Pubblica Amministrazione
Locale
LEZIONE 3
ELEMENTI E NOZIONI DI DIRITTO
AMMINISTRATIVO, CON
PARTICOLARE RIFERIMENTO AL
PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
DI CUI ALLA LEGGE 241/90 E SUCC.
MODIFICHE, E AGLI ATTI DELLA P.A.
ED EVENTUALI VIZI
DISPENSA
di Marco Di Folco
Giugno 2008
INDICE
CAPITOLO 1 -LA NOZIONE DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E I
PRINCIPI DELLA L. 241/1990...........................................................................3
CAPITOLO 2 - IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ............................8
CAPITOLO 3 - LA PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO
AMMINISTRATIVO .........................................................................................10
CAPITOLO 4 - IL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI13
CAPITOLO 5 - LA SEMPLIFICAZIONE DELLAZIONE AMMINISTRATIVA.....16
CAPITOLO 6. - LE MODIFICHE ALLA L. 241/1990 APPORTATE DALLA L.
15/2005 ...........................................................................................................18
CAPITOLO 7 - LE MODIFICHE ALLA L. 241/2005 APPORTATE DALLA
L.80/2005 ........................................................................................................25
CAPITOLO 8 - IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO ..............................29
CAPITOLO 9 - LINVALIDIT DEL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO ...31
CAPITOLO
lesistenza
di
norme
giuridiche
alle
quali
soggetta
consentire, cos, agli interessati di intervenire nel corso del procedimento per
rappresentare il proprio punto di vista.
Ponendo nuovamente lattenzione sulla legge, non secondario, dunque,
rilevare che tale disciplina mette a valore quanto emerso sia dalla
elaborazione giurisprudenziale sviluppatasi e consolidatasi nel corso del tempo
che dal dibattito dottrinario.
A conferma dellinfluenza che ha avuto il dibattito dottrinario nel concreto
processo di formazione di questa legge, va rilevato che i lavori preparatori della
stessa sono stati svolti da una Commissione di studio, composta in prevalenza
da professori universitari.
Come si diceva poco prima, dunque, una soluzione ai problemi derivanti
da tale lacuna normativa cui comunque sopper la giurisprudenza
amministrativa provenuta, quindi, proprio dalla legge n. 241 del 1990, che
costituisce il primo concreto ed organico tentativo del legislatore di dare
attuazione ai principi posti al primo comma dellart. 97 della Costituzione, in
base al quale i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, ed
in modo tale che siano assicurati il buon andamento e limparzialit dellazione
amministrativa.
La legge in esame stata, peraltro, di recente modificata dalle disposizioni
delle leggi 11 febbraio 2005 n. 15 e 14 maggio 2005, n. 80.
Si tratta, dunque, di una normativa che, in armonia con lart. 97 della
Costituzione, fissa taluni principi:
1)
lart.
questo
debba
essere
iniziato
d'ufficio.
Tale
obbligo
costituisce
di
motivazione
anche
per
provvedimenti
concernenti
che,
se
dellamministrazione
le
ragioni
richiamato
della
dalla
decisione
decisione
risultano
stessa,
da
altro
insieme
atto
alla
CAPITOLO
LA
PARTECIPAZIONE
AL
PROCEDIMENTO
AMMINISTRATIVO
Le disposizioni sulla partecipazione (Capo III, artt.7-13) ai sensi
dellarticolo 13 non si applicano nei confronti dell'attivit della pubblica
amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi
generali, di pianificazione e di programmazione, nonch ai procedimenti
tributari, per i quali restano ferme le particolari norme che ne regolano la
formazione.
