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Diritto penale I

Rapporto che c’è tra diritto penale e sistema politico in generale.

La dimensione politica, i llato politico del diritto penale riguarda il diritto di punire, il diritto penale è
quel diritto che consente alla parte pubblica, allo stato consente di punire, infliggere una pena verso
dei cittadini che hanno commesso un reato. Questo è un problema grande, qualuno poteebbe
domandare. Perché c’è questo diritto di punire? La pena consiste in un castigo particolare,
rappresenta una sofferenza, afflittività della pena, perché uno stato fondato in modo legittimo, da
dove ricava questo potere di infliggere una sanzione?

Con quale potere e in virtù di che cosa lo stato da tre giorni tiene quelle persone in carcere? Un
pezzo scritto da Cesare Beccaria(sui delitti e delle pene “le leggi sono le convinzioni....”

Si collega con la filosofia politico liberale. La prima cosa si cui ci rendiamo conto è che il diritto di
punire del diritto pubblico è fondato sulla necesità di assixurare la salus rei pubblicae, lo stato di
benessere, necessità do assicurare la salute pubblica da particolari aggressioni, il diritto di punie
viene messo per necessità di difesa di una convivenza che è fondata sui diritti e sulle libertà di
ciascuno. Questa particolare forma di diritto come si pone in un moderno stato di diritto? Il diritto
penale c’è in qualsiasi ordinamento giuridico di qualsiasi tendenza, troviamo i ldiritto penale nei
paesi democratici, assoluti, nella corea del Nord esiste un diritto penale(anche se non è uno stato
democratico), nel caso dell’Islam c’è il diritto penale il fatto che ci sia sempre in qualsisi , per far
funzionare quella funzione di prevenzione generale, e poi anche per un’esigenza di certezza. Il
potere normativo è espressione del potere sovrano. Anche il papa all’interno dello stato della città
del Varicano possiede un potere normativo, anche nello stato de Vaticano c’è un potere di tipo
normativo, le norme penali sono poste dal Parlamento. Il legislatore come titolare del potere
normativo è libero di costruire, emante una norma penale a suo piacimento? Provvedono i principi
costituzionali. Il legisaltore può emanre norme penali, ma le può eanre secondo le regole dettate
dalla legge fondamentale ovvero dalla nostra Costituzione.

Illustrare la dimensione politica del diritto penale, tra i vari rami è forse quello più vicino alla politica
quello della quale la politica far uso.

Il diritto penale è fonalizzato a difendere la salute pubblica allora il diritto penale è uno strimento di
politica del diritto, cioè della politica criminale, coa’è? Tutto un insieme di quelle valutazioni, attività ,
strumenti che lo stato adotta allo scopo di definire e contrastare i fenomeni criminali.

Politica criminale è quella del 1982 che lo stato prese nel momento in cui decise di fronteggiare ul
fenomeno mafioso, politica criminalw che ha portato nel ettembre 82 all’associazione polkitica di tio
mafioso, parlare di politica penale, non è soltanto predisporre e costituire niove norme per
combattere il dititto, momento delicato della costruzione di modelli ordinamenti, rapporti tra libertò
e autorità.

Immaginiamo che oggi un legislatore, oggi con quello che c’è decidesse che non aver fatto il vaccino
anticovid e non avere con se il greenpass costituisca reato,(capiamo da questo la vicinanza tra
politica e diritto penale).

Principi costituzionali paro di esigenze di garanzia di libertà individuali, artt.25-27 della costituzione,
rappresentano i limiti invalicabili della politica criminale(il legisaltore può volere, ma non può andare
contro i principi fondamentali che la costituzien stabili, ad es. Il principio della responsabilità
criminare, ciascuno risponde del ctimine che ha compiuto,nessun altro può rispondere.
Ma come si può concepire, assixurare la coesistenza tra voto liberale e la funzione represiva del
diritto penale. Il diritto penale attraverso, lo stato esercita il suo potere più schiacciante, la pena può
annullare un individuo, può distruggerlo. Ma come è concepibile in uno stato di diritto, l ‘esistenza di
un potere simile, a questo propositiìo si è venuto creando il concetto di stretta necessita che
costituisce il limte invalicabile del diitto di punire. Lo stato, qualunque stato ha il diritto di punire ma
sempre nella misura in cui la punizione sia strettamente necessaria a proteggere la salute
pubblica(=salvezza della repubblica), ove l’ordinamento giuridio dovesse superare questo limite della
stretta neessità, diventerebbe un abuso da parte dello staot. Lo stato ha il diritto di infliggere una
pena criminale, ma ce l’ha in uno stato liberale, serva sia strettsamente necessario a salvaguardare
determinate esigenze dello stato, tuttp il resto è di più. Quali sono i rapporti del diritto penale con la
morale? positivismo giuridico mette come presupposto la separazione tra diritto e morale perché
questa è una scelta dei sistemi giuridici moderni, formatisi di una secolarizzazione. Inizialmente,
verso il 1600, dire reato = peccato. Poi con l’illuminismo questa situazione è venuta cambiano, c’è
autonomia reciproca andata consolidandosi, autonomia tra diritto e morale. Cosa succederebbe se ci
fosse una sovrapposizione tra diritto e morale? Avremo quello che Hegel chiamava lo stato etico,
quello che pretende di imporre una moralità attraverso il diritto penale. Lo stato etico è l’anticamera
della dittatura. Non a caso sia l’ordinamento fascista sia qiello nazista erano ordinamenti di stati
etici, certo possiamo constre ogni momento che spesso diritto e morale coincidono e pensiamo
all’uccisione di una persona rappresenta un elemento negativo sia per il diritto e sia per la morale
pensiamo ad es. Ad altre situazione: Quando parlimo di morale bisognerebbe chiarire di qual morale
stiamo parlando: es. L'omessualità è una situa<ione che può dar luogo ad un giudizio morale di tipo
negativo, ma l’omessualitò per il ditito penale è un fatto indifferente, questo non avviene per es,
negli stati islamici, sono qiasi all’ordine del giorno le condanne a morte per omessualità. Nell'Islam il
diittto coincide con la morale e nell’islam si cerca di utilizare il diritto penale con una sua pena
massima, si utilizza il diritto per orientare la morale on una certa direzione, ciò non avviene negli
ordinamenti democratici proprio perché c’è questa separatezza, non significa incopatibilità, diritto e
morale hanno valutaizoni coincidenti a volte, ma non sempre. Il diritto penale non può essere il
braccio secolare per imporre una particolare concezione morale , ma a volte debba coincidere, è
importante sia per la legittimazione, ma sia per la sua stessa funzionalità. Ci sono tante etiche, etica
della Bosnia al tempo del conflitto della ex ougoslavia, il diritto penale può essere utilizzato per tanti
scopi, ma quando con il diito penale si vogliono imporre delle visioni etiche è la fine, l’inizio dello
stato assoluto abbiamo. Il nazisno si basava su tuttanuna serie di samzioni apparentemente
giuridiche, il diritto qveva sposato in peino quella che era l’etica del nazismo cje poi ha portato ad
Aswitz. Certo è sempre più difficile. Questi problemi di cui stiamo parlando non pensate che sian
problemi compeltamente astratti, teorici, a voye l’errore è quello di mal interpretare determinate
questioni che vengono poste a lezione.

Il diritto serve a risolvere i problemi degli uomini, il diritto penale in maniera particolare.

Fino a che punto il rispetto di culture e di morali che sono diverse dalle nostre può farci accettare
delle pratiche che per la nostra cultura e moralitò appartengono ad una sfera negativa. ES. C'è un
padre che a casa maltratta le figlie, le punisce secondo metodi particolari, si tratta di una famiglia di
origine albanese trapiantata in Italia, quest padre adotta un metodo educativo durissimo, se le
ragaze tornano più tardi le bastona(è successo realmente a Pescare), i vicini alla lunga avvisano i
servizi sociali e il padre viene denunciato per maltrattamenti in famiglia(art.572 c.p), il padre viene
portato davanti al giudice,tribnale , i vari testimoni, ma le stesse figlie amettono che quello non è
uno sgogo del padre, ma il metodo che si utilizza nel loro modo di fare. Le figlie accettavano questa
punizione, il padre davanti al giudice si è difeso dicendo io amo le mie figlie come non ho mai amato
nessuno, le bastonate fanno parte della nostra cultiura. Rapporti tra diritto penale e morale, questo
padre aveva rispettato la sua morale, quella che a lui era stata inculcata. Uno dei limiti è sempre e
comuqneu il riconoscimento degli altri come eprsone umane con pari dignità e diritti, sta alla base
del rapporto tra diritto e morale. I ltribunale ha condannato questo padre con ci l’ha ritenuto
responsabile dal , punito dall’art.572 codice penale.

Diritto penale e sistema politico

L’applicazione della legge in tutti gi ordinamenti politii è demandata ad un soggetto separato dal
potere politico, lo afferma la nostra costituzione all’art. 101 della costituzione, risponde ad
un’esigenza di garanzia di applicazione della legge che sia uguale per tutti e la separazione dei poteri
di origini illuministica garantisce questa divisione tra momento politico e momento tecnico , il
momento politico= legislatore che predispone una legge, momento tecnico riguarda l’applicazione di
questa legge. La giustizia penale interviene su comportamenti patologici, il reato rappresenta una
risposta surrogatoria all’insuccesso di altri strumenti di controllo sociale. Il diritto penale arriva dopo.

Es. In un liceo alcuni ragazzi bullizzano dei loro compagni debol che si prestano ad essere presi in
giro, spesso il diritto penale interviene in un momento successivo quando altri strumenti del
controllo sociale ha fallito, in questo caso ha fallito la famiglia, istruzione scuole ed ecco qui che
interviene, la stretta necessità, interviene il diritto penale per castigare punire. La giustizia penale è
caratterizzata da un frequente contatto con la politica e il controllo di legalità stesso produce degli
effetti politici.

Esempio di prima: il padre è stato condannotp, che anche se le ragazze non si sono lamentste, non
eslcude che il comportamento di quel padre era lesivo di un principio fondamentale: dignità
dell’uomo , il codice penale per questi reati così grvi si procede ad ufficoo anche se la persona no
nrichiede la punizione del colpevole , ci sono principi che hannogudiato il giudice a dire, tu non ti
dovei permettere e anche sella tua cultura, tu sei in un ordimanrto dove certi principi importanti a
livello universale(CEDU, principi iniolabili, la pari dignità tra persone , questo ha convinto il giudice
del tribunale a pronunciare una sentenza di condanna).

Principi costituzionali del diritto penale

Il nostro oridnamnto giuridico si ocmpone su un sistema gerarchico basato su vari sistemi legilativi,
uil primo di questi strumenti è la costituzione del 1948, la costituzione italiana contiene una serie di
disposizioni che riguardano quelli che sono i principi generali di un sistema penale. Si tratta
all’intenro di una costuituziione, serie di norme costituzionali che sono situate nell’ambito dei diritti
soggettivi pibblici, riconosciuti al cittadino con una fnzione di limite, rispetto ai poteri dello stato.

Il diritto penae in mano ad un legisaltore è un’arma pericolosissima, arma letale. Proprio per questa
ragione, che esistono i principi che hanno una funzione di disciplinare, circoscriverec il potere del
legisaltore si è fatto wuesto perché a seguito del mutamento del regime, dal regime dittatoriale che
c’era fin daglo ianni venti del secolo scorso, segna il cambiamento ufficale di un determinato regime,
si è acquisita la coscienza del ruol ofondamentla eche svolge il sistema penale nel qudro del rapporto
tra potere e singolo cittadino, sia questo dal pinto di vista del processo penale(art.24 costituziom, al
secondo cmma si stabilisce che la difesa è un diritto inviolabile, art.13 della costituzioe, la libertà
personale è inviolabile, art.27 secondo comma dove si afferma che la repsonsabilitò penale è
oersnale, a noi non interessano tanbto i principi costituzinali del processo pemale, ma che regola o il
ditito penale. I principi sono quelli di legalità, tassatività , del divirto di analogia, dell’irretrottavitò,
responsabilità penalem oltre quello della funzione rieducsyivi, sono questi i prinicpi che ci
occuperanno nellle prossime settimane.
Il diritto penale un ramo dell’ordinamento pubblicistico, il diritto penale disicplina i fatti costituenti il
reato. Il reato =qualsiasi fatto umano alla cui realizzazione la legge ricolegga di una sanzione riminae,
non è un caso tre pilastri del diritto penale: reato, pena, misura di sicurezza.

Non c’è dubbio che la pena rappresenta il momento culminante dell’esperienza sia dal punto di vista
umano ed etico. La costituzone riserva al probema della pena una norma che enuncia due principi
fondamentali:

Art.27 della costituzione:

Umanizzazione e rieducazione del condannato. Le pene non possono consistere in trattanetni


contrari al senso di umanità. Come corollario essite il quarto comma dell’art. 27. Che significa che le
pene non possono consistere in trattamenti contrari all’umanizzazione?

La sanzione penale è sofferenza, afflittività, la pena a volte assume un carattere distruttivo nei
conforni della persona, come la mettiamo con il principio di umanizzazione. Qua riguarda soprattutto
la fase esecutiva: la pena viene prima minacciatam poi applicata dal giudice e poi rieseguita. Il
concetto di umanizzazione della pena, il fatto di voler rendere umana la pena, è un concetto
recente , concetto che nasce meno di tre secoli fa, questo della umanizzazione è un concetto che ha
fatto passi da gigante, siamo passati da un sistema basato su pene corporali e si è oassati ad un
sitema dove la detenzione. Oggi il carcere ci appare la pena più grave(limitaizone della librtà
eporsinale), fino a 350 anni fa la pena normale era la pena di morte, in tutte le sue varianti erano
quelle pene infamanti. (es. Gogna, esporre il condannato alla fantasie di tutti coloro che passavano).
questo concetto di umanizzazione rappresenta grandi conquiste in tema di civiltà, prima il
titolare del potere punitivo era il feudatario.

Oppure il taglio della lingua, della mano, le grandi codifcazione del 1800, e poi l’illumismo eliminano
quesa cosa,cominci a prendere il reo, roèrio erchè condannato ha diritto ad una pena giusta. Nasce
l’istituzione penitenziara, le carceri(regins celi), nel mondo nasce nel 1800, prima il carcere c’era ma
era soltanto un luogo di custodia temporanea prima di essere ammazzato, tutto questo fa parte di
qwuel progressivo processo di umanizzazione della pena. I problemi di umanizzazione esistono
ancora oggi: il c.d. regime del 41 bis, che nella fase dell’esecuzione viene riservsto a certi delinquenti
è un nmodo di esecuzione della pena che rispetta il principio dell’umanità? Quando si verificano fatti
gravi in materia di violenza sui minori(c.d pedofilo) che dice no mi potevo trattenere da sfogsre i miei
istinti sul minore, quante volte ritorna il discorso, ma perché non si procede con quek metodo della
castrazione chimica(inibendo qualsiasi stimolo sessuale in quella persona), secondo qualcuno il
metodo potrebbe essere risolutivo.

Perché non si introduce per questo tipo di reati questa pratica della castrazione che esiste in altri
stati, non è una cosa molto diffusa, ma una pena che prevedesse una pratica i questo genere
sarebbe compatibile con il principio di umanità?

Quello del problema della pena di moete, risolto dal legisaltore all’art.27 costituzione al quarto
comma. Ma quando poi oggi parliamo dell’umanizzazione facciamo riferimento alla fase escutiva, la
vita dei condannati.

Il regime di isolamento de 41 bis, è umano? Avere un numero limitatissimo con i familiari, con le luci
sempre accese, stare al 41 bis signifca non poter ricevere nulla, posate da mangiare, no disporre di
uno specchio in cella. Nessuno sta contestando la legittimità della pena, es. 20 ann idi reclusine, ma
se certe modalità di esecuzione della pena sono comaptibili con questo principio di umanizzazione.
L'ergastolo è una oena prevista dal codice oenale(art.17 eleca e la prima che cita è proprio
l’ergastolo),m la reclusione di una persona per tutta la vita, ha un solo modo di uscire dal carcere,
con la cassa da morto.

L'aet.27 secondo comma fa riferimento a due principi, principio di umanizzazioen, le pene non
possono consistere a trattamenti contrari al senso , defono tendere alla rieducazione del
condannato, il principio rieducativo, altro principio che pone la costutuzione.

La finalità rieducstiva non è l’unica finalitò della pena, quella di prevenzione generale, ma a noi
interessa in questo momento la fase della rieuczione come il limite all’attività del legisaltore, npn
può introdurre una pena che non intenda una rieducazione, il presupposto è la commissioen di un
fatto socialmente dannoso di una persona che deve essere rieducata. Cosa significa rieducare?
Cominciamo con il chiarire aspetti fondamentali, non parla di una rieducazioen di una forma
eticizzante , la rieducazione non prevede e non richiedere l’emenda morale del condannato, non
prevede il ripensamento morale e allora in cosa consiste la rieducazione? Si pone ik fine di riattivare
il rispetto dei valori fondamentali della vita sociale. Rieducazione deve essere vsta come un obiettivo
generale, di carattere tendenziale. Perchè nll’rt.27 le pene devono tendere alla rieducszione del
condannato? I usa il verbo tendere perché a costitzuone nonstante sia strata scritta nel 48 ha
rispetto anche del soggetto condannato. I c.d. delinquenti per convinzione, es, un delinquente che
commette un reato per ragioni politiche o ideologiche , l’anarchico che butta la bomba, lo fa per
convinzione, se la pena dovesse necessariamente rieducarlo, eserciterebbe una violenza, per la
rieducazione e se non c’è questa disponibilità ideologica?

Certi sutori di reati nell’ambito della criminalità economica, banchiedere che comemttere rati, un
oprigessionistsas, imprenditore, queste persone sono già inserite nel contesto sociale, conoscono le
buone maniera, che senso ha la rieducazione? In questo è riappropazione di valiri che le persone
avebano biolato. L'imprenditore che fallisce e fa bancoratta, scappa non pagando i creditori della
società, codnannato per bancarotta a dieci anni di reclusione, la riedsuczione sarà wel percorso che
gli farà acquisie che lui con la sua condotta ha violato.

19/10

Perché parliamo di principi? Proprio perché il diritto penale non si presti ad essee uno strumento in
mano al legislatore, ecco che sono stati creati questi principi, inseriti nella carta costituzionale.
Quando parliamo di principi del diritto penale, parliamo di principi che fungono dal limite alla politica
criminale, il legislatore in realtà non è completamente libero di introdurre a suo piacimento norme
penali con sanzioni che lui ritiene adeguae, il legislatore deve operare all’interno dello spazio
segnato da questi principi, principi fondamentali che essendo inseriti in unp strumento normativo di
rago superiore(costituzione), principi che non possono essere mutati a piacimento dal legislatore,
leggi ordinarie prodotte nell’ambito di questi principi.

La definizione di pena penale da per presupoosto ul concoetto di sanzine penale, la costituzione


all’art.27 pone una serie di principi che caratterizzano l’intera materia del diritto penale.

Art.27 terzo comma: da questo terzo comma noi ricaviamo l’esistenza di due principi fondamentali, il
primo è quello di umanizzazione della pena, perché in tempi ancora non lontani, la pena era
disumana. La storia del diritto penale è una continua abolizione di una serie di castighi che andavano
a confliggere con i principi base, venutosi acquisendo rispetto alla dignità dell’uomo, anche
dell’uomo che delinque. Il primo punto fermo che è il principio di umanizzazione.
Esempio: castrazione chimica per quanto riguarda i reati nei confronti soprattutto dei minori, il
metodo era un metodo che potrebbe porsi contro quello che è la dignità dell’uomo. C.d. ergastolo
ostativo. Anche oggi nel terzo millennio ci sono problemi di umanizzazione della pena, non è
superato. , es. Nel carcere nel letto a castello tutti nello stesso ambiente.

Con riferimento al settore di sovraffollamento, l’Italia è stata condannata dalla corte eurpea dei
diritti dell’uomo proprio perché l’eccessivo sovraffollamento determinava con un contrasto una serie
di principi, umanità della pena.

L'altro prinipio contenuto nell’aert.27 terzo comma, ancora più fondamentale , è quello della
rieducazione, l’art.27 oltre a far riferimento al senso di umanità, le pene devono tendere alla
rieducazione del condannnato. Finalità rieducativa della pena, il concetto di rieducazione ha
un’efficacia dirompente. La finalità rieducativa della pena va all’improvviso , efficacia dirompente
perché per la prima volta ha tracciato una linea retta, la pena non è più un castigo fino alla pena
stessa. La pena è anche retribuxione, ma il fatto che la costituzione abbia evidenziato , la finalità
rieducativa, le pene devono tendere alla rieducaizone del condannato. Il caecere non deve essere un
luogo di segregazione perché se riflettiamo sul punto, il carcere lo intendiamo come
segregazione(estromissione), questa caratteristica di esclusione, la pena non deve essere vista come
un’estromissione, ma deve avere una sua funzione ed è quella rieducazione.

Rieducazione= non come qualcosa da subire in maniera coatta, in maniera costrittiva, si limita con
una precisione “tendere”, chiarisce che la rieducazione non è una finalità essenziale, ma è uno scopo
eventuale, la finalità rieducativam vista con riferimento alla norma dell’aert.25 secondo comma in
termini. Intanto il soggetto può essere rieducato soltanto se quella persona è consaopevole di aver
commesso un fatto socialmente dannoso. es. Una prsona non puoò essre assoggerttats a pena, se
l’ha commessa nella totale inconsapevolezza, non rendendosi conto, per es, per una patologia
psochiatrica, nei confronti di una persona di questo genere che sens avrebbe la pena e la tendenziale
rieducazione, non avrebbe alcun senso. Quando parliamo di rieducazione, le pende devono tendere
alla rieducazione. A che tipo di rieducazone facciamo riferimento? Rieducazione che non dvee essere
intesa in senso eticizzante: cosa significa che la rieducazione non deve avere un contenuto
eticizzante? La rieducszine deve incidere sull’etica, la pena deve portare al pentimento morale del
condannato. Questo non è il compito della sanzioone penale. Iuando l’art.27 parla di rieducszione fa
riferimeno ad un rcoesso caratterizzato del rispetto dei valori fondamentali della vita sociale.

Es: commette il colletto bianco(giudice) un grave reato di corruzione , questa persona condannata ad
8 anni di reclusione, come dovremmo tradurre quel principio: le pene devono tendere alla
rieducazione del condannato: che bisogno c’è di rieducare quella persona. Nel momento in cui
intendiamo la rieduzione quel tentativo di riaccendere o comunque di illumianre di far constatre di
far riacwistare il rispetto di quei valori che il soggetto ha violato, calpestato. È chiaro che il c.d.
manager di stato è una persona educata che sa usare le buone maniere ma condananto ad 8 anni
per essersi lasciato corrompere, far comprendee a questo soggetto i valori ai quali dovrebe ispirarsi
un manager pubblkco, quelli della legalità della pubblica amministrazione.

Cercando attraverso il lavoro, contatto con gli altri non falsificato da ruoli, questo è il compito della
rieducazione, compito che non dve travalicare quelli che sono i suoi limiti, non ci si può immaginafre
che la pena diventi una crociata, lo stesso utilizzo del verbo”tendere”, la pena deve tendere ala
rieducazione del condannato , con varie tecniche, con riferimento ai c.d. sex offendere, a coloro che
sono stai condannati in reati a materia sessuale, il percorso di recupero, soprattutto a livello
psicologico, alla fine il concetto di rieducazione può essere itneso come un recupero dei valori della
convivenza, perché la rieducazione abbia un senso è necessario che vi sia la psicologica del
destinatario, il condannato dve essere aperto, disponibile alla rieducazione, ci può essere una
chiusura? Si , soprattutto nei reati motiviati da ragone di tipo ideologico, es, terrorista, anarchico,
seguono un’idea rispetto ai quali la rieducazuone deve operare sempre nell’ambito della massima
libertà perché altrimenti la pena si trasformerebbe in oppressione (ti devo rieducafre a tutti i costi!).
Carcere di guantanamo= clima incompatibile con la finalità rieducativa della pena.

Sede esame: domanda sui principi inevitabili per tutti.

Il ruolo dei principi è quello di fungere da limite al legislatore, anche al giudice.

Principo di legalità : evidenzia il vincolo del giudice alla legge. Questo princioio di legalità è la
conseguenza di una scelta pilitica di natura garantista, al di sotto del principi odi legslità vi è un algro
problema, ma in un qualsiasi ordinamento giueidico è reato il fatto previsto come talle dalla legge p
è reato un fatto antisociale? Questo è uno dei problemi in cui si dibatte il diritto penale, a seconda di
come noi rispondiamo , noi accogliamo due diverse forme del principio di legalità, in senso formale il
primo, in senso sostanziale il secondo.

Qual è la differenza tra queset due diverse modulazioni?

Principio di legalità formale: esprime il divieto di punire un qualsiasi fatto che al monetjo della sua
commissione non sia espressamente previsto come reatom secondo questa modaità del principi odi
legalità non possono piunirsi le azioni antisociali se non sono espressamente previste da una legge.
Intendere il principio di legalità in questo modo è frutto di una scleta politica individualistico
garanrista. Recepire intendere il p, di legalità in sensox formale è qualcosa che va a maggior tutela di
ciascun cittadino. Non facciao fatica a ricercare le origini di questa forma di legalità. Il prinicpio di
legalità nace come reazione spontanea allo stat o di poizia. Ai primi dell ì’800 uno studioso tedesco
feuerbach , si inventò una formula nulla pene sine legge: nessuna pena senza una legge preventiva.
Questo concetto del principio di legalità inteso come lo untendeva F. concetto fatto dallo statuto
albertino del 1848, codice zanardell, ma anche dal codice autoritario come era il nsotro codice
penale.

Art.1 del codice penale: esprime questo principio, il principio di legalità non soo viene affermato nel
codice all’art.1, ma poi nella costituzijne del 1848 troviamo ribadito ik procipio di legalità al secondo
comma dell’art.25 della costituzione : è la pietra fondamentale che troviamo nella costituzione di
tutto il diritto penale. Il contenuto è apparentemente semplicissimo, diverso è il significato che
assume il principio di legalità.

Ma se il princiio era psoto nell’art.1, perché la costituzine ha sentuto la necessità di riaffermarlo? Era
diverso lo scopo non solo lo spiro. Nel codice rocco sel 30 il pricnipio di lealità era stato posto in
funzione autoritario nell’art.1 il significato di tale articolo, voleva essere questo: il ruolo era un ruolo
che affermava lo stato autoritario quasi che nell’art1: nessumo si deve azzardare a ounire una
persona perché ci pensa l’ordinamento. La valenza autoritaria, nella costituzione invece la funzione è
ben diversa: prima di tutto perché l’insrimento di questo principio nella costituzione ha acwuistato
una forza vincolante, la costituzione si pone in una posizione sovraordinata rispetto alle altre fonti di
produzione, il legislatore del 48 avendo inserito il pricipuo di legalità nella costituzione ha ottenuto i
llrisutato di rendere illegittima tutte quelle norme che erano in violazione di questo principio.

Nel nsotro ordinamento il principio di stretta legalità in diritto penale è espresso dal secondo comma
dell’art.25 della costituzione.

Principio di legalità in senso sostanziale: cosa differisce e in che senso? Sono reati per qusto principio
tutti quei fatti che sono socialmente pericoosi anche se non sono previsti dalle leggi. Ma questi fatti
proprio perché sono pericolosi devono essere aplicate pene adeguate, è reato qualsiasi cosa che
offende l’ordine sociale. Anche questo principio è frutto di una scelta politica completsamente
diversa da wuella che ha fatto scegliere il principio di legalità in senso formale. Sceta politiva
collettivistico utilizzaristica, si dò più rilievo alla soceità utilitaristica, bisogna guardare all’utilità del
diritto penale. Secondo questa concezione sostenziale si guarda al deinquente che non al rispetto
della legge. Non è un caso che il p. di legalità in senso sostanziale acquissice consensi nel periodo tra
le due guerre mondiali: dopo il temrine della prima guerra mondiale.

Esempi: l’unione sovietica, la prima guerra mondiale è terminata prima, da noi è terminata nel
1918 ,si ritira prima eprchè nel 1917, si verifica la rivoluzione d’ottobre che ha batturo la zar, si
instaura dopo un regime particilare: il regime che dà vita all’URSS. In questa nuova realtà politica
scaturita dalla rivoluzione d’ottobre viene anche kodficato ilcode penale nel 1922, ha accolto il
nuovo codice sovietico la concessione sostanziale. Il codicd penale in russia diceva: reato ualsiasi
condotta pericolosa per , non interessa che questa condotta non fosse prevista in legge: io vengo
trovato in un poarco di mosca a leggerre un libro che il regime giudica contenere idee pericolose per
il regime, vwno preso e arrestaato, nel momento in cui vengo afrestato chiedo ik perché e quel libro
contiene , questo costituisce reato perché il codice penale dice qualunwue comportamento che sia
dannoso per l’idea socialista. Questo comportamento viene seguito anche nella Germania Nazista,
nel 1935 quando il nazismo si è ormai consolidato, nel nazismo si procede, ra contenuto quel
principio che aveva liberato F. va puntio chi merita punzione secondo il sano sentimento del popolo
tedesco viene cacciato così il pensiero di F.

La notte dei cristalli: giorno che viene ricordato perché quella notte vennero infranti i vetri delle
vetrine dei negozi che erano di proprietà di persona di razza ebraica.

Rompere una vetrina , fatto di danneggiamento volontario, dopo la njotte dei cristalli nessuno fu
ounitom perché va punito chi merita punizione secondo il sano sentimento del popolo tedesco che
non riteneva una condotta meritevole di sanzione quello di mandare a pezzi che appartenevano ai
cittadini di razza ebraica. Principio di legalità , ciascuno dei due presenta vantaggi o inconvenienti,

Principio di legalità formale: evita l’arbitrio del potere esecutivo e di quello giudiziale. Cosa afferma
l’art.25, nessuno può essere punito se non in forza di una legge. Princupio di legalità formale
=garanzia del cittadino.

Se un comportamento non è previsto, non lo si può punire, è così, questo determina anche
conseguenze di tipo negativo: es. Agli albori quando si stavano muovendo i primi passi
dell’informatica, si verificò un fatto di furto, il dipendente di una società dopo essere stato licenziato
si approprio di una serie di notizie riservate e segrete che erano di proprietà di quella società,il
giudice condannò questa pwrsona per furto dei dati informatici. Questa sentenza nei gradi successivi
fu annullata perché non esisteva nessuna norma che puniva il furto dei dati infoematici(beni di tipo
immateriale non lo possiamo mettere in tasca). Dato che la norma sul furto: qualunque si impossessi
di una cosa , il dato informatico non è niente, il rispett del principio do legalità formale ha
rappresentato un disagio, un comportamento illecito ma che in quel momento non era previsto
come reato(introdotti solo del 1993), la persona è stata lasciata libera. Viceversa la legalità in termini
sostanziali assicura ua difesa , in cocnreto il principio di legalità in senso sostanziale di fatto aprimoa
la porta all’arbitrio, eliminiamo la certezza del diritto, la legalità sostanziale porta con se un
adeguamento aeutomatico alla realtà sociale, la legalità formale richiede continui inteventi
noramrivi per afeguare continuamente le leggi. Indubbiamentein un’ottica di tipo individual
garanrista, il principio di legalità in senso foemale è quello che soddisfa nel modo migliore queste
esigenze di tutela e libertà individuali.
Nel nostro ordinamento viene accolto nel senso formale.

Questo principio di legalità se fosse da solo, non darebbe tutte quelle garanzia di libettà, il principio
di legakità si articola in sottorincipi che ne consentano la sua piena relaizzazione, quando parliamo di
sottoprincipi del principio di legalità, al principio di tassatività, al divieto di analogia, ed ultimo il
principio di irretroattività. Questi vwngono considerati i corollari del principio di legalità,
corrolario=intrndismo dei principi che danno forza, rendono ancora più efficace il più generale
princiopo di legalità.

Principio della riserva di legge: preserva di legge conssite nel divieto di punire un fatto senza che vi
sia una legge presistente: questo è il principio di legalità? Si ma in particolare c’è questo principio

Una delle articolazioni del principio di legalità formale è il principio della riserva di legge, la
costituzione stabilisce che le norme penali, almeno una certa categoria sia assoggettata a riserva di
legge. Il cocnetto di riseva di legge, una determinata materia è risefvata alla legge. Questa certa
materia è il diritto penale, nessuno può essere punito se non i nforza di una legge. La funzioe è
quella di escludere dal nvoero delle fonti, le fonti non scritte, pensiamo alla consuetudine: modo di
produzione del diritto, la consuetidone non potrebbe mai esserre un mdo odi produzione della
norma penale. La funzione della riserva di legge è quella di scludere le norme non scritte, tutte quele
fonti che sono diverse dalla legge o comunqeu diverse dagli atti che hanno forza o vslorr di legge. La
funzioene èquella di circoscrivere le fonti del diritto penale esclusivamente alla soal legge o agli atti
aventi forza di legge. Perché questa limitazione, perché una norma può essere emanata, le ragioni
sono di origine storica, negli ordinamenti liberal democratici come il nostrom il concetto di risefva di
legge, si riallaccia alla tripartizione di poteri, si presume che il potere legislativo non sia pericoloso.
La ratio del principio di legge è di garanzia, la diesa dall’assolutismo dello stato. Il potere legisltivo
rappresenta il centro dialettico della maggioranza e della minoranza, proprio perché c’è un’ampia
rappresentanza all’interno del parlamento, organo maggiormaneto idoneoa a p

La ratio di garanzia della riserva di legge: conssite nell’aytreibuire solo al potere legislativo, si ottiene
una doppia garanzia, subordinando il giudice alla legge, si evitano arbitri del potere giudiziario si
vieta l’arbitrio delpotere esecutivo andando ad escludere le leggi extralegali

Natura della riserva di legge: di due tipi: relativa e assoluta

Riserva di legge relativa: il legisaltore fissa le linee fondamentali della materia, pasciando il compito
al potere esecutivo di cmpletare una certa discipkina

Riserva assoluta di legge: comporta che la legge e solo la legge puòl disicplinare la materia oggetto di
riserva con esclusione di tutte le norme secondarie. Monopolio totale della legge, la legge nin
ammette interferenze. Vista la ratio che sta al di sotto della riseva di legge, principo di garabnzia il
tipo di riserva legge che realizza a peuno è la riserva di legge assoluta. Non sempre la coerte ha
mostrato di accogliere questa tesi, nel periodo attuale, soltanto il procedimento legislativo appare lo
strumenti più adeguato a salvaguardare il bene della ibertà personale. Cosa hanno le leggi penali di
così particolare, perché si è messo in testa di insrire l’art.25, perché noi diciamo “se non fosse” deve
intesa come senso di legge assoluta? Perché le leggi penali prevedono l’appklicasizone doi una pena
criminale, sanzione più severo in assoluto tra tutte le sanzioni delle qualipuò disporre l’ordinamento
giuridico, incide sulla libertà personale. Il barbone che dorme in strada coperto di stracci è una
persona che non ha niente ma possiede la sua libertà personale. Un regime politico governato dalla
costituzik e democratico esige che se bisogna mettere le mani e creare una norma che può limitare
la nostra libertà personale è bene che in qeusti fati metta il becco il legislatore ovvero il parlamento.
Nel parlamento sono rappresentati tutti per es anche le monoranze(garanzia massima), la distinzione
tra riserva assolita e relativa non deve essere esasperata , però è sempre la legge che deve compiere
la scelta politica essenziale. La riserva della legge di cui all’art.25 cdeve intendere in senso
tendenzialmente assoluto, in che senso? Perché per es, è necessario prendere atto che la
comolessità delle dinamiche della società spessp richiedono un adegumanrgo dlele leggi molto più
snello rispeotto a quello che è l’iter parlamentare. Pensiamo ad una materia come es. Stupefacenti,
c’è il dpr 309/1990 disipkna, l’art.73 costituisce reato il fatto di produrre, importsrem cedere
sostanza stupefacente, che si intende? Esistono continuamente droghe che sono il frutto di una
preparaziome di tipo chimico, commerciale. Anche una droga che è il frutto di manipolazione
chimica, come facciamo a punire un compoetamento del genere se quel tipo di sostanza non è
qualificato come sostanza dallal egge? Per questi è ammesso l’intervento anche di noramtiva
regolamentare, di legislazione c.d. secondaria, es. Un regolamento del ministro dlela salute che va ad
integrare la norma. Perché si parla di riserva di legge assoluta, l’importo di fome normtive
secondarie(diverse dalla legge in senso formale) puòl essere ammesso solo però quando si tratta di
fare specificzioni dl punto di vista tecnico. Es. Materia delle armi, c’è una norma del 67 che pounsice
la detenzione illegittima di armi, e prevede due tipologie di armi: armi comuni da sparo o tipo
guerra, a seconda d cui uno sia in possesso di uno o dell’altra incide sul tipo di pena. Per definirecosa
si intende per arma tio guerra, è sufficiente che questo elenco di armi venga aggiornato da un
regolamento del ministro della difesa, in questo è tollerato l’apporto nei confronti di una legge che
prevede un reato, caso delle c.d norme penali in bianco.

Il problema sulla riserva di legge, ma quado l’art.25 seeocndo comma parla di legge si rierisce alla
legge in senso formale? Si.

E che ne è delle c.d leggi in senso materiale? Leggi non emanate dal parlamento ma che hanno lo
stesso valore(decreti legislativi, decreti legge), la maggior parte della dottrina fa rientrare tra le fonti
legittime di produzione di norme peenali sia i decreti leggi che le leggi delegate, l ostesso
orduamento costituzione all’art,77, questi leggi possiedono la stessa efficacia delle leggi formali, il
probkema è stabilire se nache i decreti posson oessere fonti di diritto penale? Si la corte
costituzionale ha sempre riconosciuto che rientrano nel concetto di riserva di legge in senso
materiale, ma la questione non è così semplice perché indubbimnte possono esserci conseguenze
sul piano delle garanzie: es. Immaginiamo he attaversp il decreto legge, i lgoverno introduca una
serie di nuovi reati, il decreto legge entra in vigore immediatamente subito dopo la pubblicazione in
GU, introduce nuove figure di reato e proviamo a pensare che una persona commetta uno di wuei
reati introdotti ex novi dal decreto legge, la persona viene condannata a tre anni di reclusione. Il
decreto legge ha un’efficacia temporanea. Passano i 60 gg, il decreto legge decade perché non
essendo converito in elgge, il decreto legge decade con perdita di efficacia ex tunc, ma quel signore
condannato proprio per quel reato previsto dal decreto legge, che fine fa? Rimesso in libetà, chi
glieel restiuisce quei giorni in cui è stato in carcere, attraverso questo esempio si è messa in evidenza
il rischio che determina il fatto che la rsierva di legge comprenda anche gli atti avente forza di legge.
Questo è uno dei rischi che può accadere, se il prinicpio di riserva di legge ha una rartio alla base di
garanzia, la garanzia massima sarebbe intednere in senso assoluto e riservato solo alla legge formale
del parlamento, l’ordinetamento della cote costituzionale è pcifico nel riconsocee la legittimazionead
emanre norme penali anche nella c.d altri arti aventi forza di legge

20/10

I corollari del principio di legalità

Se già c’è il principio di legalità(secondo comma dell’art.25), ma se questo principio è fissato in una
norma costituzionale che è al vertice, che bisogno c’è di questi altri sottoprincipi o corollari.
Se in questo concetto di legge faceste rientrare qualsiasi strumento normativo, anche la normativa
secondaria, il principio di legalità verrebbe aggirato.

Norma penale che possa essere introdotta da una circolare del ministero, ragion d’essere di questi
sottoprincipi nel rendere più forte i più generale principio i legalità che è quello dell’art.25 secondo
comma

Principio della riserva di legge: osa intendiamo risefva legge? Norma costituzionale affida una
materia alla disciplina della legge formale. Le conseguenze della risefva di legge si possono notare in
negativo(la riserva di legge esclude le forme subordinate) o come un obbligo per il legislatore di
disciplinare con precisione per limitare quelli che sono gli spazi di discrezionalità. La ratio della riserv
di legge è garanzia oggetto della riserva sono le c.d. norme incriminatrici. Sono estranee alla riserva
di legge kle materie come le cause di giustificazioni.

In virtù della ratio politica di garanzia la riserva di legge non può che esseere assoluta o quanto mno
una riserva di legge che sia tendenzialmente assouta, per quanrto possibile la creazione di norme
penali deve avvenire solo attraverso la legge formale o attraverso quegli altri atti che hanno forza di
legge(decreti legge e decreti legislativi). Quando l’art.25 secondo comma precisa la riserva di legge,
vuole ricomprendere anche le leggi regionali(leggi a tutti gli effetti, promulgate dal consiglio
regionale), le legi regionali possono essere fonte di norme penali? Il problema presenta due aspetti,
quando parliamo di norme penali parliamo di norme in generale ma ll’interno ci somo norme
incriminatrici(prevedano norme di reato, art.575 codice penale o quella che punisce il furto), accanto
alle norme incriminatrici esistono quelle che prevedono la causa di giustificazione(es.legittima
difesa), norme che hanno ciascuna una funzione diversa.

Norme incriminatrici: le leggi regionali possono essere fonte di norme penali? Una legge regionale
della rafgione abruzzo potrebbe contenere una sanzione penale? No perché per la ratio politica della
riserva di legge. Fare una nuova legge penale significa decidere sulla restrizione dei beni
fondamentali di una persona, quest’operazione non può che essere riservata allo stato, il nostro è
uno stato unitario. Se fosse consentita a ciascuna regione, di emanare norme penali, vi potrebbe
essere una lesione del principio di uguaglianza. La regione avruzzo decide di emanre una norma
penale per punire in maniera più grave chi appicca un incendio. Qualora ci fosse una norma penale
emanata da una regione e che quindi avrebbe validità all’interno dei confini della regione Abruzzo,
non si verrebbe a determinare una lesione del principio di uguaglianza? Ci sono le ragioni che hanno
competenze ma non possono avere competenza penale e per constatare per noo è sufficiente
arrivare all’art.117 cost.(norma che divide le competenze tra stato e regione), con riferimento al
principio della riserva di leggem sciuramente le leggi regionali non hanno possibilità di emanre
norme penali in quanto l’art.117 riserva la materia penale esclusivamente alla legislazione statale.
Un'altra delle fonti del diritto(anche se oggi ha un ruolo meno impoetante), è quello della
consuetudine , in base ad un comportamento ripetuto nel tempo e ritenuto necessario si crea qeulla
consuetufie diventa legge. Gli illuministi hanno elaborato il principio della riserva di legge, di natura
illuministra. Gli illuministi la inventarono proprio per tenere fuori la consuetudine da unp dei modi di
produzione del diritto, certamente l’art.25 secondo comma dellla costtuzune costituisce uno
sbarramento all’ingresso della consuetudine del diritto penale. Ls legge non pulò essere la
consuetudine, sarebbe un assurdo immaginare una consuetufine incriminatrice, un qualcosa che è
difficile da immaginare, forse il ruolo della consuetudine in diritto penale ptrebbe essere un ruolo di
integrazione, es: la consuetudine potrebbe essere indviduata per definire le regole di prudenza o di
di diligenza o perizia. Non ha nessun valore la c.d consuetudine abrogratice, facciamo riferimetno
alla progressiva e continua non applicazione di una determinaat norma incriminatrice, quando
parliamo di un fenomeno che nel nostro ordinamento non può esistere , perché è vero che ci può
essere l’abrpgazione di una norma, che elimina la norma precedene . Siamo in un sistema basato
sulla legalità formale, non serve a niente invocare in certe situazioni una consuetudine abrogrative,
sarebbe una defuetudine, quella norma non si applica più, finch quella norma è vigente, che ha
vigore, quella norma può e deve essere applicata. L'esempio è che una legge del 1925 , in base a
questa legge lo studente che presenta alla sessione di laurea una tesi che sia copiata commette un
delitto. Funchè non c’è una norma successiva che abroghi questa legge del 25, il reato resta vigente
e nulla rileva il fatto che la norma è stata raramente applicata, non significa niente! Si presentoò il
fatto qualche anno fa. La decisione fu quella di denunciarlo. Il diritto penale la consuetudine ha un
ruolo nullo e non può averlo perché c’è sempre lo sbarramento dell’ar.t25 secondo comma

Sempre in materia di riserva di legge, riguarda le c.d fonti comunitarie, diritto sovranazionale: una
fonte di diritto comunitario può introdurre norme penali o può abrogare norme penali presenti nel
nostro ordinamento? Problema concreto. L'imponente concentrazione degli interessi economico
finanziari due prblemi: la necessità he questi interessi siano protetti , alla base ci sono sempre due
interrogativi . L'UE può per le materie di rispettiva competenza creare norme penali(aventi utilità nel
nostro ordinamento?), le norme oenali itaiane che dovessero essere contrastanti con ls normativa
cominitaria, che fine fanno?

Primo quesito: la risposta è negativa, perché nell’UE né pria la cpmunità europea possono emanare
norme penali, l’attività dtò, nessuno dei trattati neanche quello di Lisbona attribuiva all’UE la potestà
di creare norme penali, l’UE poteba imporre di emanre norme penali , nessuno naroma attribuisce
una potestà legislativa diretta e nessun trattato internaizonale ha ceduto all’UE la c,d potestà penale.
Se il trattato non prevede nulla, ma anche se un trattato decidesse di attribuiee all’UE la potesta per
certi profili vi sarebbe sempre lo sbarramento dell’art.25 secondo comma, quel concetto di legge fa
riferimento alla legge nazionale. La stessa corte costituzionale fa riferimento e parla di limite
costituito dai principi fondamentali, pongoo uno sbarramento e il principio della riserva di legge è
sicuramente un principio fondamentale. Nell’UE la potestà normativa, dove risiede, risiede nella
commisisone , non ci osno i rappresentanti di tutti, la commissione è l’organo esecutivo. Qual è il
ruolo del parlamento europeo: ruolo di proposta, ma le leggi le fs la commissione e se la
commissione europea facesse delle leggi penali, si verificherebbe , si attuerebbe un c,d. Deficit di
democraticità perchè nella commissione non sono rappresentati gli interessi di tutti i cittafini
europei, se in futuro al Parlamento verrà attribuito potere legislativo, allora si potrebbe pensare.
Non c’è dubbio che l’UE non ha potestà legislativa in materia penale, l’UE può suggerire, indurre gli
ordinamenti ad adottare jorme penali sempre attraverso il filtro del parlamento nazionale. Es: si
emana una direttiva su una certta materia e viene specificato che bisogna provvedere a certi aspetti
con norme di diritto penale, ma al direttiva diventa uno strmento attraverso il quale i singoli
ordinamenti degi stati membri vengono indotti ad emanare al proprio intenro norme penali su qeui
determinati aegomenti, se poi i sngoli membri ci potrebbe essere una procedura di infrazioen a
livello comunitario. No intervento diretto del legisaltore europeo, non ha la legittimazione
democratica, questa è la ragione.

Se il sistema comunitario non può creare norme penali, ci possono essere situazioni.

Esempio: c’era la CE. Uno dei principi fondamentali tutelati dalla comunità europea era la libera
concorrenza sul mercato, anche per i beni primari, nel nsotro ordinamento avevamo una norma che
riservava la distribuzione di beni di prima necessità soltanto alle imprese pubbliche. La distribuzione
del latte oggi noi abbiamo un’ampia possibilità di scelta, fino a qualche tempo fs proprio perché era
un bene di prim necessità, poteba essee distribuito da aziende pubbliche comunali, c’era la centrale
del latte. Il legislatore prevedeva una norma incrimiantrice per chiunque avesse distribuito il altte al
di furi della centrale del latte, un’azienda privata che avesse voluto distribuire il latte avrebbero
commesso un reato. Nel corso di un prcoesso dove i titolari di una società erano accusati di wuel
reato di aver distribuito il latte autonomamente, i difensori di queste persone sollevano un a
questioen per cui una norma penale italiana era contrastante con un principio europep(libertà di
concorrenza e di imoresa); avevamo una norma penale emanata dal nostro ordinamento, dall’altra
parte avevamo un principio di diritto comunitario, si crea una situaizone di conglitto(norma penale
italiana-principio comunitario); come si risolve la situazione? No, la norma penale non può essere
abrogata(può essere abrogata da una successiva), l’effetto è quella disapplicazione. La norma italiana
che contrasta con un principio di diritto dell’UE deve essere disapplicata dal giudice. Disapplicazione
dvierso da abrogazione, la norma rimane vigente, ma non può esserre applicata perché darebbe
luogo ad una contrarietà con i principi dell’UE. Tutta quesat situazione non può che ruotare attorno
al principio della riserva di legge(sbarramento alche fonti diverse dalla legge italiana introducano
norme penali).

Corollari del principio di tassatività.

Il principio di tassatività rioguarda la tecnica legislativa con la quale sono formulate le norme penali,
quando parliamo di principio di tassatività parliamo della formulazione tecnica della norma, scopo:
limitare la discrezionalità dell’autorità giudiziaria. Lo scopo:salvaguardare ciadcun di cittadino da
possibil abusi da parte del potere giudiziairio. Pensiamo ad una norma imprecisa, di difficile
interpretazione perché redatta in modo molto contosto, il principio di tassatività sia un principio
diretto al giudice attrabers il quale si impone al giudice una applicazione della norma limitataa a
quanto previsto dalla norma stesso, è anche un monito diretto al legislatore: cerca di fsre norme
penali precise, alcuni studiosi com il prof. Menucci preferisce definire questo principio “principio di
precisiome” della norma penale, tassatività, determinatezza, precisione, tutti sinonimi di una
esigenza fondamentale.

N.B; pensa serve ad orientare il comportamrnto dei cittadini.

In che modo viene orientato al meglio il comportamento dei cittadini? Il cittadino è più portato ad
osservare una legge che sia precisa in quello che chiede, la determinatezza è un criterioo
fondamentale che serve per far funzioanre da guida la norma. Più il cittadino può distinguere tra
quello che è lecito e illecito, meglio è , cresce il rapporto di fiducia tra stato e cittadino.

Le leggi spesso sono frutto di compromesso di ambiguità di fondo e spesso la norms partorita dal
parlsamento è una norma difficile da comprendersi. Di frotne ad una orms di difficile di
interpretazione si potrebbe sostenre che si è violata quella norma, perché non se ne comrpendeva il
contenuto? C'è un principio che viene diffuso a livello sociale, anche le persone con un basso di
istruzione(la legge non ammette ignoranza), art.5 del codice penale specifica che nessuno può
invocare a propria scusa l’ignoranza della legge penale, in abse a uesto principio, no . Però è anche
vero che è un problema reale che non incide tanto sull’ignoranza, ma può incidere sulla volontà: se
l’ho fatto, ma senza volontà cattiva, senza volerlo, la scarsa tassatività.

Esempio che abbiamo di fronte ai palazzi di giustizia: art. 609 bis(violenza sessuale) problema, il
concetto di atto sessuale, cos’è? Io mi posso porre una serie di varianti, per es, il bacio dato con
violenza , voluto è o no un atto sessuale? Il c,d palpeggiamento è o no atto sessuale? Le conseguenze
non sono così trascurabili(punite dai 5-10 anni), il concetto di atto sessuale che indubbiamente
rispetta poco quest’esigenza di precisione. Si riflette sull’applicazione della norma.

L’omissione di soccorso(593 codice penale).


Caso realmente verificatosi: un medico si trovava in una stazione e asprttava di partire , per telefono
avvertono che a bordo di un treno che sta per arrivare c’è una persona che ha bisogno di cure,
riconosxono che quello è un medico e gli chiedono di aspettare l’arrivo del treno, io purtroppo devo
psrtitr con un altro treno, non posso aspettare. La polizia ferroviaria denuncia questo medico per il
reato di omissione di soccorso. Noi penalisti dobiamo cercare c’è stata o no il reato di omissione di
soccorso? Tutte le codnotte previste dall’art.593 che richiedono un rapporto immediato , imbattersi
di trvoare una persona bisognevole di soccorso, nel caso del medico che ha rifuutato di attendere si
può far rientrare in questa condotta? Il giudice si deve attenere al valore delle parole utilizzate per
costruire questa norma, il fatto storico rientra nei confini di questa norma incriminatrice? C'è un
principio del dirttto europeo, principio di previdibilità(ciascun cittadino deve prevedere quello dhe
potrà accadergli se rispetta o no le norme), ai fini della realizzazione di questo pricipio di
previdibilità, l’esigenza è un qualcosa di ineliminabile, certo , a volte le leggi dono il frutto di
tendenze compromissorie, si ma non si può paragone un atto di violenza ad una carenza sotto il
vestito, sono entrambi atti, ma possono essere ricompresi in questa espressione atto sessuale? In
entrambi i casi p stata violata la dignità di una persona, ma i fatti sono diversi. Un conto è quando il
legislatore utilizza costruire una norma incrimiantrice quelli che sono elementi
descrittivi(es.omicidio, elementi che si possono comprendere in maniera diretta attraverso
l’esperienza comune, nell’elemento descrittovo uomo, si intende l’esssere umano). Tra le varie
tecniche che il legislatore può utilizzare per formulare una norma incriminatrice, weulla degli
elementi descrittivi è la più efficace. Diverso è il discorso dei c.d elementi normativi: possono non
essere del tutto precisi, ci sono elementi normativi giuridici o extragiuridici(per la comrpesione far
riferimento ad altri rami)

Esempio: norma sul furto il legislatore ha utilizzato il concetto di altruità della cosa, elemento
normativo giuridico perché noi per capire se una cosa è o npn è altrui , dobbiamo fa

La norma sugli atti osceni: afferma l’art.527 configuravano un reato. Concetto di oscenità, l’art.529
tenta di fornire una definizione che ci soddisfa poco. Lasciava aperto uno spazio discrezionalità
massima che il cd. Giudice bacchettone avrebbe potuto ocnsiderare osceno un atto, gesto,
comportamento, rivista, che invece un giudice dalle vedute più aperte avrebbe potuto considerare
normale o osceno. Il difetto di tassatività si riflette poui su quelle che sono le possibili conseguenze
in sede di applicazione di una norma. 1974-75 in quegli anni frutto . Verso la metà degli anni 70
cominciò a diffondersi una moda che era un modo di liberazione, prendere il sole sulle spiagge
senxza reggiseno. In quegli anni ci furono delle pronunce di giudici diverse perchè alcuni giudici
chiamavano i carabinieri a constatare questi fatti. In alcune situaizoni un giudice condannva per atti
osceni, altri giudici, questo dipendeva da quella estrema precisione dell’art.529 i nrapporto al 527
forniva del concetto di oscenità. Era più difficile la previdibilità di una decisione giudiziaria, per il
cittafino era più difficile scegliere quale comportamento tenere , sapere con chiarezza quello che
costituisce reato e quello che non costituisce reato.

Lezione 22/10

Tassatività: linguaggio indiscutibile, questo principio di tassatività/indeterminatezza non è un


principio fine a se stesso, maggiore è il grado di chiarezza de testo legislativo, maggiore è l’adesione,
la conformazione del comportamento dei cittadini a quanto previsto dal legisaltore. Alla base di
questi principi vi è una ratio di garanzia, questi principi non sono semplici paletti burocratici da
rispetta. Il legislatore deve essere scrupoloso e fare attenzione sul contenuto delle norme. È un
principio diretto all’interprete(il giudicie, in che termini è un princopio diretto al giudice? Il giudice si
deve attenre al significarto della nma che se non esprime un cocnetto chiaro i problemi emergono.
Che conseguenze porta il mancato rispetto del principio di tassativirà del testo penale? Es. Sentenza
corte costituzionale ja dichiaratocostituzionalmente illegittima una norma del codice penale proprio
per difetto di tassatività e determinatezza della norma. Il testo dell’art.603 riguarda il reato di
plagio(=determinare, copiare una certa cosa), molti autori di canzoni vengono accusati di plagio
perché usano testi presi da altri. Cosa prevedeva il delitto di plagio? Risalta subito la gravità della
pena.

Questa norma intendeva punire coloro che attraverso una forte personalità, attraverso una serie di
affermazioni o prospettazioni metteva sotto il proprio dominio un’altra persona. Il plagio plasmare la
personalità di un altro uomo cercando di farlo quasi a propria immagina e somiglianza. La vicenda da
cui è scaturita la sentenza, fu una vicenda si sviluppò a Roma e riguardava un giovane che aveva
secodno l’accusa determianto in un’altra persona un totale stato di soggezione(1977-78), c’era di
mezzo anche se non in maniera espressa, c’era una questione di omosessualità. L'autore di questo
fatto era un professore che secodno l’accusa aveva provocato in un suo discepolo un totale stato di
soggezione, inizia un procedimento penale proprio per l’art.603 finchè la questione non viene
portata all’attenzione della corte costituzionale, ci si arrivs èerchè la difesa dell’imputato dice che
l’art.603 è una norma che contrasta con il principio di tassatività, determinatezza. Questo è il primo
caso in cui la corte ha dichiarato costituzionalmente illegittima in contrasto con l’art.25 secondo
comma della costituzione.

Principio di tassatività: noi ricaviamo dall’art.25 secondo comma, questa legge deve essere chiara,
dettagliata in quella che è la specificazione dei comportamenti. Qual è il ragionamento della corte
costituzionale? Questa sentenza è pubblicata(uno dei materiali in pdf consiste nella sentenza). è una
sentenza importante ai fini della comprensione di che cos’ èil principio di tassatività e di
determinatezza.

Il giudicice a quo ha sollevato la questione di legittimità costituzionale: invio la questione che


dichiaro non manifestamente infondata la invio alla cognizione della corte costituzionale.

Una norma di uesto geenre può essere applicata (603 codice penale), santone , mago , di quello che
dice di avere visioni e quindi raduna fli adecti per fargli fare quello che vuole lui. “stato di
soggezione” ci potremo far rientrare anche l’incipit della corte costitzuonale situazioni legittime, es:
lo stato di innamoramento nei confronti di una eprsona a volte non ci porta ad essere in totale o
quasi stato di soggezione.

Ma perché tra maestro ed allievo non ci può essere una situaizone in cui l’allievo è tutto preso
dall’ammirazione per il suo dominus, e quindi tende ad appiattirsi su quelle che sono le idee del suo
professore, maestro, atteggiamento del tutto consueto. Norme di questo genere danno al giduice
uno spazio immenso, il giudice può decidere aerbitrariamente, ma c’è un altro aspetto, mettiamoci
dal lato della pwrsona che viene accusata di questo rearto, come riuscireste a difendervi da
un’accusa così sfuggente? Questo è il rischio delle normw così scarsamente precise, percorso che ha
fatto la corte costituzionale. Sentenza che si conclude in modo semplice, la formulazione letterale
dell’art.603 prevede un’ipotesi non verificabile non essende né individuabili, né accetabili per ridurre
la persona in totale stato di soggezione. La norma non è che facesse riferimento al fatto che il
plagiato dovesse essere un burattino, proprio questa situazione di incertezza ha portato la corte
costituzionale con la semtenza del 9 aprile 1981 a stabilire questo: illegittimità della norma per
contrasto con l’art.25 della costituizione.

Terzo sottoprincipio: divieto di analogia in diritto penale.


Il divieto di analogia rappresenta uno snodo fondamentale di tutto il principio di legalità. In cosa
consista l’analogia? Procedimenti legislativi per applicare il diritto, procedimenti di tipo logico,
l’interpretazione(es. Nell'ultima lezione abbiamo fatto esempip di interpretazioni, a volte
necessario), di fronte all’art.575 del codice, anche se non ci accorgiamo, attività interpretativa la
facciamo.

Noi intendiamo il termine “uomo” lettermalmente uomo=maschio oppure il concetto di uomo è un


concetto di carattere generale ceh comprende l’uomo, bambino, anziano. Questi ragionamenti sono
procesimenti logici che si chiamano interpretazione, l’interretazioeè un qualcosa di inevitabile. Che
cosa differisce per l’analogia? Qual è la differenza tra interpretazione e analogia? Tutti e due sono
procedimenti logici, l’interpretazione non agigunge a quello che è il significato proprio della norma.
Nel momento in cui andiamo alla ricerca del miglior significato di attribuire, l’art.575 intende uomo
nel senso di essere umano, altrimenti sarebbe una norma assurda che non potrebbe essere pensata
in un ordinamento.

Cos ‘è l’analogia? Sempre un proceidmento di tipo logico per applicare il diritto, è il meccsnismo con
il qale vengono risolti i casi non previsti dalla legge e perché? Non esiste un legisaltore così perfetto
da poter inserire , che possa emanare leggi che prevedono in adtratto tutti i casi che si posson
presentare, ecco che a volte si procede attraverso il procedimento analogico, esistono due forme di
analogia? C.d analogia legis(disiplinare un caso non previsto dal legisaltore facendo riferimento ad
un caso specifico) e analogia iuris(io la disciplino ricorrendo ai principi generali).

L'analogia è uno strmento utilizzato normalmente dal legisalreo, il ricorso all’analogia nel diritto
penale è problematico che solleva delle perplessità. Parlando del principip di legalità abbiamo
accertato che ci sono due modi di intendere il p.legalità in senso formale8scelto dal legislatore e
sostanziale. Il nostro ordinamento ha optato per il principio di legalità in modo formale, assicura il
maggior ambito di libertà.

La sentenza del 2020 riguarda un caso non previsto dalla legge: una persona viene imputata di vari
reati, tra cui quela di impropriazione idnebita, sul presupposto che si sarebbe impossessata di alcuni
dati informatici. In diritto penale si parte sempre da un fatto materiale. C'è un dipendente di una
società al quale viene consegnato un pc portatile per svolgere le sue manzioni, su questo pc vengono
inseriti tutta una serie di file con una serie di dati(dlela clientela, gli ordinativi dei vari clienti), questa
persona lavora per questa società, dopo entra in lite con la società, viene assunto da una nuova
società, prima di riconsegnare il pc portatile dell, lui memorizza tutti quei dati inseriti nell’airdisc lo
memorizza su un disco portatile, poi formatta l’ardisc che restituisce alla soceità. Mptivop di questa
condotta è che essendosi copiato tutte le informazioni lui le ha passate alla società concorrentre che
poteva rubare i clienti alla soceità originaria, per questo fatto viene denunciato e i ltribunale di
Torino condanna questo personaggio per il reato di appropriazione indebita.

L'art646 il reato che punisce l’appropriazione si riferisce al denaro o ad una cosa mobile? Il dato
informatico è una cosa mobile? Il cd non è altro che il piatto dove vengono memorizzati i dati
informatici. Cosa richiama un concetto di tatitività, nesusno di noi può toccare un dato informatico,il
cd è una cosa ma è il supporto del dato informatico. Il tribunale di torino e poi la corte di cassazione
hanno superato il problema ma hanno detto che in una sorta di interpretazione, però dice la core il
dato informatico è paragonabile ad una cosa mobile. La corte fa un procedimento di tipo analogico
perché applica l’art.646 del oice penale lo applica ad un caso simile non previsto dall’ordinamento.
Sostiene la corte di cassazione possiam oequiparare la cosa mobile al dato informatico, il dato
informatico è una cosa mobile. Siamo all’intenro di un sistema a legalità formale,
Preleggi(precedenti al codice civile), all’art.14 viene proprio previsto che le leggi in psrticolare le
penali non si applicano al di fuori dei casi previsti. Non si può fare ricorso all’analogia. Se andiamo a
leggere l’art.1 sel codice penale contiene un avverbio: “espressamente”=deve essere previsto in
modo chiaro , esplicito, e allora si può far ricorso all’analogia? No. Che valore vincolante possono
avee queste normi se non sono norme gerarchicamente sovraordinate? Questo divieto di analogia il
cui pericolo, principio che ha alla base una ratio garantista, ma questo divieto di analogia è o non è
recepito a livello costituzionale, soo se fosse recepito sarebbe un principio irrinunciabile? Se il
divieto di analogia non è nella costituzione, una legge ordianria potrebbe derogare, viceversa se noi
giungesime a sostenre è recepito anche a livello costituzionale, onere per il legisaltore ordinario
qualasiasi applicazione potrebbe essere considerata illegittima.

Leggendo l’art.25 secondo comma noi non troviamo dei segnali, non si riporta un avverbio
come”espressamente”. Allora se espressamente non troviamo delle tracce non possiamo che
ragionare in un altro modo<: se l’analogia ofsse prevista dalla costituzine, che problemi si
crerebbero?

Il divieto di analogia pur non essendo previsto esplicitamente dal secodno comma è comunqeu
recepito , costituzionalizzato perché altrimenti si metterebbero in forse tutti gli altri sottoprincipi
compreso quello di legalità. In che cosa consiste il principio di stretta legalit°? Nessuno può essere
punito se non in forza di una legge, se noi dessimo implictamente la possibilit di ricorree all’analogia,
la agaranzia del cittadino verrebbe meno, se un giudice potesse applicare un divieto, questo sarebbe
un modo per arginare il principio di legalità , noi cittadfini no nsaremo mai sicuri di non commettere
reati, perché i reati potrebbero essere creati dal giudice. Con l’analogia si esce fuori dai confini della
norma penale, quel caso concreto in nessun modo può essere ricompreso nella norma. Anche con
l’interpretazione estensiva si resta nell’ambito della norma, anche se il ocncetto di uomo viene
allargato fino al suo estremo significato, ma rientra. Nel momento in cui diciamo che i ldato
informatico è una cosa kbile, non è lo stesso procedimento logico, qui stiamo creando un’altra
norma non è reato oslo chi si appropria del reato, ma è reato appropriarsi di un bene immateriale,
perché i dato informatico è un bene immateriale.

Non possiamo non riconsoxcere che il divieto di analogia per la legge penale è un divieto recepito
anche al livello costituzionale perché se così non fosse, crollerebbe tutto il principio di legalità che
pacificamente è previsto all’art.25 secondo comma costituzione

N.B: analogia no scritta nella costituzione, ma come se lo fosse.

Il divieto di analogia è un divieto che dobbiamo ritenre assoluto o l’analogia a volte può essere
utilizzata anche in diritto penale? Alcuni sostengono che l’analogia non può mai essere applicaya, se
noi intendessimo l’analogia in termne assoluto sia incriminatrici che non. Vi è un altro orientamento
che specifica che in alcune situazioni l’analogia è un procedimento consentito anche in diritto
penale. Perché? Qual è la ratio dell’analogia, una ratio di garanzia , di libettà, di maggore liberta,
perché non ammettere la possibilità di analogia nel caso delle norme di favore? Le nore di favore
sono le norm che ampliano la libertà del cittadino. Le nor me di favore sono norme che non incidono
sulla situazione giuridica del cittadino ma la ampliano.

