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Mercoled 14 maggio 2 01 4 Anno 6 n 131 1,30 Arretrati: 2,00

Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
Forza Tasche
di Marco Travaglio
S
ono ventanni che in Italia si approvano co -
dici etici e intanto si ruba come prima pi di
prima. Ventanni che si arruolano task force an -
ti-corruzione e intanto la corruzione galoppa:
nel 92 costava agli italiani secondo il Centro
Einaudi di Torino 10 mila miliardi di lire al-
lanno e oggi 60 miliardi di euro (12 volte in pi);
ventanni fa lItalia era al 33 posto nella classifica
di Transparency International dei paesi meno
corrotti, oggi al 69 dietro il Ghana. Dal 94 si
sono avvicendati tre governi di centrodestra,
quattro di centrosinistra, due tecnici, uno di lar-
ghe intese e uno di strette: tutti, a parole, anti-cor-
ruzione; tutti, nei fatti, pro-corruzione a suon di
leggi che allungavano i processi, abbreviavano la
prescrizione, depenalizzavano reati dei colletti
bianchi, depotenziavano la lotta alle mafie, con-
donavano delitti, indultavano delinquenti, cesti-
navano prove, incoraggiavano lomert. Lidea
che, per sconfiggere la corruzione, occorra cam-
biare le regole ingenua e dannosa: una volta ri-
pristinati reati come labuso dufficio anche non
patrimoniale e il falso in bilancio, e introdotti
quelli mancanti come lautoriciclaggio, e aumen-
tate le pene e bloccate le prescrizioni, c poco da
cambiare le regole. Bisogna armare chi deve sco-
prire e punire chi non le rispetta. E poi isolare con
la morte civile chi non le ha rispettate. Mission im-
p o ss i b l e in Italia, dove i delinquenti gi condan-
nati ricattano con larma del silenzio i delinquenti
non ancora scoperti. Garantendo a se stessi e agli
altri carriere eterne, visto che non esistono bollini
di scadenza (questi s da introdurre) sulle poltro-
ne pubbliche. La Parmalat di Tanzi, come del re-
sto Enron e Lehman Brothers, aveva un codice
etico formidabile: s visto com finita.
Il gruppo Maltauro consultare il sito per credere
ha un Codice Etico della madonna: Nel Codice
Etico sono formalizzati i principi fondamentali
cui le singole societ del Gruppo sono tenute a
uniformarsi e che consistono nella scrupolosa os-
servanza della legge, nel rispetto degli interessi le-
gittimi del cliente, dei fornitori, dei dipendenti,
degli azionisti, della concorrenza leale, delle isti-
tuzioni e della collettivit. LAd che lha firmato,
Enrico Maltauro, stato filmato dai finanzieri
mentre si sfilava una mazzetta dalla giacca e la
passava a un faccendiere di Expo in cambio di
appalti. Si poteva evitarlo? S, visto che il Maltauro
era gi stato beccato nel 93 a fare la stessa cosa per
gli appalti dellaeroporto di Venezia e aveva pat-
teggiato la pena: basterebbe una norma che esclu-
da da appalti e contratti pubblici gli imprenditori
e i manager condannati.
Tre anni fa si scopr che anche la Rai aveva un Co-
dice Etico: fu usato la prima volta non contro i tg che
taroccano le notizie e i programmi che le censurano,
bens contro la Gabanelli che, dandole, aveva dato
noia a Tremonti. Per salvarsi dal plotone di esecu-
zione, dovette allestire un Repor t riparatorio pro
Tremonti. Il Codice Etico Rai fu rispolverato contro
Santoro e contro Celentano (reo di leso Vaticano al
Festival di Sanremo), poi se ne persero le tracce. Nel
2010 Cesare Prandelli var, dintesa con i giocatori,
il Codice Etico della Nazionale: fuori gli autori di
gesti scorretti o violenti. Ora per ha deciso di con-
vocare lo juventino Chiellini, appena squalificato
per tre giornate dopo che la prova tv ha immortalato
la sua gomitata al romanista Pjanic: Alla fine de-
cido io. Per carit, forse fa bene, ma allora sosti-
tuisca il Codice Etico con il Codice Decidoio. La
legge sugli appalti prevede che debba vincerli il mi-
gliore offerente dopo una gara trasparente. Ma otto
giorni fa, con la scusa degli appositi ritardi, si decise
di esentare i lavori sotto i 150 mila euro dalle ve-
rifiche antimafia. Tutti daccordo: Alfano, Maroni,
Pisapia, Sala. Tanto a vigilare su Expo cerano gi
ben 23 organi di controllo: 5 interni e 18 esterni.
Senza dimenticare la mirabolante task force voluta
da Formigoni con lex generale Mori e lex capitano
De Donno, reduci dalla trattativa Stato-mafia. Ri-
sultato: non controllava nessuno. Ora arriva unal -
tra task force, ovviamente anti-corruzione. Ne faces-
sero una pro-corruzione, magari qualche ladro riu-
scirebbe a prenderlo.
Renzi lancia Difesa della Patria, il nuovo servizio civile: 100 mila g i ova n i
volontari per garantire il Terzo settore. G ra t i s . Cos si abituano per il futuro
PD PANICO GRILLO
Udi Daniela Ranieri
MATTEO PROZAC
ELOT T I M I S M O
O B B L I G ATOR I O
TAFAZZI CULTURALI
Mancano 5 custodi
e il Colosseo resta
chiuso (solo) per
la Notte dei musei
Greganti sospeso dal Pd dopo larre -
sto per Expo. Un altro a parametro
zero in vista del prossimo mercato
w w w. s p i n oza . i t
LA CATTIVERIA
USA, CONFLITTI EINTERESSI
Gas, il figlio di Biden
co n s u l e n te
del colosso ucraino
Citati pag. 16
TIPI ELETTORALI
Democratici assediati su tre fronti. La paura del voto sullarresto di Genovese,
che potrebbe nascondere imboscate interne o del M5S per salvare il deputato
Il timore che i sondaggi siano gonfiati e i 5Stelle valgano di pi. E i danni
per linchiesta Expo. Il veleno dei bersaniani: Chiss se alle Europee finisce pari...
I SOLITI SOSPETTI
La caduta di B.
FI: Complotto
La Ue: A bb i a m o
salvato leuro
Scandali e scontri
sindacali. Le coop
sono rosse
Ma di vergogna
Meletti pag. 11
CHI LHAVISTO? Le visite del mercoled
G r e ga n t i ,
il fantasma
del Senato
NONSOLOEXPO La carta di credito dellex Ad Nucci
Sogin: spese pazze
per borse Vuitton,
gioielli e biliardini
Tra asini, mutande
e grigliate: i santini
dei candidati-mostro
In un esposto in Procura gli acquisti
a spese dellazienda pubblica
del manager indagato per i rapporti
coi faccendieri di Milano Feltri pag. 5
Gli investigatori lo seguivano: Andava in Parlamento,
ma ci siamo dovuti fermare alli n g re ss o. Peccato che
nei registri di Palazzo Madama del compagno G.
non c traccia. Come e grazie a chi entrava? pag. 3
Giuseppe Nucci Ansa
Schiesari pag. 18
Marra pag. 2
Tim Geithner, ex segretario
al Tesoro di Obama,
adombra trame di Bruxelles
per abbattere il Caimano
nel 2011 dello spread
Vitaliano pag. 6
pag. 22
VENEZIA
Poveglia, lasta
per lisola gioiello
va a un privato
Beffati i comitati
Merlo pag. 15
DIO, PATRIA
E FETTINA
Il manifesto di
Marco Imperatori,
Fratelli dItalia
De Carolis pag. 9
LACCUSA DI BRUTI LIBERATI
Guerra nel pool:
Cos Robledo
intralci le indagini
Mascali pag. 4
G i u l i an o
Po l e t t i
La Pre ss e
Dlm
y(7HC0D7*KSTKKQ( +&!z!,!#![
.
2 MERCOLED 14 MAGGIO 2014 il Fatto Quotidiano
no.
Il clima teso, la situazione a 10
giorni dalle europee esplosiva.
I sondaggi ci danno tra il 32 e il
35% e i Cinque Stelle sono tra il
25% e il 27%. Lunica cosa che
potrebbe portare dei cambia-
menti la vicenda dellExpo,
dice Roberto Giachetti, vice-
presidente della Camera. Qual-
siasi cosa ci sia nellinchiesta,
comunque proseguano gli in-
terrogatori, evidente che pla-
sticamente davanti allopinio -
ne pubblica limmagine di un
Pd coinvolto, di un Renzi co-
munque compromesso con il
potere peggiore. Tutti voti per
Grillo. Andremo bene noi e
andr bene Grillo. Chi arriva
primo non si sa, commenta
velenosamente un bersaniano.
Ecco, l ipotesi 30 per cento Pd
e 30 per cento Grillo diventa
tangibile. Un incubo per il Pd
renziano. Perch il premier ne
uscirebbe comunque indeboli-
to. I fronti sono molteplici. Io
vorrei sapere chi ha dato la tes-
sera a Primo Greganti, conti-
nua a ripetere il renziano Da-
vid Ermini, che non si d pace.
Renzi a Ballar chiarisce: Per
dire che Greganti della mia
area ci vuole fantasia.
Commenta Matteo Orfini: Si
deve lavorare a costruire il cli-
ma elettorale. Perch il clima
non c: poca campagna elet-
torale, con Renzi che di fatto
una piazza ancora non lha oc-
cupata. Per lelettorato tradi-
zionalmente di sinistra vedere
Beppe Grillo che riempie le
piazze e il segretario del Pd che
non lo fa potrebbe avere un ef-
fetto boomerang. Senza conta-
re che nelle piazze per molti il
vecchio Pd percepito come
un avversario di Renzi. Un pa-
radosso (relativo, vista la capa-
cit dei Democratici di cuocere
a fuoco lento i suoi leader), che
coster voti.
AL NAZARENOlo sanno, e in-
fatti si corre ai ripari: stasera il
premier va a Palermo, sabato in
Emilia, la settimana prossima a
Bari, poi chiude a Firenze. In
mezzo dovrebbe fare anche
qualcosaltro. Ma comunque
sia, la sua non una campagna
facile in queste condizioni.
Grillo allassalto allarma
bianca. Renzi non nelle con-
dizioni di rompere con nessu-
no adesso e neanche di usare
toni troppo alti rispetto al la-
voro della magistratura. La ta-
sk force per lanticorruzione
un tentativo di dare una rispo-
sta. Baster? Il ribadire che si
fermano i corrotti e non le ope-
re, il rappresentarsi come co -
struttore rispetto al distrut -
tore abbastanza per cancel-
lare le immagini delle mazzet-
te?
A passare allattacco in manie-
ra decisa, primo dei renziani a
scegliere toni forti, il deputato
emiliano, Matteo Richetti, che
in un post su Facebook ci va gi
durissimo: Grillo settato sul
suo stile distruttivo: mistifica e
imbonisce. Racconta di un mo-
vimento che sta cambiando il
paese. Io vedo un movimento
che sta ingannando il paese.
Rispondere con forza a questo
punto sembra necessario, ine-
ludibile. E molti si aspettano
un colpo ad effetto del pre-
mier.
LA RINCORSA
Riforme, tutto
rinviato (ancora
una volta)
di Wanda Marra
T
rovo un po sospetta
la carica che il Mo-
vimento 5 Stelle sta
mettendo sulla que-
stione dellarresto di Genove-
se. Anna Rossomando, capo-
gruppo Pd in Giunta del Re-
golamento, che mercoled
scorso ha votato per lautoriz-
zazione a procedere, chiesta
dai magistrati di Messina, d
voce - seppur tra le righe - a
una convinzione che circola in
tutto il gruppo Democratico a
Montecitorio. Ovvero che i
grillini stiano lavorando sot-
terraneamente per salvare
Francantonio Genovese dal-
larresto e dare la colpa al Pd.
Oggi (ostruzionismo sul de-
creto lavoro permettendo), o al
massimo domani si vota sul
deputato siciliano. A Monteci-
torio la vivono come la classica
goccia che potrebbe far traboc-
care il vaso, in un momento in
cui il Pd sotto tiro per lin-
chiesta sullExpo, che tira in
ballo pezzi di mondo vicini al
partiti (per non parlare di un
ministro di peso dell governo
Renzi, come Maurizio Lupi).
Larresto di Scajola, poi, mette
sotto la lente di ingrandimento
quanto il premier sia - politi-
camente parlando - legato a
Forza Italia, visto che sulle Ri-
forme ancora cerca di portare
avanti con il partito di Berlu-
sconi un asse privilegiato.
SE NEL SEGRETO dellurna
Genovese venisse salvato, per il
Pd sarebbe lennesimo boome-
rang. In Giunta hanno seguito
le mie indicazioni, in Aula spe-
riamo vada nello stesso modo,
dice Franco Vazio, il relatore
(renziano) che sta ultimando il
suo intervento. Comunque, io
chiarir tutto: in maniera che
se qualcuno vota contro, non
possa dire che non aveva ca-
pito. Che ci sar chi nel Pd voti
per salvare Genovese si d per
scontato. Il punto quanti, e
quanti di altri gruppi lo faran-
Europee Renzi e lincubo
pareggio coi Cinque Stelle
A DUE SETTIMANE DALLE ELEZIONI, IL PRIMO MINISTRO STRETTO TRA IL VOTO
SU GENOVESE E LINCHIESTA SULLE MAZZETTE ALLESPOSIZIONE UNIVERSALE
Presidente Ix
Lo scandalo
toglier consensi
Ma a Forza Italia
di Luca De Carolis
I
l sorpasso da parte di
Grillo non mi pare pos-
sibile. E Renzi non mi sem-
bra affatto in difficolt. Ro-
berto Weber il presidente
dellIstituto di sondaggi
Ix.
Tra i Democratici si avverte
la grande paura di 5 Stelle.
Non la ritengo giustificata.
Grillo presiede larea del-
linsofferenza, che rappre-
senta un terzo degli italiani,
ed molto affollata dai par-
titi. Renzi invece occupa la
parte maggioritaria del Pae-
se, quella della conservazio-
ne e dellinvestimento.
Quindi rimane davanti?
S, e infatti non mi d lim-
pressione di soffrire la pres-
sione. Va dritto per la sua
strada.
Sulla campagna elettorale
per sono piombati arrivati
gli arresti per lExpo. Secon-
do un vostro sondaggio, po-
trebbero spingere fino al 18
per cento degli elettori a
cambiare il proprio voto.
Vero. Ma credo che il conto
dei fatti giudiziari lo paghe-
r soprattutto Berlusconi.
Gli arresti potrebbero ac-
centuare la polarizzazione
nelle urne.
Pi voti per M5S e Pd, in-
s o m m a?
Esatto. E Forza Italia stac-
cata ancora pi nettamen-
te.
Sta di fatto che Grillo
sempre in pressing. Luned
andr anche a Porta a Porta.
Certo, e fa bene, perch po-
tr parlare a una fascia di
pubblico, quella sopra i 55
anni, che non il suo zoc-
colo duro. Qualche voto po-
trebbe spostarlo.
La sua base potrebbe irritar-
si, vedendolo da Vespa?
No, chi lha votato finora
continuer a farlo.
E Renzi, cosa dovrebbe fa-
r e?
SullExpo sta tenendo una
buona linea. Non nega il
problema e le sue dimensio-
ni, ma rilancia, dicendo: Lo
Stato vincer. Quanto poi
questo sia credibile, un al-
tro discorso.
Su tutta la partita per in-
combe sempre li n co g n i t a
a ste n s i o n e .
A mio avviso sar molto al-
ta: potr toccare fino al
45-50 per cento degli elet-
tori. E potrebbe avvantag-
giare il Pd, perch pu con-
tare su un voto pi strut-
turato, quello degli iscritti e
dei circoli.
Twitter @lucadecarolis
fatto
a mano
IL PERICOLO
Timori per lo scrutinio
segreto sulla richiesta
darresto del deputato
messinese. Alcuni
dem voteranno contro
ma i grillini?
SLITTA IL TERMINE per la presen-
tazione degli emendamenti alla Rifor-
ma del Senato in commissione Affari
costituzionali di Palazzo Madama (dal
23 al 28 del mese). E slitta allo stesso
modo anche la decisione della Giunta
del Regolamento sulla questione pre-
sentata da Roberto Calderoli (relativa
allincompatibilit del testo base sulle
riforme adottato dalla commissione
Affari costituzionali e lordine del gior-
no presentato da lui stesso). Se ne ri-
parla dopo le elezioni europee. La
prossima settimana, infatti, le Camere
resteranno chiuse per lo sprint finale
della campagna elettorale.
Roberto Weber O l yco m
Francantonio Genovese Ansa
Roberto Weber
.
3 il Fatto Quotidiano MERCOLED 14 MAGGIO 2 01 4 LA RINCORSA
NON CANDIDATO e conserva solo il nome sotto il simbolo di
Forza Italia. condannato e impedito in alcuni (pochi) movi-
menti. Eppure Silvio Berlusconi lunico a fare campagna elet-
torale per le Europee. Soprattutto in tv. Ultimamente sempre pi
su quelle di famiglia. Ieri mattina, ad esempio, intervenuto a La
te l e fo n a ta su Canale 5. E tra una invettiva elettorale e laltra, ha
puntato il Movimento Cinque Stelle: Grillo - ha detto - in Eu-
ropa verr messo in un angolo. Un importante deputato eu-
ropeo di cui non posso fare il nome, mi ha detto: stiamo al-
largando i cessi e li chiuderemo l. Cinquestelle a Bruxelles
visto come un partito solo di protesta e di distruzione. Non a
caso anche nel Pse hanno ribattezzato il leader Adolf Grillo e su
questo avrei tante cose da raccontare.... In serata, invece, in-
tervistato dal Tg5 ha detto: Forza Italia in piena ripresa. Un
anno fa, in 40 giorni, passammo dall11% al 21% raddoppiando i
nostri voti. Oggi siamo gi ai livelli delle scorse politiche, dopo
tutto quello che hanno cercato di farmi e di farci in questi mesi,
la notizia che siamo almeno forti come prima e cresceremo.
Berlusconi: In Ue
M5s a pulire i cessi
di Davide Milosa
Milano
P
er Matteo Renzi il
simbolo dellItalia
intera. Per Beppe
Grillo il simbolo di
un sistema marcio. Al centro
lExpo e il suo destino messo a
rischio da inchieste e arresti.
Per parlarne il premier e il lea-
der del Movimento Cinque
Stelle ieri sono arrivati a Mila-
no. Tour mattutino per Renzi,
che dopo aver visitato una
scuola elementare si spostato
in via Rovello alla sede di Expo
spa per un incontro riservato
con il sindaco Pisapia, con lAd
Giuseppe Sala, con il governa-
tore Maroni e i ministri Mar-
tina e Lupi. Nel pomeriggio,
poi, toccato a Grillo il quale,
invece, ha scelto di parlare con i
giornalisti non lontano dalla
sede di Expo in via Bassano
Porrone in una sala de Le Ban-
que, il locale della movida che
nel 2006 ospit la festa di fine
campagna elettorale di Letizia
Moratti.
SEPARATI DA POCHI METRI,
ma con posizioni distanti. Per-
ch davanti alla cupola degli
appalti che pilotava carriere e
incassava tangenti grazie alla
regia di vecchie conoscenze di
Mani Pulite, il presidente del
Consiglio e il capo politico del
M5s hanno ricette differenti. Il
primo sostiene che lo Stato de-
ve essere pi forte dei ladri e
che si arrestano i ladri, ma non
le opere pubbliche perch se
vinciamo la sfida facciamo lI-
talia. Pi netta la soluzione di
Grillo per il quale oggi Expo
una rapina in corso e dunque
questa grandissima puttana-
ta va fermata. Parole conse-
gnate a una gremita platea di
cronisti. Non possiamo anda-
re avanti cos ha detto Van -
no perseguiti i leader politici, e
sappiamo chi sono, non quei
quattro poveretti che vengono
corrotti con 15 mila euro di tan-
genti. In Italia c una peste ros-
sa che va dalla destra di Man-
gano alla sinistra di Greganti.
E ancora: Dobbiamo aprire gli
occhi, lExpo non stato pen-
sato per dare unimmagine del-
lItalia al mondo. Lhanno fatto
per riciclare denaro, unasso -
ciazione a delinquere alla luce
del sole. Sar una guerra. Po-
sizione condivisa dai rappre-
sentanti lombardi del M5s. Co-
me il consigliere comunale
Mattia Calise per il quale Expo
si poteva fermare nel 2011
quando ci fu la firma sullaccor -
do di programma. Allepoca ci
si poteva disimpegnare pagan -
do una penale da 3,2 milioni di
euro. Niente rispetto al budget
complessivo di 11 miliardi. Ma
se oggi la politica non pu bloc-
care questo treno in corsa, lu-
nica possibilit sta nella magi-
stratura alla quale lo stesso
Grillo tende una mano. Oggi
ha detto la magistratura va
avanti perch con noi trova una
sponda amica e perch final-
mente c qualcuno che denun-
cia e passa informazioni.
POCHE ORE PRIMA, Renzi
aveva fissato il punto, spiegan-
do la posizione del governo nei
confronti dellEsposizione uni-
versale che dovr partire nel
maggio 2015. Non accetta-
bile ha detto che ci sia chi
oggi in una logica disfattista di-
ca fermiamo Expo. Ha poi
spiegato limpegno a essere
operativi nel rispetto di tutte le
scadenze, come lItalia sa fare
quando sotto pressione, con
coraggio e grazia. Quindi
lappello al tessuto produttivo
milanese, per uno sforzo in pi,
perch cambi il clima nel no-
stro paese e torni la speranza.
E ancora: LExpo deve diven-
tare fiore allocchiello del no-
stro Paese. Da qui al 2015 il go-
verno dovr fare le riforme che
servono per diventare un Paese
orgoglioso del passato e geloso
del proprio futuro.
SOLO PAROLE, anzi peggio
frottole. Questo il commento
di Grillo che ieri, oltre a Expo
aveva in mente le elezioni eu-
ropee del 25 maggio. Lebetino
ha detto lo capisci dalla fac-
cia. Possibile che non capiate
che c una differenza tra un
bamboccio e un uomo? Lo ab-
biamo avuto tutti a scuola uno
che appena parlava gli davi uno
scappellotto, perch la politi-
ca deve essere fatta di persone
oneste, non di chi ci mette la
faccia come Renzi. Poi i citta-
dini ci mettono il culo. Se le-
betino mette la faccia sullExpo
cos come lha messa sulla legge
elettorale meglio toccarsi.
Mentre sulla sua presenza a Por -
ta a Porta, Grillo spiega: Vado
perch questa trasmissione
rappresenta quellelettorato
che pensa veramente che io sia
Hitler, ci vado per combattere
un pregiudizio. Quindi, quan-
do Matteo Renzi gi rientrato
a Roma, Grillo riserva unulti -
ma battuta per Berlusconi.
Questo nano gira per curare i
suoi interessi, promettendo
dentiere.
MANI PULITE
Il leader del
Movimento: Oggi
la magistratura
va avanti perch
con noi trova
una sponda amica
GRILLO: LEXPO UNA RAPINA
IN CORSO, MEGLIO CHIUDERLO
IL PREMIER A MILANO RILANCIA: LO STATO DEVE ESSERE PI FORTE DEI LADRI
IL COMICO, NELLA STESSA CITT: UNA PUTTANATA. SERVE A RICICLARE SOLDI
MIMETICO
Primo Greganti,
arrestato la scorsa
settimana per una
vicenda di appalti Expo
O l yco m
presidente del Senato, Pietro
Grasso, stato il democratico
Felice Casson. Perch in real-
t per varcare le soglie del
Parlamento italiano serve un
permesso (sia un accredito
stampa, un pass di un sena-
tore o di qualcuno che ci la-
vora), che deve essere rego-
larmente registrato.
Computer in tilt per tutta la mattinata, Gras-
so in un primo momento non riesce a ri-
spondere. Poi, nel pomeriggio il capogrup-
po Pd, Luigi Zanda a chiedere delucidazioni.
La risposta di Grasso sconcertante: non ci
sono tracce dellingresso del compagno G.. A
stare agli atti ufficiali del Senato, nessuno gli
ha mai dato il permesso di accedere. Di pi,
lui in realt non mai entrato. Il mistero si
infittisce.
wa . m a .
Dem. E tutti quelli interpellati negano as-
solutamente di aver mai visto Greganti ag-
girarsi per i corridoi del Senato. Ugo Sposetti,
lex tesoriere Ds, additato da componenti di
altre forze politiche come il primo indiziato,
a chi glielo chiede direttamente, nega. Non
lho mai visto. E neanche lavrei riconosciu-
to, scherza il lettiano Francesco Russo.
Per, la necessit di capire effettivamente
cosa ci facesse Greganti nelle stanze della
Camera alta condivisa.
Ieri mattina a presentare richiesta formale al
gentopoli, ora arrestato nellambito del-
linchiesta sullExpo. Misteri.
Un po come quello della tessera del Pd: Gre-
ganti risultava iscritto a Torino, nel circolo 4
di San Donato-Campidoglio nel 2012 e nel
2013, e in attesa di rinnovo per il 2014. Ora
stato sospeso. Resta la domanda, su come
possibile che un personaggio
con quel curriculum giudi-
ziario, sia stato riammesso
tra i democratici.
IERI , dopo le rivelazioni sulle
sue frequentazioni dei Palaz-
zi, partita la caccia agli
amici del compagno G in
Senato. Primi sospettati, i se-
natori democratici. Io non
lho mai visto, non veniva da
noi. Magari andava a cercare
altri, dicono dal gruppo
T
utti i mercoled Primo Greganti an-
dava in Senato. Racconta il Corriere del-
la Sera che gli investigatori della Procura di
Milano lo pedinavano, ma poi, per evitare
che si accorgesse della loro presenza, lo
abbandonavano sulla porta di Palazzo
Madama. E dunque, gli inquirenti non
sanno cosa andava a fare,
chi andava ad incontrare.
Dopo che la cosa stata re-
sa nota e il Senato si at-
tivato per capire chi andas-
se a trovare, non che se ne
sappia pi di prima. Anzi.
A quanto risulta al presi-
dente, Pietro Grasso il
compagno G. in Senato
non c mai nemmeno en-
trato. Uno dei tanti gialli
che accompagnano la vita
del fu protagonista di Tan-
Senato: il Compagno G.
mai registrato alle n t rat a
MISTERI ITALIANI
INVISIBILIT
I finanzieri che
lo pedinavano dicono
di averlo visto
ogni mercoled
fare ingresso
a Palazzo Madama
DECRETO LAVORO
PASSA LA FIDUCIA ALLA CAMERA
La Camera ha votato la fiducia al Governo
sul decreto Lavoro: il testo ha ottenuto
333 voti favorevoli e 159 contrari. Oggi
previsto il via libera definitivo del Parla-
mento e la maggioranza si ricompattata,
dopo le polemiche dei giorni scorsi. Il mi-
nistro del Lavoro Giuliano Poletti convin-
to che il decreto - che modifica le dispo-
sizioni sui contratti a termine e la p p re n -
distato - non aumenter la precariet: Al-
la fine i numeri ci daranno ragione e se
cos non fosse il Governo pronto a cam-
biare rotta. Anche il Nuovo Centrodestra
si detto soddisfatto del testo dopo le
modifiche approvate al Senato: secondo il
capogruppo in commissione Lavoro alla
Camera Sergio Pizzolante ci siamo allon-
tanati dalla legge Fornero e avvicinati a
Marco Biagi. Netto invece il no dellop-
posizione: Sel ha esposto in Aula cartelli
con scritto lavoro invisibile, contrari an-
che Forza Italia e Movimento 5 Stelle.
.
4 MERCOLED 14 MAGGIO 2014 il Fatto Quotidiano
di Davide Vecchi
Milano
L
a task force arriver. Non
si sa quando, da chi sar
composta n quali poteri ef-
fettivi avr. Lunica certezza
che non sar presieduta in pri-
ma persona da Raffaele Can-
tone. Lex pm, da poche set-
timane a capo dellAutorit
anti-corruzione (Anac), far
da supervisore. Ieri, al vertice
convocato nel tentativo di sal-
vare il salvabile di Expo, ha ri-
badito che vuole avere pieni
poteri di controllo. Lui e lau-
torit che presiede si assumo-
no la responsabilit della su-
pervisione delle procedure e
della trasparenza amministra-
tiva di Expo 2015 e garantisco-
no il presidio delle commis-
sioni di gara per laggiudica-
zione degli appalti, ma la gui-
da della task force pretesa dal-
lAd Giuseppe Sala dopo gli
arresti di gioved scorso spet-
ter ad altri. I nomi sono mol-
ti, a partire da Roberto Arditti,
gi oggi manager dalla societ.
Si dovr attendere il decreto
durgenza della Presidenza del
Consiglio che dovrebbe arri-
vare entro una settimana,
stando almeno a quanto ha ga-
rantito Renzi ai presenti al
vertice: Sala, il sindaco Giulia-
no Pisapia, il governatore Ro-
berto Maroni, tra gli altri. Al
tavolo presenti anche i mini-
stri Maurizio Martina e Mau-
rizio Lupi. Nel frattempo
presso la Presidenza del Con-
siglio dei ministri stato co-
stituito un ufficio per il coor-
dinamento tecnico-ammini-
strativo con il fine di curare la
messa in atto dei provvedi-
menti necessari alla realizza-
zione e allo svolgimento del-
lesposizione universale. In
pratica si crea un ufficio a Pa-
lazzo Chigi per creare la ta s k
fo rce su Expo che sar poi con-
trollata dallAnac. Durante la
riunione, cominciata con
unora di ritardo per aspettare
larrivo di Renzi, stato deciso
il sostituto di Angelo Paris, il
dg finito in manette: gi da og-
gi a prendere il suo posto sar
Marco Rettighieri che provie-
ne da Italferr.
RETTIGHIERI avr lincarico
di Paris, ma la sua sfera di azio-
ne si amplier appena varata la
task force. Inoltre, secondo
quanto sostiene Sala, avrebbe
gi visitato il sito di Expo e
preso visione del cronopro-
gramma. La riunione di ieri
stata anche loccasione per
chiedere ancora una volta al
premier come pensa di trovare
le coperture mancanti. In par-
ticolare i 60 milioni di euro che
deve versare la Provincia di
Milano, unico dei cinque soci
di Expo ad essere oneroso.
Renzi ha garantito che trover
una soluzione entro il 4 giu-
gno, giorno in cui ha convo-
cato lassemblea straordinaria
sempre a Milano. Oggi, intan-
to, arriver da Parigi il segre-
tario generale del Bie, Vicente
Gonzalez Loscertales, per ve-
rificare lavanzamento delle
opere e lo stato dellarte del-
lExpo milanese. Il Bie lor -
ganismo che assegna lesposi -
zione e poi ne controlla lese -
cuzione. Toccher a Sala ten-
tare di spiegargli quanto acca-
duto nellultima settimana.
LAd, ieri, si detto tranquil -
lo, nonostante dopo gli arre-
sti avesse espresso il desiderio
di riflettere sulla sua perma-
nenza alla guida di Expo. Ieri
ha spiegato di aver messo in fi-
la le cose che rimangono da fa-
re: Sono tre, ha detto. La pri-
ma ristrutturare i contratti
con gli operatori, ci sono riser-
ve, agevolazioni e su questo
chiederemo una mano a Can-
tone e stiamo gi lavorando
con il Consiglio di ammini-
strazione perch questo tipo di
cose devono essere ben fatte.
La seconda cosa da fare entro il
primo maggio del 2015: gli al-
lestimenti e lAd ribadisce la
richiesta della societ di affi-
darli direttamente a Fiera Mi-
lano. Laiuto di Cantone infine
verr richiesto anche sulla re-
golamentazione e il contratto.
Cantone ribadisce la piena di-
sponibilit per il Paese ma
garantisce: Non ho alcuna in-
tenzione di fare da capro
espiatorio.
