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1,20 Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
Sali e Tabucchi
di Marco Travaglio
La dinamite di Antonio
di Antonio Padellaro
dc
evo confessare che certe telefonate di Antonio Tabucchi mi creavano un po di agitazione. Vorrei scrivere qualcosa su..., e con assoluta cordialit ci metteva nei guai. Sostituite ai puntini i nomi di un paio di presidenti della Repubblica, di altrettanti pontefici e di qualche mostro sacro della intellighenzia di sinistra (con Berlusconi sempre sullo sfondo) e capirete i motivi della mia apprensione. Perch Tabucchi, come dicono i patiti della boxe, mirava sempre al bersaglio grosso. Quante volte in questi dieci anni, prima allUnit con Furio Colombo e poi al Fatto, ci siamo trovati a maneggiare la dinamite fabbricata da uno dei pi grandi scrittori contemporanei pensando: giustissimo, fantastico, ma se lo pubblichiamo cos domani ci chiudono il giornale. Siamo rimasti in piedi, anche se in qualche caso il botto ha mandato in frantumi pi di una cristalleria. Lo ha ricordato domenica sul nostro sito Marco Travaglio di quando, in seguito a un articolo in cui Antonio criticava Ciampi per le sue aperture ai ragazzi di Sal, il senatore Manzella, consigliere del Quirinale, lasci la presidenza dellUnit. Il tritolo di Tabucchi aveva la miccia lunga e la lettura dei primi capoversi cos limpidi, fluenti e coerenti (come si disse di altri grandi, Tabucchi era la lingua italiana) non faceva quasi mai presagire linevitabile detonazione, illudendo il povero direttore che in fondo quella fosse solo ispida letteratura mescolata a sacrosanta indignazione civile. Errore. Del resto i suoi articoli erano intoccabili non per un qualche puntiglio dellautore, ma per la cartesiana concatenazione delle cause con gli effetti. A Tabucchi dobbiamo (devo) quella straordinaria sensazione che d finalmente senso a un mestiere altrimenti malinconico e noioso: riuscire a fare incazzare qualche intoccabile. Il giorno dopo ne ridevamo insieme, mentre dallalto fioccavano le pi irate proteste. In questo senso la sua indomabile libert stata per molti di noi meravigliosamente contagiosa. Contando sul suo spirito di ragazzaccio, nella primavera del 2009 gli parlammo dellavventura del Fatto. Ne fu entusiasta e quella volta fummo noi a contagiare lui. In questi tre anni ci ha seguito da vero tifoso e se per qualche motivo, a Lisbona o a Parigi, non riusciva a leggerci via Internet, se ne lamentava assai. Chiamava spesso anche per sapere che cosa succedeva in Italia, Paese che amava molto. Dalla sofferenza con cui ne parlava, forse troppo.
Colombo, Faenza e Truzzi pag. 6 - 7 z
CATTIVERIE
La povert torna a colpire gli italiani. tremendo svegliarsi una mattina e non aver pi niente da rubare (www.spinoza.it)
Mario Monti a Seul per il vertice sulla sicurezza del nucleare (FOTO ANSA)
Feltri pag. 3 z
dg Lei campagna elettorale, I lamandatoinun improbabile seconcaccia di do in Rai, nonostante la sponda politica che laveva proiettata ai vertici di viale Mazzini, cio berlusconiani e cardinali amici, sia molto pi gracile. pag. 12 z
La raccolta pubblicitaria parte con -17% nel primo trimestre del 2012 e nelle previsioni di spesa 100 sono scoperti
calcio1 n
Ultimora: Inter Marco Tullio Giordana: Credevo fosse Moratti decide impossibile girare un film su 33 anni di processi e depistaggi Pagani e Travaglio pag. 9 z via Ranieri
er fortuna, a parte il cordoglio di circostanza del presidente della Repubblica, le alte e basse cariche dello Stato e i politicanti che detestavano Tabucchi (cordialmente ricambiati) si sono astenuti dallestremo oltraggio. Tace il cosiddetto presidente del Senato Schifani, che aveva trascinato lo scrittore in tribunale chiedendogli 1 milione 300 mila euro solo perch aveva osato chieder conto delle sue frequentazioni con certi mafiosi. Il caso unico al mondo dest enorme scalpore in tutta la comunit letteraria internazionale, ma naturalmente non in Italia. Infatti ieri quasi nessun giornale ha ricordato che Antonio morto con quella spada di Damocle sul capo (e presto sapremo se il noto statista palermitano insister nel chiedere i danni alla vedova e ai figli, o si riterr soddisfatto dellavvenuta tumulazione del fastidioso intellettuale che chiamava mafia la mafia). Ne ha parlato solo Repubblica, riuscendo per a non spiegare la genesi della denuncia. Nel 2008 un giornalista raccont su Rai3 le frequentazioni dello Schifani in terra di Sicilia. Rai3 si scus subito per linvolontaria incursione della verit nel servizietto pubblico e lintera stampa insorse: non contro il presidente del Senato, ma contro il giornalista, che Repubblica si incaric di linciare. Allora Tabucchi, sullUnit di Colombo e Padellaro, scrisse un appassionato articolo in difesa del giornalista e contro lo Schifani ma soprattutto contro i suoi difensori dufficio a reti ed edicole unificate: I problemi giudiziari avuti dal sen. Schifani (accertate frequentazioni di personaggi condannati poi per mafia)... dai quali fu assolto... sono fatti che appartengono alla biografia di un uomo politico nominato alla seconda carica dello Stato. Nelle vere democrazie si esige addirittura di sapere se un uomo politico di tale rilievo abbia fumato uno spinello o si sia sottratto alla guerra del Vietnam... Ma nel comunicato del gabinetto di Schifani, n tanto meno sulla stampa italiana (con la sola eccezione de lUnit), il giorno della sua nomina questi fatti non apparivano. La nostra stampa, come ha fatto per anni con le scarpe e le cravatte dei politici, era troppo occupata a descrivere il suo look.... Larticolo si chiudeva con un beffardo parallelo fra i processi di Stalin e Beria e quello contro il giornalista. Di l la denuncia schifanesca. Invece Repubblica liquida la storia cos: Tabucchi aveva criticato duramente Schifani sullUnit e Schifani aveva replicato per vie legali... Ma non legittimo chiedere conto agli uomini politici delle loro frequentazioni? Questo si chiedeva Tabucchi.... Gi, ma lo chiedeva proprio perch Repubblica aveva coperto dinfamie il giornalista che laveva chiesto. Mistero fitto poi sul perch Tabucchi pubblicasse i suoi interventi polemici sulla deriva berlusconiana su MicroMega, su Le Monde e diversi altri quotidiani (che poi erano lUnit e poi il Fatto). Il Corriere spiega pudicamente che Tabucchi scriveva spesso ai giornali internazionali per urlare allEuropa la propria amarezza e rabbia di italiano che aveva scelto lesilio. Eh no, troppo comodo: fino al 2002 Tabucchi scriveva stabilmente sul Corriere, ma dovette smettere quando os criticare il regime di B. e chiunque lo assecondasse, compreso il presidente Ciampi che firm parecchie leggi ad personam. I corazzieri di complemento che presidiano la grande stampa italiana lo ritennero impubblicabile e lui trov rifugio allUnit. La scena si ripet quando Napolitano firm tutte le leggi vergogna e Tabucchi non ebbe che il Fatto per urlare la propria amarezza. Altro che scelto lesilio: il nostro scrittore vivente pi noto nel mondo non trovava un giornale, a parte il nostro, che lo pubblicasse. Ma i furbetti dellesilio non pensino di farla franca. Corre voce che Tabucchi sia vivo e vegeto e abbia fatto finta di morire da quel toscanaccio beffardo che . Per divertirsi a scrivere di chi ha scritto di lui credendolo morto. Paura eh?
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NELLA TENAGLIA
all1,23%. Questa operazione consentir un maggior gettito per le Regioni, pari a 2,2 miliardi di euro. Contemporaneamente, alle Regioni verranno tagliati 2,2 miliardi di trasferimenti al Fondo sanitario nazionale. Pertanto, per i governatori, il saldo sar pari a zero. Con lImu i Comuni, sottolinea la Cgia, incasseranno 21,4 miliardi di euro ma 10,8 miliardi di imposte comunali sostituite dallImu (ovvero, Ici sulle seconde e terze case, Irpef e addizionali redditi immobili non locati). Ai Comuni rimarranno 10,6 mld di euro. Di questi, 9 dovranno essere devoluti allErario (tutto lImu non riconducibile alla prima casa). Nelle casse dei primi cittadini rimarranno 1,6 miliardi che saranno compensati da una riduzione del Fondo sperimentale di riequilibrio. Anche per i Comuni il saldo sar zero.
li italiani stanno iniziando a scoprire quanto pesa la nuova Imu, limposta sugli immobili che sostituisce e integra lIci. Per lo Stato vale 11 miliardi di euro, ma per gli enti locali che la devono riscuotere potrebbe rivelarsi una delusione. Il governo Monti, rileva la Cgia di Mestre, un centro studi, ha deciso di incrementare laddizionale regionale Irpef dallo 0,9%
ESODATI E FREGATI
In 350 mila si sono licenziati per raggiungere la pensione contando sugli incentivi. Lo scalone ha fatto saltare tutto
di Salvatore Cannav
ario Monti chiede al paese di essere pronto alle riforme che il suo governo sta portando avanti. Si riferisce in particolare alla polemica sull'articolo 18 e alla riforma del mercato del lavoro. Ma il discorso potrebbe valere anche per i cosiddetti esodati la cui situazione sintetizza come si possano creare veri e propri danni in nome del rigore. Un rigore, tra l'altro, a senso unico se vero, come documenta la Cgia di Mestre che le nuove aliquote Imu per le seconde case penalizzano redditi intorno ai 25 mila euro e beneficiano, invece, redditi da 100 mila euro (con uno sconto di 14 euro).
realizzarsi entro il 30 giugno. Ma che soluzione? Intervistata dalla trasmissione Repor t di Milena Gabanelli, Elsa Fornero non si mostrata particolarmente sensibile al tema dimostrando di avere pi a cura il proprio ruolo di ministro rigorista. "Siamo stati chiamati a fare un lavoro sgradevole non a distribuire caramelle" ha spiegato a Bernardo Iovene che l'intervistava, contestando che la riforma pensionistica nel suo complesso sia solo contro. Io mi sforzo di far
66-67
PREVIDENZA: LA NUOVA ET MINIMA DECISA DAL GOVERNO
350 mila
LE PERSONE CHE ADESSO SONO NEL LIMBO
LAVORATORI esodati un nome terribile che la stampa ha scelto per descrivere la vicenda di quei dipendenti incentivati a uscire dalla propria azienda o fabbrica con la prospettiva di poter approdare alla pensione in un numero certo di anni. Licenziamenti concordati, dunque, in cui un certo numero di lavoratori ha scelto di rimanere disoccupato in cambio di una quota di reddito sufficiente ad accompagnarli alla condizione pensionistica. Solo che questo avveniva con le vecchie regole del sistema previdenziale, prima che, in un solo colpo, il governo Monti portasse l'et minima per la pensione a 66-67 anni. Uno scalone che ha imposto a molti di quei lavoratori una prospettiva di vita, non breve, da passare senza reddito. Gli incentivi erano infatti tarati per periodi di due-tre anni e non basterebbero per cinque-sei o addirittura nove anni come raccontano alcuni casi che abbiamo raccolto su ilfattoquotidiano.it che qui riassumiamo. Il problema che non si tratta di pochi casi. Le stime oscillano tra 100 e 350 mila e la differenza data dal conteggio o meno dei lavoratori autorizzati ai contributi volontari che costituiscono una parte cospicua. Per tutti i casi presi in considerazione dal governo al momento della riforma lavoratori in mobilit, contributi volontari, in regime di Fondo di solidariet il Salva Italia aveva individuato deroghe e stabilito un finanziamento (dai 240 milioni del 2013 si saliva ai 1220 milioni nel 2016). Ma nell'elenco mancava la tipologia specifica dei lavoratori incentivati all'esodo. Questi sono poi stati aggiunti con il milleproroghe ma a saldo invariato. E ora le risorse non bastano e forse non bastano nemmeno per tutti gli altri. E cos, al momento, ci sono centinaia di migliaia persone nel limbo in attesa di una soluzione che il ministro Fornero ha annunciato
Gli aiuti, tarati per 2-3 anni, non basteranno Beffa Imu: penalizzati i redditi bassi, vantaggi ai ricchi
capire ha detto che c' molto per... molto a favore. Certo, la riforma della pensione severa... s, s, severa, anzi di pi, dura. Ma l'Italia, ricorda, rischiava di finire in fondo al baratro. E noi, i tecnici, l'abbiamo salvata.
18 mesi
IL MASSIMO DEL SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE PER GLI OVER 55
Ma torniamo al caso degli esodi rimasti senza pensione. Fornero vuole aggiustare la situazione, ma non con il vecchio metodo delle promesse. Non si pu, si perderebbe credibilit. Un'ipotesi avanzata che quei lavoratori ritornino al lo-
ro posto di lavoro. Eventualit accademica perch non esiste nessuna azienda disposta a tanto. Alle Poste, ad esempio, i sindacati raccontano che l'azienda rifiuta di accogliere qualsiasi ripensamento di chi ha gi firmato l'uscita incentivata e ha ultimamente chiesto di rimanere in servizio. Figurarsi se aderir a riammettere in servizio chi gi uscito" scrive una nota della Ugl. Il massimo che l'azienda postale disposta a fare firmare un Avviso comune con i sindacati per chiedere al governo di estendere da 24 a 36 mesi la copertura contributiva e di utilizzare il Fondo di solidariet interno per un sostegno al reddito. SE IL RIENTRO in azienda non possibile, il ministro, sempre a Repor t, fa intravedere una seconda soluzione, il sussidio di disoccupazione. La nuova "Aspi", del resto, stata annunciata come in grado di arrivare dove la disoccupazione non arrivata anche se i criteri sono gli stessi. Ma l'Aspi copre 12 mesi, 18 per gli over 55. Pu bastare a chi rimane scoperto per un anno e mezzo, ma per gli altri avrebbe bisogno di una deroga. Senza contare che molti di questi lavoratori, come si legge dalle loro testimonianze, hanno appena concluso il periodo di disoccupazione seguente al licenziamento.
LE STORIE
Bancario, ho accettato l'esodo, pagato da me con i miei contributi e quelli della banca, perch mi era stato garantito che, nel momento in cui firmavo, il mio sarebbe stato un diritto acquisito e garantito dallo Stato. Ora vengo a scoprire che non era cos e dovr partecipare alla lotteria dei fondi stabiliti dalla Fornero con il rischio di rimanere 4 anni senza stipendio o pensione .
Claudio MN
voro. Me ne sono andato volontariamente sapendo che ad agosto 2012 sarei andato in pensione. Ad agosto avrei maturato 40 anni di contributi: essendo disoccupato, percepisco fino a fine marzo il sussidio di disoccupazione che mi garantisce anche i contributi figurativi poi nulla. Con la riforma Fornero tutti i miei programmi sono svaniti.
Giorgio Donadoni
vembre, ma con decorrenza a fine marzo. Sarei dovuto andare in pensione nel 2012 con finestra nel 2013. Ora la riforma rimanda tutto al 2016, per cui 4 anni senza lavoro e senza stipendio. E non posso essere censito da INPS perch ufficialmente io lavoro ancora!
Carlo Filippa
Dovrei attendere i 61 anni per ricevere la pensione. Ma questo non basta, bisogna attendere un ulteriore anno pi tre mesi per aspettativa di vita. Mi sembra di giocare al Superenalotto. Dovrei andare in pensione nel marzo 2015. Se mi allungano il periodo di attesa dovr dormire sotto i ponti, i quattrini sono finiti.
Marco 1953
Ho rassegnato le dimissioni a novembre siglando una conciliazione e depositandola al mio sindacato. Poi siccome avevo 5 mesi di ferie arretrate, l'azienda mi ha chiesto di fruirne e quindi abbiamo firmato e registrato la conciliazione a no-
Licenziata, a settembre 2012 finisco l'indennit di disoccupazione in quanto licenziata. A ottobre avrei maturato i 40 anni di contributi essendo nata nel 1954 e avendo cominciato a lavorare a 18 anni. Non so quale potr essere il mio futuro.
L. Pagani
Ho 55 anni. Non sono un esodato, ma un lavoratore licenziato individualmente per mancanza di la-
Linferno delle quote e i diritti acquisiti annullati: Adesso sar come vincere al Superenalotto
Sono un'esodata di Poste italiane, ho firmato in Azienda a marzo 2011 e all'Unione Industriali a luglio 2011 quando non si parlava di riforma pensionistica. Sono andata in esodo con i 58 anni di et e 34 di contributi, l'azienda mi ha accompagnato con un incentivo fino a luglio 2014, data in cui avrei percepito il primo assegno pensionistico. Con la riforma pensionistica andrei a prendere la pensione a ottobre 2020! Significa sei anni senza una lira. Da dicembre non ci dormo la notte.
Rosa Mascitti
Sono in mobilit (crisi aziendale, accordo nel gennaio 2010) dall'ottobre 2010. Ho compiuto 58 anni in gennaio, a dicembre 2010 ho maturato 35 anni di contributi. La mia ancora di salvezza era quota 97 (61+36) sapevo che sarei rimasto senza nessun tipo di entrata per circa 20 mesi ma non mi sarei mai aspettato oggi come oggi di non sapere quale sar il mio futuro pensionistico e di conseguenza come far a campare nel caso dovessi andarci a quasi 67 anni.
Marco
Sono stato licenziato nel 2009 a 56 anni con 35 di contributi. Nella mia azienda non ci sono sindacati. Ci siamo accordati per l'uscita dal lavoro pagandomi i contributi sino alla finestra di mia competenza. Ora pago i contributi volontari, soldi dell'azienda, sino a fine 2012.
I dipendenti IBM usufruiscono della Cassa di Assistenza Dipendenti Gruppo IBM (Cadgi), che d diritto al rimborso parziale delle spese mediche. Se ne pu usufruire anche da pensionati, a condizione che non vi sia soluzione di continuit tra attivit lavorativa e ma-
turazione del requisito pensionistico. Quindi gli accordi individuali di incentivo all'esodo, sottoscritti da noi esodati IBM, prevedono che il dipendente sia posto in aspettativa non retribuita e non contribuita per il periodo di tempo mancante al raggiungimento del requisito pensionistico, previo incentivo economico che copre l'intero periodo che va dalla data d'inizio dell'aspettativa fino alla data di decorrenza del trattamento pensionistico, individuata sulla base delle previgenti norme previdenziali. Il periodo di aspettativa non retribuita ha costituito, quindi, il tecnicismo mediante il quale noi esodati IBM avremmo mantenuto il diritto di continuare a usufruire del Cadgi. In assenza di tale esigenza tutti noi avremmo potuto usufruire della apposita clausola di salvaguardia per gli esodati prevista nel Milleproroghe, avendo concluso il rapporto di lavoro ben prima del 31/12/2011. Noi esodati IBM chiediamo che, vista la nostra particolare situazione, sia ritenuta valida, quale data di conclusione del rapporto di lavoro, quella di sottoscrizione dell'accordo di esodo incentivato.
Ezio Intropido (a cura di Salvatore Cannav)
Dai veleni contro De Mita alla summa del a parlar male ci si indovina
NELLA TENAGLIA
A parlare male si fa peccato, ma spesso si indovina. Non basta avere ragione: bisogna avere anche qualcuno che te la dia. Amo tanto la Germania che ne preferivo due. Ci sono pazzi che credono di essere Napoleone e pazzi che credono di poter risanare le ferrovie dello Stato. Non bisogna mai lasciare tracce.
ra il 17 febbraio del 91, convegno dei giovani amministratori della Dc. Il giorno prima De Mita che due mesi addietro era stato costretto a lasciare Palazzo Chigi dal Caf aveva attaccato il Divo Giulio presidente del Consiglio: Meglio andare alle elezioni anticipate che tirare a campare. Perfida la risposta di Andreotti: Meglio tirare a campare che tirare le cuoia. Gli aforismi del senatore a vita sono celebri, eccone alcuni:
lo dice da Seul, Corea del Sud, allinizio del suo viaggio in Asia dove si occuper di investimenti, debito pubblico, nucleare, politica estera. Un viaggio che, secondo una tradizione inestirpabile della politica, serve soprattutto da megafono per far arrivare meglio certi messaggi in Italia, amplificati dalla distanza. Monti chiarisce: Se il Paese, attraverso le sue forze sociali e politiche, non si sente pronto a quello che secondo noi un buon lavoro, non chiederemo
certo di continuare per arrivare a una certa data. La traduzione ovvia: quello di Monti non un governo ponte per arrivare a fine legislatura, ma con pieni poteri. O governa, o lascia.
ATTRAVERSO le reazioni si comprende la geometria degli umori tra i partiti. Angelino Alfano, segretario del Pdl, non ha dubbi sul fatto che il premier si riferisca allimminente negoziato parlamentare sulla proposta di riforma del mercato del lavo-
LA SCALA protesta dei sugli operatori stessi, anzich prolavoratori, rischia Vasco riconoscere glie errori di sfongrammazione organizzazione della direzione. Sullo a protesta contro la riforma del lavoro do c anche un altro problema: quello del L contagia ancheIeri la segreteria Slc-Cgil, divieto per gli orchestrali di svolgeresolidali i lavoratori del Teatro Alla attivit Scala di Milano. esterna. Nonostante le dichiarazioni
Rsa e Rls ha proclamano uno sciopero per il giorno 31 marzo contro le modifiche all'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e in risposta alla lettera firmata dal direttore generale Maria Di Freda in materia di infortuni sul lavoro. La missiva in questione, inviata ai responsabili e ai capi squadra tecnici, secondo la rappresentanza sindacale degli artisti, scarica ogni responsabilit degli incidenti avvenuti in palcoscenico negli ultimi mesi con gli orchestrali del maestro Daniel Barenboim e del direttore artistico Stphane Lissner, resta agitata la situazione riguardo allattuale divieto previsto dalla legge. Rischia cos di saltare l'attesa prima del balletto L'altra met del cielo con le musiche di Vasco Rossi. Nei giorni scorsi il rocker di Zocca aveva pubblicato su Facebook un'anteprima abusiva di un brano della colonna sonora.
ro fatta dal governo e dice: Siamo daccordo: o si fa una buona riforma o nessuna riforma. Pier Ferdinando Casini, dellUdc, si conferma il pi montiano: La situazione drammatica in cui versava il paese non si esaurita, per questo il governo deve continuare. Anche se con i suoi collaboratori ragiona sul fatto che normale che il governo perda un po di consenso se agisce con decisione, ma sarebbe inaccettabile se lo perdesse senza concludere le riforme. Secondo il sondaggio di La7, in una settimana il gradimento dellesecutivo passato dal 61 al 56 per cento. Poi c il Partito democratico, che ieri si riunito per trovare una posizione comune sullarticolo 18 e che non pu permettersi di far uscire la riforma dal Parlamento senza strappare qualche modifica. Il segretario Pier Luigi Bersani assicura: Il Paese prontissimo e il presidente Monti lo ha gi visto, ma per aiutare il Paese e affrontare lemergenza bisogna che ci sia un buon dialogo e non un distacco tra la sensibilit del Paese e lazione del governo. Se non una critica, almeno una manifestazione di disagio. Rimbalza su Twitter il commento del direttore di Repubblica Ezio Mauro: Il Paese non pronto. E chi lo
certifica? Non siamo a scuola. C poi un altro protagonista della vicenda, il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Sottovoce alcuni sostengono che Monti abbia mandato un messaggio anche al Quirinale, intervenuto in modo plateale nella vicenda dellarticolo 18, prima facendo pressione sulla Cgil perch firmasse la riforma e poi perch il governo non usasse lo strumento del decreto legge. Monti pensa davvero di dimet-
Il premier mette nuova pressione soprattutto al Pd che infatti continua a chiedere dialogo
tersi prima del 2013? Non sembra, per non ha alcuna intenzione di compromettere la sua immagine di presidente decisionista ed efficace. Sul sito della Presidenza del Consiglio stata pubblicata ieri lintervista rilasciata dal premier al quotidiano giapponese The Nikkei, datata 24 marzo ma concessa nei giorni precedenti: Monti si augurava una final conclusion della vicenda articolo 18 in pochi giorni. Una conclusione che sembra lontana. Al Nikkei Monti annunciava anche la riforma del fisco nel Consiglio dei ministri di venerd. E non si vista. MONTI SAR pure un tecnico, ma da ventanni frequenta la politica e sa che il bastone senza la carota poco utile. In questo momento il problema il Pd, quindi la sua azione si muove su due binari. Il primo, quello del dramma: sabato il premier ha agitato il rischio contagio dalla Spagna (e ieri ha scherzato: Di quel Paese per due giorni non parlo). La carota per il Pd la Rai: Bersani si incartato, non vuole indicare consiglieri per un cda scelto secondo la legge Gasparri ma la riforma sembra lontana. Monti potrebbe toglierlo dallimbarazzo con unipotesi di compromesso lasciata filtrare al Corriere della Sera: un cda con manager puri, niente politici, ex parlamentari e affini, cos che sia impossibile ricondurre le nomine a una lottizzazione. In cambio, ovvio, Monti vuole un sostanziale via libera sullarticolo 18. O si approva la riforma in Parlamento entro lestate o rischia di slittare tutto alla prossima legislatura.
