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Bossi:Il governo fa schifo e Berlusconi si dimesso perch ricattato.

Chi ci ha portato quasi alla bancarotta dovrebbe tacere


www.ilfattoquotidiano.it

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Sabato 26 novembre 2011 Anno 3 n 282


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

1,20 Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

270 MILIARDI DI EVASIONE


Sarkozy e Merkel a Monti: Se crollate voi crolla leuro Stanno per chiederci sacrifici impressionanti, ma a farla franca sono sempre quelli che non hanno mai pagato. Perch?
LA PORSCHE DI CHI FA IL FURBO Udi Stefano Feltri
IN RECESSIONE E MONTI TENTENNA
Ogni anno la Guardia di Finanza ne recupera circa 23. In dieci anni scoperta una citt di 81 mila persone fino ad allora sconosciuta allerario
di Eduardo Di Blasi

Operazione Amnesia
di Marco Travaglio

ECCO PERCH LITALIA PRECIPITA V

strette di StraL esburgo, conmano di sono Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, gi un ricordo per Mario Monti. Al suo ritorno in Italia il premier si scontra subito con la reazione dei mercati allennesimo summit che non ha permesso di fare neppure un minimo passo in avanti nella gestione della crisi. Le notizie di ieri dal mercato del debito sono impressionanti perfino per tempi come questi. pag. 7 z

a secessione, in Italia, gi L stata.ampollericorrerecmiti Senza a celtici e salvifiche, una parte del Paese che produce, non connotata geograficamente nel nord o nel sud della Penisola, ha deciso da tempo di eclissarsi al fisco. pag. 3 z

Uno lhanno preso sul Lago dIseo: in giro a bordo di una Porsche Cayenne non aveva mai fatto in vita sua una
dichiarazione dei redditi. Laltro, allUniversit di Padova. Figlio di indigenti, andava a lezione con il macchinone

MALCOSTUME x Si decide il futuro di Guarguaglini (Finmeccanica). Le aziende di Stato sempre pi nella bufera

ENAV, I GUAI NON FINISCONO MAI


Il nuovo amministratore delegato Garbini al telefono con Pugliesi: mancano 4 milioni, bisogna ripianare a tutti i costi. I dubbi degli inquirenti sulla regolarit delloperazione
g nregoretti
di Marco Lillo

un ammanco di 4 milioni di C fatturareeuro e dobbiamo con Enav o Selex, cos parlava lattuale amministratore delegato dellEnav, e allora direttore generale, Massimo Garbini. Luomo nominato da Mario Monti per ripulire la societ pubblica dellassistenza del volo dopo gli arresti della scorsa settimana, parlava cos al telefono il 25 agosto 2010 con il suo capo di allora. Quel Guido Pugliesi appena arrestato dalla magistratura. pag. 5 z

P4, Bisi patteggia ed esce di scena

Massari pag. 4 z

Monsignor Bregantini

La mia tv da fannullone raccomandato


Truzzi pag. 14z

La Fiat non spacchi il fronte sindacale


di Marco Politi

LAUTORE PRESENTER IL LIBRO LUNED 28 NOVEMBRE ORE 18 AL TEATRO FRANCO PARENTI DI MILANO

CATTIVERIE
Trattativa Stato-mafia, indagato DellUtri. Lo hanno intercettato mentre parlava da solo (www.spinoza.it)

unit va mantenuta ad L ogni sindacaleMonsignorpreoccosto. Giancarlo Bregantini d voce alle cupazioni della Chiesa per le ultime mosse di Marchionne. pag. 10 z

Il coraggio di non arrendersi: storie di chi vuole cambiare unItalia che non ci piace pi.

ederlo l in un baretto fuori dal Tribunale di Milano, solo e abbandonato, nessuno che gli rivolga la parola, gli chieda un autografo o una barzelletta, gli gridi meno male che Silvio c, fa tenerezza. Sentirlo rispondere dalla tribuna vip del Milan a una domanda sul fisco non so, ormai non conto pi niente, fa quasi pena. Almeno a chi non lo conosce. Lultima maschera del Cainano quella del povero vecchietto innocuo, dellanziano guitto a fine carriera. Uno da lasciare in pace, anzi da ignorare, perch ora bisogna guardare avanti senza spirito di vendetta, anzi con un pizzico di gratitudine per tutti i sacrifici che ha fatto per noi, non ultime le dimissioni come estremo atto damore per lItalia, purtroppo travisate dalla solita piazza dellodio. LOperazione Amnesia, simile alla strategia della sommersione adottata da Provenzano dopo le stragi volute da Riina, una nuova versione delleterno chiagni e fotti, che presto sfocer in una campagna elettorale tutta basata su vittimismi vecchi e nuovi: i poteri forti nostrani e forestieri, leuro, la culona tedesca, il De Funs francese, le solite toghe rosse che si portano su tutto. E infine, quando monter il malcontento per i tagli del governo Monti, unagile piroetta per fingere di averlo sempre contrastato e le solite litanie sulla sinistra delle tasse. Nellattesa, mentre Angelino Jolie gioca al piccolo segretario vaneggiando di congressi e primarie come se fosse davvero il leader Pdl, il Cainano pensa alla roba sua. Il vicemonti un clone di Letta, Catrical, che ha dato buona prova allAntitrust senza mai vedere il trust Mediaset e conflitti dinteressi collegati, ma in compenso nel 2008 sgomin il cartello dei fornai (la celebre multa di 4.430 euro allUnione Panificatori, e non una per ciascuno: una per tutti). Alle Comunicazioni c Passera, che di conflitti dinteressi se ne intende, dunque non disturber il suo. Alla Giustizia c la Severino, ex avvocata Fininvest, e non abbiamo ancora visto i sottosegretari (gira persino il nome della signora Iannini in Vespa). La Rai sempre in buone mani e Minzolingua continua imperterrito a dirigere il Tg1. Tutto come prima, ma con un vantaggio in pi: nessun attacco, nessuna polemica, tutto dimenticato. E, se qualcuno si azzarda a ricordare che le dimissioni le ha date proprio per il conflitto dinteressi (i titoli del gruppo colavano a picco, Doris lo chiam e disse molla la Lega, pensa alle aziende, come ha confermato ieri Bossi: B. s dimesso perch lhanno ricattato con le aziende), scatta immediata la litania dei servi: Ecco, gli antiberlusconiani sanno parlare solo di lui, temono di restare disoccupati. Se al chiagni provvede lamnesia generale, al fotti ci pensa Mediaset. notizia dellaltroieri lennesima causa milionaria di Mediaset contro un giornalista che non si piega: Santoro, che il 1 luglio aveva osato ipotizzare, dietro linspiegabile retromarcia di La7, prima interessata a lui e poi non pi, un intervento esterno per bloccare un terzo polo tv che poteva diventare dirompente per il duopolio Rai-Mediaset. E a questo intervento esterno aveva dato un nome e un cognome: conflitto dinteressi. Politico e industriale. Unazienda, Mediaset, occupa governo, Parlamento, Autorit, Rai e piega tutto al proprio tornaconto. Ora per Mediaset dovr denunciare anche quel tizio che nel 2000 disse: Se B. non fosse entrato in politica, noi oggi saremmo sotto un ponte o in galera per mafia; e nel 2010 aggiunse: Il conflitto dinteressi ormai endemico: scegli B. e prendi tutto. E poi quellaltro che nel 2008, dopo le elezioni vinte da B., dichiar: Mediaset lha scampata bella, la legge Gentiloni era un pericolo; e nel 2010, quando Fini chiese la sfiducia al governo B. e Mediaset croll in Borsa, osserv: Sullandamento del titolo la politica pesa pi della crisi. Il primo si chiama Fedele Confalonieri, presidente Mediaset. Il secondo Piersilvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset. Diffamatori.

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Sabato 26 novembre 2011

E arrivare a Torino un calvario, fra cambi e ritardi 23 milioni buttati

MALITALIA
autostrada, ci si impiega oltre 2 ore. Almeno stimato sui fogli viaggio di Trenitalia, perch i ritardi sono frequentissimi. Il problema tecnico: siccome da Aosta partono treni a diesel, i passeggeri sono costretti a fare scalo a Ivrea o Chivasso poich la nuova stazione di Torino interrata. La coincidenza a volte salta, a volta fa ritardo, e dunque la Regione paga mal volentieri, ma proprio tanto, ben 23 milioni di euro a Trenitalia. Dice lassessore ai Trasporti, Aurelio Margherettaz: Ci trattano per il numero dei nostri abitanti e non come regione, anche molto turistica. La linea ferroviaria davvero improponibile.

oltanto la gomma funziona in Valle dAosta, bene le statali, benissimo le autostrade, ma il trasporto pubblico un disastro. Anche la linea ferroviaria, vecchia di 120 anni, fa imbestialire i pendolari che lavorano a Torino o Milano. Per andare nel vicino capoluogo piemontese, che dista 100 km di

Brescia
Laeroporto stato chiuso a ottobre, ma il rosso in bilancio di 9 anni di sprechi supera i 40 milioni di euro (FOTO ANSA)

Pontecagnano
Anche se ci sono 100 dipendenti e 80 passeggeri (se va bene) al giorno, dopo aver buttato 5,6 milioni in 2 anni, la Regione Campania ne promette 100 (FOTO ANSA)

Siena
Il piccolo scalo di Siena doveva diventare un importante aeroporto, per adesso, per i lavori di ampliamento, ci sono 14 indagati (FOTO LAPRESSE)

IN VALLE DAOSTA VOLANO SOLO SPRECHI


Per 127mila abitanti e nessun aereo si spendono 97 milioni di euro
di Carlo

Alta quota la pista innevata di Aosta (F


Nonostante l'aeroporto sia destinato a un pubblico di nicchia, addirittura s'immagina un trionfo con 45 mila passeggeri annui, il progetto di ampliamento si trasforma in 43 milioni spesi per allungare la pista di 300 metri, e s'arriva dunque a un chilometri e mezzo, e per creare un'aerostazione al posto di

OTO

ANSA)

Tecce

l lusso si paga. Se poi inutile, pazienza. I 127 mila abitanti valdostani, a loro insaputa, convivono con una cambiale di 97 milioni di euro per l'ex aeroporto sportivo Corrado Gex di Aosta: 764 euro a testa fra concessione trentennale e lavori di ristrutturazione. Il conto aperto: manca il contributo regionale per far decollare un aereo al giorno, un'usanza abbastanza frequente per un aeroporto normale, una speranza per i valdostani. Il racconto

affascinante e complesso come le vette che circondano la citt, il vento a raffica che fa impazzire i piloti (quelli acrobatici, s'intende). Stanchi di trasporti occasionali e rischiosi si atterrava a vista, cio senza indicazioni radio e senza luci di traiettoria tre anni fa il Corrado Gex chiude per trenta mesi. Non che prima funzionava: C'era un viaggio per Roma spiega l'assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz utilizzato soprattutto per i nostri funzionari. Diciamo per i dipendenti pubblici.

L'azienda che gestisce il minuscolo scalo si chiama Avda, una societ per azioni un po' pubblica e un po' privata: 49% Regione, 51% Air Vallee. Non fatevi ingannare dal nome: la compagnia area Air Vallee di propriet dei genovesi Costantino, pur d'ispirazione valdostana, indica Rimini come sede legale.

Dopo i lavori di ristrutturazione e una convenzione trentennale, nuovo bando di 14 milioni

un caseggiato di legno. Impossibile, per, fermare il vento e temperare i monti. Convocato per disegnare un gioiellino, l'architetto milanese Gae Aulenti disse: Mi piace la sfida perch difficile. Questa zona terribile. E dirigenti coraggiosi, allora, ordinano soldi e soldi. Con un simpatico paradosso: la Regione s'incazza con la Regione perch vuole capitali regionali. Buttato gi asfalto e cemento, Avda protesta con la Regione (suo socio di minoranza): dobbiamo rivedere la convenzione trentennale del 2005, non bastano

1,8 milioni l'anno per la gestione, ne vogliamo il doppio. Iniziano i contenziosi: la Regione contro le richieste di Avda, cio con se stessa; la Regione contro le imprese che vinsero l'appalto. Non c' tregua, e nemmeno passeggeri. Una speranza, dice Marguerettaz. Forse nel 2012 riapre la linea per Roma, molto forse. L'Enac ha autorizzato il bando per un accordo di 4 anni con una compagnia aerea, qualcuno scommette sia Air Vallee: voi ci fate il piacere di volare verso Roma, noi vi ringraziamo con 14 milioni di euro. Ma le condizioni mica cambiano: se nevica tanto, si va a Torino o Milano, e anche se tira vento, e anche se c ghiaccio. Quasi sempre dinverno, il periodo che interessa ai turisti: Ci telefonano dalla Polonia alla Russia, dice soddisfatto Marguerettaz. Disperata per un ingorgo senza vie d'uscita, la Regione pensa di recuperare i soldi dirottando i passeggeri su Torino, ovviamente in pullman e per i 100 comodi chilometri di autostrada. Per, l'imbarco si pu fare ad Aosta!, replica con ottimismo, l'assessore. Certo, servivano 97 milioni di euro, pi 14 in preventivo, per capire che conviene volare a Caselle invece di giocarsi la pelle ad Aosta.

I LAVORATORI DEL RISTORANTE

di Pino Corrias

DANNI COLLATERALI DEI TAGLI ALLA CAMERA


altra faccia dei tagli ai costi L assemblea da ieri alavoratoridella politica sono i circa cento e lavoratrici in Palazzo Marini. Affittato nel 1997 dalla Camera per portarvi uffici e utilizzarne la grande sala convegni, con la sua dismissione (i locali dovranno essere liberati entro il 30 novembre) si pone la questione della ricollocazione dei dipendenti della societ Milano 90, che da 14 anni gestisce i servizi di posta, mensa, sicurezza e pulizie nelledificio con affaccio su piazza San Silvestro, a due passi da Montecitorio.
IERI, COMPLICE un convegno organizzato dai democratici di Areadem, i lavoratori si sono riuniti in assemblea, chiamando a partecipare anche gli esponenti del Pd Cesare Damiano, Ettore Rosato e Marina Sereni. Siamo un centinaio solo in questo palazzo, ha spiegato ai cronisti il sindacalista Marco Sestini: Ma siamo 350 a rischiare: il datore di lavoro ci dice che, venendo meno l'appalto di Marini 1, non pu tenere nemmeno i lavoratori del Consiglio di Stato, in via delle Vergini, e di Palazzo San Macuto. Si tratta di altri due palazzi con servizi in appalto alla stessa societ. Ad aggravare la situazione c l'inquadramento contrattuale dei lavoratori: contratto del turismo. Operatori turistici, insomma, come se non si trattasse di palazzi del parlamento, ma di alberghi o ristoranti. Un particolare che rende pi drammatica la situazione perch il turismo un settore che ricade tra le competenze reMontecitorio (FOTO LAPRESSE)

gionali e per cui la cassa integrazione prevista ciclicamente, solo per brevi periodi: in una citt di mare, ad esempio, scatta il piu' delle volte nei mesi invernali. Siamo la vera macellazione di questi finti tagli alla casta, grida una lavoratrice nella sala convegni di Palazzo Marini. Occuperemo il palazzo promette - partendo con tutte le iniziative belligeranti che avremo a disposizione: c la completa indifferenza di tutto il mondo della politica. Noi non siamo lavoratori raccomandati, ma vogliamo lavorare. Accanto a lei siede Ettore Rosato che spiega: C il problema di voi lavoratori e c quello dell'appalto e dei suoi costi. Per la pubblica amministrazione si tratta di un costo insostenibile e il fatto che siano 14 anni che dura questo stato di cose non facilita la ricerca di una soluzione. Ci troviamo di fronte a un imprenditore che sta strumentalizzando la vicenda: il problema, poteva essere gestito in maniera diversa, con un accompagnamento alla pensione, per chi ha maturato i requisiti, e un processo di ricollocazione per altri.

I politici giocano a nascondino


DUNQUE I POLITICI che sono i veri protagonisti dellantipolitica si sono fatti dombra. Inseguiti dal rancore dei cittadini, umiliati dal loro plateale fallimento, ora allestiscono vertici segreti passando per il tunnel che collega il Senato a Palazzo Giustiniani. Non si fanno pi vedere in superficie. Non accendono luci se non schermate dalle persiane. Confabulano. Come laltra notte i lunari Alfano, Bersani e Casini. Autoconvocatisi al buio per giocare il solo gioco che gli resta, ricattarsi amabilmente, questa volta sui nomi dei sottosegretari. Inghiottire briciole non visti. Masticarle nel retroscena del retroscena. E intanto mettere in salvo la borsa & la vita. Persuasi che nel momento del massimo pericolo (non solo economico) della Repubblica sia pi vantaggiosa la fuga: il loro personale 8 settembre coniugato alleterno armiamoci e partite. Con la furbizia di lasciarsi alle spalle qualche comunicato di incoraggiamento ai professori arruolati ad allestire trincee. Sperando che la tempesta passi, il fango si asciughi. Mario Monti lo sgomberi a forza di tasse e di decreti legge. Ma senza sospettare che in quella futura pulizia anche loro potrebbero gi essere macerie.

Sabato 26 novembre 2011

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Limposta meno pagata? Stravince il Canone Rai

MALITALIA
cento delle famiglie chiamate a pagare e il 96 per cento degli esercizi commerciali. Secondo una ricerca dellAssociazione consumatori dello scorso anno, i peggiori evasori del canone Rai sono le imprese con sede nelle province di Milano, Venezia, Torino e Roma, dove si sfiora quasi il cento per cento, esattamente 98% . Le province con percentuali leggermente inferiori sono quelle di Aosta, Napoli, Pescara e Firenze dove l'evasione si abbassa (si fa per dire) al 92%. I migliori contribuenti della televisione pubblica sono quelli della Campania, Campania, Emilia-Romagna e Puglia, e poi Molise, Abruzzo, Puglia e Sicilia.

a tassa pi evasa dagli italiani il Canone Rai, una cifra stimata di 700 milioni allanno fra esercizi commerciali e privati cittadini. La tassa del servizio pubblico anche quella pi odiata dagli italiani secondo una ricerca di Anci, associazione nazionale dei comuni italiani. Gli evasori Rai sono 6 milioni, circa il 27 per

di Eduardo

Di Blasi

LA TASSA DEGLI EVASORI


Il ministero dellEconomia stima che ci costano 270 miliardi di euro lanno (il 18% del Pil)
Se c un problema di imponibile, ci non significa che non esistano ulteriori distorsioni del sistema. Capita infatti che gli evasori totali finiscano per giovarsi anche delle agevolazioni che lo Stato mette a disposizione delle fasce pi deboli della popolazione. A fine settembre, per dirne una, uno studente con borsa di studio appartenente ufficialmente a una famiglia indigente (e per questo titolare del contributo che premia i meritevoli), stato fermato dalle Fiamme Gialle mentre si recava allateneo di Padova a bordo di una Porsche. Piccoli furbetti crescono.

a secessione, in Italia, c gi stata. Senza ricorrere a miti celtici e ampolle salvifiche, una parte del Paese che produce, non connotata geograficamente nel nord o nel sud della Penisola, ha deciso da tempo di eclissarsi al fisco, collocandosi nella schiera degli evasori totali. Negli ultimi dieci anni, la Guardia di Finanza ne ha scoperti 81 mila. Vale a dire che cera una citt (di banditi) popolata grossomodo come Varese o Caserta, che prima degli accertamenti delle Fiamme Gialle, era sconosciuta allerario. Questi imprenditori venuti su dal nulla e l rimasti, liberi professionisti con partite Iva di comodo, nullatenenti solo sulla carta che non hanno mai versato un centesimo alla cassa comune del Paese, finiscono per produrre almeno tre danni a tutti noi.

IN PORSCHE Mai pagato tasse in vita mia la Porsche Cayenne con quale viagL o ha traditovolante didiquellaevetturalafermi subiti giava attorno al Lago Iseo i diversi mentre era al cos vistosa.

IL PRIMO: distorcono la concorrenza, mettendo in crisi le aziende che si comportano correttamente, e finendo a cascata per diventare essi stessi sistema di produzione. I lavoratori in nero scoperti dalle Fiamme Gialle negli ultimi dieci anni sono daltronde circa 270 mila. Vale a dire che da soli potrebbero abitare una citt medio-gran-

Un sistema che mette in crisi le aziende oneste, pesa sul bilancio dello Stato e penalizza i dipendenti
de come Bari, Venezia o Verona. Il caso pi eclatante degli ultimi mesi di impresa leggera ci porta ad Arzignano, nel vicentino, dove il colosso Mastrotto, leader nel settore conciario stato trovato con 800 dipendenti irregolari e unaccusa di un miliardo e 300 milioni evasi al fisco. Gli straordinari dei dipendenti venivano pagati in nero, esentasse. E se chiedi in giro, dai sindacalisti agli imprenditori dellarea, allargano le braccia, come a dire: questa la regola, e se non ti adegui finisci fuori dal mercato. Perch sugli straordinari fuori busta di 5-6 mila euro evadono pure i lavoratori che quei soldi se li intascano tutti interi. E se uno deve decidere se andare a lavorare per 2 mila o per 6 mila euro, soprattutto se un buon artigiano e quindi pu contrattare la sua capacit dopera, la scelta appare chiara, con buona pace di chi poi le tasse deve pagarle sempre e comunque. Perch poi questo il secondo

problema: se c chi non paga, ci sar un altro a pagare per lui. Il ministero dellEconomia e delle Finanze stima in una cifra che arriva al 18% del Pil prodotto ogni anno nel nostro Paese la percentuale di evasione (in Europa siamo secondi solo alla Grecia). La cifra, daltronde, non sembra essersi mossa dallultima rilevazione fatta dallAgenzia delle entrate nel 2006 e relativa al quadriennio 1998-2002. Vale a dire che, da almeno tredici anni a questa parte, ogni anno, in Italia, si evadono poco meno di 270 miliardi di euro, e che quei soldi vanno trovati nelle tasche di chi gi paga le imposte, finendo per appesantire il sistema delle imprese e alleggerire le buste paga dei dipendenti. IL PRESIDENTE della Corte dei conti Luigi Giampaolino, la settimana passata, nellannotare questa evidenza, ha sottolineato ai senatori della commissione Economia e Finanze che i condoni del 2002-2004 hanno inevitabilmente finito per pregiudicare gravemente le attivit di contrasto allevasione. Quei condoni, daltronde, non sembrano aver portato nelle casse dello Stato delle cifre particolarmente appetibili. Cosa che, con ogni evidenza, non hanno fatto nemmeno quelli che gli sono seguiti. Nel 2008, uno dei provvedimenti pi riusciti dal punto di vista del gettito, ha fatto incamerare allerario una ventina di miliardi, meno di un tredicesimo di

La Guardia di Finanza si insospettita poi di quei prelievi in contanti dagli sportelli postali della zona: cifre che variavano dai 5 mila ai 25 mila euro. Dopo i primi accertamenti si scoperto che quelluomo di 49 anni, proveniente dalla provincia di Como, ma da anni residente nella Bergamasca, erano ventanni che non pagava le tasse. La sua impresa, attiva nel campo dei macchinari industriali (che fatturava legalmente alle imprese cui li vendeva), era intestata a un milanese residente in Kenya. Lui lha presa di petto. Nello spirito che ha plasmato il Paese negli ultimi ventanni, si vantato di non aver mai fatto una dichiarazione dei redditi in vita sua. In tutto si somma che avrebbe evaso 7 milioni di euro di imposte dirette e un altro milione di Iva solo ommerciavano in bovini e conducevano una vita che per quello che riguarda non appariva lussuosa i due coniugi veronesi, 68 anIllustrazione lazienda formalmente ni luno, finiti del mirino della Gico di Venezia laltroiedi Doriano detenuta dal milanese ri. Nellanno in corso la coppia aveva dichiarato un redresidente in Africa. Si dito di sei euro complessivi: 5 euro il marito e un euro stanno infatti ancora vasoltanto la moglie. Grazie a una complessa architettura lutando le imposte che finanziaria, per, erano riusciti a portare allestero un avrebbe evaso come pergruzzolo vicino ai 200 milioni di euro. Arrivare a loro sona fisica. Se il tenore di stata una curiosa combinazione investigativa. Le fiamvita era quello mostrato me gialle avevano infatti messo gli occhi sulla vendita, si immagina non siano quanto annualmente viene tra Cortellazzo ed Eraclea Mare, nel veneziano, pochi soldi. perduto. Una cifra daltronde di un terreno grande coin linea di quello che, annualme 200 campi da calcio mente, riescono a far emergevenduto per circa 65 mire i controlli della Guardia di lioni di euro (aveva otteFinanza. Negli ultimi dieci annuto ledificabilit divenni, lelaborazione della Cgia tando pi prezioso). Lafdi Mestre, da sempre attenta a fare laveva concluso un queste tematiche, si recupefondo immobiliare chiuso rata una cifra vicina ai 232 miitaliano che investigatori liardi di euro, 23,2 ogni anno, inizialmente, ritenevano 63 milioni di euro al giorno, in qualche modo legato alcon un incremento evidente la criminalit organizzata. solo nel 2010 (49 miliardi). Il Non era cos. Dietro lo segretario dellassociazione schermo di societ fittizie, artigiana veneta Giuseppe domiciliate in improbabili Bortolussi spiega che come paradisi fiscali, si nasconse in dieci anni fosse stato sotdevano gli anziani coniugi tratto al fisco poco pi del Pil a Corte di cassazione Gli effettivi titolari dei che volevano evitare di prodotto da due regioni di pemercoled scorso ha an- marchi, secondo laccuversare soldi allerario. so come Toscana e Piemonnullato la decisione del- sa, sarebbero stati Dolce e te. gup di Milano che nella- Gabbana, i quali avrebbeprile passato aveva assolto ro percepito le royalties I dati sono frutto di unelaborazione della Cgia di Mestre gli stilisti Domenico Dol- attraverso lo schermo di ce e Stefano Gabbana dal- altre due societ, pagando QUESTI SCONOSCIUTI laccusa di dichiarazione poi una aliquota d'impoLavoratori Imponibile infedele dei redditi e con- sta del 4% in Evasori totali in nero sottratto corso in truffa riguardo ad Lussemburgo, invece che e paratotali Anno e irregolari al fisco una presunta evasione fi- le tasse in Italia. Il gup che scoperti (mln di euro) scoperti scale su un imponibile da li aveva assolti, aveva ritecirca un miliardo di euro. nuto quella dei due stilisti 49.245 8.850 18.541 2010 Il pm Laura Pedio conte- solo una elusione fisca33.658 9.006 31.664 2009 stava ai due stilisti uneva- le. Lintera operazione sione da 420 milioni di eu- scriveva nelle sue motiva30.056 8.342 34.240 2008 ro a testa e una da circa zioni - si era infatti realiz200 milioni per la societ, zata alla luce del sole. 26.754 8.427 32.878 2007 tra il 2004 e il 2005. Nel 16.833 7.288 30.906 2006 2004, assieme ad altri manager, contestava la Pedio, 19.446 8.421 30.422 2005 avrebbero creato una so10.530 8.399 31.930 2004 ciet fittizia, la Gado, alla quale sarebbero stati ce13.773 7.734 29.981 2003 duti due marchi per 360 16.964 9.334 26.793 2002 milioni di euro, quando il prezzo di mercato stimato 15.286 5.969 n.d. 2001 era di quasi 1,2 miliardi.

