusconi,
fuoridal centrodestracanchechi cercadi
ragionare: cos Valerio Onida che chiede
unsistemapoliticocheprescindadallacen-
tralitdel leader, cos RaffaeleBonanni che
ponelaquestionedellapartecipazionedel-
lasociet alle sceltadella politica.
Per per riflettere concretamente su te-
mi di tal fatta, oltreadistanziarsi dai taglia-
gole, necessario dotarsi del realismo che
nasce solo dalla visione dellinsieme. Laf-
fermarsidiunsistemacentratosulleleader-
shipnonnascedallamalvagitberlusconia-
na (o dalla dittatura della tv come dicono
persone, magari un tempo di qualit, che
paiono avere perso il bene dellintelletto)
mada unsentimentoprofondodel popolo
chenonsopportavapiunsistemaintegral-
mente dominato da oligarchie (sia no-
menklature partitiche e sindacali sia esta-
blishment innanzi tutto finanziari sia lite
italiane cos caratterizzate da sentimenti
antipopolari comeavevaspiegatolostesso
AntonioGramsci).
Circa cinquanta anni di storia repubbli-
cana, senza naturalmentescordarsi anche
le grandi conquiste economiche e demo-
craticheacquisite, hannovistoconsolidar-
si unsistema oligarchico (poi consistente-
menterafforzatodaManipulite:uniniziati-
vadi giustiziapoliticizzatacheharegalato,
innanzi tuttonellaprimafase, spazi inediti
a oligarchie economiche nazionali e stra-
niere) che alla fine, terminata la funzione
storica esercitata dai governi di centro e
centrosinistra durante la Guerra fredda,
apparsodel tuttoinsopportabile.
La via di scegliere un lea-
der invece che impaludarsi
insistemioligarchici,hasen-
zadubbioanchepidi undi-
fettomahaunavirtinsosti-
tuibile, cio consente di
cambiare quando si in-
soddisfatti: Berlusconi nel
1994, Prodi nel 1996, Berlu-
sconi nel 2001, Prodi nel
2006, Berlusconi nel 2008.
Forse un po noiosa lalternanza solo tra
duepersonalitmarispettoaunasituazio-
neicui cambiamentieranoil+1,5percento
aunpartitoeil - 1,5per centoaunaltro, ap-
pareallasocietitalianacomelacquisizio-
nedi undirittodi sovranit primanegato.
Ridarebasipiradicateal-
lapoliticaealloStatosenza
dubbioquestioneallordine
delgiornomanonrisolubi-
le con ritorni al passato: co-
me dimostra quel povero
nonleaderchePierLuigi
Bersani a cui tutti gli aiutini
di scatenate magistrature e
quotidiani sedicenti indi-
pendenti non consentono
che di racimolare qualche mezzo punto di
vantaggio(vedigliultimisondaggi)sulcen-
trodestra.
SenzaleminaccechelaGuerrafreddaim-
ponevaallapoliticanazionale, tornarealla
vecchiaviadeisistemiintegralmentedomi-
nati oligarchicamente appare irrealistica.
Si potrriformarelapolitica(partiti, Costi-
tuzione,sistemaelettorale)solononsfidan-
doquesta volontdi fondodellasociet.
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Calibro di manifattura P.9000
Meglio un leader che loligarchia Pd
Mentre nel centrodestra comanda chi ha pi voti, la sinistra dominata dalla nomenklatura come ai tempi del Pci
LINTERVISTA
Adinolfi lascia:
Il partito
vieta il dissenso
Non ha futuro
LA CONTESTAZIONE
I radicali inalberano dei manifesti con la scritta amnistia durante la votazione sulla sfiducia al ministro
delle Politiche agricole Saverio Romano laltroieri alla Camera dei deputati [Ansa]
LEADER Pier Luigi Bersani
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14 INTERNI

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA/1
Il Piemonte si mette a dieta
La matricola Cilluffo
la Gelmini del Pd

indiscreto a palazzo
LA LETTERA AL FATTO
La moglie di Vespa
punge Travaglio
Serracchiani sottotono
si scatena solo in tv
Chiacchiere
da Camera
COOPERATIVE NEI GUAI Aggirate le norme comunitarie
Il giudice stanga i Cobas
furbetti delle quote latte
Cinque anni e mezzo allex leader Crippa. Con altri 14 allevatori
intascava le multe per la produzione in eccesso: truffa da 100 milioni
di RomanaLiuzzo
EnricoLagattolla
Milano Audienzaappenaconclusa, il Ro-
binHooddegliallevatoriazzardailparago-
ne. InItaliasi fannoi processisoloperchi a
casapropriaportaledonneeperchi munge
levacchee procurail latte. Avventurosala
simmetria, pesante la sentenza. Perch
Alessio Crippa - gi leader dei Cobas che
bloccaronolestradedellaBrianzaconmuc-
che e trattori - esce dal tribunale di Milano
con una condanna sul groppone. Cinque
anni e mezzodi reclusione, oltre a unmaxi
risarcimento allAgea (allAgenzia per le
erogazioniinagricolturaandranno30milio-
ni di euro) eallealtri parti civili chesi erano
costituite nel processo contro i furbetti
delle quote latte. Quelli che, stabiliscono i
giudici della quarta sezione penale, hanno
aggiratolenormativesul quantitativomas-
simo di produzione, sottraendo alle casse
pubbliche100milioni di eurotra il 2003e il
2008.
in buona compagnia, Crippa. Con lui,
infatti,statocondannatoancheilsuobrac-
ciodestroGianlucaPaganelli(2anniemez-
zodi carceree a800eurodi multa), mentre
penecompresetraunannoeunannoemez-
zodicarceresonostatecomminatea14pro-
duttori di latte accusati di concorsointruf-
fa. Condannatea 100milaeurodi sanzione
pecuniaria ciascuna (oltre a una confisca
da 18 milioni) anche le cooperative La
Lombarda scarl e La Latteria di Milano
scarl,dicuiCrippastatolegalerappresen-
tante. Tre, infine, le assoluzioni. Una sen-
tenzaepocale,ilcommentodiMarioGui-
di, presidentedi Confagricoltura. Egiusti-
zia fatta, laffondodellaColdiretti.
Machefinehannofattoquei 100milioni?
Inpratica, sonorimasi nelletaschedegli al-
levatori.Perchinqualitdiagentidellari-
scossione per contodellAgenzia(e di qui
laccusadi peculatocontestataaCrippa), le
cooperative e i soci prelevavano le multe
perlequotedi latteprodotteineccesso, sal-
vo poi appropriarsi di quelle somme. La
strategia di elusione del versamento, co-
melavevadefinitalaProcura, si appoggia-
va anche su una serie di ricorsi il cui scopo
era quello di ottenere da un giudice la so-
spensioneurgentedeiversamentidovutial-
lAgea. Alla fine, gli allevatori non versava-
nopinullaecontinuavanoasuperareiltet-
to di produzione. Quei 100 milioni - che
avrebbero dovuto finire a Bruxelles - ora
lItaliarischiadi doverli risarciredue volte.
DaunlatoperchlEuropahagidecurtato
lecifredovuteperlepoliticheagricole. Dal-
laltro, perch potrebbe decidere di aprire
unaproceduradi infrazione.
Ma il caso delle quote latte non finisce
conla sentenza di ieri. Da unlato, linchie-
sta della Guardia di finanza di Milano rac-
conta che la truffa era estesa anche al Pie-
monte,alVenetoeallEmiliaRomagna.Dal-
laltro, cil nodopolitico. Ovvero, laspon-
da offerta dallaLega ai Cobas. Il Carroccio,
infatti,sisempremostratosensibilealleri-
vendicazionidegli allevatori, tantodachie-
dere che il pagamento delle multe fosse
congelato. Unipotesi cheavevascatena-
toleiredellalloraministrodellAgricoltura
Giancarlo Galan ( lennesima beffa per i
lavoratori onesti). Nondevessereuncaso
seaTorino, doveil processohagiraggiun-
to il secondo grado, stato condannatoa 4
anniemezzoGiovanniRobusti, exportavo-
cenazionaledei produttoridi latteedexeu-
roparlamentareleghista.
TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA/2
La scure di Tondo sul Friuli-Venezia Giulia
Di fronte ai detrattori nonc niente di me-
gliochefarsi unarisata. Devepensarlacos Au-
gusta Iannini definita da Marco Travaglio sul
suoblogaltodirigentedel ministerodellaGiu-
stiziaeincidentalmentemogliediVespa. Lasi-
gnora, dimostrandosaggezzaeironiahascritto
al Fatto: Speroarrivi prestoil giornoincui, co-
meginotoatutti, Travaglioprendaattocheil
cognome pi appropriato per Vespa Signor
Iannini. Nel frattempo, per rassicurarlo nella
suavisionevetero-maschilistadelle donne, mi
fartatuaresullacaviglialeinizialiB.V.!. Persi-
noTravagliohariconosciutoamalincuoreledo-
ti della Iannini che manifesta un sense of hu-
mour davverorarodi questi tempi.
I due passi di Abete
come una via crucis
IL MINISTRO INNAMORATO
Meloni paparazzata da Chi
Lattore sar la fiamma giusta?
LASCIA IL COLLABORATORE DELLA GELMINI
Il portavoce si dimette
dopo la gaffe sul tunnel
LA NUOVA CAMPAGNA ANTI DROGA
In aiuto di Giovanardi
arriva Nek col cane Axel
Sulla scia della memorabile
associazioneSenonora, quan-
do? era nata Se non ora, fan-
go (liste occulte). Ed ecco la
nuova arrivata: Se non ora,
mambo. Richiesta alla presi-
denzaladeputataPd, Giovanna
Melandri, chesi raffinatanelle
festekenyotedi Briatore, ehaal-
lenatoi piedi scalzi inquel di Li-
pari.Suovice:RobertoFormigo-
ni (Pdl), ma solo per il look da
suonatoredi bongo.
Giovanna la scalza
dal fango al mambo
romana.liuzzo@gmail.com
LafantomaticagalleriachecollegalaSviz-
zera ai laboratori del GranSasso ha fatto una
vittima: il portavoce del ministro Gelmini,
Massimo Zennaro ha infatti deciso di rasse-
gnareledimissioni dallincaricoinseguitoal-
lagaffesul tunnel che, secondoil comunicato
del ministero, avrebbecollegatoi duelabora-
tori. Lexportavocenonhadatoinrealtspie-
gazionealcunadelgesto,maparepichepro-
babilecheledimissioniabbianoachefarepro-
prioconilcomunicato.Iltunneldelrestolun-
goperdefinizioneeperscorgerelaluceoccor-
re tempoe tanta pazienza. Le dimissioni so-
noirrevocabilihaprecisatoZennaro,che, co-
munquerimarrasvolgerelincaricodi diret-
toregeneraledel ministero.
PROTESTA Nel 2003 i Cobas bloccarono la tangenziale di Milano
Nuovogirodi vite sui costi della politicapiemontese. Un
ulteriore tassello nella strategia della mia rielezione a presi-
dentedel Consiglio. Conla consueta ironiaValerioCatta-
neo, quarantaseienneoriginariodi Varesechedirigedapidi
unannolassemblearegionalepiemontese,commentaimal-
dipanciaemersi anchenellamaggioranza, dopolaproposta
di leggedalui avanzatadi ridurreil numerodei consiglieri da
60a50, degliassessori da14a11. Unasceltainpraticaobbliga-
ta,perchprevistadallarecenteleggedistabilit, manonmol-
toapprezzatadachi,perilrestringimentodeiseggi, vedemes-
saindiscussione la propria rielezione. Era proprioil casodi
fareancoraunvoltai primi dellaclasse!, si commentaabassa
voceneltransatlanticosubalpino, dopochesonogistativa-
rati tagli ai costi dellapoliticaperoltre15milioni di eurodi qui
allafinedella legislatura.
Tra Vasco Rossi e Nek, il sottosegretario alla presi-
denza del Consiglio Carlo Giovanardi, preferisce il se-
condo.DuranteilricoverodiVasco,traluieilparlamen-
taresonovolatigli stracci. Adistanza. Tema: ilconsumo
di droghe. Cos quando la presidenza del Consiglio ha
dovuto scegliere un testimonial per la campagna con-
trogli stupefacenti, Giovanardi si rivoltoaNek. Asug-
gellarelacollaborazione, Axel, pastorebelgaarrivatoa
Sassuoloper effettuarecontrolli fuori dallescuole. I tre
moschettieri, accompagnati dal sindaco Luca Caselli
(nellafotoconNek,GiovanardieAxel),hannoposatoin-
siemeper le fotodi rito. AZ
Nonostanteil votocontrariodel centrosini-
straedimugugni nellamaggioranzailgoverna-
toredel Friuli-VeneziaGiulia, RenzoTondo, ha
ottenutolafiduciasuunrivoluzionariopiano
ditagli, cheridimensionapurelacasta: riduzio-
nedegli assessori da10a8, massimodueester-
ni e assemblea regionale da 59 a 48consiglieri.
Letpensionisticadeiconsiglieriverrinnalza-
taa65anni edil vitaliziosarcalcolatoconil si-
stema contributivo. Sull'abolizione delle Pro-
vince il governatore propone un referendum
edprontalamannaiaper gli enti regionali. La
rivoluzioneprevedeunasolaAsl al postodel-
lesei attuali. Lafiduciasul pianopassatamer-
coled con 32 voti a favore. Alessia Rosolen, ex
assessore del centrodestra (astenuta) pungola
il governatore: Purtroppoci si svegliati trop-
potardi. FBil
Chiacchiere al bar vicino al
Parlamento.Siapprendecheal-
cunionorevolivorrebberoistitu-
ireeconsegnareil PremioBor-
gatamiaal deputatoIdv, Fran-
cesco Barbato per le sue indi-
scussequalitdimimesiconira-
gazzi di vita pasoliniani. Che
non risiedono solo nel ricciolo
spumeggiante del dipietrista
ma anche nelle camicie fiorate
aperte a met petto. Eloquio
consequenziale.
La corona di Barbato
re dei borgatari
davvero difficile fare due
passi insantapaceinviaSistina
perilpresidentedellaBancana-
zionale del lavoro, Luigi Abete.
Ieri per percorrerela strada che
sta a pochi metri dalla sua ban-
ca, sedeinviaVeneto, haimpie-
gatooltremezzora.Adognipas-
so, una stretta di mano. Un si-
gnore nella foga del saluto lha
strattonatoatalpuntocheilpre-
sidenteperunattimohabarcol-
lato. Placate gli entusiasmi.
Il basso profilo della Pd De-
bora Serracchiani non sfuggi-
to ai colleghi europarlamentari
di Strasburgo, che lhanno gi
soprannominata meteorina,
nelsensodimeteora. Diconoin-
fatti i maligni deputati: lenfant
prodigedellasinistrademocrati-
ca straparla in televisione tutto
linvernoetaceinParlamento.
Esefosseroimprovvisevampa-
te di timidezza a corrente alter-
nata?
Conledimissioni dadeputa-
todiPieroFassino,attualesinda-
co di Torino, gli subentrata la
prima delle non elette in Pie-
monte: Francesca Cilluffo, sici-
liana doc. Una Gelmini di sini-
stra,conocchialettiecapellicor-
ti cheorasiedetrai compagni di
partito Madia e DAlema. Alla
neoonorevoledecisamentean-
datadi lusso: daquel di Collesa-
no(dovenata)aMontecitorio.
Se tre coincidenze fanno un indizio, il ministro della Gio-
vent Giorgia Meloni, 34 anni, gran lavoratrice, questa volta
potrebbeessersi innamoratadavvero... 1) arrivataauntavo-
lodiunnotoristoranteaCampodeFiori,pursapendocheipa-
parazzi nonsarebbero mancati; 2) arrivata sulla stessa auto
delsuo(probabile,manoncerto)lui,ciolattoreMarcoBoc-
ci, protagonistadi SquadraAntimafia; 3)i due(nellafoto)han-
nopassatotuttalaseraaparlare,scherzareealanciarsisguardi
diintesa. Treindizi, dunque, perunpossibileamore. Nedno-
tiziail settimanaleChi, concongruoapparatodifotografie.Ne-
gli scatti si vedonolaMeloni, orecchini di perlaemaglioncino
biancoperi primi freddi autunnali (s, ancheaRoma!)eBocci,
fascinoso nella sua camicia a righe grigia, lasciata aperta sul
petto, econunabarbabencurata. Insomma, pudarsi cheper
lastakanovistaMelonisiadavverosbocciatoqualcosa...Allafi-
nedella cena, entrambi, sulla stessa Mini Cooper, sonovolati
insiemea uneventomondanoaCasinaValadier...
m
o
r
e
s
c
h
i
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t
16 ESTERI

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
di Fiamma Nirenstein
MentreAssadsi avviaallasua vittima numero
2800, nel suo nome (proprio al grido di Abu Ha-
fez, padre di Hafez, soprannome per Assad) una
folladisostenitorideldittatorehaassalitoaDama-
sco lambasciatore americano Robert Ford con
pietreepomodori. Forderaandatoinvisitaconal-
tri diplomatici a un leader dellopposizione. An-
che la sua ambasciata era stata messa sotto asse-
diolundici lugliodopounavisitadi Fordnellacit-
tribellediHama,quasicheattaccaregli america-
ni siaunafunzionedellarepressionedel dittatore
siriano. Assad, invece di scusarsi, ha dichiarato
che prese di posizioni recenti dellamministra-
zione americana ci dimostrano che gli Stati Uniti
sono coinvolti nellincoraggiare gruppi armati a
praticarela violenza controlesercitosiriano.
Assadsainvecebenissimoche, ancheseadesso
difficilechiederebenevolenzaversolasuatrabal-
lanteecrudelegestionedel potere, puregli ameri-
cani hanno fino allultimo sperato che il ras si
emendasse dalle sue simpatie terroristiche e dal
rapportoconlIran, finoappuntoallinviodapar-
tedi Obamaingennaiodi unnuovoambasciatore
dopocheil precedenteerastatorichiamatoinse-
guito lassassinio di Rafik Hariri nel 2005. La bal-
danza antiamericana di Assad trova uno sfondo
nellincontro collex primo ministro libanese Sa-
limal Hoss. AluiAssad, ringalluzzitodallaincapa-
citdel Consigliodi SicurezzadellOnudicommi-
nargli finalmenteadeguatesanzioni, hadichiara-
to che ormai fatta: una questione di settima-
ne.
Il fuocoantiamericanodi Assadnonisolato,
ormai parte di un incendio che certo non faceva
partedelleaspettative di Obama, e cheinvece ar-
deinvarieparti del mondoarabo. ARamallah, do-
po il discorso del presidente americano allOnu,
molti degli entusiasti sostenitori di Abu Mazen
portavano cartelli in cui il presidente americano
halefattezzedi unascimmiaconlascritta: Il pri-
mopresidenteebreodegli Usa. Unbel cartellone
razzista, chepernonunanovit: ancheCondo-
leezzaRiceai tempi di Busherarappresentacome
unascimmianeimediapalestinesiearabiingene-
re. E in Egitto, dopo che lex presidente Mubarak
erastatoaccusatodiessereunservodegliamerica-
ni, adesso si delinea uno scontro politico con gli
Usa, dato che il Dipartimento di Stato ha chiesto
allanuovagiuntaal poteredi cancellarelostatodi
emergenza adesso restaurato. Non ancora uno
scontroaperto,maseilgovernomilitarevuoltene-
re duro, cos meglio di quellantiamericanismo
cui gii bambini vengonoavvezzati dai banchi di
scuola? Ahgi, dimenticavo: lantisemitismo.
Lex Lder Mximo cubano il
veroidoloemodellopoliticodi
Chavez, chegli haspessofatto
visitaallAvana
LucianoGulli
Pu essere che il caso sia stato
montatoadartedaquei menagra-
mi del Nuevo Herald, quotidiano
inlingua spagnolache si stampaa
Miami, terra di anticastristi e, per
simmetria,di chihainodiogliami-
ci di Castro. Unoper tutti: donHu-
goChavez,il caudillovenezuelano
chesulfiniredigiugnoavevamovi-
stoconvalescenteinunastanzetta
d'ospedale, a Cuba, confortato da
FideledasuofratelloRaul.Pareva-
notrevecchi amici dellabocciofila
"El Condor Pasa", scrivemmo all'
epoca,simpatizzandoperilterzet-
todi pensionati incattivasalute.
OrailNuevoHeraldtornaallaca-
rica, sostenendochelecondizioni
diChavez,operatoaCubaditumo-
re, si sono aggravate e che "el Co-
mandante" stato ricoverato all'
ospedalemilitaredi Caracas. Vero
niente, ha tuonato l'interessato in
unavibrantedichiarazionealcana-
le "Venezolana de Televisin".
Nondaterettaai pettegolezzi. Sa-
rei il primoacomunicarequalsiasi
difficolt nel processo di recupe-
rodallachemioterapia,haaggiun-
to Chavez, rivolto agli uccelli del
malaugurioappollaiati aMiami. E
gichec'erahainformatoil gentile
pubblicochedi l aqualcheoralui
medesimo, il "malato", avrebbe
conversato col presidente siriano
Basharel Assad, il massacratoredi
Damascochesecondol'originalis-
simomacerte volteanchecomico
presidentevenezuelano unuo-
modi grandesensibilitumana.
Sesiastatodavveroricoverato, e
comestiadavvero,Chavez,pertor-
nareal punto, nonlosanessuno, a
parte i suoi medici e la gente del
suoclan. Per tutti gli altri, resta un
segretodi Stato.
lostessomisterochecirconda
il"dopoChavez".Giacchparecer-
to,nonostantelasicumeradelpre-
sidente, che conta di governare il
Paese almeno fino al 2021, che un
dopo Chavez, sorprendente-
mente, primaopoi ci sar. Il fatto
che come tutti i caudillos, Chavez
nonhamai pensatoaundelfino, a
unsuccessore.Ehaaccentratonel-
le sue mani tutti i poteri, senza la-
sciarspazioadaltripossibiliprota-
gonisti. Atenereinmanoil pallino,
il giorno in cui don Hugo dovesse
togliereildisturbo,sarprevedibil-
menteungeneraledell'Esercito,fa-
zionechereclamaunasortadi pri-
mogenitura. L'altrograndeattore,
capacediinfluenzarelasuccessio-
ne, il cartellodellacriminalitor-
ganizzatainternazionale,cheaCa-
racashaallestito, conlaconniven-
za del clan del caudillo, uno dei
grandi centri del malaffare mon-
diale (armi e droga soprattutto).
lafaccianascostadel poterechein
pi di un'occasione ha dato una
manoadonHugotogliendodimez-
zoquegli oppositori cherischiava-
nodi trovareunseguito, ancorch
modesto, nel Paese. Poi ci sonogli
amicipubblici:iPaesichehannori-
cavatoenormivantaggidallagene-
rosit e dall'appoggio di Chavez.
Cuba, naturalmente. Ma poi an-
chel'IrandiAhmadinejad,laBielo-
russia, laRussia, laCina, il Brasilee
l'Argentina,guardacasotuttiPaesi
quantomeno"infreddo"conl'arci-
nemico di sempre, gli Stati Uniti
d'America.
Naturalmente noi auguriamo a
don Hugo una pronta guarigione.
Inunmondosenmpre piscialbo
e prevedibile, ci mancherebbe il
suopopulismo socialistoide sbra-
cato e caciarone, le tarantelle col
presidenteiranianoeil folkloredel
suoantiamericanismoinsalsame-
rengue.
Unuomo guardaChavez men-
treparlainTv. Nel 2007ilpresi-
dente impose la chiusura del
canale RCTV, giudicato ostile
Chavez ha stretto rapporti in
chiave anti-Usa anche con
lIran: qui lo vediamo mentre
sintrattieneconAhmadinejad
SEGNATO
Unimmagine
recente di
Hugo Chavez,
senza capelli
in seguito alla
chemioterapia.
Secondo un
giornale
anticastrista la
salute del
grande amico
di Fidel molto
peggiorata
[Olycom]
COMUNE DI MALVAGNA
ESTRATTO BANDO DI GARA
E indetto pubblico incanto per il
giorno 10.10.2011 alle ore 10,00
per lafdamento dei Lavori di
recupero primario e secondario
di N. 15 edici ubicati nel centro
storico del Comune di Malvagna
e incremento della dotazione in-
frastrutturale.
Codice CIG 3213625F3A.
Limporto complessivo dell ap-
palto incluso oneri per la sicu-
rezza di 1.196.699,11, cate-
goria prevalente OG2 classica
III Importo . 673.804,81 - altra
categoria OG3 classe II Impor-
to . 505.209,09 - Oneri per la
sicurezza non soggetti a ribasso
47.626,82.
Lestratto del bando di gara
stato pubblicato sulla GURS N.
37 del 16.09.2011
Il Responsabile dellArea Tecnica
Perito Edile Mobilia Salvatore
AVVISO RELATIVO AD APPALTO AGGIUDICATO
ANAS S.P.A Compartimento della Viabilit per la Toscana, Viale dei Mille 36 - 50131
FIRENZE, rende noto lesito relativo alla procedura aperta 21-10 esperita ai sensi degli
artt. 81, 82 e 86 del D.Lgs 163/06 - CIG 0551949AB6 - CUP F33D10000160001;
Lavori di manutenzione straordinaria - S.S. 1 Aurelia - Lavori per la messa in
sicurezza della strada mediante la realizzazione di tappeti drenanti dal km 143+000
al km 155+000.
Importo totale lordo dei lavori a misura 4.100.000,00; oneri sicurezza 53.000,00;
importo soggetto a ribasso 4.047.000,00; gara aggiudicata in data 13.09.2011; offerte
ricevute 30.
Impresa aggiudicataria SALES SPA sede in ROMA ribasso 47.170%, pubblicata su
G.U.R.I. n. 125 del 27.10.2010; R.u.p. Dott. Ing. Alfredo Cavalcanti.
Il Dirigente Amministrativo
Dott.ssa Rita Zaratti
VIALE DEI MILLE, 36 - 50131 FIRENZE
Tel. 055/56401 - Fax 055/573497
sito internet www.stradeanas.it
ANAS S.p.A.
Compartimento della viabilit
per la Toscana
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dipartimento per l einfrastrutture, gli affari generali ed il personale
Direzione generale del personale e degli affari generali
Via Nomentana n.2 - 00181 Roma
ESTRATTO AVVISO DI AGGIUDICAZIONE
La Gazzetta Ufciale della Repubblica Italiana - V Serie Speciale - n.113 del 26/09/2011 pub-
blica integralmente lavviso di aggiudicazione relativo allafdamento del servizio di assistenza
tecnica alle attivit di competenza della commissione permanente per le gallerie di cui allart.
del D.Lgs. 5/10/2006 n.264.
Operatore economico aggiudicatario: PricewaterhouseCoopers Advisory Spa - Di-
partimento di Ingegneria civile edile e ambientale dellUniversit di Roma la Sa-
pienza Viale Monte Rosa, 91 - 20149 Milano.
Importo complessivo di aggiudicazione: Euro 1.879.318,50 IVA esclusa.
Lavviso di aggiudicazione integrale stato altres pubblicato sulla GUUE 2011/S 177 - 289923
del 15/09/2011 ed disponibile sul sito internet www.mit.gov.it
Il Dirigente
(dott. Luigi A. Fazzone)
Il caudillo rosso
Mandato darresto
dellInterpol
per Saadi Gheddafi
AGGRESSIONE
Pietre e pomodori contro il
diplomatico. E il presidente Assad
incolpa lamministrazione Obama
M U L T I M E D I A
MILANO Via G. Negri, 4
TEL 02 7218 1 FAX 02 7218 650
COMO Via V. Emanuele II, 113
TEL 031 242 525 FAX 031 240 532
Il bavaglio alle Tv ostili
Lintesa con lIran
AVVISO DI GARE
Gare dappalto - Servizi. Modalit scelta contraente: Procedura Aperta.
TOLAV15-11. Servizio di ordinaria manutenzione delle opere in verde lungo le Strade Statali
del Centro Manutentorio n. 1. Triennio 2012 - 2014. Importo complessivo dellappalto a
corpo 1.200.000,00.
LUOGO DI ESECUZIONE: Provincia di Torino.
TOLAV16-11. Servizio di ordinaria manutenzione delle opere in verde lungo le Strade Statali
del Centro Manutentorio n. 2. Triennio 2012 - 2014. Importo complessivo dellappalto a
corpo 1.839.300,00.
LUOGO DI ESECUZIONE: Provincie di Novara e Verbania.
TOLAV17-11. Servizio di ordinaria manutenzione delle opere in verde lungo le Strade Statali
del Centro Manutentorio n. 3. Triennio 2012 - 2014. Importo complessivo dellappalto a
corpo 2.400.000,00.
LUOGO DI ESECUZIONE: Provincie di Asti e Cuneo.
TERMINE DI ESECUZIONE DELLE PRESTAZIONI: DAL 01/12/2011, OVVERO DALLA DATA
DEL VERBALE DI CONSEGNA DEI SERVIZI, AL 30/04/2014.
SCADENZA PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE ORE 13.00 DEL 21/11/2011.
Il bando di gare integrale inviato per la pubblicazione sulla G.U.U.E in data 26/09/2011
e pubblicato sulla G.U.R.I. n. 115 del 30/09/2011, visibile presso lAlbo Pretorio dei
Comuni di Torino, Asti, Cuneo, Novara e Verbania, lAlbo della Stazione Appaltante
- Compartimento ANAS S.p.A. di Torino e Sezione Staccata ANAS S.p.A. di Novara;
nonch sul sito internet aziendale www.stradeanas.it, sul sito Ministero delle Infrastrutture
www.serviziocontrattipubblici.it e sul sito Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici
www.regione.piemonte.it.
IL CAPO COMPARTIMENTO
Ing. Raffaele CELIA
ANAS S.p.A.
Compartimento della viabilit
per il Piemonte
CORSO G. MATTEOTTI, 8 - 10121 TORINO
Tel. 011/5739202 - Fax 011/5162982
sito internet www.stradeanas.it
Con lamico Fidel
IL FIGLIO CALCIATORE
VENEZUELA Voci su un ricovero urgente
Chavez peggiora
Militari e narcos
gi pensano al dopo
Il dittatore si affanna a smentire: sto bene
Ma i pilastri del suo regime sono in allerta
Arabi sempre pi antiamericani:
attaccato lambasciatore in Siria
Trend Stesso clima in Egitto e Palestina
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RICHIESTA DICHIARAZIONE
MORTE PRESUNTA
Carrera Maria Stella nata a Paderno Ponchielli
(CRj il 04.06.1934 e residente a Torricella del
Pizzo (CRj in via 1 Maggio, 2
scomparsa || 07.11.1998
Chiunque abbia notizie invitato a farle per-
venire al Tribunale di Cremona entro sei mesi.
Avv. Mauro Nicoli
Surichiestadellenuoveautori-
tlibichelInterpol hainserito
il nomedi Saadi Gheddafi, il fi-
gliodel Colonnelloconosciuto
inItaliaperavergiocatobreve-
menteinsquadredellanostra
SerieA, nellasualistadegli ar-
resti urgenti contrassegnata
dal codicerosso. Il primomini-
stro nigerino Brigi Rafini ha
dettocheperil momentoil Ni-
ger rifiuta di estradare Saadi
Gheddafi, chenellenostresi-
cure mani a Niamey, dove
giuntoduesettimanefa. Lapo-
polazionenigerinamolto vi-
cinaaGheddafi per viadei ge-
nerosi aiuti di cui il Colonnello
si fattocarico: eil governote-
me che lestradizione del fi-
gliosarebbeunamossaimpo-
polare.
Intanto il Cnt libico ha annun-
ciatolarrestonei pressi di Sir-
tedi MussaIbrahim, ex porta-
voce del regimedi Gheddafi.
ESTERI 17
Venerd 30settembre2011 il Giornale
GaiaCesare
Lintreccio delle liaisons dan-
gereusesvainondadinuovosulte-
legiornale di Tf1, la grande mes-
sa dei francesi, ledizione serale
del tg pi visto dEuropa. Dieci
giorni fa, lex direttore del Fondo
monetariointernazionale,Domi-
nique Strauss Kahn, si era acco-
modato sulla poltrona comoda
di Claire Chazal, giornalista di
punta delle rete e grande amica
dellamoglieAnneSinclair esi era
scusatocoi francesi del suoerro-
re morale, del rapporto sessuale
-nientestupro-conlacamerie-
radel Sofitel di NewYorkNafissa-
touDiallo. Ieri Tristane Banon, la
giornalista che vuole trascinare
Dsk in tribunale con laccusa di
tentata violenza sessuale e che lo
hadefinitounoscimpanzinca-
lore, lafigliadellaconsiglierare-
gionale socialista Anne Mansou-
retchehaammessodiavereavuto
un rapporto consensuale, ma
brutale,proprioconDsk,si ac-
comodata sulla poltrona como-
dadiLaurenceFerrari,lacondut-
trice famosa per il suo rapporto
privilegiato col presidente Nico-
lasSarkozy,lafedelissima,investi-
tanel 2007dal gossipchelavoleva
nuovafiammadi Sarkdopoil di-
vorzio da Ccilia. Cest la France.
Un Paese che ieri ha visto andare
inondalennesimointrecciopoli-
tico-mediatico-sessuale dopo
chelascesadi DskallEliseo-fino
a maggio candidato di punta dei
socialisti alle presidenziali del
2012-stataazzoppatadalcasodi
stuprooraarchiviatodallaprocu-
radi Manhattan. Unintrecciorie-
vocatodalla stessaBanon, cheha
lamentatodi esserevittima, come
laDiallo, dellacriccamediatica
chesostiene Dske chevuole farla
passarecome una instabile.
Lodisprezzo,comeluidisprez-
za me, Nafissatou Diallo e tutti i
francesi, ha detto la Banon da-
vanti alle telecamere, dopo aver
confermatolasuaversionedeifat-
ti maaver ammessoche, adistan-
zadi cos tantotempodal tentati-
vodi violenza, laprovamateriale
non c. la sua parola contro
quelladi Dsk. Nessunapistolafu-
mante.
Ilduellotelevisivoadistanzatra
i due stato ieri la trasposizione
mediaticadel duelloconsumato-
si allenovedel mattinoinuncom-
missariatodi polizia di Parigi. Un
facciaafacciaduratodueoreevo-
lutopropriodallaBanon, cheadi-
stanzadiottoanni hadecisodide-
nunciare lesponente socialista
per tentatostuprodurante unin-
tervista avvenuta nel 2003 in un
appartamento della capitale.
Vorrei che fosse di fronte a me e
che mi dicesse dritto negli occhi
che sonofatti immaginari. Vorrei
vederlomentremelodice, aveva
dettolaBanon, orainattesadi sa-
pereselasuadenunciasararchi-
viataoseDsksarincriminatocol
rischiodiunacondannaa15anni.
StraussKahnnonsisottratto.Ab-
bronzato, sbarcato a Parigi per
loccasione,diritornodallasuaca-
sa di vacanze in Marocco, lex di-
rettore del Fmi non ha ceduto di
unpassoduranteilconfronto:ten-
taidi baciarelaBanonmaquando
lei si rifiut, mi fermai. Fu solo
unavance. Nientescuse, insom-
ma. Noncenera alcunmotivo,
ha fatto sapere lavvocato di Dsk.
Iolhoguardatosempreneglioc-
chi - haraccontatointv lascrittri-
ce - lui non ne ha avuto il corag-
gio.
Sibillina come sempre, Carla Bruni sgancia la
bomba con nonchalance, come sua abitudine.
Non so se mio marito far campagna elettorale,
risponde a Madame Figaro, il settimanale del
quotidiano conservatore che le chiede come far
a reggere lo stress di una campagna elettorale
che si preannuncia feroce in vista delle
presidenziali del 2012. Madame Bruni-Sarkozy
lascia cadere l una frase che accende i sospetti
di chi da tempo attende un passo indietro da
parte del presidente Nicolas Sarkozy, molto
indietro nei sondaggi rispetto ai suoi oppositori
della gauche, da Franois Hollande a Martine
Aubry. Se cos fosse, la notizia sarebbe una
bomba, in grado di ribaltare i giochi. Nonostante
la candidatura di Sarkozy sia debole, il presidente
finora non ha mostrato di voler rinunciare alla
corsa per lEliseo.
MADAME BRUNI SGANCIA LA BOMBA
Mio marito Sarkozy?
Non so se si ricandider
FACCIA A FACCIA
Dalla polizia, la scrittrice
e leconomista non
si rivolgono la parola
P.zza della Libert 68, 72017, Tel.0831.307111
Fax 0831.307332, Settore Gare - appalti e
Contratti. ESITO PROCEDURAAPERTA. Ente
Appaltante :Comune di Ostuni. Gara esperita il
22.07.11. Data di aggiudicazione: 03.08.11.
Imprese partecipanti: n. 42. Impresa aggiudica
taria: A.T.I. ACOS SRL TATASRL, Via Pescinola
snc, Fornia Viale P. Fedele 53, Fraz. Marina
Minturno (LT). Descrizione dei lavori: lavori di
ristrutturazione ed adeguamento funzionale del
complesso edilizio adibito a casa di riposo e
casa protetta in Via G. Pinto 52. Modalit di
affidamento: procedura aperta con il criterio del
prezzo pi basso, inferiore a quello posto a base
di gara, determinato mediante indicazione del
ribasso percentuale Ribasso offerto: 43,959%
Il Dirigente del Settore
Avv. Cecilia R. Zaccaria
COMUNE DI OSTUNI (BR)
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA
AVVISO DI GARA
E indetta per le ore 10.00 del 08.11.2011 una
procedura aperta, suddivisa in due lotti, per lap-
palto del servizio di trasporto gratuito bus navet-
ta per studenti, assegnisti, dottorandi e borsisti
dellateneo, periodo 14.11.2011/31.07.2012, da
aggiudicarsi con il criterio del prezzo pi basso:
Lotto A/Polo Annunziata (CIG 32522143E4)
103.500,00 Iva esclusa b.a; Lotto B/Polo Papar-
do (CIG 32523346EA) 104.000,00 Iva esclusa
b.a. Scadenza presentazione offerte ore 12,00
del 07.11.2011.
Documenti di gara disponibili sul sito ww1.uni-
me.it/gare/
Il bando stato pubblicato sulla GUUE n. 2011/S
178-292543 del 16.09.2011 e sulla GURI, 5 se-
rie speciale, n. 112 del 23.09.2011.
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Avv. Giuseppe Cardile
MINISTERO DELLA DIFESA
DIREZIONE DEGLI ARMAMENTI TERRESTRI
Indirizzo: Via Marsala, 104 - 00185 Roma
AVVISO DI PROCEDURA NEGOZIATA
SENZA PREVIA PUBBLICAZIONE DEL BANDO DI GARA
Questa Direzione ha in programma lapptovvigionamento
dello studio e la progettazione del Veicolo Tattico Leggero
Multiruolo (VTLM) Lince nella versione 2 che implemen-
ti le migliotie scaturite a seguito dellimpiego intensivo in
Teatro Operativo.
La procedura che si intende adottare quella della pro-
cedura negoziata con la Ditta IVECO S.p.A. che possiede
la privativa industriale per la costruzione dei veicoli VTLM
LINCE gi in servizio presso la F.A. (art.57 comma 2b
del D.Lgs. 163/06).
Eventuali informazioni sulla provvista potranno essere ri-
chieste allUfcio Relazioni con il Pubblico - Via Marsala,
104 - 00185 Roma - dalle ore 08,30 alle ore 14,00 (dal
luned al venerd) Tel. 06.4735.9069 - 06.4735.9094 -
06.4735.9539 - Fax 06.4825.279).
(Codice di riferimento: 072/11/0077
IL DIRETTORE
(Ten. Gen. Gianfranco Giglio)
Doveva essere un sito per ap-
puntamenti on-linetravegetaria-
ni, inrealteraunsitoper appun-
tamenti, spesso di natura sessua-
leebasta.Eppuretuttolasciavain-
tendere che di mezzo cera una
sceltadivitaoggisemprepiinvo-
ga. Sulla pagina principale del si-
to,limmaginediunadonnasorri-
dente di fronte alla sua insalata.
Matrai fruitori di veggiedates.co.
uk si nascondevano moltissimi
amanti dellacarne, pernullacon-
vinti della scelta di svoltare verso
il vegetarianesimomaspinti sem-
plicemente dalla voglia di cono-
scerepersone dellaltrosesso.
Il DailyTelegraphhaprovatolin-
gannodopolasegnalazionedi un
internauta insoddisfatto e ha di-
mostratochesu50personeinRe-
teduranteunagiornatatipo(quel-
la di mercoled) solo due ammet-
tevano di essere vegetariani. Una
media bassissima per un sito che
promuovelapossibilitdi trovare
lanima gemella che ha messo da
partelacarneinfunzioneanimali-
staesalutista.
La denuncia del cliente era finita
allaAdvertisingStandarsAuthori-
ty britannico, che ha fatto un ri-
chiamoufficialeal sito, chehaim-
postolamodificadellahomepage
del sito. Oranonpotrpiprofes-
sarechefrai suoi obiettivi clop-
portunitdi incontrareuomini e
donne single vegetariani in cerca
damore.
Il sito era chiaramente rivolto a
vegetariani e vegani con riferi-
menti espliciti come trova il tuo
appuntamento veggie, incon-
tra single vegetariani, tutti cer-
canorelazioni conaltri vegetaria-
ni o cerca tutti i single vegani e
vegetariani onlineoggihaspie-
gato una nota della Asa ma tutti
questi messaggi in realt sono
fuorvianti. Veggiedates.co.uk
non ha mai detto di essere solo
per vegetariani si sonogiustifi-
cati i responsabili sul Daily Mail
mainvitavasemplicementeivege-
tarianiadincontrarnealtri.Nien-
te da fare. Difesa bocciata. E ora
sulla home compare un meno
fuorviante: Perch non ti iscrivi,
se vuoi incontrare persone single
cheseguonouna vita sana?.
FONDO FREEDOM FUND
PROSPETTO DELLA COMPOSIZIONE DELLA GESTIONE SEPARATA PERIODO DAL 01.06.2011 AL 31.08.2011
(importi in euro)
CATEGORIA DI ATTIVIT IMPORTI AL 31/05/2011 IMPORTI AL 31/08/2011
1.OBBLIGAZIONI ED ALTRI TITOLI A REDDITO FISSO 4.325.015.756 4.178.468.072
1.01 BTP 356.315.622 385.629.732
1.02 CCT 602.098.427 522.431.595
1.03 ALTRI TITOLI DI STATO EMESSI IN EURO 495.727.547 498.667.769
1.05 OBBLIGAZIONI QUOTATE IN EURO 2.855.159.213 2.755.930.862
1.07 OBBLIGAZIONI NON QUOTATE IN EURO 15.714.947 15.808.114
3. ALTRI ATTIVI PATRIMONIALI 629.350.799 680.637.151
3.05 LIQUIDIT 593.787.903 647.480.435
3.50 ALTRE TIPOLOGIE DI ATTIVI DI CUI: 35.562.896 33.156.716
3.51 RATEI TITOLI 35.562.896 33.156.716
TOTALE ATTIVIT 4.954.366.555 4.859.105.223
11.00 RISERVE TECNICHE STIMATE 4.885.250.032 4.767.961.435
A norma delle Circolari I.S.V.A.P. n.71 del 26.03.87 e n. 336/S del 17.06.98 e n.471/D del 12.02.02
Basiglio - Milano Tre, 30 settembre 2011
Societ per Azioni - Sede Legale 20080 Basiglio
Milano 3 (Mi) - Palazzo Meucci - Via F. Sforza
Capitale Sociale euro 87.720.000 i. v.
Societ con Unico Socio
PUBBLICIT NAZIONALE:
Legale, Aste ed Appalti, Bandi di Concorso, Finanziaria,
Annunci Economici, Necrologie, Ricerche e Offerte
di Personale, Piccola Pubblicit, Servizi Speciali
COMMERCIALE LOCALE:
Edizioni Milano/Lombardia, Genova/Liguria
0 8 / 7 , 0 ( ' , $
MILANO Via G. Negri, 4
TEL 02 7218 1 FAX 02 7218 650
ROMA Via Terenzio, 35
TEL 06 6920 911 FAX 06 6920 9100
COMO Via V. Emanuele II, 113
TEL 031 242 525 FAX 031 240 532
Per la pubblicit su:
NUOVO SCANDALO SESSUALE Il secondo presunto caso di violenza
Dsk, anche laltra accusatrice non ha prove
La giornalista Banon che lo denuncia per tentato stupro parla in tv: lo detesto, ma non posso dimostrare nulla
LONDRA
Finti vegetariani
per incontrare
lamore on line
RELAZIONI PERICOLOSE
stata Laurence Ferrari (qui
sopra), fedelissima di Nicolas
Sarkozy, a intervistare ieri Tristane
Banon (in alto a destra), la nuova
accusatrice del socialista Dsk
__

