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IL MERCATO

il mercato è il luogo dove si incontrano domanda e offerta


LEGGE DELLA DOMANDA
Se il prezzo aumenta la domanda diminuisce
Se il prezzo diminuisce la domanda aumenta
LEGGE DELL’OFFERTA
se il prezzo aumenta l’offerta diminuisce
se il prezzo diminuisce l’offerta aumenta
ELASTICITA’ DELLA DOMANDA
 domanda rigida
il prezzo aumenta e la domanda rimane stabile
 domanda elastica
il prezzo aumenta di poco e la domanda diminuisce notevolmente
ELASTICITA’ DELL’OFFERTA
 offerta elastica
il prezzo aumenta di poco e l’offerta aumenta notevolmente
 offerta rigida
il prezzo aumenta molto ma l’offerta rimane stabile
PREZZO DI EQUILIBRIO
Tutti sono disposti a vendere e tutti sono disposti a comprare
LEGGE DEL PREZZO
Perché dopo aver fissato il prezzo di equilibrio si può cambiare?
 Se la domanda diminuisce il prezzo diminuisce
 Se la domanda aumenta il prezzo aumenta
ARGOMENTI DIRITTO PER INTERROGAZIONE

 NORMA GIURIDICA
La norma giuridica è un comando o divieto imposto dallo stato ai suoi
consociati (cioè tutti i membri di una società) sotto la minaccia di una
sanzione

 SANZIONE
La sanzione è la conseguenza giuridica che segue la violazione del precetto
Esistono 3 tipo di sanzione
-SANZIONE CIVILE: si applica in caso di violazione del diritto soggettivo di un
altro soggetto e consiste nel risarcimento del danno
-SANZIONE PENALE: si applica quando il fatto commesso è di particolare
gravità ed è considerato dalla legge reato.
La sanzione penale può essere di 3 tipi…
Detentiva: arresto , reclusione ,ergastolo
Pecuniaria: consiste nel pagamento di una somma di denaro e si denomina
multa o ammenda
Amministrativa: si applica in caso di violazione di norme poste a favore
dell’intera collettività quindi si viola un interessa della P.A (pubblica
amministrazione) anche in questo caso con multa o ammenda
-SANZIONE GIURIDICA: è il provvedimento applicato nei confronti di colui che
non osserva spontaneamente la norma giuridica

 DIRITTO SOGGETTIVO
È la pretesa di un soggetto al rispetto di un suo interesse

 DIRITTO OGGETTIVO
È il complesso di tutte le norme giuridiche dettate da uno stato in un dato
momento storico

 RAPPORTO GIURIDICO
Si dice rapporto giuridico ogni relazione tra soggetti del diritto disciplinata
dall'ordinamento giuridico

 SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE


Chi gode di una posizione giuridica è chiamato titolare e queste possono
essere:
- Situazioni giuridiche attive (diritti), l'interesse del titolare prevale su terzi;
- Situazioni giuridiche passive (doveri), l'interesse del titolare è subordinato a
quello di soggetti terzi

 FONTI DEL DIRITTO


Sono fonti del diritto tutti gli atti o fatti dai quali traggono origine le norme
giuridiche
-COSTITUZIONALI:
costituzione: fonte principale del diritto da cui dipendono tutte le altre
leggi costituzionale: modificano o integrano la Costituzione
-PRIMARIE:
leggi ordinarie: è l’atto adottato dal parlamento con procedimento ordinario
atti con forza di legge: è l’atto normativo emanato dal governo, al quale si
attribuisce la stessa forza della legge ordinaria e di divide in
Decreto legge: è approvato dal Governo in casi straordinari e perde ogni
efficacia se non è convertito in legge da Parlamento nei 60 g successivi alla
pubblicazione
Decreto legislativo: approvato dal consiglio dei ministri ed emanato dal
Presidente della Repubblica
Leggi regionali: è una legge prodotta dal consiglio regionale e messa in vigore
sono nella regione
Regolamenti comunitari
-SECONDARIE:
regolamenti del potere esecutivo: I regolamenti dell'esecutivo rappresentano
l'attività normativa secondaria del Governo, diretta a produrre norme
subordinate a quelle primarie (leggi ordinarie, decreti legislativi, regolamenti
comunitari).
Regolamenti degli enti autonomi: sono regioni, comuni, e provincie