Esempio: riguarda il caso della legittima difesa: causa di giustificazione cui discipina è prevista
all’interno del codice penale. Art.52 del codice penale è proprio la norma che stabilisce la legittima
difesa e di questo tenore
Se una persona agisce in legittima difesa ovviamente e comemtte un fatto che in altre situzizoni
sarebbe reato, in quel caso non è reato. La legittim difesa è ascrivile al concetto di norma di favore, si
tratta di una causa che esclude l’antigiuridicità.

Se io uccido il mio aggressore, se io uccido il rapinatore io commetto un omicidio dal punto di vista
materiale, ma proprio perché esiste una situazione di legittima difesa non vengo punito.

Questo divieto di analogia costituzionalizzato, è un divieto assoluto per tutte le nor e di diritto
penale? No, in alcuni casi, l’analogia in diritto penale si può applicare quando non vada ad incidere
engativamente sulla sfera di libertà del cittadino, perché la ratio del divieto di analogia è una ratio di
garanzia.

Esempio: caso della donna maltrattata negli USA, all’interno di un appartamento vi sia una donna
che viene costantemente maltrattata dal marito, donna esausta nel subire queste violenze, decide di
reagire , ma non può perché fisicamente è molto più forte di lei ed è un violento, qualsiasi forma di
reazione sarebbe inutile. La donna una sera che il marito torna ubriaco si addormenta sulla poltrona,
quando il marito è nel sonno, la donna uccide il marito. Problema : la donna ha agito in stato di
legititma difesa? Qui manca la c.d. attualità del pericolo(art.52 del codice penale, mette dei paletti
precisi e quindi non p punibile chi ha commesso il fatto per e... contro il pericol oattuale), il pericolo
deve essere incombente, proprio in quel momento, la donna potrebbe dover rispondere del reato di
omicio con tutte le attenuanti. È vero che l’art.52 pone il limite dell’attualità del pericolo ed è
sacrosanto che in quel momento non c’è nessun pericolo attuale perché il marito è ubiraco. Ecco che
qui foese si potrebbe applicare la causa di legittima difesa fsacendo ricorso all’analogia(caso non
previsto dalla norma), la donna è comunque in una situaizone di pericolo, ma se volesse reagire lei
non potrebbe mai fsro perché c’è una sproporzione notevole, quello è l’unico modo per reagire ad
una situazione. è un analogia a favore del reo, in binam parte. Possiamo utilizzare l’analogia solo
nelle norme di favore(quando l’analogia determini una situazione favorevole per il reo). Applicando
analogicamente l’art.52 del codice penale noi non verremmo a punire questa donna, arriveremmo a
non punirla soltanto grazie all’applicazione analogica dell’art.52 i risolve in un procedimento logico
che finisce con una situaizone favorevole al reo, cosa diversa procedimento analogico della corte di
cassazione.nel caso di applicazione dell’art.52 a fsvore del reo. Il divieto di analogia in diritto penale
presenta un carette non assoluto, ma relativp, l’analogia è consentita solo wuando si parla di
analofgia in bonam parte(=fsvorevole al reo). I corollari del principio di legalit°: principio di legalità,
al cui contorno(p.riserva di legge, tassatività e determinatrezza e principio di analogia).

Principio della irretroattività della legge penale(ultimo dei sottoprincipi): ci rimanda all’art.25
secondo comma della costituzione. Questa espressione”prima”sancisce il principio di irretroattività
della legge penale, ha origini illumninistiche, non è un qualcosa introdottto ex novo introdotto dal
48, ed è una regola generale nel nostro ordinamento, contenuto già nell’art.11 delle disposizioni
sulla legge in geenrale. Per l’intero ordinamento giuriico il divieito di irretrettività è previsto art.11,
soltanto per la materia penale questo principio ha rilievo anche costituzionale. Con rifeirmenro agl
ialtri rami il legislatore ordinario può derogsre, per la legge penale il legsialreo non può mai derogare
all’irretroattività. Proprio i lfatto che questo principio è stato introdotto e inserito nella costituzioe,
questo costituisce della matrice liberal garantista di questo principio. Ispirato ala garanzia della
libertà personale del cittadino nel confronto del potere politico. Il fatto che la legge penale non
possa che essere operativa per il futuro, questo amplia il nostro senso di libertà. Un principio così
importante è inserito nella costituzione.

Fatta questa precisazione la materia della successione di leggi nel tempo è disicpinata a livello
nell’art.2 del codcie penale contiene tutta una disicplina di dettaglio per regolare tutti i possibili casi
in cui una legge entra in vigore seguita anche da atri. Esaminare il contenuto dell’art.2”una delle
norme più importanti del codice penale” questo prima comma dell’art.2 non fa che ribadire la regola
dell’irretroattività della norma icnrimiantrice. L'art.11 sula disposizioni della legge prevedeva ua cosa
simile. Il orimo comma riguarda il caso dellle c.d. nuove incriminazioni, nel momento in cui viene
intdotta una nuova figura di reato si applica soltanto per i fatti che avvengono successivamente.
L'associazione per delinquee nel nostro ordinamento fu introdotta nel 1982, sarebbe stato
impossibile applicare l’art.416 bis ad assocazioni mafiose prima dell’entrata in vigore quella norma.

In questo caso con rifeirmento al secondo comma, vi è una dergoa geenrale al principi di
irretroattività, qui ci dice che se un fatto è commesso, ma successivamente la norma viene abrogata,
quest’effetto abrogativo si rfiette anche all’indietro. Questo seocndo comma dell’art.2 consente
l’applicaiblità della regola succssiva i nvirtà della quwale ilfarto concreto non è più conducibile a
quella precedente.

Esempio: reato di atti osceni: art.527 del codice penale, immagianimo che una pesona abbia
compiuto atti osceni prim del gennaio 2016, con un .lgs il delitto atti osceni è stato depenalizzato e
quindi declassato da reato ad illecito amministrativo. Immaginate che una persona venga sorpreso
nel mentre sta compiendo atti osceni , fosse stato sorpreso nel dicembre 2015 e quindi è stato
denunciato per il reato di atti osceni. Tizio e Caio si appartano e all’aperto consumano u rapporto,
passa la pattuglia, li vede e quindi li denuncia per l reato di atti osceni. Nel gennaio 216 interviene un
provvedimento di depenalizzaizone e lo trasforma in illecito amminstrativo. Questo è il classico caso
in cui si applica il secondo comma dell’art.2

Il secondo comma dell’art.2 realizza, dà vita ad una deroga generale al principio di irretroattività. La
norma così come è stata modifica, la norma retroagisce, la nor a entrata in vgore nel gennaio
2016(prevede una sanzione amministrativa), pggi per il fatto di atti osceni è prevista una sanzione
amministrativa, questa norma retroagisce. Quando quelli hanno commesso il reato di atti osceni,
prevedeva una pena detentiva, la norma vigentr in wuel momento era quella penale, però se il
parlamento ha deciso di depenalizzare alcne ipotesi, l’ha fatto perché ritenuto il csmbiamento dei
modi di vita, il costume non riteneva più necessario irrogare una sanzione penale ma ha ritenuto
sufficiente una sanzione di tipo amministrativo. Se il legislatore ha ritenuto che la qualficiazione di
atto osceno come reato fosse non più adeguata per tutelare determani beni, ha declassato
quell’illecito con la qualifica di illecito amministrativo. Il secondo comma parla e afferma del
principio di irretroattività dlela legge più favorevole.

L'esecuzione di quella pena deve cessare, se la sensibilità del legislatore ha ritenuto opportuna
depenalizzare non ha senso che quella persona debba scontare la pena, giustamente il secondo
comma dell’art.2 prevede anche la cessazione dell’esecuzione e degli effetti penali della condanna.

Il quarto comma dell’art.2 riguarda il caso della successioi di leggi modificatrici, signfiica che mentre
nell’art.2 abbiamo una legge posteriore che abroga completametne la legge precedente . Una legge
posteriroe nel 4 comma va a modificare una legge già in vigore; successione di leggi modificatrici, nel
senso che il fatto rimane tale , rimane come reato ma viene cambiata la disciplina, può essere
mutata in senso più favorevole o meno. Un determinato reato è punit con la reclsione da 6 mesi a 3
anni, modifica peggiorativa se si aumenta la pena.

Anche in questo caso il principio che funge da guida è il principio del c.d. fasvor rei , si applica
comuqne la legge più favorevole al reo, in un’ottica di garanzia del cittadino, di favor libertatis, alla
fine sono tutte situazioni che si rifanno al principio di legalità, d’altronde io commetto un reato di
furto, oggi 22 ottobre, io commetto un reato doloso, probabilmete consoco le conseguenze a cui
potrò andare incotnro, imamgnate che per motivi di politica cirminarel, tra una settimana il
parlamento preveda che la pena non deba essre da un oa tre anni ma fino a dieci anni di
reclusione(egge modificatrice modfica in peggio la pena peevista per quel reato), io dovrò se vengo
ritenuto responsabile per la pena che era prevista nel momento in cui si è verificato il fatto.

Io commetto oggi un reato che prevede una pena fino a 5 anni di reclusione, con una legge
successiva viene abbassata a tre anni di reclusione, quello che deve guidare l’interprete è il principio
dell’applicazione più favorevole al reo , indipendentemente se quella legge fosse stata vigente a
quando ho commesso il fatto.

La norma dice, nel secondo comma si dice: se la legge posteriore abroga la legge precedente
necessano anche l’esecuzioni e l’effetto penale. Nel caso del comma 2 il legisaltore ha
completamente eliminato la qualifica di reato, signicia che per la società quel fatto non merita di
essere punito con una sanzione penale e anche se la sanzione penale è stata inflitta ne cessa
l’esecuzone, sarebbe ingiusto far proseuire l’esecuzione della pena

Nel quarto comma la situa è diversa ma non corretta, prevede una disciplina diversa e perché?
Nell'ipotesi del quarto ocmma non si ha un’ipotesi di aborgazione, si ha solo una situauzone di
modifica ma il fatto continua ad essere qualificato come reato. Allora? Salvo che sia stata presentata
riciesta irrevocabile.

La pena da una norma successiva venga ridotta, il fatto continua a rimanere reato, una legge
successiva quello stesso tipo di furto lo punisce da sei mesi a tre anni. Quale norma verrà applicata?
Favor rei ,la pena più lieve prevista successivamente. Attenzione: stessa successione di leggi ma io gi
sono stato condannato per quel furto alla pena di cinque anni e prima che vi sia la successione di
leggi(legge più bassa), la mia sentenza passa in giudicato io non posso fare nientr, continuerò a
scontare la pena precednre , anche se più alta(perché salvo che sia stata pronunciata sentenza
irrevoxabile), è un’ingiustizia? Si, il legislatore l’ha fatto per motivi di praticità: nel momento in cui
una sentenza è cristallizzata, si, poi la legge cambia, punsice con una pena inferiore, ma io non posso
andare a rimettere le mani, mettiamo quindi il limite del giudicato.

N.B Reato diverso da illecito amministrativo

Nell'ipotesi in cui una norma penale vengsa modificata riguardo al quantum non si può parlare di
depenalzzazione, il fatto manitenere illecito alla cu icommissione segue l’applicaizone di una pena
criminale. Nel caso di successione modificatrice si modifica ma i lfatto rimane sempre reato.

Ultima parte del quarto ocmma: salvo che sia stata promunciata sentenza irrevocaibile,qiesta
pacificamene è un ingiutizia, una persona condannata continuana soffrire una pena, qando oggi è
reivsta una reazione da prte dello stsato molto più diversa.

Primo pi la corte costituzionale interverrà per il principio di uguaglianza che non viene rispettata,
principio di parità dio trattamenti. Perché se la pena è più bassa , io devo continuare a scontare
quella vecchia.

Il legislatore degli anni 30 ha messo questa norma , l’ha fatto per una ratio di certezza perché ha
seguito questo ragionamento: se ad ogni modificativa, questo significa che la pena non è ma certa, è
una scelta immorale

Si applica la legge più favorevole, basta che non sia stata pronunciata l’irrevocabilità della senteza, tu
non puoi più impugnarla.
Al quarto comma fa seguito un ulteriore comma: in questo caso i lriferimento è alle leggi
temporanee ed eccezionali. Cosa deve intendersi per legge temporanea e speciale?

Questo comma introduce una deroga alla

Le leggi tempranee: validità predeterminata , la cui validità è limitata nel tempo. Esistono? Si,
soprattutto nel perriodo della pandemia, ce ne sono state tante. Pensiamo ad una legge , disastroso
terremoto che distrugga una città, per prevenire i fatti di sciacallaggio, il parlamento emana una
legge: oggi c’è stato il terremoto, chi commette frti nell’area terremotata la pena per il furto è
raddoppiata, si applica il periodo, il parlamento stabilisce fino a quando vale questa elgge, fatta per
scoraggiare determinati fatti.

Legge eccezionale: limitatag al peridoo in cui perdura l’evento particolare che ne ha detemrinato
l’emanazione, es: le leggi “fin quando dura il priodo di emergenza”.

Il quinto ocmma afferma che se si tratta di leggi temporanne e speciali , non si applicano , per le leggi
temporanee ed eccezionali , c’è esigenza di conservare la deterrenza. Se noi continuassimo ad
applocare i principi normali, se uno commette il furto il 22 ottobre, ma lo stato di eccezionalità
termina il 31 dicembre, io commetto il dfurto posso essere anche condannato per una pena doppia,
ma poi propongo l’appello, il 31 dicembre viene meno la validità della legge temporane e qiando io
farò fra 6 mesi , il giudice dovrebbe applicare quella più fsvorevole, ma se si potesse , verrebbe meno
quell’effetto deterrente alla base della legge, ecco perché non si applicano questi principi precedenti
m, si applica il principio del tempus regimi actum, si applica la norma vigente al mometno del fatto
indipendetemente che fosse più grave o meno, anche quando la situazione che ha dato luogo alla
tempoiraneità della legge dovesse venire meno.

Quinto comma art.2

ultimo comma: Il legislatore ha preso in considerazione la mmateria del decreto legge che però nel
1930 non c’era la costituzione ma soprattutto il regime del decreto legge comoletamente diverso.

Il decreto legge anche se non converito manteneva efficacia nel peridoo di vigenza provvisoria, opggi
l’art.77 della costituzione(la decadenza comporta l’inefficacia dall’inizio , si considera come mai
emanato), non c’è più bisogna del comma dell’art.2

Esempio: immaginiamo i lcaso di un decreto che introduca una huova ipotesi di reatom durante i
peridp di 60gg commette quel reato e viene condannata per quel reatpìo, perde efficacia ex tunc,
cessa l’esecuzione e gli effetti penali di quella codnanna, si può verificasre un caso di successone di
onorme. Il decreto legge vada a modifcare la disciplina presistente in modo più gsvorevole
dopodichè il decreto di legge decade, qual norme si applica? Agli alti fatti continueranno ad
applicarsi le norme più gravi.

Accenno alla validità della legge penale con riferimento alle persone, luoghi , spazio

Seconda parte di martedì: reato

26/10

Vige il criterio di territorialità che a livello tendenziale è la regola che disicplina l’applicabilità della
legge penale nello spazioni, sono soggetti al d.penale tutte le persone che si trovano nello stato
grazie al principio di territorialità. Art.3 e 6 del codice penale. Articolo 3 è la norma che stabilise il
principio di oblbligatorietà della legge penale; parallelamente l’art.6 afferma. Aldilà di questo
l’ambito in cui la norma penale itaoliana trova applicazione esistono in realtà 4 possibili criteri e cioè:
criterio della territorialità, quello più elelementare, second oquesto criterio, la njorma si applica ai
fatti commessi al territorio del e contro chiunque vengo no commessi . Stiamo parlando dei driteri
dove e quando una norma penale italiana si applicano, quello della territorialità è la base. Oltre a
quello della territorialità, abboamo quello della nazionalità, biosgnerebbe applicare la leggwe
italiana a cui a: se u cittsadino francese commettesse nel territorio italiano un omicidio, secondo la
legge francese se seguissimo il criterio della nazionalità.

Criterio della difesa: la legge dello stato a cui appartiene il soggetto passivo del reato: il furto a
danno di un cittadino italiano commesso a New York dovrebbe essere giudicato secondo la legge
italiana.

Criterio dell’universalità: la legge penale italiana si applica dovunque da chiunque e contro chiunque
sia commesso un fatto di reato. Passando in rassegna questi quattro criteri ci si aspetta che noi
dobbiamo decidere, nel diritto italiano ai fini dell’applicabilità della legge penale italiana, quale
criterio segue. Parte della dottrina facendo riferimento ad una norma dell’art.3 del codice , ad una
prima lettura sembrerebbe applicare il criterio della territorialità. In realtà il principio che regola
l’applicaiblità della legge penale italiana è il principio della tendenziale universalità. Perché noi nello
stato italiano si utilizza questo criterio dell’universalità tendenziale? La legge penale italiana è
applicabile a tutti ifatti che essa prevede realizzati ad opera di chiunque.

Prendiamo l’art.7 disciplina una situazione particolare di reati commessi all’estero.

Pensiamo ai c.d. delicta iuris gensium , i delitti contro i dirtti dei popoli; genocidio, discrimnazione
razziale, questi sono delitti che in base ad in convenzione internazionale, ciascuno stato aderente
può punire incondizionatamente e ancora pensiamo al diritto politio commesso all’estero.
Soprattutto oggi la possiiblità che vengsano commessi reati per i quali deve interessarsi la legge
italiana è un’eventualit molto più frequente rispetto a 50/60 anni fa. Che senso ha parlare di
tendenziale universalità della legge penale italiana? L'origine del nostro codice penale è il 1930,
peripdp on italia dichiarata la dittatura, c’è una volontà a livello potenziale di estendere il più
possibile il dominio dello stato italiano. Insieme con queste ansie di dominio c’è anche l’idea che la
legge itaoiana disciplini tendenzialmente tutto. Queste sono regole che tendenzialmente valgono
quando latinano altri ordinamenti.

Esempio: il caso Regeni , l’omicio del cittafino italiano avvenuto in Egitto. Inziiato il processo al
tribnale di Roma scorsa settimana; oppure per es. L'omicidio più di 10 anni fa della giornalista
Matiagrazia Cuturi iccisa in Afghanistan per svolgere servizi giornalistici, non possiamo speriamo in
casi di . Oggi la materia di reati commessi all’estero è una materia sensibile, aldilà di quello che
appare il principio che disicplina l’applicaiblità della legge penale italiana è tendenzialmente quello
dell’universalità, il principio è quello tendenziale universalità.

Il fatto che l’offeso sia un cittafino italiano è solo un caso.

Caso: nel 1985 a bordo di una nave da crociera, si chiamava Achille Lauro, dopo aver lasciato il porto
di alessandria viene dirottata da un gruppo di terroristi palestinesi, prende un passeggero di questa
nave che era un cittadino americano e questo cittadino a bordo di una anave da crociera italiana
viene ucciso per sottolienare il fatto che loro stessero facendo sul serio. In questo caso si è
intentanto n rocesso penale nei confronti di questi terroristi, la persona offesa non era un cittadino
italianp, non si guarda a wuella che è la nazionalità, ma si guarda alla nazionalità degli interessi offesi
a prescidnere da chi sia la persona offesa.
Su questo punto possiamo chiudere chein linea di massimo a titolo tendenziale il criterio è quello
dellè’universalità a titolo tendenziale.

Leggere articoli 9-10: la legge penale non si applica se i fatti sono delitti puniti con pena pecuniaria o
con limiti di pena inferiori. A volte per i fatti commessi all’estero ci sono ostacoli di natura
processuale: es. Artt-9-10 richeddeno la preenza dell’autore del fattp nel territorio dello stato. Ci
confermano che il driterio a cui si è ispirato il legisaltore italiano è il criterio dell’universalità

Quando parla di cittadini(si sottointende il cittadino italiano)

Quando si parla di territorio dello stato a che cosa facciamo riferimento? Il territorio dello stato è
segnato, delimitato dai confini, definito dall’art.4 secondo comma. Questa è per così dire quella che
in diritto internazionale si chiama legge della bandiera: delitto ocmmesso a bordo di una nave che ha
nazionalità italiana, quel delitto si ha come se fosse commesso nel territorio dello stato quando la
nave si trova in acque internazionali. Il dirottamente di Achille Lauro, quell’omicidio è stato
giudiciato in Italia perché la nave era italiana e si trovava in acque internazionali.

N.B: Oltre le 12 miglia ci troviamo in acque internazionali

Esempio: il furto che avviene a bordo di una nave militare che si trova nel mar della cina, viene
punito dalle legge italiana indipendentemente dal fatto che la nave si trovi

Caso Marò: militari che erano a bordo di una nave commerciale hanno uccido due pescatori indiani
scambiati per priati, fu un caso internazionale, si discuteva sul fatto se l’omicidio fosse venuto
all’interno o al di fuori delle acque italiane, era importante chi si sarebbe dovuto occupare di quel
determianto fatto di reato.

Non c’entra nulla la nazionalità di chi commette il reato(perché l’art.3, lo spaccitore nigeriano
commette un reato e indipendentemente dal fatto che lui ha una nazionalità diversa, viene punito
secondo la legge italiana.

Ma quando un reato si considera commesso nel territorio dello stato? Riferimento art.6. quando si
considera un reato commesso nel territorio dello stato? Il secondo comma art.6 è sufficiente che un
frammento del reato sia commesso nel territorio dello stato per poter affermare la competenza
dello stato italiano a consocere di quel reat. Quando una parte dell’azione, nei reati a forma
vincolata, basta che un frammento d’azione viene comoiuto in Italia: tizio all’intenro del confine
italiano esplode jn colpo di pistola verso caio che si trova in territorio austriaco. Aziome che si
compie in italoia e il risultato che si compie in austria. È sufficiente che una parte i questo reato sia
syato commesso in italiano e fa consdierare il reato commesso nel territorio dello stato. Il classico
pacco bomba che viene spedito dalla francia ed esplode quand oarriva al destinatario in Italia, il
reato si ocnsidera commesso in Italia, un oezzetto del reato è stato comunqeu commessp in Italia, ci
son una serie di reati puniti incondizionatamente senza bisogno di nessuna condizione, quali sono
questoi reati? Quelli citati dall’art.7(dei numeri dal’1-aò 4). Es: delittoi contro la personalità dello
stato(Colpo di Stato-attentato), falsificaizone di banconate che viene realizzato in una centrale di
falsificatori in Germania, il reato amche se commesso all’estero è punibile incondizionatamente da
parte della legge italiana.

Riguardo ai cd. Delitti politici commessi all’estero. Quando psrlo di deltto politico fsccio riferimento
all’aet.8 . Il caso Regeni viene consdierato pacificamente un delitto politico, i presunti responsabil isi
questo diritto sono cittadin iegiziani che fanno parte dell’estabilishment egiziano, per poter
procedere conto queste eprsone c’è stata la richiesta per ragioni di opportunità.
Nozione di delitto politico: viene esplicato al terzo comma dell’art.8, norma di interpretazione
autentica, la definizoone ce lo defisce lo stesso legislatoe. All'interno di questo comma dell’art.8 ci
sdono diverse nozioni, la prima parte si riferisce ai c.d delitti oggettivamente politici, dobbiamo
intendere quel delitto che offende la sicurezza, l’interità territoriale di quello stato, diverso è il
delitto soggettivamente politico. Ultima parte: motivo politico. Il delitto soggettivametne politico è
un diritto ocmune che viene strumentalizzato per scopi politici. Quella giornalista lo aveva fatto per
commentare e quello che faxevno le trippe della coalizione, sono stati fatti scendere dalla macchina
e uccisi, questo è un classico caso di delitto soggettivamente politico: diritto comune: omicidio ,
motivato da ragioni politiche(in querl momento i talebani volevano dare un segnale a tutti lgli stati
per far vedere vome fosse attiva la loro presenza sul territorio, che loro dominavano il territorio,
hanno pensato ad, proprio per questo motivo gl iassassini soni stati processati e condannatu al
tribunle di Roma. L'Obiettivo aveva un significato particolare.

L'operatività di qualsiasi norma penale sul territorio, non confondiamo ragioni di diritto diplomatico
o diritto internaizonale con quelli che sono di applicabilit penle.

Esempio: delitto commesso a Roma all’intenro dell’ambiasciata degli USA. Un qualsiasi reato, reato
di violenza sessuale che un dip0endente dell’ambasciata pone in essere , i fatti avvengon oall’interno
dell’ambasciata, quel reato amesso che si sia verificato,viene punito con quale norma?
Pacificamente con la norma italiana perché l’ambasicata anche se ambasciata straniera , è territorio
dello stato ospitante? In un’ambasciata straniera le nostre forze di polizia non possono scegliere,
possono solo chiedere il permesso, ma se inseguono un terrorista latitanre, se l’ambiasciatore non
da il consenso, le forse di polizia di uno stato non possono entrare. Questyo non signficia che qualora
si fscesse una denuncia e la persona che p stata abusata sessualmente, il processo per qel fatto è un
proesso che si fa in Italia seocndo la legge in Italia. Attenzione a non cofepndere prerogative di
deititto internazionale , la norma che si applica anche per i fatti comemssi all’intenro
dell’ambasciata, fatti che bengono puniti secondo la legge italiana, anche il territorio dell’ambasciata
è territorio dello stato italiano dove ci sono altre garanzie. Questi sono i limiti dal punto di vista dello
spazio.

Esistono altri limiti che riguardano le persone(validità personale della legge penale).

Art.3 del codice: principio di obbligatorietà ,ella parte finale del primo comma vi è una clausola di
salvezza: afferma che vi sono delle eccezioni, le eccezioni non sono deroghe, queste situaizoni
riguardano la sottrazioe di un soggetto all’applicaiblità di una pena. Riferimento alle immunità
penali. Cosa sono le immunità penali? Serie di situaizoni disomogenee tra loro , certe immunità
hanno un carattere assoluto , si estendon oa tutti i reati, l’immunità : oggi con i cvaccini sentiamo
spesso parlare di immunizzazione, immunità penale, situaizone in base alla quale uan eprsona o
categorie di persone sono esenti dal rispettare la legge penale. La ragioe di esistere di queste
immunità, risultato del bilanciamento di interessi in conflitto. Esigenze di tutela di tutta una serie di
relazioni internazionali, proprio il bilanciamento tra quedte due diverse eigense: immunià del
presidente della repubblica che discende dal diritto pubblclo interno, presidente della repubblia
seocndo l’art.90 risponde di tutti i reati ad eccezione dell’alto tradimento o attentato alla
costituzione dove c’è responsaiblità peja, pensiamo all’immunità dei mmebti del parlamento, hanno
immunità assoluta di tipo funzionale, hanno garanzie sulla libertà personale per salagusrdare
l’indipendeza del parlamento. Il parlamentare che esprime nel corso del suo mandato idee o pensieri
, lui immune se agttraverso la manifestazione di un pensiero, idea riesce, può offendere qulcuno.
Querste sono le immunità che discendono dal diritto pubblico interno, qual è la persona in assouto
immune? Sommo pontefice, papa , scaturisce dal trattato tra l’Italia e lo stato vaticano del 29.
Gli ambasciatori in Italia sono soggetti immuni dalla legge italiana, disacende dal ditrito
internazionale, l’immunità rende completamente libero l’ambasciatore nell’esercizio delle sue
funzioni.

Il figlio dell’ambasciatore di un certo stato invesyte una persona per le strade di Roma, quel soggetto
è immune anche se è un omicidio stradale, i lfatto che fosse immune lo rende immune dal rispetto
della legge italiana ma il figlio verrà comuqneu punito per l’omicidio stradale secondo le norme del
suo ordinamrnto, perché mon deve rispettare le norme dell’ordinametno italiano? Sono fatti
frequenri ,i militari stranieri che si trovano in missioni ufficisli in Italia, sono esenti dalla legge penale
italiana.

Quando due areoplani dell’arenautcia decollati, nel corso di un’esercitazione perché stavano
giocando, mentre si trovavano sui cieli del trentino si sono abbassati eccessivamente e con una aprte
di ala hanno tranciato i cavi di una funivia, provcando la caduta, ci furono diversi morti. Questo è i
lclassico fatto di reato commesso in italia da un cittadino straniero, in questo caso il diritto
internazionale e il trattato istituito dalla Nato precede l’immunità penale per i militari che operano
all’esterro, di wuesta strage colposa che si è verificata, i piloti di questi due areoplani sono stati
giudicati dai giuicie degli USA per i lreato commesso in Italia. È un gioco di interessi politii che tocca
anche la legge penale.

27/10

Introduzione concetto di reato

Reato: qualsiasi fatto imano a cui la legge penale ricollega una sanzione(distingue il diritto penale
dagli altri rami giuridici)

Reato qualcosa che appartiene alla categoria dei fatti illeciti, quello che caratterizza e distingue il
reato, ciò che caratterizza il rreato e lo cartterizza,è la sanzikne (conseguenza più grave prevista dal
nostro ordinamento giuridico), perché il legisaltore decide che taluni fatti devono co(illecito
civilistico che obbliga al risarcimento del danno)stituire reato e altri no? Perché il legislatore ritiene
che lasciare l’auto in divieto di sosta configuri una violazione che va puntia con un illecito
amministrativo, perché per es, altri tipi di fatti vengono puniti soltanto con effetti civili. Perché se io
mi distraggo per un momento e tampono l’autovettura che sta davanti la mia, procuro un danno e
procura un illecito civile, chiederà il risarcimento del danno. Perché se io diffondo, girandole su
whatsapp di una mia ex fidanza in situaizine intime e le divulgo ad altre perché costituisce reato?
Danno luogo ciascuno a tre diversi illeciti, perché il legislatore ha ritenuto di digitare l’etichetta di
reato soltanto al caso che ho citato per terzo. La norma che riguarda quest’ultimo caso è proprio
quello dell’aet.612 ter.

Il diritto penale deve tutelare beni tutelati dalla costituzione e perché tra questi beni alcuni sono
puniti con la sanzione penale? Sia per l’importanza del bene, nel caso del revenge porn il bene della
dignità umana, tutelato con la sanzione più grave, perché il legisaltore di frotne ad un fenmeno da
regolare deve misurarsi prima con quelli che sono i vari strumenti a disposizione del legislatore, non
ha a disposiziome lo strumento penale ma tanti altri strumenti ma perché soltanto alcuni fatti
debbono seguire reato?

.1. in base al rango del bene che deve proteggere3

2. quando ha constatato che gli altri mezzi a sua disposizione non sono idonei a tutelare quel
determinato bene. Principio fondamwentale della extrema ratio(=ultima spiaggia, in ultima
possibilità, significia che la sanzione penale può e deve essere utilizzata soltanto quando gli atri tipi
di sanzioni dimostrerebbero la loro inefficacia).

La norma penale di fatto è un’arma a doppio taglio: es. Una spada, la spada ha un’impugnatura dove
si può afferrare e poi ha la lama che serve per colpire. La sanzione penale è paraonabile si, ad una
spada ma senza impugnatura. Come si fa a prendere in mano? Si, ci si fa male. Il diritto penale è una
spada senza imugnatura nel senso che anche chi utilizza il deirito penale subisce dei danni.

Il diritto penale compota una serie di conseguenze, un apparato giudiziario, ci vogliono dei giudici,
sulla pena , la pena va eseguita, per eseguire le pene bisogna costruire dei luoghi appositi,
provvedere a pagare il personale per gestire questo sistema. La pena non è in qualcosa di gratuito, la
sanzione criminale ha un effetto di castigo, ma nei confronti di chi la subisce ha un effetto distruttivo.
Le conseguenze di chi questa pena la deve pensare, infliggere, si parla della pena come ad arma a
doppio taglio, il legislatore non può impunemente utilizzare la sanzione penale per qualsiasi fatto, la
può utilizzare soltanto rispetto a quie fatti che già altri strumenti hanno cercato di scoraggiare ma
non ci sono riusciiti. La previsione di una sanziaone, q1uesto principio di sussidiarietà. Extrema ratio=
sussidiaria, viene per utlima, quando altri tipi di sanzione si sono già mostrati o comunqeu si
manifestano come inefficaci. Diritto penale non è uno strumento di potere, di sovraffazione, il diritto
penale in un ordinamento democratico non è altro che quella parte di ordinamento giuridico che
serve a tutelare determianti beni, quali sono uesti beni che meritano una tutela da parte del diritto
penale? i diritti che trovano una loro base nella costituzione, dire che il legislatore non è libero, nel
mmento che introduce una sanzione penale incide in astratto sullalibettà di ciascun cittafino, ecco
che io cittadino mi debbo preoccupare perché il diritto penale può essere letale nelle mani di un
legislatore senza scrupoli, per limitare anche qui l’ambito di libertà del legisaltore, si è fatto
riferimento alla concezione del bene giuridico. Il diritto penale è lo strumento più duro, può essere
utilizzato solo per i beni giuridici. Come fa il legisaltore ad individuare quale sia il bene giuridico
meritwvole del diritto penale? Deve verificare se è un bene recepito, ricompreso, citato nella carta
costituzionale. Questo sistema va sotto il nome di concezione di costituzionalmente orientata di
bene giuridico .

Pee quale motivo il legisaltore del 2015 ha introdotto una categoria di reati cotnro l’ambiente(diritto
di disastro ambientale, inquinamento ambientale? Perché il legisaltore si è reso conto che le attività
dell’uomo possono psirovocare danni hgravissimi alle persone, situaizoni che su sono verificati per
tanti anni a Taranto e viso che gli altri strumetni sono risultati inutili, dove sta il riferimento
costituzionale? È in alcune norme costituzione, primi tra tutte l’art.32 tutela la salute in che misura?
Un ambiente avvelentato non influisce direttamente sulla salute dell’uomo, come può sostenersi che
la repubblciia tutela la salute quansdo vengo costretto a lavorare in un ambiente completamente
insano, ad es. In una fonderia, cominciamo a capire come l’ambiente dove vive l’uomo è
direttamente collegata alla salute, ma se la salute è un diritto costituzionale, ecco che il legislatore
posso ben utilizzare la norma penale per punire determinate condotte agressive dell’ambiente. Eco
delitti introdotti nel 2015, quali per es. Il disastro ambientale, se andiamo a leggere l’art.452 quater:
questa è la situaizone alla qwuale deve rispondere il legislatore, diritto penale come extrema ratio in
virtù del principio di sussidiarietà, diritto penale posto a tutela dei beni giuridici. I beni giuridici sono
questi beni socialmente apprezzabili che è dotato di rilievo costituzionale, la costituzione non può
che costituire un legame forte. Detto questo nel nostro codice il nostro legislatore ha distinto, la
categotia del reato suddividendola in due diverse parti:
1. dei delitti: forme più grave di illecito, come riconsociamo se il reato è un delitto o contraddizione,
lo riconosciamo dal tipo di sanzione. Nel codice penale nel momento che andiamo all’art.17 prevede
le pene principali:

2.delle contravvenzioni

Riusciamo a distinguere se un reato è un delitto o una contravvenzione, a seconda del tipo di pena
che il legislatore prevede per quel reato, non è una distinzione classificatoria, a seconda che il reato
venga comsiderato come delitto o contravvenzione.

Mentre una convenzione è punible indiferrentemente se utilzizata con dolo o colpa, nel delitto è
revisto il dolo è punista la punibilità a titolo di colpa.

Se volessimo fare una discrezione molto superificiale, potremo dire che mentre i dektiit, le
contravvenzion racchiudono le forme meno gravi

Es. Furto, omicidio, incendio, violenze sessuali(delitti)

Es. Guda senza patente, dare disturbo alle persone con schiamazzi, musica alta ecc, maltrattare gli
animali, sono convenzioni.

Siamo chiamati a studiare la teoria del reato(diritto penale I)

Il codice penale si compone di 734 articoli, oggetto dl nostro studio è il primo libro del codice penale
che va dall’art.1 all’art.240(le regole alle quali si ispira qualsiasi reato, le forme di manifestazione)

Non si parla tanto della funzione rieducativa, ha senso che io per una banale rottura di un fanalino
della macchina che sta davanti prevedo una sanzione penale? No.

Perché utilizzo la sanzione penale nei confronti della persona come Revenge? Penso alla necesità di
tutelare quel determinato bene, la dignità di quella perosna in una maniera energica perché è un
bene importante, deve essere tutelato con forza poi posso anche pensare che contrbuisce a
prevenire questi fatti anche la pena nella sua funzione rieducativa. La funzione rieducativa è una
conseguenza, ma il primo pensiero che il legislatore , questo è un bene così importante da essere
tutelato anche con una sanzione penale?

Condannare chi diffonde immagini private di altri potrebbe non essere efficacia, tu pagi 100 euro,
potrebbe non essere qualcosa di così essenziale, in diritto penale si utilizza il termine di proporzione.
Proporzione rispetto al bene da tutelare, rispetto a quello che deve essere tutelato.

Struttura del reato

Quando parliamo di reato, parlare di reato ci fa venire in mente il furto, l’omicidio, incendio doloso,
però nonsotante noi facciamo riferimento a singole figure di reato non significa che si possa parlare
di una teoria generale di reato, questo anche per esigenze di ceetezze giuridiche, senza categorie
cocnettuali, il giudice non avrebbe punto di riferimento. Prendiamo il reato quale il fruto, nel furto ci
sono un insieme di elementi che vanno a descrivere un fatto materiale, art.624 c.p.questa norema
descrive un fatto , desxrive l’offesa ad un bene giuridico, quale? Il patrimonio. Questa è la
descrizione del fatto, ci sono altri elementi che servon oepr decidere se quel fatto è antigiuridico, es:
caso dell’ufficiale giudiziario che si reca nel domicilio del debitore, perché il giudice civile ha fatto i
pignoramento di certi beni. Cosa fa l’ufficiale giudiziario, va a casa del debirtorew eoremeba il
debitro da pignorare, questa scena dell’ufficiale giudiziario prende materialemtne il televisore e lo
poerta nel deposito giudiziario. Il compoetamento dell’ufficiale giudiziario non coincide con quello
scritto nella norma del furto? Si.
Lasciate la macchina dove la sosta è divietisisma, arriva il carro attrwzzie la poet fia, questo
comportamento coincide con il comportamento del ladro che porta via una cosa. Allora è necessario
che qualcuno specifichi che il fatto del furto oltre che essre tipico , deve essre amche ani giuridio
contra ius, altri elementi esprimono per es, la rimproverabilità del soggetto agente, tutto questo per
far capire che è importante studiare e analizzare il reato nei suoi elementi costitutivi, soltanto in
questo modo potremo dire che l’addetto al carrattrezzi che rimuove l’autovettura sta adempiendo
ad un suo dovere, lui è obbligato in questa situaizone, qursto lo possiam odire in base alla categoria
dell’antigiuridicità, elementi che vanno a comporre il reato.

Teoria generale del reato: stiamo studiando gli elementi che vanno a costituire questa forma
particolare di illecito che si chiama reato.

29/10

Reato:a+b+c

Schemi che si propongono per studiare meglio il reato, noi per comodità seguiremo quella tripartita:
rearo composto di tre elementi costitutivi

Per es. FIandacavosco: concezione triparita, reato suddiviso

Soltanto una questione classificatoria che non incide sui rewuisiti del reato. Nel corso della lezione la
concezione tripartita, le tre categorie della cloncezione assolvano ad una specifica.

Come approccio al reato, deve essere un approccio che si basa su una concezione oggettiva o
soggettiva. Il giudice o l’interprete devono accertare se è sttao commesso un fatto oppure devono
rivolgere l’attenzione all’autore e soltanto in un momento successivo si devono chiedere se le sue
intenzioni si sono tradotte in quel fatto.

Magistrato del pubblico ministero, veniamo avvisati della verificazione di un omicidio, nelle vicinanze
dove è stato rinvenuto il cadavere è stata ritrovata una persona che si aggirava con fatto sosspetto,
quella persona secondo noi è l’assassino dicono i carabinieri.

Quale deve essere l’approccio ad una situazione del genere, nei confronti di questa situazione
dobbiamo avere un approccio soggettivistico(chi era quella persona che avete trovato lì vicino?)

Schema B: morta ucciso ho avuto un malore? C'erano rapporti tra queste due persone, c’è stata una
lite?. Andiamo a vedere le ferite che hanno condotto alla morte.

Due diverse modalità d approcci. La diversità? Schema A: concezione di tipo soggettivo, abbiamo
messo gli occhi a quello che potrebbe essere l’autore del reato

Schema B: vediamo i fatti, poi vedremo eventuali responsabilità di soggetti. Questa scelta dipende
anche dalla struttura del reato e il nsotro legislatore quasi sempre ha privilegiato l’approccio di tipo
oggettivistico, tanto che cos’è il reato? Offesa as un bene giuridico(ocnfermato dalla costtiuzione);

Approccio oggettivistico: individuazione del fatto, ruota intorno ad un fatto, successivamenre


