Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
LA CARICA ELETTRICA
I fenomeni elettrici sono stati osservati fin
dall’antichità (basti pensare a lampi e
fulmini) ma solo a partire dal ventesimo
secolo l’elettricità è diventata strumento
fondamentale della nostra esistenza
quotidiana.
Alla base di tutti i fenomeni elettrici c’è
una proprietà della materia detta CARICA
ELETTRICA (Q). A differenza di altre
proprietà della materia (la massa, il volume,
eccetera) la carica elettrica non è
immediatamente percepita dai nostri sensi,
ma la presenza di elettricità si può rendere
evidente per esempio strofinando una penna,
e vedendo come questa attrae pezzettini di
carta
L’ambra (in greco “elektron”)
L’ambra è una resina fossile, prodotta
in diverse epoche geologiche da 130 a 8
milioni di anni fa da vari tipi di piante:
pini, larici, abeti, sequoie; per
strofinamento, acquista la proprietà
di attrarre piccoli corpi leggeri
+ _
-e
q1q2
F k 2 rˆ
R
è un vettore di modulo 1 (detto
versore) che indica la direzione
della forza
DIFFERENZE:
Le masse sono sempre POSITIVE, e la forza gravitazionale sempre
ATTRATTIVA; le cariche elettriche sono POSITIVE o NEGATIVE, e la forza
di Coulomb è REPULSIVA se le cariche hanno stesso segno, o ATTRATTIVA
per cariche di segno opposto
A parità di quantità di materia, k è enormemente più grande di G; ne
segue che le forze elettriche sono enormemente più intense di quelle
gravitazionali
Differenza tra k e G
2
m 2 m
k 9 10 N 2
9 G 6.7 1011 N
C Kg 2
m2 1Kg 2
11 9
F 6.7 10 N 2 2 2
6.7 10 N
Kg 10 m
La forza di Coulomb è incommensurabilmente più grande di quella
gravitazionale
Il campo elettrico
La forza agisce a distanza, dunque essere “in contatto” vuol dire che la
distanza R tra i due corpi non deve essere così grande da rendere la forza
trascurabile
Dalla formula precedente vediamo che le unità di misura del campo sono
Newton su Coulomb:
E F N
q C
Analogia tra campo elettrico e campo
gravitazionale
Abbiamo visto la forte analogia tra forza di Coulomb e forza gravitazionale
Un’analogia altrettanto evidente esiste tra campo elettrico ed
accelerazione gravitazionale; infatti consideriamo le formule:
F qE forza sulla carica q dovuta al campo elettrico
F ma forza sulla massa m dovuta all’accelerazione gravitazionale
Q
E k 2 rˆ campo generato dalla carica elettrica Q
R
M
a G 2 rˆ campo gravitazionale generato dalla massa M
R
E’ evidente dalla forte simmetria delle formule che possiamo considerare
l’accelerazione gravitazionale come il CAMPO GRAVITAZIONALE
generato dalla massa M, in stretta analogia col campo elettrico generato
dalla carica Q
Forze elettriche all’interno della materia
La costante k determina l’intensità del campo elettrico e la forza
d’interazione tra cariche elettriche NEL VUOTO. Spesso però le cariche
elettriche non si trovano isolate nel vuoto, ma all’interno di un materiale. E’
necessario quindi considerare come agiscono i campi e forze elettriche
all’interno di un materiale
Ciò avviene perché le particelle cariche proprie del materiale nel suo
stato neutro REAGISCONO alla presenza di cariche ospiti aggiuntive,
ovvero tendono ad opporsi, per quanto possibile, all’interazione Coulombiana
generata dalle cariche ospiti. A causa della reazione (detta anche risposta)
del materiale, l’interazione Coulombiana nella materia risulta in genere
fortemente attenuata rispetto al vuoto
k q1 k q1q2
E F
e r R2 e r R2
Le formule sono uguali a quelle viste per il caso delle cariche nel vuoto,
con l’unica differenza che la costante d’interazione Coulombiana k viene
divisa (si dice anche riscalata) per la costante dielettrica er
La costante dielettrica è un numero puro, ovvero non ha dimensioni fisiche
Tanto più forte è la risposta del materiale alla presenza delle cariche, tanto
maggiore è er , tanto minore è l’interazione Coulombiana nel materiale
Nel vuoto er=1 , nell’aria secca er è circa uguale a 1; in qualsiasi altro
materiale er è sempre maggiore di 1, per cui k/er è sempre minore di k
Il valore di er dipende dalle proprietà dello specifico materiale
considerato; dobbiamo quindi considerare diverse tipologie di materiali:
conduttori, isolanti covalenti, isolanti ionici (polari), liquidi ionici
Forze elettriche nel conduttore
Cosa succede se impiantiamo una carica Q positiva in un conduttore ?
