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Fonologia e fonetica

- Fonetica: studia i suoni delle lingue nella loro caratteristiche fisiche (foni)
- Fonologia: studia i suoni delle lingue nelle loro caratteristiche funzionali (fonemi)
o Due lingue possono avere stessa fonetica ma diversa fonologia
o La fonologia presuppone la fonetica (prima di studiare la fonologia bisogna
studiare la fonetica)

Fasi dell’atto comunicativo

 Fonetica articolatoria

 Fonetica
acustica
 Fon

Fonetica articolatoria
- Descrizione processo di produzione di suoni linguistici (foni)
o Anatomia degli organi che servono alla produzione dei foni (apparato
fonatorio)
o Studia e descrive processo attraverso la quale produciamo i suoni
(fonazione)
o Fornisce strumenti per classificazione dei foni (in base punti precedenti)

Fonetica acustica
- Studia la consistenza fisica dei foni e della loro propagazione in un mezzo
o Acustica (fisica classica) studia
 Onde sonore
 Spettrogramma
Fonetica uditiva
- Descrizione del processo della percezione dei foni
o Descrive anatomia apparato uditivo
o Studia e descrive la fisiologia dell’apparato uditivo
 il modo in cui un impulso meccanico viene analizzato dall'orecchio e
trasformato in impulso neurale che il sistema nervoso passa al
cervello
o Studia e descrive i processi di categorizzazione dei suoni percepiti

La fonologia si occupa di
- Capire quali sono i fonemi di una lingua  suoni significativi dal punto di vista
linguistico
o Nozione coppia minima  Trubeckoj
Es. topo vs. toro  La sostituzione produce una differenza di significato,
quindi [p] e [r] sono due fonemi dell'italiano (/p/ e /r/)
- Capire come i fonemi si combinano per formare sillabe e parole (sequenze
possibilo e sequenze impossibili)
Es. ra, tra, stra sono sequenze possibili di fonemi in italiano
trst, *krk non sono sequenze possibili (ben formate) in italiano MA lo sono in
sloveno (Trst 'Trieste') e ceco (krk 'collo')
- Capire il modo in cui i suoni si influenzano tra loro una volta che si trovano in
combinazione
Es. scontento [s] vs sdrenato [z]
Ing. Sketch vs smash/slide

Trascrizione dei suoni (fonetica)


- Significa segmentare una sequenza fonica continua in unità discrete (=foni/suoni) e
assegnargli un simbolo grafico
o ≠ da scrivere
- Sistemi di scrittura, classificazione

o Semasiografici
 Fanno uso di segni iconici (simboli non linguistici)
 Pittografie (raffigurano un oggetto)
 Ideografie (raffigurano un concetto)
o Glottografici
 Fanno uso di simboli linguistici
 Logografici
o La base per la scrittura sono unità minime di significato
 Unità di prima articolazione
 Evoluzione di pittografie e ideografie
 Fonografici (fonetici)
o La base sono i suoni
 Unità di seconda articolazione
- Il sistema fonografico utilizza:
o Suoni singoli vs aggregazioni di suoni (sillabe)
o Consonanti vs vocali
- Sillabografia

- Alfabeto consonantico
o Abjad
o Arabo, ebraico

- Alfabeto vero e proprio


o Greco: α β γ δ
o Latino: a b c d
o Cirillico: а б в г д

Un po’ di storia
- Primi sistemi di scrittura elaborati più o meno intorno al 3500 a.C. dai sumeri
(scrittura cuneiforme) e dagli egizi (geroglifici)  scrittura di tipo logografico
- Primo sistema di scrittura fonografico (con sole consonanti, senza vocali) viene
attribuito ai fenici (circa 1050 a.C.)
o Lo diffondono in tutto il Mediterraneo
 Da esso sono stati derivati sistema di scrittura aramaico (di
conseguenza quello ebraico e arabo) e l’alfabeto greco (primo e vero
alfabeto con sia le consonanti sia le vocali)
 Grafemi per le vocali sono stati elaborati prendendo alcuni segni
consonantici semitici che non erano distintivi in greco
 L’aleph fenicio/ebraico (‫ ;א‬suono gutturale) diventa l’alpha
greco (α)
 Da qui derivano l’alfabeto latino e quello cirillico
Non si può usare l’alfabeto per la trascrizione dei suoni perché:
- Sistemi alfabetici sono dei sistemi di scrittura particolari legati a specifiche lingue
storico-naturali
o Non tutte le lingue usano questo tipo di scrittura
- Ciascuna lingua storico-naturale che usi un alfabeto adotta delle proprie
convenzioni
- La trascrizione fonetica è un sistema universalmente valido

