Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
y(7HC0D7*KSTKKQ( +%!"!\!z!/
no straniero atterrato ieri in Italia da un paese lontano durante la lunga veglia funebre U per Andreotti a reti unificate, vedendo le lacrime e ascoltando le lodi dei politici democristi e comunisti, berlusconiani e socialisti, ma anche dei giornalisti e degli intellettuali da riporto di tutte le tendenze e parrocchie, non pu non pensare che lItalia abbia perso un grande statista, il miglior politico di tutti i tempi, un padre della Patria che ha garantito al Paese buongoverno e prosperit, e ciononostante fu perseguitato con accuse false da un pugno di magistrati politicizzati, ma alla fine fu riconosciuto innocente e riabilitato agli occhi di tutti nellottica di una finalmente ritrovata pacificazione nazionale. La verit, naturalmente, esattamente quella opposta. Non solo giudiziaria. Ma anche storica e politica. raro trovare un politico che ha occupato tante cariche (7 volte premier, 33 volte ministro, da 13 anni senatore a vita) e ha fatto cos poco per lItalia: nessuno - diversamente che per gli altri cavalli di razza Dc, da De Gasperi a Fanfani a Moro - ricorda una sola grande riforma sociale o economica legata al suo nome, una sola scelta politica di ampio respiro per cui meriti di essere ricordato. Andreotti era il simbolo del cinismo al potere, del potere per il potere, fine a se stesso, del meglio tirare a campare che tirare le cuoia. Il primo responsabile, per longevit politica, dello sfascio dei conti pubblici che ancora paghiamo salato. Un politico buono a nulla, ma pronto a tutto e capace di tutto. Il principe del trasformismo, che laveva portato con la stessa nonchalance a rappresentare la destra, la sinistra e il centro della Dc, a presiedere governi di destra ma anche di compromesso storico, a essere luomo degli Usa ma anche degli arabi. Un politico convinto dellirredimibilit della corruzione e delle collusioni, che us a piene mani senza mai provare a combatterle, perch - come diceva Giolitti e come gli suggeriva la natura - un sarto che deve tagliare un abito per un gobbo, deve fare la gobba anche allabito. Eppure, o forse proprio per questo, era il politico pi popolare. Perch il pi somigliante a quellitaliano medio che non tutto il popolo italiano. Ma ne incarna una bella porzione e al contempo la tragica maschera caricaturale. Se per Andreotti spaccava gli italiani, affratellava i politici, che han sempre visto in lui - amici e nemici - il proprio santo patrono e protettore. La sua falsa assoluzione, in fondo, era anche la loro assoluzione. Per il passato e per il futuro. Per questo, quando le Procure di Palermo e Perugia osarono processarlo per mafia e il delitto Pecorelli, si ritrovarono contro tutto il Palazzo. Il massimo che riusciva a balbettare la sinistra era che, s, aveva qualche frequentazione discutibile, ma che stile, che eleganza in quellaula di tribunale dove non si era sottratto al processo (il non darsi alla latitanza gi diventava un titolo di merito). Fu parlando del suo processo che B. diede dei matti, antropologicamente diversi dalla razza umana a tutti i giudici. Fu quando si salv per prescrizione che Violante critic lex amico Caselli per averlo processato e la Finocchiaro esult per linesistente assoluzione. Anche i magistrati pi furbi e meno matti, come Grasso, si dissociarono dal processo e fecero carriera. Oggi le stesse alte e medie e basse cariche dello Stato che laltroieri piangevano la morte di Agnese Borsellino piangono la morte di Giulio Andreotti. Ma non vero che fingano sempre: piangendo Andreotti, almeno, sono sincere. Enrico Letta, alla notizia che la Cassazione aveva giudicato Andreotti mafioso almeno fino al 1980, si abbandon a pubblici festeggiamenti: Quante volte da bambino ho sentito nominare Andreotti a casa di zio Gianni. Era la Presenza e basta, venerata da tutti. Io avevo una venerazione per questa Icona!. E gi lacrime per lingiustizia subta dalla venerata Presenza anzi Icona, fortunatamente andata a buon fine tant che siamo tutti qui a festeggiare (un mafioso fino al 1980). Laltro giorno Letta jr. divenuto presidente del Consiglio. stato allora che il Divo ha capito di poter chiudere gli occhi tranquillo.
GENIO POLITICO
MALAFFARI
LA DIFESA
MEMORIE
IL MITO
Bravo agli Esteri, lItalia non era il posto giusto per lui
Massimo Fini pag. 7
TROPPO DEBITO
VIAGGIO DEMOCRATICO
Draghi alla Luiss avverte lItalia: lausterit per noi non finita
ario Draghi entra cala cco che la rivolta del Pd come un alieno sul di- Epassa per la Bolognina, il M battito italiano avvitato sul- centro del centro della storia lImu e ricorda a tutti, Silvio Berlusconi incluso, un concetto semplice: con un debito al 130 per cento del Pil per lItalia lausterit non finir mai. Feltri pag. 13 della sinistra italiana, il luogo dove sono accorsi, nelle ore della disfatta del Pd, furenti e disperati, i militi estranei alla guerra degli odi e delle correnti. Caporale pag. 14
LA CATTIVERIA
morto Giulio Andreotti. Dopo due Papi in Vaticano, due Belzeb allinferno
www.forum.spinoza.it
ALLA SBARRA
LA TERZA COMMISSIONE del Consiglio superiore della magistratura ha votato a favore del trasferimento del Procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, alla procura generale di Roma. Il plenum dello scorso 17 aprile aveva infatti approvato la proposta della stessa commissione di aprire una procedura di concorso virtuale per valutare la possibilit di trasferire Laudati allincarico di sostituto alla procura generale presso la Corte dAppello della Capitale. Al termine delle valutazioni, la commissione si dunque espressa per il trasferimento. La proposta sar portata in plenum per il voto finale. Era stato lo stesso capo della procura barese a chiedere al Csm di essere trasferito dopo lapertura, a suo carico, di una procedura di trasferimento per incompatibilit ambientale della prima commissione del consiglio, alla luce dellinchiesta condotta dalla Procura di Lec-
il Fatto Quotidiano
ce nella quale Laudati stato rinviato a giudizio per favoreggiamento e abuso dufficio relativamente al presunto aiuto dato allimprenditore Giampaolo Tarantini per eludere le indagini della procura barese sul presunto giro di escort portate alle feste private dellex premier Silvio Berlusconi.
MILANO LO PU GIUDICARE
di Antonella Mascali
ome nel 2003 per Sme, la Cassazione ieri ha deciso che i processi Mediaset e Ruby restano a Milano. Dunque, non saranno trasferiti a Brescia come avrebbe voluto Silvio Berlusconi per il clima ostile nei suoi confronti. Lattuale senatore, da ventanni piange lacrime di coccodrillo per la presunta persecuzione dei magistrati, salvo poi cavarsela nel merito del processo (quasi mai) o grazie a norme ad personam (quasi sempre). La trasferta a Brescia, per, non lha mai ottenuta. Anche stavolta la Cassazione ha stabilito che a Milano non c alcun giudizio precostituito nei suoi confronti.
BOLDRINI un indagato per il fotomontaggio ntonio Mattia, giornalista di Fondi e simpatizzante di Forza Nuova indagato per diffamaA zione aggravata nei confronti del presidente della Camera Laura Boldrini. Mattia accusato per essere stato il primo a postare su Facebook una falsa fotografia della presidente di Montecitorio senza veli: una situazione paradossale - si difende lui - Credo ci sia in atto una sorta di monitoraggio di persone e professionisti che ruotano attorno allestrema destra. Io sono un simpatizzante di Forza Nuova. La mia colpa solo quella di aver accostato, su un profilo Facebook personale e privato, la foto di quella che solo dopo ho saputo essere una nudista spagnola allimmagine reale della presidente della Camera immortalata sulla copertina di Famiglia Cristiana. La foto os lho presa da un altro sito in cui si faceva notare la somiglianza con la Boldrini, poi ci sono cascato con tutte le scarpe e lho accostata goliardicamente alla foto reale. Proprio ieri la Procura di Nocera Inferiore (Sa) ha iscritto nel registro degli indagati 22 commentatori di un post sul sito di Beppe Grillo per offesa allonore e al prestigio del Presidente della Repubblica.
messione per legittimo sospetto, i giudici hanno impiegato appena unora e mezzo. Bocciate anche le richieste (dilatorie) degli avvocati Niccol Ghedini e Piero Longo: avevano invocato o le sezioni unite della Cassazione o la Consulta per stabilire se limputato abbia il diritto di presenziare alludienza oppure no, come (dopo il 2005) ha sempre stabilito la stessa Cassazione. La Corte rigetta la richiesta di rimessione e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali si legge Silvio Berlusconi in una foto darchivio al tribunale di Milano LaPresse nel dispositivo (sesta sezione penale, collegio formato da sione del processo in attesa rea di aver espresso, nel 2010, una critica agli LA RICHIESTA Giovanni De Roberto, presiche la Corte costituzionale insulti di Berlusconi nella giornata in ricordo dente, Domenico Carcano, si pronunci su un conflitto delle vittime del terrorismo: Non riesco ad Gli avvocati Arturo Cortese, Giacomo sollevato nel 2011 dal pre- accettare la costante denigrazione del lavoro Paoloni). Per Berlusconi mier-imputato contro i di mio padre e ora mio. Il padre Guido GalGhedini e Longo sentenza avversa ma con uno giudici di primo grado: ne- li, magistrato ucciso da Prima Linea. Ghedini volevano spostare scopo raggiunto: il rinvio garono un legittimo impe- e Longo si sono spinti a scrivere che i tragici della fine dei processi. La ridimento per un Consiglio fatti personali certamente inficiano la serenit i processi a Brescia chiesta di trasferimento predei ministri convocato nel- di giudizio di chi ha pesantemente criticato sentata grazie alla legge Cifacendoli ricominciare lo stesso giorno di unu- loperato di Berlusconi. rami ad personam e amici, codienza gi fissata con la didallinizio me Previti, prevede che un fesa un mese prima. La QUANTO AL GIUDICE DAvossa, insieme al processo si fermi nel caso in Consulta, il 24 aprile scor- giudice Oscar Magi (ha condannato Berlucui sia in fase conclusiva e la so, per opportunit poli- sconi per la pubblicazione dellintercettazioCassazione decida di esaminare nel merito li- tica (stava per nascere il governo) ha lasciato ne segreta Fassino-Consorte) erano prevenustanza. Risultato: i processi Mediaset, sullor- a met la camera di consiglio e non si sa an- ti: Nel 1997 lo avevano gi condannato con lo della sentenza dappello (potrebbe esserci cora quando decider. Ma i giudici milanesi sentenza poi riformata. settimana prossima) e Ruby, sullorlo della ri- per legge non sono costretti a fermarsi. A proposito di Ilda Boccassini, insieme ad chiesta di pena, sono fermi da fine marzo. Ora Proprio nellistanza di rimessione, bocciata Antonio Sangermano, pm del processo Ruby, possono ricominciare, almeno fino a unaltra ieri, Berlusconi aveva indicato come esempio viene citato addirittura un conflitto di inteeventuale mossa strategica del Cavaliere. La di pre-giudizio sia il presidente del collegio di resse di cui limputato il re. Per le tante cause difesa non perde certo tempo. Gi domani, primo grado, Edoardo DAvossa, sia quello promosse dal magistrato per diffamazione alla ripresa di Mediaset, chieder la sospen- dellappello, Alessandra Galli. Questultima, ha ragioni economiche in conflitto con soI DOLORI DEL CAPO
ciet controllate da Berlusconi. Nellistanza respinta non mancano i riferimenti alle due ossessioni del senatore: i 100 mila euro al giorno di alimenti allex moglie Veronica Lario e i 560 milioni di risarcimento a De Bendetti per il lodo Mondadori. Una sentenza prevedibile quella di ieri anche perch se qualcuno ha dimostrato di essere ostile semmai limputato. Non tanto per le parole contro i magistrati, ma per una iniziativa senza precedenti nella storia repubblicana: la marcia del Pdl, l11 marzo, sul palazzo di Giustizia con tanto di invasione del primo piano dove si stava celebrando il processo Ruby. Allindomani di quella manifestazione contro un potere dello Stato, Giorgio Napolitano ha ricevuto lo stesso al Quirinale una delegazione del Pdl corsa dal capo dello Stato per lamentarsi dei giudici che impedivano al loro leader di onorare gli impegni politici con la pretesa di processarlo come un cittadino qualsiasi.
a.mascali@ilfattoquotidiano.it
ra che la Cassazione ha deciso, Silvio Berlusconi ha un probleO ma: come rallentare (di nuovo) i processi che riprendono a Milano, invece di essere spostati a Brescia, dove sarebbero ricominciati da capo. Il calendario impietoso. Domani, mercoled 8 maggio, riprende lappello per il caso diritti televisivi Mediaset, in cui il leader del Pdl imputato di frode fiscale. Il sostituto procuratore generale Laura Bertol Viale ha gi chiesto la conferma della condanna ottenuta in primo grado: 4 anni di carcere pi 5 dinterdizione dai pubblici uffici e 3 dalle cariche societarie. Domani potrebbero concludere la loro arringa i difensori degli imputati Daniele Lorenzano e Gabriella Galletta. E nella prossima udienza (che potrebbe essere fissata per sabato 11 maggio) il processo si avvierebbe verso la conclusione, con sen-
tenza entro met mese. Ma Lorenzano ha gi chiesto di rendere dichiarazioni spontanee e un altro imputato, Frank Agrama, vorrebbe anchegli prendere la parola, in videoconferenza da Los Angeles. Se le richieste saranno accolte, i tempi saranno rallentati. A meno che i giudici non decidano di stralciare la posizione di Agrama.
LALTRO DIBATTIMENTO, quello in cui imputato di concussione e prostituzione minorile per il caso Ruby, riprende luned 13 maggio. Quel giorno il pm Ilda Boccassini completer la requisitoria, chiedendo la pena. Poi la parola passer ai difensori Piero Longo e Niccol Ghedini. La sentenza di primo grado dovrebbe arrivare entro la fine di maggio. Berlusconi, dunque, potrebbe essere raggiunto da due verdetti nel giro di tre settimane. Ma trattandosi di un imputato molto speciale, tutto pu succedere. Tanto pi nel clima di lar-
ghe intese, in cui il leader Pdl diventato azionista essenziale del governo e forse anche padre costituente. quindi possibile che riprendano le richieste di legittimo impedimento per impegni istituzionali dellimputato e dei 8 MAGGIO Diritti tv: ri- 13 MAGGIO Ruby: Bocsuoi due difensori, prende il processo, sentenza cassini conclude requisitoentrambi parlamen- (appello) a met mese Ansa ria. Primo grado vicino. Ansa tari. Nei prossimi mesi inizier a Milano anche lappello del pro- lusconiano del senatore Sergio De Grecesso sul trafugamento dellintercetta- gorio, con lex presidente del Consiglio zione segreta tra lex segretario dei Ds accusato di corruzione e finanziamenPiero Fassino e il presidente di Unipol to illecito ai partiti. Ma il processo Giovanni Consorte. In primo grado, Mediaset quello pi delicato: se arriBerlusconi stato condannato a 1 anno vasse la conferma della condanna, endi reclusione per rivelazione di segreto tro qualche mese la Cassazione potrebdufficio. A Napoli invece in corso be porre fine alla vicenda, stilando il lindagine sul passaggio al fronte ber- verdetto definitivo. Se fosse di condan-
na, potrebbero essere confermati anche i 5 anni dinterdizione dai pubblici uffici. Vorrebbe dire, per Berlusconi, la perdita del seggio al Senato. Ultima speranza, la Corte costituzionale: ha lasciato aperto il caso del conflitto dattribuzione tra poteri dello Stato sollevato in primo grado dalla difesa del leader Pdl per via duna udienza, quella del 1 marzo 2010, in cui i giudici non ritennero valido il legittimo impedimento del presidente impegnato in un Consiglio dei ministri. Lavvocato Longo ha annunciato ieri che chieder la sospensione del processo (non obbligatoria) in attesa della decisione della Corte. La spada di Damocle della Consulta sintreccer con le vicende politiche e i destini del governo: Berlusconi potr sopportare di essere buttato fuori dal Senato mentre sostiene il governo Letta? E quale salvacondotto potr mai essere escogitato per limputato pi eccellente della storia italiana?
il Fatto Quotidiano
ALLA SBARRA
sindaco dellAquila Massimo Cialente minaccia nuovamente di restituire la fascia da sindaco. Dopo le promesse berlusconiane della ricostruzione lampo, le macerie ancora dominano il paesaggio del capoluogo abruzzese. La terr trem alle 3.32 del 6 aprile 2009. Da allora, finita la fase dellemergenza, tardano ad arrivare le risposte necessarie. Cialente de-
LAQUILA, NESSUN MIRACOLO CIALENTE: ZERO AIUTI, MI DIMETTO Siamo stufi di andare con il cappello in mano a pietire i nostri diritti. Se entro 15 giorni non arriveranno i fondi per la ricostruzione attesi di dicembre me ne andr. AllAquila vengano Napolitano, Letta e i sottosegretari a parlare con la gente, noi non ce la facciamo pi. Il
nuncia la scarsa attenzione del governo centrale verso i grandi temi della ricostruzione post sisma, le lungaggini burocratiche, il disinteresse di molti pezzi dello Stato: Le incertezze sul futuro della citt - dice - stanno fiaccando la resistenza delle autorit locali impotenti a fronteggiare le emergenze di cui LAquila sta soffrendo.
Perniconi
iulio stato presidente del Consiglio sette volte. Silvio solo tre. Eppure Berlusconi non resiste alla tentazione di paragonarsi al Divo Andreotti nel giorno della sua scomparsa, per quella che considera una persecuzione processuale subita da entrambi: Una forma di lotta indegna di un paese civile. Un metodo che conosciamo bene, perch la sinistra dellodio e dellinvidia ha continuato a metterlo in campo anche contro lavversario che non riusciva a battere nelle urne.
trovano in giro sono quelle che chiedono Berlusconi a capo della Convenzione per le riforme. La strategia del Pdl quella di elevare lex premier al ruolo di padre costituente o, in alternativa, di senatore a vita. Da quella posizione sarebbe praticamente intoccabile e i processi potrebbero rallentare di nuovo. In meno di un anno, infatti, la sentenza per i diritti Mediaset pu diventare definitiva e determinare, in caso di condanna, lineleggibilit del Caimano.
MA NEL GOVERNO in molti
IL RUOLO del perseguitato a Berlusconi riesce benissimo. Al punto di marciare sui palazzi di Giustizia, invocare legittimi impedimenti costruiti ad personam e cercare di spostare i processi nelle sedi pi favorevoli. Ma questa volta andata male. La Cassazione ha sentenziato che no, i suoi processi non andranno a Brescia. Resteranno a Milano e le udienze torneranno a breve a scadenzarsi invece di ricominciare daccapo. Una mossa che era stata studiata per prendere altro tempo, sulla quale nemmeno i legali di Berlusconi speravano molto. E lex premier ha approfittato delloccasione per scrivere un messaggio di condoglianze che sembra piuttosto una dichiarazione politica. Auspichiamo che agli anni della demonizzazione segua finalmente una pacificazione, di cui il governo
Ansa
CONVENZIONE Lunica via di fuga la presidenza dellorgano per le riforme costituzionali per riconquistare un ruolo da statista
appena insediato possa rappresentare il giusto prologo. Dimenticando di ricordare che Andreotti, nonostante abbia sfruttato a suo favore la prescrizione, si sottoposto a un processo senza cercare sotterfugi legali di ogni genere. Ma lui no, non ci sta.
E ora tocca a Letta trovare una soluzione, in nome di quella parola chiave, la pacificazione, che lex premier ripete da una settimana, e vale le sorti del governo. la ragione per cui Berlusconi ha cercato e voluto le larghe intese. E in nome della pace (la sua) ieri non c stata nessuna reazione irritata contro i giudici che hanno deciso di non trasferire i processi. Introvabili le parole dellamazzone Biancofiore o dello scudo umano Gelmini, presenza fissa di tutti i talk show in difesa delle ragioni del Capo. Nulla di nulla. Neppure Maurizio Gasparri supera i limiti: Devo sentire gli altri se dichiarano, ma mettetevi lanima in pace, Berlusconi sar assolto. Le uniche dichiarazioni che si
pensano che quello non sia lo strumento adatto per cambiare la Costituzione, tantomeno se alla guida ci fosse Berlusconi. Anche il ministro pidiellino per le Riforme, Gaetano Quagliariello, frena: La Convenzione uno strumento e come tutti gli strumenti dobbiamo lavorare perch sia buono. Non il momento di fare polemiche ma di studiare. Di sicuro intendiamo tenere conto anche delle prese di posizione di studiosi ed esperti autorevoli che pur non si riconoscono nellarea della maggioranza che sostiene il governo. Per la prima volta Berlusconi se la vede brutta e in unintervista al Tg5, che andr in onda stasera, torna a parlare di sentenza politica: Confido in una piena assoluzione a meno che si voglia ancora una volta eliminarmi attraverso la via giudiziaria. Un tentativo che sta avvenendo da oltre 20 anni. O a meno che non avvenga una pacificazione, altrimenti detta salvacondotto.
IN CORSA
Per la Giunta delle elezioni del Senato, la Lega Nord propone Raffaele Volpi, il Cinque Stelle Michele Giarrusso Ansa
condanna diventata definitiva, una delle cose su cui Berlusconi sta facendo le pressioni pi forti. a giunta per le autorizzazioni e le immunit In questa legislatura, infatti, il Cavaliere siede tra del Senato in mano alla Lega? Detta cos la i banchi di palazzo Madama. E qualora arrivasse questione pu non destare particolare stupore. per lui la condanna definitiva sul processo MePerch, comunque, lorganismo per regola- diaset (che si annuncia in autunno, salvo colpi di mento - spetta allopposizione. Invece, lassegna- scena provenienti dalla Corte costituzionale, che zione di quella particolare poltrona di vigilanza e potrebbe annullare il processo), sarebbe proprio garanzia al Carroccio rappresenterebbe un caso questa Giunta a dover decidere, in prima battuta, politico importante. Perch significherebbe dare se chiudere anzitempo la sua carriera parlamenal principale alleato di Berlutare decretandone la decadenza sconi la chiave principale della oppure no. sua salvaguardia politica. Certo, lultima parola spetteOPPOSIZIONI rebbe sempre poi allaula di paIN QUESTE ORE di meticolosa lazzo Madama, dove un voto seQuesti organi divisione delle presidenze delle greto in questo clima - potrebcommissioni permanenti, la di garanzia dovrebbero be comunque riservare sorprestoria di questo organismo di 23 se. andare a chi non componenti, chiamato a diriLa presidenza della giunta pomere questioni di autorizzaziotrebbe rallentare il voto daula. in maggioranza, ni a procedere a fronte di richieE chi il miglior mago dei reste di arresto o indagini su un golamenti e dei cavilli presente ma i padani si sono senatore oppure a dichiararne in Senato? Senza dubbio il leastenuti sul governo ghista Roberto Calderoli. Guarla sua decadenza in virt di una
da caso chiamato a gestire proprio lui la divisione dei pani e dei pesci delle poltrone delle commissioni per conto della Lega. Solo che lui un nome troppo ingombrante per essere votato. Meglio una figura pi opaca, ma non meno svelta. Ecco, dunque, emergere il nome di Raffaele Volpi, un vero funzionario di partito cresciuto a pane e via Bellerio, che ha per ricoperto ruoli delicati. Nella precedente legislatura era in commissione Affari Costituzionali, ma non considerato uomo che brilla per iniziativa personale. Suo grande sponsor sarebbe il saggio Giancarlo Giorgetti, pi che lo stesso Maroni, ma soprattutto gode di grande stima di Calderoli. Che, non ci sono dubbi, saprebbe indirizzarne puntualmente le azioni, in caso di necessit. La Giunta in pugno alla Lega, dunque? I giochi non sono fatti. La trattativa proseguir, infatti, nella giornata di oggi. Anche perch il Movimento 5 Stelle rivendica per s quella poltrona. Il mo-
palazzo Madama, dove Sel non ha raggiunto il numero per poter creare un gruppo autonomo (solo solo sette i senatori di Vendola) e anche la Lega ne ha solo 17, contro i 52 (escluso Mastrangeli, espulso, e la Mangili, che non c) dellM5S. Solo che il Movimento che avrebbe candidato il siciliano Michele Giarrusso per il ruolo di presidente - non pu ottenere tutto. E visto che, comunque, lultima parola su questo organismo spetta al presidente del Senato, Pietro Grasso, par di capire che le larghe intese potrebbero favorire la Lega piuttosto che i grillini. Insomma, chi comander lorganismo avr in mano la golden share del futuro politico di Silvio Berlusconi. E il Cavaliere non ha intenzione di mollare per nessun motivo.