choarito il fatto, si passsrà ad acccerttare la responsabilità di chi quel fatto lo ha realizzato. Un conto
è il desiderio di uccidere: sempre in un caso di omicidio ci imbattiamo in una persona che
aveva un forte desiderio di uccidere un’altra persona.
In una casa c’è una persona abbastanza anziana che viene accudita da una sua vecchia
nipote, tutti sanno che il nipote non ne può più della persona anziana e vuole ucciderla. Il
nipote si decide a farla finita e verso nella minestra del veleno, quando questa persoma si
sisede in tavola, viene colto da infarto e muore. Si realizza quello che desiderava quel suo
nipote.
Approccio oggettivo: morte della persona, autopsia , interrogare i vicini emerge , l’approccio
oggettivo. Il nipote potrà rispondere di tentativo di omicidio, quello che comanda è il fatto.
L'approccio al reato deve essere di tipo oggettivo, facciamo secondo questo approccio,
cerchiamo di fare una panoramica di quelli che sono gli elementi del reato.
Secondo la teoria triaprtita, qella che è la struttura del reato si compone della somma di
questi tre element
- Fatto tipico
- Antigiuridicità del fatto
- Colpevolezza
Concezione fatto di soli due elementi, il reato si divide in due elementi:
- Componente oggettiva
- Componenete soggettiva
Fatto o fattispecie: il fatto descrive quegli elementi oggettivi, il fatto tipico svolge una
funzione garantista, il fatto tipico indica quello che è vietato, questa è la funzione del fatto,
di descrizione, tantp che il fatto tipico descrive specificamente le forme di aggressione a
livello giuridico.
Es: reato di truffa, descritto all’art.640 c.c. in questo modo , descrizione di ciò che è vietato ,
ma non solo, l’art., attraverso le quali può essere aggredito il bene giuridico: patrimonio,
intanto si può configurare una truffa in quanro vewngono posti artifici o raggiri, indotta in
errore una terza persona, si realizzi un ingiusto profutto con altrui danno, per essere
pienamente garantista il fatto deve essere costruito rispettando vari principi. Per es. Il
principio di materialità, significa che la descrizione del fatto di reatto, fatto di un
materialmente apprezzabile, che non deve avere a base delle situazioni che non trovono
riscontro nella realtà concreta.
Delitto di plagio: corte costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittimo e perché?
Difetto di tassatività e determinatezza. Qual è la descrizione di questo fatto? la condotta
deve essere materiale, pensiamo ai reati ideologici , che puniscono un’ideologia, differenza
che c’è tra un regime democratico e un regime dittatoriale. Immaginiamo un legislatore che
emanasse una norma di questo genere, chiunque segue o professa idee, pensiero politico
diverso da quello dello stato è punito con ecc, ecc. Come possiamo noi punire un pensiero,
art.21, libertà di manifestazione del pensiero, diversa norma di diritto penale che si atteggia
diversamente: che differenza che c’è tra e l’art.285 che punisce la devastazione, saccheggio.
Nella prima norma manca un fatto(chiunque professa ideologia), nella seconda norma viene
descritto(cjiunque ha allo scopo di attentare la sicurezza dello stato), nei confronti di quei
manifestanti che hanno partecipato , si pensava di contestare la devestazione. Nel momento
in cii la norma mi descrive il fatto, questo si che è una funzione garantista che svolge il fatto
tipico. Il primo requisito strutturale non può che essere un fato, ma a sua volta si compone
di evento, condotta, rapporto di causalità.
La funzione del fatto viene giustamente descritta anche come una fuznione selettiva, di
selezione, la tipicità del fatto= fatto tipico), la tipicità si riconnette, colelga alla lesione del
bene giuridico. Il fatto, la tipicità del fatto, il fatto svolge una funzione di selezione. Il
legisaltore attraverso la descrizione del fatto, delimita, seleziona una serie di compotamwnt,
realizzazione cei quali costituisce un reato.
Funzione di garanzia: fatto da valutare, in un grande albergo arriva una importanre attrice, e
quindi una vplta che viene assegnata a questa attrice la stanza, uno dei camerieri fa in modo
che attraverso i lbuco della serratura si possa spiare all’interno e questo cameriere attratto
comincia a spiare dal buco della serratura per vedere dentro la stanza, viene colto dal
direttore, suo superiore e viene denunciato. Compito del penalista è quello di esainare
questo fatto e vedere se rientra in un’ipotesi di reato prevista nel codice.
Art.615 bis del codice: reato che punisce le interferenze illecite nella vita altrui, l’episodio
del cameriere che guarda può essere fatto rientrare entro i confini dell’art.615 bis? No, il
legisaltore ha ritagliato le modaltà di aggressione al bene giuridico tutelato: la privacy. Il
bene giuridiuco tutelato è la riservatezza, il legislatore nell’ambito della sua discrezionalità
ha fornito per tutelare la riservatezza, condotte che lui legislatore ritiene pericolose per la
tutela di un bene giuridico quale è la riservatezze, rientras nell’ambito di discrezionalità,
rientra in quel principio di sussidiarietà, di exstrema ratio, il diritto penale inteviene quando
l’offesa diventa intollerabile, non provenibile attraverso strumenti pericolosi, meno severi
del diritto penale.
La funzione selettiva del fatto, attraverso la descrizione del fatto(tipico), il legislatore traccia
i confini, delimita quella che è la condotta punibile , la condotta incriminata. Spiare una
persona attraverso il foro è un fatto illecito, tutto sommato non è così dannoso per la
privacy, a ciascuno di noi darebbe fastidio di essere spiati, però un conto è essere spiati dal
buxo della serratura, situazione diversa mi nascondono una microcamera che potrebbe
riprendermi e registrare, in quella situazione staremmo all’interno del fatto atipico.
Qual è la sorte del cameriere? Sarà un’altra forma di illecito, illecito disciplinare. Ma la
sanzione disciplinare è amministrativa.
Funzione del fatto tipico
Il legislatore può introdurre una norma soltanto quando c’è da proteggere un bene giuridico
e quando gli altri strumenti posti, si rivelerebbero inefficaci, incapaci. Il concetto di tipicità,
include, sottintende la lesione del bene giuridico, non c’è fatto tipico se il bene giuridico non
viene leso. Un fatto che non è capace di offendere il bene è tipico soltanto apparentemente.
Siamo in autunno, nel mese di ottobre, il frutto tipico è l’uva.l’acido d’uva è una cosa mobile
che io sottragog, e altrui? Si, non possiamo dire che fa un danno mini. La tipicità del fatto
sottintende anche una lesione effettiva del bene giuridico tutelato. E non sempre a quella
che è una conformità dal punto di vista esteriore rispetto alla fattispecie legale astratta, non
sempre si accompagna una lesione del bene protetto. Oslo l’azione tipica può rientrare nel
campo dell’illecito penale, oslo così quell’azione tipica è suscegttbile, gli altri due elemento:
l’amtigiuridicità e la colpevolezza. Se gli elementi non ci sono tutti entre non può dirsi che si
sia realizzato un’ipotesi di reato.
La fattispecie legale ha il compito di descrivere concretamente la condotta vietata, la
fattispecie legale è semplice, a volte è più complessa(art.615 bis).
La realizzazione di wuesta condotta non è sufficiente da sola, la realizzazione di un fatto
tipico è l’indizio di un atto antiguridico del fatto, ma non è sufficiente. Certamente
costituisce un fatto commesso in vilazione del divieto, ma non necessariamente un fatto
antigiuridico.
Scena del crimine: troviamo una persona priva di vita a terra e nelle vicinanze viene trovata
un’altra persona, si sono stato io a colpirlo, dice l’altra persona. Vengo no trovate immafine
dove si vede che tizio colpisce Caio provocandone la morte, samo di fornte ad un fatto tipico
, le immagini che noi vediamo videoregsitrare non hanno l’audio e c’è qulcoda che non ci
convince, c’era una lite in corso e la persona che è morta, aveva cominciato ad inverire e ad
aggredire l’altra persona.
Antigiuridicità: perché è necessaria l’antiugiridicità, che c’entra? Specifica che un
determianto fatto oltre che tipico(coincidente con quanto previsto da legisaltroe), sia un
fatto antigiuridico. L'antugiridicit per garantire l’unciità dell’ordinamento giuridico, perché
per es, sulla norma che vieta un cdrto fatto, si può sempre elevare una norma di rango
superiore che impone quel fatto. Es. Rimozione dell’auto in sosta vietata, riflette il fatto si
dell’art.6, c’è una norma in particolare del codice dlela strada che presceive in certe
situaizoni debbano essere rimosse e c’è un servizio comunale che è proprio il servizio di
rimozione dell’auto. Se non ci fosse questo ulteriore requisito , ci troveremo di fronte a
norme contrastanti. L'operaio che guids il carro attrzzi dice io sono un dipendente comunale
che svolge in servizio di rimozione, io ho il mio dovere, dall’altra parte, no , tu ti sei
impossessato della , l’ordinamento giuridico è unico. L'antiiguridicità è in altri termini un
momento di conferma, di riprova del carattere illecito del fatto tipico. Quando parliamo di
antigiuridicità, il tutto si risolve in una verifica che quel fatto tipico nn è coperto, le cause di
giustificazione eliminano l’antigoridicità, se ci fosse una causa di giustificazione il fatto
sarebbe tipico ma non antigiuridico. E se manca l’antigiuridicità? Non può parlarsi di reato,
l’uccisione di un uomo è sicuramente un fatto tipico, essendo stata realizzata quell’uccisione
in particolari situaizoni, susciyata da determinate esigenze(legittima difesa), come tutte le
cause elimina l’antigiuridicità togliendo , il reato non può qualificarsi completo. Che
necessità dall’antigiuridicità, il fatto non è altro che l’ggetto della vaslutsizone,
l’antougiridicità è la valutazione di quell’oggetto. Prr vedere se c’è o no , noi dovbiammo
valutare quel fatto. Il fatto diventa oggetto della valutaizone, svolta nel momento della
verifica dell’antigiuridicità, perché se io acceo che l’uccisione di quell ‘uomo , quel fatto è
antougirico perché contra ius, non ci sono ragioni,elementi per poter ritenere quel fatto
autorizzato, facoltizzato dall’ordinamento e quindi è un fatto non solo tipico, ma
antigiuridico. L'antigiuridicità ha una natura oggettiva, l’antigiuridicità non deve essere
pensata e voluta da chi commette reato, può anche ed è oggettivsa, indipendente dalla
volontò di chi agisce.
Carattere oggettivo dell’antigiuridicità e chiarisxe il carattere oggettivo: Tizio vuole uccidere
Caio e con una pistola prende la mira e spara, ma qualche secondo prima Tizio viene ucciso
da Caio, si reaizza il contrario perché anche Caio era animato da una volitnò di uccidere
Tizio, questa è una situaizone in cui t. e c si volgioni uccider reciprocamente, l’intenzione di
ciascuno è ignota all’altro, se tizio uccide caio, nel momento in cui sta tentando di uccide,re
tizio risponderà dell’ omicidio? No, la legittima difesa ha carattere oggettivo.
Art. 59 c.p non tutta la dottrina considera l’autonomia del reato, coloro che optano per la
concezione bipartita, costoro sostengono che le cause di giustifcazione, l’antougoridicità
non sono qualcosa che debba essere valutata a parte.
Cause di giustificazione che non hanno una connotazione , le cause di giustificazione sono
rintracciaibili in tutto l’ordinamento. Affermare che non hanno una natura di elementi di
dirtito penale, le cause di giustificaizone sfuggono al principio di riserva di legge, se le cause
di giustificazione apèartengono all’intero ordinamento giuidico ne sarebbe possibile
l’astensione analogica(il divieto vale solo nel diritto penale).
Il fatto tipico e antigiuridico non è sufficiente per fondare la respoinsaiblità di un autore,
occorre wuello della colpevolezza: riassume in se tutto l’insieme delle condizioni
psicolgoiche che conentono di imputare un fatto tipico al suo autore. La colpevolezza
potrebbe essere definita come l’insieme di tutti i criteri dai quali discend ela possiivlità di
muovere un rimprovero per aver commesso un fatto tipico e antigiuridico. Colpevolezza=
rimproverabilità, possibilità di muovere un rimprovero.
Perché c’è bisogno della colpevolezza? Soltanto in un ordinamento primitivo, soltanto un
diritto penale rozzo incivile , in un sistema simile si potrebbe ritenere sufficiente la
commissione di un fatto tipico, antigiuridico, l’esito è sempre la pena. Se bastasse il fatto
tipco antigiuridico, la persona umana diventerebbe un semolice elemento causale, punita
perché ha materialemtne commesso un fatto. Oggi non è possibile, perché oggi la
commissione di un fatto di reato deve essere eprosnalmente rimproverata all’autore,
possibile se noi verifichiamo e valutiamo quello che è il legame psicologico al fatto al
soggetto he lo ha commesso, valutiamo che incidono sulla capacità di autodeterminazione
del soggetto, da dove scaturisce la colpevolezza? La colpevolezza non è un’invenxione della
dottrina, ma un’invenzione del legislatore, della nostra costituzione
Primo comma dell’art.27 della costituzione: la responsabilità personale significa
responsabilità colpevole, responsabilità per il fatto commesso. Nel 27 primo comma , quel
fatto di cui parla l’ar.t25? Deve essere il risultato della scelta di una persona. Colprvoleza=
possiiblità di muovere un rimprovero, la legge penale garantisce la libertà di scelta della
singola persona contro la personalità oggettiva. Se noi , ritenissimo sufficiente per applicare
una pena la sola commissioen di un fatto tipico e natiugiridico, noi applicheremmo una
pena, castigo, soltanto sulla base di un rapporto di causalità materiale e invece la
coleovolzza subordina la punabilità ad alcuni coefficienti oggettivi(non solo dolo e colpa)-
Quella condotta di aggredire, menare colpi di ascia è una condotta rimproverabile? In
astratto si, quella persona destinataria del rimprovero, lo comprenderebbe? Direi di no. In
questo c’è un passo , punto fondamentale, di svolta che è rappresentano da una sentenza
della corte costituzionale(oltre trent’anni fa), resta la più importante sentenza che la cprte
abbia mai fatta nel diritto penale. Sentenza 364 del 1988(sul sito del prof). Sentenza
importante perché ha valorizzato la colpevolezza in un’ottica costituzionale. La nostra
costituzione pone al vertice dei valori la perosna umana, la perosna umana essendo il valore
massimo da tutelare , chiaro che non può essere strumentalzizata, da questo si è ricavato il
principip di colpevolezza per garantire al privato, al singolo la certezza di libere scelte, tu
puoi scegliere liberamente di commettere il reato, ma sei in grsdo di provederne le
cosneguenza, ma in grado di subirne le conseguenze. Qual è stato il passaggio importante?
La ragione per cui la sentenza è una sentenza sstorica’ storico perché ha dato una lettura
integrata, collegata del primo e del terzo comma dell’art.27 della costituzione, questa
lettura esprime i requisiti soggettivi minimi che il reato deve possedere.
Art.27: responsabilità penale personale: io non rispondo di fatti commessi da altri.
Mio figlio rba, qualcosa, la respinsaiblità viene addossata a me. Siamo in presenza per una
responsaibilità in fatto altro.
Questo ocncetto di personalità npn deve essere interpretato in senso minimale: vietato la
responsaiblità in forma altrui, no , signidica che la resp penale deve essere per un fatto
proprio, appartenere in un certo senso, essere persinale significa essere frutto di una libera
scelta della persona. Come può una pena avere anche solo la possiiblità di rieducare se quel
soggetto al uwale deve essere applicata la pena non si è reso ocnto di quello che ha
realizzato? Se lo ha fatto in preda ad un disturbo della psiche, di esempi ce ne possono
essere tanti(madre post-part soffoca il proprio bambino, ma che cosa servirebbe inflitta
all’autore di quel fatto, se quel fatto dal punto di vista psicologico non gli appartiene, ma gli
appartiene dal punto di vista materiale. Quel fatto non gli appartiene, non è frutto, cosa
signfiica che la respinsabilità penale è personale, in merito alla sentenza 364, nell’aver
creato tra il primo e terzo comma. La pena può avere la pretesa di gtendere alla
rieducsizone del condannato soltanto se quella perosna era consapevole di quello che ha
fatto, algtrimenti che senso avrebbe la rieducazione se il soggetto agente non si può dire che
versi in una situaizone di colpa. Questo è il terzo elemento importante di qualsiasi reato che
deve essere tipico, antiugirico e colpevole.
Tutti i criteri per colpevolezz: singolo fatto ripoc e antigiuridico, non in generale, con
riferimento proprio a quell’episodio,il soggetto è in una situazione di colpevolezza.
La tipicità della codmotta è soddisfatta dal fatto materiale=rientrare nei confini della
fattispecie legale astratta.
Se un fatto è tiico ,allora quel fatto può essere valutato ai fini dell’antigiuridicità
Se il fatto ètipico e antiugiuridico, è necessario verificare il contenuto pisichico, la parte
psicoglogixa dell’aitore del fatto. Quando parliamo dicoleovoelzza parliamo di uno stato
avanzato, dve eessere inquadrato nell’ambito di un disegno. Non c’è dubbio che scopo ddel
diritto penale è prevenire la commissione del reato, evitando le gsaranzie di libertà di chi
commette il reato. Contrario della colpevolezza, responsaiblità per fstto altrui. Ipotesi di
respnsaiblità per fatto altrui: in tempo di guerra la rappresaglia è una respinsaiblità per fatto
altrui: per goni soldato tedesco , io ucciderò dieci italiani. Il meccanismo della rappresaglia è
un tipico meccanismo di responsabilità per fatto altrui, così come la respinsabilità oggettiva,
persona chiamata a rispondere di un fatto perché l’ha commesso da un punto di vista
materiale. Se noi ritenessimo che fosse sufficiente soltanto aver causato un evento, e se
questo fosse ritenuto sufficiente per poter infliggere una pena, quesrta si chiama
responsabilità oggettiva, basata su un rapporto fisico di causalità materiale. Certo, bel
nostro ordinamento giuridico vi sono ancora in certe situazioni alcuni residui non personale.
Responsaibità oggettiva è estrane a quelli che sono i principi del nostro oridnamrnto. La
colpevolezza è la possibiltà di poter muovere un rimprovero alla persona, elemento
composito, nel senso sche si compine si del dolo o della colpa, ma prevede anche l’assenza
di scusanti, ocnsocenza della norma violata, cpacità di intendre e di volere così ocme
descritta dal codice penale. Ogni reato caratterizzato da un fatto tipico, antiugiridico,
coleopvole.
La ratio della colpevolezza è una ratio di garanzia idnividuale, garantista perché la
colepvolezza garantisce libertà di scelta, la colpevolezza è il punto di equilibrio tra attività di
prevenzione dei reati e le esigenze , i limiti del singolo.
Analisi del reato , basando su una costruzone seprata.
Dal punto di ista storico, il reatovtipico è wuello commissivo doloso, se alla persona che sta
in strada chiedesse di fare l’esempio di un rreato, anche se fa il fornaio o il medico, non c’è
dubbio che sono reati commissivi dolosi. Oggi sia lèevoluzioen del progresso tecnologico, sia
l’aumento delle istanze solidaristiche ha portato ad un notevole aumento di quelli che sno i
realit colposi, omissivi. Reato colposo= es. Disgrazia che c’è stata in piemonete, la caduta
della cabina, reato commesso con la voltnà di commetterlo, ma reato commesso per
negligenza, superficialità ,. omicidio stradale è colposo: non voleva ucciderla, non aveva lo
scopo, non ha deciso di ucciserla, ma ne a provocato la moete, è statp imprudente, non ha
osservato le norme del codice. nell’ultimo secolo i reati colposi e omissivi sono aumentsir,
la scienza penalistica ha approfondito sia le fattispecie colpose che quelle omissive, non
conviene più immaginare il reato come un unicum. L'omiciodio è un reato di evento, lesioni
personali volontarie, se pendiamo l’art.582,condotta che pronuncia un risultato: condotta
libera o una condotta vincolata, cosa intendiamo per condotta libera? Comportamento
umano che non viene descritto. Condotta vincolata i reati= dove il legidslatore, segna e
stabilisce i determinati passaggi necessari. Aet.615 bis cpndotta vincolata: si punsice la
privacy soltanto se fatta con mezzo di ripresa visivi e sonori. Reati commissivi ed omissibi.
Questa divisione fa riferimento , riflette le forme tipiche della condotta, qualsiasi condotta
può essere caratterizzata o da un facee o da un’omissione anche la distnzione tra i due :
comissivo ed omissivo, i l furto è il tipico rrato commissivo, il fatto commesso dal legislatore
prevede un agire positivo. Diverso , il reato omissivo è quello nel quale viene punito il
semplice mancato punimento, omissione di soccorso(proprio o improprio), nel reato
omissivio improprio, l’evento dipende dal mancato compimento di un’azione doverosa. Il
medico in ospedale vede che un paziente si aggrava e non fa nulla, il paziente miore, reato
omissivo improprio.
Altra distinzione tra reati istantei e permaneti: il fatto tipoco realizza e
contemporanemante , l’omiciodo è il tipico reato istantaneo, provocare la morte di un
uomo, realizza, porta a termine , l’offesa del bene giuridico. Il furto si consuma nel momento
in cui il ladrto mi sfila la borsetta, reato permanente è quello nel quale un’azione dilettuosa
comprire un bene per un certo peirodo di tempo, es: sequestro di persona, i lsequestratore
della libertà personale , è una compressione di un bene, quello della libertà di movimento.
Questa compressione di questo bene , si deve protsrre per un ceeto periodo di tempo.
Reato può essere aìbituale, quello dove per es, è necessaria la ripetizione del tempo di certe
condotte, es. Reato di maltrattemin in famiglia, art.572 c.c.: non è sufficiente porre in essere
un solo atto di maltrattamento, nel caso di un rapporto coniugale, il marito usa maltrattare
la moglie chiudendola, picchiandola ogni qual volta, rimproverandola in ogni modo,
fscendole mancare i soldi, tutti questi comprotsmenti rrealizzano un reato abitualle
necessario per poter configurare determinati reati.
Reati comuni e reati propri
Comune= può essere commesso da qualssiasi persona, furto, l’incendio è un rrato ocmune,
Reato proprio: omicio realizzato ad opera di chiunque
Differenza che c’è tra reato di danno e di pericolo, i reati di danno sono queo reati dove si
verifica la lesione del bene giuridico protetto, reato come l’omiciod, sono rrati di danno. I
reati di pericolo configurano una categoria molto discussa perché nei rwati di pericolo viene
assoggettato a pena non il fatto di aver leso il bene giuridico protetto, ms è sufficiente la
messa in pericolo di uel bene, il reato di incensio è un rrato di perciolo. L'art.423 , se io
appicco un incendio in un luogo lontano dalle abitazioni, perché devo essere pountio? Tipico
caso nel quale il legislatore ha seguito un ragionamento di uwarto tipo : chi appiccas un
incendio mette gravemente in pericolo, non lo danneggia, crea un pericolo. Il rrato di
pericolo pone una serie di problemi con vari principi, principio di offensività, abbiamo
soltanto una situazione di pericolo, qualcosa di potenziale, ma in questo caso la corte ha
affermarto che i reati di pericoli che non contrastano con i principi di offensività ,laddove
posti a bene giuridici particolarmente importanti.
Reato omissivo propri: esce dal pub, vede una persona sdraiata per terra in preda a
convulsioni ,lei non fa alro dhe aggirare l’ostacolo, classico reato di omissione di soccorso,
nemmeno avverte l’autorità. Il reato è configurabile solo perché lei , reato omissivo proprio,
diverso è il dicorso del reato omissivo improprio: si verifica un evento e qusto evento
discende dal mancato compimento di un’azione doverosa, in questa piscina c’è un bagnino ,
perosna che sta attenta ed è proposta alla tutela dell’incolumità di quell iche sono in piscina.
Il bagnino si va a prendere il caffè, una persoa che è in piscina annega e muore, qual è la
repsinsabilità el bagnino? Aver omesso quello che era il suo compito che discenedeva dal
contratto salvaguardare la vita e l’incolumità di quell iche frequentavsano la piscina, morte
di wuel poveranno, colto da norale e che è affogato. In questo caso l’evento è riconducibile
al mancato compimento di un’azioen doverros, atteaveso omissione il bagnno ha provato.
Reato commissivo doloso 2/11
Fatto: per fattispecie intendiamo tutto l’insieme di elementi che contraddistinguono
qualsiasi illecito penale, fattispeciae conreta e fattispecie legaòe astratta(prevista dal
legislatore in ogni forma di legge)
Elementi che vanno a costituire la fattispecie: variano al variare delle fattispecie dilettose, la
fatt,. Svolge una funzione di garanzia, è l’insieme di tutti quegli elementi che condizionano la
punibilità di un certo fatto di reato, racchiude in se sia gli elementi oggettivi che soggettivi.
Il concetto di fatt.inteso in senso ampio, cosa significa? Il valore dell’affermazione del prof.
Nel concetto di fattispecie rientrano anche le componenti soggettive, la fattispecie prevede
anche un profilo soggettivo perché la differenza tra reato doloso e reato corposo emerge già
a livello di fatto tipico. La differenza tra reato doloso e colposo la si percepisce quando noi ci
poniamo di fronte alla fattispecie.
Esempi: un omicidio a fronte di un omicidio colposo, il risultato(evento) è sempre la morte
di un uomo. Che cosa diversifica un omicidio volontario, doloso rispetto ad un colposo?
Modello di omicidio doloso: Caso di un femminicidio: il marito che vuoe uccidere la propria
compagna, lo vuole perché non la sopporta più, lei ha manifestato il desiderio di
interrompere la propria relazione, l’uomo nella sua psiche anamola , la uccide a coltellate,
dalla condotta volontaria di questa persona deriva la morte di questa donna.
Caso concreto di omicidio colposo: Tizio è alla guida della propria automobile, arriva un
Messaggio sul telefonino, mentre sta guidando afferra il telefono ma in questo momento si
distrae e a seguito non si accorge che un ciclomotore sta provenendo dalla destra, il
ciclomotorista cadendo , sbatte la testa e muore.
I due fatti anche se conducono allo stesso risultato sono due fatti intrinsicamente diversi, il
fatto cel killer mafuoso, l’azione è orecisa, un’azione attenta, azione completamente
dominata da un fine, il killer proprio perché bravo non deve sbagliare un colpo, così come
l’uomo che ha ucciso la propria compagna governa le proprie azioni, le dirige in maniera
preciaa.
Il comportamento dell’automobilista, comportamento disordinato, in questo secondo caso,
già a livello di fatto, i fatti sono diversi, non possiamo paragonare la condotta del killer a
quello del automobilista distratto, anche se il risultato è lo stesso.
Il dolo esprime un dominio su tutti gli eventi, il dolo esprime un’organizzazione della
causalità, viceversa la colpa denota, evidenzia proprio una lerdita di controllo della causalità,
l’automobilista che investe il motorino è una persona che ha perso il controllo sulla causa,
dopo l’urto , quasi non si rende conto e dice : come è potuto accaderee ha perso il controllo
di quell iche sono i suoi fatti, tutto questo significa che c’è già a livello di fatto c’è una
diversità tra dolo e colpa, noi trattiamo l’illecito doloso lo trattiamo diversamente da quello
colposo. Il dolo si esprime sempre sul piano della tipicità (primo elemento ), nel reato
commissivo doloso , espressa in maniera analitica dalla fattispecie(es. Furto). Affermare la
tipicità del dolo non signfiica oggettivizzarlo integralmente, no, nel dolo c’è anche un
aspetto etserno che viene materializzato nell’azione che si agigunge all’aspetto interno del
dolo, si ripercuote al momento dell’accertamento del dolo. Le differenze sgtrutturali tra
reati dolosi e colposi, emergono già dal fatto tipico, io mi posso rendere conto se mi trovo
davanti ad un reato doloso o colposo.
All'interno del fatto tipico troviamo diversi elementi
Aspetti oggettivi del fatto tipico:
Azione: parliamo di reato commissivo, è caratterizzato da una condotta che deve essere di
tipico commissivo, e la condotta commissiva è materializzata in un’azione da differenziarsi
rispetto all’omissione. L'azione rappresenta la base di tutta la costruzione dogmatica del
reato, tutto la teoria ruota intorno al concetto di azione che non deve essere
sopravvalutato, in passato la dottrina più vecchia attrribuiva al concetto di azione
importantr, cercava di individuare un concetto unitario di azione. Cos'è l’azion in un reato,
parliamo di condotta attiva. In un reato il comportamento di chi lo realizza, viene definito
condotta, la condotta di un uomo, quesya condotta può essere di tipo attivo(azione) o di
tipo omissivo(reato omissivo), interessa mettere a fuoco quella particolare condotta che si
chiama azione. L'azione dipende dalle varie fattispecie. L'azione che si uniforma a quella che
è l’imutazione penale. Noi descritto nella fattispercie asttatta, noi vediamo un fatto che va a
ledere un bene giuridico, quali siano i criteri di imputazione, in che modo i fatti sia stabiliti
dun soggetto. Bisogna verificare l’azione nel reato commissivo doloso.
Sul cocnetto di azione sono state elaborate diversi modo di intendere il concetto di azione,
azione come intero fatto costitutivo del reato, la soluzione è molto più semplice. L'azione è
un semplice movimento corporeo dell’uomo, l’azione è un movimento corporeo che deve
essere cosciente e volontario. Se nel codicde andiamo all’art.42. Secondo il codce questa
azione, dobbiamo identificarla , definirla con un semplice movimento corporeo, l’azione ci
dice l’art.42 deve essere cosciente o volontaria, dobbiamo cercare di comprendere cosa
intenda il codice per azione che deve essere cosciente o volontaria. La coscienza , volontà
dell’azioen richiesta dall’art.42 non ha nulla a che vedere con la volontà del fatto(dolo),
questo requisot della consocenza e volontà deve essrre riferito all’azione. Immaginiamo che
io stia ad assistere una persona anziana e metto nella minestra di questa persona anziana, il
contenuto di una medicina che invece è velenso, in realtà io mi sono sbagliato(avrei dovuto
versare altre gocce), a esebuoto di quello che io ho messo dentro, ha complicazioni
Azione: semplice mobimento del corpo, nel caso di specie, immette alcune gocce di questo
preparato nella minestra. Quell'azione può definirsi cosciente e volontaria, sicuramente si.
L'zione come movimento muscolare era perfettamente cosciente e volotnarioa, lasciamo
perdere che tu ti sia sbagliato , anziché mettere il congenuto della bottiglietta A, hai messo
B, questo riguarda la consapevolezza. Il movimento corporeo di mettere la medicina è statp
un movimento cosicente e volontario. Quando parliamo di aizone parliamo di un atto
giuridico che non è né doloso né colposo. Se mancano consocenza e volontà quell’atto non è
riferibile al soggetto.
Esempio: un gruppo di persone sta sul bordo di una piscina in costume a prendere il sole, fa
molto caldo, però quando si prende il sole si sa che fa caldo. Vicini ci sono altri, ad un certo
punto succede un evento particolare, un calabrone si posa sul corpo di una di queste
persone; un amico per fare lo scherzo getta un secchiello di acqua gelata sul coèoro di
questa persona che prende il sole, qual è la reazione ad un fatto di queste genere? Può
accadere che la persona nel momento in cui rivceve il getto di acqua gelata ponga in essere
movimenti che non governa(muovendo le braccia in modo non controllato con il gomito dà
non volendo una gomitata alla sua amica accanto a lei , fratturandole il naso). La coscienza,
volontà dell’azione, ma quell’azione(la gomitata che ha rotto il naso ad un’amica che si
trovava vicina a lei), in questo caso no, perché quella è un’azione determinata dalla
contrazione di alcuni muscoli a seguito del contatto con l’acqua gelata, serve a
comprendere, quell’azione può dirsi cosciente e volontaria? Quest'azione che ha
determinato una lesione(frattura del naso) la risposta è no. Per aversi un’azione punibile,
lìazione deve essere sempre accompagnata da coscienza e volontà, poi ci sono alcune
situaizoni nelle quali non si può giungere ad un giudizio. Ma i fatti non possono essere
consideratu come azione pripria di un soggetto. Nell'ambito dell’azione assumono un rilievo
particolare due profili: il caso della forza maggiore o del caso fortuito, sono le situaizoni
prese in considerazioni dall’art.45 del codice.
Caso fortuito o forza maggiore si parla quando un’energia estrema interviene, contro la
quale il soggetto non può resistere, anche in questo caso: tutti gli esempi sono esempi
ricavati dall’esperienza reale, non sono inventati. C'è un operaio che sta lavorando sulla
facciata di un palazzo su un’impalcatura, ad un certo punto il tempo cambia, arriva una
folata di tempo fortissima che fa cadere quest’operaio che si trovava a lavorare al secondo
piano lo fa volare di sotto, cadendo quest’operaio atterra , cade, esattamwrne su un
passante, nei pressi dell’impalcatura, a seguot di questo corpo , il passante cade, sbatte la
testa sul marciapiede e muore, altro caso tipico, cosa ha provocato la morte del passante?
L'operaio quello che è caduto dal secondo piano sw l’è cavata con alcune lesioni non gravi,
la persona colpita è morta. Evento morte determinato da questa situaizone.
Problema: l’azione , la condotta che ha provocato la morte è il volo dell’operaio, quellaa
condotta è riferibile all’operaio, il fatto che lui sia stato sollevato da questa folata di vento e
portata giù ,quell’azione non gli appartiene, caratterizzato dall’irresistibilità. In un caso di
questo genere, questo è un caso di forza maggiore.
Art.46 costringimento fisico: io vengo costretto a firmare un documento che io non dovrei
firmare, mi viene materialmente afferrato il braccio e dall’altra parte mi viene puntata
un’arma da fuoco, anche in questo caso, l’azione di firmare quel documento è un’azione che
non gli appartiene, nel costringimento fisico manca una condotta umana perché il soggetto
costretto diventa una specie di longamanus di colui che esercita una violenza.
Caso fortuito/forza maggiore/s: determinano la non punibilità
Il caso fortuito è quella situazione in cui c’è un fattore, evento imponderabile, imprevisto
che non era prevedibile. Ho previsto tutto ma non potevo prevederlo. La situazione è
delicata proprio perché spesso il caso fortuito confina con la colpa.
Esempio: una giovane ragazza era alla guida durante , nei primi momenti nei quali questa
ragazza aveva il ciclo mestruale, questa persona aveva una situazione tale per cui l’era già
capitato che nei primissimi giorni questa ragazza fosse soggetta ad improvvise perdite di
coscienza. Il problema se la perizia medico legale accertò che effettivamente la perdita del
controlo da parte era dovuto a questo fenomeno particlare, fenmeno che la letteratura
medica aveva previsto seppur come un caso raro. Il problema è stabilifre la responsabilità
penale e per l’omicidio colposo di questa signora. Si può dire che questo configura in
un’ipotesi di caso fortuito, in questo caso quell’azione che poi ha determianto la mprte,
fosse un’azione non assistita proprio perché era intervenuto in qualcosa di assolutamento
imprevedibile, no , perchè quella ragazza sapeva di essere affetta da quella particolarità,
tanto che si giunse ad una condanna per omicidio colposo, stradal, proprio perché i giudice
non riconobbe la possibilità di appicar il caso fortuito, può definirsi fortuito un cado che
comunque la persona conosceva, questa anomalia, condotta avvenuta , la ragazza so
sarebbe dovuta astenere da qualsiasi condotta ;
Il presupposto è un fatto, lpa cui relaizzazione è dovua ad un fatto imprevedibile, assenza di
atipicità del fatto, siamo in situaizoni che richiedono un accertamento complesso, fin ora
stiamo prendendo in considerazione il fatto tipico. Abbiamo parato di azione, ciascuna
azione ha un proprio oggetto materiale. Che cos’è l’oggetto dell’azione? La persona o la cosa
su cui ricade l’attività fisica dell’oggetto matriaòe. Nell’omicidio l’oggetto materiale sarà la
vittima, persona nei confronti , non sempre l’oggetto mayteriale coincide con il sofggetto
passivo.
Evento: risultato esteriore della condotta, risultato che è riconducibile all’azione. L'evento
non esiste sempre, a proposito di evento, la dottrina ha elaborsto due diverse categorie:
evento in senso naturalistico e guridico
Evento naturalistico: a volte può mancare, es. Il detenere sostanza stupefcenti, c’è una
condotta, quella di custodire della cocaina. C'è una condotta materiale, soggetto che detiene
la cocaina nascondendosela in un pacchetto di sigarette, ma non c’ evento. In qualsiasi reato
l’evento può mancare, ma la condotta no, è sempre presente.
L'evento è la modifcìicazione del mondo esteriore, i reati di lesione volontaria: tiio sferra un
pugno provocandogli la caduta di un dente, modifcaizone dal puntp di vista naturalistico,
presente nei reati cd. Con evento naturalistico, l’evento è qualcosa di importwwnte perchp
quando parliamo di evento viene spontaneo il riferimento al nesso di causalità. Cos'è il
rapporto di causalità? Quel nesso che colelga azione con evento. Presente in tutti i reati con
evento naturalistico. Il nesso di causaltà è un aspetto del fatto tipico, stiamo all’intenro del
primo elemnto stutturale del reato ed esistono sul nesso tutta una serie di teroie quando
una condotta umana ha provocato un evento.
Coscienza e volontà dell’azione: art.42, capacità di intendere e di volere riguarda il soggetto,
coscienza e volontà riguarda l’azione(es,persona che prende il sole...), quella persona è
capace di intendee e di volere, quello che è successo è avvenuta ad una contrazione del ììi
muscok a seguoto del getto dell’cqua gelata. Quando piarliamo di riferibilità di quell’azione
al soggetto che dal punto di vista meccanico l’ha commessa, quell’azioen può essre
considerata riferibile a quel soggetto, in precedenza quand si voleva speigare il significato di
concetto e volontà dell’azione, suotas signficia che quell’azioen appartiene al soggetto che
l’ha commessa, la persona che si contrae all’improvviso pone in essere un’azione sicurament
eche tra l’altro provoca una frattura, ma quell’azione è riferbile alla persona? Coscienza e
volontà riferibilità a wuella persona dalla quale dal punto di vista materiale appartiene,
diverso dalla capcità di intendere e di voere e sia dalla volintò tipica di ciascun delitto
doloso.
Non in tutti i reati esiste l’evento naturalistico: es. Reato di evasione dal carcere, il rato di
evasione previsto all’art.385, nel reato di evasione, nell’evasione non c’è un evento di tipo
naturalistico, se noi andiamo a leggere l’art.385, bel 385 non si descrive un fatto, ma si
mette una condotta di tipo attivo, qui in questo caso non si realizza una modificaizone del
modo esteriore dal punto di ivsta naturalistico. Art.385 manca l’evento naturalistico, con
riferimento a questa tipologia di reati, la dottrina allora ha pensato di far ricorso ad iun
concetto che è quello di evento in senso giuridio, se l’evento naturalistico può mancare, la
dottrina ha individuato una diversa nozione, evevnto in senso giuridico: intendiamo l’offesa
al bene giuridico rilevato(esiste sempre), ricalca il concetto di offesa sempe da un punto di
vista gouridico, offesa af un interesse tutelato, non c’è ddubbio che quando si parla di
evento, si faccia sempe riferimento all’evento naturalistico.
L'offesa esiste sempre, anche l’offesa fa parte del fstto, può consistere nella lesione o nella
messa in paericolo del bene giurii o
Rapporto di causalità/nesso di causalità: legame tra condtta ed evento,si pone nei reati con
evento naturaistico. Perché così iportante? La ragione è il principi di personalità stabilito
all’art.27, esige che l’evento fattuale sia comunque ricoelggsto a quella condotta della cui
responsaiblità si tratta. Se dobbiamo discuterem se tzio è o no respinsaible dobbiamo
accertare sul paino del fatto, che quell’evento è effettivsmente ststo provocato proproo da
quella persona e solo da quela pesona noi stiamo trattando. Il concetto di causalità non è un
concetto univoco, csmbia a seconda del punto di vista che noi scegliamo, lo studoso di
sciene naturali ha un’ottica diversa, sono diversi gli scopi. Cosa succede nel processo penal?
Il giudice affronta dei fenomeni della vifa sociale che si inquadrano in una logica più ampia-
nel diritto penale se un fato elemento nturalistio può essere considerato il risuktlato
dell’azione psota in essee da un soggetto, si possa attribure quest’evento in un’ottica di
respinsaiblità ,alla base vi è smepre un esigenza di responsabilità dell, bisogna verificare
l’umputazione oggettiva dell’evento al suo autore. Umpuraizone oggettiva in quanro la
materiandella causalità non sfiora la sfera della colpavolzza, parliamo di imputatio
facti=attribuibilitò del fatto. La causalità serve a risolvere tanti problemi, tizio vuole uccidere
caio mentee caio sta dormendo nel letto a casa sua, tizio dall’esyerno vede caio sdraiato sul
letto, spara , tizio non sa che caio è già morto, perché qualcje minuto prima, caio è stato
colpito da un infato che ne ha provocato la morte, il colpo di fucile che ha colpito caio ne ha
provocato la morte? la causalità serve a questo, attribuzione dal punto di vista causlae, si
materialem si parla di rapporto di causalità materiaale. Il nostro codice come disciolia il
rapporto di causalità? Il nostro codice penale destina solo due norme , in particolare agli
artt,40-41 sel codice, in particolar el’art.40
La materandella causalità è una materia che riguarda la logica, dal punto di vista del
metodo, non è così corretto che il legisaltore si occupi di concetti come quello della
causalità, in altri codici penali non esitono norme paragonaibli a quello del nostro artt..40-
41, si tratta di norme generchi, di norme vaghe. Questo primo comma dell’art40, noma
fondamentale. Quando un evento può essere consiserato conseguenza di una situaizone, il
grosso probolema del nesso sta qui, in base a quali ragionamenti possiamo affermare che un
risultato è conseguenza dell’azione. A questo propostio , il legislatore sembra aver seguito
un metoidi che è quello c.d. della teoria della equivalenza delle condizioni: il otno di
partenza è che si può considerare causa di un evento ogni condizioen dell’evento stesso,
ogni antecedente, ma questo proposito dobbiamo chiarire che differenza c’è tra causa e
condizione?
Sono le 10 del mattino c’è il sole, la luce rende l’aula luminosa, questa è la causa. La causa
originaria sta nel sole che c’è oggi alle 10 del mattino, la condizione sono le finestre conn i
vetri trasparenti, se noi eliminassimp i vetri trasparenti, anche se guori c’è ik osle, l’aula
sarebbe buia.
È causa ogni condizione dell’evento, ogni antecedente dell’evento. Secondo la teoria c.d
della contidio sine equanom , le condzioni sono del tutto equivalenti alle cause.
Teoria che equipara direttamente le condizioni alle cause, quali saranno le conseguenze in
materia di diritto penale(doan
3/11
Nell’ambito di uno stabilimento industriale un operaio contragga una malattia che dopo
pochi mesi lo conduce alla morte. Il problema qui è che si sostiene che l’insorgenza di
questa malattia sia ricollegabile alle disattenzioni avute dal datore di lavoro che avrebbe
impiegato questa persona un lavorazioni pericolose, senza le opportune prevenzioni,
sarebbe chiamato di omicidio colposo per non aver rispettato le norme antinfortunistiche.
Tumore al polmoni che viene sviluppato a seguito dell’ispirazione di particelle di amianto
dissolte nell’aria, bisognava stabilire le cause della morte, quest’operai è morto per questa
malattia, ma questa malattia è stata contratta in quale contesto? Nel corso dell’indagine era
un fumatore accanito e fin dall’età di 16 anni fumava come un turco e in età ,matura anche
40 giorni, a seguito di questo l’operaio aveva subito dei ricoveri sempre per malattie
polmonari e dato che i carabinieri sequestrano le cartelle, era emerso che già in un dei
precedenti ricoveri, aveva emerso e ha determinato la morte. Questo esempio dovrebbe
aiutare a far comprendere il legame che c’è tra l’accertamento della causalità e il principio
della personalità. Quando la scienza medica ha individuato la causa della morte. Questo ci
aiuta a comprendere per quale motivo l’accertamento del rapporto di causalità vi sia il
principio di personalità della responsabilità penale.
Quanto noi troviamo scritto nell’art.40, l’art.40 ci ricorda un principio ovvio , l’art.40 lascia
ampio spazio a wuelle che sono le consideazioni dell’interprete,, ma quando un evento si
può coinsiderare conseguenza di un’azione? A noi sta bene il dictum dell’art.40, ma quando
è consegurnza di un’azione? a tale proposito9 sono state elaborate una serie di teorie che
idnicano come ricostruire il rapporto di causalità, la prima che è quella seguita dal
legislatore, condizione senza la quale non si sarebbe verificato l’evento, qual è il contenuto
di questa teoria, questa teoria definita della equivalenza delle condizini stabilisce che è
causa qualsiasi condizione dell’evento, ogni antecedente, per accertare questa teoria, il
procedimento che viene adottato è quello dell’eliminazione mentale:
Esempio: Tizio esplode un colpo di pistola nei confronti di Caio, a seguoto di wuesto Caio
colpito a cuore , muore, è ovvio l’esistrenza del rapporto di causalità, come si applica il
principio di eliminazione mentale? Il ragionamento da seguire è il seguente, proviamo ad
elimanre mentalmente l’azione di tizio(esplosione del colpo di pistola), Caio sarebbe morto?
la risposta è negativa, si deve procedere per accertare l’esistenza del rapporto di causalità. i
problemi infatti si pongono con riferimento a quei fatti rispetto ai quali non abbiamo le
conoscenze indispensabili per poter valutare la causalità. i problemi cominxiano a sorgere
nei casi più complessi, tradizionalmente la dottrina porte gli esemoi classici,il tallidomide,
medicianle che all’inizo degli anni 50 venne scoperto e utilizzato da akcyu case
farmaceutiche per eliminare i problemi dalle nauseee frequenti in gravidanza, aveva
prdootto questo medicinale che aveva come effetto quello di elimanre qualsiasi malessere
alle donne che erano i n stato di gravdsanza, alcune donne che hanno ingerito wuesto
farmaco hanno dato alla luce bambini con gravissime malformazioni(bambino nato senza
gambe o braccia) e da allora ci si pose il problema, i penalisti si occupano dell’eventuale
responsabiità penale, in questo caso la scienza non consentiva di capire, compremndrre se
effettivamente alle origini di queste malformaizoni fosse responsabile questo nuovo
farmaco che era stato messo in commercio. Qual è stato il problema per i giudici, era il
problema riconducibile al fatto che in questo caso non c’era una regola d’esperienza
verificabile. Nel caso dell’omicidio con un colpo di pistola, c’è una regola d’esperienza che è
verificabile. Nel caso di quel farmaco assunto dalle donne, la scienza non aveva dato una
risposta, queste sono situazioni che spesso si verificano.
Un altro caso era quello negli anni 60 quando ci fu il crollo del 1966 della montagna che ha
determinato l’esondazione, provocando centinaia di morti, i giudici non seppero , se il
distacco di quella parte della montagna che andando nel lago, non riusciranno a
comprendere se quella frana fosse stata determinata dall’opera dell’uomo o da altre cause.
Per procedere alla c.d eliminazione mentale , è necessario sapere che l’azione appartiene al
novero di quelle che sono in grado di produrre quegli effetti dannosi come quelli che si sono
verificasti in concreto, in nesso di causalità, la teoria ella condtio sine equa non, è valida se si
conoscono le leggi causali, allora , utilizzare il metodo della c.d. eliminazione mentale porta
altri rischi, come quello del cd. Regresso all’infinito, in un omicidio per motivi di mafia Tizio
ha ucciso Caio, eliminando mentalmente la condotta di Tizio, Caio sarebbe vivo, se i genitori
di Tizio non avessero partorito, non sarebbe mai nato Tizio, c’è questa regressione,
Altri causi dubbi, causalità alternativa ipotetica: caso dove l’evento si sarebbe comunque
verificato: tizio vuole fare un dispetto a Caio, e allora incendia la casa di Caio predispone un
incendio e la casa comincia a bruciare, si verifica nello stesso momento un incendio
all’interno della casa di Caio, è vero che tizio ha incendiato la causa di Caio, eliminiamo
mentalmente l’evento di Tizio, la causa di caio sarebbe andata comunqeu distrutta
dall’incendio che dopo pochi minuti ha coinvolto la casa di Caio. Quando parliamo di
causalità, il problema lo risolviamo descrivendo l’evento, nell’individuaizone del nesso a noi
interessa l’evento concreto.
La yeria della conditio sine equa non, funziona quando si conoscono in anticipo le leggi che
nel caso specifico regolano la causalità, come ci comportiamo, il problema dell’interprete è
quello di come comportarsi quando la teoria della conditio sine equa non, nei casi che
abbiamo citato. Caso di talidomide, i giudici hanno fatto ricorso al c.d. metodo
individualizzante. Il metodo individualizzante viene chiamato così perché si rifà a situazioni
concrete , cioè il giudice che decide secondo questo metodo individualizzante, utilizza la
propria sensazione, ma al giudice non interessa se avvenimenti simili si riprodurranno nel
futuro, il giudice svolge più la funzione di storico, dall’esterno il giudice si limita ad
individuare dei collegamenti e connessioni tra condotte ed evento, soltanto sulla base delle
proprie convinzioni, dato che le malformazioni erano derivano soltanto a quelle donne che
nella gravidanza aveva ingerito , il giudice ritiene che responsabile della malformazioni dei
feti è chi ha prodotto il farmaco. Il giudice in questo caso decide individuando la prova dallo
stesso accanimento, la gestante aveva assunto questo farmaco, si, il bambini è nato
deforme, allora è ovvio, (posto oc propter oc), dopo l’ingerimento del farmaco, propter oc(a
causa di questo), è evidente che la malformazione è avvenuta a quel farmaco, questo non è
un metodo scientifico, come quello del colpo di pistola al cuore(Lì l’accertamento della
causalità è portata avanti secondo un metodo scientifico, proiettile fa esplodere il cuore),
accertamento scientifico deve essere verificabile, rispetto ad un altro tipo di accertamento.
Quando si sostiene che il vaccino Covid determina malattie, se noi accogliessimo questo
metodo, il giudice non diviene un fruitore di leggi causali, il giudice diventa un produttore, la
produce lui giudice la legge causale, questo non è un metodo scientifico.
Caso c.d delle macchie blu, in provincia di Trento a Rovereto, viene costruito uno
stabilimento industriale, quando comincia a funzionare, dopo alcune settimane le persone
che abitano a breve distanza, cominciano ad accorgersi che sulla pelle delle mani, del viso
cominciano a comparire delle macchi di colore scuro(processo delle macchie blu), nessuno
riusciva a comprendere il motivo dell’insorgenza di macchie sulla pelle, nonostante tanti
sforzi nessun laboratorio riuscì’ ad individuare la causa di queste macchie blu, la decisione
dei giudici del tribunale di rovereto fu una decisione basata su un’osservazione
esterna(questi fenomeni cutanei si verificano prima dell’entrata in funzione di questo
stabilimento? No. In conclusione sono provocati dai fumi, gas di scarico prodotto da questo
stabilimento, l’adozione dello schema post oc- propter oc. Il giudice la regola causale se lìè
fatta da solo, in base ad una propria constatazione. Chi ci dice che quelle macchie non
fossero dovute a problemi che avevano quelle singole persone, ad un virus che aveva preso
in quella zona. a monte c’è sempre una questione di individuazione penale,
Un altro correttivo è il metodo c.d. generalizzante e cioè perché è regolato da leggi di tipo
geenrale. Il nesso di causalità è un elemento pfmdamentale del fatto tipico che non può
essere rimesso alla discreionalità del giudice, c’è bsogno di tassatività, necessità di
ricondurre il nessi sotto il governo di leggi scientifiche, a questo punto come si svilupp0a la
teoria della contioo sine equa non: un antecedente pul essere configurato come condizone
necessaria di un devento soltanto se queto anteceente rientra nel novero di quegli elementi
che in base ad una legge,, conducono ad event come quello considerato. in altri termini per
l’accettamento del raporto di causalità serve una legge di copertura che abbia in sé il
rappooto aizone- evento come fenomeno ripetibile, un numero indetermianto di volte,
questo è il metodo più rispettoso della tassatività. Legge scientifica di copertura. Ome fai a
sostenere che quella persona è deceduta per vaccino Covid? In base a che cosa possiamo
sostente questo? Siamo così socuri che elominando mentalmente la somminsitrazione, la
persona avrebbe continuatp a vivere? Individuare una legge scientifica che possono essere
tipo universali che statistico.
Le leggi scientifiche universali: soddisfano al massimo livello le esigenze di certezza, non si
può sempre preteendere l’applicaizone di leggi universali. Ci si deve spesso accontentare di
quelle a carattere probabilistico, alla fine bisogna sempre tener presente lo scopo, la fnalità
del dititto penale, anch quella che i ldiritto penale possiede uno scopo preventivo,
repressivo, non si possono lasciare imouniti questi fatti. Ecco la possibilità ve non si
consocano leggi scientifiche che possano coèrire quel determianto accadimento ecco che
potrebbe apploicarsi la legge statistica.
Sentenza interessante dalla corte d’appello di Catabia, riguarda una disgrazia che avvenne
sulle pendici dell’Etna, era successo che una guda evav accompagnato un gruppo di persone
a visitafe vicini alla sommità del vulcano, quei posti che sono affascinanti fin quando ad un
certo momento si verificò un’esplosione, saltò un lampo di lava e a seguo di
quest’esplosione morirono due persone del gruppo che stava facendo l’escursione, il
problema riguardò l’imprevedibilità di questo fatto, l’esplosione come fatto imprevedibile.
La completa imprevedibilità poteva determinare l’interruzione del nesso di causalità.
La corte d’appello di catania decise per non riconsocere la ,sul presupposto dhw questo
tappo di lava ha costuitp una fatto imprevedibile, i fatti vulcanici non rispndono a rgole
scientifiche specifiche, la corte di cassazioen in modo diverso dalla cote d’apello, ha scritto
nella sua sentenza , l’esplosione del tappo di lava è un accadimeto tipico e ripetibile nche
nelle fase i quiete del vulcano, è un fenomeno straordinario. È necessario individusre in base
a che cosa il giudice ritiene di poter sostenre ciò che ci sarebbe o non ci sarebbe stato in
assenza di quella convinzioen.
Sussunzioen signfiica passare dal cocnreto all’ astratto, cocnreto(quello di cui bisogna
stabilire la cuaalità, deve essere sussunto in un enunciato generalizzante, l’evento non è più
un accadimento isolante, ma verificasbile in un futuro per un numero indetermianto di
volte, per fare questo serve un’accurata descrizione dell’eventp ,non serve geenricamente la
morte.
Evento cocnreto: morte attraverso l’esplosione del vulcsno, un odei tanti aspetti fripetibili di
tutto un comolesso meccanismo causale.
Per ricosruire il nesso causale è sempre necessario un procedimento di sussunzioen sotto
leggi scientifiche ch abbia come termine di riferimento quell’evento concreto e poi
ricondurre questo fattp specifico sotto l’ombrello delle leggi di copertura che hanno valenza
scientifica, noin semplici supposizini o constatazioni, il giudice non deve essere in questa
situaizone colui che produce una legge causale,, la deve cercare e ne deve usufruie, non la
eve prdurre lio syessp, opera difficile, questo il giudice deve fare. Tantissimi processi si
risolvono sul procedimeto del rapporto di causalità.
Esempio: sempre al tribunale di trento su doveva discutere di un fstto elaivo alla morte di
due nsciatori che erano stati travolti da una valanga , il problema è stabiolire, il motivo, la
ragione, la causa di questa valanga, gli sicatori stavano sciando in una pisya aperta, in un
luogo dover era loro consentito sicare, travolti dalla valanga. Qual è stata l’origine della
valanga? Si è staccato o è stata determinata per es, da un atro sica alpinsita che transistando
i nalto in un luogo dove non si poteva transitsre ha sollecitato il disstscco, la causalità sta
qui,, se la massa di neve si è staccata e ha trsvolo gli sciatori per una causa naturale, allora
siamo di fronte ad un caso fortuito, rispetto alla wuale nessuno poeva far nula se in quel
caso stabiiamo he la vaòanga si è staccata perché un cretino era andao in in uogo vietato al
transito, la neve era diventata insatbile e quindi è stato sufficiente a determianre il distacco ,
qui c’ a questione di respinaabilità in apo allo sciatore, responsaiblità colposa, qusti sono i
fatti rispetto ai quali si applicano tuttw queste norme.
Il riferimento all’evento concreto,
Caso: malato incurabile, in una situazione di agonia, n infermiera mossa a compassione,
prende e inietta in qusto malato una sostanza che proova l’arresto del cuore e quindi la
morte, la questione viene scperta e l’inferimiea, confessa , e dice, tanto il paziente sarebbe
morto da qui a poche ore. Si, dobbiamo stabilire il rapporto di causlaità non in termini
geenerali facendo riferimento geenricamente alla mrote dell’uomo, noi dobbiamo prendere
in considerazione quell’evento concreto, con riferimento a quel fatto ocncreto un rapporto
di causalità sussiste, se noi pfroviamo ad eliminare la condotta dellì’infermiere, il cuore non
si sarebbe fermato e non è assolutament evalido sostenere si, magari si sarebbe fermato
dopo 7-8 ore, ma questo non significa niente, l’evento che biosgna prendere in
considrazione è l’evento concreto. Anche anicipare di poco un evento che comuqe si
darebbe verificato è una situaizone che si pone in rapporto di causalità, l’infermiera
condannata per omicidio doloso.
L'epidemiologia può avere una rilevanza? È quella parte di scienza medica che studia la
diffusione di determianti virus. L'epidemiologia può servire, può essere utile per accertarei
lrapporto di causalità, no perché l’epidemiologia fa riferimento si al grado di diffusuie di un
certo virus ma con riferimento ad una popolazione, dal punto di vytsa della causalità,
l’epiemiologia non è una sicenza perchè l’epidemiologia haa riferimento un numero amp odi
persone, individuato con rifeirmtno alla singola persona.
Nel rapporto di causalità attorno all’accertamrnovdel rapporto di causalità spno nate teoie
ulteriori che talvolta hanno avuto una giurisprudenziale, ad una teoria che è la teoria della
c.d causalità adeguata, questa ccausalità è naytaa, individuata come corretti o9 della
contitio sine equa non in certe situaizini, nei casi dei cosidetti concorsi causali atipico.
Esempio: caso del tossicodipendente che asusme una dose di sostanza stupefacente e uore
per una presistente alterazione organica. Un ragazzo, che volendo entrare in possesso
dell’eredita di un anziano zio, induce lo zio a fare un viaggio in areo sperando che l’aereo
preciptii e che lui possa ereditare tutto il patrimonio. Nei due esempi fatti , noi abbiamo un
decorso causale atipico. Prendiamo il caso del tossicodipendente che per la prima volta
assume una dose di eroina(in genere la prima dose non detemrian la morte), in quella
situazione alla prima dose di eroina muore per una presistente alterazione rognica, difetto
che lui aveva nel suo organismo e che nessuno conosceva. Possiamo considerare lo
spacciatore, chi ha ceduto la dose di eroina a quel ragazzo, possiamo considerarlo
responsabile di omicidio? Se noi in un caso del genere utulizzassimo la conditio sine equa
non, se lo spacciatore no navesse venduto l’eroina, tizio non sarebbe morto, lo spacciatore è
frespinsabile anche di omicidio, per ovviare a questa situaizone è sytata individuata una
aprticolare forma di causalità adeguata= si parla di cauds idonea in generale a produrre
l’evento in base ad una lorevidibilità fondata id quod pleumque accidit(quello che succdede
nella maggior parte dei casi), secondo questa teora dlela causalità adeguata, qualasiasi
condotta, generale attidtudine a provocar quell’evento.
Il nipote che involgia lo zia a fare il giro in aereo sperano che preicpiti così lui posso
prendersi il patrimonio, può essere definta una condotta evnte una generale attitudine a
provcare eventi di uqel tipo? In uno deoi viaggi precipita elo sio muore, si può dire in un
caso del genere che il comportamrnto del nipote, che ha pagatp il biglietto, desiderando
sperando che effettivametne uno degli arei precipitasse, lo zio è morto veramwnre,
possiamo dire che quel nipote è ressponsabili dal punto di vista della causalità, potremmo
definire la codnatta dle nopote causalmente ricollegbile all’evento morte dei passeggeri’ la
teroia della causalità adeguata, applicata proprio in casi di questo genere(casi di concorso
causale atipico/anomalo). Parlando di generale attitudine, si deve concludere in senso
negativo, il nipote non è respinsabile, la semolice condotta di suggerire un viaggio in tutto il
m ondo, non ha l’attitutdine a provocare la caduta dell’areoplano. Questa teoriandella
causalità adeugata va costuiti in termini negativi, vi è nesso causale tutte le volte in cui sia
non improbabile che l’azione produca l’evento, la teoria della causalità adeguata ha un
limite, non risolve tutte le situazioni,
Esempio: Tizio ferisce con volontà omicida caio, tizio spetta caio con la volont di ucciderlo,
non riesce ad ucciderlo, ma lo ferisce hgravemene, caio a guoto dlele ferite riportte da
questo agguato, viene ricoverato in ospedale, e dopo una ventina di giorni riesce a guarire, il
girono prima che sta per essere dimesso dall’ospedale, caio muore perché s sviluppa un
vasto incendio all’interno dell’ospedale, in un cado di wuesto genere l’axione di tizio se noi
consideriamo ex ante(riguardata da un punto di vista anteriore) l’azione di Tizio, è un’
azione idonea a provare l’evento morte, ma in questo caso si verifica per cirocstanze
imprevedibili. Il problema riguarda la descrizione dell’evento, l’evento non va considerato in
astratto ma in concreto, morte come conseguenza dell’incendio. Tizio risponderà di tentato
omicidio e poi della morte di Caio ne risponderà chi accidentalmente ha determinato
l’incendio.
In senso negativo, secodno la teorie adella causalità adeguata c’è il neso causale ogni volta
in cui sia non improbabile che l’azooenprduca quell’eventa, pgni volta che sia non
improbabile, nei casi che abbiamo preso come esempio, in quel cado è improbabile che da
un consiglio, possa determianre la caduta dell’areo e quidni la morte del parente, se è
improbsbile non c’è il nesso di causalità, secondo la teoria della causalità adeguata.
10/11
Teoria generale del reato:
Rapporto di causalità tra condotta ed evento ha permesso di concludere il fatto(primo
elemento)
Antigiuridicità: antigiuridico se volessimo tradurlo è antigiuridico un fatto che è contra
ius(=contro il diritto), la commissione di un reato di qualifica chiarmente in modo scontato
ocme qualcosa che va contro il delitto. Dco questo perché normalmente ad una condotta
tipica fa seguito anche l’antigiuridicità. Non c’è dubbio che se noi osserviam odall’esterno un
fatto tipico, es: uccisione di un uomo, quel fatto tipico siamo portati a ritenere perché ricalca
i confinidi di quella tipicità descritta dalla fattispecie astratta, siamo portati a pensare che
quel fatto tipico sia antigiuridico, sappiamo bene che non si verifica sempe,
automaticamente, non si verifica perché se nell’ordinamento giuridico noi troviamo ina
norma che fscoltizza o che legittima quel determinato comportamento , allora si crerebbe
un problema di contraddizione. Dove nasce l’antigiridicità? Nasce dalla necessaria
cosntatazoine che quel fatto oltre ad essere tipico è un fatto contra ius, che si pone contro i
dettami dell’ordinamento, però è vero che esistono una serie di norme che invece proprio
quei fatti che a noi dembrano antigiuridici, li autorizzano.
Esempio: ci troviamo una sere a prendere un caffe con un amico in un luogo affollato,
vediamo due persone che si affiancono, ccircondano un ‘altra persona, lo prendono per le
braccia e lo portano voia. Quelle due persone son odue agenti di pokizia in borghese che
satnno facendo un servizio antidroga e la persona che è al centro è un venditore di droga.
Noi come osservatori esterni stiamo vedendo due persone che limitano la libert di
movimento di una terza persona, lo prendono e lo portano via di peso, noi pensiamo ad un
sequestro di persona, ma quello è un fatto che ricalca i contorno del sequestro di persona,
soltanto da un punto di vista del fatto.(art.605v.p). Quel comportamento è un
comportamento tipico, sulla base di che cosa afferrano quella persona? Pongono in essere
quell’operazione perché stanno srguendo quelle che sono le norme di procedura penale,
parla dell’arresto in flagranza di reato. Un PU sta venendo commesso proprio in quel
momento, devono procedere all’arresto. Da dove nasce l’antiguridicità e le cause di
giusitificazioen?nascono da un’esigenza di non contraddizione, c’è necessità all’interno
dell’ordinamento fgiuridico(ricomprende tutto: diritto penale, processuale), ci so9no una
serie di norm che impongono quei due agenti di polizia a comportarsi in wuel determinato
modo arrestando lo spacciatore, limitandone la libert personale. Se da un punto di vista del
fatto qurgli agenti pongono in essere la limitazione di libertà del terzo, è vero che il fatto
ricorda il sequsgro di persona, ma sarà tipico ma non antiugiridico, è un fatto che viene
commesso non contra ius , ma commesso secondum ius, quel secondo elemento strtturale
del reato viene meno, quel fatto non è antiguiridico. Se quel fatto non è antiugiridico,
signficia che è secondum ius , venendi meno il secondo elemento strtturale, abbiamo
un’impossbiolità a definire quel fatto come reato. Per configurare un reatoè necessaria la
presenza di tutti e tre gli elementi struttuterali: il fatto, antiugiuridicità e la colpevolezza.
Antiugiridictà: è una valutazione che viene fatta del fatto tipico, valutazione che ci dcie che
quel fatto oltre ad essere conforme a quanto descritto dalla fattispecie legale astratta, quel
fatto è stato realzzazto senza la presenza di causa di giustificazione.
Cos'è la causa di gustificazione? Venmgfon odefinitr anche cause di giustificazione di
antiguiridicità o di eliminazioje di antigiuridicità oppure cause di giustificazione, queste
cause sono rinvenibili non soltanto all’interno del codice.
Artt.50-54 cp. In queste quattro norme trobiamo le cause di giustificazione, possono essere
trovate anche in altri rami dell’ordinamento giuridico, il fondamento, la necessitàò oer cui si
debba parla re di causa di gistificaizone, alla base c’è sempre un principio di non
contraddizione(non ci può essere una norma che icnrimina e un’altra che autorizzi quel
determianto ocmportamento),
Cause di giustificaizone che rispondono ad una disciplina particolare che risponde a tutta
una serie di principi, primo tra tutti, il pincipio della rilevanza oggettiva delle cause di
giustificazione: possiamo cercare di comprendere questo principio fscendo riferimento
all’art.59 cp, una delle norme più importanti delle applicaizoni di giustificaiznne, non
riguarda solo le cause, ma anche le circostanze: ce csa significa riulevanza oggettiva delle
cause di giutificazione? Nell'art.59 wu.ando si parla alle circostanze, si fa riferimento alle
cause di giustificaizone e non solo. Cosa significa applicsbilità oggettiva o rilevanza oggettiva
delle cause di giustificazione? Sifgnifica che le cause di giustificazione si appplicano
indipendentemente e a prescindere da una consapevolezza di chi agisce. Immaginiamo una
situazione di legittima difesa non conosciuta dal soggetto agente , può sembrare un esempio
paradossale. Tizio vuole uccidere caio, e si redispone ad uccidere caio, ma tizio non sa o non
si rende conto che anche Caio è mosso dalla stessa volontà omicida, caio vuole uccidere
tizio, immagianiamo che tizio materialemnte si apposti con una pistola aspettando il
passaggio di caio, mentre non si rende conto chd caio sta puntando una psitola contro tizo,
tizio spara per primo, uccide caio. In questa situaizone la rilevanza di qwuella causa di
giustificazione è una rilevanza oggettiva, anche se tizio non consapevole che è sotto laa mira
di Caio , in quel caso la causa di giustificazine, legittima difesa si applicherà ugualmente a
Tizio, l’uccisione i caio da parte di tizio sarà giustificata dall’art.52, dalla legittima ifesa,
proprio perchè la legittima difesa come tutte le altrw cause di giustificazie operano, rilevano,
soltanto per l fatto di esistere in quella determinata situazuone, ma nn devon oessere
reviste e volute. Perché c’è questa rilevanz aoggettiva, perchè non interessa che la causa
venga prevista dal legisaltre? la causa di giustificazione a che cosa orta? Porta alla non
punibilità, essendo una causa , escludendo l’antiguridicità, elimina anche la consegu.enza , è
corretto che il legidaltore la faccia valere sempre e comunque, senza bisogno di una
necessaria consapevolezza, primo principio che discipina pla materia della causaa di
giustificaizne. Il secodno è il pirncipio dello stesso genere che sottolunea , la c.d. rilevanza
del putativo, che cosa significa?
Putativo in diritto penale, equivale al reale, putativo è qualcosa che si crede in un modo che
appare in un modo ma che in realtà non è. quando si parla dei genitori di Gesù, Giuseppe è il
padre putativo, che tutti credono9 essere tale, ma in realtà nostro signore è geneerato
attraverso l’effusione dello spirito santo.
Che signifis che il utati o nelle cause di giustificazione è reale? Lo troviamo nell’art.59 può
accadere che in una determinata situazione si pensi di essere in presenza di una situaizone
tale che giustifica una erta reazione mentre in realtà non lo è, causa di giustificazione
inesistenti o per errore ritenuti inesistenti.
Nel 1972-73 si è verificato a Roma un caso ecclatante, in una gioielleria, verso l’ora di
chisurua un gioiellieri, priprietatio di sta gioielleria, comincia a mettere via i gioielli espsoti,
erano poco prima delle 19:30, in quei periodo avevano la porta aperta, era in inverno entra
una eporsona dalla faccia semicoperta e le mani intaca, entrando un questa gioielleria ,
fermi tutti è una rapina, il gioielliere che aveva già subito avea regolarmente il porto d’armi,
aveva acquisito una ceeta abitudine, tira fuori la pistoa dal balcine che colpiscono questa
persona che si accascia e muore, quando viene soccorsa questa persona, si scopre che qella
persona non era un rapiantore, era un consocente del gioielliere e che in tasca non aveva
assolutamente la pistola, chi era quel signore? Giovstore della laione che si chiamava
luciano Rececconi che muore sul colpo per uno scherzo stupido che gli è costata la vita.
La rilevanza del putativo, adesso avendoci in mente quest’esempio, adesso che coniosciamo
i termini della questione, siamo di forne alla reazione di una persona difensiva, ma in una
situazione che se nou la valutassimo realmene per qiello che , noi diremmo, caro gioielliere
ti seo sbagliato, hai ucciso una poersona in modo gratuito(oggettività del fatto), ma non p
wuesta l’oggettività che apparsa in wuel momento a quel gioielliere, situazine diversa:
- L'orario chiunque ha un negozio sa chr l’orario peggiore è quella prossima alla
chiusura, orario critico
- La frase: fermi tutti, questa è una rapina
- Il viso semicoperto dal bavero del giaccone, sorte di travisamento
- La mano in tasca come per imulare il possesso di un’arma.
Gioielliere il quake nei mesi precedenti era stata vittima di più di una rapina? Si è aperto n
orcoedimento penale per omicidio nei confronti del gioielliere, al quale è stata appicata la
legittima difesa putativa, ciè è yna legitima difesa che dal punto di vista oggettivo non
esisteva ne più ne meno come san giuseppe che no è il poadre biologio di gesù,
l’ordinamento ha considerato la legittima difesa come se fosse essitenre, e ‘ha potuto fare
on base all’art.59:”anche se da lui non conosciut o da lui per errore ritenute inensistentiu”.
Principi a cui rispondono la teoria delle cause di giutificaizne, altro principio è
l’art55”eccesso colposo”: l’e cesso cokposo è quella situaizone dove ad un certo phtno ci
snio tutti gli elementi per riconsocere una causa di giustifiacaizne, ma qursti leemnti
vdengono poi oltrepassati, i casi di eccesso colposo sono molto frequenti, weccesso colposo
nelle cause di giustificazioni. Quand è il caso di eccesso colposo? L'eccesso coloso è
laclassica situazione in cui, immaginiamo il caso di legittima difesa: io vengo aggredito da
una persona ingiustamente con spinte e pugni io reagisco, veo ad un certo punto che il mio
aggresssore mette le mano in tasca, io esagero nella miareazione difensiva m utilizzando un
coltello che ho in tasca. Fino ad un certo punto della mia reazione difensia assistita, coperta
dala causa di gustiicaizone, io ecceso colposamente, oltrepasso i limiti staibliti salla causa di
gustificazione, si a0pplica l’art.55 che prevre che in wuel caso le cosneigenze del mio
eccedere, verranno punite a titolo di colpa e non di dolo. Questi sono apsetti che dal punto
di vista applicativo approfondiremo nell’esercitazione. Qual è la differenza tra eccesso ed
errore nelle cause fi giustificazione? La differeenza fodnamentale è data dal fatto che
nell’ecesso delle cause di igustificaizone, fino ad un certto punto è esistente, ricorrente, ma
se ne olteoassano i limiti(eccesso); viceversa nella situazione di errore nelle cause di
giustiiazione, la causa di igustificaizone manca dal putno di vista freale, passiamo al caso
Rececconi, non c’era nessuno segli elementi da poter far ricorrere alla legititma difesa, lì è
un erroe sulle cause di giustificazione, manca qualsiasi situaizone che possa richiamre una
causa di giustificaizone della quale vengono oltrepassati i limiti, questa è la differenza tra
eccesso ed erroe. L'art.59(errore) e l’art.55 (eccesso), sono le notme che dettano la
disicplina delle cause di gistificaizone e proprio perchè abbiamo parlato a lungo della cause
di giustificazione, principla ecausa di giustificaizone che è quella della legittima difesa, che
nel nsotro ordinamento è orevista all’art.52 del codice penale:
Legittima difesa(art.52 c.p), causa di giustificazione: perché esiste la lebgitima difesa? Causa
di giustiiaxikne rradizionale che esiste i ntutte gli ordinamenti giuridici: causa di igustiiazone
molto particolafre perché in questo caso il legidsaltore deroga al monopolio statuale
dell’uso della forza, che cosa intende dire? In uno stato democratico, in uno stato
disciplinato da alcuni principi che sono quelli ad es. Costituzionale, stato che riconsoca i
diritti di ciascunp di noi, esiste lla possiblità di utilizzare la forza, ma la forza monopolio
dellapparato pubblico. Es. Possibilità di utilizzare le armi, di limitare i limiti di una prrsona
anche quelli fodnamrntali ,tutte situazioni che noi diamo per scontato, ma sono situazioni
riservate all’apparato statuale, certo che soi può arrestare una eprsona, ma pul essre
arrestata soltanto da chi ha il potere di farlo, in deermiane situazoni si possono utilizzare le
amri dalle forze armtr in guerra o dalle forze di polizia in certe situaizoni. In molti dibattiti
con frotn ipubblici, l’ut8lizzo della forza sia una qeudtione socontata, ma non lo è , cioè con
l’art.52 del codce penale, l’ordnamento penale attribuisce al cittadino la fscolta di
autotutelare i propri diritti, ma quando? Ogni volta che lo stato non è nella condizione di
addciutare una tempesitva ed efficacia tutela a quei diritit, e non c’è niente da fwre, non ci si
può far giustizia da soli, tanto che nel codice ci sono una serie di reati, che sono reati di
esercizio abrbitrale delle proprie ragioni, così ancora di più non puoi tutelare dei gtuoi diritti
facendo ricorso direttamente alla ofrza manigestata da te stesso, capiamo che l’aver visto
una norma dell’art52 penale, è una deroga , eccezione proprio al onopolio statuale dell’uso
della forza, deroga che si estende in chiave solidaristica, anche quando sono messi in
pericolo i diritti del terzo, io posso agire in legititm digesa non soltanto quando vengono lesi
o messo in pericolo vei che mi appartengoni, ma posso agire in situaizoni di legititma difesa
anche per difendere beni di un terzo.
Esemoio: la sera intorno alle 23, io cammino da soo in un corridoio della metro ,e nella parte
vedo una persona che sta importunando una ragazza, io posso intervenire? Posso
intervenire perché in quella situaizone non posso chamfre i soccorsi, no è detto che
interverranno tempesitvamente, io posso intervenire sulla base del principio soldiaristo, la
deroga si estende anche quando sono messi in pericoli i beni dei terzi.
Testo dell’art.52: qual è il fondamrnto di questa causa di giustiicazione? Aòla base di qudsta
causa c’è un’esigenza insopprimibile dell’uomo di consercare se stesso, c’è lla necessità di
consefsqre se stwssi, i propri beni da wuelli che sono le oppressioni altrii, anche i bambino
piccolo quando viene infastidito , il bambino reagisce, allora questa esigenza di autotutela
l’ordinamento giuridico, la soddisfa però entro certi limiti ben precisi e quidni alla base della
legittima difesac’è un bilanciamento di interessi, interessi contrapposti: dell’aggredito e
l’interesse dell’aggressore. La legittim difesa ha questi due come attori: aggredito9 e
aggressore. In queso bilanciamneto di interessi tra aggredito e aggressore, l’ordinameno
assicura la referenza all’interesse dell’aggredito. Un fatto commesso in situaizone di
legititma difesa un fatto conforme al tipo, fatto che materilmente lede un interesse tutelato
ma che non è antigiuridico.
La legittima difesa ruota intorno ad una condotta afgressica e ad una di tipo difensivo,
condotte che si contrapongono, il presuppostov è che il diritto proprio o altrui deve corree
un oericolo agttualr di essere ingiustanente offeso. Qual è lesigenza , qual è il requsiito da
cui non possiamo prescindere , è quello del pericolo: bisogna verificae se ilo bene giuridico
protetto da quella norma ha corso un reale pericolo, il giudice in altri termini, deve tenerne
conto se una dsetermianta configura in una legittima difesa, tutti questi profili servono a
stabilire se applicare una pena o no. Pericolo , come farà il giudice a dstabilire se
effettivamente c’è stata una condotta da aprte dell’aggressore che metteva in pericoo la vita
degli altr, il criterio della progrnosi postuma in cocnreto: la prognosi postuma è una forma di
ragionamento logico, postuma=a posteriori, per prognosi, cioè anche se a posteriori, i
lgiudice si deve mettere nella posizione precedente e deve valutare, ma in quella situaizone
c’era realmente un pericolo di offesa?vi è stata la probabilità del verificarsi di un’offesa,
questo è i lragionamento che sta alla base di wuell oche necessariamente dvee fsre u
ngiudice di fronte qualsiasi caso dove si ha la legittima difesa, lafonte del pericoo deve
essere da una codnotta umana, ha senso reagire contro una condotta portata avanti da un
animale? No, nella ksiura in cuiquell’animale non possa esserengovernato, dominao,
controllato da un’altra persona, ma l’art.52 utiizza un aggettivo: “l’attualità del pericolo”,
sgnficia che non sussite legittima difesa se il pericolo è passatp, se già c’’è stato un danno,
questo succede moltissime volte. L'attualità del pericolo,
Siamo in un piccolo paese di provincia, c’è il tabaccaio del paese(distributori, tabbaccai,
benzina, maggiori disponibilità di denaro ocntante), tabaccheria entra un rapinatore, con
un’arma in mano, intima al tabaccai odi consegnare i solid, i ltabaccaio consegna quello che
ha nella tasca, poi il rapinatore esce dal negozio, ci viole qualche frazioen affinchè il
tabaccaio possa rientrare in se, ma quel tabaccaio è armato legittimament, realizza apre il
cassetto, prende la pistola, esce dal negozio,, si guarda intorno e vede il rapiantore che
scappa che sta salendo sul ciclomatore guidsto da un complice, il tabaccaio prende la iìmira
e spara e uccide il rapinatore. Problema: si dice un caso di legittima difea, è evidente, wui
manca l’attualità del pericolo, l’aggressione del rapiantore si conclude nel momento in cui i
rapinatore a ottenuto quello che voleva, il pericolo è concluso, il rischio che se noi non
consideriamo questo concetto di attualità del pericolo, pericolo concomitante, incombente
che si sta materialmente esplicando, da un punto di vista giurdiico quando sta scappando il
pericolo non c’è più , il rischio è che se noi non avessimo wuesto limite che il pericolo deve
essere attuale, il rischio sarebbe quello che la legittima difesa si trasformerebbe da istituto
giuridico a strumento di vendetta.
In diritto penale quello che conta è la ricostruziine del fatto, tante volte noi vediamo o dal
vivo o in televisione che dopo un fatto di wuesto heenre vengono segnati col gesso in
biamco dove cadono i colpi di arma ds fuoco, attività idispensaibli, necessarie sa chi ?alla
polizia, ma necessarie al giudice. In un processo un commerciante fu condannato per
omicidio volontario sulla base di un movimento: lui aveva detto che si era sentito minacciato
perché il rapiantore gl iaveva puntato ocntro l’arma e si erano trovati a tu per tu, l’autopsia,
elemento fondamwntale e l’esame hanno messo in evidenz auna situaizne comoletamrntte
diverso, l’esame balidtico che i colpi che avevano ucciso i lrapiantore esano statui sparati
dall’alto verso il basso, i lrapinatore fuggendo aveva inciampato, era caduto a terra e nel
momento cin cui si trovava a terra, l’aggrddito aveva sparato dall’alto verso iil basso in una
vera e oproria esecuzione, da alcuni elemnti di fatto si può risalre.
Questo ocncetto di attualità delpericlo non si può reagire in caso di fuga, over il rapinatore
sia atterra disarmato, pericolo attuale= pericolo perdurante , imminente che deve essere
attivo in quel momento. Abbiamo parlato per eemoio quando parlando del divieto di
naalogia, del caso di legittima difesa anticipato. Quello della moglie maltrattata che non
riwsce a reagire e che uccide a freddo il marito che la maltratta quando il marito sta
dormendo per smaltire uan sbornia, il problema è che non c’è l’attualitò del pericolo perh è
il marito dormiva, qualcuno hsa voluto sollevare la quesitone dicendo, si potrebbe aplicafe
la situaizone di legititma difesa, estendedola per analogia, dicendo si, il pericolo non è attual
ma dato ce quella donna minuta no nsarebbe riuscita a reagire durante la reaione, la ratio
della legittima difesa, possiam ofarla valere anche in quel caso dove il pericol onon era
attual. La giuri non riconscerebbe m,ai a quella donna la legititma difesa, proprio perché
l’applicaizone di questa norma è molto circosdritta, sempre parlando del pericolo,il pericolo
no ndeve esse3re volontarimwnte provocato dal soggetto. In un cado in cui una persona
provoca, sìin questo mdoo determino a wuella persona ad aggredirmi, io era quello che
asperttavo, io posso aigre in stato di leggitima difesa, questa è una sdituazione dove non si
potrà mai riconsocere la legittima difesa per chè in questa situaizne il pericolo è provocato
ovlontariamente dal soggetto, deroga ai principi dell’ordinamento. Così come non può
applicarsi la legittima difesa a chi accetta una sfida, anche questo è frequente.
Pericolo di un offesa ingiusta , diritto è qualsiasi interesse individuale che possa essere
tutelato dall'ordinamento giuridico, l’offesa deve essere ingiusta, l’offesa minacciata deve
possedere il requisito dell’antigiuridicità.
Violenza secondum ius, violenza giusta, non potrebbe lo spacciatore direio mi devo
difendere contro wudsta violenza, non è legititms difesa perché l’attività degli agemnti di
polizia può essre vioenta, ma non ingiusta, l’art.52 lo dice chiaro
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Facendo riferimento al concetto di necessità,quandi è possibiole bisogna cercare di evitare
la nostra difesa, quando l’ostavoo può essere superato agevolmente in un altro modo.
Esempio: sto arrivando da lontano vedo sul marciapiede che ce l’ja con me, vedendo quella
persona so che se io passerò davanti , probabikmente questa mi aggredirà fisicamente.
Vedo la persona, non passo davabnri, facco un giro piùlargo. Questo si dice commodus
discsus, comoda alternativa per evitare quella situazione pericola.
Necessità di difendersi, necessità come in evitabilità. Se io vengo fatto oggetto di
un’aggressione da parte di uno che mi vuole portare via il portafoglio poss difendersi sia
come concetto di attualità di pericoo(incompente>), e anche con il requisito di necessità
come inevitabilità. La legittima difesa negli ultimi anni, complessivamenre negli ultimi 15
anni è ststs presa come uno di quei punti sensibili, per quanto rigaurda la richiesta di
sicurezza. Negli ultii q15 anni la legittima difesa è diventata un argomento giuridico
particolare, in qualsiasi contesto storico e politico, la legittima difesa tocca un punto molto
sensibile dei rapporti tra individuo e autorutà.(quando si parla di legittima difesa).
Legittima difesA. : rappresenta una deroga al monopolio stattuario dell’uso della forza
rapporti tra i singoli cittadini e l’autorità. Questo si era verificato nel 1975, in un momento in
cui la criminalità era molto aggressiva. Modficata la causa di giustificaizone dell’art.53 0 43.
A noi italiani la legittima difesa non piace, l’italiano che reagisce e si difende, viene
considerato un pistolero, se lo stato può intervenire è meglio. L'orientamento della
giurisprudenza è stato sempre molto rigoroso nel riconsocere le situaizoni di legititma
difesa. Per es, riguardo al concetto della prorporzione. La giurisprudenza ha sempre
affermato dando la prefeenza wquando si può al commus discesus. Nel febbraio del 2006,
c’era un governo centro-destra , al legislatore nel 2006 remeva di corregere la prassi
giursiprduenziale che si era creata. Cosa fa il legisaltore nel 2006? Lascia inalterato il primo
comma del 52, ma introduce un secondo comma. il secondo comma dell’art.52 è una sorta
di appendice introdotta nel 2013, riguarda una disciplina speciale(legittima difesa
domiciliare).
Nel 2006 ci fu un dibattito politico che mass media , si è venuta a creare la classica
contrapposizone ideologica. Persone che avevano ideologie di centro destra premevano per
avere un allargamento per la difesa legittima, gli aktri premeveano oer un mantenimento
della legittima difesa così come era stata previstra dal legislatore engli anni 30. Soluzione:
compromesso e viene introdotto
Questa è la situazione introdotta nel 2006 dal legisaltore, entrambe queste situazioni, sono
situaizoni che presupponono una violazione di domicilio. All'inziio del primo comma si parla
dell’art.614, si riferisce al reato che punisce la devazione di domicilio, ipotesi che richiede
che vi sia stata una violazione di domicilio. Non a caso quest’ipotesi va sotto il npome di
legittima difesa domiciliare.
Esaminiamo se effettivamente il legislatore nel 2006 ha veramente ampoliato i confini della
legittima difesa oppure se fosse aldilà la situaizone sia cambiata di poco. Parlando
dell’ipotesi del secondo comma, scorre di meno rispetto al primo comma.
Questa ipotesi della legittima difesa domiciliare può essere invocata da chi si rrova
all’interno di quel e da chi si trova legittimamente prese(padrone di casa, ospite,
dipendente, la clf, legittimamente presenti all’interno dio quel domiclio. Il mezzo utilizzato,l
‘asrt.52 secondo comma fa riferimento sd un’arma legittimamente tenuta o altro mezzo di
difesa(arma da sapro o da taglio, ecc), il presupposto è che quest’arma sia legittimamente
tenuta, possa essere detenuta e quella persona abbia il permesso di possedere una persona.
Il legislatore ha evidenziato il possesso di quest’arma legittimo? Il legidlatore ha voluto
mettere un freno alla corsa di accaparrarsi le armi, qualcuno con la mente distorita avrebbe
potuto dire: se una norma mi dice che possa difendermi, io rimedio una pistola
legittimamente o no. Il secodn ocomma dell0’art-52 si basa tutto sul concetto di
proprozione, sussiste il rapporto di proporzione perhcè uno degli elementi necessari per
invocae a propria scusa la legittim difesa è la proporzione tra l’offesa e la difesa, sarebbe
assurdo che venisse legititmata la reaizoen ad un’arma da fuoco ad una semolife offesa
costituita da uno spintone. La proporzionalità è uno dei principi che disicplina l’appicaizone
del diritto. Il principio di proporzione è immanente all’ordinamento, in una situazione di
legittima difesa, trattadosi di una deroga a amaggior ragione deve essere disicplinata da
tutta unas serien di paletti, tra cuo. La mdofica del 2006 si introduce una sorta di
presunzione assoluta, che non ammette prova contraria. Nel 2019 questa norma viene
ulteriormente modificata, sembra che la legittima difesa non abbia pace! Al concetto di
proporzione viene aggiunta la parola “sempre”, nel 2006 si introduce “sussiste il rapporto di
proporzione”. Nel caso citato dalla lettera a del secondo comma, nei casi previsti
dall’art.614. Nel caso della lettera A è sempre giustificata una reazione qualunque sia l’netità
di pericolo.
Esempio: estate, io tengo le finestre apere3, sento dei rumoei nella stanza accano ed
effettivamente è una persona(qui c’è una violazione di domicilio, mi entrata una persona
dalla finestra!).
Arma legittimamente denuta: faccio parte del porto d’armi.
Anche in caso di legittima difesa domiciliare è comunqe necesaario accertare il politoc
attuale di un’offesa ingiusta! Ci può essere un’offesa giusta?
Esempio: io affito il mio appartamente ad una persona, questa persona smette di pagarmi
all’affitto, mi introduco a casa di questa persona per incontrare questa persona e dirile di
pagarmi l’affitto. Io sono il padrone di casa, se noi interpretassimo con il paraocchi questo
secondo comma dell’art.52, è legittimo l’uso delle armi? No, non c’è un offesa ingiusta, io
sono entrata in casa per avanzare una legittima difesa: canone di avviso.
Requisito della necessità/inevitablità : è sempre doveroso accertare che la perone non possa
difender quel bene con un comportamento penalmente irrilevante
Quando parla dei beni(art.52 secondo comma), il legislatore specifica che non vi debba
essere la desistenza : io vado in camera da letto, che è entrato dalla finestra, appena il ladro
mi vede e cerca di tornare indietro per scappare dalla finestra. Il ladro si comporta in una
maniera desistente.
Ritorna il concetto di necessità di inevitabilità della mia azione difensiva: se il ladro lo becco
che sta rovistando nei miei cassetti, e cerca di aggredirmi, io sono legittimata.
N.B: legittima difesa è una deroga alle normali regole, non deve essere un pretesto per
vendicarsi.
Quando si parla di armi, viene specificare uso di armi o altro mezzo di coazione fisica,
Art.53 rivendicabile solo dal pubblico ufficiale.
Causa di giustificaizone rpevista all’art.54: statpo di necesstà: normalmente legittima difesa
e stato di necessità vanno assime, una domanda classi all’esame: differenza tra legittima
difesa e stato di necessità. Quali sono le differenze? Nella legittima difesa io reagisco contro
un’aggressione o contro il pericol odi aggressione ad un diritto, io posso agire in legittima
difesa anche per il difendere il mio o il èatromonio altrii. Nello stato di cessitò per sottrasi al
pericolo di un grave danno alla persona. Si riferisce l’art.54 ad un grave danno alla perosna.
L'ulteriore diffeenza con la legititma difesa è il terninare di questa mia azione. Perché nella
legittima difesa io mi difendo e la mia reazione difensiva si appunta su una persona che sta
commettendo un altro reato. Nello stato di necessità la mia condotta si dirige verso un terzo
estraneo e non è staot quell’estraneo a detemrinare la situaizone di pericolo, l’es. Ipico che
viene fatto dello stato di necessità: in estatr siamo in barca ad un certo punto fa naufragio,
affonda c’è un unico salvagente e noi siamo tre persone che si aggrappan oaffannosamentr
a quest’unico salvagente, il peso è eccessivo, io spingo gli altri due lasciandoli affogare,
salvando solo me stesso. Anche nella legittima difesa ritorna questo concetto di pericolo, la
causa del pericolo è indifferenre, ciò che cotna che il pericolo deve essere attuale, non deve
essere volontariamente causato e non deve essere comunque evitabile in altro modo.
Queste sono e caratteristiche del pericoo nelo stato di necessità, caratteristiche che
differiscono dalla legittima difesa. Si parla di pericolo non volontariamente causato, se il
pericolo è causato volontariamento, la causa dki giustificaizonenon può esister.e
Legittima difesa: noi reagiamo nei confronti di una persona che ha messo in pericolo un
bene nostro o altrio, questa è la differenza fondamentale. Mi avvisano che mio figlio piccolo
è in oiede sulla balaustra del balcone, io corro a casa , monto su quel motorino per
accorrere mio figlip. Vado ad incidere , ledere un pericolo di un terzo che non c’entra nulla
con la situaizone, ma in queò caso i lfurto è discrimnto dalla causa di giustificaizone dello
stato di necessità(art.54), lo stato di necessità è invocabile soltanto se il pericolo riguarda un
danno grave alla persona, es: non posso invocare un pericoo che abbia un bene
patrimoniale(mobile o immobile), il danno non deve essere un danno alla persona ma un
danno grave, come il legislatore cura anche i minimi particolari, siamo in presenza di una
causa di giustificazione molto particolare.
Art.51: il legislatore ha introdotto la causa di giustificazione prendendo a fondamento il
principio di non contraddizione dell’adempimento: il giudice che ordina ai carabinieri di
andare ad arrestare alcune persone. Il carabiniere ha agito legittimamente, non ha , per
evitare questo contrasto , la causa di giustificazione che può derivare : perché ha adempiuto
al suo dovere istituzionale. L'ordine deve essere formalmente e sostanzialmente legittimo.
Soltanto l’ordine legittimo scrimina la possibilità di commettere il reato. Al secondo comma
si specifica : abbiamo una situazione particolare dove c’è un ordine che configura reato, chi
esegue l’ordine non può andare esente da responsabilità, a meno che non sia vincolante(es.
Ordine in cui ci sono militari), ma quell’ordine configura un’ipotesi di reato risponde del
reato soltanto chi ha dato l’ordine e non chi l’ha eseguito.
Elemento della colpevolezza
Art.27: “La responsabilità penale è personale”
Questa espressione così apparentemente semplice e scontata ha un significato in quanto
affermare tale concetto non significa solo porre un divieto per esempio per la responsabilità
per fatto altrui( è parlare di un qualcosa di anti storico e impensabile)
L'articolo è solo finalizzato a prevenire un’ipotetica responsabilità penale per fatto altrui?
Il significato è molto più profondo perché con questa semplice frase, può sussistere
responsabilità penale solo se quel fatto dal punto di vista psicologico è attribuibile a quel
soggetto che lo ha commesso.
Il fatto gli deve appartenere non da un punto di vista materiale , ma da un punto di vista
psicologico.
Questa affermazione viene completata al terzo comma dell’art.27: “le pene non possono
consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del
condannato”
La colpevolezza gioca un ruolo fondamentale anche nella rieducazione, allora provando
come ha fatto la Corte costituzionale e leggere in modo congiunto quanto affermato
all’art.27, ecco che emerge il vero significato della colpevolezza.
Cos’è la colpevolezza?
Significa prima di tutto il rifiuto della responsabilità oggettiva: cioè colui che agisce , deve
essere in grado di dominare gli eventi, di fronteggiare gli eventi.
Colpevolezza significa: possibilità di agire diversamente , cioè quella persona aveva diverse
possibilità e opzioni , ed ha scelto di agire in quel determinato modo.
In virtù di questo possiamo sostenere che quel fatto gli appartiene.
Esempio: vicino di casa che esasperato dai rumori proveniente dal piano superiore, uccide
l’inquilino del piano superiore. Dopo essersi lamentato, aver scritto lettere
all’amministratore, un bel giorno, all’ennesimo rumore, lite con il vicino e quindi avviene
l’omicidio.
Provate a chiedervi,
Esercitazione penale 15/11
All’esame, definizione dell’istituto
Le cause di esclusione di antigiuridicità o le discriminanti: scriminano in maniera totale
rendendo lecita es: legittima difesa pura rende lecita una condotta leittima, ma si difende
legittimamente e la rende lecita e la scrimina sotto ogni profilo. Una scusante per
anonomasia è lo stao di necessità(ultimo ocmma dell’art.54), equo indennizzo a favore del
soggetto che subito la condotta. Un soggetto è costretto ad arrecare un danno ad un terzo
soggetto che nulla c’entra: io per salvare la vita la spigo sulla vetrina di un negozio,
distruggendo la vetrina, il danneggiato è quello del negozio e comunque lo devo risarcire. La
codnotta è tipica, ma non è antigiiridica per una scelta politica che interviene sull’eleemnto
soggettivo del reato, poiché non si può ritenre punibile l’atteggiamento mossa da chi ha una
costrizione.
La terza sottocategoria sono le cause di esclusione della punibilità in senso stretto: fatto è
tipico e antigiuriidico(nessuna causa di giustificazione), colpeovole, il legislatore facendo una
scelta meramente poitica in senso stetto, di opportunità, ritiene inopportuna e inesigibile il
ricorso all'azione perché la sanzione penale configura extrema tratio, secodno il principio di
sussidiarietà e necessaria offensori età. Questa differenza è importante, le cause di
giustificazioni pure sono applicabile analogicamente, no previsto il risarcimento del danno
diversamente le scusanti
(nella premessa all’antigiuridicità lo troviamo sui manuali).
Differenza tra la difesa legittima e lo astato di necessità
Difesa legittima, dobbiamo tenere in considerazione l’istituto generale, primo comma
dell’art.52(elemento della costrizione) per comprendere gli elementi : statp di costrizione fa
ds pan dan con la necessit di difendere un diritto proprio o altrui, diritto soggettivo, si può
difendere anche il proprio diritto di usufrutto, i diritti difendibili per antonomasia in
situaizon idi pericolo concreto la propria inculità e il patrimonio, ma questo non esclude che
ci si possa riferire ad altri diriti, sempre che ricorrano alri condizioni.
Secondo un critrrio di ragionevolezza non può pttendersi una condotta differente da parte
del soggetto che si può difendere.
Offesa ingiusta avvers aun diritto soggettivo
La condotta difensiva deve essere necessita a fronte di un pericolo attuale, la condotta non
può avvenire né prima e né dopo l’attuazione del pericolo. La difesa deve essere
proporzionalità all’offesa. Il giudizio di proporzionalità. In tal senso intervengono gli istituti
dell’errore colposo(fa riferimento alla causa putativa) e l’eccesso colposo.
Lo stato di necessità: la pria differenza che emerge è la condotta costretta e necessitata da
un pericolo attuale da un grave danno alla persona.
Esempio: io che salvo Marchionne e ho rotto la vetrina, non devo averlo causato io.
Questa applicazione non si applica alle forze dell’ordine.
Differenze fondamentali tra lo stato di necessità e la legittima difesa:
Sono tre fondamentlai profili che li differenziano:
1)nelle premesse in quanto viene leso il diritto non di un aggressor,e ma di un terzo
innocente che non ha detemrianto la situaizone di pericolo
2)i limiti. Diritti personali, persistere un pericolo di danno grave e non deve essere
volontariamente causato
3)conseguenze: lascia residuare sul piano civile l’pers di versare un equo indennizzo a favore
del danneggiato.
Eccesso colposo:
Art.59: anche se io non di vertere in una situazione discriminate oppure per errore ritengo
inesistente la scriminante. In quanto espressione del principio del fsvor rei, le cause che
escludono o che attenuano si applicano sempre e comunque. Natura oggettiva, non
richiedono la conoscenza.