BRUTI SPARA A ZERO
SU ROBLEDO: HA MESSO
A RISCHIO LI N C H I E S TA
MILANO, SU EXPO LIBERATI SI RIVOLGE AL CSM ACCUSANDO
LAGGIUNTO: INDAGINI INTRALCIATE. SCONTRO SULLA R R E STO
DEL DIRETTORE DELLEVENTO: LHO FIRMATO DA SOLO
Altro che task force, Cantone si sfila
IL MAGISTRATO RESTA ALLANTI-CORRUZIONE (ANAC) E SAR SOLO SUPERVISORE: NON FAR DA CAPRO ESPIATORIO
IL PEDINAMENTO
Attriti e mancanza
di collaborazione
fra i magistrati tanto che
due nuclei della Finanza
seguivano le mosse
dello stesso indagato
Formigoni, Ruby,
Nagel: cos inizi
la guerra fra toghe
IL PRIMO a portare un affondo e sve-
lare le tensioni allinterno della Procu-
ra di Milano era stato nel marzo scor-
so laggiunto Alfredo Robledo denun-
ciando in dieci pagine una serie di
non pi episodici comportamenti
con i quali il procuratore capo Edmon-
do Bruti Liberati, secondo la sua let-
tura dei fatti aveva turbato e turba la
regolarit e la normale conduzione
d e l l ' u f f i c i o. In particolare la g g i u n to
lamentava di essere stato estromesso
da una corretta conduzione delluffi -
cio, dato che il capo aveva vanificato
gli sforzi del pool che si occupa dei
reati contro la pubblica amministra-
zione, favorendo invece sia lufficio
che tratta i reati finanziari, guidato dal
sostituto Francesco Greco, che lanti -
mafia di Ilda Bocassini. Robledo indic
diverse indagini fra cui quella che ri-
guardava il presidente della Provincia
Guido Podest, che Bruti non voleva
far iscrivere nel registro degli indagati
per linchiesta sulle firme false raccol-
te dal Pdl per la presentazione dei
candidati della lista di Roberto Formi-
goni (e che Robledo invece iscrisse) e
poi i casi Ruby e Nagel. Il procuratore
capo in quei primi giorni si limit ad un
no comment. Ieri invece di cose da
raccontare ne ha avute parecchie.
VELENI
GLI INTERROGATORI
Lex Udc Cattozzo
e le s t e c ch e
da 590 mila euro
E ANGELO PARIS CONFESSA: ERO ALLA
RICERCA DI PROTEZIONI POLITICHE
di Davide Milosa
Milano
N
el 2013 le presunte stecche versate in con-
tanti dallimprenditore Enrico Maltauro si
sarebbero aggirate sui 490 mila euro, questan-
no, invece, il cash sarebbe stato di 100 mila euro:
sono le cifre che lex esponente ligure dellUdc
Sergio Cattozzo aveva segnato sui post-it che
gioved scorso, al momento del suo arresto, ha
cercato di nascondere. Post-it su cui, come ha
confessato ieri al gip, aveva annotato la con-
tabilit delle tangenti con date e percentuali: lo
0.3 o lo 0.5% sul valore dellappalto. Registrate le
confessioni di Cattozzo sulla contabilit, ieri po-
meriggio al settimo piano della Procura ar-
rivato Giulio Antonio Rognoni, lex direttore ge-
nerale di Infrastrutture
lombarde finito in carcere a
marzo. A verbale Rognoni
ha ammesso di aver parte-
cipato alle riunioni della
cupola officiate al centro
culturale Tommaso Moro
da Primo Greganti, Gian-
stefano Frigerio e Luigi
Grillo, sostenendo per di
aver solo ascoltato i loro
presunti propositi di pilota-
re le gare e di non aver mai
personalmente dato seguito alle richieste. Il col-
po grosso atteso per oggi quando i pm Claudio
Gittardi e Antonio DAlessio sentiranno lim-
prenditore Enrico Maltauro e Sergio Cattozzo.
E M E RG O N O, poi, nuovi particolari sullinterro -
gatorio di Angelo Paris, lex braccio destro di
Giuseppe Sala in Expo spa. Davanti al giudice il
dirigente, oltre ad ammettere i propri errori ha
detto di averlo fatto per avere protezioni po-
litiche. Intanto dalla richiesta darresto emer-
gono nuove intercettazioni. Come quella dellex
Dc Frigerio. Oggi - annuncia al telefono - ho
fatto un raccordo con Paris, perch il Direttore
Generale di tutto lExpo quindi tutte le prossime
le assegna lui.
di Antonella Mascali
Milano
D
al palazzo dei veleni di
Palermo al palazzo dei
veleni di Milano. Lo
scontro alla procura
che fu del pool Mani Pulite si al-
zato, e di molto.
Lunedi mattina, alle 10,50, alla se-
greteria generale del Csm arri-
vata una nota del procuratore Ed-
mondo Bruti Liberati che lo tra-
sforma da accusato del procurato-
re aggiunto Alfredo Robledo in
suo grande accusatore. Le inizia-
tive del procuratore aggiunto Ro-
bledo hanno determinato un rei-
terato intralcio alle indagini. Il
numero uno della procura milane-
se, ad arresti avvenuti melinchie-
sta Expo, imputa al coordinatore
del dipartimento reati contro la
Pubblica amministrazione, addi-
rittura di aver messo a rischio le
indagini che gioved scorso hanno
portato a diversi arresti, tra cui
quelli di Primo Greganti e Gian-
stefano Frigerio.
ROBLEDO AVREBBE messo a ri-
schio le indagini non solo inseren-
do atti nel suo esposto a Palazzo dei
Marescialli, ma anche facendo pe-
dinare un indagato nonostante sa-
pesse che era gi sotto osservazio-
ne, sempre da parte della procura.
Il procuratore definisce il doppio
pedinamento un episodio surrea -
le. Robledo pur essendo costan-
temente informato del fatto che era
in corso unattivit di pedinamen-
to e controllo condotta dal perso-
nale della Sezione di Polizia giudi-
ziaria aveva disposto un analogo
servizio, delegando ad altra strut-
tura della stessa Gdf. Solo la reci-
proca conoscenza del personale
Gdf, che si incontrato sul terreno,
ha consentito di evitare gravi danni
alle indagini. Un fatto, questo, che
ha lasciato sconcertati diversi
consiglieri del Csm.
Bruti, inoltre, sostiene che la tra-
smissione da parte di Robledo al
Csm di copie di corrispondenza in-
terna riservata e di copie di atti del
procedimento in delicatissima fase
di indagine, con assunzione arbi-
traria della decisione delle parti da
secretare, ha posto a grave rischio il
segreto delle indagini.
Il procuratore spiega pure che lo
stralcio del filone di indagine re-
lativo a Expo, chiesto dal procu-
ratore aggiunto, avrebbe fatto
perdere lunitariet di visione in
questa vicenda specifica e avreb -
be comportato un sicuro intralcio e
ritardo alle indagini. Nella nota il
procuratore respinge anche laccu -
sa di Robledo di aver assegnato a
Boccassini, senza titolarit, non so-
lo linchiesta Ruby (su cui ha gi
risposto al Csm il 14 aprile scorso)
ma anche quella sullExpo. Sono
state scrupolosamente rispettate
le regole e gli atti di indagine si so-
no svolti nel rispetto della legge e
in ossequio al dettato costituziona-
le sulla ragionevole durata del pro-
cesso.
BRUTI RICOSTRUISCE che sin
dalla primavera del 2012 il pro-
cedimento, inizialmente attribuito
solo alla Direzione distrettuale an-
timafia di Ilda Boccassini, stato
coassegnato allufficio di Roble-
do, in particolare al pm Antonio
DAlessio. Laggiunto, prosegue
Bruti, ha avuto immediata cogni-
zione che il filone di indagine sul-
lExpo nasceva nellambito di un
procedimento Dda e ha avuto la
piena disponibilit di tutto il fasci-
colo e costante informazione sullo
sviluppo delle indagini. Quindi,
ammonisce Bruti, del tutto pre-
testuosa la richiesta fatta un anno
dopo da Robledo di ave-
re in visione tutti gli atti,
cos come inammissi -
bile nella forma e nella
sostanza listanza di
un mese prima di trasfe-
rire in esclusiva lindagi -
ne al suo dipartimento.
Un atto che avrebbe
causato inevitabilmen -
te un grave ritardo
anche perch con il
passaggio solo a Robledo sarebbe
cambiata la struttura di polizia giu-
diziaria, definita fiore alloc -
chiello della procura, dato che, a
differenza del resto dellufficio, Ro-
bledo delega pressoch costante-
mente solo una struttura della Gdf,
la sezione Tutela mercati. Bruti ti-
ra fuori anche il dissenso di Roble-
do su Angelo Paris, il super mana-
ger di Expo finito in carcere . Spie-
ga che dopo il rifiuto dellaggiunto,
ha apposto il proprio visto alla ri-
chiesta di custodia, peraltro poi
accolta dal gip sui punti non con-
divisi da Robledo, per evitare una
delegittimazione dei sostituti che
indagavano. Fu per quella decisio-
ne che a Robledo non gli fu sot-
toposto al visto la successiva inte-
grazione della richiesta al gip avan-
zata il 3 aprile del 2014.
Poi lo scatto dorgoglio: grazie alle
sue decisioni unindagine di no-
tevole complessit e che incide sul-
la vicenda di Expo 2015, un evento
di straordinaria importanza per il
Paese stata condotta linchiesta
con eccezionale celerit. E Bruti
chiede ora di fare presto al Csm.
Spera in una sollecita definizione
del fascicolo in modo da permet-
tere alla Procura di Milano di
svolgere il suo difficile compito in
un clima di normalit, fuori dai
riflettori sul preteso scontro nella
Procura di Milano, in modo che
torni un clima di normalit.
Ieri al Csmsono stati sentiti anche
il procuratore aggiunto Francesco
Greco, coordinatore del diparti-
mento reati finanziari e il pm Fer-
dinando Pomarici. Greco ha re-
spinto laccusa di aver ritardato li-
scrizione nel registro degli indagati
di Roberto Formigoni, ora sotto
processo su richiesta, accolta, del
suo ufficio, mentre Pomarici ha
confermato quanto scritto a Bruti:
lassegnazione a Boccassini del
coordinamento dellindagine Ru-
by avvenuta fuori dalle regole, la
competenza della Dda era palese-
mente estranea.
Il Tribunale di Milano; a sinistra, Bruti Liberati;
a destra, laggiunto Alfredo Robledo Ansa
C at t o z z o
e Maltauro Ansa
Raffaele Cantone La Pre ss e
.
5 il Fatto Quotidiano MERCOLED 14 MAGGIO 2 01 4
Libano, un
principe a occuparsi
del caso DellUtri
CHE IL CO-FONDATORE di Forza Ita-
lia Marcello DellUtri, latitante a Beirut,
venga trattato coi guanti bianchi lo di-
mostra che il suo caso sia stato affidato
alle mani regali del presidente del Tri-
bunale del Monte Libano, Ahmad El
Ayoobi, principe discendente da Sala-
dino, incaricato dal ministro della Giu-
stizia libanese, Ashraf Rifi, ex generale di
brigata, di studiare il dossier. Ed El Ayoo-
by, a nome del ministro, al suo omonimo
italiano manda a dire: Questo uno
Stato di diritto che, a prescindere dai so-
spetti, adombrati da Orlando, sulla vo-
lont di consegnare DellUtri, far tutto
nel rispetto e nei tempi di legge ci spie-
di Stefano Feltri
C
irca 50.000 euro in un
anno con la carta di
credito aziendale, 199
colazioni di lavoro,
spese difficili da giustificare con
le esigenze di rappresentanza,
come borse di lusso e perfino un
biliardino. Era questo, secondo
un esposto alla Procura di Ro-
ma, lo stile di Giuseppe Nucci,
ex amministratore delegato
della Sogin, indagato nellin -
chiesta sugli appalti per Expo
2015 a Milano.
I MAGISTRATI di Milano han-
no ricostruito come la societ
controllata al 100 per cento dal
Tesoro e che ha compiti delica-
tissimi come la gestione delle
scorie nucleari e dei rifiuti ospe-
dalieri, fosse al centro dei piani
dei faccendieri arrestati: l'im-
prenditore Enrico Maltauro
avrebbe ottenuto due impor-
tanti appalti, uno da 98 milioni
di euro e uno da 240 milioni, per
i siti nucleari di Saluggia e Trino
Vercellese, da cui avanzavano,
secondo l'accusa, migliaia di eu-
ro da spartire tra i vari Gianste-
fano Frigerio, Luigi Grillo e Pri-
mo Greganti. Nucci cerca lap -
poggio del network milanese
per ottenere la riconferma alla
Sogin, societ a cui era abbar-
bicato da anni, allontanato nel
2006 e poi tornato al vertice con
lappoggio dellallora direttore
generale del Tesoro Vittorio
Grilli, nel 2008, quando la socie-
t viene (stranamente) commis-
sariata. E Nucci prima vice
commissario, poi amministra-
tore delegato. Questa volta il
tentativo di Nucci fallisce: nel
settembre 2013 al suo posto si
insedia Riccardo Casale, mana-
ger che arriva dalla gestione di
rifiuti a Genova e che nel giro di
poche settimane inizia a pren-
dere le distanze dallera Nucci e
cambia tutta la prima linea del
management. Toglie la procura
generale a Vincenzo Ferrazzano
(che nellinchiesta milanese
persona informata sui fatti) e
sostituisce Alberto Alatri, diri-
gente preposto (indagato a Mi-
lano). In pratica i due vertici
della gestione contabile e finan-
di Lucio Musolino
e Valeria Pacelli
C
un personaggio che fa da tramite tra lindagine calabrese
su Claudio Scajola e altri, e lo Ior, la banca vaticana. Si
tratta di Giovanni Morzenti, perquisito nei giorni scorsi dalla
procura di Reggio Calabria e negli anni scorsi al centro di un
processo per corruzione insieme a un ufficiale della Guardia di
Finanza. Morzenti stato condannato a 6 anni in secondo grado,
poi la Cassazione ha rinviato il processo alla Corte dappello di
Torino. Per anche luomo indagato per ricettazione dalla pro-
cura di Roma insieme al monsignor Bonicelli, ex arcivescovo di
Siena. Il periodo su cui indagano i pm romani lo stesso di
interesse dei colleghi calabresi, tanto che dalla capitale hanno
disposto ulteriori approfondimenti. Qualora ci fossero contatti
con personaggi presenti nellinchiesta di Scajola, le carte saran-
no inviate a Reggio, dove si scoprono nuovi dettagli. I pm stanno
cercando di capire dove si trovi lhotel chiamato al telefono da
Scajola e dalla moglie di Ma-
tacena, Chiara Rizzo, K,
per non far capire il luogo di
incontro. Come pure cerca-
no di chiarire lappunto se-
gnato dallex ministro su una
lettera, trovata durante le
perquisizioni, dellex presi-
dente libanese Gemayel che
riguardava il trasferimento
in Libano di Amedeo Mata-
cena. Alla fine della lettera ci
sarebbe un appunto scritto a
mano dallex ministro. Qui
avrebbe espresso due con-
cetti: che il reato di concorso
esterno non punito e che Matacena si trovava l per motivi
umanitari. Anche questo sar oggetto di contestazione nellin -
terrogatorio di Scajola fissato per venerd prossimo. Ieri invece
stata interrogata dal gip la madre di Amedeo Matacena, Raf-
faella De Carolis, finita ai domiciliari. La donna ha detto di non
sapere nulla n delle attivit delle societ del figlio n della no-
mina di nuovi amministratori. Sulla latitanza del figlio ha detto
di averlo pi volte spinto a rientrare in Italia. Durante la giornata
di ieri stato sentito anche Antonio Chillemi, commercialista
finito ai domiciliari. Al gip ha spiegato che i suoi Rapporti con i
Matacena risalgono al 1968 quando lavoravo in una societ del
padre di Amedeo come commercialista. Poi sono andato in pen-
sione ma quando morto il papa di Amedeo, ho dato una ma-
no. Intanto nellinchiesta di Reggio sarebbero stati iscritti altri
nomi nel registro degli indagati, notizia che a fine serata viene
smentita dalla Dia. A fare chiarezza sulla gestione delle scorte da
parte di Scajola invece sar in Viminale che ha inviato ieri uni-
spettore a Imperia. Interviene sul caso anche il Copasir, che cer-
cher di capire i rapporti tenuti da Scajola ad alti livelli come
pure gli atti segreti che avrebbe potuto avere tra le mani quando
era a capo del Comitato per la sicurezza nel 2006.
Scajola, il latitante
e la pista che arriva
dritta in Vaticano
UN MANAGER COLLEGATO AL GIRO DI MATACENA
INQUISITO A ROMA PER RICETTAZIONE ALLO IOR
LI N C H I E STA
A L LI TA L I A NA
ga El Ayoobi nel suo ufficio dove ci ri-
ceve, la decisione resta politica. I tempi
non saranno brevi. Lart. 35 del codice
penale non obbliga il procuratore gene-
rale a consegnare al ministro il rapporto
entro una data precisa che si prender
tutto il tempo necessario prima di pre-
sentarla al Consiglio dei ministri a cui
spetta la decisione finale. Ministro del-
la Giustizia, nemico giurato di Hizbullah,
Ashraf Rifi uno dei falchi della corrente
di Saad Hariri, che ieri ha ricevuto a Pa-
rigi lex presidente, aspirante candidato
alle prossime presidenziali, Amin Ge-
mayel. Due uomini chiave per la salvez-
za di DellUtri. (s. a.)
IL PIZZINO
Su una lettera dellex
presidente libanese
Gemayel, lex ministro
appunta che il reato
di concorso esterno
l non punito
ziaria vengono demansiona-
ti. E Casale commissiona
una due diligence, cio un
esame della contabilit
interna, i cui risultati
vengono presentati al
consiglio di ammini-
strazione l8 maggio,
proprio il giorno in
cui la Guardia di fi-
nanza comincia con
loperazione Expo, con
perquisizioni anche nel-
la sede della Sogin a Ro-
ma. Dei risultati di quel-
la due diligence si trova traccia in
un esposto che Casale ha depo-
sitato alla Procura di Roma, do-
ve si raccontano alcune transa-
zioni effettuate con carte di cre-
dito aziendali. Seguono detta-
gli: tra il primo gennaio 2012 e il
30 settembre 2013, lallora am-
ministratore delegato Nucci si
era dato ad alcune spese singo-
lari. A puro titolo desempio,
nellesposto sono indicate: a
maggio 2012 per lacquisto di
un portafoglio Louis Vuitton,
poi 697 euro e 420 euro per due
trolley di marca Piquadro, nel
dicembre 2012 compra addirit-
tura un biliardino, non si sa per
quale destinazione, prezzo: 705
euro. A gennaio 2013 si concede
anche una borsa Louis Vuitton
da 995 euro, stando al prezzo
dovrebbe essere una pochette
Metis della collezione 2013. E ci
sono anche i riscontri di acquisti
in una gioielleria. Beni che non
risultano essere poi entrati nella
disponibilit dellazienda. Non
solo: Nucci ha pagato con soldi
Sogin, cio soldi pubblici, di -
versi soggiorni alberghieri, an-
che nella citt di Roma, luogo di
residenza del manager. Nel
complesso, da amministratore
delegato, Nucci spendeva circa
50 mila euro allanno (in ag-
giunta a uno stipendio di 570
mila euro), gran parte dei quali
per quasi 200 colazioni di lavo-
ro. E chiss cosaltro si potrebbe
trovare nella due diligence.
IL NUOVO AD CASALE ha spie-
gato in questi giorni che ha ere-
ditato una societ piena di vi -
rus ma anche di anticorpi. Gi
prima dellinchiesta Expo ha
cercato di marcare le distanze
dal predecessore, fino allespo -
sto in Procura. Deve rilanciare
lazienda, la cui immagine sta-
ta funestata pi volte dagli ec-
cessi di Nucci ma che pur sem-
pre unimpresa strategia piena
di ingegneri, tecnologia e con
compiti sensibili: Sogin vuole
sfruttare allestero competenze
maturate in questi anni sui ri-
fiuti nucleari italiani, oltre che
costruire il deposito naziona-
le per mettere in sicurezza le
varie categorie di scarti perico-
losi.
di Lucio Musolino
Reggio Calabria
S
ono estraneo alle vicende di Matacena e Del-
lUtri. Per la Dda di Reggio Calabria, invece,
Vincenzo Speziali uno dei faccendieri grazie al
quale lex parlamentare di Forza Italia Amedeo
Matacena avrebbe voluto rifugiarsi in Libano se-
guendo lo stesso canale che sarebbe stato utiliz-
zato da Marcello DellUtri per raggiungere Bei-
rut. Iscritto nel registro degli indagati, Speziali
una figura chiave nelle inchiesta su Matacena e
Scajola con il quale stato intercettato e filmato
pi volte dagli uomini della Dia. Intercettazioni e
tabulati che, adesso, saranno intrecciati con quelli
della Procura di Palermo che sta indagando sulla
fuga di Marcello DellUtri. Nipote dellomonimo
parlamentare di Forza Italia, Speziali ha sposato
la nipote dell'esponente politico Amin Gemayel,
capo delle falangi libanesi. Una vita tra la Ca-
labria e Beirut ricostruita minuziosamente dagli
investigatori della Dia grazie al suo cellulare ita-
liano e alle due linee telefoniche libanesi di cui si
serviva per contattare Scajola. Voglio soltanto
concentrarmi a seguire le indicazioni dei miei le-
gali. Oltretutto, sono anche in Italia ed inutile
che mi cercate a Beirut.
Signor Speziali, perch rientrato dal Libano?
Voglio rimanere qui, fino a quando non sar in-
terrogato dai magistrati. In questo momento mi
interessa solamente la serenit dei miei figli adot-
tivi perch sono soli a casa a Beirut, mentre io
sono qui e sono praticamente tutto il giorno con i
miei legali.
Lei ha subito una perquisizione. Si fatto un'idea
del perch la stanno indagando?
Sono vittima di un macroscopico equivoco. Si
rende conto di quello che io sto passando? Sono
un po sbigottito e spero proprio di poter chiarire
per questo non voglio lasciare lItalia fino a quan-
do non sar ascoltato. Mi sembra corretto.
La Dda di Reggio sospetta che lei sia un faccendie-
re. Cosa pensa?
Io non ho letto gli articoli sul giornale perch sono
abituato a leggere soltanto gli atti. Ci sono dei ra-
gazzi minori (si riferisce sempre ai figli, ndr) e lei
capisce che si turba la loro serenit e il loro equi-
librio. Sono a totale e completa disposizione delle
autorit giudiziarie sperando che mi vogliano
ascoltare il prima possibile. Nella vita si deve chia-
rire tutto con molta serenit.
Per non mi ha risposto. un faccendiere?
Faccendiere io non lo sono perch faccio parte di
una famiglia da quattro generazioni per cui,
obiettivamente, il
termine un po
improprio ed an-
che offensivo. Que-
sto glielo dico con
tutto il mio cuore.
Se va a vedere il la-
voro di mio padre,
di mio zio e di mio nonno non siamo sicuramente
faccendieri. Questo termine gradirei francamen-
te che venisse cancellato perch offensivo.
Ma il suo nome compare sia nella vicenda DellUtri
che in quella di Matacena. Come se lo spiega?
Io ho un atto (il decreto di perquisizione, ndr) in
cui si parla di una vicenda, della quale sono estra-
neo, che quella di Matacena. E sono ancora pi
estraneo nella vicenda di DellUtri. Ma ancora pi
estraneo. Io non centro assolutamente nulla.
Lex presidente
del Libano, Amin
Gemayel Ansa
Il faccendiere
Io non sono il protettore di Beirut
Vincenzo Speziali
LA DENUNCIA
Il dirigente, anche lui
sotto inchiesta
per lEsposizione 2015,
avrebbe comprato
con soldi pubblici anche
una Vuitton da 995 euro
DI LUSSO Sot -
to, una borsa Vuit-
ton; a fianco, un si-
to gestito dalla So-
gin; sopra, Giusep-
pe Nucci Ansa
Sogin, la gran vita
del boiardo Nucci
BORSE COSTOSE , COLAZIONI E UN BILIARDINO: ESPOSTO
IN PROCURA SULLE SPESE DELLEX AD DELLAZIENDA DI STATO
.
6 MERCOLED 14 MAGGIO 2014 il Fatto Quotidiano
mia figlia. Mi ha preso
per capelli. Alle spalle.
Mi urlava puttana.
Sputava. E mi sono di-
fesa. Dovevo lasciarmi
picchiare?
La Daddario sostiene il
contrario: dice che
stata lei ad aggredirla.
Non vero. Lho aggre-
dita solo verbalmente.
Lei mi ha preso per ca-
pelli e urlava: Hai preso 10mila euro!.
Diecimila euro: pi quello che Berlusconi le ha
dato o le ha tolto?
Quello che mi ha tolto. Ero felice e mi mante-
nevo da sola. Oggi ho sempre il dito puntato.
Non posso pi avere una vita normale. Silvio c.
Dov? Rispondesse. Almeno dicesse che con lui
non ci sono mai stata.
Le basterebbe?
Avevo 23 anni. Ero una ragazza felice. Ora vorrei
che lui cancellasse tutto quello che accaduto.
Ma non pu. Mi ha rovinato la vita.
Vuole un risarcimento?
S. Ma non soldi. Vorrei solo una vita normale.
Un lavoro. Un futuro per me e mia figlia.
di Stefano Feltri
e Angela Vitaliano
S
ilvio Berlusconi non
aspettava altro: nel
2011 il suo governo
non caduto per lin -
concludenza e la paralisi al suo
interno, per il Paese sullorlo
della bancarotta. No, stato un
colpo di Stato, anzi uno sche -
ma. Nel suo libro di memorie
Stress Test lex segretario al Te-
soro americano Timothy Gei-
thner racconta alcuni retrosce-
na dei mesi pi difficili della cri-
si finanziaria globale. Quanto
Geithner rievoca il vertice G20
del 3 e 4 novembre 2011 a Can-
nes, scrive che i partner europei
un po si lamentavano delle in-
gerenze dellAmministrazione
Obama nella gestione del caso
delleurozona, un po chiedeva -
no aiuto per fare pressione su
Angela Merkel perch fosse
meno tirata o sugli italiani e
spagnoli perch fossero pi re-
sponsabili. E poi la frase cru-
ciale: A un certo punto di quel-
lautunno, alcuni funzionari
europei ci avvicinarono con
uno schema per far cadere il
primo ministro italiano Silvio
Berlusconi, volevano che rifiu-
tassimo di sostenere i prestiti
del Fondo monetario allItalia
finch lui non se ne fosse anda-
to. Geithner ci tiene a sottoli-
neare che non si prestato: Per
quanto sarebbe stato daiuto
avere una leadership migliore
in Europa, non potevamo farci
coinvolgere in uno schema si-
mile. In sintesi: Non possia-
mo avere il suo sangue sulle no-
stre mani
NON MI SORPRENDE che
Geithner abbia confermato le
manovre nei miei confronti,
dice al Co r r i e re . i t Silvio Berlusco-
ni. Il capogruppo di Forza Italia
alla Camera Renato Brunetta il
pi agitato: Dall'America di
Obama arriva la prova decisiva
del golpe europeo contro lItalia
per abbattere Silvio Berlusconi.
La democrazia dopo quei fatti
del 2011 sospesa. La Com-
missione europea si astiene da
ogni commento ufficiale, la-
genzia Ad n k ro n o s riporta questa
dichiarazione anonima: Lavo -
ravamo giorno e notte per sal-
vare leuro e proteggere i rispar-
mi dei cittadini europei.
Il libro di Geithner fino a doma-
ni non si potr acquistare in Eu-
ropa, neppure su Internet. Ma
da una prima lettura stupisce la
leggerezza con cui un protago-
nista di quegli anni come Gei-
thner alimenti teorie del com-
plotto senza fornire nomi, det-
tagli, spiegazioni. Del G20 di
Cannes racconta come gran
parte del meeting fu dedicato a
premere su Berlusconie accen-
na a promettenti discussioni
con Mario Monti, appena inse-
diato, sulla necessit di inter-
venti drastici contro il panico fi-
nanziario.
Abbiamo voltato pagina, non
utile tornare a quegli eventi,
lunico commento dal governo,
parole del ministro degli Esteri
Federica Mogherini. In realt
sarebbe utile conoscere tutto su
quelle concitate settimane del
2011. Ma la confusa ricostruzio-
ne dellex capo della Federal Re-
serve di New York (oggi tornato
nel settore privato) aggiunge
poco o nulla. Se anche ci fosse
stato un piano europeo per al-
lontanare Berlusconi, si sarebbe
alimentato della paralisi politica
del governo di centrodestra: il
ministro del Tesoro Giulio Tre-
monti che non parlava pi con il
premier, il collega della Funzio-
ne pubblica Brunetta che cerca-
va di rimpiazzarlo come cervel-
lo economico, il Cavaliere che si
appoggiava a Mario Draghi in
procinto di passare da Bankita-
lia alla Bce (e odiato da Tremon-
ti). Dopo la lettera della Bce
nellagosto 2011 il governo
Berlusconi guadagna tempo,
ma non riesce a rispettare gli
impegni presi in cambio del so-
stegno al debito pubblico sul
mercato, la Commissione cerca
di imbrigliare lesecutivo co-
stringendolo anche ad accettare
umilianti ispezioni, fino a quan-
do il capo dello Stato Giorgio
Napolitano si rifiuta di firmare
un decreto di misure straordi-
narie. Berlusconi arriva a Can-
nes a mani vuote dimostrando
la sua inconcludenza, lo spread
corre e nel giro di una settimana
il Quirinale nomina Monti se-
natore a vita e il Cavaliere si di-
mette.
C UN PUNTO DEBOLE nella
ricostruzione di Geithner: al
G20 di Cannes Merkel e Nicolas
Sarkozy affiancano Christine
Lagarde, capo del Fondo mone-
tario internazionale, che cerca
di costringere Berlusconi ad ac-
cettare un prestito da 80 miliar-
di di euro che avrebbe messo lI-
talia sotto tutela internazionale.
Quindi il problema non era ne-
gare a Roma i finanziamenti, ma
spingerla ad accettarli, il pre-
sunto complotto europeo si ap-
poggiava su basi ben fragili.
Nelle settimane scorse Monti ha
rivelato di aver discusso con
Tim Geithner lipotesi di un ri-
corso al Fmi appena arrivato a
Palazzo Chigi, in un incontro in
prefettura a Milano l8 dicem-
bre 2011: entrambi arrivarono
alla conclusione che il Fondo
non aveva abbastanza risorse
per aiutare davvero lItalia. E i
Paesi emergenti Cina e Brasile
non erano disposti a fornire
capitali aggiuntivi. Quindi
niente Fmi.
Chiss se Geithner fornir altri
dettagli, prima o poi. Lunica
certezza che di sicuro Washin-
gton, Berlino, Londra, Parigi e
Bruxelles volevano Berlusconi
lontano dal potere. E quando
volont cos forti vanno tutte
nella stessa direzione non c bi-
sogno di un complotto di incap-
pucciati perch certe cose suc-
cedano.
di Vincenzo Iurillo
R
osa Criscuolo, la bionda
dellultima cena da uomo
libero di Claudio Scajola, prima
di dormire entrambi nellHotel
Imperiale di Roma in camere se-
parate, ride del putiferio che ha
scatenato. E rivela: Scajola non
lunico politico importante
che ho incontrato. Lavvoca -
tessa partenopea, una celebrit
tra gli addetti ai lavori come sfe-
gatata fan di Nicola Cosentino, in questi giorni
sta facendo un giro di consultazioni.
Con Scajola stata una cena politica?
Mica ci sono andata a titolo personale.
Non ha pensato che le abbiano fissato lappunta -
mento perch una bella ragazza?
Eh, avrebbe dovuto vedermi: ero sfondata in faccia
(slang napoletano che denota stanchezza, ndr)
Lex ministro stato gentile, le ha offerto la cena
e la stanza da l b e r go.
La stanza me la sono pagata io. Poco meno di 100
euro, col resto ci ho comprato le patatine.
Che significa che non ha visto Scajola a titolo
p e rs o n a l e?
Stiamo fondando un movimento promosso da
una ventina di amministratori scontenti della
gestione verticistica di Fi in Campania, e
ho incontrato Scajola per spiegargli i
problemi che viviamo sul territorio.
Ma per questo gi nata Forza Campa-
nia, il movimento di Cosentino. Lei ce ra
alla presentazione. Quattro giorni prima
dellarresto dellex sottosegretario.
Non vogliamo stare con Fi e nemmeno
con Forza Campania. Forza Campania
stata marchiata dai magistrati, abbiamo
paura
Che arrestano anche voi? Lei, poi, non porta for-
tuna ai politici che incrocia.
(Ride, poi si fa seria) C troppo giustizialismo. E ci
sono rimasta male per Claudio. Come rimasi
male per Nicola.
Dicono che lei sia molto amica di Cosentino.
Lo stimo, ma non ci ho mai preso un caff.
Chi ha visto oltre a Scajola?
La sera del suo arresto sono tornata nel napo-
letano e a Gragnano abbiamo incontrato Cle-
mente Mastella e Aldo Patriciello. E oggi (ieri
per chi legge, ndr) vedo Raffaele Fitto.
Dicono che lei sia lanti Pascale dei cosentiniani.