IL CINISMO AL POTERE
ARNALDO FORLANI IRONICO E COERENTE stato un esempio di grande seriet e coerenza anche se presentava la sua immagine con distacco e sense of humor. Quando ha dovuto assumere cariche di governo lo ha fatto con impegno. Spero venga ricordato in modo pi rispettoso della verit rispetto alle ricostruzioni giornalistiche e cinematografiche del personaggio dice Forlani.
di Beatrice Borromeo
stata uninsufficienza respiratoria a stroncare Giulio Andreotti alle 12.25 di ieri mattina. Il genero Marco Ravaglioli stato tra i primi ad ac- NON ERANO daccordo i 5 Stelle, che ieri, ducorgersene, mentre chi ieri ha rante il minuto di silenzio che in Senato, hanno visitato la famiglia racconta che Livia, la moglie urlato: Vergogna. Anche il capo dello Stato del divo, non si ancora resa conto dellac- Giorgio Napolitano rimanda ogni giudizio ai caduto. Sta poco bene da tempo, non lucida. posteri: Sulla lunga esperienza di vita del SeEra chiusa in unaltra stanza e non ha voluto natore Giulio Andreotti e sullopera da lui prevedere nessuno, dicono i pi intimi. La salma stata in molteplici forme nel pi vasto ambito di Andreotti rimasta in camera da letto fino al dellattivit politica, parlamentare e di governo, tardo pomeriggio di ieri, quando arrivata una potranno esprimersi valutazioni approfondite bara di legno chiaro, sobria e laccata, e la fa- e compiute solo in sede di giudizio storico. Remiglia ha potuto allestire la camera ardente sta da vedere se dopo la scomparsa di Andreotnello studio del presidente. ti, terzo senatore a vita ad andarsene in meno di Attorno alluna, in corso un anno (dopo Sergio PininfaVittorio Emanuele, a due rina e Rita Levi Montalcini), Napassi dal Tevere, non cera politano decider di nominare i ancora nessuno. Solo i nesuccessori. Pochi mesi fa, il preGIORGIO gozianti facevano capolino sidente aveva detto: In questa per chiedere se quello che si NAPOLITANO fase, a cos breve distanza dalla diceva in tv, vista la calma conclusione del mio mandato, Potranno esprimersi che cera, fosse vero (non ritengo pi opportuno trasmetsarebbe la prima volta che al mio successore ogni vavalutazioni approfondite tere ne annunciano la morte). lutazione e decisione. Ora che Ma il silenzio durato una il successore lui stesso, le cose e compiute solo mezzora appena. Poi polipotrebbero cambiare. Ieri si in sede di giudizio zia e giornalisti hanno forvisto anche un altro senatore a mato cordoni che hanno vita (ed ex premier): Emilio Costorico. rallentato il traffico verso il lombo, classe 1920 (di un anno lungotevere. pi giovane di Andreotti). ar il terzo senatore La prima a uscire da casa rivato camminando lentamenAndreotti stata lavvocato te, appoggiandosi al suo bastoa vita a morire
va considerato il pi importante punto di riferimento del dopoguerra per chi crede nei profondi valori del mondo cattolico. Un grande uomo. Le collusioni con la mafia? Ora tutti devono solo rispettarlo.
ne e a un collaboratore, senza parlare con la stampa. Proprio come Gianni Letta, sfuggito alle telecamere quasi correndo. Lomaggio pi sentito parso quello di una signora romena che lavor per Andreotti: una rosa rossa, con un biglietto indirizzato allex capo. In casa, intanto, cerano poche persone: due dei figli (il maggiore, Lamberto, atterra stamattina da New York, mentre la figlia Anna era in partenza da I FUNERALI saranno celebrati questo pomerig- Torino), la moglie Livia, il genero Marco, due gio alle 17, nella basilica di San Giovanni Bat- nipoti e lo staff pi ristretto. Non ha rinunciato tista dei Fiorentini, in piazza dellOro, dove An- alla metafora calcistica il senatore Franco Cardreotti andava spesso a pregare. stata la fa- raro: Lho sentito qualche mese fa, e faceva un miglia a chiedere che si tenessero in forma pri- po di fatica. Ma devo dire che quando era luvata, come spiega lex ministro Vincenzo Scotti: cido era in palla. Sua moglie Sandra e Paola La sobriet del presidente in sintonia con la Caltagirone hanno ricordato commosse le sesua scelta di non volere funerali di Stato. Scotti rate passate a giocare a carte: Ramino, Gin e ha poi svelato il successo politico di cui Giulio Scala 40. Non voleva mai smettere. Verso le 10 pi andava pi fiero: lordine del giorno del di sera passava Livia e chiedeva: Giulio, quanto 1975, Andreotti-Iotti in cui il Partito comunista manca?. Ad attirare lattenzione stato poi un italiano accettava di fatto il Patto atlantico. signore con le orecchie a punta identiche a quelle di Andreotti, lavvocato Lui, come tutti gli altri politici venuti a rendere omaggio, ha Mario Baroni: Ma non sono insistito sul fatto che sar la un parente, sono il curatore AMICI E PROTESTE storia a giudicare il divo. E del suo archivio. Un palazzo sar molto pi indulgente e intero con 1.500 faldoni che Anche la moglie sta obiettiva rispetto a questi opiraccolgono la vita del divo dal nionisti che etichettano An1944 fino agli Anni 80, quanpoco bene. Centinaia dreotti con termini non accetdo cominciarono i processi di persone alla camera Lo conosco da 70 anni, era un tabili, dice lex presidente della Camera Pierferdinando uomo misterioso. Ma non ardente. Polemiche chiedetemi di svelare i segreti Casini. Perch come ogni politico ha avuto luci e omcon il M5S sul minuto dellarchivio, altrimenti mi sparano. bre. Per il sindaco di Roma, di silenzio al Senato Gianni Alemanno, Andreotti Twitter: @BorromeoBea
di Fabrizio dEsposito
desso che lEterno morto democristiano, lEterno era il soprannome che gli aveva affibbiato Francesco Cossiga, si fa prima a dire che cosa non stato Giulio Andreotti: mai segretario della Dc, mai capo dello Stato. Per il resto le varie stagioni dellandreottismo, che va dallAssemblea costituente del 1946 al suo seggio da senatore a vita, registrano un curriculum da rampicante bulimico del potere: sette volte presidente del Consiglio (nella Prima Repubblica non veniva usato il termine premier), poi ministro della Difesa (otto volte), degli Esteri (cinque), delle Partecipazioni statali (tre), poi ancora delle Finanze, del Bilancio, dellIndustria, del Tesoro, dellInterno, dei Beni culturali e delle Politiche comunitarie. LANDREOTTISMO un filo unico che congiunge De Gasperi a Berlusconi per arrivare al presente di Enrico Letta, nipote di quel Gianni tuttora gran ciambellano del Cavaliere. Disse lattuale premier nel 2005: Un modello, unicona mitica in
casa di mio zio Gianni. La leggenda nera di Andreotti comincia con il famoso incontro in Vaticano con un austero bibliotecario: Alcide De Gasperi. Era il 1938 e il giovanissimo Giulio, classe 1919, cercava un libro sulla marina pontificia per la sua tesi di laurea in legge. De Gasperi gli rispose: Ma lei non ha niente di meglio da fare?. E cos Andreotti divent democristiano con una collaborazione al Popolo, in seguito organo ufficiale della Dc, e la militanza nella Fuci, lorganizzazione degli universitari cattolici. Papalino gi allora, sul suo presunto antifascismo pesa la macchia di alcuni articoli sul razzismo antisemita scritti per una rivista
INAFFERRABILE Dalla fedelt papalina ai rapporti coi comunisti fino allamicizia coi palestinesi: ecco landreottismo
del regime mussoliniano. Il suo ingresso al governo avvenne nel 1947, quando De Gasperi di ritorno dagli Stati Uniti con il piano Marshall cacci le sinistre e var un esecutivo centrista. Andreotti fu cooptato come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, raccomandato da monsignor Montini, futuro Paolo VI. Un anno dopo, alle elezioni del 48, la ditta Andreotti, Franco Evangelisti in testa, mise le basi per la propria colonia elettorale nella Ciociaria. Risale al 1953 labbraccio durante un comizio con Rodolfo Graziani, gi Maresciallo dItalia, salutato come un valoroso ciociario. impossibile scindere linfinita parabola politica di Andreotti dalla quantit di misteri che si trascina dietro o evoca. E che trasformano il Divo Giulio nel pi grande rebus della politica italiana. Pragmatico e cinico, la Dc fu per lui un pretesto per gestire il potere. I termini democristiano e andreottiano non sono sempre sovrapponibili, anche perch il sette volte presidente del Consiglio sopravvisse alla morte di De Gasperi e ai suoi avversari interni, a par-
il Fatto Quotidiano
ENRICO LETTA ATTORE DI PRIMO PIANO Il premier Letta: Protagonista della democrazia italiana sin dalla nascita della Repubblica dopo i traumi della dittatura e della guerra, ininterrottamente presente nelle istituzioni e nelle assemblee rappresentative, se ne va un attore di primissimo piano di oltre 60 anni di vita pubblica. Alla famiglia le sentite condoglianze personali e del governo tutto.
ROMANO PRODI UNO STATISTA Esprimo le mie pi sentite condoglianze ai familiari del Presidente Giulio Andreotti. Con lui scompare uno statista che ha segnato le fasi pi importanti della storia politica e istituzionale del dopoguerra. quanto ha detto lex presidente del Consiglio Romano Prodi.
MASSIMO DALEMA LEADER DISCUSSO Si trattato certamente di un leader molto discusso nei diversi momenti della sua lunga esperienza politica e per la sua concezione del potere. Tuttavia non si pu negare che egli abbia mantenuto aperto il dialogo anche con forze politiche lontane dal suo pensiero e che abbia contribuito a consolidare il ruolo e la presenza internazionale del nostro Paese.
DE GASPERI, LINIZIO
LA MOGLIE
Andreotti e Livia Danese
GIULIO Andreotti spos Livia Danese nel 1945. Nella foto, del 7 maggio 1972, lallora presidente del Consiglio dei ministri e la moglie mentre si recano al voto per le elezioni politiche nel seggio elettorale, a Roma.
I CUGINI ESATTORI
Giulio Andreotti. Sopra Licio Gelli. A fianco, la vignetta di Forattini dopo la richiesta di arresto per i cugini Salvo nel 1984. Ho disegnato 500 vignette su di lui, e mai una querela - disse Forattini -. Mi chiedeva gli originali Ansa / LaPresse
tire da Amintore Fanfani, soprattutto grazie alle istituzioni e non al partito. Fu tutto e il contrario di tutto. Un ossimoro continuo, come dimostra la vicenda del compromesso storico, stroncata dalla tragedia di Aldo Moro. Andreotti considerava un guaio il patto tra Dc e Pci ma fu lui a gestirlo a Palazzo Chigi, con il cosiddetto governo della non sfiducia. Venne chiamato amico dei comunisti (e salvato anche, da unautorizzazione a procedere, quando capogruppo del Pci alla Camera era Giorgio Napolitano) ma era della destra democristiana, organica alla
nobilt nera della Capitale. In politica estera era filoarabo, per vocazione petrolifera e non solo. Fu Bettino Craxi, prima del Caf (Craxi, Andreotti, Forlani) in funzione antidemitiana, a scolpire due ritratti andreottiani passati alla storia. Il primo: Andreotti ineffabile, gelido, multiforme. una volpe, ma prima o poi tutte le volpi finiscono in pellicceria. Il secondo, in occasione dello scandalo della P2, va alle radici marce ma sempre vitali del rebus del Divo Giulio: Gelli un uomo molto abile, una volpe ma non un capo. Belfagor resta una specie specie di segretario generale di Belzeb.
E se c Belzeb ognuno allora se lo potr immaginare come meglio crede. E limmaginazione craxiana portava dritto alla gibbosit di Andreotti, una vera scatola nera dei misteri italiani, probabilmente molto di pi degli sterminati archivi del Belzeb democristiano, ossessionato dal presente ma mai dal futuro. Due anni fa, Licio Gelli, ex venerabile della P2, rivel: Io avevo la P2, Cossiga aveva Gladio e Andreotti lAnello. Ossia il Noto servizio. Andreotti non ha mai voluto parlarne, ma la scoperta dellAnello potrebbe riscrivere la strategia della tensione, i tentativi di golpe e il caso Moro. E fu proprio Moro, dalla prigione brigatista, ormai pros-
simo allesecuzione, a dare un tremendo giudizio del cinico pragmatismo di Belzeb, dalla grigia carriera: Le manca proprio il fervore umano. Le manca quellinsieme di bont, saggezza, flessibilit, limpidit che fanno, senza riserve, i pochi democratici cristiani che ci sono al mondo. Lei non di questi. ANDREOTTI TENT di salvarsi dalla fine della Prima Repubblica e da Tangentopoli con lelezione al Quirinale. Era il 1992, ma i grandi elettori dc gli preferirono il segretario del partito, Forlani, come candidato. Non and bene nemmeno a lui. Con larrivo del berlusconismo, il Divo Giulio prest Gianni Letta (e il faccendiere Bisignani) al Cavaliere. Il resto sono inezie. Qualche storico in futuro sosterr che B. molto pi figlio di Andreotti che di Craxi. Andreotti morto, ma landreottismo no. E comunque limpronta di Belzeb sar visibile ancora lungo sullo schienale del suo seggio al Senato. La sua gobba ha prodotto col tempo un cratere perfettamente circolare, dal diametro di quaranta centimetri.
MORO, LINCUBO
ENTUSIASMI Cos diceva nel 2005 lattuale premier: Andreotti era un modello, unicona mitica in casa di mio zio Gianni
IL FUNERALE NEGATO
IL CINISMO AL POTERE
ANTONIO INGROIA RESTA LANDREOTTISMODue simboli opposti: Agnese Borsellino con la sua richiesta allo Stato di verit e di giustizia, rimasta inappagata, e Andreotti con il suo pragmatismo cinico che, in nome delle ragioni della Politica e della Ragion di Stato, giunse a stringere accordi con la mafia. Andreotti, con le sue tante ombre e poche luci, morto, l'andreottismo sicuramente no.
revole controllo lazione dei suoi interlocutori ovvero, dopo la scelta sanguinaria di costoro, di tentare di recuperarne il controllo, promuovendo un definitivo, duro chiarimento, rimasto infruttuoso per latteggiamento arrogante assunto dal Bontate.
LA SUA AMICIZIA CON I BOSS
Come si traducono questi comportamenti alla luce del Codice penale? Il sen. Andreotti ha avuto piena consapevolezza che suoi sodali siciliani intrattenevano amichevoli rapporti con alcuni boss mafiosi; ha quindi, a sua volta, coltivato amichevoli relazioni con gli stessi boss; ha palesato agli stessi una disponibilit non meramente fittizia, ancorch non necessariamente seguita da concreti, consistenti interventi agevolativi; ha loro chiesto favori; li ha incontrati; ha interagito con essi; ha loro indicato il comportamento da tenere in relazione alla delicatissima questione Mattarella, sia pure senza riuscire, in definitiva, a ottenere che le stesse indicazioni venissero seguite; ha indotto i medesimi
il Fatto Quotidiano
GIULIA SARTI PRESCRITTO PER MAFIA La deputata del M5S Giulia Sarti ha twittato ieri: morto Andreotti, il condannato prescritto per mafia. Mentre il collega Andrea Cecconi, classe 1984, stato pi diplomatico: Andreotti appartiene ad un sistema che la maggior parte di noi non ha vissuto. Comunque, nel bene e nel male rimane uno statista.
CIRIACO DE MITA LA PAURA DI NON GOVERNARE stato un uomo di potere, a lui interessava il governo, al di fuori di esso perdeva lucidit. Cos ieri Ciriaco De Mita intervistato dallHuffington Post. Andreotti stato un uomo di governo, perch per lui era quello il luogo in cui la politica, il potere, agivano. Raggiungere questo obiettivo era un percorso che veniva prima di tutto il resto.
IN DIFESA
a fidarsi di lui e a parlargli anche di fatti gra- temente, siano nel merito fondate le censure dei pm appellanti. Non vissimi (come lassassinio del presidente Mat- resta allora che confermare, anche sotto il profilo considerato, il gi tarella) nella sicura consapevolezza di non cor- precisato orientamento ed emettere, pertanto, la statuizione di non rere il rischio di essere denunciati; ha omesso di luogo a procedere per essere il reato concretamente ravvisabile a carico denunciare le loro responsabilit, in particolare del sen. Andreotti estinto per prescrizione. in relazione allomicidio del presidente Matta- Parole talmente pesanti da indurre gran parte della classe politica rella, malgrado potesse, al riguardo, offrire uti- (centrodestra, ma anche Margherita, Udeur, Sdi) e linformazione al lissimi elementi di conoscenza. I giudici scol- seguito a orchestrare la campagna di disinformazione, anzi di sterpiscono cos, in poche righe, la storia dei rapporti minio della verit, per ribaltare il verdetto che suona come campagna fra Andreotti e Cosa nostra, smentendo preven- a morto per tutta la Casta. E spacciare Andreotti come assolto, cio tivamente (e profeticamente) chiunque tenti di perseguitato ingiustamente dalle toghe rosse palermitane. Dalla gabellare la loro sentenza per unassoluzione o commissione Antimafia al Parlamento, su su fino al premier Silvio per una prescrizione che non entra nel merito Berlusconi, che in una celebre intervista al settimanale britannico The dei fatti: Limputato ha, non senza personale Spectator, dichiara: Andreotti non mio amico. Lui di sinistra [sic]. tornaconto, consapevolmente e deliberatamen- Ma hanno creato questa menzogna per dimostrare che la Dc non era te coltivato una stabile relazione con il sodalizio un partito etico, ma vicino alla criminalit. Non vero. una follia! criminale ed arrecato, comunque, allo stesso un Questi giudici sono doppiamente matti! Se fanno quel lavoro percontributo rafforzativo manifestando la sua di- ch sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana. sponibilit a favorire i mafiosi. In definitiva, la Intanto il caso Andreotti approda in Cassazione: la Procura generale Corte ritiene che sia ravvisabile il reato di par- di Palermo ricorre contro lassoluzione post-1980 e la difesa Antecipazione allassociazione dreotti contro la prescrizione pre-1980. Il senatoper delinquere nella condotta re, almeno lui, la sentenza lha letta e capita, dundi un eminentissimo persoque chiede di essere assolto con formula piena, ben naggio politico nazionale, di VIGNETTA DI sapendo che quella prescrizione unombra inspiccatissima influenza nella famante su gran parte della sua lunga carriera popolitica generale del Paese ed litica. Ma il 15 ottobre 2004 la II sezione penale CHIAPPORI estraneo allambiente siciliadella Cassazione conferma tale e quale la sentenza Povero Sindona no, il quale, nellarco di un dappello e condanna limputato al pagamento congruo lasso di tempo, anspese processuali. Insomma le macchie reavvelenato con un caff delle che al di fuori di unesplicitata stano. E diventano indelebili. Ma ancora una volta negoziazione di appoggi eletla politica e la sottostante informazione si attisospira Fanfani. torali in cambio di propri invano immantinente per spacciare la merce avariaAndreotti risponde: terventi in favore di unorgata dell assoluzione definitiva. Con annessa beanizzazione mafiosa di rilevantificazione dellimputato. Berlusconi, grande Pi lo mandava gi tissimo radicamento territoesperto in prescrizioni, si dice molto felice per riale nellIsola: a) chieda e otAndreotti. Pera si rallegra per la fine del calvae pi si tirava su tenga, per conto di suoi sodali, rio. Casini addirittura esulta per la sentenza lia esponenti di spicco dellasberatoria per le istituzioni, come se ci fosse qualsociazione interventi paralecosa di liberatorio nellapprendere che, fino al gali, ancorch per finalit non riprovevoli; b) in- 1980, un sette volte presidente del Consiglio fu alleato di Cosa nocontri ripetutamente esponenti di vertice della stra. Il Vaticano esprime grande soddisfazione. Emanuele Macastessa associazione; c) intrat- luso pubblica sul Riformista un commento dal titolo Andreotti astenga con gli stessi relazioni solto, il Teorema finito. Ma ora cancelleranno anche linfamia?, in IL PROCESSO amichevoli, rafforzandone la cui parla di Procura battuta, di vicenda politico-giudiziaria iniziata male, molto male dalla Procura di Palermo e chiusa da un In aula durante il pro- influenza anche rispetto ad alverdetto che certamente assolve Andreotti dal reato di associazione cesso con accanto lav- tre componenti dello stesso mafiosa Romano Prodi parla di bella notizia. Giuseppe Fioroni (ex vocato Giulia Bongior- sodalizio tagliate fuori da tali Margherita ora Pd) si spinge oltre: Andreotti esce a testa alta da no. Sotto, Piersanti rapporti; d) appalesi autentico accuse infamanti contro le quali ha usato solo la forza della verit. Mattarella Ansa interessamento in relazione a vicende particolarmente deli- Non male, per un imputato che gi secondo il Tribunale aveva mencate per la vita del sodalizio tito 21 volte. Di fronte allennesima colata di menzogne, Caselli scrimafioso; e) indichi ai mafiosi, in relazione a tali ve un articolo su La Stampa intitolato Ma Andreotti stato mavicende, le strade da seguire e discuta con i me- fioso, per ricordare il contenuto della sentenza appena confermata. desimi anche di fatti criminali gravissimi da loro Nessuno lo pu smentire, sentenza alla mano. Anche perch la senperpetrati in connessione con le medesime vi- tenza non lha letta nessuno. Ma un coro unanime di politici di ogni cende, senza destare in essi la preoccupazione di colore, a Camere unificate, con leccezione dei Ds e Di Pietro, lo venire denunciati; f ) ometta di denunciare ele- zittisce come un impiccione importuno. Il laico forzista del Csm menti utili a far luce su fatti di particolarissima gravit, di cui sia venuto Giorgio Spangher propone di trasferirlo lontano da Torino per ina conoscenza in dipendenza di diretti contatti con i mafiosi; g) dia, in compatibilit ambientale e raccomanda di escluderlo dalla prossima buona sostanza, a detti esponenti mafiosi segni autentici e non me- corsa per la Procura nazionale Antimafia. Verr accontentato per ramente fittizi di amichevole disponibilit, idonei, anche al di fuori [...] legge (poi bocciata dalla Consulta). Il 28 dicembre 2004 arrivano le di specifici ed effettivi interventi agevolativi, a contribuire al raffor- motivazioni della Cassazione, eccezionalmente firmate da tutti e zamento dellorganizzazione criminale, inducendo negli affiliati, anche cinque i membri del collegio. I quali definiscono logica, razioper la sua autorevolezza politica, il sentimento di essere protetti al pi nale, esaustiva, conseguente, ineccepibile, non censurabile alto livello del potere legale. la sentenza dappello e ricordano che la prescrizione comporta laccertamento del reato commesso da Andreotti: La sentenza impugnata, al di l delle sue affermazioni teoriche, ha ravvisato la parVIA ALLA DISINFORMAZIONE E allora, fino al 1980, niente assoluzione, ma prescrizione del reato tecipazione nel reato associativo non nei termini riduttivi di una commesso, e solo grazie alla concessione delle attenuanti generiche mera disponibilit, ma in quelli pi ampi e giuridicamente signiprevalenti, che la accorciano: Alla stregua dellesposto convincimen- ficativi di una concreta collaborazione. Non sempre vero che, to, si deve concludere che ricorrono le condizioni per ribaltare, sia pure come diceva Sciascia, lo Stato non pu processare se stesso. vero nei limiti del periodo in considerazione, il giudizio negativo espresso per che, le rare volte in cui processa se stesso, i cittadini non devono dal Tribunale in ordine alla sussistenza del reato e che, conseguen- saperlo.
differenza di altri io ho avuto sempre una certa simpatia e anche stima per lonorevole Giulio Andreotti. Ho incontrato il divo Giulio solo in due occasioni. Nel 1980 lavoravo per Il Settimanale e mi ero messo in testa di fare uninchiesta sui danni che aveva provocato allItalia laver fissato la capitale a Roma e avanzavo la proposta protoleghista di spostarla altrove. Fra i personaggi da sentire mi sembrava indispensabile Giulio Andreotti, politico gi allora di lunghissimo corso e oltretutto romano doc. Ma disperavo di arrivarci, Il Settimanale era un piccolo giornale. Telefonai alla segretaria, la mitica Enea, che mi chiese il tema dellintervista, il tempo che mi occorreva e quello che avevo per andare in pagina. Mi disse che mi avrebbe fatto sapere entro una mezzora. E dopo mezzora mi chiam dicendomi che lonorevole Andreotti mi avrebbe ricevuto per 40 minuti in un centro diocesano di Metanopoli vicino allaeroporto perch subito dopo sarebbe dovuto ripartire per Roma. La cosa mi stup: era un modo di fare alla tedesca, non allitaliana. In Italia, almeno allora, se volevi intervistare un personaggio politico dovevi passare per tre o quattro portaborse. In Germania anche quando devi intervistare un importante ministro la prassi quella seguita da Andreotti. Non solo una questione di bon ton politico, ma di civilt e di stile. Incontrai Andreotti in questo centro diocesano. Era accompagnato da una piccola corte. Entrammo in una grande sala spoglia dove cera solo un piccolo tavolo in legno e ci sedemmo luno di fronte allaltro mentre la corte rimaneva rispettosamente sulla soglia. Andreotti fece un lieve cenno con la mano, la porta si chiuse e rimanemmo soli. Ascoltai una magistrale lezione sulla storia dItalia, di Roma, delle Istituzioni repubblicane, della Pubblica Amministrazione, della burocrazia, del diritto e, insomma, di tutto ci che riguarda i gangli vitali di uno Stato. IL SECONDO INCONTRO fu casuale, ma divertente e non privo, anchesso, di un certo significato. Un pomeriggio ero allippodromo romano delle Capannelle e camminavo chino sul giornale Il Cavallo per vedere chi puntare alla corsa successiva, quando mi scontrai con un uomo anziano che stava facendo la stessa cosa. Gli caddero gli occhiali, mi chinai a raccoglierli e, rialzandomi, glieli porsi, scusandomi. Solo allora mi accorsi che era Giulio Andreotti. Solo. Non vidi alcuna scorta. Ce lavr anche avuta, ma se cera stava a debita distanza. Si scus a sua volta e rimise la testa nel giornale. Mi piacque che avesse questo vizio delle scommesse. Gli uomini senza vizi sono pericolosi. Negli ultimi anni gli mandavo i miei libri e anche qualche suo ritratto agrodolce che avevo scritto per i giornali. Lui rispondeva sempre con brevi biglietti, cortesi, vergati con una calligrafia minuta, senile, ma chiarissima. E anche questa una questione di stile oltre che di buona educazione. Andreotti stato un grande ministro degli Esteri. In tempi difficilissimi, quando lalleanza con gli Stati Uniti era obbligata perch incombeva lorso sovietico e atomico, riuscito a fare una politica di appeasement con i Paesi del mondo arabo-musulmano i cui frutti godiamo, in parte, ancora oggi. Questo non mai piaciuto agli americani e credo che in alcune disavventure del divo Giulio ci sia il loro zampino. Ma con Andreotti lItalia ha avuto, per anni, una politica estera coerente, felpata ma efficace. E non un caso, come ha notato Sergio Romano, se la politica estera si fa con lo stile di Andreotti e non di Berlusconi. Andreotti ha avuto sempre la consapevolezza di essere classe dirigente, con responsabilit e doveri che andavano oltre la sua persona. Sottoposto a un durissimo SUMMIT Nel 1989 con George processo durato sette anni, che lo ha spazzato via Bush senior e il presidente Cossiga Ap dalla vita politica, non ha mai parlato di complotto della Magistratura in combutta con chicchessia. Perch una classe dirigente consapevole desser tale non delegittima le Istituzioni, perch sa che sono le sue Istituzioni e che dalla loro disgregazione e dal caos che ne consegue ha tutto da perdere. Insomma si tratta di quel senso dello Stato che Berlusconi non ha e che non ha la maggioranza dellattuale classe politica. Andreotti poi uscito assolto da quel processo per mafia, come da quello per lomicidio Pecorelli, ma si ben guardato da mettere sotto accusa i Pubblici ministeri Caselli e Lo Forte, come pretendeva quellirresponsabile narciso di Cossiga. Ha, al contrario, ammonito, mentre si scatenava la canea garantista dei berluscones, a non fare il processo ai giudici. In quel processo stato anche accertato che Andreotti ebbe effettivamente rapporti con la mafia prima del 1980. Questo pu scandalizzare Marco Travaglio, non chi, come me, ha qualche anno di pi e sa che rapporti con la mafia in Italia li hanno avuti tutti anche lintegerrimo Ugo La Malfa attraverso la sua longa manus in Sicilia, Gunnella. Quella dei rapporti fra i politici e Cosa Nostra una tabe che ci portiamo dietro da quando la mafia apr le porte della Sicilia alle truppe americane e non riguarda certo il solo Andreotti. Se fosse nato in un altro Paese Giulio Andreotti sarebbe stato un grande statista. In Italia ha potuto esserlo solo a met, dovendo impegnare laltra met negli intrighi, spesso loschi, che caratterizzano la vita politica italiana. Ma nellora della tua morte noi ti salutiamo divo Giulio con rimpianto. Con te se ne va una lunga stagione della politica italiana e, visto quello che venuto dopo, non certo la peggiore. Se esiste quel Dio in cui tu credevi, andando prestissimo ogni mattina alla Messa, ti sar sicuramente benevolo.
camente preciso (gi con Giovanni Falcone) e mai smentito. La Corte dappello sottolinea poi che limputato non denunci le responsabilit dei mafiosi incontrati, in particolare in relazione allomicidio di Piersanti Matta-
rella, malgrado potesse al riguardo offrire utilissimi elementi di conoscenza. In conclusione, la Corte dappello ha ravvisato a carico di Andreotti una vera e propria partecipazione allassociazione mafiosa apprezzabilmente protrattasi nel tempo. Fissiamo altri punti: fecero ricorso in Cassazione sia laccusa che la difesa. Ecco la prova provata, secondo una logica elementare, che non vi fu assoluzione per i fatti fino al 1980. Mai visto, in oltre 50 anni di magistratura, un imputato che ricorre contro la sua assoluzione. Non esiste. La prescrizione rinunciabile, ma limputato non lo fece, convinto che sarebbe stato assolto anche per i fatti fino al 1980, ma
la Cassazione gli diede torto. La formula reato COMMESSO nel dispositivo della sentenza dappello. Sono 10 semplici righe. Sarebbe bastato leggerle per cancellare ogni dubbio. INVECE la verit stata stravolta o nascosta: il popolo italiano in nome del quale le sentenze vengono emesse stato truffato. Buscetta (che di Andreotti non volle parlare a Falcone: Senn ci prendono per pazzi) in realt ne aveva gi parlato nel 1985 al pm Usa Richard Martin, che conferm la circostanza (sotto giuramento) in pubblica udienza del processo Andreotti. Con il che diventa ridicola qualunque accusa di teorema. Con una sorta di distrazione di massa
per cancellare la verit, le cronache (invece che sugli incontri con Bontade) si incentrarono pressoch esclusivamente sul bacio, che la Corte ritenne non riscontrato ma senza denunciare per calunnia chi ne aveva parlato. Ricorrendone tutti i presupposti, la Procura esercit lazione penale, che obbligatoria. Non farlo sarebbe stato illegale, disonesto e vile. Nessuno quindi ha mai pensato di riscrivere la storia dItalia. Chi ha nascosto la verit e non ha voluto elaborare la memoria di ci che stato, perch teme il giudizio storico su come in una certa fase si (almeno parzialmente) formato il consenso, ha reso un pessimo servizio alla trasparenza democratica del nostro Paese.
