Sei sulla pagina 1di 20

Restano nei cassetti del Senato le 350 mila firme raccolte da Grillo per il Parlamento pulito.

La Casta lo preferisce sporco y(7HC0D7*KSTKKQ(


www.ilfattoquotidiano.it

+#!z!}!$!$

Gioved 22 settembre 2011 Anno 3 n 225


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

1,20 Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

LA PROCURA DI MILANO DENUNCIA


Durissima replica di Bruti Liberati al conflitto di attribuzioni alla Consulta sul caso Ruby: Proteggono la persona e non la carica, calpestando la Costituzione
Intanto a Napoli i pm ricorrono al Riesame contro il trasferimento a Roma di Ricattopoli. Il procuratore Lepore al Fatto: La competenza nostra. Falsa pag. 5 - 6 z testimonianza per B? Una cosa per volta

Top(a) five
di Marco Travaglio

CAMERA COMPLICE DI B. C

Udi Luca Telese


IL PENTITO MAVAL

Udi Lorenza Carlassare


LA DISCIPLINA EL ONORE

mai, mai. Mai, arla di cose lart. 54 M ai,deldimemorabileavremmo pen- P stituzione, scomodedisciplina,della Co-il sato dover celebrare il de profedelt, onore, fundis Maval ghe- concetti desueti di cui sembra smarrito diniano, nello spazio angusto di questo squarcio di inizio secolo. Mai su queste pagine. pag. 4 z senso . Tutti hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. pag. 18 z

CASTA x La Lega costretta a salvare Milanese dal carcere per puntellare il governo in coma

PREMIER BOLLITO, MA BOSSI STA PEGGIO


Inutile incontro al Quirinale: Parla lady Finmeccanica Non mi dimetto. Ma ormai glielo chiedono persino i grandi Ma Tarantini e Intini giornali. Declassate 7 banche, ce li poteva risparmiare Fiat e Cassa depositi e prestiti
di Wanda Marra

a Lega, ro L larrestoche voter senza se edisenzadima contva di Milanese: laula Montecitorio verso il salvataggio dellex consulente Tremonti. Con le incognite del voto segreto.
Marco Milanese (FOTO LAPRESSE)

pag. 2 z

Intervista a Marina Grossi: Queste persone usano un linguaggio da bassi fondi che non il mio. Io ho la coscienza a posto Massari pag. 6 z
rossana e le altre n

Udi Luca Mercalli


QUEL TAV A DUE VELOCIT
ervosetti, vero? bastato un minuto di considerazioni a Che tempo che fa contro la grande opera voluta da Dio, il Tav Torino-Lione, che i sacerdoti del Pd e del Pdl sono esplosi nella loro condanna inquisitoria. pag. 18 z

Coppie di fatto, nessun diritto neanche di nome


DOnghia pag. 8z lampedusa n

CATTIVERIE
Il premier: Ne avevo 11 fuori dalla porta, me ne sono fatte 8. Si fermato solo quando ha riconosciuto Ibrahimovic (www.spinoza.it)

Il sindaco sceriffo e la rivolta dei disperati


Lo Bianco pag. 9z

lassifica (provvisoria) delle migliori cazzate del e sul Cavalier Patonza. 1) Il primo posto va alle reazioni del Pdl, dunque del Giornale e di Libero sul trasferimento dellinchiesta a Roma. Woodcock ha fallito. Il gip smaschera linganno: la competenza di Roma, ma ormai B. gi stato infangato (Il Giornale). Silvio sputtanato da pm incompetenti. Ora chi paga?. A parte che a pagare (Lavitola e Tarantini) ha gi provveduto B., il gip Amelia Primavera che ha trasferito linchiesta lo stesso che aveva disposto gli arresti: allinizio infatti la competenza, non sapendo dove si era consumato il reato, era della Procura che laveva scoperto, cio di Napoli. Solo dopo, gli interrogati e il memoriale di B. hanno sostenuto che i versamenti sono avvenuti a Roma. Dunque indagine e arresti erano perfettamente legittimi e, soprattutto, i fatti emersi restano uguali, che a giudicarli sia Napoli o Roma. Questi somari pensano che, se uno ammazza la moglie, lo arrestano a Napoli e poi si scopre che lha uccisa a Roma, la donna resusciti solo perch il processo si fa a Roma. 2) Ghedini rivela ai pm: Il Presidente ha una solidariet istintiva verso tutti coloro che vengono toccati da vicende giudiziarie, per un riflesso condizionato. E ai riflessi non si comanda. Lui, per dire, legge che un tizio finisce in carcere per aver stuprato una bambina? Gli sorge subito una solidariet istintiva. Per il tizio, non per la bimba. Catturano Provenzano? Altro riflesso e zac!, scatta la solidariet istintiva (se poi non scatta, gliela fa scattare DellUtri). Arrestano una banda di rapinatori di banche? Di riflesso, gli vien voglia di abbracciarli, o magari di candidarli. 3) B. spiega a Gianpi la presenza, davvero bizzarra, di Rossella e Del Noce alle ammucchiate. I due fanno da esca (cos le ragazze sentono che c qualcuno che ha il potere di farle lavorare... Rossella, presidente di Medusa, e Fabrizio Del Noce, direttore di Rai1 e responsabile di tutta la fiction Rai, possono far lavorare chi vogliono... decidere del loro destino). E poi Rossella cha una ragazza che canta in Vaticano, molto brava. Non bastasse la benedizione delle tette minette col crocifisso presidenziale, ecco la corista che balla la lapdance cantando il bungabunga in gregoriano. Si sa che in Vaticano a queste cose ci tengono. 4) Terry De Nicol e Olindo Sallusti a Lultima parola, ex aequo. Trarco Mavaglio su youtube evidenzia le loro strabilianti somiglianze: non fisiche, filosofiche. Terry, escort: Se sei bella e vuoi venderti devi poterlo fare. La bellezza ha un valore e devessere pagata. Se sei racchia e fai schifo, stai a casa. Da che mondo mondo cos, Tarantini non ha scoperto lacqua calda. Il sistema esiste da tantissimi anni. A sinistra sono loffi e non pagano, lui invece alla grande. Sallusti, giornalista a sua insaputa: Stasera abbiamo scoperto che esiste la prostituzione. Ma le escort ci sono dallantica Roma! Poi le pi fortunate e depravate riescono ad arrivare ad Arcore. Ma la porta di Arcore la varcano anche altre persone: B. ogni anno paga 30 milioni a tante persone, anche missionari. Ci che conta la posizione del missionario, sempre in omaggio alla Santa Sede. 5) Ghedini svela che Lavitola voleva un posto da deputato, per io, visto che la stampa di cui godeva non era straordinaria, avevo sconsigliato, e il dr. Letta in maniera ancor pi vivace di me. La reazione di Lavitola non fu particolarmente piacevole: voleva bastonarmi fisicamente. A parte l'immagine di Letta vivace, anzi ancor pi vivace di Ghedini, che appartiene al regno del fantasy visto che i due hanno meno vivacit di un termosifone spento, bello sapere che vegliano sullillibatezza delle liste per escluderne chi gode di stampa non straordinaria. Se ne son fatti sfuggire qualche migliaio, ma pazienza. Almeno si spiega perch B. disse a Lavitola, gi armato di bastone, rimani allestero: temeva di dover cambiare unaltra volta avvocato.

pagina 2

A Roma entro la prossima settimana la richiesta di rinvio a giudizio


7 luglio 2011 A Montecitorio arriva la richiesta

uovi guai in arrivo da Roma per Marco Milanese. Entro la fine del mese il pm Paolo Ielo chieder per lonorevole il rinvio a giudizio per finanziamento illecito ai partiti. Accusati con lui limprenditore Tommaso Di Lernia, il socio Massimo De Cesare, Lorenzo Cola superconsulente di Guarguaglini e Fabrizio Testa, amministratore delegato di Techno Sky. La vicenda

BOLLITO
quella ormai nota della Mochi Croft, una barca che Di Lernia, il cowboy degli appalti Enav, fu costretto ad acquistare al triplo del suo reale valore, ovvero a 1milione e 900 mila euro, intestandola allEurotec, societ di comodo di cui era titolare De Cesare, in modo da non compromettere il buon nome di Milanese con i suoi precedenti poco adamantini. A sollecitare lacquisto era stato Cola, spinto da Testa che temeva di non avere rinnovato il contratto di consulente Enav e aveva bisogno di una sponda politica per il nuovo incarico. uno dei tanti scambi di favori di cui protagonista Milanese. Da un lato le nomine negli enti che fanno capo al ministero dellEconomia, dallaltro favori e regali da parte dei beneficiati. La chiusura delle indagini del 24 luglio, entro il 30 settembre sar fissato il processo. Rita di Giovacchino

20 luglio 2011 Lesame assieme a Denis Verdini

14 settembre 2011 Il voto contrario in giunta

21 settembre 2011 Lonorevole si autosospende


poche ore dal voto segreto, previsto per oggi in aula alla Camera, lonorevole Marco Milanese annuncia la propria autosospensione dal gruppo Pdl a Montecitorio: Non voglio che la mia vicenda venga strumentalizzata, dice.

A destra, il deputato Marco Milanese. Qui sotto, unimmagine di Montecitorio

a richiesta di autorizzazione allarresto, alla perquisizione delle cassette di sicurezza e allacquisizione dei tabulati telefonici dellonorevole Marco Milanese arrivano alla Camera il 7 luglio 2011.

a richiesta dei gip napoletani viene esaminata dalla giunta per le autorizzazioni il 20 luglio congiuntamente a quella arrivata da LAquila per lutilizzazione delle conversazioni telefoniche tra Riccardo Fusi e Denis Verdini.

l 14 settembre la Giunta per le autorizzazioni della Camera ha votato a maggioranza (11 contro 10) il no allarresto. Federico Palomba (Idv) e Marilena Samperi (Pd) hanno presentato due relazioni di minoranza in cui chiedono la carcerazione.

LEGATI A MILANESE
Il Carroccio annuncia il suo no allarresto Di Pietro: Il premier vada via o ci scappa il morto
di Wanda Marra

oteremo a favore della richiesta della Giunta per le Autorizzazioni e diremo no allarresto senza se e senza ma. La dichiarazione pi attesa della giornata arriva alle 20 e 45, per bocca del capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, che cos sintetizza la posizione del Carroccio sul voto su Marco Milanese dopo

una riunione del gruppo durata solo un quarto dora. Poche parole, ufficiali. Che significano poche semplici cose: Umberto Bossi ancora una volta non ha intenzione di aggravare la posizione di Berlusconi (Voto no per non far cadere il governo) e Roberto Maroni a sua volta non se la sente di spaccare il partito, imponendo una linea diversa o insistendo per la libert di coscienza. E infatti il ministro dellInterno non parla:

CRESPI intercettato lo chiama cialtrone


pm U nintercettazione telefonica inedita di uninchiesta delMinHenry John Woodcock segna il debutto di Marco Milanese. Risale al 4 aprile 2003 e ha come protagonista Lorenzo golla, un aitante giovane barese riemerso a margine del caso Tarantini. Allora Mingolla era un collaboratore di Giulio Tremonti. Fama da playboy e grande amico di Tony Renis, era intercettato da Woodcock nellambito di uninchiesta (poi archiviata) sulla presunta corruzione di alcuni funzionari ministeriali. Quella mattina scende dallaereo sul quale si trova con il ministro Tremonti e scopre di essere intercettato. Lo chiama il suo amico Luigi Crespi, allora sondaggista di Berlusconi, per lamentarsi di Milanese, allora aiutante di Tremonti. Crespi aveva chiesto informazioni sulle indagini a carico di un soggetto e Milanese, a detta sua, avrebbe controllato male. Mingolla cerca di arginare Crespi dicendogli che intercettato. Inutilmente. Luigi Crespi (L): Volevo solamente dirti una cosa, ti ricordi quella informazione su Ricciardelli? Lorenzo Mingolla (M): Gigi, Gigi, Gigi, Gigi, abbottonatissimi stiamo eh? (...) ce lhanno comunicato stamattina... in maniera proprio palese. (...) come siamo atterrati... L: Dico che (inc .le) ha il telefonino sotto controllo c bisogno che te lo venga a dire uno stamattina su 12 anni che lavoro con Berlusconi. M: No, no, non a te Gigi, non a te (...). L: Va b! Vuoi dirmi chi che ti ha dato le informazioni su Ricciardelli? Un deficiente... erano cinque perquisizioni della Guardia di finanza su quelluomo, e io lho fatto entrare in casa mia... quindi quella fonte totalmente inaffidabile, comunque io non ti rivolger pi una sola domanda su quel tipo di argomento perch totalmente inaffidabile. M: E... Marco lha detto... L: un cialtrone ... un cialtrone! M: Te la prendi con me? io vado ... e riferisco una cosa che mi hai detto ... dico ... poi mi danno una risposta e te la rido, non che sto l al cervellone a controllare ... te la prendi con me te la prendi! come se fossi stato io a controllare (...). L: (...) Su queste cose non possiamo essere mica leggeri, cialtroni ... io ce lho la scheda, vengo l da Marco Milanese gliela ficco su per il culo a lui e al capo di sto cazzo di sta minchia ... gliela passo su per il culo, me la sono fatta mandare io ... ci sono le date ... chi cazzo ha chiamato lui?. M: A quelli di Milano! L: Vogliamo poi parlare di cosa ...chi ha chiamato per mio fratello? Dai ragazzi ... io non intendo essere preso per il culo da nessuno! tantomeno da Marco Milanesi (sic) o da chicchessia ... da nessuno!
Marco Lillo

Ha detto tutto Bossi. A questo punto, il salvataggio di Milanese sembra decisamente vicino. Anche se poi, nel segreto dellurna, chiss. In perfetta linea con la confusione della sua maggioranza, il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto in mattinata aveva chiesto di andare al voto con le palline, sistema che, secondo lui, avrebbe garantito la segretezza, pi di quello elettronico (quando si votato per Alfonso Papa i deputati che volevano ostentare il loro s hanno usato solo lindice). Cosa che non si pu fare per regolamento a meno che non ci sia il malfunzionamento del sistema elettronico. Che poi la segretezza giovi allesito sperato dalla maggioranza di cui Cicchitto esponente, tutto da dimostrare. SAnche perch i voti di scarto sono 10-12 e i franchi tiratori sono previsti un po da tutte le parti. E molti dicono che lex consigliere di Tremonti ha fatto piaceri a tutti. Oggi qua non parla nessuno. Difficile capire pure cosa pensino i colleghi. Alle 4 del pomeriggio a fotografare latmosfera di una vigilia strana, tesissima, in cui si rincorrono le voci non solo su quello che succeder oggi in Aula, ma anche su quale significato politico assumer il voto, Maria Teresa Armosino, deputata e presi-

dente della Provincia di Asti, che dal 2001 al 2006 stata Sottosegretario del ministero dellEconomia. Dunque con Tremonti. Ma una giornata in cui si moltiplicano le implicazioni, i testi, i sottotesti, le chiacchiere. C il Pdl che ufficialmente dir di no, anche se molti - approfittando della segretezza - sono tentati di votare per larresto. E per le scarse simpatie che gode lo stesso Milanese nel partito, e per dare un segnale politico che cos non si pu continuare. Nessuno ha il coraggio di dirlo in chiaro. Emblematica la reazione di Santo Versace, che smentisce a brutto muso dichiarazioni fatte il giorno prima al Fatto quotidiano, in un luogo pubblico (la buvette) e riportare in maniera

Berlusconi bollito gi da tempo e difeso solo da servitori, parola di Luttwak

assolutamente fedele (difficile inventare frasi cos precise): Querelo il Fatto Quotidiano per avermi attribuito parole e significati che non mi appartengono. Chieder un risarcimento da devolvere interamente in beneficienza. Quanto a Milanese avevo deciso, prima della pubblicazione dellarticolo di votare contro il suo arresto. Di pi: Alla luce di quanto accaduto ho deciso di fare un invito personale ai deputati della maggioranza perch votino compattamente contro la richiesta di arresto. Viene da chiedersi quanto debbano essere state fatte pesare le dichiarazioni in questione (tra le altre: Su Milanese? Forse neanche ci vengo a votare). In una giornata di nervi a fior di pelle arriva a inizio pomeriggio la notizia che Berlusconi andr da Napolitano. A far che? A dimettersi? Qualcuno lo sussurra sottovoce, nessuno ci crede davvero. Il segretario del Pd, Bersani prova a spingere: Si dimetta prima del voto su Milanese. Il leader Idv, Di Pietro lo fa a modo suo: Il premier se ne vada prima che ci scappi il morto. A fine giornata si chiarisce che i due hanno parlato soprattutto di economia e che Berlusconi ha ribadito di avere tutte le intenzioni di restare. Prima dellincontro al Colle, comun-

que Milanese si autosospende dal gruppo. Intanto, i deputati fanno avanti e indietro dallAula. A un certo punto esce Maroni, accompagnato da Cota. Va alla buvette. I due parlano prima un po con Walter Veltroni. Poi, pi a lungo con Pier Luigi Bersani, che dopo rimane in colloquio solitario con il ministro dellInterno. Vista da lontano, la scena sembra quella di uno (il segretario Pd) che cerca di convincere laltro a far qualcosa (evidentemente a portare i suoi

IL RITRATTO Da Cervinara a Campo Marzio

Un finanziere alla corte di Giulio


di Fabrizio dEsposito

arafrasando Agatha Christie, la parabola di Marco Mario Milanese pu avere questo titolo: Nella mia fine il mio principio. Da settimane, nel Pdl, raccontano che tra Giulio Tremonti e il suo ex factotum al ministero dellEconomia sia sceso un gelido silenzio. Una tesi accreditata per mettere un cordone di sicurezza attorno al ministro azzoppato, ma che contribuisce ad alimentare il mistero centrale di questa storia. Quello della genesi dei rapporti fra Giulio e Marco, talmente stretti al punto da condividere lo stesso famoso tetto di via Campo Marzio a Roma. I due si sono conosciuti alla scuola della Guardia di Finanza

di Bergamo. Tremonti professore, Milanese allievo. Il salto di qualit arriver pi tardi, superato il Duemila. Il finanziere Milanese un irpino di Cervinara trasferitosi con i genitori a Milano. Allepoca di Tangentopoli si vanta di aver collaborato con il dottor Di Pietro in varie inchieste. La svolta avviene quando Milanese entra da finanziere nel noto studio del commercialista Tremonti e ne esce da amico e consulente.
LA STESSA dinamica del modello Berruti per le aziende del Cavaliere. Una delle caratteristiche meno studiate del berlusconismo: i militari delle Fiamme Gialle cooptati negli affari e nella politica. Quando esploder il caso Speciale (altro finanziere reclutato dal centrodestra) il

generale avversario di Visco dir: La politica ha infiltrato la Guardia di finanza. Lascesa di Milanese ne la conferma pi forte. Le inchieste sullex consigliere fidatissimo del ministro Tremonti disegnano un ampio potere, sotterraneo come un fiume carsico fino allinizio di questanno. Fino cio alla scoperta della P4: Milanese rappresenta il versante tremontiano di questa rete, Luigi Bisignani quello di Gianni Letta. Tremonti e Letta, i due grandi nemici allinterno della corte berlusconiana. Grazie alle sue origini, Milanese ha punti di contatto anche con la P3 di Denis Verdini, triumviro del Pdl. Il geometra e faccendiere Pasqualino Lombardi di Cervinara come lui. Cos come dallo stesso paesino irpino arriva Paolo Viscione, il grande accusatore

di Milanese. Viscione, nel suo interrogatorio decisivo, definisce uno scapocchione lesoso compaesano, che pretende regali, viaggi e contanti per dargli informazioni su inchieste. Scapocchione vuole dire allegro e senza testa in dialetto napoletano. Perdipi, Milanese pure un tipo loquace. Dopo i quarantanni gli capitata una vera fortuna: da amico di Tremonti accumula lauree e docenze e il suo reddito schizza a cifre importanti. Dalla Guardia di finanza si dimette nel 2004 e resta al ministero dellEconomia anche quando Giulio se ne va per fare posto al tecnico Domenico Siniscalco. Lavora nellombra per anni. Il primo giornale a occuparsi di lui, con un servizio lungo e dettagliato che sfocia in ambienti massonici, nel 2008 la Voce delle voci,

Gioved 22 settembre 2011

E il Pd riesce a litigare sulle primarie

BOLLITO
dettano alle agenzie di stampa una furia difficilmente gestibile: Il Pd ha un leader forte, eletto con oltre un milione e 600 mila voti nel 2009. Bisogna smetterla di guardarsi la punta delle scarpe per interessi interni e di mettere tutte le energie al servizio degli italiani. Il pi veltroniano del gruppo, Walter Veltroni, si limita a scaricare i tre amici: una loro iniziativa autonoma. E aggiunge, rinviando l'appuntamento a un'assemblea dei Modem il 10 ottobre: Adesso siamo impegnati a girare pagina con un nuovo governo. Le primarie? l'ultima cosa a cui sto pensando ora. A cosa star pensando Veltroni? Lo spiega egli stesso, dopo un incontro con il ministro Roberto Maroni: Abbiamo parlato di Inter (anche se Maroni milanista). Non ho chiesto del voto dei leghisti su Milanese per una questione di delicatezza. Gi, la delicatezza.

a Lavitola in gi, c' un mucchio di cose da dire e da fare. Ma intanto nel Pd, s'accapigliano per le primarie. Il tema ripreso sul Foglio di Giuliano Ferarra con un'intervista a tre dei veltroniani Giorgio Tonini, Stefano Ceccanti e Salvatore Vassallo. I tre chiedono di aprire una verifica per la leadership in caso si andasse al voto per le politiche nel 2013. I bersanini, in forma anonima,

I poteri forti sfiduciano B.


CORRIERE DELLA SERA E SOLE 24 ORE NE CHIEDONO LE DIMISSIONI
di Stefano Feltri

uando le agenzie battono la notizia che Silvio Berlusconi sta salendo al Quirinale per qualche minuto sembra che lauspicio di Sole 24 Ore e Corriere della Sera sia stato accolto. Invece niente dimissioni, si parlato del prossimo governatore della Banca dItalia (il favorito sarebbe Fabrizio Saccomanni). Ma il messaggio, a Palazzo Chigi e al Quirinale, arrivato chiaro: i cosiddetti poteri forti, o poteri anglofoni come li chiamano negli ambienti berlusconiani, ne hanno abbastanza. Investitori inclusi, che ieri hanno venduto Mediaset scommettendo sul tracollo: -5,32 per cento, solo 2,35 euro per azione.

sul s allarresto), e laltro che si giustifica. In serata arriva pure una dichiarazione decisamente algida di Tremonti: Ho sempre avuto e ho fiducia nella giustizia. Penso che l'accusa e la difesa, i fatti, il diritto e infine il giudizio possano e debbano essere separati dalla politica. Mentre lui a lasciare neanche ci pensa, intanto lo molla lesperto americano di sicurezza Luttwak: Berlusconi bollito, gi da tempo, e difeso solo da servitori, come Alfano.

APPROFITTANDO della notizia del declassamento del debito italiano, il Corriere e il Sole 24 Ore (un pochino, a modo suo, anche lAvvenire) chiedono a Silvio Berlusconi di farla finita. Giorgio Napolitano, al Colle, incontra il premier sapendo che la finanza, lindustria e perfino la Chiesa hanno deciso che unepoca finita. Signor Presidente, lItalia prima di tutto, il fondo del solitamente prudente direttore del Sole Roberto Napoletano. La richiesta che la Confindustria, tramite il suo giornale, avanza la seguente: Il presidente del Consiglio dimostri di amare davvero lItalia e di avere, di conseguenza, la forza e la volont di farsi da parte se costretto (come tutto rende evidente) a prendere atto che non riesce a fare quello che serve. Confindustria una lobby. E come tutte le lobby vuole vedere risultati concreti,

che non arrivano. Anzi: nelle varie versioni della manovra salito il conto presentato alle aziende, a cominciare dalla Robon Hood Tax sul settore dellenergia, che ha ricadute su tutte le altre. E tassare i consumatori non il modo migliore per far ripartire la domanda interna. La pressione degli industriali pi irritati sulla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia cresciuta, soprattutto da Veneto e Lombardia. E cos negli ultimi giorni, dopo mesi di punture di spillo, la Marcegaglia ha cambiato registro: Riforme in settimana o governo a casa. E ieri il direttore del Sole, Napoletano, ha formulato quella richiesta di dimissioni immediate che la Marcegaglia ancora non ha esplicitato. La vera novit il Corriere della Sera che mai aveva schierato una delle sue firme pi compassate come Sergio Romano per chiedere luscita di scena del premier, come recita locchiello delleditoriale di ieri, Una possibile soluzione. Fino a non molto tempo fa il Corriere di Ferruccio de Bortoli si limitava ad ammiccare a governi tecnici guidati da un altro editorialista, il presidente della Bocconi Mario Monti, smorzando gli scandali e le inchieste dietro titoli come Premier al telefono, un caso (memorabile apertura del 9 settembre, quando si parlava dellinvito a restare allestero di Berlusconi a Valter Lavitola). Ora le cose sono cambiate: la crisi di credi-

bilit dellItalia, dovuta soprattutto al Cavaliere e alla gestione dellemergenza da parte del governo, inizia a pesare parecchio sugli azionisti del Corriere. Ieri la banca Intesa San Paolo ha subito il taglio del rating da parte di Standard & Poors, inevitabile dopo il declassamento dei Btp di cui imbottita. E subito il capo azienda Corrado Passera ha detto di essere daccordo con la Marcegaglia: Il governo legittimato solo se adotta subito riforme per la cre-

Emma Marcegaglia (in alto)


stata molto critica con lesecutivo. In basso la prima pagina del Corriere della Sera e del Sole24Ore di ieri

LAvvenire pi cauto (la Chiesa ha per adesso salvato i propri privilegi fiscali)
non si ricandider dando tempo al Pdl di attrezzarsi per sopravvivere alla sua dipartita. Il direttore di Avvenire Marco Tarquinio molto pi cauto nel suo articolo Disinteresse e coraggio. Dietro formule come il momento delle convergenze possibili si capisce che anche il giornale di Vescovi ne ha abbastanza. Ma una certa prudenza dobbligo, visto che la Chiesa riuscita finora a dribblare i sacrifici, conservando i suoi privilegi fiscali (tipo lassenza di Ici sugli immobili commerciali). Dal Colle Napolitano osserva. Berlusconi gli ha spiegato che se andr solo se sfiduciato in Parlamento. Ma se la maggioranza alla Camera ancora c, quella nel Paese o almeno tra i poteri anglofoni si volatilizzata.

scita. Altrimenti grazie e arrivederci. La Fiat, altro azionista di peso di via Solferino, ha gi fatto sapere come la pensa per bocca di Sergio Marchionne, il 3 agosto: Sto con Giorgio Napolitano. necessario avere una leadership pi forte che ridia credibilit al Paese. POI C un ragionamento politico, al Corriere, che al centro delleditoriale di Sergio Romano: il blocco sociale (lombar-

do, conservatore, moderato) che si riconosce nel giornale di via Solferino non pu permettersi che con Berlusconi affondi anche il Pdl e il bipolarismo. Non interesse di nessuno che una grande forza politica, votata in tre circostanze dalla maggioranza degli elettori, si dissolva, scrive lex ambasciatore. Meglio quindi luscita morbida alla Jos Zapatero: Berlusconi dovrebbe convocare le elezioni, annunciare che

Casa Tremonti Lingresso dellappartamento in via del Campo Marzio in fitto da Milanese. Vi dimorava il ministro Giulio Tremonti
no venirti le informazioni vere o false che possono danneggiare la mia azienda. Non c bisogno di molte parole. Quelle cose l, si capiscono al volo nel nostro mondo. I due Tronchetti e Tremonti si incontrano. I problemi si risolvono. Nessuno parler pi di fallimento con i banchieri. mensile campano. Qualche brandello significativo compare nelle conversazioni di Giuliano Tavaroli, lex capo della security di Telecom, con Repubblica: Un giorno mi chiama Buora (ex ad di Telecom, ndr). Mi dice che Giulio Tremonti soffia ai banchieri, in ogni occasione, che Telecom prossima al fallimento. Per noi una sciagura. Mi metto al lavoro. Tra Tremonti e Tronchetti non ci sono rapporti. Decido di mettermi in contatto con il capo della sua segreteria, un ufficiale della Guardia di finanza, Marco Milanese, che poi lascer le Fiamme Gialle per lavorare direttamente nello studio di Tremonti. Contattare Milanese, proprio lui e non altri, un modo per dire a Tremonti: conosco i tuoi metodi, conosco il tuo sistema, chi lo agisce e interpreta, da dove possoLA PROMOZIONE diretta in politica nel 2008: Milanese legatissimo a Nicola Cosentino, coordinatore del Pdl in Campania. Gli viene garantito un seggio alla Camera. Dopo le elezioni politiche anche Cosentino arriva al ministero dellEconomia, da sottosegretario. Gli tocca per in anticipo la stessa sorte di Milanese: inseguito da una richiesta darresto per camorra si dimette.

