riassunto
istituzioni di Diritto Privato Galgano
V EDIZIONE 2008
n.b. manca il paragrafo 6 del capitolo 3: I diritti della personalit (da pag.
58 a pagina 67)
1. IL DIRITTO
DIRITTO: sistema di regole per la soluzione dei conflitti tra gli uomini (la convivenza
umana in perenne contesa, sia in famiglia che in societ).
FUNZIONE DEL DIRITTO: risolvere i conflitti tra gli uomini con lapplicazione di regole
predeterminate, proibendo luso della violenza.
Queste regole costituiscono un sistemache si rif a un modello di equilibrio generale. I
sistemi di regole mutano nel tempo e nello spazio.
LORGANIZZAZIONE GIURIDICA
Per ordinare una societ secondo il diritto occorre:
1) autorit che crea regole
2) autorit che le applichi
Nella nostra societ le autorit che creano il diritto sono:
1) STATO (parlamento e governo) autorit nazionale
2) COMUNITA EUROPEA (consiglio) autorit sovranazionale
3) REGIONI / ENTI LOCALI (consigli regionale, comunali) autorit infrastatuale
Autorit che hanno il potere di applicarlo:
1) AUTORITA GIUDIZIARIA organo dello Stato
2) CORTE DI GIUSTIZIA organo della comunit europea
NB:
Nel sistema del COMMON LAW(sistema anglosassone) lautorit giudiziaria ha anche il
potere di creare il diritto (precedente giudiziario vincolante).La differenza con la Civili Law
(sistema continentale) che si parte da fatti individuali e concreti per arrivare alla
formulazione di norme generali e astratte.
La complessit del sistema di diritto dovuta a:
1) intensit dei rapporti economici
2) livello culturale
3) molteplicit degli interessi sociali
2. LA NORMA GIURIDICA
Norma giuridica: unit elementare del sistema del diritto
Ordinamento giuridico: insieme delle norme che compongono il sistema
Istituto: insieme di norme tra loro coordinate (es. istituto della propriet)
La norma consiste in un comando o precetto formulato in termini:
generali perch si rivolge a una serie di persona (non a una singola)
astratti perch riguarda serie ipotetica di fatti (non fatti concreti)
La norma sempre precettiva(cio contiene gi di per s un precetto, cosicch non c
bisogno di altre norme per applicarla). Solo a volte apparentemente descrittiva.
Si dividono in:
-regolamenti governativi di esecuzione emanati per regolare, nei dettagli, materie gi
regolate dalla legge
-regolamenti governativi indipendenti emanati per regolare materie non regolate da
nessuna legge.
6) USI O CONSUETUDINI: fonte non scritta e non statuale di produzione di norme
giuridiche. Consistono nella pratica uniforme e costante di dati comportamenti, seguita con
la convinzione che quei comportamenti siano giuridicamente obbligatori (es. il segreto
bancario).
2. EFFICACIA DELLA LEGGE NEL TEMPO
Leggi e regolamenti entrano in vigore solo dopo la loro pubblicazione sulla Gazzetta
ufficiale per essere conoscibili da chiunque lignoranza della legge non scusa.
Cessazione della loro efficacia:
1) per abrogazione espressa disposizione di una legge successiva
referendum popolare
sentenza di illegittimit costituzionale
2) perabrogazione tacita incompatibilit con una nuova disposizione di legge
per una nuova legge che regola la materia
NB: La legge non ha effetto retroattivo: non dispone per lavvenire.
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Questo accade grazie a una norma di diritto statuale che rinvia, per la regolazione di certi
rapporti, al diritto di altri Stati. Il rinvio non una rinuncia alla sovranit, bens espressione
stessa di sovranit dello Stato.
Questa materia regolata da una serie di norme dette norme di diritto internazionale
privato che stabiliscono quando il giudice italiano deve applicare il diritto italiano e quando
il diritto di altri Stati. Possono nascere per dei conflitti quando ciascuno Stato pretende
che venga applicato il proprio diritto.
LA LEGGE NAZIONALE criterio per il quale il giudice italiano applica il diritto italiano o il
diritto straniero che si tratti di regolari rapporti relativi a cittadini italiani o stranieri.
LEGGE DEL LUOGO per la propriet e altri diritti reali su cose mobili o immobili vale la
legge del luogo nel quale le cose si trovano.
TRATTAMENTO DELLO STRANIERO
Lo straniero sempre sottoposto agli obblighi previstidalla legge italiana, ma ammesso a
fruire dei diritti civili riconosciuti dallordinamento italiano solo a condizione di reciprocit:
cio solo se la sua legge nazionale ha norme di diritto internazionale privato che
consentono allo straniero di fruire dei diritti civili da essa riconosciuti ai propri cittadini (es.
lo straniero pu avere delle propriet in Italia, protette dal diritto italiano, solo se il suo
Stato di appartenenza consente al cittadino italiano di avere propriet sul suo territorio).
NB: Questo principio non si applica sui diritti inviolabili delluomo.
ORDINE PUBBLICO INTERNAZIONALE
Norma secondo la quale il diritto straniero non applicabile in Italia se i suoi effetti sono
contrari allordine pubblico.
CONOSCENZA DEL DIRITTO STRANIERO
Il giudice tenuto a conoscere non solo il diritto nazionale ma anche quello straniero
(iurianovit curia) e, nel caso in cui non si reperisca la norma straniera applicabile,
applicher la legge italiana.
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Il gi concepito non ancora nato privo di capacit giuridica: la legge gli riserva dei diritti
subordinati allevento della nascita (se ci non avviene questi perdono di efficacia).
NOME: ogni persona identificata da un nome che consta del nome in senso stretto, o
prenome, e del cognome. Il cognome, se il figlio legittimo, quello del padre, altrimenti
risulta essere figlio di ignoti e il cognome deciso dallufficiale di stato civile. Se invece il
figlio illegittimo riconosciuto prende il cognome del genitore che lo ha riconosciuto o, se
riconosciuto da entrambi, il cognome del padre.
Il maggiorenne pu cambiare sia nome che prenome.
DOMICILIO: luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari.
RESIDENZA: luogo di dimora abituale della persona.
DIMORA: luogo in cui la persona attualmente soggiorna (es. seconda casa, camera in
affitto).
SOGGIORNO: luogo in cui la persona alloggia occasionalmente o momentaneamente (es.
albergo).
ASSENZA E MORTE PRESUNTA
Se una persona scompare dal luogo del suo ultimo domicilio e non se ne hanno pi notizie
sorge il problema di provvedere alla conservazione del suo patrimonio. I presunti
successori possono chiedere la nomina di un curatore. Trascorsi due anni il tribunale
dichiara lassenza della persona e i successori acquistano il possesso temporaneo dei
beni: li amministrano e fanno proprie le rendite ma non possono alienarli, ipotecarli o darli
in pegno. Se lassente ritorna gli saranno restituiti i beni ma non le rendite.
Se trascorrono dieci anni il tribunale dichiara la morte presunta, che produce gli stessi
effetti della morte naturale: si apre la successione ereditaria e gli eredi ne hanno la piena
disponibilit. Se il presunto morto ricompare gli saranno restituiti i beni ma nello stato in cui
si trovano.
2. LA CAPACITA DI AGIRE: I MINORI, GLI INTERDETTI E GLI INABILITATI
CAPACITA DI AGIRE: attitudine del soggetto a compiere atti giuridici, si consegue con il
raggiungimento della maggiore et.
Alcuni atti sono consentiti al minore sedicenne: contrarre matrimonio, riconoscere il figlio
naturale.
Il minore acquista diritti solo per mezzo dei genitori (poich sottoposto alla potest dei
genitori) o di un tutore. Al genitore o tutore spetta la legale rappresentanza del minore:
amministrano i suoi beni e compiono atti giuridici in suo nome, validi solo per gli atti che
non abbiano carattere strettamente personale (es. matrimonio o iscrizione a un partito
politico).
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1. I BENI
BENE: attitudine delle cose a soddisfare i bisogni umani.
BENE DI CONSUMO: bene che soddisfa direttamente i bisogni umani.
BENE PRODUTTIVO (o mezzo di produzione): bene che soddisfa indirettamente i bisogni
umani, perch crea altri beni a loro volta destinati a soddisfare i bisogni umani.
COSE COMUNI A TUTTI: ci che la natura offre in quantit superiore ai bisogni delluomo
(es. sole, aria, acqua, vento). Non appartengono a nessuno perch nessuno ha interesse
a stabilire con esse un rapporto di appartenenza.
Per i beni non comuni a tutti (es. suole, giacimenti di minerali) il rapporto tra uomo e le
cose impari in quanto la loroutilizzazione da parte di alcuni implica lesclusione degli
altri. Il rapporto tra uomo e cose si trasforma dunque in un rapporto tra uomini che
costituisce un conflitto che mira allappropriazione delle risorse.
Il diritto si occupa delle cose solo se costituiscono materia di conflitto tra gli uomini per il
codice civile sono beni le cose che possono formare oggetto di diritti, cio le cose che
luomo aspira a fare proprie escludendo gli altri dal loro utilizzo (quindi non sono beni,
giuridicamente, le cose comuni a tutti).
Le energie naturale, per il diritto, sono beni se hanno un valore economico, cio se per
procurarsele si disposti a pagare una somma di denaro che ne rappresenti il valore
economico (es. energia elettrica, energia atomica).
Ogni sistema giuridico:
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1) riconosce il diritto di propriet, ossia il diritto di godere e disporre delle cose in modo
pieno ed esclusivo
2) determina i modi acquisto della propriet, regolando i conflitti tra gli uomini per
lappropriazione delle cose con il divieto delluso della forza
3) pone limiti alla propriet e impone obblighi al proprietario
4) fonda la categoria dei beni pubblici. Sono beni di utilit generale e vengono sottratti ad
ogni possibile appropriazione da parte dei singoli perch appartenenti alla societ nel suo
insieme, cio allo Stato che il ha il compito di:
- consentirne il disciplinato uso da parte di tutti (condizione giuridica dei beni rientranti
nel demanio naturale, es. spiaggia, porti, fiumi, laghi)
- utilizzarli in modo da volgerli a vantaggio di tutti (condizione giuridica dei beni che
formano il patrimonio indisponibile dello Stato)
PATRIMONIO INDISPONIBILE DELLO STATO: foreste, miniere, cave, fauna selvatica. I
beni del patrimonio indisponibile non possono essere sottratti alla loro destinazione.
BENI DEMANIALI: oltre al demanio naturale, comprende le cose immobili di valore storico,
archeologico o artistico e le cose mobili inserite in musei, biblioteche. I beni demaniali
sono inalienabili, non si pu acquistare la propriet.