IL CINISMO AL POTERE
OLIVIERO DILIBERTO DOPO DI LUI, OMUNCOLI Le ombre sul passato di Andreotti sono molto serie e attengono alla sentenza che lha assolto per il periodo precedente a quello della prescrizione, appunto solo per la prescrizione. Era un avversario di livello, oggi i nostri avversari sono degli omuncoli, come daltro canto anche noi.
e Marco Travaglio hi non vuol far sapere una cosa diceva Giulio Andreotti non deve confidarla neanche a se stesso. forse lunica legge che abbia sempre rispettato. Non c praticamente scandalo della Prima Repubblica che non labbia visto coinvolto, anche se sempre uscito indenne da tutto: 26 richieste di incriminazione alla commissione parlamentare Inquirente (regolarmente respinte) e due processi penali (mezzo prescritto per mafia; condannato in appello e assolto in Cassazione per lomicidio Pecorelli). I banchieri di Dio. Nel 1955 ministro delle Finanze. Il conte Marinotti, patron della Snia-Viscosa, gli presenta Michele Sindona, un fiscalista che ha fatto fortuna nella natia Sicilia commerciando al mercato nero con la mafia e gli Alleati. Andreotti resta colpito dalla sua genialit. Intanto non si accorge dei debiti miliardari accumulati da Giambattista Giuffr, il Banchiere di Dio: un ex impiegato di banca di Imola che raccoglie risparmi promettendo interessi del 70-100% e li spiega alle Fiamme Gialle come un miracolo della divina provvidenza. Ma ha ottimi santi in Paradiso e non succede nulla. Fino al crac. Nel 1958, ad accusare Andreotti in Parlamento per
omessa vigilanza provvede il suo successore, il psdi Luigi Preti. Il Divo verr scagionato da una commissione dinchiesta. Banane & aeroporti. Nel 64 salta fuori una truffa che, in barba alle gare dasta, permetteva di assegnare la commercializzazione delle banane a imprese amiche. Finisce nei guai lex ministro dc Trabucchi. Ma lAd dei Monopoli Banane un raccomandato di Andreotti. Lui, sulla sua rivista Concretezza, ricorda lesempio di Di Nicola che mai raccomand nessuno, ma poi elogia larte del nobile interessamento, routine pesante non priva dincomprensioni e amarezze. Onore a Di Nicola, ma anche a quanti servono il prossimo in un modesto contatto umano. A proposito di pie raccomandazioni, fa molto chiacchierare la vicenda del nuovo aeroporto di Fiumicino, costato decine di miliardi pi del previsto, co-
fatto a mano
TRAME E MISTERI Prima dei processi per mafia e per lomicidio del direttore di Op, uscito indenne da 26 richieste di incriminazione alla commissione parlamentare Inquirente
struito su aree dei Torlonia e affidato per la progettazione al col. Giuseppe Amici, condannato per collaborazionismo col fascismo. Una commissione parlamentare criticher Andreotti: ordin accertamenti su Amici, ma poi in Senato rifer gli esiti affrettatamente, coprendo le sue responsabilit. Golpe & dossier. Agli anni di Andreotti alla Difesa risalgono le manovre golpiste del generale De Lorenzo. E le schedature del Sifar su 150mila cittadini. Compreso Scelba, reo di avere unamante. Due colonnelli dellArma lo informano di avere indagato sulla sua vita privata e lui apostrofa il Divo in piena Came-
ra: vero che stai indagando su di me?. Lui naturalmente nega. Cos come negher di aver saputo qualcosa delle manovre di De Lorenzo e del Sifar. Pietro Nenni nei suoi diari si domander: E allora, a chi faceva capo il Servizio?. Proprio al Divo spetta far distruggere i fascicoli del Sifar nellinceneritore di Fiumicino. Invece qualcuno li fotocopia e li passa a Gelli, che li nasconde allestero per ricattare tutto e tutti. Nel 66 Andreotti lascia la Difesa per lIndustria: per traslocare il suo archivio vengono mobilitati sei camion militari. Petroli/1. Nel 1973 tre pretori di Genova Almerighi, Brusco e Sansa scoprono che dal 1966 il
Parlamento ha approvato sgravi fiscali ai petrolieri in cambio di tangenti ai partiti di governo: 13 miliardi in sei anni. Tra i beneficiari c Andreotti, il cui nome in codice (Andersen) viene ritrovato nel taccuino dellufficiale pagatore dellUnione Petrolifera. LInquirente archivia, cio insabbia. Bombe & bobine. Nel 74 Andreotti torna alla Difesa. Il generale Maletti del Sid indaga sul golpe Borghese del 1970 e gli consegna un rapporto di 56 pagine. Lui riferisce al Parlamento, ma il giornalista Mino Pecorelli laccusa di aver alleggerito il malloppo trasformandolo in malloppino. Il capitano Labruna racconter che a fine luglio 74, in una riunione nello studio del Divo, si era deciso di tagliare dalle bobine degli interrogatori le parti in cui si citavano Gelli e altri fedelissimi di Andreotti coinvolti nel golpe. C poi il mistero di Guido Giannettini, il giornalista legato alla destra eversiva e al Sid, vicinissimo al Divo. Che per lo smaschera con una clamorosa intervista. Le sue reticenze al processo sulla strage spingono i giudici a chiedere allInquirente di indagarlo per falsa testimonianza. Invano. Petroli/2. Nel 1974 i ministri della Difesa, Andreotti, e delle Finanze, Tanassi (Psdi) nominano il generale Raffaele Giudice comandante della Guardia di Finanza. Si scoprir poi per la sua nomina i petrolieri hanno pagato tangenti a Dc, Psi e Psdi. E che Andreotti ha ricevuto varie lettere di raccomandazione pro Giudice dal cardinal Poletti. Giudice, iscritto alla P2, blocca subito le indagini su un mega-contrabbando di combustibili che ha causato unevasione fiscale per 2mila miliardi. La Procura di Torino chieder allInquirente di processare Andreotti per interesse privato. Richiesta respinta. A Fra che te serve? Nel 1975 i fratelli palazzinari Gaetano, Francesco e Camillo Caltagirone, alla canna del gas, ottengono prestiti dallItalcasse (noto feudo Dc) per 209 miliardi. Sono intimi di Andreotti ed elemosinieri della sua corrente. Pecorelli minaccia di pubblicare le fotocopie
di una serie di assegni consegnati brevi manu al Divo. Nel 1979 verr ucciso: delitto senza colpevoli. Sindona, mafia e P2. Nel 1973, allhotel Woldorf Astoria, davanti al gotha della mafia italo-americana, Andreotti celebra Sindona come il salvatore della lira. Il banchiere ricambia, finanziando la campagna referendaria Dc contro il divorzio. Un anno dopo fa crac. Elabora un piano di salvataggio che costerebbe ai contribuenti italiani 257 miliardi. E inizia a ricattare la Dc e Andreotti, che lo appoggia e lo incontra durante la latitanza. Ma la Banca dItalia, col governatore Baffi e il vicedirettore Sarcinelli, si oppone.
esta china e spalle deformate dalla famosa gobba, Giulio Andreotti ha sempre ricordato un cardinale che porta il Santissimo in processione, come intu gi nel 1955 Leo Longanesi. Ed per questo che avendo le mani cos occupate sono stati i suoi fedelissimi a sporcarsele per lui, nelle tenebre senza fine del potere andreottiano. A partire dal suo storico braccio destro Franco Evangelisti. Allinizio degli anni ottanta, Paolo Guzzanti intervist Evangelisti, allora ministro della Marina mercantile, per Repubblica. Gli chiese: Ministro, lei ha preso soldi da Caltagirone?. I Caltagirone erano e sono una grande famiglia di palazzinari romani. Lo sventurato Evangelisti rispose: S, da Gaetano. E chi se lo ricorda quanti. Ci conosciamo da ventanni e ogni volta che ci vedevamo lui mi diceva: A Fra, che te serve?. Guzzanti non moll la presa: E lei che faceva?. Evangelisti: Io? Niente. Pigliavo la penna e ci mettevo sopra il mio nome a stampatello, perch Gaetano il mio nome non lo metteva: lo lasciava sempre in bianco. Gli assegni servivano a finanziare corrente e campagne elettorali. Un anno fa, Guzzanti ha aggiunto un dettaglio inedito.
Disse Evangelisti, sempre in romanesco: A Guzza fidete, qua rubbamo tutti. Lintervista fu letale per il ministro fedele nei secoli al Divo Giulio. Dette le dimissioni e la sua vicenda gett un po di luce sul tratto romano del potere allo stesso tempo pi feroce ed ordinario della Prima Repubblica, quello andreottiano. IN CASA CALTAGIRONE, una sera, furono ospiti per un ricevimento Andreotti, Vincenzo Scotti, Flaminio Piccoli, Giovanni De Matteo capo della Procura di Roma (il sinistro porto delle nebbie, garanzia dinsabbiamento), i magistrati Claudio Vitalone (portavoce andreottiano in Procura, poi senatore) e Renato Squillante, il comandante della Guardia di finanza Raffaele Giudice, piduista e protagonista dello scandalo petroli. Una scena tetra e degna di Todo Modo: il film simbolo della Dc come male assoluto, ispirato dal libro di Leonardo Sciascia e allinsegna dellambiguo motto gesuitico: Todo modo para buscar la voluntad divina. Ogni mezzo per realizzare la volont divina, anzi democristiana. Di milioni di lire, Evangelisti, ambasciatore del capo pure presso Michele Sindona, ne maneggi dav-
vero tanti. Compresi i trenta versati per comprare il silenzio del giornalista Mino Pecorelli, linventore del nomignolo Divo Giulio. In cambio, la sua rivista, OP, rinunci a pubblicare in copertina alcuni assegni andreottiani girati allo spione del Sid Guido Giannettini. Pecorelli, poi, venne ucciso nel 1980. Occhi sporgenti e colorito giallo, Evangelisti fu il primo costruttore della corrente andreottiano. Erano in cinque, nel 1954. Lui, Andreotti, Amerigo Petrucci, Nicola Signorello e monsignore Fiorenzo Angelini. Fu lincipit del radicamento dellandreottismo a Roma e nel Lazio. La corrente aveva il nome dato alle giovanili delle squadre di calcio: Primavera. Come per ha spiegato Paolo Cirino Pomicino, proconsole del Divo Giulio a Napoli e in Campania (originariamente in tandem con Enzo Scotti), gli andreottiani non sono mai stati una vera corrente. Piuttosto una federazione di potentati regionali: Come capocorrente Andreotti sempre stato un flop. Era cos preso dalle attivit di governo e dai problemi internazionali che non aveva tempo e voglia di occuparsi delle alleanze con i dorotei o delle nomine dei presidenti di commissione. Per questo atteggiamento la corrente andreottiana stata un grande esempio di federalismo: nel Lazio
comandavano Nicola Signorello e Franco Evangelisti, in Sicilia Salvo Lima, in Campania Enzo Scotti e io, in Piemonte Vito Bonsignore, in Veneto Settimo Gottardo, in Toscana Tommaso Bisagno, in Emilia Nino Cristofori, in Lombardia Luigi Baruffi. Pomicino ha raccontato anche il suo primo incontro con Andreotti, che d la cifra quasi mediocre di un uomo enigmatico e dal cinismo leggendario: Mi diede subito limpressione di una straordinaria normalit. Infatti non ricordo nulla di quello che ci disse quel giorno. E allora perch questuomo di straordinaria normalit, poco abile nei giochi di partito, pi salottiero nelleloquio che trascinatore di folle diventato cos potente?. LA RISPOSTA nei tre pilastri dellandreottismo, vangelo puro nel clan di Belzeb: i rapporti internazionali, lappoggio dei papi e della curia vaticana, il legame con lamministrazione dello Stato. Quello dei grand commis, infatti, costituiva un dossier che Andreotti seguiva in prima persona. Non a caso lo schema perpetuato dallandreottismo della Seconda Repubblica, con la benedizione di Silvio Berlusconi. Ossia la ditta di Gianni Letta e del faccendiere pregiudicato Luigi Bisignani, piduista evoluto
il Fatto Quotidiano
FABRIZIO BARCA SONO MOLTO COLPITO Ai giornalisti che lintervistavano dopo un incontro per presentare il suo manifesto per il Pd, Fabrizio Barca ha detto ieri: La morte di Andreotti mi ha colpito molto. Il mio pensiero andato a quella generazione. E alle lunghe chiacchierate con mio padre a parlare di lui.
EMMA BONINO UOMO DEUROPA Il ministro degli Esteri, Emma Bonino: Negli anni in cui stato alla guida della Farnesina, Andreotti ha fornito un contributo di alto profilo al ruolo dellItalia nel mondo ed in particolare in Europa, assicurando al nostro Paese un ruolo di primo piano anche alle Nazioni Unite.
DEBORA SERRACCHIANI LA FINE DI UNERA La governatrice del Friuli: Con la morte di Andreotti termina anche simbolicamente unepoca della storia e della politica italiana. Al di l del giudizio politico cui soggetto chiunque ricopra cariche istituzionali e politiche, gli va riconosciuto il rango dello statista europeista che interloquiva con i grandi del mondo di allora.
MEMORABILIA
troppo fragili, che sente piegare il ramo e che tuttavia canta sapendo di avere le ali. Clara Canetti vedova di Roberto Calvi riveler che secondo il marito era Andreotti il vero capo della P2 (e aveva subto minacce di morte direttamente da Andreotti, prima di finire impiccato a Londra). Tesi ripresa anche da Craxi nellarticolo Belfagor e Belzeb. Lo scontro fra Bettino e Giulio risale allaffare Eni-Petromin: un megacontratto concluso nel 1984 dal governo Andreotti per importare petrolio dallArabia Saudita, con tangente del 7% (100 miliardi) gli andreottiani e alla sinistra Psi ostile a Craxi per scalzarlo dalla segreteria.
Le ombre Moro e Dalla Chiesa.
LA KEFIAH IN SIRIA
Tra Usa e mondo arabo
IN SIRIA, nel 1988, da ministro degli Esteri del governo Craxi, con la kefiah. Favor una politica filo-araba, fin dagli anni 50, ai tempi di Mattei presidente dellEni, antagonista delle 7 sorelle Usa.
E cos il commissario liquidatore della Banca Privata, Ambrosoli. Nel 1979 i giudici di Roma arrestano Sarcinelli e incriminano Baffi con accuse false. E un killer della mafia uccide Ambrosoli. Che, sulle sue agende, annotava: Andreotti il pi intelligente della Dc, ma il pi pericoloso, Andreotti vuol chiudere la questione Sindona a ogni costo. Nei diari di Andreotti, Ambrosoli non mai citato. Ambrosoli se l cercata, dir Il Divo. Nel 1984 la Camera discute delle sue responsabilit politiche nel caso Sindona. Laula semideserta. Il Pci si astiene. Andreotti salvo. Due anni dopo Sindona muore per un caff al cianuro.
La vita politica di Giulio Adreotti un unicum nella storia dItalia. Dove abbondano i segreti
60 ANNI
LIMA E CAPACI Nel 1992 il delitto Lima e la strage di Capaci gli sbarrano la strada del Quirinale e lo trascinano davanti al tribunale degli uomini. E poi a quello della Storia.
Gelli ed Eni-Petromin. Il 17 marzo 1981 i giudici milanesi Turone e Colombo scoprono gli elenchi (incompleti) della P2: 962 persone, fra cui molti fedelissimi di Andreotti. I giornali ne parlano dal 74. Marco Pannella, nel 77, ha rivolto uninterrogazione ad Andreotti per sapere se avesse ricevuto Gelli a Palazzo Chigi. Ma lui ripete di aver conosciuto Gelli solo di vista, negli Anni 50, allinaugurazione della Permaflex di Frosinone. Bugia smentita da vari testimoni. Tra le carte sequestrate al Venerabile, i numeri di telefono di Andreotti e uno strano bigliettino di auguri del Divo: Siate come luccello posato per un istante su dei rami
Nel 1982 il generale Dalla Chiesa viene inviato a Palermo come prefetto. L, abbandonato da tutti, viene ucciso da Cosa Nostra dopo 100 giorni. Nel suo diario ricorda lultimo incontro con Andreotti: Andreotti mi ha chiesto di andare e, naturalmente, date le sue presenze elettorali in Sicilia si manifesta per via indiretta interessato al problema; sono stato molto chiaro e gli ho dato per la certezza che non avr riguardo per quella parte di elettorato cui attingono i suoi grandi elettori Il fatto di raccontarmi che intorno al fatto Sindona un certo Inzerillo morto in America giunto in una bara e con un biglietto da 10 dollari in bocca, depone nel senso. Nel 1986 Andreotti sar interrogato come teste al maxi-processo. E smentir il diario di Dalla Chiesa: il generale devessersi confuso. Nel 1990, durante i lavori di ristrutturazione di un covo milanese delle Br perquisito nel 78 dagli uomini di Dalla Chiesa, vengono ritrovate 400 pagine di documenti del sequestro Moro: lettere inedite e una copia del memoriale gi consegnato ai giudici dallArma 12 anni prima. Pecorelli aveva insinuato che il documento fosse incompleto. Ora c la conferma: il nuovo memoriale contiene riferimenti a Gladio e accuse durissime ad Andreotti. Nel 92 proprio Cosa Nostra, col delitto Lima e la strage di Capaci, a sbarrargli la strada verso lagognato Quirinale. E a trascinarlo davanti ai tribunali degli uomini. E poi a quello della Storia.
IL CAF
Triumvirato e pentapartito
LACCORDO che sarebbe stato stipulato tra Craxi, e Forlani, con la benedizione di Andreotti che negli Anni 80 garantirono 7 governi; nell89 venne chiamato anche patto del camper
Il cameo in tass
NEL FILM di 30 anni fa, cameo del politico democristiano, nel quale parla con Sordi della condizione giovanile e dei problemi di impiego dei neolaureati
ULTIME FOTO
LUOGOTENENTE
1980, Giulio Andreotti e Salvo Lima, leader della corrente andreottiana in Sicilia, ucciso a Palermo il 12 marzo 1992. Contrasto
10
IL CINISMO AL POTERE
FRANCESCO TOTTI TIFER DAL CIELO Il capitano della Roma: Oggi il nostro Paese ha perso un pezzo della sua storia... Giulio Andreotti stato uno dei personaggi italiani pi importanti dellepoca moderna. Sono certo che continuer a fare il tifo per noi anche dal cielo con la stessa passione di tutta una vita.
Pagani
bili.
In un monologo particolarmente duro, Andreotti si assume crude responsabilit sulle pagine pi nere della Repubblica. Abbiamo un mandato divino. E anche: Tutti a pensare che la verit sia una cosa giusta e invece la fine del mondo.
ra presto, di mattina. Nello studio le tende erano tirate e dominava la penombra. Del suo primo incontro con Giulio Andreotti, diventato applaudito dipinto cubista in quel di Cannes, sempre a maggio, proprio cinque anni fa, Paolo Sorrentino ricorda lambigua luce della fotografia dinsieme. La grande gentilezza. Lequivoco durato il soffio dei convenevoli: Credeva volessi acquistare i diritti di un libro e si affrett a dirmi che li aveva gi comprati Carlo Lizzani. Il muro di cinta eretto una volta intuito che un ragazzo di 38 anni, mentre era ancora in vita, si proponeva di raccontarne nel Divo 50 anni di incontrastata reggenza. Parl per tre ore senza dire nulla di veramente importante.
Abilit innata.
Aveva un tono tenue, calmo, riflessivo: Se trascorresse qualche giorno con me rimarrebbe deluso. Capirebbe che ho una vita normalissima, incapace di lasciare tracce significative. Conversava amabilmente, minimizzava il suo ruolo nella Storia italiana e poi, allimprovviso, con unallusione inattesa, spalancava porte di mondi a
DIETRO LE QUINTE Era un uomo molto contraddittorio, baciato dalla rarissima abilit di farsi amare anche in virt delle sue stesse contraddizioni
cui era evidente che i comuni mortali non avessero accesso.
Vi incontraste anche una seconda volta.
Non avevo nessuna intenzione di fare un film ideologico ed ovvio che in una narrazione su Andreotti, con le sue reti intricatissime di date, ipotesi, deduzioni e controdeduzioni, per sbilanciare il quadro bastava una scena, un taglio di montaggio in pi o in meno, una scelta. Forse venne disturbato da alcuni aspetti, ma nel complesso protest blandamente. Non si muovono i fili del Paese per mezzo secolo senza imparare larte di sopire qualsiasi rumore di fondo.
Nellimpermeabilit, come in molti altri aspetti, Andreotti non aveva rivali.
Erano frasi mie, ovviamente. Andreotti non le aveva mai pronunciate, ma a me sembrava che il solo fatto di detenere il potere, di gestirlo, di raffrontarsi alla sua complessit e alle sue ramificazioni, contenesse al suo interno la possibilit di peccare. Di sbagliare. Di assumere decisioni controverse. Di avere a che fare con il male.
Sembrava eterno, Andreotti.
REALT E FINZIONE
Giulio Andreotti; a sinistra Toni Servillo in una scena del DivoDlm / Ansa
In maniera pi formale e per certi versi meno rilassata. Andreotti credeva che non
La filosofia era lasciarsi sfiorare dalle cose senza turbamenti. Era un uomo molto contraddittorio, baciato dalla rarissima abilit di farsi amare anche in virt delle sue stesse contraddizioni. Sapeva essere riservato e mondano, concreto e idealista, sottile e popolare fino a sfiorare, senza mai toccarli davvero, i territori del trivio. In Andreotti convivevano molte anime, nel Divo provai a restituire le apparenti incoerenze di una persona e di una personalit indecifra-
Da alfiere di una politica conservatrice, in cui limmobilit delle cose era un valore tutto sommato avvertito come pi fresco e vivo della novit, Andreotti era diventato un monumento. E i monumenti, quando resistono a epoche caotiche e movimentate, sono indistruttibili. Inamovibili. Danno lidea di esistere da sempre.
E di essere quasi invisibili.
Andreotti divenne molto presto il pi misterioso degli uomini pubblici. Silenzioso. Presente, ma assente. Preciso. Laconico. Imperturbabile. Cera e non cera. Scriveva e fondava le trame della Prima Repubblica senza mostrarsi inutilmente.
Sceglieva le occasioni. Conduceva una vita riservata. Alla creazione del mito e allinfittirsi del mistero non fu estranea e anzi contribu la sua fisicit. Poteva rivelarsi una risorsa e lui, che era intelligentissimo, lo cap fin da giovane. Allepoca, solo per dare i parametri di una vicenda sterminata, lavorava come sottosegretario di De Gasperi con delega al cinema. Parliamo di fine anni 40.
Che cosa rappresenta la scomparsa di Andreotti?
lincarnazione del potere. La guida di una politica diversa e distante ere geologiche da quella odierna. Era il testimone e lapostolo di unarte di palazzo che per quanto criticabile, dubbia e anche sordida, conteneva nel suo nucleo qualche valore smarrito che sarebbe bello ritrovare.
Addirittura da rimpiangere?
Cera una forma i cui confini non dovevano essere travalicati n traditi ed esisteva, al di l delle ipocrisie e delle convenienze di parte, una prospettiva in cui cultura politica, grandi scuole, idealit e divergenze erano fonte di confronto e arricchimento. Di tutto questo non c pi nulla. Della ditta, Andreotti era lultimo rappresentante.
ieci giorni prima del varo del governo di solidariet nazionale, che comprende il Pci (e che coincider con il rapimento di Aldo Moro da parte delle Br, 16 marzo 1978) Giulio Andreotti sogna Togliatti. Vestiva di grigio scrive nei suoi diari Gli ho chiesto come stesse e mi ha risposto: Lass non mi hanno trattato male. C tutto Andreotti nel racconto di questa visione. Il rapporto pacato con lavversario politico un nemico con cui si pu sempre trattare il costante collegamento con i Cieli, da cui perviene lassicurazione indiretta che il comunista non allinferno, latmosfera fredda, controllata che tinge di grigio minimalista un passaggio difficilissimo della storia politica italiana. DI VOLTA IN VOLTA Andreotti stato descritto come un clericale o il portavoce del Vaticano nella lunga serie di governi di cui stato ministro o presidente del Consiglio. Etichette che lo definiscono troppo poco. Giulio Andreotti stato uomo di potere allo stato puro. E poich era cattolico e poich
nella storia italiana lunico potere sedimentato da secoli si condensato nella Curia romana, stato in massimo grado un gestore del potere secondo i metodi freddi, razionali, tenaci della tradizione curiale. Un cardinale laico, si potrebbe dire, nel solco del curialismo tridentino e della lezione di Machiavelli. Fra tutti i pontefici che ha frequentato da Pio XII a Paolo VI, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI, passando per Giovanni Paolo II il pi organico a lui psicologicamente stato certamente papa Pacelli, il supercontrollato gestore di un pontificato politico sino allunghia, assertore di una Chiesa che si occupa anche delle pi piccole chiavi del potere. Grandi o piccoli che fossero, difendeva gli interessi materiali o politici della Chiesa non come un faccendiere, ma come chi fa parte organicamente della sua struttura. Con la stessa cura impassibile, con cui si preoccupava di tutelare i desiderata dei suoi elettori laziali, coltivatori di carciofi. In Vaticano il cardinale a lui pi vicino, anzi concretamente andreottiano, stato per lunghi anni il proconsole della Sanit ecclesiastica, Fiorenzo Angelini. Andreotti andava a messa
tutte le mattine prima, ma non si troveranno nelle cronache politiche di oltre sessantanni suoi interventi cattolici ideologicamente appassionati. Nei grandi referendum che hanno incendiato lItalia quello sul divorzio e quello sullaborto sempre presente dalla parte dei vescovi e della posizione della Democrazia cristiana, ma non si sbraccia mai nelle vesti del crociato. Con freddezza cerca semmai di mediare sino allultimo: con Nilde Jotti, del Pci, per evitare il referendum sul divorzio e per quanto riguarda laborto sperando di individuare una formula di aborto terapeutico trasversalmente accettabile in Parlamento. COMUNQUE, da presidente del Consiglio, firma nel 1978 la legge sullaborto. Disciplinatamente Andreotti si allinea, quando il cardinale Ruini lancia la campagna per lastensione sul referendum del 2005 sulla fecondazione assistita. Bench in un primo momento abbia sostenuto limportanza di recarsi alle urne, anche se per esprimere il proprio no alle modifiche proposte. Ma se la struttura ecclesiastica intima ufficialmente una linea, Andreotti ubbidisce. Mai fare battaglie di prin-
cipio. Memorabile resta il suo appunto a Pio XII per sconsigliare loperazione Sturzo, il listone con i fascisti che il pontefice auspica nel 1952 alle elezioni amministrative di Roma. Mentre De Gasperi si lacera nella sua coscienza di cattolico democratico, Andreotti elenca impassibile al Papa i motivi per cui il Movimento sociale acquisterebbe troppo spazio in Italia, finendo per indebolire la Dc e quindi il potere della Chiesa. Il ragionamento, di puro potere, convince Pio XII. Afascista, Andreotti assorbe nella sua Dc i quadri statali compromessi con il fascismo, evitando alla Chiesa scomodi esami di coscienza sui rapporti con il Duce. Cattolico moderato, si allea con Cl negli anni Ottanta per rafforzare la sua corrente in seno alla Dc. Anticomunista, tratta quando necessario con il Pci e con i sovietici. Sempre in costante collegamento con le gerarchie vaticane passa indenne attraverso gli scandali pi oscuri. Da venti anni dirigeva il mensile 30 Giorni, che circola negli ambienti ecclesiastici e diplomatici. L distilla la sua esperienza di politica internazionale, anche pungolando inerzie vaticane. Fino allultimo suona lallarme contro unaggressione israeliana allIran.
il Fatto Quotidiano
11
ALESSANDRO SANTINI A VIAREGGIO MANCHER Il presidente della Fondazione Carnevale Alessandro Santini: Era il simbolo della politica. I nostri costruttori lo hanno raffigurato cuoco, ragno, gatto, lustrascarpe al Presidente Usa e addirittura nei panni di Eva, ai tempi del compromesso storico. Lui ha sempre apprezzato, dicendo: Un politico non vale niente se non sta sui carri di Viareggio.
CAMILLO RUINI RAPPORTI A 360 "Ho conosciuto Andreotti nell86, quando sono venuto a Roma. Lui aveva gi un notevole ruolo politico. Sono sempre rimasto colpito dalla saggezza, dal senso dellumorismo e anche dalla sua maniera discreta ma tenace di tenersi agganciato ai valori cristiani. Parlava con tutti: era capace di tenere rapporti a 360, conclude Ruini.
PIPPO BAUDO TIPO DA ROMANZO stato un uomo talmente grande che bisognerebbe farci un romanzo, un uomo che ha timbrato la prima Repubblica con la sua personalit, con i suoi atti, con il suo umorismo, perch uno dei pochi politici che aveva il senso dellironia, che manca moltissimo oggi il ricordo di Pippo Baudo.
che questi gli aveva risposto facendo misterioso riferimento al rientro in Italia di Pietro Inzerillo in una bara e con un biglietto di dieci dollari in bocca. E scoprii ancora (me lo disse il giudice Falcone) che il kalashnikov che aveva ucciso Tot Inzerillo, il fratello di Pietro, era lo stesso che aveva ucciso il pre-
on posso negarlo. Con lui avevo una questione personale. Per via dellassassinio di un prefetto che mi era caro. Ucciso a Palermo il 3 settembre del 1982. Che era stato al suo diretto servizio: lui capo del governo, il prefetto allora generale dei carabinieri alla guida della lotta al terrorismo. Una settimana dopo quel 3 settembre venne intervistato alla festa dellAmicizia (ossia della Democrazia cristiana) da Giampaolo Pansa. Che gli domand perch non fosse andato ai funerali del prefetto. Perch preferisco andare ai battesimi, rispose lui mandando in sollucchero il pubblico. liziava politici e giornalisti cortigiani. Poi and dai democristiani siciliani e li invit tra gli applausi a respingere il falso moralismo di chi ha la bava alla bocca. Ricordai perci subito quel che il prefetto mi aveva detto passeggiando in campagna
qualche settimana prima di essere ucciso, per spiegarmi perch gli fosse cos duro rappresentare la legge a Palermo: Gli andreottiani ci sono dentro fino al collo. Feci a un quotidiano alcuni di quei nomi, invitando a cercare nei loro ambienti di partito i mandanti del delitto e mi cost un marchio di infamia. Scoprii poi che luomo politico si era pubblicamente pronunciato contro la nomina a prefetto della vittima sostenendo che il vero pericolo venisse da Napoli e non da Palermo, dove pure avevano tirato gi in pochi anni tutte le pi alte cariche istituzionali. Scoprii ancora che il prefetto, dopo unintervista del sindaco (andreottiano) di Palermo aveva scritto al capo del governo, Giovanni Spadolini, di essersi sentito minacciato dalla famiglia politica pi inquinata del luogo. Parole grandi, cupe, che Spadolini, galantuomo, lasci senza risposta. Scoprii perfino che il prefetto neonominato era stato invitato a colloquio dal suo ex superiore e gli aveva dato per la certezza che non avr riguardo per i suoi grandi elettori in Sicilia. E
DOPO LAGGUATO Rispose cos, una settimana dopo lassassinio di Palermo Era la sua ironia, quella che deliziava politici e giornalisti cortigiani
fetto. A volte le questioni personali fanno vedere ci che gli altri non vedono, per pigrizia, per sonno della ragione, o per questioni personali eguali e contrarie. A volte danno perfino il coraggio di dire ci che gli altri tacciono.
