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Ci sono due volti del diritto amministrativo:uno è quello dell’autorità,l’altro è quello della garanzia.
Il volto dell’autorità attribuisce alle pubbliche amministrazioni dei poteri di spuremazia,dei poteri
speciali (diritto di espropiare,diritto di requisire)
Il volto della garanzia ,il privato che si rivolge all'amministrazione però ha la garanzia che le
pubbliche amministrazioni assumono degli obblighi procedurali e abbiano dei vincoli procedurali e
siano caratterizzate nel loro modo di agire da una sequenza di atti e di procedimenti.
il diritto amministrativo si è sviluppato in epoca recente e con la nascita di un giudice speciale cioè
il Consiglio di Stato e in Italia è nato nel 1889 .Il Consiglio di Stato è appunto l'organo sia di
consulenza del governo per le funzioni amministrative sia di secondo grado per le pronunce del Tar
rispetto a cui il cittadino voglia ricorrere in secondo grado.. Quando è nato il Consiglio di Stato in
un certo senso è nato anche il diritto amministrativo perché si è dato al cittadino la possibilità di
rivolgersi a un giudice contro gli abusi della pubblica amministrazione .Quindi rispetto agli altri diritti
è un diritto relativamente giovane perché il diritto privato risale al momento più o meno
dell'unificazione dell’ordinamento italiano (1865).La sua genesi è prevalentemente
giurisprudenziale, oltre che legislativa.
codice diritto amministartivo non è completo perché emergono sempre norme nuove
LE NORME SULL’AMMINISTRAZIONE
Si parla di fonti quando parliamo di atti da cui nascono le norme che disciplinano le pubbliche
amministrazioni ,regolano l'organizzazione delle pubbliche amministrazioni e lo svolgimento delle
loro funzioni ed è molto importante stabilire quale valore hanno queste fonti e anche qual è il loro
ambito di applicazione.
Una prima distinzione da fare è sulle fonti che disciplinano le amministrazioni e le fonti che
ciascuna amministrazione si può dare ( Ad esempio l'università è disciplinata è regolata dalla legge
Gelmini e quindi da una fonte esterna che disciplina l'università ,ma poi l'università si può dare
propri regolamenti interni cioè delle fonti che sono emanate dagli organi dell'università per
disciplinare le sue funzioni e la sua organizzazione )
fonti interne che disciplinano la sua organizzazione le sue funzioni cioè delle fonti di autodisciplina
che l'amministrazione può emanare al suo interno attraverso gli organi a ciò deputati.
Quindi fonti diciamo interne di autodisciplina e fonti esterne che disciplinano le amministrazioni che
si rivolgono a chi investono le amministrazioni.
Fonti di autonomia delle amministrazioni sono fonti che l'amministrazione stessa emana sulle
proprie funzioni sulla propria organizzazione. Fonti eteronome cioè imposte loro da altre fonti.
Un'altra distinzione e vedete Quella Fra fonti scritte e non scritte,ovviamente la maggior parte delle
Fonti sono scritte ma ci sono anche delle Fonti non scritte ( usi e costumi oppure anche le
consuetudin)Le consuetudini sono dei comportamenti che molte istituzioni rispettano anche se non
derivano da una fonte scritta (Ad esempio nella formazione del governo la costituzione in
particolare l'articolo 95 detta alcune norme fondamentali che ovviamente sono obbligatorie perché
sono leggi cioè sono fonti costituzionali però ci sono le consuetudini cioè dei comportamenti che
vengono spesso rispettati dagli organi costituzionali anche se non sono previsti dall'articolo 95
quindi fonti non scritte fonti consuetudinarie)
L’esercizio della funzione legislativa può essere temporaneamente assunto dal Governo attraverso
i decreti legge e legislativi. decreti legislativi:un atto normativo avente valore di legge.Il
Parlamento delega al Governo, il compito di legiferare su alcune materie che,
generalmente, sono di natura prettamente organizzativa e tecnica. possono modificare o
abrogare una norma primaria
Decreto legge: atto normativo che ha forza di legge emanato dal Governo direttamente, che
non ha bisogno di nessuna delega da parte del Parlamento. Si prevede solo una volta che si
verificano situazioni di necessità ed urgenza
Sotto le fonti primarie ci sono le fonti secondarie cioè i regolamenti che sono fonti secondarie che
disciplinano l'attività è l'organizzazione delle pubbliche amministrazioni Allora mentre le regioni e lo
Stato hanno potestà sia legislativa sia regolamentare gli enti locali hanno potestà solo statutaria e
regolamentare non legislativa
A livello territoriale più ampio c'è anche l'Unione Europea, il diritto dell'Unione Europea.l’Unione
europea che ha un sistema istituzionale non incentrato sul Parlamento come quello nazionale.
Tutti i cittadini che nascono e hanno la cittadinanza nazionale di uno Stato membro acquistano la
cittadinanza Europea
L'apparato amministrativo dell'Unione non è intenso ed esteso come quello degli Stati membri
l'Unione ha poche amministrazioni sue proprie ma nella maggior parte dei casi si avvale delle
amministrazioni nazionali per attuare il diritto europeo.. in presenza di un contrasto fra diritto
europeo e nazionale, applicare il primo e disapplicare il secondo
Un livello più ampio ci sono i regimi amministrativi globali cioè che sono creati da organi non
europeo nazionali ma globali che possono però regolare alcuni settori e quindi diciamo investire
anche gli stati nazionali o gli attori economici o le grandi imprese (OMC,OMS)
Ogni amministrazione come dicevo prima emana proprio regolamenti che disciplinano l'attività e
l'organizzazione ,Dal punto di vista giuridico il contenuto del regolamento è di atto normativo quindi
deve essere ad esempio pubblicato come le leggi sul sito di ogni amministrazione o può in alcuni
casi anche sulla Gazzetta Ufficiale ,il regolamento governativo è soggetto quindi allo stesso regime
degli atti normativi perché contiene delle norme contiene delle disposizioni sia pure di Rango
secondario però è anche un atto amministrativo.
Gli atti normativi emanati dalle pubbliche amministrazioni sono di regola regolamenti
amministrativi ossia provvedimenti amministrativi aventi contenuto normativo ossia
generale e astratto. Sono subordinati alla legge e possono essere annullati da un giudice
in caso di contrasto con la legge.
GLI ATTI AMMINISTRATIVI GENERALI
Gli atti amministrativi generali sono rivolti non a un singolo soggetto ma a una serie indeterminabile
a priori ma determinabile solo nel momento dell'emanazione di soggetti. questi sono gli atti
amministrativi generali Cioè non sono dei provvedimenti singolari cioè un atto che si applica al
singolo ma si chiamano atti amministrativi generali e si applicano a una serie indeterminabile di
soggetti
Sono atti amministrativi generali, ad esempio, le direttive, i bandi, gli atti con
i quali vengono fissate tariffe o livelli di prestazione nei servizi pubblici, quelli con
i quali vengono approvati moduli e prospetti informativi, i codici di comportamento e così
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