FONDO FREEDOM FUND
RENDICONTO RIEPILOGATIVO DELLA GESTIONE SEPARATA AL III TRIMESTRE (dal 01.06.2011 al 31.08.2011)
(importi in euro)
PROVENTI ED ONERI DISTINTI PER CATEGORIE DI ATTIVIT IMPORTI
1.00 PROVENTI DA INVESTIMENTI (A): 32.144.106
1.01 INTERESSI SU TITOLI DI STATO IN EURO 8.579.839
1.03 INTERESSI SU TITOLI OBBLIGAZIONARI IN EURO 21.547.679
1.50 ALTRE TIPOLOGIE DI PROVENTI DI CUI: 2.016.588
1.51 INTERESSI ED ALTRI PROVENTI NETTI SU ALTRE ATTIVIT 2.016.588
2.00 UTILI/PERDITE DA REALIZZI (B) 6.772.560
2.01 TITOLI DI STATO IN EURO (1.920.521)
2.03 TITOLI OBBLIGAZIONARI QUOTATI IN EURO 8.693.081
3.00 TOTALE RENDIMENTI (A+B) 38.916.665
4.00 ONERI DI GESTIONE (C) 66.432
5.00 UTILE/PERDITA DELLA GESTIONE (A+B+C) 38.850.233
6.00 GIACENZA MEDIA DELLE ATTIVIT INVESTITE 4.791.492.324

Societ per Azioni - Sede Legale 20080 Basiglio
Milano 3 (Mi) - Palazzo Meucci - Via F. Sforza
Capitale Sociale euro 87.720.000 i. v.
Societ con Unico Socio
Tasso medio di rendimento: 0,81%
Il rendimento retrocesso in base alle Condizioni di Contratto
Il tasso di rendimento nella misura sopra indicata certificato dalla societ di revisione Deloitte & Touche S.p.A
A norma delle Circolari I.S.V.A.P. n.71 del 26.03.87 e n. 336/S del 17.06.98 e n.471/D del 12.02.02
Basiglio - Milano Tre, 30 settembre 2011
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
18 CRONACHE

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
LO STARTER DELLA GRANDE GUERRA
A Sarajevo Gavrilo Princip us una Browning M1911
NELLE MANI DI SS E ISRAELIANI
La Luger P08, pistola tedesca adottata anche da Israele
VincenzoPricolo
Eraunsimbolodellelotteanti-
imperialisteeanti-colonialisteche
nellasecondametdel Novecento
hanno insanguinato il cosiddetto
Terzo mondo e il suo mito stato
rinfrescatodallarivoltacheinLi-
biahapostofinealregimediGhed-
dafi. Nonostante questo, dopo 62
anni aserviziodellArmata rossae
diunacinquantinadialtriesercitie
dellerivoluzioniproletarieriuscite
e mancate, il fucile dassalto Ka-
lashnikov AK-47, larma pi diffu-
saal mondo, vainpensione. Ome-
glio, il ministro della Difesa della
Federazione russa ha annunciato
che le forze armate di Mosca non
ne compreranno pi perch ne
hanno gi abbastanza e perch lo
consideranounarmasuperata.
Lanotiziastatatenutanascosta
al suo inventore, il novantunenne
Michail Timofeevic Kalasnikov,
eroe della Russia e due volte eroe
dellavorosocialistainUrss, tuttora
attivonellazienda che li produce,
laIzhmash:dirigentieoperaitemo-
nochepotrebbeavereeffetti nega-
tivi sulla sua salute. Alla Izhmash,
comunque, dicono di avere quasi
prontaunanuovaversionedelfuci-
le mitragliatore e intantopuntano
sullexport. Quindi, non si arresta
la produzione del Kalashnikov,
chehacostruitoil suosuccessoeil
suomitoda unlatosul marchiodi
fabbricasovietico, proletarioean-
tiamericano e dallaltro sulle sue
caratteristiche tecniche: facilit
duso, efficaciaeaffidabilit.
EforsesololaColt51eilWinche-
ster1866(peraltroclonediunfu-
cile Henry di poco precedente)
hannoresistitoal mitodel Kalash-
nikov. Mapichealtrograzieal ci-
nema, cheli haimmortalati nel ge-
nerewestern.Tuttelealtrearmiin-
dividuali, corteelunghe, sonosta-
te oscurate dal mitra del popolo.
Anche quelle cariche di fascino o
protagonistedi eventi storici.
Qualche esempio. Per uccidere
John Kennedy il 22 novembre del
1963 a Dallas, Lee Oswald us un
vecchio fucile ben conosciuto dai
fanti italiani delleclassi di levache
vannodal 1879 al 1925: il Carcano
modello91,chiamatonormalmen-
tesolocol numero. Lepisodioche
scatenla Prima guerra mondiale
fuluccisionedellarciducaFrance-
sco Ferdinando, erede al trono
dAustria-Ungheria,edellamoglie
Sofia. Il nazionalistaserboGavrilo
PrincipsparalleodiateAltezzere-
ali con una pistola Browning Fn
modello1910, di concezioneame-
ricana e produzione belga. Nel-
lAmericadeglianniTrentailmitra-
gliatore Thompson, il Tommy
Gun, mettevatutti daccordo. Era
larma usata tanto dalla polizia
quantodaigangster.Linconfondi-
bile Luger P08 stata larma corta
delle forze armate tedesche dal
1908 al 1945. Quindi stata anche
la pistola delle SS. Eppure, con la
sua estetica affascin persone co-
me Ernesto Che Guevara, grande
amantedellearmi, chelapreferiva
ancheallaColt45chepureapprez-
zava molto. Ironia della sorte, la
P08 fu anche la prima pistola del-
lesercitoisraeliano.Efuaffiancata
alla met del secondo conflitto
mondiale dalla P38, che con la pi-
stolamitragliatriceSkorpionfular-
mapiusatadai terroristi rossi eu-
ropei negli anni SettantaeOttanta.
FaustoBiloslavo
LincrociatoreVittorioVene-
tolaprimanaveitalianacheen-
trnelleacquedellexUnioneSo-
vietica, dopo il crollo del muro di
Berlino. Nel 1990/91 ero coman-
dante in seconda. Non dimenti-
cherlemozionedellarrivoaSe-
bastopoli conlanostrabandache
suonavalinnodellamarinarussa
eibrindisi conlavodka. Lammi-
raglioFilippoMaria Foffi, che co-
mandalaflottaNatoal largodalla
Libia, ricordacos lagloriosanave
della guerra fredda in disarmo a
Taranto.Dal2003ilVittorioVene-
to, che ha fatto la storia della no-
stra Marina militare, in pensio-
ne, ma potrebbe rinascere come
navemuseo. Oggi aTriestesi terr
un seminario per rilanciare que-
staidea.
Tuttiipaesi civili, contradizio-
ni marinare, hanno conservato
unanavemuseo. SalviamoilVitto-
rioVenetononsoloperfarneilpri-
moluogoespositivosul mare, ma
anchepercreareiniziativecollate-
ralicomeunascuolaperilrecupe-
rodei ragazzidisadattatispiegaa
Il Giornale, ClaudioFranconi. As-
sieme agli altri fondatori dellAs-
sociazione incrociatore Vittorio
Venetohatuttoprontopertrasfor-
mare il glorioso incrociatore in
museo. Lunga 179 metri e larga
20, lex ammiraglia della Marina,
tornerebbeavivereconunpercor-
so interattivo e multimediale che
ricrealemissionidellaguerrafred-
da.Abordoilvisitatoreassistereb-
be aunbriefing, come ai tempi in
cui lincrociatore solcava le onde
tallonatodaisommergibilisovieti-
ci. Nellhangar una scocca di eli-
cotteroeunsimulatoredivoloser-
virebbero a vivere una missione
reale. Per non parlare dellac-
cessoalletorrettedeicannonicon-
traerei, come se la visita fosse
unavventura.
Gli ampi spazi della nave in di-
sarmopermetterannodi organiz-
zare corsi, dalla vela alla patente
nautica,organizzarefesteericevi-
menti o esporre mostre. Abbia-
mo pensatoanche a una centrale
elettricaadenergiaalternativada
ricavare nella sala macchine -
spiegaFranconi -. Per alimentare
ilmuseoeautofinanziarcivenden-
dola corrente ineccesso.
LaFincantieridisponibileada-
reunmano, maper laprimanave
museoitalianabisognatrovare15
milioni di euro. La bandiera di
guerra del Vittorio Veneto stata
consegnataproprioaTrieste-sot-
tolinea Franconi -. Mio nonno
morto sul Carso, come tanti altri,
peril capoluogogiulianocaroalla
patria. Speriamodi trovareatten-
zione al progetto dalle istituzioni
del Friuli-Venezia Giulia.
ATriestesi parladatempodi un
parcodel mareedellariqualifica-
zione del Porto Vecchio, dove il
VittorioVenetopotrebbevenir ri-
morchiatoda Taranto. Lacitt ha
gi un ideale percorso della me-
moria,conlaRisieradiSanSabba,
unicolagernazistainItaliaelafoi-
badi Basovizza. Il prossimoanno
sarprontalanuovasededel mu-
seodellaGuerraedellapace.Lase-
condavitadel VittorioVenetopo-
trebbeessereunfiore allocchiel-
loe unattrazione turistica.
www.faustobiloslavo.eu
LA MITRAGLIETTA DEL TERRORISMO POLITICO
Br, Era e Ira hanno usato la cecoslovacca Skorpion
MEMORIA STORICA
Tutto pronto (tranne i soldi) per trasformare
la Vittorio Veneto in un museo galleggiante
La Fincantieri vuole contribuire
al progetto ma servono 15 milioni
UN MITO
Il Kalashnikov
AK-47 (in
produzione dal
49) lunica
arma effigiata
in una
bandiera,
quella del
Mozambico
LARMA SIMBOLO Lesercito russo non ne compra pi
Il Kalashnikov va in pensione
dopo aver ucciso i concorrenti
La guerra in Libia rilancia il mitra, unicona rossa del Novecento
che ha oscurato fucili e pistole protagonisti di grandi eventi epocali
IN DISARMO
Lincrociatore Vittorio Veneto, ex ammiraglia della Marina militare
IL FUCILE CHE UCCISE JOHN KENNEDY
Per uccidere JFK fu usato un Carcano modello 91
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
20 CRONACHE

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
10ELOTTO
Lacombinazionevincente
Bari 83 59 30 4 74
Cagliari 48 36 38 1 43
Firenze 32 55 18 58 88
Genova 23 52 76 12 19
Milano 48 26 75 61 70
Napoli 24 30 70 12 13
Palermo 33 70 77 89 20
Roma 57 10 38 36 21
Torino 15 69 49 20 65
Venezia 82 18 24 3 47
Nazionale 59 42 15 55 63
IL LOTTO
Estrazioni di gioved 29-9-2011
Quote Superenalotto
Nessun 6
Nessun 5+
Ai 10 5 vanno ' 37.435,25
Ai 1.215 4 vanno ' 308,10
Ai 44.527 3 vanno ' 16,81
Quote SuperStar
Nessun 6
Nessun 5+ vanno
Nessun 5
Ai 5 4 vanno ' 30.810,00
Ai 181 3 vanno ' 1.681,00
Ai 2.968 2 vanno ' 100,00
Ai 18.536 1 vanno ' 10,00
Ai 40.318 0 vanno ' 5,00
Prossimo jackpot per il 6: ' 18.400.000
CleroBertoldi
Perugia Amanda innocente,
Amanda, cheha trascorso 3 anni
e 11 mesi in carcere (pi di 1400
giorni) deve essererestituitaalla
libert, allasuavita, allasuafami-
glia, agli amici. I difensori della
studentessa americana, accusa-
tadi aver uccisoinsiemeal suoex
fidanzato Raffaele Sollecito e al-
lex cestista Rudy Guede, la stu-
dentessa inglese Meredith Ker-
cher, hannotenutounaarringaa
due voci e per pidi sette ore nel
tentativo di ribaltare il giudizio
di colpevolezza e la condanna a
26 anni di reclusione che la stu-
dentessa di Seattle ha subito in
primogrado. Amanda-hasotto-
lineato lavvocato Ghirga - vive
unduplicestatodanimo: terro-
rizzata dalle critiche che laccu-
sahamossoallaperiziadi ufficio
eal tempostessosperadi tornare
libera. Il verdetto ormai alle
porte: oggi sisvolgerannolerepli-
cheeluned prossimo, dopoledi-
chiarazioni spontanee che i due
imputati hanno annunciato, i
giudici si ritireranno in camera
di consiglio per deliberare e per
emetterelasentenza. Luned sa-
ranno presenti anche la madre e
lasorelladi Meredith. Maperch
Amanda deve essere assolta? I
due difensori hanno ripercorso
lintera vicenda e hanno messo
inlucecomelaperiziadei profes-
sori Vecchiotti eConti, nominati
dallacortedAssisedappello, ab-
bia spazzato via tutti i dubbi e
checioil sanguesul coltellorite-
nutoarmadel delittononpoteva
dare un risultato attendibile e
scientifico perch quantitativa-
mente scarso (low copy num-
ber) rispetto a tutti i protocolli
internazionali eperchil gancet-
todi reggiseno, che grava suRaf-
faele Sollecito, rimasto per 46
giorni nella scena del delitto, ri-
sulta contaminato. Affondata
la prova scientifica, i due legali
hannoattaccatoleprovetestimo-
niali. In particolare il barbone
che afferma di aver visto la sera
del delitto Amanda e Raffaele a
pochi metri dal cascinale di via
della Pergola (ma che si con-
traddetto da solo su vari punti) e
il negoziantedi viaGaribaldi che
sostienedi aver vistoalle7.45del
mattino Amanda davanti al suo
minimarket (perch dopo aver
assicurato, a caldo, ai poliziotti
dellaMobilechegli avevanomo-
stratolefotodi AmandaeRaffae-
le di non averli notati, a diciotto
mesi di distanza aveva dichiara-
to di ricordarsi la presenza del-
lamericana perch i suoi due
occhi azzurri non si dimentica-
no facilmente). Testimonianze
nonattendibili, dascartare, quin-
di.
Iduepenalisti hannoricostrui-
tolanotteinquesturadi Amanda
e Raffaele tra il 5 e il 6 novembre
2007ehannospiegatochelastu-
dentessa era confusa (Hanno
presoilmiocervello). Hannone-
gatochetraAmandaeMezci fos-
sero screzi. Ma quale motivo di
odio se avevano pranzato insie-
me- hafattorilevareGhirga- po-
che ore prima del delitto? Erano
amiche, che giravano insieme,
amavanolamusica, si frequenta-
vanoanchefuori di casa. I difen-
sori, nellargomentare che quel-
la in sequestro non pu essere
larmadel delittoperlaformaela
profondit della ferita sul collo
della vittima, hanno riproposto
latesi dellunicoassassino, Rudy
Guede. Sulla scena del delitto
non sono state trovate tracce di
Amanda e di Raffaele, mentre la
cameretta piena di impronte,
orme e dna di Guede, hanno ri-
marcato. Eil sanguemistotrova-
to nel bagnetto? Non era san-
guemisto, masanguemixato: gli
uomini della Scientifica nel pre-
levarlohannostrisciatosullama-
iolica per raccoglierlo insieme,
haaffermatolavvocatoDallaVe-
dova. Eil dnanonpuessere da-
tato. Amandauscitapisolleva-
tadallaulaeRaffaelelhasaluta-
ta con un: See you later.
SUPERENALOTTO
A MILANO
Lele Mora sta male:
trasferito in ospedale
dalla prigione
10 15 18 23 24 26 30 32 33 36
38 48 52 55 57 59 69 70 82 83
PROCESSO MEREDITH Luned la sentenza
In aula il giorno di Amanda
Dopo quattro anni in cella
terrorizzata, ma spera
Per la difesa dellamericana nessuna delle prove
portate dalla Procura valida: Ridatele la libert
Limpresariodei vipLeleMora,
incarceredaoltretremesi perban-
carottafraudolenta,statocoltoie-
rimattinadaunmalorenelpeniten-
ziariodi Opera, vicinoaMilano, ed
stato ricoverato allospedale San
Paolodi Milano. Daquantosi sa-
puto, le sue condizioni non desta-
noparticolari preoccupazioni. Nei
giorni scorsi, il Tribunaledel riesa-
me di Milano aveva rigettato la ri-
chiestadi arresti domiciliari avan-
zata dai difensori dellagente dei
vip, Luca Giuliante e Nicola Avan-
zi, per il pericolodi fuga. I legali poi
hannopresentatounistanzaal gip
diMilanoperch,dopoavervaluta-
to le condizioni di salute di Mora,
decidesseseilsuostatodisalutefos-
se compatibile con il carcere. Se-
condo la difesa, infatti, limpresa-
rio ha perso oltre 20 chili da quan-
do a Opera e soffre di ipertensio-
ne,diabeteedprostratopsicologi-
camente.Il giphavalutatocheMo-
rapurestareincarcere.IpmdiMi-
lano Eugenio Fusco e Massimilia-
noCarducci, sempresuistanzadei
difensori, hanno acconsentitoche
Moravenissevisitatodaisuoimedi-
ciincarcere.Ierimattinapersta-
tocoltodaunmaloreedstatone-
cessarioil ricovero.
UNA FAMIGLIA IN ANSIA
Ieri nellaula del tribunale di
Perugia, accanto allimputata
Amanda Knox, cerano la madre
Edda e la sorella Deanna [Reuters]
lacombinazione vincente:
11, 26, 41, 45, 75, 77; jolly 46
Numero Superstar: 60
__
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
CRONACHE 21
Venerd 30settembre2011 il Giornale
CarmineSpadafora
Napoli Duemesi di tempoper di-
mostrarecheNapoli pufarcelaa
spazzare via dalle sue strade le
montagnedi rifiuti cheassediano
centro e periferia. Tre giorni fa,
l'annunciochefosseprontounri-
chiamoall'Italia, perlemergenza
rifiutinellacittgovernatadalsin-
dacoLuigi De Magistris. Mittente
il commissario europeo all'am-
biente,JanezPotocnik.IeridaBru-
xelles arrivato l'ultimatum al-
lItalia affinch ponga fine con
azioni preciseeintempi brevial-
lemergenza rifiuti a Napoli. La
Commissione europea ha quindi
inviatoaRomaunletteradi messa
inmoraaGoverno, Comune, Pro-
vinciaeRegioneCampania. Ciso-
nosolodue mesi di tempoper di-
mostrarecheilproblemapossaes-
sere risolto.
Se, anche dopo l'ultimatum di
Bruxelles, il problemadovessere-
stare insoluto lItalia e Napoli sa-
rebberoinevitabilmentecondan-
nati dalla Corte di giustizia del-
lUeconl'aggravante di una pena
accessoria consistente inuna pe-
santeammenda. SpiegaJoeHen-
non, portavoce del commissario
all'ambiente Janez Potocnik che
nel calcolodelle sanzioni, sucui
decidelaCorteUe, entranoingio-
comoltofattori maconsiderando
chel'ItaliaungrandePaesel'or-
dinedigrandezzaipoteticosareb-
bedi numerosi milioni di euro. Il
ministro per le Politiche europee
Anna Maria Bernini spiega che
Bruxelles non contesta il nostro
piano di gestione dei rifiuti nei
contenuti, dice solo che non lo
stiamo attuando correttamente,
chedobbiamofarloinfretta.Eag-
giunge: In due mesi non faremo
miracoli per convincere la Com-
missione, ma dobbiamo presen-
tarci conunapproccioserio, una-
nimeecondiviso. Masearrivala
multa,achitoccherpagare?Dal-
laLombardiamettelemani avan-
tiilpresidentedelConsiglioregio-
nale,illeghistaDavideBoni: Seci
sarannosanzioni dovrannoesse-
readdossate a Napoli.
A dire il vero, la spazzatura da
Napoli nonmai sparitadel tutto.
Anzi. Laperiferiaanorddellacitt
governata da 4 mesi dallex pm,
non mai stata pulita. I cumuli di
spazzatura ci sono sempre stati a
Scampia,aChiaianoeneiquartie-
ri limitrofi. Ora, per, l'emergen-
zariaffiorataancheinaltri quar-
tieri,centrocompresoeancheiro-
ghi notturni sono tornati a impe-
gnare decine di squadre dei vigili
del fuoco. C solo un uomo che,
nonostante l'evidenza, continua
a ripetere che Napoli una citt
pulita: De Magistris. Anche un
giornaleamicocomeRepubblica,
che ieri ha replicato il reportage
del Giornale a distanza di un me-
se,hamostratoiluoghidovesitro-
vavano decine di cumuli lunghi
10metri ealti 2, sbugiardandol'ex
pm. Un anno e mezzo fa i giudici
europei condannarono l'Italia
per non aver istituito in Campa-
nia (si era nell'immediato dopo
Bassolino) un sistema integrato
adeguatoper lagestionedei rifiu-
ti. Bruxelles ritiene che quella
sentenza non sia stata adeguata-
menteapplicata.Anzi,laCommis-
sione europea avrebbe constata-
tocheapparentementesonosta-
te prese ben poche misure, com-
prese le spedizioni, per garantire
unaregolaregestionedei rifiuti fi-
noaquandoentrerannoinfunzio-
negli impianti previsti. Nellasua
lettera la Commissione europea
sostiene che, in attesa dei nuovi
termovalorizzatori (che il duoDe
Magistris - Sodano, quest'ultimo
vicesindaco,vedonocomeicatto-
liciunamoscheadavantialVatica-
no) occorre urgentemente fare
inmodochequanti pirifiuti pos-
sibile siano inviati a smaltimento
o recupero in altre Regioni italia-
neoinaltri Paesi. Da Bruxelles
arrivataunaltramazzataagli ide-
ologi del non nel mio cortile:
Aumentare la capacit delle di-
scarichepresenti,realizzarnedel-
lenuove, aggiungeretretermova-
lorizzatoriaquellogiesistentedi
Acerrae incrementare la raccolta
differenziataeil riciclo.
Troppo tempo trascorso la-
mentano da Bruxelles: adesso
l'Europa vuole vedere risultati a
breve termine, senza attendere i
progetti per il 2013-2014.
carminespadafora@gmail.com
LE REAZIONI
Boni (Lega): Se lUe
multa lItalia, a pagare
siano i napoletani
6 milioni
IL RICHIAMO C il rischio di sanzioni da molti milioni di euro
Rifiuti, dallEuropa cartellino giallo a Napoli
Bruxelles manda una lettera di messa in mora: Nulla stato fatto, servono discariche e termovalorizzatori
LAMMUINA DEI RIFIUTI
Anche Bruxelles ha messo a nudo
le promesse sballate del sindaco
di Napoli. De Magistris continua a
insistere sul fatto che lemergenza
finita. Ma in realt, come
mostrava uninchiesta del
Giornale replicata ieri da
Repubblica, i cumuli di rifiuti
spostati in periferia, come nel rito
borbonico dellammuina: un
trucco per mostrare quel che non
esiste: Napoli pulita [Ansa]
Le tonnellate di eco bal-
leancoradepositateindi-
scariche provvisorie e in
attesadi smaltimento
__
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
CRONACHE 23
Venerd 30settembre2011 il Giornale
DiegoPistacchi
Genova Pap c, presente al-
meno quanto mamma. E quindi
non deve pagare anche lasse-
gno di mantenimento. La cosa
piimportante, laffettoal figlio,
la versa gi giorno per giorno. E
cos il tribunalericonoscechel
affidamentocondivisoperfetto
del figlio assolve di per s gli ob-
blighi di entrambi i genitori.
La sentenza rivoluzionaria
arriva da Genova. Una mamma
che aveva chiesto la separazio-
ne, aveva gi ottenuto un asse-
gno mensile di 200 euro per il
mantenimento indiretto del fi-
glio Luca, poi portato a 250. Ma
non le bastava, chiedeva di pi.
Edhapersoanchequel contribu-
to che aveva in precedenza. Di
fronte alla quarta sezione civile,
il papsi limitatoafar presente
la situazione. Lui, cassintegrato
e in mobilit, provvedeva gi ad
accudire il figlio per 15 giorni al
mese, come da accordi con la ex
moglie. QuandoLucaera conlui
aveva tutto ci di cui aveva biso-
gno. Esattamente come quando
stava con la mamma. Tra laltro,
coni suoi 11.600eurolordi di red-
ditoannui, il papfacevagilim-
possibile, avendo almeno la for-
tunadi avereunacasadi proprie-
t.
I giudici hanno accolto la tesi
dellavvocatoGianPaoloVincen-
ti Mattioli chedifendevail padre,
sottolineando in sentenza pro-
prio la novit delle questioni
trattate nelle sue considerazio-
ni. Una novit che peraltro sem-
brerebbe essere gi chiara nella
legge e nel codice civile. Ma che
vieneresaancor piesplicitanel
disegno di legge in corso di ap-
provazione in Parlamento. Ho
puntato lattenzione sullartico-
lo 155 del codice civile che chie-
deal giudicedi tenerecontodel-
la misura e del modo incui cia-
scungenitore deve contribuire al
mantenimentodel minore- spie-
galasualineail professionistage-
novese-Il modoproprioquel-
lo del mantenimento diretto,
ciolaccoglienzadel figlionella
propriacasa. Echecomportaan-
che la cosa pi importante per
un figlio, laffetto e la vicinanza
del genitore. Perquestolamisu-
ra deve essere proporzionale al
modo.
Inaltri termini: il papprovve-
de esattamente in parte uguale
alla mamma al mantenimento,
per lametdei giorni. Pagarean-
che unassegno di mantenimen-
toindirettopotrebbeaddirittura
rappresentareafavoredellama-
dreunarenditaparassitariavie-
tatadallaleggeedallagiurispru-
denza di legittimit.
Il tribunaleciviledi Genovaha
fatto propria questa interpreta-
zionedi par condiciotrai genito-
ri. Lostessocollegiocheincorso
di causa aveva gi innalzato da
200 a 250 eurolassegno di man-
tenimento, alla fine ha ritenuto
che il padre svolgesse appieno il
suo dovere gi vivendo per 15
giorni al mese con il figlio. Tra
laltroquestadecisionedellaffi-
damentocondivisoperfettoera
stata presa di comune accordo
tra i genitori, visto che la madre
doveva lavorare come commes-
sa e non poteva tenere sempre il
figliocons. Importanteanche
lacomposizionedel collegiogiu-
dicante, vistocheaccantoal pre-
sidente Alberto Haupt cerano
duedonne, AlessandraScarzella
e Monica Parentini, che hanno
applicato alla lettera quanto di-
sposto dalla legge, introducen-
do ingiurisprudenza unconcet-
tocherafforzalaparitdi diritti e
di doveri tra coniugi separati e
confermando come il tribunale
civile di Genova sia spesso al-
lavanguardia nelle proprie sen-
tenze.
Non solo la nuova legge ren-
derancorapinettoquestocon-
cetto - osserva lavvocato Gian
Paolo Vincenti Mattioli - In fon-
do il principio gi contenuto
nella Costituzione e nel diritto
naturale che comunque viene
primadi qualunquealtrafontele-
gislativa. La famiglia infatti la
prima societ di diritto naturale
eidoveri di entrambi igenitori so-
noconsiderati al pari dei lorodi-
ritti anchedallacartafondamen-
taleitaliana. Diritti, doveri. Eso-
prattuttolacosapiimportante:
lavicinanzadi papedi mamma
al figlio.
IL CASO A GENOVA Famiglia e diritti
La par condicio dellaffido:
il pap non paga gli alimenti
Il figlio vive quindici giorni al mese con ciascun genitore. Il padre gi versava
250 euro. La moglie ne avrebbe voluti di pi ma i giudici le revocano lassegno
Nonni preziosi:
fanno risparmiare
50 miliardi lanno
PRINCIPIO
Per il tribunale luomo
assolve ai suoi doveri
con laffetto quotidiano
I DATI
DIVISI Una sentenza a Genova rivoluziona le separazioni [Tips]
__
I nonni dItalia valgono. Cin-
quanta miliardi di euro: tanto
permettono di risparmiare al-
lelorofamiglie, inunanno, gra-
zieallaiutoquotidiano. Tengo-
no i bambini, fanno la spesa,
dannounamanoconlacucina,
lepulizie, lalavanderia, lecom-
missioni, gli animali domesti-
ci. Insommaun sostegnoqua-
siindispensabile, cheorasta-
to quantificato dalla Camera
di commercio di Milano in ter-
mini di risparmio: la stima
di 200 euroal meseafamiglia
(e50miliardidi euroannui glo-
bali). Ma i nonni non danno
unamanosoloincasa: gli aiuti
professionali e finanziari per-
mettonoallefamigliedirispar-
miarecirca10miliardi lanno.
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
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Venerd 30settembre2011 il Giornale
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tra vecchie glorie e bolioi elettrici
Cabriele DAnnunzio regal una tartarughina ooro a Nuvolari, sfioanoolo a partecipare
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SuIIe sIrude deIIu SIcIIIu In que
sII IornI sI u InconIrure unu
Iunu e vurIoInIu IeorIu dI veIIure,
scoIeIIunII modeIII unIeuerru e
IuscInose IorIe deI moIorsorI,
modernIssIme uuIo eIeIIrIche e
IIrIde uccunIo u curIosI e rIIucenII
roIoIII. II moIIvo PresIo deIIo: Iu
Turu IIorIo e IornuIu, decIsu u Iur
rIvIvere I IusII deI ussuIo.
Iu sIorIu comIncIu neI 1906 quun
do \Incenzo IIorIo, rumoIIo dI
rIcchIssImu IumIIIu uIermIIunu,
decIde er scommessu dI dur vIIu
u queIIu che dIvenIeru resIo unu
deIIe I noIe e dIIIIcIII corse uu
IomoIIIIsIIche deI mondo: IIno uI
1977, 61 edIzIonI enIruIe neIIu Ie
endu deI moIorIsmo sorIIvo.
PussuII II unnI d`oro, Iu IIorIo e
IornuIu soIIo Iormu dI ruIIy er 52
edIzIonI, seuIIe neII uIIImI due
unnI du uIIreIIunIe ure dI reoIurI
Iu vIssuIe un o` soIIoIruccIu.
OI, umIumenIe rIveduIu e ude
uuIu uI IemI, Iu munIIesIuzIone
sI rIIuncIu neI seno deIIu sosIe
nIIIIIIu, uIIu rIcercu dI nuovo re
sIIIo e dI vusIu rIsonunzu ruzIe u
nuovI eIemenII d`InIeresse, cuucI
non soIo dI coInvoIere Ie cuse uu
IomoIIIIsIIche, Ie IsIIIuzIonI e I`Im
rendIIorIu IocuIe, mu unche e so
ruIIuIIo dI coInvoIere un umIo
seuIIo dI uIIIIco, dIvenIundo un
voIuno er Iu romozIone deII`In
Ieru reIone.
DIvenIuIu Ico Turu IIorIo, sIrIzzu
I`occhIo uII`umIIenIe e sI Iu In Ire
er conIuure II Iumour e Io sI
rIIo dI unu IrudIzIone dI vuIore con
I`InnovuzIone che uurdu drIIIu uI
IuIuro deII`uuIo. I II cIou deI ro
cIuIe Coue IInI uI rImI Ire o
sII neI 192; Iu Porsche 718 BsLB
deI 1960, urenIe deI modeIII che
queIIo sIesso unno e neII`edIzIo
ne recedenIe sI uIudIcurono Iu
uru. PrImu neII`uIIo d`oro deIIu
Turu IIorIo e Porsche, con 11 vII
IorIe, duvunII ud AIIu Bomeo, 10,
e u IerrurI u 7. Iru Ioro Porsche e
AIIu, come hu IenuIo u soIIoIIne
ure II resIdenIe dI Muc Grou
Sundro BIneIII, -Iu dunno II Ioro
IuIIIvo suorIo uIIu munIIesIu
zIone e oIrunno conIrIIuIre u
IurIu crescere In roseIIIvu-.
ChIssu che cI coIncIdu coI de
sIderIo dI veder ureIure neI
Iu rIevocuzIone Ie veIIure ro
IuonIsIe deI IrIonII sorIIvI, u
comIncIure duII` AIIu Bomeo 8C
che TuzIo NuvoIurI orI uIIu vII
IorIu neI '51 e neI '52, ussundo
er Iu IerrurI 20 GI TesIu Bos
su syder, che Iece suu I`edIzIone
deI `8, er Iunere uIIu Porsche
904 Curreru GIs roIuonIsIu neI
'64 dI unu doIeIIu e uII`AIIu Bo
meo 55/5 sorI roIoIIo, suI ru
dIno I uIIo deI odIo neI `71 ru
zIe ud AnIoIne Hezemuns e NIno
\uccureIIu. uesI`uIIImo, quuIIro
unnI I IurdI sI rIeIeru InsIe
me ud ArIuro MerzurIo con I`AI
Iu Bomeo 55TI12 syder. Tre IIo
II IuIII resenII uII`ueIIo deII`Ico
Turu IIorIo: Hezemuns uI voIun
Ie dI unu ZuuIo 1unIor deI 1971,
MerzurIo su GIuIIu GIurdIneI
Iu deI `72 deIIu ScuderIu deI Por
IeIIo, menIre \uccureIIu hu sceI
Io I`uIIuuIIssImu IerrurI CuIIIornIu
er cImenIursI neI IerrurI TrIIu
Ie", uccunIo ud uIIrI 46 equIuI
InIernuzIonuII (uI vIu cI sono 19
uesI) con veIIure che corono
un erIodo dI oIIre cInquunI`un
nI: duIIu conIemoruneu GIo, I
IIno uI 197, unno d`ImmuIrIcoIu
zIone deIIu 20 GI BerIIneIIu che
InsIeme uIIe I IovunI Coue e
CuIrIoIeI Iormu I`ummIruIIssImo
IerzeIIo deIIe Bosse I uee.
Iu uImu deIIu I unIIcu deII`In
Iero urco urIenII seIIu uIIu IIuI
01 Ss TI deI 1922, InsIeme uIIe uI
Ire veIIure unIeuerru DIuIIo 20 S,
dI Ire unnI I Iovune, I`InvIcIu
5 IIIrI Oen Tourer deI `28, Iu M
12 duIuIu 1955 e Ie coeve Ss 100 e
IuncIu AsIuru, enIrumIe su sIru
du duI IonIuno 1958.
'LHJR/XLJL0DULQ
rummu che sI dIunu In un su
esIIvo IerzeIIo dI ure dI reo
IurIIu: Green PrIx", CIussIc" e
IerrurI TrIIuIe", con II roIoo
uIermIIuno ruresenIuIo duI 6
Ico MoIIIIIy InIernuIIonuI Iorum
suI IemI deIIu moIIIIIu rossImu
venIuru. SuccessIvumenIe, dome
nIcu 2 oIIoIre, dI nuovo neI cuo
Iuoo sIcIIIuno, Iu chIusuru deI
Iu cInque IornI moIorIsIIcu con Ie
remIuzIonI dI rIIo.
Promossu duIIu IonduzIone Tur
u IIorIo coI conIrIIuIo deIIu de
IeuzIone AcI dI PuIermo e Iu re
Iu orunIzzuIIvu dI Muc Grou
(che seue unche Iu MIIIe MIIIu),
Iu Lermesse IIene Iede uI ruoIo dI
veIrInu IecnIco scIenIIIIcu, nonche
dI IuIoruIorIo dI serImenIuzIo
ne dI nuove soIuzIonI dI moIIIIIu.
NeI corso deIIe sessIonI deI Io
rum sono sIuIe sveIuIe Ie unIerI
me dI veIcoII u rouIsIone IIrIdu
e soIure, mu unche novIIu IecnIche
er Iu IIIIeru roduIIIvu. SI sono vI
sII due roIoIII dI -IoIIIceIIu eIeI
IrIcu-, currozze hIIech cundIduIe u
sosIIIuIre I cocchI IruInuII du cuvuI
II che uccomununo I IurIsII neI
Iour deIIu cuIIuIe e II uvvenIrIsII
cI veIcoII sorIIvI eIeIIrIcI HIZev,
roeIIuII duI cenIro IuzIuIe dI rI
cercu e svIIuo Pomos. I Iorse sI
e InIruvIsIo un ossIIIIe IuIuro er
Iu rIconversIone dI TermInI Imere
se. DunIeIu ZIsu, resIdenIe deIIu
IonduzIone Turu IIorIo, dIce che
duI conveno e emersu unu SIcIIIu
-nuIuruImenIe voIuIu uIIu rodu
zIone dI enerIu rInnovuIIIe, IIo
comIusIIIIII In rImIs, che u
ruresenIure un sIcuro unIo dI
rIIerImenIo-.
I ercorsI dI uru rIcuIcuno II ce
IeIre IruccIuIo deIIe PIccoIe Mu
donIe e sI uIIununo u dIsenure
un Iro dI SIcIIIu che du IIorIoo
II, ussundo er Innu, PIuzzu Ar
merInu e Buusu IIIu rImu, NoIo,
SIrucusu, CuIunIu e TuormInu oI,
rIorIu u PuIermo. NeI mezzo, Iu
sessIone cronomeIruIu In IsIu u
Perusu, Iu rIsuIIIu suII`IInu, I`uI
IruversumenIo deI Purco deI Ne
IrodI e I`ImmuncuIIIe IrunsIIo er
CeIuI.
Con Green PrIx", Iu rInnovuIu Ico
Turu IIorIo dIvenIu un sInoIure
cImenIo Iru mezzI con uIImenIu
zIonI uIIernuIIve: unu rovu vuII
du er II cumIonuIo InIernuzIo
nuIe IIu AIIernuIIve Inery Cu,
che e unche unu uIesIru dI eser
cIzIo er soIuzIonI du IrusIerIre neI
quoIIdIuno, nonche er mosIru
re modeIII InedIII uI quuII dIurII
menII dI rIcercu e Cuse cosIruIIrI
cI ossono Ieure II rorIo voIuno
romozIonuIe. CosI, neIIu IIsIu deI
urIecIunII, IrovIumo un quurIeI
Io dI uuIo u IIodIeseI e uIIreIIunIe
IIIueI IIenzInu che Iunno coro
nu u un oLer dI IIrIde, Iru cuI unu
IIIunIe IurcheIIu P58 H con IuIIe
rIe uI IIIIo e unu sorI roIoIIo dI
PIcchIo InIneerIn. Non muncu
no veIcoII eIeIIrIcI Ien roduII, duI
Iu CIIroen C Zero uIIu MIcro\eII
su currozzerIu AIurIh 00, Io scor
so unno vIncIIrIce ussoIuIu dI cuIe
orIu deI mondIuIe IIu cosIruIIorI.
I c`e unche un roIoIIo u enerIu
soIure svIIuuIo duI cenIro dI rI
cerche Pomos.
Mu u ceIeIrure I`eoeu sorIIvu
dI unu corsu enIruIu neI mIIo, cu
IuIIzzundo I`InIeresse I vIvo deI
IunII uussIonuII, sono Ie 46 mu
nIIIche veIIure IscrIIIe uII`Ico
Turu IIorIo CIussIc", uru dI re
oIurIIu rIservuIu uIIe uuIomoII
II cosIruIIe IIno uI 1977: Iu Porsche
0/100BS deI 194, sorunno
mInuIu ummuzzuIunII" er Ie
vIIIorIe conIro uuIo Ien I oIen
II. Iu suu evoIuzIone, II modeIIo
0A Syder, con uno chussIs I
rIIdo e Ieero, due unnI I Iur
dI IrIonI u sorresu neIIu Turu
IIorIo. Ie BuuIII Tye 50 e Tye
44, rIseIIIvumenIe cIusse 1926 e
1929, ruresenIuno Iu cusu che
domIn InInIerroIIumenIe duI '2
uI '29 con Iu Tye 5; Iu IuncIu Au
reIIu B20 che, neIIu versIone Se
lLRl L OCCl
| , | J`
| V
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Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
27
Venerd 30settembre2011 il Giornale
PATTO DI SINDACATO
Oggi scade il termine
per disdire laccordo
Nessuna nuova uscita
EVOLUZIONE CONTINUA
Il fondo guidato da Claudio Sposito
interverrebbe autonomamente,
in alternativa ad Arpe e Bonomi
PIAZZA AFFARI
Valore %
FTSEMIB 15.046,020 2,07
FTSEItaliaAll Share 15.786,620 1,71
FTSEItaliaMid Cap 19.585,970 -0,01
FTSEItaliaStar 9.849,320 0,37
I migliori Valore var% su rif. I peggiori Valore var% su rif.
1) Rdb 0,812 21,19
2) Arena 0,011 17,20
3) Class Editori 0,335 15,92
4) Invest e Sviluppo 0,580 13,73
5) Buongiorno 0,870 9,09
1) SaloGroup 7,010 -8,72
2) Ricchetti 0,165 -7,04
3) Salvatore Ferragamo 11,190 -6,20
4) LVMH 102,700 -5,78
5) Cobra 0,785 -5,31
NEWYORK DowJones 11.182,600 1,56
NEWYORK Nasdaq 2.494,830 0,13
LONDRA FTSE 100 5.196,840 -0,40
FRANCOFORTE Dax 30 5.639,580 1,10
PARIGI Cac 40 3.027,650 1,07
TOKYO Nikkei 225 8.701,230 0,99
ZURIGO SMI 5.608,600 1,03
DOLLARO Americano 1,362 -0,12
STERLINA Inglese 0,871 -0,13
FRANCO Svizzero 1,221 0,02
YEN Giapponese 104,460 0,23
DOLLARO Australiano 1,386 0,65
DOLLARO Canadese 1,405 0,55
CORONA Danese 7,442 0,02
B
O
R
S
E
E
S
T
E
R
E

C
A
M
B
I
QUOTE
Lo storico
palazzo di
Mediobanca in
piazzetta
Cuccia, a
Milano. Oggi
scade il
termine per la
comunicazione,
da parte dei
soci bancari,
industriali ed
esteri, della
disdetta al
patto di
sindacato
[Ansa]
IL PATTO
MEDIOBANCA
*il 2,77%relativoallafacoltdi
acquistoconaumentodellaquota
sindacataconcessoaDellaValle,
gruppoGavio, Angelini eMinozzi
**i soci esteri nonpossonovincolare
pidell'11%conunaquota
individualenonsuperioreal 6%
COMPOSIZIONE
GRUPPOC
QUOTAATTUALE
QUOTAMASSIMA
10,11%
11%**
soci esteri
COMPOSIZIONE
GRUPPOA
QUOTAATTUALE
QUOTAMASSIMA
12,04%
12,04%
soci bancari
COMPOSIZIONE
GRUPPOB
QUOTAATTUALE
QUOTAMASSIMA
19,02%
21,79%*
soci industriali
QUOTAATTUALE
TOTALE
QUOTAMASSIMA
41,17%
44,83%
FORZE IN CAMPO
Gli enti hanno solo il 9%
ma ci sono azionisti
di Unicredit come Crt
GianMariaDeFrancesco
Gli azionisti di minoranza di
Mediobancaesternialpattodisin-
dacatoballanodasoli. I fondi di
investimentorappresentatidaAs-
sogestioni eleFondazioni banca-
rie presenteranno liste separate
per il rinnovodel consigliodi am-
ministrazione.Inpalioilventidue-
simo posto disponibile per il bo-
arddiPiazzettaCucciachesarre-
so disponibile dalluscente Mar-
coParlangeli, exdirettoregenera-
le di Fondazione Mps. Il termine
per la pubblicazione delle candi-
dature scade luned prossimo, 3
ottobre,maleposizionisonopres-
soch delineate. Guido Giuber-
gia, numerounodi Ersel edespo-
nente del Comitato di corporate
governance di Assogestioni, ieri
haconfermatochelassociazione
guidata da Marcello Messori, in-
sieme agli istituzionali esteri,
orientata a presentare una lista
autonoma di candidati indipen-
denti per il cda e il collegiosinda-
cale di Mediobanca. Nessun ac-
cordoinextremisconleFondazio-
ni: il nome proposto quellodel-
leconomista bocconiano ed edi-
torialista del Corriere, Francesco
Giavazzi.Sullaltroversanteglien-
tiproporrannoFabioRoversi Mo-
naco, presidente della Fondazio-
neCarisbo, azionista conil 2,48%
dellamerchant bankmilanese.
Entrambiicandidatisonoauto-
revoli, macicheconter nonil
curriculumbensilnumerodeivo-
ti inassemblea. Sulla carta nonci
dovrebbe essere partita perch i
fondi di investimento hanno in
portafoglio oltre la met del 59%
circadel flottantedi Mediobanca.
ElapossibilitperleSgrdiparteci-
parealle assembleesenza immo-
bilizzareleazionipotrebberende-
re ancor pievidente questa pre-
valenza. Le Fondazioni attual-
mente possono contare su una
quotavicinaall8,6-8,7%del capi-
tale. OltreaBolognatrai soci figu-
ranoancheFondazioneCarivero-
na (3,4%), Crt (0,6%) e Cariparo
(0,5%),mentrel1,9%dellaFonda-
zioneMps, sebbenedestinatoalla
vendita, sarpresenteallaprossi-
maassemblea. Magli enti di Tori-
noeVeronasonoazionisti di Uni-
credit, azionista di maggioranza
relativa con l8,7%, e leader del
gruppo A del patto di sindacato e
potrebbero volgere gli equilibri a
lorofavore.
Oggi,intanto,inagendaunul-
terioretappadiavvicinamentoal-
lassembleadi fineottobre. Scade
il termine per la comunicazione
delle disdette al patto di sindaca-
to. Nessuna ulteriore comunica-
zionegiuntadopoquellegino-
te di Sal.Oppenheim, Commerz-
bank e Santander, rimpiazzate
nellaccordo parasociale con il
vincolo delle quote fuori patto di
Groupamaecongli incrementi di
Diego Della Valle, gruppo Gavio,
EnnioDoris eRomanoMinozzi.
LaprincipalecontrollatadiMe-
diobanca, le Assicurazioni Gene-
rali,staintantocercandodirealiz-
zare i propri piani di espansione
estera. A breve dovrebbe essere
definitalajointventuredibancas-
suranceconlarussaVtballaquale
il Leone di Trieste parteciper at-
traverso Generali-Ppf, lalleanza
conil gruppocecodi Petr Kellner.
Il gruppoguidatodaGiovanni Pe-
rissinottodovrebbeaverelamag-
gioranza della nuova societ che
operer nei rami vita e danni del
mercatorusso. Aquestoproposi-
tostatasmentitaunanuovaindi-
screzione proveniente da Praga
circaunesercizioanticipatodella
put sul 49% - stimata in circa 2,5
miliardi dieuro-inmanoal finan-
ziere boemo. Unopzione che nei
mesi scorsi aveva creato non po-
chi malumori trai soci dellacom-
pagnia italiana, a partire da Vin-
cent Bollorchesi astenne sul bi-
lancio.Laquestionesarrisoltaal-
lanaturalescadenzadellaccordo
nel 2014e nonprima.
Unnuovosoggettoscendeincampopergaranti-
reunfuturoindustrialeallaPopolarediMilano. Ie-
riilpresidenteeaddelFondoClessidra, ClaudioSpo-
sito ha confermato linteresse a partecipare allau-
mentodi capitale da 800 milioni della Bpm.
Siamostati contattati dallebanche che curanoil
collocamento e stiamo valutando se un investi-
mentodi interesse, hadichiaratoSpositoprecisan-
do che non siamo sponsor di nessuno. Un chiaro
riferimentoal fattocheliniziativanonprevedepart-
nershipcon gli altri due attori interessati al dossier:
SatordiMatteoArpeeInvestindustrial diAndreaBo-
nomi. Clessidra, pertanto, correrdasolaenei pros-
simi giorni previstounincontro
del numero uno con i vertici di
Bankitalia per fare il punto della
situazione.
Anche il private equity dellex
ad di Fininvest dovrebbe impe-
gnarsi per una cifra prossima ai
200milioni di euro, malavision
differente rispetto ala societ di
investimento di Andrea Bonomi
che, almeno in una fase iniziale,
non intenderebbe provocare
una cesura traumatica rispetto allattuale gestione
targata Amici della Bpm. Anche per questo moti-
voInvestindustrial riproporrebbenelconsigliodige-
stionelattualedirettoregeneraleEnzoChiesa, men-
trenelconsigliodisorveglianzasarebbepresenteco-
me garante del cambiamento, lattuale presidente
di LazardItaliaCarloSalvatori. Unmoodtotalmente
differente rispetto a quello di Sator: Matteo Arpe ha
gifattointendere di voler rivedereprofondamente
gli assetti dirigenziali del gruppo incaricandosene
personalmente, fortedellottimotrack-recordmatu-
ratonel suoquinquennio a Capitalia.
Tuttocomunque dipender da Via Nazionale. Le
modifiche della governance approvate nel cda fiu-
me di marted scorso potrebbero non
essere sufficienti nonostante ladozio-
ne del modello duale. La sconfessione
pubblica delloperato dei sindacati in-
terni decisi dai vertici dellesiglenazio-
nali continua aprodurre effetti negati-
vi. Ieri, secondo indiscrezioni, si ap-
presochelaFabi sarebbeprontaapre-
sentareunespostoallaProcuradiMila-
no sulla presunta compravendita di
iscritti effettuata dalle altre rappre-
sentanze. Che, al momento, sonopres-
sochcommissariatedopolereiterateresistenzead
adeguarsi a quanto deciso dalle sedi centrali roma-
ne.Nondaescludere, perci, cheunproseguiredel-
le turbolenze possa portare a un congelamento dei
diritti di voto dei dipendenti-soci oa uncommissa-
riamento dellistituto di Piazza Meda.
GDeF
NUOVI ASSETTI Le minoranze di Piazzetta Cuccia
Mediobanca, per il cda i fondi corrono da soli
Nessuna intesa con le Fondazioni che puntano su Roversi Monaco, mentre i gestori propongono Giavazzi
Anche Clessidra disponibile
a investire sulla nuova Bpm
AL VERTICE Claudio Sposito
Alla ribalta Le manovre in Piazza Meda
Economia
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
28 ECONOMIA

