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Grammaticalità nozione inerente alla sfera della competenza = comprende a liv. Astratto nostre regole e
principi. Tutto ciò che il linguista sa della propria lingua per parlare come sa parlare.
Accettabilità nozione inerente alla sfera dell’esecuzione = utilizzo effettivo della lingua in situazioni
comunicative concrete, tutto ciò che il linguista fa linguisticamente. È un atto di realizzazione. Esecuzione può
essere un effetto imperfetto della nostra esecuzione, può essere influenzato da fattori esterni quali la
stanchezza.
Processo di acquisizione del linguaggio: come il linguaggio viene acquisito. Si è imposta negli studi linguistici
l’ipotesi innatista: linguaggio è il prodotto di un sistema cognitivo collocato nell’emisfero sx del cervello.
Acquisizione del linguaggio è un fenomeno determinato dal nostro patrimonio genetico. Ipotesi prevede che
siamo dotati geneticamente della facoltà Language Acquisition Device. Argomenti a favore: capacità di
acquisizione del linguaggio è specifica della specie umana, per attivare qst meccanismo il bambino deve essere
inserito in una comunità di parlanti (sennò si atrofizza). È un processo incoscio, involontario, rapido e avviene
senza sforzo, senza insegnamento esplicito. Povertà dello stimolo: competenza linguistica che il bambino
sviluppa è sottodeterminata dal corpus linguistico a cui è esposto. Bambino è creativo: riesce a produrre e
comprendere frasi mai sentite prima = lingua non è appresa ad imitazione ma è una predisposizione genetica
all’apprendimento di un istinto del linguaggio. Disturbi del linguaggio: ad ogni danneggiamento di area specifica
del cervello corrisponde un disturbo del linguaggio.
Bambini elaborano una stessa grammatica nonostante siano esposti a:
- una esperienza linguistica imperfetta (Non sono esposti ad un modello coerente e ricco della lingua che devono
apprendere. Adulti fanno errori)
- corpi linguistici imperfetti
evidenza positiva: frasi che esemplicano un determinato fenomeno linguistico. È grazie ad essa che il bambino
impara la sua lingua
evidenza negativa:
- diretta: correzione degli errori del bambino da parte dell’adulto. È marginale perché il bambino è refrattario
- indiretta: mancata attestazione di un determinato fenomeno linguistico
Tutti gli esseri umani sono dotati della facoltà del linguaggio che viene ricondotta al suo modello teorico:
Universal grammar che è composta da 2 tipi di principi
- principi invarianti: proprietà generali comuni a tutte le lingue. Sono: teoria x-barra (modello strutturale a cui
tutte le lingue si attengono) + ricorsività (solo esseri umani possono acquisire un sistema di comunicazione
carraterizzato dalla ricorsività)+ dipendenza dalla struttura (tutte le relazioni sintattiche dipendono dalla
struttura astratta sottostante)
- principi aperti: giustificano la differenza tra le lingue, il bambino ha possibilità di scelta tra valore +/- per
ciascun parametro. Sono: soggetto nullo, soggetto post-verbale (it), Wh-movement (mov. che subisce
operatore interrogativo nelle frasi interrogative), ordine delle parole (S. V. O S.O.V.)
variazione inter-linguistica a liv. sintattico può essere ricondotta alla scelta tra i valori binari rispetto a ciascun
parametro. Durante proc. di acquisizione bimbo fissa valori dei singoli parametri di una singola UG e sviluppa
grammatica particolare della lingua cui è esposto.
la grammatica di una lingua L che il bambino sviluppa risulta dall’interazione tra il corpus linguistico a cui il
bambino è esposto (esperienza) e la facoltà del linguaggio (UG di cui disponiamo geneticamente)
Il risultato finale di una grammatica ha una componente cognitiva (data dalla facoltà del linguaggio) e da una
componente ambientale, sociale (inserimento del bambino all’interno della comunità di parlanti)
Grammatica > può indicare competenza linguistica dei parlanti di una determinata lingua e la rappresentazione
teorica di essa.
