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*
a partire da
roma >
montral
e toronto
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Luned 5Maggio2014
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PrimoPiano
Genoa, gli ultrai giocatori: via
lemaglie, sieteindegni. il 2012
IL FERITO Il vigile del fuoco ferito da un petardo lanciato in campo prima della partita
Nel 2010Italia-Serbiaviene
rinviataper colpadegli ultr.
IL CASO
ROMA Quale sia lintreccio tra tifo-
serie, criminalite clubcalcistici
chiaro a tutti. E cos, se non c
stata una vera e proria trattativa
tra il capo dei Mastiffs e le for-
ze dellordine, come ripetono al
Viminale, evidente che, per evi-
tare il rischio di altri incidenti, i
funzionari di polizia abbiano do-
vuto comunicare con gli ultra.
Adesso le immagini di Genny 'a
carogna, al secolo Gennaro Di
Tommaso, capo della curva A
del San Paolo, precedenti per
spaccio, unpadre affiliatoal clan
del rione Sanit, che discute con
il capitano del Napoli e con i fun-
zionari di polizia, mentre osten-
ta la maglietta inneggiante allas-
sassino di Filippo Raciti, basta
per creare forte imbarazzo e da-
re seguito alle polemiche nonan-
cora concluse con il Sap e una
fetta delle forze dellordine. I
quaranta minuti di conciliabo-
lo con autorit e calciatori sono
un caso. Le immagini fanno il gi-
ro del mondo. Il pi grande ram-
marico per Marisa Raciti, vedo-
va dellispettore ucciso nel 2007.
E mentre il ministro dellInterno
Angelino Alfano annuncia misu-
re durissime, come il Daspo a
vita, chiaro a tutti che lipotesi
di bloccare la partita non fosse
percorribile per questioni di or-
dine pubblico, e che, per le stesse
ragioni, lincontro tra Napoli e
Fiorentinanonsi sarebbe potuto
svolgere se le migliaia di tifosi
non avessero voluto: bombe car-
ta e petardi avrebbero creato un
rischio troppo alto per la sicurez-
za. Cos Genny a carogna ha pla-
cato i suoi. Un capo popolo che
ha garantito il normale svogli-
mento dellincontro in uno sta-
diogremito.
IL VIMINALE
Alfano puntualizza: Il capita-
no della squadra, Marek Ham-
sik, si avvicinato alla curva in
tensione perch i tifosi credeva-
no che uno di loro fosse stato fe-
rito nellambito di una faida tra
sostenitori del Napoli e della Fio-
rentina, il capitano ha comunica-
to alla curva che quel tifoso era
stato ferito al di fuori del conte-
sto sportivo. Questo ha consenti-
to lallentamento della tensio-
ne. Qualcuno spiega che man-
dare a casa gli spettatori sarebbe
stato pericolosissimo ma che, al-
lostessomodo, i tifosi avrebbero
potuto impedire lincontro cre-
ando il panico allinterno dello
stadio stracolmo. Cos interve-
nuto Genny a carogna. Le imma-
gini lo immortalano col pollice
alzato: si gioca. Perch Di Tom-
maso, conla maglietta sulla qua-
le si legge Speziale libero (An-
tonio Speziale sta scontando la
pena a otto anni per lomicidio
preterintenzionale dellispettore
Filippo Raciti) il simbolo del-
lintreccio malato. E il capo dei
Mastiffs Napoli e, dopo i disor-
dini che hanno portato in fin di
vita un tifoso, parla con Hamsik,
conla poliziae placala curva.
LA SPACCATURA
E la rivincita del Sap, travolto
dalle polemiche per lapplauso
ai poliziotti responsabili della
morte di Federico Aldrovandi.
Perch, per Gianni Tonelli, se-
gretario del sindacato di polizia,
quelle immagini sono la prova
che gli agenti vengono abbando-
nati nelle piazze e davanti agli
stadi, mentre i violenti ottengo-
no garanzie. Vogliamo vedere -
chiede Tonelli- la stessa indigna-
zione dei vertici della nostra am-
ministrazione e del Viminale, vo-
gliamo capire se per le autorit i
morti sono tutti uguali o qualcu-
no piuguale degli altri. Mari-
sa Raciti indignata: una ver-
gogna, lo stadio in mano ai vio-
lenti, lo Stato non reagisce e
quindi ha perso. A chiamarla e
a mostrarle solidariet, dopo
qualche ora, sono il presidente
del Senato, Pietro Grasso, il pre-
mier, Matteo Renzi, il ministro
Alfano, il capo della Polizia Ales-
sandroPansa.
ValentinaErrante
RIPRODUZIONERISERVATA
LE TESTIMONIANZE
ROMA Perdono luomo che ha
sparato a mio figlio, ma ha fatto
una mostruosit. Ciro solo unti-
foso, un lavoratore, le sue mani
portanoi segni dellafatica. Siamo
gente onesta di Scampia. Anto-
nella Leardi, 51 anni, casalinga,
viene da un posto dove gli affetti
sono un culto, dove non c peri-
colo che lo stupore abbia fine.
Non ha rancore per Daniele De
Santis, accusato di aver trafitto
conunproiettile il pettodel figlio,
Ciro Esposito, 30 anni, che insie-
me ai due fratelli Pasquale e Mi-
chele lavora nell'autolavaggio di
famiglia.
Ciro rischia la paralisi e ieri ha
subito unoperazione al Policlini-
co Gemelli: il proiettile ha trapas-
sato una mano, trafitto un polmo-
ne, colpito la quinta vertebra.
Prima delloperazione mi ha
guardata e con dei gesti mi ha lan-
ciato un messaggio: mamma non
piangere. Antonella piange solo
quandoi medici le dicono che lin-
tervento riuscito. Non avevo
capito che fosse mio figlio e ho co-
munque pregato per lui dice la
mamma di Ciro. La corsa a Roma
daNapoli, lanotte trascorsanella
sala dattesa del pronto soccorso
del Gemelli e quel pap dispera-
to: I soccorsi sono arrivati dopo
unora, per fortuna cera mio ni-
pote con lui, ha tentato di riani-
marlo. Possibile che un capo
ultr della Roma lavori vicino al-
lostadioe sia armato? Deve avere
unapunizione esemplare.
La famiglia racconta che il gio-
vane arrivato da Napoli con die-
ci amici, ha parcheggiato lauto,
poi si incamminato verso lo sta-
dio. Sono stati aggrediti da bom-
be carte - dice il padre - poi gli
spari, una follia. Il cugino di Ciro
si salvato solo perch la pistola
si inceppata. InfamigliaCirolo
definiscono un ciccio duomo,
un bravo ragazzo. Ciro ha due
passioni: il Napoli e la fidanzata.
Quella fidanzata, Simona, che re-
sta in silenzio seduta su una pan-
china del pronto soccorso, con il
volto gonfio di lacrime, lei, che
nellultimo anno ha perso en-
trambi i genitori e vede in Ciro la
sua famiglia. Ciro lavora dieci
ore al giorno - racconta lo zio Vin-
cenzo - un ragazzino che si
sempre dato da fare. Al policlini-
co Gemelli ieri cerano anche ul-
tras laziali asostenere Ciro.
LauraBogliolo
RIPRODUZIONERISERVATA
LE NORME
ROMA Un giro di vite che si rif al
modello spagnolo. Un divieto di
accesso alle manifestazioni sporti-
ve (Daspo) a vita, come quello
comminato qualche giorno fa al-
lultra del Villareal che aveva la-
cianto in campo una banana men-
tre il terzino brasiliano del Barcel-
lona, Dani Alves, stava per battere
un calcio dangolo. E pesantissi-
ma la misura che il ministro del-
lInterno Alfano ha intenzione di
sottoporre al premier Renzi. Gli
uffici del Viminale sono gi al la-
voro. Per mettere a punto un prov-
vedimento che, vista la gravit di
quanto accaduto la notte scorsa al-
lOlimpico nella finale di Coppia
Italia, potrebbe essere un decreto
legge. Interverremo perch non
si ripeta ancora, ha assicurato Al-
fano alla vedova di Filippo Raciti,
lispettorecapomortoil 2febbraio
del 2007 davanti allo stadio di Ca-
tania e per la cui uccisione Antoni-
no Speziale sta scontando una
condanna definitiva a otto anni.
Quella maglietta nera con la scrit-
ta Speziale libero, indossata al-
lOlimpicodal capo ultra del Napo-
li Genny a carogna, stata una fe-
rita profonda. Per la vedova e per
unapparato di sicurezza dello Sta-
to che - nonostante i Daspo, le tes-
sere del tifoso, e gli steward intro-
dotti dopo il delitto Raciti - si ritro-
vano a fare i conti con loramai
cronicizzata tara della tifoseria:
non pi soltanto politicizzata o vi-
cina al ribellismo del movimento
dei forconi, ma infiltrata da orga-
nizzazioni criminali.
MALAVITA E AFFARI
C una terra di nessuno, special-
mente fuori e dentro gli stadi del
centro-sud (Roma, Napoli, Paler-
mo e Bari), dove la malavita orga-
nizzata gestisce un importante gi-
ro di affari: bagarinaggio, vendita
di magliette e bandiere, loghi con-
traffatti. Il tutto passando attraver-
so le tifoserie ultras. Una nuova
frontiera che - fanno notare diver-
si analisti - costringerebbe a quel
giro di vite fortissimo preannun-
ciato da Alfano. E dire che, alme-
no fino a qualche tempo fa, Vimi-
nale e mondo del calcio, attraver-
so una task force ad hoc, avevano
messo a punto una serie di misure
per allentare o modificare i rigori
di una normativa che, specialmen-
te sulla tessera del tifoso, avevano
creato frizioni con i club sportivi.
Perch, era il ragionamento, la si-
curezza senzaltro lunica condi-
zione per far tornare i bambini a
vedere le partite di calcio, ma di
troppa sicurezza lo stadio muo-
re. Dopo quanto accaduto laltra
sera allOlimpico, Alfano ripete
che gli stadi devono tornare a es-
sere luoghi accoglienti per le fami-
glie. Ma tutto ci passer, ancora
una volta, attraverso una nuova
stretta.
IL NUOVO DASPO
Le novit sul Daspo - stando alle
intenzione del Viminale - saranno
introdotte per via normativa, men-
tre allo studio dellOsservatorio
nazionale sulle manifestazioni
sportive c un progetto per con-
trastare il fenomero della contraf-
fazione dei marchi (ambush
marketing) e la creazione di setto-
ri pi ristretti negli stadi per ren-
dere pi facilmente identificabili
gli utras violenti. Alfano parla di
Daspo a vita. Inverit al Vimina-
le i tecnici si stanno muovendo su
tre direttrici. La prima: in caso di
recidiva di violenze commesse al-
lo stadio, il divieto, che oggi ha un
limite di cinque anni, verr reite-
rato (non detto vita natural du-
rante, perch potrebbe essere in-
costituzionale). La seconda: esten-
dere il Daspo a chi ha commesso
delitti quali devastazione e sac-
cheggio anche al di fuori di mani-
festazioni sportive (ritornerebbe
cos in auge un vecchio progetto,
su cui la sinistra si era divisa, rela-
tivo alle manifestazioni no-Tav).
La terza novit il Daspo preventi-
vo anche nei confronti di chi si
reso protagonista di atteggiamen-
ti di minaccia o di intimidazione.
Forse, conqueste ultime due misu-
re, non avremmo assistito al de-
precabile spettacolo di Genny a
Carogna, a cavalcioni sulla grata
dellOlimpico, intento a parla-
mentare conle forze dellordine e
a tenere a bada la sua curva di ul-
tras napoletani.
SilviaBarocci
RIPRODUZIONERISERVATA
Laleggedegli ultr
`
Bufera sul vertice tra le forze dellordine e i capi delle tifoserie
Il ministro: il dialogo tra squadra e curva ha allentato la tensione
I SINDACATI
DI POLIZIA
ACCUSANO:
NON SI PARLA
CON CHI INNEGGIA
A UN OMICIDA
ALLESAME TRE TIPI
DI MISURA:
RESTRIZIONI ESTESE
ANCHE A CHI
DEVASTA, SACCHEGGIA
O MINACCIA
Roma, follia ultr
scontro frontale
sulla trattativa
Alfano: Daspo a vita
Il gesto della madre del tifoso ferito:
Perdono chi ha sparato al mio Ciro
IL PIANTO DELLA DONNA
DOPO LOPERAZIONE
DEL FIGLIO AL GEMELLI:
INTERVENTO RIUSCITO
MA IL GIOVANE
RISCHIA LA PARALISI
Il Viminale prepara il giro di vite:
un divieto sul modello spagnolo
GLI SCONTRI La polizia riporta
ordine fuori dellOlimpico
STRETTA SU
CONTRAFFAZIONE
E BAGARINAGGIO
TERRA DI NESSUNO
DOVE LA MALAVITA
FA AFFARI
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Luned 5Maggio2014
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PrimoPiano
Ieri la telefonata
alla vedova Raciti
chiamando
dal suo cellulare
privato: pronto
sono Matteo....
In tribuna
anche la Pascale
tifosa azzurra:
il premier
andato
a salutarla
Laffondo di Grillo:
la Repubblica
morta
allOlimpico
veniva da piangere
come a un funerale
IL RETROSCENA
ROMA Perch non sono andato
via, laltra sera, dalla tribuna
dellOlimpico? Perch io non
mene vado. Nonlasciolostadio
aloro, ai violenti. Parla cos, ed
angora sgomento, Matteo
Renzi, il giorno dopo. Ha anco-
ra linferno della partita Fioren-
tina-Napoli nei propri occhi, e
se li stropicciava ogni tanto las-
s in tribuna quasi a non voler
credere a quello che stava osser-
vando e che era difficile da capi-
re inquel clima di bolgia e di pa-
ura. Adesso, non vorrebbe par-
lare, mane ha parlatotantocon
la moglie Agnese e con i figli
che erano con lui in tribuna, di
quel delirio andato in scena sul
campo tra petardi, bombe carta
e inammissibile negoziato
Hamsik-Genny a carogna, pi
la scia di sangue che da Tor di
Quinto si faceva sentire dentro
lo stadio. E poteva trasformarsi
in vendetta. No, non ne vorreb-
be parlare il premier, perch da
premier sente la vergogna del-
laccaduto con particolare sen-
sibilit. Ei fischi bipartisancon-
tro lInno di Mameli, da parte
delle due curve pronte a scan-
narsi fino a un attimo prima e
poi unite nel ripudio incivile
dellidea di nazione? Roba da
tapparsi le orecchie, un oltrag-
gio che non si poteva sentire,
losfogodi Renzi.
LA PARTITA DEL BIMBO
Pubblicamente il capo del go-
verno, ieri, non ha voluto tratta-
re largomento Olimpico. Di
calcio non parlo, ha ripetuto a
tutti durante il suo giro nelle zo-
ne alluvionate delle Marche. In
questo suo atteggiamento c
anche la consapevolezza che il
calcio un tema che divide, che
infuoca e che spesso mette a nu-
do la faccia peggiore dellItalia.
Ma questa lItalia: negli occhi
di Renzi allOlimpico cera la vi-
sione di questa verit antropo-
logico-culturale che fa soffrire
lui come tutti.
Ora, con i pi intimi, il pre-
mier fa unpiccolo racconto per-
sonale che vorrebbe essere edi-
ficante: Stamattina, sono anda-
to a vedere la partita di mio fi-
glio. Lentusiasmo dei ragazzi e
dei genitori della Settignanese:
quello il calcio. Laltro calcio
per esiste, eccome, ed quello
della nottataccia dello stadio
Olimpico. Si vedeva dal labiale,
sugli spalti, Renzi ha ripetuto
pi volte: Sono matti. La paz-
zia di Genny a carogna - o me-
glio lodio diffuso di cui lui
uno dei tanti volti anti-eroici e
purtroppo coccolati - si legge
nella t-shirt con suscritto: Spe-
zialelibero. Eieri il premier ha
telefonatoalla moglie di Filippo
Raciti, lispettore di polizia ucci-
so nel 2007 nello stadio di Cata-
nia: Signora, sono Matteo Ren-
zi. Voglio dare a lei e ai suopi fi-
gli la mia solidariet personale
e istituzionale per quella scena
inqualificabile e dolorosa che
abbiamovistoallOlimpico.
Nella tribuna delle autorit,
insieme al presidente del Sena-
to, Piero Grasso, e al numero
uno del Coni, Giovanni Malag,
frastornati quanto lui, Renzi
laltra sera si faceva dare infor-
mazioni. Ha chiamato anche il
ministro dellInterno, Alfano (e
pure ieri i due si sonosentiti pi
volte). L per l, lui come i suoi
vicini di posto, il premier non si
accorto - perch non poteva
immaginarselo - che fosse in
corso una trattativa con la cur-
va dei napoletani per avere da
Gennyacarogna il permessodi
far cominciare il match. Mo-
menti in cui nessuno sembrava
capire nulla. Ed era svanita la
gioia di godersi una serata di
sport, in piena concordia calci-
stica e anche politica, almeno a
giudicare dal saluto affettuoso
che Renzi si scambiato con
Francesca Pascale, la fidanzata
di Berlusconi, super-tifosa del
Napoli seduta a poca distanza
dal premier con la sciarpa degli
azzurri intorno al collo e
unamica con bambino al fian-
co. Poco dopo il saluto Mat-
teo-Francesca, unaltra sequen-
za di segno opposto: alle spalle
del premier, c una ragazza
che sta piangendo per ci che
era accaduto e per quanto sa-
rebbe ancora potuto accadere.
Ma sono restati tutti l, sugli
spalti, pietrificati. Compreso
Renzi. Che ieri, ripensandoci,
ha pi volte ripetuto: Quello
non il calcio. Quello follia
collettiva!.
MarioAjello
RIPRODUZIONERISERVATA
VOLTI
E FRASI
`
Ieri alla partita del figlio: Lentusiasmo
di ragazzi e genitori, questo vero calcio
Nessun dialogo con gli estremisti, questo calcio da cambiare
LA TRATTATIVA Il capo ultr parla con le forze dellordine
La rabbia di Renzi: sono rimasto
io non lascio lo stadio ai violenti
ROMA Non c stata nessuna
trattativa ha detto il questore
di Roma parlando della vergo-
gna dellaltra sera allOlimpico.
Pu darsi che tecnicamente
(lavverbio giuridicamente non
viene usato inquesto caso, giac-
ch poco di giusto s visto) sia
andata cos. Ma quel che rac-
contavano le immagini, che tut-
to il mondo ha guardato, ripre-
so e rilanciato, con lennesima
figura orribile dellItalia, sem-
bravano proprio raccontare al-
tro. Non c stata trattativa fra
lordine pubblico e Genny a ca-
rogna? Pu essere e nonc mo-
tivo di dubitarne, tranne la pro-
va tv. Tranne chiarire il fatto
del perch sempre pi spesso i
calciatori vadano a colloquio
sotto la curva o fuori gli spoglia-
toi con gruppi di tifosi che cer-
cano di dettare legge, la loro. E
perch Genny a carogna, rifaci-
mento nostrano del famigerato
Ivan il Terribile che fece so-
spendere una partita europea
in quel di Genova, si coprisse le
labbra per impedire lesegesi
del labiale, come fanno allena-
tori, arbitri e calciatori quando
la stanno per dire grossa e non
dobbiamo saperlo, unico rime-
dioall'intercettazione globale.
E perch il povero Hamsik,
che di l a un paio dore si sareb-
be tinto dazzurro la nota cre-
sta, se ne stava messo allango-
lo, tra le reti della Nord, prigio-
niero dun calcio che non pu
appartenergli n appartenerci.
