La capacità posseduta naturalmente dai parlanti di utilizzare la lingua nei diversi
modi che le varie situazioni richiedono è la: competenza comunicativa 2. La funzione di presentazione si ha quando: presentiamo noi stessi parlando in maniera inconsapevole 3. L'aria rientra, tra le componenti della comunicazione di Jakobson in: canale 4. Il sistema linguistico di riferimento, tra le funzioni di Jakobson è: codice 5. La fase di trasmissione dipende da: emittente 6. Fase di trasmissione e ricezione sono suddivise a loro volta in fasi: fisiologica e psicologica
7. La funzione fàtica è legata a: canale
8. La funzione conativa è legata a: destinatario 9. La funzione legata al parlante è quella: emotiva 10. Una grammatica della lingua italiana per italiani assolve alla funzione: metalinguistica 11. I concetti di significante e significato vennero introdotti da: Saussure 12. Il significante è: concreto 13.il significato è: astratto 14. Il significato naturale di qualcosa è indicato da: sintomi 15. Il significato del parlante è non convenzionale quando: l'interlocutotre deve ricostruire le intenzioni comunicative del parlante
16. I segnali hanno un significato: convenzionale
17. Sintomi e segnali fanno parte di: logica della conversazione 18. Le massime della conversazione sono: 4 19. La massima della relazione prevede: sii pertinente 20. La massima che prevede "sii perspicuo" è quella di: modo 21. Le porzioni di discorso comprese tra un parlante e quello successivo sono: i turni 22. Al punto di rilevanza transizionale il parlante: deve smettere di parlare per dare modo al parlante successivo di iniziare il suo turno 23. I meccanismi di riparazione risolvono: le interruzioni 24. Le regole del punto di rilevanza transizionale sono:3 25. Le repliche attese seguono a: le mosse conversazionali 26. I tipi di dominanza in una conversazione sono: 3 27. Il "Lei" è un pronome di: cortesia 28. Tu è un pronome di: solidarietà 29. Il foreigner talk: È un normale atteggiamento del parlante verso uno straniero 30. Evitare le forme imperative è: massima di cortesia 31. La scelta del toscano in Italia: È un fatto unico in Europa 32. La tarda unificazione nazionale italiana: incide grandemente sulla lingua 33. In Italia la capitale politica e quella linguistica: non coincidono 34. Si può parlare di lingua e dialetto a partire dal: 400 35. Fino al Quattrocento: Ogni dialetto ha avuto la stessa possibilità del toscano di diventare lingua nazionale 36. Belli, Porta e Trilussa sono: poeti dialettali 37. La letteratura dialettale: ancora esistente 38. I canti popolari appartengono alla letteratura dialettale: spontanea 39. La letteratura dialettale riflessa si afferma pienamente nel: XVII 40. Romanzo Criminale è un testo: che utilizza il dialetto qua e là 41. Il purismo: nell'Ottocento ha valore patriottico, durante il fascismo discriminatorio 42. Il purismo in epoca fascista: fallisce 43. I forestierismi: durano finchè vengono utilizzati dai parlanti 44. Grattacielo (da Skyscarper) è: un calco traduzione 45. Quando una parola passando in un'altra lingua cambia significato abbiamo: un calco semantico 46. Quando una parola passando in un'altra lingua viene tradotta alla lettera abbiamo: un calco traduzione 47. Ebook è un prestito: necessità 48. Email è un prestito: necessità 49. Smart working è un prestito: lusso 50. Quando il mutamento semantico varia per innalzamento: la parola sale nel grado sociale che designa 51. I prestiti da altre lingue: varia a secondo del tempo 52. Ad oggi il numero più alto di prestiti in italiano (6.292 totali) viene da: inglese 53. La parola "giacobino" entra in italiano: francese del Settecento 54. La parola "cioccolato" entra in italiano: dallo spagnolo nel Cinquecento 55. La parola "brio" entra in italiano: dallo spagnolo nel Cinquecento 56. La parola "radicale" entra in italiano: dall'inglese nel primo ottocento 57. La parola "mandolino" viene esportata in francese, inglese e tedesco nel secolo: XVIII 58. La parola "mafia" viene esportata in europa nel secolo: XIX 59. La parola "violino" viene esportata in Europa (tedesco, svedese..) nel secolo:XVII 60. I prestiti tra lingue: possono essere a loro volta ri-esportati in terze lingue 61. Gli studi sulla lingua parlata si avviano nel secolo: XX 62. La varietà è: una caratteristica intrinseca della lingua 63. La cultura: per secoli è stata solo appannaggio dei chierici 64. Il prefisso dia- in greco vuol dire: attraverso 65. Le varietà diastratiche sono: sociali 66. L'errore è: deviazione della norma 67. La lingua italiana viene normata nel secolo:XVI 68. Le varietà diatopiche sono: geografiche 69. Le isoglosse sono: linee di demarcazione che idividuano i vari dialetti 70. In italia abbiamo dialetti regionali. Quanti sono:20 71. Le varietà diafasiche sono di tipo: personale 72. Il passaggio da un registro linguistico ad un altro si chiama: Code switching 73. Il dialetto di koinè identifica: una regione dialettale (Lombardia, Veneto, Liguria) 