Entrambe le categorie rappresentano cose fuori commercio.
BENI DISPONIBILI DELLO STATO: beni che lo Stato acquista in forza della sua capacit
di diritto privato e sui quali esercita il comune diritto di propriet.
Differenza tra beni pubblici e cose comuni a tutti entrambi sono destinati alluso di tutti
ma la differenza sta nella limitatezza dei beni pubblici che comporta la loro attribuzione
allo Stato, cui spetta di garantire il disciplinato uso di tutti.
2. I DIRITTI SULLE COSE: LA PROPRIETA E GLI ALTRI DIRITTI REALI
I diritti sulle cose sono detti diritti reali. Nel nostro sistema giuridico sono sette:
- diritto di PROPRIETA
- diritto di SUPERFICIE
- diritto di ENFITEUSI
- diritto di USUFRUTTO
- diritto di USO
- diritto di ABITAZIONE
- diritto di SERVITU
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Per studiare il diritto di propriet si deve scomporre in ciascuno dei suoi elementi:
Il diritto (a) di godere e (b) di disporre della cosa (c) in modo pieno ed (d) esclusivo, (e)
entro i limiti e (f) con losservanza degli obblighi stabiliti dallordinamento giuridico .
Gli elementi a) e b) sono facolt che spettano al proprietario:
a) FACOLT DI GODERE DELLE COSE
Facolt di utilizzare la cosa:il proprietario pu usarla o non usarla, decidere come usarla,
trasformarla e distruggerla. Per le cose fruttiere la facolt di godimento include il diritto di
fare propri i frutti della cosa, sia naturali che civili.
b) FACOLTA DI DISPORRE DELLE COSE
Facolt di vendere o non vendere la cosa, di donarla, di lasciarla per testamento, di
costituire sulla cosa diritti reali minori a favore di altri, ecc. Il proprietario ha anche la
facolt di costituire su di essa garanzie reali (ipoteca o pegno) per garantire ladempimento
di un debito.
Gli elementi c) e d) indicano i caratteri riconosciuti alle facolt di godere e disporre della
cosa:
c) PIENEZZA DEL DIRITTO DI PROPRIETA
Il proprietario pu godere e disporre delle cose in modo pieno: pu farne tutto ci che non
sia espressamente vietato. Il proprietario gode di facolt illimitate: pu godere e disporre
della cosa a proprio piacimento.
Se sulla cosa vengono costituiti diritti reali minori, che limitano fortemente la facolt di
godimento del proprietario, non si parla pi di piena propriet ma di nuda propriet.
d) ESCLUSIVITA DEL DIRITTO DI PROPRIETA
il proprietario pu escludere chiunque altro dal godimento e dalla disposizione della cosa.
La pretesa del proprietario protetta, contro chiunque la violi, dallautorit giudiziaria.
Gli elementi e) e f) costituiscono dei correttivi ai caratteri di pienezza ed esclusivit. Con
essi si ricerca un punto di equilibrio tra linteresse del proprietario e linteresse dellintera
collettivit.
e) LIMITI ALLA FACOLTA DI GODERE E DI DISPORRE
Un limite rappresentato dal divieto di atti di emulazione: il proprietario non pu giovarsi
della sua cosa per compiere atti che non abbiano altro scopo se non quello di nuocere o
recare molestia ad altri.
Riguardo alla propriet dei suoli, la facolt di godimento limitata da piani regolatori
che stabiliscono quali aree del territorio comunale sono destinate allagricoltura, quali ad
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BENI IN POSIZIONE INTERMEDIA: beni mobili iscritti ai pubblici registri, la loro legge di
circolazione ha analogie con quella degli immobili ma sono sottoposti alle norme proprie
dei beni mobili (es. autoveicoli, navi e aeromobili).
UNIVERSALITA DI COSE: pi cose mobili se appartengono a un medesimo proprietario
ed hanno una destinazione unitaria (es. collezione di quadri, un gregge). La loro
condizione giuridica tende ad essere assimilata a quella degli immobili.
PERTINENZE: cose, mobili o immobili, destinate durevolmente al servizio o ad ornamento
di unaltra cosa, mobile o immobile (es. scialuppe di salvataggio, arredo di un albergo,
garage di una villa).
Il rapporto pertinenziale stabilito tra pi cose influisce sulla circolazione delle pertinenze:
gli atti che hanno per oggetto la cosa principale comprendono anche le pertinenze (vendo
la nave e anche le scialuppe), che possono comunque formare oggetto di atti separati
(vendo le scialuppe senza vendere la nave).
Il rapporto pertinenziale pu essere costituito solo dal proprietario della cosa principale
pu accadere che il proprietario trasferisca la cosa principale compresa di pertinenze che
non gli appartengono e cos lacquirente acquista anche le pertinenze a meno che egli non
fosse in mala fede, cio sapesse al momento dellacquisto che le pertinenze non
appartenevano al venditore.
RAPPORTO DI CONNESSIONE: pi cose vengono unite tra loro in modo da formare
ununica cosa.
COSA COMPOSTA: unico bene formato dal montaggio di una pluralit di beni (es.
lautomobile).
Ciascuna delle cose che formano la cosa composta non pu essere separata dalle altre
senza che la cosa composta perda la propria identit (unautomobile senza ruote cessa di
essere unautomobile, invece unautomobile senza radio pur sempre unautomobile).
ALTRE CLASSIFICAZIONI DEI BENI:
-cose fungibili e cose infungibili le cose fungibili (beni di genere) appartengono a un
genere allinterno del quale ogni bene indifferentemente sostituibile con un altro (es.
banconote, copie di un libro, oggetti prodotti in serie) e sono prese in considerazione in
base a peso, numero o misura; le cose infungibili (beni di specie), invece, esistono in un
unico esemplare o hanno propri caratteri distintivi (qualunque immobile) e sono prese in
considerazione in base alla loro identit
- cose consumabili e cose inconsumabili le cose consumabili si estinguono per luso
(alimenti, carburante); le cose inconsumabili consentono un uso ripetuto nel tempo, anche
se luso pu deteriorarli (automobili, indumenti)
4. LA PROPRIETA FONDIARIA
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3) alberi di alto fusto (tronco superiore ai tre metri di altezza) almeno tre metri
gli altri alberi un metro e mezzo
viti e siepi mezzo metro
Il vicino pu comunque recidere i rami che superano il confine.
LUCI: aperture nel muro che non consentono di affacciarsi sul fondo del vicino.
VEDUTE: aperture che consentono di affacciarvisi
Per le luci non sono previste distanze minime dal confine ma devono essere:
- munite di inferriate e grate fisse
- collocate ad una altezza non minore di due metri e mezzo dal pavimento (due metri se
sono ai piani superiori)
Le vedute invece devono essere aperte a una distanza di almeno un metro e mezzo dal
confine. Il vicino che abbia il diritto di costruire in aderenza pu accecare le luci ma non
pu chiudere le vedute.
7. LE IMMISSIONI
Esistono criteri legali di regolazione nel caso di immissioni, da un fondo allaltro, di
sostanze inquinanti, vibrazioni, ecc. (es. fumo, calore, rumori) in quanto il godimento di un
proprietario interferisce con il godimento del vicino.
Il criterio legale per risolvere il conflitto quello della normale tollerabilit: non si
possono impedire le propagazioni o immissioni provenienti dal fondo vicino se queste non
superano la capacit di sopportazione delluomo di media tolleranza. In caso contrario il
vicino pu richiedere lapplicazione di dispositivi anti-rumore, anti-inquinamento o la
cessazione dellattivit ( chiaramente un criterio di favore per le attivit produttive).
Le propagazioni nocive sono prese in considerazione dal codice civile solo come rapporto
tra proprietari ma poich possono pregiudicare anche il diritto alla salute, che spetta a
tutti, sotto questo aspetto assume rilievo il codice penale, che punisce i delitti colposi
contro la salute pubblica (es. inquinamento atmosferico, inquinamento delle acque).
9. LE AZIONI A DIFESA DELLA PROPRIETA
Il diritto di propriet gode di protezione giurisdizionale: il proprietario pu agire in giudizio
nei confronti di chiunque violi il suo diritto.
ATTORE: chi agisce in giudizio (e propone unAZIONE)
CONVENUTO: persona contro la quale lazione proposta
Le azionipetitorie azioni a difesa del diritto di propriet, sono:
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1. CONCETTO DI POSSESSO
Propriet e possesso sono, giuridicamente, situazioni diverse.
PROPRIETA: situazione di diritto si titolari del diritto
POSSESSO: situazione di fatto si esercita il diritto
In genere proprietario e possessore coincidono, ma non sempre (es. in caso di furto).
Il possesso ha una protezione giuridica autonoma, cio separata dalla protezione del
diritto di propriet.
POSSESSO PIENO: possesso corrispondente al diritto di propriet.
POSSESSO MINORE: possesso corrispondente ad altri diritti reali o alla compropriet.
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4. LE AZIONI DI NUNCIAZIONE
Sono azioni che spettano sia al possessore, sia al proprietario non possessore, sia al
titolare di un altro diritto reale. Hanno la funzione di prevenire un danno che minaccia la
cosa. Sono:
1) denuncia di nuova opera la denuncia di una nuova opera, intrapresa da altri, per
la quale si teme posso arrecare danno alla propria cosa (es. il vicino non rispetta le
distanze legali)
2) denuncia di danno temuto la denuncia di un danno grave e imminente che si teme
possa nuocere alla propria cosa, derivante da cosa altrui (es. la casa del vicino sta per
crollare, travolgendo il proprio edificio)
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Inoltre un bene gravato da diritti altrui molto meno vendibile di un bene in piena
propriet, per questo motivo la legge
impone una durata temporanea (usufrutto)
impone il superamento della situazione di coesistenza di pi diritti sulla stessa cosa
(enfiteusi)
I diritti reali su cosa altrui cadono in prescrizione dopo ventanni (la propriet invece
imprescrittibile).
AZIONE CONFESSORIA: azione in giudizio a difesa dei diritti sulla cosa altrui contro
chiunque ne contesti lesercizio.
CONSOLIDAZIONE: quando il diritto su cosa altrui si estingue (per qualunque causa), si
ristabilisce la piena propriet.
2. IL DIRITTO DI SUPERFICIE
DIRITTO DI SUPERFICIE: diritto di edificare e mantenere sul suolo o sottosuolo altrui una
propria costruzione.
NB: Questo diritto sospende il diritto di accessione ogni opera esistente sopra o sotto il
suolo appartiene al proprietario del suolo.