VENDONO 65 milioni di villa, dichiarano 6 euro C

D&G tra lItalia E IL LUSSEMBURGO L

TOTALE

232.542

81.770

267.355

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Sabato 26 novembre 2011

Lindagine sul sistema informativo parallelo


di Antonio Massari

CRICCHE
sistema informativo parallelo per utilizzare notizie riservate anche giudiziarie destinate a ricatti e favori. Oltre a Luigi Bisignani, vede coinvolti il parlamentare del Pdl Alfonso Papa (ora ai domiciliari, dopo pi di 100 giorni nel carcere di Poggioreale) e il maresciallo dei Ros dei Carabinieri Enrico La Monica (partito per una lunga vacanza in Senegal proprio alla vigilia dellarresto). Considerato il raggio dazione della presunta associazione, tra i testimoni eccellenti sono stati ascoltati anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il ministro Mara Carfagna, il presidente del Copasir, Massimo DAlema, il vice presidente di Fli, Italo Bocchino, lex dg della Rai, Mauro Masi, il direttore centrale delle Relazioni esterne di Finmeccanica, Lorenzo Borgogni.

d accendere i riflettori sull'associazione segreta, detta P4, la Procura della Repubblica di Napoli con un'indagine avviata dai pm Francesco Curcio ed Henry John Woodcock. L'accusa quella di un'attivit di dossieraggio clandestino con l'obiettivo di gestire e manipolare informazioni segrete o coperte da segreto istruttorio: un

E Lavitola chiam La7: Torno in Italia entro Natale

oco prima di essere raggiunto dallordinanza di custodia cautelare per linchiesta sulle escort che ha portato in carcere Gianpaolo Tarantini, Valter Lavitola partito per Panama. E da l non pi tornato. Che sia in Sudamerica lo raccontano le immagini che ha concesso prima a Enrico Mentana su

CRICCHE
La7, poi a Michele Santoro per Ser vizio Pubblico. E ieri, lex direttore de lAvanti! tornato a collegarsi proprio con il tg di Mentana, questa volta via telefono. Ha fatto sapere che presto torner. Sono in attesa di concludere un affare che riguarda i miei pescherecci ha spiegato Nelle prossime ore torner in Italia. Sono pronto a chiarire tutto, voglio fare Natale a casa. A suo carico, pende ancora laccusa di induzione a rendere dichiarazioni mendaci all'autorit giudiziaria: quattro giorni fa, il Tribunale del Riesame di Bari ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dallavvocato di Lavitola e confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

uigi Bisignani stato condannato a un anno e sette mesi, uno in meno rispetto alla richiesta dei pm. Il faccendiere della P4, gi condannato negli anni Novanta, non potr beneficiare della sospensione della pena e in caso di sentenza definitiva sar arrestato. Dopo i 4 mesi gi trascorsi ai domiciliari, i suoi difensori - Fabio Lattanzi e Giampiero Pirolo - sembrano ottimisti sulla detenzione in casa o laffidamento ai servizi sociali. Ma lepilogo di ieri deve partire da una considerazione: alla fine del 2010, a causa duna grave fuga di notizie, lindagine sub un arresto decisivo. Gli indagati seppero dessere intercettati. I telefoni iniziarono a zittirsi. E molte, importanti informazioni utili allindagine, non finirono nelle mani degli investigatori, ma rimasero custodite, nelle segrete stanze di quel potere che Bisignani, pi di altri, rappresenta sin da quando, in piena Tangentopoli, fu condannato per la maxi tangente Enimont. Ieri Bisignani ha patteggiato. La sen-

P4, Bisignani patteggia Ha collaborato con i pm


CONDANNA DI UN ANNO E 7 MESI LE COPERTURE SULLINCHIESTA LETTA
tenza scrive che il faccendiere ha ammesso le sue responsabilit e ha collaborato con in pm Henry John Woodcock, Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli con ampie dichiarazioni, una memoria e documenti bancari. Di certo, ha ammesso ci che era difficile, se non impossibile negare, considerata la mole di prove raccolte prima che linchiesta fosse travolta dalla fuga di notizie. C una differenza con il Bisignani degli anni Novanta, quando fu s condannato, ma non ammise nulla. E quel silenzio sembrato il lievito del potere poi cresciuto negli anni. Invece questa volta Bisignani ha parlato. La fuga di notizie Scrive il giudice Maurizio Conte: A fronte della circostanza risulta gravato d un precedente per il reato di corruzione e di finanziamento illecito ai partiti, sia pur risalente allinizio degli anni Novanta, si osserva che, dallesame degli atti, si ricava che s presentato spontaneamente dai pm, accettando di sottoporsi alle domande e rendendo ampie e circostanziate dichiarazioni, nelle varie occasioni in cui stato sentito, tanto che buona parte del quadro indiziario nei suoi confronti costituito dalle sue stesse ammissioni. Il quadro indiziario nei suoi confronti, non linchiesta nel suo complesso, danneggiata dalla fuga di notizie. E lunico nome di rilievo, nel processo sulla cosiddetta P4, resta quello di Alfonso Papa, parlamentare del Pdl e magistrato, un uomo dellultima ora, nella rete di potere e di relazioni dellera Bisignani, durata un pi dun ventennio. Un rampante, certo, ma non ancora un vero uomo di potere. Il materiale investigativo scrive il giudice Maurizio Conte consente di configurare il coinvolgimento di Bisignani nelle vicende di favoreggiamento personale di Stefania Tucci, Lorenzo Borgogni e Alessandro Bondanini. Limputato, tramite il coimputato Papa, si era informato sulla sorte giudiziaria di persone a lui legate o da vincoli personali (come la Tucci) o perch soci della Tucci (Bondarini) o perch avvinte da rapporti di amicizia e frequentazione. Limputato ha ammesso di aver ricevuto anche altre informazioni coperte da segreto e di porti con s, anche questa volta, Luigi Bisignani. Sappiamo che ha aiutato Gianni Letta a eludere le indagini che lo riguardavano, per esempio, e che era in contatto con giornalisti, politici, ministri, sottosegretari di governo, alti dirigenti di enti pubblici e dei servizi segreti. Sappiamo, per quanto emerso dallinchiesta, che la sua rete di relazioni era vasta e influente. Ma questo non un reato, solo la radiografia di un potere disvelata da uninchiesta che ha avuto come primo obiettivo riscontro una sentenza di condanna, sebbene vulnerata da una fuga di notizie pesantissima. Il processo Papa Non resta che aspettare il giudizio della Cassazione, alla quale Bisignani s comunque rivolto, e lesito del processo che vede coinvolto Alfonso Papa: in quella sede Bisignani sar chiamato a testimoniare. Per il resto, linchiesta sulla P4 ci ha fornito un quadro chiaro del potere che ruotava intorno a Bisignani. Luomo che sussurrava ai potenti di ieri, e anche a quelli di oggi, se condieriamo che ancora oggi, uomini a lui vicini, continuano a sedersi su poltrone prestigiose: Enrico Tommaso Cucchiani, sorpreso in pi duna intercettazione, sebbene penalmente irrilevante, appena stato nominato amministratore delegato di Intesa San Paolo.

LE STRANE FATTURE DEL NUOVO MR. ENAV


Garbini al telefono con Pugliese: C un buco da 4 milioni: dobbiamo ripianarlo, ho un fascicoletto
di Marco Lillo Massimo Garbini FOTO ANSA

LECCA LECCA

La memoria corta su Cucchiani


I PASSAGGI che hanno portato alla nomina sono avvenuti tutti allunanimit. Prima c stata la liturgia dei consigli, poi le benedicenti dichiarazioni. Ecco la scalata di Enrico Tomaso Cucchiani ai vertici di Intesa Sanpaolo, letta su Repubblica. Un top manager dallo spirito tedesco con la missione di guidare il gruppo nella crescita allestero. Ecco il ritratto delluomo, redatto dal Corriere (che il presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, ce lha in Rcs). Ma a nessuno dei due pi grandi giornali italiani venuto in mente di scrivere una riga sul curriculum del successore di Corrado Passera e sulle sue frequentazioni. Il primo rivela che Cucchiani in vita sua non ha mai diretto una banca, il secondo annovera i rapporti con il lobbista Luigi Bisignani, immortalati dalle intercettazioni dellinchiesta P4. I quotidiani ne hanno pubblicate pagine intere. Sui protagonisti che restano in sella, per, la memoria di Corriere e Repubblica evidentemente piuttosto corta.

Dossier e soffiate: a sentenza definitiva il grande burattinaio dovr essere arrestato


averle riferite a terzi. Informazioni riservate utilizzate anche per fini di aggressione politica, ma anche di intimidazione nei confronti di imprenditori. Bisignani stato condannato per dieci capi di imputazione, tra i quali il favoreggiamento, la rivelazione del segreto e la corruzione. Non sappiamo quanti segreti

Bisignani lascia lufficio del Gip di Napoli (ANSA) Sotto, la mappa delle sale di Re Viperetta

un ammanco di 4 milioni di euro e dobbiamo fatturare con Enav o con Selex, cos parlava l'attuale amministratore delegato dell'Enav, e allora direttore generale, Massimo Garbini. Luomo nominato da Mario Monti per ripulire la societ pubblica dellassistenza del volo dopo gli arresti della scorsa settimana parlava con il suo capo di allora. Nulla di male se non fosse che il capo con il quale Garbini concordava le mosse sulle fatture in piena sintonia - al punto da leggergli nel pensiero - Guido Pugliesi, appena arrestato dal Gip di Roma Anna Maria Fattori. Questa telefonata riportata in uninformativa del Ros dei Carabinieri ai pm romani del caso Finmeccanica. Non c' niente di strano, parlavamo di budget, spiega Garbini al Fatto, ma la trascrizione della telefonata fa sorgere qualche dubbio sull'opportunit della nomina di Monti. Il debutto nel mondo delle partecipazioni statali, il primo intervento del premier e ministro dell'economia nel cuore dello scandalo Finmeccanica ha lanciato un messaggio di continuit e non certo di rottura. Nonostante quello che era gi emerso sulla gestione dell'Enav: appalti affidati senza gara agli amici dei politici, costi gonfiati, false fatturazioni, accuse di valigette piene di denaro, Monti ha puntato sulla soluzione interna. Per

mo e bene che stanno andando avanti, e in un certo modo un attimino farti fare un prebilancio, cio perch ho la sensazione.... A questo punto Garbini anticipa Pugliesi. Perch ha gi capito dove vuole arrivare: G: mancano quattro milioni, Guido te lo dico io; P: ecco appunto, allora per non farli tutti a dicembre G: fatturare, no, no ma infatti gi fatto Guido, gi t'ho dato tutto quanto, t'ho preparato un bel fascicoletto che quando rientri..;
(FOTO ANSA)

Lintesa con lex ad arrestato per mazzette: Facciamo un po da noi e un po da Selex


fare pulizia su un ente che controllava anche traffici poco aerei, il premier non ha scelto un uomo nuovo ma il direttore generale della vecchia gestione. Garbini, 54 anni, da 25 anni in Enav, dove entrato da assistente di volo e poi ha fatto carriera nel settore tecnico. Pur non avendo nulla a che fare con i fatti criminosi, ha lavorato fianco a

fianco con l'amministratore Guido Pugliesi, fino al giorno degli arresti domiciliari per le mazzette portate insieme all'imprenditore Tommaso Di Lernia nella sede dell'Udc. Un manager che aveva con Pugliesi un rapporto di fiducia, come testimonia la telefonata che pubblichiamo. Pugliesi chiama Garbini un mese e mezzo dopo il suo ingresso in Techno Sky al posto del vecchio amministratore delegato Antonio Iozzino. Scrivono i Carabinieri del Ros nella loro informativa, I due parlavano di un ammanco di quattro milioni dal bilancio della Techno Sky e della necessit di fatturare, entro dicembre, un importo tale da ritornare in pareggio. Segue il testo della telefonata: P: Pugliesi; G: Garbini. P: ecco, su Tecnosky, una cosa volevo raccomandarti, a parte tutte queste cose che noi sappia-

Nellinformativa i dubbi del Ros La spiegazione del manager: Nulla di strano, parlavamo di budget
P: ah .... perfetto; G: cos con calma in un week-end, qualche proposta, qualche analisi, ho gi visto un p de robettina, ne parliamo a quattrocchi con calma, per gi te dico che dobbiamo fatturare circa 4 milioni per andare in pareggio, insomma ecco in maniera che gi non lho mandato in ferie abbiamo lavorato ieri, ci

siamo rivisti un po tutti quanti .... ho dato tre quattro linee importanti da fare. A questo punto i Carabinieri del Ros nella loro informativa inseriscono il carattere neretto per sottolineare l'importanza della frase di Garbini che segue: Me so visto i contratti che abbiamo gi stipulato e come cercare da f fatturazione un p da noi un p da Selex, mo aspetto che rientrano tutti l stiamo a parl pe ved per qualche fatturazione tra settembre e dicembre; P: quindi vabb ti ringrazio qualunque cosa chiamami eh?!;
NON C nulla di strano. Nella telefonata con Pugliesi, spiega Garbini al Fatto, diciamo che mancavano 4 milioni di euro rispetto al budget programmato. A giugno cera stato il cambio del vertice e nel luglio 2010 era esploso con l'arresto di Lorenzo Cola lo scandalo Finmeccanica-Enav che coinvolgeva la controllata Techno Sky, dopo anni di allegre fatturazioni. Noi avevamo bloccato tutte le attivit per non rischiare. Io sono stato mandato l per ripulire tutto e ho messo in ordine le cose come far ora allEnav. Sar vero. Resta per quella frase in cui si parla di fatturare con modalit poco in linea con una normale conduzione di un business. Sembra quasi che Enav permetta a Techno Sky di fatturarle lavori e servizi solo per chiudere in attivo il bilancio della controllata. Spiega Garbini: C'erano dei contratti in atto che stavo analizzando poi non ricordo come abbiamo chiuso e cosa abbiamo fatturato. Il Fatto ha acquisito il bilancio del 2010 di Techno Sky in Camera di commercio e ha scoperto una coincidenza inquietante: i crediti di Techno Sky verso la controllante Enav (da cui proviene il 95 per cento del fatturato di 84 milioni di euro) sono aumentati da 2,6 milioni del 2009 a 8,1 milioni. Spiegano gli amministratori della societ nella loro relazione al bilancio che lincremento di 5 milioni e mezzo composto per il 70 per cento da fatture di vendita emesse a fine esercizio, non compensate con la controllante e si riferiscono alla realizzazione di reti impiantistiche e alle infrastrutture di alcuni aeroporti italiani. Ecco come stato possibile fare uscire i 4 milioni che servivano a Pugliesi e Garbini per permettere a Techno Sky, amministrata allora da Garbini, di chiudere con un attivo di 147 mila euro. Chiss se quelle opere fatturate in fretta e furia (a spese di Enav, cio del Tesoro, cio dei cittadini) per lavori non meglio precisati negli aeroporti fossero pi utili per la sicurezza del volo o per la sicurezza dei manager.

Il re delle sale di Roma Massimo Ferrero e le manovre per la compagnia Livingston

Caso Finmeccanica

Viperetta return: dai cinema ad Alitalia


di Malcom Pagani

mancare Massimo P otevaNelle intercettazioniFerrero nello scandalo Enav-Finmeccanica? dellinchiesta dei pm romani compare per una storia minore, non penalmente rilevante ma che illumina le trame degli affari del settore aereo in Italia, Er Viperetta. Soprannome sibilante, eloquio vernacolare, carattere aspro, rivalit di settore che risolve scrollando le spalle in terza persona: Il signor Ferrero d fastidio a un sacco di gente perch trasparente, senza protezioni e non sta tutti i giorni a grattarsi i coglioni. Sul signor Ferrero, allanagrafe Massimo, 60enne, produttore cinematografico, proprietario dellAdriano e di decine di altre sale romane in virt del fallimento Cecchi Gori Sono solo in affitto, non scrivete idiozie si dicono tante cose, non tutte buone. Se ne sventoli qualcuna, a iniziare dallipotesi che le paghe dei suoi lavoratori non siano proprio regolari, Ferrero recita e improvvisa un teatrino: Venite qua, dal presidente vostro. Ar-

rivano tre dipendenti. Mani in tasca, sorriso pieno: Eccole le mie RSU. Rozzi e sudici, ma unici. Mi volete bene?. Per un certo periodo, lo spregiudicato Ferrero, vol. Numero uno di Livingston, compagnia di charter specializzata in tratte caraibiche che fran unitamente ai Viaggi del Ventaglio. Mhanno dato una sla, la verit questa. Mentre Riccardo Toto, il figlio di Carlo, ha rilevato la Livingston commissariata salvando i posti di lavoro e la Procura di Varese

Le pressioni su Martini per lincontro con Sabelli, le spinte politiche Sosolo un contadino

ipotizza per gli ex vertici (Ferrero compreso) reati seri, tra cui la bancarotta, le carte Finmeccanica svelano un fitto traffico telefonico tra Viperetta e Gigi Martini, ex presidente dellEnav. Obiettivo delle conversazioni, un incontro con Rocco Sabelli Ad di Alitalia e quasi ministro dello sviluppo economico con Mario Monti. Livingston soffre economicamente e Ferrero vuole incontrare Sabelli. Avere un accordo di Code sharing. Ottenere un po di lavoro e soldi da Alitalia per salvare la societ come sintetizza oggi il produttore fuori dai suoi uffici, agitando le mani in aria e accendendosi in corrispondenza di un concetto. Luglio 2010. Martini si interess attivamente a organizzare il summit perch dice a un terzo interlocutore: Ferrero mi tormenta e sta come i pazzi. Il 28 Luglio 2010 alle 9,19 del mattino, Ferrero chiama Martini per lennesima volta. Lex calciatore (che al Fatto giura: sono intervenuto solo per salvare la compagnia e i miei ex colleghi piloti) lo rassicura: Gli ho parlato di quel discorso, dice Mar-

tini a Ferrero. E poi, riferendosi a Sabelli: Lho incontrato al bar e mi ha detto adesso chiamo Giuseppe Fiaschetti e concordiamo il tutto. Pi Ferrero insisteva, pi Martini si prestava: Fiaschetti non lo conosco, ma so che era un consulente Alitalia. vero, mi prodigai con Martini per aver un appuntamento con Sabelli e lottenni. Volevo valorizzare Livingston, farla crescere, salvarla. Aveva ragione mio padre, ognuno deve f il mestiere suo e io con gli aerei so stato proprio uno scemo una storia che vorrei dimenticare, ho passato solo guai. Passera? Magari Dovendone parlare, comunque, Ferrero sceglie di ammettere quel che gli pare inevitabile: Ho fatto le mosse che ritenevo giuste. Andai da Banca Intesa chiedendo se potesse finanziare la compagnia, chiesi un fido di venti milioni, cercai un compratore e mi diedi da fare. Quando gli domandi se abbia mai conosciuto Passera, Ferrero sorride: Magari. Ma se suggerisci ( agli atti) di come con lex vicepresidente di

Enav Giulio Spano, Martini insinuasse che non cera nessuna intenzione di Ferrero investire dei soldi che lo stesso volesse solo un milione per vendere la societ, Ferrero si scalda, dimentica la consecutio e scivola nuovamente nel romanesco: Non ho capito esattamente cosa volete. Cho i testimoni. Per Livingston mi s spaccato cuore e culo e ci ho rimesso la faccia. Con il dottor Sabelli hanno parlato i miei tecnici, gli account manager, in gergo tecnico. Io me s messo da parte e non ho capito un cazzo. S un poro contadino der cinema italiano, io. Non mangio caviale e disturbo. Me s comprato a rate lacquisizione di Cinecitt e pure l ho preso unaltra inculata. Non so se si pu scrivere. Si ferma, riparte con voce in falsetto: Forse dovrei dire ho preso unaltra fregatura, mi hanno buggerato, cose cos. Nelle telefonate Martini rivela di come fosse sottoposto a fortissime pressioni politiche per aiutare Ferrero e salvare Livingston. Berlusconi? Gli ex di An? Ferrero non cede: Non ne ho idea. Ho scritto decine di lettere alla classe politica.

Guarguaglini resiste, la Borsa lo vuole fuori


di Giorgio Meletti

Borsa il titolo Finmeccanica guaI eri inaspettativaper una rapida uscitahaormai dagnato il 3,5 cento grazie alla diffusa di di scena del presidente Pier Francesco Guarguaglini. La previsione che il governo guidato da Mario Monti lo far fuori in occasione del consiglio damministrazione convocato per il 1 dicembre, anche se linteressato ancora spera di salvare la poltrona cedendo tutte le deleghe operative. Il parziale ottimismo della Borsa, dove peraltro Finmeccanica ha recuperato ieri solo una piccola parte delle pesanti perdite dei giorni scorsi, in contrasto con la strenua resistenza del manager, che continua a fingere di non aver capito il duro segnale di Monti. Marted scorso una nota di Palazzo Chigi diceva: Il presidente del consiglio si aspetta una rapida e responsabile soluzione. Lunico a non aver capito che era una richiesta di dimissioni stato Guarguaglini, che ancora ieri ripeteva: Se me lo chiede il governo faccio un passo indietro. Un far finta di nulla che somiglia molto alla resistenza di Silvio Berlusconi negli ultimi giorni del governo che fortissimamen-

Se ci sono state pressioni in mio favore, meno male. Cerano 600 famiglie che rischiavano la strada. E Martini, chi le ha presentato Martini? Me so presentato da solo. In famiglia so tutti laziali, Gigi era stato un pilastro dello scudetto del 74. Lho incontrato in Piazza in Lucina e

gli ho detto buongiorno, grande calciatore. Ma che adesso anche chiedere aiuto grave?. Nella versione di Viperetta, distinguere vero e falso difficile. Lasci sta. Volevo solo vendere Livingston a esperti del settore, trovare altri tour operator, salvare linvestimento. Ci ho rimes-

so i soldi e mi hanno fottuto. Per me laereo un teatro di posa e il viaggio un film. Sulle poltrone ci sono coppie alla deriva, amanti, promessi sposi e grandissimi cornuti. Sar stato sfortunato, ma ultimamente, mi capita di incontrare soprattutto quelli. Ce potrei scrive un libro.

te volle Guarguaglini al vertice della societ. Ad aspettare una rapida e responsabile soluzione ci sono adesso anche gli oltre 70 mila dipendenti del gruppo a controllo pubblico. Non solo Guarguaglini indagato nellinchiesta Enav, ma lo anche sua moglie Marina Grossi, amministratore delegato della controllata di Finmeccanica Selex Sistemi Integrati. La cosa pi grave che la resistenza del presidente e signora sulle rispettive poltrone costringe tutto il management, il governo e le forze politiche a occuparsi della metastasi corruttiva che ha invaso, apparentemente, ogni angolo del gruppo. La decisione di Guarguaglini di proclamarsi innocente, facendo balenare lidea di un malaffare sviluppato tra i suoi pi stretti collaboratori ma a sua insaputa, rinvia di molti giorni preziosi lapertura dellargomento pi serio: il futuro industriale di un gruppo in cui le principali attivit sono svolte in perdita, e in cui in pericolo la sopravvivenza stessa di alcuni capisaldi strategici. Per esempio lAnsaldo-Breda (treni), in via di cessione, e lAlenia (aeronautica) che ha problemi serissimi con le commesse per la Boeing e sta affossando i conti di tutto il gruppo.

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Sabato 26 novembre 2011

LEni e il Pd bloccano la poltrona del liberalizzatore

PROBLEMI TECNICI
direttore generale del ministero dellIndustria guidato da Pier Luigi Bersani, era il 1999, liberalizz il mercato dellenergia elettrica. Poi, da commissario allAutorit per lenergia, Fanelli sostenne per sette anni assieme al presidente Alessandro Ortis la necessit di sottrarre al cane a sei zampe Snam Rete Gas: oggi infatti chi voglia distribuire metano nelle case degli italiani deve comunque chiedere il permesso allex monopolista. Risultato: i due hanno passato gli ultimi tre anni in perenne contrasto col governo e la stessa Eni. evidente che ora ritrovarsi un Fanelli sottosegretario sarebbe una beffa. Ma il Pd, che laveva indicato, alla fine ha rinunciato a quella casella, che ora verr riempita dal Terzo polo. Per Fanelli, dicono, si apriranno le porte del dicastero dellAmbiente.
Mar. Pal.

l sottosegretario Antonio Catrical mercoled sera s ritrovato davanti Paolo Scaroni, capo dellEni, che ha buttato l il suo parere sul prossimo sottosegretario allo Sviluppo economico con delega allEnergia: non deve essere Tullio Fanelli, ha spiegato il manager. E perch? Si domander il lettore. Non si tratta di unantipatia personale: Fanelli, dirigente dellEnea, luomo che da

Governo e misure anti-crisi, lironia dellElefantino

PROBLEMI TECNICI

l Sole 24 Ore il 10 novembre titolava fate presto, invitando chi ci governa a prendere misure urgenti per arginare la crisi e il rischio recessione dellItalia. Ieri il Foglio, di Giuliano Ferrara, ha ricostruito una finta pagina del Sole titolando ironicamente fate con calma.

