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Principi di

Elettrostatica

Prof.ssa Stefania Michi


Fenomeni elettrici elementari
Fin dal VI- VII secolo avanti Cristo era
noto ai greci (Talete di Mileto) che
pezzetti di paglia o di sughero venivano
attirati da un pezzo di ambra strofinata
con la lana.
Studi sistematici sulla elettrizzazione per
strofinio furono eseguiti 2000 anni dopo
Talete dal medico inglese William Gilbert
(1540-1603) che coniò la parola elettricità
dalla parola greca ε λ ε κ τ ρ ο ν
électron che vuol dire appunto ambra.
Elettrizzazione per
STROFINIO

Un corpo che ha acquisito la capacità di attirare oggetti


leggeri è detto elettrizzato.
Possiamo notare che:
bacchette di vetro o ebanite tenute sospese ad un sottile filo di
seta strofinate con un panno di lana e poi avvicinate tra loro.
Due bacchette di Due bacchette di vetro Una bacchetta di
plastica elettrizzate elettrizzate vetro e una di
plastica entrambe
elettrizzate
Si respingono Si respingono Si attraggono
reciprocamente reciprocamente
L’ipotesi di Franklin
Lo scienziato americano Benjamin Franklin
(1706-1790), negli anni tra il 1747 e il 1749
teorizzò che I corpi risultano elettricamente neutri
quando la quantità di fluido che si trova al loro
interno è identica a quella esterna, carichi
positivamente o negativamente, se, per strofinio o
altra causa, la quantità interna risulta in eccesso o
in difetto. Due corpi dotati di elettricità in eccesso si
respingono perché nessuno dei due può accettare
quella dell’altro, due corpi in difetto di elettricità
non possono cederla l’uno all’altro. Invece, i corpi
contenenti un eccesso di cariche elettriche
attraggono quelli che ne sono in difetto, trasferendo
l’eccesso su di essi: i due corpi si neutralizzano a
vicenda, rimanendo scarichi, perché le cariche di
segno opposto, quando vengono in contatto, si
distruggono.
La carica elettrica
L’ idea moderna di elettricità si basa sulla teoria elettronica della
materia, secondo la quale la materia è fatta di atomi con un
nucleo positivo, intorno al quale ruotano gli
elettroni negativi.
Un atomo, in genere, è neutro cioè ha un uguale numero di
protoni positivi e di elettroni negativi. Quando due differenti
materiali sono strofinati fra loro, il materiale con maggiore affinità
per gli elettroni strappa gli elettroni all’altro e si carica
negativamente. Il secondo materiale, invece, perdendo gli elettroni
si carica positivamente.

Ritornando all’esperienza dell’elettrizzazione delle bacchette per


strofinio, possiamo affermare che:
Ø  I corpi che si comportano
come il vetro hanno una carica Ø  I corpi che si comportano
come la plastica hanno una carica
elettrica positiva
elettrica negativa
Altri metodi di Elettrizzazione
Elettrizzazione per CONTATTO

— In questo caso, al contatto


di un corpo elettrizzato con
uno neutro una quantità di
elettricità (cariche elettriche)
viene Trasferita dall’uno
all’altro corpo. A questo
punto i due corpi, aventi
elettrizzazione dello stesso
tipo, si respingono
Altri metodi di Elettrizzazione
Elettrizzazione per INDUZIONE

—  L’induzione elettrostatica è la
ridistribuzione di cariche in un
conduttore neutro, causata
dalla vicinanza di un corpo
carico.

—  E’ un fenomeno reversibile,
perché allontanando il corpo
carico, le cariche nel
conduttore ritornano a
distribuirsi uniformemente.
L’elettroscopio a foglie
Ø  È costituito da una bottiglia di vetro, con
tappo isolante, nel quale è presente un
foro, attraverso il quale passa un asta
verticale conduttrice che porta, in fondo,
due sottilissime foglie di metallo.

Ø  Toccando con un corpo carico l’estremità


uscente dell’asta, si osserva che le foglie
si separano, perché si elettrizzano per
contatto con cariche del medesimo segno
fra le quali si esercitano forze repulsive
L elettroscopio a foglie, se dotato di una
scala g raduata per misurare la
separazione delle foglie, permette di dare
una definizione operativa di carica
elettrica.
La Legge di Coulomb
—  Coulomb operò con delle sferette aventi una determinata
carica e le pose a varie distanze, dalle misure fatte ricavò:

—  Dipendenza della —  Dipendenza della forza


forza dalla distanza dalle cariche
Se la distanza Non variando la distanza,
raddoppia la forza la forza è direttamente
diviene quattro volte proporzionale a ciascuna
più piccola, se la delle due cariche, quindi
distanza triplica la al loro prodotto.
forza diviene nove Quindi la forza di
volte più piccola, se interazione tra due cariche
la distanza si puntiformi è direttamente
dimezza la forza proporzionale al prodotto
diviene quattro volte delle due cariche.
più grande ecc...
La Legge di Coulomb
dice che :
—  la forza di interazione che agisce tra due cariche puntiformi Q1
e Q2

—  direttamente proporzionale al prodotto delle cariche


—  e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza

La costante K è detta costante dielettrica assoluta e dipende dalla


sostanza che separa le due cariche
Intensità della Forza di Coulomb
Legge di Coulomb:
la Formula

La costante k0 è storicamente espressa nella forma k0 = 1/ 4 π ε0


dove ε0 =costante dielettrica assoluta del vuoto e vale
Comparazione tra la Forza elettrica di
Coulomb e
la Forza gravitazionale di Newton

Ø  Direttamente proporzionale alle Ø  Direttamente proporzionale alle


cariche masse
Ø  Inversamente proporzionale Ø  Inversamente proporzionale alla
alla distanza distanza
Ø  Attrattiva o repulsiva Ø  Attrattiva
Ø  Agisce solo su corpi carichi Ø  Agisce su tutti i corpi
Ø  Cambia al variare del mezzo in Ø  Non cambia al variare del mezzo
cui sono poste le cariche in cui sono poste le masse
Ø  k = 8,99 × 10 9 grande
Ø  G = 6,67 × 10-11 piccolo

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