FU ALLORA che decisi di scrivere un libro per raccontare quel delitto imperfetto che aveva lasciato sullo sfondo alcune sagome ben individuabili. Lontane, sfumate, ma visibili. Come quando nulla di preciso si sa sui fatti ma molto si capisce del clima morale e delle affinit elettive.
Prima di avvisi di garanzia e di processi. Per proteggermi scrissi il libro di nascosto e lo feci uscire in Francia. Pubblicarlo in Italia fu proibitivo, perch luomo era potente e riverito. Era rimasto quasi trenta volte immune da richieste di autorizzazione a procedere in Parlamento. E lo avevano appena applaudito a scena aperta anche alla festa dellUnit (del Partito comunista) a Roma. Quando il libro usc con Mondadori, grazie a Giulio Bollati e a Corrado Stajano, lui verg per me sul Messaggero il suo commento: Spero che possa pentirsi di quel che ha scritto. Proprio cos: pentirsi, non ravvedersi. Il marchio di infamia divenne a vita, perch il potere ha memoria di elefante e impersonale, si tramanda nelle generazioni. Chiamato a spiegare queste cose nel maxiprocesso, prima dichiar il falso poi alluse a cose cattive dette dal prefetto nei miei confronti. Ne venne richiesta lincriminazione in aula, ma ne usc con un espediente da allibire. Alla fine il prefetto ebbe giustizia inaspettata in Cassazione. La mafia per vendicarsi delle mancate promesse di impunit uccise il capo degli andreottiani in Sicilia, i cui ricchissimi amici erano gi finiti senza scampo nel processo. Lui dimentic le cresime e anche i battesimi. E quella volta, dieci anni dopo, scese a Palermo per un funerale. Perch, come diceva Mao, ci sono morti pi leggere di una piuma e morti che pesano come montagne.
12
POLTRONISSIME
GIORNALISTI dei periodici Rcs in protesta contro i dirigenti del gruppo. Circa un centinaio ha manifestato ieri davanti al teatro Elfo Puccini di Milano dopo lannuncio, fatto dai vertici del gruppo ai direttori delle testate, che il 30 giugno sar la data entro cui le dieci testate messe in vendita saranno chiuse se non se non saranno trovati singoli acquirenti. E fonti sindacali confermano che Rcs non ha ricevuto al momento alcuna offerta. Il gruppo di giornalisti si aperto in due ali attorno allingresso del teatro applaudendo e urlando vergogna al passaggio dei manager, tra cui il presidente Angelo Provasoli. Durante la protesta, sono stati gettati per terra anche alcuni periodici Rcs in modo tale che venissero calpestati da chi attraversava lingresso. AllElfo Puccini era stato organizzato dal gruppo una connvention su Rcs 2015: imbarco immediato.
il Fatto Quotidiano
Rcs, periodici da
I periodici Rcs che l'azienda vuole vendere vendere o altrimenti chiudere sono Novella 2000, Visto, A, Max, Astra, Ok Salute, BravaCasa, l'Europeo, Yacht & Sail e il polo dellenigmistica. Nelle dieci testate lavorano circa 110 persone, delle quali circa 90 sono giornalisti.
MILANO
Milano
a trattativa frenetica. Gli incontri, tanto quelli formali che le chiacchiere sottovoce da corridoio, si susseguono. Grande la confusione. Qui, per, non si parla della manovra economica, ma del complesso gioco a incastri con cui la maggioranza Pd, Pdl, Scelta civica dovr spartirsi le 28 presidenze delle commissioni parlamentari permanenti - pi relativi vice e segretari e a quali opposizioni concedere le poltrone di vigilanza. Sono due partite distinte. La prima si chiuder oggi pomeriggio con la costituzione delle 14 commissioni in ognuna delle due Camere, la seconda probabilmente domani o gioved. Al di l dei nomi, la regola del gioco per la spartizione intra-maggioranza sembra quella di concedere ai berluscones pi spazio di quanto non abbiano ottenuto nel governo: 7 poltrone a 6 oppure 8 a 5, per dare unidea. La sostanza, comunque, che le commissioni di peso andranno ai democratici in un ramo del Parlamento e al centrodestra nellaltro.
nati due ex magistrati: la deputata Pd Donatella Ferranti e lex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, su cui Berlusconi sta spingendo moltissimo (per Montecitorio, per, ieri si parlava anche dellavvocato montiano Gregorio Gitti). Per dirigere gli Esteri, invece, pare necessario provenire dalla Prima Repubblica: Pier Ferdinando Casini praticamente certo al Senato, per la Camera spera Fabrizio Cicchitto. Le fondamentali commissioni Bilancio, che saranno il centro della vita parlamentare prossima ventura, dovrebbero andare
etta dalle grande intese ha fatto fuori il Pdl da Expo. RoL berto Formigoni lunico a non aver esternato soddisfazione per la nomina a commissario unico di Giuseppe Sala, gi amministratore della societ che gestir lesposizione internazionale milanese. Il premier Enrico Letta ha voluto essere presente, ieri, per ribadire limpegno del Governo a far diventare lExpo un grandissimo successo. Lesposizione una vera e reale priorit, ha detto il presidente del Consiglio, anche perch il suo successo una delle cartine di tornasole attorno al quale si valuter la riuscita di questo Governo. Tra infrastrutture gi archiviate, progetto iniziale rivoluzionato, alcuni appalti bloccati perch finiti a societ in odore di criminalit organizzata (e ieri Letta ha garantito: La mafia non entrer in Expo), il costo di tre miliardi quasi interamente a carico dello Stato, limpegno di Letta rassicurante, almeno per Sala.
UN EVENTO conquistato nel 2008 dal governo di Romano Prodi (che sar coinvolto, ha annunciato ieri Letta) e poi in parte affossato dai litigi interni alla governance scaturiti dal braccio di ferro tra Formigoni e lex sindaco Letizia Moratti di cui Sala stato direttore generale a Palazzo Marino. I ritardi accumulati hanno costretto a ridimensionare il progetto iniziale, realizzato da Stefano Boeri, ma soprattutto a mancare sono i fondi annunciati e non ancora arrivati. Riusciremo a rispettare i tempi, ha garantito anche il governatore Roberto Maroni ringraziando Letta. Escluso Formigoni, ormai tagliato fuori da quello che riteneva un suo progetto e di cui aveva tentato di conservare la poltrona, la scelta di Sala soddisfa tutti. Interpellato poche settimane fa sulla sua possibile nomina aveva risposto: Quello sul commissario unico un dibattito che non mi interessa. bene che la societ abbia poteri speciali per arrivare al 2015 con tranquillit. Accontentato. EX AD DI PIRELLI, Sala nel 2002 entra in Tim, poi direttore generale di Telecom Italia fino al 2006, quando fonda Medhelan Management di cui presidente ma anche senior advisor della banca giapponese Nomura. Nel 2009 diventa direttore generale del Comune e lanno successivo diventa ad di Expo. Finora riuscito a riorganizzare la societ. Ora, da commissario unico, dovr evitare il flop annunciato. d.vecchi@ilfattoquotidiano.it
OGGI IL RESPONSO Da Azzolini a Capezzone fino alla Gelmini per il centrodestra. A sinistra ballano Boccia, Damiano e Epifani
Nitto Palma. A destra Enrico Letta e Giuseppe Sala (Expo) Ansa
giochino del totonomine aggiornato a ieri sera allora di cena. A dirigere la prima commissione, Affari costituzionali, dovrebbero andare Anna Finocchiaro a palazzo Madama e a Montecitorio Francesco Paolo Sisto, avvocato caro al Cavaliere ma soprattutto a Raffaele Fitto (ma si fa il nome pure di Antonio Leone, altro pugliese). Complicato, ovviamente, il risiko sulla Giustizia, cui sembrano desti-
alleconomista (lettiano) del Pd Francesco Boccia e alleterno senatore Pdl Antonio Azzollini, che ha gi occupato quella poltrona per due legislature, rivelandosi abilissimo nel gioco di dare a tutti un po di emendamenti (e di fondi). Coppia di ferro, si dice, anche per le commissioni Lavoro: gli ex ministri Cesare Damiano e Maurizio Sacconi. Tramontata invece, ma non si sa mai, unaltra candidatura assai sponsorizzata dal Cavaliere: quella dellex ministro Paolo Romani alla commissione Lavori pubblici e Comunicazioni (alla Came-
ra dovrebbe spuntarla il Pd Michele Meta). Poi ci sono altri nomi sparsi, come quello - sorprendente - di Daniele Capezzone alla Finanze, posto di assoluto rilievo, di Guglielmo Epifani alle Attivit produttive, di Ermete Realacci allAmbiente, delle ex ministre Maria Stella Gelmini alla Cultura (col renziano Andrea Marcucci in Senato) e Anna Maria Bernini alle Politiche comunitarie, di Beppe Fioroni (o Rosa Calipari) alla Difesa. In alto mare, invece, la trattativa tra le opposizioni per le commissioni di Vigilanza. Difficile che il
Movimento 5 Stelle strappi sia la Vigilanza Rai che il Copasir (controllo sui servizi segreti) per cui ha protestato ieri rivendicandoli in quanto unica opposizione: probabile che ottenga la prima per Roberto Fico, mentre per il secondo si fa il nome di Ignazio La Russa (Fratelli dItalia ha votato contro il governo Letta). Cos fosse, al M5S potrebbe toccare anche una delle quattro Giunte due Autorizzazioni e due Elezioni - che spettano alla minoranza: le altre tre, in questo scenario, andrebbero alla Lega (due) e a Sel (una).
il Fatto Quotidiano
EUROCRISI
sceso dalla gru dopo alcune ore di trattativa con i Vigili del fuoco Daniele Delogu, l'imprenditore che ieri mattina, a Predda Niedda, larea industriale di Sassari, minacciava di lanciarsi. Luomo, titolare dellazienda di soccorso stradale Digiemme, vanta un credito con il Ministero delle Finanze che gli deve 350mila euro per la sua attivit e di cui chiede il rimborso da tempo. Delogu non nuovo a simili gesti. Lo scorso anno, stanco di attendere i compensi che, da 11 anni, gli devono in particolare Prefettura e Procura della Repub-
13
blica di Sassari, il titolare del deposito di auto aveva minacciato di buttarsi da un costone nelle campagne fra Sassari e Ossi. Nel deposito di Ottava Delogu custodisce, infatti, auto sequestrate dalla magistratura e dalla Prefettura, ma lo Stato da anni non lo pa-
ga. Ieri nei pressi della gru, nella zona industriale di Sassari, sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale del 118 assieme alle forze dellordine che hanno iniziato una trattativa per convincerlo a desistere dal suo intento.
Enrico Letta a Che Tempo che fa domenica sera, con Fabio Fazio Ansa
ario Draghi entra come un alieno nel dibattito italiano avvitato sullImu e ricorda un concetto semplice: con un debito al 130 per cento del Pil per lItalia lausterit non finir mai. Il presidente della Banca centrale europea arriva a Roma per ricevere una laurea honoris causa alla Luiss Guido Carli, luniversit di Confondustria, tiene una lezione magistrale su Leuro, la politica monetaria, le riforme. E ne approfitta per lanciare alcuni messaggi che chi deve capire capisce immediatamente: Le politiche di bilancio devono essere mantenute su sentieri sostenibili, al di l delle oscillazioni cicliche. Senza questo presupposto non vi crescita duratura possibile. Si possono spendere soldi per le emergenze, per la cassa integrazione o la disoccupazione giovanile, ma vietato scialare. E, giusto per sottolineare che lavvertimento allItalia, Draghi ha aggiunto: Specialmente per i Paesi con livelli di debito pubblico strutturalmente alti, quindi non temporaneamente elevati a causa della crisi attuale, ci significa non tornare indietro dagli obiettivi gi raggiunti. Nel concreto: lItalia avr a fine 2013 un debito
Lintervista da Fazio
etta contro Lecca. Un facile quanto (eccessivamente) impietoso gioco di parole che girato sul web. Prima, L durante e dopo lintervista del Presidente del Consiglio a Che tempo che fa da Fabio Fazio. Lo ha cinguettato su Twitter anche Riccardo Bocca dellEspresso. I peana dei quotidiani, ieri, sono arrivati pressoch unanimi. Trenta minuti di intervista fieramente catatonica che sono per assurti in virt della loro spiccata mancanza di ritmo, carisma, pathos un segnale di sobriet. Misura. Responsabilit. Se Monti era il Garibaldi tecnico in loden, Letta il pediatra buono di cui fidarsi (Littizzetto dixit). Luomo che durante le Primarie veniva criticato per la dialettica-valium, e che nelle prime ore successive allo spoglio elettorale di febbraio grid anzitempo vittoria, gi diventato una sorta di Cicerone al contrario. Nel senso che cos palesemente non coinvolgente da risultare, per contrasto o forse per osmosi inversa, un campione di efficacia e parlantina. Un po come se un attaccante fosse convocato in Nazionale perch non segna mai, anzi spesso sbaglia a porta vuota, per tanto buono e si impegna come nessuno (e magari, a differenza dei compagni dissoluti, va pure a Messa). Emblematici gli elogi di Filippo Ceccarelli, firma (brava) di Repubblica, secondo cui la lieve attitudine alla narcosi in realt una certa astuzia di scuola gatto-mammona democristoide. Ceccarelli si spinto ormonalmente oltre, lodando Premier e programma per non aver parlato durante lintervista della passione per il Subbuteo ( cos che riconosci uno statista: se parla o non parla di Subbuteo) e sciorinando un panegirico estasiato: Gradevole la voce, con leggere intonazioni toscaneggianti, linguaggio civile, Sorvegliato anche nei gesti, Al Premier ridevano anche gli occhietti, il clou del body language si avuto alla fine, quando (...) si messo due dita a croce sulle labbra, ed stato il massimo della trasgressione. Un rapimento mistico e sensuale in piena regola. Completo blu e giacca rossa, Letta parso come sempre lo zio di suo zio. Un giovane mai stato giovane, nato Benjamin Button ma impossibilitato a divenire Brad Pitt. Tripudio generale per il riferimento al murale Tuttomondo di Keith Haring che si trova a Pisa (la sua citt). Commozione estatica per passaggi deamicisiani tipo Dopo aver avuto lincarico dormo in maniera diversa e Non mi aspettavo la chiamata, stavo andando a scuola. Ogni tanto, trafitto da cotanto afflato civico, Fabio Fazio ha deglutito pensoso, con viva e vibrante partecipazione. Letta ha anche detto che la sua non era una intervista ma una chiacchierata: credeva di essere originale, non sapeva di avere riscoperto lacqua calda. Politicamente Benjamin Letta non ha detto quasi nulla, quindi stato fedele tanto a se stesso quanto al format. Io mi dimetter se dovessi essere costretto a tagliare su cultura e universit; Volendo (per la nuova legge elettorale) bastano 7-8 mesi ma bisogna farla con la maggior determinazione possibile; LImu non una battaglia di Berlusconi, il suo superamento faceva parte dei programmi di tutti e tre i partiti politici che sostengono il governo; Spero che non ci sia bisogno di una nuova manovra Intervento immediato per cassaintegrati ed esodati; Abbassare le tasse sul lavoro per i neoassunti. La supercazzola dicc (dire tutto per non dire nulla) ha toccato vette inusitate quando si affrontato largomento Pd (Ora ci vuole un congresso del Pd che a mio avviso deve essere fondativo). La parte pi schietta stata lammissione di impotenza a proposito di Ius Soli e tutto ci che risulta estraneo (dunque spesso condivisibilissimo) al programma Letta: So che per le materie che esulano dal discorso che ha avuto la fiducia servono discussioni, e non scontato che ci siano intese. Ottimo lo share (15,34%), esaltante il successo di pubblico e critica. Il Pediatra ci salver. Senza miracoli, casomai catalessi.
Mario Draghi alla Luiss per il conferimento di una laurea Honoris Causa Ansa
NON SOLO DEFICIT Nel dibattito sul rigore lattenzione si spostata sulleconomia reale che in Italia non migliora: per lIstat Pil 2013 a -1,4 e disoccupati in crescita
pubblico pari al 131,4 per cento del Pil, per pu vantare un deficit sotto la soglia prevista dai vincoli di Maastricht, cio al 2,9 per cento. Lequilibrio e la ripresa, il sottinteso di Draghi, si possono trovare facendo ripartire la crescita, non spingendo il deficit sopra il tre per cento, come vorrebbero fare alcuni politici (il premier Enrico Letta invece sta trattando per ottenere da Bruxelles deroghe specifiche sulle spese per voci come la lotta alla disoccupazione giovanile).
SI PU DISCUTERE sul tasso di
possono andare in crisi e, al limite, fallire. Quindi la mancanza di credibilit della finanza pubblica di un Paese si traduce rapidamente in separazione delle banche di quel Paese dal resto del mercato finanziario delleuro e in mancanza di credito per il settore privato di quel Paese: lesperienza che stiamo vivendo. Uno spread elevato come hanno visto le banche italiane abbatte il valore dei titoli di Stati in portafoglio, aumenta il costo di finanziamento alla Bce per gli istituti di credito che a loro volta scaricano il sovrapprezzo sulle imprese a cui devono prestare denaro.
NELLETERNO dibattito sullausterit la Bce di Draghi si colloca al centro: nei suoi documenti ufficiali si trovano ancora riferimenti espliciti alla soglia-obiettivo del debito pubblico al 90 per cento del Pil (Reinhart e Rogoff sostenevano che sopra quel tetto lindebitamento determinava recessione, ma i calcoli erano sbagliati). Per anche sempre pi sensibile al Pil e ai disoccupati, considerati invece vittime collaterali e trascurabili dai sacerdoti del rigore in Germania e Finlandia. Il dramma italiano, nella prospettiva implicita nelle parole di Draghi, si misura nei numeri dellIstat di ieri sulla crescita (-1,4 per cento nel 2013) e disoccupazione (crescer ancora, fino al 12,3 per cento nel 2014). Il debito elevato unaggravante perch vincola nella risposta alla crisi, non la causa del problema. ormai questa la linea anche dellaltro celebre convertito allo scetticismo sul rigore, il capo economista del Fondo monetario internazionale Olivier Blanchard. In un articolo pubblicato su Voxeu-org spiega che un Paese la cui crescita crolla dal 4 al 2 per cento innescher un circolo vizioso (tra calo dei consumi, crisi
aziendali, sofferenze bancarie e debito sovrano) molto meno grave di un Paese in cui la crescita passa da 0 a -2, che circa il caso dellItalia. Quando al debito, scrive Blanchard, la zona del pericolo non definita da una soglia magica nel rapporto al Pil ma da un set di caratteristiche molto pi complesso per la situazione economica e fiscale.
DI SICURO LITALIA col suo debito al 131,4 per cento comunque a rischio. Enrico Letta, a Madrid per incontrare il premier spagnolo Mariano Rajoy, infatti molto cauto: sbagliato contrastare'' la Germania come se si trattasse di un match di football e ha ribadito che non faremo nuovi debiti. Per fortuna i mercati rimarranno tranquilli. Anche ieri Draghi ha lanciato uno zuccherino agli investitori, lasciando intendere che
dopo il taglio dei tassi di interesse di gioved scorso, da 0,75 a 0,5 per cento, potrebbero arrivare presto altri interventi. La leva che la Bce pi pronta ad usare quella dellimposizione di un tasso di interesse negativo per le banche che depositano presso la Bce capitali presi a prestito dalla Banca centrale stessa (sembra assurdo, ma cos si bloccano centinaia di miliardi per rispettare requisiti di vigilanza e per affrontare crisi di liquidit). Un tasso negativo significa che se le banche vogliono tenere fermi i capitali dovranno pagare un prezzo e questo dovrebbe incoraggiarle a prestare invece a imprese e famiglie. E forse lannuncio di questa misura, non ancora scontato, potrebbe essere una buona notizia soprattutto per lItalia.
Twitter @stefanofeltri
ideologia nella linea di Draghi, oggi pi discutibile di qualche settimana fa, dopo che si scoperto che erano sbagliati i conti alla base del pi famoso studio sulle virt del rigore, quello firmato da Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff. Il presidente della Bce usa argomenti molto pragmatici: i mercati hanno capito che gli Stati delleurozona
LETTA: RAPPRESENTA LE DIVERSIT Enrico Letta ha invitato i sostenitori del Pd a visitare il murales realizzato nel 1989 a Pisa dall'artista americano Keith Haring: "Ben rappresenta tutte le diversit" Ansa
14
VUOTO A SINISTRA
UNA GRANDE soddisfazione, la pi importante della mia vita, e un momento di forte emozione. Parola di Furio Honsell, nuovo sindaco di Udine, candidato nella coalizione di centro sinistra, riconfermato, al ballottaggio, con il 54,69 per cento dei voti. Il neo eletto, appoggiato dalle liste Innovare con Honsell, Sel, Pd e Rifondazione comunista, ha battuto il candidato del centro destra Adriano Ioan (Pdl, Udc, La destra, Identit Civica, Per Udine e Lega Nord). Una vittoria che frutto non di un singolo, spiega il neo eletto. ma di tantissime persone, di idee, ragionamenti e di tanto lavoro che si fatto in questi cinque anni. Come si visto chi ha governato bene negli ultimi cinque anni viene anche riconfermato. Il primo punto dellagenda del prossimo mandato, spiega Honsell, lo sblocco del patto di stabilit per il quale mi confronter al
il Fatto Quotidiano
pi presto con la presidente della Regione Debora Serracchiani. Anche la costruzione della nuovo giunta comunale sar un momento importante per noi spiega Honsell ma contiamo di farla entro trenta giorni. Dedico questa vittoria a tutti i cittadini e cittadine di Udine.
di Antonello Caporale
inviato a Bologna
rima di giungere al Piave dello sgomento che la Bolognina il centro del centro della storia della sinistra italiana, il luogo dove sono accorsi, nelle ore della disfatta del Pd, furenti e disperati, i militi estranei alla guerra degli odi e delle correnti c bisogno di percorrere tutta la via Emilia verso la Romagna. Con una lieve e dolce retromarcia da Rimini giungere a Pesaro, dove il presidente della Provincia Matteo Ricci pensa che un partito che si rispetti al primo posto metta un sentimento che si rispetti: La felicit sarebbe un bel punto programmatico e noi che qui ci facciamo un festival diciamo che esiste un aspetto pubblico di questo sentimento prevalentemente privato. La radice di un buon governo il buon vivere, dunque la felicit possibile, praticabile, raggiungibile. Un partito come quello che intendo io non avrebbe avuto alcuna remora a usare questa parola cos limpida e cos dolce, delicata, riformista, radicale. Il fatto che io sono figlio del Pd, loro, quelli di Roma, sono figli di due ex partiti che non ci sono pi. C questaltro Matteo, di 38 anni, a voler resettare, chiudere in cantina la vita e le opere dei protagonisti della disfatta. Non ne salvo
neri questa falange degli invisibili, dirigenti affermati nel territorio ma assenti a Roma, decisivi nella loro provincia, snobbati nella capitale. C una spiegazione oggettiva del perch siamo ai margini: lindipendenza di giudizio, la ribellione a qualunque cordata, la voglia di non essere incapsulati. Se si parla in libert, dunque si contesta in libert e si propone in libert il risultato che sei fuori linea e i dirigenti ti dicono: ma cos ti isoli!. Un altro renitente alla leva Roberto Balzani, sindaco di Forl, il zitadon, il cittadone romagnolo. Un paesone pi che una citt, agricoltura intensiva e sezioni a sviluppo intensivo: molti iscritti (anche se molto meno del tempo glorioso), pochi disubbidienti. Lanestetico di cui soffre questo partito il risultato
della sovrapposizione di due doppie separazioni, due lutti non ancora elaborati, due mega cordate che si rincorrono senza mai incontrarsi. Gli eredi del Pci e quelli della Dc. Non hanno capito che finita, che sono dirigenti del secolo scorso e non possono inventarsi unaltra vita e unaltra storia. DAlema e Veltroni e con loro un mucchio di altra gente, sono stati spremuti come limoni. Non c nessuna cattiveria ma amore e passione per il futuro del Pd. un brand che vale molto ancora e per questo temo che si accapiglieranno. Balzani trasferirebbe gli inquilini del Nazareno in un torpedone, cambierebbe le chiavi alle porte e forse i quadri alle pareti. Bisogna solo liberare le energie, non c formazione politica che possa vantare pi numeri del Pd, pi persone in gamba, pi amministratori capaci. Se Antonella Incerti, neo deputata bersaniana, gi sindaco di Albinea, nella bassa reggiana, pensa alla disfatta con commiserazione (La nostra gente capisce che questo governo figlio di uno stato di necessit. Certo, le assemblee si fanno pi turbolente, un periodaccio), altri
vogliono iniziare a dar legnate, e a far sul serio. Matteo il rottamatore si guardi le spalle, perch potrebbe finire rottamato presto e perire della sua stessa sciabola. Renzi non pu immaginare di trasformare lItalia senza impegnarsi a trasformare il Pd. Se ha le capacit e le forze si candidi a segretario, esponga il suo pensiero e inizi a lavorare, dice Ricci, il Matteo di Pesaro.
IL CALCO delloperazione reset con cui alla Bolognina stata issata la bandiera della vendetta. La sezione che chiuse tra le lacrime la vita del Pci apre tra i dolori il nuovo corso. Azzerare i capi trib. Far tornare il partito alla sua essenza costitutiva: lascolto delle istanze dei cittadini, il governo dei sentimenti collettivi e la trasformazione dei bisogni in atti amministrativi e politici. Parla Benedetto Zacchiroli, consigliere comunale di Bologna, renziano (anche Renzi un capo trib) e promotore, insieme ad altri amici e compagni bersaniani del principio rivoluzionario che ha come assunto: Lasciare il Pd ai nativi. A chi non stato dei Ds e a chi non ha incontrato in vita sua la Margherita. Lasciare la guida di questo partito al futuro. Siamo noi il futuro, ha detto Giorgio Prodi, figlio di Romano, nellinfuocata assemblea che diede vita, allindomani del tradimento, allinsurrezione. Resettare, provare con un antivirus. (2. Continua)
CERANO DC E PCI Il sindaco forlivese Balzani: Abbiamo ancora dirigenti del secolo scorso, devono capire che per loro finita
LA BOLOGNINA
Linfuocata assemblea degli iscritti il 20 aprile scorso, il giorno dopo laffossamento della candidatura di Romano Prodi al Quirinale per colpa di 101 franchi tiratori democratici, nella storica sezione che vide Occhetto dichiarare la fine del Pci nel 1991. A sinistra, il sindaco di Forl Roberto Balzani. Sotto, il deputato dissidente del Pd Giuseppe Civati
Wikipedia (Massicescon) / Ansa
Milano
on sosterremo pi le famiglie politiche che hanno finora gestito il N partito e non sono riuscite a individuare una nuova classe dirigente politica adeguata. Da Milano piovono problemi sul Pd. Non solo lex rottamatore Pippo Civati, che da settimane contesta la linea del Pd e non ha votato la fiducia al governo Letta lasciando intravedere una scissione, ma anche i circoli e gli altri parlamentari eletti in Lombardia contestano apertamente i vertici. Mettendosi alla guida (o facendosi portavoce) della cara vecchia base. Lo spiega bene Pietro Bussolati, 31enne segretario dello 02Pd, il circolo milanese che ha laureato parlamentare Lia Quartapelle. Vogliamo una classe dirigente capace e ci aspettiamo di essere ascoltati, prosegue Bussolati. Non siamo dissidenti o
scissionisti, non siamo n renziani n marie e non, come nelle intenzioni fin civatiani n bersaniani, semplicemen- qui espresse, farlo nominare dagli te vogliamo che il Pd torni a rappre- iscritti. Segretario nazionale, certo, ma sentare noi e gli elettori. Con lui, oltre anche quello regionale. Poltrona laa Quartapelle, anche altri due neopar- sciata libera da Maurizio Martina volamentari lombardi: Chiara Braga e lato a Roma a occupare quella di sotVeronica Tentori. Hanno animato lO- tosegretario alle politiche agricole, fopenPd milanese. In diversi circolo restali, ambientali ed Expo. E il bigliethanno incontrato gli elettori, ascolta- to per le seconde fila del Governo ha to critiche, domande, (in particolare riacceso la polemica interna. Martina una: perch al governo con Berlusconi e Pdl?) e ha risposto PAGHERANNO mettendoci la faccia.
