Per sistema chiuso intendiamo un sistema che non scambia carica con l’ambiente
esterno. L’universo è un sistema chiuso quindi:
Isolanti e conduttori
Elettrizzazione di un materiale
I materiali come l’ambra, nei quali le cariche non sono libere di muoversi, sono
chiamati isolanti.
Molti metalli sono invece buoni conduttori di elettricità, poiché permettono alle
cariche di muoversi più o meno liberamente. Se abbiamo una sfera metallica scarica
appoggiata su una base isolante e la tocchiamo con una sbarretta carica, una parte
della carica viene trasferita sulla sfera, e si ha una distribuzione uniforme della carica
sulla superficie della sfera.
Polarizzazione e induzione
POLARIZZAZIONE
Un corpo può essere elettrizzato per contatto, cioè toccandolo con un altro corpo
carico, ma si può elettrizzare un oggetto anche senza un contatto fisico diretto. Se
avviciniamo un corpo carico a uno inizialmente neutro, questo si comporta in
maniera differente a seconda se è un isolante o conduttore. Avvicinando una
sbarretta carica a un oggetto isolante neutro man mano che si avvicina, gli atomi
dell’oggetto iniziano a deformarsi, determinando un eccesso di cariche di un certo
segno in superficie.
Il meccanismo responsabile dell’elettrizzazione a distanza di un isolante è detto
polarizzazione. La carica che si accumula sulla superficie dell’oggetto è detta
carica di polarizzazione. Poiché la carica di polarizzazione e quella della sbarra
hanno segno opposto, essi si attraggono.
Consideriamo un particolare caso di polarizzazione: mentre in alcune molecole il
centro delle cariche positive coincide con quello delle cariche negative, in altre
molecole dette polari, i centri si trovano a una distanza d. Le molecole polari
tendono a polarizzarsi facilmente, si parla di polarizzazione per orientamento.
INDUZIONE
E’ il meccanismo responsabile della carica a distanza di un conduttore. Abbiamo una
sfera scarica posta su una superficie isolante. Avvicino una sbarra carica
negativamente senza toccare la sfera, gli elettroni vengono respinti e nella parte
della sfera si forma una carica positiva indotta, nella parte lontana dalla sbarretta
una carica negativa indotta. La sfera è ancora neutra, avviene perciò la messa a
terra, cioè si collega la sfera al terreno con un filo conduttore. La terra può cedere o
acquisire una quantità illimitata di elettroni, quindi vi è il passaggio degli elettroni e
la sfera diventa carica positivamente.
Legge di Coulomb
Suppongo che una carica puntiforme ideale q1 si trovi a distanza r da un’altra carica
puntiforme q2, le cariche sono in quiete e il sistema è elettrostatico. Secondo la legge
di coulomb, l’intensità della forza elettrica fra le cariche è direttamente proporzionale
al prodotto delle cariche e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.
La forza agisce lungo la direzione che congiunge le due cariche. Dalle osservazioni
fatte sappiamo inoltre che la forza è repulsiva se le cariche hanno stesso segno,
attrattiva se hanno segno opposto.
F=k(q1q2/r^2) dove k vale 8,99x10^9 Nm^2/C^2
Campo elettrico
Ho una carica puntiforme posta all’origine di un sistema di assi cartesiani. Avendo
una carica di prova q0 posta nel punto A, l’intensità della forza a cui è sottoposta è il
vettore FA, se è posta nel punto B, LA forza è il vettore FB. A ogni punto dello
spazio corrisponde una forza precisa.
L’intensità della forza in ogni punto della figura è proporzionale alla carica di prova
q0. E’ conveniente definire per ogni punto dello spazio una forza per unità di carica
indipendente da q0. La forza per unità di carica è il campo elettrico. Se una carica di
prova q0 è sottoposta a una forza F in un punto dato, il campo elettrico E in quel
punto è E=F/q0 (N/C)
Conoscendo il valore del campo elettrico in un dato punto, la forza a cui è sottoposta
la carica q in quel punto è F=qE. La forza F esercitata su una carica da un campo
elettrico ha la stessa direzione del campo. In particolare
- una carica positiva risente di una forza nella stessa direzione e verso di E
- Una carica negativa risente di una forza nella stessa direzione ma con verso opposto
aE
IL CAMPO ELETTRICO DI UNA CARICA PUNTIFORME
L’esempio più semplice di campo elettrico è quello prodotto da una carica ideale
puntiforme. Suppongo che una carica puntiforme positiva q si trovi al centro di un
sistema di riferimento di assi cartesiani e ci sia una carica positiva di prova q0 a
distanza r dall’origine, la forza a cui è sottoposta è diretta dalla parte opposta rispetto
all’origine e la sua intensità è F=k qq0/r^2
Sovrapposizione di campi
I sistemi elettrici possono essere costituiti da più cariche, in questo caso calcoliamo il
campo elettrico totale con la sovrapposizione di campi. Consiste nella semplice
somma vettoriale dei campi elettrici delle singole cariche.
Considerando un campo elettrico uniforme E, le cui linee di campo attraversano una superficie di
area A formando un angolo teta con il vettore A
FLUSSO DEL CAMPO ELETTRICO Φ V = EA cos θ
L’unità di misura è il N m^2/C
- Se il campo elettrico uniforme E attraversa una superficie di area A perpendicolare al campo, il
coseno dell’angolo è 1 e il flusso del campo assume il valore massimo
Φ V = EA
- Se la superficie è parallela alle linee del campo, nessuna linea del campo elettrico attraversa la
supperficie, il coseno dell’angolo è 0 e il flusso è nullo.
ΦV=0
IL TEOREMA DI GAUSS
Consideriamo una carica puntiforme positiva q al centro di una superficie sferica di raggio r. Il campo
elettrico sulla superficie della sfera ha intensità costante E =k q/r^2
Il flusso del campo elettrico attraverso una superficie chiusa è dato dal rapporto fra la somma algebrica delle
cariche racchiuse all’interno della superficie e la costante dielettrica nel mezzo in cui si trovano le cariche
(costante dielettrica del vuoto) ε0 (che vale 1/4 πk= 8.85 x 10^-12 C^2/ (N m ^2)
Φ(E) = ΣQ/ ε
Se le cariche sono nel vuoto il flusso del campo elettrico è Φ(E) = Σ Q/ε0
Il segno del flusso è positivo per le linee del campo elettrico che escono dal volume racchiuso dalla
superficie, è negativo per le linee del campo elettrico che entrano nel volume racchiuso dalla superficie.