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LE MACCHINE

ELETTROSTATICHE 
GABRIELE CARPITELLI
 Le macchine elettrostatiche sono macchine adoperate
COSA SONO LE MACCHINE per produrre notevoli differenze di potenziale; si
distinguono in due gruppi: macchine a strofinio e
ELETTROSTATICHE? macchine a induzione. I principali inventori di queste
macchine vissero tra la fine del 1700 e la prima
N.B. Quali sono i principali metodi di elettrizzazione di un corpo?  Esistono tre
metà del 1900, tra cui: Alessandro Volta, James
principali metodi di elettrizzazione ovvero:   Whimshurst e Robert Van de Graaf. 
• Elettrizzazione per strofinio: avviene quando strofino un
materiale isolante con un altro materiale isolante, i quali si Nello specifico, nelle prossime slide andremo a
caricano positivamente o negativamente tramite il passaggio di
elettroni tra di loro, il corpo che riceve gli elettroni si carica
vedere tre macchine elettrostatiche di questi tre grandi
negativamente, in quanto li "strappa" all'altro, quello che li perde inventori, ovvero L'Elettroforo di Volta, la Macchina
si carica positivamente avendo una maggioranza di protoni. Di
fianco un esempio di Whimshurt e La Macchina di Van de Gaaf
• Elettrizzazione per contatto: avviene tra due conduttori di cui
uno carico (eccesso elettroni) e uno scarico. Quando i due
conduttori entrano a contatto, la carica si distribuisce
uniformemente su entrambi i corpi, in modo che entrambi
abbiano lo stesso numero di cariche negative su di esse. Di
fianco un esempio
• Elettrizzazione per induzione: avviene tra due conduttori, di cui
uno carico e uno scarico, che vengono avvicinati tra di loro. Il
corpo scarico in questo caso verrà attratto dal corpo carico,
siccome si avrà sul primo una ridistribuzione di carica che lo
attrarrà al corpo carico. Di fianco un esempio
Da cosa è composto?

L' Elettroforo di Volta  L'elettroforo di Volta è composto da due componenti, la prima parte è costituita da un pannello di
materiale isolante (il quale è in molti casi realizzato in plastica, mentre quello originale di Volta era
realizzato da uno strato di ambra e pece) posato su una base metallica, mentre il secondo componente è un
disco metallico con impugnatura isolante.
Come funziona? 
L' Elettroforo di Volta è una delle prime macchine Per far funzionare questa rudimentale macchina elettrostatica, devo per prima cosa strofinare con un
elettrostatiche mai create, risalente al 1775 e creata panno di lana la superficie isolante, così facendo gli elettroni dalla superficie isolante vengono strappati
da Alessandro Volta, funziona tramite dal panno di lana, lasciando il pannello carico positivamente per un ammanco di elettroni, portati via dalla
lana. 
elettrizzazione ad induzione (vedere slide prima)  Il secondo passaggio è quello di avvicinare il conduttore e strofinarlo sulla superficie carica
positivamente, in modo da attrarre gli elettroni del metallo verso la superficie, lasciando il disco di
metallo carico positivamente dal verso opposto al pannello e negativamente sopra al disco tramite la
ridistribuzione di cariche dovuta all'elettrizzazione ad induzione. Dopo ciò, posso toccare la parte
superiore del disco, carica positivamente da prima, per mandare a terra la carica positiva, siccome siamo
conduttori elettrici ad un potenziale più basso, riusciamo ad assorbire la carica, lasciando il disco carico
negativamente.
Per verificare se l'esperimento è stato fatto correttamente, metto il disco metallico su un rilevatore di
carica , o a foglie d'oro o a bacchetta e , se le foglie si respingono o la bacchetta si alza , vorrà dire che il
mio disco è carico e  l'esperimento è riuscito correttamente. Una volta finito, toccando il disco, mando a
terra la carica, siccome l'uomo è conduttore elettrico ed ha potenziale più basso rispetto al disco metallico.
Risultato