PARLAMENTO PULITO

LA CASTA DICE NO ALLA LEGGE GRILLO


di Caterina

Perniconi

non T recentocinquantamilailfirmepulitosonobastate a convincere Senato a calendarizzare la legge Parlamento pro posta da Beppe Grillo. La Casta ha preferito mantenerlo sporco. Il provvedimento che prevede lineleggibilit nelle istituzioni dei condannati in via definitiva e di quelli in primo e secondo grado con processo in corso, il limite di due mandati legislativi e il ripristino dellelezione diretta dei parlamentari con la preferenza unica sepolto tra la polvere dei cassetti di Palazzo Madama dai tempi dellesecutivo di centrosinistra. E se il governo dovesse cadere porterebbe con s anche larchiviazione della proposta che ha un iter massimo di due legislature. Dopo una sollecitazione formale dellItalia dei valori, Renato Schifani ha deciso di inviare la questione alla riunione dei capigruppo, rimettendo la decisione nelle mani del presidente della commissione Affari

costituzionali, il pidiellino Carlo Vizzini. Che a sua volta ha chiesto ai presidenti dei vari gruppi le loro volont, nonostante in passato si fosse espresso a favore della calendarizzazione del provvedimento. La maggioranza, del resto, lavrebbe impugnato politicamente e non avrebbe avuto problemi a votare contro. Qualche imbarazzo in pi poteva sorgere nelle opposizioni, che anche ieri non si sono fatte sentire. Pdl e Lega si sono pronunciate a sfavore ha raccontato il capogruppo Idv, Felice Belisario mentre le forze di opposizione non le ho sentite intervenire, ma forse ero distratto ha ironizzato amaro le dichiarazioni roboanti di tanti oppositori del governo si sono rivelate semplici slogan che aggravano lindignazione dei cittadini. Un voto formale in realt non c stato e la decisione stata giustificata con la necessit di un percorso ordinario legato alla riforma della legge elettorale. Che questo Parlamento probabilmente non far mai.

pagina 4

Gioved 22 settembre 2011

Il premier accelera su legge bavaglio e riforma del processo


di Luca Telese

un dramma, come dice Dario Franceschini del Pd. Che mentre l'Italia crolla, il Parlamento sia chiamato ancora a occuparsi di intercettazioni, di processo lungo e processo breve. Invece cos. L'incubo prosegue. Ieri mattina, la conferenza dei capigruppo della Camera ha definitivamente incardinato il ddl intercettazioni in aula per il 27 settembre. Potr esserci uno slittamento

BOLLITO
minimo per non far collidere la discussione con il voto di sfiducia per il ministro Saverio Romano, prevista per il 28, ma il voto finale non potr essere oltre la met di ottobre. Berlusconi ha fretta di portare a casa la legge anche se agli alleati stessi l'articolato non piace affatto e i profili di incostituzionalit restano molti. Siamo sbigottiti, ha chiosato ieri Massimo Donadi dell'Idv davanti alla determinazione della maggioranza di andare avanti fino in fondo; i provvedimenti ad personam, insomma, restano sempre all'apice dell'agenda di governo, cascasse anche il mondo. Le intercettazioni, dunque, in prima battuta. Ma subito dopo anche il processo lungo e quello breve, un combinato disposto ormai in dirittura d'arrivo su cui il Cavaliere, parlando con i suoi, non ha affatto escluso l'eventualit di una fiducia; la partita giustizia personale va chiusa prima

ai, mai, mai. Mai, avremmo pensato di dover celebrare il de profundis del memorabile Maval ghediniano, nello spazio angusto di questo squarcio di inizio secolo. Mai su queste pagine. Mai con il Cavaliere ancora epicamente impegnato a far danni. Sarebbe come se Mariastella Gelmini si spingesse a dire che le sta a cuore la scuola pubblica, come se Renato Brunetta carezzasse un precario, come se Sabina Began larma letale del Cavaliere con la sua splendida vocetta flautata, chiamasse Italo Bocchino e gli dicesse: Sei un ragazzo sensibile, ho letto il tuo sms, e mi ha colpito profondamente. Voglio stare con te perch mi desideri!. Bestemmia. Faccio vita ritirato, io Luomo che riusci a tramutarsi in un innocente Rasputin del berlusconismo, il Cavaliere templare di Arcore nellarena teatrale e sbarrata di Annozero, il bardo legislatore capace di riscrivere ogni cavillo del codice civile con la leggerezza di un bulldozer e la precisione chirurgica di un killer sentimentale, pur di salvare anche un solo processo del suo cliente, improvvisamente getta lo spadone e larmatura, si straccia la toga di primo difensore e davanti ai magistrati dice: Faccio una vita molto ritirata, sto moltissimo con il Presidente, ma nelle ore di lavoro. Dopo cena? Dopo cena no. Sarebbe come se Noemi Letizia gettasse i suoi zigomi in titanio, le sue labbra lipopneumatiche e le sue protesi siliconate quarta C (coppa larga), come se Pietro Lunardi facesse una vibrante dichiarazione antimafia, come se mentre scoppia una catastrofe mondiale, Franco Frattini non si facesse sorprendere in settimana bianca. Mai mai mai. Anzi, impossibile. Ecco perch occorre dire che il Maval fu davvero lepigrafe di unepoca, licona di una stagione di teleguerriglia, uno stendardo azzurro. Ed era stata proprio la china alata del nostro The Hand (subito raccolta e celebrata dalla

IL PENTIMENTO DELLAVVOCATO MAVAL


Dalle cene eleganti a Lavitola: la dissociazione di Ghedini

Insomma, alla stessa velocit implacabile in cui la luce sgretola il regno dellombra nel finale epico della trilogia tolkieniana, il crepuscolo del berlusconismo annichilisce le trasfigurazioni che costituirono lo scudo del Cavaliere. Neanche Di Pietro Ghedini non parla. Ghedini adesso si dissocia: Il presidente mi pare che abbia detto: A Tarantini gli ho fatto avere 500 mila euro. E io gli ho detto: Quando, come, perch? Quando ho saputo questa cosa non ho reagito entusiasticamente, soprattutto quando ho saputo che la dazione era avvenuta tramite Lavitola. Adesso, per cortesia, pesate le parole, perch Ghedini con le parole ci vive, ci produce reddito. Ghedini pagato allora, come gli avvocati americani, mille euro allora, mille euro per tremila parole, quando noi diciamo maval, maval, maval prendiamo fiato, quando lo dice Ghedini ha gi guadagnato un euro. Ghedini era discepolo e profeta del Berlusconi che schioccava tre volte le dita davanti alla stampa estera e diceva: In questi tre

Il guerriero dei tribunali e dei cavilli si sgancia: come se Minzo dicesse Mills prescritto, robe da matti
La coppia scoppia Ghedini e, sopra, Berlusconi A
penna di Marco Travaglio) a fare di quellintercalare un sistema di pensiero. Quando Ghedini gridava Maval ad Annozero, nel paese si fermavano gli orologi, i bimbi insonni cessavano il pianto. In quel volto opalescente e crisantemico si riassumeva qualcosa di pi di un grumo di berlusconismo avvocatizio: cera il senso di sdegno della grande borghesia produttiva e anti-intellettuale del Nord, in quel moto di sdegno appena filtrato dalle lenti a goccia di vetro, cera il riverbero di un blocco sociale che il centrodestra seppe catalizzare prima che i sogni finissero. Adesso Ghedini va dai magistrati con tono dimesso, non si avvale nemmeno del segreto professionale, ci tiene a segnare la differenza fra se stesso e il presidente del Consiglio. Sono una donna/ non sono
NSA

ai giudici che lo indagano, come se fosse diventato per il Pdl quello che Roberto Peci stato per le Br. E dire che Ghedini era luomo che con le parole costruiva giochi di prestigio, quello che nascondeva il concetto di puttaniere dietro la meravigliosa invenzione burocratica dellutilizzatore finale. Che poi non voleva dire un benamato cavolo, ma sempre meglio di quello che voleva nascondere, era. Ghedini che dice S, daccordo, no, faccio lavvocato penalista da non pochissimi anni, posso aver espresso giudizi non collimanti con i suoi, sia su Tarantini, sia su Lavitola, non ho ottenuto nessuno dei risultati che mi prefiggevo. Linfiltrato ad Arcore il proclama di una resa. come se Mara Carfagna avesse davvero letto la letteratura francese che raccontava di aver divorato da ragazza in una sdegnata replica a Filippo Facci, come se Susanna Petruni pensasse davvero che la farfalla un insetto, come se Augusto Minzolini facesse uno dei suoi video-editoriali sul processo Mills, e si ricordasse di dire che non stato assolto. Di fronte a questa metamorfosi del Maval, non si pu che applaudire il primo pentito del berlusconismo, esattamente come il generale Alberto Dalla Chiesa consider Peci un eroe dellanti-terrorismo. Quando si arriver al 25 aprile, per cortesia, facciamogli avere un salvacondotto speciale e una medaglia. Ormai un nostro infiltrato. Ghedini il Donnie Brasco del Fatto ad Arcore di questo iridescente fine regime.

una santa, sono il suo difensore, non sono mica un suo amico, un frequentatore di cene eleganti. Leggere per capire: Non ho ottenuto nessuno dei risultati che mi prefiggevo. E anche Il presidente ha una straordinaria capacit di comprensione delle debolezze umane, io non ce lho. Notare la perfida ironia dellaggettivo umane riferito a Tarantini.

secondi ho gi guadagnato tremila euro. Ed per questo che Ghedini non pu dire dazione, e associare questa parola contundente a Berlusconi. Perch dazione il vocabolo dipietrese con cui lex pm pi famoso dItalia ha battezzato le tangenti di Mani Pulite. Quando dice dazione davanti ai magistrati come se Ghedini stesse dando a Berlusconi del corrotto davanti

LEX DIRETTORE DEL CORRIERE Il racconto normale dello scandalo B.

LAnnozero di Mieli da Vespa


di Silvia Truzzi

CONSIGLI PALADINI

zione. Poi viene fuori una prostituta, la DAddario, che va dai giudici a raccontare di essere arted sera Porta a Porta si trasfor- stata contattata da un personaggio come Tamato in un cenacolo di giuristi. Bruno Ve- rantini. E poi c Ruby, per cui il premier inspa: Bisogna far qualcosa con urgenza, non terviene con la famosa telefonata alla Quepossibile che un qualunque sostituto procu- stura. Cio prima delle intercettazioni, solo ratore di qualunque citt possa aprire un fa- con questi fatti, in qualunque altro Paese, cosa scicolo su chiunque e poi magari viene dichia- sarebbe successo? Il finimondo. Mieli, non rato incompetente; Maurizio Lupi: Visto proprio un kamikaze, aveva capito da tempo che il gip di Napoli si dichiarato incompe- (ma Vespa, che lo invita, non lo ascolta) cosa tente, vuol dire che lindagine e le intercet- sarebbe successo. E lo aveva pure dichiarato tazioni non dovevano essere fatte. In studio, pubblicamente. In febbraio, ospite di Annooltre a Rosy Bindi, Mario Orfeo e Giuliano Fer- zero, aveva lanciato la seguente profezia: rara, c anche Paolo Mieli due volte diret- Come alla vigilia del 1992, sta per saltare il tore del Corriere della Sera, oggi presidente di tappo. Oracolo azzeccato. Qualche mese Rcs libri interrogato da un allarmato Vespa prima, in novembre sempre da Santoro, aveva sulle 10 mila intercettazioni (Sono un record: detto: Che un presidente del Consiglio entri ma non saranno troppe?). Risposta di Mieli: in contatto, seppure per una congiunzione, Mi regolo come se fossi il cituna sola volta, con questo Paolo Mieli (F A ) tadino di un altro Paese. E nomondo una cosa pazzesca. to che prima di leggere una Pu capitare, per ripeto quequalunque intercettazione ci sto concetto: ho visto laltro sono i fatti. Ovvero un presigiorno unimmagine di Berludente del Consiglio che va alla sconi che andava a una precena di compleanno di una sentazione di motorini e si 18enne a Casoria, la quale messo a fare delle battute su era stata, ancora minorenne, Ruby e cera un signore anziaospite a unaltra festa, quella no l, un capo dei motorini che in cui si capisce oggi che cera sghignazzava, diceva s. Berstato esercizio della prostitulusconi deve diffidare da tutta
OTO NSA

questa gente, dia retta a una persona che lo guarda dal di fuori: chiunque lo incoraggia e dica ma s hai diritto, riposati la sera, vai, vai con queste persone, divertiti, perch tu lavori tanto, questa una persona che gli vuole male, che lo sta portando nel baratro. E se ha un amico vero, se non solo al mondo, trover uno, un familiare, qualcuno che va l e gli dice: non lo fare pi, smettila. Amici pochi, dipendenti parecchi. Cos ieri Ferrara ha risposto alle obiezioni di Mieli, esibendosi in un piccolo trattato di geopolitica tra sesso e potere: John Kennedy era un puttaniere. Martin Luther King faceva le orge, Mitterrand era pure lui un po puttaniere. E gli inglesi? Usano le fruste. Eros e civilt de noantri: Il sesso il grande incubo dellumanit, da Abramo (forse Adamo?), in poi. Comunque le inibizioni sono cadute. Cos fan tutti e se ci siamo svegliati in un film porno di quarta lo dobbiamo ai giudici: Queste cose non dovrebbero essere rivelate, ma da noi il potere ce lha il partito dei magistrati che intercetta chi sta al governo. Noi dobbiamo dare un giudizio politico: o siamo un paese normale e allora Berlusconi deve andarsene perch stato messo in mezzo con le intercettazioni, o questa democrazia in crisi perch per la terza volta un uomo eletto dal popolo rischia di essere fatto fuori con metodi non ortodossi.

Ferrara, bella scusa

i sussurra, nelle ultime ore, di un movimento interno al Pdl nato per convincere Berlusconi a fare lormai noto passo indietro. Intanto il paladino Ferrara, prova a mandare dei messaggi al Cav (che restano peraltro del tutto inascoltati, come nota Rosy Bindi). Cos nel salotto rimesso a nuovo di Bruno Vespa, prova a dare sommessi consigli. Che fanno pi o meno cos: Berlusconi ha sbagliato. Ha fatto cose che non doveva fare. Come dare troppi contanti a Lavitola per Tarantini, certo li ha dati per essere solidale con questa gente che stata rovinata per aver organizzato delle feste in casa sua. Ha fatto tante cose che non doveva fare. Come parlare da un telefonino peruviano. Io penso che si debba scusare, perch se non si scusa non pu contrattaccare. Ma ha fatto tutto questo perch lItalia malata, visto che c un partito dei giudici che vuol governare. Ma la vita privata sua, non mia. Forse per Berlusconi fa bene a non dar retta a Ferrara: di solito i suoi consigli non gli portano fortuna. Senza di lui, il governo con il respiratore pu resistere ancora un paio di settimane.

Gioved 22 settembre 2011

pagina 5

BOLLITO
che il processo Mills possa arrivare a sentenza di primo grado e che nuove carte possano uscire dai cassetti delle procure. A preoccupare soprattutto l'accelerazione dell'iter, chiesta dal capogruppo Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, del processo lungo alla Camera. Questo provvedimento, che d la possibilit alla difesa di chiedere l'ascolto di un numero praticamente illimitato di testi in modo da raggiungere rapidamente la prescrizione, potrebbe arrivare in aula per la met di ottobre e anche in questo caso, trattandosi dell'ultima lettura, il governo potrebbe porre la questione di fiducia pur di non dilatare i tempi; una jattura dopo l'altra a cui si unisce, in ultima battuta, la cosiddetta prescrizione breve, stavolta di stanza in Senato, quella che di fatto dimezza i tempi di prescrizione per gli incensurati. Il 30 settembre, alle 12, scade il tempo per la presentazione in commissione Giustizia degli emendamenti. E poi, assicura il presidente della commissione Filippo Berselli, ''ne comincer subito l'esame''. Anche qui, tempi brevi; l'aula del Senato potrebbe accogliere il ddl entro la fine di ottobre. Se a questa sorte di manovra a tenaglia rimessa in campo dal centrodestra, si aggiunge anche il ddl intercettazioni il quadro sar completo e il bavaglio totale. Sull'accelerazione del processo breve, poi, l'intenzione di stoppare il processo Mills praticamente palese; noto, infatti, che secondo il principio del favor rei, la norma potr valere anche per i procedimenti in corso. Sara Nicoli

Caso Ruby, i pm di Milano attaccano la Camera: Tutelano la persona del premier, non la carica
di Antonella Mascali

I PROTETTORI DI B.
dal professor Federico Sorrentino, che rappresenta la procura: ''Il dubbio sollevato dalla Camera sulla possibile natura ministeriale di una delle condotte contestate al presidente del Consiglio tutto fuorch 'ragionevole' e pone in luce la sua tendenza a proteggere la persona del presidente del Consiglio piuttosto che la sua funzione.
SE NON ALTRO perch basato su una supposizione, l'essere cio Karima El Mahroug parente dell'ex capo di Stato egiziano (Mubarak, ndr), pacificamente infondata. Sicch non vi alcuno spazio per affermare che il presidente del Consiglio abbia agito per Ia difesa del supremo interesse dello Stato. Non a caso nella memoria vengono ricordati i fatti: il fermo di Ruby, a Milano, il 26 maggio 2010, la telefonata di Berlusconi in questura per chiedere il rilascio della nipote di Mubarak, l'affidamento formale a Nicole Minetti, ma in realt, alla prostituta Michelle. La ricostruzione di quanto accaduto porta la Procura di Milano a una critica feroce alla Camera: Con una decisione che Ia stessa Presidenza ha evidenziato essere senza precedenti, anzich pronunciarsi sull'autorizzazione alla perquisizione (degli uffici del cassiere di B., Giuseppe Spinelli, ndr)... deliberava di restituire gli atti all'autorit giudiziaria, ritenendola incompetente in considerazione del possibile riconoscimento della qualificazione come reato ministeriale del reato di concussione'. riportato lintervento del deputato Pdl, Maurizio Paniz: Poich il presidente del Consiglio - disse - asserisce di aver agito ritenendo che Ia ragazza fermata fosse davvero Ia nipote di Mubarak, il reato di concussione si configurerebbe come reato ministeriale in quanto commesso nell'esercizio delle funzioni governative per Ia tutela del prestigio internazionale dell'Italia e delle relazioni internazionali del nostro Paese . PAROLE, QUELLE, ridicolizzate: Sebbene - prosegue la memoria - nel suo ricorso il difensore della Camera cerchi di sorvolare questo passaggio, non si pu omettere di considerare che, per quanta possa apparire risibile, il nucleo fondante della tesi sostenuta dalla maggioranza della Camera. Una tesi, invero, che urta contra il comune buon senso e contro ogni evidenza dei fatti. La Procura di Milano accusa la Camera anche di aver violato la Costituzione poich Si arrogata il potere di interferire con l'esercizio del potere giudiziario al di fuori di qualsiasi previsione costituzionale e osserva che ha sovrapposto una propria valutazione giuridica a quella del giudice, quando invece a essa spetta - in materia di reati ministeriali - solo una valutazione politica sull'operato dei membri del govemo, restando ben fermo il fondamentale principio costituzionale dell'indipendenza del giudice nella sua

a Camera dei deputati non ha alcun rispetto per le funzioni istituzionali, ma vuole solo proteggere Silvio Berlusconi. E sul caso Ruby andata anche contro la Costituzione. scritto, con parole a tratti pi sfumate ma inequivocabili, nel ricorso del procuratore di Milano, Edmondo Bruti Liberati, contro il conflitto di attribuzioni sollevato dai deputati alla Corte costituzionale. Un conflitto che nel luglio scorso, come sempre in questi casi, la Consulta ha dichiarato ammissibile ma che giudicher nel merito nei prossimi mesi. Si legge nella memoria firmata

Edmondo Bruti Liberati (FOTO ANSA)

di Pino Corrias

Se per la Chiesa lIci val bene anche un Silvio


IN TANTI, E IN BUONA fede, invocano dal Vaticano un gesto, o almeno una parola contro linsonne Satyricon di Silvio Berlusconi. Dicono: ma come? Non offende la Dottrina questo lurido mercato della carne? Questo commercio osceno di denaro e di ricatti? Non indignano le minorenni masticate da vecchie mandibole, il trafficante di cocaina e il trafficante di appalti accolti come complici? E linganno, la menzogna, la prepotenza, il furto? Possibile che sia consentita loffesa manifesta a ogni principio, ogni precetto della fede cristiana, senza che alcun principe della Chiesa senta una tale insofferenza da alzarsi e gridare: Ora basta? Questa speranza un equivoco. Non pu accadere e non accadr almeno fino a quando il Vaticano continuer a indossare la sua ricchezza terrena come uno scudo, come un programma, come una identit. Gelosa dei propri privilegi fino a farsene prigioniera. Ossequiosa del potere. Persuasa che sia giusto anteporre sempre il proprio interesse materiale per la sopravvivenza al suo dovere spirituale della testimonianza. la sua storia peggiore che lo insegna. Sebbene un tempo la posta in gioco fosse il Santo Sepolcro e ora solo lIci dei santi alberghi.

Con il conflitto di attribuzioni alla Consulta, Montecitorio andato oltre la Costituzione


attivit interpretativa.... Ma - si legge ancora - il quesito che deve esaminare la Consulta, a quanto dato intendere non se il reato imputato a Berlusconi sia ministeriale o comune, ma se ogni volta che sia iniziato un procedimento penale a carico di un ministro o del presidente del Consiglio il magistrato debba investire il Tribunale dei ministri che poi deve rivolgersi alle Camere per lautorizzazione. La tesi viene respinta. Nel ricorso si citano leggi e sentenze della Cassazione per sostenere che non c alcun obbligo di investire il Tribunale dei ministri qualora un magistrato ritenga che il reato sia comune, come per il caso Ruby. Secondo i pm, il giudice per le indagini preliminari che ha disposto il giudizio immediato e il tribunale che sta processando Berlusconi, la concussione eventuale stata commessa nella qualit di presidente del Consiglio e non nella funzione. Ora Bruti Liberati chiede alla Corte costituzionale che dichiari, nel merito, inammissibile o, in subordine, infondato, il conf litto.

BARI I veleni sullinchiesta escort

Laudati, il Procuratore che d del tu ad Alfano


di Marco Lillo

Ferruccio Sansa
ur essendo tranquillo per ogni mio P comportamento, ritengo che un Procuratore se indagato non possa continuare a svolgere il suo ruolo con la serenit e il dovuto prestigio. Parole di Antonio Laudati, di appena venti giorni fa. Ancora: Se alla fine degli accertamenti una sola ombra dovesse emergere sul mio operato mi impegno a richiedere immediatamente al Csm di essere destinato ad altro incarico. Insomma, la guida alla Procura di Bari potrebbe cambiare. Nessuno lavrebbe detto, perch Laudati era considerato uno dei magistrati italiani di punta. Un duro, troppo duro. Un tipo di polso. Un grande motivatore. Un uomo troppo vicino al potere. A seconda di chi parla, cambiano i colori, ma sono sempre tinte decise. Su una cosa concordano tutti: un

tipo deciso, nel bene o nel male. Il resto sono dettagli, come leleganza inappuntabile. Poi i modi: approccio duro, ma con un fondo leggermente ammiccante che piace alle donne. Soprannome: Mourinho, forse perch sembrava destinato ad aggiudicarsi la Champions dei pm: la guida della Direzione Nazionale Antimafia. Laudati nasce a Forino, Avellino, nel 1954. Alle sue spalle una figura forte, il padre Angelo insegnante e sindaco. Muore che Antonio ha appena sei anni, e deve crescere con le spalle larghe. Lavvio (solo lavvio) somiglia a quello di Antonio Di Pietro: prima commissario di polizia, quindi magistrato. A Napoli combatte la camorra indagando sul clan Alfieri per un paio di anni ma subito sente il richiamo di Roma: nel 1995 arriva alla Pro-

Indagato per abuso dufficio, favoreggiamento di Tarantini e violenza privata contro Scelsi

cura Nazionale Antimafia dove si occupa di contrabbando e rapporti internazionali ma anche di criminalit pugliese. La carriera decolla. Laudati si fa stimare, soprattutto dalla corrente Magistratura Indipendente (oggi guidata da Cosimo Ferri), pi vicina al centrodestra. Ma riceve lodi bipartisan. Nel 2007 diventa direttore degli Affari penali del ministero di Grazia e Giustizia, incarico che fu di Giovanni Falcone. A volerlo un conterraneo: Clemente Mastella. Le maggioranze di Governo cambiano, Laudati resta. Arriva Alfano e tra i due si instaura un rapporto di stima. Si danno del tu. Il Guardasigilli del Pdl gli tiene in caldo la poltrona a Eurojust, lorganismo europeo di coordinamento che pu mettere il naso anche nelle indagini italiane. Unico neo: una multa di 516 euro in una vicenda che lo accomuna ad Arcibaldo Miller, capo degli ispettori del ministero, e a Sergio De Gregorio, allora senatore di Italiani nel Mondo. I tre furono

multati per aver mancato di presentarsi come testimoni nel processo all'imprenditore Renato D'Andria e all'ex ufficiale dei carabinieri Pietro Sica, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla estorsione. Il pm sollecit invano l'accompagnamento coatto dei testimoni. Laudati intanto sbarca a Bari, dove nel 2009 diventa Procuratore capo. Laudati stupisce tutti quando si affaccia in aula vestendo la toga dellaccusa nei confronti del ministro Raffaele Fitto (imputato nello scandalo Angelucci). Una dimostrazione di indipendenza dal centrodestra che per vede sul banco degli imputati un politico lontano da Alfano, come Fitto. Tutti gli riconoscono astuzia e prudenza. Amici e nemici sono stupiti quando si addensano le nubi dellinchiesta escort e Laudati viene indagato per abuso dufficio, favoreggiamento e violenza privata. A mettere nei guai il procuratore una relazione di servizio di un colonnello della Finanza, Salvatore Paglino (poi arrestato in uninchiesta per fuga di notizie che si sgonfia presto). Lufficiale racconta lesito della riunione che si tenne, nel giugno 2009, prima che Laudati sinsediasse: Laudati premetteva che le indagini in corso a Bari avevano creato preoccupazione

nelle istituzioni e che la sua presenza era stata voluta dallo stesso ministro della Giustizia Alfano al quale egli stesso aveva garantito una soluzione. Poi un passaggio pesante: In virt di quanto descritto, Laudati dichiarava, ribadendolo pi volte nel corso della riunione, che doveva tornare a casa con un risultato . Ma ci sono anche le accuse del collega Scelsi che aveva seguito linchiesta escort dallinizio. Si parla di pressioni, di un tentativo di Laudati di avvalorare la tesi del complotto, si sussurra di contatti tra Laudati e gli avvocati di Tarantini per giungere a un patteggiamento ed evitare la diffusione degli atti su Berlusconi. Laudati replica: Sono stato io a far arrestare Tarantini e a emettere decine di misure cautelari. Di sicuro uninchiesta nata in un clima plumbeo. Basta leggere la testimonianza di Giorgio Bartoletti, generale della Finanza, davanti ai pm di Lecce (che hanno indagato il collega di Bari). Si racconta di Laudati che vive e lavora in una caserma, insieme con un gruppo di fedelissimi della Finanza. Colonnello Kurtz da Cuore di Tenebra, magistrato amico dei politici o pm che ha combattuto la mafia, qual il vero Antonio Laudati? C chi sussurra tutti e tre.

pagina 6

Gioved 22 settembre 2011

I pm: Domiciliari per Tarantini, confermate le tesi dellaccusa

BOLLITO
potrebbe, entro la prossima settimana lasciare il carcere. I sostituti procuratori hanno ritenuto che nel corso degli interrogatori Tarantini abbia confermato la tesi sostenuta dall'accusa e sarebbe dunque cessato il pericolo di inquinamento delle prove. Gianpi in carcere dal primo settembre di questanno. La moglie, Angela (Nicla) Devenuto, anche lei in manette insieme al marito, invece ai domiciliari dalla domenica successiva, il 4 settembre.

pm napoletani Francesco Curcio e Henry John Woodcock, hanno espresso nel corso dell'udienza davanti al tribunale del Riesame parere favorevole agli arresti domiciliari per Gianpaolo Tarantini. L'imprenditore detenuto a Poggioreale, per la presunta estorsione al premier Silvio Berluscioni,

LADY FINMECCANICA IL SISTEMA GIANPI? MERITO DI B.