74. La forma più alta di lingua standard è: italiano scritto 75. Il registro più basso nella scala è quello: basso-plebeo 76. Il registro più alto nella scala è quello: aulico 77. Il termine diafasico vuol dire: differenza nello stile 78. Il concetto per cui ogni parlante può utilizzare tutti i registri a seconda dei contesti è: mistilinguismo 79. La diglossìa in Italia si verifica nei parlanti: toscani 80. Il mistilinguismo: è comune a tutta Italia 81. Dal latino volgare nasce: tutta la varietà di dialetti italiani 82. Il dialetto è: una variante di pari dignità rispetto altoscano 83. La dizione italiana: non viene parlata in nessun luogo ma studiata appositamente 84. Il tardo latino parlato è detto: latino volgare 85. La branca della linguistica che studia i dialetti si chiama: dialettologia 86. Ogni dialetto avrebbe potuto diventare lingua standard. Quando?: tra Trecento e Cinquecento 87. La dialettologia studia: i dialetti italiani 88. I vocabolari dediti a correggere il dialetto sono quelli di: prima generazione 89. I vocabolari stilati da interessati e esperti di lingua non accademici sono quelli di: seconda Generazione 90. I vocabolari stilati da linguisti di professione in ambito accademico sono quelli di: terza generazione 91. L'ambito della linguistica che si occupa della relazione grammaticale tra gli elementi è: morfologia 92. L'ambito della linguistica che si occupa dello studio dei suoni del linguaggio è: fonetica 93. L'ambito della linguistica che studia le relazioni tra frasi all'interno del periodo è: sintassi 94. La fonetica che classifica i suoni in base al modo di articolazione è quella: descrittiva 95. La fonetica che classifica i suoni in base al grado di articolazione è quella: descrittiva 96. Individuare la definizione corretta: I fonemi di una lingua non necessariamente corripsondono a quelli di un'altra 97. I suoni prodotti con le corde vocali e le laringe in vibrazione sono: sonori 98. Il fonema /t/ è: sordo 99. L'AFI è: alfabeto fonetico internazionale 100. I fonemi dell'italiano sono: 30 101. Quando produciamo un suono vocalico l'aria: non incontra occlusione né frizione 102. Le vocali per definizione sono sempre: sonore 103. Se la lingua è sointa verso la parte anteriore della cavità orale avremo vocali: anteriori 104. Le vocali non labializzate sono definite: aprocheile 105. Le vocali toniche dell'italiano sono:7 106. Le vocali toniche medio alte in italiano sono: e ed o chiuse 107. Le vocali toniche alte in italiano sono: i e u 108. Le vocali non accentate in italiano sono definite: atone 109. Le vocali atone in italiano sono: 5 110. Lo schwa è una vocale: presente nei dialetti ma non in italiano 111. / J / e /W/ in italiano: semivocali 112. Nella parola "Puoi" si trova un: trittongo 113. I dittonghi formati da semivocale + vocale sillabica sono: ascendenti 114. La fase di pronuncia consonantica che decide la lunghezza della consonante è detta: tenuta 115. La fase di pronuncia consonantica in cui gli organi di fonazione si dispongono è detta: impostazione 116. I nessi consonsonantici in italiano si possono trovare: solo a inizio e in mezzo alla parola 117. /p/ e /b/ in italiano sono consonanti: occlusive bilabiali 118. /t/ e /d/ in italiano sono consonanti: occlusive alveodentali 119. Le consonanti /k/ e /g/ in italiano sono: occlusive valari 120. In italiano le fricative alveodentali sono: /S/ /Z/ 121. Il sermo rusticus latino è quello parlato: campagne 122. Il sermo provincialis latino è quello parlato: provincie 123. L'italiano nasce dal latino: parlato 124. Nel corso dei secoli la lingua latina parlata: muta esattamente come l'italiano e le altre lingue 125. Tra Giulio Cesare e la caduta dell?Impero passano circa: 500 anni 126. Per ricorstruire la lingua latina parlata gli studiosi si sono avvalsi: dell’esame comparativo 127. In sesnso diacronico "latino volgare" indica: gli usi della tarda latinità 128. Il latino volgare: in alcuni casi sposta i significati rispetto al latino classico 129. Il latino volgare: viene influenzato da quallo classico 130. Il latino volgare: deve modifiche sostanziali all'avvento del cristianesimo 131. Lo schema A non B appartiene a: Appendix Probi 132. Le parole errate contenute nell'Appendix Probi: sono confluite solo in parte nelle lingue romanze 134. L'equivalente errato del latino classico "auris" nell'Appendix Probi è: Oricla 135. L'equivalente errato del latino classico "vetulus" nell'Appendix Probi è: Veclus 136. L'influenza esercitata dalle lingue dei popoli germanici sul latino è detta: superstrato 137. Panca, federa e palla sono parole di origine: longobarda 138. Albergo e guardia sono parole di orgine: gotica 139. Biondo, donna e cameriere sono parole di origine: franca 140. L'influenza esercitata dalle lingue dei vinti su quella dei vincitori è detta: sostrato 141. L'influenza su una lingua esercitata dai popoli confinanti è detta: adstrato 142. L'evoluzione fonetica che non viene condizionata da fonemi attigui si