 Putativo: falso rappresentazione della realtà, se è dovuta a colpa altrui, giova sempre
a mio favore,, se invece è dovuta ad una mia colpa , si applica il meno grave reato
colposo, sempre che sia previsto il reato colposo. Se io per un mio errore di
percezione, sono convinto che Marchionne che avanza verso di me con fare
minaccioso rappresenti un pericolo attuale , reagisco contro di lei, se la falsa
rappresentazione è colpsa mia è oounita a titolo di colpa, se è colpa altrui non è mai
punibile. Quando è palese che non sussistano gl ielementi perché era diversamente
conoscibile, sussistevano tutti gli elemnti, l’e cessso ha antura dolosa, quest’ultima
parte coinvolge l’eccesso colposo(art.55) :io mi sono ben rappresentato che
Marchionne viene minaccioso, ma nell’esecuzione dell’offesa agisco in maniera
proporzionato. L'errore dell’eccesso colposo è un errore in esecuzione successiva. Se
però in realtà io eccedo in maniera dolosa non si applica l’art.55. Come facciamo a
distinguere? L'eccesso colposo: per un errore in esecuzione. L'eccesso doloso: uno
consapevolmente si rappresenta il fatto che la propria difesa legittima(Marchionne
 mi tira un pugno e io la sparo).

 Legittima difesa domiciliare comma 2 dell’art.52, già introdotta nel 2006 e non nel
2019(ha introdotto poco e nulla). È richiesto a chi si difende di fare una valutazione
nell’immediatezza del pericolo se l’aggressore dessite o non vi è possiiblità di
aggressione, non sono costretto a ricorrere alla pirma parte, se l’aggressore non
desiste posso difendermi avverso l’offesa con l’arma legittima detenuta. La mera
novità è quello del quarto comma del medesimo: i questo caso non vi è una legitita
difesa domiciliare in senso pure, ma vi è una legittima difesa verso l’intrusione,
quindi la condotta p avverso l’intrudo che entro con violena o minaccia armata. Se
uno entra in casa nostra disarmato, lo possiamo sparare sempre se siamo
legittimamente in casa nostra, un’arma legittima, possiamo reagire in maniera
armata o nei casi dal secondo comma o per cacciare l’intruso che viola il domicilio
armato. L'ultima innovazione è il secondo comma dell'art.55: io mi difendo per
salvare il mio patrimonio o l’incolumità, non per respingere l’invasione(art.52 quarto
comma).
61prima comma numero 5: minorata difesa, contestata quando le vittime sono gli anziani.
Il secondo comma dell’art.55 né una causa scriminante, ma è una causa di esclusione della
pena in senso stretto perché il fatto è oggettivamente un reato, è antigiuridici perché non
sussiste , l’art52 sussiste ma si è ecceduto colposamente, quindi è un reato fatto e perfetto,
tuttavia il legislatore dice che a quei soggetti lì li perdoniamo perché è previsto un equo
indennizzo(2045 c.c.). Art.614: casi di violazione di domicilio.
Commus discesus: a chi scappa è mel
Offendicula: legittima difesa preventiva, unica eccezione. Sono degli strumenti di protezione
individuale che preventivamente configurano una difesa all’offesa dell’incolumità(cane da
guardia aggressivo, filo spinato, ), sebbene3 il legislatore non abbia mai parlro di questi
istituti, sono stati analizzati dalla giuri, possono essere tutelati purché vi sia un
bilanciamento tra l’offesa e la difesa e il diritto che si va ledere da parte dell’aggressore è
quello messo in pericolo dall’aggressore stesso.
L'eccesso colpos c’è quando c’è la legittima difesa. La valutaizone a prescindere dalla riforma
, cocnerne la necessariet della condotta: es. Se stanno scappando i ladri è necessario che io
li spari? Necessario a difendere la mia incolumità non è , a che serve sparare allora sparare?
Non si può riolsvere con automatismi , non portano ad una valutaizone corretta , ma
nemmeno l’intervento del giudice, figuriamoci un automatismo meccanico.
Caio era il sucoero di tizio, tizo era un delinquente, stolker seriale della moglie e dei figli, tin
realtà erano maltrattamenti , al punto che la moglie decide di andarsene a casa del pafe.
Tizio minaccia sempronia, figlia di caio(l’assassinio), tizio voleva un incotnro choarificatore,
caio nega questo incontro, che i figi e la moglie, tizio li minaccoa telefonicamrnte tra la
minaccia e la chiamata, in quattro minuti arriva, lui scsvalca mentre stava scavalcsando, caio
si fa troare sull’usio di casa, con l’uffico e lo ammazza. Viene condannato caio peromicidio
voontario aggravato dall’uso dell’arma, la prima seizone in prima battura annulla la sentrnza
e dice che rilsva un vizio di motivazione della sentenza della corte d’appeo, rinvia alla corte
di appello, indaga e motiva meglio per quanto cocnenre la possiibt di applicare o men la
legittima difesa. La sentenza che tu mi hai offerto, escludendo la legittima dfesa a monte,
sono esclusi(eccesso colposo, ecc), se la condotta non era necessitata e perché lo dicon?
Perché loro sostengono, eravate on una casa allarmata con un’inferriea, nel frattemoo
potevate chiamare le forze dell’ordine, invece avete preferito chiamare caio e uccidere Tizio.
L'autodifesa è l’ultima spiaggia, poiché lo stato penale è materia di competenza dello stato.
La corte di cassazione si sofferma sugli elementi, tenta di vedere se a minaccia telefonica era
idone a configurare quel grave turbamento previsto dal secondo comma dell’art..55.
Sarebbe possibile soltanto se caio avesse reagito in caso di legittima difesa. Si parte sempre
dall’analisi degli elementi strutturali. (condotta non necessario, caio è andato incontro il
pericolo, tutte le valutazioni successive purtroppo o per fortuna non sussistono).
Si passa poi nella sentenza ad escludere tutti gli istituti a partire dalla legittima difesa(la
condotta non è necessitata, era evitabile, non era condizionata, ma anche se il pericolo
fosse attuale sarebbe un requisito su quattro ), la legittima difesa putativa non ha senso di
esistere.
Sentenza inizia, parte dal fatto, seguono le lamentele, spiega perché le lamentele sono
infondate, e poi spiega le novità introdotte
Legge 2006: introdotta il comma , prevede una presunzione tra la difesa e offesa nel caso in
cui chi entra in casa legittimamente usando un’arma legittima doveva difendere la propria
incolumità se il ladro non desiste o minaccia un’aggressione
È stata aggiunta la parola sempre con la falsa illusione che questo sempre è sempre così, la
cassazione dice che non può essere sempre così , io devo valutare se è opportuno, io posso ,
nel caso di specie: parliamo di un soggetto pericoloso che ha minacciato di tagliare le gole
alla moglie e al suocero, la condotta di caio era inutile.
Cause di costituzionalità: deroghe alla legge penale, ma fino ad un certo punto. Il legislatore
punisce l’omicidio non consente l’omicidio. La legittima difesa non è la licenza di uccidere ,
ma appunto è una deroga alla punizione di chi uccide perché chi l’ha fatto è stato costretto
ad intervenire perché non vi era un’altra alternativa possibile perché solo lo stato.
16/11
Colpevolezza come terzo requisito strutturale del reato, ricordiamoci che
seguiamo la struttura tripartita. Perché parliamo di imputabilità? perché l’imputabilità non è
un semplice elemento della colpevolezza ma è un presupposto di quest’ultima.
L’imputabilità la troviamo disciplinata all’art 85 il quale specifica che nessuno può essere
punito per un fatto che non era imputabile quando è stato commesso. Affinché una persona
possa essere considerata imputabile servono sia la capacità di intendere che la capacità di
volere. Ad esempio il cleptomane ha la capacità di intendere ma non quella di volere, altro
esempio è il piromane che ha la capacità di intendere ma non quella di volere. Un errore da
non commettere è quello di confondere l’imputabilità con la coscienza e volontà dell’art 42
il quale afferma che nessuno può essere punito per un reato se non l’ha commesso con
coscienza e volontà, la coscienza e volontà si riferisce a una singola azione, l’art 42 fa
riferimento a un'azione umana. L’ imputabilità è il coefficiente che consente di qualificare
quell’azione coscienze e volontaria anche come azione colpevole, quindi deve essere
valutata dopo il fatto. L’art 85 definisce l’imputabilità, ma non stabilisce il contenuto delle
capacità. L’art 88 del cp menziona il vizio totale di mente: non è imputabile chi nel momento
in cui ha commesso il fatto era per infermità non in grado di intendere e di volere. Da questo
confronto possiamo desumere che l'imputabilità è normalmente presente quando l’autore
di un fatto ha compiuto i 18 anni e non versa in una situazione di infermità.
La colpevolezza mette al centro di tutto l’uomo, l’uomo inteso come soggetto dotato di
intelligenza e volontà (capacità di intendere e di volere).
Il fondamento dell’imputabilità è quindi un uomo che è inserito in un contesto con una certa
libertà di agire, libertà intesa come possibilità di scegliere in maniera consapevole tra due o
più scelte. Ci sono poi una serie di cause che escludono o diminuiscono l'imputabilità, le
troviamo nelle norme successive all’art 85. Tutte queste sono norme che spiegano,
delimitano e circoscrivono la materia dell’imputabilità.
Queste cause possono basarsi su condizione di natura fisiologica come la minore età, o
hanno natura patologica (vizio totale o parziale), o hanno una natura tossica.
1) Età: gli articoli a riguardo sono il 97 e il 98, il legislatore ricollega l'imputabilità a 3 classi di
età:
a) per i soggetti con meno di 14 vi è una presunzione assoluta di non imputabilità. Questo
limite varia a seconda dei codici penali nazionali ( in alcuni paesi è di 10 anni). Se il giudice
ritiene che il minore di 14 anni che ha commesso il reato sia un soggetto pericoloso nei suoi
confronti può essere imputata una misura di sicurezza ( lo si manda in una casa
famiglia).
b) Il legislatore prevede poi una disciplina particolare per i minori tra i 14 e i 18 anni, è
imputabile chi al momento in cui ha commesso il fatto abbia compiuto i 14 anni ma ne abbia
meno di 18 se è capace di intendere e di volere. Il legislatore qui non applica la presunzione
assoluta, il giudice qui deve valutare se la persona in questione sia o meno imputabile. Di
questi casi si occupa il tribunale dei minori, questi si dividono in una parte che sta nella
procura di Roma e l’ altra parte che è il vero e proprio tribunale dei minori. La valutazione
del giudice non deve cadere solo sul grado e sul livello di maturazione del ragazzo, la
dottrina e la scienza pedagogica parla di maturità/immaturità, con questa ultima
intende l’incapacità di comprendere il valore etico sociale del comportamento commesso. Il
concetto di maturità è diverso da quella di imputabilità del minore, che può essere ritenuta
esistente per certi reati e non per altri. Ad esempio un ragazzo che aveva commesso una
rapina era stata accusato sia di furto che di calunnia in quanto quando interrogato egli ha
accusato un altra persona, questo ragazzo è stato punito per aver commesso una rapina ma
è stato considerato troppo immaturo per essere punito per il reato di calunnia.
c) Per i maggiori di 18 anni invece l’imputabilità è presunta, a meno che non sussistano altre
cause che andremo a esaminare come l’infermità di mente.
La norma che parla dell’infermità di mente è l’art 88 del cp: non è imputabile chi al
momento in cui ha commesso il fatto era per infermità di mente incapace di intendere e di
volere. Il vizio di mente deve derivare da una malattia, questo è stato voluto dal legislatore il
quale ha specificato che l’infermità doveva avere una evidenza e una sostanziosità di tipo
patologico. Il legislatore ha quindi pensato che se ci sono evidenze del fatto che la persona è
affetta da vizi di mente dimostrati dai medici allora l’infermità è vera.
Oggi ci possiamo chiedere se con l’enorme evoluzione che ha caratterizzato la scienza
medica abbia senso che l’ infermità debba essere riconosciuta solo con vizio di mente. Oggi
infatti sappiamo che ci sono una serie di anomalie psichiche che la scienza equipara alle
infermità, quando si parla di malattie psichiatriche come le psicosi endogene ( schizofrenia
etc) si parla però anche di nevrosi e manie di persecuzione, ci possiamo quindi chiedere se
anche quelle che non sono vere e proprie malattie di mente possano essere considerati vizi
della mente.
Sotto questo punto di vista la giurisprudenza ha fatto dei passi avanti in quanto dopo una
sentenza delle sezioni unite della cassazione è stato stabilito che non soltanto le infermità
psichiatriche ma anche altre forme meno gravi di infermità possono causare il vizio di
mente. Il vizio di mente può essere sia totale che parziale, quello totale è descritto all’art88.
Che succede in una situazione in cui una persona viene ritenuta totalmente inferma di
mente? che la persona non è imputabile, senza imputabilità manca la colpevolezza e senza
la colpevolezza non ci può essere una punizione. La persona in questione deve essere quindi
prosciolta ma se quella persona viene giudicata socialmente pericolosa ose a causa della sua
malattia si considera che la persona possa ricompiere un atto simile si possono applicare
misure di sicurezza(potrebbe essere portato in una rems, che è un luogo dove le persone
vengono custodite e curate). Quella del rems è una misura di sicurezza e si distingue dalla
pena in quanto la prima dura per tutto lo stato in cui è presente la pericolosità del soggetto,
la misura di sicurezza però non è una pena anche se ha lo scopo di tutelare la società dalle
azioni di questa persona, lo scopo primario della misura di sicurezza però resta quella di
curare la persona.
Art 89: chi nel momento in cui ha commesso il fatto era per infermità in tale stato da
scemare grandemente la capacità di volere risponde del reato commesso ma la pena è
diminuita, siamo di fronte al vizio parziale di mente. Questa è una particolarità del nostro
ordinamento, qui l’alterazione della capacità di intendere e di volere non è totale, la
persona in questione ha infatti dei problemi ma che sono meno gravi di quelli sopra scritti. Il
legislatore sostiene che in questi casi la pena si applica perché il vizio parziale non esclude
l’imputabilità ma visto che il vizio è parziale la pena diminuisce. Scontata la pena si viene
sottoposti a una misura di sicurezza, il trattamento quindi pare essere troppo severo.
Concludiamo la nostra analisi sulle cause che escludono totalmente o parzialmente le
imputabilità parlando delle cause che hanno origine nella tossicità: quindi parliamo di
ubriachezza e sostanze stupefacenti. Il legislatore pone grande attenzione al tema
dell’ubriachezza, il codice è entrato in vigore nel 1930 quando in Italia l’alcolismo era molto
diffuso nelle diverse classi sociali, cosi si spiega una disciplina cosi rigorosa e cosi severa
( che si applica ancora oggi). Qual è il principio fondamentale? che nel nostro ordinamento
conta soltanto l’ubriachezza che deriva da caso fortuito o forza maggiore, il nostro
legislatore dedica all’ubriachezza diverse norme del codice, questo a dimostrazione del fatto
che il legislatore aveva ben chiaro il tema.
L’art 91 afferma che non è imputabile chi nel momento in cui ha commesso il fatto non
aveva capacità di intendere o di volere per ubriachezza derivante da caso fortuito o forza
maggiore. L’ubriachezza derivata da caso fortuito è quella totalmente imprevedibile, in oltre
100 anni questo tipo di ubriachezza non è mai stato applicato. Un esempio diquesta
ubriachezza può essere tizio che è astemio che va a trovare un amico produttore di vino,
visita la zona chiusa in cui viene conservato il vino e mentre è ebollizione il mosto scoppiano
le bolle di alcol, tizio può diventare ubriaco e commettere reati.
L’ubriachezza da forza maggiore è più immaginabile in quanto si impone tramite violenza
fisica, quando si commettono reati in questo caso mancherà l’imputabilità.
Art 92: ubriachezza non derivata dai casi fortuiti e forza maggiore non diminuisce ne esclude
l’imputabilità, di conseguenza qualsiasi altro cazzo di ubriachezza non incide
sull’imputabilità. Per il legislatore nel nostro sistema il reato commesso da un ubriaco
equivale a quello commesso da una persona in totale capacità di intendere e di volere.
Quello che noi stiamo dicendo per l’ ubriachezza vale anche per le sostanze stupefacenti.
Ubriachezza preordinata (art 92 comma 2): se l’ubriachezza era preordinata al fine di
commettere un reato la pena è aumentata.
Questa materia è molto trattata dal legislatore ed è molto severa.
17/11
Sentenza raso: è una sentenza importante perché è una sentenza delle sezioni unite penali
del 25 gennaio 2005, questa sentenza infrange un mito cioè quello di poter ricollegare la
situazione di vizio totale di mente non più soltanto alle infermità ma anche a quelle
situazioni che pur non essendo ritenute vere e proprie infermità sono di livello tale da
causare un vizio di mente e lo sono INDIPENDENTEMENTE dall’infermità.
Verso le ore 4 del mattino del 27 dicembre 2001, Giovanni Raso davanti alla porta della
propria abitazione a esploso due colpi di pistola a Caio colpendolo a morte. I poliziotti
quando intervengono trovano Raso ancora con la pistola in mano, alcuni condomini
riferiscono che avevano sentito degli spari e affermano che questi due condomini
discutevano molto frequentemente per cose futili. Perché si discute di questo alle sezioni
unite? Il problema era verificare se questa persona potesse essere considerata capace di
intendere e di volere in quanto essa soffriva di doppia personalità. Il problema che ci si
poneva era: il disturbo della personalità può essere considerata una infermità e causa
dell’incapacità di intendere e di volere?
La corte di cassazione ha stabilito che questa categoria di disturbi pur non potendo essere
considerata un infermità può configurare una totale o parziale incapacità di volere. Una
delle conclusioni della sentenza è che: i disturbi della personalità possono acquisire
rilevanza solo se siano di consistenza, intensità, rilevanza e gravità tali da incidere sulla
capacità di intendere e di volere. I disturbi della personalità possono essere considerate
infermità ai sensi degli art 88 e 89.
Art 90 (stati emotivi e passionali): Gli stati emotivi e passionali non escludono ne
diminuiscono la capacità di intendere e di volere. Qual è può essere uno stato passionale?
una gelosia, mentre uno stato emotivo può essere una paura. Il legislatore introduce perché
non voleva prestare il fianco a possibili scappatoie, voleva limitare il più possibile tutte
quelle simulazioni che potessero escludere la capacità di intendere e di volere, se avesse
prestato il fianco si sarebbe esclusa la colpevolezza ( e quindi sarebbe stato impossibile
arrestare e condannare le persone). Il legislatore sollecita al massimo autocontrollo
esclusivo, sembra dire che bisogna dominare gli impulsi emotivi, perché se non la dominate
non potete prendere come scusa questi aspetti in quanto il reato sussiste ugualmente. Visto
con gli occhi di oggi ai sensi dell' art 27 cost questo discorso non ci convince più. Gli stati
emotivi e passionali non influiscono sulla colpevolezza, però è anche vero che lo stesso
codice penale in altre parti sembra smentire una presa di posizione cosi categoria ad
esempio all’ art 62 comma 6.
Esempio: 20 luglio 2001 ci furono una serie di gravissimi scontri a Genoa quando a Genoa si
riunì il G8, si verificarono scontri molto gravi tra manifestanti e forze di polizia e portò alla
morte di un uomo. Alcuni funzionari di polizia vennero indagati, uno di quelli che erano
accusati di essere responsabili dell’ avvenuto (avrebbe dato ordini errati ai suoi inferiori) era
un vice commissario di polizia che era la prima volta che si trovava in una situazione del
genere. Questo vice commissario era in una situazione di panico, sudava, tremava etc. Se il
vice commissario si trova in quello stato emotivo come si fa a dire che la situazione di panico
non abbia influito nella decisione da lui presa? La scienza anche in questo caso ha accertato
che certi stati emotivi e passionali possono indurre a escludere la capacità di intendere e di
volere, con riferimento all’ art 90 possiamo dire quindi che probabilmente si dovrà arrivare a
un allargamento dei casi in cui non ci sia la colpevolezza.
Il Dolo
Il Dolo è l’elemento centrale della colpevolezza, è una forma originaria della colpevolezza, è
la vera forma della volontà colpevole. All’art 42 del codice la regola parla di responsabilità
dolosa, art 42 comma 2: nessuno può essere punito con dolo per un atto commesso salvo i
casi di diritto preterintenzionale espressamente previsti dalla legge quota;, significa che se
leggiamo una norma incriminatrice e non vediamo una determinata forma di responsabilità
quel reato è punibile solo a livello di dolo.
Il dolo è quindi la forma scontata di volontà colpevole, il delitto doloso è stato infatti il primo
a imporsi. Prima della civiltà giuridica (fino a 300 anni fa) si accusava in base alla
responsabilità oggettiva. Quando iniziano i primi passi di una civilizzazione del diritto
penale? quando entra il dolo cioè la volontà colpevole, la volontà di commettere un fatto di
reato. Il dolo non rileva soltanto ai fini della consapevolezza, il dolo rileva già nel fatto tipico,
quando sui libri leggiamo della doppia rilevanza del dolo ci si riferisce al fatto che il dolo si
riconosce dall’analisi giuridica del fatto. Il reato doloso è qualcosa di diverso dal reato
colposo non soltanto dal punto di vista dell’elemento psicologico ( il dolo è volontà, la colpa
è mancanza di volontà), la differenza tra dolo e colpa si riflette anche sul piano del fatto
tipico. Il reato doloso può essere quello del killer mafioso che si prepara e va a uccidere
qualcuno mentre il reato colposo può essere un incidente stradale. Il dolo rileva sia nella
tipicità sia nella colpevolezza. Esaminiamo il dolo come la forma più grande della
colpevolezza, la definizione del dolo la troviamo all’art 43: Il delitto: è doloso, o secondo
l’intenzione, quando l’evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell’azione od
omissione e da cui la legge fa dipendere l’esistenza del delitto, è dall’agente preveduto e
voluto come conseguenza della propria azione od omissione(1); è preterintenzionale, o oltre
l’intenzione, quando dall’azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più
grave di quello voluto dall’agente(2); è colposo, o contro l’intenzione, quando l’evento,
anche se preveduto, non è voluto dall’agente e si verifica a causa di negligenza o
imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline(3).
Quando parliamo della rappresentazione e della volontà facciamo riferimento alla struttura
del dolo, rappresentazione e volontà di un evento pericoloso.
Struttura del dolo
Inizialmente il dolo veniva visto solo come l’azione, il punto di mira della volontà era quindi
un risultato esteriore. Successivamente si è ritenuto che la volontà può essere soltanto
prevista, il dolo è quindi volontà della condotta e previsione dell’evento. Oggi il dolo viene
visto come volontà, viene privilegiato l’elemento volitivo e oggetto di questo possono essere
anche i risultati della condotta. Il dolo è quindi rappresentazione del fatto, non conoscenza.
Immaginiamo una persona che intende compiere atti sessuali nei confronti di un'altra
persona, cosa si rappresenta? egli che si avvicina a questa persona e l’inizio del contatto
fisico. Il dubbio che se mentre si approccia la persona si pensa che questa potrebbe anche
apprezzare l’atto non è rilevante per il legislatore. La persona che è in dolo prima si
rappresenta (prevede) poi interviene l’ elemento della volontà, volontà di realizzare il fatto.
La volontà nel dolo deve abbracciare tutti gli elementi del dolo, nel momento in cui
l'ipotetico ladro di polli vuole rubare il pollo egli: vuole il pollo, lo vuole nonostante sappia
che sia di altri e se ne vuole impossessare. La volontà deve trasformarsi in realizzazione di
ciò che è stato previsto. Il dolo è graduale: ci può essere un dolo più intenso e un dolo meno
intenso. L’intensità del dolo cambia a seconda del livello di adesione psicologica al fatto. Il
primo grado del dolo è il dubbio: troviamo un portafoglio lasciato su una sedia, abbiamo i
dubbio se sia nostro oppure no. Secondo esempio di dolo: tornando a casa con la macchina
non notiamo un segnale di stop e facciamo un piccolo incidente, arrabbiati iniziamo a
litigare e gli diamo un pugno sul naso, è un reato? certo, lesioni personali dolose. In questo
caso il dolo è intenso o no? Questo viene definito il dolo dell'impeto.
Terzo esempio di dolo: una persona vi ha rubato la fidanzata e voi covate il rancore di
fargliela pagare e quindi progettate che mentre la persona sta da qualche parte mettiamo
dello zucchero nel serbatoio della macchina di questo soggetto. Siamo di fronte al
danneggiamento doloso, in questo caso il grado del dolo è molto più alto in quanto non solo
voglio il fatto ma lo studio anche.
L’art 133 afferma che nell’esercizio del potere discrezionale il giudice deve tener conto della
gravità del reato desunta:
1) dalla natura del reato
2)dalla gravità del danno
3) dalla intensità del dolo
Riassumendo quindi la struttura del dolo si compone di rappresentazione
e volontà che sono entrambi graduabili.
23/11
L'errore è disciplinato all'interno dell’art.47, tra dolo ed rrore i sono più di un contatto, tanto
che per stabilire l’oggetto del dolo noi abbiamo fatto riferimento all’art.47, per poter
sostenere che l’oggetto del dolo è l’intrro fatto di reato, questa affermazione la ricaviam
odall’esame dell’art.47 perché al primo comma stabilisce, quindi se è sufficiente una falsa
rappresentazone di uno degli elementi del fatto, è ovvio il contrario anche che per aversi
dolo è necessaria la rappresentsizne e la volontà di tutti gli elementi del fatto. Legame che
unisce la norma sul dolo(art.43), con l’art.47 .
L'esame dell’art.47 ci fa comprendere una serie di cose.
In diritto penale non eiste la differenza tra errore ed ignoranza perché l’ifnoranza è
equiparata agli errori per gli effetti, quindi si parla di errore.
Il primo comma dell’art.47 riguarda il caso caratteristico dell’erroe sul fatto di reato. Quale
tipo di errore rileva in diirtto penale? Rileva l’errone conoscenza di un elemento essenziale
del fatto, da questo noi ricaviamo che vari errori sono del tutto irrilevanti, facevamo
dell’error in persona, l’autore di un fatto di reato che sbaglia ad individuare la persona
oggetto della sua condotta criminosa. Il killer che su commissioene va ad uccidere la
perosna, ma uccide la persona sbagliata perché non è stato attento, non parliamo di uno
sbaglio di mira, sbagliare la mira e colpire un’altra persona cpnfigura un’altra situaizone,
quando parlo di erro in ersona, parlo del soggetto che commette il reato ocnvinto di oclpire
quella persona che avrebbe dovuto colpire, mentre in realtà si tratta di una persona diversa.
Quando il killer deve uccidere una persona alta 1.50, capelli biondi, e invece si sbaglia
perché nell’osceutià scambia una persona diversa per quella che effettivamrnte avrebbe
dovuto uccidere, errore irrilevante per il diritto penale, si verifica l’uccisione di un uomo che
è sempre un bene protetto dall’ordinamento indipendentemente dall’identità vera e
propria, così come pensiamo all’errore sul nesso causale: es. Io mi propongo di uccidere
una eprsona strangolandola, quella persona invece di morire per soffocamento, muore per
una crisi cardiaca che le viene qualche secondo prima, riconducibile alla tragiità del
momento, c’errore sul nesso causale, il killer risponderà ugualmente di omicidio se la morte
si è verificata dal pinto di vista causal prr un meccanismo causale diverso.
Error etatis: l’erroe sull’età , rileva per tutti quei reati dove l’età ha un’importanza,ruolo, in
particolare ai reati in materia sessuale, dove l’età della perosna offesa può in alcni casi
costituisce uno spartiacque tra ciò che è reato e ciò che non lo è.
Caso della prostituzione minorile, è presa in considerazione all’art.600 bis. Questa norma è
una norma chiara che ha una sua importanza, suo rilievo, particolare la norma dice:
L'età ha un rilevo fondamentale, perché se io intrattengo un rapporto sessuale con una
prostituta che ha meno di 18 anni comemtto il reato previsto dallìart.600 bis secondo
comma. Se io intrattengo un rapporto sessuale con una prostituta maggiorenne, da 18 anni
in poi , io non commetto alcun reato. Al di sopras di 18 anni costitusice un atto moralmente
riprovevole, atto che indubbiamente dal punto di vista giuridico è legittimo.
L'età inferiore a 18 anni qui costiuise un ekeemnto essenziale del fatto, un requisiti odel
fatto di reato previsto dal 600 bis secondo comma.
Esempio pratico: io non voglio andarr con una minorenne, però intendeo avere un rapporto
con la prostituta e mi imbatto in questa ragazza che dal punto di vista esteriore sembra
essere una ragazza giovane ma non minorenne(per come si veste, parla, si muove), c’è un
ocntrollo della polizia e accerts che quesa ragazza ha 17 anni di età. La situazione è una
classica situazone di errore sull’elemento essenziale del fatto. Itutta una serie di elementi
etserrni creavano n me , una certezza che questa persona aveva compiuto 18 anni, è difficile
distinguere con certezza il 17 enne con il venti enne, anche l’errore sull’età in questo caso
può rilevare ai sensi dell’art.47 . Uno dei pochissimi casi in cui rileva l’errore sull’etòìà ,
invece c’è una noe a sempee in materia di delitti sessuali 609 sexies. Nella materia dei reati
sessuali il legislatore dopo la riforma del 2996 e dopo quella del 2012 vuole protegger
el’intwgibilità sessuale del minrenne, ecco che ha stabilito l’irrilevanza dell’ignroanza
dell’età dell’offesa. In materia di violenza sessuale tu puoi non invocare a tua scusa
l’ignoranza sull’età della perosa offesa, salvo che si tratta di ognoranza inevitabile, che mi
induceva ad essere convinto del contrario, anche con riferimento ai reati sull’età, è un erroe
che rileva.
L'errore sul fatto esclude quello che è il momento rappresentativo del dolo, l’erroe incide
proprio sul momento rappresentativo del dolo, l’erroe esclude il dolo, ma cme ci ricorda
l’art.47 può rimanere una forma di responsabilità per colpa(elemnto della colpa rende il
reato meno grave), l’esempio classico del cacciatore che in una battuta di caccia spara
perché ivede i rami di cespuglio muoversi, questa convinzione evince sul momento
rappresentativo. Dietro al cespuglio c’era un altro cacciatore, siamo in presenza di un errore
sul fatto, al momento in cui si è rappresentato la scena, l’autore era convinto di un qualcosa
di diverso, si trovva in una situaione si falsa rappresentaizne di realtà. Non di meno l’art.47,
in questo caso lap uniblità nn è esclusa, perché l’errore del cacciatore, è determianto da
colpa, si perché è determianato da eccessiva fretta, superificialià prima di sparare,
determianto da colpa, il fatto di provocare la moete di un uomo è previsto
dall’ordinamento, in virtà dell’art.47 il cacciatore sarà responsabile dell’omicidio colposo di
un caso di questo genere. L'art. 47 è una norma che riserva molte sorprese: il secondo
comma che anche in caso di errore può rimanere una responsabilità per un reato diverso.
L'errore può cadere su uno dei c.d. elementi degradanti del reato(= facciamo riferimento
per es, al reato di omicidio del consenziente, reato previsto esplicitamente dal nmostro
codice penale all’art.579. In questa norma l’elemento degradante del reato è il conenso,
degradante perché samo in presenza di un omicidio volontario caratterizzato dal cosnenso
di chi viene ucciso.
Immaginiamo una prrsona dsperata chiede ad un amico voglio morire, per fvore uccidimi tu,
l’amico prende qualsiasi cosa e uccide questa persona, questo è un omicidio volintsrio che
però essendo in presenza di un elemento c.d. degradante, essendoci la preghiera, i
lconsenso, il sistema penale lo considera omicidio del consenziente, come u reato meno
grave(6-15 anni). Pensiamo al caso che può capitare, pensiamo al caso che l’autore di
questo omicio si sbagli sul consenso , sull’elemento degradante, io uccido Caio , credendo
erroneamente che caio mi abbia chiesto di ucciderlo, mentre in rewaltà non è così, quesdto
è un caso di erroere sull’elemento degradante del reato,
Esempio: immaginiamo che farfuglia qualcosa, l’amico che è vicino al letto ritiene da queste
parole farfugliate, da queste parole appena pronunciate, ritiene di capire che l’amico
ammlato gtavissimo sta chiedendogli di mettere fine ai supi dolori, sta chiedendo di
ucciderlo. L'amico in una situaizone di qeusto genere si lascia convincere e lo uccide, dopo la
morte di questo poverino i parenti sostneogno che mai la vittima avrebe chesto di essere
uccisa e vengono fuori una serie di prove, dove nega comunqu3e di voler morire qualunque
cosa gli succedesse. Anche in questo caso, tizio ha commesso un omicidio volotnario nel
supposizione erronea che vi fosse il cosnenso della vittima ad essere uccisa, pggettivamente
questo consenso non c’era. Caso non disciplinato espressamente dalle norme, tizio dovrà
rispondere del 575 o di 579(omicio del consenziente), ma dal punto di vista oggettivo non
c’era. O si può dire che tizio nel momento in cui ha ucciso caio aveva una volontà e il dolo di
tizio riguarda il dolo dell’omicio del consenziente, tizio era convinto e voleva realizzare
l’omicio del consenziente, il dolo del reato minore non può ricomprendere il dolo del reato
maggiore oppure un’altra soluzione potrebbe essere quella di applicare per analogia il
quarto comma dell’art.59 : cause di giustificazione ritenute per errore sussistenti, il quarto
com ma dell’art.59, ha parlato di circostanze di eslcusione della pena, sono le cause di
giustificazione,(legittima difesa, stato di necessità), ma il conseso è una causda di
giustificaizone? No, è solo un elemento che diminuisce òa gravità del reato, soluzione:
aèpkicare la stessa disicplina del 59, estenderla per analogia al caso dell’omicio del
consenziente commesso per errore(consenso che on realtà non esisteva). In questo caso
sarebbe applicabile il ragionamento per analogia, in questa situaizone noi potremmo
applicare analogivcimanrte la dispo, ricomrpend, applicando analogicamentr ls norms del
59, al caso di errore sull’esitenza del consenso, la perosna risponderà in vietà di questa
applicaizone del analogica dle 59 di omicidio del consenziente e non volontario. La temarica
dell’erroe, i principici per risolvere tutte queste possibili situazini che si pongon odinanzi
all’interprete possono essere risolte sempre con i principi di carattere geenrale, stiamo
tirando fuori sempre gli stessi principi, abbiamo ripescato l’analogia che in caso di bonam
partem, potremmo applicarla sugli elementi degradanti del reato.
Tematica dell’errore in diritto penale: situaizone presa in consderazione presa all’art. 47 su
errore sulla legge extra penale: questo terzo comma dell’art.47 disicplina questo tipo di
wrroe, errore su una legge ? Lo definiremo un error iuris, ma l’errore di diritto non è rilvante
in diritto penale, un errore sul fatto può essere causato anche da un errore di diritto.
Esempio: l’errore di diritto che provoca un errore sul fatto, reato di bigamia, l’art.556 : nel
nostro ordinamento non è possibile. Un ingegnere italiano si reca nello Yemen e va er lavoro
per costrre una diga, consosce e si inanmora di una ragazza che poi decide di sposare, il
matrimonio cleebratp secondo un rito particolare nello yemen ed è convinto che quel
matrimonio sia soltanto folgoristico, finto i llavoro, la socità e l’ingegnere rientra in italia e
lascia la donna sposata, e in italia questa prsona si sposa con un’altra donna,
asuccessivmaente viene fuori che questo ingegnre era ià legato ad un precedente matrimoni
ocon effetti civili, denunciato per il delitto di bigamia. Questa persona era convinta che quel
matrimoni ocelebrato cinque annia prima aveva validità solysntp er quello stato ma non
espletava effetti civili. Anche quello celebrato nello yemen era un matrimonio aventi effetti
civili, con gli stessi effetti di un matrimonio civile.questa persina è repsinsaible o no del
delitto di bigamia? Potrebbe esserci l’errore sull’interpretazione di una legge extrapenale,
errore di diritto che provoca un erorre di fatto, è straconvinto di non essere legato da un
precedente matrimoni oaventi effetti civili, glielo avevano assicurato, come un errore di
diritto può riverberarsi sull’interpretazione del fatto. Perché si deve diverberare sul fatto? In
diritto penale esclude la punibilità solo l’errore sul fatto, l’errore di diritto npn è ammesso.
L'art.5 c.p.c
Caso di errore di valutazione che cade sul furto(art.624 c.p.c), cosa significa altrui? Concetto
di natura privatistica, se una cosa è mia o di altri lo posso stabilire in base al dirito civile.
Immaginiamp una situazione : tizio si riprende un libro, che ritenebva do aver dato i
nprestito, mentr ein realtà tixio quel libro lo aveva venduto a caio, tiszio si riprende il libro
che aveva dato a Caio, pensando di avergliel osoltnto dato in prestio, tizio perché fa questo
errore, si sbaglia ad interpretare una clasuola contrattuale, in quella clasuola pensle che
dovesse intendersi come prestiot e invece era una vedita. Classico errore su legge diversa da
quella penal,e questo erroee su che cosa cade? Cosa determina? Determina un errore sul
fstto, si prefiguta di ripendersi un libro suo e che aveva prestato a Caio, che in base a quella
clausola contrattuale da lui interpretata male, riteneva di andarle in prestito, mentre in
realtà l’aveva venduta. Nel momento rappresenttivo cade in errore sul cocnetto di altruità
della cosa, a seguito di un’errone a valutizone di una clausla contrattuale. L'erroe sulla legge
civiel provoca un errore sul fatto in termini che tizio è convinto di riprendersi una cosa sua
legittimamente e non di rubarla.
Errore di percezione: es. Quando noi scnediamo dall’areoplano e poi entriamo
nell’aereoporto e andiamo al nastro ch vi restituisce il bagaglio. Quando vediamo arrivsare i
babglia sul nastro , vediamo una valigia identica alla nsotra e la prendiamo, si tratta di una
valigia di un’altrea persona, a seguoto di questo errore di percezione, cade sempere sul
concetto di altruità della cosa. In tutti questi casi l’erroee su una norma extrapenale si
converte in errore sul fatto e perché? Perché l’erroe sul fatto è l0unico che rileva in diritto
penale, a questo propostio la giuri, è mlto restia nell’applicare il terzo comma dell’art.47
perché la giuri ritiene che nella maggior parte dei casi, l’errore su legfe diversa dalla
penalew si risolcva in un fatto rielvantre ai sensi dell’art.5 in un’ignoranza inescusabile.
Questo è un orientamento della giuri che contrasta con la letterra della norma, cosa
ignorare l’essitenaa di divieto, io non so che esiste quella norma(ignoranza non rileva), altra
cosa è non rendersi conto del fatto: nel momento in cui in aereoporto io prendo una valiga
di un altro, sappiamo benissimo che esiste una norma sul furto, su che cosa ci sbagliamo?
Per effetto di un’errore di percezione riteniam oche quella sia la nostra valigi, dal punto di
vista psicologico, stiamo parlendo di cplevolezza, dal punto di vista psicologico è la stessa
che agisce in base ad un errore di fatto. Questa è la situaizone presa in consideraziobe
dall’art.47, legge diversa da quella penale. Residuano poi altre due situazionei:
1): errore deterianto dall’altrui inganno: art.48: questa particolare tipolgia di errore è l’erroe
in cui i lsoggetto afgente cade grazie ad un’altra persona, il notaio chiede i documenti di
etrambi, diamo il nsotro documento, l’acquirente dell’appartamento da invrce il documento
di un’altra persona. Esempio: io sono il prof zannotti ma consegno il documento di un’altra
persona, il notaio prende questi documenti, fa l’atto di compravendita e il notaip cpmpila il
rogito notarile , risultando che tizio vende ad un’altra persona. Questa lersona che risulta da
ldocumento è diverda da zannotti. Qual è il risultato dal punto di vista del diritot? Il notaio
redige un atto pubbluco falso. Il notaio ha qualche respisniblità? Il notaio non ha
repsinsabilità èerchè io gli ho consegnato un docuemtno che non è il mio(dispozioni prese in
considerazione dall’art.48), il notaio è convinto che io sia effettivament equella eprsona
iscritta sulla carta d’identità. Quindi il notaio dal suo punto di vista è convinto di fare un atto
regolare, mentre i nrealtàè non è così, nulla può essergli contestato, c’è sempre un errore
sul fatto, a seguotp della consenga, la persona che mi ha consegnaot il documento mi ha
indotto attravweros un infìgannoa redigere un attop ubblico di compravendita falso. Art,476
punisce il falso in attop ubblico anche con pene severe, questa situazione la risolve l’art.48:
dove l’inganno deve provocare una falsa rappresentszone della realtà, il notaio asttraverso
l’esoboxine è convinto che quel signore, per il notaio si tratta di un errore sul fatto
determinato, provocato da un inganno.
Reato putativo: situazione presa inconsiderazione dal primo comma dell’art.49. Anche wui
abbiamo una situazione di errore, errore che può discendere da diverse situaizoni di fatto,
tizio ritiene di rubare
Esempio: io ho l’intenzione e la consapevolezza di ribare una cosa mobile, ma in realtà mi
sbaglio perché quella cosa è una cosa che è già mia perché per ess. Mi è stata regalata ma io
non me lo ricordo. Io voglio commettere il furto, mentre in realtà non comemtto un furto
perché manca il requisito dell’altruità della cosa. In questo cado siamo in una situaizone di
errore che discende da un errore di fatto, questa è la situaizone del reato putativo, reato
che si crede esser tale ma che in realtà non lo è . Il reato supposto erroneamente , è il reato
putstivo , io credo di commetter eun reato mentre in rrealtà non lo è. (provare a porre
esempi per capire se o diritto penmale l’abbiamo pafreso)
Esempio: tizio sbagliando sull’interpretszione della legge civile, si sposa un’altra volta , tiszio
è già sposato con un matrimonio aventi effetti civiel, ciò nonsotsnte viole cotnrarre
matrimonio una seconda volta, + cpnsapevole di commettere i ldelitto di bigamia, non is
èreso conto che il precedente matrionio è civilisticamente invalido per un qualche
problema, ma tizio non lo ha accolto wuesto problema, in realtà tiszio non potrà essere
condannato per bogamia, reato pitativo perché è un reatp erroneamente suppsoto a causa
di un errore che discende da un errore sulla legge extrapenale, non mi sono accorto che il
precedente matrimobio era invalido, pur essendo convinto di commttere un reato , non lo
ocmmetto(art.49 primo comma).
Aspetto critico: il reato putativo fa emergere , nella sipposizione errpe a di commetterlo,
non produce un inclinazione , una sorta di tednenza a deinqiere? Qesto ritiene di esser legto
al precedente amtrimonio, me ne frego e commetto un reato di bigamia, manifesta una
certa tedenza a vioarr ela legge , non verrà punito perché dal punto di vista oggettivo manca
il fsatto reato però in realtà questa persona ma ifetsa una certa tendenza a delinquere che
non viene prevista in alcun modo e questo forse è un aspetto a cui ilegisaltore del 1930
avrebbe dovuto fare attenzione. .
Reato aberrante: 82-83 c.p.c.
24/11
Reato aberrante(definizione): ipotesi di errore nell’esecuzione del reato. È un errore che
non esclude il reato così come avviene per l’errore sul fatto ; Fenomeno di divergenza tra
voluto e realizzato, può dipendere non solo sull’errore formativo della volontà, le norme che
ci interessano oggi sono gli artt.82-83 del codice. Il codice penale individua due diverse
manifestazioni di reato aberrante:
Aberratio ictus(art.82 c.p.): il reo per errore nell’uso dei mezzi di esecuzione o per altra
causa, cagiona offesa a persona diversa da quella alla quale l’offesa era diretta
Parla di offesa a persona diversa alla quale l’offesa era diretta, abberatio ictus(=colpo),
aberrazione nel senso di deviazione del colpo. Ed è proprio il caso preso in considerazione
da questo articolo.
Esempio: poniamo il caso del proiettile che deviando colpisce un soggetto anziché un altro.
Questo costituisce un errore nell’uso dei mezzi di esecuzione del reato.
Esempio (2): nel caso in cui l’agente preme il grilletto e la persona presa di mira cade e viene
colpito altro soggetto costituisce un’altra causa.
Il colpevole risponde in entrambi i casi come se avesse commesso il reato in danno della
persona che voleva offendere; se poi inoltre alla persona diversa sia colpita anche quella la
quale l’offesa era diretta, il colpevole soggiace alla pena stabilita per il reato più grave
aumentata fino alla metà.
Quindi sostanzialmente , l’abberatio ictus disciplinata all’art.82 costituisce un errore
nell’esecuzione del reato per cui si verifica un’offesa a persona diversa da quella voluta.
Se l’offesa riguarda esclusivamente la persona diversa da quella voluta si avrà un aberratio
ictus c.d. monolesiva ed è prevista una pena per il reato.
L'errore in persona è diverso da questo caso: io voglio uccidere tizio, sbaglio e uccido Caio.
La situazione dell’art.82 è diversa perché nell’abberatio ictus, vi è un sviluppo non
preventivato degli avvenimenti che sono in corso di realizzazione.
Esempio: in un parco c’è un chiosco dove vendono birre, , due persone per motivi futili
all’interno di questo chiosco, cominciano a litigare, escono fuori, continuano a litigare finché
una delle persone abbandona la scena e va a casa per prendere una pistola, torna e vede la
persona che è lì nelle vicinanze, tira fuori la pistola, l’intenzione è quello di uccidere, spara
un colpo di pistola forse per l’agitazione, il colpo sbaglia mira va su un paletto di una
recinzione che stava in questo giardino, il colpo viene deviato e uccide una persona che era
tranquillamente seduta sulla panchina a leggere il giornale.
Analisi del fenomeno: abbiamo una persona che vuole uccidere, ma per uno sbaglio di mira,
il colpo viene deviato e uccide un’altra persona. voglio una cosa, ne realizzo un’altra. Non
cadiamo nella trappola di dire, si tizio voleva la morte di una persona che comunque è
avvenuta, tizio voleva la morte di quella persona, non dell’altra persona che purtroppo è
stata colpita. Questo è il fenomeno che caratterizza il reato aberrante.
Aberrazione intesa come deviazione anomala, sviluppo non preventivato degli avvenimenti
che sono in corso di realizzazione, qualcuno parla di errore- inabilità in quanto dovuto a
fattori scaturenti da una cattiva abilità, questa non è una dizione propriamente adeguata,
l’abberatio si può verificare anche per fatti indipendenti dalla gente. Questa abberratio può
essere anche dovuta a fattori non addebitabili alla gente.
Esempio: tizio vuole uccidere caio ad un certa distanza, pochi secondi prima dell’esplosione
del colpo di pistola, un paracadutista scende dal cielo, tizio che vuole uccidere caio, uccide
Sempronio perché all’improvviso con il paracadute gli si è presentato davanti. La situazione
è quella di divergenza tra voluto e realizzato.
L'art.82, è una norma che effettivamente serve, utile all’ordinamento? Stiamo studiando il
reato commissivo doloso, l’art.82 ha una semplice efficacia dichiarativa, l’art.82 si limita ad
affermare già implicito nell’ordinamento oppure ha un’efficacia costitutiva, disciplina come
dolosa una situazione che dolosa non è. in dottrina a proposito di questo problema si dice
che la situazione qui il fatto è già doloso, non cambia niente il cambiare dell’identità del
soggetto passivo. Questa è un’affermazione non meditata, perché se approfondiamo e
andiamo ad esaminare l’oggetto del dolo. Un fatto doloso deve essere rappresentato e
voluto con riferimento al fatto storico. Lui vuole la mote di quella persona con la quale ha
avuto quella lite. L'oggetto del dolo è ben specificato. Proprio parlando dell’oggetto del dolo,
c’è l’esigenza di concretezza del dolo, di verificare l’effettività i quei processi specifici di
quell’elemento soggettivo, non deve vedere realizzato un fatto analogo o equivalente.
Come potrebbe essere risolto il caso illustrato se non ci fosse l’art.82, se non ci fosse, lite al
bar due escono, uno va a casa prende la pistola per uccidere la persona con la quale aveva
litigato prima, ma per sbaglio uccide un’altra persona, noi dovremmo punirlo per tentato
omicidio ma anche per l’omicidio colposo di quel poveraccio che seduto sulla panchina
leggeva il giornale, comunque l’imputazione dell’offesa avviene sempre in ogni caso. L'art.82
ha una efficacia costitutiva , ha un suo ruolo perché rende punibile a titolo di dolo, un’offesa
diversa, che altrimenti non sarebbe stata punibile. Alla luce di queste considerazioni fatte.
L'art.60. Il reato aberrante è diverso dall’errore in persona. Art.82 primo comma: introduce
la disciplina del reato aberrante, ma poi dice che per quanto attiene alle circostanze, in un
caso di reato aberrante ti devi rifare all’art.60 in materia di reato di persona. L'art.60
riguarda l’applicazione di certe circostanze in caso di errore in persona.
Nell'ipotesi di uccisione del padre, la pena è aumentata, si realtà una circostanza aggravante
determinata dal rapporto famigliare ,l’art.t60 dice che in caso di errore di persona non si
applicano questo tipo di circostanze aggravanti. Perché non i applicano? Se io mi soni
sbagliato, come mi può essere dato un aggravamento di pena, se io non sapevo che quello
che ho ucciso era mio padre. La stessa disciplina si applica anche con riferimento al reato
aberrante.
Nel caso di reato aberrrante la disciplina di circostanze , solo di certe circostanze è previsto
dall’art.60 in tema di errore in persona.
N.B: il reato aberrante non è error in persona.
Secondo comma art.82:punisce l’abberactio ictus pluri lesiva: sparo il colpo di pistola, il
colpo viene deviato ,colpisce prima la persona che volevo offendere e poi colpisce anche
un’altra persona completamente ignara(ecco perché plurilesiva), non fa altro che portare a
conseguenze quello che è già scritto nel primo comma, L'art.82 imputa a titolo di dolo
l’offesa più grave. Sarà applicata la pena prevista per il reato più grave aumentata fino alla
metà.
Esempio: io voglio uccidere tizio, sparo contro tizio, per un errore di mira io tizio lo ferisco di
striscio ad un braccio, viene soltanto ferita leggermente , il colpo continua e colpisce caia
che stava alle spalle di tizio, caia muore, anche questo è un caso di abberactio ictus
plurilesiva: offesa verso la persona predestinata come vittima(offesa meno grave) e poi la
morte della poverina che stava esattamente dietro alla vittima designata. Il reato più grave,
abbiamo un tentato omicidio nei confronti della vittima designata e poi abbiamo la morte di
quella persona che stava dietro, omicidio colposo. Io risponderò di tentato omicidio ,
aumentato fino della metà.
L’offesa non voluta mi viene contestata comunque a titolo di dolo, e qui secondo alcuni si
può verificare una responsabilità oggettiva, qui c’è un orientamento correttivo della giuri
teso a recuperare una responsabilità per l’offesa ulteriore.
Aberratio delicti(art.83 c.p): definizione: il reo per errore nell’uso dei mezzi di esecuzione
del reato o per altra causa cagiona un evento diverso da quello voluto.
Siamo sempre all’interno di quella categoria del fenomeno di divergenza tra voluto e
realizzato. Qui non si fa riferimento alla deviazione del colpo, ma alla realizzazione di un
evento completamente diverso.
Esempio: Tizio vuole uccidere Caio e gli spara contro però mentre gli spara caio cade e il
proiettile colpisce materie infiammabili provocando un incendio. Quindi in questo caso il
colpevole risponderà dell’evento non voluto a titolo di colpa sempre che naturalmente il
fatto sia previsto dalla legge come delitto colposo e quindi nel caso di specie tizio risponderà
di incendio colposo, se il colpevole realizza anche l’evento voluto si applicheranno le norme
sul concorso di reati

