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Materia = protone + neutrone + elettrone

-e = carica dell’elettrone = carica elementare;+e= carica del protone = valore assoluto carica dell’elettrone; neutrone
= carica neutra.

elementare = qualunque carica q osservata è multiple di e; q=ne; GRANDEZZA QUANTIZZATA


Unità di misura della carica elementare = Coulomb

atomi = protoni+neutroni = nucleoni= nucleo + elettroni che ruotano attorno al nucleo;


- gli atomi sono neutri n° e- = n° protoni
- gli atomi possono perdere uno o più elettroni esterni (periferici) = ione positivo
- gli atomi possono aggregare e- da atomi vicini = ione negativo
corpo carico elettricamente = quando con opportuni meccanismi si possono fornire o sottrarre cariche al corpo
normalmente neutro.

carica del corpo carico: Q = e (n+ - n-) = e (numero di protoni – numero di elettroni) = eccesso di cariche di un segno.
Due classi di sostanze: conduttori e isolanti.
Buoni conduttori: metalli (le cariche si muovono liberamente)
Buoni isolanti: es. vetro, ebanite, quarzo, plexiglass = le cariche rimangono dove create vincolate più o meno
rigidamente agli atomi
Elettrizzazione dei corpi:
- Strofinio: dopo lo strofinio i due corpi acquistano carica uguale e opposta ma la carica totale data dalla
somma dei due corpi è nulla: q tot = qa + qb = 0.
PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELLA CRICA: in un sistema isolato la carica totale rimane costante.
SISTEMA ISOLATO = regione dello spazio chiusa la cui superficie di confine non può essere attraversata da
materia carica; eventi che in un sistema chiuso creano carica di un segno contemporaneamente creano
carica uguale e opposta
- Contatto Un corpo carico messo a contatto con un corpo non carico genera in quest’ultimo una carica pari e
opposta.
- Induzione: Si avvicina a UN CORPO CONDUTTORE SCARICO un corpo elettrizzato = il corpo conduttore
(INDOTTO) si carica di segno opposto nella parte vicino al corpo elettrizzato (CORPO INDUCENDE) e dello
stesso segno nella parte opposta = dipolo

LEGGE DI COULOMB: due cariche puntiformi q1 e q2 poste a una distanza r interagiscono con una forza F tale che:
- la forza è diretta lungo la congiungente tra le due cariche (direzione)
- la forza è direttamente proporzionale al valore delle due cariche
- la forza è inversamente proporzionale al quadrato della distanza
- la forza è attrattiva per cariche di segno opposto (ETERONOME) e repulsiva per cariche OMONOME
k = costante di proporzionalità che ha dimensioni fisiche e valore numerico che
dipendono dalle convenzioni adottate per le dimensioni ed unità di misura della forza,
carica e distanza. ;
Nel sistema internazionale la carica q ha unità di misura = Coulomb
Essendo F= Newton ed essendo la distanza = metro, si ha che il valore di k nel vuoto:
in forma vettoriale:

- U1-2 è un versore diretta da q1 a q2


- Terza legge di Newton: la forza elettrica che q2 esercita su q1 ha lo stesso modulo, stessa direzione, verso
opposto. F2-1= -F1-2
Se:
- q1q2> 0 = forze attrattive
- q1q2 < 0 = forze repulsive
PRINICPIO DI SOVRAPPOSIZIONE:
Se sono presenti più cariche: l’interazione tra di esse non è modificata dalla presenza delle altre. La forza risultante
agente su ciascuna carica è uguale alla somma vettoriale delle forze, ognuna calcolata con la legge di Couomb.

L’interazione tra due cariche è minore in materiali dielettrici (NON CONDUTTORI) rispetto al vuoto e nell’aria.
In questo caso il rapporto tra la forza esercitata nel vuoto e quella esercitata nel mezzo =
COSTANTE DIELETTRICA DEL MEZZO RISPETTO AL VUOTO
- È una grandezza adimensionale
- Essendo Fvuoto > Fmezzo allora epsilonr>1
- La costante dielettrica assoluta del mezzo: del vuoto * del mezzo:
Sostituendo nell’equazione della forza:

CAMPO ELETTRICO

CAMPO: regione di spazio ad ogni punto del quale si può attribuire una grandezza scalare (CAMPO SCALARE – es.
temperatura di un corpo) o una grandezza vettoriale (CAMPO VETTORIALE – es. liquido in movimento attribuendo un
vettore v che in oqni punto rappresenta la velocità con cui le particelle transitano in tale punto).