Gli elettroni di conduzione, liberi di muoversi nel materiale, circondano la
carica ospite in modo che Q sia neutralizzata (si dice anche ‘schermata’) da
un’uguale quantità di carica negativa -Q, tale da annullare totalmente il
campo elettrico da essa generato in tutti i punti INTERNI al conduttore
Si dice che un conduttore ha capacità di schermo totale: la costante
dielettrica del conduttore è infinitamente grande, per cui il rapporto k/er è
uguale a zero; ne segue che in qualsiasi punto P interno al volume del
conduttore, il campo elettrico è nullo:
k Q
E 0
er r 2
Sulla superficie del materiale vi è una carica E 0
positiva +Q lasciata non compensata dallo
spostamento degli elettroni verso la carica ospite +Q
La carica Q è ancora attiva all’esterno del
P r
materiale poiché le cariche indotte nel metallo si
compensano; dunque in un qualsiasi punto
esterno P’ distante r’ dalla carica, il campo r'
elettrico è:
Q P'
Ek 2
r'
Forze elettriche all’interno di un
conduttore
Se abbiamo due cariche di diverso segno +Q e –Q all’interno di un
conduttore (in questo caso il sistema resta complessivamente neutro), gli
elettroni di conduzione ‘rispondono’ all’introduzione di queste cariche,
spostandosi in modo che le cariche ospiti vengano circondate da
cariche di segno opposto e quindi neutralizzate
Dunque la forza elettrica tra le cariche all’interno del materiale viene
completamente annullata, così come il campo elettrico generato da ciascuna
di esse
+Q -Q
E 0
k k Q k Q2
0 E 0 F QE 0
er er r 2
er r 2
q1
q2
+ -
dipoli di carica
Forze elettriche negli isolanti
(anche detti dielettrici)
Se abbiamo una sola carica Q (supponiamo positiva) all’interno di un isolante
neutro, gli atomi del materiale rispondono al campo generato da Q
polarizzandosi, ovvero formando dipoli di carica: le cariche negative si
spostano leggermente verso Q, mentre quelle positive si allontanano da Q; in
questo modo il campo elettrico generato da Q nel punto in cui si
genera il dipolo viene fortemente SCHERMATO (ovvero ridotto).
Come per la forza, il campo generato da Q all’interno del materiale si ottiene
semplicemente dividendo la costante di forza k per la costante dielettrica del
materiale.
+-
campo generato da Q è:
k Q P' r'
E
er r2 +- +Q -+
Nel punto P’ distante r’ dalla P r
carica il campo generato da Q è:
+-
Q
Ek 2
r'
Risposta della materia al campo elettrico
Si noti che le forze elettriche agiscono a distanza, per cui anche se la
carica elettrica che genera il campo è fuori dal materiale, il materiale
risponde comunque all’azione del campo nei punti interni al materiale
Ad esempio, consideriamo una bacchetta di carica Q vicino la superficie di
un solido isolante; in un punto P0 ESTERNO al materiale, distante R0 dalla
bacchetta il campo elettrico vale:
Q
E k 2 rˆ
P0 R0
R0 Mentre in un punto P1 INTERNO al materiale,
distante R1 dalla bacchetta il campo elettrico vale:
R1 P1 k Q
E rˆ
e r R12
Per un insieme di N cariche: E E1 E2 E3 E4 ... EN
Doppio strato di carica: il condensatore
Il doppio strato di carica, anche detto
condensatore a piatti paralleli, ha enorme
importanza tecnologica, ed è onnipresente
in circuiti elettrici e dispositivi elettronici
Il doppio strato è costituito da 2 fogli
(detti anche piatti o armature) di materiale
conduttore, su cui viene distribuita una
carica uniforme
La carica su ciascuno dei piatti è uguale in
modulo ma di segno opposto
La caratteristica più importante del
condensatore è quella di generare un campo + -
elettrico uniforme in qualsiasi punto dello
spazio compreso tra i piatti, mentre il
campo è nullo all’esterno dei piatti +q
+ E
-q
-
Le linee di forza disegnate in figura
indicano direzione ed il verso del campo:
+ -
esso sono tutte rette parallele tra loro e
perpendicolari ai piatti + -
Come per la carica puntiforme, il verso del
campo elettrico è uscente dal piatto positivo + d -
ed entrante in quello negativo
Forza elettrica e spostamento
Consideriamo una carica q all’interno del doppio strato; se il campo è
costante, allora anche la forza che agisce sulla carica q è costante:
F qE
Per una carica q positiva, forza e campo hanno stesso verso, ovvero
la forza è diretta verso lo strato negativo
Per una carica -q negativa, forza e campo sono antiparalleli, ovvero
la forza è diretta verso lo strato positivo
Sia m la massa della carica q; supponiamo q ferma all’interno del doppio
strato; sotto l’azione del campo elettrico essa viene accelerata; per la legge
della dinamica, l’accelerazione subita dalla carica è:
F q + -