Esempio(2): immaginiamo che nel corso di una manifestazione no vax, alcuni manifestanti
violenti per dimostrare , per attirare l’attenzione lancino dei sassi contro un autobus che è
rimasto fermo in strada. Con il sasso sbaglia, invece di rompere il vetro, rompe la testa di un
passante che stava dietro l’autobus e viene colpito. Errore nell’uso dei mezzi di
comuncazione ,errore di mira, non ho calibrato bene la forza. Si realizza un evento diverso,
io volevo realizzare un fatto di danneggiamento, invece ho realizzato una lesione
personale(ho rotto la testa ad un passante).
Il colpevole risponde a titolo di colpo dell’evento non voluto. Chi ha lanciato il san pietrino
risponderà di lesioni personali colpose, il nostro ordinamento prevede sia delle lesioni
personali colpose(art.590).
Io voglio colpire una persona con un sasso, questa persona sta camminando sul
marciapiede, il sasso colpisce la vetrina di un negozio mandandola in pezzi, anche questo è
un caso di abberatio delicti, volevo una lesione personale , per un errore di mira , ho
realizzato un evento diverso, danneggiamento. In questa situazione c’è un aspetto
essenziale. Il codice penale prevede la punibilità del danneggiamento solo a titolo di dolo.
Non esiste nell’ordinamento penale il danneggiamento colposo.
Schema:
L'aberratio delicti che è dovuta ad un errore nell’esecuzione del reato e che quindi procura
un evento diverso da quello voluto. Se produce esclusivamente l’evento diverso da quello
voluto costituirà un’ipotesi di abberactio delicti monolesiva per la quale si configurerà una
responsabilità a titolo di colpa se il fatto è configurabile in forma colposa; se invece oltre
all’evento diverso da quello voluto si verifica congiuntamente anche un evento perseguito si
verificherà un abberatio delicti plurilesiva(ultimo comma art.83) e quindi si configurerà un
concorso di reati
La tematica del reato aberrante ruota intorno ad un concetto unico , di divergenza tra voluto
e realizzato. La materia del reato aberrante pone dei problemi di compatibilità con il
principio di colpevolezza.
Fino ad adesso abbiamo parlato dei requisiti, elementi strutturali.
Il reato si può manifestare in varie situazioni:
Forme di manifestazione del reato: modalità con il quale il reato si può manifestare
all’esterno, concorso di persone nel reato.
1) circostanze del reato: prendiamo le mosse dall’illecito penale e soprattutto da una
considerazione, da che cosa differisce tra il reato e gli altri illeciti, subito diremmo la pena
capitale, qual è l’altro forte elemento distintivo tra l’illecito civile extracontrattuale e il
reato.
Illecito penale, risulta molto più tipizzato degli altri illeciti, molto più particolareggiato, 2043
c,c.: qualunque fatto doloso o colposo. Questo art.2043 ci rientra tutto perché quando vado
dal giudice civile, lamento di essere stato tamponato con la mia macchina , e mi ha
provocato un danno, chi mi ha provocato questo danno mi deve risarcire.
Esempi: così come immaginiamo io vedo una perdita dal soffitto della cucina, ed è la cucina
dal piano di sopra e provoca una caduta d’acqua, io anche in questo
Padre di famiglia, unica fonte di reddito per la moglie e il figlio, si rivolgono al giudice civile
per chiedere il risarcimento del danno, in quanto a seguito della morte di quella persona è
venuta meno qualsiasi fonte di reddito. Tutti questi esempi rientrano , hanno la base
l’art.2043. La differenza tra illecito penale e civile. Penale: più particolareggiato, l’omicidio
del consenziente, è punito in maniera meno grave rispetto all’omicidio volontario puro e
semplice. Alla base c’è sempre una necessità di determinatezza, una norma deve servire
anche a cercare di scoraggiare dalla commissioen proprio di wquesti fatti, ma non solo ,
sempre im virtà del principi odi proporzione , il giducie infiggerà la pena in modo diverso,
con quali strumetni dovrà cercare di cucire la pena sl corpo del condannato, farlo
direttamentre a sua misura. Mentre la previsione legislativa è formulaya in termini che sono
necessariamenti generali e dastrastti, l’illecito penale descritto un masniera dettsgliats,
l’illecito civile pensiam oalla violazione di un obbligo giuridico, il marito separarto non paga
gli alimenti alla moglie, sta vioaldno un obbligo giuridico. akl gidice civile questo è
sufficiente. Non vengono prese in consideraizone le modalità del comportamento che
portano alla lesione, l’elemento soggettivo. Per il reato si richiede l’usp di una tecninca
molto più particolareggiata.
Reato semplice: l’art.575, è già più tipizzato rispetto all’illecito civile. Proprio per quste
situaizni oltew al dolo e alla colpa, il legislaotre ha previsto tutta una serie di elementi
accessori che sono le circostanze. La ragion d’essere delle circostanze, hanno la funzione di
arricchcire ulteriormente quelli che sono gli adtratti modelli penali, norme incriminatrici,
determiando una graduazione delle conseguenze.
L'illecito penale, il reato come un illecito di modalità di lesione, mente l’illecito civile è un
semplice illecito di lesione.
Se quell’omicidio è stato commesso ocn una sostanze velenosa, previsto al nmero 2, la pena
è quella secca dell’ergastolo. Il ruolo delle circostanze,è quello di dettagliare nel modo più
accurato possibile, ricalcando quelle che sono le effettive modalità del fatto, che hanno
accompagnato il verificatsi del fatto di reato.
Circostanze dervia da circum stante, stanno intprno: le circostanze sono elementi
accidentali, le circostanze possono esserci o no, e non incidono sull’esistenza del reato,
elementi accidentali che stanno introno e servono a definire meglio, a far essere la
cktnestazione del reartob il più possibile simile alla realtà de fatti.
Circostanze del furto: art.61 c.p.c: , il fstto è sempre un furto, un conto è rubare un
portafoglio con venti euro, un altro ocnto è fare un furto dell’interno di una gioielleria . Nel
caso di danno di rilevante si applica il 61 numero 7.
La disiclina delle circostnze di rato(dall’art.59 in poi)-
Circostanze: quando parliamo di circostanze si parla di leementi accidentali o accessori del
freato ì, elementi che possno ancare senza che il rrato venga meno, se sono pressenti le
circostanze queste trasofrmano i lreato semplice il reato circostanziato, determiando una
variaizone in aumento della pena che il giudice dovrà .
L'essenza delle circostanze, il succo dellle circostansze è proprio la variazione della wualità e
quantità peja rispetto al reato semplice, senza né aggravanti ne atte nuanti, quando
parliamo di furto semplice, furto previsto dall’art.604 del code penale. Se sussistono unop o
più circostanze aggravanti diventa furto pluriaggravato
Il legislatore considera volta per volta varie situaizoni che conferisocno la reato semplice
degli aspetti nuovi, un conto è un omicidio volontario, uccidere caio con un mezzo insidioso
come versargli del veleno per topi in un frullato che tizio sta per bere,
Premeditazione: circostanza più aggravanti.
La funzione teoretica delle circostanze riguarda la determinazione legale della pena, significa
che da un punto di vista astratto la pena viene nel caso di aggravante aumentata, nel caso fi
attenuante viene diminuita sempre a levello formale, alla commisuraizone henrale, prevede
il giudice sulla base dell’art.23.
Il fatto che venga commesso , art.625 prevede le aggravanti del furto: il ladro che mi
scaridna la prote di ingresso , il adro sta usando violenza sulle cose, furto aggravato. La pena
è quella della reclusione da 2 a 6 anni, in concreto cji stabilirà la pena, sempore il giudce che
si baserà su quella che è la descrizione legale e astrtta e nella dichiarazione rientrano sia la
previsone del reato, sia la previsione della circostanza aggrabante e s fronte di questa
rprospettazione, il giudce provvederà sulla base di quelli che sono gli indici, stabilirà in
cocnreto la pena. Le circostanze servono per una migliroe descrizione legale dell’illecito. Le
cirocstanze sono utili perché contribuiscono ad una migliroe di disfunzione del fstto.
Wualsiasi fatto di reato esprime un valore negativo, la presenza di circostanze esprimono
quanro disvalore c’è in quel fatto. Nella prassi le circostanze hanno anche un importante
funzioone in senso commisurativo.
Quando un elemento è circostanza o quando costituisce un reato?
Se noi torniamo all’art.577, l elgisaltore specifica che quelle sono circostanze, lo dice
espressamente. In altre situaizoni diciamo che sta all’interprete stabilire se ci si trova di
fronte ad un elemento essenziale o ad una circostanza del reato. Andiamo alla
classificazione delle circostanze, come si classificano le circostanze? Possono essere
aggravanti o attenuanti(=limitaizone della pena).
le circostanze comuni sono chiamate così perché si possono applicare a qualsiasi reato,
artt.61 o 62 del codice , son ottute circostanze comuni.
Un omicidio io posso commetterlo anche per un motivo futile. L'omicidio che io ocmmetto
con il dolo d’impeto perché una persona no ha rispettato lo stop, io scendo, glielo rompo
sulla testa perché sono arrabbiatissimo, quello è il classico omicidio volontario commesso
per motivi futile. Questa circostanza aggravante può essere applicata a qualsiasi altro caso
aggravante. Il concetto di circostanza comune, diverso dalle circostanze speciali: si possono
applicare solo a determinati reati , l’art.625, il furto di una valigia in stazione è aggravante, si
applica solo con il riferimento al reato di furto. Io ho rotto la faccia con un pugno, ma io l’ho
fatto perché tu mi hai provocato(circostanza comune)
Circostanze oggettive e soggettive:
Oggettive>: riguardano la natura, specie, i mezzi attraverso i quali viene commesso un
reato , riguardano i mezzi con i quali viene commesso i lreato, mezzi fraudolent, aver
utilizzato degli annessi di sscasso
Soggettive: riguardano l’intensità del dolo o il grado della colpa. Esempio: aver previsto
l’evento , circostanza aggravante soggettiva.
Circostanze ad efficacia comune. Provocano la diminuizione op aumento della pena fino ad
un terzo. Es(srt.61 o 62, sono anche ad efficscias comune, l’effetto che queste circostanze
determinano sulla pena previsto per il reato). Circostanza aggravante prevista dal 61 n.4:
Esempoio: io psengo delle sigarette sul corpo della persona, poi la maltratto e alla fien la
uccido, aver adoperato sevizie, la pena può essere aumentata fino ad un terzo. Pena per
lk’omicidio non inferiore agli anni 21, è sufficiente questa circostanza aggravante per
determianre l’ergastolo.
Furto: punito fino a tre anni di relcusione, un furto che è di rilevante entità ,provoca un
danno di rilevante gravità(art.62, numero 7), se il giudice decide di infliggere il max della
pene(3 anni), il giudice potrà aumentare da tre anni e cinque giorni fino a quattro anni.
Circostanze ad efficacia speciale: prevedono una pena di specie diversa, le circostanze
dell’omicidio 576-577, se la pena dell’omicidio è quella non inferiore ad anni 21, prevedo
Esempio: reato he viene punito solo con la pena di multa fino a 1500 euro, ricorra una
particolare circostanze si applica la pena dell’arresto, pena in specie diversa.
26/11
Esercitazione (Prima parte)
Principio che sta alla base sulla causa di giustificazione: non hanno valenza prettamente
penalistica, se si rinvengono in tutto l’ordinamento giuridico, se una causa di giustificazione
esiste e giustifica in tutti i rami dell’ordinamento. Hanno alla base il principio di non
contraddizione: non può essere vietata perché altrimenti l’ordinamento entrerebbe in
contrasto. Che valenza hanno? Hanno valenza nell’ ambito di tutto l’ordinamento(domanda
d’esame)
Effetto che provoca la causa di giustificazione :
Si è data importanza in termini generali un atteggiamento psicologico del soggetto che è
quello del consenso/ dissenso, come causa do giustificazione. Fattispecie della violenza
sessuale (609 bis): chiunque costringe taluno a subire atti sessuali, intuiamo che in soggetto
nel momento to in cui costringe nella nozione di costrizione che è la mancanza di
consenso(elemento costitutivo della fattispecie o meglio de, dissenso)
Violazione di domicilio(art.614c.c.): elemento consenso è esplicita, nel caso di violazione di
domicilio. Il consenso /dissenso viene esplicitato dalla norma.
Quando parliamo si causa giustificazione, se manca il consenso, manca la fattispecie, il fatto
non è tipico(se manca uno di questi elementi .
Operatività art.50 : reato perfezionato elemento causa di liceità. Il giudice accerta l’esistenza
dl fatto ma a che la presenza della causa di giustificazione.
Causa di giustificazione: consenso , natura ha? Negozio o atto giuridico
Atto giuridico con il quale viene dato il permesso al destinatario il consenso di agire, l’avente
diritto non assume alcun obbligo e il consenso è sempre revocabile.
Caratteristiche del consenso
1) Espresso
2) Libero da vizi
3) Effettivo
4) Attuale sussistere al momento del fatto
Il consenso presunto: prendo il cellulare della mia amica, non si fa!
Chi può prestare il consenso? Colui che è titolare di quel diritto, il giudice deve valutare caso
per caso, capacita di intendere e di volere, colui che presta il consenso è in grado di essere
conto di cosa sta facendo.
Limiti al consenso(art.50) problema che ha impegnato la dottrina e la giurisprudenza per
molto.
Diritto in senso ampio di bene giuridico. Beni disponibili e indisponibili e parzialmente
disponibile.
Bene giuridico : patrimonio, riservatezza trasfusione di sangue
Beni indisponibili: vita(lo stato e in particolarmente l&#39;ordinamento),
l&#39;ordinamento giuridico non lo
considera, essendo un bene super individuale lo deve individuare a tutti i costi.
Beni parzialmente disponibile : integrità fisica, limite nell’art.5. Noi abbiamo a che csfe con
un limite dettato dall’art.5, molto incide quello che è il contesto culturale in cui ci si trova.
Garantire la
libera disponibilità di beni e di cui il soggetto può validamente disporre. Ci sono beni
superindividuali che
Soggetto presta il consenso un altro soggetto che deve ferirlo perché poi dalla ferita può
ottenere
il risarcimento, è contraria alla legge.
Sulla base della revocabilità del consenso che si fonda il processo, nel caso di specie la causa
di giustificazione che meglio riusciva a spiegare era proprio lo stato di necessità .
Art.le catene di San Patrignano, Antonella Massaro(giurisprudenza penale web)
Esempi di alcune sentenze recenti : consenso dell’avente diritto.
Caso: soggetto dichiarato colpevole di diritti di peculato, aveva utilizzato la macchina del
comune per fini personali. Come si difende questo imputato? Lo aveva fatto perché ave a
ricevuto il consenso da parte del dirigente del comune che del sindaco, questo consenso
scrimina? NO, PERCHE IL CONSENSO da parte di soggetti chiamati a garantire l’imparzialità
della PA.bene indisponibile.
Peculato: offende la PA
Esempio2: utilizzare la carta di credito di un altro soggetto , ma me lo ha consente ito il
debitore , solo che la carta di credito è un bene indisponibile(vietato per i traffici
Beni di natura indisponibile: interesse collettivo
Esempio(3)Frode all’ assicurazione : porre in essere la frode collettiva. Art.5 anche qui limite.
La cassazione ha stabilito che il consenso ha avuto efficacia scriminante, porre in essere in
contrasto all’ordine pubblico.
Nell’ ambito della scriminante del consenso ricordare le caratteristiche risolvere casi
specifici che vengono sottoposti(esempio caso Muccioli, revocabilità)
Cassazione penale sez. I 2 ottobre 2019 numero 46895, (sent,frode dell’ assicurazione , se il
consenso prestato dalla vittima abbia o meno efficacia scriminante).
Sent. Sez II, 16 febbraio 2021, numero 18609(sentenza che fa riferimento alla indebita
utilizzazione della carta di credito, capire che in questo caso opera la scriminante del
consenso.
Cassazione penale sez. II 31 gennaio 2017 8889, ipotesi di peculato in particolar utilizzo della
macchina del comune dietro il consenso del sindaco.
Attualità del consenso importantissimo
Essendo un atto giuridico (sorta di permesso) non vige l’obbligo di forma.
30/11
Modi in cui si viene a manifestare il reato: Diverse forme in cui si manifesta il reato, non
sempre il fatto è commesso da un'unica persona
Reato putativo (art,49 primo comma): norma marginale, poco mensionata, a noi serve per
comprendere quella che è una precisa impostazione di tutto il nostro sistema penale: un
fatto è ritenuto crimonoso soltanto da chi agisce, invece come reato si tratta di una realtà
inesistente. In questo periodo io vado in giro , prendo la metro e vengo in università senza
mascherina convinto di commettere un reato , ciò nonostanre io vado in giro senza
mascherina, classica figura di reato putstivo, noi ci immsginiamo di ocmmettere un reato
mentre in realtò non è così, la convinzione può discendere da un errore di fatto(ieri
pomeriggio ho ascoltato molto distrattamente un teelgrionale, dicevano che da una cers
data datebbe divento obbligatorio le mascherine sulla strada e mi è se,brato di sentire che
chi non mette la mascherina commete un reato, mentre è un illecito civile) o errroe di diritt.
Reato putativo: ipotesi di errore. È utilie cominciare dal reato putativo perché con questa
norma il legislaorre mette in rilievo quello che è l’orientamento oggettivistico del nostro
sistema penale.
Nel nostro sistema sono importanti pe ril penalista soltanto quelle codnotte che ledono quei
beni giuridicamente protetti e l’art.49 prima comma ci offre l’opportunità di constatare,
sottolineare l’aspetto oggettivistico. Il nostro sistema è ispirato alla protezione dei beni
giuridici, il reato tutela uno o più beni. L'autore di un reato putastivo è consapevole soltsnto
nella sua mente di commettere un reato, il reato putativo potrebbe nascondee
un’inclinazione criminale del soggetto, qui stiamo nel ca,una sempplice convinzione non è
sufficiente per la base di una pena. In una situaizone di questo genere . Nei cofnronti di
questo eventuale soggetto, avrebbe un senso applicargli una pena criminale? No perché
abbiamo stufiatop che il diritto penale è un sistema posto a benedi tutela giuridici, e in
questo caso il bene protetto dalla norma(salute, incolumità pubnlico), non è stato
individuato dal legisaltore come bene da proteggere. Se noi procedessimo ad una puszione
noi la uniremmo soltanto per un atteggiamento soggettivo, soltanto per una sua
tendenza ,la norma è impotant perché ci fa cpaire guarda che nel diritto penlae le semplici
intenzionu non contano niente, che non sono acocmpagnate da una manifestazione
concreta di messa in pericolo di bene, non conta niente, propria qesta considerazione
rappresentas il presupoosto pe riniziare a parlare del tentativo discutere se e come il
tentativo deve essere punito. Tutta la storia del tentativo è racchiusa nel continuo
ondeggiamenoto tra teorie oggettive e soggettive. Il tentativo nasce come categoria
autonoma proprio con il cristianesimo, valorizza l’aspetto soggettivo della realtà. Fin dai
primi del 1800 hansel foierback (nulla cirme sine lege), affermva che il fodnamewnto della
punibilità del tentativo sta enll’oggettiva esposiiozne a pericolo, dato che non viè
undisvalore di evento, la pena del tentativo deve essere minore rispetto al delitto
consumato . Che cos’ èil tetnavo ? Il tentativo di delitto: accernno di reato, quello che si
chiamava conato di reato, tizio vuole uccidere caio ma non riesce a colpirlo. Perché
dobbiamo punire il tentativo? Da un punto di vosta oggettivo non c’è stata la lesione del
bene giuridico , ma nessuno può negare che c’è stata la messa in pericolo. Alla abse del
tentativo c’è una situaizone di pericolo alla quale si è esposto il bene giuridico tutelato.
f. nel tentativo manca il disvalore di evento(=risuktato naturalistico dell’azioen), nel
tentativo l’evento non c’è , non c’è quello che evento che io avevo previsto e voluto. Non
essendoci un disvalore di evento, non c’è quello che l’autore aveva preveduto e voluto, di
conseguenza , la pena per il tentativo deve essere una pena minore rispetto al delitto
consumato proprio prchè non si è ocnfermato questo evento. Coloro che ritengono che
fsnno prevalre questa oncezione sostengono che alla base della punibilità del tentativo non
c’è una messa in petricol odi beni, c’è l’esercizio di una volontà ostile al diritto. Secodn ochi
sostiene questo otientamento bisogna far riferimento o ntanto lala mncanza di un disvalore
di evento ma al disvalorendella condotta. Se tizio vuole uccidere caio, anche se poi non lo
uccide, non c’è dubbio che quella condotta iniziata, abbia lo stesso disvalore quando il reato
giunge regolarmente a consumazione. Concludono che il tentativo npon dovrebbe
prevedere una pena diversa rispetto al reato consumato. ai sostentiorr della condotta
oggettiva se l’evento non si è verificato non i nteressa niente, ma lo stato deve reagire come
se quel reato fosse stato regolarmente portato a termine. Non è un caso che questo
orientamento che risente molto del positivismo crimonologico, andava per la maggiore
durane il periodo nazista della Germania. La volintà cattiva è presente allo stesso modo
dicono socialsiti, secodno la teoria soggettiva si deve èunire anche il tentativo inidoneo.
Io litigo con una eprsona che mi fa talemtne arrabbiae che io ad un certo punto decido di
ucciderla, sul tavolini c’è un’arma da fuoco, io prendo questa pisotla la punto nei cnfronti di
caio, questa pistola fa click perché è una persona scarica, un fatto di quedto genere se noi
aderissimo alla teoria in tentstivo in chiave soggettiva, anche in un caso di questo genere
tizio andrrebbe cpondannato per tentato omicidio con la stessa pena preivsta per l’omicidio
consumato, per la volontà. Il bene vita non è stato mai concretamente messo in vita perché
la psitola era scarico, ma quello che rileva secondo la teoria soggettiva è soltantpo i
ldirigiersi della volontà contro l’ordinamenyo guuridico. Impugnando quella pistola tu ti sei
ribellato contro l’ordinamento guuridico. Ecco la cocnezione unitaria soggettiva, io ti punisco
perché tu ti sei ribellato all’ordinamento giuridico. Ancora oggi il codice penale tedesco ha
subite molte modifiche , dopo la modifca del 1975, la norma sul twntativo è venta di
coloriture soggettive. La cnseguenza è che la pena può anche non essere diminuita, è
lasciata alla discrezinalità del giudice.

 Il nostro ordinamento è caratterizzaro da una annotazione di fondo: il diritto penale


è il diritto del fatto, quindi il tentativo o meglio la punibolità è goustificata soltanto
dall’esigenza di esporre a pericolo quei beni giuridici che devono essere protetti.
L'idea del pericolo ci fa venire in mente una lesione poyenziale del bene giuridico,
diversa da quella che riguarda il rwato ocnsumato dove c’è una lesione . In un
omicidio dove la vittima viene colpoita e muore, abbiamo una lesione del bene
giuridico protetto, è una lesione concreta; nel tentativo il killer che sbaglia la mira
oppure che prende la mira perchè la vittima improvvisiamente si ababssa, la lesione
effettiva del bene giurudiico non c’è , ma c’è una lesione potenzione, a volte è una
questione di pochi millimetri. Che cosa diversifica il delitto tentato da quello
consumato, un diverso grado di divers. Tutte quelle ipotesi che ci sono state
recentemente di leggi che parificano il tentativo al delito consumato, contrastano
con il principio di offensività e di ugaglianza. Situazione diverse vanno disciplinate in
mdo odiverso.
Quando parliamo di tentativo non ci rfierimako ad un delitto imperfetto, il tenttivo è sotto
ogni punto di ivtsa un reato perfwettom perché dotato di tutti gli elementi necessari per lo
svolgimento del reato. Anche il delitto tentato(tentato omicidio, furto), reati che dal punto
di vista dei requisiti strutturali , son oreati perfetti che hanno un fatto tipico, osno
antiugiridic e vi è una colpevolezza, non c’è dubbio. Il tentativo è un reato perfetto, e ancora
i ltentativo è un rreato autonomo, signficia chennel nostro codice, esiste una nor ache
disciplina il tentativo(art.56), che funzione ha? ha una funzione di tipo estensivo, l’esistenza
dell’art.56 unitp ad una norma di parte speciale dà vita ad un rerato autonomo diverso che è
appunto il singolo reato tentato.
Norma sul tentativo(aert56): ha un ruolo estensivo dell’applicabilità della norma speciale. La
nor a sul fruto descrive la codnotta di furto .la presenza nell’ordinamento dell’art.56
consente che viene punito non sltanto il furto descrito dall’art.654 ma venga punito anche il
tentato furto. Le notme di parte speciale sono norme che descrivono reati consumati,
l’esistenza dell’art.56 fa si che la stragrande maggioranza di quei frati possono essere piuntii
anche a titolo di semplice tentativo. Quanfo si ha l’inizi odell’atitivtà punibile? Questo è il
rpblemone del tentativo. Il tentivo deve essere punito perché mette in pericolo il beene
tutelato. Quando, da che punto possiamo cominciare a punire per tentativo? Siamo una
abdna di terroisti che decide di uccidere u certo uomo politico, ci vedimao una sera a casa
mia e in un discoso diciamo perché non facciamo un attentato dimostrativo e uccidamo
Caio(presidente), e l’altro dice che sembra un ottima idea. Immaginiamo che in questo
appartmanto la polizia che già sospetta di noi, la polizia autorizzata abbia messo dei
microfoni nascosti. Immaginiamo che dall’altra parte vi sia un agente che adcolta e registra
la nsotra decisione. A questo punto seocndo noi possiamo fare euzione in
quell’appartamento e arrestare tutti per tentato omicidio? Da questa riunione il bene
giuridico tutelato, il bene vita di quell’uomo politico è stato ocncretamente messo in
pericolo? No perchè quella è un’idea, noi che siamo colti ci viene on mente un brocardo
latino: cogitazione nemo pena patitur(nessuno può essere sottoposto ad una pena per un
pernsiero). Siamo lontani perché si possa parlare di attività pounibile. Questo è l’aspetto
problematico di tutto il tentativo. Immaginiamo il momento da che punto io posso dire qui
siamo in presenza di un tentativo. Spostando avanti e indietro questo termine iniziale, se noi
arretrassimo troppo, spostassimo l’indice troppo indietro, andremmo a ledere il principio di
materialità, se noi sostenissimo che già una semplice riunione dove abbiamo maturato l’idea
di uccidere un nostro avversario politico, se già quello fosse sufficiente, mancherebbe la
materialità, nonè che qualcuno ha detto, si io ho nascosto, andiamo a prendere le amri, no,
ci siamo fermati sl momento in cui abbiam odato vita a questa idea, se noi tirassimo indietro
questo indice faremmo rientrare qanche dei comportamenti innoqui , a livello di mero
proposito. Se per noi fosse sufficientr la manifestazione, noi rischiamo di andare a punire un
qualcosa di incosistentr, ma se noi questo indice anziché arretralo , lo portiamo in avanti
sarebbe un rischio opposto, se noi pulire a tentativo, aspettassimo cose tropoo concrete,
verremmo a soffocare le esigense di prevenzione tipiche del diritto penale. Qual è il criyerio
guida? Ocme facciamo a spostare questo indice, da questo punto in poi puniamo a titolo di
tentativo. La emssa in pericol odel bene protetto, il grsdo di messa in pericolo del bene
protetto, questo è il problema del tentativo, qualsiasi legislatoe si pone, ci sono diversi
tentativi per fissare l’inizio dell’attività punibile. Gli atti preliminari di un reato .
Omicidio Biagi: insegnava diritto del lavoro ed ers cosnigleire giuridico del ministreo del
lavoro dell’epoca, una banda di terroristi di estrema sinistra , questi provvedimenti erano
ritenuti gravamenti lesivi, si decide di uccidere il professore.le indagine hanno messo in
wvidenza nel momento in cui è stato indivisuato l’obiettivo, viè stata una forte attività di
assunzione di informaizone, i due terroristi hanno pedinato molte mattine il prof. Biagi per
controllare a che ora i ltreno arrivava a modena, qual’era il percorso e a ritorno come lo
faceva. Tutti questi movienti sono stsati registrati dai terroisti, qui il problema èè il concetto,
qesti comportamenti devono essere puniti? Andsre a vedere in che orario faceva la lezione
del diritto del lavoro, per regolarsi, tuttw queste cose pososn oessere punite a titolo ? No,
sono comportamenti che nn mettono in pericol oalcun bene specificio, perché poi è
probabile che non venga eseguite da un’esecuzione. Distinzioen tra atti preparatori e atti
esecuvitiv.
Atti preparatori non possono essere assoggetati a pena a diversa di quelli esecutivi. Questi
problema l’ha affrontato il codice zanardelli, la soluzione prescelta dal codice nostro.
Il segnale che noi percepiamo dalla lettura di questa norma, non si può parlare di reato
tentato, ma di delitto. All'interno del concetto o di reato esistono odelitti e contravvenzione.
Può essere punito a titolo di tentativo solo un tentstivo di delitto ed è possibile configurare
un delitto di cotnravvenzione? Si, ma il delitto di contravvenzione nel nostro oridnamento
non è punibile. Quabdo parliamo di delitto , parliamo di delitto twntato, utilizzareuna
espressioje come reato twntato non è precisa.
Quando c’è tentativo? Il nsotro legisltore nellè’art.56 ha abbandonato il cocnetto di inizio di
esecuzine8distinzione tra atti preparstori ed esecurtivi), ci parla di idoneità e univocità degli
atti. Il nostro legislatore all’art.56 ha fissato i requisiti in idoneità da una parte univocità
degli altri.
Atti idonei? Per il codice del 1930 idonei sono gli atti e non i mezzi.
Emofilia,malattiadel sangue che impefisce la coagulaizone del sangue, per queste persone
affette da q1uesta malattia anche una piccola ferita se non tampinata subito può prtare alla
morte . Immaginiamo che c’è questa persona che sa che , nel momento in cui si trova a fare
passeggiata sul bosco, con uno spillo piunge qustsa persona in un punto del corpo
particolarmente irrorato di sangue, e si viene a determianr eun’emorragia che non si blocca
in nesusn modo, poi arivano persone che soccorrono qiesto mal capitato. In un caso di
questo genere, il elgisaltore del codice rocco era ineccepibile, in riferimento all’atto idoneo
ocnsentire di punire per tantato omicidio il fatto di colpire quella eprsona, se il codice
anziché atto ma mezzo, lo spillo non avrebbe mai potuto essere un mezzo idoneo per
provocare la morte. che significa idoneità degli atti, cme deve essrre considerata?idoneità in
senso causale? Per la giuri il concetto , non sempre i reati possiedono un evento. L'idoneità
quell’atto era da un punto di vista causale, idoneo, capace di realizzare, portare a termine
quel determinato reato. Come si accerta l’idoneità? Si accerta attravwerso un giudizio ex
ante e in cocnrrto. Metodo della prognosi postuma, ci si mette idealmente oin un momento
anteriore e si deve vautare concretamente se quell’atto può considerarsi idoneo, adeguato.
Se quell’atto è un atto congrup e capace. Questa valutaizone deve essere oprata sulla abse
della consocenza dell’uomo medio e più le sue eventuali e ulteirori conoscenze. Mettere
due zollette di zucchero dentro un bicchiere d’acqua che sta per essere bevuto da un
soggetto fortemente diabetico. Versare due zollette di zuccherro può essere ocnsidersto un
atto idone? Ponendosi ex ante e formulando un giudizio di probnosi, noi dobbiamo valutre
se quel gesto è adeguato, è capace di mettere iun pericolo il bene vita di quella persona che
sta per bere quell’acqua? Lo scopo del tntaito è quello di impedire la messa in pericolo,
significa proteggerlo da un evento probabile che si teme , i ltentivo è pericoloso, punibile
quando gli atti possiedono la rilevante attitudine a ledere il bene protetto. Questo è il
significato di idoneità. Gli atti non devono essere soltanto idonei , ma diretti in modo non
equivoco. Questo requisito riguarda la direzione degli atti. L’univocità degli atti serve a
delimiatre ulteriormente tutto l’ambito delle punibili . L'univocità deegli atti deve essere
valutata non tato in mkdo soggettivo, non dobbiamo verificare l’univocità come prova del
èropostìito criminologico, bisogna fsr rfiermento alla dtruttura oggettiva, prossimità logico
cronologica. Quel comportamento era dal punto di vista logico vicino a far verificare
l’evento.
Killer magioso che si appsota, se io trovo una persona con un’arma da fuoco in tasca, la
femro e le contesto , tu stai quic perché stai apsettando caio che deve passare per questa
strada, io ti consdiero responsabile di omicidio. Diverso è il discorso se io soprendo tizio ocn
la pistola nascosta dietro una prota, con il colpo in canna che sta aspettando caio. Già
questo tipo di atto è diverso, nascondersi dietro la poerta con l’arma caricata stiamo in uan
situaizone vicina, prossimità logico cronologica, atti che non posson oche condurre in
un’unica direzione.
Per un certo periodo andava di modo da parte di alcuni cirminali sudamericani girare sullla
metro di roma e tagliare , loro avevano lamette da barba veccho stile, con queste lame
taglivano la pelle delle borse delle ragazze v, borde rigoramente choise, pe rpoi sfilare quell
oche c’era. Immaginoamo un ladro di questo genere mentre iniziaa tagliare la pelle di una
borsa, è un atto idoneo? Atot che ha una rilevante attitudone a dannegiare il bene protetto.
Atto oltre che idoeno è anche univoco? Senza mamrgine di dubbio è un atto finalizzato ad
aprire quella borsa, siamo in presenza di un tetativo di furto.
Abbiamo detto che il tentativo aldilà di quello che possa apparire, si dal punto di ivsta
dell’offensività è diversa e superiroe di un delitto consumato. Ma dal punto di vista
struttuale, delitto consumato e delitto twntato sono costriuiti nello stesso modo(fatto
giuridico, colpevolezza).
Elemento soggettivo del tentativo: necessario un dolo, dolo twntativo si dice che è lo stesso
dolo della consumazione. Ed è per questo che il tntivo npn può essere considerato un reato
a cui dal piunto di vista strutturale mancjo qualcosa, dal punto di ivtsa del fatto al twntativo
manca l’evento ma che non inefficia le caratterisitche struttursali del reato.
Elemento piscologico di chi commette un delitto tentato, è ovvio che oil twntivo non è
configuraibole rispetto ai c.d. reati colposi, sappiamo che reato colposo si mette senza
quella volontò cattiva che contraddisitngue il delitto doloso.
Sei il tentativo come speicifica l’art.56, nel reato oclposo non si può parlare di tentivoc, non
c’è volontà di ocmmettere delitto, si realizza per condotta disordinata, superificale ,
disattenta, non si può parlare di atti idonei diretti in modo non equivoco. Tra tentativo e
reato colposo c’è una incompatibilità assoluta. Il tentativo non può configurarsi nei reati
cocntravvenzionali perché il elgisaltore ha fatto una sua scelta , solo esclusivamente ai
delitit.
Trattamento sanzionatorio: il secondo comma dell’art.56 fissa il gradualismo sanzionatorio
per i fatti di delitto tentato. Normalmente la pena rispetto al delitto ocnsumato viene
diminuita da 1/3 a 2/3. In un caso di tentato omicidio una pena di 21 anni a 7 anni di
reclusione perché l’offensività di un tentativo è inferiore, ad una minore offensività, deve far
riscontro anche una pena minore. Il terzo e quarto comma del medesimo articolo
prevedono due ipotesi particolari.
Terzo ocmma: desistenza(=abbandono , si ha desistenza quandp il soggetto recede, fa
marcia indietro da un’azione che npn aveva ancora portato a compimento. Immaginiamo
che un ladro entri in un appartamento per aprire una cassaforte che sa contenere merce
preziosa. Il lsdro forza la porta di casa, entra nell’appartament prova a scassinare,, non ci
riesce, sente rumori, prende e abbandona quell’appartamento, classic asituaizone di
desistenza. In questo caso il ladfro ha compiuto, è enteto nell’appartamento violazione di
domicilio, si per scassinare la poete d’ingresso isa per provqare ad aprire la cassaforte, il
ladro avrà danneggiato un sacco di cose, delitto di danneggiamento. Non si può parlare di
tento furto, ma perché’ siamo in presenza di una condotta di desistenza. La desistenza porta
a non punire, perché il legislatore ha previsto un’ipotesi cos’ buffa, non c’è dubbio che
questo è una previsione che il legislatore ha fatto per rqagione di politica criminale. Il
legisaltore ha fatto un ragionamento di questo genere: per prevenire il bene giuridico i
llegisaltore ha una promessa di imouniiblità come spinta. La persona che sta compiendo un
delitto sa che se ritorna indietro, se abbandona, sa che non gli verrà fatto niente.
Quando si parla di destenza, si dicde che il legislaotrew ha utilizzato la teoria del pinte d’oro:
durante l’800 c’era una cocnezione nell’arte di fare la guerra, al nemico che fugge ponti
d’oro, se tu stai in una battaglia e vedi che il nemico scappa, fermati, non lo inseguire perché
la cosa essenziale è che il nemico si tolga di torno. Recesso attivo o ravvidimento
operoso(ultimo comma all’art.56):
Esempio: voglio uccidere una persona, facendogli bere un sostanza con del veleno, la
persona soffre, mi spavento preno wuiesya persona la porto al pronto soccorso dicendo che
ha ingeirot i lveleno, classica ipotesi di recesso attivo, il comprotamento del soggetto attivo
è un comportamento efficace, che deve essre aterialemnte apprezzabile e finalizzato a
impedire l’evento. Questa situaizone non prota come nella desistenza alla non punibolità,
se volontariamente(ritorniamo al quarto comma). i lrecesso attivo non è altro che una
circostanza attneuante specifica per il tentivo, in presenza di un comooetamento di recesso
attivo si applica la pena già ridotta ,ulteriormente diminuita da un terzo alla metà(es. Tre
anni e mezzo di reclusione). Dal punto di vista tecnico unica espressa per il tentativo.
1/12
Concorso di persona nel reato: commesso da più persone
Parliamo di una situaizone differente con wuella che è l’associaizone criminosa, spesso
sentiamo parlare di associazione per delinquere, di tipo mafioso, sovversiva, tutti questi
reati che io ho nominato sono situaizoni e realtà diverse da quelle del concorso di persona.
L'associazione criminosa, in particolare quella per delinquere è un reato che prevede si
l’associaizone da parte di più persone(tre o più perdone), ma lìassociaizone per delinqeure
rapprresenta essa stessa un reato. Il fatto stesso di riunirsi in più persone con una struttura
ben definita, con una ripartizione di ruoli all’intenro di questa struttura associativa,
costituisce il reato di associazione per delinquere che sussiste di per sé, senza che da parte
dell’associaizone per delinquere vengsano commessi ulteruori fsatti illeciti. I reati sono a
tutela dell’ordine pubblcio e sono reati che colpiscon il semplice fatto di associarsi tra più
persone con degli scopi illeciti a prescindere da quei reati che verranno commessi.
Esempio: immaginiamo che tre o quattro persone si riuniscono con lo scopo di far entrare
clandestinamente oin itsalia un numero indeterminato di persone , per poi utilizzarle in
zttività illecite, queste si riuniscono tra loro, formano un’associazione , associarsi ad un
circolo sporitovo, pagare una somma
Partecipare ad un’associazione criminale significa partecipare ad una struttura organizzativa
per commettere dei reati ulteriori, definite reati fine dell’associazione.
Il fatto stesso di creare quest’associaizioone costituisce di per sé un pericolo e lo punisce
all’art.416 , sono puniti soltanto per il fatto di costituire questa bandas. Associazione è un
reato che tutela l’ordine pubblico , e quindi questa associazione solo per il fatto di esistere
crea un pericolo per l’ordine pubblico. Se poi gli appartenenti commettono questi reati? In
aggiunta sa quella di associazione per delinquere che scaturisce dal semplice fatto di
associarsi con un programma criminoso.
Quando parliamo di ocncorso di persona nel reato, parliamo di una situaizone diversa,
perché mentre i reati associativi e (banda armata, associaizone di tipo mafioso, questi osno
puniti solo per il fatto di creare associazione con scopo illeciti), questo è un modo di
manifestarsi del reato. Di quale reato? Di qualsiasi perché (ci dà la risposta ), pwrchè
qualsiasi reato si può manifestare o zattraverso la condotta di un solo soggetto(parliamo di
reato monosoggettivo, es.omicidio, violenza sessuale), ma questi reati appena citati sono
reati che possono essere realizzati anche attraverso il concorso di più persone,
Esempi: ladro, furto, il quale ladro decide di svaligiare , si porta dietro un complice da fare il
palo. Un furto in concorso; rapina può realizzarsi tranwuillamente da due persone, la quale
una tiene sotto la mira la vittima e l’altra materialmene sfila il portafolgiio perché è sotto la
mira di quell’altra persona. Differenza tra concorso di persone e reato associativo, due
realtà completamente diverse. Reato associativo per la cui realizzazione serve òa presenza
contemporane di tre persone che si associazino con persone illecite. Il ocnrcorso di perosne
può riguardare qualsiasi reato della parte speciale del , ma la cui esecuzione viene attuata
dall’opera di più persone(es. Assalto al furgone), il concorso di persone sia una modalità di
manifestarsi del reato sempre più frewuente nella ostra realtà, sempre più raro che un reato
venga realizzato da una singola persona, invece sempre più frequen te proprio perché la
nostra realtà è complessa, seio debbo fare una rapina importante, ho bisogno di chi mi
reperisca le armi per fare la rapina, rapina commessa in regime di concorso di più persone.
Al legislatore si è osita la questione di come regolare questa situaizone di concorso di
persona, come individuare la resposnabilità di ciascun concorrente, in base a quali
ragionameni punire, sue, tre, quattro persone per lo stesso reato. Il elgidaltore aveva una
serie di alternative. Avrebbe potuto diversificare le varie tipologie attraverso cui si può
esprimere l’apporto di ogni singolo concorrente, questa era l’opzione adottato dal codice
zanardelli del 1889, oppire il legislatore avrebbe potuto diversificare gli apporti di ciascuna
persona, ma giungere comunque alla stessa pena, meccanismo utulizzato dal ocdice pebale
francese, oppure una terza possibilità sarebbe stata quella di prescindere dall’entità del
contributo di ciascun concorrente e applicare a tutti la stessa pena, questa ultima funzione
che è stata accolta dal codice rocco del 1930. Ka disciplina di concorso di perosna è rimasta
immutata dal 1930, la scelta del nbostro legisaltore è quella per un’opzione di tipo
indifferenziato, cioè preiscndere da cosa si faccia, tutti risponderanno del medesimo fatto,
ecco èerchè si parla di opzione indifferenziata. Dove nella parte generale del codice, dove
troviamo la disciplina del co corso di persone? Negli artt.110 a 119, in questi dieci articoli
troviamo l’intera disciplina del concorso di persone.
Art.110: prova di persona indifferenziats , il legislatore non fa differenza tra chi fa che cosa,
tutte le persone concorrono in un reato. Se un gruppo di tre rapinatori incarica uno dei tre
cidendogli deve reperire sul mercato clandestino tre aarmi sulle quali possiamo fare questa
rapina, anche l’attività costituisce un’attività di concorso. Così come uno di questi rapinatori
rimarrà alla guidad iun’automobile, mentre due entrano in una gioielleria, i lrapiantorec che
resta in macchina materialmente non entra, ma ciò nonostante risponderà del reato
concorso in rapina. Meccanismo che serve poi per calibrare megkio qual è stato il
comportamento (ultima parte della norma)
Disciplina del concorso di perosne che sono fondamentalmente finalizzate ad adattare,
individuare la precisa resposnabilità di ciascuno dei concorrenti. Il problema principale del
concorso di persone, ognino di questi argomenti ha un problema fdnamentale, quando ieri
abbiamo parlato del tentativo, quello di stabilire il momento in cui inizia l’atitivtà punibile,
da che punto in poi tu hai posto in essere una condotta di tentata storsione, anche nel
concorso di persone nel reato, c’è un problea, quello di identificare quello che è il contributo
punibile, parliamo del contributp di una condotta umana, dato da un comportamento. Alla
base della discipina del concorso di persone vi è wuello dell’equivalenza delle condizioni,
facciamo riferimento al concetto di causalità , teoria dell’equivalenza, nel concorso di
perosne c’è un prblmea di causalità. Dal punto di vista pratico , uno dei problemi più
ricorrenti, per quanro riguarda le codnotte che si limitano a favorire l’eventp, queste
codnotte sono meritevli di pena o no, questo è il problema da risolvere, prorpio per questo
cerchiamo di risolvere quelli che sono i requisiti del ocncorso di perosn,a adfinch+ si poss
aparlare, che requisiti devono sussistere, su questo si sostiene che i requsiiti della pinibilità
sono 4:
1)pluralità di agenti: se parliamo di concorso di perosne di reato sono necessarie più
persone
2)necessaria la realizzazione di una fattispecie oggettiva di reato
3)ci deve essere il contributo di ciascun concorrente, cosa si deve intendere per contributo
di tipo causale
4) elemento soggettivo, psicologico, perché uno dei problemi è ma chi concorre in un reato
deve essere consapevole di ciò e cosa serve da un punto di vista soggettivo.
Art-110 lo specifica il nuemro 1”quando più peersone” concorrono nel medesimo reato, nel
numero dei concorrenti, rientrano anche i soggetti non imputabili? L'imputaiblità so
acquisisce almeno ocn il compimento del 14° anno di età, al di sotto non pè imputabile, si
prsusme che non abbia la capacitò di intendere e di volere.
Il caso di un concorso di non imputabile: il padre che è uno spacciatore di droga manda il
figlio di 12 anni a consegnare la droga a domicilio, la signora dell’interno q13 di quel
condominio ha chiesto 4 grammi di cocaina, il bambino di 12 anni porta il piccolo involucro a
casa di quella signora. Questo reato è stato commesso da più perdone, una delle quali non
imoutabile, situaizone che ha preso in considerazione il codice, l’ha presa incocnsiderazione
sia nell’art.111-119, e anche il non imputabile, entra nel novero dei concorrenti, è un
concorrente nel reato che essendo non imputavile non può essere punito, ma comunque
entra nel numero dei concorrenti. Per e. art.112 è prevista una circostanza aggravante: la
pena inflitta è aumentata se il numro di perosne nel reato è di 5 o più, ecco che la pena
viene aumentata, pderchè si presume che un reato comesso da più persone, esprima una
maggiore carica di offensività, nel numero di queste persone vanno conteggiati anche i
soggetti non iumputabili e non punibili. L'essenziale appunto è che vi sia la presenza di più
persone.
2)realizzazione della fattispecie oggettiva di un reato: attraverso l’iprra di diverse persone si
deve venire a realizzare gli esyremi oggettivi quanto meno di un delitto tentato perché ci
può essere anche un ocncorso di più persone in un tentativo.tre persone formano una
squadra che deve uccidere una pistola. Nel momwnto in cui si spara il killer sbaglia la mira e
colpisce in una parta non vitale la vittima e posi si scappa(concorso di perosne in un tntatro
omicidio), si deve venire a creare una farttispecie oggettiva, perché se non si crea una
fattispecie di reato a che cosa cocnorriamo, per altro la prova che si debba quanto meno dar
vita ad un’ipotesi di reato è confermatad da una disposizione che è l’art.115, norma molto
importante. Perchè l’aet.115 è coswì importante, qiali principi afferma? Due o tre persone si
accordano per commettere un reato, es attentsto ai danni di un edificio pubblico, ms poi il
reato non viene commesso, ha senso una piunizione? Il semplice accordo non da vità ad una
fattispecie di rrato, ad un’oggettivazione di quello che si è pensato, rimane a semplice livello
di idea, di pensiero. , se il progetto rimane allo stato astratto.
Che cosa dkmsotra l’art.115? Che il nostro è un sistema penale oggettivo, basato sul fatto e
il fatto deve essere amteriale, ecco perchè per punire un gruppo di persone, è necesaario
che vi sia qualcosa di concreto, oggettivo, quello che viene definita la realizzazione della
fattispecie oggettiva di un reato.
3) contributo di ciascun concorrente: come va valutato questo contributo? Bisogna
stabilirlo, ci sono due possobilità èer concorrre re in u nreato: concorso materiale e
concorso morale. Materiale quando l’apporto , il contributo di ciasucno dei concorrenti
consiste nella esplicazione di un’attività materiale, fisica. Concorso materiale nel reato:
vioenza sessuale dove la vittima fa resistenza e quindi in due persone una procede a tener
ferma la vittima, l’altro pone in essere atti eessuali nei confrotni della vittims, classica ipotesi
di concorso materiale, perché l’aiuto dei concorrenti dov’è ? Il concorrente che blocca le
vraccia della vittima permettendo all’altro di consumare atti sessuali, eccpo il contributo di
tipi materiale, può essere il contrbuto di chi sul mercato acqusita un’arma a chi poi dovrà
commettere l’omicidio. Da che cosa si differenzia dal concorso morale? Già questa
denominazione ci fa pensare ad un’attività che si esplica sul piano psicologico, dove il
concroso morale èrende in considerazione tutte quelle codnotte volte a rafforzare un
proposito criminoso, a determinare, quante volte avviene un concorso morale di questo
genere. Piccolo incidente stradale tra due automobili, una delle quali non ha ruspettato il
segnale di dare precedenza.uno dei due automonioisti scende, la persona a fianco a lui
comincia ad istigaare il suo amico sceso dicendogli, ma non lo vedi cosa ti ha fatto wuesto’
dagli una piunizione, l’automobilsita non si limita a contrallare il danno, va verso
l’automobilista, mentre lo prende a pugni, il suo amico che non muove un dito si limita ad
incitarlo. Entrambi rispinderanno del delitto, uno come esecutore materiale, l’altro come
concorrente morale nel delito di lesioni personali volontatie. Dopo aver illustrato le due
diverse possibilità ,le due diverse modalità di concorso, rimane un lsatro problema, questo
concorso come lo valutiamo? Che cosa deve fare un concorrente per essere definto rale, in
base a che cosa il contributo di uno de ocncorrenti viene ritenuto essenziale? Stiamo di
niovo sul tema della causalità, in che misura il concorrente ha portato un contributo
causale? Se non c’è causdalità , non ci può esserre concorso, se la mia opera è stata una
finzione passiva,
Es: il caso del palo, siamo nel caso del concorso materiale, in base a che cosa possiamo
sostenre che il palo è un concorrente, l’attività del palo ha aportato un contributo causale al
furto? Se parlassimpo in termini di causalità materiale, provando ad eliminare mentalmente
l’opera del palo, il furto si sarebbe verificato? Forse si. Il ruolo del palo non è stato causale,
quindi nel concorso la causalità dei concorrenti non può essere calutata secodno , nel
concorso di perosne la causlaità deve avere una funzioone agevolstrice o di rinforzo. Cioè
per stabilire se il ruolo, la condotta dei concorrenti, può essere definita causale, biosnga
accertare che quella codnotta abbia svolto un’opera di agevolazione nella commissione del
reato,il palo chep uò nbon avere svolto un ruolo essenzial,e ha sicuramente agevolato il
ruolo dei suoi complici che erano dentro l’appartamento a portar via le cose
nell’appartamento. Nell'ipotesi del concorso di persone, la causalità asusme la fisionomia di
causalità agevolsatrice o di rinforzo. Certo, questo non risolve tutti i ptoblemi perché questo
ocncetto della causalità si può prestare a diverse letture.
Es: caso del concorso morale: parliamo dell’sitigazione o della determinazione, anche in
questo caso l’unica modalità è il criteiro causale, sono rilvanti osltanto qwuei contributi
senza i quali il fatto tipico non si sarebbe verificato. Il caso dell’istigatore, istigsre significa
rafforzare un’oidea che già c’era ma renderla più forte, i problemi sorgono sul piano del
rafforzamento dell’altrui proposito criminoso, situazioni ambigue.
Caso di chi è andato a reperire le armi, l’apporto dell’alro ha agevolato
Caso ella semplice presenza sul luogo dove viene consumato il reato: piccolo boss del
paese , un giorno nella piazza del paese,arriva una moto con due soggetti, vedono wyesta
persona e gli scaricano addosso sette coli di pistola, le persone che stavano intorno resesi
ocntro di quello che stava succedendo, applaudono dicendo finalmente ce lo siamo levati
intorno, è possibile utilizzarlo come concorso, un fatto che era omicidio e approvarlo, è
sufficiente o no a configurare quest’attivitià, come wuesta cosa sia diciamo ambigua, la giuri
in un altro fatto abbia deciso una cosa diversa
Roma che degenra in sconrri, in una piazza, la polizia si sta per socntrare con u ngruppo più
violento, cominciano ad essere lanciati sassi, seggiole di un tsavolino di un bar, ai lati di
wuesta piazza c’erano griippi di persone che con la loro presenza ce quando è iniziato ha
cominciato con dei cori ad incitare e a cnhe in questo caso ad applaudire, c’erano degli age
nti che hanno filamto questa scena e poi dalla visione sono andati ad individuare che non
avevano materialmente fatto nulla, le hanno individuate e denunciate per concorso in
ressitenza e violenza a pubblico ufficiale, il tribunale ha condannato per concorso morale. La
motiviazione: dal punto di ivsta materiale non hanno posto in essere jlla, ma con la loro
presenza sul posto hanno convinto ancora di più quelli più scaòmanati a mettere in atto
wquella reazione nei confrotni delle forze di polizia.
Il criterio della causalità agevolstrice, criterio difficile, può creare più di qualche problema
quando parliamo di concorso morale. Che differensza c’è tra cocnorso e convivenza. Il
concorso richiede una partecipoazione effettiva, la conninenza è la semplice presenza
passiva ad un reato , e non può configurare una condotta causalmente finalizzata al
concorso, ciè è necessario per stabilire la causalità o meno del contributo di un
concorrente, è necessario un effettivo impulso dato ad un proposito criminoso che
altrimenti non si sarebbe realizzato(gli applausi hanno dato un impulso decisivo a quegli atti
violenti che se non ci fosse stato il sostegno , quegli atti violenti probabilmente non si
sarebbero verificati)
Il concorso morale si ha nel caso del consiglio tecnico, pensiamo al fiscalista che suggerisce
al suo cliente come evadere il fisco, il consiglio di natura tecnica, il commericalista attraverso
i suoi consiglki tecnbinci ha consentuito che venisse consumato il reato di dichiaraizone
fraudolente, caso specifico del concorso morale tra il contribuente disonesto e il
commericalista che suggerisce la modalità per pagare meno tasse.
4)elemento soggettivo: ciascuno di coloro che operano come concorrente, devono avere la
consapevolezza di cooperare con altri nella realizzazione del fatto tipico. Questo è un
qualcosa in puù, quello che si chiama quid pluis. Non c’è subbio che deve esserci la visione e
la previsione, ma alla rappresentaizone che ci deve esserre sempre in un reato doloso, è
necessaria la consapevolezza di collaborare con sltri, la consapevolezza.
Siamo tre persone che decidono di fare la rapina del secolo, ma abbiamo bisogno di armi, se
sono un rapinatore cerco di prendere un’arma clandestina, non riconducbioe ad alcuna
persona, e vado in un certo posto, e questo mi da la pistola di grosso calibro. Con questa
commetto una rapina. In una situaizone colui che ha rimediato l’arma rispinde a titolo no di
concorso di reato. No, perché non ha la consapevolezza, rispinderà di detenzione illegale di
armi clandestina.
Diritto penale è il diritto penale dell fatto.
Se io vado ad acquistare quest’arma e dico io insieme ad altri miei amici abbiamo progettato
una rapina ad un furgone blindato, in questo modo è consapevole dell’uso che dovrò fare,
prestandomi il suo aiuto, mi presta un aiuto di tipo qualificato. In diritto penaloe è
importante la messa a fuoco del fatto, a volte basta poco per poter dire sei concorrente o
meno nel reato. Quando parliamo di consapevolezza, io parlo di ocnsaprvolezza che non
significa accordo, se c’è un accordo per commettere reato pacificamente, ma per pooter
parliare di ocnros di persona non è necessario un accordo, ma ci può essere anche un’intesa
spontanea, la consapevolezza può sussistere anche da una aprte sola.
Esempio: il prof uswcirà dall’università, vedo una persona chre stsa chiaramentr cercando
un motorino per rubarlo, a pelle questa persona mi sta simpatica, capisco quello è il suo
intento criminoso, mi fermo e spontaneamente mi metto a fargli da palo , lo avviso se
dovesse arrivare qualcuno e riwsce arubare, in questa situaizone non c’è accorod, ma un
‘adesione spintanea al reato del prof, e lui non sa minimanete , lo intuisce ma non si
scambiano nemmeno una parola, è concorso perché c’è anche quel adesione soggettiva,
lam consapevolezza che può esistere anche dsa una sola parte. Queste sono le situsaizoni
titpiche del concorso di persone, poi esistono tutta una serie di asituaizoni che ruotorno
attorno alla disciplina del concorso e vengono defintii casi di concorso anomalo, cadi
paritcolari di conrso, queste situaizoni diciplinate uno dall’aert.116 e l’altro dall’art.117.
Sui casi di concorso anomalo (esercitazione di lunedi?
Aert.116: prende in considerazione il reato diverso, reato dvierso rispetto a wuello voluto da
alcuni concorrenti, ipotedsi che ha sollevato quando ha fatto la rapina che poi sfocia in
omicidio. Situaxione per cui tutti siamo d’accordo nel commettere una rapina, uno dei
concorrenti rimane alla guda dell’auto, gli altri due entrano in banca con le armi in pugno e
cercano di portar via, fa scattare l’allarme ed uno dei rapinatori spoara e uccide il direttore,
fuggono nella macchina con alla guida il teezo complice. Tutti dovrebbero rispondere del
reato in concorso di rapina. Dalla rapina si è passati all’omicido. Rispetto al guidatore della
macchina, indubbiamente voleva un reato diverso, l’accordo era che si consumasse una
rapina , ma nessun oavea pensato all’omicidio. L'art.116 afferma snche chi voleva il reato
diverso risponde del reato più grave, opta per una respinsabilità totale, tutti ne
rispoindono , questo si trasfor a in un’ipotesi di respinsabilitò oggettiva. Questa norma
rappresneta l’espressione più signiicativa del èarticolar eirgore co la quale ha disciplinato il
concorso di persone. Il titolo del reato è unico per tutti i conorrenti, per l’art. 116 tutti
devono rispondere del reato più grave. La corte del 1965 ha fornito delle modalità.
Il secondo dei casi anomalo è quello preso in cosiderazione dall’art.117 del codice:
Esempio: una signora anziana, molto ricca, diventa vecchoa, non riesce più a gestire il
patrimonio,il giudce nomina a questa dognota un amministratore di sostegno, e wuindi
viene nominato un commercialista, questo amminsitratore individua una ragazza straniera e
pensa di farle fare la badante a questa soignora che sta in una casa di riposo, questo
commercialista si innamora di questa ragazza e qiondi il commercialistadice io sono
l’aministratore di sostegno, ti assumo come badante e ti do uno stipendio di 1000 euro al
mese, questa fa da badanre ma solo formalmente, ma raramente , fin quando le amiche
della signora si insospettiscono denuncianp sia la badante che il commercialista, il reato è
che queste persone si sono appropiate del denaro si questa persona, il commercialista è
stato nomianto dal giudice, il pubblico ufficale commette il delitto di peculato(punito dino a
10 anni di reclusione), ma la ragazza? Ha concorso con il pubblico ufficiale. I nquesto caso
scatta l’operatività dell’art.117, mutamento del titolo di reato, la badante che ha commesso
un reato meno grave, potrebbe rispondere del più grave concorso di peculato.
Reato commissivo colposo 3/12
Reato colposo=delitto consueto, consueto vuol dire delitto che si commette usualmente,
delitto che può capitare a tutti di commettere. A differenza dell’attentato a scopo di
terrorismo, a differenza del grave fatto di mafia, il delitto colposo affligge e caratterizza la
nostra società, delitto moderno post-moderno.
Quando si comincia a parlare di delitto colposo recentemente, tra la fine del 1800 e i primi
del 900, pensiamo alla piaga sugli infortuni sul lavoro, gravi anomalie di questa nostra civiltà
che si sconvolge per un animaletto in difficoltà ma poi abbiamo un numero alto di lavori su
infortuni che non accenna a diminuire. Quando non c’era il delitto colposo, la sensibilità era
diversa. Gli infortuni sul lavoro esistevano anche prima, soltanto che nel passato l’infortunio
veniva considerato un qualcosa di eliminabile. L'infotunio era una tragedia anche perché
non c’era un sistema di previdenza, l’infortunio era grave non soltanto pechè morassi una
eprsona, ma perché cessava di diventare il sostegno della famiglia. Quando il delitto colposo
ha cominciao a suscoitare l’interese dei penalisti’ tra fine 800 e inzi 900, emerge una
snesibilità nei confronti dei fatti involontari, questa è la caratteristica, la mancanza di
volontà, ma il dleitto colposo è sempre rimasto, anche dopo che è nato come categoria
guridica, minus rispetto al delitto doloso. Basta tornare indietro a 50 anni fa, quando il
delitto colposo era previsto, punito ma rimaneva comuwneu il parente più povero del
delitto doloso, anche la morte da incidente stradalae non aveva rilievo che
progressivamente è venuto a crearsi. Qual è la sensibilit del reato colposo oggi, è una
sensibilità completamente diversa, oggi la tutela della vita e dell’incplumità personale, la
salvagiardia dell’uomo ha raggiunto livelli di sensibilità estrema , oggi il delitto colposo non è
più un reato di serie b, oggi il reato colposo ha la stessa dignità del reato doloso. Modo di
reagire da parte dell’opinine pubblica di fronte ad un fatto colposo.
Naufragio della costa concordia, fatto colposo; come la caduta della funivia in piemonte.
Mutamento della sensibilità dell’opinione pubblica. Oggi non si è più disposti ad accettare
un danno per superificialità, applicaizone superfiicale, o per un erroee di applicaizone di
certe leggi. La conseguenza è che il legislatore ha agito di conseguenza, basti pensare al
nuovo reato di omicidio strafale che il legisaltore ha inteodotto nel nostro ordinamento nel
2006. Finchè non è stato introdotto il reato di omicdio stradale.art.589 bis del codice penale,
la mprte da incidente era pinito da quello del’omicidio colposo. Oggi non è più così, oggi per
l’omicidio stradale si prevede una pena da 2 a 7 anni di reclusione, senza contare che
l’omicdio viene commesso i nstato di stupefacenza (da 8 a 12 anni), è cambiato
l’apprezzamento di un fatto colposo. Non più reato di seconda categoria, ma reato grave.
Delitto consueto, perché il delitto colposo può vederci ciascuno di noi come autore o può
vederci come vittima di un delitto colposo, un grave fatto di mafia difficilmente possan
coinvolgere qualcuno di noi, questa è la realtà.
La teoria sul delitto colposo è molto più difficile rispetto al delitto doloso.
Art.43 codice penale, definizione del delitto colposo. La colpa consiste nella non volizione
degli elementi del fatto, nell’oggetto del dolo abbiam odetto la volizione di ogni elemento il
fatto, la colpa è il contrario: affinchè si possa sostenere che si è agito per colpa, si richiede la
non volizione degli elementi del fatto di reato e una non vollizione e per lavioazione di una
singola regola di diligenza. La colpa postula l’assenza del dolo, laddove c’è dolo non ci può
essere colp, anche se può esserci la rappresentazione. Mentre il dolo è il criterio normale di
imputazione, il dolo èstato la pria forma di responsabilità è stata quella dolosa. La colpa è un
criterio eccezionale di imputaizone. La colpa deve essere espressamente prevista. Deve
essere previsto espressamente dal legislatore.
Esempio: l’omicidio(art.575): non dice nulla riguarda l’atteggiamento psicologico del’uomo,
art.589: “per colpa”, come nell’art.590. Dolo criterio , colpa ritiene una previsione espressa
della punibilità. La colpa criterio eccezionale, sufficiente, primo gradino della respinsaiblità
penale, soprattutto per quanto riguarda i beni di rango elevato.
I beni di rango elevato.
Perché' il legislatore punisce i fatti colposi ma soltanto quando si riferiscono a beni di un
certo rilievo: la vita, incolumità individuale, perché non ci sono reati colposi contro il
patrimonio? Ad es, come i danneggiamento , il diritto penale è un ramo dell’ordinamento
guidico che si ispira al principio dell’extrema ratio ritiene di proteggeere determianti beni
anche punendo condotte di tipo, ma soltanto beni, altri tipoi di beni coe il patrimonio, non
ritiene di proteggere il patrimonio a tutto tondo, non soltanto da aggressioni di tipo doloso
ma anche colposo perchè per il patrimonio è sufficiente per taluni fatti colposi il diritto
civile. Se il legislatore avesse previsto la titolarità a titolo di colpa anche del danneggiamento
qualsiasi incidente stradale avrebbe , ci sarebbe un’inflaizone di beni. Ritiene che certi
possano essere protetti dalle norme di dirittto civile(tampono la macchina sdovr), per beni
di rango piùe eevato(la vita, incolumit fisica), protezione completa, da qualsiasi forma di
aggressione e daqui reato colposo, lesioni . Cndotte che indibbiamente la tecnologia e la
hanno facilitato, esige da ciasun membro della società un imepgno costante di attenzione,
cautela.
Quanfo parliamo di autocontrollo,tutela, cautela. La cautela da cui discendono le regole
cautelari.
Reato commissivo colposo: i requisiti strutturali(fatto, antigiuridicità, colpevolezza),
cambiano compeltamente contenuto e aspetto
La colpa è si una respinsaiblità meno grave rispetto al dleitto doloso, la colpa è qualcosa di
diverso,
Esempio: immaginiamo due fatti distinguendo :
1)fatto doloso : quando si provoca volontariamente la morte di un uomo, immaginiamo un
autore attento anche ai particolari che sa quello che vuole. Nello stalker che vuole uccidere
la sua vittima. Tutto è previsto, lo stalker conosce le sue abitudini, mettere uno dietro l’altro
determinati elementi. Stiamo descrivendo un fatto.
2)fatto colposo:descriviamo per es, la tragedia della funivia che è caduta, perché è
successo? Perché c’era un po' di superficialità, eliminati blocchi che sarebbero dovuti
intervenire, non si voleva la morte.
il reato colposo è qualcosa di diverso, cominciamo a mettere a fuoco il concetto di aizone,
siamo nell’ambito della tipicità.
Concetto di azione, quando abbiamo parliamo di aizone nel delitto doloso, il concektto di
azione corrispinde coin quello di moviento muscolare, nel reato colposo il concetto di aizone
è un concetto molto più complesso, ha una funzione di selezione dei comportamenti,la
particolairtà è che nell’ambuito del delitto colpsoo assuono rilevanza anche comportamenti
che non rispondono al concetto di aizone come dato sorretto da coscienza e volontà perché
torniamo ad una norma(art.42 c.p). coscienza e volontà nel reato colposo che significano?
Possono riferisi all’atribuibilità di quella condotta alla perosna, si ,ma, nel reato oclposo ci
sono una serie di atti che assumono rilevanza, es. Atti incoscienti, atti automatici, atti istintivi
, da un certo punto di vista queste potrebbero sembrare delle non azioni, atto automatico=
da parte di un fimatore può essere che quando è arrivata alla fine la sigaretta, il fumatore
con no chalance getta ik mozzicone di sigaretta a terra, oggi viene meno. Di fornte a questi
atti come ci si comporta?
Esempio: ogni tanto sentiamo delle notizie che a noi smebrano assurde , accompagnano a
scuola il bambino grande, mamma lascia il ba,mbino grande poi prosegue il bambino piccolo
legaato al seggiolino, la mamma ha fretto di arrivare all’ufficio e dientica il bambino piccolo
e dopo 8 ore al sole e il bambino muore , tragedia che però dobbiamo vlautare. Quella è una
dimenticanza o forse è un atto istintivo quello di correre, la mamma non ha voluto la moglie
del figlio più piccolo, è un delitto colposo? Saremmo portati a dire di si, un fatto d genre è
un’azione o una non azione, a livello penale questa è la cosa che fa òa differenza, se
riteniam,o che quella della mamma è un’azione colposa, la negligenza. Siamo sicuri che
possiamo considerarla un’azione vera e prorpia nel comportamento si quella mamma c’era
coscienza e volintà do avere il bambino di 6 mesi legati sul seggiolino? Se noi non la
consideriamo aizone , non possiamo nemmeno punirla per colp, su fatti di questo geenre la
giuri si è orientata in questo senso. Nel delittto colposo si può parlare di azioen fin quando si
può muovere un rimprovero per colpa, ma in questo caso il mabino era seduto
regolarmente sul seggiolino. Che rimprovero si può muovere a questa madre? La mamma
era consapevole del bambino, soltanto che la testa andava oltre. Lasciato il bimbo più
grande che faceva rumore, la mamma non per sua volontà ha pensato di arrivare in orario in
ufficio.
Atto istintivo: la sigaretta a terra, io accopagno in un deposito di sostanze altamente infibbili
in ogni muro c’è scritto vietato usare fiamme libere. Quesya persona accenda quasi in modo
automatico una sigaretta perché lui è un gesto automarico con il richio che esploda uttto il
deposito. Si può considerare un atto istintivo perché ci sono i segnali aracioni, c’è l’odore
acre di benzina, da qella persona ci si doveva aspettare uno sforzo, ma non l’ha fatto, la
situaizoe è diversa da quella della amma che si dimentica il bambino, la mamma non ha
nessun segnale, sono problemi sottili.
Ccìoncetto di aizone. Nel reato coloso si può comnsiderare l’azione in quanto si possa
muovere un rimprovero per colpa, si dice tanto che nel reato oclposo azione e colpa stanno
in peidi o cadono insiem,e. La persona che porta la macchina a 180 km/h, sa benissmo che
c’è un limite di velocità, c’è un’azione. Sotto questo profilo potremo differenziare il delitto
doloso da quello colposo? Mentre nel delito doloso la componente psicologica è effettiva,
reale(chi runa il portafoglio in metro sa che viole fare quello, coefficiente psicologico
effettivo), nel reato cokposo l’azione si considera voluta quando è dominabile dal volere.
Nel reato colposo si rimprovera al soggetto agente di non aver attivato quei poteei di
controllo che in quella situaione particolare poteva e doveva attivare, poteri di controllo
sull’azione sul proprio comportamento, cioè il discorso che bisogna fare è formulare un
giudizio sulla volontarità anche nel rato colpsoo, anche se è costituita la volontarietà da un
dato normativo e cioè il soggetto agente pur potendo non ha osservato lo standard di
dilegenza, perché ciasucn nostro comportamento può, deve osservare degli standard di
dilegenza.
Esempio: giornata che c’è sytata ieri, una persona sya sull’autobus, arriva alla fermata, la
persona è orevidente, ha l’ombrello , l’autobus apre le portiere la perosna per non bagnatsi
apooe a k’autobus aore, rende l’ombrello in mano per aprirlo, soltanto che punta l’ombrello
in maniera orizzontale infilandolo nell’occhio di una persoa ferma in strada alla fermata. La
persona perde l’occhio. Fatto colposo e c’è un’azione colposa ,? Si , quell’azione è cosciente
e volintaria, il gesto di aprire l’ombrello ed è un’azione coloosa, certo perché wuella persona
ur potendo comportarsi diversamente, attende, aprire l’ombrello , pur potendo comportarsi
diversamente non l’ha fatto(non ha osservato uno standard di dilegenza).
La colpa agisce su due livelli(doppia funzione della colpa):
La doppia funzione è data dal fatto che la colpa agisce contemporaneanete su due livelli; sia
sul terreno della tipicità sia sul terreno della colpevolezza.
Quando un fatto è tipico in riferimento ad un delitto colposo? La condotta è caratterizzata
dalla vioazioen delle regole di dilegenza, generico , tipicità nel reato colpso= violazione delle
regole di dilegenza. Ma come nasce una regola di diligenza? Regola che caratterizza un po'
tutti i momenti della nostra vita. Regole di dilegenza o cautelari, ma che cosa sono ,e
soprattutto come le individuiamo.
Esempio: chi ha apetto l’ombrello infilandolo nell’occhi di un’altra persona , in base a che
cosa possiam odire che quella condotta è caratterizzata da negligenza, chw quella condotta
ha violato una regola di negligenza, regola che deve essere individuata , come nascono
queste regole di dilegenza, dove sta scritto che quando si scende in giornata di pioggia
bisogna non puntre, dove sta scritto, non c’è una regola specifica, ma la regola di dilegwnza
scaturisce dalla previdibilità del pericolo a cui sono esposti i beni giuridici. Certro queste
refgole di dilegenza possono cmabiare nel tempo, si possono formare huove regole di
dilegenza,
Nel 1960, lavorare a contatto con una sostanza come l’amianto era considerato un otitmo
isolante, soltanto dopo si è resi conto che era una sostanza pericolossima. Le regole di
diligenza non sono regole fisse, immutabili, ma bisogna sempre andare a vedere e basarsi su
due profili e cioè quello che concerne la prevedibilità da una parte e la evitabilità
dell’evento. Sessant'anni fa quando le consocenze tecnico scientifiche non erano cosi
approfndite non si conoscevano le conseguenze dall’inalazione attraerso le vie respirarore e
se nnon si consocevano non si potebvano evitare , prevedibilità ed evitabilità.
Ma cime si creano queste regole? Si formano nel tempo basandosi su giudsizi ripetuti, sulla
pericolosità di certi comportamenti, nel moment in cui gli surdi in materia di aminato sono
stati approfonditi e si sono visti collgamenti tra chi lavorava sull’amianro e insoegenza di
malattie, con il tempo si sono create queste regole (prevedibilità ed evitabilità dell’evento).
Se l’hai previsto, la puoi evitare.
Nel dolo, i fatti si trova a all'interno della descrizione del legislatore.
La misura della prevedibilità , che significa? Ma chi poteva prevedere?
Esempio: domani è sabato, e io vado in una casa che hp in un paese di montagna, sato che il
tetto della mia casa, decido che per rilassarmi io riparerò le tegole della mia casa do
campagna, mentre sto trsffican do per cercare di sotituire quelle tegole, io non sto bene in
equilibrio quel secchiello di ferro cade e cadendo dal tetto uccide una persona che sta
passando sul marciapeide in strada.è successa eusta disgrazia,ma io sono un prof.
Universitario cosa pretendente da me? Misura della previdibilià, in che termini , come
posso mettere a fuoco questo aspetto della prevedibilità dell’evento, la dottrina fa rifeirme
to ad un criteiro dell’homo iu de conditionis et professionis: ad un uomo medio, quello che
potremmo definire un agente modello. Come si sarebbe comportato in wuella situaizione un
agente modello , questo standard opggettivo di dilegenza preteso da tutti con rifeirmneto , è
un’attività particolarem la riparazione del tetto, ecco che secondo il ocncetto dell’agente
modello, come si sarebbe comportato nella stessa situazioe un operaio di media esperienza,
avrebbe cercato un appoggio più stabile, legato deterinate cose per evitafr la caduta a terra.
Pur potendo , non hai rispetto la norma. Si ui c’è un’azione, c’è colpa, certo perché la regola
di dilegenza era facilmete individuaibile(prevedibilità ed evitabilità dell’evento). Questo non
risolve tutto perché
Esempio: trasporto dell’energia elettrica, trasferita attravwrso i fili che passano sui tralicci,
Alcune attività intrinsecamente pericolose ma socialemnte utili. Nei confronti dsi queste
attività l’ordinamento consente l’esercizio di queste attività a patto che si rispettinp
determinate regole(non oltrepassare la linea gialla).il rispetto di quelle distanze rappresenta
la regola che deve essere osservata.
Dal punto di vista del fatto tipico, che cosa cartterizza, nella colpa il ftto tipico è
caratterizatto di regole precauzionali di condotta, il carattere tipico dell’azioe colposa non è
data dalla verificaizone dell’evento, ma l’evento è anche consefguenza della condotta, si
cerca di limitare il peso dell’evento, alla base delle regole precauzionali ci sono regole
d’esperienza, queste regole cautelari, sono la cristalòizzaizone dei gidizi di previdiblità ed
evitabilità. Se tu scendi dall’autobus e apri l’ombrello in mdo diretto è verosimile che 9 su 10
potrai fare ma,ke a qualcuno , cristallizzazione di evitabilità , hai violato una regola
d’esperienza che si è cristallizzata nel tempo
Finalità preventiva o comunque cautelare, quando parliamo di regola, parliamo di regola a
contenuto cautelare.
Difficile considerarla un’azione cosciente e volontaria, la donna ha lasciato il bambino lì
perché aveva completamento rimosso la presenza del bambino, manca proprio quel
prerequisiti quello stabilito dall’art.42 del dodce(azione accompagnata da coscienza e
volontà). Come si fosse verificata un’azione automatica dovuta all’affollamento di incarico.
In germani non verrebbe mai punito penalmente perché si ritiene che già a livello personale
situazione di questo genere sono pene
Il giudice ha fatto una pronuncia assolutaria proprio per la mancanza di coscienza e volontà.
In questo caso il daotre viene condannato per omicidio colposo, qual è l’addebito cje si
formula nei confronti del datore di lavoro, tu per giadanare di più,. Con le normative
antiinfortunistiche, hai violato delle regole.
6/12 Esercitazione
Art.110 e ss. Disciplina il concorso eventuale di concorso nel reato . Il concorso è necessario quando
è la stessa norma di parte speciale a prevedere la plurisoggettività del reato(la rissa, la corruzione, ),
ci sono reati associativi che hanno sfaccettature diverse. Il concorso è eventuale quando una norma
monosoggettiva si duplica e manifesta nella forma plurisoggettiva in virtù dell'innesto degli artt.110
e ss.