Foni vs Lettere
- Spesso gli alfabeti tradizionali instaurano una corrispondenza non biunivoca tra
lettere e foni, questo può avvenire da diversi fattori
o Spesso un alfabeto nasce per una lingua e viene poi adattato ad altre lingue,
che instaurerà convenzioni grafiche diverse (e.g. alfabeto latino)
o L'ortografia è tendenzialmente conservativa, mentre la fonetica subisce
anche grossi cambiamenti nel corso del tempo (e.g. francese, inglese)
- Queste incongruenze possono manifestarsi a livello interlinguistico (tra lingue
diverse) o intralinguistico (all'interno della stessa lingua)
Alfabeto fonetico
- Sistema di trascrizione di foni indipendente dall’ortografia delle singole lingue,
basato su in rapporto di biunivocità tra foni e segni grafici
- Alfabeto Fonetico Internazionale (Iternational Phonetic Alphabet)
o Internatinal Phonetic Association
o 1886  empirismo inglese
- Trascrizione
o Rappresentare per iscritto la forma fonica di una stringa linguistica
o Il grado di dettaglio di una trascrizione dipende dalle esigenze del ricercatore
 Trascrizione stretta (ricca di dettagli)
 Trascrizione larga (approssimativa)
o Ha uso:
 Prescrittivo
 Dizionari
 Pronuncia standard
 Descrittivo
 Indagine linguistica
- I simboli vengono suddivisi secondo i criteri di classificazione articolatoria dei foni
- Gli organi che fanno parte dell’apparato fonatorio appartengono in primis agli
apprarti respiratorio e digerente
Pliche vocali
- Durante respirazione (silente)
rimangono separate  consente libero
passaggio dell’aria
- Quando i muscoli vocali all'interno delle
pliche si contraggono, queste si
sporgono verso l'interno fino a toccarsi
l'un l'altra, occludendo completamente o
parzialmente il passaggio
chiusura si definisce meccanismo
laringeo
(https://www.youtube.com/watch?
v=9kHdhbEnhoA )

o La parte della laringe che comprende le pliche vocali è detta anche glottide
o Lo spazio che separa le pliche è detto rima glottidale
Organi fonatori
- Si possono classificare gli organi fonatori in
o Mobili
 Pliche vocali
 Lingua
 Labbra
 Velo palatino
 Ugola
o Fissi
 Denti
 Alveoli
 Palato duro
 Faringe
- Tutti gli organi fonatori prendono parte all’attività di fonazione

Fonazione
- Flusso dell’aria parte da polmoni e passa attraverso l’apparato fonatorio fino a
cavità orale (o nasale)
- L’aria può:
o Non incontrare ostacoli lungo il suo “cammino” (respirazione normale)
o Incontrare ostacoli lungo il suo cammino (produzione di foni diversi)
 Meccanismo laringeo è il primo possibile ostacolo
 Pliche vocali sono tese (attive)
o Pliche vocali “vibrano”  si crea un’ostruzione
o Produzione di suoni sonori
 Pliche vocali rilassate (inattive)
o Aria passa senza ostruzione
o Produzione di suoni sordi
 le vocali sono sempre sonore
 le consonanti possono essere sorde o sonore
o Sono sorde se le pliche vocali non vibrano
o Sono sonore se le pliche vocali vibrano
 Il secondo possibile ostacolo possono essere organi fonatori
superiori
 Nessuna o poca ostruzione  vocali
 Ostruzione (diverso tipo)  consonanti
o In questo caso organi mobili (lingua, labbra, velo
palatino) assumono determinate posizioni 
configurazioni articolatorie
o Le diverse configurazioni articolatorie di permettono di
classificare i foni
 Fonetica articolatoria segmentale
Vocali
- Realizzazione delle vocali avviene quando il flusso d’aria incontra un ostacolo al
solo livello della glottide, determinando la vibrazione delle pliche vocali
- La produzione delle diverse vocali dipende dalla posizione degli organi mobili
- Criteri classificatori per le vocali
o Posizione lingua
o Atteggiamento labbra
o Posizione velo palatino

Trapezio vocalico
- La lingua si muove lungo un asse verticale e uno orizzontale formando un trapezio