Livello di adeguatezza descrittiva (minimale): linguista si limita a descrivere se una data sequenza di parole è
grammaticale o no
liv di adeguatezza prescrittiva (elevato): linguista spiega anche perché sequenza è a/grammaticale e relazioni
morfosintattiche che esistono tra le parole di una determinata lingua
FONOLOGIA: studia aspetto mentale dei suoni lingutici grazie cui siamo in grado di suddividere il continuum
sonoro in elementi discreti (separati l’uno dall’altro) = parole e poi in sequenze di segmenti sonori (=foni)
linguaggio umano è composizionale: lingue hanno capacità di esprimere un n° limitato di suoni per trasmettere
un vasto n° di significati. Aspetti problematici dell’alfabeto italiano:
- in ita possiamo avere un simbolo grafico(grafema) che indica dei foni diversi: sera/rosa-Casa/cima-galera/gelato
- 2 diversi simboli grafici che rappresentano lo steso fono: quale/scuola –gara/ghiro
- Casi con sequenze di 2 grafemi: scivolo/ragno
si adotta un sistema di trascrizione chiaro e univoco = IPA alfabeto fonetico internazionaleinsieme di
simboli che consentono di rappresentare i foni di tutti i sistemi linguistici conosciuti. Ciascun suono corrisponde
ad un simbolo e viceversa.
Flusso polomonare egressivo sale dai polmoni ai bronchi, alla trachea, laringe dove si trova la glottide che
contiene 2 membrane muscolari = 2 corde vocali. La posizione delle corde vocali distingue suoni sordi da sonori.
- Se le due membrane sono accostate e vibrano con il passaggio dell’aria produzione di suoni sonori
- Se durante articolazione di un suono le due membrane sono separate e non vibrano suoni sordi
Articolatori= parti della cavità orale usati per produrre un certo suono. Articolatore della superficie superiore
viene in contatto con l’articolatore inferiore ostacolando il flusso d’aria diretto verso l’esterno
Articolatori superiori: ugola, alveoli, denti superiori, labbro superiore, palato, velo palatino
Articolatori inferiori: labbro inferiore, parti della lingua
Flusso d’aria è emesso verso esterno tramite cavità orale ma può anche essere implicata la cavità nasale:
- Se il velo palatino è sollevato uscirà l’aria solo dal canale del campo orale suoni orali
- Se il velo palatino è ABBASSATO l’aria potrà uscire anche dalla cavità nasale foni nasali
Suoni consonantici: flusso d’arria incontra forme di ostruzione/blocco
Suoni Vocalici: flusso d’aria emesso liberamente verso esterno senza ostruzioni
Per distinguere tra le vocali se flusso d’aria verso esterno è libero si fa rif alla posizione della lingua
nell’articolazione
- Posteriorità: anteriori= vocali prodotte dall’avanzamento della lingua (i, e, e). Posteriori = vocali prodotte con
arretramento della lingua verso velo palatino. Centrali: senza nessuno dei due
- Altezza: a seconda del grado di alzamento della lingua rispetto a condizione di riposo = medio-alte, medio-
basse, alte
- Arrotondamento delle labbra: vocali articolate con arrotondamento o meno
Fonema: unità di analisi della fonologia //, rappresentazione mentale di un fono. Ha funzione distintiva= può
produrre variazione di significato funzione distintiva si determina tramite creazione di coppie minime = coppie
di 2 parole che si distinguono solo per un singolo segmento sonoro (vado-vago, vago-mago).
Un fonema può corrispondere a più di un fono. Allofoni: diverse manifestazioni fisiche di uno stesso fonema,
a liv. mentale abbiamo una singola unità che si manifesta a liv. fonetico in modi diversi.
Allofoni in variazione libera (nessuna restrizione rispetto alla loro distribuzione): r R
Allofoni in distribuzione complementare: seno segno
N (nasale alveolare), nasale labiodentale, nasale velare = 3 allofoni di uno stesso fonema = nasale alveolare <n>
Allofonia: s s,z. sparo // zbaglio la sonorità o meno del 1° segmento (fricativa alveolare)dipende dalla
consonante che segue
S si sonorizza in contesto intervocalico e prima di una consonante sonora (d,g,b)
Fonema = unità mentale
Fono: manifestazione fisica dell’unità mentale (fonema)
Tratti distintivi: se abbiamo competenza di una certa lingua possiamo segmentare il continuum sonoro in parole e
in sequenze di segmenti sonori che non sono primitivi ma possono essere scomposti ulteriormente nelle
caratteristiche articolatorie non ulteriormente scomponibili chiamate tratti distintivi che hanno 3 funzioni:
- Composizionale: specifica le carratteristiche articolatorie di ogni singolo fono