chiama: evoluzione fonetica spontanea 143. L'accento latino è di tipo: musicale 144. Il td è il: tratto distintivo 145. Il TD della quantità in latino classico è: pertinente 146. Le vocali toniche in latino classico sono:10 147. In latino classico a determinare il significato delle parole è: la quantità dell'accento 148. In epoca classica le vocali lunghe vengono pronunciate: più chiuse 149. Nel passaggio dal latino classico a quello tardo (volgare) le vocali brevi in sillaba aperta: si allungano 150. Nel passaggio dal latino classico a quello tardo (volgare) le vocali lunghe in sillaba aperta: si mantengono 151. Nel passaggio dal latino classico a quello tardo (volgare) le vocali lunghe in sillaba chiusa: si abbreviano 152. Nel passaggio dal latino all'italiano la e chiusa nasce dalla fusione di: i aperta + e chiusa 153. Nel passaggio dal latino all'italiano la o chiusa nasce dalla fusione di: u aperta + o chiusa 154. Il sistema vocalico tonico derivato dal latino in area sarda prevede: 5 vocali 155. Il sistema vocalico tonico derivato dal latino in area lucana orientale prevede: 6 vocali 156. Nel passaggio dal latino all'italiano e breve ed o breve in sillaba aperta: dittongano 157. Nel passaggio dal latino all'italiano e breve ed o breve in sillaba chiusa: non dittongano 158. Il dittongo latino più ressitente alla monottongazione è: au 159. Il dittongo latino OE in italiano: monottonga in e chiusa 160. Quando monottonga, AU diventa: o aperta 161. Il dittongo latino AI: già al tempo di Paluto non si pronuncia più 162. La prova della fiorentinità della lingua italiana si può riscontrare in: anafonesi 163. In base all'anafonesi: e chiusa diventa i ed o chiusa diventa u 164. La canzone Ciuri Ciuri mostra esempi di: Metafonesi Centro-Meridionale 165. La canzone Le radici ca tieni mostra esempi di: Metafonesi Centro-Meridionale 166. La metafonesi avviene sempre davanti alle vocali latine: U breve e I lunga 167. Nel dialetto napoletano abbiamo Viento, Muorto ecc a causa di: metafonesi 168. Per la metafonesi napoletana, O aperta davanti ad U breve finale latina diventa: UO 169. Per la metafonesi sorano-reatina O aperta davanti ad U breve finale latina diventa: O chiusa 170. La palatalizzazione di A avviene: in Umbria, Toscana e alcune zone del Nord 180. La metafonesi di a: È un fenomeno raro che si trova soprattutto in alcuni dialetti genovesi e campani 181. La caduta di suoni all'inizio di una parola è: aferesi 182. Il passaggio da Illam abatissam a La badessa è un esempio di: discrezione dell’articolo 183. Il passaggio da Dominam a Donna è un esempio di: sincope 184. La caduta delle vocali atone finale finali di parola è la: apocope 185. Il passaggio Quello albero > quell'albero è un caso di: elisione 186. L'espressione Per iscritto è un caso di: prostesi 187. I fenomeni di perdita di suono sono: Aferesi Sincope Apocope 188. I fenomeni di aggiunta di suono sono: Prostesi Epitesi Epentesi 189. Il passaggio Iohannes > Giovanni è un caso di: epitesi consonantica 190. Il fenomeno che riguarda l'aggiunta di suoni in fine di parola (così che l'italiano non abbia terminazioni in consonante) è: epitesi 191. L'esito della B latina iniziale di parola in italiano è: invariato 192. L'esito della B latina iniziale di parola nei dialetti del sud Italia è: lenizione in V o raddoppiamento in BB 193. L'esito della L latina iniziale di parola in italiano è: invariata 194. G occlusiva velare sonora latina in italiano: diventa palatale davanti a E ed I 195. S sorda antevocalica latina in italiano: si sonorizza davanti a b 196. J semivocale latina in italiano: diventa G palatale (gioco) 197. G intervocalica latina in italiano: si indebolisce davanti a ad E ed I toniche 198. F intervocalica latina: era sconosciuta 199. La lenizione romanza prevede: la sonorizzazione delle esplosive sorde intervocaliche 200. La V latina intervocalica: resta invariata 201. Il nesso latino iniziale BL dà vita in italiano a: BJ 202. Il nesso latino iniziale CL dà vita in italiano a: CJ 203. Il nesso latino iniziale GR in italiano: si conserva inalterato 204. Il nesso latino iniziale di parola TR: si conversa inalterato 205. Quando la prima consonante si assimila alla seconda parliamo di assimilazione: regressiva 206. La trasformazione dal latino GD all'itliano DD in nessi consonantici interni di parola è un'assimilazione: regressiva 207. La trasformazione dal latino MN all'itliano NN in nessi consonantici interni di parola è un'assimilazione: regressiva 208. Negli anni '50 dopo Cristo: la M finale di parola già non si pronuncia più 209. La -s finale di parola in latino: si perde al tempo di Cicerone per poi rientare e cadere di nuovo 210. Le vocali finali di parola latine sono: M, S, R, T 211. In latino i generi erano: 3 212. In italiano i generi sono:2 213. Il neutro latino è confluito in italiano nella maggior parte in parole: maschili 214. Parole come bracci/braccia in italiano si spiegano: perché derivano da neutri latini 215. Il latino