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Fisica Generale

Il Campo Elettrico
Università degli Studi di Parma
Dipartimento di Ingegneria e Architettura
Corso di Laurea di Ingegneria Gestionale

Docenti: Prof. Daniele Pontiroli e Prof. Sandro Marcel Wimberger


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Carica Elettrica
Sperimentalmente si osserva che in particolari circostanze alcuni
oggetti possono essere «caricati» elettricamente.

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Carica Elettrica
Ad esempio strofinando con un panno di seta due
bacchette di vetro, oppure con una pelliccia due
bacchette di plastica, si nota che bacchette uguali si
respingono, mentre bacchette diverse si attraggono.

Questi esperimenti
suggeriscono che in natura
esistono due tipi di carica e che
cariche di segno uguale si
respingono, mentre cariche di
segno opposto si attraggono.
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Modello Fisico
La materia contiene due tipi di carica
elettrica, positiva e negativa. Su scala
atomica, la carica positiva è posseduta dai
protoni, mentre quella negativa dagli
elettroni.
I protoni sono contenuti nel nucleo
dell’atomo (5 ∙ 10−15 m) mentre gli elettroni
formano una nube attorno al nucleo
(2 ∙ 10−10 m).
La carica elettrica è quantizzata

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Isolanti e Conduttori
La maggior parte dei materiali appartiene a due categorie:
gli isolanti e i conduttori.
In un conduttore la carica elettrica può fluire liberamente (metallo).
In un isolante la carica elettrica non può fluire liberamente (isolante).

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Induzione Elettrostatica
Se a un conduttore neutro
viene avvicinata una
bacchetta carica, le cariche
si ridistribuiscono nel
conduttore.
Quindi si mette il conduttore
«a terra».
Togliendo quindi la
connessione a terra e
allontanando la bacchetta, si
osserva che il conduttore è
rimasto carico.
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Leggi dell’Elettrostatica
1) Quantizzazione della carica: il valore della
carica elementare è quello della carica
dell’elettrone, dato da:

𝑒 = 1.60207 ∙ 10−19 C

NB: nel SI la carica si misura in Coulomb


Sperimentalmente questo valore è stato
determinato con l’esperimento di Millikan.
Il valore della carica elementare è molto piccolo,
quindi in molti casi si può trattare la carica elettrica
come una grandezza continua.

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Leggi dell’Elettrostatica
2) Conservazione della carica: in condizioni statiche la carica elettrica
totale contenuta all’interno di un volume fissato si conserva.
Questo perché in condizioni normali le particelle elementari non si
creano né si distruggono.

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Leggi dell’Elettrostatica
3) Legge di Coulomb: descrive la forza elettrica che si
stabilisce fra due particelle cariche 𝑞1 e 𝑞2 poste ad
una certa distanza 𝑟:

1 𝑞1 𝑞2
𝐹Ԧ12 = 2
𝑟Ƹ
4𝜋𝜀0 𝑟

𝜀0 = 8.854 ∙ 10−12 C2/N m2

1
≅ 9 ∙ 109 N m2/C2
4𝜋𝜀0
𝜀0 è detta costante dielettrica del vuoto
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Leggi dell’Elettrostatica
3) Legge di Coulomb:
a) 𝑞1 e 𝑞2 sono quantità scalari, positive o negative.
La forza elettrostatica può essere sia attrattiva
che repulsiva.
b) La forza elettrostatica è una forza centrale, simile
alla forza gravitazionale
c) Essa è inversamente proporzionale al quadrato
della distanza fra le due cariche
d) E’ una forza newtoniana che obbedisce al terzo
principio della dinamica:
𝐹Ԧ21 = −𝐹Ԧ12
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Leggi dell’Elettrostatica
4) Principio di sovrapposizione:
La forza elettrica agente su una carica in presenza di più
cariche elettriche è data dalla somma vettoriale delle
forze elettriche esercitate sulla carica da ciascuna delle
cariche considerate singolarmente

𝐹Ԧ = 𝐹Ԧ1 + 𝐹Ԧ2 + 𝐹Ԧ3 + 𝐹Ԧ4 + ⋯

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Il Campo Elettrico
Una carica elettrica nello spazio ne modifica le proprietà in quanto è sorgente di un
campo elettrico 𝑬. Il campo elettrico è una grandezza vettoriale che si definisce
operativamente ponendo una piccola carica 𝑞0 in un punto e misurando la forza 𝐹Ԧ
che si genera su di essa:

𝐹Ԧ
𝐸=
𝑞0

𝑞0 va scelta sufficientemente piccola da non perturbare il campo che si misura. Si


noti che il campo elettrico è indipendente dalla carica di prova utilizzata per
definirlo