on siamo qui N melle. Dopoa distribuire carala durezza lo scherno. Cos la ministra lacrimale si fatta vicepreside arcigna, cos la Fornero diventata la Cattivero. La con larticolo, perch malgrado la megalomania non abbia limiti, nemmeno lei per ora pu modificare la lingua italiana, negando ai cronisti larticolo determinativo femminile. In qualsiasi paese civile, alla inchiesta firmata da Bernardo Iovene per il Report di Milena Gabanelli (in onda domenica su Raitre) avrebbero fatto seguito corsivi infuocati, richieste di dimissioni e interrogazioni parlamentari. Ma chi tocca i tecnici nella stampa italiana trema: silenzio pi completo, nemmeno un lancio di agenzia. La ministra che doveva tutelare con rigore compassionevole diventata la caricatura della signorina Ratched di Qualcuno vol sul nido del Cuculo, la caposala che si realizza vessando i propri pazienti. Nei panni di tanti Jack Nicholson incolpevoli, per, ci sono quegli italiani che la riforma contributiva appena varata dal governo Monti manda in rovina. Li hanno simpaticamente battezzati Esodati. Sono quelli che dopo la riforma resteranno senza lavoro e senza pensione, imprigio-
nati in un limbo previdenziale anticamera della miseria. Esodati, come se biblicamente viaggiassero verso una terra promessa. Sono stati espulsi dal lavoro con accordi sottoscritti al ministero da sindacati e governo. Che esistessero si sapeva, e infatti al ministero Fornero erano stati segnalati da un suo predecessore, Cesare Damiano: Guarda le aveva detto lui voteremo la riforma se ti impegni a dare loro copertura. Macch. I soldi non ci sono. In quei giorni di dicembre la Fornero non aveva sentito ragioni, il governo aveva bocciato tutti gli emendamenti, accettando solo un ordine del giorno non vincolante. Poche settimane fa il Corriere della Sera ci rivelava (fonti governative) che sono poco meno di 200 mila: per lInps sono addirittura 350 mila. Ma domenica, intervistata da Report, la ministra Cattivero ha mostrato la sua faccia spietata: Siamo stati chiamati a far parte di un governo tecnico perch cera una lavoro sgradevole da fare. Non perch cerano da distribuire caramelle. Il nodo che alla Fornero sfugge che quel danno sociale non lo hanno creato lontani governi politici, ma la sua riforma. Per questo che lostentazione muscolare pi sgradevole: Non possiamo permet-
terci il vecchio metodo delle promesse a go-go. Non possiamo farlo perch perderemmo credibilit. Poi, di fronte allincredulo Iovene, che le chiedeva come pensa di risolvere il problema (si impegnata a farlo entro lestate) ha aggiunto: Daremo un sussidio. Linviato ha ribattuto: Loro vorrebbero la pensione! (ne avevamo maturato il diritto e avevano accettato di esodare a quella condizione). Ma la Fornero: Possiamo dire una cosa? La pensione di quelle persone, sar sgradevole dirsi, non tutta pagata dai contributi. Davvero viene da chiedere come possa essere passato per la testa, a Pier Luigi Bersani
(sia pure mettendo di mezzo la sua simpaticissima figlia) di paragonare langelica solarit di una donna intelligente come Beln Rodriguez, alla maschera arcigna e presuntuosa ministra. Della sua mutazione genetica ha scritto su Repubblica, Francesco Merlo: Quelle lacrime non furono, come pensammo in tanti, sentimento del sacrificio, ma emozione del debutto, e quindi turbamento da strategia comunicativa. Concludendo che le rughe che prima erano bel-
lezza, adesso si sono fatte reticolo di ambizione: Ora sappiamo che quel pianto era inadeguatezza, la faccia di chi purtroppo rischia di perdere la faccia. Non ci sarebbe nulla da aggiungere, se non che uguale intransigenza la Fornero lha esibita sullarticolo 18, che prima annunci di considerare totem da abbattere, salvo poi con un voltafaccia da politico, ma di quarta classe accusare lottimo collega del Corriere, Enrico Marro, di averle teso una trappola. Un mese dopo cambiava idea: Elsa era tornata di nuovo la Cattivero, al punto da presentare un articolato scomposto che un preside della Bocconi considera a rischio di incostituzionalit. Per motivi sconosciuti (ma forse intuibili) se si viene licenziati per motivi economici e anche se il giudice appura che non vero, non si viene reintegrati al lavoro. Una bella riforma. Ora la Fornero gioca alla Cattivero si dimentica di quando millantava paccate di miliardi e parla di caramelle per uomini e donne in mezzo a una strada. Proprio lei, non eletta da nessuno, e titolare di una possibile pensione retributiva. Ha ragione Milena Gabanelli a chiederle di rinunciare. Almeno a quella.
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ggi alle ore 18 nella Sala Alessi di Palazzo Marino, in piazza della Scala 2 a Milano, si tiene lincontro con Gian Carlo Caselli, dal tema La legalit difficile. Un incontro-intervista guidato da Umberto Ambrosoli, Sandra Bonsanti e Carlo Smuraglia. Si parler di legalit in un Paese che dimostra ogni giorno la sua insofferenza nei
STATO E CHIESA
confronti delle regole. E la prima uscita pubblica di Caselli dopo le minacce e le gazzarre degli ultimi due mesi. Si parler dello stravolgimento delle storie professionali perch questo rende facile dipingere un nemico. Si parler infine di giustizia, di diritti, di libert di parola, di cultura della democrazia e di Costituzione. Perch questa storia che riguarda tutti. Liniziativa promossa da numerose associazioni da sempre impegnate sui temi civili, sulla giustizia e sulla libert di stampa: Ammazzateci tutti, Anpi, Articolo 21, Centro studi Giorgio Ambrosoli, le Girandole, Libera, Libert e Giustizia, Qui Milano Libera, Sao-Saveria Antiochia Omicron, Scuola Antonino Caponnetto, Stampo Antimafioso. Ingresso libero.
Nel giorno del voto allunanimit su Bersani, nella direzione del sollievo e dei sorrisi, lunica faccia scura quella di Pietro Ichino, che di proposta ha ancora la sua. Il segretario ha dettato la linea del partito sullarticolo 18: la riforma del lavoro annunciata da Monti e Fornero andr modificata con una norma che introduce il reintegro anche per i licenziamenti economici, qualora il giudice li ritenga immotivati o sbagliati. Insomma, il modello tedesco. Dice Ichino: In Germania non mai successo che il reintegro venisse dato a lavoratori licenziati se non per cause discriminatorie o disciplinari. Il diavolo, si sa, nei dettagli, tanto pi in una materia cos complessa. Ma c tempo, la
riforma del lavoro dovr andare in Parlamento e intanto Bersani si pu vendere un accordo di massima nel partito che dovrebbe in teoria convincere il governo a cambiare rotta. Non fa niente che Monti quasi lo smentisca in corsa dicendo che se il paese non pronto lui e i suoi tecnici sono pronti a lasciare. La direzione convocata dopo il disastro delle primarie di Palermo, che doveva essere il giorno della resa dei conti finisce con un sospiro di sollievo collettivo. Grazie pure alla Cgil, che la manifestazione in difesa dei diritti dei lavoratori, la far s, ma a fine maggio. C tempo. Magari parteciperemo senza aderire o non aderiremo, ma par teciperemo, fa il verso al suo partito un dirigente.
Walter Veltroni...non vorrei che si pensasse che stiamo scrivendo il libro cuore
12:56 CHIARA GELONI non twitto da una riunione a porte chiuse ma ho limpressione che il Pd stia per darvi una mostruosa prova di forza #direzionePd 13:01 FEDERICA MOGHERINI #direzionePd @pbersani riceve sfilza di endorsement al limite del controproducente: Fassino, Franceschini, Veltroni, DAlema. Altro che #maanche 13:10 MAURIZIO BELPIETRO D'Alema alla #direzionepd : Chi voleva dividerci ha fatto come Wile E. Coyote". E al Pd, di conseguenza, hanno seguitato a fare gli struzzi 13:10 IVAN SCALFAROTTO Dalla sfilata di big emerge che il governo Monti non deve avere nessun timore circa lappoggio del Pd. #direzionePd 13:24 MARTA MEO #direzione Pd: Letta il governo deve mettere in campo un messaggio caldo Non sono daccordo, penso che il messaggio caldo spetti al Pd #fb 13:27 ROBERTA MORI #direzionePd Fioroni condivide la
In alto, il segretario del Pd, Bersani; a destra, DAlema: ha usato Willy il Coyote come immagine durante il suo intervento
Nel Pd il giorno del cinguettio, il momento di sbandierare la ritrovata armonia. Ieri la direzione del partito da riunione a porte chiuse diventata apertissima a tutti: alcuni suoi membri, come Anna Paola Concia e Luisa Bossa, Jean Leonard Touadi e Marta Meo, mentre partecipavano, hanno fatto una vera e propria diretta live via telefonino. E commenti e asserzioni sono stati aggiunti da privati cittadini e immancabili giornalisti. Tanto che lhashtag (ovvero la parola chiave per seguire i dibattiti) #direzionePd stato il secondo dei Trendtopics di ieri mattina, che nel vocabolario Twitter significa il secondo argomento pi seguito della giornata. Nellera tecnica accade pure che una riunione per addetti ai lavori diventi un evento virtuale. Con un curioso rovesciamento: se Twitter racconta la riunione della concordia, i panni sporchi si lavano sui giornali, come qualcuno ovviamente - twitta.
11.22 PAOLA CONCIA #direzionePd Bersani non ci dobbiamo ingabbiare in categorie contrapposte sociale e liberale. Io Paola sono sociale e liberale 11.24 JEAN LEONARD TOUADI #direzionePd il modello tedesco garantisce un equilibrio dei diritti e una coesione sociale 11.44 MARTA MEO #direzionePd Bersani rimette al lavoro la commissione statuto sulla questione delle primarie in vista della prossima assemblea nazionale 11.54 ANTONELLA SCUTIERO mi sbaglio o nella #direzionePd stanno dicendo le stesse cose di sempre? 12:32 ANNA PAOLA CONCIA Ora parlano i le big in
sequenza arggggg
12:39 SANDRO GOZI #direzione pd: sembra Ballaro': parlano Bersani letta Bindi Finocchiaro D'Alema. Nulla: questi da soli non molleranno mai 12:50 CLAUDIO VELARDI @annapaolaconcia Paoletta ancora il/le chiamate big, consentite queste parate tardo sovietiche...alzatevi e andatevene tutte 12.42 MARTA MEO direzionePd# Veltroni esprime subito consenso alla relazione di Bersani non potendo essere presente al voto di oggi pomeriggio 12:55 ANNA PAOLA CONCIA #direzione Pd DAlema non stiamo scrivendo il libro cuore...ma non ho capito cosa volesse dire ma forse sono scema JEAN LEONARD TOUADI #direzione Pd sono molto daccordo con la relazione di
16:31 ANNA FINOCCHIARO Pd in piazza? Noi dalla parte dei lavoratori, ma prima di pensarci cerchiamo soluzione condivisa in Parlamento. #direzionePD #lavoro 16:14 MARCO BELTRAMI ma un caso lavere accostato tra le tendenze #giornatadellalentezza e #direzionePd?
centro del discorso e delle priorit ha A lmesso il lavoro, essenziale non solo per sopravvivere ma anche per la dignit personale. Niente riferimenti diretti allarticolo 18, ma cenni e sfumature che farebbero pensare a un s alla riforma. Poi, i veleni in Vaticano: Nonostante qualche sgradevole episodio, Benedetto XVI continua la sua opera di riforma. Ieri il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, ha aperto con la sua prolusione i lavori del Consiglio episcopale permanente.
IL SUO PRIMO INTERVENTO dopo la riconferma alla guida dei vescovi italiani, in cui Bagnasco ha parlato soprattutto di crisi economica, la peggiore del dopoguerra, con toni accorati: Con i provvedimenti adottati stato messo al sicuro il Paese, ma ora bisogna azionare tutti gli strumenti e investire tutte le risorse per creare lavoro, priorit assoluta. A scontare il prezzo della recessione
sono soprattutto i giovani, ricorda il prelato, anche perch il Paese che non prende sul serio le generazioni con maggiore spinta innovativa. Daltronde, sostiene, c una strana congiuntura: i padri, lottando, hanno ottenuto garanzie che oggi appaiono sproporzionate rispetto alle disponibilit riconosciute ai figli. Parole che sembrano un riferimento allarticolo 18. Di certo Bagnasco vuole pi impegno, anche dalle banche: necessario che Stato ed enti locali siano solventi, e che gli istituti bancari non si chiudano in modo indiscriminato alle richieste degli imprenditori. In pi passaggi, larcivescovo di Genova ribadisce il gradimento della Chiesa per il governo Monti, da cui si aspettano soluzioni attese da anni. Ma le ventilate riforme sono materia bollente. E Bagnasco osserva: Serve un sistema di welfare condiviso, nella realt odierna nessuno pu pensare di preservare rendite di posizione: bisogna essere anticonformisti, e misurarsi con le mutazioni che costringono ad un pensare nuovo. Anche qui, pare spuntare un via libera a un nuovo articolo 18.
Esplicito linvito a continuare la lotta contro levasione e la corruzione. Bagnasco parla anche di Ici, e sono altre lodi per il governo: Siamo lieti che il tema dellIci sui beni della Chiesa abbia avuto unevoluzione positiva. Le nuove misure indurranno a superare eventuali situazioni di ingiusto trattamento. Ma i tecnici di Monti non sono eterni. E allora Bagnasco esorta a rinnovare tutti i partiti, che non hanno alternativa se vogliono tornare ad essere la via ordinaria della politica.
istrutto. In affanno. Occhi persi, respirazione accentuata. Per Massimo DAlema la prova di domenica sera da Fabio Fazio stata una delle peggiori della sua carriera, dai tempi di Occhetto, ultimo Congresso del Pci. Domande sul marxismo, quindi il viaggio del Papa a Cuba. Sul sostegno al governo. Sullarticolo 18. Ecco la copertina dellultimo numero di ItaliaEuropei, la rivista della Fondazione che presiede: un numero dedicato alla scuola. Purtroppo il tempo non ha dato spazio a curiosit su cosa ne pensa il lder Maximo della metempsicosi. Del nuovo dibattito sulla psicoanalisi. Sullirrisolta questione legata a Saussurre. La Bicamerale? Roba vecchia. I suoi uomini indagati in Puglia? Bugie, falsit. Eppoi, viaggiava in aereo (gratis) a sua insaputa. Bene cos.
NELLATTESA, IL CARDINALE ricorda i no della Chiesa. Innanzitutto al cosiddetto divorzio breve, perch lintroduzione di istituti che consacrano la precariet affettiva non sono di aiuto n alla stabilit dellamore, n alla societ. Quindi, la tradizionale condanna per aborto, eutanasia ed infanticidio e un auspicio: Anche il Senato approvi il dl sul biotestamento. Infine, i nodi interni alla
Chiesa. Le fughe di notizie su lotte interne e presunti complotti hanno investito in pieno il segretario di Stato del Vaticano, Tarcisio Bertone, con cui Bagnasco ha rapporti gelidi. E il presidente Cei rimarca: Nonostante il clamore che ciclicamente sfiora i credenti, a motivo magari di qualche sgradevole episodio che sconvenientemente vorrebbe coinvolgerli, Benedetto XVI persegue la propria opera di riforma interiore della Chiesa. Non so se sia del tutto appropriato, ma verrebbe da dire che in questo periodo c come una sorta di pacifica offensiva da parte del Papa, per convincere che il primato degli umili. Umilt, come antidoto alla sete di potere: nella Chiesa.
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mma Bonino, tra i nomi femminili circolati in questi giorni per ricoprire la carica di Presidente della Repubblica, non mostra ottimismo: Come ha detto il Presidente Napolitano, la situazione del Paese dovrebbe essere matura afferma Il fatto che il meccanismo di elezione del Presidente quello che sappiamo, i partiti italiani sono molto maschilisti, e di
di Gianni Boncompagni
Mackinson
rivorrebbe un Pertini, ma oggi nessuno allaltezza. SUL FUTURO una sola certezza: ci salvi chi pu. Il timore collettivo che il nome spunter dal cilindro della politica e per questo sar politico. Non abbiamo possibilit di scampo scrive una lettrice allarmata in rampa di lancio ci sono solo i soliti professionisti della politica, quelli che ci hanno ridotto in questo stato e che ora si nascondono sotto il nome del governo Monti per finire lopera. C per anche il fattore tecnico. Di riffa o di raffa la figura del tecnico (presunto) super-partes fa ancora presa. E se tecnico fa troppo Monti allora meglio scientifico. Rubbia se uomo, la Hack se donna. Gi, donna. Perch se c una dominante in questo dibattito proprio il fattore rosa. Lo stesso Napolitano, in un intervento che ha dato il via al toto-successore, aveva auspicato una successione al femminile. E qui pi che mai tendenza Emma. lunica persona italiana veramente libera e degna di rappresentarci tutti, scrive
e fosse donna sarebbe Emma Bonino. Se un tecnico Stefano Rodot, se giusto Gherardo Colombo o Gian Carlo Caselli. Due giorni fa il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ribadito in unintervista alla Rai che dal 2013 si ritirer a vita privata lasciando il posto. Dando la notizia abbiamo chiesto ai nostri (tanti) lettori di esprimere le loro preferenze sul successore. In meno di 48 ore sono fioccati 2mila commenti, a dimostrazione che il post-Napolitano un tema sentito, comunque la si pensi.
E COME LA SI PENSA? I lettori del Fatto prima ancora di snocciolare nomi per un pronto rimpiazzo hanno dato uno sguardo dinsieme al settennato di re Giorgio alternando giudizi indulgenti e severi. Napolitano, il migliorista che perdonava tutto a Berlusconi e tutto firmava. E ancora: Finalmente questo presidente fa le valigie e saluta: adesso lunico modo che avrebbe Berlusconi di tro-
I commenti: In rampa di lancio restano i soliti professionisti della politica, non abbiamo scampo
Alex. Altro desiderio dei lettori del Fatto avere un presidente giusto. chiedere tanto? Per giusti si intende che amministrano la giustizia. Tra i magistrati-simbolo spiccano Gian Carlo Caselli a Gherardo Colombo. E perch non Borsellino?, si rilancia
vare un altro che gli firma tutto, sintetizza un altro post. Altri fanno un confronto diretto tra ex presidenti per capire a quale vecchio e meno peggio somigli il nuovo. Mi dispiaciuto per Scalfaro, ho apprezzato Ciampi, ho festeggiato per la dipartita di Cos-
siga. Mister firma facile non mi ha entusiasmato, le sue responsabilit le ha affrontate non affrontandole. un bel regalo se si ritira. Dice Giuliano: Leone fu peggio, Cossiga che per met settennato fu una mummia e per il rimanente un sovversivo.Ci
poco dopo. Ma quale? Alcuni acclamano un Salvatore. Altri Rita. Sicuramente piace lidea che il prossimo presidente degli italiani arrivi dalla societ civile. Alto gradimento per Gino Strada. Ma c chi la butta sul ridere. Solo un talento comico pu ridare agli italiani la fiducia nellItalia scrive tal Marco. E ovviamente qui il pi gettonato Grillo, tallonato a distanza dalla coppia Dario Fo-Franca Rame a loro volta inseguiti da Benigni.
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SOSTIENE TABUCCHI
Quando sente che arrivata la sua ora, si allontana dal branco Antonio Tabucchi (1943-2012)
di Silvia Truzzi
RA TUTTI I RITI FUNEBRI CHE LE CREATURE di questo mondo hanno escogitato, ho sempre ammirato quella degli elefanti. Hanno una strana maniera di morire. Quando un elefante sente che arrivata la sua ora, si allontana dal branco. Ma non va da solo. Sceglie un compagno che vada con lui. E partono. la pagina di un libro, amaro e vivo: Tristano muore (Feltrinelli), dove il nome del protagonista non un omaggio al mito, ma al Tristano delle Operette leopardiane e al loro autore dolente. Buongiorno signora morte, sono arrivato: Antonio Tabucchi partito di domenica, con il passo dellelefante incerto. Pochissimi, anche tra gli amici, sapevano del suo male: La morte un fatto privato, molto privato, e non ci pu entrare nessuno oltre a chi sta morendo. La morte una geografia personale. In un incontro a Mantova nel 2005, al Festival della letteratura, disse: il corpo resta sempre, fino allultimo quando consunto. E anche il desiderio rimane: lultimo che se ne va. Lui era un animale desiderante e appassionato, pieno di gioie e relative ombre. I sogni, i viaggi (tantissimi), le persone di cui ricordava tutto perch aveva il sentimento dellaltro. Se una volta gli avevi detto che tua madre stava poco bene, a distanza di mesi, non si dimenticava di chiedere come sta la mamma? Burbero e tenero. Poi, sopra tutto, cerano i libri di cui parlava con una meraviglia mai sopita e cui aveva dedicato la vita. Come professore insegnava Lingua e letteratura portoghese e come traduttore: con la moglie Maria Jos de Lancastre port in Italia Fernando Pessoa, quando era ancora sconosciuto alle nostre latitudini. Lo incontr, scrive Ernesto Ferrero su La Stampa, in stazione. Partendo da la Gare de Lyon, aveva trovato un libro. E dove poteva accadere, se non nelladorata Parigi, questo amoroso convegno? Tutto il resto di Pessoa laveva imparato da Luciana Stegagno Picchio, sua maestra di letteratura portoghese. E poi arriv la scrittura: Piazza d'Italia, il primo
Litaliano di Lisbona
NATO A PISA il 24 settembre 1943, si laurea nel 1969 con una tesi sul Surrealismo in Portogallo e nel 1973 viene chiamato a insegnare lingua e letteratura portoghese a Bologna. Tra i massimi esperti di Pessoa, Tabucchi esord nel 1975 con il romanzo Piazza d'Italia, cui seguirono alcune raccolte di racconti (Il gioco del rovescio del 1981 e Piccoli equivoci senza importanza del 1985). Dal 1985 al 1987 anche direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Lisbona. Il successo arriva con i romanzi Requiem del 1992 e soprattutto Sostiene Pereira del 1994, con cui vinse il Super Campiello e il Premio Jean Monnet per la Letteratura europea. Il protagonista del libro ambientato durante la dittatura di Salazar diventa il simbolo della libert d'informazione che si oppone ai regimi. Altre opere importanti sono La testa perduta di Damasceno Monteiro del 1996, il romanzo epistolare Si sta facendo sempre pi tardi del 2001 e, tra le sue ultime pubblicazioni, Loca al passo (2006), Il tempo invecchia in fretta (2009), la raccolta di racconti Viaggi di viaggi. Racconti con figure (2011) la sua ultima fatica letteraria. Tabucchi insegnava Letteratura all'Universit di Siena, ma viveva la maggior parte dellanno a Lisbona, dove domani sar allestita la camera ardente, nel Palazzo comunale. Gioved i funerali e una giornata di lutto cittadino. Il suo corpo sar cremato.
di Berlusconi. Tabucchi cap al volo cosa avrebbe significato per il nostro povero Paese che sempre stato anche il suo, nonostante la lontananza. Si scritto molto in questi due tristi giorni delle sue altre patrie il Portogallo e la Francia meno del suo visceralissimo legame con lItalia. Nel 2009 usc Il tempo invecchia in fretta, un titolo che quasi un presagio: il neonato Fatto Quotidiano pubblic uno dei racconti, Fra generali sul primo numero in edicola. Ci sarebbe stato molte altre volte su quella prima pagina: non conosceva la rassegnazione. E non aveva ansie di protagonismo. Rifiutava moltissimi inviti e sollecitazioni, ma odiava lidea di sottrarsi a quello che considerava un dovere, portare la sua testimo-
nianza dintellettuale (parola che, ha scritto Marco Travaglio, non gli sarebbe piaciuta). Non voleva girare la testa: il rimpianto di aver taciuto, mai. I nostri signori della politica non smettevano di stupirlo. Spesso telefonava, incredulo e amareggiato, in redazione: Ma veramente Napolitano firmer il decreto salva liste?. Voleva sapere tutto e di solito in capo a due giorni arrivava una email: Posso mandarvi un pezzo?. Qualche volta era arrabbiato: detestava la Lega per le politiche razziste, lUnione europea per quella che lui chiamava una mancata e colpevole vigilanza. Su Le Figar aveva scritto: Un uomo non bianco (ne basta uno) avr forse un giorno un coltello per difendere il proprio corpo e la propria dignit. E lo utilizzer. E capiter come a Soweto. Non ci che mi auguro. al contrario ci che mi preoccupa, che mi allarma, che mi fa paura, e che mi abbatte. Lintervento datato 30 dicembre 2009: quasi un vaticinio di quello che sarebbe accaduto, una settimana dopo, a Rosarno. Antonio Tabucchi era, caparbiamente, tutto questo e moltissimo altro. Le persone non muoiono, restano solo incantate si legge nel necrologio di unamica su Repubblica. Sono parole del professore. Vogliamo credergli: questo incanto lo tiene vicino a noi che, per caso e per fortuna, labbiamo conosciuto. E a tutti quelli che hanno avuto il privilegio di incrociare le sue parole.