aveva: due numeri 216. Il greco aveva: tre numeri 217. In italiano distinguiamo le funzioni logiche attraverso: posizione della parola nella frase, articoli, preposizioni 218. La posizione della parola nella frase in latino è: libera 219. I casi latini sono:6 220. La maggior parte delle parole italiane deriva dal caso latino: accusativo 221. I nomi latini maschili e femminili uscenti al nominativo e al genitivo in -us appartengono alla declinazione: quarta 222. Alla quinta declinazione latina appartengono: quasi tutti nomi femminili 223. Il caso latino che ci permette di individuare la declinazione di appartenenza di un nome è: genitivo 224. Quando un nome cambia genere o numero nel passaggio dal latino all'italiano parliamo di: metaplasmo 225. I nomi degli alberi in latino: sono femminili e diventano maschili in italiano 226. Folia in latino è: il plurale neutro di folium 227. I nomi italiani derivano quasi tutti dal caso latino: accusativo 228. La declinazione che ci permette di capire da quale caso latino derivano i nomi italiani è la: terza 229. I nomi "moglie" e "ladro" in italiano derivano: nominativo latino 230. I nomi "drago" e "uomo" in italiano derivano: dal nominativo latino 231. La lingua latina: non aveva articoli 232. Ille in latino era: aggettivo o pronome dimostrativo 233. Unum in latino era: aggettivo numerale 234. L'articoloide è: la forma intermedia tra gli aggettivi latini e l'articolo italiano 235. L'artciolo italiano IL viene da: l'italiano antico LO 236. L'articolo italiano LO viene da: Illum 237. La norma Grober prevede a inizio di frase l'uso di: LO 238. La norma Grober prevede dopo parola terminante in consonante l'uso di: LO 239. La norma Grober prevede dopo parola terminante in vocale l'uso di: IL 240. La palatalizzazione di A in E nella formazione di LE da ILLAS è dovuta a: caduta di S finale dell'accusativo plurale 241. Il pronome Tu italiano deriva: dal nominativo di seconda persona singolare latino equivalente 242. Nel passaggio da NOS a NOI (latino -italiano): la -s finale si è palatalizzata 243. Ella (it) deriva dal latino: ILLAM 244. I pronomi clitici sono:atomi 245. Il latino classico corrispondente a VOSTRI (it) era: VESTER 246. Il latino volgare corrispondente a VOSTRI (it) era: VOSTER 247. Loro (it) deriva dal latino: ILLORUM 248. Quale in italiano è un pronome: variabile 249. Che (it) deriva dal latino: QUID 250. CUI latino che ha dato origine al CUI italiano era un: dativo 251. Quando si parla di contributo del popolo sulla formazione della lingua italiana si intende: ceto medio Toscano 252. Gramsci sosteneva che: il livellamento linguistico si sarebbe raggiunto naturlamente 253. Il vero mezzo di diffusione della lingua italiana presso la popolazione fu: la televisione 254. Biffare in termini notarili medievali voleva dire: riempire gli spazi bianchi contro le contraffazioni 255. I Memoriali Bolognesi sono: atti notarili 256. I primi memoriali bolognesi di cui abbiamo i testi risalgono al:1265 257. Il mercante in epoca medievale è illetterato. Ciò vuol dire: che non conosce il latino 258. I libri di famiglia sono scritti: in volgare 259. Colui che legge per divertimento e scrive per lavoro in epoca medievale è: il mercante 260. Il mercante in epoca medievale: spesso conosce le lingue straniere 261. I trattati scientifici in Italia, fino al Rinascimento: sono scritti in latino 262. Galileo Galilei: non approva i prestiti latini e greci nel linguaggio scientifico italiano 263. La lingua italiana nasce come lingua: letteraria 264. Notai e avvocati: rifutarono l'uso del volgare all'inizio perché andava contro i propri interessi fraudolenti verso il popolo 265. La legge di Emanuele Filiberto in Piemonte sull'uso del volgare nei tribunali risale al: 1560/61 266. Fino al Settecento l'istruzione superiore in Italia è: in latino 267. La legge Casati risale al:1859 268. La Bibbia di Gutrenberg viene stampata: a Magonza nel 1456 269. Gli INCUNABOLI sono: i primi testi a stampa del Quattrocento 270. Il Parsons Fragment: non si può considerare il primo testo a stampa italiano a causa dei dubbi su data e luogo di stampa 271. Il testo che recita "Se pareba boves, alba pratalia araba…" appartiene a: Indovinello Veronese 272. L'indovinello veronese viene scoperto nel: 1924 273. L'indovinello veronese (individuare la risposta corretta): non si può ancora considerare scritto proprimente in volgare italiano 274. Nell'indovinello veronese: non si può stabilire se gli autori siano uno o più per le due frasi (latina e mista volgare) 275. Versorio, nell'Indovinello veronese è: dialettismo settentrionale 276. Alba nell'Indovinello veronese pè: latinismo 277. La -s finale di boves nell'Indovinello veronese è: tipicamente latina 278. La soluzione all'Indovinello Veronese viene trovata da: studentessa 279. L'Indovinello Veronese paragona la scrittura a: aratura 280. Il problema principale nell'individuare il senso di Se Pareba nell'Indovinello veronese deriva dal fatto che: