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L’isolatore galvanico
1.
Premessa
L’isolatore galvanico è un’utile componente dell’impianto elettrico di bordo, a mio avviso
ancora troppo poco diffusa. Si tratta di un circuito elettronico molto semplice, che ha la
funzione di impedire la corrosione galvanica dei metalli della nostra imbarcazione a
causa del collegamento elettrico in banchina.
2.
La corrosione galvanica
La corrosione galvanica è uno dei tipi di
corrosione a cui sono soggetti i metalli – non
l’unico, attenzione. Abbiamo corrosione
galvanica in presenza del cosiddetto
“quadrilatero della corrosione”, cioè la
presenza simultanea di quattro elementi: due
metalli differenti, una connessione elettrica tra
i due, ed un elettrolita, cioè un liquido nel
quale possa scorrere corrente elettrica. Un
esempio immediato è il collegamento dei
metalli di bordo con uno zinco sacrificale;
prendiamo, ad esempio, l’albero portaelica Fonte: ABYC Corrosion Study Guide 2018
(primo metallo) ed un anodo di zinco (secondo
metallo) a contatto con l’albero (connessione elettrica), entrambi immersi in acqua di
mare (l’elettrolita): in questo caso lo zinco funge da anodo, l’albero da catodo, ed un
flusso di elettroni scorrerà dallo zinco all’albero, e parte dello zinco si corroderà cedendo
materia all’albero.
2.2.
Quadrilatero della corrosione tra due barche
Adesso ci troviamo in presenza di un possibile quadrilatero della corrosione, perché se
su una barca ci sono metalli non protetti, mentre un’altra barca vicina ha degli zinchi, o,
peggio, un piede poppiero o un sail drive in alluminio, questi si trovano immersi nello
stesso elettrolita, e collegati mediante un cavo elettrico – quello di terra: si vengono
quindi a creare le condizioni necessarie e sufficienti per una corrosione galvanica, e vi
saranno per tutto il tempo che le prese rimangono inserite nella colonnina, anche se
l'interruttore di banchina è aperto, in quanto l’interruttore (bipolare) interrompe fase e
neutro, ma non interrompe il cavo di terra.
Fonte: boatus.com
4.1.
Prova di banco
Questa prova consiste nella verifica del corretto funzionamento del condensatore e dei
diodi. Necessario: un multimetro con funzione Diodo, e magari i morsetti al posto dei
puntali, perché dobbiamo tenere il contatto per qualche minuto. In realtà può essere
eseguita anche a bordo, ma si chiama prova di banco perché non è necessario che
l’isolatore sia installato.
1.
Scollegare uno dei due cavi di terra
dall’isolatore, o anche tutti e due.
2.
Con il tester in funzione Diodo collegare i due
puntali ai morsetti dell’isolatore; in questo caso
la polarità è irrilevante. Mentre il tester alimenta
l’isolatore, il condensatore si carica, e noi
vedremo aumentare la tensione indicata dallo
strumento. Dopo circa 1 minuto e mezzo la
lettura dovrebbe stabilizzarsi, indicando la
1. Inizio prova
tensione di eccitazione dei diodi. Il valore letto
dovrebbe attestarsi intorno agli 800mV, con
valori accettabili da poco meno di 800 a circa
1000mV.
2. Dopo 1m30s
4.2.
Prova a bordo
Questa prova mira a verificare il corretto funzionamento dell’intero impianto di terra,
protetto dal nostro isolatore galvanico. Per una prova completa serve un elettrodo di
riferimento all’argento/cloruro d’argento (Ag/AgCl), una sonda utilizzata per la
misurazione della differenza di potenziale che si viene a creare quando siamo in
presenza di corrente galvanica. In mancanza potete sempre saltare il primo test, e
rimandarlo a quando la vostra barca sarà sottoposta a perizia.
1.
Per cominciare ricolleghiamo i cavi di terra
all’isolatore. Poi stacchiamo il cavo di
alimentazione dalla colonnina in banchina.
3.
Eseguiamo la stessa operazione con il cavo di
banchina collegato. La lettura ottenuta deve
essere identica a quella precedente; se non
coincidono abbiamo un problema con l’isolatore
galvanico.
4.
Prima di procedere al controllo successivo
verifichiamo l’integrità del collegamento di terra
del nostro cavo banchina: posizioniamo il
selettore del tester in modo da misurare la
resistenza (Ω) del tester, ed il selettore va ). Un puntale andrà collegato alla
terra della spina del nostro cavo banchina,
mentre l’altro lo metteremo in contatto con la
Un puntale del tester va sulla terra del
terra nel nostro quadro elettrico o, se non cavo banchina l’altro va sulla terra di
raggiungibile, con la terra di una delle prese bordo
220V di bordo. La lettura sarà molto elevata (nel
range dei MegaOhm) se abbiamo un isolatore
galvanico e tutto funziona bene, molto bassa
(qualche Ohm o meno) se non c’è l’isolatore
galvanico, e 0 (l’indicazione appare come 0L
sullo strumento digitale) se il cavo di terra è
interrotto da qualche parte. In quest’ultimo caso
prima di procedere al passo successivo dovremo Una lettura 3,98MΩ indica che c’è
eliminare questo problema. continuità nel cavo
Fatto tutto ciò, possiamo stare tranquilli per un po’; ricordiamoci di verificare il corretto
funzionamento dell’isolatore regolarmente.
L’ultimo appunto: l’isolatore galvanico va molto bene per proteggere piccoli componenti
metallici della nostra imbarcazione, ma in caso di grosse masse – per esempio lo scafo
metallico di un'imbarcazione in acciaio o alluminio, non è più sufficiente, e dovremo
provvedere all’installazione di un trasformatore d’isolamento.