In questo caso il proprietario della costruzione ha la propriet sulla costruzione (propriet
superficiaria) e il diritto di superficie sul suolo; il proprietario del suolo ha la propriet sul
suolo.
Il diritto di superficie pu essere perpetuo o a tempo determinato. Scaduto il termine, il
diritto si estingue e riprende vigore il principio di accessione.
Il diritto di superficie temporaneo anche uno strumento di politica urbanistica: i suoli
espropriati restano propriet dei comuni per evitare le private speculazioni sullincremento
del valore dei suoli:
-vantaggio il costruttore paga un prezzo pi basso perch acquista solo il diritto di
superficie influenzando positivamente il prezzo di vendita delle costruzioni
- svantaggio una scadente qualit delle costruzioni (perch eseguite in modo da non
durare oltre il diritto di superficie).
3.LUSUFRUTTO, LUSO E LABITAZIONE
Il diritto dellusufruttuario comprende:
1) facolt di godere della cosa utilizzarla a proprio vantaggio nel rispetto della
destinazione economica espressa dal proprietario
2) la facolt di fare propri i frutti, naturali o civili, della cosa
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Dominio diretto diritto che spetta al proprietario del fondo (il ricavo economico)
Lenfiteusi un diritto perpetuo o, se previsto un termine, di durata non inferiore a
ventanni e pu essere ceduto e trasmesso agli eredi.
DIRITTO SPETTANTE ALLENFITEUTA
Il diritto di affrancazione facolt di acquistare la propriet del fondo pagando al
proprietario (che non pu rifiutare) una capitalizzazione del canone annuo
(canone annuo X 15).
DIRITTO SPETTANTE AL CONCEDENTE
Diritto di devoluzione lestinzione del diritto di enfiteusi, nel caso in cui lenfiteuta:
- non migliori il fondo
- non paghi due annualit di canone
5. LE SERVITU PREDIALI
Sono un peso imposto sopra un fondo per lutilit di un altro fondo appartenente a un
diverso proprietario. Il peso una limitazione della facolt di godimento di un immobile
(fondo servente) al quale corrisponde un diritto del proprietario di un altro immobile
(fondo dominante), un esempio la servit di passaggio.
Le servit vengono classificate in:
1) servit positive e negative positive: il proprietario del fondo dominante utilizza
direttamente il fondo servente; il proprietario del fondo servente sopporta lattivit altrui.
Negative: il proprietario del fondo servente ha lobbligo di non fare
2) servit continue e discontinue continue: non necessario il fatto delluomo.
Discontinue: necessario il comportamento attivo del titolare
3) servit apparenti e non apparenti apparenti: sul fondo servente esistono opere
visibili e permanenti, destinante al servizio del fondo dominante (es. servit di
acquedotto).Non apparenti: le opere non sono visibili (es. servit di passaggio, servit di
attingere lacqua)
La servit pu essere costituita:
- volontariamente per contratto o testamento
-coattivamente nel caso in cui la legge riconosca al proprietario di un fondo il diritto di
ottenere una servit dal proprietario di un altro fondo e questultimo si rifiutasse di
costituirla volontariamente
La servit si pu acquistare:
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- per usucapione lesercizio di fatto, prolungato nel tempo, del diritto sulla cosa altrui
(valido solo per le servit apparenti)
- per destinazione del padre di famiglia il rapporto di servizio stabilito tra due fondi
appartenenti allo stesso proprietario (valido solo per le servit apparenti)
La servit, come tutti gli altri diritti reali su cosa altrui, si estinguono per prescrizione
ventennale.
Un carattere proprio delle servit che esse non consistono mai in un fare ma solo in un
non fare o sopportare.
6. CONTINUA: SERVITU COATTIVE
Sono le servit costituite indipendentemente dalla volont del proprietario del fondo
serviente, con sentenza dellautorit giudiziaria (su domanda dellinteressato) che
determina lindennit che il proprietario del fondo dominante deve al proprietario del fondo
servente.
La servit di passaggio pu essere costituita coattivamente sul fondo (non su case,
giardini o cortili) nei seguenti casi:
1) il fondo intercluso non ha unuscita sulla via pubblica
2) il fondo ha gi un accesso alla strada pubblica che tuttavia non basta ai bisogni del
fondo e non pu essere ampliato
3)il fondo ha gi un accesso alla strada pubblica che tuttavia insufficiente al passaggio di
veicoli e pu essere ampliato sconfinando nel fondo vicino
La servit di passaggio coattivo prevede comunque che linteressato utilizzi i terreni per i
quali laccesso sia pi conveniente e arrechi minor danno.
La servit pu essere soppressa quando cessano le cause per cui era stata chiesta.
ACQUEDOTTO COATTIVO: servit di far passare acque attraverso il fondo altrui per
soddisfare il bisogno di acqua del proprio fondo. La servit pu essere chiesta per un
periodo che non superi i venti anni (a meno che non si rinnovi).
Nel caso di elettrodotto coattivo, acquedotto pubblico, metanodotto o passaggio di linee
telefoniche la servit coattiva costituita con provvedimento dellautorit amministrativa.
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1. LA COMUNIONE IN GENERALE
COMUNIONE: la situazione per la quale sulla medesima cosacoesistono diritti di pi
persone ma aventi uguale contenuto.
La comunione pu essere:
- volontaria dipendente dalla volont dei partecipanti alla comunione (es. acquisto di un
bene)
- incidentale non dipendente dalla volont dei partecipanti (es. medesimo bene lasciato
in eredit)
- forzosa non ci si pu sottrarre (es. condominio di un edificio)
La coesistenza, sulla medesima cosa, delluguale diritto di pi persone si realizza con la
scomposizione ideale della cosa in una pluralit di quote, che segnano la misura della
partecipazione di ciascuno alla comunione.
In linea di principio, le quote di partecipazione si presumono uguali ma per legge o per
volont delle parti, possono essere anche disuguali.
FACOLTA DI GODIMENTO E DI DISPOSIZIONE DELLA COSA
Si distinguono quattro situazioni diverse:
1) uso della cosa comune in linea di principio spetta, separatamente, a ciascun
partecipante che non deve alterarne la destinazione economica e deve comportarsi in
modo da non impedirne luso da parte di ciascun partecipante. Tuttavia la natura del bene
non sempre tale da consentirne luso individuale (es. un appartamento, nel caso si
affitta)
2) amministrazione della cosa comune spetta collettivamente ai partecipanti che
deliberano a maggioranza di quote, non di numero. Tuttavia per le innovazioni (es.
mutamento della destinazione economica) e gli atti di straordinaria amministrazione (es.
pavimentare il cortile) occorre una doppia maggioranza: maggioranza di numero dei
partecipanti che rappresentino almeno i due terzi del valore della cosa.
3) atti di disposizione della propria quota ciascun partecipante pu alienarla, darla in
usufrutto, ipotecarla, ecc. senza dover richiedere il consenso degli altri partecipanti
4) atti di disposizione dellintera cosa comune richiedono il consenso unanime dei
partecipanti
Lo stato di comunione guardato con sfavore dalle legge per gli ostacoli che oppone al
mutamento della destinazione del bene e alla sua circolazione. Da qui la regola secondo
la quale ciascun partecipante pu in ogni momento domandare la divisione della cosa
comune che pu attuarsi:
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MULTIPROPRIETA
Uno stesso appartamento viene venduto, separatamente, a pi persone che ne possono
godere a turno in un predeterminato periodo dellanno. Il diritto di ciascun multiproprietario
perpetuo e disponibile; la cosa oggetto di multipropriet indivisibile e le parti comuni
sono in condominio.
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Dai diritti REALI (diritti che spettano agli uomini sulle cose) si distinguono i diritti di
OBBLIGAZIONE, o diritti di credito, o diritti personali (diritti che spettano agli uomini nei
confronti di altri uomini).
DIRITTI REALI
- sono diritti sulle cose
DIRITTI DI OBBLIGAZIONE
- sono diritti ad una prestazione personale,
cio a un dato comportamento del soggetto
che deve dare, fare o non fare
originario
2. IL RAPPORTO OBBLIGATORIO
L obbligazione un rapporto o vincolo che lega un soggetto ad un altro soggetto per
lesecuzione di una data prestazione. Si distinguono:
1) un soggetto attivo dellobbligazione: creditore (spetta il diritto di esigere la prestazione)
2) un soggetto passivo dellobbligazione: debitore ( tenuto ad eseguire la prestazione)
3) un oggetto dellobbligazione: la prestazione dovuta dal debitore al creditore
I soggetti possono essere pi di uno: possono esserci pi creditori o pi debitori.
Quando sorge lobbligazione il soggetto deve essere:
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OBBLIGAZIONE PARZIARIA
Si divide in:
- parzialit attiva (+ creditori) ciascuno dei creditori di un medesimo debitore pu
esigere da questo solo la sua parte
- parzialit passiva (+ debitori) ciascuno dei debitori di un medesimo creditore pu
essere costretto a pagare solo la sua parte
Nel caso di pi debitori la solidariet la regola e la parziariet leccezione (vale solo
se prevista dalla legge o dalle parti).
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2. LE OBBLIGAZIONI PECUNIARIE
Obbligazioni (o debiti di valuta) che hanno per oggetto la consegna di una data quantit
di denaro (sia il prezzo di una cosa venduta, o la restituzione di una somma ricevuta in
prestito o la retribuzione di una prestazione di lavoro, ecc.).
Esse si adempiono con la moneta avente corso legale nello Stato al momento del
pagamento: se, tra il momento in cui il debito sorto e quello del pagamento, la valuta
nazionale cambiata, si paga nella nuova moneta ragguagliata al valore della prima. Se
nellobbligazione stata dedotta moneta estera, il debitore che paga in Italia ha facolt di
adempiere sia nella moneta estera che nella corrispondente quantit di moneta italiana.
PRINCIPIO NOMINALISTICO: la moneta presa in considerazione, agli effetti
delladempimento, per il suo valore nominale e non per il suo potere dacquisto
(art. 1277). Nel periodo di inflazione, questo principio al debitore e nuoce al creditore (il
debitore paga una somma, in termini reali, inferiore a quella per la quale si era obbligato).
Accade invece il contrario in caso di deflazione, ma si tratta solo di unipotesi teorica
essendo laumento del potere dacquisto della moneta un fenomeno sconosciuto al nostro
tempo.