SABATO porteranno
un documento programmatico allassemblea nazionale con al primo punto la richiesta di rispettare lo Statuto: far scegliere il segretario agli elettori attraverso le pri-
Questa classe dirigente ha sbagliato tutto, ma adesso il conto arriver Lo storico leader Terzi lascia il partito
aveva promesso le sue dimissioni per gli errori commessi nella gestione del partito e non perch veniva premiato: non gli basta fare il consigliere regionale, hanno ripetuti molti che pochi giorni fa hanno riempito lUrban center di Monza per ascoltare Civati. Il deputato dissidente ha spiegato la sua contrariet al governo inciucista con il Pdl. Tra gli applausi. Con lui i colleghi Lucrezia Ricchiuti, Alessia Mosca e Roberto Rampi. Tutti lombardi, giovani, critici, decisamente civatiani. Sabato parteciperanno allassemblea romana con un obiettivo: rifondare il Pd. Se non sar pi inclusivo bisogner farne un altro, ripete a modi slogan Civati. E su una cosa tutti sono daccordo, sia i critici capitanati da Quartapelle sia i
frondisti dellex rottamatore: il segretario deve essere nominato dagli elettori con le primarie e non nelle stanze chiuse di un congresso tra tesserati.
SE FARANNO cos dimostrano che questo non pi il Pd che ci siamo raccontati, il contrario. Ma, ha ribadito anche ieri Civati, abbiamo bisogno di uscire dallassemblea con la decisione di avviare un confronto vero e con un leader di garanzia vera per tutti, senza stravolgimenti delle regole. E anche le critiche ai vertici sono condivise da Lia Quartapelle: Una classe dirigente che ha giocato una partita sbagliando tutto; hanno fatto del male al Pd tanto quanto ne ha fatto Bersani. Il conto arriver. E si annuncia salato. Intanto lascia il Pd lombardo Riccardo Terzi, 72 anni, segretario dello Spi Cgil, una vita tra sindacato e partito: Non sono io che lascio il Pd, il Pd che ha lasciato andare alla deriva il suo progetto.
il Fatto Quotidiano
VUOTO A SINISTRA
LIBRO IN ARRIVO per Matteo Renzi, il terzo, questa volta per la Mondadori di Berlusconi. Nel giorno in cui il sindaco ha pranzato con Fabrizio Barca, sono trapelati dettagli sul suo nuovo testo, il terzo dopo Fuori e Dolce Stil Novo, usciti per la Rizzoli. Oltre la rottamazione arriver nelle librerie entro fine maggio: casa editrice, Mondadori. Un cambio di casacca che, riferisce lHuffington Post, dallo staff di Renzi spiegano cos: La casa editrice di Segrate ha fatto una proposta complessivamente migliore. Tale da battere la Rizzoli, che pure aveva sconfitto Mondadori
15
E il terzo libro
del fiorentino lo pubblica B.
nella corsa ai primi due lavori di Renzi. Ma ora ha vinto il colosso di Berlusconi, con lottimo argomento del denaro. Il libro, ancora da ultimare, sarebbe incentrato su tre temi: il lavoro, il futuro, la politica. Il capitolo finale una lettera a un bambino immaginario nato nel 2013.
ono un militante attivo. A disposizione? S, a disposizione (Gianni Cuperlo). Non mi interessa, lho detto in tutti i modi. Sto lavorando per unaltra cosa. Sono piuttosto gli altri che vogliono farmelo fare (Guglielmo Epifani). Il ruolo in questione il reggente del Partito democratico, quello che deve traghettarlo fino al congresso di ottobre. Sostanzialmente un ruolo a tempo, tecnicamente un segretario a tutti gli effetti (in caso di dimissioni dei vertici, per eleggerlo fino alla scadenza del mandato bastano i due terzi dellAssemblea, e non il complicato meccanismo di primarie pi delegati). Luned pomeriggio, il Pd in alto mare. Tradotto: non c modo di trovare un accordo. E allora si comincia a parlare di una figura di garanzia. Sabato in programma lAssemblea e i due candidati per ora pi gettonati, Cuperlo (spinto da DAlema e dalemiani) e Epifani (voluto da Bersani e bersaniani) sono in ribasso. Prima motivazione, queste due componenti del partito ormai sono in guerra aperta e visto com andato lo scontro in occasione dellelezione del presidente della Repubblica si teme la dissoluzione finale del Pd.
IPOTESI Circolano i nomi di Sergio Chiamparino (che per per ora dice no), di Castagnetti e di Anna Finocchiaro ACCORDI FUTURI Fabrizio Barca ha pranzato a Firenze con Matteo. Siamo alternativi, limportante tenere unito il partito
lusso di Firenze. Un modo per conoscersi. La mia partita non questa - ha ribadito il sindaco al suo interlocutore - Cuperlo, Epifani, Errani? Non mi interessa, per me vanno bene tutti, basta che abbiano la maggioranza. A Renzi i vertici uscenti del Pd hanno proposto una modifica dello Statuto, per cui verrebbero scisse le due figure di segretario e candidato premier. Un modo per mantenere lo status quo nel partito e mettere in campo Renzi alle elezioni. Lui ci starebbe. Nel Pd in molti non sono daccordo, a cominciare da Veltroni. Io sarei pure per dividere i due ruoli, ma non per eleggere un segretario senza le primarie, dice Matteo Orfini. Un leader scelto nelle chiuse stanze del Nazareno non sembra esattamente la risposta alla crisi del partito. E se il governo Letta per caso dovesse funzionare, il candidato premier non sarebbe forse il presidente del Consiglio uscente? Barca e Renzi hanno parlato dellAssemblea di sabato, ma entrambi hanno preso tempo. Barca ha raccontato la sua idea di partito. Non troppo lontana dalla mia, ha poi commentato Matteo ai suoi. Mentre lex Ministro dichiarava pubblicamente: Io e Renzi siamo complementari. Limportante che il Pd rimanga unito. Dopo settimane in cui sembrava sulla strada verso luscita a sinistra, ora evidentemente si riserva di decidere. Ha negato in pi occasioni di correre per la segreteria, ma da qui al Congresso, magari in accordo con Renzi, chiss. La partita dei due, comunque, non si gioca adesso. Il sindaco per ora ha chiesto solo una cosa:
vuole il responsabile organizzazione. Lesperienza insegna: Nico Stumpo, che ricopre questo ruolo nella segreteria dimissionaria, stato lorganizzatore delle primarie, quello che di fatto ha messo in piedi e gestito un regolamento atto a limitare la partecipazione, quello che ha impedito che al secondo turno si aprissero le porte dei gazebo. Ai danni dellex Rottamatore. Renzi ha gi il suo candidato: Luca Lotti, neo deputato, ex consigliere comunale a Firenze ed ex responsabile della sua segreteria.
NELLA SPERANZA di trovare una soluzione che metta una toppa temporanea, non ipotechi le ambizioni di nessuno e consenta a tutti di elaborare una strategia per il prossimo futuro, domani si riunisce il coordinamento politico del Pd (i vertici, la segreteria dimissionaria, pi i segretari regionali e provinciali). Si cerca dunque una figura di garanzia, super partes, che insieme a una segreteria allargata a tutte le componenti, traghetti il Pd al Congresso. Come al solito, questione di nomi. Sergio Chiamparino piacerebbe a molti. Per ora, lui ha detto no. Non ho neanche ripreso la tessera. Ma se glielo chiedessero tutti, le cose potrebbero cambiare. Certo una figura forte, che potrebbe pure poi candidarsi al congresso. E rompere qualche equilibrio. Altrimenti? Molti ricordano Pierluigi Castagnetti, una sorta di padre nobile. Orfini rif il nome di Anna Finocchiaro. La Puppato ripropone Bersani. E qualche renziano tira fuori Vannino Chiti.
cozzano, troppe variabili incontrollate. Matteo Renzi il reggente non lo vuol fare, il segretario neanche. Il premier s. Ieri ha incontrato Fabrizio Barca. I due hanno pranzato insieme: due ore al Four Season, albergo di
NUOVI EQUILIBRI Lex Rottamatore per la segreteria vuole decidere il responsabile organizzazione: possibilit per Luca Lotti
Nozze e martello
oma godona ha il potere di trasformarti. Ti mangia la vita, ti diR vora il passato e ti riporta ad un solo presente: la festa, la festa continua. Un rito che ha sue regole inviolabili. Il giro delle conoscenze deve essere quello giusto, vip e vippazzi che si mescolano a politici e intellettuali dal pensiero unico e fisso, attrici dal passato glorioso e dal futuro incerto insieme a nobildonne morte di fama.
IL RITOCCO impazza. Roma godona,
trionfo del lusso e del gossip nazionale, oggetto dellinvidia di masse sempre pi impoverite e rincitrullite dalla tv. Siamo qui per vedere la sposa ma lei non ci degna di uno sguardo, protestavano gli umili sulle scalinate dellAra Coeli in fremente attesa di Valeria Marini finalmente sposa. Lei, la diva senza qualit, non si concessa alle folle e quando arrivata gli ombrelli
dei body guard (tutti candidi come labito della sposa) hanno coperto la visione agli occhi e agli obiettivi dei paparazzi. Il popolo adorante si dovuto accontentare di Gigi DAlessio e Anna Tatangelo, Alba Parietti e Renato Balestra, Ivana Trump e Vladimir Luxuria e infine loro: Fausto Bertinotti e signora Lella. Ed con queste due presenze che la Capitale della festa continua celebra il suo trionfo (volevamo cambiare il mondo ma Roma ha cambiato noi) e propone un mistero ancora irrisolto. Dove, come e quando avvenuta la mutazione genetica del raffinato cultore delloperaismo torinese che alternava dotte citazioni in latino al ricordo di espiso di inediti della vita di Camus, in Bertinights. Uomo della festa e della notte. Una vita passata davanti ai cancelli delle fabbriche torinesi, poi nelle fumose stanze dove dopo il tradimento della Bolognina si vaneggiava di una improbabile rifondazione del comuni-
smo, e infine tra gli stucchi e i velluti del piano pi nobile di Montecitorio, che sprofonda nei salotti.
UN TRISTE declino? Negli anni passati Fausto Bertinotti, gi assurto a rappresentante della sinistra in cachemire, dallalto di un eloquio forbito e sempre in bilico su metafore ardite, trov il modo per spiegare la sua passione salottiera. Vado nei salotti come vado nelle piazze o in Parlamento: per affermare ovunque il diritto allalterit della sinistra antagonista. Va bene, va bene tutto e anche di pi. Ma poi il gossip impazza. La coppia Bertinotti ne fu vittima qualche anno fa. Si parl di separazione e addirittura di tradimenti. E Fausto insorse: offensivo solo pensare una cosa del genere. Salotto continuo, quindi. E baci abbracci alla coppia Valeria Marini e Giovanni Cottone, lei starlette, lui gi socio di Paolo Berlusconi, miracolosamente scampato anni fa ad un se-
GLI SPOSI
Giovanni Cottone, con Valeria Marini Sotto, i Bertinotti
Ansa / Pizzi
questro di persona, ora pu vantare Bertinotti come testimone di nozze. E la cronaca con le sue curiosit non risolve ancora il mistero del salto dalla fabbrica al salotto. Io non volevo essere semplicemente un mondano, diventare il re dei mondani, non volevo solo partecipare alle feste, volevo avere il potere di farle fallire, dice Jep Gambardella, il protagonista de La grande bellezza, il film di Paolo Sorrentino sulla Roma godona. E allora larcano forse risolto, la nuova frontiera rivoluzionaria del sub-comandante Fausto questa: uccidere la Roma by night. Per sempre.
18
MOVIMENTI
OFFESA allonore e al prestigio del presidente della Repubblica: questo il reato ipotizzato nei riguardi di 22 persone, iscritte nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore (Salerno) in uninchiesta sulla pubblicazione di decine di post sul blog di Beppe Grillo. Liscrizione ha sottolineato il procuratore della Repubblica di Nocera inferiore, Gianfranco Izzo stata fatta quale atto dovuto e fra gli indagati ha reso noto Izzo non vi Beppe Grillo. Linchiesta stata avviata nel maggio del 2012 quando il leader del Movimento 5 Stelle pubblic un post definendo una salma il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. La dura affermazione, ma soprattutto i commenti offensivi che ne seguirono, fecero avviare linchiesta da parte della Procura di Nocera Inferiore che incaric gli agenti della
il Fatto Quotidiano
Beppegrillo.it:
Polizia Postale di fare piena luce sulla vicenda e di identificare gli autori dei post. Dopo alcuni mesi di indagini, con riscontri anche attraverso server internazionali, la Polizia Postale ha trasmesso alla Procura un elenco di 22 internauti autori dei commenti. Si tratta di persone individuate in numerosi centri italiani come Roma, Genova, Catania, Taranto, Terracina (Roma), Ascoli, Casal di Principe.
Zanca
a resa dei conti arriver prima di venerd. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio caleranno su Roma per parlare a muso duro con i loro eletti in Parlamento. Sui soldi non si scherza. E chi ha intenzione di non restituire la parte di diaria non rendicontata potrebbe finire alla pubblica gogna. La discussione va avanti da settimane, con largo anticipo sul primo stipendio che arrivato il 27 di aprile. Che fare con gli euro che non si spendono per viaggi, affitto, telefono e collaboratori?
mail di marted scorso: ricordava i discorsi fatti in campagna elettorale, rinfrescava la filosofia del Movimento, avvertiva del fracasso mediatico che avrebbe provocato la notizia che i grillini si erano fatti contaminare dalla casta. E a quel punto, invitava gli eletti a indicare una rosa di nomi, tre associazioni tra cui scegliere quella a cui destinare i soldi risparmiati dallo Stato. Invece
Beppe Grillo LaPresse
IL CODICE di comportamento
firmato dai candidati prima delle lezioni parlava chiaro: si restituiscono 2500 euro dellindennit. Punto. Sul resto quasi 10mila euro tra le varie voci della busta paga di un parlamentare i guru dei Cinque Stelle si erano affidati alla coscienza degli attivisti del Movimento. Ma non avevano fatto i conti con lo straniamento di chi si visto lievitare il conto corrente allimprovviso. Ma lo sai cosa vuol dire
CONTRASTI Vito Crimi: Faremo come promesso La marchigiana Terzoni: Impossibile fare questo lavoro con 2500 euro al mese
vedersi accreditare 20mila euro tutti dun colpo? sgranano gli occhi nello staff Qui c gente che non aveva nemmeno un lavoro! Cominci a pensare che devi rifarti il guardaroba perch non hai i vestiti adatti ai nuovi posti che fre-
quenti, poi c da rifare anche quelli di mogli e mariti... non ne esci pi!. Cos, per fugare i dubbi che circolavano da settimane tra senatori e deputati M5S, si deciso di fare come al solito, un bel sondaggio sul forum interno e passa la paura. Domenica i risultati sono stati anticipati ieri da Repubblica gli eletti hanno votato. E a sorpresa (ma neanche tanto) hanno vinto quelli che dicono che i soldi avanzati se li vogliono tenere: sono una sessantina di parlamentari, mentre solo quaranta hanno seguito la linea Grillo, ovvero restituire tutto ci che non documentato. Il leader laveva dettata chiaramente in una
CONFIDENZE Qui c gente che era disoccupata Adesso pensa al mutuo: sa cosa vuol dire vedersi accreditati 20 mila euro in una botta sola?
niente. Di associazioni, non se n nemmeno parlato. Ieri, i Cinque Stelle hanno passato tre ore a cercare la strega, la talpa che avrebbe diffuso alla stampa i risultati del sondaggio top secret. Qualcuno intanto affida a Facebook le ras-
sicurazioni: Manterremo gli impegni presi in campagna elettorale dice il capogruppo al Senato Vito Crimi in un video . Abbiamo gi cominciato rinunciando ai rimborsi elettorali e sono 42 milioni di euro; abbiamo gi restituito 400 mila euro al mese dellindennit, abbiamo gi deciso di rinunciare allindennit di fine mandato. Roberto Fico viene aggredito dai suoi amici virtuali. La marchigiana Terzoni cerca di spiegare perch non si pu fare il deputato con 2500 euro al mese. Bartolomeo Pepe ragiona: Restituiremo tutto, certo non chiedeteci di affamare i nostri sottopagati collaboratori. Altri ancora parlano di mutui, di fi-
gli, di tasse da pagare. In mezzo c anche chi non ha assunto nessuno, viveva gi a Roma, ma adesso rivendica quel contratto siglato prima del voto, dove di restituzioni non si parlava. Lo staff, nel frattempo, smista le centinaia di mail degli attivisti inferociti.
LE GRIDA contro i ladri se le sentono ancora nelle orecchie, non si accontentano del maltolto di Crimi. Vogliono i nomi dei traditori. Vogliono sapere chi sono, per non votarli mai pi. Qualcuno, a Milano e a Genova sta pensando che forse sarebbe il caso di buttarli a mare. Twitter @paola_zanca
he un bambino nato in ItaC lia da genitori stranieri sia dichiarato solo per questo immediatamente nostro concittadino, appare giorno dopo giorno unutopia politica. Reclamata, peraltro, dal 72,1 per cento degli italiani, se ha visto giusto lIstat, in unindagine condotta su 8 mila famiglie e diffusa nel corso del 2012. Lo ius soli s nel cuore di Enrico Letta ma non nel programma su cui il governo ha ottenuto la fiducia. E quel far del mio meglio ma vedremo, con cui il presidente del Consiglio ha concluso il suo ragionamento sul tema, non certo un buon viatico per la ministra dellIntegrazione Ccile Kyenge, che pure vuole andare avanti presentando nelle prossime settimane un disegno di legge sulla cittadinanza per le seconde generazioni di immigrati: un milione di ragazzi, il 65 per cento dei quali nati in Italia, che costituiscono oltre il 7 per cento della popolazione scolastica. Ma, al di l dello ius soli integrale di stampo Usa, che del resto non ha riscontro in nes-
sun paese dEuropa, sembra tuttavia concretamente possibile migliorare fortemente la crudele legge 91 del 1992 sulla cittadinanza (approvata allunanimit dal Parlamento dellepoca) che impone a un ragazzino nato in Italia di trascorrere 18 anni ininterrotti prima di poter accedere alla cittadinanza. E che, colmo della cattiveria, allo scoccare dei 18 anni non ti concede automaticamente la cittadinanza, come avviene ad esempio in Francia, ma ti d un anno di tempo per presentare domanda e se scoccano i 19 anni, tanti saluti.
CI SONO alcuni segnali politici che paiono incoraggianti. Il primo viene dal Movimento 5S che ha fatto sapere, con il suo capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi, di essere daccordo con Ccile se il bambino integrato e se respira la cultura del paese. Un bel passo avanti rispetto a quando Beppe Grillo defin in un suo post senza senso lo ius soli. E se Roberto Maroni lo definisce con un tweet una perdurante follia buonista, cui la Lega da sempre contraria e il vicepresidente del Senato Maurizio
Gasparri giura che in Italia non passer mai, spunta sugli stessi banchi del Pdl una proposta del senatore Carlo Giovanardi per concedere allinizio della prima elementare la cittadinanza ai bambini nati in Italia quando almeno un genitore straniero fosse da almeno un anno in Italia. Questo, per evitare ad esempio che donne in gravidanza giungano a bella
posta a partorire nel nostro paese, come accadeva in Irlanda alla fine degli anni 90, quando vigeva ancora una legge sullo ius soli integrale, poi cambiata in tutta fredda. Giovanardi, che prima la pensava in modo ben diverso, ha annunciato limmediata presentazione di un disegno di legge in questo senso. Lex ministro dellIntegrazione Andrea Riccardi com-
pie il percorso opposto: dallo ius soli in cui credeva prima, allo ius culturae, al quale si convertito: cittadinanza solo dopo la conclusione di un ciclo scolastico, ha proposto a Repubblica. A Giovanardi basta la prima elementare, lui chiede la quinta. Finora le proposte di riforma presentate dal centro sinistra, sin da quella dellultimo gover-
no Prodi, insabbiatasi in Parlamento, hanno lasciato aperti due canali: cittadinanza ai bambini nati in Italia subito, con genitori stranieri sufficientemente integrati, e cio in condizione regolare e in Italia da almeno cinque anni. E cittadinanza ai bimbi stranieri non nati, ma venuti da piccoli nel nostro paese, al compimento di un intero ciclo di studi. E in Europa, quali sono le regole?
IN FRANCIA ci sono tre possibilit: cittadinanza automatica a 18 anni, se i giovani qui nati vi hanno tenuto la loro residenza, continua o discontinua, per almeno cinque anni dagli 11 in poi. A 16 anni, se linteressato ne fa domanda. A 13 anni, se fanno domanda i genitori, sempre con cinque anni di residenza obbligatoria. In Germania, cittadinanza automatica se un genitore ha il permesso di soggiorno illimitato da almeno tre anni. Nel Regno Unito ci vogliono 10 anni di residenza dopo la nascita senza assentarsi per pi di 90 giorni. Resta da vedere cosa esattamente proporr Ccile Kyenge e se il governo avr la voglia e la forza di appoggiarla.
CARLO GIOVANARDI Cittadinanza allinizio della prima elementare ai nati in Italia quando un genitore qui da un anno
ANDREA RICCARDI per lo ius culturae: concederla solo alla fine di un ciclo scolastico
CCILE KYENGE decisa ad andare avanti: presenter nelle prossime settimane un progetto di legge
il Fatto Quotidiano
ECONOMIA
NIENTE PARATA, niente sfilate. Le forbici della spending review hanno annullato le celebrazioni per il 161 anniversario della fondazione della Polizia di Stato previste il prossimo 16 maggio a Piazza del Popolo. La piazza nel cuore della Capitale che tradizionalmente ha fatto da cornice alla cerimonia rester quindi vuota: la festa della Polizia costa troppo. Lo scorso anno il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri e il capo della Polizia Antonio Manganelli onorarono i caduti e consegnarono medaglie e riconoscimen-
19
Spending review,
ti per meriti straordinari. Quest'anno, nel segno della sobriet, la celebrazione stata cancellata dalle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio. Ma solo la prima di una serie: la direttiva del governo ha depennato tutte le feste delle forze dell'ordine.
POMIGLIANO Bocciato ricorso, la Fiom riprova naltra vicenda giudiziaria sopra il cielo di Pomigliano. Stavolta a vantaggio della Fiat che veU de respingere, dal Tribunale di Roma, lultimo ricorso per discriminazione presentato dalla Fiom. La vicenda riferita allaccordo di cassa integrazione straordinaria siglato il 7 febbraio, senza la firma della Fiom, che suddivideva i dipendenti in tre aree, A, B e C e in cui solo la prima fascia era addetta alla produzione della Panda. Gli unici dipendenti esclusi da questa area, per, erano quei 19 lavoratori Fiom che avevano vinto un precedente ricorso ed erano stati riammessi in fabbrica ma che non avevano i 6 mesi di anzianit previsti per essere inseriti pienamente in produzione. Una circostanza discriminatoria, secondo i legali della Fiom, che hanno presentato il ricorso. Il giudice, per, ha giudicato sufficiente a validare lintesa la firma dei sindacati e quindi ha respinto listanza di Landini. Presenteremo appello presso il Tribunale di Roma, spiega al Fatto lavvocato Panici, perch convinti delle nostre ragioni.
Dopo la fallimentare esperienza Alitalia con la rumena Carpatair finita con un Atr 72 fuori pista a Fiumicino, 16 feriti e laereo sbianchettato nottetempo per far sparire la livrea italiana, e dopo che i manager avevano giurato contriti che non sarebbe mai pi successo che in Italia altre compagnie straniere avrebbero volato al posto di
un normale volo Alitalia, ma non cos, e una minuscola nota in corpo 6 avverte che quei voli sono in realt operati da una compagnia straniera. Sentita dal Fatto, Alitalia non pu far altro che confermare, anche se i DAL GIUGNO prossimo su quel- dirigenti ci tengono a precisare la linea voleranno gli svizzeri di che una differenza con la CarDarwin Airline al posto di Ali- patair a ben vedere c perch talia. Basta andare sul sito della mentre allora si trattava di un compagnia italiana per avere wet lease, cio di un contratto di conferma, anche se bisogna noleggio, questa volta un code guardare bene: i biglietti per share, cio Alitalia si accorda l'Ancona-Roma e viceversa so- con Darwin e vende i biglietti no venduti come si trattasse di per conto degli svizzeri. I quali poi incassano anche una percentuale sui voli di quei passeggeLINCIDENTE ri che da Fiumicino proseguono per gli Laereo finito Usa con Alitalia. fuori pista a Dal punto di vista dei Fiumicino. Lo clienti-viaggiatori stemma Alitapoco cambia, per, e lia venne canse non zuppa pan cellato Ansa bagnato. La sostanza che quando prenotano, credono di comprare un volo Alitalia, ma quando poi si presentano in aeroporto si trovano la sorpresa, con un altro aereo e un equipaggio non italiano. Il code sharing un metodo praticato anche da altre compagnie, ma in Italia e in tutto il mondo le proteste dei consumatori contro questo sistema sono molto forti. Nel caso specifico Alitalia
quella nazionale, i capi dellazienda dei patrioti berlusconiani ci ricascano. E proprio sulla rotta Ancona-Roma, quella a suo tempo affidata a Carpatair.
c una triplice aggravante. Prima di tutto c il precedente Carpatair, poi il fatto che in ballo la stessa tratta delle polemiche Roma-Ancona, e infine la circostanza che Alitalia rinuncia a esercitare con propri aerei e propri dipendenti un volo interno e per di pi lo fa in un contesto di poca trasparenza che rasenta la segretezza, con uno scarso rispetto della clientela. I dirigenti Alitalia si giustificano dicendo che la linea Ancona-Roma non redditizia e quindi andrebbe cancellata del
ANDATA E RITORNO I manager avevano giurato: mai pi compagnie straniere in Italia, poi laccordo con la Darwin per la rotta Roma-Ancona
tutto e se non stato ancora fatto perch i capi dell'aeroporto marchigiano puntano i piedi. Il ricorso a Darwin Airline al posto degli aerei e degli equipaggi Alitalia sarebbe la quadratura del cerchio, perch gli svizzeri riuscirebbero a guadagnare do-
ve Alitalia perde potendo contare sugli aerei adatti, piccoli bimotori Saab 2000 da 50 posti. Anche se, in realt, pure Alitalia ha proprio una sua compagnia regionale (Cityliner) con 20 piccoli bimotori Embraer per il corto raggio e per di pi con contratti di lavoro stracciati per contenere le tariffe. Il fatto che anche questa storia di Ancona dimostra che Alitalia sta perdendo o cedendo quote di traffico a tutto spiano. In Lombardia, per esempio, gli svizzeri della rinata Swissair stanno soffiando traffico di lungo raggio ad Alitalia ricorrendo ad un sistema esattamente opposto a quello che Alitalia usa sulla tratta Ancona-Roma. Mandano a Milano un piccolo Bae 146, il
jumbolino, caricano passeggeri italiani e li portano a Zurigo per poi imbarcarli verso gli Stati Uniti. Seguendo questa linea di espansione stanno comprando addirittura 7 nuovi Boeing 777.
DOPO ESSERSI buttata a capofitto nel settore charter proprio questo inverno, ora Alitalia sta scivolando anche in questo mercato e cedendo alla italo-lituana Small Planet larghe fette di clientela con la giustificazione che questa estate non avrebbe macchine a disposizione. Il lungo raggio poi, un pianto: chiusa la Roma-Pechino, cancellato Newark, in chiusura Rio de Janeiro, Fortaleza e Toronto. Mai partite la New Delhi e la Johannesburg.
LA RELAZIONE
nche il presidente della A Consob, Giuseppe Vegas, si adeguato al costume corrente che vede i vertici delle principali istituzioni pubbliche prendere la parola per pontificare sulluniverso mondo senza dare alcun ragguaglio sensato sui loro compiti distituto. La Consob, per chi non tenuto a saperlo, la Commissione Nazionale per le Societ e la Borsa, praticamente la polizia dei mercati finanziari. Bene, ieri Vegas, tre anni fa traslocato di colpo dalla poltrona di viceministro dellEconomia con Giulio Tremonti a quella della Consob, ha mostrato con solare evidenza che cosa si ottiene mandando un politico a guidare la Consob. Le 24 cartelle fitte del Discorso annuale al mercato finanziario sono state lette con tono monocorde senza che a suscitare qualche emozione nelluditorio comparissero mai vocaboli audaci quali Monte dei Paschi di Siena o Unipol, o Fonsai. Vegas non ha citato Giuseppe Mussari (ex presidente del Montepaschi e dellAssociazione bancaria oggi sotto in-
chiesta) per ha citato Tucidide e ha detto la sua su un sacco di cose. Adesso sappiamo che al presidente della Consob piace il governo delle larghe intese, soprattutto perch apprezza il clima di responsabilit condivisa; si allinea poeticamente allo spirito del tempo (unausterit senza speranza pu diventare il detonatore di una crisi generalizzata); filosofeggia sulla finanza, rilevando che il suo ruolo non va enfatizzato ma neppure demonizzato.