Marina Grossi: poteva risparmiarcelo Linchiesta sulla Selex? Tutto trasparente
di Antonio Marina Grossi e suo marito Pier Francesco Guarguaglini (FOTO ANSA)

Massari

inmeccanica di nuovo nel mirino di una procura: i pm baresi indagano su unassociazione per delinquere, finalizzata alla turbativa dasta, che vede tra i protagonisti la Selex Sistemi Integrati. Ingegnere Marina Grossi, Silvio Berlusconi, sponsorizzava Enrico Intini, imprenditore della cricca di Gianpi Tarantini, e ora siete nel mirino dei pm. Come si sente, associata a Gianpi e le sue escort?

Lad di Selex ci mostra dalla sua finestra lasilo allaperto con i bambini che giocano, figli dei dipendenti, come segno della sua politica aziendale. Eh, ho capito. Che vuole che le dica come cittadina italiana come vuole che mi senta Glielo chiedo come ad di Selex Sistemi integrati, societ interna a Finmeccanica, 1800 dipendenti, non solo come semplice cittadina. Berlusconi se lo poteva risparmiare. Questa situazione mi fa sentire male, ma sono forte della mia trasparenza.

Enrico Intini, amico di Gianpi Tarantini, volle incontrarla. Lavevo gi incontrato gi nel 2007. Poi nel maggio 2008. Nelle telefonate intercettate risulta dicembre 2008. Io ricordo maggio. Mi chiese di partecipare come partner a un progetto voluto della Protezione civile. Fu avviato nel 2008, firmai il contratto il 4 agosto, parliamo di un progetto tecnologico per la prevenzione, la previsione e la gestione delle emergenze: un programma secretato. Per

FALDONE VOLANTE Gli incroci tra le procure di Napoli e Roma


inchiesta in sorte staL volta nongipbilico, a segnarne la unama la un conflitto tra procure, decisione del Primavera che con mossa a sorpresa si spogliata della competenza degli atti, dopo aver lei stessa firmato venti giorni fa la richiesta di arresto per Lavitola e Tarantini. Un'iniziativa alla quale, in modo altrettanto inusuale, i pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock, hanno reagito chiedendo al gip, in sede di Riesame, di revocare l'ordinanza con la quale ha disposto il trasferimento degli atti a Roma. Un tentativo estremo per evitare il ricorso in Cassazione che sembra inevitabile. I giudici devono pronunciarsi entro domani sulla custodia cautelare per Gianpi e Lavitola. I pm hanno dato parere favorevole ai domiciliari e in questa sede hanno depositato nuovi atti che contraddicono la tesi del gip Primavera dimostrando che non affatto certo, come Berlusconi sostiene nel memoriale confortato da Marinella Brambilla, che il premier abbia dato i soldi a Tarantini a Palazzo Grazioli. La prova del ricatto. Si sa che il tribunale del Riesame non pu annullare l'ordinanza del Gip e, a meno che non sia il giudice a fare dietrofront, gli atti devono essere trasmessi a Roma subito prima che la Cassazione si pronunci, cosa che comunque non avverr prima di tre mesi. Il procuratore Ferrara li aspettava gi ieri, ha soltanto venti giorni per convalidare o no l'impianto accusatorio dei pm di Napoli. Ma prima della decisione del Riesame non accadr nulla.
Rita Di Giovacchino

questo progetto era prevista la formazione di una societ di scopo con partner Finemccanica: Selex sistemi integrati e Seicos. Cento per cento Finmeccanica. Non ci poteva entrare nessun altro. E Intini non ha avuto alcun tipo di appalto da noi. Intini puntava a Sel Proc? Qualcuno gli aveva raccontato che avrebbe potuto prendere una partecipazione in Sel Proc. Bertolaso a giudicare dagli atti che indirizza Intini. Bertolaso le ha mai parlato di Intini? No. La Protezione civile ci ha parlato del progetto, non di Intini. Intini la contatta prima della firma del 4 agosto? Se non mi sbaglio, ricordo che fu prima. quindi plausibile che il contatto con Bertolaso fece supporre, a Intini, di poter partecipare a Sel Proc? S. Ma di certo fu unindicazione sbagliata. C una parte del programma alla quale avrebbe potuto partecipare, quella non secretata, come per lacquisto di computer, ma Sel Proc organizzava dei bandi di gara e quindi Intini, come tutti, visto che la gara aperta, avrebbe potuto farlo. Ma non lha fatto. Con quali competenze voleva entrare nellaffare? Non mi ha fatto proposte precise. Mi ha soltanto chiesto di

entrare in Sel Proc. Mi pare avesse competenze in ingegneria, non certo nei sistemi, ma a parte le competenze Guardi: a volte mi fanno richieste davvero assurde, alle quali devo dire di no Lei mi sta dicendo che Intini lha dovuto incontrare per cortesia, sapendo gi di dover dire un no? Se le persone chiedono di parlare con me, le incontro. Certo, ma Berlusconi aveva spinto Intini con il presidente di Finmeccanica, Piero Guarguaglini, che anche suo marito. Ascolti, il mio ruolo lho conquistato con un lavoro di anni. Sono io che dirigo Selex, le decisioni le prendo in autonomia. Al di l della professionalit, c sempre Berlusconi che sponsorizza Intini con suo marito, magari lei poi ci parla, no? Certo. Ma lo ricevo anche se non c Berlusconi a premere. E che impressione le ha fatto Intini? Cap che non cera possibilit di entrare in Sel Proc. Il programma era secretato e potevano partecipare solo societ di Finmeccanica. Gli ho spiegato che poteva partecipare, come tutti, alle gare dappalto per altre forniture. E che espressione ha fatto quando gli ha detto che in Sel Proc non poteva entrare?

Quella di chi sera sentito raccontare una cosa diversa Avevano avuto la garanzia di Berlusconi, a giudicare dalle telefonate intercettate. Intini s fatto pi sentire? No. Negli atti si legge che allaffare era interessato anche Paolo Berlusconi. Non ne ho notizia , intorno a cose di questo tipo chiaro che possono girare tante persone. E le dico di pi: se qualcuno ha agito in maniera scorretta sono contenta che se ne occupi la magistratura. Intini riferisce a Tarantini: la Grossi mi ha detto che c bisogno di un intervento da sopra?. Questa frase non lho mai detta: scusi, ma chi cera pi in alto di me, in Selex Sistemi Integrati? E poi, fosse pure venuto Berlusconi in persona, se non reputavo corretta per lazienda questa decisione, non lavrei mai presa. Mi disturba il modo in cui parlano. Un linguaggio da bassi fondi, un linguaggio che non il mio, che spiega qual il livello di questa gente.
Il livello di questa gente: del fatto che Berlusconi si sia interessato a Tarantini e Intini e cosa pensa?

Non lo so. Evidentemente si preoccupa dei problemi di alto livello e di basso livello.

LINTERVISTA Giandomenico Lepore, procuratore del caso Tarantini

La nuove carte ci daranno regione: inchiesta nostra


di Marco Lillo

a partita chiusa. coL munquenon c statoEnesnon sun atto illegittimo e nessun accanimento. Secondo il Procuratore di Napoli Giandomenico Lepore il gip Amelia Primavera potrebbe rivedere la sua decisione di trasmettere a Roma lindagine per estorsione contro Gianpaolo Tarantini e Valter Lavitola. Ed giusto provarci. Procuratore Lepore, perch insistete per mantenere lindagine che vede parte lesa Berlusconi a Napoli dopo che il Gip ha detto chiaramente che la competenza di Roma? Noi pensiamo che sia possibile presentare unistanza al Gip perch revochi la sua decisio-

ne. La questione complessa, ma la Cassazione ci conforta con il suo orientamento. Ora restiamo in attesa di sapere cosa decider il Tribunale del riesame sulla libert chiesta dagli indagati e aspettiamo la decisione del Gip sulla nostra istanza di revoca. Ma cosa vi fa sperare che il Gip cambi idea? Perch la decisione del Gip stata assunta sulla base delle vecchie carte. Noi abbiamo depositato marted scorso al tribunale del riesame molti elementi nuovi (400 pagine di verbali, intercettazioni e informative, ndr). Non li avevamo trasmessi al Gip perch ritenevamo di non dover discutere questa questione ora. Ecco perch ci sentiamo legittimati a sollecitare la revoca sul-

la base dei nuovi elementi. A nostro parere, alla luce delle nuove carte, non c certezza sul luogo di consumazione del reato. E quindi resta competente Napoli. Il Gip Primavera sostiene che la certezza sul luogo di commissione del reato c perch Berlusconi e la sua segretaria Marinella dicono che le consegne dei soldi agli emissari di Lavitola e Tarantini sono avvenute sempre a Roma Noi invece riteniamo sulla base delle nuove carte che non possibile stabilire il luogo di consumazione del reato. Non che vogliamo tenere lindagine perch ci piace. Esistono delle regole. Se non certo il luogo dove stato compiuto il reato e se, come in questo ca-

so, gli indagati sono residenti in luoghi diversi, rimane il criterio della Procura che ha indagato per prima, cio Napoli. Nelle carte per c anche un altro fatto nuovo: il collaboratore di Lavitola, Fa-

bio Sansivieri, dice di avere visto con i suoi occhi 200 mila euro in banconote da 500. Mentre la segretaria di Berlusconi e il premier hanno ammesso a verbale solo consegne per importi dieci volte pi bassi. pos-

Non c certezza sul luogo di consumazione del reato: cos resterebbe da noi

sibile lapertura di uninchiesta per falsa testimonianza stavolta a Napoli? Non precorriamo i tempi, andiamo passo per passo. Il Pdl e persino il Corriere della sera vi criticano per gli atti fuori competenza, cosa risponde? Noi non abbiamo fatto atti impuri, cio fuori competenza. Non come dice per esempio Antonio Polito. Vi ho gi spiegato come funzionano i criteri per attribuire la competenza delle inchieste. Sono regole complesse che non tutti conoscono. Le assicuro che gli atti compiuti dalla Procura di Napoli sono stati fatti nella piena legittimazione applicando tutte le norme. Anche quelle sulla competenza.

Gioved 22 settembre 2011

pagina 7

Regione Lazio Dopo 2 mesi di ferie manca il numero legale

SOLDI NOSTRI
Dopo oltre un mese e mezzo di ferie forzate, il presidente del Consiglio Abruzzese ha preso atto che la maggioranza non c'era. Arenata sul solito problema delle poltrone e della mancanza totale di responsabilit. Nessuno degli assenti per sottolinea Montino - ha dimenticato di firmare la presenza, atto fondamentale per far correre il tassametro della diaria che vale 400 euro.

ultima volta si erano visti il 5 agosto. Eppure ieri, dopo oltre un mese e mezzo di ferie il consiglio regionale del Lazio ha dovuto rinunciare alla sua prima seduta post-vacanze. Motivo? Mancanza del numero legale. Eppure sulla lista delle presenze, gli assenti non si vedono. La denuncia del capogruppo Pd in Regione, Esterino Montino:

23,1 MILIARDI DI EURO

Stellette e divisa La Difesa della Casta


PENSIONI DORO, SCONTI E BENEFIT TUTTI GLI SPRECHI DEI MILITARI ITALIANI
di Paola Zanca

IL BILANCIO ANNUO PER LA DIFESA


409 MILA EURO

INDENNIT SPECIALE ALLA PENSIONE DI 6 ALTI MILITARI


3,5 MILIONI DI EURO
Contestazioni (e petizioni) Il ministro della Difesa La Russa stato
contestato ieri fuori da Montecitorio da manifestanti del sindacato di Polizia Coisp (FOTO ANSA). Oggi Sinistra e Libert lancia la raccolta firme alla petizione Diamoci un taglio! Alle spese militari in cui si chiede la riduzione di 1,5 miliardi di euro nel 2012 e di 2,5 miliardi negli anni successivi

er tutti c' la certezza di andare in pensione con il 50 per cento di soldi in pi rispetto agli altri dipendenti pubblici. E a fine carriera, cinque anni a pensione praticamente raddoppiata solo perch esiste la (remota) possibilit di essere richiamati in servizio. Per 44 generali c' un appartamento di rappresentanza che pu arrivare a 600 metri quadri per cui lo Stato paga tutto, anche le pulizie. E per sei di loro c' anche una speciale indennit pensionabile che si traduce in 409.349 euro l'anno a testa e che si somma alla pensione ordinaria. Ecco quanto costa lo spirito di sacrificio delle forze armate italiane. Qui non parliamo dei 41 soldati italiani mai rientrati dall'Afghanistan, n dei carabinieri che si ritrovano a pattugliare le strade con auto vecchie e senza benzina. Parliamo di quella stretta cerchia di militari italiani che alle missioni all'estero preferisce un soggiorno tra le cime di Dobbiaco a 30 euro a notte in alta stagione.

gnato. Nulla da eccepire se non che tra le spese a carico dellamministrazione vi sono naturalmente anche quelle quotidiane di pulizia dei locali degli alloggi, di rifacimento letti. Di che si tratti, lo spiega bene lultimo capitolato di gara disponibile: Spazzatura e lavatura dei pavimenti delle camere, corridoi, scale, ballatoi, con idonei prodotti disinfettanti; spazzatura e lavatura dei bagni comprese le relative pareti piastrellate, (...) spolveratura di tutti i mobili; battitura di cuscini e divani; pulizia e battitura degli scendiletto e pulizia di tappeti e moquette con idoneo aspirapolvere e/o battitappeto; (...) spolveratura e lucidatura di argenteria, oggetti in rame ed ottone; battitura dei tappeti e delle guide; ceratura dei pavimenti in parquet con prodotti specifici; pulizia, esterna ed interna, con aspirapolvere

dei mobiletti porta condizionatori; spolveratura e pulizia con prodotti specifici dei lampadari; lavaggio e lucidatura con idonei prodotti di tutta la posateria in alpacca argentata/argento, (...) lavaggio delle tende, con esclusione delle mantovane e sopratende. Il tutto alla modica cifra di 76.260 euro ogni anno per pulire un solo appartamento (fa 3 milioni e mezzo per tutti e 44). Pensioni e indennit speciale La pensione media per chi ha lavorato nel comparto militare di 32 mila euro lanno: quella dei dipendenti dei ministeri civili si aggira invece sui 20 mila euro. Oltre alla pensione ordinaria, al Capo di Stato maggiore della Difesa, ai tre Capi di Stato maggiore delle Forze Armate, al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri e al Segretario generale della Difesa spetta una speciale

SPESE ANNUE PER LE PULIZIE DI 44 ALLOGGI


i 23 miliardi di euro lanno: l1,44 per cento del Pil nazionale dicono i dati Nato, molto pi dello 0,8 raccontato dalla vulgata governativa. E mentre in Gran Bretagna il governo Cameron, tra le proteste dei generali, rottama 200 mezzi corazzati e 100 caccia F35, noi abbiamo ancora centinaia di carri armati come se domani dovessimo affrontare i carri sovietici sulla soglia di Gorizia, dice Toni De Marchi, giornalista a lungo consulente parlamentare in commissione Difesa. Ma le scelte di politica militare dellItalia sono molto spesso dettate dalla naturale tendenza di un corpo burocratico di perpetuare se stesso e i propri privilegi: preparandosi a una guerra che non si far mai, si difende un potere che non esiste pi.

indennit pensionabile: 409 mila 349 euro lanno, che moltiplicati per sei sfiorano i due milioni e mezzo di euro annui. Lausiliaria Dopo la pensione, per cinque anni, ufficiali e sottufficiali restano a disposizione della Difesa: per esempio, capita che in un lustro, per un paio di giorni vengano richiamati per partecipare a qualche commissione di concorso. Ecco, lausiliaria, il disturbo per intenderci, nel 2011 pesa 326 milioni di euro. Senza contare quanto vale in aumento del costo delle pensioni, ricalcolate alla fine dei 5 anni con lanzianit maturata in pi. Terme e vacanze Villa Irma, a Dobbiaco, era un al-

bergo: oggi considerata un Centro di addestramento alla sopravvivenza in montagna. Eppure, sempre albergo : con 30 euro a persona, militari e famiglia possono soggiornare tra le cime delle Alpi. Nel Mar Ligure, allisola Palmaria bastano 22,22 euro (le tariffe sono del 2005), al Terminillo 28, mentre trascorrere periodi di riposo e di recupero psico-fisico ad Alghero costa 27 euro per notte. Anche qui la domanda semplice: perch devono essere colonnelli (con quello che costano) a gestire strutture del genere? Le spese per il personale costituiscono il 65 per cento dei costi per la Difesa. Se al totale aggiungiamo le uscite non contemplate dal bilancio ufficiale (per esempio le pensioni) si superano

DIASPORA QUI RADIO LONDRA

Casa pulita, all inclusive Prendiamo i 44 generali e ammiragli delle Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri) che hanno diritto allalloggio di servizio e rappresentanza, il cosiddetto ASIR. Questi alloggi - rilevava gi nel 2006 la senatrice di Sinistra democratica Silvana Pisa - sono idealmente suddivisi in unarea di rappresentanza, i cui costi di gestione e mantenimento stanno a carico dellamministrazione della difesa, e in unarea per cos dire privata affidata alla gestione dellalto ufficiale al quale lalloggio stato temporaneamente asse-

PANICO FERRARA SU RAI1: QUANDO PARLA, SCAPPANO IN 2 MILIONI


di Carlo

Tecce

Londra fa Q ui RadioOgni serabene al fisico. obbliga telespettatori sedentari, o semplici italiani che cenano, a stimolare i riflessi. Con velocit di occhi e dito indice: cercare il telecomando, decidere sul momento, cambiare canale. E funziona, caspita. L'esercizio di marted 20 settembre, seconda puntata autunnale, batte i risultati precedenti. Vediamo minuto per minuto

quanti e come fuggono dal monologo di Giuliano Ferrara. Astenersi deboli di cuore o statici di mano: il riepilogo impressionante. Ore 20:35, il Tg1 annuncia l'avvento di Ferrara e saluta con l'unica notizia attendibile: i numeri vincenti del Superenalotto. Panico generale, case sottosopra, cuscini e piatti che volano. Su Rai1 c'erano 5,8 milioni di italiani pari al 22,64 per cento dei televisori accesi, indice share. Ore 20:36, sul

seggiolone di Qui Radio Londra, per un giro intorno a se stesso, Ferrara prende la linea con il 17,90 per cento di share, 4,6 milioni di italiani. Quando il direttore del Foglio pronuncia la prima sillaba, pi di un milione di persone si mette in salvo. Ore 20:41, Ferrara ha gi insultato i magistrati di Napoli, i ragazzotti del vecchio Lepore, mezzo milione di persone impugna il telecomando e si rifugia dove capita: un po' a

La7, un po' a Rai2. Ore 22:42, luragano Ferrara ha devastato Rai1, la predica finita e il primo canale di viale Mazzini coccola i reduci con una soave pubblicit: resistono 3,6 milioni di italiani, 14 per cento di share. Non semplice la conta dei danni: dal Tg1 a Ferrara mancano 2,1 milioni di telespettatori e 8,5 punti di share. Ora chi risarcir gli inserzionisti che pagano (almeno) per il 18 per cento di share? Il pubblico,
ELABORAZIONE DATI AUDITEL STUDIO FRASI

stremato, si scola tre ore di Ballar con la telefonata mai agganciata di Silvio Berlusconi (17,64 per cento di share, 4,5 milioni di telespettatori).
A QUALCUNO capita di ritornare sul luogo del relitto, a Rai1: c' Porta a Por ta di Bruno Vespa, che novit. cos dal 1996, soltanto il salotto tirato a lucido con specchi e schermi nuovi per una spesa di 500 mila euro. A Porta a Porta c' Giuliano Ferrara, prima di imperversare ancora con la replica notturna di Qui Radio Londra. Nonostante l'assenza di un concorrente forte, Vespa stecca la prima: 14,75 per cento di share e 1,3 milioni di telespettatori. Per fare un confronto, l'anno scorso, il terzo marted di settembre registr il 17 per cento di share e 1,5 milioni di telespettatori. Oggi il Consiglio di amministrazione Rai dovr esprimersi, o rinviare come al solito, sul Tg1 di Augusto Minzolini compresa la doppietta di editoriali del direttorissimo. Il direttore generale dovr spiegare il suo potrei dire basta al Tg1, una frase a met che chiude il rimpallo di insulti: Minzolini contro Zavoli, Garimberti contro Minzolini e Minzolini contro Garimberti. Un pastrocchio che alza un po di polvere, e basta.

BALLAR

LURAGANO GIULIANO URAGANO AGANO


6 mln n 22% Fine TG1

Pronto, c B. E Floris cincischia

Spettatori Spe o Spettatori e Share

LE CIFRE
20.34 - 20.35 Fine TG1
SPETTATORI 5.800.177 SHARE 22,64%

Silvio Berlusconi manca tanto quel filo diretto con Valter Lavitola, amicone di confidenze notturne (LItalia un paese di merda), dispensatore di baci che se la spassava (e ancora oggi, latitante) fra la Bulgaria e il Sudamerica. Solo soletto, marted sera, forse in pantofole e senza bambine, il Cavaliere compone un numero che conosce a memoria: quello di Giovanni Floris. I tecnici di Ballar si prodigano per passare la linea in diretta, avvertono il conduttore. E Floris, che aveva giurato di rifiutate irruzioni telefoniche del premier, spiega a ritmo lento: cerchiamo di parlare con il presidente del Consiglio, s perch, dissi allora cos, ma oggi noi facciamo le domande. Intanto, a Palazzo Grazioli o chiss dove, B. sappisola, chiude senza volerlo la comunicazione. Ci riprova. Floris cincischia. E dunque, buonanotte.

SPETTATORI ET

5 mln n 18%

20.36 - 20.37 Qui Radio Londra


SPETTATORI 4.592.068 SHARE 17,90%

14% 3 mln

20.42 - 20.43 Fine Trasmissione


SPETTATORI 3.659.486 Qui Radio Londra
5 36 .37 .38 0.39 0.40 0.41 20.42 34 2 2 20. 20.3 20. 20 20 2

SHARE 14,00%

In 7 minuti
SPETTATORI -2,1 milioni SHARE -8,65%

FASCIA ORARIA ASCIA ORARI SC A OR IA CIA

pagina 8

Gioved 22 settembre 2011

CRONACHE

COPPIE SENZA DIRITTI


In Italia 30 anni di convivenza non valgono un matrimonio e un accordo sulla legge lontano
di Silvia DOnghia

a quel momento io sono stata un fantasma: non esistevo pi per nessuno. Non sono stata invitata alla Veglia funebre al Vittoriano, n ai funerali di Stato, n ad altre commemorazioni di seguito. Non ho avuto diritto allassistenza psicologica n a indennizzi dello Stato e nemmeno a donazioni dei privati. Cos scriveva qualche anno fa Adele Parrillo, la compagna di Stefano Rolla, il regista morto nellattentato di Nassirya il 12 novembre 2003. Non la moglie, la compagna.

Gi, perch in questa Italia che accetta senza battere ciglio che il presidente del Consiglio si diverta nei suoi festini passando il crocifisso tra i seni delle sue ospiti, non c alcuna legge che tuteli le persone che convivono. Ogni tanto il dibattito si riaccende (spesso sotto elezioni), ma tutte le proposte di legge presentate negli ultimi anni, dai Pacs ai Dico, alla fine sono state sepolte dalla polvere dei Palazzi. E quindi ci vanno di mezzo coppie che magari si amano da 30 anni, ma alle quali viene negato il diritto allassistenza in punto di morte. Come accaduto pochi giorni fa a

Rossana Podest, attrice degli anni Sessanta e compagna di una vita di Walter Bonatti, lesploratore morto il 14 settembre. In unintervista a Vanity Fair, la Podest rivela gli ultimi giorni trascorsi accanto al suo uomo, portato via da un cancro al pancreas, e quellimpossibilit di stringergli la mano in sala rianimazione, negli ultimi momenti di lucidit. Non la moglie, non ha alcun diritto. Una frase che fa tornare alla memoria storie simili, quelle finite sui giornali, e storie anonime, vissute ogni giorno tra le aule dei tribunali o le corsie di un ospedale.
Walter Bonatti e Rossana Podest (FOTO OLYCOM)

LECCA LECCA

Il Corriere incensa la Grandi Fiaschi


SECONDO GIOVANNI CAPRARA del Corriere della Sera, il processo alla Grandi Rischi della Protezione civile che nel 2009 rassicur la popolazione de LAquila che non ci sarebbe stato alcun terremoto, tre giorni prima del terremoto, singolare, confonde previsione con prevenzione. Autoproclamatosi difensore della dignit culturale e giuridica, Caprara sostiene che i terremoti non si possono prevedere. Ma la stessa cosa che dicono i magistrati che processano i Bertolaso Boys: se non si poteva prevedere che il terremoto ci sarebbe stato, non si poteva prevedere che non ci sarebbe stato. E allora perch la Grandi Rischi rassicur gli aquilani che non ci sarebbe stato, inducendoli ad abbassare la guardia dopo 6 mesi di scosse? Prima della dignit culturale e giuridica, viene la logica.

ADELE PARRILLO, appunto, sei anni di convivenza con Stefano Rollo e un indomani iracheno di diritti negati. Il 12 novembre 2003, giorno della tragedia racconta Adele Stefano mi telefon alle 8 ora italiana prima che io andassi in ufficio e prima che lui uscisse dalla base militare di White Horse per sopralluoghi. Per tutto il giorno ho tentato di chiamare Stefano a Nassirya senza esito. Nessuno durante la giornata ha comunicato con me. I vertici della Difesa e del ministero degli Esteri hanno comunicato la morte di Stefano ad uno dei produttori, Achille De Luca. Io lho saputo da lui. Oppure Alessandra Biancalana, compagna del panettiere Antonio Farnocchia, una delle vittime della strage di Viareggio, il 29 giugno 2009. Tredici anni di vita insieme, una figlia e un uomo visto morire in una fiammata. Compagna, non moglie. E per questo esclusa da ogni tipo

di risarcimento. Il testo del provvedimento prevede che lindennizzo venga assegnato alla convivente more uxorio solo nel caso che lex coniuge sia formalmente divorziato. Antonio non lo era. Rossana, Adele e Alessandra sono state donne che hanno trovato il coraggio di denunciare, sfidando il muro di omert e bi-

Nuova polemica dopo la morte dellesploratore Walter Bonatti, ma era gi successo anche a Nassirya

gottismo che soffoca lItalia delle olgettine. Ma non sono certo le uniche ad aver subto uningiustizia. Potremmo raccontare centinaia di storie, commenta con amarezza Sergio Rovasio, segretario dellassociazione radicale Certi diritti, che sta preparando un libro-raccolta di tutte le norme che possono aiutare le coppie di fatto. Le persone non lo sanno, ma ci sono meccanismi che rendono meno ampio il divario col matrimonio. Per esempio la famiglia anagrafica, un certificato che i Comuni dovrebbero rilasciare e nel quale si indica che le tali persone che vivono in quel determinato posto sono una coppia convivente. Questo potrebbe essere sufficiente a superare lopposizione allaccesso in ospedale o alle visite in carcere. Il problema che quasi nessuno lo sa e soprattutto quasi nessuno lo fa, prima che accada un

evento spiacevole. Alla signora Podest sarebbe bastata la mutua designazione dellamministratore di sostegno per seguire il marito nel suo percorso finale. Un semplicissimo atto notarile sarebbe stato la migliore medicina per il cuore. E se vengono discriminate le famiglie (di fatto) eterosessuali, figuriamoci quelle gay, vittime spesso anche dei pregiudizi familiari. Nel pescarese un uomo di 75 anni, rimasto vedovo del suo compagno 80enne racconta Rovasio si visto portare via la casa dai parenti. Ha trovato i suoi vestiti fuori dalla porta, chiusi nei sacchi della spazzatura. Si visto negare persino i mobili. Qualche anno fa un ragazzo disoccupato ha litigato col convivente col quale stava da dieci anni, che lo ha buttato fuori di casa e ha chiamato la polizia. Non pu rivalersi, questa casa del signore si sentito rispondere il giovane. IL 12 NOVEMBRE 2004 , a un anno dallattentato di Nassirya, Adelle Parrillo entrata, non invitata, nella basilica romana di Santa Maria degli Angeli dove si svolgeva la solenne cerimonia di commemorazione e si fermata al centro della navata. Le si avvicinato Pier Ferdinando Casini e le ha chiesto perch fosse l. Gli ho risposto che se per una legge del loro governo lembrione un essere umano, allora io ero a tutti gli effetti la moglie di Stefano Rolla, il civile che loro si apprestavano a commemorare come fosse cosa di loro propriet. Quindi il mio posto era tra le vedove.