Perch poi sempre Genny a ca-
rogna indossasse la t-shirt che
inneggiava a Speziale, condan-
nato per lomicidio di un servi-
tore dello Stato, Raciti, quasi
che ci fossero, nella nostra so-
ciet, morti di prima e seconda
categoria. E stato detto anche
che laggressore del tifoso del
Napoli che ancorainospedale
e che stato gravemente ferito,
il protagonista di una singola
follia. Dellazione accusatoun
ultr della Roma. Andare in-
contro a tifosi, neppure avver-
sari doccasione ma sarebbe lo
stesso, armati di pistola un al-
tro fatto che desta sconcerto. Il
fatto che il calcio intero ha la
necessit di una rivisitazione
globale. Non solo sportiva, co-
me gli avvilenti risultati delle
nostre squadre in Europa stan-
no testimoniando da troppo
tempo; non solo infrastruttura-
le, come dimostrano le condi-
zioni sempre pi fatiscenti de-
gli stadi del Belpaese; non solo
etica, come indicato da tutti gli
scandali che hanno costellato
tra scommesse e altre nefan-
dezze le pi recenti stagioni.
Ma anche, e soprattutto, una ri-
visitazione delle norme. Perch
se accade qualcosa viene subito
il provvedimento speciale che
dopo qualche mese tarallucci
e vino. La famosa e risolutiva
tessera del tifoso? I biglietti no-
minali? Le trasferte proibite? Il
biglietto non acquistabile dai
fuori sede? E questo il risulta-
to?
Ci si accorge che una norma
come quella sulla discrimina-
zione territoriale una norma
stupida e controproducente e
non la si cancella: si dice aspet-
tiamo la fine della stagione. Ed
eccoche alla fine dellastagione
quella norma che ha rimesso al
centro del Potere le frange me-
no tifose delle tifoserie costrin-
ge al dialogo con la minoranza
con cui trattare assolutamen-
te da escludere. Ecco che un
bellevento, come una finale di
Coppa Italia, si trasforma in
una vergogna internazionale.
Lordine pubblico stato tutela-
to, i tifosi della Fiorentina e la
stragrande maggioranza di
quelli del Napoli sono stati da
elogiare. Sono loro da tutelare,
nonil resto. Nonquestocalcio.
PieroMei
RIPRODUZIONERISERVATA
QUELLO CUI
ABBIAMO ASSISTITO
NON SPORT
QUELLO
SOLO PAZZIA
COLLETTIVA
Comesempreaccade,
lincredulitelosgomento
lascianovelocementespazio
alleriflessioni. Il mondodel
calciosinterroga, prontoa
processareperlennesima
voltafatti cheperiodicamente
si ripresentano, senzaper
trovareunasoluzione. Parola
al presidentedellaFigc, Abete:
Chegli ultrasabbianoun
ruoloinaccettabile, di potere,
inalcuni stadi undatodi
fatto. Nond'aiuto
generalizzare, unmomento
difficileeservelucidit. E
soprattuttoazioni mirate.
Perunavolta, il numerouno
del calcioitalianometteda
partelasuaproverbiale
pacatezzaeaffondail colpo:
Sonodisgustatoetriste. Non
possiamopensarecheun
tifosoconunamagliettache
inneggiaallaliberazionedi
Speziale, diventi il terminale
di unatrattativa(ipotesi
confutatadallaQuestura,
ndr). Secertefigurehannoun
determinatospessore, un
motivoci deveessere. Poi il
monito: Lapartitaunica,
comelafinaleChampions,
riccadi fascinomaanchedi
tensioni. OralaSupercoppa
del 24agosto, traNapoli e
Juve, potrebbegiocarsi a
Roma. Eralasedeipotizzata
dallaLega. Nonsfuggea
nessunocosavogliadire.
Credocheanchesuquesto
servaunariflessione.
StefanoCarina
RIPRODUZIONERISERVATA
La Federcalcio: allarme Supercoppa
Abete: rifletteresuNapoli-JuveaRoma
Il tifo ultras
Fonte: Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione ANSA
LE REGIONI CONPI GRUPPI
Lombardia
Campania
Toscana
Liguria
56
50
42
42
i gruppi nazionali che intrattengono
rapporti con tifoserie straniere
41.000
gli ultras censiti
in Italia
8.500
appartenenti
a gruppi "politicizzati"
388
i gruppi
estrema
sinistra
15
80
hanno connotazioni
estremiste
24
misti
10
estrema destra
45
politicizzati
70
`
Il premier laltra sera in tribuna con Grasso
Tutte le telefonate con il titolare dellInterno
NON C STATA
TRATTATIVA?
LA PROVA TV
SEMBRA CHE
RACCONTI
UNALTRA STORIA
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Luned 5Maggio2014
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PrimoPiano
ALLO STADIO Genny a carogna tiene a bada i tifosi del Napoli allOlimpico
LA RICOSTRUZIONE
ROMA Tre ultr romanisti coni ca-
schi neri scappano. Le immagini
sono chiare. Anche i colpi di pi-
stola sono fedelmente registrati
nel video. Se ne contano quattro
inrapida sequenza. Nei frame ri-
presi da un tifoso napoletano col
telefonino si vede Daniele De
Santis, lultr giallorosso, ferma-
to per rissa aggravata e tentato
omicidio, mentre tira petardi e
sassi contro i rivali napoletani,
ingaggiando la guerriglia. il
primo dei frammenti in mano
agli investigatori, che racconta
una parte di ci che accaduto
sabato sera, poco prima del fi-
schio dinizio di Fiorentina-Na-
poli, a un paio di chilometri dai
cancelli dellOlimpico. Unaggua-
toinstile ultr, inunazona che a
rigor di logica sarebbe da consi-
derare a rischio, perch pro-
prio l, al Village il 5 settembre
del 2009 si erano riuniti i capi di
circa cento tifoserie delle squa-
dre di calcio, tra cui i napoletani,
per discutere della Tessera del
Tifoso, e perch da sempre quel-
larea considerata un ritrovo
dellestrema destra legata al
mondo romano delle Curve.
Qualcuno, forse, sabato se lo ri-
cordato. Perch in un altro vi-
deo, girato dallelicottero, si ve-
dono sfilare davanti al circolo
circa un migliaio di tifosi diretti
allo stadio. Una trentina, per, si
fermano, come se stessero aspet-
tando qualcosa. Ed a quel pun-
to che si materializza De Santis
assieme adalmenotre complici.
Unpazzo solitario, se ci fosse
stata unazione organizzata
lavremmo vista, ha ribadito ie-
ri mattina il questore di Roma,
Massimo Mazza, mantenendo fe-
de al basso profilo tenuto fin dal-
linizio sulla questione e sulle in-
formazioni ufficiali fornite ai
media, giudicata dalla stessa
questura una strategia vincen-
te per i risultati ottenuti a fine
partita. E aggiunge: Quella era
una zona dove nonera prevedibi-
le nessun tipo di incidente. In
parte ha ragione, perch chi ha
sparato (per accusare De Santis
manca ancora il risultato dello
Stub e delle impronte sulla pisto-
la), ha creato un precedente: feri-
ti e morti ce ne sono stati nella
storia del calcio italiano, ma mai
nessun ultr, appunto, era arri-
vato a usare unarma. A confer-
ma della teoria del cane sciol-
to a met mattina arriva anche
una nota di alcuni gruppi ultr
romanisti che dicono che De
Santis era un solitario. Ma per
il sostituto procuratore titolare
dellinchiesta, Antonino Di Ma-
io, lultr De Santis, i collegamen-
ti con gli ambienti del tifo violen-
to, ce li haeccome.
I TESTIMONI
Una conferma dellagguato pre-
determinato arriva anche dai te-
stimoni. Siamo usciti dal par-
cheggio. Ci hannoassalito, erano
incappucciati o con caschi e pas-
samontagna, ci hanno caricati e
poi sono scappati. Erano in 6 o 7,
sono usciti da una stradina priva-
ta con un cancello (il circolo Vil-
lage), da l hanno iniziato a lan-
ciarci gli oggetti. Dopo i primi
petardi contro i napoletani, sce-
nario confermato anche dal ca-
po della Digos, Diego Parente
(che dice il soggetto non era so-
lo, anche se le indagini non ci
danno certezza), gli azzurri rea-
giscono. E mentre i complici con
il casconerose ladannoagambe
levate, De Santis fugge in solita-
ria verso il Ciak Village, lungo la
stradina del parco di Tor di Quin-
todove stannopure i campetti di
calcio di cui proprio De Santis fa
il custode. Lultr romanista si
vede spacciatoquandoinciampa
e cade. allora che estrae la pi-
stola, una Beretta calibro 7,65
con matricola punzonata. Spara
quattro volte, poi la semiautoma-
tica sinceppa; i poliziotti la tro-
veranno con il carrello aperto e
altri colpi nel caricatore. Qualcu-
no, una donna, lanasconde inun
vaso per paura, mentre i napole-
tani picchiano De Santis. Con
larrivo di altre sirene per soccor-
rere il gruppetto di poliziotti ri-
masto isolato, gli ultr parteno-
pei fuggono verso lo stadio. Die-
ci e lode? No, non vogliamo fare
lafiguradei secchioni - conclude
il questore - C sempre la possi-
bilit di migliorarsi, ma siamo
stati bravi.
RiccardoTagliapietra
PaolaVuolo
RIPRODUZIONERISERVATA
I TIFOSI DEL NAPOLI:
ERANO 6-7 PERSONE
CI HANNO CARICATO
E POI SONO SCAPPATI
CI STAVANO
ASPETTANDO
Preso Gastone, lex leader della Curva
che fece fermare il derby nel 2004
Daniele De Santis, Gastone
Gli spari sui tifosi
fermato un ultr
Ma caccia ai tre
con i caschi neri
DANIELE DE SANTIS
E STATO SOTTOPOSTO
A TEST PER CONTROLLARE
SE SABATO POMERIGGIO
HA ABUSATO DI ALCOL
E DI STUPEFACENTI
La dinamica
ANSA
Zona stadio Olimpico
(Roma)
ore 19
di sabato;
viale Tor
di Quinto
Daniele De Santis,
48 anni, ultras
romanista,
lancia artifizi
pirotecnici
contro tifosi
del Napoli
e li sfotte
I tifosi napoletani
raccolgono
la sfida
e lo inseguono
De Santis scivola,
si vede circondato
e spara 4 colpi
di pistola
La polizia ritrova
la pistola in un
vivaio l vicino
Tre feriti:
il 30enne
Ciro Esposito
colpito alla
colonna vetebrale:
un 43enne alla
mano destra;
un 32enne a un
braccio e a una
mano
`
Gli investigatori sono in possesso di un video: nelle immagini
si vedono delle persone che fuggono dopo laggressione
A NASCONDERE
LA PISTOLA
IN UN VASO
STATA UNA DONNA
CHE SI ERA
SPAVENTATA
IL RITRATTO
ROMA Da leader indiscusso della
curva sud romanista, sempre in
gruppi di estrema destra, capace
di interrompere un derby della
Capitale o di ricattare l'allora
presidente della Roma Sensi, fi-
no alla scelta, forse obbligata dai
tanti Daspo, di stare lontano da-
gli stadi. Non ha moglie n figli,
l'unica passione, tatuata sul suo
corpo, la Roma. Da alcuni anni
faceva il custode di un campo
sportivo con annesso chiosco
proprio a poca distanza dallo sta-
dioOlimpico.
LE ANALISI
Una parabola discendente quel-
la di Daniele De Santis, 48 anni,
detto Gastone che lo ha porta-
to, forse anche perch ubriaco o
sotto l'effetto di droghe - ma a
stabilirlosarannoi risultati delle
analisi a cui gi stato sottopo-
sto - a sparare cinque colpi di pi-
stola verso tre tifosi napoletani,
quattro dei quali sono andati a
segno,
Se, come sostiene la ricostruzio-
ne ufficiale, De Santis ha fatto
tutto da solo: dal lanciare decine
di petardi contro i pullmandei ti-
fosi napoletani che passavano vi-
cino al suo chiosco fino a spara-
re, dopo essere scivolato e per
evitare di essere pestato da colo-
ro che per primo, aveva aggredi-
to, la dice lunga su come era fini-
to Gastone: da leader indiscus-
so a cane sciolto, ormai isolato
masempre violento.
LA COPPA
Un'altra finale di Coppa Italia fu-
nestata dalle gesta di Daniele De
Santis, fu quella del maggio del
2008, quando sul campo i giallo-
rossi si fronteggiarono con l'In-
ter. Fu sempre De Santis uno de-
gli indagati per la violazione del-
la legge sulla sicurezza degli sta-
di perch il 21 marzo del 2004
scavalc il recinto e invase il
campo di gioco, insieme ad altri
sei romanisti e di fatto fece so-
spendere il secondo tempo del
derby capitolino in seguito alle
voci della morte di un bambino
investito da un'auto della poli-
zia, poi rivelatesi false. Ma il rea-
to cadde in prescrizione e non fu
mai processato.
Fu arrestato anche il 22 marzo
del '98 nei pressi dello stadio Ro-
meno Menti, al termine della
partita Vicenza-Roma. Con altri
tre supporter giallorossi armato
di spranghe danneggi cinque
vetture
RIPRODUZIONERISERVATA
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00752124 | IP: 93.44.246.248
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5
Luned 5Maggio2014
www.ilmessaggero.it
PrimoPiano
LINTERVISTA
NAPOLI State sbagliando: non
di me che dovete preoccuparvi,
ma del ragazzo che stato feri-
to: Genny a carogna, o meglio
Gennaro De Tommaso, parla pa-
cato. Non si difende. Attacca.
Trovarlo non difficile: tra For-
cella e piazza San Gaetano, dove
nato, loconosconotutti.
Jeans e giubbino, mani in ta-
sca e viso affranto, offre un im-
magine che non ti aspetti. A co-
minciare dal nome: non suo,
raccontano nei vicoli, lo ha eredi-
tato dal padre, e non indica catti-
veria, ma sfortuna. Non vero,di-
ce, che a suo carico sabato ci fos-
se un Daspo, una diffida con ob-
bligo di firma: il provvedimento,
spiegano quelli della curva A,
scadutodatempo.
Seduto tra gli amici su una
panchina del centro storico non
facile riconoscere Genny, an-
che se la sua immagine impazza
sul web. Il ragazzo pacato che di-
fende le ragioni sue e dellintera
Curva A somiglia poco a quello
che ha sbalordito milioni di ita-
liani in diretta tv. Lo abbiamo vi-
sto tutti con la maglietta che in-
neggia al condannato per lucci-
sione di un poliziotto, mentre
con le braccia alzate e coperte di
tatuaggi sembra dare il via alla
partita tenendo in pugno i sui
compagni. Equindi la squadra. E
quindi le forze dellordine. E
quindi una capitale assediata.
Ma lui smentisce categoricamen-
te che tutto questo sia successo.
E racconta una storia completa-
mente diversa. A volte confusa,
lacunosa. Ma che esclude assolu-
tamente ogni patto con la squa-
drae conle forze dellordine.
Come andata veramente sa-
batoaRoma?
Quelle che sono state scritte so-
no tutte sciocchezze. Hamsik
venuto da noi solo per rassicu-
rarci sulle condizioni del nostro
amico, per dirci che stava me-
glio, che poteva farcela. Lo stes-
so messaggio che ci hanno dato
leforze dellordine. Noi abbiamo
parlato con tutti con calma e ri-
spetto, senza minacce o provoca-
zioni. Non c stata alcuna tratta-
tiva tra la Digos e la curva parte-
nopea sullopportunit di gioca-
re omenolapartita. Il restosono
invenzioni dei giornalisti.
Quindi nessunatrattativa?
Ovviamente no. Quello che
successo sabato inaudito, non
era mai accaduto che qualcuno
sparasse ai tifosi. Di tutto questo
sembra non importare niente a
nessuno. Ma a noi s, a noi inte-
ressa. Ed per questo che abbia-
mo deciso di rinunciare alla co-
reografia che avevamo organiz-
zato e che ci era costata quindici-
milaeuro. Ela stessacosahanno
fatto anche i supporter della Fio-
rentina. Come avremmo potuto
srotolare gli striscioni, e cantare,
e ballare quando uno di noi era
in findi vita? Ci siamo rifiutati di
farlo. Ma nonabbiamo minaccia-
to nessuno e non abbiamo detto
di nongiocare. N avremmo avu-
to il potere per farlo. Noi non
possiamodecidere nulla.
Sieterimasti sugli spalti?
No. Nessuno poteva costringer-
ci a restare allo stadio e infatti su-
bito dopo il primo gol molti di
noi sono andati via. Pi che del
Napoli ci interessava di quel ra-
gazzo in fin di vita. Perci siamo
rimasti tutta la notte in ospedale
con la famiglia e con le forze del-
lordine.
Come stato ferito il tifoso na-
poletano. Cosa successo pri-
madellingressoallostadio?
Ci stavamo dirigendo verso la
curva Nord dellOlimpico scorta-
ti dalle forze dellordine. Poi
successo linferno, abbiano senti-
to i colpi e ci siamo accorti che
tre di noi erano rimasti a terra.
Una cosa del genere non si era
mai vista, pure quando uccisero
quel tifoso allOlimpico, Paparel-
li: alloranonspararonouncolpo
di pistola, ma un razzo che pur-
troppo gli fin in un occhio. Per-
ci i fatti di Roma sono gravissi-
mi.
E quella maglietta che inneg-
gia allassassino di Raciti, non
ungestodi sfida?
No, anzi. Lunica cosa impor-
tante di questa storia ormai di-
ventata la maglietta che io e gli
altri tifosi indossiamo. Speziale
libero c scritto. Ma attenti: la
maglietta in onore di una citt
dove abbiamo tanti amici e nei
confronti di un ragazzo che sta
chiedendo attraverso i suoi lega-
li la revisionedel processo. una
richiesta di giustizia, non unof-
fesa contro una persona decedu-
taocontroi suoi familiari.
Ma le tifoserie non ricattano,
non minacciano, non tengono
inpugnole societ?
Tuttefavole.
DanielaDeCrescenzo
RIPRODUZIONERISERVATA
Genny a carogna si assolve:
Non ho trattato con nessuno
`
Gennaro De Tommaso: Preoccupatevi
di quel ragazzo in ospedale, non di me
Romanonc'entra. Adare
voceal popoloromanista-
distrattoedelusodalla
giornatacciadi Cataniaedalla
festadellaJuve- Francesco
Totti: l'argomentola
sparatoriafuori dall'Olimpico.
Romanonc'entra, va
rispettata: unacitt
accogliente, diceil capitano
giallorosso. Maintantoun
trenodi tifosi giallorossi
destinatoaCataniaarrivato
allastazionevuoto: lapolizia
cheloattendevaper il servizio
di scortahacapitosubito, quel
convogliodovevapassareper
Napoli. Inattesadella
riaperturadel forum
permanentedel tifo
giallorosso, leradio, sonoi
forumonlineadedicarespazio
giallorossoai fatti di ieri. Molta
ironiasuGerry'acarogna,
pocavogliadi confrontarsi con
DeSantis, l'autoredegli spari.
Quel chesuccessosabato-
sottolineail dggiallorosso
MauroBaldissoni, daCatania-
sonoquestioni chevannoal di
ldel calcio- unaquestionedi
ordinepubblico.
Roma non centra, la citt va rispettata
CapitanTotti
Ciro Esposito, il tifoso ferito
LA MAGLIETTA
SPEZIALE LIBERO?