non si capisce se sia una parola unica o due 281. Non dicere ille secrita a bboce. Si tratta del testo contenuto in: Catacomba di Commodilla 282. Il graffito di Commodilla risale orientativamente al secolo: VI-VIII 283. Nel graffito di Commodilla "secrita" si legge: secreta 284. La cripta che ospita il graffito di Commodilla è quella dei santi: Felice e Adautto 285. Il graffito di Commodilla è: un avviso 286. "Secrita" nel graffito di Commodilla, significa: le orazioni segrete 287. Ille, nel graffito di Commodilla è: dimostrativo latino utilizzato come articolo 288. Bboce, nel graffito di Commodilla è: un raddoppiamento usato per ricalcare il parlato 289. Il graffito di Commodilla, ricalca: il parlato 290. Secrita nel graffito di Commodilla si legge Secreta perché.: si tratta di una i lunga latina 291. Il Placito Capuano risale al: 960 292. L'atto di nascita della lingua italiana è: il Placito Capuano 293. Ciò che contraddistingue il Placito Capuano, insieme alla lingua è: l'intenzionalità della scrittura in italiano 294. L'atto che contiene il Placito Capuano è una diatriba giudiziaria tra: Rodelgrimo e l'Abate di Montecassino 295. Le parole in italiano scritte nell'atto del Placito capuano vengono dette da: i testimoni 296. Il processo riportato nel Placito Capuano: si svolge in volgare, è scritto tutto in latino tranne le due righe dei testimoni 297. Nel Placito Capuano, dal latino "sapio" deriva il dialettale: sao 298. Nel Placito Capuano, d"ko" deriva da: quod 299. Nel Placito Capuano "Sancti Benedicti" è: latinismo 300. I Placiti Campani successivi a quello Capuano: sono tre e risalgono al 963 d. C. 301. L'affresco della Basilica di san Clemente si trova: a Roma 302. L'affresco della Basilica di san Clemente è: successivo al Placido Capuano 303. Il dialogo dell'affresco di san Clemente vede parlare in latino: solo San Clemente 304. Nell'affresco del miracolo San Clemente si trasforma in: una colonna 305. L'affresco di San Clemente riporta la scritta PGRF, vuol dire: per grazia ricevuta feci fare 306. L'affresco di san Clemente viene commissionato da: Beno 307. La datazione orientativa dell'affresco di San Clemente è: circa 1130 d. C. 308. Ego Beno de Rapiza cum Maria uxor mea pro amore Dei et Beati Clementi(s) PGRF. Questa scritta compare: nell’affresco di San Clemente 309. San Clemente, nell'affresco a lui dedicato dice: Duritiam cordis vestris saxa traere meruistis 310. Carboncello, Gosmari e Albertello sono: i servi di Sisinnio nell'affresco di San Clemente 311. La storia della lingua italiana è strettamente collegata: alla letteratura nazionale 312. I primi a interessarsi di linguistica in Italia furono: i letterati 313. Prima di Dante: la letteratura in volgare esiste ma non si registrano momenti significativi di elevazione a lingua letteraria 314. La definizione: Dux nostri eloquii volgari viene data: da Petrarca a Dante 315. Secondo Dante: il latino classico deriva dalle parlate romanze 316. La teoria della nascita delle diverse lingue dal mito biblico della Torre di Babele: viene riconosciuta come vera da Dante e fino al XVIII secolo 317. Nel corso del Quattrocento il De vulgari eloquentia: non è ancora stato ritrovato e non se ne conosce l'esistenza 318. Nel corso del XV secolo l'italiano: viene visto come una degenerazione del latino che invece era perfetto 319. La teoria secondo cui nell'antica Roma si parlava latino (livello alto) e volgare italiano (livello basso) è detta: pseudobruniana 320. Nel Quattrocento lo studioso che attribuì grande peso alle influenze barbariche nella nascita dell'italiano fu: Biondo Flavio 321. La teoria dell'etrusco fu ideata da: Giambullari 322. Giambullari idea la sua teoria sulla lingua italiana nel secolo: XVI 323. Giambullari idea la sua teoria sulla lingua italiana nel secolo: il toscano deriva dall’etrusco 324. Castelvetro porta avanti le teorie di Bruni nel secolo: XVI 325. Il primo a dare la definizione di Lingua Latina Vulgare fu: Castelvetro 326. Castelvetro riprende una teoria di: Bruni 327. Il primo a studiare la lingua sulle lapidi di epoca romana fu: Cittadini 328. Cittadini studia le lapidi romane nel secolo: XVII 329. Il Trattato di Cittadini viene pubblicato nel: 1601 330. Grazie agli studi di Cittadini: si comprende che l'italiano non è una degenerazione del latino 331. Il Giuramento di Strasburgo: indica l'atto di nascita della lingua francese 332. Il Giuramento di Strasburgo è stipulato: tra i successori di Carlo Magno 333. Il giuramento di Strasburgo: è precedente al Placito Capuano 334. Muratori cerca: l'equivalente italiano del Giuramento di Strasburgo per dimostrare che la lingua intermedia non esiste 335. Muratori pensa che: le lingue germaniche abbiano contribuito alla formazione dell'italiano 336. Muratori: non viene a conscenza della scoperta del Placito Capuano 337. Gli studi di Muratori rislagono al secolo: XVIII 338. Raynouard: sostiene che la lingua intermedia sia il provenzale 339. Giuseppe Grassi: sostiene che