(Ride) Lei uno strumento di qualcosa di pi
grande. Ma definirmi cos riduttivo. Io sono
molto pi femmina di lei
di Antonio Massari
S
i sono picchiate in no-
me di Silvio Berlusco-
ni e della sua generosit. E
due sere fa sono finite en-
trambe nel pronto soc-
corso del Policlinico di
Bari. Ognuna accusa lal -
tra di aver picchiato per
prima minacciando que-
rele. Parliamo di Patrizia
dAddario e Barbara
Montereale, entrambe
note per le nottate trascorse con Silvio Berlu-
sconi, nelle feste organizzate da Gianpi Taran-
tini. Questa la versione di Barbara Monterea-
le.
La DAddario dice che stata lei ad aggredirla.
Lei che risponde?
Lho incontrata sotto casa di un amico, non la
vedevo da 5 anni, le ho detto: Ti ricordi di me?
Sei quella che mi ha rovinato la vita dicendo che
sono un escort. Eppure io ero una sua amica.
Non vero?
Non vero. Io andai da Berlusconi come ragazza
immagine. Ebbi 10mila euro solo per quello.
E quindi perch vi siete picchiate?
Dopo quella frase ho attraversato la strada con
IN FONDO A DESTRA
Linflazione torna
a salire, ma poco:
+0,6% ad aprile
Berlusconi gode: dagli Usa
la teoria del complotto
LEX SEGRETARIO AL TESORO DI OBAMA, TIM GEITHNER, NELLE SUE MEMORIE
EVOCA UN PIANO EUROPEO CONTRO IL CAVALIERE. FORZA ITALIA GRIDA AL GOLPE
Berlusconi a Cesano Boscone
IN MANICHE DI CAMICE
Chi pubblica le foto di Silvio Berlusconi in camice
bianco durante il suo primo giorno di servizi sociali -
venerd scorso- allacasadi curadi CesanoBoscone Ansa
IL RETROSCENA
Funzionari di Bruxelles
avrebbero suggerito
alla Casa Bianca
lo scambio: niente soldi
dal Fmi finch c lui. Ma
lItalia non voleva gli aiuti
La n t i - Pa s ca l e
Rosa Criscuolo
Io e Scajola, cena
con consultazioni
Patrizia Montereale
Rissa per B. Lui
mha rovinato
Lei e DAd d a r i o
Lex segretario al Tesoro, Timothy Geithner La Pre ss e
Barbara Montereale e Patrizia DAddario Ansa
LINFLAZIONE, la pi recente preoccupazione dei
vertici europei, concede un piccolo segnale posi-
tivo in Italia e torna a crescere: ad aprile, spiega
lIstat, risultata in crescita dello 0,6% dallo 0,4 di
m a r zo.
Il tasso, va detto, resta comunque molto basso tan-
to che dallautunno scorso si praticamente di-
mezzato (e gi non era altissimo). Stranamente, ed
la prima volta che accade da un anno e mezzo a
questa parte, frenano assai pi della media i prezzi
dei beni che solitamente vanno a finire nel carrello
della spesa: salgono solo dello 0,5%, colpa anche
della pessima performance di frutta e verdura fre-
sca. Unico comparto in cui i prezzi calano, ad aprile,
quello delle comunicazioni: addirittura -8,8%
(per i cellulari lIstat rileva un crollo del 19,1% su
base annua, mentre portatili e tablet si fermano al
-12,9%). In controtendenza i trasporti, i cui prezzi
salgono a ritmi sostenuti ( leffetto Pasqua), gui-
dati dai biglietti aerei (+20,7% in un solo mese).
Discordanti i pareri sul dato. Per Confesercenti si
tratta di un primo timido segnale positivo. Invece
per Confcommercio la risalita modesta e riflet-
te principalmente fattori di natura stagionale.
.
7 il Fatto Quotidiano MERCOLED 14 MAGGIO 2 01 4
Senato, la strage
silenziosa di sindaci
e amministratori
di Salvatore Cannav
U
na difesa della
Patria: una leva
di giovani per un
Servizio civile
universale fino a un massimo
di 100 mila giovani lanno tra i
18 e i 29 anni. Come spesso
accade con Matteo Renzi, an-
che in questo caso, la forza
dellannuncio precede i fatti e
in parte li oscura. Lultima
proposta del presidente del
Consiglio, infatti, si rivolge al
mondo del volontariato e a
quello della disoccupazione
giovanile, prospettando un
impegno civile ammantato di
orgoglio nazionale. La propo-
sta rivolta ai giovani che lo
richiedono, quindi volon-
taria, punta a offrire una
esperienza significativa che
non duri troppo, 8 mesi pro-
rogabili di 4, aperta agli stra-
nieri e prevede anche dei be-
nefit: crediti formativi uni-
versitari, tirocini universitari
e professionali, riconosci-
mento delle competenze ac-
quisite. Non si parla di de-
naro ma il Servizio civile at-
tualmente remunerato con
circa 400 euro mensili.
STRANO PERCH il Servizio
civile in Italia esiste gi ricor -
da Giulio Marcon, deputato di
Sel ma gi docente di Terzo
settore e politiche sociali e au-
tore di studi sullargomento.
La legge risale al 2001, ma
nel 2006 che il servizio diventa
esclusivamente volontario per
effetto della soppressione della
leva obbligatoria e la gestione
viene trasferita a Regioni e
Province. Da quellanno, in
effetti, si verifica il boom di
iscrizioni con oltre 40 mila
giovani che, per, dopo il
2008, con i tagli di Berlusconi e
Tremonti, si riducono fino ai
circa 15-16 mila allanno.
Prodi stanzi 300 milioni, ag-
giunge Marcon, ma poi sono
stati portati a 70. Perch, in-
vece di fare annunci, Renzi
non aumenta quella cifra?.
Lidea della difesa della Pa-
tria, in realt, contenuta in
un documento chiamato Linee
guida per una Riforma del Terzo
s e t to re che costituisce la so-
stanza del progetto. Renzi la-
veva promesso a Lucca, lo
scorso aprile, al Centro nazio-
nale per il volontariato presie-
duto dal deputato Pd Edoardo
Patriarca, vera autorit del set-
tore. Cos come ne fa parte il
sottosegretario al Lavoro, con
deleghe alle politiche sociali e
al Terzo settore, Luigi Bobba, a
lungo presidente delle Acli che
parla di un Civil act: Il fu-
turo welfare chiarisce non
potr essere quasi esclusiva-
mente pubblico n vogliamo
una deriva di tipo privatistico.
Lidea di dar vita a un welfare
di tipo partecipativo. Un
giovane su tre impegnato nel
servizio civile rincara Giu-
seppe Guerini, portavoce del-
lAlleanza delle Cooperative
Sociali trova lavoro.
A tutti costoro, Renzi assicura
che il Terzo settore in realt
il primo. E quindi si far una
riforma con un Testo unico
per costruire un intervento
complementare a quello del-
lo Stato in materia di diritti
sociali, valorizzando lauto -
noma iniziativa dei cittadini
con nuovi modelli di assi-
stenza in cui lazione pubblica
possa essere affiancata dai sog-
getti operanti nel privato so-
ciale. Per dirla con Renzi:
Pubblica amministrazione e
Terzo settore sono le due gam-
be su cui fondare una nuova
welfare society. E in cui si pos-
sa anche far profitto. Uno
strumento individuato, gi
esistente, il rafforzamento
del voucher universale a di-
sposizione delle famiglie e
speso in strutture pubbliche
o private. Proposta gi avan-
zata dal centrodestra in ver-
sione ciellina, leggi Formigoni
o Lupi.
IN QUESTA CHIAVE Renzi
propone di rivedere il Libro I
Titolo II del Codice civile, lag -
giornamento della legge sul
Volontariato, la riesumazione
dellAuthority del Terzo setto-
re (abolita da Monti), la rifor-
ma del 5Xmille con il suo po -
tenziamento ma soprattutto
la sussidariet, verticale
Stato-Regioni-Enti locali e
orizzontale: Enti locali-asso-
ciazioni private. Per questo si
propone di far decollare lim -
presa sociale anche remune -
rando il capitale. questo lo
schema in cui, ultimo tassello,
si inserisce la proposta della
leva di giovani per la difesa
della Patria.
Come spesso capita conclu -
de Marcon ci sono cose po-
sitive e altre che costituiscono
degli annunci. Il rischio prin-
cipale, per, che si utilizzi il
Servizio civile per sostituire il
welfare pubblico.
di Carlo Di Foggia
L
a flessibilit produce oc-
cupazione? la grande
bugia dei nostri tempi. Baste-
rebbe esaminare i dati ufficiali
per scoprire gli insuccessi di
queste politiche. Dati che
Riccardo Realfonzo, econo-
mista, docente di economia
politica allUniversit del San-
nio ed editorialista del Sole
24 o re ha pubblicato sulla ri-
vista e co n o m i a e p o l i t i ca . i t . Vi
evidenza empirica che gli in-
terventi di liberalizzazione del
mercato del lavoro, anche con
specifico riferimento al lavoro
a termine, hanno fallito nel
determinare la crescita occu-
pazionale - si legge nel docu-
mento - Non si comprende,
quindi perch lItalia e lEu-
ropa dovrebbero continuare
lungo una strada che ha ampi
costi sociali. Lo studio si fon-
da sui dati Ocse, cio quel-
listituzione di cui il ministro
Padoan stato capo econo-
mista. Tutto rientra negli in-
dicatori dellorganizzazione
parigina. Basta incrociarli
con la media delle variazioni
del tasso di disoccupazione.
E cosa si scopre?
Che non c alcuna correla-
zione. Prendiamo lindice che
misura il grado di protezione
del lavoro in un Paese (Epl). A
eccezione di Francia, Austria
e Irlanda, tutti i Paesi dellEu-
ASSISTENZA
SEMPRE PI
PROFIT Il terzo settore
di Renzi sar pi privato Ansa
LULTIMO ANNUNCIO
UNA STRAGEstrisciante che dura da
decenni: sono ben 47 i sindaci, asses-
sori, amministratori locali uccisi in
meno di 40 anni, di cui 10 nellultimo
decennio. Il dato della commissione
Intimidazioni agli amministratori lo-
cali del Senato, che ha messo a punto
un dossier che parte con lomicidio del
sindaco di Capaci, alle porte di Paler-
mo, Gaetano Longo, il 17 gennaio del
'78, e si chiude con la morte, dopo ol-
tre un anno dal ferimento, del consi-
gliere comunale di Torino Alberto
Musy. Un dato che ha spaventato an-
che me, dice la presidente della com-
missione, Doris Lo Moro (Pd), che ha
illustrato ieri i risultati del lavoro. La
commissione ha inaugurato una mail
specifica per gli amministratori mi-
nacciati, s o s i n t i m i d a z i o n i @ s e n a to. i t .
Nel periodo considerato sono stati
uccisi, in gran parte per mano delle va-
rie mafie italiane, 16 sindaci, 10 asses-
sori comunali, 10 consiglieri comuna-
li, 1 consigliere provinciale, 3 ammini-
stratori regionali, 3 candidati alle co-
munali, 2 ex sindaci. Due sono donne:
la 33enne Renata Fonte, assessore co-
munale di Nard (Lecce), il 31 marzo
dell84, e Laura Prati, 49 anni, sindaco
di Cardano al Campo (Varese), il 22
luglio 2013.
Riccardo Realfonzo
La precariet
crea lavoro? Falso
Le co n o m i s ta
CA R O
AMICO
DAlema si
molto impe-
gnato per
omaggiare Sar-
tori che lo defi-
nisce intelli -
ge n t i s s i m o .
Amici poco
re n z i an i
STACCI AT-
TENTO TU!
Grandi abbrac-
ci con DAlema,
ma meglio non
fidarsi. Chi, me-
glio di Giuliano
Amato, per sta-
re dietro ai mo-
vimenti di baf-
fino?
PORTFOLIO
foto di Umber toPizzi
rozona hanno ridotto le tutele
dei lavoratori. Per lItalia, lin-
dice calato di oltre il 40 per
cento dal 1990 a oggi.
Con quali risultati?
Nessuno, se non pesantissimi
costi sociali. Allaumentare
della flessibilit la disoccupa-
zione nellEurozona tende
semmai ad aumentare. Paesi
come Spagna e Grecia hanno
deregolamentato molto il
mercato del lavoro, senza al-
cun effetto.
Per nel frattempo interve-
nuta la crisi.
Per questo abbiamo effettuato
anche una analisi relativa al
solo periodo pre-crisi, fino al
2007, e il risultato non cam-
bia. Ma questo studio non
pu destare sorpresa. Gi
lEmployment Outlook pubbli-
cato nel 2004 dallOcse spie-
gava che la maggiore flessibi-
lit non determina pi occu-
pazione. Ma Padoan non
stato capo economista del-
lOcse? Non li ha letti quei nu-
meri? Come fa a difendere la
liberalizzazione del lavoro a
termine? Nel passato lOcse
non stata nemmeno una vo-
ce isolata.
Chi altro?
Anche lattuale capo econo-
mista del Fmi, Olivier Blan-
chard, nel 2006 ha spiegato
che la flessibilit non favori-
sce loccupazione.
Perch intervenire sulla flessi-
bilit non servito?
Perch frena i salari, rallen-
tando la domanda interna.
Il ministro del lavoro Giuliano
Poletti ha detto che il decreto
produrr occupazione.
Poletti crede nella precariet
espansiva, lidea che la flessi-
bilit possa aumentare loccu-
pazione. Una idea totalmente
smentita dallanalisi scientifi-
ca. preoccupante, gli spunti
pi interessanti del Jobs Act, e
cio gli interventi di politica
industriale, sembrano accan-
tonati per la mancanza di ri-
sorse. Ci sono i vincoli euro-
pei da rispettare. Lunica cosa
che viene fuori la precariet
espansiva di Poletti. Che non
ci porter da nessuna parte.
IDATI
OCSE
Secondo listituto diretto
dal ministro Padoan
tranne Francia, Austria
e Irlanda tutti i Paesi
dellEurozona hanno
ridotto le tutele
Festa per i 90 anni di Sartori,
officia DAlema
TU
QU O QU E ?
Anche tu
qui?s e m b ra
dire Sartori a
un Fisichella
redivivo. Lex
An ed ex Mar-
gherita per ve-
nire alla festa si
impegnato.
Anche a rischio
della mano
DA QUESTO ORECCHIO
NON CI SENTO Fran c o
Bassanini, potente presidente di
Cassa Depositi e Prestiti. Chi ha
bisogno di soldi passa da lui
NON HO LET Il profes-
sore le bella moglie Isabella Ghe-
rardi, 40 anni di meno. Ma
entrambi non ci fanno caso
e se la ridono davvero contenti
IL WELFARE DI RENZI: LAVORARE
GRATIS, MA PER LA PATRIA
IL PREMIER LANCIA IL NUOVO SERVIZIO CIVILE: 100 MILA GIOVANI VOLONTARI
PER RIFORMARE IL TERZO SETTORE E GARANTIRE ASSISTENZA OLTRE IL PUBBLICO
15.466
G I OVA N I
IN SERVIZIO
.
8 MERCOLED 14 MAGGIO 2014 il Fatto Quotidiano
DAlfonso (Pd):
salver lA b r u zzo
dagli Ufo
Moretti, Bonaf, Picierno e Mosca sul palco di Torino, il 12 aprile La Pre ss e
LE AMAZZONI
LA SOGNANTE
BOSCHI

Desidero molto
trovare un
compagno. Sono single da
un anno e la vita di coppia
mi manca
LA BONAF
E IL CALCIO BALILLA

Tra un comizio
e laltro, in campagna
elettorale un momento
per una partita
si trova sempre
Le donne di Renzi
che civettano
tra gaffe e biliardini
LE CAPOLISTE DEL PD ALLE EUROPEE APPAIONO COME
GREGARIE ALLO SBARAGLIO, APPESE AI VOTI DEI CAPIBASTONE
Dario e Matteo in Piazza della Signoria
IL CANDIDATO FEDELISSIMO NARDELLA PROPONE E OTTIENE LUSO DELLO SPAZIO PI SIMBOLICO PER IL COMIZIO COL PREMIER
AL VOTO AL VOTO
LA PICIERNO
E LA SPESA

Ottanta euro al mese


significa poter andare
a mangiare due volte fuori,
significa poter fare la spesa
per due settimane
LA MORETTI
E I TACCHI

In auto, mi cambio
al volo le scarpe
prima di raggiungere
i piccoli imprenditori
del Triveneto
LA MOSCA
E LE SUE ORIGINI

Forse mi porto dietro


limmagine
della secchiona, ma vengo
da una famiglia normale
della Brianza
di Fabrizio dE s p o s i to
S
ul manifesto, la testo-
lina di Alessandra Mo-
retti, semplicemente
Alessandra nella-
genda elettorale, incastonata
tra sei stelle gialle, la settima si
scorge appena, della bandiera
blu dellUnione. Un fotomon-
taggio artigianale che trasfigura
lex bersaniana nellennesima
Madonna renziana, con una
sorta di corona stellare. Ales -
sandra, capolista del Pd nel
nord-est appare pi dinamica
sui benedetti social network.
Cos su Twitter si apprende del
suo cambio di scarpe, docu-
mentato da unapposita foto,
prima di raggiungere i piccoli
imprenditori del Triveneto.
Dalle ballerine al tacco, o vice-
versa.
In un parcheggio, la deputata
del Pd effettua il cambio pog-
giando la gamba destra sul por-
tabagagli, aperto, di unauto
rosso fiammante. Ora, provate
a immaginare, la stessa scena
riandando a cinque, dieci anni
fa, senza scomodare gli austeri
donnoni comunisti di una vol-
ta. Magari con Livia Turco o
Anna Finocchiaro o Rosy Bin-
di. Impensabile.
Il nuovo corso femminile del
Pd di Matteo Renzi rende visi-
bile il superfluo e talvolta il vuo-
to. Non sono critiche sessiste.
La questione pi aggroviglia-
ta, tra dilettantismo politico e
semplificazione paraberlusco-
niana. Limperativo civettare
con gli elettori, nel senso di una
frase di Stalin del 1937 contro le
elezioni della democrazia bor-
ghese e capitalista: Finch du-
ra la campagna elettorale i de-
putati civettano con gli elettori,
strisciano davanti ad essi, giu-
rano loro fedelt, promettono
mari e monti. Una critica an-
cora attuale, se si vuole.
SCELTE a sorpresa dal premier
durante una notte in cui le liste
del Pd sono state stracciate, non
senza alti lai e minacce di ven-
detta, Alessandra Moretti nel
nord-est, Alessia Mosca nel
nord-ovest, Simona Bonaf al
centro, Pina Picierno al sud so-
no le quattro capoliste per le Eu-
ropee che la cattiveria di Beppe
Grillo ha retrocesso a veline di
Renzi (su altro piano, c Cate-
rina Chinnici nelle isole). Man-
cano poco pi di due settimane
al voto del 25 maggio e cosa si
ricorda di loro? Eppure si muo-
vono tanto, tra programmi te-
levisivi e manifestazioni sul ter-
ritorio, cosa usa dire. Laltra se-
ra, la Bonaf era su La7. Tra le
quattro che quella che scim-
miotta di pi il dante causa
Matteo. Dalla portata stori-
ca delle riforme, come nessuno
mai in questo Paese, nemmeno
con il centrosinistra di Fanfani,
tanto per fare un esempio, ai fa-
tidici 80 euro in busta paga. A
sentire la Bonaf e lennesimo
tintinnio virtuale degli 80 euro
persino il calmo Pigi Battista del
Co rs e ra ha perso la pazienza: E
basta con questa storia. La Bo-
naf stata promossa alla Ca-
mera direttamente dal comune
di Scandicci, dovera assessore,
e adesso guida una lista per Stra-
sburgo. Unascensione da verti-
gini pi che una scalata, dove
per un momento per il biliar-
dino si trova sempre. Segue
limmagine, ovviamente su
Twitter: la Bonaf, Lorenzo
Guerini e Andrea Marcucci che
giocano a biliardino. Wow ! ,
fonzianamente esclamando. Sul
manifesto, la Bonaf da Scan-
dicci ha le mani in tasca come il
Renzi della fiducia in Parlamen-
to. Limitazione del Capo
unossessione, come quando
tutti i dalemiani andavano in tv
e ripetevano lentamente, con
enfasi, il noto intercalare del
Generale Massimo: Dicia -
mo.... Gli slogan della Bonaf e
della Moretti hanno una simi-
litudine da salumeria di lusso:
Il cibo made in Italy, La bel-
lezza made in Italy, Linno -
vazione made in Italy, Lam -
biente made in Italy.
La pi verace e sanguigna Pina
Picierno, annoverata in una
corrente dal nome impronun-
ciabile: i franceschiniani. Una
gaffe della Picierno ha tenuto
banco per giorni. Quella che
con gli ottanta euro sbandierati
dal Pd si fa la spesa per due set-
timane. Anche lo slogan della
giovane Picierno, di origini ca-
sertane, punta sullestetica: il
sud, bellezza.
LEX BERSANIANA (Moretti),
la renziana (Bonaf), la france-
schiniana (Picierno). E la lettia-
na, infine, nel senso di Enrico.
La pi defilata di tutte: la bionda
Alessia Mosca, capolista nel
nord-ovest, che si autodenuncia
come secchiona. Altra parola
chiave nelle biografie politiche
delle quattro passione. La
Mosca, su Twitter, si fa ritrarre
addirittura con lodiato Renzi in
un comizio. Loro, tutti i big sen-
za distinzione alcuna si stanno
prodigando molto per le quat-
tro capoliste. Ancora la Mosca:
Un grazie gigante a Bersani per
la generosit mostrata anche in
queste ore al Chilometro Rosso
di Stezzano. Tutto propagan-
da, tutto pubblico. In cerca di
voti, le quattro hanno bisogno
del Leader Matteo, degli altri
colonnelli e dei signori delle
preferenze. Dovrebbero traina-
re le liste, le donne, ma in realt
sembra il contrario. Alla fine a
sovrastarle tutte, in questa cam-
pagna elettorale dominata dalle
facce di Grillo e Renzi, la solita
Maria Elena Boschi, lautentica
Madonna renziana che si ricor-
da per i colori accesi. Il comple-
to blu elettrico al giuramento da
ministra o labito lungo rosso al
Maggio Fiorentino. La voce bo-
schiana, oltre agli spot elettorali
baresi e alle interviste in rosa
sullamore, ha la suprema fun-
zione di annunciare la decisione
del governo di mettere la fidu-
cia. Uno speaker impeccabile.
In un partito diventato perso-
nale, non affatto poco.
T
errore al Tesoro. Ieri, su ordine della Procura di
Roma, il Nucleo Frodi tecnologiche della Guar-
dia di Finanza (che poi dipende proprio da via XX
settembre) ha perquisito i computer di tre funzionari
del ministero dellEconomia, che sarebbero indagati
per rivelazione di segreto dufficio. In sostanza, i tre -
secondo quanto filtra - avrebbero passato ai giornali
le bozze del Documento di economia e finanza ai tem-
pi di Fabrizio Saccomanni. Curioso, per, che la per-
quisizione arrivi un paio di settimane dopo che Ro-
berto Garofoli, capo di gabinetto di Pier Carlo Pa-
doan, ha presentato un suo esposto in Procura per la
diffusione delle bozze ancora del Def e del decreto sul
bonus Irpef: lattenzione si era, in questultimo caso,
appuntata sul Mef perch a palazzo Chigi gli unici in
possesso delle bozze definitive erano Matteo Renzi e
Graziano Delrio, che avevano tagliato fuori i funzio-
nari. Quanto alle perquisizioni di ieri, secondo gli in-
vestigatori sarebbero state decise dopo unanalisi del
flusso di email in uscita dal ministero nel periodo pri-
ma delle pubblicazione dei documenti incriminati.
AL TESORO arriva la Gdf:
Stop fughe di notizie
di Tomaso Montanari
L
o Stato anzi il Comune, anzi lo
Stato e il Comune sono io: ecco il
perfetto riassunto dellennesimo atto di
arroganza con cui Matteo Renzi ha de-
ciso di chiudere la campagna elettorale
tenendo un comizio tra le statue di Piaz-
za della Signoria: chiamando a fargli da
testimonial gratuiti e inconsapevoli
attraverso le loro statue in originale e in
copia Michelangelo e Giambologna,
Cellini e Bandinelli, Ammannati e Do-
natello.
Laccordo per la disciplina della propa-
ganda elettorale siglato il 28 aprile scor-
so tra tutti i rappresentanti delle liste
impegnate nella tornata elettorale pre-
vedeva che fossero escluse dalle mani-
festazioni elettorali, su indirizzo della
Giunta, per motivi ambientali e turisti-
ci, le seguenti piazze: Signoria, Uffizi,
Duomo, San Giovanni. Poi, il 9 mag-
gio, i rappresentanti delle liste sono stati
riconvocati per firmare unintegrazio -
ne che prevedeva, tra laltro, la possi-
bilit di utilizzare proprio Piazza della
Signoria, nellultima settimana di cam-
pagna, dalle 17 alle 23. Con una buona
dose di ingenuit (per non dir di peg-
gio) tutti hanno firmato: raccontando
tuttavia, che si era parlato di volanti-
naggio, e non certo di un comizio del
presidente del Consiglio.
MA ORMAI ERA FATTA, e il sindaco de
fa c to Dario Nardella ha prontamente
concesso al candidato Dario Nardella e
al suo padrino politico luso di Piazza
della Signoria, e dunque dell'immagine
di Palazzo Vecchio: simbolicamente au-
toinvestendosi come sindaco naturale.
Gi, perch il punto non certo che una
piazza storica non si possa usare per un
comizio: per quello sono nate. Il punto
che il simbolo del potere cittadino, log -
getto stesso della contesa elettorale Pa -
lazzo Vecchio, sede del comune e del-
lufficio del sindaco non pu essere
usato per dare un indebito vantaggio a
chi gi lo occupa. il motivo per cui la
legge sulla par condicio stabilisce che, tra
la convocazione dei comizi elettorali e il
voto, le amministrazioni pubbliche pos-
sano comunicare solo quando indi-
spensabile, e comunque in modi imper-
sonali: per impedire il consolidarsi di
un maggior vantaggio elettorale a favore
dei soggetti politici uscenti, derivante
dalla maggior visibilit di cui questi di-
spongono rispetto agli altri candidati.
Ecco, il fatto che Renzi e Nardella usino
i simboli del potere comunale come se
fossero loro, viola esattamente lo spirito
di questa norma.
A dimostrare che le cose stanno proprio
cos unaltra incredibile iniziativa.
Nardella ha convocato per il 17 alle
15.15 (e dunque in una fascia oraria ini-
bita alluso elettorale anche dopo la de-
roga) lAbbraccio pi grande del mon-
do, scrivendo ai fiorentini: abbraccia -
mo tutti insieme Palazzo Vecchio per
entrare nel Guinness dei Primati. La-
sciamo perdere la qualit intellettuale
della manifestazione: il punto che Nar-
della ha inondato le email dei fiorentini
con un invito firmato non da vicesin-
daco, ma da candidato, con una lettera
che contiene tutti simboli delle liste che
lo sostengono e un esplicito invito al vo-
to. Il messaggio chiarissimo: regole o
no, Firenze ha gi un padrone.
Piazza della Signoria a Firenze La Pre ss e
PROTEGGEREMO lAdriatico dagli Ufo. Ad as-
sicurarlo il candidato governatore dellA b r u z-
zo per il Partito democratico Luciano DA l fo n-
so, ex sindaco di Pescara. La promessa quan-
tomeno stravagante stata fatta durante li n-
tervista al programma di approfondimento po-
litico Il Fatto, su Rete8, e il video della puntata
gi diventato un tormentone sul web. Il po-
litico abruzzese ha assicurato che il mare
Adriatico sar il pi grande parco acquatico
dAbruzzo, e noi lo difenderemo dagli Ufo, che
si sono messi in cammino. Ma non solo. R i-
concilieremo lacqua salata del mare con la c-
qua dolce del fiume. Preso un po dalle n fa s i
elettorale, DAlfonso si anche lanciato in me-
tafore un po azzardate sui futuri interventi per
la sanit regionale: il paziente verr preso in
braccio e condotto come un unico sportello
s a n i t a r i o, con lobiettivo di offrirgli co cco l e
sanitarie. I cittadini increduli hanno subissato
la Rete di commenti ironici. DAlfonso venne
arrestato nel 2008 per tangenti e assolto in
primo grado: ora in attesa del processo d'ap-
p e l l o.
.
9 il Fatto Quotidiano MERCOLED 14 MAGGIO 2 01 4
di Luca De Carolis
S
antini dItalia. Ovvero, il sonno (magari pisolino) della ragione genera
manifesti. Quei volti e slogan di carta che devono farti notare tra la folla di
concorrenti. Perch se vuoi la preferenza del cittadino, il cognome deve
rimanere impresso. NellItalia che il 25 maggio andr a votare anche per
il rinnovo di 4.095 Comuni, candidati di ogni latitudine e colore politico si sfidano
in una gara a chi azzecca il volantino o manifesto pi originale. E lesito di quelli
che valgono una galleria di immagini. Uno specchio fedele della lotta un po af -
fannata per rimediare un seggio, nonch della creativit dei grafici, spalleggiati da
candidati che non hanno timore di nulla: figurarsi del ridicolo. Note a margine.
Nellanalisi del materiale spicca una grande effervescenza in Piemonte (dove si
vota anche per le Regionali) e in Molise. Si ravvisa una certa riscoperta del nude
look. Gettonatissimo il gioco di parola, diffusa laccoppiata con animali. lItalia
delle amministrative. Grosso modo.
DE S N U D O Mauro
Di Fabbio, candidato Idv
a Campobasso: Volevo
denunciare la povert,
sono stato quattro mesi
a dieta
di Andrea Scanzi
N
talebano n dissidente.
Andrea Defranceschi,
consigliere regionale M5S in
Emilia Romagna sospeso da
Beppe Grillo per uninchiesta
della Corte dei conti, parla per
la prima volta con la stampa:
Mi stanno cercando tutti. Bal -
lar, Pi a zza p u l i ta , Re p u b b l i ca .
Potrebbe recitare la parte del
martire: Non sono il tipo e al
posto di Grillo avrei preso la
stessa decisione: se fai le pulci a
tutti, devi accettare che anche
gli altri le facciano a te.
Cosa le contesta la Corte dei
co n t i ?
Due fatture di fine 2013 pagate
a due miei dipendenti. Ogni
anno, come gruppo regionale,
ho risparmiato 40-50 mila eu-
ro. Eravamo arrivati quasi a
200 mila. Ho chiesto alla Re-
gione di poterli restituire, ma
non mi hanno mai risposto.
Ho atteso sei mesi e poi ho usa-
to quei soldi per pagare le fat-
ture: una da 9 mila euro e rotti,
laltra da 11 mila. Per lavoro
svolto fino a giugno 2014.
Li ha pagati in anticipo. Per-
ch?
Con la spending review cam-
biato tutto e non sapevo se nel
2014 avrei potuto garantire lo
stipendio ai collaboratori.
Prima con lei cera Favia.
Allinizio aveva grandi pregi
lavorativi. Poi ha preso una de-
riva politica sbagliata e ha
commesso molti errori.
Tipo usare soldi pubblici per
andare in tiv. Prassi che lei ha
a u to r i zza to.
Non condividevo politica-
mente, ma come capogruppo
non potevo impedirgli di farlo:
la legge regionale lo autorizza-
va. La Corte dei conti sta in-
dagando e dovrebbe esprimer-
si a luglio.
Favia dice che lei era nella lista
nera come Pizzarotti. Ha paga-
to il lavoro fianco a fianco con
una figura mal vista da Grillo e
C a s a l e g g i o?
Che io debba scontare la cro-
ce-Favia assodato, ma non
credo di avere ricevuto un trat-
tamento peggiore di altri. La
decisione di Grillo giusta e la
accetto. Ho rispetto della Cor-
te dei conti e accetto la senten-
za, ma sono innocente e ho fat-
to ricorso al Tar. La Corte parla
di pagamento anticipato per
prestazione non svolta e
mancanza di documentazio-
ne, ma il lavoro stato svolto e
la documentazione esiste.
Anche Renzi stato condanna-
to in primo grado dalla Corte
dei conti.
Per danno erariale, che nel mio
caso non c: il lavoro stato
regolarmente svolto. Non mi
dimetter. Passer al gruppo
misto e continuer le mie bat-
taglie, attendendo il parere fa-
vorevole del Tar e il riutilizzo
del logo M5S.
Che rapporti ha con Grillo e Ca-
s a l e g g i o?
Con Casaleggio avr parlato s
e no 3 volte in 4 anni, con Gril-
lo parlo 4 volte lanno. Ci sono
andato a cena sabato dopo il
suo comizio a Bologna. Gli ho
spiegato la situazione, con-
vinto che tutto si risolver.