NON UNA OFFESA
CONTRO RACITI
MA UNA RICHIESTA
DI GIUSTIZIA
`
Lultr napoletano: Hamsik venuto
da noi solo per rassicurarci sul ferito
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6
Luned 5Maggio2014
www.ilmessaggero.it
PrimoPiano
Silvio Berlusconi durante In 1/2 ora su Raitre
IL CENTRODESTRA
MI LANO Si vota per le Europee, ma
Silvio Berlusconi parla come se si
dovesse votare per il Governo ita-
liano: Propongo di alzare le pen-
sioni minime a 800 euro, e maga-
ri anche a 1000. Decisione che
certo non compete a Bruxelles,
ma la campagna elettorale del Ca-
valiere fatta cos visto che nelle
sue intenzioni cominciata la ri-
monta: Nei sondaggi non siamo
mai scesi sotto il 20 per cento, e
comunque arriveremo al 25. Lo
dice in tv dalla Annunziata e lo ri-
pete in videoconferenza chiuden-
do una convention di Forza Italia
aBari.
Stuzzicare Renzi la sua strate-
gia da qui al voto. O almeno una
parte della sua strategia: Avevo
delle speranze su di lui, ma sono
deluso. Mi sa che questo governo
non dura pi di un anno, un anno
e mezzo al massimo. Che un
po come prendere le distanze an-
che dagli accordi sulle riforme
che i due avevano siglato. Infatti:
Adesso si parla molto della rifor-
ma del Senato, ma cos com sta-
ta proposta dal governo inaccet-
tabile e noi non voteremo il testo
senonsar modificato.
UN PERIODO DIFFICILE
Parla da Milano perch le restri-
zioni conseguenti alla condanna
non gli consentono - la domenica
- di uscire dalla Lombardia. La po-
lizia pure andatoacasasua per i
normali controlli: Non mi sono
sentito umiliato. Certo, un peri-
odo difficile, ma nonsono depres-
so. Anzi, un periodo eroico. Ri-
pete che presto la storia lo assol-
ver, che lonore gli verr restitui-
to, e che io sar mondato e di-
venter un padre della Patria poi-
ch che il destino mi ha messo
nelle condizioni di essere luomo
del grande cambiamento del Pae-
se.
Poi ci sono gli argomenti tipici
della campagna elettorale: la sini-
stra che, a suo dire, vuole mette-
re una patrimoniale da 400 mi-
liardi di euro, Grillo che rappre-
senta un periocolo per la demo-
crazia vista la sua indole autorita-
ria, i rapporti con la Lega e in
particolare con Calderoli per
concordare un quadro di riforme
che prevedano anche lelezione
diretta del Presidente della Re-
pubblica. E alla fine anche un
inevitabile accenno alla possibili-
t che la figlia Marina prenda il
suo posto alla guida del centrode-
stra: Sarebbe perfettamente in
grado, ha molte doti, svelta, pre-
parata, rigorosa. Ma io spero per
lei che nonaccada.
Re. Pez.
RIPRODUZIONERISERVATA
LINTERVISTA
ROMA Cos com la riforma del
Senato invotabile ma laccor-
do del Nazareno non si tocca. Lo
ha detto Berlusconi e a prima vi-
sta sembra poco meno di unossi-
moro. Paolo Romani capogrup-
po in Senato di Forza Italia, luo-
mo al quale lex Cavaliere ha dele-
gatolatrattativa conil Pd.
Senatore Romani: come possi-
bileconciliarele2posizioni?
Il problema semplice: non si
capisce lostinazione del mini-
stro Boschi, ostinazione che per
nelle ultime ore, va detto, si
molto attenuata, nel voler pro-
porre il testo del governo. Ci sem-
bra pi opportuno che il testo
rappresenti non solo le posizioni
dei relatori Finocchiaro e Calde-
roli ma quelle espresse nella di-
scussione in commissione Affari
costituzionali, spesso in forte dif-
formit dal testo del governo, e
che sintetizzi i 56ddldepositati.
Mail patto...
...il testo proposto dal governo
gi stato profondamente modifi-
cato. Epoich la tecnicalit non
indifferente, accertato che non si
andr in aula prima del 25 mag-
gio, sar molto importante la de-
finizione del testo base e la gestio-
ne di queste 2 settimane. In quan-
to allItalicum, averlo rinviato
era di per s una modifica dellac-
cordo, accelerare unbene.
Punteretei piedi?
No, ma non ci sottrarremo dalla
discussione in commissione. I
criteri di elezione dei senatori so-
no uno dei punti largamente non
Riforme, Berlusconi:
il testo del governo
cos invotabile
io padre della Patria
Romani: bene lItalicumentro lestate
sul Senato per c molto da cambiare
NUOVO AFFONDO
ANTI-QUIRINALE:
FU NAPOLITANO
A CONSIGLIARMI
DI DARE LE DIMISSIONI
NELLAUTUNNO 2011
`
Offensiva tv e videomessaggio alla kermesse di Bari: la sinistra vuole
una patrimoniale da 400 miliardi e una legge di successione al 45%
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00752124 | IP: 93.44.246.248
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-MSGR - 20 CITTA - 7 - 05/05/14-N:
7
Luned 5Maggio2014
www.ilmessaggero.it
PrimoPiano
IL RETROSCENA
ROMA Nel giorno in cui Silvio Ber-
lusconi torna a smontare il pat-
to del Nazareno, Matteo Renzi
reagisce come nontaspetti. Nien-
te tuoni e fulmini. Nessuna sco-
munica. Anzi, allex Cavaliere
che rilancia il presidenzialismo
affossando la riforma del Senato,
il premier socchiude la porta. Lo
fa commentando con i suoi la
giornata, appena rientrato dal so-
pralluogo delle aree alluvionate
a Senigallia: Tirare fuori adesso
largomento del presidenziali-
smo sa molto di trovata elettora-
le. Invia di principiopossoanche
essere daccordo, ma ora le prio-
rit sono altre. Si approvino in-
tanto la riforma del Senato e del
Titolo V della Costituzione e do-
po, solo dopo, si pu anche ragio-
nare di presidenzialismo. Non
adesso, per.
VIOLATO UN TAB
Le parole di Renzi, inevitabil-
mente, faranno infuriare la mino-
ranza del Partito democratico.
Aprire la porta al presidenziali-
smo significa violare unantico ta-
b della sinistra e del Pd, da sem-
pre contrari allelezione diretta
del presidente della Repubblica.
In passato c stata solo qualche
apertura al semipresidenziali-
smo alla francese, quello a due
turni. E dunque in grado, secon-
do gli strateghi del Pds, dei Ds e
infine del Pd, di disinnescare la
minaccia rappresentata dal po-
pulistaBerlusconi.
Si tratta di capire se quella di
Renzi, che finora si era limitato a
parlare del sindaco dItalia e di
pi poteri al premier, unaper-
tura tattica. Un modo, insomma,
per riportare lex Cavaliere al
patto del Nazareno e dunque
sul sentiero che entro met giu-
gno dovrebbe spingere palazzo
Madama a dire il secondo s al-
la riforma del Senato. Oppure se
Renzi ha davvero intenzione,
una volta incassata la modifica
costituzionale, di imboccare la
strada del presidenzialismo. La
tentazione c: Matteo, dice un
deputato molto vicino al pre-
mier, attualmente lunico in
Italia, grazie alla popolarit con-
quistata sul campo, a poter vince-
re una sfida ad elezione diretta.
Leclissi di Berlusconi appare ir-
reversibile e Grillo non potr ot-
tenere mai la maggioranza asso-
luta.
Ma questo il dopo. Ora Renzi
e i suoi devono fare i conti con la
nuova doccia gelata precipitata
sulla riforma del Senato. Ancora
ieri il ministro Maria Elena Bo-
schi scommetteva sulla tenuta
del patto con Berlusconi. E Lo-
renzo Guerini, il plenipotenzia-
rio del premier al tavolo della
trattativa, dava per scontata la
chiusura dellaccordo e il voto in
Commissione del testo base pri-
ma delle elezioni europee del 25
maggio. Cos, invece non . Lex
Cavaliere ha definito la proposta
del governo inaccettabile. E il
ministro Boschi a stretto giro ha
risposto tagliente: Noi andiamo
avanti per lanostra strada.
Le diplomazie per sono al la-
voro. Per il Pd trattano il capo-
gruppo Luigi Zanda e la presiden-
te della commissione Affari costi-
tuzionali Anna Finocchiaro. Per
Forza Italia il presidente dei Se-
natori, Paolo Romani. Lidea
quella di votare in Commissione
unordine del giorno o una risolu-
zione che sancisca lintesa su al-
cuni punti. Poi verr adottato il
testo base presentato dal gover-
no e, contestualmente, saranno
presentati gli emendamenti og-
getto dellordine del giorno o del-
la risoluzione. Ad esempio, pi
rappresentanti per le Regioni e
meno per i Comuni; pi senatori
dalle Regioni grandi e meno da
quelle piccole; e il metodo di desi-
gnazione affidato alla scelta di
ogni Regione. Sonoottimista, su
queste basi si pu arrivare allin-
tesa, dice un esponente che par-
tecipaallatrattativa.
Ecco spiegato perch Renzi ie-
ri non ha lanciato strali contro
Berlusconi e ha invece aperto al
presidenzialismo. Ma sullo sfon-
do restano due minacce per co-
stringere lex Cavaliere a non far
saltare la riforma del Senato. La
prima quella delle elezioni in
autunno: per il premier spingere
Forza Italia al voto anticipato si-
gnifica decretarne la scomparsa.
O quasi. Renzi lha detto chiaro:
Se non avr la riforma di palaz-
zo Madama entro giugno, si pren-
dano un altro. Traduzione: si va
alle elezioni. La seconda minac-
cia: una nuova legge elettorale
scritta insieme ad Angelino Alfa-
no, il maggior competitor di Ber-
lusconi.
AlbertoGentili
RIPRODUZIONERISERVATA
Lintervista del ministro
Boschi ieri al Messaggero in
cui ha annunciato il varo della
nuova legge elettorale prima
dellestate. Convinta, ha
sottolineato, che il patto con
Forza Italia sul nuovo Senato
e titolo V terr.
Il premier apre al presidenzialismo
Dopo Palazzo Madama ci ragiono
NONOSTANTE I TONI ASPRI
LA TRATTATIVA PROSEGUE
PRIMA UNA RISOLUZIONE
CON LE MODIFICHE, POI
IL S AL DOCUMENTO BASE
DELLESECUTIVO
`
In via di principio sono daccordo. Ora
le priorit sono altre, poi se ne pu parlare
condivisi.
Egli altri?
Chiediamo linserimento del cri-
terio proporzionale in base alla
popolazione delle Regioni e una
forte riduzione della presenza
dei sindaci. Nel testo del governo
se ne prevedono 60, chiederemo
che siano tra i 10 e i 20. E una for-
te riduzione dei senatori designa-
ti dal presidente della Repubbli-
ca, passare da21 anonpidi 5.
Sietemoltolontani?
I problemi irrisolti sono lelezio-
ne del capo dello Stato e dei mem-
bri della Consulta e del Csm. Poi
dovremo affrontare la definizio-
nedellart. 117 e stabilire i modi e i
tempi della fase di transizione. Si
possono infatti verificare gap
temporali in sede di prima appli-
cazione dellariforma.
Il Ncdnonvuoleforzature
Il dialogo avviene tra Pd e Forza
Italia. Il patto del Nazareno pre-
vede il rapporto diretto ed al mas-
simolivello.
ClaudioMarincola
RIPRODUZIONERISERVATA
LintervistaaBoschi
`
Il rilancio del Cavaliere non lo preoccupa:
sa molto di trovata elettorale ma nessun veto
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Luned 5Maggio2014
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9
Luned 5Maggio2014
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PrimoPiano
Il ministro dellEconomia Pier Carlo Padoan
`
LItalia ha chiesto di ritardare il pareggio di bilancio,
ma saner i suoi squilibri. Responso finale il 2 giugno
`
Oggi con le previsioni di primavera primo giudizio della Ue
sul governo Renzi. Il ministro dellEconomia: sar un via libera
LESAME
ROMA Il responso vero e proprio
arriver solo il 2 giugno. Ma per
lItalia e per il governo Renzi gli
esami europei cominciano oggi a
Bruxelles. Stamattina la commis-
sione europea render note le
sue previsioni di primavera, che
andranno confrontate con le sti-
me che il governo ha formulato
nel recente Documento di econo-
mia e finanza (Def). Poi il mini-
stro Padoan parteciper alle riu-
nioni dellEurogruppo e dellEco-
fin, dove tra gli altri temi si parle-
r anche degli squilibri macro-
economici allinterno dellUnio-
ne: dunque lattenzione sar an-
che sul nostroPaese.
La valutazione della posizione
italiana non di tipo ordinario,
visto che proprio con il Def sta-
ta chiesta a Bruxelles la possibili-
t di deviare dal cosiddetto obiet-
tivo di medio termine e quindi so-
stanzialmente di spostare al 2016
il pieno raggiungimento del pa-
reggio di bilancio in termini
strutturali (calcolato cio al net-
to delleffetto negativo del ciclo
economico e delle voci una tan-
tum). La deroga dovrebbe essere
giustificata da una parte dalla
gravit della recessione degli ulti-
mi anni, dallaltra dallimpegno
del nostro governo di fare rifor-
me in grado di rilanciare la cre-
scita.
Proprio su questo punto, inter-
venendo ieri alla trasmissione te-
levisiva Che tempo che fa, si det-
to fiducioso il ministro dellEco-
nomia. Padoan ha spiegato che il
via libera di Bruxelles dovrebbe
arrivare perch la giustificazio-
ne in linea con quello che lEu-
ropa prevede. In altre parole i
numeri di Bruxelles non dovreb-
bero risultare diversi da quelli
elaborati dal Tesoro. E di conse-
guenza apparirebbe credibile lo
scenario di risanamento disegna-
to nel Documento di economia e
finanza. LItalia quindi non chie-
der un allentamento sul deficit,
ma dir alla Ue di essere in grado
di sanare i propri squilibri.
IL CLIMA DI FIDUCIA
La vera variabile su cui si gioca il
destino del nostro Paese natu-
ralmente la crescita. Su questo
aspetto Padoan ha mostrato un
cauto ottimismo. Dopo aver ri-
cordato che tutte le stime del Def
sono state formulate in modo
conservativo, ossia prudente,
ha detto di attendersi in materia
di crescita delleconomia una
sorpresa verso lalto nella secon-
da met dellanno. Molto dipen-
der dal clima di fiducia che si
creer nel Paese. Per questo il go-
verno punta sugli effetti del de-
creto Irpef gi operativo, che a fi-
ne mese dispiegher i propri ef-
fetti sulle buste paga dei lavorato-
ri.
Sul punto specifico il ministro
dellEconomia stato molto net-
to, difendendo il provvedimento
anche dalle osservazioni critiche
formulate dai tecnici del servizio
Bilanciodel Senato. Osservazioni
che - hadetto- sonostate prese in
considerazione seriamente, ma
che vengono giudicate per lo pi
non solide: le coperture finan-
ziarie alla fine potrebbero risulta-
re addirittura abbondanti, e il ta-
glio delle tasse a beneficio dei la-
voratori sar permanente, finan-
ziato con tagli di spesa perma-
nenti che non saranno riduzioni
di tipolineare. Anche aproposito
dellaumento del prelievo sulle
banche per la rivalutazione delle
quote di Bankitalia, del quale a
Palazzo Madama stata ventila-
ta lincostituzionalit, Padoan si
dettotranquillo.
LucaCifoni
RIPRODUZIONERISERVATA
Madia: Gli statali non
sono troppi ma anziani
Padoan: sul Pil sorpresa a fine anno
Occorreunoscambiotra
generazioni pertrasferire
conoscenzenellaPubblica
Amministrazioneeserveun
estensionedei congedi per
maternitatuttelelavoratrici
precarie. Il ministrodellaP.a.,
MariannaMadia, spiegainuna
intervistaatuttocampoaMaria
LatellasuSkytg24chenon
dettocheasaperelecosesiano
lepersonepivicinealla
pensione. Bisognavalorizzarele
generazioni di mezzo, dei
40-50-60enni perch
necessariounincontrotra
generazioni. Quantoal numero
di tremilioni emezzodi persone
chelavoranonellaP.a., non
sonotroppiperMadia, anche
seinmediaconunettroppo
elevata. Poi lapolemicaconl'ex
numerounodel dicastero,
RenatoBrunetta, cheavrebbe
adottatounapproccio
sbagliato, controi dipendenti e
noncontroi meccanismi che
nonvalorizzanolepersone.
Immediatalareplicadi
Brunetta. PoveraMadia, non
studiaeripeteapappagallo.
Lariforma
Gli obiettivi italiani
Cifre in % del Pil
ANSA Fonte: Def
2013 2014 2015 2016 2017
Debito lordo totale
Debito netto (senza
esborsi per aiuti Ue)
129,1
131,1 129,5
126,1
121,5
132,6
134,9 133,3
129,8
125,1
0
-0,8
-3,0
-2,6
-1,8
-0,9
-0,3
-0,6
-0,1 0,0 0,0
Saldo strutturale
Saldo netto
(deficit)
I DUBBI DEI TECNICI
DEL SENATO
SUL DECRETO IRPEF?
NON SONO SOLIDI,
CI SONO TUTTE
LE COPERTURE
Acque cristalline, sabbia finissima e clima meraviglioso fanno di Marsa Matrouh un vero
paradiso, a sole tre ore da casa tua. Adagiata sulla costa Mediterranea dellEgitto, Marsa
Matrouh sinonimo di vacanza ideale, unarmoniosa miscela di mare, relax, divertimento,
arte e cultura, con la garanzia di hotel, servizi e accoglienza dei migliori Tour Operator.
In collaborazione con
Ente Turistico Egiziano
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00752124 | IP: 93.44.246.248
-TRX IL:04/05/14 20:34-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 10 - 05/05/14-N:
10
Luned 5Maggio2014
www.ilmessaggero.it
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00752124 | IP: 93.44.246.248
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-MSGR - 20 CITTA - 11 - 05/05/14-N:
11
Luned 5Maggio2014
www.ilmessaggero.it
PrimoPiano
`
Con il target di 6-7 milioni di veicoli lanno pu ripartire
loccupazione anche negli stabilimenti del nostro Paese
Lamministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne
`
Domani a Detroit lamministratore delegato alza il velo
sul piano a cinque anni per il nuovo colosso globale Fca
6
Sonoi nuovi modelli Alfa
chedovrebbeprevedere
il pianoFCAconunobiettivo
di 500milaunitallanno
8
Rappresenta, inmilioni di
veicoli, laproduzionegi
raggiuntadaToyota, Ge,
VolkswageneRenault-Nissan
LA STRATEGIA
dal nostroinviato
LOS ANGELES Il mondo dellauto
punta i riflettori suDetroit dove do-
mani Sergio Marchionne illustrer
il futuro di FCA, il gigante globale
nato dallacquisizione di Chrysler
che avr sede legale ad Amsterdam
e fiscale a Londra, dove si terranno
ancheleriunioni del Cda.
quasi certo, inoltre, che entro
lannola nuovasocietverrquota-
ta a Wall Street, attirando capitali
freschi e incrementando il valore.
Unoperazione senza dubbio frutto
del coraggioedelladeterminazione
del manageritalo-canadeseche, nel
pieno della crisi finanziaria del
2008, intu come un costruttore
americano in stato fallimentare,
con alle spalle un recente passato
molto travagliato, sarebbe potuto
diventare lancora di salvataggio
per Fiat. Fare di due debolezze una
forza, in pochi ci credevano, nessu-
no ci avrebbe scommesso. Conclu-
sa la fusione a costi senza dubbio
vantaggiosi e definita la struttura di
una societ con risultati finanziari
tutto sommato sani, Marchionne
passa a modellare la parte indu-
strialedi uncolossoormai unico.
Questo aspetto, in realt, anda-
toaddiritturapiveloce dellascala-
tasocietariagirapida(ladefinitiva
uscita del fondo Veba era prevista
pi avanti visti anche gli ostacoli
giudiziari) e, dasubitodopolaccor-
dorealizzatoconlaregiadi Washin-
gton, il Lingotto ha iniziato ad inte-
grarelastrutturaoperativa, affidan-
doai managerdel neocostituitoGec
(Group Executive Council, il Comi-
tato ristretto del Gruppo) ruoli in
entrambe le societ per coordinare
il networkdellefabbriche e delladi-
stribuzione.