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
FONDI ESTERI ARMONIZZATI UE
MEDIOLANUMBEST BRANDS- CLASSI MEDIOLANUM
ValoreinEuro
Quotazioni del 28-09-2011
Global Opportunistic FixedIncome EuroInst.BClass -
Global FixedIncome EuroInst.BClass -
EuroCore FixedIncome EuroInst.BClass 14,72
U.S. Large Companies EuroInst.BClass 6,6
U.S. Small Companies EuroInst.BClass 8,2
EmergingMarkets Equity EuroInst.BClass 20,89
JapanEquity EuroInst.BClass 6,37
PanEuropeanEquity EuroInst.BClass 9,1
Global Dev. Markets Equity EuroInst.BClass 6,48
European(ex U.K.) Equity EuroInst.BClass 9,55
PanEuropeanSmall Cap EuroInst.BClass 13,26
Pacific Basin(ex Japan) Equity EuroInst.BClass 19,43
U.K. Equity EuroInst.BClass 8,59
Global ManagedVolatility Fund EuroInst.BClass -
EuroCore Plus FixedIncome EuroInst.BClass 11,42
Quotazioni inEuro del 29-09-2011 Precedente
CHNorthAmerican Equity - Med. L 4,227 4,296
CHEuropeanEquity - Med. L 3,606 3,643
CHItalianEquity - Med. L 3,029 3,036
CHGermany Equity - Med. L 3,717 3,740
CHSpain Equity - Med. L 5,406 5,446
CHPacific Equity - Med. L 4,641 4,598
CHEmerging Markets Equity- Med. L 6,896 6,901
CHEnergy Equity- Med. L 5,910 6,035
CHCyclical - Med. L 3,458 3,493
CHCounter Cyclical Equity- Med. L 2,950 2,970
CHFinancial Equity - Med. L 2,076 2,100
CHTechnology Equity - Med. L 1,891 1,909
CHLiquidity Euro - Med. L 6,641 6,640
CHLiquidity Us Dollar - Med. L 4,026 4,015
CHEuro Income- Med. L-A 7,188 7,192
CHEuro Income- Med. L-B 4,956 4,958
CHInternational Income - Med. L-A 5,487 5,470
CHInternational Income - Med. L-B 5,441 5,424
CHEuro Bond- Med. L-A 8,133 8,151
CHEuro Bond- Med. L-B 5,826 5,838
CHInternational Bond- Med. L-A 6,058 6,040
CHInternational Bond- Med. L-B 5,997 5,980
CHInternational Equity - Med. L-A 4,671 4,725
CHFlexible Fund- Med. L-A 4,383 4,431
CHNorth AmericanEquity Med. S 5,619 5,711
CHEuropeanEquity - Med. S 6,290 6,354
CHItalianEquity - Med. S 5,354 5,368
CHGermany Equity - Med. S 7,274 7,318
CHSpain Equity - Med. S 12,014 12,103
CHPacific Equity - Med. S 6,266 6,208
CHEmerging Markets Equity- Med. S 15,695 15,706
CHEnergy Equity- Med. S 11,742 11,990
CHCyclical - Med. S 7,143 7,216
CHCounter Cyclical Equity- Med. S 6,259 6,301
CHFinancial Equity - Med. S 4,123 4,170
CHTechnology Equity - Med. S 4,624 4,669
Quotazioni inEuro del 29-09-2011 Precedente
CHLiquidity Euro- Med. S 12,345 12,345
CHLiquidity Us Dollar - Med. S 8,101 8,080
CHEuro Income- Med. S-A 12,824 12,832
CHEuro Income- Med. S-B 9,717 9,723
CHInternational Income - Med. S-A 10,922 10,887
CHInternational Income - Med. S-B 10,837 10,803
CHEuro Bond- Med. S-A 14,348 14,378
CHEuro Bond- Med. S-B 11,128 11,151
CHInternational Bond- Med. S-A 12,057 12,022
CHInternational Bond- Med. S-B 11,943 11,908
CHInternational Equity - Med. S-A 6,135 6,207
CHFlexible Fund- Med. S-A 8,596 8,690
CHTotal Return- Med. S-A 10,085 10,088
CHNorth AmericanEquity Med. Lcop. 5,978 6,093
CHEuropeanEquity - Med. Lcop. 5,214 5,266
CHPacific Equity - Med. Lcop. 4,600 4,564
CHInternational Income - Med. L-Acop. 7,176 7,182
CHInternational Income - Med. L-Bcop. 5,485 5,489
CHInternational Bond- Med. L-Acop. 8,545 8,554
CHInternational Bond- Med. L-Bcop. 6,866 6,872
CHInternational Equity - Med. L-Acop. 5,517 5,589
CHNorth AmericanEquity Med. Scop. 11,794 12,020
CHEuropeanEquity - Med. Scop. 10,324 10,429
CHPacific Equity - Med. Scop. 9,096 9,026
CHInternational Income - Med. S-Acop. 12,680 12,689
CHInternational Income - Med. S-Bcop. 10,850 10,857
CHInternational Bond- Med. S-Acop. 14,953 14,968
CHInternational Bond- Med. S-Bcop. 12,976 12,988
CHInternational Equity - Med. S-Acop. 10,964 11,107
Legenda: A=adaccumulazionedei proventi; B=a distribuzionedei proventi ; cop.=coperta
PORTFOLIOFUND- CLASSI MEDIOLANUM
ValoreinEuro
Quotazioni del 28-09-2011 27-09-2011
EuroequityOpportunit 4,009 3,940
Euroequity Sviluppo 4,324 4,263
Euroequity Protezione 6,444 6,432
Eurobond Opportunit 7,008 7,034
Eurobond Sviluppo 6,776 6,790
Eurobond Breve Termine 6,733 6,735
Azionario Intraprendenza 3,046 2,994
Azionario Dinamismo 3,324 3,277
Azionario Protezione 5,781 5,771
Obbligazionario Crescita 6,843 6,868
ObbligazionarioModerazione 6,662 6,677
Obbligazionario Liquidit 6,634 6,636>
Balanced 4,652 4,632
Country 3,243 3,195
Dynamic 4,085 4,062
Moderate 5,163 5,163
Opportunity 3,577 3,515
Prudent 6,183 6,186
Sector 3,199 3,149
Azionario Fedelt 1,508 1,508
Azionario Intraprendenza bis 3,748 3,686
Azionario Dinamismo bis 3,825 3,774
Obbligazion. Evoluzione bis 5,138 5,128
Obbligazion. Crescitabis 5,515 5,537
Obbligazion. Moderazionebis 5,505 5,517
Obbligazion. Breve Termine bis 5,496 5,498
Obbligazion. Stabilit bis 5,480 5,480
Balanced bis 4,734 4,717
Country bis 3,781 3,723
Dynamic bis 4,458 4,430
Moderate bis 5,173 5,173
Opportunity bis 3,905 3,838
Prudent bis 5,475 5,477
Sector bis 3,986 3,925
Opportunit 2012 4,657 4,654
CHALLENGEFUNDS- CLASSI MEDIOLANUM
FONDI ASSICURATIVI UNIT LINKED
Tel. 02-78.33.01 Internet: http://www.willerfunds.com
Distributori: Morval Sim(Milano-Torino)
Quotazioni del 28-09-2011
WillerequityEurope (Euro) 15,23
WillerequityNorthAmerica (Usd) 21,51
WillerbondEuropeanCurrencies (Euro) 25,74
WillerbondCapital $us (Usd) 32,17
WillerequitySouthEast Asia (Usd) 26,92
WillerequityJapan (Jpy) 1259
Willerequity Latinamerica (Usd) 83,32
Willerequity Greater China (Usd) 11,01
WillerequityRussiaandEasternEurope (Usd) 25,47
WillerequityTradeWinds (Euro) 10,73
WillerequityItaly (Euro) 10,69
Willer AbsoluteReturnP (Euro) 96,35
Quotazioni in Eurodel 29-09-2011 Precedente
POActive 100FundS 7,332 7,406
POActive 80FundS 7,520 7,572
POActive 40FundS 9,110 9,140
POActive 10FundS 9,942 9,944
POAggressive FundS 7,458 7,541
POAggressive FundSH 7,444 7,539
POAggressive Plus FundS 7,784 7,862
POAggressive Plus FundSH 7,822 7,912
Quotazioni in Eurodel 29-09-2011 Precedente
PODynamic FundS 8,326 8,391
PODynamic FundSH 8,409 8,482
POBalancedFundS 9,028 9,081
POBalancedFundSH 9,166 9,225
POModerate FundS 9,651 9,686
POModerate FundSH 9,778 9,818
POLiquidity FundS 10,943 10,942
POLiquidity FundSA 11,025 11,025
US Collection Med. L 3,118 3,112
EuropeanColl Med. L 4,223 4,172
Pacific Coll Med. L 4,768 4,714
EmMarkets Coll Med. L 8,690 8,628
GlbTechColl Med. L 1,546 1,546
Euro FixedIncome Med. L A 5,813 5,812
Euro FixedIncome Med. L B 4,746 4,746
GlbHighYieldMed. L A 7,876 7,875
GlbHighYieldMed. L B 4,508 4,508
Dynamic Coll Med. L 4,800 4,795
Aggressive Coll Med. L 4,610 4,596
Med.Blackrock Glo Sel Med. L A 4,479 4,488
Med. JPMorganGlo Sel Med. L A 4,375 4,371
Med. MorganStanley Glo Sel Med. L A 4,967 4,959
Moderate Coll Med. L 5,252 5,256
US Collection Med. S 5,014 5,005
EuropeanColl MedS 6,458 6,380
Pacific Coll Med. S 7,045 6,965
EmMarkets Coll Med. S 14,432 14,329
GlbTechColl Med. S 4,712 4,713
Euro FixedIncome Med. S A 11,334 11,332
Euro FixedIncome Med. S B 9,306 9,305
GlbHighYieldMed. SA 11,809 11,809
GlbHighYieldMed. SB 7,206 7,206
Dynamic Coll Med. S 8,378 8,368
Aggressive Coll Med. SA 7,288 7,267
Med. Blackrock Glo Sel Med. SA 8,832 8,849
Med. JPMorganGlo Sel Med. SA 8,627 8,618
Med. MorganStanley Glo Sel Med. S A 9,794 9,778
Moderate Coll Med. S 10,413 10,420
US Collection Med. L cop 3,996 3,998
EuropeanColl MedL cop 4,597 4,541
Pacific Coll Med. L cop 4,012 3,978
GlbHighYieldMed. L Acop 6,220 6,240
GlbHighYieldMed. L Bcop 4,893 4,908
Aggressive Coll Med. L cop 4,391 4,385
Med. Blackrock Glo Sel Med. L cop 4,106 4,121
Med. JPMorganGlo Sel Med. L cop 4,014 4,017
Med. MorganStanley Glo Sel Med. L cop 4,599 4,597
Moderate Coll Med. L cop 5,235 5,240
GlbTechColl Med. L cop 5,927 5,941
Dynamic Coll Med. L cop 4,980 4,980
US Collection Med. Scop 7,772 7,776
EuropeanColl MedS cop 8,855 8,746
Pacific Coll Med. Scop 7,823 7,756
GlbHighYieldMed. SAcop 12,173 12,212
GlbHighYieldMed. SBcop 9,546 9,575
Aggressive Coll Med. Scop 8,556 8,545
Med.Blackrock Glo Sel Med. Scop 8,074 8,104
Med. JPMorganGlo Sel Med. S 7,920 7,925
Med. MorganStanley Glo Sel Med. S cop 9,071 9,068
Moderate Coll Med. S cop 10,371 10,382
GlbTechColl Med. Scop 11,651 11,679
Dynamic Coll Med. Scop 9,828 9,828
Med. DWS MegaTrendSel L 4,407 4,412
Med. DWS MegaTrendSel L Cop 4,592 4,602
Med. Franklin Templeton EMSel L 4,416 4,451
Med. Pimco InflationStrategy Sel L 5,058 5,072
Med. DWS MegaTrendSel S 8,765 8,774
Med. DWS MegaTrendSel SCop 9,110 9,131
Med. Franklin Templeton EMSel S 8,784 8,854
Med. Pimco InflationStrategy Sel S 10,075 10,103
CouponStrategy Collection La 4,593 4,571
CouponStrategy Collection La Cop 4,529 4,510
CouponStrategy Collection Lb 4,594 4,571
CouponStrategy Collection LbCop 4,531 4,512
CouponStrategy Collection Sa 9,173 9,129
CouponStrategy Collection SaCop 9,037 9,000
CouponStrategy Collection Sb 9,173 9,129
CouponStrategy Collection SbCop 9,043 9,006
ValoreinEuro
Quotazioni del 26-09-2011 19-09-2011
AlternativeFund1 5,19503 5,21095
AlternativeFund2 4,79047 4,81735
AlternativeFund3 4,51879 4,59594
TrioFund 1 4,12883 4,26987
TrioFund 2 3,60887 3,72151
TrioFund 3 1,97334 2,10271

* Prezzo di vendita: il corrispondente prezzo di acquisto maggiore del 2%


* Prezzo di vendita: il corrispondente prezzo di acquisto maggiore del 2%
INDISCRETO
STOP TEMPORANEO
FORMULA1
Quotazioni inEurodel 29-09-2011 Precedente
Stopmomentaneoper lOps di BancaPopola-
redellEmiliaRomagna(Bper)susettecontrollate
locali, trale quali CarispaqeBancadi Sassari. Ieri
listitutoguidatodal dgFabrizioViolaharesonoto
chelaConsobhasospesoper15giorni listruttoria
sulleoperazioniperchnelladocumentazione,in-
viatalascorsasettimana,mancavanoalcuneinfor-
mazioni. Tra queste il parere dei revisori di Pri-
ceWaterhouseCooperssullacongruitdel prezzo
dellenuove azioni al serviziodellofferta ( previ-
sto un aumento da 392,7 milioni). La tempistica
nondovrebbecambiareei cdaprevisti afineotto-
bredovrebberofar partirelOps. singolarechea
unasocietdelFtse-Mibsiacapitatolostessodesti-
nodellAsRoma: laConsobhainfatti sospesoliter
dellOpaobbligatoriadi DiBenedettoeUnicredit.
Bper come la Roma:
Consob sospende lOps
LucaFazzo
Milano Tempo scaduto. Davanti alla
melinadel nuovoconsigliodammi-
nistrazione, che ancora non stato in
gradodi presentare unpianodi salva-
taggiodegnodiquestonome, laProcu-
radellaRepubblicarompegli indugi e
chiede il fallimento della Fondazione
Monte Tabor, ovvero dellospedale
SanRaffaele e di tutte le attivit a esso
connesse. Larichiestadi fallimento, in
realt, risaleormai aunasettimanafa,
il 23settembre: malaProcurahatenu-
tocopertalanotiziafinoaieripomerig-
gio, quandoai legali dellaFondazione
stata notificata la fissazione del-
ludienza. Il prossimo12ottobresaril
tribunalefallimentare, cui compete la
decisionefinale,adiniziarelesamede-
larichiesta.
Listanza di fallimento firmata dai
pm Luigi Orsi e Laura Pedio: e parla
esplicitamentedi nuovi fatti di reato
che sarebbero emersi dallesame dei
documenti sequestrati nellufficio di
Mario Cal, lamministratore delegato
mortosuicidanel luglioscorso. Il capo
dellaProcura, EdmondoBruti Libera-
ti, spiegacheladecisionestatapresa
per evitare ulteriori dissipazioni del
patrimonio della Fondazione, e per
tutelare linteressepubblico.
Inrealt, laProcurachiedendoil fal-
limento ha voluto tutelare anche se
stessa, inuna situazione incui tutti gli
incontri avvenuti con i rappresentati
della Fondazione hanno lasciato i pm
conlanettasensazionecheal SanRaf-
faele non si capisca pi chi comanda:
lavecchiaguardiadidonVerz, inuovi
consiglieri emanazionedelloIor (cio
del Vaticano)osemplicementenessu-
no? Il piano di salvataggio, promesso
inluglioperil 15settembre, nonsi vi-
sto. Equando Orsi e la Pedio, il 13 set-
tembre, hannosaputochei dueperiti
attestatori (Mario Cattaneo e Angelo
Provasoli) incaricati di vagliare il pia-
nononavevanoancorainiziatoil lavo-
ro, si sono convinti di non potere pi
aspettare. Anche perch la situazione
intanto peggiora e si ingarbuglia: il
monte debiti della Fondazione, supe-
riore al miliardoe mezzo, genera ogni
giornoulteriori debiti, enel frattempo
ilSanRaffaelepagaalcunicreditorieal-
tri no, secondo scelte non controllate
danessuno. I legali dellospedaleave-
vanoindicatoil10ottobrecomenuova
dataperlarichiestadi concordatopre-
ventivo. Ma se neanche questo termi-
ne fosse stato rispettato, la Procura - a
oltrequattromesidallaperturadelca-
soSanRaffaele-avrebbepotutoessere
accusatadiavereassistitoinertealpre-
cipitaredella situazione.
Richiesta di fallimento, dunque:
con la speranza, da parte dei pm, che
possaservireaconvincereilCdaastrin-
gere i tempi e a presentare finalmente
il piano. Seil 12ottobreil nuovo San
Raffaele- comeieri tornanoapromet-
tere i suoi portavoce - si presenter in
tribunalefallimentareconlecarteinre-
gola, laProcuraprontaafareunpas-
soindietroe adaprirelastrada al con-
cordatopreventivo. Incasocontrario,
per lacreaturadi donVerz, devastata
da megalomania e malagestione, po-
trebbeessere la fine.
M Nick Shorrock, il grande capo della divisione
Motorsport di Michelin, metteinguardiaPirelli e
lancia segnali per unpossibile ritorno nel circus
dellaFormula1:Michelin-confidalespertoedi-
namicomanageringlese-semprestataprotago-
nista. Seguiamo levolversi della situazione. Sia-
mo per una concorrenza aperta, vediamo come
si svilupperanno le norme della Formula 1. In
questomomentoil gruppofranceseimpegnato
nelMondialeRally,ungrandelaboratorioditec-
nologie-aggiungeShorrock-chefungedastimo-
loallinnovazione.Oltre, ilcapodiMichelinMo-
torsport nonva, machiaroil messaggio: nonla-
sciareaMarcoTronchetti Proveraulteriori spazi
nelmondosportivo.Epoinoi-conclude-faccia-
mopichilometri a paritdi prestazioni.
Quotazioni inEurodel 29-09-2011 Precedente
SVOLTA
Lingresso del
San Raffaele, a
Milano.
La richiesta di
fallimento
stata avanzata
dai pm Luigi
Orsi e Laura
Pedio,
ed stata
depositata
venerd scorso.
Ora la palla
passer
presto
al Tribunale
fallimentare
[Ansa]
SANIT Debiti per 1,5 miliardi
San Raffaele, tempo scaduto
I pmchiedono il fallimento
Listanza sar discussa il 12 ottobre. Ma il cda presenter il piano
di salvataggio in tempo per evitare il crac e ottenere il concordato
Michelin prepara il rientro
e mette in guardia Pirelli
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
ECONOMIA 29
Venerd 30settembre2011 il Giornale
Via al Contratto di sviluppo
INVITALIA
Al viail Contrattodi Sviluppo per stimola-
regli investimenti delle aziendeitaliane. Il
contratto, presentatodal ministroPaoloRo-
mani edalladdi Invitalia, DomenicoArcuri,
haunadotazione iniziale di 400milioni.
Stop al contratto Ti Media
TELECOM
Telecomcancellauncontrattoallasuacon-
trollata Ti Media per la fornitura di servizi
editoriali eper questopagherunapenale
di20milionidieuro. Motivo: lascarsacresci-
tadellatv viaInternet offertadaTelecom.
Record nel 2011 per Atr
FINMECCANICA
Il 2011 stato un anno record per Atr, la
jointventurepariteticatraAleniaAeronauti-
ca(gruppoFinmeccanica) eEads. Nei primi
novemesiharegistrato145ordiniperunva-
loredi circa3,2 miliardi di dollari.
Tesoro, no al potere di veto
La Borsa
Materie prime Monetario
EDISON
Il Tesoro dice no alla richiesta della Lega
Norddi inserire unanormache attribuisce
allostessoministeroil poteredi opposizio-
ne verso le scalate di imprese strategiche,
comeEdison, dapartedi aziendestraniere.
Male Safilo
Respira Fiat
Marina Berlusconi lunica italiana
tra le 50 donne pi potenti extra-Usa
Il greggio prova a risalire, oro in ribasso
Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, lunica italiana
della classifica Global Most Powerful Women in Business
stilata da Fortune sulle 50 donne pi potenti al di fuori
degli Usa. Marina Berlusconi si piazza al 12 posto, lo
stesso del 2010. Prima Cinthya Carroll, di Anglo American
MaddalenaCamera
Ottimo incasso per lasta fre-
quenzechesi chiusaieri, dopo22
giornate. NellecassedelloStatofi-
niranno cos 3.945.295.100 euro.
Unacifradi tuttorispettosucui gi
qualcuno, in tempi di crisi, sta
avanzandopreteseancheseovvia-
mentenonsonoancorastatifisica-
menteincassati.Inrealtnontutto
lammontare disponile: 2,4 mi-
liardi,ossiailminimogarantitodal-
lasta frequenze, infatti, sono gi
stati conteggiati nella manovra fi-
nanziariadelgoverno.Liberireste-
rebbero, dunque, circa 1,5 miliar-
di di euro che dovrebbero, secon-
do quanto promesso in un primo
tempodal ministroperleTlc, Pao-
loRomani,andareafinanziarelari-
duzionedel cosiddettodigital di-
vide, ossia portare la banda larga
ai cittadini cheancoranesonopri-
vi. In attesa che si verifichi questo
buon proposito, lasta ha sancito
limportanzadellefrequenzea800
Mhz,ossiaquellenecessarieallare-
alizzazionedellereti Lte(latecno-
logiacheabilitaallanavigazionein
banda larga mobile ultraveloce)
peri gestori di telecomunicazione.
Einfatti lapartedel leonelhafatta
lavenditadiquestechehannofrut-
tato, dasole, 3,7miliardi di euro.
Per quanto riguarda i gestori,
TimeVodafonesborserannooltre
1,2 miliardi di euro, Wind un po
menoinquantohapresos2lottidi
frequenzea800Mhz,maunoanco-
radisturbatodalletrasmissionisul
digitale terrestre delle televisioni.
IncompensoWindha4blocchi,co-
me 3, sulle frequenze a 2.600
Mhz che ben si combinano con
quellea800perlLte.Perquantori-
guardale altre frequenze, quelle a
1.800Mhzsonoandateunbloccoa
testa a Vodafone, Telecom, 3;
mentreTelecomeVodafonesi so-
no aggiudicati 3 blocchi per uno a
2.600 Mhz. Inoptati i 2.000 Mhz
che saranno offerti nuovamente a
parte. 3 soddisfatta anche se
non si aggiudicata frequenze a
800Mhz.Incompensohacontribu-
ito ad alzarne il prezzo in corso
dasta facendo arrabbiare gli altri
concorrenti.ilgestorechehaspe-
someno: 305milioni.
Titoli di Stato, rendimenti ancora su
BREVI
Giornata in rialzo per Piazza
Affarichetorna,dopotresettima-
ne, sopra i 15mila punti (15.046)
conil FtseMibchesaledel 2,07%.
Agenerare il clima positivoil via
libera del Bundestag tedesco al-
lampliamento del fondo salva-
Stati eil Pil americanosuperiore
alle attese. Denaro su Unicredit
(+6,04%), Intesa Sanpaolo
(+5,88%) e Bpm (+3,99%) che
continuail rallyinattesadi cono-
scere il destino dellistituto. Tra
gli altri, in evidenza Mediola-
num (+4,35%), Mps (+3,34%),
UbiBanca(+2,97%),BancoPopo-
lare (+2,67%). Seduta positiva
per Telecom (+4,92%) dopo la
conferma dei target 2011. In
buon rialzo anche Fiat (+1,49%)
ed Exor (+2,01%). Piatta, invece,
Fiat Industrial. NellenergiaEnel
sale del 2,58%, Eni dell1,45%,
EnelGreenPowerl1,83%.Conti-
nuano a essere positive Edison
(+1,89%) e A2A(+1,83%) inatte-
sachesi definiscanoi termini del
riassetto. Vendite su Safilo
(-8,72%)cheancorainattesadi
firmare il contratto con Armani.
Positivelebancheeuropee: Pari-
gi +1,07%, a Francoforte +1,1%,
Madrid+1,32%,incontrotenden-
zaLondra- 0,4%.
LA CLASSIFICA DI FORTUNE
MOT-OBBLIGAZIONI
IT0006707159 Barclays Dc15 TF Bp 4,40% 102,455 102,524 3,75 29-12-2015
IT0006715483 Barclays Gn17 7Y Fx Float 85,111 86,028 5,09 30-06-2017
IT0006714403 Barclays Mg16 Tv Eur 89,436 89,730 4,60 28-05-2016
IT0006571829 Bei 15 Var Duration tarn 99,818 99,858 3,81 13-05-2015
XS0220507023 Bei 20 Fix Cms Link 96,275 95,372 3,81 22-06-2020
XS0223791517 Bei 35 Fix To Cms 92,959 92,970 5,48 27-07-2035
IT0006506007 Bei 96/2016 Zc 88,956 89,209 2,29 06-12-2016
IT0006515628 Bei 97/2017 2,53734% 42,208 43,000 3,03 20-02-2017
IT0006526153 BERS-98/18 Lifestyle 117,720 121,000 3,42 18-12-2018
IT0004429202 Bimi Fb15 TF Plus Bancoposta 104,319 104,432 2,07 27-02-2015
IT0004397292 Bimi Nov14 Top10Bp II 103,040 102,866 0,83 27-11-2014
IT0003956841 Bnl 06/12 1 Reload 98,801 98,821 3,02 17-03-2012
IT0004315047 Bp Mg14 Mc Eur 95,744 95,780 2,38 23-05-2014
IT0001197083 Centrob 98/2018 Zc 66,791 67,000 6,58 30-01-2018
IT0000966017 Comit 97/2027 Zc 37,928 37,872 6,55 08-01-2027
IT0001200390 Comit 98/2028 Zc 35,485 35,619 6,53 17-02-2028
IT0004505266 CredemGiu15 LowT2TMisto 89,800 90,000 7,29 30-06-2015
IT0006699505 Credit Suisse Ag15 TF Plus 103,152 103,481 2,88 28-08-2015
IT0006664459 Deutsche Bank Lg14 Topten 104,962 104,179 0,04 23-07-2014
IT0004618507 Dexi Gn16 Eur 3,6% 75,978 77,370 10,24 28-06-2016
IT0004698178 Dexi Mz16 Eur 4,85% 87,225 86,394 8,41 07-03-2016
IT0004218688 Dexia C Apr12 Scala R 94,495 94,664 10,39 30-04-2012
IT0004176787 Dexia C Marz12 Scala R 95,237 95,407 10,53 30-03-2012
IT0003793525 Dexia C 15 Sch Tot E 69,912 71,405 11,97 01-02-2015
IT0004552714 Dexia Crediop Step-Up Dic 2014 81,502 79,877 10,64 30-12-2014
IT0004372162 Dexia Gn12 Fix To Csm 91,507 91,477 15,41 26-06-2012
IT0004307986 Dexia Mz12 Fix To Cms 95,663 95,107 14,97 04-03-2012
IT0004332240 Dexia 12 Fix To Hicp 94,479 94,446 14,59 28-03-2012
IT0001203295 Efibanca 98/2013 Fr 101,071 100,356 5,63 18-02-2013
IT0003801153 Enel TF 2005/2012 100,241 100,240 3,03 14-03-2012
IT0004292683 Enel TF 2007/2015 5,25% 102,960 102,998 4,25 14-01-2015
IT0004576978 Enel TF 2010/2016 97,123 96,840 4,22 26-02-2016
IT0003801161 Enel TV 2005/2012 99,370 99,282 3,31 14-03-2012
IT0004292691 Enel TV 2007/2015 Ind 91,778 91,808 5,55 14-01-2015
IT0004576994 Enel TV 2010/2016 91,069 91,140 4,84 26-02-2016
IT0004503766 Eni 06/2015 Euribor6M+0,89 Eur 95,719 95,512 3,97 29-06-2015
IT0004503717 Eni 06/2015 Fx 4%Eur 100,767 100,549 3,77 29-06-2015
XS0137544465 Fiat 11 Eur Step-Up 100,160 100,010 5,47 07-11-2011
IT0006525742 IADB 98-18 Rev.Float.Capped 112,183 113,400 3,52 06-11-2018
IT0003594873 Intesa 2014 Schermo t It 10 a 93,026 92,203 4,16 30-01-2014
IT0004720436 Mb Gn21 Tv 91,164 91,045 5,88 13-06-2021
IT0004608797 Mb Mg20 Primo Atto Eur 4,5 92,555 92,173 5,60 14-05-2020
IT0004543978 Mb Nv14 Eur 2,65% 92,082 92,295 5,49 10-11-2014
IT0004540719 Mb Nv14 Eur 3% 94,229 93,456 5,03 20-11-2014
IT0004540842 Mb Nv14 Tv Eur 89,613 89,333 5,85 20-11-2014
IT0004645542 Mb Nv20 Eur 5% 92,629 92,142 6,07 15-11-2020
IT0004760721 Mb 02St13 Eur 4% 99,550 99,550 4,24 02-09-2013
IT0004464407 Mb 2015 3,5Tf Plus Bp Iii Col 102,273 102,581 2,84 30-06-2015
IT0004096415 Mediob 12 2 Hicp 96,838 96,415 3,30 29-09-2012
IT0004124068 Mediob 12 3 Infl Lkd 98,688 98,478 1,15 30-11-2012
IT0004452386 Mediob 15 Plus Bp II 104,731 104,738 2,20 28-04-2015
IT0003623003 Mediob 2004-14 Val Reale 94,402 93,372 5,41 10-03-2014
IT0000958592 Mediob 96/2011 Zc 99,157 99,241 4,49 12-12-2011
IT0006623620 Merrill Lynch 2013 Cms 10Y/2Y 99,011 98,988 7,33 06-03-2013
NL0009487453 Rbs Lg25 Rf Eur 84,030 84,020 15,55 09-07-2025
NL0009294040 Rbs Mz18 Royal Comb. Perfetta 99,202 99,743 6,79 23-03-2018
NL0009062215 RBS Ott19 Tsf 78,502 79,210 10,29 08-10-2019
XS0459501150 Sga Nv14 Index Linked Notes 95,390 96,050 4,50 27-11-2014
IT0004632680 Ubi St12 Eur 2,15%Tf 98,200 98,506 4,06 28-09-2012
IT0004718489 Ubi 16/06/11-18 5,5% 99,660 98,583 5,65 16-06-2018
DE000UB8GAN5 Ubs Ap13 8,5% 101,489 101,086 7,38 20-04-2013
DE000UB2F5S4 Ubs Lg17 Eur 4% 99,402 98,739 4,11 29-07-2017
IT0004147945 Unicredit 13 Bposta1 Rel3 98,255 98,466 1,58 16-03-2013
IT0004166663 Unicredit 13 Bposta2 Rel3 97,834 97,848 2,07 18-05-2013
IT0003866412 Unicredit15LowT2Amor 90,547 90,080 7,52 30-06-2015
Australia tus 4,75%
Canada tus 1%
Cina p/t 6,56%
Giappone tus 0,1%
G. Bretagna tus 0,5%
Paesi euro 1,5%
Polonia lombard 4,5%
Russia tassodi sconto 8,25%
Svizzera lombard 0,5%
Usa federal funds 0,25%
TASSI UFFICIALI
Overnight 0,92 1,07
1 settimana 1,15 1,45
1 mese 1,15 1,35
2 mesi 1,2 1,4
3 mesi 1,32 1,52
4 mesi 1,38 1,58
5 mesi 1,43 1,63
6 mesi 1,5 1,7
9 mesi 1,69 1,89
12 mesi 1,88 2,08
TASSI UFFICIALI
Tasso riferimento principale 1,50
Depositi 0,75
Rifinanziamento marginale 2,25
TASSI BCE
1 mese 1,356 1,375
3 mesi 1,550 1,572
6 mesi 1,750 1,774
9 mesi 1,913 1,940
12 mesi 2,081 2,110
EURIBOR
Oro 1622,15 38,33
Argento 30,67 0,7242
Platino 1526,75 35,88
Palladio 618,5 14,63
Codice Titolo Prezzo dasta Rend. Scadenza
Isin ultimo preced. lordo
MOT-TITOLI DI STATO CAMBI DELLEURO
BTP
IT0003192454 01.11.2011 0,95 99,98 99,82 - 01/11/2011
IT0003190912 01.02.2012 2,5 100,81 100,83 2,49 01/02/2012
IT0004467483 01.03.2012 1,5 100,06 100,05 2,89 01/03/2012
IT0004220627 15.04.2012 2 100,48 100,46 3,11 15/04/2012
IT0004508971 01.07.2012 1,25 99,31 99,32 3,48 01/07/2012
IT0004284334 15.10.2012 2,13 100,39 100,39 3,88 15/10/2012
IT0004564636 15.12.2012 1 97,69 97,7 4,02 15/12/2012
IT0003357982 01.02.2013 2,38 100,66 100,69 4,25 01/02/2013
IT0004365554 15.04.2013 2,13 100,01 100,04 4,28 15/04/2013
IT0004612179 01.06.2013 1 96,48 96,48 4,25 01/06/2013
IT0003472336 1.8.2013 2,13 99,99 100,03 4,29 01/08/2013
IT0004653108 01.11.2013 1,13 95,75 95,82 4,46 01/11/2013
IT0004448863 15.12.2013 1,88 98,53 98,58 4,5 15/12/2013
IT0004707995 01.04.2014 1,5 96,42 96,46 4,58 01/04/2014
IT0004505076 01.06.2014 1,75 97,45 97,55 4,57 01/06/2014
IT0004750409 01.07.2014 2,13 98,93 99,07 4,72 01/07/2014
IT0003618383 1.8.2014 2,13 99,2 99,3 4,6 01/08/2014
IT0003719918 1.2.2015 2,13 98,86 98,95 4,67 01/02/2015
IT0004568272 15.04.2015 1,5 94,47 94,57 4,77 15/04/2015
IT0004615917 15.06.2015 1,5 94,18 94,25 4,79 15/06/2015
IT0003844534 1.8.2015 1,88 97,21 97,19 4,6 01/08/2015
IT0004656275 01.11.2015 1,5 93,31 93,43 4,88 01/11/2015
IT0004712748 15.04.2016 1,88 95,16 95,27 5,02 15/04/2016
IT0004019581 1.08.2016 1,88 95,15 95,26 4,95 01/08/2016
IT0004761950 15.09.2016 2,38 98,12 98,32 5,24 15/09/2016
IT0004164775 01.02.2017 2 95,55 95,71 5,01 01/02/2017
IT0003242747 1.8.2017 2,63 100,26 100,39 5,26 01/08/2017
IT0004273493 01.02.2018 2,25 95,55 95,6 5,4 01/02/2018
IT0004361041 01.08.2018 2,25 95,14 95,13 5,43 01/08/2018
IT0003493258 1.2.2019 2,13 93,24 93,32 5,44 01/02/2019
IT0004423957 01.03.2019 2,25 94,33 94,46 5,51 01/03/2019
IT0004489610 01.09.2019 2,13 92,48 92,57 5,5 01/09/2019
IT0003644769 1.2.2020 2,25 93,47 93,52 5,56 01/02/2020
IT0004536949 01.03.2020 2,13 91,64 91,71 5,58 01/03/2020
IT0004594930 01.09.2020 2 89,75 89,93 5,54 01/09/2020
IT0004634132 01.03.2021 1,88 87,62 87,72 5,52 01/03/2021
IT0004009673 1.8.2021 1,88 87,02 87,21 5,54 01/08/2021
IT0004695075 01.09.2021 2,38 93,99 93,99 5,62 01/09/2021
IT0004759673 1,3,2022 2,5 93,55 93,45 5,92 01/03/2022
IT0004356843 01.08.2023 2,38 90,36 90,28 5,97 01/08/2023
IT0004243512 15.09.2023 1,3 80,18 80,01 4,85 15/09/2023
IT0000366655 1.11.2023 4,5 121,18 121,11 6,54 01/11/2023
IT0000366721 22.12.2023 4,25 149 149 3,55 22/12/2023
IT0004513641 01.03.2025 2,5 90,9 91,01 6,08 01/03/2025
IT0004644735 01.03.2026 2,25 84,27 84,28 6,25 01/03/2026
IT0001086567 1.11.2026 3,63 107,63 107,95 6,55 01/11/2026
IT0001174611 1.11.2027 3,25 100,3 100,28 6,57 01/11/2027
IT0001278511 1.11.2029 2,63 88,77 89,02 6,39 01/11/2029
IT0001444378 01.05.2031 3 94,38 94,62 6,62 01/05/2031
IT0003256820 1.2.2033 2,88 91,37 91,64 6,6 01/02/2033
IT0003535157 01.08.2034 2,5 83,1 83,41 6,52 01/08/2034
IT0003934657 1.2.37 2 73,1 73,35 6,19 01/02/2037
IT0004286966 01.08.2039 2,5 82,37 82,62 6,46 01/08/2039
IT0004532559 01.09.2040 2,5 82,14 82,36 6,45 01/09/2040
IT0004545890 15.09.2041 1,28 66,95 66,6 4,64 15/09/2041
BTPI
IT0004216351 15.9.2012 0,93 99,28 99,16 2,63 15/09/2012
IT0003625909 15.9.2014 1,08 95,85 95,76 3,68 15/09/2014
IT0004682107 15.09.2016 1,05 91,86 91,76 3,96 15/09/2016
IT0004085210 15.9.2017 1,05 88,98 89,19 4,26 15/09/2017
IT0004380546 15.09.2019 1,18 86,79 86,82 4,37 15/09/2019
IT0004604671 15.9.2021 1,05 80,39 80,02 4,62 15/09/2021
IT0004735152 15.9.2026 1,55 80,03 79,78 5,07 15/09/2026
IT0003745541 15.9.2035 1,18 69,47 68,94 4,48 15/09/2035
CCT
IT0003746366 1.11.2011 1 100 100 - 01/11/2011
IT0003858856 1.3.2005-2012 1,2 99,82 99,8 2,89 01/03/2012
IT0003993158 1.11.2012 0,98 98,41 98,36 4,1 01/11/2012
IT0004101447 1.7.2006-2013 1,14 96,31 96,29 4,83 01/07/2013
IT0004224041 1.3.2014 1,22 93,92 93,83 5,35 01/03/2014
IT0004321813 1.12.2014 0,98 91,89 91,86 5,44 01/12/2014
IT0004404965 01.09.2015 1,22 89,83 89,77 5,56 01/09/2015
IT0004620305 15.12.2015 2,54 88,25 88,34 5,37 15/12/2015
IT0004518715 01.07.2016 1,14 87,28 87,31 5,74 01/07/2016
IT0004584204 1.03.2017 1,22 85,53 85,58 5,79 01/03/2017
IT0004652175 15.10.2017 2,43 83,49 83,5 5,43 15/10/2017
IT0004716319 15.04.2018 2,63 82,91 83,1 5,54 15/04/2018
CTZ
IT0004572910 29.02.2012 - 98,91 98,92 2,75 29/02/2012
IT0004605090 30.04.2012 - 98,22 98,22 3,18 30/04/2012
IT0004634124 31.08.2012 - 96,83 96,74 3,6 31/08/2012
IT0004662356 31.12.2012 - 95,61 95,91 3,68 31/12/2012
IT0004674369 31.12.2012 - 95,19 95,15 4,05 31/12/2012
IT0004716327 30.04.2013 - 93,53 93,55 4,35 30/04/2013
IT0004765183 30.09.2013 - 91,52 91,44 4,55 30/09/2013
Codice Titolo Ced. Prezzodasta Rend. Scadenza
Isn sem. ultimo preced. lordo
Divisa Ultima Var. Cambio
quot. per doll.
4000
4003
4014
4016
4002
4001
4005
4004
4007
4008
4010
4011
4015
4017
4020
4027
Dollaro Usa 1,3615 1,3631 1,0000
Yen Giapponese 104,4600 104,2200 76,7238
Dollaro Canadese 1,4049 1,3972 1,0319
Dollaro Australiano 1,3864 1,3775 1,0183
Franco Svizzero 1,2207 1,2205 0,8966
Sterlina Inglese 0,8707 0,8718 0,6395
Corona Svedese 9,2116 9,1930 6,7657
Corona Danese 7,4422 7,4410 5,4661
Corona Norvegese 7,8430 7,8150 5,7605
Corona Ceca 24,5630 24,5230 18,0410
Fiorino Ungherese 291,8500 290,3800 214,3580
Zloty Polacco 4,4377 4,4313 3,2594
Dollaro Neozelandese 1,7476 1,7330 1,2836
Rand Sudafricano 10,7339 10,7476 7,8838
Dollaro Hong Kong 10,6107 10,6251 7,7933
Dollaro Singapore 1,7626 1,7502 1,2946
MONETE DORO
Quotazione
Moneta domanda offerta
Sterlina (v.c.) 273,98 315,04
Sterlina (n.c.) 273,98 315,04
Sterlina (post 74) 273,98 315,04
Marengo Italiano 216,91 247,90
Marengo Svizzero 215,88 246,87
Marengo Francese 215,88 246,87
Marengo Belga 215,88 246,87
Marengo Austriaco 215,88 246,87
20 Marchi 246,87 284,05
10 $ Liberty 617,17 694,63
10 $ Indiano 619,23 744,11
20 $ Liberty 1252,41 1376,36
20 $ St. Gaudens 1267,90 1420,26
4 Ducati Austria 464,82 568,10
100 Corone Austria 1001,93 1229,17
100 Pesos Cile 619,75 738,53
Krugerrand 1063,90 1291,14
50 Pesos Messico 1342,79 1518,38
OBBL.CONVERTIBILI
Titoli Prezzo Prezzo Quantit
riferim. ultimo prec. in migliaia
Arkimedica 2012 Cv 5% 33,500 33,622 34,136 0,084
B Interm15 Cv 1,50% 82,500 82,500 82,500 0,038
B P. Emilia Romagna 2015 Cv4% 106,050 106,317 106,487 2,266
Banca Carige 2015 Cv 4.75% 95,590 94,610 95,098 2,208
Banco Popolare 2014 4.75% 91,500 91,477 91,582 1,944
Bca Carige 13 1,5%cv 105,500 105,489 107,214 -
Bca Pop Etruria e Lazio Cv 16 97,790 96,448 96,682 0,038
Beni Stabili 2011 Cv 2,5% - - - -
Bper 12 Cv Sub 3,7% 99,000 99,106 99,121 0,129
Cape Live 2014 Cv 5% 38,380 33,849 33,300 0,125
Cogeme Set 2014 Cv 28,010 28,634 29,334 0,057
Creval 2013 Cv 4.25% 96,450 96,787 96,422 0,323
Sias 17 Cv 2,625% 85,700 85,603 85,603 -
Sopaf 2015 cv 3,875% 47,510 49,498 50,000 0,028
Ubi Bca 2013 Cv 5.75% 97,850 97,929 98,005 1,842
MATERIE PRIME
Titolo ultimo preced. Titolo ultimo preced.
PETROLIO
Brent 105,34 103,81
COLONIALI (EURONEXT LONDON)
Zucchero 674,7 643,8
Caffe' robusta 1969 1955
Cacao 1745 1730
FARINE E SEMI (CBOT)
Farina di Soia 317,6 315,4
Semi di soia 1234 1223,5
INDICE GENERALE (CBOT)
Commodity research Bureau 307,71 303,58
DEPOSITO
Tassi in %periodo domanda offerta
Periodo 360 365
Quote al 29/09 $ x Oz x Gr
Italy Ge15 Usd 3,125 94,200
Italy Ot12 Usd 2,125 98,000
Italy St13 USD 2,125% 94,578
Italy 12 Usd 5.625% 101,170
Italy 13 USD 4,375% 99,220
OBBLIGAZIONI IN $
METALLI PREZIOSI
Scadenza Prezzo
Obbligazioni pi trattate nella giornata
Codice Titolo Ced. Prezzodasta Rend. Scadenza
Isn sem. ultimo preced. lordo
Divisa Ultima Var. Cambio
quot. per doll.
WARRANT
Titolo Riferim. Prezzo ufficiale Quantit
in euro ultimo prec. trattate
Inv e Svil 2012 w 0,005 0,004 0,003 2846,797
Kme Group 2011 w 0,004 0,004 0,004 2,000
Parmalat 2015 w 0,616 0,622 0,645 155,575
WCAMFIN 11 0,023 0,022 0,022 135,550
WERGYCAPIT 16 0,084 0,084 0,081 5,000
WGABETTI 13 0,025 0,025 0,025 0,380
WINTERPUMP 12 0,600 0,600 0,596 0,100
WPRI 2013 1,350 1,270 1,200 0,130
WRginori 2013 0,011 0,009 0,008 825,100
WTISCALI 14 0,001 0,002 0,002 13724,440
WARR AEDES 2009-2014 0,015 0,016 0,015 15,032
WARR BPM09-13 0,430 0,438 0,435 9,000
WARR CREVAL 2014 0,108 0,109 0,103 1,890
Warr Ergycapital 11 0,006 0,006 0,006 94,410
Warr Intek 2011 0,003 0,003 0,004 463,998
WARR ITALY1 0,460 0,460 0,522 0,081
WARR KME 09-11 0,007 0,007 0,007 -
Warr Kre 09-12 0,009 0,009 0,009 -
Warr Meridie 11 0,005 0,005 0,005 -
Warr Pierrel 08-12 0,100 0,093 0,093 -
Warr Retelit 08-11 0,070 0,070 0,065 4,363
WARR TAMBURI 2013 0,140 0,113 0,150 1,748
WARR UNIPOL PRV 2013 0,011 0,011 0,011 1159,803
WARR UNIPOL 2013 0,010 0,010 0,010 1292,213
Quotazione
Moneta domanda offerta
FONDI CHIUSI
Fondo ultimo prec.
Alpha Immobiliare 1795,000 1800,000
AMUNDI RE Europa 990,000 999,000
AMUNDI RE Italia 1599,000 1634,000
Atlantic 1 395,000 396,600
Atlantic 2 345,000 339,900
Beta 487,200 483,800
Bnl Portfolio Imm 1060,000 1061,000
Delta Immobiliare 45,150 44,780
Estense Distrib 2050,000 2025,000
Europa Imm1 851,000 860,000
Fidia Prudentia 5700,000 5700,000
Igi Inv 130,900 130,900
Immobiliare Dinamico 106,000 106,000
Immobilium2001 3620,000 3670,000
Invest Real Sec 1200,000 1200,000
Investietico 1989,000 1974,000
Obelisco 942,000 941,500
Olinda 328,800 318,000
Piramide Globale 66,000 63,150
Polis 971,000 971,000
Port ImmCrescita - -
Risp ImmUno Energia 9300,000 9300,000
Securfondo 1795,000 1795,000
Sofipa Eq Fund 650,000 650,000
Tecla 362,000 367,000
Unicredit ImmUno 1838,000 1800,000
Valore ImmGlobale 2500,000 2500,000
Fondo ultimo prec. Fondo ultimo prec.
14.10.2011 15 99,954 1,524
31.10.2011 32 99,878 1,596
15.11.2011 47 99,825 1,485
30.11.2011 62 99,745 1,612
15.12.2011 77 99,652 1,744
BOT
Scadenza Giorni Prezzo Rend. Lordo
TLC La chiusura dellasta
Frequenze, 4 miliardi
per i cellulari ultraveloci
Tim, Vodafone e Wind sborseranno oltre un miliardo,
3 solo 305 milioni. Ancora in vendita i 2.000 Mhz
IlvialiberadellaGermaniaalfondoeuropeosalva-Statihaallenta-
toletensionifinanziarie.Nehafattolespeseloro,scesoa1.613dollari
loncia. Al contrario, ne ha beneficiato il petrolio Brent, salito sopra
105dollari al barile.
PinoMencaroni
Nellastadi ieri il Tesorohacollocatotitoli di Statoper untotaledi
7,86miliardidieuro: buonalarichiestasecondoglioperatori,mairen-
dimenti hannoregistratounnuovorialzo. IBtpper1,3miliardi insca-
denzaal 2021, emessi auntassodel 5,49%, ei Cct 2015per 926milioni
conrendimentodel 5,63, insalita dell1,10%.
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
30 BORSAITALIANA