CAMPO STAZIONARIO: la grandezza varia da punto a punto ma è costante nel tempo


CAMPO UNIFORME: la grandezza è costante in ogni punto.

LINEA DI CAMPO: linea tangente in ogni suo punto al vettore rappresentativo di quel punto nel campo.
Due linee di campo non possono mai intersecarsi altrimenti il vettore in quel punto avrebbe due direzioni.

VETTORE CAMPO ELETTRICO


Una carica Q posta in un ambiente genera un nuovo stato di cose di cui si percepisce la presenza solo quando si pone
un’altra carica q entro il campo. = genera un campo elettrico nello spazio circostante tale che in ogni punto dello
spazio risulta definito un vettore E0 mediante il quale è immediato risalire alla forza che la carica Q eserciterebbe su
una carica q posta in quel punto.

Si può affermare che Q e q interagiscono a distanza per mezzo dei rispettivi


campi elettrici.

Il vettore E sarà espresso come forze per unità di carica: Newton/Coulomb

Conoscendo E per il punto P si può risalire alla forza F agente su una carica
posta in quel punto come: F= qE
Per il principo di sovrapposizione: il campo E in un punto prodotto da più carice puntiformi sarà uguale alla somma
dei vettori di campo elettrico dipendente da ciascuna carica nel punto. (Il campo in un punto = somma dei campi)

- Se il vettore E ha stesso modulo in ogni suo punto stessa direzione e stesso verso il CAMPO è UNIFORME
- Si chiama LINEA DI FORZA di un campo la linea orientata tangente ed equiversa in ogni suo punto al vettore
E. Le linee di forza consentono di stabilire la forza del campo: Se la carica è positiva la forza è tangente ed
equiversa alla tangenta; se è negativa è tangente ma in verso opposto.
- Se il campo è uniforme le linee sono rettilinee parallele ed equiverse
- Linee di campo di una carica positiva = USCENTI; di una carica negativa: ENTRANTI
- Le linee di forza per un insieme di cariche puntiformi hanno origine dalle cariche positive e terminano sulle
negative.

CAMPO ELETTRICO GENERATO DA UNA DISTRUBUZIONE CONTINUA DI UNA CARICA


Se la carica Q è uniformemnte distribuita in un volume V: Densità volumica i carica: ro= Q/V (Coulomb/m^3)
In una superficie S: densità di superficie: sigma = Q/S (C/m^2)
Lungo una linea di lunghezza l: lambda = Q/l (C/m)

LAVORO COMPIUTO DALLA FORZA DEL CAMPO quando q si sposta da A a C: forza*spostamento

IL LAVORO DELLE FORZE ELETTROTATICHE.


Il campo elettrostatico è conservativo. Il lavoro compiuto dalla carica Q su una carica q che si sposta nel campo lungo
una linea C che unisce due punti A e B è indipenente dal percorso C.
- dividere la linea in archetti e per ciascun archetto calcolare il lavoro parziale compiuto dalla forza del campo: es. q si
sposta da A a C1:
DL A->C1 = FA *AC1 = FACcosalfa (lavoro = forza*spostamento)
tracciati tanti segmenti n tali che AC1 tende a 0 (cosalfa=1) si suppone che gli angoli TAC1 = AC1H => AC1cosalfa =
A questo punto si può sostituire al posto di FA l’espressione del lavoro come media geometrica tra i due valori del
lavoro nel punto di partenza A e nel punto di terminazione C1 dello spostamento:

Il lavoro del campo elettrostatico quindi è indipendente dalla traiettoria seguita per andare da A a B ma dipende solo
dalla posizione iniziale e finale.