LA FASE DELLESPANSIONE
Realizzatalafasedel consolidamen-
to arriva quella dellespansione e
Marchionne stesso in diverse occa-
sioni haanticipatole lineeguidadel
piano di cui domani sveler i detta-
gli. Abilissimo nel gestire operazio-
nedifficili, laddi Fiat inrealtnon
quasi mai riuscito a rispettare gli
obiettivi industriali annunciati, giu-
stificandosi spessoconil cambiode-
gli scenari che lui stesso aveva de-
terminato (lacquisizione di Chry-
sler). proprioperquestoche, dopo
il ritiro di Fabbrica Italia (1,4 mi-
lioni di veicoli lanno da produrre
nel nostropaese), avevaannunciato
di non renderli pi pubblici poich
nessunodei nostri rivali lofa.
Ora i rischi sembrano diventati
opportunit e il manager ha rivisto
leposizioni. FCA unarealtgloba-
lesufficientementeforteestruttura-
ta, manongeneramolti profitti (nel
2013 non c stato dividendo) ed
ancora piccola rispetto ai primi 4
protagonisti del pianeta (Toyota,
Volkswagen, General Motors e Re-
nault-Nissan), tutti gi sopra gli 8
milioni di veicoli lanno, coni primi
due determinati a superare gi nel
2014la storica barriera dei 10 milio-
ni. indispensabile crescere, so-
prattutto ritagliarsi una posizione
di maggior rilievo in mercati di
grande importanza come Cina, In-
diaeRussia.
DOMINA IL NORD AMERICA
Attualmente FCA dipende molto
dal NordAmerica, leader inSuda-
merica e ha una presenza storica
ma affaticata inEuropa. Per cresce-
re servono investimenti e i capitali
necessari si attirano pi facilmente
sesi indicaconprecisioneagli anali-
sti cosa si vuol fare in futuro. Un
passaggio che, bisogna riconoscer-
lo, pochi fanno concos tanta preci-
sione. Marchionne non ha mai ne-
gatoche, dopolaquotazione, sareb-
be stata presa in considerazione
lipotesi di unrafforzamentodel ca-
pitale, magari non con la formula
dellaumento che distrugge valore
per gli azionisti. Esclusa anche la
dismissione di asset strategici, la
stradapiprobabile di finanziarsi
sul mercato, magari conunconver-
tendo. Il piano quinquennale ri-
guarder modelli di tutti i marchi
del Gruppoe linteronetworkindu-
strialeetecnologico.
LA VIA DELLA CINA
Le fabbriche Chrysler gi viaggiano
a pieno regime, c grande attesa
per quelle di Fiat che soprattutto in
Italia devono far rientrare numero-
si addetti dallacassaintegrazione. Il
piano, che prima doveva essere
triennale (al salone di Detroit Mar-
chionneavevadichiaratodi rimane-
re al comando il tempo necessario
per portarlo a termine) e poi stato
reso ancora pi impegnativo spo-
stando la scadenza a 5 anni, punte-
r forte sullAlfa che dovrebbe ave-
re 6 nuovi modelli e una produzio-
ne annuale vicina a 500 mila unit.
Allarecenteassembleadegli azioni-
sti (lultima a Torino) lad ha antici-
patochenel 2018FCAprodurrfrai
6 e i 7 milioni di veicoli lanno, que-
stochiaramenteconleforzeattuali,
senza cio considerare possibili al-
leanzeperaltromai escluse.
Marchionnenelleultimesettima-
ne stato molto impegnatosul dos-
sier fra Torino e Detroit, tanto che
non nemmenoandatoal salone di
Pechino dove ha lasciato a Manley
(uno dei suoi pi autorevoli delfini)
lonore di annunciare lulteriore ac-
cordoconGac per produrretre mo-
delli di Jeep in Cina iniziando dal
2015.
GiorgioUrsicino
RIPRODUZIONERISERVATA
L A TRATTATIVA
ROMA Guai a parlare di bad com-
pany quando si parla di Alitalia.
Questa volta lo Stato non centra.
Sar infatti una holding com-
pany Alitalia, secondo lo schema
gi anticipato dal Messaggero, a
raccogliere i debiti e gli esuberi
della vecchia compagnia sempre
sotto il controllo degli azionisti
privati di Cai. Gli stessi che avran-
no il controllo anche della new
company (con il 51%) in tandem
con Etihad (49%). Non un gioco
di parole ma una questione di so-
stanza in un dossier bollente co-
me quello di Alitalia che per an-
dare incontro alle richieste di
AbuDhabi prevede tra laltroben
3.000 esuberi. Non a caso ieri
sceso in campo il governo, attra-
verso il ministro delle Infrastrut-
ture e dei Trasporti, Maurizio Lu-
pi, a precisare che questa volta
non interverr lo Stato, come ac-
caduto nel 2008 con il prestito da
300 milioni di euro. LAlitalia dei
privati sar rilanciata dai privati
con nuovi investimenti. La solu-
zione per Alitalia non una bad
company o una new company su
modelli del passato, ha spiegato
il ministro. Perch questo sche-
ma non accettabile, n condivi-
so dal governo. La precisazione
dobbligo per Lupi che ha parla-
to nel corso di una iniziativa alle
Giornate del Lavoro. Il problema
di Alitalia, ha aggiunto, invece
trovare un grande partner indu-
striale che rilanci la compagnia.
Quindi, ha concluso il ministro
delle Infrastrutture, giudichere-
mo laccordo che speriamo si pos-
sa raggiungere tra Etihad e Alita-
lia sulla base del piano industria-
lee dellosviluppo.
Lo schema confermato, dun-
que, da una parte ci sar la
Newco Alitalia controllata anche
da Abu Dhabi, una societ sana,
ben capitalizzate (800-900 milio-
ni) e senza debiti o legami ingom-
branti con il passato che, nel dise-
gno immaginato dallo studio mi-
lanese guidato da Sergio Erede,
custodir loperativit industria-
le (slot e voli) con circa 10 mila di-
pendenti euncostodel personale
moltocompetitivo.
Nella holding company con-
trollata interamente dai soci di
Cai finirannoinvece i rischi legati
ai contenziosi del passato, il debi-
to bancario e i dipendenti consi-
derati in eccesso rispetto alle ri-
chieste di Etihad. Come saranno
pagati i conti con le banche? Lin-
tesa prevede una postilla precisa
e evidentemente cruciale: dovreb-
bero essere i futuri dividendi del-
la newco, cio della societ sana,
ad aiutare nella restituzione dei
debiti. Sulla compagnia pesa at-
tualmente un fardello di circa 2
miliardi (circa 800 milioni sono i
debiti verso le banche, di cui 400
a breve, a cui si aggiungono alme-
no altri 165 milioni di nuova fi-
nanza). Quanto agli esuberi, i so-
ci di Cai si impegnano a chiedere
unsostegnoal governo.
Incassato lappoggio di azioni-
sti e banche, oggi il presidente di
Alitalia, Roberto Colaninno, in-
siemealladGabriele Del Torchio
volerallavoltadi AbuDhabi per
incontrare domani il ceo di
Etihad, James Hogan, che ieri ha
preferito non commentare le an-
ticipazioni del Messaggero.
RobertaAmoruso
RIPRODUZIONERISERVATA
Alitalia, Lupi: Via alla newco
senza intervento dello Stato
Fiat, Marchionne ora punta sullItalia
LA RELAZIONE
MI LANO La fase acuta della crisi
sembra ormai alle spalle con lo
spread che oscilla stabilmente sot-
to quota 160 e con tassi al minimo
storico: in questo scenario, com-
pletamente diverso rispetto ad un
anno fa, che si inserisce l'interven-
to che il presidente della Consob,
Giuseppe Vegas, svolger oggi a
Palazzo Mezzanotte di Milano nel-
la consueta relazione al mercato.
Un discorso di met mandato (Ve-
gas in carica dal gennaio 2011)
che anche l'occasione per cele-
brare i 40 anni della Commissione
di Piazza Verdi (nata nel 1974) e
che, nel tempo, ha conosciuto un
costante processo di crescita. Un'
evoluzione che l'ha portata ad as-
sumere un ruolo sempre pi rile-
vante. E il 2013 stato un anno
moltoimpegnativo. Nel mirino del-
la Consob finito il riassetto di
Camfin ma anche il convertendo
di Telecom Italia oltre al profit
warning di Saipem. E ancora, la vi-
cenda Parmalat conla multa, com-
minata a gennaio di quest'anno,
per complessivi 180 mila euro agli
ex sindaci per inosservanza dei
propri doveri nell'ambito dell'ac-
quisizionedi Lactalis American.
Consob, oggi
Vegas celebra
quarantanni
a Piazza Affari
LA HOLDING COMPANY
CONTROLLATA DA CAI
RIPAGHER IL DEBITO
CON I DIVIDENDI
DELLA NUOVA SOCIET
IL NODO DEGLI ESUBERI
FORTI ASPETTATIVE
DALLALFA
CHE RAGGIUNGEREBBE
UNA PRODUZIONE
VICINA A 500 MILA
UNIT ANNUALI
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00752124 | IP: 93.44.246.248
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12
Luned 5Maggio2014
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LINEA
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-MSGR - 20 CITTA - 13 - 05/05/14-N:RCITTA
13
Luned 5Maggio2014
www.ilmessaggero.it
Mondo
IL PERICOLO
TEL AVI V I ripetuti episodi di van-
dalismo compiuti da attivisti
dell'estrema destra ebraica sono
una forma di terrorismo per-
ch mirano ad intimidire sia la
popolazione araba sia lo stesso
governo israeliano quando es-
so deve misurarsi con le frange
estreme del movimento dei colo-
ni. Lo ha affermato il ministro
della difesa Moshe Yaalon, se-
condo cui tuttavia errato attri-
buire una sorta di acquiescenza
alla polizia e ai servizi di sicurez-
za di Israele. Inun'intervista a ra-
dio Gerusalemme Yaalon ha so-
stenutoche le forze dell'ordine si
prodigano per reprimere il feno-
meno: ma abbiamo di fronte -
ha sostenuto - un osso molto du-
ro. Anche perch, ha aggiunto,
spesso difficile trovare nei con-
fronti di persone sospette prove
che possanoessere accolte daun
tribunale. Inoltre, ha aggiunto,
le autorit esigono dai leader po-
litici e religiosi del movimento
dei coloni che condannino il fe-
nomeno con maggiore energia.
Appena sabato scorso, agenti
della polizia sono stati aggrediti
da decine di coloni mentre com-
pivano un'ispezione nellabita-
zione di due abitanti dell'insedia-
mento di Yitzhar (Cisgiordania)
sospettati di aver partecipato
due settimane fa all'incendio do-
loso nella moschea di Um
el-Fahem, nel Norddi Israele.
IL PREMIER NETANYAHU
Ma non sembrano esserci sola-
mente gli estremisti a muoversi
incautamente sullo scenario
israeliano. Giunto complessiva-
mente al suo ottavo anno da pri-
mo ministro, il premier Ben-
yaminNetanyahuha deciso di la-
sciare ai posteri una propria im-
pronta ideologica inequivocabi-
le. E cos, mentre il Paese si ac-
cinge a festeggiare oggi la 66esi-
ma giornata dell'Indipendenza,
il premier ha annunciato ai suoi
ministri che sottoporr al Parla-
mento una nuova Legge Fonda-
mentale, nell'intento di ancora-
re meglio la definizione di Israe-
le come Stato nazionale del po-
poloebraico.
LE REAZIONI
Un'iniziativa che nel suo stesso
governo, e anche all'opposizio-
ne, sta gi facendo storcere il na-
so ad alcuni - fra questi Tzipi Liv-
ni - che la trovano quanto meno
superflua. E forse perfino insi-
diosa per il carattere democrati-
co del Paese. Ieri nella seduta di
governo domenicale, il premier
tornato sull'argomento lamen-
tando che gli aspetti peculiar-
mente ebraici di Israele sono sot-
toposti a un assalto incessante,
dall'estero e in casa da parte di
chi vorrebbe diluirli, e in definiti-
va eliminarli. Costoro - ha pole-
mizzato - vogliono uno Stato na-
zionale palestinese accanto a
noi, ma vogliono anche che Isra-
ele diventi gradualmente uno
Stato binazionale, arabo-ebrai-
co, entro confini ristretti. Israe-
le, ha assicurato Netanyahu, con-
tinuer anche in futuro a essere
uno stato democratico, e garanti-
r diritti eguali a tutti i cittadini,
a tutte le minoranze. Ma in virt
di una Legge Fondamentale sar
anche definito come Stato na-
zionaledel popoloebraico.
R. E.
RIPRODUZIONERISERVATA
LIBIA
VOTO NEL CAOS
PER IL NUOVO
PRIMO MINISTRO
Regnala totale confusione in
Libiasull'elezione del nuovo
premier. Ieri, al culmine di
un'ennesimacaotica
giornata, il Parlamentoaveva
sceltoil quasi sconosciuto
42enneuomod'affari di
Misurata, AhmedMiitig,
sostenutodagli islamici. In
serata, per, lapresidenza
dell'aulahadichiaratonon
validala suaelezione, per un
errore nel conteggiodei voti:
113quelli afavore di Miitige
non121 (appena1 sopraal
quorum) come annunciato
unaprimavolta.
ULSTER
SCARCERATO
GERRY ADAMS
LONDRAIl leader del Sinn
FeinGerry Adams stato
rilasciatoieri dopoquattro
giorni di fermoe inattesache
laProcuradecidasueventuali
azioni penali a suocarico. Lo
riferisconofonti di polizia
locale. Adams erastato
arrestatomercoled
nell'ambitodell'inchiesta per
l'omicidiodellavedovaJean
McConville, risalente al 1972e
attribuitoall'Ira.
GRECIA
LA NUOVA TV PUBBLICA
RIPRENDE LE TRASMISSIONI
Lanuovatv pubblicagreca,
Nerit, haripresole proprie
trasmissioni 11 mesi dopo
l'improvvisachiusuradella
vecchiaErt, inpienacrisi
economicadel Paese. Il
governoavevachiusola Ert la
nottedell'11 giugnoper
risponderealle richieste della
Ue e del Fmi di ridurre il
bilanciopubblico, incambio
di miliardi di eurodi aiuti:
unadecisione che aveva
provocatogrande scalpore al
livellointernazionale.
ISOLATA Le vie che portano a Slavjansk presidiate dai tank ucraini
`
La Pinotti: Non possiamo restare a guardare. Se lOnu
lo chiede lItalia pronta a inviare un contingente di pace
`
La roccaforte dei ribelli separatisti completamente isolata
dallesercito ucraino. In caso di assalto si teme il bagno di sangue
Tel Aviv, affondo del ministro della Difesa:
Gli estremisti israeliani come i terroristi
MINISTRO Moshe Yaalon (al centro) responsabile della Difesa nel
governo di Benjamin Netanyahu
LA CRISI
MOSCA Lutto, rabbia, assalti. A
Odessa si piangono le vittime del-
la strage di venerd scorso al pa-
lazzo dei Sindacati. In duemila si
sono radunati al campo Kuliko-
vskoe per una funzione religiosa.
Poi, al suo termine, un gruppo di
attivisti filo-russi si messo in
marcia per andare a tentare di li-
berare i compagni fermati per i
disordini. Un commissariato di
polizia stato assaltato con i soli-
ti metodi; 67 persone sono state
quasi subito rilasciate dalle forze
dellordine per evitare ulteriori
tragedie.
IL PREMIER JATSENIUK
Incitt arrivato durgenza il pri-
mo ministro ucraino, Arsenij Jat-
seniuk. Tutti i vertici locali della
polizia sono stati sostituiti. Que-
sti disordini, ha osservato il pre-
mier in conferenza stampa, sono
parte di un piano fomentato dal-
la Russia per distruggere lUcrai-
na. LUnione europea ha chiesto
uninchiesta indipendente sul ro-
go al palazzo dei Sindacati in cui
hanno perso la vita 46 persone.
Troppo contrastanti fra loro ap-
paiono le versioni ufficiali. Le po-
lemiche rimangono velenose. Al-
cuni poliziotti hanno affermato
di aver avuto lordine di noninter-
venire, ma di rimanere a guarda-
re. I presunti finanziatori dei
disordini, persone vicine al depo-
sto presidente Janukovich, nega-
noqualsiasi coinvolgimento.
Nelle regioni dellEst si conti-
nua, intanto, a combattere. Le
truppe ucraine hanno lasciato
Kramatorsk dopo averla ricon-
quistata. Cingonodassedio, dopo
aver bloccato tutte le vie di acce-
so, il caposaldo della protesta ar-
mata, Slavjansk, ma paiono, per
ora, volerla semplicemente isola-
re. Nella cittadina, ieri, si sono ce-
lebrati i funerali di alcuni milizia-
ni caduti negli scontri. Sparatorie
sono segnalate nelle campagne.
Diversa la situazione a Donetsk,
Lugansk e Mariupol, dove la ten-
sione resta altissima e la popola-
zione disorientata per linces-
sante guerra delle opposte propa-
gande. Nel capoluogo del Don-
bass la Procura militare stata as-
saltata dagli attivisti. Delle forze
dellordine non si vede nemmeno
lombra. ALugansk tre squilibra-
ti si sono messi a sparare contro
le barricate dei filo-russi davanti
alledificio occupato dellSbu, i
servizi segreti.
A Mariupol sono state distrut-
te due sedi del Comitato elettora-
le che sostiene alle presidenziali
ucraine del 25 maggio il candida-
to favorito, Petro Poroshenko. In
precedenza, nella notte ha preso
fuoco il palazzo dove ha sede la
Privatbank, delloligarca e gover-
natore di Dniepropetrovsk, Igor
Kolomojskij.
Sul fronte internazionale Ot-
tawa ha approvato ulteriori san-
zioni contro la Russia, dopo quel-
le gi decise nei giorni scorsi, a
causa del deteriorarsi della situa-
zione in Ucraina. Sedici aziende
federali non potranno per adesso
pi operare in territorio canade-
se.
LITALIA
Sul fronte diplomatico lItalia si
detta disponibile a inviare unpro-
prio contingente di peacekee-
ping, ccordinatomcon Onu, Ue e
Nato, nella repubblica ex sovieti-
ca, nel caso ve ne fosse bisogno.
Nonpossiamo stare a guardare
ha detto il ministro della Difesa
Roberta Pinotti. Anche il Cremli-
no ha ammesso nei giorni passati
che i rivoltosi sul campo sono
sfuggiti a ogni controllo. Giusep-
peDAmato
RIPRODUZIONERISERVATA
NEW YORK Vladimir Putin ha rice-
vutolanominationperil Nobel
perlaPace?Certo, pu
sembrarefolle, maoggi questo
premiolodannoproprioa
tutti...: unadelletantebattute
concui Obamahadeliziatola
plateadell'annualecenadei
corrispondenti dellaCasa
Bianca, giuntaallacentesima
edizione. Obamanonha
risparmiatofrecciateanessuno.
Hapresoingiroi repubblicani
conlaloroossessionedi voler
abolirel'odiataObamacare, e
peraveringaggiatodei
consulenti cheinsegnasseroai
lorofuturi candidati come
comportarsi conledonne. Poi
statoil turnodell'aspirante
candidatopresidenzialeJoe
Biden, conObamacheha
mostratounfotomontaggioin
cui il vicepresidentetienein
manounascarpa: l'altraera
quelladi recentetirataaHillary
Clintonduranteunconvegno. E
apropositodellaClintonedella
suapossibilediscesaincampo,
il presidenteamericanoha
scherzatoconlaconservatrice
Fox, affermandochesar
moltopidifficileconvinceregli
americani cheHillarynatain
Kenya.