La differenziata di De Magistris comincia sotto le vele di Scampia


di Vincenzo Iurillo

ANNA DI PIETRO difende il fratello Che lavoro far col mio cognome?
di Caterina Perniconi

il viaggio lungo e A nchearancione piLuigi de impervio inizia con il primo passo. Ieri a Napoli la giunta di Magistris ha compiuto il primo passo verso lincremento della raccolta differenziata, conditio sine qua non per la definitiva risoluzione dellemergenza rifiuti. Differenziata finora inchiodata a un modesto 17%, un dato ereditato dalla precedente amministrazione Iervolino. Per il rilancio, il vice sindaco con delega allAmbiente Tommaso Sodano ha scelto un quartiere simbolo, Scampia: la periferia, le vele, il degrado, le sentinelle della camorra, e tanta voglia di riscatto rappresentata dalla presenza del presidente di Municipalit Angelo Pisani, orgoglioso di essere stato scelto come quartiere pilota del nuovo corso. A Scampia, a partire da luned prossimo, verranno distribuiti i kit per la raccolta porta a porta, che coinvolgeranno circa 31.570 residenti, che si aggiungeranno ai circa 12mila che gi fanno il porta a porta nel quartiere, ha spiegato Sodano nel corso di una conferenza stampa. Lobiettivo quello di estendere il porta a porta, attualmente praticato da 140.000 napoletani, a circa 325.000 residenti entro la fine del 2011. E puntare al mezzo milione entro il 2012. Risorse (per il momento scarse) permettendo: servono almeno 30 milioni di euro, bisogner concludere loperazione di sblocco dei fondi europei, fermi per le procedure sanzionatorie in corso, e sperare

Il quartiere stato scelto dal Comune per un progetto pilota che coinvolge 30 mila cittadini

che il ministro Stefania Prestigiacomo mantenga gli impegni presi e allarghi anche lei i cordoni della borsa. Ma non ho motivo di dubitarne ha detto il vice sindaco nel corso di un incontro con la stampa vivace e a tratti lievemente polemico sulla questione delle navi che dovrebbero partire verso lOlanda cariche di 24mila tonnellate di rifiuti. Partenza sempre imminente e sempre rinviata per motivi non chiariti. Circostanza che Sodano ha spiegato con la necessit di mantenere un vincolo di riservatezza in una vicenda delicata. Ma che ha dato ai quotidiani locali lo spunto di animare campagne stampa peraltro legittime e corrette sui leggeri ritardi finora accumulati nel cronoprogramma redatto pochi giorni dopo la vittoria elettorale, che prevedeva lavvio della differenziata al 15 settembre. Che cosa una settimana di ritardo, di cui mi scuso, rispetto a 17 anni di ritardi finora subti? Dalla finestra di Palazzo San Giacomo, Napoli non appariva particolarmente pulita. I cassonetti sono al limite della capienza. Una situazione dovuta a uno sciopero imprevisto dei lavoratori Lavajet, azienda appaltatrice di Asia Napoli per la raccolta nel centro citt, che hanno lamentato un ritardo nel pagamento degli stipendi. Il weekend verr sfruttato per ultimare la campagna informativa con dei gazebo nelle vie e nelle piazze di Scampia, ha sottolineato Sodano: Fortunatamente anche grazie alla nostra pressione la Lavajet riprender il servizio stasera.

o carnefici? La diatriba sui figli di V ittime non pregati diaandare allestero ma pap accenna chiudersi. Da quelli che vengono poi fanno stage in Ferrari, ai candidati illustri. A chi, invece, resta fuori, e allora si domanda come far a trovare un lavoro con quel cognome senza che nessuno pensi che il noto genitore labbia messo l volontariamente. il caso della figlia minore di casa Di Pietro, Anna. Ventitre anni, una laurea in Giurisprudenza alla Bocconi, quattro lingue nel suo curriculum, momentaneamente disoccupata. Il suo nome balz sulle pagine di cronaca quando il padre chiese una certificazione di praticantato al quotidiano del partito Italia dei valori per trasformarla in una giornalista ma non gli fu accordato. Lultima settimana in famiglia non devessere stata semplice da gestire per una ragazza alle prese con la ricerca di lavoro post laurea e un cognome ingombrante. Al punto di spingersi a scrivere uno sfogo notturno si Internet commentando un attacco sul sito Byoblu.com. In questo momento, con questa teoria ha scritto Anna riferendosi alle critiche nei confronti di Cristiano io non posso fare lavvocato, il giudice, limprenditore, il politico... (e aggiungerei qualsiasi altro lavoro perch tanto si sa, i figli di politici son tutti piazzati). Sono disoccupata, laureata a 23 anni e cerco lavoro one-

stamente. Mi rattrista vedere che quello che sono (a questo punto mi vien da dire erano) i miei sogni non li potr mai realizzare. Credevo di avere diritti oltrech giustamente dovermi far valere per quello che sono. Sono ad un bivio della vita che mi rende triste, smarrita e con tanta voglia di scappare lontana. Ma poi scappare verso cosa se ho sudato come tutti gli altri per stare onestamente nel mio Paese?. Uno sfogo che molti giudicheranno incomprensibile, dato che la figlia di Di Pietro non ha mai avuto problemi economici e difficilmente ne avr grazie al piccolo impero immobiliare messo in piedi dai genitori. Ma lambizione di Anna va oltre gli interessi di famiglia e qualsiasi percorso intraprender difficilmente le sar intestato. Ieri, oltre a quella di Anna, arrivata anche unaltra lettera del padre, che ha riprovato a giustificare la candidatura del figlio che ha diviso lopinione pubblica, ripetendo che quello di Cristiano non un nome imposto dallalto, ma costruito sul campo, nonostante il cognome, neanche fosse una maledizione. Il candidato non ha intenzione di fare un passo indietro, forse incitato da quella formula magica che il padre ripete sempre ai figli: Se nella vita si ha la fortuna dincontrare un treno che passa bisogna saltarci sopra senza avere paura. Soprattutto se il convoglio porta dritti in politica, come Antonio Di Pietro insegna.

Gioved 22 settembre 2011

pagina 9

SPROFONDO SUD

LAMPEDUSA, GUERRA E MAZZE DA BASEBALL


Scontri tra tunisini e isolani Il sindaco si barrica armato
di Giuseppe Lo Bianco

Il Gip: Cos Mori ha protetto la latitanza del boss Provenzano

lla fine, per sfuggire alle aggressioni, De Rubeis si barricato nel suo ufficio impugnando una mazza da baseball: Mi devo difendere ha detto il sindaco di Lampedusa, lo stesso che ha creduto tante volte alle promesse del governo e sono pronto a usarla, scrivetelo pure. Siamo in presenza di uno scenario da guerra, lo Stato mandi subito elicotteri, navi per trasferire i tunisini che vagano per l'isola dopo avere incendiato ieri il centro di accoglienza. Dopo l'incendio del Cpa, le scene di guerriglia: pietre, calci e bastonate degli isolani esasperati contro i tunisini che dal campo sportivo girano liberi per lisola, scontri con la polizia armata di lacrimogeni, una ventina di feriti (uno grave, trasferito a Palermo) medicati al poliambulatorio dellisola, un gruppo di immigrati che minaccia di farsi saltare in

aria con tre bombole di gas, i giornalisti intimiditi e accusati di essere la principale causa delle tensioni, il sindaco aggredito dai concittadini e barricato con una mazza da baseball nel suo ufficio, che lancia grotteschi proclami di guerra.
SPENTE le fiamme del centro di accoglienza, Lampedusa continua a bruciare nel caos dellimprovvisazione dellemergenza immigrazione e nel silenzio del ministro dellInterno Maroni che ha affidato al sottosegretario Sonia Viale il difficile compito di metterci la faccia e le promesse: Entro 48 ore tutti via da Lampedusa per essere rimpatriati. Ma finora solo 200 immigrati hanno lasciato lisola a bordo di due C-130 dellaeronautica militare impegnati due volte, e altri 1040 sono rimasti in attesa delle procedure di trasferimento. Denuncia Laura Boldrini, dellalto commissariato Onu per i rifugiati: La rivolta? Lavevamo prevista, il centro di Lam-

pedusa deve essere usato per quello che , e cio di primo soccorso e transito. Ora occorre accortezza e senso di responsabilit, bisogna trasferirli il prima possibile. Lasciata in balia di se stessa a gestire lemergenza immigrazione, dopo le promesse di Berlusconi che voleva trasformarla nella nuova Porto Cervo, la porta pi meridionale dEuropa esplosa sotto il peso di una tensione sfociata nellincendio del Cpa e nel corteo di ieri mattina, 300 immigrati a sfilare per le vie dellisola al grido di libert, libert, mentre i focolai della protesta restano accesi in diversi punti dellisola in un clima da caccia alluomo, con i lanci di pietre degli isolani, le cariche della polizia contro gli immigrati, laggressione a un giornalista e un cameraman di Sky, i bambini trattenuti nelle scuole, perch l sono al sicuro, giura il sindaco De Rubeis. A fare le spese degli scontri anche l'attivista per i diritti umani franco-canadese

Il generale Mario Mori (FOTO ANSA) di Andrea

Cottone

lurime omissioni fina P stato dia salvaguardarelizzate lo latitanza di BerLa rivolta di Lampedusa: gli immigrati cercano di fuggire dalle cariche della polizia (FOTO ANSA)

ANTENNE Usa a Niscemi Il sindaco: sono abusive Muos, in L e megadiantenne Usa del sistema Martino costruitesua provincia di Caltanissetta, sono abusive. Parola del sindaco Niscemi Giovanni Di e della
amministrazione che hanno firmato un'ordinanza di sospensione dei lavori e adesso, con l'autunno alle porte, sono pronti a notificarla direttamente ai militari Usa. Il prossimo venerd racconta Di Martino al Fatto ho convocato tutti i sindaci della provincia di Caltanissetta per andare a consegnare al comando Usa l'ordinanza di sospensione degli sbancamenti all'interno dell'area protetta che tutti conoscono come la sughereta di Niscemi. L'inizio dei lavori stato svelato da un'inchiesta del Fatto, sotto ferragosto, in piena estate. Quando, al posto degli ombrelloni, gli americani piantavano travi e pali di fondazione per le 3 mega antenne del diametro (antonio condorelli) di circa 20 metri.

Una ventina di feriti, molti i fermati Maroni fa parlare il sottosegretario: via tutti entro 48 ore
Alexandre Georges. E mentre Mdecins sans frontires denuncia il preoccupante degrado delle condizioni sanitarie, su delega della Procura di Agrigento la polizia ha gi raccolto numerose testimonianze per ricostruire i fatti dellaltra notte dentro il Cpa e identificare i piromani: il responsabile della struttura, Cono Galip, non ha dubbi sulla

natura dolosa del rogo, visto che poco prima nelle camerate dove si sono sviluppate le fiamme era stato compiuto un sopralluogo. E il procuratore Renato Di Natale che procede per incendio doloso, (e che oggi ricever un nuovo rapporto sul caos di ieri mattina) conferma che le indagini sono a buon punto. Gi in serata sono stati fermati alcuni tunisini. Ma la rabbia degli isolani esasperati si diretta anche verso il primo cittadino, accusato di essere stato troppo morbido verso le inerzie del governo. Fuori del municipio, ronde di cittadini presidiano il palazzo comunale mentre il sindaco, scortato da tre agenti, chiama in causa Napolitano: Muova il culo e venga da noi. La situazione ad alto rischio, occorre fare presto qualcosa, ma lo stesso sindaco ad accorgersi del suo tono perentorio, scusandosi: Sono espressioni irrispettose, valuti ovviamente lui quale decisione prendere. Gaffe spie di una situazione ormai sfuggita di mano a tutti, che gli stessi sindacati di po-

lizia, che faticano a tenere a bada i migranti, ormai denunciano a voce alta: Quello che succede a Lampedusa la prova dell'incapacit del governo. Se ci scapper il morto sappiano quei politici che oggi dormono o stanno a guardare, che non accetteremo lacrime istituzionali o inutile solidariet. ANALISI uguale a quella di Emergency secondo cui la tensione e la violenza delle ultime ore, a Lampedusa come a Pozzallo scritto in una nota dellorganizzazione di Gino Strada sono l'inevitabile conseguenza della politica di un governo che tratta gli stranieri come criminali. Il sovraffollamento delle strutture, la carenza di assistenza di base, la privazione dei diritti fondamentali, oltre a essere una vergogna per un Paese che si vuole definire civile, comportano inevitabilmente l'inasprirsi del disagio e della violenza. Per questo, Rita Borsellino, parlamentare europea del Pd, chiede un rapido intervento della commissaria europea Malmstrm per accertare, come noi crediamo, la violazione da parte dellItalia della normativa comunitaria in materia di immigrazione e del rispetto dei diritti umani.

Strette di mano e promesse mai mantenute

Dite al governo che c unemergenza


Governo non pervenuto La primavera araba ha i suoi risvolti negativi: nei primi mesi dellanno arrivano a Lampedusa decine di migliaia di persone. Gli isolani si dimostrano solidali, il governo non si accorge di nulla. (FOTO ANSA) Aprite quella porta
Si sfiora la crisi. La Francia non vuole i migranti che lItalia lascia fuggire. L8 aprile Maroni prova a convincere il collega Gueant.
(FOTO ANSA)

Rassicurare le truppe Il 16
settembre il ministro La Russa atterra a Lampedusa. Sar tutto risolto. Dopo 4 giorni scoppia la rivolta. (FOTO LAPRESSE)

La gita Il 30 marzo 2011, dopo che la rabbia delle persone non si tiene
a cura di si.

do.

pi, Berlusconi fa il suo show: Svuoteremo lisola entro 48-60 ore. Costruiremo un casin e io stesso mi sono comprato una villa. Poi sparisce. Con la compiacenza del sindaco De Rubeis. (FOTO ANSA)

nardo Provenzano hanno contrassegnato l'attivit istituzionale dei carabinieri del Ros nel biennio '95-'96. A quasi 16 anni di distanza arriva un raggio di luce su una delle vicende pi oscure della recente storia italiana: la mancata cattura di Provenzano datata ottobre 1995, quando un infiltrato in Cosa nostra, Luigi Ilardo, aveva portato i carabinieri fino al casolare di Mezzojuso, nel Palermitano, dove si nascondeva l'allora primula rossa. Per questi fatti l'ex generale e l'ex colonnello del Ros, Mario Mori e Mauro Obinu, sono sotto processo a Palermo per favoreggiamento aggravato dall'agevolazione mafiosa. E mentre Mori ha annunciato di rinunciare in quel processo all'eventuale prescrizione, il gip di Palermo, Maria Pino, emette una sentenza che, rigettando il ricorso contro l'archiviazione della presunta calunnia di Michele Riccio - il grande accusatore del mancato blitz entra nel merito. E parla di sommersione di dati importanti nelle indagini su Provenzano; di atti d'indagine assolutamente incongrui rispetto all'obiettivo; di una condotta che non si deve ascrivere a difficolt tecniche od organizzative n ad errori di valutazione da parte di Mori e Obinu ma a una deliberata strategia di inerzia. A ci il giudice aggiunge anche l'interruzione dei flussi di comunicazione fra investigatori e Procura di Palermo coincidente col passaggio di Michele Riccio dalla Dia al Ros dei carabinieri. Alla continuit e compiutezza di informazione garantite dalla Dia scrive il gip - si contrapposto il silenzio lungamente serbato dal Ros. Un silenzio che non pu ritenersi casuale, n frutto di inefficienza o di carenze organizzative, un cambiamento di linea incongruo rispetto a un evento lungamente ricercato. Il pm titolare dell'indagine, Nino Di Matteo, ha gi annunciato che la sentenza sar depositata agli atti del processo a Mori e Obinu.

pagina 10

Gioved 22 settembre 2011

ECONOMIA

ORA TOCCA ALLE BANCHE


Dopo il declassamento dellItalia S&P taglia il rating a sette istituti di credito italiani, da Intesa a Bnl
Milano di Vittorio

Malagutti

era da aspettarselo. Dopo la bocciatura del debito pubblico italiano la scure di Standard & Poors calata sulle grandi banche nazionali, molto esposte alla bufera finanziaria se non altro perch hanno in pancia titoli di stato per decine e decine di miliardi. Nella serata di ieri, a nemmeno due giorni di distanza dal primo intervento sullItalia, lagenzia di rating statunitense ha annunciato di aver declassato sette istituti di credito, rivedendo loutlook, cio le prospettive, da stabile a negativo per altri otto. Il taglio del rating riguarda anche una grande azienda come Terna, che non una banca ma controllata dallo Stato.

quello di luned sul debito pubblico. Alcuni importanti banchieri avevano per gi messo le mani avanti. In particolare Giuseppe Mussari, presidente del Monte dei Paschi di Siena e anche dellAbi, lAssociazione bancaria italiana, gi marted aveva criticato il declassamento. LItalia eccessivamente penalizzata, aveva commentato Mussari poche ore dopo il downgrading. E ieri mattina gli ha fatto eco Pierfrancesco Saviotti, numero uno del Banco Popolare, che ha definito ingiusta la bocciatura decisa dagli analisti di Standard & Poors. CHE COSA succeder adesso? In prospettiva labbassamento del rating potrebbe costringere le banche a pagare pi caro il denaro che raccolgono sul mercato. E questa di sicuro non una buona notizia, anche se i banchieri nostrani da mesi non fanno altro che ripetere che i loro istituti non hanno bisogno di rifinanziarsi, per esempio collocando obbligazioni, almeno nel breve termine. Nellimmediato per sar la Borsa a dire la sua. Si tratta di capire se la decisione di Standard & Poors era in qualche modo gi stata scontata dagli investitori. I titoli bancari potrebbero cos cavarsela senza gravi danni. In caso contrario nuovi ribassi potrebbero aggiungersi alla lunga serie negativa che dura ormai da oltre due mesi. Gi ieri, a dire il vero, gli operatori hanno picchiato duro. Intesa ha perso il 3 per cento, Unicredit il 2,9, Mediobanca il 3,2. Poi a Borsa chiusa arrivata la stroncatura di Standard & Poors. Oggi il verdetto dei mercati.

GI IN BORSA

POCHI MODELLI NUOVI MOODY S BOCCIA FIAT


di Giovanna Lantini Milano

Chrysler, con la Ptuochi modelli nuovi e troppa dipendenzadaMoody's, che harecessione che incombe sull'Europa: Fiat sempre pi spaz za ra. Lo ha decretato ieri lagenzia di rating tagliato il giudizio sul ramo auto di Torino a Ba2 da Ba1 con prospettive negative. Secondo l'agenzia Fiat, che era gi valutata non investment grade, cio un titolo speculativo o, in gergo tecnico junk (spazzatura) oggi ancora meno affidabile. Nella scaletta delle valutazioni sulla solidit finanziaria delle societ, infatti, l'auto di Sergio Marchionne si allontanata ulteriormente dal livello di affidabilit dato dal bollino di investment grade. Peggio ancora andata alle obbligazioni di Fiat Finance and Trade e da Fiat Finance North America, che sono state declassate a Ba3, cio l'ultimo gradino prima del livello che richiede un monitoraggio continuo. La decisione di Moody's, su un debito di circa 8,3 miliardi, riflette le attese che le credibilit creditizie di Fiat e Chrysler si allineeranno quando la strategia e le operazioni dei due gruppi diventeranno gradualmente pi interconnesse. In pratica, secondo l'agenzia, l'uso crescente di comuni architetture e tecnologie aumenta la dipendenza reciproca, che potrebbe sfociare in due societ che devono sostenersi a vicenda in caso di difficolt finanziarie. E questo malgrado Fiat non garantisca il debito di Chrysler. Anche perch nei bond emessi da Fiat ci sono clausole sullinsolvenza incrociata che rilevano il legame finanziario tra i due partner. Sar anche per questo che, come riportato da Repubblica.it, Marchionne avrebbe contestato a John Elkann l'impegno assunto da Exor, comune azionista di Fiat e Juventus, di versare 80 milioni per ricapitalizzare la squadra presieduta da Andrea Agnelli che in un anno ha bruciato 83,4 milioni di cassa, complici i nuovi acquisti e lo stadio. Ma al di l di Chrysler e Juve, Moody's ieri ha certificato anche l'opinione che il tasso di rinnovo dei modelli di Fiat sia relativamente scarso rispetto ad alcuni diretti concorrenti, il che frena la competitivit del costruttore. Oltre a essere senza nuovi modelli, quindi, Torino sar vulnerabile a maggiori pressioni concorrenziali a fronte di una domanda pi debole, di pressioni per un aumento dei prezzi e delle crescenti sovracapacit attese in Brasile, il suo mercato pi redditizio. In Italia, dove il fatturato di Fiat nel 2010 corrispondeva a pi del 2 per cento del Pil, Torino ha il 30% circa del mercato. Ma sul futuro pesano gli effetti della manovra sulla capacit di acquisto dei cittadini. La Borsa ha gi detto la sua: ieri il titolo crollato del 6,22 per cento e da inizio anno ha perso il 39 per cento.

LELENCO dei bocciati comprende grandi nomi della finanza nazionale come Intesa e Mediobanca, che hanno visto il loro voto calare da A+ ad A, proprio come successo per il debito italiano. Sono state declassate anche Banca Imi, Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo e Cassa di risparmio di Bologna, tutte controllate da Intesa. Bnl, che fa capo al gruppo francese Bnp Paribas, passa invece da A+ ad A-1. Completa il quadro dei bocciati Findomestic, listituto specializzato nel credito al consumo anche questo controllato da Bnp Paribas. Unicredit insieme Unicredit Bank, Unicredit Bank Austria e Unicredit Leasing si invece visto ridurre loutlook, cos come Banca Fideuram del gruppo Intesa, lIstituto per il Credito Sportivo, che a controllo pubblico e infine Agos Ducato, un altro grande operatore del credito al consumo legato a una grande banca francese come Credit Agrico-

Corrado Passera di Intesa San Paolo, sotto la Bnl (FOTO EMBLEMA)

Pagano il fatto di avere nei bilanci titoli di Stato italiani, ridotto loutlook ad altre otto
le. Questultimo possiede anche Cariparma, che si vista ridurre loutlook da stabile a negativo. In un comunicato diffuso in serata Standard & Poors ha chiarito che lintervento sugli istituti di credito italiani risponde ai normali criteri di valutazione adottati dallagenzia. In sostanza, la bocciatura dovuta ai legami tra le banche e il debito sovrano del loro Paese di appartenenza. Come dire, se i titoli di stato italiano diventano meno sicuri normale che il giudizio negativo abbia un effetto immediato anche sulle banche che ne possiedono in gran quantit. VA DETTO che la decisione di Standard & Poors era in qualche modo nellaria, anche se forse pochi operatori si aspettavano un intervento a distanza cos ravvicinata da

I NUOVI ASSETTI

MEDIOBANCA, PI FORTI I FRANCESI E GAVIO. PORTE CHIUSE PER DELLA VALLE


Milano

opo settimane di negoziati e D qualche colpo basso, si finalmente conclusa la complicata operazione che serve a puntellare gli assetti di potere di Mediobanca, il crocevia pi importante del potere finanziario nazionale. Porte chiuse a Diego Della Valle, che puntava a entrare nel consiglio dellistituto. Mentre nel patto di sindacato che governa la banca perde peso la pattuglia dei soci stranieri con luscita delle banche tedesche Commerzbank e Sal Oppeneim e dello spagnolo Banco Santander. La sorpresa vera riguarda per la famiglia Gavio, che da meno dello 0,1 per cento dovrebbe crescere fino all1 per cento. la conferma di un rapporto che dura da un ventennio, sin da quando il fondatore Marcellino Gavio, scomparso nel 2009, frequentava Enrico Cuccia e il suo erede Vincenzo Maranghi. Adesso la famiglia piemontese, ricchissima di liquidit grazie alla gestione di centinaia di

chilometri di autostrade in Italia, chiamata a puntellare il potere del presidente Renato Pagliaro e dellamministratore delegato Alberto Nagel. Proprio in questi giorni il gruppo Gavio tra laltro tornato alla ribalta delle cronache, ma non quelle finanziarie. Bruno Binasco, da sempre potente numero uno dellazienda, infatti coinvolto nelle indagini penali sul cosiddetto sistema Sesto che ruotava attorno a Filippo Penati, lex presidente Pd della pro-

vincia di Milano. I nuovi equilibri azionari di Mediobanca sono stati svelati ieri al termine dellassemblea del patto di sindacato, dopo che per settimane si lavorato di fino per bilanciare poltrone e poteri. Salgono, come previsto i francesi Vincent Bollor (arriver al 6 per cento dallattuale 5,4) e il gruppo assicurativo francese Groupama (dal 3,1 al 5 per cento circa). E anche Della Valle possiede opzioni per passare dallo 0,48 all1,9

Diego Della Valle (FOTO LAPRESSE)

Utili in calo del 10 per cento Sul bilancio dellistituto pesa la svalutazione dei titoli greci

per cento. Nei mesi scorsi, quelli dello scontro su Cesare Geronzi, Della Valle e Bollor si sono trovati su fronti opposti, con il francese che fino alultimo ha tentato di difendere il banchiere. Partita persa, ma da allora Bollor si prontamente riallineato trovando un modus vivendi con Nagel, lamministratore delegato che da dietro le quinte, ma neppure troppo, si era speso per mandare in pensione Geronzi. Non teme invece lusura del tempo il rapporto tra Mediobanca e i Ligresti, un legame nato anche questo un quarto di secolo fa ai tempi di Cuccia. Cos, non appena nei giorni scorsi stata ventilata la possibile uscita del consiglio di Jonella Ligresti, primogenita del patron Salvatore, per far posto a Della Valle, lipotesi prontamente rientrata anche per lopposizione di una parte degli amministratori. Tra questi, probabilmente, anche Bollor, Giampiero Pesenti e la stessa Marina Berlusconi. E cos i Ligresti resistono in Mediobanca, nonostan-

te le gravi difficolt del loro gruppo, di fatto commissariato da Unicredit, di gran lunga il maggior creditore. Le novit annunciate ieri verranno ratificate dallassemblea dei soci in programma il 28 ottobre che voter anche sullingresso di tre nuovi consiglieri proposti dal patto di sindacato. Sono Elisabetta Magistretti, Pierre Lefevre per Groupama e Anne Marie Idrac, manager vicina a Bollor con una lunga esperienza anche nel governo e nel Parlamento di Parigi. Al vaglio dei soci il mese prossimo andranno anche i conti dellesercizi chiuso al 30 giugno. I dati di bilancio, resi noti ieri, scontano la svalutazione dei titoli di stato greci in portafoglio e della partecipazione in Telco, la holding a cui fa capo Telecom Italia. Per effetto di queste due componenti straordinarie, che valgono circa 230 milioni di perdite a conto economico, lutile di gruppo calato da 401 milioni dellanno scorso a 369 milioni.
Vittorio Malagutti

Gioved 22 settembre 2011

pagina 11

ECONOMIA

GOVERNO CIECO: LA MANOVRA BASTA COS COM


Abbassate le previsioni di crescita del Pil, servono almeno 10 miliardi
di Marco Palombi Il ministro dellEconomia, Giulio Tremonti (FOTO EMBLEMA)

l governo si ostina a non voler vedere la realt. Mentre con la mano sinistra taglia le previsioni di crescita del Pil, con la destra scrive che tutto ok, che la manovra sufficiente per raggiungere il pareggio di bilancio e non sono necessarie ulteriori correzioni, nonostante lo spread anche ieri sia arrivato vicino a quota 400.