Confronto Il titolo
del Foglio di ieri e quello originale del Sole 24 Ore del 10 novembre scorso

SOTTOSEGRETARI CHIAVE I NOMI CHE VUOLE B.


Alla Giustizia il favorito Ferrara
di Antonio

Monti esita mentre i mercati affondano lItalia


MANOVRA PI LONTANA, RADDOPPIA IL COSTO DEI BOT ALLASTA PER LO STATO
di Stefano Feltri

Massari

iustizia e Telecomunicazioni: i ministeri chiave per Silvio Berlusconi, le forche caudine per il governo Monti, le scelte pi significative per dimostrare la discontinuit con il passato. E il toto-nomine dei sottosegretari dimostra che tutto procede senza grandi mutamenti di direzione. Il principale candidato, come sottosegretario al ministero di Giustizia, Giovanni Ferrara (Unicost): il capo della Procura di Roma battezzata da tempo immemorabile il porto delle nebbie non pare un uomo di vera rottura con il passato. Di vera e propria continuit, invece, si pu parlare per il ministero delle Telecomunicazioni dove, tra i principali candidati, troviamo il direttore generale dellAgcom, Roberto Viola, e lestensore della legge Gasparri, Vincenzo Zeno Zancovich. Viola senza sapere di essere intercettato parlava amabilmente con Giancarlo Innocenzi, allepoca commissario dellAgcom, delle strategie per zittire Santoro. Nessuna reazione alle invettive che In-

nocenzi, imbeccato da Berlusconi, portava contro Annozero: eppure, lautorit garante per telecomunicazioni, ha il compito di proteggere il pluralismo dellinformazione. A giudicare dalle telefonate, Viola preferiva schierarsi con Innocenzi, quindi con Berlusconi.
IL 29 NOVEMBRE 2009 quindi appena due anni fa Innocenzi lo chiama per lamentarsi che il presidente, inferocito, ovviamente perch gli hanno comunicato che Santoro fa il processo Mills... e allora a questo punto lui mi ha detto "spiegami che cazzo ci state a fare l.... Sul che cazzo ci state a fare l,

cio nellAgcom, Viola non batte ciglio. Il vero problema che Annozero sta preparando una puntata sul caso Mills, quindi su uninchiesta che riguarda Berlusconi, e questo non va bene. Infatti, pochi giorni dopo, valuter con Innocenzi una strategia. Viola commenta sempre parlando con Innocenzi che con il codice dei processi, Santoro ci si pulito una cosa che manco te posso dire per rispetto. E aggiunge: Avremmo messo a punto una strategia, adesso la cosa pi urgente e importante che si faccia il comitato di vigilanza, perch poi quello che andr, diciamo, il dossier che prepariamo.... Viola non

stato neanche indagato, nellinchiesta della Procura di Trani, ma queste conversazioni non hanno soltanto un valore penale: il loro tenore politico. CON VIOLA sottosegretario alle Telecomunicazioni, Silvio Berlusconi non trova un uomo ostile ma, al contrario, un funzionario che s gi dimostrato collaborativo e sensibile ai suoi problemi. Se la scelta dovesse cadere su Vincenzo Zeno Zancovich, poi, il ministero pi caro a Berlusconi parrebbe davvero blindato nella direzione che pi gradisce: in perfetta sintonia con i suoi affari. Sintonia legislativa, visto che il professor Zancovich, docente universitario di Diritto comparato alla Roma Tre, lo stesso Zancovich estensore della legge Gasparri. La legge del 2003 che salv Rete 4 dal satellite, nonostante una sentenza della Consulta, e incentiv la pubblicit televisiva tanto preziosa per lex premier a discapito della pubblicit destinata alla carta stampata. Il pluralismo televisivo congegnato da Zancovich, infine, non pare abbia portato rivali in casa Mediaset che, ora come allora, rimasta a godere della sua posizione dominante. PER QUANTO riguarda Giovanni Ferrara, invece, bisogna ricordare che la sua procura non s distinta per grandi indagini sui politici romani. In tanti lo descrivono come un gentiluomo, un capo mai arrogante, ma sempre attento

Illustrazione di Marilena Nardi

Roberto Viola e Giovanni Ferrara (FOTO ANSA)

Per le T lecomunicazioni e in pole Viola (Agcom) e lestensore della legge che salv Rete4

Abc-Monti, lalfabeto dellinciucio


RISTORANTI, LIBRERIE O UNA PASSEGGIATA. GLI INCONTRI CLANDESTINI TRA ESPONENTI DEI POLI
di Sara Nicoli

ono i giorni B. C. S dell'inciucio. dellA.i giorni Sono degli ammiccamenti, delle finte passeggiate per i corridoi delle Camere, degli improvvisi rendez vous al vertice, dei pranzi e delle cene alle luci fioche dei ristoranti delle Camere. Ma sono soprattutto i giorni del tunnel. Anzi, dei tunnel. Se solo qualche settimana fa occhi e riflettori erano puntati su Palazzo Grazioli e la politica era fin troppo evidente, oggi gli sguardi spaesati si alzano verso corridoi segreti che collegano i palazzi del potere, dove A (Alfano), B (Bersani) e C (Casini) s'incontrano da soli per poi raggiungere il capo del governo Monti. I tunnel, dunque (quello che collega la Camera a Palazzo Chigi o quello che collega il Senato a Palazzo Giustiniani) come luoghi dove si consuma ci che gli occhi degli elettori non devono vedere e che viene negato con fermezza dai diretti protagonisti: un inciucio costante. Come ai bei tempi di democristiana memoria (ma anche socialista), quando il manuale Cencelli rappresentava il Talmud delle sparti-

zioni, oggi A. B. e C si dividono le poltrone dei sottosegretari con la formula del 4-4-2, concordano con Monti l'elenco delle priorit e, soprattutto, si riorganizzano all'interno controllandosi a vicenda; l'importante che non si sappia, occhio non vede, urna non duole. L'inciucio, per, scorre. Come un lento fiume carsico attraversa le tavole dei ristoranti del cuore politico romano (Assunta Madre, San Lorenzo, Bolognese), s'insinua nelle sedi di partito, tra i divani di Montecitorio, alla gettonatissima buvette o al ristorante interno e chiude, quasi a cascata, dentro la Galleria Alberto Sordi, luogo

d'incontri segreti per eccellenza a un passo da Palazzo Chigi. Dove capita anche di assistere a scene surreali, con Enrico Letta e Fabrizio Cicchitto che fanno finta di non conoscersi, ma poi li becchi entrambi in libreria a parlare fitto fitto e non certo dell'ultimo Montalbano.
LA PAROLA d'ordine negare. Sempre. E cos, quando Lucia Annunziata ha presentato la sua ultima fatica letteraria, Il Potere in Italia, prima di entrare nella sala del Mappamondo Casini, Bersani, Fini e Scajola pi che quattro chiacchiere con l'autrice avevano parlato a lungo tra di loro, salvo poi negare ogni evidenza. Come l'altra notte, quando si sarebbe consumato il secondo incontro A. B. C. Monti, negato all'alba da Casini. Le testimonianze incrociate, per, hanno frantumato tutti gli alibi. Palazzo Giustiniani, ore 19:30 circa di gioved 24. Diverse persone avvistano il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a Palazzo Madama, atteso da alcuni commessi che lo 'scortano' verso il tunnel che collega il Senato a Palazzo Giustiniani. Ore 19 circa, Alfano viene seguito mentre si allontana da via dell'Umilt e

Alfano, Bersani, Casini e il giallo del vertice notturno con il premier

arriva al Senato. Mario Monti, intanto, intorno alle 19:25 fa ingresso nel suo studio di Palazzo Giustiniani. Alle 20:15 arriva anche Casini. Tutti nel tunnel, ma nessuno li ha visti, nessun rischio di imbarazzanti 'foto di gruppo' tra avversari-alleati che costerebbe cara nelle urne. Per questo nei comunicati dei partiti, si parla semplicemente di "contatti", lasciando intendere che potrebbero essere stati anche solo telefonici. E, soprattutto, che sarebbero stati 'bilaterali'. Ma vero inciucio a go-go. Che avviene per lo pi a Montecitorio. Mercoled 23, al ristorante della Camera sono andate in scena prove di ricostituzione della Dc, con Fioroni, Casini e il ministro Riccardi attovagliati a pranzo a parlare di prossima gestione delle leggi etiche (testamento biologico) mentre fuori un trafelato Bersani faceva segno alla sua ombra, Stefano Di Traglia, di tenergli lontano i giornalisti salendo in macchina perch sto con Monti al telefono. Poco pi tardi Enrico Letta avrebbe fatto visita allo zio Gianni (Letta), ambasciator cortese presso il Cavaliere, ma con un occhio vigile su via dell'Umilt, dove i colonnelli defe-

agli equilibri. A volte fin troppo: non prese una posizione dura nei riguardi del suo braccio destro, il procuratore aggiunto Achille Toro, poi condannato dalla procura di Perugia per rivelazione del segreto dufficio. Eppure Toro spifferava segreti alla cricca legata a Diego Anemone, Guido Bertolaso e altri compagnucci dappalti. E proprio su questinchiesta, che nacque a Firenze, nel febbraio 2010 Ferrara attacc la procura toscana perch, a suo dire, non aveva rispettato le regole sulla competenza. Poi ingran la retromarcia, dichiar che non vera alcuno scontro tra le due procure, ma da Toro non prese le distanze, continuando a usare una grande cautela nei toni, persino di fronte alla scoperta daver avuto al suo fianco una talpa.

e strette di mano di Strasburgo, con Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, sono gi un ricordo per Mario Monti. Al suo ritorno in Italia il premier si scontra subito con la reazione dei mercati allennesimo summit che non ha permesso di fare neppure un minimo passo in avanti nella gestione della crisi. Le notizie di ieri dal mercato del debito sono impressionanti perfino per tempi come questi in cui ci si ormai abituati a tutto: negli scambi di giornata la fuga dai Btp a 10 anni spinge i rendimenti all8 per cento, la soglia che perfino i pi ottimisti come il governatore di Bankitalia Ignazio Visco consideravano quella del non ritorno. E infatti Visco ieri si rifiutato di commentare. Ma lasta dei Bot a dare la misura di quanto in fretta lItalia stia degenerando verso finanze pubbliche di stampo greco: i titoli a 6 mesi, in teoria liquidi e sicuri, vengono venduti a un tasso del 6,5 per cento. Quasi il doppio del tasso che lo Stato pagava a ottobre. Come a dire che in un mese la solidit creditizia dellItalia si dimezzata.

re cos esplicito lindicibile? Che bisogno cera di evocare uno scenario tanto catastrofico? Tra gli operatori finanziari ci sono due interpretazioni: o Monti cerca legittimit per le sue misure impressionanti, come le ha definite la Merkel senza conoscerne i dettagli, o vuole mettere le mani avanti per poter giustificare un intervento esterno di salvataggio. Questa seconda tesi avvalorata da un inedito comunicato congiunto di Germania, Finlandia e Olanda arrivato ieri in serata. I tre Paesi pi solidi delleuro, quelli classificati come falchi che vogliono imporre sacrifici e austerit a tutti, si sono incontrati presso il ministero delle Finanze di Berlino e hanno proposto in una nota di rafforzare il ruolo del Fondo monetario in Europa. Proprio un ex dirigente del Fmi, Alessandro Leipold, sul Sole 24 Ore di ieri indicava la soluzione cui si sta lavorando: prestiti illimitati da parte della Bce al Fondo monetario che poi li gira agli Stati che non riescono a finanziarsi sul mercato avendo la forza per imporre quelle riforme che invece

la Commissione Ue ancora non pu costringere ad adottare (bisognerebbe modificare i trattati). Mentre i mercati affondano il Paese e sulla stampa internazionale si discetta del crac dellItalia (Il Tesoro Italiano sullorlo della rottura, titolava on line La Tribune), il governo Monti ancora impelagato nella scelta dei sottosegretari, pare che lultima impasse sia il ruolo dellattuale direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli. Ed sempre pi difficile capire cosa stia davvero preparando. Nei giorni scorsi si capito che Monti si vuole concentrare pi sulla crescita che sul taglio del debito. E per il bene della crescita il risanamento deve essere fatto per pi di met da tagli di spesa, ha detto il commissario europeo Olli Rehn in visita ieri a Roma, scongiurando lipotesi di nuovi interventi solo di tasse. A Mister Euro il governo avrebbe presentato pi dettagli sulle riforme da adottare, ma non spetta a me rivelarli, dice Rehn che la prossima settimana presenter allEurogruppo, il coordinamento dei governi delleuro, i risultati del monitoraggio sullItalia. Su cosa possa basarsi oscuro, visto che le misure di Monti verranno annunciate, se tutto va bene, la settimana dopo in Parlamento. SEMBRA FINITO il tempo delle manovra con cifre impressionanti, ormai chiaro che i mercati non ci credono pi perch non si fidano di un risanamento senza crescita. circolata ieri una stima di 15 miliardi per la prossima manovra, poi in serata si parlava di 25, che basterebbero appena a coprire quello che manca per arrivare al pareggio di bilancio nel 2013 dopo la revisione al ribasso delle stime di crescita. Ma limpressione, non solo dei mercati, che i tempi del governo Monti non siano gli stessi con cui si evolve la crisi: Stiamo lavorando, ognuno di noi ministri ha una sua agenda, a dicembre vedrete, assicura un ministro. Intanto ieri il Belgio stato declassato ancora e lagenzia di rating Fitch ha detto che probabilmente lItalia gi in recessione, come evidente dagli ultimi dati sulla crescita. Pi Monti aspetta, peggiori sono i problemi che dovrebbe risolvere.

ALLE 9:40 a Palazzo Chigi si riunisce il Consiglio dei ministri. I mercati hanno aperto da poco e gli investitori, nel pomeriggio, rimangono un po perplessi quando esce il comunicato finale in cui si legge che Monti ha spiegato ai ministri come la Merkel e Sarkozy siano consapevoli che un crollo dellItalia porterebbe inevitabilmente alla fine delleuro. Perch rende-

Piano di Germania, Olanda e Finlandia per far arrivare i soldi della Bce al Fmi

LAGENZIA DI RATING Declassate otto banche

Fitch: siete gi in recessione


di Giovanna Lantini

sempre pi in salita S tradaMariol'agenzia di rating per Monti e Corrado Passera. Per americana Fitch, infatti, l'Italia probabilmente gi in recessione. Cio in quella fase dell'economia caratterizzata da livelli di attivit produttiva pi bassi di quelli che si potrebbero ottenere usando completamente e in maniera efficiente tutti i fattori produttivi a disposizione, secondo i manuali di economia. Tradotto: quando il Pil reale diminuisce andando in territorio negativo per almeno due trimestri consecutivi. Con le immaginabili conseguenze rispetto agli impegni nei confronti dell'Europa e, quindi, alle contromisure da prendere che si profilano

nestrati son difficili da tenere a guinzaglio corto; i tunnel, per loro, sono solo sinonimi di coni d'ombra nei quali stanno assai scomodi. LI SI PU trovare, per, allegri e goliardi all'Enoteca al Parlamento. Dove stato visto uscire, in una piovosa notte di marted 22, pure Roberto Rao, braccio destro del leader Udc, ambasciatore di una notizia forse importante o forse solo di

qualche conferma. Fili d'intesa difficili da dipanare, come di difficile interpretazione era la cena di domenica 20 tra Gabriella Buontempo, ex moglie di Italo Bocchino, e Umberto Croppi, in odore di nomina a sottosegretario alla Cultura. Erano al ristorante San Lorenzo, a parlare di politica, perch Gabriella vuole tanto scendere in campo. E sul suo nome chiss quale inciucio si sta consumando...

sempre pi dure per i cittadini. Un allarme, del resto, che Fitch aveva gi lanciato lo scorso 17 novembre, all'indomani dell'insediamento del nuovo governo e che stato ribadito insieme al taglio del giudizio sul merito di credito di otto banche italiane di medie dimensioni, ieri sera a mercati chiusi. Alla fine di una giornata, cio, che ha visto nuove ondate di panico dei mercati sul debito pubblico italiano, con gli interessi dei Btp decennali che, dopo l'asta sui Bot a sei mesi chiusa con rendimenti alle stelle, sono schizzati al 7,3 per cento, portando il differenziale di rendimento tra i nostri titoli di Stato e gli omologhi tedeschi a 513 punti. Ancora pi preoccupante la situazione dei Btp a due anni che sono volati oltre

un interesse del 7,8 per cento. Sintomo quest'ultimo, come l'andamento dei Bot, del fatto che la fiducia sulla capacit del Paese di onorare i suoi impegni a breve termine sempre pi limitata, tanto che l'allarme pi pressante si sta spostando sulle scadenze pi vicine. In serata la situazione, almeno per i decennali, si fatta un po' meno incandescente, ma bisogner vedere come reagir luned il mercato al declassamento di Fitch.
ANCHE perch, appunto, la scure dell'agenzia che lo scorso 7 ottobre aveva tagliato il rating dell'Italia portandolo ad A+ con outlook negativo, ieri si scagliata sugli istituti bancari pi piccoli e pi radicati sul territorio e l'economia locale. Cio

Bpm, Bper, Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza e Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio. Per tutte e otto le banche l'outlook, ovvero le prospettive, sono negative e i loro rating di lungo termine e di vitalit sono stati tagliati. Colpa, appunto, del peggioramento delle prospettive di crescita dell'economia italiana e dell'intensificazione delle tensioni sui debiti sovrani, che potrebbero portare a un incremento del costo di finanziamento e a un deterioramento della qualit del credito del sistema bancario, con effetti negativi sulla redditivit operativa. Insomma, la pressione sale e c' da scommettere che i primi a pagare il conto saranno i correntisti.

BERLUSCONI E BOSSI Lite tra (ex) amici a distanza tra alleati Bossi e L ite piBerlusconi.iAdue (ex)silenzio,UmbertoSenatur: Silvio innescare la miccia il dopo di una settimana di il leader del Carroccio torna a criticare duramente il governo Monti. Ma, a sorpresa, nel mirino dell'ex ministro delle Riforme finisce anche il suo alleato storico, Berlusconi. "Si dimesso perch stato ricattato, gli hanno ricattato le imprese - afferma a margine di un comizio - Tutti hanno visto che le sue imprese sono crollate in Borsa del 12% in un giorno e non si mai visto. Era evidente che fosse un segno di ricatto. Ero presente anche io - riferisce Bossi - i suoi dirigenti a Roma gli hanno detto 'Silvio qui ti distruggono le imprese vai a dimetterti'. Cos andato". Le parole del Senatur non sono state affatto gradite a Palazzo Grazioli, dove il Cavaliere era in conclave con i vertici del Pdl. E sono giunte come una doccia fredda: ma che dice? impazzito? Sarebbe stata la prima reazione di stupore. Ma subito dopo montata la rabbia - riferisce chi ha avuto modo di parlargli - e la replica piccata non si fatta attendere: dimissioni date per senso di responsabilit, vista la situazione dei mercati, delle Borse e soprattutto dello spread salito a livelli record.

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Sabato 26 novembre 2011

MALITALIA

Un appalto milionario per una discarica in Kenya Il neoministro sponsor di unazienda senza requisiti
di Gianni Barbacetto

CLINI LAFRICANO

orrado Clini lAfricano. Lappellativo se l conquistato sul campo. Non era ancora il ministro dellAmbiente che, fresco di nomina, corre a Rai Radio 2 a esternare la sua fede pro-nucleare e proOgm. Era ancora direttore generale del ministero, a fianco di Alfonso Pecoraro Scanio (governo Prodi), prima di essere riconfermato anche da Stefania Prestigiacomo (governo Berlusconi). Era il 2007 e Clini si era fatto notare come sostenitore e sponsor di una azienda che si era candidata a fare in Kenya, a spese del governo italiano, un lavoro per cui non aveva n gli uomini, n le capacit tecniche.

LA VICENDA nasce alla periferia di Nairobi. Qui sorge la discarica di Dandora, la pi grande del Kenya. Unimmensa e maleodorante distesa di rifiuti che oc-

cupa 30 ettari e a cui arrivano le tonnellate di immondizia prodotta dai 4 milioni e mezzo di abitanti della citt. Accanto a Dandora cresciuto lo slum di Korogocho (Ci che non ha pi alcun valore, in lingua kikuyu), dove abitano migliaia di persone che cercano di sopravvivere rovistando nella discarica. Il comboniano padre Alex Zanotelli ha abitato tra loro, in una baracca di Korogocho, e si impegnato a chiedere alle autorit locali la bonifica dellarea. Sono stati proposti diversi progetti di bonifica. Uno di questi, firmato dallazienda italiana Jacorossi, prevede la chiusura della discarica e la nascita di una societ partecipata dal Comune di Nairobi per gestire la raccolta dei rifiuti della citt, con lassunzione di almeno una parte di coloro che vivono rovistando nellimmondizia. un progetto industriale, che prevede ricavi per chi vi simpegna e non chiede aiuti di Stato. Si maNel cerchio, il ministro Clini (FOTO LAPRESSE) Nella foto grande, la discarica keniota (FOTO MYLESTONE)

SU SCATTONE la rabbia della famiglia Russo le polemiche dopo che Fatto ha S coppianoGiovanni ScattoneRusso. ilAureliana,raccontato che insegna nel liceo romano dove si diplomata Marta la madre della ragazza uccisa nel maggio 1997 nei viali de La Sapienza, omicidio per il quale stato condannato lex assistente universitario, ha dichiarato: Non pu essere un educatore di giovani. Non pu insegnare filosofia ai ragazzi. In tutte le scuole dove andato, i genitori si sono ribellati, ma non hanno potuto far niente. la legge. Il preside del liceo scientifico Cavour, Tecla Sannino, prova a dare la sua versione. Pur partecipando al dolore della famiglia Russo e condividendo la perplessit dell'opinione pubblica, sono tenuta a rispettare la sentenza della Cassazione e le graduatorie provinciali. Scattone rilascia poche battute al Corriere.it: Mi dovrei astenere dallinsegnamento? E perch mai? Io mi sono sempre dichiarato innocente. Con tutto il rispetto per i parenti di Marta Russo, sono sereno e d.per. non vedo perch non dovrei insegnare.

Lecca Lecca

La missione di Bazoli spiegata con grande Style


LEGGIAMO E APPRENDIAMO. Grazie a Style, il magazine del Corriere della sera. Leggiamo e apprendiamo che Giovanni Bazoli luomo che ha portato alla costruzione della prima banca italiana: Intesa Sanpaolo. Storia che si intreccia con letica, con i comportamenti, con una visione del credito visto non solo come attivit economica , ma come motore della crescita anche civile e culturale del paese. Ma dove trovare le origini? Presto spiegato: Ne ritrova le tracce in quel Rinascimento che ha reso il nostro Paese unico al mondo. E in quel rapporto con ilo territorio che le banche contribuiscono a valorizzare restituendo quanto agli istituti arrivato grazie alla loro attivit. Da questo rapporto nasce lultima iniziativa di Intesa Sanpaolo chiamata Progetto Cultura. Quindi per essere chiari: Lintreccio tra etica ed economia, e quindi tra comportamenti che hanno unispirazione morale e la ricerca dellallocazione migliore delle risorse a disposizione, trova consistenza del ragionamento alla base delliniziativa fortemente voluta da Bazoli: Un modo diverso di concepire la banca spiega. Con style, per carit.

terializza per anche un altro progetto, presentato da una societ sconosciuta, Eurafrica, con soli 10 mila euro di capitale, sede legale a Napoli, sede operativa a Roma e zero dipendenti. TANTO PER cominciare, Eurafrica si appresta a incassare, per il solo studio di fattibilit, oltre 700 mila euro, erogati dal ministero italiano dellAmbiente nellambito degli impegni internazionali legati al protocollo di Kyoto. In seguito, sarebbe arrivata la parte pi consistente del business, del valore di oltre 30 milioni di dollari. A fare concretamente i lavori di bonifica sarebbero state due societ proposte da Eurafrica, la britannica Atkins e la keniota Howard Hamprey. Chi accredita Eurafrica presso i governi di Roma e di Nairobi Clini. Ma chi c dietro la societ che tanto sta a cuore al direttore generale? La sede di Napoli in realt labitazione dellamministratore unico, Tiziana Perroni. La sede operativa di Roma in-

testata al socio di Eurafrica, Bruno Calzia. I due sono marito e moglie. Altro socio Vittorio Travaglini. Direttore generale Renzo Bernardi, che di mestiere fa il mercante darmi, rappresentante di aziende italiane come la Beretta e la Oto Melara e internazionali come British Aerospace e la francese Sagem. Alex Zanotelli e i comboniani non ci stanno. Da dove spunta Eurafrica? Perch deve incassare dallo Stato oltre 700 mila euro per il solo progetto, quando la Jacorossi era disposta a impegnarsi senza chiedere un soldo? Perch deve guadagnare intermediando lavori fatti da altri? E perch Clini lha tanto a cuore? Padre Zanotelli queste domande le pone pubblicamente in una conferenza stampa, a Roma, il 12 ottobre 2007. Le stesse questioni vengono riproposte sul numero di novembre di Nigrizia, in un articolo firmato da padre Daniele Moschetti, che ha sostituito Zanotelli nella missione di Korogocho. Anche un giornalista italiano sempre molto attento

alle vicende africane, Massimo Alberizzi del Corriere della Sera, scrive un articolo sullaffare Dandora che viene pubblicato sulledizione online del quotidiano. IL MINISTRO Pecoraro Scanio blocca loperazione. Ma Corrado Clini e i responsabili di Eurafrica fanno partire una tripla querela per diffamazione: contro padre Zanotelli, contro padre Moschetti e contro Alberizzi. I giudici hanno gi archiviato le accuse a

Al centro di tutto la societ Eurafrica: 10 mila euro di capitale, sede legale a Napoli e zero dipendenti

Moschetti e Alberizzi. Nel primo decreto di archiviazione, il giudice scrive che anche se alcune delle espressioni usate sono obiettivamente forti perch sostanzialmente descrivono Eurafrica come societ di speculatori che cercano di fare affari sulla pelle dei poveri tuttavia non sono inutilmente sovrabbondanti o gratuitamente aggressive e offensive, descrivendo esattamente il motivo dei sospetti al tempo ritenuti gravare sulla societ Eurafrica, allepoca evidentemente sospettata di volersi accaparrare il coordinamento del progetto, pur se priva dei necessari requisiti di affidabilit e trasparenza. Prosciolto anche Alberizzi, essendosi limitato a esprimere critiche argomentate e circostanziate e a riportare lesito dei suoi accertamenti sulla vicenda. Resta ancora aperto il procedimento contro padre Zanotelli. Alle sue domande, Clini lAfricano non ha mai risposto, ma intanto diventato ministro della Repubblica.