Obama: APutin
il Nobel per la Pace?
Perch no, oggi
lo danno a tutti
`
Moshe Yaalon accusa
gli ultr e chiede
ai coloni di condannarli
Slavjansk circondata, i filorussi tremano
A DONETSK ASSALTATA
LA PROCURA MILITARE
KRAMATORSK TORNA
SOTTO IL CONTROLLO
DEI MILITARI UCRAINI
DISORDINI A MARIUPOL
Washington
IL PREMIER NETANYAHU
PREPARA UNA LEGGE
PER ANCORARE IL PAESE
ALLA DEFINIZIONE DI
STATO NAZIONALE
DEL POPOLO EBRAICO
Ucraina divisa
ANSA
Area russofona Area ucrainofona Area mista
MAR
DAZOV
MAR NERO
Kiev
BIELORUSSIA
ROMANIA
POLONIA
RUSSIA
BULGARIA
MOLDOVA
UCRAINA
Leopoli
Odessa
Doneck
Kharkiv
Luhansk
Zaporizhia
Sebastopoli
Sinferopoli
Mikolaiv
CRIMEA
Il Presidente dell'Associazione Dilettantistica
Velica e Motonautica Santa Severa ed i Soci tut-
ti partecipano sentitamente al dolore dei figli e
dei parenti per la scomparsa dell'amico e con-
socio
Avvocato
VINCENZO DE FAZI
Roma, 3 maggio 2014
Dottore Avvocato
ALFIO GRASSO
sei stato e sarai la piu' bella musica ed amicizia
che la vita ci ha regalato siamo vicini ad IVANO,
VICHI, ISADORA, LEONARDO ed ALINA.
MAURIZIO, MARISA, ENRICO, POUCHAIN ed
ALESSIA.
Roma, 5 maggio 2014
ENZO LANCIA e TOMMASO LONGHI parteci-
pano con grande affetto al dolore di VINCENZO
e VALENTINA per la scomparsa del loro ama-
tissimo padre e nonno
Prof.
ELIO GUZZANTI
Di cui ricordano la grande figura di Maestro di
medicina, di sanita' e di vita che e' stato per lo-
ro, come per innumerevoli colleghi ed amici.
Roma, 5 maggio 2014
Il 3 Maggio e' mancato all'affetto dei suoi cari
MARCELLO LAURO
ne danno il triste annuncio la moglie MARIA
LAURA, i figli ALBERTO DONATELLA SIMO-
NETTA GIORGIO, il genero, le nuore, gli adora-
ti nipoti MATTEO MARTA FEDERICA MARCEL-
LO GIULIA FILIPPO TOMMASO e FILIPPO, e il
carissimo LUCA.
Il funerale avra' luogo martedi 6 Maggio alle o-
re 15.00 nella Chiesa di S. Maria Bianca in Luc-
ca.
Il presente vale da partecipazione personale e
ringraziamento.
Lucca, 5 maggio 2014
La Misericordia s.r.l. Tel. 0583.469192
GIANNI e JUTTA LE PERA annunciano con im-
menso dolore la scomparsa di
SIMONE TERZO MARIOTTI
amico di sempre.
Roma, 5 maggio 2014
MASSIMO BUFACCHI e GIANCARLO RUSCIT-
TI ricordano con le loro famiglie a tutti quelli
che gli hanno voluto bene la grande figura di
FRANCESCO SILVANO
Venezia, 5 maggio 2014
TRIGESIMI
e
ANNIVERSARI
Il 6 Maggio ricorrendo il primo anniversario
della morte di
GIULIO ANDREOTTI
Una Messa sara' celebrata nella Basilica di San
Giovanni dei Fiorentini alle ore 18.30.
Roma, 5 maggio 2014
In ricordo di
SALLI PESCATORE
il giorno 06 maggio alle ore 18.30 sara' cele-
brata una Santa Messa nella Chiesa di Santa
Teresa in Panfilo a via Paisiello.
Roma, 5 maggio 2014
1999 5 MAGGIO 2014
ANGELO SCRAVAGLIERI
Per noi il tempo si fermato. MAMMA, PAPA'
e MASSIMO con BENEDETTA Ti ricordano con
l'amore di sempre e con crescente dolore.
Centralino 24 ore
Via Flaminia, 202-204 - (Belle Arti) Roma - www.scifoni.it
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00752124 | IP: 93.44.246.248
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14
Luned 5Maggio2014
www.ilmessaggero.it
Cronache
YaraGambirasio, 13
anni, scomparea
Brembatedi Sopra
(Bergamo) dopo
essereuscitadalla
palestradovepraticavail suo
sport, laginnasticaritmica.
Leanalisi sul dna
svelano: lassassinoil
figlioillegittimodi
GiuseppeGuerinoni,
autistadi bus di
Gorno, mortonel 1991. Mail
killernonhanomenvolto.
Il cadaveredi Yara, a
tremesi esatti dalla
scomparsa, viene
ritrovatoinuncampo
aChignolodIsola, a
unadecinadi chilometri da
Brembatedi Sopra.
26 novembre 2010:
sparisce dopo la palestra
26 febbraio 2011:
ritrovato il cadavere
10 aprile 2014:
c il dna dellassassino
IL GIALLO
MI LANO Per trovare lassassino
di Yara, in pi di mille giorni di
indagine, stato fatto di tutto.
Venne perfino fermata una na-
ve diretta a Tangeri per acciuf-
fare un marocchino che era a
bordo sospettato di essere il
colpevole infuga, e poi lascia-
to andare con tante scuse. Ven-
nero messi a lavoro i pi sofisti-
cati esperti del web per rintrac-
ciare un tizio che aveva lasciato
su facebook e su wikipedia un
messaggio apparentemente ci-
frato inerente lomicidio. Fu fat-
to arrivare dalla Svizzera un ca-
ne capace di seguire anche a
giorni di distanza le tracce di
qualcosa o qualcuno. Tutto ine-
sorabilmente inutile.
SPERANZE E SCONFORTO
Ogni volta una speranza, ogni
volta una irrimediabile delusio-
ne. E pi si moltiplicano le voci
di imminenti svolte nelle inda-
gini, pi lo sconforto che ne se-
gue si trasforma in uninaccetta-
bile senso di impotenza. Con la
funestaconseguenza che quelle
voci, anzich diradarsi, col pas-
sare del tempo si moltiplicano.
Specie da quando la Procura di
Bergamosi vistacostretta, per
mancanza di alternative, ad affi-
dare la soluzione del giallo solo
ed esclusivamente al Dna e a
quelli che nei tribunali vengono
chiamati accertamenti scienti-
fici. La strategia del Dna, pro-
prio in questi giorni, ha fatto
passare momenti di angoscia a
una signora di Clusone alla qua-
le - mercoled scorso - le locan-
dine delle edicole avevano dato
il buongiorno con titoli di que-
stogenere: OmicidioYara, una
nuova pista: si cerca una donna
di 46 anni. La donna in que-
stione era lei, solo che con la
morte della ragazzina non cen-
tra niente. Gi lo sapeva e gi lo
sapevano i carabinieri che qual-
che mese fa lavevano sottopo-
sta alla prova del Dna per verifi-
care se le sue tracce genetiche
potessero essere apparentate
conquelle dellassassino.
LA LICEALE DI CLUSONE
Clusone un centro piuttosto
importante della Valseriana di-
stante quaranta chilometri dal
paese di Yara. In quella valle vi-
veva e lavorava Giuseppe Gueri-
noni, autista di pullman indica-
to(grazie alle analisi su alcune
macchie di sangue trovate sui
pantaloni di Yara) come il titola-
re di un Dna quasi identico a
quello dellassassino della gio-
vane. Guerinoni morto nel
1999 a 61 anni, dunque al di so-
pra di ogni sospetto. Per tutte
le attenzioni sono ugualmente
concentrate su un fantomatico
figlio illegittimo che potrebbe
aver generato nel corso di una
relazione clandestina.
LA MADRE DI IGNOTO 1
Ora, qualche giorno fa la signo-
ra di Clusone stata indicata da
una delle innumerevoli voci
anonime che inondano la Valse-
riana come una possibile ex
amante di Guerinoni. Un tipo
infatti si presentato alla caser-
ma dellArma per dire di aver
saputo da qualcuno che aveva
saputo da qualcun altro che in
passato lautista di bus aveva
avuto una storiella con una ra-
gazzaallepocadiciassettenne e
oggi quarantaseienne. I carabi-
nieri lhanno rintracciata sco-
prendo che, seguendo altre stra-
de, in precedenza erano gi
giunti a lei, la quale era per ri-
sultata geneticamente incom-
patibileconlomicida.
Effettivamente la donna ave-
va conosciuto Guerinoni. Negli
anni del liceo prendeva ogni
mattinalacorriera per andare a
scuola, e ogni mattina al volan-
te cera lui, con un bagaglio di
sorrisi e di complimenti per le
ragazze e le signore che saliva-
no sul pullman. Tutto qui. Nes-
sun flirt segreto, nessuna gravi-
danza misteriosa. Insomma,
una voce infondata. Lennesi-
ma voce infondata andata a de-
positarsi in quellimmenso ser-
batoio da cui fuoriescono perio-
dicamente le ipotesi pi dispa-
rate sul presunto passato liber-
tino del presunto padre del
presuntoassassino.
Il problema che di voci cos
alla Procura ne arrivano a biz-
zeffe da quando saltata fuori
la storia del figlio illegittimo
identificato nel fascicolo dinda-
gine come Ignoto 1. Chi dice
di aver raccolto confidenze dal-
lo stesso autista che in un sera-
ta di malinconia raccont di un
amorazzo risalente agli anni 60
conunaragazza di SanLorenzo
di Rovetta; chi sostiene di ricor-
dare bene di aver visto pi di
una volta il Guerinoni accompa-
gnarsi con una bella signora
che viveva in valle ma lavorava
a Bergamo; chi racconta aver
saputodi unarelazione conuna
di Gandino. O forse di Peia? Il
fatto che ogni voce, ogni ricor-
do, ogni mi sembra non pu
essere accantonatoa priori.
NUOVE PISTE E SMENTITE
Perci da mesi e mesi tutto un
viavai di carabinieri e poliziotti
che raccolgono informazioni di
seconda e di anche terza mano,
verificano, fanno domande, in-
crociano dati, rovistano negli
uffici anagrafici, studiano i regi-
stri storici di orfanotrofi e di
istituti per bimbi abbandonati.
Talvolta accade che il loro lavo-
ro sfugga alla regola della riser-
vatezza, le voci si alimentano:
c una nuova pista, soluzione
vicina. Poi, puntuale, arriva la
smentitadellaProcura.
Intutta laprovincia ormai sono
18 mila le persone a cui stato
prelevato un campione di san-
gue per la prova del Dna. Qual-
cunoha pure fattoi conti: pidi
3 milioni di euro solo per le ana-
lisi. Intendiamoci, soldi spesi
benissimo se possono servire a
dare un volto a colui che il 26
novembre 2010 rap la giovane
Yara davanti alla palestra di
Brembate e labbandon mo-
rente in un prato incolto di Chi-
gnolo dIsola, dove sarebbe sta-
ta trovata solo tre mesi dopo.
Ma il fatto che grazie a quegli
esami il cerchio si sta chiuden-
do sempre di pi e c il timore
che dentro, alla fine, non possa
rimanerci nessuno.
RenatoPezzini
RIPRODUZIONERISERVATA
Lavicenda
LA VITTIMA Yara Gambirasio aveva 13 anni quando fu uccisa
`
Dai 3 milioni spesi per i test del Dna
su 18.000 persone alle false svolte
3
Yara, mille giorni di misteri
ma lassassino non si trova
Gli ultimi istanti di Yara
Auto ferma nel campo
di Chignolo d'Isola. Buio.
Yara riesce in qualche
modo a uscire dalla
macchina
dell'assassino
e corre
terrorizzata
verso
le luci dei capannoni
industriali sullo sfondo.
Lo sconosciuto balza
fuori e insegue la vittima
Colpita alla gola
sopra
ancora
a difendersi.
e ai polsi.
l'assasino d'istinto getta
il coltello e la strangola
a mani nude
Yara viene raggiunta.
1
2
4
5
Yara si divincola.
Riprende a correre.
Ma una coltellata,
sempre da dietro,
la raggiunge al collo
3
DURANTE LE INDAGINI
UTILIZZATI ANCHE
CANI SPECIALI DALLA
SVIZZERA. BLOCCATA
PERFINO UNA NAVE
PER UN SOSPETTATO
2
`
Caccia infinita al killer della 13enne
figlio illegittimo di un autista deceduto
VOCI E PETTEGOLEZZI
SULLE AVVENTURE
DEL CONDUCENTE
DI BUS MORTO NEL 1999
UNEX STUDENTESSA
COINVOLTA PER SBAGLIO
1
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15
Luned 5Maggio2014
www.ilmessaggero.it
Cronache
`
Lo sfogo di una sedicenne: Ho la casa distrutta, si dimezzi
lo stipendio per tre mesi per aiutarci. E lui le d la sua mail
SENIGALLIA Le zone alluvionate dove sono morte due persone
`
Larrivo del premier con Gabrielli a Senigallia disinnesca
le polemiche sui ritardi negli aiuti: Sappiamo come ripartire
IL CASO
SENI GALLI A Larrivo a sorpresa di
Renzi nelle Marche alluvionate e
limpegno del Governo a interve-
nire dopo la conta dei danni di-
sinnesca la rabbia di Senigallia,
dove i due morti sotto lo tsunami
di venerd hanno messo allango-
lo il sindaco Maurizio Mangialar-
di. La presenza del premier, che
ha saputo toccare le corde dellor-
goglio della riviera ferita, Seni-
gallia gi pronta per la stagione
turistica, e sar bella come sem-
pre, ha placato gli animi e ferma-
to la contestazione. Ma stata
unalba livida quella che ha sve-
gliato sotto i peggiori auspici la
citt travolta dalla piena dei due
fiumi, Cesano e Misa, dove interi
quartieri sonosepolti dal fango.
Di prima mattina la spiaggia di
velluto senza corrente elettrica,
senza acqua potabile, isolata tele-
fonicamente. La spallata liquida
ha abbattuto muri, sfondato por-
te, fatto esplodere appartamenti,
disintegrato interni. Sulle pareti
si vede che la linea di piena ha rag-
giunto anche i due metri. Il jaccu-
se arriva dalla frazione di Borgo
Bicchia, epicentro della tragedia,
dove l85enne Aldo Cicetti, cieco,
morto nella camera da letto an-
naspando per tre ore nellacqua
gelida. La moglie Solferina, con
un femore fratturato, invoca aiu-
to aggrappata alla finestra. Rober-
to Copparoni, 52 anni, uno dei po-
chi veri eroi di questa apocalisse
dacqua, scarica la sua tavola da
surf dallauto, pagaiando raggiun-
ge la palazzina semi-affondata,
mette in salvo lanziana, riesce ad
afferrare Aldo.
LE VITTIME
Ma un gorgo maligno gli strappa
lanziano dalle mani. Cicetti anne-
ga, il corpo lo hanno trovato ieri a
due strade di distanza. quasi
un omicidio - si sfoga il figlio Gra-
ziano -. Ho fatto decine di telefo-
nate, mentre pap e mamma era-
no in trappola. Nessuno li ha soc-
corsi, solo quel surfista coraggio-
so. Conferma Copparoni: Verso
le 10 la zona era un lago. Ho fatto
quello che ho potuto, remando
sulla tavola ho tirato fuori dalle fi-
nestre due o tre persone. La cor-
rente per si portata via Aldo, e
non riesco a perdonarmelo. Aiu-
ti? No, nessuno intervenuto. Ero
totalmente solo nel disastro. In
un quartiere vicino Nicola Rossi,
86 anni, moriva nellattesa dei
soccorsi, con le ambulanze bloc-
cate dalle strade trasformate inra-
pide. Alle 9,30 gi si poteva capi-
re la portata del disastro - urla
lavvocato Rodrigo Boccioletti -. Il
Comune non ha fatto nulla per
aiutarci. Abbandonati, siamo sta-
ti abbandonati. Un rosario di vo-
ci, di nomi. Non una virgola fuori
dal coro. Il sindacoMangialardi si
difende: Tutto avvenuto in 4
minuti, alle 10. Non vero che pri-
ma cera stata lesondazione, sta-
to unevento improvviso e eccezio-
naleche hasorpresoanche noi.
GLI SFOLLATI
Quando gi annunciato larrivo
di Renzi, alcuni sfollati arrivano
sotto il Comune. Insulti, parole
grosse controil sindaco. Poi, dopo
un volo in elicottero sulle zone al-
luvionate, in piazza spunta il pre-
mier e gli applausi prendono il po-
sto degli urli. Ciao, io sono Mat-
teo, e voi? stringe le mani ad al-
cuni ragazzini. Coraggio, tenete
duro rifila pacche sulle spalle ai
senza tetto. Riunione volante con
il capo della protezione civile Ga-
brielli, il governatore Spacca, i sin-
daci della zona. Poi limpegno
pubblico a intervenire dopo la sti-
ma dei danni. Ho toccato con
mano - ha detto Renzi -, preso con-
sapevolezza delle difficolt, an-
chedrammatiche. Maanche della
voglia di ripartire. Sono venuto
per portare solidariet, dare inco-
raggiamento, a dire che, come fe-
ce la Germania di Schroeder con
le esondazioni, siamo gente che si
rimbocca le maniche, non si di-
spera e sa ripartire. Sabato sa-
ranno nelle Marche il ministro
dell'ambiente Galletti e dellagri-
coltura Martina, poi si decider il
da farsi. Ai saluti si avvicina Bea-
trice, 16 anni: Matteo - riesce a
dirgli - la nostra casa distrutta,
la citt in ginocchio. Fai un gesto
che ne vale mille: rinuncia, tu e i
ministri, a met stipendio per tre
mesi. Lui: Ci penser, mandami
unamail, eccolindirizzo. Ese ne
va.
Giovanni Sgardi
RIPRODUZIONERISERVATA
Alluvione nelle Marche, blitz di Renzi
Valanga, morti due sci-alpinisti
MANCA LENERGIA
ELETTRICA E I TELEFONI
SONO ANCORA ISOLATI
LE SCUOLE
RESTERANNO CHIUSE
PER DUE GIORNI
Ci crollatoaddossotutto,
nonc'statotempodi fare
niente. graveil bilancio
dellavalangachehatravolto
ottoscialpinisti nel canalonedi
Lourusa, sulleAlpi Marittime
cuneesi. Dueescursionisti
torinesi sonomorti, altri tre
sonorimasti feriti. Facevano
partedi duegruppi, di italiani e
francesi, tutti esperti ebene
attrezzati, chestavano
risalendoil valloneconsci e
pelli di foca. Lavalanga, come
raccontanoi superstiti, nonha
datoloroil tempodi mettersi al
riparo. Sepoltesottoalcuni
metri di neve, ci sonovolute
diverseoreper recuperarele
vittimedellamontagna, cheha
uccisoancheun'altradonnain
provinciadi Torino: stava
scendendodal Lago
Creus-Fource, inValchiusella,
quandohapersol'equilibrioed
precipitataperdiversi metri.
Unaquartavittimaoggi in
montagnac'statasul Monte
Macina, nel comunedi
Stazzema(Lucca), doveun
escursionistadi 39anni
scivolatopercirca200metri.