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
M U L T I M E D I A
COMMERCIALE LOCALE
Edizioni Milano/Lombardia, Genova/Liguria
PUBBLICIT NAZIONALE: Legale, Aste ed Appalti,
Bandi di Concorso, Finanziaria, Annunci Economici, Necrologie,
Ricerche e Offerte di Personale, Piccola Pubblicit, Servizi Speciali
COMMERCIALE NAZIONALE
TEL 02 7218 1 FAX 02 7218 650
Milano TEL 02 3658 6750 FAX 02 3658 6774
Roma TEL 06 9521 3200-01-02 FAX 06 9521 3233
Prezzo Var. Ufficiale %
riferim.
AZIONI AZIONI
ufficiale
uff.
prec.
ultima 02-01-2011
Controv.
degli scambi
in 1000 euro
Capitalizz.
in mln
Ultimo
dividendo
Data
stacco
2011
min. max.
Prezzo Var. Ufficiale %
riferim. ufficiale
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ultima 02-01-2011
Controv.
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in 1000 euro
Capitalizz.
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Ultimo
dividendo
Data
stacco
2011
min. max.
AAcea 6,075 6,072 5,931 2,365 -26,44 1041 1293,76 5,025 8,293 0,45 23/05/2011
Acegas-Aps 3,414 3,393 3,29 3,133 -8,553 59 187,7 3,228 4,64 0,18 11/07/2011
Acotel Group 21,3 21,783 21,237 2,57 -50,856 67 88,82 21,1 44,31 0,4 26/05/2003
Acque Potabili 0,937 0,895 0,831 7,628 -36,648 31 33,72 0,76 1,477 0,1 02/05/2006
Acsm 0,802 0,793 0,771 2,852 -27,49 17 61,45 0,759 1,192 0,06 04/07/2011
Aedes 0,092 0,092 0,09 2,346 -51,121 204 67,2 0,083 0,231 0,25 07/05/2007
Aeffe 0,703 0,711 0,716 -0,768 44,716 201 75,48 0,477 1,477 0,007 18/05/2009
Aegon 3,15 3,124 3,053 2,319 -32,749 60 497,14 2,69 5,64 0,32 25/04/2008
Aeroporto di Firenze 9,005 9,422 9,181 2,627 -15,824 11 81,36 8,555 12,5 0,08 09/05/2011
Ageas 1,394 1,349 1,343 0,439 -21,994 86 3278,22 1,101 2,495 0,59 02/05/2008
Ahold Kon 8,04 8,04 8,04 - -17,959 - 958,28 8,04 9,9 0,29 26/04/2011
Aicon 0,122 0,12 0,12 - -32,373 - 13,3 0,118 0,281 0,29 26/04/2011
Alcatel-Lucent 2,3 2,303 2,319 -0,72 4,897 63 5330,27 2,168 4,432 0,16 04/06/2007
Alerion 3,738 3,617 3,413 5,972 -31,556 536 164,51 3,27 5,82 0,011 18/04/2011
Allianz 72,4 71,178 69,217 2,834 -20,065 767 32862,36 57,65 108,43 4,5 05/05/2011
Amplifon 3,78 3,755 3,78 -0,677 0,197 1215 833,95 3,598 4,502 0,033 09/05/2011
Ansaldo STS 7,6 7,498 7,224 3,784 -18,051 11244 1064 5,385 9,6 0,28 23/05/2011
Antichi Pellettieri 0,303 0,303 0,303 0,099 -36,516 47 13,79 0,272 0,596 0,11 26/05/2008
Apulia Prontop 0,202 0,2 0,201 -0,645 -43,95 26 47,74 0,196 0,384 0,011 27/04/2009
Arena 0,011 0,01 0,009 10,753 -59,608 343 13,93 0,009 0,029 0,041 24/07/2000
Arkimedica 0,27 0,254 0,254 - -45,078 - 23,33 0,083 0,453 0,041 24/07/2000
Ascopiave 1,471 1,455 1,447 0,581 -7,643 61 344,82 1,299 1,718 0,1 09/05/2011
Astaldi 4,244 4,164 4,039 3,093 -15,771 1427 417,72 3,638 5,96 0,15 02/05/2011
Atlantia 10,88 10,845 10,74 0,979 -25,341 20565 6857,79 9,365 16,097 0,391 23/05/2011
Autogrill 7,505 7,534 7,522 0,154 -28,878 8230 1909,27 7,315 10,97 0,24 23/05/2011
Autos Meridionali 19,24 19,213 19,038 0,917 -17,02 2 84,18 18,5 24,38 0,8 18/04/2011
Autostr TO-MI 7,285 7,215 7,206 0,118 -28,854 811 641,08 6,695 11,4 0,24 09/05/2011
Axa 10,16 10,336 9,821 5,242 -17,872 530 21225,85 8,25 16,16 0,69 29/04/2011
Azimut 5,37 5,394 5,207 3,583 -17,876 2516 769,28 4,39 8,349 0,25 23/05/2011
A2a 0,946 0,943 0,919 2,6 -8,692 6631 2962,16 0,825 1,231 0,06 20/06/2011
BB Carige 1,436 1,441 1,436 0,341 -9,25 1542 2320,69 1,24 1,812 0,07 23/05/2011
B Carige Rsp 2,026 2,026 2,005 1,027 -26,967 - 353,15 1,86 2,78 0,09 23/05/2011
B Desio Bria Rsp 2,75 2,736 2,748 -0,437 -25,269 16 36,31 2,75 3,75 0,126 02/05/2011
B Desio e Brianza 3,386 3,374 3,329 1,355 -15,514 103 396,16 3,01 4,12 0,105 02/05/2011
B Ifis 4,35 4,285 4,352 -1,533 -18,872 82 234,08 4,06 5,585 0,2 09/05/2011
B Intermobiliare 3,24 3,202 3,219 -0,531 -23,4 17 506,12 3,2 4,388 0,4 05/05/2008
B M.Paschi Siena 0,427 0,422 0,412 2,401 -41,404 20042 4627,18 0,368 0,859 0,013 18/05/2009
B P di Sondrio 5,63 5,585 5,479 1,929 -9,959 1310 1734,87 4,922 6,6 0,21 18/04/2011
B P Emilia Romagna 7,77 7,769 7,881 -1,417 -17,308 6073 1971,33 5,98 9,895 0,18 26/04/2011
B Pop Etruria e Lazio 1,491 1,517 1,509 0,563 -48,361 99 112,15 1,38 3,097 0,1 11/05/2009
B Pop Milano 1,643 1,638 1,584 3,448 -37,879 13316 681,96 1,23 3,163 0,1 23/05/2011
B Pop Spoleto 2,31 2,308 2,305 0,121 -31,826 1 68,72 2,188 3,455 0,12 09/05/2011
B Profilo 0,3 0,297 0,297 -0,135 -32,089 240 202,86 0,282 0,448 0,005 09/05/2011
B Santander 6,155 6,151 6,121 0,493 -22,97 749 51949,89 5,295 9,3 0,135 01/08/2011
B Sardegna Rsp 6,88 6,758 6,759 -0,007 -28,137 11 45,41 6,305 9,95 0,15 02/05/2011
Banca Generali 7,25 7,23 7,01 3,146 -20,163 798 809,65 6,265 11,56 0,55 16/05/2011
Banco Popolare 1,232 1,229 1,195 2,854 -50,374 18450 2172,67 1,018 2,753 0,03 23/05/2011
Basf 47,31 46,685 47,258 -1,212 -23,395 118 43673,21 43,42 69,45 2,2 09/05/2011
Basicnet 1,94 1,942 1,923 0,983 -29,557 67 118,33 1,854 3,1 0,05 13/06/2011
Bastogi 1,159 1,137 1,133 0,344 -27,83 1 20,62 1,1 1,66 0,05 13/06/2011
Bayer 42 42,002 42,412 -0,967 -24,359 181 32102,36 36,58 59,25 1,5 02/05/2011
BB Biotech 44,28 44,4 44,318 0,185 -10,133 78 726,3 39,3 55 3,2 23/03/2011
B&C Speakers 2,92 2,865 2,884 -0,655 -24,206 15 32,12 2,5 4,08 0,13 03/05/2010
Bca Finnat 0,362 0,359 0,359 -0,195 -28,623 40 131,4 0,34 0,522 0,01 23/05/2011
Bee Team 0,375 0,375 0,372 0,78 -6,725 4 25,94 0,35 0,541 0,52 06/05/2002
Beghelli 0,455 0,463 0,463 0,13 -31,225 27 90,9 0,43 0,732 0,02 23/05/2011
Benetton 4,458 4,488 4,552 -1,421 -8,502 964 814,38 4,202 5,725 0,25 23/05/2011
Beni Stabili 0,399 0,403 0,405 -0,469 -36,361 1591 764,59 0,398 0,765 0,022 09/05/2011
Best Union Company 1,205 1,205 1,218 -1,067 -16,29 3 11,27 1,182 1,45 0,022 09/05/2011
Bialetti Industrie 0,28 0,271 0,275 -1,418 -26,083 7 20,99 0,235 0,425 0,022 09/05/2011
Biancamano 1,46 1,449 1,415 2,396 10,613 46 49,64 1,286 2,012 0,04 04/07/2011
Biesse 2,686 2,673 2,569 4,048 -50,483 715 73,58 2,372 7,81 0,44 12/05/2008
Bioera 0,5 0,501 0,495 1,293 0,26 54 18 0,465 0,675 0,05 26/05/2008
Bmw 52,6 53,259 53,686 -0,796 -9,832 165 31664,95 50,15 73,65 1,3 13/05/2011
Bnp Paribas 31,17 31,101 29,91 3,982 -36,04 9325 28430,04 23,3 59,48 2,1 20/05/2011
Boero 21 21 21 - 4,38 - 91,15 20 21 0,4 26/04/2010
Bolzoni 1,98 1,98 1,953 1,382 -5,013 1 51,47 1,933 2,35 0,03 18/05/2009
Bon Ferraresi 22,87 22,92 22,897 0,1 -22,952 13 128,64 20,77 31,43 0,12 23/05/2011
Borgosesia 0,92 0,886 0,881 0,579 -32,526 - 41,34 0,899 1,349 0,026 19/08/1981
Borgosesia Rsp 1,309 1,306 1,306 - -3,395 - 1,17 1,25 1,456 0,06 04/02/2008
Brembo 6,98 6,979 6,845 1,959 -9,977 3047 466,16 6,075 10,31 0,3 09/05/2011
Brioschi 0,123 0,121 0,119 1,76 -14,326 102 96,65 0,114 0,173 0,004 19/05/2003
Bulgari 12,23 12,234 12,234 - 51,17 - 4264,59 7,28 12,33 0,12 23/05/2011
Buongiorno 0,87 0,814 0,798 2,03 -29,338 571 92,59 0,737 1,46 0,12 23/05/2011
Buzzi Unicem 6,2 6,151 6,162 -0,164 -28,668 4655 1025,16 5,655 10,76 0,18 24/05/2010
Buzzi Unicem Rsp 3,4 3,329 3,293 1,087 -37,946 527 138,42 3,08 6,09 0,03 23/05/2011
CCad It 3,45 3,453 3,431 0,627 -17,952 3 30,98 3,286 4,448 0,25 10/05/2010
Cairo Communication 2,612 2,611 2,579 1,245 -4,31 159 204,63 2,464 3,29 0,25 09/05/2011
Caleffi 1,29 1,272 1,172 8,512 14,058 4 16,13 1,12 1,399 0,01 17/05/2010
Caltagirone 1,48 1,478 1,476 0,19 -16,433 1 177,78 1,402 2,118 0,08 23/05/2011
Caltagirone Editore 1,299 1,277 1,274 0,212 -24,692 12 162,38 1,24 1,945 0,05 23/05/2011
Camfin 0,267 0,26 0,246 5,526 -29,333 179 179,21 0,229 0,429 0,14 19/05/2008
Campari 5,505 5,53 5,629 -1,757 12,69 7581 3197,3 4,438 5,935 0,06 23/05/2011
Cape Live 0,139 0,135 0,13 3,621 -50,606 67 7,06 0,13 0,411 0,06 23/05/2011
Carraro 2,212 2,177 2,191 -0,621 -43,719 118 101,73 2,064 4,468 0,165 05/05/2008
Carrefour 17,26 17,191 16,575 3,712 -46,192 36 12166,62 14,79 36,3 1,08 07/05/2010
Cattolica Assicurazioni 16,34 16,27 16,328 -0,358 -14,16 360 883,81 15,12 20,31 0,9 09/05/2011
Cdc 1,145 1,139 1,147 -0,724 -31,404 1 14,04 1,081 1,939 0,12 25/07/2011
Cell Therapeutics 0,801 0,812 0,852 -4,671 -50,794 1969 154,49 0,739 1,932 0,12 25/07/2011
Cembre 7,5 7,442 7,353 1,213 19,333 63 127,5 5,965 8,715 0,26 16/05/2011
Cementir Holding 1,629 1,615 1,612 0,186 -23,119 486 259,21 1,561 2,34 0,06 23/05/2011
Centrale del Latte To 1,968 1,968 1,968 - -18,233 - 19,68 1,91 4,1 0,05 05/05/2008
Chl 0,074 0,073 0,073 1,241 -44,352 50 12,02 0,07 0,15 0,05 05/05/2008
Cia 0,253 0,253 0,243 3,903 -13,833 - 23,34 0,238 0,34 0,01 11/05/2009
Ciccolella 0,527 0,515 0,523 -1,625 -22,398 2 95,03 0,476 0,777 0,052 21/05/2001
Cir 1,46 1,449 1,429 1,371 4,993 519 1158,11 1,316 1,789 0,025 23/05/2011
Class Editori 0,335 0,313 0,288 8,605 -29,993 115 35,36 0,263 0,52 0,01 10/05/2010
Cobra 0,785 0,832 0,821 1,328 -37,03 101 31,74 0,736 1,44 0,01 10/05/2010
Cofide 0,626 0,619 0,618 0,113 -6,015 148 450,23 0,58 0,784 0,01 23/05/2011
Cogeme Set 0,111 0,115 0,109 5,53 -68,776 231 6,84 0,098 0,371 0,01 23/05/2011
Conafi Prestito' 0,712 0,709 0,699 1,446 -28,039 18 33,11 0,615 1,07 0,08 10/05/2011
Cr Artigiano 0,911 0,915 0,935 -2,161 -28,506 363 259,44 0,911 1,461 0,08 26/04/2011
Cr Bergamasco 20,1 20,097 20,2 -0,51 -1,818 7 1240,71 19,85 24,77 0,9 02/05/2011
Cr Valtellinese 2,26 2,258 2,242 0,718 -31,616 557 610,59 2,106 3,695 0,12 26/04/2011
Credem 2,98 2,927 2,924 0,099 -36,526 801 990,53 2,622 5,505 0,1 16/05/2011
Credit Agricole 5,4 5,414 5,12 5,744 -43,626 553 12022,25 4,254 12,82 0,45 20/06/2011
Crespi 0,038 0,038 0,037 1,344 -61,491 23 6,06 0,037 0,161 0,035 19/05/2003
Csp International 0,91 0,912 0,9 1,299 -12,818 9 30,27 0,88 1,295 0,06 06/06/2011
DDada 2,39 2,392 2,447 -2,284 -50,502 30 38,74 1,96 5,02 0,06 06/06/2011
Daimler 34,67 34,739 34,79 -0,147 -32,204 194 33441,9 31,55 58,58 1,85 14/04/2011
Damiani 1,052 1,049 1,06 -1,028 26,633 5 86,9 0,819 1,26 1,85 14/04/2011
D'Amico 0,609 0,608 0,593 2,581 -37,774 40 91,32 0,584 1 0,133 27/04/2009
Danieli & C 15,96 16,157 16,482 -1,977 -32,409 2356 652,44 14,34 24,58 0,33 08/11/2010
Danieli & C Rsp 8,57 8,576 8,636 -0,686 -33,943 1341 346,44 7,705 13,69 0,351 08/10/2010
Danone 45,6 45,6 46,429 -1,786 -5,085 2 23429,38 41,76 53 1,3 10/05/2011
Datalogic 5,985 5,936 5,955 -0,332 -1,2 43 349,8 5,49 6,54 0,15 02/05/2011
Dea Capital 1,51 1,507 1,543 -2,333 31,607 762 462,98 1,125 1,6 0,15 02/05/2011
De'Longhi 7,075 7,091 7,213 -1,693 22,508 1618 1057,71 5,82 9,3 0,146 26/04/2011
Deutsche Bank 28,15 28,076 27,909 0,599 -28,387 3994 16069,68 21,52 48,57 0,75 27/05/2011
Deutsche Telekom 8,825 8,811 8,75 0,701 -8,388 58 38488,65 7,945 11,33 0,7 13/05/2011
Diasorin 28,05 28,178 28,31 -0,468 -11,657 5691 1562,34 26,62 36,09 0,4 20/06/2011
Digital Bros 0,98 0,952 0,958 -0,605 -36,423 5 13,82 0,936 1,573 0,08 08/12/2008
Dmail Group 2,01 2,01 2,013 -0,129 -31,728 14 15,38 1,987 3,265 0,1 19/05/2008
Dmt 15,79 15,676 15,415 1,693 3,953 452 178,5 15,04 23,51 0,1 19/05/2008
EEdison 0,917 0,915 0,9 1,678 5,804 7052 4751,08 0,736 0,917 0,043 12/04/2010
Edison Rsp 0,917 0,918 0,898 2,16 -25,25 9 101,41 0,858 1,287 0,073 12/04/2010
Eems 0,789 0,777 0,777 -0,051 -41,644 167 34,4 0,62 1,539 0,073 12/04/2010
El En 9,81 9,904 10,128 -2,215 -21,879 70 47,33 8,56 15,14 0,2 23/05/2011
Elica 1,027 1,022 1,014 0,848 -27,987 10 65,03 0,952 1,768 0,025 23/05/2011
Emak 2,47 2,5 2,516 -0,66 -43,37 56 68,3 2,47 4,6 0,16 06/06/2011
Enel 3,342 3,322 3,271 1,559 -11,672 187585 31426,02 2,9 4,832 0,1 21/11/2011
Enel Green Power 1,717 1,723 1,74 -0,943 9,195 13550 8585 1,492 2,048 0,027 23/05/2011
Enervit 1,845 1,889 1,912 -1,193 51,735 34 32,84 1,217 2,398 0,035 23/05/2011
Engineering 21,38 21,155 20,538 3,005 0,309 169 267,25 19,27 24,32 0,646 13/06/2011
Eni 13,26 13,163 13,097 0,501 -19,731 293889 53111,06 12,17 18,42 0,52 19/09/2011
E.On 16,53 16,489 16,499 -0,065 -28,55 17 33076,53 13,05 25,05 1,5 07/05/2009
Erg 8,36 8,329 8,343 -0,162 -20,129 1489 1256,68 7,9 10,45 0,4 23/05/2011
Ergycapital 0,308 0,301 0,303 -0,693 -37,779 19 29,21 0,299 0,498 0,4 23/05/2011
Espresso 1,296 1,282 1,226 4,61 -24,112 1252 531,66 1,094 2,104 0,074 23/05/2011
Esprinet 3,138 3,091 3,07 0,668 -44,71 68 164,44 2,936 6,275 0,175 02/05/2011
Eurotech 1,78 1,748 1,738 0,547 -7,017 257 63,22 1,563 2,44 0,175 02/05/2011
Eutelia 0,215 0,215 0,215 - - - 14,06 0,215 0,215 0,175 02/05/2011
Exor 15,21 15,06 15,051 0,063 -37,877 7525 2437,55 13,65 25,76 0,31 23/05/2011
Exor Prv 14,35 14,268 14,249 0,131 -22,561 1088 1102,1 12,51 21,3 0,362 23/05/2011
Exor Rsp 12,42 12,219 12,327 -0,878 -32,768 530 113,88 10,85 20,1 0,388 23/05/2011
Exprivia 0,715 0,709 0,72 -1,418 -25,548 29 37,1 0,68 1,155 0,04 02/05/2011
FFalck Renewables 0,793 0,772 0,761 1,393 -53,459 1083 230,95 0,706 1,758 0,012 23/05/2011
Fiat 4,218 4,185 4,145 0,965 -36,063 143840 4608,93 3,598 8,05 0,09 18/04/2011
Fiat Industrial 5,85 5,828 5,928 -1,697 - 42814 6390,12 5,56 10,66 0,09 18/04/2011
Fiat Industrial Prv 3,118 3,124 3,223 -3,065 - 1424 322,07 2,846 7,415 0,09 18/04/2011
Fiat Industrial Rsp 3,17 3,17 3,263 -2,847 - 1612 253,32 2,99 7,395 0,09 18/04/2011
Fiat p 2,832 2,831 2,839 -0,285 -45,444 1347 292,52 2,53 6,385 0,31 18/04/2011
Fiat Rsp 2,882 2,873 2,864 0,3 -44,624 1446 230,31 2,6 6,375 0,31 18/04/2011
Fidia 2,95 2,929 2,883 1,613 -20,498 4 15,11 2,7 4,14 0,14 20/05/2002
Fiera Milano 3,688 3,695 3,677 0,495 -15,174 5 155,44 3,45 4,916 0,08 04/05/2009
Finmeccanica 5,38 5,385 5,405 -0,368 -36,579 12737 3110,45 4,5 9,865 0,41 23/05/2011
Fnm 0,36 0,361 0,364 -0,605 -28,886 4 89,47 0,353 0,515 0,41 23/05/2011
Fondiaria Sai 1,544 1,554 1,527 1,768 -57,449 5256 566,72 1,16 4,367 0,4 24/05/2010
Fondiaria Sai Rsp 0,87 0,857 0,829 3,365 -66,496 315 111,02 0,67 2,941 0,452 24/05/2010
France Telecom SA 12,29 12,139 12,189 -0,407 -23,59 149 32130,35 11,41 16,44 0,8 10/06/2011
Fullsix 1,774 1,775 1,749 1,51 63,528 18 19,84 1,071 3,262 0,8 10/06/2011
GGabetti 0,064 0,063 0,063 0,638 -70,514 60 16,22 0,059 0,245 0,07 15/05/2006
Gas Plus 3,42 3,383 3,437 -1,554 -15,418 27 153,59 2,23 4,16 0,15 24/05/2010
Gdf Suez 22,65 22,65 22,581 0,307 -17,215 2 49686,03 18,7 30 0,67 04/05/2011
Gefran 3,672 3,656 3,711 -1,482 -13,737 14 52,88 3,61 5,25 0,15 16/05/2011
Gemina 0,634 0,63 0,622 1,303 18,834 825 931,47 0,532 0,766 0,1 18/06/2007
Gemina Rsp 0,87 0,858 0,8 7,288 -6,534 5 3,27 0,79 1,17 0,05 18/05/2009
Generali 12,08 12,024 11,905 0,999 -15,894 80183 18807,03 10,65 16,99 0,45 23/05/2011
Geox 2,83 2,836 2,859 -0,777 -17,246 1916 733,56 2,59 4,95 0,18 23/05/2011
Greenvision 5,28 5,187 5,184 0,054 9,024 35 30,93 4,29 5,41 0,12 25/05/2009
Gruppo Minerali Maffei 3,03 2,994 2,994 - -32,422 - 18,18 2,9 4,49 0,12 25/05/2009
HHera 1,144 1,143 1,107 3,233 -26,649 2279 1275,58 1,02 1,76 0,09 06/06/2011
II Grandi Viaggi 0,803 0,803 0,835 -3,808 -1,629 12 36,11 0,776 1,08 0,03 07/04/2008
Igd 1,101 1,115 1,134 -1,667 -23,213 410 340,48 1,025 1,755 0,075 23/05/2011
Il Sole 24 Ore 0,802 0,79 0,779 1,425 -40,796 26 34,73 0,75 1,51 0,121 28/04/2008
Ima 13,29 13,368 13,46 -0,685 -8,419 130 489,44 12,57 15,2 0,9 23/05/2011
Immsi 0,603 0,595 0,565 5,418 -26,954 530 206,78 0,531 0,91 0,03 24/05/2011
Impregilo 1,85 1,844 1,775 3,894 -13,09 15009 744,55 1,52 2,463 0,06 18/07/2011
Impregilo Rsp 7,25 7,25 7,25 - -6,55 - 11,71 7,25 8,2 0,26 18/07/2011
Indesit 4,922 4,887 4,922 -0,715 -39,603 2152 559,46 4,516 9,015 0,15 17/05/2011
Indesit Rsp 4,77 4,958 4,934 0,484 -29,95 1 2,44 4,6 7,34 0,168 17/05/2011
Industria e Innovazione 1,8 1,742 1,82 -4,254 -24,591 5 42,17 1,8 2,89 0,168 17/05/2011
Ing Groep 5,7 5,532 5,363 3,168 -23,714 271 11749,41 4,48 9,375 0,74 14/08/2008
Intek 0,279 0,276 0,279 -1,11 -29,713 8 36,39 0,271 0,54 0,06 20/06/2011
Intek R 0,713 0,713 0,713 - 1,931 - 4,06 0,66 0,815 0,06 20/06/2011
Interpump 4,346 4,411 4,477 -1,477 -22,017 1269 424,44 3,88 6,175 0,11 09/05/2011
Intesa Sanpaolo 1,225 1,2 1,149 4,51 -34,653 294430 18989,07 0,868 2,329 0,08 23/05/2011
Intesa Sanpaolo Rsp 1,028 0,997 0,958 4,018 -36,806 10906 958,6 0,766 1,978 0,091 23/05/2011
Invest e Sviluppo 0,58 0,573 0,512 11,919 -53,806 102 7,31 0,482 1,87 0,036 18/06/2001
Irce 2,15 2,15 2,119 1,444 36,847 1 60,48 1,528 2,708 0,06 09/05/2011
Iren 0,88 0,879 0,86 2,127 -29,886 1953 1039,92 0,767 1,407 0,085 23/05/2011
Isagro 2,636 2,637 2,592 1,736 -23,496 1 46,26 2,53 4,034 0,3 16/05/2011
It Way 1,277 1,259 1,281 -1,733 -52,013 4 10,1 1,221 2,764 0,13 02/02/2009
Italcementi 4,668 4,633 4,665 -0,677 -27,325 3595 826,78 4,242 7,65 0,12 23/05/2011
Italcementi Rsp 2,164 2,176 2,146 1,393 -38,731 218 228,15 1,924 3,886 0,12 23/05/2011
Italmobiliare 19,49 19,499 19,705 -1,048 -22,014 101 432,34 19,11 29,9 0,532 06/06/2011
Italmobiliare Rsp 12,99 12,963 12,91 0,414 -26,906 128 212,3 12,39 19,73 0,532 06/06/2011
Italy1 Investment 9,85 9,85 9,95 -1,005 - 34 147,75 8,768 10,08 0,532 06/06/2011
JJuventus FC 0,719 0,715 0,721 -0,943 -25,262 288 144,82 0,719 0,986 0,012 04/11/2002
KKerself 1,429 1,405 1,361 3,248 -61,13 255 24,9 1,242 3,7 0,01 24/05/2010
Kinexia 1,33 1,339 1,384 -3,265 -35,842 135 28,37 1,283 2,135 0,016 17/07/1991
Kme Group 0,283 0,277 0,271 2,326 -17,006 85 126,76 0,248 0,391 0,011 09/05/2011
Kme Group Rsp 0,57 0,561 0,553 1,466 -3,461 18 24,89 0,55 0,724 0,072 09/05/2011
K.R.Energy 0,027 0,026 0,026 0,38 -61,85 28 26,08 0,024 0,074 0,072 09/05/2011
LLa Doria 1,56 1,56 1,547 0,853 -19,487 14 48,36 1,468 2,068 0,09 23/05/2011
Landi Renzo 1,495 1,487 1,5 -0,814 -50,685 325 168,19 1,45 3,015 0,055 23/05/2011
Lazio S.S. 0,716 0,713 0,73 -2,234 -4,677 502 48,47 0,41 0,91 0,055 23/05/2011
Le Buone Societ 0,356 0,356 0,352 1,079 -12,62 1 3,79 0,3 0,755 0,05 29/04/2002
L'Oreal 74,9 74,9 75,572 -0,89 -12,154 1 45120,72 71 90,4 1,8 29/04/2011
Lottomatica 12,01 12,046 12,043 0,027 28,967 9300 2067,41 8,925 15,44 0,74 24/05/2010
Luxottica Group 19,77 20,061 20,408 -1,699 -12,29 14428 9233,18 18,81 23,49 0,44 23/05/2011
LVMH 102,7 104,565 109,692 -4,674 -16,204 262 50316,57 102,7 130,8 0,7 29/11/2010
MMaire Tecnimont 0,605 0,601 0,601 -0,067 -81,836 3971 195,11 0,567 3,638 0,058 16/05/2011
Marcolin 4,62 4,611 4,451 3,586 6,767 626 287,08 3,226 5,47 0,1 09/05/2011
Marr 7,695 7,683 7,566 1,552 -11,038 779 511,91 7,01 9,46 0,5 23/05/2011
M&C 0,217 0,216 0,215 0,653 0,747 13 102,99 0,205 0,23 0,5 23/05/2011
Mediacontech 1,658 1,601 1,653 -3,11 -33,118 9 30,78 1,658 2,47 0,6 22/04/2002
Mediaset 2,388 2,369 2,345 1,032 -47,838 10622 2820,77 2,142 4,923 0,35 23/05/2011
Mediobanca 6,08 6,055 5,983 1,215 -9,436 10848 5235,67 5,4 8,01 0,17 22/11/2010
Mediolanum 2,83 2,788 2,737 1,856 -10,164 4690 2076,55 2,218 4,084 0,07 23/05/2011
Meridiana Fly 0,051 0,051 0,052 -1,734 12,583 108 71,38 0,043 0,092 0,07 23/05/2011
Meridie 0,154 0,159 0,156 2,508 -53,891 133 7,78 0,103 0,358 0,07 23/05/2011
Mid Industry Capital 9,945 9,664 9,664 - -3,364 - 37,79 9,25 10,73 0,439 11/05/2009
Milano Ass 0,331 0,328 0,311 5,765 -56,852 3071 608,89 0,233 0,895 0,1 26/04/2010
Milano Ass Rsp 0,288 0,284 0,274 3,648 -63,247 279 29,48 0,232 0,868 0,116 26/04/2010
Mittel 1,733 1,715 1,698 0,989 -44,902 1 122,18 1,624 3,198 0,1 28/02/2011
Molmed 0,539 0,533 0,551 -3,16 30,264 850 113,48 0,381 0,767 0,1 28/02/2011
Mondadori 1,628 1,616 1,631 -0,95 -39,178 556 401,23 1,524 2,868 0,17 23/05/2011
Mondo HE 0,46 0,459 0,449 2,025 179,063 24 9,48 0,157 0,72 0,17 23/05/2011
Mondo TV 5,09 5,185 5,035 2,975 8,33 35 22,42 4,69 7,2 0,14 28/02/2005
Monrif 0,35 0,353 0,365 -3,394 -12,864 2 52,52 0,334 0,46 0,024 22/05/2006
Montefibre 0,105 0,105 0,106 -0,473 -28,319 53 13,62 0,105 0,175 0,03 20/05/2002
Montefibre Rsp 0,256 0,247 0,24 2,792 -15,773 1 6,65 0,237 0,33 0,05 19/05/2003
Monti Ascensori 0,225 0,215 0,215 - -74,788 - 2,99 0,194 0,86 0,01 20/09/2010
Munich RE 93,8 93,8 90,364 3,803 -17,818 5 19360,68 78,65 125 6,25 21/04/2011
Mutuionline 4,006 3,987 3,982 0,128 -17,828 38 158,28 3,95 5,59 0,37 02/05/2011
NNice 2,57 2,546 2,531 0,612 -15,618 4 298,12 2,33 3,4 0,074 23/05/2011
Noemalife 5,53 5,533 5,55 -0,301 -12,292 1 23,95 5,335 6,39 0,074 23/05/2011
Nokia Corporation 4,24 4,181 4,194 -0,312 -46,169 264 16116,02 3,462 8,45 0,4 04/05/2011
Nova Re 1,09 1,09 1,09 - -6,838 - 14,72 1,09 1,175 0,02 04/06/2007
OOlidata 0,381 0,385 0,376 2,34 -37,815 33 12,95 0,342 0,67 0,044 10/05/2004
PPanariaGroup 1,07 1,061 1,059 0,189 -31,151 6 48,53 1,022 1,622 0,03 11/05/2009
Parmalat 1,615 1,624 1,647 -1,384 -21,096 3044 2833,99 1,479 2,64 0,036 18/04/2011
Philips 13,95 13,929 13,68 1,817 -39,299 16 13565,14 12,12 25,5 0,75 04/04/2011
Piaggio 2,596 2,629 2,671 -1,58 11,514 2328 965,18 2,138 3 0,07 16/05/2011
Pierrel 1,4 1,445 1,405 2,897 -57,491 48 20,91 1,367 3,813 0,07 16/05/2011
Pininfarina 3,274 3,225 3,179 1,45 -10,645 137 98,77 2,894 7,1 0,34 23/05/2005
Piquadro 1,945 1,99 2,019 -1,441 6,554 242 97,25 1,811 2,91 0,1 25/07/2011
Pirelli e C. 5,365 5,374 5,473 -1,804 -11,656 26781 2552,35 4,996 7,675 0,165 23/05/2011
Pirelli e C. Rsp 4,21 4,258 4,201 1,359 -24,168 33 51,58 3,898 6,31 0,229 23/05/2011
Poligrafica S.Faustino 5,545 5,467 5,404 1,164 -40,051 2 6,62 5,54 10,11 0,362 08/05/2000
Poligrafici Editoriale 0,379 0,394 0,379 4,063 -17,42 1 50,03 0,365 0,495 0,026 21/05/2007
Poltrona Frau 0,851 0,843 0,805 4,707 -12,488 271 119,37 0,78 1,468 0,02 26/05/2008
Ppr 103 104,633 105,439 -0,764 -13,285 31 13035,2 103 132,1 3,3 21/05/2010
Pramac 0,884 0,881 0,873 0,905 -16,256 9 26,96 0,72 1,205 0,08 30/06/2008
Prelios 0,218 0,218 0,212 2,929 -50,813 1935 183,29 0,202 0,593 2,06 21/04/2008
Premafin 0,28 0,267 0,253 5,617 -65,293 56 114,9 0,243 0,792 0,015 26/05/2008
Premuda 0,512 0,515 0,515 -0,097 -30,746 15 96,11 0,512 0,766 0,03 20/06/2011
Prima Industrie 5,97 5,916 6,015 -1,643 -19,597 8 51,58 5,91 10,03 0,65 26/05/2008
Prysmian 10,33 10,212 10,157 0,537 -19,812 12396 2214,68 9,51 15,95 0,166 18/04/2011
RRatti 1,704 1,72 1,758 -2,133 -0,727 14 46,6 1,618 2,42 0,052 18/05/1998
Rcf Group 0,633 0,633 0,636 -0,393 -27,657 1 20,26 0,633 0,887 0,03 09/05/2011
Rcs Mediagroup 0,716 0,706 0,708 -0,283 -31,365 274 524,22 0,664 1,354 0,11 19/05/2008
Rcs Mediagroup Rsp 0,56 0,573 0,565 1,452 -21,831 11 16,44 0,54 0,88 0,05 18/05/2009
Rdb 0,812 0,766 0,596 28,526 -61,68 1599 37,24 0,425 2,078 0,1 12/05/2008
Recordati 6,465 6,46 6,383 1,202 -8,414 3670 1351,99 5,955 7,805 0,275 18/04/2011
Renault 25,8 25,8 25,273 2,084 -40,662 1 7351,38 23,16 49,34 0,3 11/05/2011
Reno De Medici 0,188 0,188 0,191 -1,62 -22,231 25 70,96 0,182 0,249 0,017 13/05/2002
Reply 17,14 16,864 16,958 -0,553 -14,06 37 158,08 16,85 21,49 0,45 30/05/2011
Retelit 0,301 0,303 0,304 -0,428 -15,076 20 48,07 0,293 0,607 0,45 30/05/2011
Ricchetti 0,165 0,175 0,173 1,27 -33,232 10 13,5 0,165 0,305 0,03 19/05/2008
Richard Ginori 1735 0,32 0,308 0,299 3,04 -32,368 25 14,77 0,29 0,584 0,053 27/05/2002
Risanamento 0,115 0,115 0,113 1,857 -47,802 27 93,27 0,105 0,293 0,103 19/06/2006
Roma A.S. 0,675 0,674 0,674 0,03 -35,739 114 89,39 0,628 1,249 0,103 19/06/2006
Rosss 0,963 0,967 1,015 -4,71 -30,815 4 11,14 0,951 1,416 0,103 19/06/2006
Rwe 28,17 27,923 27,939 -0,058 -45,203 79 14744,32 21,77 55,22 3,5 21/04/2011
SSabaf 12,92 13,054 12,933 0,936 -48,258 60 149,01 12,86 25,49 0,8 23/05/2011
Sadi servizi industr 0,256 0,258 0,241 6,921 -25,606 18 23,68 0,235 0,4 0,01 06/06/2011
Saes Getters 5,685 5,679 5,656 0,392 -17,9 134 83,41 5,29 8,8 0,2 26/04/2011
Saes Getters Rsp 4,258 4,091 3,993 2,464 -18,438 189 31,42 3,85 6,18 0,2 26/04/2011
Safilo Group 7,01 7,237 7,688 -5,876 -45,285 7350 398,32 7,01 13,72 0,085 12/05/2008
Saipem 27,39 27,433 27,737 -1,095 -25,665 50851 12086,5 26,09 38,52 0,63 23/05/2011
Saipem Rcv 34 34 34 - -6,849 - 4,65 34 39,25 0,66 23/05/2011
Salvatore Ferragamo 11,19 11,48 11,956 -3,987 - 7500 1884,51 9,92 13,7 0,66 23/05/2011
Sanofi 49,42 49,622 49,986 -0,728 1,369 15 65013,27 45,45 56,15 2,5 16/05/2011
Sap 38,45 38,655 38,483 0,446 0,8 92 47130,58 33,54 45,93 0,6 26/05/2011
Saras 1,048 1,047 1,014 3,274 -33,627 2321 996,65 0,965 2,023 0,17 18/05/2009
Sat 9,34 9,373 9,585 -2,209 -6,328 - 92,09 8,77 10,7 0,13 23/05/2011
Save 6,73 6,58 6,624 -0,672 -14,328 180 372,44 6,51 8,1 0,296 02/05/2011
Screen Service 0,375 0,373 0,373 -0,08 -41,15 5 51,92 0,372 0,647 0,022 28/02/2011
Seat Pagine Gialle 0,04 0,04 0,039 2,821 -51,628 916 76,31 0,035 0,095 0,007 21/05/2007
Seat Pagine Gialle Rsp 1,029 1,029 1,03 -0,097 25,488 5 0,7 0,725 1,7 0,002 19/05/2008
Servizi Italia 5,09 5,097 5,051 0,925 -12,403 8 82,46 4,9 7,35 0,25 02/05/2011
Seteco International 0,299 0,299 0,299 - - - 7,75 0,299 0,299 0,25 02/05/2011
Sias 5,89 5,814 5,757 0,987 -19,512 1193 1339,98 5,435 8,78 0,16 02/05/2011
Siemens 70 69,208 68,839 0,536 -26,201 331 63994,24 64,35 99,2 2,7 26/01/2011
Snai 1,994 1,971 1,968 0,158 -27,037 124 232,95 1,77 2,773 0,039 24/07/2000
Snam Rete Gas 3,464 3,468 3,471 -0,086 -7,122 27750 12370,6 3,182 4,286 0,14 23/05/2011
Societe Generale 21,11 21,004 19,942 5,323 -48,937 1111 12259,15 15,5 52,1 1,75 31/05/2011
Sogefi 2,226 2,24 2,207 1,518 -9,244 811 259,6 1,93 2,95 0,13 26/04/2011
Sol 4,82 4,828 4,824 0,073 -2,192 71 437,17 4,756 6,05 0,095 23/05/2011
Sopaf 0,055 0,055 0,055 0,914 -28,218 321 23,16 0,037 0,096 0,005 25/05/2008
Sorin 1,644 1,647 1,639 0,476 -4,11 557 787,05 1,553 2,102 0,005 25/05/2008
Stefanel 0,368 0,37 0,364 1,788 -25,668 26 31,11 0,319 0,66 0,04 08/05/2006
Stefanel Rsp 167,5 167,5 166,7 0,48 0,48 5 0,33 166,7 167,5 0,075 08/05/2006
STMicroelectronics 4,992 4,992 5,102 -2,15 -36,365 25601 4545,51 4,028 9,645 0,1 20/02/2012
TTamburi 1,456 1,451 1,45 0,09 3,65 42 198,08 1,4 1,59 0,035 09/03/2011
Tas 0,595 0,602 0,593 1,586 -8,383 32 24,85 0,493 1,45 1,75 05/05/2003
Telecom Italia 0,843 0,83 0,805 3,12 -14,561 64509 11303,69 0,725 1,144 0,058 18/04/2011
Telecom Italia Rsp 0,743 0,732 0,716 2,122 -10,145 8818 4477,41 0,665 1,025 0,069 18/04/2011
Telecom Italia Media 0,162 0,16 0,159 0,629 -32,246 200 233,72 0,153 0,24 0,164 24/04/2006
Telecom Italia Media Rsp 0,228 0,228 0,228 0,044 -29,271 - 1,25 0,224 0,4 0,167 24/04/2006
Telefonica 14,37 14,375 14,183 1,352 -15,638 368 67610,8 12,61 18,61 0,65 08/11/2010
Tenaris 9,525 9,588 9,727 -1,421 -47,924 27043 11244,61 9,51 18,51 0,21 20/06/2011
Terna 2,78 2,779 2,755 0,875 -12,429 31096 5587,78 2,424 3,476 0,13 20/06/2011
Ternienergia 2,45 2,465 2,464 0,032 -29,572 79 68,16 2,096 3,78 0,19 09/05/2011
Tesmec 0,38 0,378 0,372 1,638 -40,428 15 40,69 0,352 0,712 0,028 23/05/2011
Tiscali 0,047 0,047 0,045 4,646 -41,096 2681 87,68 0,042 0,09 0,028 23/05/2011
Tod's 67,15 67,819 69,601 -2,561 -8,377 22029 2055,42 67,15 96,55 2 23/05/2011
Toscana Finanza 1,523 1,523 1,508 1,021 4,458 2 46,6 1,436 1,72 2 23/05/2011
Total 32,77 32,845 32,436 1,263 -18,985 47 77724,15 30,5 45,62 1,14 23/05/2011
Trevi 7,91 7,841 7,786 0,714 -27,275 959 506,24 6,83 11,34 0,13 11/07/2011
Txt e-solutions 8,32 8,387 8,295 1,11 57,45 26 21,69 5,36 9,5 0,4 08/05/2006
UUbi Banca 2,844 2,822 2,803 0,653 -54,286 19287 2564,57 2,2 7,375 0,15 23/05/2011
Uni Land 0,504 0,502 0,502 - -0,967 - 80,47 0,49 0,53 0,001 12/05/2008
Unicredit 0,817 0,8 0,775 3,212 -49,045 325774 15737,43 0,651 1,997 0,03 23/05/2011
Unicredit Rsp 1,39 1,391 1,382 0,637 -26,957 71 33,69 1,3 2,15 0,045 23/05/2011
Unilever 23,86 23,559 23,137 1,825 -0,846 4 40913,4 20,96 23,86 0,208 09/02/2011
Unipol 0,31 0,307 0,291 5,531 -33,521 2033 655,42 0,258 0,548 0,04 24/05/2010
Unipol p 0,224 0,223 0,212 4,896 -37,921 1771 291,19 0,191 0,419 0,045 24/05/2010
VValsoia 4,15 4,189 4,144 1,1 -0,2 20 43,39 4,08 4,78 0,18 09/05/2011
Viaggi del Ventaglio 0,138 0,138 0,138 - - - 20,01 0,138 0,138 0,07 04/03/2002
Vianini Industria 1,229 1,229 1,229 - -3,691 - 37 1,15 1,52 0,02 23/05/2011
Vianini Lavori 3,88 3,975 3,99 -0,376 -0,058 164 169,93 3,658 4,64 0,1 23/05/2011
Vittoria ass 2,894 2,852 2,821 1,088 -20,656 60 194,99 2,594 4,11 0,17 16/05/2011
Vivendi 15,6 15,593 15,593 - -23,295 - 18255,21 14,59 22 1,4 05/05/2011
YYoox 10,74 11,113 11,267 -1,363 16,442 4998 569,03 8,15 13,32 1,4 05/05/2011
Yorkville Bhn 1,994 1,975 1,86 6,16 -64,741 91 1,95 1,827 5,47 0,008 18/03/1993
ZZignago Vetro 4,738 4,756 4,731 0,524 -1,553 87 379,04 4,552 5,69 0,3 09/05/2011
Zucchi 0,83 0,84 0,852 -1,408 81,473 73 20,23 0,445 1,569 0,03 01/08/2005
Zucchi Rsp 0,671 0,658 0,678 -2,921 31,937 4 2,3 0,469 1,15 0,03 19/05/2008
Dati ed elaborazioni
di borsa sono curati da
Milano Finanza parte del Gruppo
Class Editori. Per informazioni
e abbonamenti numero verde
800 822195
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
31
Venerd 30settembre2011 il Giornale
Informazione pubblicitaria
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
32