Tre morti bianche a 5 anni dalla tragedia dalla Umbria Olii


IL 25 NOVEMBRE 2006 LESPLOSIONE FATALE PER QUATTRO OPERAI. E IERI, IN ITALIA, HANNO PERSO LA VITA ALTRI TRE LAVORATORI
di Salvatore Cannav

un caso che il presidente della RepubN on abbia voluto ricordare con enfasiClitumblica quanto accaduto cinque anni fa a Campello sul no, alla Umbria Olii, teatro di uno degli incidenti sul lavoro pi drammatici e di una delle reazioni pi agghiaccianti nella storia delle morti sul lavoro. Il 25 novembre 2006, quattro operai di una ditta appaltatrice, la Manili, furono colpiti da unesplosione mentre lavoravano sui grandi silos dellazienda, tra le principali raffinerie di prodotti vegetali in Europa. Tullio Mattini, Giuseppe Coletti, Maurizio Manili (il titolare dellazienda appaltatrice) e lalbanese Waldimir Todhe morirono sul colpo. Lincendio che si scaten subito dopo fu spento dai Vigili del Fuoco il giorno dopo. I morti furono solo 4 perch il gruista si trovava a unaltezza di sicurezza e riusc a salvarsi.
UN INCIDENTE come un altro, si potrebbe dire, se non fosse per limpatto scenico. Del resto, non di ieri notte lesplosione nel Bergamasco, presso la cartiera Ca-Ma di Lallio, in cui morto Rosario Spampanato mentre gli altri otto operai del turno di notte sono riusciti a scappare? E non di ieri la morte di una commessa nella provincia di Oristano, schiacciata da un distributore automatico; e, ancora di ieri, quella di un operaio rumeno a Roma, anchegli schiacciato da alcuni pannelli?

Lo stillicidio degli infortuni cos ritmato che anche lenfasi straordinaria rischia di non farsi sentire. Eppure, se il capo dello Stato ha sentito il bisogno di ricordare la vicenda della Umbria Olii (il Fatto stato premiato per il suo lavoro) con linvito a prestare la dovuta attenzione ai temi della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, per i suoi contorni raccapriccianti. Il 20 gennaio 2009, a poco pi di due anni dallesplosione, il principale azionista della Umbria Olii, Giorgio Del Papa, chiese un risarcimento di 35 milioni di euro alle famiglie degli operai responsabili, a suo dire, di aver distrutto gli stabilimenti. Nellatto di citazione inviato a mogli, figli, fratelli e anche alle madri

degli operai morti, si specificava che la Umbria Olii non ha mai avuto alcun evento calamitoso nella propria storia aziendale prima di quello del 25 novembre e che quindi qualsiasi responsabilit era dovuta allincuria degli operai e della ditta appaltatrice, la Manuli. La richiesta stata bocciata dal Tribunale di Spoleto dove invece si attende la sentenza di primo grado proprio nei confronti di Del Papa. Nella sua requisitoria del 19 ottobre scorso, il procuratore capo, Gianfranco Riggio, ha chiesto una pena esemplare, 12 anni di carcere per Giorgio Del Papa, indicato come il vero responsabile dellesplosione. E la stessa richiesta di risarcimento stata utilizzata, a carico dellimpu-

tato, dal magistrato: inammissibile anche sotto il profilo umano ha detto nella requisitoria che si possa chiedere un risarcimento milionario alle famiglie delle vittime. Sarebbe come se un automobilista, dopo aver investito e ucciso un passante, chiedesse subito alla famiglia della vittima i danni per riparare l'auto. NEL SUO PRIMO intervento pubblico, il nuovo ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha voluto dare un segnale di attenzione al problema. Che, secondo lOsservatorio indipendente di Bologna che svolge una statistica quotidiana quantificato nel 2011 in 608 morti. E gi il 20 novembre la lista ha superato quella del 2010. Ma mai come in questo caso, chiaro che le parole non bastano. Serve qualcosa di netto. Nel 2009, lex ministro Maurizio Sacconi si distinto per la determinazione con cui ha fatto approvare il decreto legislativo 106, modificativo del Testo unico 81 del 2008, approvato dal governo Prodi. Sbaglia chi pensa a un sussulto legalitario. In realt, il nuovo decreto Sacconi ha ridotto di circa la met le sanzioni pecuniarie e penali a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti preposti al controllo e allorganizzazione dei siti produttivi. Sullonda del provvedimento, il suo ministero si fece poi promotore di un discusso spot televisivo il cui messaggio era esplicitamente rivolto ai lavoratori: state attenti e pretendete pi sicurezza.

Il giorno della tragedia alla Umbria Olii (FOTO LAPRESSE)

Napolitano: Va in ogni caso rifiutata lidea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalit

Sabato 26 novembre 2011

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INFORMAZIONE

RISCHIA DI FINIRE LA BELLA VITA A RAI INTERNATIONAL


I tagli alleditoria colpiscono la tv dedicata agli italiani allestero
di Chiara

Paolin

aolo Bonaiuti, uomo della comunicazione nel governo Berlusconi, laveva detto chiaro gi un mese fa: I tagli alleditoria colpiranno anche i programmi per le minoranze linguistiche e Rai International. Il fondo era di 45 milioni di euro, di cui 20-22 destinati a Rai International, ma dovremo tagliare del 50 per cento. Questi sono i paletti entro cui muoverci. Adesso, col governo Monti, quei paletti rischiano di diventare travi tra le ruote di un

piccolo grande regno, da sempre ambito perch capace di agire sul mercato instabile e prezioso degli italiani allestero, quei pochi seggi piazzati nei lidi pi lontani del pianeta che hanno spesso determinato vita, morte (e resurrezione) delle maggioranze parlamentari.
OLTRETUTTO, la poltrona del canale gi denominato Rai International, poi Rai Italia, e poi ancora Rai Internazionale, sempre stata comoda. Mitica la direzione di Massimo Magliaro, che oltre a non lesinare sulle spese di

rappresentanza amava circondarsi di belle presenze. Ecco una testimonianza diretta del Comitato di redazione, anno 2005: Basta girare per i corridoi: c tutta una serie di ragazze, per lo pi straniere. I giornalisti che sono messi in condizione di lavorare sono pochi, male organizzati e umiliati costantemente dalla squinzia di turno che va a fare, al seguito di Magliaro, linviata. Avendo diverse giornaliste, ma soprattutto traduttrici specie dellest, c un via vai di queste signorine. Ci sono state denunce molto circostanziate da parte del sin-

La sede Rai di Roma (FOTO ANSA)

dacato, su cui Magliaro ha annunciato pi volte una querela che non ha mai fatto. POI VENNE lera decisamente pi sobria del prodiano Piero Badaloni: toni soffusi, italianizzazione del nome e tanti buoni propositi di rinnovamento. Nel 2009 la nomina dellattuale direttore Daniele Maria Renzoni, in arrivo dal Tg2. Supercattolico e morigerato, si trovato a capo di una rete/testata che con 150 dipendenti (55 giornalisti, 5 vicedirettori) prende mazzate da tutte le parti. I programmi fanno schifo, una noia mortale lamentano via blog i connazionali che vedono passare in rassegna tutto lordinario Rai, da Porta a Por ta ai game show. Poi ci sono le news di Tg1, Tg2, Tg3 e RadioRai, qualche format autoprodotto (uno sulle comu-

LE PROMOZIONI DI BRUNO

Macchie di castrato sul libro di Vespa dedicato allamore

inalmente stato possibile vedere Bruno Vespa in grembiulino. Cosa non farebbe, il signore di plastici e bacchette, per promuovere il suo librone Questo amore? Cucina, addirittura. Sfregandosi le mani, ci prova in televisione: ospite deccezione di Antonella Clerici, la Prova del cuoco su Ra1 a mezzogiorno, l dove passano sempre massaie e mai anfitrioni. Quando gli conviene, Vespa si ricorda delle sue origini abruzzesi, e se lo ricordano anche i conterranei pi volte infuriati per i servizi e le trasmissioni di Porta a Porta sul terremoto. Lumile Vespa, ragazzo di bottega, prepara il piatto domenicale, quello per gli indigenti come lui. Quasi quasi ci

scappa la lacrimuccia. Mentre la telecamera inquadra il libro accanto ai fornelli, la Clerici scuote il sugo di castrato di Vespa: Questo ci serve per condire gli spaghetti alla chitarra. Che il buon Vespa agita come se fosse Jimi Hendrix. E poi, tenero tenero, suggerisce: Si pu mangiare come piatto unico, anche se la carne nel sugo perde sapore. Unosservazione politica, cos profonda e veritiera di Vespa, non si ascoltava da tempo. Il risultato un miscuglio di pezzi lividi di carne, spaghetti spezzettati, un chilo di pecorino. Insomma, una schifezza. Ma Vespa l per commuovere: Leggete il libro. Ognuno di voi ci trova la sua storia. E speriamo pure qualche ricetta.

150 dipendenti e un budget da oltre 50 milioni di euro lanno, 20 sono garantiti dalla Presidenza del Consiglio

nit italiche in terra straniera, un altro sulle eccellenze nazionali) e infine il pezzo forte, La giostra del gol, il programma che commenta in diretta le partite del campionato italiano e che doveva unire in un fraterno abbraccio tutti i cuori tricolori del pianeta, ma che s trasformato in un carrozzone ormai slabbrato pur continuando a prosciugare quasi la met del budget annuale. Gi: quanto costa Rai International? Pi o meno 50 milioni di euro lanno, di cui 20 garantiti dalla convenzione con la Presidenza del Consiglio. Ma se il taglio preconizzato da Bonaiuti fosse recepito dal nuovo esecutivo, i milioni sarebbero parecchi di meno: calcolando che le minoranze linguistiche di Bolzano e dintorni manterranno stretti i loro diritti costituzionali, probabile che a Rai International possa arrivare per il 2012 qualche milione di euro, non di pi. E chi ripiana il buco? Mamma Rai, coi tempi bui che sta passando e un passivo di 100 milioni? Ci interessa soprattutto capire finalmente quale sia il progetto per noi spiega Antonio Gnoni, del comitato di redazione . Mediaset sta lanciando la sua piattaforma per l'estero mentre noi sentiamo rimbalzare ipotesi di fusioni tra Rai International, RaiNews e Televideo.

A parte il fatto che una megaredazione da pi di 200 giornalisti verrebbe immediatamente tacciata di gigantismo, e sottoposta a piani di riduzione, mi spiegate come facciamo a parlare agli italiani nel mondo se RaiNews deve nel frattempo mandare a rullo le sue notizie? Che facciamo: prima unifichiamo e poi sdoppiamo?. DAI PIANI alti di viale Mazzini giunge un cenno impercettibile. Forse la questione rientrer nei lavori del weekend, in vista del consiglio damministrazione di luned. Anche se il non detto pi palese che ancora manca una qualsiasi interlocuzione operativa col governo Monti, e si ignora il pi fondamentale dei principi: che vogliono ora questi? Come si possono conciliare i desiderata della vecchia politica con le nuove linee di rigore dei tecnici? Non chiaro. Forse, per cercare ispirazione, domani sera i consiglieri potranno seguire su Rai International la nuova puntata di Italia Chiama Italia, fiore all'occhiello della rete. Ospiti in studio: il maestro Alessandro Valtulini, giovane compositore di successo internazionale; Angelo Palombo, cercatore di tartufi, e Giselle Oberti, organizzatrice di un'asta benefica internazionale.

Servizio Pubblico, lAuditel alza bandiera bianca


I DATI ARRIVANO SEMPRE PI IN RITARDO: NON RIUSCIAMO A CALCOLARE LE TELEVISIONI LOCALI. RAO (UDC): AGGIORNATEVI
di Carlo

Tecce

inque ore di ritardo, sempre di C venerd; scusesistema Auditel, nervose, sempre di venerd. Il tarato su televisioni nazionali e bipolarismo (tripolarismo, al massimo), certifica il rapporto con la multi-piattaforma di Servizio Pubblico: inadeguato. Ieri i risultati di ascolto slittano di continuo, c' ancora troppa confusione, come gi successo due settimana fa, sui numeri di ben 26 emittenti locali del circuito di Michele Santoro.
IN TARDA mattinata, aspettando il comunicato ufficiale, l'Auditel scrive ai suoi clienti, cio editori televisivi e centri media: Nonostante le nostre tempestive segnalazioni e tassative istruzioni, continua a registrarsi il fenomeno di emittenti formalmente aderenti al progetto Servizio Pubblico che non trasmettono il programma di Santoro. Occorre chiarire subito che spiega la societ in una lettera riservata i ritardi nella messa in linea dei dati corretti non derivano

da inefficienze Auditel, ma da linee di ambiguit prodotte da emittenti che non segnalano in modo tempestivo modifiche ai palinsesti. L'ultima frase gonfia l'equivoco pi che limare i sospetti: Va inoltre ribadito che il risultato complessivo della trasmissione non ne risente, ma lassegnazione alla singola emittente che potrebbe risultare penalizzata. Prima traduzione: qualche emittente regionale, non di certo Sky, annuncia Ser vizio Pubblico e poi manda in onda chiss cosa. E invece, siccome il segnale si sovrappone di regione in regione, una televisione locale invade il territorio di una concorrente mandando in crisi il segnale Auditel. Seconda traduzione: forse l'8 per cento di share, i 2 milioni di telespettatori 370 mila in meno rispetto a 7 giorni fa corrispondono al vero, ma anche no. Perch Auditel fatica a rilevare il pubblico di una singola emittente per un complesso gioco di ponderazione e campione (5 mila e 500 famiglie in totale). Se una volta a settimana, soltanto una, 26 piccole televisioni

diventano grandi insieme si dimostra pi complicato distinguere i telespettatori Mediaset, Rai o La7 che si passano e ripassano il pubblico. A parte i limiti strutturali di Auditel e il calo complessivo per i prodotti d'informazione, la redazione di Santoro evidenzia il lato positivo: la multi-piattaforma resta il terzo canale del gioved e Ser vizio Pubblico il primo programma d'informazione. Anche il deputato Roberto Rao, capogruppo Udc in commissione di Vigilanza, consiglia ad Auditel di aggiornarsi: Una volta un incidente, la seconda una coincidenza, ma dalla terza in poi un brutto vizio. ANCORA una volta il venerd mattina, giorno seguente il programma di Santoro trasmesso su multi-piattaforma, lAuditel ritarda inspiegabilmente la pubblicazione dei dati di ascolto. E aggiunge: la conferma dei tanti dubbi sollevati da pi parti su un sistema datato rispetto allo scenario multimediale su cui dovrebbe essere interesse prima di tutto di Rai e Me-

diaset, principali azionisti del consorzio, fare piena luce. Rischiamo di svegliarci tardi conclude senza sapere come trovare unalternativa. L'Auditel non uno specchio per misurare i muscoli, ma la fonte principale per dividere la raccolta pubblicitaria, un capitale di oltre 7 miliardi di euro l'anno. Soltanto i cervellotici share e audience, due paroline inglesi fondamentali per il mercato italiano, riescono a spostare milioni di euro. E soltanto la pubblicit, a braccetto con le sot-

toscrizioni del pubblico, alimentano il circuito di Servizio Pubblico. Flavia Perina (Fli), ancora, chiede di ripensare l'Auditel: A questo punto aggiunge Perina innegabile ritenere sia obsoleto il sistema di rilevazione dei dati dascolto, che non tiene conto delle nuove modalit di fruizione dei prodotti televisivi. E diventa anche lecito pensare che forse una parte dei soci di maggioranza del consorzio, Rai e Mediaset in particolare, temono leffetto Santoro.

Servizio Pubblico, gioved sera

Calo complessivo sui contenitori dinformazione, ma Santoro si conferma il terzo canale del gioved

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Sabato 26 novembre 2011

ECONOMIA

GUAI A SPACCARE IL FRONTE SINDACALE


Fiat, monsignor Bregantini: non va annullato il contratto nazionale
di Marco Politi Monsignor Giancarlo Bregantini (FOTO LAPRESSE)

unit sindacale va mantenuta ad ogni costo. Guai a creare un clima di guerra, di frattura e divisione. Monsignor Giancarlo Bregantini, responsabile della commissione Lavoro della Cei, d voce alle preoccupazioni della Chiesa per le ultime mosse di Marchionne. A Palermo il cardinale Romeo ha usato parole durissime: la chiusura di Termini Imerese e di altre aziende, dice, una tragedia immensa. Dal primo gennaio duemila persone (oltre a quanti lavorano nellindotto) rischiano di rimanere senza ammortizzatori sociali, cos aumenta il rischio usura. Dalla caduta del Muro di Berlino afferma il porporato abbiamo uneconomia che si sta organizzando senza principi etici e senza valori morali. E intanto i politici restano indifferenti. Dobbiamo creare una sana distribuzione della ricchezza, conclude Romeo. Anche il cardinale Bagnasco allarmato: Se si perde la connessione con letica delleconomia, della politica e della vita sociale, si sfalda tutto, anche la composizione dello Stato. Monsignor Bregantini, cosa sta succedendo? Marchionne deve chiarire. Forse deve spiegarsi meglio. Non voglio esprimere giudizi, ma riflettere. Per va capito se qui si va a infrangere lunit sindacale e a superare le regole oppure se, come lui dice, si vuole modernizzare. Lei ha detto a Telemolise che Marchionne usa larte della paura e del ricatto. Non ho parlato di ricatto, un termine impiegato dalle agen-

zie. Io dico che in questo momento bisogna puntare sulle motivazioni al lavoro, sulla voglia di riscatto delle persone. Se invece si diffonde la paura di perdere il lavoro, non si stimolano le motivazioni per affrontare il futuro. Anche il Papa ha detto laltro giorno che la crisi economica richiede il coraggio della fraternit. Come responsabile della conferenza episcopale per le questioni del lavoro quali segnali le giungono dal territorio? Ho appena terminato una riunione dei delegati ecclesiali per il lavoro dellAbruzzo e Molise. grande la preoccupazione per il pericolo che vengano tolte a chi lavora quelle difese che sono state acquisite in tanti decenni. In questo modo si crea un senso di precariet tale da privare il popolo del coraggio di costruire il suo futuro. La reazione della Chiesa? Il ruolo dei cristiani di dare speranza, risvegliare con voce profetica, intravvedere il futuro. Il che significa analizzare bene la situazione, capirne la complessit, trovare le soluzioni giuste. Ho chiesto alla Caritas e alla Fondazione Zancan di fornirci tutti i da-

Il cardinale di Palermo, Romeo, parla di tragedia Lallarme di Bagnasco: Si sfalda tutto

ti della crisi economica per quanto riguarda il mondo del lavoro. nostra intenzione organizzare un convegno sul tema della precariet e della crescita. Badi bene, collegando le due questioni. Cosa pensa la vostra base sul rapporto tra i sindacati? Lunit sindacale va mantenuta ad ogni costo. Guai a creare un clima di guerra e frattura. in gioco il contratto nazionale. Va conservata la sua logica di fondo. Declinandolo certamente secondo le esigenze locali. Come si fatto anche in passato, daltronde. Ma non annullandolo. Naturalmente anche i sindacati devono mostrare flessibilit e saper rinunciare a qualche bene immediato in vista del bene futuro. Il cardinale Bagnasco e il cardinale Romeo hanno espresso commenti allarmati. Vede unidolatria del mercato che trascura gli effetti sul destino delle persone? Lidolatria del mercato la tentazione del presente. La chiusura di Termini Imerese un evento tristissimo. Questa la data di un funerale. Guai se si arriva a praticare il concetto: tu sei marginale e allora io ti emargino! Anche al recente congresso eucaristico di Ancona in tante messe tornava il tema del lavoro e della disoccupazione. Il precariato un fenomeno terribile. Non possiamo lasciare intimorire cos le giovani generazioni. Va ritrovato il coraggio di azioni positive. In ogni caso, come ripete il Papa e come ha scritto nellenciclica Caritas in Veritate serve unetica sociale. Il capitale non pu decidere tutto sul chi e sul come.

LA STRONCATURA di Quattroruote

Fuori Thema, litaliana fatta in Canada


di Luca Telese

sa, ma stona un po lampio spazio che la separa dai cassetti della porta. Finito qui? Macch: Le saldature a sate macchine italiane!, ha sobriamente racco- punti dei parafanghi posteriori, visibili a bagagliaio apermandato Monti ai suoi ministri. E subito lappello to, sono irregolari, al pari di quelle posteriori. Possibile? stato tradotto in una disposizione: ordini di acquisto per Se il montaggio non accurato, s. Ma anche poco comla Nuova Lancia Thema, lultima nata (fra poche ri- prensibile in una macchina da 50 mila euro che dovrebbe ghe vi spiegher perch non vero) di casa Fiat. In- rivaleggiare con Mercedes e Audi. E i consumi? Di media somma, il proposito sarebbe lodevole. Peccato che la fa 9 km con un litro di gasolio. Poco? In assoluto forse no, nuova ammiraglia di Marchionne sia stata appena de- si risponde il recensore, Marco Ghezzi, eppure lAudi A6 molita dalla stroncatura della pi importante rivista del 3.0 in condizioni analoghe, ma con il fardello della trasettore, Quattroruote. Un mensile non sospettabile di zione integrale, consuma il 30% in meno. Caspita. E lo ostilit preconcetta: le sue leggendarie prove su stra- schienale? Le sospensioni posteriori penetrano abbonda, consultate come oracoli dagli automobilisti doc, so- dantemente nel vano, e un marcato rigonfiamento della no un modello di equilibrio. Certo, i ministri avrebbero parte sottostante la cappelliera riduce laltezza sfruttabile. E la tenuta di strada? Siamo potuto essere disorientati da alcuni ancora lontani dal piacere di guida articoli apparsi sui quotidiani. Perofferto dalle concorrenti tedesche di sino un giornale non sospettabile di pari categoria. E lo sterzo? un conflitti di interessi con la Fiat come po troppo pesante a bassa velocit Repubblica, che il 19 ottobre scrie in manovra. E labitabilit? In geveva ispirato: Arrivano le nuove nere lo spazio abbondante, ma chi Android car. Che saranno mai? siede al centro viene infastidito dal Nella sala scriveva Repubblica mobiletto appoggiato sul tunnel di risplendono le due vetture dallo stitrasmissione. E il design? Inutile le che mescola avveniristico e retr, cercare richiami stilistici che riconDillinger e Blade Runner. Gioielli ducano la nuova Thema alle Lancia tecnologici con computer di bordo del passato, e, per la verit, nemLancia Thema (F A ) cos sofisticati che tra qualche anno meno a quelle attuali. Insomma, saranno in grado di guidarsi da sosia detto sobriamente, un bidone. le. Sorbole. Unultima cosa. A Termini Imerese, I cronisti ispirati, purtroppo, ometspiegava un tempo Marchionne tono di dire che la Nuova Thema come a Mirafiori, come alla Bertone nata nel 2006. Perch altro non cerano i migliori operai dEuropa. che la copia ripecettata (con la soMa la Thema che dovrebbe sobriastituzione di calandra e marchi) delmente scarrozzare i ministri ha un la vecchia 300 C, una berlinona altro problema. Malgrado non lo americana della Crhysler. La recenscriva quasi nessuno, fatta in Casione di Quattroruote, malgrado nada. Gli operai della Chrysler, al gli interessi in campo, invece un contrario dei nostri, hanno due goesempio di giornalismo a schiena verni che li proteggono. I nostri ne dritta: Osservando con attenziohanno uno che compra auto itane, si notano alcuni dettagli sottoliane fatte in un altro continente. tono. Quali? La plancia lussuo-

OTO

NSA

Lultima nata del 2006, copia ripecettata della vecchia berlina Crhysler 300 C

Termini, Passera scuce i sei milioni a Marchionne


UNA TELEFONATA SBLOCCA IL CASO. IL LINGOTTO CONVOCA I RAPPRESENTANTI DEGLI OPERAI PER IL NUOVO CONTRATTO DELLAUTO
di Giorgio Meletti

l ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha telefonato ieri al numero uno della Fiat, Sergio Marchionne, per sbloccare la vertenza di Termini Imerese, che ha assunto fino a questo momento un carattere surreale. Avrebbe ottenuto, stando a indiscrezioni, una maggiore disponibilit sul nodo degli incentivi per i lavoratori da accompagnare alla pensione attraverso qualche anno di mobilit. Al momento della telefonata la situazione risultava bloccata dallimpuntatura della Fiat, disponibile a mettere sul piatto solo 18 milioni sui 24-25 ritenuti necessari dai sindacati.

fuori dal trattamento circa duecento operai, che quindi non andrebbero a dimettersi. Siccome il piano di rilancio della fabbrica, messo a punto dalla societ pubblica Invitalia con la Dr Motor dellimprenditore Massimo Di Risio, prevede lassorbimento di circa 1.300 lavoratori a regime sugli oltre duemila attuali (comprendendo anche lindotto), quei duecento accompagnati o meno alla pensione farebbero sballare tutti i conti dei sindacati. questa la ragione per cui due giorni fa a Termini Imerese lultimo giorno di

produzione della fabbrica stata accompagnato da una rabbiosa assemblea sindacale che ha stabilito il blocco dei cancelli dello stabilimento, per impedire luscita delle auto nuove fino a quando la Fiat non torni sui suoi passi e conceda il contributo standard di 32 mila euro per tutti. Senza quei sei milioni i sindacati - stavolta tutti compatti - si rifiuterebbero di firmare laccordo con Invitalia e Dr Motor. CON GLI OPERAI Fiat per tutta la giornata di ieri a presidiare i cancelli di

Il presidio davanti ai cancelli di Termini (FOTO ANSA)

DOPO LA CHIUSURA dello stabilimento Fiat di Termini Imerese si tratta di dare a circa 700 persone quellincentivo di 32 mila euro che serve a integrare il reddito di coloro che dovrebbero senn sopravvivere con lo scarso assegno della mobilit (simile alla cassa integrazione) negli anni mancanti per raggiungere la pensione. I sei milioni di differenza lascerebbero

Il ministro chiama i sindacati Pi vicino laccordo sugli incentivi alla mobilit

Termini Imerese, la vertenza ha assunto toni drammatici. Lo stesso vescovo di Palermo, Paolo Romeo, ha denunciato ieri che la chiusura della fabbrica rischia di far aumentare la criminalit organizzata nel Sud Italia. Passera, dopo la telefonata con Marchionne, ha immediatamente convocato per le 10 di questa mattina una nuovo vertice con i sindacati e Invitalia per dare la buona notizia di un Marchionne pi ragionevole e cominciare a far marciare la trattativa verso la conclusione, con lappuntamento fissato per il 30 novembre prossimo al ministero. La mossa di Passera rappresenta una svolta perch la prima volta che il governo interviene pesantemente nella vertenza Fiat. Il governo Berlusconi, attraverso i ministri dello Sviluppo economico Paolo Romani e del Lavoro Maurizio Sacconi, si era sempre rifiutato di mettere bocca nella questione, ritenendo che i sindacati con Marchionne dovevano sbrigarsela da soli. Accanto al caso Termini Imerese rimane la questione pi complessiva della disdetta di tutti i contratti da parte del-

la Fiat, che ha convocato i sindacati marted prossimo a Torino per aprire il confronto sul nuovo contratto dellauto, autonomo rispetto a quello nazionale dei metalmeccanici. La Cisl, attraverso il leader Raffaele Bonanni, ha detto di volere un accordo non di minore impatto rispetto a quello dei metalmeccanici, n di minore impatto economico e normativo. Pi complessa la posizione della Fiom, che sta ancora organizzando la protesta contro la disdetta degli accordi precedenti e per luned mattina ha convocato il comitato centrale per decidere come muoversi. NON SEDERSI al tavolo e comunque non firmare il nuovo contratto comporterebbe per il sindacato guidato da Maurizio Landini lestromissione dal mondi Fiat, con la pena accessoria di non poter incassare le quote degli iscritti attraverso la trattenuta in busta paga. Per la Fiom si tratta di circa un milione e mezzo di euro allanno, una cifra importante che lorganizzazione dovrebbe trovare il modo di incassare direttamente dai singoli lavoratori, mese per mese.