Per tutti gli altri procedimenti, invece, le disposizioni sulla partecipazione
prevedono:
1)
particolare lart. 7 della l. 241/1990 dispone che, ove ci non sia impedito da
particolari esigenze di celerit del procedimento, lavvio di questultimo deve
essere comunicato ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento
destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi;
parimenti, laddove da un provvedimento possa derivare un pregiudizio a
soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai suoi diretti destinatari,
lamministrazione tenuta a fornire loro, con le stesse modalit, notizia
dellinizio del procedimento. La comunicazione dellavvio del procedimento va
effettuata di norma mediante comunicazione personale; se per per via
dellelevato numero di destinatari tale modalit risulti impossibile o comunque
troppo gravosa, si pu procedere mediante differenti forme di pubblicit di volta
in volta stabilite dallamministrazione stessa. Da rilevare infine che la
comunicazione deve contenere alcuni dati specificamente indicati dalla legge e
cio: lamministrazione competente; loggetto del procedimento promosso;
lufficio e la persona responsabile del procedimento; la data entro la quale deve
concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia della pubblica
amministrazione;
nei
procedimenti
ad
iniziativa
di
parte,
la
data
di
10
2)
che
partecipa
siano
vincolanti
per
lamministrazione,
ma
11
Nel primo caso, dunque, uno degli atti delliter procedimentale non viene
dalla P.A. ma da essa concordato col destinatario dellemanando
provvedimento
finale
(es.:
nel
procedimento
espropriativo
laccordo
conserva
pur
sempre
il
potere
di
recedere
12
6)
esercitato
non
solo,
come
precedentemente
detto,
mentre
il
(accesso
endoprocedimentale),
ma
anche
procedimento
13
gravemente
ostacolare
lo
svolgimento
dellazione
soggettivo
di
informazione,
configurano
unipotesi
di
14
confermativo
motivato
entro
trenta
giorni
dal
15
lazione amministrativa, in
parere obbligatorio che non sia stato espresso nei termini previsti.
In particolare, in base allart. 16 della l. 241/1990, gli organi consultivi delle
pubbliche
amministrazioni
sono
tenuti
rendere
pareri
ad
essi
16
prodotte
da
amministrazioni
preposte
alla
tutela
ambientale,
suoi rapporti con la P.A., determinati fatti, stati e qualit a prescindere dalla
esibizione dei relativi certificati, semplicemente presentando una dichiarazione
sostitutiva.
17
18
19
20
21
leventuale violazione da parte della P.A. delle norme sul procedimento o sulla
forma degli atti amministrativi. Il legislatore prevede che tali tipi di violazioni non
diano luogo ad annullabilit del provvedimento, se il contenuto di questultimo
non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato in concreto.
La mancata comunicazione dellavvio del procedimento, inoltre, non
consente di invocare lannullabilit del provvedimento qualora lamministrazione
dimostri in giudizio che il contenuto dello stesso non avrebbe potuto essere
diverso da quello adottato. Viene cos introdotto sul piano normativo un istituto,
quello
dellirregolarit,
giurisprudenza
della
fino
ad
ora
dottrina.
frutto
di
una
elaborazione
Secondo
il
prevalente
della
orientamento
riguardo
allannullabilit
lart.
21-nonies
disciplina
gli
istituti
che
emergono
dalla
giurisprudenza:
la
prima
tendente
22
23
significativamente
collegati
con
lo
svolgimento
dellattivit
24
il
cittadino
quanto
pi
possibile
dallonere
di
produzione
necessari per l'istruttoria del procedimento, sono acquisiti d'ufficio quando sono
in
possesso
dell'amministrazione
procedente,
ovvero
sono
detenuti,
denominato,
[]
il
cui
rilascio
dipenda
esclusivamente
di
autocertificazioni,
delle
certificazioni
delle
attestazioni
trenta
giorni
dalla
data
di
presentazione
della
dichiarazione
25
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secondo
costituzionale
le
delle
rispettive
garanzie
competenze,
del
cittadino
nel
nei
rispetto
del
riguardi
sistema
dellazione
amministrativa, cos come definite dai principi stabiliti dalla stessa legge 241.