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
MatteoSacchi
U
na volta era la paciosa
rotondit delle veneri
preistoriche, simbolo
di sognata opulenza e
fertilit, oppure la trabordante
bontdel BuddhaMaitreyadi cer-
testatuettecinesi, unvecchiomo-
nacochevienerappresentatoqua-
sisempreconilbudai,unaborsadi
pellepienadiciboperi poveri. Op-
pureancoralasoavedolcezzaton-
dottadel nostroBabboNatale, che
nessuno avrebbe mai accusato, a
vanvera, di essere sovrappeso (se
noaddioregali).
Poi invecepartitalaguerraalla
pancia, si diffusa la percezione
del sovrappeso come una malat-
tia, anzi peggio: come unapande-
miainarrestabile, unattaccomici-
dialeai sistemi sanitari nazionali e
allintegritstessadegli Stati, con-
sentitadallecattiveabitudini edal
lassismo dei singoli. Eccoci allora
proiettati nelloggi dei forzati della
dieta,delcultodeicorpichediven-
tanostatuariacolpidibisturi,nelle
campagnepresidenzialicapitana-
tedaMichelleObamachehadetto
agli americani: arrivato il mo-
mentodellaveritperilnostroPae-
se; ora che ci svegliamo tutti.
ora di essere onesti con noi stessi
sucomesiamoarrivatiaquesto....
Unamobilitazionecontroilterrori-
smo? No la campagna Lets mo-
ve per mettere a dieta i ragazzini
americanitroppociccioidi.Perca-
pirecomedaunablandaegioiosa
tolleranzaversoi grassi si giunti a
questo clima di caccia spietata
vieneutileilbrevesaggiodiSander
L. GilmanappenapubblicatodaIl
Mulino(pagg.190,euro16)ovvero
La strana storia dellobesit. Gil-
manparla apertamente di psicosi
per descrivere lattuale fenomeno
di criminalizzazione delle perso-
neinsovrappeso(eginellaparo-
la sovrappeso c una sfumatura
negativa, infondopotremmocon-
siderarli solo dei ragazzoni unpo
robusti)macidimostracheigermi
da cui il fenomeno ha preso origi-
nearrivanodalontano.
Perchselapandemiail tipico
terrorediinzioXXIsecolo, eniente
meglio della Globesit (obesit
globale) per scatenare campagne
medicheepoliticheincui accusa-
re il ricco Occidente dellennesi-
maefferatezzamorale(siamogras-
siperchricchiepigri),leradicidel-
lodio verso i grassi si dipanano
moltoinlneltempoesiintreccia-
noaragionamenti di varianatura.
Cil peccatodi golachetantopre-
occupavaSantAgostino: Inmez-
zoacodestetentazioniiosostengo
unalottaquotidianacontrolacon-
cupiscenzadel mangiareedel be-
re: nonquestatal cosachesi pos-
sa risolvere di tagliar via e di non
piritornarvicomestatopossibi-
le per la consuetudine sessuale.
C il darwinismo ottocentesco e
lesaltazione delle virt borghesi
attivechevedenellagrassezzauna
formadi pigrizia, stupidaeimpro-
duttiva. E in questo caso secondo
laricostruzionediGilmanemble-
maticaladescrizionedelpersonag-
gio di Joe (il giovane servo del si-
gnor Wardle nel CircoloPickwick)
fatta da Dickens: Non mostrava
sul volto la minima traccia di alle-
gria, nullasenoni segni inconfon-
dibili di una prolungata supernu-
trizione. Insomma nellOttocen-
to chi grasso inizia a diventare
una creatura obsoleta, primitiva e
quasi sub-umana, degnadi essere
bersagliata sulla base della mo-
derna fisiognomica. Anche la
scienza medica inizio a metterci
del suo, lanciando allarmi terrori-
stici sulla salute dei bambini: La
capacit suicida di ingestione del
bambinomodernoilretaggiodel-
le abitudini del cavernicolo che
camminava carponi (cos la rivi-
sta vittoriana The nineteenth Cen-
tury).
Da l lodio ideologico verso i
grassi, che passato anche attra-
versolafasedegliebreipopoloin-
salubredidiabetici,arrivatodrit-
todrittosinoanoiperingigantirsia
psicosi, grazie allodiernosistema
deimediaeallatendenza,tuttamo-
derna, allasalutedi tutti atutti i co-
sti.
Ealloraalladomanda,legittima,
mastiamodavverodiventandoin
generalepigrassi, almenoinOc-
cidente?Gilmanrispondeinma-
niera interessante. La grassezza
unconcettodifficiledadefinirema
di sicuro: lepidemia di obesit
solola dimostrazione della nostra
vogliadiassumerciilcompitodon-
chisciottescodi controlloassoluto
del nostro corpo. Non ovvia-
menteunincitamentoaingozzar-
si di junkfood(cibospazzatura),
comeilprotagonistadelfilm-docu-
mentarioSuperSizeMe, malapre-
sadattochekantianamentenoive-
diamo la questione obesit attra-
verso lenti tuttaltro che obiettive,
orispettosedei diritti dei singoli. A
questovaadaggiungersichecura-
re lobesit pu trasformarsi an-
che in un bel business, in una fio-
renteindustriadellamagrezzache
peramai grassi: Il massimodel-
linsuccessosarebbeleliminazio-
nedellinfeliciteffettivaopercepi-
ta legata al peso corporeo, perch
tale risultato positivo porterebbe
alla morte di questa stessa indu-
stria. Unasituazioneparadossale
incuiaesserebulimicasoprattut-
to la macchina del benessere che
vuolingoiarsitutteledifferenzetra
gli individui, equindi lalibert.
SCOMMESSE DA NOBEL
FrancescoPerfetti
Q
uandoAlfredo Oriani mor, nel
1909, MarioMissiroli, alloraen-
fant prodige del giornalismo,
scrisse a Giuseppe Prezzolini: Lho
amatoconladevozioneeconlaffettodi
unfigliospiritualeedholaprofondacon-
vinzione di aver penetrato, forse solo,
quellanimacomplessa.Missirolierari-
mastoaffascinato da Oriani al punto da
recarsi spessoda lui per farsi leggere La
rivoltaideale. Neparlcontaleentusia-
smoaPrezzolinichequesti accettdi re-
carsi acolazionedalloscrittorenelliso-
latavillaIl Cardello, aCsolaValsenio
(Ravenna). Anzi, in omaggio allospite,
fan della bicicletta, si fece un centinaio
di chilometri pedalando. Quando si se-
detteroatavola, Oriani gli disse: Soche
state scrivendo sul modernismo. Capi-
scobenissimoquelloche voletedire. E
cominci a spiegargli ci che il libro
avrebbe dovuto contenere. Prezzolini,
che pure non era un carattere facile, se
nestettezitto, ridendofrasperch- ri-
cordinseguito-conunuomodelgene-
renonsi potevadiscuteree, seloavesse
fatto, si sarebbe sentito definire uno
scioccoche noncapivanulla.
Che Oriani fosse un tipo da prendere
conlemolleeranoto. Nonacasolochia-
mavano il solitario del Cardello. Era
nato da unagiata famiglia faentina nel
1852, si era laureato in giurisprudenza
ederaentratoinunostudionotarile. Ma
poiavevamessodapartecodiciepandet-
teperlaletteratura.Iprimiromanzi,dita-
glioromanticoepsicologico, eranostati
ignorati. Si eraalloradedicatoaunope-
raambiziosafinnel titolo, Lalottapoliti-
ca in Italia. Origini della lotta attuale,
che rileggeva hegelianamente le vicen-
dedellapenisoladallacadutadellimpe-
roromanoalloggicomeunpercorsoob-
bligato verso lunit. La pubblic a pro-
priespesenel 1892. Altroinsuccesso. Lo
storicoAmedeoCrivellucci scrisse: Di-
cono che lautore abbia mostrato della
capacitnelloscriverromanzi.Severo,
noiloconsigliamoditornareaquelgene-
reletterario. Nonsappiamoseci guada-
gner il romanzo; certo non ci perder
nullalastoria.Orianiallaletteraturator-
n: Il nemico (1894), Gelosia (1894), La
disfatta(1896),Vortice(1899),FinoaDo-
gali (1899, ispiratoal tragicoepisodioin
Eritrea), Olocausto(1900). SoloLarivol-
taideale(1908)fuunaripresadellasaggi-
sticastorico-politicaedi certi temi di La
lotta politica in Italia a cominciare dal-
lidea di un Risorgimento incompiuto
per lincapacitdellaclasse dirigente.
FuproprioPrezzoliniarilanciareOria-
ni, ristampando La lotta politica in Ita-
lia,oraripropostadaAragno.Viavevavi-
sto i germi del nascente nazionalismo e
in seguito lo avrebbe definito il primo
grande libro nazionalista. I temi di
unirrisolta questione nazionale, del ri-
tardo colonialista dellItalia, della co-
scienza di grande nazione, del senso
delloStatofuronograditi ai nazionalisti.
E, poi, al fascismo: Mussolini nel 24gui-
dunamarciadel Cardelloperonora-
relatombadelloscrittore,arruolarloide-
almente fra le camice nere e consacrar-
ne la memoria. E ne volle pubblicata
loperaomnia.
Ma Oriani piacque anche ad altri. A
Missiroli chealui sispirper Lamonar-
chia socialista, a Croce, che vi ritrov
echi di pensieroidealistico, a Gramsci e
Gobetti che vi rintracciarono, il primo
unmanifestoper ungrandemovimen-
todemocraticonazionalepopolare, eil
secondolebasi per unprocessomorali-
sticoalRisorgimentoeatuttalastoriana-
zionale. Inlui convisseroideedellasini-
stra risorgimentale e della destra stori-
ca. E, grazie a Prezzolini, il suopensiero
fermentnellambiente del vocianesi-
mo, terrenodi incubazionedi fascismo
e antifascismo.
RAZZISMO
Cera chi sosteneva
linferiorit degli ebrei:
popolo diabetico
DARWINISMO
NellOttocento i bambini
cicciottelli iniziarono
a diventare un bersaglio
Per il PremioNobel dellaletteratura2011aLondrasi
scommette anche su alcuni scrittori italiani, come
Claudio Magris e Antonio Tabucchi, che i bookmaker
inglesidiLadbrokesdanno33/1, stessaquotadelpoe-
tanepaleseRajendraBhandari, del romanzierececo
MilanKunderae del narratore israelianoAmos Oz
Venne apprezzato da Missiroli, Croce, Gramsci e dai vociani
I bookmaker credono poco
in Magris e Tabucchi
Oriani, il nazionalista che piaceva a destra e a sinistra
IL PESO DELLA STORIA Da SantAgostino a Michelle Obama: tutti quelli che ci vogliono magri
Diventeremo tutti obesi? Che grassa falsit
Inunsaggio, smilzo ma accurato, Sander L. Gilmanmette inguardiaverso la psicosi del sovrappeso
GUERRA ALLA PANCIA La salute va salvaguardata: ma i confini dellobesit si sono allargati sempre di pi. [Corbis]
Impegno Torna La lotta politica in Italia
Album
Alfredo
Oriani
visto
da
Dariush
Radpour
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
ALBUM 33
Venerd 30settembre2011 il Giornale
I racconti grotteschi dellautore del Golem
LucaCrovi
U
ncommissariatoemo-
zionantequantouna
stazione termale.
Questoil luogoincui
i lettori fanno la conoscenza del
commissarioMicheleBalistreri, il
protagonista del noir rivelazione
Tuseiilmale(Marsilio)diRoberto
Costantini. Un personaggio sco-
modoepocosimpatico, cresciuto
in Libia con uninfanzia inquie-
ta, divisafraunpretecheallunga-
vatroppole mani... e le risseconi
coetanei arabi eitaliani... nutren-
dosidiOmero, Nietzscheedelpri-
mo Mussolini, costretto a muo-
versi a17anni frai morti del-
laguerradeiseigior-
ni al Cairo e
prontoa tra-
marecontroil
giovaneGhed-
dafi a soli 19.
Poi diventa pri-
mapicchiatorefa-
scistaai tempi del-
lUniversit, quindi
informatore dei Ser-
vizi Segreti per com-
battereamodosuoildi-
lagaredelterrorismo.In-
finesi affidaallancoradi
salvezzadelfratelloAlber-
to il quale, grazie ai suoi agganci
con la Dc, riesce a piazzarlo nel
commissariatodi VignaClara. Un
postoimbarazzanteperlui, dislo-
catoinquelquartiereresidenzia-
ledellaborghesiaromanaincui la
vitadi unpoliziottoscorrevatran-
quillamente come quella di un
pensionato. Strade ordinate, bel-
lecase, moltoverde, gentefonda-
mentalmente educata e arrivata
al successo economico con ogni
mezzolecitoomeno: evasione fi-
scale,mazzette,appaltibengover-
nati.
InquellaRomaapparentemen-
testrabordantedi ricchezzaefeli-
cit per la vittoria degli azzurri al
Mundial,l11lugliodel1982scom-
pare la giovane Elisa Sordi, il cui
cadavereverrrestituitodal Teve-
repochesettimanedopo.Balistre-
ri sottovaluta lindagine, ma quel
casotorneraperseguitarlo24an-
ni dopo, quandolamadredi Elisa
Sordi si suicider buttandosi dal
balcone. il 6luglio2006elacitt
ha ancora voglia di festeggiare
mentre la nazionale sconfigge la
Franciaai Mondiali di Germania.
Maper il commissarioci sarben
poco da celebrare anzi. Man ma-
no che la sua indagine an-
dr avanti inuna citt do-
ve impera la corruzione
politica e dov difficile
lintegrazione sociale
con gli extracomuni-
tari, scoprir che il
suo lavoro legato
al suopassato.
La forza di Tu
sei il male, oltre
chenellacostru-
zionediunper-
sonaggio sin-
golare e sco-
modo, stanel corag-
giodi aver cercatodi raccon-
tareildeclinoitalianoinunven-
tennio. Una situazione tragica
che nemmeno Balistreri, con la
sua forza malata riuscir mai a
cambiare. Natocomeprimapar-
tediunatrilogia, Tuseiilmalesen-
zalapportodi unadecisapromo-
zionesestonellaclassificadiven-
ditaperlanarrativaitalianaeddi-
ventatouncasoallultimaFiera
delLibrodiLondra,dovesonosta-
teopzionateletraduzioni inFran-
cia, Gran Bretagna, Germania,
SpagnaeNorvegia, mentrei dirit-
tipercinemaetveranostatiacqui-
siti prima dellapubblicazione.
S
oltanto a pronunciarli insieme, quel nome e
quel cognome, Gustav Meyrink (nella foto),
mettonopaura. Colpa soprattuttodi Il Golem, La
nottediValpurgaeLangelodellafinestradocciden-
te:robaforte,romanzicheimprigionanoillet-
torecometeledi ragnoenesuggonolat-
tenzione, mandando a farsi benedire
le coordinate spazio-temporali in
un crescendo dinquietudine e
smarrimento. Tuttavia, esiste an-
che un Meyrink non diciamo pi
leggero, mapi... potabileapicco-
li sorsi. Sia per quantit, sia per to-
ni.Sitrattadeibreviraccontipubbli-
cati in origine sulla rivista bavarese
SimplicissimusdiAlbertLangen.Suquel-
le pagine nacque nel 1901, quasi per caso, il
Meyrinkscrittore, figliodegeneredeltrentatreen-
neMeyrinkbanchiere.Equellepaginedivennero, fi-
noal 1908, unapprodosicuroperleprosedellauto-
re viennese. Pagine chetornanooggi nella raccolta
Lamorte viola. Racconti esoterici e fantastici (Coni-
glioeditore), acura di Gianfrancode Turris eSeba-
stianoFusco. Prevalgono, come spiega de Turris in
appendice, il macabroeil grottesco. Lesoterismo
comunque la cifra distintiva di queste narrazioni,
ma vi si accentua (a esempio in Le piante del
dottorCinderella)limprontaespressioni-
sta che sar comune denominatore di
molta produzione tedesca nel Nove-
cento. Nellultima sua intervista,
quiopportunamenteriportata,con-
cessa allHannoverischer Anzeiger
il 18ottobre1931, menodi unanno
primadellamorte, Meyrinkconfes-
sava: Uno dei motivi principali che
mispinseascriverefusempreildeside-
rio, anzi il bisogno di stimolare la gente a
unosservazione simile [cio simile a quella in
luiprovocatadallepraticheyogaedalleconseguen-
ti visioni, ndr], consapevoleevisionaria, datoche
noi tutti possediamo capacit visionarie, soltanto
che esse non vengono mai risvegliate e rimangono
pertantonascoste e inutilizzate.
Anche Gustav Meyrink sapeva sorridere
AlessandroGnocchi
U
no dei libri migliori
del 2011 uscito nel
1993. Si intitola Tony
& Susan, lo pubblica
Adelphi, ed opera di un signor
nessunodestinato(forse)adiven-
tarefamosodopolamorte: losta-
tunitense Austin Wright
(1922-2003), autore di sette ro-
manzi e alcune raccolte di saggi
sullarte del narrare. Tony & Su-
san, editonegli Usanel 1993, sta-
toapplauditoda Saul Bellow, sal-
vo finire nel dimenticatoio fino a
quando, lannoscorso, laAtlantic
Bookshadecisodiresuscitarlo.Ri-
sultato:unsuccessone,alme-
notraicritici.Orailli-
bro esce in
Italia. O me-
glio, ora esce
per Adelphi
(pagg. 408, euro
19,5).Esisteinfat-
ti unedizione Riz-
zoli del 1994, con
traduzione di Mario
Biondi, non segnala-
tadallacasaeditricedi
RobertoCalasso. Come
al solito: stessa sorte
toccataamoltealtresco-
perte adelphiane. Co-
munque sia, simili vezzi sono
quisquilie di fronte al valore di
Tony&Susan- edunquemeritoa
chi ha deciso di riproporlo. Adel-
phici scommette, almenoagiudi-
care dalla distribuzione: nelle
grandi catene, occupa la posizio-
neriservatadi solitoai bestselleri-
sti.
Di Wright si conosce davvero
poco. LaureaadHarvard, treanni
di serviziomilitare(1943-46), una
vita dedicata allinsegnamento
nellOhio, unascarsaproduzione
letteraria, una discreta produzio-
nescientificalegataallasuaosses-
sioneper letecnichenarrative(di
cui testimone una delle figlie la
qualesisentdiredalpadresullet-
to di morte: Tu sei il mio miglior
personaggio).
Latramacomplessamanonla-
sciascampo. Susanriceveunma-
noscritto vergato dallex marito
Edward, aspirante scrittore pri-
ma di gettarsi nel ramo assicura-
zioni.Propriolevelleitletterarie,
malriposte secondo Susan, sono
state, trentanni prima, la causa
principaledellarotturadel matri-
monio. Susan legge e (come noi,
cheleggiamoconlei)sitrovasubi-
to catturata da un thriller
eccezionale,incuiilplaci-
doTony, docentedi ma-
tematica, viene travol-
toinsiemeconlafami-
glia da una sordida
storia di violenza (e
di vendetta) gene-
rataquasi percaso
da un tampona-
mento in auto-
strada. Inizia
cos un gelido
noirchericor-
da, a tratti, A
sangue freddo di
TrumanCapote. Lastoriadi
Tony occupa quasi tutto il libro,
malavicendaspezzatadallerea-
zioni di Susandi fronte allinatte-
so exploit artistico di Edward. La
donnasente crescere ins unau-
tentico terrore per quelle pagine
con le quali sente di avere un mi-
steriosolegame. Anchesenonrie-
sceacapireincosaconsista. Il let-
toresi trovapresoduevolteal lac-
cio.DalthrillerdiEdward,spaven-
toso. Edallavolontdi capirei se-
gretidellasemprepiinquietaSu-
san.IllibrodiAustinWrightusci-
toieri. Vender?Difficilefarepro-
nostici, ma se lomeriterebbe.
TU SEI IL MALE DI ROBERTO COSTANTINI
Da un mondiale allaltro
lItalia sempre pi noir
Sesto posto in classifica (senza promozione) per lindagine del rude
commissario Balistreri, scandita dai trionfi calcistici degli azzurri
TONY & SUSAN DI AUSTIN WRIGHT
Rinascita e seconda vita
di un thriller diabolico
Quando usc nel 1993 nessuno se ne accorse. Ora il romanzo
dello scrittore Usa lanciato verso il successo (postumo)
Strani casi (editoriali)
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
ALBUM 35
Venerd 30settembre2011 il Giornale
MaurizioCaverzan
nostroinviatoa Bari
Bloccato psicologicamente
perchsorvegliatodallacamorra,
Roberto Saviano gnaaf. Nien-
te rapporti, niente di niente. Al
contrario i ragazzotti della scorta
ci dannodentrocheunpiaceree
cos lui afareil bodyguardmen-
tre loro godonocome ricci. Anto-
nioCassanoinvecehamessolate-
staaposto. maturato. Dopoaver
avuto 600 donne, adesso ha an-
che un bambino ed un pap re-
sponsabile che insegna a non
commettere gli errori compiuti
dalui. Peril piccoloFantantonio
chefrignainbaresevestegiilpan-
nolonediPradaedormenellacul-
laa formadi Ferrari.
E tu Checco? Io Resto Umile
World Tour. lautoironia, an-
chespietata,laforzadiLucaMedi-
cidaCapurso(Bari),34ennelaure-
ato in giurisprudenza, tamarro
vincentedi questepoca. Domani
seratornernelvecchiostadiodel-
la Vittoria della sua Bari, attuale
capitale (im)morale dItalia per
tutto ci che vi succede, dalle
escort aVendolaaCassano. ETa-
rantini? Purtroppo non lho co-
nosciuto al momento giusto, si
rammarica Checco, barba di due
giorni e berrettino da baseball.
Ai tempi delluniversit, anzich
sudare centinaia di camicie per
farmela dare avrei capito che ba-
stavarompere il salvadanaio.
Conlasuacomicitpianarchi-
ca che bipartisan (la par condi-
ciosarebbequalcosadi predeter-
minato...) e la sua volgarit pro-
grammatica,Zalonelartistache
piincarna lo spirito del tempo e
non solo per una questione geo-
grafica. Il pi contemporaneo,
comesi diceadesso. Dissacrante,
pragmatico,immunedacontami-
nazioniideologiche.Gliincassire-
corddi Che bellagiornata(43 mi-
lioni, primato del cinema italia-
no) e il successo del tour appena
partitonongli impedisconodi re-
stareconipiediperterrasenzape-
ricolo di vertigini nonostante
lambaradan che lo circonda.
Noncidevopensaretroppo,altri-
menti lansiavince. Riesceanon
prendersi sul serio? Dainsicuro,
prima dello showla metto gi un
po dura. Dopo, perfortunariesco
asminuire... Ilsegretoveronelti-
tolo della tourne, un gigantesco
esorcismo. Tantopinecessario
sesi decidedi parodiareunintoc-
cabile come Saviano. Sapevo
che era unrischio e ci ho pensato
parecchio. Ameluistapuremolto
simpatico, holettoi suoi libri. Pe-
rglisomiglio.Equandomimette-
voallospecchioemigrattavolape-
lataconlamanoerotroppostuzzi-
cato. Comunque un personag-
giodaperfezionare, nonancora
cos immediato. Nonsosestasera
aNapoli loproporr. OltreaCas-
sanopadre-modelloeaVendola-
JesusChristSuperstarchevagheg-
giaunepoca di armoniacelestia-
le in cui i maschi potranno spo-
sarsi conmaschi, le femmine con
femminee, soloincasiecceziona-
liepreviaautorizzazionegiudizia-
ria, anche maschi confemmine,
Zalonevafierodellapartecanora
dello show. Quando com suc-
cesso allArena sabato scorso, la
gente canta in coro Seghe nere, la
volgarata su Tiziano Ferro, mi
chiedo se sono un comico o non
stodiventandouncantante. Sot-
tigliezzecheriguardanoil talento
che abbonda. Invece, per insiste-
renellautocritica, oraci vorrebbe
ancheunagagsuunattorechefail
record dincassi, ma porta a casa
pochi euroenonvinceunpremio
cheuno.S,maimieiamicidico-
no che comincio a rompere con
questastoriadei soldi... Nel mon-
dodel cinemami sentounpo co-
mePeterSellersinHollywoodPar-
ty, uno che sta al posto sbagliato
nelmomentosbagliato.Incertisa-
lotti mi capitato di parlare con
un tale autorevolissimo nellam-
bientesenzasaperechesichiama-
vaMarcoBellocchio. O, credendo
di averedi fronteStefanoAccorsi,
di chiedere a Matteo Garrone se
avessemaipensatodidarsiallare-
gia. Ti guarderanno male... Mi
augurocheilprossimofilmnonin-
cassi troppo, cos danondoverne
giustificare il successo a persone
pi colte. Comunque la loro rea-
zione comprensibile, io sarei
pi sferzante: ma guarda sto
stronzochenonsaneanchecos
una macchina da presa. Dopo
dueseratesuCanale5adicembre
e,chiss,forseunpassaggioaSan-
remo(all'Arenainprimafilacera-
no Gianni Morandi e Gianmarco
Mazzi), il prossimofilmprevisto
nel 2013 e si annuncia come una
colossalepresaingirodellamon-
danitedellecelebrities. Cos, co-
me anticipazione, nello show ha
inseritoMaremoto a Porto Cervo.
Unacanzone di beneficenzaper
i ricchi alluvionati, troppo facile
farlaperipoveri, allaqualeparte-
cipailmegliodeicantautoriitalia-
ni rivisitato da Checco. Jovanotti
rappalelencodei presenti, daFe-
deallemeteorineepoi ceralati-
pa famosa del Grande fratello/
con il fratello della tipa dellIsola
dei famosi; una Carmen Consoli
singhiozzante abbozza un altro
personaggio(roteanellaria una
protesi mammaria/ dai punti di
suturasembrerebbelaVentura);
GiulianoSangiorgi dei Negrama-
roneaggiungeunterzoinfalsetto
(dentro una Jacuzzi, silicone a
pezzetti/ seli unisci tutti insieme,
viene fuori la Parietti). Infine, la
vocetonantediAlBano, quellove-
ro: Porto Cervo che trageeee-
diaaaa....
Fiorello parte il 14 novembre
con Il pi grande spettacolo
MaurizioAcerbi
Per carit. Nonsi tratta di fare
leverginelletimidechesi scanda-
lizzanoper i peccati dellumanit
ma soltanto di riflettere sulla pie-
gachehapresoil cinema. Lapub-
blicitlanimanonsolodelcom-
mercioma di ogni attivit che vo-
gliasopravvivereinscenariecono-
mici sempre pineri. Che lindu-
stria del grande schermo, gi pe-
nalizzata di suo dal moltiplicarsi
deldownloadillegale,proviacon-
vogliarne una parte sfruttando il
cosiddetto product placement
(linserimentoesplicitoneifilmdi
riferimenti a determinati prodot-
ti) nonmeravigliapinessuno.
Acolpire, per, il fattochenel-
lapellicolasuiPuffi,destinata(co-
s dovrebbe essere) ai bambini, si
siafattounpassoinavanti. Guar-
dandola, si ha la sensazione forte
chelinteratramasiastatapensa-
taatavolinoperveicolarelavendi-
tadigadget,videogiochi,accesso-
ri ed elementi multimediali. Qui,
siamo in pieno highconcept mo-
vie, tipico dei blockbuster per
adulti, doveogni singoloelemen-
to viene scelto e ponderato dopo
attente indagini di mercato. Non
casuale che alcune sequenze
venganogirateaFAOSchwartz, il
famoso negozio di giocattoli do-
ve, guardacaso, i Puffi sonoscam-
biati per bambolotti animati con
conseguentecacciaal lovoglioa
tutti i costi che finisce per tra-
smettersi anche nel bambino in
sala.Chepoi,senzaapparentemo-
tivo,glistraniominibluedilprota-
gonistamaschiledellastoriasi ci-
mentino, allimprovviso, in una
sessione coinvolgente del video-
game musicale Guitar Hero non
sembra una scelta casuale. un
caso,poi,cheproprioPatrick,luo-
mocheaccoglieiPuffinellasuaca-
sa di Manhattan, sia, nel film, un
pubblicitario,definitocomeunin-
dovino?.Enonperdetevigliinseri-
menti, a vario titolo, di scene che
coinvolgono Google, il portatile
SonyVaio, Microsoft (cheil Gran-
dePuffodefiniscelafinestrama-
gica) e viadicendo.
Raiuno/2 Raiuno/1 Nuvole Production
Delude lo show di Insegno
La rete ammiraglia fa acqua
Si intitolerIl pigrandespettacolodopoil weekendil
nuovoshowdi Fiorellocheandrinondail 14novembre
per quattro puntate nella prima serata di Raiuno. evi-
dente che il titolo ispirato da uno dei brani dellestate,
quel Il pigrandespettacolodopoil Bigbangdi Jovanotti,
trattodal discoOrache inclassifica dalliniziodellan-
no. Untitolocherischiadi diventareuntormentoneesat-
tamentecomelostatoilritornellodi Jovanotti. Infondo,
tra Fiorello e Jovanotti c una intensa corrispondeza su
Twitterchenelleultimesettimanediventatapressoch
inarrestabileal puntochelostessoFiorellosi augurato
diaverlocomeospitenelsuoprogramma.ElaRai, perdir-
la tutta, non vede lora che Fiorello ritorni finalmente in
onda per sollevare la media di ascolti di Raiuno, ultima-
mente piuttostodeludente. Oltretutto, tra gli ospiti, Fio-
rellovorrebbe anchePippoBaudo.
Battute e canzoni
Allindomani dellenuovenomineinRai cichepreoc-
cupadi piil presidentePaoloGarimberti sonogli ascolti
di Raiuno. Laretesoffrepidi altre, eintuttelefascedora-
rio. Mi preoccupalaudience. Ieri seraancoraRaiunoha
fattounascoltochenondaRaiuno,hadichiaratoilpresi-
dente della Rai. Me lo dicono tutti condotto da Pino Inse-
gnohaavutounasharedell11,9ehafattogli stessi ascolti
di Chi lha visto. Questi sono dati che mi preoccupano su
cui bisogna lavorare, ha sottolineato il presidente. A chi
facevanotareaGarimberticheiericeralaconcorrenzadel-
laChampionsLeague(13,9percento)ediBersagliomobile
(8,01percento), conEnricoMentanacheintervistavaVal-
ter Lavitola, Garimberti ha risposto: Questonongiustifi-
cailcalodiascolti.RaiunoRaiuno,semprestatalammi-
raglia, ha sempre avuto la leadership ed raro che perda
unaserata. Mi spiacemanonbastaunLavitola.
GRANDE SCHERMO
Come Peter Sellers
sono nel posto sbagliato
al momento sbagliato
Dori Ghezzi diventa discografica
e lancia il cd di Andrea Giops
ACCESSORIATI
Ogni elemento della
pellicola studiato per
piazzare un prodotto

CRITICA CHIC
Spero di avere
meno successo
per non dovermi
pi giustificare...
C voluta forse tutta la pazienza materna di Dori
Ghezzi (elosguardoacutodi StefanoSenardi)per lascia-
readAndreaGiopsiltempodicrescere.Intantolasignora
De Andr ha ridato vita reale alla Nuvole Production. E
orapubblicaquestodiscochenonsoloil suodebuttoda
discograficamapurelaconsacrazionedi questostrambo
milanese passato dalla megalomania di Morgan a
XFactor e poi rinato com ora. Bravo. Esorprendente,
anche se talvolta agganciato con maglie troppo strette a
RinoGaetano(comenel branochedil titoloal cd, Ionon
sono Giuseppe Verdi). Alla fine, dopo essere passato dal
reggae, che spunta qui e l tra i brani, e aver imparato
litalianitmusicale, AndreaGiopstroval equilibrionel-
leconfessioni diMaipi(scrittaconNiccolAgliardi)edi
Genet. Crescerancora, eccome.
PaoloGiordano
RISATE A BRUCIAPELO Il Resto Umile World Tour
Zalone a Bari con furore:
da Vendola alle soubrette
nessuna piet per i vip
Domani il comico sghignazzer sui concittadini Tarantini e Cassano
Poi lancer il brano-anticipazione del nuovo film sui divetti della tv
ALBA PARIETTI
Dentro una Jacuzzi,
silicone a pezzetti:
se li unisci insieme,
viene fuori la Parietti
ECLETTICO Zalone prende in giro Vendola (foto grande) e Cassano
NICHI IL GOVERNATORE
Con lui al potere
per le nozze etero
ci vorr il via
libera dei giudici
FILM O PUBBLICIT?
Come sono
griffati i Puffi:
sembrano
uno spottone
SUPERSIMO
Rotea nellaria la
protesi mammaria
dai punti di sutura
sembra la Ventura
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
36 ALBUM