i barbari corruttori del latino siano gli antenati degli austriaci che invadono il Lombardo-Veneto 340. La teoria del sostrato è ideata da: Ascoli 341. Donna de Paradiso è: una Lauda di Jacopone 342. Jacopone da Todi vive e scrive nel secolo: XIII 345. Jacopone da Todi scrive: prima di Dante 346. Il Cantico delle Creature è: un cantico di Francesco d’Assisi 347. Il Cantico delle Creature è stato composto nel: 1224 348. Francesco d'Assisi muore nel: 1226 349. Il Cantico delle Creature: precede sia Dante che Jacopone 350. La maggior fioritura della poesia amorosa nel Duecento si ha: in Sicilia 351. Dante: legge le poesie dei siciliani copiate dai toscani ma non lo sa 352. Le poesie della corte di Federico II che leggiamo oggi sono: filtrate da toscani 353. Dante Alighieri: non termina il Convivio 354. Dante Alighieri: vuole elevare il volgare a lingua letteraria 355. Dante Alighieri: ipotizza il latino classico come derivato dall'italiano 356. Il Convivio è scritto in: volgare 357. Stai fresco! Si tratta di un modo di dire derivato da: inferno XXII 358. Il Bel Paese è un modo di dire che risale a: Dante 359. L'epistola napoletana viene composta da: Boccaccio 360. L'importanza dell'epistola napoletana risiede nel fatto che: viene scritta da un letterato in un dialetto colloquiale e vicino al parlato 361. L'epistola napoletana viene scritta intorno al: 1339 362. Il fenomeno per cui Boccaccio, nell'epistola napoletana inserisce dittonghi anche nelle parole che non lo richiedono si chiama: ipercorrettismo 363. Il De Vulgari Eloquentia di Dante: nel XV secolo è sconosciuto 364. Il De Vulgari Eloquentia di Dante: viene scoperto da Trissino nel XVI secolo 365. Nel Quattrocento: il volgare viene screditato perché non può raggiungere i livelli del latino 366. Leon Battista Alberti: crede nelle potenzialità letterarie del volgare 367. La Grammatichetta vaticana: non è diffusa, anche perché manoscritta 368. Un codice apografo è: una copia da un originale 369. Leon Battista Alberti: rifiuta il volgare delle Tre Corone 370. Il Certame Coronario risale al: 1441 371. Il Certame Coronario: fu fatto fallire dai giudici 372. La Raccolta Aragonese viene inviata da Lorenzo de'Medici a Federico d'Aragona nel: 1477 373: La collaborazione tra Bembo e Manuzio inizia nel: 1501 374: La prima opera stampata da Bembo e Manuzio è: il Canzoniere di Petrarca 375. Il titolo del Canzoniere stampato da Bembo e Manuzioè importante perché: evita grafie latineggianti 376. Bembo pubblica gli Asolani nel: 1505 377. Le Prose della Volgar lingua sono in: 3 libri 378. All'interno delle Prose di Bembo la Teoria delle Tre Corone è sostenuta da: Carlo Bembo 379. All'interno delle Prose di Bembo la Teoria che appoggia la prosa latina a scapito del volgare è sostenuta da: Ercole Strozzi 380. All'interno delle Prose di Bembo la Teoria che rappresenta l'Umanesimo Volgare è sostenuta da: Giualiano De Medici 381. Le Prose della Volgar lingua sono pubblicate nel: 1525 382. Quanto alla prosa volgare, Bembo predilige la lingua: del Boccaccio della Cornice 383. La Teoria Cortigiana appartiene a: Castiglione 384. Il Cortegiano viene pubblicato nel: 1528 385. Nel Cinquecento: vi sono influssi fiorentini nella Corte Papale 386. La teoria italiana viene esposta da: Trissino 387. La Teoria Italiana si sviluppa nel secolo: XVI 388. Trissino dà alle stampe: Il De vulgari eloquentia tradotto in italiano 389. Il Castellano è stato scrittto da: Trissino 390. La Lettera a Vettori è stata scritta da: Machiavelli 400. La teoria che vuole la lingua letteraria basata sul fiornetino contemporaneo nel Cinquecento appartiene a: Machiavelli 401. Machiavelli: usa una lingua contente latinismi 402. Il primo Vocabolario dell'Accademia della Crusca viene dato alle stampe nel: 1612 403. La stesura del primo Vocabolario dell'Accademia della Crusca inizia nel: 1591 404. La lingua di quale autore italiano viene scartata dagli accademici della Crusca: Tasso 405. Rispetto a Bembo, gli accademici della Crusca: concordano nell'uso della lingua del Trecento 406. Il Caffè e Il Monitore Napoletano sono: giornali del XVIII secolo 407. Nel Settecento: l'italiano prende piede nella scienza ma il latino è ancora dominante 408. I giornali del Settecento: sono l'espressione della fiorente classe borghese 409. Nel Settecento la maggior parte delle scuole elementari: utilizza i dialetti locali per l'insegnamento 410. L'Arcadia nasce nel: 1690 411. L'istruzione superiore in Italia si apre alla lingua italiana, che soppianta il latino, nel: secondo 700 412. Alessandro Manzoni di norma, in casa, parlava: francese e milanese 413. Il Vocabolario della lingua italiana secondo l'uso di Firenze è stato compilato da: Giorgini e Broglio 414. Manzoni si reca personalmente a Firenze nel: 1827 415. L'anno in cui si concentra il maggior numero di scritti linguistici di Manzoni è il: 1868 416. Manzoni: promuove il fiorentino parlato dai ceti medio-alti 417. L'idea che bisognasse forzare la popolazione a