Ha ricevuto solidariet dal Mo-
vimento? Di Battista ci anda-
to gi duro con lei.
Lui stesso ha detto di non co-
noscere bene la vicenda e poi
ha ammorbidito i toni. Ho ri-
cevuto solidariet dal 98 per
cento del Movimento.
Esiste un problema di demo-
crazia interna?
una semplificazione giorna-
listica. Grillo fa bene a imporre
il rispetto delle quattro regole
chiare che abbiamo. Il Movi-
mento ha pregi e difetti, ma
Grillo e Casaleggio non mi
hanno mai detto cosa fare.
Grillo lha sospesa dopo i tito-
loni di Repubblica Bologna con -
tro di lei.
Re p u b b l i ca brava a forzare i ti-
toli. Vorrebbero intervistarmi,
ma rifiuto: non sono n un ta-
lebano n un dissidente. Para-
frasando Grillo su Renzi: io ci
metto la faccia, il culo e il por-
tafogli.
Perch tutte queste faide inter-
ne in Emilia?
Mai capito. Io ho ottimi rap-
porti tanto con i parlamentari
emiliani quanto con Pizzarot-
ti.
Si ricandider con il M5S?
Mi piacerebbe, ma sempre in
Regione.
Che valutazione d dei suoi col-
leghi in Parlamento?
Molto positiva, hanno mante-
nuto tutte le promesse.
ESSI VIVONO SANTINI DELLITALIA DA URNE
IL 25 MAGGIO SI VOTA IN 4.095 COMUNI PER LE AMMINISTRATIVE E I CANDIDATI SI DANNO BATTAGLIA CON I VOLANTINI
PI BIZZARRI. LOBIETTIVO FARSI RICORDARE DAGLI ELETTORI, IL RISULTATO CERTO IL DIVERTIMENTO DEL WEB
AL VOTO AL VOTO
PAPILLON Ma-
nuel Brazz, in lista
per Fdi, ad Alba, un
tipo preciso. Sul santino
c il curriculum. Note-
vole la sfumatura
Vota Brosio:
ma il manifesto
uno scherzo
UNDICESIMOcomandamento: vota
Paolo Brosio sindaco di Prato. I muri
della citt toscana sono tappezzati
del manifesto elettorale con il sim-
bolo della lista Movimento Medju-
go r j e e lo slogan Patria, famiglia e
spirito santo, ma tutta una bufala. Il
giornalista e conduttore televisivo,
devotissimo alla Madonna di Med-
jugorje per non ha preso bene lo
scherzo: tutto falso ma non parlate
di burla - ha dichiarato - una cosa
gravissima: mi attaccano perch mi
sono convertito alla vita cristiana.
Brosio da anni organizza pellegrinag-
gi a Medjugorje e scrive libri esclu-
sivamente a tema religioso e non ha
gradito il manifesto. Far azioni le-
gali per danni subiti. ha aggiunto
Brosio Non si pu confondere la sa-
tira con la religione e la politica. Ieri
ho lavorato tutto il giorno per una in-
chiesta su Fatima che la Rai oggi non
vuole pi mandare in onda.
VOLTO TV Lino Chiarizia
vanta un passato da corteggiatore
aUomini e Donne, programma
della De Filippi. Sogna di fare
lassessore alla Cultura: fashion
DIO, PATRIA, FETTINA
Marco Imperatori rappresenta
Fdi a Pavia. Consapevole del peso
dei simboli, fa ardere litalica
fiamma su apposita griglia
CON QUADRUPEDE
Alessandro Azzolina, assessore
alla Cultura a Nichelino per Sel,
conduce un rassegnato asino
nei giardinetti comunali
Il consigliere M5S sospeso
Grillo ha fatto bene. Ma il Tar mi dar ragione
Andrea Defranceschi
MILLE VOLTI Alessandra Gallone,
gi An, poi Fdi, ora forzista. Corre a Bergamo
SMORFIA Carlo Sborra si rican-
dida con Fi a Orvieto. Tenta un sorriso
Andrea Defranceschi Ansa
.
questo e altri giornali scaricateli da qui http://quoidianes.tumblr.com/

11 14 MAGGIO 2 01 4
il FAT TO
ECONOMICO
di Giorgio Meletti
A
ltro che magistrati. L'attacco
pi duro alle coop cosiddette
rosse venuto dal capo della
Cgil, Susanna Camusso. La set-
timana scorsa, chiudendo il
congresso di Rimini, il segreta-
rio generale del primo sindacato italiano ha ri-
servato alle cooperative parole al vetriolo: Sap -
piamo bene che veniamo dalle stesse radici, ma
proprio per questo ci indigniamo di pi quando
non si riesce a dare risposta al tema della falsa coo-
perazione, quando si usano appalti alla qualunque
e non si firmano i contratti, quando si disdettano
gli accordi come una qualunque catena straniera
della grande distribuzione. Ci indigniamo non
per la presenza di soci lavoratori, ma se sono tali
solo per non applicare i contratti, che lo si faccia
nella cooperazione industriale o in quella sociale,
non va bene.
I FENDENTI DI CAMUSSOsono in parte strumen-
tali, giusto per castigare un po' il ministro del La-
voro Giuliano Poletti che ha appena lasciato la pre-
sidenza di Legacoop per farsi interprete del verbo
renziano sul mercato del lavoro. Ma non nuovi.
Negli anni 90 il suo predecessore Sergio Cofferati
gi parlava di cooperative che considerano il la-
voro come occasione di profitto sulla pelle dei gio-
vani. Insomma, da almeno vent'anni che le coop
hanno scoperto il mercatismo e sciolto ogni lega-
me con i valori laburisti e solidaristi. Rivendicano
di essere aziende come le altre, e si comportano di
conseguenza. Non solo calpestando quando serve i
diritti dei loro dipendenti che molto spesso non
sono nemmeno soci, cosicch la cooperative che li
assume pi che di lavoratori si potrebbe definire di
datori di lavoro. Ma anche infischiandosene del
codice penale nella stessa misura delle normali im-
prese private, sebbene pretendano di vedersi an-
cora riconosciuta una superiorit morale.
Il coinvolgimento del gigante Manutencoop e del
suo presidente Claudio Levorato nell'inchiesta
sulle tangenti per l'Expo milanese non sorprende.
La presunzione d'innocenza fuori discussione,
naturalmente, ma l'interessato deve invocarla an-
che per lo scandalo degli appalti della Asl di Brin-
disi, per il quale proprio la settimana scorsa sono
state chiuse le indagini, e Levorato uno dei 51
indagati. Il referente locale di Manutencoop, Mau-
ro De Feudis finito ai domiciliari e, secondo la
procura di Brindisi, citata dalla Gazzetta del Mez-
zo g i o r n o candidamente afferma di aver richiesto
lintervento del legale rappresentante della Manu-
tencoop Facility Management spa per risolvere la
problematica relativa alla mancata assunzione di
soggetti segnalati dal consigliere regionale De Leo-
nardis che nel frattempo garantiva loro l'aggiudi-
cazione illecita di appalti in tutto il territorio pu-
gliese.
Il gigante delle costruzioni Cmc di Ravenna, che
oggi deve la sua fama all'appalto per il tunnel di
servizio dell'alta velocit in Val di Susa, all'onore
delle cronache per il caso del porto fantasma di
Molfetta, cantiere aperto secondo l'ipotesi accu-
satoria della procura di Trani per incassare i con-
tributi pubblici poi stornati verso altri impieghi. Il
costruttore Enrico Maltauro e il faccendiere Sergio
Cattozzo, intercettati prima di essere arrestati dai
magistrati milanesi per l'Expo, mostrano di cono-
scere bene la vicenda. Dice Maltauro: Il casino di
Molfetta, non solo un fatto di corruzione, ma c'
un fatto di truffa ai danni dello Stato. Specifica
Cattozzo: Per cui i soldi per fare il porto li hanno
utilizzati per altre cose. A fine 2013 la Cmc stata
coinvolta nell'inchiesta sulla bonifica dell'area
Rho-Pero, che fa parte dell'operazione Expo, con
l'accusa a un suo esponente di aver corrotto il di-
rettore tecnico del cantiere perch non ostacolasse
il sereno dispiegarsi del lavoro della cooperativa.
C'erano di mezzo questioni di rispetto dell'am-
biente anche nell'inchiesta sul tunnel dell'alta ve-
locit di Firenze, per la quale l'anno scorso fu ar-
restata la presidente di Italferr (gruppo Fs) Maria
Rita Lorenzetti, ex presidente della regione Um-
bria. In quel caso i magistrati hanno ipotizzato
un'associazione a delinquere il cui scopo princi-
pale era soccorrere una coop con i conti in dif-
ficolt: Pianificavano una serie di interventi a va-
sto raggio per influire e determinare le varie am-
ministrazioni coinvolte, in maniera da superare
ogni possibile ostacolo e intralcio agli obiettivi del-
l'associazione: ovverosia favorire al massimo in
termini economici Nodavia e tramite essa Coop-
sette (di cui si teme la prossima insolvenza) a sca-
pito dei costi dell'appalto e a danno delle casse del-
lo Stato.
In effetti la Coopsette e la Unieco, due giganti
del mattone cooperativo emiliano, hanno at-
traversato l'inferno del concordato pre-
ventivo e adesso si preparano a fondersi
nella nuova Unisette per salvarsi. Evi-
dentemente il ricorso al doping della cor-
ruzione, abbastanza tipico per le imprese
italiane, un vizietto che non risparmia le coop,
soprattutto adesso che gli affari non vanno per
niente bene.
STORIA ANTICA anche qui. L'idea che esista un
blocco compatto chiamato coop rosse e unito ai
partiti della sinistra superata nei fatti da un ven-
tennio. Dopo la svolta della Bolognina scompar-
so dalla scena il Pci che garantiva alle coop le loro
quote di mercato al tavolo della spartizione degli
appalti pubblici. I boiardi rossi hanno allora im-
parato ad arrangiarsi da soli, al grido di ognuno
per s e tangenti per tutti. Gi il pool Mani pulite,
indagando su Tangentopoli, scopr con una certa
sorpresa che era in corso una guerra feroce tra le
coop emiliane e quelle lombarde per l'accesso al
mercato della Lombardia, che le seconde impe-
divano alle prime. In uno scenario del genere la
Legacoop si trasformata da holding di fatto,
quale era ai tempi del Pci a una pressoch inutile
Confindustria delle coop. Poletti, per esempio,
IL CASO
EXPO 2015
FINISCONO
TUTTI NEI GUAI
Il presidente di
Manutencoop, Claudio
Levorato, indagato
per la costruzione
della Citt della Salute
Da Cmc a Coopsette,
le principali imprese del
sistema cooperativo sono
al centro di inchieste
per corruzione e appalti
Si moltiplicano
vertenze e denunce su
cooperative che pensano
al profitto prima che
al rispetto dei lavoratori
DATORI DI LAVORO
E F F E R AT I
SCANDALI & PROFITTOLindagine di Milano fotografa
un mondo allo sbando. Orfano della politica, ostaggio
di padri-padroni inamovibili. E ora nel mirino della Cgil
LE COOP ROSSE
(DI VERGOGNA)
TRA INCHIESTE
E LOTTE SINDACALI
di Stefano Feltri
IN ECONOMIA non ci sono pasti gratis.
Lo sanno tutti e, a maggior ragione, do-
vrebbero saperlo economisti di fama co-
me il ministro del Tesoro Pier Carlo Pa-
doan. Facciamo un esempio per chiarire
questo semplice concetto: oggi lo Stato
italiano controlla lEni e lEnel con una
quota del capitale che , rispettivamen-
te, del 30,3 e del 31,3 per cento. Secondo
le indiscrezioni degli ultimi giorni, il go-
verno Renzi sarebbe deciso a ridurre
progressivamente del 10 per cento la
partecipazione, portandola in entrambe
le societ attorno al 20. Il ragionamento
semplice: i due gruppi dellenergia so-
no aziende solide (con i loro difetti, so-
prattutto lEnel, ma sicuramente robu-
ste), redditizie e ben inserite nei mercati
internazionali. Ma sono anche societ
strategiche, che lo Stato non pu affida-
re al mercato e ai privati, per evitare che
i destini energetici del Paese dipendano
esclusivamente da logiche di profitto.
Leconomista ragiona sempre al margi-
ne, cio sulle variazioni: ok, vendiamo
il 10 per cento di entrambe, tanto il go-
verno continua a comandare anche con
il 20 per cento. E se coman-
da con il 20, comander an-
che con il 19, e quindi con il
18, e con il 17. Tanto se le
azioni si vendono al giusto
prezzo, che incorpora cio il
valore attualizzato dei divi-
dendi futuri, lo Stato non ci
rimette. Con questa logica
si arriva allapproccio della
golden share: basta che il
pubblico mantenga una sola
azione (forte di poteri stabi-
liti per legge) per continuare a influire
sullazienda e tutelare gli interessi nazio-
nali anche avendo privatizzato gran par-
te del capitale. Non fa una grinza.
Ma il mondo reale non funziona cos: al-
lultima assemblea degli azionisti dellE-
ni, il Tesoro ha provato a introdurre re-
gole pi stringenti sulla onorabilit dei
top manager (via non solo i condannati
ma anche gli imputati per corruzione).
Lassemblea ha respinto la modifica
dello statuto, perch lEni unazien -
da giuridicamente privata anche se a
controllo pubblico. Comanda chi ci
mette i soldi. Oggi il Tesoro anda-
to sotto sulle regole, un domani po-
trebbe trovarsi in minoranza sul
nome dellamministratore delegato,
o sulle scelte relative ai dividendi. Mo-
rale: vendere il 10 per cento dellEni o
dellEnel per lo Stato significa rinuncia-
re al 10 per cento della propria influenza
su due aziende cruciali per il Paese. Tut-
to si pu fare, ovvio. Ma non ci vengano
a raccontare che sono privatizzazioni
(nel senso che le logiche aziendali reste-
ranno le stesse) o che lo Stato resta pa-
drone come prima. Non ci sono pasti
gratis.
Twitter @stefanofeltri
GIOIELLERIA
Senza soldi
lo Stato
non comanda
CAMUSSO ALLAT TAC C O
Ci indigniamo di pi quando
si usano appalti alla qualunque
e non si firmano i contratti, quando
si disdettano gli accordi come
una qualunque catena straniera
della grande distribuzione
GLI UOMI-
NI DORO
Giuliano Po-
letti. Sopra,
Pierluigi Stefa-
nini, Turiddo
Campaini e
Claudio Levora-
to La Pre ss e /A n s a
stato tenuto rigorosamente all'oscuro dei traffici in
corso tra le grandi coop del consumo per orga-
nizzare la scalata alla Fonsai da parte dell'Unipol di
cui sono azioniste. E Poletti, come il suo successore
Mauro Lusetti, si limitano a minimizzare come
casi isolati gli scandali che coinvolgono grandi e
piccole imprese cooperative.
NON SORPRENDE QUINDI che il risultato della
balcanizzazione sia stato il consolidamento dei
padri-padroni delle singole coop. Personaggi che
gi vent'anni fa l'allora presidente di Legacoop
Lanfranco Turci, poco prima di essere fatto fuori,
accus di spinte cesaristiche. Gente come Levo-
rato, presidente di Manutencoop da trent'anni, o
come Turiddo Campaini, alla
testa di Unicoop Firenze dal
1973, due anni prima della na-
scita di Matteo Renzi, o come
Pier Luigi Stefanini, presiden-
te di Unipol da otto anni dopo
una vita alla Coop Adriatica.
Logica conseguenza di questa
parabola e di queste logiche
spietate ci che rileva Ca-
musso. Le coop si stanno sem-
pre pi spesso qualificando
come datori di lavoro efferati.
Sul Fa t to del 16 marzo scorso
Marco Palombi ha raccolto
un florilegio di casi incredibi-
li: Sulla scheda di valutazione
di un dipendente abbiamo let-
to che l'interessato non pu
essere promosso. Motivo? Fa
il sindacalista. Non manca
nemmeno l'ordinario mar-
chionnismo: dal delegato Rsu
trasferito o demansionato fi-
no alla schedatura fotografica
degli scioperanti.
12 MERCOLED 14 MAGGIO 2 01 4 il FATTO ECONOMICO
zoli durante l'ultima as-
semblea di Intesa. Come
dire, decido io se e quando
lasciare. Concetto ribadi-
to, fra le righe, anche do-
menica scorsa quando il
banchiere ha definito lin -
chiesta giudiziaria sugli
appalti dellExpo un in-
cidente di percorso. Ag-
giungendo: Pu essere
un passato che ritorna ma
non ha radici. Abbiamo
un anno davanti a noi per
dimostrare che l'Italia rie-
sce a onorare gli impegni
presi. Perch il passato
con le radici invece c an-
ANNO 1978 La direzione del Pci in cui lattuale capo
dello Stato spieg perch non entrare nel Sistema
monetario europeo. Con argomenti validi anche oggi
QUANDO NAPOLITANO
ERA CONTRO LE U RO
di Marco Palombi
L
anno il
1978. Il
giorno il 12
dicembre,
ed entro pochi mesi si
terranno le prime Euro-
pee. il giorno in cui il
presidente del Consi-
glio, Giulio Andreotti, si
presenta alla Camera per
dire che lItalia sarebbe
entrata subito, dal 1
gennaio, nel Sistema
monetario europeo
(Sme), un regime di
cambi fissi tra le monete
comunitarie che il vero
pap delleuro (anche al-
lora, peraltro, Londra
disse no). una sorpresa
perch solo poche setti-
mane prima, il governo
aveva respinto le pres-
sioni francesi e tedesche
per unentrata immedia-
ta. Non solo: anche una
crisi di maggioranza vi-
sto che il governo nato
il giorno del rapimento
di Aldo Moro soste-
nuto da Dc, Pci e Psi e i
due partiti di sinistra so-
no contrari a uningres -
so nello Sme come s
andato delineando. Le
motivazioni dei comu-
nisti sono strettamente
tecniche e assomigliano
molto a quelle di chi oggi
si oppone alleuro (che, a
differenza dello Sme,
non neanche un siste-
ma flessibile).
IL PCI, subito dopo il di-
scorso di Andreotti, riu-
nisce la sua direzione alla
Camera. La relazione in-
troduttiva si legge nei
verbali del partito con-
servati allIstituto Gram-
sci la tiene lattuale pre-
sidente della Repubblica
Giorgio, Napolitano. Per
dire il nostro s allo Sme
spiega il futuro capo del-
lo Stato, allepoca re-
sponsabile economico
del Pci chiedevamo tre
condizioni: Garanzia
sui tassi di cambio (cio
riallineamento periodi-
co del valore delle mone-
te); garanzie sui prestiti
del Fmi emisure di tra-
sferimento di risorse a
favore delle economie
pi deboli. Siccome ir-
rigidire il cambio com-
porta degli svantaggi per
le economie pi debo-
li, questo va pagato da
chi ci guadagna: un prin-
cipio dimenticato nel re-
cente dibattito sui com -
piti a casa dei Piigs. Na-
politano lo spiega con in-
credibile, profetica chia-
rezza: Inserendoci in
P RO F E Z I E
Pajetta, la Ue
e i Piigs
Giancarlo
Pa j e t t a ,
1978: Sono
p re o cc u p a to
che il nostro
voto sullo Sme ven-
ga usato contro di
noi alle Europee, ma
lo sono altrettanto
dallidea che la Ger-
mania domina e lI-
talia accetta. Si dice
che sar utile lin -
gresso di Grecia,
Spagna e Portogallo,
ma come se limma -
gine di questE u ro p a
contro i paesi de-
boli, i quali non pos-
sono che dire s?.
VECCHIE
STORIE
il 1976: Gior-
gio Napolitano
sorride mentre
Giancarlo Pa-
jetta spiega,
con la solita
verve, il suo
punto di vista a
Enrico Berlin-
guer Ansa
questarea, nella quale il
marco e il governo tede-
sco hanno un peso di
fondo, dovremo subire
un apprezzamento della
lira e un sostegno artifi-
ciale alla nostra moneta.
Nonostante ci sia con-
cesso un periodo di oscil-
lazione al 6%, saremo co-
stretti a intaccare lattivo
della bilancia dei paga-
menti. Lo Sme determi-
ner una perdita di com-
petitivit dei nostri pro-
dotti e un indebolirsi del-
le esportazioni. C un
attendibile pericolo di ri-
stagno economico (tut -
te cose puntualmente
successe).
I DIRIGENTI del Pci, lo
dice chiaramente pi
duno, sono convinti che
il voltafaccia di Andreot-
ti e della Dc sia dovuto al-
la scelta di far cadere il
governo per spostare
lasse politico a destra,
sulla linea indicata da
Giorgio La Malfa, segre-
tario repubblicano:
Nelle pi nobili motiva-
zioni di La Malfa insiste
Napolitano vi alla ba-
se un giudizio catastrofi-
co sullItalia ed emerge
una concezione stru-
mentale degli impegni
internazionali in funzio-
ne interna (antisindaca-
le). Il cosiddetto vinco -
lo esterno usato e teo-
rizzato da molti anche
oggi: Ce lo chiede lEu -
ropa. Il giorno dopo, la
direzione del Pci si riuni-
sce ancora: Enrico Ber-
linguer spiega che il ver-
tice di maggioranza sullo
Sme tenutosi proprio
quella mattina andato
male, che Andreotti con-
ferma lentrata imme-
diata nello Sme nono-
stante siano ormai pub-
bliche le perplessit della
Banca dItalia (Scalfari
mi ha confermato che
Paolo Baffi ha spiegato al
governo la sua opposi-
zione tecnica, ma ha
concluso che la scelta
politica), la contrariet
di pi di un ministro e di
due partiti della maggio-
ranza (per il Psi, nellaula
di Montecitorio, la espri-
mer Fabrizio Cicchit-
to). Non mancano i par-
ticolari di colore. Alfredo
Reichlin: Poco fa mi ha
telefonato da Berlino
Gerardo Chiaromonte
(migliorista come Napo-
litano, ndr) e dice che i
giornali della Germania
Ovest sono in festa.
IL PROBLEMAper il Pci,
a questo punto, non es-
sere additato come ne -
mico dellEuropa: Ugo
La Malfa, per dire, soste-
neva che non aderire allo
Sme significava abban-
donare loccidente e la
Nato. Campagna terro-
ristica, la definisce sec-
camente Napolitano in
quella riunione. La pietra
tombale sulla questione,
di fronte alle preoccupa-
zioni europeiste di al-
cuni come Paolo Bufali-
ni) la mette con la con-
sueta icasticit lecono -
mista Luciano Barca, pa-
dre dellex ministro Fa-
brizio: Europa o non
JURASSIC PARK Prima di mollare, Bazoli e Guzzetti vogliono ridisegnare il sistema
ARZILLI VECCHIETTI
ANCORA PADRONI
DEI SALOTTI BUONI
di Camilla Conti
I
n passato Bazoli de-
terminava le sorti di
Rcs, oggi non determi-
na pi nulla. Ci stanche-
remmo tutti alla sua et
e oggi lui stanco mor-
to. il 14 aprile e Diego
Della Valle torna ad at-
taccare larzillo vec-
chietto (suo il copyri-
ght) durante la puntata
di Repor t dedicata al
gruppo editoriale del
Corriere della Sera. An-
diamo su una pista da
sci e vediamo, gli ri-
sponde due giorni dopo
il presidente di Intesa
Sanpaolo, Giovanni Ba-
zoli, che a dicembre
compir 82 anni. E di
passare le giornate coi
nipotini ai giardinetti
non ha proprio voglia.
Come lui, il quasi coe-
taneo Giuseppe Guzzet-
ti che da 17 anni guida la
Fondazione Cariplo e
da 14 il faro della lobby
delle fondazioni, lAcri.
Avvocato con la passio-
ne per la politica, il
grande democristiano
che insieme allamico
Bazoli non ha mai ri-
nunciato all'idea di rie-
quilibrare con la finan-
za bianca lo strapotere
di Enrico Cuccia e del
mondo laico. Oggi il
fondatore di Medio-
banca non c pi e an-
che il capitalismo fami-
liare, cui listituto mila-
nese ha fatto da garante
per decenni, non si sen-
te tanto bene. Ma i due
vecchietti Guzzetti e
Bazoli sono ancora l.
Pi arzilli che mai.
MANCA il terzo, quel
Cesare Geronzi che si
ritirato dalla ribalta fi-
nanziaria (restando pe-
r a osservare dietro le
quinte) e che nel li-
bro-intervista Confi-
teor, riferendosi pro-
prio alla battuta di Della
Valle, ricorda che senza
il sostegno di Intesa il
treno Italo (di cui mister
Tods azionista) re -
sterebbe fermo nelle of-
ficine di Nola. Dei vec-
chi poteri scrive anche
Luigi Bisignani nel suo
romanzo Il direttore,
dove Mauro De Blasio
(ispirato a Ferruccio de
Bortoli) monta uno
scandalo per coprire i
delitti del suo potente
banchiere-editore, Lo-
dovico Bogani. Che tan-
to ricorda Nanni Bazoli.
Ogni riferimento a fatti
o persone non pura-
mente causale. Perch
oggi la battaglia su Rcs, e
sulla sua direzione,
una di quelle che vede
schierato il presidente di
Intesa. Nel 2013, quan-
do per la prima volta
stata messa in discussio-
ne la poltrona del diret-
tore del Co r r i e re , Bazoli
aveva invitato tutti i soci
I GATTOPARDI
Da Mediobanca a Rcs,
passando per i gruppi bancari
e linquilino del Colle. Cos gli
anziani signori del credito si
preparano la loro successione
mantenendo lo status quo
del gruppo a una valu-
tazione serena e a ri-
mandare di un anno la
questione del cambio in
via Solferino. La strate-
gia non cambiata. In-
tesa ha alleggerito la sua
partecipazione in Rcs
dal 6,5 al 5,1%ma il suo
presidente ha ancora un
peso determinante sugli
equilibri interni di quel
che resta del salotto
buono della Rizzoli. E
Bazoli non vuole che De
Bortoli venga sostituito.
Almeno non ora, a ri-
dosso delle elezioni eu-
ropee. E soprattutto non
prima che venga nomi-
nato il nuovo presidente
della Repubblica in au-
tunno, magari aprendo
le porte del Quirinale a
un altro grande vecchio
che di nome fa Romano
Prodi. Anche perch,
nello stesso periodo, si
giocher unaltra partita
importante per la finan-
za italiana, quella sul
riassetto della gover-
nance in Mediobanca
con la scadenza del cda.
I decani del sistema
non possono quindi an-
dare in pensione senza
aver lasciato tutti i salot-
ti in ordine e apparec-
chiato la tavola per ospi-
ti educati isolando quelli
invece pi maldestri e
rumorosi.
IL MIO attaccamento
alla banca totale e mai
esiterei un momento a
passare la mano al pri-
mo segno di difficolt
che avvertissi nellesple -
tamento del mio man-
dato, ha assicurato Ba-
questo e altri giornali scaricateli da qui http://quoidianes.tumblr.com/
13 14 MAGGIO 2 01 4
(dei Nattino e Benetton)
per dare vita a un mega
polo con oltre 7 miliardi
di euro di asset gestiti. Al-
tro che panchine e giardi-
netti.
INTANTOil tandem Guz-
zetti-Bazoli impegnato a
giocare la partita sul cam-
po del Monte dei Paschi a
fianco della presidente
della Fondazione, Anto-
nella Mansi e dei due nuo-
vi compagni di viaggio
stranieri Fintech e Btg,
contro la squadra messa
insieme da Alessandro
Profumo e da Andrea Or-
cel di Ubs, compresa Me-
diobanca che nel con-
sorzio di garanzia del-
laumento di capitale
da 5 miliardi. Assi-
curata la sopravvi-
venza allente sene-
se, ora in palio c il
governo societario
della banca. I Co-
coon della finanza
sono pronti.
cora e non sta fermo. Lo sa
bene anche Guzzetti che
sul tavolo delle Fondazio-
ni ha posto un obiettivo:
mantenere quote piccole
nelle banche e agire come
attori istituzionali per le-
conomia. Anche attraver-
so il braccio della Cassa
Depositi e Prestiti che, a
differenza degli enti, ha il
portafoglio gonfio di li-
quidit e dunque le mu-
nizioni per sostenere il si-
stema. Nel frattempo
Guzzetti pensa anche a
come tutelare gli affari
della sua Cariplo. Da una
ANTONELLA MANSI Il duello
con Profumo per la conferma al vertice
di Daniele Martini
Q
uest'anno, a Siena, si corre anche
un altro Palio: il Palio del Monte
dei Paschi. A giugno scade il mandato
della presidente della Fondazione,
Antonella Mansi, che vorrebbe resta-
re per altri 3 anni. Ma il presidente del-
la banca, Alessandro Profumo, cerca
di disarcionarla. Dietro ai due si agi-
tano mille interessi, perch sar pur
vero che la Fondazione non pi quel-
la munifica mamma di una volta, ma
resta sempre una bella fonte da cui
sgorgano quattrini sonanti.
La giovane vicepresidente di Confin-
dustria inventatasi banchiera non cor-
re il Palio senza cavallo, ovviamente.
Oltre al suo storico protettore, il pre-
sidente di Confindustria, Giorgio
Squinzi, con lei ci sono Giovanni Ba-
zoli, presidente del Consiglio di sor-
veglianza di Banca Intesa, e Giu-
seppe Guzzetti, l'immarcesci-
bile capo dell'Acri, l'associa-
zione delle casse di rispar-
mio. A livello partitico pu
contare su una buona in-
tesa con il fiorentino
Dario Nardella che
per propriet transi-
tiva significa Matteo Renzi, e su un
pezzo del Pd senese coalizzato intorno
al sindaco Bruno Valentini, in perenne
contesa con il predecessore, Franco
Ceccuzzi, piddino pure lui. Contro la
Mansi stanno allestendo una scuderia
guidata da Profumo, il quale punta a
una sua personale riconferma appog-
giandosi ad Andrea Orcel di Ubs, gi
attivo nella famigerata operazione
Antonveneta. Stanno tentando di az-
zoppare la Mansi in casa sua, nella
Confindustria toscana. A Firenze han-
no mobilitato l'ex presidente Sergio
Ceccuzzi e i fratelli Bassilichi, fornitori
di software al Monte, compreso quello
per i bancomat. Dalla Confindustria di
Grosseto Profumo ha poi pescato il
nuovo capo di Montepaschi Capital
Services, Mario Salvestroni. Mentre
dalla vecchia guardia bancaria ha rie-
sumato Antonio Marino, nominando-
lo capo di Monte Leasing. Con Profu-
mo sul piano politico c' una larga in-
tesa che va da un pezzo di Pd senese
all'Ncd di Angelino Alfano all'Udc di
Pier Ferdinando Casini. Con un Gran-
de vecchio dietro le quinte: Alberto
Brandani che Casini chiama lo z i o.
BERLINGUER E BARCA
Il segretario: La battaglia
va fatta per demistificare
la retorica europeista
Leconomista: Cambio
fisso? solo la mascheratura
di una politica anti-operaia
Europa questa resta la
mascheratura di una po-
litica di deflazione e di
recessione anti operaia.
La linea, ovviamente, la
detta invece Berlinguer:
Noi dobbiamo entrare
nel merito delle questio-
ni monetarie ed econo-
miche, poi fare una po-
lemica di demistificazio-
ne della retorica europei-
sta. Il terrorismo di
Napolitano, insomma.
Sar proprio lui, com
noto, a intervenire alla
Camera, spiegando il no
del Pci con un lucidissi-
mo discorso sugli squili-
bri regionali che lirrigi -
dimento del cambio ri-
schia di accentuare (e il
dato sotto gli occhi di
tutti, compreso il rigore
a senso unico): Si fi-
nito per mettere il carro
dellaccordo monetario
davanti ai buoi di un ac-
cordo per le economie,
anche per le sollecita-
zioni pervenuteci dai go-
verni amici, scand Na-
politano. Il pericolo che
questo costituiva per la
sinistra italiana gli era
chiaro: se qualcuno vo-
lesse far leva sulle gravi
difficolt che possono
derivare dalla disciplina
del nuovo meccanismo
di cambio per porre la si-
nistra e il movimento
operaio dinanzi alla pro-
posta di una politica di
deflazione e di rigore a
senso unico, diciamo su-
bito che si tratta di un
calcolo irresponsabile e
velleitario, non meno di
quelli che hanno spinto
pezzi della Dc a premere
per lingresso immediato
nello Sme in funzione di
meschine manovre anti-
comuniste, destinate a
sgonfiarsi rapidamente.
Poi, in realt, s sgonfia-
to prima il Pci.