- Spazio interno al trapezio è continuo


- Al suo interno si individuano 12 caselle (per convenzione) 12 vocali cardinali
Le vocali dell’italiano
- Sistema a 7 vocali denominato triangolo vocalico

Classificazione rispetto alla posizione della lingua

Classificazione rispetto all’atteggiamento delle labbra


- Vocali labializzate o procheile
o Vocali prodotte con le labbra arrotondate
o In italiano sono solo quelle posteriori
- Vocali non labializzate o aprocheile
o Vocali prodotte con le labbra distese

Classificazione rispetto alla posizione del velo palatino


- L’aria passa attraverso la cavità orale (vocali orali)
- Aria passa attraverso cavita nasali (vocali nasali o nasalizzate)
- Per ogni configurazione articolatoria analizzate finora si ha una variante orale e una
variante nasale (identificata dal segno ~ (tilde)  õ)
- Tutte le lingue hanno vocali orali ma non tutte le lingue hanno vocali nasali
Vocali anteriori

- [e] vs [ɛ]
o [venti] vs [vɛnti]
 Differenza fonica non registrata in ortografia, è registrata solo in
posizione finale
 Perché  [e]
 Caffè  [ɛ]
 Vale solo per contesti accentati
 In contesti non accentati si usa vocale chiusa [e]
Es. vènti  [ɛ] MA venticello  [e]
In venticello l’accento si sposta sulla seconda e, perciò la prima
diventa chiusa (atona).
Vocali centrali
Vocali posteriori

- [o] vs [ɔ]
o [botte] vs. [bɔtte]
 Differenza fonica non registrata in ortografia
 Vale solo per contesti tonici (= accentati)
 In posizione atona si usa la vocale chiusa [o]
 Nòtte  [ɔ] MA nottàmbulo  [o]
In nottambulo l’accento si sposta sulla a, perciò la prima o
diventa chiusa (atona)

Consonanti
- Realizzazione delle consonanti ha luogo quando flusso d’aria incontra un ostacolo
al livello della cavità orale
- Meccanismo laringeo può intervenire o meno
o Se pliche vocali vibrano  consonante sonora
o Se pliche non vibrano  consonante sorda

Classificazione
- Sonorità/non sonorità
o Meccanismo laringeo
- Modo di articolazione
o Tipo di ostacolo
- Luogo di articolazione
o Organo o parti di organi che creano l’ostacolo

Modo di articolazione
- Occlusivo
o Blocco totale del passaggio dell’aria dovuto all’ostruzione prodotta dai
contatti di due organi
o L’aria si accumula dietro l’ostacolo e fuoresce in maniera “esplosiva”
o Consonanti occlusive (sia sorde che sonore): [p], [b]
- Fricativo (o spirante)
o Gli organi si avvicinano ma non si toccano, l’aria esce continuamente
producendo un rumore di frizione
o Consonanti fricative (sia sorde che sonore): [f], [v]
- Affricate
o Blocco totale del passaggio dell’aria dovuto all’ostruzione prodotta dal
contatto di due organi
o L’aria si accumula dietro l’ostacolo ma viene rilasciata gradualmente
Affricata = occlusiva + fricativa
o Consonanti affricate (sia sorde che sonore): [ʧ], [ʤ]
- Nasale
o Ostruzione si produce nella cavità orale, ma il velo palatino si abbassa e
l’aria passa continuamente attraverso le cavità nasali
o Consonanti nasali (sonore) [n]
- Laterale
o La lingua occlude il canale centrale e l’aria passa continuamente lungo i due
lati o un solo lato
o Consonanti laterali (sonore): [l]
- Vibrante
o L’ostacolo è creato da una debole occlusione intermittente, può essere
 Singola  monovibrante
 Multipla  polivibrante
o Consonanti vibranti (sonore); [r]
 La R dell’italiano è polivibrante
- Approssimante
o A metà strada tra vocali e consonanti (fricative)
o Immaginiamo di pronunciare vocali sempre più alte (o chiuse): pian piano lo
spazio tra lingua e palato si ridurrà a tal punto da produrre un suono di
frizione; le approssimanti si collocano prima di quel punto, tra le vocali vere e
proprie e le consonanti fricative
o Approssimanti (sempre sonore): [j], [w]
 In italiano i grafemi i e u sono suoni approssimanti quando sono
seguite da una vocale tonica
Es. piede  [pjɛde] = dittongo ascendente VS. sei  [sɛi] = dittongo
discendente
può  [pwɔ] = dittongo ascendente VS pausa  [pauza] = dittongo
discendente
o Le approssimanti valgono solo per i dittonghi ascendenti
 Dittonghi ascendenti: piano, piede, può, più, nuoto  [j], [w]
 Dittonghi discendenti: avrai, mai, direi, pausa, dei  [i], [u]
 Iati: spia, paura  [i], [u]