Sabato 26 novembre 2011

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ECONOMIA

ALITALIA, VENDESI SLOT INGLESI (PER FARE CASSA)


Lazienda in crisi valuta di cedere i diritti di atterraggio e decollo
di Daniele Martini

lle prese con un bilancio che si ostina a non andare in pareggio, i patrioti dellAlitalia pensano di vendere i gioielli di famiglia. Cio gli slot (diritti di atterraggio e decollo) a Londra, in uno degli aeroporti pi trafficati del mondo. Merce davvero rara e preziosa perch soprattutto a Heathrow, il pi importante dei 6 scali della capitale inglese, cos come a Francoforte o a Linate, gli slot praticamente sono bloccati, chi li perde o li ven-

La compagnia: Stiamo facendo un sondaggio di mercato per verificare se c una convenienza


de non ne rientrer mai pi in possesso. Pur tra mille cautele, le fonti ufficiali della compagnia confermano: Stiamo valutando, stiamo facendo un sondaggio di mercato per verificare se c una convenienza alla vendita. un brutto segnale. Nessuno pensa di farsi valutare un bene se non ha intenzione o necessit di venderlo. Nessuna compagnia al mondo deciderebbe di cedere i suoi slot londinesi se non puntasse a cambiare le sue strategie commerciali o non fosse in difficolt oppure non avesse bisogno di incassare liquidit in fretta. In questo momento c solo unaltra societ aerea che sta ragionando sulla cessione degli slot a Londra, la

British Midland di propriet della tedesca Lufthansa. Ma la Midland, con la base operativa proprio a Heathrow e seconda compagnia britannica dopo British Airways, in crisi e non sa pi da che parte girarsi. LAlitalia dei patrioti berlusconiani, invece, fino a non molto tempo fa ostentava un ottimismo prorompente e i suoi capi si erano spinti fino a dare per certo un utile di bilancio alla fine del 2011, modesto ma pur sempre un utile che avrebbe dovuto dare il segnale della discontinuit rispetto ai periodi delle vacche magre e dei conti paurosi della gestione pubblica. Evidentemente le cose non stanno andando come Rocco Sabelli (amministratore) e Roberto Colaninno (presidente) avrebbero voluto.
NELLA STORIA Alitalia c solo un precedente di vendita di slot e risale alla fase finale della compagnia pubblica, quando la societ era ormai in agonia e le tentava disperatamente tutte per non andare a gambe allaria. Anche in quelloccasione furono venduti slot a Heathrow, sfruttando la circostanza che in Gran Bretagna i diritti aeroportuali hanno un mercato e sono di fatto cedibili, a differenza di quanto avviene in Italia dove i diritti di decollo ed atterraggio cambiano ugualmente di mano, ma solo con sistemi obliqui, attraverso trattative sottotraccia molto complesse. Quella volta la compagnia italiana vendette 6 slot e lincasso fu veramente consistente: 90 milioni di dollari. Diventata nel frattempo privata, Alitalia ha conservato 66 slot settimanali a Londra Heathrow pi 11 nello scalo di London City. In particolare quelli di Heathrow sono un tesoro veramente prezioso. Al momento ovviamente non ci sono spiegazioni ufficiali sui motivi della even-

tuale vendita. La compagnia si limita a ricordare che fino ad oggi tutti gli slot di Londra sono operativi. Secondo Radio corridoio Alitalia lazienda vuol cedere i suoi slot perch lamministratore Sabelli ha bisogno di abbellire i conti per non rinunciare ai sostanziosi bonus (si parla di milioni di euro) che gli spetterebbero secondo contratto al raggiungimento di determinati risultati. C chi dice che Sabelli sia addirittura in procinto di dire addio alla compagnia e stia preparando le condizioni per andarsene con una ric-

Heathrow Alitalia potrebbe vendere gli slot del pi importante scalo londinese. Era successo una sola volta in passato (FOTO ANSA)
ca buonuscita. Vere o false che siano queste voci, di certo i conti di gestione Alitalia sono in rapido peggioramento mentre i debiti restano superiori al miliardo di euro. In meno di due mesi le previsio-

ni sono passate dal bello stabile al molto nuvoloso. Il 6 ottobre, in occasione della presentazione alla stampa dei nuovi aerei brasiliani Embraer, Sabelli aveva assicurato che cerano tutte le condizioni per il pareggio operativo di bilancio prima degli oneri finanziari (Ebit). Nel comunicato ufficiale a commento dei risultati del terzo trimestre

la prima correzione: lutile di 20 milioni di euro dei primi nove mesi potrebbe essere eroso dallandamento dellultima parte dellanno a causa delle flessione della domanda dei viaggiatori business. Alcuni giorni fa, durante lultima riunione dellalleanza Skyteam di cui Alitalia fa parte, la frenata: non ci sar alcun pareggio.

Giovani senza futuro: un progetto per aiutarli


di Luca

De Carolis

un G iovani, concrisi presente fatto di nulla e senza un'ipotesi di futuro. Emarginati, dalla che toglie lavoro e sogni. Sono i Neet italiani, ovvero i ragazzi che non lavorano, non studiano e non seguono corsi di formazione, secondo la traduzione dell'acronimo inglese. Oltre due milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni, secondo l'ultimo rapporto del Centro studi della Banca d'Italia, ovvero il 23,4 per cento della popolazione, a fronte del 20 per cento registrato nel 2008. Un esercito di ragazzi che hanno lasciato la scuola o l'universit e che hanno perso il lavoro, o non l'hanno mai trovato. Diffusi in ogni parte d'Italia, perch la crisi ha ridotto il tradizionale divario tra Nord e Sud. Non c' grande differenza neppure tra diplomati e non: la recessione ha reso minimo il peso del pezzo di carta. Molti sembrano gi rassegnati all'inedia. Secondo il rapporto, nel 2010 solo il 33,8 per cento dei Neet ha cercato lavoro. La maggior parte va avanti grazie ai genitori, ma il 25 per cento vive in

famiglie dove nessuno lavora. Gli effetti della profonda crisi, su giovani privi di punti di riferimento, in una societ che non ha tempo per accompagnarti. Tanti, troppi ragazzi sono disorientati, non sanno qual la loro strada osserva Marinella Marino, presidente di Mentore: un'associazione no profit, nata nello scorso giugno proprio per aiutare i giovani a capire come costruirsi un futuro. Il primo passo sar Celapuoifare, un progetto basato su incontri tra giovani Neet ed esperti di varie discipline. Un percorso di quattro mesi, in cui ogni ragazzo potr confrontarsi con docenti e professionisti

di tanti campi diversi, sotto la guida di un tutor individuale. Figure che lo aiuteranno a capire le sue attitudini e le sue potenzialit, e in quale modo esprimerle. Per ogni ragazzo ci sar un piano strettamente individuale, costruito su di lui spiega Marino. Niente aule o corsi di gruppo, insomma. Il progetto ha gi avuto una sperimentazione con due ragazzi. Ora si partir con la prima fase. La presidente racconta: Ci stanno chiamando ragazzi, associazioni e scuole da tutta Italia. Noi non promettiamo posti di lavoro, ma garantiamo l'aiuto di professionisti, ai tanti che hanno bisogno di consigli o di una valutazione: spesso anche di ritrovare la fiducia in se stessi. Quella fiducia smarrita tra scelte sbagliate e porte in faccia, in un mercato che spesso succhia e getta via anche i pi volenterosi. Oggi i prodotti del sapere vengono sfruttati in modo parassitario ricorda il filosofo Giacomo Marramao, presidente della fondazione romana Basso, dove ieri Mentore ha presentato il suo progetto. Un intellettuale che protesta, contro la massificazione delle persone e delle loro capacit: Ognuno ha la sua peculiarit, e va valorizzato per esse. L'importante trovare la strada: contro la crisi, e contro la rassegnazione.

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Sabato 26 novembre 2011

Sabato 26 novembre 2011

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ALTRI MONDI
BrasileLa Rousseff ammetta la sua omosessualit
Il deputato ultraconservatore ed ex militare Jair Bolsonaro ha chiesto alla presidente del Brasile, Dilma Rousseff, che ammetta la sua omosessualit. Dilma smetta di mentire. Se le piacciono gli omosessuali, che lo riconosca. La dichiarazione stata resa in polemica con la proposta governativa di includere contenuti riguardanti anche le relazioni affettive omosessuali nei testi didattici in uso nelle elementari. (FOTO LAPRESSE)

ALTRI MONDI
Iran Il piano italiano per le sanzioni LItalia vuole
intensificare il pressing su Teheran, anche con larma delle sanzioni. E la Farnesina pronta a discuterne con i partner, coinvolgendo le compagnie petrolifere con unazione di moral suasion per diversificare le forniture di greggio. Un dossier che vedr i rappresentati delle compagnie luned partecipare a una riunione alla Farnesina. E che potrebbe esser affrontato anche dal ministro degli Esteri, Giulio Terzi, con l'ad di Eni, Paolo Scaroni. (FOTO LAPRESSE)

Libia Il Tpi pu processare Gheddafi jr in patria Il Tribunale penale internazionale potrebbe processare Seif al-Islam Gheddafi in Libia. la proposta avanzata dal procuratore capo del Tpi, Luis Moreno-Ocampo. Le altre possibilit dallAja sono che la Libia richieda al Tpi di decidere se un suo tribunale possa perseguire Seif al-Islam oppure che venga processato in patria per altri reati per i quali stato incriminato in Libia, con il Tpi che invece lo perseguirebbe per crimini contro l'umanit. (FOTO LAPRESSE)

Marocco Voto legislativo nellindifferenza Nessun manifesto elettorale, solo qualche volantino che invita ad andare a votare. Per strada pare un venerd qualunque, con poco traffico e i fedeli che singinocchiano per la preghiera davanti alle moschee. Il voto di ieri in Marocco parso passare in sordina, mentre la sfida dei partiti quella di raggiungere un vasto mandato parlamentare: 33 formazioni in lizza per i 395 seggi della Camera dei rappresentanti che aspira a sviluppare la nuova Costituzione del regno di Mohammed VI. (FOTO LAPRESSE)

CONTRO I CRIMINI DEI TABLOID LA PARATA DELLE STAR


Da Grant alla Rowling accuse ai giornali di Murdoch
di Andrea

Valdambrini
Londra

JK Rowling

Max Mosley

ite spiate e paparazzate. Quelle di star dai nomi universalmente note come Hugh Grant, Sienna Miller, JK Rowling, che confessato di provare costante ansia per la presenza di giornalisti e fotografi. Ma anche quelle di famiglie normali finite sotto locchio dei riflettori a causa di episodi di cronaca terribili, come il rapimento e luccisione delle 13enne Milly Dowler nel 2002 o la sparizione, quattro anni fa, della piccola Madeleine McCann.

Hugh Grant

Non posso mettere il mantello dellinivisibilit sulla mia casa

Sienna Miller

LA STAMPA britannica sembra proprio essere andata troppo al di l del diritto di cronaca. Lo ha fatto con i propri tabloid di punta, primo tra tutti News of the World, settimanale scandalistico del gruppo Murdoch, chiuso a luglio, sullonda dello scandalo, per aver spiato a lungo, a caccia di scoop, i telefoni di almeno 6000 persone, famose o meno che fossero. Per tutta la settimana, davanti alla commissione indipenden-

Una storia assurda e completamente falsa, che port alla rottura con Jemima

Non sta a me entrare nella sua stanza da letto, filmarlo e scriverci un articolo

te presieduta dal giudice Brian Leveson, andato in scena un esame di coscienza che tutto il Paese sta seguendo, senza smettere di interrogarsi sul sottile confine tra dovere di cronaca e diritto

Informazioni senza controllo, difficile condurre una vita normale

alla privacy. Tra i vip la testimonianza pi eclatante stata certamente quella di JK Rowling, popolarissima autrice della saga di Harry Potter. In oltre due ore la scrittrice ha dettagliato il

senso dellassedio provocato dalla presenza di paparazzi davanti alla sua abitazione. Una volta, ha ricordato la scrittrice, uscendo di casa, un fotografo di un tabloid scozzese le ha semplicemen-

Tutti in fila per la Madonna di Mosca


VENTISEI ORE DI ATTESA SOTTOZERO PER LA RELIQUIA CHE GUARISCE DAI MALI
di Francesca Mereu Mosca

te detto: Sa com, oggi una giornata noiosa in redazione. Lepisodio pi intrusivo rimane per lei la pubblicazione nel 2001 da parte del settimanale Ok! di una foto della figlia (allora di 8 anni) in costume da bagno. Per quanto rimossa dal sito della rivista, ha detto lautrice di Harry Potter, la foto stata ancora a lungo reperibile sul web. LA MODELLA E lex boss F1. La lunga battaglia legale della Miller contro News of the World - cominciata anni fa ai tempi dellintrusione da parte della stampa scandalistica nella relazione con lattore Jude Law si arricchita di unulteriore testimonianza. Miller, ora 29enne, ha ricordato come allet di 21 aveva intorno a s 15 paparazzi che la seguivano ogni giorno. Le brucia ancora

mattina S tannolain filaaladellautunetutta notte sfidare le gelide temperature no moscovita per raggiungere la cattedrale del Cristo Salvatore, nel centro di Mosca, e baciare una teca che contiene una delle reliquie pi importanti per la Chiesa Ortodossa: la cintura della Vergine Maria. Si trascinano a fatica per le strade ricoperte di ghiaccio e con pazienza aspettano una media di 26 ore in un ingorgo umano lungo pi di 5 chilometri che da una settimana sta paralizzando le sempre intasate strade della capitale. Sono arrivata apposta da Nizhny Novgorod. Il freddo? Si sopporta quando c la spe-

ranza di ottenere la grazia della Madonna, racconta Irina, 37 anni mentre si riscalda sorseggiando del t e battendo i piedi. Era in fila da 12 ore e la cattedrale era ancora molto lontana. Accanto a lei Svetlana, 57 anni, reggeva unicona con il ritratto della Vergine. La Madonna ricompenser la nostra attesa, spiega. Secondo i fedeli la reliquia aiuterebbe a guarire da qualsiasi malattia e le donne a concepire figli. Nessuno sa quale grazia abbia chiesto il potente premier Vladimir Putin alla Vergine quando il mese scorso ha baciato per primo lambito oggetto appena arrivato a San Pietroburgo dal monastero greco ortodosso sul Monte Athos dov custodito. Ma se i comuni mortali si ac-

calcano in una fila che raggiunge una media di centomila persone per volta, agli alti ufficiali laccesso alla teca immediato: basta mostrare un invito speciale per avere la reliquia a portata di bacio. Aspettavamo molte persone, ma non fino a questo punto, ha confessato al quotidiano Kommersant Mikhail Yakushev il direttore della fondazione che ha organizzato levento.
ANCHE LE AUTORIT cittadine sono state colte di sorpresa: non pensavano di dover affrontare il pi grande avvenimento religioso degli ultimi cento anni in Russia. Siamo costretti a cambiare i nostri piani in continuazione. Ogni giorno arriva sempre pi gente, spiega Pavel Bolshunov, laddetto stampa del distretto centrale di Mosca. Le strade attorno alla cattedrale sono state chiuse al traffico cosa che fa tuonare di rabbia i moscoviti costretti a trascorrere pi ore in macchina del solito. Le autorit hanno organizzato dei punti di ristoro dove i pellegrini possono riscaldarsi e bere una bevanda calda. Per risolvere al pi presto lemergenza folla, gioved la teca con la reliquia stata piazzata sopra un arco speciale. I fedeli ci passano sotto senza sfiorarla: se prima

la reliquia era baciata da 40 persone al minuto, ora sotto larco ce ne passano il doppio. Tra la folla tenuta sotto controllo da severi poliziotti girano intanto preti e monaci che spiegano che allinterno della cattedrale si trova un pezzetto del vestito della Vergine che fa gli stessi miracoli della cintura e che pu esser visitato ogni giorno. Nessuno per lascia la fila.

quando Daily Mirror pubblic una foto della modella che giocava con un bambino, scrivendo che lattrice era ubriaca. Allazione legale per diffamazione, vinta dalla modella, segue un titolo Sorr y, Sienna, con cui il tabloid ripara. Ma intanto il danno stato fatto, ha commentato amara lattrice. Mosley, ex boss della Formula 1 e figlio di Oswald Mosley, fondatore del partito fascista britannico, anche lui impegnato non da ora in una lunga battaglia contro i tabloid. Ha affermato che la sua reputazione stata distrutta dopo la pubblicazione come storia di copertina su News of the World dellorgia a sfondo nazista a cui avrebbe partecipato. Non dico che mio figlio sarebbe ancora vivo se quella storia non fosse andata su News, ma chiss, ha detto ieri riferendosi alla scomparsa per overdose del 29enne Alexander, avvenuta nel 2009. Se qualcuno soffre di depressione e gli succede qualcosa di molto imbarazzante, la cosa rende la sua vita pi dura. Non solo Murdoch. Una piccola bomba contro la stampa scandalistica nel suo complesso lha sganciata Hugh Grant. Al contrario di quanto stato scritto, ha detto lattore, nessuna telefonata compromettente ricevuta a tarda notte ha messo in crisi la relazione con lallora compagna Jemima Khan. Un episodio risalente al 2007 che non sarebbe potuto emergere se il suo telefono non fosse stato intercettato. Spionaggio targato Mail on Sunday, accusa Grant. Se avesse ragione, si tratterebbe della prima volta per un giornale di gossip che non fa capo a Murdoch.

SEI ITALIANI LIBERATI, NE RESTANO UNDICI


I pirati rilasciano la Rosalia DAmato Il dramma della Savina Caylyn
di Roberta

Zunini

er l'equipaggio della nave Rosalia D'Amato, la bellissima isola di Socotra - dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanit per la sua fauna unica al mondo - tornata a essere una possibile meta di viaggio e non pi un posto da incubo. Nello specchio di mare azzurrissimo davanti all'isola, appartenente allo Yemen, ma pi vicina alle coste so-

La nave ormai lontana dalle acque somale Alcuni rapiti dellaltra imbarcazione portati a terra
male, durante l'aprile scorso il cargo di propriet italiana fu sequestrato da pirati somali. Come accadde, tre mesi prima anche alla Savina Carlyn, di propriet dell'armatore D'Amato. Ma l'equipaggio di quest'ultima tuttora nelle mani, armate, dei pirati che infestano il Corno D'Africa. Anche se la liberazione, avvenuta ieri, dei marinai

della Rosalia D'Amato non ancora del tutto sicura perch la nave non ha ancora raggiunto le acque internazionali, resta il fatto che il cargo si potuto muovere e non pi sotto il controllo dei pirati. Quando fu sequestrato stava portando un carico di soia dal Brasile all'Iran. Dopo qualche giorno i pirati chiesero un riscatto di 22 milioni di euro per il rilascio. La somma fu poi abbassata a 14 e quindi ancora fino a 7. Era iniziato il 21 aprile l'incubo. A bordo della motonave ci sono 21 uomini di equipaggio, 6 italiani e 15 filippini.
PER ENTRAMBE le navi la Farnesina aveva mandato i missione nell'area Margherita Boniver e l'allora sottosegretario Alfredo Mantica. Numerose sono state le interpellanze presentate in Parlamento, alle quali il governo Berlusconi aveva risposto escludendo azioni di forza che potessero mettere in pericolo la vita degli uomini a bordo. Stiamo tutti bene: sono queste le prime parole che Orazio Lanza, comandante della Rosalia DAmato, ha detto a Carlo Miccio, rappresentante della societ armatrice Perseveranza Navigazione. Per noi non ancora avvenuta la liberazione visto che la nave ancora nelle acque somale ha per subito dopo aggiunto il comandante. Silenzio e dolore invece per i familiari del-

l'altra nave, la Savina, che lottano con un comitato per rivedere i propri parenti. Da ben 10 mesi l'equipaggio, composto da marinai italiani in gran parte residenti a Procida e molti indiani, tenuto in ostaggio in condizioni che diventano sempre pi critiche. Alcuni italiani circa tre settimane fa sono stati portati a terra: i pirati ne farebbero scudi umani qualora la nave dovesse essere abbordata dalle forze speciali, se il nuovo

La nave Rosalia DAmato (FOTO ANSA)

governo dovesse decidere un blitz. La situazione si fa sempre pi pericolosa per le condizioni in cui sono tenuti i marinai sequestrati che hanno pi volte spiegato di essere ormai allo stremo. I pirati consentono ai marinai di chiamare le loro famiglie per indurle a sostenere la strada

del pagamento del riscatto. Le trattative con i pirati un paio di settimane fa sembravano essere arrivate a buon punto tanto che le famiglie degli ostaggi avevano chiesto il silenzio stampa per la prima volta. Ma il rilascio che sembrava immediato slittato. Uno dei portavoce del comi-

tato degli ostaggi ieri, appena saputo della liberazione della Rosalia d'Amato ha affermato: La Savina Caylyn ormai da 10 mesi ancora in Somalia, perch larmatore con il suo tira e molla per un milione in pi o in meno sta logorando giorno dopo giorno 22 esseri umani.

Lesercito garantisce governo e voto lungo e cos si assicura un futuro di potere in Egitto
di Francesca Cicardi Il Cairo

S tessei rime e stessi slogan ila piazza Tahrir, cambia solo nome: manifestanti cantavano ieri contro il nuovo primo ministro designato Kamal al Ganzuri, scelto dallEsercito per guidare un nuovo governo di transizione. Unaltra marionetta in mano ai militari e unaltra mummia proveniente dallera di Mubarak: Ganzuri, di 78 anni, fu primo ministro delex dittatore dal 1996 al 1999. Abbiamo fatto una rivoluzione per scegliere chi ci governa, dice Siham, una donna velata che come molte altre sono scese in piazza per chiedere al Consiglio

Supremo delle Forze Armate che dirige lEgitto dalla caduta di Mubarak lo scorso febbraio di lasciare il potere a unautorit civile. Le molestie sessuali degli ultimi giorni a Tahrir non hanno

spaventato le egiziane, che sono scese in piazza numerose, cos come gli uomini e moltissimi bambini, di tutte le classi sociali e le ideologie. Tutti hanno osato sognare un governo di unit nazionale questa setOTO DI

timana, guidato forse da Mohamed Al Baradei, che ieri andato a Tahrir a pregare e protestare, davanti a un Esercito inamovibile.
MALGRADO le decine di migliaia di persone, forse centinaia, che hanno riempito il cuore del Cairo e dopo una settimana di rivoluzione nelle strade del paese, lEsercito continua imperterrito a gestire la transizione e punta dritto alle votazioni di luned. Ieri a Tahrir hanno fatto la loro apparizione i primi cartelli contro le elezioni, che per molti non hanno senso e non possono celebrarsi in queste condizioni di caos e di violenza, che ha lasciato al meno 40 morti. A 48 ore dallapertura dei seggi, lEsercito imponeva ieri ancora una volta la sua legge: le votazioni, che si terranno in 3 fasi da novembre a gennaio, dovranno durare 2 giorni in modo da permettere al maggior numero possibile di elettori di partecipare, annunciava in un comunicato. Intanto, Ganzuri avrebbe ricevuto dai militari deleghe pi ampie di quelle dellesecutivo precedente, ma lEsercito non arretra di fronte alle pressioni del popolo, appoggiato ieri persino dagli Usa, che hanno sollecitato i generali a dimettersi il prima possibile e a cedere il potere reale a un nuovo governo immediatamente. I militari non sembrano disposti a farsi rovesciare come Mubarak e contano sullappoggio tacito dei Fratelli Musulmani, che ieri hanno boicottato la manifestazione di Tahrir e guardano gi ai seggi, e oltre, certi della loro vittoria. I rivoluzionari non si arrendono, ma sono ormai rassegnati davanti al fatto che le votazioni avranno luogo.

