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REGOLE GIURIDICHE
Mirano ad instaurare l’ordine giuridico per garantire una pacifica e regolata
convivenza tra cittadini, stabilendo quali comportamenti sono consentiti e quali
vietati, allo scopo di tutelare gli interessi dei singoli e della collettività.
Spesso le regole giuridiche per raggiungere degli obiettivi, fissano dei divieti.
Esempi:
Divieto di rubare.
Obbligo di pagare le tasse.
Non fumare o ballare a scuola.
Non andare contromano in automobile.
Dai ragazzi gli obblighi e i divieti vengono percepiti come un qualcosa che priva
la libertà. In realtà i divieti non nascono per ridurre la libertà, ma in realtà
tutto ha una sua ratio (ragione, motivazione logica), ogni divieto serve per
garantire un altro diritto di rango superiore, ogni divieto è funzionale al
mantenimento e alla tutela di un altro diritto. Il divieto si giustifica in quanto
è in grado di tutelarne un altro, altrimenti è dittatura.
Non si può fumare in ambienti chiusi perché si vuol garantire il diritto alla
salute.
Si deve portare la mascherina sempre per garantire il diritto alla salute.
Tipi di norme
Le norme giuridiche possono essere: generali, astratte, relative, bilaterali,
positive e coercitive
Le norme sono generali inquanto riguardano tutti i cittadini, sia italiani che
persone straniere che sono temporaneamente o permanentemente stanziate sul suolo
italiano.
Le norme sono astratte inquanto si riferiscono in generale a casi ipotetici e o
futuri.
Le norme sono relative inquanto cambiano sia nel tempo che nello spazio.
Le norme relative cambiano nello spazio e nel tempo inquanto la cultura e lo stato
sociale cambia sia da uno stato all’altro, sia nel tempo.
Le norme sono bilaterali inquanto per rendere effettivo ogni diritto deve esserci
anche un obbligo.
Le norme sono positive inquanto previste, stabilite e riconosciute dallo stato.
Il diritto positivo è formato da regole che sono quelle in vigore in un certo
momento.
Il diritto naturale invece è formato da regole che derivano dalla natura dell’uomo.
Dove c’è una dittatura, il diritto naturale può venire ostacolato o annullato.
Le norme sono coercitive inquanto sono obbligatorie.
La classificazione delle norme giuridiche
Le norme giuridiche possono essere derogabili o inderogabili (o non derogabili).
Derogabile significa fare un’eccezione.
Le norme sono derogabili inquanto i soggetti coinvolti nella norma possono
modificarla.
Le norme sono inderogabili (imperative) inquanto non possono mai essere modificate
e non prevedono eccezioni.
Ci sono due tipi di fonti di produzione a seconda del soggetto che le emana:
Le fonti esterne, esterne rispetto al concetto (ai confini) di stato (Europa).
E quelle interne, che vengono fatte internamente allo stato.
Le obbligazioni naturali
Le obbligazioni naturali derivano da un bene morale e sociale.
Per esempio i debiti da gioco che non sono obbligazioni giuridiche o legali in
quanto lo stato non tutela processi di debiti da gioco.
Anche i debiti caduti in prescrizione sono debiti che non sono più obbligazioni
legali, ma naturali.
Un soggetto non è tenuto a seguire un’obbligazione naturale, ma se la segue non può
chiedere la restituzione (la ripetizione dell’indebito).
Secondo l’articolo 1218 del codice civile in caso di inadempimento il debitore deve
risarcire i danni a meno che non riesca a dimostrare due cose:
- Per prima cosa che la prestazione sia diventata impossibile.
- Seconda cosa è liberato dall’obbligazione dimostrando che l’impossibilità non
è imputabile al debitore.