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
S
tephenKing lo ha definito il miglior horror americano degli ultimi
venti anni; probabilmenteesagerando. Di sicuro, per, BloodStory
nonil solitofilmsui vampiri. Dimenticatevi, perci, di andareavedere
unclonedel fotoromanzescoTwilight. Qui stiamoparlandodi cinemae
conla c maiuscola. Tre anni fa, un horror svedese, Lasciami entrare,
tratto da omonimo best seller, stup la critica vincendoil premio come
migliorfilmal TribecaFilmFestivaldi NewYork. Unabellastoriachean-
dava al di l del solito fantasy vampirescomiscelandosolitudine, forza
dellamore, difficoltnellacrescita, famigliedisgregate, scopertadi be-
neemale. Unpiccolocasochenonpotevapassareinosservatospingen-
doil registaMatt Reeves(quellodi Cloverfield)alavoraresuunpossibile
remakemainsalsaamericana.
Di solito, quandoHollywoodmettelemani suunprogettogiesisten-
te, i risultati sono pessimi. Qui, invece, grazie anche alla sostanzi(osa)
alefedeltconloriginale, ci troviamoallepreseconunprodottoassolu-
tamente godibile, che non vi far rimpiangere gli euro spesi alla cassa.
Merito, soprattutto, dei duestraordinari interpreti, i giovanissimi, Kodi
Smit-McPhee (lo abbiamo visto inThe Road) e Chloe Grace Moretz (la
meravigliosa Hit Girl in Kick Ass e tra poco anche nel nuovo Scorsese),
assolutamenteperfetti inruoli dal coefficientedi difficoltmoltoalto.
Owenundodicennesolitario. Il padreseneandato, lamadreaffoga
il dolorebevendo. Il ragazzino, timidoedintroverso, vittimadi trebulli
cheripetutamentenefannooggettodi scherzi semprepipesanti. Arri-
vaadabitare,nellappartamentovicinoalsuo,lacoetaneaAbby,incom-
pagnia di quello che, in apparenza, dovrebbe essere suo padre. Owen
simpatizza subito con la nuova inquilina, anche lei poco amante della
compagnia. Siamonegli anni 80, quandoReaganpronunciavail famo-
sodiscorsosullImperodel Male. Eproprioil contrastotraluceetenebre
emergerquandoil giovanescoprirche dietroil visotenerodi Abby si
nascondeunterribilevampiro.
Atmosferecupeperunhorrorchesembraunfilmdi formazione, raffi-
nato nella sua ambiguit. Una pellicola capace di raccontare, in modo
curioso,lecontraddizionidiunetdifficilecomequellaadolescenziale.
musica
LO SCONSIGLIO
Annoia la terapia di Jung e Freud
DRAMMATICO
Quanta demagogia sugli immigrati
CARTONI ANIMATI
Po prova a salvare il Kung Fu
COMMEDIA
Sociologia spiccia sulle rive pugliesi
COMMEDIA
Si ride con il vigile Salemme
FANTASY
Piace la rivincita delle scimmie
LEGGERA
I passi avanti di Mengoni
CLASSICA
Previn, lopera di classe
JAZZ
Un triplo Davis dal vivo
LA RISTAMPA
La Bush pi sensuale
BLOODSTORY
di Matt Reeves conChloeMoretz, Kodi Smit-McPhee110 minuti
In Breve incontro (1945), Nol Coward e David
Lean raccontavano il sogno del grande amore di
una donna sposata, Celia Johnson, per un medico
idealista, TrevorHoward. Conlaraffinatariduzione
librettisticadi JohnCairdelecletticamusicadi An-
drePrevinquel soggettooraunoperaindueatti e
23 (brevi) scene. Previn, consumato compositore
peril cinema,segueleoscillazioni sentimentali del-
laprotagonista(Laura, unasplendidaElisabethFu-
tral)conaderenzatotale.LottuagenarioPrevincon-
fermacheloperanonquestionendi anagrafen
di stile, ma di tonovitale edi fondamentali.
FrancoFayenz JacopoGranzotto
KATEBUSHThe Sensual World(Columbia)
PaoloGiordano
Due ragazzini solitari
per un horror coi fiocchi
MARCOMENGONI Solo 2.0(Sony Music)
Giovanni Gavazzeni
ANDREPREVINBrief Encounter (Dgg)
5
Si speravachelaColumbia, oggi Sony, principa-
lecasafonograficadi MilesDavisper molti anni, ne
ricordasseil ventennaledellascomparsa(l'altroie-
ri)conun'iniziativaspeciale. Inveceno. Si andati a
a pescare tra i dischi clandestini, proliferati in ab-
bondanza durante i tour davisiani, ricavando dai
concertiinEuropadell'autunno1967trecdeundvd
simili, analoghi nei programmi ma molto belli. Il
gruppo quello che precede la svolta elettrica del
1969 (Davis tromba, Shorter sax, Hancock piano,
Carterbasso, Williamsbatteria): cos sonofelici an-
chei fantradizionali di Davis.
MILESDAVISQUINTETLiveInEurope1967(Sony)
Nelladiscografiadi KateBush, TheSensual Wor-
ld(1986), appenaristampatoerivisitatonelpessimo
TheDirectorsCut, unalbumdagustarelentamen-
te. LadolceThisWomansWorkelatambureggiante
titletracksonopezzi grossi di unoperaimpreziosita
daDavidGilmouredovesirespiralarialimpidadel-
lIrlanda. Atrentanni Kate diventata adulta, forse
gliamantideisuoigemitispettraliavrebberopreferi-
to che restasse per sempre giovane e zompettante.
Maquestaunaltrastoria,nonnecessariamentemi-
gliore. Lamancatarimasterizzazionepenalizzalar-
tedi questoalbumfondamentale.
prima visione
Di certo MarcoMengoni ha il tesorodella voce e
lhandicapdelleclettismo, troppodavvero, al limite
dellaconfusione.Perilsuosecondoalbumilgran-
depassoavanti di untalentocristallinochesopperi-
sce ai limiti della sua esuberanza di ventenne con
lusosemprepimaturodellavoce, picontrollatae
menobarocca, econlapadronanzadei toni, chela
veramarciainpiinbrani comeTonight, Lequilibri-
sta, Un finale diverso (di Neffa) e Mangialanimafir-
matodaDente. Convincetutto. Maallafine, Mengo-
nivinceperchunoschiaffoinfaccia(emoltoforte)
achi hasemprenegatounanuovafrontieradel pop.
BACIATODALLAFORTUNA
5
di E. Crialese con Filippo Pucillo, Donatella Finocchiaro 87 minuti
TERRAFERMA
di Jennifer Yuh Animazione 85 minuti
KUNGFUPANDA2
di Cesare Fragnelli con Alessandro Intini, Alberto Galetti 85 minuti
OLTREIL MARE
di Rupert Wyatt con James Franco, Freida Pinto 105 minuti
LALBADEL PIANETADELLESCIMMIE
di D.Cronenberg con M. Fassbender, K. Knightley 92 minuti
ADANGEROUSMETHOD
Soloi Puffi sonoriusciti afar meglio, al boxoffi-
ce, di questobrillanteprequel cherappresenta
unadellepibellesorpresepostestive.Lascim-
miaCaesardiventataintelligenteper colpadi
unsieromiracolosoper i primati (madannoso
perluomo); sarlei, confareautoritario, agui-
darelaribellionedellescimmiecontrogliingra-
ti uomini. Fosse ambientato nellantica Roma
verrebbeinmentesubitoloSpartacus chegui-
da i gladiatori alla riscossa. Qui, invece, una
bellametaforasullarivincitacheil mondoani-
malemeriterebbecontrochi, spesso, neabusa.
MA
Finalmente una commedia italiana dove si ri-
de. Di gusto. Grazie alla spiritosa storia ideata
dal pirotecnico Vincenzo Salemme e diretta
conbriodaPaoloCostella.AParmalindebitato
vigileurbanoGaetanoignorachelamogliecuo-
ca Betty se la fa col suo capo, il comandante
Grandoni. Finchunsei da120milioni al Supe-
renalottofagirarelaruota. Moltoinpallail finto
tontoSalemme,coscomeAsiaArgento,chegio-
caallavampsexyeAlessandroGassman,ilpavi-
domachonemicodelleamanti troppoappicci-
cose. Maancheil restodel cast da applausi.
MB
6,5
Gli italiani hanno le tasche piene di film sul-
limmigrazione. Come dimostra la classifica
degli incassi. Magari invece agli americani
piacer, specieorachecorrepergli Oscar, an-
che se si stupiranno che unombrellone su
una spiaggia schifosa costi venti euro al gior-
no. Emanuele Crialese racconta lodissea di
una famiglia di unisola siciliana, stretta pa-
rente dei Malavoglia. Una demagogia da far
venirelorticariaannacqua la vogliadi fratel-
lanza. Eil dialetto locale nonagevola la com-
prensione, nonostante i misericordiosi ma
parziali sottotitoli.
MB
5
Di solito, i sequel sonosinonimo di delusione
facendomaledirelasceltadi investirci gli euro
del biglietto. Inquestocaso, fortunatamente, i
soldi sonobeninvestiti. Po alle prese conun
nemico che vuole annientare il Kung Fu. Per
fermarlo, per, sar costretto adintraprende-
reancheunviaggioallascopertadelleproprie
origini. E leterna lotta tra tradizione e nuovo
che avanza ben raccontata da una trama friz-
zante che schiaccia locchio ad un pubblico
eterogeneo.Conpidiunrimandoallepellico-
le instile Jackie Chan.
MA
MaurizioAcerbi
6/7
di P. Costella con Vincenzo Salemme, Asia Argento 90 minuti
7
Un gruppo di giovani amici si ritrova in cam-
peggio, inPuglia, coninevitabili intrecci, amo-
rosi enon, raccontati inunfilmchenonsado-
ve andare a parare. Gli aspetti drammatici so-
notrattatiinmodosuperficialeelapartecom-
mediasitrascinastancamenteconsociologia
da fascicoli settimanali. I luoghi comuni sulla
gioventsi sprecanoe, apartequalchebattuta
riuscita, loperazionedellesordienteFragnel-
lisirivelainsufficientepurlasciandointravede-
re scorci che, in futuro, potrebbero riservargli
migliori soddisfazioni.
MA
MassimoBertarelli
Che gelo. E che noia. Anche se A Dangerous
Methoddurapocopidi unoraemezzo. Il pro-
vocatoreCronenbergstavoltaviaggiaconil fre-
noamanotiratonelrievocareilcomplicatorap-
porto tra Jung (Michael Fassbinder) e Freud
(Viggo Mortensen). Terzo incomodo listerica
pazienterussaKeiraKnightley, chestrepitaefa
smorfie terrificanti, manco fosse reduce da Il
pianetadellescimmie.Splendidipaesaggiema-
gica ricostruzione depoca, ma quella terapia
delleparoleunaperfettacuraperlinsonnia.
7
LE TV
DI
CLASS
7.00 Primo Tempo News
Attualit
9.00 Primo Tempo Dima-
grire mangiando
Attualit
11.00 Ecologica - Vivere leco-
sostenibilit Rubrica
12.00 Class Meteo Show
Estate senza ne
Rubrica
12.30 TG Giorno Notiziario
13.50 Vite a perdere Se-
conda parte Miniserie.
Di Paolo Bianchini
16.40 Nightly News Notiz.
19.45 Punto e a Capo Rub.
21.00 I falchi della notte -
Azione (Usa 1981). Di
Bruce Malmuth , con
Sylvester Stallone
23.00 Law&Order Una trap-
pola per Stone Telelm
9.00 Linea Mercati Mattina
10.10 Focus Certicates Rub.
12.10 Forex Update Rubrica
12.20 Analisi Tecnica Rubrica
13.40 La Pagella dei Fondi
Ospite S. Vicinanza
(Soprarno Sgr) Rubrica
14.10 Watchdog Rubrica
14.30 Bussola Economica Rub.
15.00 Linea Mercati Wall
Street Rubrica
17.00 Linea Mercati
Pomeriggio Rubrica
18.00 Report Ospite
L. Cervelli (Sella Ge-
stioni Sgr) Attualit
19.05 The Leaders Ospite G.
Tamburi (TIP) Rubrica
21.00 5 Giorni sui Mercati
Rubrica
22.00 Linea Mercati Notte
Rubrica
8.00 Class Horse TG Notiz.
8.15 Derby Zone Rubrica
11.30 Special Class: Mostra
Nazionale del Cavallo
La 45ma edizione da
Citt di Castello Evento
12.00 Class Horse TG Notiz.
14.45 Class Events: Spruce
Meadows La ATCO
Power QE II Cup del Cir-
cuito canadese Evento
17.00 Class Horse Tv Live Le
interviste e gli amici di
Facebook Rubrica
18.00 Class Horse TG Notiz.
19.30 Le Interviste di Class
Horse L. Carnabuci:
Longeur e istruttrice del
teamazzurro junior Att.
21.45 Fip Polo World Cup Eu-
ropean Playoffs 2011
Evento sportivo
Design&Living-
Il gusto del Made in Italy
TopLot - Le aste in diretta
Ride&Drive -
Le novit per un viaggio straordinario
MyTech- La tecnologia utile
Tempodi Lusso- Vivere e conoscere
ci che fa la differenza
Sapori&Profumi -
Ecco le eccellenze culinarie
Nautilus - Il piacere di leggere
Art TV- Il mondo dellarte
Class Life 7- Il meglio del lifestyle
7.00 Tg Moda News
7.10 Milano Moda Donna
8.30 NewYork Fashion Week
9.30 Full ShowDesigner
11.00 Star&Style -Le cele-
brity internazionali
11.30 Paris Pret a Porter
13.00 Next Generation
15.10 Mens Fashion
16.00 Fashion Schools
16.30 Ready to Wear
17.15 London Fashion
Week-Le tendenze
della moda inglese
18.00 Boys&Girls-La moda
per i giovani
19.15 On the Beach
20.00 Tg Moda News
20.10 Paris Haute Couture
21.00 Full ShowDesigner
23.00 Le Citt della Moda
23.30 Speciale Lingerie
Dig.terr.27
TivSat 30
Sky 507
CuboVision
web tv - IPTV
Sky 221
TivSat 55
CuboVision
Web Tv
IPTV
Sky 180
TivSat 56
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
TELEVISIONE 37
Venerd 30settembre2011 il Giornale
I Film
POLIZIESCONewYork. Irrompono in quattro armati di mi-
tra su un treno della metropolitana. Il capobanda, Ryder
(JohnTravolta), staccasubitolaprimacarrozza. Poi si met-
te in contatto con il centro di controllo, dove di turno lo
smistatore Walter Garber (Denzel Washington). Voglio
dieci milioni di dollari entroun'oraouccideri diciannove
ostaggi. Prevedibile eppure emozionante poliziesco, che
utilizzabenei meccanismi dellasuspense, scavicchiando
nellepsicologiedei personaggi. Gli ingrassati eimbruttiti
Denzel WashingtoneJohnTravolta, unminuscoloorecchi-
noatesta, rischiano grossocon le residue fan.
DRAMMATICOBuenos Aires, giugno 1978. E' arrivato per i
Mondiali di calcio il giornalista sportivo Maurizio Gallo
(Alessio Boni) col collega Ugo Ramponi (Giuseppe Batti-
ston). Incontra la fiera Ana Ramirez (Florencia Raggi) per
consegnarlei soldi del maritoemigratoinItalia: toh, uno
deicapidellaresistenzacontroil regimedeicolonnelli. No-
bile, mascontatodrammaparastorico, unmixdi passione
amorosa e denuncia civile, che ripercorre tra i flashback
l'impari, coraggiosa lotta contro ladittatura inArgentina.
Perchlastampadi tuttoil mondotacque? AncheAlessio
Boni se lochiede con lafaccia pimeditabonda che pu.
Rai 1
I migliori anni
ore 21.10
6.45 Unomattina Attualit.
Condotto da Elisa Isoardi,
Georgia Luzi, Savino Zaba
11.00 TG1 Informazione
11.05 Occhio alla spesa Attualit.
Condotto da Alessandro Di
Pietro
12.00 In diretta dallo studio
Nomentano 3 La prova del
cuoco Variet. Condotto da
Antonella Clerici
13.30 TG1 Informazione
14.00 TG1 Economia Informazione
TG1 Focus Informazione
14.10 Verdetto Finale Attualit.
Condotto da Veronica Maya
15.15 La vita in diretta Attualit.
Condotto da Marco Liorni,
Mara Venier
18.50 Leredit Gioco. Condotto da
Carlo Conti
20.00 TG1 Informazione
20.30 Qui Radio Londra Attualit.
Condotto da Giuliano Ferrara
20.35 Soliti ignoti Gioco. Condotto
da Fabrizio Frizzi
21.10 I migliori anni Tra gli ospiti
Kabir Bedi, il leggendario
Sandokan Variet. Condotto
da Carlo Conti
23.35 TV7 Al centro della puntata:
lattesa della sentenza per
Meredith Attualit
0.35 LAppuntamento Scrittori in
tv Rubrica. Condotto da Gigi
Marzullo
1.05 TG1 Notte - TG1 Focus
Informazione
1.35 Che tempo fa Informazione
1.40 Qui Radio Londra Attualit.
Condotto da Giuliano Ferrara
(Replica)
Rai 2
6.30 Cartoon Flakes Ragazzi cont.
10.00 TG2punto.it Attualit
11.00 I Fatti Vostri Attualit.
Condotto da Giancarlo
Magalli, Adriana Volpe,
Marcello Cirillo
13.00 TG2 Giorno Informazione
13.30 TG2 E... state con costume
Rubrica
13.50 Medicina 33 Rubrica
14.00 Italia sul Due Attualit.
Condotto da Lorena
Bianchetti, Milo Infante
16.15 Ghost Whisperer Chi diffon-
de il male Telefilmcon
Jennifer Love Hewitt
16.50 Prima tv Hawaii Five-0
Omicidio a 24 carati Telefilm
con Jack Lord
17.45 TG2 Flash L.I.S. - Meteo 2
Informazione
17.50 Rai TG Sport Notiziario sport.
18.15 TG2 Informazione
18.45 Numb3rs Ufo su Los
Angeles Telefilm
19.35 Squadra Speciale Cobra 11
Sognando lAmerica Telefilm
con Erdogan Atalay, TomBeck
20.30 TG2 - 20.30 Informazione
21.05 Prima tv N.C.I.S.: Los Angeles
La sfida Telefilmcon Chris
ODonnell, Peter Cambor
21.50 Prima tv Blue Bloods 48 ore
Telefilmcon Donnie
Wahlberg, TomSelleck
22.40 Cold Case Riccioli biondi
Telefilmcon Kathryn Morris
23.25 TG2 Informazione
23.40 Lultima parola Attualit.
Condotto da Gianluigi
Paragone
1.15 TG Parlamento Attualit
Rai 3
6.30 Il caff di Corradino Mineo
Attualit
7.00 TGR Buongiorno Italia Att.
7.30 TGR Buongiorno Regione
Attualit
8.00 Agor Ospiti Clemente
Mastella e Giorgio
Stracquadanio Attualit
10.00 Fratelli dItalia Ficarra e
Picone - Tot e Peppino Doc.
11.00 Apprescindere Il gioco in
tempo di crisi Attualit
12.00 TG3 - Rai Sport Notizie Inf.
12.25 TG3 Fuori TG Il ponte di
Messina Attualit
12.45 Le storie - Diario italiano Chi
sono i barbari di oggi? Att.
13.10 Prima tv Julia - La strada per
la felicit Telefilm
14.00 TG Regione - TG Regione
Meteo Informazione
14.20 TG3 - Meteo 3 Informazione
14.50 TGR Piazza Affari Rubrica
15.00 FIGU Rubrica
15.05 The Lost World Telefilm
15.50 Cose dellaltro Geo
Documentario. Condotto da
Massimiliano Ossini
17.40 Geo & Geo Documentario
19.00 TG3 Informazione
19.30 TG Regione - Meteo Inform.
20.00 Blob Variet
20.15 Sabrina vita da strega Tf
20.35 Un posto al sole Soap
21.05 Prima tv Rai Complici del
silenzio - Drammatico (Ita
2008). Di Stefano Incerti
22.55 Blu notte - Misteri italiani
Caso Gioia Tauro Documenti.
Condotto da Carlo Lucarelli
0.00 TG3 Linea notte - TG Regione
Informazione
Canale 5
6.00 Prima Pagina Informazione
7.55 Traffico - Meteo 5 - Borsa e
Monete Informazione
8.00 TG5 Mattina Informazione
8.40 La telefonata di Belpietro
Rubrica
8.50 Mattino Cinque Attualit.
Condotto da Federica
Panicucci e Paolo Del Debbio
11.00 ForumReal Tv. Condotto da
Rita Dalla Chiesa con Fabrizio
Bracconeri e Marco Senise
13.00 TG5 - Meteo 5 Informazione
13.40 Beautiful Soap
14.10 CentoVetrine Soap
14.45 Uomini e Donne Talk show.
Condotto da Maria De Filippi
16.20 Pomeriggio Cinque Attualit.
Condotto da Barbara DUrso
18.50 Avanti un altro Gioco.
Condotto da Paolo Bonolis
con Luca Laurenti
20.00 TG5 - Meteo 5 Informazione
20.30 Striscia la notizia - La voce
della contingenza Attualit.
Condotto da Ezio Greggio ed
Enzo Iacchetti
21.10 Riassunto: Sangue caldo
Programma generico
21.15 Prima tv Sangue caldo
Quarta puntata Miniserie. Di
Luigi Parisi, Alessio Inturri. Ita,
2010. Con Asia Argento,
Manuela Arcuri, Gabriel
Garko, Francesco Testi
23.30 Matrix Attualit. Condotto da
Alessio Vinci
1.30 TG5 Notte - Meteo 5 Notte
Informazione
2.00 Striscia la notizia - La voce
della contingenza Attualit.
(Replica)
Italia 1
6.50 Cartoni animati
8.55 Prima tv Nin Promessa di
matrimonio Telefilmcon
Florencia Bertotti
9.55 Strano, ma vero?
Documentario
10.55 Deadly 60 Alaska/Arizona
Documentario
11.55 Prima tv Spose Extralarge
Real Tv
12.25 Studio Aperto - Meteo
Informazione
13.00 Studio Sport Notiziario sport.
13.40 I Simpson Cartoni
14.35 Whats my destiny Dragon
Ball Cartoni
15.00 Big Bang Theory Fattore
sorella gemella Telefilm
15.35 Chuck Chuck vs la seduzio-
ne Telefilm
16.30 Glee Come Madonna
Telefilmcon Dianna Agron
17.25 Zig & Sharko Cartoni
17.30 Prima tv. Mila e Shiro - Il
sogno continua Cartoni
18.30 Studio Aperto - Meteo
Informazione
19.00 Studio Sport Notiziario sport.
19.25 C.S.I. Rilancio mortale Con
dolcezza Telefilmcon Marg
Helgenberger, George Eads
21.10 Colorado Terza puntata
Variet. Condotto da Belen
Rodriguez e Paolo Ruffini
0.00 La terza stella - Commedia
(Ita 2005). Di Alberto Ferrari,
con Alessandro Besentini,
Francesco Villa, Petra
Faksova, Francesca
Giovannetti
2.00 Grand Prix: Prove sintesi GP
Giappone Rubrica sportiva
Rete 4
7.00 Zorro Il ruscello inquinato
Telefilmcon Duncan Regehr
7.30 Starsky & Hutch Delitto in
mare - prima parte Telefilm
8.30 Hunter La donna di giada Tf
9.55 R.I.S. 2 - Delitti imperfetti
Lultima prova (ultimo ep.) Tf
10.50 Fornelli dItalia Rubrica
11.30 TG4 - Meteo - Vie dItalia
notizie sul traffico Inform.
12.00 Un detective in corsia
Lultima risorsa Telefilm
13.00 La signora in giallo Il miste-
ro del lago Telefilm
13.50 Il tribunale di Forum-
Anteprima Real Tv
14.05 Sessione pomeridiana: il tri-
bunale di ForumReal Tv.
Condotto da Rita Dalla Chiesa
con Fabrizio Bracconeri e
Marco Senise
15.35 Ieri e oggi in tv Variet
15.40 Havana - Drammatico (Usa
1990). Di Sydney Pollack, con
Robert Redford, Lena Olin
18.55 TG4 - Meteo Informazione
19.35 Tempesta damore Soap
20.30 Walker Texas Ranger
Campo del paradiso Telefilm
21.10 Quarto Grado Il giallo di
Brembate, lomicidio Rea, il
delitto di Perugia e la scom-
parsa di Lucia Manca
Attualit. Condotto da Salvo
Sottile con Sabrina Scampini
23.55 I bellissimi di R4 Rubrica
0.00 Il tocco del male - Thriller
(Usa 1998). Di Gregory Hoblit,
con Denzel Washington
2.40 Corleone - Drammatico (Ita
1978). Di Pasquale Squitieri,
con Claudia Cardinale
6.00 TGLa7 - Meteo - Oroscopo -
Traffico - Informazione
Informazione
7.00 Omnibus Attualit
TG La7 Informaz. (allinterno)
9.40 Coffee Break Attualit.
Condotto da Tiziana Panella
10.30 Chiamata demergenza Il
fulmine Telefilm
11.00 G Day Variet. Condotto da
Geppi Cucciari (Replica)
11.30 (ah)iPiroso Attualit. Condotto
da Antonello Piroso
12.25 I men di Benedetta Ospite:
La Pina Rubrica. Condotto da
Benedetta Parodi
13.30 TG La7 Informazione
14.05 Cinque per la gloria - Guerra
(Usa 1964). Di Roger Corman,
con Stewart Granger
16.15 Atlantide - Storie di uomini e
di mondi I terremoti: possi-
bile prevenirli? Docum.
17.30 Lispettore Barnaby Talento
per la vita Telefilm
19.30 G Day Ospite: la giornalista
economica Myrta Merlino
Variet
20.00 TG La7 Informazione
20.30 Otto e mezzo Ospite: Pippo
Baudo Attualit. Condotto da
Lilli Gruber
21.10 Uomini che odiano le donne -
Thriller (Dan/Sve 2009). Di
Niels Arden Oplev, con
Michael Nyqvist, Noomi
Rapace, Lena Endre
0.10 TG La7 Informazione
0.20 Crossing Jordan Langelo
della morte Telefilm
1.10 NYPD Blue Il ritorno di Diane
Russel Telefilm
Carlo Conti
N.C.I.S.: Los Angeles
ore 21.05
Chris ODonnell
Cose dell'altro Geo
ore 15.50
Massimiliano Ossini
Sangue caldo
ore 21.15
Manuela Arcuri
Colorado
ore 21.10
Belen Rodriguez
Quarto Grado
ore 21.10
Film
21.00 Mystery, Alaska (Com., 1999) con
R. Crowe Sky Cinema Family
21.00 I diari della motocicletta (Biog.,
2004) con Gael Garca Bernal Cult
21.00 28 giorni dopo (Fant., 2002) con
Cillian Murphy Sky Cinema Max
21.00 In The Cut (Thriller, 2003) con Meg
Ryan Sky Cinema Passion
21.00 Housebroken - Una casa sottoso-
pra (Commedia, 2009) con Danny
DeVito Sky Cinema Comedy
21.00 Rapimento & riscatto Prima pun-
tata: Coleonema album(Poliz.,
2011) con Trevor Eve Fox Crime
21.10 La principessa e il ranocchio
(Anim., 2009) Sky Cinema Hits
21.55 Rapimento & riscatto Seconda
puntata: La promessa (Poliziesco,
2011) con Trevor Eve Fox Crime
22.35 I carabbinieri (Com., 81) con D.
AbatantuonoSky Cinema Comedy
22.50 Rapimento & riscatto Terza e
ultima puntata: Fantasmi del
passato (Poliz., 2011) Fox Crime
22.55 Una tata magica 2 (Com., 2010)
con D. Roberts Sky Cinema Hits
23.00 Natural City (Fantascienza, 2003)
con Ji-tae Yu Sky Cinema Max
23.05 Dragon Trainer (Animazione,
2010) Sky Cinema Family
23.05 Nata ieri (Comm, 1993) con John
Goodman Sky Cinema Passion
23.10 Resident Evil: Afterlife (Az., 2010)
con Milla Jovovich Sky Cinema 1
Telefilm
21.00 Lie to Me Il canto del canarino Fox
21.00 Lora di Alfred Hitchcock La
ragazza in blue jeans Fox Retro
21.00 Prima tv Cougar Town Devastato
dallamore Fox Life
21.10 Prima TvI Borgia Episodio 9: The
Invasion of Rome Sky Cinema 1
21.10 Buona fortuna Charlie!
Disney Channel
21.30 Prima tvHot in Cleveland
Confessioni Fox Life
21.35 Cybergirl Disney Channel
21.50 Lie to Me La scienza della ripro-
grammazione Fox
21.55 Bones La coppia nella caverna
Fox Life
22.00 Lora di Alfred Hitchcock Il
segreto di Dianne Fox Retro
22.05 Prima Tv I Borgia Episodio 10:
Miracles Sky Cinema 1
22.05 Fiore e Tinelli Levaso
Disney Channel
Sport
13.00 Biliardo, Snooker Players Tour
Championship Da Varsavia Giorno
1 (Diretta) Eurosport
14.30 Golf, PGA European Tour 2011 Da
Fife Alfred Dunhill Links Champ.:
2a giornata (Diretta) Sky Sport 2
20.15 PGA European Tour Weekly
Magazine Sky Sport 3
20.45 Golf, PGA European Tour 2011 Da
Fife Alfred Dunhill Links Champi.:
2a giornata (Replica) Sky Sport 3
21.00 Calcio, Serie B 2011/2012 Anticipo
7a giornata Sampdoria - Torino
(Diretta) Sky Sport 1
21.00 Wrestling, WWE Domestic
Smackdown Ep. 14 Sky Sport 2
22.00 Bowling, PBA Tour 2011 (Differita)
Eurosport
22.45 MotorSport Sky Sport 2
22.45 Highlights Uefa Champions
League Sky Sport 3
23.00 Postpartita Serie B (D)Sky Sport 1
23.00 Calcio, Serie B 2011/2012 Anticipo
7a giornata Sampdoria - Torino
(Replica) Sky Sport 3
Rai 4
18.50 The Invisible Man Ansia da
separazione Telefilm
19.35 Doctor Who Il bambino vuoto -
seconda parte Telefilm
20.25 Supernatural Destino crudele Tf
21.10 Specie mortale (Fantascienza,
1995) con Alfred Molina Film
23.00 Wonderland Viaggi nel tempo -
Intervista a Marco DEramo Doc.
Iris
17.45 Sea Change Delitto perfetto
(Poliz., 2007) con TomSelleck Film
19.30 Law & Order - Criminal Intent
Casa di bambola Telefilm
20.15 Law & Order - Unit Speciale
Veleno Telefilm
21.10 Larte della guerra (Azione, 2000)
con Wesley Snipes Film
23.20 Il potere dei sogni (Commedia,
2005) con John Leguizamo Film
Rai Movie
17.25 Moonlight & Valentino (Dram.,
1995) con Whoopi Goldberg Film
19.15 Appuntamento al buio (Com.,
1987) con Bruce Willis Film
21.00 Omicidio in diretta (Thriller, 1998)
con Nicolas Cage Film
22.55 Tutti i battiti del mio cuore
(Dram., 2005) con R. Duris Film
Rai Storia
19.15 Res Tube Rubrica
19.20 Res Tore Speciale Zerofonia
Top Secret - James Dean
Rischiatutto - James Dean
Documentario
20.05 Res Tube Rubrica
20.10 Res Tore La Sicilia Rivisitata p.4 -
Cultura e costumi in Sicilia Doc.
21.00 Dixit Anteprima Rubrica
21.05 Arrivederci, ragazzi (Dram., 1987)
con Gaspard Manesse Film
La 5
18.55 Eastwick La festa del raccolto Tf
19.45 Greys Anatomy Cuori solitari Tf
20.30 Extreme Makeover Home
Edition Real Tv
21.10 Il mio amico a quattro zampe
(Com., 2005) con A. Robb Film
23.15 Uomini e Donne Talk show
Canale Italia
20.30 TG Canale Italia Notiziario
21.00 Cantando e Ballando Variet
23.45 Cera una volta Variet
Boing
15.50 The Garfield ShowCartoni
16.05 Virus Attack Cartoni
16.20 Ben 10 Cartoni
16.45 Generator Rex Cartoni
17.10 Gormiti Cartoni
17.35 Spongebob Cartoni
18.00 Gli Incorreggibili Telefilm
18.50 Leone il cane fifone Cartoni
Cielo
18.45 MasterChef Magazine Rubrica
19.15 Hells Kitchen - Il diavolo in cuci-
na Real Tv
20.00 Uno psicologo da cani - Dog
Whisperer Documentario
21.00 Pelham123: Ostaggi in metro-
politana (Azione, 2009) con
Denzel Washington Film
23.00 Call Me Fitz Sesso sfrenato
Nozze a sorpresa Telefilm
La 7D
17.40 Prima Tv The Oprah Winfrey
ShowTalk show
18.40 Prima Tv Cuochi e fiamme Real Tv
19.40 I men di Benedetta Rubrica
20.40 TG La7 Notiziario
21.10 Cuochi e fiamme Real Tv
23.10 Notturno femminile Rubrica
23.25 Racconto dinverno (Commedia,
1992) con Charlotte Vry Film
Digitali Free Satellite
La7
Otto e mezzo
ore 20.30
Pippo Baudo
Film
19.00 Lultima eclissi (Dram., 1995) con
K.BatesPremiumCinema Emotion
19.25 Lultimo boy scout - Missione
sopravvivere (Azione, 1991) con
B. Willis PremiumCinema Energy
21.15 Prima tv PremiumLast Night
(Drammatico, 2010) con Keira
Knightley PremiumCinema
21.15 Hotel Rwanda (Dram., 2004) con
Don Cheadle Studio Universal
21.15 Van Helsing (Azione, 2004) con
Hugh Jackman
PremiumCinema Energy
21.15 Flawless - Senza difetti
(Drammatico, 1999) con Robert De
Niro PremiumCinema Emotion
22.50 Il labirinto del fauno (Horror,
2006) con Sergi Lpez Steel
22.50 Matrimonio a sorpresa (Com.,
2007) con Axelle Laffont Mya
22.55 Appuntamento con lamore
(Commedia, 2010) con Julia
Roberts PremiumCinema
23.10 Prossima fermata Wonderland
(Commedia, 1998) con Hope Davis
PremiumCinema Emotion
23.30 Dal tramonto allalba 3 (Horror,
2000) con Marco Leonardi
PremiumCinema Energy
23.40 Inland Empire - Limpero della
mente (Drammatico, 2006) con
Laura Dern Studio Universal
Telefilm
19.10 Le cose che amo di te Il comple-
anno hawaiano Mya
19.30 E.R. - Medici in prima linea
Aspettando il Natale Joi
19.35 Gossip Girl Fuori citt Mya
20.20 The Mentalist
Distintivo rosso Joi
20.25 Big Bang Theory Il paradosso
del raviolo al vapore Steel
20.25 Gossip Girl I ragazzi stanno
bene Mya
20.50 Big Bang Theory Lesperimento
del cocktail Steel
21.15 Supernatural Strane premonizio-
ni Steel
21.15 Greys Anatomy Cordoglio Mya
21.15 Royal Pains Mulligan Joi
22.00 Supernatural Senza uscita Steel
22.00 Greys Anatomy Addio Mya
22.15 Prima tv Outsourced Verso
lIndia Joi
22.40 Prima tv Outsourced Tutte le
donne di Manmeet Joi
23.25 Parenthood Di nuovo insieme
(Ep. pilota) Joi
Sport
18.45 Serie B Live PremiumCalcio
19.00 Calcio, Serie B 2011/2012 Anticipo
7a giornata Crotone - Vicenza
(Diretta) PremiumCalcio
20.55 Serie B Live PremiumCalcio
21.00 Calcio, Serie B 2011/2012 Anticipo
7a giornata Varese - Sassuolo
(Diretta) PremiumCalcio 1
21.05 Calcio, Serie B 2011/2012 Anticipo
7a giornata Sampdoria - Torino
(Diretta) PremiumCalcio
22.55 Serie B Live PremiumCalcio
0.00 All sport news PremiumCalcio
0.30 Magazine Champions League
PremiumCalcio
1.05 Calcio, Serie B 2011/2012 Anticipo
7a giornata Sampdoria - Torino
(Replica) PremiumCalcio
Documentari
21.00 Attrazioni Fatali - I grandi felini
BBC Knowledge
21.55 L'India secondo Paul Merton
BBC Knowledge
Mediaset Premium
Sabrina Scampini
POLIZIESCOFiladelfia. Finalmentel'abbiamopreso. Esulta-
no l'agente pluridecorato John Hobbes (Denzel Washin-
gton) e il collega Jonesy (John Goodman). Eppure, dopo
l'esecuzionenellacameraagasdel sadicoserial killer sa-
tanistaEdgar Reese(EliasKoteas), i raccapriccianti delitti
riprendono a riempire le prime pagine e a terrorizzare la
popolazione. Spiritomalignocercasi. Inverosimile, zoppi-
canteanchesebencongegnatopoliziescosoprannatura-
le, scrittodachi conoscebene l'artedi spacciarefumoper
arrosto. Lamusicaangosciosa contribuisce afar lievitare
lastrizzadi chi guarda. Sempre che non scoppi aridere.
Complici del silenzio Pelham 1 2 3. Ostaggi in metropolitana
VOTO
5
Il tocco del male
di MassimoBertarelli
21.00CIELO
(Usa, 2009) di
TonyScott con
Denzel
Washington,
JohnTravolta
Durata: 1.42
VOTO
5/6
21.05RAITRE
(Italia, 2008) di
StefanoIncerti
conAlessio
Boni
- Primatv
Durata: 1.41
24.00RETE4
(Usa, 98) di
GregoryHoblit
conDenzel
Washington,
JohnGoodman
Durata: 2.02
VOTO
6
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
38

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
RIVOLUZIONE In una settimana ribaltati pronostici e sentenze
Inter, Napoli, Roma
Ecco come in7 giorni
il calcio cambia faccia
Nerazzurri persi e ritrovati, partenopei normalizzati
E Luis Enrique dato per finito pensa gi al derby
Marcatori: 21 pt van Wolfswinkel, 40
pt Klose, 47 pt Insua.
Sporting Lisbona: Rui Patricio 6.5; Jo-
ao Pereira 6, Onyewu 6, Anderson Pol-
ga 6, Insua 4; Fernandez 6.5 (24 st An-
dr Santos 5.5), Rinaudo 6, Schaars 6;
Carrillo 5.5 (7 st Evaldo 5.5), van Wol-
fswinkel 6.5, Capel 6 (29 st Daniel Car-
rio sv). All. Paciencia 6.5.
Lazio: Marchetti 6; Konko5.5, Dias5(24
stRadu5.5), Diakit5.5, Lulic5.5; Gonza-
lez 6, Cana 5, Brocchi 6 (18 st Sculli 6);
Hernanes5.5; Rocchi 5.5, Klose6.5(1 st
Cisse 6). All. Reja 5.5.
Arbitro: Gumienny (Bel) 5. Ammoniti:
Dias, Hernanes, Rinaudo, JoaoPereira,
Diakite, Cisse, Sculli, Rocchi. Espulsi:
47 pt Reja, 5 st Insua. Laltrasfidadel
gir. D: Vaslui-Zurigo 2-2. Class.: Spor-
tingLisbona6; Vaslui 2; LazioeZurigo1.
DOMANI 2 SFIDE DOC
Napoletani da Ranieri &
C. I giallorossi ospitano
lAtalanta rivelazione
Marcatori:3 pt Ki Sung-Yong(rig.), 42
st Abdi (rig.).
Celtic: Zaluska 6.5; Matthews 6, Maj-
storovic 6, Mulgrew6, Ledley 5.5 (1 st
Wilson6); Forrest 6 (27 st Samaras 5),
Ki Sung-Yong 6, Kayal 5.5, Wanyama
5.5; Hooper6, Bangura5.5. All. Lennon
6.
Udinese: Handanovic 7.5; Basta 5 (1
st Benatia6.5), Danilo6, Ekstrand5.5;
Pereyra5(1 stIsla7), Doubai6, Battoc-
chio5.5, Badu6, Neuton6; Fabbrini 5.5
(22 st Armero6); Abdi 6.5. All. Guidolin
6.
Arbitro: Yildrim(Tur) 5. Ammoniti: Ka-
yal, Badu, Ekstrand, Samaras, Wan-
yama. Laltra sfida del girone I: Ren-
nes-AtleticoMadrid1-1. Classifica:At-
letico Madrid e Udinese 4; Rennes e
Celtic 1.
di TonyDamascelli
Il calcio bello e vario, anche
seavariato.Talmentevariocheba-
sta una settimana per ribaltare
pronostici esentenze, per rivede-
re opinioni e cancellare le preoc-
cupanticartelleclinichedicalcia-
tori, allenatori e, dunque, squa-
dre. Si tratta di quelloche acca-
dutonegli ultimi settegiorni dalle
parti del campionato nostrano.
Chi erasperdutosi ritrovato, chi
era perduto tornato vincente,
chi pensavadi esseredi nuovotra
gliangeliharivistol'inferno.Pren-
dete l'Inter e, assieme ai campio-
ni del mondo, il Napoli, che, per
combinazione, domani sera se la
giocanoal Meazza. C'eraunavol-
ta Gasperini, il padre di tutte le
battaglie perse. C'era una volta
l'Inter confusa e confusionaria.
L'allenatore ha pagato il conto
(senza coinvolgere avvocati, sin-
dacatimasalutandocortesemen-
te), di colpo gli scolari indiscipli-
nati e svogliati hanno ritrovato il
gusto dello studio, ognuno tor-
nato al proprio posto come dice-
va il grande Osvaldo Bagnoli (el
tersn fa el tersn, el medin fae
cosvia), duepartitehannodimo-
strato che l'uomo giusto, secon-
do parole di Moratti Massimo,
era Claudio Ranieri ma nessuno
havolutodomandarealpresiden-
teemeritocomemai il giustonon
sia stato convocato tre mesi pri-
ma, essendo lo stesso Ranieri
Claudioliberoda contratti.
Inutileinsistere,l'Interdinuo-
voconlatestasgombra, nonanco-
ra nel muscolo, qualche affatica-
mento, qualche logorio del foot-
ball moderno, qualche scoria di
una preparazione condizionata
dauncalendarioallucinante(Pe-
chino, tantoperdire). Il Napoli ha
scopertochenonsolodovevapas-
sare la nottata eduardiana ma
che i miracoli li pu fare, e nem-
meno a richiesta, soltanto San
Gennaro, anchesedopoil trionfo
di champions sul Villareal, sulle
gradinatedellostadio, statamo-
stratal'immaginettadi padrePio!
Vittorioso fuori casa dunque.
Mazzarri aveva provato a fare il
furbo con il cosiddetto turnover,
fuoriinsette, comeigiornidellari-
voluzione, maleriservenonsono
comeititolari, dunquemeglioan-
daresulsicuroeilcampohadimo-
stratochelechiacchieresul grup-
po, sull'umilt, sul giocodi squa-
draservonoquandononhaicam-
pioni veri. Sarebbe come se De
Laurentiis, ilpresidente, decides-
sedi fareinterpretareil prossimo
cinepanettoneaquattrocabaret-
tisti di Forcella, bravi, divertenti e
basta.
Comunqueinsettegiorni Inter
eNapoli hannocapitochenessu-
noha inventatonulla, che gli im-
bonitori di unfootball diversoso-
no pericolosi, che la normalit
la cosa pi difficile da frequenta-
re. La stessa lezione servita, al-
menosi spera, aLuis Enriquesal-
vatodaungol di Osvaldomasull'
orlo di una crisi di nervi oltre che
di risultati. Lo spagnolo di Gijon
nonsi ancoraliberatodellepre-
sunzioni (non ha voluto un assi-
stente "indigeno", come tutti i
suoi colleghi fanno in ogni parte
del mondo, MourinhoconBaresi
all'IntereaMadridconKarankae
Chendo,ManciniconPearce,An-
celotticonWilkins)madomaniaf-
fronta la squadra pi in forma,
l'Atalantachesi toltail pesodell'
handicap di classifica ma, pro-
prio per questo, potrebbe essere
meno affamata. Sta di fatto che
unasettimanafaLuisEnriqueera
sul punto di e oggi gi prepara il
derby, cos lontanoe cos vicino.
Prendete ancora il Milan, un
ospedaleambulante. Doctorhou-
seSeedorfel'assistenteIbrahimo-
vic hanno distribuito le vitamine
necessarie, il peggiopassato, va
daschedomenicaseracontrola
Juventus la cartella clinica dei
campioni d'Italia necessita di
unaverificasul campo. Stessodi-
scorso per la Juventus che fino a
unasettimanafaeralasquadradi
gran moda, un usato sicuro sul
qualepuntarema,dopol'icsdiCa-
tania,tornatainofficina,ilmoto-
renonsembraadattoal granpre-
mio.
Totale: seinsettegiorni si prov-
vide alla Creazione, nel football
lostessotemposervitoallarivo-
luzione, di pronostici e opinioni.
Si attendono conferme e smenti-
te. Del restolapallarotonda. Co-
mela testa. Ono?
Nellincontro del 15 marzo nello studio dei commercialisti
Bruni eGiannone, acui preseparteancheBeppeSignori, con
Erodiani eBellavistasi pongonolebasi per unassociazione
finalizzataallacommissionedi illeciti. Questelemotivazio-
ni della Corte di giustizia federale che aveva di fatto radiato
lexdi Lazioe Bologna. Sonobasito, cos Signori.
Serata agrodolce per le italiane
impegnate nel secondoturnodella
fase a gironi di Europa League.
LUdinese 2 esce indenne da Gla-
sgow, laLaziodei titolari perdeaLi-
sbona conunpo di sfortuna. Non
unascelta, maunanecessit. Co-
s Guidolin aveva giustificato lam-
pio turn over per limpegno con il
Celtic. Ma nonostante ci lUdine-
se dei giovani (tra i titolari c addi-
rittura un 19enne argentino della
Primavera, Battocchio) riesce nel-
limpresa di pareggiare a Glasgow.
Decidonoduerigori, unoinapertu-
ratrasformatodal coreanoKi Sung-
Yong, uno sui titoli di coda dello
svizzeroAbdi, inventatoattaccante
nellineditoundicifriulano. Handa-
novic fa i miracoli, Benatia e Isla
danno pibrio nella ripresa e resta
il rammaricodi aver potutotentare
il colpaccioal CelticPark. Orai friu-
lani sono in testa alla classifica del
gironeinsieme allAtleticoMadrid.
Turn over limitato invece per
Reja, ma la Lazio subisce lo Spor-
ting nella prima mezzora, periodo
nelqualeincassailgoldellapromes-
sa olandese van Wolfswinkel, poi
trovail pari conil quartogol stagio-
nale di Klose, recuperato in extre-
mis e schierato in staffetta con Cis-
se. LexLiverpool Insuatrovail van-
taggioapochisecondi dallinterval-
loconungrantirodal limite, mapoi
si faespellere. LaLazio, nonostante
la superiorit numerica e il forcing
per buona parte della ripresa, pu
recriminare per il pari mancato:
una traversa di Konko, ungol di te-
sta fallito da Rocchi sotto porta, un
rigorenegatoaSculli. Adessoilcam-
minonel girone si fa complicato.
GianPieroScevola
Per orasi accontentadi giocarealla play-
statione di vincere facile 6-3 il derby conun
bambino di 10 anni, ma lappuntamento di
sabatoseracolNapolistimolanteeGiampa-
oloPazzini, cavigliaononcaviglia, vuole es-
serci. Lamiacavigliasinistrastasicuramen-
temegliorispettoallafinedellapartitadi Mo-
sca, afferma lattaccante interista testimo-
nial del videogiocoFifa2012, mafardi tut-
toper nonmancarecontroil Napoli. Manca-
noancora duegiorni.
CertocheunInter-Napolisenzaiduebom-
ber, il nerazzurroPazzini eluruguaianoCa-
vani, disegna scenari inediti e non si sa pro-
priochipotrebbegiovarsidelleassenze.Sin-
ceramentenonloso- continuail bomber in-
terista -, Edinson importante per il Napoli
per, conoscendoMazzarri, starpreparan-
dolapartitaintutti i particolari e quindi non
dovremo adagiarci sullassenza di Cavani.
Insomma, linterista teme il trappolone da
parte del tecnico azzurro perch ben co-
sciente che questoNapoli forte, fa davvero
paura e sta rivelandosi un osso duro per la
conquista dello scudetto. Ma il presidente
AurelioDeLaurentiisvaoltre, evisti i rappor-
ti ottimali col collegaMassimoMoratti, si au-
guraunafinaledi ChampionspropriotraIn-
ter e Napoli.
Reduce da due gol consecutivi, dopo aver
visto poco il campo durante la gestione Ga-
sperini, Pazzini non polemizza, non attacca
iltecnicoesoneratodopocinquegareufficia-
li e quattro sconfitte e, anzi, getta acqua sul
fuoco delle polemiche. Ho vissuto sempre
bene, peri gol dannofiduciaagli attaccanti,
quindipermequestounbelperiodoeciter-
reiproprioacontinuarlo,haspiegatolexdo-
rianoche sta beneficiandodellacura Ranie-
ri.Ilmisterhaavutounimpattoforteepositi-
vosuunasquadrachedopolasconfittadiNo-
vara era delusa e amareggiata e ora non te-
miamopinessuno.
Mantenerealtalamediagoleprovareavin-
cere almeno lo scudetto in nerazzurro
lobiettivodiPazziniancheinvistadellEuro-
peo della prossoma estate. Spero sicura-
mentechevadacossiapermesiaperlInter-
ha sorriso -. Il mondiale non andato per
nientebene,macitengoapresentarmiincon-
dizione ottimale allEuropeo perch una
grandevetrinaelItaliapufaremoltobene.
LEuropeo ancora lontano, ora incombe il
Napoli di Lavezzi e Hamsik (e del rientrante
Maggio),mentreinerazzurrisileccanoleferi-
te dei tanti infortunati: Sneijder, Motta, Ra-
nocchia (anche squalificato). E meno male
che a far ritornare il sorriso ci pensano Mai-
con, StankovicePoli rientrati ingruppo. Che
sianolorola verasorpresaanti Napoli?
MOTIVAZIONI DELLA CORTE FIGC:
PIENA RESPONSABILIT SIGNORI
SPORTING LISBONA 2
LAZIO 1
EUROPA LEAGUE
Bene lUdinese
dei giovanissimi
Lazio sfortunata
va ko a Lisbona
Cavani ko? Conosco Mazzarri, temo sorprese
CELTIC 1
UDINESE 1
CALCIOSCOMMESSE
TEMUTO Walter Mazzarri [Reuters]
Lattaccante: La caviglia fa male, ma voglio esserci
Con Ranieri la svolta, non ci fa paura pi nessuno
BACI E ABBRACCI
Napoletani felici dopo il successo
in Champions.
Ora devono tornare alla vittoria
in campionato. E interisti in festa:
si sono ritrovati
dopo il terribile avvio
di stagione sotto la gestione
Gasperini
Il bomber Parla Pazzini
__
Sport
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
SPORT 39
Venerd 30settembre2011 il Giornale
Il Diavolo in casa della Signora
nello stadio che mette paura
Domenica Juve-Milan. Del Piero: il primo big match...
Sar elettrizzante. Il motto di Conte: Voglio una bolgia
MarcelloDi Dio
Vogliounabolgia,gliavversari
devono sapere cosa troveranno
qui, la richiesta di Antonio Conte
alla vigilia di Juventus-Parma, pri-
madi campionatodentroal nuovo
stadioperibianconeri.Elametafo-
rainquel casoeradiventatarealt,
coniquattrogolrifilatiaimalcapita-
ti emiliani. Peccato che poi con il
Bologna leffetto dodicesimo uo-
mononsiastatoaltrettantopositi-
vo. Maquestoforselegatoaqual-
cosachenonfunzionatonelsiste-
matatticodellasquadra.
Temuto dagli avversari, ma an-
che ammirato per quel sapore di
modernit(e di freschezza) porta-
to al calcio italiano che ancora at-
tende una legge sugli stadi, la casa
dolcecasadelleanimebianconere
si preparaal primoappuntamento
di gala: domenicaseraarriveranno
i campioni dItaliadel Milan, conil
tutto esaurito gi annunciato da
giorni.
Lentusiasmodelpopolobianco-
nerononstatoscalfitonemmeno
dagli ultimi duepareggi consecuti-
vi che, inuntorneoal rallentatore,
hanno comunque permesso alla
squadradi Contedi esseredavanti
atuttelealtre. Ecsemprefiducia
sulla superiorit numerica del-
larena:ineffettigilanottedabrivi-
di per linaugurazione dell8 set-
tembreavevapropostoundiscreto
effetto acustico e limpressione
che i cori possano risuonare come
fosseunpalasport.
Che la metafora ridiventi realt
allora: Voglioil classicododicesi-
mouomoincampo.Sperocheitifo-
si non pensino di venire a teatro,
mavogliochefaccianosentireil lo-
rocalore, unaltropensieroadalta
voce del tecnico bianconero. La
speranza che londata durto
del tifopossaaiutarenel bigmatch
di domenica sera. Si tratta della
prima grande partita, intendo tra
quelle "storiche", che giocheremo
nel nostronuovostadio. Nonvi na-
scondo che sono gi elettrizzato
per latmosfera che respireremo,
sottolineacapitanDel Piero.
IlgioielloJuventusStadiumhari-
cevutoelogi daogni partedItaliae
anchedallestero,pureinpaesido-
vesonoavantiannilucesulla
comoditdegli impian-
ti. Un catino di 41 mila
spettatori a strapiombo
sul terreno di gioco, pro-
gettatoerealizzatoesclu-
sivamenteperlafruizione
del giocodel pallone. Loin-
vidianoaUdine, il primoclub
che ha sperimentato un cam-
posenzabarriereper il pubblico.
Ineffettiquei7metriemezzodal-
letribuneal terrenodi giocoposso-
nofar impressioneinuncalcioco-
meil nostrononcertoabituatoagli
impianti allinglese. Da qui lallar-
me dellallenatore del Bologna Bi-
soli dopola primanotastonatadel
neonato habitat bianconero (lo
schiaffo rifilato a Di Vaio, il cui re-
sponsabile stato per gi indivi-
duatoedaspato): QuellodellaJu-
veunostadiobellissimo, perfetto
per giocare a pallone, ma ci sareb-
bevolutolombrello...Gli spettato-
risonomoltovicini,nonvogliopen-
sare a cosa potrebbe succedere in
partitedovepotrebberoesserciten-
sioni o in periodi nei quali le cose
nonvannotroppobene.
ATorinosonoconvinti che si sia
trattato di un episodio isolato, te-
nendolontanodallamentei timori
di qualchespiacevole contrattem-
po per una partita come quella di
domenica. Una verifica di qualit
perlaJuventus.Lultimasfidadiret-
taconilDiavologiocataallOlimpi-
co fu una delle tappe pi sofferte
della Via Crucis bianconera del
2011: rete di Gattuso, rossoneri
sempre pi lanciati verso il titolo,
Juvea-20inclassificaeindiscesali-
bera verso il mancato approdo in
Europa.ElaprovageneraledelTro-
feo Berlusconi di agosto (2-1 per il
Milan) pu far testo ma fino a un
certopunto.
La Juve si giocher questa sfida
nelle migliori condizioni: ha lex
Pirloinpinel motore, nellarosail
solo Iaquinta indisponibile an-
che se alcuni dei vecchi problemi
sonorimasti irrisolti, vedi la difesa
noncertoirresistibile(tregolincas-
satiinquattrogareconsquadrede-
stinate a lottare per la salvezza) e
lassenza di un protagonista ade-
guatosullafasciamancinadi retro-
guardia. Il Milan ancoradecima-
to dagli infortuni (sono ancora sei
ininfermeriae Abete uscitomal-
conciodalmatchdiChampionsLe-
ague) ma potrebbe recuperare il
ghaneseBoatengcheierisiallena-
to con il gruppo e spera di farcela
perdomenica.Eilprepotenteritor-
nodiIbrahimovic,altroexdellapar-
tita,unaltropuntoafavorediAlle-
gri.Masarannotuttidettagli,selef-
fettododicesimouomodelloJuven-
tusStadiumnonresterunsempli-
celuogocomune.
FrancoOrdine
Sembrava reduce da una corro-
borante vacanza piuttosto che da
duesettimaneininfermeriascandite
dallavogliamattadirecuperareiltem-
po e il Barcellona perduti per via di
unalesionemuscolare.Devodiregra-
zieallepersonedellostaff concui lavoro
e ai miei compagni il primoriconosci-
mentodi ZlatanIbrahimovicrimastofi-
no in fondo alla sua prima di Cham-
pions della stagione e non solo perch
protagonistadecisivodi ungol (surigo-
re), di unassist delizioso(per Cassano)
e di altre magie che hannoesaltatoil ri-
tornoaSanSiro. Eccoloil nuovoIbrahi-
movicinversionecodino, raggianteper
lesitodellaseratadiChampionsepron-
to a regalare alle telecamere di Milan-
channellaprimaintervistadaleaderre-
cuperato dei berlusconiani. Ne aveva
bisognocomeilpane,Allegri.Poteva-
mofaregolginelprimotempo, stato
ingambailloroportiere,abbiamoconti-
nuatoamacinaregiocoecos sonoarri-
vatiil primoeil secondogollasuasin-
tesi dellanottecol Viktoriachedi fat-
to ha rimesso il Milan in traiettoria
conlasuastoriaeuropeaepostofine
al digiuno durato troppo tempo, addirittura
un anno. Ibrahimovic stato da cima a fon-
do, per92minuticomplessivi,il solitoIbrahi-
movic, talmente solito da dettare la convin-
zione che non vi fosse nel suo recentissimo
passatolasostaaiboxperlalesionealladdut-
tore,oancoraprimalaltroacciaccoallacavi-
glia. Stobene, nonhoavvertitoalcunacon-
seguenzamanonsonoal100%,questosicu-
rocoscomesicurochelavorandoognigior-
no, sonodestinatoamigliorare, il puntosul-
lasua salute.
EadessoclaJuve(scontatoil recuperodi
Boateng),rispettataneigiudizienelleespres-
sioni del volto, conunriconoscimentodedi-
catoallanticosodale.unasquadrafortissi-
ma, hacambiatotanto, giocatori eallenatore
nuovi.Poicilnostrouomo,Pirlo,chestaan-
dandoallagrande, dobbiamostaremoltoat-
tenti, fareil nostrogiocoedevitarerischi, la
presentazione della sfida di domenica notte
ritrovaunodei piattesi protagonisti. Dase-
gnalare il legame con Pirlo, chiamato no-
stro, sentito ancora come parte integrante
del Milan: daunoalgidocomeIbracheguar-
da torvo chiunque lo incroci per strada, non
celosi aspetta. Orachetornato, Ibradeci-
soadifendereconleunghieilsuoruolodi do-
minatoreassolutodellascena. Mi piacetor-
nareindietroperscavarespazi agli altri com-
pagni,mipiacegiocaremoltipalloni.Pipal-
loni gioco io e pi divento pericoloso, la
sua convinzione documentata dai fatti, non
solodagli snodi di mercoled nottedurante i
quali qualche eccesso Ibra ha tradito. Per
esempio nelle proteste con larbitro (che gli
harisparmiatouncartellino)eneiduellirusti-
caniconqualcherivaledelViktoria.Perfortu-
nadi tutti, del Milanedellinteressato, lasin-
toniaconCassanoundatoacquisito.Anto-
niohafattomoltobene, iomi trovoamemo-
riaconlui, lui segnaesaanchefareassist: la
societIbra+Cassanofunzionaallaperfezio-
ne e promette di trasformarsi in una coppia
difattoperreggerealpesodeipronosticiedel-
le responsabilit, per Ibra sonopiume d'oca
sulla schiena invece che macigni. Non sia-
mo favoriti solo in campionato, dobbiamo
puntare anche alla Champions, la sua
idea. Noncdasbagliare: Ibrapropriotor-
nato.
LIbra rinato non si spaventa: Siamo il Milan
Altro ritorno Pronto Boateng
TIFOSI A SETTE METRI
Cos spronano davvero
la squadra e
intimoriscono gli ospiti
DECISIVO
Zlatan Ibrahimovic,
29 anni, rientrato
mercoled sera
contro il Viktoria
Plzen in Champions
League, dopo
linfortunio
muscolare
alla vigilia della
gara col Barcellona
di 15 giorni fa. Coi
cechi ha segnato
un gol e dato
un assist a Cassano
Dodicesimo uomo
Milan
Secondoclubnella
storiaChampions
Real e Milan regine di Cham-
pions. LEquipe ha stilato una
classificasututteleedizioni: pri-
moReal 483punti, secondoMi-
lan330.
Pallanuoto
Parteoggi laserieA1
Tutti acaccia di Recco
Parteoggi conlanticipoAcqua-
chiara-Camogli) il 93 campio-
natodi A1 di pallanuoto.
Arbitri 6 di A
ARizzoli Juve-Milan
Rocchi per lInter
Cesena-Chievo Banti, Fiorenti-
na-LazioBergonzi, Inter-Napoli
(domani 20.45) Rocchi, Juven-
tus-Milan(20.45) Rizzoli, Lecce-
Cagliari Guida, Novara-Catania
(12.30) Brighi, Palermo-Siena
Romeo, Parma-GenoaDamato,
Roma-Atalanta(domani 18) Ce-
li, Udinese-BolognaPeruzzo.
BREVI
Zlatan dopo il rientro: Sto bene, posso solo migliorare
Occhio al nostro uomo Pirlo. Che intesa con Cassano
unanticipodiB,mahailsapo-
re della serie A. Sampdoria-Tori-
no,staseraalle21(SkySport1ePre-
mium Calcio) a Marassi, rappre-
sentail cloudel 7 turno, conil To-
rocapolista(conPadovaeBrescia)
che fa visita alla nobile decaduta
che insegue a due punti. Non ve-
doloradiincontrareigranata,co-
s il tecnicodorianoAtzori, mentre
Ventura, exblucerchiato, nonalza
i toni: Partitaimportante, manon
decisiva. Gli altri anticipi: Croto-
ne-Vicenza (ore 19, Sky Calcio 3 e
Prem. Calcio) e Varese-Sassuolo
(21, SkyCalcio2e Prem.Calcio1).
OGGI TRE ANTICIPI DI B
Samp-Torino
rimpiangendo
la serie A
I NUMERI
DELLO STADIO
41.000
I posti a sedere allinterno
del nuovo stadio bianconero
7,5
I metri che separano
la prima fila dal campo
49
I metri che separano
lultima fila della tribuna
dal campo
86
Laltezza in metri dei due
pennoni simbolo dellimpianto
4.000
I posti auto disponibili
30.000
I metri quadrati di aree verdi
allesterno dello stadio
34.000
La grandezza, in metri quadrati,
dellarea commerciale
che sorge attorno allo stadio
105
La spesa complessiva
in milioni di euro
(dato non ufficiale)
2
Gli anni necessari
per la costruzione
dopo lo smantellamento
del Delle Alpi
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
40 SPORT