ATTENTI A QUEI
DUE Giovanni Bazoli
e Giuseppe Guzzetti Ansa
BARBATRUCCO Cosa c dietro al piano di Bankitalia per ridare
ossigeno alle piccole imprese: i prestiti come garanzia alla Bce
PMI, LEMERGENZA CREDITO
UN AIUTO ALLE BANCHE
L
a ripresa pi vi-
cina, recita il
mantra del governo.
Ma i rubinetti del cre-
dito alle piccole e me-
die imprese restano
ancora ben stretti.
Non possiamo presta-
re soldi a chi non ha
garanzie sufficienti
per restituirceli, dico-
no delle banche. Per
rimetterci in carreg-
giata dobbiamo inve-
stire e per investire
dobbiamo chiedere
dei fidi, replicano le
aziende. Mentre il ca-
ne del sistema econo-
mico si morde la coda,
per, Banca dItalia sta
studiando un modo
per riattivare i finan-
ziamenti. Come? Con-
sentendo agli istituti
italiani di usare come
collaterale, ovvero co-
me garanzia, per i fi-
nanziamenti della
Banca Centrale Euro-
pea i prestiti alle pmi
tramite aperture di
credito in conto cor-
rente. A essere stan-
ziabile sar solo la por-
zione della linea di
credito effettivamente
utilizzata dall'impresa.
Le nuove norme di
Banca d'Italia, che non
riguarderanno solo le
linee di credito ma an-
che altre misure a be-
neficio delle imprese,
sarebbero state gi
presentate a un certo
numero di banche a
Milano e a Roma per
ufficializzarle in giu-
gno dopo che i tecnici
avranno minimizzato
eventuali effetti secon-
dari non graditi. Entra
dunque nel vivo il pro-
getto annunciato dallo
stesso governatore di
Banca d'Italia, Ignazio
Visco, nelle considera-
zioni finale della sua
relazione sul 2013:
"Stiamo lavorando
aveva detto - confron-
tandoci con gli inter-
mediari e in collabo-
razione con la Bce, per
ampliare il novero di
attivit potenzialmen-
te utilizzabili a garan-
zia".
LA P E RT U R A di credi-
to in conto corrente
una forma di finanzia-
mento particolarmen-
te diffusa in Italia e, al
momento, rappresen-
ta un attivo non stan-
ziabile, n cartolariz-
zabile. Se si riesce a
rendere questi attivi
utilizzabili come ga-
ranzia in Bce - o car-
tolarizzabili - allora li
si rende liquidi, of-
frendo un aiuto alle
banche minori e alle
imprese piccole e me-
die che ne fanno largo
uso. Non si tratta di
noccioline. Lanno
scorso questo tipo di
prestiti rappresentava
circa un quarto del to-
tale dei finanziamenti
bancari alle imprese li-
beri da vincoli, per una
cifra di circa 180 mi-
liardi di euro. Ma c
un problema. Perch
lo strumento su cui
stanno lavorando i tec-
nici di via Nazionale
pu essere revocato
dalla banca quando lo
ritenga opportuno ed
privo di una scadenza
predeterminata. Pro-
prio questa flessibilit,
e in particolare l'assen-
za di durata fissa (oltre
che di documentazio-
ne standard), ne ha re-
so finora impossibile
l'uso come garanzia
per i finanziamenti
Bce. Dare una scaden-
za a queste linee di cre-
dito, avrebbe inoltre
un impatto diretto in
termini patrimoniali e
di liquidit.
CIRCA DUE anni fa, al-
l'apice della crisi del-
l'euro, la Bce ha con-
sentito alle banche
centrali nazionali di
accettare tipologie ag-
giuntive di prestiti
bancari come collate-
rale, facendo ricadere
sulle stesse il relativo
rischio. Sebbene gli
istituti di credito italia-
ni abbiano ampia di-
sponibilit di attivi
stanziabili in Bce non
ancora utilizzati (si
parla di 334 miliardi di
euro, stando all'ultimo
Rapporto sulla Stabili-
t Finanziaria), la loro
distribuzione tra gli
intermediari non
uniforme. E ad esserne
meno provviste sono
proprio le banche pi
piccole, ovvero quelle
pi attive nel credito
alle pmi. In media una
Bcc ha comunque pre-
stiti che possono esse-
re utilizzati come col-
laterale per circa 130
milioni, che possono
tradursi in 60-70 mi-
lioni di liquidit in
pi.
Nel frattempo, secon-
do i dati diffusi nei
giorni scorsi dalla stes-
sa Banca d'Italia i pre-
stiti al settore privato
hanno registrato una
contrazione su base
annua del 3,3% (con-
tro il -3,6% del mese di
febbraio). I prestiti alle
famiglie sono scesi
dell'1,1% sui dodici
mesi e quelli alle im-
prese del 4,4 per cen-
to.
C. Co.
-3,3%
P R E ST I T I
AI PRIVATI
-4,4%
P R E ST I T I
IMPRESE
T R I M E ST R E
Mutui, +20%
nel 2014
Il mercato
i m m o b i l i a re
nel 2013 in
calo. Le uni-
t vendute
sono scese sotto
quota 407.000
(-9,2% rispetto al
2012). Ma qualche
rondine torna a vo-
lare: complici il calo
dei prezzi degli im-
mobili e tassi pi
bassi, i mutui nel
primo trimestre
2014 sono aumen-
tati del 20%.
parte ha deciso di affidare
in gestione la partecipa-
zione in Intesa (circa il
5%) a Quaestio Capital
Management Sgr per di-
versificare il patrimonio e
soprattutto alienare i ri-
schi finanziari della parte-
cipazione di cui comun-
que mantiene i diritti di
propriet (dividendo e
voto). Dallaltra ha scom-
messo sul business del
mattone attraverso Pola-
ris Real Estate (di cui Ca-
riplo possiede il 48%) che
si fonder con Beni Stabili
e Investire Immobiliare
14 14 MAGGIO 2 01 4 il FATTO ECONOMICO
ti nelleuroarea e il trattato, approvato
a marzo 2012, che le contiene: lob-
bligo di inserire il pareggio di bilancio
nelle regole vincolanti di finanza pub-
blica, possibilmente poste in norme di
livello costituzionale, come avvenuto
in Italia con la modifica dellarticolo
81 della Costituzione avvenuta nella-
prile del 2012; il limite dello 0,5% di
deficit strutturale, calcolato al netto
degli effetti del ciclo economico e di
fattori straordinari; il vecchio obbligo
del limite del 3% nel rapporto tra de-
ficit e Pil che abbiamo ereditato dal
trattato di Maastricht; lobbligo per i
paesi che non rispettano il limite del
60% nel rapporto tra debito e Pil di
ridurre tale rapporto di almeno un
ventesimo allanno per un ventennio,
in modo da raggiungere il valore
obiettivo.
Q U E ST ULTIMA condizione la pi
impegnativa per lItalia dato che il rap-
porto tra debito e Pil viaggia verso il
135%, ben 75 punti sopra il limite, ed
il secondo pi alto delleuroarea dopo
quello greco. Anche se la regola ha
molte attenuazioni applicative e il no-
stro Paese, essendo stato in grado di
rientrare entro il 3% in termini di di-
savanzo rispetto al Pil, ha ancora un
biennio per dimostrare di riuscire a ri-
spettarla, evidente che questo vinco-
lo risulta decisamente pi stringente
rispetto al vecchio 3%, che era stato si-
nora il parametro chiave, ed altret-
tanto evidente che ci porr notevoli
problemi nei prossimi anni. Come po-
tremo infatti ridurre il rapporto debi-
to/Pil di oltre tre punti e mezzo allan -
no, corrispondenti a circa 50 miliardi
di euro?
A questa domanda i pessimisti hanno
risposto che bisogner fare manovre
per 50 miliardi allanno per ventanni.
Ma la risposta falsa perch se si fa-
cesse anche una sola manovra di que-
sta portata il Pil nominale, che si trova
al denominatore del rapporto, cadreb-
be drasticamente impedendo qualsiasi
avvicinamento dellobiettivo. esatta-
mente quello che avvenuto con la tri-
pla manovra 2011 da 80 miliardi e 5
punti di Pil in tre anni di Tremonti e
Monti, che non ha conseguito e nep-
pure minimamente avvicinato il pa-
reggio di bilancio, ma prodotto solo
grandi effetti recessivi e raddoppiato la
crescita del rapporto debito/Pil rispet-
to al precedente biennio. Se il Fiscal
Compact, che guarda al debito ancor
prima che al deficit, fosse stato in vi-
gore quella manovra non ce lavreb -
bero proprio fatta fare perch contro-
producente e leconomia, pubblica e
privata, del nostro paese starebbe ora
decisamente meglio.
Proviamo allora a guardare al Fiscal
Compact dal lato delle opportunit: se
applichiamo la regola al debito pub-
blico netto dellItalia anzich a quello
lordo, come appare pi corretto, lec -
cesso solo di 65 punti (125% meno
60%) il cui ventesimo corrisponde a
circa 3,3 punti di riduzione. Dato che
tale obiettivo non pu essere persegui-
to attraverso manovre imponenti di fi-
nanza pubblica che farebbero ridurre
il Pil al denominatore mentre il debito
al numeratore continuerebbe a cresce-
re, lunica possibilit di successo
quella esattamente opposta: far cresce-
re il Pil nominale pi velocemente del
debito. Il Fiscal Compact, e purtroppo
sembra che quasi nessuno lo abbia
compreso, ci chiede solo e semplice-
mente di ritornare ad una normale,
normalissima, crescita economica.
Immaginiamo questa crescita, dando
dei numeri normali, non particolar-
mente ambiziosi: ipotizziamo una cre-
scita reale dell1,5% e un deflatore del
Pil pari al 2%, i quali determinano una
crescita nominale del Pil del 3,5%. Essa
ci aiuta a ridurre il rapporto debito/Pil
esattamente per il prodotto tra il 3,5%
e il rapporto debito/Pil di partenza,
quindi circa 4,5 punti, persino pi di
quanto ci chieda il Fiscal Compact.
POI BISOGNA tener naturalmente
conto del fatto che il nostro bilancio
non in pareggio e che il rapporto de-
ficit/Pil (in realt fabbisogno/Pil) fa
crescere in misura corrispondente il
rapporto debito/Pil. Nella nostra ipo-
tesi potremmo pertanto permetterci
un deficit all1,2% del Pil compatibile
con 3,3 punti annui di riduzione del
rapporto.
Purtroppo l1,2% di deficit impos-
sibile dato che siamo ora al 3% e non
opportuno cercare di scendere troppo
velocemente. Dunque vi sarebbe un
1,8% scoperto. Potremmo per effet-
tuare privatizzazioni annue per circa
l1% del Pil mentre qualche decimo di
punto di risparmio ulteriore ci arrive-
rebbe dalla contrazione del costo an-
nuo dei titoli pubblici. A questo punto
saremmo sostanzialmente in grado di
rispettare lobiettivo. Il segreto del Fi-
scal Compact solo una crescita reale
di almeno l1,5% lanno. Peccato che
non lo si sia ancora capito.
IGNIS IN TVLa memoria industriale resta al buio
NIENTE PAURA Se la risposta fossero i famosi 50 miliardi
di tagli falliremmo lobiettivo come fece Monti col pareggio
di bilancio. Lunica via una crescita nominale al 3,5%
Il Fiscal Compact?
Ci invita a far salire il Pil
L
a domanda nel titolo non ha una risposta
esplicita nel libro di Giorgio Barba Navaretti e
Gianmarco Ottaviano, economisti qualificati e
competenti. Non perch gli autori siano reticenti,
ma perch la risposta viene fatta trapelare solo
tra le righe e tutto il libro, in realt, un testo, ben
fatto, giustificativo dellopera di Sergio Mar-
chionne. I numeri conseguiti nello p e ra z i o n e
Chrysler vengono definiti s p e t t a co l a r i e la stra-
tegia del manager italo-canadese giudicata di
grande successo. Fatta questa premessa, il libro,
proprio perch non ostile alla Fiat, costituisce un
contributo interessante per cogliere meglio i
passaggi della pi importante operazione finan-
ziaria, e si spera industriale, realizzata da unim-
presa italiana nel periodo recen-
te .
La tesi di fondo che per gli ope-
rai italiani, di cui circa la met
ancora in cassaintegrazione, senza li n te g ra z i o -
ne tra Fiat e Chrysler e la nascita di Fca, le cose
sarebbero potute andare peggio. Grazie alla vi-
sione della Fiat, scrivono gli autori, al sostegno
del governo Usa e al supporto dei sindacati dol-
tre oceano, Fca un gruppo profondamente in-
tegrato e globale dove i destini dellAmerica sono
strettamente complementari a quelli italiani e
v i ceve rs a . Barba Navaretti e Ottaviano riten-
gono che quellintegrazine fosse lunica strada
percorribile per Fiat e che si sia incaricata di
fondare un esercizio di industria contempora-
nea tale da offrire unindicazione di come potr
essere il XXI secolo della manifattura.
Il libro si articola nellillustrazione della logica
e co n o m i c a che ha ispirato la nascita di Fca, sot-
tolinea la positivit della strategia p re m i u m per
risollevare la Fiat, rimarca la lucidit del progetto
di Marchionne e individua nel modello World
Class Manifacturing, il principale strumento di
integrazione per poi concludere sul ruolo della
politica economica. Lungimirante quella Usa,
perch incaricata di sostenre unopzione s o s te -
nibile da un punto di vista di mercato, pi pro-
tettiva e, quindi, non propulsiva quella italiana
fondata sulla Cassa integrazione guadagni. In-
tegrarsi, quindi, bello e utile. Anche se, in fondo,
il processo non fa che obbedire alla solita mas-
sima ben evidenziata dal celebre quadro di Brue-
gel: Pesce grosso mangia pesce piccolo.
s a .ca n .
di Salvatore Cannav
RAIUNO ha un gusto po-
vero per le ricostruzioni
storiche. Ieri sera e lune-
d, infatti, andata in on-
da lennesima fiction in-
caricata di ricostruire, a
brandelli, i momenti to-
pici della storia naziona-
le. Mister Ignis lo p e ra i o
che fond un impero, rac-
conta la vicenda della fa-
miglia Borghi, proprieta-
ria dello storico marchio
di elettrodomestici finito
nel 1970 alla Philips e
poi, pi recentemente,
agli americani di Whir-
pool. La scelta di narrare
le vicende di una famiglia
del capitalismo italiano
pu essere opinabile. Ma
il racconto tv basato sul
libro di Gianni Spart (e
con non casuale prefazio-
ne di... Silvio Berlusconi)
manca sia lobiettivo stili-
stico sia quello contenuti-
stico. Come spesso capita
alle storie di Raiuno, la-
giografia, il bignamino
veloce, a uso e consumo
di una platea che si sup-
pone incolta e semplice,
ha la meglio su una rico-
struzione di maggior pro-
fondit. Ma quello che
colpisce lassoluta aset-
ticit dellopera calata in
un contesto rarefatto. Lo
scenario lItalia uscita
dalla Seconda guerra
mondiale nella quale il fi-
glio di Borghi, Giovanni,
vero capo dellazienda,
lancia gli elettrodomesti-
ci. Prima i fornelli da cui
viene il nome Ignis, fuo-
co in latino: poi i frigo-
riferi. Il mito Enrico
Mattei, individuato come
il capofila dellItalia che
torna a produrre e a farsi
grande. Ma di Mattei nel
film si sa poco cos come
si sa poco di politica, eco-
nomia, contesto interna-
zionale. I personaggi
sembrano vivere solo nel
proprio ambito ristretto,
pieni di idee geniali ma
senza agganci alla realt.
Eppure, storie come
quella dei Borghi e della
Ignis potrebbero dire
molto su unItalia della
manifattura che si fatta
largo a livello internazio-
nale. Gli anni 50 sono i
veri anni del boom, ma
lagiografia non ne ricer-
ca le ragioni n ne scava
le origini. Addirittura,
Giovanni Borghi viene
indicato come loperaio
che fond un impero
quando gli operai delle-
poca erano schiacciati
dallItalia di Scelba e dalla
marginalizzazione del
sindacato. Ecco, quello
che manca in un film co-
me questo, lo sforzo di
costruire una memoria
autorevole della storia
italiana. Che, a furia di
andare avanti per aned-
doti e ritornelli, smetter
di averne una decente.
di Ugo Arrigo
S
osteneva Winston
Churchill che il pessi-
mista vede pericoli in
ogni opportunit men-
tre lottimista vede op-
portunit in ogni peri-
colo. Nellesaminare le condizioni
della finanza pubblica italiana dopo
gli effetti di una recessione in due tem-
pi che complessivamente durata sei
anni, salvo un breve intervallo a met
periodo, conviene usare il metodo di
Churchill e guardare prioritariamente
alle poche opportunit esistenti e cer-
care di usarle anzich lasciarci travol-
gere dagli abbondanti pericoli che tut-
tora sussistono. Pu dunque sembra-
re provocatorio, ma non lo in realt
pi di tanto, domandarci: quali sono
le opportunit del Fiscal compact?
Esse sono poche, in realt, ma tuttavia
non prive dinteresse.
Intanto, in breve, cos il Fiscal Com-
pact. nello stesso tempo linsieme
delle regole di finanza pubblica vigen-
IL FALSO MIRACOLO
DELLA RIPRESA SPAGNOLA
R ACCO N TA N O
BA L L E
1,1%
AU M E N TO
DEL PIL
S PAG NO L O
NEL 2014
L'IPOTESI SUGGESTIVA: e se
rifiutare le radicali politiche
chieste dell'Ue (in cambio degli
aiuti diretti), fosse stato uno
sbaglio? L'esempio pi citato
(di recente da Repubblica)
sempre lo stesso: la crescita di
un Paese che ha fatto pesanti ri-
forme come la Spagna. Secondo
la commissione Ue il Pil spagno-
lo crescer dell'1,1% nel 2014.
Purtroppo un effetto statistico
dovuto soprattutto alla defla-
zione. bene ricordare che le-
xport non cresciuto e gli ordi-
nativi di febbraio sono in calo
dell1%. Per la Banca di Spagna
nel 2014 il Pil crescer solo del-
lo 0,4%, con un calo dellexpor t,
dellimport e dello cc u p a z i o n e
(-0,3%). Nel frattempo la Spa-
gna ha un deficit in rapporto al
Pil oltre il 7%, e il debito pubbli-
co raddoppiato.
F I AT- C H RYS L E R
Cari operai, poteva
andarvi peggio
MADE IN TORINO?
G.B.Navaretti, G.I.P.Ottaviano
Il Mulino, pagg. 108, 11,00
15 il Fatto Quotidiano MERCOLED 14 MAGGIO 2 01 4
biologa produce due pubblicazioni
sui probiotici e subito Proge Farm
spende 18 mila euro per avere il suo
aiuto, altri 24 mila ne d Probiotical
spa nel 2009, e ancora altri 19.200 li
sgancia Aat srl. Tutto questo im-
pegno sui probiotici trova giusto
spazio nel Forum sul Risk Mana-
gement nella Sanit organizzato
lanno dopo dal ministero: tra un
andirivieni di ministri ed esperti, il
programma prevedeva lincontro
sul tema Probiotici e salute - stato
dellarte basato sulle evidenze, a
cura di Assolatte. Ad aprire i lavori
Marabelli, a esporre i risultati scien-
tifici la Castellazzi.
E a ricordare che le aziende cui la
Castellazzi fa da consulente sono
sotto il controllo sanitario del di-
partimento del ministero diretto
dal marito, sono rimasti solo gli in-
vidiosi.
UN GIORNO IN ITALIA
di Chiara Paolin
N
on un momento sem-
plice per Romano Ma-
rabelli, supermanager
al ministero della Salu-
te. In teoria la sua carriera procede
a meraviglia: in nome della spen-
ding review, i tre capo dipartimen-
to del ministero diventeranno uno
solo, e il suo nome il preferito nel-
le alte sfere governative per assur-
gere al ruolo di segretario generale.
In pratica diventerebbe lui lanello
di raccordo tra il ministro Beatrice
Lorenzin e lenorme macchina sot-
tostante: una posizione invidiabi-
lissima.
MA QUESTA LUNICAbuona no-
tizia del momento, per il resto si
tratta di guai. Lo stipendio, innan-
zitutto: i 278 mila euro incassati nel
2013 dovranno diventare 230 mila,
cos come vuole Renzi. E poi c la
faccenda del traffico di virus, lin -
chiesta della procura di Roma che
ipotizza un giro di provette cedute
da scienziati di fama (come lono -
revole di Scelta civica, Ilaria Capua)
ad aziende farmaceutiche ansiose
di azzeccare i vaccini anti-aviaria.
Nellinchiesta risulta indagato an-
che Marabelli, tecnicamente re-
sponsabile della sanit pubblica
veterinaria, della sicurezza alimen-
tare e degli organi collegiali per la
tutela della salute. Secondo i ma-
gistrati, il ministero della Salute ha
avuto un ruolo centrale nel condi-
zionare la corsa al brevetto delle
multinazionali, dando il via libera
al farmaco giusto.
Mentre la Procura indaga, Mara-
belli deve occuparsi di unaltra gra-
na. Al ministero gira infatti un dos-
sier in arrivo da Pavia, la citt dove
il manager ha svolto per lunghi anni
lattivit di docente universitario. L
lavora sua moglie, Anna Maria Ca-
stellazzi, biologa e ricercatrice cui
importanti aziende italiane si rivol-
gono per sviluppare i propri pro-
dotti. Nomi grossi come il Consor-
zio del Grana Padano, che ha speso
40 mila euro (pi Iva) per far stu-
diare il suo formaggio, o la Aboca,
che - tra il 2007 e il 2008 - ne invest
altrettanti per generiche consulen -
ze o ricerche su nutrizione e im-
munit destinate alla produzione
di integratori, tisane e pillole da er-
boristeria. O come la Somartec, so-
ciet del gruppo Ferrero, quello del-
la Nutella e dellovetto Kinder: 42
mila euro in un solo anno per farsi
consigliare dalluniversit di Pavia.
SECONDO I MALIGNI, la dottoressa
Castellazzi non vanta un curricu-
lum tale da giustificare una folla di
richieste. Le sue pubblicazioni tra il
1978 e il 2006 sono state 13, e 33 dal
2007 a oggi. In molti casi non si trat-
ta di analisi su cibo e nutrizione, ma
di tuttaltro: adenoidi, polipi nasali,
otiti, fumo passivo, effetti dellepi -
durale materna sul neonato.
Certo ci sono anche gli studi pi
adatti alle consulenze, come quelli
sul latte, sui formaggi, sui probio-
tici. Materiali che avranno forse in-
vogliato aziende del settore a chie-
dere lintervento scientifico della
Castellazzi. Tra il 2007 e il 2008, la
Terra dei fuochi:
discarica tossica
in una cava di tufo
MANGANESE, ARSENICO, piombo. Sono quasi
300 mila le tonnellate di rifiuti speciali, altamente
pericolosi per la salute, to m b a t i tra gli anni Ot-
tanta e Novanta nella ex cava di tufo Monti, in
provincia di Caserta e in piena Terra dei Fuochi. Ieri
mattina stato eseguito il sequestro preventivo su
richiesta della Procura di Santa Maria Capua Ve-
tere, che ha ipotizzato i reati di disastro ambien-
VENEZIA
Poveglia finisce
a un privato:
fine dellutopia
LA COLLETTA PER COMPRARE
LISOLA FALLISCE A QUOTA 160 MILA
di Giulia Merlo
P
oveglia, lisola nella laguna veneta messa
allasta, vale 513 mila euro e se l ag-
giudicata per 99 anni un imprenditore vene-
to. Rimasto sconosciuto fino alla chiusura
della svendita telematica, ieri ha convocato
una conferenza stampa e si presentato: Luigi
Brugnaro, presidente di Umana Holding
ed ex presidente di Unindustria Venezia.
La sua offerta, in unasta senza rilanci, ha bat-
tuto quella di 160 mila euro presentata dal
Comitato Poveglia per tutti, raccolti da
quattromila cittadini veneziani.
Ora il Demanio ha un mese di tempo per va-
lutare lofferta, ma le
inaccettabile che lisola ven-
ga privatizzata al costo di un
monolocale in centro a Ve-
nezia ha commentato il
consigliere comunale Seba-
stiano Bonzio.
Non ci sar alcuna specu-
lazione e Poveglia sar sem-
pre aperta a tutti - ha per
assicurato Brugnaro -. Sono
intervenuto solo perch vo-
levo che lisoletta rimanesse
veneziana, mostrando al
mondo che la citt non ha bisogno di un ricco
straniero per costruire il suo futuro.
IL DEMANIO adesso ha un mese per valutare
lofferta, ma lacquisto dellisoletta di 7 ettari
in mezzo allacqua ha una controindicazione:
i vincoli del bando dasta impongono la spesa
obbligatoria di almeno 20 milioni di euro per
sistemare i 18 edifici presenti sullisola. Re-
stauri da fare entro un tempo prestabilito, pe-
na linvalidazione dellasta. Io ho gi qualche
idea, ma tendo la mano al Comitato: mi con-
fronter con loro e con tutti i cittadini di Ve-
nezia, ha detto Brugnaro.
Il Comitato per spera ancora che lofferta
venga rifiutata: Se non fossero considerati
sufficienti i 513 mila euro si riaprirebbe tutto.
Abbiamo deciso di non rilanciare - ha detto
Lorenzo Pesola - per non aumentare il prezzo
dellisola, ma impensabile che il Demanio
svenda cos uno dei tesori della laguna.
Poveglia ha ospitato fino ai primi anni 70 un
ospedale geriatrico e, quando anche lultimo
custode se ne andato, lisola diventata meta
di uscite fuori porta, grigliate e passeggiate, e
qualcuno ha anche improvvisato la coltiva-
zione di orticelli. Almeno secondo le prime
intenzioni del probabile futuro proprietario,
comunque, i veneziani potranno continuare a
passare a Poveglia le proprie domeniche.
RO M A- PAV I A
Da Aboca a Ferrero
tutti si affidano
alle analisi tecniche
della biologa
per innovare
i loro prodotti
Sanit: il supermanager
e le consulenze di casa
ROMANO MARABELLI, PAPABILE PER LA SEGRETERIA GENERALE DEL MINISTERO,
ALLE PRESE CON I CONTRATTI DELLA MOGLIE, RICERCATRICE UNIVERSITARIA
Il ministero della Salute e il capo dipartimento, Romano Marabelli Ansa
DA NORD A SUD Le percentuali di incidenza della malattia
nelle zone pi inquinate rispetto alle medie regionali
Elaborazione grafica di Sabina Ranucci
Vita, morte e veleni dei siti industriali italiani:
la mappa del disastro non lascia scampo
tale e inquinamento delle acque. Indagati sono tre
imprenditori, due napoletani con precedenti pe-
nali per smaltimento illecito di rifiuti, laltro re-
sidente a Maddaloni. I sigilli sono stati apposti su
circa 60 ettari, che comprendono la cava e 40
pozzi dacqua contaminati, utilizzati per irrigare i
terreni agricoli nei dintorni e che servono anche
alcuni negozi. Secondo gli inquirenti, a rischio con-
taminazione lintera falda acquifera della regio-
ne: le scorie tossiche dei rifiuti potrebbero rag-
giungere le sorgenti idriche sotterranee, inquinan-
do i bacini di tutta la piana campana. Le indagini,
iniziate nel novembre scorso, hanno accertato lin-
quinamento della falda ma anche dellaria: lacido
solforico proveniente dal manganese ha creato in-
fatti alcune fumarole, che emettono gas tossici.
di Mario Marcis
I
siti di interesse nazionale per le bo-
nifiche sono aree colpite in passato da
un forte inquinamento industriale. In
Italia sono 57 e, secondo laggiornamen -
to del rapporto Sentieri redatto dallI-
stituto superiore di Sanit, l si muore e ci
si ammala in percentuale superiore al re-
sto del Paese.
TARANTO
Una raffineria, un impianto siderurgico,
il porto e discariche con rifiuti di varia
provenienza. Lindice di mortalit gene-
rale del 10-15% superiore alla media
regionale, quello per tumore del polmo-
ne ha uneccedenza del 30% per uomini e
donne. Colpisce il dato sulle malattie re-
spiratorie croniche, il cui numero di de-
cessi del 50% per gli uomini e del 40%
per le donne superiore al dato regionale.
PORTO TORRES
Petrolchimica, chimica, una centrale ter-
moelettrica, il porto, una raffineria e le
discariche nellarea in provincia di Sas-
sari. Si registra uneccedenza dellindice
di mortalit per tutte le cause, mortalit in
aumento per il tumore al polmone, per le
malattie dellapparato respiratorio e per
le malformazioni congenite. Vi una
evidenza sufficiente o limitata di asso-
ciazione con le fonti di esposizioni am-
bientali del Sin, recita il dossier.
BRESCIA CAFFARO
Duecentomila abitanti, un impianto chi-
mico e una discarica. Le stime, conside-
rate imprecise, su mortalit per tumori
(uomini e donne) e per le malattie re-
spiratorie (uomini) superiori alle attese.
LAGHI DI MANTOVA
Nellarea c un eccesso per le malattie
dellapparato circolatorio negli uomini.
Nelle donne un eccesso dellasma (dato
considerato impreciso).
MILAZZO (MESSINA)
Eccesso per le malattie dellapparato ge-
nitourinario. Nellarea impianti per la
produzione di apparecchiature elettri-
che, una raffineria, un impianto siderur-
gico e una centrale elettrica.
PORTO MARGHERA VENEZIA
Oltre allo scalo navale, larea interes-
sata dalla presenza di impianti chimici,
petrolchimici, raffinerie, impianti me-
tallurgici, meccanici e discariche.
Per uomini e donne c un indice di
mortalit in eccesso per tutti i tipi di
tumore, in particolare alla pleura e
al polmone.
SASSUOLO (MODENA)
la terra della ceramica. C un indice di
mortalit in eccesso per gli uomini per
tutte le cause, per le malattie dellappa -
rato respiratorio e del sistema circolato-
rio. Nelle donne si osservano eccessi per
malattie dellapparato digerente.
TERNI PAPIGNO
Impianti siderurgici e discariche di rifiu-
ti speciali. Eccesso di mortalit per tutti i
tumori tra uomini e donne. Per le donne
pi patologie dellapparato digerente.
T R I E ST E
Impianti chimici, una raffineria, un im-
pianto siderurgico e il porto. Sia per uo-
mini che per donne si registrano eccessi
di mortalit per tutte le cause.
Poveglia Ansa
questo e altri giornali scaricateli da qui http://quoidianes.tumblr.com/
16 MERCOLED 14 MAGGIO 2014 il Fatto Quotidiano
di Stefano Citati
L
amico amerikano
da una mano, e
Kiev ricambia.
Hunter Biden, fi-
glio minore del vice-presiden-
te Usa Joe Biden appena stato
nominato nel board dirigente
della Burisma Holdings, mag-
giore, seppur piccola, compa-
gnia petrolifera privata dellU-
craina, almeno di quel che re-
sta dellUcraina.
Tre settimane fa pap Biden
era stato ricevuto in pompa
magna a Kiev, arringando il
nuovo governo di Arseny Yat-
seniuk a resistere alle minac-
ciose provocazioni di Mosca e
criticando Putin per il suo at-
teggiamento imperialistico. Il
pi alto rappresentante del go-
verno statunitense aveva go-
duto del bagno di folla nella ca-
pitale del paese diviso, assicu-
rando aiuti diplomatici e ma-
teriali al nuovo regime che
boccheggiava strangolato dal
ventilato blocco delle forniture
di gas russo che passano attra-
verso il reticolo di oleodotti
che attraversano il paese.
ADESSO RICHARD Hunter (il
cacciatore, ndr) Biden diventa
il direttore dellufficio legale
della Burisma, societ creata
nel 2002 e in espansione (la
produzione attuale si aggire-
rebbe attorno agli 11mila bari-
li/giorno). Si occuper di te -
nere i rapporti con le organiz-
zazioni internazionali, si legge
nella presentazione del nuovo
acquisto sulla pagina internet
della compagnia. Frase un po
fumosa ma che fa capire il de-
licato ruolo assunto dal figlio di
pap vice di Obama dal perfetto
curriculum universitario: lau-
rea in legge a Yale, docente di
politiche internazionali alla
Georgetown University di Wa-
shington e capo del program-
ma Fao negli Usa, nonch
membro dellufficio legale che
si occup del caso Bush vs Go-
re post elezioni del 2000 e del
contenzioso legale del governo
di Washington contro la posi-
zione dominante di Microsoft
sul mercato.