Struttura del reato nella forma: si differenzia in elemento soggettivo ed oggettivo. Sotto il profilo del
momento oggettivo( si ha concorso di persona quando vi è una pluralità di agenti, realizzano, in
particolare abbiano dato un contributo causale al reato.

Sotto il profilo soggettivò: dolo di concorso e dolo di reato. Che hanno un contributo causale non per
forza perfetto, ognuno dei concorrenti non deve porre in essere condotta una sola sufficiente, ma
deve concorrere causalmente a titolo alla realizzazione del fatto. Anche il palo di una rapina(il
soggetto che controlla fuori ) dà un concorso causale materiale, anche non partecipando attivamene
alla rapina in senso stretto, sotto il profilo criminale è una partecipazione più che attiva.

A seconda del numero di persone e a seconda dell’apporto causale , una forma concorsuale del
reato è tenuta più pericoloso, perché più offensiva, plurioffensiva, il classico esempio è il sequestro
di persone o la rapina(soggetto disarmato piuttosto , la progressione criminosa può essere delle più
sfaccettate.. Il legislatore del 1930 aveva pensato a delle ipotesi . Concorso anomalo:

Ci sono più concorrenti che sono accordi allo stesso reato, ma uno di questi realizzi un fatto di rreato
che va oltre l’accordo , ne rispone anche chi non aveva voluto se è conseguenza della sua azione o
omissione. Con questo swecondo comma il legisaltore applica una sorta di norma d favore.

Struttura di concorso di persone classico:

- C'è un accordo criminale tra le parti, ci accordiamo di fare una rapina. A seconda delle
modalità delle condotte, il legidlaotre prevede la pericolosità che la condotta dei partecipi
posso progredire contemplando forme di reato che fuoriescono dal disegno criminoso.

La maggior parte deòla dottrina ha cercasrto di armonizzare l’art.116 , si parla soltanto dell’elemento
oggettivo del reato, il fatto oltre ad essere non voluto deve essere soltanto frutto causale della
condotta di chi non l’ha volito, basta questo elemento oggettivo per avere la colpevolezza. Sin dalgi
anni 60 con nterventi della corte costituzionale si è intervenuti nel tentativo di mitigre la
responsabilità oggetti adottando il requisito minimo della colpa. Tra i requisiti della colpa vi è la
prevedibilità ed evitabilità dell’evento. L'evento che deve essere prevedbile e adottar una condotta
cautelare ad evitate l’evento che si è preveudto. Questa della colpa in concreto, l’imputare a titolo
doloso un evento per colpa, resta sempre una forzatura sotto il profilo della personalità e della
colpevolezza della responsabilità penale.

Non bisogna confondere il concorso anomalo con il reato aberrante,

Una è frutta di errore nel decorso causale o nell’eseczione , l’altra è frtta di nessun errore, reato che
si era preconfigurato in maniera diversa e che poi ha avuto un evneto diverso, ma perché uno dei
compartecipi è andato fuori dagli schemi concorsuali che si erano prefigurati. In questi casi
soprattutto la giuri fa un ulterioe step valutativo: immagianiamo la rapina a mano amrata, l’omicidio
compiuta da questa mano a banda armata, il gtto stessp dela detenzione dei mitra, il fatto che possa
evolversi- se io entro in una banca so, che le bande armate sono armate come e so che potrebbe
finire male , sotto un profilo, la cassazione ritiene che possa imputarsi a titolo di concorso pieno la
respoinsaiblità per l’omicidio che dervia da una rapina o il sequestro di una persona.

Concorso anomalo: lìevento non voluta interesse un bene giuridico ocmpletamente non voluto.

Es.sequestro di persona della rapina che sfocia in una violenza sessuale, il palo deve fare lo squllo,
come può immaginare uno dei rpinatori sequstra la direttrice della banca e abusa sessualmente di
lei, il palo può immaginarlo solo se la banda è avvezza a fare queste cose. Per spogliare qualcuno dei
beni, la violenza può essere sulla persona, la cassazione tende a distinguere tutti questi moemti sulla
base della struttura esegetica di concorso della persona e struttura di reato . Il dolo è
rapresentazione del fstto e volontà, ma pu essere anche eventuale.

Rapiniamo una banca, se andiamp armati di mitra, lo escludamo, ma accettiamo il rischio. Nel
momento in cui si realizza un wecento diveeso, va valutato nei ocnfronti di chi non ha
voluto(solitamente il palo), va valitata con i parametri della colpa(antigiuridicaità del fatto ovluto e
risopetto a quello non voluto se , deve essere èrevdibile e evitabile=:

La rissa è un reato a concorso necessario, ci devono esserrre per forza più compartecipi, la
consapevolezza di concorrere alla verificazipme di un evneto di danmo in pericolo in concorso. Il
fatto di partecipare ad una rissa tea due gruppi contrapposti, di per se è una condotta pericolosoìa,
penalmente rilevante, per cui si intende ad impuare sotto il profilo oggettivo. L'anomalia del
concorso interessa solo ognuna delle singole persone, non c’è mai un accordo, la rissa scoppia per
una scintilla(come nella maggior parte dei casi), va oltre la volontà degli altri comparteicpi che non
hanno voluto, classico esempio di concorso anomalo .

Se io parteicpo ad una rissa, ma anche nel caso in cui io mi rappresento, escludo i lfatto di voler
uccideere una persona, ma insieme agli altri ocntinuo a pestare quel soggetto, uno dei malcpaitati e
ne deriva la mortw,in quel caso oltre ad esserci , c’è un’accettazione del roiscjio da parte mia della
realizzazione dell’evento più grave. Se parteccipo causalmente a questa rissa, era per me
prevefinileche potesse sfociare in qualcoda di peggiore e

Questi elwmwnti piscolgici del reato dobbiamo dedurli dalle caratteristiche, dagli elementi di fatto.

Altro esempio di concorso anomale, progrssione criminosa tra la rapina agravata, sequestra di
persona e atti sessuali, l’imputato lamenta che il palo di avere accordato con gli altri comparteicpi
addirittturan soltanto il furto dell’abitazione. I lsoggetto indica la casaa della vittima(era all’interno
della sua abitaizone), i sioi ocmpartecipi non docevano fare altro che derubare la vittima,
commmettere i lfreato di fruto, tutti gli altri reati erano da imputasrsi a titolo di concoso anomalo. La
cassazione non è cosi , perché ci sono dei decorsi che possono sembrare anomali, non basta che non
sa peienamnete voluto, ma è anomlp qua do va al di furoi di un collegamento caudale normale che
vada oltte la normale progressione criminosa. il sequstro di perosna potrebbe anche esserlo,v per la
violnza sessuale che tutela un bene giuridico diverso, di difficile realizzazione, ha bisogno di un
accertamento e di un’indagine puntuale ancor più motivata.

Vi è concorso pieno per il reato di rapina(progressione criminosa), mentre pet gli altri si tratta di un
concorso anomalo, perché non voluto. A partire dalla corte costituzionale e poi la cassazione si debe
muovere un rimprovero almeno a titolo colposo ancorchè il reato non volito vada addebitato a titolo
doloso.

p.o=persona offesa(signora derubata , violentats a dite che quello dfsceva il palo), dal racconto della
perosna offesa si può dedurre se c’è stata una processione logica.

Anche se tu ti sei immaginato un furto, ma anche se facevi il palo(avrvi un fucile), molto dei furti
perpetrsti solitamente sfociano nell’uso di violenza , l’uso della violenza +fu; per i lsequestro di
perosna si , logica progressiona dle furto i abitazione, ma non è rnormlae ai sensi imputata al 110.

Il furto è un reato puro contro il patrimonio, la rpaina è un reato ocmplesso(plurioffensivo misto);il


sequagtro di perosna è un reato contro la persona, reato cometamente al di fuori. La terminologia
del ociece, cocnetto di evento coincide con quello di bene giuridico. Il fatto che sia un eventpo
ocmpletamente può imputarsi soltanto a titolo di concortso anomalo, requisito minomo della
rimproverabilità colposa.

Violenza sessuale= ancora più distaccato dal sequestro di persona. Se io mi sono immaginato il furto,
non è così normale.

La cassazione cosa dice he dal furto si passa velocemrnte alla rapina, alla violenza è più probsaible
che non si passi, me lo devi tu giuridice di merito facendo un’indagine più approfondita.

Concorso degli elementi essenziali.

Schema genarale di quelli che sono gli elementi più importanti del concorso(domanda d’esame)

116: responsabilità del concorrente e la responsabilità per il mutamento del titolo o di reato(art.117
c.p.)

Primo Problema: Due o più soggetti si mettono d’accordo per realizzare una fattispecie di reato,
ammettiamo che nell’ambito tra due soggetti ,ve ne è una che rivesta un ruolo importante, pubblico
ufficiale

Soggetti che rivestono una determinata qualifica oggettiva, possono rispondere allo stesso modo di
quelli che però non rivestono alcuna qualifica oggettiva.

Secondo problema: il soggetto estraneo, che non rivesta alcuna qualifica, deve essere a conoscenza
che l’altro concorrente riveste una particolare qualifica oggettiva e in che modo pesa?

Terzo problema: quando la qualifica posseduta da uno dei concorrenti non è determinate ai fini
dell’esistenza del reato, soggetto che si appropria di denaro della PA, il soggetto generalmente
riveste la qualifica del pubblico ufficiale, soggetto che non ha alcun ruolo, questo soggetto che non
ha una qualifica soggetta, commette il reato di impropriazione indebita di un bene, entrambi
commettono un reato, possono concorrere e se si , risponderanno entrambi dello stesso reato? Sono
problemi a cui l’art.117 risponde, ipotesi di concorso nel reato proprio. Il reato proprio può
suddividersi in tre categorie:

-esclusivo:
- semi-esclusivo: reati che possono essere commessi sia da soggetti che rivestono una particolare
qualifica soggettiva, ma anche da soggetti che non la rivestono, la condotta è la stessa, cambia il
titolo di reato: se la condotta viene posta in essere da chi ha la qualifica soggettiva allora a quel
punto risponderà di un determinato reato, se il fatto viene posto in essere da colui che quella
qualifica soggettiva non ce l’ha, il fatto ha comunque una rilevanza penale(anche il soggetto estraneo
commette reato), ma commetterà un reato diverso : verrà sottoposto al processo e verrà punito per
un titolo di reato diverso.. Es: peculato , appropriazione indebita

-non esclusivo: reati che possono essere commessi da soggetti che hanno una determinata qualifica
soggettiva, che se non sussiste, porta come conseguenza che quel fatto non ha una rilevanza penale,
mantiene sempre una caratteristica di illecito, ma non è più illecito penale, diventa un illecito extra-
penale(il reato di bancarotta che viene imputato al fallito, è quel reato in cui si punisce il soggetto
che con una determinata condotta è andato a ledere gli interessi dei creditori, in questo caso il reato
scatta nel momento in cui c’è la dichiarazione di fallimento se non si arriva alla dichiarazione di
fallimento , le condotte poste in essere dal soggetto non avranno una rilevanza penale ma civilistica:
avranno sempre quel carattere di illecito ma non sarà un illecito penale ma evidentemente un
illecito civile.

Il 117 c.p. riguarda i reati propri semi esclusivi: quei reati che possono essere commessi sia da
soggetti che rivestono una particolare qualifica, che essi siano soggetti che non la rivestono,
possono essere commessi in concorso da queste due persone , mantengono la rilevanza penale, ma
per alcuni di loro cambia il titolo di reato. Il problema che ci pone e risolve il medesimo articolo : In
questi casi nel momento in cui un soggetto qualificato concorre con un soggetto non qualificato,
deve o non deve rispondere del reato, e si , quale reato? Quando concorrono due soggetti che si
presentano diverse per le qualifiche soggettive, a questi soggetti, quale fattispecie di reato si
applica?

Es: peculato e appropriazione indebita: io sono pubblico ufficiale e il mio collega non lo è, io e lui ci
mettiamo d’accordo e poniamo in essere la stessa condotta: volta ad appropriarci di alcuni beni
dell’università , agiamo insieme(c’è un accordo alla base) ma io pongo in essere un peculato, il mio
collega pone in essere un’appropriazione indebita. Una volta che ci verranno a contestare questi
reati(perché indubbiamente la condotta che abbiamo posto in essere è una condotta che ha una
rilevanza penale) , quale reato ci contestano? La risposta in modo abbastanza sibillino ci viene
indicata dall’art.117: se nell’ambito di un concorso uno dei due soggetti presenta particolari qualità
personali, cambia il titolo del reato per coloro che vi sono concorsi, anche gli atri rispondono dello
stesso reato. Quindi, se tra me e il mio collega , io rispondo di peculato perché ho la qualifica
soggettiva e il mio collega risponderebbe di appropriazione indebita, nell’ambito di un giudizio di
responsabilità anche al collega sarà contestato il delitto di peculato(quindi un delitto più grave
rispetto all’appropriazione indebita) e in questo caso la norma ci dice che se il reato è più grave,
tutto al più potrà essere applicata al collega una diminuzione di pena stabilita dal giudice.

Torna il problema , perché la norma ci dice che se tra i concorrenti qualcuno ha una posizione
particolare , una qualifica personale, anche l’altro soggetto che concorre, che non riveste la stessa
qualifica risponde del reato di cui risponde quello che ha la qualifica.

Quali sono le funzioni di queste norme, la stessa problematica si pone nell’art.116 c.p., anche
nell’ambito dell’art.116 si ha una diversità di reati.

Nel 116 la diversità consiste nel fatto che il reato voluto e programmato è diverso rispetto a quello
che poi viene realizzato.
Nel 117: la diversità ha a che fare con la qualifica soggettiva, il reato viene posto in essere da un
soggetto qualificato e da un soggetto non qualificato , però il codice ci dice che ai fini della punibilità
si applica la norma che viene applicata al soggetto qualificato.

La ragione che sta dietro a questa decisione che era stata fatta dal legislatore del 1930, l’obiettivo è
quello di unificare, estendere l’interinazione a titolo di reato proprio anche a quei soggetti che
potrebbero non risponderne. Questo perché sostanzialmente Il legislatore del 1930, ha
voluto(grazie alle clausole110-116-117) voleva evitare che si potessero contestare a soggetti che
comunque hanno agito in concorso , dei reati diversi, per cui il legislatore ha detto che se ci sono
delle diversità(con riferimento nel 117 alla qualifica soggettiva) applichiamo a tutti i concorrenti lo
stesso reato proprio per ragioni di opportunità, perché era opportuno non suddividere le
imputazioni per un fatto che poi era lo stesso che veniva posto in essere dai concorrenti. Questa
norma è stata scritta prima della costituzione ma presenta indubbiamente delle criticità: perché
viene attribuito ad un soggetto un fatto sicuramente più grave di quello che sarebbe corretto
attribuirgli, e gli viene attribuito non perché il soggetto è a conoscenza della qualifica soggettiva, ma
perché semplicemente ha posto in essere quel fatto con un altro soggetto che riveste la qualifica
soggettiva, a questo punto torna quel problema : ma il soggetto estraneo deve o non dove
conoscere la qualifica soggettiva rivestita dall’altro soggetto con cui concorre, è importante la
conoscenza o conoscibilità della qualifica soggettiva? Indubbiamente è importante, perché se il
soggetto estraneo è a conoscenza della qualifica soggettiva del soggetto con il quale concorre,
risponderà del reato che potrebbe essere attribuito al soggetto qualificato e ne risponderà ai sensi
del 110; se non sa che il soggetto con cui concorre è un soggetto qualificato, risponderà sempre di
quel reato(e cioè del reato più grave) ma ne risponderà ai sensi del 117. Quindi tornando all’es:

Il mio collega non sa che io sono un pubblico ufficiale, risponderà comunque di peculato ma ai sensi
del 117 e quindi il giudice potrà valutare eventualmente se diminuire la pena in base alle circostanze
del fatto; se invece è consapevole del fatto che io sono un pubblico ufficiale, allora concorrerà con
me, risponderà di peculato ma nei termini del 110 c.p.

Il soggetto concorrente che non è consapevole del fatto che l’altro soggetto ha una qualifica
soggettiva particolare che può comportare il mutamento del titolo di reato, si trova in una
situazione che è particolare soprattutto alla luce della costituzione, perché lui si trova a dover
rispondere di un reato più grave senza aver potuto scegliere se concorrere o meno, sapendo che
l’altro concorrente aveva la qualifica soggettiva. Cioè lui si è rappresentato e ha voluto tutti gli
elementi della condotta(quelli della condotta materiale) , ignorando la qualifica soggettiva e
conseguentemente ignorando che proprio quella qualifica soggettiva avrebbe comportato il
mutamento del titolo di reato, questo tradotto significa che a quel soggetto mancava la
rappresentazione e la volontà di un elemento, che è un elemento costitutivo della fattispecie. per
attribuire un fatto che costituisce un reato ad un soggetto, è necessario che quel soggetto si sia
rappresentato e abbia voluto tutti gli elementi indicati nella fattispecie, non solo la condotta, ma
anche nel caso specifico la qualifica soggettiva , eventualmente il particolare elemento soggettivo
richiesto dal dolo, un fatto per poter essere attribuito ad un soggetto deve essere un fatto che il
soggetto si rappresenta e vuole in tutti i suoi elementi. in questo caso manca un elemento
nell’ambito della rappresentazione e della volontà del soggetto ed è l’elemento relativo alla qualfica
soggettiva. Se un soggetto si trova a rispondere di un reato, pur mancandogli la consapevolezza di
alcuni elementi , risponde di quel reato a che titolo? Viene attribuito questo reato ad un soggetto ,
vuole porre in essere la condotta ma gli manca la consapevolezza del resto, in particolare del fatto
che concorre con un soggetto con una certa qualifica soggettiva e quella qualifica soggettiva gli
comporta il mutamento del titolo di reato. L'estraneo è convinto, si rappresenta e vuole porre in
essere un’appropriazione indebita, invece poi si troverà a rispondere di peculato; la responsabilità
che gli verrà attribuita a titolo di peculato è una responsabilità di che natura? è una responsabilità di
natura oggettiva , basata semplicemente su quel nesso materiale e quindi quella condotta, quel
contributo , quell’apporto di natura materiale che ha posto in essere il soggetto estraneo.

La costituzione non accetta forme di responsabilità oggettiva, cioè dopo l’entrata in vigore della
costituzione e del principio di colpevolezza , non è possibile più attribuire un fatto di reato ad un
soggetto soltanto sulla base della responsabilità oggettiva, serve che quella condotta sia avvinta al
soggetto anche da un nesso che deve essere psichico, collegamento di natura psicologica che può
essere in termini di dolo o di colpa e che , permette di collegare il fatto al soggetto.

Siamo arrivati a questo perché l’art.27 cost. è stato interpretato e gli è stata data un’ampia lettura
non solo nel senso che non si ammette più una responsabilità per fatto altrui, ma si deve anche
verificare prima di attribuire un fatto di reato ad un soggetto che quella responsabilità sia una
responsabilità del fatto proprio e colpevole. Questa lettura ampia dell’art..27 ha messo in crisi quelli
che erano i dettami degli art.116-117(forma residuale di responsabilità oggettiva che noi ancora
troviamo all’interno del codice penale). Nel 116 la corte costituzionale ha dato un’interpretazione
costituzionalmente orientata della norma e ha sostenuto che il reato diverso deve essere quanto
meno coperto da una riferibilità psichica al concorrente anomalo (nella specie della prevedibilità ed
evitabilità che altro non è che lo sviluppo logico prevedibile del reato originariamente programmato,
nel 117 questa interpretazione costituzionalmente orientata non è stata data, tanto che l’art.117
come norma ancora presenta dei dubbi di incompatibilità con l’unico temperamento di
quell’attenuante che il 116 il giudice deve applicare, il 117 è invece facoltativa, il 117 ,oltre a non
avere una lettura costituzionalmente orientata, abbiamo anche che quell’elemento in più della
circostanza attenuante che può essere non applicata dal giudice e quindi il giudice valuterà se
applicarla o meno alla luce delle circostanze del caso concreto. Questo problema di compatibilità, è
un problema importante perché attribuire ad un soggetto non qualificato un fatto che sarebbe da
attribuire soltanto ad un soggetto qualificato comporta degli effetti in termini di conseguenze, di
effetti negativi perché al soggetto non qualificato gli viene attribuito generalmente il reato più grave
e quindi si troverà a rispondere non solo a livello di pena di un reato più grave, ma si troverà a
rispondere anche di un reato che non si è minimamente rappresentato e non ha voluto.

Nell'ambito del reato proprio, il principio di colpevolezza , deve investire il profilo che attiene alle
condizioni e alle qualità personali dell’autore. Perché sono quegli elementi che esprimono in parte
anche il disvalore del fatto e quindi nonostante non ci sia un’esplicita sentenza che disciplini
specificamente l’art.117 c.p, come c’è stata per il 116, viene applicata a questa norma, vengono
applicati i dettati, principi fondamentali sanciti della corte costituzionale e nelle sentenze 364
dell’88 , sent.1085 dell’88, sent.n.2 del 91 e infine alla sent.322 del 2007

Sent. 364 dell’88 che viene in parte utilizzata per risolvere quei problemi di compatibilità con la
costituzione dell’art.117 ha posto l’accento su una questione molto importante: il collegamento che
c’è tra il principio di colpevolezza e la funzione rieducativa. Che cosa ci dice questa sentenza, che è
un passaggio fondamentale, ci spiega questo principio di diritto : “la responsabilità per fatto proprio
o colpevole è una responsabilità nell’ambito della quale lo Stato ha il dovere di assicurare al cittadino
che non lo punirà senza informarlo preventivamente su ciò che è vietato o comandato e di
assicurargli che sarà chiamato a rispondere penalmente solo per reazioni da lui controllabili e mai
per comportamenti che solo fortuitamente producano conseguenze penalmente vietate”

Questo si ricollega al principio di rieducazione è chiaro che se un soggetto non si rappresenta e non
vuole commettere un determinato reato, poi si trova ad essere punito e processato per quel reato,
andrà incontro anche all’applicazione di una pena(=funzione rieducativa), ma come può rieducare un
soggetto al quale non gli è passata mai per la mente la volontà e la rappresentazione di porre in
essere quel reato. Viene meno la funzione rieducativa ed ecco perché è necessario quel nesso
psichico tra il fatto materiale e il soggetto, è fondamentale, non solo ma questa garanzia che dà lo
stato pone anche un limite a quella che è la discrezionalità del legislatore nell’incriminazione di fatti
penalmente sanzionati e in che senso pone un limite? Nel senso che questa sentenza ci ricorda che
per poter attribuire un fatto di reato ad un soggetto, è necessario che ricorrano degli elementi che
sono elementi minimi e che sono i seguenti:

A)il fatto imputato perché sia legittimamente punito deve necessariamente includere almeno la
colpa dell’agente in relazione agli elementi più significativi della fattispecie tipica, ciò sulla base
dell’assunto che non avrebbe senso la rieducazione di chi non essendo almeno colpa, non ha certo
bisogno di essere rieducato.

La sent.1085 del 1988 va sostanzialmente a ribadire e a rinforzare quelli che sono i dettami della
sent.364 dell’88.

La 1085 ci dice che è indispensabile che tutti e ciascuno degli elementi che concorrono a
contrassegnare il valore della fattispecie siano soggettivamente collegati all’agente. Nel caso del 117
e cioè del mutamento del titolo di reato, è necessario non solo che il soggetto ponga in essere la
condotta , ma che sia a conoscenza che quella qualifica soggettiva del concorrente comporta il
mutamento del titolo di reato. Andrà a rispondere non ai sensi del reato di appropriazione indebita
ma andrà a rispondere di peculato.

Sentenza della corte costituzionale numero 322 del 2007, sentenza fondamentale perché indica la
finalità del principio di colpevolezza, e cioè quella di garantire ai consociati la possibilità di fare delle
libere scelte di azione sulla base di una valutazione anticipata(=calcolabile) delle conseguenze
giuridiche o penali della propria condotta. La calcolabilità verrebbe meno, la sentenza ci dice dove
all’agente fossero addossati accadimenti estranei alla sua sfera di consapevole dominio perché non
solo non voluti e nemmeno concretamente rappresentati, ma nemmeno prevedibili ed evitabili.

Ricapitolando:

Se due soggetti concorrono , uno dei due presenta una qualifica soggettiva (pubblico ufficiale ) e
l’altra no, quando si applica il 110 e quando si applica il 117?

Il 110 si applicherà sicuramente nel caso in cui il soggetto estraneo è a conoscenza della qualifica
soggettiva de l soggetto, si applica il 110 perché comunque il soggetto estraneo domina la situazione,
conosce tutti gli elementi importanti che devono ricorrere per l’attribuzione del reato e quindi è
consapevole nella scelta di porre in essere quel fatto insieme ad un soggetto qualificato , ed è
consapevole anche del fatto che concorrendo con un soggetto qualificato gli verrà applicata la norma
che deve essere applicata al soggetto qualificato ex.110. Il problema si ha quando il concorrente
estraneo non è a conoscenza della qualifica soggettiva, il codice ci dice: concorre sempre nel reato
proprio ma concorre ai sensi del 117, detta così è una forma esplicita di responsabilità oggettiva,
interviene la corte costituzionale ci dice ALT, andiamo a verificare se però quel soggetto estraneo
pur non avendo la conoscenza effettiva della qualifica soggettiva, avrebbe potuto conoscere quella
qualifica in qualche modo e non la conosce perché versa in una situazione di colpa, se versa in una
situazione di colpa allora gli verrà applicato il reato proprio ai sensi del 117 c.p., questo perché per
poter attribuire un fatto di reato ad un soggetto è necessario sempre collegamento di natura
psichica, un substrato psichico che si atteggia in termini di dolo o di colpa.
N.B: Forme di responsabilità oggettiva sono bandite dal nostro ordinamento. Le forme di
responsabilità oggettiva che residuano all’interno del codice penale devono essere lette attraverso
una lettura che sia compatibile con la costituzione e quindi la compatibilità diviene da quei principi di
diritto che sono stati espresse nelle sentenze 364 dell’88, 1085 dell’88 per arrivare alla sentenza 322
del 2007 che proprio stabilisce e cristallizza quella che è la finalità del principio di colpevolezza.

Se non fosse così? Se non ci fosse quel nesso psichico a collegare il fatto al soggetto e a consentire
che a quel soggetto possa essere mosso rimprovero che sia a titolo di dolo che sia a titolo di colpa,
oltra a risultare inutile la funzione rieducativa, ci sarebbe un’altra conseguenza : strumentalizzare
l’essere umano soltanto per obiettivi di politica criminale, soltanto come monitor per dire:
“Attenzione che tu aldilà del fatto che hai avuto o non hai avuto consapevolezza di quello che è stato
e di quello che hai posto in essere insieme ad un altro soggetto e aldilà del fatto che tu conosca o
meno le caratteristiche del soggetto con cui concorri, devi rispondere del reato perché questo è un
esempio che può servire anche agli altri soggetti per disincentivare altri soggetti a porre in essere
condotte che abbiano una rilevanza penale. Se non ci fosse quindi quel nesso , l’essere umano, il
fatto che possa essere o meno sottoposto , subire una responsabilità penale, servirebbe soltanto ai
fini di politica criminale.

Principio del 117 c.p.: applicando questi principi alla norma del 117,noi possiamo ricavare questo
principio e cioè che l’applicazione del 117 deve ricollegarsi al principio di prevedibilità e di evitabilità
di un determinato evento o fatto di reato e che quindi rileva una responsabilità ai sensi del 117
anche a titolo di colpa, nel senso che la responsabilità per un fatto di reato che venga attribuita
quando viene commesso un concorso che viene attribuita attraverso la clausola del 117, può
configurarsi solo quando la mancata rappresentazione della qualificazione soggettiva è stata
determinata da un atteggiamento colposo dell’estraneo, basando(la sentenza ci dice), l’imputazione
del diverso titolo di reato soltanto sul profilo relativo ai requisiti di conoscibilità della qualifica.

Sent Cassazione penale sezione sesta del 31 gennaio 2019 , numero 25390.: riassume tutti i punti più
importanti del 117 , 116 , panoramica generale di quello che è il principio di colpevolezza. Riguarda
un fatto che ha per oggetto reato peculato , appropriazione indebita, qui sostanzialmente due
persone si sono messe d’accordo per appropriarsi della somma di una persona molto anziana. Questi
reati sono stati commessi da una badante e da un amministratore di sostegno della signora anziana il
quale ha versato dei soldi della signora anziana a questa badante per un lavoro che in realtà questa
signora non ha mai svolto. Hanno concorso insieme perché l’amministratore di sostegno gestiva il
patrimonio della signora anziana , è colui che materialmente ha versato il denaro alla badante e la
badante ha acquisito il denaro sempre in danno della signora anziana.

L'amministratore di sostegno rivestiva la qualifica di pubblico ufficiale mentre la badante


no(soggetto comune). Sono stati chiamati a giudizio entrambi per il reato di peculato e sono stati
condannati entrambi per il reato di peculato ma la finta badante è stata condannata per il peculato
ai sensi del 117, quindi a concorso con l’amministratore di sostegno nel reato di peculato ai sensi
dell’art.117 ,questa viene condannata in primo grado ,viene confermata la condanna anche alla
corte d’appello e ricorre in cassazione, sperando che la corte di cassazione le valuti la qualificazione
giuridica che è stata data alla condotta di questa badante, perché la difesa della badante sosteneva
che non dovesse essere punita per il reato di peculato ma dovesse rispondere in realtà di
appropriazione indebita. corte di cassazione arriva ad annullare la sentenza della corte d’appello
non tanto sull’esistenza del fatto cioè la badante doveva essere comunque considerata colpevole ma
la cassazione dice questo: “fate attenzione a capire perché non è stato valutato né dal giuedcie di
primo grado, né dalla corte d’appello se la badante fosse effettivamente a conoscenza della qualifica
soggettiva del concorrente o se pur non essendone a consocenza avrebbe potuto conoscere quella
qualifica soggettiva usando l’ordinaria diligenza. Quindi la corte di cassazione qui, alla luce di tutti i
principi che ci siamo raccontati e che girano intorno al 117,indibbuamente la finta badante ha posto
in essere una condotta appropriativi che ha una rilevanza penale, che se non l’avesse commessa in
concorso con l’amministratore di sostegno avrebbe indubbiamente risposto di appropriaizone
indebita, ma avendola posta in essere con un soggetto qualificato deve rispondere di peculato,
secondo quello che ci indicano le sentenze costituzionali, per un soggetto , può mutare il titolo di
reato solo quando quella qualifica soggettiva che determina il mutamento del titolo di reato è
conoscibile da parte del soggetto che non riveste quella qualifica soggettiva.

Art.117: si intende concorso nel reato proprio semi esclusivo , cioè quel reato che se viene posto in
essere da un soggetto qualificato ha una certa qualificazione giuridica e risponde di un certo titolo di
reato, se viene posto in essere da un soggetto che non riveste quella qualifica soggettiva . Il 117
propone una soluzione che altro non è che una forma di responsabilità oggettiva, risulta però
rilevante capire se il soggetto estraneo aveva o meno la conoscenza della qualifica soggettiva perché
sposta il problema in termini di consapevolezza e quindi di colpevolezza.

Con quale funzione nascono le norme del 117, del 116 e di tutte quelle norme che residuano al
codice penale una forma di responsabilità oggettiva? La funzione è quella di attribuire a soggetti che
agiscono in concorso un’unica fattispecie di reato senza stare a distinguere e questo perché, perché
l’obiettivo è quella di estendere la possibilità di incriminare soggetti che concorrono nella
realizzazione di un’unica fattispecie incriminatrice, il passaggio della consapevolezza o meno della
qualifica soggettiva dell’intranio da parte dell’estraneo è fondamentale, ed è un aspetto che la
norma del 117 non indica assolutamente, ma viene ricavata al contrario analizzando un’altra norma
che è la norma 1081 del codice navale. Quindi se il 1081 si apre con una clausola “salvo che non
ricorra la possibilità di applicae il 117, i reati che vengono commessi da soggetti chiaramente
nell’ambito del codice navale in concorso tra soggetti qualificati e non qualificati , possono essere
attribuiti ai soggetti non qualificati soltanto se questi hanno la conoscenza della qualifica soggettiva.
Se questa conoscenza non c’è, e visto che la norma ripropone in apertura la clausola del 117, allora
si applica la norma del 117 che non specifica che l’estraneo deve avere la consapevolezza della
qualifica soggettiva dell’intraneo.

Schematizzando:

Concorso di persone: se più persone realizzano insieme una fattispecie di reato o ne rispondo ai
sensi del 110 (con tutte le conseguenze che comporta) o ne possono corrispondere ai sensi o del
116(nel caso in cui il reato realizzato sia diverso da quello programmato) o ai sensi del 117(nel caso
cui cambi il titolo di reato per taluno dei concorrenti. Principio di colpevolezza alla base , 364 dell’88
è la base del principio di colpevolezza.

Domanda d’esame: la prima domanda è sempre un principio

Art.110:

Art.117:

esponsaiblità per fatto proprio e colepvole ha il dovere di assicurare al cittafino che non lo punirà. Se
un soggetto non si rappresenta , ma poi si tova ad esserr provessato e punito andrà in contro,
funxxio e rieducativa, rieducare il soggetto, la volontà di potte in essere quel reatp, viene meno la
funzione rieducativa. Questa garanzia pine nche un limite alla disvresxionalità del legidslotr
nell’incriminazione di fatto sanzionati, questa sentenza ci ricorda che per attribuir un fstto fi resayo
di soggeto, ricorrano elementi(

La sent. 1085 va a rinforzare i dettami dell’88.

Nel caso del 117 è necessario ma che sia a conosxenza di quella qualifca soggettiva del concorrente
che comprta il mutamento del titolo di reato, ma andrà a risponderre di peculato.

Sentenza numero del 2007, indica la finalitò del principio di colpevolezza: garantire ai consocisti di
fare delle libere scelte

Uno dei due presente una qualiufica oggettiva e l’altra non ce l’ha. Il 110 si applicherà nel caso in cui
il soggetto, pervhè il soggetto estraneo domina la situaizone, consoce tutti gli elementi improtanti
che devono ricorrere, è consapeovle nella acelta di porre in essere insieme ad un osgetto qualificato
e concorrendo gli verrà applciata la norma.

Il problme a si ha quando il ocncorrente edtraneo non è a consocenza della qualficia soggettiva, se


versa in una situaizone di colpa, gli verrà applicato l’art. 117

Forme di repsinsaiblità oggettiva sono bandite dal nostro oridnamento.

Se non ci fosser il nesso psichico e a consentire , oltre a risultare completament inutile, ci sarebbe
anche un’altra conseguenza di usare l’essere umano, aldilà del fatto che tu consoca o meno le
caratteristiche del soggetto, devi rispodere del reato , se non ci fosse quel nesso, si arriverebbe
soltanto ai fini di politica criminale.

La repsinsaiblità per un fatto di reatp, pul configurarsi solo quando la macats rappresentaizone della
qualfiicaizone soggettiva è stata detemrinata da un atteggiame nto colposo dell’estraneo basando
l’imputazione del diverso titolo di reato osltnato ai reauiziti di consovibili della qualifica.

Cassazione penale sezione sesta del 31 gennaio 2019, numerp 25390, riguarda un fatto, due persone
si sono messe d’accordo per appropriarsi di alcuni denari di soldi di una persona anziana, questi reati
sono stati commessi da una nadaante e da un amminsitratore di sostegno dell’anziana il quale ha
versato dei soli a wuesta badante prr un valore

Concorso ex 110 o ne posso orisp0ondere ai sensi del 116 o del 117(cambi il titolo di reato per
tuluni di concorrentu).

Prinicpio di colpevolezza, di riserva di legge, divieto di analogia( si apre con questa la

La sentenza 25390, la troviamo su internet

110: il fatto viene addebbitato a più soggetti che agiscono in concorso, essendo consapevoli di tutti
gli elementi previsti dalla norma di reato, nel mezzo è subentrato una problematica