parlare italiano (fiorentino) appartiene a: i seguaci di Manzoni 418. Manzoni, rispetto al purismo si dice: contrario 419. Graziadio Isaia Ascoli era: glottologoù 420. Ascoli, rispetto all'uso del fiornatino contemporaneo parlato dai ceti medio-alti è: contrario 421. Secondo Ascoli: la globalizzazione avrebbe portato da sé la lingua in tutta la nazione 422. La politica linguistica dell'Italia fascista: rifiutava i forestierismi 423. Tra le primissime inziative per promuovere la lingua italiana in ambito fascista (1930) rientra: la rimozione delle scene in lingua straniera dai film 424. Barbaro Dominio è: una raccolta di articoli dedicati al purismo linguistico composta da Paolo Monelli 425. La legge che vieta l'utilizzo di parole straniere nelle insegne è del: 1940 426. L'istituzione fascista incaricata di vigilare sui forestierismi nella lingua italiana si chiamava: Accademia d'Italia 427. Bruno Migliorini: era aperto ai forestierismi utili 428. Il movimento che in epoca fascista si occupava di pursimo nella lingua italiana si chiamava: neopurismo 430. In epoca fascista: si cerca di sostituire il Lei con il Voi 431. Benedetto Coce: utilizzava abitualmente il Lei in contrasto al regime che chiedeva il Voi 432. L'uso del Lei in italiano risale al secolo: XVI 433. L'intervento attraverso il quale Pasolini vuole risprire la questione della lingua risale al: 1964 434. Lo scopo del discorso di Pasolini sulla Questione della lingua è: un'analisi sociolinguistica della lingua italiana a lui contemporanea 435. Per Pasolini l'asse linguistico a lui contemporaneo è quello: Milano-Torino 436. Quale tra queste caratteristiche non fa parte di quelle elencate da Pasolini come appartenente alla nuova lingua italiana: diminuzione dei tecnicismi 437. Il discorso di Pasolini sulla nuova questione della lingua viene accolto: da fischi ma anche da un fervido dibattito critico 438. Per Paolini gli unici scrittori in grado si utilizzare tutti gli stili narrativi sono: sé stesso e Gadda 439. Secondo Pasolini scrittori come Moravia e Calvino: si collocano a metà tra lo stile medio e quello alto 440. Nel corso del XV secolo si occupano di nascita della lingua italiana: Bruni e Biondo 441. Nel corso del XVIII secolo si occupa di nascita della lingua italiana: Muratori 442. L'accademia della Crusca stampa il primo vocabolario a inizio: seicento 443. La linguistica applicata nasce: negli anni Cinquanta-Sessanta del 900 444. L'applicazione per scopi pratici di strumenti e teorie sviluppati in ambito teorico dalla linguistica si chiama: linguistica applicata 445. La didattica delle lingue rientra nel campo della linguistica: applicata 446. La lingua di cultura utilizzata in situazioni ufficiali al di fuori del dialetto è la: lingua tette 447. Il grigionese in Svizzera è: la lingua che i linguisti hanno provato a proporre come sostituzione al romancio 448. Il ceco e lo slovacco sono lingue: per elaborazione 449. Il serbo e il croato sono lingue: per elaborazione 450. Il sardo e l'italiano sono lingue: per distanziamento 451. Le varietà diverse dalla lingua standard con cui vengono confrontate anche se non hanno una letteratura di riferimento sono dette lingue: per distanziamento 452. Le varietà linguistiche molto simili tra loro divise per motivi politici o culturali sono dette lingue: per elaborazione 453. Rispetto agli anni Settanta del Novecento, oggi: l'italiano è cambiato anche e soprattutto a causa della tecnologia e della globalizzazione 454. Tra gli errori più frequenti commessi dagli scriventi contemporanei non compare: la confusione nell’utilizzo delle doppie 455. Tra le cause legate agli errori più frequenti nello scrivente italiano contemporaneo non compare: la lettura dei giornali 456. L'errore legato ai pronomi femminili nell'italiano contemporaneo consiste nel: attribuire il pronome GLI a nomi femminili 457. Il congiuntivo, tra gli errori più frequenti nell'italiano contemporaneo viene sostituito dal modo: indicativo 458. Il linguaggio dell'odio, nell'italiano contemporaneo è supportato in maggior misura: dai social network 459. Le meccaniche più sottili legate al linguaggio dell'odio constano oggi: nell'uso di parole apparentemente inoffensive se decontestualizzate ma utilizzate in maniera discriminatoria 460. Il principale problema legato agli anglicismi oggi nella lingua italiana è: che si utilizzano per lo più a sproposito, senza conoscerne il vero significato 461. Sin dagli anni Cinquanta una grande influenza sulla lingua italiana (e sull'utilizzo di anglicismi) viene da: televisione 462. La parola "tronista" nella lingua italiana contemporanea è: un neologismo 463. Dal latino volgare si formano: tutti i dialetti, tra cui poi viene scelto il toscano come standard 464. Di norma la tradizione letteraria del dialetto è: modesta o nulla 465. Il termine che indica una qualunque varietà della lingua è: dialect 466. Parliamo di "dialetti italiani" e non di "dialetti dell'italiano" pertché: tutti hanno in comune