Tramite questo esperimento, posso caricare un qualsiasi conduttore, seppur con una carica molto bassa. 
 Le immagini della macchina: L'elettroforo che
abbiamo usato, litografia di Volta con la sua
invenzione, rilevatore di carica a bacchetta  che
abbiamo usato
Da cosa è composta?
Questa macchina è composta da due ruote di materiale isolante messe parallelamente e che girano in senso
opposto con sopra delle piccole strisce di metallo ripetute su ogni ruota, così da avere dei settori opposti,
La Macchina di
una manovella o un motore elettrico (nel nostro caso una manovella) che fa girare le ruote, dei "ferri di
cavallo" che hanno al loro interno degli spunzoni metallici e delle spazzole metalliche di rame con
filamenti in ottone , i quali sono collegati a due asti con sopra altrettante palline, di materiale metallico e
da due armature di condensatori.
Wishmurst  
La macchina di Whimshurst, ideata dall'inventore
omonimo James, è un potente generatore elettrostatico, il
Come funziona? più potente fino alla fine del XIX secolo e lavora per
elettrizzazione per induzione.  
Tramite l'uso della manovella (o del motore elettrico) faccio muovere le due ruote in senso opposto tramite
pulegge, facendo questo, le strisce di metallo sfregano contro le spazzole di stagnola caricandosi con
cariche di diversa polarità, la quale cambia ogni volta che una spazzola ci passa sopra, fino ad arrivare ad
un punto tale che le strisce sono cariche positivamente su una metà del disco e negativamente sull'altra
metà. La carica statica sulle spazzole viene poi raccolta dai ferri di cavallo tramite le punte ed i denti, che
creano una forza tale da farli passare, viene poi impiegata per caricare le armature dei condensatori. I
condensatori si caricano perché abbassando i "coltelli" la carica non può andare direttamente verso le
sfere, ma passa ai condensatori, i quali hanno potenziale minore, se i "coltelli" fossero alzati, la carica
andrebbe direttamente alle sferette. Tramite le due sfere metalliche che sono collegate ai condensatori
tramite due asti, si vengono a creare delle scintille quando i condensatori sono pieni e rilasciano la carica
elettrica, dovute al fatto che le sfere creano un forte campo elettrico, la sfera con carica negativa facilita l'
emissione di elettroni che passano attraverso l'aria tramite un processo di ionizzazione arrivano alla sfera
caricata positivamente che crea la scintilla come segno di passaggio degli elettroni.

Le immagini della macchina: il


Risultati lavoro schematizzato della
macchina, la macchina in funzione,
la macchina che abbiamo usato
 Questa macchina è in grado di produrre fino a 180.000 volt di differenza di potenziale elettrico tra le (ferma)
palline, oltre a qualche decina di ampere di corrente elettrica, quest' ultimo parametro fa sì che se io tocco
una sfera, la corrente mi drizza i capelli e mi attraversa perché io ho sempre un potenziale più basso.  
Da cosa è composta?
La Macchina di Van È composta da una grande sfera metallica con all'interno dei denti ed una linguetta

de Graaf
metallica ed all'esterno dei fili di spago, collegata ad un tubo di materiale isolante con
all'interno delle cinghie di caucciù , il tutto collegato ad un generatore meccanico e ad un
generatore di carica collegato a dei pettini presenti vicino alla sfera (negli esemplari più
piccoli, si usa invece l'elettrizzazione per strofinio al posto del generatore). Inoltre è
presente un'altra sfera di dimensioni minori accanto alla sfera più grande
La Macchina di Van de Graaf è un potente generatore elettrostatico,
infatti era prima dell' arrivo delle macchine di Tesla, il generatore
elettrico più potente in assoluto, capace di arrivare a 100kilo volt di Come funziona?
potenziale elettrico
Una volta azionato il generatore dei rulli posti alla base e vicino alla sfera iniziano a far
muovere le cinghie di caucciù dentro il tubo, le quali raggiungono il pettine a cui è
collegato il generatore di carica, il quale carica la cinghia. Dopo questo, la cinghia passa
ripetutamente la carica ad una linguetta posta internamente alla sfera, la quale a sua volta
passa la carica alla sfera che si dispone all'esterno di essa. La carica accumulata in questo
modo determina intorno alla sfera un campo elettrico che può arrivare a ionizzare l’aria
circostante, producendo scariche verso l'altra sferetta conduttrice. Il campo elettrico che
si va a formare fa drizzare i fili di spago, i quali rappresentano le linee di campo del
campo elettrico. I fili di spago si mantengono costantemente perpendicolari alla sfera,
indicando che essa è una superficie equipotenziale. La scintilla con l'altra sferetta si
forma per una differenza di potenziale tra le due sfere, dove poi la carica va verso la sfera
con meno potenziale ( la sfera più piccola), inoltre il macchinario da noi usato può
produrre circa 300.000 volt di potenziale elettrico. 

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