Alpi Marittime
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ROCK DAL VIVO
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16
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Luned 5Maggio2014
Commenti, opinioni, e- lettere
segue dallaprima pagina
Enonsembraesserci nessunoin
gradodi opporsi. Untempo, per
essere giudicatounostravagante,
bastavaaccostare il cioccolatoal
limone. Soloqualche decenniofala
nostracuriositerasollecitatadal
gustomalagache portail nomedi
unacittspagnola, mapuessere
apprezzatoanche a Sondrio. Eci
chiedevamo: MaaMalaga,
esisteril gustoSondrio? Una
domanda, tra le tante che ci
assillanoquotidianamente, che
nonhamai ricevutorisposta. Un
tempoci bastavanopiccole
trasgressioni, bizzarrie come la
stracciatellaolazuppa inglese. Ma
adessoil giocosi fattomoltopi
duro. Il primosegnale che le cose
stavanocambiandoce lha lanciato
il diffondersi del gustopuffoalla
metdegli anni 80. Si trattavadi
unapallettabludagli ingredienti
incerti e preoccupanti e dal sapore
indefinibile. Era il primoallarme e
nonabbiamosaputocoglierlo. Oggi
lescalation fuori controlloe le
notizie che ci arrivanoda Firenze lo
dimostrano.
Cosaci propongonoi maestri
gelatai per la prossimaestate? Tra
le novit il gustoallozafferano, che
anche aMilanoguardanoconun
certoraccapriccio. Poi c il gusto
papaveroper chi spera forse di
stordire, rendere pi
accondiscendente, laragazza con
cui stauscendo, offrendole
ingenuamenteunconodadue
euro. Inrapidasequenzagli stand
del GelatoFestival 2014ci
propongonoil cardamomo, lapina
colada, il pepe neroe, andando
oltre ogni possibile
immaginazione, il gustoal pane di
Genzano, lunicogelatoconcui si
potrfarela scarpettanel sugo.
Ormai saltata ogni regola, ogni
parametro, i freni inibitori sono
solounosbiaditoricordodel
passato. Aquestopunto, senza la
creazione di unaapposita
authority, di unGarante per la
leccata, rischiamonei prossimi
anni di dover assaggiare il gelatoal
gustolumaca, ascelladi cognatoe,
perchno, sandalodi pellegrino
appenagiuntonella cittsanta.
Cda fareuna riflessione che ci
saremmoevitati volentieri: quando
si tratta di stupidaggini riusciamoa
faredelle clamorose riforme, nelle
cose seriee importanti invece no.
Peraltro, unascelta eccessivamente
ampiadi sapori, rischiadi creare
file chilometriche davanti ai
gelatai, come a Moscanegli anni 50
per ottenere unchilodi pane ouna
bottigliadi latte. Unavolta
avevamoa disposizione 5gusti, ora
il dilemmatrazenzeroevetril pu
causare indecisioni fatali e
problemi di ordine pubblico. Per
fortuna, lafflatorivoluzionariodei
maestri gelatai nonhaancora
toccatolacialda, che infuturo
potrvenirci propostaal gustodi
pastaalla carbonara, di lardodi
colonnata, di vinavil e di titanio.
Insomma, siamoarrivati al
puntoche se chiedi nocciolae
cremasei unpoveraccio. Per
fortunalattualite soprattuttola
politicanonsonoancorastate
prese inconsiderazione come fonti
dispirazione. Il gelatoal gustodi
Renzi e la coppettaal sapore di
Alfanosonodietrolangolo.
RIPRODUZIONERISERVATA
Stracciatella addio, ecco come snaturare il gelato
La burocrazia si cambia fissando gli obiettivi
FONDATONEL1878
- Se nonamassi miamoglie
come laamo, amerei un'altra
moltodi pi.
- Se noncambiagli italiani, una
nuovaCostituzione solocarta
straccia.
- L'hosempre amata. Pidi quel
che meritavo.
- R. Brunetta: unsoldodi cacioal
tritolo.
- MatteoRenzi vuole carta
bianca. Diamogliela, ma non
diamogli l'inchiostro.
- MatteoRenzi fapolitica dapi
di vent'anni. La vergine di
ritorno.
- MatteoRenzi: viacol vanto.
- Napoleoneall'isola d'Elba.
Berlusconi aCesanoBoscone.
- AngelinoAlfano: il piccolo
Talleyrandallosfincione.
- Grazianodel Rio: JohnWayne
aPalazzoChigi.
- PaoloBonaiuti: l'ossonella
manica.
- SandroBondi: la coscienzadi
zero.
- GiorgioNapolitano: senectus
ipsapotestas.
- PapaFrancesco: lamano
armatadel Poverellodi Assisi.
- difficile amare gli altri come
sestessi. Ma moltopifacile
odiarli.
- Noncredopia nessuno. E
pocoanche a me stesso.
- Quanti cassetti coni miei sogni
hoperdutodurante i tanti
traslochi.
- Nonc' nulla di piconfortante
che essere ingannati dauna
donnache nonami.
- L'aforismasi mastica solodopo
averloinghiottito.
- Nonhoniente daperdere.
Tuttoquelloche volevoperdere
l'hoperduto.
- Scrivotantoperch, se non
scrivessi io, scriverebberoaltri.
- Quandouna donna mi guarda,
guardoil maritoper capire se la
moglie ci sta.
- La nottenonmi portaconsiglio
perch facciosolobrutti sogni.
- Se nessunoriesce a tenermi
testavuol dire che houna testa.
- Sonodiventatocos miope che
nonriescoafare pisogni a
occhi aperti.
- Il primopensiero, quandovedo
unpolitico, nonpensare a
niente.
- Per quasi tutti i politici, la
politica unagrande avventura
che finisceinunvicolocieco.
- Quandounpoliticomi parla,
cambiodiscorso.
- Quandounpoliticoporta
avanti undiscorso, iofaccio
dieci passi indietro.
- Il miohobby preferito quello
di ritrovarmi nelle fotodi
gruppodi quandofrequentavole
elementari.
- Io, il sesso, l'hoconosciutofrale
bracciadi una donna strabica
che mi avevascambiatoper un
altro.
- Nonriescoaimmaginare
l'espressione del medicoche
constateril miodecesso.
- Unmedicoche mi dice "stai
bene", anche quandostomale,
mi fa sentire meglio.
- Unmedicopuchiedermi
qualunque cosa. Anche di
ammalarmi.
- Che bello, dopouninfarto,
parlare al propriocardiologo
conil cuore inmano.
- Hoabbastanzadenaroper
dissuaderei miei creditori dal
sollecitarmene larestituzione.
- Vorrei cambiare il mondo, ma
poi mi domandose ne valga la
pena.
- Hovogliasolodi nonpensare
agli altri.
- Il cinico unuomodi buon
sensoche nonvuole sprecare il
suotempo.
- Houna tale vogliadi essere
diversodagli altri che hodeciso
di restare me stesso.
- Quandononsei piingradodi
amare, cosati costadire a una
donna: "Ti amo"?
- Le donne credonosoloalle loro
bugie. Gli uomini a quelledelle
donne.
- L'amore cominciasempre nello
stessomodo: bene. Efinisce
sempre nellostessomodo: male.
- Aquante donne hogiurato
amoreeternoe tutti ci abbiamo
creduto.
- Se mi facesserosedere
imbalsamatosullapoltronadel
salotto, mi sentirei menomorto.
- Pensate allaresurrezione dei
morti durante ungiornodi
guerrigliaurbana.
- Solosul lettodi morteil nostro
doppiopettononfaruna piega.
- Oggi, unadonna che nonci sta,
nonavrconme alcunmotivodi
pentirsi.
- Oggi, se dounbacioa una
donna, poi cosale racconto?
- Nessunadonnache mi ama,
conoscendomi meglio, mi
amerebbe di pi.
- Il paradosso uncolpodi testa
dellospirito.
- Nonhomai capitouna donna
che hacercatodi spiegarmi chi
fosse.
atupertu@ilmessaggero.it
Romano Prodi
luned, coraggio
DIRETTORERESPONSABILE:
VirmanCusenza
VICEDIRETTORI: OsvaldoDePaolini,
GiancarloLaurenzi
REDATTORI CAPOCENTRALI:
StefanoCappellini (Responsabile)
PietroRocchi, RaffaeleAlliegro,
AlessandroDi Lellis, MassimoPedretti, LuciaPozzi
Lanalisi
Il riordino
degli enti locali
Il riordinoterritoriale degli enti locali
assolutamente necessario, ma landazzoe i
ragionamenti inessere lascianopresagire
lennesimopasticcioallitaliana. Eppure una
riorganizzazione dellapubblicaamministrazione
voltaaeliminare tuttociche superfluoe non
essenziale, che provvedaatagliare e ariorganizzare
gli enti stessi e i lorouffici consentirebbe di avere
servizi qualitativamente migliori ea costi moltopi
contenuti. Le prime a finire nellocchiodel ciclone
sonostate le Province, dallipotesi della loro
completaeliminazione si passati aquella del loro
accorpamentoequindi allosvuotamentodei poteri
edelle deleghe. Masiamosicuri che unintervento
nonradicale possaessere sufficiente? Laloro
eliminazione deveessere netta, masenza
rappresentareunsaltonel buio. Mantenendoin
vitaleProvince chi ci garantisce che nessuno
decidadi riaffidargli qualcosa? Abbiamobisognodi
unoStatopisnello. InItaliaabbiamoallincirca
8.100Comuni, di cui una cinquantinaconmenodi
100residenti, circa1.900conmenodi 1.000e circa
3.800conmenodi 5.000. Buonaparte di questi
sonodi proporzioni assolutamente esigue:
bisognerebbe favorire le fusioni tra Comuni.
Loris DallAcqua
Santarcangelodi Romagna
Chi fapolitica
usail futuro
Chi fapoliticaoggi ti spiazza. Tuttosi coniugaal
futuro, senzapoi, allaprova dei fatti, mai quagliare.
Nonc contraddittorio. Mi direte che non poi una
novitcos sconcertante? Pudarsi. Per questo,
per, il Paese noncresce, tuttal piprovaa
galleggiare.
MarcoTiddi
Roma
I dirigenti
delloStato
Chi scrive unexdirigente stataleda diversi lustri
inpensione. Il presidente del consigliodei ministri
MatteoRenzi stariducendoi compensi eccessivi a
tutti, da ultimoai cosidetti dirigenti pubblici. Fa
bene, mafarebbe meglioadabolire sic et
simpliciter dirigenti e dirigenza. Per secoli
lamministrazionestatale italiana neha fattoa
meno, poi certi politici e certapolitica(coi sindacati
primaavversi oranonpi), al soloscopoclientelare
di elargire immeritate prebende, si inventaronola
dirigenza. Oltre che cosa ingiustafuungrave
errore. NelloStatobastanoe avanzanoi direttivi
percha nessunsuodipendente puconcedersi
quellaautonomiadecisionale che invece tipicae
qualificanteper i dirigenti privati. Tutti e ognunoi
dipendenti pubblici sonolimitati, a volte
minuziosamente, dalle leggi che devonoattuare e
rispettare. Il veroe solodirigente delloStato il
legislatore che, fra laltro, esercita questasua
delicatissimafunzione amezzodi decisioni
collegiali e mai individuali.
GuidoGiglio
SanBenedettodel Tronto
segue dallaprima pagina
Limpegnodi porre finalmenteuntermine
allinutile competenzasovrappostafra
Automobile-Clube PubblicoRegistro
Automobilistico unesempiopositivoinmateria
perchnonsi vede proprioacosaservaquesto
doppione, madeve essere accompagnatadauna
precisariorganizzazione delle funzioni del settore
edaunaferrearegola di mobilitdei dipendenti.
Mobilite riorganizzazione delle procedure e
dellefunzioni sonoinfatti essenziali per ridurre i
costi: entrambe queste misure sonoingredienti
fondamentali di ogni processodi riforma.
Suquesti punti bisognaessereestremamente
chiari. Possosoloricordare come, nella ultimamia
esperienzagovernativa, laresistenzasuquesti due
punti abbiaadesempiobloccatounalogica e ovvia
riformadel funzionamentodei tribunali civili.
Unariformache, datalanovitapportata dalle
moderneforme di comunicazione e datala
crescentecomplessitdella vitaeconomica,
prevedevaunadrasticariduzione dei tribunali pi
piccoli e listituzione di alcune sedi specializzate
per le materie economiche picomplesse. La
combinataopposizione fragli interessi locali, la
tradizione di inamovibilitfunzionale e
territoriale dei dipendenti e le convenienze degli
avvocati hannocreatouninvincibile barrieraa
unariformapur ritenutaovvia e necessaria.
Questosempliceesempioci dice come nonsi
possaprocedere amodelli di cambiamento
generici e validi per tutti i settori mache bisogna
primaridiscutere gli obiettivi e le funzioni e poi
passarealle innovazioni organizzative.
Nonmi infatti facile capire perch il numero
magicodei prefetti debbaessere quarantaprima
chesi chiariscalideadi che cosadebbafare un
prefettoinunasocietnella quale le
comunicazioni sonoinfinitamente pifacili e
nellaquale si inseritainmodosempre pi
penetrante lafunzione delleregioni. Solodopo
averefattoquestoriesame si pudecidere(nello
spaziofrazeroe cento) quale siail numeroideale
dei prefetti. Bisognainoltre aggiungere che, ogni
voltache il parlamentooil governoprendonouna
decisione, si creano, quasi regolarmente, nuove
strutturee nuove competenze. Linnovazione
legislativadiventalostrumentoprincipe per
garantirelaproliferazione olasopravvivenza
dellemille burocrazie. Lestesse autoritdi
vigilanza, nate per essere garanti del rispettodelle
regole, si sonomoltiplicate a dismisurae, di
conseguenza, tendonoa perdere lalorofunzione
di sorveglianzae controlloper costituire un
ulterioree ridondante passaggioburocratico.
Convieneinfine sottolineare come lospaziodi
interventosempre piampioe indefinitodella
magistraturaamministrativaedordinaria
costituiscanounsistematicoelementodi aggravio
di tempi e di costi.
evidente che nessunovuole togliere olimitare
i diritti dei cittadini. Si vuole soloevitare che le
istituzioni natecome mezzi di tuteladiventinouno
strumentoper calpestare i diritti degli altri. Queste
osservazioni nontendonoinalcunmodoa
rallentare lavelocitcheil Presidente del
Consigliohavolutoimprimereallariforma della
burocraziamavoglionosoloricordare quali sono
le condizioni perch questariformapossaandare
inportoinmodoefficace, nondimenticando
alcuni principi generali malavorandoconla
diligenzae lafinezza necessarie per affrontare la
diversitdei casi concreti.
RIPRODUZIONERISERVATA
Antonello Dose
e Marco Presta
Diariodi Primavera
PRESIDENTE: FrancescoG. Caltagirone
VICEPRESIDENTE: GaetanoCaltagirone, AzzurraCaltagirone
AMMINISTRATORE DELEGATO: AlbinoMajore
CONSIGLIERI: AlessandroCaltagirone, CarloCarlevaris,
MarioDelfini
DIRETTOREGENERALE: Alvise Zanardi
IL GRILLO PARLANTE
ILMESSAGGEROS.P.A. Sede legale Viadel Tritone, 152- 00187Roma - Tel. 0647201
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Roman. 164del 19/6/1948STABILIMENTI STAMPADEILMESSAGGERO: Il Messaggero
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Le lettere firmate connome e cognome e citt,
possonoessere inviate a: e-mail
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Indirizzopostale Lettereal Messaggero, via
del Tritone152, 00187Roma Fax06.4720399
MaurizioCostanzo
F
raqualche giorno, allora, SilvioBerlusconi
cominceril suolavoroai Servizi Sociali,
occupandosi di malati di Alzheimer. Gi
fiorisconobarzellettesuquesti incontri e sulla
predisposizionedi Berlusconi a raccontare
battute. Machiss, forse sartutto
completamentediversoe potremovedere, in
questoluogodove sonoricoverati i malati di
Alzheimer, una personadiversa, effettivamente
prodiganei confronti dei suoi interlocutori.
Perch, al di ldi tutto, Berlusconi generoso stato
sempre.
RIPRODUZIONERISERVATA
Pi aforismi,
meno tasse
A tu per tu
Roberto Gervaso
Pi balzelli,
pi coccoloni;
Pi Befera,
pi Romeo
CertificatoADSn. 7700
del 18-12-2013
Latiraturadi domenica4maggio2014
statadi 220.379copie
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-MSGR - 20 CITTA - 17 - 05/05/14-N:
ArteModaTecnologiaMusicaScienzaArcheologiaTelevisioneSalute
Botanica
Dallacacia
alla zizzania
tutte le piante
della Bibbia
Nunberg a pag. 18
LetteraturaGustoAmbienteSocietCinemaViaggi ArchitetturaTeatro
macro@ilmessaggero.it
Il regista
Stefano
Sollima
a destra
la Salvia
della Palestina
www.ilmessaggero.it
Televisione
Intervista
al regista
di Gomorra
Stefano Sollima
Urbano a pag. 23
GRANDI AMORI
H
a ventiquattro anni Eleono-
ra Duse quando incontra
per la prima volta quel ra-
gazzo diciannovenne ric-
cioluto, che appena arri-
vato a Roma da Pescara,
ma gi con tre libri pubblicati. Ga-
briele dAnnunzio non perde tem-
po e, dopo melodiose parole, ren-
de ben esplicite le sue intenzioni.
Eleonora non le accetta, per il
lupetto dAbruzzo gli appare
(cos scriver) molto attraente, i
capelli biondi e qualcosa di arden-
te nella sua persona.
NEL CAMERINO
Qualche anno dopo, al Valle, Eleo-
nora, alla fine di un suo spettaco-
lo, se lo ritrova nel suo camerino.
Esile ed elegante nel frattempo si
trasformato inunazzimato, ad-
dobbato, profumato, cronista
mondanoche insegue i nobili e ne
descrive riti e divine abitudini,
mescolandosi nelle loro feste,
sempre con il taccuino in mano
per registrare tutto, proprio tutto.
Finch, nel giugno 1892, il poeta
scrive la dedica (Alla divina Eleo-
nora Duse) su un esemplare delle
Elegie romane. Quando sincontra-
noper la terzavoltaa Venezia, nel
1894, Gabriele ed Eleonora sono
famosi e amati dal pubblico. Lei
gi considerata la pi grande attri-
ce italiana di teatro, invitata in
tutte le parti del mondo, da New
York a Buenos Aires, da Berlino a
Madrid. Lui ha appena finito di
comporre il primo testo teatrale,
La citt morta, e sta cercando
uninterprete degna dellopera.
Ora spero di poter finalmente
tradurre in forme materiali il mio
sogno di una tragedia moderna..
Sincontrano allHotel Danieli, si
parlano appena. Lui appare inte-
ressato alla sua arte, si prodiga in
cerimonie galanti, la riempie di
complimenti. Lei si mostra anco-
ra affascinata dal meraviglioso
dono linguistico di lui. Il giorno
dopo si separano, per rincontrar-
si a Firenze, allHotel De Russie.
Qui scoppia lamore, e i due si
scambiano i primi baci nei salotti
fioriti dellalbergo. Ma non fanno
in tempo a passare una notte in-
sieme, lui parte per Pescara e lei
per una tourne nellEuropa set-
tentrionale.
LAMORE
Tutto inizia con parole gioiose
della Duse: Vedo il sole e ringra-
zio tutte le buone forze della terra
per avervi incontrato. A voi ogni
bene, e ogni augurio. Parla di lui,
che definisce il loro incontro un
incantesimosolare.
Lamore tra la Duse e d'Annunzio
anticip, per certi versi, quel divi-
smo moderno alimentato in que-
sto caso da una vicenda canonica
dinnamoramento, passione, disil-
lusione e abbandono ruotante in-
torno a due eccezionali protagoni-
sti delle cronache mondane. Che
diventeranno dieci anni dopo,
conil nome di Stelioe Foscarina, i
personaggi di un romanzo-veri-
t. Nel Fuoco, infatti, dAnnunzio
fa della donna amata loggetto di
una crudele vivisezione, descrive
concrudelt lo sfacelo fisico del-
la compagna quarantenne. mo-
strandola tra laltro ingelosita fi-
no al parossismo dalle frequenta-
zioni femminili. Ne ghermisce il
mito svelandone laspetto pi tor-
mentato, accampa le ragioni della
letteratura ed lartefice di un
trucco dusurpazione e manipola-
zione che poi, nellepoca dei
mass-media, diventatoabituale.
