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Come quella dei camionisti, anche la protesta dei pescatori davanti a Montecitorio racconta un Paese strematoche rischia di perdere

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www.ilfattoquotidiano.it

Gioved 26 gennaio 2012 Anno 4 n 21


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

1,20 Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

Il premier potr dire allEuropa di aver ricevuto dal Parlamento un mandato senza precedenti: la riduzione del debito pubblico attraverso manovre annuali che impegna anche i governi futuri
Feltri pag. 4 z

MONTI E LA CAMBIALE DA 900 MILIARDI


Botte a Roma
Tensione alla manifestazione dei pescatori davanti a Montecitorio
(FOTO ANSA)

Lorgettina
di Marco Travaglio

(FOTO LAPRESSE)

AMMINISTRATIVE DI MAGGIO

I PARTITI IN GUERRA PER LE CITT MA LA BASE VOTA IL PROFESSORE


Dicono i sondaggi che per gli elettori Pd il leader preferito il capo dellesecutivo. Anche nella Lega vince il tecnico. Ma, da Palermo a Genova, nel centrosinistra infuria la battaglia per le primarie pag. 2 - 3 z
FASCISMI x Il pestaggio nel 2009 alla presenza del figlio del sindaco

ALEMANNO E I PICCHIATORI IL PM RIAPRE LINCHIESTA


Isabella Rauti e Gianni Alemanno (DLM)

Nei tabulati delle telefonate che precedono laggressione anche il nome di Luigi Bisignani, padre di Giovanni militante di estrema destra

di Marco Lillo e Ferruccio Sansa

Procura di Roma riaprir le in un comprensoL agressione fascistaeavvenutaperindagini sullagrio sulla Camilluccia coperta due anni e mezzo da una coltre di omert e paura. Altro che vicenda irrilevante. pag. 7 z

Udi Giorgio Airaudo

Udi Andrea Scanzi

Udi Malcom Pagani


THEO CHE ABBRACCIAVA I SUOI FILM

non n solo beauty contest

COS LA FIAT E SE LO SFIGATO HA CACCIATO FOSSE NOI DELLA FIOM MARTONE?


a Mirafiori ce ne siamo andati una mattina di gennaio. Poche ore per sbaraccare 110 anni di storia: i ritratti di Enrico Berlinguer e le foto di Bruno Trentin, sgombrate in camion insieme con le bandiere. Nel silenzio generale, la Fiom stata cacciata da tutte le fabbriche Fiat. pag. 6 z

Tv, guerra a Passera sui risarcimenti per le frequenze


Tecce pag. 9z

on quella faccia un po cos, da Antonio Gramsci venuto molto meno bene e quel nome un po cos, da fantasista solo allanagrafe, Michel Martone ha rivelato che quelli che si laureano dopo i 28 anni sono sfigati. Le polemiche volute dai libertari, risultano capziose: il problema c. pag. 18 z

arrivata una telefonata a tarda sera. Un numero sospetto, con troppe cifre. Ho risposto. Dallaltra parte, nel vento di Atene, cera la voce di mio padre. Hanno investito Theo Angelopoulos, in rianimazione ha detto. Poi ha singhiozzato. E io ho capito. pag. 14 z

CATTIVERIE
Il movimento dei forconi paralizza la Sicilia. Puntano a farle avere linvalidit (www.spinoza.it)

ascosti dietro i tecnici, in uno dei loro pi riusciti travestimenti, i politici autonominati vivono una stagione di libidine sfrenata. In Parlamento non vanno mai (le aule sono deserte, tanto non c niente da votare). Qualunque porcata facciano non se ne accorge nessuno. E hanno un sacco di tempo libero per dare sfogo alla perversione pi inconfessabile: linciucio, sogno proibito di una vita, che negli anni passati li costrinse a spericolati e clandestini Kamasutra per non farsi notare dagli elettori. Ora invece, dietro il trompe loeil montiano, sono come topi nel formaggio: possono scatenarsi, come quei sadomasochisti repressi che trovano finalmente il coraggio dellouting in gita premio a Sodoma e Gomorra. E allora vai con lorgia, anzi al momento lorgetta, sulla giustizia. Ad apparecchiare il talamo a tre piazze Pdl-Pd-Udc Il Messaggero, quotidiano del gruppo Caltagirone, con la scusa della solita riforma della giustizia (non bastando le cento e pi varate, con i risultati noti a tutti, negli ultimi 18 anni). Lidea lha lanciata sul Messaggero un osservatore neutrale: Casini, che incidentalmente di Caltagirone il genero. Lindomani gli ha risposto, sempre sul Messaggero, il presunto segretario del Pdl Alfano. Poteva mancare a questa soave corrispondenza di amorosi sensi il contributo di Violante? No che non poteva. Infatti ieri arrivato anche lui: Per anni siamo vissuti fra due opposti giacobinismi, ha detto, mettendo sullo stesso piano i magistrati che tentano di far rispettare le leggi e i politici che le violano o le cambiano a proprio uso e consumo. Ma ora basta alibi, cambiare la giustizia si pu, anche perch ora abbiamo la fortuna di avere un ministro competente, capace, onesto e stimato. Cio lavvocato Paola Severino, casualmente fino a due mesi fa difensore di Caltagirone, condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi per la scalata Unipol-Bnl (insider trading e ostacolo alla Consob). Il genero Piercasinando propone sul giornale del suocero di chiudere ventanni di contrapposizione tra potere giudiziario e potere legislativo. Lui i processi ai politici che rubano e mafiano (in gran parte amici suoi) li chiama contrapposizione. E vorrebbe chiuderli col disarmo bilaterale: dei politici ladri e mafiosi, ma anche dei giudici che li hanno scoperti (La politica deve fare autocritica, ma pure il mondo della magistratura deve riflettere su certi eccessi). E poi con una bella legge contro le intercettazioni, su cui si deve raggiungere un equilibrio di civilt. Violante, sul disarmo bilaterale, concorda: Il magistrato non il custode della moralit... Molte volte la magistratura, esercitando un compito improprio, stata costretta a intervenire sulla politica, mentre lelettore il selezionatore della classe politica. Cio: se un magistrato scopre un politico a rubare o a mafiare, deve ritirarsi in buon ordine perch non compito suo indagare: deve lasciarlo fare agli elettori, che naturalmente non sanno nulla. In pi, a giudicare i magistrati in sede disciplinare, non dovr pi essere il Csm, ma unalta corte di giustizia nominata dal Parlamento, cio dai politici, che cos potranno processare i magistrati. Invece i magistrati che processano i politici esercitano un compito improprio. E, se questa la posizione del Pd, siamo a cavallo. Al confronto, Angelino Jolie una mammoletta: sulle intercettazioni teme che il testo da me proposto non potr ottenere la convergenza del Pd. Uomo di poca fede: con i Violante tutto possibile. Del resto, sulla svuotacarceri Severino, il Pd s gi rimangiato la richiesta di abolire lex-Cirielli (il Pdl non vuole) e ha digerito senza un ruttino la trovata del Pdl di escludere dai benefici scippatori, ladri e rapinatori: cio quelli che davvero affollano le carceri, mentre restano compresi i colletti bianchi, che in carcere non ci sono ma potrebbero presto finirci. Compreso Caltagirone, che in caso di condanna definitiva, rischiava di finire dentro. Invece scampato pericolo, grazie alla legge firmata dal suo ex avvocato divenuto ministro. Libidine pura.

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Elezioni amministrative: alle urne il 6 e il 20 maggio

SOLO AL COMANDO
capoluoghi di regione: Palermo, Genova, Catanzaro, LAquila. A Catanzaro si torna al voto dopo un anno, perch il sindaco Pdl, Michele Traversa eletto a maggio 2011, ha optato per la carica di deputato Pdl e si dimesso. A LAquila il sindaco uscente Cialente, dovr fare le primarie contro il candidato di Sel, Vittorio Festuccia. Le primarie potrebbe sceglierle anche il Pdl. Pdl che andr incontro a non poche difficolt nelle citt del Nord, dove governa con la Lega, dopo la rottura in Parlamento. Nel dettaglio, i capoluoghi di provincia dove si vota sono: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Verona, Gorizia, Genova, La Spezia, Parma (dove il sindaco, Vignali si dovuto dimettere dopo gli scandali che hanno

l 6 e il 20 maggio (primo turno ed eventuale ballottaggio) ci sar la prossima tornata di elezioni amministrative. Al voto, circa un migliaio di comuni italiani. Le regioni con pi comuni alle urne saranno Sicilia, Lombardia, Campania, Calabria, Veneto e Piemonte. Si voter in 28 comuni capoluogo di provincia, quattro dei quali

MONTI PIGLIATUTTO
La base Pd lo preferisce a Bersani, tra i leghisti vola al 75% Alle amministrative i partiti proveranno a battere un colpo
di Wanda Marra

onti salvatore della patria senza se e senza ma. Poco importa se le categorie colpite dalle liberalizzazioni fanno il possibile per bloccare la loro fetta dItalia. Poco importano le lacrime e sangue, che non sono pi solo una promessa. Ancor meno importano le opinioni dei politici in generale e del Pd in particolare. Marted sera, quasi in chiusura di puntata, Ballar ha mostrato un sondaggio di Pagnoncelli nel quale alla domanda Attualmente preferirebbe un governo guidato da Monti o dai leader del mio partito, gli interpellati rispondono di preferire Monti al 32% nel Pdl, al 60% nel Terzo polo e al 69% nel Pd. Come commentava la sociologa Chiara Saraceno in studio si nota una sfiducia nella classe politica preoccupante e un affidamento a Monti

totale, di disperazione. Lei tirava in ballo subito correggendosi una sorta di rischio dittatura. Ma in effetti se questi dati si leggono assieme a quelli di un sondaggio di Radio Padania tra gli elettori della Lega, il consenso del Professore appare talmente schiacciante da non vedere confini. Alla domanda Cosa ne pensi dei primi mesi di attivit del governo Monti?, il 75% si schiera dalla parte del governo. Ha un bel dire Bossi che Monti ce lha fatta a far sprofondare il paese, il consenso dei tecnici addirittura pi bulgaro di quello del Parlamento. Peraltro, secondo il sondaggio di Ballar, Monti in pole position anche come prossimo presidente del Consiglio: col 21% stacca di 10 punti il terzetto che lo segue (Berlusconi, Bersani e Vendola). E polverizza Passera: corteggiatissimo dai partiti e candidato preferito dai retroscenisti come regista del futuro delle larghe in-

tese, guadagna solo il 2%. Presente in studio, impallidisce. Tanto che Pagnoncelli si affretta a sottolineare che il dato condizionato dalla sua minor notoriet rispetto agli altri. Dal canto loro, i Democratici hanno un bel rivendicare la loro perenne crescita nei sondaggi (anche Pagnoncelli li d come primo partito): sembra che letica della responsabile delega li stia portando rapidamente a delegare pure il partito al Professore.
TRA PARLAMENTO che vota compatto qualsiasi cosa ed elettori che approvano, lunico spazio di dialettica politica o di semplice esistenza in vita sembra dunque affidato al territorio. Il 6 e il 20 maggio ci saranno le prossime amministrative. Si vota anche in citt importanti. Il centrosinistra ha scelto di confrontarsi quasi ovunque con le primarie: strumento che vuole essere loccasione per

dare la parola ai cittadini, ma spesso diventa occasione per guerre fratricide nei partiti e negli schieramenti. Una prima tornata c stata domenica: a Monza, ad Asti, ma anche nella terra di Vendola, a Lecce e a Sesto San Giovanni, la roccaforte di Penati, ha vinto il candidato Pd. A Rieti, invece quello di Sel. Vendola e Di Pietro lhanno interpretata come un dato a loro favore, chiedendo a Bersani di ritirare fuori la foto di Vasto. Con laltra mano, per, il governatore della Puglia dice di no alle primarie a Taranto in nome di uninvestitura congiunta del sindaco uscente Ippazio Stefno e anche a Brindisi. Primarie ci saranno ancora, a LAquila per esempio, dove il sindaco uscente Cialente sfider il candidato di Sel. Mentre il centrosinistra si conta, si divide, oppure responsabilmente consulta gli elettori, il Pdl perlopi i suoi candidati li cala dallalto. O si affida ai congressi cittadini.

IN 5 ALLE PRIMARIE Voto il 26 febbraio

Palermo, il Viet-Dem sotto il diktat di Lombardo


La maggioranza appoggia un candidato filo-governatore, dallaltra parte la Borsellino. Orlando: Corro anche io
di Enrico Fierro

a Palermo. G randi movimentivota, Diego In primavera si Cammarata, pupillo di Gianfranco Miccich agli albori del berlusconismo in salsa sicula, poi fedelissimo di Schifani e Alfano, ha gettato la spugna. Travolto dai debiti, con lincubo del default della municipalizzate, piegato dagli scandali il peggior sindaco della storia di Palermo (Raffaele Lombardo dixit) lascia. In anticipo rispetto alla scadenza naturale, abbandona la nave. Come Schettino, peggio di Schettino. Il colmo per un lupo di mare. infatti nota la passione per la nautica di Cammarata, avvocato a tempo perso e sindaco da un decennio, che ama farsi fotografare al timone del Molla due, una barca di lusso ufficialmente intestata ai figli, che stata la causa della sua ultima grana giudiziaria. Perch uomo tuttofare della barchetta era un dipendente della Gesip, una delle municipalizzate sullorlo del baratro finanziario, Ciccio Alioto, che firmava la presenza in ufficio, ma poi scappava al porto per cucinare il pesce al sindaco. La febbre del forcone Un pasto indigesto, visto che assieme al primo cittadino marinaio ora deve affrontare un processo per truffa e abuso dufficio. Poca roba in una citt che assiste indifferente al suo declino (indici di povert altissimi, 50% dei giovani disoccupati) e che ora sembra scossa dalla febbre del ribellismo forcone. Ieri ad assediare il centro gli autotrasportatori, oggi sar la volta dei pescatori. Giocano in tanti con le suggestioni ribelliste. Siamo vicini ai forconi, riconosciamo la bont delle loro proteste. Parla Pippo Fallica. Ex autista di Gianfranco Miccich, il brac-

Dopo Cammarata Il rosso del bilancio

ltre a Rita Borsellino, Fabrizio Ferrandelli e a Leoluca Orlando dellIdv (i tre della foto), in campo per le primarie siciliane di sono anche Davide Faraone - deputato del Pd - e Antonella Monastra. Ninni Terminelli si ritirato invece ieri. Il sindaco uscente Cammarata si dimesso il 16 gennaio - il mandato sarebbe scaduto naturalmente in primavera, dopo quasi 10 anni di consiliatura sommerso dal rosso di bilancio e da un crollo di popolarit. Ha attaccato Lombardo: Non ha mai rispettato gli accordi con il Comune potrebbe essere ancora pi ostile. (F E )
OTO MBLEMA

a fare una campagna elettorale e a predicare lalternativa con gli assessori di Lombardo? Il recinto delle alleanze deve essere chiaro. E la Borsellino? La stimo, non dir mai una parola contro di lei, ma caduta in una trappola, lapparato la massacrer, Lombardo mander a votare i dipendenti della Regione, gli altri i loro clienti. Una catastrofe. Il rischio liste autonome Quindi? Quindi Leoluca Orlando si candida. Stop. Nel 2007, il sindaco della Primavera palermitana perse (ma ci furono brogli) col 45% dei voti, l8% in pi della coalizione di centrosinistra. Netta anche la posizione della Borsellino. Rita dicono i suoi parteciper alle primarie a patto che siano di centrosinistra, diversamente, se qualcuno pensa di non fare le primarie, o di predeterminare le alleanze con Lombardo, presenter una sua lista al primo turno. Morale

cio operativo di Grande Sud, il movimento fondato dallex pupillo siciliano di Berlusconi. Quando Miccich allapice della sua carriera politica (fu finanche sottosegretario allEconomia), riceveva i clientes in una stanza dalbergo, regolarmente sdraiato sul letto, come raccontano le cronache dei tempi belli, lui dirigeva il traffico dei questuanti. Insomma, non proprio un Finocchiaro Aprile. E Miccich? Balla anche lui sulla punta dei forconi (Quando scende in piazza una categoria si davanti a una protesta. Quando a scendere in piazza un intero popolo, si davanti a una vera e propria rivoluzione), e su quello del variegato mondo di centrodestra. Se vogliono il mio appoggio per le Comunali di Palermo, mi devono dare Palazzo dOrleans, dice prevedendo unalleanza Pdl, Grande Sud e Pid, il partito di Tot Cuffaro e Saverio Romano. Il boccone grosso la Regione, al cui vertice, grazie a unalleanza di ferro con i settori forti del Pd, siede Raffaele Lombardo, leader indiscusso del Mpa. Ed proprio Lombardo e il nodo con lalleanza col suo movimento e il Terzo polo a spaccare il Pd e i movimenti dellantimafia. Da una

parte i lombardiani del partito di Bersani rappresentati da Giuseppe Lumia e Antonello Cracolici, dallaltra lala capeggiata da Rita Borsellino. Risultato: cinque candidati alle primarie del 26 febbraio. Erano sei fino alluna di ieri, quando il consigliere comunale Ninni Terminelli si ritirato perch queste primarie sono un Vietnam. Un disa-

stro politico che neppure il vertice tra i capi siciliani del Pd e Bersani riuscito a evitare. E come se non bastassero i guai del centrosinistra, c anche Leoluca Orlando che da settimane ha annunciato la sua candidatura. Non sono io a rompere, la verit che queste non sono primarie, ma un regolamento di conti dentro il Pd. Ma come si fa

dellamara favola palermitana: il centrosinistra si spacca e rischia di avere un candidato ufficiale del Pd, nominato senza primarie, Borsellino e Orlando candidati con loro liste al primo turno. Una manna per un Pdl in crisi (i sondaggi lo danno al 23% e il rettore Roberto Palermo ha detto no a una sua candidatura). Risponde Peppe Lumia, Pd di fede lombardiana. Ci stiamo concentrando su Fabrizio Ferrandelli, un giovane di 31 anni, il Terzo polo pronto a sostenerlo. Senza lalleanza con i moderati non si va da nessuna parte. Il nostro candidato conosciuto nei quartieri popolari, non possiamo tornare al 1987 con Orlando, i giovani non capirebbero, sarebbe il massacro di due generazioni. Rita Borsellino non ha rapporti con la citt, il polo civico non la vuole. Lombardo tace e aspetta che il Pd ritrovi una strada. Ma sempre seguendo il suo diktat: O con me o con la Borsellino.

VERONA Tosi spacca tutto (con Maroni)


candidato del Pdl a Verona alle prossime C hiunque sarlaildovr vedere con Flavio Tosi. Adorato dai comunali se suoi concittadini, anche quelli distanti dalla Lega, Tosi ha annunciato che a maggio correr da solo, oppure, se i vertici del Carroccio non sono daccordo, torner a fare il programmatore elettronico e lascer la politica. Tosi ha deciso di riproporre la scelta vincente di 5 anni fa: si candida con una lista civica personale, senza Lega n Pdl. Quando sono stato eletto abbiamo vinto proprio perch abbiamo catalizzato i voti di chi leghista non . Il leader scissionista veronese in contrasto con lattuale segretario della Liga veneta Gian Paolo Gobbo, al quale forse ancora in primavera se ci sar il congresso federale cercher di sfilare la cadrega. Sono sereno dichiara il maroniano Tosi liste personali le hanno fatte anche Zaccariotto e Zaia senza nesErminia della Frattina suno scandalo.

PUGLIA Tre citt e il lodo-Vendola


candidato Sel, Salvemini ha appena perso le I lprimarie condiquellaCarloPd,governo Vendola) per la candel Loredana Capone (assessore allo Sviluppo economico del didatura a sindaco di Lecce, e il governatore della Puglia non ci sta a rischiare oltre. Dunque, Taranto deve essere blindata e Brindisi si pu sacrificare. Per questo dice no alle primarie nel capoluogo jonico, dove il candidato unitario, sostiene, deve essere Ippazio Stefno, il primo cittadino uscente. Mentre tratta con Giovanni Brigante perch rinunci a correre a Brindisi contro il candidato unitario del resto della coalizione, Mimmo Consales. Il centrosinistra dia il via a una campagna elettorale che continui la straordinaria opera di cambiamento di Stefno. Trasecola il segretario Pd, Sergio Blasi: Non ci posso credere. Mi sembra che si sia capovolto il mondo: ma come, chi chiede le primarie ovunque, non vorrebbe farle in Puglia?.

Gioved 26 gennaio 2012

SOLO AL COMANDO
coinvolto la sua Giunta), Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, LAquila, Isernia, Catanzaro, Brindisi, Lecce, Taranto, Trani, Agrigento, Palermo, Trapani, Oristano e Lanusei. Le elezioni provinciali previste nel 2012 a Vicenza, Ancona, Como, Belluno, Genova e La Spezia sono state invece sospese e rinviate in attesa di capire quale sar la sorte di questi enti. In attesa del 6 maggio si stanno svolgendo le elezioni primarie in alcune citt dove il centrosinistra ha scelto questa strada: a Rieti ha prevalso il candidato di Sinistra e libert e si spera in un effetto Cagliari dopo 18 anni di centrodestra; ad Asti, Lecce e Monza invece gi stato scelto un candidato Pd. Le primarie continueranno nelle prossime settimane.

Il sondaggio

Illustrazione di Doriano

Di nuovo in crescita il gradimento di Monti, dopo la lieve flessione delle ultime due settimane: secondo il sondaggio di Pagnoncelli per Ballar al 58%, contro il 51% del marted precedente. Peraltro, sia gli elettori del Pd (per il 69%) che del Terzo Polo (per il 60%) preferiscono il Professore ai leader dei loro partiti. Giudizio positivo del 53% anche sulle liberalizzazioni.

SOTTO LA LANTERNA Da mensopoli allalluvione

Due donne e un marinaio: Genova divisa per tre


La Vincenzi deve guadagnarsi la riconferma interna contro Pinotti. La variabile Doria e don Gallo
di Stefano Caselli

e Ferruccio Sansa
Genova il Pd lotta contro se stesso. E forse riuscir nella grande impresa: perdere. I sondaggi ufficiosi non lo escludono: al ballottaggio il candidato del centrosinistra potrebbe essere sconfitto da Enrico Musso, professore universitario, senatore, ex candidato sindaco del Pdl e oggi a capo di una lista civica. Non c da stupirsi. Da pi di un anno i genovesi sono assillati da un tormentone: le primarie, la mancata riconferma di Marta Vincenzi. Da met mandato sul sindaco pendeva la spada di Damocle della trombatura. Ma che cosa successo? Qualcuno in citt ricorda il famoso aneddoto di quel dirigente Pd che vedendo un passante disse: Quello, se voglio, lo faccio diventare sindaco. Era davvero cos il Partito che per sessantanni ha vinto tutte le elezioni con percentuali pi che bulgare. Genovesi. Che ha

tenuto in pugno il potere. Lo dice anche Vincenzi: Forse abbiamo avuto poca paura di perdere. E forse la troppa sicurezza ha provocato il guaio. Pierfranco Pellizzetti, sociologo e docente universitario, la dipinge cos: Le primarie sono state volute dal governatore Claudio Burlando per sancire il principio che la riconferma di Vincenzi non fosse scontata. Poi si candidata Roberta Pinotti. E adesso si trovano davanti una macchina infernale. Le primarie prova di democrazia o strumento per fare le scarpe al sindaco? Quando si trattato di decidere la riconferma di Burlando alla Regione non ci sono state primarie. E nemmeno per il sindaco di Savona, Federico Berrutti. Per Vincenzi vale unaltra regola, ricostruisce Pellizzetti. Perch? Non che Vincenzi abbia pi di tanto disturbato i manovratori, ma non era molto omogenea a loro. Certo, il suo mandato non stato esente da ombre. Le ul-

Il regno di Marta Il fattore acqua

ono cinque i candidati sotto la Lanterna: Marta Vincenzi, Angela Burlando, Marco Doria, Andrea Sassano e Roberta Pinotti. A meno di sorprese, la lotta per la vittoria intravista come una sfida a tre tra Vincenzi, Doria e Pinotti. Nel 2007 Marta Vincenzi, candidata dellUlivo, vinse le primarie nel capoluogo ligure con il 60% delle preferenze, seguita da Stefano Zara, ex presidente di Assindustria Genova lanciato dal petroliere e presidente della Sampdoria Riccardo Garrone. Terzo lintellettuale Edoardo Sanguineti sostenuto da Unione a sinistra, Prc e Pdci. per i toni pacati, alieni dalle risse politiche, non si pronuncia sul passato: Negli ultimi anni le amministrazioni locali sono state obbligate a giocare di rimessa. Adesso arrivato il momento di dire basta. Ma i programmi? Noi abbiamo amministrato, abbiamo subito tagli da 200 a 100 milioni. Eppure siamo riusciti a ridurre il de-

bito del 4%. Abbiamo mantenuto i servizi sociali e investito 900 milioni. Vorrei portare a compimento quello che ho cominciato: puntiamo a una sostenibilit ambientale, con un nuovo piano regolatore che prevede di costruire solo sul costruito, con una nuova integrazione dei trasporti pubblici, racconta Vincenzi. In fondo c Musso Lavoro, la prima parola pronunciata da Pinotti. Spiega: Vorrei mantenere a Genova le attivit che ci sono e portarne altre, dalle industrie manifatturiere qualificate allhi-tech. E poi puntare su una maggiore integrazione tra porto e Comune. Ancora: La scomparsa delle province apre le porte alla citt metropolitana. I comuni potrebbero avere nuove competenze nella scuola, che sar al centro del mio programma. E poi punter sul decentramento. Doria rimarca la propria identit politica: Sono una persona di sinistra. Questo significa riportare al centro della politica lidea di beni comuni. I referendum sullacqua hanno dato unindicazione precisa, non tutto pu essere gestito dalle logiche di mercato. Ma in fondo la vittoria, alle primarie come alle elezioni, dipender molto da due fattori. Primo, il centrodestra, con un Pdl quasi assente e una Lega genovese travolta dagli scandali (ultimo quello dei fondi investiti in Tanzania dal cassiere, Francesco Belsito). Il centrodestra che sembra fare di tutto per non vincere, quasi che gli equilibri di potere attuali gli andassero bene. E poi c il convitato di pietra: qui non ci possono essere Pisapia, difficile conquistare Genova senza il sostegno della nomenclatura del partito. Che forse punta pi sulla Pinotti, ma sta aspettando per scendere in campo.

time sulle frasi scappate al sindaco allindomani dellalluvione. Ma forse la vera colpa di Vincenzi unaltra (e non certo questo che le rinfaccia il partito): non ha saputo proporre una nuova classe dirigente alternativa al blocco di potere che comanda da decenni. Alcuni dei suoi collaboratori pi stretti furono travolti dallo scandalo di Mensopoli. Programmi di programmi Comunque sia alle primarie del 12 febbraio il Pd si trover 5 candidati: Angela Burlando, Marco Doria, Roberta Pinotti, Andrea Sassano, Marta Vincenzi. La partita, secondo i pronostici, sar al femminile, tra il sindaco uscente e la senatrice Pinotti. Loutsider Doria, discendente di Andrea, il grande ammiraglio della repubblica marinara, e figlio di Giorgio, il marchese rosso del Pci anni 70-80. Doria sostenuto da Sel e sponsorizzato da don Andrea Gallo. Le primarie di Genova sono la dimostrazione pratica della personalizzazione del confronto politico, conclude Pellizzetti. Vincenzi pare daccordo: Sento polemiche, battibecchi, vorrei discutere di pi dei programmi. Ma che cosa successo davvero nel cen-

trosinistra? Vincenzi smussa le polemiche: Quando sono stata eletta, il nostro schieramento era diverso. Pu avere un senso adesso verificare se la nostra proposta ancora condivisa. Pinotti, finora data in vantaggio, pi secca: Cera il dubbio che lamministrazione avesse mantenuto il collante con la citt. Doria, che si fatto apprezzare

FROSINONE La prima del Pdl (con novantenne) nuovo corso del Popolo della I lciaria: Frosinone terrprimarie libert comincia dalla Cioa battesimo domenica prossima il primo esperimento di del centrodestra. Cinque
candidati (in realt fino a poco tempo fa ce nera uno solo, il favorito Nicola Ottaviani) al quale sono stati contrapposti 4 satelliti. Nicoletta Ceccarelli, insegnante, consigliere comunale del Pdl; Ettore Ferrara, storico militante socialista, poi in Forza Italia, di 88 anni; Onofrio Evangelisti, in quota Lega e Giovanni Palazzi, di Fli. Il regista del debutto della democrazia diretta di destra Mario Valducci, responsabile Enti locali del Pdl. Laccordo che le primarie si faranno per i candidati agli organismi monocratici delle regioni e degli enti locali fino ai comuni con pi di 15.000 abitanti. Potranno votare tutti gli iscritti alle liste elettorali. I tesserati, per, godranno di un trattamento di favore, sborsando un euro, contro i tre che saranno richiesti agli altri.