La nostra Costituzione è entrata in vigore il 1 gennaio 1948 composta da 139


articoli e si apre con i 12 principi fondamentali. La nostra Costituzione è rigida
e può essere cambiata da una legge Costituzionale mentre una Costituzione
flessibile può essere cambiata da una legge ordinaria.

 EFFICACIA DELLA LEGGE NEL TEMPO


Significa che da quando a quando una legge esiste va rispettata dal giorno
della sua abrogazione perché ne subentra una nuova o dal popolo detto
referendum abrogativo o l’annullamento che si ha per contrato con la
costituzione e viene annullata dalla Corte Costituzionale per incostituzionalità.

 PRINCIPIO DI IRRETROATTIVITA’
cioè la legge regola solo i casi futuri ma non si applica ai casi precedenti dalla
sua entrata in vigore
eccezioni:
#1 PUO’ essere retroattiva cioè può applicarsi in casi in casi precedenti
quando nella stessa legge c’è scritto ‘’ con effetto da’’ indicando una data
precedente dalla sua entrata in vigore
#2 MAI essere retroattiva in campo penale (artt.25 Cost)’’ nessuno può essere
punito se non in base ad una legge entrata in vigore prima del fatto
commesso ‘’
#3 PUO’ essere retroattiva in campo penale solo se è favorevole al reo (cioè
persona che ha commesso il reato)

 SOGGETTI DEL DIRITTO


I soggetti sono son solo le persone fisiche ma anche le persone giuridiche
come enti ecc…
Si parla di:
#1 capacità giuridica: cioè essere titolare del diritto
#2 capacità di agire: cioè disporre validamente dei propri diritti (dai 18 in poi)
I soggetti privi della capacità di agire di dividono in:
-incapaci assoluti:
minorenni: rappresentati da un tutore(genitore)
interdetti: sono gli infermi di mente gravi il quale il giudice con sentenza
toglie la capacità di agire ed hanno bisogno di un tutore
-incapaci relativi:
inabilitati: persone affette da un’infermità mentale non grave (tipo chi fa
fa abuso di alcol e sostanze stupefacenti esponendo la famiglia a danni
economici) anche a loro il giudice con sentenza toglie la capacita di agire
ed hanno bisogno di un curatore
minori emancipati: cioè i ragazzi che si sono sposati all’età di 16 anni anche
loro assistiti da un curatore
-incapacità naturale: cioè un soggetto maggiorenne non interdetto, sia per un
breve periodo incapace di intendere e di volere, perciò l’atto compiuto è
annullabile
 AUTONOMIA PATRIMONIALE
L’autonomia patrimoniale può essere
-perfetta: significa che i patrimoni sono distinti e separati cioè dei debiti della
società risponderà solo la società col suo patrimonio e non ci si potrà rivolgere
al patrimonio personale dei soci.
-imperfetta: significa che i patrimoni non sono distinti e separati e cioè ai
debiti della società possono rispondere anche i soci.

 SEDE GIURIDICA DI UNA PERSONA


La sede giuridica si divide in:
-dimora: è il luogo in cui la persona sta temporaneamente
-residenza: è il luogo dove si ha la dimora abitualmente
-domicilio: è il luogo in cui la persona ha stabilito il centro dei suoi affari o
interessi e per la legge si presume che la persona sia rintracciabile in quel
luogo (possono esserci più domicili)