aro Antonio, la democrazia, il sistema politico migliore che conosciamo, ha una sua connaturata fragilit: non essendo perfetta, ma perfettibile, cio non essendo assoluta, migliorabile. E dunque anche peggiorabile. Fatto che la porta a essere preda di coloro che si servono del suo meccanismo per arrivare al potere e poi, una volta arrivati al potere, divorano il meccanismo grazie al quale la democrazia ha consentito loro di arrivare al potere. Questo voltafaccia quasi un classico, e il Ventesimo secolo ce ne ha fornito esempi in
abbondanza. Una democrazia si pu abbattere con i cannoni e i carri armati (vedi Francisco Franco o Augusto Pinochet), o cambiando semplicemente le regole del gioco con il sofisma che pi o meno suona cos: Il popolo mi ha eletto e ora faccio quel che mi pare (vedi Hitler, regolarmente eletto, Salazar, divenuto presidente del Consiglio). (...) Che Silvio Berlusconi, dallinizio del suo ultimo mandato, abbia manifestato lintenzione di piegare la democrazia italiana nel senso che piace a lui, cosa nota non solo a noi che abbiamo coscienza di ci che sta succedendo in Italia, ma anche al Consiglio dEuropa che timidamente, quasi pro forma, invia ispettori e censure allItalia che nellattuale esecutivo lasciano il tempo che trovano. Al di l di progetti anticostituzionali che lattuale governo italiano annuncia senza ritegno (...), molte sono gi le situazioni anticostituzionali ormai in atto in Italia. La prima determinata dal lodo Alfano, che contraddice e vanifica un articolo fondamentale della nostra Costituzione: Tutti i cittadini sono
uguali di fronte alla legge. Tale lodo, che pone quattro persone al di fuori della legge (...), non altro che la fotocopia, con qualche ritocco, del lodo Schifani, che il precedente presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, firm celermente nel 2003 e che la Consulta dichiar incostituzionale sei mesi dopo. Ora, cambiate tre persone rispetto al lodo Schifani del 2003, ne resta una identica a se stessa: Berlusconi. E al riparo del lodo Alfano, ex lodo Schifani, c anche Schifani. Che coincidenza. Prima che il presidente Napolitano firmasse questo decreto legge, oltre trenta grandi giuristi italiani pubblicarono un documento, mettendo in evidenza lincostituzionalit del decreto stesso. Napolitano fu di altra (e celere) opinione. Qualcuno potrebbe dire che affar suo, ma purtroppo affar nostro. I giuristi, tecnicamente, non si chiedevano cosa temesse Berlusconi nel volere un tale disegno di legge, ma noi possiamo plausibilmente porci la domanda. Di chi ha paura Berlusconi e di chi ha paura Schifani tanto da voler il
riparo di un lodo Alfano ex lodo Schifani? Non certo di te o di me, caro Padellaro: Berlusconi ha paura di Berlusconi e Schifani ha paura di Schifani. Solo chi teme ci che ha fatto si difende a posteriori dal passato. La seconda anomalia italiana che turba fortemente da un punto di vista politico gli equilibri sociali e costituzionali il fatto che un presidente del Consiglio possa possedere simultaneamente un impero televisivo e mediatico. un conflitto dinteressi non tollerato in nessun altro Paese europeo (...). Altre sono le anomalie che rendono eccessivamente singolare lItalia rispetto alle altre nazioni europee. Ad esempio che nella compagine di governo siano presenti una o pi formazioni politiche le cui ideologie neonaziste in Francia o in Germania sono pesantemente punite per legge. (...) Per non parlare di lodi e lodini che lattuale governo sforna quasi quotidianamente grazie allastuzia degli avvocati che Berlusconi ha fatto innalzare alla categoria di parlamentari. Si formata in Italia unopinione corrente se-
condo la quale tali problemi dovrebbero essere risolti allinterno del nostro Paese. Non si sa bene da chi, magari da uneventuale opposizione, come se queste gravi anomalie fossero una malattia che riguarda esclusivamente lItalia; e se lItalia non ha il medico buono per curarla, peggio per lei. Naturalmente le cose non stanno cos. Ci che succede in Italia riguarda lEuropa, riguarda la Carta dei principi sui quali lUnione europea si fonda, riguarda lequilibrio politico dellintero continente. Una confederazione di Stati, come i Padri fondatori concepirono lEuropa, non soltanto un sistema monetario unico, soprattutto un sistema di valori e principi, e sono questi valori e principi che necessario rivendicare, affinch lEuropa non diventi ununione di commercianti. I modelli, come si sa, sono esportabili, e la malattia italiana non si ferma alla dogana. come laviaria, ed essenziale prendere le necessarie misure sanitarie prima che si verifichi la pandemia che lItalia provoc negli anni Trenta esportando il proprio modello in tutta Europa.
Una foto di Antonio Tabucchi allAuditorium di Roma, nel 2011 (FOTO OLYCOM) In basso a sinistra, un ritratto di Tabucchi, firmato Marco Scalia
di Lidia
Ravera
IN TRINCEA
stini del romanzo: Posso scrivere un pezzo? Ma su Berlusconi. Lo pubblicate?. nata una grande avventura nella quale non abbiamo smesso mai fino a quando non ci hanno chiesto di andare a casa (e poich si trattava de lUnit, sia chiaro, non ce lo ha chiesto Berlusconi) di avere gli articoli di Antonio Tabucchi, belli come i suoi racconti, solitari come i suoi personaggi: una querela per articolo e pesantissime cause civili a lui e a noi, mentre piano piano, come un pezzo di iceberg frantumato, lUnit di allora si scostava sempre di pi da chi professava, a sinistra, la persuasione che bisogna fare le riforme insieme. TABUCCHI CI DAVA il sostegno del suo nome, della sua reputazione, dalla sua credibilit internazionale. Per questo era odiato. Tanti suoi colleghi di buona reputazione abbozzavano, o avevano a che fare con il Campiello o lo Strega. Oppure, insieme con Sandro Bondi, erano impegnati per la presentazione equilibrata (uno di qua, uno di l) di un libro importante. Qualcuno avr notato in questi giorni che quasi tutti i telegiornali hanno riconosciuto a Tabucchi morto limpegno civile senza dire quale era limpegno civile di Tabucchi da vivo. I pi audaci sono arrivati a dire: Tempi difficili o tempi controversi per descrivere il clima che ha circondato il suo (e io dico con orgoglio il nostro) lavoro. vero, per, che il tempo invecchia in fretta. Non cos in fretta, per, da impedire al giornale di famiglia di Berlusconi di lasciare un insulto nei pressi della tomba del
NON GRADITO
Colombo
Faenza
AR ANCHE IL GRANDE scrittore italiano, lalter ego di Pessoa, luomo che visse due volte (in Italia e in Portogallo, ma anche a Parigi e nelle universit americane) sar anche uno scrittore amato (quasi un culto) dai giovani e dai pi giovani, compresi gli scrittori giovani. Ma lordine che passa come un sussurro perentorio. Non tanti, sui giornali e telegiornali liberi del nostro Paese se la sentono di violarlo. Dopo tutto Berlusconi potrebbe anche farcela, a diventare presidente della Repubblica, e vuoi essere proprio tu a dire che Antonio Tabucchi, pubblicato in Francia da Le Monde e in Spagna da El Pais, e citato con frequenza dai grandi giornali del mondo, vuoi essere proprio tu a ricordare che Tabucchi non ha avuto un giorno di distrazione per tutto il tempo (diciassette anni) in cui lItalia, le sue migliori figure televisive e i suoi arguti commentatori giornalistici e i suoi discreti direttori di quotidiani si sono sdraiati sotto Berlusconi, saltando i fatti o accettandoli come normali, incuranti della meraviglia del mondo?
TRANIERO IN PATRIA. Cos ricordo Antonio Tabucchi. Ormai da anni si era allontanato dallItalia. Non la capiva pi e il Paese forse non capiva pi lui. Mi correggo: non il Paese, ma i suoi piani alti, se vero quanto mi diceva in uno dei nostri ultimi colloqui. E cio che i giornali italiani sempre meno gli chiedevano articoli con leccezione de lUnit prima e del Fatto dal 2009 perch troppo duri e intransigenti. Come quando tempo fa ebbe a criticare loperato del Quirinale, a suo avviso troppo blando nei confronti delle malefatte di governo. Ricordo che ridevamo, perch gli stava succedendo proprio quello era accaduto al suo personaggio pi famoso, Pereira, anche lui giornalista e scrittore, al quale il direttore del giornale vietava di occuparsi di politica, obbligandolo a compilare necrologi. Tabucchi vedeva lItalia per quello che e che tutti speriamo non sia pi: corrotto, viziato, compromesso, annegato in un incredibile degrado culturale. Se avesse modo di leggere i commenti di tanti che ora lo piangono avendolo avversato in vita, riderebbe sotto i baffi per queste lacrime di coccodrillo, con quella sua sottile ironia. LA NOTIZIA DELLA SCOMPARSA di Tabucchi mi lascia ferito. Non sapevo della sua malattia, non me ne aveva mai parlato, credo per discrezione. Eravamo diventati amici quando insieme abbiamo lavorato a Sostiene Pereira, il film ispirato al suo bellissimo romanzo. Ci sentivamo di quando in quando per aggiornarci sulle nostre vite. Ogni tanto gli mandavo i miei film e lui i suoi libri. Pi di una volta abbiamo fantasticato di fare di nuovo qualcosa insieme, ma lidea veniva sempre rimandata. Ci abbandona non solo uno dei pi grandi scrittori contemporanei, ma un esempio di coerenza e passione etica, che sarebbe bello seguissero in tanti, soprattutto i pi giovani. Antonio amava il suo Paese dorigine, ma non sopportava pi i suoi intrighi, le sue ripetitive balordaggini, quelle orride marionette che frequentano le stanze dei bottoni. Quando gli ho mandato il dvd de I Vicer, mi disse che a volte gli veniva il dubbio se anzich essere nel Duemila non fossimo ancora fermi ai tempi di Federico De Roberto. Mi citava quelle crudelissime pagine sul trasformismo e sul-
la vocazione voltagabbana dei saltimbanchi che si alternano sulla nostra scena politica. Il periodo pi bello che ho trascorso con lui stato alla lavorazione di Sostiene Pereira. Del film Antonio ha firmato i dialoghi, ma non solo. Mi stato vicino nel farmi conoscere la segretezza dei vicoli di Lisbona, il suo mare e le sue lagune, la sua cultura e la musica del fado. Mi ha aiutato a superare i momenti pi difficili, come quando ci siamo trovati soli, senza finanziamenti, perch i distributori italiani non volevano Marcello Mastroianni. Dicevano, gli idioti, che gli spettatori si erano stancati di lui perch troppo vecchio. Come se gli attori dovessero restare sempre giovani. E quando assieme alla mia produttrice Elda Ferri abbiamo fatto a meno di costoro e ipotecato le nostre case per fare comunque il film con Mastroianni, Tabucchi si era offerto di mettere nel budget il suo compenso. Anche se viveva ormai allestero, tra Parigi alternata a Lisbona, i suoi racconti trasudano di noi. DICEVA CHE GLI PIACEVA Lisbona, la citt di sua moglie, perch dalla periferia si pu osservare meglio il centro del mondo. A ben pensare, le gesta di Pereira, uomo anziano, malato e solo sotto una bieca dittatura, appartengono al Portogallo, ma anche a tutti noi, italiani, francesi, spagnoli. Quando la voce del potere sopprime la democrazia e la libert di informazione siamo tutti uguali, mi diceva quando abbiamo iniziato le riprese del film, sulla collina che si affaccia al porto di Lisbona. Pubblicato agli albori del berlusconismo, molti hanno visto in quel romanzo un atto di accusa che presagiva, parlando del passato, un
CHIARO CHE ESSERE anti-berlusconiani, una sorta di virus che ha sempre irritato molto le migliori coscienze del Paese, non conviene neppure adesso. Un po fa retr, un po imprudenza inutile. Se da grande vuoi fare il carabiniere, meglio, da giovane, non fare sciocchezze. E cos, mentre Tabucchi accumulava citazioni, querele e cause civili per milioni di euro a cura di alcune alte cariche del giornalismo, della politica italiana e dello Stato, lallegra comunit degli scrittori italiani, intenti a chiedersi dove va il romanzo, non ha avuto molto da dire, salvo sussurrare qua e l qualche non esageriamo, oppure un sibilarti: Sai, sono daccordo, siamo in tanti a essere daccordo, meno male che ci siete voi, prima di correre nello studio televisivo o in rete a dire e scrivere altro. Ecco il mio orgoglio. Voi eravamo direttore, condirettore (Antonio Padellaro) e giornalisti de lUnit a cui Antonio Tabucchi ha telefonato, nei primi giorni della nostra direzione (2001) per dire, lui che poteva pubblicare dovunque, se solo avesse voluto occuparsi dei de-
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COSE LORO
a marcia indietro, Katia Pasquino. Era la grande accusatrice di Karima El Mahroug. Era stata lei, in fondo, a dare il via al caso Ruby: con la sua denuncia per furto, laveva fatta finire in questura, in quella notte del 27 maggio 2010 in cui Silvio Berlusconi aveva chiamato da Parigi per farla liberare. Allispettore di polizia Vito Albanese che aveva raccolto la sua denuncia per i soldi e i gioielli scomparsi da casa, Katia, accusando Ruby, aveva anche detto che la ragazza le aveva confidato di aver fatto sesso con Berlusconi. Ma poi lamica che si era sentita usata, derubata e tradita, ha cambiato idea. Ieri, nellaula del processo in cui Berlusconi imputato di concussione (per le pressioni sulla questura) e prostituzione minorile (per le notti del bunga-bunga), Pasquino
canta tuttaltra canzone. Al telefono, Ruby aveva detto a Katia: Sono dal presidente, adesso ballo, poi mi spoglio e faccio sesso. Racconta Pasquino di avere reagito: Ma sei scema?. E Ruby: Ma va, sto scherzando!. Di fronte al cambiamento di toni, il pm Antonio Sangermano le chiede: Ha avuto contatti o sollecitazioni, positive o negative, in relazione al processo?. Sollecitazioni, dice Sangermano: e intende dire inviti, consigli, spinte, esortazioni, stimoli, pressioni a modificare, ammorbidire, cambiare la sua versione. Risponde di no, Katia. Domanda il pm: Negli ultimi tempi stata a Roma o in altre parti dItalia?. S, a trovare il mio ex, risponde la ragazza. Ha avuto contatti o sollecitazioni in relazione al processo?, chiede Sangermano. Non ho mai avuto contatti con questa gente, ho parlato solo con il mio avvocato, risponde Pasquino, dallal-
to dei suoi tacchi 15. Ha mai parlato con qualcuno in riferimento alle dichiarazioni da rendere in questo processo?, insiste il pm. E lei: Solo a parenti e amici. Ci sono state pressioni sui testimoni? I cronisti corrono a chiedere al procuratore della Repubblica di Milano se esiste un fascicolo dinchiesta a proposito. Edmondo Bruti Liberati risponde secco: Questo fascicolo non esiste.
GLI INVESTIGATORI avevano trovato qualcosa di strano gi durante le perquisizioni del 14 gennaio 2011 a casa di una delle ragazze delle feste di Arcore, Marysthell Garcia Polanco, in via Olgettina: il verbale-fantasma di Barbara Guerra, raccolto dagli avvocati durante le indagini difensive ma mai depositato. Gi allora ci si era chiesto: le testimoni hanno potuto confrontare e aggiustare i loro ricordi? E sono vere le confidenze di Ruby al telefono, in cui accenna che Silvio pronto a ricoprirla doro, purch non lo metta nei guai? Oggi quelle domande si ripresentano in aula. In verit, aveva tirato il freno gi durante le indagini, Katia Pasquino: aveva mandato allispettore Albanese un sms che ieri stato letto in aula: Ruby non mi ha mai detto di essere andata a letto con il presidente. Non le credevo. Ho ospitato una pazza. La verit non la so, so solo le sue falsit. E ora mi ritrovo senza un lavoro, senza una casa e senza soldi. Stanotte
Nella foto, Karima El Marough. In alto, Katia Pasquino. Sotto, Nicola Cosentino (FOTO ANSA)
a bestemmia per la Polverini ha le vesti della parola rimpasto. Non ne vuole sapere la governatrice del Lazio. Eppure, dopo lultimo scandalo legato alla sua giunta, c chi ne parla. Sempre di pi. Ma cosa successo? Uno dei suoi assessori sotto inchiesta. Angela Birindelli, responsabile dellAgricoltura. I pm stanno setacciando i suoi conti per capire se ha utilizzato i fondi pubblici per finanziare il giornale locale Lopinione di Viterbo e ispirare articoli contro un collega di partito, Francesco Battistoni, suo predecessore allAgricoltura, estromesso dopo solo un mese per le quote rosa. Le accuse sono di corruzione e tentata estorsione. A insospettire gli investigatori un finanziamento di 18 mila euro allOpinione. A erogarlo lo stesso assessorato allAgricoltura il 14 giugno del 2011. Intanto allorizzonte ci sono i Congressi del Pdl. La lotta aperta.
Il ballerino: Era una ragazza che raccontava tante storie Non le credevo, le davo corda e la lasciavo dire
ho ricevuto anche minacce. La denuncia per furto, comunque, non c pi: Pasquino conferma di averla ritirata perch convinta dai legali a rimettere la querela. In cambio di una somma consistente, si era favoleggiato. No, puntualizza Katia: in cambio della restituzione della somma rubata. Ma Ruby mi ha fatto un danno per la seconda volta, perch quei soldi non li ho mai pi rivisti. Anche gli altri testimoni delludienza di ieri non portano acqua al mulino dellaccusa. Alcuni adulti lampadati, camicia bianca aperta o sciarpa ben annodata al collo, raccontano di aver frequentato Ruby, quando era solo una ragazza minorenne e un po sbandata, ma solo per amicizia. Cene e compagnia, tra discoteche, locali e ristoranti delle interminabili notti milanesi. Addirittura ospitalit per giorni a casa loro. Ma niente sesso. A nessuno Ruby ha detto subito di essere minorenne. A qualcuno ha raccontato di essere un po ma-
rocchina e un po brasiliana, di avere genitori ricchi, o parenti (allora) potenti come lex presidente egiziano Mubarak. Si consolida cos limmagine di una ragazza inattendibile, bugiarda, pasticciona, ma che finisce per alleggerire la posizione di Berlusconi. SCIOLTO ed eloquente il teste Antonio Passaro, ballerino, showman e spogliarellista di notte e di giorno giovane avvocato impegnato a preparare il concorso per diventare magistrato o notaio. il ragazzo che Ruby assedia per settimane. Vorrebbe avere una relazione con lui. Addirittura gli promette 4 mila euro a settimana. Uno scherzo ai limiti dello stalking. Ma Passaro rifiuta e allenta i rapporti con la ragazza. a lui che Ruby racconta (intercettata): Noemi era la pupilla, io il culo. Di Berlusconi, sintende. Ma ieri il ballerino-avvocato racconta: Era una ragazza che raccontava tante storie. Io non le credevo, le davo corda e la
lasciavo dire. A fine giornata, soddisfatti i difensori di Berlusconi, Niccol Ghedini e Piero Longo: unudienza andata bene. E certo: perch i testimoni hanno ribadito che Ruby diceva di essere maggiorenne e di non aver fatto sesso con Silvio. Restano quelle insistite domande del pm sugli spostamenti di Katia Pasquino, sulle sollecitazioni eventualmente ricevute prima di venire a deporre in aula. Ma sono parole sospese, senza (per ora) conseguenze concrete. La prossima udienza, il 16 aprile, la musica sar diversa. Arriveranno le testimoni oculari del bunga-bunga. Tra queste, Maria Makdoum, la danzatrice del ventre che durante le indagini ha raccontato gli spogliarelli, gli strusciamenti. Arriveranno Ambra Battilana e Chiara Danese, che scapparono via dopo una sola esperienza alle cene eleganti. Arriveranno Imane Fadil, Natascia Teatino, Maria Diana Iriarte Osorio, Melania Tumini. Faranno marcia indietro anche loro?
Testimone. Lo Sposo. sono I lcapitolisu KillLa Sposa.protagonistiNonuna tra-i della saga di Tarantino (nel senso di Quentin) Bill, ma i di gedia politica che richiama scene e atmosfere di un altro famoso filone cinematografico, quello del Padrino di Coppola. Il Testimone Nicola Cosentino inteso come Nick o Mericano, il Casalese del berlusconismo. La Sposa si chiama Annarita Patriarca ed sindaco di Gragnano, paesone rupestre dei monti Lattari che troneggia su Castellammare di Stabia. Lo Sposo, infine, il figlioccio di Nick o Mericano ed il primo cittadino di San Cipriano dAversa, nel Casertano. Il suo nome Enrico Martinelli. Tutti e tre del Pdl e tutti e tre in chiesa, il Testimone, la Sposa, lo Sposo, per O Matrimonio, come racconta il libro bianco di Sel The Cosentinos, leducazione sentimentale del Pdl in Campania. Le pagine nuziali sulla coppia di sindaci Patriarca & Martinelli, benedetta da Cosentino, sono tra le pi istruttive delliniziativa editoriale del partito campano di Nichi Vendola, diecimila copie per lautofinanziamento. Per due motivi: il primo legato alla cronaca di queste settimane. A met marzo, infatti, Martinelli viene arrestato per associazione a delinquere. Favori e appalti ai Casalesi, ovviamente. Pizzini dei boss che ordinano a Martinelli che cosa fare.
Per reazione, sua moglie Annarita annuncia le dimissioni da Gragnano per difendere mio marito. Passa una settimana, ma non lo fa. Alla fine, il problema risolto dimperio dal ministro dellInterno. Il Viminale scioglie Gragnano (e Pagani) per infiltrazioni camorristiche. Clan locali e brogli elettorali, ma anche lavori vinti da imprese dei Casalesi in trasferta nellhinterland stabiese. Come il tentativo, per esempio, della Patriarca di far aprire una stazione di benzina per accontentare Cosentino.
UN INTRIGO politico-matrimoniale-camorristico che parte da lontano per certi versi. questo il secondo motivo per approfondire leducazione sentimentale del Pdl in Campania. Annarita Patriarca infatti figlia darte. Il suo pap Francesco, alias Ciccio a promessa, stato sottosegretario e senatore democristiano nonch gavianeo di ferro. Quando Tangentopoli squarci la corruzione della Prima Repubblica, a Napoli il maxi-processo Maglio mise sotto processo tutta la corrente dorotea della Dc napoletana, a partire da Antonio Gava, gi ministro dellInterno. E nei tre gradi di giudizio laccusa di concorso esterno alla camorra, per Ciccio a promessa, ha sempre resistito. Nove anni di reclusione confermati dalla Cassazione nel giugno del 2007. Patriarca poi mor sei mesi dopo, a 75 anni. Ha detto domenica scorsa la figlia:
Sono una Patriarca e devo dimostrare pi degli altri, ma un preconcetto. Un giorno si dovr pur riscrivere la storia di mio padre, stato capro espiatorio di tutta una corrente, ma il Paese non pronto. In ogni caso, Patriarca padre gest la delicata transizione dei rapporti tra Dc e clan, quando la camorra vincente della Nuova Famiglia di Alfieri e Galasso sconfisse la Nco di Raffaele Cutolo dopo il terremoto del 1980 e lo scandalo Cirillo (lassessore regionale rapito dalle Cosentinos Br e liberato grazie Leducazione a una trattativa tra sentimentale ro negli anni 80 si rivolse a Rosetta Cutolo, politica, servizi, del Pdl in sorella di Raffaele, per non pagare il racket: camorra e terroricampania Il Cesaro ha spiegato che al fine di sottrarsi alle pesanti richieste del gruppo di Pasquale sti). Gi, Cutolo. Il Scotti chiese i buoni uffici di Rosetta Cutolo nome del boss che S la quale invi una lettera di raccomandaziovoleva la mafizzane allo Scotti. In Campania, dunque, cera zione della camorra ritorna spesso nei The Cosentinos. Basta scavare nel passato di una sinistra eredit lasciata dalla Dc e il berluLuigi Cesaro inteso come Gigino a purpetta (Lui- sconismo lha raccolta. Le impronte digitali sogino la polpetta), oggi deputato e presidente della no quelle della banda degli onesti di Angelino provincia di Napoli. Sodale di Cosentino, Cesa- Alfano.