Ai debiti di valuta si contrappongono i debiti di valore: ricorrono quando una somma di
denaro dovuta non come bene a s ma come valore di un altro bene, ad es.
lobbligazione di risarcire un danno. Nel momento in cui il valore del bene viene liquidato
(cio tradotto in una somma di denaro) il debito di valore si trasforma in un debito di
valuta.
Il denaro un bene produttivo: produce frutti civili, che sono gli interessi. Lobbligazione
di pagare una somma di denaro, che sia liquida ed esigibile, sempre accompagnata da
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3. LINADEMPIMENTO DELLOBBLIGAZIONE
Il debitore inadempiente se non esegue la prestazione dovuta o se non la esegue
esattamente.
Primo principio: al prodursi del fatto oggettivo dellinadempimento consegue la
responsabilit del debitore. Egli deve risarcire il danno che il suo adempimento ha
cagionato al creditore.
Secondo principio: il debitore ammesso a provare che la mancata esecuzione della
prestazione stata determinata da sopravvenuta impossibilit della prestazione,
derivata da causa a lui non imputabile.
Nel codice civile i due principi sono fusi in ununica norma: il debitore che non esegue
esattamente la prestazione dovuta tenuto al risarcimento del danno, se non prova che
linadempimento o il ritardo stato determinato da impossibilit della prestazione derivante
da causa a lui non imputabile (art. 1218).
Favore del creditore: pu pretendere il risarcimento del danno in base al solo fatto
oggettivo della mancata o inesatta esecuzione della prestazione.
Il debitore, invece, pu liberarsi da responsabilit solo offrendo una duplice prova:
- deve provare limpossibilit oggettiva (prestazione ineseguibile da chiunque)
- deve provare, ulteriormente, che limpossibilit dovuta da causa a lui non imputabile
(ogni evento imprevedibile e inevitabile)
Serie di prestazioni:
1.1) prestazione di dare con oggetto una cosa di genere: il debitore sempre
responsabile per la mancata esecuzione della prestazione. La prestazione pu diventare
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REMISSIONE: rinuncia volontaria del creditore al proprio diritto, sia per dichiarazione
espressa o per volontaria restituzione al debitore del documento dal quale risulta il credito.
La remissione estingue lobbligazione a meno che il debitore non dichiari, entro un tempo
ragionevole, di opporvisi (nessuno pu essere costretto a ricevere un favore dagli altri).
CONFUSIONE: debitore e creditore sono la medesima persona (es. il debitore lerede
del creditore). Non c estinzione per confusione nel caso di cambiali o assegni.
COMPENSAZIONE: due debiti si estinguono, totalmente o in parte, per le quantit
corrispondenti.
La compensazione pu essere:
1) legale si attua tra debiti omogenei (hanno per oggetto somme di denaro o quantit
di cose fungibili dello stesso genere) liquidi (determinati nel loro ammontare) ed esigibili
(non sottoposti a termine non ancora scaduto)
2) giudiziale attuata dal giudice, quando i due debiti sono omogenei ed esigibili ma uno
dei due non liquidato (es. lammontare non ancora stimato per risarcimento)
3) volontaria stabilita per accordo tra le parti quando mancano i presupposti per una
compensazione legale o giudiziale.
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- la seconda serie riguarda i singoli contratti, cio contratti che hanno una disciplina
particolare (quarto/quinto libro, art. 1470-1986) norme valide solo per i contratti a cui si
riferiscono
Ci che costituisce, regola, o estingue un rapporto patrimoniale laccordo tra le parti: i
contraenti si accordano e leffetto giuridico prodotto dalla volont delle parti
interessate.
La grande importanza del contratto deriva dal riconoscimento legislativo della signoria
della volont: la legge riconosce ai privati un ampio potere di provvedere, con proprio atto
di volont, alla costituzione, regolazione o estinzione dei rapporti patrimoniali.
LIBERT O AUTONOMIA CONTRATTUALE: legge o autonomia del privato che si
manifesta sotto un duplice aspetto, negativo e positivo:
- libert o autonomia contrattuale in senso negativo nessuno pu essere spogliato dei
propri beni o essere costretto ad eseguire prestazioni a favore di altri contro o
indipendentemente dalla propria volont. Ciascuno ubbidisce alla propria volont e non
pu essere vincolato, se la legge non lo consente, dalla volont altrui. Il contratto vincola
solo chi ha partecipato allaccordo.
- libert o autonomia contrattuale in senso positivo i privati possono, con un proprio
atto di volont, costituire, regolare o estinguere i rapporti patrimoniali. Possono disporre
dei propri beni e possono obbligarsi ad eseguire prestazioni a favore di altri
Lautonomia contrattuale in senso positivo si manifesta in tre forme:
1) libert di scelta tra i diversi tipi di contratto previsti dalla legge
2) libert di determinare, entro i limiti imposti dalla legge, il contenuto del contratto
(es. determinare il prezzo di vendita) attraverso la determinazione delle parti di clausole o
patti che nellinsieme formano il regolamento contrattuale
3) libert di concludere contratti atipici o innominati, cio contratti non previsti dal
codice civile ma ideati dal mondo degli affari (es. leasing, franchising). I contratti atipici
sono validi purch siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo
lordinamento giuridico, devono avere cio una causa, cos come avviene per i contratti
tipici.
In contratto pu essere:
- bilaterale le parti sono necessariamente due (es. vendita, locazione)
- plurilaterale le parti sono pi di due (contratto di societ o associazione)
Il concetto di parte non coincide col concetto di persona: per parte si intende centro di
interesse e ciascuna parte pu essere costituita da pi persone. La vendita resta un
contratto bilaterale anche se ad essa partecipano pi persone (es. comproprietari) perch
costituiscono ununica parte venditrice.
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ATTI UNILATERALI: dichiarazione di volont di una sola parte di per s produttiva di effetti
giuridici (es. voto dei partecipanti alla comunione).
I contratti costituiscono una categoria aperta perch includono anche i contratti atipici. Gli
atti unilaterali invece formano un numero chiuso: sono solo quelli previsti dalla legge.
Inoltre gli atti unilaterali non hanno una disciplina generale ma solo la disciplina particolare
relativa a ciascuno di essi.
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3) usi
4) equit
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deve anche essere possibile giuridicamente: deve essere per legge un bene giuridico,
cio deve formare oggetto di diritti. Sono oggetti impossibili i beni inalienabili o fuori
commercio
- lecito
- determinato deve contenere elementi che permettano una sicura identificazione della
cosa
- determinabile in base ai criteri di individuazione enunciati nel contratto stesso o
ricavabili
7. IL CONTRATTO PRELIMINARE
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CONTRATTO PRELIINARE: contratto con il quale le parti si obbligano, luna nei confronti
dellaltra, a concludere un futurocontratto del quale predeterminano il contenuto
essenziale.
La figura pi diffusa il preliminare di vendita: non trasferisce la propriet della cosa da
una parte allaltra, ma fonte di obbligazione, per , di vendere e, per laltra, di comprare. Il
trasferimento della propriet si ha solo quando le parti concludono il contratto definitivo.
Il codice civile ne prescrive la forma, che deve essere la stessa del contratto definitivo
(pena la nullit) e prevede leventualit che una delle parti non adempia il preliminare: in
tal caso laltra parte pu rivolgersi a un giudice ed ottenere lesecuzione forzata
dellobbligazione di contrattare e il giudice emetter una sentenza che produce gli
effetti del contratto non concluso.
Unaltra figura la minuta di contratto: le parti concordano su alcuni estremi del futuro
contratto ma non ancora su punti essenziali (es. il prezzo). In tal caso se non si raggiunge
il successivo accordo sui punti mancanti si in presenza di un contratto con oggetto non
determinato e non determinabile, quindi nullo.
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Nel caso di una contrattazione condotta fuori dei locali commerciali (porta a porta o a
distanza) il codice del consumatore prevede il diritto di recesso dal contratto entro dieci
giorni lavorativi perch il consumatore:
- pu essere indotto a sottoscrivere un contratto per sollecitazioni di un abile venditore che
non gli lascia il tempo per una ponderata decisione
- nelle vendita per televisione accetta in assenza del professionista e senza poter chiedere
informazioni
Differenza tra nullit e annullabilit del contratto (sta essenzialmente negli effetti):
- contratto nullo come se non fosse mai esistito, non produce alcun effetto tra le parti.
Una pronuncia di nullit ha effetto retroattivo nei confronti delle parti e dei terzi
- contratto annullabile smette di produrre effetti solo nel momento in cui viene dichiarato
l'annullamento e restano validi gli effetti che ha prodotto tra i terzi
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2) in mancanza di uno dei requisiti del contratto: accordo delle parti, causa, oggetto o
.
forma
Volont e dichiarazione: laccordo si compone di due o pi dichiarazioni di volont nelle
quali si distingue: la volont (che il soggetto forma nella propria mente) e la dichiarazione
(con la quale la volont interna si manifesta allesterno). La sola volont interna del
soggetto irrilevante per il diritto: gli effetti giuridici si producono solo in quanto alla
dichiarazione corrisponda una volont del dichiarante.
3) in mancanza della volont interna delle parti di produrre effetti giuridici nonostante la
dichiarazione contrattuale resa allesterno. Questo avviene in due casi:
- dichiarazione non seria: contratto dichiarato per finzione scenica (attori nel film) o per
semplificazione didattica (il prof finge di vendere a un allievo per spiegare la vendita)
- violenza fisica: il fatto di un terzo provoca una dichiarazione non voluta +(in unasta il
vicino afferra il braccio del contraente e lo solleva contro la sua volont oppure il
contraente sotto ipnosi e incapace di intendere e di volere)
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1) sulla natura o sulloggetto del contratto il primo lerrore sul tipo di contratto che si
conclude, il secondo riguarda la cosa o la prestazione dedotta in contratto
2) sullidentit delloggetto compro un terreno credendo che il contratto ne indicasse un
altro, che era quello che volevo comprare
sulla qualit delloggetto oppure non avrei comprato quel mobile sapendo che non
era autentico
, invece, irrilevante, lerrore sul valore: non ci si pu rivolgere al giudice per rimediare a
un cattivo affare a meno che a indurre il contraente in errore laltro contraente con raggiri.
Lerrore sul prezzo, invece, non errore motivo ma errore ostativo.
3) sullidentit dellaltro contraente credo di contrattare con Tizio invece contratto con
Caio
sulle qualit personali dellaltro contraente il contraente Tizio ma non , come
erroneamente credevo, in buone condizioni economiche
Questo errore assume rilievo solo nei contratti personali, cio quei contratti in cui
lidentit o le condizioni personali dellaltro contraente sono sempre determinanti del
consenso; in questi casi basta la sola prova dellerrore su identit e qualit personali
dellaltro contraente in quanto i due elementi costituiscono lessenza del contratto.