 INCERTEZZA SULL’ESISTENZA DI UNA PERSONA


La scomparsa è uno stato di fatto, (scomparsa) non si viene dichiarati
scomparsi dal giudice. Il patrimonio sarà amministrato da un curatore il quale
pagherà i debiti e riscuoterà i crediti facendo le veci della persona scomparsa,
se questa torna deve trovare la stessa situazione di quando l’aveva lasciata.
Dopo 2 anni dopo l’ultima notizia si può dar dichiarare da giudice l’assenza
(dichiarazione d’assenza) e in questo caso i beni, dell’assente vengono affidati
a coloro che sarebbero eredi in caso di morte i quali non possono disporre dei
beni ma possono far propri i loro frutti
Se ritorna anche in questo caso deve trovare il patrimonio come lasciato.
Dopo 10 anni dopo l’ultima notizia si può dichiarare morte presunta (morte
presunta) che ha a tutti gli effetti morte vera, in questo caso il patrimonio si
trasferisce definitivamente agli eredi i quali possono disporre liberamente e se
torna ha il diritto di prendere solo quello che eventualmente resta.
ECONOMIA PT2

 BISOGNI BENI E SERVIZI


-I bisogni sono molteplici e risorgenti, cioè una volta soddisfatti tale bisogno si
ripresenterà
-i beni invece sono limitati
Classificazione dei bisogni:
-primari: sono quelli che i soggetti economici devono necessariamente
soddisfare per continuare a vivere o, comunque, per mantenere livelli
accettabili di esistenza
-secondari: invece, sono quelli non fondamentali per la sopravvivenza
dell’individuo, ma la cui soddisfazione migliora la qualità dell'esistenza del
soggetto economico
Beni economici
Affinché una cosa (res) possa essere considerata un bene economico deve,
però, avere le seguenti tre caratteristiche:
-utilità: nel senso che la cosa deve essere idonea a soddisfare un bisogno
economico
-accessibilità: nel senso che la cosa deve essere utilizzabile da parte
dell'uomo
-limitata disponibilità: nel senso che l'uomo deve fare uno “sforzo”
economico e un calcolo per poterla utilizzare

-beni diretti: detti anche beni di consumo, sono quelli che soddisfano
immediatamente un bisogno economico (es. pane, vestiti, automobile etc.).
-beni indiretti: devono subire ulteriori trasformazioni (fasi di produzione) per
divenire o realizzare un bene diretto (es. macchinari).

Beni immobili: svolgono la loro funzione economica stando fissi al suolo ed


edifici, sono quelli esistenti ed utilizzabili dal soggetto economico nel
presente.
Beni mobili: si spostano e si muovono da un luogo all’altro. beni presenti e
beni futuri, sono anche quelli che probabilmente saranno disponibili per
l’individuo dopo un certo periodo di tempo

Beni durevoli: sono quelli che permettono più atti di consumo e che, quindi,
sono utilizzabili più volte
Beni non durevoli: sono quelli che possono essere utilizzati una sola volta in
quanto, dopo una prima utilizzazione, si distruggono

Beni fungibili: detti anche generici, sono quelli che hanno valore non nella
loro specifica individualità ma in quanto appartenenti a un certo genere di
beni
Beni non fungibili: al contrario, sono quelli che hanno valore nella loro
specifica individualità

Beni complementari: vanno utilizzati contemporaneamente per la


soddisfazione di un unico bisogno
Beni sostituibili: al contrario, sono quelli che possono essere utilizzati
alternativamente per la soddisfazione di uno stesso bisogno

Beni privati: appartengono ai singoli cittadini o ad enti privati


Beni pubblici: i secondi ad enti pubblici (Stato, Regioni, Province, Comuni,
INPS, ecc.)