Luogo di articolazione
- Bilabiale
o Unione delle due labbra
 Occlusive [b], [p]
 Fricative [ß] (sp. hube)
 Nasali [m]
- Labiodentale
o Avvicinamento/unione di labbro inferiore e denti incisivi
 Fricative [f]-[v]
 Affricata [pf] (ted. Apfel)
 Nasali [ɱ] (panfilo [paɱfilo], invano [iɱvano])
- Dentale-alveolare-postalveolare
o Unione apice della lingua e tale zona
- Interdentale
o Fricative [θ] (ing. bath [baθ]), [ð] (ing. that [ðæt])
- Postalveolare (qualsiasi palatale)
o Fricative [ʃ] (it. scena [ʃɛna]), [ӡ] (fr. je [ӡǝ], tosc. [kuӡino])
o Affricate [ʧ] (it. ciao [ʧao]), [ʤ] (it. giallo [ʤallo])
- Alveolare/alveo-dentale
o Occlusive [t] (tempo), [d] (dente)
o Fricative [s] (sei [sɛi]), [z] (asma [azma])
o Affricate [ʦ] (pezzo [pɛttso]), [dz] (cfr. mezzo [mɛddzo])
o Nasale [n] (nano [nano])
o Laterale [l] (letto [lɛtto])
o Vibrante [r] (rana [rana])
o Approssimante [ɹ] (ing. run [ɹᴧn])
- Retroflesso
o L'apice della lingua viene flesso leggermente in alto e all'indietro, subito al di
sopra degli alveoli
o Presente in italiano nelle varietà siciliana, calabrese, sarda e salentina come
realizzazione dei nessi consonantici tr, dr, str, ll
 Siciliano ladro [laɖɼo]
 Siciliano treno [ʈɼeno]
 Sardo nulla [nuɖɖa]
- Palatale
o Il dorso della lingua viene a contatto con il palato
 Fricative [ç] (ted. ich [iç]
 Nasale [ɲ] (cfr. it. regno [reɲɲo])
 sempre lunga (o doppia o geminata) in italiano in posizione
intervocalica (V_V)
 Laterale [ʎ] (it. paglia [paʎʎa], sp. llano [ʎano])
 sempre lunga (o doppia o geminata) in italiano in posizione
intervocalica (V_V)
 Approssimante [j] (it. ieri [jɛri], sp. hielo [jelo])
- Velare
o Il dorso della lingua viene a contatto con il velo palatino
 Occlusive [k] (it. caro [karo]), [g] (cfr. it. gonna [gonna])
 Fricative [x] (ted. Bach [bax])
 Nasale [ŋ] (it. anche [aŋke], ingl. thing [θɪŋ])
 Approssimante [w] (it. uovo [wɔvo])
 Contemporaneamente si arrotondano anche le labbra
- Uvulare
o Il dorso della lingua viene a contatto con l'ugola
- Faringale
o La radice della lingua viene a contatto con la parete posteriore della faringe
- Glottidale (o laringale)
o La sorgente del rumore è nella glottide
 Occlusiva = colpo di glottide [Ɂ] (ted. auch [Ɂaox])
 Fricativa [h] (sorda) (ing. hat [hæt])
- Fonetica segmentale
o Occupa segmenti della catena fonica  singoli foni/suoni
- Fonetica soprasegmentale
o Fenomeni che avvengono “al di sopra dei segmenti”
o Si occupa di
 Sillaba
 Accento
 Tono
 Intonazione
 Lunghezza (o durata) sia vocalica sia consonantica

Sillaba
- In ogni sequenza fonica ci sono variazioni di intensità  avvallamenti e picchi
o A ciascun picco corrisponde a una sillaba
- Noi sillabiamo una parola quando andiamo a capo
o Convenzione ortografica
- Unità prosodica costituita da uno o più foni agglomerati intorno a un picco di
intensità
- Formata da
o Nucleo sillabico obbligatorio  costituito per lo più da una vocale
o Un attacco facoltativo  costituito da una o più consonanti
o Una coda facoltativa  costituita da una o più consonanti
o Coda = nucleo + rima