- Classificatoria: raggrupa i foni in classi naturali
- Restrittiva: definisce le restrizioni fonotattiche della lingua
Tratto +/- sillabico --+/-consonantico , +/-sonoro, +/- teso (vocali alte, medio-alte, si riferisce alla maggiore
tensione muscolare della lingua nel pronunciare le vocali), +/-sonorante, +/-nasale, +/- rilascio ritardato, +/-
laterale. –sillabico: consonanti, APPROSSIMANTI. -consonantico: approssimanti
Tratti soprasegmentali: riguardano il singolo fono in rapporto ai foni circostanti: accento(funzione distintiva
meta-metà e demarcativa), lunghezza (funzione distintiva = pappa—papa. Suoni sempre lunghi in
posizione intervocalica: gn, sh, ts,dz, gl), intonazione (può distinguere significato frasale: dichiarativa
da interrogativa)
la lunghezza dell
Un singolo fono viene percepito come quello che ha maggiore prominenzaviene articolato con maggiore
intensità nell’emissione del flusso d’aria
In italiano lunghezza vocalica non ha valore distintivo, è predicibile a priori in base al contesto fonetico in cui
si trova vocale si allunga in sillaba tonica aperta non finale di parola : dopo il simbolo che va allungato
Trascrizione fonologica: //, non si trascrivono gli allofoni ma i fonemi, riportiamo accento e raddoppiamento
delle geminate che hanno valore distintivo tranne quelle che sono sempre lunghe in posizione intervocalica
Trascrizione fonetica: [ ], riportiamo anche gli allofoni e raddoppiano anche le consonanti sempre
lunghe: fricativa alveolare sorda, affricate alveolari, nasale palatale, laterale palatale, crono alle vocali in
sillaba tonica aperta non finale di parola
Fenomeni fonologici:
assimilazione e dissimilazione, metafomia, cancellazione e inserzione
assimilazione: un segmento si assimila ad un altro
- Anticipatoria parziale: anticipiamo l’articolazione del suono che segue nasale velare e fricativa
alveolare sorda e sonora (zgombro) sonorità della consonante velare viene anticipata dalla fricativa
alveolare. Parziale: nasale assorbe solo il tratto di velarità della consonante g velare= punto di
articolazione
- Anticipatoria totale: (segmento si assimila totalmente a quello che segue per tutti i tratti) in + rispettoso
= irrispettoso—in legale= illegale. Con + legare = collegare. In + trovabile = assimilazione parziale
- Perseverativa: prolunghiamo il suono che precede su quello che segue cats, stops, labz, dogz
- Bidirezionale: un segmento cambia sotto l’influenza congiunta del suono che precede e di quello
che segue ezame
- Metafomia: coinvolge segmenti lontani fra loro. È il cambiamento della vocale tonica che si innalza per
assimilazione al tratto di altezza della vocale finale. Frédda friddu e diventa i per effetto della u
finale vocale alta
Spostamento accento:
- accento primario può diventare secondario = utile-> utilità
- accento primario può scomparire del tutto nella parola derivata = bello abbellire
- se uniamo le parole è la seconda a portare accento = capostazione
esigenza di alternanza ritmica = si tende ad alternare sillabe toniche e prive di accento = fenomeni di
ritrazione dell’accento = mantenere certa distanze tra sillabe toniche e atone lunedì scorso.
Sillaba: unità fonologica formato di almeno un elemento sillabico detto nucleo. In ita vocali costituiscono
nucleo sillabico anche da solo
Coda consonantica = sonorante
2° segmento dell’onset biconsonantico = liquida (l,r)
Scala di sonorità
Sonoranti: vocali, approssimanti, liquide, nasali
Ostruenti: fricative, affricate, occlusive
Massimizza l’onset: consonanti intervocaliche sempre come onset della sillaba che segue a meno che
non violi scala di sonorità
Rima pesante:
- o ha una coda consonantica
- o la vocale del nucleo è lunga
sillaba tonica deve soddisfare la rima pesante nel caso in cui sillaba tonica finale di parola
raddoppiamo la consonante iniziale della parola che segue che diventa coda sillabica
s può precedere un onset biconsonantico, può precedere un’occlusiva in onset biconsantico, non
subisce raddoppiamento fonosintattico se seguita da un’altra consonante se seguita da consonante
diventa coda della sillaba che precede
fonetica: studia le carrateristiche fisiche dei suoni. Unità di analisi sono i foni (qualsiasi suono linguistico)
fonologia: studia le rappresentazioni mentali dei foni. Unità di analisi sono i fonemi. Possiamo avere una
singola rappresentazione mentale che si manifesta in più foni = allofoni= diverse manifestazioni fisiche di
uno stesso fonema.