A CURA DEL DIPARTIMENTO LEGALIT DI EL
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e Marco Travaglio
uel giorno Marco Tullio Giordana aveva 19 anni ed era a bordo di un tram. Le luci natalizie, i vetri appannati, un freddo venerd milanese, Piazza Fontana a 20 metri. Lorologio ferm la storia alle 16,37 del 12 dicembre. In una banca di Milano piena di agricoltori, mediatori e padroncini di risaie. Esplosione: 16 morti, 84 feriti. Era il 1969. Lanno in cui Feltrinelli pubblicava volumi dal titolo profetico La minaccia incombente di un colpo di Stato allitaliana e nei campeggi ci si passava eccitati Lagente segreto di Conrad con il protagonista, Mr. Vladimir, impegnato a indottrinare Verloc, lagente provocatore infiltrato negli anarchici: Poich le bombe sono la vostra lingua, vinsegno con quale filosofia si gettano. Pinelli, Calabresi, i fascisti, gli americani, i servizi. Burattini e pupari. Complotti e tintinnar di sciabole. Slogan, minacce e auspici: Ankara/ Atene/ adesso Roma viene. Il clima generale. LItalia povera come sempre. Il Romanzo di una strage gi letto da Pasolini: Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perch sono un intellettuale, uno scrittore, uno che cerca di seguire tutto ci che succede... di immaginare tutto ci che non si sa o che si tace. Il regista che raccont il tramonto di Pier Paolo, Peppino Impastato e le barricate di un 68 troppo breve da dimenticare ha voluto ricordare ancora. Senza indulgere alle convinzioni di allora: Se avessi fatto un film da vecchio ragazzo sulle tracce della mia adolescenza, lo avrei sbagliato. Se invece tanti giovani vedranno il film e capiranno perch lItalia stata lunico paese dOccidente che ha combattuto la Guerra fredda non solo con le spie, ma con le armi e il sangue, la scommessa sar vinta. Com iniziata la scommessa? Quando il produttore Riccardo Tozzi mi parl per la prima volta del progetto, lo commiserai. Pensavo fosse impossibile racchiudere in due ore 33 anni di processi, ipotesi e depistaggi. Aveva ragione lui, ma c voluto tempo, studio, chiarezza. Ho deciso di fare il film quando ho letto una ricerca fra studenti: Piazza Fontana? Le Br no?. I ragazzi di oggi non sanno nulla di quella mattanza, volevo unopera rivolta a loro. La complicazione maggiore? Limitare larco degli avvenimenti fermandosi allomicidio del commissario Luigi Calabresi. E fare di lui e di Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico che vol da una finestra della questura di Milano tre giorni dopo la bomba, non due figure stancamente antitetiche, ma speculari. A parte la strepitosa bravura di Mastandrea e Favino, come ha fatto? Ho provato a evitare santificazioni o processi a posteriori, rappresentando le loro solitudini al di fuori delle ideologie. Piazza Fontana lanno zero, il vero inizio della Seconda Repubblica. Tutto ci che piovuto dopo, terrorismo compreso, una conseguenza. Senza la strage, non sarebbe nata lidea malata che lunico conflitto possibile con lo Stato fosse quello armato. Unopzione rischiosa. S perch fa scattare automaticamente i mantra ripetuti per decenni da entrambe le fazioni senza verifiche o approfondimenti. Il film pi per i giovani che non sanno nulla o per i troppi che credono di sapere tutto? A tutti. A quelli che, una volta scoperte le manine dei servizi e i tentativi di inquinare il quadro, hanno smesso di credere nella democrazia. E a tutti gli altri che, chiusa nella memoria dellepoca unidea preconcetta sugli avvenimenti, preferirono buttare per sempre la chiave di unulteriore comprensione. Chi era per lei Calabresi? Un idealista al pari di Pinelli. Due figure tragiche, due solitudini tradite da una trama superiore alle loro forze. Con Calabresi ho provato ad andare fino in fondo e a lui ho cominciato a pensare fin dal giorno della sua morte, nel maggio 1972. Venne ucciso sotto casa da un commando di Lotta Continua. Sono sempre stato contro la violenza, ma quando mor provai un profondo senso di colpa. La campagna dodio orchestrata da Lotta Continua (ma non solo) contro il poliziotto torturatore aveva suggestionato anche me. Anche per via delle bugie della Questura sulla
LA PEGGIO VERIT
Racconto la strage che troppi hanno rimosso
Marco Tullio Giordana e il film su piazza Fontana: LAnno Zero della nostra storia
Romanzo di una strage: la Banca Nazionale dellAgricoltura; Valerio Mastrandrea nella parte di Calabresi; a destra Marco Tullio Giordana visto da Emanuele Fucecchi
Nel film brilla anche unaltra figura complessa, il numero due dellUfficio Affari Riservati, Federico Umberto DAmato. Uno strano caso di vice pi forte del suo capo. Il suo superiore, Catenacci, informava Freda e Ventura delle indagini sul neofascismo svolte a Padova dal commissario Juliano. E lui smistava veline, tenendo nel tempo libero rubriche gastronomiche sullEspresso fondato da Scalfari. Sofri rivela che DAmato gli propose un delitto su commissione. Lho sentito dire, non ho mai visto il documento. Ma non mi stupirebbe. Sofri dovrebbe decidersi a raccontare tutto per intero, perch si possa voltare pagina e aprire un nuovo capitolo. Nel film DAmato ha un dialogo illuminante sulla strage con il commissario Calabresi. Descrive il regno del caos, un sistema di gestione dellesistente fondato sullambiguit. Pi tardi, per manipolare gli italiani, non ci fu nemmeno pi bisogno delle bombe e dei depistaggi: bast usare la televisione. Come da Piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli. Quasi la stessa cosa in un contesto immobile, indifferente. La normalit italiana questa: dopo la strage i tram seguitarono a lisciare le rotaie, i giornali a uscire, i telefoni a funzionare... Oggi nella politica italiana, fin dai palazzi pi alti, c voglia di rimozione, dimenticare e archiviare il passato pi nero con la scusa dellemergenza e del voltar pagina. Il film in controtendenza. Il divorzio di questa nostra politica mediocre e insopportabile dalla verit ci che la condanner alla perdizione. Ma, se i nostri politici non sanno far altro che compromessi e scambi, gli intellettuali devono fare il mestiere opposto: non per fare gli incendiari, ma perch non c cosa pi normale al mondo che cercare la verit. Come dice Donald Sutherland in JFK, la gente ha un debole per la verit.
Lanomalia di un Paese
Da noi la Guerra fredda si combattuta col sangue. Pinelli e Calabresi, eroi lasciati soli
morte di Pinelli Il figlio Mario sostiene che dal film quella campagna sia sparita. Secondo me non vero, nel film la campagna dodio c e lo spettatore se ne rende perfettamente conto. Ma capisco che per la famiglia Calabresi nessun risarcimento sia sufficiente. Nessuno pu restituire n il padre n il marito. Teme reazioni dalla lobby di Lotta Continua? Se ci fossero, sarebbero un automatismo deludente. Ma, gi prima ancora che esca il film, registro bordate inutili e deprimenti. Tra le molte bugie che Romanzo di una strage aiuta a cancellare, c quella su Calabresi presente nella stanza dellinterrogatorio quando Pinelli precipita. Delle due luna: o Calabresi era colpevole e dunque andava tolto dalla scena del delitto; o era innocente e davvero non era l. La verit la seconda, come emerso dalle univoche testimonianze e risultanze processuali: lha ammesso anche Adriano Sofri. E poi impossibile che Calabresi fosse cos cinico da defenestrare Pinelli nella propria stan-
za e poi continuare a lavorare ogni giorno in quella stanza come se nulla fosse accaduto. In caso contrario non avrei potuto girare il film. Romanzo di una strage teorizza che alla Banca dellAgricoltura, il 12 dicembre 1969, esplosero non una, ma due bombe. Una delle ragioni per cui difficile fare unindagine sul presente che gli anni restituiscono frammenti e prove che in tempo reale non si colgono nella loro essenza. O spariscono. Esattamente. A met anni 90 lo storico Aldo Giannuli ritrov, in un archivio abbandonato dellUfficio Affari Riservati del Viminale a Forte Boccea, una miccia e alcune informative del servizio militare che allepoca erano state manipolate. Elementi che non comparvero al processo di Catanzaro e quindi, per la giustizia, non esistono. Cosa significa la miccia? Un tasselli che, pur non incompatibile col timer subito rinvenuto, fa pensare a un doppio innesco e dunque a una doppia bomba. Teoria che fra laltro spiega i due diversi odori di esplosivo nella banca subito dopo lo scoppio. E il cratere troppo profondo per essere provocato da un solo ordigno. Teoria affascinante che rimanda allincendio del Reichstag, a Portella della Ginestra e persino allattentato dellAddaura: dietro c sempre un doppio Stato. La ricorrenza della doppia valigetta una costante dei misteri italiani. Per sapere cosa sia avvenuto esattamente a Piazza Fontana bisognerebbe essere stati nella testa degli attentatori. Io mi sono limitato al verosimile, che spesso coincide con il vero. Come and secondo lei? Io credo che i colpevoli siano i fascisti veneti di Ordine nuovo (Freda e Ventura, come ha confermato la Cassazione nellultimo processo di Milano) con la collaborazione dei servizi segreti, italiani e americani. La prima bomba la mise un sosia di Pietro Valpreda che bazzicava gli ambienti anarchici, per far pagare il conto a loro. La seconda fu opera di servizi italiani e atlantici. Ognuno pensava ai propri affari e i servizi, che infiltravano tutti, anarchici e neri, diedero via libera alla manovalanza di destra per usarla e poi magari arrestarla. Intanto lo scopo era quello di piegare la
mano al governo Rumor perch proclamasse almeno momentaneamente lo Stato demergenza per frenare lavanzata delle sinistre. LItalia era lunica democrazia del Mediterraneo, fra la Grecia dei colonnelli e la Spagna di Franco. Il film ricalca la tesi del libro a tema di Paolo Cucchiarelli? Neanche un po. Ho letto il suo volume assieme a molti altri. interessante, ma non va preso a scatola chiusa. Anche se, ora che lo attaccano tutti, mi vien voglia di difenderlo. Questo non significa che io sposi in toto le sue deduzioni. Lui convinto che la prima bomba potrebbe averla piazzata Valpreda a scopo dimostrativo, da far esplodere a banca chiusa; e che Pinelli sapesse di quelle bombe-petardo anarchiche che, da dimostrative, nelle mani sbagliate, divennero letali. Per dimostrarlo, d voce a una fonte anonima dei servizi. Ma, se non puoi rivelare la fonte, io non ti credo. Perch? Sapete quante persone mi hanno raccontato cosera successo la notte in cui mor Pasolini? Uninfinit. Quando chiedevo loro di ripetere il racconto davanti al magistrato, giravano le spalle. Per quanto suggestiva e verosimile sia una tesi, inevitabile che sinfranga contro la mancata narrazione con nomi e riscontri. Nel film c un tragico Moro, interpretato da Fabrizio Gifuni. Mi piacerebbe raccontare la sua figura, magari a teatro. unaltra solitudine straziante. Unaltra figura centrale della nostra storia, su cui non sappiamo fino in fondo quale partita si sia giocata. Perch non un film su di lui? Ci ha gi provato e bene Bellocchio. Non me la sento di sfidarlo. Neanche in una dimensione meno onirica? Il sogno sulla liberazione di Moro rende la conclusione drammatica dei fatti ancor pi atroce.
Il film e il cast
ROMANZO DI UNA STRAGE Uscir venerd 30 marzo in 400 copie (distribuzione 01), il film scritto e diretto da Giordana in cui alcuni degli attori pi noti del cinema italiano interpretano i personaggi che hanno segnato indelebilmente la storia politica del nostro Paese. A partire da Valerio Mastrandrea, il commissario Luigi Calabresi, e Pierfrancesco Favino nella parte di Giuseppe Pinelli. Fabrizio Gifuni, gi De Gasperi in televisione, qui vestir i panni di Aldo Moro e Luigi Lo Cascio quelli del giudice Paolillo. Laura Chiatti e Michela Cescon sono le mogli rispettivamente di Calabresi e di Pinelli.
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OPERE INUTILI
Nella foto a sinistra, unimmagine dei lavori di scavo. Accanto, il grafico della tratta in fase di costruzione al Brennero (FOTO LAPRESSE)
e Giorgio Meletti
inviati a Bolzano
er capire la vocazione italiana a buttare miliardi di euro con la scusa dei nuovi treni ad Alta velocit basta andare al Passo del Brennero, sul confine italo-austriaco, e godersi uno degli spettacoli pi assurdi che la scienza dei trasporti abbia mai concepito. Ogni ora arriva dal lato austriaco un treno fatto di pianali molto bassi. Su ciascuno dei 15 pianali c' un grosso autocarro. Il treno si ferma al confine, la locomotiva di coda viene staccata, una robusta rampa viene piazzata sull'ultimo pianale e disciplinatamente, in fila indiana, i bisonti della strada riguadagnano l'asfalto per lanciarsi sull'autostrada A22 verso Bolzano, Trento, Verona. Ma perch non proseguono in treno fino a Bolzano, Trento o Verona? Il camionista rumeno con targa italiana, diretto verso la Brianza con un carico di acciaio, molto preciso nella spiegazione: Il mio mezzo supera il limite di 40 tonnellate oltre il quale l'Austria vieta di imboccare l'autostrada verso il Brennero. Comunque di l il pedaggio di 86 centesimi al chilometro mentre in Italia di 17 centesimi. Infatti la Oekombi, societ viennese che mette i Tir sulle rotaie a Woergl, 60 chilometri prima di Innsbruck, fa 19 treni al giorno fino al Brennero, ma solo cinque di questi proseguono fino a Trento (e non oltre).
le merci scendono dal treno, e in Italia nessuno fa niente per impedirlo. Ma c' di peggio. Solo il 45 per cento dei Tir che passano dal Brennero lo fanno perch la strada pi breve spiega Dello Sbarba tutti gli altri passano da qui allungando il percorso, per risparmiare. Insomma, l'Italia incentiva il tran-
LAustria chiede tre anni di stop Lisbona ferma il Corridoio 5 fino a Madrid Solo lItalia vuole spendere
sito dei Tir dal Brennero: se solo il sobrio governo italiano portasse il costo della A22 al livello degli altri attraversamenti alpini, il traffico al Brennero (oggi vicino ai 2 milioni di camion, pi del doppio della Val di Susa) si dimezzerebbe di colpo. Il meccanismo diabolico. Spendiamo miliardi di euro per nuove ferrovie che dovrebbero togliere le merci dalla strada, ma nel frattempo incoraggiamo il traffico su gomma. La ferrovia che c' potrebbe portare almeno il 30 per cento di merci in pi, ma, al contrario dell'Austria, in Italia nessuno fa niente. A chi dovrebbe pensarci, Fs in testa, interessa una sola cosa: fare il buco, il costoso e ambizioso tunnel. Quello del Brennero sar lungo 64 chilometri, da Fortezza a Innsbruck, coster 8 miliardi di euro secondo i calcoli italiani e 24 secondo la Corte
dei conti austriaca (proprio cos, una discrepanza del 200 per cento) e sar pronto, secondo le previsioni ottimistiche dei promotori, non prima del 2026. A QUEL PUNTO tutto rimarr come prima, con i Tir che continueranno a intasare l'autostrada. Infatti la linea ferroviaria del Brennero ha una portata limitata per due ragioni: la pendenza per arrivare ai 1372 metri del passo, e l'intasamento nei cosiddetti colli di bottiglia. Il tunnel serve a evitare la pendenza, solo che siccome Innsbruck in alto (l'Austria notoriamente un paese alpino) si scaver attorno agli 800 metri di quota. Quindi, una volta fatto il tunnel, ci accorgeremo che sar, letteralmente, senza capo n coda. Rimarr il problema della pendenza tra l'imbocco a Fortezza e il passaggio di Ponte Gar-
dena prima e Bolzano poi: un dislivello di oltre 400 metri. Faranno un nuovo tunnel, pare che lo stiano gi progettando. A quel punto rimarranno i colli di bottiglia a Bolzano e a Trento, per tacere di Verona. Fino a che non saranno fatti tutti gli interventi la situazione del traffico non cambier di una virgola, per l'ovvia ragione che, se un tubo ha pi strozzature, la portata d'acqua aumenter solo dopo averle eliminate tutte. Ma gli strateghi hanno gi pensato anche a questo: da Fortezza fino a Verona andr costruita una nuova ferrovia di 190 chilometri, quasi tutta in galleria. Costo difficilmente calcolabile, forse altri 25 miliardi, ma qualcuno dice anche 50-60. Tanto che importa? I soldi non ci sono, n tanti n pochi. un altro aspetto paradossale della vicenda. Tutti i Paesi euro-
pei rivedono al ribasso gli investimenti in opere faraoniche. Gioved scorso il governo portoghese guidato dal premier di centrodestra Pedro Passos Coelho ha deciso di mettere una pietra sopra al Tav Lisbona-Madrid, primo tratto del mitico corridoio 5 (Lisbona-Kiev) di cui farebbe parte la Torino-Lione, sulla quale infatti il governo Monti continua a impegnarsi strenuamente in nome di impegni europei che l'Italia l'unica a rispettare anche se palesemente assurdi. E infatti ecco che per il Brennero stato il governo austriaco a far sapere che non ha soldi, e per questo ha di fatto rinviato l'inizio degli scavi per il tunnel al 2016. Quando fu inaugurato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il cantiere del tunnel esplorativo, nel 2008, il numero uno delle Fs Mauro Moretti garant che tutto sarebbe stato pronto nel 2020. In meno di quattro anni se ne sono accumulati sei di ritardo. Vienna ha confermato l'impegno a fare l'opera, assicura il viceministro delle Infrastrutture, Mario Ciaccia. Solo che sono impegni a tempo indeterminato. Volendo, il tunnel di 64 chilometri si potrebbe scavare in cinque anni, dicono i tecnici che stanno predisponendo lo scavo nel cantiere di Mules, vicino a Fortezza. Ma si deciso di adeguare i tempi di realizzazione alla prevedibile disponibilit di fondi, spiega Martin Ausserdorfer, direttore dell'Osservatorio sull'opera, che fa capo alla provincia di Bolzano. C' DEL METODO in questa follia. Stiamo aprendo i cantieri in Val di Susa, sperando che arrivino soldi dall'Unione europea per poter un giorno finire i lavori (almeno otto miliardi il costo previsto). Stiamo aprendo i cantieri per la surreale Genova-Tortona, senza sapere quando avremo i soldi per terminarla (almeno sei i miliardi necessari). Stiamo aprendo i cantieri al Brennero senza sapere quando avremo una ferrovia in grado di togliere merci dalla strada (almeno otto i miliardi necessari solo per il tunnel principale). Come se l'importante fosse aprire cantieri e distribuire appalti, non realizzare al pi presto infrastrutture utili. A questo punto viene da chiedersi: non sarebbe pi saggio scegliere, magari tirando la monetina, un'opera su cui mettere tutti i soldi disponibili per averne una sola ma fatta? Forse s, ma non si pu. Buttare i soldi per le eterne incompiute ci che vuole il partito del cemento, che ancora fortissimo e sa farsi rispettare anche dal governo Monti.
Su www.ilfattoquotidiano.it la videoinchiesta sul Tav del Brennero
BENVENUTI nel vero paradiso Tav. Tutti pensano che la frontiera dell'Alta velocit sia la Val di Susa, dove la nuova Torino-Lione comporta battaglie di principio e ordine pubblico in pericolo. Eppure a Bolzano stanno costruendo un'opera ancora pi ciclopica e costosa, molto pi avanti nei lavori senza che nessuno ne parli, per la semplice ragione che non esiste opposizione locale. Le province autonome di Bolzano e di Trento hanno avocato l'informazione alle popolazioni interessate e la discussione con i critici, e hanno gestito abilmente partecipazione e consenso. Proprio ci che serve per fotografare senza pregiudizi l'assurdit dell'operazione. Si vuole togliere il traffico pesante dalla strada, soprattutto nelle valli alpine, pi esposte al rumore e all'inquinamento. Ma non si fa niente per spostare le merci sul ferro con gli strumenti oggi a disposizione, come accade in Austria. Riccardo Dello Sbarba, consigliere verde alla provincia di Bolzano, fa notare un dato eclatante: Secondo dati ufficiali della regione austriaca del Tirolo, il 35 per cento delle merci che attraversano il Brennero vanno su ferro. Ma il dato vale solo fino al passo: gli stessi austriaci segnalano che, sul tratto dal confine verso l'Italia, la percentuale scende al 25 per cento. Appena vedono il tricolore,
ministero dello sviluppo A lteresse daun viceministroil conflitto di inlatente diventato evidente. Pu, infatti, sponsorizzare uninfrastruttura e una societ che aveva finanziato quando era manager di banca? Pu. E lo sta facendo. Bench non ci sia uno straccio di studio che dica che lopera sia utile. E per farlo, il viceministro alle infrastrutture e trasporti, Mario Ciaccia non va per il sottile e non bada a eventuali conflitti di interesse. Cos ha convocato presso il suo ministero una riunione tra Regione Veneto, Anas e Provincia di Trento per far pressione su questultima e dare il via libera alla progettazione della Valdastico Nord da parte della societ dellautostrada Brescia-Padova. E per completare il quadro, Ciaccia ha invitato alla riunione pure il presidente di Serenissima, Attilio Schneck. Tutti in fila per mettere alle corde Trento, da sempre contraria, a dare il via libera allinfrastruttura.
PIUTTOSTO SECCATI i vertici trentini. Con il vicepresidente della Provincia, Alberto Pacher, Pd: Non era il tavolo che ci saremmo aspettati, sbotta. Per il viceministro Ciaccia, per, lobiettivo prioritario ottenere il rinnovo della concessione alla Serenissima, ha chiarito, cos il conflitto diventato palese. Il viceministro Ciaccia, infatti, da amministratore delegato della Biis, la controllata di Intesa San Paolo per gli investimenti in infrastrutture, aveva deciso con Corrado Passera di entrare con il 33 per cento nellazionariato dellautostrada Brescia-Padova, conosciuta come Serenissima. Lingresso della banca direttamente nella societ autostradale avvenuto circa due
anni fa, ereditando le quote dellimprenditore bresciano Rino Mario Gamberi, finanziato da Intesa, poi costretto a cederle per il dissesto finanziario delle sue societ. La banca ora il primo azionista di Serenissima. Inoltre, listituto di credito milanese, guidato ora da Enrico Cucchiani, sta aumentando sempre pi la propria quota in una societ carica di debiti. LA SERENISSIMA, presieduta dal leghista Attilio Schneck in virt della presidenza della Provincia di Vicenza, indebitata per 500 milioni e ha un piano di investimenti di quasi tre miliardi, tra cui la Valdastico Sud, sotto inchiesta dalla Dia di Venezia per un presunto seppellimento di scarti di fonderia. Ma il vero punto interrogativo sullautostrada il rinnovo nel giugno 2013 della concessione Anas fino al 2026. Per ottenerla, la Serenissima deve necessariamente portare a casa il progetto di costruzione della Valdastico Nord, che da Vicenza dovrebbe arrivare fino a Trento, collegandola con lautostrada del Brennero. Ma il governatore del Trentino Lorenzo Dellai ha gi fatto sapere di essere contrario allinfrastruttura. Anche perch in fase di definizione unopera analoga: la superstrada della Valsugana. Lautostrada sarebbe quindi un inutile doppione. Lo dicono tutti gli studi sui costi e benefici dellarteria redatti finora dagli esperti. Nessuno di questi riuscito a comprovarne lutilit. Lipotesi autostradale nasce, infatti, pi di 30 anni fa e fu subito soprannominata Pirubi, da tre noti sponsor democristiani: Piccoli, Rumor e Bisaglia. E neppure allora, con la Dc al 50 per cento di voti, riuscirono a costruirla. Ora ci riprovano. Con buona pace per il conflitto dinteressi di ministro e viceministro.
INCENDIO FS Accusati i No Tav si difendono n incendio doloso stato nella notte U Rogoredo e elettricadelle Fsappiccato rallentamentia una cabina a Milano, tra le stazioni di Lambrate, causando forti
alla circolazione nelle prime ore di ieri mattina. Unaltra cabina, poco distante, secondo i rilievi della Polfer, stata imbrattata con la scritta No Tav e con lo slogan Sole e Baleno vivono, in ricordo di due militanti anarchici del movimento della Val di Susa. Il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, ha detto che gli inquirenti vedranno se troveranno corrispondenza tra chi ha lasciato le scritte e gli autori dellattentato, ma si sbilanciata affermando che il problema della Tav aperto, apertissimo,e comunque si va avanti. Protesta il movimento No Tav: Queste azioni non rientrano nelle nostre metodologie. Qualunque provocatore pu scrivere No Tav dove gli passa per la testa.