I SERVIZI: NOZIONE
La soddisfazione dei bisogni, oltre che mediante i beni economici, si può
ottenere tramite i servizi che consistono in prestazioni, cioè attività realizzate)
appunto allo scopo di soddisfare determinati tipi di bisogni economici
d’individui o di collettività.
In tema di servizi si classifica tra:
• servizi privati - sono quelli erogati (forniti) da soggetti (individui od enti)
privati
• servizi pubblici - sono quelli erogati da enti pubblici. Nell'ambito dei servizi
pubblici si distingue ancora tra:
• servizi pubblici generali, che vengono forniti (erogati) all'intera collettività e,
quindi, indipendentemente dalla richiesta dei singoli cittadini
• servizi pubblici speciali, che vengono erogati a favore di quei soggetti che ne
abbiano fatto espressamente richiesta

I BISOGNI ECONOMICI sono soddisfatti tramite I BENI cioè cose utili, accessibili
e disponibili in quantità limitata e tramite SERVIZI pubblici ,privati,
generali ,speciali
 ECONOMIA PT 3
L’attività economica, nella sua globalità, può ricondursi a 4 fenomeni
economici:
1) Produzione
trasformazione materiale di beni in altri beni (ad esempio: dal legno al mobile)
e nella prestazione di servizi (ad esempio: il trasposto di beni o persone o il
servizio prestato da un medico, da un insegnante, dal postino )

2) Distribuzione (economica)
L’attività economica, nella sua globalità, può ricondursi a 4 fenomeni
economici
a) Natura = Rendita
b) Lavoro = Salario - stipendio
c) Capitale = interesse
d) Capacità imprenditoriale = profitto

3) Circolazione (distribuzione commerciale)


adattamento quantitativo che consiste nel frazionare grandi quantitativi di
prodotti per soddisfare le esigenze dei consumatori

4) Consumo
acquisto di beni e servizi per il soddisfacimento dei bisogni da parte di
individui, di imprese o della pubblica amministrazione
Ed è svolta da soggetti ( o operatori economici) che sono

1) Famiglie: insieme della popolazione residente e non residente


2) Imprese: operatore che realizza la produzione di beni e servizi
3) Stato: operatore che produce servizi di natura collettiva
4) Resto del mondo: operatori esteri

La MICROECONOMIA analizza il comportamento di singoli soggetti economici


( singolo consumatore o imprenditore), mentre la MACROECONOMIA studia
le quantità o grandezze globali ,

Il problema economico è sempre, essenzialmente, un problema di SCELTA,


scelta del modo in cui distribuire, in MODO RAZIONALE, la ricchezza a
disposizione, fra tutti i bisogni che deve soddisfare: che significa “razionale”?
Significa che ogni soggetto, nell’ operare la scelta fra più alternative, si
comporterà in modo da ottenere , < il MASSIMO RISULTATO con il MINIMO
MEZZO> (cd. “Principio utilitario o edonistico o del tornaconto … che viene
applicato da tutti i soggetti nelle varie fasi dell’attività economica)

Legge intensità decrescente dei bisogni: ciascun bisogno diminuisce


d’intensità a mano a mano che viene soddisfatto
- Legge utilità marginale decrescente: l’ utilità delle singole dosi di un bene
decresce con l’aumentare delle quantità disponibile del bene stesso

 PRINCIPI FONDAMENTALI
Artt.1
L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro. La sovranità
appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

La nostra costituzione si apre col ricordare la scelta effettuata il 2 giugno 1946


con il referendum costituzionale monarchia-repubblica con il quale prevalse
quest’ultima scelta e si chiude all’articolo 139 ricordando che non si può
tornare alla forma di governo monarchica con una legge costituzionale.
( il termine democrazia proviene dal greco demas=popolo e crataso=potere
significa ‘’governo del popolo ’’ nel senso che è il popolo a conferire il potere
allo stato al contrario della monarchia assoluta nella quale il potere viene da
Dio- teoria teocratica

Il popolo può farsi sentire in due modi differenti:


-democrazia indiretta: attraverso
Elezioni politiche (voto del parlamento
Elezioni amministrative (votano regione, provincia e comune)
Elezioni europee

-democrazia diretta: attraverso un’iniziatica legislativa cioè il popolo può


presentare al parlamento un’iniziativa di legge raccogliendo 50'000 firme
Ed il referendum può essere di 3 tipi:
abrogativo: secondo l’articolo 35
costituzionale: secondo l’articolo 38
regionale e comunale: secondo l’articolo 132/133
Artt.2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo ,sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede
l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e
sociale