SOBRIO O SON DESTO

Le vedette di B. e i polacchini
Questione di stile scrive il settimanale Chi ed proprio il caso di dirlo: il servizio dedicato allo Shopping del Presidente, ovvero a Napolitano colto nel difficile compito di provare e acquistare un paio di... polacchini. Ovvero delle scarpe sportive, modello Tods. Perch improvvisamente non solo il settimanale di Signorini, ma pure il Giornale di Berlusconi siano cos attenti ai sobri acquisti del Capo dello Stato questione interessante: con il Cavaliere bifronte, che da una parte rema contro e dallaltra ci tiene a ingraziarsi i poteri del momento. Anche questa settimana Chi dedica un ampio servizio a Monti, con tanto di foto storica del matrimonio con Elsa. Questione di stile.

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Gioved 26 gennaio 2012

Lemergenza casa a Roma e in Italia in onda su Tracce

EUROINCIUCIO
ed ultima puntata di Tracce, programma di inchieste e reportage, a cura di Roberto Pozzan e Francesco Cirafici, in onda questa sera alle ore 23.30 su Rai2. L'inchiesta si intitola Cerca casa bamboccione: un viaggio tra i piccoli proprietari di casa dei quartieri ad est della capitale, abbandonati da acqua e corrente elettrica, tra gli occupanti di immobili sfitti e tra gli sfrattati, in un miscuglio di voci ed esperienze di pasoliniana memoria. Roma, prima nella classifica nazionale per numero di sfratti emessi, appare meta confortevole solo per chi costruisce, mentre le cose si complicano per i bamboccioni che provano a uscire dal nido. Previsti tagli anche al fondo di sostegno alla locazione, gi pesantemente colpito nel 2011.

bitare a Roma sembra diventato solo un affare per speculatori e palazzinari. Case popolari appaltate a societ per somme esorbitanti, periferie prive dei servizi essenziali, unabitazione su sette vuota a fronte di quasi settemila sfratti emessi nel solo 2010. Di emergenza abitativa in Italia e soprattutto nella capitale si occuper la settima

A MONTI UNA MAGGIORANZA CHE VALE 900 MILIARDI


Mozione Ue, i partiti votano sui sacrifici futuri

di Stefano Feltri

a ieri Mario Monti non pi un tecnocrate, un podest straniero, per usare unespressione montiana. Ma un premier a tutti gli effetti, con una solida maggioranza politica almeno su quello che pi conta in questo momento: la politica europea. Alla Camera il premier incassa 468 voti a favore di una mozione sullUnione europea, primi firmatari due deputati del Pd, Dario Franceschini e il responsabile del partito per lEuropa, Sandro Gozi. un atto privo di effetti concreti, ma che serve a chiarire la posizione del Parlamento. Lapprovazione della mozione unitaria un risultato importante, fa sapere subito il capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

PU SEMBRARE una di quelle incomprensibili vicende procedurali da Montecitorio, ma si tratta davvero di una svolta. Lo spiega anche Monti al Senato, dove stata approvata unanaloga mozione: Finora ho informato il Parlamento ex post, riferendo sugli incontri europei, oggi il coinvolgimento avviene ex ante. E questo ha due scopi: permettere a Monti di presentarsi in Europa con la forza negoziale che deriva dallavere alle spalle una maggioranza compatta e rafforzare la credibilit delle sue promesse alla luce del fatto che i partiti si sono impegnati, con un voto parlamentare, a rispettarle anche per lavvenire. Il punto cruciale il six-pack di cui, per la prima volta, si discute apertamente in Parlamento con toni proporzionati alla severit di questo pacchetto di regole europee: nei prossimi anni il patto di stabilit rafforzato Euro Plus prevede che tutti i Paesi debbano ridurre di un ventesimo allanno la quota di debito che eccede il 60 per cento del Pil. Il nostro Pil circa 1.500 miliardi, il debito 1843, siamo fuori di oltre 900 miliardi. Significa, potenzialmente, manovre di 45 miliardi ogni anno. Certo, la crescita (che non c) e linflazione possono rendere meno gravoso il compito, e i fattori rilevanti da considerare Monti li sta negoziando ammorbidiranno ancora il conto. Che sar comunque di almeno 20-25 miliardi. Venir via dal debito nel modo matematico che inavvertitamente abbiamo sottoscritto impossibile. Non si possono rispettare impegni impossibili e mettere l'Italia di fronte all'impossibile significa metterci l'Europa. So che lei, presi-

dente, si sta battendo per questo, lamenta il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Poi per vota la mozione che si limita a chiedere un rientro morbido dal debito, ma non lo contesta certo. La mozione, infatti, chiede al governo di impegnarsi affinch senza mettere in dubbio il risultato finale di rientro nei parametri di convergenza europei, eviti automatismi e rigori eccessivi, tenga in considerazione l'impatto del ciclo economico, nonch attribuisca forte rilevanza ad una serie di ulteriori fattori rilevanti come il risparmio privato e la sostenibilit del sistema pensionistico. Finora in Parlamento non si era mai votato su questo tema, il six pack era stato materia soltanto dei governi. Gli altri punti della strategia europea che i partiti avallano li chiarisce lo stesso Monti: spingere sul mercato interno, ottenere un rafforzamento del Fondo salva Stati permanente (Esm) da 500 ad almeno 750 miliardi (di nuovo bocciato dalla Germania ieri), e un riflesso del nostro impegno su una ragionevole riduzione dei tassi di interesse sul debito. Qui serve la traduzione che, un po brutalmente, suona cos: cara Germania, abbiamo fatto i compiti a casa ora lascia che la Bce di Mario Draghi intervenga sul mercato

Le proteste di Roberto Calderoli (Lega) al Senato dopo lintervento di Monti (FOTO ZIP)

QUI PARLAMENTO

di Caterina Perniconi

La Lega impone il weekend lungo


del debito per far crollare lo spread (un po pi basso del solito, ma ancora attorno a 400 punti). Per non pu essere leuropeista Monti a dare limpressione di mettere in dubbio lindipendenza della Bce e quindi precisa: Non stiamo chiedendo denaro alla Germania o ad altri. UN TIPO di dibattito un po esoterico per il Parlamento. Al Senato i banchi del Pdl sono praticamente vuoti, il Pd presente in forze ma un po intontito, i senatori si ricordano di fare il primo applauso dopo oltre un quarto dora che il premier sta parlando. Soltanto la Lega prova a dissentire, ma la polemica sul six pack non la pi congeniale per leloquio lumbard, si concentra sul tema delle radici cristiane dellEuropa e riesce perfino a far approvare un pezzo della propria mozione. Limpressione ieri in Parlamento era che i partiti stessero firmando un assegno in bianco a Monti, lo dice perfino il segretario del Pdl Alfano: Anche questa volta abbiamo messo l'Italia davanti a tutto, prima degli egoismi di parte perch quando in gioco l'interesse dell'Italia nei rapporti con l'Europa noi indossiamo maglia nazionale e giochiamo tutti insieme. E sul sito di Radio Padania Libera il 63 per cento dei 3635 partecipanti a un sondaggio (non statistico) si dicono molto soddisfatti delloperato del governo finora. Egemonia montiana.

rorogato il milleproroghe. Almeno fino a marted. Chiudere col provvedimento questa settimana stato infatti impossibile, perch avrebbe significato la permanenza a Roma dei parlamentari fino a sabato, a causa dello sciopero generale di domani che fermer i mezzi di trasporto per rientrare a casa. Quindi oggi ci sar il voto di fiducia e poi tutti di corsa in aeroporto e in stazione prima delle 21 per un weekend decisamente lungo. La decisione stata presa dopo una richiesta della Lega alla riunione dei capigruppo. Il rischio era lostruzionismo, che avrebbe fatto slittare comunque il voto finale alla prossima settimana. Meglio lasciar perdere e partire. Il tutto in un clima definito dai parlamentari come la Concordia. Poche le presenze in aula, un equipaggio in bala di se stesso e unassemblea inclinata verso linutilit.

DALLA GIUSTIZIA ALLEUROPA

Il Pd scavalca Casini: con Violante guida linciucio


di Fabrizio dEsposito

ovunL uciano Violante, in queste settimane, luomodel sigo- que dellinciucio tripartisan sotto lombrello verno Monti (e Napolitano). Ieri sul Messaggero speso ancora una volta per una riforma della giustizia condivisa e distante dai giacobinismi. Strano. Come ha notato lItalia dei valori quando Pd, Pdl e Terzo Polo hanno votato insieme la relazione del guardasigilli Paola Severino, la giustizia non era parte dellaccordo sul governo tecnico. Poi, dopo, arrivato il decreto legge svuotacarceri, approvato ieri sera al Senato (non senza divisioni nel Pdl) e che contiene anche labolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari. La strada tracciata, insomma. Allo stesso tempo, Violante lambasciatore pi influente del Pd sulla legge elettorale. I suoi colloqui riservati con Gaetano Quagliariello, vicepogruppo del Pdl al Senato, avrebbero gi limitato a due le opzioni possibili: sistema spagnolo in primis, tedesco in subordine. Lex magistrato ed ex parlamentare si conferma cos lesponente democratico meno distante dalle posizioni di Massimo DAlema, molto attivo in questi giorni. Sia sul fronte delle prossime amministrative (ieri ha discusso in Transatlantico di Puglia con Francesco Boccia e di Sicilia con Sergio DAntoni), sia su quello dellinciucio a sostegno del Professore. La sua linea non disdegna, come al solito, la mera tattica: Se teniamo duro su Monti, saranno loro a spappolarsi. Dove quel loro riferito al Pdl di Silvio Berlusconi ma anche di Angelino Alfano. Una sorta di guerra di nervi dove perder chi ceder per primo, se ceder.

Ammette il deputato del Pd Stefano Graziano, vicino al di Nicola Cosentino nella Giunta per le autorizzazioni. Il moderato Marco Follini: La competizione con il Pdl secondo, dialogante, porta avanti la linea della responsulla responsabilit. E ieri stato il Pdl ad avere una sabilit e si ritrova con Alfano, Fitto e Frattini. La confortissima fibrillazione sulla seconda mozione unitaria vivenza regger per un altro anno, fino al termine nadellera Monti: quella sullUnione europea. La cartina di turale della legislatura? Il ragionamento dei falchi che tornasole sul voto, in teoria contrario, della mozione le- lesperienza del governo Monti porter voti solo al cenghista. La spaccatura nellex partito dellamore stata trosinistra oppure, pi radicalmente, favorir una scomclamorosa. Erminio Quartiani del Pd ha fatto una con- posizione del quadro politico a danno del Pdl. tabilit spietata: Sarebbe stata preferibile una maggiore Tutto questo, infine, deve fare i conti con le mosse tattiche coerenza nel Pdl al momento del voto nel rispetto delle e strategiche del Terzo Polo, dominato dallUdc di Pier indicazioni del governo. Alla fine solo 108 deputati del Pdl Ferdinando Casini. I centristi si sentono scavalcati dal Pd hanno seguito le indicazioni dellesecutivo. Sette di loro nella corsa allinciucio e iniziano a disegnare scenari alhanno addirittura votato a favore del testo leghista (Cro- ternativi per non rimanere stritolati tra i due poli. Ieri setto, Bruno e Mussolini, fra loro), 56 alcuni deputati centristi andavano riLuciano Violante (F A ) velando lultimo pensiero di Casini: Se si sono astenuti (tra cui Bertolini, Bonaiuti, Corsaro), 30 assenti (primo passiamo febbraio, sciogliamo lUdc e fra tutti Berlusconi, ma anche La Rusfacciamo il partito dei moderati. Un sa, Verdini, Tremonti) e 10 in missiowishful thinking oppure la presa datto ne. Insomma 103 voti in totale contro che la riforma elettorale andr in senso 108 non sono un segnale di grande bipolare? Del resto, lentusiasmo inicoerenza. Tra gli assenti volontari, ziale di Casini sul governo Monti staper esempio, anche il direttore del Seto smorzato mano a mano dalla precolo dItalia Marcello de Angelis: potente ribalta riservata al supermiMe ne vado. Sinora non ho mai vonistro Corrado Passera, possibile cantato una fiducia a Monti. didato intercambiabile per i due poli. Il In pratica, ci sono due Pdl. Il primo, risultato che il nuovo portabandiera malpancista, fa sempre riferimento a dellinciucio sulla strategia delle mozioBerlusconi e spinge per evitare la rotni diventato il Pd. Parafrasando al tura con la Lega di Bossi, che ieri pecontrario la Bindi allassemblea nazioraltro ha continuato a votare a favore nale: noi siamo qui e siamo questo.
OTO NSA

Gioved 26 gennaio 2012

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Un sobrio bavaglio: lUsb sciopera, ma la Rai non ne parla

IL DECLINO
del servizio pubblico della Rai, riguardo all'annunciata agitazione. Si tratta, secondo l'Usb, di una condotta in contrasto con la legge 146/90 e 83/200 che prevede l'obbligo di dettagliata e tempestiva diffusione delle notizie sugli scioperi. I sindacati manifestano contro il governo Monti e le sue politiche di attacco al salario e ai diritti del mondo del lavoro. Un silenzio voluto, forse, per non disturbare il manovratore mentre impegnato a far rispettare i dettami dellEuropa, delle banche, della finanza. La protesta, promossa oltre che dallUnione Sindacati di Base anche da altre 6 sigle sindacali, riguarder l'intero territorio nazionale, coinvolgendo lavoratori pubblici e privati.

na cappa di silenzio attorno allo sciopero generale indetto per venerd 27 gennaio: questa laccusa mossa dallUsb, Unione Sindacati di Base, che ha presentato ricorso all'Agcom e alla Commissione di Garanzia sullo Sciopero per la non adeguata informazione all'utenza dei mezzi di stampa e radiotelevisivi, almeno quelli

COS LA FIAT CI HA CACCIATI DA MIRAFIORI


Airaudo racconta come la Fiom sopravvive fuori dalle fabbriche
di Giorgio Airaudo*

Mirafiori ce ne siamo andati, una mattina di gennaio. Poche ore per sbaraccare 110 anni di storia: i ritratti di Enrico Berlinguer e le foto di Bruno Trentin, sgombrate in camion insieme con le bandiere. A Mirafiori come nel resto dItalia, nel silenzio generale, la Fiom stata cacciata da tutte le fabbriche Fiat. Siccome non abbiamo firmato il contratto imposto da Sergio Marchionne, ci tolgono lagibilit democratica.

QUESTO RITO si compie con un accanimento che se non fosse drammatico risulterebbe farsesco. A San Mauro, alla CNH, dove si producono le macchine di movimento terra, il nostro delegato, Marco, mi ha raccontato che nelle notti tra il 25 e il 31 dicembre, lazienda ha approfittato del Natale per cambiare le serrature della saletta sindacale. Alla Marelli di Caivano invece, accaduta una cosa buffa. Il nostro compagno, sei anni prima, era stato sottoposto a un rito burocratico: gli era stato fatto firmare un documento di consegna per le chiavi. Cos, quando la Fiat gliele ha chieste indietro lui ha preteso una richiesta scritta e una ricevuta fir-

mata: mentre aspettava ha traslocato. La cacciata stata simultanea, ma non ha ottenuto il primo effetto desiderato: spegnere un sindacato, con la stessa facilit con cui si schiaccia un moscerino. La risposta dei nostri compagni in queste ore commovente. Mi ha chiamato Mauro, dalla Iveco di Mantova: davanti allo stabilimento la Fiom in una roulotte della Protezione civile, intervenuta su richiesta del sindaco. Anche a Pregnana Milanese, dove si producono motori speciali, siamo ospiti della Protezione civile, in una tenda per terremotati (per fortuna riscaldata!). Non curioso? Lemergenza della rappresentanza considerata pi drammatica da chi si occupa di calamit naturali, che dai leader del centrosinistra. A Brescia i nostri compagni sono molto organizzati. Davanti allingresso della Iveco hanno montato una casetta prefabbricata attrezzata come ufficio. Anche a Torino ci siamo dovuti ingegnare: il camper della Fiom le 16 porte aperte da cui (quando riescono a lavorare) entrano gli operai. A Modena, dove si costruiscono marchi del lusso, arrivato un altro camper. A Pomigliano, con un bellissimo gesto di solidariet, i pensionati dello Spi ci

hanno regalato un camion-ufficio. In queste ore siamo appoggiati con i nostri delegati nei patronati e negli uffici vertenze, per non far venire meno i servizi fiscali che da sempre offriamo agli operai. Mi difficile capire perch in questo Paese opinionisti, grandi giornali, conduttori dei programmi di informazione non si accorgano che questa diaspora non solo un atto di violenza fisica, ma una sospensione dei diritti per molti lavoratori imposta interpretando in modo improprio larticolo 19. IN TUTTE queste fabbriche, nella maggior parte delle quali siamo il primo sindacato, il nostro tesseramento stato cancellato, non riconosciuto dalla Fiat, ai fini della trattenuta in busta paga. Che significa? Un bel paradosso: a gennaio lazienda pagher regolarmente (e giustamente) a Cisl e Uil, e anche ai Cobas le trattenute dei suoi iscritti, ma si rifiuta di consegnare a noi quelle dei nostri. Come mai? Perch la Fiat si rifiuta di fare da sostituto di imposta per il sindacato. E questo malgrado noi, con uno sforzo straordinario, abbiamo rifatto il tesseramento da zero in tutti gli stabilimenti. Di pi: lazienda rifiuta di ricevere raccomandate con le deleghe per coloro a cui

La Fiom lascia lo stabilimento della Fiat Mirafiori, i delegati portano fuori le foto (a destra Berlinguer) e i quadri che erano appesi nella sede sindacale (FOTO ALESSANDRO CONTALDO)

Hanno cambiato le serrature ai nostri uffici, ma lavoriamo lo stesso davanti ai cancelli


girare lincasso delle trattenute, e siamo stati costretti a inviarle attraverso ufficiali giudiziari. Abbiamo eletto in tutti gli stabilimenti le nostre rappresentanze sindacali: ma la Fiat non le riconosce. Cos ricorre al ridicolo escamotage di farci scrivere per ogni fabbrica da uno studio di avvocati, dicendoci che non ne abbiamo diritto. IN VIRT di questo accordo non ci permesso di affiggere in fabbrica nemmeno un volantino. Dopo lapplicazione del contratto Marchionne, infatti, sono state sbullonate delle bacheche di ferro battuto affis-

se alla Liberazione, nel 1946. Nemmeno Vittorio Valletta si era spinto cos oltre. Certo, non ci siamo fatti intimidire: abbiamo iniziato a fare attivit durante la pausa mensa e durante le pause alle macchinette del caff, persino negli spogliatoi, dove il divieto di propaganda e informazione non pu essere applicato, perch la legge 300 consente proselitismo sindacale, in tutti gli spazi in cui non si interrompe la produzione. Ecco perch i lavoratori hanno ripreso a fare i giornali parlati con i megafoni, durante lorario del pasto, davanti agli occhi increduli dei capireparto. Visto che il diritto di sciopero non pu essere per fortuna cancellato, sono state dichiarate le prime serrate, convocate con cartelloni attaccati con lo scotch ai cancelli esterni delle fabbriche. Questo non succede in qualche reparto di confino, ma in 80 stabilimenti italiani, per 86 mila lavoratori usciti, con un colpo di penna di Sergio Marchionne, dal contratto nazionale e dai diritti elementari che quel contratto garantiva. In queste condizioni abbiamo raccolto 20 mila firme per un referendum sul contratto. Lazienda non ha ancora risposto a questa richiesta di un rito democratico, che lei stessa ha brandito come una cla-

va a Mirafiori e a Pomigliano (quando ancora pensava di vincere a mani basse) e ora nega (perch evidentemente teme di perdere). Vorremmo chiedere a Bersani, a Vendola, a Di Pietro e anche a Casini, di chiedere che sia sanato un deficit di democrazia. A Mirafiori gli impianti stando a quello che aveva promesso la Fiat avrebbero gi dovuto produrre il monovolume LO, che invece sar fatto in Serbia, con buona pace dello spot tutto spaghetti e tricolore che reclamizza la Nuova Panda. LA PRIMA grande diaspora sindacale dopo il fascismo: dal 1891 a oggi, solo un regime era riuscito a cancellare la presenza della Cgil nelle fabbriche. Colpisce che le reazioni siano timide o nulle, con limportante eccezione dellinterpellanza presentata da Sergio Cofferati e Andrea Cozzolino al Parlamento europeo, seguita da una dei deputati Pd e Idv a Montecitorio. Cosa pensa il ministro Fornero? Ci piacerebbe che il Fatto tenesse alta lattenzione, che chiedesse ai leader del centrosinistra, se una nuova stagione di buongoverno non debba essere preparata prima di tutto, da una lotta per i pi elementari diritti democratici.
*responsabile auto della Fiom

Pensioni? La copertura in fumo


SIGARETTE PI CARE PER GLI ESODATI. MANIFESTO SELVAGGIO, STOP AL CONDONO
di Marco Palombi

A 60 anni, senza lavoro n assegni


di Mimmo Lombezzi

er essere primo MilleproP roghe conilpoche proroghe - giusta la definizione di Mario Monti - questo decreto pare avere una vita parlamentare assai travagliata. Non bastava che il testo fosse dovuto tornare in commissione per manifesta incompatibilit politica tra i partiti di questa strana maggioranza a tre teste, ma adesso si riusciti a trovare una soluzione che costringer il Senato a fare qualche correzione e, dunque, a rispedire il decreto a Montecitorio. Veniamo al merito. Manifesto selvaggio. Come si sa cerano almeno due grossi problemi nelle novit votate dalla Camera. La prima era lennesimo condono per le multe sui manifesti abusivi dei partiti politici: bastava pagare mille euro per provincia e per anno e ogni peccato veniva perdonato (a spanne, 100 milioni di peccati). Ebbene, almeno questa norma stata cancellata: ci ha pensato un emendamento del governo, curiosamente festeggiato anche da chi quella proposta laveva votata.