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CAPITALISMO ALLITALIANA
PER LEI I CONTI SONO IN ORDINE MA LA RAI RISCHIA 200 MILIONI DI ROSSO
La pubblicit va male (-17%) e le spese sono scoperte
di Carlo Tecce
l direttore generale Lorenza Lei in campagna elettorale, a caccia di un improbabile secondo mandato in Rai. Ci prova, nonostante la sponda politica che l'aveva proiettata ai vertici di viale Mazzini, cio berlusconiani e cardinali amici, sia pi gracile. Al tempo di professori e tecnici, funziona benissimo, pensa, la sobriet dei toni e l'austerit nei conti: Sono fiera di aver raggiunto il pareggio del bilancio per l'esercizio 2011 dopo cinque anni di perdite, ripete ossessivamente fra interviste ufficiali e incontri ufficiosi. Un'azienda moribonda che trasmette segnali di vita, per, non va incensata e soprattutto sottovalutata. Quando ha chiesto udienza al sottosegretario Antonio Catrical per sondare le intenzioni del governo, forse Lorenza Lei avr dimenticato di spiegare il terribile 2012 che sabbatte sul servizio pubblico, gi azzoppato per un debito consolidato di oltre 350 milioni di euro. La concessionaria Sipra ha ripreso la raccolta pubblicitaria con cifre negative: -17 per cento nel primo trimestre e qui ballano 100 milioni di euro se la tendenza non migliora mentre l'anno scorso ha racimolato a fatica 980 milioni. Poi Catrical, che
ha respinto loffensiva del direttore generale con qualche imbarazzo, dovrebbe sapere che le previsioni di spesa indicano un buco di 100 milioni di euro, un capitale che pu trasformarsi in debito se viale Mazzini non decide di tagliare le gi martoriate risorse per le reti e i programmi. La Lei ha
avuto la fortuna di guidare lazienda durante un anno dispari, quando non ci sono diritti sportivi da acquistare n eventi particolari, cos pu vantare le sue mirabolanti ricostruzioni finanziarie. Ma nel 2012 vanno staccati assegni per 150 milioni di euro perch la Rai, seppur ridimensionata per quan-
tit e qualit di palinsesto dal satellite di Sky, deve mandare in onda gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Londra. Dunque, quei 4 milioni di euro che dovrebbero risplendere nel bilancio 2011 in arrivo nel Consiglio di amministrazione, mentre le casse si dilaniano in pi crepe, valgono nientaltro
che briciole: nulla in mezzo ai 350 milioni di euro di debiti pregressi e 200 milioni di possibili perdite fra le voci di spesa che non ritornano e la raccolta pubblicitaria estremamente preoccupante. Tonfi clamorosi come la serie televisiva Barbarossa 13 % di share domenica sera non aiutano il lavoro di Sipra. Qualcuno poteva avvisare che il film leghista, voluto fortemente da Bossi e costato 6,8 milioni di euro a viale Mazzini, al cinema non laveva visto nessuno. Evidentemente nemmeno Lorenza Lei.
SEMPRE RISERVATA e silenziosa, appena il governo di Mario Monti ha iniziato a parlare di rinnovo del Cda, la Lei ha scoperto la voce e la diplomazia. Ha pi volte parlato a Palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi, ieri avrebbe anche sollecitato le dichiarazioni di Angelino Alfano in sua difesa: Il direttore generale Lei sta facendo un buon lavoro, i conti sono in ordine e soprattutto il servizio
Fondiaria anche A llaLigresti, sintende. Lalinformatica era un affare di famiglia. Della famiglia societ Wave, con sede a Bedizzole, provincia di Brescia, per anni ha gestito buona parte delle piattaforme informatiche del gruppo assicurativo, fornendo soluzioni software e altri servizi. un business importante e molto delicato. E per trovare un partner di fiducia la Fondiaria non ha fatto molta strada. Gi, perch secondo quanto il Fatto Quotidiano ha potuto ricostruire, uno dei soci principali di Wave si chiama Omar Bonomelli, conosciuto tra gli addetti ai lavori come un campione di equitazione. Bonomelli per non un cavaliere qualunque, visto che ha sposato Jonella Ligresti, pure lei eccellente amazzone. Jonella, 45 anni, figlia primogenita di Salvatore, siede sulla poltrona di presidente della compagnia. Morale: Fondiaria, una societ quotata in Borsa con migliaia di piccoli azionisti, ha pagato milioni a unazienda partecipata dal marito della presidente. Bonomelli, infatti, possiede circa il 20 per cento del capitale di Wave holding, la capofila del piccolo gruppo bresciano.
PIOVE SUL BAGNATO. Solo dieci giorni fa un corposo rapporto compilato dal collegio sindacale di Fondiaria aveva allineato una lunga serie di affari in conflitto dinteressi conclusi dai Ligresti negli anni scorsi. Una giostra milionaria tra palazzi, terreni, hotel. E adesso si aggiunge alla lista anche linformatica. Tutti affari a norma di legge? Per capire come sono andate le cose, sabato scorso il pm di Milano Luigi Orsi ha convocato in procura due dei tre sindaci della compagnia, Benito Marino, presidente del collegio, e Marco Spadacini. Ieri invece sono stati sentiti i re-
visori dei conti. La sorpresa vera, in questa vicenda che ha dellincredibile, che fino a poco fa nessuno si era accorto di nulla. Tantomeno i professionisti che per legge sarebbero chiamati a vigilare sulla gestione. Per mettere in moto le verifiche c voluta la crisi pesantissima della compagnia, che ha chiuso il 2011 in perdita di oltre un miliardo. E poi nellottobre scorso arrivata la denuncia del fondo internazionale Amber, azionista di Fondiaria. La settimana scorsa, in risposta alle domande di Amber, i sindaci hanno alzato il velo sulle operazioni in conflitto dinteressi, a cominciare dai 40 milioni di compensi per consulenze immobiliari versati a Salvatore Ligresti. AL MOMENTO la posizione pi imbarazzante pare quella dei sindaci. Spadacini, per dire, arrivato in Fondiaria addirittura dieci anni fa ed un professionista dal curriculum chilometrico. Da un paio di decenni almeno frequenta i poteri forti della finanza milanese ed considerato vicino al centrodestra. Oltre allincarico nel gruppo Ligresti, lattivissimo Spadacini, classe 1938, siede nel consiglio di sorveglianza di Banca Intesa ed sindaco addirittura di un centinaio di societ. Nella lista troviamo Atlantia, cio le autostrade dei Benetton, la berlusconiana Mondadori e anche Expo 2015, lazienda pubblica che ha il mandato di organizzare lesposizione internazionale che si svolger a Milano tra tre anni. Le regole di buona gestione societaria sottoscritte da tutti i maggiori gruppi quotati (il cosiddetto Codice di autodisciplina), mettono in chiaro che i sindaci accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgi-
mento diligente dei loro compiti il tempo necessario. Evidentemente, Spadacini ha ritenuto di poter svolgere al meglio il suo mandato nel gruppo Fondiaria nonostante il centinaio di incarichi supplementari, compresi quelli in aziende di grandi dimensioni come Atlantia e Mondadori, che ha accettato e mantenuto nel corso degli anni. Anche il suo collega Marino, siciliano di Trapani, 78 anni fra quattro mesi, un professionista molto richiesto. Soprattutto dai Ligresti che gli hanno affidato lincarico di sindaco in molte societ del gruppo. Tra queste c anche la Atahotels. Ovvero la societ di gestione alberghiera che, secondo quanto lo stesso Marino ha denunciato la settimana scorsa, sarebbe stata al centro di operazioni in potenziale conflitto di interessi concluse con Fondiaria. Di cui Marino sindaco.
pubblico a disposizione dei cittadini e non dei partiti. Gustoso, allora, riportare il retroscena di Dagospia, che viene confermato da varie fonti di viale Mazzini: durante la proiezione di Cesare deve morire dei fratelli Taviani (Orso dOro a Berlino), seduta accanto al presidente Giorgio Napolitano, il direttore generale scatt in piedi e fugg allimprovviso perch il Cavaliere laspettava a cena. Lo spirito di Bruxelles (rigore, rigore, rigore...) che pervade viale Mazzini soffre quando lazienda spedisce gruppi di giornalisti al seguito di Mario Monti in Asia ed evapora completamente quando venerd e sabato prossimo a Firenze andr in scena Screenings Florence. Padroni di casa il sindaco Matteo Renzi e il consigliere Giorgio Van Straten (Pd), seminari e convegni, Bruno Vespa a moderare, e poi un bellissimo aperitivo sulle terrazze che dominano piazza della Signoria, cena di gala nel salone dei Cinquecento per 250 invitati e un pranzo al Circolo Canottieri.
Il dg cerca la riconferma guardando il bilancio 2011 (in leggero attivo) mentre il 2012 sar difficile
di Pino
Corrias
Salvatore Ligresti il
costruttore milanese ancora presidente onorario di Fondiaria Sai
(FOTO ANSA)
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Ci mettiamo la rma
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CRONACHE
on la ThyssenKrupp, per fortuna, ma per qualche ora vista la dinamica dellincidente e la breve distanza dallex acciaieria torinese di corso Regina Margherita non si potuto fare a meno di pensarlo. I quattro operai della La.fu.met di Villastellone, azienda specializzata nel trattamento dei rifiuti industriali, venti chilometri a sud del capoluogo piemontese, sono infatti in prognosi riservate ma non in pericolo di vita. Hassan Kharbouche, 38 anni, Ahmed Badreddine, 42, Mustapha Ganfoudi, 47 e Becher Guizzani, 47, tutti di origine marocchina, stavano lavorando su macchinari per il trattamento del materiale metallico quando si sviluppato un grosso incendio: Ero a una decina di metri dai colleghi ha raccontato Abdellah El Kamari, 38, ferito in modo lieve ho sentito uno scoppio, ho visto una fiammata e sono scappato. Stavamo lavorando in un reparto vicino la testimonianza di altri colleghi quando abbiamo sentito gli scoppi. Siamo corsi e abbiamo visto lincendio, allora abbiamo preso le manichette e abbiamo tentato di domare le fiamme in attesa che arrivassero i vigili del fuoco. Sembra che le esplosioni siano state almeno tre, la prima durante la compressione di alcuni recipienti metallici allinterno dei quali era presente liquido infiammabile. I quattro feriti sono stati trasportati al Cto di Torino. Intubati e sedati, presentano ustioni di secondo e terzo grado. Hassan Kharbouche sul 20 per cento del
bilita per i casi di emergenza. Avevamo segnalato la questione gi in occasione di altri episodi analoghi, ma lazienda non ci ha dato alcuna risposta. In tutti questi anni non abbiamo lesinato risorse per la sicurezza, ma le sicurezze non bastano mai, si difeso il titolare dellazienda, Sergio Marchiaro. LA LA.FU.MET di Villastellone d lavoro a 80 persone, si estende su unarea di circa 70 mila metri quadri a lato dellautostrada Torino-Savona ed una delle pi importanti aziende italiane di stoccaggio dei rifiuti industriali. Lazienda si occupa principalmente di recupero di contenitori e di materiali ferrosi, trattamento delle acque inquinate delle industrie, stoccaggio dei rifiuti solidi (anche pericolosi), bonifiche e pulizie di vasche. Larea stata sottoposta a sequestro, non ci sarebbero danni strutturali allo stabilimento. I tecnici dellArpa Piemonte stanno effettuando rilevamenti per valutare leventuale danno ambientale provocato dellincendio.
San Giovanni Teatino, A entroterra abruzzese tra Chieti e Pescara, il nome lo sanno tutti. lui il politico impiccione che ha stremato i vertici Ikea per quei benedetti 220 posti del negozio che aprir a breve. Fin dal principio Ikea aveva invitato tutti a non fare pressioni spiega Giampiero Riccardo, responsabile regionale dei giovani Idv . Ma i padrini si sono scatenati lo stesso. E un noto politico locale s visto recapitare una letterina con cui veniva invitato a smetterla con
corpo, gli altri sul cinque (la percentuale di superficie corporea ustionata delle sette vittime della Thyssen Krupp era superiore al 90 per cento). In almeno un caso avrebbero respirato sostanze tossiche infiammate.
DI FRONTE al capannone dello stoccaggio della La.fu.met, in parte annerito dal fumo, tra i colleghi dei feriti (moltissimi stranieri) lo stupore, ieri, non sembrava il sentimento prevalente: la quarta volta che accade, lamentava uno di loro. In effetti, gi nel luglio 2003 andarono a fuoco seimila metri quadrati di bidoni pieni di vernici, oli e solventi. Lincendio si svilupp di notte e non ci furono feriti, ma i sindaci di Villastellone, Cambiano e Moncalieri furono costretti a vietare per qualche giorno luso
agricolo delle acque dei canali intorno alla fabbrica. E nel gennaio 2004 tre operai rimasero intossicati dal solfuro di sodio a causa del cedimento delle valvole di un serbatoio collocato allesterno dellazienda. Sullincidente di Villastellone
I lavoratori potrebbero aver inalato sostanze tossiche, ma non sarebbero in pericolo di vita
(per spegnere le fiamme stato necessario lintervento di 14 squadre di Vigili del fuoco) il pool di Raffaele Guariniello ha gi aperto un fascicolo ipotizzando i reati di disastro colposo e lesioni colpose: Dalle prime notizie che abbiamo raccolto dichiara il viceprocuratore di Torino, gi pubblico ministero nei processi Thyssen Krupp e Eternit sembra che le condizioni di lavoro non fossero adeguate. naturalmente presto per ipotizzare responsabilit, ma le dichiarazioni del responsabile della Fim Cisl della La.fu.met sembrano, in parte, confermare i timori di Guariniello: In azienda ci sono gli estintori e sono funzionanti dichiara Simone Demichelis ma tutto viene lasciato alla buona volont dei lavoratori. Mancano la formazione e una procedura sta-
La Cisl: Tutto lasciato alla buona volont: Mancano formazione e procedure per lemergenza
e Malcom Pagani
a Polizia si Non soL fantozzianeincazza.dagli imlo nelle tragicomiche visioni inflitte piegati ribelli al professor Guidobaldo Maria Riccardelli, teorico di Dreyer e cultore di Ejzentejn. Ma nella realt di
un cinema tornato improvvisamente a interessarsi della verit storica. La circolare del 15 marzo e, sulla carta intestata del Dipartimento Pubblica sicurezza del ministero dellInterno, compaiono una quindicina di destinatari. Dalla Dia alle risorse umane, passando per la Stradale, lanti-
droga e i Questori sparsi sui trecentomila chilometri di territorio nazionale. I grandi capi avvertono tutti. Di film incentrati su una Polizia lontana dagli apologetici stereotipi televisivi, meglio non parlare.
IL LINGUAGGIO burocratico- ma come in una vecchia canzone il mattinale, quando vuole, si fa capire benissimo: In concomitanza con la proiezione di numerose pellicole cinematografiche che affrontano la ricostruzione di eventi relativi ad attivit di Polizia in situazioni ordinarie e straordinarie, si ribadisce che qualsiasi intervista, partecipazione a convegni o dibattiti, va autorizzata da questo dipartimento. Segue ulteriore postilla volta a
MAZZATE
llindomani della sentenza della Cassazione su DellUtri, il noto giornalista con le mches di Libero non stava pi nella pelle: Che mazzata, esultava in una paginata di encomi solenni al Pg Iacoviello e alla Suprema Corte. Gi che cera, ci chiamava graziosamente mafiosi e picciotti (cosa di cui risponder in tribunale) per avere noi criticato la sentenza. E aggiungeva: I picciotti del Fatto hanno scritto che il senatore si trovava allestero: questo perch la sua segreteria telefonica rispondeva in spagnolo. Esaurita la cazzata, e appreso che limputato si trovava a Milano.... Purtroppo per il mchato, domenica DellUtri ha confermato al Corriere quel che avevamo scritto: Stavo in Spagna, in una beauty farm, a rigenerarmi. Quindi la cazzata lha scritta il mchato, unico caso di giornalista berlusconiano che riesce a farsi smentire persino da DellUtri. Che mazzata.
recintare ogni richiesta in tal senso e cos, il rischio di scorgere imbarazzo o veder volare dichiarazioni inopportune preventivamente scongiurato. Se dal Dipartimento fanno sapere che la stretta dialettica figlia delle molte proiezioni di Acab (con annesso dibattito) fiorite nelle ultime settimane e non autorizzate, il sospetto (fortissimo) che leditto riguardi un altro film. Diaz di Daniele Vicari. Due ore secche per stile e narrazione che con rigore, attenendosi agli atti giudiziari e alle testimonianze dei presenti mette in scena il massacro avvenuto nella scuola genovese nel luglio del 2001 e i successivi orrori di Bolzaneto. Fino ad ora non ci aveva provato nes-
suno. E su Vicari e sulla sua impresa, par di capire, meglio cali lindifferenza. Pur lontani dal controllo statale dei funzionari di Ps sulla produzione cinematografica come nel Ventennio, difficile negare che alle divise Diaz dia fastidio e provochi irritazione. Domenico Procacci di Fandango non ha trovato nessuno (Rai, Medusa, Telecom) che volesse affiancarlo nel progetto. Cos ha cercato altrove (Romania, Francia) e messo il resto in proprio. Sette milioni di euro per raccontare copyright Amnesty la pi grave sospensione dei diritti in un Paese democratico dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. OSSERVANDO le immagini di Diaz, (premiato dal pubblico al Festival di Berlino) e i tutori dellordine trasformati in hooligans, si comprendono senza fatica gli imbarazzi della Polizia sul tema. Una violenza bestiale, senza ragioni o conseguenze per i protagonisti degli eccessi. Con il processo a forte rischio prescrizione e i comandanti in capo di quella notte ligure (pur condannati per falso) promossi di grado e funzione, meglio tacere che ricordare. Allepoca Manganelli non volle leggere il copione, ora il Dipartimento silenzia luscita. Per la Polizia di domani, a volte, uno slogan non basta.
le spintarelle. Ho twittato la notizia, successo un pandemonio. Ikea non conferma, ma nemmeno smentisce. Chi dunque il benefattore? Un pezzo grosso a livello regionale, legato alla maggioranza di centrodestra, gi noto in passato per attivit di lobbying. Interpellato ieri dai media locali ha strepitato: vi querelo se scrivete una sola riga, quella lettera non la vedrete mai. Ma la storia credibile. Perch grazie alla posizione favorevole, e a un sindaco orientato al marketing, negli anni scorsi i centri commerciali son spuntati come funghi a San Giovanni. Con relativa spartizione di impieghi. Per che ingrati sti svedesi sorride Maurizio Acerbo, consigliere regionale Prc . I politici gli hanno permesso di spianare una collina per fare il negozio, e adesso niente raccomandati? Comunque, anzich mandare lettere, denunciassero apertamente gli scocciatori. Trentamila persone hanno inviato il curriculum e sperano di poter fare almeno il colloquio. Ma fuori regione: come gi per i negozi di Calabria e Sicilia, lazienda preferisce il campo neutro. Ci volevano i vichinghi per spiegarci una regoletta tanto semplice conclude Riccardo : la spintarella soffoca il merito. Piantiamola tutti di darla. E soprattutto di chiederla.
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MONDI POSSIBILI
Cuba Arriva il Papa e arrestano dissidenti
Lopposizione cubana denuncia larresto di decine di dissidenti allarrivo di Benedetto XVI nellisola. Gli arresti, ha detto allagenzia Dpa Jos Manuel Ferrer, del gruppo di opposizione dellUnione patriottica di Cuba, messo al bando dalle autorit, avvenuta a Santiago di Cuba, dove il papa arrivato ieri sera (ora italiane) e celebrato una messa allaperto. Oggi Ratzinger dovrebbe vedere anche Fidel Castro (FOTO LAPRESSE)
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George Clooney, mal di manette dopo larresto
(FOTO ANSA)
o chiamato mia madre. Certe cose non cambiano mai. Cos, con il suo solito ineffabile sorriso, risponde George Clooney la cui vita sembra sempre pi una sceneggiatura verso la presidenza degli Stati Uniti al giornalista che gli chiede a chi sia andata lunica telefonata accordatagli dalla legge, dopo il suo arresto, giorni fa, per aver dimostrato davanti allambasciata del Sudan a Washington.
LO DICE spontaneamente e viene voglia di credergli. In fondo in giro non c nemmeno Stan Rosenfield, il suo Pr che, da anni, ne cura limmagine e la comunicazione e che, pochi minuti dopo larresto, era gi pronto con il comunicato stampa che spiegava laccaduto. I divi, a volte, possono essere molto difficili da gestire. Non George, per, in cui lAmerica sembra aver ritrovato il suo Cary Grant, il raffinato e gentleman per eccellenza. Quando siamo stati arrestati ha raccontato Fred Kramer, uno degli attivisti che era con lui
George ha fatto il possibile per far sentire tutti a proprio agio scherzando e facendo battute. Ha persino detto agli agenti di essere Brad Pitt. Candidato per ben sei volte al premio Oscar, che ha vinto una sola volta come miglior attore non protagonista per Syriana, Clooney non arrivato al successo velocemente e la sua gavetta durata quasi ventanni. La sua prima apparizione televisiva, infatti, risale al 1978 ma solo dopo il 1994, con il debutto della fortunata serie Er, medici in prima linea, dove interpreta il ruolo del-
Stan Rosenfield cura la sua comunicazione: scrive la perfetta sceneggiatura per la corsa alla Casa Bianca
laffascinante pediatra Doug Ross, che Clooney comincia a farsi notare dal grande pubblico. Tanti e diversi i ruoli attraverso i quali Clooney ha poi costruito il suo successo, dalle commedie romantiche ai film politicamente impegnati come Good Night and Good Luck, Tra le nuvole, Le idi di marzo o lultimo Paradiso amaro. Un successo, dunque, a lungo atte-
so, ma forse inevitabile considerato che la zia di George, era lattrice e cantante Rosemary Clooney (sorella di suo padre). Il legame con lei stato molto forte negli anni della sua gavetta, tanto che George, poi, la volle fortemente in un cameo in Er poco prima della sua scomparsa. E se si dice Rosemary Clooney si dice anche la politica e i Democratici. Lei era a poca distanza dallamico Bob Kennedy, la cui candidatura stava sostenendo, quando fu assassinato. Un evento tragico che le segn la vita, causandole una seria depressione. Grande appassionato di politica anche il padre Nick, anchorman tv e giornalista della carta stampata, che nel 2004 corse per un seggio al Congresso contro il repubblicano Geoff Davis (alla fine prevalse il rivale proprio utilizzando la parentela con George per ridimensionarne lo spessore politico). IL LEGAME tra George e Nick, tuttavia, stato sempre fortissimo. Lattore, infatti, il cui impegno umanitario intensissimo ( uno dei messaggeri di pace dellOnu ed stato in prima linea per raccogliere fondi dopo l11 settembre e il terremoto di Haiti del 2004), nel 2006 si recato in Sudan, proprio con suo padre, per girare il documentario Viaggio in Darfur; hanno fatto seguito molti altri viaggi, spesso insieme, come lultimo, poco prima della manifestazione davanti allambasciata, che ha poi condotto al loro arresto. Clooney, infatti, era an-
I precedenti Ronald Reagan e, sopra, Arnold Schwarzenegger, presidente Usa e governatore della California (FOTO LAPRESSE)
dato a Washington per chiedere un intervento americano alla Commissione esteri. Durante il suo discorso, lattore aveva denunciato le violenze in corso nellarea di Nuba Mountains, Kordofan, Stato a confine con il Sud Sudan. Negli stessi giorni, lattore aveva incontrato anche Obama per ottenere un intervento sul presidente cinese Hu Jintao (la Cina esporta il 6% del suo greggio dal Sudan) allo scopo di pressare il presidente del Sudan, Omar al-Bashir, a porre fine al genocidio in atto. Poi la manifestazione non autorizzata allambasciata sudanese e larresto che ha rapidamente fatto il giro del mondo. Fra i supporter di George e Nick, allesterno dellambasciata, anche Nina, mamma e moglie dei due ragazzacci di casa Clooney che ha detto, sorridendo alle telecamere sono sicura che tratteranno bene il mio ragazzo.
di Ellen
Barry
la vittoria turno di D opopoltrona dial primopossesso Putin che ha ripreso della presidente, la Russia sembra tornata alla normalit e i russi sono tornati alla vita di tutti i giorni. Con leccezione di Ksenia Sobchak. La bomba sexy della Russia di Putin, la Paris Hilton di San Pietroburgo, si trasformata in leader dellopposizione. La settimana scorsa ha ospitato alcuni leader anti-Putin nel suo talk show politico che stato immediatamente cancellato dalla Mtv russa e ora trasmesso solo in Internet.