Generazioni La manifestazione di ieri in piazza Tahrir (F

FABIO BUCCIARELLI)

La Ola degli indignados


DALLESEMPIO CILENO SI PROPAGA IN TUTTO IL SUDAMERICA IL MOVIMENTO DI PROTESTA STUDENTESCO
di Manuel

Il nodo del Kosovo

Anche a Belgrado c chi ha paura della Serbia nellUe


C QUALCUNO, ANCHE A BELGRADO, che ha paura della Serbia nellUe. E c chi ha paura della Serbia e basta. Appena Belgrado savvicina allUe scoppiano incidenti alla frontiera con il Kosovo. Questa volta accade difficile sia un caso - prima della visita a Bruxelles del presidente serbo Tadic: i leader dei 27 debbono decidere, il 9 dicembre se accordare alla Serbia lo statuto di candidato alladesione. Lultimo ostacolo la mancanza di un dialogo serio tra Belgrado e Pristina. A Tadic, il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy ricorda: La cooperazione regionale e le relazioni di buon vicinato sono essenziali nel processo dallargamento balcanico dellUnione. Serbi e kosovari hanno aperto un tavolo, in marzo, ma si sono subito bloccati sulla questione dei posti di confine. La Serbia non riconosce lindipendenza del Kosovo, autoproclamata nel 2008 e poi avallata dalle autorit internazionali, e non accetta che la frontiera con il Kosovo sia considerata una frontiera fra Stati. Laltra notte, 21 militari della Kfor, la forza Nato, sono stati feriti, mentre cercavano di smantellare una barricata eretta dai serbi del nord del Kosovo perch ci sono poliziotti kosovari nei posti di confine. Attaccati dai manifestanti, i soldati hanno ripiegato perch le barricate non valgono la perdite di vite umane. Tadic e i leader di Belgrado, propensi a una linea moderata e negoziale, sono in imbarazzo davanti alla linea dura sostenuta dalle forze conservatrici e nazionaliste. E le elezioni in primavera complicano i giochi. Giampiero Gramaglia

Anselmi

movimento cileni, I ldato dallahadegli studenticonfini guiormai famosissima Camila Vallejo, superato i nazionali e la lotta per una educazione gratuita e pubblica ha ormai contagiato molti altri paesi del subcontinente sudamericano. Dal 12 ottobre scorso in Colombia molte delle universit sono occupate. Per le vie di Bogot sono sempre pi frequenti le manifestazioni dei giovani che protestano contro una riforma educativa promossa dal governo in chiave neoliberale e che punta tutta sulla autonomia degli istituti. Riforma che gli studenti colombiani rifiutano proprio per non doversi poi trovare in una situazione simile a quella dei loro colleghi cileni, in cui vige un mercato delle universit e dove la maggior parte della popolazione esclusa da una istruzione di qualit. Il modello educativo ci-

leno un esempio da non seguire ha affermato esplicitamente Jairo Rivera, uno dei leader degli studenti. Uno dei punti pi discutibili e di maggiore dissenso la creazione di universit private con una vera e propria finalit di lucro ha spiegato Moiss Wasserman, rettore dell'Universidad Nacional de Colombia.
IN URUGUAY, alcuni giorni fa pi di tremila ragazzi sono scesi in piazza per dimostrare il loro appoggio agli studenti cileni. A Santo Domingo, da alcune settimane un gruppo chiamato Los libertarios porta avanti una rivolta contro le politiche educative governative, e rivendi-

In tutto il continente si organizzano proteste che risvegliano anche lorgoglio nazionale

cano che l'investimento pubblico sull'educazione sia effettivamente del 4% come previsto dalla legge. Perfino in Venezuela, la giovent bolivariana vicina al presidente Chvez ha organizzato alcune manifestazioni di solidariet con i movimenti cileni e colombiani, durante le quali hanno avanzato richieste di miglioramento delle proprie condizioni studentesche . Qualche giorno fa, durante i Latin Grammy Awards, quando sul palco per ritirare il prestigioso premio salito Residente, al secolo Ren Prez Joglar, cantante del gruppo hip pop portoricano Calle 13, tutti hanno potuto leggere sulla sua maglietta la scritta: Educacin pu-

blica gratuita. Al momento dei ringraziamenti, il cantante non ha esitato a dedicare il prestigioso riconoscimento agli studenti latinoamericani che stanno lottando per una educazione gratuita per tutti. ATTRAVERSO la musica e le esigenze dei giovani, si sta forse formando una coscienza pansudamericana. Di sicuro, come ha sottolineato il filosofo e scrittore colombiano Oscar Guardiola-Rivera, invitato alla manifestazione di Occupy ad Amsterdam, autore del libro Qu pasara si Amrica Latina gobernara el mundo? (Che cosa succederebbe se L'America Latina governasse il mondo?). Le circostanze specifiche europee non sono le stesse, per ci sono questioni, come questa di un sistema educativo basato sul lucro, in cui l'esempio latinoamericano pu essere di monito anche per gli europei.

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Sabato 26 novembre 2011

SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out

CERAUNAVOLTALA RAI

LA MIA TV DA FANNULLONE RACCOMANDATO


Gregoretti e la carriera svagata: Ma eravamo bravi
di Silvia Truzzi

Faenza Al suo film Silvio forever il premio Elsa Morante

Iron Maiden Il cantante Dickinson compra compagnia aerea fallita

Banderas D la voce al Gatto con gli stivali nel nuovo film Dreamworks

Nesta Distrazione muscolare: il Milan senza di lui per un mese

ome antipasto recita la voce severa del pap ingegnere, impegnato in gravi reprimende verso il figlio flaneur. Ugo Gregoretti, 81 primavere portate a spasso con invidiabile leggerezza, uno spot contro lipocrisia, il buonismo, la falsa modestia. Il piatto forte di oggi la Rai: Mi fecero assumere in un periodo in cui cera il blocco delle assunzioni. E mica era come adesso, che lo aggirano e se ne fregano. LItalia era pi seria. Allora vero che entrato in Rai grazie a una raccomandazione. Avevo cambiato tre facolt universitarie, facendo disperare i miei genitori. Ero un bellimbusto che viveva a Napoli pur essendo romano: un grazioso sfaccendato. Miscrissi ad Architettura perch amavo la storia dellarte. Ma quando si approssimarono gli esami veri, tipo Geometria, me la filai. Reazioni in casa? Sdegnate. Una mattina entrai nella camera dei miei, seguito dal cane al quale era proibito entrare. Era un alano femmina, si chiamava Ninotchka. Come Greta Garbo. Esatto: un film molto anti-comunista. Ma anchio allora lo ero. Nel buio della stanza, mio padre tuon: chi ? Il mio ingresso, capiamoci, era aggravato dal caIl regista e autore Ugo Gregoretti
(FOTO LAPRESSE)

ne. Annunciai la mia intenzione di cambiare studi. Grandi sospiri: in sottofondo la coda del cane che sbatteva contro il letto. Passai prima Giurisprudenza: mio padre disse che potevo fare solo quella perch ero un cretino. E poi a Lettere. Eravamo poco pi di cento, di cui cinque o sei cervellini brillanti. Nello Ajello, Giuseppe Galasso, Gilmo Arnaldi. E certe colleghe culone... Noo... Ma vero: pure baffute erano.

Pensi che una volta portai un deodorante in classe, uno dei primi in commercio. Non ero molto amato. Scusi, ma che centra la Rai? Aspetti. A Lettere and come nelle precedenti esperienze. E mio padre decise che dovevo andare a lavorare. Mi port da Achille Lauro che aveva un giornale monarchico Il Roma. A un certo punto prese un bigliettino con lintestazione Il sindaco di Napoli. E sopra scrisse: Assumete il latore della presente. Sembra il salvacondotto di Milady... Esatto. Ma mio padre mi sped al Nord: Basta con u sole, u mare. Cos mi presentai a Milano dove Lauro ave-

va un clone del Roma, si chiamava la Patria. Ero nellufficio dei correttori di bozze, ma non restai molto. Anche se quellinverno mi divertii: andavamo a cameriere. Milano sembrava Sodoma e Gomorra rispetto a Napoli, dove cera una virt temperata solo dallarrivo delle straniere in estate... Ad aprile cominciai a scalpitare: iniziava la stagione di Capri. Cos decisi di boicottare il giornale dallinterno. Scusi? Un giorno corressi un pezzo delicato. Titolo: Giro elettorale di Lauro a Brescia. Occhiello: Il comandante visita i monarchici della zona. Io cambiai una consonante in zona. E sul giornale usc mona. Scoppi un caso, mi dimisi prima di essere cacciato e passai una meravigliosa estate di flirt a Capri. A fine stagione, mio padre torn a dirmi che dovevo lavorare. Lui era amico del direttore generale dellIri, Arturo Ferrari. Mamma chiese un appuntamento ad Arturo: Sai Ughetto vorrebbe tanto lavorare in televisione.... Fui assunto come impiegato di categoria C, addetto allufficio di segreteria del direttore generale: Salvino Sernesi. E che faceva? Niente. Ero lultimo arrivato. Finch un giorno, per una coincidenza, mi ritrovai il solo impiegato in forze alla segreteria. Il direttore chiam e io mi affacciai. Bisogna scrivere una lettera ad Arnoldo Mondadori. Scrissi e gliela portai con il batticuore. Gli piacque molto: da quel giorno diventai il suo scriba. Sernesi odiava il variet e scriveva sempre letteracce ai vari responsabili. Il sabato era il giorno delle riviste come I cinque sensi sono sei di Andrea Pugliese. Siccome il sabato lui raggiungeva lamante a Firenze, mi lasciava un foglio con la carta intestata firmato in fondo. Io avevo il compito di punzecchiare Pugliesi sugli sketch. vero che trov lei il santo patrono della televisione?

S: il Papa aveva fatto sapere che ci voleva un patrono. Sernesi mi diede lincarico di studiare le vite dei santi. Alla fine proposi Santa Chiara, perch mentre San Francesco moriva lei vide sulla parete del convento la sua morte: aveva inventato la diretta. Ancora adesso quando passo nelle sale di Viale Mazzini, dove c la sua statua di Santa Chiara a grandezza naturale, penso: Eh, tho fatto fare carriera. Poi cacciarono Sernesi. Non aveva sostenuto abbastanza la Dicc in campagna elettorale. Arriv Filiberto Guala e io venni messo in un cantuccio. Sognavo il telegiornale anche perch avevo fatto amicizia con Vittorio Veltroni. Come ci arriv? Guala un giorno mi fa chiamare. Sobbalzo. Vado da lui e mi sento dire: Senta, sono stato ricevuto dallavvocato Ferrari, direttore generale dellIri. Mi ha chiesto sue notizie. Non sapevo che lei fosse una persona che sta a cuore al direttore Ferrari. Perch non me lha detto?. Il giorno dopo stavo al telegiornale. Cominciai a fare servizi, poi Veltroni mor. Nel frattempo Guala aveva fatto la grande operazione del concorso, che era finto. Perch lui aveva capito che la situazione culturale della Rai era allo sfascio. Port le teste pi raffinate dellambiente cattolico: Francesca Sanvitale, Furio Colombo,

Il gusto irrefrenabile per le zingarate

Una volta feci saltare il prefetto di Salerno Inventarono anche un neologismo: la gregorettata

Ugo Gregoretti

Nato a Roma il 20 settembre 1938, Ugo Gregoretti autore e regista di programmi e sceneggiati radiofonici e televisivi (da Le tigri di Mompracem a Il conte di Montecristo). La regia nel cinema avviene nel 1962 con I nuovi angeli (1962), opera fra documentario e finzione. Poi dirige la satira politica Omicron (1963) e l'episodio Il pollo ruspante in Ro.Go.Pa.G. film a episodi con Rossellini, Godard, Pasolini. Gregoretti ha lavorato anche per il teatro, dirigendo dal 1985 al 1989 lo Stabile di Torino. Tra le sue attivit, ha anche portato in scena opere liriche come, nel 1976, una memorabile edizione de L'italiana in Algeri di Rossini per la Rai. Nel 2006 ha pubblicato la sua autobiografia: Finale aperto e nel 2009 gli stato consegnato il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, conferito alla carriera.

Umberto Eco, Emanuele Milano, Sergio Silva. Lei fece il concorso? Ma no, io ero gi entrato con lirresistibile raccomandazione. Mi guardavano con una certa diffidenza. Il gruppo dei corsari aveva un capo, Pier Emilio Gennarini. Ortodosso, cattolico, ma uomo di grande qualit. Mi fece fare il Circolo Pickwick, sei puntate che suscitarono scandalo. Allora gli sceneggiati tipo La cittadella, Le stelle stanno a guardare erano macchine per produrre noia. Il Circolo aveva troppo ritmo, sfrontatezza, ironia. I critici, ma anche una parte di pubblico, lo accolsero come una provocazione: una volta mi volevano menare. Bernabei, mi stato riferito, disse: Gregoretti non metter piede negli studi Rai per almeno 5 anni. E fu cos: era il 68. Ma non ero gi pi interno alla Rai. E divent regista. Sono rimasto dipendente Rai finch non ho vinto il Premio Italia con La Sicilia del Gattopardo, nel 60. Anche la mia rubrica Controfagotto ebbe successo: ricevetti delle proposte per il cinema. Feci i primi film, per lavoravo anche con la pubblicit. Come tutti i cineasti rivoluzionari di sinistra, che per non sporcarsi le mani con la produzione borghese, poi facevano i caroselli che erano anonimi. I Taviani, Gillo Pontecorvo, Citto Maselli: lo facevano, ma non si diceva. Ma poi torn in Rai. Feci lautore del primo variet televisivo di Gigi Proietti. Con lui ho fatto anche Le tigri di Mompracen, naturalmente in versione satirica. Poi molte fiction, per usare una brutta parola di oggi. E mi sono iscritto al Pci, anche se non volevo. A proposito di politica: censure, mai? Quando stavo al telegiornale non vollero mandare in onda un documentario sui profughi ungheresi. Era il 56. Io mostravo con rispetto questi giovani eroi, gente seria. Troppo per stare a Roma. Ma mi mandavano sempre a fare cose defilate, proprio se erano costretti. Il direttore, che non era pi Veltroni, diceva: dovete andare alla proloco per avere notizie sui luoghi di cui dovete parlare. Io andavo sempre dal corrispondente dellUnit. Tutte le volte che facevo un servizio, arriva la protesta di qualche notabile: un po perch li prendevo per il culo, un po per i contenuti politici. Una volta feci saltare il prefetto di Salerno. Inventarono anche un neologismo: la gregorettata. Una zingarata applicata al giornalismo? Mass, era un modo per dire sei andato fuori tema. o cerchi grane: sono sempre stato cos.

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SECONDO TEMPO

SE FALCONE UN GATTO E RIINA UN CINGHIALE

LA FATTORIA DELLANTIMAFIA
Un fatto umano ripercorre la storia del pool, ma nel fumetto i protagonisti sono tutti animali
ghiali, segugi e gorilla: se Sindona una gazza ladra, Tano Badalamenti uno scimmione (e Vittorio Mangano, naturalmente, un cavallo).
TUTTO COMINCIA con il ritrovamento di Aldo Moro in via Gaetani. Lepilogo doloroso, ma obbligato: via DAmelio e il volto sconsolato di Caponnetto un condor che ripete scuotendo la testa tutto finito, tutto finito. In mezzo, le guerre di mafia e la trattativa; gli eroi dello Stato caduti in battaglia e la solitudine che avvolge gli uomini scomodi. Dopo anni di padrini televisivi e cinematografici, serial e ricostruzioni che hanno raccontato i mafiosi, questa storia ha come protagonisti i politici, le forze dellordine e soprattutto, il pool. Su tutti, naturalmente, svettano Giovanni Falcone (un gatto) e
di Federico Mello

apita a volte con il libri. Li prendi in mano e senti di avere tra le dita qualcosa di speciale. Cos per questo volume a met tra la graphic novel, la ricostruzione storica e il doveroso esercizio della memoria. La mafia un fatto umano e come tutti i fatti umani avr anche una fine la frase pi nota di Giovanni Falcone. Proprio Un fatto umano si intitola il fumetto che Einaudi ha mandato questa settimana in libreria. Scritto da Manfredi Giffone e disegnato da Fabrizio Longo e Alessandro Parodi tutti e tre trentenni e nessuno di loro siciliano ricostruisce in 350 tavole la storia del pool antimafia e porta il lettore in un mondo cupo, una sterminata fattoria degli animali popolata da maiali e da cin-

LO CHANSONNIER e la bocciatura del Times hiudete in casa le nonne. Il cantante da crociera tornato. C Cos il Times annuncia luscita dellalbum di Berlusconidie Apicella, Il vero amore. Dopo aver devastato la terra
Cesare, adesso si rilassa nelle braccia del suo primo amore. Che non la ex moglie, ma la musica. Nellinserto culturale un paginone doppio, tutto giocato sul rapporto tra pop e politica. Gli altri quando si ritirano scrivono libri, si danno alla carriera accademica o alla beneficenza. Berlusconi no. Dove abbia trovato il tempo di scrivere 11 canzoni? - ironizza il Times, per il quale il Cavaliere ha la profondit emotiva di una ciotola per lavare i piatti. Il tutto corredato da scheda tecnica: stroncatura da 1 stellina (su 5) e giudizio impietoso: Se lo ascolti in vacanza, con una bottiglia di Chianti sotto le stelle ti pu sembrar passabile; solo quando torni a casa ti rendi conto quanto era orribile. (C .S.)

Borsellino (un fox terrier). Lidea di rappresentare le pagine pi nere della nostra storia recente con un campionario di animali e bestie feroci, risulta perfettamente centrato. Ci siamo ispirati a Maus spiega Giffone citando la nota graphic novel di Art Spiegelman che racconta un Olocausto dove i topini ebrei sono alla merc dei gatti nazisti. Ma il nostro tratto grafico pi simile a Blacksad, i noir di Juan Daz Canales. Gli animali antropomorfi sono un classico dei fumetti (da Paperino al Re Leone). Ma in questa storia del pool, oltre a gratificare il lettore per lottima resa delle tavole, la scelta aiuta anche a orientarsi nella selva di trame e personaggi. Alcuni accostamenti, raccontati in prosa, potrebbero far storcere il naso. Ma davanti ai disegni tutto diventa armonico: le fattezze bestiali si trasformano in contrappunto fondamentale delle vicende. Gli accostamenti spiega ancora Giffone li abbiamo scelti volta per volta, cercando di coniugare il carattere e i tratti fisici. Poi alcuni personaggi erano cos forti, che la scelta era obbligata: Bru-

Un fatto umano
DI

GIFFONE, LONGO E PARODI.

EINAUDI, STILE LIBERO EXTRA 375 PP; EURO 24

sca, detto u verru, non poteva che essere un maiale; Riina e Provenzano, nella loro violenza bruta, dei cinghiali. Per i magistrati istruttori erano perfetti i segugi e per i poliziotti investigativi, spesso, dei falchi. LA FATTORIA della Penisola ospita animali di ogni sorta: Gelli un caprone dalle corna diaboliche; il generale Dalla Chiesa un bulldog; Andreotti un pipistrello; Buscetta un pappagallo; Pio La Torre un gallo; Boris Giuliano un tricheco; Stefano Bondate un toro; Cossiga un ariete; Nitto San tapaola un pitbull; Aldo Moro un istrice; Vito Ciancimino un lupo; Sandro Pertini, una tartaruga; Bettino Craxi un papero. Spazio anche a magistrati, uomini politici e

giornalisti ancora oggi sulla breccia: Antonio Ingroia e Antonio Di Pietro sono anche loro dei segugi, Giorgio Bocca un cammello; nella famosa staffetta televisiva tra Michele Santoro (un opossum) e Maurizio Costanzo (un castoro), un Cuffaro dalla fattezze porcine punta il dito contro Falcone: in atto unaggressione alla classe dirigente migliore della Democrazia cristiana. Non potevano mancare i milanesi naturalmente: se DellUtri una scimmia, per Silvio Berlusconi la scelta della jena

ridens risulta naturale. Frutto di sette anni di lavoro e ricco di una bibliografia di 70 pagine, Un fatto umano risulta anche un grande atto damore: Avevo 13 anni durante gli anni delle stragi conclude lautore . Quando ho deciso di mettermi al lavoro, mi resi conto che non sapevo nulla. Scrivere stato un modo per auto-sensibilizzarmi e se siamo riusciti a portarlo in fondo, stato perch la passione del pool per il proprio lavoro risulta ancora contagiosa. I lettori ringraziano.

Samoa e il gol del terzo sesso


GLI ULTIMI DEL CALCIO BATTONO LE ISOLE TONGA CON IL CALCIATORE TRANSGENDER SAELUA
di Luca Pisapia

un evento eccezioQ uandopossono essere denale occorre, le conseguenze bordanti. La prima vittoria nella storia delle competizioni internazionali della Nazionale di calcio delle Samoa Americane, se non proporr sconvolgimenti allinterno delle classifiche Fifa (fino a mercoled larcipelago era saldo al 204 e ultimo posto, ora al massimo potr salire fino al 200) per lo meno metter in discussione lidentit di genere allinterno del machissimo e omofobo circo pallonaro. Migliore in campo nel 2-1 contro gli arcirivali delle Isole Tonga stato infatti il debuttante Johnny Saelua, difensore classe 1988, segni particolari: transgender.
CAPELLI LUNGHI e ricci tenuti insieme con un vezzoso codino, lineamenti sorridenti e marcatamente femminili, Johnny un Faaafine: un terzo sesso legalmente e socialmente riconosciuto nella cultura

polinesiana al pari di uomini e donne. Biologicamente maschi, ma con spiccato orientamento al gender femminile, i Faaafine sono riconosciuti come tali in tenera et e, al di l di ogni categorizzazione occidentale su omosessualit e travestitismo, come tali allevati e considerati in maniera del tutto naturale allinterno della societ. Che questo attacco al cuore del virile mondo del calcio (non esistono calciatori gay ebbe a dire il Ct campione del mondo Marcello Lippi) arrivi poi dai dannati della terra, quelli che in diciassette anni non avevano mai vinto una sola partita e che anzi dieci anni fa aveva iscritto il loro nome sullalbo dei record come peggior sconfitta per aver perso 31 a 0 contro lAustralia, rende il tutto ancor pi spettacolare. Certe cose possono solo capitare dallaltra parte del mondo, in un arcipelago del Pacifico meridionale che dopo secoli di brutale colonizzazione occidentale ancor oggi per il diritto internazionale un territorio non incorporato degli Stati

Uniti e infatti presidente Barack Obama ma i cui fieri abitanti sono gli unici a non credere di essere giunti un giorno lontano dallAsia come tutti i polinesiani. Loro si considerano la razza indigena primigenia, plasmata dal dio Tagaloa quando questi cre la terra. LA STORICA PARTITA si disputata marted pomeriggio, la prima del girone di qualificazione Oceanico ai Mondiali brasiliani del 2014. Pi che una partita internazionale sotto legida Fifa sembra il classico dopolavoro fantozziano: giocatori che inciampano, si scontrano tra loro, calciano laria invece che il pallone. Ma in un campo circondato da palme che fluttuano al ritmo dei venti alisei, invece che da grigie tribune di cemento, e baciato dal sole, piuttosto che dalle urla inferocite degli ultras, un piacere giocare tra sorrisi e voglia di divertirsi. Al fischio finale del successo che proietta le Samoa Americane nella storia, i giocatori si abbracciano come avessero vin-

to la Coppa del Mondo; mentre sotto le tende parasole montate a bordocampo esultano in bermuda, ciabatte e maglietta il tecnico olandese Rongen, il suo staff e i pochi tifosi presenti. Un successo storico commenta Rongen Ho davvero giocato con una donna titolare in difesa. Riuscite a immaginarvi una cosa del genere in Inghilterra o in Spagna?. Pen-

La squadra del Samoa, che ha battuto le Isole Tonga (FOTO LAPRESSE)

sando a Justin Fashanu unico calciatore che nella civile Inghilterra degli anni Novanta dichiar pubblicamente la sua omosessualit, e per questo fu emarginato dal calcio e rinnegato dal fratello, anchegli calciatore, e fin col suicidarsi in una fredda sera di maggio lon-

dinese assolutamente no. Speriamo che il debutto di Johnny Saelua, figlio dalla stirpe plasmata dal dio Tagaloa e primo giocatore del terzo sesso a disputare una partita riconosciuta dalla Fifa, sia lalba di un nuovo inizio anche per noi.

RONALDINHO senza pallone nel video masturbatorio onaldinho a rosse in un video scanAbb mo Rfar parlarerete.lucistella del Flamengo torna giocatore. Brasileiealha dalizza la La avvocati in ana di s per vicende extra-calcisti- che il Flamengo ce
che, stavolta per una sorta di web cam in cui lex giocatore del Milan viene ripreso mentre si masturba. La pubblicazione del video, visibile anche su Youtube, ha fatto infuriare Ronaldinho e il suo entourage, che ha annunciato azioni legali contro i responsabili. Secondo Roberto de Assis, fratello e agente di Ronaldinho, stata violata la privacy del e ovviamente prenderemo provvedimenti. Vanderlei Luxemburgo, tecnico del Flamengo, minimizza. Ognuno ha il suo modo di essere, non mi interessa. Non ho intenzione di guardare Ronaldinho mentre si masturba, le parole dellallenatore. Poi scherza con i giornalisti: Chi ha visto il video? Di che dimensioni ce lha?.