Un profilo, e un pedigree, per-
fetto per dialogare con le grandi
organizzazioni internazionali -
dunque anche americane - pre-
sentando un biglietto da visita e
dei rapporti esclusivi con lam -
Lamico amerikano: Biden jr
e la societ energetica di Kiev
IL FIGLIO DEL VICEPRESIDENTE ASSUNTO DA UNA COMPAGNIA PETROLIFERA CHE FA
CONCORRENZA AL GAS RUSSO. TRE SETTIMANE FA IL PADRE NELLA CAPITALE UCRAINA
ALTRI MONDI
ministrazione Obama che at-
traverso di lui sembra ancora
una volta rivelare lapproccio
soft e avvolgente delle crisi, sce-
gliendo pi il gioco delle rela-
zioni dinfluenza che lo scontro
a viso aperto con lavversario
del momento: e sempre con un
occhio al business.
Se vero che lUcraina in de-
bito per una decina di miliardi
di dollari nei confronti di Mo-
sca per il gas usato dal paese,
altrettanto vero che Fmi, Banca
Mondiale, Usa e anche Ue han-
no promesso di ripianare que-
sto debito e hanno gi versato
una prima tranche miliardaria.
Inoltre la Burisma prevede di
aumentare del 35-40% la pro-
duzione (anche per via della
penuria di gas russo) nel futuro
prossimo.
Pianeta terra
U SA HARVARD CANCELLA LA MESSA SATANISTA
In seguito alle proteste delle associazioni cattoliche, lUniversit di
Harvard ha deciso di annullare una messa nera che si sarebbe dovuta
svolgere allinterno del campus. Gli organizzatori de Il Tempio
S a t a n i co hanno saputo della cancellazione solo il giorno prima. Ansa
ISRAELE OLMERT CONDANNATO A SEI ANNI
Lex premier israeliano Ehud Olmert stato
condannato per corruzione a causa dello scandalo
Holyland. A marzo, era stato riconosciuto colpe-
vole di avere accettato tangenti da alcuni costrut-
tori quando era sindaco di Gerusalemme. Lex pre-
mier ha annunciato che far ricorso. La Pre ss e
Ucraina dellEst: nuova Bosnia dEuropa
UNA SELVA DI CHECK POINT E AGGUATI INCROCIATI. LE FAZIONI SI COMBATTONO ANCHE A COLPI DI PROPAGANDA
Check point a Kramatorsk Ansa
di Roberta Zunini
Kramatorsk (Donbass, Ucraina)
S
angue, granate, colpi di mortaio, e
ancora sangue mentre le esplosio-
ni si confondono con i tuoni di un
precoce temporale estivo. Prima di
venire allontanati da uomini in mi-
metica, passamontagna e kalashni-
kov, nei dintorni di Kramatorsk, con-
tiamo 3 soldati ucraini colpiti a morte
in un'imboscata dei separatisti, tra le
miniere e i campi del Donbass. Qual-
che ora dopo, il governo a interim di
Kiev conferma la morte di 6 militari
mentre i separatisti diffondono unal-
tra cifra: 20 morti. Chi dica la verit
non possibile capirlo e le salme non
si sa dove siano state portate.
Qui nulla come sembra e la propa-
ganda , oltre ai continui stop ai check
point, rendono sempre pi difficile, se
non impossibile, ve-
rificare di persona o
confermare, con fon-
ti di prima mano, ci
che accaduto solo
qualche ora prima o
nei giorni precedenti.
Come la reale identi-
t dell'autore della
sparatoria avvenuta
nel villaggio di Kra-
snoarmeysk, nei
pressi di Donetsk,
domenica scorsa du-
rante le votazioni per il referendum
separatista tenutosi nelle regioni di
Donetsk e Luhansk. Nonostante i vi-
deo girati e nonostante le testimo-
nianze dei fotografi sul posto, non
possibile stabilire se il giovane in abiti
civili armato di mitra fosse davvero un
membro del Battaglione Dnipr o un
membro del gruppo radicale nazio-
nalista Pravy Sektor perch nessuno,
tranne i soldati dell'esercito regolare,
hanno mostrine sulle loro divise.
SICCOME IL KILLER era vestito di ne-
ro, come usano fare i paramilitari di
Pravy Sektor, i testimoni - tra i quali
Dmitry Boychenko, un filorusso del
luogo con il quale il Fa t to ha parlato -
hanno dedotto ne fosse un membro.
Altri invece, come Igor Douetk, so-
stengono si trattasse di un membro del
battaglione Dnipr, che sarebbe finan-
ziato dall'oligarca fi-
lo-Kiev, Kolomosky,
neo governatore del-
la regione confinante
di Dnipropetrovsk.
Ma il portavoce del
battaglione ha smen-
tito. Certo, il killer
aveva detto di farne
parte, ma chi pu sta-
bilire se dicesse la ve-
rit, o non fosse in-
vece un infiltrato che
stesse millantando
allo scopo di far ricadere la colpa sui
nemici? Resta il fatto che 2 civili fi-
lorussi disarmati sono stati freddati
perch stavano aspettando di entrare
nel seggio a votare. Certo il referen-
dum era considerato illegale da Kiev e
dalla comunit internazionale. Questo
per non significa che sia giustificato
sparare sui civili, anche se stanno
compiendo un atto illegale secondo
un governo che non riconoscono e
non riconosceranno.
A costo di imbracciare tutti quanti le
armi e far diventare questa guerra ci-
vile come quella siriana perch quei
fascisti di Kiev non li riconosceremo
mai. Sono dei corrotti come la loro
madrina Yulia Timoshenko che, an-
che se i maidanisti non se ne sono resi
conto, non permetter loro di tenere le
elezioni del 25 maggio. A parlare cos,
in un inglese fluido una bella ragazza
con i capelli rossi di Donetsk che la-
vora come interprete in una delle so-
ciet dell'uomo pi ricco dell'Ucraina:
l'oligarca Rinat Ahkmetov, proprieta-
rio anche della squadra Shaktar -Do-
netsk, ex sostenitore del deposto pre-
sidente Yanukovich e ora rappresen-
tante della regione per il dialogo di
unit. Sapete perch la Timoschenko
far di tutto per evitare le elezioni?
Perch sa che il suo candidato non vin-
cer, conclude Irina.
La sanguinosa giornata di ieri ha con-
clamato definitivamente l'impossibili-
t della cosiddetta de-escalation nel -
l'Ucraina dell'est, nonostante i tenta-
tivi, veri o presunti, di aprire un dia-
logo per formare a breve una tavola
rotonda di dialogo per l'unit nazio-
nale nella lontanissima Kiev. Anzi, la
capitale ucraina, da qui, sembra situa-
ta su un altro pianeta. Distante anni
luce. Soprattutto ora che gli abitanti
filorussi dell'est hanno saputo che
stato nominato nuovo responsabile
dellufficio legale della maggiore com-
pagnia privata di gas e petrolio del
Paese il figlio di Joe Biden, vice pre-
sidente Usa. Decisione che Kiev forse
pagher cara. Anche se, probabilmen-
te, stata costretta a farlo da un Oc-
cidente avido quanto Mosca.
A KRAMATORSK
Sei soldati
dellesercito regolare
sono stati uccisi
La popolazione filo-
russa pronta in massa
a prendere le armi
di Angela Vitaliano
New York
D
io mi dovr dare delle
spiegazioni se mai lo
incontrero un giorno. Ed io
devo pensare che esiste Dio,
altrimenti non ho pi nes-
suna speranza di ritrovare di
nuovo Jackie. una Jac-
queline Kennedy distrutta
dal dolore per lassassinio di
suo marito, quella che scrive
al reverendo (irlandese, co-
me la famiglia Kennedy,
ndr) Joseph Leonard per
confidargli che quella morte
gli ha causato amarezza nei
confronti di Dio.
Era il 1964 e la vedova Ken-
nedy era ora molto diversa
dalla ragazza di 21 anni che
aveva conosciuto colui che
sarebbe diventato il suo pi
fidato confidente, durante
un suo viaggio in Irlanda.
Eppure identica era la sua
necessit di affidare a quel-
linchiostro nero, il senso
pi profondo dei suoi sen-
timenti, delle sue paure, del-
le sue malinconie, tutto quel
groviglio di umanit che,
una vita sotto i riflettori, le
avevano impedito di mo-
strare e forse anche di vivere
pienamente. John come
mio padre in qualche modo
aveva scritto una futura
sposa parlando del suo fi-
danzato in carriera e, una
volta sposato, dovr provare
di essere ancora attraente,
per questo cortegger le al-
tre donne e sentir il peso
della mia presenza. Io ho vi-
sto questo comportamento
quasi uccidere mia madre.
Sapeva, insomma, Jackie,
secondo le lettere scritte a
padre Leonard, che saranno
messe allasta a giugno per
un valore di oltre un milione
e mezzo di dollari, chi fosse
luomo che si apprestava a
sposare e che, le cronache
mondane, avrebbero legato
a donne bellissime (e meno
belle) a cominciare dal sexy
symbol per eccellenza: Ma-
rilyn Monroe. Eppure, dopo
i primi tempi, lelegante Jac-
kie aveva confessato di ama-
re molto il fatto di essere
sposata molto di pi di
quanto non fosse allini-
zio.
UNA VITA FELICE, ma an-
che piena di solitudine, quel
sentimento che, spesso, con
parole cariche di malinco-
nia, affida al suo confidente
perch lo serbi da occhi e
orecchie indiscrete. Forse
sono solo impressionata e
mi immagino nel mondo
scintillante delle teste coro-
nate e degli Uomini del De-
stino scrive ancora Jackie
nel 1953 e non solo come
una piccola triste casalinga.
Quel mondo, tuttavia, pu
essere molto glamour dalle-
sterno, ma se tu ci sei dentro,
e sei sola, puo diventare un
inferno.
Dal 1950 al 1964, lex First
Lady scrisse circa 30 lettere a
Joseph Leonard che incon-
tr di persona soltanto una
seconda volta dopo il suo
viaggio in Irlanda e cio a
Dublino, cinque anni dopo,
durante un viaggio con lal -
lora senatore Jfk. Fa cosi
bene poter scrivere tutto ci
e liberarsi da quel peso che
opprime il cuore, perch io
non posso mai parlare ve-
ramente con nessuno spie -
ga sottolineando, ancora
una volta, la sua condizione
di disperante solitudine.
Jfk come mio
padre: cacciatore
seriale di donne
A L LASTA LE LETTERE FINORA SEGRETE
DI JACQUELINE KENNEDY AL PRETE-CONFIDENTE
POTERE AMARO
I Kennedy nel 1961 Ansa
Biden e Yatsenyuk a Kiev il 22 aprile. Obama Biden sr. e jr. a un match di basket alla Georgetownuniversity Ansa
17 il Fatto Quotidiano MERCOLED 14 MAGGIO 2 01 4 ALTRI MONDI
ALTRO CHE DIPLOMAZIA
Diteci che volete,
Ridicoli: guerra
e pace tra Ue e Alfano
di Mario Marcis
G
iornata di botta e risposta tra la Commissione europea
e il governo italiano. Il portavoce del commissario agli
Affari generali dellUnione europea Cecilia Malmstrom, ha
ricordato in mattinata una telefonata di marzo in cui la
Commissione europea chiedeva allItalia proposte concrete.
LItalia ha detto il portavoce deve dirci esattamente cosa
vuole dallUnione europea. Dura e immediata la risposta di
Alfano dai microfoni di Radio 24. Parole tra il provocatorio
e il ridicolo ha risposto il titolare del Viminale a Bruxelles
abbiamo sempre indicato quattro misure necessarie: acco-
glienza umanitaria su suolo libico, gestione diretta di Fron-
tex da parte dellEuropa, una sede italiana e non a Varsavia e
la possibilit per i migranti di esercitare il diritto dasilo in
tutto il territorio europeo. Se il problema quello di spedire
una letterina preferisco prendere un aereo domani e andare
personalmente a Bruxelles.
IL COMMISSARIO MALMSTROMha poi riconosciuto che il
mancato ricollocamento dei migranti negli altri Paesi del-
lunione avvenuto anche per una mancata iniziativa di
questi ultimi, ma ha aggiunto che lItalia ha ricevuto molte
meno richieste dasilo (28000) rispetto agli altri paesi come la
Germania (125000). La tensione tra il commissario e il mi-
nistro rimasta molto alta fino a una telefonata tra i due che
ha disteso i toni in serata. Ho parlato al telefono con Alfano
ha spiegato la politica svedese gli ho espresso ancora una
volta le mie condoglianze e i miei ringraziamenti per lec -
cellente lavoro svolto. Sarebbe auspicabile pi azione po-
litica italiana ed europea nei Paesi da cui queste persone
fuggono, riuscire a dare una opportunit per fare una do-
manda dasilo prima di attraversare il Mediterraneo, ha di-
chiarato la presidente della Camera Boldrini, mentre il mi-
nistro della Difesa Pinotti ha auspicato che intervenga anche
lOnu.
PI VIVI CHE MORTI
MAMME E BAMBINI
GLI SCAMPATI DEL MARE
ARRIVATI A CATANIA I 206 SUPERSTITI DELLA F FO N DA M E N TO
DELLA NAVE A SUD DI LAMPEDUSA. 17 MORTI E 17 DISPERSI
MA LA SICILIA LANCIA LALLARME: SIAMO ALLO STREMO
Carri funebri in attesa al porto di Catania Ansa
di Giuseppe Lo Bianco
Catania
L
a prima a scendere
una donna incinta,
arranca con il volto
sofferente sorretta da
un volontario della Croce Ros-
sa. Dietro di lei si muove un cor-
teo silenzioso e variopinto: so-
no 206, pakistani, marocchini,
siriani, etiopi, algerini, in mag-
gioranza uomini, una ventina di
donne e circa dieci ragazzini. Le
bare sono 17, allineate sul molo
n.8 ma nessuna bianca: tra le
diciassette salme sbarcate alle
19.30 di ieri sera dalla fregata
della marina Militare Grecale ci
sono anche due bambine di po-
chi anni, annegate nel canale di
Sicilia 100 miglia a sud di Lam-
pedusa. E poi due donne di me-
no di 30 anni e tredici uomini.
NEL GIORNO dellemergenza
immigrazione, con altri 400 im-
migrati sbarcati a Pozzallo, 300
sbarcati ad Augusta dalla nave
militare Sirio, un tentativo di ri-
bellione esploso nel centro di ac-
coglienza di Mazara e due sca-
fisti arrestati dalla polizia a Pa-
lermo, Catania accoglie i morti
portati dalla Grecale nascon-
dendo le bare in due furgoncini
posteggiati davanti alla nave da
crociera Star Pride, che salpa in
tempo alle 18 in tempo per la-
sciare il posto sul molo alla fre-
gata della Marina Militare. Da-
vanti ai volontari della Croce
Rossa, diretti nei quattro gazebo
sanitari approntati sul molo, sfi-
lano 206 uomini, donne e qual-
che ragazzo, volti segnati dal so-
le e dalla paura: sono tutti in
buone condizioni fisiche, non
presentano a prima vista pro-
blemi epidemiologici, verranno
smistati tutti in un centro di ac-
coglienza a Catania (le salme so-
no state trasferite nel Palarcidia-
cono, obitorio improvvisato
sempre nella citt etnea).
Ad assisterli, tra i 30 volontari
della Croce Rossa, c anche He-
len, etiope giunta a Catania con
un viaggio della speranza tanti
anni fa, e qui rimasta ad assistere
i suoi connazionali e tanti altri
sventurati in fuga da miseria e
guerra. Parla bene linglese, e il
suo capo, Stefano Principato, la
inserisce nel gruppo dei media-
tori culturali che andranno a
parlare con i superstiti. Tra la
folla di giornalisti in attesa di
notizie si aggira Khalid Hallak,
uno dei leader della comunit
siriana in Italia: vive a Crema, si
precipitato in Sicilia dopo ave-
re ricevuto lallarme da alcune
famiglie che cercano notizie dei
propri cari, in fuga dalla guerra:
Ho telefonato, ma i loro cellu-
lari non squillano dice Kha-
lid. Sul molo il sottosegretario
allInterno Domenico Manzio-
ne smorza le cifre della tragedia:
A bordo del barcone hanno
detto di essere 240 dice se qui
ne sono giunti salvi 206 e 17 pur-
troppo non ce lhanno fatta,
vuol dire che la cifra dei dispersi
in mare pi contenuta di quan-
to stato scritto.
IN EFFETTI le caratteristiche del
barcone affondato lasciano pen-
sare ad una capienza non supe-
riore a 250 persone. Lo accerter
la procura di Catania, che ha
aperto uninchiesta per omici-
dio plurimo colposo e, a quanto
pare, ha gi individuato due sca-
fisti, come ha detto il coman-
dante della Grecale Stefano Fru-
mento in unimprovvisata con-
ferenza stampa sul molo. Gi
laltro ieri pomeriggio una squa-
dra di polizia giudiziaria salita
a bordo della Grecale per com-
piere i primi interrogatori dei
superstiti, confluiti nellinchie -
sta condotta dal sostituto procu-
ratore Monia Di Marco, inviata
ieri sul molo dal procuratore
Giovanni Salvi. Non sono anco-
ra stati effettuati fermi, previsti
nelle prossime ore, cos come le
autopsie, anche se le morti sono
tutte per annegamento.
E non ancora chiara la dina-
mica della tragedia, sembra che
alcuni dei superstiti abbiano ri-
ferito dichiarazioni divergenti
sulle cause. E mentre il sottose-
gretario Manzione auspica un
rimodulamento del sistema di
accoglienza in Sicilia, ormai al
collasso, il sindaco di Catania
lancia lennesimo allarme: Non
ce la facciamo pi e la prospet-
tiva, a sentire le previsioni del
governo, quella di un ulteriore
aggravamento della situazione
degli sbarchi con centinaia di
migliaia di persone che attendo-
no di imbarcarsi per raggiunge-
re il confine europeo, la Sicilia.
Al Qaeda, i signori dei barconi
e la bomba umana del Sahara
SIRIA INVIATO ONU BRAHIMI SI DIMETTE
Quanti morti ancora? Sono molto triste di lasciare
la Siria in uno stato cos terribile. Cos il diploma-
tico algerino Lakhdar Brahimi si dimesso dal ruo-
lo di inviato speciale in Siria. Secondo Ban
Ki-moon, il fallimento da imputare alle divisioni
della comunit internazionale. La Pre ss e
CENTRAFRICAUCCISA REPORTER FRANCESE
Una giornalista francese stata assassinata nella
Repubblica centrafricana. Ad annunciarlo stato il
presidente Hollande, precisando che il corpo sen-
za vita della donna stato trovato nella regione di
Bouar. Faremo luce sulle circostanze e troveremo
gli assassini, ha assicurato lEliseo. La Pre ss e
R
ipercorrendo a tratti le pi-
ste carovaniere che i mer-
canti arabi di schiavi solcavano
nel Sahara secoli fa, i contem-
poranei mercanti di uomini le-
gati agli estremisti islamici
portano ancora uomini attra-
verso il signore dei deserti
dAfrica. Nelle terre mitiche
delle trib Tuareg ora domina-
no i gruppi terroristi affiliati ad
Al Qaeda, marchio di fabbrica
delle milizie islamiche figlie dei
movimenti integralisti salafiti
algerini degli anni 90. Ogni
battaglia indipendentista - co-
me quella dellA zawa d nazione
dei sogni dei Tuareg dal 2010 -
tra le sabbie del Sahara solcate
da confini disegnati sulle map-
pe dalle ex potenze coloniali,
sono diventate le loro cause e i
loro campi di addestramento.
In gruppuscoli di poche centi-
naia, ingrossatisi man mano,
hanno approfittato di ogni luo-
go e di ogni commercio - a ini-
ziare da quello di droghe e armi
- per nutrirsi di ideologia, e di
affari.
Approfittando in doppia ma-
niera dei migranti che da oc-
cidente e oriente intraprendo-
no il viaggio attraverso il deser-
to per giungere alle coste del
Nordafrica e da l in Europa,
gruppi guerriglieri come lAq-
mi (Al Qaeda nel Maghreb isla-
mico) e lalleato Ansar Dine, il
Movimento per lunit e il
jihad in Africa occidentale
(Mujao) presenti tra Mali, Ni-
ger, Algeria e Ciad da una parte
controllano pi o meno diret-
tamente il traffico delle piste
sahariane raccogliendo balzelli
alle bande organizzate di pas-
satori, dallaltra usano lo spau-
racchio della bomba umana
contro la Fortezza Europa co-
me un ordigno che destabilizzi
i governi del Vecchio conti-
nente.
FINO AL 2011 a guardia del de-
serto cera in prima fila la Libia
di Gheddafi: inflessibili e ripe-
tuti accordi di amicizia con lI-
talia consegnavano al Colon-
nello gli strumenti di conteni-
mento delle rotte dei migranti.
Poi la primavera araba ha de-
bellato il quarantennale regime
del ras di Tripoli, aprendo allo
stesso tempo un nuovo fronte
di emigrazione, il pi tragico di
tutti: quello siriano.
Gheddafi usava il rubinetto
dellimmigrazione verso le co-
ste europee come unarma per
essere ascoltato; in modo non
dissimile viene ora usato dai
movimenti armati che scorraz-
zano nel Sahara e che linter -
vento della Francia e poi la mis-
sione Onu in Mali non ha de-
bellato, mentre le alleanze di in-
teresse, pi che ideologiche,
uniscono nella rete islamica
africana anche il movimento
nigeriano Boko Haram che, co-
me altri, ha spesso fatto dei ra-
pimenti (ultimo quello delle
studentesse cristiane converti-
te a forza) unulteriore fonte di
reddito.
Attraversato il deserto, i luoghi
di partenza verso il Sud Europa
non sono cambiati molto negli
ultimi anni. Uno dei principali
resta la zona di Zawyia, citta-
dina a ovest di Tripoli, dove re-
gnano le trib di origine ber-
bera degli altopiani predeserti-
ci, da sempre ostili a Gheddafi e
ora in controllo dei tributi dei
mercanti di uomini: prezzi pi
bassi (e barconi pi fatiscenti)
hanno reso la doppia traversata
Sahara-Mediterraneo ancor
pi battuta
S.Ci.
2- 6 .0 0 0
DOLLARI
PER TRATTA
CO N F R AT E L L I
Sul molo il capo della
comunit siriana in
Italia e la volontaria
Helen: arrivata su una
barca dallEtiopia ora
aiuta i nuovi profughi
questo e altri giornali scaricateli da qui http://quoidianes.tumblr.com/
18 MERCOLED 14 MAGGIO 2014 il Fatto Quotidiano
SECONDO TEMPO
chino inizi a fare
il giro delle tv, per
raccontare la sua
storia e per cercare
le luci della ribalta.
Magalli, Frizzi,
Bonolis, lintratte -
nimento per eccellenza si occup di lui.
Ma la ribalta si spegne in fretta e invece le
tombe hanno bisogno di manutenzione.
Per fortuna arrivato un contratto a
tempo indeterminato nel camposanto di
Bitonto. Ma come fare a non farsi ten-
tare, nel 2012, dalle amministrative?
E cos Mezzapesa tornato, con le sue
telecamere a costo quasi zero, a ripren-
dere Pinuccio, i suoi manifesti, la sua cac-
cia ai voti dei parenti. Il mio programma
per larea cimiteriale, sostiene Pinuc-
cio, che per ha bisogno di un logan.
Pinuccio scende in campo, gli sugge-
risce un amico. E ci , u pallon?. No,
non va bene. Io nel cimitero ci vivo. Ti
aspetto. No, neanche questo. Pensa!
Imperativo. Perch ogni cristiano deve
pensare a quando muore. S, ma prima
dobbiamo pensare a farli votare. E cos
S P E T TAC O L I . S P ORT. I DE E
Il Colosseo, aperto ogni gioved e sabato fino a tarda ora. Non sar cos per la Notte dei musei La Pre ss e
MORTE DI PAUL WALKER
INTENTATA CAUSA ALLA PORSCHE
Causa alla Porsche per la morte, lanno scorso,
dellattore Usa Paul Walker. Il ricorso afferma
che la Carrera GT non aveva una protezione
efficace n dispositivi di sicurezza di riserva
GIRO DITALIA, VINCE BOUHANNI
MATTHEWS ANCORA IN ROSA
Nacer Bouhanni si aggiudicato allo sprint
la quarta tappa del 97 Giro dItalia, da
Giovinazzo a Bari. Febbricitante il favorito
Kittel. Resta in maglia rosa Matthews
INTERNAZIONALI DI TENNIS, AVANTI
ERRANI E GIORGI. FUORI SEPPI
Esordio vincente per le tenniste azzurre Sara
Errani e Camila Giorgi agli Internazionali
dItalia. Subito eliminato invece Andreas
Seppi che parla di arbitraggio scandaloso
Chiuso per notte dei musei
IL COLOSSEO, IL SITO PI VISITATO IN ITALIA, SA LTA IL 17 MAGGIO. MANCANO I CUSTODI, EPPURE IL SABATO SEMPRE APERTO
di Alessio Schiesari
B
uonasera, possibile prenotare una vi-
sita notturna per sabato?. No, mi
spiace. Questo sabato c la Notte dei
musei, quindi il Colosseo rimane chiu-
so. Per replicare questassurda con-
versazione basta chiamare il centralino
che gestisce i servizi allinterno del-
lAnfiteatro Flavio, pi conosciuto co-
me Colosseo. La notte dei musei un
evento europeo che si svolge una volta
lanno. Lidea semplice: un sabato di
primavera, que-
stanno il 17 mag-
gio, i siti culturali
restano aperti fino a
mezzanotte e, per il
biglietto, i visitatori
pagano un prezzo
politico, solo un eu-
ro. Per aprire i siti
museali per c bi-
sogno di qualcuno
che sia disponibile a
lavorare di sera. In
tutta Italia, da Ve-
nezia a Pompei, non stato un proble-
ma. Ma al Colosseo, il sito culturale pi
visitato del Paese, la situazione diver-
sa: Non abbiamo trovato cinque lavo-
ratori volontari, ha spiegato ieri mat-
tina il ministro alla Cultura, Dario
Franceschini. E, stando a quanto sta-
bilito dagli accordi sindacali, per que-
ste aperture straordinarie non pos-
sibile usufruire di risorse esterne.
Quindi, a meno che non si trovino so-
luzioni in extremis, sabato i cancelli ri-
marranno chiusi.
EPPURE le aperture notturne al Colos-
seo sono la norma: dal 24 aprile al 2 no-
vembre lAnfiteatro rimane aperto fino
a mezzanotte ogni gioved e sabato se-
ra. Lunica eccezione, che si ripete ogni
anno, in occasione de La notte dei mu-
sei, cio proprio quando anche chi non
ha a disposizione grandi risorse po-
trebbe approfittarne. Per accedere alle
normali visite in not-
turna organizzate dal-
la concessionaria pri-
vata, Mondadori Elec-
ta, i visitatori pagano
un biglietto di 20 euro,
pi altri 5 di prevendi-
ta. Con levento orga-
nizzato dalla conces-
sionaria i custodi sta-
tali percepiscono 88
euro lordi in cambio di
quattro ore di lavoro. Il
salario per le aperture
serali decise dal ministero, cio quello
che sarebbe stato applicato il prossimo
sabato, molto simile: 80 euro. Ma i
custodi non ne vogliono sapere di cam-
biare idea. Claudio Meloni, responsa-
bile beni culturali della Cgil, spiega il
perch: In queste occasioni si paga so-
lo un euro, quindi prevedibile un
grande afflusso. Per ragioni di sicurez-
za i lavoratori preferiscono quindi non
tenere aperto. Eppure la pratica delle
aperture notturne ha origini antiche:
gi pochi anni dopo linaugurazione
dellAnfiteatro, nel primo secolo dopo
Cristo, Domiziano organizzava spetta-
coli gladiatorii che duravano fino a not-
te fonda.
Ieri, politici di ogni colore hanno pro-
posto la loro personale soluzione. Ste-
fano Pedica, della direzione Pd del La-
zio, pur di salvare il monumento (e
portare a casa un lancio di agenzia) si
detto disposto a immolarsi: Do la mia
disponibilit a Franceschini per fare il
custode volontario per il turno dalle 20
alle 24. Il sottosegretario alla Giustizia
che piace a Berlusconi, Cosimo Maria
Ferri, ha perfino proposto di usare i
carcerati come custodi: Si potrebbe ri-
correre al lavoro di pubblica utilit pre-
visto per i condannati nei processi pe-
nali. Parole al vento, inapplicabili. Per
risolvere il problema basterebbero dei
contratti diversi.
A L LINTERNO del Colosseo lavorano
una cinquantina di persone. Venti so-
no dipendenti delle societ concessio-
narie (Mondadori Electa e CoopCultu-
re) e si occupano di (quasi) tutto: bi-
glietteria, controllo accessi, negozio in-
terno, distribuzione audioguide, visite
guidate, call center. I dipendenti della
Soprintendenza hanno in carico solo
la vigilanza e sono 29. Almeno sulla
carta. Ieri pomeriggio, secondo quan-
to spiegato dagli stessi custodi, a fare
vigilanza cerano non pi di sei o sette
dipendenti. E gli altri? O in altri uf-
fici, o in ferie. Tuttaltra vita quella dei
lavoratori privati. A loro nessuno ha
chiesto se sabato vogliono lavorare:
previsto dal contratto, non hanno scel-
ta. La maggiorazione di stipendio di
pochi euro, a differenza dei ministe-
riali che prendono quasi il doppio,
spiega un ragazzo sulla trentina che la-
vora alla biglietteria. Non solo: Quan -
do i custodi hanno in programma
unassemblea sindacale o uno sciopero,
a noi tocca restare al nostro posto anche
se il Colosseo chiuso. Ci dicono che
potrebbero revocare lagitazione, quin-
di dobbiamo essere pronti.
Anche i dipendenti statali per si la-
mentano: Nei fine settimana, quando
al Colosseo entrano pi 20 mila perso-
ne, in servizio siamo solo in quattro o
cinque. un lavoro difficile, i visitatori
se la prendono con noi perch facciamo
rispettare le regole. La settimana scorsa
una turista francese si messa a gridare
che lItalia un casino, che qui non fun-
ziona niente. Difficile darle torto.
NESSUNO SU 50
Non ci sono cinque
lavoratori volontari
spiega Franceschini
Pedica (Pd) si immola:
Mi offro io, Cosimo
Ferri: Usiamo i carcerati
di Silvia DOnghia Rogadeo
S
cordatevi Checco Zalone, non ri-
pescate Toti e Tata e non fatevi in-
gannare dalla l e g g e r i ss i m a inflessione,
che richiama alla mente per i non
esperti, sintende Lino Banfi. Niente
di tutto ci. Pinuccio Lovero non un
attore. O meglio, s, lo , e da domani lo
vedremo nelle sale con il suo Yes I can,
regia di Pippo Mezzapesa. Ma Pinuc-
cio Lovero interpreta se stesso. Becchi-
no per vocazione custode a livello
cimiteriale per la precisione candi -
dato con Sel per il Comune di Bitonto.
Votate Pinuccio che un posto ve lo fa-
r trovare come volete uno dei suoi
slogan, come pure pensa al tuo doma-
ni. E non gli si pu certo dare torto. Il
suo un programma squisitamente
cimiteriale: pi loculi e ossari per tut-
ti, acqua nelle fontane, panchine per gli
anziani e tutto ci che serve nel cam-
posanto per i disabili. Bitonto un
paese di poco pi di 50 mila persone
alle porte di Bari, citt darte e dalle
nobili tradizioni dellolio doliva. Ma
anche dal dialetto incomprensibile,
persino per i baresi vicini di casa. Bi-
tonto in dialetto si pronuncia Vetn -
de, con uno strano gioco di apertu-
ra/chiusura delle vocali. Perci Pinuc-
cio ha bisogno dei sottotitoli.
LA STORIA del beccamorto Lovero ad
alcuni gi nota. Pippo Mezzapesa lo ha
gi portato a Venezia, nel 2008, con il suo
Sogno di una morte di mezza estate. Lo
conoscevo dal 2003 racconta il regista,
bitontino anche lui da quando decisi di
girare un corto ambientato nel mondo
delle bande musicali. Pinuccio suona i
piatti nella banda di Bitonto, ma io lo so-
stituii con un attore. Questo lo fece in-
cazzare, perch lui voleva recitare. Da
allora, per, i due sono diventati amici e,
anzich fare un filmcon lui, Mezzapesa
ha scelto di fare un film su di lui. Sul suo
impiego precario, allepoca, nel cimitero
di Mariotto: in otto mesi non mor nes-
suno. Perch Pinuccio porta fortuna, e
infatti gli abitanti insistettero, inutilmen-
te, perch gli venisse rinnovato il con-
tratto. Il film arriv a Venezia e il bec-
pensa al tuo futuro, il loganvincente.