Condono. Resta al suo posto, invece, la riapertura fino ad aprile dei termini della sanatoria per le liti fiscali pendenti di valore non superiore a 20mila euro: si potr chiudere tutto pagando il 30% di quanto chiesto dallerario. A novembre avevano aderito 94.436 contribuenti per un incasso di 138 milioni di euro, gli interessati al momento sarebbero 120mila, il 40% delle liti pendenti. Serve a diminuire la mole del contenzioso di piccola entit, decongestionando le commissioni tributarie, dicono i promotori, cio il Pdl. Esodati. E sulle pensioni, per, che arrivato il capolavoro. Su richiesta del Pd erano state inserite delle correzioni alla riforma Fornero: avrebbero potuto ritirarsi con le vecchie regole i lavoratori precoci quelli che hanno iniziato a 15-16 anni e i cosiddetti esodati, chi cio aveva firmato entro il 2011 accordi individuali o collettivi per lasciare il lavoro, convinto di andare in pensione di l a breve. Bene, tutti daccordo. E i soldi per co-

prire la norma? Qui la faccenda si faceva pi complessa: in commissione sera votato un nuovo aumento dei contributi previdenziali degli autonomi (lo 0,15%) che aveva fatto infuriare sia il PdL che il ministro Fornero. E questo che ha bloccato liter del decreto. La soluzione trovata ieri, per, non pare adeguata: lennesimo aumento delle sigarette da cui dovranno arrivare 15 milioni nel 2013 e addirittura 140 lanno dopo (un regalo ai contrabbandieri, secondo i tabaccai). Finita? Macch. Per com scritta ora, la norma si applica a chi s dimesso entro il 2011, ma non a chi ha firmato un accordo nel 2011 accettando di dimettersi a gennaio o dopo. Italiani e Libia.Contro il parere dei professori, infine, sono stati prorogati per tre anni i fondi (150 milioni in tutto) in favore degli italiani cacciati dalla Libia nel 1970. Anche qui il problema la copertura: i soldi arrivano da una tassa ad hoc su cui lEni ha gi fatto ricorso al Tar. Intanto mettiamo la fiducia, ha annunciato alla fine il ministro Giarda (oggi il voto), ma il governo si riserva di svolgere i dovuti approfondimenti sulla copertura finanziaria. Tradotto: il Senato dovr cambiare il testo costringendo la Camera alla terza lettura.

ultima che mi hanno fissato un appuntamento per L telefonovoltaattraversato mezza LombardiaClaudio Vergani, vedere il ho solo per sentirmi dire che ero un rompicoglioni, mi son messo a urlare. 61 anni, laurea in Fisica, prima di diventare commesso viaggiatore di apparecchi telefonici, si occupava di sistemi informativi. Nel 2006 la sua azienda chiude e Vergani inizia a lavorare come consulente. Dopo 2 anni e mezzo, Vergani viene assunto come quadro. Dopo un anno fallisce. Si consola pensando che a 61 anni ne ha maturato 36 di contributi, il 1 gennaio nel 2014 andr in pensione. Ma con la riforma Fornero, Vergani dovrebbe andare in pensione solo nel 2019 e a 61 anni suonati nessuno gli dar lavoro. Anche perch, avendo partita Iva, risulta autonomo, cio occupato. Non molto tempo fa dice Armando Rinaldi dellassociazione Atdal, che coordina disoccupati in et matura, Berlusconi sosteneva che lo Stato non abbandona nessun cittadino. Ma solo il 27 per cento dei disoccupati dispone di qualche sistema di tutela sociale. Cassa integrazione e mobilit, gli strumenti per i lavoratori delle aziende in crisi, escludono i licenziati delle piccole imprese e coloro che perdono il lavoro a livello individuale. Venerd 20, Vergani e altri effetti collaterali della Fornero sono stati a Roma a far sentire le loro voci davanti al ministero del Lavoro. Il decreto milleproroghe ora garantisce un minimo di protezione alle vittime della riforma: i lavoratori precoci (che hanno iniziato a lavorare sotto i 20 anni) fino al 2017 potranno andare in pensione con 42 anni di contributi senza le penalizzazioni previste dalla riforma, anche se non avranno compiuto i 62 anni di et. Gli esodati, cio quanti hanno sottoscritto un accordo con lazienda in crisi per dimettersi, potranno andare in pensione con le vecchie regole. Ma il problema di chi a 60 anni vorrebbe solo lavorare resta.

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Gioved 26 gennaio 2012

Suicidio a Pero Stagista si getta dalla sede del Sole

ITALIE
Laterizio). Chi lavora in quello stabile non ha dubbi sulla volontariet del gesto: la balaustra che chiude il balcone dal quale il ragazzo ha deciso di farla finita troppo alta per immaginare che possa essersi trattato di una caduta accidentale. Il corpo piombato sulla strada sottostante. Il 26enne morto malgrado i tentativi di rianimarlo del personale del 118. Dai primi accertamenti non risulta che abbia lasciato messaggi per spiegare i motivi del gesto, n che soffrisse di depressione. Era un ragazzo chiuso, raccontano i colleghi, ma nulla che lasciasse presagire quel gesto disperato. Si occupava dellinternal audit, il controllo delle procedure interne allazienda.

n ragazzo di 26 anni, che stava facendo uno stage nel gruppo Sole 24 Ore dallo scorso ottobre, si buttato ieri pomeriggio dal terrazzo al quinto piano della sede di Pero del gruppo editoriale, dove sono collocate le attivit amministrative e le pubblicazioni tecniche (Area, Arketipo, Materia, Frames, Costruire in

UN BEL FAVORE A INTESA


La denuncia di Assoporti: Lo scalo di Vado Ligure frutter alla banca milioni di euro grazie allextragettito dellIva
Sansa
Genova di Ferruccio

uella norma del decreto liberalizzazioni a noi sembra applicabile a una sola grande opera: il nuovo porto di Vado Ligure, parola di Francesco Nerli, presidente di Assoporti, lassociazione che riunisce le autorit portuali italiane. Ma c un altro punto: il progetto di Vado che vede tra i principali finanziatori (con 100 milioni di euro) la Biis, fino a pochi mesi fa guidata da Mario Ciaccia, oggi viceministro alle Infrastrutture. Non solo: la Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (Biis, appunto) fa capo al gruppo Intesa di cui

era numero uno Corrado Passera, oggi ministro dello Sviluppo economico con delega alle Infrastrutture. Quella che sembra una polemica del mondo dei porti si rivela un altro capitolo del potenziale conflitto di interessi degli ex manager di Intesa. A Genova e in altri grandi porti italiani qualcuno scherzando definisce la nuova norma una legge ad bancam.
IL PORTO di Vado oggetto da anni di polemiche al calor bianco. Un colosso di 210 mila metri quadrati (costo 450 milioni, previsti 700 mila container lanno). La politica si in gran parte espressa a favore, cos come il mondo del-

CORRIERE CON SVISTA

Manager strapagati (tranne Passera)


l Corriere della Sera ha pubblicato una classifica dei 25 manager pi pagati nel 2010. Al primo posto Alessandro Profumo, che ha incassato oltre 40 milioni di euro grazie alla sontuosa buonuscita con cui stato cacciato da Unicredit. Ma nella lista ci sono molte assenze, giustificate dallindisponibilit dei dati di numerose societ. Il Sole 24 Ore, parecchi mesi fa, ha elencato elenca i 50 maggiori stipendi, e il cinquantesimo di 2,2 milioni di euro, percepito per la cronaca dallavvocato Franzo Grande Stevens, uomo chiave del sistema Fiat. Tra le assenze pi significative quella dei manager di Intesa San Paolo: Corrado Passera (oggi ministro) con 3,5 milioni di stipendio, e i due direttori generali Francesco Micheli (3,3 milioni) e Gaetano Miccich (2,4 milioni). Giusto per integrare, ricordiamo anche i tre figli di Salvatore Ligresti, Giulia, Jonella e Paolo: oltre 8 milioni in tre.

limpresa. Ma la popolazione contraria, tanto che il sindaco Attilio Caviglia ha vinto le elezioni con una lista trasversale sconfiggendo centrodestra e centrosinistra che erano favorevoli. Vado, come ha scritto in passato il Fatto Quotidiano, stata per decenni sede di industrie inquinanti. Il paesaggio oggi dominato dalle ciminiere alte 200 metri della centrale elettrica Tirreno Power che da quarantanni brucia fino a 5 mila tonnellate di carbone al giorno. La nuova piattaforma portuale, grande quanto trenta campi da calcio, secondo molti rischia di essere una pietra tombale sullambiente. Ora la polemica diventa politica. E arriva al governo. Al centro della questione lextragettito Iva, unagevolazione destinata a finanziare nuove infrastrutture anche portuali. Spiega Nerli: In pratica gli scali in via di costruzione dovrebbero generare nuovi traffici e produrre un gettito extra di Iva. La legge prevede che il 25 per cento delle nuove entrate sia destinato a chi realizza le opere. Non parliamo di bruscolini, ma di centinaia di milioni di euro. I porti italiani con le loro imposte (essenzialmente lIva) ogni anno portano allo Stato 2 miliardi di euro. Lidea di puntare sullextra-gettito era nata con il governo Prodi nel 2007. Giulio Tremonti pareva non amarla. Adesso stata rispolverata dal decreto Monti. Ma ecco il punto: La nuova disciplina si riaggancia a quanto stabilito da Berlusconi a novembre. In pratica si dice che saranno favorite le nuove infrastrutture le cui procedure sono state avviate e non ancora defi-

Il porto di Vado Ligure (FOTO P. CHRISTENER)

una norma del decreto liberalizzazioni La Biis di Ciaccia aveva finanziato la struttura con 100 milioni
nite. Questa descrizione si applica a un solo caso: la piattaforma Maersk di Vado, sottolinea Nerli. Qui ecco laggiunta del governo Monti: Il precedente governo non faceva cenno allextragettito, che previsto nel decreto liberalizzazioni. Ma soprattutto: Il meccanismo prevede che il gettito Iva finisca direttamente alle societ di progetto, cio ai privati e che il soggetto pubblico

(le autorit portuali) sia scavalcato. In concreto, secondo un operatore portuale ligure che non vuole essere citato: Beneficiaria della legge sarebbe lAp Moeller (del colosso Maersk), che utilizzerebbe le risorse per restituire i finanziamenti alle banche, tra cui Banca Intesa. Niente di illegale, ma riemerge il potenziale conflitto di interesse. E una questione di opportunit. NOI NON siamo contro lextra-gettito e nemmeno contro Vado, ma non capiamo perch la legge debba riferirsi a poche opere, anzi, sembrerebbe a una. E non capiamo perch i soggetti pubblici debbano essere tagliati fuori. Perch non prevedere che le agevolazioni sullIva siano stabilite, caso per caso, dalle autorit portuali?, si chiede Nerli. Ma la norma affogata nel mare del decreto liberalizzazioni

suscita preoccupazioni anche nei porti vicini a Vado (che fa capo allautorit portuale di Savona). Raccontano tra Genova e La Spezia: Il meccanismo dellextra-gettito era stato studiato in periodi di vacche grasse, pensando che un nuovo porto soffiasse traffico ai porti stranieri. Oggi siamo in crisi, nuovi traffici non se ne prevedono, e Vado potrebbe rubare container agli scali vicini. Non solo: lextra-gettito prevede nuovi traffici. Se Savona con le sue agevolazioni togliesse container a Genova e alla Spezia, si ridurrebbero anche gli incassi per lo Stato. La bolla del traffico marittimo rischia di scoppiare: nel Nord Europa il problema della over-capacity ha provocato una guerra di carte bollate contro lampliamento dei porti di Rotterdam e Southampton. Le navi da trasporto inutilizzate sono passate in pochi mesi da 210 a 268 (+27 per cento).

Scontro di potere in Vaticano

Lannus horribilis del cardinal Bertone


di Marco Politi

on una buona per Segretario Stato N vaticano Tarcisiostagione alla ilstampa unadilettera Bertone. Alla ripresa autunnale una manina fece pervenire minacciosa contro il pi stretto collaboratore di Benedetto XVI. Il corvo lanciava maledizioni di morte, citando cripticamente le profezie malauguranti di don Bosco contro casa Savoia. Cinque mesi dopo Bertone trascinato di peso nello scandalo della rimozione del segretario generale del Governatorato dello Stato Citt del Vaticano, Carlo Maria Vigan, spedito durgenza a Washington come nunzio lottobre scorso. Il giornalista Gian Luigi Nuzzi ha portato alla luce una serie di drammatici messaggi a papa Ratzinger in cui il prelato denuncia la corruzione imperante negli appalti del Governatorato. Sono lettere impressionanti per la crudezza con cui Vigan esprime al pontefice la sua denuncia. Quando gi il prelato sente montare intorno a s latmosfera di ostilit nei confronti delle sue azioni di bonifica arrivato al Governatorato trova un deficit di otto milioni di euro, un anno dopo il bilancio in attivo di trentaquattro milioni di euro egli scrive allarmato a Be-

nedetto XVI: Un mio trasferimento provocherebbe smarrimento in quanti hanno creduto fosse possibile risanare tante situazioni di corruzione e prevaricazione.... La sua battaglia, com noto, si conclude con una sconfitta e il suo allontanamento da Roma. Ma rispetto alla documentazione esibita da Nuzzi lattenzione ora si rivolge verso il Segretario di Stato. Perch ha cacciato il prelato anti-corruzione? A scavare, torna alla memoria il fatto che la goffa lettera del corvo, fatta circolare fine agosto, denunciasse seppur rozzamente proprio limminente trasferimento di Vigan e accusasse Bertone di non sapere gestire la macchina curiale e di fare le sue scelte solamente in base alle sue simpatie personali. Nel frattempo si srotolata sotto gli occhi di tutti la storia miserevole del San Raffaele. stato Bertone a volere precipitosamente lingresso dello Ior nel progetto di

Dalle accuse per corruzione alle difficolt del San Raffaele: il Segretario di Stato rischia la non conferma

salvataggio dellospedale di don Verz con lintento di creare addirittura un polo ospedaliero cattolico, che avrebbe dovuto riunire il San Raffaele, il Gemelli e lospedale di padre Pio. Il sogno avventato si sbriciolato poi giorno per giorno dinanzi alla scoperta non solo della situazione catastrofica dei bilanci del San Raffaele, ma degli affari opachi di Verz, del sistema di tangenti messo in piedi da lui, delle maniere gangsteristiche con cui il prete-manager procedeva contro i suoi avversari. Mai morte caduta al momento pi opportuno. La scomparsa di Verz ha salvato Bertone dallassistere una volta coinvolto nella cordata per acquisire il San Raffaele alle scoperte penose di un pozzo nero senza fondo. Ma gi prima che Verz fosse colpito da infarto, da pi parti erano venute pressioni su Benedetto XVI perch lo Ior uscisse il pi presto possibile dallavventura in cui Bertone lo aveva cacciato. Daltronde anche per quanto ri-

guarda la bonifica dei conti correnti dellIstituto per le opere di religione, per decenni concessi a persone che non avrebbero avuto diritto, molti si chiedono in Vaticano se Bertone appoggi veramente sino in fondo il presidente Gotti Tedeschi, che vorrebbe portare la banca vaticana totalmente a stardard di normalit internazionali. No, non un periodo felice per il Segretario di Stato giunto al massimo del suo potere. Al punto da avere emanato una circolare che costringe qualsiasi organismo curiale a rivolgersi a lui, quando si vuole comunicare con il pontefice. Al massimo di potere corrisponde un crescente disagio nei ranghi della Curia. Il Segretario di Stato responsabile delle ultime nomine cardinalizie, segnate da unimpressionante infornata di nomi italiani e curiali che ha provocato proteste in tutto il mondo cattolico. E ancora: secondo la Procura dell'Aquila, dietro una onlus sponsorizzata dalla Curia del capoluogo e dal vescovo ausiliare Giovanni D'Ercole (indagato per favoreggiamento) c'era una truffa. Una truffa per mettere le mani su una parte dei 12 milioni di euro di fondi pubblici destinati ai danni del sisma. Coinvolto l'allora sottosegretario Carlo Giovanardi (Pdl)

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Due anni e mezzo fa lepisodio per difendere lonore nero


di Marco

na storia di due anni e mezzo fa. Un ragazzo di quindici anni pestato da una squadra di picchiatori fascisti chiamata a difendere lonore del Blocco Studentesco, lorganizzazione che fa proseliti nei licei e nelle universit e che inneggia alla Repubblica di Sal. Questa scena vede come protagonisti,

ITALIE
nella parte delle vittime o di semplici testimoni, alcuni minorenni tra i quali c anche il figlio del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. La vicenda si svolge durante una festa, quando un ragazzo intima a un gruppo di 14enni di smettere con i loro atteggiamenti di matrice fascista. La risposta semplice: Noi semo der blocco. Poco dopo una decina di ragazzi pi grandi arriva alla festa e massacra il quindicenne. Un testimone interviene. Gli aggressori scappano. Registra la targa di una Mercedes classe A200, la fornisce alla Polizia. Ma la macchina scompare dagli accertamenti. Il ragazzo non fa denuncia per paura di rappresaglie. Tutto finisce nel silenzio.

Lillo Ferruccio Sansa


a Procura di Roma riaprir le indagini sullaggressione fascista avvenuta in un comprensorio sulla Camilluccia e coperta per due anni e mezzo da una coltre di omert e paura. Altro che vicenda irrilevante. Altro che inaccettabile strumentalizzazione di un familiare minorenne per attaccare Gianni Alemanno, come ha dichiarato ieri Mara Carfagna. Altro che barbarie (riferita allarticolo del Fatto non al pestaggio dei fascisti, ovviamente) come ha dichiarato Fabrizio Cicchitto. Linchiesta della Polizia presentava delle lacune e il pm titolare, Barbara Zuin, dopo aver letto sul Fatto alcuni particolari che non erano stati evidenziati nelle informative, ha deciso di riaprire lindagine, per la quale aveva chiesto larchiviazione, non ancora disposta per dal Gip. Magari si chiuder comunque con un nulla di fatto ma - per rispetto alle vittime e alla dignit dello Stato - listruttoria sar riaperta e le persone presenti sulla scena (forse anche il figlio del sin-

OMBRE NERE I PM RIAPRONO IL CASO PICCHIATORI


Dopo la denuncia del Fatto sullaggressione fascista a Roma

Tra i testimoni del pestaggio era stato convocato dalla Polizia anche Luigi Bisignani
Gianni Alemanno e Isabella Rauti (ANSA)

condo alcuni testimoni - Tommaso (che sentito dalla Polizia su delega del pm Zuin si avvalso della facolt di non rispondere) aveva chiamato alcuni numeri con il suo telefonino. La Polizia aveva esaminato i tabulati e aveva scoperto che le chiamate pi interessanti erano poche: quella brevissima (probabilmente un contatto a vuoto) con il leader del Blocco Studentesco a Roma, Guelfo Bartalucci, allora ventenne. Bartalucci, convocato in commissariato aveva ammesso solo di conoscere Tommaso ma aveva negato la sua partecipazione allaggressione e aveva detto di non ricordare dove si trovasse quel giorno. Subito dopo la chiamata a Bartalucci per dal telefono del piccolo Tommaso partivano altre chiamate, pi lunghe, a unutenza intestata a Luigi Bisignani. Il potente lobbista non era ancora su tutti i giornali per i suoi rapporti con lallora sottosegretario alla presidenza Gianni Letta o con il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e i poliziotti non hanno contezza dello spessore del personaggio. Bisignani spiega che forse il telefonino era in uso al figlio Giovanni Bisignani, che oggi ha 21 anni ed una figura importante nellarea che fa riferimento a CasaPound e al Blocco Studentesco e allepoca del pestaggio era un simpatizzante di destra al quale mancavano solo due settimane al compimento dei 18 anni. Le indagini non incedono con un ritmo forsennato. Solo un anno dopo, nel settembre del 2010 e poi ancora a distanza di quasi un anno nel maggio 2011 per la seconda volta, il denunciante, il primario Carlo

Vitelli, viene finalmente convocato in commissariato per il riconoscimento. Tra le decine di foto che gli mostrano c anche quella di Bisignani jr. Vitelli scruta le foto tessera un p sfocate e - un po scocciato per un simile riconoscimento solo a distanza di due anni risponde che non in grado di riconoscere nessuno. Lindagine della Polizia non va oltre. Nessuno convoca per esempio lautista dellauto che porta via Alemanno jr. Gli amici della vittima del pestaggio, che certamente erano pi attenti alla scena della vittima, non sono chiamati a testimoniare. Il pm Barbara Zuin si convince che non c altro da fare e chiede larchiviazione. IERI Gianni Alemanno e Isabella Rauti hanno emesso un comunicato in cui non spiegano se vero - come stato riferito al Fatto da un investigatore - che alla guida della Mercedes che porta via il figlio dal comprensorio sulla Camilluccia cera un poliziotto che nel tempo libero fa da autista alla famiglia. La famiglia Alemanno per si lamenta: luso di nostro figlio per attaccare noi genitori tanto pi grave quanto evidente lassoluta inconsistenza delle illazioni. Nostro figlio, prosegue la nota, allepoca appena quattordicenne, stato un involontario testimone di un fatto gravissimo spiega Alemanno -. Respingiamo in maniera netta e decisa linsinuazione di aver tentato in qualche modo di insabbiare lindagine: non avremmo potuto, non avremmo voluto, n ne avremmo avuto interesse. E quindi la famiglia sar contenta, come Il Fatto, della riapertura dellinchiesta.

daco) saranno ascoltate direttamente dal pm. Anche perch nella strana storia di questo fascicolo ogni giorno Il Fatto scopre circostanze nuove e interessanti.
TRA I TESTIMONI convocati dalla Polizia come persone informate sui fatti c anche un signore che si chiama Luigi Bisignani. Proprio lui, lex giornalista gi iscritto alla P2, finito agli arresti domiciliari nellambito dellinchiesta sul-

la cosiddetta P4 e per la quale ha patteggiato due mesi fa una condanna a un anno e sette mesi. Cosa centra luomo che sussurrava ai potenti, da Giulio Andreotti a Gianni Letta, passando per le ministre del governo Berlusconi in questa storia di pestaggi e giovani fascisti? Ovviamente personalmente Bisignani non centra nulla mentre molto importante in questa storia seguire le mosse di un telefonino a lui intestato.

Come stato raccontato dal Fatto ieri, il 2 giugno del 2009 una comitiva di 13enni e 14enni si era imbucata in un comprensorio chiuso della Camilluccia per fare il bagno in piscina. I ragazzi, tra i quali cera anche il figlio di Gianni Alemanno e Isabella Rauti, avevano cominciato a fare saluti fascisti urtando la sensibilit di un altro gruppo, invitato dal figlio di un primario, Carlo Vitelli, e di una giornalista, Marida Lombardo Pijola, che ri-

siedono nel comprensorio. Un amico del figlio della coppia aveva chiesto in malo modo ai ragazzini di destra imbucati di smetterla. Per tutta risposta un amico del figlio del sindaco, di nome Tommaso (la cui posizione stata poi trasmessa alla Procura dei minori da parte del pm Barbara Zuin) aveva ribattuto a muso duro di appartenere al Blocco Studentesco, lorganizzazione che fa proseliti nei licei inneggiando al fascismo. Subito dopo, se-

VATTANI pronto a dire: nazirock fuori dal lavoro alla promettono Ma D lui, ilFarnesinache di mattinadecisioni in tempibrevi.sera console rappresenta lItalia e la sale sui palchi inneggiando a Sal e ai camerati, tranquillo. Cos riferisce chi ha parlato nelle ultime ore con Mario Vattani, console generale dItalia a Osaka, richiamato a Roma quattro giorni fa dal ministero degli Affari Esteri. Troppo forte, la bufera scatenata dalle immagini del Vattani cantante, immortalato in un concerto del maggio scorso organizzato a Roma da CasaPound, lassociazione dei fascisti del terzo millennio. Smessi giacca e cravatta, il 45enne romano si esib come voce del gruppo fascio-rock Sotto fascia semplice, con il soprannome di Katanga, in mezzo a una selva di saluti romani. Un caso che nel dicembre scorso ha portato a uninterrogazione parlamentare di diversi esponenti di centrosinistra, e su cui ora indaga anche la Commissione di disciplina della Farnesina. Ieri mattina il sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura, ha scritto ai firmatari dellinterrogazione: Vattani si trova presso lamministrazione centrale, a disposizione della commissione, che terminer i suoi lavori nel pi breve tempo possibile. Il sottosegretario assicura poi che, sin da quando venuto a conoscenza della vicenda, il ministro Giulio Terzi di SantAgata ha espresso ferma condanna e riprovazione. Dal ministero promettono che non ci sar indulgenza. Daltronde due giorni fa lo stesso Terzi era stato chiaro: Lapologia del fascismo non compatibile con il servizio allo Stato, ne parler anche in sede parlamentare. Uno dei firmatari dellinterrogazione, Roberto Morassut (Pd), chiede che venga fissata la data del dibattito parlamentare, e ricorda: Vattani ha partecipato pi volte a manifestazioni nazi-rock. Il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, lamenta i ritardi iniziali e una certa indifferenza da parte della Farnesina. Ora si attende il responso della Commissione disciplinare, che per non si ancora riunita. Anzi, secondo alcuni, sarebbe ancora in via di composizione. A presiederla dovrebbe essere lambasciatore dItalia presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco. Dal canto suo, Vattani ha pronta una nota difensiva: quei concerti li teneva Luca De Carolis fuori dellorario professionale.

Mills, Berlusconi insegue il pm


DURANTE UNA PAUSA DEL PROCESSO, LEX PREMIER VA IN CERCA DI DE PASQUALE
di Antonella Mascali

Berlusconi allinseguimento di S ilvioreazionemagistrato Milano, Fabio una del pm di De Pasquale, il che aveva definito famigerato. Durante una pausa del processo Mills, ieri, lex premier si avvicinato al pm che stava parlando con uno degli avvocati della difesa, Filippo Dinacci, davanti alla macchinetta del caff, nel corridoio sbarrato ai giornalisti. Avete perso una buona occasione per migliorare la vostra immagine, sbotta lex premier, non riuscite a togliervi dallimbarazzo.
A COSA SI RIFERIVA? Non si sa. Berlusconi evidentemente cercava una risposta dal pubblico ministero alla sua provocazione. Chi ha visto la scena, racconta che De Pasquale non ha proferito parola. C stato un silenzio imbarazzato, anche dellavvocato, per diversi secondi lunghi come minuti. E il Cavaliere, quando ha lascia-

to il Palazzo, riferendosi allipotetica sentenza dell11 febbraio, attacca i giudici: Come si spiega la cancellazione di tutti i nostri testimoni e la fissazione di udienze in pi, a 72 ore dalla prescrizione, se non con unintenzione negativa? un processo politico. Contro i giudici anche lavvocato Ghedini che ha uno scontro verbale con la presidente, Francesca Vitale. Quando lo invita a sintetizzare alcune domande al testimone David Mills, esclama: Questo un processo anomalo! C un calendario mai visto nemmeno in procedimenti con detenuti perch il Tribunale teme la prescrizione. Ci avete tolto anche tutti i testi (le loro deposizioni, rese nel processo principale, sono state acquisite, ndr). Il giudice gli fa presente che pu ricorrere in Cassazione, ma lavvocato, furioso come non mai, accusa il collegio di avere il verdetto gi in tasca: Prendiamo atto che la pronuncia del tribunale sar di condanna. Allora tanto vale che ci togliamo la toga, rimettiamo il man-

dato e ce ne andiamo. Non se ne va e interroga Mills, in videconferenza da Londra. Il teste nega di aver mentito ai giudici per favorire Berlusconi o la sua azienda durante le testimonianze ai processi Gdf-Fininvest e All Iberian: Sarebbe stato impossibile, cerano le dichiarazioni che avevo reso in istruttoria al pm Francesco Greco. INTORNO ALLE 15.45 ludienza si interrompe. Mills lamenta una violenta emicrania e chiede di andare in farmacia. Il giudice londinese concede una pausa di mezzora che, per, diventa di 50 minuti. Per un fraintendimento si stabilito alla fine di un battibecco imbarazzante tra il tribunale italiano e il giudice inglese. Respinta la richiesta del collegio italiano di protrarre ludienza oltre le solite 17. Mi spiace ho un impegno, risponde il giudice di Londra. Oggi prosegue lesame di Mills, il testimone condannato e prescritto per aver preso 600 mila dollari dopo le false testimonianze a favore dellex premier.