LETTERE
Un amore che
nasce subito an-
che con un rap-
porto epistola-
re: quello che
ora stato raccol-
to e raccontato
nel carteggio,
appena usci-
to, Come il ma-
re io ti parlo (Bompia-
ni, 1407 pagine, 30 euro), a cura di
Franca Minnucci. Carte spesso
senzadata, vergate coninchiostro
viola o addirittura a matita, quasi
tutte un magma di parole, una
furia fra lettere e telegrammi che
procura un senso di vertigine,
uninquietudine profonda che
coprono quasi trentanni, dal set-
tembre 1894, epoca del primo in-
contro veneziano, al 1923, dopo il
fugace riavvicinamento milanese
tra i due ex amanti, con lultimo,
frettoloso tte--tte all'Hotel Ca-
vour dellestate 1922. La Minnuc-
ci, che si documentata per anni
presso gli Archivi del Vittoriale,
racconta che il materiale epistola-
re appartiene quasi esclusivamen-
te alla Duse, le lettere di dAnnun-
zio sono state distrutte. Probabil-
mente si deve a Enrichetta, su or-
dine della madre Eleonora, il fal
che ha ridotto in cenere, nel 1924,
un tesoro di copioni, manoscritti,
lettere, comprese quelle del poe-
ta. Pu darsi che si sia tratttato di
una vendetta postuma: colpire
il poeta nel punto per lui pi sensi-
bile, la propria scrittura. Certo
che lui di questa scelta estrema,
turbato e incredulo, si lamenta
via telegramma con la stessa Enri-
chetta: La distruzione delle mie
lettere un ingiustificabile delitto
contro lo spirito. Cos nel carteg-
gio le poche schegge dannunzia-
ne, fortunosamente salvate, sin-
seriscono come piccole macchie,
rumori di fondo nel continuo mo-
nologodellaDuse.
Nellasua enormit materiale, con
i moltissimi punti esclamativi, le
sospensioni, le esasperazioni, gli
intimismi patetici, lepistolario
della Duse (ha ragione Giorgio
Barberi Squarotti che scrive la
post-fazione) appare un lunghissi-
mo romanzo romantico, proprio
sullorlo estremo del romantici-
smo letterario quando ormai al-
tre forme damore, di scrittura, di
vita e dinvenzione si sono ampia-
mente diffuse. il raccontodi una
vita. Son sazia di queste parole!
Da anni ti ascolto dirle. Nonti pos-
so seguire interamente, n intera-
mente comprendere. Quale amo-
re potrai tu trovare, degno e pro-
fondo, che vive solo di gaudio,
scrive la Duse nel 1904, al momen-
to del commiato. Ed anche un
incontro di reciproco interesse,
come dimostra nella lunga postfa-
zione Annamaria Andreoli. Lo
per la Duse che vuole rinnovare il
suo repertorio e legare la propria
artea testi che sianosoltantosuoi.
Nello stesso tempo il connubio ar-
tistico con la pi celebrata attrice
del tempo permette a Gabriele di
avvicinare il pubblico ai suoi miti
e allasua poesia.
Le lettere degli anni successivi al-
la rottura testimoniano quale de-
vozione continui a legare Eleono-
ra e Gabriele. Frasi strazianti con-
cludono il rapporto, quando lei
gi malata di tisi: Io sento tutta e
tutte le forze che straripano in te,
e non so andare a nuoto con te,
per l'acqua fonda - Sei tu il pi
forte - E sia - che io sia la pi
fida - Vale? Non so. Io sen-
to, (e quanto) l'incanto
nellarte che tu stesso sai
creare e donare a te stes-
so? E Goditi il dono! Che
pi?. Poco prima ha
confessato: Gli perdono
di avermi sfruttata, rovi-
nata, umiliata. Gli perdono
tutto, perch ho amato. E lui
insister con Mussolini perch
la salma adorabile potesse rien-
trare in Italia al pi presto. E'
mortaquellache nonmeritai.
RenatoMinore
RIPRODUZIONERISERVATA
Laprima
voltachelo
videladiva
lochiam
lupetto
dAbruzzo
Ermione, la donna fatale
della Pioggia nel pineto
Musica
Le melodie
italiane ripescate
dalle star
internazionali
Orlando a pag. 21
Nellepistolario appena uscito con il titolo Come il mare io ti parlo le carte scritte da Eleonora Duse, con passione
e dedizione, al suo amante Gabriele DAnnuzio. Una relazione, tra arte e sensualit, durata fino alla morte dellattrice
Che sopport dal poeta, incontrato quando lei aveva 24 anni e lui 19, sfruttamento dimmagine e grandi umiliazioni
Gabri, sei tu il pi forte
LA COPPIA
Sopra
Gabriele
DAnnunzio
A sinistra
Eleonora Duse
ritratta
da Friedrich
August
von Kaulbach
CheDAnnunziosi siamosso
daperfettoecinicogiocoliere
travitaeartestorianota. Ma
ogni tantoarrivanoconferme
percos diresperimentali
allatesi chesi arricchiscedi
particolari ancorainediti,
talvoltaancheghiotti, per gli
aspetti mondani espettacolari.
Cosi ancheLapioggianel
pineto nonfuesentedaquesta
vorticosamescolanzatrale
vicendedel poetaelaloro
rappresentazionepoetica. La
scopertastatafattadaPietro
Gibellini nel volume
DAnnunziodal gestoal
testo, Mursia. LErmionedella
celebreinvocazioneeranel
manoscrittooriginario
Heleonora, conriferimento
implicitoallaDuse, lattrice
concui DAnnunziovisseuna
turbinosastoriachesi
sviluppsoprattuttoalla
Capponcina, acavallotrai due
secoli. Maquando, nel 1904, la
vicendad'amoresi era
consumata, DAnnunziofece
undispettoallaDusecheaquel
puntononmeritavapitanta
attenzione. Ormai erapreso
eroticamentedaaltredonne,
tracui labellissimasoubrette
LianeDePougi: Heleonorasi
trasforminErmione, che
forsesuonavameglio.
I soprannomi
IL LEGAME TORMENTATO
TRA DUE FIGURE
COS IN VISTA
ANTICIP SITUAZIONI
CHE OGGI SI VIVONO
ESASPERATE DAI MEDIA
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18
Luned 5Maggio2014
www.ilmessaggero.it
Societ
LO STUDIO
L
e piante che uno si aspetta
di trovarci non ci sono: la
mela che Eva avrebbe of-
ferto a Adamo non
espressamente citata, si
parla solo di un generico
frutto dell'albero che sta in
mezzo al giardino, mentre lAl-
bero di Giuda, che dovrebbe es-
sere un Cercis siliquastrum dai
fiori rosa, a cui il traditore si sa-
rebbe impiccato, non nomina-
to con precisione. In compenso
la Bibbia un lussureggiante
giardino botanico dove cresco-
no centinaia di specie, che per
la prima volta anche in Italia
qualcuno ha deciso di studiare
analiticamente. Sono stati tre
botanici, Maria Grilli Caiola, Pa-
olo Maria Guarrera e Alessan-
dro Travaglini che nel volume
"Le piante della Bibbia" (Gange-
mi Editore, 208 pagg, 30 euro),
hanno ragionato sulle specie ve-
getali presenti nel Vecchio e nel
Nuovo Testamento arrivando a
definire quella che monsignor
Romano Penna nell'introduzio-
ne definisce una contestualiz-
zazione ecocosmologica della
Parola di Dio.
LE QUATTRO LINGUE
Operazione complessa, perch
oltre alla denominazione scienti-
fica attuale delle piante vengono
indicate anche quelle in lingua
ebraica, greca, latina e araba (e
non sempre lidentificazione
certa). In tutto nel libro vengono
analizzate 110 piante, 83 indicate
col nome comune e 27 col nome
collettivo (abeti, querce, cipres-
si, maanche erbe amare e fiori di
campo, ecc) con schede, fotogra-
fie e citazioni.
Si va dalla Genesi (terzo giorno
della creazione) dove scritto
La terra produsse germogli, er-
be che producono seme, ciascu-
na secondo la propria specie e al-
beri che fanno ciascuno frutto
conil seme. Diovide che era cosa
buona, alla cacciata dall'Eden,
quando il Signore dice alluomo:
Maledetto il suolo per causa
tua, con dolore ne trarrai il cibo,
per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrr per te e
mangerai l'erba dei campi, con il
sudore del tuo volto mangerai il
pane.
LE ERBE AMARE
Strettissimo il rapporto tra l'uo-
mo e la terra, con le piante come
sorgente di vita, sia reale che me-
taforica. C lalbero della cono-
scenza del bene e del male e il le-
gno del cipresso con cui No co-
stru l'arca per salvarsi dal dilu-
vio e la foglia dulivo portata dal-
la colomba per annunciarne la fi-
ne, il roveto che ardeva per il
fuoco ma non si consumava du-
rante l'esodo degli ebrei dall'Egit-
to, le erbe amare che ancora
oggi vengono mangiate durante
il seder di Pesachinricordodelle
sofferenze patite, i giunchi del
Nilo tra i quali la madre depose
Mos, il grano e la zizzania (gra-
minacea forse identificabile con
il loglio, infestante delle messi),
le carrube cibo del figliol prodi-
go, l'Orto degli ulivi o Getsemani
dove Gesviene arrestato, il sico-
moro su cui sal Zaccheo per ve-
derlo.
Il bellodel libro laccostamento
terreno/spirituale. Frequenti le
citazioni delle piante alimentari,
a partire da grano, vite e olivo.
Ma spesso le specie del mondo
vegetale vengono utilizzate co-
me simboli per concetti etici e
spirituali: aglio (benessere), zaf-
ferano (fecondit), il giglio (pu-
rezza), mirto (sapienza divina),
orzo (povert), quercia (immor-
talit).
Gli autori hanno classificato le
specie in dieci gruppi a seconda
del significato prevalente: stori-
co, simbolico, ecologico. Si han-
no cos le piante della Terra Pro-
messa, tra cui fico, grano, melo-
grano, olivo, vite; quelle della Fe-
sta delle Capanne dal cedro al sa-
lice; i cereali e le orticole tra cui
cetriolo, cipolla, farro, fava; le
piante da frutto dal gelso nero al-
la noce; le officinali, aromatiche
e tossiche (assenzio, cicuta, rici-
no, ruta, senape, cannella); gli al-
beri dal cedro del Libano al sico-
moro; le piante dei luoghi umidi
come papiro, salice, loto e giun-
co; i cardi e le spinose.
MENORAH E SINDONE
Lultimo capitolo dedicato alle
piante del Candelabro ebraico e
della Sindone: la prima la sal-
via della Palestina, che ha i rami
disposti simmetricamente ri-
spetto al fusto e presenta un'in-
credibile somiglianza con la Me-
norah a sette braccia, le altre so-
nole piante e i pollini che hanno
lasciato tracce sul lino. Giusep-
pe di Arimatea e Nicodemo pre-
sero il corpo di Ges e lo avvol-
sero con teli, insieme ad aromi,
come usano fare i Giudei per
preparare la sepoltura.
Incerta l'identificazione della
pianta che componeva la coro-
na di spine, forse si tratta del
Lycium europaeum, arbusto
molto comune in Israele, con
aculei che possono raggiungere
i 15 centimetri di lunghezza, o
dello Ziziphus spina-christi che
produce frutti commestibili, o
magari del Sarcopoteriumspino-
sum, con rami che si piegano
molto facilmente. I dubbi della
botanica biblica.
FrancescaNunberg
RIPRODUZIONERISERVATA
SALVIA PALAESTINA
I rami sono disposti come i
bracci del candelabro ebraico
CEDRUS LIBANI
Albero maestoso che raggiunge
anche i 35 metri di altezza
Tre botanici italiani hanno analizzato le 110 piante
del Vecchio e del Nuovo Testamento
tra curiosit, usi alimentari e metafore spirituali
LaBibbia
dallacacia
alla zizzania
DAL LEGNO DI CIPRESSO
DELLARCA DI NO
ALLA CORONA
DI SPINE DI GES
MA CI SONO ANCHE
AGLIO, CICUTA E QUERCE
Alloraladonnavide
chel'alberoerabuono
damangiare,
graditoagli occhi
edesiderabile
per acquistare saggezza:
presedel suofrutto
enemangi, poi ne
diedeancheal marito
eanch'egli nemangi
(Genesi 3,6)
NELLA LISTA DEI NEMICI
UN CALABRONE
PERICOLOSO
PER LAPICOLTURA
E LAMBROSIA
CHE PROVOCA ALLERGIE
LYCIUM EUROPAEUM
Detta anche spina santa, forse
quella della corona di Ges
CROCUS SATIVUS
Zafferano, dal cui fiore essicato
viene la polvere alimentare
QUERCUS CALLIPRINOS
La quercia di Palestina forn ad
Abramo lombra per ripararsi
LALLARME
A
dieci anni di distanza dai pri-
mi allarmi lanciati dagli
scienziati, l'Unione europea
finalmente pronta a sferrare
unpianod'attaccocontrole specie
aliene invasive, animali e piante
ospiti indesiderati degli ecosiste-
mi europei. Prima di chiudere i
battenti, gli eurodeputati hanno
detto s al nuovo regolamento con-
cordato con i 28 Stati membri, a
cui ora manca solo l'adozione for-
male del Consiglio. La parola d'or-
dine nella normativa prevenire
le invasioni di questi flagelli ani-
mali e vegetali non solo a livello
comunitario, ma nazionale. Gli
Stati membri dovranno accertare
quali sono le vie di introduzione e
diffusione di specie invasive nel
proprio Paese, conl'obbligo di isti-
tuire sistemi di sorveglianza e pia-
ni d'azione.
DUEMILA IN ITALIA
Il testo migliorato rispetto alla
proposta iniziale: sparito il tetto
di 50 specie alla lista nera Ue,
previsto un forumscientifico indi-
pendente che supporter il comi-
tato degli esperti nazionali e possi-
bili deroghe sono limitate, affer-
ma Piero Genovesi dell'Ispra, a ca-
po del gruppo di specialisti di spe-
cie aliene invasive dell'Iucn(www.
issg.org) composto da oltre 200
esperti da 40 Paesi. Dallo scoiatto-
lo grigio che soppianta quello eu-
ropeo e devasta le foreste nostra-
ne alla Vespa velutina nigrithora-
xis, un calabrone asiatico che pu
avere un forte impatto sull'apicol-
tura, fino alla temibile pianta Am-
brosia artermisiifolia, che provoca
allergie a un europeo su quattro,
l'elenco delle specie aliene gi pre-
senti inEuropa lungo. Sonooltre
12mila nel Vecchio Continente e
circail 15%di queste sonoritenute
invasive.
L'Italia, che ne conta oltre due-
mila, fra i cinque Paesi Ue con il
numero record di questi ospiti in-
desiderati, subito dopo Belgio e
Francia, che ne contano oltre
2.500 e la Gran Bretagna, al top
(oltre tremila). La stima che que-
ste specie provochino almeno 12
miliardi di euro l'anno di danni all'
economiaeuropea.
IL GOBBO RUGGINOSO
Era urgente che l'Unione euro-
pea si dotasse di uno strumento
normativoper fare fronte comune
e soprattutto prevenzione, spie-
ga Genovesi. Le specie di rilevan-
za comunitaria, che saranno defi-
nite nel giro di un anno sulla base
di valutazioni scientifiche del ri-
schio - aggiunge l'esperto dell'
Ispra - nonpotranno pi essere in-
trodotte, trasportate, commercia-
lizzate o liberate nell'ambiente.
Frai possibili candidati adentrare
nella lista c' sicuramente lo sco-
iattolo grigio o il gobbo della Gia-
maica, un'anatra che minaccia
l'esistenza del gobbo rugginoso,
una rara anatra europea di cui esi-
stono solo tremila coppie al mon-
do. Con questo regolamento - af-
ferma Genovesi - i Paesi potranno
anche dotarsi di strumenti basati
sulle proprie priorit: di fattosono
chiamati ad essere piattivi ed im-
pegnati nellalotta controle specie
invasive.
L'Italia non dovr insomma ri-
petere la drammatica esperienza
vissuta nel caso dello scoiattolo
grigio americano. Nonostante gli
allarmi, ci abbiamo messo anni
per attuare un piano di controllo
conclude Genovesi. E pi passa il
tempo pi aumentano i costi. Solo
per la nutria la stima che fra il
1995 e il 2000 abbia provocato
danni per un totale di 11,6 milioni
di euro, oltre alla spesa di 2,6 mi-
lioni per attivit di controllo.
Animali e vegetali invasivi, piano dattacco della Ue
IL DIPINTO
Il Giardino
dellEden
con il
peccato
originale
di Peter
Paul
Rubens
e Jan
Brueghel
(1615)
LA NUTRIA Ha provocato danni
per oltre 12 milioni di euro
Lespecie
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00752124 | IP: 93.44.246.248
-TRX IL:04/05/14 21:37-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 19 - 05/05/14-N:
19
Luned 5Maggio2014
www.ilmessaggero.it
Societ
LANTICIPAZIONE
F
orse non c persona meno
indicata di me per parlare di
Berlinguer, visto che non
lho conosciuto di persona, e
inqualche modosonoproba-
bilmente considerato quan-
to di pi distante esista dal tipo di
comunicazioneeanchedal tipodi
politica che si faceva in quegli an-
ni, oltre che da quella visione del
mondo. Ma forse proprio per que-
sto interessante capire che cosa
uno come me pu aver respirato
dabambinoinquellItalia.
Sonodel 66, per cui nonhofat-
tointempoadabbracciare una vi-
sione del mondoche potesse esse-
re rappresentata da un partito.
Ho dovuto affrontare subito la
complessit, cheinqualchemodo
mi ha portato a una necessaria ri-
cerca di semplicit al suo interno.
Questa laccusa e la critica che si
fa alla mia generazione, conside-
rata spesso superficiale: in realt
una necessit perch nonabbia-
mo avuto il piacere o il dolore o
lesperienza di vedere un mondo
in cui ci si poteva sentir parte di
una famiglia, di persone che la
pensavano allo stesso modo o im-
maginavano un futuro in una di-
rezione.
LA FORMAZIONE
Sono di quelli che sono entrati
nel loro periodo di formazione
ideologica con la vittoria dei
mondiali di Spagna. Si usciva da-
gli anni Settanta, stato un mo-
mento di grande festa collettiva,
io ho cominciato a fare il disc joc-
key. Ero un ragazzino di quindici
anni. Era unItalia completamen-
te non ideologica rispetto alle
ideologie tradizionali. O meglio,
a-ideologica, post-ideologica. Si-
curamente allepoca se mi aves-
sero chiesto: Sei di sinistra o di
destra?, lavrei considerata una
domanda misteriosa su una cosa
che nonconoscevo. (...)
Avevo quasi sei anni quando Ber-
linguer diventatosegretariodel
partito e quasi diciotto quando
morto. Appartengo a una genera-
zione di italiani che lo ricorda in
bianco e nero, anche se, in realt,
nelle immagini di repertorio o su
YouTube c molto colore. Quin-
di mi viene da pensare che que-
sto bianco e nero rappresenti in
fondo unItalia pi semplice, pi
leggibile attraverso due soli colo-
ri, il bianco e il nero. Forse per
questo che lo ricordo cos. Lho
incrociato a casa, a pranzo e alla
televisione, col mio babbo che
guardava il telegiornale, e sbuffa-
va un po perch sempre stato
un anticomunista convinto e ma-
nifesto, tanto che, quando qui a
Cortona destate cera la festa del-
lUnit, addiritturaproibivaanoi
figli di superare una catena che
delimitavalarea. (...)