INTANTO stamattina si daranno i numeri. Lesecutivo si riunisce in Consiglio a Palazzo Chigi per quella che tecnicamente si chiama nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def) presentato ad aprile: in pratica il governo deve rivedere al ribasso ed unabitudine per il duo Tremonti-Berlusconi le stime di crescita per il 2011 e 2012 con le relative conseguenze. Se il Pil pi basso di quanto si supponeva, allora tutte le previsioni sono falsate visto che il prodotto interno lordo la base su cui si misurano i conti pubblici: pi basso il Pil, pi alti deficit, debito, pressione fiscale e via cos. Una distanza di qualche miliardo di euro tra i desideri e la realt: il Consiglio dei ministri, dunque, stamattina dovrebbe mettere per iscritto che leconomia italiana crescer questanno dello 0,7 per cento anzich dell1,1 e lanno prossimo dello 0,8 per cento anzich dellottimistico 1,3 scritto

sul Def. Farebbe in tutto uno 0,9 per cento di ricchezza prodotta in meno, in euro significa uno scostamento dalle previsioni allingrosso di 12 miliardi. La situazione, dicono fonti di governo, potrebbe essere per migliore: laumento di un punto di Iva dovrebbe infatti migliorare lindebitamento gi questanno (700 milioni nel 2011 e a 4,2 miliardi a regime, il gettito atteso). Alla fine ci mancheranno sette o otto miliardi al pareggio di bilancio nel 2013, la conclusione, contro le previsioni del Fmi che ne calcola pi del doppio. Al Tesoro, invece, sostengono addirittura che laumento dellIva copra anche la minor crescita: Nessuna nuova manovra, quella di agosto resta sufficiente allobiettivo, la posizione ufficiale. In realt entro met ottobre, come previsto dal semestre europeo, bisogner metterci una pezza nella Legge di Stabilit, un tempo nota come Finanzia-

ria. Fin qui i dati certi, mentre il come proceder il governo si perde nella nebbia della guerra per bande nella maggioranza, nel gioco dei veti incrociati e nel fatto che non si sa bene quanto il governo durer. Stamattina come annunciato dal ministro Giulio Tremonti alle parti sociali si dovrebbe partire con un decretino a costo zero: qualcosa sulle infrastrutture per implementare la finanza di progetto (cio invogliare i privati a metterci i soldi), qualche provvedimento anti-burocrazia, forse il dirottamento di un podi fondi alla banda larga. PER LE COSE grosse leggi piano per la crescita ed eventuali altri tagli o tasse bisogner aspettare una decina di giorni. Il plafond degli interventi sempre lo stesso e, come ad agosto, quasi niente si pu fare senza che qualcuno metta il veto. Ci sono le pensioni, ovviamente: dallabolizione tout court delle pensioni di anzianit a un aumento dellet pensionabile che potrebbe servire a finanziare una radicale diminuzione del cuneo fiscale e contributivo per i lavoratori pi giovani (almeno un miliardo il costo). Ci sono le solite liberalizzazioni le solite innovazione e ricerca e pure la revisione degli estimi catastali, che oggi non hanno nulla a che fare col valore reale degli immobili e sarebbero la vera patrimoniale italiana, ma hanno il difetto di essere unoperazione lenta e di spiace-

re assai a molti elettori: per Il Sole 24 Ore varrebbe oltre 60 miliardi nel complesso (pi facile aumentare le rendite, il cui ultimo ritocco risale al 1996). La questione casa, peraltro, si aggancia con lidea di anticipare al 2012 lImu, limposta unica sugli immobili con cui i comuni dovrebbero recuperare un po di risorse. NEL CARNET trovano posto pure una patrimoniale sugli immobili pi costosi, esclusi quelli strumentali delle aziende, e un ulteriore ritocco dellIva (probabilmente dellaliquota al 10 per cento), entrambe destinate a finanziare un abbassamento della tassazione diretta su privati e imprese. Un altro capitolo su cui si torna spesso a via XX settembre quello delle privatizzazioni e, in particolare, della vendita del patrimonio pubblico: gioved prossimo Tremonti presieder addirittura un seminario sul tema, alla presenza di alcuni grandi investitori italiani. Obiettivo: Scelte efficaci scrive lagenzia Radiocor nella presentazione per generare cassa, per ridurre il debito pubblico e liberare risorse per favorire leconomia. Prima delle magnifiche sorti e progressive, per, il governo domani si dovr confrontare con le Regioni sul trasporto pubblico locale: con gli ultimi tagli i trasferimenti statali, ha calcolato la Cgil, sono stati dimezzati e parecchie linee non potranno pi rimanere aperte.

SAN RAFFAELE Il fallimento vicino


di Antonella Mascali

F allimento pi vicino per il San Raffaele, il gruppo ospedaliero fondato da


don Verz (il prete nei cuori di Bettino Craxi e Silvio Berlusconi) oberato dai debiti: oltre un miliardo di euro. Gi oggi i pm di Milano Laura Pedio e Luigi Orsi potrebbero depositare l'istanza di fallimento. Marted pomeriggio al Palazzo di Giustizia, assieme al procuratore aggiunto, Francesco Greco, hanno incontrato uno degli avvocati del gruppo, Alberto Alessandri e il consigliere, Giovanni Maria Flick. La riunione non andata bene. I rappresentanti del San Raffaele erano andati a parlare del concordato preventivo che intendono presentare in tribunale il 10 ottobre. Quattro settimane dopo la scadenza del 15 settembre, fissata con i magistrati e due settimane prima rispetto a quanto chiesto nei giorni scorsi dalla fondazione controllata di fatto dal Vaticano. Ma i pm non sono convinti del piano di salvataggio. I conti non tornano. I dubbi sui numeri sono condivisi anche dagli attestatori del concordato che non hanno ancora firmato. Non avrebbero ricevuto neppure l'intera documentazione. Sullesito del vertice, lavvocato Alessandri aveva detto: La procura non accetta n rifiuta (il concordato, ndr). In realt i pm hanno informato i rappresentanti del San Raffaele dell'intenzione di chiedere il fallimento anche per evitare che la situazione economica si aggravi ancora di pi. Dopo la richiesta della procura, la palla passa ai giudici. Ma l'indagine penale con interrogatori riservatissimi, mai condotti in procura, e l'esame di una mole impressionante di documenti per capire come si arrivati al buco finanziario, continua.

Dopo i crolli in Borsa e i richiami della Ue il Tesoro nega levidenza, ma una nuova correzione alla fine ci sar

LA CRISI E il governo che non c

Leffetto analgesico delleuro per noi finito


di Marco

Onado

olo un governo nel S bunkerdellItalia daasserragliatoagenpu negare che il declassamento parte delle zie di rating sia frutto di un complotto mediatico. In realt, la conseguenza inevitabile di due gravi problemi che sono diventati ormai strutturali: una crescita economica insufficiente e un costo del debito superiore agli altri paesi. La decisione di Standard & Poors era scontata e infatti luned la reazione dei mercati stata modesta: tutto previsto, purtroppo.
LE RAGIONI sono ben spiegate nei rapporti del Fondo monetario internazionale pubblicati in questi giorni. Il documento dedicato allo scenario macroeconomico fornisce un quadro preoccupato e definisce anemico il tasso di crescita dei paesi sviluppati. Per larea delleuro, le previsioni per il prossimo biennio vengono abbassate a 1,6 e 1,1 per cento, che si riducono per lItalia a un misero 0,6 e 0,3. In due anni, cio rischiamo di accumulare quasi due punti di differenza rispetto alla media di Eurolandia. Se gli altri sono anemici, noi stiamo ancora peggio. vero che il rapporto del Fondo sulle finanze pubbliche stima che le misure approvate dallItalia sono in grado di stabilizzare il debito, anche se non verr raggiunto il pareggio di bilancio (ma il

deficit corrente viene ridotto all1 per cento, che comunque tra i pi bassi del mondo occidentale). Il documento mette per in evidenza altre due verit elementari, che attenuano di molto questa confortante notizia. Primo. In uno scenario di bassa crescita, il rapporto debito/Pil destinato a crescere soprattutto dove questo indicatore gi alto. Un semplice esercizio dimostra che Grecia, Giappone e Italia sarebbero i pi esposti: per essi, una diminuzione di un punto di Pil rispetto alle previsioni significa un aumento del rapporto del 20 per cento circa, il che significa un debito non pi controllabile. Detto in altri termini, per lItalia il rischio di non raggiungere i gi magri obiettivi di crescita comporta conseguenze ben pi gravi che altrove. O, se si preferisce, noi

avremmo bisogno di crescere pi degli altri, anzich continuare ad accumulare ritardi. Non a caso, S&P si affrettata a spiegare che il declassamento italiano motivato soprattutto dallincapacit del governo di prendere misure adeguate al rilancio delleconomia IL SECONDO problema riguarda lo spread, cio il maggior costo del nostro debito pubblico, salito a oltre 3,5 punti percentuali nonostante gli aiuti della Bce. Osserva il Fondo che questo non comporta un maggior costo sul debito totale, ma solo sulle nuove emissioni: anche se questi livelli persistessero fino alla fine dellanno, limpatto sul deficit sarebbe di circa 0,2 punti di Pil. Dunque, se gli attuali livelli fossero tempo-

Standard & Poors, lagenzia che ci ha declassato (FOTO ANSA)

Gli spread di oggi non sono razionali, ma non torneranno ai livelli di prima della crisi greca

ranei, leffetto complessivo sarebbe modesto, anche se non bisogna dimenticare che il problema non da attribuire solo alle tempeste estive: da maggio del 2010 che il tasso italiano si muove in controtendenza rispetto ai paesi del G7, cio da quando ha cominciato a sfaldarsi la credibilit dellazione economica e finanziaria di questo governo. Il problema che non affatto probabile che tutto torni come prima per larea delleuro e cio che, superata in un modo o nellaltra la tempesta, gli spread scendano ai modesti livelli pre-crisi per tutti i paesi aderenti allunione monetaria. Sia in caso di un default controllato della Grecia, sia nel deprecato caso di rottura totale o parziale delleuro, i creditori subiranno delle perdite e dunque in futuro non saranno pi disposti come hanno fatto in passato a considerare pi o meno alla stessa stregua tutti i paesi di Eurolandia. Forse, gli spread di oggi non sono razionali, ma ancora pi irrazionali erano quelli vicini allo zero di cui tutti hanno beneficiato fino allesplosione della crisi greca. Non solo: lo spread rappresenta un onere ag-

giuntivo anche per il debito del settore privato, se non altro perch aumenta proporzionalmente il costo di raccolta sui mercati delle banche. Ma se i tassi italiani a lungo termine risulteranno permanentemente cos disallineati rispetto a quelli di tutti gli altri paesi del G7 come accade ora, la competitivit dellintero paese va a rotoli. Ancora pi che per il settore pubblico, il settore privato avrebbe urgente bisogno che questi spread rientrassero rapidamente. Non a caso, il commento pi sferzante alla decisione di S&P venuto dalla Confindustria, preoccupata di vedere aumentare i costi finanziari delle imprese a livelli doppi o tripli rispetto alle imprese concorrenti. PURTROPPO per noi il grande effetto analgesico della moneta unica cessato, probabilmente per sempre. Dora in poi, conta solo la vera robustezza di ciascun paese e la credibilit della sua azione di governo. I proclami sulle sferzate alleconomia e sui tagliandi per la crescita sono stati valutati per quello che realmente sono, cio meri esercizi verbali, lip service, come direbbero gli inglesi. Espressione che il nostro premier interpreta nellunico modo che gli congeniale. E cos, sempre Marcegaglia dixit, diventiamo lo zimbello dEuropa, lo spread rimane a livelli intollerabili nel lungo periodo e si rischia il tracollo.

pagina 12

Gioved 22 settembre 2011

MONDI IMPOSSIBILI
Taiwan Nuovi caccia Usa, tensione con la Cina
La decisione degli Stati Uniti di ammodernare la flotta di 145 caccia-bombardieri F-16 di Taiwan ha scatenato le ire della Cina, secondo la quale liniziativa di Washington dannegger la collaborazione sino-americana a livello militare e di sicurezza. Il Pentagono ha ottenuto il via libera allaggiornamento dei caccia di Taipei per un controvalore di 5,3 miliardi di dollari. (FOTO LAPRESSE)

Wikileaks La biografia che Assange non vuole


Leditore britannico Canongate Books ha annunciato la prossima uscita dellautobiografia non autorizzata di Julian Assange. Il libro andato in stampa nonostante la rottura del contratto con il fondatore di Wikileaks e i suoi tentativi di bloccarlo. La casa editrice sostiene che Assange, dopo aver firmato, il 20 dicembre decise di ritirarsi, nonostante avesse gi incassato un sostanzioso anticipo. (FOTO ANSA)

LA GUERRA INFINITA CONTRO I TALIBAN


il conflitto pi lungo per gli Stati Uniti ma gli uomini di Omar vincono ancora
di Barbara Schiavulli

POLVERIERA AFGHANISTAN
F Forze militari straniere sul territorio R Recenti attacchi dei talebani

JAWZJAN BALKH

TAKHAR KUNDUZ BADAKHSHAN NURISTAN AN PANJSHIR IR R KUNAR KAPISA LAGHMAN

FARYAB BADGHIS HERAT GHOR

SAR -EPUL

SAMANGAN BAGHLAN BAMYAN A AMY AMYA


PARWAN

WARDAK K DAYKUNDI URUZGAN RUZGAN ZGAN FARAH ZABUL GHAZNI PAKTIKA

NANGARAHR

LOGAR O KHOST PAKTIYA KABUL

chi chiede vendetta e chi ancora sotto choc. C chi invita alla moderazione e chi pronto a sfoderare le armi. Qualcuno punta il dito contro il presidente Karzai, che avrebbe voluto fortemente quellincontro che due giorni fa ha portato alla morte dellex presidente Rabbani e al coma di uno dei suoi consiglieri. Qualcun altro crede che solo un tagiko avrebbe potuto non passare per uno di parte nei colloqui con i talebani. C chi teme la guerra civile nel pieno della transizione e chi auspica di andarsene il pi velocemente possibile da un Paese che rappresenta un pozzo senza fondo dove corruzione, violenza, ignoranza, spreco di soldi dilagano come una malattia contagiosa. E poi ci sono quelle migliaia di persone che hanno sfilato davanti alla casa di Rabbani e hanno pianto per un leader ucciso come fosse una cosa insolita in Afghanistan, nelle lacrime lamarezza di una vita che non ha mai conosciuto un solo momento di pace. E poi c quel bambino di sei anni dentro allospedale di Emergency, con i grandi occhi neri e quel buco nel petto, che ormai si sta rimarginando, di un colpo di proiettile che lo ha paralizzato dalla vita in gi. Un bambino che non piange mai, che sorride quando linfermiere italiano lo abbraccia e gli

chiede di fargli fare qualcosa di pi intelligente che colorare con le matite. LAfghanistan quello della guerra dove i soldati fanno progetti e propongono date, quello della politica corrotta o quello delle donne che lottano per il loro spazio oltre il burqa assieme ai giovani che hanno sogni da realizzare e una sana voglia di studiare?

NIMROZ HELMAND

KANDAHAR

Controllo quasi totale dei talebani

Presenza Minima di talebani

Mediava con gli estremisti


ma rimasto vittima di un kamikaze, questa la sorte dellex presidente Rabbani (FOTO EMBLEMA)

Sempre pi attentati
LA MORTE di Rabbani spegne le speranze di un processo di pace che viveva gi di accanimento terapeutico. Non solo, priva il presidente Karzai di un alleato importante in quel miscuglio di etnie che forma lAfghanistan. Questo mostra che la pace con i talebani morta. Se una cosa non funziona, non funziona, ha commentato Ahmed Wali, il fratello di Massoud, il capo tagiko dellAlleanza del Nord, ucciso due giorni prima del crollo delle Torri gemelle. I talebani hanno aumentato in modo esponenziale i loro attacchi, la loro zona di influenza passata da un sud dove si concentrata la guerra verso lest, lungo il confine con il Pakistan (uno dei nodi fondamentali di questo conflitto) e ora verso il centro spingendo verso nord. Spesso i militari stranieri, soprattutto americani, spiegano luso dei kamikaze come un segno di debolezza. Dicono che ormai i talebani sono disperati, che non hanno la forza di ingaggiare uno scontro diretto. Sembra, invece, che la volont di pace dei contingenti che vogliono andarsene, scatenino di pi i talebani che quando appariranno vincenti sfideranno a un negoziato a modo loro, approfittando della fretta di chi vuole andarsene. E daltra parte la guerra asimmetrica sembra che non si possa vincere. I talebani si sono ricostituiti nei primi anni dellinvasione americana, con lappoggio dei servizi pakistani, del-

lIran per alcuni versi e dellArabia Saudita per altri, si sono concentrati in diversi gruppi che si stringono sotto lombrello del mullah Omar, il loro storico e misterioso leader.

Ritiro nel 2014


LA RETE di Haqqani (storica organizzazione estremista alleata degli americani durante linvasione dei Russi, tanto che il suo leader era stato ospite di Reagan alla Casa Bianca), per esempio, legata ad al Qaeda, ha rivendicato tutti gli ultimi attentati pi spettacolari dimostrando di essere in grado di arrivare da chiunque e ovunque. Gli attentati, non solo sono ben pianificati, tanto da penetrare le zone pi fortificate della capita-

Gli americani, dal 2001, hanno gi speso 460 miliardi di dollari. LItalia 50 milioni di euro al mese

le, ma fanno pensare di avere gente disposta ad aiutarli nelle alte sfere militari afgane. Un colpo difficile da digerire per i militari della Nato che hanno cominciato a restituire la responsabilit della sicurezza al nuovo esercito e alla polizia afgana. Il tempo stringe. La guerra ha una scadenza: nel 2014 dovr completarsi la transizione (il mese prossimo ci sar il secondo passaggio di consegne che raggiunger il 50 per cento del territorio) e solo allora comincer il ritiro dei contingenti. Lobiettivo un esercito e una polizia locale in grado di cavarsela da soli e un impiego delle istituzioni dignitose. Un miraggio. Ora in Afghanistan ci sono pi di 100 mila soldati stranieri (con quasi tremila caduti dal 2001) che lavorano al fianco di 180 mila militari locali (almeno 9000 di quelli usciti dalladdestramento, sono morti) e che per il 2015 dovranno essere 260 mila.

Unimpresa non facile visto che la maggior parte di chi si arruola non sa n leggere n scrivere, spesso fa uso di oppio e non ha un senso nazionalistico tale da superare le divergenze etniche.

Civili morti: 15 mila


PI DIFFICILE il conteggio delle vittime civili che si aggira tra i 10 e 15 mila con un incremento annuale del 15% secondo dati delle Nazioni Unite. E poi c la questione finanziaria. La guerra in Afghanistan stata pagata a caro prezzo nonostante la crisi globale. Gli americani hanno speso 459,8 miliardi di dollari per la guerra pi lunga della loro storia. Per quando riguarda lItalia, i costi si aggirano, pi o meno, sui 50 milioni di euro al mese per mantenere il proprio contingente e per laddestramento dei soldati afgani.

Benedetto XVI a Berlino

Libia: altri tre mesi di missione Nato

Nessuno profeta in patria


di Marco Politi

Barack ringrazia tutti tranne uno (Berlusconi)


LA BANDIERA della nuova Libia, che poi la stessa della vecchia, sventola allOnu. Guerra finita? Non proprio, se la Nato deve estendere la missione di guerra per tre mesi, cio fino alla fine dellanno. Eppure il Cnt, Consiglio nazionale transitorio degli insorti, promette un governo entro una settimana, dieci giorni, cio entro il mese. I bollettini dal campo paiono una marcia trionfale: Sabha sotto il controllo dei ribelli, Waddan liberata, il 70% delloasi di Jufra presa. Per, Gheddafi non salta fuori: il Colonnello ex dittatore trova, anzi, modo di rifarsi vivo su una tv siriana, denunciando la buffonata dellinsurrezione, che si regge in piedi solo per i bombardamenti della Nato, che non dureranno in eterno; e i lealisti, accerchiati, tentano sortite con qualche risultato. LItalia, intanto, lenisce i suoi crucci libici: nella riunione degli Amici della Libia, a margine dellAssemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente Obama ringrazia un po tutti, ma dimentica proprio lItalia. Lopposizione ne vede una prova del drammatico isolamento internazionale del Paese di Mr B. e chiede un dibattito in Parlamento. Che la Libia resti un nervo scoperto per lItalia lo dimostra la lettera al Wsj scritta dal portavoce della Farnesina: il giornale aveva un po ironizzato sulla nostalgia di Gheddafi del comune di Antrodoco, nel Reatino, che contava di svoltare grazie ai soldi del dittatore. Lambasciatore Massari spiega al Wsj che Antrodoco una cosa e lItalia tutta unaltra: LItalia profondamente convinta che un mondo senza Gheddafi un mondo migliore. Chiss dove vivono, questi di Antrodoco: magari, in un mondo in cui il Cavaliere bacia lanello del Colonnello. S mai visto? Giampiero Gramaglia

citt turca Punapa Ratzinger arriva stamane nellaIlpi grandeKlausWulff dellOccidente: Berlino. Il capo dello Stato Christian cattolico divorziato e risposato. sindaco Wowereit un gay dichiarato. Il presidente del Bundestag Norbert Lammer un democristiano, che ha appena sottoscritto un testo in cui chiede di esaminare lipotesi di un clero sposato. Venerd a Erfurt, nel convento agostiniano dove si form Martin Lutero, una donna lo accoglier a nome del Sinodo delle Chiese evangeliche tedesche. Benedetto XVI arriva in una nazione dove la comunit pi forte quella degli indifferenti e dei non appartenenti ad alcuna religione: 40 per cento della popolazione. la secolarizzazione, bellezza!
LA POLIZIA ha proclamato il grado dallarme numero 1. Allerta totale come si avuta solo per i capi di Stato di America, Russia, Israele e Afghanistan. Al Bundestag, il parlamento federale, si aspetta un discorso su Dio e lEuropa. A Erfurt il vertice dei protestanti spera in un impulso, seppur piccolo, al dialogo ecumenico. A Friburgo, ultima tappa, Benedetto XVI incontrer il Comitato centrale dei cattolici tedeschi, linfluente organizzazione che riunisce il laicato cattolico. I problemi sollevati dal cattolicesimo di base e riassunti nel memorandum dei trecento teologi rappresentano un a sfida per il pontefice venuto da Roma. In Curia i ratzingeriani doc sostengono che le richieste del memorandum sono la solita roba

della contestazione in Germania. Ma il professore Gerhard Kruip, professore di antropologia cristiana ed etica sociale alluniversit di Magonza, ribatte a nome dei firmatari. Sono problemi che si trascinano da cinquanta, sessantanni e bisogna finalmente affrontarli. Ci troviamo in una situazione di stallo delle riforme. Intanto si allontanano i fedeli, che non si ritrovano pi a casa nella loro Chiesa. I PROBLEMI non sono solo tedeschi, ma si avvertono anche in America latina e in altre parti del mondo. Aumenta la distanza tra fedeli e Chiesa istituzionale. Spiega Kruip al Fatto che il Vaticano non tiene in considerazione le Chiese locali, non sceglie i vescovi maggiormente orientati in senso pastorale, non concede il nulla osta a teologi troppo liberi, non permette la discussione sui temi pi scottanti. Tutto diventa tab. Discutere del clero se sposato o no cruciale perch spesso un solo prete deve correre tra quattro parrocchie. Diventa commesso viaggiatore dei sacramenti. Non pi un curatore danime, punto di riferimento rispettato, sempre pronto ad aiutare. la frattura nella secolare tradizione del parroco cattolico. E come chiudere gli occhi dinanzi le tante giovani cattoliche, che se ne vanno dicendo: Non posso coinvolgermi in una Chiesa che per principio esclude le donne dalle funzioni principali? Chiedo a Kruip cosa si aspetta. Sono incerto. Spero che il Papa dir che la Chiesa si muove e sono possibili riforme. Vorrei ci portasse speranza e non la perdita della speranza.

Gioved 22 settembre 2011

pagina 13

MONDI IMPOSSIBILI
Spagna Zapatero in Parlamento, per lultima volta
Il conto alla rovescia iniziato in Spagna per Jos Luis Zapatero, al potere dal marzo 2004: dopo le politiche anticipate del 20 novembre, lascer. Ieri per lex icona della sinistra europea, da due anni sostenitore dellausterit e dei tagli antideficit, stata lultima volta in parlamento. IHa partecipato allultimo contraddittorio con il capo dellopposizione, il popolare Mariano Rajoy. (FOTO ANSA)

Iran Liberati dopo due anni i turisti statunitensi


Sono passati oltre due anni da quando, sconfinati in Iran durante unescursione in montagna nel Kurdistan iracheno, furono arrestati con laccusa di spionaggio. Ora i cittadini statunitensi Shane Bauer e Josh Fattal, 29 anni, sono di nuovo liberi, grazie al pagamento di una cauzione da circa 500 mila dollari ciascuno, come era accaduto nel settembre scorso per Sarah Shourd. (FOTO ANSA)

PALESTINA, PER LE STRADE GI FESTA PER LO STATO CHE NON C


Cortei nei Territori in attesa del voto alle Nazioni Unite
di Roberta Zunini Ramallah

orse gli scommettitori accaniti di tutto il mondo non giocheranno il 194 come numero vincente ma per i palestinesi questo gi e sar, comunque vada, un numero storico. Lhanno scritto ovunque: sui muri, sulle bandiere, sulle bandane. E persino sulle guance e le braccia che si agitano a migliaia al ritmo delle musiche tradizionali. C gi aria di festa nelle piazze di Ramallah, Betlemme, Nablus e in tutti i villaggi della Cisgiordania. Anche se domani la Palestina non diventer il 194esimo Stato membro dellOnu, a causa del no di gran parte dellOccidente, Stati Uniti in testa. Ma il presidente dellAutorit nazionale palestinese Abu Mazen si gi assicurato la gloria nellOlimpo palestinese. Subito dopo Yasser Arafat, sempre il pi amato degli eroi popolari, ora c il padre di Mazen, lappellativo con cui conosciuto ovunque Mahmoud Abbas. Ne sono la prova non le sue gigantografie istituzionali che, assieme a quelle di Arafat, ricoprono le facciate dei palazzi municipali e dei ministeri di Ramallah, ma le parole della gente comune. Abbiamo sempre criticato e sottovalutato il presidente ma ora capiamo che la sua prudenza era dovuta alla saggezza, non alla mollezza, dice Ahmed, un commerciante di 44 anni di Ramallah mentre a mezzogiorno chiude la saracinesca del suo negozio di telefonini e si unisce al corteo. Mi sembra il minimo rinunciare ai guadagni della giornata per soste-

nere questa iniziativa pacifica e rispettosa della comunit internazionale, non come fanno gli israeliani che se ne fregano di quello che pensa la maggior parte degli Stati membri dellOnu. Nella discussione si intromette la figlia Rula, studentessa universitaria di economia e commercio, 19 anni: Non siamo degli ignoranti come pensa la maggior parte degli ebrei americani che hanno imposto al presidente Obama di mettere il veto sulla nostra richiesta di diventare Stato membro allOnu. Vogliamo solo che finisca loccupazione e diventare cittadini di uno Stato sovrano. Non odiamo gli israeliani ma vogliamo che rientrino nei loro confini e ci lascino vivere nel nostro Stato. Uno Stato che se dovesse mai nascere sar sul 22% del territorio che venne assegnato ai palestinesi nel 1948 con la risoluzione 181 dellOnu, oltre a quello sottratto dalle colonie ebraiche che si stanno nel frattempo ampliando. Ma ci accontenteremmo. Anche se non accetteremmo che le colonie vengano ampliate. Ecco le dolenti note, subito coperte da quelle degli strumenti musicali e dai cori di giovani ragazze vestite con gli abiti tradizionali. Oggi non abbiamo voglia di pensare ai problemi che abbiamo, ai coloni che ci odiano, ma vogliamo dimostrare al mondo che siamo persone pacifiche, dice il dottor Nabil Aburayyan, mentre con altri colleghi in camice bianco assiste composto alla manifestazione che qui a Ramallah ha unito circa tremila persone. Il nostro presidente stato intelligente a fare questa

QUI TEL AVIV

LINDIFFERENZA DEGLI ISRAELIANI


di Alon

Altaras

l Medio Oriente un poI sto imprevedibile. che La giornata di mercoled, sembrava storica per la nascita di uno Stato palestinese e per i rapporti fra Israele e i suoi vicini, non ha suscitato grande interesse nella societ civile israeliana. I maggiori giornali israeliani Haaretz, Yedioth Ahronoth, Maariv danno notizia a lettori e navigatori on line dellintervento di Obama, ma anche con la stessa enfasi della sfida fra i due candidati alla leadership del debole partito laburista. Il direttore di Haaretz, Aluf Ben, ieri si messo a disposizione dei lettori del suo quotidiano che chiedevano quali conseguenze comporter un riconoscimento delle Nazioni Unite a uno Stato palestinese senza un accordo di pace fra le parti. Le domande sono state poche decine.
DIFFICILE dire che la societ israeliana sia preoccupata degli scenari futuri di queste giornate a New York. Lesecutivo di Netanyahu teme che questo riconosci-

La manifestazione a Betlemme (FOTO ALESSIO ROMENZI) Sopra, il Palazzo di Vetro a Nyc (ANSA)

Al Palazzo di Vetro i palestinesi concedono tempo al Consiglio di Sicurezza


mossa pacifica ma risoluta, cos sar chiaro chi sono quelli che non vogliono darci la possibilit di autogovernarci, di essere al pari degli altri popoli, continua linfermiera Samah Gharabli. Se Abu Mazen sia saggio o intelligente dipende dai punti di vista. Certo che questuomo dimesso, per anni sfuggente negoziatore nel processo di pace e quindi figura di spicco di Fatah, sta-

to molto astuto. Indipendentemente dai risultati che ne conseguiranno ha ridato fiducia ai palestinesi. Reema, studentessa di inglese, porta il velo perch religiosa ma dice: Porto il velo, voterei per Hamas ma accetterei il volere della maggioranza in caso di elezioni. E comunque il presidente una persona stimabile anche se di Fatah. Ecco, altra nota dolente. Ma ancora una volta, in questa giornata la gente vuole cantare e sperare in un futuro migliore. Sono persone che sperano senza la speranza dice don Mario Corcioli mentre sventola la bandiera palestinese sotto il palco nella piazza del peace center di Betlemme osteggiati in qualsiasi iniziativa prendano. Sono loro solidale . Si meritano almeno di continuare a sperare. Intanto i temuti scontri con i coloni sono stati minimi e sporadici in alcune aree intorno a Nablus, dove le colonie ebraiche sono pi numerose.

mento indurir la posizione palestinese in una futura trattativa, se mai questa sar possibile con Netanyahu capo del governo e Liebermann ministro degli esteri. La sensazione della societ civile israeliana che lattuale governo non persegua alcuna strategia e faccia tutto solo per guadagnare tempo. LA SPERANZA che Obama non avr pi n tempo n autorit per costringere Israele ad accettare lo Stato palestinese come ente politico, riconosciuto da oltre 130 Paesi delle Nazioni Unite. Netanyahu sa bene che un veto americano creerebbe un ingente danno allimmagine di Obama, il quale si ritroverebbe accanto a Israele, ma isolato di fronte ad un massiccio sostegno alla causa palestinese da parte di tanti Paesi. significativo che in questi giorni i servizi segreti israeliani siano pi preoccupati della reazione di alcune frange estremiste fra i coloni, pi che di una reazione palestinese che possa dare linnesco a una terza intifada. Se si prende ad esempio il dibattito, in svolgimento in questi giorni, fra i due candidati alla leadership dellex partito del presidente della Repubblica Peres, si noter che non molto riguardo viene dato verso questa giornata e la soluzione imminente di due Stati per due popoli. GLI INDIGNADOS israeliani che hanno riempito di tende i viali centrali di Tel Aviv, erano preoccupati del carovita, del costo delle case e dei salari che non riescono a far fronte alle esigenze delle famiglie. Ma non hanno collegato come invece in passato avvenuto questa difficolt economica ai costi immensi che richiede loccupazione israeliana nei Territori palestinesi. Lindifferenza che si avverte oggi in Israele verso questa giornata alle Nazioni Unite ha probabilmente origine nella consapevolezza che la presenza di quasi 300 mila coloni nei Territori palestinesi rende di fatto la dichiarazione di uno Stato palestinese sovrano un mero atto linguistico, non una realt politica con cui lo stato di Israele si dovr misurare.