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SECONDO TEMPO

SECONDO TEMPO

TELE COMANDO
TG PAPI

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Da Pinocchio al libro Cuore


Abbate
pi barzellette specie se trattano di mele che sanno di fi.. proprio Lorena che non possiamo fare a meno di rammentare allibita, forse anche un po livida, davanti a uninnocente battuta del Mago Silvan allindirizzo di Silvio Berlusconi, il principale. Sfortunata la terra che ha bisogno di eroi (soprattutto come Silvan), scriveva Brecht. Gi, non era mai accaduto che un prestigiatore si trovasse affiancato a Gaetano Bresci nella galleria dei coraggiosi, dei reprobi. Roba vecchia, dai! Tornando per al presente, impossibile sfuggire al rosario della televisione, finalmente riconciliata con il proprio mandato civico, che raccoglie il proprio pubblico ai piedi del crocifisso. Un format fra Atto di dolore e cessione del quinto dello stipendio. Fra Incompreso e, nei casi pi esagerati, Lultima neve di primavera. Anche allombra del calvario-tavernetta de La vita in diretta di Mara Venier c modo di scoprire nuovi prodigi: il chiodo storto per definizione Fabrizio Corona, perfino lui, sembra essersi rassegnato alFabrizio Corona, ospite de La vita in diretta condotto da Mara Venier

MONDO
DOPO LO SCANDALO IN UK

di Federico

WEB
Mello

feedbac$ k
Commenti al post su ilFattoQuotidiano.it: Lesorcista padre Amorth: Fare yoga satanico. Porta al male come Harry Potter di Antonella Beccaria e Davide Turrini MA SI esorcizzato il cer vello??? selvaone MA COME diavolo fate a scrivere 70000 esorcismi allattivo!?!?!? Facendone 3 al giorno ci vorrebbero 70 anni... Luca Innocenti B DAI ragazzi ha 86 (OTTANTASEI) anni, bisogna capirlo. Potrei anche essere in parte daccodo su Halloween ed Harry Potter (pi sul primo che sul secondo), ma sullo yoga no. Non porta allinduismo, anzi come pratica di meditazione cerca di raggiungere uno stato simile a quello che si ricerca nei monasteri e durante il rosario. Mr. Spazzaneve LUNICA COSA diabolica e satanica a questo mondo e questo sistema politico economico che affama la gente! Altro che yoga e altre cavolate! U.Simone LA SCIENZA infatti non inventa, ma scopre. Il nuovo lo inventa la tecnologia. Anche la chiesa non inventa niente, ma ha fatto un rimescolone di vecchie religioni!! 18Marcello IL CLASSICO prete che sembra aver fatto tutto ed aver capito tutto nella sua vita, invece non ha capito una ceppa. Jacopo Giaretti MI CHIEDO la stessa cosa dellutente precedente: perch date spazio a questo tizio? Se volete scrivere qualcosa sulla Yoga andate direttamente da chi lo pratica. Nello yoga non esistono dogmi a cui credere. Lo yoga una espansione della mente, sentire lunit e larmonia in se stessi e negli altri. Lunica vera religione il Dharma basato sulla spiritualit e non nella fede cieca in qualcosa. Bikos MA PERCH date spazio a questo buffone? Andrea Murru QUESTA s che dedizione al lavoro!!! ;) Un vero workaholic-catholic!!!! kazerabet LO YOGA disciplina del diavolo? Ma cosa diavolo dice? Let spesso fa perdare il dono dellintelletto. navaho LA VITA ingiusta. Uno fa una fatica immensa a raggiungere una posizione, un ruolo. Passa una vita a predicare. 70mila esorcismi oh, mica niente. E poi arriva una come me, che legge il titolo e ride per un quarto dora perch si chiama Amorth... laCri

Equi e incisivi, T incisivi ed equi


di Paolo Ojetti

non passare pi il Monti di tre settimane fa che passeggia con la moglie, un passo indietro, in piazza Colonna. g3 Leurocommissario Olli Rehn ha citato Don Camillo e Peppone: Avrebbero tutti e due appoggiato il governo Monti. Giuliano Giubilei ha commentato: Bene, ma abbiamo tanti altri letterati oltre Guareschi. Di sicuro, ma se Rehn avesse recitato: Sempre caro mi fu questermo colle, che cavrebbe azzeccato? Anche: Per me si va nella citt dolente o Si sta come dautunno sugli alberi le foglie avrebbero lasciato tutti perplessi. Comunque, stata loccasione per riproporre una sequenza memorabile: lalluvione del Polesine, quando Don Camillo non pi un prete rissoso e Peppone non pi il comunista che sogna Baffone. Sono solo due italiani con molte responsabilit che non tradiscono i loro doveri. Con loccasione, suggeriamo la lettura di un prezioso saggio di Ven dedicato ai due eroi di Brescello. Onore delle armi del Tg3 per il canoro fu premier: esce il suo Cd con Apicella. Pi Fausto Cigliano che Roberto Murolo, resta il rimpianto: perch Berlusconi non ha coltivato questa nobile arte?

di Fulvio

g1 Equi e incisivi. Incisivi ed equi. Provvedimenti incisivi e pure equi. Incisivamente eque. Equamente incisive. Le riforme dovranno essere eque. Lo dice chiaro ai suoi ministri. La bussola per le riforme eque e incisive. No, non siamo impazziti, stiamo solo ripetendo, quasi parola per parola, il servizio di Sonia Sarno. Ah, dimenticavamo la piena fiducia di Merkel e Sarkozy. Rispetto al passato, non c pi la presa diretta della voce del padrone: Monti non parla ed una dote impagabile, ci risparmia leco di Sonia, che si ferma a equi e incisivi. Simona Sala segue a ruota, cita Peppone e Don Camillo, ma non spiega chi erano i due, prendere o lasciare. Non manca un Cicchitto depoca che commenta lo spread con il vecchio ritornello: Ecco, avete visto, Ber-

lusconi non centrava. Mancano i cupi strascichi della rottura fra Bossi e Berlusconi. Non si sa mai, a volte ritornano.

T g2 tg in staaumenta illaProDi tg curiosit: cosa creando


fessore che annuncia ogni due, tre ore riforme strutturali con il consenso delle parti sociali? Andrea Covotta ha raccontato che Monti ha fatto partecipi i suoi ministri delle cose dette con la Merkel e Sarkozy. Speriamo che restino fedeli alla riservatezza, virt rara, dopo un esecutivo chiacchierone e pettegolo come pochi. Una cosa certa: nellattesa della tempesta, i consumi si sono fermati e i commercialisti sono bloccati con i computer in stand by. Inusuale servizio: Leonardo, digitalizzato, va su Marte. Speriamo di non essere soli nellUniverso. Imploriamo comunque il Tg2 di

ual lultima tavola illustrata de Le avventure di Pinocchio? Te lo dico io. Dimprovviso, dopo tante tribolazioni, lex burattino si guarda allo specchio di buon mattino e scopre dessere stato esaudito nel suo sogno: finalmente diventato tipo un Lapo Elkann. Un ragazzino sorridente in carne e ossa e suv mimetico. Ci segna la fine dei tempi bui, dei cavoli amari, dei grandi bordelli insieme a quellaltro, Lucignolo. la scoperta del senso di responsabilit, delle buone maniere, ed anche la fine della favola, ergo della fantasia. Bene, a giudicare dal clima micro-epocale suggerito dai recenti talk show pomeridiani (davvero simili ai rotocalchi pop colmi di miracoli da caseggiato ispirati invece a Cuore di De Amicis), tutti noi sembriamo proprio testimoni del capitolo pi edificante del Pinocchio finalmente redento. Su LItalia sul 2, per esempio, la conduttrice gi in odore di santit, Lorena Bianchetti, pronta a illustrare le coordinate etico-bancarie del nuovo corso del servizio pubblico sobriet, basso profilo, e soprattutto niente

le ragioni edificanti del nuovo corso di Rai1. Aria afflitta da shopping con moglie e suoceri fra Chicco e La Cicogna, luomo racconta di essere diventato bravo, di trascorrere le serate in casa accudendo la fidanzata Belen, acqua passata il tempo di Lele Mora disteso sul divano bianco a farsi massaggiare i piedi dai tronisti. Rieccola limmagine di Pinocchio che si inginocchia ora ai piedi dei valori che contano (sic). Pu bastare? No, al mosaico miracoloso della redenzione mancano ancora alcune tessere. Questo un paese pieno di risorse assicura, allacme della profondit, lavvocato Nino Marazzita, gi parte civile nel processo per lassassinio di Pier Paolo Pasolini, e ancora: Purtroppo, non abbiamo una classe politica allaltezza di questo paese. La signora Venier, trucco essenziale, fa cenno di s, convinta, con il capo. Siamo un grande popolo, concede intanto lex presidente della Camera, Irene Pivetti, presente anche lei in studio in veste di fata turchina della disciolta seconda repubblica. La faccia della tv non pi come il
www.teledurruti.it

Mail sicure ma occhio ai tranelli


L Inghilterra ancora scossa dallo scandalo intercettazioni. Giornalisti truffaldini del
News of the world di Murdoch hanno utilizzato intercettazioni illegali di mail e telefonate per rubare indiscrezioni riguardanti vip e fatti di cronaca anche molto gravi (come quella di una tredicenne uccisa). In unepoca nella quale lindirizzo di posta elettronica un servizio che in pochi si fanno mancare, viene da chiedersi quanto sia sicura la nostra corrispondenza digitale. Tra le mail passa la nostra vita: opinioni, relazioni, esperienze, consumi, gusti, foto, video e password. Quanto al sicuro questa mole di informazioni? Gli esperti concordano: si pu stare piuttosto tranquilli, ma sta a noi scegliere ogni giorno comportamenti che tutelino la nostra privacy e ci mettano al riparo da frodi o incursioni. In via generale, possiamo dire che le caselle di posta sono difficilmente violabili, ancora di pi quelle che riguardano grossi fornitori di servizi ci dice Lorenzo Agostini, vicequestore aggiunto del servizio centrale della Polizia postale. Che per precisa: Difficilmente non significa non violabili. Spiega anche che quella che per il codice penale viene definita intrusione abusiva in un sistema informatico pu essere di due tipi: un break, la rottura di una barriera, una vera e propria incursione atta a spiare la nostra posta; o unintrusione abusiva come quando qualcuno entra in possesso di un codice di sicurezza una password da unagenda o da un appunto. In questa seconda categoria ci sono anche i cosiddetti virus cavalli di Troia che si installano nel computer e rivelano a terzi dati sensibili. Il primo tipo di furto pi grave e pu essere punito con una pena che va da uno agli otto anni di carcere, ma anche per la seconda fattispecie si rischia la galera e multe salatissime. Chiarisce invece quali accorgimenti prendere M. P., un ex-hacker che ora si occupa di sicurezza informatica per le Forze dellordine italiane. Una web mail, ovvero la mail che consultiamo direttamente su Internet, di solito sicura. Se un utente ha una mail su Gmail, o su Yahoo, il criminale che vuole spiare la sua posta dovrebbe abbattere le difese di queste aziende che sono protette molto bene. Per quanto riguarda le difese dell'utente, gli accorgimenti sono semplici: Prima di tutto bisogna avere una password robusta e non banale. Una recente ricerca dimostra che molti utilizzano semplicemente password come parola dordine per la propria posta . Cos si rischia. Perch un malintenzionato, manualmente o con un software, come prima cosa prova decine di password standard. E se quella che abbiamo impostato molto semplice, riuscir con facilit a entrare nel nostro account. Altro accorgimento importante di non cadere in tranelli:
Rupert Murdoch e suo figlio James

Quando sul web ci viene chiesto di inserire la password in un contesto che non quello della nostra casella, non bisogna mai farlo. Stesso discorso per le mail. Difficilmente una mail senza allegato potr contenere virus. Ma basta anche una simpatica presentazione in powerpoint, magari con cani e gatti, per nascondere dietro un software che poi invia ogni informazione ai malintenzionati. Possiamo stare quindi abbastanza sicuri. Unica accortezza: non rovinarsi con le proprie mani. f.mello@ilfattoquotidiano.it

NON TOCCARE IL RE VIETATI LIKE IN THAILANDIA

LA TV DI OGGI
11.05 PREVISIONI DEL TEMPO Che tempo fa 11.10 RUBRICA Dreams Road 2011 12.00 VARIET La prova del cuoco 13.30 NOTIZIARIO TG1 14.00 RUBRICA Linea Blu 15.10 VARIET Le amiche del sabato 17.00 NOTIZIARIO TG1 Che tempo fa 17.15 RUBR. A sua immagine 17.30 RUBR. A sua immagine - Le ragioni della speranza 17.45 DOCUMENTARIO Passaggio a Nord Ovest 18.50 GIOCO L'eredit 20.00 NOTIZIARIO TG1Rai TG Sport 20.35 GIOCO Soliti ignoti 21.10 VARIET Ti lascio una canzone 0.40 RUBRICA Di che talento sei? 1.20 NOTIZ TG1 Notte 13.00 NOTIZIARIO TG2 13.25 RUBR. Sport Dribbling 14.00 MINISERIE La casa nella prateria 15.35 PRIMA TV TELEFILM Hawaii Five-0 16.30 RUBR. Pit Lane (D) 16.55 PORT Mondiale F1 2011 GP del Brasile: qualifiche (DIRETTA) 18.30 NOTIZIARIO TG2 L.I.S. - Meteo 2 18.35 PRIMA TV RAI TELEFILM Sea Patrol 19.30 TF Squadra Speciale Cobra 11 - Sezione 2 20.25 Estrazioni del Lotto 20.30 NOTIZ. TG2 - 20.30 21.05 PRIMA TV RAI TELEFILM Castle 21.50 PRIMA TV - GUEST STAR MICHAEL J. FOX TELEFILM The Good Wife 22.40 Sport Sabato Sprint 23.35 NOTIZ. TG2 23.45 RUBR. TG2 Dossier 0.30 RUBR. TG2 Storie 11.00 RUBRICA TGR BellItalia -TGR Prodotto Italia 12.00 NOTIZIARIO TG3 Sport Notizie - Meteo 3 12.25 RUBRICA TGR Il Settimanale - TGR Ambiente Italia 14.00 NOTIZIARIO TG Regione - Meteo - TG3 14.45 ATT. TG3 Pixel 14.50 RUBRICA Tv talk 16.40 NOTIZ. TG3 L.I.S. 16.45 TF Un caso per due 17.45 RUBR. Magazine Champions League Minuto - Serie B 18.55 PREV. Meteo 3 19.00 NOTIZIARIO TG3TG Regione - Meteo 20.00 VARIET Blob 20.10 ATTUALIT Che tempo che fa 21.30 ATT. E se domani 23.35 NOTIZIARIO TG3 23.50 NOTIZIARIO TG Regione 23.55 ATTUALIT Amore criminale 20.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 21.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.30 RUBRICA Meridiana - Scienza 1 21.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 22.00 ATTUALIT Inchiesta 3 (Interni) (REPLICA) 22.30 NOTIZIARIO News lunghe da 24 22.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.00 RUBRICA Consumi e consumi 23.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.30 RUBRICA Tempi supplementari 23.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 0.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 0.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 13.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 13.40 REALITY SHOW Grande Fratello - Riassunto 14.10 REALITY SHOW Amici 11 15.30 ATTUALIT Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.50 GIOCO Avanti un altro 20.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 20.30 ATTUALIT Striscia la notizia - La voce della contingenza 21.10 SHOW Posta Prioritaria 0.25 RUBRICA Ciak Speciale 0.30 VARIET Mai dire Grande Fratello 1.15 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 Notte 1.35 ATTUALIT Striscia la notizia - La voce della contingenza (REPLICA) 12.20 CARTONI Zig & Sharko 12.25 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo -tudio Sport 13.35 NOTIZIARIO TGCom 13.40 CARTONI Bugs Bunny 14.00 CARTONI I Simpson 14.55 FILM Mr. Nice Guy 16.40 RUBR. Ciak Speciale 16.45 FILM Lo stile del dragone 18.30 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo 19.00 PRIMA TV FILM Barbie 20.50 PRIMA TV CORTO L'Era Glaciale presenta: l'Era Natale PRIMA TV CORTO L'Era Glaciale presenta: Ice Age - a mammoth Christmas 21.10 FILM Santa Clause nei guai 22.55 FILM Bob un maggiordomo tutto fare 0.50 Studio Sport XXL 11.30 NOTIZIARIO TG4 Meteo - Vie d'Italia notizie sul traffico 12.00 TELEFILM Un detective in corsia 13.00 TELEFILM La signora in giallo 13.50 REAL TV Il tribunale di Forum - Anteprima 14.05 REAL TV Forum: sessione pomeridiana del Sabato 15.05 FILM Poirot: Testimone silenzioso 17.00 PRIMA TV TELEFILM Psych 17.40 VARIET Ieri e oggi in tv 18.00 DOCUMENTI Pianeta mare 18.55 NOTIZIARIO TG4 Meteo 19.35 SOAP OPERA Tempesta d'amore 21.15 FILM Don't say a word 23.40 FILM Phase IV 1.45 NOTIZ. TG4 Night 11.05 DOCUMENTARIO La7 Doc "Secrets of Archeology" 11.40 ATTUALIT L'aria che tira 12.25 RUBRICA I men di Benedetta (REPLICA) 13.30 NOTIZIARIO TG La7 14.05 FILM Corto circuito 16.00 EVENTO SPORTIVO Basket, Serie A Maschile 2011/2012 Cimberio Varese - Umana Venezia (DIRETTA) 18.15 TELEFILM J.A.G. Avvocati in divisa 20.00 NOTIZIARIO TG La7 20.30 ATTUALIT In Onda 22.30 "LA GRANDE ILLUSIONE: LE STORIE DELLA STORIA" PRESENTA: FILM Jefferson in Paris 0.45 NOTIZIARIO TG La7 0.55 ATTUALIT M.O.D.A 1.40 FILM L'uomo che sapeva troppo 3.40 DOCUMENTI La7 Colors

I FILM
SC1= Cinema 1 SCH=Cinema Hits SCP=Cinema Passion SCF=Cinema Family SCC=Cinema Comedy SCM=Cinema Max

LO SPORT
SP1=Sport 1 SP2=Sport 2 SP3=Sport 3

19.05 Cos la vita SCC 19.15 Toy Story 3 SCF La grande fuga 19.15 Resident Evil SCM 19.20 Too Big to Fail SC1 Il crollo dei giganti 19.40 Birds of America SCH Una famiglia incasinata 21.00 Il Dottor Dolittle SCF 21.00 Lei troppo per me SCC 21.00 Men in the City SCP 21.00 Far Cry SCM 21.10 La banda dei Babbi SC1 Natale 21.10 Gifted Hands SCH Il dono 22.30 Karate Kid SCF Per vincere domani 22.40 Final Destination SCM 22.45 Dorian Gray SCH 22.50 E' arrivato mio SCC fratello 22.55 Agor SCP 23.00 Fair Game SC1 Caccia alla spia 0.25 Brooklyn's Finest SCM 0.40 Cool Dog SCF

15.00 Tennis, ATP World Tour Finals Prima semifinale (D) SP2 15.10 Rugby, AVIVA Premiership 9a giornata Gloucester Rugby - Leicester Tigers (D) SP3 15.55 Calcio, Premier League 13a giornata Manchester United - Newcastle United (D) SP1 19.15 Tennis, ATP World Tour Finals Doppio: seconda semifinale (Diretta) SP2 19.55 Calcio, Liga 2011/2012 14a giornata Real Madrid Atletico Madrid (Diretta) SP3 20.40 Calcio, Serie A 2011/2012 Anticipo 13a giornata Lazio - Juventus (Diretta) SP1 21.00 Tennis, ATP World Tour FinalsSeconda semifinale (D)SP2 22.00 Calcio, Premier League 2011/2012 13a giornata Arsenal - Fulham (Differita) SP3 23.15 Wrestling, Ultimate Fighting Championship Show Episodio 15 SP2 0.05 Poker, Poker WPT Series 5 Episodio 29 SP2

Mettere un like a un post antimonarchico pu costare caro. In Thailandia, dove il la famiglia reale riveste un ruolo non soltanto politico ma anche religioso, e il re Bhumibol il sovrano che regna da pi tempo sulla faccia della terra, il delitto di lesa maest una cosa seria. Ma nessuno avrebbe finora pensato che un reato di opinione espresso attraverso Facebook, potesse portare a conseguenze penali. Lavvertimento viene dal ministro della tecnologia solo due giorni dopo la condanna di un uomo per insulto alla famiglia reale. Colpa del 61enne Amphon Tangnoppaku sarebbe stata quella di aver inviato sms offensivi nei confronti della regina, tanto da meritare 20 anni di reclusione. Prendendo la palla al balzo, il ministro della tecnologia avverte: chiunque ha cliccato I like su post offensivi nei confronti dei monarchi deve fare marcia indietro, nonch cancellare le relative reazioni e commenti. Questo piccolo atto di critica al potere potrebbe portare al carcere.
Andrea Valdrambini

LALBERO BRUTTO E IL COMUNE FA DIETROFRONT

PROGRAMMIDA NON PERDERE


/ Jefferson in Paris
Ricostruzione dei cinque anni passati a Parigi da Thomas Jefferson, futuro presidente degli Stati Uniti, in veste di ambasciatore e ministro del commercio. Jefferson visse a Parigi dal 1743 al 1789. Vedovo, giunse in Francia con la figlia Patsy e con una schiava nera al seguito, Sally, dalla quale avr una discendenza meticcia. Vicende personali e politiche si mescolano mostrando le contraddizioni del personaggio storico...

RADIO
Su Radio 3 Hollywood Party al XXIX Torino Film Festival
Fino al 2 dicembre ogni giorno in diretta dalle ore 19 Hollywood Party tesse il racconto di tutto quello che accade durante questa XXIX edizione del Torino Film Festival, apertosi ieri con lanteprima italiana di Larte di vincere (Moneyball) di Bennett Miller e con Brad Pitt, Jonah Hill, Philip Seymour Hoffman. Per seguire gli eventi della manifestazione, il programma di Radio3 si trasferisce a Torino negli studi Rai di Via Verdi. Ai microfoni dei conduttori Alberto Crespi e Dario Zonta si succederanno giorno per giorno gli interventi di attori, registi, critici e di tutti i protagonisti delle giornate torinesi sulle nuove tendenze del cinema internazionale e su quanto proposto dai cineasti italiani. Le cronache quotidiane di Hollywood Party si soffermeranno anche sullomaggio appassionato che il Torino Film Festival render ai grandi registi che hanno fatto la storia del cinema.

E se domani
Nel corso della seconda puntata, Alex Zanardi e la sua squadra si occuperanno supervulcani, per scoprirne le caratteristiche, e della memoria. Ospite deccezione della puntata, Suor Giuliana Galli. In studio la dottoressa Lucia Pappalardo, vulcanologa e geologa dellOsservatorio Vesuviano, e Luigi Necco, che abbandona momentaneamente i panni del telecronista sportivo per calarsi in quelli di appassionato di vulcanologia.

Di che talento sei?


Terzo appuntamento con Di che talento sei?, il nuovo programma condotto da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime. Al centro della puntata di questa sera il confronto tre la comicit del passato con il grande Aldo Fabrizi e la comicit contemporanea rappresentata, in studio, dal divertente Maurizio Battista. Infine, verr presentato un giovane debuttante Filippo Salaris selezionato dal sito www.nuovitalenti.rai.it.

/ Dont say a word


Nathan Conrad, noto psichiatra di New York, viene contattato da un collega per visitare la giovane Elisabeth Burrows. Sin dal primo incontro il dottore pare riuscire a stabilire un contatto con la paziente, rinchiusa, da tempo, in un ostinato silenzio. Nathan ignora come, lincontro con Elisabeth, stia per stravolgergli la vita. ben presto una banda di ladri senza scrupoli, infatti, rapisce la figlia del medico...

/ Agor
Nel IV Secolo dopo Cristo ad Alessandria dEgitto, teatro delle contese tra la neonata civilt cristiana e i pagani, la filosofa Hipatia lotta per difendere la cultura antica, aiutata dai suoi discepoli.Tra questi, due uomini innamorati di lei: larguto Oreste e il giovane schiavo Davo, combattuto tra lamore per la sua padrona e la libert che otterrebbe, unendosi ai cristiani...Nastro dargento per i costumi e 7 Premi Goya nel 2010

Amore criminale
La sesta puntata di Amore Criminale racconta la storia di Noemi, una donna di 37 anni uccisa a Sanremo da Giuseppe, il compagno di una vita e luomo sempre amato. Noemi lavora in un ristorante, una ragazza dalla vita semplice e da quando ha conosciuto Giuseppe immagina di trascorrere con lui tutta la sua esistenza. Eugenia, la mamma di Noemi, sin dallinizio scatena la sua guerra: Giuseppe non luomo giusto...

La 7 22,30

Rai 3 21,30

Rai 1 0,40

Rete 4 21,15

Sky Cinema Passion 22,55

Rai 3 23,55

Radiotre 19,00

Quellalbero di Natale solitario e magrolino allestito in piazza dellUnit dItalia ha fatto nascere una protesta sulle pagine di Facebook, tanto da indurre il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini (Pd), a decidere di sostituirlo con uno pi bello e a promettere sorprese per i concittadini. Sul profilo Facebook di Cosolini nei giorni scorsi si sono susseguite le osservazioni dei cittadini, che hanno anche fotografato l alberello, messo in una posizione defilata, e confrontato con le doppia fila di abeti illuminati che caratterizzavano la piazza fino allo scorso anno, e alla precedente amministrazione di centrodestra. Lalbero arrivato da Sappada - ha scritto quindi Cosolini - non bello e lo cambiamo. Ecco che vuol dire essere sindaco oggi tra strumenti informatici e umori che si diffondono online.