Posto B come punto all’infinito si ottiene:

ed esprime il lavoro che le forze del campo compiono su una carica q quando essa si sposta dal punto A all’infinito.
Questo risultato rappresenta l’espressione dell’energia potenziale elettrostatica di una carica q in A stabilendo come
riferimento la distanza infinita ove Uall’infinito è = 0.
Difatti la definzione di E potenziale implica la possibilità di associare questa grandezza a una coppia di punti nello
spazio. Quando si parla in generale di energia potenziale in un punto P si assume la differenza di energia potanziale
tra U(P) e un punto U(S) scelto convenzionalmente a distanza sufficiente da essere in tale punto U(S)= 0

L’espressione analitica dell’energia potenziale poi cambia dipendentemente dal campo:


1. Se sia Q che q sono positive o entrambe negative:
U(r) > 0 quindi l’energia diminuisce quando q si allontana. (le forze del campo agenti sono minori a maggiori distanza
perché le due cariche si repellono)
2. Se le due cariche Q e q sono diverso opposto, l’energia potenziale è <0, il vettore energia potenziale ha verso
opposto e l’energia si riduce quanto più le cariche si avvicinano tra loro in virtù della loro attrazione.
Se il campo è generato da più cariche puntiformi, esso esercita su Q una forza pari alla risultante della somma
vettoriale delle forze dovute dalle singole cariche e l’energia potenziale risulterà come il prodotto k * [(forze agenti
sulla carica nel punto a in relazione a ra) – (somma delle forze agenti da ciascuna carica del campo sulla carica nel
punto B di arrivo).

POTENZIALE ELETTROSTATICO: Per eliminare la dipendenza dal campo si introduce la grandezza del potenziale
elettrostatico V(P) = L (P -> infinito) /q = U(P) / q => le dimensioni del potenziale sono quelle del lavoro/Coulomb
(carica elettrica) = Joule/Coulomb = Volt

La differenza di potenziale tra due punti quindi risulta:

Se il campo è generato da una carica Q


Per il principio di indipendenza delle interazioni delle cariche il potenziale è una grandezza additiva per cui, dato un
campo prodotto da n cariche fisse, il potenziale in P è dato dalla soma dei potenziali creati in P da ciascuna carica.

FLUSSO ELETTRICO
Si definisce flusso del campo elettrico attraverso la superficie S il prodotto scalare tra: E * nA = EAcosalfa
- alfa angolo compreso tra il vettore E di un campo elettrico uniforme
- il versore n, perpendicolare a S e orientato in uno dei due versi possibili. => Ecosalfa sarebbe la componente E del
campo elettrico nella direzione n. A seconda della scelta del versore l’angolo alfa sarà acuto o ottuso e quindi il segno
del flusso sarà positivo o negativo

Il flusso del campo corrisponde a unìintensità di campo elettrico esprimibile come rapporto tra V/m, moltiplicata per
l’area di superficie m^2 = V*m

CONDENSATORI: due conduttori isolati tra loro e posti a piccola distanza l’uno dall’altro e che portano cariche uguali
e opposte. I due conduttori sono le armature del condensatore.
Capacità di un condensatore: C = Q/V; Q = C*V
- Q è il valore assoluto della carica di ciascuna armatura
- V è la differenza di potenziale tra le armature (tra la positiva rispetto a quella negativa)
- unità internazionale è il F (Farad) = carica di 1Coulomb / d.d.p di un Volt.

La capacità dipende dalla natura del dielettrico (isolante)

Data DQ la carica che attraversa le superfici in un intervallo dt allora I la corrente è data dal rapporto

I = DQ /dt

LA LEGGE DI OHM
Se una corrente attraversa un conduttore alle cui estremità è stata applicata una differenza di potenziale V = VA-VB
con VA > VB attraverso il conduttore fluisce una corrente di intensità I. L’esperienza mostra che nei conduttori
METALLICI la relazione tra I e V è:

Ove R la costante di proporzionalità è denominata come resistenza elettrica del conduttore


- l’unità di misura della resistenza è l’ohm
- 1 ohm = differenza di pot = 1 volt corrente di 1Ampere

SECONDA LEGGE DI OHM:


La resistenza di un tratto di conduttore omogeneo di sezione costante S e area A e lunghezza l è direttamente
proporzionale alla lunghezza e inversamente proporzionale all’area della sezione del conduttore
R = ro * l/A
- ro è una costante dipendente dal materiale = resistenza specifica o resistività = ohm*m
- il reciproco della resistività è la conduttività gamma = 1/ro

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