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PIAZZA E AFFARI

REGALI AI TIR E BOTTE AI PESCATORI


Il governo: 170 miliardi per i pedaggi Sette arresti per i violenti dei blocchi
di Giuseppe In alto, la protesta dei pescatori davanti a Montecitorio (FOTO ANSA) Qui a destra, la crocifissione di un autista di tir (FOTO EMBLEMA)

Lo Bianco e Paola Zanca

ezzi di merda! Sono ventanni che buttiamo il sangue in mare! Avete manganellato uno che poteva essere vostro padre!. Le urla si alzano in mezzo alle mani callose di qualche centinaio di marinai. Sono davanti a Montecitorio e di fronte hanno un cordone di agenti

in tenuta antisommossa. Sono arrivati alle mani pochi minuti fa. Dalla piazza hanno lanciato petardi oltre le transenne, dallaltro hanno risposto con i manganelli: un ferito alla testa, una mano rotta, un pescatore sessantenne portato via in ambulanza. Quando la gente non campa pi, viene fuori il suo lato peggiore, si giustificano a vicenda. Loro non campano

pi perch il gasolio costa troppo, perch per tirare avanti una paranza ormai serve il commercialista, perch da gennaio anche in Italia in vigore la licenza a punti europea.
DIFFICILE provare a spiegargli che quelle norme servono anche a fermare le illegalit che distruggono il mare, dalla pesca sotto costa alla razzia degli esemplari di piccola taglia. che Monti ha fatto tutto in una botta. E a noi piccoli ha applicato le sanzioni alla lettera, mentre le grandi societ fanno accordi con il ministero. Per esempio il blocco dei turni: un computer a bordo li controller. Dovranno uscire al massimo cinque giorni alla settimana, gli altri due riposo obbligatorio, e senza possibilit di recupero. E allora ci facciano pagare le tasse per 22 giorni al mese, non per tutti e 30. E poi se luned e marted c maltempo io che faccio? Lavoro solo tre giorni? si domanda Angelo, da 47 anni al largo di San Benedetto del Tronto. Il mare non posto da regole fisse: Si dorme quando non si ha sonno e si mangia quando non si ha fame. Eppure quello del pescatore non considerato nemmeno un lavoro usurante. In 40 giorni ho incassato 350 euro scuote la testa Pupillo, da Mola di Bari - Che devo fare con queste tasse? Per pagarli mi metto a trasportare

I forconi sfilano a Palermo: con loro c anche il nipote del bandito Giuliano
i clandestini?. Vito e Angelo, quarantanni in due, lo guardano: Dobbiamo fare come i camionisti: mettiamo le barche a mare e blocchiamo tutti i porti. Che ci possono fare? Ci affondano?. No!, ci daranno un contentino, vedrai gli risponde un altro pescatore marchigiano E poi continueranno a trattarci come dei pecoroni. Quel contentino, come lo chiamano i marinai, gi arrivato a chi protesta sui Tir: mentre a Caserta venivano arrestate 5 persone che a bordo di un Dobl hanno inseguito un autotreno colpevole di non aver partecipato ai blocchi (e altre due a Taranto per lo stesso motivo), a Roma il ministro Passera assicurava 170 milioni di euro per la riduzione dei pedaggi e prometteva in brevissimo tempo il decreto che assegna 400

ECOMOSTRO di Acilia la Procura fa ricorso una interpretazione arbitraria della legge sul condono edilizio. Cos si pm Delia Cardiapagine riassumono le del corposo ricorso fatto dal dopo
la sentenza del Gip Roberto Saulino che ha mandato assolto Antonio Pulcini e altri 16 tra funzionari dellufficio condono del comune di Roma e del Municipio di Ostia, per la vicenda de Le Terrazze del Presidente, un mostro delledilizia finito sotto inchiesta nellambito di unindagine sui falsi condoni. Nel 2003, poi, fu creata una norma che prevedeva la possibilit di condonare gli edifici anche frazionati, una parte per volta. E ci dava la possibilit a Pulcini di ottenere il condono. Poi la procura verific anche che negli unici due palazzi rimasti ancora scheletri di cemento gli scarichi dei servizi finivano nelle scale. Erano quindi false anche le verifiche del 2003. Accuse crollate davanti alla decisione del Gip, che ha archiviato. Ma la procura contrattacca: ci sarebbero vari punti di debolezza nella sentenza, oltre che uninterpretazione sbagliata sia della legge sulle lottizzazioni, che di quella sul condono.
Valeria Pacelli

milioni allautotrasporto e 30 milioni di incentivi per utilizzare le vie del mare. Ma il blocco deciso sino al 27 gennaio resta confermato: i camionisti di Trasporto Unito (che oggi incontreranno il leader della Lega Umberto Bossi) vogliono risposte anche sullapplicabilit della legge sui costi minimi di sicurezza, sui tempi di pagamento dei servizi e sul costo del gasolio. Sono alcune delle richieste che il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo ha portato ieri sera allincontro con Mario Monti. LA SUA PALERMO ancora sotto assedio: ieri, tra i diecimila scesi in piazza, cera anche il nipote del bandito Giuliano ad agitare la bandiera giallo-rossa dellindipendenza siciliana. E poi gli agricoltori di Grammichele, il paese natale del governatore dellisola, ridotti alla fame: Lui gridano sotto le finestre della presidenza della Regione ci ha traditi. Ci sono i ragazzi di sinistra del centro sociale Anomalia e quelli di destra di CasaPound, tutti be-

nedetti da padre Giuseppe Di Rosa, parroco di Avola, e padre spirituale dei Forconi, che, assicura, sono persone per bene. E pieni di una rabbia che ha i toni della tragedia: Siamo disposti a tutto, anche alla morte. Non ci fermano, la politica faccia la sua parte oppure vadano tutti a casa, urla Mariano Ferro, uno dei leader della protesta a pochi metri dallaltro capo, Martino Morsello. Lui stato isolato da una parte del movimento perch ritenuto troppo vicino a Forza Nuova, ma ieri stato abbracciato platealmente davanti al portone di palazzo dOrleans dallaltro leader degli autotrasportatori, Giuseppe Richichi, che con due baci sulle guance ha sanato la spaccatura, dopo avere sostenuto in tv a La7 che le infiltrazioni mafiose nel movimento non vanno assolutamente criminalizzate. Per questo ieri uno dei bersagli degli slogan era Ivan Lo Bello, il presidente di Confindustria Sicilia che ha lanciato lallarme sui condizionamenti di Cosa Nostra: Il mandante sei tu e i tuoi sindacalisti.

Indebitate per Fonsai, le Coop tentano il passo lungo


LOPERAZIONE VOLUTA DA MEDIOBANCA E CONDOTTA DA UNIPOL LE COSTRINGER A CHIEDERE NUOVI PRESTITI
di Vittorio Malagutti

quali D ebiti, Fonsai debiti? Il salvataggio della di Ligresti con i soldi delle Coop (regia di Mediobanca) sta arrivando allo sprint finale. Entro domenica prossima, salvo sorprese clamorose, arriveranno i via libera dei consigli di amministrazione interessati alloperazione e nel frattempo i vertici del movimento cooperativo fanno i salti mortali per convincere la Borsa e gli analisti che il salvataggio della Fonsai messa in vendita dai Ligresti un affarone. Ieri un comunicato diffuso dalle sette maggiori cooperative di consumo informava che loperazione Fonsai un intervento finalizzato ad una soluzione utile per il settore assicurativo del nostro Paese e importante per gli interessi degli assicurati e delle migliaia di lavoratori, agenti e piccoli azionisti".
E COME no? Nasce un colosso delle polizze, ha titolato giorni fa qualche giornale particolarmente sensibile alle ragioni delle cooperative. Solo che questo colosso avr bisogno per stare in piedi di raccogliere in Borsa nelle prossime settimane qualcosa come 1,75 miliardi di euro di nuovi capitali, forniti in gran parte dagli azionisti di Unipol con in prima fila le Coop a cui fa capo il controllo del gruppo assicurativo bolognese.

C un problema supplementare, per. Le cooperative, come gran parte delle aziende in questi tempi di recessione, non se la passano particolarmente bene. Il denaro che hanno in cassa dovrebbe servire per sostenere il business caratteristico e non progetti a rischio, per quanto importanti, come quelli di Unipol. Ma ecco pronta la soluzione. Mancano i soldi? Niente paura, basta prenderli in prestito. S, insomma, il sistema cooperativo pronto a indebitarsi pur di rispondere allappello di Mediobanca, comprarsi

la Fonsai sullorlo del tracollo e costituire il secondo gruppo assicurativo italiano dopo le Generali. Una grande operazione di potere, che finir per cambiare gli equilibri della finanza italiana. E il potere, comprensibilmente, esercita sempre un certo fascino su manager come il numero uno di Unipol, Carlo Cimbri, reduce dalla fallita scalata alla Bnl (correva lanno 2005) che costata anche a lui, allepoca braccio destro di Giovanni Consorte, una condanna penale a 3 anni e sette mesi di reclusione in primo grado.

Cos, pur di centrare lobiettivo, le coop sarebbero pronte ad aumentare i debiti delle loro holding Holmo e (soprattutto) Finsoe, a cui fa capo il controllo di Unipol. Una mossa azzardata, secondo molti analisti. Altri invece ritengono che lunione con Fonsai in prospettiva potrebbe fruttare profitti sufficienti a sostenere il peso dei nuovi prestiti. VEDREMO come andr a finire. Intanto difficile non notare che solo pochi mesi i vertici delle cooperative si erano mossi in tuttaltra direzione. Per far fronte a un indebitamento giudicato eccessivo avevano escogitato una complicata operazione di lifting contabile. Di punto in bianco erano spuntate dal nulla una pattuglia di societ costituite per loccasione. Si chiamano Pantheon, Posto, Finpar Unip, Ligurpart, Margherita, e via di questo passo per unaltra mezza dozzina di nomi. Fanno capo ciascuna a una grande cooperativa. E cos, per esempio, la Coop Adriatica possiede Pantheon, la Coop Consumatori Nordest ha costituito la Posto, la Coop estense ha figliato la Finpar Unip. A che serviva questo florilegio di sigle? La risposta arriva dai bilanci di Holmo, la holding del movimento cooperativo che attraverso Finsoe controlla il gruppo Unipol quotato in Borsa. I debiti di Holmo sono stati

Carlo Cimbri, il numero uno di Unipol


(FOTO ANSA)

spartiti pro quota tra le varie Pantheon, Posto, eccetera, costituite pochi giorni prima esattamente allo scopo di prendersi in carico una parte delle passivit della holding. Sul piano pratico nulla cambia. I debiti continuano a gravare sul sistema cooperativo. Formalmente per una parte importante del passivo stata suddivisa tra le neonate societ e quindi non pi riconducibile al conglomerato finanziario targato Unipol. Questa complessa operazione si conclusa giusto alla fine del 2011. Gli analisti hanno stimato che la galassia Holmo-Finsoe era riuscita in questo modo a sgravarsi di circa 450 milioni di debiti. Una somma importante se si pensa che, in base alle quotazioni di Borsa, il 100 per cento del capitale ordinario di Unipol vale circa 415 milioni di euro e le cooperative ne controllano il 51 per cento circa. Gli analisti avevano benedetto loperazione perch, si legge in un report di Banca Imi, la societ sar meglio sostenuta nei suoi piani di espansione strategica. Solo che adesso le coop fanno marcia indietro. Si torna allantico, ai debiti. Daltronde come dire di no a Mediobanca, principale creditore di Unipol? Intanto i piccoli azionisti preferiscono togliere il disturbo. Da quando hanno cominciato a circolare le indiscrezioni sul salvataggio Fonsai il titolo Unipol ha perso oltre il 30 per cento.

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TELEVISIONI

TELEFREQUENZE, IL GOVERNO SCATENA LA GUERRA TRA I PICCOLI


Stessi risarcimenti a Telelombardia e alla minuscola Telesolregina
Sandro Parenzo, Telelombardia (FOTO LAPRESSE) di Carlo

Tecce

l mercato televisivo italiano uccide i piccoli per nutrire i grandi. la regola perversa che il governo Berlusconi ha praticato per proteggere Mediaset e annichilire la concorrenza. Ha funzionato perfettamente: la Rai appassita, La7 in rimonta, Sky sul satellite. Come fare, per, a controllare le televisioni locali, ultimi rifugi per programmi sperimentali e boccate d'aria fresca? La so-

luzione pi semplice: spazzarle via. E c pure unoccasione irripetibile per dimezzare l'offerta televisiva italiana senza intaccare il patrimonio di Mediaset e compagni.
IL TESORO ha incassato 4 miliardi di euro con lasta per la telefonia mobile, soltanto che le frequenze vendute non esistono: si devono recuperare con un esproprio che colpisce le emittenti locali, dislocate qua e l con il passagio al digitale terrestre. Quelle che

FORCONI e tir a Servizio Pubblico


e telecamere di Servizio Pubblico ancora tra i L coni: il 21, torner adi Micheledelle protesteforprogramma Santoro, in onda stasera alle occuparsi dei camionisti che, in questi giorni, stanno bloccando le strade della Penisola. A commentare La rivolta dei forconi, questo il titolo della puntata, saranno Enrico Letta per il Partito Democratico, l'ex guardasigilli Roberto Castelli, per la Lega Nord e Maurizio Zamparini, promotore del Movimento per la gente. In collegamento dalla Sardegna, Sandro Ruotolo raccoglier testimonianze dal comune occupato di Siliqua, in provincia di Cagliari. La trasmissione sar visibile oltre che sulla consueta rete di televisioni territoriali, Sky Tg24 e web (serviziopubblico.it e su i siti di Fatto Quotidiano, Corriere e Repubblica), anche su Cielo (canale 26 del digitale terrestre) e in esclusiva radiofonica su Radio Capital.

occupano i canali dal 61 al 69 in otto regioni: Lombardia, Campania, Lazio, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Lesproprio studiato talmente bene che le televisioni nazionali ne escono indenni. Il governo di B. pens di zittire le locali versando il dieci per cento incassato con lasta: dunque, esattamente 400 milioni di euro. In giorni di sacrifici e sobriet, in anticipo sul governo tecnico, anche il risarcimento dimagrito: prima 240 milioni, poi scesi a 175. Scomparso il Cavaliere, tocca al ministro Corrado Passera completare il lavoro. Il ministero dello Sviluppo economico ha scritto il decreto (esaminato gi da Linkiesta) per dividere i 175 milioni stanziati che saranno distribuiti a piogIl decreto liberalizzazioni stabilisce le regole sui risarcimenti alle piccole tv (FOTO EMBLEMA)

Dopo lesproprio, Passera distribuisce 5 milioni a tutti gli operatori, senza distinzioni

gia: Non contano n i telespettatori n il costo del personale e neppure la storia aziendale, dice Sandro Parenzo, editore di Telelombardia e promotore di Servizio Pubblico. Che significa? Il governo paga la stessa cifra (5 milioni di euro) a Telelombardia con 135 dipendenti e a Telesolregina che conta un organico di tre persone e cos per il Piemonte (penalizzata Telecupole) e Veneto. Per le parrocchie e le

Il lungo addio di Lady GagaPiroso


SEMPRE PI VICINO IL DIVORZIO DA LA7. TUTTA COLPA DI MADONNA MENTANA
e indiscrezioni L trollate epersino inconincontrollabile, e forse suggerite, insistono con i cambi di casacca di Antonello Piroso: presto va a Mediaset, no sar il nuovo Santoro di Rai2. S scritto talmente tanto sul divorzio fra Piroso e La7 che i telespettatori, per un errore umanamente comprensibile, possono pensare che il giornalista se ne sia gi andato. E invece ancora l. Si vedr un po di meno con il rischio che dal 30 giugno prossimo, data di scadenza del contratto, non si veda proprio pi sul canale di Telecom Italia Media. Perch lazienda ha chiuso il suo contenitore domenicale, Ma anche no, per numero insufficiente di telespettatori. Giustificazione ricorrente che, qualche mese fa, impose il trasferimento in palinsesto di Ahi Piroso: pensata come rubrica mattutina e poi convertita per la terza serata. La discesa di Piroso comincia con larrivo di Enrico Mentana, che continua a vincere l dove il direttore Piroso aveva mestamente perso: mollato a quota 2 per cento di share, il telegiornale di La7 vol oltre il 10. Non credeva, Piroso, ai successi di Mentana, e un pochino forse sperava fosse cos. Chiuse leditoriale di commiato paragonandosi a Lady Gaga, provocante cantante americana, contro il vecchio che tornava, Madonna-Mentana. Guardando bene, c una somiglianza fra Lady Gaga e Piroso: non tanto il gradimento del pubblico, ma quellatteggiamento egocentrico che spinge il giornalista a titolare i programmi con il suo nome. Chiusa lennesima trasmissione, mai assorbite le antipatie con Mentana, Piroso minaccia di salutare La7. E qui potreste immaginare scene di disperazione per scadenza di contratto, trova di meglio, deve soltanto comunicarcelo. Ancora una volta, con voce eccezionalmente sottile, er canaro Stella ha centrato la questione: chi vuole Piroso alzi la mano. In Rai fanno sapere che il gioved di Annozero libero e tale rester: Piroso? Falso. Non c mai stata una trattativa n un nostro interessamento, dice un alto dirigente di Rai2. Nemmeno a Mediaset fremono per mettere a segno il colpaccio Piroso- Il giornalista-conduttore disse di preferirei il Biscione a viale Mazzini: Meglio un padrone solo che tanti partiti di riferimento, spiegava a chi malignamente gli rimproverava una deriva a destra. Non sono io che mi sono spostato. il mondo che si sposta. Ma Piroso ancora fermo con la stessa maglia, anche se gioca poco e controvoCar. Tec. glia.

cooperative quei milioni sono un bel regalo (anni e anni di fatturato), quasi inatteso, ma per gli editori veri di Telelombardia e di Telecupole e via elencando si apre uno squarcio nel bilancio. Adesso che si trasloca in posizioni sfavorevoli, e rischiando di interferire con le televisioni di confine, Parenzo spiega i suoi sospetti: Il legislatore deve sapere che, all'improvviso, il telespettatore non trova pi il suo programma, e noi mandiamo in onda Michele Santoro che abbiamo voluto e inseguito per anni. Noi abbiamo investito 39 milioni di euro per potenziare il nostro prodotto e ora subiremo danni irreversibili. Telelombardia ha acquistato una pagina pubblicitaria del Corriere della Sera di oggi per protestare contro il testo di Passera: Vogliamo credere e sperare che il governo nel rispetto dell'occupazione, della meritocrazia e della libert di informazione sappia distinguere tra i danni riportati da chi ha quattro dipendenti e non fa televisione e una realt come la nostra. Il rimborso previsto dal ministero sarebbe una vincita alla lotteria per qualcuno e la fine per chi fa davvero informazione.

Parenzo denuncia: Non considerano i telespettatori e neppure il costo del personale


Parenzo ricorda che stasera, insieme a 25 emittenti locali, Telelombardia trasmetter Servizio Pubblico perch, unite, le televisioni regionali possono competere con le nazionali. EPPURE ci sono cinque multiplex (pacchetti di frequenze) congelati per tre mesi. Una decisione a tempo, che Passera rivendica, per capire se il governo di Mario Monti potr davvero impedire la farsa del beauty contest, il concorso di bellezza che assegna a zero euro nuove frequenze per Mediaset. Chiss se la regola perversa che comanda il mercato televisivo se n andata con il Cavaliere oppure soltanto unillusione ottica.

Tv riforme , cercansi
governo sta Rai. sospeso per 90 giorni. detto I lcontest statoper mettere mano allaMontiIlhabeauty che un bene dello Stato non pu essere regalato. Le ire di
Antonello Piroso (FOTO LAPRESSE)

di Loris

Mazzetti

un lungo rapporto interrotto per un volto che comunque, nel bene e nel male, ha dato molto a La7 nei momenti pi difficili: sbagliato. Perch nessuno a Telecom Italia Media si metter in ginocchio per trattenere Piroso. Lamministratore delegato Gianni Stella, insolitamente rilassato, fa capire che, in fondo, proprio in fondo, un po se ne duole: Certo, dividersi non mai piacevole. Ma se Antonello, in

Mediaset puntuali come da copione. Il ministro Passera, sua la competenza, se vuole rendere indipendente la Rai dai partiti (il vero cancro del servizio pubblico), dovr essere pi indipendente del suo collega della Difesa Di Paola, che in una recente intervista ha manifestato tutti i limiti di un ministro-soldato. Un po come affidare il servizio antincendio a uno che si diletta con il fuoco. Mentre Obama ritira i soldati, lItalia rimane in Afghanistan, duri e puri e sempre fedeli. Mentre Norvegia e Danimarca sospendono lacquisto degli aerei da guerra F35, lItalia conferma lacquisto nonostante che tecnicamente non siano affidabili. Mentre la Germania taglia lesercito di 40 mila uomini e rinuncia agli armamenti, lItalia spende 13 miliardi di euro per 100 aerei, invece per la Ricerca contro il cancro 220 milioni. Che il presidente Monti ha qualche affinit con chi lo ha preceduto vero. Nominare Di Paola, pi o meno equivale a ci che ha fatto B. con la Rai in mano al suo Romani (quando era viceministro ricopriva anche la carica di

assessore allUrbanistica a Monza dove, non a caso, il Cavaliere voleva costruire Milano 4). Mantenere una Rai sottomessa a Mediaset e in difficolt economica stato il vero mandato di Romani: non c stata una nomina che non sia passata sotto al suo controllo. Gli ultimi dati del mercato tv (canone e pubblicit): Mediaset 34%, Sky 32, Rai 29, altre tv 3 e fanalino di coda Telcom Italia (La7) 2%. Se una tv come quella di Mentana-Ruffini (la prima serata dal 2% di share arrivata al 5%), non riesce a spostare risorse sul mercato significa che qualcosa non funziona. La legge Gasparri va abolita. Ultimamente si dibatte sulla riforma Rai, se giusto che il servizio pubblico oltre al canone percepisca anche la pubblicit. La risposta era contenuta in una delle prime bozze dellultimo contratto di servizio tra Rai e ministero dello Sviluppo economico, in cui era prevista la sperimentazione di unire il pagamento del canone con la bolletta dellenergia elettrica, sostituito con un generico: Il Ministero si impegna ad individuare le pi efficaci metodologie di contrasto all'evasione del canone di abbonamento . Ovviamente nulla accaduto. Se levasione (500 milioni), venisse eliminata, la Rai potrebbe liberare buona parte dei proventi della pubblicit come avviene in Gran Bretagna con la Bbc, ma il libero mercato non coincide con gli interessi di B.

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Gioved 26 gennaio 2012

GI AL NORD

ALITALIA, PARTE LA FUSIONE MA DI TRE DEBOLEZZE


La compagnia di bandiera ha avviato le procedure per integrarsi con Blue Panorama e Windjet. Per la crisi ha perso circa 40 milioni
di Daniele Martini

Concordia, il vertice di Costa ri-scarica Schettino (in Senato)

a parola magica sinergia e lobiettivo dichiarato ambiziosissimo: bruciare le tappe per arrivare nel giro di poco tempo a uguagliare addirittura British Airways, almeno dal punto di vista dei passeggeri trasportati, una trentina di milioni lanno. Se poi questo traguardo quantitativo, frutto della somma dei clienti Alitalia (25 milioni) pi quelli Windjet (3 milioni) e Blue Panorama (2), porter anche alla nascita di una nuova ed efficiente entit del trasporto aereo nazionale grazie allintegrazione tra le tre aziende, questo un altro discorso. Il rischio che si sommino tre debolezze e che a stento il totale possa risultare una societ che sia qualcosa di pi e di meglio della compagnia di bandierina attuale.

pagnia ha perso almeno una quarantina di milioni di euro, una cifra che peser in maniera determinante sul risultato finale del 2011 che dovrebbe attestarsi su un sostanziale pareggio. Non chiaro chi per primo abbia lanciato lidea dellintegrazione, ma di certo le due compagnie minori non hanno fatto tante storie per mettersi intorno a un tavolo per discutere con Alitalia i contenuti di una possibile intesa. Entrambe sono aziende di dimensioni modeste, sostanzialmente regionali, destinate a subire in maniera pesantissima i contraccolpi della crisi del trasporto aereo. Blue Panorama opera da 14 anni con basi a Fiumicino e Malpensa, voli di linea e charter e una flotta di appena 12 Boeing. Windjet una compagnia siciliana posseduta da Antonino Pulvirenti

il presidente del Catania calcio attraverso la holding Finaria che a sua volta controlla, tra laltro, la catena di supermercati Fort e il gruppo alberghiero Platinum. Ha una flotta che manco a farlo apposta delle stesse dimensioni di Blue Panorama, ma con tipi di jet assolutamente diversi, 7 Airbus 320 e 5 Airbus 319. Circostanza che in qualche modo peser di certo non positivamente su uneventuale e futura gestione unitaria della manutenzione e degli aeromobili. IN QUESTO momento il panorama europeo del trasporto aereo fa registrare numerosi casi di compagnie medie e piccole incapaci di reggere lurto delle difficolt o che resistono quasi con la forza della disperazione. Negli ultimi due anni sono fallite Alpi Eagles e My

Air, alcuni giorni fa saltata Air Alps, azienda austriaca che operava anche in Italia. Lufthansa Italia si ritirata anche in seguito alle difficolt incontrate a Malpensa; Livingston tiene da mesi gli aerei a terra e non certo se e quando torner operativa. In Gran Bretagna British Midland, la seconda compagnia dopo British Airways, stata ceduta alla stessa British da Lufthansa. La turca Turkish ha messo gli occhi sulla polacca Lot, mentre di l dallAtlantico la famosa American Airlines in amministrazione controllata e oggetto delle mire di Delta. In questo scenario plumbeo altre compagnie scelgono la linea strategica delle fusioni e delle integrazioni. Per esempio Air Italy si appoggiata a Meridiana e ora si mette sulla stessa scia Alitalia con le sorelline mi-

nori. Lintegrazione tra Alitalia, Windjet e Blue Panorama non in alternativa con leventuale rafforzamento futuro di Air France nella stessa Alitalia. Le due vicende al momento appaiono separate. AIR FRANCE detiene il 25 per cento del capitale azionario di Alitalia e in questa fase anche la compagnia francese non nelle condizioni migliori di forma. Fino al 13 gennaio dellanno prossimo lassetto azionario della ex compagnia italiana di bandiera protetto dal cosiddetto lock-up, clausola che consente ai soci italiani, i famosi patrioti voluti da Berlusconi e da Corrado Passera, di comprare e vendere solo tra di loro. A quella data il vincolo cadr e la compagnia italiana torner contendibile.
(FOTO ANSA)

di Sandra Amurri

Q uella di PierluigidiFoschi, presidente e ad Costa


Crociere, stata una passeggiata in commissione Lavori pubblici del Senato. Visto che durante laudizione si limitato a presentare una relazione del direttore delle Operazioni Marine e del Dpa (Designeted person ashore) Roberto Ferrarini, perch lui durante il naufragio si trovava oltreoceano. Precisando che una ricostruzione frutto di ricordi personali, in quanto nessuna informazione stata dallo stesso annotata durante la gestione degli eventi. In poche parole: non esiste alcun riscontro alla versione dei dialoghi tra Ferrarini e il comandante Schettino, dalla prima telefonata delle 21,57 allultima delle 22,45, quando Schettino gli conferma che ha abbandonato la nave lasciandolo completamente sorpreso visto che era molto tranquillo mentre lo informava che dopo limpatto con lo scoglio la nave si stava dirigendo verso lancoraggio e lo rassicurava di aver informato gli ospiti. Sferrando un ultimo colpo alla credibilit di Schettino: Il comandante mi ha chiesto di condividere la versione da dare allautorit: che la nave aveva urtato un basso fondale a seguito di un black out. Io mi sono rifiutato intimandogli di raccontare come i fatti sono occorsi .
UNAUDIZIONE, quella di Foschi, che la senatrice Pd Marina Magistrelli definisce scandalosa per la leggerezza e lapprossimazione. Foschi si limitato ad affermare che il passaggio ravvicinato stato deciso autonomamente da Schettino, contrariamente a quanto confermato ai magistrati dal comandante in seconda, Roberto Bosio: La navigazione ravvicinata era programmata fin dalla partenza. Seppure non sia vietato avvicinarsi alle coste, a volte lo abbiamo consentito, come il 14 agosto proprio davanti al Giglio. Ha ribadito che la fase di soccorso stata fatta dal personale della Concordia a partire dagli ufficiali. Ieri, mentre venivano identificati altri tre cadaveri (tra cittadini tedeschi) i carabinieri hanno finito di re-interrogare proprio gli ufficiali. Secondo fonti investigative, il sistema Ais della Capitaneria di porto avrebbe avuto un black out di circa sei minuti proprio durante le fasi dellincidente. Sabato inizier il pompaggio delle 2400 tonnellate di carburante. Mentre si attende che la compagnia, come intimato dal Commissario Gabrielli, presenti il piano di recupero e smaltimento dei rifiuti.