CORSO DI RIQUALIFICAZIONE: Operatore servizi amministrativi e informativi
27
Peraltro, anche il nuovo art. 1 comma 1-ter contiene una disposizione utile
a tal proposito quando prevede che i soggetti privati preposti all'esercizio di
attivit amministrative assicurano il rispetto dei princpi di cui al comma 1.
Al riguardo, secondo una prima lettura di alcuni Autori, la nuova
disposizione riguardante le autonomie locali non sarebbe sostanzialmente
diversa da quella originaria, in quanto non vi sarebbe differenza sostanziale tra
principi generali dellordinamento e principi posti a garanzia del cittadino nei
confronti dellamministrazione. Del resto le materie disciplinate dalla legge 241
sarebbero in gran parte di competenza esclusiva dello Stato ai sensi dellart.
117 comma 2 lett. l) od m).
Tuttavia, una prima significativa differenza sussiste, e consiste nel fatto
che la precedente normativa prevedeva una diretta applicazione della legge
241 per tutto il tempo in cui la regione non avesse disciplinato autonomamente
la materia; disposizione che non si rintraccia pi nel nuovo testo e che ha
portato la giurisprudenza ad affermare che, medio tempore, non si applica la
legge 241 bens la normativa regionale vigente in materia (TAR Puglia Bari sez.
II 6 dicembre 2005 n.5196), quindi non si applicano direttamente tutte le nuove
norme introdotte con le leggi 15 ed 80 del 2005, fermo restando che,
verosimilmente, ogni regione gi possiede una disciplina del procedimento
modellata sul vecchio testo della legge 241.
Di segno diverso lopinione del TAR Sicilia Palermo (sez. II 3 novembre
2005 n. 4414) il quale afferma che anche dopo la novella, nemmeno le regioni a
statuto speciale possono derogare ai principi generali posti dalla legge 241,
potendo introdurre solo garanzie ulteriori per il cittadino, con la conseguenza
che detti principi simpongono subito direttamente, a prescindere da una norma
regionale che ne replichi il contenuto: cos si stabilita limmediata applicabilit
nellambito regionale dellart. 2 comma 4 bis in base al quale, decorsi i termini di
cui ai precedenti commi 2 e 3, il ricorso avverso il silenzio pu essere proposto
anche senza preventiva diffida ad adempiere, perdurando linadempienza.
Peraltro, in base al comma 1 novellato, non dovrebbero sussistere dubbi
che tutte le disposizioni attinenti alla giustizia amministrativa si applicano da
subito anche agli enti locali; tra queste non solo quelle sullaccesso ma anche
CORSO DI RIQUALIFICAZIONE: Operatore servizi amministrativi e informativi
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quella sullimpugnazione del silenzio, nei termini sopra indicati, senza necessit
cio di previa diffida ove permanga linadempienza (TAR Puglia Bari, sez. III 6
settembre 2005 n.3801).
Anche le nuove disposizioni sullefficacia ed invalidit del provvedimento
amministrativo, contenute negli artt. da 21-bis a 21-nonies, rientrerebbero per
alcuni nellambito delle norme sulla giustizia amministrativa, opinione che invero
desta qualche perplessit avendo le disposizioni sulla validit, efficacia, revoca
e recesso dellatto una rilevanza solo indiretta sulla giustizia, non potendosi
considerare certo norme processuali, se non limitatamente ad alcuni aspetti.
tipicit:
il
provvedimento
amministrativo
deve
essere
previsto
Come si rilevato in precedenza, per, il procedimento pu concludersi anche con un atto consensuale,
e cio con un accordo, nonch col silenzio della pubblica amministrazione.
CORSO DI RIQUALIFICAZIONE: Operatore servizi amministrativi e informativi
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La motivazione.
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Leccesso
di
potere
dellamministrazione,
del
consiste
proprio
in
uso
potere
scorretto,
discrezionale,
da
parte
sindacabile
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