La regia attenta e narrativa: tutto rea-
le prosegue Mezzapesa . Anche la
scrittura relegata a un canovaccio, mol-
to affidato allimprovvisazione. Utiliz-
zo elementi reali per esaltare la realt. E
in effetti il microcosmo di Pinuccio non
ha nulla da invidiare a Cetto La Qualun-
que. Anzi: il suo, tra i programmi elet-
torali, forse quello pi concreto. La po-
litica ne esce a pezzi, poche idee e con-
fuse , apparizioni tv e figli di palazzinari
cacciati dalla sinistra e traghettati a de-
stra. Tutto, rigorosamente, vero. Con Pi-
nuccio si sono schierati (su Facebook Ca -
sa Lovero) Gassmann, Germano, Virz e
persino lOscar Sorrentino. Sar che Pi-
nuccio porta fortuna, ma perch tu pos-
sa riposare in pacemeglio avercelo ami-
co.
Pinuccio Lovero in uni m m agi n e
tratta dal film Yes I can
Pinuccio, dalle tombe al set
(passando per la politica)
LIDOLO DI PUGLIA
19 il Fatto Quotidiano MERCOLED 14 MAGGIO 2 01 4 SECONDO TEMPO
di Paolo Ziliani
I
l codice etico a geome-
tria variabile, come pre-
visto, stato applicato.
Cesare Prandelli ha di-
ramato la lista dei 30 pre-con-
vocati per il Mondiale. Per il
Brasile partiranno in 23 e tra lo-
ro, ovviamente, c Giorgio
Chiellini. Per il difensore della
Juventus niente pugno di ferro:
la gomitata a Pjanic, costatagli 3
giornate di squalifica via prova
tv, non grave per il ct censore.
Per la cronaca, ecco la lista: Por -
tieri: Buf fon (Juventus), Sirigu
(Paris Saint Germain), Pe r i n
(Genoa) (Mirante del Parma
come 31). D i fe n s o r i : Chiellini
(Juventus), B a r za g l i (Juven -
tus), B o n u cc i (Juventus), Palet -
ta (Parma), R a n o cc h i a (Inter),
Maggio (Napoli), De Sciglio
(Milan), A b a te (Milan), Dar -
mian (Torino), Pa s q u a l (Fio -
rentina). Ce n t ro ca m p i s t i : Pi r l o
(Juventus), De Rossi (Roma),
M o n to l i vo (Milan), M a rc h i s i o
(Juventus), Thiago Motta (Pa -
ris Saint Germain), Verratti
(Paris Saint Germain), Candre -
va (Lazio), Ro m u l o (Verona),
Aq u i l a n i (Fiorentina), Pa ro l o
(Parma). At ta cca n t i : B a l o te l l i
(Milan), C a ss a n o (Parma),
Ro ss i (Fiorentina), Ce rc i (Tori -
no), Immobile (Torino), D e st ro
(Roma), Insigne (Napoli).
Le regole che valgono un po s e
un po no non devono sorpren-
dere. In fondo, Prandelli lo
stesso allenatore sorpreso due
volte e immortalato in mon-
dovisione a bestemmiare do-
po un gol degli Azzurri; ma
trattandosi del sommo ponte-
fice Cesare Prandelli, e non di
un poveraccio come Di Carlo
(Chievo), Baldini (Empoli) o
Dal Canto (Venezia), per lui la
squalifica non mai arrivata.
Non ricordo cosho detto, for-
se dai andiamo!: in ogni caso
non dico mai Dio, semmai dico
zio, assicur Prandelli a pro-
posito del suo labiale dopo il gol
di De Rossi in Italia-Giappone
4-3, a Recife, il 19 giugno 2013
in Confederations Cup. E tutti a
dire certo, ci mancherebbe,
scusi tanto, nonostante il be-
neamato ct fosse incorso nello
stesso infortunio un anno pri-
ma, in Italia-Croazia 1-1 (14
giugno 2012), quando dopo il
gol di Pirlo su punizione url a
favore di telecamera il bestem-
mione di rito, con il Porcoche
in questo caso anticipava lo
Zio (ehm). Eppure lo stesso
ct che, allindomani della disa-
strosa spedizione azzurra in Su-
dafrica (Mondiali 2010, Lippi
ct), si invent, daccordo con
Tutankhamon-Abete, quella
colossale fesseria che risponde
al nome di codice etico: una
supercazzola con scappella-
mento a destra come fosse an-
tani che al confronto il Sar-
chiapone di Walter Chiari e
Carlo Campanini era un prodi-
gio di chiarezza e di concretez-
za, un monumento alla com-
prensibilit. Una sorta di tavola
dei 10 Comandamenti del Mo-
s salvatore del Pallone intro-
dotta perch fosse chiaro a tutti
che lirreprensibilit dei com-
portamenti, dentro il campo e
fuori, sarebbe stata il fonda-
mento del Nuovo Corso azzur-
ro. Amen! Dopodich fu il di-
luvio. Di infrazioni punite e im-
punite, di perdoni e ghigliottine
distribuiti a capocchia, di inva-
sioni di campo (leggi: giustizia
sportiva) degne di miglior cau-
sa. Last but not least: Prandelli
che pi veloce di Bolt si affretta
a dichiarare Chiellini innocen-
te per la gomitata rifilata a Pja-
nic in Roma-Juve (Per me non
stato un gesto violento), dun-
que non sanzionabile dal codi-
ce etico, quindi abile e arruolato
nella lista dei 30 pre-convocati
Azzurri. Curioso: un po perch
il giudice sportivo infligge poi a
Chiellini 3 giornate con la pro-
va televisiva (atto violento
compiuto con intenzionalit
lesiva), un po perch lo stesso
ct, quando fu De Rossi a rifilare
un pugno a Icardi due mesi fa in
Roma-Inter, si affrett ad ap-
plicare il codice escludendo il
romanista dai convocati per la-
michevole con la Spagna e quasi
dettando la sanzione a Tosel.
I criteri del ct azzurro sono im-
perscrutabili.
De Rossi, ad esempio, sempre
da codice: fuori nel marzo 2011
per uno schiaffone a un gioca-
tore dello Shakhtar, fuori nel
giugno 2011 per un rosso rice-
vuto a Bari, fuori nel novembre
2012 per il pugno sferrato nel
derby a Mauri, fuori nel marzo
scorso per il pugno inferto a
Icardi. Domanda: che De Rossi
sia cattivo mentre Chiellini la
reincarnazione di Gandhi?
Unaltra pasta di ragazzo, per il
ct, Balotelli. Ricordate la sce-
neggiata al termine di Mi-
lan-Napoli (settembre 2013)
con insulti e minacce allindi -
rizzo dellarbitro Banti, quanto
di pi diseducativo si possa ve-
dere su un campo di calcio? Ar-
rivarono 3 giornate di squalifi-
ca, ma non appena furono
scontate, il ct non esit a pre-
cettare Balotelli per il doppio
impegno con Danimarca e Ar-
menia; cos come per la Con-
federations Cup, a dispetto del-
le 3 giornate ricevute per gli in-
sulti rivolti a un assistente dopo
Fiorentina-Milan (aprile
2013). Per Prandelli le piazzate
Codice etico, il sarchiapone
di papa Cesare Prandelli
ECCO LA LISTA DEI 30 PRE-CONVOCATI PER IL BRASILE. OVVIAMENTE C CHIELLINI. LE TAVOLE
DELLA LEGGE DEL CT SONO FATTE DI PERDONI E GHIGLIOTTINE DISTRIBUITI A CAPOCCHIA
di Federico Pontiggia
C
annes, parte oggi la 67esima edizione del festival cine-
matografico pi importante del mondo. E lo fa guardan-
dosi in casa: Grace di Monaco il film di apertura fuori con-
corso, per la regia di Olivier Dahan, protagonista Nicole Kid-
man chiamata a incarnare la Principessa Grace. La somi-
glianza c, ma la querelle riguarda la fedelt storica del ri-
tratto di Grace Kelly e del marito, Ranieri III. Sullo schermo,
il momento dellattrice americana, quando allapice della
gloria nel 1956 sposa il Principe Ranieri (Tim Roth): sei anni
dopo, Alfred Hitchcock le offr di tornare a Hollywood per
recitare in Marnie, proprio mentre la Francia minacciava di
annettere il Principato Questo filmnon avrebbe dovuto
esistere, ha tuonato Stephanie, bissando gli strali lanciati dal
fratello Alberto: la famiglia Grimaldi diserter la premiere e il
tappeto rosso. E Dahan? Prima lo scontro con il produttore
Harvey Weinstein sul d i re c to r s cut, poi laccusa di un film
realizzato solo per fini commercialirispedita ai reali a mezzo
stampa: Mi sono sentito insultato.
Sulla Croisette lItalia ha un posto al sole: se leterno Marcello
Mastroianni del felliniano 8 e mezzo troneggia sornione sul-
laffiche ufficiale, il festival chiuder il 24 maggio con la proie-
zione di Per un pugno di dollari di Sergio Leone, copia restaurata
dalla Cineteca di Bologna per il 50 anniversario. Gli omaggi
non sono finiti: Sophia Loren inizier a festeggiare proprio
qui, il 20 maggio, i suoi prossimi 80 anni con La voce umana,
cortometraggio ispirato a Cocteau diretto dal figlio Edoardo
Ponti e da lei interpretato. Soprattutto, siamo in lizza per la
Palma dOro, con Le meraviglie di Alice Rohrwacher. Nel cast
la sorella Alba e Monica Bellucci: il 22 arriver nei nostri
cinema. Anche Asia Argento fa sua la famiglia con Incom -
p re s a , terzo film da regista, nella sezione Un Certain Regard.
CANNES Festival al via
con il contestato Grace
di Balotelli sono simpatici sket-
ch; in quanto alle gomitate, bi-
sogna distinguere se a portarle
un chierichetto come Chiellini
in questo caso lassoluzione
dobbligo o uno sgherro come
De Rossi. Se poi qualcuno si
permette un twe e t contro il suo
allenatore, come Osvaldo con-
tro Andreazzoli dopo la finale
di Coppa Italia 2013, allora la
cacciata dallEden immediata
e definitiva.
Due anni fa, alla vigilia di Euro
2012, cerano due azzurri pe-
santemente implicati nelle in-
chieste, penali e sportive, del
calcioscommesse: Criscito ven-
ne scaricato come un appestato,
mentre Bonucci si fece viaggio
in business class ed Europeo da
titolare. Ci spiegarono che Bo-
nucci ha un carattere forte
mentre Criscito, invece, per
queste cose ci soffre.
Sul web, intanto, ridere del co-
dice etico di Prandelli diven-
tato lo sport del momento: vedi
lhashtag # l eve r i ta p ra n d e l l i a n e .
Si va da Il Muro di Berlino non
stato abbattuto, ha subto un
cedimento strutturale, a Ca -
pitan Uncino un campione di
morra cinese. Perch, insom-
ma, va bene tutto, anche che il
codice etico sia un po pi etico
per De Rossi e un po meno eti-
co per Chiellini e Balotelli: ma
prendere in giro la gente no.
troppo.
LA SPEDIZIONE
Dallelenco diffuso ieri
usciranno i ventitr
entro il 2 giugno
Spazio per G. Rossi,
Destro e Cassano
Fuori Gilardino
Gossip, lo scoop di Chi
BUFFON E DAMICO BECCATI DA SIGNORINI
La prova dei loro appuntamenti segreti: Chi pubblica
le foto che dimostrerebbero la notte di passione
tra il capitano della Juve e la giornalista di Sky
Il commissario tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli Ansa
questo e altri giornali scaricateli da qui http://quoidianes.tumblr.com/
20 MERCOLED 14 MAGGIO 2014 il Fatto Quotidiano
La Scuola A rc h e o l o g i c a
Italiana di Atene
Ro m a
LA SCUOLAArcheologica Italia-
na di Atene, fondata nel 1909,
uno dei quasi venti istituti stra-
nieri che scavano in Grecia: isti-
tuti che non sono utili solo agli ar-
cheologi, ma a tutti coloro che
credono che le relazioni interna-
zionali possano basarsi anche
sulla condivisione della cono-
scenza, e non solo sugli affari o sui
rapporti di forza. La Scuola dipen-
de congiuntamente dal ministero
per i Beni culturali e dal ministero
per lIstruzione e la Ricerca: testi-
moniando cos quel nesso fonda-
mentale tra patrimonio culturale,
ricerca ed educazione che abbia-
mo ormai quasi completamente
rimosso. In quel quasi c anche
la speranza di vita della Scuola
stessa, minacciata da un letale
definanziamento deciso nelle ra
Tremonti e confermato con stu-
pidit e pervicacia bipartisan dai
quattro governi successivi. La si-
tuazione cos grave che il diret-
tore della Scuola, Emilio Greco
stato costretto a una umiliante ri-
chiesta di soccorso: Ora mi rivol-
go a voi per chiedere il vostro so-
stegno per una sottoscrizione in
denaro che, da un lato aiuti la
Scuola a superare le difficolt
momentanee (si spera!), dallal -
tro serva come segnale contro la
tendenza generalizzata a operare
quei tagli scriteriati che colpisco-
no in particolare le istituzioni cul-
t u ra l i . Chi verser un contributo
(s u l l iban IT09N06055032000
0000 0020548) sar ricordato
sul sito web della Scuola: moder-
no equivalente delle preghiere
benedettine a favore dei benefat-
tori dei monasteri. Vergogna nella
vergogna, lo stesso Stato italiano
che chiude, o costringe allaccat -
tonaggio, le sue istituzioni cultu-
rali nel mondo, spende poi milioni
per organizzare mostre darte ri-
sibili e dannose che dovrebbero
propagandarne il b ra n d alle-
stero. Negli stessi giorni in cui il
professor Greco diramava la sua
supplica, il Mibact inaugurava a
Pechino (alla chetichella, per evi-
tare polemiche) una improbabile
mostra sul Barocco romano, che
rappresenta il sequel di quella
(forse ancora peggiore) sul Rina-
scimento di due anni fa. Far mo-
rire gli istituti di ricerca e sciori-
nare i gioielli di famiglia come i pi
cialtroni degli ambulanti: ecco il
perfetto ritratto di un Paese che si
suicida.
TEATRO
di Camilla Tagliabue
Il circo dei p a g l i a cc i
a ss a ss i n i
Il West prima
di Tex Willer
LARRY YUMA VOL. 1 - IL SOLITARIO DEL WEST
di Claudio Nizzi e Carlo Boscarato, Allagalla, 224 pagg., 15 euro
ROBERTO GUARINO un avvocato torinese
che si posto il nobile obiettivo di celebrare il
lavoro di Claudio Nizzi, per decenni tra i pi pro-
lifici sceneggiatori italiani, prima sul Vittorioso e
sul Giornalino, poi scrittore di Tex per la Sergio
Bonelli. Dopo un libro intervista con Nizzi su Tex,
Guarino ha iniziato a curare per leditore Alla-
galla la ristampa di storie introvabili. Quel Larry
Yuma che Nizzi scriveva per il Giornalino, negli
anni Settanta. Larry Yuma assomiglia allo stra-
niero senza nome dei filmdi Sergio Leone, come Clint Eastwood
ha un poncho, un sigaro pendulo e faccia di pietra. Il recupero
interessante per varie ragioni: la prima che permette di apprez-
zare la straordinaria professionalit di Nizzi, artigiano delle storie,
che deve bruciare in poche tavole personaggi, situazioni, colpi di
scena. I disegni di Carlo Boscarato sono un po datati, ma cu-
ratissimi. Larry Yuma riassume bene lo stile del Giornalino: il pe-
riodico dei paolini, distribuito in abbonamento e nelle parrocchie,
ha sempre prodotto storie di grande qualit ma un po aneste -
tizzate, Larry Yuma spara ma non uccide, non scazzotta i cattivi
come Tex, perfino garbato. Il tentativo di non turbare il giovane
pubblico e la scarsa distribuzione ha consegnato alloblio molti
lavori validi, come Larry Yuma. Per fortuna ogni tanto c qualcuno
come Guarino che ha abbastanza passione per recuperarli.
IL FUMETTO
di Laura Cherubini
L
a storia pu ripetersi?
Questo il titolo del
convegno che ac-
compagnava The Ar-
tist Is Present al MoMA di New
York nel 2010, mostra poderosa
nel percorso di Marina Abra-
movic. La storia era la perfor-
mance, larte praticata da Abra-
movic, per definizione effime-
ra, tanto che molti artisti non la
replicherebbero mai. Abramo-
vic invece pensa che la perfor-
mance debba rivivere, non solo
a opera dellartista che lha idea-
ta, ma che debba essere traman-
data ad altri, insegnata e tra-
smessa.
Marina Abramovic (nata nel 46
in Serbia) forse lunica tra i
grandi protagonisti della per-
formance ad averne fatto un uso
esclusivo e continuativo. Fin
dai primi lavori sperimenta
ogni limite di resistenza psi-
co-fisica: va a conficcare la lama
di un coltello tra le dita di una
mano il pi velocemente possi-
bile; giace allinterno di una
stella di fuoco; esibisce su un ta-
volo 72 oggetti, non tutti inno-
cui, che il pubblico potr usare
sulla sua persona Conosce
lartista tedesco Ulay: nati lo
stesso giorno, ambedue perfor-
mer, nasce un grande amore e
unentusiasmante collabora-
zione artistica che dura dal 76
all88. In una storica azione nel
77 a Bologna, I m p o n d e ra b i l i a ,
Marina e Ulay si collocano nudi
sulla stretta soglia del museo co-
stringendo gli spettatori a pas-
sare tra loro. Lazione, come
molte altre, fin interrotta dalla
polizia. Si lasciano cos: il 30
marzo 1988 partono a piedi uno
a un capo e una allaltro della
Grande Muraglia Cinese. Dopo
90 giorni di cammino si incon-
trano e si separano.
Nel 97 Abramovic vince il Leo-
ne doro alla Biennale di Vene-
zia con Balkan Baroque, comples-
sa installazione e performance.
Nel 2005 con Seven Easy Pieces al
Guggenheim di New York ri-
mette in scena performance
storiche di altri grandi artisti:
Joseph Beuys, Bruce Nauman,
Gina Pane, Vito Acconci, Valie
Export. cos che si arriva alla
performance del MoMA. Lar -
tista presente per 3 mesi al mu-
seo dallapertura alla chiusura,
seduta a un tavolo: di fronte a lei
si siedono a turno gli spettatori.
Per Marina la prova pi dif-
ficile, dopo tante prove di resi-
stenza, deve sostenere il loro
sguardo. Con atto irreversibile
il pubblico entra nellopera, da
allora tutto sar diverso: nel
2012 al PAC di Milano con Th e
Abramovic Method il pubblico e
non lartista protagonista della
performance). Ed eccoci a Coun -
ting the rice appena presentato al
Centre dArt Contemporain di Gi-
nevra (dove nell87 era stato
presentato lultimo lavoro con
Ulay prima della Grande Mura-
glia). Il progetto presentato
dal MAI (Marina Abramovic In-
s t i t u te ) centro per linsegna -
mento e la conservazione della
performance che aprir tra un
anno a Hudson. Dopo una sorta
di prova generale a Milano con
gli studenti di Brera, lartista
propone al pubblico una sorta
di esercizio spirituale. Sedute in
una struttura lignea progettata
da Daniel Libeskind (realizzata
da Moroso), alcune persone so-
no intente a contare i chicchi di
riso in una lenta operazione che
richiede concentrazione, pa-
zienza e controllo di s, una
prova di trasformazione anche
spirituale, da cui si uscir un po
diversi. Come logica conse-
guenza del suo percorso Abra-
movic traduce lio in noie cer-
ca di restituirci un bene prezio-
so: il tempo. La prossima per-
formance in giugno alla Ser-
pentine Gallery a Londra.
Larte di conservare
una performance
COUNTING THE RICEA GINEVRA, LU LT I M O
CAPITOLO NEL PERCORSO DI MARINA ABRAMOVIC
LA MOSTRA
SECONDO TEMPO
Circo de los Horrores
Milano, Idroscalo, fino al 2 giugno;
poi Torino, dal 6 al 22 giugno
SONO RIUSCITI a stupire persino il mae-
stro del brivido Dario Argento con un car-
rozzone di mummie ciondolanti, pagliacci
assassini, suore sadiche, una nana spiritata
ed effetti speciali rudimentali, quali un ten-
done buio e fumoso, un finto cimitero di inizio
900, teste di bambole mozzate e motose-
ghe di plastica ma rumorosissime. Benvenuti
al Circo de los Horrores, uno show adre-
nalinico e spiazzante, resuscitato, come i suoi
zombie protagonisti, dalle ceneri del circo
che fu: con intelligenza e malizia Suso Silva,
ideatore e direttore nonch divertentissimo
mimo in scena, ha inventato un allestimento
terrorizzante e ironico, in grado di far rivivere
larte circense contaminandola con altri ge-
neri, come teatro e cabaret, burlesque e ci-
nema.
Capocomico dello show un Nosferatu ci-
nico e spassoso, osceno presentatore dei
molti personaggi di questo mondo lucife-
rino: in unatmosfera gotica e dark si muo-
vono il clown sanguinario e la vampira man-
giauomini, Belzeb e i suoi servi neri, la ve-
dova nera, le bambine possedute, linfer -
miera macellaia, il boia e il condannato a
mor teMa non una sfilata di maschere di
un macabro carnevale, n un susseguirsi di
trappole e scherzetti spaventosi per gli
spettatori: questo non un lunapark stre-
gato, bench il pubblico sia sempre coin-
volto, ma uno spettacolo di grande perizia
artistica. Gli interpreti sono bravissimi, spe-
cie nel coniugare abilit tecniche e suspen-
se per gli orrori: dai comici agli acrobati, dal-
le contorsioniste ai danzatori, dai mangia-
fuoco agli equilibristi. Come sulle monta-
gne russe, allo spavento seguono le risate e
al panico un applauso liberatorio: pueril-
mente e paradossalmente fan pi paura i
fantocci insanguinati e armati che il saltim-
banco incappucciato, sospeso nel vuoto, in
bilico su un pendolo a 10 metri da terra. Qui
lhorror non nasce dal pericolo reale ma dal
trucco sboccato e palesemente finto: un
numero dalta magia, se non di crudelt.
PATRIMONIO ALLITALIANA di Tomaso Montanari
Scuola di Ate n e : salvate il futuro
COUNTING
THE RICE
Centre dArt
C o n t e m p o ra i n
di Ginevra
di Stefano Feltri
21 il Fatto Quotidiano MERCOLED 14 MAGGIO 2 01 4 SECONDO TEMPO
ONDA SU ONDA
Renzi, il c re d i to della Rai
e lagenda delle priorit
IL PEGGIO DELLA DIRETTA
Federica e il manuale
delle domande indecenti
FEDERICA PANICUCCI conduce
Mattino Cinque La Pre ss e
di Loris Mazzetti
N
el 2011 il cda della Rai ha in-
viato al ministero dello Svilup-
po economico un atto di diffida con
intimazione di pagamento del debi-
to certificato, sottoscritto dallAg -
com, per mancato finanziamento di
300 milioni di euro. Articolo 21 ha de-
nunciato che dal 2005 la cifra che la
Rai avanza dallo Stato ammontereb-
be a un miliardo e mezzo. Nono-
stante ci Matteo Renzi impone alla
tv pubblica un taglio di 150 milioni.
Se nessuno solleva lesistenza del de-
bito (dovrebbe farlo il cda) sparir.
Un po come i personaggi dei film di
Checco Zalone, tanto politicamente
scorretti da diventare pi che cor-
retti. la storia di Renzi. Dopo la
sconfitta con Bersani, era dato per
spacciato, poi il disastro elettorale
del Pd, il ritorno di Renzi come uni-
ca alternativa: vince le primarie, di-
venta segretario, fa fuori Letta e dal
cilindro estrae la Presidenza del
Consiglio. Nel frattempo, in Rai, lo
sport del voltagabbana diventa quel-
lo pi in voga e i convegni sono loc -
casione migliore per fare incontri.
Che tristezza vedere Gasparri, a
quello dellUsigrai, ergersi a paladi-
no del servizio pubblico, raccontare
che la sua legge un esempio di plu-
ralismo, dopo i favori fatti a Media-
set, gli editti bulgari e soprattutto
aver impedito nel 2001, appena di-
ventato ministro, la vendita del
49% di Rai Way agli americani di
Crown Castle. Lincasso della Rai
sarebbe stato di 724 miliardi di lire al
netto di tasse e imposte.
RENZI, come Checco, il protagoni-
sta dei film di Zalone, fa finta di non
capire e il caos con luso del machete
diventa una strategia. Sono due gli
atti indispensabili per la democrazia
che il governo dovrebbe fare: una
legge (vera) sul conflitto di interessi e
una nuova che regolamenti il siste-
ma radiotelevisivo e il mercato pub-
blicitario in modo da seppellire per
sempre quellobbrobrio (lo sostiene
lUE) che stata la Gasparri e che,
con lavvento del digitale terrestre,
ha finito la sua funzione. Con loc -
casione Renzi dovrebbe dare alla Rai
garanzie di rinnovo della concessio-
ne del servizio pubblico, solo dopo si
pu privatizzare Rai Way, altrimenti
si rischierebbe si svendere; infine,
iniziare la lotta allevasione dellim -
posta di possesso della tv, pari a 350
milioni. Il sottosegretario Giacomel-
li, responsabile delle Comunicazio-
ni, non daccordo, ma possibile
recuperare limposta grazie alla bol-
letta dellenergia elettrica, la scusa
delle troppe compagnie non regge,
come dimostrato dal recupero sia
del contributo di 460 milioni per le
Ferrovie dello Stato sia dei sussidi
per lenergia rinnovabile.
di Veronica Tomassini
L
e domande erano di questo tipo:
Cosa direbbe alla madre del-
lassassino di sua figlia?, parliamo
di un tizio con la fregola dei bastoni,
ma eviterei i dettagli. La figlia una
giovane rumena, sappiamo dalla
cronaca, sodomizzata con oggetti as-
surdi e seviziata da quel che si con-
sidera un bischero, via (tant, ho fat-
to una bischerata, riferisce li d r a u-
lico maniaco di Firenze agli inqui-
renti, ndr). La donna rumena mor-
ta, Federica Panicucci ha una lista
della spesa pregna di domandone
per la madre: Cosa direbbe a sua
figlia adesso se fosse ancora viva?.
La madre in collegamento, vestita di
nero, porta in seno tutta la disgrazia
e la miseria di taluni paesi della
Transilvania, ha il destino dalla sua a
punirla, ci si mette anche la Pani-
cucci versione giornalista o non so
che col suo carico da novanta, sfiga
su sfiga.
Domandone. Grande sforzo degli
autori per rispettare un codice mo-
rale che manco per niente (lordine
dei giornalisti servir a qualcosa?).
Oppure ancora, altre domandone,
gli autori si limitano a oltraggiare il
senso comune della decenza (mica
la prima volta, il kitsch un insulto al
concetto di dignit in linea teorica o
tout court) a questo punto proce-
dono oltre ogni etica, sbattendosene
di una certa deontologia o buon gu-
sto o professione o amenit simili, la
Panicucci a Mattino Cinque infatti in-
calza: Cosa si aspetta dalla giusti-
zia?. Ecco, queste domande, come
da manuale, vanno bene per tutte le
occasioni, peraltro contengono gi la
risposta facile, no? perch sa-
rebbe un bel dire altrimenti, cosa ti
puoi aspettare Federica da una do-
manda del genere, permettimi. Ri-
sparmiaci.
TACETE TUTTI, oppure proposta: vi
piace la zumba? Ballate allora. uni-
dea. Lippica? Oppure non so: chat-
tate. Chiudete per inventario, datevi
ai salotti, parlate del pi o del meno,
oscuratevi un momento per cercare
di capire, per dirla con quella frasetta
idiomatica usata spesso dalle signore
della tv. Esempio: la Panicucci. E ti
viene da chiamarla proprio cos: la
Panicucci, con un che di lezioso che
ti inciampa sul palato. Ma davvero,
oggi quel minimo di amor proprio, e
che nonostante tutto mi par attenga a
una qualche specie di virt, mi bal-
zato nel petto, quando chiuso il col-
legamento tra la madre della giovane
rumena uccisa dal serial e il resto del-
le truppe cammellate, si udito fra-
nare nello studio imperscrutabil-
mente o scioccamente un applauso
da piccolo show, con le lacrime della
donna vestita di nero e microfona -
ta zoomate in video.
NIENTE DI NUOVO, lo so. Mi sem-
brata la fine dei tempi, tuttavia, un
oscuramento da ultimi giorni, da fine
impero, da Sodoma e Gomorra. Un
ribadimento della deriva, della amo-
ralit, di quel che betise o peggio
incapacit, il dissidio tra valore e di-
svalore, merito e chincagliere da far
fagotto. Una domanda, stavolta la
mia, alla Panicucci: quando dice
cerchiamo di capire, vorrei capire:
de che?
Gli ascolti
di luned
MISTER IGNIS
Spettatori 5,1 mln Share 1 9, 4 8 %
GRANDE FRATELLO 13
Spettatori 3,92 mln Share 1 9,1 4 %
R E S U R R ECT I O N
S p e t t a to r i 2,1 mln Share 8,5%
R E P O RT
Spettatori 1,9 mln Share 7,1%
18.30 Transatlantico Attual.
19.00 NewsNotiziario
19.25 SeraSportNotiziario
sportivo
19.30 Il Caff: il punto
Attualit
20.00 Il Puntoalle20.00
Attualit
MeteoPrevisioni del
tempo(all interno)
20.58 MeteoPrevisioni del
tempo
21.00 Newslunghe
Notiziario
21.26 MeteoPrevisioni del
tempo
21.30 Visioni di futuro
Attualit
21.56 MeteoPrevisioni del
tempo
22.00 Visioni di futuro
Attualit
22.26 MeteoPrevisioni del
tempo
22.30 Newslunghe
Notiziario
22.56 MeteoPrevisioni del
tempo
23.00 Il Punto+Rassegna
Stampa Attualit
23.27 MeteoPrevisioni del
tempo
23.30 Il Punto+Rassegna
Stampa Attualit
23.57 MeteoPrevisioni
tempo
0.00 News+Rassegna
Stampa Attualit
0.27 MeteoPrevisioni del
tempo
6.00 PrimaPagina Infor.
7.55 Traffico- Borsae
Monete- Meteo.it
Informazione
8.00 TG5Mattina
Informazione
8.45 MattinoCinque
Attualit
TG5- Ore10- Meteo.it
Informazione
(all interno)
11.00 ForumReal Tv
13.00 TG5- Meteo.it
Informazione
13.40 Beautiful Soap
14.05 GrandeFratello Reality
14.10 CentoVetrine Soap
14.45 Uomini eDonne
Talkshow
16.05 GrandeFratello Reality
16.15 Il segreto Soap
17.10 PomeriggioCinque
Attualit
TG5Minuti
Informazione
(all interno)
18.50 Avanti unaltro Gioco
20.00 TG5- Meteo.it
Informazione
20.40 StriscialaNotizia
Attualit
21.10 Novit Furore-
Il ventodellasperanza
Primapuntata
Miniserie
23.00 Il segreto Soap
23.45 Segui il tuocuore-
Drammatico(Usa
2010). Di Burr Steers,
conZacEfron
7.30 Vecchi Bastardi
Real Tv(R)
8.30 UrbanWild
Documentario(Repl.)
9.40 Comemi vorrei
Real Tv(R)
10.20 Dr. HouseTelefilm
12.10 Cottoemangiato-
Il mendel giorno
Rubrica
12.25 StudioAperto-
Meteo.it Informazione
13.00 SportMediaset
Notiziariosportivo
13.40 GrandeFratello Reality
14.00 GrandeFratello- Live
Realityshow
14.10 I Simpson Cartoni
14.35 Vecchi Bastardi
Real Tv
15.25 What smydestiny
DragonBall Cartoni
animati
15.50 UrbanWild
Documentario
16.45 TheBigBangTheory
Telefilm
17.40 Comemi vorrei Real Tv
18.30 StudioAperto-
Meteo.it Informazione
19.20 C.S.I. Ungesto
d amore Telefilm
20.20 Calcio, UEFAEuropa
League2013/2014
Siviglia- Benfica
(Diretta)
22.50 SpecialeEuropa
League Rubrica
23.45 Chiambretti
Supermarket Variet
7.20 Miami Vice Finedi un
sogno- primaparte
Telefilm
8.15 Hunter Sonoil pi
forte Telefilm
9.40 Carabinieri 2
Sensodi colpa
Telefilm
10.45 Ricetteall italiana
Rubrica
11.30 TG4- Meteo.it
Informazione
12.00 Undetectiveincorsia
Il bigamo Telefilm
12.55 Lasignoraingiallo
Unautentico
purosangue Telefilm
14.00 Losportellodi Forum
Real Tv
15.30 HamburgDistretto21
Padri efigli Telefilm
16.35 Il grandeCaruso-
Biografico(Usa1951).