LOPERAZIONE di integrazione stata ufficialmente avviata ieri e annunciata con un comunicato in cui si precisa che stata avviata la procedura sulla base di distinti protocolli di intesa sottoscritti con le controparti. Non siamo quindi proprio al caro amico, anzi, c una procedura formale avviata, e non poco, ma la strada da percorrere ancora lunga. Gi da ora, per esempio, non affatto scontato lesito delleventuale e futuro passaggio delloperazione al vaglio dellAntitrust. Di sicuro lintegrazione avviene in un momento delicatissimo per tutti i soggetti interessati e in un contesto che peggiore non si potrebbe. Per effetto della crisi mondiale il trasporto aereo sta soffrendo moltissimo. La stessa Alitalia negli ultimi mesi ha risentito parecchio degli sconvolgimenti economici e di quelli geopolitici, dalle rivoluzioni nel Maghreb fino al terremoto in Giappone. Dai primi calcoli ufficiosi la com-

Torna la paura

LA TERRA TREMA

Sciame sismico ieri nel Nord Italia. Nella notte una prima scossa di magnitudo 4,2 si registrata in provincia di Verona. In mattinata, alle 9, ha tremato la terra intorno a Reggio Emilia e Parma (magnitudo 4,9). Ma il terremoto si avvertito distintamente anche a Milano, dove la gente si riversata in strada. Una scuola poi risultata inagibile. In serata ancora una scossa, sempre nelle vicinanze di Reggio Emilia.

ADRO Il sindaco vergogna contro Napolitano vergogniamo di averla come Presidente. Venga a Cleichiedere scusadi Adro, gente, Lancini, dovereamoalla mia un suo ra . Il sindaco Oscar torna far
parlare di s. Se la prende con il capo dello Stato, ritenuto colpevole di aver insultato i cittadini del piccolo comune bresciano noto per essere stato tappezzato dal Sole delle Alpi e per aver vietato la mensa scolastica a bambini di genitori morosi per 10 mila euro complessivi. Una situazione che spinse un imprenditore locale a saldare il debito e scrivere una lettera al Corriere nella quale accostava l'azione razzista del sindaco a quella dei nazisti. Gesto che valso all'imprenditore la nomina a Cavaliere della Repubblica da parte di Napolitano. Nomina che ha scatenato il sindaco: Le onorificenze quando consegnate a cani e porci fanno divenire ingiustamente porci o cani anche quelli che le hanno meritate. Lennesimo insulto dallinesistente Padania al capo dello Stato parte dal sindaco della vergogna leghista.
(d. v.)

Lex manager dei furbetti fa rapire lamante per farla abortire


di Elena Rosselli

internet Marco S uMichael DouglasPracca appare in una foto nei panni di un nostrano nella copertina del film Wall Street, il denaro non dorme mai. Dietro di lui, non lo skyline di New York, ma la Torre Velasca di Milano. Quella che si vede dagli uffici in via Larga della Deutsche Bank, la banca di cui il Douglas meneghino era consigliere di gestione. Fino a due giorni fa, quando l'istituto di credito tedesco lo ha sospeso da ogni funzione. Gi, perch nel frattempo il manager finito nel carcere di Opera insieme ad altre quattro persone con addosso un'accusa infamante. Aver assoldato tre uomini due italiani e un sudamericano tramite un amico dentista Aurelio M., 58 anni, di San Colombano (Lodi) e aver promesso loro 100 mila euro in cambio di una sola cosa: fare in modo che la propria compagna, una prostituta di

lusso ventinovenne, perdesse il bambino che portava in grembo da ormai 7 mesi. una vita spericolata quella del banchiere, gi accusato (e poi assolto) di aggiotaggio in uno dei filoni d'inchiesta per il crac Parmalat. Curatore dei rapporti finanziari, tra il 2004 e il 2005, dei cosiddetti furbetti del quartierino, da Chicco Gnutti a Giampiero Fiorani, fino a Stefano Ricucci. Per ottenere il suo scopo, se-

condo l'accusa, Pracca architetta ben tre piani diversi senza riuscire fortunatamente mai nel suo intento. In realt, fosse stato per la bella escort, il manager non sarebbe finito nei guai. Perch la ragazza, per paura, aveva taciuto su tutto limitandosi a raccontare la vicenda a un'amica.
LO STESSO Pracca, che per crearsi un alibi denuncia la scomparsa della donna, ad alimentare i dubbi degli inquirenti. Che dopo mesi di indagini scoprono una storia con una trama ben diversa da quella di Pretty woman, il film che il banchiere dichiara su Facebook di apprezzare. Forse perch nella sua storia con la giovane escort veneta, Pracca si sentiva un po' Richard Gere alle prese con Julia Roberts. Ma senza alcuna intenzione di far cambiare vita alla sua Julia. Anche perch il manager una famiglia gi ce l'ha, con tanto di figli gi grandi. E soprattutto ha gi una

Marco Pracca, banchiere della Deutsche Bank, gi accusato di aggiotaggio (e poi assolto)

moglie, che pur essendo ex, chiede ancora 15 mila euro al mese di mantenimento. Perch allora far nascere quel figlio non voluto? Del resto gi una volta Pracca aveva convinto la donna ad abortire. E se questa volta non voleva farlo, la avrebbe convinta lui, con le buone. Anzi con le cattive. Facendola prima rapinare da tre uomini nella sua abitazione di Peschiera Borromeo con l'ordine, nel caos, di prenderla a calci sulla pancia fino a farle perdere il bambino. Poi, invitandola al ristorante con l'idea di un agguato. Infine, facendola rapire e portare per 48 ore in un ca-

solare nel pavese, risultato poi di propriet dell'amico dentista che in tutta la storia ha un ruolo di intermediario. Tre piani, tutti e tre falliti. Perch alla fine la ragazza riesce a scappare o viene lasciata scappare dai suoi aguzzini. Poi sparisce. E il banchiere si allarma. Alla fine di quei due giorni rimane solo un video in cui la donna dichiara di aver perso il bimbo, una prova che nelle mani sbagliate pu essere fatale. Ecco perch il banchiere va dai carabinieri di Porta Magenta e denuncia la scomparsa della donna. Una denuncia che far partire tutta la macchina delle indagini.

Gioved 26 gennaio 2012

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GIORNO DELLA MEMORIA

Briciole di pane per farci sgozzare


GIANFRANCO MARIS, DEPORTATO NEL 44: DITE AI GIOVANI COSERA IL NAZISMO
Austria, 1945: sopravvissuti nel campo di concentramento di Mauthausen dopo la liberazione (FOTO GETTY IMAGE) A sinistra, Maris (FOTO ANSA) di Silvia Truzzi Milano

MAUTHAUSEN

n piazza Partigiani dItalia, su un tram diretto nei pressi di via Montenapoleone, a pagina 83 di un libro bianco si legge: Ho visto nella mia baracca, che si andava svuotando perch tutti stavano uscendo per andare alle docce, un compagno deportato, che non conosco, di cui non so neanche la nazionalit, mentre nascondeva nel suo giaciglio un grosso pezzo di pane. stato in quel momento, quando ho visto il pane, che la fame mi si presentata come idea. Unidea che non mi abbandona, che continua a seguirmi nel buio che scende mentre sto andando verso le docce. Per ogni pidocchio cinque bastonate (Mondadori, 126 pagg. - 17,50 euro, a cura di Michele Brambilla) la storia di una deportazione, andata e ritorno dalle tenebre dellumanit. A Mauthausen, Gianfranco Maris c arrivato il 7 agosto del 44: oggi ha 91 anni, un sorriso per nulla incline alla resa e una memoria senza indulgenze n lacrime. Presidente nazionale dellAned (Associazione nazionale ex deportati politici) dal 78, senatore dal 63 al 72 poi membro del Csm, comunista da quando aveva 17 anni, avvocato penalista, riceve ancora nel suo studio. Perch non ha rubato quel pezzo di pane? Vede, organisieren la parola tedesca che gli stessi nazisti diffondevano. Ti rubavano una cosa, tu lo dicevi al kap e ti sentivi rispondere: Organisieren, organisieren. La legge del campo era: ti hanno rubato gli zoccoli, rubali a qualcun altro. Che a sua volta li ruber. Quel giorno ero sconvolto dalla fame: lorganisieren diventa lidea che mi domina. Allultimo momento mi rendo conto che ru-

bando venivo ricondotto alla logica del torturatore. E dico no. Ricordo che tremavo, tremavo per aver pensato che proprio io avrei potuto organizzare. Non cera atto dei tedeschi che non fosse finalizzato alla distruzione delluomo. A cosa pensa? Al pane, sempre. Ce lo portavano in filoni da un chilo. Un giorno era per otto persone, un giorno per 12: arrivato a essere per 24. Ce lo davano intero: dovevamo dividerlo noi. Volevano che noi ci sgozzassimo per una briciola. Le briciole erano vitali. (Lavvocato fa rabbiosamente il gesto di raccogliere le briciole con le dita). E come facevate? Avevamo fabbricato un bilancino e un coltello. Noi non volevamo diventare nemici. Il pane aveva un significato morale. Ha mai cercato negli occhi delle Ss un motivo, una spiegazione? Avevo intuito che se ti mettevi dalla parte della vittima, non avevi scampo. Era impossibile capire tanta ferocia. L o eri vivo lavorando o eri morto. I sistemi per sopravvivere li trovavi facendo funzionare il cervello. Tutti quelli che sono stati uccisi, prima di perdere le forze avevano smarrito la lucidit. Quando noi eravamo inquadrati per lappello i tedeschi fumavano. E poi buttavano la cicca. Allora i prigionieri vicini si buttavano per terra per raccogliere le cicche e fare una boccata. Io li rimproveravo: non volevo che si abbassassero, proprio letteralmente, a raccogliere i loro avanzi. stata la disciplina militare a salvarle la vita? stata la ragione. Io ho cominciato subito a chiedermi perch ci facevano fare certe cose. Per esempio quando siamo arrivati al campo siamo stati per 15 giorni nudi con un cap-

Orrori quotidiani e miserie umane

I tedeschi fumavano e poi buttavano le cicche a terra, rimproveravo chi raccoglieva i loro avanzi

Ogni pidocchio cinque bastonate


GIANFRANCO MARIS MONDADORI (17,50 EURO)

pello in testa: ci facevano ripetere ossessivamente il gesto di levare e mettere il cappello. Ci volevano ridurre a unobbedienza meccanica. In cava io lavoravo con il professor Cuneo: un uomo debole nel corpo, ma di cultura formidabile. Portare le pietre con lui era faticoso, ma importantissimo. Ci faceva lezioni sui processi formativi del colonialismo francese o sulla Restaurazione del 1814. Poi avevo organizzato

che il giro dopo lo facevo con un altro e gli riportavo la lezione. E la catena continuava. Gli altri, nei momenti di pausa, dicevano: Mi ricordo gli agnolotti di mia madre. Ecco, quelli erano destinati alla morte. Scrive di non essere stato felice il giorno della Liberazione. Perch? Il 5 maggio a Mauthausen arriv una camionetta. Esplose un entusiasmo delirante. Dalla torretta vedevo i miei compagni festeggiare e pensavo: s, siamo salvi. Ma quanti di noi sono morti? S, siamo vivi. Ma che cosa abbiamo pagato? Mi vennero in mente alcuni versi che Ungaretti scrisse sullIsonzo durante la Prima guerra mondiale: il mio cuore il paese pi straziato. Cosa succeder quando lultimo testimone sar morto? Unassociazione di ex deportati a un certo punto scompare: per questo ho chiesto e ottenuto di creare, allinterno dellAned, una fondazione che raccolga e metta a disposizione gli archivi, senza cui il negazionismo sarebbe facile, facilissimo. Io non voglio che si perda la coscienza di cos stato il fascismo. La memoria oggi solo la rievocazione sentimentale delle sofferenze. Non basta. Domani, come accade sempre nel Giorno della memoria, gli studenti andranno ad Auschwitz, vedranno le baracche, i forni, i visi dei morti. Escono e non sanno cos stato il fascismo, cos stato il nazismo. Sa di non aver mai pronunciato la parola dolore? (Silenzio e silenzio ancora. Gli occhi di Gianfranco Maris sono attraversati da un lampo disperatamente tempestoso). vero. Io ero in guerra, contro un nemico che era nel mio cuore. Pensavo: devo restare vivo per ammazzarli dopo.

VAURO risponde a Battista

NON SONO KAPPLER


di Stefano

Citati

sento po Priebke, forse Kappler, o forse adM idiritturaunFhrer. Cos sioesprime Vauro Corrieredopo il Sanesi aver letto larticolo di Pierluigi Battista sul della Sera, che lo chiama in causa alla vigilia del Giorno della Memoria per la vicenda della vignetta su Fiamma Nirenstein e la causa appena vinta contro Peppino Caldarola. Credeva che quella storia fosse finita? Vale la pena di spiegare lantefatto, che non stato ricordato da Battista: nel 2008 sul Riformista, allora diretto da Antonio Polito, esce un articolo di Caldarola nel quale ricorda come nella vignetta, disegnata mesi prima, su Fiamma Frankenstein io la definisca sporca ebrea. Dopo la pubblicazione della vignetta, la Nirenstein mi aveva denunciato allOrdine dei giornalisti: fui assolto e la denuncia archiviata. Contro Caldarola e Politi sporgo denuncia per diffamazione perch cita un virgolettato che non esiste. Allinizio di questa settimana, per pura coincidenza di tempi, la sentenza di condanna e risarcimento nei confronti di Caldarola. Nellarticolo Battista spiega che se si critica troppo Vauro, si perde in tribunale. Mah, io in tribunale in genere ci vado da imputato. Non riesco a capire che potere ho sulla magistratura. Questa una pura difesa della mia opera, delle mie convinzioni e anche contro la banalizzazione dellantisemitismo. Mi si spaccia per antisemita. Odio ogni forma di razzismo. E trovo Il vignettista ci sia malafede nel non citare il preciso ) Vauro Senesi (E svolgimento dei fatti. Figuriamoci se io non sono a favore delle critiche, ma questo non vuol dire, e non deve voler dire, falsit e attribuire frasi false. E questo ennesimo ritorno della questione dellantisemitismo certo, nei giorni della Memoria mi sembra un riflesso, un automatismo che banalizza la questione. Un problema di antisemitismo esiste ancora, ed grave. Ma banalizzarlo attribuendolo per motivi politici o di polemica spicciola a chiunque critica Israele o persone legate allebraismo mi sembra uno sterile e pessimo esercizio. Oltretutto sempre molto legato alla denuncia di clich; Battista cita il naso adunco con il quale ho rappresentato la Nirenstein: in tutte le mie vignette il naso caricaturale, disegno sempre nasi molto grossi, a iniziare da quello del personaggio che mi rappresenta.
MBLEMA

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ALTRI MONDI

IL MEDIANO CONTESO TRA ISRAELIANI E PALESTINESI


nella Nazionale araba, ma ha scelto il team di Haifa
di Roberta Zunini

N
REPORTER SENZA FRONTIERE

Libert di stampa: Italia al 61 posto

unico terreno su cui, finora, gli israeliani e i palestinesi non si erano scontrati, quello erboso dei campi di calcio. Ma ora anche lo sport pi seguito in Israele e nei Territori palestinesi, rimasto coinvolto nel conflitto. La contesa tra le squadre Hapoel Haifa e Jabal Mukaber per il centrocampista israelo-palestinese Ali Khatib scoppiata quattro giorni fa, agli inizi peraltro di una settimana che sarebbe dovuta risultare cruciale per la ripresa dei negoziati di pace. Entrambi i team giocano nella Serie A dei loro paesi: Hapoel Haifa per Israele, Jabal Mukaber per i Territori, essendo una squadra di Gerusalemme Est. Ali Khatib palestinese, ma pu giocare anche in Israele perch nato 23 anni fa nella citt santa. Khatib pi di una promessa per il calcio palestinese e israeliano, visto che ha gi giocato per alcune squadre palestinesi e israeliane, ma , e rimane, soprattutto un ragazzo. E agisce come tale. Per questo, luned scorso, non ha pensato alle implicazioni di ci che stava per fare: ha solo seguito il suo istinto che lo portava verso una squadra pi forte, indipendentemente dalla nazionalit. Senza dire nulla al suo allenatore, Mohammed Issa, si presentato al provino dellHapoel Haifa, ottenendo un contratto immediato. Certo, Khatib non uno sconosciuto e sembrerebbe essere davvero molto bravo. Avr per ottenuto lingaggio immediato solo per la sua bravura o anche per indebolire il Jabal Mukaber e togliere al campionato palestinese uno dei suoi attori principali? Sono davvero in tanti a chiederselo in Palestina, visto che tutti impazziscono per il calcio e la sorte dei calciatori importante quasi quanto la nascita di un

La squadra della Nazionale palestinese (FOTO LAPRESSE) . Sotto, Soraya Senz de Santamara e David Cameron (FOTO ANSA)

La storia simbolica di un calciatore mentre stanno fallendo i colloqui di pace tra i due eterni contendenti
vero Stato palestinese. Mister Issa, non appena saputo del furto, ha immediatamente annunciato che far ricorso alla Fifa perch Khatib avrebbe un contratto legalmente vincolante. Presenter un reclamo ha detto, furibondo , proprio per il fatto che non ci sono rapporti ufficiali tra le associazioni di calcio israeliana e palestinese non si-

gnifica che le squadre israeliane possono portarci via i giocatori. LHapoel Haifa ha ribadito che Khatib non sotto contratto ed quindi libero di muoversi. E Khatib, cosa ha replicato, dopo essersi accorto di aver combinato un guaio, non solo di natura sportiva? Ha fatto unazione che ha spiazzato tutti, da vero fuoriclasse: ha rivelato candidamente di essere ancora registrato con la sua ex squadra israeliana, lHapoel Shfaram. La smentita del coach palestinese per stata immediata: Questo semplicemente non vero. Abbiamo ingaggiato Khatib re-

golarmente, gli paghiamo uno stipendio e laffitto. Gli accordi sono chiari. Lui quindi un nostro giocatore e non pu decidere da solo di andarsene. Chi uscir vincitore da questa battaglia non ancora possibile saperlo, il dibattito per molto acceso e i siti israeliani e palestinesi aggiornano senza sosta i com-

menti dei tifosi di entrambe le squadre che non vogliono rinunciare a far valere le proprie ragioni. Un po come avvenuto ad Amman dove ieri si tenuto l'ultimo incontro tra i negoziatori israeliani e palestinesi per cercare di mettere a punto unagenda che porti alla ripresa dei negoziati di pace diretti, interrotti dal settembre 2010. Dopo tre riunioni, lAutorit nazionale palestinese ha sentenziato che sono chiusi: i negoziatori Saeb Erekat e Yitzhak Molcho, con il sostegno della Giordania e del Quartetto (Usa, Russia, Ue, Onu) hanno cercato di porre le basi per la riapertura del processo di pace ma non hanno trovato un terreno comune. Il sovrano giordano Abdallah, uno dei primi e pi forti alleati arabi di Israele, per la prima volta ha minacciato ritorsioni nei confronti di Israele mentre il presidente dellAnp Abu Mazen ha sottolineato che unipotetica estensione delliniziativa giordana rinviata a questo punto a consultazioni con la Lega Araba, in programma entro fine mese. Mentre nelle strade di Ramallah, la capitale amministrativa dellAnp, centinaia di persone si sono radunate non per una delle abituali manifestazioni contro loccupazione israeliana, ma per denunciare laumento delle tasse. I problemi della vita quotidiana superano i massimi sistemi.

l 2011 stato un anno grigio perla libert di stampa e per il lavoro dei giornalisti nei 179 Paesi del mondo, secondo lultimo rapporto di Reporter senza Frontiere. Lorganismo internazionale bacchetta in particolare le grandi democrazie, dove la situazione peggiorata nel corso dellultimo anno, come negli Usa, che dal 20 posto della classifica 2010 precipitano al 47 nel 2011. LItalia 61a, la Francia al 38 posto; Finlandia e Norvegia confermano il loro primo posto ex aequo.

EGITTO

Anniversario di proteste

entinaia di migliaia di manifestanti [in foto] sono scesi in strada in Egitto nel giorno dellanniversario della cacciata di MUbarak in tutto il paese. Da Suez a Tahrir, basta con il maresciallo Tantawi, lo slogan dei manifestanti. Questa una dimostrazione, non una celebrazione, ha rimarcato uno dei leader del corteo, Mustafa al-Masry.

La crisi degli altri

TUNISIA

Povera Londra welfare addio


di Caterina Soffici Londra

Processo Nessma Ennahda stupisce

LA GIUSTIZIA E LA REAZIONE

Twist abita ancora qui. un po la cartina di O liverse Londra crisimecca delLondraetica deleuropeo antornasole della profonda della capitalismo. Perch la capitalismo che il luogo dove le tensioni e le disuguaglianze sono pi folli ed evidenti. Ricchi e poveri sempre pi distanti? Non solo uno slogan da indigandos e da 99 per cento. Basta confrontare le cifre che vengono pubblicate dai giornali britannici in questi giorni. Pagati affitto, tasse e bollette, a una famiglia di poveracci di Oldham (sobborghi di Manchester) con marito disoccupato, moglie casalinga e 4 figli a carico, rimangono per vivere 62 pence a testa al giorno. Ecco la misura della povert in Gran Bretagna: meno di un euro a testa al giorno. Questo dato choc - rivelato dalleconomista della London School of Economics Tim Leunig in un calcolo pubblicato ieri sul Guardian - sarebbe uno degli effetti dei tagli orizzontali al welfare proposti dal governo Cameron per far fronte a un debito pubblico che ieri ha sfondato la cifra di un trilione di sterline.
LA MANCANZA di soldi nel pubblico sta anche devastanzo la sanit, per cui ieri i tabloid sparavano in prima pagina dati agghiaccianti come le 1.316 morti negli ospedali lanno scorso per fame e per sete: 4 morti al giorno. E i ricchi? Nonostante tutto continuano a pagarsi stipendi da capogiro. Se per alcuni big della finanza come Goldman Sachs questanno sono vacche pi magre del 21 per cento (a tanto ammonta il taglio dei bonus dovuto alla crisi), altri se ne sono fregati alla grande. Il Financial Times parla di una media di 1,8 milioni di sterline a testa per i 1200 top manager delle banche, compresa Royal Bank of Scotland, che stata nazionalizzata per scampare al fallimento dopo il crac del 2008-2009. Grande polemica sul compenso di Stephen Hester, amministratore delegato della banca che per l83% in mano pubblica, che per i risultati del 2011 si auto-assegnato un bonus da 1 milione e 600mila sterline. Non il solo se - sempre il Ft - parlava di 8 miliardi di sterline accantaonati dalle maggiori banche inglesi (Rbs, Hsbc e Barclays) per i bonus di fine anno.

LA VENDETTA SUL MODELLO ZAPATERO


di Alessandro Oppes Madrid

nnadha uscito vincitore dalle recenti consultazioni stupisce: In occasione del processo, il partito esprime il suo attaccamento alla libert despressione come diritto indivisibile dai diritti delluomo. Considera che i procedimenti giudiziari contro il direttore di Nessma non rappresentino la migliore soluzione.

n piano premeditato. Vogliono smontare, pezzo per pezzo, la Spagna di Zapatero, quel modello di paese moderno, aperto e solidale che aveva fatto dellex leader socialista unicona della sinistra europea. In sostanza, ci che restava di buono dopo che la crisi economica ha distrutto la credibilit del Psoe. La vendetta di Mariano Rajoy troppo schivo e pacato per condurre in prima persona questo genere di battaglia affidata a Soraya Senz de Santamara, onnipotente vice-premier, portavoce e ministra della Presidenza, punta di lancia di unesecutivo che ha sete, e fretta, di cancellare le frustrazioni di otto anni di opposizione. Tanta la fretta dei popolari che, a un mese dallinsediamento del nuovo governo, gi arriva la prima batteria di misure esplosive. A cominciare da una profonda revisione della legge sullaborto, riformata appena un anno e mezzo fa da Zapatero.