- Sillaba aperta  priva di coda  termina per vocale


- Sillaba chiusa  ha la coda  termina per consonante
Es. amore  a.mo.re  a = sillaba aperta (ha solo il nucleo)
 mo = sillaba aperta (1 attacco (consonante m) + nucleo o)
Strada  stra.da  stra = sillaba aperta (attacco (3 consonanti) + nucleo
Tronco  tron.co  tron = sillaba chiusa  attacco (2 consonanti) + nucleo + coda
(1 consonante  n)
- Nucleo sillabico in alcune lingue può essere costituito anche da consonante  IPA
marcati con [ˌ] sotto la consonante
Es. in ceco krk “collo”  nucleo sillabico [r]  [k ṛ k]
In inglese cattle “bestiame”  nucleo sillabico [l]  [‘k a t ḷ]
- Consonanti che possono agire come nucleo sillabico sono liquide
o Laterali [l]
o Vibranti [r]
o Nasali [n], [m]
 Consonanti sonore come le vocali

Accento
- Caratteristica fonetica che mette in rilievo una sillaba aumentandone intensità
(dipende da pressione dell’aria espiratoria)
o Accentato  tonico (sillaba tonica, vocale tonica)
o Non accentato  atono (sillaba atona, vocale atona)
- Nella trascrizione fonetica l’accento [‘] si mette prima del primo fono della sillaba
tonica
o ['stra.da], ['kan.to], ['az.ma], ['ka.lo], [ka.'lɔ]
- Nelle parole monosillabiche non si indica l’accento (segnarlo non è errore)
o [pwɔ]
- Sequenze di tre o più sillabe possono avere un accento primario (sillaba tonica) e
un accento secondario (sillaba semitonica)  in IPA si indica con [ˌ]
o Capostazione [ˌ kapostatˈtsjo:ne]
 Sillaba tonica (accento primario)  [ˈtsjo:]
 Sillaba semitonica (accento secondario)  [ˌka]
- In italiano l’accento può essere distintivo (accento libero)
o ['aŋkora] vs. [aŋ'ko:ra]
o ['parti] vs. [par'ti]
- Accento libero  non si trova nella stessa posizione
o Italiano, inglese, spagnolo, tedesco, russo
 italiano ['ka:pito] vs. [ka'pi:to] vs. [kapi'tɔ]
 inglese [kɑn'trӕst] 'contrastare (verbo)' vs. ['kɑntrӕst] 'contrasto
(nome)'
 In queste lingue l'accento è potenzialmente distintivo
- Accento fisso
o Francese l’accento è sempre sull’ultima sillaba
 Maison [me'sõ]
o O sulla penultima quando la vocale finale è [ǝ]
 gagne '(io) guadagno' ['gaɲǝ]

Toni
- In alcune lingue le sillabe possono essere prodotte con diversa altezza (maggiore o
minore frequenza della vibrazione laringea)
o Tono o accento musicale
- Ci sono molte lingue “a toni” o tonali (il tono è potenzialmente distintivo)
o Molte lingue africane
o Giapponese
 nāga ‘verdura’ (tono alto nella prima sillaba)
 nagā ‘nome’ (tono alto nella seconda sillaba)
o Cinese
 Ha 4 toni
 Stessa sillaba può avere 4 toni diversi dando luogo a 4 parole diverse
 Tono alto (primo tono) [¯] [¯ma] 'mamma'
 Tono ascendente (secondo tono) [ˊ] [ˊma] 'lino'
 Tono discendente – ascendente (terzo tono) [ ̌] [ ̌ma] 'cavallo'
 Tono discendente (quarto tono) [ˋ] [ˋma] 'ingiuriare'

Intonazione
- Intonazione ≠ tono
- Chiamato anche contorno intuitivo
- È una caratteristica soprasegmentale che fa capo all’intera frase (o enunciato)
o Marco viene a pranzo
 Marco viene a pranzo.
 Marco viene a pranzo!
 Marco viene a pranzo?
 Marco viene A PRANZO?
 Focalizzazione su “a pranzo”
 MARCO viene a pranzo?
 Focalizzazione su “Marco”
- L’intonazione può cambiare secondo il tipo di informazione che voglio dare