IN QUELLA circostanza ha ribadito lintenzione di lasciare il Paese se le autorit non riformeranno le istituzioni in senso liberale e si scagliata apertamente contro lamico di famiglia Vladimir Putin. difficile immaginare una dimostrante pi improbabile di Ksenia Sobchak, 30 anni, bionda, sexy, vistosa e instancabile animatrice della vita notturna. I pi la conoscono per un pruriginoso reality televisivo, le notti brave e i fidanzamenti infranti che forniscono materiale ai giornali scandalistici russi. Ma durante gli ultimi mesi la trasformazione di Ksenia apparsa sempre pi credibile inducendo a ritenere che intenda seguire le orme del padre, Anatoly A. Sobchak, le cui posizio-
strato tentennamenti: I legami familiari sono importanti, ma sono importanti anche gli ideali. Ho scelto la mia strada e non ho alcun rimpianto. In occasione dellultima dimostrazione di piazza anti-Putin non solo stata la persona pi famosa a parlare alla folla, ma anche una dei pochi a fornire una visione chiara del futuro: Sappiamo contro cosa siamo. Ora dobbiamo capire cosa vogliamo. QUALCHE giorno fa si anche esibita in un faccia a faccia radiofonico con Sergei Udaltsov, capo del Fronte della Sinistra, una organizzazione anticapitalistica rivoluzionaria. Il faccia a faccia ha avuto momenti quasi farseschi durante i quali sembrava andare in onda una sorta di parodia della lotta di classe. Sta di fatto che Udaltsov non aveva mai avuto cos tanta attenzione da parte dellopinione pubblica e dei media russi. Alla fine del dibattito televisivo, Udaltsov andato via a piedi. Ksenia salita sulla sua Audi con tanto di autista. Udaltsov ha detto che non credeva al cambiamento politico di Ksenia Sobchak, ma ha aggiunto: Pu anche darsi che mi sbagli. Sar il tempo a dirlo. The International Herald Tribune Distributed by The New York Times Syndicate Traduzione di Carlo Antonio Biscotto
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ALTRI MONDI
Francia Merah divorzi 2 giorni prima della morte
Mohamed Merah aveva divorziato ufficialmente dalla moglie 2 giorni prima del blitz delle forze speciali nel suo appartamento di Tolosa, e la sua uccisione. Il giovane estremista islamico che ha ucciso 7 persone tra soldati e studenti ebrei si era sposato con rito religioso il 15 dicembre con una giovane ma quasi subito avviato una procedura di divorzio. Secondo uno dei verbali della polizia Merah avrebbe detto di provare un piacere infinito a uccidere. (FOTO ANSA)
Afghanistan I funerali del sergente ucciso Nel corso dei funerali solenni nella basilica di S. M. degli Angeli a Roma, del sergente maggiore Michele Silvestri, il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha scambiato il segno di pace con i familiari del militare ucciso in Afghanistan. Alla fine della cerimonia feretro partito direttamente per Monte di Procida, dove oggi alle 10 verranno celebrati i funerali nel comune di residenza del militare. (FOTO ANSA)
er Paolo Bosusco, si continua a trattare in un clima positivo, dicono i negoziatori. La liberazione, sabato, di Claudio Colangelo, uno dei due escursionisti italiani rapiti in India, nello Stato dellOrissa, il 17 marzo, rid vigore agli sforzi per portare a casa lorganizzatore di trekking rimasto nelle mani dei guerriglieri maoisti. Al premier Mario Monti, che lo incontra a Seul, a margine del Vertice sulla sicurezza nucleare, il premier Manmohan Singh garantisce il proprio impegno per la liberazione dellostaggio piemontese. E Monti esce dal colloquio fiducioso in una soluzione amichevole pure della vicenda dei due mar detenuti nel Kerala perch accusati di avere ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati. I premier si terranno in contatto fino a che i problemi non saranno risolti.
In questi casi, il lieto fine non assicurato neppure quando tutto sembra fatto: basta ricordare il caso di Nicola Calipari, lagente segreto ucciso a Bagdad il 4 marzo 2005 dal fuoco amico dun marine americano, dopo avere negoziato e ottenuto la liberazione di Giuliana Sgrena, una giornalista sequestrata; o quello pi recente dellingegnere piemontese Franco Lamolinara, ucciso l8 marzo in Nigeria con un compagno di prigionia durante un blitz delle squadre speciali britanniche e nigeriane, mentre i servizi segreti italiani ne stavano forse trattando la liberazione previo riscatto. Monti da Seul non nega il negoziato, dicendo che con prove muscolari un riferimento al blitz in Nigeria? - ci sono meno possibilit di successo. Colangelo, prima di lasciare lIndia, racconta i giorni difficili nella selva tropicale, caldo e marce. E dice: Sto bene. Spero che ora liberino anche Paolo. I
I due mar detenuti in India. In alto, Giuliana Sgrena (FOTO ANSA)
LONDRA Cameron con lista (dei donatori) per influenzare il governo, cena a casa 2 50.000 sterlineCruddas, co-tesoriere delindecenteCondel premier inclusa. Questa la proposta formulata da Peter partito
servatore, a sedicenti uomini daffari, in realt giornalisti del Sunday Times, che lo hanno filmato di nascosto. Sotto accusa finito il legame tra soldi e politica, ed emerso un quadro poco edificante di miliardari pronti ad influenzare il governo britannico con paccate di denaro. Per questo il premier, allinizio riluttante, ha dovuto fornire la lista degli incontri con grandi finanziatori del partito di governo 4 in tutto, ha ammesso - avvenuti proprio nel suo appartamento privato a Downing Street. Ma ha anche sostenuto che mai nessuno ha ottenuto benefici da lui tramite Cruddas, e poi le cene erano pagate di tasca sua. Sulle malefatte del tesoriere, costretto alle dimissioni, far luce una commissione dinchiesta, ma la storia potrebbe non finire qui. La stampa, certo, fa da contropotere. Per potrebbe anche esserci lo zampino di Rupert Murdoch, proprietario del Times, da cui Cameron ha dovuto prendere le distanze in seguito allo scan(And. Val.) dalo che ha coinvolto i suoi giornali.
DI A CHE PUNTO siano le trattative per la liberazione di Bosusco, come quelle per gli altri nove italiani tenuti ostaggio nel mondo, non si sa assolutamente nulla. Il principio che non si viene a patti con i terroristi. Ma lambiguit, quasi inevitabile, di queste situazioni tutta nelle parole del ministro degli esteri Giulio Terzi: I canali sono aperti dice per Bosusco, ma vale per tutti -, ma non abbassiamo la guardia. Insomma, negoziamo e, se serve, paghiamo, senza stare a dirlo in giro.
E per la situazione dei mar e di Bosusco il premier Monti spiega: Niente prove muscolari
ribelli maoisti ribadiscono: Sar rilasciato solo se saranno accolte almeno 2 delle nostre richieste, tra cui la scarcerazione della moglie del loro leader e di altri detenuti e la punizione di militari responsabili di violenze su donne. Il governo dellOrissa replica con una flebile intimazione: Rilasciate lostaggio!. La liberazione di Colangelo sarebbe stata una prova di buona volont, dopo che, sabato, la situazione sera complicata con il
sequestro di un deputato dellOrissa, che aveva portato sera detto - a una sospensione del negoziato. Il leader dei guerriglieri Sabyasachi Panda aveva condannato il rapimento, giudicandolo una mossa sbagliata in quel momento, ma aveva pure criticato le autorit per non avere rapidamente risolto la questione degli italiani: un pioniere della solidariet come Colangelo e uno spirito libero che gioca a scacchi con i suoi carcerieri come Bosu-
sco. Il loro sequestro sarebbe stato fortuito, perch i maoisti volevano catturare elementi dei servizi dintelligence ma difficile scambiare due italiani per due indiani. Le situazioni indiane, pur diverse luna dallaltra lontane e non correlate, non sono le uniche spine del governo Monti alla voce ostaggi: ci sono altri 9 di italiani da portare a casa, a cominciare da Rossella Urru, 30 anni, la cooperante sarda rapida in Alge-
ria in ottobre e di cui sera erroneamente sperata, a febbraio, la liberazione. Nella stessa zona, resta sequestrata dal febbraio 2011 Maria Sandra Mariani, 53 anni. Per la Urru e la Mariani, si sospetta al Qaeda per il Maghreb islamico. Un gruppo talebano tiene prigioniero Giovanni Lo Porto, cooperante siciliano rapito a gennaio nel Punjab, in Pakistan. E ci sono i 6 marittimi della Enrico Ievoli, trattenuti da pirati somali da dicembre.
per la precisione D a giorni, massacr in cui il dall11 marzo, giorno sergente Bales 17 civili afghani tra cui 9 bambini (e il feto morto con la madre, stato confermato ieri dai militari Usa, ndr), gli alti comandi Usa, diversi politici e buona parte dei media non solo americani parlano di squilibrato, di soldato probabilmente affetto da un grave esaurimento nervoso (The Guardian), di atto compiuto in un momento di follia (Le Figaro). Pochi hanno parlato di fanatismo, di islamofobia, di un clima di odio indiscriminato che dall11 settembre 2001 sta avvelenando la societ occidentale. Non erano n folli n squilibrati gli attentatori delle Torri Gemelle. Erano fanatici, come ricorda Robert Fisk in un bel pezzo su The Independent. E il loro fanatismo ha finito per contagiare anche noi. E con ogni probabilit ha contagiato anche il sergente Robert Bales. Ma ieri mentre i parenti delle vittime del massacro di Panjwai sta-
vano raccogliendo le prove da presentare al processo, secondo notizie provenienti dal Consiglio della provincia di Kandahar il governo Usa avrebbe versato alle famiglie colpite, 50.000 dollari per ciascun morto e 10.000 per ciascun ferito. Gul Agha Lalai, membro del Consiglio di Kandahar, ha precisato che non si tratta di un risarcimento, ma di un semplice aiuto del governo americano alle famiglie delle vittime. Un piccolo aiuto i familiari delle vittime lo avevano gi ricevuto
50mila dollari per ogni vittima della strage compiuta dal sergente Usa Ma i parenti vogliono giustizia
dal governo afghano. Nel frattempo il sergente Bales si trova nella prigione militare di Fort Leavenworth, Kansas, in attesa di giudizio. Stranamente stato rinviato a giudizio per 17 omicidi mentre le vittime, a quanto se ne saputo finora, sono 16. Su questa incongruenza non stato fornito alcun chiarimento. Ma non denaro che vogliono i congiunti delle vittime. Nemmeno se mi dessero tutta lAmerica riavrei mio fratello, ha detto Mullah Barran il cui fratello caduto sotto i colpi di Bales. Intanto continuano le voci e le ipotesi. Secondo alcune fonti militari il sergente Bales potrebbe aver compiuto il massacro in due diverse sortite dalla base che lo ospitava. Prima avrebbe attaccato un villaggio tra laltro abbandonando il posto di guardia poi sarebbe tornato alla base e quella stessa sera sarebbe riuscito per attaccare il secondo villaggio. Ma queste sono solo ipotesi. Si vedr al processo. In quella sede si dovr chiarire se il sergente Bales ag da solo come continuano a sostenere i suoi superiori o se agi insieme ad altri, come ritengono gli afgani che vivono nella zona. Inutile dire che la difesa come ha dichiarato il suo avvocato John Henry Browne punta sullinfermit mentale da cause di servizio e sullo stress accumulato in 4 missioni, tre in Iraq e lultima in Afghanistan.
iecimila dollari. Tanto vale la vita DcheGeorge Zimmerman,febbraio, di il 28enne ha ucciso, alla fine di il 17enne Trayvon Martin, mentre tornava da scuola e che, appellandosi alle tutele garantite dalla legge stand for your ground non stato incriminato. Oggi la sua vita, per il New Black Panthers Party, vale una taglia che sar pagata a chi lo consegna Vivo. N morto, n ferito. Per riuscire nel loro intento le pantere nere hanno organizzato una mobilitazione di circa 5 mila affiliati, pronti a mettere a ferro e fuoco la citt per trovare Zimmerman che, dal giorno dellomicidio, non pi apparso in pubblico e non si sa dove sia. In unatmosfera che assomiglia sempre pi a quella del Far West, il leader delle Pantere non prova nemmeno a giustificare un atto destinato a creare maggiore violenza e tensione. Occhio per occhio, dente per dente, dice Mikhail Muhammad, aggiungendo che se il governo non fa il suo lavoro, lo faremo noi. Quando e come inizier la caccia, Muham-
mad non lo lascia capire ma assicura che la loro iniziativa assumer carattere nazionale visto che lorganizzazione ha attivato la sua rete su tutto il territorio Usa per raccogliere fondi per arrivare alla cattura di Zimmerman. Lobiettivo quello di raggiungere il milione di dollari entro la prossima settimana. Il New Black Panthers Party for Self-Defense, fondato a Dallas, Texas, nel 1989, malgrado il nome, non assolutamente lerede del movimento rivoluzionario afroamericano nato
I Miami Heat incappucciati ( FOTO LAPRESSE)
in California nel 1966; anzi, in diverse occasioni, i membri del partito originale hanno sottolineato che il Nbpp non ha nulla a che fare con loro, essendo un movimento basato esclusivamente sullodio. La loro iniziativa ha creato non poco malcontento e sollevato critiche proprio nella comunit afroamericana a partire dal pastore Moses Brown della comunit Feed Our Children, che ha precisato, ai margini di un raduno di preghiera organizzato a Sandford per commemorare Trayvon, noi crediamo in un messaggio di giustizia, non di odio. Ci sono due versioni parallele di come la comunit sta reagendo alla morte di Trayvon. Alcuni con la rabbia, noi con la preghiera. Ma in America ciascuno ha diritto a esprimere la propria opinione a modo suo. Lo hanno fatto durante il weekend, anche molti sportivi, a cominciare da quelli del basket come i giocatori del Miami Heat e Carmelo Anthony e Amare Stoudemire dei Knicks che si sono fatti riprendere in scatti che li ritraggono con il cappuccio della felpa in testa, proprio come Trayvon quando stato ucciso. Un gesto che il padre del 17enne ha apprezzato Ho visto un post di D-Wade in cui diceva Io sono Trayvon Martin e vedere tutti quegli sportivi unire il loro nome a quello di Trayvon stato importante perch lui era un atleta eccellente e lo avrebbe apprezzato
(Ang. Vit.)
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Padovan
NUMERI VINCENTI
IL MIGLIORE 8,5 IBRAHIMOVIC In un Milan che perde pezzi da novanta (Thiago Silva per un mese) lui non si spezza, n si piega al mal di schiena. Continua a segnare: 22 gol in 23 partite. DEL PIERO 8 Sono certo che se la Juve fosse stata sull1-0, anzich in parit, lui al massimo avrebbe giocato gli ultimi cinque minuti, secondo il volere di Agnelli (che lha gi scaricato ufficialmente) e lallineamento di Conte (per il quale titolare in Coppa Italia). Vi riesce, invece, lo sberleffo a una realt gi scritta. Il suo gol non decisivo quanto quello di Caceres, ma riattizza la mischia dialettica sulla necessit di rinnovargli il contratto e di non rinunciare alla sua classe. GABBIADINI 7,5 Primo calciatore di Serie A ad ammettere di aver amato (e imparato) il calcio grazie a una donna (la sorella Melania, attaccante del Bardolino e della Nazionale femminile). Segna appena lo mettono in campo da titolare. Chi lo aveva visto giocare nellUnder 21 di Ferrara sa che si tratta di un talento e che non cera bisogno di arrivare a primavera per scoprirlo. Proprio per questo vien da chiedersi come mai abbia avuto finora cos poco spazio.
IL PEGGIORE 4,5 ALLEGRI Rischia Thiago Silva in condizioni precarie e gli va male. Ma il voto va condiviso con lo staff sanitario. Lo fa perch crede di pi allo scudetto che alla Champions. BRADLEY 5 Per fortuna americano. Con un cognome diverso e una cultura sportiva prossima a quella italiana ora di lui penserei male. Difficile accettare un errore come il suo, da uno che ne fa pochissimi, soprattutto se favorisce il pareggio degli avversari (Chievo-Siena 1-1). Purtroppo da marzo in avanti nel calcio italiano si pareggia troppo, specialmente tra squadre che hanno gli stessi obiettivi. Succedeva anche prima che scoppiasse lo scandalo delle scommesse. Adesso ci stiamo solo pi attenti. GERVASONI 5 Non strano che per una volta il Napoli eviti di lamentarsi dellarbitraggio. Un po perch la rimonta responsabilit quasi esclusiva dei saltatori su palle inattive. Molto perch sullo 0-0 Aronica affonda letteralmente il catanese Bergessio. Sarebbe stato rigore ed espulsione, ma larbitro ignora il regolamento. Non vista pure una scorrettezza di Lanzafame sul pari del Catania. Probabile che si tratti della solita volont compensatoria.
DE MARCO 7 Larbitro di Juve-Inter, in un contesto colmo di risentimento, aveva un compito difficile. Lo semplifica risparmiando qualche cartellino giallo che pure ci stava. I calciatori lo aiutano giocando lealmente e senza ricorrere a inutili proteste. Tuttavia sarebbe ingiusto non riconoscere i meriti di De Marco, visto che non sbaglia quasi nulla nelle valutazioni e tiene un atteggiamento fermo e pacato. Una prestazione che consoler Nicchi e Braschi. SABATINI 5 Dopo la sconfitta con il Milan, il direttore sportivo giallorosso si lancia in una delle sue analisi cripto-critiche: La Roma avrebbe potuto affrontare questa gara con un altro piglio. Sembra losservazione di un passante anzich del primo responsabile del mercato. Con unaltra coppia di difensori centrali, leggermente migliore di quella composta da Kjaer e Heinze, non so se la Roma avrebbe un altro piglio. Di sicuro unaltra classifica. Ma, forse, per questo, serve un nuovo d.s..
gni gol di Ibrahimovic, e sono gi 22 in 23 partite, una pugnalata al cuore dei missionari del calcio corale. Il lettore perdoner l'umile scriba se anche dopo Milan-Roma e Juventus-Inter deve raccontargli la
O
Scanzi
solita trama, i soliti trambusti, il solito assassino. Allegri, realista incallito, ha privilegiato la ruvida prosa del campionato alle rime baciate della Champions. In caso contrario, sabato, non avrebbe rischiato e perso Thiago Silva. I troppi infermi, censurati perfino dal Cavaliere, hanno gettato nello sconforto pi cupo il Milan Lab, modello, una volta, di riabilitazioni volanti e pregnanti (?). Poi arriv Pato e i santi protettori dei quadricipiti scelsero altri altari, altri altarini. Dal cucchiaio sbiadito di Totti alle linguacce di Del Piero c' di mezzo tanta storia, tanta malinconia. Francesco va per i 36, Alessandro per i 38. Il destino li insegue, invidioso, e loro lo dribblano (anche troppo). So-
no gli ultimi numeri dieci di una generazione che ci ha fatto letteralmente impazzire. Totti avrebbe potuto condurre la Roma sul 2-0, Del Piero ha firmato il raddoppio e sepolto l'Inter, che per un'ora aveva controllato il gioco ed esaltato Buffon: una rete al Milan marted in coppa, da titolare; un'altra all'Inter, domenica sera, da riserva. Ricchi sfondati, e adorati, Del Piero e Totti continuano a chinarsi per raccogliere le briciole di gloria scampate ai banchetti dell'altrui giovent, sordi a ogni genere di compromesso. Se la classe non acqua, l'et non champagne. Ne vale la pena? E cos la Juventus sempre l, a quattro punti dal Milan e imbattuta, finalista di quella Cop-
pa Italia che, dopo aver eliminato proprio i campioni in carica, contender il 20 maggio al Napoli dei tre tenori. L'Inter, in compenso, ha collezionato la dodicesima sconfitta. Moratti, a corto di idee, si trastulla con il toto allenatore. Ranieri aveva azzeccato la mossa Poli (su Pirlo) e sbagliato i cambi, a differenza di Conte. Il calcio non sempre s'inchina alla consecutio temporun: ci che ha fatto la Juventus, riemergendo dai suoi errori e dai lasciti, pesanti, di Calciopoli. Il derby d'Italia ormai diventato pi speciale in curva che in campo, dove spesso i valori sfuggono ai tranelli della retorica e ai risentimenti del passato. Dietro alla coppia di testa, si agita la Lazio e fora il Napoli, rimontato al San Paolo da un Catania non meno autoritario dell'Atalanta di inizio stagione. L'Udinese ha frenato anche a Palermo, confermando le carenze della rosa. Maledetta primavera. Ibrahimovic, da parte sua, rimane un fenomeno avvolto nel mistero. Milan-Bar-
cellona di domani gli offre l'ennesima occasione per sfatare una tendenza che non ci siamo inventati noi. Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan: le sue Champions brevi non sono mai state lontanamente para-
Totti poteva cambiare la storia di Milan-Roma , lo juventino ha sepoltolInter. E in Champions, Zlatan contro Messi
gonabili ai safari domestici. Leo Messi che incarna l'assoluto, non lui. Messi, tallonato da Cristiano Ronaldo. Spiegare come mai Zlatan pesi cos tanto in casa e cos poco in Europa esula dal valore crescente de-
gli avversari. L'ideale sarebbe poter consultare la scatola nera che registra i dialoghi con il suo io. Messi lo aspetta al varco tra i raffinati spadaccini dell'estetismo catalano. Barcellona: la squadra pi bella, la squadra pi forte. Parte sfavorito, il Milan, ma non detta l'ultima parola. Nella fase a gironi, fin 2-2 al Camp Nou e 3-2 per il Bara al Meazza. In Champions, le scorte arbitrali vanno e vengono, prospettiva che disorienta le nostre ammiraglie, abituate, in famiglia, a coccole francamente esagerate. Mancano nove turni, e lo scudetto in pugno: le orme fresche della Juventus suggeriscono, per, di non abbassare la guardia. Gli infortuni fioccano, mitigati dai rientri, Boateng su tutti. Nello stesso tempo, il fascino e l'arte di Amleto-Guardiola (resto, non resto?) contribuiscono ad accentuare la solennit del Te Deum. Pur di liberare il genio di Messi, Guardiola bocci Ibrahimovic, fresco d'ingaggio. Ora o mai pi: non nuovo, ma rende l'idea.
PUGNI e Caresse
Risultati
29 Giornata Milan - Roma Palermo - Udinese Atalanta - Bologna Cesena - Parma Chievo - Siena Genoa - Fiorentina Lazio - Cagliari Napoli - Catania Novara - Lecce Juventus - Inter 2-1 1-1 2-0 2-2 1-1 2-2 1-0 2-2 0-0 2-0
La Sibilla Ambrosini
di Andrea
LOPZIONE Lopzione Gol Parade, attivabile tramite il tasto verde del telecomando Sky, la cosa migliore di ogni weekend calcistico: tutte le sintesi con telecronaca originale. Da una parte El Pampa Sosa che prevede il futuro parlando al plurale come Otelma (Lo abbiamo detto un secondo fa quello che non deve fare lUdinese; Avevamo detto in precedenza che a questo ragazzo manca solo il gol), dallaltra quello che d enfasi ai cognomi (Muntaaaaaaaari, incredibileeee. Per motivi insondabili, ogni cosa che fa Muntari sempre in-
credibile). I quindici minuti di Gol Parade dimostrano, anche se involontariamente, linutilit di elucubrazioni e cascami: basterebbero le immagini. Purtroppo c un difetto: la mini-intervista al migliore in campo. Dieci sintesi, dieci calciatori. A fine partita: sudati, fumanti e ancor pi banali. Un supplizio intollerabile. Ecco le perle di ieri. Secondo me nel calcio se deve avere la voglia de vincere (Cavani); La squadra ha giocato bene, siamo contenti (Diakit); un punto che fa classifica (Giacomazzi); Storicamente una partita particolare (Buffon); Sono contento ma il gol non abbastanza per noi (Torje); unemozione bellissima (Gabbiadini); Abbiamo cercato di dare il massimo (un filosofo
dopo Genoa-Fiorentina); Nel secondo tempo abbiamo stancato un po (un hegeliano dopo Cesena-Parma); Abbiamo fatto unottima prestazione contro una grande avversaria, tutti lavorano per il bene della squadra e ottenere il massimo (un Bignami travestito da calciatore dopo Chievo-Siena). Ogni tanto capita perfino che lintervistato, nonostante la facilit dei concetti, smarrisca la via. Sabato toccato ad Ambrosini: Per me dobbiamo smettere di dire che possiamo sbagliare, perch inconsciamente pu passare lidea che noi dobbiamo, cio se poi sbagli, quindi, s, ecco, dobbiamo smetterla. Chi lha detto?. Ma soprattutto, caro Ambrosini: cosa hai detto? E cosa volevi dire? Ah, saperlo.