sillaba: unità fonologica formata di almeno un elemento sillabico detto nucleo
morfologia: studia strutt interne delle parole analizzate come sequenze di morfemi
morfema: più piccola unità linguistica di significato. Allomorfi: diverse realizzazioni di uno stesso morfema,
sono predicibili a priori in base al contesto fonetico, condividono lo stesso significato, sono in distribuzione
complementare
sintassi: studia i modi in cui le parole si compongono per formare delle frasi
costituente: sequenza di parole che forma un’entità intermedia tra la singola parola e l’intera frase
analizziamo la strutt interna di una parola complessa formata per derivazione e ad ogni passaggio dobbiamo
avere una parola esistente si aggiunge un affisso alla volta
verbi parasintetici< derivati tramite aggiunta contemporanea di un affisso e di un suffisso
testa: costituente determina la categoria lessicale della parola composta o derivata e i tratti di
sottocategorizzazione
composti endocentrici: dotati di testa
esocentrici: privi di testa
derivazione: prefissazione e in suffissazione la testa sta a dx in suffissazione è il suffisso (che cambia la
categoria lessicale) che sta a dx, in prefissazione è la base lessicale che sta cmq a dx - riscrivere//benzin(aio)
composizione la testa sta a sx (capostazione, pescecane)
regole di formazione di parole: partiamo da basi lessicali per formare parole nuove complesse tramite
composizione o derivazione (prefissazione e suffissazione)
VP: nucleo semantico all’interno del quale vengono codificati i rapporti che ci sono tra il verbo lessicale e i suoi
argomenti.
Relazione strutturale
di spec-head agreement: lega il verbo lessicale (testa) al proprio specificatore che sale dalla posizione di spec di
VP a spec di IP per neccessità di entrare in rapporto più stretto con il verbo flesso che esprime i tratti di
accordo. Sono espressi dalla flessione verbale (morf. Flessivo legato = verbo semplice//morf libero tempo
composto). Il verbo sale dalla posizione di V° a I°. questa relazione rende possibile la condivisione dei tratti di
accordo. Principio di preservazione di struttura: la posizione di partenza e quella di arrivo coincidono
Di reggenza: lega il verbo al complemento interno che è in una relazione più profonda rispetto all’aggiunto che
non è retto dalla testa e non riceve ruolo tematico. Occupa il nodo di barra più alto
Argomenti: costituenti che devono essere espressi obbligatoriamente all’interno della frase perché saturano la
valenza del verbo e indicano le persone e le entità coinvolte dall’evento espresso dal verbo
Il verbo può selezionare un numero diverso di argomenti e in base a ciò distinguiamo: verbi avalenti (senza
argomento nevica), monovalenti (un argomento paolo cade, può essere anche frasale bisogna che
paolo cada), bivalenti (2 argomenti: maria ama i fiori anche qui uno può essere frasale), trivalenti (3 argomenti:
sogg diretto, ogg diretto, ogg indiretto Maria spedisce le lettere a Paolo).
Ruolo tematico: relazione semantica tra verbo e ciascuno dei suoi argomenti. Quando un ruolo tematico viene
assegnato ad un argomento, si dice che il ruolo tematico è saturato
- di agente persona che dà inizio all’azione
- esperiente persona che speriementa stato psicologico
- tema/paziente ciò che subisce azione
- locativo luogo in cui si situa azione
- meta/destinario indica persona/entità/luogo verso cui è diretta azione
- comitativo interazione con agente
- griglia tematica: dà l’indicazione dei ruoli tematici selezionati da ciascun verbo. Amare <esperiente,
tema> Ci dà un info sulla semantica che non sempre riflette la realizzazione superficiale che noi
vediamo. I rapporti semantici non sempre corrispondono alle funzioni grammaticali svolte dai
costituenti.
- criterio tematico: relazione diunivoca tra argomenti e ruoli tematico a ogni argomento viene
assegnato un solo ruolo tematico e ad ogni ruolo tematico viene assegnato un solo argomento
- principio di proiezione: l’informazione lessicale deve essere rappresentata sintatticamente amare
seleziona 2 ruooli tematici di esperiente e di agente che vengono assegnati a due argomenti interni
l’elemento che occupa la posizione di soggetto può anche non ricevere ruolo tematico it (sogg espletivo o
pleonastico che non ha rilevanza semantica ma assolve funzione grammaticale riempiendo posizione
preverbale) it is snowing secondo Principio di proiezione esteso: posizione di sogg pre-verbale deve essere
obbligatoriamente riempita non è chiaro per italiano si fa ipotesi che venga riempita da elemento pronominale
nullo > pro-piccolo foneticamente irrealizzato ma si intuisce che venga interpretato dal parlante perché esso
viene identificato dalla flessione del verbo, ha le proprietà che gli vengono assegnate dai tratti di accordo
spec-head agreement
verbi intransitivi inacusattivi (essere), inergativi (avere). Verbi transitivi compl oggetto diretto. Ditransitivi
ogg diretto e ogg indiretto
aggiunti o circostanziali: costituenti aggiuntivi che possono comparire opzionalmente all’interno della frase per
descrivere in modo + dettagliato il contesto in cui evento si è svolto