LUNICO riferimento indiretto agli scandali finanziari che stanno gettando nel ridicolo tutto il sistema (non solo su Montepaschi ma anche sul salvataggio Fonsai da parte di Unipol con la regia di Consob e Mediobanca aperta uninchiesta alla procura di Milano) merita di essere riportato integralmente: In un contesto aggravato dalla crisi e da episodi assurti agli onori delle cronache, non si pu non ricordare come il Fondo monetario internazionale, al termine della valutazione sulladeguatezza della vigilanza del marzo scorso, abbia giudicato il nostro si-
LAUTORITHY Il presidente della Consob parla di Tucidide ma non di Mussari e neppure del caso Fonsai-Unipol
sante se Vegas avesse almeno ripetuto il racconto sullo scandalo Mps fatto il 30 gennaio scorso al Messaggero. Ieri sono stati Federconsumatori e Adusbef a chiedere a Vegas come mai abbia impiegato 18 mesi a rendere noto al mercato lesposto ricevuto nellestate del 2011 sui derivati del Montepaschi. Ieri Vegas ha pietosamente sorvolato e quindi bisogna ricapitolare. Il 2 agosto 2011 la Consob ha ricevuto un esposto anonimo che spiegava tutte le porcherie in corso al Monte dei Paschi sui derivati. Il cosiddetto e mitico mercato stato informato della bomba da miliardi di euro innescata da Mussari al Mps solo il 23 gennaio 2013 dal Fatto. Nel frattempo che cosa aveva fatto Vegas? A quanto detto nellintervista a cose fatte, ha chiesto informazioni a Mussari, che si ben guardato dal darle. Notando una certa reticenza, Vegas ha pazientato per soli cinque mesi, per poi rivolgersi alla Banca dItalia il 27
dicembre 2011. Bankitalia ha risposto dopo sei mesi in modo evasivo, o comunque non sufficiente a provocare reazioni della Consob. Nel frattempo era cambiato il vertice Mps, al quale sono state chieste ancora informazioni. Il derivato bomba detto Alexandria stato rivelato dal presidente Alessan-
dro Profumo e dallad Fabrizio Viola alla Consob il 25 ottobre 2012, e tenuto nascosto dalla Consob al mercato per 3 mesi, fino a quando la notizia non uscita sul Fatto. Di tutto questo nella sua relazione annuale di ieri Vegas stato ben attento a non dire una parola.
Twitter@giorgiomeletti
20
brevi
CRONACHE
ROMA SUICIDA VICEDIRETTORE TGR RAI
il Fatto Quotidiano
MILANO DONNA INCINTA COLPITA AL VOLTO CON ACIDO Una 36enne al secondo mese di gravidanza, S.F., stata colpita al volto con dellacido da un uomo in scooter, mentre stava andando in ospedale per degli esami a Cuggiano (Milano). La donna ha riportato ustioni non gravi, per una prognosi di 20 giorni.
l vicedirettore del Tgr Rai, Paolo Petruccioli, 57 anni, si ucciso ieri mattina, gettandosi dal quarto piano degli uffici Rai di Borgo SantAngelo. Prima di uccidersi, ha mandato una mail alla moglie, annunciandole il suo gesto. La donna ha tentato di intervenire, inutilmente. Ansa
AVELLINO SCIAME DI API ATTACCA CASE Uno sciame di almeno 10mila api ha attaccato ieri i residenti di alcune palazzine di San Martino Valle Caudina (Avellino), che si sono barricati in casa e hanno allertato carabinieri e vigili del fuoco. A provocare la furia degli insetti, la morte dellape regina.
e Giuseppe Lo Bianco
aolo Borsellino dal ritratto appeso alla parete del salotto della casa di via Cilea a Palermo, con quel suo sguardo sornione e limmancabile sigaretta in mano, guarda Agnese, sua moglie, nella bara coperta da un velo di pizzo. Fiammetta, Lucia e Manfredi accarezzano la mamma per lultima volta. Ci sono Rita, sorella di Paolo, e il fratello Salvatore. Manfredi reduce dai Bologna dove si sottoposto ad un intervento alla spalla si muove a fatica, con il braccio immobilizzato dal tutore e cerca di evitare gli abbracci degli amici e parenti. Arriva un mazzo di fiori accompagnato da un biglietto. Manfredi lo legge: Le mie pi vere condoglianze, Vincenzo Calcara.
Un soldato della famiglia mafiosa di Castelvetrano al soldo del boss Francesco Messina Denaro, padre di Matteo, attuale capo di Cosa Nostra: incaricato di uccidere il magistrato, decise di collaborare con la giustizia. Colpito dal rispetto che Borsellino gli portava, divenne suo amico. Sono trascorsi 21 anni da quel 19 luglio quando una bomba in via dAmelio fe-
ce saltare in aria il giudice Borsellino e gli agenti della scorta, e mani ancora anonime fecero scomparire la sua agenda rossa.
ANCHE IERI come allora la fami-
LA RIVELAZIONE Il 25 giugno 92 il procuratore incontr i Ros Mori e De Donno per parlare dellanonimo Ma voleva vedere solo il secondo ufficiale
glia ha scelto funerali privati nella Chiesa di Santa Luisa de Marillac: la stessa dove Paolo ricevette lultimo saluto, gremita di magistrati titolari dei processi sulle stragi a Palermo e a Caltanissetta come Nino Di Matteo, Sergio Lari, Nico Gozzo, Francesco Messineo, Roberto Scarpinato, e di tante persone comuni. C anche Antonio Ingroia, che Agnese aveva voluto incontrare per dirgli di non smettere mai di cercare la verit. In prima fila il ministro dellInterno Angelino Alfano, quello della Giustizia Anna Maria Cancellieri e il presidente del Senato Pietro Grasso. Dopo la messa escono da una porta seconda-
ria, quasi a voler evitare i tanti cittadini che fuori salutano Agnese Piraino Leto con un lungo applauso mentre passa il feretro, sorretto anche dal figlio Manfredi, commissario di Cefal. Quello di Agnese stato un martirio bianco, per la sofferenza che ha dovuto sopportare e per la forza nel continuare a chiedere verit ha detto durante lomelia Don Cosimo Scordato, parroco di Bagheria, confessore di Agnese. Lultima volta che sono andato a trovarla mi ha detto: Ho dato Paolo, ho protetto i miei figli, vorrei attendere la nascita della figlia di Fiammetta ma se non sar possibile sono pronta a morire. Mi ha ripetuto come sempre la sua pretesa di verit. Manfredi sale sullaltare per ringraziare i medici e il personale paramedico dellospedale Civico di Palermo, dove Agnese stata ricoverata
per gran parte dei suoi ultimi anni. Proprio ieri, un frammento importante di una nuova verit sulla stagione stragista arrivato nellaula di Caltanissetta del processo Borsellino quater (dove hanno osservato un minuto di silenzio per Agnese). In tribunale ha deposto lufficiale dei carabinieri Carmelo Canale, che il 25 giugno del 1992 accompagn Borsellino alla caserma Carini per un incontro riservato con gli ufficiali del Ros Mori e De Donno. Canale ha rivelato che il giudice era interessato allanonimo diffuso poco dopo la strage di Capaci, che conteneva
riferimenti non solo allinchiesta mafia e appalti ma anche ad un accordo mafia -politica, che tanto somiglia alla trattativa. E che quel giorno gli chiese di incontrare solo De Donno, (non anche il generale Mori che pure partecip all'incontro), perch un collega gli aveva detto che poteva essere lautore dellanonimo. Un documento che ora diventa centrale nella ricostruzione dellaccusa: sono le parole del Corvo 2 ad allarmare lex ministro Mannino che in quei giorni incontr il generale dei Ros Subranni e lex numero 3 del Sisde, Contrada. Lavvio, secondo laccusa, della trattativa.
Avviso a pagamento
La prossima riforma contiene molte nuove norme per regolare la convivenza coi vicini e i doveri dellamministratore
RICHIEDILA SUBITO
GRATIS
800.08.87.51
l u n e d i - s a b a to 9 - 2 0
DA ALTROCONSUMO.
CH I AM A G R AT I S A N C H E DA I C E L LU L A R I
VA I S U: altroconsumo.it/condominio
Con loccasione puoi anche conoscere meglio Altroconsumo: la pi grande organizzazione indipendente che informa, consiglia e difende i consumatori.
il Fatto Quotidiano
ALTRI MONDI
21
Pianeta terra
USA PRIMO TEST PER LA PISTOLA 3D IN PLASTICA Liberator, la prima pistola in plastica, creata da una stampante in 3D (progetto della Defense Distribuited, azienda no-profit texana) che ad aprile aveva avuto una licenza federale, ha ieri sparato il suo primo colpo, dopo 8 mesi di studi.
LIBIA MINISTERI SOTTO ASSEDIO Da giorni milizie armate hanno circondato con pick up armati di mitra e cannoni i ministeri degli Esteri e degli Interni, per chiedere le dimissioni del premier Ali Zeidan, e del presidente del Congresso nazionale, colpevoli di aver fatto parte del regime di Gheddafi. Ansa
SOPRAVVISSUTI Il lavoro
rende liberi, scritta che campeggiava allingresso del lager. A sinistra, Erich Priebke, 99 anni
Ansa - LaPresse
Oppes
quasi settantanni dalla capitolazione del Terzo Reich, parte una nuova offensiva giudiziaria contro gli ultimi reduci del regime nazista. Il primo a cadere Hans Lipschis, 93 anni, un ex-guardiano del campo di concentramento di Auschwitz, di origine lituana, arrestato nella sua casa di Aalen, nel sud-ovest della Germania, per ordine della procura di Stoccarda. Il suo nome era stato inserito di recente dal Centro Simon Wiesenthal di Los Angeles al quarto posto di una nuova lista di 50 presunti criminali di guerra ancora in vita.
di cuoco tra il 1941 e il 44. Per sua stessa ammissione (nelle scorse settimane era stato scovato e intervistato da un giornalista di Die Welt) fu prima soldato e poi sottoufficiale delle Ss, dove milit nella terza Panzer-Division, tristemente celebre per il suo coinvolgimento in numerosi crimini di
LISTA FINALE Secondo il centro ebraico che d la caccia ai criminali di Hitler, una cinquantina di loro sarebbe ancora in vita
guerra. Nel 1956, si trasfer negli Stati Uniti, dove visse indisturbato per 26 anni, lavorando nella leggendaria fabbrica di chitarre Harmony (la marca delle pi grandi star, da Elvis Presley a Bob Dylan). Nel 1983 lo deportarono in Germania, proprio dopo aver scoperto il suo passato come membro delle Ss. Ma ci sono voluti altri trentanni perch la giustizia tedesca decidesse di intervenire. Nonostante let, dopo una visita medica si stabilito che pu essere in grado di sopportare la detenzione. Del resto, il boia delle Fosse Ardeatine, Erich Priebke, che a luglio compir 100 anni, sconta ancora (seppure in regime di semi-libert a Roma) una condanna allergastolo.
PROBABILE che, nelle prossime settimane, a quello di Lipschis possano fare seguito nuovi arresti: lUfficio centrale per le indagini sui crimini del nazionalsocialismo di Ludwigsburg ha infatti deciso di applicare la nuova giurisprudenza emersa con il processo, due anni fa, a carico di John Demjanjuk, lex guardiano ucraino del lager polacco di Sobibor, condannato a cinque anni di carcere per complicit nella morte di 30mila ebrei sterminati in quel campo. Nei suoi confronti non erano emerse prove dirette ma solo elementi indiziari, considerati per sufficienti proprio perch risulta provata la sua attivit lavorativa nel campo. Lo stesso avvenuto con Lipschis (in una situazione simile a quella di altre decine di ex-guardiani di lager ancora in vita, anche se tutti ultranovantenni). Ad Auschwitz, dove vennero sterminate circa un milione e 300mila persone, il lituano originario di Kretinga avrebbe svolto la funzione
Efrat (Cisgiordania)
l vento fa turbinare la polvere e le sagome si offuscano per qualche seI condo. Non il momento di tirare. Poi il colpo esplode, secco, e centra tra gli occhi il terrorista di cartone. Quando abitavo a Williamsburg la mia era lunica famiglia bianca in una via di neri. Mi sono sempre sentito estraneo l e nel 1972, quando ho compiuto dician-
nove anni ho Alyah (fare ritorno in lingua ebraica) in Israele dove per prima cosa sono entrato in Tsahal, lesercito per i 3 anni di servizio militare. Allora la leva era obbligatoria, ma anche se non lo fosse stata, avrei servito il mio Paese comunque. Yisrael Danzinger, ebreo americano, ricorda con astio la sua vita di adolescente nel quartiere di Brooklyn, allora malfamato e pericoloso, oggi centro della movida newyorkese. Mentre parla ricarica lM16, il mitra pi usato dai coloni ebrei della Cisgiordania, da loro chiamata Samaria e Giudea, secondo la Bibbia. Lassociazione no profit da lui fondata nel 1988, Mishmeret Yesha i guardiani di Judeah e Samariah - oggi conta circa 5mila vo-
lontari, tutti coloni ovviamente, e ha come obiettivo principale la difesa armata delle colonie e degli avamposti ebraici nei Territori palestinesi. Per questo, organizza corsi di addestramento, in collaborazione con la compagnia di sicurezza Caliber3 (Calibro 3) quando si tratta di far toccare con mano come si difendono le colonie. Daniela, Sarah e Ruth, ebree americane in tour nei Territori, iniziano cos ad
armeggiare maldestramente con il calcio di unenorme pistola nera a doppia canna. Lo sguardo azzurro ghiaccio di Yisrael, circondato da una ragnatela di rughe provocate dal sole e dallaria secca del deserto, si scioglie in unespressione di tenerezza per queste ragazze volenterose e cos fedeli alla causa da aver pagato circa 150 euro per 5 ore di training (costo per laddestramento base offerto da Caliber3) ma decisamente incapaci, anche se per nulla intimorite dalla potenza letale di queste armi: si spara ai bersagli con pallottole vere, mica a salve. Un plus che rende questa giornata particolare ancora pi elettrizzante, almeno dal loro punto di vista. Sono le nipoti di amici e vogliono capire come si vive nelle colonie e negli outpost dove siamo costretti a difenderci dai palestinesi 24 ore su 24. Tutti i giorni dellanno, senza riposo. Siamo sempre in pericolo. Abbiamo appena sepolto un giovane uomo, Evyatar Borowskydi 32 anni, padre di 5 figli che ora cresceranno orfani. Un palestinese, un terrorista, lha accoltellato mentre stava aspettando lautobus, appena fuori dalla colonia dove viveva vicino a Nablus, racconta Danziger con una smorfia di rabbia, mentre il suo sguardo torna glaciale. Dopo averlo ammazzato gli ha anche rubato la pistola che aveva nella borsa e ha cercato di sparare ai soldati israeliani che stavano a un check point poco lontano. Non possiamo mai abbassare la guardia. Poi aggiunge lapidario che i palestinesi li vogliono tutti morti ma che anche Netanyahu non li ama. Qualche mese fa i soldati dellesercito israeliano han-
no fatto unincursione notturna nellavamposto di Migron e lhanno distrutto dopo aver sgomberato tutti quanti, anche i bambini sono finiti per strada nel cuore della notte. Ma se pensano che ci arrenderemo si sbagliano di grosso. Netanyahu dovr passare sul nostro cadavere prima di farci uscire dalle colonie. Da qui non ce ne andremo mai e continueremo ad ampliarle perch questa terra nostra, come scritto nella Bibbia. Mentre ascoltiamo queste affermazioni senza ritorno, arriva Mark, un gigante di 35 anni di origine sudafricana, che ogni anno rientra temporaneamente nellesercito come riservista volontario.
UNO DEGLI ISTRUTTORI di Caliber3
oltre che un colono di Efrat, ma ora si sta preparando per diventare rabbino. I coloni sono come tutte le altre persone, mica siamo delle bestie rare o facciamo cose diverse dagli altri. Ognuno ha il proprio lavoro. C chi fa limpiegato, chi il medico, chi linsegnante di matematica o il politico come lex ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, sollevato dallincarico perch in attesa di essere giudicato dai magistrati israeliani per abuso dufficio. Mark continuer a fare listruttore presso Caliber3 per i servizi di sicurezza delle societ israeliane e straniere (per questioni di privacy non ci dice quale sia quella italiana che si rivolta a loro) che vogliono migliorare la resa delle loro guardie private. Anche se divento rabbino devo pur vivere e mantenere i miei 4 figli, dice ridendo. Nel tardo pomeriggio ci raggiunge David, docente di storia in una scuola media. Anche lui vive in una colonia, Shilo. un volontario di Mishmeret. Oggi anzich addestrarsi con le armi, aiuter il suo amico Ysrael a piantumare. Il secondo obiettivo dellong di Danzinger lo sviluppo del territorio. Ma deve anche comprare un giubbotto antiproiettile nuovo, prodotto da una fabbrica gestita da Mishmeret. Secondo loro, per fare il contadino in queste zone meglio indossarlo.
22
IL CALCIO
SPETTACOLI.SPORT.IDEE
DEL FATTO
TOP & FLOP
di Paolo Ziliani
il top KLOSE Nessuno nella storia della Lazio cera riuscito: 5 gol in un solo match, tutti su azione. E se Pektovic non lavesse tolto al minuto 68 Implacabile.
il flop AGNELLI Dopo la scritta 30 scudetti allo Juventus Stadium, il cartello 31 sul pullman della Juve nel giorno della festa. Arroganza continua. Impuniti.
Beccantini
desso che ne mancano solo tre, e gi stasera e domani si torna in campo, sembra quasi che il campionato abbia fretta di togliere il disturbo. La Juventus campione dItalia per la seconda stagione consecutiva, e su questo non ci piove. Il Pescara torna in serie B a un anno dai coriandoli di Zemanlandia. Cerano una volta Immobile, Insigne e Verratti. Chi conta di pi, i giocatori o lallenatore? Qualcuno che non sia allenatore - e, dunque, parte in causa - pu gentilmente rispondere? Grazie. La mia risposta : i giocatori. Quasi sempre, non sempre. esempio, penso alla scintilla dellidea. Idem se mi parlano di Mazzarri, il cui Napoli si sta brillantemente aggiudicando lo scudetto dei terrestri, davanti a Milan, Fioren-
tina e Roma. Era unInter tutta pelle e ossa, quella caduta al San Paolo. Paradossalmente, per met partita, una delle pi decenti dellera Stramaccioni. Fragile e senza attaccanti, ma generosa. La differenza lha sancita Cavani. Tre gol, centouno nel Napoli: sul secondo posto c il marchio delle sue razze. Rester, non rester? De Laurentiis non pone limiti alla provvidenza; Real e Manchester City calino gli assi, se davvero li hanno e lo vogliono. Ai 6 punti in pi che la Juventus sbandiera in barba alla Champions, il Napoli risponde con un clamoroso pi 17. E la posizione di Pandev, rifinitore in maschera dietro al matador, conferma il fiuto tattico di Mazzarri. Il calcio non sempre galantuono, come si dice del tempo. Se la Juventus stata di gran lunga la squadra pi forte e regolare, la Fiorentina ha offerto il gioco pi spumeg-
giante. E sabato, nella ripresa, lo aveva sviluppato anche contro la Roma. Una Roma tutta rannicchiata attorno ai Burdisso e ai Castan. Non hanno vinto i pi bravi, hanno vinto i pi cinici. Ha deciso Osvaldo, i cui colpi di testa, dentro e fuori campo, continuano a riempire tabellini e rotocalchi. Ha 27 anni, Osvaldo, e deve proprio a Firenze il battesimo del fuoco. Sigl una vittoria memorabile contro la Juventus, e sempre a Torino, contro i granata, timbr in rovesciata i
preliminari di Champions. Andreazzoli ha rianimato la Roma e, il 26 maggio, contender la Coppa Italia alla Lazio. Il suo destino scritto, comunque. Baldini e Sabatini avrebbero gi prenotato Allegri che, nonostante il terzo posto in pugno, non piace a Berlusconi. Lo sostituir Seedorf o Inzaghi, pupilli del Cavaliere. Il Milan di questo scorcio vive di episodi. Le parate di Abbiati, i gol di Balotelli. Cos ha liquidato il Toro, iellato al di l degli errori sotto porta, e staccato la Fiorentina.
LAREA dellEuropa League
MISCHIA EUROPEA Nel mucchio selvaggio spicca lUdinese di Guidolin, al quinto successo di fila. La striscia della Juve non lontana: artigianato dalta scuola
Massimiliano Allegri. Nonostante le smentite, quasi certo il suo passaggio alla Roma
un barile di polvere da sparo: Fiorentina 61, Roma 58, Udinese 57, Lazio 55, Inter 53. Ne vanno tre: la quarta, la quinta pi la vincitrice della coppa. Klose non segnava dal 15 dicembre. I suoi acciacchi e le sue assenze avevano scandito il crepuscolo di Petkovic. Bene: 6-0 al Bologna, fin troppo sazio, e cinque reti, diconsi cinque, del tedesco. Pi una di Hernanes, il profeta che sul pi bello, per un motivo o per laltro, tende spesso a defilarsi. Da anni, le primavere del calcio italiano salutano il disgelo dellUdinese di Guidolin. Con la Sampdoria, quinto successo di fila. La striscia della Juventus non poi cos lontana: otto. Udine, cio artigianato dalta scuola. Ho gi trattato largomento, ma non posso fare a meno di tornarci sopra. Me lo impone Tot Di Natale, 20 gol in carniere dopo i 29, 28 e 23 degli ultimi safari. Rifiut la Juventus, le prefer la pace del Friuli, che dallestate del 2004 diventata la sua cuccia, la sua corazza. Classe 1977, Di Natale un napoletano che sa co-
CAVANI 9 La domanda : se nel peggior momento della sua vita privata (leggi: separazione dalla moglie e paparazzate selvagge sui rotocalchi rosa) segna 3 gol allInter toccando quota 101 nel Napoli, a -14 da Maradona, cosa potrebbe fare, domani, giocando a cuore sereno? Ingordo. MESSI 8 In un Barcellona gi di corda dopo la Waterloo europea, incapace di venire a capo anche del Real Betis, lui entra in campo a met ripresa e in 10 minuti ne fa 2. Risultato: 4-2 per il Bara. Per la cronaca: in classifica cannonieri Leo ora a quota 46 (diconsi quarantasei!). Disumano. BALOTELLI 7+ Dopo la copertina su Time e linserimento nella lista dei 100 uomini pi influenti al mondo, tra Obama e Papa Francesco, ecco il ministro Kienge che lo propone come testimonial per la battaglia sul diritto di cittadinanza. Lui dice obbedisco: e nel frattempo toglie dai guai, col solito gol, il peggior Milan della stagione. Engag. THIAGO SILVA 6 Di stima. Nel giorno della festa-scudetto del Psg, sfumata dopo l1-1 col Valenciennes, esce dal campo cornuto e mazziato, espulso per essersi messo in testa lidea (poco meravigliosa) di fermare larbitro con un abbraccio per discutere di una punizione non concessa. Quando si dice stare nella cesta. Manolesta. MOURINHO 5- Dopo il tracollo in Champions League contro il pivello Klopp, che ripetutamente lo umilia con la sua squadra di ragazzini, ecco lammutinamento della squadra: che capeggiata da Pepe e Sergio Ramos si schiera compatta a fianco di Casillas, irriso da Mou nellultima conferenza-stampa. Come dice il famoso coretto: Te ne vai o no?. Indesiderato. LLAJC 4,5 Al termine di Fiorentina-Roma insulta larbitro con epiteti irriferibili, pi o meno quelli indirizzati un anno fa allindirizzo di Delio Rossi che aveva osato sostituirlo. Ma stavolta gli va meglio: invece di due pugni in faccia, gli arrivano due giornate di squalifica. Incorreggibile. BARRETO 4 Dopo i gol che si mangia, a ripetizione, tutto solo davanti ad Abbiati per la disperazione dei tifosi del Toro, ufficiale: Bonesso al confronto era Paolino Pulici. Flagello. SCULLI 3 Segna un gol al Genoa, senza volerlo, proprio di fronte ai suoi ex tifosi: e costernato chiede scusa profondendosi in inchini e genuflessioni plateali. Molto made in Italy. Guappo. POGBA 2 Era dai tempi di Mihajlovic (con Mutu) e di Rijkaard (con Voeller) che non si vedeva un giocatore sputacchiare cos convintamente allindirizzo di un avversario (Aronica). Lama.
niugare lestro del non allineato con il rigore dei collegi di provincia. La doppietta alla Sampdoria lennesima traccia. Se sbirciate la classifica cannonieri, pi in alto di lui troverete soltanto Cavani.
IN CODA, il Catania ha as-
sestato una pedata probabilmente decisiva alle speranze del Siena. Tripletta di Bergessio: il mercato lo aspetta, con
ansia. Respira il Genoa, che Borriello ha condotto oltre il Pescara, e barcolla il Palermo, capitato a casa Juventus proprio il pomeriggio della festa. Trema anche il Toro, un punto nelle ultime sei gare. Il calendario incalza: stasera, Roma-Chievo. Domani il resto. Inter-Lazio, Palermo-Udinese e Toro-Genoa: non dico che siano spareggi sospesi tra Europa e salvezza, ma siamo l.
Risultati
PUGNI E CARESSE
di Andrea
Scanzi
SCANDALO, Milan merda. La didascalia, testuale, comparsa su Sky Sport 24, durante il notiziario delle 14:40. Sulla stessa rete, Vanessa Leonardi ha introdotto un servizio molto carino sullaccoglienza riservata a Mourinho dai tifosi del Real Madrid: Vediamolo insieme. Lo abbiamo visto: insulti allo Special One come se piovesse. La Leonardi: In effetti non mi sembra poi cos carino. Sontuosa anche la Rai. Marco Lollobrigida ha preso le difese di tale Borja Velos (pare giochi nella Fiorentina) e Sabrina Gandolfi volata altissimo: La presenza di Osvaldo era stata latitante per tutta la partita. Mentre Marcello Carli (Empoli) inventava la categoria dei ragazzi vecchi del settore giovanile, il vincitore anche in tiv stato Antonio Conte. A parole (Questi ragazzi non si godono sugli allori, tengono sempre il pedale accelerato) e nei
gesti. Spogliato e sollevato verso una temibilissima vasca dacqua fredda, Conte ha esibito crine incluso una resistenza titanica alle basse temperature, alfine sconfiggendo la ferocia delladdiaccio. SKY ne ha ripreso con dovizia le gambe divaricate, mostrando cos la magnificenza delle virili pudenda. Il gladiatorio nonch erculeo Conte desnudo, intriso di acqua purificatrice, poi uscito dalla vasca. La scena ha provocato lennesimo scossone a Massimo Mauro: Se un giorno festeggiamo uno scudetto anche noi, prepareremo una vasca. E il nostro allenatore sei tu, Ilaria. Ogni domenica, Mauro esprime il suo amore per Nostra Signora dei Feticisti. Lei, spietata, neanche se lo fila. Del suo cuore suole far scempio. Resisti, Massimo: non possono piovere due di picche per sempre.
35 Giornata Chievo - Cagliari Fiorentina - Roma Udinese- Sampdoria Catania - Siena Genoa - Pescara Juventus - Palermo Lazio - Bologna Milan - Torino Parma - Atalanta Napoli - Inter
0-0 0-1 3-1 3-0 4-1 1-0 6-0 1-0 2-0 3-1
Prossimo turno
36 Giornata (domani) Roma - Chievo (oggi) Pescara - Milan (h. 18) Atalanta - Juventus Inter - Lazio Bologna - Napoli Cagliari - Parma Palermo - Udinese Sampdoria - Catania Siena - Fiorentina Torino - Genoa
Juventus Napoli Milan Fiorentina Roma Udinese Lazio Inter Catania Parma Cagliari Bologna Chievo Atalanta Sampdoria Torino Genoa Palermo Siena Pescara
83 72 65 61 58 57 55 53 51 43 43 40 40 39 38 36 35 32 30 22
il Fatto Quotidiano
23
METAMORFOSI
Reguitti
logio dei panchinari. Fenomenologia di un uomo semi sconosciuto che certo non ha fatto rimpiangere i soliti E noti e titolari del calcio. Aurelio Andreazzoli, mister della Roma tanto per cominciare il suo primo discorso lha fatto alla squadra degli invisibili. Quelli che nel calcio fanno il lavoro sporco: magazzinieri, collaboratori, custodi di Trigoria. Basta lo 0,2% in pi da tutti noi per vincere. Era inizio febbraio, quello slogan stato perfino impresso su un cappellino. Oggi lauspicata percentuale diventata un numero intero: 2 come la media punti ottenuta in 12 partite in cui la Roma ha conquistato 24 punti sperimentando sistemi di gioco diversi. Mai scontato, come ieri che ha spiegato quanto sarebbe importante per un allenatore avere un time out come nel basket. Andreazzoli ha la faccia e i modi della persona per bene. Nelle interviste non sbaglia un congiuntivo e risponde senza falsa modestia come quando gli hanno chiesto del suo futuro: Io mi confermerei. Quando Baldini e Sabatini gli hanno chiesto se si sentiva di allenare la Roma ha impiegato 5 minuti a stilare la lista del suo staff e, nonostante avesse avuto carta bianca, lui ha pescato dalla rosa dei quasi perfetti signor nessuno gi nellorganico della societ. Segno che a volte non serve cercare troppo lontano, basta accorgersi di chi ti lavora accanto. Cos lex bomber Muzzi da allenatore dei giovanissimi del 99 stato promosso vice del mister e Chinnici, impegnato nel recupero infortunati, nominato preparatore atletico. Lo stesso accaduto a Ferrari reclutato dal settore giovanile. Per il mister scegliere non stato difficile visto che da 8 anni vive dentro Trigoria di cui conosce tutti gli angoli. Dettagli che hanno fatto la differenza anche quando la nuova dirigenza ha capito che il tecnico di Massa, approdato alla magica con Spalletti, rappresentava una risorsa di suo per la stessa AS Roma. Aurelio ingaggiato come collaboratore tecnico lallenatore venuto dal nulla che ha normalizzato anche i casi De Rossi, Stekelenburg e Osvaldo che in tanti gi definivano tacchetti sullorlo di una crisi di nervi.