Lunghezza (o durata) vocalica


- La lunghezza vocalica si rende con i due punti [:], che vanno posizionati
immediatamente dopo la vocale lunga
o cane ['ka:ne]
- In italiano sono lunghe le vocali toniche in fine di sillaba (quindi in sillaba aperta)
o cane ['ka:ne] (la sillabazione è ca.ne) MA...
o canne ['kanne] (la sillabazione è can.ne)
- Le vocali toniche in fine di sillaba e in fine di parola sono invece sempre brevi ¤ città
[ʧit'ta] (la sillabazione è cit.tà)
- In alcune lingue la lunghezza vocalica può essere distintiva
o latino lĕvis ‘leggero’ vs. lēvis ‘levigato’
o latino pŏpulus ‘popolo’ vs. pōpulus ‘pioppo’
o finnico sata ‘cento’ vs. saata ‘accompagna!’
o olandese maan ‘luna’ vs. man ‘uomo’
- In italiano è la lunghezza consonantica ad essere distintiva
o vale vs. valle; pane vs. panne; faro vs. farro
Lunghezza (o durata) consonantica
- La lunghezza consonantica si può rendere con i due punti [:], che vanno posizionati
immediatamente dopo la consonante lunga (esattamente come per le vocali)
o Es. canne ['kan:e]
mamma ['mam:a]
- Oppure si può ripetere il simbolo consonantico
o Es. canne ['kanne]
mamma ['mamma]
- Per le affricate si può
o ripetere tutto il simbolo (non consigliato  non si allunga tutto il simbolo dal
punto di vista articolatorio pezzo ['pɛʦʦo])
o usare i due punti (come per le vocali), ma in questo caso li posizioneremo
dopo il primo segno del digramma (quello occlusivo) e non alla fine
 pezzo ['pɛt:so] e NON ['pɛts:o]
o ripetere solo il primo segno del digramma (quello occlusivo)
 pezzo ['pɛttso]
- in italiano (standard) sono sempre brevi
o le approssimanti ([j, w])
o la fricativa [z] e le nasali [ɱ, ŋ]
- le palatali [ʃ, ɲ, ʎ] e le affricate alveolari [ʦ, dz] sono sempre lunghe in posizione
o intervocalica (V__V)
o tra una vocale e una approssimante (V__ j/w)
es. ascia ['aʃʃa], ragno ['raɲɲo], aglio ['aʎʎo], vizio ['vittsjo], azoto [ad'dzɔ:to]
Fonologia
- Studia i suoni delle lingue nelle loro caratteristiche funzionali (fonemi)
o Capire quali sono i fonemi di una lingua (dato un inventario di foni)
 Test della coppia minima
 Rappresentazione
 Classificazione dei foni su base fonologica
o Capire come i fonemi si combinano in una data lingua per formare sillabe e
parole ben formate fonologicamente
 Sequenze possibili e sequenze impossibili
o Capire come i fonemi si influenzano tra loro nella catena fonica 
coarticolazione
 Regole fonologiche

Fono vs fonema
- Fono
o Realizzazione concreta di qualunque suono di una data lingua
o Ogni lingua presenta una gamma diversa di foni (inventario fonetico)
 Ogni lingua pertinentizza alcuni di qesti foni dotandoli di valore
distintivo
 Ovvero capacità di un fono di produrre differenze di significato
nel momento in cui si oppone ad altri foni
- Fonema
o Ogni fono con valore distintivo in una data lingua è un fonema
o Un fonema non ha un significato in sé (fa parte della seconda articolazione)
 Contribuisce a distinguere significati
o Test principale per individuare i fonemi di una lingua è il test della coppia
minima (Trubeckoj)

Coppia minima
- ['ka:ro] ∼ ['ka:lo] (cambia significato)
o Quindi [r] e [l] sono fonemi dell'italiano
- ['ka:ro] ∼ ['ka:ʀo] (non cambia significato, è una variante di pronuncia)
o Quindi la coppia [r] - [ʀ] ('r' uvulare) non identifica due fonemi dell'italiano
- ['ma:re] ∼ ['mi:re]
o [a] e [i] sono due fonemi dell'italiano
- ['ma:re] ∼ ['mӕ:re]
o La coppia [a] - [ӕ] non identifica due fonemi dell'italiano
- ['pa:lo] ∼ ['pʰa:lo]
o La coppia [p] - [pʰ] non identifica due fonemi dell'italiano
- Ma questi due foni sono due fonemi in hindi
o ['pal] 'prendersi cura' vs. ['pʰal] 'lama'
- ['pa:pa] ∼ ['pappa] / ['pap:a]
o La lunghezza consonantica come sappiamo è distintiva in italiano, così come
l'accento
Rappresentazione
- Trascrizione
o parole → fonetica → fono → [...]
o langue → fonologia → fonema → / ... /
o Parliamo di fono [a] ma di fonema /a/
- Altri strumenti
o Confine
 Il confine di parola si rappresenta con il simbolo del cancelletto: #
#__ (inizio di parola) vs. __# (fine di parola)
 [.] è un simbolo che indica fine di sillaba
o Contesto
 Alcune sequenze sono possibili, ma solo in alcuni contesti
 /rp/ è una sequenza di suoni possibile in italiano
o MA solo in posizione interna di parola (carpa)
o NON a inizio parola → */rp/ nel contesto #__
 Altri contesti tipici
 Inizio di parola
o #__ stanza
 Fine di parola
o __# stanza
 Contesto intervocalico (tra due vocali)
o V__V ragno
 Inizio di parola prima di consonante
o #__C sdrenato
 Prima di suono specifico, per esempio /f/
o __f anfora