4) sui motivi del contratto, se si tratta di errore di diritto i motivi, di norma, sono
irrilevanti ma assumono rilievo quando sono motivi illeciti a entrambi i contraenti e quando
sono motivi causati dallignoranza della legge e costituiscono la ragione esclusiva o
principale del contratto: compro il terreno agricolo per costruire una villa ma ignoro che il
comune vieta di costruire in quella zona
Le prime tre ipotesi riguardano errori di fatto, cio determinati da una falsa conoscenza di
fatti, cose o persone. La quarta ipotesi riguarda errori di diritto, cio provocato
dallignoranza o falsa conoscenza delle norme di legge.
Lerrore, per consentire lannullamento del contratto, deve essere essenziale e anche
riconoscibile dallaltro contraente (art. 1428), deve cio essere tale che una persona di
normale diligenza avrebbe potuto evitarlo, conosciute le circostanze.
Anche questo principio protegge laffidamento dellaltro contraente e la sicurezza nella
circolazione dei beni; vanno perci considerati il contenuto e le circostanze del
contratto, nonch le qualit dei contraenti.
ERRORE OSTATIVO
lerrore che cade, anzich sulla formazione della volont, sulla sua esterna
dichiarazione oppure lerrore commesso dalla persona incaricata di trasmettere la
dichiarazione. Nel primo caso lerrore commesso dal dichiarante, nel secondo caso
commesso da un terzo. Solo il codice civile italiano equipara lerrore ostativo allerrore
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motivo con la conseguenza che esso pu portare allannullamento del contratto solo se
riconoscibile dallaltro contraente.
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- i beni della persona, o del coniuge o degli ascendenti (genitori, nonni) o dei discendenti
(figli, nipoti)
Se riguarda, invece, parenti in via collaterale (fratelli) o affini (cognati) o persone non
legate al contraente da rapporti di parentela (amici, soci daffari) lannullamento del
contratto rimesso alla valutazione del giudice che terr conto delle circostanze del caso
concreto.
Deve comunque trattarsi di un male ingiusto, ossia contrario al diritto: il cliente che
minaccia di cambiare banca, minaccia un male lecito che pu adottare nellesercizio della
propria libert contrattuale.
Analoga ipotesi quella della minaccia di far valere un diritto: questa causa di
annullamento del contratto solo se diretta a realizzare vantaggi ingiusti.
Il male minacciato deve, inoltre, essere notevole, cio di gravit superiore al danno che il
contratto estorto con la minaccia provoca al contraente. Questa valutazione deve tener
conto dellimpressionabilit delluomo medio avuto riguardo allet, al sesso e alla
condizione della persona (gli anziani sono pi impressionabili, le donne si spaventano
pi facilmente, un ammalato teme di pi per la sua vita).
La violenza pu provenire da un terzo ma, a differenza del dolo, non occorre che la
violenza del terzo sia nota al contraente che ne ha tratto vantaggio.
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conoscevano la causa di annullabilit del contratto; non pregiudica i diritti acquistati dai
terzi di buona fede.
Nel conflitto tra protezione dellautonomia contrattuale e sicurezza della circolazione dei
beni, la legge:
- nel caso del contratto nullo sacrifica la seconda e protegge la prima
. nel caso di contratto annullabile esprime unopposta valutazione.
Se per il terzo ha acquistato diritti a titolo gratuito o se lannullamento dipende da
incapacit legale, la sentenza di annullamento produce gli stessi effetti di una sentenza di
nullit.
Il contratto annullabile pu essere convalidato (sanando il contratto ed evitando lazione
di annullamento) in due modi:
- conespressa dichiarazione di convalida dalla parte cui spetta lazione di annullamento
- in modo tacito con la volontaria esecuzione del contratto proveniente dalla parte cui
spetta lazione
Il contratto nullo, invece, non pu essere convalidato ma suscettibile di conversione: ci
accade quando un contratto presenta tuttavia i requisiti per un altro tipo di contratto.
Le cause di nullit che investono singole clausole del contratto comportano nullit solo di
quelle clausole e non dellintero contratto:
- se non erano clausole essenziali
- se sono sostituite di diritto da norme imperative di legge
CONTRATTO PLURILATERALE
La nullit o lannullabilit della partecipazione al contratto di una delle parti non comporta
nullit dellintero contratto se la sua partecipazione al contratto non debba considerarsi
essenziale e se il contratto pu, pertanto, avere ugualmente attuazione con le parti restanti
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La condizione e termine, dunque, svolgono una funzione analoga. Lunica differenza che
il termine si riferisce ad un avvenimento futuro ma certo; la condizione si riferisce ad un
avvenimento futuro ma incerto.
Lavvenimento futuro deve consistere in un evento che, al momento della conclusione del
contratto, non ancora accaduto oppure gi accaduto ma del quale non si ha ancora
notizia quando si conclude il contratto (es. cosa data per dispersa).
Lavvenimento futuro e incerto pu:
- essere indipendente dalla volont delle parti condizione casuale
- dipendere dalla volont di una di esse condizione sospensiva potestativa
nullo, invece, il contratto consistente nel semplice arbitrio di una delle parti condizione
sospensiva meramente potestativa.
La condizione contraria a norme imperative, ordine pubblico e buon costume, sia essa
sospensiva o risolutiva, rende nullo il contratto.
impossibile la condizione che consiste in un evento irrealizzabile:
- in assoluto se gli asini volano
- in concreto morte di una persona defunta o ritorno di una nave affondata
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Pu accadere che qualcuno contratti come rappresentante altrui senza averne i poteri o
pu accadere che qualcuno, pur investito dei poteri rappresentativi, ecceda i limiti di
questi poteri. In entrambi i casi si parla di falsus procurator, falso rappresentante. Il
contratto concluso dal falso rappresentante un contrattoinvalido einefficace: non pu
produrre effetti nei suoi confronti n tantomeno nei confronti della persona in nome della
quale il falso rappresentante ha agito.
La persona in nome della quale il falso rappresentante ha agito pu rettificare il contratto
con una ratifica che sana loriginario difetto di potere rappresentativo di chi ha contrattato.
La ratifica pu anche essere sollecitata dal terzo contraente e, se dichiarata, ha effetto
retroattivo (il contratto diventa efficace dalla sua data non da quella della ratifica.
Linefficacia del contratto protegge adeguatamente il soggetto il cui nome sia stato
falsamente speso ma sacrifica linteresse del terzo contraente il rischio di imbattersi in
un falso contraente ricade sul terzo contraente e non sul soggetto il cui nome stato
falsamente speso. Il terzo contraente pu solo pretendere il risarcimento dei danni al
falso rappresentante senza colpa, cio senza negligenza da parte sua: se egli poteva
rendersi conto con luso dellordinaria diligenza di contrattare con un falso rappresentante
non ha neppure diritto al risarcimento del danno.
INTERESSE CONTRATTUALE NEGATIVO
Nel caso in cui la responsabilit del falso rappresentante sia una responsabilit da fatto
illecito, linteresse contrattuale negativo il danno risarcibile, corrispondente a una somma
pari alla diminuzione patrimoniale che il terzo non avrebbe subito se non avesse
contrattato con il falso rappresentante (considerando le spese per la contrattazione e il
danno delle occasioni perdute).
3) Il rappresentante deve concludere il contratto nellinteresse del rappresentato
Il rappresentante non pu utilizzare il potere di rappresentanza per realizzare il proprio
interesse o quello di un terzo.
Questo pu accadere quando il rappresentante conclude un contratto in una situazione di
conflitto di interessi con il rappresentato: in questo caso il contratto annullabile su
domanda del solo rappresentato.
Unipotesi tipica quella del contratto che il rappresentante conclude con se stesso:
anche in questo caso il contratto annullabile su domanda del rappresentato a meno che
il rappresentante non fosse autorizzato a contrattare con se stesso oppure il contratto non
fosse determinato in modo tale da escludere un conflitto di interessi.
2. RAPPRESENTANZA E AMBASCERIA
RAPPRESENTANZA
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Il rappresentante agisce per procura del rappresentato e conclude contratti i cui effetti si
producono nei confronti del rappresentato.
La capacit legale di agire deve essere presente nel rappresentato perch egli che
dispone dei propri diritti e quindi ne deve essere legalmente capace. Se la procura stata
conferita da persona legalmente incapace di agire il contratto annullabile anche se
concluso da un rappresentante pienamente capace.
Non necessaria, invece, la capacit legale di agire del rappresentante : per la validit del
contratto basta la capacit naturale di agire e quindi anche un minorenne, come
rappresentante altrui, pu concludere un contratto.
Il rappresentante investito del potere di determinare il contenuto del contratto da
concludere e questo potere, se la procura non pone limiti, comprende ogni elemento del
contratto. Il rappresentante dichiara, a nome altrui, la propria volont e ci produce due
conseguenze:
- i vizi del consenso (errore, dolo, violenza morale) rendono annullabile il contratto solo
se sono vizi della volont del rappresentante
- gli stati soggettivi (buona o mala fede) si considerano riguardo al rappresentante
Alcuni elementi del contratto possono essere predeterminati nella procura e, quindi, il
contenuto del contratto determinato sia dalla volont del rappresentante che del
rappresentato (il rappresentante dichiara una volont solo in parte sua). Conseguenze:
- i vizi del consenso (riguardanti elementi predeterminati) rendono annullabile il contratto
solo se risulta viziata la volont del rappresentato
- stati soggettivi (riferiti ad elementi predeterminati dal contratto): se viene in
considerazione la mala fede del contraente si deve valutare la mala fede del rappresentato
(e irrilevante la buona fede del rappresentante)
AMBASCERIA
Tutti gli elementi del contratto da concludere sono stati predeterminati dal rappresentato e
il rappresentante si limita a dichiarare una volont in tutto e per tutto altrui. Colui che
agisce semplice portavoce della volont di un altro soggetto.
In questo caso i vizi della volont e gli altri stati soggettivi sono sempre e soltanto quelli del
rappresentato. , per, rilevante lerrore ostativo del portavoce: se questo sbaglia nel
dichiarare la volont del rappresentato il contratto annullabile.
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In generale, quando linterno rapporto in base al quale un soggetto riceve una procura da
un altro soggetto non altrimenti qualificabile (non c un contratto di lavoro, non c un
contratto di agenzia, ecc.) si in presenza di un mandato.