a E E
m m +
+q
-q -
Essendo m sempre positiva, l’accelerazione q + F qE
è sempre diretta concordemente alla forza +
-
elettrica; dunque anche velocità e
F qE
spostamento sono paralleli e concordi
con la forza elettrica
+ - -q -
+ d -
Lavoro ed energia potenziale
Se indichiamo con s lo spostamento, il
lavoro della forza elettrica è quindi:
+ -
L Fs q E s + -
Per q>0 la carica si muove verso destra, per q + s
q<0 la carica va verso sinistra: in entrambe i +
-
casi forza e spostamento sono sempre
paralleli e concordi, dunque il lavoro + s - -q -
compiuto dal campo è sempre positivo
Analogamente a quanto visto per la gravità
terrestre, definiamo energia potenziale U del
+ d -
campo elettrico il lavoro massimo che il
campo può compiere sulla carica
Per una carica positiva collocata in un punto
+ -
tra i piatti, il lavoro massimo è quello
corrispondente a portare la carica a contatto col
+ S
-
piatto negativo, ovvero se S1 è la distanza dal q +
piatto negativo: U qE S
+ -
1
Se la carica è negativa, il lavoro massimo è + S - -q -
quello speso per portare la carica sul piatto
positivo U qE S 2
+ d -
Similitudine col campo di gravità terrestre
q0
L mgh
s L qEs
Esiste una notevole analogia tra il campo elettrico del doppio strato
ed il campo gravitazionale terrestre: per entrambe il campo è uniforme
in ogni punto dello spazio
Inoltre lavoro ed energia potenziale hanno espressioni simili: basta
scambiare la massa con la carica, la quota con la distanza dal piatto,
l’accelerazione col campo
Si noti che per q<0 i piatti + e - vanno scambiati, poiché le cariche
negative ‘precipitano’ sul piatto positivo
Come il campo gravitazionale, anche il campo elettrico è conservativo,
dunque mentre precipita verso il piatto, la somma dell’energia cinetica e
dell’energia potenziale della carica q deve conservarsi
Differenza di potenziale
Consideriamo due punti A e B all’interno del
doppio strato; chiamiamo SAB la loro distanza
+
E -
Si dice differenza di potenziale (anche
potenziale, caduta di potenziale, o tensione) tra
+
S AB
-
i punti A e B il lavoro del campo elettrico A+ B
necessario a muovere da A a B la carica + q -
unitaria:
VAB
LAB qE S AB
E S AB + -
q q
+ d -
Analogamente possiamo dire che il lavoro necessario per spostare la carica
da A a B è uguale alla differenza di potenziale tra i punti A e B moltiplicata
per la carica:
LAB q VA VB q VAB
V non dipende dalla carica q che si trova all’interno del campo, ma solo
dal campo elettrico: è una proprietà del campo
La differenza di potenziale tra i piatti del condensatore, ovvero il
lavoro necessario a spostare la carica unitaria da un piatto all’altro, è:
V E d
Unità di misura
La differenza di potenziale ha le dimensioni fisiche di
lavoro su carica, per cui si misura in Joule su
Coulomb, ovvero in Volt, in onore di Alessandro
Volta, che realizzò per primo la pila, un dispositivo in
grado di generare una differenza di potenziale
costante
L J
V V
q C
V
E
d
d
Capacità del condensatore
Abbiamo considerato campo elettrico e potenziale del condensatore, ma
non abbiamo ancora detto nulla della carica presente sui piatti: quant’è la
carica sui piatti del condensatore? Ce lo dice la capacità
Si definisce capacità del condensatore il rapporto tra la carica che si
deposita sulle armature e la differenza di potenziale fra le armature
Q Q C 1Coulomb 1 Farad F
C Q CV V 1Volt
V C
La capacità esprime la quantità di carica che deve essere accumulata sui
piatti del condensatore per generare una differenza di potenziale unitaria
La capacità si misura in Farad (in onore di Michael Faraday): 1 F è la
capacità di un condensatore avente sui piatti carica Q = 1 C e tra i piatti la
differenza di potenziale V = 1 V
C è proporzionale all’area dei piatti A e
inversamente proporzionale alla distanza d: A V
1 A
C Q
4 k d
A: area delle armature d
d: distanza tra i piatti
K: costante di forza Coulombiana Q
Condensatore con dielettrico
Il concetto di capacità si deve al grande
Michael Faraday, uno dei padri
dell’elettromagnetismo; in figura sono riportati
sfere e gusci in ottone usati da Faraday come
condensatori sferici
Nel 1837 Faraday fece un’altra scoperta
importantissima: si accorse che inserendo un
isolante come olio minerale o plastica tra
le armature del condensatore, la capacità
aumenta enormemente
1 1
E CV 2 70mF 25 106V 2 8.75 102 875 J
2 2
Scaricare questa energia nel tempo di E 875 J
un millisecondo equivale a scaricare sul P 3 875 kW
corpo del paziente una POTENZA t 10 s
(energia per unità di tempo):