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7. LE AUTONOMIE REGIONALI
8. IL CSM
15. LA MAGISTRATURA
ATTI AUTORITATIVI: sono quegli atti che possono posti in essere solo
dagli organi della pubblica amministrazione. Sono anche dotati di
una particolare efficacia giuridica: al termine del loro processo
incidono sulla situazione giuridica di altri soggetti. Sono atti tipici in
quanto appositamente previsti come strumenti giuridici per
conseguire quei determinati fini. Attualmente la P.A. di tipo
autoritativo la caratteristica dominante dellamministrazione
italiana.
Discrezionalit amministrativa
Atti politici: sono gli atti amministrativi che sono espressione delle
scelte di governo nellesercizio del potere politico.
I procedimenti amministrativi
Alla fine delle varie fasi del procedimento un atto non sar solo
perfetto ma anche efficace. La sua validit invece dipende dalla sua
conformit alle diverse prescrizioni normative che ne stabiliscono i
requisiti sostanziali.
Per far si che tutto sia fatto bene stata adottata la legge 241\90
relativa a nuove norme in materia di procedimento amministrativo e
di diritto di accesso ai documenti amministrativi.
Provvedimenti ampliativi
Provvedimenti restrittivi
ATTO UNICO EUROPEO DEL 1986: elimina delle barriere ancora esistenti per garantire
una maggiore circolazione delle merci. Avvio della cooperazione europea in materia di
politica estera.
TRATTATO DI NIZZA DEL 2001: rafforza i settori della politica estera, di sicurezza e di
difesa e modifica la forma di governo comunitaria in vista dell'allargamento dell'unione
europea.
TRATTATO DI ATENE DEL 2003: 10 nuovi stati entrano a far parte dell'unione Europea.
Contiene alcune disposizioni per facilitare l'ingresso all'Unione dei nuovi stati membri.
TRATTATO CHE ADOTTA UNA COSTITUZIONE PER L'EUROPA DEL 2004 E TRATTATO DI
RIFORMA DEL 2007: Il primo, quello che adotta una costituzione, non ha finito il suo
iter di ratifiche nazionali. Puntava a risolvere i problemi che aveva lasciato il trattato di
nizza per quanto riguarda l'allargamento dell'Unione. Voleva sostituire tutti gli altri
trattati europei precedenti. Con il trattato di Lisbona del 2007, entrato in vigore nel
2009 stato voluto dal consiglio europeo per eliminare alcuni termini che avevano
urtato la suscettibilit di alcuni stati membri. L'Unione Europea da questo momento
acquista la personalit giuridica e si sostituisce alla comunit europea.
PARLAMENTO EUROPEO: dal 1979 organo ad elezione diretta, i suoi membri durano in
carica 5 anni e sono eletti sulla base di leggi elettorali nazionali. Numero massimo dei
parlamentari 750. E' in grado di incidere su atti normativi comunitari attraverso la
procedura di codecisione. Di particolare rilievo sono i poteri che ha in materia di
bilancio dell'unione. Ha inoltre poteri di controllo sulla commissione europea e poteri
relativi alla conclusione di accordi internazionali tra la comunit e paesi terzi. Pu
approvare la nomina del presidente della commissione.
Potere di iniziativa e di stimolo: nei confronti delle altre istituzioni comunitarie: potere
nei confronti degli atti comunitari.
Potere di controllo: serve per garantire chi gli stati mebri e i cittadini privati adeguino i
propri comportamenti agli obblighi a cui hanno aderito. In caso di violazioni possono
essere chiamati dinanzi alla corte di giustizia.
Poteri sanzionatori: un potere che sanziona in certi casi che ha violato gli obblighi
derivanti dal diritto comunitario.
DIRETTIVE: sono atti normativi che fissano degli obiettivi che devono essere raggiunti
dagli stati membri liberi di scegliere il mezzo per raggiungere tali obiettivi
I POTERI GIUDIZIARI: vengono esercitati dal tribunale di primo grado e dalla corte di
giustizia. Servono per assicurare che gli atti attuati siano legittimi . Gli interventi della
corte di giustizia servono ad assicurare il pieno rispetto del diritto comunitario da parte
degli stati membri. Valgono ad assicurare un risarcimento del danno a chi ha subito un
pregiudizio da parte di un organo comunitario.