Prossimo turno
29 Giornata Catania - Milan Parma - Lazio Roma - Novara Bologna - Palermo Cagliari - Atalanta Fiorentina - Chievo Inter - Genoa Lecce - Cesena Siena - Udinese Juventus - Napoli 31/03 31/03 01/04 01/04 01/04 01/04 01/04 01/04 01/04 01/04
CLASSIFICA Milan Juventus Lazio Napoli Udinese Roma Catania Inter Atalanta Bologna Palermo Chievo Cagliari Genoa Fiorentina Siena Parma Lecce Novara Cesena
63 59 51 48 48 44 42 41 37 36 36 36 34 34 33 33 32 27 24 18
iornata di campionato e campionato di giornata che ruotano intorno alle figure di cinque protagonisti, quattro in campo e uno in panchina. Ma prima un occhio alle Procure, e un altro agli spalti. La notizia a rate che sarebbe un verminaio: dal versante Scommettopoli dicono di 120 indagati a Cremona e 150 partite sospette a Napoli, in attesa di spifferi da Bari. Non una novit per i lettori di questo giornale, ormai da mesi, anche perch tre settimane fa il capo della Polizia, Antonio Manganelli, laveva detto: Occhio, perch viene gi lo stadio... club di prima importanza compresi. Adesso la domanda qui esplicita e altrove neppure implicita continua a essere: la situazione italiana generale, politica ed economica, pu permettersi un simile scandalo calcistico che ramazzerebbe tutto lo scorso campionato? Altrimenti detto: ai poteri forti o marci (alla Dagospia style) conviene uno scandalone da prima pagina per distrarre lattenzione dal nostro precipizio quotidiano, oppure guai a toccare la pi diffusa arma di distrazione di massa del Paese? Interessante, non vi pare? la storia dItalia e dei suoi scandali attraverso il pallone, non importa come stiano davvero le cose (cio peggio di come ve le raccontano) ma luso strumentale di pezzi di realt. Per questo un Paese tanto malato. Che succeder allintemerata di Manganelli? Ha voluto dire fermatemi prima che sia troppo tardi... oppure aiutatemi a redigere un verbale sullo stato del pallone? Questo per Procura...
iuliano Taccola da e vestiva la G maglia della Roma.Uliveto Terme aveva famemorto ricco. Era nato povero, sarebbe Se lera giurato. Non fece in tempo. Collasso cardiocircolatorio in uno spogliatoio cagliaritano del 1969. Esule in unisola. A 26 anni. Era marzo anche quella volta e come oggi con Vigor Bovolenta (37 anni, la met di mille partite in Serie A, tutte giocando a Volley) i compagni piansero lamico e i familiari non ebbero risposte. Le domande dei medici, nei decenni, si somigliano. Tutte inutili, postume, tardive. Poteva giocare? Laritmia che gli era stata diagnosticata anni prima avrebbe dovuto interromperne la parabola senza ulteriori azzardi? Negano tutti. A iniziare dalla sua societ (il Forl in B2) dove Bovolenta aveva scelto di dividersi tra i quattro figli e lo sport: Erano state svolte tutte le procedure del caso. Nel dolore, minimizzano anche i dottori come Piero Volpi. Lex medico dellInter di Trapattoni e consulente dellassocalciatori, senza dubbi: "L'anomalia per cui era stato fermato qualche anno fa non pu incidere, il giocatore era molto controllato. In Italia i controlli sono efficaci, anche se qualcosa pu sempre sfuggire. C' sempre un limite di imprevedibilit". Lo stesso confine che cost lesistenza al centrocampista Renato Curi, 24 anni, crollato a terra nel 77 in Perugia-Juventus e che qualche mese fa restitu Cassano alla vita (allattivit tutta unaltra storia) dopo avergli messo per un lungo quarto dora la morte in faccia. Non si pu prevedere fino in fondo sostengono i responsabili e cos mentre sui giornali si discute di battiti accelerati, ventricoli e defibrillatori, altrove si piange. Igor Bovolenta era un ragazzone di due metri. Una moglie, Federica, pallavolista come lui. Ridevano insieme perch Bovo per la battuta avrebbe fatto il bagno nellAdriatico a dicembre. Nella Nazionale di Velasco (un po fuori, un po dentro, da anima del gruppo) era quello capace di sdrammatizzare. Tutte le squadre hanno un sole, quello di Bovolenta riscaldava. La voce grossa, laccento di un veneto trapiantato in Romagna, i neologismi mutuati dalla terra dadozione. Si perdevano un paio di partite e Vigor la spiegava a modo suo: Siamo andati un po in buca. Semplice. Immediato. Per questo lo amavano e per la stessa ragione oggi si sentono persi. Pi poveri. I colleghi che senza requie ripetono: Come faremo senza di lui? e gli amici. Latleta Vigor Bovolenta era un ragazzone che conosceva il suo posto e sapeva come starci. In mezzo al parquet e fuori. Con la rete nel destino e il nome preso in prestito da una carovana circense. Suo fratello Antonio era impazzito per un pagliaccio. Un acrobata. Vigor. Perch il vostro prossimo figlio non lo chiamate cos?. A Gino e Luciana, i genitori, parve una buona idea. Nei Clowns Fellini riprende un funerale e fa dellendemica malinconia del circo, loccasione per dimostrare che tra le stelle filanti e i fuochi dartificio un artista non muore mai se chi rimane ha imparato la lezione. Bovolenta aveva seminato e qualcuno, preso nota.
Ultr della gazzarra Uno degli striscioni esposti allo Juventus Stadium. In basso, Vigor Bovolenta (F
OTO
LA PRESSE)
Dopo lennesima gazzarra di Torino, delle due luna: o la Figc si decide a squalificare gli stadi o annulla una liturgia ipocrita
Messi mostruoso, o Messi un Ibra minuscolo, roba da Swift e Gulliver, insomma... Ma stata anche la giornata di Totti, sul versante opposto a Ibra, e quella di Buffon e di Del Piero. Il destino calcistico si divertito a inanellarli in un rosario specifico, da sgranare con degli occhi imprigionati (alla Rimbaud) nella memoria del calcio come dovrebbe essere. Sono tre campioni in una diversa fase. Del Piero ha timbrato la classe della Juventus contro lInter, trasformando una squadra operaia messa insieme da un capace capocantiere in un progetto di design. Ci che colpisce la pazienza fenomenale di
Alex, arrivato pronto a questo punto della stagione dopo mesi di naftalina, sopportando forme di cinismo irrispettoso nei suoi confronti come fossero invece una sagace premonizione di successi futuri. Lo stavano preparando, e lui ha finto di crederlo. E poi in campo ha tradotto il tutto in calcio purissimo. quello che ha fatto da sempre un altro campione che pu e deve come Del Piero (e come Baggio, e in parte Mancini) figurare in un album di eccellenze rotondoscopiche, fuori dal tempo e dalle differenze depoca, cio Francesco Totti. Che per sembra aver imboccato la strada di Alex nel senso contrario. ADESSO, dopo ondate oceaniche di stima e passione, ce lhanno con lui perch colpevole di essere invecchiato: e s, sembra che ragionevolmente lo accusino di non farcela pi e di non poter pretendere sempre un posto da titolare, mentre in realt gli orfani romanisti non perdonano allo Zio Tempo di passare anche per il Pupone. Dovranno trovare un accordo... Cos, a sbagliare cucchiai da lontano, non si favorisce il mito. Mentre ancora
SUGLI SPALTI gazzarre ignobili durante il minuto di silenzio per la 50 vittima italiana in divisa in Afghanistan. A questo punto vorrei chiedere alla Federcalcio se non sia peggio un tale insulto da parte degli stadi (solo alcuni e solo una parte, per carit...) dellignorare i lutti: o si squalifica lo stadio applicando la responsabilit oggettiva e non facendo giocare (cfr. i cori razzisti), oppure una liturgia ipocrita che ha fatto il suo tempo. unignominia consentita, qualunque sia il motivo di supporto a tali manifestazioni di incivilt (altre dediche, altri morti ecc.). E adesso veniamo ai primattori del campionato. Comunque vada a finire, chi ha lasciato un segno indelebile Ibra, allanagrafe Zlatan Ibrahimovic, sangue misto che mischia karate a occhio da biliardo, fisico da animale mitologico una specie di ircocervo rotondoludico e tecnica da predestinato. Eracle e una sua fatica, istinto e intelligenza, cattiveria occidentale e raffinatezza orientale, antipatia e gusto. Fosse stato un grande artista in altro campo, giocheremmo con la sua indisponenza. Da calciatore lo bolliamo come una specie di barbaro. vero, finora ha fatto vincere solo in patria i club per cui ha militato, mentre non ha raccolto allori nelle competizioni internazionali. Finora. Ma insomma, con Ibra il Cesena starebbe a met classifica e la Fiorentina quasi in Champions League... Ormai suggestiona gli avversari che secondo me lo vedono addirittura pi grosso e pi bravo del fuoriclasse che ... un
in grande spolvero Buffon, portiere meraviglioso che preferisco quando in porta piuttosto che quando gli prende la fregola di scommettere o di far scommettere (documentazione appropriata...). colpa sua, poi raddoppiata dal talento zecchino del vecchio Alessandro, se lInter non ha vinto a Torino resuscitando una stagione. colpa sua se la squadra di Moratti, che crede di essere quella di Ranieri, si infranta sui suoi guanti con tutta la voglia di riscatto infusa da quelleccellente meccanico che il suo attuale allenatore, sempre sulla soglia dellesonero (art. 18 modificato?): per un tempo Ranieri laveva miracolata, ma non segnando era in agguato lalibi che i giocatori ben conoscono. Lalibi del ho fatto tutto il possibile ma andata male, che si scontra con la banale osservazione che non si sa mai quando si fatto tutto il possibile. Il discorso vale anche per la Fiorentina di Rossi. Due tecnici di valore: non mi meraviglia che non vengano compresi appieno. Dalla mitologia di Ibra alle necessit quotidiane di campo il passo a volte non cos breve... www.olivierobeha.it
PALLONATE
di Pippo Russo
nemozionante semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan ed ecco che i quotidiani sportivi vanno in solluchero. Lennesimo segnale di quanto piccolo sia il cabotaggio dellattuale calcio italiano, ma questo un dettaglio. Pi importante notare la grande fantasia mostrata dalle testate sportive italiane nel titolare le prime pagine. Fra le altre cose, la partita fra bianconeri e rossoneri stata segnata dalla buona prova e dal gol di Alessandro Del Piero. E dunque nelledizione del 21 marzo la Gazzetta dello Sport ha scelto come titolo dapertura loriginalissimo FinALE. Tambureggiante la risposta di Tuttosport: FinALEX. Da pelle doca. Inevitabile che siffatto clima travolgesse anche i cronisti presenti allevento. Come GB Olivero della Gazzetta dello Sport, che sempre a proposito di Del Piero ha prodotto un alato incipit: Godeva quel pallone. Quando Alessandro Del Piero lha accarezzato dolcemente per scavalcare Amelia senza perdere
STADIOMINIMIZZA SUI RITOCCHI DEI BIGLIETTI DELLA FINALE DI COPPA ITALIA. CHE SONO QUASI RADDOPPIATI
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SECONDO TEMPO
TELE COMANDO
TG PAPI
Ministri inimitabili
Abbate
bili nellAde del bianco e nero del servizio pubblico di molti anni fa. Altri, non meno dotati di fosforo, ricordano perfino quel Franco Rosi che, succedaneo dei grandi, non utilizzava n trucchi n parrucche bens la semplice contrazione del viso per mettere al mondo un Ugo La Malfa. E che dire del compianto Gigi Sabani? Fine del fermo immagine. Torniamo alla desolazione del presente. Laltra sera, su La7, ho visto laltrove straordinaria Sabina Guzzanti truccata da Mario Monti. Un attimo, e non ho potuto fare a meno di domandarmi: perch mai? Ce nera proprio bisogno? Davvero linsignificanza alto borghese dellattuale presidente del Consiglio reclama un doppio spettacolare? Sempre laltra sera ho beccato ancora una signora attrice, Federica Cifola, nei panni del ministro Cancellieri, lidea del telefono a gettoni depoca non era male, ciononostante anche in questaltro caso non ho potuto fare a meno di pensare che la diretta interessata fosse meritevole nel migliore dei casi di un grazie, le faremo sapere,
Max Paiella imita Gianni Alemanno a The show must go off su La7
Citazioni classiche
di Paolo Ojetti
premier indiano. Nel confronto, lammiraglia del Tg1 affonda come un gatto di piombo. Il Tg2 si merita la pole per la corrispondenza da Cuba ed era godibilissimo lo speciale di Gerardo Greco sui videogames. g3 T Forse lo spezzatino di servizi politici, uno a testa da Monti a Bersani, con Accardo, Terzulli e Antonella Zunica, troppo. Ma, si sa, il Tg3 vive di politica interna, la gira e rigira, la spiega e rispiega, finendo talvolta a parlare a iniziati. Ieri, per esempio, il Monti formato interno, attraverso le citazioni andreottiane (che Monti chiama pudicamente classiche), la difesa delle sue riforme e il suo disinteresse per quella politica cos impopolare, ha sommerso e cancellato il Monti viaggiatore, piazzista serioso (ricordate il predecessore?) che paradossalmente per vendere le sue riforme e assicurare che siamo cambiati in meglio, costretto a farsi garante di un futuro tecnopolitico che almeno per lui - finir nel maggio 2013. Pi da maalox il conto che Piero Cipriani ha fatto sulla prossima busta paga, tagliuzzata dalle addizionali regionali retroattive.
di Fulvio
lha detto che i C hi un governo dellamembri di nostra Repubblica debbano essere sempre e comunque imitati in uno show, perfino quando appaiono insignificanti, amorfi e nulli perfino dinanzi alle leggi, sia pure non scritte, della satira? Chi lha imposto? C forse un dovere superiore, un obbligo scolastico o professionale che porta gli attori e soprattutto gli autori a mostrarsi cos pervicacemente lontani dalla consapevolezza del limite del ridicolo? E qui forse necessario un fermo immagine. LItalia, come recita una celebre variante del Colosseo (cio quello quadrato, innalzato in epoca fascista dallarchitetto La Padula, e che fiero troneggia allEur di Roma), , s, terra di artisti, santi, navigatori, e ancora dai, roviniamoci! perfino di trasmigratori, ma anche, purtroppo per tutti, perfino culla di imitatori. Ovvero attori, pi o meno dotati, condannati al genere della riproduzione delle altrui tipologie umane. Ancora adesso certuni fissati a sentire pronunciare il nome di Alighiero Noschese rammentano questultimo nei panni di Andreotti, di Rumor, di Fanfani, immo-
g1 T Un servizio diUn altroAuNatalia gias per Bersani. di Enrico Castelli per Alfano. Rispondono si sente dire nelluno e nellaltro a Monti. Ma perch rispondono? E, soprattutto, a che proposito? Eh gi, perch linviata Sonia Sarno non d alcuna notizia e si limita a dire: Il presidente Monti ha unagenda fitta di incontri bilaterali capperi e si vira sulla politica interna nella notte quando Monti ha osservato che la responsabilit del governo, ma ora spetta al Parlamento. E tutto il resto? Le citazioni di Andreotti? Mah. Eppure il fuso orario non centra, anzi tutto avvenuto in un comodo pomeriggio coreano. Si passa al sorbitolo, E-Bay che blocca le vendite, il sequestro di mille mille tonnellate di sorbitolo. E a questo punto dobbiamo ap-
puntare la medaglia al valore sul petto (rispettosamente) di Valentina Bisti, lex-meteorona dei tempi minzoliniani: lunica che abbia finalmente spiegato cos il famigerato sorbitolo, un dolcificante, come la saccarina e simili, che viene disseminato industrialmente in migliaia di alimenti. g2 T Le citazioni andreottiane che non gli piacciono (tirare a campare meglio che tirare le cuoia), il paese che forse non pronto (dove il paese sono i vecchi partiti che si spera stanno imparando la lezione), le risposte a Monti del terzetto ABC nei servizi di Luciano Ghelfi e Roberto Chinzari: senza inviati su aerei di Stato e con quattro soldi di buona volont, ecco un tg politico pi che sufficiente, con una breve deviazione sui mar arrestati e Besusco rapito nel testa a testa fra Monti e il
altro che satira. Perch? Perch s, per linsignificanza di cui sopra. Unaltra sera, sempre l da Serena Dandini, ho visto una professionista non meno dotata, Germana Pasquero, posseduta dai panni Luisa Spagnoli Style della ministra Elsa Fornero, anche per questultima una location di segno vintage (come direbbero oggi certi bene informati), ossia cattedra e righello in mano, roba da insegnante di chimica Dmenticavo, unica eccezione ammessa, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, affidato alle cure di Max Paiella che lo rimette al trono del ridicolo sulla pedana della viabilit di piazza Venezia, come un pizzardone. Laltra sera, intanto che subivo le ottime imitazioni degli attuali titolari dei principali dicasteri del Belpaese ormai in grisaglia, mi sono detto e stradetto che talvolta sarebbe opportuno abbandonare il potere alla sua banalit somatica e simbolica, dunque al suo nulla. Chiss se questa considerazione dettata dal semplice buon senso far mai capolino nel pensatoio della satira riunita. Detto in una sola frase: Monti non fa ridere. E in caso contrario sarebbe un riso simile a una paresi. www.teledurruti.it
LA TV DI OGGI
11.00 NOTIZIARIO TG1 11.05 ATTUALIT Occhio alla spesa 12.00 VARIET La prova del cuoco 13.30 NOTIZIARIO TG1 14.00 NOTIZIARIO TG1 Economia 14.10 ATTUALIT Verdetto Finale 15.15 ATTUALIT La vita in diretta 18.50 GIOCO L'eredit 20.00 NOTIZIARIO TG1 20.30 ATTUALIT Qui Radio Londra 20.35 GIOCO Affari tuoi 21.10 PRIMA TV FILM Troppo amore 23.15 ATTUALIT Porta a Porta 0.50 NOTIZIARIO TG1 Notte - TG1 Focus 1.20 PREVISIONI DEL TEMPO Che tempo fa 1.25 ATTUALIT Qui Radio Londra (REPLICA) 1.30 RUBRICA Sottovoce 14.00 ATTUALIT Italia sul Due 16.10 TELEFILM La Signora del West 17.00 TELEFILM Private Practice 17.45 NOTIZIARIO TG2 Flash L.I.S. - Meteo 2 17.50 NOTIZIARIO SPORTIVO Rai TG Sport 18.15 NOTIZIARIO TG2 18.45 TELEFILM Ghost Whisperer 19.35 REALITY SHOW L'isola dei Famosi 9 20.25 Estrazioni del Lotto 20.30 NOTIZIARIO TG2 20.30 21.05 PRIMA TV RAI FILM Prospettive di un delitto 22.40 PRIMA TV TELEFILM The Good Wife 23.20 NOTIZIARIO TG2 TG2 Punto di vista 23.35 DOCUMENTARIO La Storia siamo noi 0.30 ATTUALIT Rai Parlamento Telegiornale 12.45 ATTUALIT Le storie - Diario italiano 13.10 PRIMA TV TELEFILM Julia - La strada per la felicit 14.00 NOTIZIARIO TG Regione - TG3 - Meteo 3 14.50 RUBRICA TGR Leonardo 15.00 NOTIZIARIO TG3 L.I.S. 15.05 TELEFILM Lassie 16.05 DOCUMENTARIO Cose dell'altro Geo 17.40 DOCUMENTARIO Geo & Geo 19.00 NOTIZIARIO TG3 TG Regione - Meteo 20.00 VARIET Blob 20.10 ATTUALIT Le storie Diario italiano - Si replica 20.35 SOAP OPERA Un posto al sole 21.05 ATTUALIT Ballar 23.15 RUBRICA SPORTIVA 90 Minuto Champions 0.00 ATTUALIT TG3 Linea notte 20.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 21.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.30 RUBRICA Prima Serata 21.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 22.00 ATTUALIT Magaziene del giorno (REPLICA) 22.24 NOTIZIARIO Approfondimento 22.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.00 RUBRICA Il punto + Rassegna stampa 23.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.30 RUBRICA Il punto + Rassegna stampa 23.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 0.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 0.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 13.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 13.40 SOAP OPERA Beautiful 14.10 SOAP OPERA CentoVetrine 14.45 TALK SHOW Uomini e Donne 16.15 REALITY SHOW Amici 16.55 ATTUALIT Pomeriggio Cinque 18.45 GIOCO The Money Drop 20.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 20.30 ATTUALIT Striscia la notizia - La voce della contingenza 21.10 PRIMA TV MEDIASET FILM La vita una cosa meravigliosa 23.20 ATTUALIT Matrix 1.30 NOTIZIARIO TG5 Notte - Meteo 5 Notte 2.00 ATTUALIT Striscia la notizia - La voce della contingenza (REPLICA) 12.25 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo 13.00 NOTIZIARIO SPORTIVO Studio Sport 13.40 CARTONI ANIMATI 15.00 SIT COM Camera Caf 15.45 PRIMA TV MEDIASET TELEFILM Provaci ancora Gary 16.10 TELEFILM La vita secondo Jim 17.10 RUBRICA Bau Boys 17.45 GIOCO Trasformat 18.30 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo 19.00 NOTIZIARIO SPORTIVO Studio Sport 19.20 TELEFILM Tutto in famiglia 19.50 CARTONI ANIMATI I Simpson 20.20 TELEFILM C.S.I. Miami 21.10 DOCUMENTARIO Wild - Oltrenatura 0.30 EVENTO SPORTIVO, Oktagon Milano 2012 11.30 NOTIZIARIO TG4 12.00 TELEFILM Un detective in corsia 13.00 TELEFILM La signora in giallo 13.50 REAL TV Il tribunale di Forum 15.10 TELEFILM Flikken coppia in giallo 16.15 VARIET Ieri e oggi in tv 16.30 FILM Hombre 18.55 NOTIZIARIO TG4 Meteo 19.35 SOAP OPERA Tempesta d'amore 20.30 TELEFILM Walker Texas Ranger 21.10 DOCUMENTI Viaggio a... - Ultima puntata 23.50 DOCUMENTI I saluti di Viaggio a... 0.00 RUBRICA I bellissimi di R4 0.05 FILM Il pap di Giovanna 2.25 MUSICA Le canzoni di Lucio Dalla 11.10 ATTUALIT L'aria che tira 12.30 RUBRICA I men di Benedetta (REPLICA) 13.30 NOTIZIARIO TG La7 14.05 TELEFILM Miss Agathe con lei non si scherza 16.00 DOCUMENTARIO Atlantide 17.00 TELEFILM J.A.G. Avvocati in divisa 17.45 RUBRICA I men di Benedetta 18.50 VARIET G Day alle 7 su La7 (DIRETTA) 20.00 NOTIZIARIO TG La7 20.30 ATTUALIT Otto e mezzo 21.10 PRIMA TV REAL TV S.O.S. Tata - 7 Edizione Prime puntate 0.10 TELEFILM Crossing Jordan 0.55 NOTIZIARIO TG La7 1.00 NOTIZIARIO TG La7 Sport 1.05 ATTUALIT (ah)iPiroso
90 Minuto Champions
Tutti i gol e le emozioni dei primi due incontri valevoli per i quarti di finale di Champions League. Da una parte di fronte il Chelsea di Roberto Di Matteo. gi giustiziere del Napoli nel turno precedente e il Benfica, rappresentante di un calcio in crescita come quello portoghese. Dallaltra invece una sfida che si annuncia gi scritta, visto che il Real Madrid di Jos Mourinho se la vedr con i ciprioti dellApoel Nicosia.
/ Il pap di Giovanna
Bologna, 1938. Michele Casali un insegnante. Lavora in un liceo ed rispettato dai colleghi e dai suoi studenti. E sposato con Delia e ha stretto una grande amicizia con Emilio Ghia, capo della poliza. Una vita quasi perfetta. Lunico neo Giovanna, la figlia. La giovane ha problemi a relazionarsi con il mondo che la circonda. Michele non ha mai visto la figlia come una condanna. L'ha sempre protetta e spronata...
Wild - Oltrenatura
In questa puntata, le avventure ai limiti della sopravvivenza tengono ancora col fiato sospeso: Bear Grylls si trover in Siberia per sfidare il freddo estremo; Steve Backshall far nuovi incontri bestialinelle Filippine, dove si imbatter in un pesce volpe, un serpente marino e il tarsio; Cade Courtley, invece, insegner come agire e salvarsi in caso di terremoto. Per la rubrica Shock doc, le storie di donne soggette a iperidrosi.