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Il Campo Elettrico
Il campo di una carica puntiforme 𝒒 si ottiene dalla legge di Coulomb:

1 𝑞𝑞0
𝐹Ԧ 2 𝑟Ƹ 1 𝑞
4𝜋𝜀0 𝑟
𝐸= = = 2
𝑟Ƹ
𝑞0 𝑞0 4𝜋𝜀0 𝑟

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Il Campo Elettrico
Per una distribuzione di cariche vale il principio di sovrapposizione:

σ𝑖 𝐹Ԧ𝑖 1 𝑞𝑖
𝐸= = = σ𝑖 2 𝑟𝑖Ƹ
𝑞0 4𝜋𝜀0 𝑟𝑖

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Il Campo Elettrico
Passando al continuo:

1 𝑑𝑞
𝐸= 2
𝑟Ƹ
4𝜋𝜀0 𝑟

1 𝑑𝑞
𝐸= න
2
𝑟Ƹ
4𝜋𝜀0 𝐷𝑖𝑠𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑟
𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐ℎ𝑒

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Il Campo Elettrico
Recapitolando, analogamente al caso del campo gravitazionale, il
concetto di campo elettrico permette di separare nell’espressione
della forza elettrica il contributo della sorgente.
La forza elettrica può essere vista come l’interazione di una carica per
il campo generato dall’altra:

1 𝑞1
𝑭𝟏𝟐 = 2
𝒒𝟐 𝑟Ƹ = 𝑬1 𝑞2
4𝜋𝜀0 𝑟

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Distribuzioni Continue di Carica
a) Distribuzione volumica di carica:

𝑑𝑞 = 𝜌 𝑥, 𝑦, 𝑧 𝑑𝑉
𝜌 è la densità di carica per unità di volume.
Si ha:
1 𝜌
𝐸= න
2
𝑟𝑑𝑉
Ƹ
4𝜋𝜀0 𝑟
𝑉

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Distribuzioni Continue di Carica
b) Distribuzione superficiale di carica:

𝑑𝑞 = 𝜎 𝑥, 𝑦, 𝑧 𝑑𝑆
𝜎 è la densità di carica per unità di superficie.
Si ha:
1 𝜎
𝐸= න
2
𝑟𝑑𝑆
Ƹ
4𝜋𝜀0 𝑟
𝑆

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Distribuzioni Continue di Carica
a) Distribuzione lineare di carica:

𝑑𝑞 = 𝜆 𝑥, 𝑦, 𝑧 𝑑𝑙
𝜆 è la densità di carica per unità di lunghezza.
Si ha:
1 𝜆
𝐸= න
2
𝑟𝑑𝑙
Ƹ
4𝜋𝜀0 𝑟
𝑙

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Campi di Distribuzioni Continue di Carica
Campo elettrico in prossimità di una distribuzione di carica lineare infinita:

1 𝜆
𝐸~
2𝜋𝜀0 𝑅

Campo elettrico in prossimità di una superficie piana carica infinita:

𝜎
𝐸~
2𝜀0

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Linee di forza
Le linee di forza sono uno strumento per visualizzare il campo elettrico.
1) In ogni suo punto una linea di forza è tangente e concorde al campo in quel punto
2) Le linee si addensano dove l’intensità del campo è maggiore
3) Due linee di forza non si incrociano mai
4) Hanno origine dalle cariche positive e terminano sulle cariche negative

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Dipolo elettrico
È costituito da due cariche puntiformi di valore
assoluto uguale, ma segno opposto, poste a una
distanza piccola rispetto alle altre distanze nel
contesto.
È caratterizzato dal momento di dipolo elettrico 𝒑:

𝑝Ԧ = 2𝑎𝑞 𝑘෠

In generale il campo elettrico prodotto dal dipolo a una


distanza 𝑟 ≫ 𝑎 è dato da:

1 𝑝
𝐸 𝑟Ԧ = 3
3 𝑟Ƹ ∙ 𝑝Ƹ 𝑟Ƹ − 𝑝Ƹ
4𝜋𝜀0 𝑟

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Particelle cariche in campo uniforme
Per studiare il moto di una carica 𝑞 in un campo
uniforme 𝐸 si può usare l’equazione del moto
𝑭 = 𝒒𝑬

𝑞𝐸 = 𝑚𝑎Ԧ

Sia 𝑣Ԧ0 = 𝑣0 𝑖Ƹ ed 𝐸 = 𝐸 𝑗Ƹ (ortogonali)


Allora:

1 𝑞𝐸 2 1 𝑞𝐸 2
𝑦= 𝑡 𝑥 = 𝑣0 𝑡 𝑦= 𝑥
2𝑚 2 𝑚𝑣0

Traiettoria parabolica
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