Mandato: contratto con il quale un soggetto (mandatario) si obbliga nei confronti di un altro
soggetto (mandante) a compiere uno o pi atti giuridici per conto di questo; il contratto si
presume oneroso: il mandatario ha diritto, salvo patto contrario, a un compenso.
Differenza tra mandato e procura:
- in forza del mandato il mandatario obbligato ad agire per conto del mandato e
questo , a sua volta, obbligato a corrispondergli un compenso
- in virt della procura il mandatario inoltre legittimato ad agire, di fronte a terzi,
innome del mandante
Mandato senza rappresentanza: un soggetto conferisce a un altro soggetto un mandato e
non anche una procura. In questo caso il mandatario agisce per conto del mandante ma
in proprio nome, con la conseguenza che lui (e non il mandante) acquista diritti e assume
obbligazioni derivanti dal contratto concluso con il terzo. Il mandatario , per, obbligato a
ritrasferire al mandante i diritti che ha acquistato e ha diritto ad essere rimborsato per
quanto ha dovuto pagare, essendosi obbligato in proprio nome, al terzo contraente.
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....
recesso per giusta causa: deve essere giustificato dal contraente che recede
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deve essere fatta entro tre giorni oppure entro il termine stabilito dal contratto e deve
essere accompagnata dallaccettazione del terzo (altrimenti si viola il principio generale).
CONTRATTO A FAVORE DI TERZO
uneccezione al principio generale che si giustifica per il fatto che il terzo non assume
obbligazioni ma acquista solo diritti. Le parti del contratto sono lo stipulante (colui che
contratta a favore di un terzo) e il promittente (colui che si obbliga verso lo stipulante ad
eseguire la prestazione a favore di un terzo).
Non occorre, quindi, laccettazione del terzo: questo acquista il diritto verso il promittente
per effetto della stipulazione a suo favore. Se il terzo rifiuta la stipulazione la
prestazione resta a beneficio dello stipulante.
La stipulazione a favore di terzi valida solo se lo stipulante vi abbia un proprio interesse
a procurare un beneficio al terzo: pu essere un interesse di natura patrimoniale o basato
su legami affettivi (es. assicurazione della propria vita a favore dei figli).
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La causa dei contratti a titolo oneroso lo scambio di prestazioni tra le parti quindi questi
contratti sono detti anche contratti a prestazioni corrispettive: la prestazione di una
parte trova giustificazione nella prestazione dellaltra.
Il rapporto di corrispettivit tra prestazioni detto sinallagma (che costituisce la causa del
contratto) e si realizza nella fase di esecuzione del contratto.
Alterazione della causa del contratto: lo scambio in cui questa consiste non pu pi
compiersi o non pu compiersi alle condizioni economiche prestabilite.
A questo riguardo si parla di difetto funzionale della causa che si manifesta in sede di
esecuzione del contratto e investe, anzich il contratto, il rapporto contrattuale e comporta
la risoluzione del contratto.
Si parla invece di difetto genetico della causa quando il contratto ha una mancanza
originaria della causa o una sua illiceit. In questo caso il difetto investe il contratto e
comporta la sua nullit.
Risoluzione: scioglimento del contratto. Lo rendono possibile le cause ammesse dalla
legge, ossia il contratto pu sciogliersi senza necessit del mutuo consenso delle parti.
La risoluzione non una vicenda del contratto, ma del rapporto contrattuale: il contratto
resta valido ma il rapporto contrattuale si scioglie con effetto retroattivo tra le parti
(leffetto retroattivo della risoluzione non si produce rispetto a terzi).
Nei contratti a esecuzione continuata o periodica leffetto della risoluzione non si estende
alle prestazioni gi eseguite.
Nei contratti plurilaterali vale la solita regola: la risoluzione del contratto rispetto a una
parte non comporta lo scioglimento dellintero contratto a meno che la parte non sia
considerata essenziale.
La legge prevede tre generali cause di risoluzione del contratto:
- risoluzione per inadempimento
- risoluzione per impossibilit sopravvenuta della prestazione
- risoluzione per eccessiva onerosit sopravvenuta della prestazione
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La caparra, invece, una somma di denaro che una parte d allaltra nel momento stesso
della conclusione del contratto (detta anche caparra confirmatoria). Possono allora
verificarsi tre situazioni:
- se la parte che ha dato la caparra adempie il contratto laltra parte deve restituirgliela o
imputarla alla prestazione dovuta
- se la parte che ha dato la caparra non adempie il contratto laltra parte pu trattenerla e
recedere dal contratto
- se inadempiente la parte che ha ricevuto la caparra, chi lha data pu esigere il doppio
della caparra e recedere dal contratto
La caparra penitenziale, invece, sempre data al momento della conclusione del contratto
ma il recedente la perde o deve il doppio di quella ricevuta.
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prestazione ricevuta deve essere inferiore alla met del valore che la prestazione
eseguita aveva al tempo del contratto
La rescissione per lesione non pu essere domandata per i contratti aleatori.
La parte contro cui stata chiesta la rescissione del contratto pu evitarla offrendo di
modificare le condizioni del contratto in modo da ricondurle ad equit.
La rescissione soggetta al termine di prescrizione di un anno.
5. LA PRESUPPOSIZIONE
Presupposizione: causa di risoluzione del contratto non prevista dalla legge ma
riconosciuta dalla giurisprudenza. Consiste in un presupposto oggettivo del contratto che
le parti hanno avuto presente al momento della sua conclusione ma che non hanno
menzionato nel contratto, es. chi prende in locazione un balcone per assistere ad una
manifestazione pubblica ma poi la manifestazione viene spostata e questo pretende la
restituzione del corrispettivo gi versato.
Per molto tempo si negato ogni valore giuridico alla presupposizione in quanto i motivi
del contratto sono irrilevanti per il diritto. accolta oggi lopposta soluzione basata sulla
buona fede nellinterpretazione e nellesecuzione del contratto e sul fatto che levento
sopraggiunto ha prodotto unalterazione funzionale della causa che non rende pi
giustificabile lo scambio tra le prestazioni.
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Oltre che criterio di comportamento, la buona fede anche criterio di interpretazione del
contratto.
Buona fede significa correttezza e lealt.
La buona fede ha due significati:
- in materia di possesso indica uno stato soggettivo
- come dovere di comportamento esprime un dovere (quello di comportarsi con lealt)
La buona fede come dovere comportamentale detta buona fede contrattuale o
oggettiva.
Il dovere generale di buona fede contrattuale ha la funzione di colmare le inevitabile
lacune legislative in quanto la legge non pu prevedere tutte le possibili situazioni ma solo
quelle pi frequenti della vita economica e sociale.
Il principio generale della correttezza e della buona fede consente di identificare altri divieti
e altri obblighi previsti dalla legge e realizza cos la chiusura del sistema legislativo.
Le regole non scritte della correttezza e della lealt sono regole di costume. Spetta al
giudice stabilire ci che buona fede o contrario alla buona fede ma non in termini
soggettivi: deve riferirsi alle regole del costume che possono essere diverse dal suo
concetto di correttezza.
Il dovere di buona fede opera:
1) nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto.
In questo caso assume il carattere di un dovere di informazione di una parte nei confronti
dellaltra: ciascuna di esse ha il dovere di dare notizia delle circostanze che appaiono
ignote allaltra e che possono essere determinanti del suo consenso.
Collegata al concetto di informazione si collega la reticenza: la violazione del dovere di
informazione pu dar luogo ad una azione di annullamento per dolo omissivo. Lomessa
informazione pu per assumere rilievo e fondare unazione di danni della controparte,
indipendentemente dallannullamento del contratto.
Si considera contraria alla buona fede anche unimprovvisa e ingiustificata rottura delle
trattative precontrattuali.
Responsabilit precontrattuale: chi, violando il dovere di buona fede nelle trattative
contrattuali, ha cagionato un danno allaltra parte tenuto a risarcirlo; la sua fonte non il
contratto ma io fatto illecito ed perci una forma da fatto illecito.
Ipotesi di responsabilit precontrattuale prevista dalla legge: la parte che, conoscendo
lesistenza di una causa di invalidit del contratto, non n d notizia allaltra tenuta a
risarcire il danno provocato alla parte che aveva confidato nella validit del contratto.
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Il contratto deve essere interpretato secondo la buona fede, partendo dal presupposto che
i contraenti siano corretti e leali anche se non lo sono affatto.
un criterio oggettivo perch pu condurre a dare al contratto un significato diverso da
quello corrispondente allintenzione delle parti (le parti non possono provare la mala fede,
prevale linterpretazione secondo buona fede).
Altri criteri oggettivi valgono per le clausole ambigue:
1) Vale il principio di conservazione del contratto: la clausola si interpreta nel senso in cui
valida ed efficace
2) Vale il criterio degli usi interpretativi: la clausola ambigua si interpreta secondo ci che
generalmente si applica nel luogo in cui il contratto stato concluso
3) Le clausole delle condizioni generali di contratto si interpretano, nel dubbio, a favore del
contraente pi debole
4) Il contratto a titolo oneroso si interpreta nel miglior equilibrio possibile tra prestazione e
controprestazione (equo contemperamento degli interessi delle parti)
5) Il contratto a titolo gratuito si interpreta nel senso meno gravoso per il contraente
obbligato
1. LA VENDITA
Art. 1470: la vendita pu avere oggetto sia il trasferimento della propriet di una cosa,
mobile o immobile, sia il trasferimento di un altro diritto, reale o di credito.
La vendita un contratto a titolo oneroso e la sua causa consiste nello scambio tra un
diritto e una somma di denaro. La vendita ha dunque una duplice funzione economica:
- circolazione dei beni e dei diritti
- circolazione del denaro
Il prezzo in denaro lelemento che distingue la vendita dalla donazione (trasferimento di
diritti senza corrispettivo) e dalla permuta (il trasferimento del diritto ha per corrispettivo il
trasferimento di un altro diritto)
Il contratto di vendita produce due ordini di effetti:
1) effetti reali la propriet o laltro diritto si trasferisce dal venditore al compratore per
effetto del solo consenso
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Locazione: contratto mediante il quale una parte(locatore) si obbliga a far godere allaltra
parte (locatario) una cosa mobile o immobile per un dato tempo, con un determinato
corrispettivo.
un contratto consensuale (si perfeziona solo con il consenso delle parti) ed ha effetti
solo obbligatori: il locatario non consegue nessun diritto reale sulla cosa ma solo diritto di
credito. inoltre un contratto a titolo oneroso: perch si abbia locazione essenziale la
pattuizione di un corrispettivo.
Con il contratto di locazione il proprietario concede ad altri il godimento della propria cosa
ma solo per un dato tempo e solo per un determinato uso e continua a godere della
cosa percependo il frutto civile che il corrispettivo della locazione.