In questo articolo vengono riconosciuti alcuni diritti essenziali per la persona


che rientrano nella più ampia categoria di diritti umani: es la vita ,l’integrità
fisica, libero pensiero e religione. Vengono riconosciuti all’uomo e non al
singolo cittadino dunque anche allo straniero con il diritti d’asilo=lo straniero
che nel suo paese non ha il riconoscimento di tali liberà ha diritto di trovare
accoglienza e protezione in un altro stato
Vengono riconosciuti inoltre considerando l’uomo in tutti i settori in cui cresce
, matura e si forma la sua personalità come la famiglia, scuola, partiti, chiesa.
Tutti gli stati aderenti all’ONU si sono impegnati ad inserire nelle loro
costituzioni il riconoscimento di questi diritti, in conformità alla ‘’
dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo’’ elaborata dall’assemblea
generale dell’ONU il 10 dicembre 1948 per evitare che gli stati totalitari ( stati
che in precedenza avevano dittature, fascismo, e nazismo) mettessero gli
interessi statali al di sopra dell’interesse dell’uomo.

Artt.3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge
senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e
di condizioni personali e sociali. (comma 1)
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordini economico e
sociale, che , limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica, sociale del Paese
(comma 2 )

Il comma 1 dell’articolo 3 della Costituzione proclama il principio di


uguaglianza e quindi il divieto di discriminazioni tra gli esseri umani.
Uguaglianza significa che le differenze che esistono tra gli individui non
possono dar luogo a discriminazioni.
Nell’articolo 3 il principio di uguaglianza è previsto in due significati diversi:
-comma 1: stabilisce il principio di uguaglianza formale come pari dignità e
pari soggezione di tutti alla legge, senza discriminazioni
-comma 2: aggiunge l’uguaglianza sostanziale come effettiva possibilità di tutti
di godere concretamente dei propri diritti
* uguaglianza formale significa uguaglianza di fronte alla legge come scritto
nelle aule dei tribunali ‘’ la legge è uguale per tutti’’
* uguaglianza sostanziale non corrisponde soltanto all’idea di giustizia ma è
anche la condizione dell’effettivo godimento dei diritti da parte di tutti

Quindi non basta affermare dunque che ‘’siamo tutti uguali’’ se poi non si
tiene conto che nella pratica non è cosi (es. il figlio di una famiglia molto
abbiente da generazioni non parte dallo stesso livello del figlio di una famiglia
di disoccupati). Lo stato dunque deve considerare dei punti di partenza e deve
dare a tutti le stesse possibilità nei settori di primaria importanza dunque sarà
garantita l’istruzione a tutti tramite scuole pubbliche, la salute a tutti tramite
gli ospedali pubblici, la casa a tutti tramite l’assegnazione di case popolari,
infine la possibilità di potersi difendere e di poter citare davanti al giudice
tramite avvocato d’ufficio (patrocinio a carico dello stato) o casi analoghi.

Artt4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le
condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di
svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una
funzione che concorre al progresso materiale o spirituale della società.

Il lavoro diventa il ‘’valore’’ più importante della Costituzione, in quanto già


all’articolo 1 si proclama che la repubblica è fondata sul lavoro.
Con ciò si vuole affermare che il valore di una persona non dipende più (come
nel precedente stato liberale dell’1800) da privilegi di nascita (titoli nobiliari)e
di ricchezza (la borghesia) ma dipende esclusivamente dal contributo che si
da alla società tramite il lavoro.
Il termine diritto la lavoro non significa che si ha diritto da parte dello stato ad
un posto di lavoro, ma che lo stato di impegna a intervenire con una politica a
favore dell’occupazione. La parola ‘’ dovere’’ non significa che lo stato impone
la scelta di lavorare ma solo che ognuno ha il dovere di partecipare alla vita
sociale con funzione
Artt5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali.
Attua nei servizi che dipendono dallo stato il più ampio decentramento
amministrativo; adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze
dell’autonomia e del decentramento