Di RichardThorpe,
conMarioLanza,
AnnBlyth
18.55 TG4- Meteo.it
Informazione
19.35 Il segreto Soap
20.30 Tempestad amore
Soap
21.15 Novit- PrimaTv
NoLimit Identit
segreta Partita
doppia Telefilm
0.05 Dentrolanotizia
I soldi buttati dallo
Stato Attualit
1.35 Appuntamentocon
MiaMartini
6.00 TGLa7- Meteo-
Oroscopo- Traffico-
Informazione
Informazione
6.55 Movieflash Rubrica
7.00 Omnibus- Rassegna
Stampa Attualit
7.30 TGLa7 Informazione
7.50 Omnibusmeteo
Informazione
7.55 Omnibus Attualit
9.45 CoffeeBreak
Attualit
11.00 L ariachetira
Attualit
13.30 TGLa7 Informazione
14.00 TGLa7Cronache
Attualit
14.40 Lestradedi San
Francisco Un
poliziottodiverso
Interludio Telefilm
16.40 Il Commissario
Cordier Note
disperate Telefilm
18.10 L ispettoreBarnaby
Chi hauccisoCock
Robin? Telefilm
20.00 TGLa7 Informazione
20.30 Ottoemezzo
Attualit
21.10 LaGabbia
Attualit. Condottto
daGianluigi Paragone
(Diretta)
0.00 TGLa7NightDesk
Attualit
1.10 Movieflash Rubrica
1.15 Ottoemezzo
Attualit(Replica)
6.45 Unomattina Attualit
10.00 UnomattinaStorieVere
Rubrica
10.30 UnomattinaVerde
Rubrica
10.55 Chetempofa
Informazione
11.00 TG1 Informazione
11.25 UnomattinaMagazine
Rubrica
12.00 Laprovadel cuoco
VarietCondottoda
AntonellaClerici
13.30 TG1 Informazione
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amori etradimenti
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Attualit
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Telegiornale- TG1- Che
tempofa Informazione
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Commedia(Usa1998).
Di IvanReitman, con
HarrisonFord, Anne
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TG160Secondi
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Messaggi autogestiti
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Societ Rubrica
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14.00 Dettofatto Attualit
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Boom Telefilm
17.05 Elezioni Europee2014
Attualit
17.45 TG2FlashL.I.S.
Informazione
17.50 Rai TGSport Notiziario
sportivo
18.15 TG2- Meteo2
Informazione
18.45 SquadraSpeciale
Cobra11 Conti in
nero Dal buiodella
memoria Telefilm
20.30 TG2- 20.30
Informazione
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21.10 TheVoiceof Italy2
Talent show
TG2 Informazione
(all interno)
0.30 TG2 Informazione
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10.00 Elezioni Europee2014
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12.25 Panequotidiano
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12.50 Giromattina Rubrica
13.10 Il tempoelastoria
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14.00 TGRegione- Meteo
Informazione
14.20 TG3- Meteo3 Infor.
14.50 TGRLeonardo Rubrica
15.05 TGRPiazzaAffari
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d Italia 5atappa(Dir.)
17.15 Processoallatappa
Rubricasportiva
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Documentario
18.15 Geo Documentario
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19.30 TGRegione- Meteo
Informazione
20.00 Blob Variet
20.10 Panequotidiano
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Lastoriadi Maddalena
SemeraroeVelia
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visto? Attualit
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Attualit
LA TV DI OGGI
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un trucco SCP
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te trib SCF
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19.00 The Social
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sione impossibile SCC
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nel Bronx SCH
19.35 Lou - storia di un senti-
mento SCP
19.40 Biancaneve
e gli 007 nani SCF
21.00 La scoperta
dell alba SCP
21.00 La terrazza
sul lago SCM
21.00 Prima tv Sedotti e
abbandonati SCU
21.00 Io speriamo
che me la cavo SCC
21.00 Sammy 2 SCF
21.10 Il diario di Jack SC1
21.10 Senza freni SCH
22.35 Dance with me SCP
22.40 Ember - Il mistero
della Citt di Luce SCF
22.45 Holy Smoke -
Fuoco sacro SCU
22.45 Ti presento i miei SCC
22.50 Cosmopolis SCH
22.55 Senza esclusione di
colpi SCM
22.55 Melissa P. SC1
0.20 Martin e Julia SCF
12.00 Tennis, ATP World Tour
Masters 1000 2014
Roma: secondo turno
(Diretta) SP2-3
17.00 Calcio, UEFA Europa
League 2013/2014
Benfica - Juventus
(Sintesi) SP1
17.30 Calcio, UEFA Europa
League 2013/2014
Valencia - Siviglia
(Sintesi) SP1
18.00 Calcio, UEFA Europa
League 2013/2014
Juventus - Benfica
(Sintesi) SP1
19.00 Tennis, ATP World Tour
Masters 1000 2014
Roma: secondo turno
(Diretta) SP3
19.30 Tennis, ATP World Tour
Masters 1000 2014
Roma: secondo turno
(Diretta) SP2
20.45 Calcio, UEFA Europa
League 2013/2014
Finale, da Torino
Siviglia - Benfica
(Diretta) SP1
21.30 Wrestling WWE
Domestic Raw SP2
21.30 Basket, NBA
2013/2014 Oklahoma
City Thunder - Los
Angeles Clippers
(Replica) SP3
0.00 Tennis, ATP World Tour
Masters 1000 2014
Roma: secondo turno
(Replica) SP3
I film Lo sport
Il prezzo dei Mondiali in Brasile
Aunmesedall iniziodei Mondiali di calcioinBrasilelemanifestazioni nellefavelas nonsi placano
soprattuttoinseguitoallacosiddettagentrificazione di RioDeJeneiro. Oltreagli evidenti aspetti
positivi dellamanovra, nellacitt di Rioquestosignificaanchel espulsionedellecomunit pi
deboli efragili daalcuni quartieri. Leultimehannoriguardatolafaveladi Alemodove, dopoesse-
restatapacificata dallapolizia, gli affitti sonosaliti ei pipoveri sonostati cacciati. Moltagente
hatrovatorifugioinunavecchiafabbricaabbandonatadoveoravivesenzaacquapotabile, senza
fogneei basilari servizi igienici. Intantosi fannostradai dubbi sullapossibilit del Brasiledi essere
effettivamenteprontoper leOlimpiadi del 2106. Nei giorni scorsi il ComitatoOlimpicohachiesto
aLondradi tenersi prontaadospitaredi nuovoi giochi edancheMoscasarebbestataindicata
comepossibilesedealternativa, qualoralacitt brasilianadovessedareforfait. ARadio3mondo
AnnaMariaGiordanoneparla incollegamentodaSanPaoloconPaoloManzo, giornalistafree-
lance, analistageopoliticochecollaboraconPanorama, LaStampa, SecoloXIX.
RADIO311.00
22 MERCOLED 14 MAGGIO 2014 il Fatto Quotidiano
tuale persino peggiore di quel-
lo di oggi, anche solo perch
verrebbe dopo e sconterebbe
un ulteriore deficit di speran -
za e unimpennata di rab -
bia. Porsi il problema se Grillo
dopo aver preso voti a sinistra
li stia prendendo a destra,
equivale alle danze sul Titanic
in una visione allargata, fuori
dai salotti mediatici e in giro
per le strade.
n LA PALUDE funziona anco-
ra egregiamente e sta finendo
di inghiottirci. Se viene conti-
nuamente ignorato il principio
di realt che ci ha ridotti cos,
forse dovremmo ricorrere alla
fiction, o alla fantapolitica. Co-
me potrebbe Renzi uscire dalla
strettoia di potere in cui scien-
temente si andato a cacciare,
di Daniela Ranieri
L
ottimismo il pro-
fumo della vita!,
gridava Tonino
Guerra a un certo
Gianni nello spot dellazienda
che fu di Oscar Farinetti. E in-
fatti lottimismo va bene per gli
spot delle lavatrici, per una
chiacchiera dallestetista, per la
tv del pomeriggio. Quando di-
venta categoria politica, come
un tempo lamore per il par-
tito fondato da chi sappiamo,
pu stordire e dopare i sondag-
gi l per l, ma poi accresce nelle
masse quella imponderabile
sensazione di presa per il culo
che pu portare a ben peggio
che a una sconfitta elettorale.
Su, su, il leit motiv di governo e
giornali: bisogna pompare,
non demoralizzare, non impa-
ludare la terribile ascesa e pro-
gressiva del governo attentato
pi da gufi e rosiconi che dai
cascami di un potere malato a
cui si professa estraneo.
Siccome audace, Renzi aiuta-
to dalla fortuna: vicino a Mon-
tecitorio trova per strada 20 eu-
ro (Forattini li disegnerebbe
sfuggiti a una mazzetta di euro
del 93). Una cosa da Signor
Bonaventura o da Gastone il
fortunato, che cos perfetta non
sarebbe venuta in mente nem-
meno a consulente di comuni-
cazione nascosto dietro lango-
lo. Il Co r r i e re lo immortala, sot-
to il titolone Il premier a Mi-
lano contro il pessimismo
mentre raccoglie la banconota,
in posa da co a c h -motivatore
che infonde entusiasmo alle
truppe disincentivate del Pae-
se.
Doppiando il Fattore C. di Pro-
di e obliterando per sempre la
sfregatina sulla gobba di An-
dreotti, la mitologia di Renzi
Fortunello sfiora quellottimi-
smo idiota associato alla cosid-
detta sindrome di Pollyanna,
che in psichiatria e in politica
va sotto il nome di rimozione.
E se Prodi attribuiva il culo
proprio a un ottimismo conso-
lidato da strategia attendista e
sorriso da gattone fiducioso,
Renzi diffonde un pensare po-
sitivo di sfondamento, aggres-
sivo e spinterogeno, un an-
ti-catastrofismo da bulldozer
con le ali ai piedi dentro la gora
degli affossatori di principio. Il
suo governo-Red Bull si tesse
da s la leggenda di un new deal
frenato non tanto dal principio
di realt o dal sano scetticismo
davanti a un malato grave per
cui occorre ben altro che zuc-
cherini, ma da avversari poli-
tici e musi lunghi. Quando tut-
to tifo e tasto Mi piace, non
si pu dissentire dicendo la
democrazia, bellezza, ch si
viene tacciati di remare con-
tro o di esser grillini.
Quanto allaffare Expo, il ne-
mico la sfiducia ingenerata da
questi spiacevoli episodi, come
fossero incidenti di un percor-
so altrimenti sereno e non lef-
fetto dello scoperchiamento di
un pentolone che bolle nel per-
fetto equilibrio degli ingre-
dienti da almeno 30 anni. Di
guardare in faccia, seriamente
e con durezza, una realt anco-
ra e purtroppo imparentata col
presente, non se ne parla. Me-
glio somministrare intramu-
scolo di parole insulse come ot-
timismo e pessimismo, evitan-
do di affrontare la contraddi-
zione che le grandi cose di cui
dovremmo andare fieri in Italia
si fanno solo in un contesto di
sporcizia morale e corruzione
sistemica. Daltra parte, non va
di moda il sentiment? Non ,
questa sciocca trovata del mar-
keting politico, il feticcio di una
politica post-ideologica che
non ce la fa ad auto-rottamarsi
per riacquistare un po di cre-
dibilit? C qualcosa di mania-
cale in questo ottimismo arro-
gante che non sopporta le cri-
tiche e non somiglia a quello
del Candide di Voltaire ma, tra
cambiar verso e svolte buone,
finisce per sapere di fuffa, se
donne e uomini renziani, inter-
rogati in tv, rispondono a tutto
con il m a g i ca b u l a degli 80 euro.
COS SONO MALAFEDE e pes-
simismo ad associare, fatal-
mente simmetrico e contrario
al Fattore C., il Compagno G,
vecchia dinamo dei finanzia-
menti del Pci che non ha niente
a che spartire con Renzi, inci-
dentalmente capo del partito di
cui Greganti aveva la tessera fi-
no a ieri.
Insomma questione di umore
nazionale la riuscita o il falli-
mento di questo esperimento di
governo nato col collo torto, il
nichilismo a cui hanno condot-
to 20 anni di malgoverno e cor-
ruzione lorigine della sua
eventuale dbcle. Fosse cos,
sarebbe possibile raddrizzare le
sorti del Paese assumendo tutti
massicce dosi di Prozac. E men-
tre Berlusconi promette di re-
galare un nuovo, inutile sorriso
agli anziani, Renzi potrebbe in-
serire iperico e fiori di Bach nel
Sistema Sanitario nazionale.
Essere ottimisti da crimina-
li, concordarono Theodor W.
Adorno e Samuel Beckett in
una trasmissione alla radio te-
desca nel 1968; a togliere lin -
dividuo dai carboni ardenti di
una societ ingiusta non n
mai sar lottimismo, soprat-
tutto se magicamente infuso
dallalto come le raccomanda-
zioni del comandante di un ae-
reo che rischia di precipitare.
COME TONINO GUERRA
SECONDO TEMPO
PIOVONO PIETRE
Fantapolitica da b o rd :
Renzi d ragione a Grillo
IL BADANTE
ORDINI ESECUTIVI
Lottimismo del premier,
come lamore di B., una
categoria politica che dopa
i sondaggi e accresce
un imponderabile
senso di presa per il culo
VIGILIA EUROPEA
Per rifondare il Paese
servono persone senza
scheletri negli armadi:
ecco cosa dovrebbe dire
il segretario Pd
per guadagnare voti
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi Dlm
di Oliviero Beha
n M A LG R A D O i titoloni sui
giornali e gli strepiti nei
talk-show che dovrebbero
smuovere le acque, questa vi-
gilia elettorale sta andando
avanti alla moviola. Renzi con-
tinua a metterci la faccia
schierando lo Stato contro i
ladri, Grillo scopre il vantag-
gio/necessit di andare da Ve-
spa per certificarsi senza pe-
tardi in tasca, Berlusconi ma-
neggia dentiere: come in una
tappa di montagna del Giro
dItalia larrivo nelle prossime
urne dovrebbe avvenire nel-
lordine anche se per il M5S
ronzano gli abbuoni in extre-
mis per gli arresti milanesi, da
ancora e sempre Tangento-
poli. DellEuropa sembra co-
munque importare poco, ogni
discorso non va oltre le u ro,
lastensionismo gi dato per
macroscopico ma tanto sono
solo Europee e come sanno
tutti contano solo in funzione
del riflesso interno nei rapporti
di forze. In tale contesto c gi
qualche politologo pi illumi-
nato che dipinge ipotesi di fu-
turo immediato a base del so-
lito bipartitismo imperfetto
in cui, fermo restando il Pd,
linterfaccia vedrebbe Grillo e i
suoi al posto di Berlusconi.
Con la mutazione politica di
ruolo per il partito di Renzi che
coronerebbe la sua mutazione
antropologica, trasformando-
lo in forza di governo contrap-
posta a unopposizione pen -
t a s te l l a t a da dipingere sem-
pre di pi come un rigurgito si-
milpoujadista, ov v i a m e n te
per il Pd non in grado di go-
vernare. Mentre il Paese af-
fonda ben oltre i resoconti
giornalistici, ci troveremmo in
una situazione di stallo politi-
co e disarmo etico e intellet-
permanendo ai suoi lati una
nomenklatura di partito e di
parapartito che non molla cer-
to perch lui pi giovane e
carino? Facendo qualcosa che
non mai stata fatta e che gli
farebbe di sicuro rischiare la
ghirba ma sparigliare clamo-
rosamente le carte. E cio di-
cendo quello che molta parte
del Paese pensa e addirittura
dice (e in buona sostanza vo-
ta): Su tutto o quasi nelle sue
denunce Grillo ha ragione, lo
ammetto, perch il sistema a
essere marcio, non il Greganti
di turno. Quindi per rifondare il
Paese attraverso la politica ho
bisogno di tutti coloro i quali
non abbiano scheletri negli ar-
madi e magari neppure gli ar-
madi, per potersi assumere le
responsabilit di una rottama-
zione vera, non det ma di in-
fingardaggine, di corruzione
penale, intellettuale, etica. Ma
dopo? Grillo e i suoi sono in
grado di rifondare il Paese?
Hanno le caratteristiche di
nuova classe dirigente? La si-
tuazione troppo ammalata.
Parliamone insieme, dal gior-
no dopo il voto. Basta con i pre-
giudicati e con coloro che han-
no fatto parte di questo siste-
ma marcio e complementare,
in una costellazione di partiti,
banche, imprese ecc. La do-
manda : se Renzi fosse in gra-
do di parlare al Paese cos da
qualunque pulpito (attenzio-
ne, perch la stampa e la tv
fanno parte di quello stesso si-
stema...), guadagnerebbe voti
o li perderebbe pro-M5S? Nel
primo caso saremmo a una
sorta di Rinascimento (o Rina-
scente...) del partito, nel se-
condo caso comunque vor-
rebbe dire che i voti di Renzi
sono potenzialmente di Grillo.
Meglio la fantapolitica o le vi-
gilie alla moviola?
Governo Prozac
contro i pessimisti
di Alessandro Robecchi

entusiasmante vivere in un posto dove


ci sono tante possibilit di scelta. Per
cui possiamo decidere di appassionarci in-
differentemente alla Spectre di Claudio
Scajola o alla simpatica combriccola del-
lExpo. Oppure, siccome siamo agili e mul-
titasking, passare da un caso allaltro, mi-
schiare le cose, dilettarci con questa o quel-
la intercettazione alla mattina e passare al-
le trasferte a Montecarlo al pomeriggio, di-
strarci alla sera con le cronache delle av-
venture galanti del ras ligure e magari poi,
in caso dinsonnia, passare alle piantine
della grande Esposizione: come avrebbe
dovuto essere (orti, vie dacqua, metropo-
litane) e come sar (cemento, pi che al-
tro). Se poi ci alziamo presto, possiamo
compulsare per colazione il via vai di di-
rigenti Asl negli uffici di quel tal Frigerio, o
commentare con amici e parenti la con-
tabilit delle tangenti nascosta tra la bian-
cheria. O guardare le belle foto della signo-
ra Rizzo coniugata Matacena in pose na-
turalissime, tipo sdraiata sul cofano di una
Ferrari. Insomma, non ci si annoia. Questo
fatto che il cittadino sia spettatore non
cosa nuova, intendiamoci. Per, stante le
dimensioni dello spettacolo a cui assiste, e
per cui paga un biglietto salatissimo, po-
trebbe accampare qualche diritto, qualche
pretesa dalla platea. Eccone alcune.
GLI ATTORI. Uffa. A par-
te lavvenente signora di
cui sopra, non c ricam-
bio nel cast. Vedere lo
stesso film di ventanni fa
e pure con gli stessi attori
seccante. Possibile che
la produzione non abbia
trovato un affarista di si-
nistra meno attempato
del compagno G? Possi-
bile che a tirare le fila ci
siano ancora i Grillo, i
Frigerio e altre vecchie
star dei fotoromanzi dei tempi di Bettino?
Su, coraggio, un po di volti nuovi! Chi vo-
lete che si appassioni a una fiction con at-
tori settantenni che recitano svogliatamen-
te una parte che ripetono da decenni? E la
scena del branzino non sar un po lunga? E
le delibere in bianco, non saranno un truc-
chetto narrativo un po antico?
LA TRAMA. Buona, non c che dire. Per
complessa e intrecciata, pure troppo. An-
cora una volta il reality sullItalia non tiene
conto dei nuovi media. Perch non usare
Facebook? Poter cliccare Mi piace su
questo o quel passaggio darebbe buone in-
dicazioni agli sceneggiatori. Ad esempio,
Scajola che va in bianco perch la bionda fa
una tarantolata sullaereo s, mi piace
(clic).
IL TUTORIAL. E se qual-
cuno si perde una punta-
ta? Se uno si ammala e per
due giorni non segue la
vicenda? Urge supporto
elettronico. Per esempio,
un bel sito internet con
tutto larchivio Scajola,
quel delizioso compendio
di vita nazionale seque-
strato dagli inquirenti
(Tutti teniamo le bollet-
te pagate in casa, come
ha detto Sallusti in tiv).
Bene, tutto online, consultabile, con lin -
dice dei nomi, atti, gesta, azioni, conver-
sazioni, ricatti, intimidazioni, affari. Cosa
che vale, ovviamente, anche per le inter-
cettazioni dellExpo, i verbali, i menu dei
ristoranti in cui si discutevano appalti, no-
mine e favori. In pratica, unenorme banca
dati che ognuno possa consultare da casa.
Baster digitare Dubai per leggerne delle
belle. O mutande per trovare la conta-
bilit delle tangenti. O Skype per sapere
come si parlano gli attori in scena quando
vogliono evitare il telefono. Si, capisco, ser-
vir un grande spazio fisico per i server, lo
stoccaggio dei dati, i cervellone centrale.
Ma avremo un bel padiglione Italia allE-
xpo, no? Ecco, usiamo quello, ottimizzia-
mo. Per lesposizione universale non esiste
monumento migliore.
S CA J O L A - E X P O
Il cast lo stesso di 20
anni fa, la trama buona,
anche se intrecciata
Ma se ci creassero
un database per vederlo
anche sulla tv di casa?
Il film lo abbiamo gi visto
e il b i g l i e t to ci costa troppo
23 il Fatto Quotidiano MERCOLED 14 MAGGIO 2 01 4
A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo
SECONDO TEMPO
Si perseguita DellUtri
e Battisti rimane libero
Vorrei capire perch do-
vremmo chiedere l'estra-
dizione di Marcello Del-
lUtri dal Libano, che ac-
cusato di associazione
mafiosa in concorso
esterno, ma poi ce ne in-
fischiamo di Cesare Bat-
tisti, che soggiorna tran-
quillamente in Brasile ma
che solo colpevole di
quattro omicidi. Se la leg-
ge uguale per tutti, la
giustizia e i nostri politici
dovrebbero occuparsi
prima di chi protegge un
criminale in Brasile: altri-
menti io sto con DellU-
tri. Se la differenza di giu-
dizio sta nel fatto che uno
che viene da Botteghe
Oscure e laltro da Arco-
re, allora si vede che la ve-
ra mafia non in Libano.
Enzo Bernasconi
La sanit degli sprechi
fa pagare i poveri
In un paese come lItalia,
con una enorme evasione
fiscale, in cui corruzione e
ruberie sembrano diven-
tate endemiche e con pri-
vilegi di ogni tipo, cono-
sco un giovane che per la-
voro pulisce scale condo-
miniali. Lo fa alle dipen-
denze di un datore di la-
voro per 600 euro al mese,
ha una moglie disoccupa-
ta e tre figli minori a ca-
rico, per i quali percepisce
300 euro al mese di asse-
gni familiari. Lui si visto
negare lesenzione dal tic-
ket per le prestazioni me-
diche per s e per tutta la
sua famiglia. Questo per-
ch il giovane di cui parlo
non disoccupato e quin-
di non rientra nei casi di
esenzione, ma non vi
rientrano neanche la mo-
glie disoccupata e i figli
perch gi ricevono gli as-
segni familiari. E il loro
caso non che un esem-
pio di una situazione che
riguarda migliaia di fami-
glie. Mi farebbe piacere
sapere dalla ministra Bea-
trice Lorenzin, e dalla as-
sessora alla Regione sici-
liana, Lucia Borsellino, se
ritengono che questa
norma abbia una qualche
logicit e se sia giusto che
le conseguenze degli
sprechi della sanit pub-
blica, debbano ricadere
su cittadini al limite della
povert.
Anna Puglisi
Trieste non pu ospitare
concerti neofascisti
Ho saputo che il prossi-
mo 31 maggio il Comune
di Trieste ha autorizzato il
neofascista Gruppo
Unione e Difesa a orga-
nizzare in Piazza Garibal-
di un concerto, nel quale
si esibiranno gruppi mu-
sicali con nomi quali
Rock Ariano e simili.
Nel pubblico profilo face-
book del GUD campeg-
giano le seguenti frasi:
Priebke soldato incarce-
rato; nella Risiera c
ancora tanto posto.
Trovo indegno che in una
citt come Trieste - che in
un passato non troppo re-
moto ha subito prima gli
orrori fascisti e nazisti
con le duemila persone
trucidate nella Risiera di
San Sabba e poi quelli co-
munisti con i morti della
Foiba di Basovizza - an-
cora si inneggi allodio
razziale, ancora non si di-
ca basta agli inutili con-
flitti nati in quella disgra-
ziata e bellissima terra di
confine. Trovo indegno
che al contrario il Comu-
ne autorizzi e pubblicizzi
simili iniziative e che, an-
cora oggi, persone che
vorrebbero riportarci al
terrore e allorrore del re-
gime fascista possano uti-
lizzare le pubbliche piaz-
ze per aizzare esseri uma-
ni contro altri esseri uma-
ni.
Andrea Castelletto
La droga scorre a fiumi
e corrompe i giovani
Immagino la pacchia dei
trafficanti di droga italia-
ni e la floridit dei loro in-
troiti finanziari in questo
Paese, che sembra essersi
dimenticato di loro. Per
contro, vedo le sconfitte
dei servizi come i Sert, che
sono stati letteralmente
disarmati, lasciando de-
cine di migliaia di fami-
glie sole nella disperazio-
ne. Unica isola di salvezza
sembra essere la mano
tesa di Giovanardi. Tra
il lavoro che non c pi, la
droga e lalcool, in atto
una pulizia etnica dove la
razza inferiore da stermi-
nare il giovane italia-
no.
Rudi Toselli
Politici ciarlatani fanno
solo false promesse
Senza dare nellocchio,
nei primi giorni di gover-
no e nel trambusto delle
mille promesse, facendo
come fanno gli imbro-
glioni, i i nostri politici
hanno lanciato due bom-
be: una tantum e con-
tributo solidale. Adesso
alzano cortine di fumo, in
modo che nessuno se ne
accorga, fino a dopo le
elezioni. Non sono dei
condottieri, questi: sono
solo dei poveri ciarlata-
ni.
Valentino Castriota
Poveglia va salvata
dalla speculazione
Ho letto la notizia e non
posso fare a meno di chie-
dermi chi ha deciso di
svendere, dal patrimonio
pubblico cio di noi tutti,
lisola di Poveglia, una
delle pi belle della lagu-
na di Venezia. Ho appro-
fondito e ho visto che il
demanio. Allora mi so-
no chiesto chi rappresen-
ta fisicamente questo ma-
ledetto demanio. Ho cer-
cato informazioni e sco-
perto che un ente che
CARO COLOMBO, ho sentito da Alfano
(che sarebbe il ministro dell'Interno) la
seguente frase: Siamo in grado di ga-
rantire una Expo mafia free. Ho sentito
b e n e?
Sonia
PENSO DI S, perch lincredibile frase
stata tante volte ritrasmessa nella giornata
del 12 maggio. Perch incredibile? Perch
affronta un gravissimo problema della Re-
pubblica come se fosse il difetto facilmente
riparabile di un prodotto. Il lapsus svela in
pieno lincapacit di rendersi conto di un
problema grande abbastanza da condizio-
nare la sopravvivenza italiana. E questo
spiega, a sua volta, ci che avvenuto al-
lItalia. Da persona di lungo corso nella po-
litica italiana, Alfano non pu non essersi
reso conto della lunga contiguit del crimi-
ne organizzato con alcune istituzioni (o
persone delle istituzioni) dello Stato, della
corruzione lungo percorsi molto profondi
di intercettazione di decisioni e di esercizio
del potere. Non c bisogno di chiamare in
causa lonest personale di Alfano, che qui
non il punto. Il punto che ci che sta cer-
cando di fare Renzi, ponendo in prossimit
di ogni decisione, nellambito della nuova
Expo, un garante dellonest allo stesso
tempo una buona idea e una terribile di-
chiarazione dello stato delle cose in Italia.
Ricorda il periodo dei guardioni alla Fiat
ai tempi di Valletta: gli operai venivano
perquisiti a ogni fine turno nel timore che
si portassero via attrezzi della fabbrica.
Era, naturalmente, un gesto di intimida-
zione e di umiliazione nei confronti degli
operai da parte di un buon manager senza
alcuna percezione dei diritti civili dei suoi
operai. Il gesto gli serviva per far capire chi
comanda. Qui la decisione una sorta di
ultima spiaggia per impedire che ministri,
imprenditori, manager e professionisti ru-
bino importanti parti di ricchezza dello
Stato. Qui la mafia centra come vicino di
casa che utilissimo nel prima e nel dopo e
soprattutto nel dettare un sistema di vita.
Quel sistema di vita testimoniato da due
importanti politici italiani appena usciti
prima dalla scena politica e poi da quella
giudiziaria. Uno addetto ai servizi sociali
in Italia, laltro esule a Beirut, dove per-
sino la polizia libanese (in un Paese molto
avventuroso) stenta a orientarsi sulla por-
tata e vastit dei fatti che hanno portato a
certe condanne. Ma certe condanne ri-
guardano proprietario e manager di punta
di grandissima impresa italiana diventati,
in piena collusione (cito le sentenze) con lo
stesso marchio da cui ora dovremmo essere
free. Parlo del fondatore e condottiero di
uno dei pi importanti partiti di governo
della storia italiana. Ecco perch la frase di
Alfano triste prima di essere fatua. Pur-
troppo non significa nulla.
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano
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Garantisco
Expo
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* attenzione accertarsi prima che la zona sia raggiunta dalla distribuzione de Il Fatto Quotidiano
avrebbe lo scopo di valo-
rizzare, fra laltro, i beni
pubblici. Non ha il com-
pito di vendere e tanto
meno svendere tali beni, a
meno che non abbia avu-
to linput dal ministero. A
questo punto la ricerca
diventa complicata e qua-
si impossibile, per scova-
re la mente eccelsa che ha
avuto lidea di porre sul
mercato Poveglia. Chiss
quanti altri beni comuni
di valore quasi inestima-
bile rischiano di fare la
stessa fine senza che i le-
gittimi proprietari, noi
tutti, siano informati.
Speriamo almeno che il
comitato di gestione giu-
dichi inadeguata lofferta
di 513.000 euro di quel
privato che ha pensato di
toglierci un simile tesoro
con un pugno di euro.
Mario Sacchi
I profughi disperati
e la nostra ipocrisia
Adesso comincer line-
sorabile cambio di parola:
da disperso a morto. E le
parole diventeranno nu-
meri e i nomi di quei mi-
granti morti non li sapre-
mo nemmeno. La nostra
ipocrisia per qualche
tempo concentrer i suoi
sforzi sui sopravvissuti.
Quando arrivano, arriva-
no cos, nellestrema peri-
feria meridionale del no-
stro Paese, a Lampedusa:
con gli occhi rossi di sale e
di terrore. Per quel mare
che li salva o li condanna,
per quel sole che li illumi-
na o li brucia. Per quel
dubbio atroce che li assale
quando approdano, se
approdano: sar migliore
o peggiore, la nostra vita,
in un Paese che ha creato
dal niente un reato di
clandestinit e che trove-
r presto il modo di rispe-
dirci via di nuovo? Invece
la deriva quella di un
Paese, il nostro, che si
stacca dall'Europa e navi-
ga su mezzi di fortuna, tra
la legge Bossi-Fini e il de-
creto Maroni. Questa Ita-
lia del bisognava pensar-
ci prima, ma anche del
tutti a casa loro. Siamo
noi che, barricati nelle
nostre sicumere di sicu-
rezza, in realt continuia-
mo a derivare. Verso li-
numano.
Paolo Izzo
Berlusconi: pantomima
di un pezzo dItalia
Per capire cos successo
in Italia in questi ventan-
ni berlusconiani, bisogna
riascoltare cosa ha detto
Berlusconi. La magistra-
tura, innanzitutto, il suo
vero cruccio. Una batta-
glia campale che, nono-
stante gli aiuti ricevuti da
tutta la politica, non riu-
scito a vincere del tutto.
Cos siamo alla farsa ben
descritta da Crozza, di
Berlusconi ai servizi so-
ciali. La corruzione, poi.
Lex Cavaliere ha detto di
non averla mai praticata,
di conoscere solo le me-
diazioni, necessarie per
concludere gli affari. I
giornali nemici, fastidiosi
come mosche: la televi-
sione che conta davvero.
Il giornalismo invece de-
ve essere accomodante, e
non deve spaventare, al-
trimenti, la gente si irrigi-
disce e non spende. Sia-
mo un Paese delicato e
credulone, ma per fortu-
na smemorato, quindi bi-
sogna sempre infondere
ottimismo. Il messaggio
di Berlusconi sempre
stato questo: andate, ar-
ricchitevi e non pensate al
peggio.
Marino Pasini

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