Obama boccia la richiesta di Abu Mazen


IL PRESIDENTE: LA PACE NON DEVE FARLA LONU, MA TEL AVIV E RAMALLAH RIPRENDENDO I NEGOZIATI
di Angela Vitaliano New York

a pace non semplice. Lo ripete pi di una volta, Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, di fronte allAssemblea Generale delle Nazioni Unite. La pace non semplice e, soprattutto, non sostanziale se non duratura. Per questo Obama, nel suo intervento, durato poco pi di mezzora, dice di essere contrario alla richiesta, che il leader palestinese Abu Mazen dovrebbe presentare allAssemblea domani, per ottenere un riconoscimento della Palestina come Stato a tutti gli effetti.

UNA RICHIESTA rispetto alla quale gli Stati Uniti hanno, da tempo, fatto sapere che opporrebbero il proprio veto in Consiglio di sicurezza e sulla quale, dunque, la diplomazia sta lavorando per spingere il leader palestinese ad un ripensamento a vantaggio di una ripresa del negoziato con Israele. Obama ammette che le continue interruzioni nelle trattative fra Israele e palestinesi siano difficili da digerire, so che molti si sentono frustrati dallas-

senza di progressi dice il presidente e vi assicuro che lo sono anchio. Ma lobiettivo non il risultato che cerchiamo ma il metodo che scegliamo per raggiungere quel risultato. E il metodo, secondo il presidente americano non quello di una decisione esterna, sono convinto che non ci sia una scorciatoia per giungere alla fine di un conflitto che dura da decenni. La pace un lavoro difficile. La pace non arriver grazie ad una dichiarazione e una risoluzione dellOnu. Se fosse stato cos semplice sarebbe gi stato fatto. Dopotutto, sono israeliani e palestinesi che devono vivere fianco a fianco. Dopotutto, sono gli israeliani e i palestinesi, non noi, che devono raggiungere un accordo sulle questioni che li dividono: sui confini e sulla sicurezza, sui rifugiati e su Gerusalemme. La necessit di un compromesso fra le parti ci che chiede Obama come elemento fondamentale di garanzia per una pace duratura e stabile. Noi vediamo un futuro ha continuato il presidente in cui i palestinesi vivono in uno Stato sovrano senza nessun limite. Non c alcun dubbio che i pa-

lestinesi abbiano visto questimmagine rimandata troppo a lungo. Ed proprio perch crediamo fermamente nelle aspirazioni dei palestinesi che abbiamo investito, come americani, tempo e impegno nella costruzione dello Stato palestinese e le negoziazioni porteranno a quello. LAMERICA, per, attraverso il suo presidente, ribadisce il legame profondo e duraturo con lo stato di Israele il cui diritto alla sicurezza irremovibile. Una dichiarazione, questultima, che molti osservatori hanno visto soprattutto come una risposta politica del presidente ai Repubblicani che, in questi giorni lo hanno ripetutamente attaccato sulla questione mediorientale, accusandolo di ingenuit e di eccessivo spirito pacificatore nei confronti dei palestinesi. Diversi leader del Gop, Rick Perry in testa, hanno anche chiesto che gli Stati Uniti taglino tutti i fondi destinati allAnp che sarebbero pi utili per far fronte alle necessit economiche domestiche. Nicolas Sarkozy, intanto, nel suo intervento, ha chiesto anche lui al leader palestinese di ritirare la sua richiesta,

Barack Obama e Abu Mazen (FOTO ANSA)

appoggiando, per, lipotesi di un riconoscimento della Palestina come stato non-membro, praticamente lo stesso status riconosciuto al Vaticano. Sarkozy ha auspicato anche la ripresa delle trattative con un calendario a breve termine, che porti ad un accordo fra le parti entro il prossimo anno. Obama, subito dopo il suo intervento, ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu e poi Abu Mazen, per cercare ancora un accordo per la riapertura dei negoziati di pace.

pagina 14

Gioved 22 settembre 2011

SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out

BABELE INTER

Via Gasperini, arriva Ranieri Ma lo spogliatoio il vero padrone


di Giancarlo Padovan

Gli sgommati Tornano il 26 settembre su Sky Uno con nuovi personaggi

R.E.M. Si sciolgono dopo trentanni: Grazie ai nostri fan

Richard Gere Il Festival del Film di Roma gli dar il MarcAurelio doro

Arisa Berlusconi? Basta che se ne vada, chi se ne frega come

l diciassettesimo allenatore dell'Inter ma siamo al diciannovesimo cambio di panchina dell'Era Moratti sedici anni e sette mesi di propriet e presidenza, sar Claudio Ranieri, il pi fiero tra gli antagonisti di Jos Mourinho, il portoghese furioso, vincente e sempre rimpianto che l'anno scorso avall l'arrivo di Leonardo e quest'estate ha propiziato l'ingaggio di Gasperini. L'ennesimo strappo. Chiss se l'ultimo, chiss se decisivo. Gasperini lascia dopo appena settantotto giorni il pi breve pontificato in 102 di storia dell'Inter dall'istituzione del girone unico con la miseria di un pareggio e quattro sconfitte in cinque partite ufficiali. Nessuna vittoria. Peggio di lui fece solo la

remotissima Inter del 1921-22, presidente Mauro, allenatore tal Resegotti, che perse tutte e cinque le prime gare del campionato non ufficiale compromettendo la stagione (la squadra chiuse all'ultimo posto, senza peraltro retrocedere). Male almeno quanto Gasperini and Gigi Radice nel 1983. Sconfitto in tre partite su quattro, ne pareggi una. Per sua fortuna vinse la quinta (1-0 al Napoli, gol di Altobelli a 9' dalla fine), salvando la ghirba. Ranieri che ha operato con giudiziosa applicazione al Parma (salvandolo), ma non stato abbastanza apprezzato alla Juve (terzo e secondo posto con esonero) e alla Roma (scudetto sfiorato e, l'anno dopo, le dimissioni al culmine della spaventosa rimonta patita a Genova: da 3-0 a 3-4), sembra l'allenatore giusto per un intervento di emergenza. Due stagioni fa, sostitu Spalletti in giallorosso dopo appena due gare (zero punti). E alla fine del primo tempo dell'ultima di campionato (Chievo-Roma) era campione d'Italia. Non lo divent perch nella ripresa Milito segn a Siena, come Ibrahimovic l'aveva fatto a Parma regalando il secondo scudetto nerazzurro a Mancini, sempre ai danni della Roma.

Ranieri atteso da un compito difficile: mettere d'accordo uno spogliatoio convinto di contare pi di qualsiasi allenatore. soprattutto per questo che Gasperini saltato. Non che gli giocassero completamente contro. che nessun calciatore gli era esattamente favorevole.
PER LAVORARE, lavoravano, ma senza convinzione e trasporto. Anzi, con molti dubbi e con l'esplicita pretesa di essere l'Inter a prescindere da chi la stava guidando. Gasperini aveva perso legittimit agli occhi del gruppo quando accett di cambiare il modulo difensivo (da tre a quattro) solo per accondiscendere alla volont di Moratti. Tuttavia l'ingerenza del presidente non era come quasi sempre avvenuto in passato un capriccio paternalistico-infantile, ma una richiesta che il numero 1 aveva raccolto ascoltando i lamenti dello zoccolo duro, quasi completamente formato dagli argentini, gi decisivi nella cacciata di Benitez. Non a caso, nell'ultima, disastrosa prestazione di Novara, un labiale di Cambiasso aveva chiarito che aria tirasse. Rivolto a Ranocchia il mediano ha detto: Giochiamo a quattro in difesa, te lo dico io. Insomma, in campo, comandavano i giocatori.

Gian Piero Gasperini, esonerato ieri dalla panchina dellInter. Lascia dopo appena 78 giorni (FOTO ANSA)

Come quando narra la leggenda Picchi, il grande capitano, diceva ai compagni di non ascoltare le disposizioni del mago Herrera, ma le sue. Veri o romanzati che siano gli aneddoti, quell'Inter vinse tutto, al pari di quella di Mourinho, l'uomo forte che aveva costretto in un angolo anche Moratti, portando tutti i calciato-

ri dalla sua parte, fin quasi a sfiorarne il plagio. Dopo Mourinho, il diluvio. E, soprattutto, il dirupo. Al quale l'Inter si avvicinata a briglia sciolta, dividendosi in attendisti (Moratti che sogna l'impossibile Guardiola) e decisionisti (Branca che si imposto su un presidente sempre pi amletico). Optando per Gasperi-

ni stato sottovalutato il suo sistema di gioco (il 3-4-3) gli acquisti non hanno rispecchiato n i desideri, n le esigenze dell'allenatore. Se ne andato Eto'o ed rimasto Sneijder quando sarebbe stato utile che accadesse il contrario. Soprattutto, tornata la vecchia Inter. Asserragliata nella sua inespugnabile Babele.

I precari di Milan Channel contro la Polanco

LAMNESIA del dottor Banderas


identit non una questione genitali. A Roma per L La pelle bene, ma finisce sottodiferri.Pedrocapitolo chiche abito, lalza-Banderas di Almodvar promette i Sul rurgia estetica, levasivit da Fuga da Alcatraz o, se preferite, da Parla con lei, ovvero da Oscar. Il film di quello parla, ma il bellAntonio ne fa un mero aneddoto e prende artistiche divagazioni: Il mio chirurgo si innamora dellopera che ha creato, come se Leonardo andasse a letto con Mona Lisa. E il buon Pedro? Inizia bene: Oggi non si pu pi dire che il volto lo specchio dellanima, prosegue benino: Nasi ritoccati o meno, il mio film contemporaneo: c posto per tutti, poi parte per la tangente: E gi pronta una sitcom di successo: non pi Casalinghe disperate, ma donne operate. E finisce male, rispolverando un vecchio numero di Vanity Fair con lo scatto della famiglia di Elvis Presley: La nipote sembrava pi vecchia della nonna. Onore al diversivo, perch la foto che scotta unaltra, il soggetto innominabile: Melanie Griffith, moglie di Banderas e campionessa della rifattanza pi infausta. E lei la grande evasa, ma tranquilli la ritroveremo nel prequel: La pelle che abitavo.
f. pont.

La papi-valletta non sa leggere


di Thomas Mackinson

uando star dietro alle unim Q presa puil cachet allediescort perfinoaccadere tutto, che a pagare preferite del premier siano gli italiani. Nomi e cognomi. Limpresa Milan Channel, la tv ufficiale della squadra della famiglia Berlusconi. Qui venerd far il suo debutto ufficiale la soubrette dominicana Marysthell Polanco, nota alle cronache per il Rubygate e per linchiesta di Bari sul reclutamento delle escort in conto premier. La ballerina dominicana legger i messaggi dei telespettatori e per questo incarico sar foraggiatissima, grazie a un compenso di 2.500 euro la settimana, centomila euro in nove mesi. Niente di strano se la stessa azienda non avesse fatto ricorso negli ultimi tre anni alla cassa integrazione in deroga per 35 tecnici che dal 2009 ricevono uno stipendio ridotto del 35 per cento. Lazienda paga solo le ore effettivamente lavorate, il resto a carico dellInps. Legit-

timo il sospetto che sia stato questo risparmio a spese del contribuente a consentire a unazienda in crisi di elargire il mega compenso a una delle fiamme di Berlusconi. Nella redazione il malumore forte ma nessuno parla. Anche perch sono cinque giornalisti precari con contratti rinnovati ad agosto e in scadenza tra due settimane. Paradossalmente solo la Polanco, ultima arrivata, ha una prospettiva certa di nove mesi di lavoro.
ANCORA NON CHIARA la modalit di reclutamento della soubrette. Tutto induce a pensare che non abbia mandato una mail con il curriculum e che la selezione sia avvenuta con modalit diverse. Lei giura di non essere stata raccomandata da Berlusconi: Ma anche se fosse, che male c?. A rafforzare i dubbi sono alcune intercettazioni dellinchiesta di Bari. In due passaggi si capisce chiaramente la spinta del premier per un ingaggio nelle trasmissioni del Chiambretti Night e di Colorado Caf:

Mi ha dato questo lavoro e mi ha detto... qualsiasi cosa chiamami. Ma non tutto. Perch a volte si dice s, ma se brava. No. Quel posto forse non fa per lei. Perch a detta dei tecnici che hanno seguito la performance desordio la 31enne coinvolta nel Rubygate non in grado. Il provino si svolto in un clima surreale. Fuori dagli studi i fotografi, opportunamente allertati dalla stessa Polanco che la sera prima aveva annunciato il suo ingaggio. Ma il sorriso, dice chi cera, rimasto sullo zerbino dingresso. Negli studi la voce procede stentata nella lettura dei messaggi. Non funziona. Parla italiano ma non sa leggerlo. Il sindacato che ha stretto laccordo per la cassa in deroga raggelato dalla notizia. Oggi chieder spiegazioni allazienda ritenendo scandalosa lipotesi che abbia riconosciuto un ingaggio da 100 mila euro lasciando i lavoratori in cassa integrazione. Convocher una riunione con i vertici aziendali annuncia Bruno Bifronte della Uilcom dire che ci sentiamo presi in giro dire poco.

Gioved 22 settembre 2011

pagina 15

SECONDO TEMPO

WEEKEND Manuale di sopravvivenza


Cinema
Da vedere
Sci-fi / Usa

di Biondi, Colasanti, Pasetti, Pontiggia

Lalba del pianeta delle scimmie


di Rupert Wyatt, con Andy Serkis, James Franco

Una forma di vita intelligente sul pianeta blockbuster. lalba del pianeta delle scimmie di Rupert Wyatt, il reboot della nota saga (4 episodi tra il '68 e il '73 pi un remake di Burton nel 2001), di cui sposta indietro le lancette: non un pianeta per scimpanz, orangotanghi e gorilla il nostro, eppure loro il punto di vista, ben esplicitato dallocchio verde di questi primati mutanti e senzienti, cui tocca il passaggio di testimone (il pungolo scippato al guardiano) da bestie a superuomini, con noi per terzi incomodi. Messa tra parentesi la sperimentazione scientifica e lapocalisse politica, ridotti a marionette lo scienziato James Franco e la vana Freida Pinto, la vera novit che non ci sono attori in carne e ossa a interpretare le scimmie, a eccezione del protagonista Cesare, ricavato dal motion capture di Andy Serkis, lanello di congiunzione tra analogico e digitale e, dal Gollum in poi, il primo e ultimo attore della rivoluzione che sar. Perch forse non nella vita, ma di certo sullo schermo gli umani scompariranno. Dopo Zemeckis e Cameron, Wyatt conferma: il nostro corpo trapassato, il futuro prossimo e digitale scimmia. (Fed. Pont.)
Commedia / Italia

DALLAVATAR AGLI SCIMPANZ

a una pelle artificiale, quella che avrebbe potuto salvare la moglie bruciata in un incidente. Ci riuscir 12 anni dopo: unepidermide resistente a tutto, quasi ignifuga e repellente per gli insetti. Problema, come testarla? La cavia il ragazzo che ha abusato di sua figlia, Vicente, per cui in arrivo una nuova, vera identit... Ispirato a Tarantola di Jonquet, La pelle che abito di Pedro Almodvar, thriller fantasociale per palati post-postmoderni: come titolo vuole, la macchina da presa il bisturi di una chirurgia estetizzante, con due occhi alla superficie delle cose e uno chiuso sulla storia. La regia, epidermica, fa di tutta lerba almodovariana feticismo, madre-figlio, ironia sul sesso, etc. un fascio chiamato summa autoriale: la pi massimalista, non la pi lucida, perch sebbene le mentite spoglie (il genere inedito di riferimento) sempre Almodvar che fa, anzi, strafa Almodvar. Senza preoccuparsi di altro, nemmeno del film: La piel que habito uno shar pei, eppure, non di razza. (Fed. Pont.)
Francia-Belgio/ Commedia

Niente da dichiarare?
Una scena da Lalba del pianeta delle scimmie. Sotto, Giovanni Anselmo, Entrare nell'opera, in mostra a Bologna dal 24 settembre di Dany Boon, con Dany Boon, Benot Poelvoorde

Mozzarella Stories
di Edoardo De Angelis, con Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo

Noir rosso fuoco al sapore di candide mozzarelle di bufala

minacciate dalla gialla mafia cinese. Applausi al rischio cromatico, lesordio del campano De Angelis non tradisce lintenzione da mission impossibile sulla carta, una Gomorra tra la commedia e il musical, e neppure il risultato, visto che il condimento di intrighi familiari e sentimentali sa funzionare da plausibile fil rouge narrativo. Lo sfondo, non esente da olezzi bufalini e relativi ambienti (ab-

biamo girato nelle vere location..), offre qualcosa di nuovo nel ritrito panorama peninsulare, portandoci dentro la cruda realt (limprenditoria cinese che si compra la qualunque, inclusa una delle tradizioni pi DOP dItalia come lindustria delle mozzarelle) attraverso la mescolanza dei generi, dove la commedia a sfumature grottesche padroneggia. Dietro, e si vede, c lo zampino di tal Emir

Kusturica, che aveva premiato e adottato il giovane cineasta italiano per un corto. La dark lady Luisa Ranieri in ottima forma e forme. (AM Pasetti)
Thriller / Spagna

La pelle che abito


di Pedro Almodvar, con Antonio Banderas

hirurgo plastico, Robert Ledgard (Antonio Banderas) lavora

SUPEREROI MARVEL IN VERSIONE UNDERGROUND

IL FUMETTO

1 gennaio 1993: le frontiere europee si aprono, e per due agenti della dogana, il francese Mathias (Boon) e il belga Ruben (Poelvoorde), linizio della fine. O forse no: Mathias continua a frequentare segretamente la sorella di Ruben, questi a far di francofobia virt professionale. Come finir? Male, almeno per il film, perch Dany Boon, campione dincassi dOltralpe con Gi al Nord e padrino del nostro Benvenuti al Sud, conferma che repetita non iuvant: la copia poco conforme eppure molto sbiadita, tra risate al lumicino, sceneggiatura asfittica e solo per noi un doppiaggio inguardabile, pardon, inascoltabile. Niente da dichiarare? Ai posteri certamente nulla, eccetto una previsione: scommettiamo che la traduzione (italo-svizzera?) questa volta non si far? Boon ha fatto boom, ma tanto Chiasso per nulla. (Fed. Pont.)

WILD PLANET B52s 1980 Warner Bisognerebbe fare un monumento alle schegge impazzite che hanno saputo resettare periodi di stagnazione della musica. Quando lairplay americano era saturo di dinosauri rock arrivata la new wave firmata B52s, gruppo di Athens: una scintilla creativa di vitalit contagiosa. Ritmo, parrucche bizzarre e viaggi intellettuali ispirati dai Talking Heads. Private Idaho stata, a suo modo, rivoluzionaria, in un momento in cui The Beat, Specials, Madness, Police, Clash e Siouxsie scrivevano la nuova trama della musica nata sulle ceneri del punk. La loro forma di comunicazione principale stata soprattutto il videoclip, sfruttando al massimo il boom del supporto di Mtv. Registrato alle Bahamas, lalbum trainato da Party Out Of Bounds, una party-song nata dallomonimo programma radiofonico del cantante Fred Schneider. Unaltra perla, forse sottovalutata, Give Me Back My Man: intrisa di malinconia esce dagli schemi istrionici per raccontare una storia damore. Linfluenza del gruppo stata determinante per tanta musica arrivata dagli Anni ottanta; gli stessi R.e.m. sembrano volerli celebrare nel video Shiny Happy People con un feauturing della cantante dei B52s Kate Pierson. Manca oggi questa scanzonata voglia di non prendersi troppo sul serio: da questo punto di vista sono stati dei veri maestri.

CD in uscita

Strange Tales
di Peter Bagge, Paul Pope e altri, Panini Comics., 192 pag., 19,90 euro di Claudia

dagli anni Sessanta, cio dalla loro (ri)nascita che i supereroi americani sono diventati pi che personaggi dei fumetti, elevati al rango di icone pop. Negli anni Ottanta sono cambiati, pi cupi, umani, tormentati. Ma sono sempre stati presi molto sul serio. Ora la Marvel Comics tenta unoperazione ardita, in un volume antologico che esce ora in Italia. LUomo Ragno, Capitan America, i Fantastici Quattro vengono affidati ai pi famosi autori underground, con il mandato di farne cio che credono. Storie brevi, a volte vrevissime, in cui mostri sacri come Hulk mantengono la loro fisionomia ma vengono distorti dallo sguardo di chi usa il fumetto come trasgressione, sperimentazione.Le tavole di Matt Kindt, autore del premiato graphic novel Superspy, sono pi vintage degli originali anni Sessanta, un omaggio tutto sommato rispettoso alle storie tutte azione e cazzotti degli ingenui inizi. Il vignettista del New York Times Jason trasforma

ARTE

Colasanti

BOETTI, MERZ, KOUNELLIS COS POVERI MA COS BELLI


La battuta facile ma non corA nno povero, Arte Povera.di taleimmaginareannovenisse risponde alla verit. Era difficile che realizzata una manifestazione entit, in un simile, affrontando un movimento culturale cos ampio e apprezzato, soprattutto allestero. Con il coinvolgimento (statale e sinergico) sino a marzo del 2012 di otto musei in sette citt (Bari, Bergamo, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino), 15.000 mq e oltre 250 opere per un percorso che parte dal 1967 ed arriva sino ad oggi. Si parte da MAMbo di Bologna il 24 settembre con Arte povera 1968, ovvero linizio di tutto, per terminare, con le aperture, il 15 dicembre a Bari con Arte povera in teatro. A tirare le fila sia teoricamente che tecnicamente - di tale maratona ben strutturata una stella della critica darte nostrana: il genovese Germano Celant, che attorno al 67 coni la voce Arte Povera, per designare, concentrare e alimentare una frangia di artisti che utilizzavano materiali poveri (terra, ferro, scarti) e nuove forme di installazione con lo scopo, sia estetico che ideologico, di confrontarsi con ambiti sociali e ambientali della societ. Arduo sintetizzare la portata e gli esiti di personalit brillanti e di portata storica inseriti nellarcipelago espositivo: da Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini. Germano Celant, grazie al dispiegamento territoriale, intende anche dimostrare la forte identit e irruenza dellArte Povera tuttora pulsante nel panorama mondiale. Una sfida, per i detrattatori della prima ora, secondo i quali di questo movimento il pubblico avrebbe gi visto e stravisto tutto. Arte Povera 2011. Bari, Bergamo, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino, wwwartepovera2011.org. Dal 24 settembre all11 marzo.