La causa della locazione dunque lo scambio tra concessione del godimento di un bene e
corrispettivo.
Con il contratto di locazione il locatore si obbliga:
1) a consegnare la cosa al conduttore
2) a mantenerla in condizioni tali da servire alluso convenuto nel contratto
3) garantire il pacifico godimento della cosa da parte del locatario (nel caso in cui terzi
arrechino molestie pretendendo diritti sulla cosa)
Il locatario , a sua volta, obbligato:
1) a servirsi della cosa con la diligenza del buon padre di famiglia per luso stabilito nel
contratto
2) a dare il corrispettivo nei termini stabiliti
3) a restituire la cosa al termine della locazione nello stato in cui lha ricevuta (salvo il
deterioramento derivante dalluso)
Temporaneit del godimento: non pu essere superiore a trentanni.
La locazione pu essere:
- a tempo determinato la locazione cessa con la fine del termine. suscettibile di
rinnovazione tacita
- a tempo indeterminato la locazione cessa per effetto della disdetta: dichiarazione di
recesso di una delle parti
La locazione pu avere per oggetto qualsiasi ma se si tratta di cosa produttiva la locazione
prende il nome specifico di affitto (es. fondo rustico, azienda, capannone industriale).
Laffittuario ha per lulteriore obbligazione di curare la gestione della cosa produttiva
secondo la sua destinazione economica ma ha il diritto di fare propri i frutti della cosa.
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- contratto reale si perfeziona con la consegna e il passaggio di propriet delle cose dal
mutuante al mutuatario
- contratto consensuale il mutuante si obbliga a prestare una somma al mutuatario
Di regola, il mutuo un contratto a titolo oneroso: il corrispettivo che il mutuatario deve al
mutuante consiste nel pagamento degli interessi, dovuti secondo il tasso legale o
secondo il pi alto tasso pattuito, che deve essere per iscritto.
7. LAPPALTO
In alcuni settori dellattivit produttiva limprenditore opera su commissione del cliente.
Appalto: contratto mediante il quale lappaltatore si obbliga verso il committente, dietro
corrispettivo in denaro, a compiere unopera o un servizio con propria organizzazione dei
mezzi necessari e con gestione a proprio rischio.
Lappaltatore si assume il rischio di:
- non coprire, con il corrispettivo pattuito, i costi di costruzione ed esecuzione dellopera
. non ricevere dal committente nessun corrispettivo se non riesce a realizzare lopera
.
non lha realizzata secondo il
.
progetto convenuto
.
se lopera perisce prima della
.
consegna
Lobbligazione assunta dallappaltatore unobbligazione di risultato: lappaltatore
inadempiente se non realizza lopera ma ha diritto a un compenso per la parte gi
compiuta se limpossibilit della prestazione non sia imputabile a nessuna delle due parti.
Lappaltatore inadempiente anche se realizza lopera in modo difforme dal progetto
convenuto: in tal caso lappaltatore pu invocare la garanzia dellappaltatore chiedendo
che le difformit siano eliminate o che sia ridotto il corrispettivo.
Il committente pu recedere dal contratto anche se gi iniziata lopera ma deve
rimborsare lappaltatore per le spese sostenute e per il mancato guadagno.
Appalto-somministrazione: lappalto pu avere per oggetto prestazioni continuative o
periodiche di servizi (es. manutenzione degli impianti industriali).
8. IL CONTRATTO DOPERA
Ha la medesima struttura dellappalto: il prestatore dopera si obbliga verso il committente
a compiere, dietro corrispettivo, unopera o un servizio: prestatore dopera differisce
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9. IL TRASPORTO
Trasporto: servizio di trasferimento di persone o cose da un luogo allaltro. Il
committente il viaggiatore nel trasporto di persone e il mittente nel trasporto di cose; chi
si obbliga al trasporto il vettore.
Lobbligazione del vettore unobbligazione di risultato: egli si obbliga a portare incolumi
le persone e intatte le cose.
Il vettore , perci, inadempiente e responsabile del danno:
1) per la mancata esecuzione o ritardo del trasporto (salvo che non sia per cause a lui
non imputabile)
2) per il sinistro che durante il trasporto le persone abbiano subito o per la perdita o il
deterioramento delle cose trasportate
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10. IL DEPOSITO
Deposito: contratto che consiste nella custodia di una cosa mobile con lobbligo:
- per il depositario di restituire la cosa in natura a richiesta del depositante
- per il depositante di riprenderla al termine convenuto o a richiesta del depositario
Il deposito, a differenza del trasporto, un contratto reale, cio si perfeziona con la
consegna della cosa.
Generalmente il deposito gratuito a meno che il depositario non esercita
professionalmente lattivit, es. custodi dei parcheggi.
Il deposito ha come oggetto cose infungibili delle quali il depositario non pu servirsi e che
deve restituire in natura
Deposito irregolare: ha per oggetto denaro e altre cose fungibili e il depositario ne diventa
proprietario con la facolt di servirsene, es. nelle operazioni di banca. Sono applicate le
stesse norme che regolano il mutuo. Ha una duplice funzione:
- nellinteresse del depositante ha una funzione di custodia
- nellinteresse del depositario ha una funzione di credito
Il depositario deve custodire la cosa con la media diligenza. Egli liberato
dallobbligazione di restituire la cosa se la detenzione gli tolta in conseguenza a un fatto
a lui non imputabile ma inadempiente se non d la prova dello specifico fatto che gli
ha fatto perdere la detenzione della cosa.
DEPOSITO IN ALBERGO
Lalbergatore risponde alla perdita delle cose portate dai clienti nellalbergo, e a lui non
consegnate, sino a un limite massimo pari a cento volte il prezzo dellalloggio giornaliero in
albergo. La sua responsabilit illimitata quando:
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2. LA RESPONSABILITA INDIRETTA
Di norma, lobbligazione di risarcire il danno incombe su colui che ha commesso il fatto ma
nei casi di responsabilit indiretta il responsabile del danno un soggetto diverso da
quello che ha commesso il fatto.
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5. IL DANNO DA PRODOTTI
Ogni prodotto industriale deve poter essere usato in condizioni di sicurezza senza poter
pregiudicare lintegrit fisica e i beni dellutente. Pertanto il produttore responsabile del
danno causato da un difetto del suo prodotto.
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1. LA RESPONSABILITA PATRIMONIALE
Debito: dovere del debitore di eseguire una data prestazione avente valore economico.
Credito: diritto del creditore di esigere quella data prestazione.
Rapporto obbligatorio: correlazione tra dovere del debitore e diritto del creditore che pu
derivare da contratto, atto illecito, altro atto o fatto. Si estingue con ladempimento.
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3. CONTINUA: LIPOTECA
Lipoteca ha come oggetto i beni immobili o i beni mobili iscritti in pubblici registri; la
costituzione dellipoteca richiede liscrizione in pubblici registri.
Fonti dellipoteca:
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Nel caso in cui una medesima persona abbia pi creditori la regola generale quella della
parit di trattamento: i creditori hanno uguale diritto di essere soddisfatti sui beni del
debitore.
A questa regola generale fanno eccezione le cause di prelazione che consistono nel diritto
di preferenza che riconosciuto dalla legge a determinati crediti.
Le cause di prelazione sono: pegno, ipoteca, privilegi.
I privilegi sono diritti di preferenza accordati dalla legge a determinati crediti in
considerazione della causa del credito. I privati non possono con atto di autonomia
contrattuale creare altri privilegi oltre a quelli previsti legislativamente.
Il privilegio pu essere:
- generale spetta su tutti i beni mobili del debitore
- speciale spetta solo su determinati bene, mobili o immobili
Chirografari: creditori non muniti di cause di prelazione
Privilegiati: creditori muniti di pegno, ipoteca o privilegi.
Il privilegio generale riconosciuto in considerazione dellesigenza di assicurare il
soddisfacimento di categoria professionali che traggono i mezzi di sostentamento dalla
realizzazione del credito (es. crediti per retribuzione dei lavorati subordinati).
Il privilegio speciale si basa invece su una specifica connessione tra credito e cosa,
mobile o immobile (es. i crediti dellalbergatore hanno privilegio sulle cose portate in
albergo dai clienti). Il privilegio speciale ha diritto di seguito.
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2. LA DELEGAZIONE
La delegazione mira a costituire un rapporto in cui un individuo debitore e creditore allo
stesso tempo. Si presenta in due forme:
a) delegazione di debito
Il debitore (delegante) assegna al proprio creditore (delegatario) un nuovo debitore
(delegato) il quale si obbliga verso il creditore.
A, creditore di B e debitore di C, invita il proprio debitore B a farsi debitore del proprio
creditore C. Il rapporto tra A e C (delegante e delegatario) detto rapporto di valuta. Il
rapporto preesistente tra A e B (delegante e delegato) detto rapporto di provvista.
La funzione della delegazione far s che un unico pagamento estingua simultaneamente
due rapporti obbligatori.
b) delegazione di pagamento
In questo caso il delegato non invitato a farsi debitore del delegatario costituendo un
nuovo rapporto obbligatorio, ma semplicemente invitato a pagare il debito del delegante,
cio ad estinguere il rapporto obbligatorio esistente tra delegante e delegatario. Il delegato
(debitore del delegante) non tenuto ad accettare lincarico.
Operazioni analoghe alla delegazione:
ESPROMISSIONE
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1. LA PRESCRIZIONE
La prescrizione lestinzione dei diritti a causa del loro mancato esercizio per un tempo
prolungato determinato dalla legge.
Il tempo ordinario di prescrizione di dieci anni. Un termine maggiore vale per i
dirittireali su cosa altrui, che si estinguono per mancato esercizio ventennale.
Non sono soggetti a prescrizione:
- i diritti indisponibili diritti della personalit, diritti inerenti al rapporto di famiglia
- il diritto di propriet si estingue solo se si ha il prolungato possesso altrui (usucapione)
- lazione di nullit del contratto
Il decorso del termine di prescrizione interrotto se:
1) il titolare del diritto compie un atto di esercizio dello stesso (es. costituzione in mora)
2) il soggetto passivo riconosce lesistenza del diritto
Con latto interruttivo della prescrizione ne consegue che questa ricomincia dal principio.
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2. LA DECADENZA
La decadenza , anchessa, lestinzione di un diritto per mancato esercizio entro un dato
tempo ma differisce dalla prescrizione per la specifica funzione che assolve: limita entro
un breve tempo lo stato di incertezza delle situazioni giuridiche.