L'ARTICOLO 1.2 della costituzione afferma che la sovranit appartiene al popolo che la
esercita nelle forme e nei limiti della costituzione. Gli organi costituzionali si dicono
sovrani e sono gli strumenti attraverso i quali il popolo esercita la sovranit. La
costituzione prevede che l'esercizio delle funzioni fondamentali dello stato non possa
avvenire se non dopo l'attivazione di istituti che chiamano in causa direttamente il
corpo elettorale e cio i cittadini. Quest'ultimo rappresenta la parte attiva del
popolo e cio quell'insieme di soggetti in possesso dei requisiti richiesti per l'esercizio
delle funzioni degli organi statali attraverso i quali si esprime la sovranit popoloare.
Il termine popolazione sta a significare l'insieme dei soggetti cittadini e non che
risiedono in un determinato momento sul territorio dello stato e sono tenuti a
rispettarne le leggi.
LA FUNZIONE ELETTORALE
LIBERTA' E SEGRETEZZA: indicano che l'elettore deve essere messo nelle condizioni
di poter votere in maniera segreta e senza condizionamenti.
L'articolo 48 definisce anche l'esercizio del diritto di voto come dovere civico. Fino al
1993 c'erano ache delle blande sanzioni amministrative per chi senza giustificato
motivo non si presentava al voto. Oggi invece non sono pi previste anzi si stanno
incentivando i cittadini al voto come ad esempio il voto domiciliare per i malati gravi.
LA CAPACITA' ELETTORALE
Per avere capacit elettorale ci sono due tipi di requisiti: positivi e negativi
Positivi: sono cittadinanza e maggiore et. Grazie all'Art 48 non c' pi la possibilit
di introdurre altri requisiti come si faceva in passato ad esempio alfabetizzazione. Con
il tempo si raggiunta anche la pari oppurtunit tra i sessi in cui anche le donne
possono essere iscritte nelle varie liste dei candidati.
Incapacit civile: sono stati ammessi all'esercizio di voto sia gli intedetti che gli
inabilitati per infermit mentale
Se parliamo di voto dobbiamo anche parlare delle regole che disciplinano l'esercizio
del diritto al voto.
MAGGIORITARI: il principio base quello per cui il seggio o i seggi in palio vengono
assegnati al partito che ottiene la maggioranza semplice dei voti espressi o la
maggioranza assoluta (50% + 1). penalizza i partiti pi deboli perche potrebbero non
riuscire a conquistare nemmeno un seggio.
PROPORZIONALE: i seggi vengono assegnati tra tutti i partiti che hanno partecipato
alla competizione elettorale in proporzione al numero dei voti che ciascuno di essi ha
ottenuto. Questo sistema permette un numero minimo di seggi alla minoranza.
Nel primo caso la maggioranza sostiene il governo, nel secondo caso c' una minore
stabilit governativa ma maggiore rappresentativit dell'assemblea elettiva.
Nel sistema maggioritario c' la variante del BALLOTTAGGIO secondo cui chi non
prende la maggioranza al primo turno va in votazione per l'ennesima volta e chi
ottiene il maggior numero di voti viene eletto.
METODO D'HONDT: assegnare i seggi in base ai quozienti interi pi alti dividendo i voti
ottenuti per 1,2,3,4
METODO SAINTE-LAGUE: assegnare i seggi in base ai quozienti interi pi alti dividendo
i voti ottenuti per 1,3,5,7
METODO DEL QUOZIENTE: assegnare i seggi hai candidati che hanno ottenuto un
numero di voti pari al quoziente ottenuto dividendo il numero dei voti per il numero dei
seggi.
Nella vautazione dei due sistemi elettorali bisogna tener presente il collegio elettorale
e cio le dimensioni della circoscrizione elettorale. Nel sistema maggioritario
naturale la suddivisione del corpo elettorale in tanti colleghi quanti sono i seggi da
assegnare. Nel proporzionale invece se le circoscrizioni sono ampie accentuano
l'effetto proporzionalistico ma non arrivano a rappresentare tutte le aree territoriali e
sono piccole attenuano l'effetto proporzionalistico essendo in questo caso favoriti i
partiti maggiori.
Nella repubblica federele tedesca si usa il sistema misto che cerca di far convivere i
due sistemi nello stesso sistema elettorale.
Sistema di voto limitato: prevede che gli elettori esprimano un numero di suffrragi
inferiore a quello dei seggi posti in palio.