SKYRIM: il gioco di ruolo non teme rivali


tutto muscoli e poco E ssere chiunque, dal guerrieroovunque, attraverso la cervello al mago capace di incenerire chi si avvicina con intenti poco gentili. Andare sconfinata regione di Skyrim, scalando picchi innevati ed eteree vallate avvolte nella nebbia. In questo nuovo gioco di ruolo Bethesda, disponibile su PlayStation3, Xbox360 e Pc, tutti gli aspetti migliori del genere si sono uniti creando unesperienza che non ha rivali. Skyrim un gioco dazione, ma anche una complessa simulazione di uno spregiudicato universo fantasy, dove il giocatore vestir i panni di un cacciatore di draghi con un destino ancora da scrivere. Esplorare antiche rovine elfiche, combattere troll di ghiaccio, andare a caccia di pelli e metalli, forgiare armi e armature, sposarsi, dedicarsi allalchimia o alla cucina, iscriversi alluniversit dei maghi e diventarne il pi grande accolito sono solo alcune delle strade che potrete far intraprendere al vostro alter ego. I bug che ne minano la perfezione sono solo un ulteriore conferma della grandiosit di questo vero e proprio capolavoro. Francesco Serino

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Sabato 26 novembre 2011

PIAZZA GRANDE
La classifica che sfida il mondo
di Marco Filoni

battibecco

di Massimo Fini

n principio fu limprovvisazione. Cos, con una buona dose di autoironia, presentano la loro ultima fatica i giovani, anzi giovanissimi, del sito Lo spazio della politica. Un gruppetto di un certo talento: una ventina di persone di cui la pi anziana ha appena 33 anni. Lidea nata da Alessandro Aresu, Moris Gasparri e Matteo Scurati, che si sono formati al San Raffaele di Milano con buoni maestri (Masismo Cacciari, Guido Rossi, Lucio Caracciolo fra gli altri). Usano Internet con un certo agio, ognuno di loro conosce almeno un paio di lingue, hanno studiato allestero e sono tutti specializzati con almeno un master o un dottorato. A un certo punto si sono decisi di aprire un think tank online di politica, economia, filosofia sociale e geopolitica. Un pensatoio di analisi coraggiose e lungimiranti. Tanto che, nientemeno, due anni fa hanno sfidato Foreign Policy, uno fra i settimanali pi letti e influenti del mondo. Non solo, hanno pure avuto la meglio. Quando nel dicembre 2009 avevano letto la classifica dei pensatori globali pubblicata dal prestigioso settimanale, ne erano rimasti un po delusi: sempre gli stessi nomi, sempre le stesse facce. Perci, quasi per gioco, in fretta e furia sfornarono in tre giorni un loro elenco di cento nomi alternativi. Una classifica pi informata e originale, in grado di intercettare meglio le prospettive globali. Rimase l per un anno, con nomi che erano in larga parte dei perfetti sconosciuti.

ro nuova squadra dei cento pensatori pi influenti dellanno. Anche questa volta ebbero un certo successo: la lista fu ripresa da diversi media nazionali, gli accessi al loro sito schizzarono in alto, e ancora una volta i loro nomi risultavano pi convincenti e studiati di quelli di Foreign Policy. Cos ci riprovano anche questanno. Cambiando per le carte in tavola. Nella nuova classifica, appena pubblicata online (sar presentata il 6 dicembre a Bruxelles), i nostri cambiano registro. Anzitutto hanno abbandonato la sfida con il settimanale americano o con le analoghe operazioni: hanno voluto ambiziosamente offrire un prodotto che diven-

crisi, ha pensato e agito allaltezza delle loro interviste. Vedremo la prima intervista che rilascer Monti. Il quale, va da s, presente nella classifica (uno degli undici italiani): si trova al dodicesimo posto e la motivazione semiseria perch per il momento ha battuto Chuck Norris su Twitter. FRA GLI ALTRI connazionali troviamo la scienziata Maria Chiara Carrozza per le sue ricerche sulla robotica; il direttore del fondo Mandarin Capital, Alberto Forchielli, lunico europeo ad avere un blog su Caixin, il pi autorevole organo dinformazione economica cinese; il creatore delle Winx, Iginio

FINO A QUANDO lanno scorso Foreign Policy se ne usc con il suo nuovo elenco. Sorpresa: molti personaggi erano gli stessi indicati lanno precedente dai nostri giovani connazionali. Allora si rimisero al lavoro, allungando i tempi di elaborazione della loro lista a due settimane, e presentarono la lo-

tasse un annuario della politica globale, un riassunto dellanno che si sta chiudendo. Non soltanto persone in carne e ossa, ma anche organizzazioni, prodotti e siti Internet, perch il pensiero e lazione non sono solo opere individuali, anzi. Iniziamo dunque a sbirciare la classifica. Al primo posto, la famiglia reale del Qatar, perch fra le riserve di gas, il controllo di Al Jazeera e la storica assegnazione dei Mondiali di calcio del 2022, mai un paese cos piccolo si era proposto di essere cos influente a livello regionale e internazionale. In seconda posizione troviamo un terzetto di personaggi, legati alla crisi dei debiti sovrani europei (uno dei due temi dellanno, insieme alle primavere arabe): si tratta dei nonni dellEuropa Jacques Delors, Helmut Schmidt e Helmut Kohl, perch la storia giudicher l'euro, ma per ora sappiamo che nessun leader europeo, durante questa gravissima

I reali del Qatar, Delors e Kohl sono i pi potenti. Almeno per un gruppo di giovani studiosi italiani che rivaleggia con il prestigioso settimanale Foreign Policy nello stilare lelenco dei grandi

Straffi, perch i grandi successi dellindustria dellanimazione non parlano solo americano o giapponese, ma anche italiano; per finire con Bud Spencer, ultimo in classifica, per il tunnel che volevano intitolargli in Germania e perch allEuropa servirebbe trovare la forza di dare qualche cazzotto. Poi troviamo Twitter, come anche il videogioco finlandese per telefonini Angry Birds, gli uccellini che conquistano il mondo, tanto che The Atlantic ha pubblicato un saggio nel quale si stima il loro impatto sulleconomia americana. Fra la gente di spettacolo c lattrice Mayim Bialik, la secchiona neurobiologa in gonnella di The Big Bang Theor y, perch ha veramente un dottorato in Neuroscienze. Infine lironia (del resto la classifica deve pur divertire): c il cast di Jersey Shore, il terribile reality di italoamericani, perch quando una civilt aliena si interrogher sul vorticoso declino dellOccidente dovr ripassare tutte le loro puntate. Al terzo posto, incredibilmente, ci sono i Maya, profeti di sventura. La motivazione? Se il loro calendario dovesse aver ragione questa rischierebbe di essere lultima nostra classifica dei Global Thinkers: meglio tenerseli buoni. Insomma, tutta da leggere: si potranno criticare o meno le scelte, ma di sicuro simparer qualcosa.

Sopra, Jacques Delors (FOTO LAPRESSE) Sotto la Merkel con i reali del Qatar (FOTO ANSA)

ra le impressionanti misure che il governo dei banchieri si accinge a prendere viene ventilata quella di togliere di mezzo il biglietto da 500 euro o, il che fa lo stesso, di mettere una tassa, operata dalle banche per conto dello Stato, sul deposito o sul prelievo di monete di questo taglio. In un pacchetto di sigarette ci stanno 20 mila euro, in una ventiquattr'ore 6 milioni. Si vuole quindi far la lotta agli evasori, ai corruttori, ai riciclatori che si servono di questi tagli. Gli obiettivi sono nobilissimi, le vere ragioni di questo provvedimento un po' meno. Negli ultimi mesi molti piccoli risparmiatori, temendo un crollo delle banche, hanno prelevato tutto il possibile dai conti correnti, lasciandovi il minimo indispensabile, per metterlo al sicuro in casa propria. E altri li stanno seguendo. Naturalmente questi prelievi sono avvenuti con banconote da 500, per poterli nascondere agli occhi dei ladri. Adesso, con questa misura, il governo dei banchieri vuole impedire ai risparmiatori che temono un crac degli Istituti di credito di ritirarvi il loro denaro e imporre a quelli che lo hanno gi fatto di rimettercelo. Devono rimanere ostaggio delle banche. Nella stessa direzione va la misura, molto apprezzata dalla sinistra, che vuole rendere tracciabile ogni pagamento al di sopra dei 300 euro o addirittura, come pretendono alcuni khomeinisti, a cui ha dato voce Milena Gabanelli, qualsiasi pagamento in contanti. I pagamenti avverrebbero quindi, in gran parte con assegni, carte di credito, bancomat, bonifici, tutte operazioni sulle quali le banche hanno le loro commissioni. Se poi ogni pagamento in contanti, di qualsiasi entit, dovesse essere tassato le banconote sparirebbero dalla circolazione, perch nessuno, nemmeno il giornalaio o il fruttivendolo, le accetterebbe (la fresca rimarrebbe, forse, solo al tavolo del poker, l'unico luogo pulito di questo Paese marcio fino al midollo). Saremmo obbligati a tenere tutto il nostro denaro in banca. Ma le banche sono delle societ private e lo Stato non pu obbligarmi a tenervi il mio denaro. Io il mio denaro ho diritto di metterlo dove mi garba, di ficcarmelo anche nel culo se cos mi piace. Lo Stato nasce, oltre che per amministrare giustizia, per battere moneta. Se non ha fiducia nella propria moneta non pi uno Stato. Se uno Stato non capace di contrastare l'evasione, la corruzione, il riciclaggio senza far pagare un pesante pedaggio ai cittadini che non sono n evasori, n corruttori, n riciclatori di denaro sporco, non pi uno Stato. Rovesciamolo assieme alle sue classi dirigenti, politiche ed economiche, che ci hanno portato a questo punto e ricominciamo da capo. Infine non possibile che lo Stato (che non per niente Nietzsche chiama il pi freddo di tutti i mostri) si intrufoli attraverso la cosiddetta tracciabilit nella mia vita privata fino a conoscere, nel dettaglio, i miei acquisti, le mie predilezioni, i miei gusti, i miei vizi. Milena Gabanelli sostiene che la gente comune non ha necessit di pi di una cinquantina di euro alla settimana. Ma dove vive, in un monastero? Una buona bottiglia di vino e un pacchetto di sigarette fan gi 15 euro al giorno. Il moralismo della sinistra insopportabile. E ora capisco perch tanti, senza per questo essere dei lestofanti, votavano Berlusconi. Perch Berlusconi difendendo la sua libert criminaloide difendeva anche, per estensione, la libert di tutti dallo strapotere dello Stato. Aridatece subito il Cainano.

LA TRACCIABILIT DEL MORALISMO F

I gattopardi tecnici
di Pierfranco

Pellizzetti

pinione comune che la soluzione Mario Monti fosse lunica possibile allo scopo sacrosanto di liberarci del mortale ingombro berlusconiano. Cui si direbbe sia seguito anche un cambio nellancoraggio governativo al sociale: dopo le cafonerie della neo borghesia, famelica e pasticciona, ecco tornare sulla scena quella old style, educata ma anche intimamente gattopardesca. Insomma secondo metafora dei tempi il viaggio da unAmerica profonda tipo cinepanettoni, che vota Bush Jr e affolla i Tea Party (con traduzione in italiano nel Cavaliere e nella Lega), a quella bosto-

niana ed East Coast (che magari gioca astutamente con le paure irrazionali dellaltra per tutelare gli interessi affaristici dei plutocrati e della finanza, rinverdendo lantica tradizione del robber baron style of capitalism denunciata da F. D. Roosevelt).
SENZA DUBBIO il passaggio dallimbarazzante al presentabile, il ritorno alla civilt delle buone maniere dopo tanta sguaiataggine, risultano un bel salto di qualit. Riscontrabile gi nel cambio di mises. Dalla bandana pirata brianzolo al mare ai completi grigini, vagamente stile bancario, la riconquista del decoro appare evidente. I signori di Bruxelles ap-

Dalla bandana del pirata brianzolo al completo grigio, dallimbarazzante al presentabile: un bel salto di qualit. Ma speriamo che la vecchia borghesia di ritorno sia il primo passo per una nuova classe dirigente
prezzeranno. Anche perch la vecchia borghesia di ritorno, incarnata in distinti professori e qualche tecnocrate di vaglia, assicura rispetto delle regole e soprattutto delle compatibilit. Ma qui sta il punto: passata la buriana, davvero questo quanto necessita all'Italia? C chi sostiene che il male atavico del nostro Paese lassenza di una vera classe dirigente, capace di pro-

muovere effettiva modernizzazione. Compito a cui storicamente la nostra borghesia nazionale non seppe mai essere allaltezza; sebbene taluno citi le brevi meraviglie della Destra Storica cavouriana. Tanto che i rari anti-italiani

rampollo dellaristocrazia borghese, quale Giorgio Amendola. Il secondo dopoguerra si premur di integrare al ribasso (quanto su larga scala) ogni forma di opposizione sociale. SICCH i gruppi che si collocano nella parte alta della piramide sociale continuarono a essere intrisi di valori orientati al presidio degli equilibri vigenti, gattopardescamente disponibili a innovare senza cambiare. Difatti i loro organi di stampa hanno propagandato conservazione persino quando promuovevano progetti di trasformazione; lestablishment bennato ha praticato sistematici compromessi pi o meno storici con i vari assetti che si sono succeduti senza minacciarne i privilegi (dal censo alle rendite professionali); i migliori esperti si sono sempre resi disponibili a supportare il Palazzo, mettendosi al servizio di qualsivoglia politica. Emblematico il caso di Corrado Passera, che ha fatto be-

(intendendo cos quei compatrioti insofferenti dei vizi nazionali) si sono sempre sforzati di cercare altrove. Piero Gobetti, nei primi anni Venti, pensava di avere trovato potenzialit da effettiva classe dirigente nel proletariato operaio dallora. Convinzione che un decennio dopo spinse a compiere il passo del transfuga di classe un tipico

ne ovunque andasse (dalla McKinsey alla Cir, da Poste Italiane a Banca Intesa) restando indifferente a chi fosse il committente; come nel non apprezzabile salvataggio Alitalia. Questo quanto dice il passato. Daltro canto tutto fa ritenere che lattuale governo sia davvero lestremo bordo a cui siamo aggrappati, prima di precipitare nel baratro. Consapevolezza diffusa, anche per quel pezzo di borghesia decorosa che ritorna alla guida del Paese. Dandoci una qualche speranza. La speranza che per la prima volta sappia uscire dalle logiche del mantenimento per assumere il compito di affrontare problemi che sono strutturali. Un solo dato: la rottura dellascensore sociale; inteso quale possibile miglioramento delle posizioni di partenza, che se per i nati negli anni Cinquanta riguardava il 41%, per quelli dopo il 1985 si ormai ridotto al 6. Classi dirigenti al servizio del bene comune si misurano su questi problemi.

Sabato 26 novembre 2011

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SECONDO TEMPO

MAIL
Non ci serve un salvatore della Patria
Questo paese banderuola che appena ieri inneggiava a Berlusconi e a Tremonti e alla crisi che non c, oggi in preda al panico per la crisi che di colpo appare indistruttibile e inneggia al nuovo unto del Signore, Mario Monti, che tutti applaudono come il Salvatore della Patria e sono pronti a mettere nelle sue mani lItalia, la casa e pure la mamma. Ma dopo tre giorni dal suo insediamento, ecco che il volubile popolo italiano gi dubita e si avvilisce: Com che Monti non ci ha ancora salvati? Secoli di fate turchine, di Superman e di Uomo ragno, di Batman e Gig Robot ci impediscono di aspettare. Millenni di cattiva stampa, di disinformazione, di plagio delle coscienze, di inerzia e difetto di criticismo, di passivit cattolica, di mitezza vigliacca, ci impediscono di sperare. Oscilliamo come un gregge impazzito che ha bisogno di un padrone. Abbiamo sempre inneggiato al grande Salvatore che viene da fuori confine, larrivano i nostri in questo paese stato sempre sostituito da Arrivano i loro. Abbiamo sperato di essere salvati dagli spagnoli, poi dai francesi, da Napoleone, poi da Hitler, infine dagli americani. Non proviamo nemmeno a salvarci da noi e se qualcuno lo propone viene seppellito sotto gli zoccoli del gregge impazzito.
Viviana Vivarelli

BOX
A DOMANDA RISPONDO MILANO E IL FASCISMO CHE TORNA
sia un ottimo pretesto per dare nuova e sfacciata visibilit allidea fascista come via duscita. E il dramma che lEuropa sta vivendo viene definito, senza pi residuo pudore, giudaico-massonico. I nuovi (purtroppo antichi) predicatori si rendono conto che si pu ottenere qualche deviata attenzione anche a sinistra chiamando in causa lantisemitismo, usando la vecchia formula fascista, che ha portato violenza e strage. Nessuno vuole sopravvalutare i militanti di Casa Pound, che non hanno, per fortuna, n forza n testa. Nessuno si meraviglia del comportamento di esponenti del Pdl. Non avevano forse accolto il peggio del fascismo marginale nelle liste della Casa della libert al tempo delle ultime elezioni? Ma la Storia ci ha insegnato (pensate ai tempi prenazisti della Repubblica di Weimar) che personaggi marginali, fortemente indottrinati e debitamente facilitati, hanno a volte un ruolo importante per chi si tiene pronto e a distanza. Per questa ragione la lettera di Leon stata indirizzata anche a Emanuele Fiano, il deputato Pd che a Milano tra i leader pi attivi e vigili sul problema del fascismo che torna. Leon rappresenta persone giovani e giovanissime, universit e scuole medie. Hanno fiducia e non dobbiamo deluderli.
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

LA VIGNETTA

Furio Colombo

7
C

aro Furio, ti scrivo per mettere te e chiunque sia utile al corrente della nuova provocazione del Pdl lombardo a proposito dellappoggio a gruppi neofascisti. Il 3 dicembre a Palazzo Isimbardi, una delle sedi ufficiali della Provincia di Milano, organizzato un convegno con lorganizzazione neofascista Casa Pound e il capogruppo in Provincia del Pdl. Gi il mese scorso a Milano, in pieno centro, abbiamo assistito a un presidio di Forza Nuova contro il complotto giudaico massonico. forse il momento di non essere pi disattenti. Leon lettera perch mi sembra indispensabile che la notizia sia conosciuta subito in modo da non fornire alibi a chi vorrebbe o avrebbe voluto fare qualcosa, ma non lo sapeva. Qualcosa significa prima di tutto che le istituzioni pubbliche di una citt come Milano non possono diventare circolo culturale di gruppi che fanno aperta dichiarazione di radici, provenienza ed eredit fascista. Come gi accaduto in passato, la crisi economica, che appare anche a causa del cattivo governo che abbiamo avuto, una crisi della democrazia,

Diritto di Replica
Caro direttore, tutti i riferimenti al presidente della Repubblica e al Quirinale contenuti nellarticolo Pagatevi il biglietto. Il Sindaco di Milano abolisce 110 omaggi per la prima della Scala e i politici protestano, sono destituiti di ogni fondamento.
Il Consigliere del presidente della Repubblica per la Stampa e la Comunicazione, Pasquale Cascella

HO VOLUTO pubblicare questa

Prendiamo atto della precisazione del Portavoce del capo dello Stato, cos come gioved 24 novembre alle 15:09 abbiamo rispettato la scelta degli Uffici del Quirinale di non replicare alle indiscrezioni trapelate dagli ambienti del Comune di Milano.

E se B. avesse fatto tutto da solo?


Ho una mia personalissima opinione circa le dimissioni di Berlusconi. Poich abbiamo a che fare con un uomo che ha corrotto giudici, forze dellordine e deputati, non vedo perch non sia possibile che egli stesso abbia prescelto otto deputati del Popolo della libert per non votare la legge di Stabilit la quale gli ha permesso di presentare le dimissioni. In fin dei conti, B. non era pi in grado di portare unidea politica ed economica a livello europeo e gli stessi capi di governo allultimo vertice di Cannes lo evitavano. Ecco allora lidea di abbandonare la scena senza danneggiare la sua immagine: comprare otto traditori. Tutto questo permetter a Berlusconi di presentarsi alle prossime elezioni dicendo che lui non ha messo le mani in tasca agli italiani, tanto ci penser Monti e perdonando, quale persona buona e giusta, anche gli otto traditori facendoli rientrare nel suo partito.
Carlo Mura

IL FATTO di ieri26 novembre 1956


Biglie, buche, palette e quellemozione a gettone chiamata flipper. Ormai oggetto di modernariato ludico, il pinball, come lo chiamavano in America fin dagli anni 30, sbarc in Italia il 26 novembre 56, troneggiando in ogni bar con i suoi scampanellii e sfarfallii intermittenti. Uno strano altare luminoso a portata di disoccupati, con pochi spiccioli in tasca e molto tempo libero, simbolo di un divertimento casareccio da soddisfare nel retro di salette fumose a colpi di palline metalliche sparate contro bizzarre sagome di cartone. Sfida eccitante e solitaria contro il perfido tilt, corto circuito funesto, segno della morte istantanea della partita. Grande passatempo di massa, la flippermania non avr tuttavia vita facile, dovendosela vedere col proibizionismo degli anni 60 quando i flipper verranno prima vietati, su input del governo, come gioco dazzardo e poi depurati dal rischio di vincere partite o palline. Arrugginite, scolorite e infilate ancora in qualche mesto caff di provincia, le sgargianti macchine con la monetina, sono oggi solo un cult per collezionisti. Per il vecchio flipper, soppiantato da videopoker, playstation e macchinette mangia soldi, non resta che un nostalgico requiem.
Giovanna Gabrielli

Certi comici non andranno in crisi


Illustre Direttore, dopo le dimissioni del Cavaliere Berlusconi, ora anche i comici italiani si lamentano. Dicono di non aver pi lavoro con larrivo di Monti e dei suoi seriosi Bocconiani. Non cos. Lunico settore produttivo, attualmente non in crisi in Italia, quello della comicit e

della satira. Sulla scena politica restano ancora tantissimi soggetti, tutti ben caricaturabili, quali Scilipoti, Bossi, Brunetta, La Russa, Renzi, Santanch, Mussolini, Pannella, Ghedini, Sgarbi e Buttiglione, senza parlare poi dei vari Fede, Ferrara e Vespa, super quotati televisivi. I vari comici, tra cui Crozza, Benigni, Guzzanti e, ora, anche Fiorello, non corrono alcun pericolo di perdere il lavoro, come tanti dipendenti di azienda. Essi non hanno, n subiranno la crisi della comicit. Distinti saluti.
Mario De Florio

Prima lo sostengono, poi lo azzoppano


Egr. Direttore, mi spiega, per cortesia, che senso ha (parlo di Berlusconi e del Pdl, ma anche di Di Pietro & C.) affermare di voler sostenere il governo Monti e subito dopo piazzare dei paletti che somigliano tanto a ricatti belli e buoni (mi riferisco a nomine di sottosegretari, patrimoniale ed altre misure... non gradite). Verrebbe da porsi due domande: a) Se (e parlo del Pdl) erano in grado di proporre e far approvare misure credibili dall'Euro-

pa, perch non lo hanno fatto quando erano loro al governo? b) Non sarebbe stato pi onesto chiarire nei colloqui preliminari a quali condizioni erano disposti a sostenere il governo in modo da consentire al Capo dello Stato di trarne le debite conclusioni senza perdere ulteriore tempo prezioso? Credo che se si cede il passo a qualcuno perch, onestamente, si riconosce (o almeno lo si dovrebbe) di non essere pi in grado di proporre soluzioni valide per uscire dalla crisi ed allora doveroso, onesto e necessario dare spazio alle idee e alle misure di altri... Che senso ha cedere il governo ad altri ma poi pretendere che questi altri facciano solo le cose che noi riteniamo giuste e non facciano quelle che riteniamo ingiuste? Dove sarebbero il cambiamento, la discontinuit, linnovazione, linversione di rotta?? Fossi in Monti, appronterei il mio pacchetto senza guardare in faccia a nessuno... lo farei conoscere preliminarmente a tutti gli italiani spiegandone motivazioni e finalit... andrei in Parlamento per l'approvazione chiedendo il voto palese... Dopodich chi contrario se ne assumerebbe la responsabilit di fronte al Paese e al Capo dello Stato. La ringrazio per lospitalit e invio cordiali saluti.
Enzo Daniele Mario De Florio

Di Risio e il futuro di Termini


Data la rilevanza e la delicatezza della trattativa in corso per la riqualificazione del sito industriale di Termini Imerese, riteniamo necessarie una serie di precisazioni e rettifiche allarticolo sulla Dr Motor pubblicato il 25 novembre 2001 dal quotidiano da lei diretto. 1) Nonostante il rallentamento dellattivit e la prevista diminuzione del fatturato per il 2011, la Dr Motor Company spa ha concertato con i propri dipendenti di non operare alcuna riduzione dellorganico, sebbene questo avesse potuto generare alcuni ritardi nel pagamento delle mensilit. Il segretario della Fiom molisana ha avuto lultimo incontro con lazienda nellottobre scorso. 2) Non esiste alcuna procedura collegata allart. 67.

La Dr Motor spa, per adeguare la propria struttura finanziaria e patrimoniale alla crescita che lazienda ha registrato negli ultimi tre anni e allo sviluppo dei futuri progetti, ha chiesto agli istituti di credito il rilascio di nuova finanza e la rimodulazione delle linee di credito gi esistenti. 3) I debiti dellazienda ammontavano, a fine 2009, a circa 67 milioni di euro e non 74, come erroneamente affermato nellarticolo. Nel bilancio 2010 saranno pari a 68 milioni. 4) La KPMG non ha mai rinviato il bilancio 2010, anche perch il revisore non ha alcun potere di interferire nellapprovazione del bilancio stesso. Confermiamo che c stato un lieve ritardo nella presentazione per la definizione di alcune poste e che il bilancio 2010 stato approvato nei giorni scorsi. 5) , infine, priva di fondamento lipotesi che, attraverso lacquisizione di Termini Imerese, la Dr Motor Company gioverebbe di aiuti finanziari. I fondi pubblici verranno conferiti a una nuova societ del gruppo, la Dr Industrial spa, e non potranno in alcun modo transitare alla Dr Motor Company spa.
DR Automobiles Groupe

Ringraziamo per le precisazioni che non intaccano il contenuto dellarticolo e non eliminano, anzi confermano, le perplessit sollevate da pi parti sul fatto che il gruppo Dr sia adeguato a gestire il futuro di Termini Imerese .

IL FATTO QUOTIDIANO via Valadier n. 42 - 00193 Roma lettere@ilfattoquotidiano.it

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