IL NUOVO TESTO, a detta del ministro della Giustizia Alberto Riz Gallardn, si ispirer nella difesa del diritto alla vita e preveder per le minorenni che vogliano interrompere la gravidanza la richiesta di autorizzazione ai genitori. Tutto lascia pensare che il Pp voglia tornare a qualcosa di molto simile alla vecchia norma, datata 1985. Il governo ha in mente una vera rivoluzione nel settore della giustizia, con lintroduzione della condanna allergastolo per i

reati pi gravi, che generino allarme sociale (finora il massimo previsto erano i 30 anni di reclusione), la proposta di un ticket per chi decida di ricorrere in appello nelle cause civili e di lavoro (unidea che ha gi provocato la reazione delle opposizioni di sinistra, perch penalizzerebbe le classi meno abbienti), e un inasprimento della legislazione sui minori nel caso di gravi delitti. Nessun riferimento, almeno per il momento, alla legge sui matrimoni gay. In realt, questo non esclude che i popolari hanno intenzione di rivederla o abolirla: probabile che attendano il pronunciamento della Corte costituzionale, alla quale avevano presentato ricorso nel 2005, appena la norma venne approvata. Ma il colpo di mano che ha provocato maggiore indignazione nelle ultime ore tra i socialisti, quello messo a segno da Senz de Santamara con lannuncio di un ritorno al vecchio sistema di elezione dei componenti del Consiglio generale del potere giudiziario, il Csm spagnolo: saranno gli stessi magistrati, anzich il Parlamento, a sceglierli. Una decisione dettata da un chiaro calcolo politico, visto che noto il prevalente orientamento conservatore allinterno della magistratura spagnola. Per dare la notizia, che circolava gi da ore su Internet, Soraya ha atteso lultimo minuto di un intervento parlamentare durato quattro ore. In questo modo, ha tolto allopposizione qualunque possibilit di replica. E solo un assaggio del cinismo della vice-premier, pronta a consumare la sua vendetta politica dopo che per anni i suoi predecessori (prima Fernndez de la Vega, poi Rubalcaba) lavevano trattata come una scolaretta impertinente.

SIRIA

Ucciso capo Mezzaluna rossa

n sacerdote cristiano e un dirigente della Mezzaluna rossa sono stati uccisi nelle violenze in Siria, mentre le forze governative hanno continuato per il secondo giorno unoffensiva sulla citt di Hama. Secondo attivisti dellopposizione, sono almeno 11 le persone morte ieri nella repressione.

SOMALIA

Navy Seals liberano ostaggi

on un raid fulmineo, due ostaggi occidentali in Somalia - una americana e un danese, prigionieri da ottobre sono stati liberati da un commando del Team-6 dei Navy Seal, lo stesso corpo speciale della Marina Usa che uccise Osama Bin Laden nel maggio scorso in Pakistan.

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Gioved 26 gennaio 2012

SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out

ADDIO ANGELOPOULOS

Theo, il regista che abbracciava i suoi film


di Malcom Pagani

Elio Germano Il 2 parte da Genova il Viaggio dedicato a Cline

Payne Il regista: Voglio scrivere una parte per Abatantuono

Celentano Dopo le polemiche, su Sanremo pace con la Rai

Uefa Profondo rosso dei club: 1,6 miliardi di debiti

Marted sera, investito da una motocicletta, morto a 76 anni il grande regista vincitore della Palma dOro con L eternit e un giorno
elemento della famiglia. Uno zio. Poteva capitare di trovarlo a cena, senza fanfare, con le sue giacche dimesse, in tono con un ambiente (libri accatastati, disordine, paccottiglia, carte da parati passate attraverso tempi migliori) che non sarebbe mai approdato su un mensile come Ad. Li aveva fatti conoscere Tonino Guerra, a met degli anni 80. Si erano piaciuti. Si erano caspondevano agli incassi, Theo e Amedeo lavoravano in economia. Una volta, tornato dalle ferie (la citt caldissima, immobile) feci un salto allindietro. ERA NOTTE e vidi unombra nel mio letto. Era Angelopoulos, incastonato tra le mie collezioni di Diabolik e Guerin sportivi, a suo agio come sempre. Si alz su un fianco, pi sorpreso di me. Parlammo a lungo. Negli ultimi anni, sorridendo dei fonemi e di se stesso, Theo Angelopoulos: Non chiamarmi mai maestro aveva aggirato anche la frontiera della lingua. Un italiano stentato, da preferire comunque allinglese, in cui tra un accento e laltro, abbreviava la distanza tra la mia ignoranza e la voglia di comunicare. Gli interessavano i giovani. Non come categoria, ma come specchio dei suoi 20 anni senza nostalgia. Theo era lontano dallidolatria di se stesso e non tendeva a scomparire o a nascondersi come allepoca dei colonnelli, ma riempiva laria di ragionamenti semplici e finissimi. Di storie minime. Di ricordi e prospettive. E ascoltava, perch a differenza dei tromboni, a Theo piaceva sentir suonare una musica diversa dalla propria. Ora che se ne andato con un soffio sordo, investito mentre assemblava i suoi frammenti di discorso, come Roland Barthes, inseguendo distrattamente unidea, mi vengono in mente le frontiere dellex Jugoslavia attraversate con mio padre e con Keitel, la notte di Florina in cui sul set, nel sonno, mor Gian Maria Volont e i simbolismi. Anche Theo era unicona. Gelosa delle sue creature come nel 95 a Cannes, quando in un taxi fece sedere me e Amedeo davanti e rimase con due enormi pellicole de Lo sguardo dUlisse al suo fianco. Le abbracciava. Aveva avvertito il proiezionista a mezzanotte. Pretendeva di controllare la qualit della copia. Laltro mare, il film sulla Grecia che stava completando in questi giorni con Toni Servillo, covava la speranza di riuscire a cambiare il nostro sguardo su una crisi non solo quantitativa. Una sognante lezione contro il capitalismo come religione evocato da Benjamin. Speriamo che lopera ultima di Theo, pur restando aperta (una tragedia incompiuta, senza orizzonte) si possa vedere. C anche del bello nel morire a met, senza aver concluso qualcosa che non dovrebbe aver fine.

arrivata una telefonata a tarda sera. Un numero sospetto, con troppe cifre per fidarsi. Ho risposto. Dallaltra parte, nel vento di Atene, cera la voce di mio padre. Ha 71 anni. Non un uomo tenero. Con let persino peggiorato. Ieri lho sentito piangere per la prima volta in vita mia. Hanno investito Theo, in rianimazione ha detto. Poi ha singhiozzato. E io ho capito. strano scrivere in prima persona. Non si fa. Non opportuno. Me lha chiesto, con la delicatezza che gli propria (ci cazzia anche a volte, dipende dalle circostanze) il direttore di questo giornale. Se te la senti. Tu lo conoscevi bene. I lettori perdoneranno. Tecnicamente, come tutti, sono un figlio di pap. E Theo Angelopoulos, il regista morto marted ad Atene dopo essere stato travolto da un motociclista (poliziotto, fuori servizio, come ogni cosa ormai in Grecia), di mio padre Amedeo, produttore cinematografico, era tra gli amici pi cari. Un

Il maestro premiato in tutti i festival era tornato nella sua Atene per girare lopera sulla crisi con Toni Servillo
Il regista greco Theo Angelopoulos, scomparso marted sera (FOTO ANSA)

piti. Pap era stato sceneggiatore e Theo un suo modello, fin dal 75. Lanno de La recita. Quattro ore di puro azzardo metafilmico che i miei erano corsi a vedere trascinandosi dietro mia sorella bambina. Anni dopo, quando Amedeo e il greco si incontrarono per non lasciarsi pi, Angelopoulos era gi The, premiato a Berlino, Cannes e Venezia. Un uomo piccolo, basso, acuto e colto, circondato dalla memoria delle sue invenzioni, dalle lenti, dalle sue recite estenuanti indisposte a compiacere

il pubblico. Amedeo finanzi (la parola ingannevole, non c produttore o quasi che da 40 anni a questa parte non sia un collettore di denari altrui) Paesaggio nella nebbia, Leone dArgento 1988 e altri sei film. Fino a ieri. Tornava a casa. Gli occhi febbrili. Urlava per le scale: Venite a vedere il capolavoro di Theo, sublime, si-len-zio adesso e infilava i vhs nel videoregistratore. Scene mute o in lingua originale (quando andava bene), piani sequenza lunghissimi. Attori celebri penalizzati, visti di

spalle (Harvey Keitel minuscolo, in un angolo, come lIcaro di Bruegel).


COMPARSE sconosciute in primo piano in omaggio a Brecht (Tebe dalle sette porte chi la costru?) e ununicit di tocco che per noi, vitelloni in vitro, adolescenti cresciuti come suggeriva Nanni Moretti in Aprile con Starsky&Hutch, rappresentava poco meno di un supplizio. Lentamente, a tradimento, il vecchio greco ci conquist. La musica celestiale di Eleni Karaindrou. Latten-

zione agli ultimi. Ai viaggi impossibili. Ai capitani Achab a caccia di una via duscita dal labirinto. Theo si sedeva in cucina, si stringeva sul sedile posteriore di una macchina e srotolava il filo. Stava bene ovunque. Non si lamentava mai. Lo consideravano serioso e altero. Era spiritosissimo. Limportante non era sventolare il documento in un albergo a 5 stelle, ma la compagnia, il vino con il clochard Koudelka a lume di candela, il film da realizzare a ogni costo. E siccome i soldi erano pochi e i premi non corri-

MASIELLO conferma

PALERMO-BARI FU TRUCCATA
di Luca

De Carolis

ammesso partite H araccontato leleminacce.truccate e Degli zingari e della mafia barese, uniti nel manipolare la Serie A. Ieri sera, in una localit pugliese tenuta segreta, lex difensore del Bari Andrea Masiello, ora allAtalanta, stato interrogato dal capo della procura barese, Antonio Laudati e dal pm Ciro Angelillis. Una deposizione a tratti drammatica, in cui il calciatore, indagato dai magistrati baresi, ha confermato le combine nello scorso

campionato di Serie A di cui aveva gi parlato la settimana scorsa nella deposizione spontanea al pm di Cremona, Roberto Di Martino, che gestisce il filone principale dellinchiesta sul calcio scommesse. Ma ieri Masiello avrebbe aggiunto elementi di enorme importanza. Innanzitutto su Palermo-Bari del 7 maggio scorso (2-1): una delle decine di partite della scorsa Serie A finite nel mirino dei magistrati. Masiello, che lanno scorso giocava con i pugliesi, avrebbe confermato la combine del 7 maggio. Con unimportante pre-

messa: Io non volevo truccare quella partita. Ma sotto casa mia vennero persone della mafia barese e gli zingari (potente gruppo di scommettitori slavi, guidati dallo slovacco Gegic, ndr). Mi dissero che non potevo proprio rifiutarmi. E io ho accettato, per paura: ho anche dei bambini piccoli. Un altro dei pentiti del calcio scommesse, lex difensore del Piacenza Carlo Gervasoni, aveva parlato al pm di Cremona di sei o sette giocatori del Bari coinvolti nelle truffe. E ieri Masiello avrebbe confermato il coinvolgi-

mento di diversi dei suoi ex compagni. Uno di questi avrebbe anche portato nello spogliatoio della squadra mafiosi di Bari. Masiello avrebbe riconosciuto mafiosi e zingari nelle foto segnaletiche mostrategli dai pm. Il giocatore, quindi, avrebbe confermato il grande peso degli slavi nella gestione del calcio scommesse, come referenti per lEuropa del (presunto) burattinaio di tutto il sistema, il cinese Eng Tan Seet. Il dato nuovo il coinvolgimento diretto della mafia pugliese. Unaltra possibile protagonista di uno scandalo che rischia concretamente di travolgere la Serie A. Non stupisce allora che Masiello, arrivato nella localit segreta in auto, direttamente da Bergamo, sia stato ascoltato con le precauzioni usuali per i pentiti. Ufficiosamente, per paura di agguati da parte di ultra come era trapelato dalla Procura di Bari.

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SECONDO TEMPO

Cinema
Da vedere
Action / Usa

WEEKEND Manuale di sopravvivenza

di Biondi, Colasanti, Feltri, Pasetti, Pontiggia

Mission Impossible: Protocollo fantasma


di Brad Bird, con Tom Cruise, Jeremy Renner

Gli anni passano, ma per il cinema lo zio Tom sempre lo zio Sam. Uno dei pochi attori hollywoodiani ad avere una percentuale sugli incassi e lunico a giustificarla: in cascina gi 535 milioni di dollari (budget di 145), Mission Impossible: Protocollo fantasma ci consegna il Cruise garanzia di quantit e qualit al box office, ovvero una spia non cos auto-ironica da disattendere le aspettative del pubblico (Innocenti bugie), n tanto muscolare da non poter palesare debolezze tecnologiche, paure umanissime e precariato professionale. Tra lesplosione del Cremlino e una moglie fantasma, Ethan Hunt deve sempre salvare il mondo, ma soprattutto salvaguardare le 49 primavere di Cruise: nella fondina pallottole e humour, allorizzonte il passaggio di testimone con Jeremy Renner qui sua spalla nel paradiso action. Ma come gi per 007 il suo domani non muore mai: torner Top Gun, per ora predica la democrazia obamiana del tutti Renner, la sexy new entry Paula Patton, il geek Simon Pegg per uno, uno per tutti. E luno lui, costretto ad arrampicarsi con le ventose sul Burj Khalifa di Dubai, il grattacielo pi alto del mondo. Scalala ancora, Tom (e occhio a non cadere). (Fed. Pont.)
Sportivo / Usa

TOM, CHE SALVA SEMPRE IL MONDO

Sollima (Romanzo criminale-La serie) esordisce al cinema con tre celerini duri e impuri, Cobra (Favino), Negro (Nigro), Mazinga (Giallini), e una professione che non solo mestiere, ma ragione di vita. Cameratismo e fratellanza, disciplina e rigore, il G8 e la scuola Diaz, la morte di Gabriele Sandri e il Piazzale Maresciallo Diaz, con Diaz per delitto (Genova) e castigo (Roma): tra vizi pubblici e miserie private, uno sguardo indiscreto sul Reparto mobile, con tanta voglia di genere, deboli echi poliziotteschi e regia criminale. Bene Favino, fuori giri Nigro, ancora Terribile Giallini, ACAB sta in una terra di mezzo: se la storia latitante e lo sporco non sporca abbastanza, finch si muovono le mani nulla da dire, ma i retroterra personali il matrimonio scoppiato del Negro, il figlio fascio di Mazinga e conseguenze sono posticci e vanamente esemplari. Non solo, tra stadio e piazza, lodio non il precipitato della societ, ma finisce per condensarsi nello scontro tra destre di lotta (hooligans, skinhead) e di governo (Celere): sicuri che tutto qui? (Fed. Pont.)
Drammatico / UK

The Iron Lady


di Phyllida Lloyd, con Meryl Streep, Jim Broadbent

Sopra, unimmagine mirabolante di Tom Cruise in Mission Impossible: Protocollo fantasma; sotto, Tiziano Ritratto di uomo con libro in mostra a Rimini

Larte di vincere
di Bennett Miller, con Brad Pitt, Jonah Hill

La vera storia di Billy Beane, il general manager degli Oakland Athletics che nel 2002 cambi per sempre le regole del baseball Usa. Non tanto sul diamante, quanto sui libri contabili: via supposte ma strapagate star e fiducia incondizionata a statistiche, calcoli e la scienza di vincere. Aiu-

tato da un utile nerd (Jonah Hill, candidato allOscar), il manager ha il volto di Brad Pitt (ottima e sorniona prova, in cinquina agli Academy Awards), mentre il regista Bennett Miller (Capote) non muove di una virgola il sottogenere sportivo, ma aggiunge humour alla solita success-story, contemplando il formato famiglia e frullando le coordinate dell'American Dream. Perch Billy udite, udite rifiut un assegno

da 12 milioni e mezzo di dollari da Boston: dunque, un eroe pauperista contro Wall Street e un exemplum etico ed epico contro la crisi. S, perch un proto-indignado, deciso a cambiar le regole tra mazze e guantoni: ce la far? Mentre Moneyball (tratto dal libro omonimo di Michael M. Lewis) corre per la statuetta, noi attendiamo dei Beane sul campo da calcio: no, Zeman non basta. (Fed. Pont.)

Drammatico / Italia

ACAB - All Cops Are Bastards


di Stefano Sollima, con Pierfrancesco Favino, Marco Giallini

Dal libro di Carlo Bonini, Stefano

LINCUBO CHE DYLAN DOG NON PU BATTERE: LAEREO


ARTE

IL FUMETTO

Tra le cine-occasioni perse pi eclatanti degli ultimi anni The Iron Lady non fatica a mettersi in evidenza. Perch non cos ritratta avremmo o meglio, i suoi sudditi avrebbero voluto rivedere Lady Thatcher, a detta di vox populi British in lungo e in largo. E a poco contano le preventive apolitiche intenzionalit della filmmaker Phyllida Lloyd: come si fa a de-politicizzare la Thatcher e per di pi utilizzandone lincipiente demenza senile causa del portrait di una fragile anziana, quasi simpatica? Che nei suoi deliri quotidiani, alterna allucinazioni sul marito defunto a flashback del passato, attraverso i quali il pubblico dovrebbe assistere alla vita e carriera della leggendaria Signora di Ferro. Pur legittimando la struttura di un tema assai complesso, i contenuti esposti in Prima Persona non osano indagare (n intuire) le contraddizioni sia di una figura tanto emblematica, sia di un Paese che stava inesorabilmente cambiando. Ci stavamo dimenticando quanto sublime Meryl Streep? Giammai: la perfezione minimalista di Lady Oscar tende a rimuovere il resto. Che purtroppo un triste Mamma mia! (AM Pasetti)

ABOUT A BOY Badly Drawn Boy 2002 Xl Linnegabile talento di songwriter di Damon Cough ovvero il ragazzo mal disegnato ha preso le ali in questo progetto legato al libro e al film di Nick Hornby. Una colonna sonora atipica, senza brani composti appositamente per le scene dei registi Chris e Paul Weitz: nel lungometraggio ci sono canzoni di altri autori anche se lasse portante strutturato sui due gioielli del disco. Il primo, il pi celebre, Silent Sigh: un delicato e melodico blues mascherato in chiave pop con un riff di pianoforte che entra direttamente nel cuore. Anche dietro allallegria di Something To Talk About (la seconda gemma) si cela la malinconia e un retroterra composto di country, low-fi e ancora blues quasi in odore jazz; un composto alchemico che la vera cifra stilistica di Cough. Lalbum stato un successo commerciale, a conferma che la qualit, quando esce dallunderground, pu essere premiata dal pubblico.

CD in uscita

di Claudia

Colasanti

DA GOLDIN A GOLDIN 15 ANNI DI EVENTI


il tiro. Marco Goldin, A lzare sempre di pidarte veneto, vivedallaimprenditore culturale e critico con enfasi il successo dei suoi eventi espositivi a partire terminologia promozionale che usa, che va da indimenticabile a stupefacente, da incredibile a incommensurabile, passando per fantastico e assoluta eccellenza. Tanto pi in questa occasione, in cui festeggia i 15 anni dalla fondazione della sua societ, Linea dombra, che vanta sette milioni di visitatori delle varie mostre, la collaborazione con oltre 300 musei in tutto il mondo e il prestito di 3000 importanti opere. Cos si autocelebra con due mostre - unimperdibile carrellata di autentici capolavori nel riminese Castel Sismondo (gestito dalla Cassa di Risparmio) e a San Marino in Palazzo Sums (che ospita un concentrato di arte americana contemporanea). Bisogna ammettere che di capolavori ne davvero ricca Da Vermeer a Kandinsky- capolavori dei musei del mondo a Rimini, cos tanti che non si sa come citarli, tanto vasta (storicamente e formalmente) questa sorta di pesca miracolosa di prestiti esteri. Poter vedere tutti questi dipinti immensi insieme, nel rimescolamento dei migliori periodi della storia dellarte, in luoghi come Rimini e San Marino, che soffrono labbandono turistico invernale, pu anche essere unopportunit, uniniziativa culturalmente alta e salvifica. Peccato che i due eventi, cos filologicamente creativi, con i loro continui colpi di scena, rafforzino in maniera esponenziale quella logica da format espositivo blockbuster, che acceca gli occhi e lascia a riposo il cervello. Da Vermeer a Kandinsky. Capolavori dai musei del mondo a Rimini, Castel Sismondo, Rimini e Pittura americana del XX secolo a San Marino da Hopper a Warhol, Palazzo Sums, San Marino. Info: www.lineadombra.it Fino al 3 giugno 2012

LERBA CATTIVA Emis Killa (Carosello) Il brianzolo Emiliano Giambelli entra a gamba tesa tra gli artisti pi importanti del panorama hip hop nostrano. Dimostra capacit di osservazione e un sound pi sfuocato sullrnb. Lascolto avvenuto assieme al lettore Alessio Viola ed stato istruttivo: non un disco da sentire chiusi in una stanza; va vissuto sulla pelle, tra difficolt di relazioni, incomprensioni nel quotidiano con lunica aspettativa nella vita di Un buco nero. Ci sono ospiti importanti a sottolineare la statura di Emiliano: Gu Pequeno, Marracash, Tormento e Fabri Fibra (Dietrofront il pezzo che spacca di pi dellalbum) e Big Fish alla produzione. C spazio per una commovente dedica ai genitori e in Tutto quello che ho per un sussulto di orgoglio (il suo modo di fare brutto sottolinea il lettore). un talento vero che racconta le cose in sincrono alla lingua di chi lo ascolta. SURPRISE!!! Livio Minafra 4et (Egea) Il quartetto di Livio Minafra ha uno sponsor deccezione: Nichi Vendola (e il progetto Puglia sound). Anche in questo caso lascolto avvenuto assieme al lettore che lo ha segnalato: Giacomo Bottanelli. Le sonorit ricordano la musica popolare balcanica con citazioni di Charle Parker e il suo bebop, John Coltrane con innesti di rock. La bravura dei musicisti non si discute; se una critica si deve fare il predominio della tecnica sullemozione, forse eccesso di zelo. Tra squilli di telefono (lo sapevate che il drin un La?) e riff di pianoforte ispirati a Keith Jarrett col suono caldo tipicamente Hammond (Stop War) si chiude un album intrigante come pochi. (Guido Biondi)

Dylan Dog N. 304 - Terrore ad alta quota di Giovanni Di Gregorio e Daniele Bigliardo, Sergio Bonelli Editore, 98 pag., 2,70 euro

Dylan Dog nato, nel 1986, usando il linguaggio dellhorror per raccontare le angosce quotidiane, prima quelle del riflusso anni Ottanta, poi ledonismo dei Novanta e il vuoto del Duemila. Dopo che il suo geniale inventore Tiziano Sclavi si limitato solo alla supervisione, le storie hanno virato in una direzione pi classica, di genere. quindi una sorpresa pia-

cevole leggere, ogni tanto, episodi che catturano lo spirito originario, come quella pubblicata nellultimo numero Terrore ad alta quota. Lindagatore dellincubo non teme zombie, fantasmi e alieni ma proprio non riesce a salire su un aereo, per un misto di claustrofobia e paura del volo. Nella storia firmata da Giovanni Di Gregorio e disegnata da uno dei talenti della Bonelli, Daniele Bigliardo, Dylan si trova suo malgrado in quota: innamorato di unhostess, partecipa a un corso per superare il terrore del volo si tiene in un aereo fer-

mo in un hangar. Ma allimprovviso le porte si chiudono, il Boeing decolla e, come i dieci piccoli indiani, i partecipanti al corso muoiono uno dopo laltro. Non si pu rivelare il finale, ma Di Gregorio riesce nellequilibrismo narrativo di trovare una soluzione plausibile ma non banale. E come nella migliore tradizione dylandogiana, il lettore pu scegliere se credere alla spiegazione soprannaturale o accettarla soltanto come una metafora di quellorrore quotidiano intrinseco nella nostra societ.
Stefano Feltri

UN CORSO PER SUPERARE LA FOBIA DEL VOLO DIVENTA UNA TRAPPOLA MORTALE

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Gioved 26 gennaio 2012

SECONDO TEMPO

TELE COMANDO
TG PAPI

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Allarmismo del nulla


di Paolo

zionale. E la Lega, ormai nel pallone, ha voluto votare le radici giudaico-cristiane: Covotta riferisce, ma sorvola che con le radici abbiamo gi fatto ridere lEuropa raziocinante.

di Luigi Galella

Bamboccioni e vitelloni
che nasce da una percezione critica della realt, e impone lesigenza di adeguarvisi bench non sia n facile n comodo non certo di sfuggirvi. Sul versante parallelo della realt che si muove dentro la tv un agente di profonda falsificazione negli ultimi anni si realizzato attraverso i talent e i reality show, vissuti come unopportunit, anzi, la massima opportunit. Non pi la societ, ma la fabbrica deresponsabilizzante dello spettacolo si fa per dire coi suoi operai, i quadri, i dirigenti. Invasati dapparenza. Dentro la magica scatola di un successo ingannevole. Un tempo, con pi efficacia espressiva, si parlava di vitelloni. Termine utilizzato negli anni Cinquanta, nella Pescara di Ennio Flaiano, per designare quegli irresoluti, che crescevano e marcivano nei bar di paese, quei peterpan che coltivavano sogni e sempre avevano unoccasione da rimpiangere, o una che stava per concretizzarsi, e tardava e si attendeva e si sperava. E immancabilmente svaniva. E che serve a Fellini a stigmatizzare l'indugio esistenziale, non tanto di questa o quella generazione, quanto della condizione giovanile tout court. Non si Fellini, non si Flaiano, certo. A maggior ragione occorre fare attenzione a non confondere la sociologia con la poesia. Leffetto altrimenti rischia dessere controproducente, e il patetismo si macchia quasi di ridicolo. Quando ad esempio si tratta di spiegare il motivo che induce la giovane Valentina a rinunciare a un lavoro che le avevano offerto a Formello, perch non avevo soldi per comprarmi una macchina. Oltre ai problemi concreti, i giovani ne hanno uno ancor pi generale: quello della loro stessa rappresentazione. E finiscono per apparirci come delle maschere: personaggi che vagano in cerca dautore.

giovani si L afradiscussioneepubblica suiepiteti dei muove patetismo malagrazia. Fannulloni, sfigati, bamboccioni: gli infelici malaccorti. O anime belle con in tasca la laurea in Lettere, che si guardano intorno disorientati, scoprendosi inadeguati per la societ che li emargina: variante pietosa. Come quella offerta dalla giovanissima Valentina Davide, dal volto delicato e gentile, intervistata da Alessandro Poggi (Ballar, marted, Rai3, 21.05), che racconta di s come di una piccola fiammiferaia alle prese con lultima sorgente di luce e di calore. Se irritante limmagine del fannullone, altrettanto falsata da uno stereotipo quella del laureato che vorrebbe far entrare la realt nei propri sogni, e si rinchiude in casa, in una sorta di accidiosa sospensione, ad aspettare che scenda qualcuno dallalto a salvarlo. Il lavoro in Italia il problema numero uno, soprattutto per i pi giovani. Prenderlo a sassate, come fa Martone, che definisce sfigati i tardolaureati quel fortunato giovanottone di bellaspetto, epigono di Brunetta, pi volte ospite in tv, e approdato infine grazie a queste credenziali, nellattuale governo serve solo a Alessandro Poggi infastidire. Ma offrire a Ballar ha dato voce di s il volto disarmato ai ragazzi italiani della rinuncia o dello sconforto non meno irritante. La stragrande maggioranza dei ragazzi, ovviamente, non n bambocciona n fannullona, n tanto meno cos falsamente sognatrice. Semmai vive un sentimento diverso, quel disincanto

T g3 di camionistimare. Un Per terra e per popolo e pescatori. Ieri sui Tir, oggi sulle cenciole e le paranze. Bombe carta, teste ammaccate dei pescatori che protestavano davanti a Montecitorio. Anche qui, chi ha ragione, chi ha torto? Forse i pescatori hanno ragione a chiedere il gasolio a prezzi politici. Hanno di certo torto quando lamentano il limite del miglio e mezzo per stendere le reti che verranno bollate. Quanti vanno sottocosta e distruggono tutto? Tanti. Quanti mostrano reti a maglie regolari e poi, nottetempo, usano quelle fuorilegge che non risparmiano nemmeno i pesciolini minorenni? Tutti. Terzulli ricorda che ora protesteranno farmacisti, benzinai e avvocati (in Parlamento ne siedono 123, una lobby nella casta). Danilo Scarrone tenta di stanarli: da destra e da sinistra, gli avvocati della casta fanno per buon viso alla liberalizzazione. A meno che non ritengano Monti una tigre di carta.