Problemi di classificazione
- Test della coppia minima prevede che due suoni compaiono nello stesso identico
contesto
- Ci sono situazioni in cui due suoni non occorrono mai nello stesso contesto
o La nasale velare [ŋ] (ancora) e la nasale labiodentale [ɱ] (invano) occorrono
sempre (per definizione) in contesti diversi
 [ɱ] prima di suono labiodentale: __f / __v
 [ŋ] prima di suono velare: __k / __g
o Si applicano le tre regole di Trubeckoj formulate per classificare i suoni
delle lingue
 Prima regola
 Quando due suoni della stessa lingua compaiono nelle stesse
posizioni e si possono scambiare tra loro senza causare una
variazione di significato, siamo di fronte a due varianti fonetiche
facoltative (o libere) di un unico fonema
Es. ['ka:ro] vs. ['ka:ʀo]
[r] e [ʀ] non sono due fonemi in italiano, ma due varianti
libere di un unico fonema /r/
 Seconda regola
 Quando due suoni compaiono nelle stesse posizioni e non
possono essere scambiati senza causare una variazione di
significato, allora siamo di fronte a due realizzazioni fonetiche
di due fonemi diversi (vale lo stesso per i plurali  parola,
parole)
Es. ['ma:re] vs. ['mi:re]
[a] e [i] identificano due fonemi dell'italiano, ovvero sono
due foni che corrispondono a due fonemi distinti
dell'italiano: /a/ e /i/
 Terza regola
 Quando due suoni di una lingua, simili dal punto di vista
articolatorio, non ricorrono mai nello stesso contesto, allora
siamo di fronte a due varianti combinatorie (quindi non libere)
di un unico fonema
Es. ['aŋkora] / __ k/g ovvero C[+velare]
[iɱ'va:no] / __f/v ovvero C[+labiodentale]
[n] si realizza in tutti gli altri contesti
o [ŋ], [ɱ] e [n] sono varianti combinatorie (allofoni) di un
unico fonema /n/
o Test coppia minima non effettuabile
Trascrizione fonologica
- Trascrizione fonologica non coincide sempre con la trascrizione fonetica
o Trascrizione fonetica
 ancora ['aŋkora]
 invano [iɱ'va:no]
 nano ['na:no]
o Trascrizione fonologica
 ancora /'ankora/
 invano /in'vano/
 nano /'nano/

(Sorda)
Regole fonologiche
- Regola astratta che ci dice che una certa unità si trasforma in un'altra unità in un
determinato contesto
- Palatalizzazione delle velari
- Desonorizzazione in _#

- Sonorizzazione
Tratti distintivi e binarismo
- Ogni fonema è caratterizzato dalla presenza (+) o assenza (-) di uno o più tratti
distintivi
Es. [±sonoro]
o [+sonoro] = sonoro
o [-sonoro] = sordo
- Fanno parte della teoria fonologica del binarismo elaborata da Roman Jakobson
alla scuola di Praga
o Verrà estesa ad altri campi

(lista completa tratti distintivi nel Graffi/Scalisse)

Tipi di regole fonologiche


- Cambiamento dei tratti
o Desonorizzazione delle consonanti in fine di parola
o Assimilazione
 Palatalizzazione delle velari
 Sonorizzazione della fricativa sorda
o Dissimilazione
- Cambiamento dell’ordine dei segmenti
- Cancellazione di segmenti
- Sandhi

Cambiamento dei tratti


- Fenomeni dovuti a fatti di coarticolazione
o Sincronici
o Diacronici
- Assimilazione
o Totale
 Segmento che causa assimilazione rende il segmento assimilato
totalmente uguale a sé stesso
o Parziale
 Segmento che causa assimilazione rende il segmento parzialmente
uguale a sé stesso

o Progressiva (in avanti)