In seguito al referendum del 2 giugno 1946 l’Italia si trovò di fronte ad una


scelta:
-scegliere uno stato unitario: cioè centralizzato cioè il potere statale non è
ripartito sul territorio ma deriva solo dal centro
-scegliere uno stato federale: che riconosce a tutte le porzioni di territorio
chiamati stati federati una piena sovranità cioè un proprio
Parlamento/Governo/Magistratura/Apparato Sanzionatorio e un proprio
sistema fiscale
L’Italia non scelse nessuno si questi due modelli:
-il primo perché fin dal 1861 si era assunto questo modello si stato e si voleva
avere un margine di libertà da esso
-il secondo non fu scelto in quanto si sarebbe trattato di dare piena sovranità
ad ogni provincia Italiana e a quasi 100 province ( non esistendo ancora le
regioni)
Quindi venne fuori dunque una 3 scelta cioè quella dello stato regionale cioè
uno stato che dopo aver diviso il territorio in 20 regioni si proclama unitario
ma riconoscono ad ogni regione sia l’autonomia legislativa=emanare leggi
regionali e autonomia finanziaria=cioè procurarsi denaro attraverso le
imposte

Artt6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Rientra in questo principio la tutela delle minoranze linguistiche, una volta


stabilito il principio del pluralismo istituzionale (cioè accanto allo stato
coesistono le Regioni le Province e i Comuni) occorre tutelare le minoranze
linguistiche che in quelle comunità risiedono: si fa riferimento a zone di
confine di cittadinanza italiana, ma di etnia diversa e lingua diversa
A tal proposito è da notare che per quanto spesso siano usciti come sinonimi,
i concetti di ‘’stato’’ e ‘’ nazione’’ non sempre coincidono.
-Stato è un entità giuridica (cioè insieme si persone stanziate stabilmente su
un territorio determinato e sottoposto ad un autorità politica)
-la Nazione è un entità storico- culturale (insime di persone legate da comuni
Radici di razza, lingua, regione e cultura)

Artt7
Lo Stato e la Chiesa Cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e
sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modifiche dei patti,
accettati dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione
costituzionale.

La nostra costituzione per quanto riguarda i patti tra stato e chiesa si


disciplina separatamente
Il 18 febbraio 1984 tra la santa sede e lo stato italiano è stato stipulato un
trattato che ha modificato sostanzialmente ad in modo rivoluzionario e il
concordato lateranense quindi più che ‘’modifiche’’ si è trattato di un vero e
proprio rinnovamento del concordato
In particolare è stato abolito il principio della ‘’religione di stato’’
Con questa modifica che è rilevante di tutto il concordato l’italia ha
riaffermato la sua neutralità in materia religiosa
Quindi lo stato italiano non è uno stato confessionale ma laico
Il riconoscimento da parte dello stato del valore della cultura religiosa e dal
radicamento storico dei principi del cattolicesimo. Ma riconoscendo a
ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o meno dell’insegnamento della
religione cattolica, mentre questo insegnamento era in precedenza
considerato obbligatorio , salva la richiesta di esonero

Artt8
Tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge. Le confessioni
religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri
statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo stato non regolati per legge sulla base di intese con le
relative rappresentanze.

Dunque, mentre i r apporti tra stato e chiesa cattolica sono regolati dai patti
lateranensi i rapporti tra stato e tutte le altre regioni sono regolate da accordi
(detti intese) tra il governo italiano e un rappresentante di una determinata
regione (es. un rappresentante del culto buddista) una volta firmato l’accordo
questo dovrà poi essere ‘’approvato’’ con legge
Artt9
La repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e
tecnica
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

-principio della cultura


Lo stato si impegna ed essere parte attiva nello sviluppo della cultura intesa
come elevazione della società attraverso la conoscenza e lo studio e della
ricerca scientifica come fatto culturale ma soprattutto come fatto economico
legato alle tecnologie produttive
Esiste infatti il Ministero dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica
(MIUR) oggi separati e divisi in:
1) Ministero Istruzione
2) Ministero Università e Ricerca
Inoltre attraverso il Ministero dell’ambiente e tutela del territorio e del mare e
il Ministero Beni a attività culturali e tutelato il paesaggio (bellezze naturali,
parchi, giardini) e il patrimonio storico e artistico (musei, biblioteche, palazzi
d’interesse storico, pinacoteche, scavi archeologici)
Questa complessa normativa è oggi riunita nel codice dei beni culturali e del
paesaggio e nel codice dell’ambiente.