Beha
eglio, molto meglio Andreotti, almeno Il Divo Giulio del pallone, il romanista inveterato che convinceva Falcao a non andare allInter negli anni dellepopea di Viola e Liedholm (e di Biscardi, nellorgia leggermente sconcia delle trasmissioni tv). Meglio lui dei tifosi dellAscoli che nella notte piantano undici croci nel campo dallenamento allinsegna di un significativo Salvezza o violenza: ma salvezza di chi, di quale club, quali tifosi, quale calcio sempre pi sparito nel buco nero degli interessi, degli scandali e della supplenza sociale e politica che da un pezzo e sempre di pi gli viene attribuita!? Uno con il cervello del defunto Giulio lo teorizzava da sempre, fino al punto di stabilire che circensens per circenses, meglio che lo scudetto venga a Roma dove quella storia di casa dal Colosseo in poi. Ma a quei prodi ascolani il cervello sar andato in fumo, anche perch si sono comportati da barbari estremi come se il pallone fosse vero. Non leggono, ma se leggessero
BREVE ricognizione sullesistente: a Marassi domenica andato- pare- un solo tifoso del Pescara, gi quasi retrocesso. Uno solo, nello stadio di quelli che si dovevano salvare. Bene, tenetevi forte, e che la cosa rimbalzi nelle sedi deputate altrimenti vorr dire che lomert mediatica ricopre come sempre tutto lambiente, stampa tifosa e mercantile compresa. Domenica mattina, a poche ore dallinizio di Genoa- Pescara, ero a vedere a Roma una partita di dilettanti.
PER CHI CI CREDE Il 6-0 al Bologna della Lazio ha inaugurato gli Internazionali di tennis, con la squadra di Pioli che si battuta alla morte nonostante il gran caldo...
In tribuna parlando del campionato un signore assai distinto si rivolto al vicino di posto e tra un Ma ancora ce credete? e un Ma nun lo vedete che sta a succede? ha sentenziato distillando le frasi chiarissimamente: Oggi a Genova non c partita, laccordo che entro il primo tempo deve segnare Sculli, poi tutto regolare, il Genoa ne fa tre o quattro aggiungendo ma s, Sculli, che stava al Genoa, che lanno scorso ha trattato con gli ultras, Sculli, il nipote di un boss della ndrangheta. Capita lantifona? Calcio pulito e trasparente, il calcio in cui non parla nessuno peggio che per le associazioni mafiose come si tro-
vato a commentare negli ultimi anni pi di un sostituto procuratore indagando sulle scommesse e le partite truccate. Calcio credibile, con il 6-0 della Lazio al Bologna che ha inaugurato gli Internazionali di tennis, con la squadra di Pioli che si battuta alla morte ma francamente faceva troppo caldo in questa primavera balzana e intermittente Calcio lineare, con la direzione di gara di Fiorentina-Roma da parte del signor Mazzoleni, uno che aveva tutte le credenziali per dirigere una partita forse decisiva per il terzo posto e la Champions, ovvero i soldi della succitata: ma s, non era lo stesso Mazzoleni che ha inaugurato a Pechino la meravigliosa stagione arbitrale dirigendo la SuperCoppa in agosto con una condotta di gara che i napoletani non scorderanno tanto facilmente? O era un omonimo? E sempre omonimo deve essere il Mazzoleni di Pescara-Chievo, di poche settimane fa, che dopo aver fischiato e non fischiato in modo nettamente sfavorevole al Pescara ai limiti dellinverecondia, nel dopo gara di fronte al presidente pe-
SPEDIZIONE PUNITIVA
La macabra messa in scena dei tifosi dellAscoli, a rischio retrocessione dalla serie B in Lega Pro Ansa
scarese e ad altri testimoni ha sintetizzato il concetto: Bisogna imparare a parlar bene in settimana. Non mi risulta che ci sia stata alcuna inchiesta in merito, forse semplicemente perch sono tutti daccordo.
LOMONIMO Mazzoleni a Firenze ha dunque completato una straordinaria operazione di marketing politico-calcistica, che ha tenuto insieme in sei mesi il recupero elettorale di Berlusconi e il recupero della Champions da parte di una squadra prima solo discreta, poi motivata con gli aiutini arbitrali, quindi rinforzata a gennaio e spinta verso lalta classifica grazie a un tecnico che ha saputo tenerla insieme e che non a caso Berlusconi sembra voler cacciare per non eccedere in gratitudine. Nel commovente progetto rigenerativo del Milan e del partito-azienda nel primo trac-
ciato si per messa di traverso la Fiorentina, assai pi che il Pd nel secondo a quanto pare, analizzando la treccia tra le due piste. E dunque, mentre a Palazzo Chigi larcoriano impazza, a quattro partite dalla fine il caso non era ancora chiuso e quindi per dirla alla Galliani non essendo chiuso a favore del pi forte in termini extracalcistici, trattavasi di campionato falsato. E qui chi ti arriva? Mazzoleni lin-
omenica a Torre Annunziata, daD vanti a un pubblico in cui si confondevano diversi magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, si giocato lo spareggio tra le due squadre che hanno dominato il Girone A della Promozione Campania: il Quarto e la Frattese. E il 4-0 con cui gli azzurri hanno battuto i pentastellati un risultato che vale molto di pi della storica promozione in Eccellenza per la squadra di Quarto: una conquista che profuma di legalit e riscatto sociale. I ragazzi di Amorosetti non hanno meritato la vittoria solo sul campo, anche e soprattutto fuori. Fin dallinizio della
sua avventura, la Nuova Quarto Calcio per la Legalit stata vittima di prepotenze: dagli insulti alle minacce, fino alle intimidazioni. Allo stadio Giarrusso hanno cominciato rubando le scarpette e hanno proseguito incendiando le reti e devastando le tribune. Potevano sembrare semplici atti vandalici, fino a quando a fine gennaio sono entrati in sede e hanno distrutto tutte le
coppe e i gagliardetti della Partita della Legalit. Un atto simbolico, che ci ha fatto riflettere spiega Luigi Cuomo, dirigente responsabile del club.
DURANTE LANNO abbiamo dovuto
combattere contro avversari invisibili, o che si palesavano ben visibili allo stadio durante le partite, a ricordarci che loro erano l. Abbiamo risposto sul campo. Perch fino a poco fa il Quarto Calcio era uno IL DIRIGENTE dei tanti simboli di potere del clan dei Come ha dichiarato lad Luigi Cuomo, questo Polverino, che dorisultato ci ripaga degli atti vandalici e delle mille difficolt minava incontraextracalcistiche che abbiamo dovuto affrontare stato su quella con-
ca di terra che da Napoli si estende nei Campi Flegrei. Il calcio come mezzo per il controllo del territorio. Fino a quando la Procura Antimafia ha sequestrato i libri societari, e ne ha delegato la gestione a Cuomo, presidente dellassociazione antiracket Sos Impresa. Qui nato il nuovo Quarto Calcio per la Legalit, una speranza per il territorio e per il futuro. Far morire la squadra sarebbe stata una sconfitta sociale, prima ancora che sportiva continua Cuomo . Oggi siamo finalmente riusciti a dimostrare che si pu fare un calcio pulito, nel rispetto delle regole. Questa promozione un ulteriore messaggio di positivit alla citt, stata un vero e proprio atto di Liberazione.
sospettabile, adattissimo alla circostanza. Non per favorire la Roma, occasionalmente carnefice, ma per tenere a bada la concorrente cos vicina. La Fiorentina con grande merito e poca incisivit (per favore, smettiamola con luso dellaggettivo cinico sempre pi a sproposito facendo trasalire i dizionari) poteva benissimo subire gol in contropiede, giacch non ne segnava contentandosi di superiorit schiacciante e pali. Cos come poteva sbagliare un rigore solare anche di notte, e quindi perdere lo stesso anche contro una Roma in dieci per lespulsione di De Rossi per doppia ammonizione: il bello del pallone, che rotondo ergo aleatorio, nevvero? Ma Mazzoleni e la sua motivatissima equipe quel rigore non lhanno dato, solo questo il punto. E adesso interessi e passioni lievitano da una parte e pagano pegno dallaltra. E il massimo della dialettica parapallonara si avvita sul numero degli scudetti della Juventus, di nuovo e meritatamente campione: Calciopoli stata una burla oppure no? E dunque quanti sono i titoli? Giriamola cos: ma davvero vi sta bene un calcio che ci prende tutti per i fondelli?
www.olivierobeha.it
24
SECONDO TEMPO
RAIUNO
ha fatto debuttare ieri sera una versione aggiornata dello storico Carosello Ansa
il Fatto Quotidiano
RAITRE
ntonella, 23 anni, uccisa nellaA vellinese con sei colpi di pistola in faccia esplosi dal compagno della madre, vittima della sua possessivit. A lei ha dedicato la sua prima puntata Amore criminale, il programma di Raitre, questanno condotto da Barbara De Rossi, che con la sua storia venerd scorso ha incollato al video 1 milione 383mila spettatori e che nella prossima racconter di Giuseppina, accoltellata a morte a Carpi, nel modenese, dal marito geloso. Abbiamo iniziato nel 2007 - racconta la regista Matilde dErrico - due anni prima della legge sullo stalking e siamo stati i primi a capire che il video poteva essere uno strumento potente per dar voce alle donne che non ci sono pi o che, per fortuna, sono sopravvissute.
DA ALLORA Amore criminale ha portato in Tv pi di cento storie di donne vittime di violenza, attraverso interviste, ricostruzioni e docu-film e purtroppo ne ha ancora tante da raccontare. Del resto, se non bastassero giornali e notiziari a rilevarci quasi ogni giorno la drammaticit del fenomeno del femminicidio, basta scorrere i rapporti di associazioni come Telefono Rosa e la Casa delle Donne di Bologna: 124 le donne ammazzate nel 2012, per lo pi per
mano di chi avevano scelto come compagno di vita. Numeri talmente alti che lo rendono fenomeno culturale, dice il tenente Francesca Lauria della sezione Atti persecutori del reparto di Analisi criminologiche dei carabinieri, che insiste su informazione e prevenzione: Gli attuali autori di violenze sono stati bambini - sottolinea - e quindi ai bambini di oggi bisogna spiegare in modo corretto le giuste modalit di relazionarsi con laltro sesso. Ma la prevenzione va fatta anche sulle vittime che, se sopravvissute, spesso ancora definiscono la violenza subita come qualcosa che accaduto e quindi, probabilmente, impossibile da evitare. Per questo Amore criminale racconta anche di donne che sono riuscite a salvarsi avendo captato in tempo i campanelli di allarme di una violenza imminente. Eppure non tutte, nonostante chiedano aiuto, ce la fanno. Il governo dovrebbe dotare le forze dellordine del potere di agire velocemente senza essere bloccate dalla burocrazia lappello di unappassionata Barbara De Rossi che fa capire con poche parole che s, anche a lei capitato di rischiare, sottovalutando segnali e confondendo una gelosia malata con lamore. Voglio aiutare le donne a percepire il pericolo perch spesso pensano di vivere un amore che amore non .
che, ci ho scritto Jo Condor? Mai E battuta fu pi appropriata, di fronte al l'annuncio del ritorno nella prima serata di Raiuno di Carosello, andato ufficialmente in pensione 35 anni fa. Da ieri Raiuno sostiene di averlo resuscitato; ma questo Carosello Reloaded , andato in onda subito prima di Montalbano, somiglia parecchio alle magliette taroccate dei vuccumpr; a parte il marchio, usato come specchietto per le allodole, dell'originale non c' praticamente nulla. N, a giudicare dal format, potrebbe essere diversamente; tre spot in tutto (circondati da altri spot prima e dopo, nota per il Garante), per una durata complessiva di 210 secondi. Pi o meno la stessa durata di ogni singolo sketch del Carosello originale, che era di dieci minuti in tutto. Ma quei dieci minuti trasmessi dal 1957 al 1977 non furono un semplice programma, divennero un mondo, una repubblica indipendente popolata di personaggi adorati dai bambini, e lorario di messa in onda (dalle 20.50 alle 21) si trasform in una linea d'ombra generazionale. Negli anni Sessanta si andava a letto
- anzi, a nanna - dopo Carosello (ma allora cerano anche un'altra televisione, e soprattutto un'altra infanzia). Le premesse, quindi, non potevano essere pi in salita. Ma, per togliere ogni dubbio, gli spot di Eni, Wind, e Conad che hanno inaugurato il nuovo Carosello tascabile erano le solite di sempre, se si esclude un adattamento vagamente raccapricciante del siparietto introduttivo che per una generazione stata la sigla della giovinezza. Delloriginale vero e proprio si rivisto, appunto, solo uno spezzone del perfido Jo Condor, storico testimonial Ferrero. Un parente stretto di Willie Coyote, destinato ogni volta a soccombere al Gigante Amico, nonostante il suo credersi furbissimo (E che, ci ho scritto Jo Condor?)
CAPIAMO la crisi, capiamo le larghe intese, capiamo che va di moda tutto e il contrario di tutto. Capiamo perfino le intenzioni, che sarebbero quelle di recuperare un po' di creativit almeno agli spazi pubblicitari. Ma quando si prova a far rivivere il passato, bisogna scegliere bene, perch, strano a dirsi, il passato molto restio a tornare giovane, soprattutto se ha
avuto una giovinezza felice. La nostalgia ha ali di farfalla; se solo provi a sfiorarle, si spezzano. Si pu anche provare a rilanciare le corse sulle bighe o organizzare una Champions League di calcio fiorentino in costume; ma bisogna pensarci due volte. Con Carosello parliamo della pi straordinaria invenzione della televisione italiana, che fu tale proprio perch frutto spontaneo dei suoi tempi. Non ci sono che inizi, diceva Madame De Stal. Tipica esagerazione da donna di mondo; per vero che nulla pu competere con un inizio felice. E questo Carosello, quello vero, fu; incontro tra la Rai-Tv appena nata, l'Italia del boom economico, le ambizioni della nuova pubblicit televisiva e la genialit di una schiera di autori, registi, attori, artisti che ne hanno fatto la storia. C'era quasi tutto di irripetibile, in Carosello: ecco perch non mai stato ripetuto. Non che ci volesse molto a capirlo, invece in Rai la pensano diversamente. Speriamo che di fronte alla pochezza del risultato si convincano a fare rapidamente retromarcia e che il vecchio Carosello possa riprendere a riposare in pace, parola di telespettatori. E che, ci abbiamo scritto Jo Condor?
UN MEDICO IN FAMIGLIA spettatori 6,2 mln share 22.1% REPORT spettatori 2,9 mln share 11.4%
DOMENICA IN spettatori 3,3 mln share 23.5% QUELLI CHE... spettatori 1,5 mln share 9.6%
LA TV DI OGGI
6.00 Euronews Informazione 6.10 Unomattina caff Rubrica 6.30 TG1 - Previsioni sulla viabilit CCISS Viaggiare informati Informazione 6.45 Unomattina "Omaggio a Giulio Andreotti" Attualit 10.00 Unomattina Verde Rubrica 10.25 Unomattina Rosa Attualit 10.55 Che tempo fa Informazione 11.00 TG1 Informazione 11.05 Unomattina Storie Vere Rubrica 12.00 La prova del cuoco Variet Condotto da Antonella Clerici 13.30 TG1 Informazione 14.00 TG1 Economia Informazione 14.10 Verdetto Finale Attualit 15.15 La vita in diretta Attualit 18.50 L'eredit Gioco 20.00 TG1 Informazione 20.30 Affari tuoi Gioco 21.10 Prima tv Rosso San Valentino "Quinta puntata" Fiction 23.20 Porta a Porta Attualit 0.55 TG1 Notte - Che tempo fa Informazione 1.30 Sottovoce Rubrica 2.00 Atto unico Rubrica
6.40 Cartoon Flakes Ragazzi 8.35 Le sorelle McLeod Telefilm 10.00 TG2 Insieme Attualit 11.00 I Fatti Vostri Attualit 13.00 TG2 Giorno Informazione 13.30 TG2 Costume e Societ Rubrica 13.50 Medicina 33 Rubrica 14.00 Detto fatto Attualit 16.10 Senza traccia Telefilm 17.45 TG2 Flash L.I.S. Meteo 2 Informazione 17.50 Rai TG Sport Notiziario sportivo 18.15 TG2 Informazione 18.45 Cold Case "Ultime notizie" Telefilm 19.35 Squadra Speciale Cobra 11 "L'ora della verit" Telefilm 20.30 TG2 - 20.30 Inform. 21.05 Prima tv N.C.I.S.: Los Angeles "Ladri di Suv" "All'ultimo minuto" Telefilm 22.40 Prima tv The Good Wife "Temporeggiando" Telefilm 23.25 TG2 - TG2 Punto di vista Informazione 23.40 Aggratis "Ospiti: Baby K, Tommaso Cerno, Vittoria Risi" Variet Condotto da Chiara Francini e Fabio Canino 1.00 Rai Parlamento Telegiornale Attualit
8.00 Agor Attualit 10.00 La Storia siamo noi Documentario 10.50 Codice a barre Att. 11.25 TG3 Minuti Inform. 11.30 Buongiorno Elisir Attualit 12.00 TG3 - Meteo 3 Inform. 12.25 TG3 Fuori TG Attualit 12.45 Le storie - Diario italiano Attualit 13.10 Prima tv Lena, amore della mia vita Soap 14.00 TG Regione - TG3 Meteo 3 Informazione 14.50 TGR Leonardo Rubrica 15.05 TGR Piazza Affari Rubrica 15.10 Ciclismo, 96Giro D'Italia 4a tappa: Policastro Bussentino Serra San Bruno, km 244 (Diretta) 17.15 Processo alla tappa Rubrica sportiva 18.05 Geo & Geo Docum. 19.00 TG3 - TG Regione Meteo Informazione 20.00 Blob Variet 20.10 Celi, mio marito! Rubrica 20.35 Un posto al sole Soap 21.05 Ballar Attualit 23.20 Superstoria 2013 Documentario 0.00 TG3 Linea notte Attualit 1.00 Meteo 3 Informazione 1.05 Speciale GAP "Il Vico legge Joyce" Attualit
18.30 Transatlantico Attual. 19.00 News Notiziario 19.25 Sera Sport Notiziario sportivo 19.30 Il Caff: il punto Attualit 20.00 Il Punto alle 20.00 Attualit Meteo Previsioni del tempo (all interno) 20.58 Meteo Previsioni del tempo 21.00 News lunghe Notiziario 21.26 Meteo Previsioni del tempo 21.30 Visioni di futuro Attualit 21.56 Meteo Previsioni del tempo 22.00 Visioni di futuro Attualit 22.26 Meteo Previsioni del tempo 22.30 News lunghe Notiziario 22.56 Meteo Previsioni del tempo 23.00 Il Punto + Rassegna Stampa Attualit 23.27 Meteo Previsioni del tempo 23.30 Il Punto + Rassegna Stampa Attualit 23.57 Meteo Previsioni tempo 0.00 News + Rassegna Stampa Attualit 0.27 Meteo Previsioni del tempo
6.00 Prima Pagina Informazione 7.55 Traffico - Meteo.it Borsa e Monete Informazione 8.00 TG5 Mattina Informazione 8.40 La telefonata di Belpietro Rubrica 8.50 Mattino Cinque Attualit 11.00 Forum Real Tv 13.00 TG5 - Meteo.it Informazione 13.40 Beautiful Soap 14.10 CentoVetrine Soap 14.45 Uomini e Donne Talk show 16.05 Amici Reality show 16.50 Pomeriggio Cinque Attualit 18.50 The Money Drop Gioco 20.00 TG5 - Meteo.it Informazione 20.40 Striscia la Notizia - La voce dell'insolvenza Attualit 21.10 Prima tv Benvenuti a tavola 2 - Nord vs Sud "La trappola" "Una bella sorpresa" Telefilm 23.30 Speciale TG5 Attualit 0.30 TG5 Notte - Meteo.it Informazione 1.00 Striscia la Notizia - La voce dell'insolvenza Attualit (Replica) 1.50 Uomini e Donne Talk show (Replica)
7.00 Zack e Cody sul ponte di comando Telefilm 7.50 Tutto in famiglia Telefilm 8.40 Una mamma per amica Telefilm 10.30 E.R. - Medici in prima linea Telefilm 12.25 Studio Aperto Meteo.it Informazione 13.00 Sport Mediaset Notiziario sportivo 13.40 I Simpson Cartoni 14.35 What's my destiny Dragon Ball Cartoni 14.55 Prima tv Naruto Shippuden Cartoni 15.20 Le avventure di Lupin III Cartoni animati 16.05 Smallville Telefilm 17.50 The Middle "Tutto possibile" Telefilm 18.20 Prima tv Life Bites Sit com 18.30 Studio Aperto Meteo.it Informazione 19.20 C.S.I. NY Telefilm 21.10 X-Men: conflitto finale - Fantascienza (Usa 2006). Di Brett Ratner, con Halle Berry 23.10 Person of Interest "La macchina della conoscenza" "Una voce dal passato" Telefilm 0.55 Sport Mediaset Notiziario sportivo 1.20 The Shield Telefilm 3.05 Studio Aperto - La Giornata Informazione
6.50 7.45 8.40 9.50 10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.30 16.35 16.45
1.40
T. J. Hooker Telefilm Miami Vice Telefilm Hunter Telefilm Carabinieri 6 Telefilm Ricette all'italiana Rubrica TG4 - Meteo.it Informazione Un detective in corsia Telefilm La signora in giallo "Per sempre" Telefilm TG4 - Meteo.it Informazione Lo sportello di Forum Real Tv Hamburg Distretto 21 Telefilm Ieri e oggi in tv Speciale Show Sfida nell'Alta Sierra Western (Usa 1962). Di Sam Peckinpah, con Randolph Scott TG4 - Meteo.it Informazione Tempesta d'amore Soap Quinta Colonna il Quotidiano Attualit Vite Straordinarie Culturale I bellissimi di R4 Rubrica Facile preda - Azione (Usa 1995). Di Andrew Sipes, con Cindy Crawford TG4 Night News Informazione
6.00 TGLa7 - Meteo Oroscopo - Traffico Informazione Informazione 7.00 Omnibus Attualit TG La7 Informazione (all'interno) 9.50 Coffee Break Attualit 11.00 L'aria che tira Attualit 12.25 I men di Benedetta Rubrica (Replica) 13.30 TG La7 Informazione 14.05 TG La7 Cronache Attualit 14.40 Le strade di San Francisco "Grida d'aiuto" Telefilm 15.30 Diane, uno sbirro in famiglia "Trafficante d'arte" Telefilm 17.10 Il Commissario Cordier "La notte del sacrificio" Telefilm 18.45 I men di Benedetta Rubrica 20.00 TG La7 Informazione 20.30 Otto e mezzo Attualit 21.10 Il Divo - Drammatico (Ita 2008). Di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo, Anna Bonaiuto 23.35 Enrico Mentana presenta "Film Evento: Il divo" Attualit 0.10 Omnibus Notte Attualit 1.15 TG La7 Sport Informazione 1.20 Movie flash Rubrica
LA RADIO
I film
SC1 Cinema 1 SCH Cinema Hits SCP Cinema Passion SCF Cinema Family SCC Cinema Comedy SCM Cinema Max SCU Cinema Cult SC1 Sport 1 SC2 Sport 2 SC3 Sport 3
SCF 17.40 Jumanji 17.45 Singles - L'amore SCP un gioco 17.50 I soliti idioti SCC 18.30 Terminator SC1 Salvation 18.45 La 25a Ora SCU 19.00 La figlia del Generale SCM 19.10 Haunting SCH Presenze 19.25 Buona giornata SCC 19.25 Il Gatto con gli stivali SCF 19.25 Una hostess tra le SCP nuvole 21.00 L'impostore SCU 21.00 Zohan - Tutte le donne vengono al pettine SCC 21.00 Kung Fu Panda 2 SCF 21.00 La seduzione del SCP male 21.00 X-Files - Il film SCM 21.05 Kate & Leopold SCH 21.10 Diaz - Non pulire queSC1 sto sangue 22.35 Le galline selvatiche e SCF l'amore 22.50 Buffalo Soldiers SCU 22.55 Vacanze in SCC America 23.05 A caccia di SCM licantropi 23.10 La Notte che non c'inSCP contrammo 23.15 Pelham 123: Ostaggi in metropolitana SC1 23.40 Age of Heroes SCH 0.25 I racconti di Terramare SCF
Lo sport
11.00 Tennis, ATP World Tour 21.00 Wrestling,WWE
Domestic Raw
Episodio 46 SP3 22.00 Basket, NBA 2012/2013 Playoff: una partita (Replica) SP2 23.30 Calcio, Premier League
2012/2013 33a giornata Manchester City West Bromwich Albion (Replica) SP3 Golf, PGA European Tour 2013 Da Tianjin Volvo China Open: 3a 1.15 giornata (Replica) SP2 Tennis, ATP World Tour Masters 1000 2013 Madrid: primo turno (Replica) SP3
RADIOUNO 14.05
il Fatto Quotidiano
SECONDO TEMPO
IRRIVERENTI
La foto sul profilo facebook dei Coatti Insospettabili, famosi per associare battute in romanesco a foto di celebrit. Pure Andreotti ha avuto il suo spazio. A destra, laccount twitter fasullo del Divo.
25
IL DIVO E I SOCIAL
Cattano
V isti i miei sostituti credo mi stiate gi rimpiangendo. #divinogiulio. Il commiato non di Giulio Andreotti, ma di chi gestisce da tempo un profilo fake su twitter che ha come account NOT Giulio Andreotti. GLI AMMINISTRATORI sono stati A pochi minuti dalla notizia che il costretti a bloccare gli aggiornamenDivo era giunto alla fine, gli in- ti per diversi minuti, per evitare altre ternauti erano gi intromissioni. Ma scatenati. Fra i giornon c stato bisonalisti che hanno gno di azioni di hacRAMMARICO seguito le dinamiker per arricchire la che della Prima Regiornata, giudizi e Un nostalgico pubblica, Vittorio battute sono arrivaFeltri scrive: Ante anche da esposulla bacheca Fb nenti istituzionali. dreotti stato il pi grande dei mediocri del senatore. Ci hai fatto il caso di Giulia Sarpolitici della prima ti, parlamentare vivere bene, i politici Repubblica. Aveva grillina nota per esdue pregi: era edusere stata la prima a di oggi non sono cato e non querelasubire lintrusione va i suoi detrattori , dagli Hacker del buoni a niente non sempre con Pd nella sua casella buon gusto. Quandi posta elettronica. do per si entra nella sfera dei com- Sarti sul suo profilo facebook non menti a largo raggio, non sempre usa mezzi termini. morto Anprevale il buon gusto. Selvaggia Lu- dreotti, il condannato prescritto per carelli lo prevede: Morto Andreotti. MAFIA!. In poco tempo raccoglie ufficialmente partita la gara a chi 280 mi piace, anche se un altro fa il tweet pi scemo. Enrico Men- grillino, Emanuel Trombetta comtana rispondendo a @preppy57: La menta: Ragazzi, so che il piacere morte fa emergere il peggio di twit- tanto ma cerchiamo di non finire sui ter. In verit emerge ogni giorno. giornali... questi non aspettano alQui gli interlocutori non li scegli. Se tro. Appunto. resti, ti abitui. Le piattaforme che Sul profilo facebook dedicato ad subiscono incursioni non sono solo Andreotti, forte di 7134 sostenitori,
quelle dei social. Come era gi avvenuto in occasione della morte di Margaret Thatcher, qualcuno entrato nella pagina Wikipedia dedicata ad Andreotti, inserendo la dicitura immortale.
molti hanno voluto lasciare un commento in bacheca. Per l'utente che si firma Macelleria Mele le cose stanno cos: Addio zio giulio sei stato lunico statista ci hai dato tutto hai vissuto e hai lasciato vivere tutti bene se potessero tornare i tuoi tempi doro questi politici non sono buoni neanche a portare i cani a fare pipi sarai sempre nei nostri pensieri e tu da lass vedi di fare qualcosa a questi politici addio grande uomo. In
esiguo; certamente colpisce la voglia di lasciare la propria traccia sulla bacheca di un personaggio che per non pu pi replicare. Di ben altra pasta il ricordo di uno dei profili facebook pi amati, quello dei Coatti insospettabili, specializzati nel montaggio di foto di celebrit a cui si associano battute in romanesco.