7/12
Lunedi prossimo : dolo eventuale, colpo , sentenza vannini
Art.43, colpa, quekl’elemento soggettivo che si differenzia dal dolo per quanto riguarda
l’elemento della vilontà, quandop alriamo di colpa e normalmente lo differnziamo dal dolo,
non facciamo una denizione di elemento psicologico, è chiaro che dolo è volontà, colpa: non
volontà dell’evento, non può limitarsi a questo. Le differenze tra rrato doloso e colposo si
percepiscono già a livello di fatto tipico. Quando parliamo dicolpa parliamo di fatto che ha
un requisitio negativo e positivo, ci porta ad una prima conclusione, la colpa non è latro che
un giudizio normativo,quando parliamo del reato colposo e della colpa, noi mettiamo in
evidenza una natura negatuva della colpa, contrasto della condotta tra i lsoggetto agente e
un modello di condotta che viene posto da regole di condotta o diligenza. Tutte queste
regole cautelari o di dilegenza devono avere una finalità preventiva o quanto meno
cautelare, regole proprio instaurate proprio per evitare la commissione di fatti lesivi. Queste
regole di dilegenza e ttute le regole di dilegenza possono essere o regole codificate,
condtenute in qualche raccolta di norma o in wualche istruzione particolare, laddove
parliamo di rego,e codificate, parliamo di colpa speicifica, diversamente abbiamo regole
sempre cautelari che non sono codificate, le individuiamo nell’art.43 quando fa riferimento
alla nrgligenza, imprudenza, imperizia. Tutte queste situaizoni dove il fattoè caratterizzato
da una violazione di una regola non scritta, sono situazioni che vanno sotto il nome di colpa
generica. La colpa speicifica: es.caso di un investimento di un pedono sulle stisce pedonali,
se muore o riporta lesioni, siamo di fronte caratterizzato da colpa specifica, la regola
cautelare la trobiamo all’interno di un testo normativo che si chiama codice della strada,
obbligo di dare la precedenza ai pedoni che attraverso sulla stricia pedonale, non
rallentiamo e investiamo il pedone, fatto caratterizzato da colpa specifica, perché lka colpa
rigurda la violazione della regola del codice della strada, nella stragrande maggioranza dei
casi gli infortuni di lavori si verificano perché viene violato nel d.lgs.81 del 2008(contiene la
gran parte delle normedegli infortuni sul lavoro).
Colpa generica: perchp reisuda ? Non tutto può essere previsto dal legislatore, il legislatore
non è onniscente, ci possono essere dei ocmportamenti che non sono previsti, sempre
facendo riferimento alla circolazione stradale(fonte inesauribile di casi), immaginiamo che
stiamo percorrendo una strada senza molto traffico, ad un certo punto c’è un ciclomotore
dovevanno due persione, questo ciclomotore ha un sobbalzo, a seguito di questo il
ciclomotore cade e i due cadono a terra, voi non siete attaccati al ciclomotore,
tranquillamente manteniamo la distanza di sicurezza, procedendo travolgiamo uno di questi
due ragazzi che è caduto dal ciclomotre, scena verosimile. Provochiamo delle lesioni perché
investiamo uno di qwuesti ragazzi che pochi istanti prima era caduto, non c’è una violaizone
di una norma prevista dal coice, se non avessimo rispettato la distanza di sicurezza, ci
sarebbe stata una violazione di norme, se aveste proceduta m avremmo violato un’altra
norma del codie della strada ma noi rispettavamo la distanza di siurezza e proceddavamo ad
una distanza normale, non ci siamo resi conto di questo che era successo prima e travolgimo
uno dei due qui pur non essendoci norme scritte, regole cautelari scritte, c’è una regola di
diligenza che potremo definire non scritta, laddove nell’art.43 il legislaotre fa riferimeno a
negligenza, si può in auesto comportamento di ipotetico automobilista individuare
violazione delle regole di prudenza. Imprudenza è il mancato rispetto di una regola di
prudenza non scirtta. Il giudice come farà a capire che cosa si sarebbe dovuto fare in quel
momento, ecco che il ridice farà riferimento ad un agente modello(= figura si riferimento
che viene utilizzata molto nella tematica della colpa, l’agente modello è quella persona, il
giudice farà rifeirmento alla codnotta di un automobilista kodello, ma quale?
Automobilistica con la stessa nostra esperienza, anzianità di guida, e il giudice dirà ma un
agente modello come si sarebbe dovuto comportare in iqetsa situazione? Questo fatto fosse
avvenuto in una strada di roma, ritornano quei due requisiti(prevedibilità ed evitaiblità
dell’evneto), un agento modello avrebbe dovuto prevedere in una strada peina di buche un
ciclomotore con due persone a bordo, avrebbe potuto prendere una buca, porra in essere
quelle cautele da osservare in caso di eventuale caduta, prevedibilità ed evitabilità
dell’evento. Queste sono le situaizoni di colpa generica,
Caso di colpa generica dell’attività medico chirurgica: pensiamo ad un ortopedico che deve
operare una persona , perché si è fratturata il femore destro, dall’esterno non riusciamp a
vedere una rottura(peerchè è interna), questo ortopedico deve operafre quel paziente per
la frattura del femore destro, il paziente arriva in sala operatoria, dato che ha fretta, ricorda
che gli è stato detto, però opera il femore sinistro, fatti che sono accaduti. Nel momento in
cui l’ortopedico fa l’incisione sulla pelle non trova la frattura. Caso di colpa generica laddove
siamo nel campo della negligeza, la negligenza è individuabile, prima ad uniziare l’intevento
chirrurgico deve avere sempre la radiogrsafia che mi indica il punto preciso in cui si trova la
frattura, anche questo è un caso di colpa generica, l’agente modello , un profesisonista di
media dilegeza avrebbe docuto verificare tutti i dati, qui sta la regola cautelare non scritta,
violata, regola di dilegenza violata. Alla base della colpa vi è una regola precaiuzionale può
avere sia una fonte sociale (negligenza, ), ma l regola cautelare può amche avere una fonte
giuridica(il codice della strada, il d.lgs. sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro ecc),
Dovere oggettivo di dilegenza: chiunque di nou mentre svolge un’attività deve sempre
attnersi a questo dovere oggettivo di diligenza, che per es. A volte può anche portare
all’obbligo di astenersi, si perché addirittura alcune volte la colpa può configurarsi come
mancata astensione, ci osno determinate attività complesse che sono attivit che non tutti
possono fare. Torniamo alla respinsaiblità del emdico. Immaginiamo un ragazzo che si
laurea in medicina, fa l’esame di stato e subito dopo spcialista in chirurgia, all’inizio cerca di
guadagnare facnedo le guardie mediche, un paziente si sente male, questo medico svolge
tutti gli accettamenti, riece a capire che si tratta di un ernia strozzata che ha necessità di
essere risolto subito, ci vuole un intervento chiururgico immediato, ma lui dice, io sono il
medico di guardia, vol fare bene dchirurgo e decide di sottoporre il paziente a questo
intervneto complesso, nel mentee svolgw questo intervento, fa un’operaizone sbalgiata e
provoca un danno irreparabile al paziente. Situazione di questo genere, c’è una
responsabilità per colpa? La colpa qui sta nella violazione nel dovere generale obbiettivo
della diligenza, avvisare un primario o il colega più anziano dicendogli guarda c’è questa
urgenza ma io non sono in grado come sai. In talune circostanze il dovere di diligenza porta
all’obbligo di astensione, di quell’attiivt che richide paricoolare conoscenza tecninca, tu non
l’avre(colpa per assunzione e si verifica nel momento in cui una persona si assume un
compito che epr la particolarità oggettiva della questione e per la formazione specifica di
quella perosna non si sarebbe dovuto assumere, quella regola che on questo caso avrebbe
dovuto condurre il medico a dire che non sono in grado. Non si tratta di umiltà, di carattere,
io devo porre in essere un’attività rischiosa, in questo caso è meglio che io mi astengs, non
hi le competenxe tecniche, se lo faccio e commetto quxlhe errore, la respinsaiblità sarà mia
e risponderò per omidio colposo. Il odvere oggettivo di idilegenza ha la necessità di adottare
misure cautelari, stiamo cercndo di capire in che cosa conssite il dovere oggettivo di
dilengenza(altre volte nel non assumere, altre volte nel non prendere certe misure
cautelari). Senza che ci sia un obbligo , assolutamente . Per es. Certi lavori.
Professore universitario che si mette a riparare il tetto di una cosa, ma una regola obiettiva
di dilegenza ti pone di afottare certe regole cautelari, quali? Assicuraere tutti gli attrezzi o
tutto il materiale in modo che non provochi i danni e ancora, altri esempi: l’obbligo di
preventiva informazione, in cosa consise? Qualsiasi attività comporta la necessità di
informarsi, immaginiamo che nella mia fabbrica utilizzo perché si è scoperto che un certo
materiale è molto utile per isolare dal caldo e dal freddo, quindi io faccio utilizzare ai miei
operai per costurire quello che devo costruire perché isola dal freddo, dopo alcuni ann
quegli operai si ammalano tutti di un tumore che poi li porta alla morte, gli accertamenti
tecninci il tumore è venuto perché maneggiavano quella determinata sostanza. In quel caso
io datore di lavoro sarò chiamato come responsabile o meglio sarò chiamato a rispidnere del
lavoro della mia fabbrica, io faccio l’imprenditore come potevo saperlro, l’obbligo di
informarisi, la regola cautelare. Questo ocnfiguta la violazione di una regola base, obbligo di
preventiva informazione, se lo fai sei in colpa per imprudenza, o inosservanza, ecc. Altro
problema come facciamo a misurare questo dovere oggettivo di dilegenza, attraversp in
esame ex ante, ponendoci prima della condotta, prima di quando si è verificato il fatto e in
base al parameteo oggettivo, l’homo iusdem contionis , ma un imprenditore medio dotato
di media cultura, come si sarebbe dovuto comportare , una sostanza sconosciuta, fino ad
ora , un imorenditore che tiene alola slute dei suoi dipendenti si sarebbe dovtuo informare,
quando palrimoa di questo parametro oggettivo, il soggetto ciene giudiciato come mmebro
di un determianto gruppo sociale , un incidente stradale provocato da un ragazzo di 18
anni,presenta diversi profil idi repsisnaiblità da un incendente provato da uno he fa
l’autiosta da vent’anni è dverso da unragazzo neo pantetato perché tutta la pratica e quind
ecco che dall’autista di progessione con vent’ann idi esperienza ci si attende un
comportamento diverso. Concetto iusdemcontionis et professionis, il concetto di diligenza, a
questo dovere oggettivo di dilgena, ci possono essere delle eccezioni: il caso del rischio
consentito, il rischio consentito si ha con rifeirmento a tutte quelle attività che sono
intrinssicamente pericolose ma che per il loro ruolo, importanza sono attivtà che oggi
appaiono essere irrinunciaibli, per,es la circolazione stradale è rischiosa, è pericolosa, se noi
oprocedessimo con l’approccio della prevedbilit ed evitabilità, la ciroclazioen è talmwnte
pericoloso per cui eliminiamola, questo è oggettivamrnte impossibile, ecco ce illegislaotr
epone dei limiti al dovere di diligensza, ci sono attività intrinsicament pericoloe, sul
presuposto che si tratta di attivutà utili, indispensabili per la vita sociale ecco che entriamo
nel campo del c.d. rischio consentito, in effetti sembra una contraddizione in termini
parlando di rischio consentito, a quali condizioni? Qa condizione che il rischio sia gestito in
modo tale da prevenire qualsiasi conseguenza negativa, con riferimento alla circolazione
stradale, sono le regole del codice dlelamstrada, così come pensiamo , ci sono molti lavori di
ristrutturazione edilizia, siamo in presenza di wuel rishcio consentito, nella misura in cui tu
nell’esercizio di quell’attività sei tenuto a rispettare una serie di regoe stringenti, ci deve
essere un pinteggio ben fatto, gli operai che camminano sl ponteggio devono essere
assicurati da un’imbarcatura, gli operai che operano devono avere scarpe antiscivolo per
prevenire le cadute accidentali, il rishcio consentito, come può descriversi? Il rischio
consentito è un limite al dovere di dilegenza, cioè io devo rispettare le regole cautelari ad
eccezione di certe attività, l’esercizio delle quali è suvordinato al rispetto di certe regole
uilteriori, in più. Se noi dovessimo ragionare in maniera più sempolice, camminare su un
pinteggio è un’attiivtà pericolosissima, uno mettendov il piede in fallo, cada giù, evitare è
l’unciaa maniera. Data l’importanza di queste attività , posson oessere sovolte con il rispetto
di regole particolari, solo a queste condizioni, la situaizone di rishcio consentito è una
situaizone che cofigura un limite alo doveren di dilgenza, così come è caratterizzato un altro
limitw dal principio dell’affidamento del terzo: quando parliamo di affidamento(=ci fa
pensare alla fiducia, il bambino piccolo si affida alla mamma perché ha fiducia), rappreeenta
un ukteriore limite all’obbligo di dilgenza. Quando parliamo di affdamento del terzo, in che
misura affidarsi a terzi costituisce un limite al dovere di diligenza? Attività cje richiedono la
collaborazione di più perosne. Attività medica svolte in equipe che nell’ambito chirurgico è
quella normale.
Esempio: evento chirurgico che dura molto tempo, molto complesso , c’è il medico che
comanda (il più anziano normalmente) e poi ci sono gli assistenti fino ad arrivare al piano
sanitario. Il capo equipe immaginiamo si tratti di eliminare una massa tumorale, questo
intervento , conclisa la fase principale, asportato tutto quello che deve essere assportato, l
capo equipe è esausto e quindi conclso, il cpao equipe affidi il suo aiuto il compito di
ricucire, compito meno complesso e l’aiuto effettivamente satura e l’intervento finsice.
Dopo poche ore il paziente sta male, la febbre si alza , le condizoni nell’arco di 12 ore
peggiorano, non si comprende il motivo, fin quando odpo poche ore il paziente muore per
infezine, la causa di questa infezione? Erano rimaste nella pancia del paziente, uno serie di
supporti, garze, utilizzate durante l’oeprazione ma che poi dovevno essrr eliminare prima di
richiudere la ferita. Il giudice penale si deve occupare della responsaiblità penale,
l’affermazioen della repisnaibllità determina l’applicaizone doi una pena, il carcere, il
problema si apre un processo nei confronti del primario del capo equipe e nei confronti
degli altir medici, il giudice ricostruisce la situaizone, effettivament ead u certo punto
conclusa la fase dell’intervneoti il primario si è andato a riposare, ha ceduto il comando
delle operazioni al suoi aiuto, il problema di colpa, il giudice dovrà deicde ,ma nei ocnfrotni
del primario è configurabile un riprovero della colpa? In astratto si perché gli si può dire che
tu eri la persona più esperta, più dotata di consocenze specifiche, avresti dovuto portsre a
termine l’intervento , o comuqne avresti dovuto controllare. Se andiamo a vedere il doveere
oggettivo di diligenza. Il fatto che il primario in quel particolare punto si sia affidato ,
costituisce un limite al dovere di diligenza del primario? Il paziente è morto non perché
l’operaizone non fosse andata a buon fine, ma non è sttaa operara la puizia.
Concetto di affidamento, in questo caso il primario può invocare , in questo caso c’è in limite
di dilegenza, limitato dal fatto che io abbia fatto affidamento. L'aiuto stava attraversando un
periodo molto difficile, lo stesso primario consoceva questa situsaizone e aveva cercato di
isutarlo, questo medico aveva dei problemi. Ecco qui il punto dolente il primaeio sapeva
tutto questo e quindi ofrse si sarebbe dovuto astenere dall’affidare la conclusione della
ioperaizone a quella perosna, in quel momento non gli dava quelle garanie. Il principip di
affidamento funziona si, ma bisogna sempre andare a guardare il fatto concreto.
risponderanno sia l’aiuto che ha commesso l’errore e il primario che ha consentito una cosa
di questo genere.
Il reato colposo richiede gli stessi requsiiti di qualsiasi altro reato, abbiamo sia reati colposi
che pososno essere reati di mera codnotta, dove non è richiesta la verificazione di un evento
naturalistico. Nel reato di mera codnotta(art.451 c.p), questo reato punisce l’omissione
colposa di mezzi di cautela, non c’è bisogno di un ecento, la codnotta stessa : hai sistemato
gl iestintori nel tuo ufficio, il ftto di averli rimosso, reati colposi di mera codnotta. Esistono
anche i reati c.d evento , essitono dei delitti colposi di evento dove c’è necessità di un
rapporto di causalità. L'esigenza di atbilire se quwlla condotta colposa ha effettivamente
provocato un evento. Qui, subentrano problemi ulteriori, rapporto di causalità che viene in
goco soltanto nei reati di evento, qual la regola, è conseguenza necessaria di una codnott
che contrasta con quello che il dovere oggettivo di dilegennza. Nel reato oclposo come
potremmo definrie l’evento, assume un significato particolare, l’evento non è altro che la
cocnretizzazione del rischio, la regola che stabilisce nel codice della strada che si debba
rispettare e mantenere una distanza di sicurezza tra due veicoli che maricano nella stessa
direzione, io non mantengo la istanza di sicurezza, si verifica un violento tamponamento che
provoca la morte di chi è sefuto, l’evento morte, e cioè la mrote del paseggero, non èaltro
che la concoretizzazioen del risciom querl rischio che la regola cautelare, puntava, mirava ad
eliminare. C.d. nesso di riscio, in diirtto penal,e nel reato colposo il nesso di causalità viene
definito nesso di rischio, qual è il concetto particolre deve essere che nel reato colosoo,
deve essere prorpio la vioazioen della regola cautelaew a causare l’evento, non altre.
Immaginiamo che ad un incrocio, una macchina supera l’incorcio con il semaforo rosso,
nonostante il semaforo, la macchoa attraversa l’incrocio e dopo 50 mm, invesdte una
bambina che è sfuggita al controllo della mamma. Problema: l’investimento della bambina è
addebitabile alla condotta dell’automobilsita? C'er aun semaforo, ma l’investimento è
venuto circa 200 metri dopo l’incorico, ed è avvednuto perché la bsambina aveva visto un
gattino, la bambina voleva andare ad accarezzare quel gattino, ed è sufiggita dalla mano
della mamma , è passata tra due macchine in sosta e quindi è stata travolta da questa
macchina che però aveva suiperato un incrocio con il semaforo rosso. La situaizone cambia ,
qual era lo socpo di tutela perseguito da quella regola cautelare, wuello del codice della
strsada, qual è la finalit di questa regola per evitare scontri con altr automobili e poi quello
di far attraversa i pedoni, quando la luce è verde. In questo caso la bambina è stata investita
oltre 100 metrim siamo fuori dall’area dell’incrocio e quella bambina no si poteva vedere
perché' era bassa, possiamo contestare a quell’automobilsita, io ti ocntesto di avrre per
colpa provocato la mkorte di quwella bambina, nell’aver duperto qwuel semaforo quando
proiettava a luce rossa. Non c’è una repsjsabilità perché l’evento che puntava ad evitare
quellla regola cautelare, era uno scopo relativo a quella che poteva succedere, con
rifeirmento ai flussi di traffico, regolati da quel semaforo in qwuell’incrocio, se la macchia si
fosse fermta,anche se la bambina non l’avrebbe investita. Qui è un discorso che riguarda il
nesso di causalità: la condotta pur colposa dlel’automobilsita che ha superato l’incrocio con
il rosso, non è il nesso causale, non è ricollegabile dal punto di visya causale a quell’evento.
La violazione di quella regola cautelare non ha causato l’evento, perché l’evento deve
rientrare nello socpo di tutela perseguito dalla regola. Il nesso di rishcio induce a chiedersi ,
come sarebbero andate le cose se il soggetto agente avesse rispettato le regole caurwlari. Il
rishcio in questi casi è quello di confondere la colpa con la responsaiblità oggettiva. Se noi
dicessimo no, tu automobilsita sei respinsaible della morte di wuella bambina perché hai
violato una regola cautelare, questa è resoisnaiblità oggettiva, ma quella regola cautwlare
aveva un unico scopo di tutela, evitare scontri nell’incorico o investimeno di pedoni
nell’area dell’incrocio, questo è avvenuto dopo, se tu mi vuoi addebitare anch questo ,
respinsavilibità senza colpa. Il nesso di rishcio deve incentrarsi sulla evitabilità in concreto,
no in astratto. Non andiamo a confondere il nesso di rishcio con la respinsaiblità oggettiva
il rischio che voleva evitare quella regola violata(impone di fermarsi al semaforo rosso), quel
rischio che quella regola voleva evitare, ricomprendeva anche il rischio di investire quella
persona, il rischio che vuole prevenire, la regola che impone di fermarsi al semaforo rosso, è
quello di evitare problemi in quell’incrocio. L'investimento è avvenuto dopo il semaforo, il
ruolo della regola che è stata violata, se la violazione di quella regola è stata causa di
quell’evento, l’evento in questo caso non deve essere di tipo generale, ma deve essere
evento concreto e allora in questo caso quell’evento concreto, l’investimento di quella
bambina ad una distanza di 200 m , quell’evento specifico si può dire in rapporto di causalità
con la condotta colposa, no perché la condotta colposa aveva altre finalità di tutela, tutelare
tutte le persone che passavano , si trovavano nell’area dell’incrocio. È stato assolto dalla
reponsaivlit del fatto, non è stato preso nessun provvedimento per la madre, nulla poteva
fare in una situazione di questo genere. Abbiamo parlato del fttp tipico colposo, intendiamo
per fatto anche ricompreso il rapporto di causalità. Quali sono i requsiiti strutturali del reato:
fatto, antigiuridicità e colpevolezza. Come si atteggia l’antiguruidicit del reato colposo,
antiguuridico(non c’era nessuna causa di giustificazione, cause di esclusione
dell’antiguuricità). Che ruolo hanno le cause di giustificazione nel reato colposo,
normalmente nel reato colposo non si ravvisano molto frequentemente cause di
giustificazioe perchp su attagli più ad un reato doloso, legittima difesa es, ad un’analisi
attenta della questione noi possiamo affermare che anche con riferimento al reato colpsoo,
possono sorgere delle situaizoni giistificanti, es. Caso del consenso dell’avente diritto, il
consenso dell’avente diritto previwto all’art.50 del codice penale. Stabilimento
cimematografico, si sta fgirando un film, prevede una scena pericolosa, pensiamo ad un
inseguimento ad alta velocità tra macchine, qualsiasi scena che può provocarerischio,
possibile colpa quano pensiam oal rischio. Nel caso in cui in questa scena pericolosa, l’attore
principale subisca un incidente vhe gli provvoca la frattura di un arto, caduta
particolarmente rovinosa nel corso di wuesta scena. Chi è respinsaible di un fatto di wuesto
genre, siamo un oresenza di una lesione colposa, ne risponde il reigsta? In questo caso
potrebbe opera la causa di giustificaizone, nei confronti del regista possiamo ipotizzare la
violazioen di una regola cautelare, si perché quella scena era prevedble che potesse
verificarsi un evento dannoso, il fatto è tipico ,a non antigiuridico, l’attore aveva prestato l
proprio consenso a girare quella particolare scena rischiosa. Questoè un caso effettivamente
verificatosi, caso dello stato di necessità nel reato colposo. La dinamica un padre esce da
casa con la propria automobile, il padre sale la rampa che collega il box condominiale alla
strada, mente sta salendo e si sta immettendo nella strsds vede il figlio che dalla finestra lo
salita e per salutarlo si è’ messo in peidi sul davanza della finestra, il papa appena vista
quesya scena ferma la macchina, scende e cerca di richiamare l’attenzione di chi è dentor
casa oer cercare di tirare dentro il bambino, un ciclomotre si gtrovs la stradss ostruita dalla
macchina di wusto signore che era sceso per eviae che il figlio precipitasse, il ciclomotosita
cade e si frattua, la codntota di questa automobilista? Si viola
le regoeld el codice della strada perché non bisonga lascare la macchoa ditravers sulla
curva, ma che può essere discendente dalla causa di giustificazione dell’art. 54.
La colpevolezza nel reato colposo
Colpa impropria puniti come reati colposi, ma il realtà sono il frutto di una situaizone
diversa. Casi di colpa impropria parliamo del’errore determinante da colpa
L'eccesso colposo sulle cause di giustificazione(art.45), quando nel commettere taluni dei
fatti si superano per colpa i limti della cause di giusitficazine, anche in wuel caso il soggetto
vrrà chiamato a rispondere di reato colposo, forma di colpa c.d.impropria. colpa impropria
configura fatti che per struttura sono colposi, nella colpa improprioa, l’eventoè voluto,
manca del tutto la conoscenza e volontà dek fatto tipico.
Uno si trova in una situaizone di legittima difes reale, la persona è giustificata a reagire,
quella persona che sta difendendosi, supera i limiti della proporzione tra offesa e difwsa
mette troppa forza nel reagire oppure va nella sua co ditta difensiva oltre quelli che
sarebbero i loimiti legittimi entro i quali la sua difesa sarebbe completamente scriminata,
doves si superano, oltrepassano colposamente. Chi si difende non è in grado di rendersi
conto e lo fa soltanto per sbaglio, per errore, fatto tipicamente di eccesso colposo:
Una persona in casa comincia a dare escandescenze, questa persina è affetta da gravi
problemi psichcii, questa persona comincia a spaccare vetri dalla finestra,i familiari
chiamano la polizia perché questa persona sta esagerando. Cosa succede? Arriva la patuglia
di polizia , i poliziotti riwscono a bloccarlo, con la tecninca che sono in grado di praticare
riescono a metterlo sdraiato a terra con le mani piegate sulla schiena, on questo modo uno
degli agenti di polizia mette il suo ginocchio sulla schena si questa eprsina che nonostante
fosse in terra contonuava di disvincolarsi. Nel momento in cui cercano di tenerlo a terra,
questo agente preme eccessivamente il ginocchio sulla schiena di questa persona, fino a
provocargli l’arresto respiratorio, siamo in presenza di un caso di legittima difesa, gli agenti
di polizia erano necessitati. Qui l’errore è sttap che hanno ecceduto i n questa condotta di
costrizione, non l’ha fatto apposta. L'agente di polizia che sta legittimsmento difendedosi
che scavalla per poco quelli che sono i limiti di proporzionalità tra capacità aggressive e la
èotenza e la forza utilizzata per fermarla. L'evento è voluto su quest’ultimo fatto? La morte
di questa persona malata psichiatrica non era una morte voluta, l’agente aveva la coscienza
e volontà del fatto tipico? La morte i quella perosna si è verificata, ha premuto troppo la
schia del mal capitato impedendogli di respirare, questo è un fatto colposo che
indubbiamente la dottrina qualificava come colpa impropria, così come nel caso dell’errore
determinante da colpa.
Il cacciaotre che si sbaglia, esplode un colpo di pistola e dietro il cespuglio c’era un altro
cacciatre che viene ucciso, classico errore sul fatto determianto da colpa, l’errore è
determianto da una mancata ponderazione, anche in questp caso il fatto è voluto? La
condotta si, il cacciatore effettivamrnte ha premuto il grillett, ma in quel contesto mancava
la consocenza e il fatto tipico di omicidio volontario, l’azione gli appartiene ma vi è
sicuramente una situaione di falsa rappresentazione della realtà determianto da colpa,
anche questo è un ftto colposo, colpa impropria.
Colpa cosciente, uno dei casi più caratteristici,art.43 c.p: questo passaggio ci da la conferma
che nei casi di colpa non c’è incompatibilità tra colpa e previsione dell’evento. Normalmente
siamo abituati a considerare la colpa prendendo in esame soprattutto la c.d, colpa
incosciente(= si verifica quando non si è presa in consideraizone la possibilità di verificarsi
dell’evento, colpa incosciente, è quella della mamma che per fare manovra con la macchina
schoaccia contro il mro il bambino che non riusciva a vedere dallo specchietto retrevisore,
non c’è la benchè minima previsione dell’evento.
Colpa incosciente: scende dall’autobus e infil l’ombrello nell’occjio del paseggero.
Colpa cosciente: ai può predere un evento e non volerlo? Caso di un sorpasso azzardato,
siaqmo alla guida di un auto , vogliamo cercare di superare l’auto davanti ma c’è il divieto di
sorpasso, la presenza di molte curve, se io teento un sorpasso porrei trovarmi di fronte un
automobil che viene in senso contrario, questa si chiama previsione dell’event, ma in una
situazone di questo genere, nonostante la previsione dell’evneot effetuiamoc ugualmente il
sorpasso ,avendo la convinzioe che quell’evento non si verificherà, non è che speriamo che
non si verifiche, siamo sicuri sul, l’incidente stradale e la morte dell’automobilista si verifica
s eguito delle normw di violazione della strada. La colpa cosciente è wuella forma di colpas
dove c’è la rappresentazione del realizzarsi del fatto, ma vi p la sicura certezza che in
concreto quel fatto non si verifcicherà. Certezza che quell’evento non si figurerà.
Quando si verifica la colpa cosciente e quando si verifica quella del dolo eventuale, il
problema sta nel distinguere quando c’è colpa cosciente e qiando c’è dolo eventuale. Sar
questo l’argomento dell’esercitazione(luned^).
Fatto che si è verificato nel nord italia, caso emblematico, come non sia così
Caso della persna ex tossico dipendentr, nell’eta giovanile faceva insistentemente uso di
eroina, a seguoto di qyesto suo stato, la persona contrae HIV, ma è fortunata perché la
sindromw rimane allo stato latente, rimane come HIV ma non espode in funzione da AIDS
conclamata, adun certo punto si disintossica perde il vizio di fare uso di eroina, nella sua
sconda vita consocen unaragazza con la quale stabilisce un legema affettivo, i due vogliono
un fliglio, intrattengono rappori sessuali non protetti fin quando la compagna accusa tutta
una serie di disfunzopmi voene ricoverata e viene risontrato un’infenzione da HIV , in
quanto la suaa malattia non rimne allo stato lagtente, ma esplie in aids conclamata e la
ragazza muore per aids, alla fine emerge la verità. Il tragazz viene rinviato al giudizio per
omicidio volontario.
Art.575. Imputato di omicdio volontario. Tesi di accusa: tu avevi l’HIV, eri consapevole di
avere questa infeione e ciò nonostante hai intrattenuto rapporti sessuali, eri consapevoli,
attraverso il rappoeto avresti potuto trasmettere il virus. Il tribunale di Brescia decide
condannando il ragazzo per omicidio volontario sul presupposto di un dolo che il guudice
definisce dolo eventuale, il dolo eventuale è orevusione del verificarsi dell’eveno e
accettazione del rischio, l’es: lo stesso ragionamento che il giudice di brewcia aveveva posto
all’individuo malato di hiv, tu avevi il dovere di dirlo. Tu consapevole del tuo stato di
infezione, hai accettato il rischio che attraverso la tua condotta volontaria, tu hai accettato il
rischio si potesse trasmettere l’aids. Il giudice di Brescia(no dato certo, condannato a 16 anni
di reclusione, omicidio volontario con dolo eventuale(=forma meno grave di dolo). A seguot
idi questa sentnza, la persona ha proposto appello alla corte d’appelo di Brescia arrivata a
conclusioni diverse, non c’è dubbio , ha confermato l’oggettività de fatti, e cioè ha
confermato che la trasmissione del virus era stata determiata dai ripetuti rapporti sessuali,
ma ha cambiato compelamente la sua visione sull’elemento psicologico del reato ,si tratta di
un omicidio commesso per colpa: atrraverso la colpa cosciente. Questo raagzzo era un
ragazzo che aveva avuto un iter della malattia molto fortunato, aveva si, dei problemi dal
convivere con il virus, ma oer sua fortuna aveva dei problemi limitati, per alteo wra sotto
controllo medico e quindi non ha mai le conseguene tipiche di un malato di aids, poteva
svolgere una vita normale. Da tutte le idnagini che soni state fatte, era emerso che si
trattava era una persona di livello culturale basse, bassissimo livello di istruzione, tutto
questo aveva contribuit a creare in lui una convinzione che in reltà quella malattia che gli
derivava dal suo passato di tossicodipendente, la prova lui comlessiva<mente si sentiva
bene. Il basso livello cultruale non gli consetiva di capire che comuneu benchè non fosse
così messo male, era comunwue ina persona in gardo di trasmettere il virus, la corte
d’appello su questi elementi , si tratta di omcidio colposo realizzato con colpa cosciente,
quando anche si fosse in adtratto rappresnrtaro che non si sarebbe verificata la trasmissione
del virus, lui ha esclusa la possibiltià di trasmttere i virus, era convinto che aveva poco più
che niente. As eguitp di questo la corte d’appello ha cambiato il giudizio e da omicidio
volontario si è trasformsto in omicidio colposo comesso con colpa cosciente. La corte
d’appello l’ha condannatto a 5 anni
C'è unabella differrnsza tra la condanna in primo grado e quella di secondo grado. Dfficile
individuare l’eemto psicologico, ricavare da dati oggettivi etsermi ricavare una situaziine
ideologica che è difficile capire, il giudice deve fare questo, la colpa cosciente è la forma più
grave della colpa.
Art.61: la situaizone di colpa cosciente configura la forma lpiù grave della colpa, cirocstanza
aggravamte ptrvista dal 61 numero 3, prevede una circostanza che si appica solo ai delitti
colposi.
A fronte della colpa cosciente, come il dolo anche la colpa ha una sua possibilità di
graduazione, sempre per quanto irugarda la quantificazione della pena, l’art.133 quando
vediamo gli elementi dei quali i lgiudice deve tenerre conto per qualificare la pena, al
numero 3 dell’art.133 lprimo comma . Ove il giudice dovesse configurare un caso di colpa
incosciente, il grado di colpa incoscietne sarà wualcosa che porterà la valutaizone del
giudice verso una valutazione di minore gravità.
Colpa incosciente: forma più frequente, il soggetto che agisce non si rende conto di andarea
ad offendere dei beni giuridici altrui, c’è un problema difficile nella colpa incosciente, spesso
, quasi sempre manca un coefficeinte psicologico reale, la maggior parte dei casi della colpa
incosciente difetta una componente psicologica effettiva, quante cvolte dopo che si è
verificato un fatto colposo, quantee volte l’esclamwzione che per prima viene da parte di chi
ha commesso il fatto: “oddio che cosa ho fattp”, immaginiamo laì’ampia gamma di condotte
colpose, primo tra tutti, prendiamo il più banale degli incidenti stradali: enl traffico urto e
faccio cadere un motorino”, non c’è un coefficiente psicologico effettivo, ancora una vola,
questo ci da la prova che il sistema di imlutaizone colposa soltanto a titolo normativo. Solo a
titolo normativo, qui fa difetto la colpevolezza, come si atteggia la colpevolezza? Consiste
nella possivbiltià di rimuovere un rimorovero al soggetto per non sver osservato le norme di
comprotamento, ecco perché si parla di una natura normativa della colpa, a
quell’automobilista che improvvisamente ha scartto sulla sinistra e che in quel moo ha fatto
cadere il ciclomotore, la antura normativa, avresti dovuto guardare, me lo dice la norma,
una regola cautelare, (in awuesto caso scritta dal codice),
Colpevolezza nel reato colposo: misura soggettiva del dovere di dilgenza, la colpa in
mancanxa di volontà , co agisce per colpa agisce violando una regola cautelare, venendov
meno ad un dovere di dilgenza, il rimorovero che si muove per colpa, deve esswre un
rimorovero il più possibile personalizzato, dal punto di vista della tipciità del fatto ‘è la
violazione di un dovere oggettivo di diligenza(l’hoo iusdem conditionis) questo per capire
che hai violato una rwgola cautelare, sotto il profilo della colepvolezza bisogna andare a
veridicare l’attitudine del soggetto che ha agito ad uniformarsai , ad adeguarsi alla regola
violata. Fa riferimento alle capacità personali del soggetto agente,
Esperto calciatore: va a caccia da trent’anni aquando torna da unabattua di calcia, si mette a
polute il suo fucile, qualsiasi arma dopo l’uso deve essere lubrificata, torna a casa e si mette
a pluri il fucile in una stanza insieme al nipotino di 6 anni, mentre sts pulrndo l’arma da
fuoco, parte accidentalmente un copo che uccide il nipotino, classico caso di colpa
incosciente
Casp B: ragazzaretto di 18 anni va a caccia per le primissime volte, tornato dalla battuta di
caccia, questo ragazzoo si mette a pulire il fucile, lo fa vedere al suo compagno,
accidentalemnte parte un colpo e uccide il compagno.
Questi due fatti sono proprio ugualim per quei fatti ugiali il rimprovero, è identico nei
confronti di uqelle due persone? Dal cacciatore che va a caccia di trent’ann si poteva
chiedere un maggior rispetto, rispetto al rasgazzetto-
Non avrebbe senso un rimprovero per non aver risepttato una regola che secodno il livello
individuale di uwella perosna nopn era in grado di osservare.
C'è un’anziana signora che abita in campagna e decide di ortare il nipotino di 9 anni di
portarlo a Roma, dalla campagna prnde il pullma a rrova a roma per andare in cento,
quest’anziana signora sempre vissuta in campaagna con il nipotino, mente è in metro
apoggia le mani sulle porte della metropolitana, questo bambino mette le mani nella porta,
la metro si ferme e si produce delle lesioni alle mani. La responsabilità , nel caso specifico,
quella vecchia nsignpra aveva òa capacità do adegiarsi a quella regola cautelare, era lei
stessa disorientata quando parliamo della soggettivizzaione, è chiarto non si può tenere
conto di tutte le catatterisitche personali del sosggetto agente, ma tenere conto delle
caratterisitche intellettuali di questa persona. Ecco che significa misura soggettiva del
dovere di dilegenxa, una volta accertata la tipicità sul piano oggettivo, occorre
l’accertamernto dell’attitudine del soggetto a conformarsi a quella che è una regola di
correttezza.
13/12
Reato omissivo proprio e improprio
Il modello conosciuto di reati nel momento in cui sente nominare la categoria reato,
facciamo riferimento al reato d’azioen/commissivo. Abbiamo come riflesso condizionato un
fatto di omicidio, di violenza sessuale o di furto, caratterizzati da una condotta di tipo attivo,
il modello più conosciuto è quello commissivo, perché?
La prevalenza del reato commissivo si deve ricollegare la prevalenza dell’ideologia liberale,
in uno stato dove è caratterizzante la libertà, ciascun cittsdino è ibero e si deve astenere dal
ledere le posizioni di interesse altrui. In uno stato pienamente la liberale, io non devo
invadere la sfera di libertà dell’altro.
La responsabilità omissiva in un odtato liberale era un’eccezione. I lreato omissivo si
affiaccia con lo stato sociale(il nostro attuale, dovrebbe esserlo), nello stato sociale è
fondamentale un principio, c,. Solidaristico affermato dall’art.2 della costtizioe.
In un periodo tra la fine dell’800 e i primi del 900 cominciano a nascere niove tendenze dello
quale lo stato si fa carico. Queste nuove tendenze , protezione sugli infortuni sul lavoro,
obbligo di frequentare la scuola, tutto il sistema di assicurazioni sociali(pggi Inps), queste
sono conquiste dello stato sociale, se un lvoratoree si faceva male e subicva jna lesione, quel
lavoratore oltre a perdere il braccio , perdeva anche il lavoro e la famigia si trovava senza
alcvuna risorsa.
Nascono tutta una serie di provvidenze che cercamp di mettere il freno a questo modo di
pensaeew, con l’avvento dello statp sociale si nota una crewscita progressiova dei comandi
di agire. Che signofica i comandi di agire? Dailla fine 800 e i primi 900, nascono le prime
assicurazioni sociali, sono tenuti a rtispettare nel momento in cui assumi dei lavoratori,
paghi delle qupte di previdenz, cominciano ad aumentare non solo i divieti, il tono della
legislazione cambia perché non c’è osltanto il più non uccidere, non dire il falso.
Da sempre il diritto penale è stato ricollegato a divieti(punisco chi con una condotta, uccide,
ruba ad altri, il reato è solo di aizone. Con l’avvento dello zstato sociale questa situazione sta
cambiando, la riporova è che nel codice penale zanardelli(1889), trattandosi di un codice
liberale, i reati omissivi avevano un ruolo mariginale.
Dal secodno dopoguerra, nel tempo successivo , dagli anni 50 in poi. Da quando è entrata in
vigore la costituzione, in concomitanza comincia a dilataarsi gli obblighi positivi di condotta
che sono anche penalmente sanzionati. Da dove discendono? Discendono da alcune norme
fondamentali, norme che troviamo nella costituzione.
Esempio: art.53 costituzione:tutti sono tenuti a pagare le tasse e le impsote a secodna della
loro capacità di contribuire, questa noerma , l’art.53 della costituziine, non pone degli
obblighi? Nel momento in cui l’art.53, ciascun cittadino è tenuto a paagre le tasse, soltanto
pagando le tasse si riesce ad ofrire servizio comune per tutti.
Art.2: ciascuno si deve far carico di una serie di doveri che vanno a favori di altri, se io
assumo una badante non dovrò soltanto pagare lo stipendio, ma sono obbligato a
contribuire alla previdenza sociale, di quella persona e di tutti gli altri, proprio queste le basi
del reqato omissivo, nasce laddoe ci sono degli obbighi di fare e questi obblighi vengono
villati, progressivamente all’affermarai del reato omissivo è sorta la necessità un insieme di
regoke specifiche, diverse da quelle che disciplinano il reato di azione, studiamo ed
esaminiamo il reato omissivo in forma separata
Il reato omissivo, ocme quello colposo ha delle sue peculiarità strutturali che suggerioscono
questa analisi separata e quindi ecco che in un ipotetico schema, la categoria reato si
distingue alla base i rerto d’azione o di omissione, poi il reato di azione può essere un reato
doloso o colposo e as ua volta, anche il reato omissivo può essere realizzato sia in forma
dolosoca che colposa, questa è la schematizzazione del reato, pwrchè si possono
protegggere determinati beni giuridici , anche con i reati omissivi. Dato che il reato è posto
sempre a protezione di un bene giuridico, è chiato che l’omicidio è posto a tutela del ben ijn
vita, l’omicidio protegge il bene vita da eventuali azioni lesive, la stessa identica
scheatizzazione, òla possiamo avere con il rreato omissivo.
Esempio: il reato omesso versamento dell’IVA: in questo modo si protegge un bene
giuridico, auello della regolarità esecutiva, si tutela l’erario e si tutelano attraverso u nreato
omissivo(chi omdett di versare l’Iva è pounto), la protezione di un bene giuridico, sia
atravwrso una condotta d’azione che omissiva, perché il cocnetto di aizioone pone un
divieto, reprime, punisce le modificazioni in pegio di un determinato bene giuridico.
Reato di furto(art.624 c,p), pone un divieto di furto, questa norma è prevista per reprimere,
punire le modificaizoni in peggio di un ceto bene fiuridoc, il patrimonio. Però pensiamo ad
un’omissione cje pone un comando di agire, l’omissione promuove il progresso, il bene
collettivo, “tutti devono pagare le taase”, chi omette di versare l’Iva è punito. In questo
modo ai appresta tutela per es, al bene della finanza pubblica, all’erario. Questo non si
verifica sempre perchè in certi casi l’omissione è messa a tutela di un qualcosa di molto
simile del bene giuridico.
Art.593 c.p.: l’offesa nell’omissione di soccorso, il mantenimento , il non avviare che
qualcuno ha bisogno di soccorso, un modo di proteggere quel bene giuridico principale,
soprattutto il bene vita.
Prima forma di reato omissivo: reato omissivo proprio o reati omissivi puri che dobbiamo
distinguere dai reati omissivi impropri. Cosa ci passa tra il rreato propri oe improprio?
Il reato omissivo proprio consiste nel mancato compimento di un qualcosa che si doveva
fare, es: omossione di soccorso, omessa denuncia da parte di un pubblico ufficiale(art.361
c.p.), l’ipotesi prevista al secondo comm dell’art.328, caso di omesso versamento dell’iva,
art.del d.lgs.
Che cosa caratterizza il reato omissivo proprio? Si punisce la persona che omette per non
aver posto in essere un’azione che la legge lo obbligava a compiere, si punisce
indipendentemente da quello che succede dopo.
Omissione di soccorso(art.593 c.p.): la condotta incriminata è quella di non dare avviso
all’auityorità una votla che si verifica una determinata situazione, con l’art.593 si punisce la
perosna soltantp erchè ha vilato un obbligo posto dalla legge, l’obbligo di prestare soccorso.
Viene punita l’omisione indipendentemente dal fatto rispetto alla quale io non ho avvisato
l’auyorità viene punito il fatto di non aver avvisayo l’autorità.. I lreato omissivo improprio
consiste nella violazione dell’obbligo di impedire un evnto tipico, fattispecie commissiva
base.
Esempio di reatoo missivo improprio: consiste nella violaizone dell’obligo di impedire un
previsto dalla norma. Io ho un bambino piccolo e quindi devo assumere una babysitter
perché controlli, giochi con questo bambino poco più di un anno. Immaginiamo che questa
babaysitter stia seduta sul divano, chattando sul teefonino,il bambino si arrampica sulla
finestra per vedere un gattino in stradam si sporge dalla finestra in maniera eccessiva, cade
e muore. Qual è in questo csdo il ruolo della babysitter? Era stata assunta perché con la sua
proessionalità avrebbe dovuto evitare che il bambin osi mettesse in situazioni pericolose,
era stata assunta quasi er essere garante. Il bambino non è capace di badare a se stesso, tu
gaarntisci atraverso la tua attività,tu garantisci la tutela del bambino. In questo caso che
cosa si può contestare alla babysitter, l’acver violato l’obbligo di impedire un evento tipico.
La distinzione tr sreati omissivi propri e impropri, la differenza è data dalla doversa
tipizzazione, faccio riferimento alla costruione del tipo di illecito, la differente tipizzazione,
che nel reato omissivo proprio, il tipo cioè i lfatto tipico è previst espressamente dal
legislatore, nel 593 è descritto ocmpiutamente la codnotta del soggetto. Il legislaotre ha
disegnato la condiotta omissiva.
L'omissione d’ufficio(art.328 c.p., secodno comma), il legisalotre tipizza che descrive,
immette nel fatto tipico la condotta omissiva, qusto non avviene nel reato omissivo
improprio, perché non è previsgo espressamwenta dal egisaltore, ma lo si costruisce
atraverso altre fattispeice presisstenti.
Il rrqato omissivo improprio si punsice a seguitoo di una elaborazione da parte del
legisaltore. La babysitter che omette il controlo, non si accorge cheil bambin osi sporge e il
bambino cade,, la babysitter dovrà rispondere di reato omicidio colposo, non è soltanto
puramente l’art.589: io non ho direttamente provato la morte del bambino, oltree chen
all’art589, dobbiam ofsre riferimento all’art.40 c.p. (clausola di equivalenza tra l’agore e il
non impedire). Il reato omissivo improprio perché ni uniamo l’art.589 all’art.40 secodno
comma, l ìa baby sitter sarà punita per non vaer impedito per sual colpa quello che lei era
tenuta a fsre, ovvero controllare il bambino.
La differenza tra reato omissivo proprio e improprio , sta sostanzialemnte nell differente
tecnica di tipizzazione , il reato omissivo proprio è descritto dirrettamente dal legisaltroe,
viceversa nel reato omissivo improprio è necessario per poter punire questa persona far
riferimento e unire diverse norme presistenti(omicidio colposo+art.40 secomdo comma).
Reato proprio, caratteristiche principali del reato proprio: fatto tipico, non c’è , ma parliamo
di un qualcosa di diverso, situazione tipica: cambia nel senso che la situazione tipica , si fa
rfierimento all’insieme di tutti i presupposti da cui scaturisce l’obbligo di agire.
Norma il 593 c.p.: qui il legisaltore descrive proprio una situazione fornendov una serie di
elementi, ,si parla di un fancoulo minore degli anni 10, se io trovo un abambino più piccol
odi dieci anni, soltanto a wul punto scatta per me l’obbligo di dare immediato avviso per un
bambino minore di dieci anni. Il 593 dà una descrizione più che di un fatto speicifico, di una
situaizone, si parla di situaizone tipica quando ci si riferisce a rutto l’insieme dei presupposto
presenti in quale il soggetto deve agire, e anche in questo caso la situaizone tipica viene
disegnataa attraverso la descrizione degli elementi descrittivi o normativi(nella maggiro
parte dei casi), stante la situaizone tipica, qual è la codnotta omissiva, normalmente viene
defintia omissione, mancato compimento dell’qazione richeista in presenza di una
situazione che è conforme alla situaizone tipica. In cosa consiste a codnotta pmissiva,
comsistr nell ftto che nonostante io veda che c’è un bambino di 7 a nni che è solo in strada,
la condotta omissiva, nonsotanrte mi sia reso conto di quetsa situazione tipica, comntinuo
ad andare avanti,disinteressandomi di qusto bambino(mancato ocmpimeno dell’azione
richiesta dall’art.593 c.p.). per poter parlare di condotta pmissiva, ci deve essere la
possibiltià di agire, possivbilità materiale, io devo essere in grado di compiere quello che mi
si chiee, dev avee un telefonino, così cpme se ci sono èiù soggetti obbligatio, basta che ne
agisca uno
Immaginiamo che ci accorgiamo di questa situaizone in tre persone che stano passando usl
maricpaiede, è sufficienre che una di queste peesone avvisi l’autorità , non è’è necessari
oche ciascuno delle persone. Serve da una parte la possibilità materiale di agire, ma se ci
osn o più soggetti obbligat, è necessario agisca una persona soltanto. Soprattutto attenzione
che in alcune situaizoni è difficile individuare, in alcun icasi se ci si trov i di frnte ad un frrato
di aizone o di omissione.
In diritto penale, omettere significa non fare qualche cosa di determinato, è importante
staivlire se ci si trovi di fronte ad un reato omissivo piuttosgto che un reato colposo. Alcune
volte possono essere scambiate acune condotte colpose come di tipo omissivo, in qualsiasi
condotta colposa c’è sempre inseirto un quslcoda, elemento di omissione, quando parliamo
del reato omissivo, ci deve essere per froza un qualcosa che ci indica a afare, la violazioend
ell’obbligo di fare.
Reato omissivo improprio:
Condotta omissiva : mancata denuncia , in presenza della situazione tipica.
L'antigiurisidi ità lo socpo di ocnvalideraere l’illecita conformità al tipico, ci posson oessere
cause di giusitficazione dell’ambito del rearo omissivo proprio(es. Stato di necessità: un
sogetto omette, perché l’aizone sua potrebbe mttere a repentslgio la sua situazione. Io vedo
una persona sul marciapiede, io vedo che quetsa persona affetta da una malatia contsgiosa,
ometto di avvicinarmi perché vogli odalvare me stesso dal possivipe contagio, acatterebbe
l’ipotesi dell ostato di necessità. Sul punto dell’amntiugiricirà noon c’è nulla di particolare
ruspetto agli altri.
Nel reato omissivo proprio non c’è una condotta positiva, non c’è evento, condotta
completamente normativa, omesso versamento dell’Iva, quando c’è l’eleemto volitivo?
Quando c’è la cosnapevolezza della possibiltià di agire.
Io dovrei pagare l’IVA entro il16 dicemrbee,so che c’è questo termine e volontarieìamente e
consapevolmente ometto questo mio comportamento.
Reato omissivo improprio: la più controversa. Abbiamo già detto , il liberalismo tipico
dell’800 non prevedeva obblighi di agire, queste persone cominciano a perdere rilevanza
con la fine dell’800, arriviamo al reato omissivo improprio, l’evento è quello si una
fattispecie commissiva(l’evento). Nella norma che punsie l’omicidio, il verbp che viene
utilizzato dall’art.575, i verbo “cagionare” implica un influsso causale di tipo reale,
determiant da una codnotta di tipo positivo, ua pedosna che una condotts di tipo positivo
ammazza un’altra persona(ci viene in mente questo!), a volte dobbiam orilvare che il non
impedire sia dal putno di vista del disvalore uguale al causare , verrebbe sempre vilato il
diveiro di cagionare l’evento, il non cagionare attraverso una codnotta di tipo omissiva, se
fosse vero questo la cosneguenza sdarebbe che le fattispecie omissive impfroprie
costituirebbero una manifestaizone della fatispecie commissiva, non possiam odire che
l’art.575 punische chiunur cagionali la morte di un uomo(sia cn una condotta attiva o
omissiva), no è così perhè questa nuova fattsiepcie(reato omissivo improprio) scaturisce
dall’unione, ombinato dispsoto dell’art.40 secodno comma del codice penale con una norma
di parte speciale e ha carattere autonomo, norma diversa. Immaginiamo il direttoew di un
crcere, c’è una persona detenuta che ha manifestato istinti suicidari, io lo so, n on prendo
delle cautele particolari e questo detenuto nel momento in cui esce dalla cella, scavalca la
ringhiera e si getta di sotto, il detenuto si uccide.
Possiamo contestare al dirttore del carere di aver provocato la morte di quel detenuto
attraverso un’omissione? Si posso contestagli quesgto perché c’è una norma di comando,
norma del rego,amrno di esecuzine in materia penitenziaria che impine laddove ci sia un
detenuto cin ispriazione , impone di prendere tutta una seriedi cautele se il mancafo
impedimento dell’evento è una condotta omissiv, comando al direttore del carcere,, se hai
un detenut vh ha manifestso idee deve comprotarti in un determianto modo, devi prendere
direttore una serie di cauitele, se c’è bisogno di questo ocmando , cosa dobbiamo dire,
dobbiam odire che il reato omissivo improprio è una norma diversa. Proprio perché il coiece
penale italiano , non costruisce delle forme direttamentr di resto omissivo improprio, come
fa per l’omissione propria(aso di omissione di soccorso), in altri situaizoni la norma presa in
prestito è il secodno comma dell’art. 40, ecco che i lreato omissivo improprio è un reqato
costruit dall’interprete in base all’inesto che è la clausoa di equivalwnza sulla norma di parte
speciale, da quesgto innesto nadce una diversa ipotesi di reato che ha carattere autonomo,
perhcè è imperniata su una noea di comando. Vo ho fatto questo disacorso èer caecare di
mtteren in evidenza la differenza che c’è tra un normale reato piunitivp e anche la
situazione del rrato omissivo improprio.
Nel reato omissivo improprio, la norma è costruita dall’interprete ,non troviamo nel codice
penale reati omissivi improprio, ma nascono dall’attività dell’interprete che innesta l’art.40
con una norms di parte speciale. Questa è la distinzione.
C'è più di un problema, in una situaione del geenre è rispettato il pricniio di legakià e di
sufficiente determinatezza? Nel reato omsidivo impropri oqueste norme sono rralizzata dal
goudice, pensiamo all’amziano ricoverato im ua casa di ripsoo il quale aziano muore perché
girandosi nel letto, l’amnziano ha perso i suoi riferimeno, girandosi cade , sbatte la resta e
muore. Ma perché il primario non ha messo le sbarre al letto?anche in questo caso la
cotnestazione che viene fatta al respoinsabile di quel rappoto, tu hai violato un obbligo,
quello che mi impine di prendere determiante cautele, anche in questo caso , ol medico
viene imutato ai sensi dell’art.40 secodno comma e del 589(omicidio colposo), per quel
medico, dov’è l’obbligo giuridico di imepdire? In tutta una sier edi norm che disicplianno una
serie di situaizoni, tutelare l'incolumità dei pazienti, primo obbligo, se uno si ricovera, devi
tutelare la sua incolumità , in tutti i modi possibili. Questo è un problema di fatto irrisolto del
reato omissivo improprio, problema del rispetto dei principi di tassatività, di legalità da
parte del reato omissivo improprio non c’è una risposta, percè il principio di
legalità(principio di garanzia), tutto quello che p vietsto deve essere chiaramente espresso,
allora un conto è trovare nel codice la descrizione specifica del reato di omissione di
soccorso, nei casi di reti omissivi improprio, se io leggo l’art.589, cagionare significa causare,
provocare con una condotta attiva, si se io unisco, l’obiezione in questo modo non viene
rispettato il principio di tassatività, problema che sussiste che di fatto non è stato risolto, i
reati omissivi improprio sono una presenza costante nella pratica quotidiana, costante nella
nostra attività giudiziaria di tutti i giorni.
Esercitazioe
Dolo eventusle e colpa coscientre.
Il dolo e la colpa sono delle forme di manifestazione della colepvolezza e nello stesso tempo
sono l’oggetto del giudizio colpevolezza(quando i lgiudice in un tribunale deve pronunciae
una sentenza di condanna o di assoluzione, questo giidce lo farà ceecndo prima di tutto di
ricostruire i lfatto e ricosruito cercjerà di attribuire il corretto elemento oggettivo ritenuto
autore. Dolo e colpa sono sia elementi dellam colepvoleza, sia eleemnti del rearo che il
giudice deve accertare.
Di andare a capire se c’è un fatto che ci dà fastidio.
Il diritto penale è un fatto, nello specifico c’è un fatto umano e questo fatto deve essere
valutato da un gidice per capire se è meno un reato, se non sarà un reato. Il diritto si chiama
penale, parte del diritto pubblico che disciplina la pena o meglio ancora l’esercizio del
potere pnitivo da parte dello stato, dovremmo capire anche l’elemento soggettivo, (per
quale motivo si sentono tutti i giorni), acccertato il fatto dobbiamo capire l’elemento
psicologico, qual è l’animus con i quali questi due personaggi si sentono.
Il diritto penale è un diritto del fatto, serve consocere il fatto per attribuirgli la retta
qualificaizone giuridica e decidere se assolvere o condannare la peeosna che quel fatto ha
commesso. Tenete fisso il concetto e le parole verranno.
Il reato ha una sua struttura, a livello teorico si contrappjngono due teorie triaprtita e
quadripartita
Tripartita: gli elementi sono i lfatto tipico, l’antigiuridiità, la colpevolezza(dolo, colpa,
preterintenzione)
Quadripartita: aggungon oa queti pirmi tre elementi anche la punibiità come elemento
autonomo.
A questo punto il igudice deve seguire lo stesso identico percorso scandito dalla teoria
tripartita, dovrà verificare il fatto tipico ,la colpwvolwzza di quel soggetto. Le sentenze dei
iudici si concljdono con una dichiarazione di colpevolezza o di innocenza. Se il soggetto non
l’ha commesso, se non costituisce reato, il fatto tipico, il reato non sussiste. il giudice deve
procedere prima deve verificare se c’è i lfatto e se questo è tipico(corrispomdemte al tipo
legale, lo troviamo nelle norme incriminatrici di parte speciale), i singoli devon oessere
sussimibili, se il fatto non c’è il mio processo è finito, per questo poi i lgiidie assolve. Fatto
c’è ma non è contrario a norme dell’ordinamento. Cause di esclusione di antigiuridicità,
quele condizini mon si deve verificare perché il reato sia, es. Legittima difesa.
Esempio: una ragazza è un agente dei carabinieri. Una sera mentre esce dalla caserma viee
aggredita da un gruppo di tre persone che intende abusarne, nel mkmento in cui sta per
soccombere e colpisce jno degli aggressori, questa ragazza risponderebbe di lesioni
gravissime? Mancherebbe l’antiugiuridicità se si immedesimasse, mi sono difesa e la
legittima difesa è una clausola esclusione di giustifità.
Questo fatto non deve essere ntiguriidcio, tipico (per stato di necesità,adempimento di un
dovere, legirttima difesa).
La formula assolutoria tiene in considerazione i fatti concreti reali
Non costituisce reato perché magari manca l’antiugiridictà o a mancare è l’eleemento
psicolgoigico del reato(manca il dolp, la colpa o laa preterintenezione). Quando tutti e tre gli
elementi costitutivi del reato osno presenti, dovrà valutare la punibilità e quindi anche la
misura della pena. Il giudizio di colpebolezza serve a adare una misura alla colpevolezza(il
giudice deve valiutare se siamo responsabili o meno di quel reato= responsabilità
Cosa deve guardare alla fine di tutto il giudice, art.133 c.p. il giudice deve tener conto della
gravità del fatto, toenando all’esempio di prima , la gravità, questa gravità più è grave i
lreato ,più sarà grave la pena. Con questa logica il giudice si appresta a vericicare il fatto,
dovrà vedere questi elementi.
Modalità dell’azione: il giudiceparte dal fatto , inizaimo a vedere il comportamento di
quell’uomo o donna.
Gravità del dannp: fatti dvento
Pericolo cagionto: siamo di fronte ad un reato di pericolo
Intensità del dolo: basato sulla volontà, l’elemetno cstatterizzante è la volizoe che va
insieme alla rappresentazione, non posso volere nulla se prima non consoco . Più intesna è
la volontà , più è grave il dolo, ecco perché l’art.133 ci dice intensità del dolo.
Grado della colpa perché la colpa si base su una negligenza, imprudenza o imperizia, più è
lontano il nsotro ocmportamento da quelolo che acremmo dovuto tenre, più è elevsato ik
grado della nostra colpa.
Quanto iù mi distanzio dalla regola caurtelra, tanto maggiore è la mia colpa.
Questo artivolo 133: prova di asserzione del fatto- il guice devev valtare non soltanto il fatto,
proesso penale se òunire quell’uomo e se si in che misura.
Tolta l’antiguridicità , l’analisi giuridica parte dal fatto e noi troviamo tre elementi
All'interno del fatto tipico troviamo la condotta di una persona, questa condotta può essere
attiva o omissiva; eentp (=risultato della conddotta, dal latin ex veno) , per dire che
quell’eventp il nesso di causalità, nesso per l’appunto è il legame logico , giuridoc , che
collega la condottaall’evento che ne è il risultato. Accertare i lfatto, individuare l’autore,
individuare l’evento e accertare il nesso causale.
Caso Vanni, s livell otecnico giuridico è interessante per la sua complessità. Casp che sotto il
profil otecnicop si presta a delle esercitazioni per capire i nche miosura tutto quello che
sembra diritto ast
Colepvolezza , art,42 e 85
Prima c’è la parte natruralistica e poi cè la causa, poi vengoo le concoause, e poi all’uomo
che l’ha commesso. Coscienza e volontà di quella singola aizone che noi stiamo
investigando.
Art.85: precondizoe dell’imputabilità, l’imputabilità è il pilastro della colpevolexza, se la
colpevolezza è u richiam odi rimproverop, se il soggetto è incapace di ntenedere e di volere
che lo richiamo a fare, non lo posso piunire.
Per gli incapaci è prvisto il manicomio crimiuìnale. Per essere colepvoloi bisogna essere
imputabioi, per essere imputabili bisogna essere capaci di intendere e di volere. L'art.42 ci
dice che questa capaciotà deve essere nella funzione che andiamo ad analizzare.
Analisi dell’elemento soggettivo: accertato il fato e l’antiugiricivtà il rato non si può dire
accertato perché manca il dolo e la colpa chd vanno provati come qualsiasi altro eleemnto
del fatto.
Art.42: a condotta umana attiva (facere, fare con le prioprie mani), omissiva(non facere),
tutte e due queste modslsità possono produrre uno syesso risultato. Una madre che uccide
il figlio. (forma di omicidio , norma che punisce una condotta omicidiaria del feto poco prima
del arto commessa da una donna , art,578 (condotta attiva o omissiva porta allo stesso
risultato), ma se dinostrassimo che quesa donna, s differea tra l’85(capscità del mkmento
generale di ntedere e di volere), il 42 parla di azione.
Soggetto deve avere capacità di intendere e di volere anche nrl momento del fatto.
L'ultima parte dell’art.42: introduce la responsabilità oggetti
L'eleemnto soggettoivo è dolo ,colpa, o preterintenxuone, dolo può non essere scritto,
mentee colap e preterintenzione si.
La legge indica i casi , a presicdnere dal dolo o dalla colpa
La respinsaiblità oggettiva è tedenzalmente incostituzionale, si cerca sempre di correggere,
ma conrario al principio della respisjabilità pemale.
Il diritto non si interroga sull’elemento soggettivo, il che oggi è incostituzinale.
Art.43 contiene le definizioni dell’elemento soggettivo: dolo, colpa e preterntezione, come
se ciavessere un soprannome
Dolo/detto
Il fatto che gli abbia voluto dare il soprannome , non si limita adefinirci, ma si premua a dari
degli indizi in più , le tre forme sono basate sulla gradazione operata però sull’intenzione e
sulla volontà. Il dolo è secondo l’intenzione, voglio auella codnotta perché voglio produrre
quell’evento secondo la mia intenzione. La preterintenzione è oltre l’intenzione.
Omicidio preterintenzionale_ : wuanfp con atti dirretti produco un eento la morte di un
soggetto , caso: rissa , di base ci sono lesion iripercosse, il risultato è andato oltre
l’intenzione, ecco la preterintenzione si frealizza una finzione giruidca, la pena è intermdia
tra la pena prevts per la fattispecie colposa e quella prevista per l’omicidio
Aborto preterintenzionale:
Uqndo nou accertiamo il nesso caisale, va verifcizto sil piano meccanico causa-effetto senza
nesusna contsaminazioe con l’eleemento soggettivo, non ci interessa cosa pensava l’autore,
accertato questo passo all’elemento soggettivo, anche l’elemento soggettivo va provato, ma
mentr wla causalità sta fuori , io faccio un autoposia, per veriicare l’eleemnto soggettivo
drevo cercare di capire cosa c’era nella mente di wuella perosna, indici eteri ce mi
consentono di vericica che cos’è uqella donna o uimo ha voluto effettivsamente
Art.43 contiene tutte e tre le definizioni. Nel dolo io ho voluto la condotta e il risultaot ,nella
colpa , io la condotta colposa l’ho voluta(la condotta è sempre voluta), non è voluto il
risultato. L'art.43 ci dice qualcosa in più.
Dolo= rappresentaizone della volontà
Evento= realizzazione del fatto tipico.
Nel dolo il protagonista è sempre l’evento, lo trpviamo tre volte nell’art.43. Quell ‘ijiso
anche se preveduto, iciso che ci pone in esswrenla colpa con previsoone, detta anche colpa
cosciente.
Rappresentaizone evolontà sto nel dolo
Rappresentaizoneche va olte la mia voltntà preterintenzine: evento più grave si quello
voluto
Colpa: non c’è la volinta, ma ci può essere la rappresnetazione , roco scerive”anxhe
Il dolo eventuale non eiste nel dodice penale neanche oggi. Forma del dolo di creazione
giurisprudenziale, rocco non ce l’ha voluto mettere. Roco toglie kl odlo eventuale perché
non aveva bisogno perchè rocco usa la responsabilità oggettiva, quando abbiam oresponsai
blità oggettiba non cin terssa accertare , il dolo eventuale , ti punisco anche se quella
condotta non l’hai voliuta-
Respisnabilità oggrttiva. Lo stsato ti punisce a prescndere , ti punisco oslo per il ftto ti
punisco, non mi interessa l’elemento soggetti o
Dolo eventuale: fora del dolo che so pone a cavaloo gtra il dolo vero e proprio e la colpa per
previsione. Quando l’elemento soggettivo è dolo nella for a eventuale e quando è colpa
aggrvata dalla pfrevisone dell’evento o colpa del consocente.
Art.61: nel codcie nostro in vigore, il fatto che tu hai previsto un eventop non volenolo, ma ti
oclloca in una colpa aggravata. Utilizzare il dolo eventualem la magistrstura contonua ad
usarlo perché oer utilizzare un termine tencico il dolo eventiuale è uno strmento che
consente di imputare a titolo di dolo delle codnotte che altrimenti sarebbero colpoose. Ci
consente di spostare un fatto dalla colpa al dolo.
Questa donna o uomo che ha nascosto la malattia rispinde dell’omicidio con odlo eventuale
o con colpa
Avere jno strimento che si chioama dolo eventuale che ci consente di passare dal dolo alla
colpa, strumenti più forti che potremo utilizzare se contestassimo una fattuspecie colposa,
In tutti i casi cintroversi c’è un altelenanza tra dolo evntuslr e colpa cosicente.
Caso vannini: siamo partiti da dolo eventuale, riallinea tutte le contestaizoni e qualfiica tutti
come dolo eventuale e quindi che inzialmente la famiglia del signor ciottoli era imlputata pr
vonrso di omicidio colposo, riwualificata con la pena con dolo eventualr. Dpodtardi slaòa
cplpa cosicente al dolo eventuale è un ostrimento di politicsa cirminale utilizzato per
riewioòoibrre ei csdi concreti, la gracità del reato sembra talmente grande da non essere
sufficientemennte punita-