 Segmento che causa assimilazione viene prima di quello assimilato
o Regressiva (all’indietro)
 Segmento che causa assimilazione viene dopo quello che viene
assimilato
o Adiacente (a contatto)
 Avviene tra due segmenti vicini nella catena fonica
o A distanza
 Avviene tra due segmenti non adiacenti nella catena fonica
- Esempi:
o Assimilazione totale progressiva a contatto
mondo → monno (romanesco)
andate → annate (romanesco)
o Assimilazione totale regressiva a contatto
in+logico → illogico
in+ragionevole → irragionevole
o Assimilazione parziale progressiva a contatto
inglese dog+s → dog[z]  sonorizzazione
o Assimilazione parziale regressiva a contatto
s+regolato → [z]regolato  sonorizzazione
in+probabile → improbabile  assimilazione del luogo di articolazione

o Assimilazione diacronica
Assimilazione totale
 Latino factum → italiano fatto
regressiva a contatto
 Latino aptum → italiano atto

o Assimilazione a distanza
 Metafonesi o Umlaut
 Fenomeno che si può definire come assimilazione regressiva a
distanza (solitamente parziale, ma può essere anche totale)
Es. nero ['nɛ:ro] → niri ['ni:ri] (umbro)
ner-o, plurale → aggiunta della desinenza -i
e radicale → i per influsso della [i] finale la [e] si “alza”
toso ['to:zo] → tusi ['tu:zi] (veneto)
tos-o, plurale → aggiunta della desinenza -i
o radicale → u per influsso della [i] finale la [o] si “alza”
 Tedesco
o La vocale tonica radicale si palatalizza per presenza di
una palatale alta ([i] oppure [j]) nella sillaba successiva
 Coppie nominali singolare-plurale
Mann ['man] → Männer ['mɛnǝʁ] 'uomo-uomini'
Mutter ['mʊtᴧ] → Mütter ['mʏtǝʁ] 'madre-madri'
 Per via della traccia dell'antico morfema
del plurale *-is (germanico comune)
o Tracce anche nell'inglese foot vs.
feet
 Armonia vocalica
 Fenomeno per cui le vocali entro un determinato dominio
(tipicamente la parola) tendono ad assimilarsi
o Presente in turco e ungherese
o La vocale del suffisso plurale del turco (-lVr) si
"armonizza" con la vocale più vicina della base
Es. adam+lar 'uomo+PL'
ev+ler 'casa+PL'
- Dissimilazione
o Fenomeno contrario rispetto all'assimilazione, un segmento si differenzia da
altri segmenti nelle immediate vicinanze
Es. ebbene → romanesco embè (a contatto)
latino peregrinus → italiano pellegrino (a distanza)
latino arborem → italiano albero (a distanza)
spagnolo árbol

Cambiare l’ordine dei segmenti


- Metatesi
o Fenomeno frequente in diacronia
Es. latino crocodilus > italiano coccodrillo
o In sincronia, produce i lapsus (un tipo di errore linguistico)
Es. cinema → cimena
formaggio → fromaggio
le hanno tolto i punti → le hanno polto i tunti
nella maggior parte dei casi → nella maggior carte dei pasi

Cancellare segmenti
o Le cancellazioni sono molto frequenti nei processi di formazione di parola
o Cancellazione di vocale
 fama + oso → famoso
 giallo + ista → giallista
 forte + ino → fortino
 MA virtù + oso → virtuoso
 V[-tonico] → Ø / ___ +V
o Cancellazione di sillaba  aplologia
 Fenomeni di composizione (unione di due parole per formarne una
nuova)
Es. eroico + comico → eroicocomico → eroicomico
morfo-fonemico → morfo-fonemico → morfonemico
 Si cancella la sillaba finale della prima parola quando la
seconda parola comincia con una sillaba uguale
Es. esente-tasse → esente-tasse → esentasse
 Si cancella la sillaba finale della prima parola quando la
seconda parola comincia con una sillaba con un attacco uguale
Sandhi
- In sanscrito significa fusione
o Avviene tra la fine di una parola e l'inizio di un'altra parola
o Raddoppiamento sintattico o fonosintattico
o Allungamento della consonante iniziale di una parola per via dell'influsso
della parola precedente
Es. ho visto ['ɔv'visto]
a casa [ak'ka:za]
che fai [kef'fai]

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