Sono sottoposti a termine di decadenza, ad es:
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- il diritto del compratore di denunciare entro otto giorni dalla scoperta i vizi della cosa
vendutagli
- termini previsti per il compimento di atti processuali
La decadenza non ammette n interruzione n sospensione. Essa pu essere impedita
solo dal compimento dellatto.
La decadenza non pu essere pattuita. nullo il patto con cui si stabiliscono termini di
decadenza che rendono eccessivamente difficile a una delle parti lesercizio del diritto.
1. LA GIURISDIZIONE CIVILE
Lautorit giudiziaria provvede alla tutela giurisdizionale solo su domanda dellinteressato
(in casi eccezionali su domanda del pubblico ministero).
Nomenclatura processuale:
- attore: chi si rivolge allautorit giudiziaria lamentando la lesione di un proprio diritto
- convenuto: persona contro cui lattore agisce
- attore e convenuto si dicono parti
- processo o procedimento o giudizio: insieme degli atti che si compiono nello svolgimento
della funzione giurisdizionale
- il giudice decide la controversia con una sentenza
- causa: controversia tra attore e convenuto (forma loggetto del processo)
Il convenuto pu, per contrastare la pretesa dellattore, opporre una o pi eccezioni.
Con le eccezioni il convenuto si limita a difendersi ma egli pu a sua volta contrattaccare
avanzando una domanda riconvenzionale.
Quando una sentenza non sia stata impugnata oppure quando siano state tentate tutte le
possibili impugnazioni, la sentenza passa in giudicato: n le parti n i loro eredi possono
pi portare in giudizio la stessa azione.
2. LE PROVE
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Onere della prova: per ottenere il riconoscimento del proprio diritto non basta limitarsi ad
affermare di averlo, occorre provare i fatti che ne costituiscono la dimostrazione (es. chi
rivendica la propriet di un immobile deve provare di esserne proprietario). Il convenuto, a
sua volta, deve provare i fatti su cui leccezione si fonda.
Le prove si distinguono in:
a) prove documentali o scritte
La prova scritta pu essere:
1) latto pubblico un documento redatto da un pubblico ufficiale (notaio o ufficiale di
stato). Gli atti pubblici fanno piena prova sino a querela di falso
2) la scrittura privata fa piena prova contro chi lha sottoscritta. Pu avere come
contenuto un contratto, un atto unilaterale, una quietanza di pagamento, ecc.
La sottoscrizione deve essere autografa (scritta di pugno dalla parte che risulta dalla
sottoscrizione). Non ammessa la sottoscrizione per riproduzione meccanica della firma
tranne che per gli amministratori di azioni di societ (la firma originale depositata presso
il registro dellimpresa). Altra eccezione costituita dalla firma digitale.
Se si vuole addurre un documento contro persone estranee questo deve avere data certa,
presentandolo al notaio o registrandolo presso lufficio del registro.
Valgono come scritture private telegrammi, registri domestici, riproduzioni meccaniche (es.
fotocopie).
b) prove testimoniali
la dichiarazione di persone presenti al verificarsi del fatto o che ne abbiano avuto notizia
(testimoni). Questa prova esclusa:
1) per i contratti in genere
2) per provare lesistenza di un patto aggiunto o contrario alle clausole del contratto scritto
In questi caso la prova testimoniale ammessa solo se c un principio di prova scritta o
se la prova scritta si perduta senza colpa del contraente.
Non potevano testimoniare: minori di 14 anni, coniuge, parenti e affini ma la Corte
costituzionale ha giudicato illegittime queste limitazioni.
c) la confessione
la dichiarazione di una parte della verit di fatti a s sfavorevoli e favorevoli alla
controparte. Ha per oggetto fatti e non rapporti giuridici. La confessione relativa ai fatti
una dichiarazione di scienza, impugnata solo per errore di fatto o per violenza. Il
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riconoscimento del diritto altrui, invece, una dichiarazione di volont che produce
leffetto di invertire lonere della prova.
d) il giuramento
la confessione pronunciata in giudizio con formula solenne: fatto da una delle parti su
invito dellaltra o del giudice. Chi giura il falso commette un reato.
Il giuramento pu essere:
- suppletorio il giudice invita una delle parti a giurare per completare una prova
insufficiente
- decisorio una parte invita laltra a giurare e dal giuramento fa dipendere la decisione
totale o parziale della causa
Non si pu provare con il giuramento lesistenza di un atto che richiede la forma scritta.
e) le presunzioni
Dette anche prove critiche, sono mezzi di prova indiretti (quelle precedenti sono prove
storiche). Consistono nel dedurre da fatti noti lesistenza di un fatto ignoto.
Le presunzioni possono essere:
- legali la stessa legge che da un fatto noto deduce un fatto ignoto
- semplici sono lasciate al prudente apprezzamento del giudice
- assolute non ammette prova contraria (es. il possesso di stato)
- relative ammette la prova contraria
Non sono ammesse quando per il fatto da provare la legge esclude la prova per testimoni.
Il giudice valuta liberamente le prove ma alcune sono vincolanti per il giudice e si parla
allora di prova legale, ad es. confessione, giuramento, prove scritte, presunzioni legali.
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3) pubblicit costitutiva
Ricorre nei casi in cui liscrizione di un fatto giuridico nel registro requisito necessario
perch si producano i suoi effetti giuridici, ad es. liscrizione di ipoteca o nel caso delle
societ di capitali e cooperative.
4. LA TRASCRIZIONE IMMOBILIARE
Si devono rendere pubblici per mezzo della trascrizione nei registri immobiliari:
- i contratti che trasferiscono la propriet di beni immobili
- le locazioni ultra novennali
- i contratti di societ o di associazione con i quali si conferisce il godimento di immobili per
oltre nove anni
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- gli atti unilaterali, ad es. la dichiarazione di riscatto nella vendita di un patto di riscatto
La trascrizione ha la funzione di pubblicit dichiarativa: il contratto perfettamente valido
ed efficace tra le parti anche in mancanza di trascrizione: essa ha la funzione di
risolvere, a vantaggio di chi per primo ha trascritto latto a proprio favore, il conflitto tra
pi acquirenti.
Sono soggette a trascrizioni, inoltre, le domande giudiziali riguardanti atti soggetti a
trascrizione.
Effetto prenotativo della trascrizione: fa retroagire al momento della trascrizione della
domanda giudiziale leffetto della successiva trascrizione della sentenza di accoglimento
della domanda.
Se la domanda sar accolta, la sentenza di scioglimento pu essere opposta a terzi dalla
data di trascrizione della domanda.
TRASCRIZIONE SANANTE
una regola che non vale per il contratto nullo: la sentenza che dichiara la nullit travolge,
in linea di principio, anche i diritti acquistati dai terzi di buona fede. A questo principio per
apportato un temperamento per lipotesi in cui il contratto nullo sia stato trascritto e siano
trascorsi cinque anni senza che risulti eseguita la trascrizione della domanda giudiziale di
nullit. In questo caso la sentenza che dichiara la nullit non pregiudica i diritti acquistati
da terzi in buona fede.
TRASCRIZIONE DEL PRELIMINARE
Un ulteriore forma di trascrizione con effetto prenotativo stata introdotta per il contratto
preliminare (ma limitatamente ai preliminari di contratti costitutivi o modificativi di diritti reali
su beni immobili).
La trascrizione del contratto preliminare fa s che la successiva trascrizione del contratto
definitivo prevalga sulle trascrizioni eseguite contro il promittente alienante dopo la
trascrizione del contratto preliminare.
Leffetto prenotativo cessa, tuttavia, se entro un anno non eseguita la trascrizione del
contratto definitivo.
Il nostro sistema della trascrizione immobiliare a base personale, non reale: i registri
fanno riferimento a persone, non a beni. Il conservatore dei registri immobiliari esegue la
trascrizione di ciascun atto a favore dellacquirente e contro il suo dante causa. Perci le
ricerche nei registri immobiliari non si possono effettuare per unit immobiliari ma solo per
nomi di persone.
CONTINUITA DELLE TRASCRIZIONI
Nei casi in cui un atto di acquisto soggetto a trascrizione, le successive trascrizioni a
carico dellacquirente non producono effetto se non stato trascritto latto anteriore di
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acquisto: ad ogni trascrizione contro una persona deve corrispondere una trascrizione a
favore della stessa persona.
Una volta che, con la trascrizione del precedente atto di acquisto, sia stata ristabilita la
continuit delle trascrizioni, le successive trascrizioni producono effetto secondo il loro
ordine rispettivo.
TITOLO PER LA TRASCRIZIONE
La trascrizione si esegue presso lufficio del registri immobiliari. Latto da trascrivere deve
avere i requisiti idonei a farne un titolo per la trascrizione: deve trattarsi di una sentenza o
atto pubblico o scrittura privata con firme autentiche o giudizialmente accertate.
Il titolo per la trascrizione deve essere accompagnato da una nota di trascrizione, dove
sono indicati gli estremi dellatto e gli immobili che ne formano loggetto.
La trascrizione degli atti solo un onere per le parti ma un obbligo per il notaio che ha
redatto latto pubblico.
Oltre che dalle parti, la trascrizione pu essere fatta da qualunque interessato.
LA CANCELLAZIONE
La trascrizione delle domande giudiziali pu essere cancellata se la cancellazione
consentita dalle parti interessate o se ordinata dal giudicecon sentenza passata in
giudicato.
La trascrizione del contratto preliminare pu essere anchessa cancellata se consentita
dalle parti interessate o se ordinata dal giudice con sentenza passata in giudicato.
5. LA TRASCRIZIONE MOBILIARE
Gli atti che sono oggetti a trascrizione nei registri immobiliari sono assoggettati ad
analoghe forme di pubblicit quando hanno per oggetto beni mobili registrati.
Il pubblico registro automobilistico (Pra), il registro delle navi e quello degli aeromobili
svolgono la stessa funzione dei registri immobiliari.
Lidentit di funzione segnalata dagli artt. 2685 e seguenti ed elencano gli atti soggetti a
trascrizione mobiliare. Anche in questo caso la trascrizione solo un onere per i privati
interessati ma un obbligo per il notaio e vale il principio della continuit delle trascrizioni.
C per un importante elemento di differenziazione: il sistema delle trascrizioni mobiliari
a base reale, non personale, per semplificare le ricerche nei registri mobiliari. La
conoscenza del numero di matricola del bene permette a chiunque di accertare
rapidamente a chi il bene appartiene, qual la sua condizione giuridica, ecc. senza
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bisogno della preliminare identificazione della persona, come accade invece per la
trascrizione immobiliare.
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