Artt10
l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto
internazionale generalmente riconosciuto.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità
delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero al quale sia impedito nel suo parse l’effettivo esercizio delle
libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel
territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalle legge. Non è
ammessa l’ estradizione dello straniero per reati politici

Principio internazionalista (Italia-estero)


Nel principio stabilito in questo articolo l’Italia accetta di conformarsi nelle
norme di <diritto internazionale> cioè all’ insieme di norme che regolano i
rapporti fra gli stati, norme che derivano dai TRATTATI e poi diventano diritto
interno. Tale uniformarsi al diritto internazionale fa particolare riferimento
alla condizione e alla tutela dello straniero al quale viene garantito il diritto
d’asilo (diritto di trovare accoglienza e protezione presso un paese straniero,
riconosciuto a coloro che in patria subiscono limitazioni dei proprio diritti e
libertà fondamentali)

Artt11
L’Itali ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli
come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in
condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni si sovranità necessaria ad
un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuovere e
favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

-principio pacifista
Nella semantica della parola ripudia che ha sostituito nel corse dei lavori in
assemblea costituente la parola ‘’ rinuncia’’ si racchiude tutta la ripugnanza
morale verso gli orrori della guerra e della violenza che hanno profondamente
ferito lo spirito democratico durante la seconda guerra mondiale. Con questo
primo lapidario inciso la Costituzione Repubblicana dimostra tutta la sua
modernità: l’Italia decide di rompere per sempre il cerchio del nazionalismo e
dell’imperialismo cristallizzando in un dovere categorico l’obbligo morale
prima ancora che giuridico

Artt12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre
bande verticali di eguali dimensioni

Tre sono i simboli di appartenenza alla Nazione: - la bandiera; - l’emblema; -


l’inno nazionale
I colori della nostra bandiera risalgono al 1794, quando due studenti di
Bologna, Luigi Zamponi e Giovan Battista de Rolandis decisero di sollevare il
popolo contro gli austriaci, usando come segno distintivo la coccarda della
rivoluzione francese, ma sostituendo al blu il verde che stava ad indicare,
volendo usare le stesse parole di Zamponi: “ La speranza di un’Italia unita e
indipendente, perché il popolo segua la rivoluzione nazionale da noi iniziata e
cancelli quei confini segnati dalla tirannide straniera”. Il bianco e il rosso
furono invece scelti perché simbolo della città di Bologna
L’emblema fu creato in seguito ad un concorso e fu approvato definitivamente
con decreto lgs. n°535 del 5 maggio 1948.
Il concorso fu vinto da Paolo Paschetto, di Torino, Professore all’Istituto di
belle Arti di Roma.

Tre sono gli elementi che lo caratterizzano:


-La stella bianca a cinque punte, detta anche Stella d'Italia
-La ruota dentata d’acciaio, simbolo dell’attività lavorativa e piena espressione
di quanto contenuto nell’art.1 Cost. “L’Italia è una Repubblica democratica
fondata sul lavoro”
-Questi elementi sono circondati da un ramo d’ulivo che simboleggia la
volontà di pace e la fratellanza universale e da un ramo di quercia che
rappresenta la forza e la dignità del popolo italiano

L’inno nazionale è il Il Canto degli italiani, conosciuto anche come Fratelli


d'Italia dal suo verso introduttivo o come Inno di Mameli dall'autore del testo.

Fu composto nel 1847 da Goffredo Mameli e fu adottato dal nostro Governo


“in via provvisoria” con un decreto del 1946.

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