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
Vanni Zagnoli
Per gli scommettitori il terzo
oroeuropeodi filadel volleyfem-
minilequasi scontato. Glianglo-
svedesi dell'Unibet lo quotano a
1,75, mentre la Serbia padrona di
casa,persemifinaliefinali,paga-
ta a 3. A Belgrado l'Italia ha tutto
per confermarsi sul podio, dopo
l'argentodel 2005.
LasconfittaconlaTurchiaalter-
mine della prima fase era inin-
fluente, corrobora le speranze il
3-1 di Monza all'Olanda, nella ri-
vincita della finale 2009, mentre
proprio le turche eliminavano la
Russia,duevolteiridate. Lanazio-
nalediBarbolinifortunataquan-
toi maschi, finisceinunaparte di
tabellone agevole e le avversarie
pi forti escono per merito di al-
tre.
Le azzurre sono il nostro orgo-
glio, anche senza i liberi migliori,
Paola Cardullo e la riserva Enrica
Merlo, infortunate, cos si fa ono-
reGiuliaLeonardi,debuttantefor-
livese. Il mondo ce le invidia, al
puntochemezzasquadrahalava-
ligia in mano, diretta lontanissi-
mo. La napoletana Antonella Del
Core lascia Ankara per la Siberia,
dove trover Simona Gioli, che
erarientratadaMosca: entrambe
sono state decisive mercoled se-
ra. InTurchiavalacapitanaEleo-
nora Lo Bianco, al Galatasaray,
mentreCarolinaCostagrande,na-
ta in Argentina, giocher in Cina;
Cardullo resta vicino, a Cannes.
Lasceltapisorprendentedi Sa-
ra Anzanello, centrale trevigiana
di 31 anni: Azerbaigian. Gioche-
r nell'Azerreyl Baku, la mia pri-
maall'estero,inunpaeseincresci-
ta. Ho firmato per un anno, vivr
nellacapitale, conRaffaellaCallo-
ni, l'altra centrale ex Villa Corte-
se.
Alla vigilia Anzanello aveva in-
dicatoil suopodioinItalia, Serbia
eRussia, levalchiriedell'Est si so-
noarreseinanticipo.Ilsognobis-
sarealleOlimpiadil'oromondia-
le2002. ABerlinoc'ero- ricor-
da Anzanello -, ma Londra
ungradinosopra, comediffi-
colt. Due domeniche fa
gli uomini negli Euro-
pei di Austria e Rep.
Ceca hanno perso
lafinale,anoil'ar-
gentononbaste-
rebbe. La palla-
volorestail pri-
mo sport fem-
minile italia-
no, almeno
come prati-
canti,nellega-
redi Monzail
seguito sta-
to buono, ora
Belgrado favo-
rir le padrone di
casa. Il 2011 della
Nazionalenonerasta-
tofelice,conilsestopo-
stoalGranPrix.Lastel-
la rimane Francesca
Piccinini, 32 anni.
Fantastica, sempre
molto umile, sono
stataalungoinca-
meraconlei, nei
ritiri. Non sono
gelosa della sua
bellezza, per menessuncalenda-
rio,soloqualcheospitataintv.La
Anzanello pi ironica, al punto
cheadorailtennistaDjokovic,imi-
tatore della Sharapova. Come
sportivo,anzitutto. Epoi sempre
moltobrillante, fuori dal campo.
La finale garantirebbe il pass per
la coppa del mondo, a novembre
inGiappone, l sarannoin palio 3
posti per le Olimpiadi. Diversa-
mente lItalia sarebbe rimandata
a maggio, a qualificazioni euro-
pee. Mavedrete, nontradir.
DavidePisoni
Due ottobre duemilaundici.
Ore nove e trenta. Dunedin, isola
del suddella Nuova Zelanda. Terra
di pecore, ma anche di pinguini.
Terra de Il signore degli anelli.
Per tutti patriadel rugby, unaverae
propriareligionedaquelleparti do-
ve si vive nel mito degli All Blacks.
NientedimeglioperlItaliachepro-
verariscriverelasuastoriaaimon-
diali dellovale, entrandoper lapri-
mavolta tra le migliori otto.
Nulla sar pi come prima dopo
gli ottantaminuti di domenicacon-
tro lIrlanda. Davanti a Parisse e
compagni si schiuderanno le porte
della leggenda oppure si parler di
unaltra grande incompiuta. Un
gruppo quello dei Bergamasco, di
Castrogiovanni, diMasi, diCa-
nale, chehasegnatolasvol-
ta di questo sport e che
ora chiamato al saltodi
qualit. Una Nazionale
fattadi giocatori chehan-
noabbattutobarrierean-
dandoaconfrontarsi in
campionati profes-
sionisticiimportan-
ti,FranciaeInghil-
terra,editantina-
turalizzati. E
che ora non
pu sbagliare
una sfida che
vale una vita.
Sportiva.
Nulla sar
pi come pri-
ma perch il
condottiero, Ni-
ck Mallett, dopo
lavventuramon-
diale, saluter tut-
ti. Dimissionario,
ma capace di costrui-
re un grande gruppo, la
cui dedica per leventuale im-
presasarbanalemasentitadavve-
ro. Gi pronto il successore, il fran-
cese Jacques Brunel. E soprattutto
il movimentosarchiamatoaunri-
cambiogenerazionale importante,
anche se gi si affacciano nuovi ta-
lenti interessanti. Ma quella di do-
menica la Grande Occasione.
Nonsarfacile. Comenel 2003, il
Galles, enel 2007, laScozia, c una
britannicadi mezzosullastradadei
quarti di finale. Stavolta di fronte
cquellIrlanda, chenonbattiamo
da 14 anni (15 sconfitte di fila). In
pi ha fatto limpresa superando
lAustralia e quindi giocher per il
primato nel girone, che gli riserve-
rebbe un avversario abbordabile.
Ma in fatto di motivazioni noi non
siamo da meno. Perch questa
una partita che aspettiamo da
quattroanni, ilmantradegliazzur-
ri. DaquellasfidaconlaScoziaaSa-
int Etiennepersa18-16, ultimapar-
titacontantodi metadi Alessandro
Troncon. Proprioieri eralanniver-
sario. E Tronky, oggi assistente di
Mallett per i trequarti, non pu di-
menticare. Ma assicura: Stiamo
crescendo, siamopronti. Dovremo
osare. Mettere punti quando sare-
moinattaccoeprodurregioco. Do-
vremoprenderci lenostreresponsa-
bilit, sar la partita della morte. I
Verdi fanno paura, insomma, sono
favoriti, masolosettemesifa,il4feb-
braio, hannorischiatogrossofacen-
doci piangere solo per un drop di
OGaraa3 dallafine. Unpreceden-
teche pumettergli dubbi.
Bicipiti, cosce e il fondoschie-
na di Parisse e compagni hanno
gi spodestato quelli dei calciatori
nellimmaginario delluniverso
femminile. Oraimuscoli azzurri de-
vono far sognare in campo. Dopo
due giorni di riposo, oggi la vigilia
entranel vivo. Il contoalla rovescia
cheportaallasfidanellavveniristi-
co Otago Stadium, impianto indo-
or, iniziato. Oggi saranno ufficia-
lizzati i due XV. La storia non pu
piaspettare. Inmischia nulla sar
picome prima.
15
CAPITALI AZIENDE
E SOCIETA'
ACQUISTIAMOconto terzi attivit indu-
striali, artigianali, commerciali, turisti-
che, alberghiere, immobiliari, azien-
de agricole, bar. Clientela seleziona-
ta paga contanti. Business Services
02-29518014
53626
29
VARIE
LAURA: signora lombarda. Classe,
semplicit. 17,30/20,30 su appunta-
mento. Tel 349 0913153
55103
CONTRO
LA GERMANIA
Domani
pomeriggio
sulle reti Rai
CONTRO
LIRLANDA
Domenica
mattina alle
9,30 su Sky
I RAGAZZI DEL RUGBY
Ammirate, forti e temute
E il mondo ce le porta via
Duri, generosi e sottovalutati
E il mondo li sta scoprendo
LE RAGAZZE DEL VOLLEY
Roma. Sogno o realt giocare a
Bologna? Diciamo, 50 per cento
sognoe50percentorealt. Men-
tre proseguono le trattative tra la
VirtusBolognaeKobeBryant, ein
attesadi capireselastagioneNba
riuscir a partire in extremis, la
stella dei Los Angeles Lakers tor-
na a parlare del suo futuro in Ita-
lia.Hogidettochevenirequisa-
rebbeunsognochesi realizza-ha
ammessoBryantduranteuneven-
topromozionale-sarebbedavve-
roungiornospeciale. Primaopoi
mi piacerebbe moltissimo.
Bryant,chehaimparatoagioca-
re a basket proprio in Italia, non
ha dimenticatoi suoi primi passi.
Davoi - haaggiunto- hoimpara-
to i fondamentali e senza quelli
nonsarei mai diventato Kobe Br-
yant.
Nella notte abbiamo lavorato
positivamente.Cisonoancoradif-
ferenze da colmare ma vogliamo
chiudere ha dichiarato il presi-
dente della Virtus Bologna, Clau-
dio Sabatini, dopo la conference
call notturnaconl'agentedi Kobe
Bryant. Abbiamo fatto una pro-
posta pi alta rispetto alla prece-
dente (2.5 milioni di euro ndr) e
c' ancora una differenza impor-
tante ma siamo pronti ad andare
incontroallesuerichiesteperver-
derlogiocareinItalia- haaggiun-
toSabatini -sarebbeungranderi-
lancio per la pallacanestro italia-
na. Se gli ho parlato? Assoluta-
menteno. Attendiamounarispo-
sta, ha conclusoSabatini.
Da notare che unimportante
azienda bolognese pronta a di-
ventare title sponsor dellopera-
zioneeungrandehotel dellacitt
ha gi offerto gratuitamente al
campioneuna suite di 160mq.
IL TORMENTONE DEL BASKET
Virtus? Kobe sfoglia la margherita
Bryant: Io vorrei ma.... E patron Sabatini: Dobbiamo alzare lofferta
Weekend a bocca aperta davanti alla tv. Con le
formesinuosedellebelleazzurredelvolleyeimusco-
li dei ragazzi del rugby. Donne vincenti da anni, tra
uncalendarioe unospitatatv, immortalateconin-
quadratureadhoc. I maschidellovalefannosogna-
re: cosce, fondoschienaebicipiti. Anchepidei cal-
ciatori.Purelorosi sonoprestatiascandirei12mesi.
LebestiedomenicamattinacontrolIrlandasigio-
canounpostotralemigliori ottodel mondo. Lasto-
ria, insomma. Le belle domani contro la Germa-
niaaBelgradocercanoiltriseuropeo.Comunqueva-
daspettacoloper gli occhi.
Le belle e le bestie
La Del Core in Siberia con la Gioli,
lAnzanello in Azerbaigian
Domani la semifinale dellEuropeo
La grande occasione di Parisse,
i Bergamasco, Castrogiovanni & C.
Domenica sfida iridata per i quarti
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
41
Venerd 30settembre2011 il Giornale
di Luigi Cucchi
Lodontoiatria e limplantolo-
gia hanno compiuto grandi pro-
gressi in questi ultimi anni. Questi
interventi sono sempre pi rapidi,
non invasivi, minimamente dolo-
rosiedoffronounrecuperopresso-
ch immediato della funzionalit
dellabocca.Linserimentodiprote-
si fisse risolve il problema della
mancanza di denti ed evita al pa-
zientei continui disagi legati apro-
tesimobili.Linterventohaladura-
ta di unora circa e il paziente, gi
dopopocheore, putornareapar-
lare, mangiare, sorridere. Il tutto
conla minima sensazione di disa-
gioofastidio.Ladozionedispecia-
li programmi di software rappre-
senta l'ultima frontiera dellodon-
toiatria digitale. Consente una
completa e precisa pianificazione
deltrattamentoodontoiatrico,per-
sonalizzato. Minimizza inoltre il
traumachirurgico, ottimizzandoe
favorendoil posizionamentodegli
impianti nell'osso residuo. Oggi, a
qualsiasi et, ci si pu sottoporrea
un intervento implantologico sia
per la sostituzione di singoli ele-
menti dentari sia per intere arcate
dentarie completamente prive di
denti.
Lavere un piano di cura indivi-
dualizzatopermettedi minimizza-
re i disagi, il gonfiore, i fastidi nel
post-operatorio. Troppo spesso ci
si dimenticachelasalutedel cuore
passaanchedallabocca. Gli uomi-
niconmenodi60annichesoffrono
di parodontite corrono un rischio
maggiore di sviluppare problemi
cardiovascolari.
Questatesi,sostenutagidamol-
ti specialisti, stataoggi dimostra-
ta scientificamente: esiste uno
strettolegametragengivemalatee
cuoreinpericolo. Unostudiopub-
blicatosullarivistaCirculationevi-
denzia un legame statisticamente
significativo. I ricercatori hanno
esaminatoi dati relativi a1.302pa-
zienti, in particolare quelli riguar-
danti parodontiti, assenza di denti
e incidenza di problemi cardiova-
scolari (angina, infartodel miocar-
dio, malattiecardiacheletali).
Quellochehannoscopertoche
indipendentementeda altri fattori
di rischio, quali fumo, diabete e
ipercolesterolemia,gli uominial di
sottodei60annisofferentididistur-
bi gengivali erano pi frequente-
mente colpiti da problemi cardio-
vascolari. Lapatologiachiamatain
causa lendocardite batterica,
cio uninfezione microbica del-
lendocardiochesipresentacondi-
versisintomiqualifebbre,sofficar-
diaci,petecchieechepuevolversi
in insufficienza cardiaca, stenosi
valvolare o ascessi miocardici. La
presenzadi infezionedel cavoora-
le e gastroenterico rientrano tra le
causeconosciute.
Spesso la salute della bocca
messa in secondo piano, poich
noncisirendecontodiquantecose
dipendano da essa (mal di testa,
mal di schiena, mal di cuore). Me-
glioevitare i viaggi allesterose so-
no una minaccia per la sicurezza.
Ogni annosonooltre20milagli ita-
liani che si spostanoallestero, so-
prattuttoneipaesidellEst,periltu-
rismodentale.
Tantiviaggirischiosieffettuatidi-
menticandochel'implantologiari-
chiede elevati livelli di sicurezza e
qualit, che gli studi dentistici di
quei Paesi nonsempresonoingra-
dodigarantire.Troppipazientimi-
sconosconoil reale rischiodi infe-
zioni e i danni potenziali.

Check-up
e prevenzione
Informazione pubblicitaria
di ErasmoCastagnoli*
Tumori, molto
promettenti
gli studi
sullNgr-hTnf
NUOVA FRONTIERA
Luso di programmi
software per pianificare
interventi personalizzati
ODONTOIATRIA E IMPLANTOLOGIA
Sorridete, il vero benessere
passa prima per la bocca
Uno studio dimostra la correlazione tra i problemi gengivali
o dentali e le malattie cardiologiche. Attenzione ai falsi risparmi
BIOTECNOLOGIA
Controllare
il colore delle
proprie urine
un abi t udi ne
che tutti noi
dobbiamo se-
guire perch un
sanguinamen-
tonellestessepuesserecomple-
tamente asintomatico, ma an-
cheunsegnochedevefungereda
campanellodallarmeal qualebi-
sogna prontamente prestare
ascolto. Esistono variazioni fisio-
logiche del colore delle urine, dal
giallo paglierino al marsala. Altre
variazionidelcolorenonpatologi-
che possono essere legate ad ali-
menti come lebarbabietola ofar-
maci come il blu di metilene.
Unevenienzapatologicainvece
lamacroematuria. Essalacondi-
zioneincui leurine, perlapresen-
zadi globuli rossi, assumono una
colorazione che pu variare da
leggermente rosatoa rossovivoo
marronescuro, epuessereasso-
ciata alla presenza di coaguli. Il
sanguinamentopuessereacari-
co del rene, della via escretrice
(pelvi-uretere), dellavescica, del-
la prostata odelluretra. Le carat-
teristiche dellematuria possono
cambiare a seconda dellorigine
delsanguinamento. Sequestofos-
sedioriginealta(ovverorene-pel-
vi-uretere) si assiste alla compar-
sa di sangue dallinizio alla fine
della minzione, e spesso il colore
pi scuro, simile a quello della
cola o lavatura di carne (pu
essere inoltre associato a dolore
alfianco). Unsanguinamentobas-
so(uretra)generalmentesi mani-
festaalliniziodellaminzione, per
poi schiarirsi versolafineerisulta
essere rosso vivo o rosato. Ovvia-
mente le cause sonomolteplici, a
seconda del punto di origine del
sanguinamento. Il rene pu san-
guinareperinfezioni (glomerulo-
nefriti), cistirenali,traumi otumo-
ri; luretere per calcoli renali in
transitooanchessoperlapresen-
za di un tumore. Leziogenesi ve-
scicale la fonte pi frequente di
macroematuria. Nella maggior
parte dei casi la causa di natura
infettiva, generalmente batteri-
ca, la cistite emorragica, che si
associaabrucioreeurgenzamin-
zionaleecolpisceconuninciden-
zamaggioreilsessofemminile. Al-
trecausepossonoessereanchein
questocasoneoformazioni vesci-
cali come i papillomi. Pirara
la cistolitiasi (calcolosi vescica-
le). Sanguinamenti a carico della
prostata generalmente sonocau-
sati da prostatiti, ipertrofia e solo
piraramentedatumori. Quelli a
carico delluretra, quasi sempre
sonocausati da uretriti o da trau-
mi einteressanoper lopiil sesso
maschile. In ogni caso quando si
vede sangue nelle urine indi-
spensabileeseguireunavisitaspe-
cialistica. Prenderesubitoprovve-
dimenti permette una diagnosi
precoce e previene sequele spes-
sofastidiose.
*Medico Chirurgo
specialista inUrologia
Istituto Clinico Beato Matteo
Vigevano (Pavia)
Spesso la
salute della
bocca vissuta
come un mero
fenomeno
estetico,
dimenticando
quante cose
dipendano da
essa, per
esempio i mal
di testa o di
schiena fino al
mal di cuore
Salute&Benessere
Gigi Pavesi
AllEuropeanMultidisci-
plinary Cancer Congress,
chiusoaStoccolmatregior-
nifa,laziendabiotecnologi-
caMolMedhapresentatoin-
coraggiantidaticlinicirelati-
vi aquattrostudi sul proprio
farmacoantitumoralesperi-
mentale Ngr-hTnf. Che se-
condo Claudio Bordignon,
presidente e ad della socie-
t, appaiono promettenti
in particolare per i pazienti
affetti dal tumoreaistologia
squamosa,unaformadican-
crodel polmonecongrande
necessit di nuove opzioni
terapeutiche. Infatti nei
due studi gi completati, il
beneficioclinicoalungoter-
mineinduetumori conpro-
gnosisfavorevole,qualiilmi-
crocitoma e il carcinoma
ovaricorecidivanti,osserva-
tonei pazienti conlivelli lin-
focitari normali, rappresen-
talaconfermadelladuplice
modalit con cui Ngr-hTnf
esercitailproprioeffetto,di-
struggendoi vasi tumorali e
utilizzandoglieffettoridelsi-
stemaimmunitario. Vi og-
gi unacrescenteesigenzadi
disporredi strumentieffica-
ci, tra cui biomarcatori pre-
dittivi per identificare i pa-
zienti che rispondono a de-
terminati farmaci: nel caso
diNgr-hTnf,unsempliceva-
lore ematico, come la conta
dei linfociti, risulta associa-
to al beneficio clinico. un
parametroche,conaltri,po-
trebbecontribuireaidentifi-
care i pazienti che hanno
maggioriprobabilitdiotte-
nere benefici terapeutici
prolungati.
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
42 SpecialeSalute&Benessere