LIMMAGINE proposta Andreotti
dichiar: ... e ....... Ed a seguire: #Andreotti ricordato da Storace, Schifani, Pomicino, Casini e Polverini. Questa la fine peggiore. Ancora su questo filone @matteograndi scrive: Si porta dietro cos tanti
segreti, che al posto della camera ardente sar allestita la camera scottante. Caustico @Tristemie-
in una sua tipica espressione, con le braccia allargate e la battuta P carcetto reg, o sapete, quanno ve pare.... Pure twitter viene investito
qualche modo si avvicina a questa posizione Sam Coffee che ammonisce: Ladro o non ladro ma hai suoi tempi si stava bene oggi sono ladri lo stesso ma non si vive pi. Il numero di coloro che si rallegrano per la dipartita di Andreotti non
dall'ondata tanto che #Andreotti al secondo posto nazionale appena un paio d'ore dopo che si diffusa la notizia. @ItsCetty parte in quarta: Un uomo che ha fatto molto per la lotta alla mafia, schiacciante quando
titore che sostiene: Ho finalmente preso #Andreotti. Ora passiamo alla lettera B; @mazzeo_g reagisce: Non ti sembra grave quello che hai scritto?. La replica: lalfabeto baby. Spinoza, noto per le sue battute al vetriolo che gli hanno fruttato pi di 375 mila followers, lapidario: morto Andreotti. Tosta Agnese Borsellino, eh?. Ma l'ultima parola tocca a lui, a NOT Giulio Andreotti che ieri ha continuato a sciorinare le sue massime, fra cui: E comunque ho
fatto in tempo a lasciarVi il governo pi #democristiano degli ultimi anni. Amen.
TWITTER DIXIT
#ANDREOTTI un grande che se ne va..un pezzo d'italia che non c pi.." @BriatoreFlavio CIAO #andreotti, vai e insegna ai diavoli che a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca sempre. @FrancescoPenne PER quella volta che disse "amo cos tanto la Germania che ne preferi-
sco due" fu superbo #Andreotti @nicolamirenzi COMUNQUE io continuo a non crederci.. Per me #andreotti non morto, secondo me si trasferito nel corpo di Letta.. @Francesca75a LO SO che dentro di voi avete pensato al plastico di #vespa quando vi hanno detto della morte di #Andreotti . Non fate i timidi! @SantaChiara_m SE Andreotti era Belzeb, lItalia piena di diavoli... @VespaBruno
LA STORIA dar di questo Uomo di Stato un giudizio pi pacato e serio dell'opinione che gli hanno riservato in vita i detrattori. #Andreotti @Pierferdinando SCOMPARE pietra paragone x chiunque faccia politica.Rispetto istituzioni per lui non frase fatta ma senso dell'agire quotidiano @DeborahBergamin VA di moda immaginare i morti che s'incontrano. Per esempio #AgneseBorsellino e #Andreotti SperiAmo che la signora-
non ce lo rimandi indietro @VincenzoW IO aspetterei a nominare un altro senatore a vita al posto di #Andreotti. Metti mai che ritorna. @lorepregliasco NON lo avrei mai detto da adolescente che mi sarebbe mancato #Andreotti un gigante rispetto a questi politici RIP @massimotripodi CON scomparsa #Andreotti Italia perde protagonista storia politica, dall'alto senso dello Stato. Il cordoglio della Regione #Campania
@StefanoCaldoro QUALCUNO era comunista perch Berlinguer era una brava persona, altri erano comunisti perch #andreotti non era una brava persona. G.Gaber @carniani63 #ANDREOTTI Per la Lombardi anche Andreotti poi non era cos male.. @MatteoSeraceni OH, ma ci sar mai un morto di cui dirette chiaro e tondo quello che pensate? Vi meritate Riotta Guru, ve lo meritate tutto. #Andreotti @anonimoconiglio
diventare il primo sito pirata legale di Antigua e Barbuda. Un mese fa, infatti, il governo dellAmerica Centrale ha annunciato lapertura di un sito per la distribuzione di materiale multimediale illegale. Il motivo si deve a una diatriba sul gioco dazzardo on-line nato dopo che il governo statunitense ha deciso di bloccare laccesso ai siti caraibici. La lotta dei pirati continua. Non senza conseguenze, per. Nel 2010 i fondatori del sito sono stati condannati per aver infranto i diritti sul copyright di varie societ: dallindustria discografica a quella cinematografica passando per quella dei videogiochi. Cospicuo il risarcimento: circa 5 milioni di euro. Nato nel 2003 Pirate Bay il sito pi famoso di condivisione di file-sharing: agevola il download illegale di materiale protetto da copyright (file multimediali, giochi per computer, software) fornendo i file torrent e link magnete. Secondo la Alexa Internet, azienda statutitense che si occupa di monitorare il traffico internet e succursale di Amazon, la Baia dei pirati al 75esimo posto al mondo dei siti pi cliccati.
Sergio Lanzillotta
NASCE IL SITO VIAGRA.COM. Negli Stati Uniti, la Pfizer apre alla vendita on line della pillola blu. la prima volta, in tal modo si vuole contrastare il mercato illegale Ansa
26
SECONDO TEMPO
il Fatto Quotidiano
STELLE CADENTI
Tagliabue
issi darte vissi damore: la romanza di Tosca potrebbe essere degno epitaffio di Rossella Falk, morta domenica a Roma a 86 anni (i funerali si terranno oggi alle 15.30, nella chiesa degli Artisti di piazza del Popolo). Lei stessa aveva interpretato un recital dallomonimo titolo, dedicato a Maria Callas: fu uno dei suoi ultimi successi teatrali, portato in tourne in tutto mondo fino al 2006. Poco dopo Anna Proclemer, e nello stesso anno di Mariangela Melato, scompare unaltra grande divina del palcoscenico, la cui biografia, a cura di Fabio Poggiali, si intitola non a caso La regina del teatro; laltro importante libro a lei dedicato, a firma di Enrico Groppali, Lultima diva.
ACCADEMIA Quando la vide il regista De Lullo la spron: Venga alla Silvio DAmico l sono tutte racchie, lei bella!
ducendo sia dallinglese sia dal russo. La sua bellezza statuaria e il fare vagamente aristocratico colpirono subito il regista De Lullo, che la incoraggi a iscriversi allAccademia nazionale darte drammatica Silvio DAmico, dicendole: Venga in accademia: l sono tutte racchie, lei bella!. La carriera teatrale inizi nel 1947; il primo debutto fu nel 1949 in Sei personaggi in cerca dautore, diretta da Orazio Costa. Nei primi anni 50 Falk collabor con maestri
Falk, nome darte di Rosa Antonia Falzacappa, fu lattrice prediletta dai grandi registi italiani, da Fellini a Visconti e Zeffirelli, musa ispiratrice delle commedie di Giuseppe Patroni Griffi e Diego Fabbri, compagna darte di Romolo Valli e Giorgio De Lullo: nata nel 1926 a Roma, la Greta Garbo italiana proveniva da una famiglia illustre, vantava parentele con cardinali e generali, ottimi studi e la conoscenza di quattro lingue, traLA POLEMICA
come Giorgio Strehler, ma la svolta arriv nel 1954, anno in cui fond la Compagnia dei Giovani insieme al succitato De Lullo, Romolo Valli e Annamaria Guarnieri: attrice e mattatrice, la diva si rivel anche unottima capocomica, impresaria, adattatrice di testi, regista, spaziando da Goldoni a Cechov, da Ibsen a Dumas, fino al musical Applause. Oltre al teatro (recitato pure per la radio e la televisione), lartista ha lavorato per il cinema: in 8 e mezzo di Fellini, Io la conoscevo bene di Pietrangeli, Quando muore una stella di Aldrich, fino al recente Non ho sonno di Dario Argento; sul palco stata Cristina Comencini lultima a dirigerla, in Est Ovest, nel 2009. Per lei il teatro innanzitutto un luogo di incontro, di amicizia, di collaborazione reciproca tra attori, registi, impresari, tecnici, ha detto il collega Poggiali, che con lei recit in Parenti terribili di Jean Cocteau, diretto da Giancarlo Cobelli nel 1991: Riproponemmo con successo il morboso rapporto madre-figlio, quarantasei anni dopo lallestimento di Visconti. Io interpretai il ruolo che era stato, nel 1938, di Jean Marais, lattore a cui Cocteau aveva dedicato il testo. Rossella mi fece capire, durante le prove, limportanza della fiducia reciproca. Lei mi ha insegnato la capacit di saper ascoltare. Quella loro interpretazione entusiasm
Rossella Falk. Al funerale anche Franca Valeri, Gianfranco Januzzo, Pino Strabioli, Leopoldo Mastelloni Ansa
la critica. Masolino DAmico scrisse: Esemplare la Yvonne di Rossella Falk, querula, petulante, sordida, ma anche tenera e vulnerabile: provvista insomma di quella preziosa nota di umanit di cui i suoi partner sono stati spogliati.
Sapeva incassare le stroncature
HOLLYWOOD Conquist la Callas e Katharine Hepburn La sua interpretazione del Tram chiamato Desiderio commosse Tennessee Williams
Con quella bocca avara, da egoista. Quel naso diritto e superbo. Quella statura che le consente di guardarci dallalto in basso. Ma si sbagliava: fu proprio quello stile altero a decretare il successo di Rossella, che con la sua eleganza forse un po snob seppe conquistare Hollywood, farsi amica Maria Callas, Dirk Bogarde, Nol Coward e Jean Cocteau, far due chiacchiere con Coco Chanel e Katharine Hepburn, diventare musa del Premio Strega e madrina del Festival dei Due Mondi di
Lei per si lamentava: Essere alta un metro e settantasei, che ai miei tempi era davvero molto, mi ha impedito di interpretare certi ruoli tradizionali come Ofelia o Giulietta, insomma quelle fanciulle vulnerabili, palpitanti. Fui sempre chiamata a impersonare donne di grande carattere, inavvicinabili. Ma io non sono cos. Colta e ironica, sapeva sdrammatizzare i successi come le stroncature, fossero anche quelle del temuto critico del Corriere della Sera Roberto De Monticelli: Rossella Falk antipatica, dura, distante e scostante. NOI E LORO
Spoleto. Amante della drammaturgia contemporanea, Falk fu una delle prime ad accorgersi del talento di Tennessee Williams, di cui interpret, giovanissima, una parte nel Tram che si chiama Desiderio diretto da Visconti nel 1950. Lautore venne in Italia apposta per vederlo, e ne fu entusiasta: Ricordo che mi abbracci con molta tenerezza, ha raccontato la diva in unintervista. Mi diede anche un bacio. Lho conosciuto bene durante un pranzo da Luchino. Tennessee era pazzo di felicit e disse che lo spettacolo italiano era di gran lunga la pi bella edizione del Tram che aveva visto in tutto il mondo. Altra memorabile interpretazione fu quella di Maa nelle Tre sorelle di Cechov, spettacolo definito da Ennio Flaiano il magnifico sforzo della Compagnia De Lullo-Falk-Valli-Albani. Non credo che rivedremo facilmente una Maa come Rossella Falk.
Mine anti-uomo, un tempo Kyenge e Boldrini erano eccellenza italiana donne insopportabili
Gentile Direttore, contrariamente a quanto scritto sul suo giornale (Veto sulle armi chimiche se non sono americane a firma di Massimo Fini), Oto Melara, societ di Finmeccanica, non ha mai fabbricato mine anti-uomo. Roberto Alatri Responsabile rapporti con i media Finmeccanica
ARSENALI Nel 1997 lItalia aveva uno stock di sette milioni di pezzi Le aziende che le fabbricavano erano solo due
sta in quel mai. LItalia nel 1997 aveva nei suoi arsenali militari uno stock di 7 milioni di mine antiuomo. Possibile che nemmeno una fosse dellOto Melara, visto che le aziende che in Italia fabbricano, o fabbricavano, questi ordigni sono solo due (laltra la Valsella Tecnomeccanica)? Nel 1997 lItalia ha aderito al Trattato di Ottawa che vieta la produzione e lesportazione di mine antiuomo. Ma questa adesione diventata legge solo due anni dopo, nel 1999. In questo interregno le aziende italiane interessate hanno potuto se non fabbricare nuove
l professor Stefano ZamaI gni, docente di Economia Politica allUniversit di Bologna, in una lezione tenuta il 30 novembre del 2005, ha affermato: Il Monte dei Paschi di Siena finanziava lOto Melara che fabbricava mine antiuomo utilizzate nella guerra di Bosnia e nello stesso tempo la Fondazione della stessa banca metteva a disposizione soldi per pagare le protesi per i bambini mutilati dalle mine. Dobbiamo sapere che noi italiani siamo i primi produttori al mondo di mine antiuomo. Limprudenza del dottor Alatri, contestando il mio pezzo,
mine certamente smerciare almeno una parte di quelle che giacevano nei loro enormi stock. E io nel mio pezzo mi riferisco proprio a questo periodo di interregno, al 1998 quando il Mullah Omar (il criminale, il terrorista, il pazzo, il mostro) viet luso delle mine antiuomo di sua iniziativa dato che il governo talebano, per opposizione degli americani (i quali, sia detto per inciso, non hanno aderito al Trattato di Ottawa firmato da 156 Paesi) non era rappresentato allOnu. Inoltre le mine antiuomo sono armi a scoppio ritardato, possono colpire anche dieci, venti anni dopo essere state interrate e infatti ancor oggi, in varie parti del mondo, ci sono persone che saltano su mine italiane. Infine gli artificieri italiani sono considerati i migliori sminatori del mondo. E anche questo vorr pur dir qualcosa, se non sul nostro presente certamente sul nostro passato di fabbricanti di armi odiose e vili.
Massimo Fini
di Maurizio Chierici
n
HA RAGIONE Schifani: il ministro Cecile Kyenge si montata la testa. Quellannuncio sul decreto legge non concordato. Lex presidente del Senato le d lezione di bon ton: Non si possono fare proclami solitari senza che gli argomenti siano discussi e concordati in ambito collegiale. Respirano le signore in parlamento con lo shampoo Pdl: altrimenti dove andiamo a finire ? Traduco per il milione di ragazzi stranieri nati in Italia: Concordare in ambito collegiale vuol dire che i parlamentari impegnati a sostenere il governo (incollato con lo scotch) devono adeguarsi al pensiero unico. Pazienza per lattesa lunga 18 anni che diventano 22, 23, 25: le polizie indagano, le burocrazie dormono. Se hanno attraversato infanzia e adolescenza col candore dei figli di Maria, noi ariani li consacreremo quasi italiani. Attenzione: 18 anni senza movide, incidenti stradali, proibito alzare il gomito altrimenti impossibile accoglierli nella societ armoniosa che gli Schifani di ogni stagione hanno disegnato senza ruberie. Prima di tutto la signora deve spiegare com sbarcata clandestina in Italia. Legittima richiesta dell inventore delle ronde anti stranieri: Borghezio interpreta i sentimenti di chi non ne pu pi. Con qualche disattenzione, colpa della vita su e gi per lEuropa. Non sa che il ministro Kyenge non ha attraversato il mare nella carretta dei disperati ma con la borsa di studio delluniversit del Sacro Cuore. Il via vai lo fa pasticciare. Una volta la polizia lo pesca alla frontiera
con la cartolina di Ordine Nuovo indirizzata al bastardo Luciano Violante: svastiche, viva Hitler e il messaggio uno, dieci, mille Occorsio, Vittorio Occorsio assassinato mentre indagava sul terrorismo nero. La difesa della razza continua. E si allarga allaltra donna che alla Camera rompe i coglioni: Laura Boldrini, presidente. Borghezio scoppia: Fancazzista. Finge di interessarsi ai profughi mentre dorme negli alberghi a 5 stelle. C sempre qualche stronza di turno che ricatta i governi.
n
PRIMO sasso della grandinata. Che dilaga grazie ai poveri di spirito: minacce e dileggi. Rete trasformata nei muri dei gabinetti di stazioni e autostrade dove gli idioti sfogano il niente nelle parolacce. Colpa della Boldrini laver vissuto fra la gente che scappa. Ne ha condiviso il dolore organizzato da complicit che le democrazie seppelliscono nei segreti: tragedie delle tendopoli, bambini come scheletri, donne e uomini senza speranza. LItalia solo langolo buio di una trama atlantica dallaria innocente. Una donna (santo cielo, una donna) non sopporta il silenzio. Ma gli insulti degli apripista Borghezio diventano coriandoli appena la terza carica del paese pretende di aprire gli archivi per dare aria ai segreti di stato. Mafie e politica, obbedienze alle potenze delloccidente cristiano. E affari, sempre affari. Eterni sper i miliardi da spendere magari negli F35 con testata nucleare. La Boldrini vuol sapere troppo. Diventa pericolosa, e allora dai. mchierici2@libero.it
il Fatto Quotidiano
SECONDO TEMPO
27
A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo
La disaffezione alla politica
Lo spettacolo della politica indecoroso. Dopo che una oligarchia di nominati ha tradito i cittadini che lha votata, continuano a parlare di rottamazione. Il problema non nasce n dalla et n dal sesso. Un ottantenne come Stefano Rodot dimostra che il problema legato alle idee e alla coerenza. In quei 101 leoni che hanno applaudito la candidatura di Prodi per poi affossarlo, ci sono molti di questi giovani vecchi indifferenti ai veri problemi dei disperati che hanno riposto speranze nei loro confronti. Vorrei che mi si permettesse di votare per mandare in Parlamento persone che poi siano tenute a render conto del loro operato. Condivido la tesi di Padellaro del disegno (benedetto dal Capo dello stato) di ripristinare un centro democristiano a scapito delle parti estreme. Dieci milioni di elettori hanno lasciato il Pd e Pdl per votare Grillo o non votare. Oggi chi sfrattato, non arriva a fine mese, esodato o un giovane senza lavoro, meno disposto ad ascoltare parole vuote.
Marcello Domesi
re alle urne. A scriverlo facile, ma mi rendo conto che rester solo fantapolitica.
Mauro Chiostri
tutti i giorni.
Gianni Martini
Il governo Letta sta cercando soldi per finanziare le urgenti spese che il paese richiede ma non si parla di abbandonare la spesa degli aerei e della TAV. Senza contare i tagli della politica. Invece eccoli l, seduti sui banchi del Parlamento i vari Bersani, Fassina e Veltroni a prendersi il lauto stipendio. Un posto donore lo merita la Finocchiaro che, scendendo dalla macchina blu e vedendo gli iscritti del Pd che la contestavano, girandosi verso lautista diceva: ma che vogliono questi? C solo una
Berlusconi un genio degli affari ma un pessimo politico. Le leggi ad personam e lImu lo dimostrano. Nel marzo 2011 il suo governo decret lImu, posticipando la sua entrata in vigore. Poi ci furono le elezioni e, da buon affarista, si serv dei media per demonizzare lImu. Ci che mi demoralizza, forse perch appartengo al popolo degli affittuari, che sia diventata di dominio pubblico lopinione che sia immorale tassare i patrimoni. Non c pi nessuno che si preoccupi di chi la casa neppure ce lha e, avendo perso il lavoro, stato sfrattato e buttato in mezzo ad una strada. Una
re che i dodici professori universitari che nel 1931 non vollero giurare fedelt al fascismo erano differenti per origine, carattere e modi di pensare.
Franco Pelella
la vignetta
Il nodo dellImu
Oramai il gioco di B. sull'Imu lampante: se otterr ci che chiede dimostrer che mantiene le promesse e che toglie veramente le odiate tasse e fa restituire quelle gi pagate, se non ci riuscir non avr problemi a far cadere il governo. Per contrastarlo non serve che le altre forze politiche tentino di fare ragionamenti logici, il Caimano sa che la maggior parte delle persone vota pi con la pancia che con la testa. Per impedire che questo progetto vada in porto una strada ci sarebbe: estromettere il Pdl dal governo, sostituirlo con il M5S, fare le leggi necessarie a sventare il disegno eversivo del Cavaliere e, con una legge elettorale decente, torna-
INFORMAZIONE UTILE per chi cominciasse adesso a prestare attenzione al problema. Il corridoio tirrenico un solido progetto di immensa costruzione in parte inutile, in parte enormemente dannosa, di cui si conoscono gli ansiosi proponenti e gli accaniti sostenitori, (destra e sinistra) ma non le ragioni e gli eventuali vantaggi. Il progetto questo: trasformare tutto il percorso che attualmente la via Aurelia e che gi una super strada a doppia corsia nei due sensi (meno 27 chilometri) in una pista di cemento e asfalto che, come lAurelia, corre (a pagamento) lungo il mare, attraversa i paesaggi tra i pi belli di Maremma e Toscana, ma, a differenza dellAurelia, spaccher il paesaggio. Il tutto per attrarre lungo il mare e vicinissimo alle spiagge (tra le pi belle del mondo) un gigantesco traffico di Tir che attualmente non esiste. LAurelia, infatti, salvo il problema dei 27 chilometri non raddoppiati, persino in estate, tra le meno trafficate strade dItalia. Perch allora vogliono costruirvi sopra una autostrada privata a sei corsie? Perch costa molto e si fa finta che ci sar finanziamento privato, bench, dopo i recenti collassi, nessuna banca si sia fatta avanti. Limportante aprire i cantieri e far girare gli investimenti preliminari, che sono pubblici e pesanti (in attesa di rimborsi privati che
non verranno mai). Si dice che porta lavoro, ma molto se si arriva ad assumere 50-60 stagionali, mentre le stesse somme di danaro previste per lintera costruzione rimetterebbero in piedi molte delle fabbriche in cui da mesi non si paga pi lo stipendio o che sono state abbandonate dalla propriet o dislocate altrove per convenienza. Capalbio, con il suo mare celebre nel mondo, e Orbetello, con la sua laguna famosa per gli uccelli rosa, sono fra le vittime pi vulnerabili e i sindaci si battono nel vuoto. Per loro nessuna notizia, mentre vengono riforniti i media di interessanti animazioni di autostrade californiane, che per attraversano il deserto e non sono presidiate dalle torri spagnole. I fieri costruttori, che sono impegnati ad aprire nella giungla il percorso verso il nuovo mondo, tacciono sulle inondazioni che gi adesso colpiscono, con danni immensi, i terreni pi bassi (tutta la zona di Albinia, inondata e senza soccorsi o aiuti di governo lo scorso inverno) e che limmenso blocco elevato di una autostrada costruita sopra una strada antica renderebbe molto pi grave, portando pesanti alterazioni a tutto lambiente. Prima di tutto il fluire dellacqua. Come per il governo Letta, una franca alleanza fra destra e sinistra sembra rendere invincibile questo tremendo progetto. Unica differenza: la bellissima area tutta abitata, ed difficile che i cittadini che vi risiedono (e soprattutto coloro che sono finiti di recente sottacqua) siano miti come i deputati e senatori che si sono presentati al governo Letta con le mani alzate. Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it
Sembra che lImu sia precipitata come un meteorite, quando invece stata approvata anche con i voti del Pdl. Berlusconi usa una terminologia che evoca dimensioni metagiuridiche e metaeconomiche: lImu produrrebbe negativit, toccherebbe il bene pi sacro, tassa ingiusta e dannosa per leconomia (unica notazione pertinente). Il Pdl ne proponga labolizione, ma contestualmente proponga ladozione di provvedimenti che reperisca le risorse che avrebbe procurato ai Comuni e allo Stato.
Giuseppe Barbanti
simile societ sapr produrre solo nuovi poveri e ricchi ancora pi ricchi.
Luigi Nale
Mi permetto di ricordare che il Caimano promise di rimborsare lImu di tasca mia. Siamo tuttora in attesa di ricevere tanta grazia di Dio, quindi perch preoccuparsi tanto? Vi pregherei di ricordarlo a questo individuo a caratteri cubitali sul Fatto
Vivo in Italia da anni e raramente ho visto un Paese dove possibile poter dire una cosa e praticarne unaltra, dove un livello cos elevato di ipocrisia si accompagna ad un altrettanto livello di incapacit. La vicenda Biancofiore
poi stata urticante. Non fa parte anche lei del partito che si definiva dellamore? Vedo poche speranze per il futuro dellItalia con la direzione di questa gente. Consiglierei la lettura di una novella di Verga, Libert. Caso mai cominciassero a capire quanto sia pericoloso tirare troppo la corda.
Jean Paul de la Vergne
cher unassemblea di Futuro e Libert per l8 maggio dove comunicher il suo addio alla politica e affider la reggenza a un triumvirato. Fini sta continuando a dimostrare una fermezza invidiabile. Dopo essere stato lunico uomo di destra ad aver contraddetto Berlusconi e dopo aver deciso di abbandonare la politica a seguito del pessimo risultato ottenuto nelle scorse elezioni, sta mantenendo le sue posizioni. La sua
Abbonamenti
mancata elezione a deputato il risultato maggiormente negativo uscito dalle ultime consultazioni. Alla luce delle vicende che hanno portato alla formazione del governo Letta, ha avuto molto pi coraggio nellaffrontare Berlusconi un uomo di destra come Fini che tanti uomini di sinistra. Per fare la cosa giusta in un delicato momento storico non necessario essere per forza di sinistra. Bisognerebbe sempre ricorda-
Ho votato Rivoluzione Civile perch rappresentata da un leader che ha sempre lavorato per lo Stato. Oggi abbiamo un governo indefinibile, mentre gli elettori del Pd sono in rivolta. Sorge il dubbio che avesse ragione Silvio quando ha dichiarato che chi vota a sinistra un coglione! Mettendosi assieme, il centrosinistra e il centrodestra hanno realizzato il loro sogno damore sempre nascosto, ma mai rinnegato. Spero che nasca un movimento di sinistra democratica che guardi ai lavoratori, ai giovani e ai pensionati, che sviluppi un piano di eguaglianza sociale. Tocca a noi quando votiamo tentare di cambiare lo stato delle cose. In questo senso ha fatto gi molto la nostra politica, nel sostituire il vecchio Presidente della Repubblica con quello nuovo. Che tristezza!
Ermanno Migliorini Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it
il Fatto Quotidiano
Direttore responsabile
FORME DI ABBONAMENTO Abbonamento postale annuale (Italia) Prezzo 290,00 Prezzo 220,00 Prezzo 200,00 Abbonamento postale semestrale (Italia) Prezzo 170,00 Prezzo 135,00 Prezzo 120,00 Modalit Coupon annuale * (Italia) Prezzo 370,00 Prezzo 320,00 Modalit Coupon semestrale * (Italia) Prezzo 190,00 Prezzo 180,00 6 giorni 5 giorni 4 giorni 6 giorni 5 giorni 4 giorni Abbonamento in edicola annuale (Italia) Prezzo 305,00 Prezzo 290,00 Abbonamento in edicola semestrale (Italia) Prezzo 185,00 Prezzo 170,00 Abbonamento digitale settimanale Prezzo 4,00 Abbonamento digitale mensile Prezzo 12,00 Abbonamento digitale semestrale Prezzo 70,00 Abbonamento digitale annuale Prezzo 130,00 7 giorni 6 giorni 7 giorni 6 giorni
COME ABBONARSI possibile sottoscrivere labbonamento su: www.ilfattoquotidiano.it Oppure rivolgendosi allufficio abbonati tel. +39 02 91080062, fax +39 02 9189197 o allindirizzo mail: abbonamenti@ilfattoquotidiano.it MODALIT DI PAGAMENTO Bonifico bancario intestato a: Editoriale Il Fatto S.p.A., BCC Banca di Credito Cooperativo Ag. 105, 00187 Roma, Via Sardegna n 129 Iban IT 94J0832703239000000001739 Versamento su c. c. postale: 97092209 intestato a Editoriale Il Fatto S.p.A. 00193 Roma , Via Valadier n 42, Dopo aver fatto il versamento inviare un fax al numero +39 02 9189197, con ricevuta di pagamento, nome, cognome, indirizzo, telefono e tipo di abbonamento scelto Pagamento direttamente online con carta di credito e PayPal.
Antonio Padellaro
Vicedirettore Marco Travaglio Direttore de ilfattoquotidiano.it Peter Gomez
Caporedattori Nuccio Ciconte e Vitantonio Lopez Progetto grafico Paolo Residori Redazione
00193 Roma , Via Valadier n 42 tel. +39 06 32818.1, fax +39 06 32818.230 mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it - sito: www.ilfattoquotidiano.it
* attenzione accertarsi prima che la zona sia raggiunta dalla distribuzione de Il Fatto Quotidiano
Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n130, 20060 Milano, Pessano con Bornago, via Aldo Moro n 4; Centro Stampa Unione Sarda S. p. A., 09034 Elmas (Ca), via Omodeo; Societ Tipografica Siciliana S. p. A., 95030 Catania, strada 5 n 35 Concessionaria per la pubblicit per lItalia e per lestero: Publishare Italia S.r.l., 20124 Milano, Via Melchiorre Gioia n 45, tel. +39 0267378901 fax +39 0267378911, mail: natalina.maffezzoni@publishare.it, sito: www.publishare.it Distribuzione Italia: m-dis Distribuzione Media S.p.A., Sede: 20132 Milano, Via Cazzaniga n 1, tel. + 39 02 25821, fax + 39 02 25825203, mail: info@m-dis.it Resp.le del trattamento dei dati (d. Les. 196/2003): Antonio Padellaro Chiusura in redazione: ore 22.00 Certificato ADS n 7570 del 10/12/2012 Iscr. al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 18599