Rai 3 21,05
Rai 3 23,15
Canale 5 21,10
Rete 4 0,05
Italia 1 21,10
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SECONDO TEMPO
MONDO
LO COMPRA UN AMERICANO
di Federico Mello
WEB
Se il paese... $
Ieri stata la frase del giorno: Se il Paese non pronto, il governo potrebbe non restare ha dichiarato il premier Mario Monti salendo su un aereo che dal Kazakistan lo portava a Seul. La frase stata commentata in vario modo dagli utenti Twitter: Se il Paese stata per tutto il giorno una delle tag calde. Ecco una selezione dei tweet. SE IL PAESE non pronto Monti lascia. Tutti afflitti dal nomadismo di Marchionne? @BrunoLucarini #MONTI. Il Paese non pronto. E chi lo certifica? Non siamo a scuola. @eziomauro MONTI disposto a lasciare se il paese non pronto. Eh, no. Un buon console straniero abbandona il Comune solo a lavoro ultimato. @trust1870 SE IL PAESE non pronto il governo potrebbe non restare. Caro il mio SuperMario, la vaselina prima o poi finisce! #Monti @F_Mazzocchi MONTI: se il Paese non pronto il governo potrebbe non restare. E al cinema ci andr con qualcunaltro. @liviomilanesio #MONTI minaccia: Se il Paese non pronto, governo potrebbe non restare. #Monti for President!!! @GianniVezzani1 SPERO di no e apprezzo la coerenza RT @sole24ore Monti: se il Paese non pronto il Governo potrebbe non restare. @ascavolini #MONTI diciamo la verit: e se il paese si stesse rompendo grandemente le palle di questa specie di governo finto strabico? @swamilee RIFORMA Monti minaccia: Se il Paese non pronto, governo potrebbe non restare #ciaomario, ogni tanto una buona notizia @popoloviola MONTI ha detto: Se il Paese non pronto potremmo non restare. Cio andare? e allora vattene pure e di corsa!!! Il Paese non ti Vuole!! @TelevisionFlash MONTI: Se il paese non pronto... mi pare eccessivo dare sempre la colpa al paese... @rober tocuillo #MONTI: Se il Paese non pronto, potremmo lasciare eh si! Non eravamo preparati a sospensione democratica e cancellazione dei diritti... @claudioriccio
Lhomepage di Mediaset.com
un far-west: se un marchio, unazienda, o un privato, dimostrano che il singolo nome senza alcun dubbio riferito a una certa persona (o a un marchio, o a un ente), il World Intellectual Property Organization stabilisce chi abbia diritto a usufruirne. La Wipo, in questo caso, ha respinto le richieste di Mediaset: lautorit ha ritenuto gli argomenti avanzati dalla societ non erano sufficienti per dimostrare la mala-
inattivo e non escluso che il nuovo proprietario decida di ritornare sui suoi passi davanti a una ragionevole offerta economica. Pi che altro limmagine dellazienda a risentirne. Un po per essersi fatta scappare sotto il naso un asset di propriet. Ma soprattutto perch il gruppo guidato da Fedele Confalonieri non mai andato daccordo con il web. Oltre a una strenua difesa del copyright vec-
chio modello anche su Internet, a differenza della Rai che ha puntato sempre su YouTube, diventando il canale italiano con pi seguito in assoluto , Mediaset in causa con il portale video, chiede 500 milioni di euro per una supposta mancata vigilanza su violazioni del copyright. Per questo il tutto suona come un contrappasso: chi di web ferisce, di web perisce. twitter/fedemello
I FILM
SC1= Cinema 1 SCH= Cinema Hits SCP= Cinema Passion SCF= Cinema Family SCC= Cinema Comedy SCM= Cinema Max
LO SPORT
SP1= Sport 1 SP2= Sport 2 SP3= Sport 3
17.35 Sognando Beckham SCF 17.40 Rimbalzi d'amore SC1 17.50 La cosa pi dolce... SCH 19.05 Meant to Be SCP 19.05 The Cell - La cellulaSCM 19.20 Scuola di Polizia SCC 19.20 The Last Song SCH 19.25 Faccio un salto all'Avana SC1 19.30 La banda dei coccodrilli, tutti per uno SCF 21.00 La volpe e la bambina SCF 21.00 Maledetto il giorno che t'ho incontrato SCC 21.00 Segreti fatali SCP 21.00 The Hurt Locker SCM 21.10 Prima tv Country Strong SC1 21.10 Tutte le donne della mia vita SCH 22.35 Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni SCP 22.45 Missione Tata SCF 23.00 Scuola di Polizia 4 SCC 23.00 Natale a Beverly Hills SCH 23.15 Una vita tranquilla SC1 23.15 Flightplan SCM 0.20 Crazy Heart SCP
17.45 Calcio, Liga 2011/2012 30a giornata Real Madrid - Real Sociedad (Replica) SP3 19.00 Wrestling WWE Domestic Raw Episodio 40 SP2 20.45 Calcio, UEFA Champions League 2011/2012 Quarti di finale, gara di andata Benfica - Chelsea (Diretta) SP3 20.45 Calcio, UEFA Champions League 2011/2012 Quarti di finale, gara di andata Apoel Nicosia - Real Madrid (Diretta) SP1 21.00 Basket, NBA 2011/2012 Indiana Pacers - Miami Heat (Replica) SP2 22.45 Calcio, UEFA Champions League 2011/2012 Quarti di finale, gara di andata Apoel Nicosia - Real Madrid (Replica) SP3 23.15 Automobilismo, IndyCar 2012 St. Petersburg (Replica) SP2 0.45 Calcio, UEFA Champions League 2011/2012 Quarti di finale, gara di andata Apoel Nicosia - Real Madrid (Sintesi) SP1
RADIO
A Radio3 Mondo Seul: il nucleare civile
Sono iniziati i lavori del secondo vertice mondiale sulla sicurezza nucleare, che si svolge a Seul. La proliferazione nucleare e i dossier iraniano e nordcoreano sono gli argomenti che domineranno i colloqui tra i partecipanti al summit. Ed iniziato anche il tour asiatico del nostro presidente del Consiglio Mario Monti che ha optato per una permanenza lunga: otto giorni e cinque tappe tra Kazakistan, Corea del Sud, Giappone e Cina per completare il giro di contatti ad alto livello fondamentale e mostrare ai leader del mondo il nuovo corso dellItalia. Quali prospettive offre il nucleare civile? E quale pu essere l'impegno italiano in quella che viene definita dimensione umana della sicurezza nucleare? Anna Maria Giordano lo chiede a Romeo Orlandi, vice presidente dell Osservatorio Asia e a Nicola Pedde, direttore Igs (Institute of global studies), autore di Geopolitica dellenergia.
Radiotre 11,30
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SECONDO TEMPO
PIAZZA GRANDE
Mi manda Quintino (Sella)
di Alessandro
Noi e loro
di Maurizio Chierici
Agostinelli
a chiamava economia allosso. Prevedeva privatizzazioni di propriet pubbliche e una serie di forti tassazioni che spremevano il Paese. Erano gli anni di Firenze Capitale (1865-1871) e lintegerrimo fautore della politica della cinghia stretta era Quintino Sella, ministro delle Finanze in ben tre governi e ideatore anche della esosa tassa sul macinato. Eppure Quintino Sella non era propriamente un politico, piuttosto uno studioso prestato alla politica. Era ingegnere minerario e alpinista, divent padrone della Borsa pubblica italiana e raggiunse il primato del pareggio del bilancio statale. Oggi, come ieri, niente di nuovo dalle autorit statali che dispensano ancora ulteriori sacrifici ai tanti italiani che hanno poco. Prosegue una certezza italiana, quella di tirare la cinghia. E certo siamo un popolo con tradizioni radicate. Perch la raccomandazione unaltra caratteristica italica, una delle pi longeve. Confermata a inizio anno da Eurostat nella ricerca Metodi usati per cercare lavoro, dove si attesta che il 76,9% degli italiani cerca lavoro tramite parenti, amici, conoscenti, contro solo il 40% dei tedeschi e addirittura l11,5% della Norvegia, paradiso anti-nepotismo in Europa. Ed ancora Quintino Sella a mantenere saldo il filo tra ieri e oggi.
Da Firenze, allora capitale del Regno dItalia, il potente ministro delle Finanze raccomandava un umile ufficiale di porto di Cagliari al collega della Marina, e certo, al tempo, il signor Gavarone sar stato un ottimo militare. Ma la raccomandazione fin da quei primi tempi unitari smuoveva poteri e permeava di s ministeri, porti, e poi comuni, uffici pubblici, universit, musei statali, aziende, lItalia intera. Non erano telefonate secche e lamentose, come quelle cadute nelle intercettazioni di oltre un anno fa, in cui lallora premier Berlusco-
non ammali pi o meno gravemente di artrite e non sia obbligato ad andare ogni anno ai fanghi dAcqui Terme, spendendo quelle due o trecento lire che si erano risparmiate per la vecchiaia []. E FERRARO prosegue, chiedendo un posto da preside di Liceo e direttore di Ginnasio in unaltra citt, in modo da ottenere una paga che sia simile ai due stipendi ferraresi, e conclude con genuflessioni e complimenti vari, facendo capire perch un semplice insegnante di provincia si raccomanda a un po-
SU CARTA intestata con timbro a secco del ministero delle Finanze, il 6 luglio 1870, il ministro Quintino Sella scrive al collega ministro della Marina: Certo Signor Gavarone Antonio uffiziale di porto a Cagliari desidera di conseguire la promozione a Capitano. Il sottoscritto prega lOnorevole suo collega ministro della Marina di voler compiacersi di fargli conoscere se al medesimo potr essere presto conferita la promozione cui aspira. Devotissimo collega. Quintino Sella.
ni chiedeva al direttore Masi che qualcuna delle ragazze delle non tanto sobrie feste di Arcore potesse partecipare a programmi tv. Piuttosto i nostri antenati scrivevano lettere o bigliettini molto ossequiosi e pieni di rispetto, ma andavano comunque al sodo della questione: il favore di un miglior posto di lavoro, il sostegno per un concorso pubblico, la benevolenza per un esame universitario. Ancora il 18 luglio 1889, Giuseppe Ferraro scriveva allillustrissimo signor senatore Paolo Mantegazza, allora potente uomo dintelletto, parlamentare e fondatore del Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze. Ferraro aveva ben due lavori eppure voleva altro, e scriveva: [] Sono professore di storia nel liceo di Ferrara e per di pi, ivi stesso, ho anche lincarico dinsegnante nella scuola tecnica municipale. Con due stipendi in una citt relativamente importante, dovrei stare bene, infatti ci ho pane al Liceo e companatico alla scuola tecnica. Pure ci sto malissimo, perch non passa anno che in questaria crassa e umida io
il 1870. Il ministro delle Finanze scrive a un collega per segnalargli un ufficiale suo protetto. Cos la raccomandazione si mostra fin dal Risorgimento una delle poche certezze italiane
litico: Prego Vostra Signoria Illustrissima di perdonarmi se mi sono rivolto a lei, i grandi uomini sono come le torri nelle campagne, chiamano a s gli occhi di tutti. Una lettera di raccomandazione accorata per problemi di salute. Un esempio di come gi allora la politica era al centro delle attenzioni di tutti, come fulcro del potere, luogo deccellenza di coloro che potevano disporre, in terra, del futuro dei cittadini. LItalia, dunque, sempre stata una nazione fondata sulla raccomandazione? Segnalare uomini probi per posti di riguardo, o persone competenti per ruoli di rilievo non certo peccato. Da qui a far diventare la raccomandazione il sistema attraverso cui si accede al mondo del lavoro (in un periodo di crisi nera delloccupazione), spesso senza che le competenze e i meriti siano allaltezza dei ruoli affidati, ce ne corre. Il problema, infatti, che senza meritocrazia vincono i pi fedeli al potente di turno, o coloro che gli corrispondono per interessi personali, e non chi ha le carte in regola e i curricula adeguati per ricoprire un dato posto di lavoro. lItalia, ragazzi. Facciamocene una ragione.
Il Papa in Messico. Sopra, Quintino Sella, in basso, M. Silvestri, il militare morto in Afghanistan (FOTO LAPRESSE / ANSA)
l Papa arrivato a Cuba per difendere la Chiesa. Dodici anni dopo il viaggio di Giovanni Paolo II limpegno non cambia. Cardinale che resta il bersaglio ma gli avversari non sono proprio gli stessi: ortodossi del partito unico guardano con sospetto lo spazio concesso da Raul Castro ai vescovi per mezzo secolo nel silenzio dellateismo di Stato, e poi cattolici inquieti per il dialogo ravvicinato tra Ortega e il fratello di Fidel. Senza contare gli incoraggiamenti che cattedrale e governo incrociano per aprire alla diaspora di Miami fino a ieri rinnegata in quanto braccio armato della Cia nella Baia dei Porci e fautori di un embargo al quale nessuno vuole rinunciare. Per senatori e congressisti della Florida lanticastrismo resta una macchina di voti che doloroso smontare, mentre per Fidel e i suoi ministri era la bandiera che nutriva il mito del difensore della dignit nazionale e svergognava gli Stati Uniti agli occhi del mondo. Protagonisti di ieri, le apparenze resistono, ma i tempi pongono problemi pi complessi. Lautarchia un paradosso che nella globalizzazione non riempie i piatti. E la guerra fredda sopravvive come antica idiozia dellaltra America, ormai guscio vuoto, vergogna da cancellare. Il pericolo di una transizione concordata sta mettendo alle corde dissidenti in lotta contro i comunisti del regime e spaventa le cariatidi dellideologia. Le prime novit cambiano qualcosa e fanno capire dove si sta andando. Ecco le chiese occupate con lillusione di poter dare consigli a Benedetto XVI; ecco il malumore delle burocrazie cresciute nellAvana di Fidel. Se Cuba apre le porte, addio poltrone eterne. Sullultima messa del Papa resiste lombra della contestazione. Benedetto inviter alla riconciliazione un popolo diviso, ma culturalizzato come nessun popolo dellAmerica Centrale. E la cultura favorisce la speranza che il Papa affida alla sua Chiesa. Malgrado i propositi di pace, i sospetti delle opposizioni dellAvana e della Florida colgono la sostanza di un viaggio destinato ad accelerare la rivoluzione delle buone parole. E da una parte e dallaltra del mare si agitano nellillusione che succeda qualcosa. Lipotesi fa sospirare Carlos Salandrigas, presidente della Premier American Bank di Miami, scappato quandera ragazzo: liceo dai gesuiti come Fidel. Carriera ai vertici della Pepsi e della Total, uno dei responsabili della Cuba Study Group, organizzazione che promuove il dialogo e con Raul Castro al governo il dialogo cominciato. Se oggi allunga la mano, in passato stringeva i pugni. Durante la visita di Giovanni Paolo II, Salandrigas blocca la nave di pellegrini che da Miami fa rotta verso lAvana. Ma cambiato: Un giorno mi sono accorto di non pensare pi a Castro e a Cuba. Mi specchiavo con tristezza nellisteria dellesilio dei vecchi, nel loro arraffare finanziamenti contro il regime. Per un uomo daffari, 50 anni di fallimenti sono una follia. Dovevo cambiare. Raul sa che il movimento dei capitali la vitamina del mondo. Tener chiusa Cuba vuol dire morire e dalla nostra parte c Obama che non Bush. Con la Chiesa mediatrice, Salandrigas torna dopo 34 anni. Incontra dissidenti che finanziava da lontano. Tutti parlano senza paura dessere ascoltati. Per la prima volta le classi si dividono: ricchi e poveri, ma lottimismo li riunisce. Un amico di Miami finanzia un parente, adesso si pu: 5 negozi di ferramenta, manufatti importati dagli Usa in concorrenza con i cinesi che hanno il monopolio di tutto. Progetto da moltiplicare. Attraverso i canali della Chiesa vuole investire 50 milioni di dollari, micro imprese. Nessun interesse per il petrolio che cinesi e spagnoli cominciano a tirar su? Salandrigas sorride: Un pensiero ce lho: non voglio essere lultimo a bucare il mare delloro nero. Certe conversioni arrivano cos. mchierici2@libero.it
Il manuale dellorfanello
di Nanni Delbecchi
un momento difficile per la carta stampata, lo sappiamo e i giornali cercano di offrire tutto, ma proprio tutto ai loro lettori. Ogni giorno in edicola va in scena una sfida all'ultimo gadget, materiale o addirittura interiore. Capita cos che sul Corriere della Sera di ieri, nella pagina dedicata alla morte del sergente Silvestri, venga ospitato un intervento della psicoterapeuta Federica Normando dal titolo Non negare il lutto n enfatizzarlo, cos il ricordo diventer dolce. Certezza asseverativa, dall'occhiello ancor pi rivelatore: Come raccontare la tragedia. Gi,
perch quello che Normando si propone nel suo breve pezzo proprio dare una serie di consigli a chi dovesse trovarsi in questa penosa situazione. Non c' un modo per rendere la morte di un padre poco dolorosa per il suo bambino, esordisce il pezzo; e fin qui siamo tutti d'accordo.
TUTTAVIA, prosegue la terapeuta, si pu rendere meno disperante l'essere orfano. E lei ci spiegher come. bene che il bambino partecipi al funerale... che percorra insieme alla famiglia le tappe dell'addio... bisogna raccontargli che cosa successo... bisogner che il ricordo del pap divenga un compagno dol-
Il Corriere pubblica un articolo con i consigli del terapeuta su come raccontare la tragedia al bambino che perde il pap. Ormai la psicologia fai-da-te non si ferma davanti a nulla
ce, non invasivo... eccetera eccetera. Lettrici e lettori vedovi sono invitati a leggere attentamente questo manuale dell'orfanello e a prendere nota, mentre i pi previdenti tra gli altri, pur facendo i debiti scongiuri, lo avranno ritagliato e conservato, giacch non si sa mai nella vita.
Ma davvero possibile redigere un decalogo su come si raccontano tragedie tanto individuali, oltretutto dalle colonne di un giornale del mattino? Nel dubbio e dubbio un eufemismo , si impongono almeno due osservazioni. Difficile trovare un'epoca pi nevrotica di quella attua-
stri americani del pensiero e soprattutto del best-seller di massa come l'americano Leo Buscaglia o l'indo-statunitense Anthony de Mello; e si materializza nelle pile di manuali self-help che intasano le librerie. Consigli e regole prt--porter per qualsiasi circostanza o sfida riservata dalla vita, per venire incontro al desiderio di ricette facili, gustose, economiche. STESSA CUCINA per tutti, si tratti di montare la felicit come se fosse un mobile Ikea, o di smontare il dolore del bambino, del padre o della madre, come se il mobile dovesse tornare nello scatolone. Peccato che non esistano il bambino, il padre, la madre. Esistono quel bambino, quel padre, quella madre. E quando ci si riferisce a casi tragici particolari, la banalit generica proprio fuori luogo. La seconda riflessione ci riporta al punto di partenza, ovvero all'opportunit mediatica di dare spazio a questa psicologia-bricolage e ai loro
le. Eppure assistiamo ormai da anni alla deriva montante della psicologia-bricolage, del fai-da-te dell'anima (o della psiche, o di quel neologismo molto in voga nei salotti radical-chic come nei saloni dei coiffeur, che risponde al nome di autostima). Una scuola che discende da mae-
aedi. Lo psicologo tracima, esonda, travalica. La linea di demarcazione con il tuttologo e l'ufologo si fa sempre pi labile. Su Sky Tg 24, sempre ieri, si ripeteva come accanto alla moglie di Michele Silvestri ci fosse la psicologa dell'Esercito che avr il compito pi arduo. Il compito pi arduo? E (sia detto con il massimo rispetto) congiunti e amici che fanno? Stanno in panchina in attesa di leggere il manuale dei parenti dell'orfano? Cos parrebbe, almeno stando ai sempre pi premurosi mass-media. In ogni dibattito televisivo che si rispetti, non manca mai lo psicologo o il terapeuta, il criminologo o il coach (scusate il termine) a dare la linea. E siccome i quotidiani sono sempre pi talk-show di carta, ormai si disegnano i menab proprio come Bruno Vespa prepara il casting di Porta a Porta. Il plastico della Costa Concordia o di Avetrana non si pu ancora allegare al Corriere (per ora). Il pezzo con i consigli dello psicologo, invece, s.
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SECONDO TEMPO
MAIL
Chiedo scusa ai lettori
Quando uno commette un errore, oltretutto assai grave, deve avere il coraggio e lumilt di ammetterlo. Non sapevo, o non ricordavo, che due delle tre ragazze dAbruzzo di cui parlavo nella mia rubrica di sabato, oltre a essere state violentate, furono poi uccise dal pastore di pecore macedone. La sostanza non cambia perch lo stupro un fatto gi in s gravissimo (per le conseguenze psicologiche che ha sulla vittima fino a determinarne, in seguito, lintera sessualit), ma lomicidio lo rende ancora pi infame. Cos il riferimento al pastore macedone, probabilmente gi sgradevole e comunque equivocabile, diventa sgradevolissimo. Nella chiusa del mio articolo volevo solo invitare donne e uomini (per questo laccenno ai turisti del folklore in Orissa) a una elementare prudenza, perch luomo non quello che, illuministicamente e astrattamente, vorremmo che fosse, ma resta, nel concreto, quello che sempre stato. Ma lho fatto nel peggiore dei modi e, per soprammercato, con una punta di arroganza in cui, in genere, non mi riconosco. Chiedo scusa ai lettori del Fatto e del blog e, soprattutto, a chi ebbe e ha care le vittime di quel lontano misfatto.
Massimo Fini
BOX
A DOMANDA RISPONDO LAMPEDUSA DREAM
mare sull'isola abbandonata. La lista di gesti, atti, decisioni governative incoscienti e colpevoli lunga. Maroni ha reclamato per se stesso il titolo di uomo che ha inventato i respingimenti in mare deformando il gi illegale trattato Italia-Libia con gli articoli che prevedevano navi italiane ed equipaggio italo-libico (quella Libia!) per fermare, respingere, affondare chi tentava, con imbarcazioni di fortuna, di arrivare in Italia in cerca di salvezza. Poi avvenuto lo spoglio di Lampedusa, un delitto composto di due parti: abbandonare sull'isola, in una sorta di palestra senza alcun conforto, decine di bambini e minori giunti soli o separati dalle famiglie. E subito dopo, smantellare completamente il povero centro di accoglienza che esisteva da anni nellisola. Molti ricorderanno i giovani fortunosamente arrivati dalla Tunisia durante la serie di rivolte dette primavera araba. Sono stati lasciati sugli scogli senza alcun riparo e alcun sostegno per quasi due mesi. Ora arrivano le prove, due film, Mare chiuso di Liberti e Segre, e Mare deserto di Bos e Nicol. Raccontano, con immagini e testimonianze documentarie incontrovertibili, il peggior delitto italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it
LA VIGNETTA
Furio Colombo
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C
aro Furio, leggo con meraviglia su tutti i giornali che il sindaco di Lampedusa De Rubeis ha chiesto la riattivazione del Centro di accoglienza chiuso dopo l'incendio di settembre. Ma io ricordo benissimo che il centro era stato chiuso e disattivato molto prima dal ministro Maroni che aveva dichiarato Lampedusa zona esclusa dagli sbarchi, e spostato ogni eventuale rimorchio di barconi a Porto Empedocle, ovvero lontanissimo, per i sopravvissuti dalla traversata. Mi sbaglio? Lisa
continuano a parlare di ci che accaduto in questi anni a Lampedusa facendo finta di ignorare che l'isola stata la scena del peggior comportamento italiano del dopoguerra nonostante la generosit di molti lampedusani. Infatti da quando il leghista Maroni diventato ministro dell'Interno, cominciato un ininterrotto lavoro per smantellare ogni struttura di accoglienza e assistenza a Lampedusa. Ci ha portato a una serie di eventi gravissimi che sono costati molte vite e molta sofferenza agli immigrati, e hanno fatto cadere tutto il peso degli sbarchi, e tutto il dramma delle frequenti morti in
azienda di licenziare molte pi persone? Quale norma ci tuteler? Signor Presidente state terminando di affossare il paese. Lo stesso paese che lei personalmente insieme ad altre migliaia e migliaia di persone, partigiani e non, avete difeso e contribuito a far grande.
Ivan Antonelli
zionale di Previdenza Sociale erogatore di pensioni non altrettanto munifiche per una larghissima fetta di anziani connazionali non altrettanto sfortunati?
Un medico di base
reno! Primo perch dovrei dedurre che di democrazia, in questo paese, non c pi nulla. Secondo perch leventualit di ritrovarsi Berlusconi come presidente della Repubblica diventa sempre pi reale.
Domenico Fal
le aliquote maggiorate. Penso che a questo punto dovrebbe essere messa su Internet la lista di chi vota o chi ha votato a favore di queste misure, tra 2 anni dovranno questi riferire ai propri elettori. Sono sciacalli ancora di pi se vero che le case di categoria A/2 avranno una Imu superiore del 3000% alla vecchia Ici.
Emma Cheroni Scotti
fici sono stati equamente distribuiti. Alcune domande continuano ad assillarmi: 1) Monti, oltre ad essere ostaggio del Pdl, per assumere la carica di primo ministro stato costretto a mutuare lo stile del suo predecessore? Quindi a breve dobbiamo aspettarci smentita od un pi classico sono stato frainteso? 2) Napolitano quando ha imposto il governo tecnico ha dovuto accettare di non ricandidarsi per il Colle? Altrimenti come spiegare il largo anticipo dellannuncio alla rinuncia al secondo mandato? Le risposte che mi vengono in mente non mi lasciano se-
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