SUPERHEAVY Superheavy (A&M) Per sfuggire alla noia (identitaria) del colosso Rolling Stones Mick Jagger ha deciso di dare retta allamico Dave Stewart per creare un nuovo progetto multietnico. Imbarcati una delle voci pi grintose del blues contemporaneo (Joss Stone) e Damian Marley (proprio il figlio del celebre Bob) ci voleva un outsider, un punto di vista diverso dallo stereotipo rock. La scelta caduta sul compositore A. H. Rahman, vincitore del premio Oscar per la colonna sonora del film The Millionaire. Cosmopolita ed eccentrico quanto basta, il neogruppo sforna dodici bozze a volte datate (I Cant Take It No More) ma spesso piacevoli (Beautiful People). DUETS II Tony Bennett (Sony) Oltre a Body And Soul, tristemente nota per ospitare una delle ultime performance di Amy Winehouse ci sono le voci di Lady Gaga, Sheryl Crow, Norah Jones, Aretha Franklin, Andrea Bocelli e Michael Bubl. La collaborazione migliore tra il vecchio Hobo Willie Nelson e litaloamericano in On The Sunny Side Of The Street anche se la versione solista di Nelson nellalbum Stardust resta un capolavoro imbattibile.

lUomo Ragno in un personaggio delle sue strip, bidimensionale e con un muso di cane. Solo i fan pi esperti possono apprezzare lironia di Nick Bertozzi che trasforma lOsservatore, un alieno dal cranio enorme che compare nei momenti drammatici per il pianeta a registrare gli eventi, in un guardone ossessionato dalle verdi forme di She Hulk. Ma sono le storie lunghe di Peter Bagge, di so-

lito dedito alla satira politica, le pi riuscite. LUomo Ragno e Hulk sono deformi, psicolabili, nervosi in tavole dai colori allucinati dove leccesso grafico sintomo di libert creativa. Dopo aver letto Bagge il lettore ha unidea chiara di come sarebbe stato luniverso Marvel se, nel 1996, Stan Lee lo avesse creato sotto leffetto di Lsd. Un po eccessivo ma molto pi folle.
Stefano Feltri

LUOMO RAGNO, HULK PER UNA VOLTA NELLE MANI DEGLI AUTORI DEL FUMETTO INDIPENDENTE

pagina 16

Gioved 22 settembre 2011

SECONDO TEMPO

TELE COMANDO
TG PAPI

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Miss Italia gira. A vuoto


tempi lunica Miss Italia che ha lasciato una qualche traccia nello spettacolo Cristina Chiabotto, risultata perfetta per pubblicizzare l'acqua minerale naturale, e il cui asso nella manica sta nell'istigarci a fare fare tanta plin plin. Non sono pi i tempi di Sophia Loren, ma nemmeno quelli di Anna Valle; oggi Miss Italia, oltre a essere uno dei programmi pi implacabilmente noiosi della tv, un reperto di modernariato, che se cambia stazione termale, passando da Salsomaggiore a Montecatini non fa che ribadire il suo destino. E dire che per cambiarne il corso le hanno provate tutte. C stata lannata della cultura, lannata della personalit, e perfino lannata del talento, o meglio del talent come dicono a Montecatini (ma anche a Salsomaggiore). Buffa ossessione, se si considera che la nostra tv gremita di ragazze giovani, belle e di ogni nazionalit (nessun respingimento, molti reclutamenti); ma tutte orgogliosamente prive di talent. E ancor pi bizzarra se si considerano i criteri con cui questo talent dovrebbe manifestarsi. Il sorriso, il portaCristina Chiabotto stata eletta Miss Italia nel 2004

Il dubbio di Scilipoti
di Paolo Ojetti

immagini di Lampedusa, messa a ferro e fuoco e densa di manganellate e bastonate. Non importa, tanto una villa sullisola Berlusconi non lha mai comprata. E ha anche dimenticato il campo da golf. g3 T Berlusconi se neQuirinale? al Allora ci siamo, va, toglie il disturbo, fatta. Pierluca Terzulli ha riferito i boatos che hanno attraversato il Transatlantico di Montecitorio mentre il rosario di auto blu saliva verso la piazza del Quirinale. A questi boatos si intrecciavano altre voci: il premier rester finch gli aggrada, sta andando a fare due chiacchiere sulla manovra. Insomma, una specie di vertice minuto per minuto. Quello che invece accadr oggi con Marco Milanese (il servizio di Francesco Accardo) pare faccenda pi corposa. Se Milanese viene impallinato, Tremonti si dimette? Ma sar poi vero che la Lega tirer questo scherzo al ministro prediletto? Oppure, nel segreto dellurna, i maroniani affonderanno Milanese per pensionare Bossi? Danilo Scarrone si diverte e ci diverte. Ha bloccato Scilipoti e gli ha chiesto. Lei sa cos Standard e Poors?. Scilipoti era dubbioso: forse si tratta di un grande magazzino?

di Nanni Delbecchi

entre lottavo come leoM ne perMorfeocadereunla finon tra le braccia di durante nalissima di Miss Italia, a un certo punto ho visto farsi largo, tra falangi di fanciulle degne di Ben Hur, una ragazza sola, accolta peraltro con tutti gli onori dal presentatore Fabrizio Frizzi. Interrogata da quest'ultimo, ha svelato di essere una certa Daniela Ferolla, vincitrice di Miss Italia edizione 2001, e attualmente impegnata in una fiction di Raiuno come al solito trasgressiva e originale, ossia ispirata alla favola di Cenerentola. Accidenti, ho pensato. Dopo la Ferolla di Miss Italia ce nerano state altre dieci, ma di loro non mi veniva in mente nemmeno il nome. C voluto Google per apprendere che la vincitrice dellanno scorso era Francesca Testasecca, quella dellanno prima Maria Perrusi e che nel 2005 aveva vinto nientemeno che Edelfa Chiara Masciotta. Quando Daniela Ferolla si allontanata tra due ali di aspiranti alla sua stessa corona, ho pensato che la cosa migliore che si poteva augurare a quelle ragazze era di non vincere, cos avrebbero evitato di illudere se stesse e i loro genitori in platea. Alla resa dei conti, negli ultimi

g1 Tfirmato daSusanna Petru-Linizio un falso dauto re, ni: Vada via o ci scappa il morto, ha detto Di Pietro, annuncia la signora in rosso. La frase non era questa, bens Vada via prima che ci scappi il morto, differenza non da poco. Ma tanto, ormai, il Tg1 cos a pezzi che si svegliato anche Zavoli. Sonia Sarno torna con il suo repertorio: La maggioranza fa quadrato, un vertice delicato mentre le questioni economiche e giudiziarie restano al centro di polemiche e riflessioni. Intervallo con Capezzone, che ci mancava molto: Chi chiede le dimissioni di Berlusconi dovrebbe chiedere anche quelle di Obama e della Merkel. Perch? Forse perch uno abbronzato e laltra una culona? Mah. Riecco Sonia con un commento tutto suo: La maggioranza

tiene il punto, avanti fino al 2013, i governi non si abbattono con le Procure. Grazia Graziadei era indispettita: Non si arrende la procura di Napoli. g2 T Lascesaarrivata proprioal di Berlusconi Quirinale il giorno di San Matteo Evangelista. Era un pubblicano, un esattore, ed il protettore della Guardia di Finanza. Guarda un po le coincidenze: oggi si vota per larresto di Milanese, che del ministro delle Finanze (o era) pupillo e procacciatore immobiliare e alla cui sorte appeso tutto il governo. Sempre con Berlusconi che saliva la scala del Colle, il Tg2 avrebbe potuto notare un altro segno: il titolo Mediaset perdeva il 5,23 per cento. Gli azionisti avranno pensato: e se Napolitano degrada mister B? Il Tg2 non si sofferma sulla cabala, preferisce puntare sulle

mento, la capacit di indossare il solito bikini ma anche complessi cappelli alla moda. Ma dai. vero che in nessun luogo al mondo come nellItalia di oggi una miss pu trasformarsi in donna di successo e fare carriera nella politica, che ha preso il posto del variet. Ma i talent necessari sono altri (quelli s che farebbero audience), e invece di un Mirigliani ci vorrebbe un Tarantini. La buona fede di queste fanciulle fuori discussione. In un paese in cui perfino Manuela Arcuri vuole Vedere cammello, loro si accontentano di vedere Frizzi, e perfino la dottoressa Maria Rita Parsi, laltra met di Crepet. Ma ormai siamo fuori tempo massimo, e a dare il colpo di grazia c questo questo mantra di sorrisi, coccarde, aspirazioni, sogni, pensieri e televoti, a certificare che la strada del pensiero unico lastricata di greggi. Va bene che la fragranza -per cos dire- deve girare; ma qui si gira troppo, e troppo a vuoto. Per salvare Miss Italia, l'unica sarebbe selezionare dieci ragazze e lasciare a loro il palco della finalissima. Ma ognuna delle candidate dovrebbe avere vera personalit, vero talento e magari vero carisma. Allora, meglio lasciar perdere. Non ci si pu scavare la fossa da soli.

LA TV DI OGGI
11.00 NOTIZIARIO TG1 11.05 ATTUALIT Occhio alla spesa 12.00 IN DIRETTA DALLO STUDIO NOMENTANO 3 VARIET La prova del cuoco 13.30 NOTIZIARIO TG1 14.00 NOTIZIARIO TG1 Economia 14.10 ATTUALIT Verdetto Finale 15.15 ATTUALIT La vita in diretta NOTIZIARIO TG Parlamento - TG1 - Che tempo fa (ALL'INTERNO) 18.50 GIOCO L'eredit 20.00 NOTIZIARIO TG1 20.30 ATTUALIT Qui Radio Londra 20.35 GIOCO Soliti ignoti 21.10 PRIMA TV TELEFILM Don Matteo 8 23.25 ATTUALIT Porta a Porta 1.00 NOTIZIARIO TG1 Notte - Che tempo fa 11.00 ATTUALIT I Fatti Vostri 13.00 NOTIZIARIO TG2 Giorno 13.30 RUBRICA TG2 E... state con costume - Medicina 33 14.00 ATTUALIT Italia sul Due 16.15 PRIMA TV TELEFILM Hawaii Five-0 17.45 NOTIZIARIO TG2 Flash L.I.S. - Meteo 2 -Rai TG Sport 18.15 NOTIZIARIO TG2 18.45 TELEFILM Numb3rs 19.30 TELEFILM Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del Lotto 20.30 NOTIZ. TG2 - 20.30 21.05 PRIMA TV RAI TELEFILM Criminal Minds 23.25 NOTIZIARIO TG2 TG2 Punto di vista 23.40 DOCUMENTI Rai 150 anni Fratelli d'Italia 0.35 PRIMA TV TELEFILM Piloti 13.00 RUBR. Cominciamo Bene - Condominio terra 13.10 TELEFILM Julia 14.00 NOTIZIARIO TG Regione - TG Regione Meteo - TG3 - Meteo 3 14.50 RUBRICA TGR Piazza Affari - TGR Prix Italia 15.10 NOTIZ. TG3 L.I.S. 15.15 TF The Lost World 16.00 DOCUMENTARIO Cose dell'altro Geo 17.40 DOC. Geo & Geo 19.00 NOTIZIARIO TG3 TG Regione - Meteo 20.00 VARIET Blob 20.15 TELEFILM Sabrina vita da strega 20.35 SOAP OPERA Un posto al sole 21.05 DOCUMENTI Blu notte - Misteri italiani 23.10 NOTIZ. TG Regione 23.15 ATTUALIT TG3 Linea notte estate 23.50 ATT. C'era una volta 0.50 RUBRICA Appuntamento al cinema 20.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 21.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.30 RUBRICA Meridiana - Scienza 1 21.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 22.00 ATTUALIT Inchiesta 3 (Interni) (REPLICA) 22.30 NOTIZIARIO News lunghe da 24 22.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.00 RUBRICA Consumi e consumi 23.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.30 RUBRICA Tempi supplementari 23.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 0.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 0.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 11.00 REAL TV Forum 13.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 13.40 SOAP OPERA Beautiful 14.10 SOAP OPERA CentoVetrine 14.45 TALK SHOW Uomini e Donne 16.20 ATTUALIT Pomeriggio Cinque NOTIZIARIO TG5 Minuti (ALL'INTERNO) 18.50 GIOCO Avanti un altro 20.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 20.40 VARIET Paperissima Sprint 21.20 REALITY SHOW Io Canto. Condotto da Gerry Scotti (DIRETTA) 0.10 NOTIZIARIO TG5 Notte - Meteo 5 Notte 0.40 VARIET Paperissima Sprint (REPLICA) 1.10 TELEFILM Squadra med 11.55 PRIMA TV REAL TV Spose Extralarge 12.25 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo - Studio Sport 13.40 CARTONI I Simpson 14.35 CARTONI What's my destiny Dragon Ball 15.00 TF Big Bang Theory 15.35 TELEFILM Chuck 16.30 TELEFILM Glee 17.25 CARTONI ANIMATI Zig & Sharko 17.30 PRIMA TV CARTONI ANIMATI Mila e Shiro 17.55 CARTONI ANIMATI Le avventure di Lupin III 17.55 CARTONI ANIMATI Una spada per Lady Oscar 18.30 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo - Studio Sport 19.25 TELEFILM C.S.I. 21.10 FILM Mission: Impossible 3 23.45 FILM 7 Seconds 1.45 RUBRICA SPORTIVA Poker1mania 11.30 NOTIZIARIO TG4 Meteo - Vie d'Italia notizie sul traffico 12.00 TELEFILM Un detective in corsia 13.00 TELEFILM La signora in giallo 13.50 REAL TV Il tribunale di Forum - Anteprima 14.05 REAL TV Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 TELEFILM Hamburg Distretto 21 16.15 SOAP OPERA Sentieri 16.35 FILM Accadde un'estate 18.55 NOTIZ. TG4 - Meteo 19.35 SOAP OPERA Tempesta d'amore 20.30 TELEFILM Walker Texas Ranger 21.10 TALK SHOW Blog La versione di Banfi (D) 23.30 FILM Lo sguardo dell'altro 1.30 NOTIZIARIO TG4 Night News 11.00 VARIET G' Day (REPLICA) 11.30 ATTUALIT (ah)iPiroso 12.25 RUBRICA I men di Benedetta 13.30 NOTIZIARIO TG La7 14.05 FILM Il magnifico avventuriero 16.15 DOCUMENTARIO Atlantide - Storie di uomini e di mondi 17.30 TELEFILM L'ispettore Barnaby 19.30 VARIET G' Day 20.00 NOTIZIARIO TG La7 20.30 ATTUALIT Otto e mezzo 21.10 ATTUALIT Piazzapulita 0.00 NOTIZIARIO TG La7 0.10 TELEFILM Crossing Jordan 1.05 TELEFILM NYPD Blue 2.05 ATTUALIT Otto e mezzo (REPLICA) 2.45 DOCUMENTI La7 Colors

TRAME DEI FILM


/ Sansone
Sansone nasce sulla carta: un fumetto di Brad Anderson che risale al 1952. Alano di gigantesche proporzioni, socievole ma ingombrante e poco raffinato, segue la famiglia di Phil e Debbie Winslow in California, dove fa nuove amicizie canine ma soffre per essersi innamorato di una cagnetta troppo altolocata per lui. Trasposizione animalesca delle cocenti differenze sociali che addolorano i ragazzi.

PROGRAMMIDA NON PERDERE


Blu notte - Misteri italiani
Gli intrecci tra mafia e politica. Appuntamento in prima serata per il programma di Carlo Lucarelli Blu notte - Misteri italiani. La storia degli intrecci tra mafia e politica pu essere rappresentata come una storia dellorrore dove la mafia un mostro mutante la cui capacit di sopravvivere cambiando aspetto, identit e uomini di riferimento le ha dato la possibilit di vivere tra di noi da oltre un secolo.

Rai 150 anni Fratelli dItalia


Visconti - Tornatore. Luchino Visconti e Giuseppe Tornatore saranno i protagonisti dellappuntamento con Fratelli dItalia. Annalisa Bruchi, attraverso interviste a grandi del mondo della cultura, spettacolo e della politica, condurr lo spettatore lungo il racconto di due vite in parallelo.Autore di kolossal per il grande schermo, Giuseppe Tornatore si confronta, cos, con il mito di Luchino Visconti.

/ Solitary Man
Ben Kalmen (Michael Douglas, nella foto insiema a Jesse Eisenberg), newyorkese e magnate del commercio automobilistico, un inguaribile donnaiolo con la passione per ragazze molto pi giovani di lui. Quando un giorno questa sua indomabile passione per le avventure extraconiugali viene sbattuta in prima pagina, Ben assiste alla distruzione della sua vita personale e professionale...

/ Mission: Impossible 3
Terzo capitolo della fortunata serie che racconta le (improbabili) vicende dellagente Ethan Hunt. Dopo averne fatte di cotte e di crude, il nostro eroe si finalmente accasato: ha una bella fidanzata che sta per sposare e si dato ad una attivit pi tranquilla, ovvero linsegnamento. Ma quando una delle sue giovani reclute scompare misteriosamente, lagente dalle mille risorse si vede costretto a tornare in azione...

Piazzapulita
Bancarotta alla milanese. Nel giorno del voto sullarresto di Marco Milanese, braccio destro del Ministro Tremonti, sar la Lega Nord a staccare la spina al Governo Berlusconi? E questa la domanda al centro del dibattito della seconda puntata di Piazzapulita.Tra gli ospiti in studio il leader dellIdV Antonio Di Pietro, il capogruppo PdL alla Camera Fabrizio Cicchitto, il giornalista e conduttore de LInfedeleGad Lerner.

Sky Cinema 1 21,10

Rai 3 21,05

Rai 2 23,40

Sky Cinema Passion 21,00

Italia 1 21,10

La 7 21,10

Gioved 22 settembre 2011

pagina 17

SECONDO TEMPO

MONDO
BOOM DELLA COMMUNITY

Lorgoglio di Lega Nerd


definiscono generazione S icresciuta conlaCommodore il 64, il computer che negli anni 80 popol le stanze di milioni di adolescenti. Non sono solo informatici: Tra di noi c di tutto: quello che gioca a football, lasociale sempre sui libri, il devoto che va in Chiesa. Eccoli i nerd, gli smanettoni italiani, radunati sempre pi numerosi intorno a Lega Nerd. Il sito conta ormai 220 mila visitatori unici al mese, ha gi portato a casa il premio Miglior Community 2011 agli Italian Web Awards 2011 ed ora in corsa ai Macchianera Awards. Tutto nato due anni fa per mano di Antonio Moro, informatico ravennate di 33 anni con una lunghissima esperienza in Rete. Gli articoli sono scritti dagli stessi lettori e vagliati da un redazione diffusa composta da oltre 20 editor. La visione Nerd sta prendendo piede come approccio generale alla vita, siamo tutte persone sveglie con una gran voglia di confrontarci spiega Pasquale Belvito, uno degli editor pi attivi. A differenza di quanto succede negli Usa dove il termine nerd mantiene unaccezione negativa (si usa piuttosto Geek), in Italia le cose vanno diversamente: Nel tempo c stata unevoluzione chiarisce invece il fondatore e non me ne stupisco: anche da noi si sono diffusi gli usi e i costumi tecnologici. Oggi i nerd sono esperti di argomenti e strumenti usati tuti i giorni. Sono diventati fighi a modo loro. Sul portale la maggior parte degli utenti sono uomini, ma le collaboratrici risultano sempre pi attive e numerose. Gli argomenti sono i pi disparati: tecnologia, design, cultura pop, cinema, fumetti, fantascienza, creativit in senso lato: vietate solo religione e politica che generano sempre discussioni che non portano a niente. E in nerd non intendono fermarsi: Sono benvenute conclude Moro tutte le persone con un pensiero critico e affamate di conoscenza. f.mello@ilfattoquotidiano.it

il tormento dei politici e lidolo del web. Annarella, anziana signora romana che in giro per la capitale le dice di santa ragione a esponenti di tutti gli schieramenti (ma ce lha in particolare con B.), comparsa con una nuova performance su YouTube. Questa volta se la prende con di Federico Mello lex agente Betulla ora deputato Pdl Renato Farina, e poi inveisce con Bossi che seduto in un bar vicino al Parlamento protetto dalla scorta: Ma perch venite a rompere a Roma? Andatevene a magn la polenta a li paesi vostri, che noi cavemo PREMIO COMPUTER & SOCIETY labbacchio. E menomale che non dovevate tocc IL RICONOSCIMENTO A STEFANO RODOT le pensoni. Betulla se la prende: Lei non pu LInternational Federation for Information dire quello che vuole con la scusa dellet. Ma in Processing (IFIP), la pi importante risposta si prende un bel vaff. organizzazione internazionale nel settore delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione e delle scienze, ha deciso di attribuire il suo premio biennale 2012 per Computers and Society al professor Stefano Rodot per il suo straordinario contributo alla consapevolezza delle conseguenze sociali delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione. Il premio sar ufficialmente consegnato in novembre a Bruxelles.

WEB

ANNARELLA VS BOSSI: VENITE A MAGN LA VECCHINA ROMANA E SUA ULTIMA PERFORMANCE

feedback $
Commenti al post su ilFattoQuotidiano.it Rai, Lorenza Lei: Basta al Tg1? Non posso dirlo solo io LA RAI deve essere dei cittadini: sarebbe giusto presentare delle liste di amministratori da far votare alla gente, che paga il canone e deve avere il diritto di scegliere rivolta MA esistono cento canali, perch continuate a guardare la Rai? grisogono SPERO che la Rai fallisca. Mi domando a che serve pagare il canone, se poi con i nostri soldi dobbiamo foraggiare gente come Minzolini. Francosei NON TOCCHI Corradino Mineo e Rainews24, che lunica colonna dellinformazione in una Rai ormai da operetta. Fulvio LA SIGNORA LEI non appena si insediata ha subito dimostrato da quale parte sta. Deve ripagare in qualche modo chi lha voluta: ha fatto chiudere tutti programmi non graditi, mentre fa sopravvivere il telegiornale di Minzolini. vir46

Il logo di Lega Nerd; la biografia di Assange; Annarella Vs Betulla; lhome page di Lega Nerd

LEI un ulteriore strumento di Berlusconi per demolire la Rai: la Dandini ha ragione, molto pi astuta di Masi. mariop GLI ITALIANI devono guardare con sdegno lattuale dirigenza della Rai che ha solo come unico scopo quello di allontanare gli spettatori per indirizzarli a Mediaset. codras LA LEI , preso il posto in RAI, si occupata di finire il lavoro iniziato e condotto dal suo predecessore, quello cio di allontanare dal servizio pubblico i conduttori indigesti alla maggioranza di governo, chiudendo programmi importanti e seguiti dai telespettatori. Liber ty MENTE sapendo di mentire. Giuseppe Galluccio SAREMMO interessati a capire come funziona la RAI, da chi dipendono e da chi sono nominati i propri vertici. La gente sa solo che deve pagare un canone per avere un servizio pubblico gestito dai politici e questa vergogna deve finire. sandroz I MANCATI introiti della pubblicit dovuti al calo di telespettatori dovrebbero rifonderli i responsabili di tale calo, come Minzolini. SpecialOne FUORI i partiti e le clientele dalla Rai!

I FILM
SC1= Cinema 1 SCH=Cinema Hits SCP=Cinema Passion SCF=Cinema Family SCC=Cinema Comedy SCM=Cinema Max

LO SPORT
SP1=Sport 1 SP2=Sport 2 SP3=Sport 3

INNOVAZIONE: ITALIA BOCCIATA


IN EUROPA PEGGIO SOLO LA GRECIA

19.15 The Company Men 19.15 Legion 19.20 School of Rock 19.25 Winx Club 3D Magica Avventura 19.25 La concessionaria pi pazza d'America 21.00 The Last Song 21.00 The Italian Job 21.00 Ricomincio da tre 21.00 Solitary Man 21.10 Prima Tv Sansone 21.15 Duplex Un appartamento per tre 22.40 Quasi famosi 22.45 Benvenuti al Sud 22.50 Tempesta polare 22.55 Bibi, piccola strega 22.55 X-Men 2 22.55 Old school 0.30 Il prezzo di Hollywood 0.35 Giustizia privata 0.50 Tutti dentro 0.50 Nata ieri 1.10 Alamo Gli ultimi eroi

SC1 14.00 Golf, PGA European Tour SCM Austrian Golf Open: 1a giornaSP2 SCH ta (Diretta) 19.00 Wrestling WWE SP2 SCF Experience Episodio 12 20.00 Vela, Rolex Cup 2011 SP2 SCC Porto Cervo SCF 20.15 Sport estremi, Red Bull SCM Cliff Diving Boston (Hilites) SP3 SCC 20.45 Calcio, Serie A Turno SCP infrasettimanale Posticipo 4a SC1 giornata Roma - Siena (D) SP1 20.45 Golf, PGA European Tour SCH 2011 Austrian Golf Open: SP3 SCP 1a giornata (Replica) SC1 22.00 Campionato DTM 2011 SP2 SCH Oschersleben (Replica) SCF 22.45 Calcio, Serie A Turno SCM infrasettimanale Posticipo 4a SCC giornata Roma - Siena (Rep.) SP3 23.15 Rugby, World Cup 2011 SCH Gruppo D Sudafrica - Namibia SP2 SC1 (Sintesi) SCC 0.15 Poker WPT Series 5 SP2 SCP Episodio 5 2.00 Football, NCAA 2011/2012 SCM Cincinnati - NC State (Dir.) SP2

RADIO
A Radio2 SuperMax Mogol, evento al Campidoglio
Giulio Rapetti in arte Mogol sar a Radio2 SuperMax in onda questa mattina dalle 11.00 alle 12.25, in diretta dalla Sala B di Via Asiago a Roma. Il pi noto autore di testi della musica leggera italiana, ricordato dai pi per il fortunatissimo sodalizio artistico con Lucio Battisti, sar il prestigioso ospite di Max Giusti. In questa sede Mogol presenter I capolavori di Mogol, 50 anni di successi , levento in programma domenica 24 settembre in piazza del Campidoglio a Roma, promosso dallAssessorato alle Politiche culturali e Centro storico di Roma Capitale, per festeggiare cinquantanni anni di carriera. Si tratta di una grande serata-evento che a mezzo secolo dal suo primo successo Al di l, canzone interpretata da Luciano Tajoli e Betty Curtis, che nel 1961 vinse il Festival di Sanremo, celebra lautore di testi che ha profondamente segnato la storia della musica leggera italiana.

Radiodue 11,00

Punita dai mercati per lassenza nella manovra di misure per la crescita, lItalia sembra arrancare anche in innovazione e sviluppo: lo dimostrano i dati forniti dal Global Innovation Index, elaborato dalla Business School of the World Insead. La graduatoria, che comprende 125 Stati (oltre il 90 per cento della popolazione mondiale), relega il nostro paese al 35 posto in classifica, sorpassato da tutti in Europa, ad eccezione della Grecia, nazione sullorlo del default. A pesare sul gap, rispetto a leader come Svizzera, Svezia e Finlandia, lassenza di unagenda digitale: se si analizza la diffusione delle tecnologie digitali nelle pubbliche amministrazioni, lItalia sprofonda fino all80 posto. Gravi restano i dati sul divario digitale: nonostante lingresso nella top ten in tema di penetrazione di Internet, la velocit di connessione media resta di soli 3,7 Mbps. LItalia pu vantare anche il triste primato del maggior numero di connessioni lente: lo 0,9 per cento della popolazione naviga alla velocit di 256 kpbs, quella del vecchio doppino telefonico. Il rischio, in assenza di investimenti, quello di limitare le possibilit di sviluppo offerte dal web (oggi il 2 per cento del Pil). Tre anni fa lannuncio del piano Romani doveva permettere, entro il 2013, laccesso alla banda larga per 8,5 milioni di italiani: 1,47 miliardi di euro dei quali si erano per perse le tracce. Circa 300 milioni saranno adesso recuperati grazie allasta LIPHONE 5 IL 4 OTTOBRE? delle frequenze MA SAMSUNG DICE: LO BLOCCHEREMO telefoniche e inseriti Apple intende lanciare il suo nuovo iPhone 5 nel decreto il prossimo 4 ottobre. Lo rivela il blog sviluppo: una scelta AllThingsD, secondo il quale il piano OGGI BIOGRAFIA ASSANGE non pi rinviabile per dellamministratore delegato, Tim Cook NON AUTORIZZATA, LUI CONTRARIO ripartire dalla crisi quello di annunciare il nuovo smartphone il 4 Lattesa biografia di Julian Assange economica. ottobre e di metterlo in vendita poche sar finalmente pubblicata senza il settimane dopo, anche se non si escludono Alberto Sofia nulla osta del capo di Wikileaks. cambi di programma in corso dopera. La casa editrice britannica Canongate Samsung, intanto, affila le armi: secondo ha annunciato che il volume sar oggi indiscrezioni, la societ asiatica vorrebbe in libreria e sui siti di vendita online come biografia non presentare una denuncia finalizzata a autorizzata. Lanno scorso Canongate aveva pagato ad bloccare la commercializzazione del nuovo Assange una sostanziosa somma di denaro e il capo di melafonino sul territorio sudcoreano ed Wikileaks aveva cominciato a lavorare con un ghostwriter europeo. A suo dire Cupertino violerebbe al progetto. Ma leditore ha detto oggi che laustraliano brevetti e propriet intellettuali, avrebbe diventato sempre pi ostile alla prospettiva e dichiarato cio usato senza permesso tecnologie che tutte le memorie sono prostituzione. wireless di sua propriet. Sarebbe questo Canongate ha detto anche che Assange cerc di cancellare lultimo capitolo di una guerra che ha visto il contratto ma, non avendo restituito lanticipo, la casa finora 23 cause giudiziarie in tutto il mondo editrice ha deciso di andare in stampa con la prima bozza tra le due societ, che difendono a spada del volume che stata consegnata a marzo. tratta le proprie tecnologie. Proprio recentemente, Apple aveva avviato un procedimento legale contro la Samsung accusandola di aver copiato Iphone e Ipad.