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
GiuliaCecere
Prendiamo a cuore la salute
del nostrocuore. Perstrada, al la-
voro, a tavola. Sempre, come ha
ricordatoieri intuttoil globolun-
dicesimaGiornataMondialeper
il Cuore, promossa dalla World
Heart Federation (Whf), che, in-
sieme allOrganizzazione Mon-
dialedellaSanit(Oms), sensibi-
lizzasullargomentoorganizzan-
doiniziative di ogni genereinol-
trecentoPaesi (conferenze, con-
certi, mostre, screening gratuiti,
ecc).
Tema di questanno stato
OneWorld, OneHome, OneHe-
art: Il nostroCuoresempre!. Ov-
veroMai dareperscontatoil no-
strocuore-ricordalaWorldHe-
artFederation-emaisottovaluta-
requellesemplici, mafondamen-
tali regole che possono aiutare a
prevenire le patologie cardiova-
scolari che sono al giorno doggi
la prima causa di mortalit (17,2
milioni di morti allanno).
proprioconlintentodisensi-
bilizzareil singoloelefamigliein-
tere a prendersi cura del proprio
cuorechequestagiornataci invi-
ta a controlli regolari, alimenta-
zione sana e esercizio fisico.
Troppospessolecattiveabitu-
dini (fumo, alcol, vita sedenta-
ria, alimentazionescorretta, obe-
sit) aiutano il decorso peggiore
delle malattie cardiovascolari e
troppospessosarebbestatosuffi-
ciente solo unattenzione inpi,
magari anche un sacrificio in
pi, maunsacrificiocheavrebbe
potuto salvare la vita.
infatti statostimatoche oltre
l80per centodei decessi prema-
turi per patologie cardiache e ic-
tus, potrebbeessereevitatoseve-
nissero rispettati dei piccoli ac-
corgimenti, secifosseunmaggio-
recontrollo, omeglio, unmaggio-
re auto-controllo a tutela della
propria salute.
La prima cosa da tenere sotto
controllolalimentazione: il se-
gretostainunadietaequilibrata,
mangiare tutto ma con modera-
zione. A meno che non ci siano
gravi patologie che necessitano
di una cura specifica e unatten-
zioneparticolare, sufficiente: li-
mitareil consumodi sale, bevan-
de alcoliche o zuccherate, dolci,
formaggi o altri cibi che portano
a un aumento del colesterolo ti-
po le uova; non mangiare tutti i
giorni solopasta, riso, paneocar-
ne (soprattutto rossa), ma au-
mentareil consumodi pesce, ver-
dure, frutta e carni bianche.
Nonnecessarioprivarsi com-
pletamentedi qualcosa, bastasa-
persi dosare, bastalagiustamisu-
ra. Sempre, per, che non si tiri-
noinballoi cosiddetti stravizi:
superalcolici, fumo, cibi grassi
molto calorici, vanno assoluta-
menteevitati atutteleetsesi vo-
gliono prevenire patologie car-
diovascolari, quali ipertensione,
infarti e ictus.
Altra alleata della salute del
cuore, troppo spesso trascurata,
lattivitfisica. Unavitaseden-
taria sconsigliata ad ogni et -
evidenziano i cardiologi della
FondazioneItaliana per il Cuore
(www.fondazionecuore.it) -.
Nonoccorre per forza essere de-
gli atleti o assidui frequentatori
di palestre, bastano 30 minuti al
giornodieserciziofisicomodera-
to. Unapasseggiataapassososte-
nuto, le scale invece dellascen-
sore, la bicicletta al posto della
macchina quando possibile,
tanti piccoli accorgimenti cheal-
linizio possono esser vissuti co-
meunaperditaditempo, unasco-
modit, ma poi diventano parte
integrante delle giornate. Ele-
menti quotidiani, quasi scontati,
movimenti naturali, pensieri au-
tomatici che possono salvare la
vita.
Fondamentali sono inoltre i
controlli periodici, ogni et ha le
sue necessit e visite specialisti-
cheallequali consigliatosotto-
porsi, manonsi mai troppopic-
coliotroppograndi peruncheck-
upcompleto.
Informazione pubblicitaria
CONTROLLI PERIODICI
Sono la pi efficace
forma di salvaguardia
a qualsiasi et
Festeggiare due volte lanno il
propriocompleanno.Sembraim-
possibile. Amenodi nonessere il
primoragazzoal mondoaessere,
difatto,natoduevolte,comcapi-
tato a un sedicenne umbro che
esattamenteda unannovive gra-
zie a un cuore artificiale perma-
nente, la prima pompa meccani-
caal mondoimpiantatasuunpa-
zienteinet pediatrica.
Un compleanno speciale che
ladolescentehavolutofesteggia-
re con i suoi compagni di classe,
proprionellaLudotecadellOspe-
dalePediatricoBambinoGes,ri-
tornandodaexpazientenel luogo
chegli hadatounanuovavita. Ea
un anno esatto dallintervento
chehasuscitatolattenzionedella
comunitscientificaalivellomon-
diale, in concomitanza con la
Giornatamondialedel cuore, una
nuovasperanzasi apreancheper
altri bambini eragazzi cheper ra-
gioni di salute nonpossonoacce-
dere alle liste di attesa per un tra-
pianto. Neiprossimi giorni infatti,
il Bambino Ges dovrebbe acco-
gliere per un nuovo intervento di
impianto di cuore artificiale un
bambinoproveniente da uno de-
gliStatimembridellUnioneeuro-
pea.
GiuCe
CARDIOLOGIA
omro Iu sosso sI
nrIn dI boIIozzn, boI-
Iozzn osforIoro o boI-
Iozzn InforIoro. So In
nssnfo ornno duo coso dI-
sfInfo, nI gIorno d`oggI vnn-
no dI nrI nsso. SI ofrob-
bo qunsI nfformnro cho In
boIIozzn osforIoro dorIvI dn
quoIIn InforIoro.
oI osrImInmo In nosfrn fo-
IIcIfn nffrnvorso un`nzIono
doI vIso moIfo sosso son-
fnnon, cho nnsco dnIIo no-
sfro omozIonI: II sorrIso. I
un ornnmonfo dI unn formn
Iu comIofn dI osrossIono
doI boIIo, nndnndo nd Incor-
nIcInro II voIfo o moffondo In
Iuco gII occhI doIIn orsonn.
SI sorrIdo con gII occhI, con
In boccn, con In nosfrn go-
sfunIIfn. !n` nrmonIn gono-
rnIo cho ognuno dI noI osrI-
mo In vnrI momonfI.
I noI vIso o noI sorrIso cho
sI vodo como unn orsonn
nufrn soronIfn o sIcurozzn
dI so, sono IccoIo coso do-
formInnnfI or ognuno. AI
gIorno d`oggI moIfo orso-
no nvrobboro como dosIdo-
rIo quoIIo dI ofor mosfrnro
II rorIo sorrIso, sonzn nu-
rn o nnsIn dI nnscondoro Im-
orfozIonI o dIfoffI. A fnnco
doIIn cInssIcn fornIn con-
sorvnfIvn, sodufo dI IgIono
donfnIo o sbInncnmonfI sI o
svIIunfn unn nuovn formn
dI osfofIcn donfnIo.
CIInIcn Invoro, cIInIcn don-
fIsfIcn fondnfn dnI rofossor
CInnnnfonIo Invoro, ro-
sonfo noI nord IfnIIn, orn In
osnnsIono n IIvoIIo nnzIonn-
Io noIIo rIncInII cIffn !omn
o noII o con dIffusIono nn-
cho n IIvoIIo InfornnzIonnIo
n !ondrn o Iucnrosf, o som-
ro In rImn IInon or II bo-
nossoro doIIn orsonn. Crn-
zIo nIIn coIInbornzIono con
gruI dI rIcorcn o rofossIo-
nIsfI InfornnzIonnII, ormof-
fo dI ronIIzznro o corroggoro
In boIIozzn doI rorIo sorrI-
so nffrnvorso In focnIcn doI-
Io fnccoffo frndIzIonnII o con
In mofodIcn InnovnfIvn ro-
vonIonfo dnII`AmorIcn doIIo
!umInoors.
I cosn sI frnffn rocIsnmon-
fo`
Quosfn nuovn focnIcn consI-
sfo noII`nIIcnzIono dI sof-
fIIIssImo fnccoffo dI cornmI-
cn, sosso qunnfo unn Ionfo
dn vIsfn, cho vongono nII-
cnfo suIIo smnIfo doI don-
fo frnmIfo un nosIfo mn-
forInIo. II fuffo vIono svoIfo
con sIcurozzn od In modo In-
doIoro, non o nocossnrIo II-
mnro II donfo or I`nIIcn-
zIono no un`nnosfosIn rImn
dI rocodoro nI frnffnmon-
fo. OgnI orsonn hn uno sfu-
dIo suI rorIo fIo dI sor-
rIso, Io IumInoors vongono
InfnffI cosfruIfo su mIsurn
In bnso n doIIo Imronfo ro-
so dIroffnmonfo dnIIn boccn
doI nzIonfo o oI nIIcnfo.
!n focnIcn o offcnco o durn-
furn, ormoffo dI corroggoro
IccoIo ImorfozIonI dI for-
mn o coIoro, In chIusurn dI
dInsfomI o donn unn nnfurn-
Io IumInosIfn nI sorrIso grn-
zIo nIIn cornmIcn dI cuI sono
cosfIfuIfo Io sIngoIo fnccoffo.
I modIcI socInIIsfI doIIn foc-
nIcn !umInoors cho oorn-
no noIIn CIInIcn Invoro sono
confInunmonfo nggIornn-
fI suI nuovI svIIuI o dIro-
zIonI cho In modIcInn osfofI-
cn sfn rondondo vorso o con
I`odonfoInfrIn. VIono rInno-
vnfn In fgurn doI donfIsfn,
cho nssn dn ossoro un som-
IIco odonfoInfrn nd unn f-
gurn modIcn cho sI ron-
do curn doI nzIonfo, Infoso
noIIn sun fofnIIfn dI orsonn
mIrnndo nI suo bonossoro.
II nzIonfo cho sI soffoo-
no n quosfo frnffnmonfo rI-
scoro In oco fomo o In
modo somIIco In ossIbIIIfn
dI mosfrnro II rorIo sorrI-
so o dI ossoro n rorIo ngIo
con so sfosso. TuffI snIn-
mo qunnfo sIn Imorfnnfo
nrozznrsI od ossoro doIIo
orsono norfo o sorrIdonfI
n quoIIo cho cI cIrcondn, uo
fnro In dIfforonzn sIn n IIvoI-
Io dI roInzIonI InfororsonnII
o In corfI cnsI nncho n IIvoIIo
InvornfIvo.
I quosfo II mofIvo cho sIn-
go In CIInIcn Invoro nd ndof-
fnro In soronIfn doI nzIonfo
como fIosofn dI Invoro.
SoddIsfnro o soddIsfnzIono.
Iorcho... rondorsI curn dI
so vuoI dIro snor orfnro
un sorrIso suI vIso.
6
(VWHWLFDODVHPSOLFHEHOOH]]DGLXQVRUULVR
/HFOLQLFKHGHQWDOLIRQGDWHGDOSURIHVVRU*LDQDQWRQLR)DYHURLQSULPDOLQHDSHULOEHQHVVHUHGHOODSHUVRQD
/(&/,1,&+()$9(52
UNA GIORNATA PER LA PREVENZIONE
Cuore, basta
poco per tenerlo
sotto controllo
Gli specialisti raccomandano a tutti
la giusta dieta e un po desercizio fisico
INPEDIATRIA
Bambino Ges,
primo trapianto
di un organo
artificiale
Domenica
scorsa la
Societ Italiana
di cardiologia e
la Fondazione
Italiana
Cuore e
circolazione
hanno lanciato
liniziativa
Cardiologie
Aperte
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
SpecialeSalute&Benessere 43
Venerd 30settembre2011 il Giornale
MarcelloSeverino
Siamo alle porte del 31 Mese
dellaprevenzionedentale,appunta-
mento che ha coinvolto nel corso
degli anni circa20miladentisti per
oltre550milavisitegratuite.Nume-
ri che testimoniano la bont del-
liniziativacheoffreatutti lapossi-
bilitdi una visita di controllogra-
tuitadapartediunodei14miladen-
tisti volontari Andi (Associazione
NazionaleDentistiItaliani).Unoc-
casione per valutare lo stato della
saluteoraledellapropriafamigliae
ricevere consigli su misura.
Quando nel 1981 Andi e Menta-
dent organizzarono la prima edi-
zione, la salute dei denti in Italia
era alquanto cagionevole come
testimonia il Dmft
(Decated Missing
FilledTeeth)lindi-
ce della presenza
di carie in una po-
polazione.Lasitua-
zione era negativa
gi tra i bambini.
Fortunatamente
oggi il Dmft in li-
nea congli obietti-
vi dellOms, anche
se non bisogna al-
lentarelapresasul-
la prevenzione. La
carienelnostroPaeseriguardasog-
getti di ogni et e aumenta con gli
anni: setrai 13ei 18anni il proble-
ma si manifesta almeno una volta
nel 60%della popolazione, tra i 19
ed i 25 anni la percentuale del
90%.Iltrendpositivovaquindiali-
mentato perch non si arresti a
causa della variazione di uno dei
tre fattori scatenanti: presenza nel
cavooralediflorabattericacarioge-
na, dieta ricca di carboidrati fer-
mentabilieridottedifesedellospi-
te. Ibatteri responsabilisononatu-
ralmentepresentinellanostraboc-
ca e, in pi, c correlazione tra le
condizioni digieneedi saluteora-
lenellemadri elosviluppodi carie
dentali nei figli. Nel secondofatto-
re evidente che lalimentazione
scorretta di molti bambini - cibi e
bevandezuccherine-favoriscelat-
tivitdei batteri. Il terzofattorele-
gatoalligiene dentale quotidiana:
oltreallebuoneabitudini,esistono
prodotti sempre pi efficaci, ma il
comportamentodi consumodegli
italianicirivelacheaunagrandedi-
sponibilitdi validi strumenti, non
corrisponde un adeguato uso e ri-
cambio degli stessi. Infatti, la fre-
quenza media concui ogni giorno
ci si lava i denti inferiore a quella
raccomandata dal Ministero della
Salute(1,3rispettoa2) cos comeil
cambio di spazzolino (1,2 rispetto
a6) ed7anni letincui si comin-
ciaalavarsi i denti rispettoallame-
diaeuropeadi4. Fondamentalian-
chelevisitedicontrollo,almenoan-
nuali, dal proprio dentista perch
trascurarsi peggiora solo la situa-
zione. Purtroppomolti italiani, an-
cheacausadellasituazioneecono-
mica, oggi sembranorinunciare.
Quindi il Mese dellaPrevenzione
Dentaleassumeancorapiimpor-
tanza, comesottolineaGianfranco
Prada, presidente Andi: Oggi si
parlatantodi crisi edi difficoltper
ipazientidaccederealleprestazio-
ni odontoiatriche anche per le ca-
renze della sanit pubblica. Con
questainiziativa,gliitalianipotran-
nocontrollarsi gratuitamentepre-
venendosul nascereproblemi che,
setrascurati, renderebberoneces-
sari importanti interventi clinici.
Grande soddisfazione anche da
parte di Mentadent. A dircelo il
Brand Manager Oral Care Unile-
ver, Andrea Volpe: Inquanto lea-
der delligieneorale, il nostromar-
chio avverte come dovere etico
dimpegnarsisocialmenteeinma-
niera concretaper la prevenzione.
IniziativecomeilMesedellaPreven-
zioneDentale, il ProgrammaScuo-
laeCambialoSpazzolinovogliono
renderelostoricoclaimPrevenire
meglioche curare nonunsemplice
slogan, ma un invito al benessere.
Unsorrisosanoe belloci permette
dimorderelavitaconpassioneein-
tensit.Ancheperquesto,da31an-
ni, siamoinprimalineaper favori-
re una migliore cultura delle pre-
venzione, partendo dalle buone
abitudini quotidiane.
CURE DENTALI
0
10
20
30
40
50
Italiani che vanno
dal dentista una sola
volta all'anno
Italiani di 5/6 anni
non sottoposti a cure
odontostomatologiche
Italiani che
non vanno
dal dentista
35,2%
34,5%
48%
Informazione pubblicitaria
Un sostegno per i giovani scienziati
al lavoro in tre universit italiane
INCIDENZA DELLE CARIE IN ITALIA
21,6%
57,3%
43,1%
59,1%
88,2%
4/5 6/8 12 14/18 19/25
0
20
40
60
80
100
et
BAMBINI ITALIANI COLPITI DA CARIE
Con carie Senza carie
Anni 70
10%
33%
67%
90%
Oggi
0
20
40
60
80
100
GIOCARE DANTICIPO
Una visita di controllo
meglio annuale
fondamentale
OTTOBRE SORRIDE
Inizia il mese della prevenzione dentale
Liniziativa promossa da Andi e Mentadent consentir a tanti italiani di farsi visitare gratuitamente
Dal 1964 unassociazione
al fianco di medici e pazienti
Da sempre tra tecnologia,
prevenzione e innovazione
ODONTOIATRIA
ANDI
Unaziendafattadirisultati,maanchedellasoddisfazionere-
aledi chi nescegliei prodotti. Dapidi 30anni Mentadent mettea
disposizionesoluzioniinnovativeperlaprevenzionedentalequo-
tidiana, settoredi cui unleaderassolutoinItalia. Dallafondazio-
ne, nel 77, il suo tratto distintivo stato di contribuire alla salute
oralecheinambitonazionalepresentavaaspetti critici inogni fa-
sciadet. LesordioavvenutoconMentadent P, il dentifricioad
azioneantibatterica:laformulabrevettatausavaperlaprimavolta
unacombinazionedi ZincoCitratoeTriclosan. Allafinedegli anni
80, il primodentifriciospecificoperlasensibilitdentale: Menta-
dentDs(dentisensibili)diventatopoi Sensitive. Conglianni 90ar-
rivalinnovazionedei microgranuli, capaci, conlapasta, di pene-
trare negli spazi interdentali per rimuovere la placca anche nei
punti nonfacilmenteaccessibili allospazzolino. Quindi stata la
voltadi Mentadent Bicarbonatodi Sodio, primodentifriciosbian-
cantecon bicarbonato. Ultima innovazione sono i dentifrici con
Hap Mineral (idrossiapatite) con la stessa composizione dello
smaltodentale,icuicristallisonoingradodirafforzarloproteggen-
dolodallattaccodegli acidi edallasensibilitagli stimoli termici.
MS
MENTADENT PREMIO ALLA RICERCA
Nel 2006
nata anche la
Fondazione
Andi Onlus per
il volontariato
e la ricerca nel
campo
odontoiatrico.
Informazioni:
www.andi.it
L'Associazione nazionale dentisti italiani conta oltre 23mila
iscritti esvolgeattivitsindacale, culturaleescientifica. Oggi rap-
presentail pigrossonetworkdellacategoriaeriunisceprofessio-
nisti chehannofattodellaqualitedel rispettodelleregolelascel-
tadeontologica.Lacentraliteilvaloredatoallepersonenehanno
aumentatal'autorevolezza.PerAndioperareintuteladellodonto-
iatria non significa solo impegnarsi per difendere una categoria,
maanchedarerisposteefficaci all'esigenzadi benesseredi quanti
si rivolgonoal dentista. Quindi da unlato, intensaattivitprofes-
sionaleesindacalee, dall'altro, numerosi esemprepiqualificati
servizi per operatori del settoreecittadini. Continuaanchel'azio-
neperlatuteladellasaluteeperil volontariato.Ainiziaredallacol-
laborazioneconMentadent peril mesedellaprevenzioneeil pro-
grammascuolaEducareaPrevenire. Daricordare, poi, il progetto
OralCancerDay, uniniziativapersensibilizzareopinionepubbli-
ca e istituzioni verso una delle forme di cancro pi invalidanti,
quelladel cavoorale. L'associazionehaanchefirmatoconil Mini-
sterodelLavorounaccordoperfavorirelaccessoallecureodonto-
iatrichealle fascedi popolazioneparticolarmentedeboli.
MS
L'innovazione, anche per la salute dei denti, molto spesso si
deve a giovani e brillanti ricercatori. Questa consapevolezza ha
spintoMentadent asostenerel'attivitdi ricercauniversitariain
ambito odontoiatrico, destinando il Premio di Ricerca Menta-
dent alaureati odottorandi inOdontoiatriachepresenterannoil
miglior protocollodi ricerca.
Tuttoavverrconlasupervisionedi eminenti clinici: il profes-
sorGuglielmoCampus,docenteericercatoredellaFacoltdime-
dicinaechirurgiadell'Universitdi Sassari; laprofessoressaPa-
trizia De Fabianis, responsabile del reparto di Odontoiatria pe-
diatrica della Dental School dell'Universit di Torino; il profes-
sorSandroRengo, direttoredel Dipartimentoclinicodi Odonto-
stomatologiaechirurgiamaxillo-faccialedellUniversitFederi-
coIIdiNapoli,trecittincuiprofessoriegiovaniricercatoriporte-
rannoavanti leloroattivitconestremoimpegno, pur nonrien-
trando nei soliti circuiti dei premi di questo genere, che solita-
mentevengonorivolti adatenei picelebri.
Tra i progetti presentati ne saranno selezionati tre migliori,
unoper ognunadelle citt coinvolte: Torino, Napoli eSassari.
MS
Per fissare un
appuntamento
c un numero
verde
(800800121) e
lelenco dei
medici
online su:
mentadent.it
o anche
sul sito
obiettivosorriso.it
Il logo Mentadent, marchio impegnato da oltre 30 anni nella
prevenzione dentale (www.mentadent.it)
Un primo
passo nella
promozione
della ricerca
odontoiatrica
accademica,
cos importante
per la salute e
la bellezza del
nostro sorriso
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
SpecialeSalute&Benessere 45
Venerd 30settembre2011 il Giornale
CarmenDAloia
laparolastressadominare
ilnostroviverequotidiano.Lacrisi
economica, i ritmi di vita sempre
pi veloci, la competizione sem-
pre pi serrata spingono il nostro
organismo fino all'estremo. Pas-
siamo sempre pi tempo in auto,
immersi nel trafficocaotico, divisi
traufficio, scuolaeburocraziacon
la mente che vorticosamente cer-
calemigliorisoluzioniaimillepro-
blemi quotidiani sperandodi non
dimenticarenulla.
Ma chi pu aiutarla in questa
guerra contro lo stress e la stan-
chezzamentale?IlLaboratorioSel-
la, forte della sua esperienza nel
settoredell'integrazionealimenta-
re, ha sviluppato il Nuovo Bioton
Cronos conCarnosina. Adifferen-
zadeifarmaci,ilBiotonCronosaiu-
ta il nostro fisico ad adattarsi allo
stress quotidianoper migliorarne
lacapacitdiresistenzaedireazio-
ne. Gli estratti naturali contenuti
nel BiotonCronossonostati arric-
chiticonlaCarnosina,unasostan-
zamoltostudiata, utilealbenesse-
redellefunzioni cognitiveeingra-
do di rallentare l'invecchiamento
dei tessuti nervosi centrali.
Il nostroprodotto, spieganoalla
Sella Farmaceutici, non contiene
sostante eccitanti o che inducano
insonnia ma estratti di Eleutero-
coccoeRhodiolaRoseanotiperto-
nificare l'organismo favorendone
l'adattamento allo stress e alla
stanchezza.
Lefunzionicognitiveelamemo-
ria, oltrechedallacarnosina, sono
supportate dal Gingko Biloba che
migliora il microcircolo e quindi
l'ossigenazione celebrale e dalla
fosfoserinachenutre eprotegge il
sistemanervoso. Adulti, anziani e
studenti cheabbiamonecessitdi
maggiore concentrazione e me-
moria o siano sottoposti a stress
psico-fisico particolarmente in-
tenso, dovrebbero assumere 1 o 2
flaconcini di Bioton Cronos con
carnosina ogni giorno, magari al
mattino. dolcificato con frutto-
sio e ha naturalmente un sapore
gradevole per essere assunto tal
qualeodiluitoinacquaothe. Bio-
tonCronos con Carnosina si trova
solo in farmacia, in confezioni da
12flaconcini da10ml.
Informazione pubblicitaria
Defibrillatori, Cermet certificher
gli ingegneri di Boston Scientific
OGNI GIORNO
Uno o due dosi possono
giovare alla memoria
e alla concentrazione
INTEGRATORI
La forza della natura contro lo stress
Dal Laboratorio Sella il nuovo Bioton Crono con Carnosina che rallenta linvecchiamento dei tessuti
DERMATOLOGIA
Vitiligine, soluzione luminosa
anche se il colpito un bimbo
ESTETICA E ALIMENTAZIONE
AndreaMontanari
La modernadermatologiasta da anni indirizzandole proprie risorse
scientifiche verso terapie e trattamenti con lutilizzo di strumentazioni
noninvasiveatteamigliorarelostatodellacutealteratodallavitiligine. La
comparsadichiazzeacromichedelimitatedaunbordoscurosonocaratte-
ristichedellapatologia. Purtroppolavitiliginenoncolpiscesologli adulti,
maancheibambinidopoidueannidiet,prediligendoil sessofemminile
anche se non si escludonoi casi neonatali. La sede dellesordio spesso
rappresentatadagliangolidellaboccaedellepalpebre,dallamucosaana-
leegenitaleedal dorsodellamani,gomitiepiedi.Linsorgeredellamalat-
tiaavvieneprevalentementenei mesi estivi quandoi bambini sonosotto-
postiapiccolitraumidatidalesionicutaneeesposteairaggisolari.Lorigi-
nemoltevoltefamiliareei bambini colpiti dallamalattiasonoinbuono
statodi salute, ma presentanoautoanticorpi organospecifici.
Il trattamentoallavanguardianellacure dellavitiliginedei bambini si
chiamaBioskinEvolution: prevedelutilizzodi unamicrofototerapiaalu-
cefreddache vieneeseguitaconuna particolareapparecchiaturaa fibra
ottica che emette un fascio di luce fredda filtrato diretto esclusivamente
sullemacchieingradodi riattivarei melanociti (cellulecheproduconola
melenina)chenel piccolopazientesonocomeaddormentate. Stimolan-
do cos i melanociti aumenter la produzione di melanina, ovvero la so-
stanzaprincipalechedil coloreallapelle. Il trattamentoindolore, non
provocaalcuneffettocollateraleelaparticolaritdellacuraconsistenella
stimolazionelocalizzata solo delle aeree di vitiligine escludendole parti
sane,epuessereutilizzatoancheinzoneparticolarmentedelicatepalpe-
bre, senoe i genitali. importantesegnalarequestasignificativainnova-
zione nel campo della dermatologia perch permette di agire sulla cute
senzalutilizzodi farmaci, senzanessuninterventoinvasivoecontempo-
raneamente consente allo specialista di selezionare il corretto valore di
tutti i parametri necessari nellospecificotrattamento, ovveroutilizzando
programmi personalizzati si raggiungelutilizzoottimaledellametodica
per ogni paziente.
BioskinEvolutionnonparagonabileadaltreapparecchiatureprospet-
tatecomesimili pertecnologiaedeffetti terapeuticiinquantononsi trova
liberamenteincommercio, mavieneutilizzatoesclusivamenteaMilano,
Roma, PadovaeMontecatini Terme. Per informazioneattivoil numero
verde800553979. Informazioni sul sitowww.bioskin.org.
ArrivainItaliail primopercorsoformativocertificatoperinge-
gneribiomedicipromossodaBostonScientificconlUniversitde-
gli Studi di Brescia. Grazieadispositivi medicali comepacemaker
edefibrillatori semprepisofisticati possibileinterveniresupa-
zienticonpatologiecardiache,coninterventiminimamenteinva-
sivi ealtamenteefficaci ingradodi restituireai malati di cuoreuna
vita pinormale. Questi dispositivi, per, richiedonocompeten-
ze, professionalitespecializzazioneeperquestaragione, Boston
Scientifichadecisodi sottoporrei propriingegneri-iFieldClinical
Specialist chefornisconoil supportotecnicodurantelimpiantoe
seguonoil followup- aunavalutazioneecertificazionerilasciata
daistituzioni indipendenti, per garantire chelapreparazionedei
propri specialist sia la migliore possibile. Il percorso formativo
statoprogettatoedefinitoincollaborazioneconilteamdelprofes-
sorAntonioCurnis.LacertificazionesardalCermet,cheperlapri-
ma volta ha accettato di lavorare per un processo di formazione,
stabilendoprotocollirigorosiperottenerelaqualificazionechedo-
vr essere, poi, rinnovata ogni anno. Alla fine, Cermet former
elenchi di specialisti adisposizionedellestrutturesanitarie.
CarDa
FORMAZIONE
Un integratore, per reagire meglio alle pressioni e alla stanchezza
La vitiligine
colpisce
soprattutto nei
mesi estivi.
Lorigine,
comunque,
spesso
genetica. Nella
foto, una
grossa
macchia
bianca
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
46 LAPAROLAAI LETTORI

Venerd 30 settembre 2011 il Giornale
X
Il Sudoku
Come si gioca
4 6 3 8 5 9 2 1 7
1 5 9 7 4 2 6 8 3
2 7 8 1 3 6 9 4 5
8 3 4 6 9 5 7 2 1
6 2 5 3 7 1 8 9 4
9 1 7 4 2 8 5 3 6
3 9 2 5 1 7 4 6 8
5 8 1 9 6 4 3 7 2
7 4 6 2 8 3 1 5 9
La vignetta di Krancic
DIFFICILE
Completarelo schema,
riempiendole caselle
vuote, cosicch ciascuna ri-
gaorizzontale, colonnaver-
ticaleeriquadro3x3(colbor-
do pi spesso) contenga
unasola volta tutti i numeri
dall1al 9. Buondivertimen-
to
di AdaVerlecchi
MEDIO
5 7 3 1 2 4 8
4 8 6 3

8 6 3 2
3 1
1 5 7 9

9 6 7 4
7 3 4 5 9 8 6
BAGNASCOELAPOLITICA/1
Il cardinaledistratto
elimmagine dellItalia
IlcardinaleBagnascohaparlatodisti-
li di vitache, secomprovati, sonodiffi-
cilmentecompatibiliconil decorodel-
leistituzioni. Naturalmente, i giornali
hannoritenutochesi riferissea Berlu-
sconi,ancheperch, piavanti,hapar-
latodellimmaginedellItalianelmon-
do che viene pericolosamente fiacca-
ta.Stranopersonaggio,questocardina-
le. Nonsi mai accortochelimmagine
del Paesevenivafiaccatadapresidenti
di Regioni, di sinistra, chehannoavuto
comportamentiadirpocosconvenien-
ti, che si sonotrovati adaver a che fare
perfino con omicidi. O di quel presi-
dente del Consiglio cocainomane. E
nonharitenutodivedere,senonquan-
do non ne ha pi potuto fare a meno,
del grannumerodi preti pedofili. Que-
stecose, che sapevanoosospettavano
tutti, lui non le sapeva o, se le sapeva,
ancorapeggio,nonharitenutodiinter-
venire. Non ha intuito che limmagi-
nedella Chiesa nel mondone sarebbe
uscitafiaccata?
GiordanoCitterio
e-mail
BAGNASCOELAPOLITICA/2
Daquandosi giudica
unpeccatoreinpubblico?
CardinaleBagnasco: Racconti che, se
comprovati,alivellidiversirilevanosti-
li di vita difficilmente compatibili con
ladignitdellepersoneeil decorodel-
le istituzioni e della vita pubblica. Un
rappresentante della Chiesa cattolica
interviene nel comportamento priva-
to di un politico con un commento di
valenza politica. Un cristiano giudica
sullapubblicapiazzaquellocheperlui
unpeccatoreedemetteunapubblica
sentenza. Sono certoche tutti i sinceri
democratici che cercano di zittire la
Chiesanontroverannonulladaridire.
RobertoBellia
Vermezzo(Milano)
BAGNASCOELAPOLITICA/3
Macerti stili di vita
andrebberocomprovati
C un piccolo inciso che grava come
un macigno sul discorso pronunciato
dal cardinal Bagnasco. quel secom-
provatiriferitoaicomportamentiesti-
li di vitacontrari alladignitdellaper-
sona e al decoro istituzionale. Nono-
stantequestodubbio,chesedissoltodi-
mostrerebbe che lammorbamento
dellariacausatodachi daanni cerca
di liberarsi di Berlusconi mettendo in
piazza intercettazioni e interpretazio-
ni dei fatti le pi malevole possibili,
Sua Eminenza salta questo passaggio
crucialeevadirettamentealleconclu-
sioni, alleandosi ai detrattori e calun-
niatori:ilpremierdevefareunpassoin-
dietro. Conla benedizionedella Chie-
saavremoVendolaallapresidenzadel
Consiglio?
EnzoGarberoglio
e-mail
BAGNASCOELAPOLITICA/4
Contentodi aver dato
l8per millealloStato
Dopolennesimaconfermachenonso-
lomolti sacerdoti si fanno influenzare
da ideologie di sinistra, ma persino
qualchevescovosilasciastrumentaliz-
zaredacomunistieaffini, sonoconten-
to di avere firmato questanno per de-
volvere allo Stato l8 per mille dellir-
pef, pur essendocattolicissimo.
EmanuelePigni
Tradate(Varese)
amore e tradimenti

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CONSIGLIODI AMMINISTRAZIONE
Presidente
GIANGALEAZZOBIAZZI VERGANI
AmministratoreDelegato
ANDREAFAVARI
Consiglieri
ALESSIABERLUSCONI
LUNABERLUSCONI
PAOLOBERLUSCONI
ANDREACANEPA
FEDELECONFALONIERI
Direttoreoperativo
LUCAZUCCOLI
VISIBILIAsrl - COMMERCIALENAZIONALE-
CORSO GARIBALDI n. 99 - 20121 MILANO -
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06/95213233- e-mail: info@visibilia.eu
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sta allUfficio Arretrati. Servizio clienti:
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sta; da telefonia mobile in base alle tariffe del
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LI SRL - 36040 GRISIGNANO DI ZOCCO [VI] -
VIA DEL LAVORO 18 - TEL. 0444/414303
la parola ai lettori
di PaoloGranzotto
Eccoqua, amici lettori, ci siamo: eccoloil famo-
sopulmino.Erailfebbraioscorsoquandovichie-
si di aiutarmi acompralo, quel Toyotada15mila
euri, per farnepoi donoallesuorinecambrinia-
nedellaMissionedi Dubbo, inEtiopia. Unma-
nipolodi impavide- vi spiegai - che, pezzodopo
pezzoesuperandodifficoltinimmaginabili ha
tiratosuunospedaledi oltrecentoletti, unorfa-
notrofio, due asili e una scuola. Che ha scavato
unpozzocheriforniscedacqualamissione, che
ha costruito unoasi di umanit e di carit, aiu-
tandoquellegenti senza nullachiedere incam-
bio, neppure ladesioneallafedecheleanima.
Rispondeste allappello con uno slancio e una
generositchedeststupore - intre giorni met-
temmo insieme qualcosa come 300mila euri -
ma noncertoinme, ch vi conoscobene e sodi
quantocapaceilvostrocuore. Comericordere-
te, unpo perchlEtiopialEtiopia, unpo per-
chci si misedi mezzolacentraledi Fukushima
(il pulminomadeinJapan) ci disserocheperla
consegna avremmo dovuto aspettare mesi. E
noi abbiamoaspettato. Intanto, col restodei vo-
stri soldi le suorine, guidate dalla indomabile
suor Maria Regina, hanno scavato un secondo
pozzoassicurandolacquapotabileatuttoil cir-
condario, allargato lorfanatrofio, ampliato la
scuolanellaforesta,costruitoil fornoperilpane,
stabilito un fondo per lAsilo di Hembecho, di-
spostealcuneborsedi studioper ragazzi del vil-
laggiochehannofrequentatolescuoledellaMis-
sioneperchstudinomedicina adAddis Abeba
per poi tornare a fare i medici nellospedale di
Dubbo e garantito un pasto giornaliero a 900
bambini di Dubboedintorni. Nientemale, pro-
prionientemale. Machi lodubitava? Sonoqui
aringraziarlatramiteil suoAngolo-ci hascrit-
to suor Maria Regina in occasione della conse-
gnadel pulmino-earingraziarei generosi letto-
ri del Giornale per averci permessodi realizzare
questo sogno. Erinnovo a lei e ai cari lettori del
Giornale linvito di venire a visitare la Missione
di Dubboper vedereanchecomeabbiamousa-
tole vostre generose offerte. Avete fatto unge-
sto bellissimo, amici miei lettori: tutto in fami-
glia, senza intermediari impegnati nel socia-
le, che poi sonole cosecheriesconomeglio.
Direttoreresponsabile
ALESSANDROSALLUSTI
ViceDirettori
GIUSEPPEDEBELLIS
NICOLAPORRO
SALVATORETRAMONTANO(Roma)
CapoRedattoreCentrale
LAURAFELTRE
Responsabilegrafico
MAUROBROLIS
Sedi
20123Milano
ViaG. Negri 4 - Tel. 02/85661
Telefax 02/72023859-72023880
00193Roma
ViaTerenzio35
Tel. 06/69003.1
Interni Fax 06/6786826
16129Genova
V.leBrigataBisagno 2
Tel. 010/5768911 - Fax 010/542681
E-MAIL
segreteria@ilgiornale.it
Emanavaunodorechenonavevomai,
prima di allora, sentito in nessun altro
uomo.Mispronavacomeilventoallari-
sata. Si annidava, comeunciuffodi pe-
coraeunalama, dietroal suoorecchio.
Appena lo vidi sentii la contrazione di
unimpulso: Gli morsicolorecchio. Se
nondistraggolosguardo, giuroglimor-
sico l'orecchio!. Mi si inondarono gli
occhi.
Quantenotti, poi, avrei passatoconi
miei capelli morbidi e sciolti, liberi co-
me non mai, sul suo lobo, viola per i
mieimorsi. Eogni voltachevedoviolet-
tesulpratomiricordodeiquellobopro-
vato come un fiore allaperto. Mi per-
metteva ogni cosa, perch ogni cosa
che gli facevo, poi lui lavrebbe fatta a
me. Erail patto, il gioco, lasfidachetra-
sformava la nostra apparente distanza
inunasolapelle.
Mi ero promessa, sin dal nostro pri-
moincontro, chenongli avrei mai dato
neppureunbacio. Erounadonna spo-
sata, felice, distratta da molte incom-
benze.Unadonnachesapevaqualifos-
seroisuoi doveri nel1964. Invece, dopo
una settimana, nonsololavevo bacia-
to, maavevogitrovatolodoredi man-
dorleevinoinaltri trepunti del suocor-
po. E ridevo di una gioia cos dolente,
che lui doveva spegnere il tremito con
sussurri dolci eparoleestreme. Davera
donna, nonleripeto.
Non lho mai considerato un tradi-
mento. Insiemealui ogni luogodiveni-
va piccolo come una noce, ancora pi
piccolo, visto che ci chiamavamo lun
laltra: chiccodi riso. Quandosenean-
d, e fuper untrasferimento di lavoro,
decidemmoche era loccasione dataci
dal destino per separarci per sempre.
Prima di andarsene mi volle regalare
uncanarino.Locercammopersettima-
neefacemmolamoreanchenei nego-
zi, tragli animali checiaccompagnava-
no, come, consapevoli che il commes-
socistavaadascoltare. Nonciimporta-
va,anzi.Eilcommessofusemprediscre-
to.
Il canarinodovevaavereil suoodore.
Alla fine lo trovammo e ovviamente lo
chiamammo: Chicco. Avoltemianipo-
te mi porta al cinema. Non guardare
queste scene nonna - mi dice - sono
troppohardperte.Leubbidiscoechiu-
do gli occhi, ma non per il motivo che
mianipotecrede. Per riderecomeallo-
ra,pensandochequalsiasisuono,paro-
la, grido, insulto mi arriva dallo scher-
mosolounfuocherelloinnocuorispet-
toallespintedarmoniachescorrevano
tranoi, trai nostri corpi chemai conob-
bero un lato, n undavanti, n un die-
tro.Eranototalinegliabbracci;inqualsi-
asi puntoi miei occhi si trovassero, an-
chespintidavantialvuotodiunaparete
osullinfinitodel mare, nello spavento
deldolore,nelladolcezzadellasuacom-
pletaprotezione, vedevanolui.
Fuamoreopassione?Melochiedo, a
volte, mail fattodi nonaver mai sentito
nel profondodel miocuoredi aver mai
tradito nessuno, mi fa dire amore. No,
nontradii nessuno e prima di tuttome
stessa, perch da lui imparai una sicu-
rezzainme, cheneppurei miei genitori
mi avevanodato. Imparai laguerraela
pace.
Fu una fiaba, interrotta al momento
giusto,consapevolicheilmondoprima
opoi brucia le fiabe. Grazie per avermi
dato loccasione di ricordare di non
aver mai scordato quellodore, perch
non temo di ravvivarlo ogni giorno, e
oralosentoradicatoe profondoinme,
daquandomihannodettochelui sen
andatodaquestomondo.
il Giornale
Ecco il pulmino
frutto della generosit
dei nostri lettori
CONCESSIONARIEDI PUBBLICIT
MAUROCRIPPA
ALESSANDROMUNARI
GIOVANNI PUERARI
ANGELOSAJEVA
Quel corpo del mio amante perduto
che odorava di mandorle e vino

Sono le cinque del pomeriggio


di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
LAPAROLAAI LETTORI 47
Venerd 30settembre2011 il Giornale
TEMPERATURE
LA SITUAZIONE
realizzazione:
M
A
R
E
C
I
E
L
O
Nebbia Neve Grandine Temporale Rovesci
Rovesci
isolati
Pioggia
Molto
nuvoloso
Nuvoloso
Poco
nuvoloso
Variabile Sereno
Forza
7-9
Forza
4-6
Forza
1-3
V
E
N
T
O
Agitato
Molto
mosso
Mosso
Poco
mosso
Calmo
Il meteo di qualit. Previsioni
aggiornate 24ore su24
DOMANI
IN ITALIA
DOPODOMANI
IN ITALIA
min. max. tend.
ALGERI
BANGKOK
BUENOS AIRES
CHICAGO
GERUSALEMME
HONG KONG
IL CAIRO
ISTANBUL
LOS ANGELES
MIAMI
MONTREAL
NEW DELHI
NEW YORK
PECHINO
RIO DE JANEIRO
SHANGHAI
SINGAPORE
SYDNEY
TOKYO

NEL MONDOmin. max. tend. min. max. tend. min. max. tend. min. max. tend.
min. max. tend.
AMSTERDAM
ATENE
BARCELLONA
BELGRADO
BERLINO
BRUXELLES
BUCAREST
COPENAGHEN
DUBLINO
FRANCOFORTE
HELSINKI
LISBONA
LONDRA
MADRID
MOSCA
OSLO
PARIGI
STOCCOLMA
VIENNA
IN EUROPA min. max. tend. min. max. tend. min. max. tend. min. max. tend.
min. max. tend.
ANCONA
AOSTA
BARI PALESE
BOLOGNA
BOLZANO
CAGLIARI
CAMPOBASSO
CATANIA
CUNEO
FIRENZE
GENOVA
IMPERIA
L'AQUILA
LECCE
MESSINA
MILANO
NAPOLI
PALERMO
PERUGIA
PESCARA
PISA
POTENZA
REGGIO CALABRIA
ROMA CIAMPINO
ROMA FIUMICINO
S.M. DI LEUCA
TORINO
TRIESTE
VENEZIA
VERONA
IN ITALIA min. max. tend.
LE TEMPERATURE
min. max. tend. min. max. tend. min. max. tend.
OGGI SOLE
Milano
Torino
Firenze
LUNA
ALMANACCO
Roma
Palermo
Il santo Sorge alle
Tramonta alle
Lecce
+29
Dobbiaco
+4
NORD: l'altapressione favorisce cieli sereni o poco
nuvolosi, salvo locali foschie al primo mattino sullaVal
Padana. Temperature stazionarie conclimamite,
massime tra25 e 29.
CENTRO: stabilitatmosferica, eccetto per qualche
addensamento pomeridiano sull'Appennino e sui rilievi
sardi. Temperature stabili, massime tra25 e 30.
SUD: sole, salvo nubi sparse al pomeriggio lungo la
dorsale appenninicaassociati aisolati temporali diurni su
Etnae Sila. Temperature stabili, massime tra24 e 29.
NORD: prosegue lafase anticiclonica conbel tempo
ovunque. Dasegnalare qualche foschiamattutinasulla
Val Padana. Temperature stabili, massime tra25 e 30.
CENTRO: cieli sereni o poco nuvolosi salvo qualche nube
inpilungo ladorsale al pomeriggio, comunque innocuo.
Temperature stazionarie, massime tra25 e 29.
SUD: soleggiato ovunque, salvo unpo' di nubi al
pomeriggio sui monti, dove nonsi escludono fenomeni,
specie sullaSila. Temperature stabili, massime tra24 e 29.
NORD: l'anticiclone si accende favorendo unagiornata
assolata, salvo per foschie mattutine inVal Padana.
Temperature stazionarie, massime tra25 e 30.
CENTRO: bensoleggiato ovunque salvo poche e innocue
nubi pomeridiane sulle vette dell'Appennino. Temperature
senzavariazioni di rilievo, massime comprese tra25 e 30.
SUD: prevalenzadi sole maconqualche acquazzone
sparso traCalabriaionicae Siciliaorientale. Temperature
stabili, massime tra24 e 29.
S. Girolamo
11.12
20.39
7.18
7.24
7.10
19.08
19.14
19.01
7.04
7.00
18.56
18.54
18
15
17
14
12
16
13
17
15
15
22
21
8
19
21
17
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19
14
17
15
9
19
14
17
20
15
21
17
13
24
27
27
27
27
28
22
26
26
28
28
27
25
29
25
27
27
25
25
24
28
22
25
29
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27
26
26
28
13
16
19
14
11
13
15
12
14
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14
8
10
14
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15
23
27
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23
23
25
20
18
20
25
18
29
27
29
11
18
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19
26
14
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18
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23
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14
25
16
23
16
12
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20
26
14
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31
33
18
11
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31
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21
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21
32
23
20
25
22
29
23
30
RETTIFICA
Il dr. RaffaeleNordacchione
direttoredellAsstel
Ieri,nellapaginariservataailettori,nel-
laprecisazioneInmemorianongli sms
masoloi numerodi telefonoper errore
abbiamo attribuito al signor Raffaele
Nardacchione la carica di presidente
Asstel invece di direttore. Ce ne scu-
siamoconlinteressato.
COMEPERIL TERREMOTOALLAQUILA
Aprocessogli economisti:
nonhannoprevistolacrisi
Nei media inglesi ultimamente sono
usciti dei servizi riguardoallatotaledi-
sfunzionedelsistemagiudiziarioitalia-
no. Dopo il terremoto a LAquila si vo-
glionoprocessarei geologi perchnon
sono riusciti a prevedere levento. A
portecheancoraoggiimpossibilepre-
vedereunterremoto, midomandoper-
ch,allora,nonprocessareglieconomi-
sti che nonhanno previsto le crisi eco-
nomiche?
RodolfoGuiso
Londra(UK)
LOSPREADTRABTPE BUND
Ci sonopronostici migliori
di quelladi EnricoLetta
Il vicepresidentedel PdEnricoLettaha
affermatocheseBerlusconisidimettes-
se, immediatamente scenderebbe di
centopunti lospreadtrai Btpitaliani ei
Bundtedeschi. Letta non ha fatto altro
che ripetere quanto cera scritto in un
articolo pubblicato su la Repubblica la
settimana scorsa, che a sua volta com-
mentavaunaprevisionedelleconomi-
sta americano Nouriel Roubini, uno
chenonnehamai azzeccataunainvita
sua. Ritenendomi un economista mi-
glioredi Roubini prevedocheseEnrico
Letta, Bersani, Casini eFini si ritirasse-
rocontemporaneamentedallapolitica
lospreadtra i Btpe Bundscenderebbe
subitonondi centomadi trecentopun-
ti, con un enorme sollievo per le casse
delloStato.
GiacomoSempioni
Milano
LACASADI MONTECARLO
Leultimeparolefamose
di GianfrancoFini
La frase ridondante suon pressappo-
cocos: sesi dimostrassecheil titolodi
proprietdellacasadi Montecarlofos-
seintesta a Tulliani, considererei con-
sequenzialedareledimissioni.Unan-
no passato e al corretto annuncio, il
nostro, mai hafattoseguitoconalcuna
azioneconforme. tempochequalcu-
no gli domandi cosa ancora difetti a
completezzadelladimostrazione, sele
annunciatedimissioni debbonointen-
dersidal ruolopubblicoodaquellopri-
vatoenonultimoaqualeTulliani, bon-
t sua, si riferiva. La pessima opinione
maturataal riguardononverrscalfita,
maalmenoper il futurosaremoesone-
rati da questatristepresa per il naso.
MaurizioCareggio
Milano
SICUREZZA
Leprecauzioni sul lavoro
nonsonomai troppe
Qualche tempo fa ho acquistato due
condizionatorio. Loperaiocheli hain-
stallatihalavoratosulbalcone, inbilico
su una scala, a rischio di precipitare,
senza usare alcuna precauzione. Se
loperaiofosse caduto, probabilmente
sareistatoarrestatoperomicidiocolpo-
so.Sarebbeoppoprtuno, primadieffet-
tuareriparazioniatapparelle,zanzarie-
reoaltro, chiedereunpreventivoscrit-
toefareinserirelaclausolachei lavori-
sarannoeffettuati aregoladartenel ri-
spetto delle norme di sicurezza. una
precauzionecheconsiglioatutti ebiso-
gnapretendere dai prestatori dopera.
BiagioSannicandro
Bari
Il santo
del giorno

www.rinocammilleri.com
IL GIORNALE
Reg. Trib. Milano N. 215del 29-5-1982
IL GIORNALEDEL LUNED
Reg. Trib. Milano N. 500DEL 24-12-1982
CERTIFICATOADSN. 6893
DEL 21-12-2010
LATIRATURADI GIOVED 29.9.2011
STATADI 260.452COPIE
IN VENDITA OBBLIGATORIA PER COMO: + LORDINE 1 1,20 - REG-
GIOEMILIA: +IL GIORNALEDI REGGIO11,20- MARCHEENAPOLI
CITT+TEMPI11,20- TOSCANA: +GIORNALENUOVODELLATOSCA-
NA 1 1,20 - FROSINONE: + CIOCIARIA OGGI 1 1,00 - VITERBO: + IL
TEMPO1 1,20 - ABRUZZOE MOLISE: + IL TEMPO1 1,20
La crisi della Grecia non haun solo colpevole
PREZZI ALLESTERO
AUSTRIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . EURO2,00
FRANCIA(MONACOP.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . EURO2.00
GERMANIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . EURO2.00
GRECIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . EURO2.00
SLOVENIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . EURO2.00
SVIZZERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHF3.00
I suddetti prezzi nonsonovalidi per ledizione digitale
Onorio
EraromanoemonacoaSantAndrea
alCelio, aRoma. Fecepartedelsecon-
dogruppomandato dal papas. Gre-
gorioMagno, sottolaguidadellaba-
tes. Agostino, aevangelizzarelaBri-
tannia. Nel 627toccaOnoriodiven-
tareilquintoarcivescovodiCanterbu-
ry, dopo la morte di s. Giusto. Venne
consacrato nella cattedrale di Lin-
colndal vescovodi York, s. Paolino, al
tempo del papa Onorio I. Govern la
chiesa inglese per venticinque anni
efuluiamandareilborgognones. Fe-
licedi DunwichaevangelizzarelAn-
gliaorientale. Toccalui consacrare
il primovescovobritanno, s. Itamaro
del Galles, dopo la morte di s. Paoli-
no. Onoriomorversoil653efusepol-
toaCanterbury.
la stanza di Mario Cervi
CaroChiappini Guerrieri,
il Pasok ha senza dubbio una grande responsabilit
per l'attuale situazione economica dellaGrecia, minac-
ciatadal default. QuandoAndreaPapandreu, padredel-
lattuale premier, prese il potere, pratic una politica di
spesafacile,disocialitpasticciona,distatalismodissen-
natochegli guadagnmolti consensi popolari -allagen-
te piace dandare precocemente in pensione e dessere
assunta in uffici il cui personale gi esuberante- ma
mandinmalorai conti pubblici. Tuttaviaaquel tempo,
nonesistendo leuro, i governi non eranomai a corto di
quattrini. Autorizzati a stampare moneta, lo facevano
congrande zelo. Anche gli esecutivi italiani della Prima
repubblicasisonodistintiinquestagestionedissipatrice
dellerisorsepubbliche,fattadiassunzioniinutili, diinve-
stimenti a pioggia per creare il nulla, di corruzione. Ma
AtenehasuperatoRoma nel malgovernoenel generare
inflazione.
Quandoil centrodestradi NuovaDemocrazianel 2004
preseleredinidelpotereceraleuro.Lostamparemone-
taeravietatoai singoli Stati, eleregoledi Maastricht im-
ponevanolimitirigidialdeficitdibilancio.Peradeguarvi-
si, il governodel moderatoCaramanlis -eredecomePa-
pandreudunaimportatedinastiapolitica- si cavdim-
paccioalla meglio, ossia aggiustandoi conti. Il deficit di
bilancioeradalmenoil 12percento, nellecarteinviatea
Bruxellesrisultavadel 6. Habaratoil Pasokmahabarato
anche Nuova Democrazia, e infatti in questo momento
lira dei greci- che peraltro, giova ripeterlo, spesso e vo-
lentieri applaudirono gli sprechi- investe lintera classe
politica, bollatacomeincapaceevorace. Senzavolerper
nullanegarelagrandezzaelaviolenzadunacrisi cheha
superatoi singoli governi, vaaggiuntochei cittadini de-
gli Stati cicalapaganoil prezzoderrori addebitabili non
aunsingolopartito,maallinteradirigenzaeallinteraso-
ciet. Lei osserva che lItalia ha resistito alla bufera me-
glio di altri grazie a Berlusconi e a Tremonti. Non che
stiamoandandoagonfievele, anzi. Mastoconlei quan-
dosostienechesecifossimoaffidatiallasinistraandrem-
moancora peggio.
Ho letto su Internet quanto ho sotto virgolettato e
vorrei dei chiarimenti perch ho il sospetto che i
guai greci nellUesianolegati al Pasok(Movimento
socialista panellenico). Ecco il virgolettato. Nel
198l il Pasokhaformatoil primogovernosocialista,
divenendoprestoilprincipaleprotagonistadellapo-
liticaellenica degli anni ottantae novanta. Alle ele-
zionilegislativedel7marzo2004statosconfittodal
partito di centro, passando allopposizione fino al-
lautunno2009,quandoha riconquistatoil governo
del Paese. Fine del virgolettato. Sbaglio o il movi-
mentosocialistagreco, adifferenzanostra, hasapu-
torisolverelacrisimondialefacendofallireil Paese,
mentrenoicisiamosalvatidandoilfogliodiviaaPro-
dieallasinistra,etenendoduroconBerlusconieTre-
monti?
LeopoldoChiappini Guerrieri
RosetoDegli Abruzzi
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
n nella lista delle merci autorizzate
a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
per mettere assieme il pranzo
con la cena dipendono dagli aiuti
alimentari internazionali, c
lassedio, le infrastrutture sono
distrutte, la disoccupazione supera
il 50% e Hamas qui a imporre
con manganello e kalashnikov
la sua visione del mondo
in stile iraniano. Quelle onde
che vede sono la nostra via di fuga
, spiega Osama Al-Ryashi,
ventanni, le cavalchi e almeno
in quel momento ti senti
davvero libero, scompaiono le
paure, non c pi lassedio, ti liberi
dalloppressione e si respira
a pieni polmoni.
Fra gli osservatori un po interdetti
sul bagnasciuga c spesso
qualcuno di Hamas. Il surf non
sembra visto di buon occhio, ma
per quanto abbiamo cercato nelle
sure del Corano le teste duovo
del movimento integralista
ancora non hanno trovato nulla
contro il surf, ma non si pu mai
dire. Il Corano non vieta alle donne
di fumare il narghil, ma anche
su questo Hamas ha trovato
da ridire e la shisha finita nella
ormai lunga lista di cose proibite
a Gaza. Perch limportante
spegnere la gioia e la voglia di vita,
non si legano col martirio a cui
gli integralisti stanno sottoponendo
tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
che surfano....
A noi la politica non interessa,
amiamo il mare; ci interessano
il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%
Sono le cinque del pomeriggio
di un giorno
assolato e bruciante,
una leggera brezza spira
da nord ovest. Il
gruppetto di ragazzi arriva alla
spicciolata sulla Sheik Khazadzien
Beach, un paio di chilometri
a sud della citt di Gaza, alle
spalle sono ben visibili le rovine
di due condomini sbriciolati
dalle bombe delloperazione
Piombo fuso del 2009. Oggi
per loro un mercoled da leoni.
Arrivano in spiaggia dopo
aver lavorato unintera giornata
- chi fa il muratore e oggi disoccupato,
chi lavora in un forno,
chi fa il facchino al mercato, chi
va ancora a scuola - perch questi
i ragazzi, i ragazzi del Surf
Club di Gaza, potranno finalmente
provare le nuove tavole
da surf rimaste bloccate per due
anni al check point di Erez. Bloccate
perch le tavole non erano
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a passare - la Striscia sempre
sotto embargo israeliano -
n nella black list di quelle vietate
delle autorit militari. Insomma
uno stallo che sembrava senza
soluzione. Ne sono arrivate
22 ed eccole qui nelle mani dei
nostri ragazzi, spiega Al Hindi
Mansour fondatore del Club nel
capanno sulla spiaggia bianca
che il punto di raccolta dei surfisti
della zona.
Certo la spiaggia di Gaza non
quella di Malibu, n sul mare si
alzano barre da due-tre metri come
davanti Big Sur in California,
ma la voglia di cavalcare le onde
la si vede negli occhi di Mahmud,
Omar, Yussef, i ragazzi pi grandi
e pi bravi del Surf Club. Lacqua
non sembra troppo sporca,
anche se ogni giorno vengono
scaricati sessanta milioni di litri
di liquami non filtrati perch i
depuratori non funzionano, ma
non importa se lacqua piena di
colibatteri perch surfare non
uno sport, surfare una fede. Nei
quasi 365 chilometri quadrati di
Gaza vivono un milione e seicentomila
palestinesi, i tre quarti
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alimentari internazionali, c
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il 50% e Hamas qui a imporre
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tutta la Striscia. Non ci sono
solo ragazzi nel Surf Club di
Gaza. Ci sono anche quattro giovani
promesse: si chiamano
Rawan, Shourok, Sabah e Khoulad.
Sono ragazzine di 14 anni
sveglie e intraprendenti sulle
onde. Certo la loro mise in acqua
- calzoni, maglietta e cappellino
- non proprio delle pi
pratiche, ma gi quelli di Hamas
alzano il sopracciglio: ragazze
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A noi la politica non interessa,
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il surf e il nuoto, e mi
creda vorremmo praticarli in
santa pace, spiega di%

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