Ojetti

T g1 nel Nord, fra LomAllora: una scossetta di terremoto


bardia ed Emilia. Laura Chimenti, tutta in tiro, annuncia: Trema la terra a Verona, paura ma nessun danno. lantigiornalismo fatto video. Come dire: oggi nessuna novit, arrivederci e grazie. E invece sulle scosse che non hanno fatto nemmeno un graffio, quattro servizi inutili. Non basta. Congedando Alessio Zucchini, Laura Chimenti ordina: Se ci sono altre scosse, chiedi pure la linea. Ma chi sta guidando questo Tg, il Maccari pensionando, i relitti di Minzolini, oppure va per conto suo, alla deriva come la zattera della Medusa? Allarmismo sul nulla, dunque, e altro allarmismo sui banchi vuoti dei mercati, una magnifica sponda per gli speculatori: signora mia, questo lultimo cetriolo, costa dieci euro, lo

ha detto la tivv. Segnaliamo uningiustizia. Valentina Bisti e Carlotta Mannu sono le due meteorone che hanno sempre diviso pane e piovaschi. E perch la prima soggiorna al Giglio e la seconda no? Come accade per Petruni-Chimenti e Giorgino-Romita, anche qui dovrebbe valere lalternanza.

T g2suggestiva, ma pi imLa notizia del giorno meno


portante ha aperto il Tg2, con Ida Colucci: Monti si corazzato con un voto di iperfiducia parlamentare sui nostri negoziati europei presenti e futuri, rivendicando la dignit con la quale andiamo in giro per il mondo. Eravamo uno zimbello, in pochi mesi parola di Monti siamo un esempio. Poi arriva Alfano, che sfascia ogni incanto con retorica da pizzeria: Quando si tratta di difendere i nostri interessi, indossiamo la maglia della na-

LA TV DI OGGI
12.00 VARIET La prova del cuoco 13.30 NOTIZIARIO TG1 14.00 NOTIZIARIO TG1 Economia NOTIZIARIO TG1 Focus 14.10 ATTUALIT Verdetto Finale 15.15 ATTUALIT La vita in diretta NOTIZIARIO TG Parlamento - TG1 - Che tempo fa (ALL'INTERNO) 18.50 GIOCO L'eredit 20.00 NOTIZIARIO TG1 20.30 ATTUALIT Qui Radio Londra 20.35 DAL TEATRO DELLE VITTORIE DI ROMA GIOCO Soliti ignoti 21.10 PRIMA TV FICTION Che Dio ci aiuti 23.25 ATTUALIT Porta a Porta 1.00 NOTIZIARIO TG1 Notte - TG1 Focus 1.30 PREVISIONI DEL TEMPO Che tempo fa 11.00 ATTUALIT I Fatti Vostri 13.00 NOTIZ. TG2 Giorno 13.30 RUBRICA TG2 Costume e Societ - Medicina 33 14.00 ATT. Italia sul Due 16.15 TELEFILM Ghost Whisperer 17.00 TELEFILM Desperate Housewives 17.45 NOTIZIARIO TG2 Flash L.I.S. - Meteo 2 17.50 NOTIZ. TG Sport 18.15 NOTIZIARIO TG2 18.45 TELEFILM Numb3rs 19.35 REALITY SHOW L'isola dei Famosi 9 20.25 Estrazioni del Lotto 20.30 NOTIZ. TG2 - 20.30 20.40 .SPORTIVO Calcio, Coppa Italia: Tim Cup 2011/2012 Quarti di finale Milan - Lazio (DIRETTA) 23.00 NOTIZIARIO TG2 23.20 ATTUALIT Tracce 0.50 ATTUALIT TG Parlamento 11.00 ATTUALIT Apprescindere 12.00 NOTIZIARIO TG3 Sport Notizie - Meteo 3 12.25 ATT. TG3 Fuori TG 12.45 ATTUALIT Le storie 13.10 PRIMA TV TF Julia 14.00 NOTIZ. TG Regione - Meteo - TG3 - Meteo 3 14.50 TGR Leonardo 15.00 NOTIZ. TG3 L.I.S. 15.05 TELEFILM Lassie 15.55 DOCUMENTARIO Cose dell'altro Geo 17.40 DOC. Geo & Geo 19.00 NOTIZIARIO TG3 TG Regione - Meteo 20.00 VARIET Blob 20.15 FILM Fratelli di sangue 20.30 SOAP OPERA Un posto al sole 21.05 FILM Mr. & Mrs. Smith 23.05 DOCUMENTI Correva l'anno 0.00 ATTUALIT TG3 Linea notte 20.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 21.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.30 RUBRICA Meridiana - Scienza 1 21.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 22.00 ATTUALIT Inchiesta 3 (Interni) (REPLICA) 22.30 NOTIZIARIO News lunghe da 24 22.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.00 RUBRICA Consumi e consumi 23.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.30 RUBRICA Tempi supplementari 23.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 0.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 0.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 11.00 REAL TV Forum 13.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 13.40 SOAP OPERA Beautiful 14.10 SOAP OPERA CentoVetrine 14.45 TALK SHOW Uomini e Donne 16.15 REALITY SHOW Amici 16.55 ATTUALIT Pomeriggio Cinque NOTIZIARIO TG5 Minuti (ALL'INTERNO) 18.45 GIOCO The Money Drop 20.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 20.30 ATTUALIT Striscia la notizia - La voce della contingenza 21.10 PRIMA TV MEDIASET FILM Sex and the City 2 NOTIZIARIO TGCom Meteo 5 (ALL'INTERNO) 0.00 NOTIZIARIO TG5 Notte - Meteo 5 Notte 11.30 TELEFILM Everwood 12.25 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo - Sport 13.40 CARTONI I Simpson 14.35 CARTONI What's my destiny Dragon Ball 15.30 PRIMA TV SIT COM Camera Caf Ristretto 15.40 PRIMA TV SIT COM Camera Caf 16.10 TELEFILM The Middle 16.55 TELEFILM La vita secondo Jim 17.45 GIOCO Trasformat 18.30 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo - Sport 19.20 PRIMA TV MEDIASET TELEFILM Provaci ancora Gary 19.50 PRIMA TV CARTONI I Simpson 20.20 TELEFILM C.S.I. 21.10 NUOVA EDIZIONE PRIMA PUNTATA VARIET Le Iene Show 0.20 PRIMA TV TELEFILM Nikita 11.30 NOTIZIARIO TG4 Meteo 12.00 TELEFILM Un detective in corsia 13.00 TELEFILM La signora in giallo 13.50 REAL TV Il tribunale di Forum - Anteprima 14.05 REAL TV Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 TELEFILM Hamburg Distretto 21 16.15 SOAP OPERA Sentieri 16.35 FILM Va nuda per il mondo 18.55 NOTIZIARIO TG4 Meteo 19.35 SOAP OPERA Tempesta d'amore 20.30 TELEFILM Walker Texas Ranger 21.10 PRIMA TV MEDIASET TELEFILM Lie to Me 23.05 PRIMA TV MEDIASET MINISERIE The Pacific 1.05 NOTIZIARIO TG4 Night News 11.10 ATTUALIT L'aria che tira 12.30 RUBRICA I men di Benedetta 13.30 NOTIZIARIO TG La7 14.05 FILM Storia di un soldato 16.15 DOCUMENTARIO Atlantide Storie di uomini e di mondi (REPLICA) 17.30 TELEFILM L'ispettore Barnaby 19.20 VARIET G' Day 20.00 NOTIZIARIO TG La7 20.30 ATTUALIT Otto e mezzo 21.10 ATTUALIT Piazzapulita (DIRETTA) 0.00 NOTIZIARIO TG La7 0.10 ATTUALIT (ah)iPiroso 1.10 VARIET G' Day (REPLICA) 1.45 ATTUALIT Otto e mezzo (REPLICA) 2.25 ATTUALIT Omnibus - Dibattito (REPLICA)

TRAME DEI FILM


/ Vento di primavera
La regista Rose Bosch (qui anche sceneggiatrice), racconta la tragica vicenda del rastrellamento il Vel dHiv, il Velodromo dInverno di Parigi, in cui vennero rinchiusi 130.000 ebrei per il successivo trasporto nei campi di sterminio il 16 luglio 1942. Moglie non ebrea di Ilan Goldman, che da ragazzo fu tra i rastrellati, la regista ha voluto dare forma a un ricordo indelebile e ossessionante del marito.

PROGRAMMIDA NON PERDERE


Le Iene Show
Nuova edizione del programma cult di Italia 1. Alla conduzione, assieme alla ormai consolidata coppia Ilary Blasi ed Enrico Brignano, si aggiunge la new entry Alessandro Gassman. Nella prima puntata lintervista esclusiva di Enrico Lucci al comico, attore e blogger Beppe Grillo e promotore del MoVimento 5 Stelle. Con la Iena Grillo spazia su diversi temi, dalla societ alla politica, dal suo movimento al Governo Monti.

Correva lanno
Guglielmo Marconi e Enrico Fermi. Una vita per la scienza. Le biografie parallele di due grandi scienziati italiani, due Premi Nobel per la fisica Guglielmo Marconi ed Enrico Fermi saranno al centro della puntata di Correva l'anno. Guglielmo Marconi luomo del telegrafo senza fili e delle onde radio. Enrico Fermi, invece, studia la nuova frontiera della matematica e della fisica, lenergia nucleare...

/ Mr. & Mrs. Smith


Colpo di fulmine e dopo cinque minuti sono sposati. Ma dopo anni di matrimonio, John (Brad Pitt) e Jane (Angelina Jolie) Smith scoprono lincredibile: entrambi hanno una seconda identit nascosta, entrambi sono assassini. E, fatto ancor pi straordinario, hanno lo stesso bersaglio. Quando i loro datori di lavorovengono a scoprire che i coniugi si sono identificati a vicenda, ordinano alluno di eliminare laltro.

/ Sex and the City 2


Secondo capitolo cinematografico per Carrie, Miranda, Samantha e Charlotte. Sono passati due anni dal fatidico s tra Carrie e Mr. Big e tra i due le cose non vanno al meglio. Charlotte alle prese con le sue bimbe terribili. Miranda se la deve vedere con un nuovo capo, incapace di gestire una donna brillante.Tocca a Samantha, depressa dalla menopausa, aiutare se stessa e le amiche a dimenticare i guai...

Tracce
Cerca casa bamboccione. Settima e ultima puntata. In Italia emergenza abitativa. Nei prossimi tre anni si prevedono 250 mila sfratti quasi tutti per morosit incolpevole. Ma anche chi compra non se la passa bene nelle periferie abbandonate. Con Cerca casa Bamboccione! Tracce si addentra nel girone dei piccoli proprietari di casa dei quartieri periferici, degli occupanti di immobili sfitti e degli sfrattati.

Sky Cinema 1 21,10

Italia 1 21,10

Rai 3 23,05

Rai 3 21,05

Canale 5 21,10

Rai 2 23,20

Gioved 26 gennaio 2012

pagina 17

SECONDO TEMPO

MONDO
di Giampiero Gramaglia

WEB
dati: aziende e organizzazioni dovranno notificare gravi violazioni alle norme o alla sicurezza dei dati il pi presto possibile (come regola, entro le 24 ore) alle autorit di supervisione nazionali. Le organizzazioni avranno a che fare con una sola autorit nazionale per la protezione dei dati nel paese Ue dove hanno la sede principale. I singoli cittadini potranno fare riferimento allautorit di garanzia del proprio paese, anche se i loro dati sono trattati da una societ con sede fuori la Ue. Quando il consenso al trattamento dei dati richiesto, esso dovr essere dato in modo esplicito, invece che essere sottinteso. Si parla anche di data portability e di diritto alloblio? Ognuno avr un accesso pi facile ai propri dati e potr trasferirli pi facilmente da un proviIl commissario europeo per la giustizia, i diritti e la cittadinanza, Viviane Reding (FOTO ANSA)

feedback $
Commenti al post su ilFattoQuotidiano.it: Grillo contro cittadinanza ai figli dimmigrati. Bufera in rete: Cambia in Lega a 5 stelle di Eleonora Bianchini ECCO, ora Grillo dice una stupidaggine e il M5S diventa roba da idioti. Ma davvero pazzesca la stupidit dell'italiano medio. Guildenstern Von Kalte LA STUPIDIT dellitaliano medio ben rappresentata da voi adepti sempre pronti a stracciarvi le vesti per il vostro Guru. Basta leggere i commenti altro che stupidaggine di Grillo il 99 per cento di voi lo difende a spada tratta. Nicholas Davis IO SONO un adepto, non mi straccio le vesti, e su questo punto non sono daccordo con Grillo. Full stop. Litaliano medio trovo sia molto ben rappresentato dalla gente che fa il tifo dagli spalti (senza mai sporcarsi le mani facendo qualcosa in prima persona), che generalizza, che si appella a stereotipi fasulli, che fa il leone sulla tastiera, ma poi se ne sta ben rintanato a casa se c da impegnarsi come cittadino. Luigi MENO MALE che Beppe c. Spaccavi i computer per carpirne i segreti, ma la scheda tecnica non la vedevi? Le due dita le mostro a te, meno male che Beppe c. A momenti la washball ci fai comprare, tanto di grano ne hai da buttare, le due dita le mostro a te, meno male che Beppe c. La Finanza a Cortina a ispezionar milionari, per te son distrazioni dai problemi reali, le due dita le mostro a te, meno male che Beppe c. Non vuoi i controlli ai conti correnti, poi ti stupisci di furti e tangenti, le due dita... Beppe Borghezio BELLA POESIA, per credo che la cosa non sia cos semplicistica. gianmixdk PER UNA giusta risposta al delirio grillino della difesa del Caro Leader. Tali e quali ai berluscones. Rozzi e populisti. Matenda Gorilli NON CADIAMO in facili generalizzazioni, se il M5S portasse avanti un programma discriminatorio nei confronti di stranieri etc, allora sarebbe giustissimo incazzarsi anche con loro, ma ancora ci non avvenuto, quindi stiamo calmi e approfondiamo. gianmixdk IMPEGNARSI non sufficiente. Anche i leghisti si impegnano, quelli di casapound... ma sarebbe meglio non lo facessero. Grillo e i grillino devono capire che la politica confronto, dibattito duro, non sloga, trovate mediatiche e vaffa. giuseppe galluccio C CHI SI alza tutte le mattine per lottare e portare a casa la pagnotta e il fatto che non si butti direttamente in politica non vuol dire niente e soprattutto non lo estromette dal poter avere un opinione e giudicare chi si espone pibblicamente... Michele Manescalchi

INTERVISTA AL COMMISSARIO VIVIANE REDING

Privacy: Stesse regole valide in tutta Europa


er P deimeglio tutelare la privacy cittadini europei, compromessa dalla disseminazione dei dati in Internet, la Commissione di Bruxelles propone un nuovo regolamento, che adegua norme vecchie di 17 anni (uneternit, in questo campo). Intervistata da Il Fatto, Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea, spiega la sua proposta, insiste sui vantaggi per i cittadini e le aziende e risponde ad alcune delle critiche gi mosse. In Italia, ad esempio, il garante della privacy Francesco Pizzetti dice, in dichiarazioni a EurActiv.it, che il nuovo regolamento risponde ai cambiamenti gi avvenuti, ma rischia di non essere abbastanza flessibile in vista dei cambiamenti futuri. E Pizzetti avverte che una normativa cos dettagliata pu rappresentare un potenziale ostacolo a forme di accordo internazionali. Quali sono i principi di fondo che la Commissione intende affermare con questo regolamento? La protezione dei dati personali un diritto fondamentale per tutti gli europei, ma i cittadini oggi sentono spesso di non avere il pieno controllo dei propri dati. Le mie proposte contribuiranno a rafforzare la fiducia della gente nei servizi on line e, nel contempo, renderanno la vita pi facile e meno costosa a chi lavora sul web. Un sistema legale a livello Ue forte, chiaro e uniforme permetter di liberare il potenziale del mercato unico digitale e di irrobustire la crescita economica, linnovazione e la creazione di posti di lavoro. Quali sono le principali evoluzioni concrete in essa contenute rispetto alle norme in essere? Ecco alcuni degli elementi chiave: ci sar un singolo insieme di regole sulla privacy, valido in tutta lUnione. I vincoli amministrativi non necessari saranno rimossi ovunque possibile. Ci consentir alle imprese di risparmiare circa 2,3 miliardi di euro lanno. Invece dellattuale obbligo alle aziende di notificare le attivit di protezione dei dati, che costa 130 milioni di euro lanno, sar accresciuta la responsabilit di quanti trattano i

der allaltro ( il diritto alla data por tability). Ci accrescer la concorrenza. Il diritto a essere dimenticati aiuter i cittadini a meglio gestire i rischi on line: chiunque potr distruggere i propri dati, se non ci sar una ragione legittima per conservarli. Inoltre, le regole Ue dovranno essere applicate se i dati personali sono trasferiti altrove da aziende che sono attive sul mercato Ue e che offrono i loro servizi a cittadini Ue. Le autorit nazionali indipendenti a garanzia della privacy saranno rafforzate: potranno punire con ammende le aziende che violano le regole sulla privacy (multe

I FILM
SC1= Cinema 1 SCH=Cinema Hits SCP=Cinema Passion SCF=Cinema Family SCC=Cinema Comedy SCM=Cinema Max

LO SPORT
SP1=Sport 1 SP2=Sport 2 SP3=Sport 3

GESTIONE dei dati: polemiche contro Google rivede le proprie politiche sulla privacy suG ooglepolemica. regole attuali, 1semplificando, aedView bito A partire dal marzo Mountain consolider le 60 suo avviso, i termini di adesione e rivedr le modalit con cui tratta i dati personali: le informazioni di un utente iscritto a un servizio Google saranno usate per tutti gli altri servizi offerti dal motore di ricerca. E, soprattutto, gli utenti non avranno lopzione di rifiutarsi di sottoporsi al nuovo regime. Se siete registrati a un servizio, possiamo combinare le informazioni che avete fornito con quelle di altri servizi. In breve, vi tratteremo come un singolo utente su tutti i nostri prodotti, e questo si tradurr in unesperienza pi semplice e intuitiva di Google afferma Alma Whitten, direttore della privacy di Google. La decisione evidenziano gli osservatori consentir a Google di personalizzare meglio la pubblicit. I paladini dei consumatori sono contrari perch ritengono che gli utenti potrebbero restare delusi dal fatto che le le loro informazioni siano condivise su altri siti web. In nessun modo i consumatori possono comprendere le implicazioni del raccolta di dati da parte di Google su tutte le sue piattaforme per la salute, le opinioni politiche e i timori finanziari precisa con il Washington Post Jeffrey Chester, direttore del Center for Digital Democracy.

19.15 Ricomincio da capo SCC 19.15 Neverland Un sogno per la vita SC1 19.25 Ant Bully SCF Una vita da formica 19.25 Paranormal Activity 2 SCM 19.35 La concessionaria pi pazza dAmerica SCH 21.00 Lacchiappadenti SCF 21.00 Benvenuti al Sud SCC 21.00 Master & Commander Sfida ai confini del mare SCM 21.00 Kate & Leopold SCP 21.10 Prima tv Vento di primavera SC1 21.10 Notte prima degli esami - Oggi SCH 22.45 Flubber Un professore tra le nuvole SCF 22.50 Cake - Ti amo, ti mollo... ti sposo SCC 23.00 X-Men 2 SCH 23.10 Letters to Juliet SCP 23.20 The Tourist SC1 23.25 Sniper 4 SCM 0.45 Genitori in trappola SCF

18.15 Calcio, Coppa del Re 2011/2012 Quarti di finale, gara di ritorno Barcellona - Real Madrid (Replica) SP3 19.00 Wrestling WWE Experience Episodio 30 SP2 21.00 Basket, NBA 2011/2012 Los Angeles Lakers - Los Angeles Clippers (Replica) SP3 21.30 Calcio, Coppa del Re Quarti di finale, ritorno Levante - Valencia (Diretta) SP1 23.15 Calcio, Serie A 2011/2012 Posticipo 19a giornata Inter - Lazio (Sintesi) SP3 23.30 Calcio, Coppa del Re 2011/2012 Quarti di finale, ritorno Levante - Valencia (R) SP3 1.00 Poker WPT Series 8 Episodio 3 SP2 1.15 Calcio, Bundesliga 2011/2012 18a giornata Borussia Mnchengladbach - Bayern Monaco (Replica) SP3 1.30 Calcio, Coppa del Re 2011/2012 Quarti di finale, ritorno Levante - Valencia (R) SP1

fino a un milione di dollari o fino al 2 per cento del giro daffari globale annuo di una societ). Quando si sente parlare di regole per la rete, si grida alla censura. C un pericolo del genere? La riforma considera a pieno la necessit di conciliare la protezione della privacy con la libert di espressione, anche se non indica criteri a misura di Ue per definirla, perch gli Stati ne sono responsabili, essendo la libert despressione molto legata alle tradizioni culturali nazionali. Piuttosto, i singoli paesi dovranno definire le esenzioni alle regole sulla privacy, come le norme per la stampa e per i media, con maggiore precisione di quanto non avvenga finora. Questi interventi nazionali servono perch il diritto alla privacy coesista con le regole sulla libert di espressione. A fronte, c il problema della sicurezza: limitare il trattamento dei dati nell'ambito della cooperazione di polizia e di giustizia pu creare falle nella sicurezza dei cittadini dellUnione? Una nuova direttiva applicher principi e regole generali della protezione dei dati alla cooperazione fra polizie e sistemi giudiziari in questioni criminali. E le regole varranno per i trasferimenti di dati sia allinterno di un paese che fra paese e paese. Essendo uguale la legge in tutti i paesi Ue, sar pi facile per le nostre polizie lavorare insieme e scambiarsi informazioni. E ci contribuir a combattere il crimine con maggiore efficacia. Per la libert di Internet, una rete senza confini, regole europee hanno un senso?, o ci vogliono regole globali? La libert despressione e la libert dinformazione sono diritti fondamentali dei cittadini europei, direttamente legati alla libert in Internet. Internet non dovrebbe mai e in nessun luogo essere soggetto a censura o a filtri e a blocchi dei suoi siti.

RADIO
Su Radio3, Il Cartellone con lo Stabat Mater di Antonn Dvorak
Il dolore di un padre per la perdita di una figlia: quanto racconta il primo grande lavoro di tema religioso del compositore ceco Antonin Dvork, lo Stabat Mater op. 58, che lOrchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il suo direttore principale Juraj Valcuha, slovacco, propongono in diretta su Radio3 questa sera alle 20.30 dallAuditorium Rai Arturo Toscanini di Torino e in streaming al sito www .osn.rai.it. La composizione, sul testo di Jacopone da Todi, fu scritta da Dvork nel 1877, dopo la morte della figlia Josefa. Unampia pagina sinfonica e corale, di cui sono interpreti - insieme a Juraj Valcuha e allOrchestra Rai - il soprano Sabina Cvilak, anche lei slovacca, il mezzosoprano Michaela Schuster, il tenore Giuseppe Varano, una delle pi importanti esponenti nella sua categoria vocale, il basso Istvn Kovcs e il Coro Filarmonico Cco di Brno, fondato nel 1990 e diretto da Petr Fiala.

APPLE VOLA SUPER PROFITTI NEL TRIMESTRE

Radiotre 20,30

Apple chiude il primo trimestre dellanno fiscale con un utile netto di 13,06 miliardi di dollari su ricavi per 46,33 miliardi di dollari. Lo comunica Apple. I risultati sono superiori alle attese degli analisti. Siamo molto soddisfatti dei risultati e delle vendite record di iPhone, iPad e Mac. un buon momento e abbiamo nuovi prodotti in arrivo afferma lamministratore delegato di Apple, Tim Cook. Apple per il secondo trimestre dellanno fiscale prevede ricavi per 32,5 miliardi di dollari, sopra le stime degli analisti interpellati da Bloomberg che scommettevano su ricavi per 31,87 miliardi di dollari. Lutile per azione stimato in 8,50 dollari, contro una previsione di 7,96 dollari.