come lingua tetto l'italiano standard 467. Lo Status ufficiale: È posseduto dalla lingua ma non dal dialetto 468. L'aspetto linguistico completo (morfologia, sintassi, ecc): È posseduto sia dal dialetto che dalla lingua 469. La limitazione degli ambiti dell'uso indica che: il dialetto si usa in ambiti ristretti 470. Il valore identitario: È maggiore nel dialetto 471. Una lingua è un dialetto con un esercito e una marina. Questa frase appartiene a: Weinreich 472. Un gruppo di parlanti che condivide un insieme di atteggiamenti riguardo alla lingua è detto: comunità linguistica 473. Con il termine BASILETTO indichiamo: la varietà bassa parlata in una comunità 474. Con il termine ARCOLETTO indichiamo: la varietà alta della lingua parlata in una comnunità 475. L'arcoletto viene indicato con la lettera dell'alfabeto: H 476. L'italiano, rispetto all'Umbro è: omogenetico 477. Quando di norma si utilzza l'arcoletto e il basiletto viene usato solo in contesti familiari, sempre accompagnato dall'arcoletto, parliamo di: didalia 478. Quando arcoletto e basiletto sono usati indistintamente dal parlante parliamo di: diglossia 479. L'italiano standard rispetto ai dialetti alsaziani è: un tetto eterogenetico 480. L'identificazione linguistica secondaria è: variabile nel tempo 481. L'identificazione linguistica primaria è: stabile 482. L'identificazione linguistica terziaria è: inesistente 483. Il language planning è: una sottodisciplina della sociologia del linguaggio 484. Il language planning si occupa: di studiare i rapporti tra la situazione linguistica e sociolinguistica di una determinata lingua 485. Il language revival: riporta in uso lingue estinte 486. La pratica che si occupa di assecondare la continuità intergenerazionale di una lingua è detta: reversing language shift 487. Quando la comunità linguistica risolve naturalmente senza aiuto eterno i problemi linguistici si parla di intervento: in vivo 488. Quando vengono attuate proproste esterne perché una comnuintà plurilingue risolva i propri problemi linguistici si parla di operazione: in vitro 489. La standardizzazione linguistica: facilmente trova opposizione dei parlanti 490. La sostituzione del catalano al castigliano è avvenuta: negli anni Ottanta 491. L'esperimento di standardizzazione linguistica in vitro: ha funzionato in Catalogna ma non in Svizzera 492. La bambina a fumetti che prosse la standardizzazione catalana si chiamava: la Norma 493. Chi parla una lingua di minoranza in una comunità linguistica più ampia è definito: alloglotto 494. Le minoranze linguistiche in Italia: sono sia neolatine che non neolatine 495. Le comunità linguistiche Cimbre in Italia si trovano nella zona di: Verona 496. Le comnunità linguistiche ladino dolomitiche sono: neolatine 497. Quando le regioni in cui vengono parlate lingue minoritarice confinoano geograficamente con le nazioni in cui la lingua è ufficiale (Francia, Slovenia), parliamo di: minoranze nazionali 498. Quando le minoranze linguistiche non confinano con il territorio linguistico di riferimento (come per il Sud Italia) parliamo di: isole linguistiche 499. Le minoranze estese a macchia di leopardo (Rom, Sinti), sono dette: minoranze diffuse 500. La legge che regola le minoranze linguistiche in Italia è la: 482/1999 501. La legge 482/1999 contiene: 20 articoli 503. La legge 482/1999 non contempla appieno: le minoranze rom e sinti 504. La Valle d'Aosta: contiene solo una piccola percentuale di francofoni 505. I parlanti patois-francoprovenzali: sono una minoranza valdostana 506. Le province friulane riconosciute minoranza linguistica sono: Trieste e Gorizia 507. La maggioranza di slavofoni in Friuli si trova in prvincia di: Udine 508. La maggioranza di slavofoni in Friuli si trova in prvincia di: 1946 509. Il bilinguismo separativo vige in: Alto Adige 510. Gli italofoni dell'Alto Adige parlano: italiano standard 511. La possibilità teorica di un cittadino di utilizzare la propria lingua sul territorio dello Stato si defnisce: diritto di personalità 512. La delimitazione territoriale del diritto di personalità è il: diritto di territorialità 513. Il francese in Canada è: una lingua minoritaria 514. La formazione di parole di origine non scietifica ma fatta a orecchio dai parlanti si chiama: etimologia popolare 515. Se il verbo uscire avesse seguito le normali regole oggi avremmo: escire 516. Il verbo uscire in italiano nasce per: etimologia popolare 517. La trasformazione di Domenico in Mimmo avviene per: raddoppiamento del linguggio infantile con base su altra consonante (non ultima) 518. La trasformazione di Giuseppe in Peppe è un: ipocoristico 519. La trasformaizone di Nicola in Cola è frutto di: aferesi 520. La trasformazione di Giovanni in Gianni è frutto di: contrazione per caduta di consonanti interne 521. Il doppi significato (contrario) di tirare è un caso di: enantiosemia 522. Pocock nel Seicento individua il concetto di: enantiosemia 523. L'enantiosemia esiste: in molte lingue nel mondo