Sistema di voto cumulativo: attribuisce agli elettori un numero di suffragi pari a quello
dei seggi posti in palio ma consente al singolo elettore si concentrarli su un numero
pi ridotto di candidati.
La legge del 2005 ha subito molte critiche perch il premio di maggioranza veniva
assegnato alla coalizione vincente senza una soglia minima di voti. Cosi la corte
costituzionale nel 2014 ha dichiarato INCOSTITUZIONALE la legge del 2005 per la
mancata previsione di una soglia minima di voti da raggiungere al fine di conseguire il
premio di maggioranza. Ha dichiarato incostituzionale anche il principio delle liste
bloccate perche finiscono con il negare del tutto all'elettore la libert di scelta dei
propri rappresentanti.
Con la legge del 1999 sono state introdotte delle modifiche al titolo V della
Costituzione. L'art 122 prevede che il sistema di elezione e i casi di incompatibilit ed
ineleggibilit del presidente e degli altri membri della giunta regionale sono disciplinati
con legge della regione nei limiti dei principi fandamentali stabiliti con legge della
Repubblica. Stabilisce anche che il presidente della Giunta regionale sia eletto a
suffragio universale e diretto.
Molte regioni a statuto ordinario hanno adottato proprie leggi elettorali, chi non le ha
invece adottate continua con il sistema richiamato dalle leggi dello stato in cui l'80%
dei seggi viene assegnato alle liste presenti a livello provinciale mentre il 20% viene
assegnato alla lista pi votata a livello regionale.
Le regioni a statuto speciale tranne la Sardegna hanno adottato delle leggi elettorali a
parte dopo che lo Stato gli aveva determinato l'elezione diretta del presidente della
giunta.
Il parlamento ha varato una legge che disciplina l'elezione diretta del sindaco e del
presidente della provincia con lo scopo di rendere pi stabili e pi efficenti i governi
locali. Dal 2014 questo vale solo per i ocmuni e per il sindaco a seguito di riforme
intervenute di recente.
Comuni fino a 15000 abitanti: ogni candidato sindaco deve essere collegato ad una
lista di candidati consiglieri comunali. L'elettore vota per il sindaco e
contemporaneamente per la lista ad esso collegata. Risulter vincitore il canditato che
avr ottenuto il maggior numero di voti (maggioranza relativa). In caso di parit si
andr al ballottaggio. La lista collegata al sindaco ottiene i 2\3 dei seggi e rimanenti
vengono distribuiti tra le altre liste (metodo D'hondt) .
Comuni con pi di 15000 abitanti: il candidato a sindaco deve essere collegato a una o
pi liste di candidati a consigliere comunale. In questo caso l'elettore pu scindere il
voto e cio pu votare per un candidato sindaco e pu votare una lista dallol stesso
non appoggiata. Risulter sindaco chi ottiene la maggioranza assoluta e cio la met
pi 1 edi voti espressi. Se non si raggiunge la maggioranza si ricorre al ballottaggio e
vince chi ottiene pi voti. Per l'assegnazione dei seggi si applica il metodo D'Hondt.
Alle liste che appoggiano il sindaco vengono dati il 60% dei seggi solo nel caso questo
sia eletto al primo turno e se le liste a esso collegate hanno raggiunto il 40% dei voti
validi. La durata di sindaco e consigli comunali di 5 anni e il sindaco pu al massimo
fare 2 mandati.
Per quanto riguarda la citt metropolitana previsto che nel 2014 siano instituite delle
citt metropolitane con contestuale sostituzione della provincia.
L'assetto dovrebbe essere composto da sindaco metropolitano, consiglio
metropolitano e conferenza metropolitana. Il sindaco di diritto il sindaco del comune
capoluogo, il consiglio eletto da dai sindaci e dai consiglieri comunali dell'area
metropolitana e la conferenza composta da tutti i sindaci dell'area metropolitana.
Per l'Italia in vigore la legge del 1979 la quale prevede un sistema proporzionale a
scrutinio di lista il quale opera nelle 5 grandi circoscrizioni. Per l'assegnazione dei
seggi si calcola il quoziente elettorale nazionale e si divide poi la cifra elettorale
nazionale di ciascuna lista per tale quoziente. Nel 2004 sono state introdotte alcune
modifiche alla legge del 1979 per quanto riguarda l'incompatibilit relative alla carica
di membro del parlamento europeo.
Il contenzioso elettorale