IL FUTURISTA diventa quotidiano in pdf nostro nasce oggi in formato I lnon unquotidiano, che cos FilippodaRossi onlinepdf, giornale scrive nel primo numero de Il Futurista Quotidiano, ieri sul
sito della galassia finiana e disponibile in download per gli abbonati. un esperimento editoriale continua e un sondaggio, anche. Abbiamo ricominciato da un sito internet e da un settimanale cartaceo: una scommessa difficilissima per un piccolo editore. andata bene, poteva andare meglio. E allora ecco questo esperimento: un quotidiano in pdf vero e proprio (da scaricare sul vostro computer o sul vostro tablet), chiuso ogni sera in redazione per mettere un punto sulla giornata. Il quotidiano vedr contributi dalle redazione del Futurista, di Libertiamo, dal portale di Fli, e ospiter ogni giorno un editoriale di Rossi e di esponenti del mondo della politica e della cultura legati a Fini con un ponte lanciato verso il terzo polo.

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Gioved 26 gennaio 2012

SECONDO TEMPO

PIAZZA GRANDE
Cardinale, non c pi religione
di Roberta de Monticelli

Nordisti

di Gianni

Barbacetto

proprio vero che non c pi religione. In Vaticano, dico, e neppure ai vertici della Chiesa ambrosiana. Ma come: il Teatro Franco Parenti ospita uno spettacolo che gira da pi di un anno, intessuto di citazioni bibliche, capace a suo modo di scuotere insieme le viscere e la mente. C un Padre, e un Figlio. C unagonia terribile e umiliante. C un pianto sconsolato e un amore impotente. C tutta intera la cognizione del dolore, e della mortalit. C tutta la tenerezza e la debolezza della carne, la sua fragilit, la sua corruzione. C una Passione, c un Giobbe che si sparge il corpo e le piaghe di melma. C addirittura un velo che si squarcia e un fulmine che pare scuota la terra, e la terra del resto tremava gi sotto il palco e le assi della platea, prima che lo spettacolo cominciasse, e cos il brontolio cupo del cielo e delle viscere della terra avvolgeva lo spettatore, a prepararne lanima. E sopra tutto, fra terra e cielo solo sfondo il Volto. Quello del Salvator Mundi di Antonello da Messina. Nella sua infinita, indicibile, muta dolcezza. Che perfino quando si squarcia resta, si vede, partorisce ancora forme umane, si confonde con la Parola, si ricompone in filigrana. E lascia intravedere salmi di fede e di dubbio. Le citazioni preferite dal Cardinal Martini. Sembra una lezione di teologia, o forse unomelia, una parabola, un midrash.

zione civile: dunque la gente ancora pensa, si emoziona, discute? Con il cielo e linferno forse tornano le idee, si risvegliano dalla formalina, anzi dal decerebrato bailamme dei talk-show? Magari! Certo, girano in rete propositi di idiozia criminoide,

Un Padre, un Figlio e il viso di Ges Quella di Romeo Castellucci una vera omelia in forma di teatro Eppure la Curia milanese riuscita a criticarla
lo spettacolo

mentre per strada, intruppate, girano vecchiette col rosario, che poverette col freddo che fa le camionette della polizia le tengono lontane dal caldo foyer del tetro, ma perch? S, certo, perch non si sa mai: pare che in questi giorni sia arrivato di tutto al Teatro Parenti e ad Andre Ruth Shammah: minacce, insulti, perfino schifezza antisemita... MA ECCO in tutto questo la frase pi straniante, a suo modo davvero blasfema nella sua comicit surreale. Come surreale pu essere una contraddizione logi-

ca e uninfamia etica che per nascondersi si cosparge di melliflua, socializzante gommosit. Eccola, viene diretta dal portavoce del Papa, Padre Lombardi, o almeno gli attribuita: avrebbe potuto, la direttrice del teatro farsi carico della dimensione sociale della libert di espressione! Oh Dio, e sarebbe questa la Parola, cui si addice la temperatura del fuoco? Questo il tocco della grazia che rinnova e ricrea, che fa rinascere a vita eterna, che chi la ode non avr pi sete ? Davvero non c pi religione, in Vaticano.

COM DIFFICILE GUARDARSI NEGLI OCCHI


di Nanni Delbecchi

Milano, proteste e messa di riparazione degli integralisti cattolici contro lo spettacolo di Romeo Castellucci al Teatro Parenti (FOTO MILESTONE)

di Q ualcosa nel autenticamente geniale regista Romeo Castellucci deve esserci. Perch vero che laver tacciato di blasfemia Sul concetto di volto nel Figlio di Dio si spiega solo con la capacit di manipolazione di quello che passa per essere il pi libero dei medium, il web (ed invece il mezzo pi subdolo); ma aver suscitato un simile pandemonio con uno spettacolo cos modesto spinge paradossalmente allammirazione. La classica tempesta in un bicchier dacqua (e acqua un deciso eufemismo). Stiamo parlando di 50 minuti di ossessiva, compiaciuta esibizione dello sfacelo di un vecchio disperato sotto gli occhi impotenti del figlio. Della pi cronica e immedicabile delle incontinenze, lincontinenza della condizione umana. Difficile trovare qualcosa di pi intimamente controriformista nella stessa storia dellarte, forse Il Compianto sul Cristo morto di Niccol dellArca, o certe cadaveriche composizioni di Zurbaran. Carmelo Bene, per avviare la sua leggenda di genio maledetto, se la cav con una pisciata in platea; Castellucci, con il candore ospedaliero della sua

CON ANNESSO talmud e glossario e commento, un dibattito che si trova disteso in rete da Parigi a qui, che dura e si riaccende. Ma cosa vogliono di pi? Non ci si pu credere, che il cardinale Scola, certo un fine teologo, abbia davvero parlato di opera contraria ai simboli religiosi! Meno male che Scilipoti ha mostrato da quali profondit teologiche e spirituali possa salire questa scomunica, con uninterrogazione parlamentare in cui citando Scola chiede al ministro di proibire lo spettacolo: ma possibile che qualcuno possa scrivere, dopo tutto questo, che il cardinale ha mostrato molta saggezza perch pur rammaricandosi non ha chiesto la sospensione della pice al Parenti? Ma scusi, caro Umberto Veronesi, a che titolo mai avrebbe potuto anche soltanto osare? Siamo tutti impazziti? Vabb, in fondo, grazie a queste bizzarrie torna a teatro perfino un po di emo-

scena, ha realizzato il sogno di ogni lavanderia. Gli si potrebbe obiettare che sarebbe stato pi prudente far sedere il vecchio su una sedia a rotelle piuttosto che sul divano, che era meglio non foderarlo di bianco, che con un po di Imodium tutto sarebbe durato al massimo una decina di minuti. Ma se preso alla lettera lo spettacolo appare tuttaltro che indimenticabile, si riscatta nella metafora, in unintuizione parallela non si capisce quanto inconscia. C appunto quel volto cos lontano da tutto ci che si rappresenta e da qualsiasi richiamo dolorista, il Salvator Mundi di Antonello da Messina, che incom-

Poco riuscito sul piano scenico, il lavoro tocca tuttavia un nervo scoperto: la rimozione non solo del volto, ma anche del verbo evangelico

be su palcoscenico e platea come unapparizione paralizzata, un fantasma immobile (e noi sappiamo invece che la specialit dei fantasmi sta nello scomparire). C chi ha visto in questa incombenza del Volto, travolto anchesso da unonda nera (prima per di riapparire trasfigurato, e come risorto nella luce accecante del magnesio), un simbolo del declino dellOccidente, chi una chiara allusione allorazione nellOrto degli Ulivi. Ma c anche una lettura tutta scenica, il corto circuito tra quel viso che guarda noi spettatori, e non ci toglie gli occhi di dosso, proprio mentre siamo obbligati a guardare ci da cui passiamo la vita a distogliere gli occhi, e mai vorremmo incontrare nel luogo per eccellenza della visione, il teatro. Questa capacit di toccare un nervo scoperto laspetto pi inquietante della pice, e ci costringe a chiederci di che cosa sia fatta questa rimozione. Soltanto del volto di Ges o anche del pi autentico insegnamento, della consapevolezza di quanto dolore ci sia nellamore e di quanto dramma ci sia nella fede? Le incredibili peripezie subte dalla messa in scena hanno dato perfetta consistenza a questo dubbio.

ilano sta vivendo una svolta silenziosa. Dopo almeno tre decenni di sottovalutazione della penetrazione mafiosa in citt, finalmente il problema affrontato. Milano guarda in faccia il suo lato oscuro. Accetta di fare i conti con una trasformazione sotterranea, ma tutt'altro che invisibile, che l'ha fatta diventare la capitale della 'ndrangheta. Milano era la citt dove la mafia non esiste. Lo hanno ripetuto per anni, inutilmente smentiti dai fatti, sindaci, assessori, prefetti, uomini dell'impresa e della cultura, pavoneggiandosi della forza, in citt, della moda e del design, della finanza e della comunicazione, dell'intrapresa e del volontariato. Come se si potesse fare la somma algebrica delle realt sociali e se i fenomeni positivi potessero annullare quelli negativi. Ora la nuova amministrazione ha invertito la direzione di marcia. Il sindaco Giuliano Pisapia ha voluto un comitato antimafia di esperti formato da Nando dalla Chiesa, Umberto Ambrosoli, Luca Beltrami Gadola, Maurizio Grigo, Giuliano Turone. Comincer a lavorare anche la commissione politica, espressione del Consiglio comunale, presieduta da David Gentili. una novit radicale per Milano, che potr finalmente affrontare i nodi della lenta occupazione mafiosa di pezzi dell'impresa e della politica. Ormai ci sono condannati per associazione mafiosa che hanno storie e nomi del tutto lombardi (Maurizio Luraghi). Ci sono grandi imprese del Nord che hanno aperto le porte alle cosche e ne sono state risucchiate (la Perego). Ci sono fenomeni che dimostrano l'alto grado d'inquinamento di alcune attivit economiche (130 incendi nei cantieri lombardi in un paio d'anni: autocombustione?). Ci sono tredici politici eletti in Lombardia con i voti della 'ndrangheta (lo afferma il pm di Reggio Calabria, Nicola Gratteri). gi tardi, non si pu aspettare ancora. La politica finora non ha dimostrato interesse a capire che cosa sta succedendo. Non abbiamo visto alcun brivido attraversare le schiene dei leader dei partiti e dei responsabili delle amministrazioni, dopo la sconvolgente dichiarazione di Gratteri. Nessuno ha chiesto chi sono, i tredici uomini delle cosche nella politica, nessuno ha annunciato di volerli scoprire e cacciare, per ripulire partiti e istituzioni. E tra gli imprenditori, non ancora maturata una coscienza diffusa che porti a resistere alle lusinghe e alle minacce dei boss. Milano si scopre pi arretrata di Palermo, indietro di almeno vent'anni. In Sicilia gli imprenditori che pagano il pizzo sono espulsi dalla Confindustria guidata da Ivan Lo Bello. E Palermo ha avuto un Libero Grassi, imprenditore ucciso vent'anni fa da Cosa Nostra perch aveva annunciato pubblicamente che non avrebbe accettato le estorsioni, ma ha anche un movimento come Addiopizzo, che ha fatto diventare pratica diffusa la scelta purtroppo solitaria di Libero Grassi. Milano ha avuto Giorgio Ambrosoli, l'eroe borghese che si opposto a Michele Sindona, grande riciclatore della mafia, ma non ha ancora avuto un movimento che si opponga alle infiltrazioni delle cosche nelle attivit economiche e nella politica. Ora tocca alla Lombardia. Segnali positivi arrivano finalmente dal presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini e di Assimpredil, Claudio De Albertis. L'amministrazione di Milano ha varato gli strumenti per farla davvero, la lotta antimafia, che non pu essere delegata soltanto ai poliziotti e ai magistrati. Siamo all'anno zero, non c' tempo da perdere, ma questa volta si pu fare.

COS MILANO SCOPR LA MAFIA M

di Andrea

Scanzi

faccia cos, da C on quellaGramsciun pooriginale, Antonio venuto molto meno bene del presunto e quel nome un po cos, da fantasista solo allanagrafe, Michel Martone ha rivelato che quelli che si laureano dopo i 28 anni sono sfigati. Le polemiche alimentate dai soliti libertari, notoriamente accidiosi, risultano capziose: il problema esiste. Gli sfigati, si sa, sono un freno al volano delleconomia. Gi, ma chi sono oggi gli sfigati? I bamboccioni, i sognatori, i lavativi? A ben pensarci, lo sfigato contemporaneo forse luomo che ripete di essersi fatto da s (e chiss con quali materiali). larrivista che brucia le tappe (e non manca di ricordartelo). il moralista improbabile irri-

E se lo sfigato fosse Martone?


cevibile, il figlio di pap che tutto ha avuto (a partire dalle spinte). Peccando di irriverenza, oseremmo affermare che lo sfigato luomo abbonato allinchino, reale e metaforico. lenfant prodige senza prodige (e non pi enfant). Il carrierista che ha confuso letica del lavoro con la depravazione consumistica. Il piccolo borghese che, di fronte alla stagione dellirriverenza come la chiamava perfidamente Pasolini, replica col pragmatismo piccato del self made man. leterno giovane che veste bene (o cos crede). Che non legge, e non va al cinema, e non ascolta musica: perch non serve. Che mangia in fretta, purch per in ristoranti la page. Che ha unidea fieramente realistica di meritocrazia, secondo cui contano i titoli (le lauree, le cattedre cool) e non lestro, impalpabile per antonomasia. Verrebbe da dire che il ve-

ro sfigato quello che ha paura di Oblomov, del Drugo e del Grande Lebowski. Che teme lepicureismo, il piacere e Orazio. Che, quando fa lamore, controlla lorologio (e forse altro). Che non si ferma mai, per non dare allo specchio il tempo di rifletterlo. Che vive trafelato, correndo sempre e non accorgendosi desser vittima dellimmobilismo pi ottundente. colui che, dopo aver proferito una sciocchezza, afferma che se tutti si sono arrabbiati allora ho toccato un nervo scoperto (secondo tale sillogismo, se un tizio d un calcio negli stinchi a un altro, e laltro si arrabbia, il primo ha ragione perch ha toccato un nervo o stinco

scoperto). il carrierista che ha in tasca il barometro del potere, che sgomita in soccorso del vincitore, che non si schiera se non quando ben conscio di vantare posizioni dominanti. luomo interamente proteso ad arrampicarsi, sebbene - parafrasando Moravia la sua vetta si riveli spesso pianura. C per un rischio, in questa breve e certo faziosa fenomenologia dello sfigato postmoderno. Che, beninteso non volendo, essa abbia finito col coincidere con lidentikit del viceministro. Figurarsi: mai potremmo pensare che, in una simile congiuntura di crisi e sobriet, il vero sfigato sia proprio lui. Anche perch, qualora lo affermassimo, significherebbe che, condannando gli sfigati, Martone ha fatto autocritica. E onestamente non sembra il tipo.

Gioved 26 gennaio 2012

pagina 19

SECONDO TEMPO

MAIL
Costituzione, dovere di essere partigiani
Voglio esprimere la mia completa adesione alle tesi espresse dal giudice Gian Carlo Caselli oggi su Il Fatto Quotidiano. Credo che ogni persona in una societ civile e democratica non solo ha il diritto, ma il dovere di dichiarare fiducia e di essere partigiano della Costituzione. Soprattutto quando ai massimi livelli dello stato molti sono partigiani del grembiule o peggio di associazioni segrete.
Mauro Bardaglio

BOX
A DOMANDA RISPONDO L'ITALIA DEVE CAMBIARE MA COME?
aperto che ha incattivito un intero Paese. D'accordo, non siamo famosi per la cura dei beni comuni del nostro Paese. Ma lo siamo stati, specialmente nei piccoli centri che adesso sono incattiviti dalla Lega al Nord e dai vari potentati locali del Sud, quando esisteva, come mostrano cinema e letteratura, un po di cura per gli altri, l'idea di un vivere insieme che creava solidariet e sostegno reciproco. L'Italia, adesso, solitudine e insofferenza per gli altri. Giorni fa ho sentito in televisione un giovane immigrato dire (pensate, dire dell'Italia, non dellAlabama prima di Martin Luther King): Voi ci trattate come animali domestici, qualche volta meglio, qualche volta peggio, ma sempre come animali che devono stare al loro posto. Ma penso ai disabili, mai cos soli in Italia. Penso a quel signore romano a cui hanno restituito il padre vecchio e malato, sottratto dalla polizia alle angherie di una cosiddetta Casa di Riposo che ha chiesto al funzionario che gli consegnava il congiunto: Ma siete sicuri che lo trattavano cos male?. C' volontariato generoso in Italia, ma manca altruismo, un sentimento fondamentale che garantisce la continuazione delle comunit in condizioni civili e benevole, o (quando manca) condanna a cercare sempre condanne e colpevoli.
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

LA VIGNETTA

Furio Colombo

7
C

Questione di casta
Caste di tuttItalia unite nelle proteste esasperate. La Casta al vertice della piramide quella politica, che stata anche la prima a ribellarsi allidea di vedersi tagliati i propri privilegi ed a dare il cattivo esempio. Dopo i politici, per importanza economica vengono i cosiddetti poteri forti di petrolieri, banchieri, assicuratori, e poi via via notai, avvocati, farmacisti; gi fino a giungere alle categorie pi economicamente sfigate quali i padroncini del trasporto, i taxisti, i benzinai, gli ambulanti. Tutti sul piede di guerra, tutti uniti nel rifiuto di fare un passo indietro rispetto alle condizioni economiche e alle posizioni acquisite. Lindividualismo sfrenato, prima teorizzato e poi praticato, ha disgregato il Paese e reso incapaci i singoli di vedere, al di l dei confini della casta di appartenenza, un interesse nazionale che unisce i cittadini e crea una societ.
Mario Sacchi

aro Furio Colombo, tra noi italiani si radicata l'idea che chi ruba in grande esercita un diritto e chi si attiene alle regole uno stupido. Io credo che sia necessaria una grande opera di rinnovamento che comincia dalle scuole. Bisogna restituire un senso alle parole: chi ruba un ladro, anche se invece della rapina sceglie l'evasione, chi sporca le strade un debitore che dovr rimborsare il suo danno, chi raccomandato va cacciato perch raccomandato e dunque usurpatore del lavoro dei meritevoli. So che ho parlato a vuoto, ma non riuscivo a non dirlo.
Tiziana

loperato dei suddetti tipi, almeno si eviti di svillaneggiare chi ha gi dato ed ancora dovr dare silenziosamente ed onestamente. Cos come si deve fare a meno di eroi, si dovrebbe anche evitare di creare dei fenomeni di bravura.
Angelo Terzano

Diritto di Replica
Egregio Direttore, in riferimento alle notizie apparse che mi riguardano, la prego di precisare quanto segue: a) La norma di cui si discute, elaborata a seguito del recepimento della direttiva comunitaria che ha toccato il tema delle azioni proprie, trova applicazione a tutte le societ non quotate e mira a favorire la capitalizzazione delle imprese attraverso lalienazione delle azioni proprie ai soci nel rispetto della parit di trattamento; b) Essa non rileva rispetto alla elezione dei consigli di amministrazione, atteso che non altera il rapporto tra maggioranza e minoranza azionaria; c) Non ho mai intrattenuto in passato rapporti professionali con limpresa Salini n ho mai personalmente conosciuto i sig.ri Salini.
Andrea Zoppini

NO, non ha parlato a vuoto. Ha solo

elencato alcune cose immensamente difficili eppure necessarie. Io credo che ci sia un denominatore comune fra comportamenti tanto diversi e tutti disonesti, alcuni gravissimi (rubare, in tutti i sensi in cui si pu rubare alle persone o allo Stato), altri solo di sgarbo e mancanza di attenzione per gli interessi di tutti, come se ognuno fosse solo al mondo e dovesse stare attento solo a ci che gli conviene. qui che vedo un filo di connessione che potrebbe esserci e non c'. Ed qui che vedo il danno pi grave di anni e anni di ottuso e cieco berlusconismo e leghismo, una scuola di egoismo a cielo

Una generazione di sfigati


In Italia molti studenti universitari sono fuori corso o non completano gli studi. Tutto questo rappresenta un costo rilevante per il sistema educativo italiano. Che un esponente del governo richiami quindi gli studenti a completare gli studi nei tempi previsti giustificato. Meno giustificato invece generalizzare, come ha fatto Michel Martone. Sfigato. la parola di oggi. Non la prima volta che ministri fanno affermazioni inopportune sul mondo giovanile, studentesco o precario che sia. Purtroppo, il passaggio da un governo politico a uno tecnico non ha migliorato la situazione. Non trovo giusto sparare a zero su una generazione gi castigata dal sistema. Il viceministro porti avanti un disegno di legge che alzi ulteriormente le tasse universitarie ai fuoricorso che non lavorano. Favorisca lemersione del lavoro nero dei tanti studenti universitari che, invece, lavorano. E proponga anche di tagliare le tante cattedre inutili di molti suoi colleghi professori universitari, che spesso hanno interesse a produrre fuori corso.
Mario Pulimanti

Il mondo alla rovescia


Ormai non ci si stupisce pi di niente: un presidente della Repubblica di sinistra che mette Monti, non credo di sinistra, a capo del governo e la prima cosa fatta il blocco delle pensioni e l'aumento dell'et pensionabile. Le pensioni non era-

no il motivo della crisi ma solo una rivincita ideologica dettata da Confindustriali; tutto il resto coreografico. Il sindacato che ha archiviato il problema dell'aumento di sette anni dell'et pensionabile. I partiti cosiddetti di centro sinistra che, per responsabilit, verso la finanza e non verso gli elettori, che non credo eleggendoli si aspettavano tali provvedimenti da lui, votano la fiducia a tali leggi lavoratoricide. L'articolo 18 proposto come mezzo per far lavorare i giovani: forse vogliono usarlo per licenziare gli anziani cos

c' anche lo spot delle assunzioni. A noi pensionati e lavoratori non stato concesso il diritto di scioperare: lunica nostra possibilit di protesta ormai non comprare. Speriamo solo che la salute ci assista, per poter, ormai stravecchi, godere serenamente quel poco che ci resta al posto dei nostri progetti e dei contributi versati. Chiedo troppo?
Giuseppe Casagrande

Perch non liberalizzare le professioni?


Perch questa diffusa convinzione che le liberalizzazioni porteranno grandi benefici ai consumatori? In Italia spesso e volentieri le (poche) liberalizzazioni che sono state fatte sono state prontamente arginate dalla creazione di cartelli; cosa impedisce che anche adesso succeda la stessa cosa? Perch invece non si liberalizza l'accesso alle professioni, eliminando ad esempio i concorsi da notaio in cui, guarda caso, risultano vincitori troppo di frequente i figli dei notai?
Tiziana Gubbiotti

cettare, e nemmeno pensare, che il sistema capitalistico, cos come lo conoscevamo, sta finendo. Eppure evidente a tutti che il capitalismo contemporaneo si autodistrutto, disintegrando la ricchezza diffusa nelle masse a favore di pochi centri di accumulazione. Dopo il crollo del comunismo cade anche l'altro pilastro della guerra fredda. Se capiremo che la crisi economica strutturale, segnando la fine di un sistema, potremo fare qualcosa. Altrimenti saremo condannati a ripetere gli errori del passato che amplificano la crisi senza porvi rimedio.
Cristiano Martorella

I punti a) e c) non rettificano alcunch, visto che il Fatto Quotidiano non ha mai scritto nulla di diverso. Quanto al punto b), l'emendamento del sottosegretario Zoppini modifica eccome i rapporti di forza tra i soci, visto che nel caso della Salini finisce per consegnare la maggioranza assembleare a una delle due parti in causa. Infine: se l'emendamento Zoppini era cos sacrosanto e recepiva la direttiva comunitaria, perch il governo l'ha ritirato in fretta e furia, subito dopo l'articolo del Fatto Quotidiano?
(vit.mal. e m.trav.)

IL FATTO di ieri26 gennaio 1907


Epidemia silenziosa del nostro secolo, lo stress, termine semplice, secco come una frustata, entrato nel lessico clinico e non solo, grazie a Hans Selye, brillante medico austriaco nato a Vienna il 26 gennaio 1907, primo a dare un nome alla reazione di allerta messa in moto dallorganismo di fronte a stimoli esterni di varia natura, fisica, mentale, ambientale. Considerato da tutti il padre della moderna teoria dello stress, Selye, dopo numerosi esperimenti su topi, bombardati con ogni genere di stressor, gi nel 1936 era arrivato a concludere che, a prescindere dal tipo di stimolo, ogni individuo manifestava la stessa risposta automatica, inconsapevole e sistemica. Una sorta di strategia di adattamento, innescata a livello ormonale e articolata in tre fasi. Di allarme, di resistenza e di logoramento. Distinto in distress, cattivo, e in eustress, buono, il dottor Selye forse non immaginava che quel vocabolo stringato, mutuato dallingegneria e dalla fisica, sarebbe diventato una delle parole chiave per descrivere la moderna societ e le sue ossessioni. Di certo, come scriver nel suo libro manifesto The stress of life, lo stress un messaggio del nostro corpo indispensabile alla vita.
Giovanna Gabrielli

Una laurea non fa lonorevole


Con riferimento alla poco felice uscita di Martone circa gli sfigati laureatisi over 28 anni e la bella lettera del sig. Andrea Bucci pubblicata oggi sul Fatto, vorrei aggiungere che lItalia onesta, che tira la carretta lavorando e studiando senza aiutini, non merita e non vuole essere giudicata, n tantomeno guidata da personaggi autoreferenziali e pieni di s in forza di aver goduto di rendite di posizione non sempre meritorie. Gi abbiamo dovuto sorbirci le Gelmini, Minetti, Carfagne e merci varie quali i Trota, gli Scilipoti, i Brunetta; ora che si deve purtroppo fare sul serio a causa del-

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Una crisi strutturale


Stiamo soltanto perdendo tempo discutendo di aspetti marginali della crisi economica senza centrare il punto della questione, ovvero la fine del capitalismo. Non si vuole ac-

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