I miei ricordi di Berlinguer sono
pi che altro dei flash. Mi rimase
impressa unimmagine che devo
aver visto in seguito in televisio-
ne: Berlinguer che parla in unas-
semblea in Unione Sovietica del-
la democrazia come valore asso-
luto. Lidea che un uomo del Pci
tocchi quei temi in una riunione
del genere, con Brenev presi-
dente, racconta pi di qualsiasi
altracosa unuomoche da dentro
fa un gesto veramente progressi-
sta, veramente di grande, gran-
dissimo coraggio. Ecco, la parola
coraggio, non ce n unaltra
per definire questo. (...)
IL NUOVO
Di lui mi colpisce sempre luso
della parola nuovo, che sem-
bra in contrasto con limmagine
che noi oggi abbiamo di lui, di un
uomo parte di un mondo vec-
chio, finito. Spessissimo, leggen-
do le sue interviste e i suoi discor-
si che sono arrivati fino a noi,
questa parola ricorre: lattenzio-
ne per la tecnologia, o per la don-
na. Non si sentivano altri parlare
cos.
Continuo a pensare sono emo-
zioni pi che pensieri che lIta-
lia sia rimasta orfana di due pa-
dri fondamentali: Berlinguer e
Moro. La morte prematura, per
ragioni molto diverse, di queste
due figure ha gettatolItaliainun
caos che le ha impedito di trasfor-
marsi in un Paese veramente mo-
derno, in cui si fa tesoro della
complessit e ricchezza delle dif-
ferenze di opinione. Limprovvi-
sa perdita, a distanza di poco
tempo in fondo, di queste due fi-
gure ha aperto la strada a un ven-
tennio dal quale ancora oggi fac-
ciamo fatica a uscire e ha privato
lItalia di un immaginario, di una
visione. (...)
Come tutti quelli della mia gene-
razione, e non solo, se penso a
Berlinguer, vedo Benigni che lo
prende in braccio, quella lim-
magine pi forte che c. Se uno
mi chiede Chi Berlinguer?, la
prima risposta che mi viene
quello preso in braccio da Beni-
gni. Quellimmagine chiude un
cerchio, limmagine di unItalia
meravigliosa, che in qualche mo-
do era venuta fuori dal dopoguer-
ra. Lidea che uncomico prendes-
se in braccio Berlinguer inuna fe-
sta era come dire: Ce labbiamo
fatta!. Sembrava un trofeo. Sem-
brava un Oscar, no? Le due im-
magini di Benigni con in mano
lOscar e con in braccio Berlin-
guer sassomigliano. Quellimma-
gine molto potente, sovrauma-
na, di unItalia che dobbiamo te-
nere nel cuore, che io ho nel cuo-
re, perch lItalia della mia in-
fanzia. una bella Italia ma an-
che laltra Italia, distrutta, anche
nellanima, che soffriva, lItalia
degli spari, delle serrande abbas-
sate, della polizia agli angoli del-
lestrade. (...)
LADDIO
Mi ricordo poi il funerale, la di-
stesa di gente in piazza San Gio-
vanni... Quella giornata ha cam-
biato il Paese. Cera anche Almi-
rante di fronte alla bara di Berlin-
guer, ancora se ne parla. un po
una specie di blasfemia politica,
e rimanda al passaggio della bor-
raccia tra Coppi e Bartali. Sono
quelle foto, quelle immagini che
in qualche modo raccontano
unItalia che continua a stupirci
per la sua umanit. stato un
evento grande della citt, si cre
un grande silenzio a Roma. In
quegli anni spesso era successo,
specie in precedenza, un silenzio
di dispiacere, non di disperazio-
ne, di qualcosa di interrotto, che
doveva andare avanti, che stava
cambiando. La morte di Berlin-
guer stato un grande freno al-
lentusiasmo di cambiamento, al-
lenergia che in quel momento
era stata innescata inItalia, di su-
peramento di un periodo che era
stato fondamentale ma che anda-
va superato, e invece poi diven-
tato altro, diventato un caos.
(...)
La figura di Berlinguer, se doves-
si paragonarla a qualche grande,
mi fapensare unpo aBobDylan.
Che tutto meno che una rock
star, per la pi grande rock star
del secolo, in effetti. Nonha il fisi-
co, non ha le movenze, non ha
latteggiamento, non ha lo sguar-
do da rock star, per se pensi a
chi il pi grande del Novecento,
dici che BobDylan.
Nellostessomodo anche se non
ho mai vissuto il Partito comuni-
sta perch non ho fatto neanche
intempoavotarloinquantoPci
probabilmente con la morte di
Berlinguer finisce quel Partito co-
munista, finisce la parola comu-
nista, perch in Italia la parola
comunista Berlinguer. una
parola che non mi ha mai fatto
paura, perch la associo con
quella correttezza, la associo con
quella faccia, con quelle parole,
con quella onest e quindi conti-
nua a essere nei miei ricordi una
parolabellachemuoreconchi, in
qualche modo, lha inventata per
quantomi riguardadirettamente.
chiaro, la mia non unanalisi
storica, mapuramentepersonale.
Jovanotti
Benigni
Coppi eBartali
BobDylan
Berlinguer? Lo vedo
inbraccioaBenigni
Pubblichiamo in esclusiva la testimo-
nianza di Jovanotti raccolta da Walter
Veltroni, inoccasione della preparazio-
ne del filmQuando cera Berlinguer e
dellomonimo libro in uscita per Rizzo-
li il 7 maggio. Il saggio verr presentato
dallautore al Salone di Torino sabato
10 maggio alle ore 19,30 nella sala 500,
con Francesco Piccolo e Giovanni Fasa-
nella. LincontrotraVeltroni sedicenne
e il futuro leader del Pci avvenne nel
1971. Oggi, Veltroni racconta come quel-
luomo schivo sia riuscito a trasforma-
re il partito comunista in una grande
forza capace di raccogliere il consenso
di unitalianosutre.
La testimonianza di Jovanotti raccolta da Veltroni per il suo film e per il libro in uscita
sul leader del Pci: La sua morte stata un grande freno allentusiasmo di cambiamento
Se mi si chiede chi Berlinguer,
la prima risposta : quello
preso in braccio da Benigni
Almirante ai funerali:
unimmagine che rimanda al
passaggio tra Coppi e Bartali
Mi ricordoil
funerale, la
distesadi
genteapiazza
SanGiovanni
QUANDO CERA
BERLINGUER
WALTER
VELTRONI
RIZZOLI ED.
250 pagine
18 euro
Berlinguer se dovessi
paragonarlo a qualche grande
mi fa pensare a Bob Dylan
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Cultura
LINTERVISTA
C
un legame impalpabile
ma molto forte che lega
la fotografia e la donna, e
le accomuna in una di-
mensione enigmatica,
quasi magica, quella di
essere sempre al di l delle appa-
renze, di ci che mostrano, laddo-
ve la presenza delluomo pi di-
retta, scoperta, meno avvolta nel
mistero e Sarah Moon, Prmire
Dame dellimmagine e autrice di
una vera rivoluzione nella rappre-
sentazionedi quella femminile, ne
una sintesi esemplare. Ma la
grande fotografa, nellaffrontare il
problema, sceglie la via di unele-
gante ironia. Dice con un sorriso,
illuminandosi di una grazia adole-
scenziale prodigiosamente intat-
ta: S, questo legame c. Anche
luomo, per, possiede unidentit
complessa. Solo che per una don-
na forse pi facile nascondersi
dietro un bel vestito e incarnare
unenigma.
LO STILE
Con uno stile personalissimo, che
evoca le evanescenti suggestioni
dellefotodel primoNovecentoma
esprime con struggente sensibili-
t inquietudini contemporanee,
Moon(nome darte di Marielle Ha-
dengue, 72enne, lunare figlia di
padre inglese e madre francese) sa
raccontare il presente come si rac-
conta una favola (a Reggio ha pre-
sentato il film LEeffraie, ispirato
al soldatino di piombo di Ander-
sen). Dopo essere stata modella al-
linizio degli eccitanti anni 60, alla
fine del decennio conanimo da po-
eta passata dallaltro lato del-
lobiettivo creando unimmagine
della donna intima e profonda,
non pi oggetto da esibire o con-
quistare ma protagonista del suo
tempo. Nessuno cera riuscito pri-
ma di lei e fu uno choc quel Calen-
dario Pirelli del 72 che sconvolse i
codici maschilisti del Cal e impose
il talento di Sarah, riconosciuto
poi in mille occasioni fino allam-
bito Premio Nadar nel 2008, in
una ricerca che si confronta sem-
pre con i temi della bellezza e del
passaredel tempo.
A Reggio Emilia ha illuminato la
scena di Vedere. Uno sguardo in-
finito con due mostre, Alchimies
e Journal de voyage, curate da
LauraSerani. Nella prima, laforza
alchemica del suo sguardo trasfi-
gura il mondo animale e vegetale
in foto di piccolo formato o impo-
nenti sospese tra realt e finzione,
un piccolo teatro, nota Serani nel
catalogo, animato da una gravit
consapevole della violenza del
mondo e del passare del tempo,
dove una notte incombente spinge
la gamma dei grigi verso contrasti
sempre pi forti. Invece il Jour-
nal, che stato realizzato proprio
per Fotografia Europea, lha vista
impegnata nel dipartimento di sto-
ria naturale dei Musei Civici di
Reggio a miracol mostrare tra i re-
perti minerali, animale e vegetali
delle straordinarie collezioni di
Spallanzani.
Madame Moon, limmagine
uno specchio della realt oppu-
re un laboratorio dellimmagi-
nazione, comesonolesuefoto?
Limmagine deve essere una por-
ta aperta per limmaginazione di
chi la osserva. Ma il legame con la
realt importante per non cade-
re in fantasticherie sterili. Per mia
natura, evito i giudizi categorici,
anche nel mio lavoro. Non direi
mai: la donna cos o cos; ma
piuttosto: la donna forse cos o
forse cos. A queste condizioni, la
fantasia di ognuno pu fare la sua
parte.
Roland Barthes diceva che una
foto un fantasma di qualcosal-
tro. Tuttavia una foto sempre
un oggetto perduto o pu esser-
neanchelarinascita?
Credo nella possibilit della rina-
scita. Intutti i fossili, negli animali
imbalsamati o tassidermizzati,
nei vegetali che ho fotografato per
Alchimies era impresso un forte
ricordo della loro vita. Fotografan-
doli ho cercato di ridare vita a que-
sto ricordo. Il confronto conun es-
sere naturale morto ci fa capire
che questo essere ha un potere
devocazione molto forte di ci
che stato. Ma, dopo averlo fissa-
to, c una spinta immediata a tra-
sformarlo.
Certo, c una bella differenza
tra fotografare una grande mo-
dellaeunanimaleimpagliato?...
Senzaltro! Ma ho spesso pensa-
to, quando faccio una foto, di esse-
re anchio unimbalsamatrice per-
ch limmagine fissa quel momen-
to per sempre. Quanto alle model-
le, ne ho conosciute molte intelli-
genti, altroche oggetti.
La foto pu vincere la sua sfida
controil tempo?
S, pu salvarci dalloblio. La bel-
lezza cos fragile... Ma quella pro-
fonda, meno epidermica, vince an-
cheil tempo.
MassimoDi Forti
Leimmagini
Un omaggio a Luigi Ghirri
LISTANTANEA
UNA PORTA APERTA
ALLIMMAGINAZIONE
PER NON CADERE
IN STERILI
FANTASTICHERIE
Sogni a colori
TUTANKHAMON
UNA TOMBA FINTA
PER TUTELARE
LORIGINALE
Il padredi FotografiaEuropea
2014Luigi Ghirri. E alla
lezionedel grandefotografoche
si ispiralarassegna
internazionaledi Reggio
Emilia, giuntaallasuanona
edizioneepromossadal
Comune. Vedere. Unosguardo
infinito unomaggio
soprattuttoallartistaemiliano
scomparsonel 1992e
allattualitdel suomessaggio,
rivisitatoconlamostraPensare
perimmagini, 300memorabili
scatti giproposti dal Maxxi a
Roma. Trelemostrein
programma, cherimarranno
apertefinoal 15giugno,
spiccanolaretrospettivadi
Herbert List equelledi Sarah
Moon, Alchimies eJournal de
Voyage, questultimarealizzata
appositamenteperFotografia
Europea.
Larassegna
Sarah Moon, autrice di una rivoluzione nella rappresentazione delluniverso femminile, ora si cimenta con il mondo
animale e vegetale in due mostre a Reggio Emilia. Ho spesso pensato di essere unimbalsamatrice perch limmagine
fissa un momento per sempre. Credo nella rinascita, in tutti i fossili era impresso un forte ricordo della loro vita
La foto come una favola
La lionne du Kenya del 2013 per il ciclo Alchimie e, qui sopra,
lEffraie realizzata nel 2003 per la serie lEffraie
La femme squelette del 2014
realizzata a Reggio Emilia
Kalanchoe scattata
nel 2013, dal ciclo Alchimies
Les pelicans dalla serie
Alchimie del 2013
Calao trompette fatta
a Parigi nel 2013
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Spettacoli
IL TALK
S
i sposter al gioved per ri-
portare linformazione nel
suo spazio naturale e per
scappare dalla serata del ve-
nerd, considerata inadeguata.
Virus, il contagio delle idee, il
talk di Rai2 condotto da Nicola
Porro, nella prossima stagione
cambier collocazione. La noti-
zia non ancora stata ufficializ-
zata da viale Mazzini, ma il di-
rettore di Rete Angelo Teodoli
nei giorni scorsi ha incontrato il
conduttore (e vicedirettore del
Giornale) per dare il via liberaal
suggerimento avanzato dallo
stesso Porro. La risposta di Teo-
doli stata positiva, ma con una
sorta di raccomandazione: in
due mesi Virus deve risalire al-
meno fino al 5,5%di share, altri-
menti passer in seconda sera-
ta. In ogni caso, da settembre si
partiril gioved inprime time.
PRIMA SERATA
Un talk di attualit al gioved
in prima serata su Rai 2 non si
vedeva dai tempi di Michele
Santoro. Il programma di Porro
ha vissuto una stagione discre-
ta, anche se gli ascolti sono stati
al di sotto delle aspettative (in
mediapocopidel 4%di share).
E tuttavia, vista la qualit della
trasmissione la rete ha deciso di
tenere Virus in prima serata, al
venerd. Va detto che il condut-
tore, quando nel giugno scorso
lasci La7, approd in Rai pro-
prio per andare ad occupare lo
spazio del gioved orfano di An-
nozero. Alla fine fu preferito un
game show e Virus fu ricolloca-
to al venerd. Ma quello del gio-
ved resta il grande buco nero
del canale. Ad oggi a Virus man-
cano3puntate primadi finire la
stagione. I palinsesti autunnali
sono incorso, ma una casella ri-
sulta gi essere stata assegnata:
la prossima stagione sar sfida
traVirus e ServizioPubblico.
MicheleGalvani
RIPRODUZIONERISERVATA
I BRANI
E
una strana tendenza, o
perlomeno una fortunata
coincidenza, quella dei
campionati italiani, cio
gli artisti nostrani over 70
che si stanno ritrovando
citati nei dischi di giganti del pop,
rap e rock. Strana perch ripesca
brani del passato che a malapena
ricordiamo noi connazionali, for-
tunata perch accorcia la distan-
za-luce fra musica italiana e inter-
nazionale (e fa incassare bene).
Gli accostamenti sono a dir poco
sorprendenti. Questa settimana
Roby Facchinetti, 70 anni appena
compiuti, finito nel nuovo singo-
lo di 50 Cent, il gangsta rapper
americano da 50 milioni di dischi
venduti, un passato fra spaccio di
droga e faide. Ha utilizzato su tut-
ta "Everytime I Come Around
unaparte che Facchinetti incise al
clavicembalo in "Io e te per altri
giorni" dei Pooh, album Parsifal
del 1973. Sottoal cattivone del rap,
campeggia la sua firma. Da Picco-
la Katy a Grande Fifty, il salto
olimpionico. Scrive Roby su Face-
book: E il pi bel regalo profes-
sionale. La musica non finir mai
di stupirmi. Il 10 maggio parte il
suo tour solista e non poteva che
chiamarsi Mache vitala mia.
I DIRITTI
Stessa sorte appena toccata a Ni-
co Fidenco. Il cantautore e autore,
noto negli anni Sessanta per suc-
cessi come "Legata a un granello
di sabbia", spicca in un brano di
Turn Blue, il nuovo lavoro dei
pesi massimi del rock-blues Black
Keys, in uscita il 13 maggio e in
concertoa Roma l8luglio. Hanno
ascoltato la musica del filmLa ra-
gazzina, scritta da Fidenco nel
1974, e lhanno messa dentro la lo-
ro Year in review. Nico profeta
fuori patria. Non li ha scoraggiati
neppure liter burocratico neces-
sario a riconoscergli i diritti d'au-
tore. Ma come fanno gli inarriva-
bili a scovarci? In questo caso
stato tramite il produttore e DJ
Danger Mouse, appassionato di co-
lonne sonore italiane, che nel
2006 prese Nel cimitero di Tuc-
son dei fratelli Reverberi e crela
hit Crazy di Gnarls Barkley.
Gi Tarantino aveva saccheggiato
i nostri archivi, ma dagli spaghet-
ti-western che sapevamo aver gi-
rato il mondo. In altri casi, le vie
della canzone sono davvero infini-
te. Omeglio, sono finite chiss co-
me nelle mani giuste. Cos nata
laltra insolita accoppiata: la pop-
star Justin Timberlake, per Only
When I Walk Away, ha campio-
nato Lustful di Amedeo Minghi,
uno strumentale del 1972 conte-
nuto in una compilation di autori
vari. Che dire del nostro Giorgio
Moroder? Compose per i fil-
m Fuga di mezzanotte, Ameri-
can Gigol, Flashdance, Scar-
face, la sua I Feel Love, portata
al successo da Donna Summer, ne-
gli anni ottanta sembr il suono
del futuro e cambi la musica da
discoteca. Moroder stato rilan-
ciato dai francesi Daft Punk nel-
lultimo Random Access Memo-
ries, che ha sbancato ovunque.
Intanto Paolo Nutini, ai vertici del-
le classifiche, progetta un duetto
conCelentano e La grande bellez-
za di Sorrentino ha vinto lOscar
al ritmo di Far lamore, remix
cafonal del brano della Carr, an-
no1976.
SimonaOrlando
RIPRODUZIONERISERVATA
FIORELLO TORNA
OGGI SU RADIO 1
CON JOVANOTTI
CHE CANTA
IL 5 MAGGIO
Gli autori internazionali di pop, rap e rock ripescano i vecchi brani dei nostri artisti e li rielaborano
Cos Facchinetti ha ispirato i 50 Cent e Fidenco i Black Keys. Moroder cominci con Donna Summer
Rai2,Virus
andr in onda
gioved: Porro
sfida Santoro
La rivincita della canzonetta
A sinistra Paolo Nutini,
che pensa ad un duetto
con Celentano
Sotto i Black Keys
Giorgio Moroder e Donna Summer: la cantante rese famoso il brano di
Moroder I feel love. Sotto Roby Facchinetti
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A
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A
N
Z
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P
A
L
IO
P
I
D
I
UNA VACANZA DA SOGNO, O IL TUO SOGNO DI VACANZA?
PAM E PANORAMA TE LI REGALANO ENTRAMBI!
VINCI CON NOI LE VACANZE DEI TUOI SOGNI!
DAL 2 AL 31 MAGGIO
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