La probabilità, la possibilità , l’accettazione del rischio, unp delle dottrine più accreditstr, del
rischo odell’eventop non voluto è la teoria del disprezzo. a quese varie teoria , oc la
sentrenza tissen, aldilà dei concetti tirasse verso un precedente vincolante, criteri fattuali da
cui si può ricavare il dolo eventuale.
14/12
Reato omissivo improprio: fattispecie di creaizone , art40 del secondo ocmma.
Il prooblema che l’evento di qualsaisi è l’evento di una fattispecie commissiva, il reato
previsto dall’art.575 utilizza il verbo cagionare, fa venire in mente un proceso causale reale,
wffettivo, determianto da una condotta di tipo positivo, emerge il problema del reato
omissivo improprio, il non impedire per quanto eiguarda il disvalore, ci sono certe codnotte
che quanto al disvalore sono uguali al cagionare, verrebbe sempre vioato il divieto di
cagionare levento, i specifica in non cagionare attraverso unìomissione, se questo discorso
fosse corretto, cagionare implica un qualcosa di positivo, ma è la stwssa cosa quando si parla
di cagionare che dite a volta si cagiona con un’omissione. Se fosse vero questo tutte le
fattispecie pmissive impofroprie, semplice forma di manigestazione di una fattispecioe
commissiva, se fosse vero potremo dire che il verbo agionare significa ditrettamente che
cagonare con un’omissione.
Perché bel momento in cui no veniamo a consocenza con una fattisopecie nuova, la
fattispecie niova che nasce dall’uonione dell’art40 secondo, questa nuova fattispecie ha un
carattere suo asutonomo perché questa nuova norma è fondata su una norma di comando,
se il mancato impedimento di un vento è una codnotta omissiva, la norma esprrime un
comando e quindi è autonoma. Questo crea un problma co alcuni principi fondamentali il
principio di legalità e tassatività, tutti i reati omissivi improprio sono quasi sempre costriti
dal giudice, e ilgiudice che di fronte ad un certo fatto costuisce una fattispoecie in forma
omissiva impropria. Pensiamo ad uno dei casi citati ieri, il caso della babysitter che non sta
attenta da vicini al bambino che cade e muore, immaginiamo uno di noi nei panni di
pubblico ministero, vneiamo chiamati nel nosteo ufficio e la polizia ci dice che è successo
questo, siamo noi che cerchiamo di formulare un’imputazione, la baby sitter non ha lanciato
il bambino con un’azione diretta, la babysitter era distratta, pensiamo ad un’ipitesi
colposa(art.589 c.p.), la babysitter era compeltamente inerte, ecco che utilizziamo la
cbhiave dell’art.40 secondo comma,la formulazione dell’imputaizone nei confronti della
baby sitter è perfetta.
Il giudice ha formulato questa imoutaizone unendo queste due norme di diritto prnsler,
questa csotruzione rispetta il principio di legalità, la oersona che avrebbe dovuto rispettare
non sapeva di questa nuova norma creata dal risultato di aqueste due niove norme. In
prospettiva come idea in un nuovo moderno codicde penale questi reati omissivi impropri
dovrebbero avere una loro previsione espressa.
Nel reato omissivo improprio è scolto dall’art.40 secondo comma, perché attravedsp wuesto
secondo comms, biene estesa la punibilità , cioè l’art.40 seondo comma rappresenta una
tecninca , un meccanismo che è in grado di estendere la punibilità riispetto ad un reato
costruito in forma commssiva, l’art.40 lo rende applicabile anche quando siamo di fronte ad
un’omissione.
Questa estensione, è sempre e comunqeu automatica, vale sempre? Di fronte a qualsiasi
norma del codice penale costruita in forma commissiva, qualunque norma possoiamp
gtrasdformarla in reato omissivo improprio?il rischio sarebbe queello di smpliare troppo il
catalogo dei reati, non sempre da luogo ad un reato commissivo ad uno omissivo
imporoprio, on si può in tutti quei casi ,artt.659 c.p. , già il legislatore prevede un’omissione
in alternativa all’azione. Io ti posso denunciare sia se fai un utilizzo del clacon in maniera
molesta in un centro abitato, ma anche se tu non fai star zitto wuel maledetto cane che ogni
mattina strepita dandomi fastidio. Nei confronti del 659, questa norms non si può
trasformare in reato omissivo improprio, pensiamo ai c.d. deititi di mano propria, sono reati
in cui necessariamente il soggetto attivo debe porre in essere una condotta personalmente,
proprio per via della sua qualifica.
Incesto, art.564: il reao di incesto può essere soltano da un’ascendente o discendente, non è
concepibile questa figura di reato ocmpierla attraverso un non impedire. Così come per es,
per tutti quei reati dove le fattispeice sono costruita in forma necessariamnte positiva.
Reato di rapina(art.628 cc.p.): descrive una condotta positiva, propriop eprchè descrive una
condotta positiva possiamo trasformarla in reato omissivo improprio? Impossibile ,
immaginare una rapina attraverso l’omissione, no concepibie.
Art.0 secondo comma del codice si può applicare a quael no, dove è inserito l’art40, l’art.40
è inserito in una nor a che disicplian il rapporto di causalità: se inserita nell’ambito del
rapporto di causalità, possiamo parlare del rapporto di causalità soltanto nei confronti i reati
con evento naturalistico si può parlare di causalità. A quali reati si può paplicare’ aquei reati
di evento causalmente orientati, e che concentrano il disvalore soltanto nell’evento. Quali
sono questi reati causalmente orientari, che cocnenteano il vslore negativo nell’evento?
Chiaramente i delitti contro la vita, causalmente orientati oppure i delitti contro l’incolumità
pubblica, secondo per quel fatto verificatosi in sicili, esplosione caratterizzata da una
bomaba di gas che esplodendo ha provoato morti, chi ne dovrà rispondere? Delitto contro
l’incolumità pubblica, probabimente lì potremo parlare di un fatto per es, non tantp di un
incendio, ma di una strahe che si è verificata come? In che mdoo? Qualcuno ha fatto
volontariamente esplodere. Chiunque art.449 c.p. secondo il magistratoo che indagherà du
questo fatto, contesterà l’art.449 come? Con la clausola art.40 secondo comma, chi era
tenuta a verificare, mantenere la funzionalità delle condotture del gas, non ha controllato,
sarebbe stato tenuto , tu avresti avuto l’obbligo che non ci ofssero perdire, a seguitp della
violazione dell’obbligo è sucesso. Qesta trasformazione da reato d’azione a omissivo
improprio attravwrso il meccanismp dell’art.40, soltsanto ai rrati contro la vita e contro
l’incolumità pubblica. A questi reati si fa affidamento.
Indubbiamente questo pone tuttsa una serie di problemi, pensiamo ai problemi in materia
di concorso di persone, l’omissione può anche provocare una situaizone di concorfos. Gtre
persone si mettono d’accordo per commettere il furto in un museo, si vuole rubafe un’opera
d’arte, il custode del museo, complice dei ldri, in quella notte non attivs l’allarme, omette lui
custode del museo che ha obbligo per contratto dopo la chiusura del museo di isneririre
l’allarme, lui omette, i ladri possono così rubare quel quadto o opers d’arte, classico cado di
concorso di reato(art.110 c.p.). i tre ladfri rispondono di concorso in furto, nei confronti del
custode, l’evento da impedire ai sensi dell’aet.0 secondo comma, (si applica soltanto ai reati
causali puri), qui nell’esempio9 che c’è fatto siamo in presenza di un fruto, questa è una tra
le varie difficoltà che si incotnrano utilizzando questo meccanismo del secodn ocomma
dell’art.40, in questo caso per evento da impedire ai se si dell’art.40 - , il custode quae
evento avrebbe dovuto impedire? Il furto per cui si erano accordati i suoi complici, fcciamo
riferimento ad un criterio rigorso, quando facciamo riferimento ad un concros di persone,
questo art,40 lo applichiamo con una certa generosità, questo i dovrebbe indicare che ciò
rappresenta un ulteriore elemento del che in una futura riforma del codice penale, questa
situaizone del reato omissivo impropria venga erspressamente prevista e disicplinara, reato
omissivo improprio bbiamo una fattispecie oggettiva, si chiama situaizone tipica, anche nel
reato omissivo improprio la situazione tipica formata da una serie di elementi che danno
vitaa ad una situaizone di pericolo, obblgo di attivarsi di u n soggetto , soggetto garante. La
babysitter ricopree un ruolo di garante nei confrotni della sicurezza el bambin, questo
obbligo di attivarsi consiste, lo si può definrie soltanto in base al fatto, risalta l’estrema
incertezza che avvolge tutto il reato omissivo improprio. L’obbligo di ativarsi della
bvabysiterr, tutti questi aspetti sono profili sfumati che creano qualche problema con
riferimento all’intera figura del reato omissivo improprio, parlando di fatto tipico,
prendiamo un ulteriore aspetto altrettanto problematico del rappoto di causalitò, quello
disicplianto dall’art.40, peraltro i lsecondo cmma + inseirto in una nor che ha per oggetto i
lrapporto di causalità. Se l’eventp non è conseguenza della sua omissine, l’omissione non ha
efficacia causale, qusta si chiama logica, l’azione ha un’efficacia causale, se io prendo questo
telecomando e lo lancio a terra, questo è una mia condotta positiva, da questa codnotts
probsbilemt e il telecomando va in pezzi. Un omission ha un’efficacia causale?non ha
nessuna efficacia causale.
La causalità è un cocnetto diverso nel primo e seocndo comma perché nel rimo comma si
deve stabilrie l’esistenza di un collegamento tra due realtà esistenti, io prendo il
telecomando e lo lancio con violenza sul pavimento. Stabiliamo il rapporto di causalità?
Confrontare due realtà cocnrete il lancio del teleocmando a terra e poi la rottura del
telecomando, due situaizoni che possiam otoccare con mano. Il rapporto di uslaità p tra due
realtà concrete.
Rapporto di causalità tra una condotta omissiva e l’evento. Nel reato omissivo bisogna
verificare in che modo il ocmoimento dlell’azione emessa avrebbe evitato l’evento
consideratosi. Il direttore del carcere imputato di non aver impedito il suicidio di un
detenuto che aveva già ,manifestato in precedenza aspiraqizoni suicide. Come facciamo a
dire che il direttore del carceree è respinsabilie di quella morte? La causalità in un caso di
quete genere è ipotwtica, in casi di questo genere il giducie deve supporre mentalmente
quell’azione omessa come realizzatasi in cocnreto e poi si deve cheidere se l’evento sarebbe
venuto meno. Io sono il giduice che si chiede,, ma se il direttore di aul carcere avesse
rispettato le regple e avesse fatto controlllare a vista quel detenuto, avsse tenuto i
ldetenuto in locali a piano terra se lo avesse controllato e sottpostoa il suicidio si sarebbe
verificato, la condizione è tutta un’ipotesi, probkemi concreti , reali, come avrebbe potuto
risolvere il problema il guidcie? In base ad un giudizio personale? Friportando tutto il fstto
sotto le leggi scientifiche, criterio della sussunzione.
Immaginiamo un medico di pronto soccorso si presenta un ragazzo che dice: giocando a
pallone mi sono ferito erchè ho urtato cn la mia gamba su un palo arruginitoo che stava ai
botdi del campo, nel corso di un’azione, il emdico del propnto soccorso, mnedica la ferita, e
poi fa andar via questo ragazzo. Dopo dieci giorni questo ragazzo contrae i ltetano e mioe a
seguito di infesione antitetanica. Siamo di fronte ad un caso di omicidio colposo attraverso
una codntota di tipo omissivo, uìqual è il meccaismo per stabilire se c’è o no un nesso di
causalità, cosa avrebbe dobuto fare il meico? L'iniezione antitetantica se il medico in quel
contesto avesse atto l’inieizione, il ragazzo avrebbe contattp i ltetano e sarebe moto’
igudizio ipotetico. Trattandosi di giudizio ipiotetico, il grado di certezza è inferiore, perché ul
giudizio ipotetico non è un giudizio rigoroso, deve essere fata un’applicazione prduente di
questa tecninca,c’è un caso, che fece scalpore perché in questa situazione morì una
bambina di pochi anni, il fatto verificatosi a cagliari, questa bambia affetta da talassemia
omozigote(patalogia che fine a qualche decennio fa avrebbe portato alla morte,ttute le
persone adfetta da anemia mediterannea, hanno un’ottima aspettativa di vita, devono
lavarsi il sangue. Padre e madre di questa bambini sono seguaci del testimone di geova, tra i
canon hamno qiellp di rifutare le tradufsioni, pratica jon consentita dalla loro religione. Il
probkea è che il medico propone ua trasfusine, i genitori rifiutano, la bambina muore,
entrambi i genitori vengono inriminati per il reato di omicidio volontartio arttraverso
un’omissione. La corte d’assisi arrivò alla condanna di questu due genitori. Omicidio doloso ,
pur sapendo che il non far sottoporre trua figlia avrebbe potuto determianre la morte, hai
accegtato il tischio, hai continuato a rifuutare a
Rapporto di causalità: questa bambina era comunque affetta danuna malattia, prima o poi
magari sarebbe morta, perché dobbiamo condannare i genutori? In questo caso tutto il
problem asta nella prognosi di vita che avrebbe avuto la bambina ove la terapia
trasfusionale fosse iniziata e proseguita, il guudice si è basato su dati e statistiche di tipo
scientidio ,se voi genitori aveste consentito alle trasfusini, la vira della bambina sarebbe
stata più lunga. se fosse stata effettuata la terapi, la bambina non sarebbe morta in wuel
momento a seguito di anemizzaziione del sangue.
La causalità ipotetica rtipica del reato omisdivo, ds un grado minore di certezza, ma questo
grado minore deve essere compensato, come si individuano questi obblighi iguridici di
attivarsi?. Lìart.40 secondo comma parla di obbligo giuridico, non c’è nessun aiuto da parte
dell’art.40,parla genericamente di obbliughi giuridicamente rilevanti, allora la giuri ha
sempre cercato di ancorarsi ad una giuridictà formale dell’obbligo di attivatsi, l’obbligo deve
discendere da alcune fonti formali, leggi , come ad es. Il ditto di famiglia, il cotnratto, da
dove discende l’obbligo ella babu sitter di stare attenta e di badare che il msbino che si
faccia male, discende dal contratto(ai sensi dell’art.1321 c.c., svaturiscono una serie di
obblighi, così ome dalla legge posson oscaturire obblighi), padre e madre son oresponsaiblit
perché ci son ogli attt. 143-144-147 c.c. doveri nei condornti della prole questo fare
riferimento al contratto, alla legge, tutto questo non è sufficiente per spigar ema perch il
diritto penale parifica l’omissione all’azione. C'è il contratt, la babysitter ha un cotntratto, l
dititto penale subordina la sua attività agli altri rami dell’ordinamento? La strada per cpaire il
reato omissivo improprio è una strada diversa, bisogna esaminare se le fonti si possono
ritrovare nel diritto penale, che dide il diritto penale? Chiediamoci qul è l’esigenza ei rreati
omissivi impropri , apprrestare a certi beni una tutela più energica e perché ? Perchè i
titolari non sono in frado di garantirla questa tutela. Ma il detenuto che stad entro il
cacercere e che abbia manifestato più voltr la volontà di suicidarsi può proteggersi da solo?
e quello ha manifestaro l’idea di uccidersi, come fa a proteggersi da solo. Il bambino può
proteggersi da solo, può tutelarsi da solo? Ovvio cje no, così come la eprosna che si reca al
pronto soccorso, che deve essere medicata, quell persona ha bisognop di qualcuno che la
tuteli. Ecco che da questi esempi nasce l’esigensza di un soggetto garante , alla base el
reqato omissivo improprio non c’è tanto un obbligo di attivarsi, ma c’è in realtà yna
posizione di fgaranzia nei confonyti di un bene giuridico. La soluzione la stismo ttrovando
all’ìinterno del dititotp neale, non p deputato alla tutela dei beni giuridici , si il diitttop enale
tutela dei beni furidici, certi beni giuridici possono ssre tutelati dal diritto penale anche
facendo riferito ad una condotta di tipo omissivo. Qual è la funzione di queso garante? La
funzione è che ol garante devw riequilibrare una posizone di inferirità di certi soggetti, il
fiscorso è che certi soggetti non sono in grsdo di tutelarsi dfa soli e da questa considerazione
nasce, scaturisce il cocnetto di posizone di garanzia. La posizioone di garanzia è un aspetto
fondamentale nel rreato omissivo improprio, perché la posizione di garanzia fa nascere degli
obblighi di garanzia che inombono soltanto su certi soggetti, obbligh idi garanzia che
incombno su certi soggetti. Non è tntp un dovere fine a se stesso, no, è perché ij certe
situaizni una persona che assume il ruolo di gaante, assm kl rolo perhcè deve proiteggere
deerminati beni rispetto ai quali i ltitolare di quei bewni non è cpace di tutelarsi, la posizione
di garanzia, il medico del pronto soccorso riveste una posizione di garanzia nei confroni del
pazinete, il paziente che viene trasportato al proento soccorso da una feirta, non è in grado
di tutelare la propria salute s meno vhe npnsia un mrdico, ecco il meidco che ricorpee una
posizione do garanzia e da questa posizione non da altro, nasocn otutta una serie di
obblighi, l’obbligo di curare in maniera corretta.
Esempi di posizione di garanzia se ne posson ofare tanti, mamma nei condrotni dei figli, il
papà abusasse costantemente di queste due bambine, le maestre si accorgono di qualcosa,
sollecitano i servizi saociali ad approfndire questa situazione fin quando viene furoi che il
papa abusava sistematicamente delle bambine, l’aspetto è che l’indagine, interrogatori,
avevano evidenziato, realtà terribile perchè è merso che la mamma era cosnapevole di
questi fatti, ma non solo, addirittura portava le bambine nel letto matrimoniale affinchè il
padre potesse consumare i suoi abusi. Poniamo di fronte a questo fatto terribile,
Respinsaiblità della mamma è una responsaiblità né più e nemmeno pari a wuella della
mamma, attraverso una condotta di tipo omissivo. Condannaga per violenza sessuale nei
confronti delle bambine attraverso un’omissione per aver violato l’obbligo di impedire la
vioenza da parte del padre. Sulle norme del codice civile, non c’è dubbio che la mamma
ricopriva una poisixone di gatanzia, i garanti sono padre e madre, ma nel momento in cui i
lpadee fa quello che fa, la madre avrebbe dovuto fare qualsiasi cosa per impedire l’evento,
non l’ha fatto consapevolmente. L'omissione da parte di un soggetto che ricopriva un
oblbligo speicale di garanzia , gli veniva dalla legge, ma non ètanto la legge il codice civile, è
proprio che la posizoe di garnzia deve essere vista per riequilibrare una situaizone rispttto
alla quale il titolare di un diritto non è in grado di tutelarlo da solo, quelle bambine eraqno in
grado di tutelare la propira sfera sessuale? No, proprio per questo èv necessario la presenza
di un soggetto garante. Ecco dove sta la base dell’omissione, npn impedire l’evento che si ha
l’obblifo giuridico di imepdirlo, equivale a caigoanrlo.
Quando parliamo della posizione di garanzia, parliamo di due possibili opzioni,
Posizione di protezione: proteggere cderti beni da alcuni pericli. E.s la mma nei cofnrotni dei
bambini
Posizione di controllo:neutralizzare certe fonti di pericolo, pensiamo all’amminsitratore del
condominio, in ciaducn condominio c’è una eprsona che provvede alla gestione del
condomino. Deve proteggere tutti i beni da determinte fonti di pericolo, l’amminsitreatore
si deve preoccupare se il cornicione del palazzo ocmincia ad essere ericolante,
l’amminsitratore ricopre una situaizone di protexione, sull’incolumità dei passanti. Ne
rispinderà alstrimetni di un’omissione, perché l’amminsitratore ricoprivas un ruolo di
garanzia, in particolare di controllo.
Le posizion idi garanzia si possono individuare in posiioni origianre o dercivatre3
Originarie: esistono da sempre, con il moemntno della anscita, da quando nasce il bambino,
un minuto dopo i genitori assumono il ruolo di garante, nasce qhesta posizioe di garanzia
nei cofnrotni cel bambini
Posiione derivata: da un cotnratto, caso della babysitter, caso del bagnino in una piscima,
andiamo in una piscina e veniamo assistiti da unabgnino, che ha stipulato un contrastto con
ititolari della psicina per tutelare l’incplumità della persona , posizio e di garanzia derivata
che nasce da un contratto che nasce nella maggior parte di casi, come si instaura la posizio e
di hafanzia, a parte quelle posuizoikn idi garanzia origianrie, quelle dei genitori si instaura
con la ancita del bambino, come prende corpo una posizone di garanzia? In un liogo d mare
si organizza una gara di nuoto, dove si parte dall’estramità di un golfo, e i nhotatori devono
arrivare all’altra esteemità quella zona di mare è molto pericolosa, esistono vortici, allora
una persona che abita in quel lugoo, consoce questi pericoli incarica un’altra persona con un
gommone dicendogli, se qualcuno dei partecipanti si trova in difficoltà, vai lì con il gommone
e li salvi. Questa è la situaizone. Immaginiamo che durante la garab di nuoto, quslcuno si
sente male o si trovi in difficoltà , sta affogando questa persona che era stata incarticata
privatmente non interviene. Problema: questa persoa ricopre o no una posizoone di
garanzia nei comfrotni del pvoeraccio che è affogato.
La posizioend i garanzia vale quado il titolare dle ben protetto a intervenire o vale in
qualsiasi situaizone? Un caso del genere potrebbe sostenesi che non ha rilievo che la
persona parteicpante alla gara di nuoto sapesse che c’er aquestab persona deputata ad
effetttuare oprrazioni di salvataggio non sembrerebbero esserci problemi. L'esistenza della
posizone d garabnzia è subotdinata all’assunzione in cocnrto di wqyeste funzioni di tutela.
ip prendo contatti con una baby sitteri, ho deciso di uscire a cena, jo chiesto alla babysutter
di esser a casa per le ore 20, la babysutter tarda, mia moglie ed io abbiamo appuntamento
con atre persone, usciamo , lasciando il bambin osolo a casa, tanto la babusitter arriverà, la
babysutter tarda, e nel frattempo il bimbo è sol ofa cadere dal balconw un oggetto pesante.
Problema di chi è la responsabilità penale? La persona sporge una denuncia per lesioni
colpose. Ne rispondono i genitori perché in questo caso non si è formalizzato il
trasferimento delle posizioni idi garanzia, la posizione di garanzia non vi ès stato il passaggio
delle consegne, io genitore sarò responsabile per tutto wuello che succede, la ricoprio
ancora io la posizione di garanzia, nei confronti della babysitter, violazione di tipo
contrattuale, ridurre il compenso che è stato pattuito, ma non posso contestare nulla dal
punto di vista penale. Ne risponderanno i genitori ex art.40 c.p.
14/12
Reato omissivo colposo e reato colposo
Posizione di protezione: tutela dai pericoli di qualsiasi fonte. Esempio: genitori nei ocnfronti
del figio.
Alternativa è la posizione d i controllo, solo dei pericoli che scaturiscano da determinate
fonti di pericilo, es, abbiamo l’amministraotre di condominio.
Le posizioni di garanzia si distinguono in originario e derivate(quelle che discendono dalla
sottoscrizione di un contratto, bagnino che viene assunto come assisste in una piscina ,
posizioone di controllo derivata. Da che cosa gli dervia? Da quel contratto di lavoro che ha
stipulato con il titolare della piscina.
Posizioni di controllo: affinché ci sia è necessario che il titolare del bene sia impossibilitato a
proteggerlo e che il garante abbia il potere di dominare quella fonte dic
pericolo(amministratore del condominio, i nostri genitori sono proprietari di un
appaertamento, e si diventa comproprietari anche delle parti comuni), tutti beni che
indubbiamenti di cui so9no comproprietari tutti i titolari degli appartamenti. Uno perché è
proprietario di un appartamento deve andare a preoccuparsi se il cornicione dell’ultimo
piano è pericolante, come contitolari siamo di fatto impossibilitati a proteggere l’incolumità
delle persone che passano sotto. In una situaizone di questo genere ecco il ruolo della
possiozne di controllo rivestito dall’amminsitraotre di condominio, con il contrstto ha il
dovere di dominare qualsiasi fonte di pericolo, tu amministraotre devi vedere se il
cornicione è ancora ben solido. Dominare fonte di pericolo= se vedo che ci sono pezzo che si
staccano , devo attivarmi per riparare il cornicione. La posizone di controllo è un aspetto
importante.
Esempio(2): padrone del cane feroce, in questo caso il padrone riveste la classica posizone di
controllo, il padrone del cane feroce diventa il garante perché è in grado di dominare quella
fonte di pericolo, attraverso tutti i mezzi possibili mettendo la museruola al cane quando lo
porta fuori. Come si fa a determianre la posizione del controllo? Per alcune di queste
posizioni la fonte è legale, stabilita dalla legge. Quali sono le posizioni di garanzia è in
particolare subspecie di posizojne di controllo che discendono dalla legge. Il datore di lavoro
è il garante della sicurezza dei suoi lavoratori. Io a casa mia sonoil garante dellla sicurezza,
sono io che debbo provvedere se ci sono determianre fonti di pericolo e dalle quali ho
l’obbligo di controllare e proteggere la persona che non sarebbe in grado di adempiere, la
tematica delle protezini di controlloo, solleva una serie di problemi. Esempio: rientrano nei
poteri di chi ricopre una posizione di controllo, snche quegli obblighi che impediscono l’agire
illecito di un terzo.
Esempi: immaginiamo il fatto dell’infermiere di un reparto di psichiatria che viene messo a
guardia di un malato psichiatrico violento( da solo non è in grado di indirizzare il proprio
comportamento). Problema: inferimere responsabile se questo malato psichiatrico sfugge al
controllo o magari l’iferimiere che si reca a predere un caffe e in pochi minuti il malato
psichiatrico viene preso da una crisi violenta e uccide un’altra persona. Il problema è’
possiamo individuare una responsabilità a carico di chi? Non il malato persona carente,
possiamo ritenere respinsabile dell’omicidio quell’infermire che si era assentato? In un caso
di questo genere la tendenza della giurisprudenza è in termini positivi. Tende ad individuare
in capo all’infermiere una posizione di controllo. L'infermiere aveva anche il compito di
tutelare e di frenare in un certo modo il malato da un’aggressività verso l’esterno.
Agente di polizia che viene messo a tutela di una persona , questo agente invede che
proteggere e fare la scorta a questa persona è d’accordo con i terroristi,in un caso del
genere tu sagente avevi l’obbligo di impedire la commissione di reati. Intanto il teato si è
consumato proprio perché tu sei rimasto volutamente inerte, in questo caso si può
configurare una responsabilità per omissione a titolo concorsuale, condotta omissiva in
violazione dei suoi doveri, tu sei concorrente in quel reato.
Presenza di profili di colpa nel reato omissivo, interessare di tutti quei reati che
apparentemente appaiono reati colposi per omissione, a volte è difficile individuare se ci si
trovi di fronte ad un reato d’azione o di omissione. Cosa significa omettere in diritto penale?
In diritto penale l’omissione ha una natura di tipo normativo, omettere significa non fare
qualcosa di determinato, doveroso, specificamente previsto questo significa omesso.
Nessuno aveva prescritto in termini positivi che noi ieri sera saremmo dovuti andare al
cinema.
Un imprenditore che fabbrica pennelli importa dalla Cina dei peli di capra infetti in Itali. I peli
vengono utilizzati per fabbrica di ieri. Le operaie maneggiando questi peli si infettano anche
loro e contraggono questa malattia che proviene da certi tipi di capre.
Esempio(2); un automobilista distratto investe un pedone sulle strisce pedonali problema ci
troviamo ad un reato di azione o di omissione. Potrebbe configurarsi un’omissione nel fatto
che l’automobilista non ha frenato? Spesso colpa e omissione tendono a confondersi. Il
problema non è secondario. Se noi consideriamo questi fatti di omissivo per la punibilità ci
sarebbe bisogno delle garanzie.
Nel primo esempio siamo di fronte ad un reato omissivo improprio perché l’imp0renditore
ricopre una posizione di garanzia, nei confronti dei suoi dipendenti, l’imprenditore non ha
sanificato quel prodotto importato dalla Cina e la sua posizione di garanzia in particolare la
sua posizione di controllo in quel caso avrebbe comportato che lui avrebbe dovuto prima di
tutto accertarsi della non pericolosità di questi peli e avrebbe dovuto prima di importarli
nella sua fabbrica, avrebbe dovuto sterilizzarli o sottoporli ad un trattamento di disinfezione.
A questo imprenditore è stato contestato il reato di lesione per omissione nei confronti dei
dipendenti.
Questo reato sarà un reato di lesioni attraverso un comportamento di tipo omissivo. Il caso
dell’automobilista è un reato commissivo, colposo commesse con azioni positive, certo il
soggetto ha agito in modo contrario alle regole del codice della strada. In qualsiasi condotta
colposa è sempre presente un momento di tipo omissivo ma in capo all’automobilista
incombe un dovere di obbedienza, si può contestare soltanto i fatto di aver compiuto
un’azione pericolosa, ma non ha alle spalle delle garanzie; sia il medico che il datore di
lavoro è diverso, sono tutti e due soggetti che rivestono il ruolo dei garanti. Nel reato
omissivo c’è una maggiore facilità di dimostrazione del nesso causale.
Requisito della colpevolezza nel reato omissivo, in particolare nel reato omissivo improprio:
bisogna trovare un collegamento tra il soggetto e l’evento. Il dolo nel reato omissivo
improprio, deve ricomprendere i presupposti di fatto della presunzoone di garanzia. La
posizione di garanzia è un elemento del fatto tipico, la babysitter debe riconsocere che il
bambino che è salito sul davanzale della finestra è proprio quel bambino affidato alle sue
cure, necessaria consapevolezza, diventa encessariamente parte del dolo anche la
conoscenza di un dolo extrapenale.
Casi di assunzione volontaria di una posizione di garanzia: si crea quando c’è una persona o
situazione dalla quale non si possono controllare i pericolo, la posizione di garanzia si può
anche assumere volontariamente. Un gruppo di amici è in settimana bianca e decidono di
andare a cenare, prende la , arriva al rifugio dove mangiano e bevono, c’è il momento di
scendere a valle dove c’è l’albergo, ovviamente gli impianti sono chiusi, sono le 10. C'è il
fidanzato dellagiglia del proprietario del roifugio che anche luio deve scendere a valle,
qwuesto ragazzo sentendo che c’èera questo geruppo di persone, si offre volontariamente
dicend: io sono uno sicatore bravo, fsccio spesso questo percorso, vi guido io. Si mettono gli
scii ai peidi e questo ragazzo parte per primo dicendo agli altri di seguirlo e anchen due
ragazze montano sullo slittino e cercano di seguire questo gruppo di sicatori. Succede che la
fila si allunga, si sfalda, il maestro che era in testa va avanti perde il contatto con gli altri e le
ragazze con lo slittino, prende una discesa laterale che porta ad una pista enra , prende
velocità, questa parte di pista non era illuminata, fa fuori pista e le due ragazze si schiantano
e muoiono sul colpo. Problema di responsabilità, condannato per omicidio colposo plurimo
il maestro di scii, si era offerto e offrendosi per andare a valle, aveva assunto
volontariamente una posizione di garanzia. Si era assunto il compito di tutelare la sicurezza
di quel gruppo di persone, lui avrebbe dovuto preoccuparsi che il gruppo rimanesse
compatto che anche le due ragazze rimanessero all’interno del gruppo , ha omesso questo
controllo, non rileva in questo caso che non vi fosse un controllo, assunzione volontaria
della posizione di garanzia. Reato omissivo proprio.
Responsabilità per colpa del medico: respinsaivlità medica presenta profli di omissione,
stragrande maggioranza delle resposnaibità mediche è una responsaiblità per aver omesso
una cura, un accertamento diagnostico, omesso una terapia e via dicendo, ciò che non toglie
che in capo al medico possa esistere una responsabilità dolosa , medico che effettua
volutamente un intervento chirurgico senza che vi fosse una necessita, ma pratica wuesto
intervento solo per far ottenere un rimborso da parte del servizio regionale, effettuafre un
evento su una persona che non ha bisogno=lesione. Aumenta il livello dei contributi erogato
dal servizio sanitario, la responsabilità del medico è una responsabilità per colpa, il campo
della colpa è notoriamente complesso, ma perché si parla di responsabilità per colpa? E
perché questa situazione così fluida e così oggetto di continui cambiamenti legislativi, esiste
una norma, art.590 sexies , introdotta per disciplinare la responsabilità colposa per morte in
ambito sanitario. Nuova sensibilità che si è venuta a creare con riferimto all’attività
sanitaria, prima di parlare del reato colposo, come oggi non potesse considerarsi un asetto
secondario del diritto penale, la sensiblità di noi cittadini è mutata, nei confronti di un rrato
semi colposo non si è disposti più a tollerare questa situazione, la stessa affermaizone vale
alla responsaiblità del medico, prima l’errore del sanitario o l’esito infausto, nei confornti di
certe malattie, il medico più di tanto non può fare, c’era più fatalismo? Si probabilmente si ,
determinato da un diverso culturale di tutta l’opinione pubblica. Oggi in capo a ciadcno di
noi c’è una migliroe consapevolezza di wuelli che sono i propri diritti, scoperta della libertà
morale di rifiutare le cure, da qui la necessità del consenso infromato, oggi vivivamo una
crisi del concetto di autorità. 70/80 anni fa pensiamo che cosa accadeva se un medico
dicesse quakcosa ad un paziente, il paziente eseguiva ad occhi chiusi, me l’ha detto il
dottore. Oggi grazie ad un riequilibrqarsi dei rapporti culturasli non c’è più quel swenso di
inferiorit risoetto al medico, oggi siamo tutti più colti, pensiamo al medico che ha il msggior
numero di mutuati nel mondo(dottor Google), tutti quando abbiamo disturbo prima di
telefonare il medico ci rivolgiamo a lui. Questo ha cambiato i rapporti tra medico e paziente,
allora ecco che c’è una diversa disponibilità. Oggi il c.d. uomo post moderno o la
generazione z, ggi è portato ad accettare psicologicamente la morte che è conseguenza di
un rischio volontariamente assunto, pensiamo il jumping, la morte che scaturisce da quei
fatti siamo disposti ad accettare ma non eventi infausti che scaturiscono da una patalogia
rispettto alla quale la medicina ha disatteso, oggi sal medic si vorrebbe un risultato certo. Si
vorrebbe sempre avere la cura senza mettere a repentslgio la sicurezza del malato, come sia
aumentato il livello di attenzione, di critica all’operato di medici o del personale sanitario in
geenrale. Tanto ciò è vero, che in un periodo che collochiamo attorno al 1990 , sono esplosi i
processi penali a carico del perosnale sanitario per qualsiasi cosa si denunciava penalmenr il
medico per il reato di lesioni o di omicidio colposo. Qual è stata la situazione? Il legislatore
ha sentito la necessità di introdurre una serie di norme che in un certo senso disciplinassero,
limitassero la responsabilità del medico.
Il personale sanitario può agire anche per negligenza? Si ma i casi di negligenza sono casi più
rati anche se si verificano. L'ortopedico che vede arrivare con la frattura del femore all’arto
destro, ma opera all’arto sinistro, classica negligenza, mancanza grave. La responsaibità
medica è responsabilità per imperizia, imperizia significa applicare in modo erroneo
determinate dall’arte medica.
Il problmea della reposnabiltià medica per il legislatore p stsayo wuerllo di arginare, mettere
paletti in un certo senso all’ambito di questo tipo di ressponsabilità, proprio per questa
ragione nel 2012 è intervenuta una legge, c.d. legge balduzzi dove con questa legge è stata
introdotta l’art.3 . L'importanza di wqusta legge Balduzzi, ha decretato questo legge
l’ingrssso per concetto di linee guida, importante perché per la prima volta il legidalotre
attribusice uno specoiale lavoro, querllo della non punibilità introduicendo un esempio di
codificazione del sapere scientifico, l’art.3 della legge balduzzi, questo art.3 riduce la
puniblità, ma 1uali sono queste linee gudia, quelle accreditate dalla comunità scientifica. La
problmwatica della respinsaiblità professione del medico non si ferma alla elgge balduzzi,
non c’è dubbio che avesse creato una sorta di riflessione congiunta. C'era veramenre
bisogno della legge balduzza che indicasse l’importanza delle linee guida? Come succese
spesso in Italia dopo 5 anni, arriviamo ad una nuova legge, Gerrybianco, in questa ulteriore
riforma le novità nel campo penale sono molti importanti, al diritto penale si deve arrivare in
ultima istanza.
La legge Gelli-Bianco ha creato un meccanismo che cerca di gestire il rischio clinico.
2) non si può importare una terapia se questa terapia metta in pericolo il paziente.
3)dare valenza alla prova scientifica.
Anche per questa legge è importante il sistema delle linee guida. Ritorna nella legge Gelli-
Bianco il richiamo alle linee gudia. Oggi le linee guida sono il perno definitivo, fondamentale
attorno al quale ruota tutta la responsabilità penale del personale sanitario. L'art.5
introduce un vero e proprio sistema delle linee guida tutto il sistema delineato putna a
selezionare il sapere scientifico per estromettere la scienza scaduta. Quella pseudo scienza
che vuole curare il tumore con le erbe, che vuol far gaurdire dal covid con alcuni
disinfettanti presi per via orale.
Le linee guida sono indicazioni di massima verso le quali deve essere ispirato il
comportamento del medico, paramedico. Per il diritto penale, c’è una norma, il quale art.6
ha introdotto l’art.590 sexies del c.p. l’importanza di questo articolo è che questa norma
toglie, sottrae alla normale punibilità per omicidio e lesione colposa determianti fatti se
sono realizzate certe condizioni. In primis l’evento morte o lesioni deve esssere avvenuto
nell’esercizio delle professioi sanitsrie, l’evento deve essere stata determinata da ua
codnotta attiva o omissiva caratterizzata da imeprizia, devono essere state rispettate le linee
guida specifica, quarto le buone pratichedevono essere adeguate al singolo caso concreto.
L'importanza dellìart.590 sexies , in altri termini ls leggi Geli.Bianco ha voluto affidare ai
giudici il compito di stabilire volta per volta se l’inosservanza sia qualificabile come
imperizia, se l’evento
Esempio: un chirurgo si trova a dover affrontare un caso di tumore allo stomaco, il proposito
è cercare di arignare questa patologia, qui l’iter che ovrà seguire, dovrà rifarsi alle linee
gudia, a ciò che prescirovno le linee gudia i quel particolare stato patologico, dopo aver
idnividuato le linee guida, se per esempio le linee gudis suggeriscono che in determinati casi
bisogna intervenire con i ferri, il medico dovrà èratiare questo intervento e dovrà rifarsi alle
linee guisasugli interventi allo stomacco, nel monento in cii il meidco rispetta wieste linee
guida, il medico non è punibile, la punibiltà è esclusa, anche sei il paziente dovesse morire.
Le linee guida, non sono latro che un aserie di raccolte pratiche, di suggerimenti, che sono
continuamente aggiornati, la scienza, l’evo9luzione scientifica è continua. Il ruolo delicato
del giudice quando si trov in casi di sospetta imperizia, non succede di fronte a casi di
negligenza. Perché la colpa medica è qualcosa di particolare, perché con questi interventi
normativi, introduzione del 590 sexies, si è cercato di arginare la reposnaiblità per colpa
nell’ambito dell’esercizio dell’attività sanitaria in genarale. Questa è la particolarità della
responsabilità per colpa del personale sanitario.
L'art.590 sexies si riferisce solo all’imperizia, per negligenza siamo fuori da questo
caso(normale responsabilità colposa).prima stabilire se sussiste l’imperizia o meno,
Art.590: sottrae alla normale punibilità dei fatti colposi le condotte poste in essere dal
personale sanitario quando si realizzano queste condizioni: evento morte o lesione deve
essere avvenuto in ambito sanitario , l’evento determinato da una condotta caratterizzata;
da imperizia ; rispettate le linee guida ; raccomandazioni e pratiche devono essere adeguate
alla specificità del caso concreto.
Abbiamo concluso colpa e reato omissivo.
Tematica generale delle responsabilità oggettiva ; concorso di norme e di reati.
Martedì 21 dicembre non ci sarà lezione.
17/12
L’art.42 c.p.: il requisito della coscienza e della volontà. riferibilità in quella condotta ad un
determinato soggetto, ancora sempre l’art.42 al terzo comma fa riferimento proprio alla
responsabilità oggettiva, cioè a quella forma di responsabilità molto particolare nella quale
l’evento dannoso/pericoloso è posto a carico di una persona soltanto in virtù del rapporto di
causalità materiale. Si parla di evento, non si parla dell’oggetto della volontà colpevole. Non
si parla come nel reato colposo della materializzazione del rischio, in questo caso è l’evento
naruralistico che si pone a carico del soggetto agente.
Responsabilità oggettiva: significa responsabilità che viene addossata ad un persona senza
né dolo né colpa. Rappresenta un’accezione al principio di colpavolezza o respinsabilità
colpevole. Non ci può essere una respinsaiblità penale senza almeno la possibiltià di
muovere un rimprovero per colpa. La responsabilità oggettiva si trova al di sotto della
respnsaiblità colpsa, si addebita soltanto per l’esistenza del rapporto di causalità materiale-
nelle ipotrsi di resposnaiblità oggettiva, l’evento è provocato da una codnotta materiale del
soggetto agente, esiste il rapporto di causalità ayteriale, ma con riferimento all’evento al
soggetto agente non gli si può rimproverare niente in questione di dolo , né che quel
determianto evento si è verificato per violazione di una regola cautelare, non si può fare
questo tipo di rimproveri-. Rimproverabilità , all’autpre di un fatto che gli viene addebitato
una repsonsaiblità oggettiva, non è pssibile alunca rimpoverabilità, perché quell’evento si è
verificato in vietù di quel rapporto di causalità materiale.
Io vado a sparare in un poligono di tiro, dove sicuramente non deve transitare nessuna
persona. Io comincio a sparare , ad un certo punto colpisco una persona e la uccido. Io
ovviamente non sapevo in nessun modo che quella perosna fosse lì, ero convinto che in
uella zona non avrebbe dovuto esserci nessuno, quel fatto da un punta di vista materiale è
un fatto riconducibile ad una mia condotta, il colpo di pistola l’ho esploso io, non è possibile
mupvere un rimprovero di aver agito con dolo (previsione e volontà dell’evento), né è
contesatabile una repsinsabilità a titolo di colpa(io sono andato nella mia postazione
assegnata), dal punto di vista materiale l’ho commesso io, ma per quel fatto non mi può
essere rimprovera . Respisnaiblità oggettiva per destinguerla dalla respinsabilità
soggettiva(forma di respinsaiblità che ha una partecipazione psicologica del soggeyto agente
a ci che si è realizzato).
Terzo comma art.42: definizone di repsinsaiblità oggettva. Il passo successivo è ma come è
possibile in un ordinamento come il nsotro il legislatore avesse previsto dei casi di
respsnaiblità oggettiva, se è una grossa deroga al principio di colpevolezza, com’è
giustificabile? Il nostro codice penale risale al 1930, non esisteva la carta costituzionale,
perché il ocdice penale ha introdotto la possiblità in astreatto ma anche in cocnreto di una
respinsaiblità oggettiva, in determinati casi era giustificabile la responsaiblità oggettiva ja
una funzione di politica criminale(=serve da un punto di vista politico a risolvere qualche
problema?). Il canone a cui si ispira la respisnaiblità oggettichi si trova in una situaizone di
illiceità è tenuto anche a sopportre le conseguenze che derivsno dal caso, dall’accidentalità.
Caso delitto preterintenzionale: l’omicidio preterintenionale previsto dall’art.584 che
punisce chi compie atti diretti a ledere o a percuotere una persona e ne oprovoca la morte,
è punito ecc. L'omicidio preterintenzionale, caratterizzato da una prima parte di condotta
dolosa e poi un ecento non assolutamente previsto né prevedibile.
Esempio: lite che naasce tra due signore che fanno la fila, una signora anziana correbbe non
fare la fila perché ha solo due pacchetti in mano, fin quando la signoa in fila si limita a dare
uno spintone , quesa signora perde l’equilibrio, batte la testa e muore. Abbiamo una prima
parte della codnotta dolosa(la signora voleva spintonare la più anziana), ma la seconda parte
non era voluta- nell'omicidio preterintenzionale fa uso di respinsaiblità oggettiva, èl’unione
di una condotta iniziale sorretta da dolo seguita da un’ultima parte che non è assistita da
nessun titolo di respinsaiblità. Nel delitto preterintenzionale il legislaotre el 1930 aveva
struytutato come dolo +responsaiblità oggettiva.
Art.116: concorso di persone anomalo : tizio e caio si mettono d’accordo per commettere un
furto in un appartamento, caio entea in appartamento per portar va gli oggetti di valore e
poi vede la cameriera che dorme nuda e invece di commettere furto ne abusa. Il palo che
era di sotto e aveva un accordo di commettere un fruto, il palo risponderà anche di questo
delitto diverso o no? Per l’art.116 il problme a si poneba, in caso di commissione di un reato
diverso, s sarebe dovuto addebitare al complice che non aveva voluto. I canone a cui si ispira
è la responsabilità oggettiva. è tenuto a subire anche le conseguenze che discendono dal
caso. Secondo l’art.116 anche tu palo tenetur ezziam pro caso, sei tenuto a sopportare
anche le conseguenze che discendono dal caso. Questo utilizzo della respisnaiblità oggettiva
risponde a criteri di politica criminale o no? Per esempio, la repsoisnaiblità oggettiva
aumenta la capacità di prevenzione generale. Sapere che nell’ordinamento penale esistono
cause unite a titoo di respisnaibiltà oggettiva, induce tutti i consociati ad adeguarsi, a stare
più attenti all’applicaizone delle norme, semolice affermazione di principio che non è
dimostrata, in base a quali ragionamenti di tipo scientifico si può dire ce l’esistenza di casi ,
rafforziono la capacità di prevenzione generale, non è dimostrata. Sul piano processule la
prova di certi fatti forse sarebbe agevolata. Se io mi metto nei panni del pubblico ministero,
serve solo dimostrare che la signora più giovane ha dato una spinta alla signora più anziana.
In un ordinamento evoluto, la respisnaibltià oggettiva non può trovare posto. Alla base del
non compatibilità della respinsaibilità oggettiva co ni principi del nostro ordinamento,c’è
l’art.27 della costituzione(il primo comma la resposnaiblità penale è personale), una norma
così semplice può essere interpretata in due modslità diverse.laddove l’art.27 afferma la
repsinsaiblità penale è ersonale, questo ocncetto può essere spiegato in modo riduttivo(la
responsbilità per fatto altrui è vietata), c’è un altro modo di interpretare l’art.27 primo
ocmma, modo più ampio, sostenre come fs l’art.27 sigfiica esigere che la repsonsaibilità
penale deve essere frutto di una sceltsa intima, meditata di una perosna che quel
compoetamento penalmente rilevante sia l frutto di una delberaizone interna di questo
soggetto. Dire che la repsinsaiblitò oenale è personale, deve appartenere al soggetto la
motivazione profonda di quella condotta, questo signfiica la repsonsaiblità penale è
personale. È questa interpretazione più asmpia del signficiato dell’art.27 cst. Che deve
prevalere. Questo lo dce la corte costituzionale, nella famosa sentenza 364 del 1988.
Sentenza che afferma il seguente principio: laddove l’art.27 afferma che le pene devono
tendere alla rideucaizoe del condannaro, questa norma va letta in armonia o in accordo con
il primo comma dell’art.27. Come può una pena proporsi di rieducare il condannato se il
reato da cui discende quella determinata pena non è stato ocmmesso in modo
consapevole,avvertito, come può una pena tendere effettivamente alla rieducaizone se il
condannato va in caercere per un fatto di cui non si rende conto perché l’ha commesso.
Quando si parla di repsisnaibltià penale che deve essere personale, il cocnetto di
respinsaiblità cui fa riferiento la riconducibilità di commettere quel reato ad una scelta
consapevole del soggetto che agisce, la conseguenza è che nel nostro ordnameno qualsiasi
ipotesi di responsaiblità oggettiva, dove non sia quanto mewno ravvisabile un profilo di
colpa, non è ammissibile, non è legittima dal pjtno di vista costituzionale. Mentre in un
regime autoritario era perfettsmwnte compatibile con i principi ddi quel regime, prevedere
delle ipotesi di respinsaiblità oggettiva, basdta l’art.27 della costituzione per far crollare
questa convinzione. Come puoi condannare ad una pena che dura tutta la vita del
condannato per un fatto che quel condannato ha commesso senza dolo né colpa. Da qui
dicscende la necessitò di una tendenza adeguatrice di tutte le ipotesi di respoasnaiblità
oggettiva, al nuovo principio costitizionale.
Ma come facciamo a far applicaizone di queste norme che prevedono meccanismi di
resposnaiblità oggettiva, essistono in astratto situazioni di responsaiblità oggettiva.
Art.586 c.p: spaccio di sostanze stupefacenti, a seguito della cessione di un quantitativo di
cocaina ad una eprosna, questa oersona la sera fa una festa, facendo la festa òa sera si va ad
approviginare una quantità di cocaina, nel corso della festa vengon oserviti alcolici, e poi
l0organizzatore della fgesta mette a disposiazone la cocaina, una di queste persone dopo
aver bevuto abbondantemente predne una dose di cocaina e per un improvvisa crisi
cardiaca muore. Chi ne risponde della morte di questo? Lo spacciatore ha un comesso il
reato di cessione di sostnaze rupefacenteaet.73 del dpr. Del 2009. Da un delitto doloso
come lo spaccio di stupefscneti detivsa la conseguenza della morte di uno dei consumatore,
poteva volere la morte? Non può volere la mortw, la cocaina era pur, se noi seguissimo alla
lettere il 586 dovremmo dire che lo spacciatore oltre che di reato di spaccio dovrà
rispondere anche della morte di questa persona a titolo di responsaiblità oggettiva, questo
prevede l’art.586, il legislatore del 1930 questo aveva in mente.
Come si fa ad adattarw queste situazioni di repsinsaibitào ggettiva che originariamente
erano viste in mod, come sono compatibili oggi? Proprio con rifeirmento al caso specifico,
caso realmente verificatosi. Nel caso di wuesto esempio, le sezioni unite penali della cote di
cassaizone hanno emesso una sentenza, che fissa u principio di diritto. Nel nostro
ordinamento la respisnaiblità oggettiva non è più ipotizzabile perché vige il principio della
repsisnablità che deve essere necessariamente colpevole, bisogna applicare questa norma
(il 586), che in astratto prevedeva la responsaibltià oggettiva, bisogna
interpretarla(interpretazione adeguatrice) ai principi costituzionali. Questa norma va
interpetata nel senso di prevedere almeno la colpa in cocnreto. Che biosgna vedere se in
capo allo spacciatore possa ravvisarsi almeno la prevedibilità ed evitavbiltià dell’evento dal
punto di vista razionale di un agente modello. Significa che per poter asddebitare anche la
morte, ci deve essere almeno una colpa, se non ‘è colpa + respisnaibolità oggettiva e non si
può applicare, atrraverso le indagin. La perosna che organizza la fetsa va dallo spacciatore e
dice mi srrvono tre grammi, cinqeu , lo spacciatore consegna quewsta droga e se la fa
pagare.
Quando vado ad acquistare la droga, voglio vivacizzare se ce l’hai mi da un po' di buona
cocaina.
Se noi guardiamo alla prima ipotesi, vado da uno straniero e compro un po' di cocaina.
Ipotesi B: metto a consocenza lo spacciaotre, perché faccio un festino, prima beviamo e poi,
in questa seocnda ipotesi c’è in capo o ci sarebbe dovuta essere la rpevidibilità ed
evitavbilità che potrebbe avere qualsiasi agente modello? In questo caso si ,l o spacciatore
dovrebbe dire, io do questi 0,5 g a te.il mix di alcol e droga può essere eltale com’è atatp
letale nel caso della senenza della cassaizone del 2009.
Ma come la mettiamo con le ipotesi di repsisnaiblità oggettiva che pur esisotno nel nostro
sistema penale’ o si procede con una modifica di tipo legislativo, si cancellanno o midificano
queste iptoesi o com sta avvendendo da alcuni anni, i procede con una applicaizone di
quesye norme però applciazione a seguito di un’interpetazioen adeguatrice, la giuri
soprattutto quella della cassazione, ma anche quella dei giudicic idi merito, la giuri tende a
limitare l’applicaizone di quesye norm richiedendo comunque, andando a cercare almeno
un profulo di responsabilità colposa per quegli eventi che la norma in adtratto prevederebbe
di addebitare a titolo di respisnaibilità oggettiva. La respinsaiblità oggettiva esisteva ed
esiste nel nsotro ordinamento, i casi di respisnaiblità oggettiva sono incompatibili con il
principio di colpevolezza, ecco che epr rimediare a questa situaizone, la giuri tenta
un’interpretazione adeguatrice. La girui deve cercare di individuare quanto meno una
responsabilità per colpa.
La responsabilità per lo spaccio di stupefacenti c’è e prevede delle pene elevate.
Le diverse Ipotesi di responsabilità oggettiva prese nel nostro ordimanento
Art.584: omicidio preterintenzionale: preterintenzione viene da oltre l’intenziona,
praete=oltre. Perché si parla di oltre l’intenxione, la prima parte della codnotta è una
condotta tipicamente dolosa, il 42 al secondo comma precisa che il delitto deve essere
sempre doloso, il dolo è il crtierio normale di imputaizone soggettiva, ma sempre il secondo
comma del 42 quindi la preterintenione era pacificamente e nella rpevedibilitò del
legislatore. Quali sono i casi di delitto preterintenzionale? Non sono molti, caso di omicidio
preterintenzionale e il caso di aborto (art.593 ter c,p. In particolare al secondo comma). Io
litigo con una donna incinta e cominncio a picchiarla con pugni e calci, a seguto dei calci
all’addome le provoco in mdoo non voluto l’interruzione della rwvidanza, anche in questo
caso siamo in presenza di una condotta dolosa all’inizio (litigo e cominciaio a picchoarla), da
questa codnotta dolosa dervia la morte. Nella preterintenzione può wsswee consdierata una
sorta di terzo grado di colpevolezza. Preterintenzione=vlontà rispetto al delitto, non volointò
dell’evento più grave.
Siamo dei giudice che dobbiamo decidere della repsosaiblità di un uomo che nella lite con la
sua compagna provoca una serie di lesioni e la fa abortire. Qual è il compito, su che cosa
deve cadere l’attenzione del giudice? Perché se questo uomo magari era effettivmanete il
padre di quel bambino e poi su che cosa concentrerei la mia attenzione sui referti medici.
Ma se io dal rferto vedo che la donna ha numerosi lividi ed escoriazioni , io ricavo che quella
codnotta non era soltanto diretta a far male a ledere la donna, ma se tu eri consapevole
dello stato di gravidanza e sferri dei calci sulle gambe, io dico che quanro mno da punto di
vista di agente modello razionale in stato interessanre, tu avresti dovuto prevedere le
conseguenze di quella codntotta, era consapevole e pur avemdo prevsto che sndo dei calci
sulla pancia, siamo in presenza di un 593 secondo comma, classico aborto. Se io invece
dovessi vedere dai vari referti, dei calci , pugni son otutti concentrati nella parte bassa,
dall’ombelicco in giù , io giudice dico che tu volevi quello, ha accettato il rischio, cambia la
respjsnaiblità , no è pi un secodno comma, ma diventa il primo comma.
Delitti aggravati dall’evento
Sono quei delitti che subiscono un aumento di pena quando si verifica un evento ulteriore
non voluto.
Art.572 c.p:
Reato di maltrattamento in famiglia è un classico reato abituale, pèer la sua configurabilità
richiede la ripetwzione dello stesso tipo di comportamento. Maltrattamento che si protae
per mesi o anni, normalmente l’autore dei maltrattamenti vuole maltrattare, umiliare la sua
vittima, vuole mortificarla, l’utmo comma dice. L'aumento di pena è dato da un qualcosa in
più , evento ulteriore che non è voluto, sempre un gioco di esaminare la volontà perché non
c’è dubbio che se io ti maltratto sistematicamente e fin dall’inizio ti maltratto perchè tu
giunga al suicidio, non possiam odire che il suicidio non è voluto, tu all’inizio erip artito con
questa dea. I ldelitto gravato dall’evento si verifica , non deve essere previsto. Ogni sera
quaso torno a casa picchio mia moglie, la picchio per disprezzo, manifestazione di esreemo
diaèrezzo nei condrotni di wquetsa donna, in una di queste scene , picchiando mia moglie
per sfugigre sbatte la testa contro lo spigol oe si procura lesioni. Evento non voluto. Nella
visione del legisatore del 1930,, hai provocato la lesione, ti becchi l’aggravente. Oggi con
l’art.27 non si può aplicare quesya circostanza, questo evento ulteriore a titolo oggettivo,
dobbiamo vedere la rappresanriblitò di questo evento. Ponendoti ex ante nell’ottica di un
agente modello ipotetico quella lesione, lo sbattere la testa allo spigolo per sufgigre ad un
tuo schiaffo, era rappresentabile? Siamo di fornte ad una condotta, che nella prima parte è
pacificamente dolosa, ma anche nei codnrotni dell’evento aggravatore c’è una
rappresentabilitò, ci deve essere una rappresentabiltià, posso far applciazione dell’ultimo
comma del 572 senza icnorrere in sospetti di applicare una norma in modo contrastante con
un principuo costituzoonale. Questo meccanusmo di fatto , deve essere applicato in tutte le
altre ipotesi di respjnsaiblità oggettiva evidente o acculta. Ci sono tanti casi di responsabilità
oggettiva.
Art.82: errore nell’uso dei mezzi di esecuzione del reato, la diversità è data dalla persona.
Due persone litigano dentro un bar, una delle due perosne esce, prende la pistola con lo
socpo di sparare alla perosna con la quale aveva litigato, nel frattwmpo la persona era uscita
dal bar, la perosna spara, ma per un errore nell’uso di mezzi di esecuzione il colpo colpisc
eunapanchina in ferro che devia la traiettoria che va colpire un isgnore anziano che stava
sefuto in un’altra panchina a leggre il giornale, tipico esempi di rreato aberrante. In
rifeirmento al fatto diverso , alla persona diversa, l’elemento che risolve, nella persona che
ha sparato è rappresentabile una colpa? Anche in questo caso abbiamo una resposnaiblit
oggettiva mascherata che si può evitare andando ad individuare se in quella condotta, è
ravvisaible quanto meno una responsaiblità per colpa. Tutto questo sempre per evitare che
vengano a configurarsi ipotesi di responsabilità oggettiva. Non sono finite , con riferimento
al 117, altro caso di concorso anomale, anche nel 117 di fronte ad un’ipotetica
responsaiblitò oggettiva. Caso dell’amminsitratore di sostegno, ed entrambi rispondono del
diritto di peculato. La badante risponde comunqeu del dleitto di peculato ai sensi
dell’ar.t117, cas di concorso anomalo, in origine aveva previsto a titolo di respisnaibità
oggettiva.cambia il titolo di reato di uno dei concorrenti, cambia per tutti gli altri.
20/12
Il nesso causale viene valutata in base ad una condotta non tenuta, cioè omissione dal puntp
di vista causale, la rende più difficile. Per quanto riguarda la causalità attivia, in quella
omissivA sarà necessario qiado l’evento morte del bambino è diventata irreparabile rispetto
alla mia condotta di omissione. L'art.40 si compone di due commi, il primo il nesso di
causaiità materiale, il secondo è la causalità
Il legislatore mette tutto il nesso causale in questo articolo 40
Art.41, le concause le norme di riferimento sono due l’art..40 e quello 41
L'art.42 ci pone un’equivalenza giuridica. Il concetto della fitio iuris, finzione , nella realt non
c’è ma giuridicamente è come se fosse reale, finzione della realtà. L'art.0 pone un prinicpio
di equivalenza, non impedire è come causare. Il legislatore li equipara, lo fa
normativamente, come se una legge dicesse tizio è uguale a caio anche se sono due persone
diverse. Non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a
cagionarlo, non tutti gli eventi, ma solo gli eventi che il soggetto ha l’obbligo di impedire.
Che tipo di obbligo? Il codice penale del \930 è un codice tecnico giuridico, l’obbligo deve
essere giuridico(non etioc, morale o religioso), se ho un barbone che abita sotto casa e
muore di freddo perché io che sto a casa non gli porto la coperta, avevo l’obbligo di portargi
la copertà è dipende dalla fonte dell’obbligo. La norma qualifica la fonte dell’obbligo e ci
dice che questo obbligo è giuridico.
Non ho nessuna norma che mi impone di portarla.
Fonti dell’obbligo, l’obbligo deve essere disciplinato da fonti di tipo normativo. Le fonti sono
- La legge( è evidente che una mamma deve nutrire il figlio, c’è una fonte giuridica
dell’obbligo di accudire il figlio?se il egenitore non nutre il figl contravviene anche
all’obbligo giuridico. anche nei confronti dei coniugi(art.143 c.c.), la legge è la prima
fonte dell’obbligo , tanto che possono esserci dei casi in cui un soggetto è tenuto ad
esporsi ad un pericolo perché fa parte delle forze dell’ordine.
- Il contratto: es. Babysitter. Si obbliga contrattualmente ad assumere la posizione di
garanzia, le posizione di garanzia sono di protezione e di controllo.
Proteione e cotnrollo si sommano: mamma e papà nei confrotni hanno obbligo di protexioe
di aggrsssione altrui, ma anche di controllo. Non devono solo assicutrasi che il proprio figlio,
ma deve anche controllare che il figlio non diventi un pericolo per gli altri.
Con una particolarità: in eventiale vizio del contratto farebbe venir meno, la validità del
contratto in sede civile, non pregiudica la presa in carico della posizione di garanzia. Quando
un soggetto ha preso in carico la posizonen do garanzia, ne resta resposnabile fino a quando
non se ne spoglia cedendelo ad un altro garante.
Se il contratto stipulato oralmente , se succede qualcosa a quel bambino non saranno
responsabili i genitori, ma la babysitter, perché lei per ultima ha abbandonato la posizione di
garanzia, fino a quando è sotto la mia responsabilità io non me ne posso separare.
Tema adatta afli esempi di responaibilit in ambito sanitario, quando c’è un incedente
medico, si vanno ad indagare tutte le singole posizioni dei singoli medici dall’inizo allam fine
per capire chi e ain servizio nell’esatto momento in cui si è verificato l’incidente, chi fosse il
soggetto responsible. Ripercorrendo i temi principali abbiamo visto che le due fotni
principali sono la legge e il contratto
- Prcedente comportamento pericoloso: caso vannini, parzialmente è riportato nella
sentenza criss. Nella misura in cui sono io a generare una fonte di pericoloo, resto
tesponsabile nella misura in cui la mia attività pericolosa non è adeguatamente
gestita, .
Teoria del trifoglio: chi sostiene che siano questi i tre elementi
Gli altri dicono che potrebbe essere inserita la consuetudine: caso in cui c’è differenza tra
obbligo contrattuale e consuetudine?
Padre e madre hanno il bambino chiamano la babysitter che sta a casa con il covid, si
ricordano che sotto c’è una nnnina, s è resa disponibile , la nonna dice si , questa è
consuetudine. Una genere fonte di garanzia dal contratto , l’altra genera òa stessa identica
posizione di garanzia da una fonte consuetudinaria (la nonnina non aveva l’obbligo giuridico
di imepdire l’evento)-
Il giudice parte dal più generale e va a raffinare la ricerca.
Cosa occorre una volta che io sono stato qualificato come repspnsaible di questa garanzia? Il
osggetto garante avesse effettivamente il potere di impedire quell’evento che si è verificato,
anche se garante non avevo i mezzi strumenti per poter intervenire, la mia posizokne di
garanzia in conceto non sarà riteuta causa dell’evento, il mio non impedimento non èuò
essere codniderato causale, anche se garante non ero in grado di.
Causalità omissiva con il dolo eventuale, cosa accomuna? La costruzione logica. I due istituti
sono accumunati, tutti e due sono un po' una forzatura, la causalitò omissiva fa il legisaltore
perché è disicplinata dall’art40 cmma 2, sulla syyess alogica è una forzatura che fa la
giurisprudenza. Nella causlaità omissiva è stata ugaulmente causa del risultato, come se lo
avessi fatto con una condotta attiva.
Nel rapporto tra dolo eventuale e colpa cosciente, la logica è la stessa, tu hai realizzato un
evento che non volevi ma che hai sicuramente preveduto, è troppo grave da punirlo solo
per colpa, quell’evento anche se non l’hai voluto caratterizzato da una rappresentazione
così forte, come se ci fosse stata la volontà.
Dolo eventuale/indiretto: sposta la colpevoleszza dalla colpa al dolo
Causalità omissiva: equipara una codnotta attiva ad una condotta omissiva
Tutte e due estendono l’ambito di paplicaizone del diritto. Dolo eventuale e la causalità
omissiva, riwsce a formulare delle imputaizoni molto più estese delle imputaizoni che
altrimenti non avrebbe potuto formulare.
L'accettazione è come si mi avessi tradito. Non è successo questo fatto ma per me è come se
fosse successo(fictio iuris), ru il fatto non l’hai volit, ma te lo sai rsappresentsto così tanto,
hai accettato il rischio, visto che la colpa è assenza di ovlontà ildolo è voltntà, nello specifico
sei nel dolo eventuale. Con una pena più grave. Il dolo eventuale condivide lo stesso nucleo
con la causalità omissiva.
In un caso la fotne è nroamtiva, perché l’art40; dall’altro la fotne è giurisprudenziale(il dolo
eventuale esiste, come nella definizone dell’art.43 il dolo eventuale non c’è):
La funzionepolitia criminale, spostare l’eleemnto soggettivo dalla colpa al dolo per lpunire
una condotta in maniera più grace, logicamente condivde lla stessa base logica della
responsaiblitò oggettiva, spostata sull’eleemtno oggettivo, la respinsaiblitò oggettiva basata
sul solo nesso causale, afferiscono l’elemento soggettivo.
Come faccio a distinguere il dolo eventuale dalla colpa cosciente? Teoria della possibilità e
della probabilità.
Teoria della possibilità : quando hai dato passaggio a quella ragazza ti sei rappresentato che
era possibile che lei ci provase
Teoria della probabilità: i sei rappresentato che era probabile che lei ci provasse. Tra le due
teorie passa un mare, un qualcosa che è probabile è un elemento che ha più probabilità di
verificarsi, ma non è ancora un elemento certo.
Partendo dalla probabilità, siamo arrivati al rischio, interessa che non si verifichi quel rischio,
non tutti gli altri. Accettazione del rischio, controllo del rischio di quell’ weveto che però io
ocnosco dopo.
Esempio di accettazione del rischio o dominio del rischio: il nostro findanzato, io ho accetto
la possibilità di fare la gatta morta , ma ritenevo di poterlo controllare, èurtroppo non è
andata così. Il tizio che guida in maniera spericioalta, si è ubirato anche , fa un incidene e
uccde due persoen. Controllare la situazione dopo che l’evento si è verificato, questo evento
in che misura era prevedibile dall’autore prima che si verificasse? Nel caso della guida qual è
l’evento del osggetto che guida in maniera spericolata ha accettato.
L'accettazione del rischio dell’evento dall’accettazione di un rischio qualsiasi astratto.
Teoria del disprezzo dell’oggetto di tutel il soggetto nel momento in cui ha scelto di dar eun
passaggio , se n’è fregato del compelto interesse dei risultati, ci teneva così tanot, non si è
posto il dubbio , e come se le avesse volute.
Un concetto giurdico declinabile in 12 diverse soluzini, che limite può avere? In ultima
istanza si risolbe in una questione di preferenza personale del giudce, abbiamo una norma
che dice che la repsoansaiblità del soggetto va cercata ad ogni ragionevolem dubbio. Ma un
elemento soggettivo ricostruibile in 12, 13 modi diversi, ci garantisce che non ci sia un
reisduo di dubbio sul fatto che il soggetto abbia fatto questo raigonamento. Quando
troviamo due ragazzi morti perché investiti da un ubiraco, voleva ammazzare qualcuno? Chi
fa il giudice non deve dare un giudizio morale sull’imputato, ma un giudizio tecnico,
ocmmisurare la pena alla gracità del sio comportamento, allafine deve codnananre quando
ja la certezza, lo dice l’art.111 della repsosnaiblità aldolà di ogni ragionevole dubbio. Ecco
perché questo dolo eventuale tolto dal oice penale ha continuoto sempre a riemergere fin
oa qanfo la cassazione lo ha riconosciuto e ha è vero il dolo eventuale, ma
giurisprudenzionalemte lo usiamo, tanto vale cercare di dare una definzione
giurisprudenziae. La senrenza dissen opera per prima un cambio di fronte, l’approccio tr
dolo evental e colpa cosciente è stato normativo astralizzante.
Sentenza Tyssen
22/12
Pluralità di reati:
Ad una cndotta umana corrisponde un reat, mentre a più condotte corrispondon più reati.
Una condotta di frurto risponde ad un reato di furto, a più condotte più furti commessi nella
stessa guornata, più furti tichiedono più condotte criminose e comportano a più reati. In una
medesima condotta confluiscano più norme, con una sola condotta.
Il proferire un’espressione offesiva nei cofnronti di più persone ì, si trova davanti a dieci
pe3rsone e con un’unica frase offensiva le ingiuria tutte e dieci contemporanemaente, da
luogo che con una sola condotta, unica espressione ingiuriosa si realizzano dieci reati, io con
un’unica espressione ingiuriisa offendo quelle dieci perosne oresenti, caso di concorso di
reati, così come ci può essere una situaizone dove ad una condotta fanno capo più reati,
mentee in realrtà è stato commesso u n solo reato(caso apparente di norme). Alla base c’è
questa necessaria specificazione, distinzione tra unitò e pluralità di azione,
Quando guaridamo al cocnetto di aizone, dobbiamo guardare alla fattispecie legale, quando
c’è un solo fatto? L'unicità del fatto è un’unità normativa, qualcosa crearo da una norma,
per stabilire con esattezza , quando ci rovamo di frotne ad uno o più reati, cocnetto di
unicità e pluralitò di offese. Non c’è dubbio che se la perdsona offesa è una, non c’è dubbio
che più condotte contestuali, commesse nello strssso momsento danno vita ad unico rato,
se le vittime sono due o tre a nciascuna vittima corrisponde un reato, così come possiamo
anche trovarci di fronte ad una pluralità di cose, il ladro che entra in casa e dopo essere
entrato si porta via il computer, soldi, apparecchio fotogtafico, e una scatola di gioielli, il
ladro . Se noi consideriamo che quel ladro ha commesso più furti, se lo riterrà responsabile
dovrà valutaree quantificare, palicherà la pena con riferimento pi furti, se noi ritieniamo che
quella plurtalità di ocndotte, configura in una sola ipotesicriminosa, fartà riferimetno ad un
unico reato.
Concorso di reati diverso dal cpcnorso di persone nel reato
Comncorso di reati: di tipo materiale ed un concorso di tipo formale, questa è la situaizone
che caratterizza il concrso . si ha concorso materiale quando più azuoni o più pomissioni
violino la stessa o diverse norme penale, affinchè ci sia concorso materiale servono più
aizoni o omissioni. Un ladro riesca ad entrare in un palazzo, il aldro entra in un portone e il
ladro non visita soltanto un appartamento, ma il ladro entra tre o quattro appartamwnti,
nello stesso contesto spazion temporale, nel giro di due quel ladro svaligia tre appartamenti.
In questo caso noi siamo di fronte ad un conrso materiale di reati, quel ladro con una
pluralità di condotte ha realizzato diversi reati. Perchè ? In questo aso sono persone offese
diverse, i prorpietati degli appartamenti che sono stati fsatti oggetto di furto, in quello
stesso contesto, l lafro ha relizzato tre furti, diverso è ul discorso formale di reati, è dato da
uno stesso soggetto il quale commette più violaizoni con un’unica sola azione.
Cmncorso formale: si divide in eterogeneo ed omogeneo.
Concorso formale omogeneo: con un’unica espressione offensiva io ledo la rispettabilità di
dieci persone contemporaneamente, concorso formale (unica azione), omogeneo(perchè
con quell’unica azione io violo più volte la stessa norma penale), norma che punisce
l’ingiuria, con un’unica azione ho commesso dieci reato di ingiuria, perché dieci? L'ingiuria
Indirizzate a ciascuna di quelle dieici persone che erano contemporaneamente presenti
Il ocnrso rioeva ai fini della quanitificazione della pena, disicplinato negli artt.71 e seguenti
del codice penale.
Del concorso di reati
Disciplina giuridica: qual è il trattamento sanzionatorio in caso di conrso di reati? Nel caso
del conrso materiali di reati, quando con più aizoni o omissioni si violano iù voltre la legge
pensle, la tecninca sanzionatoria è quella del cumulo materiale. Cumuloo materiale=somma
algebrica di ciascuna pena prevista per ogni reato. Il concrso materiale porta con se dal
punto di ivsta sanzionatorio il cumulo materiale, si tratta di una disicplina rigorosa, il caso
del ladro che nella stessa mattina compie tre furti all’interno di tre appaertamenti, ove verrà
ritenuto responsaible di ciascun odi quei furti, somma delle pene prevista per ciadcun furto.
Nel primo furto meriti la pena di sei mesi di reclusione, un anno di reclusine, per il terxo
furto una anno e sei mesi di reclusione=cumulo materiale, tot crimina, tot pene.
Perché il giudice trovandosi di fronte a tre furti può erogare pene diverse per ogni furto? Il
giudice quantifica lam pena secondo i criteri dell’art.133, per un furto in appartamento
sdove il ladro si è portato via solo quello che ha trovato(50 euro), applicherà una pena
diversa rispetto al furto ocmmess oall’appartemento di sopra dove si è portato via molti più
oggertti dilavoro. Dipende dal tipo di furto, ma dalle circostanze aggravanti. L’art.133
molualre, quantificare la pena a seconda del danno che ha arrecato, la pena no è mai fissa,
in tutto il codice penale enlla parte speciale, vediamo che la pena è sempre quanfitifcata da
un minimo ad un massimo, il gidice nell’ambito del suo potere discrsizonale che gli
dicescnde dall’art.132, deve individuare la pena corretta. la pena risultato che si adatta su
misura a quella che p la figura del condannato, anche con rifeirmeno al fatto che ha
commesso.
Furto(art.524 c..p.)
Il diritto penale deve risolvere i problemi.
Concorso materiale: da luogo al cumulo materiale
Concorso formale: cumulo giuridico
Diverso è il caso del concorso formale: cambia il regime sanzionatorio, non c’è dubbio che
per il conroso formale si applica il c.d. cumulo giuridico. In che cosa consiste ? Il cumulo
giuridico è un modo per quantificare una pena e cioè il legislatore ha fatto un ragionamento
di questo genere , quando ci trovism odi fronte ad un’unica azione criminosa che va ad
offendere più erodsne, si commettono più reat, ma proprio perché la codnotta che si poine
al di fuori della legge è una unic codnotta e solo una codnotta, il legislaotre ritiene di dover
prevdefre una reazione meno rigorsoa , eoccc che applica il .cd. Cumulo giuridico: prevedere
la pena per il reato più grave(c.d. pena base), aumentata di una proporzione, nel caso delle
dieci ingiurie, io ipotizzo una pena base per il reato più grave, sei mesi di reclusione, più
dieici giorni per ciascun altro dei reati che sono uguali. Pena prevista per il reato più grave
aumentata fino al triplo. Quel fino al triplo individua un tetto sl si sorpa del quale il giudice
non si può spingere.
Reato continuato: realtà che vediamo descritta all’art.81 al secondo comma
Figura del reato continuato: il reato continuato è quello dell’art.81 secondo comma.
“alla stessa pena”= stesso regime sanzionatorio
In una particolare ipotesi che è reato continuato si applica il cumulo giuridico.
il reato continuato è caratterizzato da quella situazione che trovismo nel primo inciso
“esecutive di un medesimo disegno criminoso”, che cosa signfiica, che cos’ è il medesimo
disegno criminoso? Si parla di disegno di una sorta di prgoetto. io debba uccidere una
eprsina, mi preparao e quindi acquisto le armi per fare l’attentato, mi aposto, uccido la
perosna,nascondo il cadavere della persona e poi brucio l’autevettura con la wuale ho usato
per commettere questo attenato. In qeusto fatto che vi ho esposto sono contenuti una serie
di reati(prendo una pistola oggetto di reato, commetto la ricettazione, io commetto un reato
di possesso illegale di armi, io commetto un omicidio, terso reato, io pooi nadcondo il
cadavere, occulatamento di cadavere,(quarto reato), e poi orovoco un incendio. Io ho
commesso cinque reati ma li hi commessi dandop vita ad uno stesso progetto che aveva un
punto di arrivo, l’eliminazione di un mio avversario politioc, ecco il medesimo disegno
criminoso,, io non ho comprotato un arma sul mercato clandestino per spaventare la gwnte,
ciascuna frazione di tutto questo insieme di fatti è vome se fosse legara da un uncio filo
rosso, medesimo disegno criminoso. il secodno comma ell’art.81, anche quando ci sono più
reati commessi in tempi diversi, ma sono tutti funzionali ad un medesimo disegno criminoso
cambiail regime sanzinatorio, dovremmo applicare il cumulo materiale, ma in questo caso il
legisaltoeritiene che quando più reati vengono commessi ocn un unio socopo, i lregime
sanzioantorio deve essere quello del cumulo giuridico.
Il calcolo che dovrà fare il giudice, stabilire il reato più grave, una volta individuato i lreato
più grave, divrà fissare una pena base per questo omicidio ipotizzo adeguata ua pena base di
ventidue anni di reclusione, a qywasta pena base va aggiutno un tot di pena , non si può
arrivare al triplo. Io a 22 anni aggiungo un anno per la ricettazione dell’arma, un anno per
l’occulatamentom si arriva complessivament ealla pena finale. i requisiti perchè si possa
parlare di rrato continuato, necessario una pluralità dio azioni ed omissioni, necessaria una
pluralità di quelle che sono le disposizoni di legge e da ultimo il requisitov importante che lo
contraddistingue la unicità del disegno criminoso. L'idea del reato ocntinuato non è
un’invenzione recente, il reato ocntinuato è da un punto di ivstya ideologico u a scelta della
filosofia pratica, centinaia di anni asddietro, si dice che quando una seriedi reati vengoo
commessi a questa finalità, minore deve essere la reaziaone dal pnto di vista dlela risposta
sanzionatoria, questa è la disicplina del contos di reati.
Cncorso di reati:
Concorso materiale: eterogeneo o omogeeneo
Concorso formale eterogeneo: la rivolgo ad un pubblico ufficiale o ad una persona comune
reato di ingiuria o di oltraggio con una medesima condotta verbale.
Nel corso di unì’aggrsssione una donna subisce violenza sessuale, quella donna nellp stesso
contesto vien costretta a suvireun rapporto sessuale, dopo qwualcje minuto sempre ad
opera della stessa persona, viene costretta ad una seocndo rapporto sessuale, unico atto di
violeza sessuale o più reati dio violenza sessuale. I bene che viene leso è la libert morale , il
reato è unico , diversi atti di ivolenza commessi nello stesso contesto, configurano un unico
rrato, una è la persona.
Se io commettessi un fatto di violenza oggi, e un’altro domani, seembre sulla stessa persona,
non c’è più l’unicità del contesto temporale e quindi sono
La titolarità del bene giuridico che viene leso e poi soprattutto il contesto spazio temporale.
Concorso apparente dic norme: concorso di perosne nel reato è una cosa, adesso abbiamo
parlato di concorso di reati, parliamo di concorso apparente di norme.
Concorso apparwnte di norme: situazione divera dal concorso di reati, in questo ocnroso il
convergere di più norme è soltanto apparente, ma non effettivo, nn reale.
Il concroso apparente di norme è il contrario del concroso di rati, il concros apparente di
norme, nel conroso di reati effettivamente si commettono più reati, in wurllo apparente di
norme soltanto da punto di vista eseteriore sembra che vengano commessi più reati, ma in
realtà il fatto prevede soltanto, ravvisa ad unico reato. i presupposti per parlare di concorso
apparente di norme: se io voglio ferire unaeprosna e enei confrotni di quest’ultima sferro
alcuni colpi di colterllo, questa persona è vestita, se io voglio afgredire un passante e lo
aggredisco e lo colpisco suk corpo, io con la coltellata lacero i vestiti, poi produco anche una
lesione, ma in quel contesto io risponderà di lesiuoini persinale volontarie o di tentsto
omicidio, si ma risponderò anche del danneggiamento dei vestiti? Prima con iol coltwllo
trrancio i lvestito, poi vado a provare la lesione perosna, di frotne ad un fatto del geenre
commetto un unico reato o più reati, questo tanto per introdurre all’isittuto del concorso
apparente di norme, servono due presupposti:
In primis serve una medesima situazione di fatto
In secundis il convergere di più norme.
Di foente al fatto prima illustto, dobbiamo apploicare soltanto l’art.582 oppure c’è anche la
norma che pinsnoce il danneggiamento e se nel corso rompo gli ovcchiali alla cvittima
ulteriore fatto di danneggiamento, di fornte a questi due preupoosti, alla stessa situaizone di
fatto, convergere di più norme, per dirimere scigoliere questo nodo si ricorre normalmente
ad una serie di principi che sono il principio di specialità, quello di sussidiarietà e quello cd
dela consunzione. A fornte di questi principi che in astratto possiamo utuizzare ler risolvere
queste situaizoni, il nsotro codice penale consoce soltanto un odi questi pricnipi, il principio
di spercialità , previsto e disicplianto al’art.15 del codice penale.
L'art.15 si riferisce a quei casi in cui lam fattispecie si ritrovi nella speicialità unilaterale. I
requisiti costitutivi di una norma rappresentano una speicficazione dei requisiti contenuti
nell’altra. Il classico caso di speicialità per specificazione.
Io passo con il semaforo rosso, vengo fermato da un vigile che m contesta di essere apssato
ocn il rosso, in quel contesto mando a quel pase il vigile, invece di fermarmi perché non i
sono fermato con il rosso, vado ad arrestare i veri delinquenti.
Un fatto di quest genere potrebbe ricondursi a due jorme incriminatrici, la prima che ci
viene in mente è l’ingiuria, c’è il reato di oltrsggio previsto all’art.341 bis del codice. Classico
caso dove c’è una norma, l’oltraggio speciae rispetto all’ingiuria, l’oltraggio è speciale
perché il cocnetto di pubblico ufficiale che è il soggetto passivo nel reato di oltraggio è una
species del genus personae, l’ingiuria punsiceil prfoerire un’espressione offensiva nei
confrotni di una prrsona, l’oltraggio pinisce il proferire un’esessione offensiva, ma nei
cofnrotni di un pubblico ufficiale a causa delle sue funzioni. Rapporyo di specialità, in questo
caso l’art.15 svolge ik suo ruolo.
L'oltraggio dero9ga all’ingiuria, se un pubbico ufficale io applico soltanto la norma in materia
oltraggio. Ci possono essere altri casi? Altro caso di norme che sono in rapporto di speciialit,
sequsstro di persona semplcie rispetto al sequesro di persoe di estorsione(art.630),
entrambe queste ipotesi limitazione della liebrtà di perosne. Nel 630 è richiesto che la
liberazione della perosja sia suboridnata al pagamento del riscatto, se non i dai un miione di
euro, io non libero tuo figio che tengo prigioniero. Siamo iun presenza di un’ipotesi di
specialità peraggiutna, la norma su equsstro di perosna incliude elementi oggettivi che non
sono ricomoresi nella norma a carattere geenrale
L'art.15 attribusice la prevalenza alla legge speciale,pricnipio di carattere generale, lex
specialis derogat leggi generali. La legge che ha degi elementi specializzati si appica al posto
della legge gene3rale, il criterio cui fa rifeirmrno il principio di speicalità ,criterio lofico
formale. L'art.15 si basa su un crtieiro logico formale per dare prevalenza alla legge speciale.
Esistono altre ipotesi in cui due o pi norme incriminatrici posson oentrare in contatto attrito
, faccio rifeirmento al solito problema. Ma quale nora applichiamo? Il nostro ordinamento
penale prevede soltanto il principio di specialità, le possibilit di due norme che sembrani
potersi applicare allo stesso fatto sono diverse. Il cd. Principio di sussidiarietà serve
sostanzialmente per disciplianre i rapporti tra norme che prevedo9no diversi gradi di offesa
dello stesso bene. Pensiamo ad esempio al rappaorto che ci può essere tra i lreato d’abuso
di ufficio equello di corruzione propria, o al rapporto che poteva esserci tra il reato di atti
contrari allap ibblica decenza rispetto al reato di atti osceni, questo è l’esempio pi
facilmente comprensibile, nel nostro codice penale esistevano due3 diverse norme(art.726
contravvenzione, che univa atti contrari alla pubblica decenza(codice del 1930), denudarsi in
pubblico è un atto contratio al pubblico decoro, però pensiamo ad un fatto cge vada
leggermente oltre >(due ragazzi in un parco pubbico, mgari in primaver, in mniera
perfattamente consapevole, colontaria si spogliano e consumano pensando di non
esserevisti un rapporto, in un gissrdino ppubblico, uno si spoglia nudo per prendere il sole,
gli altri si psogliano e consujano un rapporto sessuale. Nore giuridiche applicabioli:
applichiamo a quell oche si denuda in pubblicco ,726 c.p.(atto contrario a pubblica decenza),
gi alytri due atti osceni(per poter fare quello che hanno deciso di fare si devono spogliare),
gli applichiamo tutte e due le norme? No, perché in un caso di questo genere opera
tacitanento il criterio della sussidiariet, il 726 e il 527 puniscono diversi gradi di offesa del
medesimo bene. Il been che viene offeso è sempre quelo: fatto ch certe cose non si fanno
in pubblico, un conto è spogliarsi e prendre ik sole e un altro cnto è spoglirsi per avere un
raproto sessuale, diverso il grado di lesibità del medesimo bene, cocnetto di moralità
pubblcia, non a tutti sta bene vedere deteriante cose che si debbano fare in luoghi rivati, in
un caso di quesyo genere, l’astratto confitto tra queste due norme viene risolto attraverso il
principio di sussidiaarietà njon previsto in nessuna norma, unico criteiro è k’art.15 che fa
rifeirmento al princiio di specialità. Il principio di specialità risolve soltanto una serie di
ossibili casi di confliyyo apparenti di norme, querlli dove ci sono due norme in rapporto di
speicaloyà una con e altre, cosa che non accasde nel caso della sussidiarietà ,ecco che il
princioio tscitamrnte le risole, ci sono altre situaizoni che si possono presentare, situaizoni
che richiedono l’appicaizone di un principio quello della consunzione, definitp principio del
nebis idem sostanziale. Che cosa richeide questo principio dell’assorobimento? Questo
principio si fdonds su un criteiro di valore, il principi di pseicalità è un principio
logicoformale, il criteiro di assorbimento o della consunzione è un crtieiro di valore ch può
risolveretutti qerui casi per risovere i quai non è sufficiente l’art.15. Si ha assorbimento ogni
volta che la realizzazioen di un reato comporta secondo id quod prelumque accidit, comprta
la commissione di un altro reato, se io devo uccidere un uomo gi sparo e il colpo di pistola.

Nel principio di consunzione non c’è un rapporto logico tra norme come nel principio di
speicalità, nel principio di assorbimento si applica un rapporyo di lavoro, si guarda a qyekka
che è l’uitarietà normativo sociale. Dal punto di visyta sociale, il disvalore è lo stesso,
Il ladro ruba un automobile ma per rubarla il ladro prende, la mette in moto e la prta via,
con il furto di un auto si realizza anche lfurto di benzina siamo in presenza di un fatto tipico
contestuale non è punibile in base . L'applicaizone che prevede i lreato più grave esaurisce
in se tutto il disvalore del fatto(applico la norma dell’omicidio e in questa pena dal punto dio
vista del disvalore non c’è dubbio che assorbe in se anche l’offesa diversa ma meno grave),
così come se io arresto i ladro chr ha rubato l’automonile, non i viene in mente di contestare
il furto della benzina. Pensiamo ad un’aggressione che vine fatta nei confronti di una
persona con calci e pugn ice alla fine porta al decesso della vittima, finchè un pugno dato
alla base del cranio portsa alla morte, sono stai commessi tutta una serie di reati percosse,
lesioni, poi la morte. Lo chiamo a rispondere soltanto di omicidio, in tutte queste situaizoni
c’è un dato caratterizzante: fondamentale è l’unità di disvalore soggettivo e oggettivo.
Disvalore= rifermento ad un coneto di tipo sociologicio, sociale, perché di fronte a ciò che
pensa chiunque il furto dell’automobile ricomprende anche l’utilizzaizone della benzina che
serve prr spostare quell’automobile dal luogo dove io l’ho rubata, principio che non è
previsto esplicitamente, quello dell’assorbimento, cirteiro di valore e non logico formale,
avrebbe senso in un ordimanerot iguridico più raizonale e meno pletonico. Quesya è la
situaizone,

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