Indi
METTE le mani avanti, non s sa mai che si verifichi un qualche ribaltamento politico, meglio non scontentare nessuno. Paolo Rossi POVERA Lei, costretta ad arrampicarsi sugli specchi per difendere un Minzolini qualsiasi. marco1917

pagina 18

Gioved 22 settembre 2011

SECONDO TEMPO

PIAZZA GRANDE
La disciplina e lonore
di Lorenza Carlassare

NORDISTI

di Gianni

Barbacetto

arla di cose scomode lart. 54 della Costituzione, fedelt, disciplina, onore, concetti desueti di cui sembra smarrito il senso. Tutti hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi; i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge. Il verbo affidare ha un valore profondo: implica fiducia nelle persone a cui affidiamo le nostri sorti, la libert, la giustizia, leconomia, la salute, il futuro dei figli, il destino del Paese. Sono parole semplici e gravi che, col riferimento alla disciplina, evocano comportamenti dignitosi, rigorosa osservanza di norme e regole; e con il riferimento allonore coinvolgono il profondo della persona. Il giuramento, previsto dalla Costituzione stessa per capo dello Stato e ministri, rafforza il vincolo coinvolgendo la coscienza, e dunque la persona nella dimensione pubblica e privata.

vale anche per la vita privata di coloro ai quali le funzioni sono affidate; dignit e rispetto delle istituzioni sono valori che vanno preservati. Oggi non lo sono e il danno enorme per il Paese non pu continuare a essere ignorato. Impressiona il contrasto fra comportamenti e norme: interessi privati muovono in modo vistoso lazione di coloro cui le pubbliche funzioni sono affidate. Letica repubblicana sembra scomparsa, cos come dignit e onore. Ogni giorno emergono fatti nuovi, sempre pi sconcertanti e intollerabili persino per una sensibilit gi ridotta da lunga assuefazione. Viene alla luce un intreccio pesante, una rete di corruzione praticata in forme sempre pi ri-

teresse della nazione viene una seconda volta violato: a violazione si aggiunge violazione . MA AGLI SCANDALI nella vita pubblica e privata, alle donne, ai pagamenti in natura o in favori, alla vergogna dei ricatti si aggiungono fatti, dichiarazioni e comportamenti di persone che ricoprono funzioni ministeriali, in aperta e clamorosa violazione al dovere di fedelt alla Repubblica nella sua unit, alle sue leggi, alla sua Costituzione. Pu essere tollerato linvito alla secessione? O il vilipendio costante della magistratura e lattacco alla sua indipendenza costituzionalmente garantita? Simili cose si ripetono senza tregua e vanno ben oltre le dichia-

COL GIURAMENTO si ha un rafforzamento dei doveri costituzionali, come si vede dalla formula del giuramento dei ministri Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione. Al dovere giuridico si aggiunge il dovere morale: lobbligo di esercitare le funzioni nellinteresse esclusivo della Nazione gi nellobbligo di fedelt dellart. 54. E dunque, ponendo in primo piano i propri interessi e subordinando a questi linteresse della nazione il ministro viola insieme lart. 54 e il giuramento prestato. Di conseguenza anche spergiuro, responsabile per aver mancato ai propri doveri istituzionali e alla propria coscienza. Lart. 54 si rivolge in primo luogo allesercizio delle funzioni e riguarda tutti: parlamentari, ministri, magistrati, pubblici funzionari, alte cariche amministrative e militari. Ma

pugnanti: soldi, benefici dogni sorta e privilegi inammissibili sono oggetto di scambi osceni tra politici , funzionari pubblici, faccendieri, imprenditori, aspiranti agli appalti, arrampicatori miserevoli e avventurieri dogni sorta, ma non solo: addirittura donne, carne disponibile, merce. Lindignazione cresce di fronte allenormit dello squallido e volgare spettacolo che coinvolge parte rilevante delle istituzioni e sembra radicato nel sistema. In qualsiasi altro ordinamento ci comporterebbe immediate e spontanee dimissioni di politici e amministratori per non distruggere il prestigio delle istituzioni. La risposta dei nostri governanti, invece, tuttaltra: eliminare ogni possibilit di incriminazioni approvando leggi pensate al fine di sfuggire alla giustizia. Leggi di tutti i tipi, dalle immunit al processo breve, al processo lungo, tutte nellesclusivo interesse degli inquisiti. In questo modo il dovere di esercitare le funzioni nellesclusivo in-

Questo chiede larticolo 54 della Costituzione ai cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche Valori da preservare anche nella vita privata. Oggi non lo sono, con danno enorme per il Paese

razioni verbali: la vicenda di Monza e dei ministeri un gi un fatto. Non credo sia possibile assistere pi a lungo passivamente; troppo profondo e vicino il baratro in cui stiamo precipitando. Molte voci si levano invitando a staccare la spina. Da chi? In che modo? Inutile chiedere le dimissioni a politici abbarbicati al potere nel disperato tentativo di salvare s stessi e il loro interesse meschino: inutile sperare in una conversione dei riciclati fin quando non intravvedano la possibilit di un nuovo conveniente riciclaggio. E allora ? vero che i meccanismi che consentono il normale scorrere della vita democratica in un sistema parlamentare appaiono inceppati. Pesanti ostacoli sono stati posti, primo fra tutti una legislazione elettorale che mettendo lintero potere nelle mani di una maggioranza artificiale impedisce ogni dialettica democratica; legando i parlamentari al volere del capo ne elimina la responsabilit verso gli elettori; introducendo (attraverso la previa indicazione del premier) un presidenzialismo fasullo privo di limiti e controlli, altera la forma di governo. In un contesto di tale gravit non sembra del tutto azzardato pensare al potere del capo dello Stato dintervenire per rimettere in moto il sistema inceppato, per consentirgli di funzionare, un potere da tutti riconosciuto. una strada problematica e difficile da percorrere, ma altre non se ne vedono.

Filippo Penati, ex presidente della Regione Lombardia. Sopra, Nicole Minetti (EMBLEMA)

l caso Penati continua a far discutere. Anche dentro il Pd. Ne abbiamo parlato anche alla Festa del Fatto Quotidiano, a Pietrasanta. Ci arrivata a questo proposito una lettera del segretario del Pd di Pietrasanta, che protesta per alcune affermazioni fatte durante un dibattito (Cera una volta la politica). Giuseppe Dello Sbarba ci rimprovera di aver detto che il Partito democratico a tutti i livelli unorganizzazione di vassalli e valvassori dediti alla raccolta delle tangenti e alla gestione dei denari. Ma non abbiamo mai detto una cosa del genere: sappiamo benissimo che in tutti i partiti ci sono persone perbene. Dentro il Pd, poi, conosciamo molti militanti e dirigenti che fanno politica per passione civile, con grande impegno e dedizione. Il Pd, come dice Dello Sbarba, il partito non solo di Filippo Penati, indagato per fatti ancora da accertare in sede giudiziaria, ma anche di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica assassinato dalla camorra. Non abbiamo neppure mai sostenuto il sillogismo secondo cui Penati colpevole, dunque tutto il partito unaccozzaglia di cacicchi dediti al malaffare. E non ci sogneremmo mai di dire che a fronte di un presunto innocente (Penati) ci sia quasi un milione di colpevoli. No. Il confronto che tentavamo di fare alla Festa del Fatto era semplice. Partiva da un dato concreto: gi la Tangentopoli della Prima Repubblica, quella scoperchiata dai magistrati di Mani Pulite, aveva tra i suoi protagonisti anche uomini del centrosinistra. S, cerano anche le tangenti rosse: coinvolti uomini del partito (il Pci, poi Pds, poi Ds) e delle coop. E oggi? Il caso Penati ripropone il tema dei finanziamenti illeciti (e della corruzione e della concussione) a sinistra. Quali differenze tra ieri e oggi, tra Prima e Seconda Repubblica? Mani Pulite ha svelato un sistema in cui le tangenti erano un sistema centralizzato, con percentuali fisse e canali ufficiali che confluivano a Roma, per poi finire nei conti (esteri) dei segretari amministrativi. Le nuove Tangentopoli della Seconda Repubblica sono invece destrutturate. Perch i partiti-ideologia hanno lasciato il posto a quelli personali, ai signori della guerra che controllano pezzi di apparato, gruppi di amministratori pubblici, sistemi di servizi locali (la sanit, per esempio, o i trasporti), oppure aree geografiche in cui sono radicati. Ci sono tanti vassalli e valvassori, cacicchi che consolidano un loro potere locale e poi trattano con i gruppi centrali dellapparato. I partiti sono sempre pi federazioni di gruppi e dinteressi ed esistono figure che hanno, di fatto, un loro partito personale. Anche a sinistra: basti pensare a Massimo DAlema. Il cosiddetto sistema Sesto ha dimostrato che Penati, al di l delle responsabilit penali sulle quali decideranno i giudici, aveva costruito, grazie alle capacit di raccogliere finanziamenti, un gruppo di potere che aveva via via accresciuto le sue capacit dinfluire sul partito, a Milano, ma anche a Roma. Allora il richiamo alle migliaia di militanti onesti e generosi, o ai martiri della legalit, invece di essere fatto per tentare di coprire le illegalit di partito, dovrebbe far scattare lindignazione della maggioranza di cittadini onesti che vedono il loro partito e il loro impegno sporcati da una minoranza fin troppo rumorosa.

LA MINORANZA RUMOROSA DEL PD I

Tav, dibattito a due velocit


di Luca Mercalli

ervosetti, vero? bastato un minuto di considerazioni contro la grande opera voluta da Dio, il collegamento Tav Torino-Lione, che i sacerdoti del Pd e del Pdl sono esplosi nella loro condanna inquisitoria. Io sarei un istigatore dellillegalit, parlo di un argomento del quale non permesso parlare, userei i lauti guadagni che mi corrisponderebbe la televisione pubblica per fare propaganda No Tav. I feroci comunicati emessi da questi personaggi, che non vale la pena di nominare, sovrastano di svariati ordini di grandezza il mio minuto di propaganda. Ma io ho esordito che mi esprimevo come cittadino e giornalista. Quindi non c propaganda al-

lorch si porta a conoscenza della collettivit il fondato dubbio che questa grande opera sia inutile per la gestione dei trasporti, dannosa per lambiente alpino e temibile per le pubbliche disastrate finanze. Non propaganda, bens lessenza stessa del giornalismo e della democrazia.
MI SI ADDEBITA il fatto che non vi era contraddittorio (b vediamo cosa sanno dire loro in un minuto... strategica, fondamentale per lo sviluppo, s s, sono ventanni che lo sentiamo ripetere), ma quante volte sulla televisione pubblica si parlato delle ragioni del no? E quanto tempo invece di quelle (inesistenti) del s? Chiedo una commissione che conti i minuti di televisione pubblica S Tav degli ultimi dieci anni, poi ve-

Che tempo che fa: mi si addebita che non vi stato contraddittorio Ma quante volte sulla televisione pubblica si parlato delle ragioni del No? E quanto tempo, invece, di quelle del S?
dremo quanto conta il mio minuto! Avrei difeso due donne incarcerate per porto abusivo di mascherina anti-gas (da ferramenta, non da guerra nucleare-batteriologica-chimica): non ho detto che la magistratura ha fatto male a procedere contro di esse ( attesa per la decisione del Tribunale del riesame), io non cero e ci saranno stati dei motivi, ho solo affermato che mi sembra sproporzionata lincarcerazione di

due incensurate che protestavano e che non hanno spappolato il fegato di alcun poliziotto, in confronto ai blandi provvedimenti riservati a delinquenti mafiosi, truffatori, corruttori, e politici che violano le pi elementari norme dello Stato. Da qui a esaltare lillega-

ro pubblico per sprecare il loro tempo in comunicati stampa lesivi della libert di opinione. Ma tutto questo fiume di accuse si limita a mezzo minuto del mio commento, e ignora completamente laltro mezzo minuto, nel quale ho suggerito che per uscire da questo assurdo teatrino giocato sullo scontro esasperato tra cittadini No Tav e forze dellordine, sarebbe sufficiente spostare il dibattito sulle ragioni dellopera. OVVERO analizzare le richieste dei cittadini contrari, verificare se siano corrette o meno, illustrare a tutti gli italiani che pagherebbero di tasca loro, i dati trasparenti e credibili che giustificano questa scelta voluta da Dio, e infine assumere una decisione condivisa se aprire i cantieri o rinunciare. Facile no? In ogni paese civile si farebbe cos, tant che il 26 luglio scorso, 135 ricercatori e docenti universitari hanno inviato una petizione al presidente Napolitano (alla quale non per ora pervenuta risposta) chiedendo di rispettare sulla questione Tav il metodo scientifico, basato sullesame rigoro-

lit e difendere comportamenti violenti diretti contro lo Stato, mi sembra ci sia una bella differenza. Quanto al fatto che io abbia usato questo minuto della Tv pubblica lautamente pagato con i soldi dei contribuenti, sono pronto a dimostrare, fatture alla mano e davanti a un giudice, che quanto percepisco in un anno corrisponde s e no a una mensilit di uno solo di questi onorevoli pagati interamente dal dena-

so e obiettivo dei fatti. Non basta dire che unopera strategica, bisogna anche spiegare perch. Non basta nascondersi dietro le forze dellordine e la magistratura che difendono le decisioni prese da istituzioni democratiche. Istituzioni che si chiamano Unione Europea, Parlamento italiano, Regione Piemonte, Provincia di Torino. Vogliamo indagare come queste istituzioni, per nulla infallibili, abbiano portato avanti il percorso progettuale, in atto da ventanni? Il prof. Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino, componente dellOsservatorio ministeriale in rappresentanza della Comunit Montana Bassa Val di Susa (istituzione No Tav, ignorata, come decine di sindaci), sostiene che pur a fronte di tutti i dati palesemente contrari alla realizzazione dellopera alla fine stata assunta una decisione univoca: si deve fare, perch se i dati oggi sono sfavorevoli, diventeranno sicuramente favorevoli tra ventanni. Facile no? Ora potete utilizzare anche voi lo stesso metodo con il vostro coniuge, con il datore di lavoro, con la banca.

Gioved 22 settembre 2011

pagina 19

SECONDO TEMPO

MAIL
E se fosse lopposizione a dimettersi?
A mali estremi, estremi rimedi. La saggezza popolare offre lo spunto per una proposta da indirizzare a chi allopposizione in Parlamento. Di fronte ai ripetuti e inascoltati appelli per chiedere le dimissioni di Berlusconi, perch non la minoranza (Pd e Idv, pi chi si vorr unire) a dimettersi, fornendo cos al Presidente Napolitano una buona ragione per sciogliere le Camere? Mi pare di ricordare che questa proposta sia stata sommessamente avanzata qualche mese fa (in tempi gi difficili ma non ancora drammatici come adesso), e altrettanto sommessamente sia stata subito messa da parte. Certo una decisione come questa non pu essere presa a cuor leggero, soprattutto perch un simile precedente potrebbe costituire un rischio di instabilit per le istituzioni anche per il futuro. Ma si pu ancora pensare, in futuro, di essere governati da soggetti simili agli attuali? Si pu davvero immaginare che possano ripetersi le condizioni per cui le decisioni per il paese siano condizionate dal trio Tarantini-Fede-Mora, con laggiunta al bisogno di Lavitola e di altri faccendieri e ricattatori? O che chi al governo dichiari di governare a tempo perso (cio tra un festino e laltro), per un paese considerato di merda? O ancora, che un ministro della

BOX
A DOMANDA RISPONDO LINCONSCIO DELLA MANOVRA
un argomento psicologico a sostegno di una convinzione politica. Per fare un esempio, ricordate quando ho commentato su questa pagina un altro editorialista del Corriere (Dario Di Vico) che scriveva (riassumo) la pensione dei nonni danneggia i nipoti perch toglie loro lincentivo allavventura del lavoro? Era la conclusione niente affatto economica, tutta psicologica, di unargomentazione discutibile, ma rigorosa. La situazione la stessa. Si immagina che una seria tassa sulla ricchezza (si parla di tassare al di sopra del milione di euro) porterebbe un tale vantaggio allintera situazione economica da togliere la voglia delle riforme. Aggiungono Alesina e Giavazzi: Le riforme non le vuole chi vede a rischio i propri piccoli e grandi privilegi. Evidentemente gente egoista e insensibile si annida nei redditi che non raggiungono la ricchezza. Chiss dove ha la testa Barack Obama che sta per proporre, su suggerimento dei miliardari Buffett e Soros, una pesante patrimoniale sulla immensa e intatta ricchezza del suo Paese, mentre non riesce a garantire ai suoi cittadini il piccolo privilegio delle spese mediche garantite! Nota bene. Non mi sto permettendo di discutere Alesina e Giavazzi sul terreno economico. Stiamo parlando di psicologia. E poi, inesperto come sono, sto copiando da Paul Krugman e Joseph Stiglitz, dopo avere verificato.
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

Furio Colombo

7
C

aro Colombo leggo nelleditoriale di Alesina-Giavazzi (Corriere della Sera, 19 settembre) due frasi che non stanno insieme. La prima: Ci che conta il rapporto fra il debito pubblico e il pil. Se l'economia non cresce, il rapporto aumenta. Perfetto. Ma poi: Una patrimoniale sarebbe esiziale per la crescita perch diffonderebbe la falsa impressione che le riforme non sono poi tanto urgenti. Qui mi perdo. Posso chiedere aiuto?

stampo indipendentistico, contando sulla copertura delle autorit locali leghiste (sindaci, presidenti provinciali, governatori regionali). Le divisioni interne tra bossiani e maroniani potrebbero acuire questa deriva, favorendo una polarizzazione interna e lestremizzazione dei bossiani secessionisti. A sua volta, il rischio bancarotta potrebbe indurre qualche industriale e qualche banchiere ad accarezzare lidea della secessione al fine di scaricare il debito pubblico sulle regioni centro-meridionali. In situazioni come queste comunque meglio un falso negativo che un falso positivo. Bisogna agire. Naturalmente, in modo fermo ma legale e non violento, altrimenti si getterebbe benzina sul fuoco (vedi gli incidenti durante il ridicolo Giro della Padania).
Saverio Tassi

Presidente Berlusconi, dimostri la sua sensibilit


Gentile presidente Berlusconi, in questi giorni, a proposito di alcune notizie che la riguardano pubblicate sui giornali, Lei dice di essere una persona generosa e che, per quanto riguarda la vicenda Tarantini, voleva soltanto aiutare una famiglia bisognosa. Bene, vogliamo crederle, e le proponiamo di darcene una dimostrazione, tra laltro a costo zero per le sue tasche. Da dicembre, a Roma le collaboratrici dellassociazione educativa che presiedo non vengono retribuite per il loro lavoro di ludotecarie, psicologhe e pedagogiste, perch il Comune di Roma non eroga gli importi relativi al progetto gestito dallassociazione

LA MATEMATICA non

unopinione e questa convinzione, inculcata fin da bambini, conferma la prima frase. La seconda invece una opinione che non ha niente di matematico, nel senso che un modo di pensare il comportamento umano nelle pieghe del non detto, nellombra di ci che si intuisce e che non si vede, nella previsione che si fonda su un giudizio gi dato altrove e a monte, come si dice, cio prima di aprire il dibattito. In altre parole: pregiudizio. Naturale che vengano in mente i meandri della psicologia e un aspetto curioso, quello di uneconomia che, accanto al pensiero enunciato nasconde un suo subconscio. Qui per c un passaggio abile e svelto dallargomentazione economica a quella politica. La prima fondata, non solo perch detta da esperti di primo piano, ma perch logica e, come dire, autodimostrata. La seconda

stessa che ha vinto un regolare bando pubblico per la gestione del Centro per bambini e genitori del Municipio Roma XI. Altri progetti gestiti dalla mia associazione, riferiti alla stessa legge, attendono da tempo invano il pagamento delle relative fatture. Il Comune di Roma sostiene di non avere i fondi per pagare, in quanto il ministro Tremonti da mesi omette di firmare un decreto che consentirebbe al Comune di ottenere quei fondi, peraltro gi da tempo impegnati per i progetti della citt. Una grave omissione di atti di ufficio da parte del ministro. Moltissime altre associazioni e cooperative si trovano nella stessa situazione. C gente che non sa come arrivare a fine mese, che non sa come pagare laffitto, le bollette o addirittura un mutuo, con il rischio di perdere lunica casa. Gente che, prima ancora di parlare di manovra e di tagli futuri, non chiede generosi regali, ma soltanto i compensi dovuti al proprio lavoro gi svolto con bambini, ragazzi e genitori, spesso in situazioni di disagio sociale, psicologico e culturale. Gente che non potr continuare a lungo a lavorare gratuitamente per uno Stato indifferente e ampiamente inadempiente. Gentile Presidente, inviti il suo ministro a dare subito quanto dovuto e dimostri cos la sua sensibilit.
Anna Maria Berardi, Presidente Arciragazzi Comitato di Roma

Una class action contro il governo?


Come cittadina italiana sono veramente stanca di venire umiliata, beffeggiata e ridicolizzata allestero a causa di un presidente del Consiglio pi preoccupato della sua vita notturna che dal governare il paese. LItalia sta sprofondando in una crisi gravissima e lui neanche se ne preoccupa. Alle colpe di Berlusconi voglio aggiungere le responsabilit dei leghisti, con la loro ridicola secessione (ma come si pu credere a persone con le corna sulla testa che riempiono delle ampolle?), e quelle del ministro Tremonti, che ha elaborato una manovra che le pi grandi intelligenze delleconomia mondiale giudicano poco credibile e che non aiuta certo a far crescere questo povero paese. A questo punto mi chiedo: sar possibile attivare una class action contro di loro?
Miriam Caroli

IL FATTO di ieri22 Settembre 1942


Un raccapricciante test. Quello sul cosiddetto congelamento umano, compiuto dai nazisti nel 1942. Orribile pratica destinata a verificare le possibilit di un organismo immerso nellacqua gelida, a essere rianimato e quindi a sopravvivere. Richiesta dai capi della Luftwaffe, interessati a raccogliere dati sulla sopravvivenza di aviatori abbattuti nel corso di battaglie aeree sul mare, la sinistra tecnica venne adottata sui prigionieri del Blocco 5 di Dachau. Immersi in una vasca dacqua ghiacciata, i prigionieri, dopo oltre unora di congelamento, venivano poi tuffati in un bagno bollente, a 50. Un passaggio che in realt procurava la morte. Cos, il 22 settembre 42, Sigmund Rascher, medico delle SS, decise di puntare sul metodo empirico del riscaldamento umano, in uso tra i pescatori del Mare del Nord che, si diceva, avessero trovato il modo di rianimarsi col calore ravvicinato della propria moglie. In una spirale delirante, si tent dunque di scongelare i detenuti non con una, ma con due o pi donne, zingare prelevate dal lager di Ravensbruck, costrette ad abbracciare e a scaldare col proprio corpo i soggetti assiderati. Test fallimentare in cui sadicamente 100 uomini-cavia verranno uccisi.
Giovanna Gabrielli

Repubblica, mentre resta saldamente incollato alla poltrona per puntellare la maggioranza, inciti alla secessione? Sempre in tema di saggezza popolare, si potrebbe sostenere che non c limite al peggio. Ma davvero difficile da immaginare un peggio di cos. Non voglio pensare che a frenare questa possibilit, le dimissioni, ci sia anche il timore che larea degli Scilipoti sia in realt pi ampia di quanto si pensi. Ma in questo caso sarebbero almeno identificati, per gli italiani sempre pi indignati, tutti i bersagli verso cui indirizzare i pomodori. Vie-

ne da chiedersi che cosa ci stia a fare larticolo 54 della Costituzione: I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con dignit e onore.
Mariapia Massa, consigliere comunale di opposizione a Vercelli

pubblica italiana, prende decisioni sulla vita e la sopravvivenza di questo paese, ma soprattutto Bossi un ministro della Repubblica, in quanto ha giurato sulla Costituzione fedelt ad essa. La Costituzione stessa allarticolo 5 dice che la Repubblica una ed indivisibile. Se questa garantisce lunit del paese perch allora Napolitano che rappresenta lunit nazionale (art. 87) non chiede le dimissioni di Bossi? Perch Berlusconi, visto che Bossi un ministro del suo governo, non pretende le sue dimissioni o gli revoca le deleghe? Come facciamo a pretendere fiducia dagli organismi economici internazionali quando un nostro ministro dichiara pubblicamente che non crede nel paese che dovrebbe contribuire a dirigere? Anzi afferma che lItalia uno schifo, mentre il nostro presidente del Consiglio dichiara che il proprio paese una merda. Ma siamo stati noi a scegliere i dirigenti del paese, quindi anche noi non meritiamo fiducia almeno per nostra ingenuit.
Francesco Degni

LA VIGNETTA

IL FATTO QUOTIDIANO via Valadier n. 42 - 00193 Roma lettere@ilfattoquotidiano.it

La difesa delle istituzioni


Oggi il presidente Napolitano ha dichiarato che Bossi fuori dalla storia. Sar pure cos, ma Bossi non n uno storico n uno studioso. Ricopre incarichi operativi nellambito della Re-

Il pericolo della secessione leghista


Ho letto con piacere linter vista a Rodot perch condivido la sua preoccupazione e nei giorni scorsi temevo che Il Fatto sottovalutasse le dichiarazioni di Bossi e gli slogan dei leghisti che assistevano al suo

comizio. Aggiungo che sono stato testimone diretto della richiesta ufficiale di assumere il nuovo nome di Lega Nord per lindipendenza della Padania da parte dei rappresentanti della Lega nel consiglio di zona 4 di Milano. Mi sembra improbabile che si tratti di uniniziativa isolata e non faccia invece parte di una strategia generale. Non c bisogno di ritenere che la Lega nel suo insieme voglia una guerra di secessione. Basta pensare alla possibilit che alcune frange di leghisti fanatici si sentano legittimati a compiere atti di violenza di

Direttore responsabile
Antonio Padellaro Vicedirettore Marco Travaglio Caporedattori Nuccio Ciconte e Vitantonio Lopez Progetto grafico Paolo Residori Redazione 00193 Roma , Via Valadier n42 tel. +39 06 32818.1, fax +39 06 32818.230 e-mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it sito: www.ilfattoquotidiano.it Editoriale il Fatto S.p.A. Sede legale: 00193 Roma , Via Valadier n42 Presidente e Amministratore delegato Giorgio Poidomani Consiglio di Amministrazione Luca DAprile, Lorenzo Fazio, Cinzia Monteverdi, Antonio Padellaro
Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n130, 20060 Milano, Pessano con Bornago , via Aldo Moro n4; Centro Stampa Unione Sarda S. p. A., 09034 Elmas (Ca), via Omodeo; Societ Tipografica Siciliana S. p. A., 95030 Catania, strada 5 n35 Concessionaria per la pubblicit per lItalia e per l'estero: Poster Pubblicit & Pubbliche Relazioni S.r.l., Sede legale e Direzione commerciale: Via Angelo Bargoni n8, 00153 Roma tel. + 39 06 68896911, fax. + 39 06 58179764, email: poster@poster-pr.it Distribuzione Italia:m-dis Distribuzione Media S.p.A., Sede: Via Cazzaniga n1, 20132 Milano tel. + 39 02 25821, fax. + 39 02 25825203, email: info@m-dis.it Resp.le del trattamento dei dati (d. Les. 196/2003): Antonio Padellaro Chiusura in redazione ore 22.00 Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 18599

Abbonamenti
Queste sono le forme di abbonamento previste per il Fatto Quotidiano. Il giornale sar in edicola 6 numeri alla settimana (da marted alla domenica). Abbonamento postale annuale (Italia) Prezzo 200,00 4 giorni Prezzo 290,00 6 giorni E' possibile pagare l'abbonamento annuale postale ordinario anche con soluzione rateale: 1 rata alla sottoscrizione, 2 rata entro il quinto mese. Abbonamento postale semestrale (Italia) Prezzo 120,00 4 giorni Prezzo 170,00 6 giorni Modalit Coupon * Prezzo 320,00 annuale Prezzo 180,00 semestrale Abbonamento online PDF annuale Prezzo130,00 Per sottoscrivere il tuo abbonamento, compila il modulo sul sito www.ilfattoquotidiano.it Modalit di pagamento Bonifico bancario intestato a: Editoriale Il Fatto S.p.A., BCC Banca di Credito Cooperativo Ag. 105 Via Sardegna Roma Iban IT 94J0832703239000000001739 Versamento su conto corrente postale: 97092209 intestato a Editoriale Il Fatto S.p.A. - Via Valadier n 42, 00193 Roma Dopo aver fatto il versamento inviare un fax al numero 02.66.505.712, con ricevuta di pagamento, nome cognome, indirizzo, telefono e tipo di abbonamento scelto. Pagamento direttamente online con carta di credito e PayPal. Per qualsiasi altra informazione in merito pu rivolgersi all'ufficio abbonati ai numeri +39 02 66506795 - +39 02 66505026 +39 02 66506541 o all'indirizzo mail abbonamenti@ilfattoquotidiano.it * attenzione accertarsi prima che la zona sia raggiunta dalla distribuzione de Il Fatto Quotidiano

novit

a di prossim e on pubblicazi

I sampietrini. Una nuova collana contro lanalfabetismo scientifico, morale e civile.


I sampietrini sono i blocchetti di basalto tradizionalmente usati per lastricare le strade e le piazze. Come i sampietrini, le idee non stanno in cielo ma sono la base che ci permette di orientarci e camminare per il mondo. Anni di propaganda ideologica e mediatica hanno reso malferma quella base e confuso i punti di riferimento della conoscenza e dellimpegno civile. Con questa collana Bollati Boringhieri affida ad autori di fama internazionale la spiegazione di concetti basilari e si propone di ricostruire le strade di un sapere efficace e di un libero confronto pubblico per il XXI secolo.

a di prossim e on pubblicazi

Potrebbero piacerti anche